Somehow, Someday, Somewhere

di BlueMoon1996
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** This is my life ***
Capitolo 2: *** The nightmare ***
Capitolo 3: *** The first match ***
Capitolo 4: *** A Break ***
Capitolo 5: *** The dark side of the past ***
Capitolo 6: *** Investigations ***
Capitolo 7: *** The dubt ***
Capitolo 8: *** The Real Family ***
Capitolo 9: *** A beautiful Christmas ***
Capitolo 10: *** A beautiful Christmas pt.2 ***
Capitolo 11: *** Feelings ***
Capitolo 12: *** The lost uncle ***
Capitolo 13: *** A Very Lovely Hogsmeade ***
Capitolo 14: *** A story from the past ***
Capitolo 15: *** I'm not going to wait ***
Capitolo 16: *** chiodo schiaccia chiodo? ***
Capitolo 17: *** Confessioni ***
Capitolo 18: *** it's all over ***
Capitolo 19: *** Somehow, Someday, Somewhere ***



Capitolo 1
*** This is my life ***


Salve a tutti! Sono BlueMoon e sono tornata con una nuova fanfiction del tutto inaspettata! In realtà rileggevo l’ultima che ho scritto “A total eclipse of the heart” e mi sono accorta di una cosa: io amo Albus Severus Potter! Così ho deciso di cimentarmi nella scrittura di una storia dove lui è il protagonista e dove parla in prima persona. Ammetto che non è stato e non sarà facile, finora ho sempre scritto storie in terza persona o dal punto di vista di una ragazza ma mai da quello di un ragazzo e credo sia una bella impresa perché non so se riuscirò a pensare come lui, comunque prometto di metterci tutta me stessa :D. Ora senza ulteriori indugi vi lascio alla storia il cui titolo è ovviamente ispirato ad una canzone che si chiama “Somewhere”. Buona lettura

                                                                                                                                                                                                                               BlueMoon.

 

Somehow, Someday, Somewhere

 

 

This is my life:

 

Driiiin, driiiin.  

-Albus! L’hai sentita la sveglia?-

- altri cinque minuti-

- ALBUS! ALZATI SUBITO SONO QUASI LE DIECI!-

- va bene va bene! Non ti scaldare tanto scricciolo!-

- E NON CHIAMARMI SCRICCIOLO NON SONO PIU’ UNA BAMBINA!-

- uff, ma che le danno da mangiare a colazione? Pane burro e ribellione adolescenziale? È diventata una vipera!-

- non so cosa le danno ma di certo non è miele!-

- sei sveglio anche tu James?-

- secondo te?-

Questo è quello che praticamente succede ogni 1° settembre di ogni anno da quattro anni a questa parte, prima era peggio. Io sono Albus Severus Potter  e quella pazza furiosa che è entrata prima urlando è mia sorella Lily che ormai è la nostra sveglia da quattro anni. Prima lo faceva la mamma e le urla arrivavano dentro casa degli zii che abitano a due isolati da qui. Da brividi.
Ah! Dimenticavo! Quello che ha parlato dopo che Lily è uscita è James, mio fratello, affettuosamente rinominato “Jamie” dalla famiglia, anche se odia quel nomignolo. Diciamo solo che una volta, quando Dominique si è azzardata a chiamarlo così l’ha appesa per i capelli all’albero della Tana e la poverina non faceva che gridare e dimenarsi.
Chi è Dominique? Una degli altri otto cugini che ho oltre alla mia preferita: Rose. Avrei di gran lunga preferito lei come sorella al posto di quella schizofrenica che ho.

Comunque con aria riluttante mi tocca scendere dal letto che è perfettamente in tema con il resto della stanza (tappezzato con immagini di giocatori di Quidditch) e dirigermi o meglio strascinarmi fino alla cucina dove la mamma sembra in piena crisi da primo di settembre. Tanto per cambiare.

- Albus! Sei ancora in pigiama! Vatti a vestire subito!- dice con poca grazia mentre tento di addentare le frittelle nel mio piatto.

- ma mamma! io ho fame!- protesto.

- non mi importa! Potevi pensarci prima!-

- e dai! Vuoi  far morire di fame il tuo figlio preferito dagli occhi verdi?- chiedo sfoderando il miglior sguardo da cagnolino bastonato che ho nel mio arsenale e che funziona sempre.

- va bene, mangia ma poi corri subito a… JAMES! Anche tu in pigiama? Corri subito a vestirti!-

- voglio mangiare! Ad Al l’hai permesso!- esclama James ancora mezzo assonnato.

- bè ma tu quest’anno hai i M.A.G.O!- ribatte la mamma

- e che vuol dire?-

- VAI SUBITO A VESTIRTI O TI AFFATTURO HAI CAPITO?-

L’ultima cosa che vedo è James che corre a più non posso verso il bagno mentre piagnucola. Ha diciassette anni ed ha ancora paura di mamma. Bè è comprensibile, anche papà ce l’ha, e pure tanta!

- Che succede qui?- chiede entrando dalla porta sul retro della cucina.

- i tuoi figli sono ancora in pigiama Harry!-

- e allora? Faranno giusto un po’… oh Godric! Al datti una mossa partiamo tra cinque minuti!- mi ordina papà allarmato.

- voglio finire la colazione!- esclamo, ma appena vedo lo sguardo-assassino-Ginevra-Weasley comincio a correre verso l’altro bagno.

Dopo circa dieci minuti e cento urli dopo siamo finalmente pronti per partire. I bauli sono caricati nel portabagagli magicamente ampliato e noi tre figli stiamo dietro e guardiamo inermi la scena che si sta svolgendo nei due sedili anteriori: papà ha gli occhi fuori dalle orbite e cerca di superare un camion dell’immondizia che si è fermato proprio sull’unica strada che ci permette di raggiungere King’s Cross da casa nostra. E sono le dieci e quaranta. E la mamma sta sbraitando da più di mezz’ora.

Quando finalmente papà riesce a superare il camion, il viaggio prosegue senza intoppi e a dieci minuti dalla partenza riusciamo ad arrivare sul binario nove e tre quarti illesi. Per ora.

Tra la massa di parenti che ci invadono mi districo da braccia e gambe Weasley e vado a posare il mio baule in uno scompartimento per poi tornare indietro e farmi stritolare da Rose.

- Al! Mi sei mancato così tanto! Oh da quanto tempo!- dice.

- ehm… Rose? ci siamo visti l’altro ieri- commento perplesso grattandomi la nuca.

- oh già. È vero. bè ti voglio così bene che sembra sia passata un’eternità!-

- si, anche io ti voglio bene cugina. Ora mi lasci? Dai Rose sto soffocando! Rosie!-

- oh, scusa- fa lei mollandomi. Ha una presa d’acciaio questa qui.

Mentre cerco di riprendermi massaggiandomi il collo vedo una testa biondo platino che cerca di avvicinarsi ma che viene spinta indietro dalla massa di gente che affolla il binario. Bè incontrerò il mio migliore amico sul treno.

- Al! Vieni a salutare- dice la mamma, così mi districo un’altra volta e mi ritrovo faccia a faccia con i miei genitori. James è già sul treno e anche Lily, non vedono l’ora di tornare ad Hogwarts. Anche io ad essere sincero ma mi è piaciuto stare a casa con la mia famiglia, i miei non sono poi così noiosi come li vedono i miei fratelli.

- ciao mamma, ci vediamo a Natale, ti voglio bene- dico come una specie di robot. Sono le solite frasi che si dicono ad una madre che cinque minuti fa ti stava urlando in faccia con un coltello da chef in mano e adesso quasi piange perché non ti vedrà per quattro mesi.

- anche io! Stammi bene e veglia su Lily! Cerca di far studiare James e di non fargli fare troppi danni- dice lei in lacrime ormai.

- ci proverò mà. Ciao papà voglio bene anche a te e ci vediamo a dicembre- dico.

- buon anno scolastico Al-

Abbraccio i miei genitori e faccio un saluto generale a tutti i parenti per poi finalmente salire sul treno che sta già sbuffando.

Mi ci vogliono un paio di minuti per ritrovare lo scompartimento dove avevo lasciato i bagagli ma alla fine lo trovo e non sono sorpreso notando che Scorpius si è già avvinghiato a Rose.

- dai ragazzi dateci un taglio! Zio Ron potrebbe sporgersi dal finestrino e anche se ha accettato che state insieme non vuol dire che gli farebbe piacere vedervi così- dico mentre il mio migliore amico si stacca da mia cugina per venirmi a salutare.
Eh già. Per chi non l’avesse capito è Scorpius Malfoy la persona di cui stiamo parlando: mio amico dal primo anno, grifondoro come me e fidanzato di Rose da quest’estate. La cosa è stata ufficializzata due settimane fa, quando è andato a cena dai miei zii. All’inizio zio Ron credo non l’abbia presa molto bene, poi se ne è fatto una ragione.

- allora amico?- comincia lui –Penny ha preferito Baston eh?-

- grazie Scorp, questo si che è essere amici di qualcuno- commento sarcasticamente.

- di nulla- dice scrollando le spalle prima di ricominciare a fare gli occhi da cucciolo a mia cugina.

Credo di dovere delle spiegazioni. Penny Jackson è un’affascinante esuberante, egocentrica, stronza corvonero con la quale sono uscito fino a due mesi fa e per la quale mi ero preso una cotta colossale. Errore ancora più colossale! Infatti l’ho trovata che si baciava con Jake Baston nel giardino vicino casa mia perché dovevamo vederci lì! Ma si può essere più crudeli? Mi ha semplicemente detto che loro si erano innamorati. Puah! E io ci crederei? Ma se nemmeno si parlano! Comunque, torniamo al presente.

- ciao ragazzi!- lo scompartimento si apre e entra Melissa Jacobs, la migliore amica di Rose, nonché grande amica mia e di Scorpius. Ah! È anche la fidanzata di Roger Thomas, un nostro compagno di dormitorio molto simpatico.

- ciao Melissa!- la saluto e con un sorriso la invito a sedersi vicino a me.

- allora? Fatto buone vacanze?- chiede.

- abbastanza- dico con aria poco convinta.

- oh Al! Ho saputo di Penny e Jake, mi dispiace-

- non fa niente, meglio così, ho capito che persona è- dico.

- io ho passato un’estate bellissima!- esclama Rose estasiata.

- io un po’ meno. Mio padre non faceva che ripetermi di togliere gli stendardi di grifondoro dalla camera perché anche dopo sei anni non si rassegna a lasciarmi in quella casa. È ancora convinto che io voglia nel profondo andare a serpeverde e spera di convincere la McGranitt a fare un passaggio. Come se non ci avesse già provato- racconta Scorpius con tono amaro.

- mi dispiace amico. Bè, adesso siamo a Hogwarts no? il sesto anno porta con sé un dono: le ore buche- dico pregustando già ore di puro relax in sala comune.

- quelle ore servono per studiare!- esclama Rose indignata.

- oh Godric! Sembri proprio zia Hermione, tuo padre si spaventerebbe a sentirti parlare così, crederebbe di aver creato un duplicato di sua moglie, cosa che è effettivamente vera ma lui ancora non se ne è accorto- affermo.

- non è vero che sono uguale a mia madre!-

- si che lo sei!- dice Dominique entrando nello scompartimento e zittendo Rose.

Dom è per un ottavo Veela quindi è colei che viene definita “la dea di Hogwarts” anche se lei non ci si sente proprio, anzi è molto dolce e disponibile con tutti e non è snob per niente, siamo davvero legati.

- oh! C’è il mio Potter preferito!-

- bè grazie Dom-

Lei si siede vicino a me e comincia a passare una mano nei miei capelli neri che neanche oggi vogliono stare al posto loro.

- te li sei tagliati?- chiede.

- no-

- strano, sembrano più corti. Comunque, devo parlarti di una cosa importantissima Al- dice eccitata.

- uh.. e che cos’è?- chiedo incuriosito.

- una mia compagna di dormitorio vorrebbe uscire con te!- esclama tutta contenta.

- ah- è il mio unico commento. Chissà che mi aspettavo. Da quando sono a scuola le ragazze fanno a gara per uscire con me. So che questo dovrebbe essere motivo d’orgoglio anche perché so che non piaccio solo per il mio nome. Insomma non sarò un divo come James (fidatevi già appare sulle riviste come modello senza neanche mettersi in posa) ma non sono nemmeno uno sgorbio. Assomiglio a mio padre: ho i suoi occhi e i suoi capelli neri ma il naso è più piccolo e i lineamenti più delicati. Diciamo che piaccio. Però dopo la batosta di questa estate ho deciso di stare un po’ da solo.

- andiamo Al! Lo so che dopo quest’estate non vuoi uscire con nessuna ma lei è una brava ragazza- dice Dom.

- chi sarebbe?-

- Jane. Gelbert- dice facendo una pausa tra nome e cognome.

- come come come? Quella Jane Gelbert? Seconda solo a te nella classifica ufficiale delle ragazze più belle della scuola?- si lo so, esiste una classifica del genere. Dicono che Dominique non si batte ma è mia cugina quindi non la considero ma Jane è bella quasi quanto lei: capelli castani, occhi marroni da cerbiatta e una bocca che sembra un bocciolo di rosa. Ok, ora basta fantasticare.

- si Al, proprio lei-

- credo potrei ripensare riguardo al “non uscire più con nessuna”-  dico.

- è così che mi piaci! Ora devo andare, Sean mi sta aspettando!-

Sean Robinson è il suo ragazzo, un tassorosso del settimo anno. Non è che mi stia particolarmente simpatico ma non mi importa perché so che Dom non si innamorerebbe mai di uno come lui, le piace soltanto.

- allora Al? Hai intenzione di uscire con Jane?- mi chiede Melissa scrutandomi con i suoi occhioni viola mentre raccoglie i suoi capelli biondi in una treccia.

-c-credo di si. A dire la verità sono ancora un po’ sconvolto-

- e da cosa?- si intromette Rose - è ovvio che lei voglia uscire con te! Sei uno schianto cugino!- conclude facendomi l’occhiolino.

- pare che questa sia la giornata del “facciamo i complimenti ad Albus Potter” e a me?- fa Scorpius mettendo un broncio ridicolo che Rose definisce adorabile.

- oh tu sei il più bello di tutti!- dice mia cugina con voce mielosa prendendo a baciare Scorp. Giuro che la maggior parte del tempo non sono così è solo una cosa temporanea, lo giuro!

Melissa li osserva ridacchiando e io non posso fare a meno di ridere con lei.

D’un tratto sento la voce della signora del carrello e mi fiondo fuori per prendere qualcosa: non ho finito le mie frittelle!

§

Tre ore e tanti zuccotti di zucca dopo, il treno si ferma alla stazione di Hogsmeade che è già sera. Prendo il mio baule e la gabbia di Edvige II (l’avevo detto che ho una civetta bianca?) e mi dirigo verso le carrozze. Rose e Scorpius sono spariti chissà dove e io mi ritrovo solo con Melissa che sembra un po’ preoccupata.

- qualche problema?- chiedo mentre isso le mie cose e le sue sulla carrozza.

- no, è che non ho visto Roger tutto il giorno, probabilmente non mi avrà trovata- risponde.

- si, il treno è grande e poi avrete così tanto tempo per stare insieme, forse si è fermato a parlare con qualcuno- ipotizzo poco convinto. Il fatto è che Roger è molto legato a Melissa, quindi mi sembra strano che non si sia fatto vivo.

Cominciamo a parlare un po’ della nostra estate mentre i Thestral proseguono con calma verso il cancello della scuola.

Non spaventatevi! Non li vedo e non ho visto nessuno morire, però so della loro esistenza e Melissa riesce a vederli anche se non mi ha mai detto perché. E poi sono talmente lenti che una carrozza magica si trainerebbe più velocemente da sola!

 Finalmente le carrozze si fermano scendiamo e ci avviamo verso la Sala Grande. Godric! Sto morendo di nuovo di fame, fa che si sbrighino con lo smistamento!

Non credo che le cose si risolveranno in fretta: un’orda di ragazzini del primo anno che non si sa perché sono molti di più degli anni precedenti entra dalla porta della Sala Grande e io mi accascio sconfitto sulla panca.

- che ti prende Al?- mi chiede Roger.

- ehi amico! Ci chiedevamo dov’eri finito! Hai già incontrato Melissa?- chiedo.

- si, certo- risponde e poi fa il suo solito sorriso ammaliatore. Diciamo che lo chiamano Mr. Smile a Hogwarts perché riesce a far vedere tutti i denti quando sorride. È assurdo! Tutte le ragazze poi dicono che è molto carino, ma non saprei dato che non sta a me giudicare. Comunque posso descriverlo: è moro, pelle olivastra, occhi verde oliva e è alto ma un po’ gracilino, secondo me perché non gioca a Quidditch.

- Albus!- chi mi chiama? Oh, è Roxanne.

- ehi Rox! È un po’ che non ci si vede!- esclamo abbracciandola. Lei e Fred sono figli di zio George, altri due dei miei cugini.

- lo so, papà ci ha fatto stare al negozio nelle ultime due settimane. Oh guarda! C’è Dom! vado a salutarla- dice e poi se ne va.

- uffa ma quanto ci mettono con questo smistamento? Io ho fame!- mugugno.

- andiamo Al! Non essere egoista. Pensa a quei ragazzini che devono essere smistati e a come si sentiranno!- esclama Rose.

- Rosie? L’unica cosa a cui sto pensando in questo momento è al mio stomaco che sta brontolando da mezz’ora! A lui non pensi?-

- sei proprio un’insensibile-

- io? Insensibile? Devo ricordarti dell’anno scorso cugina?- chiedo.

Lei si limita a guardarmi in cagnesco e a ricominciare a parlottare con Lily. Cos’è successo l’anno scorso? Dico solo che Scorpius e Rose non si sono innamorati e messi insieme subito, ma è stato un cammino lungo e tortuoso e io sono stato l’aiutante dei protagonisti. Mi sono sorbito ogni attacco isterico di Rose, ogni attacco di gelosia di Scorpius e ogni sguardo languido che si mandavano i due. Poi finalmente li ho rinchiusi in uno sgabuzzino e li si sono messi insieme. Ho solo passato la chiave magica sotto alla porta perché non avevo il coraggio di aprire sinceramente quindi non so cosa sia successo e non ci tengo a saperlo.

 Quando finalmente la piccola Sasha Zabini viene smistata a serpeverde la preside McGranitt da inizio al banchetto e io comincio ad abbuffarmi come fa zio Ron ai pranzi di famiglia.

- Godric Al! Sembri mio padre!- esclama Hugo, che si sta ingozzando anche lui.

- anfche tu fti ftai infgoffando!- farfuglio con la bocca piena di pollo.

- voi due siete rivoltanti!- esclama Lucy, un’altra delle mie cugine, la figlia di zio Percy. Credetemi, è noiosa almeno quanto lui.

- che vuoi Lu? Tornatene al tuo tavolo!- ribatto dopo aver mandato giù il boccone.

- ero passata per salutare ma evidentemente mi sono accorta di avere due cugini incivili- dice piccata per poi andarsene al tavolo dei Tassorosso. Una delle pochi Weasley non grifondoro. Oltre a lei ci solo Dominique e Louis che sono a corvonero.

Dall’altro lato del tavolo dei corvonero noto che Jane Gelbert mi sta facendo l’occhiolino e mi guarda in modo strano. Fa paura!

- a quanto pare Dom non si sbagliava eh?- mi dice Melissa mentre si siede di fronte a me.

- direi di no, anche se incute leggermente timore- commento.

- già sembra come assatanata- dice sgranando gli occhi e cominciando a ridere.

- Studenti- comincia la McGranitt mentre io guardo disperato il mio dolce alla melassa che scompare. A volte è sadica quella donna!

- quest’anno avremo due nuovi studenti: Claire Delacour e Patrick Krum, provenienti rispettivamente da Beauxbaton e Durmstrang, che saranno con noi per un anno- conclude la preside.

- cos’è? uno scambio interculturale?- chiede Fred ad alta voce.

- si, grazie signor Weasley per la sua osservazione-

- ehi Dom!- chiamo mia cugina dal tavolo di corvonero e vedo che si avvicina.

- ma lei è Claire tua cugina?-

- si! Non è eccitante Al? Volevo farvi una sorpresa e non vi ho detto niente. Non dirlo a nessuno ma Claire ha una cotta per James- dice tutta eccitata.

- e chi non ce l’ha?- dico più a me stesso che a lei perché si è già dileguata.

Dopo quello che è parso un tempo interminabile la McGranitt ha fatto entrare i due ragazzi. La cugina di Dom è bionda, occhi azzurri e per un ottavo Veela. È una Delacour, insomma. Mentre quel Patrick Krum ha una faccia talmente corrucciata che sembra già vecchio, e poi ha delle sopracciglia che sono da guinness dei primati, sono enormi!

Finalmente la preside ci congeda e possiamo andare ai nostri dormitori per prepararci psicologicamente al primo giorno di lezioni.

Così mi ritrovo da solo in camera con Scorpius.

- ehi Al?-

- si?-

- sei mai stato innamorato?- chiede.

- come? Ma che domande fai?- gli ha dato di volta il cervello? Questo è il tipo di domanda che mi farebbe Rose… ah, ecco, hanno passato troppo tempo insieme, lei lo ha fuso.

- no, dico davvero. Io sono stato con un po’ di ragazze ma mai è stato come con Rose. tu invece?-

Ma è serio? Credo che mi tocchi rispondere.

- no. non credo di aver mai amato nessuna ma Scorp! Ho sedici anni! Onestamente non ci penso ancora all’amore e a tutte queste cose sentimentali! Può piacermi qualcuna si, ma ti ripeto ho tutta la vita davanti-

- ok. Buonanotte- dice e comincia a russare. È incredibile appena mette la testa sul cuscino dorme. Ma come fa? Poi ha la capacità di troncare un discorso quando non ha più niente da dire e andarsene o parlare d’altro. A volte mi chiedo che ci trova Rose in lui. Bah.

Mi rannicchio sotto le coperte e dopo poco riesco ad addormentarmi.

§

-Al andiamo alzati!-

- altri cinque minuti mammina-

-Al! NON SONO LA TUA MAMMINA!- urla Scorpius.

- ok, ok! Non ti scaldare però! Adesso mi alzo ok? Hai visto? Mi sto alzando-

- fai meno il cretino ti aspetto qui fuori, tra cinque minuti devi uscire da quella dannata porta altrimenti vado da solo a fare colazione-

-ti sei svegliato con Giove di traverso per caso?-

-no ma è il primo giorno di lezioni e sono nervoso. Ti vuoi sbrigare?-

- va bene, va bene, vado-

Se quello che è successo a casa ieri mattina è stato traumatico questo lo è ancora di più. E succede tutte le mattine di tutti i giorni di tutto l’anno scolastico. Incoraggiante come inizio vero? diciamo che Scorpius a volte è anche peggio di mia madre e mia sorella messe insieme. Che ci voglio fare? Sono condannato praticamente.

Cinque minuti dopo sono già in Sala Grande con Scorpius e Rose che si stanno mangiando la faccia da quando si sono visti stamattina. Ah, ecco che arriva la McGranitt con gli orari.

- buongiorno Potter-

- buongiorno professoressa-

- signor Malfoy la smetta di risucchiare la signorina Weasley! E lei signorina Weasley si stacchi dal signor Malfoy!- esclama la preside mentre Scorpius e Rose si staccano malvolentieri un po’ rossi in faccia.

- ecco i vostri orari. Potter, erbologia, pozioni, incantesimi, trasfigurazione, storia della magia, Difesa contro le Arti Oscure giusto?-

- si professoressa-

- bene. Malfoy lo stesso e Weasley… pozioni, trasfigurazione, Difesa contro le Arti Oscure, erbologia, incantesimi, storia della magia, antiche rune ed aritmanzia giusto?-

Rose annuisce e la McGranitt ci consegna i fogli con i nostri orari per poi passare a Paciock.

- ottimo cominciamo con un’ora buca dopo due di trasfigurazione. Oh e domani anche un’altra e dopodomani e… tutti giorni abbiamo almeno un’ora buca. Questo è il bello del sesto anno- dico estasiato dall’orario.

- concordo- dice Scorp.

- quelle ore…-

- si Rose, servono per studiare lo so. Godric! A volte sembri Lucy, altro che zia Hermione!-

Lei rabbrividisce e guarda verso il tavolo dei Tassorosso, dove Lucy sta immersa in un tomo gigantesco dall’aria tutt’altro che divertente.

- buongiorno ragazzi!- esclama Melissa a braccetto con Roger e si siede vicino a me.

- ‘Giorno- rispondiamo in coro.

- allora avete degli orari accessibili?- chiede.

- io e Scorp abbiamo almeno un’ora buca al giorno-

- ah. Anche Roger. Io no, seguo anche antiche rune e aritmanzia- dice scocciata.

- non ti piacciono?-

- si ma speravo che quest’anno le ore sarebbero diminuite-

- ehi ragazzi abbiamo lo stesso identico orario- constata Roger sporgendosi per guardare il mio.

- già…-

- Buongiorno raggi di luna splendente!-  ci saluta Dominique raggiante.

- ciao Dom- rispondiamo atoni.

- cos’è quest’aria da funerale? Che vi è morto il gufo?-

- Edvige II sta bene per ora. E poi a papà gli si spezzerebbe il cuore se morisse quindi spero campi ancora per molto- dice James.

- comunque Dom, abbiamo sonno, o perlomeno io ho sonno perché qualcuno mi ha svegliato stamattina e mi ha urlato in un orecchio- dico guardando Scorpius che ghigna soddisfatto. Forse avrebbero davvero dovuto mandarlo a Serpeverde.

- Claire! Claire!- Dom si sta sbracciando per far venire qui sua cugina.

- Salve a tutti- dice Claire. Non sembra neanche francese da come parla. –Dominique mi ha parlato molto di voi e ho visto delle vostre foto- dice guardando James. Evidentemente starà pensando che è ancora più bello che in foto. Fidatevi, so leggere nel pensiero qualsiasi ragazza che sta guardando mio fratello. Dicono che i suoi ricci color nocciola e i suoi occhi quasi azzurri (dove lo vedono il quasi azzurri se sono marroni?) facciano impazzire chiunque. Bah, sarà.

- piacere di conoscerti- dico tendendole la mano. Lei la stringe e mi sorride.

Quando arriva il turno di James lei gli stringe la mano e arrossisce violentemente per poi girarsi verso Dominique per non far vedere che si è imbarazzata.

- Albuuuuuuuus!-

- Morgana, Godric e Cosetta che diavolo c’è? Mi hai fatto prendere un colpo Scorp!- esclamo ancora spaventato con un mano sul petto. Questo qui mi farà venire un infarto prima o poi.

- domani iniziano le selezioni per il Quidditch!-

- e quindi?-

- come “e quindi?” come faremo? Cioè… come farai? Tutti i giocatori migliori hanno lasciato Hogwarts l’anno scorso-

Precisazione: sono il capitano della squadra di Quidditch di grifondoro da quest’estate. Pensavo scegliessero James, che gioca come cercatore, ma ha ricevuto troppe punizioni quindi hanno dato a me la spilla. Scorpius è un po’ invidioso. Al quinto anno è stato nominato prefetto insieme a Rose (inutile dire che è da li che è cominciato tutto) e io ci ero rimasto un po’ male perché da come avevano parlato di me avrei dovuto essere io. Poi la scorsa estate è arrivato il distintivo da capitano e so che è molto meglio del Prefetto! Il fatto è che anche Scorp lo sa… ma abbiamo deciso di fare gioco di squadra in questo.

- faremo altre selezioni, non ti preoccupare amico. Rose, tu non vuoi proprio provare eh?-

Rosie è bravissima come cacciatrice ma non vuole fare le selezioni, Godric solo sa perché.

- te l’ho detto Al, preferisco concentrarmi sullo studio. E non provare a dirmi che sono uguale a…-

- sei uguale alla mamma Rose-

- grazie Hugo- dice lei piccata. Hugo è il portiere della nostra squadra e uno dei migliori della scuola sicuramente. Anche Fred gioca come battitore ma siamo a corto di un cacciatore e un battitore.

- io farò le selezioni quest’anno Al!- dice Rox che è appena arrivata.

- bene. Un altro battitore presumo. Comunque, domani ci penseremo e poi mancano solo due giocatori no?-

- si ma Jake Baston era uno dei cacciatori più forti e faceva per quattro-

- grazie di avermi considerato Scorp-

- dai Al, lo sai che sei bravissimo, il fatto è che lui era un po’ intimidatorio dato quanto è grosso quindi rendeva tutto più facile-

- bè, almeno i portieri avversari non finiranno più in infermeria- commento.

Già è tanto che quel tipo non mi abbia spaccato il naso quando ho provato a litigare con lui nel giardino dove l’ho visto con Penny. Lo so che potrei essere definito codardo dato che sono praticamente fuggito via, ma per quanti muscoli io possa avere non saranno mai niente in confronto a Baston. È enorme. Un po’ come le sopracciglia di Krum.

Guardo l’ora e noto che siamo un po’ in ritardo quindi trascino tutti a lezione e mi preparo per una delle giornate più stressanti di tutto l’anno: il primo giorno di scuola.

Bè, prepariamoci per un percorso emozionante, io sono Albus Severus Potter, ho nove cugini, una sorella schizzata e un fratello modello oltre che un migliore amico Malfoy, l’orgoglio sotto i tacchi e una mole esagerata di compiti anche se siamo solo ai primi cinque minuti di trasfigurazione. D’altronde che ci posso fare? Questa è la mia vita!

 


Saaaalve! So di avervi già scocciato di sopra ma ci tenevo a dire che è da un po' che non mettevo mano ai tasti e, anche se ho gà scritto quattro capitoli sono stati scritti tutti a un po' di distanza l'uno dall'altro, quindi se trovate qualche incongruenza mi dispiace. Aggiornerò una volta a settimana se ce la faccio (si che ce la faccio) ogni martedì. A questo punto vi ringrazio per aver letto e se lasciate qualche recensione mi fate contentissima :D alla prossimaaaa

PS: Sto. Morendo. Di. Caldooo!!!!

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Capitolo 2
*** The nightmare ***


The nightmare

 

 

 

Sono ad Hogwarts da una settimana e la profezia di Rose si è già avverata. Quale profezia? Quella che ci condannava ad utilizzare le ore buche per studiare. Il fatto è che i professori sembrano essere affetti da nervosismo da primo giorno dell’anno scolastico, una malattia rara che hanno contratto anche al mio secondo anno, quando la McGranitt ha trasformato Joseph Dole in un maiale solo perché aveva parlato senza alzare la mano. Questo accade quando i professori hanno un nuovo docente nel corpo insegnanti che non gli va proprio a genio.

 Al mio secondo anno il professor Lumacorno che insegna pozioni è andato a sperimentare nuovi infusi in Alaska, non so neanche io il motivo, e lo ha sostituito la professoressa Watt (denominata anche Ms. lampadina), una signora di mezza età con la passione per i gatti e un’acidità che avrebbe potuto sciogliere qualsiasi metallo oltre ad un alito che avrebbe potuto benissimo uccidere un drago.

Ma allora, vi chiederete voi, quale new entry ci ha onorato dei suoi insegnamenti quest’anno? Il professor Waskel, sostituto di Hagrid per cura delle creature magiche in quanto il nostro guardiacaccia ha portato Grop a fare un viaggio tra i monti e non tornerà prima di Natale. La McGranitt non l’ha visto di buon occhio già da subito perché è un tipo abbastanza austero, con un’enorme cicatrice sul braccio e una boccetta di firewhisky sempre a portata di mano e dalla quale beve circa ogni quindici minuti.
Ora che ci penso non piace neanche a noi studenti questo nuovo professore, mette davvero inquietudine e anche se non seguo più cura delle creature magiche quando mi passa accanto avverto un certo timore, ma sono arrivato alla conclusione che non può farci del male se è stato scelto tra tanti altri.

Ora mi trovo in biblioteca a fare i compiti con Rose e Scorp che si è addormentato sulla sedia con la testa che gli ciondola all’indietro, la bocca spalancata, e un rivolo di bava che esce dal labbro.

- Scorp!- grida Rose e quello sobbalza e cade portandosi dietro pure la sedia.

- ma sei impazzita? Mi potevo ammazzare!-

- bè dovresti concentrarti invece di dormire e… sbavare- dice Rose con un tono molto simile a quello di zia Hermione quando fa uno dei suoi rimproveri.

- andiamo Rose, lascialo stare! Siamo qui da tre ore ormai, non pensi che sia ora di una pausa? Andiamo al lago no? godiamoci gli ultimi giorni di quel poco sole che abbiamo in Gran Bretagna-

- d’accordo- dice e io tiro un sospiro di sollievo – ma porto i libri con me!-

- fa come ti pare- dico dopo aver sbuffato – poi ti lamenti che ti dicono che sei noiosa!-

- mi stai dando della noiosa?- chiede lei con fare minaccioso.

- no!- esclamo alzando le mani  – non mi permetterei mai-

Lei mi lancia un’occhiata omicida e quando si gira le faccio il verso facendo ridere Scorpius che ha ancora la bava alla bocca.

§

La giornata è passata in fretta al lago ma dopo un paio d’ore sono fuggito perché James, che ci aveva raggiunti, se ne è andato e Scorpius e Rose hanno cominciato ad avvinghiarsi, così sono scappato perché di vederli mentre si mangiano la faccia non ne ho proprio voglia. In compenso mi sono fatto un bel bagno caldo dato che non c’era nessuno dei miei compagni di dormitorio e adesso mi sto dirigendo in Sala Grande per la cena.

Stranamente i corridoio sono deserti ma quando arrivo in Sala capisco il perché: sono già tutti qui. Di solito quando esco a quest’ora c’è una massa di gente invece oggi sono andati tutti prima. Chissà perché…

Prendo posto vicino a Hugo e Scorpius che è troppo impegnato a parlottare con James per accorgersi che sono arrivato.

- ehi di cosa parlate?- chiedo.

- oh Al! Meno male che sei arrivato! Noi stavamo parlando di… ma come non ti ricordi? Ogni anno il giorno prima delle selezioni di Quidditch tutti vengono prima per abbindolarsi i capitani e parlare delle nuove tattiche- dice James.

- ah già… che tradizione stupida-

- come stupida? Al ma che ti ha preso oggi?-

- niente… non mi va molto di fare le selezioni, non so se sarò in grado- in effetti è una paura che mi scombussola lo stomaco già da un po’. E se non portassi la mia squadra alla vittoria? Se fossi un pessimo capitano? cosa direbbero tutti?

- ma che dici Al! Sarai grande! E poi ci siamo io e tuo fratello ad aiutarti- dice Scorp mentre James annuisce così convinto che credo gli si possa staccare la testa da un momento all’altro.

- grazie-

- figurati. Bè non sarà un compito arduo. Dobbiamo trovare solo un cacciatore e un battitore e si sa che Roxanne otterrà sicuramente il ruolo in squadra data la sua bravura- dice James.

- è davvero così brava?- chiede Scorp.

- fidati di me, è un mostro. Quando siamo andati in campeggio tutti insieme l’anno scorso, gli altri ragazzi che erano lì l’hanno soprannominata ragazza bolide-

- Al io me lo ricordo un po’ diverso il soprannome, non era tipo…- lancio uno sguardo eloquente a mio fratello che chiude la bocca e dice subito che si è confuso. Il fatto è che il soprannome non è proprio ragazza bolide e c’è Jane Gelbert che si è seduta al tavolo dei grifondoro con Dominique e non voglio che mi prenda per uno che fa battutine stupide. Diciamo che in realtà il soprannome è CP che vuol dire “colpisci-palle”; e non quelle da bowling. Questo perché mia cugina ha tirato bolidi addosso ai gioielli di famiglia di mezzo campeggio risparmiando zii, cugini, genitori e.. no, fratello no… l’ha preso in pieno.

In tutto questo Scorpius è un po’ spaesato, ma scuote la testa e riprende a mangiare il suo pollo.

- credo che per il battitore quindi siamo apposto, per il cacciatore lo vedremo domani. A che ora è il nostro turno?-

- dalle 15 alle 16.30, poi ci sono i corvonero e non vogliono che ritardiamo nemmeno un minuto quindi dovremmo fare in fretta- dice Scorp.

- ragazzi lo sapete che cosa ho sentito?- comincia James facendosi più vicino per non farsi sentire dagli altri seduti al tavolo.

- cosa?-

- Agor Bloond parteciperà ai provini come battitore!- esclama mio fratello mentre io osservo Agor dall’altra parte del tavolo.

È un ragazzo grassoccio con i lineamenti molto dolci e due occhietti azzurri vispi infossati e sovrastati dagli zigomi, ma è molto simpatico e anche parecchio ingenuo. Ora che ci penso ricorda un po’ zio Dudley… quello che siamo andati a trovare qualche volta ma che non sta particolarmente simpatico a me e ai miei fratelli.

Sento Scorpius sghignazzare ma non mi sento di farlo anche io, mi sembra una cosa cattiva.

-andiamo ragazzi, non fate gli idioti!- esclamo con veemenza.

- e dai Al, era solo una costatazione!-

- si vabbè… pensate se ci foste voi al suo posto, come vi sentireste!-

- uffa quanto sei noioso! Quando fai così mi ricordi papà-

Alzo le spalle e mi giro dall’altra parte dove Dominique e Jane stanno blaterando qualcosa riguardo ai negozi e alla moda babbana che secondo loro è molto meglio della nostra. Io mi fingo interessato solo per avere una scusa per guardare Jane.

- che c’è Al? Ora ti interessi anche di moda?- chiede Dom ridendo.

- bè c’è sempre qualcosa da imparare no?-

- sei davvero intelligente e saggio Al- mi dice Jane e io vado in brodo di giuggiole.

- ehm.. grazie-

- ehm… si, d’accordo… ora noi dovremmo andare vero Jane?- dice Dominique. Guastafeste.

- oh si, dobbiamo andare a decidere cosa mettere domani per la visita ad Hogsmeade- cinguetta Jane ancora incollata ai miei occhi. Di solito non sono superficiale con le ragazze ma andiamo! Lei è bellissima. D’un tratto però mi accorgo che mi è risuonato qualcosa di strano nella testa…

- Hogsmeade? Ma la prima visita non è tra un mese? E domani ci sono anche le selezioni!- esclamo

- abbiamo chiesto alla McGranitt un permesso speciale dato che Victoire verrà qui domani perché ha un appuntamento di lavoro ai tre manici di scopa- risponde mia cugina che sembra un po’ in difficoltà.

- ma tua sorella non fa la medimaga?-

- io mi concentrerei sull’ultima parola del nome del locale…- dice James ridendo.

- no, cretino, non ha un appuntamento con un ragazzo, sennò non mi avrebbe invitata- ribatte Dom irritata.

- comunque, scusate una cosa ma se dovete incontrare Victoire perché dovete decidere che cosa mettervi? Insomma, è tua sorella mica il tuo ragazzo!- onestamente sono un po’ perplesso.

Dominique arrossisce di botto così è Jane a parlare per lei.

- bè le ragazze ci tengono sempre ad essere presentabili-

- sarà-

- secondo me nascondono qualcosa- dice James con le sopracciglia corrucciate dopo che se ne sono andate.

- anche secondo me. Oh! Me ne ero dimenticato! Stasera torna Alice!-

- chi?-

Louis sembra essersi risvegliato dalla pennichella che stava facendo sdraiato sul purè di patate con un pezzo di bacon nel naso. Ma oggi sono venuti tutti al tavolo dei grifondoro? Bè tutti tranne Lucy, è ancora lì a lanciare sguardi languidi Sean, il ragazzo di Dominique, lo sanno tutti che le piace, ma lei è troppo timida per dirlo e lui è troppo stupido per accorgersene. Giuro, a volte penso che quel ragazzo non sarebbe dovuto essere ammesso, ha la capacità intellettiva di una lumaca in salamoia.

Comunque, Louis e Alice non si sopportano, diciamo che non si stanno particolarmente simpatici ma non si odiano a morte. Lei non riesce a concepire il fatto che lui dorme sempre, non studia mai, e non pensa mai a niente e lui il fatto che lei non dorme mai, studia troppo, e pensa a una miriade di cose nello stesso momento. Queste sono le differenze sostanziali ma ne hanno molte di più.

- Louis la smetti di inalare bacon? Sono abbastanza disgustata da quel pezzo che ti esce dal naso, e poi potresti anche evitare di spiaccicare la tua faccia sul mio purè?- dice Rose a voce alta con una forchetta puntata verso Louis e gli occhi sgranati.

- va bene sorella - ribatte Lou

- non sono tua sorella!- esclama Rose.

- va bene cugina-

Bè devo assolutamente fare i complimenti a mio cugino che ha tenuto testa a Rose che ora ha la faccia rossa come un peperone, sta digrignando i denti in un modo spaventoso, e brandisce ancora la forchetta che ora ha trovato marito nel coltello.

- andiamo Rose, datti una calmata!- esclama Scorpius inconsciamente rendendosi subito conto dell’errore che ha fatto. Ora mia cugina ha cambiato soggetto da torturare e alla forchetta e il coltello gli si è aggiunto il cucchiaio. Che voglia cavargli gli occhi?

- mi stai dicendo che sono isterica?- chiede Rose. il fatto è che diventa irritabile quando non dice l’ultima parola. No, ok, non diventa irritabile, diventa una specie di dorsorugoso di Norvegia con l’aggiunta di un coltello, una forchetta, e un cucchiaio.

- no, ma calmati- Rose sembra scoppiare per un momento, poi si accascia sulla panca  e si prende la testa tra le mani. Questo non è da copione, di solito si alza e comincia ad infilzare chi gli capita.

- scusatemi. Di solito non faccio così è che sono stata tutto il giorno in camera con Melissa che piangeva a dirotto e urlava e… faceva di tutto che non ce la faccio più-

- che cosa le è successo Rose?- onestamente sono preoccupato, solitamente Mel è così dolce e tranquilla.

- Roger l’ha lasciata-

- COSA??- gridiamo in coro io, James, Scorpius, Louis e Hugo.

- no, è impossibile, perché mai lo avrebbe fatto? Che l’ha tradita?- dico ridendo e pensando che sia tutto uno scherzo. Ma quando guardo la faccia di Rose mi rendo conto di aver fatto centro.

- Oh Godric l’ha tradita davvero!- esclamo stupefatto.

- è impossibile-

- mi rifiuto di crederci-

- magari non andavano più d’accordo sotto quel punto di vista..-

- James vuoi smetterla con queste battute idiote? Melissa sta male!- esclama Rose indignata.

- hai ragione scusa, era fuori luogo-

- grazie-

- ma potrebbe essere un’eventualità…- dice James con le sopracciglia alzate.

-JAMES!-

- ok, ok, sto zitto.-

- non ci credo. Dicci un po’ come è successo..- chiedo a Rose che comincia a raccontare.

- mi ha detto che si sono visti questa mattina e lei era contenta perché come sapete… o forse no, oggi era il loro anniversario, l’ennesimo, e lei credeva che lui le avesse fatto una sorpresa-

- in realtà gliel’ha fatta-

- JAMES!-

Mio fratello ci guarda e poi fa segno di chiudersi la bocca e gettare la chiave.

- come dicevo, si sono incontrati e lui era strano. Non voleva baciarla, non voleva festeggiare. Cosicché Melissa gli ha chiesto cosa c’era che non andava e lui non ce la faceva più a resistere così le ha raccontato tutto. Le ha detto che in estate aveva conosciuto sul treno per andare dalla sua famiglia una ragazza e ne era rimasto attratto e nel giro di due settimane si erano baciati ed erano andati a letto insieme più di una volta finché lei non gli ha detto che era divertente tutto questo fare di nascosto ma che stava cominciando ad infastidirla. Mel gli ha dato uno schiaffo ed è corsa in lacrime fino al dormitorio, dove ha trovato me e poi mi ha detto tutto. Ma non voleva che me ne andassi ed è stata isterica tutto il giorno-

- Godric, non ci credo che tutto questo sia successo- commento.

- già nemmeno io-

- voglio dire, erano la coppia perfetta, nessun litigio, nessuna debolezza-

- forse era proprio questo il problema-

- che vuoi dire Lou?- chiede Rose.

- si sa che in amore ci vuole un pizzico di gelosia, qualche litigio, è salutare. Se fosse tutto perfetto sarebbe noioso-

- toh! Guarda chi per la prima volta nella sua vita ha detto qualcosa di intelligente!-

- ALICE!-

Alice ci sorride da dietro le spalle di Louis che la guarda male, mentre noi ricambiamo il sorriso ed uno ad uno andiamo ad abbracciarla.

- non ho ancora capito perché sei arrivata  con una settimana di ritardo- le dico invitandola a sedersi vicino a me dato che Hugo è andato dai Tassorosso a tormentare Lucy e a cercare di parlare con Hanna, la ragazza che gli piace. Alice mi guarda con i suoi occhioni marroni e si sistema il caschetto prima di rispondermi.

- quante volte devo ripetertelo Al? Sono andata con mio padre a fare una ricerca sulle piante che si è prolungata-

- e perché tuo fratello non è venuto?-

- chi? Frank? Ah, lo sai com’è fatto… scorbutico, incurante, distruttore di piante…-

- non gli piacciono proprio eh?-

- le odia. A proposito dov’è?-

- non so, quando sono arrivato era già uscito-

- ok. Allora, di cosa stavate parlando quando Louis ha finalmente detto qualcosa di intelligente?- chiede lei mentre comincia a mangiare il suo pollo. Noi ci lanciamo qualche occhiata che fa insospettire Alice.

- bè? Che diavolo è successo qui?- chiede.

Rose la guarda un po’ stranita e comincia a raccontare. Mentre mia cugina parla la faccia di Ali si fa da corrucciata, a inferocita a… sono lacrime quelle?

- non.ci.credo- dice alla fine, scandendo bene le parole e facendo cadere le posate nel piatto con poca grazia.

- lo so nemmeno io volevo crederci ma è così. Dovresti parlare con lei sarà contenta di vederti. Adesso le porto qualcosa da mangiare, vieni come me?- dice Rose.

- ovvio! Ci vediamo dopo in sala comune ragazzi- ci saluta Alice lanciandoci un bacio e stando attenta che non sia nella traiettoria di Louis.

- questa storia ha dell’assurdo-

- in tutto questo però non siamo neanche riusciti a capire chi è questa fantomatica ragazza-

- da quello che ho capito io Lou, non lo sa neanche Melissa-

- bene Al, credo sia ora di andarcene, domani ci sono le selezioni!- dice James.

- ma Ali ha detto che ci avrebbe aspettato in sala comune!- protesto. Quando si tratta di Quidditch mio fratello si trasforma in una di quelle mamme che cercano di mettere a letto presto i figli quando questi non vogliono.

-parlerai domani con Ali!-

- ma…-

- niente ma! Altrimenti scrivo alla mamma di Jane!-

- ok vado-

Andrei a dormire alle 5 di pomeriggio piuttosto che dire alla mamma che ho una spasimante. Diciamo che lei è molto apprensiva, forse anche troppo. Vuole controllare ogni cosa della mia vita sentimentale e ha pedinato la mia ultima fidanzata per mesi. A pensarci bene è proprio per questo che abbiamo rotto, lei si sentiva stressata perché una signora la pedinava ed era impaurita, così ha deciso di starsene un po’ per conto suo senza nessuno intorno e quando ha scoperto che senza di me nessuno la seguiva mi ha lasciato. Immaginate il mio stato d’animo quando ho scoperto che la signora era mia madre! L’ho beccata mentre faceva una delle sue spiate ed era conciata proprio come me l’avevano descritta: occhialoni da sole, foulard sulla testa, tre cappotti e uno strano giornale sotto il braccio. Si è giustificata dicendo che voleva sperimentare i metodi di spionaggio dei film babbani ma che sicuramente non dovevano aver funzionato. Non le ho parlato per mesi, finché non ha preso lezioni di cucina per cucinarmi la torta alla melassa, che tuttora rivomito quando mangio, ma ho apprezzato il gesto, d'altronde è l’unica cosa che gli viene male in cucina.

§  

Stamattina c’è un bel sole e il cielo sembra limpido, buona giornata per affrontare le selezioni di Quidditch, specialmente se, come mi è stato riferito ieri sera, saranno più di 50 gli aspiranti giocatori. 50! Come potrò gestire tutta quella gente e scegliere solo due di loro? Non so se ce la farò con un’ora sola… il problema è che non mi posso dilungare o i corvonero cominceranno a lamentarsi e nessuno vuole sentirli blaterare.

La Sala Grande non è mai stata così affollata alle otto di mattina di sabato, di solito comincia a riempirsi intorno alle nove, quando tutti si sono svegliati con calma senza l’ansia delle lezioni, ma oggi è una giornata speciale, infatti già alle 10.30 inizierà il primo turno di selezioni dei Tassorosso e Sean Robinson quest’anno è capitano, quindi saranno una preda facile dato che non riuscirà a mettere insieme neanche una tattica di gioco.

In tutto questo non ho visto Melissa, mentre Rose e Alice sono scese e ora parlottano fitto fitto senza scostare gli occhi dal pavimento, probabilmente perché dall’altra parte del tavolo si è finalmente fatto vivo Roger, che, non lo nascondo, ho una gran voglia di prendere a pugni. Lui sembra tranquillo e sereno, come se non fosse successo niente. Idiota.

- ciao ragazze- saluto io sedendomi di fronte ad Alice e Rose.

- oh, ciao Al- mi risponde Ali, mentre mia cugina fa solo un cenno.

- Godric! Sembra che non abbiate dormito stanotte, i vostri occhi sono così… così… gonfi e.. neri- commento  osservando il viso sfinito delle due ragazze che ho davanti.

- gentile Al, davvero. Mel non ha fatto che piangere tutta la notte. Noi la capiamo ma questo non significa che non abbiamo bisogno di dormire- dice Alice prima di sbadigliare e puntare gli occhi sulla brocca del caffè sperando in un miracolo che la faccia riprendere.

- mi dispiace. Sta così male?-

- e me lo chiedi? Lei e Roger sono stati insieme più di due anni! E lei gli ha sempre perdonato le sue scappatelle perché non erano niente di che, ma questa… Uh! Questa si che è una cosa grossa!- dice Alice.

- come? Io ho sempre pensato che Roger e Melissa fossero la coppia perfetta, niente litigate, niente tradimenti… invece lui qualcosa ha combinato-

- si ma giusto qualche flirt, mai baci o altro-

- a bè.. allora-

- Yo, Yo gente come va? Siete ancora qua, allora Mel come sta?- sento qualcuno dire.

Mi giro e vedo un tizio vestito in modo stranissimo: una parrucca nera in testa, un piercing finto sotto il labbro, due occhiali da sole, 4 o 5 catene colorate in oro al collo col simbolo del dollaro, una canottiera bianca, un giaccone di pelle un altro piercing che prima non avevo notato in mezzo alle narici tipo toro da macello, dei pantaloni neri attillati e un cappello enorme sulla testa.

- H-Hugo?- mugugna Rose incerta.

- non sono tuo fratello, voglio fare bordello, tu non chiamarmi Hugo, perché sono Mr.Muco!- dice Hugo mentre accompagna le parole con dei gesti strani, come incrociare le braccia o molleggiare sulle gambe. I miei occhi stanno bruciando… cose del genere non dovrebbero essere viste.

- ma Hugo e muco non fanno rima-

- ehi cugino, non mi contraddire, io so quello che faccio, ti devi solo che zittire-

Tutta la sala grande punta gli occhi perplessi su Hugo vestito da…

- scusami che cosa saresti?- chiedo.

- io sono un rapper, per piacere alla mia donna, lasciami reppare, entrerò nella minigonna!-

- HUGO!-

- che vuoi sorella? Io parlo solo in rima, adesso lascia fare…-

- la vuoi piantare?-

- ti prego Rose, non farlo smettere! Sto morendo dalle risate!- dice James accasciato a terra mentre sbatte i pugni per terra. In effetti dopo un iniziale smarrimento adesso si stanno tutti rotolando dalle risate a parte Hanna Fog di Tassorosso che guarda Hugo con gli occhi sgranati e una mano sulla bocca schiusa.

In un attimo Rose scavalca il tavolo rovesciando di tutto e si trova faccia a faccia con il fratello.

- ehm… Rosie?- dico io.

- che vuoi Al? Sto cercando di uccidere mio fratello col pensiero!-

- oh si, non vorrei disturbarti ma credo che il tuo piede sia ancora incastrato nella brocca del latte-

- non mi importa!- esclama lei prendendo Hugo per un orecchio e trascinandolo fuori insieme alla brocca ancora attaccata al piede.

Cinque minuti dopo questo teatrino e l’uscita in grande stile di Rose con Hugo per un orecchio e mezza colazione sotto i piedi la gente sta ancora ridendo e James si è ripreso a malapena.

- giuro che quella della minigonna resterà nella storia- dice.

- ma come gli è venuto in mente?-

- io lo so Al!- comincia Louis – Hanna Fog, quella che gli piace è babbana e ama questi ripper… ropper-

- rapper-

- si giusto… bè allora lui si è documentato e ha cercato di imitarli per lei ma non credo che sia rimasta impressionata- conclude Louis guardando verso il tavolo di Tassorosso, dove Hanna ha una faccia così corrucciata da sembrare Krum e sta brandendo anche lei una forchetta. Credo sia una nuova moda nel campo delle torture.

- bè adesso si spiega tutto-

- andiamo a vedere le altre selezioni Al? Poi torniamo per il pranzo e ci avviamo verso il campo per le nostre?- propone James.

- va bene, ci sto-

§

Le selezioni dei Tassorosso sono state catastrofiche, ma non per colpa dei candidati che non erano niente male, per colpa di Sean che ha scelto tutti i suoi amici in squadra, con il risultato che in sette giocatori neanche fanno un cervello. L’unica intelligente è la loro cercatrice. Si chiama Bella Yang ed è una ragazza molto carina: capelli neri e lisci, occhi a mandorla e un sorriso molto dolce. Mio padre mi ha detto di non fidarmi della figlia di Cho Chang, che ha sposato un babbano della sua stessa nazionalità, perché lo ha fatto soffrire, ma Bella sembra  così carina. Una volta avevo pensato di chiederle di uscire ma sono arrivato tardi, anche se non me la sono presa più di tanto.

Le selezioni dei Serpeverde sono interessanti. Alcuni amici di Scorpius riescono ad entrare in squadra e lui si congratula con loro. Siamo in buoni rapporti tra case, bè almeno noi, ma so di altri che ancora non hanno superato gli attriti. Nonostante alcune difficoltà il capitano Goyle ha messo su una bella squadra.

Come previsto andiamo a mangiare e poi ci ritroviamo al campo dove sono già pronti i 50 candidati al posto di battitore/cacciatore. Prima di tutto faccio fare loro un giro di prova per vedere come volano, papà mi ha detto che è una cosa fondamentale, infatti già 15 di loro non sanno neanche reggersi su una scopa nonostante siano al quinto anno. I 35 che sono passati sono 19 cacciatori e 16 battitori.

Ho ideato una bella sfida per scegliere i migliori: ognuno dei battitori, a turno, dovrà cercare di colpire con mazza e bolide il maggior numero possibile di bersagli che si trovano sparsi per il campo, chi ne colpisce di più ottiene il posto. Noto con un po’ di preoccupazione che Agor Bloond è tra i battitori, non so cosa succederà anche perché è il primo.

- Agor, tocca a te- gli dico, e lui avanza un po’ goffo per poi posizionarsi sulla scopa. Non se la cava male nel volo, bisogna vedere se sarà in grado di colpire più bersagli degli altri.

Agor prende il volo e comincia a guardarsi intorno ma ancora non c’è traccia del bolide che James ha liberato. Ad un tratto si sente un fischio e Agor fa appena in tempo a girarsi per schivare una palla nera inferocita che sembra averlo preso di mira. Il poveretto comincia a scappare dal bolide finché non riesce a colpirlo ma questo invece di rompere il bersaglio rimbalza e va dritto dritto in faccia ad Agor che per un attimo sembra non essersi fatto niente, ma poi chiude gli occhi e comincia a precipitare. Io mi spavento a morte poi sento dagli spalti Rose che urla – Arresto Momentum!-
E Agor si ferma a pochi centimetri da terra per poi cadere e rotolare fino alla nostra postazione.

- mi sa che non sono andato tanto bene eh?- dice il poveretto ancora rimbambito dalla botta prima di svenire.

- ehm… credo che tu debba andare in infermeria. Lou? Fred? Lo portate voi?- chiedo.

Loro mi guardano con una faccia allucinata per poi dire – eh? In spalla? Cioè per le scale? Io mi dileguo amico!-

- Fred ma non ti hanno insegnato niente? Basta usare un incantesimo no?- dice Rose che nel frattempo è scesa dagli spalti per controllare la situazione. – oh d’accordo lo porto io!- esclama infine dopo aver visto le facce perplesse di Louis e Fred, così con un incantesimo fa lievitare Agor che è ancora svenuto e lo porta verso il castello.

- bene- dico io – continuiamo! Chi è il prossimo?-

Dopo circa un’ora e mezza abbiamo finito le selezioni e i corvonero sono infuriati dato che abbiamo preso venti minuti del loro prezioso turno. Alla fine ci sono state più botte di quante me ne aspettassi: un ragazzo del terzo anno è caduto dalla scopa che si era ribellata misteriosamente, mentre una ragazza del quarto anno si è data la mazza in testa. I cacciatori sono stati molto bravi ma alla fine abbiamo scelto Tyler Finnigan, secondo noi il migliore di tutti. E la battitrice è ovviamente Roxanne, ha colpito tutti i bersagli.

Adesso ce ne stiamo tornando in sala comune troppo stanchi perfino per mangiare. Hugo non è venuto alle selezioni, probabilmente Rose lo ha rinchiuso in qualche sgabuzzino dal quale non uscirà finché non si ripulirà del tutto e la smetterà di fare il rapper.

Finalmente posso infilarmi il pigiama e mettermi a dormire, per cadere in un sonno profondo. Sono troppo stanco perfino per sognare…

§

- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH-

La notte è lacerata da un urlo agghiacciante che mi fa gelare il sangue nelle vene proveniente dal dormitorio femminile. Mi alzo di corsa dal letto e quando scendo giù vedo che ci sono molti miei compagni di casa che si stanno massaggiando il fondoschiena e la scala che porta al dormitorio delle ragazze si è trasformata in uno scivolo, evidentemente qualcuno ha cercato di salire per vedere cosa fosse successo.

All’improvviso dallo scivolo scende una Rose particolarmente trafelata che intima a tutti di andare a dormire tranne a me, James, Hugo e Scorpius. Onestamente non ci sto capendo niente. Chi ha urlato?

Rose ci dice di aspettare in sala comune dopo essersi accertata che tutti se ne sono tornati a dormire e noi aspettiamo finché dallo scivolo scende di nuovo insieme ad Alice e a Melissa, che sembra in stato di shock, i capelli biondi scompigliati, gli occhi viola sgranati e le mani tremanti.

- che diavolo è successo? Sono morto di paura!- esclamo mentre Mel mi fa segno di sedermi vicino a lei così lo faccio. Intanto tutti hanno preso posto sui divanetti e stiamo osservando Melissa che sembra ancora in trance.

- calmati… calmati e prova a spiegare che cosa è successo- lei mi guarda e poi annuisce; così con un po’ di fatica comincia a spiegare.

- quando sono andata a dormire avevo un gran mal di testa, era strano però, sembrava come se…. Come se qualcosa volesse a tutti i costi uscire dalla mia testa- fa una piccola pausa corrugando le sopracciglia e poi continua – poi ho cominciato a sognare. All’inizio era un bel sogno, c’erano i volti dei miei genitori. Poi però si sono dileguati e ho visto un braccio. Questo braccio cercava di afferrarmi e io correvo e più quello si allungava più io correvo ma non c’era via di scampo finché mi ha preso e… e lì ho gridato e mi sono svegliata- dice piangendo. Io l’abbraccio dandogli un po’ di conforto e lei si aggrappa, piangendo ancora di più.

- magari hai sognato questo perché stai passando un brutto periodo- ipotizza James.

- no J, era così reale. Come se non fosse un sogno, come se fosse un ricordo. E poi io non avevo sedici anni. Nel sogno avrò avuto due o tre anni e mi sono riconosciuta a stento quando mi sono svegliata ma mentre correvo sentivo di essere io- dice Mel dopo essersi calmata un po’.

- non preoccuparti è stato solo un incubo- tento di rassicurarla.

In tutto questo Rose sembra abbastanza perplessa.

- Mel non hai visto qualche particolare in quel braccio? Qualcosa che potrebbe ricondurti a una qualche persona per spiegare l’incubo?- chiede.

- si… si credo ci fosse qualcosa di particolare… una specie di tatuaggio molto piccolo che raffigurava una pietra e un ramo intorno a questa. Il fatto è che non è la prima volta che mi capita, faccio degli incubi del genere da quando ho 8 anni. È come se qualcosa premesse sul mio cervello per uscire è orribile-

- non preoccuparti- dice Rose – è stato solo un incubo-

Mentre Tutti cerchiamo di tranquillizzare Melissa e Hugo e Scorpius sono andati nelle cucine per prenderle qualcosa di caldo, non posso fare a meno di pensare che tutto ciò è veramente strano e che c’è qualcosa che Melissa non ricorda, qualcosa di oscuro. Non può essere stato solo un incubo.


 

Ehilà gente!! Posto reduce da una nottata insonne (come tutte quelle passate finora dall'inizio dell'estate) perché dalle quattro della mattina dei simpatici uccellini hanno cominciato a "cantare". Addirittura uno sembrava un'allarme! Comunque... che ne dite del capitolo?? Vi confesso che alcune parti mi hanno messo un po' in difficoltà, specialmente quella dell'incubo, non sapevo come renderla... chiedo a voi se ci sono riuscita. Adesso scappo e vi do appuntamento a martedì mattina sperando di dormire un po' -.-"

A presto!

baci BlueMoon :D

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Capitolo 3
*** The first match ***


Questo capitolo lo dedico alla mia migliore amica Desirée! Ti voglio bene stù

(lo so, a volte ho attimi di dolcezza anche io xD)

 

The First Match

 


La Sala Grande è tutta in fermento per la prima partita del campionato di Quidditch mentre io è da una settimana che riesco a malapena a mangiare. Non voglio assolutamente deludere nessuno e gareggeremo contro i corvonero che quest’anno hanno messo su una squadra niente male. Penso solo al fatto che potrei non farcela e ho anche gli incubi la notte. A proposito di incubi, Melissa ha rifatto lo stesso di tre settimane fa almeno 3 volte in questo periodo. È quasi un mese da quando è successo ma lei sembra sempre più sconvolta. Le cose non sono cambiate molto da quella notte e lei ha cominciato a farci l’abitudine e anche noi dato che quando la vediamo arrivare in Sala con gli occhi sbarrati e la tremarella sappiamo subito cos’è successo. Nell’ultima settimana non ha avuto incubi ma nonostante Rose continui a fare ricerche sul tatuaggio di quel braccio ancora non ha scoperto niente. La cosa è abbastanza inquietante dato che potrebbe ricondurci ad un simbolo o ad un’organizzazione per esempio. Mio padre mi ha detto che la maggior parte dei tatuaggi inusuali o particolari sono simboli di sette o cose del genere e la cosa comincia a spaventarmi anche se cerco di pensarci il meno possibile per concentrarmi su altre cose come il mio piatto con uova e bacon, ma quando lo guardo mi esce solo un’espressione di disgusto e una sensazione di vomito.

- andiamo Al, devi mangiare qualcosa!- mi dice Scorpius.

- no, no… non ce la faccio sono troppo nervoso. E se non vinciamo? Sono il capitano quest’anno le sconfitte saranno diverse-

- ma Al noi non abbiamo mai perso! Siamo imbattuti da tre anni e noi siamo in squadra da due-

- appunto! E se fossi proprio io quello che fa perdere la squadra?-

- secondo me ti preoccupi troppo- dice Alice che è appena arrivata e si è seduta di fronte a me.

- forse, ma prova a metterti nei miei panni!- esclamo.

- ehi, pensa al fatto che se sei così nervoso non riuscirai mai a dare il meglio di te-

- lo so… hai ragione…-

- e anche se non mangi non riuscirai a giocare!-

- va bene, mi hai convinto-

È incredibile come Alice riesca sempre a capirmi, lei è sempre stata come una cugina acquisita per tutti noi, un po’ come lo è Scorpius ormai, anche se per lui la strada è stata più dura. Il papà di Alice, Neville, è uno dei migliori amici della nostra famiglia ed è anche il professore di erbologia ad Hogwarts quindi ci aiuta sempre quando siamo in difficoltà. Alice è una ragazza molto speciale: è sempre così solare e allegra, ma guai a farla arrabbiare! Inoltre è un dispensatore di consigli a tempo pieno, riesce a farci uscire dalle più districate situazioni. Al secondo anno si era presa una cotta per me, ancora me lo ricordo, ma adesso ci ridiamo su quando capita di parlarne perché io l’ho sempre vista come una delle mie innumerevoli cugine e subito dopo che le è passata lei ha fatto lo stesso con me.

Ha un fratello, Frank, ma non le somiglia molto: lei ha un caschetto castano, gli occhi marroni e il viso a cuore, mentre Frank è biondo, gli occhi verde chiaro  e un viso un po’ allungato con il naso pronunciato. Anche caratterialmente sono molto differenti, infatti Ali è sempre allegra mentre Frank è molto cupo e scorbutico, anche se ha dimostrato a volte di essere sensibile, come quando ha salvato una ragazzina del primo anno dalle grinfie di una serpeverde davvero cattiva: Miranda Slayer, con la quale spero di non aver mai a che fare . Ha molto fascino con la sua chioma nera e i suoi occhi blu, ma non esiste nessuno più perfido ed egocentrico di lei, persino Penny a confronto è una santarellina.

Alice riesce sempre a consolarmi, anche adesso che il momento della partita è vicino. Lo so che può sembrare una cosa stupida ma non lo è, non voglio deludere nessuno, è sempre stata una delle mie più grandi paure. E poi non mi va di fare la figura del deficiente come il capitano che per primo dopo tre anni ha portato grifondoro alla sconfitta perché anche se magari la colpa non fosse mia, me la attribuirebbero lo stesso.

È quasi ora di entrare in campo e sento già Samuel Jordan fare la radiocronaca presentando la squadra corvonero, uno ad uno.

Quando è il nostro turno Jordan alza di più la voce e comincia ad urlare a squarciagola i nostri nomi accompagnando ogni nome ad un grido di approvazione mentre la McGranitt lo rimprovera ma con poca convinzione, mi è persino sembrato che avesse sorriso.

Le palle vengono liberate e comincia la partita, ma la radiocronaca di Jordan mi risulta un po’ lontana mentre cerco di concentrarmi…

- Ecco signori e signore! È appena iniziata la prima partita di campionato tra i corvonero e gli imbattuti grifondoro ormai da tre anni. La pluffa passa in possesso di Finnigan che però viene attaccato da un giocatore corvonero del quale non ricordo il nome… come? Ah si! Viene attaccato da Pennington ma attenzione la pluffa ripassa velocemente nelle mani di Finnigan che va verso la porta corvonero, supera il portiere e SEGNA!! GRIFONDORO SEGNA! 10 PUNTI! Ma attenzione, il gioco continua e i giocatori sono più agguerriti che mai. La pluffa adesso passa di mano in mano senza mai arrivare alla porta ma AHI! Quel bolide sul di dietro deve aver fatto male al capitano dei corvonero, Roxanne Weasley lo ha messo k.o. intanto James Potter si guarda intorno alla ricerca del boccino ma… sembra che si sia smosso qualcosa, la pluffa è in mano dei corvonero, si avvicinano sempre di più, la porta è vicina e… WEASLEY PARA! HUGO WEASLEY FA UNA PARATA ECCEZIONALE CON TANTO DI GIRAVOLTA E… la pluffa è di nuovo nelle mani dei grifondoro, precisamente in quelle di Scorpius Malfoy che la passa ad Albus Potter che schiva gli attacchi di Pennington per arrivare alla porta e… NO! PARATA DEL PORTIERE DEI CORVONERO! Palla in mano a Pennington che schiva Potter volando basso, arriva ad un… AHI! Roxanne Weasley ha colpito ancora con uno dei suoi bolidi che è andato dritto dritto sulla faccia del cacciatore corvonero… dovrò chiedere di uscire a questa ragazza.. come? Ok, professoressa mi limito a fare la… GRIFONDORO SEGNA DI NUOVO! 20 A ZERO! Ma ancora nessuna traccia del boccino… attenzione, adesso la pluffa è in mano ai corvonero che si avvicinano e… NO! NO! CORVONERO SEGNA! NO! RAZZA DI… SI PROFESSORESSA ORA MI CALMO E LO SO, SONO UGUALE A MIO PADRE ME LO DICONO TUTTI! 20 A 10… La partita riprende ma… ehi! Che cosa succede? James Potter ha avvistato il boccino e scende in picchiata con la scopa più potente del momento che è… si, ok continuo… mentre il cercatore dei corvonero Marcus Westen non riesce a stargli dietro ma cerca di avvicinarsi… Potter allunga la mano e comincia a fare delle acrobazie mai viste su una scopa per prendere il boccino… c’è quasi… è ad un centimetro e SIIII! JAMES POTTER CONQUISTA 120 PUNTI PER GRIFONDORO! GRIFONDORO VINCE 130 A 10! VAI POTTER, DAI POTTER, VAI POTTER! WEASLEY DEVI USCIRE CON ME! VAI POTTER, SI POTTER, DAI POTTER… SIIIIII! Come? Ok va bene professoressa, Alla prossima studenti, il vostro Jordan vi saluta!-

§

E’ incredibile come mi senta leggero in questo momento… voglio dire, mi sono levato un peso gigantesco! Abbiamo vinto! E si… lo so… mio fratello è eccezionale ma non glielo dico mai perché 1) si monterebbe troppo la testa e 2) è mio fratello! Non posso fargli complimenti. Grazie alla presa di James, comunque, l’ansia mi è scivolata via come l’acqua che Scorpius mi ha tirato addosso a fine partita per smorzare la tensione. Bè, direi che c’è riuscito dato che ha anche organizzato un festino insieme a Jordan per festeggiare la vittoria, “la prima di tante” ha detto Roxanne facendo roteare pericolosamente la sua mazza dopo averla data in faccia a Pennington per l’ennesima volta. Evidentemente in questo momento è più rimbambito lui che Hugo, che è al terzo bicchierino di firewhisky, mentre gli altri si stanno scatenando in Sala Comune: Jordan continua a bere burrobirra con uno stendardo dei grifondoro a mo’ di mantello mentre intona l’inno di Hogwarts, James è sotto al boccale della birra alcolica (quella babbana) mentre ci sono quattro o cinque tipi che lo reggono e gridano “bevi!bevi!bevi!”, Hugo si è finalmente levato quella roba da rapper e sta ancora litigando con Rose, Scorpius dorme sul divano (onestamente non so come faccia dato che c’è un casino qui dentro) e Mel se ne sta in un angolino tutta sola con i propri pensieri mentre osserva Alice scatenarsi sul tavolo della sala comune con la bottiglia d firewhisky in mano. Decido di avvicinarmi a Melissa dato che di sbarellare non ne ho proprio voglia e lei neanche si accorge che le sono vicino.

- Mel?- la chiamo, per un momento si spaventa, poi mi sorride e mi invita a sedersi di fronte a lei.

- bella festa eh?- mi dice.

- diciamo che Jordan e Scorpius hanno voluto.. ehm… festeggiare- dico incerto mentre osservo Jordan ormai steso per terra e calpestato da decine di piedi. Mel ride e corruga le sopracciglia guardando la scena.

- come stai?- le chiedo. ultimamente non parla molto ma bisogna provare a comunicare con lei, se si chiude in se stessa non ne uscirà fuori.

- bah, meglio direi. Insomma, ormai la rottura con Roger l’ho superata anche se ho una certa curiosità di sapere chi è lei sai?- mi dice con un mezzo sorriso.

- e hai qualche indizio?-

- so solo che frequenta Hogwarts e che deve essere una grande stronza…- dice piegando la testa da un lato e cominciando a scrutare tutte le ragazze della sala comune.

- sai, a me non sembra che tu l’abbia superata- dico. Lei sembra un po’ sorpresa ma non si scompone, si limita a guardare in basso.

- già… è solo che… vorrei sapere chi mi ha fatto questo. Al posto mio tu che faresti?-

- non so se vorrei saperlo- le dico onestamente – per quanto riguarda Penny l’ho saputo ed è stato terribile, anche solo per poco, d’estate, vedere la persona che mi aveva portato via la felicità. E tu se lo scoprissi dovresti conviverci ancora uno o due anni a Hogwarts, dipende dalla sua età-

- non so Al, forse hai ragione tu, forse dovrei lasciar stare e se lo scopro bene, se no meglio-

Mi sorride e torna ad osservare la folla, o meglio quello che ne rimane dato che ormai sono quasi tutti abbacchiati su divani, sedie, tavoli e… si anche appendiabiti, ma so che Roger non è il solo problema.

- e… per quanto riguarda il sonno? Voglio dire, ti senti meglio?-

- si, è un po’ che non faccio quegli incubi strani, mi capita solo quando sono molto sconvolta e mano mano passa- mi risponde serena.

- mi fa piacere. Non dovresti pensare a questo Mel, tu sei….-

- Alloura ragazzi come vah? Igh igh… ma siete coshiiiiiiiii cariniiii da quanto tempo shtate insieme?-

- Alice? Oh mio dio è ubriaca persa!-

Alice ci osserva dal… basso del suo metro e 58 con ancora la bottiglia di firewhisky in mano, la faccia da ebete e le mani disperatamente aggrappate al mobile della sala comune vicino alla mia sedia.

- Ali, tesoro, adesso Mel ti porta in camera ok?-

- NO! non voglio andare in camera, non c’è la fessta! Voglio fare feeeshtaaa!- grida cominciando a barcollare sul posto e faccio appena in tempo a prenderla al volo dato che stava per finire per terra come del resto mezza Casa di Grifondoro.

- ok Ali… adesso calma… io e Mel ti portiamo su, così ti stendi e fai una luuunga dormita va bene?-

- No! lashammi!- si lamenta Alice mentre cerca inutilmente di divincolarsi dalla mia presa.

- adessho ti prendo a a pugni shi! A ppugni!- dice mentre cerca di darmi dei pugni.

- ehm… Ali? Stai dando pugni in aria-

- ah… allora shei un disshennatore?-

- no, non sono un dissennatore ma… Mel aiutami! Come facciamo?-

- non lo so Albus! Io non ce la faccio a portarla di sopra e tu non puoi salire!- esclama Mel mentre guarda Alice un po’ spaventata.

- d’accordo, la porterò nel mio dormitorio, io dormirò sul divanetto in camera. Buonanotte Mel, a domani-

- non penso che serva augurarti lo stesso- dice Melissa perplessa osservando Alice che si è addormentata praticamente tra le mie braccia con la testa ciondoloni e il braccio amorfo.

- già… ci vediamo domani- dico di nuovo prima di salire su per il dormitorio. Già so che mi aspetterà una terribile nottata sul divanetto. Godric ma perché tutte a me?

§

Un dolce e simpatico raggio di sole mattutino va a finirmi proprio dentro l’occhio e io ci metto qualche secondo prima di realizzare dove mi trovo e come mi sono trovato lì. Sono sul divanetto nel mio dormitorio con i piedi di fuori perché non c’entrano, la testa che ciondola, il braccio sotto alla schiena (non so come ci sia finito) e due occhiaie da far invidia a qualunque vampiro. Alice dorme ancora beata sul mio comodo e rosso letto, come se non fosse consapevole di aver condannato il suo migliore amico ad una nottata di inferno su uno scomodissimo divano a un posto e mezzo con tanto di bracciolo duro e senza cuscino.

Appena mi alzo tutti i muscoli delle braccia, della schiena e specialmente il collo cominciano a bruciarmi e io mi trattengo dall’urlare di dolore perché mi formicolano tutti e a malapena riesco a muovermi.

Dopo essermi stiracchiato un po’, riesco a muovermi e mi dirigo verso il bagno, dal quale esco 10 minuti dopo lavato e vestito. Tutti i miei compagni di dormitorio sono già in Sala Grande così mi avvio per la colazione, prefissandomi di portare qualcosa ad Alice che non si sveglierà prima di due ore credo.

Quando scendo giù, come previsto, ci sono tutti ad aspettarmi.

- nottataccia Al?- mi fa Scorpius ridendo.

- ah-ah, fa poco lo spiritoso. Alice ieri sera era talmente ubriaca che a malapena si ricordava da dove veniva o chi era-

- bè potevi lasciarla in Sala Comune no?- mi chiede James.

- tu l’avresti fatto?-

- non lo so, ma avrei fatto comunque di tutto per non dormire sul divanetto, è un’auto tortura-

- lo so J, ma che dovevo fare?-

- potevi dormire con me- dice Scorp – ti avrei ospitato-

- come? No Scorp, tu sbavi di notte!-

- e tu russi!-

- non è vero! io…-

- ok basta! Smettetela- dice Mel – volete sapere una cosa interessante?- chiede.

All’improvviso ci avviciniamo tutti per sentire meglio e lei comincia a raccontare.

- Patrick Krum si è presentato e mi ha detto che sono molto carina e che lui sa chi è la ragazza che sta con Roger-

- e chi è?- chiediamo in coro.

- Miranda Slayer- dice lei con un sorriso.

- me lo aspettavo. Scusa ma perché ridi?-

- ma non è ovvio? Miranda ha la sua reputazione qui a Hogwarts, lo lascerà appena si stuferà e troverà qualcun altro da far diventare il suo pupazzetto e lo farà soffrire di brutto, proprio come lui ha fatto con me- dice soddisfatta.

- bè il ragionamento non fa una piega- commento mentre inizio a trangugiare in fretta la mia colazione e a racimolare qualcosa per Alice.

- ragazzi vi saluto, vado dall’ubriaca- dico alzando la mano in segno di saluto ed ottenendo un cenno in risposta.

Quando salgo su Alice si è appena svegliata ma non si ricorda niente di quello che è successo così le racconto tutto e dopo essere scoppiata in una fragorosa risata si scusa per avermi fatto passare al notte sopra a un divanetto infernale.

- non fa niente- la rassicuro.

Poi le racconto di quello che ci ha detto Melissa stamattina e lei non sembra molto sorpresa, ma mi fa notare qualcosa che prima non avevo assolutamente carpito. Non è che Patrick Krum si è innamorato di Melissa? Per carità è una ragazza molto carina ma nemmeno la conosce! No perché Mel ci ha detto che era così impacciato e rosso (i bulgari possono arrossire?), e questo mi fa un po’ pensare. Comunque sia mi dispiace per lui ma non credo che Mel ci uscirebbe mai. Voglio dire, tralasciando l’aspetto estetico, è sempre così corrucciato, se ne va in giro a testa bassa, corrugando quelle sue enormi sopracciglia, standosene sempre in disparte sia a tavola che a lezione. Insomma, chi lo vorrebbe un ragazzo così? Amico, fatti una vita, parla con qualcuno, prendi un po’ di sole che qualcuno potrebbe pure dire che sei un vampiro dato che la tua pelle è più bianca di quella del professore di Antiche Rune (del quale non conosco il nome perché grazie a Godric io non frequento Antiche Rune) che viene anche chiamato “Mr. Porcellana” o “Tintarella di Luna”. Andiamo! Alza gli occhi da quel libro del Quidditch attraverso i secoli e scendi dalla scopa perché mi sa che sei volato troppo in alto e ti sei dimenticato di agire con gli umani oltre che con gli uccelli.

Bene, dopo questo interessante ritratto di Patrick Krum che, come si può notare, non mi sta notevolmente simpatico, torno ad occuparmi di Alice che ha due occhiaie che sembrano due schiopodi rigirati abbastanza enormi.

- mamma mia che nottata!- esclama Alice ancora dormiente – Al grazie ancora-

- di niente. Ma pensi davvero che a Krum piaccia Mel?-

- perché?-

- così… tanto per parlare-

- non lo so, dovresti chiederlo a lui-

- a lui? Ma se appena qualcuno lo avvicina morde!-

- bè si Al, hai ragione-

- bene, adesso ti lascio qui perché vado a studiare in biblioteca con Rose, domani abbiamo un esame di trasfigurazione. Mi raccomando datti una restaurata e… e copriti quelle occhiaie sembri la mia trisavola!- esclamo mentre esco dalla stanza e lei mi lancia addosso dei cuscini ridendo.

§

Consiglio: se conoscete Rose Weasley, non chiedetele mai di aiutarvi per il compito di qualsiasi materia perché potreste pentirvene molto amaramente.

Sono in biblioteca da circa due ore e mezza e non c’è speranza che Rose lasci andare me, Scorpius e Melissa, che ormai si è accasciata sul libro di trasfigurazione con la testa tra le mani.

Rose sembra ancora lucida e tranquilla. Facile a dirsi per lei. È tipo… è tipo zia Hermione, solo che in versione più piccola e con i capelli rossi e gli occhi azzurro Weasley. Zio Ron ancora non si è reso conto di aver creato una copia di sua moglie, forse perché non gli ha mai fatto passare quattro ore in biblioteca alla ricerca di chissà quale ingrediente per chissà quale pozione. Eppure, nonostante tutto, Rose si è fidanzata con Scorpius che ha all’incirca la media dell’Accettabile. Quando ero piccolo pensavo sempre che mia cugina si sarebbe messa con un ragazzo occhialuto, saputello e… con i capelli rossi. In realtà Scorp non ha gli occhiali, sa molto poco, ed è biondo. Diciamo che quando facevo Divinazione non è che andassi proprio bene, si vede che con le profezie non ci so fare.

La materia preferita di Rose è in assoluto trasfigurazione ed è per questo che è quella a cui tiene di più. Ed è per questo che stiamo studiando da ore. Quando le chiedi che cosa ha di bello questa materia da farla emozionare tanto lei sgrana gli occhi e ti guarda come se non avessi capito il senso della vita e ti dice
“ come? E me lo chiedi pure? Non ti affascina il modo in cui puoi cambiare ogni oggetto o persona presente sulla Terra?”… no. Di solito è questa la risposta. Non che non mi piaccia la trasfigurazione ma andiamo! Da lì a diventare una maniaca!

- Al? Al?- Melissa mi riscuote dai miei pensieri e io noto che Rose e Scorpius non ci sono più. Oh Godric mi sono addormentato?

- ti eri appisolato sul libro- mi dice Mel – comunque la carceriera ci ha lasciato andare almeno dieci minuti fa ma non ti volevo svegliare-

- oh! Scusa, bè a questo punto possiamo anche andarcene-

Mel sorride e si passa una mano tra i capelli sbuffando sonoramente.

- non credo che chiederò mai più a Rose di aiutarmi- dice.

- bè io non ho scelta se voglio essere promosso, ma ti giuro che farei qualunque cosa pur di cambiare insegnante… solo che non credo che qualcuno sarebbe disposto a darmi ripetizioni solo per il gusto di farlo e senza un compenso- commento tristemente.

- già… allora, tu e la Gelbert eh?- mi fa Melissa alzando e abbassando le sopracciglia come fa Scorp quando vuole che ammetta qualcosa.

- ehm.. si. In realtà ancora non è successo proprio niente, cioè lei mi piace e io credo di piacerle ma non abbiamo mai parlato- dico.

- e come mai due persone che si piacciono non parlano?- chiede lei incuriosita.

- bè, non lo so. Suppongo che mi piaccia solo per il suo aspetto perché io so che è un po’ oca-

Mel mi lancia uno sguardo eloquente e io sbuffo prima di dire – si, lo so, diciamo che è molto oca-

- ecco, appunto. Che ci trovi in lei? Non fa per te Al!- esclama convinta.

- si, va bene ma non ti agitare-

- io non mi agito!-

- ssse, comunque adesso devo andare, ho gli allenamenti, ci vediamo!- dico mentre corro verso il campo da Quidditch e la saluto con la mano.

§

Driiiin

- mmm…ancora cinque minuti-

Driiiin

- un attimo!-

Driiiin

- E va bene, va bene, mi alzo!-

Sono letteralmente stremato e questa dannata sveglia non fa che squillare ininterrottamente, ma il bello è che non riesco a farla smettere!

- Scooooooorp!- urlo

Nessuna risposta…

- Scooooooorp!-

Niente..

- SCORPIUS!-  grido di nuovo

- che c’è? Che vuoi? Che cavolo ti urli alle otto della mattina che… oh cazzo! Sono le otto di mattina, perché non mi hai chiamato?-

- come? Ma se mi sto sgolando da mezz’ora! Non riesco a far smettere quest’affare- dico mentre osservo il mio migliore amico che inciampa sulle mutande e fa una mezza capriola per poi cadere a faccia in giù, e la sveglia non ne vuole sapere di spegnersi.

Driiiin Driiiin Driiiin

- Godric Al vuoi farlo smettere?- grida Scorpius mentre cerca i pantaloni.

- Non ci riesco non vuole… aspetta! La mazza di Fred!- mi avvio furtivo verso il mio baule e estraggo la mazza che mio cugino mi ha regalato per il mio compleanno.

- che vuoi fare con quella Al?- chiede Scorp.

- sta zitto!-

Driiiin Driiiin

SBAM! Prima manganellata.

Driiiin Driiiin

SBAM! Seconda manganellata

Driiiin Driiiin

SBAM! Terza manganellata.

- Questo coso è immortale!- esclamo prima di ricominciare a colpire la sveglia

SBAM! SBAM! SBAM!

Driiiin Driiiin

- che succede qui? State facendo un casino la volete smettere?- esclama una Rose trafelata ancora in vestaglia e quando mi vede con la mazza in mano e la sveglia martoriata mi osserva allucinata.

-Al! Quella è la sveglia che ti ho regalato per Natale!-

Oh. Porco. Godric.

- no!- dico io in maniera innocente con la mazza ancora tesa.

- si invece! Perché la stai colpendo?- chiede ancora scandalizzata.

- ascolta Rose questa cosa non vuole…-

Driiiin Driiiin

- E BASTA!- urlo prima di colpirla di nuovo. Ah, ha smesso, ma è andata in mille pezzi.

- hai ucciso il mio regalo di Natale- dice Rose prima ferita poi inferocita.

- scusa è che non voleva fermarsi!- esclamo.

Lei mi guarda con sguardo omicida e punta il dito su quello che resta della sveglia.

- perché è una sveglia magica idiota! Va spenta con la bacchetta!- esclama arrabbiata prima di girare sui tacchi e andarsene.

Oh Godric! Ma come ho fatto a essere così stupido? E pensare che me lo aveva anche detto che non era una sveglia normale.

- direi la giornata è cominciata bene- dice Scorp. Poi osserva me, la mazza che tengo in mano e la sveglia con le sopracciglia corrugate – bè, buona fortuna amico eh? Io vado giù a cercare di contenere i danni-

Dopo che Scorpius è uscito dalla camera ripongo la mazza e mi vesto in fretta. Perché diavolo ho deciso di accenderla proprio ieri sera quella sveglia? Ah, ora ricordo, ero molto stanco e avevo paura di non svegliarmi così l’ho accesa per provarla ma credevo fosse una sveglia babbana, non mi ricordavo fosse magica.

Scendo le scale e entro in Sala Grande. Dominique mi viene incontro e mi guarda con una faccia disgustata.

- sei un mostro Al!- non ero il suo Potter preferito? – hai distrutto il regalo di Rose! se non ti piaceva potevi dirglielo  subito!- ah, ecco perché, svelato l’arcano.

Io tento di risponderle ma lei se ne va senza degnarmi di uno sguardo, poi guardo verso il tavolo dei grifondoro e noto che tutti mi stanno fissando in silenzio.
Ho davvero scatenato l’antipatia di una Casa intera solo perché ho fatto a pezzi una sveglia?

Probabilmente gli altri si stanno mostrando solidali con Rose perché non vogliono che si arrabbi con loro dato che nessuno vorrebbe mai scatenare l’ira di Rose… bene amici, adesso si che la mia vita va a gonfie vele: mia cugina mi odia e con lei tutti i grifondoro e dato che non so per quanto mi terrà il muso, non vale proprio un bel niente che io abbia appena vinto la prima partita di campionato…


Eccomi qui di nuovo!! Allora che ne pensate??? Questa settimana non ho scritto molto ma non preoccupatevi, ho già il prossimo capitolo pronto u.u. Comunque... diciamo che Al l'ha fatta grossa e Scorpius dovrebbe aggiustare il rapporto con le sue mutande...

Va bene dopo i miei attimi di pazzia volo via e ringrazio tutti coloro che seguono, recensiscono o preferiscono. A presto! Bluemoon

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Capitolo 4
*** A Break ***



A Break

Sono quattro giorni che Rose e insieme a lei tutta la Casa di Grifondoro mi tengono il muso ovunque vado. Persino le ragazzine del primo anno che avevano fondato non so quale fan club su me e mio fratello mi guardano storto!

A volte penso che sia solo uno scherzo di Rose, ma poi la guardo meglio e capisco che è davvero seria. Però andiamo, per una sveglia adesso mi sembra esagerato tenermi il broncio per giorni o no? Solo Scorp e i miei cugini sembrano appoggiarmi dato che ormai sono abituati alla furia di Rose, ma non vogliono comunque esporsi più di tanto e in sua presenza, Scorpius non accenna a farla ragionare.

Ora sto scendendo giù per la lezione di incantesimi, Vitious vuole insegnarci l’incantesimo “aguamenti”, già come se riuscissi a concentrarmi. È frustrante quando i tuoi compagni di casa ti guardano con odio!

L’aula di incantesimi è mezza vuota e quando entro ci sono solo un paio di ragazze corvonero che mi sorridono. Bè, almeno loro non si sono schierati col Rose-Weasley-ha ragione-fan club.
prendo posto in fondo alla classe dove posso fare un sonnellino e il professore non se ne accorge, ma quando il suddetto insegnante entra e mi vede mi fa cenno di andare davanti e mi dice chiaramente di non provare a tornare di dietro.

- so che vuoi dormire- dice.

Bè, almeno ha ragione. Forse lui e la Cooman andrebbero d’accordo.

Dopo cinque minuti che sono arrivato entrano anche la maggior parte dei miei compagni di Casa e Scorpius ha il buon senso di sedersi vicino a me e di non abbandonarmi mentre Rose prende posto vicino a Dominique che oggi ha lezione con noi.

- allora come va?- chiede Scorp.

- intendi dire a parte il fatto che faccio colazione alle sei di mattina da quattro giorni per evitare la tua ragazza e che tutti mi odiano? Non c’è male, grazie amico-

- andiamo Al! Dalle un po’ di tempo, hai distrutto il suo regalo di Natale, tu come ti sentiresti?-

- bè ripensando alla scena dell’altra mattina mi farei una bella risata perché era un quadretto decisamente comico. Insomma io che prendo a manganellate una sveglia, tu che inciampi sulle tue mutande, Rose in vestaglia con dei serpenti al posto dei capelli…-

All’improvviso scoppiamo a ridere ripensando a quel momento e noto che Rose ci sta guardando male, ma si concentra subito su Vitious che come sempre, non perde occasione di fare uno dei suoi commenti:

- ti ho messo davanti per farti seguire Potter! Non per farti tenere una sessione di cabaret babbano con Malfoy!- esclama  per poi girarsi e far lievitare dei piccoli recipienti che si trovavano sul tavolo dietro di lui e farli atterrare precisamente davanti ad ognuno di noi.

- bene- esordisce Vitious dopo aver controllato che tutti avevano un recipiente – oggi impareremo l’incantesimo “aguamenti” e pretendo che vi esercitiate nel pomeriggio d’accordo?-

Vitious comincia a parlare e a muovere la mano per insegnarci il modo in cui dobbiamo tenere la bacchetta, poi scandisce l’incantesimo e ci incita a provare. Io faccio qualche tentativo ma dalla mia bacchetta non esce niente, mentre Rose, dall’altra parte dell’aula ha già riempito il suo recipiente.

- Wow! La signorina Weasley già padroneggia l’incantesimo! Complimenti! È proprio figlia di sua madre- dice il professore mentre Rose storce la bocca e continua a svuotare e riempire il recipiente ininterrottamente. Vicino a lei Dominique sembra un po’ in difficoltà e dopo qualche tentativo, spazientita, fa un gesto secco con la bacchetta e urla l’incantesimo.

E da allora è un attimo. Dalla punta della bacchetta di Dominique esce quello che si potrebbe definire uno tsunami e lei viene spazzata indietro dall’acqua che allaga l’aula e i suoi alunni. In tutto questo disastro Vitious si tiene stretto al naso di una statua vicino alla cattedra e urla disperato perché non trova la sua bacchetta mentre l’acqua si propaga sempre più in fretta facendogli perdere la presa e spingendolo verso di noi.

- Potter! Potter fa qualcosa!- urla

- io? Che posso fare? È Rose quella che risolve le situazioni!- esclamo. E come se ci fossimo messi d’accordo Rose pronuncia un incantesimo e riesce a far sparire l’acqua dall’aula, mentre Vitious, che galleggiava, mi è praticamente caduto imbraccio.

- Potter mettimi giù!- esclama imbarazzato.

- mi scusi se ho attutito la caduta professore!- dico io sarcastico.

- ehm… d’accordo ragazzi, uscite fuori che devo risolvere questo disastro e aspettate la campana in silenzio- dice Vitious, poi nota che Dominique è ancora sconvolta e non fa che scusarsi – oh Weasley, smettila di lagnarti! Succede ogni anno almeno una volta, esci, su, su!- dice tranquillizzando mia cugina.

Usciamo tutti fuori e aspettiamo la campanella che dovrebbe suonare tra.. ehm… quaranta minuti? Così decido che forse questa è l’occasione giusta per parlare con mia cugina. La vedo mentre chiacchiera con Dominique che è in stato di shock e qualche altra ragazza corvonero, così mi avvicino a lei e le tocco una spalla. Lei si gira di scatto e non appena nota che sono io fa una smorfia disgustata.

- ah. Sei tu- dice.

Bene, mortificami ancora di più. Seriamente, chi se la prenderebbe così tanto per una sveglia? Rose, certo.

- posso parlarti?- le chiedo titubante

- se proprio devi- fa lei con una faccia fintamente annoiata mentre guarda dall’altra parte. Bè, almeno non mi ha urlato contro.

- senti Rose, io lo so quanto tu sei permalosa e… no ok- mi riprendo perché noto che alla parola permalosa mia cugina ha assunto una faccia scandalizzata. Non credo che bisognerebbe sottolineare i difetti di qualcuno quando si vuole chiedere scusa… - dicevo, mi dispiace per la sveglia è che mi sono alzato ma non mi ero ricordato che fosse magica, poi Scorp andava in giro con quelle dannate mutande e inciampava e tu sei entrata come una pazza scatenata e quella cosa continuava a suonare e…-

All’improvviso Rose scoppia a ridere e capisco che i miei sospetti sullo scherzo probabilmente erano veri…

- aspetta- dico – sei tu che mi hai preso in giro?-

- si- dice Rose – so di essere permalosa Al, ma sul serio pensavi che ti avrei tenuto il muso per una sveglia? Volevo una piccola vendetta per i soldi che ho speso e ho coinvolto i grifondoro. Bene, ora siamo pari!- esclama.

- come? No che non siamo pari! Ho fatto colazione per quattro giorni alle sei del mattino! Le sei! Solo per non darti fastidio e tu credi che siamo pari perché io ho rotto la mia sveglia? Mia poi!-

- bè ma io  te l’avevo regalata-

- dettagli-

- no. ok, senti, dimentichiamo questa faccenda va bene?- dice con aria divertita.

- d’accordo. Ma tu non farlo mai più ok? Mi sono sentito un animale- dico.

- bè un po’ te lo sei meritato no?- dice lei ridendo ancora. Io le sorrido e osservo Dominique che non riesce a smettere di scusarsi con i compagni.

- ehi Dom, basta, hai sentito Vitious? Capita. Rilassati- le dico. Come non detto. Dom comincia ad urlare e a correre a perdifiato per tutto il corridoio fino al bagno delle ragazze con un manipolo di corvonero al seguito.

- ma che le prende?- chiedo a Rose.

- come ti sentiresti tu se avessi appena allagato l’aula e il tuo ragazzo ti avesse appena lasciato?- dice lei.

- Sean l’ha mollata? Ma cos’è? Un’epidemia?-

- no Al- si intromette Scorpius – è che evidentemente quel rimbambito non riesce a collegare il cervello. Diciamo che i suoi amici gli hanno detto di lasciarla perché era troppo tempo che stavano insieme e lui l’ha fatto. Credo che fossero gelosi di lui-

- e sappiamo tutti che Dominique non  sopporta di essere lasciata perché comincia a piangersi addosso credendo che c’è qualcosa che non va in lei. Si, questa storia non mi è nuova-

Ancora un po’ in pensiero per la salute mentale di Dominique, mi avvio verso la porta dell’aula di Difesa, dove dovrei entrare per la prossima lezione tra… 35 minuti. Bene, il tempo passa in fretta qui eh? Ora che ci penso sono stato troppo occupato a pensare al disastro in aula e alle mie cugine che non ho fatto caso all’assenza di Jane. Ho visto il suo banco vuoto ma in quel momento non ho riflettuto. Spinto dalla curiosità decido di impiegare il mio tempo a fare qualche indagine invece di fare il terzo in comodo di Rose e Scorpius, così comincio a chiedere  qua e là alle compagne di Jane per avere informazioni. Mi sembrano tutte un po’ strane e quando parlano con me fanno dei sorrisi quasi… compassionevoli? Ma che diavolo sta succedendo? Inoltre ognuna di loro sa praticamente quello che teoricamente (solo in teoria) dovrebbe esserci fra me e Jane dato che mi dicono cose come “Oh, so perché la cerchi ma non so dov’è!” oppure “bè Albus, se non trovi lei ci sono io”, e delle persone che non sanno nulla non farebbero degli accenni così evidenti con delle facce così strane. Ad un certo punto, mentre vago deluso dalla scarsità delle informazioni su Jane mi imbatto in una ragazzo corvonero che so essere suo cugino e gli pongo la stessa domanda. Lui inizialmente si guarda intorno circospetto e dice di sapere chi sono (sai che novità), poi fa cenno di avvicinarmi un po’ come se volesse rivelarmi un segreto e mi dice quello che le amiche di Jane non hanno avuto il coraggio di dirmi.

- mi dispiace amico- dice –ma mia cugina questa mattina ha marinato la scuola per uscire con un certo Sean di tassorosso. So che ti piaceva. E anche tu piacevi a lei, ma poi ha trovato questo tizio. Spero che non te la sia presa tanto-

Io fisso il ragazzo sgomentato e incapace di proferir parola. Sean non ha lasciato Dominique perché quei cretini dei suoi amici glielo hanno imposto, ma perché voleva soffiarmi la ragazza! Quel verme viscido insignificante e… no, un momento, in realtà è lei quella che striscia! Che persona! Ma tutte io me le vado a cercare?

Ringrazio il cugino di Jane del quale ho scoperto il nome: Marcus, e mi avvio verso Rose e Scorpius.

Ci metto circa un quarto d’ora per farli staccare ma alla fine acconsentono a separarsi e mi prestano attenzione. Così racconto loro tutto quello che è successo, dagli sguardi compassionevoli delle amiche di quella vipera all’incontro con suo cugino.

- CHE RAZZA DI…-

- Rose! abbassa la voce!-

- stronza!- sussurra lei cercando di contenere la rabbia – e lui non è da meno. Tu come stai Al?-

- io? Bene, non me ne importa più di tanto non stavamo insieme e lei è un’oca quindi non mi sono perso niente di che. Comunque, non sono preoccupato per me ma per Dom. come glielo diciamo? Ma soprattutto, come la prenderà?- dico aggrottando le sopracciglia e osservando Rose che si morde un labbro a sangue.

- potremmo farglielo vedere- propone Scorp.

- ma sei matto? Quella momenti sviene perché l’hanno lasciata e tu vuoi fargli vedere le corna proprio con i suoi occhi? No… meglio prepararla- dice Rose.

- però.. non ha tutti i torti- comincio io mentre il viso di Scorp si illumina – se glielo diciamo noi rischiamo di ferirla troppo. Se glielo facciamo vedere sarà più arrabbiata che ferita. E la rabbia passa prima del dolore si sa-

- Al. Tu, sei, un, dannato, genio- dice Rose scandendo ogni parola e lasciando Scorpius perplesso.

- ma l’idea era mia!- piagnucola questo.

- shh. Ok, dobbiamo tendergli una trappola- dice mia cugina con uno sguardo diabolico. E quando Rose Weasley vuole fare la cattiva state pur certi che niente, e dico niente, potrà impedire di fargli fare la cattiva. E di vendicarsi subdolamente, anche questo certo.

Durante l’ora di Difesa quell’esserino diabolico che un tempo era la mia dolce e rossa cuginetta ha progettato tutto. Fra qualche giorno ci sarà la visita a Hogsmeade e abbiamo saputo da fonti certe (cugino rivelatore, guardare sopra) che i due amanti incriminati usciranno e andranno da Madama Piediburro perché sanno che Dom odia quel posto e che non ci metterebbe mai piede e se è per questo neanche io. Comunque, arrivati lì, io, Dom e un’altra schiera di cugini entreremo di sorpresa nel locale e a quel punto, anche se i due piccioncini tenteranno di scappare e nascondersi, noi con la nostra astuzia e un piccolo, magico, aiuto, li faremo scovare da quella che a quel punto si trasformerà nella Veela nera. È questo il soprannome che suo fratello Louis ha dato a Dominique quando si arrabbia. Diventa leggermente ehm… come dire… terrificante e spaventosa. Ricordate quella volta in cui James la ha appesa per i capelli all’albero della Tana perché lei lo aveva chiamato Jamie? Ecco, non ho raccontato tutta la storia. La mia dolce cuginetta, dopo aver sbraitato per un po’ ha praticamente appeso James per le mutande al tetto della Tana e la piccola neanche frequentava Hogwarts! Quindi, se un po’ di magia involontaria da bambina può essere così catastrofica, figuriamoci quella volontaria quando quella bambina è cresciuta!

Inoltre Rose, per vendicarsi per bene di Sean e Jane, ha deciso che filmerà tutto con una telecamera magica (nuova invenzione non chiedetemi nulla perché non so nemmeno usarla) e da quella è in grado, con un incantesimo di proiettare tutto il teatrino in tutte le sale comuni al ritorno degli studenti da Hogsmeade. Diabolico no? Scorp dice che non è abbastanza ma a me non importa, non devo vendicare me, ma mia cugina principalmente.

§

Il giorno della vendetta è finalmente arrivato. Mi sveglio con un sorriso stampato in faccia pregustando già le espressioni dei due vermi quando succederà il tutto. Ho aspettato questo momento da quando ho conosciuto Sean Robinson perché, inutile dirlo, mi è antipatico dal primo momento in cui l’ho visto. Parlare con lui è come parlare ad un asticello: non c’è niente in una testa di legno. Bè, almeno quegli esserini legnosi sanno come farsi rispettare.

Scendo dal letto con un balzo felino e mi preparo in fretta prima di scendere a colazione dove tutti i miei cugini (precedentemente informati dettagliatamente sul piano) hanno la mia stessa espressione: sorriso che non promette nulla di buono. L’unica che non si è accorta di nulla è ovviamente Dom, all’oscuro di tutto che mangia tranquilla al tavolo dei corvonero e manda occhiate assassine a quello di tassorosso dove Lucy ancora sbava su Sean. Io dico, quella ragazza si crede tanto intelligente, perché diavolo vorrebbe stare con una zucca vuota?

- Giorno- dicono in coro i miei cugini quando mi vedono arrivare.

- Giorno- rispondo io sedendomi vicino a James.

- allora è tutto pronto?- mi dice lui eccitato.

- si, direi di si. Non è che c’è molto da preparare, solo l’aggeggio malefico di Rose-

- per quello nessun problema, collaudato a spese di Scorp- dice mia cugina mentre Scorpius diventa paonazzo e non so perché si copre una parte della faccia. Lo osservo per un momento ma lui mi sembra troppo imbarazzato per parlare quindi mi rivolgo a Rose.

- si può sapere che cosa gli hai fatto?-

- a lui? Mah, niente, solo un filmato per controllare come vengono riprodotti i colori- dice lei.

- aspetta non avrai?...- comincio ma James mi interrompe.

- che cosa è successo?-

- Rose ha truccato Scorpius con i vecchi trucchi della nonna che ora non vanno via, vero?-

Mia cugina annuisce e Scorp affonda ancora di più il viso nell’uniforme mentre James scoppia a ridere.

- sei proprio sadica- commento.

- non l’ho fatto apposta!- esclama Rose prima di ridere anche lei. Così Scorp si alza e corre verso la porta della Sala Grande mentre mia cugina lo insegue gridando il suo nome.

- povero Scorp- dico.

- bè Al, preparati, fra cinque minuti si parte per Hogsmeade. E sarà vendetta- dice James con uno sguardo strano da attore dei film babbani. Io scrollo le spalle e lo seguo verso l’uscita della Sala Grande, portandomi dietro tutto il resto della famiglia più Melissa e Alice.

§

Durante il cammino verso Hogsmeade nessuno parla molto, e questo fa insospettire Dominique che chiede cosa ci sia successo, ma non trova una risposta soddisfacente quindi torna a camminare in silenzio. Quando esprimiamo il nostro desiderio di andare da Madama Piediburro Dom è decisamente contrariata, ma dopo mezz’ora di interrogatorio sul perché di quel posto e dopo averle spiegato che Fred ha un amico che lavora al banco che gli può offrire un whiskey incendiario anche se è minorenne (chi pensate che rifornisca i festini post partita?), nostra cugina si convince e spinge per prima la porta del locale. Appena entra fa una smorfia disgustata ma sceglie un tavolo più grande di quelli per due persone che Fred ama chiamare tavolini per coppiette puccine piccine picciò (so che non è normale ma non è colpa mia se è caduto dalla scopa a quattro anni). Non appena ci sediamo Louis e Fred vanno a prenderci le burrobirre e io comincio a guardarmi intorno per vedere se Sean e Jane sono già arrivati.

Scruto ogni coppietta melensa ai tavoli ma a parte due ragazzi che sembrano appiccicati come sanguisughe e due vecchietti dall’aria tutt’altro che amichevole il locale è vuoto.

All’improvviso la porta si spalanca ed entrano proprio i due che stavamo cercando. Faccio un cenno a Rose che distrae Dominique cominciando a blaterare di qualcosa riguardo la moda babbana e lei abbocca subito. I due si siedono e cominciano a sorridersi e a sfiorarsi con i nasi. Bleah, che schifo! Mi fanno venire il diabete!

Passano pochi minuti prima che Sean si giri e ci riconosca. A quel punto sgrana gli occhi e da una gomitata poco amichevole a Jane che sta per urlargli contro ma appena ci vede rimane pietrificata. La coppietta comincia a parlottare fitto fitto e credo stiano tentando di sgattaiolare via ma proprio in quel momento Rose stacca la spina del discorso con Dominique e lei si gira e li vede. E da lì succede il Domimonio, come piace descrivere a Louis la furia di sua sorella, oltre la trasformazione in Veela Nera.

La bocca di Dominique si apre in una O perfetta mentre indica sconcertata i due amanti incriminati che sono rimasti pietrificati con i cappotti in mano e una posizione da fuggitivi. Intanto Rose mette in funzione la videocamera e la punta sulla scena che ora tutto il locale è intento ad osservare. Persino i ragazzi sanguisuga si sono staccati.

- Dom, per favore, non è come pensi io…- tenta di giustificarsi Sean, ma lo sguardo assassino di Dominique lo zittisce e lo costringe a indietreggiare finché non sbatte addosso al muro e rimane fermo ad osservare mia cugina che avanza pericolosamente verso di lui.

- tu… tu…- comincia lei – sei un LURIDO SCHIFOSO VERME! PUOI SOLO CHE STRISCIARE! E TU…- dice, rivolgendosi a Jane – SEI SOLO UNA SGUALDRINA! PENSAVO FOSSI MIA AMICA JANE!-

- scusami io…-

- SILENZIO!- tuona Dom.

Adesso la Veela Nera va avanti e indietro davanti a loro brandendo due boccali di burrobirra che  sicuramente non verranno utilizzati come bibita…

Intanto Jane si è nascosta sotto ad un tavolo e Sean è ancora pietrificato. Rose sta riprendendo tutto con un sorrisetto sadico sulla bocca mentre Scorpius è ancora nascosto dentro il maglione e gli altri si godono la scena.

Dominique avanza un po’ verso Sean e comincia a parlare, gli occhi ridotti a fessure e la burrobirra che oscilla pericolosamente in mano.

- allora… da quando va avanti questa storia?- chiede.

- diciamo che…-

- NON MENTIRMI! NON MENTIRMI!-

- ma se non ho parlato!-

- TACI!-

- ma tu mi hai fatto una domanda!-

- ti sembra il caso di metterti a competere con me in questo momento?- chiede Dominique a Sean che deglutisce rumorosamente e fa cenno di no con la testa velocemente.

- perfetto. Ora pongo a voi due la domanda. E dovrete rispondermi insieme!- esclama Dom.

- è iniziata due giorni fa!-
- è iniziata un mese fa?-

Dicono i due in sincrono.

- come?- chiede Dominique confusa e sempre più alterata.

- è stato un mese fa- comincia Sean guardando prima James, poi la sua ex ragazza che ora ascolta interessata. -io e Jane ti stavamo aspettando fuori dalla biblioteca ma tu eri in ritardo. Così abbiamo cominciato a parlare. E ogni volta che ti aspettavamo parlavamo ma… un giorno è successo. Ci siamo baciati. Eravamo sconvolti entrambi perché io non volevo tradirti e Jane era interessata ad Albus- dice lui facendo un cenno col capo verso di me, poi continua – solo che era una cosa che non riuscivamo a controllare Dom. E così ti ho lasciata, ma ti giuro che sono stato male anche io quando ho visto che ti avevo ferita-

Wow. Ha fatto un discorso di senso compiuto. La paura fa uscire fuori anche le più nascoste qualità delle persone a quanto pare.

- tu sei stato male? TU SEI STATO MALE? SONO STATA GIORNI A INTERROGARMI SU COSA CI FOSSE DI SBAGLIATO IN ME! Su… su cosa avessi fatto per farmi lasciare… E TU MI VIENI A DIRE CHE CI SEI RIMASTO MALE! MA COME DIAVOLO TI PERMETTI IO TI!-

A quel punto Dominique si avventa su Sean e lo butta a terra mentre Jane comincia a lanciare urletti spaventati e gli altri si godono la scena, compresa Rose che è in piena fase creativa.

Dom scaglia dei pugni sul petto di Sean e quello tenta di fermarla ma ormai lei è a cavalcioni sul suo addome e la sua rabbia e incontrollabile tanto che sembra una specie di mostro coi capelli stile sirena del lago nero e la faccia segnata da una smorfia molto, molto brutta.

A quel punto Jane, incapace di fare altro, sgancia un’altra bomba.

- NON FARE COSI’ DOM! ANCHE TU L’HAI TRADITO!-

Nel locale si alza un coro di –Oooooooh- e tutti sono intenti a guardare Dom che tramuta la sua faccia da arrabbiata a stupita a… arrabbiata di nuovo.

- spegni la telecamera, spegni spegni- dico a Rose mettendo una mano sopra all’aggeggio e oscurando l’obiettivo.

- questa la taglio- mi fa lei e io annuisco debolmente.

Comunque, adesso è Sean quello arrabbiato e noi siamo molto, molto, confusi. Testa di legno avanza verso Dom e prima che apra bocca lei lo precede.

- è stata una cosa da nulla- dice – ti ricordi quando dovevo incontrare Victoire ai tre manici di scopa?- chiede rivolta a me e io annuisco, così lo fa anche Sean – bè ho incontrato lei e dopo un ragazzo che avevo conosciuto in vacanza e che era venuto a Londra per degli affari di famiglia. Non si può considerare tradimento perché in realtà è lui che mi ha baciato ma comunque ho sbagliato a non dirtelo- Dominique guarda il suo ex negli occhi e poi esce dalla porta del locale in lacrime.

Ci sono circa due minuti di silenzio, poi anche Sean e Jane se ne vanno lasciandoci nel locale con i ragazzi sanguisuga, i vecchietti e il barista.

-bè- comincia Fred – diciamo che me l’ero immaginato più divertente-

- quando lo ha preso a pugni è stato divertente- dice James.

- si, era praticamente diventata una pazza-

- non credo sia una buona idea mettere quel video nelle sale comuni. Tu che dici Rose?-

- no, hai ragione Al. Non è affatto una buona idea-

§

In silenzio ce ne torniamo a Hogwarts perché nessuno ha molta voglia di girare per Hogsmeade, e quando mi ritrovo in camera con la mappa astronomica in mano comincio a riflettere.
un po’ mi sento in colpa. Se non avessi ficcanasato forse a Dom sarebbe passata e avrebbe scoperto in un altro modo tutta questa storia. Magari non si sarebbe arrabbiata più di tanto. Però sarebbe stata più ferita, certo. Ah, poi c’è anche il fatto che anche lei ha combinato qualcosa.. chissà chi è questo ragazzo straniero che ha conosciuto in vacanza…

Comincio a scrivere i nomi delle Lune di Saturno quando mi viene in mente che forse dovrei cercare mia cugina e vedere come sta. Così metto apposto tutte le mappe astronomiche e mi dirigo verso la torre corvonero. Per fortuna una ragazzina di primo ha appena risposto bene all’indovinello così le chiedo di entrare e lei arrossisce, fa cenno di si con la testa e mi fa passare. Le chiedo anche dov’è la camera dove dorme Dominique e lei mi indica una porta alla terza rampa di scale. Sto per salire ma poi mi ricordo dello scivolo così chiedo alla ragazzina di chiamarla per me e mi scuso per il disturbo. Lei sorride dolcemente e qualche minuto dopo torna giù con Dom, che ha l’aria di una che ha pianto tutto il giorno. Per fortuna che sono ancora tutti a Hogsmeade o in biblioteca, così la sala comune è praticamente vuota, e la bambina di prima ci concede di stare soli andando nella sua stanza.

Dom prende posto su un divanetto blu e io sulla poltrona vicino a questo. La Sala Comune dei corvonero mi è sempre piaciuta, con queste tende bronzo e blu e questi divani eleganti. Credo che rispecchi molto l’animo dei suoi abitanti.

- vorrei chiederti scusa- dico subito a mia cugina, e vedendo la sua faccia perplessa le racconto tutto.

- non preoccuparti Al- dice lei – so che volevi che la pagassero e ti ringrazio. Sta tranquillo, mi passerà. Non sto così per Sean principalmente, più che altro per Jane. Sai, è… era la mia migliore amica-

- sono sicuro che lo è ancora- dico.

- forse. Ma non so se sono pronta a perdonarla. Lo avrei fatto se me lo avesse detto subito- dice

- Dom. prova a metterti nei suoi panni. Se dovessi spiegare una cosa del genere alla tua più cara amica, ci riusciresti?-

- probabilmente no-

-appunto. Mettici pure il fatto che non sei mai stata innamorata di testa di legno ed è fatta- lei sorride e mi guarda con gratitudine.

- grazie Al. Tu si che mi capisci- dice prima di abbracciarmi.

- credo che fra poco passerò all’altra sponda se continuo a stare solo con voi ragazze  per ascoltarvi e consolarvi- dico. Lei ride e io la saluto. Devo finire quella dannata mappa!

§

È stata una giornata parecchio movimentata. Ora che ci penso bene, è successo tutto questo per una rottura!


 

Salve a tutti!! Diciamo che questo capitolo non mi piace molto, davvero, è un po' di passaggio, dal prossimo le cose si faranno un po' più movimentate, lo prometto. Allors, dato che sono rimasta delusa da ciò che ho scritto, senza ulteriori indugi, vi do l'appuntamento a martedì prossimo con un altro capitolo!

A presto

Bluemoon

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Capitolo 5
*** The dark side of the past ***


Messaggio: da questo capitolo inserirò anche il punto di vista di Melissa (Pov) e il racconto slitterà molto velocemente tra il suo e quello di Al. Il segno § non significa necessariamente un passaggio di punto di vista ma c'è sempre scritto quando questo accade. Detto ciò buona lettura! :D

The dark side of the past


 

Pov. Melissa

 

-Non c’è soluzione-

-come?-

L’uomo vestito di nero continuava a ripetere le stesse cose all’infinito ma il suo interlocutore non voleva ascoltarlo.

-è finita-  disse l’altro.

Una luce accecante, e poi l’ennesimo urlo. L’ultima immagine: il tatuaggio sul braccio.

§

- Mel! Melissa svegliati!-

Apro gli occhi e ansimando metto a fuoco la persona che ho davanti. Rose mi guarda più rassegnata che preoccupata e dal bagno sento provenire la voce di Alice ma non riesco a capire quello che sta dicendo. Mi passo una mano sulla fronte e la trovo imperlata di sudore mentre cerco di riprendermi.

- non era solo il braccio- riesco a dire mentre la faccia di Rose si fa ancora più corrucciata di prima.

- che vuoi dire? Hai avuto un incubo, adesso è tutto apposto-  dice.

- no! tu non capisci! Questa volta ho visto di più-   pian piano riesco a riprendere il controllo di me stessa e il battito si regolarizza.

- che cosa hai visto?- chiede Alice uscendo dal bagno con i capelli bagnati.

- c’erano due uomini. Uno completamente vestito di nero e l’altro aveva addosso abiti babbani. All’inizio non stavano facendo nulla. Poi ho sentito l’uomo in nero dire che non c’era soluzione e l’altro rispondergli –come?- . A quel punto ho sentito solo –E’ finita-, ho visto di nuovo il braccio e una luce e poi mi sono svegliata- cerco di spiegare tra i sospiri.

- questa cosa sta andando troppo per le lunghe, dovresti andare a farti vedere Mel, sul serio, non puoi continuare così, chiedi a Madama Chips di darti qualcosa per dormire. Sembrava che non avessi più incubi ma è una settimana che invece li fai ogni notte-  dice Rose preoccupata.

- credo che tu abbia ragione- le dico alzandomi dal letto e cominciando a vestirmi. Non le vedo ma sento lo sguardo delle mie migliori amiche addosso. So che sono molto preoccupate e anche io a dire la sincera verità. E’ da quando ho otto anni che faccio questi strani incubi. Di solito succede solo quando sono sotto stress o sto affrontando un periodo particolarmente difficile, ma ultimamente, da quando Roger mi ha lasciata, gli incubi mi stanno divorando e non riesco più a sopportarli.

So che probabilmente sembra che io abbia superato la rottura con il mio ex ma non è così. In questo momento Godric solo sa quanto vorrei averlo vicino. È come quando stai male e sai che c’è solo una cosa che può ritirarti su. Bè, quando stavo male lui era il mio tiramisù, ora non so a cosa aggrapparmi. Se non fossi ad Hogwarts probabilmente cercherei conforto nei miei genitori ma non voglio farli preoccupare, loro non sanno degli incubi, la prima volta che è successo ero a casa di mia nonna che ora non c’è più e lei ha promesso di mantenere il segreto. Poi, prima di andare a dormire, chiedevo a mia madre di insonorizzarmi la stanza perché dei babbani stavano facendo dei lavori e la mattina mi svegliavano. Quando gli incubi passarono, non ci fu più bisogno di insonorizzare la stanza ma ogni volta che tornavano dovevo trovare una scusa diversa.

Finalmente esco dal mio dormitorio e mi tolgo gli sguardi compassionevoli di Rose e Alice da dosso. Io gli voglio molto bene ma a volte solo loro sanno come essere soffocanti peggio di mia madre.

Quando scendo giù in sala comune fortunatamente non c’è nessuno a parte qualche ragazzino del primo anno che è già sui libri, gli altri staranno ancora dormendo, Al per esempio non si sveglia prima delle 10 nel week end e perde sempre la colazione.

I corridoi di Hogwarts sono deserti nonostante siano le otto di mattina, ma oggi non c’è lezione quindi è ovvio che ci sia poco movimento. Dopo circa cinque minuti arrivo all’infermeria, spingo la pesante porta di legno e mi dirigo subito verso il piccolo ufficio di Madama Chips che vedo essere intenta a leggere qualche cartella. Prima di entrare do uno sguardo ai lettini ma non c’è nessuno. Si vede che Baston se ne è andato, se ci fosse ancora, il portiere della squadra che avrebbe gareggiato contro i grifondoro sarebbe qui.

Busso lievemente ma Madama Chips mi sente e mi fa cenno di sedermi.

- Buongiorno Jacobs. Come mai qui?- mi chiede.

- ehm.. buongiorno. Io sarei venuta per chiederle di prescrivermi qualcosa per dormire. Sa, ultimamente non sto passando un bel periodo e spesso non riesco a prendere sonno oppure faccio degli incubi. Vorrei stare un po’ più tranquilla- spiego.

- capisco. Aspettami qui-

Madama Chips comincia a cercare nell’armadietto dietro la scrivania che è sicuramente ampliato magicamente dato che in questa stanza così piccola è impossibile che ci sia spazio per un armadietto nel quale ci potrebbero stare cinque o sei persone rannicchiate.

Dopo circa sei o sette minuti l’infermiera si gira e annuncia di aver trovato ciò che fa per me.

- due gocce la sera e dormirai come un ghiro- mi dice.

Io la ringrazio e la saluto prima di uscire di nuovo fuori. Brr… prima non me ne ero accorta ma la differenza di temperatura tra l’infermeria e i corridoi è decisamente notevole.

Non mi va di tornare in dormitorio così mi rannicchio sulla nicchia della finestra e guardo fuori: la neve cade fitta fitta ormai, segno che si avvicina sempre di più dicembre. La casetta di Hagrid sembra quasi abbandonata dato che manca da più di cinque mesi, ma il professor Waskel entra  ogni pomeriggio per dare da mangiare agli schiopodi.  Le chiome degli alberi della foresta proibita sembrano meno minacciosi quando sono cosparsi di neve, ma mantengono il loro tetro aspetto.

Fra poco ci saranno le vacanze di Natale e io dovrò decidere che fare per l’ennesima volta. È dal mio secondo anno che Rose mi invita a casa sua e poi alla Tana ma io sono sempre tornata a casa dai miei anche se con un po’ di amaro in bocca. Diciamo che ho sempre voluto sapere com’è il Natale dai Weasley. Credo che quest’anno accetterò l’invito di Rose perché abbiamo deciso che il prossimo rimarremo a Hogwarts dato che è l’ultima possibilità. Sono cinque anni che torno a casa per le feste, non credo che per una volta mamma sarà dispiaciuta.

Decido che andare a cercare Rose per darle la bella notizia è una buona idea perché forse la distoglierà dal farmi domande oppure dal lanciarmi occhiate compassionevoli tutto il giorno.

Torno al dormitorio e trovo la mia migliore amica rannicchiata sul divano vicino ai suoi cugini. Bene, si sono svegliati tutti. Appena entro parecchi occhi si girano e io sventolo la bottiglietta che mi ha dato Madama Chips sopra la testa dato che so che sicuramente Rose avrà detto a tutti dov’ero andata.

- questa mi aiuterà- dico poggiando la boccetta sul tavolino.

- che cosa ti ha detto?- chiede Rose.

- mah, che devo prendere due gocce la sera e dormirò come un ghiro. Speriamo funzioni-

- funzionerà- dice Albus prima di fare un enorme sbadiglio.

- ho una buona notizia per voi- dico a tutti e rallegro un po’ gli animi.

- dai spara!-

- diciamo che ho riflettuto sul fatto che l’anno prossimo a Natale saremo tutti qui e…-

- e?-

- e che ho sempre passato il Natale con la mia famiglia e..-

-e?-

- insomma James mi fai finire?-

- scusa-

- questo Natale verrò alla Tana con voi!- esclamo guadagnandomi delle grida di approvazione da parte di tutti.

Bè in questa giornata che non era cominciata nel migliore dei modi, almeno ho ritrovato un po’ di serenità e nessuno mi fa domande sul sogno di questa notte e onestamente neanche io voglio farmene, adesso voglio semplicemente starmene in pace.

§

Pov. Albus

L’ennesimo incubo per Mel, anche se stavolta sembrava diverso. Onestamente non so se sia Melissa a dare l’autorizzazione a Rose di poterci raccontare tutto o è Rose che si autorizza da sola, ma credo che la seconda opzione è quella più plausibile. Comunque non mi va di pensare ad incubi o a cose tristi perché Mel ci ha appena detto che verrà con noi alla Tana! Finalmente! Non aveva mai assaggiato il Natale Weasley e sono sicuro che ne andrà pazza. Scorp è stato con noi due anni fa ma non so quanto possa essergli piaciuto. Cioè, si è divertito, certo, ma zio Ron continuava a lanciargli occhiate poco amichevoli e lui e Rose neanche stavano insieme! Tuttavia credo che ci tornerebbe se Rose lo implorasse quindi sono certa che quest’anno ci sarà anche lui. Bene, più siamo, più nonna Molly cucina, più è contenta, più ingrassiamo tutti quanti. Non vedo proprio l’ora di assaggiare tutti quei piatti che ci riserva la nonna nelle festività e non, anche perché in questo momento ho lo stomaco vuoto dato che mi sono svegliato tardi e ho saltato la colazione. Come se mi avesse sentito il mio stomaco comincia a brontolare e vedo Scorp avvicinarsi con qualcosa in mano. È cibo?

- ehi Al! La tua colazione!- esclama dandomi il contenuto misterioso che aveva in mano. Quattro fette di pane e marmellata. Speravo in qualcosa di più sostanzioso ma mi accontento.

- grazie amico-

- sai Al, credo proprio che dovremmo trovarti una ragazza- dice Scorpius

- unfa fragaffza?- farfuglio io con la bocca piena di pane.

- si. Voglio dire… e smettila di ingozzarti come un maiale!… Credo che tu abbia bisogno di un po’ d’amore… se capisci che intendo-

- si lo capisco- dico mandando giù l’ennesimo boccone – ma perché io? Potresti trovarla a James!- esclamo indicando mio fratello dall’altra parte della sala comune che sta flirtando con una ragazza del quarto anno.

- nah, lui non credo che abbia problemi-

- e perché io ho problemi?- chiedo offeso.

- Al, non è per girare il coltello nella piaga ma sei stato cornificato due volte! Due!-

- no! non è vero, non stavo insieme a Jane-

- dettagli-

- comunque, grazie ma non mi serve il tuo aiuto-

- fa come vuoi, ma ho visto Bella Yang che ti squadrava a colazione l’altro giorno- fa lui prima di allontanarsi.

Bella Yang? Sul serio? Bè, non sarebbe una cattiva idea e poi Scorp ha detto che mi stava squadrando no? si, ma di Scorpius non so se ci si può fidare, specialmente quando vuole ottenere qualcosa. Sono certo che è stata Rose a dirgli di dirmi questo in modo tale che io ci provi con Bella e che forse ci metteremo insieme così lascerò in pace lei e il suo Scorpy Amoroso (è disgustoso, lo so). Però ripensandoci mi sono stufato di fare il terzo incomodo mentre quei due si sbaciucchiano.

Ma si! Perché no? tanto buca più, buca meno, ormai ci ho fatto l’abitudine direi. Solo che c’è sempre un pensiero che continua a tormentarmi e che non riesco a capire. È come se mi sentissi in dovere di non stare con nessuna, ma non so nemmeno io il motivo. Ho spiegato questa sensazione a Rose e lei mi ha chiesto se per caso mi piace qualcuna, ma io ho risposto semplicemente “non che io sappia” perché è così. È così strano…

Comunque, oggi, essendo sabato, ci sarà un’epocale battaglia a palle di neve e io sono in squadra con Fred e Roxanne che sono invincibili, dopo essersi abbuffati certo. Ora che ci penso ho ancora fame…

Guardo l’orologio ma mancano ancora tre ore al pranzo quindi chiedo in sala comune se qualcuno ha qualcosa da mangiare ma nessuno è in possesso di cibo a quanto pare.

- Oh andiamo! Nessuno zuccotto di zucca avanzato? Nessuna caramella tuttigusti?- chiedo di nuovo.

- se vuoi ho le gelatine digestive di mia nonna- dice Fred guardando con odio il sacchetto che il suo gufo ha appena depositato sul tavolino. – me le porta ogni settimana ma io le do al gufo-

- ecco perché le mie lettere sono sempre sporche di… Fred!- esclama Roxanne capendo improvvisamente il perché del sudiciume sulle lettere.

- che vuoi?-

- tu mandi in diarrea il povero Elvis! E poi lui la fa sulla mia posta!- dice Roxanne, con i capelli ancora più ricci del solito. Quando si arrabbia fa così.

- il vostro gufo si chiama Elvis?- chiede Louis scendendo giù in pigiama dal dormitorio.

- buongiorno eh? Comunque si, è stato il nonno a dargli quel nome, non chiedermi perché- risponde Roxanne che sembra essersi calmata. Ad un certo punto Elvis entra dalla finestra e plana sul nostro tavolino lasciando un molliccio ricordino proprio sulle caramelle digestive.

- vedi?- comincia Rox – anche il gufo si ribella!-

Fred scrolla le spalle e fa lievitare il sacchetto di caramelle fino al cestino, poi annuncia che porterà Elvis dal professor Waskel per farlo curare.

- non ha un bell’aspetto- dice

- per forza! Lo hai riempito di digestivi!- esclama Rox di nuovo.

§

Pov. Melissa

 

Questo pomeriggio ci sarà una fantastica battaglia di neve con i Weasley e anche se non sono dell’umore adatto ho deciso di andarci per distrarmi un po’. Ci sono sempre più domande che mi affollano il cervello e alle quali non so se riuscirò mai a dare una risposta, so solo che il pensiero di una vita tormentata continuamente da questi incubi è inaccettabile; come posso vivere avendo il terrore di chiudere gli occhi e dormire? Come posso stare tranquilla ogni volta che, tornando a casa, faccio un pisolino e mi sveglio ansimante? No, questa storia deve finire. Ripongo qualche speranza nella boccetta che mi ha dato Madama Chips anche se non so perché ma non penso che funzionerà.

Sento la voce di Rose che mi chiama per dirmi di scendere e di non farmi venire strane idee in testa perché loro hanno un compagno in meno e dovrò stare con Al e Roxanne.

- che cosa è successo a Fred?- chiedo a Rose mentre scendiamo.

- oh, quando sei salita in dormitorio il suo gufo ha avuto un altro attacco di.. bè ecco… non stava bene, così lo ha portato dal professor Waskel per farlo curare e non è ancora tornato- spiega Rose un po’ preoccupata.

- e perché hai quella faccia spaventata?- chiede Alice che è spuntata fuori all’improvviso.

- bè non mi è mai piaciuto quel professore e Fred è un bel po’ che sta con lui…-

- ma dai Rosie! Vedrai che non è successo niente- esclama Alice.

- se lo dici tu-

§

Pov. Al

Finalmente è arrivato il momento. Io e i miei compagni stiamo tremando nella bufera ma sopravvivremo. Conosciamo tutte le postazioni nemiche e le trincee più pericolose; abbiamo esperienza nelle armi più temibili e sappiamo il dolore che possono causare i proiettili più micidiali e letali. Sappiamo lanciare a tantissimi metri di distanza e sappiamo mimetizzarci nella neve meglio di un orso bianco. Siamo in grado di sparare più di 10 colpi al minuto con ricarica del braccio immediata e siamo armati fino ai denti.
Che la battaglia a palle di neve cominci!

Si, lo so che sembrava una cosa epica ma avevo ragione praticamente su tutto: siamo molto bravi io e Roxanne! Mel è la sostituta di Fred ma lui è insostituibile si sa, solo che ci siamo dovuti arrangiare e… bè credo che io e Rox potremo contare solo su noi due.

In questo momento è tutto tranquillo ma so che James, Rose e Scorpius sono in agguato dietro la grande quercia: ho visto i capelli di Rose svolazzare e un guanto bianco che cercava di riprenderli e rimetterli sotto al cappello. Siamo tutti vestiti di bianco e ci riconosciamo solo per il colore dei capelli e degli occhi, infatti il problema di Melissa è che è troppo riconoscibile con gli occhi viola e i capelli biondo miele, però anche Scorp che è platinato non gioca in vantaggio. Stranamente, i Weasley con i capelli rosso fuoco sono avvantaggiati perché sono tanti e questa è l’unica cosa che da vantaggio a Roxanne.

I gemelli Scamandro sono svantaggiati come Scorp perché sono platinati. Ora che ci penso non molto dato che sono in tre ad averli così. Comunque i figli di Luna Lovegood sono in squadra con Lily, loro compagna di malefatte, mentre Dom, Louis e Hugo formano una squadra praticamente invincibile, sono loro i campioni imbattuti da due settimane.

In tutto questo Lucy se ne sta seduta su una panchina a leggere un libro mentre ripete tra sé e sé quanto siamo ridicoli con queste battaglie a palle di neve. Alla fine della gara abbiamo progettato di gettarle addosso tutte le palle avanzate nei nascondigli. Non riesco a capire perché si ostina a seguirci se poi ci considera degli idioti. Bè, neanche Alice gioca ma perché è infortunata, si è slogata una caviglia cinque minuti fa scendendo dalle scale e ora è seduta vicino a Lucy però almeno lei fa il tifo, anche se questa non è una buona scusa per non ricevere le palle di neve a fine battaglia.

Tre… due… uno… VIA! La partita è cominciata! Rox ha già colpito Dom due volte e il massimo è cinque, siamo molto rispettosi delle AIA!

- James mi hai fatto male!- grido a mio fratello che non fa in tempo a scansarsi e riceve la mia palla in pieno petto.

- anche tu!- risponde lui massaggiandosi dove è stato colpito.

- state zitti e giocate!- urla Rose mentre spiaccica la neve in faccia a Louis che risponde lanciandogliene un po’ sulla pancia.

La partita non potrebbe essere più cruenta e Mel non se la cava male, adesso sta placcando Lorcan Scamandro e non fa che prenderlo in faccia, fra poco sarà eliminato!

§

Sono nella foga della partita quando l’immagine mi si presenta davanti come fosse al rallentatore: Mel, un attimo prima sta ridendo, spensierata con i suoi guanti  e il suo cappello bianco di lana e i capelli neri che fuoriescono un po’ dal cappuccio; l’attimo dopo il sorriso si affievolisce, il cappuccio si abbassa completamente e lei si porta le mani alla testa, sul volto un’espressione spaesata e dolorante, strizza gli occhi forte, prima di svenire.

§

Pov. Melissa

L’uomo continuava a ripetere che non c’era soluzione e l’altro puntualmente rispondeva allo stesso modo prima di sentirsi dire “è finita” e poi di nuovo la luce e il braccio col solito tatuaggio. Questa volta però le aveva dato un dolore lancinante alla testa e nel bel mezzo della partita a palle di neve che Al desiderava tanto vincere si era accasciata a terra, aveva strizzato gli occhi e per l’ennesima volta si era abbandonata all’incubo.

§

Apro gli occhi e mi trovo davanti gli occhi verdissimi e preoccupati di Al che mi studia con un’espressione un po’ dolce ma molto preoccupata. Anche in queste condizioni non posso far a meno di notare i suoi bei lineamenti e il fatto che sono arrossita fino alla punta del naso.

- che le succede?- sento chiedere una voce – perché è rossa?-

Fortunatamente i miei occhi sono socchiusi quindi non si sono accorti che ho riconosciuto quasi tutti nella stanza che ora so per certo essere dell’infermeria.

- forse ha caldo- dice Al

- si, togliamoci- sento dire Dom.

Dopo un paio di minuti faccio finta di aprire gli occhi per la prima volta da quando sono svenuta e sul volto di tutti coloro che praticamente mi stanno addosso si accende il sollievo e di nuovo la preoccupazione.

- Mel, Mel! Stai bene?- chiede Albus.

- si Al, non preoccuparti- rispondo io con la bocca ancora impastata dal sonno e gli occhi parecchio gonfi. Ho per caso pianto nel sonno? Quando faccio questa domanda tutti sembrano essere imbarazzati ma è Rose a rispondere.

- si Melissa. Hai pianto e noi ci siamo spaventati a morte. Ma adesso stai bene. Madama Chips si è raccomandata di darti delle gocce più forti e io le ho già riconsegnato quelle che ti aveva dato stamattina. Ha detto che è stato solo uno svenimento e che puoi tornare in dormitorio già fra un’oretta-

Bè, questa si che è una buona notizia, non ci terrei proprio a stare qui per più di due ore, figurarsi una notte intera e poi se Madama Chips mi ha permesso di andarmene così presto allora non ho niente di grave dato che lei è praticamente una maniaca del controllo, e non sto esagerando.

- grazie ragazzi e mi dispiace per la vostra battaglia di palle di neve- dico sorridendo.

- vuoi scherzare?- dice Al che si è seduto accanto a me sul letto. Perché diavolo sto arrossendo di nuovo?

- tu vieni prima di una stupida battaglia a palle di neve- conclude con un sorriso. Bene, calma Melissa, calma, o  andrai in iperventilazione. Ma che cosa mi sta succedendo? Non riesco a smettere di guardare il suo viso! Sto per sentirmi male di nuovo quando la squillante (e irritante) voce di Madama Chips mi fa tornare alla realtà.

- Weasley! Potter! Malfoy e… insomma banda di scapestrati che cosa fate ancora qui? Vi avevo  detto di andarvene dopo cinque minuti e siete qui da due ore! Non posso nemmeno andare a prendere un tè dalla professoressa McGranitt? Oh! Andate via, su su!- esclama l’infermiera brandendo una scopa sul di dietro di chiunque gli passi vicino.

Al si alza di scatto dal letto mi fa l’occhiolino e comincia a correre dato che Madama Chips brandisce ancora la scopa. Io rido e cerco di alzarmi ma la testa ancora mi fa male.

- oh povera cara- commenta l’infermiera prima di porgermi quello che sembra brodo di pollo – vedrai con quelle gocce starai meglio, ma ricorda: prima di addormentarti cerca di pensare solo alle cose belle. Me lo diceva sempre mia nonna quando avevo degli incubi e con me funzionava. Magari può aiutare- dice mentre mi da il cucchiaio. Poi mi raccomanda di passare ancora quaranta minuti in infermeria prima di tornare in dormitorio.

§

Pov. Al

Sono molto, molto preoccupato e la mia ansia cresce sempre di più. Non so che cosa le succede, né il perché non riesce a mandarlo via. Non so nemmeno se riuscirà a dormire sonni tranquilli stanotte, non lo so.

Ora siamo tutti in dormitorio e Mel è tornata da una mezzoretta. Abbiamo deciso di scendere a cena fra un’oretta in modo tale che sarà presto e ci saranno poche persone, magari aiuta stare in un ambiente tranquillo prima di addormentarsi. Lei non sembra più turbata del solito e segue con attenzione la partita a scacchi fra Rose e Hugo, il quale non ne ha mai persa una, cosa che manda in bestia sua sorella perché non ha il primato in qualcosa. Negli occhi di Melissa però, qualcosa sembra davvero cambiata. Hanno sempre la stessa bellezza, la stessa vitalità ma vedo anche molta stanchezza e preoccupazione. Non che io sia uno strizzacervelli babbano ma quando conosci una persona bene come io conosco la mia famiglia e i miei amici, allora noti anche il più impercettibile dei cambiamenti.

- oddio!- esclama Rose riscuotendomi dai miei pensieri – mi sono dimenticata che devo andare in sala professori a parlare con il professor Vitious per un test!-

- si- fa Hugo con aria poco convinta – stai scappando dalla sconfitta-

- non azzardarti io… ma lasciamo stare va! Non ho tempo da perdere- dice Rose prima di uscire dal ritratto alla volta della sala professori.

- spero solo che si sbrighi, non voglio aspettarla un minuto di più per andare a cena- dice Hugo continuando a giocare a scacchi, questa volta con James.

§

Sono passati quarantacinque minuti da quando Rose è andata in sala professori e dovremmo scendere a cena ma siamo d’accordo sull’aspettarla dato che è presto.

- ah, lo sapevo io che l’avremmo aspettata! Che diavolo sta facendo? Sta cantando con il coro di Vitious?- dice Hugo.

Mentre tutti ridiamo alla battuta di Hugo il ritratto si apre bruscamente e Rose entra, i capelli scompigliati, il fiatone per la corsa che ha appena fatto e un’espressione sconvolta sul volto.

- Rose? Rose che è successo?- chiede Melissa.

- il tatuaggio- farfuglia mia cugina –era lì era…-

- Rose calma e spiega tutto con calma- dice Fred.

Rose deglutisce rumorosamente prima di assumere un’espressione corrucciata e dire – il tatuaggio che Melissa vede sempre nei suoi sogni, l’ho visto al braccio del professor Waskel!-


 

Allorss!! Le cose cominciano a farsi moooovimentate. Eggià, ho già tutta la storia nella testa ma non i capitoli quindi mi è risultato diciamo... ehm... un po' complicato partorire questo qui dato che l'ho finito ieri sera XD. Comunque sto già iniziando il prossimo e sarà pronto per martedì don't worry! Fatemi sapere che ne pensate e vi dico una cosa: da adesso in poi la storia diventerà leggermente movimentata. Non mi sono cimentata spesso nel scrivere avventure e spero di non farle sembrare troppo idiote. A presto

- Bluemoon

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Capitolo 6
*** Investigations ***


Investigations…

Pov. Al

Cosa?
nella stanza è calato un silenzio tombale e decisamente carico di tensione dopo che le ultime parole sono uscite dalla bocca di Rose. Mel ha ancora la bocca spalancata come tutti gli altri e nessuno di noi riesce a spiccicare parola. Perché il professor Waskel ha lo stesso tatuaggio del braccio del sogno di Mel? Tutti gli incubi, allora, sono davvero ricordi? E che cosa c’entra il nostro professore di Cura delle Creature Magiche? Tutte queste domande non hanno risposta per ora e non so quando o se la troveranno.

Rose si è appena seduta sul divano con la testa tra le mani, come fa di solito quando deve pensare e in fretta. A Hugo si è congelato il sorriso in faccia dalla sua ultima battuta e così anche a Rox. Mel ha la fronte corrugata e si torce le mani in cerca di una spiegazione mentre l’unica cosa che io riesco a fare è osservare l’enorme tenda rosso e oro che pende dalla finestra in sala comune e va quasi a coprire la bacheca delle novità. Dopo circa qualche minuto cominciano a scendere i nostri compagni di casa per la cena ma nonostante le nostre facce chiaramente sconvolte nessuno si azzarda a chiederci niente e tutti proseguono alla volta della Sala Grande.

Nel giro di un quarto d’ora non è rimasto nessuno estraneo alla vicenda nella Sala Comune e finalmente Rose si decide a parlare.

- è inutile stare qui, dobbiamo andare in biblioteca e non dobbiamo cercare fra i libri che possiamo consultare normalmente, ci occorrono quelli del reparto proibito- dice con voce ferma.

- si ma io propongo di andare a mangiare prima- dice Fred - già ci hanno visti sconvolti, figuriamoci se non ci presentiamo a cena, qualcuno potrebbe insospettirsi-

- Rose- comincia Hugo senza dare peso a quello che ha detto Fred – il professor Waskel si è accorto che tu hai visto il tatuaggio?-

- no- fa Rose scuotendo la testa – era girato di lato e parlava con la McGranitt, io avevo appena finito con Vitious e quando l’ho visto sono rimasta talmente sconvolta che sono scappata subito-

- bè- dice Rox – andiamo a cena che è meglio-

- no- dice Rose lasciando interdetto Fred che si sta massaggiando lo stomaco – niente cena. La questione richiede la massima urgenza e collaborazione-

§

Dopo qualche mugolio e parecchi cenni di dissenso siamo riusciti a trascinare Fred in biblioteca e adesso siamo tutti lì anche se dobbiamo cercare di dare meno nell’occhio dato che siamo una massa di gente riunita intorno a un tavolo e ci fissiamo a vicenda preoccupati.

- Allora- comincia Rose guardandoci tutti con aria interrogativa – ripassiamo il piano. La maggior parte di voi cercheranno un diversivo non appena Madama Pince guarda dalla parte del reparto proibito mentre io, Al e Scorpius entreremo di soppiatto nel reparto che so per certo essere protetto da alcuni incantesimi, quindi mi ci vorrà un po’ di tempo. Mi raccomando non date nell’occhio più di tanto ok? Altrimenti si che ci scopre-

- ehm… Rose?- azzarda Fred alzando timidamente la mano-

- si?-

- non potreste usare un mantello dell’invisibilità e tornare di notte?- chiede mio cugino con la voce tremula.

Rose pare pensarci un po’ su e poi dice – per la prima volta hai detto qualcosa di intelligente. Ma perché non ci ho pensato io?- dice più a se stessa che a noi, poi ci guarda con aria annoiata. Strano che abbia cambiato idea così in fretta.

- bene siete svincolati andate a cena e ringraziate il cervello di Fred che una volta tanto ha deciso di lavorare-

- grazie mamma- dice James in tono scherzoso.

Quando tutti se ne vanno rimaniamo solo io, Rose e Scorpius. Mel in tutto questo ha detto che è meglio che ne sta fuori altrimenti uscirà di testa e io non posso che appoggiarla, credo che farei lo stesso. Ci ha chiesto, però, di tenerla aggiornata su qualunque cosa troviamo in biblioteca anche se arrivato a questo punto non credo che troveremo nulla di che.

- come mai li hai lasciati andare via così facilmente?- chiede Scorpius all’improvviso rivolto a mia cugina.

- perché ero talmente presa dall’euforia che non ho pensato all’opzione più semplice, ossia tornare di notte. Ma vi rendete conto? Questa potrebbe essere l’occasione per dimostrare che non siamo solo i figli dei nostri genitori ma che anche noi siamo qualcuno! Che siamo individui indipendenti dalle loro reputazioni!- esclama Rose euforica.

- ehm… ti stai rendendo conto che stai utilizzando il passato e gli incubi della tua migliore amica per dimostrare qualcosa che riguarda te?- azzardo io un po’ acido.

- no, Al. Voglio aiutare Melissa ma non posso fare a meno di pensare anche un po’ a me- mi risponde Rose con tono saccente.

- come ti pare- le dico irritato per poi andarmene.

So di averla lasciata sconcertata ma mi urta quando fa così e non è la prima volta. Quando Jessie Twibrook del quarto anno aveva cominciato ad avere comportamenti strani con tutti e a rinchiudersi a piangere nel dormitorio per ore, Rose ha cominciato ad indagare e ha fatto lo stesso ragionamento di poco fa. Ha pensato a se stessa, e alla fine si è scoperto che Jessie aveva perso la nonna da poco ed era molto turbata.

Quello che cerco di spiegare è che Rose non è mai egoista, solo in queste situazioni e io credo di sapere il perché. È da quando è qui a Hogwarts che i professori non fanno che paragonarla a sua madre e a lei ha sempre dato fastidio questo paragone perché non sente di essere se stessa. Mi confidò queste esatte parole quando eravamo solo al primo anno ma allora non capii bene che cosa significassero. Ora si. E anche se comprendo quello che significherebbe per lei distinguersi da sua madre non riesco a capire il perché del suo egoismo, specialmente se si tratta della sua migliore amica. Vorrei che pensasse un po’ più a Mel che sta passando un periodo infernale invece di pensare al fatto che potrebbe non essere più paragonata a zia Hermione se facesse qualcosa di eroico. Bè, io credo che lo farebbero comunque perché se diventasse un eroina, sarebbe sempre più uguale a sua madre no?

Comunque ora mi sto dirigendo in Sala Grande per la cena e so che Rose e Scorpius sono dietro di me perché li sento bisbigliare. Riesco a cogliere un brandello della conversazione e da quello che ho capito mia cugina pensa che ce l’abbia con lei.

- so che sei lì dietro- dico alle mie spalle e sento il brusio che si zittisce – e non sono arrabbiato con te- concludo voltandomi.

- oh Al!- esclama abbracciandomi – mi dispiace se mi sono comportata da egoista, so quando tutti teniamo a Mel e hai ragione, ma lo sai che mi succede quando accadono queste cose no?-

- si, non ti preoccupare. E ci vediamo in sala comune per le undici e un quarto, porto il mantello e poi usciamo- dico io.

- perché così tardi?- chiede Scorp.

- come non lo sai?- comincio io ridendo – Madama Pince rimane fino a tardi per mettere a posto i libri e per parlare con loro- concludo continuando a ridere sempre di più.

- che vuoi dire?-

- che una volta, mentre mi dirigevo verso la biblioteca perché mi ero ricordato troppo tardi che era l’ultimo giorno di scadenza per riconsegnare un libro ho visto la Pince con i suoi libri. Lei parlava con loro, gli sussurrava tra le pagine e uno lo ha persino baciato! Poi inveiva contro noi studenti perché maltrattavamo i suoi tesori-

Scorp ride e poi insieme ci avviamo a cena.

§

Sono le undici e un quarto e io e Scorp stiamo aspettando Rose in Sala Comune per andare. Abbiamo dovuto aspettare che Tyler si addormentasse prima di poter sgattaiolare via e non è stato facile dato che continuava a blaterare qualcosa riguardo al polpettone di sua nonna e a una ragazza che lo aveva lasciato. Comunque dopo un ora di racconti poco sensati finalmente si è addormentato perché noi avevamo fatto finta di dormire.

Sento un rumore provenire dai dormitori e vedo Rose scendere le scale a perdifiato con la bacchetta in una mano e un libro in un’altra.

- sono in ritardo?- chiede spostandosi all’indietro i capelli aggrovigliati.

- che diavolo ci fai con un libro?- chiede Scorp osservando disgustato il tomo che Rose tiene nella mano sinistra.

- oh, non so se mi serviranno degli incantesimi né quali mi serviranno quindi per sicurezza ho portato questo-

- tu non fai mai niente se non hai tutto sotto controllo eh?- commento mentre esco dal ritratto della signora Grassa e ci copro tutti e tre con il mantello. Wow! Non ci stiamo quasi più. Quando eravamo piccoli e andavamo a fare le nostre scampagnate notturne nelle cucine il mantello ci stava largo, adesso invece riusciamo a malapena a coprirci i piedi.

- ok- comincia Rose – ricordate che Gazza sorveglia l’ala nord mentre i prefetti hanno il turno fino a mezzanotte nel week end, quindi non è questo il caso. I professori invece se si svegliano sorvegliano un’area a caso ma non ci conterei troppo quindi direi che non corriamo pericoli-

- a parte Madama Pince vuoi dire-

- che vai blaterando starà dormendo già no?-

- si ma ho sentito dire che dorme in una stanza a scomparsa dietro la biblioteca-

- e tu credi a tutto quello che ti dicono Al? Andiamo! Chi dormirebbe in biblioteca?- chiede lei sconcertata.

- TU!- esclamiamo io e Scorp in coro.

- solo perché una volta mi sono addormentata accidentalmente non significa che lo rifarei. E poi state zitti altrimenti beccheremo davvero qualche professore- sbotta Rose irritata.

È un po’ difficile muoversi di notte specialmente se le vie sono poco illuminate e la bacchetta non fa molta luce dato che sta sotto uno spesso e pesante mantello dell’invisibilità. Mentre Rose sta attenta a dove andiamo io controllo la mappa del malandrino che mi ha dato James ma non vedo nessuno vicino a noi, i puntini sono tutti molto distanti dal punto in cui ci troviamo.

- ci siamo- annuncia Rose spingendo la porta della biblioteca. Non si vede quasi nulla ma alla tenue luce della bacchetta si possono notare tantissimi libri messi in fila anche se non è proprio chiaro dove sono poggiati, infatti sarà un po’ complicato orientarsi qui dentro.

- wow- dice Scorp – fa persino più paura di notte-

- perché una biblioteca dovrebbe farti paura?- chiedo.

- perché sono allergico ai libri forse?- risponde lui con tono ovvio.

- state zitti e camminate- ci ammonisce Rose fermandosi di botto quando arriviamo davanti alla porta del reparto proibito.

- ok, vediamo quale incantesimo posso usare- dice mia cugina cominciando a sfogliare il libro. A me la porta non sembra chiusa a chiave quindi provo ad aprirla e voilà! Si apre!

- che ne dici dell’incantesimo “non sono chiusa a chiave?”- la prendo in giro mentre lei alza gli occhi e entra dentro con fare circospetto, come se credesse che da un momento all’altro potrebbe spuntare Madama Pince dicendo “ah-ah! Lo sapevo che stavate tramando qualcosa”. Dopo un minuto Rose si rilassa e comincia a parlare sottovoce.

- d’accordo siamo arrivati. Dovete cercare qualunque cosa abbia a che fare con il tatuaggio magari immagini o cose così, oppure articoli su fatti strani, insomma, siate svegli per una buona volta!-

Ehi! Mi ha appena detto che normalmente non sono sveglio? Bah… comunque la nostra caccia all’informazione è appena cominciata e io inizio a cercare qualche titolo interessante. Ne trovo uno che potrebbe contenere qualcosa intitolato “mille simboli e marchi oscuri” e comincio a sfogliarlo. Wow! Ci sono tantissimi segni qui dentro! Non pensavo che i libri potessero anche essere interessanti oltre che pesanti. Ci sono troppe pagine però, non finirò mai, così chiedo a Scorp di aiutarmi dato che ci sono due copie e dividiamo a metà il libro per poterlo leggere più in fretta, ma alla fine, dopo mezz’ora, nessuno dei due ha trovato niente e Rose sembra parecchio irritata. Ricomincio a cercare tra gli scaffali e prendo qualche tomo a caso. Bè, oltre alle cose interessanti ci sono cose raccapriccianti qui dentro! Ora capisco perché è proibito. Ci sono incantesimi terribili che ti deformano il corpo così come le pozioni più disgustose che abbia mai visto e le creature più misteriose ed orrende da far paura persino ad Hagrid.

Dopo un’altra ora di buchi nell’acqua e libri animati che abbiamo dovuto zittire con un calzino di Scorp e seppellire sotto alla libreria, un foglio di pergamena piegato dentro ad un’altra copia del primo libro che avevo preso attira la mia attenzione, così lo apro e… bingo! È proprio il tatuaggio che Mel ha descritto! Chiamo Rose e lei e Scorp si precipitano subito al mio fianco per vedere meglio. C’è tutto quanto. La pietra intagliata e il ramo che la avvolge e un piccolissimo articolo accanto:

L’organizzazione che porta questo stemma, meglio nota come “Organizzazione della pietra” era formata da giovani alchimisti che cercavano di ricreare la pietra filosofale che Flamel creò molti anni orsono. Nonostante le brillanti menti dei due leder, i coniugi Daniel e Karen Clave l’organizzazione si sciolse misteriosamente nel 2008 per ragioni sconosciute e molti degli alchimisti che si trovavano nel gruppo scomparvero compresi i due Clave, che lasciarono orfana la loro bambina, Juliette, di appena due anni.

Bè questo si che è strano. Voglio dire, che c’entra Melissa con un’organizzazione di Alchimisti sciolta nel… un momento! La figlia dei Clave rimase orfana a due anni nel 2008, questo significa che è nata nel 2006 e ha la nostra età! E che potrebbe essere qui ad Hogwarts!

- Al stai pensando a quello che sto pensando io?- chiede Rose

- che questa Juliette Clave potrebbe essere ad Hogwarts e potrebbe essere addirittura una nostra compagna di classe?-

- esattamente. Adesso parte la caccia alla bambina orfana!- dice Rose mettendosi in tasca il pezzo di pergamena e coprendoci di nuovo tutti con il mantello.

- Rose?- dico io un po’ preoccupato.

- si?-

- tu non pensi che sia Mel vero? voglio dire, c’è un altro motivo per cui lei ha quegli incubi giusto?-

- certo Al! Lei è Melissa Jacobs e i suoi genitori non fanno certo di cognome Clave- dice Rose.

- giusto, ma chiunque sia questa Juliette deve avere un altro cognome altrimenti sapremmo se esistesse-

- bè non possiamo conoscere tutti. E comunque sia domani notte faremo qualche ricerca nei registri della scuola per controllare i cognomi. Ragazzi, mi raccomando, non dite che cosa abbiamo trovato perché altrimenti ci saranno troppe persone invischiate in questa faccenda. Dobbiamo informare solo Melissa, nessun’altro intesi?-

Io e Scorp annuiamo e poi continuiamo a camminare in silenzio, ripensando a tutto quello che abbiamo scoperto.

§

Mi sembra di rivivere completamente la nottata di ieri dato che sono di nuovo qui con Scorpius alle undici e un quarto esattamente come ventiquattrore fa. Stavolta però si cambia meta e anche se non ho la più pallida idea di dove degli schedari degli studenti possano essere né se esistano , sono certo che Rose saprà dove cercare dal momento che è lei quella che risolve sempre le situazioni.

Dopo qualche minuto scende al solito con la preoccupazione di essere in ritardo.

- non importa Rose, il punto centrale è dove cercare i registri. Voglio dire, in quale posto potrebbe essere utile avere i nomi di tutti gli studenti a portata di mano nel caso succedesse qualcosa?- chiedo. alla mia domanda gli occhi di mia cugina si illuminano e colgo un guizzo di consapevolezza nel suo sguardo.

- bravo Al. Ora so esattamente dove cercare- dice prima di strattonarci sotto al mantello e condurci “gentilmente” (è sarcastico ovviamente) verso la meta ignota.

Viaggiamo per circa un quarto d’ora prima di trovarci davanti ad una porta di legno massiccio che io conosco molto bene dato che ci sono passato parecchie volte. Non quando i gemelli Scamandro e Lily, oppure non quanto James, ma ho avuto la mia dose di entrate spettacolari da qui.

- l’ufficio di Gazza? Ma mi prendi in giro?- fa Scorp a bassa voce.

- no. pensaci. Chi è che vorrebbe tutti i nomi di tutti gli studenti nel caso succedesse qualcosa? Chi ha bisogno di sapere ogni cosa di ogni alunno per poter sapere chi sta incriminando per cose assurde come il sudiciume sulle scarpe?-  dice Rose soddisfatta. – cercate bene e sono sicura che troverete quello che cerchiamo-

Io scrollo le spalle e mi addentro nell’ufficio con circospezione dato che ho una paura matta che Gazza spunti fuori da un momento all’altro con quella sua orribile verruca nuova di zecca, ricordo delle vacanza e quel suo bruttissimo naso bitorzoluto; per non parlare poi di quell’essere spelacchiato che si porta in giro spacciandolo per un gatto.

Allora… se fossi un registro pieno di nomi di tutti gli studenti di una scuola di magia dove mi nasconderei? Comincio a cercare in tutti i cassetti e più ne apro più rimpiango di essere venuto qui; voglio dire, questo ufficio è inquietante! Ci sono manette e manganelli dappertutto per non parlare di un aggeggio strano, due tondini  di ferro molto piccoli con una catena molto spessa. Evidentemente Scorpius nota la mia perplessità davanti a quell’oggetto e si affretta a spiegarmi cos’è.

- è una specie di manetta per i pollici. Mio padre mi ha raccontato che una volta Gazza ha detto che in tempi ormai andati per punizione appendevano gli studenti o per le mani o per i pollici o addirittura a testa ingiù! Dipendeva dalla gravità di quello che combinavi-

- è ripugnante- commento mentre Scorp alza le spalle e continua a cercare-

- Trovato!- esclama Rose tutta contenta sventolando parecchi fogli di pergamena attaccati alla bene e meglio. La raggiungiamo mentre le sta per scorrere i primi nomi, poi va direttamente alla lettera C e emette un mugolio di delusione quando scopre che nessuna Clave si trova ad Hogwarts e che probabilmente sarà molto difficile trovarla.

Scorpius rimette i fogli apposto e ci intima di sbrigarci dato che non vuole rimanere qui un secondo di più e io non potrei essere più d’accordo. Stiamo per metterci di nuovo il mantello quando sentiamo dei rumori provenire fuori dall’ufficio e tutti e tre andiamo nel panico. Che Gazza ci abbia sentiti?
ci sbrighiamo a nasconderci sotto al mantello ma siamo consapevoli che in questo piccolo ufficio ci sono parecchie probabilità che ci urti e ci scopra.

La porta si spalanca proprio mentre il custode fa la sua entrata con una lanterna e la sua fastidiosissima gatta. Accidenti! Non avevo calcolato quel pestifero esserino e adesso ci farà scoprire. Trattengo il fiato più che posso e espiro con molta calma per cercare di passare inosservato; al mio fianco Scorp e Rose fanno lo stesso e hanno delle facce sconvolte e terrorizzate.

- c’è qualcuno qui?- dice Gazza con la sua voce gracchiante e fastidiosa. – tu che dici Mrs. Purr? C’è qualcuno da mettere in punizione?-

Rose deglutisce rumorosamente e io le do una gomitata per farla stare zitta. Intanto Gazza gira intorno all’ufficio con aria circospetta aprendo ogni sportello o cassetto come se sperasse di trovarci qualcuno in un posto dove non ci starebbe nemmeno un cane. Ha quasi fatto il giro della scrivania e si sta avvicinando proprio nel punto dove siamo noi praticamente sotto ad uno scaffale pieno di documenti sulle punizioni degli studenti a Hogwarts.

È praticamente a un metro da noi quando un rumore assordante proveniente dall’altra parte del corridoio lo distrae e lui scappa in quella direzione. Chiunque sia il trasgressore non è molto fortunato al contrario di noi. Rose tira un sospiro di sollievo e ci sbrighiamo a raggiungere il dormitorio di grifondoro ma quando arriviamo è già l’una meno un quarto e non abbiamo tempo neanche di esprimere la nostra delusione perché Morfeo ci accoglie molto presto tra le sue braccia.

§

La mattina dopo, a colazione, scopriamo che ieri notte due ragazzi del settimo anno erano sgattaiolati fuori per cercare un’aula vuota ma hanno fatto cadere un braccio ad una statua e sono in punizione per due settimane. Inoltre abbiamo raccontato tutto a Melissa e lei ne è rimasta a dir poco sconvolta, non faceva che ripetere “e questo cosa c’entra con me?” oppure “perché io dovrei avere a che fare con questa storia”. Io una mezza idea ce l’avrei ma ho una paura matta di rivelarla a lei, Rose e Scorp perché potrebbe sconvolgerla ancora di più, quindi è meglio che tenga la bocca chiusa.

Comunque tra tutta questa storia, questa mattina, Bella Yang mi ha chiesto di uscire e io ovviamente ho detto si. Mi è sembrato un po’ strano tornare alla vita reale dopo aver saccheggiato l’ufficio di Gazza e aver consultato i libri del reparto proibito in biblioteca. Questo invito mi è sembrato troppo normale per essere vero, ma voglio provare davvero ad uscire con lei, d’altronde l’ho sempre trovata molto carina. L’appuntamento è sabato a Hogsmeade ai tre manici di scopa.

Oltre all’appuntamento ho anche gli allenamenti di Quidditch ma con questa faccenda ogni volta sembra che me ne dimentichi e James non fa che ricordarmelo. A quelli di oggi ci accompagna anche Rose che vuole portare un altro libro che pensa possa darle qualche informazione in più. io ormai è da quando ho cinque anni che ho smesso di credere nei libri.

§

Le lezioni oggi sono state parecchio impegnative dato che la McGranitt ci ha spiegato l’incantesimo per far evanescere gli oggetti e io non sono riuscito a padroneggiarlo quindi dovrò esercitarmi nel pomeriggio. Inoltre questo allenamento di Quidditch mi sta distruggendo perché nessuno quale starmi a sentire.

- Tyler! Tyler! La mazza non serve per darla in testa ai compagni di squadra!- urlo contro a Tyler Finnigan che sta facendo l’idiota con una mazza e cerca di colpire Fred. Oh Godric! Ma dove arriveremo? L’altro ieri Roxanne rincorreva James e gli tirava i bolidi in testa mentre la scorsa settimana Scorpius ha fatto lo spogliarello sulla scopa e Rose se l’è presa e lui è dovuto correrle dietro gridando che era solo uno scherzo e che si era tolto solo la giacca. Io non ce la faccio più! adesso si lanciano la pluffa addosso e ridono come matti.

- basta! Basta! Stop!- urlo facendo un gesto con le mani e stranamente tutti mi danno retta. – sentite, la prossima settimana giochiamo contro tassorosso e dobbiamo essere pronti ok? Non mi importa se non vi va di giocare, vi siete guadagnati un posto nella squadra e dovete rispettarlo se ci tenete a rimanerci- dico con serietà.

- andiamo Al- fa Hugo tranquillo – è di tassorosso che stiamo parlando, li schiacceremo come asticelli non preoccuparti-

- non bisogna mai sottovalutare gli avversari ok? Anche quando questi sono un branco di idioti senza cervello!- esclamo arrabbiato.

- d’accordo A, non ti scaldare- comincia James – va bene ragazzi in posizione!-

E l’allenamento ricomincia.

Dopo un’ora e mezza di urli e grida non sento più di avere la voce ma in compenso non è stato un brutto allenamento, sicuramente meglio degli ultimi quattro. Inoltre Rose si è avvicinata e ha detto che dobbiamo trovare a tutti i costi questa Clave.  Non sono contrario ma vorrei che sapesse la mia opinione al riguardo perché potremmo evitarci parecchi problemi. Così le racconto la mia idea e come sospettavo lei è uscita un po’ fuori di testa ma poi ha deciso di andare a parlare con Melissa.

§

Abbiamo appuntamento con Melissa e Rose in Sala Comune alle undici quando tutti saranno andati a letto. Lei non sospetta niente ma io e Scorp siamo comunque sicuri che sa di certo che riguarda la storia di Juliette Clave. Quando arrivano siamo tutti molto tesi per la domanda che dobbiamo rivolgere a Melissa e anche lei non sembra molto tranquilla. In realtà questa idea mi frulla in testa da ieri e non è molto delicato chiederlo direttamente ma devo fare uno sforzo, così la faccio sedere e cerco di essere meno diretto possibile.

- allora… dato che non abbiamo trovato nessuna Clave abbiamo intuito che probabilmente, dopo essere rimasta orfana è stata adottata e… e ora ha un altro cognome quindi…-

- andiamo Al non girarci intorno- dice Mel.

- ok, d’accordo. Quello che voglio chiederti è… hai mai pensato di essere stata adottata?-


 

Salve! scusate se non ho postato ieri ma sono stata fuori casa tutto il giorno. Comunque, questo capitolo è un po' più corto degli altri ma il prossimo nono lo sarà :D. Fatemi sapere che cosa ne pensate!

A presto

- Bluemoon

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Capitolo 7
*** The dubt ***


Scusate per il ritardo ma non ho avuto l'ADSL che è tornata domenica. In questo periodo sono anche un pò occupata quindi se ritarderò ancora mi dispiace ma è inevitabile, chiedo venia. Comunque la cosa positiva è che se ritardo posso mettermi in paro con gli altri capitoli. Bene, adesso vi lascio a questo, buona lettura

 

The dubt

 

-hai mai pensato di essere stata adottata?-

Le mie parole sembrano essere rimaste in sospeso da quando le ho pronunciate. Rose si guarda intorno con aria preoccupata e Mel sembra non aver neanche capito che cosa le ho chiesto. Aspetto pazientemente prima di aprire la bocca per parlare di nuovo ma lei mi interrompe.

- ho capito la domanda Al- dice. Così aspetto un altro po’ e poi è lei che parla per prima.

- non lo so. Sono sempre stata convinta delle mie origini, i miei genitori mi hanno cresciuta con tanto amore che credo sia impossibile che io sia stata adottata, perché quando qualcuno ti vuole bene non ti mente così. Quindi no, non ho mai pensato di essere stata adottata e non credo sia possibile-

- ma… pensaci bene: questa ragazza è stata coinvolta in un modo o nell’altro con quel tatuaggio e quell’organizzazione. È evidente che c’è un collegamento con te- dice Rose.

- basta- la ammonisce Melissa con tono freddo – sono stufa di questa storia. Io non sono Juliette Clave, io mi chiamo Melissa Jacobs e i miei genitori sono Samantha e Jimmy Jacobs. E ora vorrei restarmene da sola- conclude.

Sembra davvero arrabbiata. Mentre io e Rose ci dirigiamo alla porta noto con la coda dell’occhio che sta prendendo una foto dal suo comodino e se non ricordo male ci sono lei e i suoi genitori raffigurati alla fiera del calderone in Francia.

Scendiamo le scale in silenzio e senza dire una parola mia cugina se ne va da Scorpius lasciandomi solo con i miei pensieri. Sono sicuro di averla turbata ma non avevo altra scelta. Secondo me, però, le abbiamo fatto sorgere qualche dubbio altrimenti non avrebbe preso la foto. Devo essere sincero comunque, non mi aspettavo che avrebbe reagito così male. Voglio dire, è normale agitarsi e magari arrabbiarsi un po’, ma lei era davvero fredda, sembrava un’altra persona e non mi piace. È come se avessimo toccato un nervo scoperto che le ha mandato in tilt tutto. Non so come si prova a non essere certi di chi si è veramente. Io sono sicuro, somiglio troppo a mio padre per essere stato adottato e mangio come mio zio quindi di questi dubbi non ne ho, ma deve essere difficile guardarsi allo specchio e chiedersi continuamente se si è chi si è pensato di essere per tutta la vita.

Comunque credo che alla fine sarà lei a venire da noi perché si sa il primo passo per risolvere un problema è ammettere di averlo. E anche farsi aiutare ma a questo penseremo dopo. L’unica cosa che mi turba è che se mai dovremmo essere certi delle sue origini non possiamo cercare informazioni ad Hogwarts ma dovremmo uscire dal castello e potrebbe essere un problema. Il fatto è che dopo la guerra i passaggi segreti non esistono più e dovremmo fare tutto entro la prossima uscita a Hogsmeade che è l’ultima prima delle vacanze, oppure farlo durante le vacanze ma non potremmo usare la magia. Speriamo che Mel si decida entro il prossimo sabato, ossia fra cinque giorni, perché altrimenti sarà davvero un bel problema.

In tutto questo casino Scorp mi ha appena ricordato che ci sono gli allenamenti di Quidditch e che dopo dobbiamo fare un tema per Lumacorno in biblioteca. Ultimamente i ritmi delle lezioni invece d rallentare in vista delle vacanze sono aumentati. Non facciamo altro che andare a lezione, fare gli allenamenti, mangiare, studiare e dormire. È diventato assillante non abbiamo più tempo per noi, anche se con tutta questa faccenda di Melissa a volte riusciamo ad evadere dalla routine quotidiana.

§

Il campo da Quidditch è sotto una coltre di neve e le porte sono completamente ghiacciate. Hugo sta già volando da un po’ e sembra un ghiacciolo mentre Roxanne si è imbacuccata per bene e sembra non avere freddo. Scorp continua a battere i denti e Tyler non ha intenzione di uscire dallo spogliatoio.

- andiamo Ty- cerco di convincerlo sbattendo sulla porta del bagno.

- no Al, fa troppo freddo là fuori! Ci saranno – 30 gradi!- dice Tyler.

- senti muovi il tuo di dietro da quel cavolo di bagno oppure bombardo la porta capito?-

Sono stato un po’ minaccioso ma ha funzionato dato che sento la chiave che gira nella toppa e un attimo dopo Tyler è fuori, in viso imbronciato e sei o sette mantelli addosso.

- bravo. Adesso fatti un bel giro per scaldarti che fra cinque minuti si comincia-

Tyler borbotta un po’ ma alla fine esce senza contestare di nuovo.

- ma che gli ha preso?- dico a Scorp che sta osservando Roxanne mentre cerca di colpire Hugo con la mazza.

- dai Al! Fra una settimana siamo in vacanza! È ovvio che a nessuno va di fare niente. E poi con questo freddo non combineremo nulla di buono- mi risponde lui ancora intento a osservare la scena.

- sarà ma dopodomani abbiamo un’altra partita. Serpeverde ha vinto contro tassorosso e noi giochiamo proprio con i tassi. So che Robinson è una testa vuota Scorp ma non bisogna mai sottovalutare gli avversari- commento seriamente.

- si, si. Adesso andiamo che prima iniziamo prima finiamo- fa lui disinteressato.

Ecco, proprio lo spirito che volevo venisse fuori. Spero solo che i tassorosso non ci straccino.

§

Tutto sommato l’allenamento non è andato male a parte qualche inconveniente: Fred ha tirato un bolide addosso al suo compagno di squadra quando abbiamo fatto una mini partita interna perché non vedeva un bel niente con la neve. Roxanne ha fatto un bel bernoccolo a Hugo e gli ha fatto anche sanguinare il labbro solo perché l’aveva chiamata “pucci pucci di papà” dopo che zio George è passato a salutare lei e Fred ieri sera. E oh! Dimenticavo, Tyler ha cominciato a tremare come una femminuccia e a Fred è sfuggita di mano la mazza gelata che è finita proprio in testa a me. Infatti adesso ho un enorme ficozzo, del ghiaccio che reggo con una mano e una penna nell’altra mentre scrivo il tema per Lumacorno. A parte questo, comunque, ottimo allenamento, il migliore proprio.

- ti fa tanto male Al?- chiede Melissa osservando preoccupata la mia testa. Ha deciso di unirsi a noi a patto che non parliamo più di Juliette Clave e noi abbiamo accettato.

- adesso di meno. Il mal di testa mi verrà se non riesco a finire questo tema in tempo- dico. Lei sorride e arrossisce.

- allora tutti carichi per la partita?- chiede Dominique entrando allegra dalla porta della biblioteca. Certo, Madama Pince non la sgrida mai perché ha una simpatia per lei. Non le direbbe niente neanche se si mettesse a ballare la macarena sui tavoli. Invece l’altro giorno ha buttato fuori me perché avevo imprecato dopo che un bambino del primo anno mi aveva fatto cadere addosso un libro alto minimo venti centimetri.

- secondo te?- dico a Dominique indicandomi la testa. Lei fa una smorfia strana sulla faccia e poi torna a sorridere. Bè, se perdiamo corvonero diventa seconda in classifica quindi è ovvio che è contenta.

Premo con ancora più forza il ghiaccio sulla fronte perché mi sta ricominciando a far male, la pozione di Madama Chips sta perdendo l’effetto. Onestamente non so come la giocheremo questa partita, voglio dire, io ho un ficozzo enorme e sono rimbambito, Hugo sta messo peggio di me, Tyler non fa che lamentarsi del freddo e ogni volta che esce si ghiaccia peggio delle tubature della Tana a Natale e Roxanne sembra essere in vena di scherzi questo periodo il che non è rassicurante dato come ha conciato Hugo oggi. Bè, credo che dovremmo mettere molto più impegno nelle prossime partite altrimenti possiamo scordarci la coppa. James dice che sono pessimista, facile a dirsi per lui oggi non è venuto agli allenamenti e nemmeno ieri. E giovedì, e martedì. Ora che ci penso è una settimana e mezza che non viene, la scusa dei compiti si è esaurita.

- d’accordo ragazzi- esordisco interrompendo una discussione animata su chi vincerà la prossima partita.
-vado a cercare James, è da un po’ che non si vede agli allenamenti e mi sono un po’ stancato- dico prima di salutare tutti e andarmene. Faccio appena in tempo a voltare l’angolo che le voci di Dominique e Scorpius non si sentono già più.

Sinceramente non so dove trovare mio fratello ma direi che cominciare dalla Sala Comune è una buona idea.

Oggi la signora Grassa ha dato del filo da torcere a tutti gli studenti dato che si è di nuovo ubriacata con la vicina di quadro e non faceva altro che cambiare la parola d’ordine. Arrivo davanti al suo quadro e la vedo molto intontita con due occhiaie enormi. Però, mi aspettavo di trovarla brilla. Borbotto di fretta la parola d’ordine e lei mi fa passare senza emettere un fiato.

Mi guardo attorno per parecchie volte prima di costatare che James non è qui. Salgo su nel suo dormitorio ma non lo trovo neanche lì. Scendo in Sala Grande ma niente. Nemmeno nelle aule o nella Stanza delle Necessità. Non è sulla torre di astronomia né al lago. Ma dove si sarà cacciato? È un’ora che lo cerco, la testa mi fa male e i piedi pure. L’unico posto dove non ho controllato è il campo da Quidditch ma ci sono stato solo un paio d’ore fa. Comunque faccio un ultimo tentativo e stranamente non mi stupisco di vedere lì mio fratello, seduto sulle gratinate con il suo primo boccino tra le mani. Ahi, cattivo segno, di solito quando si porta quella palla dorata dietro è perché è successo qualcosa di brutto. Bè, sfoderiamo tutto il carisma da fratello saggio che ho.

- lo sai che ti sto cercando da più di un’ora?- gli dico sedendomi vicino a lui.

- e che vuoi da me? Tanto sono inutile. Non servo mai, sei tu quello saggio- dice con una nota di amarezza in bocca. Bene Al, abbiamo cominciato proprio bene.

- ehi, ma che ti è successo? Ti si è rotta la scopa?- chiedo ignorando il commento di prima.

- no Al, non ci salirò più su una scopa. Lo so che sei venuto a cercarmi per gli allenamenti ma io non voglio più giocare a Quidditch- dice.

Come come come? Aspetta, James, Quidditch, scopa, non vuole giocare… queste informazioni si affollano nella mia testa e sto cercando di trovare un nesso. James non rinuncerebbe mai al Quidditch, una volta disse chiaramente che lo tiene in vita. E poi niente fratello cercatore, niente vittoria, niente coppa, addio Albus.

- woh, fratello, frena. Che diavolo vuol dire che non giocherai più?- chiedo.

- come che vuol dire? Vuol dire quel che vuol dire no? la capisci la nostra lingua?-

- io intendo, perché..-

Lui sta zitto e non risponde, abbassa solo la testa senza proferir parola. L’ho visto solo una volta così, quando Lily la prima volta che ha espresso la magia involontaria gli ha rotto la scopa che papà gli aveva regalato al compleanno.

- andiamo J, con me ti puoi confidare- gli dico.

- se proprio insisti. Hai presente il provino per entrare nei Cannoni il prossimo anno? Bè, non hanno accettato la mia richiesta. Dicono di averne già troppe e di riprovare l’anno dopo. Ma io sono certo che se mi vedessero giocare me lo farebbero un provino. Solo che si sono rifiutati e io non voglio più giocare a Quidditch- spiega lui.

Oh, questa si che è una brutta notizia.

- James- comincio per cercare di farlo ragionare – ricordi quella volta che non volevo più volare su una scopa perché ero caduto? Tu che cosa mi dissi?-

- ti dissi di riprovare perché se cadi una volta non vuol dire che lo farai una seconda-

- e sono più caduto?-

- no-

- appunto. Quello che sto cercando di dirti è che se quest’anno non è andata non vuol dire che il prossimo sarà la stessa cosa. Abbi fiducia in te stesso-

- si ma..-

- niente ma. Adesso prendiamo le nostre scope e ci alleniamo, io e te. Gliela faremo vedere noi ai Cannoni. James Potter non è uno a cui puoi dire no- dico ridendo. James mi sorride e si alza in piedi.

- grazie Al. Sei il migliore fratello del mondo- dice

- accetto il complimento ma non posso dire lo stesso di te- commento ridendo.

Lui mi mette un braccio intorno al collo e lo stringe come faceva quando eravamo piccoli e voleva soffocarmi praticamente, solo che questa volta è stato un po’ più gentile.

Scendiamo giù al capanno e prendiamo due scope, poi insieme cominciamo il nostro allenamento.

§

Bè, di sicuro un allenamento migliore di quello con il resto della squadra. Io e James ci siamo allenati in ogni ruolo, a prendere boccini, a tirare pluffe, a pararle, a tirare bolidi e ci siamo divertiti tanto, ma la cosa che mi fa più piacere è aver risollevato il morale a mio fratello anche se sono convinto di dover far qualcosa. Ho scoperto con stupore (e sollievo) che Rose ha finito il tema di Lumacorno per me quando ha scoperto che ero andato a consolare James, dice che lo ha fatto per premiarmi del mio talento da consolatore ma io lo so che voleva solo togliersi dai piedi quel tema per stare con Scorp così non le avrei chiesto aiuto.

- allora Al?- chiede Rose sedendosi davanti al caminetto in Sala Comune – hai intenzione di fare qualcosa per aiutare James?-

- hai notato che da tre mesi non facciamo altro che aiutare gli altri?- dico ignorando la sua domanda.

- ma no- risponde lei sicura – è che le cose ci capitano-

- già… comunque non saprei, ho un’idea ma è un po’… azzardata- dico.

- mi piace, dai spara- fa Rose con una strana luce negli occhi-

§

Tuu tuu tuu

- pronto?-

- è l’ufficio del capitano Jones?-

- si, chi lo cerca?-

- sono Potter, Harry Potter, e vorrei parlare con il capitano se è possibile-

- certo signor Potter, attenda in linea-

La faccia sconcertata di Rose la dice lunga su quello che sto per fare. James mi ha confidato che il capitano dei Cannoni, Jones, ha installato una linea telefonica babbana dato che ormai molti maghi sanno usare il telefono, così ho deciso di fare una piccola telefonata e Rose ha fatto un incantesimo per impedire le interferenze magiche sulla linea, solo che non sapeva quello che avevo intenzione di fare.

- Al! Perché vuoi fingerti tuo padre?- chiede.

- bè se avessi detto chi sono veramente non mi avrebbero passato subito il capitano no? sarò anche suo figlio ma il nome di mio padre ha sicuramente più influenza del mio, e poi andiamo, Jones vorrebbe parlare con un sedicenne oppure con Harry Potter in persona?- dico a Rose mettendo una mano sulla cornetta per non farmi sentire. Rose sbuffa e si siede sul divano imbronciata.

- signor Potter? È lì?- dice la segretaria al telefono.

- come? Ehm, si, certo sono qui-

- bene, le passo il signor Jones- dice gentilmente.

- molte grazie-

- pronto? Signor Potter?- la voce del capitano Jones arriva un po’ disturbata ma capisco comunque quello che dice.

- si, eccomi. Mi dispiace averla disturbata ma avrei un favore da chiederle…-

§

- non ci credo!- esclama James saltellando nell’aula di trasfigurazione – sei il migliore Al! Ma come ci sei riuscito?-

- telefonatina a nome di papà, a proposito non dirlo a Lily sennò va a spifferare tutto-

- Godric! Ancora non riesco a credere che il capitano Jones in persona verrà a vedermi giocare! Ed è tutto merito tuo! Grazie grazie grazie!- urla James abbracciandomi con un po’ troppo entusiasmo.

- James? Potresti allentare la presa? Stai uccidendo il tuo fratello genio-

- oh scusa, è che sono talmente contento. Vado a dirlo agli altri!- dice prima di correre e gridare “Wohoaaa!” nel corridoio.

Ebbene si, alla fine con tutto il mio charm sono riuscito a far venire Jones in persona a vedere mio fratello alla partita di domani. Diciamo che ho preso due gufi con un topo dato che James avrà la possibilità di un provino e gli altri saranno motivati ad impegnarsi di più per la partita. Spero solo che vada tutto bene. Ci tengo davvero a questa opportunità per mio fratello e anche a vincere la coppa. Non voglio fare la figura dello scemo il mio primo anno da capitano.

C’è da dire che con tutta questa storia ci siamo completamente (anche se momentaneamente) dimenticati della faccenda che riguarda Melissa e lei sembra esserne contenta. Dice che le gocce di Madama Chips cominciano a fare effetto e che si sente molto meglio. Sarà, ma ogni tanto si isola e a volte la vedo vagare con in mano la stessa foto con i genitori che ha sul comodino in dormitorio. A proposito! Rose ha trovato un modo per far salire noi maschietti nel dormitorio delle ragazze! Ci fa lievitare fino alla porta. Funziona solo se è una ragazza a farlo perché ho visto alcuni del quinto che ci provavano ma venivano spazzati giù di nuovo.

Adesso sono a lezione di trasfigurazione e la McGranitt ci sta spiegando gli incantesimi evanescenti. Di nuovo. Diciamo che molti non li hanno capiti e la professoressa li sta rispiegando da due settimane ma stiamo facendo progressi, anche se non proprio come la McGranitt sperava, infatti Justin Crockford, ha fatto sparire le sopracciglia della sua compagna di banco ieri e lei ha cominciato ad urlare come una pazza prima di convincersi a farsele far ricrescere da Rose. Inoltre Kim Shane ha appena fatto sparire metà braccio di Justin e lui ha detto di odiare questo incantesimo prima di andare da Rose per farlo ricomparire. Insomma, la nostra è una classe di geni. Il problema è che questa lezione è in comune con i corvonero e loro ci prendono sempre in giro quando ci succedono queste cose, tranne i gemelli Scamandro che anche se te li ritrovi dappertutto, non commentano mai niente.

La campanella della fine della lezione suona e la professoressa tira un sospiro di sollievo dato che nessuno farà sparire il suo gufo per almeno una giornata. Faccio per alzarmi ma appena mi rimetto in piedi una mano delicata mi blocca il braccio. Mi giro e vedo Bella Yang che mi sorride contenta.

- ciao Albus- dice.

- oh… ehm… ciao Bella, come stai?- chiedo un po’ imbarazzato.

- bene grazie. Volevo chiederti se ti va di accompagnarmi ai tre manici di scopa sabato per l’uscita a Hogsmeade- dice con nonchalance

- certo, con piacere- le dico sorridendo.

- bene, allora a sabato- mi saluta alzando la mano e poi va via.

Credo di essere rimasto almeno due minuti buoni a fissare il punto dove Bella se ne è appena andata perché quando qualcuno mi sventola la mano davanti non me ne accorgo subito.

- Al? Al?- è Melissa.

- oh, scusa-

- niente, ma credo che dovresti smetterla di fissare il punto dove Bella sorriso mieloso Yang è appena sparita- dice indicando la porta.

- già, bè.. ecco mi ha chiesto di uscire. Comunque mi stavi cercando?- chiedo.

- si, io volevo chiederti scusa. Vi ho trattato malissimo ieri mattina a te e a Rose e mi dispiace un casino è solo che… sono rimasta molto turbata- dice

- e io lo capisco. Davvero, non preoccuparti, anzi che non ci hai urlato contro. Rispetto quello che vuoi e non tirerò più fuori l’argomento finché non sarai tu a volerne parlare lo giuro-

- ecco… a proposito di questo. In questi due giorni ho passato ogni secondo libero a guardare la foto di me e i miei genitori e…io non gli somiglio Al. Insomma, sono bionda e ho gli occhi viola. Mia madre e mio padre hanno entrambi i capelli castani e gli occhi marroni. Mi spieghi com’è possibile? Non ci avevo mai pensato perché è ovvio che non ci fai caso finché non te lo fanno notare-

- aspetta… quindi tu mi stai dicendo che vuoi trovare delle informazioni sulla tua nascita?- chiedo un po’ spaesato e lei annuisce.

- ti rendi conto che dovremmo andare al San Mungo vero? che qui non possiamo trovare niente?-

- si lo so. E so che per te è un sacrificio Al ma vorrei andare questo sabato quando andremo a Hogsmeade. È l’unica possibilità prima delle vacanze. Se tu non vuoi rinunciare al tuo appuntamento…-

- no, ci andremo, questo è più importante. Dirò a Bella che ci vedremo dopo le vacanze. Adesso andiamo a parlarne con Rose-

- grazie-

Bene, adesso bisogna solo organizzarci e poi faremo un’altra delle nostre missioni impossibili che ormai sembrano essere di routine. Non sarà facile ma è una cosa importante e sono certo che in un modo o nell’altro scopriremo qualcosa. Spero solo di non incappare in qualche guaio…

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Capitolo 8
*** The Real Family ***


The Real Family

Stiamo percorrendo la discesa che ci porta a Hogsmeade ma nessuno di noi parla perché siamo tutti molto nervosi. Scorpius ha tentato di alleggerire la tensione con due o tre battute ma non ha ottenuto nemmeno un cenno o un sorriso. La più nervosa sembra Rose. dato che lei è un prefetto non era entusiasta di infrangere le regole a Hogwarts, figurarsi a smaterializzarsi senza il consenso di farlo solo perché Scorpius ne è già in grado per andare a frugare tra gli archivi di un ospedale magico quando tutti ci credono a fare pazze spese da Mielandia. A ripensarci non so quanto possa essere stata una buona idea ma era l’unica soluzione.

Continuiamo a camminare in silenzio e qualche metro più in là mi accorgo che Bella Yang sta percorrendo il viale con le sue amiche e sorride continuamente. Mi sento davvero in colpa per averle dovuto dire che non potevamo vederci e anche se lei è stata comprensiva  dicendomi che sapeva cosa volevano dire gli “affari di famiglia”, vedevo che era davvero delusa e mi sono sentito un mostro. In realtà non sapevo che cosa inventarmi così le ho detto che avevo delle cose da risolvere con la mia famiglia e che avrei dovuto incontrare dei parenti a Hogsmeade. Fortuna che non le ho detto dove altrimenti non so cosa avrei fatto se fosse andata a controllare e non avesse trovato nessuno. Sarebbe venuta da me dicendomi “ehi sono andata dove mi hai detto ma non c’eri, mi stai prendendo in giro?”, se ne sarebbe andata sbattendomi in faccia i suoi fluenti capelli neri e mi avrebbe odiato per il resto della sua vita.

Sento qualcuno che mi chiama in lontananza e mi riscuoto dai miei pensieri quando mi accorgo che è Melissa e che si trova a un metro da me. Wow, a volte quando penso non sento niente e nessuno!

- Al? Mi stai ascoltando?- chiede lei un po’ irritata.

- cosa? Oh, scusa, stavo pensando, Bella era davvero dispiaciuta quando le ho detto che non potevamo vederci ma mi ha capito lo stesso, mi sento in colpa per averle mentito- confesso.

- oh bè, è per una buona causa no?- dice lei incerta.

- scusa Mel, sto facendo sentire in colpa anche te- dico.

- si, un po’. Andiamo Al, potrai vederla dopo le vacanze no?-

- in realtà prima! Mamma e papà hanno invitato un po’ di  persone per la festa di Natale che hanno deciso di fare il 23 dicembre, proprio il giorno dopo la nostra partenza, e dato che hanno invitato i genitori di Bella verrà anche lei. E tutta la mia famiglia, Alice, Frank e ovviamente anche tu- spiego contento.

- oh- è l’unica cosa che dice prima di ricominciare a camminare in silenzio.

Ultimamente è un po’ strana ma credo che sia per tutta questa storia, insomma, chi non sarebbe turbato? È stata davvero forte, io non so se avrei resistito alla pressione, specialmente per la storia dei genitori. So quando Melissa è legata ai suoi e mi pare impossibile il fatto che sia stata adottata, ma è una delle ipotesi più plausibili considerando tutti i tasselli del puzzle.

Arriviamo davanti alla Stamberga Strillante dove, come avevamo previsto, non c’è nessuno.

- bene- comincia Rose con un groppo in gola – ripassiamo ehm… si, ripassiamo il piano. Dunque, ci smaterializziamo all’ospedale, possibilmente in un ripostiglio dove non può vederci nessuno- dice facendo cenno a Scorpius che annuisce, poi continua – dopo di che Albus e Melissa si travestono e io gli cambio un po’ la faccia, anche se non vi prometto nulla e l’effetto, ricordatevi, non dura molto. Comunque, loro distrarranno l’infermiera e io mi infiltrerò nell’ufficio dell’archivio insieme a Scorpius. Poi usciamo e torniamo qui prima delle sei. D’accordo? Abbiamo tre ore- conclude Rose.

Scorpius prende le prende la mano e poi prende quella di Melissa, io prendo quella di Rose e in men che non si dica ci ritroviamo in un ripostiglio molto angusto e sporco, pieno di bende e strani ingredienti per pozioni, ma vuoto. Non era la prima volta che mi smaterializzavo, mio padre mi porta con lui da quando ho cinque anni. Non è una bella sensazione, preferisco le scope.

Rose si mette davanti a me e a Melissa e comincia a pronunciare degli incantesimi. Quando ha finito non oso guardarmi in faccia e metto i vestiti che abbiamo portato. Passo di fronte a uno specchio e non resisto a guardare. Oh Godric! Sono biondo, sui trent’anni, i miei occhi sono azzurri e il  mio naso è più grosso di prima. Inoltre sarò alto almeno un metro e novanta e ho due spalle enormi. Mel anche ha gli occhi azzurri ed è più alta ma non l’ha modificata più di tanto.

- Wow Al- dice ridendo – sembri un serfista californiano-

- un cosa?-

- lascia stare-

Usciamo in fretta dallo sgabuzzino e guardandomi le spalle noto che Rose e Scorpius si sono già nascosti sotto al mantello dell’invisibilità, anche se riesco a sentire la loro presenza e il respiro corto e affannato di Rose che, sono sicuro, sta tremando di paura.

Ci avviciniamo al banco davanti la porta dell’ufficio archivi e chiamiamo con delicatezza l’infermiera che è girata di spalle.

- mi scusi?-

Quella si gira e… oh porca paletta! È Victoire! Mel sgrana gli occhi e io pure ma Vic c’è abituata, tutti la guardano così dato che è per un ottavo Veela. Lei ci sorride affabile e fortunatamente non da segno di riconoscere Melissa che ha sprofondato il viso in un foulard grigio.

- posso esservi utile?- dice gentilmente.

- io… si, ehm… allora, si, certo…-

- con parole sue signore. Cosa è successo? Se siete in ospedale deve essere successo qualcosa-

- ovvio, è sicuramente successo qualcosa. Vede quello che è successo è successo ormai e…- noto la porta dell’archivio che si apre e si richiude e so che Rose è entrata, bene. – dunque dicevo, mia moglie, si, perché lei è mia moglie, sa ci siamo sposati da poco e veniamo… veniamo dalla California. L’ho già detto che è successo qualcosa?-

Vic sembra molto confusa e ci guarda con aria davvero perplessa.

- credo che lei debba venire con me al quinto piano- dice poi. Oddio! Pensa che sono pazzo! Mi vuole portare insieme ai pazzi.

- oh no! no, mi scusi è che sono un po’ nervoso perché… perché…- perché sono nervoso? Che motivo potrebbe esserci? Trovato! – mia moglie deve fare una visita ginecologica- dico un po’ imbarazzato. Melissa sta soffocando le risate nel fazzoletto e Victoire ci guarda commossa.

- oh- dice – capisco perfettamente. Sa, non l’ho ancora detto a nessuno ma anche io sono incinta-

Aspetta cosa? Come? Vic è incinta? Oh Godric! A zio Bill gli verrà un colpo e zia Fleur non  reggerà il tutto. Nonna Molly invece avrà qualcun altro a cui cucinare.

- con-congratulazioni- dico cercando di sembrare il meno sconvolto possibile.

- bene allora vado a vedere quando si libera il dottore- dice Vic e poi va verso il piano superiore.

Mel esce dal fazzoletto e scoppia in una risata fragorosa e io non posso fare a meno di andarle dietro.

- Al! Hai appena scoperto che tua cugina è incinta e sei il primo! Chissà se lo ha detto a Ted! Pensa se noi due fossimo i primi davvero! Comunque sei stato geniale e… oh no! no, no, no, no!- tutt’a un tratto Mel sembra preoccupata e indica insistentemente i miei capelli. Vado allo specchio più vicino e noto che stanno diventando neri di nuovo così prendo Melissa per un braccio e mi infilo nell’ufficio archivi con lei. Di fuori sento Vic dire “ma dove sono andati?” e spero che non venga a trovarci qui.

Rose e Scorpius sono al centro della stanza con in mano dei fogli e Rose ha la faccia sconvolta.

- che è successo?- chiedo.

Lei mi indica il fascicolo e io lo avvicino a Melissa così leggiamo tutti e due:

19 maggio 2006
certificato di nascita
Madre: Karen Clave
Padre: Daniel Clave
Sesso del nascituro: femmina
Nome del nascituro: Juliette Clave
Ora della nascita: 23.15

Lo stesso giorno sono nati moltissimi bambini ma nessuno risponde al nome di Melissa Jacobs e lei è nata quel giorno. E Juliette è nata quel giorno.

Melissa e Juliette sono la stessa persona. Mel sta ancora sfogliando i fascicoli freneticamente quando Rose mi porge un altro plico e comincio a leggere.

23 novembre 2008
certificato di adozione.
Madre: Samantha Jacobs
Padre: Jimmy Jacobs
bambino adottato: Juliette Clave
nome da adottato: Melissa Jacobs
sesso del bambino: femmina
nascita: 19 maggio 2006
madre naturale: Karen Clave
padre naturale: Daniel Clave
motivo dell’adozione: decesso dei genitori biologici
parenti in vita: Gregor Clave

Chiudo il fascicolo velocemente e Melissa si porta una mano alla bocca. Poi si accascia a terra e comincia a piangere. La lasciamo un po’ da sola lì perché parlarle non credo sia una buona idea dato quanto è turbata e quanto sta piangendo. Dopo circa due minuti faccio un cenno a Scorp, che prende il braccio di Mel, io prendo per mano Rose che fa lo stesso con Scorpius e di nuovo, in men che non si dica, siamo  a Hogsmeade davanti alla Stamberga Strillante.

Melissa sembra non essersi nemmeno accorta che abbiamo cambiato destinazione, se ne sta lì accasciata a terra nella neve fresca a piangere e ho come l’impressione che non smetterà mai, come se fosse l’unica cosa che la tiene aggrappata alla realtà. Provo a scuoterla un po’ ma niente. Cerco di metterla in piedi ma lei puntualmente ricade. Così la prendo in braccio e insieme a Scorpius e Rose, senza dire una parola, ci avviamo verso il castello, io con Mel tra le braccia che sembra una bambina piccola mentre piange e nasconde il viso nel mio petto.

Vedo di sfuggita Bella che esce dai Tre Manici di Scopa e sono sicura che non è molto contenta che abbia un’altra ragazza tra le braccia ma, nonostante non voglio sembrare cattivo, a lei penserò in un secondo momento, ora mi importa solo che Mel stia bene, perché non so quando si riprenderà e mancano due giorni prima di partire per tornare a casa.

Ho la schiena un po’ dolorante quando arriviamo in Sala Comune e direi che è comprensibile, ma non fa niente, sono abituato fortunatamente, a Lily piace ancora essere portata imbraccio.

Melissa riesce a mettersi in piedi e Rose la accompagna in dormitorio. Non penso che la rivedremo domani, ma solo lunedì sul treno. Mi accascio sul divano e mi accorgo di essere davvero stanco e parecchio confuso, Scorp fa lo stesso, così cominciamo a parlare.

- io me lo sentivo- dice – che era stata adottata intendo. Me lo sentivo, era tutto così strano-

- già. Però deve essere terribile no?-

- non lo so. Mio padre mi dice sempre che sono stato adottato perché non sono come lui. Ma so che è una bugia, si vede lontano un miglio che sono suo figlio- fa Scorp – credi che tuo padre potrebbe adottarmi?- chiede poi seriamente. Io scoppio a ridere e lui fa lo stesso.

- non so quanto il tuo sarebbe contento- dico

- bè, non potrebbe avere più potere su di me. Il sangue del suo sangue sarebbe un Potter- dice ancora ridendo.

- dai Scorp! Potter e grifondoro? Credo che non sopravvivrebbe-

- no, hai ragione. Bè, io ci ho provato. Comunque, a parte i scherzi, tu vivi sedici anni pensando di essere qualcuno e poi scopri di essere qualcun altro? No, è assurdo, metteresti in discussione tutto quello che hai vissuto-

- è vero. poi oltre a quello c’è anche questa organizzazione-

- si. Andiamo giù ti va? Qui l’aria è diventata pesante-

§

Andiamo giù verso l’ingresso, dove un albero di Natale enorme sembra si stia trascinando da solo. Dopo un paio di secondi riconosco un groviglio marrone tra quello verde. È Hagrid!

- Hagrid!- esclamo – sei tornato!- dico abbracciandolo

- oh ciao Al! Mi siete mancati tantissimo- dice lui stritolando sia me che Scorp.

- allora, hai fatto un buon viaggio con Grop?- chiedo.

- si, siamo andati a trovare altri giganti su le montagne sai, ci si è fatto un bel viaggetto lì sopra- risponde – voi invece? Il professore… quell’altro lì, è stato bravo?-

- si, bè, almeno da quello che Lily ha… un momento…- guardo Scorp e vedo che anche lui sta pensando la stessa cosa. Saluto Hagrid di corsa e corriamo a perdifiato per tutte le scale prima di arrivare al dormitorio e cominciare a gridare il nome di Rose dalle scale, anche se lei sembra non accorgersi di niente perché non mi risponde. Dopo un minuto arrivano Alice e Louis che come al solito stanno discutendo di scuola.

- non faccio il compito da sola, dovrai aiutarmi Lou!- dice Ali irritata. Poi quando ci vede ci viene incontro
- ciao ragazzi!- dice – che cosa è successo?-

- Ali! Grazie a Godric sei qui! Senti devi chiamare Rose, e farla scendere, poi aspetta che torni su e lei ti spiegherà tutto- dico tutto d’un fiato

- va bene, va bene, vado- dice confusa. Louis ne ha approfittato ed è sparito intanto.

Dopo cinque minuti scende Rose ancora trafelata

- che volete? Mel è sconvolta non riesco a calmarla!- esclama.

- Rose, Hagrid è tornato. Sai questo cosa vuol dire vero?- chiedo.

- no-

- il professor Waskel! Quello con la pietra sul braccio, non è più qui! Con tutto questo casino ci siamo dimenticati che il professore aveva quel tatuaggio!-

- oh Godric è vero!- esclama Rose – ma come ho fatto a dimenticarlo? Bè, ormai è andato, dobbiamo seguire un’altra pista, ma prima dobbiamo riportare Mel alla normalità. Ci penseremo dopo le vacanze- dice prima di tornare su.

Bene, un altro problema, che meraviglia. Vorrei semplicemente concentrarmi sulle vacanze di Natale e smetterla di tormentarmi ma è più forte di me, quando colpiscono le persone a cui voglio bene, non riesco a pensare a nient’altro.

 

Pov. Melissa.

L’ultimo raggio di sole della giornata passa attraverso la finestra e illumina in parte il mio cuscino bagnato, poi se ne va, come tutte le mie certezze. Non ho più lacrime da piangere ma la frustrazione e il senso di vuoto sono più devastanti di qualsiasi pianto o urlo. Non so più chi sono. A molti potrebbe sembrare esagerata come affermazione ma è come mi sento in questo momento. Ho vissuto sedici o meglio quattordici anni della mia vita svegliandomi ogni giorno in quella cameretta lilla con gli orsetti e con il suono del carillon della nonna appoggiato sul comodino vedendo la faccia sorridente di mia madre e quella dolce di mio padre che puntualmente prendeva quell’oggetto che suonava dal quale usciva una ballerina e lo chiudeva con delicatezza per poi riappoggiarlo sul comodino. Ogni mattina sentivo l’odore delle frittelle della mamma dalla cucina e mi sentivo a casa, mi sentivo in famiglia. Sapevo che loro erano i miei genitori e questa era la certezza più grande della mia vita, quella che ho messo alla base della piramide il cui ultimo tassello avrebbe significato che avevo trovato me stessa. Ora la piramide è crollata, senza base, senza punta, solo un ammasso di detriti e ricordi che mi confondono più di ogni altra cosa. I miei genitori non sono i miei genitori e mi hanno mentito senza mai pensare che un giorno avrei scoperto la verità e avrei potuto soffrire come mai in vita mia.

I miei genitori biologici sono morti, chissà per quale ragione, ma non mi sento legata a loro. Se qualcuno mi dicesse che c’è stato un errore e che sono vivi non li andrei a cercare perché in qualche modo sono stata abbandonata. Nessuno mi ha mai cercata, nemmeno quello che le carte dicono essere mio zio: Gregor Clave. Perché quest’uomo ha tagliato i ponti con la mia famiglia biologica? Perché non mi ha preso con sé?
C’è tanta rabbia dentro di me ma anche tanta voglia di sapere tutto quello che è successo nei due anni in cui non ero ancora Melissa Jacobs. Non mi sento il nome Juliette addosso e nemmeno il cognome Clave, no, non cambierei mai questo. Sono sollevata che rivedrò i miei genitori solo a Pasqua e anche di aver risposto negativamente alla lettera di mia madre quando mi ha chiesto se doveva venire al binario:

Cara Mel,
io e papà vorremmo sapere se venire o no al binario per salutarti
prima di partire e andare dalla nonna.
con affetto
mamma e papà

§

Cara mamma,
non preoccuparti, non è necessario, andate di fretta per la passaporta
e non voglio che arriviate in ritardo. Ci vedremo a Pasqua e vi manderò
una lettera a Natale.
tanti auguri in anticipo
Melissa

§

Ho riletto un paio di volte la lettera di mia madre e per un momento ho eliminato tutta questa storia. L’unica cosa che mi ferisce è che mi abbiano nascosto la verità, perché so che non potrebbero esistere genitori migliori di loro. È ovvio che io sia confusa ma nel mio cuore so che rimarrò sempre Melissa Jacobs, qualunque cosa scoprirò dopo le vacanze di Natale.

Ferma delle mie convinzioni esco dal dormitorio e scendo in Sala Comune dove ci sono tutti ad aspettarmi e sono parecchio sorpresi di vedermi.

- non devo avere una bella faccia se mi fissate così- dico ironicamente. All’improvviso Albus si alza e mi abbraccia. Sento uno strano calore che mi inonda il corpo e resterei così per ore ma lui si stacca e mi da un bacio sulla guancia prima di sedersi di nuovo. Dopo di lui molti mi abbracciano ma il punto dove le labbra di Albus hanno toccato la mia guancia lo sento ancora.
Scorp è l’ultimo ad abbracciarmi, poi mi siedo sul divano.

- come stai?- chiede

- mi ci vorrà un po’ per riprendermi ma credo che non serva piangersi addosso. Sono passate parecchie ore ormai e domani si parte. Da quando l’ho scoperto, ieri, non ho toccato cibo e non mi sono mossa da dove ero. Non mi sentivo nemmeno più umana. Poi non so, qualcosa mi ha dato la spinta, mi sono buttata sotto la doccia e eccomi qua. Non rivedrò i miei genitori fino a Pasqua, ho un bel po’ di tempo per decidere cosa dirgli- spiego stendendo le gambe su quelle di Al.

- comoda?- fa lui

- si-

 

Pov. Al

Sono contento che Melissa abbia deciso di uscire e ricominciare a vivere, nonostante siano passati solo due giorni da quando ha scoperto la verità sulla sua famiglia. Adesso siamo sul treno che ci riporterà a casa e non vedo l’ora di rivedere la famiglia al completo. Mel ha detto che le farà bene stare con noi e che non si annoierà mai. Bè, questo è sicuro. staremo a vedere che succede, nel frattempo possiamo solo aspettare.

- Al?- fa Lily entrando nel nostro scompartimento, dove ci siamo solo io e Melissa.

- che c’è?- dico.

- lo sai che ti voglio bene vero?- ahi, problema, ahi.

- spara Lils, che hai combinato?-

- mah, potrei aver accidentalmente appiccicato Lucy al soffitto del terzo vagone- dice lei con aria innocente. Io scoppio a ridere immaginando la faccia di Lucy abbarbicata là sopra mentre cerca di non farsi notare da Sean in quelle condizioni.

- e allora?- dico a Lily

- allora mi aiuti?-

- non puoi chiederlo a Rose?-

- lei è… ehm… impegnata- fa Lily imbarazzata.

- l’ha beccata con Scorpius- dico a Melissa che comincia a ridere. – d’accordo, ma è l’ultima volta. Tu vieni Mel?-

Quando arrivo sul luogo del misfatto Lucy sta urlando come una banshee e non accenna a smettere mentre cerca di tenersi su la gonna dato che metà del suo corpo è appiccicato al soffitto de vagone.

- finitum incantatem – pronuncio e Lucy si stacca e cade a terra rovinosamente.

- Ahi… potevi almeno prendermi Al!- esclama irritata prima di raccogliere la bacchetta e andarsene.

- finitum incantatem?- chiede Lily scandalizzata – se lo avessi saputo lo avrei fatto io!-

- non lamentarti sorella, e trovati un’altra vittima, Lucy è passata di moda-

Mel ride ma si nota che non è la stessa. Appena scendiamo dal treno vedo i miei e corro ad abbracciarli poi loro abbracciano anche Melissa e tutti gli altri mentre cerco i miei parenti per salutarli. Mentre mi dirigo verso casa noto l’auto di zio Ron che svolta a destra mentre noi proseguiamo dritti. Non abitiamo molto lontani e sarà facile vedersi. Scendo dalla macchina e prendo il baule, poi entro in casa e filo in camera. Godric quanto mi è mancata! James sale dopo di me e poi comincia a prendermi a cuscinate. Lo facciamo ogni anno quando torniamo per Natale. È una tradizione stupida, lo so, ma mi fa sentire in famiglia.

Per un attimo penso a Mel e a quanto sarà difficile per lei. Si starà facendo mille domande alle quali non potrà dare delle risposte tanto presto e una di queste, sono sicuro, riguarda la sua vera famiglia.


Ehilà! sembra impossibile ma ce l'ho fatta. diciamo che questo capitolo è stato un po' impegnativo e è la partenza di tutto. Nel prossimo approfondirò i due nuovi studenti perchè li ho decisamente trascurati e mi dispiace, specialmente perché Krum si è preso una cotta per Melissa :D eheh. Dunque alla prossima, spero di postare in tempo

A presto

Bluemoon

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Capitolo 9
*** A beautiful Christmas ***


A Beautiful Christmas

 

Ancora non ci credo che sono tornato a casa. Stamattina, quando mi sono svegliato, ho trovato accanto a me la lampada a forma di drago che zio Charlie mi ha portato dalla Romania, poi mi sono guardato intorno e James dormiva nel suo letto, tappezzato di poster dei Cannoni di Chudley. Più in là i nostri bauli sono stati disposti uno sopra all’altro e le nostre cose sono già apposto nella stanza. Le frittelle che ora sto mangiando sembrano perfino più buone di quelle di Hogwarts, ma credo sia solo l’euforia dell’essere tornato a casa. Lily mangia con una voracità mai vista prima e la mamma sta ancora cucinando mentre ignora papà che legge il giornale e le dice di smetterla.

- andiamo Ginny, non vorrai mica ingozzarli- dice girando pagina.

- io non li sto ingozzando Harry! Se non hai notato i nostri figli sono deperiti dall’ultima volta che li ho visti. Guarda, guarda come sta mangiando Lily! Non le danno abbastanza cibo!- esclama la mamma. in questi momenti sembra davvero nonna Molly. Ecco che intendeva zio George quando ha scritto “Buona Fortuna” sulla fede di papà invece che i nomi dei miei e il giorno del matrimonio.

Comunque papà sembra lasciar perdere e torna al suo giornale mentre io comincio a fissare Lily con una certa insistenza.

- che vuoi?- mi chiede lei con la bocca piena di frittelle – ho fatto una scommessa con Hugo, che avrei mangiato più in fretta di lui e mi sto allenando ok?-

- si, si, chi ti ha detto niente- ribatto mentre vedo James che scende dalle scale.

- buongiorno- fa lui prima di essere stritolato dalla mamma. lo ha fatto anche con me e Lily. E lo fa ogni  volta che torniamo per le vacanze di Natale. E per quelle di Pasqua. E per quelle estive.

- allora ragazzi- esordisce mia madre togliendo di mano il giornale a papà che sbuffa e corruga la fronte
- stasera come sapete c’è la festa che abbiamo organizzato, con tutti i nostri vecchi amici e i loro figli. Mi raccomando, siate garbati, non fate scemate, tenete a bada Fred e si, anche zio George, non fate strane battute né accenni a persone che voi sapete morte ok? Tutto chiaro? Ah, dimenticavo, le stanze di sopra sono off limits fino alla fine della festa, e anche la porta di ingresso e quella della cucina- conclude eccitata.

§

Dopo un’altra ora di raccomandazioni la mamma ci ha finalmente lasciati andare, ma non per fare quello che vogliamo, ma per addobbare il salone che è stato ingrandito con un incantesimo.

- uffa ma perché dobbiamo fare tutto noi?- chiedo a James mentre attacco un festone sul caminetto.

- perché la mamma era tanto contenta di vederci secondo te? Perché avrebbe avuto due schiavetti da far sgobbare al posto suo mentre lei provava vestiti e collane con Lily- risponde James seccato, poggiando con poca grazia il servizio di piatti della nonna sul tavolo del buffet.

La stanza, nel compenso, è molto bella: il caminetto è pieno di ghirlande (merito mio), il tavolo da buffet è stato decorato con aghi di pino e frutti rossi, più le candele e i centro tavola; il pavimento è di un bel verde scuro e le pareti di un rosso caldo, non molto acceso. Il lampadario è pieno di festoni e le sedie hanno tutte un fiocco verde o rosso legato dietro. Al lato c’è un enorme albero di Natale addobbato a festa da Lily e ci sono migliaia di luci dappertutto.

Gli ospiti arriveranno per le otto, nel frattempo saremo invasi da altre raccomandazioni e proibizioni fino allo svenimento credo. Se ho capito bene i parenti verranno mezz’ora prima per aiutarci, ma dubito che qualcuno verrà davvero prima per sorbirsi le crisi di isterismo di Ginny Weasley. Diciamo che l’ultima volta che ha dato una festa, cinque minuti prima che arrivassero tutti, ha appeso papà sul coniglietto di Pasqua formato gigante solo perché lui le aveva proposto di bere una camomilla. Da allora né mio padre, né nessun altro si azzarda a parlarle o solo ad avvicinarsi a lei prima che la festa cominci. Io credo che sia in ansia perché sa che i suoi figli potrebbero combinare dei disastri, come alla festa del quinto compleanno di Lily, quando io e James ci stavamo litigando l’ultimo pezzo di torta e lo abbiamo fatto esplodere alla fine. Oppure al decimo anniversario dei miei quando io, James e Lily abbiamo perso le fedi per il rinnovo delle promesse e poi alla fine abbiamo scoperto che le aveva mangiate il cane dei vicini. Ma dai, eravamo bambini, ora siamo cresciuti, ed è per questo che è ancora più preoccupata: figlio grosso, problema ancora più grosso, questa è la sua logica, non pensa che possiamo essere maturati, perché in effetti ha ragione, nessuno di noi lo è, neanche James che quest’anno lascia la scuola.

In ogni caso la festa ci sarà e ci saremo anche noi quindi è inutile che si preoccupi, tanto si sa che combineremo qualche disastro, bisogna ancora scoprire quale però. Nel frattempo possiamo solo guardare la mamma che prega Godric che tutto vada bene. Mi dispiace per lei ma non sarà così, ho già sentito qualcuno parlare di scherzi e Tiri Vispi, credo che lo zio George non sia tanto cresciuto dopotutto.

§

Verso le otto meno un quarto cominciano ad arrivare zio Ron, zia Hermione, Hugo, Rose e Mel, che sembra molto affascinata da casa mia, nonostante ci sia stata un migliaio di volte.

- wow! Ha fatto un ottimo lavoro signora Potter- dice a mia madre che ringrazia compiaciuta.

- cosa?- interviene James aggiustandosi lo smoking – guarda che abbiamo fatto tutto io e Al-

- a davvero? Bè in questo caso allora bravi- dice Melissa facendo un cenno con la mano.

- grazie- risponde James con un inchino.

Appena Hugo varca la soglia di casa nostra Lily gli si avventa contro e lo trascina in cucina da dove cominciano a provenire strani rumori e implorazioni di parte di mio cugino. Zio Ron si rilassa sul divano e butta il cappotto sopra la poltrona, ma questa non è stata una buona idea, per niente.

- Ron! Che diavolo fai? Non vedi che esistono gli attaccapanni? Vuoi farmi diventare matta eh? Lo vuoi?- urla la mamma sotto lo sguardo divertito di zia Hermione.

- miseriaccia- ribatte mio zio – mi ero dimenticato com’è averti in casa. Sei persino peggio di Hermione-

Fortunatamente zia Hermione sta allo scherzo e si mette a ridere mentre mia madre prende con poca grazia il cappotto di zio Ron e lo mette sull’attaccapanni.

Nell’arco di mezz’ora sono arrivati tutti gli invitati e non ho fatto altro che stringere mani e dare baci, tanto che mi fa male sia la mano, sia la mascella. Quando è entrata la nonna mi ha stritolato, quindi mi fa male anche il petto e ho le braccia che credo possano staccarsi da un momento all’altro. Non ho fatto in tempo a salutare Bella perché ci dividevamo gli ospiti e la sua famiglia è toccata a papà. Quando Cho Chang (ormai in Yang ) gli ha dato due baci sulle guance zia Ginny ha mollato Neville e si è buttata tra le braccia di mio padre molto divertito, mentre Cho la guardava perplessa. Comunque non ho avuto modo di parlare con Bella, ma la serata è lunga e ci saranno altre occasioni. Ora sono su un divanetto in fondo alla sala, dove la maggior parte degli ospiti sta ballando un lento, insieme ad alcuni cugini, Melissa e Alice.

- ehi Al- mi fa Melissa che stasera è molto carina con il suo vestitino rosso e le calze verdi pesanti, proprio come il pavimento e le pareti. – ti va di ballare?- chiede

- oh, si, certo- dico. Non ho ancora ballato stasera, quindi perché no?

Sulla pista da ballo Mel mi mette le braccia intorno al collo e io le metto sulla sua vita. Una strana sensazione mi pervade e sento l’impulso di abbracciarla ma non lo faccio e rimango dove sono. Non voglio che Bella pensi male, già mi ha visto che la portavo imbraccio, figuriamoci se mi metto a stringerla davanti a lei. No, no, potrebbe fraintendere.

- a che cosa stai pensando?- mi chiede Melissa.

- a niente, solo che bisogna ancora scoprire quale sarà il disastro della serata- rispondo.

- ah, e sentiamo un po’, perché dovrebbe esserci un disastro?-

- bè, perché dove ci sono io ci sono guai- dico facendole l’occhiolino. Lei ride e gira un attimo la testa prima di farmi un cenno e slacciale le braccia intorno al mio collo. Mi giro per vedere cosa è successo e vedo Patrick Krum che mi guarda un po’ accigliato, proprio a mezzo metro da me.

- posso avere l’onore di ballare con tua dama?- dice. Parla bene la nostra lingua ma a volte dimentica gli articoli. Non so perché ma non vorrei dargli l’onore, come ha detto lui, però mi faccio da parte.

- sicuro, prego- dico invece andando verso Bella che finalmente si è liberata di Baston. Si, c’è anche lui. Fortuna che non c’è Penny, ma lui c’è. Non che me ne importi molto dato che non mi ha rivolto la parola per tutta la sera e io non intendo farlo per il resto dei miei giorni ma mi da comunque un po’ fastidio che sia qui, anche se so che è il figlio di un caro amico di mio padre.

- ehi Bella- dico.

- oh, sera Albus, bellissima festa e anche la vostra casa è fantastica- dice garbata. Mi sembra che mi tratti con gentilezza, ma non con il calore che di solito mi riserva.

- senti- comincio per chiarire subito la situazione – so che l’altro giorno a Hogsmeade mi hai visto che portavo Melissa imbraccio ma è stato perché…-

- è tutto ok Al- mi interrompe lei – non mi devi nessuna spiegazione-

- invece si. Tu mi hai chiesto di uscire e io ho detto si, poi ti ho dato buca e alla fine mi hai visto portare imbraccio un’altra ragazza, te la devo una spiegazione- ribatto convinto.

- d’accordo, allora dammela- dice lei bevendo un sorso dal suo bicchiere di burrobirra.

- si, ecco… Melissa stava male, le è successa una cosa orribile ed è entrata in stato di shock, non riuscivamo a scuoterla né ad alzarla così l’ho presa per portarla al castello- dico. Non mi va molto a genio di rivelare i segreti di Mel, anche se in realtà non ho detto niente, ma è necessario.

- mi dispiace molto per lei, davvero, deve esserle successo qualcosa di terribile. Comunque non è affar mio, ma credo che si sia ripresa un po’- dice indicando Melissa che ride a qualcosa che Krum monociglio ha detto.

- secondo me qui con noi si sente bene e rilassata, ma fidati, non sta per niente bene-

- se lo dici tu. Allora ti va di…-

- Albus! Albus!- sento la mamma che mi chiama. Bene, Bella voleva invitarmi a ballare e mia madre ha scelto proprio il momento giusto, com’è appropriata.

- scusami- dico a Bella prima di dirigermi verso mia madre.

- si mamma?- chiedo.

- niente, volevo assicurarmi che non avevate già combinato qualche disastro- dice lei soddisfatta.

- mi hai chiamato per questo?- chiedo irritato. Possibile mai? Ho dovuto rinunciare a ballare con la ragazza che mi piace solo perché mia madre voleva essere sicura che non avessi combinato qualche guaio? Quando non è da me che dovrebbe guardarsi ma dalla sua figlia prediletta e dal suo fratello scapestrato con figli al seguito!

- si. Adesso vai. Va, su, su!-

Pure, mi ha pure cacciato. Mi giro per vedere se Bella è ancora ad tavolo del buffet ma noto che sta ballando con suo padre e Mel è ancora tra le braccia di Krum che sembra essere molto contento.

- Albus!- sento qualcuno che mi tocca la spalla. Ma che c’è stasera? Nessuno mi lascia in pace!  Mi giro per l’ennesima volta e mi accorgo di trovarmi davanti Claire, la cugina di Dominique che mi sorride raggiante con la sua bellezza da Veela. Bah, ci sono abituato.

- oh ciao Claire. Come stai?-

- benissimo, grazie. Ma non ho ancora avuto l’occasione di vedere bene questa casa meravigliosa e la cosa mi dispiace dato che probabilmente non avrò un’altra opportunità- dice con garbo.

- ma che problema c’è? Vieni con me, ti faccio vedere il giardino, la mamma lo cura da anni-

So che non dovrei uscire ma è solo per andare in giardino, e poi Claire vuole vederlo e starà qui solo per poco. Sinceramente non so perché si sia rivolta a me dato che non ci ho parlato molto da quando è arrivata. Se ne sta più che altro con Dominique o con Louis. Ha socializzato un po’ con Alice e ride con lei ogni volta che comincia a lamentarsi di Lou. Per il resto l’ho vista qualche volta a lezione ma quasi mai in biblioteca o per i corridoi il pomeriggio. Nemmeno al parco o in Sala Grande se non per i pasti. Comunque non ho niente di meglio da fare e la accompagno in giardino. Non scherzo quando dico che mia madre lo cura da anni, è da prima che nascessimo che ci sta dietro e si vede. Ci sono un po’ di fontane qua e là contornate dai fiori. C’è un piccolo sentiero che porta ad minuscolo laghetto, sempre con i fiori. Poi ci sono aiuole e alberi dappertutto, c’è la casa sull’albero che ci ha costruito papà e anche l’altalena di legno. Più in là c’è una griglia e un tavolo molto grande per le grigliate di famiglia.

- wow!- esclama Clare immergendo la mano nell’acqua di una fontana – è bellissimo-

- si lo so. Posso chiederti una cosa?-

- certo Albus-

- perché non ti sei fatta accompagnare da James?- in effetti è una curiosità che ho da quando mi ha detto che voleva vedere la casa.

- è troppo impegnato con una biondina serpeverde per prestarmi attenzione così ho pensato di venire da te, dato che sei sempre così gentile e premuroso con tutti- dice lei continuando ad immergere la stessa mano nella fontana.

- grazie. E comunque non sono premuroso con tutti, i miei fratelli e i miei cugini sono esclusi ad esempio-

Claire ride e comincia ad annusare i fiori. Dopo un paio di minuti siamo raggiunti da un’orda di parenti che non sono affatto sorpresi di vederci lì, anzi, cominciano a sparpagliarsi e a sedersi ovunque capita: sul prato, sul bordo di una fontanella, su un ramo dell’albero preferito di Lily.

- che c’è?- dico osservandoli un po’ tutti – riunione di famiglia?-

- esattamente- risponde Fred scendendo dall’albero – non abbiamo ancora combinato niente-

- giusto. E che cosa avresti in mente genio del male?-

- puffole pigmee alla riscossa sulla pista da ballo- dice con tono solenne – ho chiamato questa operazione
“puffole pigmee alla riscossa sulla pista da ballo”- conclude accompagnando le parole con il braccio.

- originale- commento.

- non fare lo spiritoso. Le armi sono in quella cassa- dice Fred indicando uno scatolone sotto all’albero da dov’è sceso

- con armi intendi dei piccoli esserini pelosi colorati?- chiedo perplesso. Lui mi ignora e comincia a fare il suo discorso.

- allora Lily, James e io libereremo le puffole, tutti gli altri dovranno cercare di distrarre i genitori malevoli cioè tutti i Weasley o Potter tranne mio padre, zio Harry o zio Ron è chiaro? Non dobbiamo farci scoprire- conclude.

Dopo dieci minuti il piano  andato in porto. Siamo tutti alle nostre postazioni e a me è toccato distrarre zio Percy, cioè il peggiore. Il bello è che non è molto difficile da distrarre, comincia a parlare del Ministero e lui ti srotolerà un’infinità di storielle sul ministro della magia oppure sul sovrintendente del reparto di non so che cosa, e finisce che ti addormenti in qualsiasi posto sei, anche in piedi come i cavalli. Puoi commettere una sola volta l’errore di chiedere a Percy Weasley del suo lavoro, oppure puoi usarlo come diversivo. Mi avvicino a mio zio che sta parlando con sua moglie, una squilibrata perfezionista peggio di lui. Hanno cresciuto due figlie una l’opposto dell’altra. Molly ha seguito zio Charlie in Romania perché ha la passione dei draghi, inutile dire quanto fosse contento lui, e quanto fosse scontento suo padre. C’è stata una litigata colossale, ma alla fine, preso il M.A.G.O non è che zio Percy si è potuto imporre molto. Lucy invece è uguale a lui e a sua moglie, studiosa, perfezionista, acida, antipatica e saputella. Un pregio? No, non ce l’ha. Comunque mi faccio coraggio e attiro l’attenzione dei miei zii (anche se non mi sento imparentato con loro).

- ciao zio Percy- dico, facendolo voltare verso di me – allora, come va il lavoro?- chiedo sospirando pesantemente e preparandomi a cinque minuti di pure e noiose chiacchiere sul Ministero.

- oh Albus! Finalmente qualcuno che si interessa delle faccende importanti! Vero tesoro?- dice rivolto a mia zia che annuisce e continua a tenere i suoi occhi sopra il suo naso enorme e brutto su di me.

- bè sai, non ti vedo da un po’ e volevo sapere come vanno le cose, tutto qui- dico cercando di sviare l’argomento.

- ma certo che vuoi sapere tutto del Ministero!- esclama contento. Bene, come se non mi avesse sentito proprio. – è normale. Prima o poi i giovani si interessano delle cose importanti. Proprio l’altro giorno sono andato a prendere un tè con il ministro in persona! E ha cominciato ad elogiare la nostra famiglia ed io ero così fiero perché sai gli uffici devono essere capitanati da persone molto competenti e lui ha detto che lo siamo! Metà della nostra famiglia lavora lì e io sono così contento! Poi ah! Questa devo proprio dirtela-

- devi proprio?- dico sottovoce mentre lui continua a parlare.

- l’altro giorno è venuto un tizio con un calderone enorme e diceva che l’avevano truffato perché le pozioni non venivano lì dentro, poi si è scoperto che era lui che non era capace a farle! Ma ti rendi conto?-

- ah-ah, si, roba da non credere- dico mentre guardo dall’altra parte Lily, James e Fred che si preparano.

- vedi che anche tu la pensi come me?- continua zio Percy imperterrito. Sta per cominciare a parlare del capo dell’ufficio sull’uso della magia improprio quando le puffole vengono liberate ed è subito il caos.

Centinaia di piccoli batuffoli rosa corrono da una parte all’altra della sala imperterrite e confuse senza sapere dove si trovano e fanno cadere metà dei ballerini sulla pista da ballo. Baston è accerchiato da un gruppo di puffole che ha preso d’assalto il buffet ed è stato scaraventato a terra mentre gli esserini gli passano su tutto il corpo; Bella è salita su una sedia e se la ride dall’alto mentre la mamma sembra essere andata fuori di testa e rincorre James, Lily e Fred con lo scopettone preso dallo sgabuzzino. Mentre corre Lily rovescia i piatti della nonna, cosa che fa ancora più infuriare mamma che lancia un urlo di battaglia, mentre James si arrampica sul lampadario e per sbaglio da un calcio in faccia a Lumacorno, ospite della serata. Fred è rimasto il solo a correre perché Lily si è nascosta dietro un divano e mamma per la furia non l’ha notata. Alla fine anche Fred si arrampica sulla credenza e mia madre comincia a colpirlo con lo scopettone mentre tutti gli altri ridono.

- pesti! Non vi sopporto più! scendi giù andiamo! Scendi! Anche tu James e Lily: ti troverò!- urla prima di andare in cucina, spero non per prendere un coltello.

Nel frattempo papà ha raccolto tutte le puffole in una cassa e adesso ne sta dando una in regalo per ognuna ragazza alla festa, per tamponare l’ira di mamma che sembra essersi calmata un po’ dopo questo gesto. Anche Lily ne prende una mentre Fred e James sono insieme a lei in cucina dove mia madre e zia Angelina non so cosa gli stanno facendo.

Bè, direi che il piano è riuscito anche se non è finito proprio come loro volevano. Infatti avevano in progetto di scappare su delle scope e tornare solo alla fine della festa per evitare inseguimenti con lo scopettone.

Noto che Bella è rimasta da sola, così mi avvicino e la invito a ballare dopo che si sono calmate le acque. Lei accetta e cominciamo a dondolare sulla pista. Krum ha finalmente lasciato Melissa che adesso sta seduta su un divanetto con Alice e Louis, che come al solito stanno litigando. Bella mi chiede di andare da loro perché dice che sono divertenti quando litigano, così ci avviciniamo e ci sediamo su delle poltrone.

- no, quella è la fenice Louis, vedi che non capisci?- sta dicendo Alice.

- si va bene, tanto hai sempre ragione tu- ribatte Lou – “io sono Alice e sono intelligente”- dice imitando la voce di Ali che comincia ad irritarsi.

- non è colpa mia se sei una capra!- esclama lei infuriata.

- ah si? E non è colpa mia se studi talmente tanto che non hai nemmeno un ragazzo!- ribatte lui andando sul pesante.

- sei un mostro Louis- dice Alice

- e tu un’insopportabile so tutto io- dice Louis prima di alzarsi e andarsene.

- mamma mia! Non lo sopporto! Mi fa così… così…-

- arrabbiare?- suggerisco.

- irritare, credo sia l’espressione più adatta. Veniamo da due mondi completamente diversi, non dovremmo neanche parlarci- dice Alice storcendo il naso.

- però lo fate- le fa notare Melissa.

- già perché quando se ne esce con quelle battutine mi fa arrabbiare e io non ci vedo più-

- si, ok, adesso basta è andato via- dico guardando Louis che comincia a ballare con una ragazza visibilmente più grande di lei ma che sembra apprezzarlo molto comunque. Diciamo che mio cugina ha sempre avuto un successo strepitoso con le ragazze essendo per un ottavo Veela come le sue sorelle, il biondo con gli occhi azzurri va di moda. Alice lo osserva con gli occhi ridotti a fessure e poi ritorna a parlare con Melissa lanciandogli ogni tanto qualche occhiataccia che lui non manca di vedere e replicare.

- la serata è quasi finita- dice Bella guardando alcuni ospiti che se ne vanno – quindi perché non andiamo a ballare Al? Sono sicura che fra qualche minuto i miei mi chiameranno per andare via-

Mi prende per una mano e io faccio un cenno alle due sedute sul divanetto. Melissa mi fa un sorriso tirato e Alice la guarda storta mentre io mi avvio con Bella sulla pista. Cominciamo a dondolare e stavolta non ci interrompe nessuno lei mi sorride ed è così carina che avverto l’impulso di baciarla anche se non lo faccio, con i miei genitori e i suoi in questa stanza sarebbe imbarazzante ma sono sicuro che se fossimo soli o comunque senza parenti in giro a quest’ora ci saremmo già baciati dato che lei non fa che fissarmi le labbra, l’ho notato.

Dopo circa cinque minuti i genitori di Bella la chiamano e lei stacca velocemente da me per poi darmi un bacio sulla guancia e prendere il cappotto. Quando mi saluta sull’uscio di casa mia mi tocco la guancia e la sento ancora ardere nel punto in cui ci ha poggiato le labbra. Con un grande sorriso torno al divanetto dove Mel sembra essere in procinto di addormentarsi. Un ciuffo di capelli biondi le ricade sul viso e le labbra sono appena socchiuse. Il suo respiro è regolare e gli occhi sono semichiusi. La scuoto dolcemente e lei sgrana gli occhi impaurita.

- ah, sei tu- dice con poca gentilezza.

- certo che sei contenta di vedermi eh?- dico scherzando.

- scusami è che… che… credo di essere stanca quindi meglio che vada a cercare Rose- fa lei premendo le mani sulla testa. Alice la segue e insieme vanno a cercare mia cugina che è stata tutto il tempo in cucina con mia madre e zia Angelina a vedere come torturavano James, Lily e Fred. Scorpius arriverà domattina a casa nostra e papà è un po’ nervoso perché spera di non trovarsi davanti Draco Malfoy. io lo lascio crogiolare nel suo nervosismo e non gli ho detto che Scorpius arriverà con la metropolvere quindi di suo padre non ci sarà nemmeno l’ombra, perché mi piace vederlo nervoso dato che non lo è mai. E lo ammetto, mi diverte quando si tocca l’argomento e la sua faccia cambia espressione.

Comunque, la festa è praticamente finita e ora ci aspettano le vere e proprie vacanze. Spero solo che questo sia un bellissimo Natale.


 

Salve gente! Eccoci qua con la prima parte che parla del Natale perchè si, in agosto il Natale è l'argomento preferito di tutti! Bè a mia discolpa posso dire che era necessario dato che ormai l'anno era arrivato a questo punto. Comunque, mi dispiace di non aver postato ieri ma lunedì è stato il mio compleanno quindi spero di essere perdonata :D. Per quanto riguarda il capitolo è un po' di passaggio dato che quello del Natale vero e proprio sarà il prossimo dove ci sarà anche Scorpius. Bene, ora basta annoiarvi con le mie chiacchiere, appuntamento a martedì prossimo :D.

Bluemoon



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Capitolo 10
*** A beautiful Christmas pt.2 ***


A Beautiful Christmas pt.2

 

La neve cade fittissima e non si vede quasi niente oltre la finestra della Tana. Il fuoco scoppietta nel camino e sono intento a fissarlo come se da un momento all’altro potesse succedere qualcosa. In effetti aspetto che le fiamme diventino verdi e che un ragazzo dalla testa bionda esca tutto sporco di fuliggine, scusandosi per il ritardo. Scorpius doveva essere qui almeno un’ora fa e è proprio da quel momento che sto fissando il camino. Spero solo che suo padre non gli abbia fatto problemi o che non abbia deciso all’ultimo momento di non mandarlo più, perché ci resterei veramente male. E anche Rose. soprattutto Rose. Comunque finora nonna Molly non ha fatto altro che starsene in cucina ai fornelli e nonostante mia madre e zia Hermione le abbiano offerto un aiuto non ha accettato e gli ha praticamente intimato di non mettere mano alle pentole o ai coltelli finché non è ora di pranzo. Per adesso siamo arrivati solo noi Potter e zio Ron con famiglia al seguito. Rose non fa altro che fare avanti e indietro per il salotto in attesa di Scorpius e Mel sta giocando a sparaschiocco con Hugo, Lily e James.

- andiamo Rosie, calmati, vedrai che è solo in ritardo- dice James cercando di tranquillizzare Rose che sembra essere sull’orlo di una crisi di nervi.

- uff! continui a ripeterlo! Ma non dovevi rimanere a Hogwarts il tuo ultimo anno?- chiede Rose irritata.

- ho cambiato idea- fa James offeso – non sarebbe stato lo stesso senza di voi- dice con la vocetta da cucciolo bastonato.

- oh, scusa J, è che…-

All’improvviso le fiamme del caminetto diventano di un verde splendente e dopo un urletto da femmina vedo Scorp uscirne completamente sporco di fuliggine e con l’aria stralunata. Rose gli butta le braccia al collo e poi gli da un pugno sul braccio. Scorp la guarda perplesso e comincia a massaggiarsi nel punto dove la sua ragazza lo ha appena colpito.

- ahio! E questo perché?-  chiede ancora dentro al camino.

- perché sei in ritardo- spiega Rose indicando l’orologio.

- se mi lasciassi spiegare perché sono in ritardo forse non te la prenderesti con me- sbotta Scorpius irritato.

- ehi amico! Buon Natale anche a te!- esclamo cercando di smorzare la tensione – allora? Cosa ti ha trattenuto?-

- mio padre. Mi ha fatto un sacco di raccomandazioni, non la finiva più. inoltre l’addetto del Ministero si era scordato di aprire un collegamento da casa mia alla Tana così appena sono entrato nel camino per venire qui (con soli cinque minuti di ritardo) mi sono ritrovato bloccato a metà strada credo e non ci capivo più niente, sembrava di essere entrato in un limbo. Poi mi è venuta l’idea e mi sono smaterializzato fuori casa. Immaginate la faccia di mio padre quando mi ha visto rientrare! Sperava che ci avessi ripensato! Quando gli ho detto la verità ha sbuffato e informato il Ministero. Il passaggio è stato aperto solo qualche minuto fa- spiega Scorp lanciando qualche occhiataccia a Rose che fa un sorriso di scuse.

- wow bella storia- commento.

- oh, poverino! Devi esserti preso un bello spavento!- esclama nonna Molly uscendo dalla cucina. Scorp sta per mettere un piede sul tappeto ma zia Hermione lo ferma e estrae la bacchetta.

- a-a-a! fermo la Scorpius. Tergeo- in un lampo la fuliggine abbandona i vestiti di Scorpius e lui è libero di uscire dal camino.

- grazie per l’ospitalità signora Weasley- dice a mia nonna che gli fa un grande sorriso e torna in cucina. Mia madre entra in salotto e appena vede Scorp lo abbraccia forte tanto che la sua faccia diventa di un viola sgradevole.

- ehm… anche io sono contento di vederla signora Potter- dice dopo essersi ripreso. La mamma sorride e se ne va in cucina a parlottare con zia Hermione. Intanto la partita a sparaschiocco procede senza interruzioni, solo un piccolo saluto da parte di chi sta giocando. Rose fa per trascinare Scorpius sul divano ma io la fermo.

- assolutamente no!- esclamo – è il mio migliore amico ed è appena arrivato! Almeno qui datemi tregua dato che quando siamo a Hogwarts state sempre appiccicati- mia cugina sbuffa ma lo lascia andare.

Essendo le undici del mattino il resto dei parenti arriverà intorno all’una, quindi abbiamo ancora un paio d’ore di tranquillità prima del caos totale. Mel non vede l’ora di vedere come passiamo il Natale tutti insieme ma io l’ho avvisata, le ho detto che è un delirio totale. Tutti si abbuffano sulle portate nonostante ci sia da mangiare per il doppio degli invitati, c’è un chiacchiericcio continuo e a volte Hugo è disgustoso. Inoltre non passa momento in cui Roxanne e Fred non litighino, a parte quando architettano uno dei loro scherzi che fanno infuriare ma anche divertire la nonna. E ah! Nonno Arthur comincia a parlare di roba babbana e non la finisce più. Una volta James ha portato per capodanno una ragazza corvonero, babbana di nascita e lui ha cominciato a chiederle di tutto. Lei rispondeva sempre con garbo ma si vedeva che era un po’ a disagio. James non gliel’ha perdonata ancora a mio nonno quando, dopo quella sera, lei lo ha mollato. Dice che sia stata colpa delle troppe domande, a volte anche personali, e io penso che abbia proprio ragione. Oltre a tutto questo per capodanno ci sarà anche Alice così lei e Louis litigheranno peggio di due gatti inferociti e Dominique dovrà portarsi dietro Claire e anche Krum, che è ospite a casa sua, anche se la cosa non mi piace. Diciamo che a capodanno ci saranno un po’ di persone quindi zio Ron si è offerto di festeggiarlo da lui perché dice che staremo più comodi. La nonna ci ha messo un po’ per dire di si perché il 23 abbiamo già fatto una festa con gli amici, ma poi ha convenuto che forse è meglio così.

 In questo momento mio nonno ha portato mio padre e zio Ron nel capanno dove lavora sempre perché ha detto che sta studiando un nuovo oggetto babbano e che deve farglielo vedere assolutamente. Loro erano un po’ riluttanti ma hanno accettato comunque. Dilla sento qualcuno parlottare e poi la porta della cucina aprirsi, così vado a vedere e sono tutti rientrati dal capanno.

- ciao nonno- saluto dalla porta dato che non ho ancora avuto occasione di farlo.

- ciao Al, bentornato- dice mio nonno chiudendosi la porta alle spalle.

- grazie-

- per l’amor del cielo Arthur!- esclama la nonna osservando gli stivali del marito. – guarda la neve che mi hai portato dentro casa! Ron e Harry si sono puliti gli scarponi prima di entrare, tu invece hai fatto un disastro! Guarda qua!- dice indicando la pozza d’acqua che c’è ora al posto della neve.

- oh, scusa Molly cara, mi dispiace- fa il nonno guardando la pozza.

- eh.. va bene dai non fa niente-

- Tergeo- pronuncia zia Hermione per la seconda volta nel giro di cinque minuti – mah, credo che questo incantesimo sia proprio il più utile di tutti- dice soddisfatta andando di sopra.

Quando torno in salotto Rose e Scorpius son avvinghiati come due sanguisughe e non accennano a smettere nemmeno quando mi schiarisco la gola per quattro volte. Provo anche a lanciargli addosso Grattastinchi II che non è molto contento di essere lanciato come una pluffa e comincia a graffiarmi dappertutto. Dopo un po’ mi stufo e do un calcio a Scorp che finalmente si stacca e mi rivolge la sua attenzione.

- che cosa vi avevo detto?- dico lanciandogli un cuscino.

- la smetti di lanciarci cose?-

- tuo padre è tornato- dico a Rose indicando la porta della cucina. Infatti dopo pochi secondi zio Ron fa la sua entrata sospettosa e pare molto contento di non aver trovato mia cugina avvinghiata al suo ragazzo Malfoy, come dice lui.

- salve signor Weasley- dice Scorpius cordiale.

- ciao Scorpius. Allora, come sei arrivato?- chiede zio Ron sperando di sentirsi dire che Draco Malfoy non è entrato in questa casa.

- tramite camino anche se non è stato un viaggio facile- dice Scorp. Zio Ron sembra sollevato e gli chiede di raccontare così quando, un secondo dopo, entra anche mio padre e lo saluta, il mio migliore amico comincia a raccontare tutta la sua disavventura col camino.

- ah, non puoi mai fare affidamento su quelli del Ministero- fa zio Ron dopo il racconto.

- Ron, tu lavori al Ministero- gli fa notare papà.

- bè si, ma su di me puoi fare affidamento- dice zio Ron convinto.

- se lo dici tu-

L’ora successiva passa tra i racconti di papà e zio Ron sul Ministero che noi avremmo sentito un migliaio di volte ma che loro fremevano dalla voglia di raccontare a Scorpius che, nonostante non passi molto tempo con loro, li avrà sentiti lo stesso minimo quattro volte. Così comincia il racconto di come Rufus Taylor del dipartimento sull’uso improprio della magia ha fatto fuggire un condannato che aveva usato la magia contro dei babbani, e di come zio e papà siano dovuti intervenire acciuffando il malvivente. Mentre loro raccontano Scorpius accompagna la sua faccia interessata con qualche “wow” oppure “davvero forte” o “ma non mi dica che è successo davvero!” cosa che sembra soddisfarli molto. Nel frattempo io e Rose ci siamo addormentati una sulla spalla dell’altro e l’altro sulla testa dell’altra e ronfiamo sonoramente. Ci svegliamo solo quando arrivano gli altri Weasley e il monologo sul Ministero finisce.

I primi ad arrivare sono zio George e zia Angelina con Fred e Roxanne, abbracciano tutti e cominciano a parlottare con mio padre non so di che cosa. Dopo un po’ arriva anche zio Percy e famiglia ma con una figlia in meno dato che Molly arriverà domani con zio Charlie dalla Romania. Gli ultimi sono i Weasleycour, come Hugo ama chiamarli, cioè zio Bill e famiglia più Claire dato che Krum arriverà solo tra qualche giorno. Dopo l’arrivo, baci, abbracci, urli, regali e quant’altro siamo pronti per il pranzo e la nonna ci chiama in cucina per mangiare.

La tavola è apparecchiata in stile natalizio come al solito: ci sono i centrotavola con le candele e i babbo natale che ballano al ritmo delle canzoncine natalizie; il servizio di piatti e bicchieri rosso e oro, montagne di cibo, zuppe, pollo, dolci, pane, purea ecc… e una torta gigante con sopra un pinguino che ci saluta mentre mangia un pesciolino di zucchero.

Appena ci viene dato il via inizia l’abbuffata e in meno di cinque minuti tutti hanno i piatti pieni di roba che probabilmente nemmeno mangeranno. Cominciano le conversazioni e zio Percy ha subito iniziato ad annoiare Roxanne su una faccenda riguardante bilance rubate mentre sua moglie e Lucy parlottano fitto fitto senza prestare attenzione agli altri. A volte mi chiedo come abbia fatto zio Percy a trovare una donna che lo sopporti, poi guardo mia zia e mi accorgo che non è lei che sopporta lui, ma lui che fa di tutto, ogni giorno, per non guardare il suo brutto naso enorme e i suoi occhietti piccoli e assatanati, oltre al corpo raggrinzito e alla puzza sotto al naso.

Comunque zio George sta parlando a mio padre e a zio Ron del negozio mentre mia madre, zia Hermione, zia Angelina e zia Fleur parlottano di qualcosa riguardante Ted e Victoire che sono andati in vacanza e torneranno domani. A proposito di Victoire! Io mi ero completamente dimenticato di sapere il suo segreto! E l’ho persino mantenuto, impresa abbastanza eroica quando ti trovi in una famiglia di più di venti persone. Chissà se domani ce lo dirà. Bè, quando lo farà, farò finta di essere sorpreso.

Sembra che nonno Arthur stia parlando ancora di babbani con la nonna, Fred, James e Lily che hanno avuto la sfortuna di sedersi vicino a  lui, mentre Rose e Scorpius non fanno altro che imboccarsi l’un l’altra (cosa alquanto disgustosa) e Dom, Louis e Mel discutono del panciotto di Lumacorno, che ogni anno sembra lievitare sempre di più. in tutto questo caos io sto chiacchierando con Claire e zio Bill della Francia.

- allora- fa zio Bill – ti piace stare qui?-

- si, molto. La scuola è bellissima e sia gli insegnanti che gli studenti così cortesi! Anche se non passo molto tempo in giro per i corridoi e preferisco starmene in sala comune l’ambiente è davvero splendido!- dice Claire soddisfatta.

- sono contento che ti piaccia. Hogwarts è un po’ come casa nostra, anzi lo è proprio, e lo è stata per tutti loro- dico indicando i miei genitori e i miei zii.

- già, immagino che vivendo lì praticamente tutto l’anno è ovvio che la consideriate una casa- osserva Claire mangiando elegantemente come solo i Delacour sanno fare.

Tre fette di torta e due bicchieri di idromele barricato dopo, mi sento decisamente pieno e così tutti gli altri, infatti ci spostiamo in salone dove inizia quella che Louis chiama “l’ora della pennichella di gruppo”, praticamente ci sdraiamo sui divani e siamo inattivi per almeno un’ora perché troppo pieni sia per parlare che per giocare. Mentre mi accomodo per bene su una poltrona, ho quindi il tempo di riflettere. Quest’anno è cominciato in maniera così bizzarra e sono sicuro che finirà ancora più stranamente. Quando ero molto piccolo mio padre e i miei zii non facevano che raccontare a me e ai miei cugini tutto quello che avevano combinato quando erano ad Hogwarts, così quando sono partito per la scuola la prima volta avevo delle aspettative riguardo a quel castello. Sognavo avventure e passeggiate notturne, perfino scherzi a Gazza o ai professori. Ma quando sono arrivato era tutto tranquillo. I giorni, le settimane e i mesi volavano senza sosta e nonostante ogni giorno fosse sempre una nuova scoperta non ho mai vissuto nemmeno un decimo di quello che hanno vissuto i miei e gli zii. D’altronde, mi sono detto, è meglio così: non avrò a che fare con un pazzo maniaco armato della bacchetta di Sambuco e potrò vivere serenamente. Non potrei mai immaginare una vita passata con la paura di essere ucciso da un momento all’altro. Mio padre è stato coraggioso, ma io non sono lui e sono stato viziato troppo per poter fare delle rinunce, lo ammetto. Comunque sia, mi piace la mia vita e qualunque cosa verrà fuori dalla storia di Melissa, spero solo che saremo capaci di gestirla.

Apro un attimo gli occhi (chiusi non appena il mio fondoschiena ha toccato la morbida imbottitura della poltrona) e noto che tutti gli altri sono praticamente sbracati su ogni superfice del salotto che contenga cuscini, tutti tranne nonna Molly che sta cucinando la cena. La cena. Dopo tutto quello che abbiamo mangiato e tutto quello che è rimasto lei sta ancora cucinando? Quella donna è incredibile.

Dopo circa un’oretta di pennichella di gruppo cominciano i giochi. Il primo a svegliarsi e riattivarsi è James che propone una partita a sparaschiocco mentre gli altri cominciano a giocare con le carte babbane. Eravamo tutti un po’ scettici quando il nonno le ha tirate fuori ma si sono rivelate divertenti. Queste vacanze promettono proprio bene!

§

Le feste sono andate benissimo, tutto come al solito ma sono stato meravigliosamente in famiglia. Stasera c’è la festa di capodanno a casa di zio Ron, ma non ha invitato tutte quelle persone come hanno fatto i miei, ci saranno solo i parenti e gli amici più stretti. Vale a dire, tutto il clan Weasley (più Claire e Krum); i Paciock e gli Scamandro. Zia Hermione ha addobbato tutto di rosso il salotto, che non ha dovuto allargare dato che è abbastanza grande per tutti, mentre zio Ron ha affisso un enorme tabellone sopra al camino con il conto alla rovescia. Allie, la sorellina di sei anni di Lorcan e Lysander, appena è entrata e lo ha visto ha cominciato ad indicarlo e a dire quanto fosse bello. È da circa mezz’ora che osserva i numeri andare all’indietro e ne è ancora affascinata. I miei zii si sono riuniti e chiacchierano mentre la mamma e zia Hermione sembrano un po’ in difficoltà dato che Luna e suo marito hanno cominciato a parlare di strane creature, così hanno chiamato in soccorso Neville e Hannah che sono un po’ più abituati di loro a sentirli parlare del Cavillo. Zio Harry sta facendo vedere a mio padre come funzionano dei giochetti babbani strani che vendono a Natale mentre io sto chiacchierando con i miei cugini, Frank e Alice e Melissa è da una parte a chiacchierare con Patrick Monociglio Krum. Non so perché ma quello là mi sta davvero antipatico, o meglio, già lo era da prima ma adesso ancora di più.

- Al? Al?- mi sento chiamare e mi accorgo che sto fissando lui e Melissa senza essermi reso conto che qualcuno ha detto qualcosa di divertente. Fortuna che Claire mi ha riportato alla realtà. 

- oh, scusa. Stavo pensando- dico distrattamente. Lei fa spallucce e torna a parlare con Dominique.

- allora Frank- fa Dom con aria interessata – quest’anno ti abbiamo visto poco in giro, anzi quasi mai. Perché ti nascondi?- chiede. In realtà Frank ha una cotta per Dominique ma non lo sa nessuno, solo io e lui. L’ho visto mentre baciava una sua foto e ho promesso di mantenere il silenzio. Diciamo che Frank è uno di quei tipi scorbutici, che se ne sta sempre per conto suo e non parla mai con nessuno se non con il suo amico Dorian.

- ho avuto da fare- si limita a dire arrossendo ed evitando accuratamente di guardare Dominique. Lei non si scompone, alza le spalle e torna ad ascoltare una delle stupide barzellette di Fred.

- andiamo Fred- dice Rose a braccetto con Scorpius – è inutile che ci provi, tanto le tue barzellette non saranno mai divertenti come zio George che prende in giro zio Percy, è provato-

-  lo so, però voglio continuare a provarci problemi?- fa Fred irritato mentre Roxanne comincia a fargli il verso dietro.

- ah, quanto siete idioti- commenta Lucy distogliendo per un attimo lo sguardo dal suo lavoro a maglia in corso.

- e tu sei noiosa- dice Molly, appena tornata dalla Romania. Quando lei e zio Charlie sono tornati è stata una grande festa. Lui tornerà dopodomani mentre Molly si fermerà un po’ di più. è cambiata dall’ultima volta che l’ho vista: i capelli corti le sono cresciuti e ora sono lunghi e ricci, oltre che immancabilmente rossi, mentre gli occhi verdi hanno qualcosa di diverso, sembra più felice. E di sicuro più abbronzata e un po’ bruciacchiata su un braccio. Adesso zio Charlie sta raccontando agli altri dei suoi draghi e accompagna ogni aneddoto gesticolando come un matto, mentre mia cugina si limita a dire che si trova bene lì e non ci rifila nessun discorsetto d’amore sui draghi.

Ad un certo punto Krum e Melissa si avvicinano e si siedono vicini sul davanzale della finestra.

- allora?- chiede Rose – di che cosa stavate parlando?-

- oh, di niente- dice Mel un po’ imbarazzata. Chissà perché non me la racconta giusta.

- come di niente? Siete stati a parlare per mezz’ora e non vi siete detti niente?- insiste Rose, visibilmente curiosa. È ormai entrata nella modalità Sherlock, come dice Scorp, ossia l’interrogatorio di terzo grado.

- stavamo parlando di mia famiglia- dice Krum mentre Melissa lo guarda perplessa – non fa niente, io posso raccontare a loro- dice rivolto a lei.

- che cosa c’è da raccontare?- chiede Scorp.

- stavo dicendo a Melissa che mio padre ha mandato me a Durmstrang anche se io non volevo andare là. Avevo chiesto di andare in altra scuola bulgara ma lui ha detto no- spiega Krum sforzandosi di non cedere al suo accento bulgaro che è parecchio evidente.

- e perché?- chiede Fred

- perché tutta mia famiglia ha studiato lì. Mio padre, mio nonno, padre di mio nonno, tutti. Dice che è tradizione. Ma quella scuola è fredda e professori molto severi. A Hogwarts si sta meglio, professori molto simpatici e anche compagni. Io sono stato distaccato perché ero abituato così, ma qualcuno si è avvicinato a me, Claire ha capito subito perché anche lei è straniera. Adesso ho qualche amico e voi siete molto simpatici-

- bè grazie- fa Roxanne con un sorriso.

- vorrei finire studi qui a Hogwarts- continua Krum dispiaciuto – ma non credo che sarà permesso. Mio padre direbbe che non sono suo figlio-

- che cosa? Nah, non credo. Andiamo, si potrà arrabbiare ma non può mica disconoscerti!- esclama James con vemenza.

- tu non conosce mio padre. Vostri genitori sono sempre così premurosi. Mio padre non si arrabbia mai, è troppo freddo per farlo. È indifferente, in tutto quello che io faccio. Mi caccia fuori di casa se io propongo di finire scuola a Hogwarts-

- mi dispiace amico, a quanto pare è un bel casino- dico sinceramente. Non che mi sia diventato simpatico ma mi fa pena un po’. Suo padre è davvero un tipo tosto.

- grazie. Però io ho un piano. Quando terminato gli studi in Bulgaria io posso lavorare in vostro Ministero, ho parlato con Ministro mi ha dato permesso- dice contento.

- non accennare a questo con zio Percy, vedi lui è una specie di maniaco del Ministero e se gli dici che hai parlato con il ministro…-

- chi ha parlato col ministro?-

- ecco appunto. Zio Percy! Non stavi ascoltando il profugo dalla Romania?- chiedo cercando di mandarlo via.

- si, ma ho sentito qualcuno nominare il Ministero e sono venuto qui- dice allegro.

- bè ti sei sbagliato. Nessuno qui ha parlato col Ministro tantomeno Krum che è bulgaro quindi torna da zio Charlie che non vede l’ora di raccontarti del suo nuovo cucciolo di drago-

Zio Percy sembra perplesso ma si allontana subito e torna ad ascoltare zio Charlie. Io mi passo una mano sulla fronte in segno di pericolo scampato e gli altri sgranano gli occhi oppure tirano un sospiro di sollievo.

- io non capisco- dice Krum – perché non devo dire che mini…-

- NO!- diciamo tutti in coro interrompendo Krum che sembra un po’ spaventato e facendo girare tutti gli ospiti mentre le nostre madri ci mandano occhiate assassine.

- vedi- spiega Hugo che ancora non si è ripreso dallo scatto dato che stava dormendo – zio Percy è fissato con tu-sai-cosa e se lo nomini non ne esci più-

- ah- dice Krum – quindi io non devo dire parola di prima… capito-

- esattamente-

La serata passa tranquillamente e la mia simpatia per Krum è salita un po’, anche se non mi va ancora giù onestamente. È stato parecchio tempo appiccicato a Melissa e lei rideva e si guardavano e… bah, lasciamo stare. Lorcan e Lysander hanno cominciato a parlare di strane creature e il loro genitori li hanno appoggiati, mentre noi ronfavamo sonoramente. Quando hanno finito era quasi mezzanotte e ci siamo messi tutti vicini davanti al tabellone col conto alla rovescia, con un bicchiere di spumante. È una bevanda babbana buonissima ma ha degli effetti strani, l’ultima volta che zio Ron ne ha bevuto più di un bicchiere ha cominciato a dire cose strane e sembrava mezzo svenuto e continuava a singhiozzare e a ridere. Io ho chiesto a zia Hermione se era sicura che fosse roba non magica e lei mi ha assicurato che si, non c’era niente di magico nello spumante ma che ha degli effetti collaterali se lo si beve in grande quantità. Comunque abbiamo aspettato la mezzanotte e quando è arrivata  abbiamo festeggiato e gridato “Buon anno nuovo” e brindato, bevuto e ci siamo messi a giocare ad un gioco babbano chiamato “monopoli”, molto divertente. Alla fine era molto tardi quando se ne sono andati tutti e ci siamo dati appuntamento per rivederci a scuola. è stato proprio come speravo, un bellissimo Natale.


Salve gente! Diciamo che questa seconda parte Natalizia ci sta un po' di più dato che ha cominciato a piovere e a fare più freddo. Comunque, mi premeva dire qualcosa in più su Krum e nel prossimo capitolo ci sarà qualcosa in più su Claire, oltre che un appuntamento e un'altra avventura stramba per vagare nel passato di Melissa. Allors, spero vi sia piaciuto e a mercoledì prossimo :D

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Capitolo 11
*** Feelings ***


 

Feelings

 

Quando mi sono svegliato, questa mattina, la lampadina a forma di drago e l'odore di frittelle erano decisamente spariti. La sola e unica cosa che si sentiva era il continuo russare di Scorpius e i lamenti nel sonno di Tyler. Mi manca un po' casa, succede sempre quando torno dalle vacanze perché mi abituo e poi vengo sconvolto un'altra volta, comunque non sono dispiaciuto di essere tornato a Hogwarts, d'altronde, come ha detto Claire, anche questa è casa mia. La bella notizia è che Melissa sembra stare meglio ed è sollevata di non aver passato il Natale con i suoi, la brutta, invece, è che quando le è arrivata la lettera di auguri dai genitori è scoppiata in lacrime, si è rinchiusa in camera di Rose e non è uscita prima del cenone, durante il quale si è comportata come se non fosse successo nulla. Poi, quando è tornata a Hogwarts, i suoi le hanno scritto di nuovo e... bé, oggi è il primo giorno di lezioni e spero proprio di vederla in Sala Grande o per i corridoi. Inoltre Krum non fa altro che stargli appiccicato come una sanguisuga e non la lascia un attimo; so che la cosa non dovrebbe riguardarmi ma mi da fastidio, non solo perché lui non mi ispira fiducia, ma anche perché in questo periodo non vorrei che Melissa si stressasse troppo e dovesse pensare anche a lui.

Apro gli occhi che vengono subito inondati dal rosso delle tende a baldacchino. Non riesco a ricordare tutte le volte in cui il padre di Scorp gli ha detto che sperava fossero verdi. In ogni caso, lui non ci bada molto, ormai sono diventate solo chiacchiere tutte le assurde lettere che Draco Malfoy ha inviato alla McGranitt per far cambiare casa al figlio.

Mi alzo e mi stiracchio un po' prima di aprire la tenda per fare entrare un po' di luce e per svegliare i miei compagni. Di solito sono l'ultimo che si sveglia, e Scorpius è il primo, ma stanotte non ho dormito molto bene e non sono riuscito a riprendere sonno, così mi sono alzato. Faccio una doccia veloce e quando torno nella stanza noto che le tende sono state richiuse un'altra volta, così con un colpo di bacchetta le riapro di nuovo e sento un mugolio provenire dal letto di Tyler.

 

  • non provarci Ty!- esclamo prendendo la sua bacchetta che si trova nella sua mano e poggiandola sul comodino. Bé direi che ha capito che è ora di alzarsi dato che comincia a stropicciarsi gli occhi e a guardarsi intorno spaesato.

  • Stai cercando mamma?- chiedo scherzosamente ottenendo in risposta un gesto ben poco amichevole.

 

Scendo in Sala Comune e noto che c'è solo Rose. Ovvio, tutti gli altri dormono, lei studia.

 

  • giorno Rosie!- dico salutandola con un bacio sulla guancia.

  • Sei in orario stamattina? Che cos'è successo?- chiede lei sorpresa.

  • Non ho dormito molto bene. Come sta Mel?-

  • se la cava. Ieri ha pianto un altro po' ma stamattina si è svegliata presto ed è stata un po' in bagno prima di uscire. Ora sta vagando per i corridoi credo. Penso che verrà a lezione comunque- dice Rose mettendo per un attimo da parte il libro che stava leggendo.

La sala comune è così strana di mattina, non ci avevo mai fatto caso. La luce entra in modo singolare dalla finestra ed è tenue, anche se si riesce a vedere bene perché inonda tutta la stanza. Essendo solo io e mia cugina c'è una calma innaturale e non si muove nulla, sembra come una casa stregata. È facile esserne sorpresi dato che non sono mai venuto qui a quest'ora.

Saluto mia cugina dicendole che vado a cercare Mel e non ci metto molto a trovarla. È seduta sul davanzale di una finestra in corridoio, con le braccia che circondano le ginocchia mentre guarda il parco. Non è difficile sapere dove si nasconde, si mette sempre su qualche davanzale.

 

  • buongiorno- le dico e provoco in lei un po' di spavento.

  • Ciao Al. Sei venuto a vedere se piango ancora?-

  • no, sono venuto a chiederti se ti andava di scendere in Sala Grande con me per la colazione dato che stanotte non ho dormito e ho una fame da lupi-

  • in questo caso allora, andiamo-

 

Non mi pareva carino dirle che la stavo cercando per vedere se piangeva così ho mentito, ma solo in parte perché sto davvero morendo di fame. Ci avviamo in silenzio e nessuno dei due sembra intenzionato a parlare per primo. Per la prima volta in vita mia non ho niente da dire, o meglio avrei qualcosa da dire ma non sarebbe così delicato. Dopo esserci accorti che è un po' presto per la colazione, comunque, le faccio una domanda.

 

  • hai pensato a tuo zio? Voglio dire... a cercare delle risposte...- chiedo incerto.

  • Si, ci ho pensato. Se lo trovassi sarebbe tutto più semplice. Insomma, magari lui sa perché i miei genitori mi hanno abbandonato o perché faccio questi strani sogni. Potrebbe risolvere tutti i miei problemi ma per prima cosa non possiamo essere sicuri che sappia quello che ci serve, e secondo non ho la più pallida idea di dove trovarlo-

  • già. Bé potremmo fare qualche...-

  • no Al! Basta indagini. Sono stanca. La visita al San Mungo è stato già abbastanza per me.- dice Melissa con tono amaro.

  • Se vuoi possiamo andare io, Rose e Scorpius. Al Ministero c'è uno schedario con tutti i nomi di tutti i maghi nati o residenti in Gran Bretagna, quindi se è nato qui o se ci vive lo sapremo. Se non troviamo nulla torniamo in un baleno e te lo diciamo-

  • si ma come farete ad entrare al Ministero? Insomma va bene l'ospedale ma il Ministero non è proprio a portata di mano-

  • mmm...io un'idea ce l'avrei!- esclamo eccitato.

 

 

2 ore dopo...

 

  • professoressa McGranitt? Posso parlarle?-

sono nell'aula di trasfigurazione per attuare il mio piano. Sono rimasto dopo la lezione per parlare con la McGranitt, uno step che fa parte del mio piano, se lei acconsentirà (e sono piuttosto certo che lo farà) allora la cosa potrà considerarsi fatta.

 

  • si Potter?- dice la McGranitt un po' sorpresa.

  • Bé ecco... come sa né io, né molti della mia casa o delle altre case sanno bene cosa vorranno fare in futuro quindi mi chiedevo... dato che il prossimo anno saremo molto impegnati con gli esami... perché non fare un'uscita di orientamento? Per valutare le possibilità intendo... si potrebbe andare all'ospedale oppure bé... al Ministero- dico sottolineando l'ultima parola.

Lei pare pensarci su un momento, poi prende la cartellina tra le mani e mi squadra attentamente.

  • non è una cattiva idea. Mi prenderò del tempo per pensarci e se acconsentirò, farò un annuncio stasera. Come sempre sei molto creativo Potter, ma se scopro che è solo un trucchetto per un'altra bravata di te e dei tuoi cugini saranno guai!- esclama riducendo gli occhi a fessure. Io deglutisco rumorosamente e le rispondo incerto.

  • Certo professoressa s-si figuri-

 

lei fa un mezzo sorriso e io lascio l'aula di corsa per evitare un'altra occhiata raggelante. Fuori mi aspettano Rose e Scorp, gli unici a parte me e Melissa che sono a conoscenza del piano. Quando ho detto tutto a Scorpius non era molto entusiasta. Ha cominciato a tremare e a ripetere che non voleva cacciarsi nei guai per la terza volta, che era rischioso e che sarebbe sicuramente finita male. Poi Rose lo ha minacciato e si è risolto tutto, di certo mia cugina utilizza metodi ben poco ortodossi ma efficaci. Comunque dalla faccia che ha ora il mio migliore amico ne deduco che spera che la McGranitt abbia categoricamente rifiutato la mia richiesta.

 

  • ha detto che ci penserà su e che se deciderà di darmi retta farà un annuncio stasera- dico a tutti e due suscitando una strana reazione in Scorpius che sembra ancora più terrorizzato di prima.

  • Al, se ha detto che ci penserà significa che sicuramente acconsentirà, fidati. Se non era possibile ti avrebbe detto subito di no, giusto?-

  • Si, forse hai ragione- le dico sorridendo. - andiamo a erbologia?-

 

dopo una lezione sui bobotuberi, un paio di graffi che il tronco mi ha fatto in faccia e una corsa in infermeria perché Scorpius si è lavato le mani col pus dei bobotuberi invece che col sapone, siamo parecchio stressati e spaventati dato che le urla del mio migliore amico sono arrivate dalla serra fino alla torre di Grifondoro. In aggiunta a questa bellissima giornata sono parecchio in ansia per cosa deciderà la McGranitt. Insomma, è la prima volta che desidero che si alzi dalla sedia e faccia un annuncio, di solito mi spavento dato che spesso gli annunci sono catastrofi che Fred e Roxanne combinano, come quando hanno usato un banco come ariete e sono arrivati nell'aula accanto sfondando un muro in pietra, nessuno sa come. Inoltre Melissa ha detto che non verrà con noi  a fare ricerche perché l'ultima volta che l'ha fatto è scoppiata in lacrime ed è caduta in uno stato di shock. Diciamo che davanti alla McGranitt non sarebbe l'ideale, ecco.

Mi preparo per la lezione di Difesa contro le Arti Oscure, oggi impareremo gli incantesimi non verbali. Da quando la professoressa ci ha detto l'argomento della lezione, un paio di giorni fa, Rose non fa altro che lanciare fatture senza urlarle a qualche studente ignaro che si ritrova con dei bubboni per puro caso. Lei, infatti, ha un controllo assoluto e totale sul nuovo argomento; io me la cavo, un paio di volte sono riuscito ad ottenere qualche risultato, ed è già un bene dato che volevo avvantaggiarmi il lavoro. Volto l'angolo per andare a lezione e mi ritrovo davanti Bella Yang che sembra molto contenta di vedermi.

  • Albus!- esclama sorridendo.

  • Ciao Bella. Sono andate bene le vacanze?-

  • oh si, sono andata a trovare dei parenti di mio padre, è stato così bello. Tu sei stato bene in famiglia?-

  • certo. Senti, vorrei recuperare per quello che è successo a Hogsmeade... io... si, insomma... magari il prossimo sabato possiamo andare insieme ai tre manici di scopa, sempre se ti va.

  • Assolutamente si- dice lei con un po' troppo entusiasmo – ehm... volevo dire si, verrei volentieri-

  • perfetto, allora ci vediamo lì alle quattro-

  • d'accordo-

 

Wow, faccio davvero un effetto straordinario alle ragazze! Bella sembrava così felice. È così carina e gentile e poi i suoi capelli biondi... un momento, i suoi capelli sono neri. Ma che diavolo mi prende? Scuoto la testa come a voler mandare via questi pensieri e mi dirigo in fretta e furia verso l'aula di Difesa che è già piena. Trovo posto vicino a Scorp che mi chiede dove sono finito e io gli racconto tutto. Lui mi da una pacca sulla spalla e noi osserviamo la professoressa April entrare in classe con la sua solita cartellina. È una donna sulla trentina, molto preparata, alta mora, con gli occhi scuri. Raccoglie sempre i capelli in un codino e gli altri li lascia sulle spalle. È una bella donna, mio padre mi ha parlato di lei. Mi ha detto che ha fatto tirocinio come Auror pochi anni dopo la guerra ed era giovanissima e che ha cominciato a insegnare proprio il primo anno che io sono arrivato a Hogwarts. È davvero simpatica e cortese.

 

  • buongiorno ragazzi- dice posando la cartellina e prendendo una mano nell'altra.

  • Allora. Oggi affronteremo gli incantesimi non verbali che sono sicura la signorina Weasley abbia imparato già da due giorni vero?

  • Già- risponde Rose timidamente. È l'unica professoressa con cui ha un rapporto diverso che con gli altri, è come se la intimorisse anche se in realtà è tutto tranne che intimidatoria.

  • Bene, un passo avanti. Sono certa che anche voi ci abbiate provato e sono altrettanto certa che ci siate riusciti almeno in parte giusto?-

mentre ottiene un consenso generale più o meno vero sfila la sua bacchetta dalla cartellina e senza che nessuno si accorga di niente il calamaio sopra il banco di Alice comincia a lievitare mentre lei lo guarda sorpresa.

  • Ecco- commenta la April. - se notate l'espressione di Alice capirete l'importanza di questi incantesimi. Se il vostro avversario non sa cosa avete in mente di fare la sua reazione sarà sicuramente più lenta o del tutto vana. In questo caso se notate che comincia a concentrarsi lanciate un sortilegio scudo perché capirete quando sarete in pericolo- conclude prendendo il calamaio con le mani e poggiandolo sul banco

  • detto ciò. Esercitiamoci!-

 

 

dopo un'ora di prove estenuanti sono riuscito a mettere Scorpius al tappeto e a evitare la sua fattura, ma ho anche preso in pieno un pietrificus totalus e un incendio che avrebbe potuto ustionarmi gravemente. Scorp si è giustificato dicendo che non sapeva avrebbe funzionato ma dato che non era molto sorpreso quando la mia divisa ha preso fuoco immagino che non sia vero. Comunque la professoressa ha spento le fiamme e mi ha aggiustato i pantaloni con la magia anche se la classe continua a ridere da mezz'ora. Mentre mi avvio per il pranzo vengo raggiunto da Melissa e Lily che stranamente si trovano insieme e mi guardano con una faccia strana.

 

  • che c'è?- chiedo abbastanza terrorizzato

  • mah niente... abbiamo saputo che stai uscendo con Bella Yang, insomma che uscirete sabato- dice Lily con aria disinteressata.

  • Cioè, fammi capire. Io ho incontrato Bella solo un'ora fa e adesso tutta Hogwarts sa che usciamo insieme?- chiedo retoricamente. Lily si limita ad annuire e ad andarsene mentre Melissa rimane con me e andiamo insieme in Sala Grande.

  • Mi spieghi lo scopo della chiacchierata di poco prima?- chiedo a Melissa.

  • Credo volesse informarti che tutta Hogwarts è al corrente che stai con Bella Yang- dice lei.

  • Primo io non sto ancora con lei, secondo perché la notizia dovrebbe fare così tanto scalpore?-

  • bé, tu sei il figlio di Harry Potter, lei la figlia di Cho Chang, dopo quello che è successo vent'anni fa, credo che le persone siano semplicemente curiose. Tutti sanno tutto su tuo padre- spiega lei sorridendo.

  • Giusto, ha senso-

  • ehi Al- dice lei facendomi fermare e guardandomi negli occhi. Mi sento un po' strano...

  • ti piace davvero questa ragazza? Voglio dire... ti fidi di lei? io... io non voglio vederti soffrire e lei...- fa Mel imbarazzata abbassando lo sguardo.

  • Ehi. Non preoccuparti, sono grande e vaccinato no?-

  • già. Bé sarà meglio andare a pranzo, Rose ci sta aspettando.

 

Pov. Melissa.

 

Dopo le lezioni mi sono ritrovata in biblioteca con Rose, Alice e Lily che non si sa perché ci segue dovunque andiamo da tre giorni. Quando ho saputo che Albus e Bella uscivano insieme ho provato una fitta allo stomaco. Non so spiegarlo, ma quest'anno, da quando Roger mi ha lasciata, Al mi è stato così vicino, abbiamo passato più tempo insieme e io credo che stia cominciando a piacermi. Purtroppo è un problema. Non solo per Bella Yang, ma anche perché la nostra amicizia e quella con tutta la sua famiglia è talmente profonda che non vorrei rovinarla per nulla al mondo. Comunque, per ora, non corro il rischio di rovinare nulla, lui mi vede solo come un'amica.

 

  • ehi Rose?-

  • si?-

la mia migliore amica capirebbe di sicuro ma rischierei grosso, quindi magari, potrei fare qualche domanda implicita...

 

  • secondo te ad Al piace davvero Bella?-

  • non lo so, chiedilo a lui. Perché?-

  • ho parlato con lui di questo prima ma non so... mi ha detto che è grande e vaccinato o qualcosa del genere- buttò la sul vago.

  • Ah ah...- per tutta la conversazione Rose non ha distolto gli occhi dal tomo gigante in cui è immersa, Alice sta ronfando sonoramente sul libro di Antiche Rune e Lily si lima le unghie annoiata.

  • Un momento!- esclama Rose togliendo gli occhi dal libro e guardandomi con aria di rivelazione. - a te piace Al!-

oh per Salazar e tutti i fondatori! Sono stata scoperta!

Cerco di sembrare indifferente ma le mie guance sono diventate color porpora e mi sto guardando intorno con aria nervosa. Intanto Lily ha smesso di limarsi le unghie e Alice si è svegliata.

 

  • Rose! Ma cosa vai dicendo? Al è il mio migliore amico!- tento di spiegare inutilmente.

  • Si, e io sono Albus Silente! Andiamo Melissa è cristallino! Ma perché non ci ho fatto caso prima? È dall'inizio dell'anno che passate più tempo insieme, poi il modo in cui ti sei stretta a lui mentre ti portava in braccio al castello! Ah! E quando avete ballato la sera della festa di Natale! Mel tu sei cotta!- esclama Rose tutto d'un fiato.

  • N-no, non è vero! Senti.. io...-

  • non ci posso credere!- interviene Lily con gli occhi che le brillano – ho sempre creduto che voi due sareste una bella coppia! E tu sei sicuramente meglio di Bella mi credo tanto figa Yang-

  • ecco cos'era! C'era qualcosa di diverso in te...- dice Alice.

  • Adesso basta!- esclamo seria – tutto questo è assurdo!-

  • andiamo Mel, noi siamo tue amiche, di noi ti puoi fidare- dice Rose lanciando un'occhiataccia a Lily che fa il segno di cucirsi le labbra.

  • ok. d'accordo. Mi piace Al. In questo periodo mi è stato molto vicino e io gli sono debitrice per tutto l'aiuto che mi ha dato e per quello che mi darà. Però è da un po' che... non so... quando sono con lui sento qualcosa. Ma devo assolutamente reprimerlo- la loro espressione si fa da estasiata a perplessa.

  • Perché?- chiede Lily spaesata.

  • Ci sono almeno tre motivi validi. Per primo, lui mi considera solo come un'amica, secondo sta uscendo con un'altra ragazza e terzo, se mai ci fosse qualcosa, non vorrei rovinare la nostra amicizia-

le loro facce deluse la dicono lunga sulla mia in questo momento. È abbastanza dura e anche un po' dispiaciuta ma necessaria per convincerle del mio punto di vista.

 

  • bé, non posso dire che non siano motivi validi. Allora che farai per togliertelo dalla testa?- dice Rose con tono amaro.

  • Userò la politica del chiodo schiaccia chiodo!- esclamo.

Le loro espressioni riprendono il tono allegro di prima e so che muoiono dalla voglia di sapere di più.

  • Krum mi ha chiesto di uscire. Era un po' che parlavamo e passavamo del tempo insieme, così mi ha chiesto di andare insieme a Hogsmeade. È un ragazzo dolce in fondo, quindi credo che accetterò.

  • Se è questo quello che vuoi- dice Alice. Io annuisco e loro mi abbracciano

 

A volte è bello poter contare sugli amici, avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere se avessi detto la verità alle mie amiche ma le mie paure erano infondate dato che sono state comprensive. So che non diranno nulla a nessuno (anche se nutro dei sospetti verso Lily) ma da una parte vorrei che lo facessero. Insomma, sono sempre sentimenti quelli che mi porto dentro.

 


Salve gente!

Chiedo venia per il mastodontico ritardo ma non è stata colpa mia... o meglio, da una parte no. Diciamo solo che un virus ha infestato il mio computer che è stato riformattato, ergo ho perso tuuuuuuuuuuutto quanto, compresi i capitoli in lavorazione o pronti. Sono riuscita ad arrangiarmi un po' per questo capitolo e so che non è quello che avevo promesso ma spero che il prossimo lo sia. Comunque, a questo punto do appuntamento a sabato prossimo se ce la faccio, dato che sono già piena di compiti >.<... Anyway, non vi libererete di me! u.u

Bmoon

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Capitolo 12
*** The lost uncle ***


 

The lost uncle

 

Il piano sta per essere avviato, tutto è al proprio posto, la passaporta aspetta solo noi così come la verità. Ma allora perché sono così nervoso? Quando la McGranitt ha annunciato che ci avrebbe portato al Ministero, la scorsa settimana, quasi non ci credevo. Adesso le gambe sono diventate molli e sono in preda ad un attacco d'ansia. D'altronde si tratta solo di sgattaiolare dal gruppo, andare in zone vietate e trafficare tra archivi segreti in un luogo pieno di Auror e ufficiali giudiziari. Una passeggiata. Scorpius non ha mangiato stamattina a colazione mentre Rose sembra più che tranquilla. Ho portato il mio mantello con me ma non è molto sicuro dato che in tre ci stiamo parecchio stretti rispetto al primo anno. Andavamo sempre nelle cucine di notte a sgraffignare qualcosa e gli elfi non si accorgevano di nulla, solo la mattina dopo, quando facevano il conto delle cibarie per la colazione, si chiedevano chi o come fosse arrivato lì. Comunque è stato più di cinque anni fa. Adesso ci stiamo addentrando in una missione che potrebbe metterci in parecchi guai, per non parlare di quello che potrebbe succedere dopo. Non ho idea di ciò che scopriremo ma spero, con tutto il cuore, che la ricerca sia semplice e che fili tutto liscio. Ho provato a far cambiare idea a Melissa ma non c'è stato verso, ha detto che preferisce rimanere con gli altri.

 

Faccio un passo avanti per afferrare l'enorme blocco di ferro che ci porterà tutti al Ministero. Sarebbe stato un po' complicato utilizzare la metropolvere; insomma, cento alunni non sono molto facili da trasportare in un camino.

 

3, 2, 1.. il ferro comincia a brillare e subito vengo avvolto dalla famigliare sensazione di cadere nel vuoto e venire risucchiato da un vortice. In un attimo ci ritroviamo tutti sul freddo pavimento di quello che sembra un ufficio e sento una voce che conosco molto bene dirmi di tirarmi su.

 

  • non sapevo che saresti venuto tu- dico a mio padre non appena metto a fuoco la sua figura e quella di zio Ron.

  • Non sapevo che erano stati inventati nuovi metodi per saltare le lezioni da quando ce ne siamo andati- risponde lui facendo un cenno di saluto anche alla McGranitt.

  • Sei rimasto indietro- commento senza farmi sentire dalla professoressa. Lui sorride e ci conduce tutti alla prima tappa: l'atrio. Wow, questo si che è interessante.

Il giro dura circa quindici minuti e ci ritroviamo smistati in diverse aree del ministero e con la coda dell'occhio vedo proprio l'ufficio nel quale dobbiamo entrare. Approfitto di un momento di distrazione della professoressa e tiro Scorpius e Rose dietro una colonna. La faccia allarmata del mio migliore amico non si rilassa nemmeno quando indico la porta dietro di noi, mentre Rose è già applicata con forcine e taglierino. Ha detto che probabilmente è chiusa con la magia, ma i maghi non conoscono i metodi babbani. In effetti ha ragione, la porta si apre e noi ci sbrighiamo ad entrare e a chiudercela alle spalle.

 

  • Lumos- sussurra Rose.

 

Lo spazio è angusto e le pile di fascicoli sono ordinate (per modo di dire) in file chilometriche che arrivano al soffitto, ma in equilibrio precario. La luce è fioca e bisogna stare attenti a dove mettiamo i piedi perché ogni minimo movimento potrebbe essere fatale per il crollo di questa specie di montagna di carta. Rose sembra muoversi come se qualunque cosa qui potesse scottarla mentre Scorpius non ha nemmeno capito dove siamo dato che continua a boccheggiare da quando siamo entrati. Prendo la mia bacchetta e faccio un altro po di luce. Adesso i nomi scritti sui fascicoli risultano chiari e tento, in questo caos, di distinguere il nome di Gregor Clave tra gli altri. Scorp sembra essersi ripreso e sta cercando in fondo alla stanza mentre Rose ha cominciato a far lievitare dei fascicoli dall'alto. Io comincio dal basso ma appena comincio a leggere mi accorgo che è inutile dato che sono messi in ordine alfabetico.

  • non devi cercare lì- dico a Rose. Lei si gira e un plico le cade proprio in testa dopo che ha perso la concentrazione.

  • Ahia. Perché non dovrei?- chiede massaggiandosi la testa.

  • Perché sono disposti in ordine alfabetico e la lettera C sta dove sto cercando io-

  • ah. Scorp vieni qui!- esclama Rose avvicinandosi a me.

 

Continuiamo a cercare ma per ora nemmeno l'ombra del nome.

 

  • è possibile che abbia cambiato nome?- chiede Scorpius mentre richiude l'ennesimo fascicolo

  • forse. Ma dovrebbe esserci qualche traccia- dico.

 

Scorpius potrebbe avere ragione. Questo tipo potrebbe essersi trasferito, aver cambiato nome, o addirittura fuggito per far perdere le proprie tracce. Quello che so, è che se non ha cercato Melissa, o non sa della sua esistenza perché non aveva rapporti col fratello, oppure ha fatto qualcosa che gli ha impedito di prendere in affidamento sua nipote. Non credo che non se la sia sentita, se fosse stato legato alla famiglia non ci avrebbe pensato due volte. Comunque, qualche traccia di lui deve esserci per forza. Se solo noi....

 

All'improvviso il mio sguardo si posa casualmente su un fascicolo messo orizzontalmente sopra agli altri sul quale c'è scritta la lettera C in grande. Lo prendo tra le mani e noto che la C non è da sola, sul cartone c'è scritto Clave. Chiamo gli altri due e prima di aprirlo ci lanciamo qualche sguardo. Poi finalmente lo apro e dentro ci sono tutte etichette con i nomi di tutti i Clave. C'è anche Juliette. Io però prendo la scheda di Gregor che è quella che ci interessa. La estraggo e poso il resto accanto a me. Sia io che Rose e Scorpius cominciamo a leggere:

 

Nome: Gregor Clave

residenza: Bulgaria (città ignota)

luogo di nascita: Londra, Inghilterra

data di nascita: 21 dicembre 1978

indirizzo: ignoto.

Motivo del trasferimento: ignoto

parenti in vita: Juliette Clave (nipote)

professione: professore di Difesa contro le Arti Oscure

 

Qui il fascicolo si interrompe. Non dice né dove possiamo trovarlo precisamente, né perché si è trasferito. Sappiamo solo che si trova in Bulgaria e che fa il professore. Ma se si trova in Bulgaria e fa il professore allora...

  • Durmstrang- sussurra Rose.

Esattamente. Se troveremo quest'uomo lo troveremo in una scuola, e questa scuola è proprio Durmstrang.

 

  • dobbiamo parlare con Patrick. Lui potrà aiutarci- dice Scorpius improvvisamente rinsavito

  • Si, hai ragione. Ma prima parliamo con Melissa, lei ha più confidenza con lui, sarà più disponibile se sarà lei a chiederglielo- dice Rose.

  • Ovviamente- commento.

 

Usciamo di soppiatto dall'ufficio e non riesco a credere che siamo riusciti in tutto e non abbiamo fatto dei disastri. Sorrido per l'impresa riuscita quando un'ombra di consapevolezza mi attraversa. Adesso come facciamo a ritrovare gli altri? Sembra che Rose e Scorpius stiano pensando la stessa cosa dato che si guardano intorno spaesati come me. Cominciamo a correre nella direzione che crediamo sia stata presa dai nostri compagni quando sentiamo dei passi affrettati venire verso di noi.

Due secondi dopo la professoressa McGranitt svolta l'angolo, ci vede e le sue labbra diventano talmente sottili che quasi non esistono più.

 

  • Potter! Dovevo saperlo che tutto questo era un espediente per combinarne una delle tue! Che cosa è successo stavolta?- chiede con occhio indagatore

  • n-niente professoressa. Scorpius cercava il bagno e dato che io e Rose sapevamo dov'è ce lo abbiamo portato- dico incerto

  • e non potevate dirmelo?- chiede lei sospettosa.

  • V-volevamo m-ma ecco... è stata una cosa molto urgente perché sa... tutte quelle prugne...-

  • ok, ok. Non scendiamo in particolari. Stavolta lascio stare ma la prossima non sarò così indulgente e l'intestino debole del signor Malfoy non sarà una scusa!- esclama facendoci segno di seguirla.

Noi le stiamo dietro e quasi non crediamo di averla scampata. La McGranitt è una donna intelligente, sa che stavo mentendo, ma credo preferisca non indagare. A lei basta solo che non moriamo o che non ci perdiamo nella sala delle profezie.

Ben presto ci riuniamo al gruppo e appena vedo Melissa gli faccio un cenno d'assenso con la mano. Lei sorride ma sembra nervosa.

La visita dura tutto il resto della mattinata e il nostro gruppo (guidato da mio padre, cosa alquanto imbarazzante) si è riunito all'altro solo dopo mezzogiorno. Ci hanno raccontato che durante la nostra assenza hanno visitato gli uffici dove lavora nonno Arthur, mentre quando siamo tornati abbiamo visto tutto il resto, dall'ufficio del ministro a quello degli Auror.

La passaporta è stata messa nell'atrio ed è un foglio di carta. Wow, originale. Saluto mio padre e zio Ron che erano molto contenti di vederci (a parte zio Ron che non era molto felice di vedere Scorpius) e tocco il foglio che dopo soli sei secondi si illumina e ci riporta a Hogwarts, direttamente in Sala Grande per il pranzo.

Prendo posto al tavolo dei grifondoro e Melissa si siede di fronte a me, vicino Scorpius e Rose.

 

  • allora?- chiede prendendo il roast beef – che cosa avete scoperto?-

  • bè Gregor Clave non vive qui. Si è trasferito in Bulgaria. Nessuna città, nessun indirizzo, nessun motivo del trasferimento. Ma c'è scritto che è un professore di Difesa contro le Arti Oscure, quindi...-

  • Durmstrang- dice lei guardando in direzione di Krum al tavolo dei serpeverde.

  • Ma perché mi interrompete sempre quando sto per dirlo?-

  • come?-

  • niente, lascia stare. Devi chiedere a Krum se c'è un professore che si chiama così e come è possibile rintracciarlo senza dover scrivere una lettera. Se c'è un modo per poterlo vedere di persona-

  • ok. glielo chiederò oggi stesso e... ragazzi. Grazie-

  • di niente-

Aspettiamo con ansia una risposta di Melissa dopo il pranzo, ma lei si fa vedere solo alle sei del pomeriggio, quando era quasi ora di scendere di nuovo per la cena. Dalla sua faccia non riesco a decifrare nulla, né sollievo, né frustrazione quindi non ho la minima idea di che cosa abbia detto Patrick monociglio.

 

  • allora?- chiedo impaziente.

  • Non gliel'ho chiesto-

  • come non glielo hai chiesto!- esclamo indignato. Possibile mai?

  • Scusa, è che appena ho accennato a Durmstrang ha cominciato a parlare di suo padre e dei suoi problemi e... che ne so, sembrava si stesse per mettere a piangere, così non gli ho chiesto niente-

  • ok, ok. Dov'è ora?-

  • sta scendendo in Sala Grande-

  • intercettiamolo-

 

Si, lo so che fa molto telefilm babbano sulle spie ma è necessario. Come dice nonno Arthur quando cita i detti babbani? Ah si, a mali estremi, estremi rimedi, e io non posso che essere d'accordo dato che ho quasi gridato contro Krum prima che entrasse in sala grande. Lui mi ha guardato come se fossi matto ma non appena ha visto Melissa si è illuminato. Pst... chissà perché...

 

  • ciao Melissa- dice contento come un ragazzino che ha appena ricevuto un mucchio di dolcetti a Halloween con “dolcetto o scherzetto?”

  • ehm... ciao Patrick- fa lei imbarazzata. Solo dopo che lei lo ha salutato lui si è accorto di me. E non mi sembra molto contento che io ci sia. Forse per il fatto che gli ho urlato contro, oppure perché fino a qualche minuto prima mi trovavo solo con la ragazza di cui è cotto, senza nessuno dei miei cugini.

  • Noi dovremmo chiederti un favore- dico sottolineando il “noi” per includere bene anche Melissa.

  • Cosa volete?-

  • bè.. ecco... ci è stata chiesta una ricerca a Difesa contro le Arti Oscure su... sull'insegnamento di questa materia in altre scuole e così... bè... pensavamo... magari Patrick sa un modo per mettersi in contatto con il suo professore senza utilizzare i gufi... per fare prima- mento come quel gran bugiardo che sono. O che credo di essere. Ma lui ci casca comunque.

  • io... si. Forse c'è modo. Però non so se sta bene a voi- dice lui incerto.

  • Di che cosa si tratta?-

  • ecco... quando io venuto qua, non potevo lasciare addestramento a Durmstrang completamente. Così preside dato me autorizzazione per Armadio Svanitore che collega Hogwarts a mia scuola- dice Patrick insicuro, come se non dovesse confessarci questa cosa.

  • Quindi dovremmo andare fisicamente a Durmstrang?- chiede Melissa un po' spaventata. In effetti abbiamo fatto cose un po' rischiose dal punto di vista legale ma un viaggetto fuori il paese mi sembra un po' come oltrepassare il limite.

  • È metodo più veloce. Però solo due persone può entrare- dice, pentendosi subito. In effetti penso che creda che ci andremmo solo io e Melissa e il pensiero di noi due da soli dentro uno sgabuzzino ampio meno di un metro non deve farlo impazzire.

  • ok. grazie Patrick, ci sei stato d'aiuto. Sai, volevamo impressionare il professore e non attingere dai soliti libri. Ci penseremo su ok? Grazie ancora- dice Melissa prima di trascinarmi in Sala Grande per un braccio energicamente. Sento ancora lo sguardo di Krum dietro la schiena. E sono sicuro che non è amichevole.

 

Ci sediamo al tavolo dei grifondoro e lei sembra arrabbiata. Bè, so che effettivamente è un po' folle, ma parlare di persona con questo tizio sembrerebbe la cosa più facile.

 

  • che ti prende adesso?- chiedo a Melissa mentre Scorpius e Rose entrano in Sala Grande.

  • Che mi prende? Che mi prende? Ti rendi conto che dobbiamo andare a Durmstrang? A Durmstrang Albus! Non ci siamo mai spinti così oltre! È una follia! E non riusciremo mai a trovare la verità!- esclama lei tutto d'un fiato.

  • Ok, innanzitutto calma. Allora, primo se non vuoi andare porterò Scorpius con me (non credo ne sarà molto contento); secondo scopriremo tutto perché ormai ci siamo spinti troppo in là per rinunciare- dico facendole ritrovare la calma.

  • Grazie Al-

Quando Scorpius e Rose si siedono di fronte a noi gli raccontiamo tutto. Scorpius come avevo previsto non è molto entusiasta e Rose ha detto che dovremmo essere io e Mel ad andare. Lei ha annuito seriamente e ha accettato. Sembra proprio che dovremmo fare una capatina a Durmstrang. Non prima che io sia uscito con Bella Yang però!


 

Ok, lo so che probabilmente a molta gente non importa, ma la scuola mi sta uccidendo >.<. Comunque prometto che aggiornerò appena mi sarà possibile ma non so se fra una settimana o più tempo :S. Non passerà un altro mese però. Bè alla prossima e spero di riuscire a rispettare di più le scadenze!!

 

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Capitolo 13
*** A Very Lovely Hogsmeade ***


 

A very lovely Hogsmeade

 

La consapevolezza di dover lasciare il paese e andare a Durmstrang mi è rimasta dentro dal primo momento in cui l'ho avuta. Voglio dire, credo che stiamo per superare il limite. Bah, almeno oggi avrò il mio appuntamento con Bella finalmente. Potrebbe essere l'ultimo dato che se ci scoprissero finiremmo in un mare di guai talmente vasto che nemmeno un incantesimo di appello riuscirebbe a recuperarci. Comunque, cos'è la vita senza qualche rischio? Una vita tranquilla. Ma il mio cognome è Potter, io non potrò mai avere una vita tranquilla fino ai trent'anni e forse nemmeno dopo.

Tralasciando i drammi famigliari siamo davvero carichi di compiti. Non sto scherzando! Oggi andrò ad Hogsmeade con Bella ma si prospetta un'altra nottata sui compiti di pozioni per Lumacorno il Lumacone. E per la McGranitt. E la April. E tutto il resto del corpo docenti. Sul serio, sembra che ci stiano facendo scontare la visita al Ministero! Come se avessimo occupato la scuola e avessimo messo degli striscioni con su scritto “riprendiamoci il nostro futuro” oppure “no alla vivisezione degli asticelli!” come fanno nelle scuole babbane. Una volta ho visto un servizio alla TV con gente che urlava e sbraitava e dormiva nelle scuole. Io non li capisco, dicono tanto che non gli piacciono le loro scuole e poi ci dormono? Bah.

Bé, ora, tanto per cambiare, sono in Sala Grande a fare i compiti mentre addento un pasticcino.

  • wow! Dovremmo venire più spesso a studiare qui!- dice Scorpius mettendosi in bocca un intero muffin.

  • Andiamo Scorp! Vuoi davvero ricordarmi mio fratello e farmi vomitare di disgusto?- dice Rose con una smorfia disgustata.

  • Sfufsa- farfuglia Scorpius sputacchiando un po' di muffin in faccia a Rose.

  • La vuoi smettere?- dice lei togliendosi il muffin dalla faccia.

  • Magari la prossima volta lo mangio a morsi- fa Scorp dopo aver ingoiato un altro chilo di pasticcini.

  • Magari la prossima volta ti affatturo se mi sputi in faccia- ribatte Rose rivolgendo la sua attenzione al compito di Rune.

  • Ok, ok. Concentriamoci su di me ora- dico

  • dicci Narciso- dice mia cugina chiudendo il libro ormai rassegnata a fare i compiti stasera.

  • Narci che?- chiede Scorpius perplesso.

  • Oh, niente lascia stare. Che cosa vuoi dire con “concentriamoci su di me” Al?-

  • bé oggi uscirò con Bella e domani sono d'accordo con Mel per andare a Durmstrang. Non sono sicuro che non ci scopriranno, anzi sono parecchio sicuro che ci metteranno nel calderone ma vale la pena rischiare. A parte l'espulsione e la punizione, sono preoccupato che Bella si arrabbi per questo- spiego. In effetti scoprire che il ragazzo con cui stai uscendo si è lanciato in un'avventura con una ragazza che non è sua cugina né sua sorella non dovrebbe farle molto piacere.

  • Io credo che non ti scopriranno Al. E se lo faranno bé... Bella è una ragazza intelligente, capirà vedrai- dice Rose.

  • Speriamo. Oltre a questo non so cosa scopriremo andando a Durmstrang. So che Mel non è tranquilla, ma d'altronde chi non sarebbe nervoso in questa situazione? Ho paura di scoprire qualcosa che vada aldilà di un semplice incidente- dico preoccupato-

  • cosa te lo fa pensare?-

  • tutta questa faccenda. Gli incubi. Gli omicidi. Ci stiamo immischiando in qualcosa più grande di noi- dico seriamente prima di lasciare la Sala Grande senza ascoltare Rose che fa uno dei suoi solito sermoni.

 

§

 

Hogsmeade è parecchio affollata nonostante la neve e il vento gelido. Ho incontrato Bella ai tre Manici di Scopa e ora stiamo chiacchierando allegramente come due persone che si conoscono da tanto. Ho inviato una lettera a mio padre per raccontargli tutto e questa è stata la sua risposta:

 

Al,

io mi fido di te. Ma non di lei.

Ti voglio bene

papà

 

So solo che sono morto dalle risate quando l'ho letta, immaginando la faccia confusa di mio padre che non sapeva cosa rispondermi. Comunque adesso la discussione con Rose e Scorpius non mi sembra neanche di averla mai avuta e mi sento abbastanza tranquillo. Bella mi ha fatto gli occhi dolci da quando ci siamo seduti al tavolo e non so perché ma un po' mi ha dato fastidio. Non tanto. Solo un po'.

 

Pov. Melissa

 

Quell'oca snob sta facendo gli occhi da gatto con gli stivali da mezz'ora. Chissà che cosa vuole implorare. Forse “Albus dammi un bacino” oppure “io sono tanto dolce e indifesa!”.

Al diavolo stupida arpia!

Ma che mi prende? Io non parlo mai così. Bé, neanche penso mai così se è per questo. Sto davvero uscendo fuori di testa. Patrick è andato a prendere le burrobirre e io non faccio altro che fissare Albus e Bella Yang dal momento in cui lui si è alzato.

Lei ride come una gallina e lui sorride col suo sorriso meraviglioso.

Ok, no, basta Melissa! Il suo sorriso non è meraviglioso è... è... carino. Si, carino come un gattino può essere carino. è.... simpatico si, certo e...

Oh! ma a chi voglio prendere in giro? Sto qui a fissarli come una disperata mentre aspetto un ragazzo cotto di me ma per il quale non provo nulla. Vorrei dire tutto a Patrick, che per me possiamo essere solo amici, ma non so perché, è come se volessi aspettare di farmi vedere con lui. È una cosa bruttissima ed egoista lo so. Ma la cosa più brutta è che non mi sarei mai immaginata di fare una cosa del genere, né è nella mia indole. Devo proprio essere impazzita.

Nonostante Rose, Lily e Alice sappiano della mia cotta per Al, non sanno a che punto è grave fortunatamente, altrimenti credo che si spaventerebbero, come lo sono io ora. Ma perché, con tutti i ragazzi di Hogwarts, io mi dovevo prendere una cotta proprio per Al? Al! Il mio migliore amico da sempre, compagno di giochi, quello che mi ascoltava quando litigavo con Roger, quello che mi è stato vicino nei momenti in cui avevo bisogno di lui. Ecco perché. Per tutte queste cose. Almeno credo.

Patrick torna presto con le burrobirre e io cerco di distogliere lo sguardo e sorridergli. Mi dispiace davvero molto per lui. Anche se in realtà non è successo niente. Per ora. Tremo al pensiero di quando mi dirà quello che sono certa prova.

Da quand'è che sono diventata così narcisista?

 

  • allora- fa lui prendendo un sorso della sua burrobirra – domani tu andare a Durmstrang. Sicura di andare con Albus? Io molto più esperto, posso accompagnare te- dice speranzoso.

  • Oh, grazie Patrick, ma vedi, ho bisogno di lui- dico senza rendermene conto, suscitando in Patrick un velo di rabbia e tristezza – perché lui è al corrente di tutto e ha le informazioni che mi servono!- aggiungo in fretta per salvare la situazione.

Lui sembra rassicurarsi un po' e continua a bere la sua burrobirra.

  • cosa è successo con tuo fidanzato?- mi chiede all'improvviso

  • chi? Roger?- chiedo sorpresa.

  • si. io ho sentito cose diverse, le persone parlano senza sapere verità. Io vorrei sapere verità. Per conoscerti- dice.

  • oh. bé.. ecco... diciamo che noi stavamo insieme da molto tempo, ti parlo di anni. Poi... il giorno del nostro anniversario lui... lui mi ha... mi ha semplicemente detto che aveva trovato un'altra e che non voleva più stare con me. Ora ho saputo che lei lo ha mollato quindi non ha fatto un grande affare- spiego con una risatina nervosa all'ultima frase. La ferita è ancora aperta. Almeno in parte.

  • Stupido ragazzo. Tu ragazza d'oro. Chi ti trova è fortunato. E io ho tua amicizia anche se..-

Oh Godric no! Ti prego no! Non può chiedermi adesso di diventare la sua ragazza o cose del genere! In più mi sento lo sguardo di Albus addosso ma non so se è vero o se è solo un'impressione. La mia testa va in panne mentre vedo Patrick che cerca di avvicinarsi, così l'unica cosa che riesco a fare in questo stato confusionale è rovesciare il mio boccale di burrobirra e tirarmi subito indietro.

  • oh! Oh che sbadata!- dico alzandomi di scatto. Patrick si ritira ma sembra un po' deluso. Per fortuna che l'ho scampata.

Sento ancora lo sguardo di Al addosso e mi volto abbastanza per vedere che avevo ragione, e che Bella lo sta richiamando infastidita. Sorrido tra me e me e mi affretto a ripulire la burrobirra sul tavolo.

  • mi dispiace- dice Patrick – vuoi un'altra?-

  • no, no! Per carità! Ho paura di combinare un altro disastro!- esclamo.

  • Bene, allora facciamo giro fuori?- chiede.

In realtà vorrei rimanere qui. Lo so che sono egoista e ossessionata ma è più forte di me.

  • ma... ma fuori c'è la bufera- dico

  • si. io voglio andare a negozio di dolci però! È vicino!- dice Patrick impaziente con lo sguardo che vaga da me a Albus (che intanto ha ricominciato a sorridere all'arpia)

  • e va bene. Andiamo- accetto infine di malavoglia.

 

Pov. Al

 

Mentre chiacchiero con Bella dell'ultima partita di Quidditch mi accorgo che Mel è appena uscita dal locale con Krum monociglio. Per un attimo prima mi è sembrato che volesse baciarla, ma fortunatamente lei ha rovesciato la burrobirra e lui si è tirato indietro. Non che la cosa mi interessi ovviamente, ma mi è sembrato strano, tutto qui.

Come se non bastasse appena mi sono girato per vedere che cosa era successo Bella mi ha subito richiamato per chiedermi che cosa avessi. A volte sembra paranoica.

 

  • allora- le dico – perché non andiamo da Mielandia?-

  • ehm... fa freddo fuori e qui si sta così bene- dice lei incerta.

  • Si lo so, ma ho promesso alla sorella di un mio amico che è al secondo anno che le avrei portato del cioccolato!- mento spudoratamente. Lo ammetto: voglio seguire Melissa. Sono solo curioso, niente di che, ma credo che Bella si sia insospettita.

  • E non può portargliela il tuo amico?- chiede con un sopracciglio inarcato.

  • No, lui non sta più a Hogwarts, lavora al Ministero ora- mento di nuovo. Ci sto prendendo gusto.

  • Va bene. Andiamo- acconsente lei, ma sono sicuro che è ancora sospettosa.

 

Le pile di dolci colorati e il delizioso aroma di zucchero che pervade il negozio di Mielandia fa passare a Bella qualsiasi sospetto e qualsiasi arrabbiatura presa poco fa. Sembra una bambina con la sua bambola preferita mentre osserva incantata tutti i tipi di dolci sugli scaffali. Dalla nostra conversazione, prima, ho infatti dedotto che le piacciono molto i dolci. Un altro motivo in più per venire qui ed evitare di fare storie.

Mel e Patrick sono più giù e hanno puntato la loro attenzione sulle api frizzole.

 

  • mio padre me ne portava sempre un pacchetto quando tornava dal lavoro. Poi sono venuta a Hogwarts e si è persa la tradizione- sta dicendo Mel con un velo di malinconia. Sa che il suo papà, in realtà non è il suo papà biologico.

  • Beh, io credo che non sia mai troppo tardi per ravvivare le tradizioni- dico prima di rendermene conto.

In realtà non volevo intromettermi ma è stato più forte di me. Ora Patrick mi guarda come se gli avessi appena strappato il suo monociglio e Melissa sorride dolcemente, con lo sguardo ancorato ancora allo scaffale.

  • magari hai ragione Al- dice prima di uscire dal negozio con al seguito il suo pseudo accompagnatore

 

§

 

Sono tornato al castello da un'oretta e sono di nuovo sul tema di pozioni di oggi, nella sala comune dei grifondoro, con Scorpius che si è abbandonato al sonno e Rose che sorride sorniona perché ha già finito i compiti.

 

  • potresti evitare di sfottere con lo sguardo- le dico

  • beh, tu potresti finire di raccontarmi il tuo appuntamento no? Mi hai lasciato a quando Melissa è uscita da Mielandia- dice mentre Scorp improvvisamente si sveglia dal suo sonno. Probabilmente ha sentito qualcosa di più interessante degli antidoti ad ogni veleno.

  • Non è successo granché. Io e Bella abbiamo deciso di tornare al castello subito dopo. L'ho salutata con un bacio sulla guancia. Poi lei però....- comincio a diventare rosso e Rose capisce subito cosa intendo..

  • ti ha baciato?-

  • diciamo di si. È stata lei però-

  • è com'è stato?-

  • ecco... pensavo meglio. Voglio dire... pensavo mi piacesse di più e che non ci fosse altro ostacolo da superare che dirle quello che provavo. Però quando lei finalmente ha chiarito la situazione io... non so... credevo che i miei sentimenti fossero diversi-

  • oddio Al! Hai cominciato a parlare di sentimenti! Non è che passi troppo tempo tra ragazze?- dice Scorpius beccandosi un'occhiataccia.

  • No, secondo me Al, i tuoi sentimenti sono indirizzati verso un'altra persona?-

  • no Rosie. Basta. Bella sarà anche la mia ragazza ma non posso cedere ai sentimentalismi, sono un ragazzo! E ho sedici anni. E la nostra storia non dovrà durare per sempre no? Mi godrò questa relazione finché durerà. Quando finirà pazienza.

 

 

Prendo il libro e salgo su in dormitorio. Inutile parlare di sentimenti. Tanto, anche se li provassi, non andrei certo a sbandierarli ai quattro venti. O no?



Ok, lo so che è un mese e mezzo che non mi faccio sentire ma sono stata super impegnata con la scuola! Tra l'occupazione e le mazziate la settimana dopo l'occupazione non ho avuto un attimo di tregua. In più sono settimane che torno a casa alle 3 e non ho un attimo per riposarmi perché devo studiare. Non faccio promesse per il prossimo capitolo, ma appena pronto, lo posterò è poco ma sicuro. ;)

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Capitolo 14
*** A story from the past ***


A STORY FROM THE PAST.

 

Non so se essere più terrorizzato per il fatto che sono a Durmstrang, tanto lontano da Hogwarts, con una lettera per l'espulsione in procinto di partire (ne sono sicuro) o perché sospetto che uno degli allievi di questa dannata scuola ci abbia intravisti. Il problema è il mantello dell'invisibilità: è troppo corto! Non ci stiamo in due sono troppo alto! Melissa si guarda intorno nervosa mangiandosi le unghie.

  • se vuoi quando hai finito ti do le mie, tanto io non ho fame- le dico cercando di sdrammatizzare.

  • Simpatico Al, davvero. Sto morendo di paura-

Ed ha le sue ragioni. Questo posto mette i brividi. Il parco è enorme ma è proprio tetro, non c'è nessuno in giro e si muore di freddo. Gli studenti camminano per i corridoi come se stessero per attaccare da un momento all'altro. Le pareti del castello sono di pietra, proprio come quelle di Hogwarts, ma chissà perché, queste sembrano più fredde e spoglie. Sarà l'assenza dei quadri che si muovono. Non ho capito bene la struttura del castello perché io e Melissa siamo sbucati direttamente in una strana stanza che dava sulle cucine. Quando siamo usciti abbiamo seguito un po' di ragazzi che parlavano della lezione di Difesa e ci siamo aggregati, ma sfortunatamente abbiamo capito che non avrebbero preso parte alla lezione prima di quattro ore. Da quel momento quindi vaghiamo come profughi in un castello, in Bulgaria, senza nessuno, al freddo, cercando un tipo che potrebbe anche non essere colui che stiamo cercando. Insomma, chi mi dice che non si è trasferito di nuovo e non risulta nelle carte del Ministero a Londra? Nessuno, appunto.

Svoltiamo l'angolo e ci ritroviamo nello stesso punto in cui eravamo cinque minuti fa.

  • siamo di nuovo qui- commento.

  • si. sembra come quando Frodo e Sam girano in tondo nel Signore degli Anelli- dice Melissa.

  • Che?-

  • niente, lascia perdere. Continuiamo a camminare-

Prendiamo un'altra strada sperando che questa ci porti dove vogliamo andare ma questo posto è un labirinto! Una volta qualcuno mi disse che era più piccolo di Hogwarts, ma non ne sarei molto sicuro.

Passiamo di fronte a un tizio di un metro e novanta con un labbro squarciato e una cicatrice sulla guancia. Fa talmente paura che mi sorprendo di non essermela fatta nei pantaloni. Mel ha avuto la stessa sensazione credo, sembra pietrificata.

  • ma come li allevano qui? Li concimano per caso?- chiedo.

  • Vuoi stare zitto, o vuoi scoprirlo di persona facendo da concime?- sussurra lei.

  • Preferisco stare zitto-

  • ecco-

sorpassiamo un altro paio di burberi dall'aria poco felice e a un certo punto ci ritroviamo di fronte a un tizio davvero fuori luogo in quel contesto: ha gli occhiali in equilibrio precario sugli occhi, i capelli biondi spettinati e gli occhi verdi. I lineamenti non sono duri e ha l'aria di uno che non dorme da un bel po' di tempo. Porta una veste da mago che lo protegge dal freddo, con aggiunta di pelliccia. Nonostante sia completamente diverso, sembra molto a suo agio tra i ragazzi di Durmstrang. Credo sia proprio la persona che stiamo cercando. Sulla quarantina e inappropriato. È sicuramente lui. Lancio uno sguardo eloquente a Melissa e lei annuisce. È nervosa, forse più di prima, ma cerca di non darlo a vedere. Ovviamente non ci riesce.

Ascoltiamo un frammento della sua conversazione con un suo alunno e da quello capiamo che adesso ha un'ora libera. Entriamo di soppiatto nel suo studio e lo aspettiamo lì, cercando di non sembrare dei criminali. Proviamo varie pose per evitare che quando entri chiami due scagnozzi e ci faccia buttare fuori a calci: prima Mel si siede sulla scrivania, poi io mi metto sulla sua sedia, poi insieme ci sediamo sulla scrivania, poi optiamo per mettere in luce lei e io nell'ombra, ma poi non vorrei spaventarlo. Alla fine stiamo in piedi al centro della stanza come due idioti.

Quando il professore entra la sua espressione varia come quei cartelloni pubblicitari che cambiano con il vento: prima è sorpreso, poi sembra che voglia dire qualcosa, poi corruga la fronte e infine chiede:

  • chi siete voi?- oh, finalmente una domanda intelligente.

  • Ehm.... prima di dire chi siamo noi vorrei accertarmi che lei sia Gregor Clave-dice Mel.

Il professore trasalisce un attimo prima di riprendere lucidità. Guarda intensamente Melissa e poi mi rivolge una rapida occhiata. Riesco a vedere gli ingranaggi del suo cervello che lavorano per decidere se ucciderci o saperne di più. Fortunatamente l'uomo è curioso e il professore abbassa la bacchetta che aveva tenuto tesa da quando era entrato.

  • nessuno mi chiama più con quel nome. Qui sono il professor Fizpatrick- dice cauto scrutando ancora Melissa – non mi avete risposto comunque-

  • giusto. Io mi chiamo Al e lei è Melissa, siamo qui per una questione molto delicata, veniamo da Hogwarts, ma non verremmo più da lì entro la fine della giornata perché ci espelleranno prima-

Non credo che abbia prestato molta attenzione a quello che gli ho detto, perché sta ancora fissando Mel. Evidentemente qualcosa in lei gli suggerisce la sua vera identità.

  • tu non ti chiami Melissa vero?- chiede

  • si. ma non è il nome con cui sono nata- risponde lei a testa bassa.

  • Juliette!- esclama il professore commosso. Poi fa una cosa che non mi aspettavo: la abbraccia. Lei rimane di sasso ma non si scosta. Da questo deduco che non vuole ucciderci.

  • Sapevo che un giorno saresti venuta! Che cosa ti è successo?- chiede come fosse un'amica che non vede da tempo.

  • In che senso cosa mi è successo? Io sono stata adottata da piccola. In realtà sono venuta qui per fare domande, non per dare risposte- dice Mel un po' confusa.

  • Certo certo. Suppongo che hai cominciato ad avere gli incubi, bè, si, mi sembra lecito che tu mi abbia cercato. Ma come mi hai trovato?-

  • gli archivi del Ministero- rispondo io.

  • Giusto. Tu saresti?-

  • l'ho detto prima, sono Albus. Albus Severus Potter-

Gregor Clave trasalisce un'altra volta e mi squadra dalla testa ai piedi, questa volta con attenzione. Non so perché ma non credo di essergli molto simpatico.

  • Potter eh? -

  • sì-

  • allora. Che cosa volete sapere?- chiede sedendosi sulla poltrona a facendo cenno di sederci sulle due sedie davanti.

  • Tutto- dice Melissa – tutto quello che sa sui miei genitori biologici, perché faccio sogni strani, come posso fermarli. Tutto ciò che è di sua competenza. Mi aiuti-

  • in realtà non so molto. Non credo di poter essere molto d'aiuto. Mi dispiace- dice il professore, ma qualcosa in lui non mi convince e Mel lo capisce.

  • Ho scoperto a sedici anni di essere stata adottata. Faccio sogni strazianti da quando ho otto anni. I miei genitori biologici sono morti. I miei genitori adottivi non sanno che ho scoperto la verità. Vivo nella confusione da mesi, adesso o lei mi dice quello che sa, o scatenerò la rabbia repressa da sedici anni e si fidi di me, quando le dico che non è bello vedermi arrabbiata-

in effetti non lo è. Non l'avevo mai vista così, ha pronunciato ogni parola a denti stretti come se la stesse sputando. Non sembra nemmeno lei. Gregor Clave ha sospirato pesantemente ma credo che voglia contribuire.

  • sono il fratello di tuo padre, Daniel. Come già sai mi chiamo Gregor. Non voglio annoiarti con inutili chiacchiere quindi andrò subito al sodo. Quando eravamo piccoli, Daniel era sempre il prediletto, il preferito dai nostri genitori. Quando loro morirono a causa di un incidente, io avevo dodici anni e Daniel otto. Non è stato facile prendersi cura di lui, perché io andavo già a Hogwarts, mentre lui avrebbe dovuto aspettare ancora tre anni. Chiamai nostra zia quindi, che fu molto coraggiosa ad accoglierci in casa sua, altrimenti saremmo finiti in orfanotrofio. Ma Daniel non mi perdonò mai il fatto che me ne andai non appena lui si diplomò. Erano stati tempi duri quelli, e io avevo sempre cercato di far camminare mio fratello sulla retta via. Purtroppo non ci ero riuscito e non ci riuscii in futuro. Volevo perseguire il sogno di diventare insegnante ma non volevo farlo qui, dove c'erano troppe cose che mi ricordavano i nostri genitori, volevo farlo altrove. So che può sembrare egoistico ma detto da un ragazzo che a dodici anni ha dovuto prendere in mano la famiglia, o quello che ne restava, suonava assolutamente lecito. Così, non appena Daniel finì i M.A.G.O gli dissi che sarei partito dopo qualche mese. Lui si arrabbiò moltissimo e non tornò a casa per giorni. Fu allora che scoprii delle sue strane amicizie e di quello che stava combinando. Una sera mi venne a trovare una ragazza e mi raccontò tutto. Disse che era un'amica di Daniel e che lui si stava cacciando nei guai. Mi disse che avevano fondato una strana organizzazione ma non si fidavano di lei quindi non volevano lasciarla entrare. Mi chiese di indagare perché era preoccupata per quello che stava per succedere. Così cominciai le mie ricerche. Frugavo nei suoi cassetti, ispezionavo le sue lettere, lo seguivo, ogni tanto. Ma una sera lo sentii parlare con un'altra ragazza. Era tua madre. Si vedeva visibilmente che era incinta. Discutevano su qualcosa riguardo un'organizzazione e dal loro discorso capii molte cose. Capii che avevano fondato una specie di setta chiamata “organizzazione della pietra”. Volevano cercare una parte della pietra filosofale che secondo loro Flamel avrebbe nascosto. Avevano carte e indizi, ma finora non li aveva portati a niente. Da quel discorso scoprii anche che non erano in buoni rapporti con gli altri membri e che erano in pericolo. Decisi di non partire più. Lo spiavo ogni tanto, e qualche mese dopo ti vidi. Tua madre ti teneva imbraccio, impaurita, come una ragazza giovane può esserlo dopo aver avuto un figlio. Tuo padre disse il tuo nome e chiese a tua madre di andarsene perché lì non era al sicuro. Evidentemente lei non l'ascoltò. Nei due anni successivi rimasi nell'ombra, nessuno mi scoprì ma io continuavo a spiarli. Finché una sera....- il professore

si blocca. Una lacrima scende sul suo viso e tante ormai solcano quello di Melissa.

Gregor Clave si fa forza e continua la storia.

  • una sera, tu eri lì con loro. Si riunivano in una casetta abbandonata nel bosco lontano da casa nostra qualche chilometro. Stavano discutendo animatamente con gli altri membri, non contenti dell'andamento delle indagini. Uno di loro cominciò a lanciare incantesimi e la battaglia si fece subito animata. Daniel fece segno a tua madre che ti prese e ti portò fuori. Per un attimo pensai di essere scoperto perché eravate vicinissime al mio nascondiglio. Tua madre ti mise a terra e tra le lacrime pronunciò un antico incantesimo. Non lo riconobbi subito, ma dopo, quando iniziai i miei studi, capii cosa aveva fatto. Ti aveva sigillato la memoria. Aveva riposto in un angolino della tua mente tutti i ricordi di quei due anni e molte informazioni sulla pietra. Solo una persona col tuo stesso sangue può spezzare l'incantesimo e liberarti la testa dagli incubi. Tua madre si smaterializzò con te davanti i miei occhi e qualche minuto dopo si materializzò di nuovo per andare ad aiutare suo marito. Ma non c'era niente da fare. Daniel era morto, e lei lo sarebbe stata da un momento all'altro. La vidi cadere, poi me ne andai di corsa. Cambiai nome, paese e realizzai il mio sogno. Ma non è passato giorno nel quale io non abbia pensato a dove tu fossi, a cosa stessi facendo, se stessi bene. Lo ammetto, avrei potuto scoprire dove ti trovavi. Ma avevo paura, non volevo che la mia vicinanza potesse arrecarti dolore. Tu hai vissuto una bella infanzia, e questo, anche perché io me ne sono andato. Questo è quanto Melissa, spero sia abbastanza-

  • meno male che non sapeva molto- commento, rendendomi conto di essere stato inappropriato. Melissa è ancora in lacrime, ma riesce comunque a parlare.

  • Grazie, davvero. Penso che abbia ragione riguardo al fatto dell'infanzia felice. E penso anche di dovermi liberare dei miei incubi. Se può, per favore, mi liberi-

il professor Clave sospira di nuovo ma si aspettava sicuramente quella richiesta. Si alza,prende le mani di Mel nelle sue e pronuncia un incantesimo a voce bassa. Ad ogni parola Melissa sembra sempre più spossata, ma meno tesa. Quando finisce,

la campanella suona. Io prendo per mano Melissa e insieme ci prepariamo a salutare Gregor Clave. Lui abbraccia sua nipote e le dice – mi dispiace per tutto quello che è successo, e di non essermi preso cura di te. Sta attenta, potresti essere il bersaglio di molti. Io cercherò di proteggerti da qui, rintracciando alcune persone. Devi sapere che molti componenti dell'organizzazione sono morti, ma alcuni, anche se pochi, vivono ancora. Potrebbero cercarti Melissa, fa attenzione-

Spariamo sotto il mantello dell'invisibilità e l'ultima cosa che sentiamo prima di uscire è – bel mantello Potter!-

Durante tutto il tragitto fino all'aula dell'armadio (non chiedetemi come, ma mi ricordavo la strada), Melissa non parla. Sembra da una parte contenta dall'altra sconvolta. Almeno non farà più incubi.

Controllo che nessuno stia guardando e apro la porta dell'aula. Mi tolgo il mantello ed entro nell'armadio. Mel mi segue poco dopo. Chiudo la porta dell'armadio svanitore e insieme pronunciamo l'incantesimo. In un batter d'occhio siamo nell'altro armadio, quello di Hogwarts. Certo che si sta stretti dentro questi cosi eh? Melissa mi guarda prima di uscire e sussurra – grazie Al-

poi fa una cosa che non mi sarei mai aspettato: mi bacia sulla bocca. Si ok, un bacio rapido, ma pieno di significato. Subito dopo esce e corre verso la porta della stanza delle necessità. So che ha bisogno di tempo per lei, e anche io onestamente!


Salve gente! Lo so che sono praticamente sparita ma ehi! Buon 2013! Comunque, qui si scopre un bel po' di verità ma Melissa a poco a poco, comincerà a ricordare. Bè poi la parte finale boh, mi sono divertita a pensare ad al rosso come un peperone XD. Comunque, non riesco a capire da dove siano sbucati i pallini ahahahah XD. Erano delle lineette e adesso sono pallini! Vabbè, sono pure più carini. Cercherò di essere più puntuale la prossima volta. Ciao a tutti e a presto!

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Capitolo 15
*** I'm not going to wait ***


I'm not going to wait


Bè dai la punizione ci stava. Speravo di essermela cavata, ma sfortunatamente all'uscita della Stanza delle Necessità ho beccato Gazza che pattugliava i corridoi, e siccome era notte, mi sono beccato un'ora di punizione nell'ufficio della McGranitt a mettere apposto archivi di ogni genere. Melissa se l'è cavata. Certo, dopo avermi mollato lì in quel modo poi! Ma come le è saltato in mente? Adesso devo scontarla io la punizione dalla McGranitt
L'ufficio della preside è il luogo più austero dell'intero castello. Mio padre mi ha raccontato che quando Silente era preside, era invece il posto più particolare di Hogwarts, con tutti quegli strani oggettini che sbuffavano e la fenice che a volte prendeva fuoco da sola. L'influenza della McGranitt si vede: i quadri dei presidi sono comunque appesi alle pareti ma c'è rimasto un solo oggettino sbuffante, credo in memoria di Silente. Per il resto è tutto molto piatto e monotono. E anche questi archivi sono monotoni. Ma come ha fatto J.J Abbs ad ottenere cinquanta punizioni in un mese?

All'improvviso sento qualcuno che si schiarisce la voce dietro di me. Mi giro ma non vedo nessuno, quindi torno al mio lavoro. Poi sento di nuovo lo stesso rumore e questa volta capisco da dove proviene: un uomo abbastanza vecchio con la barba argentea e gli occhiali a mezzaluna mi sorride dal suo quadro, gioviale, come se facesse ancora parte di questo mondo.

  • professor Silente?- mi azzardo a chiedere. Lui annuisce e sorride di nuovo.

  • Vedo che somigli molto a tuo padre- mi dice. Sai che novità, me lo dicono tutti.

  • Purtroppo- scherzo io.

  • Oh, ragazzo! Non sai nemmeno quale fortuna invece!- esclama lui ridendo.

  • Per caso... vuole chiedermi qualcosa signore?- chiedo.

  • Beh, il motivo per cui sei in punizione. È raro che i ragazzi le scontino direttamente nell'ufficio del preside-

  • tutti gli altri posti erano occupati dai miei cugini- ammetto arrossendo. Lui ride ancora più forte e scuote la testa.

  • È di famiglia. Sempre a mettersi nei guai. Ma non mi hai ancora detto che ti è successo-

  • giravo per i corridoi, di notte. Questo è il rapporto ufficiale-

  • mi pare di ricordare, anche se ormai sono vecchio, che tuo padre possiede un mantello dell'invisibilità, e sono sicuro che non ha esitato a dartelo- dice Silente.

  • Si, lo avevo con me, ma mi sono dimenticato di rimettermelo. Ero un po' stordito-

  • mmm....-

Restiamo in silenzio per un po', io continuo il mio lavoro e Silente mi osserva, cercando di cogliere ogni cosa di me. Sospetto che quell'uomo abbia il potere di leggere nella mente anche da quadro. Poi, all'improvviso, mi balena un'idea in mente.

  • professore, mi scusi, potrei chiederle una cosa?-

  • tutto quello che vuoi Albus- risponde lui.

  • Lei sa per caso se il suo vecchio amico Flamel avesse nascosto una parte della pietra? Se ce ne fosse ancora una in circolazione?-

La mia domanda sembra sorprenderlo e lui corruga le sopracciglia in segno di stupore.

  • non che io sappia Albus. Nicolas ha distrutto la pietra. Era un uomo di parola, non penso che abbia nascosto nulla- dice seriamente – ma se è così. Immagino che il figlio di Harry Potter si trovi in mezzo a un bel disastro come suo padre prima di lui!- esclama ridacchiando.

  • Oh! spero di no, signore. Credo che questa storia andrà a buon fine-

Per il resto dell'ora non fa domande il che è strano. Chiunque al suo posto mi avrebbe chiesto cosa stavo combinando ma lui sembrava estremamente tranquillo e disinteressato. Ho come il sospetto che sappia già tutto. Voglio dire, quell'uomo è estremamente perspicace e non solo! Secondo me ha spie-quadri in tutto il castello! Esco di corsa dall'ufficio e mi dirigo verso il dormitorio: devo parlare con Scorpius. Lo trovo intento a russare in camera nostra, lo sveglio e gli racconto tutto, da Durmstrang fino a Hogwarts.

  • e ti ha baciato?- chiede.

  • Ti ho appena spiegato un'intera storia di criminali e tu pensi solo a quello?-

  • scusa, hai ragione. Ma devi ammettere che è strano, insomma, lo sa che stai con un'altra e... un momento: lo sa?- chiede. In effetti non ci avevo pensato. Io non gliel'ho mai detto e non so se Rose o qualcuno l'ha fatto.

  • Oddio non lo so! Il punto è: sai che imbarazzo adesso?-

  • dai Al! Non potrà essere così strano no? Ok, forse si. Buona fortuna amico-

 

 

Pov. Melissa.

 

  • Oddio! Ma che ti è saltato in mente?- urla Rose dopo che ho finito il mio racconto.

  • Ti ho appena finito di raccontare l'inquietante storia della mia famiglia e tu pensi solo al fatto che ho baciato Albus? Maturo Rose, davvero-

  • beh, un problema alla volta no?- dice Alice che intanto si lima le unghie.

  • E poi, è stato solo un bacetto, niente di che-

  • si, ah ah. E noi dovremmo crederti?- chiede Rose facendomi arrossire fino alle punte dei capelli. Il fatto è che non so perché l'ho fatto, ecco.

  • Non darle addosso Rose, già si sente in colpa dato che Al è fidanzato- dice Alice.

Cosa? COSA? Albus si è fidanzato? Sbianco completamente e mi porto le mani alla bocca guardando le mie amiche con una faccia terrorizzata.

  • ma questo tu non lo sapevi. Perfetto!- esclama Ali imbarazzata.

  • Si Mel. Albus si è messo con Bella l'altro giorno, a Hogsmeade. Mi dispiace-

  • no! non dovete dispiacervi, non è per quello che... si diciamo.... insomma non è così... solo che... perché.... io non lo sapevo!- esclamo in mia difesa.

  • Certo, certo. Non penso che comunque stia bene con lei- ammette Rose.

  • Davvero?- chiedo con un po' troppa veemenza.

  • Ma guardati Melissa! Sei stracotta a puntino. Fai pena!-

  • non è vero Alice! Io sono solo... sorpresa-

  • ah ah. E io sono Fleur Delacour-

La conversazione sta prendendo una piega che non mi piace così mi giro dall'altra parte e prometto che parlerò ad Albus e gli spiegherò tutto. Sarà imbarazzante ma necessario, e dopo, tornerà tutto come prima. Esattamente come prima. Siccome è parecchio tardi mi infilo nelle coperte e cado in un lungo sonno. Domani gli parlerò.

 

Pov. Al.

 

La luce del mattino mi ceca un occhio e mi alzo di soprassalto. Somiglio molto a Grop stitico la mattina. Non è una bella visuale. Mi lavo e cerco di pettinarmi i capelli che però non ne vogliono sapere di star giù. Poi sveglio Scorp che dorme con un braccio penzoloni e la faccia completamente spalmata tra il cuscino e il letto. È una visione raccapricciante. Di solito è lui che sveglia me, ma stamattina mi sento particolarmente propenso alla giornata.

 

  • Scorp, devi svegliarti, il tuo orologio biologico non ha funzionato stamattina- gli dico. Lui mugugna qualcosa (tipo maiale addormentato) e si gira dall'altra parte.

  • Andiamo Scorp, su. So che non è piacevole essere svegliati ma... e dai... sveglia. SCORPIUS SVEGLIA!-

lui si sveglia di soprassalto e si siede, come se qualcuno l'avesse punto con uno spillo.

Finalmente si è svegliato. E somiglia molto al vecchio Dursley. L'ho visto una volta in vita mia e mi è bastato. Ho ancora i brividi. Brr...

quando finalmente Scorpius si alza e Tyler finisce di cantare “Figaro” scendiamo tutti per la colazione.

  • allora Al- comincia Rose – tu stai.... bene?- chiede con aria sospetta.

  • Direi di sì. Perché non dovrei?-

  • oh non so, magari... ciao Mel!-

  • 'Giorno-

Lo ammetto: vederla fa uno strano effetto. Lei sorride come al solito ma non si sofferma a guardarmi più di tanto. Sembra come se volesse ignorare il mio sguardo.

  • Albus!- grida una voce alle mie spalle.

Oh no! È Bella. E mi sta venendo in contro. Probabilmente mi bacerà ma ho Melissa seduta di fronte. Cosa devo fare? Oh mannaggia a Salazar!

Bella arriva di corsa e mi stampa un lungo bacio sulla bocca. Oh mio Godric che imbarazzo! Quando si stacca si mette seduta sulle mie gambe e io divento rosso come un peperone. Anche Mel è imbarazzata e guarda con interesse il suo bacon sorridente.

  • ehm.... ciao Bella- dico ancora più rosso in faccia.

  • Allora? Non mi racconti niente? Che cosa hai fatto alla fine l'altra sera?- chiede.

Trasalisco e mi guardo intorno terrorizzato. La sera in cui sono andato a Durmstrang io e Bella dovevamo vederci ma io le ho detto che avevo da fare con i miei cugini. Lo so, non è stata una mossa leale, ma era necessario.

  • niente di che, avevo promesso a Rose che avrei passato la serata con lei e Scorp. Abbiamo giocato a scacchi- mento. Mel mi guarda corrucciata e io faccio spallucce. Lei scuote la testa e torna a mangiare.

  • Non sembra molto interessante. Bè, io vado a lezione, le mie amiche mi aspettano. A dopo. Ciao-

mi bacia di nuovo e se ne va.

  • Al. Posso parlarti un attimo?- dice Melissa. Le trema un po' la voce.

  • Come? Oh, si, certo-

scendiamo vicino la scalinata principale dove non c'è quasi nessuno, pochi ancora si affrettano per andare a fare colazione. Ci guardiamo imbarazzati per un attimo e poi le nostre voci cominciano a sovrapporsi: chi dice scusa, chi dice prima tu, chi dice sai.

  • comincia tu- riesco a dire.

  • ok. E' strano. Molto strano. Stranissimo Al. Insomma, io non avrei dovuto baciarti, anche se dai, non è stato poi questo grande bacio che... bè, lasciamo stare no? Io sono tua amica, tu sei mio amico, noi siamo amici, essi sono amici...

  • Mel? Ti senti bene?-

  • come? Ehm, si, si, tutto alla grande. Scusa, comunque.

  • Ahm.. ok, va bene, non ti preoccupare, facciamo come se non fosse successo niente. Amici come prima, assolutamente niente.

Lei sorride e ci salutiamo.

 

Pov. Melissa.

 

Come se non fosse successo niente? Si, lo vorrei. Ma passano i giorni e tutto diventa sempre più strano. A volte semplicemente quando ci scontriamo mi ritrovo a fissarlo o ad essere imbarazzata. Una volta gli sono caduta praticamente addosso ed ero a un palmo dal suo viso. Godric! Se Rose non fosse intervenuta dicendo “Oh Salazar stai bene?”, non so cosa sarebbe successo perché anche lui era strano. La sua fidanzata, Bella, gli sta continuamente appiccicata. La cosa strana però, è che mi sembra che dopo quello che è successo ci scontriamo più spesso o ci ritroviamo sempre più vicini. Forse è una mia impressione, o forse prima non le notavo queste cose. Fatto sta che Bella ha capito che c'è qualcosa che non va: l'altro giorno l'ho vista che fissava Al mentre lui guardava me. Che cosa dovrei fare? Non so più dove andare a parare. Nel frattempo Patrick è sempre più insistente e mi chiede di vederci. Io ho rifiutato qualche volta ma alla fine ho dovuto dire si. E sto andando ad incontrarlo proprio in questo momento. Non ce la posso fare. Che gli dico?

Salgo i gradini della torre di astronomia e lo vedo: è vicino al telescopio in piedi e credo sia molto contento di vedermi. Mi guardo intorno imbarazzata e poi gli vado incontro.

  • ciao- dice.

  • Ciao Patrick-

  • io voglio parlare a te-

  • dimmi- non sono molto sicura di voler sapere cosa vuole.

  • Io ho pensato a te molto dopo Hogsmeade. Io voglio che tu essere più di amica- spiega. Ah, dritto al sodo proprio. E adesso?

  • io... io... ehm.... Io sono, sono lusingata, davvero, ma.... ma io ti vedo come un amico e... e ultimamente credo di essermi presa una cotta per qualcun altro. Mi dispiace. Possiamo rimanere amici comunque-

  • oh, si- dice lui, molto deluso – non fa niente. Chi è ragazzo?- chiede.

  • è... è.... sai, non è importante- dico facendo un gesto con la mano.

  • È quello di armadio. Albus. Io ho sentito tu parlare con Rose, hai detto che hai baciato lui- afferma Patrick sicuro. Poverino, sapeva che avevo baciato Al, ma ci ha sperato lo stesso. La sua faccia è talmente afflitta che mi sento un verme.

  • sì. ma lui sta con un'altra quindi magari mi passa-

  • non sa che perde- dice.

 

Io sorrido e lui comincia a parlare di Durmstrang e a chiedermi come l'avevo trovata eccetera, eccetera. Non ho il cuore di dirgli che mi è sembrata spaventosa, e lui sembra accogliere di buon grado i complimenti che porgo alla scuola. “è molto... molto.. ehm... si... carina?” sono le uniche parole che mi sono uscite, ma lui le ha apprezzate.

(s)fortunatamente è dovuto andare via presto, così sono libera di andarmene in biblioteca per studiare e stare in santa pace, lontano da gente che mi chiede “che succede con Albus? No perché mi sembra che siate un po' strani” oppure “hai sentito la novità? Albus Potter si è messo con Bella Yang”. L'unica cosa che vorrei rispondere è “si, siamo strani perché io l'ho baciato e si, l'ho sentita la novità dato che mancano solo i cartelloni affissi e le partecipazioni per il matrimonio!”

Wow, amo questi sfoghi interiori.

Sulla strada per la biblioteca incontro l'ultima persona che mi eviterebbe domande imbarazzanti: Rose.

 

  • ehi sfascia famiglie!- esclama.

  • Molto divertente Rose, davvero, se non fosse che sono già imbarazzata e frustrata di mio.

  • Andiamo! Al si stancherà presto!-

  • come? Non voglio essere il ripiego di nessuno. Non posso stare ad aspettare che Albus Potter si decida a lasciare la figlia della fontana ambulante e si renda improvvisamente conto che mi ama, no. Ho bisogno, cara Rosie, che tu mi trovi un fidanzato!-

  • Coooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooosa?-

 


 

 

Ehi! Eccomi qua! Non sono sparita ma sono parecchio assonnata. No, sul serio, credo che potrei addormentarmi e non accorgermene! Comunque, questo è il nuovo capitolo, e sembra che Mel abbia preso Rose per un'agenzia matrimoniale. Bè alla prossima!

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Capitolo 16
*** chiodo schiaccia chiodo? ***


Chiodo schiaccia chiodo?


Pov. Rose


Sentire Melissa Jacobs dire che ha baciato tuo cugino è già strano, mettiamoci pure che adesso vuole farlo ingelosire. Perché ehi, io non sono stupida, io lo so che la storia del chiodo schiaccia chiodo vale solo per i falegnami. Insomma, Melissa è cotta a puntino dalla testa ai piedi, è inutile che continua ad usare scuse. Sono combattuta, da una parte vorrei aiutarla, dall'altra non vorrei che soffra un povero ingenuo per colpa sua. Perché sappiamo tutti come andrà a finire questa storia, Albus si ingelosirà, loro cominceranno una relazione clandestina finché non si scoprirà tutto e Bella Yang renderà onore a sua madre, mentre il povero malcapitato fidanzato di Melissa soffrirà in silenzio per un po' di tempo. Bene, analizzando i pro e i contro, direi che un piccolo sacrificio da parte di un mio vecchio amico, non sarà poi così grave. Jeffrey Hall, è il ragazzo perfetto per l'occasione. Biondo, occhi azzurri, perfetto per lo scopo. Che il gioco cominci!



Pov. Melissa


Ho chiesto a Rose di trovarmi un fidanzato. All'inizio sembrava scettica, poi però ha acconsentito, ha detto che mi vedrò con Jeffrey Hall. Lo conosco, è un grifondoro molto accanito per il Quidditch e mi pare abbia un fratello o una sorella che sono amici di Al e Scorpius. È molto carino, però io penso ancora ad Albus. È come un chiodo fisso, non riesco a togliermelo dalla testa. Noi siamo sempre stati come fratelli, come due migliori amici, il nostro era un legame quasi di sangue. Finché... beh, finché non ho cominciato a fare quegli incubi. Da quel momento sono cambiate un bel po' di cose a parte la mia integrità mentale. Albus ha iniziato a starmi vicino, più del normale e dentro di me è nato un sentimento che non riesco più a scacciare. Lo so che dovrei davvero rinunciarci ma è più forte di me. In ogni sguardo che mi rivolge, in ogni cosa che mi dice, cerco di scovare qualche indizio che mi porti a credere che anche lui prova la stessa cosa. A volte mi faccio dei veri e propri film mentali solo per un piccolo gesto e poi ritorno ad illudermi perché vedo che non ha sortito il risultato previsto. Sono in un vicolo cieco. Lui dovrebbe essere come un fratello per me, il fratello che non ho mai avuto, eppure non riesco a stargli vicino senza ripensare a quella sera nell'armadio svanitore.

Per tutto questo, per tutte le insicurezze ho deciso di chiedere a Rose di improvvisarsi un'agenzia matrimoniale. Non so se funzionerà, ma vale la pena provarci.

Tra tutte queste paranoie ho dimenticato che tra cinque minuti ho lezione di erbologia. Prendo di corsa lo zaino e mi fiondo sul prato del castello dove gli studenti si stanno già avviando tranquillamente verso le serre. La mia vista è talmente annebbiata dallo sforzo che non vedo la persona che ho davanti e la travolgo. Mi scuso e mi scosto, poi vedo chi è. Tanto per cambiare, Albus.

  • ehi, ma che hai stamattina Mel? Hai messo il turbo?- esclama massaggiandosi il fondo schiena.

  • Scusa- dico io un po' timidamente – sono in ritardo-

  • beh, come vedi tutti gli studenti sono ancora fuori la serra. E a meno che tu non voglia radere al suolo tutte le mandragole di Neville, ti consiglio di rallentare- dice sorridendo.

  • a... ahm... ehm... s-si, io c-credo che devo... no...-

  • Mel tutto bene?-

  • si ci vediamo dentro ciao!-

Ecco, mi sono impappinata di nuovo, come se non bastasse c'era anche Rose lì vicino e mi ha lanciato un'occhiataccia che avrebbe messo paura perfino a Godric Grifondoro. Oh! Ma perché proprio a me doveva capitare?

Apro la porta della serra e l'odore di terra e acqua mi assale. Non so perché ma quest'odore mi è sempre piaciuto. Mi calma.

Neville Paciock sta già preparando tenaglie e innaffiatoi per delle piantine assai curiose. Sono tipo tronchi d'albero, ma molto piccoli e con un piccolo foro al centro. Chissà cosa dovremmo farci.

Prendo posto vicino a Rose che ha deliberatamente preso le distanze da Albus e Scorpius dall'altra parte della stanza. Dopo qualche minuto arriva anche Alice e si mette vicino a noi.

  • Oh no!- esclama – odio questi cosi-

  • Buongiorno ragazzi- esordisce il professore – bene, meglio che non vi annoi con inutili nozioni che darò dopo e che vi dica cosa dovete fare: infilate una mano nel buco del vostro tronco e tirate fuori il contenuto, poi, poggiatelo nelle ciotole accanto a voi. Buon lavoro!-

  • beh, non sarà così difficile- commento.

Non mi sono mai sbagliata tanto in vita mia. Non appena infilo il braccio nel tronco quello me lo stringe fino a non farmi più muovere e i rami dell'alberello cominciano a dimenarsi tanto che non riesco nemmeno a tenere gli occhi aperti. Poi non ci capisco più niente ma so solo che la pianta ha smesso di dimenarsi e che la mia mano è diventata più pesante. Probabilmente perché su di essa adesso c'è un'enorme coso verde pulsante, abbastanza disgustoso.

  • Ah- fa Alice – è una soddisfazione quando escono fuori-

  • prego? Soddisfazione? Non sono io quella che ha infilato la mano in questo coso diabolico??

  • rilassati, abbiamo detto che facciamo a turno, adesso tocca a me-

Ecco qual'è il vantaggio di essere la figlia di un professore di Erbologia: Alice ha preso il suo coso verde pulsante senza nessuna difficoltà. E senza nessun graffio. Sono curiosa di sapere come ha fatto.

  • talento innato- spiega lei.

Si come no, c'è il trucco sono sicura.

  • Allora Mel, vogliamo parlare di quello che è successo prima?- fa Rose.

  • Perché che è successo prima?- chiede Alice. Faccio per rispondere ma Rose mi interrompe.

  • Mel ha travolto Albus, e ha cominciato a balbettare-

  • ahi. Brutto segno-

  • nessun brutto segno, ho detto che avrei risolto la questione e lo farò- dico convinta.

  • E come? Mel io ti ho vista. Sei come me quando mi sono accorta che mi piaceva Scorpius. Diventi rossa e balbetti continuamente, fissi il vuoto ininterrottamente, non sai dove guardare o dove mettere le cose, sembri completamente sulle nuvole. E non c'è rimedio. Fidati. Le ho provate tutte, mi sono messa con altri ragazzi, mi sono divertita, ho fatto perfino bungee jumping ma niente. È come una sanguisuga che ti si attacca addosso. È una di quelle cose di cui non puoi fare a meno. E pensi e ripensi tutto il giorno e fai strani pensieri e film mentali, e non negarlo! Sei davvero cotta Melissa.

  • No Rose, è peggio. Credo di essermi innamorata- dico, guardando Albus che sorride trionfale brandendo quello stupido bozzolo pulsante.


Pov. Albus


Melissa è davvero strana ultimamente. Cioè, sono nella serra di erbologia alle prese con queste disgustose palle verdi e sto notando che lei, Rose e Alice stanno parlottando ininterrottamente da quando sono entrate. Poi non so, prima mi è venuta addosso ed era davvero strana, come se fosse molto imbarazzata. Ma non dovrebbe essercene motivo, dato che siamo come fratelli. Prima di allora non era mai successo. Boh, sarà il cambio di stagione o qualche strana cosa da ragazza. Valla a capire.

Scorpius ha appena finito di far uscire il liquido poltiglioso dai boccioli quando decido di chiedere consiglio.

  • ehi scorp-

  • si?-

  • hai notato com'era strana Melissa prima. Voglio dire, ultimamente è davvero fuori di testa. Non ci hai fatto caso?-

  • le ragazze sono tutte fuori di testa. Io non ci faccio mai caso. Prendi Rose, ogni tanto si comporta da pazza, poi, cinque minuti dopo, normale come prima. Fidati, è solo uno sclero femminile temporaneo, niente di che-

  • se lo dici tu-

Ecco perché Scorpius è il mio migliore amico: è profondamente illuminante.

La lezione di erbologia è stata abbastanza interessante a parte i graffi e i cosi pulsanti.

Nonostante Scorpius ha dato la sua versione di come stanno le cose, io non ne sono molto convinto. Ormai è un po' che va avanti questa storia. Forse dovrei chiedere spiegazioni direttamente a lei. O forse no.

Mi dirigo spedito verso il cortile interno perché Bella mi aspetta lì e Godric solo sa quello che farebbe se arrivassi in ritardo. Quando arrivo la trovo seduta su una panchina mentre legge un libro di rune.

  • ciao- dice.

  • Buongiorno-

  • com'è andata la giornata?-

  • bene, oggi a erbologia abbiamo sezionato dei tronchi un po' strani-

  • ah, sembra interessante. Senti, pensavo che, beh fra qualche mese ci sarà il ballo della Vittoria no? Non so, potremmo dire ai nostri genitori che stiamo insieme-

  • ah, va bene-

Onestamente, non mi ricordo nemmeno se l'ho detto a qualcuno. Forse a mio padre, non lo so, comunque ho l'impressione che non ci arriveremo al ballo della Vittoria...

E' che ho questa strana sensazione, come se da un momento all'altro ci dovessimo lasciare. Lei è molto carina e simpatica ma è un po'... come dire... lagnosa e appiccicosa. Ecco. Non so spiegarlo, ho come un presentimento molto forte che la nostra storia sia destinata a finire presto.



Pov. Alice


Ma in che guaio doveva cacciarsi Melissa? Innamorarsi di Albus!

È già complicato innamorarsi di un Weasley, figuriamoci di un Potter. Insomma, tutte quelle ragazze che gli girano intorno, i continui saluti a gente sconosciuta, la venerazione dei professori, sarebbe uno stress. Comunque per me non c'è pericolo: James è troppo bello e come Albus, troppo fraterno; Hugo è troppo piccolo, Fred è troppo scemo e Louis mi sta troppo antipatico.

Parli di Godric e spunta la spada. Ecco Louis Weasley arrivare con quella sua solita aria da nullafacente e il solito manipolo di oche al seguito.

  • ciao- dice.

  • Ti sei scordato i libri?- dico indicando la sua borsa evidentemente quasi vuota.

  • No, abbiamo avuto Cura delle Creature Magiche e non ho dovuto portare dei libri. Ordini di Hagrid-

  • ah. ok. Va bene, io vado a studiare-

  • ma tu non ti diverti mai?- chiede, sinceramente incuriosito.

  • Solo perché tu non mi vedi, non significa che non faccio festa tutta la notte in sala comune. Una volta mi sono perfino ubriacata-

  • ubriacata? Tu? Quando?-

  • alla festa per la vittoria della partita- dico orgogliosa. Non so perché ma sembra che le brutte azioni siano motivo di vanità, e dato che ne ho fatta una, voglio vantarmene.

  • E chi ti ha fatto ubriacare?-

  • nessuno. Ho preso il whisky e me lo sono scolato-

  • non ti credo. Qualcuno deve averti forzata, tu non avresti mai fatto niente di simile, sei troppo perfettina.-

  • beh, allora significa che non mi conosci-

Gli faccio l'occhiolino e me ne vado. Ah, che soddisfazione mettergli i piedi in testa ogni volta! Mi giro un attimo e vedo che il manipolo di oche gli sta ancora addosso, ma lui non ci fa caso, fissa ancora il punto dove stavamo parlando. Probabilmente è rimasto spiazzato!



Pov. Rose.


Ok, l'appuntamento è organizzato: Melissa e Jeffrey si vedranno domani a Hogsmeade. Onestamente mi sento un po' in colpa per lui. Cioè, povero ragazzo, è così dolce e premuroso, ed io lo sto usando.

Magari mi sbaglio, magari a Melissa passa davvero. Non ci credo più di tanto però. Voglio dire, lei è innamorata fino alla punta dei capelli e secondo me anche lui, solo che è troppo Potter per accorgersene. Forse dovrei dire troppo Albus Potter per accorgersene.

La biblioteca è davvero un ottimo posto per pensare, così pacifico, nessuno grida, nessuno fa irruzione in maniera brusca, nessuno....

  • Rosieeeeee!-

Ma perché io non mi sto mai zitta? Devo imparare a tacere anche quando penso. Niente Rose, non pensare a niente, perché le cose irritanti, se le pensi, accadono.

  • Rose, devo parlarti-

  • avevo scommesso su quanto in fretta Albus Potter sarebbe venuto da me ansimante a chiedere spiegazioni riguardo agli strani comportamenti di Melissa Jacobs negli ultimi giorni- sono perspicace eh?

  • Sei così perspicace!-

  • lo so. Insomma, che vuoi di preciso?-

  • quello che hai detto tu. Capire che le ha preso. Ultimamente non fa altro che balbettare e starmi alla larga. Secondo te ha qualcosa a che fare con..- rossore da copione – con... bè quello che...-

  • ho capito Al. Nah, vedrai è solo una fase, non preoccuparti-

  • è quello che ha detto anche Scorpius-

  • chissà perché non mi sorprende-

  • ma se lo dici anche tu, allora sarà così-

  • perché quello che dico io è legge cugino-

  • esatto. No! Non è legge è solo che... si, forse un po' è legge-

  • non contraddirmi- gli suggerisco. Mi sento così onnipotente quando parlo con i miei cugini. Sono talmente intimoriti da me! E fanno bene.


Pov. Al.


Se anche Rose ha detto che è una fase, è una fase.

Solo ora sto pensando. Le ragazze sono strane, meglio lasciar stare.

Domani ci sarà l'uscita a Hogsmeade ed io avevo intenzione di passare una bella giornata con i miei amici ma no! Eh, ti pare che posso stare in pace? Quella piattola della mia ragazza (Godric ricordami perché mi sono messo con lei) mi ha categoricamente imposto la sua presenza. E io non ce la posso fare. Sta tutto il giorno a civettare con quei gufi dei suoi compagni e quelle civette spelacchiate delle sue amiche e poi, quando sono io che voglio stare in pace non posso, perché si è svegliata dal letargo e vuole uscire col povero orso bruno che invece voleva andarci, in letargo!

Direi che sono parecchio bravo con le metafore. E sono anche parecchio stanco. La giornata è stata abbastanza dura e come se non bastasse mi sto dirigendo al campo da Quidditch per l'allenamento. Hugo sta già in porta a provare qualche parata e James sarà sicuramente sbraitando.

  • Albus! Dove....-

  • andiamo James, ogni volta la stessa solfa. Si, sono in ritardo ma di un minuto. Di un cavolo di minuto! Datti una calmata e rilassati!- esclamo infastidito. Lo so che ti brucia perché sono il capitano ma per favore, stai molto tranquillo.

Mio fratello sembra aver recepito il messaggio e comincia a fare qualche giro di riscaldamento. Io prendo la mia scopa e raggiungo gli altri che stanno già facendo qualche passaggio.

Ci alleniamo per la partita dividendoci in due squadre e poi proviamo dei tiri liberi. James si allena con il boccino e lo prende ben due volte in un'ora.

Alla fine della sessione siamo tutti stremati e ci ritiriamo nei dormitori dopo aver fatto le docce.

Purtroppo non ho tregua nemmeno stasera: dopo la cena dovrò mettermi sotto a studiare. Sono rimasto indietro di un po' di materie e devo necessariamente recuperare, dato che anche la giornata di domani me la sono giocata.

Quando scendo nella Sala Grande per la cena mi sorprendo di trovare Rose e Scorpius a tavola. Di solito stanno sempre da soli da qualche parte e si portano via da mangiare. Io lo trovo ridicolo e parecchio strambo, ma loro dicono che è romantico. O meglio, Rose dice che è romantico.

  • ciao ragazzi- saluto.

  • Ciao Al. Allora, bell'allenamento eh? Saremo pronti per la partita della settimana prossima- fa Scorpius contento.

  • Si, sicuramente. Sono così stanco. Vorrei solo mettermi a letto e dormire, invece devo fare quello stupido tema di trasfigurazione e quello di pozioni, sono un po' indietro con il programma- dico sconsolato.

  • Penso che Mel ti possa aiutare. Sta messa bene come Rose no?- propone Scorpius. Non so quanto questa possa essere una buona idea dati gli ultimi avvenimenti, ma io ho davvero bisogno d'aiuto. Lo chiederei a Rose ma aiuta già Scorpius.

  • oh. si, certo, perché no. Ti aiuto io Al- dice Melissa. Tiene la testa bassa ma non ha fatto cose strane come balbettare o diventare dello stesso colore degli schiopodi di Hagrid.

  • Grande! Grazie Mel-


Pov. Mel.


Non appena la cena finisce mi apposto dietro una colonna fuori la porta della Sala Grande e aspetto che Rose e Alice escano. Quando le vedo arrivare le afferro e le trascino dietro la colonna con me.

  • ma sei impazzita?-

  • quanta delicatezza-

  • oh, non lamentatevi! Allarme rosso! Allarme rosso!- esclamo impazzita.

  • Che è successo?- chiede Alice spaesata. Giusto, era troppo impegnata a prendere a baconate Louis per prestare attenzione alla conversazione di poco fa.

  • Melissa farà da tutor a Albus. Il che è un bene no? Insomma, studierete e basta e tu portai farti passare la cotta, o l'innamoramento, o quello che è- dice Rose.

  • Peccato che non riesco a mettere una parola dietro l'altra Miss “è un bene”-

  • oh. a questo non avevo pensato. Forse abbiamo un problema. Beh, tu prova prima, e vediamo come va-

  • si, vediamo come va. Finché non diventerò come un pomodoro, lui mi chiederà cos'ho e io sarò costretta a spifferare tutto per non tenermi tutto dentro- ribatto

  • scusa, domani esci con Jeffo... Jeffi...-

  • Jeffrey-

  • Jeffrey, giusto- dice Alice – magari concentrati su di lui e non pensarci. Forse funziona veramente la storia del chiodo scaccia chiodo-

  • si, forse funziona-



Salve! Sono tornata finalmente! La scuola mi sta un po' uccidendo. Devo dire che ho adorato scrivere questo capitolo perché è come fare zapping: passa da un punto di vista all'altro in poco tempo. Non so se vi piace come metodo, ma io lo trovo più dinamico. Anyway, alla prossima

BMoon ps: baconare è un verbo coniato da me: significa prendere a botte qualcuno con il bacon ahahahaha lo so non sono normale

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Capitolo 17
*** Confessioni ***


 

 

Confessioni

 

 

Non è possibile. No, deve esserci qualche errore. Sicuramente hanno sbagliato qualcosa.

Abbasso lo sguardo sul risultato di un test a sorpresa di trasfigurazione e c'è una E. una E! E come se non bastasse c'è anche scritto il mio nome sopra: Albus Severus Potter. Non ho mai preso una E in trasfigurazione, giusto in Difesa contro le Arti Oscure e non riesco ancora a crederci.

  • Rose- chiamo.

  • Mh?-

  • Dammi un pizzicotto- affermo – Ahia!-

  • Che c'è? Una volta che mi chiedi di picchiarti non posso farlo?-

  • Non così forte-

  • Beh mi dispiace. Anzi no- fa lei. A volte la strozzerei – cavolo Al! Hai preso E! Ma come diavolo hai fatto?- chiede incredula.

  • Prima di tutto, sono molto intelligente, secondo, grazie per la stima che hai di me-

  • Andiamo, vuoi farmi credere che sei sempre stato una cima? Ma se solo un mese fa la tua civetta ha improvvisamente acquistato due gambe da gallina!-

  • Bene, ammetto di non essere mai stato una cima, ma carta canta, e secondo questa di carta, io sono un genio-

  • Non montarti!- esclama Alice dall'altra parte dell'aula. Ora spiegatemi come è possibile che la notizia sia volata così in fretta. - incredibilmente anche Louis ha preso una E! Sto ancora cercando di riprendermi-

Louis, seduto vicino ad Alice (Godric solo sa perché) sembra risvegliarsi da un lungo letargo e comincia a fissare incredulo la sua vicina di banco.

  • lo so, lo so- fa lei dandogli una pacca sulla spalla – lo supererai- gli dice.

Lui annuisce piano e continua ancora a fissare con gli occhi sgranati il suo compito di trasfigurazione. Ora vorrei capire una cosa: se sia io che Louis abbiamo preso una E, allora la McGranitt sta davvero perdendo colpi.

Esco dall'aula ancora frastornato, non ho avuto il coraggio di chiedere spiegazioni alla professoressa perché onestamente, a me sta bene così. Mamma sarà contenta. Infatti decido di andare in guferia a scriverle una lettera, lì c'è sempre pace, di solito. A parte durante le vacanze di Natale, il via vai è incessante.

Salgo le scalette della guferia ancora parzialmente ghiacciate stando attento a dove metto i piedi. Il gelo sta andando via ma fa ancora abbastanza freddo. A breve ci saranno le vacanze di Pasqua e Melissa sarà costretta ad andare dai suoi genitori e a raccontargli tutto quello che ha scoperto sul suo passato. Non vorrei essere nei suoi panni.

Apro con energia la porta della guferia e me la trovo proprio davanti.

  • Ciao Mel-

  • Ciao- dice lei. Si vede che ha la testa da un'altra parte.

  • Tutto bene?-

  • Sì. no, beh, sai la prossima settimana si torna a casa-

  • Dai, vedrai che ce la farai. Ma cosa facevi qui?- chiedo.

  • Niente, una mia parente mi ha mandato una lettera e le ho risposto. Tu?-

  • Volevo avvertire mia madre della E in trasfigurazione! Pazzesco vero?-

  • Ah giusto. Bravo Al. Ora devo andare. Ci vediamo- dice, prima di sparire sulle scale con una faccia scura.

A volte vorrei farlo io al posto suo. Parlare con i suoi, intendo. Sarebbe più semplice ma non è corretto, lei deve spiegargli tutto, per filo e per segno, e loro devono scusarsi perché le hanno mentito. Io, in tutto questo, non c'entro assolutamente nulla.

Entro nella guferia e prendo carta e penna. Mia madre non ci crederà sono sicuro!

 

Cara mamma,

non crederai a quello che sto per dirti. Ho preso una E!

Si! hai capito bene! Una E in trasfigurazione. E' inutile che

rileggi la lettera per vedere se hai capito male, perché stavolta ho

stupito tutti. E adesso so che stai chiamando papà (o urlando il suo nome)

per farlo venire da te a leggere il miracolo accaduto.

Bene, adesso che sai che tuo figlio è un genio, parliamo di cose

materiali. Non è che con la E in trasfigurazione ci scappa anche una

bella firebolt? Perché la mia scopa sembra fare i capricci e la nuova

firebolt sembra fare scintille invece! Parlane con papà e poi mi dici. Ma

so che mi adori vero? Anche se a volte sono un po' cattivo.

Bene, credo di aver detto (e chiesto) tutto. Fammi sapere come stanno i nonni

e saluta tutti da parte mia e di James e Lily.

Un bacio

il tuo figlio preferito dagli occhi verdi

 

So che mia madre si scioglierà non appena leggerà questa lettera. Faccio venire Edvige II e le lego la lettera alla zampa. Poi la vedo partire e me ne torno in dormitorio. D'altronde era una notizia che doveva essere raccontata no?

 

 

Pov. Mel.

 

Ultimamente riesco a pensare solo al fatto che dovrò tornare a casa e affrontare i miei genitori. Non ho scampo. Non posso andare da Rose o rimanere ad Hogwarts di nuovo, comincerebbero ad insospettirsi e a preoccuparsi ed io non voglio.

Dopotutto, i figli sono di chi li cresce. E i genitori di chi ci è cresciuto. Non ce l'ho con loro. Beh, all'inizio si, ero infuriata, ma poi ho realizzato che se fossi stata nei loro panni, probabilmente non avrei saputo dire a mia figlia la verità. Vorrei solo sapere quanto sanno del mio passato. Insomma, ho dovuto correre in lungo e in largo, fare tremila indagini, rischiare la pelle a volte per scoprire chi sono, dubito che ci sia una cartella col mio nome sopra che dia tutte le informazioni scoperte finora.

L'unico dubbio ora è: glielo racconto o non glielo racconto?

Da una parte non vorrei preoccuparli, dall'altra però so cosa significa quando gli altri ti mentono sulle cose importanti. E questa è effettivamente una cosa importante.

Non so. L'unica cosa che riesco a pensare è che potrei metterli in pericolo, potrei attirare quelle persone che ancora mi stanno cercando verso di loro. Dubito che fosse un caso che il professor Waskel avesse lo stesso tatuaggio dell'organizzazione della pietra. Mi stava cercando. Mi stanno ancora cercando. E finché io sarò viva e le persone sapranno la verità su di me, siamo tutti in pericolo.

Per questo ogni volta avevo dei dubbi a rivelare la verità o a lasciare che gli altri si occupassero di faccende pericolose riguardanti il mio passato: non volevo che a qualcuno venisse fatto del male. Ma adesso me lo sento, proprio come quando sai qualcosa per certo, che presto o tardi mi troveranno. E questa storia finirà. Nel bene o nel male, non ne sono sicura, ma tutto quello che voglio è che finisca.

 

 

Pov Louis.

 

Una E! Sul serio? Louis Weasley che prende una E?

Ma roba dell'altro mondo! Alice continuava a ripetere che mi sarei stufato presto del mio enorme successo ma non credo che sarà così. Voglio dire, una E!

È una di quelle cose da incorniciare e attaccare al muro. Come il diploma.

Di questo passo forse riesco a prenderlo qualche M.A.G.O.

Esco contento dall'aula di Difesa (altra materia in cui non prendo Troll) e mi dirigo con Alice a pranzo.

È strano il nostro rapporto. Non ci sopportiamo ma ci vogliamo bene, proprio come in famiglia. È che siamo due caratteri opposti.

  • te lo dico di nuovo: ti stuferai prima o poi- ripete lei per l'ennesima volta.

  • Solo perché anche tu non puoi ancora crederci, non significa che io debba evitare di dirlo. Perché è vero Alice!- ribatto.

  • Certo. Beh, suppongo che se tu puoi prendere una E in trasfigurazione io posso benissimo divertirmi, cosa che faccio già ma che tu non comprendi- dice.

  • Spiegami come studiare in biblioteca possa essere divertente. Sul serio Alice, illuminami-

  • non sarà divertente ma è interessante. E tu sei una zucca vuota quindi non puoi capire, capito? E poi...-

  • 'Giorno eh?- ci interrompe James mentre ci raggiunge per entrare in Sala Grande. - oggi perché litigate?- chiede come fosse normale. Beh, lo è.

  • Louis dice che io non so divertirmi- afferma Alice.

  • Perché non è così?-

Lei gli lancia uno sguardo truce e io gli batto il cinque mentre ci sediamo al tavolo. Wow! Non mi ero reso conto di quanto avessi fame!

 

 

 

Pov. Rose

 

Possibile che gli esami finali siano ormai alle porte (mancano solo due mesi e mezzo) e le persone riescono a pensare solo alla finale di Quidditch?

Dopo innumerevoli partite sono riuscite ad arrivare in finale Grifondoro e Tassorosso. Ci sarà da ridere, insomma. Almeno non è contro serpeverde. L'ultima volta che la finale è stata composta dai grifondoro e dai serpeverde sono scoppiate un po' di risse. Tutto normale.

Di questo passo la gente non li supererà questi esami. Nessuno ha iniziato i programmi di ripasso, nessuno sta ripetendo gli argomenti di inizio anno e nessuno si preoccupa minimamente del successo scolastico. Ma come fanno? Io mi sento in colpa ogni volta che non faccio anche solo un centimetro di tema richiesto, mentre ci sono persone che non fanno proprio niente e la passano liscia. Suppongo che anche quello sia un talento no?

La finale si terrà dopo le vacanze di pasqua e la mia famiglia non sta più nella pelle, a parte Al, che sembra sul punto di vomitare mentre fissa il suo piatto di porridge che nonna Molly ha preparato. Ah, le vacanze!

  • ti senti bene Al?- chiede zio Harry

  • mmh? Sì, sì, sto bene. Anzi no, non sto bene. E se fallisco? E se perdiamo e io sarò il capitano che ha interrotto la scia di coppe dei grifondoro?- dice Al in apprensione.

  • Non preoccuparti, sono sicuro che andrai benissimo- si intromette papà prendendo un'altra porzione di dolce – devi solo tenere saldi i nervi-

  • se lo dici tu- fa Al sconsolato.

La settimana delle vacanze è quasi finita e non ho ricevuto ancora nessuna notizia da Melissa. Sto cominciando a preoccuparmi che le sia successo qualcosa, magari un pazzoide di quella strana organizzazione l'ha trovata e ora la tiene in ostaggio. O peggio lei è... no, non voglio nemmeno pensarci.

L'appuntamento che aveva con Jeffrey alla fine è andato bene e hanno deciso di rivedersi. Mi dispiace un po' per lui. Fino ad adesso ho recitato la parte dell'amica che vuole aiutarla a dimenticarsi di suo cugino ma sono sicura che finiranno insieme. Succede sempre così, da generazioni ormai. Le persone si ingelosiscono, si rendono conto di quello che hanno perso e tornano indietro per riprenderselo. Fino ad adesso Al non ha mostrato segni troppo evidenti di gelosia, a parte quando ha chiesto come era andato l'appuntamento e la sua espressione traspariva un po' di fastidio. Sono sicura però, che nel profondo si sta rodendo lo stomaco, e non solo per la partita.

Prendo anche io il dolce e comincio a masticarlo piano. Godric che buono! Mia nonna ha proprio le mani d'oro!

 

 

Pov. Al

 

Alla fine la scopa me l'hanno comprata e con i migliori auguri di vincere la partita. Si, come no. “non ti preoccupare” dice zio Ron “li stenderai tutti” mi rassicura mio padre. Io ci credo poco comunque.

I tassorosso non sono poi così deboli come dicono, hanno messo su una squadra niente male e Sean testa vuota ne è a capo. Staremo a vedere. Si era pure preso una cotta per la cugina francese di Dominique e Louis, Claire, che però è dovuta tornare in Francia prima della fine dell'anno per “problemi di familia” ha detto.

Sarà.

Ancora nessuna notizia da Mel e siamo tutti in trepidazione. Rose ha paura che l'abbiano rapita e che dovremmo fare una di quelle imboscate che si vedono nei film d'azione per liberarla usando mosse di karate. Sono giorni che vede a ripetizione karate kid e dice che è importante perché potrebbe servire.

Poi sono io quello che è caduto dal seggiolone. Vorrei solo capire che si è fumata.

Comunque, imboscata o no, la preoccupazione persiste, e la tensione sale ad ogni lettera che non riceviamo.

La nota positiva di queste vacanze è sicuramente il pranzo di pasqua di nonna Molly, che si è protratto fino alle quattro del pomeriggio data l'enorme quantità di cibo che ci ha forzato ad ingurgitare. “ma come non mangiate più?” è la frase fatidica che sfodera ogni volta che qualcuno si accascia sfinito sulla sedia e si slaccia il bottone dei pantaloni.

Adesso, però, è tempo di tornare a Hogwarts e, come dice Rose, di pensare agli esami. Quella ragazza dovrebbe rilassarsi un po'.

Almeno fra poco, su quel treno, potremmo vedere Melissa e farci raccontare tutto, per filo e per segno, ogni cosa che...

Ah, ma forse vorrà stare con Jeffrey, il suo nuovo fidanzato. Non è che non mi piaccia, è che non mi sa di niente... è un po' così, né carne né pesce.

Ok, forse un pochino e dico un pochino sono geloso, ma è normale, insomma, è come fosse mia sorella ed è assolutamente naturale essere gelosi del fidanzato della propria sorella. Con Lily ormai mi sono abituato, ma con Melissa no.

Sono sempre stato abituato a vederla con Roger e credo mi faccia strano vederla con qualcuno di estraneo che non conosco, è assolutamente giusto che io sia in apprensione.

Salgo sul treno con i miei cugini e ci scegliamo uno scompartimento spazioso e accogliente. Con mio grande stupore e sollievo, Mel ci raggiunge dopo cinque minuti. A turno la abbracciamo e quando arriva il mio indugio un po' di più. Non so perché ma abbracciarla mi sembra così naturale e piacevole che non voglio lasciarla. In un momento di lucidità, comunque, mi stacco come scottato e mi metto a sedere, sotto l'occhio perplesso di Scorpius. Fortunatamente gli altri sembrano non essersi accorti di niente.

  • allora?- fa Rose – raccontaci. Come è andata?-

  • bene. Ho detto loro tutta la verità, fino all'ultimo. Loro sono rimasti sconvolti e si sono scusati. Poi la mamma si è messa a piangere perché pensava che ero talmente arrabbiata che non li avrei più voluti vedere. Io però li ho rassicurati che erano loro i miei veri genitori, così lei ha cominciato a piangere ancora più forte e ci siamo tutti abbracciati. Le cose si sono complicate un po' quando gli ho detto dell'organizzazione. Non volevano che tornassi ad Hogwarts ed erano preoccupatissimi. Li ho rassicurati che sarei stata al sicuro e si sono fidati-

  • assolutamente- dice Rose – se qualcuno si presenta userò la mia famosa mossa del cobra e lo stenderò a terra-

Melissa la guarda perplessa e io puntello il dito sulla tempia per indicare che è matta. Poi gli spiego il fatto del karate e lei si mette a ridere.

  • Rose! Non ci sarà bisogno di un'imboscata!- esclama Mel.

  • Lo so- fa Rose un po' delusa – nell'evenienza sono comunque preparata-

 

 

Pov. Mel

 

E' andato tutto bene. Meno male. Ora sono in uno scompartimento con i miei amici, ridendo e scherzando e va tutto bene. Il treno corre veloce sulle rotaie e... un momento: siamo fermi! Mi guardo intorno spaesata e vedo che anche gli altri si sono accorti che c'è qualcosa che non va.

D'improvviso sentiamo un botto e delle voci provenire dal corridoio del treno.

Le luci si spengono. C'è silenzio. Dei passi risuonano nel nostro vagone come nei film dell'orrore. E d'un tratto capisco: sono venuti a cercarmi. Sono qui, vogliono me, e non se ne andranno finché non avranno ottenuto quello che vogliono.


 

 

Salve popolo! La scuola è finita (grazie a Godric!) e spero di riuscire ad aggiornare più spesso senza che si presenti un nuovo imprevisto. Anche questo capitolo è un po' zapping e ho passato molto in fretta il periodo delle vacanze per passare a qualcosa di più succoso come i passi nel silenzio dei film dell'orrore. Beh, credo che nel prossimo capitolo si scopriranno gli altarini e si risolveranno le cose. Ho intenzione di scrivere altri due capitoli, uno nel quale si faranno i conti (il prossimo) e l'atro conclusivo. Lo so che spesso non mi ci sono dedicata con tutta me stessa ma a volte sei talmente impegnato e stanco che ti passa tutto di mente. Spero di riuscire a concludere in bellezza e rilassarmi. Ringrazio per i complimenti ma soprattutto per i consigli.

Ultima cosa: ho una confessione da fare. SONO ARACNOFOBICA!!! Esattamente come Ron. Non so perché ma volevo dirlo. Ok, va bene, vado a rinchiudermi in un angolino a pensare come fare il prossimo capitolo. Wow! Mi sono proprio dilungata.

PS: Ho eliminato il personaggio della cugina di Louis, Dominique e Victoire perché non mi veniva in mente niente su di lei onestamente. Beh, non è una grande perdita comunque.

Adios!

BM

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Capitolo 18
*** it's all over ***


 

 

IT'S ALL OVER

 

Nessuno osa muovere un muscolo, ma tutti hanno capito che cosa sta succedendo. Mel è impietrita, davanti a me e io non so proprio che fare. Fin da quando ero piccolo ho sentito storie di eroi e grandi maghi e straordinarie streghe, coraggiosi, leali, senza paura. I miei parenti hanno affrontato una guerra, l'hanno vinta. Hanno sofferto per la morte dei loro cari e in ognuno di loro c'è uno squarcio profondo, incolmabile. Mi hanno sempre raccontato come fosse difficile prendere decisioni e ragionare velocemente in battaglia, come fosse terribile trovarsi a un passo dalla morte.

Ma io queste cose non le capivo.

Fino ad ora.

I passi continuano a rimbombare nei corridoi del treno ma i piedi che li compiono non accennano a fermarsi. È come se sapessero dove cercare, esattamente in quale vagone si trova la loro vittima, la loro preda.

È tutto buio e non riesco a vedere niente.

All'improvviso i passi si fermano e la porta del nostro scompartimento si apre. Non vedo chi entra, ma sento solo l'urlo di Melissa davanti a me. In un attimo di lucidità mi alzo e provo a fermare l'aggressore, e così fanno gli altri vicino a me. Ma prima che io possa dire o fare qualcosa, le urla cessano, le luci si riaccendono, il treno riparte e di Melissa e Alice non c'è nemmeno l'ombra.

  • dov'è Alice?- chiede Louis di colpo.

  • Deve aver afferrato Melissa e si è smaterializzata con loro- rispondo.

Lui dà un calcio al sedile e si rimette al suo posto.

  • chi diavolo era?-

  • qualcuno che è venuto a prenderla James- dice Rose sull'orlo delle lacrime.

  • Si ma si è portato via anche Alice- esclama Louis rabbioso. - non avete idea dove possano essere?-

Tutti scuotono la testa e io comincio a pensare. Se fossi un criminale incallito che deve rapire qualcuno, dove lo porterei? In un luogo isolato e deserto! E se questo luogo isolato e deserto coincidesse con...

  • io so dove sono- affermo

 

Pov. Rose

 

Era inevitabile che succedesse, anche se fino all'ultimo ho sperato che si sarebbe risolto tutto senza problemi. Adesso, in lacrime, nell'ufficio della preside non faccio che pensare a Mel e ad Alice.

Alice mi preoccupa di più. A loro serve Melissa, ha le informazioni che vogliono nella sua testa, ma di Alice non sanno che farsene. Non gli serve. E questo è il motivo che potrebbe spingerli ad ucciderla.

Scaccio via il pensiero scuotendo la testa e mi costringo a non pensarci.

  • la uccideranno- dice Louis. Sembra stravolto.

  • Forse no. Voglio dire, se li trovassero dovrebbero rispondere anche di omicidio oltre che di rapimento no? Questo aggraverebbe la loro situazione-

  • questa è la visione più ottimistica James- si intromette Al– ho davvero paura che possa essere già successo qualcosa di terribile.

  • Non riesco nemmeno a pensarci-

  • nessuno ci riesce Lou! Ti pare che riesco a pensare che la mia migliore amica è morta e che l'altra è segregata e probabilmente torturata?- sbotto.

  • Lo so che siamo tutti sotto pressione ma non prendertela con me!- esclama Louis furioso. Siamo a pochi centimetri di distanza e mi sento davvero arrabbiata, il cervello mi si è appannato e non riesco a pensare.

  • Andiamo ragazzi, fatela finita- dice Scorpius prendendomi per un braccio e costringendomi a sedermi su una sedia.

  • Calmiamoci. Sappiamo tutti che è una situazione critica ma perdere la calma non è la soluzione- dice Al -La preside ha detto che gli Auror saranno informati ma che probabilmente non partirà una spedizione prima di domani mattina. Stanno solo perdendo tempo, dobbiamo uscire dai cancelli e smaterializzarci lì. James, tu sei l'unico che può farlo-

James annuisce e tutti usciamo in silenzio dall'ufficio, senza cercare di fare rumore. Sto tremando dalla paura. È una situazione pericolosa e ho paura che qualcuno potrebbe farsi molto male.

Usciamo di corsa dal cancello con l'aiuto di Hagrid, ma nessuno sembra fare caso a noi dato il trambusto che c'è al castello da quando siamo arrivati.

Arriviamo di fuori e qui il nostro guardiacaccia sembra un po' pentito di quello che ha fatto.

  • fate attenzione- dice – oh! Mi ricordate tanto i vostri genitori! Sempre a mettersi nei guai. Ma non voglio finirci io, capito? Quindi state molto attenti!-

Salutiamo Hagrid e ci sbrighiamo a smaterializzarci. Uff, è una sensazione orribile la smaterializzazione. È come venire infilati in un tubicino strettissimo di metallo.

Arriviamo in una radura buia e spettrale. In lontananza c'è una fioca luce che proviene da una baracca diroccata. Tutto intorno c'è solo silenzio e terrore.

  • stiamo attenti, potrebbero avere delle spie oppure degli incantesimi di riconoscimento per gli intrusi- dice James.

Camminiamo molto lentamente cercando di scovare trappole o spie nascoste, ma a parte la baracca non sembra esserci né luce, né vita in questo posto desolato.

Il cuore comincia a battermi forte, le mani mi sudano ed è come se ogni battito mi uscisse dal petto. Gli altri sembra siano spaventati quanto me.

  • siamo troppo nervosi- dico -ci sentiranno prima di arrivare-

  • scusa se sono nervoso Rose!- esclama Louis sottovoce -sto solo andando in un covo di maghi malvagi dove sono rinchiuse le mie migliori amiche!-

  • beh, cerca di controllarti- gli intimo continuando a camminare di soppiatto.

Arrivati a pochi metri dalla baracca ci rendiamo conto di non avere un piano, né un'idea di quello che potremmo trovare.

  • e ora?- chiede James.

  • Ora vado lì dentro e gli faccio il culo a strisce!- esclama Louis alzandosi con aria battagliera. Noi però lo tiriamo giù e lo facciamo cadere sull'erba fresca

  • ma dico sei impazzito?- dice Albus fuori di sé.

  • Dobbiamo stare ad aspettare come idioti prima che....-

Un urlo straziante lacera il silenzio che fino ad allora aveva regnato sovrano.

 

 

Pov. Mel.

 

Non ci vedo molto bene. Tutto quello che avverto è un gran mal di testa e un dolore lancinante ai polsi. Qualcuno sta parlando ma la sua voce arriva ovattata alle mie orecchie e non capisco nemmeno una parola. Realizzo di essere stata legata e imbavagliata perché faccio fatica sia a muovermi che a respirare.

La luce è soffusa e ogni tanto sento dei gemiti provenire dall'angolo destro della stanza, aprendo un po' gli occhi noto che è Alice: è legata e imbavagliata proprio come me ma ha una brutta ferita sulla fronte e un'altra meno grave sulla gamba. Piange e cerca di urlare ma non ci riesce. Comincio ad agitarmi perché voglio raggiungerla: voglio slegarla, curarla e assicurarle che andrà tutto bene, ma non posso.

La scelta di aprire gli occhi e agitarmi non credo che sia stata una buona idea: si sono accorti di me. Nella stanza ci sono tre uomini e una donna. I tre hanno pressappoco lo stesso volto: barba, occhi piccoli e neri, pelle scura e sporca, capelli lunghi e talmente sporchi da far invidia a quelli del professor Piton. La donna invece è molto curata: una bella pelle, un bel rossetto rosso, uno stravagante ed enorme cappello e un vestito stretto dall'aria costosissima.

Sgranando bene gli occhi mi rendo conto di una quarta figura. Nascosto nell'oscurità, con una sigaretta in mano e la solita aria inquietante c'è il professor Waskel. Comincio ad agitarmi ancora di più lanciando occhiate nella sua direzione ma lui sembra non notarmi.

La donna elegante si avvicina a me e comincia a squadrarmi.

  • bene bene- dice. La sua voce è stridula e fastidiosa – la progenie dei traditori. Sai, non mi sono mai piaciuti i tuoi genitori. Tuo padre era un gran bel ragazzo, tua madre non era degna di lui. Ma tu..- dice strappandomi il bavaglio dalla bocca e cominciando a girarmi intorno come un avvoltoio – tu sei una vera delizia. Così bella e misteriosa. Un bocconcino. Vero Melissa?-

  • chi sei?- riesco a dire con un filo di voce

  • chiamami Becca. Ero una cara amica dei tuoi. Poi loro hanno fatto i cattivi e noi li abbiamo... come dire.... uccisi!- pronuncia l'ultima parola alzando le spalle, come se fosse stato un piccolo errore il loro. La rabbia comincia a montarmi sempre di più. Ho i muscoli in fiamme e un groppo in gola che devo trattenere se non voglio scoppiare a piangere dalla paura e il nervosismo.

  • Andiamo Becca, facciamoci dire subito quello che ci serve e spediamola all'inferno insieme alla sua amichetta- dice uno dei tre uomini indicando Alice.

  • Torcigli un solo capello e all'inferno ti ci mando io!- urlo con un coraggio che non ho mai saputo di avere. La reazione a questo coraggio non è molto gradita: Becca mi da uno schiaffo e il suo volto si trasforma da allegro a indispettito.

  • A noi non piacciono i maleducati Melissa, ricordatelo- dice.

  • Bene. Allora dicci quello che sai-

  • io non so un bel niente- rispondo agguerrita.

  • Mmh... forse dovremmo usare le maniere forti. CRUCIO!-

Mi aspetto un dolore atroce e una sofferenza che non ho mai provato prima ma non arriva niente. È Alice quella che si contorce. E' a terra straziata, ha morso il bavaglio e lo ha tolto, così si sentono le sue urla e questo mi uccide.

Sentiamo un suono estraneo alla baracca e le urla di Alice cessano. Becca sembra allarmata e manda uno dei tre scagnozzi a controllare di fuori. Poi torna a concentrarsi su di me.

 

Pov. Albus

 

Dopo aver sentito quell'urlo Louis si è alzato per l'ennesima volta e noi lo abbiamo ributtato giù, ma ho paura che abbiamo fatto parecchio rumore per un luogo così desolato.

Pochi secondi dopo l'accaduto, infatti, la porta della baracca si apre ed esce un tizio dall'aria trasandata, con una grossa cicatrice sulla faccia. Si guarda intorno per un po', borbotta qualcosa e rientra dentro.

  • Louis! Stavi quasi per farci scoprire!- esclama Scorpius bianco dalla paura.

  • Almeno avremmo fatto qualcosa! Non ci riesco a starmene qui buono e seduto mentre lì dentro stanno torturando Alice!-

  • almeno sappiamo che è viva- dice James più sollevato di prima.

  • Dobbiamo fare qualcosa- si intromette Rose – Louis ha ragione, perché siamo venuti qui altrimenti?-

  • ehm... per fare una passeggiatina nel bosco?-

  • non fare l'idiota James! Facciamo la conta: siamo in cinque e non credo che in quella baracca ci entri un esercito di persone. Io propongo di entrare da diversi punti in modo tale da coglierli di sorpresa e non dargli il tempo di reagire- dice Rose.

  • Si, ma non pensi che siano specializzati o comunque addestrati a questo genere di cose? Voglio dire, in fin dei conti facevano parte di un'organizzazione segreta e sono maghi adulti. Non so se avremo qualche possibilità- dico io terrorizzato.

  • Non direi Albus- mi tranquillizza Rose – quando quel tipo è uscito prima, non si è nemmeno preoccupato di fare un incantesimo di localizzazione per scovarci. Sono degli zotici! Ho subito inquadrato il tipo-

  • mmh... che ne dite di dare un'occhiata? Potremmo usare questo- dice James tirando fuori un piccolo binocolo.

  • Ma perché non l'hai tirato fuori prima?- chiedo prendendolo per guardare meglio.

Melissa è legata al centro della stanza. Intorno a lei c'è una donna vestita elegante e tre uomini. Uno di quelli e il tizio che è uscito fuori prima. In un angolino buio, seduto, riconosco il professor Waskel. Non riesco a vedere l'altra parte della baracca, ma è lì che deve essere nascosta Alice.

Faccio il resoconto agli altri e loro sembrano un po' preoccupati.

  • non ci voleva che il professor Waskel fosse qui. Non è una sorpresa, ma è un problema: è un mago abile e potente, non so quante possibilità abbiamo- dice Rose.

Cinque minuti dopo abbiamo un piano d'attacco: io e James entreremo dalla finestra dietro Waskel e lo attaccheremo. Rose si occuperà della donna che sembra abbastanza minacciosa, mentre Scorpius e Louis affronteranno gli scagnozzi.

  • allora- fa James – al mio tre andiamo ok? Uno.... due.... tre...-

 

 

 

Pov. Melissa.

 

Il tipo che Becca aveva mandato è tornato a mani vuote. Una parte di me nutriva qualche speranza, di essere trovata e liberata, ma adesso mi rendo conto che era una sciocchezza. Questo luogo è deserto e isolato, non è facile trovarlo.

 

  • Allora- continua Becca – lancerò un altro cruciatus sulla tua amichetta se non parlerai. Ti do tre secondi. Uno.... due.... tr...-

 

All'improvviso la porta della baracca si spalanca ed è tutto confuso. Noto solo la faccia sorpresa di Becca e le mie mani finalmente libere prima che la battaglia cominci. Albus e James sono alle prese con Waskel che si è alzato di soprassalto ma non sembra molto agguerrito. I tre scagnozzi di Becca, al contrario, ce la stanno mettendo tutta, ma a quanto pare non sono molto abili dato che Scorpius e Louis stanno avendo la meglio. Rose invece sta intrattenendo la mia nuova amica dallo strano cappello e io cerco di aiutarla come posso. Ho recuperato la bacchetta ma il polso mi fa malissimo e non riesco a fare molto. Per fortuna Rose è sia forte che abile, quindi, nonostante non riesce a prevaricare su Becca, le sta tenendo testa. Gli incantesimi volano a più non posso e la situazione diventa sempre più critica.

C'è uno strano equilibrio nella battaglia, finché non sento due parole che mi fanno gelare il sangue -AVADA KEDAVRA!-

il professor Waskel ha appena lanciato un anatema che uccide e il mio cuore si è fermato per un secondo. Il mio pensiero va ad Al e James che stavano combattendo contro di lui, ma quando mi giro noto che sono ancora vivi e indenni. Mi guardo intorno ma nessuno dei miei amici sembra essere stato colpito.

Per un attimo regna il silenzio fino a quando Becca non emette un urlo:

  • WASKEL! Che diavolo hai fatto?- lo scagnozzo con la cicatrice giace a terra, gli occhi sgranati, nessun segno di vita.

  • È tutta una follia Becca! È stata tutta una follia! Non lo capisci? La pietra, il nascondiglio, non è vero niente. Daniel mi disse prima di morire che tutto quello per cui questa organizzazione era nata, in realtà non esisteva. Lui e sua moglie avevano scoperto qualche giorno prima che l'unica pietra filosofale mai esistita era stata distrutta. Erano quelle le informazioni tanto preziose. Avevano paura di dircelo perché se lo avessimo saputo probabilmente ce la saremmo presa con loro o con la loro bambina. Daniel era il mio migliore amico- continua Waskel – e tu me l'hai ammazzato- dice puntando la bacchetta contro Becca. Lei sembra sempre più sorpresa. Intanto Scorpius e Louis hanno immobilizzato gli altri due.

  • Waskel, io pensavo che tu fossi con noi, e dopo tutto questo tempo vieni qui a riempirmi la testa di bugie? Tutte quelle piste sulla pietra... secondo te io dovrei credere che è tutto falso?- dice Becca. Il cappello ormai è volato e la sua faccia perfetta non lo è più tanto, dato che le sta colando tutto il trucco.

  • Il professor Waskel ha ragione- mi intrometto io – ho tutto nella mia testa, c'è tutto. Le piste, le informazioni, la notizia che non era altro che un'illusione- spiego il tutto ancora con la mano tesa che impugna la bacchetta.

  • Stai mentendo- dice Becca guardandomi con due occhi da pazza.

  • Entra nella mia mente- le dico – una strega come te ne saprà sicuramente tanto di Occlumanzia. Forza, vediamo se ho ragione-

  • legilimens-

Becca pronuncia quelle parole piano, ma fanno effetto. Non è una sensazione piacevole vedere tutto che ti scorre davanti con lei presente, specialmente quando affiora il ricordo del bacio con Albus. Ma poi finalmente ci siamo. Tutte quelle informazioni tornano alla mia mente ed entrano nella sua.

Quando torniamo alla realtà lei sembra sconvolta, ma in un attimo in cui prevale la sua insana pazzia sgrana gli occhi, impugna la bacchetta, pronuncia quelle fatidiche parole, e il professor Waskel atterra inerme al suolo privo di vita. È stata una frazione di secondo e non abbiamo potuto fare nulla. Pochi secondi dopo irrompono gli Auror, portano via lei e gli altri due e ci rassicurano. È come se fossi tornata al momento in cui ero imbavagliata. Le voci mi arrivano lontane, anche se gli altri mi abbracciano o mi tengono la mano, li sento a malapena. È come se fossi in un mondo tutto mio, fino a che quel mondo sparisce e vedo solo buio.

 

 

Pov. Louis.

 

Sono in infermeria da due giorni ormai e Alice sembra stia meglio. La ferita sulla fronte si è rimarginata e quella sulla gamba non si vede più. Madama Chips dice che si sveglierà da un momento all'altro e io non vedo l'ora. Ultimamente mi sono reso conto che lei è molto importante per me. Ci punzecchiamo, litighiamo, a volte ci picchiamo, ma io lo so che in segreto ci siamo sempre amati. Sono sempre stato destinato a lei e a nessun'altra.

D'improvviso Alice apre gli occhi e io avverto un sollievo che si propaga per tutto il corpo. I muscoli si rilassano e gli occhi si socchiudono: sta bene.

  • vedo che non perdi nessuna scusa per non studiare- dice.

  • Invece scommetto che tu sarai irritata perché non hai potuto farlo- ribatto.

  • Devi rompere anche quando sono malata idiota?- chiede rimettendosi sul piede di guerra.

  • Mi hai fatto morire di paura sai?- le dico.

  • Ah sì? Non credevo che ti stesse molto a cuore la mia salute, quindi perché ti preoccupi tanto?- dice piccata.

  • Lo sai perché- affermo. Sono arrossito e il mio sguardo dice tutto. Lei mi sorride e poi mi stringe la mano che le ho teso. Credo proprio che anche lei sia destinata a me.

 

 

Pov. Melissa.

 

Non appena apro gli occhi incontro quelli di Albus, ed è una sensazione magnifica, come perdersi e non voler più essere ritrovati, sorrido d'istinto e rivolgo lo sguardo anche agli altri, che mi stanno fissando impauriti.

-sto bene- dico

- sì, stai bene- fa Al – è tutto finito Mel, è tutto finito-


 

 

Salve popolo! So di essere una brutta e cattiva sparita, ma ho avuto un pochino da fare. Allora, eccoci qua, il capitolo che precede il finale. devo ritenermi abbastanza soddisfatta perché sono proprio una frana nello scrivere le parti dinamiche o comunque avventurose. Beh, alla fine tutto rumore per niente, era una bufala! ehehehe, mi è dispiaciuto un po' per il professore che alla fine si era rilevato buono, ma come tutte le storie che si rispettino, alla fine il morto ci scappa sempre. Ok, me la potevo risparmiare questa. Beh, vi do appuntamento all'ultimo capitolo e spero che abbiate gradito questo.

A presto, BM

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Capitolo 19
*** Somehow, Someday, Somewhere ***


 

Premetto che non avevo idea di che cosa scrivere in questo capitolo, quindi non so quanto sarà gradito come capitolo finale.
In realtà l'ho portata avanti anche per troppo tempo questa storia e devo ammettere, con un po' di vergogna, che non l'ho curata come avrei voluto. Comunque, siccome alla fine mi ci ero affezionata ecco a voi il capitolo finale.

Spero un giorno di tornare a scrivere qualcos'altro, magari una one shot, una long, perfino una originale, ma per ora sono troppo con la testa da un'altra parte.

Detto ciò, ringrazio tutti quelli che hanno pazientato (il che è un'eufemismo) e che comunque avranno ancora un po' di curiosità di leggere il finale di questa storia. Grazie ancora e un saluto enorme

-Bluemoon

 

 

 

Somehow, Someday, Somewhere

 

 

Pov. Mel

 

Sono passate solo poche ore da quando ho riaperto gli occhi in infermeria, e da allora non ho fatto altro che dormire. Quando mi sveglio completamente mi accorgo di essere sola. Il fatto strano, però, è che Alice dovrebbe essere nel letto accanto al mio ma non c'è. All'improvviso mi alzo di scatto e, con un senso di panico che mi attanaglia lo stomaco, comincio a cercarla per tutta l'infermeria. C'è un silenzio innaturale, è tutto vuoto. La luce filtra dalle finestre gradevolmente, senza troppa irruenza e le tende si muovono con delicatezza. Sto per andare a cercare gli altri quando una voce mi fa bloccare.

 

  • stai sognando, tesoro-

Una donna alta, bionda, con due grandi occhi viola e il viso gentile mi scruta. Accanto a lei un ragazzo biondo, ma con gli occhi celesti, le prende la mano e mi sorride.

 

  • mamma, papà?- chiedo stupidamente. Loro annuiscono.

  • Ci dispiace per tutto quello che hai dovuto passare, Juliette- dice Daniel Clave.

  • Non volevamo questo per te. È vero, non siamo stati degli ottimi genitori nemmeno in quei due anni che sei stata con noi, ma eravamo giovani Juliette, giovani e impauriti- dice mia madre.

  • Si ma... ma... questo non significa niente- mi trovo a parlare senza nemmeno collegare il cervello, con le lacrime che mi solcano il viso – io ne ho passate talmente tante, talmente tante da non sapere nemmeno più chi sono e...-

  • tu sei Melissa Jacobs- dice mio padre, con una punta di dolore nella voce – noi non siamo stati in grado di sopravvivere per te, di lasciarci tutto alle spalle per vivere come una famiglia. La nostra avidità ha surclassato tutto. Ci dispiace, e siamo profondamente addolorati, ma sappiamo chi sei e chi sono i tuoi veri genitori. Loro ti hanno cresciuta, e loro meritano la tua vita. Noi no, siamo morti invano lasciandoti orfana. Mi dispiace tanto Juliette-

  • ti stai scusando perché sei morto? Ah, questa si che è nuova!- sbotto – suppongo che questa è la prima e ultima volta che vi vedo, quindi voglio dirvi una cosa: io non ce l'ho con voi. Davvero. È assolutamente irreale avercela con qualcuno che è morto e poi voi siete i miei genitori naturali, quelli che mi hanno dato la vita e la possibilità di conoscere persone speciali come i miei amici. E per questo vi ringrazio. State pur certi che non vi dimenticherò-

All'improvviso sul volto di Karen Clave cominciano a scendere grosse e salate lacrime, il suo naso si arrossa e i suoi occhi si gonfiano.

  • ti vogliamo bene Julie- dice prima di sparire insieme a suo marito.

Cerco di affannarmi per andare ad abbracciarli ma si dissolvono poco prima che io ci riesca. All'improvviso mi sveglio e mi accorgo che sto abbracciando qualcuno, ma non sono i miei genitori: è Albus. Mi ritraggo imbarazzata e rossa in volto, ma lui non sembra infastidito.

  • scusa, stavo sognando- mi giustifico.

  • Posso chiederti cosa?-

  • due persone che non vedevo da tanto tempo-

Albus sorride ed evita di farmi altre domande.

D'un tratto mi accorgo che siamo soli, non c'è nemmeno Alice vicino a noi. Mi guardo intorno spaurita ma lui mi tiene una mano per rassicurarmi.

-Alice è stata dimessa. Madama Chips ha detto che domani dimetteranno anche te. Adesso sono tutti a cena e.. ho una notizia bomba!-

-dai, spara! Ho proprio bisogno di qualche pettegolezzo!- dico illuminandomi.

  • bene. Tieniti forte. Alice e Louis si sono messi insieme!- esclama.

  • FINALMENTE!- urlo. Lui sembra un po' sorpreso.

  • Pensavo che saresti stata sconvolta- dice.

  • Lo sono, ma in senso positivo. Vedi, ho sempre pensato che si piacessero, tutte quelle frecciatine e insulti vari, erano solo un modo per nasconderlo- spiego.

  • Mmh... forse hai ragione-

  • non dovresti essere con Bella?- chiedo. Io non lo volevo dire, ma mi è scappato, purtroppo sono troppo innamorata di lui per togliermelo dalla testa. Lui non sembra sorpreso della domanda, ma mi osserva con uno sguardo indagatore che mi fa arrossire.

  • Io e Bella non stiamo più insieme- dice. All'improvviso il mondo comincia a girare e io non riesco a trattenere un sorriso.

  • oh. mi dispiace- tento di dire, ma non sembro molto convincente.

  • Non credo che ti dispiaccia poi tanto- fa lui divertito. Mi sento un po' come se mi avesse scoperto e arrossisco ulteriormente, ma poi lui dice – non preoccuparti, so che odiavate tutti Bella. Ed, effettivamente, non la sopportavo nemmeno io. Beh, ora è fuori. Nel senso che è fuori di testa, non fa altro che sbraitare a destra e a manca, e ha detto che vuole ucciderti-

  • e perché mai?- chiedo mentre avvampo ancora di più e il mio cuore non accenna a starsi buono.

  • Perché l'ho lasciata per te- fa lui tranquillamente. Il respiro mi si è mozzato in gola e ora sono più rossa di un peperone, tanto che credo che i capelli siano diventati da biondi a rossi. Lui mi guarda deciso e anche un po' divertito, cosa che mi manda in bestia.

  • Stai ridendo di me?- chiedo.

  • No, no, non mi azzarderei mai- dice ridendo.

  • Invece si, stai ridendo di me- insisto.

  • Va bene, scusa. Però non mi hai ancora dato una risposta- dice, tornando serio. Sembra un po' nervoso adesso, e sta avvampando pure lui. Toh! Ben ti sta.

  • È perché non ho ancora sentito nessuna domanda- gli dico. All'improvviso diventa tutto rosso e comincia a balbettare. Ah, adesso non sei più sicuro come prima eh?

  • Beh, Mel... io... ripensi mai a quel bacio che ci siamo dati?- chiede – insomma, io ci penso di continuo. Da quel momento non è stato più lo stesso. Ogni volta che ci incrociavamo per sbaglio, cominciavo a sudare e il cuore mi batteva più forte del normale. Ogni volta che parlavo con te non era come prima, mi sentivo nervoso, e lo sono tutt'ora. Quello che sto cercando di dirti, Melissa, è che credo di essermi innamorato di te-

Spalanco la bocca in segno di sorpresa, ma non lo sono poi tanto. In un certo senso lui dei segnali me li ha mandati, e quella Bella, non faceva proprio al caso suo. Prima che io possa parlare mi ritrovo le sue labbra sulle mie e all'improvviso non mi preoccupo più di niente. D'un tratto il mondo è bello, chiaro, senza un accenno di tutto quello che mi è successo, di tutta la paura che ho provato. Non c'è Karen, non c'è Daniel, né il professor Waskel o quella pazza di Becca. Siamo solo io e lui. E un'altra quindicina di persone. Quando mi stacco, infatti ci sono tutti i nostri amici che fischiano e ridono e noi arrossiamo come due peperoni. Albus si sposta un po' senza mai lasciarmi la mano. Sono talmente contenta che dimentico tutto. Tutte le cose brutte.

 

 

Pov. Al

 

Finalmente ho ammesso quello che mi tenevo dentro da tanto. Bah, sono proprio una femminuccia sentimentale! Mi sto trasformando in Scorpius!

  • era ora!- esclama Rose lanciandomi un'occhiata strana.

  • Si infatti Al, chissà come l'avrà presa Bella- si intromette Louis, per mano con Alice. Fa ancora un po' strano ma mi ci abituerò.

  • Più o meno così- dice James indicando un punto dietro di loro.

Bella Yang è in piedi nell'infermeria, le gambe divaricate, i pugni stretti e la faccia contratta in una smorfia strana. È furiosa. Sono certo di aver visto un po' di fumo che le usciva dal naso e un piede che partiva alla carica. Sembra un toro in una Corrida spagnola.

  • ehm.... ciao Bella- dico timidamente.

  • LO SAPEVO! IO LO SAPEVO!- le sue urla si propagano per tutta l'infermeria, tanto che Madama Chips esce fuori con l'intento di sgridare il responsabile, ma dopo aver visto Bella così furiosa ci rinuncia.

  • SEI UN TRADITORE!- dice Bella puntandomi un dito contro. - è da quando stiamo insieme che LEI- e qui punta un dito contro Mel in maniera eccessivamente teatrale – Lei si è messa in mezzo. Oh, dovevo immaginarlo che la Piovra!- sempre Mel -STAVA ARCHITETTANDO UN PIANO!-

E' completamente fuori di senno.

  • Senti Bella- si intromette Mel che ora si è alzata e ha uno sguardo inquietante in faccia – Io non ho fatto niente ok? Probabilmente sei tu che sei troppo OCA perché qualcuno possa restare con te per più di due settimane!-

  • COME OSI? TU PICCOLA INSIGNIFICANTE...- ma non riesce a finire la frase perché Fred le tappa la bocca e la butta fuori, chiudendo la porta dell'infermeria.

  • Beh, è stato un incontro emozionante- dice Louis mentre Mel si risiede e il suo volto si distende in un sorriso angelico, come se non fosse successo niente. È una cosa... inquietante.

 

§

 

Mel è già stata dimessa e io sono particolarmente contento in questo periodo. Louis e Alice non fanno altro che punzecchiarsi e poi tornare a mangiarsi la faccia. Rose e Scorpius sono più innamorati che mai e hanno da poco festeggiato il primo anniversario. James continua a fare il bello e impossibile con al seguito una cinquantina di ragazze, ma non smette di chiedere di Claire, la cugina di Dominique da quando se ne è andata. A proposito di Dom, ha lasciato il suo ultimo ragazzo e si è fidanzata con Frank Paciock contro ogni aspettativa. Voglio dire, Dom e Frank? Il mondo va a rotoli. Fred, Roxanne e Lily continuano a combinare disastri mentre Lucy sbava ancora dietro a Sean senza risultati. Per quanto riguarda Krum, è bello che andato e non potrei essere più contento. Pare che si sia trovato una ragazza in Bulgaria. Tutto è bene quel che finisce bene.

I genitori di Melissa sono venuti a conoscenza di ciò che le è successo e sono andati fuori di testa, ma gli è passata subito quando hanno saputo che sta bene. Il signor Jacobs mi ha stretto la mano un po' più del necessario quando ha scoperto che sto insieme a sua figlia, ma poi si è dimostrato contento, dice che sono un bravo ragazzo. Lily ha informato la mamma delle mie vicende amorose e lei è al settimo cielo: adora Melissa. Grifondoro ha vinto contro Serpeverde e quindi i miei incubi nei quali i miei compagni di squadra mi uccidevano a colpi di mazza non si tradurranno in realtà.

James andrà a giocare con i Cannoni e si è persino procurato un agente!

Victoire adesso è mamma e lei e Teddy parlano di averne già un altro. Zia Fleur è fuori di testa. Melissa ha cominciato una corrispondenza con suo zio, in Bulgaria, ed è più serena che mai. Pare che zio Charlie si sia finalmente sistemato, dato che Molly ci ha mandato una cartolina dicendo che probabilmente si sposerà. La nonna è al settimo cielo, ma è comunque sicura che non avranno figli, e questo la rende isterica. Mamma e papà sembrano essersi resi conto solo adesso che noi stiamo diventando adulti e in una lettera papà mi ha scritto che la mamma scoppia in pianti isterici ogni volta che rivede le nostre foto da bambini; -è la vita- le ha provato a spiegare mio padre, ma lei niente, singhiozzi ancora più forti. Hugo è riuscito a conquistare la sua fiamma con la passione per i rapper babbani, senza vestirsi in maniera ambigua o cantare canzoni ancora più ambigue. Il mio amico Jordan della cronaca sportiva alla fine è uscito con mia cugina Roxanne, e tutta una serie di cose che non erano esattamente apposto, si sono sistemate.

È stato un anno davvero emozionante ma adesso capisco mio padre quando dice che è contento che tutto sia finito. La paura di perdere una persona che ami è quasi più angosciante che perderla davvero, e io ne ho provata di paura ultimamente.

È stata un'esperienza di vita, ma non necessariamente bella.

A proposito di Bella, pare che vada in giro a distribuire volantini con la mia faccia sopra segnata da un'enorme X, e un fumetto dietro con Melissa che ha le corna e il forcone da diavolo. Le persone stanno cominciando a prenderla per pazza sul serio.

 

 

Pov. Alice

 

  • no, no, no! Possibile che non capisci? Devi aggiungere l'artemisia!ARTEMISIA!- esclamo esasperata.

  • Ok, ok, non c'è bisogno di scaldarsi tanto, somigli a Bella Yang l'altro giorno in infermeria- fa Louis

  • vorresti dire che somiglio a un drago sputafuoco isterico?-

  • ehm... forse un pochino-

  • beh, allora non dovresti baciarmi, sennò rischi che ti brucio giusto?- chiedo.

  • Non ho detto che era proprio sputafuoco il drago...-

  • ah ah-

 

 

1 mese dopo....

 

Pov. Albus

 

Ah, quando la scuola finisce, non c'è niente di meglio che una bellissima grigliata di famiglia. Ci sono proprio tutti, fratelli, mogli cugini, fidanzati, sorelle, zie, nonni, non manca nessuno. D'altronde la mia famiglia la amo così com'è.

Mi piace quando mio fratello prende in giro mio padre che comincia a rincorrerlo per tutto il giardino, o quando Fred e Roxanne mandano in bestia zia Angelina per i danni che combinano. Amo la cucina di nonna Molly e i gridolini del nuovo arrivato in casa Weasley. Mi fa ridere il modo in cui tutti sbuffiamo quando nonno parla di attrezzi babbani e solo zia Hermione ha la delicatezza di starlo a sentire con educazione.

Mi piace vedere che tutti ridono e si divertono, che parlano tra loro, che stanno insieme. È bello vedere qualche testa bionda che non sia Delacour, e tutto il rosso tanto caratteristico della nostra famiglia che, nonostante non caratterizza me fisicamente, in un certo senso lo fa lo stesso. Sentirsi parte di qualcosa di così bello è quello che ti fa sentire di contare per qualcuno nella vita e in questo momento, osservando Melissa che ride a una battuta (sicuramente pessima) di mio padre, mi ritrovo a dire a me stesso che in qualche modo, qualche giorno, in qualche posto, ci ritroveremo sempre così, sempre come quella meravigliosa famiglia che siamo.

Io sono Albus Severus Potter, ho una bellissima fidanzata, tanti parenti rossi, un'immensa felicità nel cuore, eh si, sono orgoglioso di dire che: questa è LA MIA VITA.

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