If it's not okay, it's not the end

di Strawberry_94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** L'atteso arrivo ***
Capitolo 3: *** Incomprensioni ***



Capitolo 1
*** La partenza ***


1 cap.

ore 7.00:

Triiin

Triin

Triin

......

La sveglia suonava ripetutamente, allungai una mano e con fatica feci tacere quell'oggetto del demonio; ancora assonata mi alzai dal letto, feci colazione e andai a scegliere i vestiti per la giornata, un paio di sciorz bianchi e una maglietta grigia con qualche brillantino era quello che faceva al caso mio.

Preparai la borsa e portai la valigia vicino alla porta di casa, poi mi diressi in bagno e mi resi una persona presentabile, lavandomi, vestendomi e truccandomi.

Pronta davanti alla porta salutai la mia famiglia, presi i miei bagagli e usci di casa.

Il lieve venticello autunnale mi scompigliava leggermente i capelli, il colore rossastro-giallastro delle foglie sugli alberi e atterra davano un'aria, a quella strada trafficata, di strana eleganza, quello che non aveva di solito.

Camminavo spedita verso la mia scuola, pronta per quello che sarebbe stato il mio primo campo scuola in due anni di liceo; ero emozionata ma sicura che quei quattro giorni sarebbero stati indimenticabili.

Arrivata davanti all'istituto notai con stupore che vi erano parcheggiati tre enormi Bus e che la maggior parte degli studenti della scuola vi erano già al loro interno, non fu difficile trovare la mia classe poiché era l'unica a non aver ancora preso posto per la partenza. Mi avvicinai ai miei amici e fui subito accolta calorosamente da Francesca una delle miei due migliori amiche, era una ragazza carina, con capelli corti biondi e occhi verdi.

<< Lisa per fortuna sei arrivata, stiamo per partire, ma non ti preoccupare i nostri posti li ho già presi >> << Grazie Fra>> così dicendo ci dirigemmo all'interno del Bus,la mia amica aveva preso dei posti tattici, al centro della vettura; ci sistemammo pronte per le otto ore di viaggio e cominciammo a svuotare le borse per mostrare l'una ,all'altra ,cosa ci eravamo portate.

<< Ho pensato che durante il percorso per arrivare a Torino avremmo avuto fame quindi nella borsa ho anche degli sneck da sgranocchiare!! >> e così dicendo tirò fuori un pacchetto di patatine, dei salatini e delle noccioline; << Grande Fra!! >> ad un tatto il Bus cominciò a vibrare e partì, con velocità ci allontanavamo dalla scuola lasciando alle nostre spalle tutte le famiglie che tristemente salutavano i loro figli. Mentre io e la mia amica palavamo animatamente un ragazzo alla nostra destra attirò la nostra attenzione << Il viaggio sarà lungo, otto ore sono toste da sopportare! >> Francesca si girò alla sua destra e con aria scherzosa e confidenziale gli rispose << Simone immagino che tu abbia però portato un diversivo pallosissimo per passarti il tempo!! >> << Ho portato il libro di Latino per ripassare >> disse con tono sicuro, la mia amica mi guardò con occhi sgranati e scoppiò a ridere, effettivamente la situazione era divertente! Nel vedere Francesca ridere e quel ragazzo allibito nel chiedersi cosa c'era di tanto divertente in quello che aveva detto, scoppiai a ridere anche io, so che non era molto educato nei confronti di qualcuno che non conoscevo ma era più forte di me;

Ad un tratto alle spalle di Simone spuntò un ragazzo

Andrea:

Non posso credere che sia veramente lei...non è possibile!!

Spuntando da dietro Simone la vidi...aveva i capelli biondi lunghi, degli occhi azzurri e un fisico perfetto...sembrava una dea...il viso era delicato e la sua pelle era molto chiara;

Rimasi li a fissarla in silenzio per qualche secondo, lei mi guardò negli occhi e mi sorrise dolcemente.

Cazzo, cazzo, cazzo di qualcosa! Formula una fase di senso compiuto!

<< Ciao io sono Andrea e questo soggetto vicino a me si chiama simone! >> l'amico gli diede una gomitata e tese la sua mano per stringere quella della ragazza in segno di conoscenza. << Piacere di conoscervi, io sono Lisa >> .

Non mi sembra vero, finalmente la conosco...é da quando l'ho vista la prima volta che penso a lei, senza neanche parlarle , è dal primo giorno di scuola...

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Capitolo 2
*** L'atteso arrivo ***


Lisa:

Le ore del viaggio passavano velocemente in compagnia di Andrea e Simone, ridevo così tanto che i muscoli della faccia mi facevano malissimo; ma un chiodo fisso mi tormentava....la voglia di fumare!!! La mancanza della sigaretta mi corrodeva dentro!! La sensazione del fumo che scende dentro di me e quella del tenere in mano quel piccolo oggettino di carta, mi stava facendo impazzire!!!

Un'ora, una sola ora e ci fermeremo al primo auto grill che troveremo!

Mi ripetevo quella frase cercando di farmi forza ma senza troppi risultati.

Tu non hai bisogno di fumare, è solo una questione psicologica! ......non è necessario ....... tu stai smettendo........ .......i tuoi polmoni ti ringrazieranno......CAZZATE!!

A un tratto i miei pensieri, ormai diventati scleri mentali , furono troncati da una voce che a quanto pareva, si rivolgeva a me;
<< Va tutto bene? >> la domanda era di Andrea che mi guardava incuriosito, con un sorriso divertito.

Ho perfetto, adesso un'altra persona mi crederà una pazza!! Mi chiedo come faccio a dare questa impressione se mi limito a liberare la mia follia nei miei pensieri! Tutto quello che mi rimane per recuperare la situazione e rispondere con indifferenza....!!!

<< Si tutto bene grazie, è che soffro la macchina e il pulman.... >> gli risposi con una convinzione disarmante e nessuno avrebbe pensato fosse una balla! Il ragazzo fece spostare l'amico al suo posto e si sedette più vicino a me, prese il suo zaino, tirò fuori un pacchettino di gomme e me lo porse; << Prego predi queste, se ne mangi una poi cominci a sentirti meglio >> mi sorrideva dolcemente e allungo il braccio per darmele; non mi sentivo di prenderle...io gli avevo mentito, non volevo approfittare... << Ti ringrazio tanto ma non mi sembra giusto che me le regali tutte, se poi ti senti male e io le mangio poi non ne hai più! >>, << Non preoccuparti, io non soffro il Bus o la macchina quindi le puoi prendere senza problemi >> non potevo non accettarle così le presi e lo ringraziai gentilmente.
Le ore passavano ma ormai l'esigenza di fumare non la sentivo più, Francesca e i nostri nuovi amici, me l'avevano fatta completamente scordare.
Tra una risata e un'altra finalmente arrivammo a Torino; il bus si fermò davanti al nostro Hotel e con frenesia tutti scendemmo velocemente dalla vettura, presi la valigia e mi girai a osservare la struttura che ci avrebbe ospitato per quei quattro giorni: Era abbastanza grande, circondata da un'enorme giardino; entrammo al suo interno e con i miei amici cominciammo a visitarla: i corridoi erano dipinti di rosa salmone e sul pavimento vi si trovava un lungo tappeto che portava a tutte le camere, i piani erano cinque e il terrazzo per quanto era grande era diviso in area relax: con panchine, tavoli, sdraio e poltrone; e area libera.
Ero eccitatissima, presi le chiavi della stanza, che avrei condiviso con Francesca e mi diressi al secondo piano per vedere com'era fatta...

Andrea:

Non avrei mai immaginato che avrei alloggiato in un Hotel così bello; di certo ne avevo visti di migliori ma per un campo scolastico tutto mi credevo forche una struttura così elegante e grande!
Io e Simone condividevamo la stessa camera, e devo dire che com'era fatta non era niente male: Le pareti erano bianche, di fronte ai letti vi erano dei mobili color legno che essendo uniti formavano una lunga scrivania piena di cassetti, a fianco c'era un piccolo frigo bar e all'entrata della camera, sulla destra vi era il bagno. Il mio amico lanciò la borsa sulla scrivania e si buttò pesantemente sul letto << Devo dire che la nostra è una bella camera, peccato però che il materasso non sia morbidissimo! >> lo guardai e poi il mio sguardo si sposto sui letti...erano uniti! << Sinceramente ora vorrei solo staccarli non mi sento a mio agio a dormire vicino a te....non vorrei passare per frocio! >> Simone scoppiò a ridere << Ti dirò Andrea non sei il mio tipo! >> così dicendo si mise in piedi e mi aiutò a dividere i letti.

Immagina solo se li lasciavo così, cosa poteva pensare Lisa se sarebbe entrata nella mia stanza!? Che ero Gay! Che figura di merda ci facevo?!

mi diressi in bagno, mi tolsi gli occhiali e mi lavai la faccia; rimasi a fissarmi allo specchio per qualche minuto amareggiato del mio aspetto...

Come posso piacere? Di bello non credo di avere niente...Sono un tipo comune anzi tra i più brutti dei comuni...occhi azzurri, capelli castani, pelle chiara e occhiali...

Non credo che una ragazza bella come Lisa possa mai notare uno come me...

mi asciugai e mi diressi in camera da letto a testa bassa, mi sedetti su una poltrona vicino alla finestra e cominciai a guardarmi a torno con aria assente.

Al massimo può notarmi per la mia simpatia, posso puntare solo a essere suo amico....

ad un tratto i miei pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta, mi girai a vedere dove fosse Simone e mi accorsi che era in bagno, probabilmente a farsi la doccia dato il rumore dell'acqua, così mi alzai e mi diressi alla porta, aprendola vidi Sofia: una ragazza, alta, mora, con gli occhiali e con gli occhi marroni, che sorridendomi entrò velocemente in camera; << Io so tutto! >> disse esaltata, la guardai perplesso << Ma tutto cosa? >> , << Ma come cosa? Che hai conosciuto Lisa! Non sei contento? Sono mesi che aspetti questo momento! >> in un attimo capì tutto! Sofia era la mia migliore amica ma era anche quella di Lisa, quindi se non gli avevo raccontato io del nostro primo incontro probabilmente l'aveva fatto lei... << Si sono contento, non mi aspettavo di conoscerla proprio oggi durante il viaggio... >> ; ci sedemmo sul letto e gli raccontai ogni minimo dettaglio delle otto ore in pulman e delle nostre conversazioni, ogni mio pensiero e paura, Sofia mi ascoltava attenta, commentando ogni tanto...

Lisa:

Il rodimento di culo era incontenibile! Io e Francesca avevamo urlato così tanto che la voce ci stava finendo! Non potevo credere che qualcuno ci avesse rubato la camera e tanto meno che la dovevamo dividere con quella ladra antipatica e la sua amichetta!
Usci dalla camera incazzatissima, camminando con passo veloce immersa nei miei pensieri e nella mia rabbia, ad un tratto qualcosa mi venne contro e io caddi all'indietro, << Ehi ma che cazz... >> mi bloccai di colpo! Un ragazzo davanti a me mi allungò la mano e mi aiutò ad alzarmi << Scusami Lisa, non ti avevo vista...spero non ti sia fatta male. >> lo guardai negli occhi per qualche secondo poi abbassai lo sguardo imbarazzata << Non preoccuparti Cristian....non mi sono fatta niente >> probabilmente ero rossa come un peperone!

Calmati Lisa, calmati!!

Il ragazzo mi sorrise e mi diede un cazzottino tenero sulla testa << Stai più attenta la prossima volta! >> così dicendo se ne andò e io rimasi li imbarazzata in mezzo al corridoio a guardarlo allontanarsi.

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Capitolo 3
*** Incomprensioni ***


Lisa:

Erano ormai le 19.00 quando mi trovavo nel bagno della mia stanza pronta per farmi un lungo bagno; apri i rubinetti della vasca e la riempì quasi fino all'orlo, mi immersi lentamente al suo interno, fino a quando il mio corpo non fu del tutto avvolto dall'acqua; quel piacevole calore mi rilassava, chiusi gli occhi e mi abbandonai alla stanchezza e ai miei pensieri.

Non so quanto tempo passò ma quando mi diressi per prendere l'asciugamano mi sentivo tutta rintontita, mi copri al meglio che potevo, dai capelli bagnati piccole gocce scivolavano lungo la mia schiena, ma non ci feci troppo caso, mi guardai allo specchio e usci dal bagno; appena arrivata in camera fui subito presa da grande imbarazzo vedendo Andrea seduto sul mio letto, << Lisa ma quanto ci ai messo?! Pensavo ci fossi morta nella vasca!! >> mi disse Francesca, era appoggiata sulla scrivania e mi guardava perplessa.

Che imbarazzo....sono mezza nuda davanti a un ragazzo....mio dio....

<< Lo so....mi ero addormentata >>, << Dai sbrigati a vestirti che tra un'ora dobbiamo andare a cena >> così dicendo prese il phone e me lo porse, la ringrazia e mi girai a guardare il ragazzo, teneva lo sguardo basso e le sue guance erano rosate, come se fosse imbarazzato

Il suo imbarazzo mi mette tenerezza....

mi avvicinai a lui e gli sorrisi dolcemente << Dai non essere imbarazzato, siamo tra amici >> presi i miei vestiti e mi diressi di nuovo nel bagno, ormai diventato il mio rifugio.

Andrea

Francesca mi guardava con aria furbetta, si sedette vicino a me ridendo e mi tirò una gomitata << Sbaglio o sei arrossito prima? >> più che una domanda la sua mi sembrava un'affermazione, non sapevo cosa rispondergli quindi rimasi diplomaticamente in silenzio, facendo finta di non aver capito la domanda.

Dopo circa 30 minuti Lisa entro in camera, i capelli da prima bagnati ora avevano una piega perfetta, al posto dell'asciugamano indossava uno shorts blu scuro aderente e una maglietta nera ornata da del pizzo che in alcuni punti la rendevano trasparente, il viso era accuratamente truccato: matita sotto gli occhi, ombretto sopra, maschara e un lucida labbra che risaltava la sua bella bocca; era bellissima. Si guardò allo specchio e fece una smorfia di disgusto, poi si sedette sul letto afflitta e guardando l'amica disse << Oggi sono orribile... >>

Cos'ha detto?? Non posso credere alle mie orecchie!! è matta?! Non sa cosa vuol dire essere “orribili”!! Non sa quello che dice!!

Sentivo crescere in me la rabbia, forse ingiusta o esagerata, ma che non riuscivo a controllare! Mi alzai di botto dal letto, le ragazze mi guardavano incuriosite e la liberai << Tu sei una stupida, come fai a dire che sei brutta!? Tu sei bellissima cazzo!!! >> lo dissi tutto in un fiato, tirando fuori tutta la voce che avevo e me ne andai dalla camera sbattendo la porta; non potevo sentire altre cazzate!

Lisa

Io e Francesca ci guardammo perplesse, non capivo cosa poteva aver infastidito Andrea, quindi rimasi in silenzio alla ricerca di una risposta. << Ma non sta bene! >> disse la mia amica sdraiandosi sul suo letto, << Io...Io...non capisco.... non so veramente cosa abbia detto di così grave per averlo fatto incazzare!>> , << Lascia stare, sono sicura che tornerà! >> alla fine di quella frase qualcuno bussò alla nostra porta e Francesca si diresse ad aprirla, Andrea con la testa bassa entrò in tutta fretta nella stanza e si sedette sulla scrivania, giocando con i miei trucchi << Credo che sia l'ora di scendere nel ristorante dell'albergo....ormai è pronta la cena >> parlò così a bassa voce che a stento riuscì a sentirlo ma presi la mia borsetta e uscì fuori dalla camera.

Il ristorante dell'hotel era pieno, tutti gli studenti ne avevano occupato più della metà; girai tra i tavoli alla ricerca di un posto libero senza successo quando poi Francesca mi urlò dall'altra parte della sala che ne aveva trovato uno per cinque, era perfetto. La raggiunsi e entrambe ci sedemmo << Andrea dov'è andato? >> le chiesi << Sta al piano di sopra per avvertire Sofia e Simone che abbiamo trovato il tavolo e li stiamo aspettando! Intanto però io direi di cominciare a prendere da mangiare al Buffè o finirà tutto!! >> , << Io li aspetto, tu se hai tanta fame non preoccuparti, vai pure. >> Francesca mi guardò e alzandosi dal tavolo si allontanò per prendere la cena,

Stare sola non mi metteva tristezza, anzi era un modo per pensare. La mia riflessione fu interrotta all'improvviso da un abbraccio alle spalle, il faccino di Sofia sbucava da dietro la mia spalla e mi diede un bacino furtivo sulla guancia << Ciao Lilly >> mi disse con dolcezza sedendosi vicino a me << come stai? >> , ero contenta di vedere Sofia, lei era la mia migliore amica, la conoscevo da due anni e gli volevo un mondo di bene, << Sofy, sto bene, un po stanca ma niente di che! Allora, pronta per fare baldoria questa notte? >> lei mi guardò con aria furbetta << Certo che sono pronta, sta notte la passeremo tutta in bianco! Dopo cena vieni nella mia stanza? >> , << Puoi contarci!! >> ero esaltata, quella sarebbe stata la prima sera del campo, dovevamo divertirci.

Andrea si sedette davanti a me vicino a Simone e quando Francesca riemerse dal Buffè ,con il piatto colmo di cibo, ci organizzammo per la serata; stavo bene con tutti loro, eravamo un bel gruppo.

Alla fine della cena tutti ci alzammo e io mi diressi verso le scale con Francesca e Andrea, quando mi si affiancò Cristian, << Edoardo mi ha detto che volevi dirmi qualcosa >> mi disse gentilmente, il panico prese il sopravvento su di me, sentivo le mie guance divampare

Calma, non puoi fare sempre queste figure caprine

respira,

ispira,

respira,

ispira,

porca puttana non funziona!!!

<< Emm....ecco...io.... >> la voce di Francesca blocco il mio patetico tentativo di parlare, sovrastandolo << Ti avevo chiamato io non lei, volevo solo chiederti se sapevi quando poteva esserci il torneo di canoa, dato che stiamo nello stesso gruppo immaginavo lo sapessi! >> mi aveva salvata, il ragazzo rispose con un freddo <> e superandoci salì velocemente le scale. La guardai grata e lei scoppiò a ridere; << Ti piace Cristian Lisa? >> mi girai di scatto e trovai Andrea dietro di me

Mi ero completamente scordata che c'era anche lui!!

lui aveva assistito alla scena e io non sapevo cosa rispondere << Emm....beh....Cristian...... >> mi guardava fisso negli occhi e con uno scatto si girò << Per favore non dirgli niente....ti prego >> lo tenevo per il braccio e sentendo le mie parole si staccò dalla presa e se ne andò in silenzio.

Il suo comportamento è sempre più strano! Spero solo che manterrà il segreto....

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