After Third Impact

di Akikako
(/viewuser.php?uid=13435)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una Nuova Vita ***
Capitolo 2: *** cap 2)Una seconda possibilità ***



Capitolo 1
*** Una Nuova Vita ***


Questo capitolo praticamente è l'introduzione.
Abbientata subito dopo il film,quando Shinji esce dal lcl.
E' ispirata un pò ad "Awake".
Prima di lasciarvi vi chiedo di dirmi se vi è piaciuta e se c'è magari una cosa che vi ha colpito di più.

Cap 1:Una nuova nascita

Non stava pensando a niente.
Era sdraiato su quella spiaggia,pensando a niente.
Stava lì,ammirando quell'orribile spettacolo:la luna coperta da quella striscia rossa,che non era altro che il sangue di Rei,o Lilith,era indeciso con quale nome l'avrebbe ricordata,intanto lei lo stava guardando con occhi sbarrati da cadavere.
Qualcosa distolse lo sguardo da quello.
Il luccichio di qualcosa nel cielo aveva guadagnato la sua attenzione.
“Ah,sei tu,unità evangelion 01,cosa ci fai ancora lì?Stai guardando il tuo operato?O stai guardando me?” man mano che pensava a questo lo scintillio cominciò ad affievolirsi “Allora anche tu hai deciso di abbandonarmi in questo solitario mondo,ma forse questo è il prezzo da pagare per il mio peccato,per quello che ho fatto oggi. Chissà se ci rincontreremo ancora,io spero di no ”.
Ormai nel cielo con c'era altro che quella luna rossa.
Qualche minuto di silenzio e dei suoni cominciarono a rimbombare nell'aria.
A questo Shinji si mise seduto,sentendo ancora quelli si alzò si diresse verso quelli.
Si stupì di quello che vide dietro una collinetta:un neonato,anzi guardando meglio era una neonata,poteva benissimo avere cinque mesi.
“Che cosa ci fa' una bambina qui?Che sia lei la prima rinata?” pensò mentre le girava attorno.
Improvvisamente lei finì di emettere quei buffi versetti e qualche istante più in là cominciò a singhiozzare e poi a piangere.
Il ragazzo si fermò di botto,non sapeva che fare,si guardò intorno:era totalmente deserto,che doveva fare?
Un acuto più alto lo convinse ad agire:si tolse la sua camicia,coprì la bambina con questa e la prese in braccio delicatamente,come se fosse di porcellana.
La cominciò a cullare dolcemente con le braccia,dopo un po' lei si calmò.
Adesso lei lo stava guardando in faccia.
Allungo la sua manina destra e gli accarezzò la guancia sinistra.
Rimasero un po' così.
All'improvviso,visto un ciuffo ribelle che gli cadeva,lei lo afferrò tirandolo.
-Ahia!-disse lui dolorante,togliendole gentilmente capelli dalla mano-che monella!-.
Lei incominciò a ridere come solo i bambini di quell'età sanno fare.
Lui sorrise,dimenticando per un momento tutto quello che era successo.
-Mo' che ci faccio con te di sicuro non posso abbandonarti qui?-disse sedendosi sulla sabbia.
Nel farlo si accorse di avere qualcosa in tasca,infilò la mano ed estrasse l'oggetto.
Lo guardò ed il suo sguardo si incupì all'istante.
Continuando a guardarlo,fece pendere dalla sua mano il ciondolo di Misato.
La croce metallica iniziò ad luccicare in modo ipnotico,Shinji,se fosse stato per lui,poteva anche rimanere lì a guardarla in eterno,ma la bambina incominciò a giocarci,spostandola con la manina come fosse un pendolo.
Abbassò la collana,così che sia alla portata della bimba.
Ancora una volta sorrise nel vedere come lei esplorava con le mani la strana forma del ciondolo. Poi il suo viso di fece serio.
“Proprio io che non riesco nemmeno a prendere cura di me stesso adesso mi devo prendere cura di una bambina” alzò il viso al cielo “Mamma,Misato,Asuka e anche tu Rei se siete lassù vi prego datemi una mano”.
Abbassò lo sguardo alla bambina,si era addormentata.
Lo fece sorridere per la terza volta in pochi minuti,quella bambina gli metteva allegria qualsiasi cosa facesse.
-Bene,dormi pure,tra qui e la città ci sono circa 30 km,sarà una bella scarpinata a piedi-disse alzandosi in piedi facendo attenzione a non svegliarla e mettendosi il ciondolo al collo.
Prima di andarsene da quel posto si guardò di nuovo in giro per vedere se c'era qualcuno oltre a loro,niente da fare c'erano solo le immobili sagome di quelle maledette macchine immerse nel lago di lcl,che adesso sostituiva il geofront.
Girò le spalle a quella vista,convinto che questa fosse l'ultima volta che l'avrebbe vista,ed incominciò a camminare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** cap 2)Una seconda possibilità ***


Cap 2)Seconda possibilità

Da più di un ora stava camminando interrottamente,era completamente esausto da quella giornata.
Secondo lui se non fosse stato per la bambina che reclamava ciò che le aspettava(il cibo),sarebbe caduto a terra addormentato.
Era buio pesto nemmeno una luce artificiale,neanche una lucciola che era solita svolazzare in quelle notti di eterna estate,non c'erano nemmeno i grilli a suonare.
Non c'era nessun altro essere vivente a fare alcun tipo di suono,erano soli.
Ad una ventina di metri vide una casa di campagna,una di quelle che aveva visto durante la sua prima fuga.
-Sù piccola,presto ti riempirò il pancino-disse alla bambina agitata con un tono dolce per farla tranquillizzare.
Arrivato davanti alla porta bussò tre volte,per confermare che non c'era veramente nessuno.
Non ottenne risposta.
Entrò,cercò lateralmente l'interruttore della luce,lo trovò ma azionandolo restò buio.
Su un mobile all'ingresso scorse una candela e lì di fianco un accendino.
“Chiunque ci abitava,era molto previdente” pensò Shinji mentre con la mano libera accese la candela con l'accendino.
Finalmente un po' di luce,la prese e cominciò a girare per la casa,accendendo tutte le candele che trovava.
In tutte le stanze i vetri erano in frantumi.
Adesso si trovava nella stanza che doveva essere la cucina,accese le due candele presenti.
Vide che in un angolo c'era un passeggino,si avvicinò a questo,si chinò e mise la bimba dentro.
Si inginocchiò fino a guardarla in faccia.
-Aspetta un attimo qui,ritorno subito-le disse.
Si diresse verso il soggiorno per prendere altre candele già accese da lui.
Entrò nella stanza ed andò vicino al ripiano dove c'erano le candele.
Solo in quel momento si accorse che c'erano delle foto raffiguranti la famiglia che abitava lì:in una c'erano una donna,un adolescente ed un bambino di circa tre anni in costume da bagno,in un'altra un uomo con in braccio il bimbo,in un'altra ancora quello stesso bimbo sulle spalle del ragazzo più grande.
Sembrava una famiglia felice.
Un pianto lo distolse dai suoi pensieri.
-Sono qui!-le disse lui tornando in cucina con due candele in mano cercando di tranquillizzarla,posò i ceri vicino agli altri,si avvicinò al passeggino e prese in braccio la bambina-Sono qui,non preoccuparti-.
Lei smise di piangere rimanendo con piccoli singhiozzi e due goccioloni negli occhi.
-Che ne dici di vedere che c'è da mangiare?-.
Si avvicinò al frigo,lo apri:come sospettava era spento,ma pareva che niente fosse andato ancora a male.
Prese del latte e lo mise vicino ai fornelli.
Aprì uno scaffale,ma poi lo chiuse,ne aprì un altro,però chiuse anche questo,arrivò al terzo,finalmente trovò un pentolino,lo prese e lo posò anch'esso vicino ai fornelli.
“Speriamo che ci sia il gas” pensato questo provò ad accendere un fornello.
Si accese.
Quindi versò un po' di latte,nella pentola e la mise sul fuoco.
Tre minuti dopo il latte si era riscaldato e lo versò in una ciotola preparata nel frattempo.
Adagiò di nuovo la bambina nel passeggino,prese la scodella insieme ad un cucchiaio e si sedette di fronte a lei su una sedia.
-Per te adesso c'è solo questo,non preoccuparti scommetto che domani in città troveremo di meglio-.
Detto questo incominciò ad imboccarla.
Passarono un pò di secondi.
-Non ti posso continuare a chiamare “piccola” per tutta la vita,in qualche modo ti dovrò pur chiamare...-un'altra imboccata-... ma non sono molto bravo con i nomi,poi non conosco tanti nomi femminili...-un altro cucchiaio di latte a lei-... solo adesso mi accordo che i miei rapporti con l'altro sesso sono stati praticamente nulli...-un sospiro da parte di lui e un'altra porzione alla bambina-... ma che imbecille che sono,proprio in un momento di catastrofe più totale come questo,dove forse noi due potremo essere anche gli unici esseri viventi sul pianeta, mi metto a pensare cose del genere:sono uno stupido,Asuka aveva perfettamente ragione quando mi chiamava così-appena disse quel nome la bimba emise dei versi felici-Mh! ... ... A-SU-KA-le sillabò la parola per rivedere la sua reazione:più o meno fu la stessa-Vedo che ti piace come nome,a dire la verità anche a me piace-ci pensò un po' su-Bene,allora ti chiamerai Asuka-proclamò il ragazzo dandole l'ultimo cucchiaio di latte.
La piccola Asuka ormai rifocillata si addormentò sul passeggino,così Shinji,appena ebbe finito di mangiare qualcosa che si era preparato,andò a procurarsi una leggera copertina per coprirla.
“Sarà stato giusto darle il nome della persona che amavo?Non so nemmeno se sono ancora degno di pensare a lei,dopo quello che ho fatto e non ho fatto. Mentre lei combatteva contro l'eva series,mentre veniva smembrata e trucidata,io che facevo?Stavo seduto come un ebete davanti allo 01,era vero che era bloccato dalla bachelite speciale,ma non ho nemmeno provato a fare qualcosa,dannazione!Se avessi provato almeno forse Asuka adesso poteva essere ancora viva e questa strage poteva essere evitata!Forse...!“in quel momento i suoi pensieri furono interrotti da un respiro più profondo di Asuka.
Stava sdraiato sul divano con il passeggino di fianco ed il silenzio tombale che aveva avvolto quella notte veniva rotto dal leggero respiro della bambina,era come una leggera sinfonia per lui,una melodia rilassante ed espiatrice per suoi pensieri.
Quella bambina era speciale,sembrava un angelo,uno di quelli mitologici però,mandato da qualche essere superiore nei momenti di paura e terrore dei suoi figli,era anche possibile che fosse un ultimo regalo da parte di Rei.
Adesso lei era una sua responsabilità,d'ora in poi avrebbe dovuto pensare a lei prima di se stesso.
D'ora in poi loro due sarebbero stati come una famiglia,quella che lui non ha mai avuto e quella che lei non ha potuto avere.
Non sapeva se ce l'avrebbero fatta,ma di una cosa era sicuro,che lui,Shinji Ikari,e lei,Asuka Ikari,avevano ricevuto una seconda possibilità per vivere felici e lui questa volta non voleva buttarla via.


Ringraziamenti:
Ringrazio tutti i commentatori e lettori.

-Frankie e Jack83 non voglio svelare nulla della trama ma sappiate che sono un pro Shinji/Asuka,per adesso deve bastarvi questo per saziare un po' la vostra curiosità.

-Topomouse e tablith89 grazie,il mio intento era proprio quello di incuriosirvi.

-Ray Lun grazie anche a te,quando trovi qualcosa che non và o un qualsiasi errore avvisami pure,non mi arrabbio mica.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=113086