E' finita!

di anna21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La sventura ***
Capitolo 2: *** Ho paura ***
Capitolo 3: *** Salta! ***
Capitolo 4: *** Una nave ***
Capitolo 5: *** Finalmente salvi, ma forse no.. ***
Capitolo 6: *** Chi è lui? ***
Capitolo 7: *** Che fine hanno fatto? ***
Capitolo 8: *** Tremo perché mi manchi ***
Capitolo 9: *** La notte piu bella della mia vita. ***
Capitolo 10: *** Il mare è tranquillo! ***
Capitolo 11: *** Ti voglio bene ***
Capitolo 12: *** Qualcosa di strano ***
Capitolo 13: *** Dialogo col nemico ***



Capitolo 1
*** La sventura ***


- E quindi, sei tu Harold il perdente! -
Si sente uno strano rumore, uno scricchiolio, il fumo.
I finestrini dell' aereo si appannano.
In prima classe, la squadra delle Amazzoni svolge diverse attività.
C'è Courtney che guarda dalla finestra sbuffando.
Sierra che tormenta il povero Cody, già stanco dei comportamenti ossessivi della ragazza.
Heather pianifica qualche strategia. Non le piace quell' Alejandro da strapazzo.
E Gwen. Gwen, non ha amici, non ha un fidanzato e non le va di deprimersi o salvare Cody.
Anche loro sono turbati dal rumore.
I servizi di porcellana sul tavolo dove si trova Cody cadono rovinosamente a terra.
Sierra lo stringe a se, in modo che non si faccia male.
- Codichino, stai bene? -
Sussura.
Poi l' aereo si ferma. Il silenzio assoluto.
Pochi secondi dopo, cade all' impicchiata, buttandosi chissà dove.
Tutti urlano.. 
Urlano sopratutto quelli della Squadra Della Vittoria che si trovano nella Stanza delle Eliminazioni.
Harold cade su di Lindsay mentre Chris e Chef sbattono con la testa a terra.

Qualche minuto dopo l' aereo di Chris Mclane cade nell' acqua.
Pochi secondi e prende fuoco.
Tutto così velocemente.
La Squadra Delle Amazzoni e quella Della Vittoria si precipitano vero quelli della Chris e super super figo.
Lì si trova la porta principale.
Non sanno dove sono piombati.
Alejandro si mette davanti alla porta per uscire dall' aereo e l' apre velocemente.
Credendo di essere sulla terra ferma esce camminando, ma cade in acqua.
Owen cerca di uscire.
Cosa pericolosa lasciarlo passare per primo.
Molti credono che si sia incastrato. Duncan gli da un calcio e cade nell' acqua.
Scendono poco dopo tutti e si ritrovano nel mare gelata.
- E adesso? -
Sussura Courtney avvicinandosi a Duncan.
La povera Sierra si mette a piangere sulla testa di Cody.
Si trovano in mezzo al nulla, con alle spalle un' aereo che tra poco esploderà.
 
 
 

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Capitolo 2
*** Ho paura ***


Courtney

Ho paura. Un' aereo in fiamme è alle nostre spalle e noi c'è ne stiamo impalati nel bel mezzo di chissà quale oceano?
Ho freddo. Ci troviamo in mare, in pieno inverno e nessuno si è ancora lamentato?
- Muoviamoci, nuotiamo! -
Urlo, attirando l' attenzioni dei concorrenti che cominciano a sbracciare rapidamente.
Io d' un tratto vengo tirata per la vita. Mi fermo e vedo Duncan che mi stringe.
Ad un tratto Owen si ferma.
- Ragazzi, ma Chris e Chef? Che fine hanno fatto? Non li ha presi nessuno? E tu Ezikiel? -
Solo ora vedo quello strano ragazzo, cercare di nuotare, aiutato dal "muscoloso", si fa per dire, Tyler, e quel bonazzo spagnolo di Alejandro.
Certo il MIO Duncan è molto più bello, ma Al e sempre Al.
Riguardo Owen e sento nuovamente la sua voce dire un "ragazziii". 
E stavolta Noah a parlare, imitando la voce sdolcinata del ragazzo .
- Amico, Chef e Chris, sono probabilmente affogati. -
Dice con un ghigno stampato in volto.
- E Ezikiel, credo che si sia nascosto da qualche parte, per poi come vedi, essere qui. -
Tutti noi, dopo aver ascoltato l' opinione del ragazzo ci mettiamo a nuotare per poi sentire un "boom boom".
Non è Izzy. Magari fosse Izzy.
L' aereo dietro a noi è scoppiato e pezzi di aereo ballonzano qua e la.
Ho freddo.
- Ahyyy! -
Urla Leswana poco prima di chiudere gli occhi.
Un pezzo dell' elica le è arrivato dritto nella fronte e adesso sta sprofondando.
Harold piange.
Bridgette e Gwen piangono.
Mi fanno quasi pena, quasi
Ho troppo freddo.
Mi aggrappo ad un asse che ballonzola in giro e ci salgo sopra.
Mi sembro Rose di Titanic.
Il cielo prospetta la pioggia.
Ci mancava solo questo.
- Sta per piovere, dobbiamo fare qualcosa. -
Sussuro io fermando Duncan.
Lui, vedendo che mi tengo sopra ad un tavola, si avvicina a me e spinge verso di noi anche Gwen e Bridgette, che non riescono a nuotare, da quanto stanno piangendo.
Uff, Jake era rimasto con Rose non aveva portato altre ragazze, tra cui una bonazza bionda e la sua migliore amica.
- Ragazze, ascoltatemi, ho intenzione di entrare nell' aereo. -
Pochi secondi dopo, prende in braccio Gwen è la mette sulla tavola accanto a me.
Fa lo stesso con Bridgette.
Siamo tutte stese su una tavola di circa 50 cm di lunghezza e più di un metro di larghezza.
Ci stiamo perfettamente.
Gwen è la prima a rilanciare la parola del punk.
- Cosa? O sei pazzo o sei malaticcio! Quell' aereo sta andando a fuoco. A FUOCO! Io non ho intenzione di rischiare la mia vita! -
Bridgette subito dopo prende la parola e indica l' oceano.
- Oh Gwen, stando qui nell' oceano rischeresti lo stesso la vita. Ricordi, gli SQUALI! -
Ricordo subito della seconda mia fobia.
Quegli enormi pescioloni|mammiferi che tanto odiavo.
- Bridgette, Duncan se non notate l' aereo tra poco andrà sott' acqua, pezzi di metallo stanno volando qua e la e i nostri cari compagnucci se sono ormai spariti. -
Dico io indicando quella massa di idioti lontana da noi, ormai lontana.
- 1 Courtney adesso faccio un' urlo e tutti si ritroveranno SUBITO qui e 2 l' aereo non affonderà, almeno credo, se buttiamo tutte le cose pesanti e non facciamo entrare cose pesanti (Owen). O sennò prendiamo qualche cosa da mangiare, delle barche, vestiti, bevande, tutto e andiamo verso una montagna, un' isola, qualcosa!-
Dice Duncan muovendo le mani, facendoci andare l' acqua in testa.
E vabbè, quando Duncky vuole ha la stoffa del leader.

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Capitolo 3
*** Salta! ***


Gwen

Non posso dire che Duncan non sia stato gentile a portare me e Bridgette con lui e Court, ma adesso abbiamo perso di vista i nostri compagni.
Se non sbaglio devo aver visto, mentre andavo in perlustrazione per l' aereo una notte insonne, tre barche.
- Ho freddo! -
Sussurro per la quarta volta. Sembra che nessuno abbia intenzione di ascoltarmi. 
Non hanno paura di morire assiderati?
- Ragazzi. Ripeto che ho freddo! O moriamo per gli squali, o di sete, o di fame o ghiacciati. Preferisco provare l' idea di Duncan. Almeno ci avremmo provato. -
Stavolta urlo. 
E che cavolo, non è tanto difficile ascoltare qualcuno.
Duncan mi batte il 5 e poi ci mettiamo subito a battere i piedi.
Intanto Bridgette urla:
- Ragazzi, venite qui! Venite qui! -
Sembra che qualcuno si stia avvicinando, ma non ne sono sicura. E' difficile girare la testa quando la si trova congelata.
Pochi secondi dopo le urla di Bridgette ci ritroviamo sull' aereo sfasciato.
Solo la parte "economy" si è spaccata.
- Ragazzi sta prendendo fuoco! -
E' Courtney. Mi viene da tirarle in testa la padella che ho trovato.
Come può andare a fuoco un' aereo in mare?
Meglio che io non parli. Questa ragazza riuscirebbe anche a buttarmi in mare se la turbassi troppo.
Ad un certo punto si sente qualcuno entrare dalla porta che abbiamo lasciato aperta.
Guardo subito e vedo quasi tutti.
Mancano Owen, Izzy, Leswana, Harold, Ezekiel e Dj.
Bene siamo o in 11 o 12.
Alla fine della ricerca, abbiamo 3 canoe, cibo, 20 borracce d' acqua, pelliccie, cappelli, sciarpe, guanti e scarpe.
Tutti i vestiti offerti generosamente dal guardaroba di Lindsay!
Ad un certo punto sentiamo uno scricchiolio e subito dopo perdo l' equilibro e sbatto contro Heather che cade a terra.
Sbatte la testa lamenta. Per fortuna riporta solo un bernoccolo.
Alejandro urla qualcosa in spagnolo.
Duncan stringe Courtney e ci guarda, quasi stesse per piangere.
- Buttiamo le canoe fuori o moriremo come cani in gabbia. -
Alejandro, Duncan, Noah prendono la prima barca e portano con loro il cibo.
Sulla seconda caricano Lindsay, Tyler, Cody e Sierra che prendono con loro le borracce.
Sull' ultima ci buttiamo io, Heather, Bridgette e Courtney che prensiamo tutte le cose che centrano con l' abbigliamento.
Siamo 11. 
11 morti in mezzo all' oceano. 
Ahhh cosa faremo!?

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Capitolo 4
*** Una nave ***


Bridgette


Siamo su una mini-canoa in quattro. Non è male, adesso che ho addosso questi vestiti non bagnati e questa pelliccia.
Ci siamo dovute cambiare davanti ai maschi, incluso reggiseno e mutande. Che vergogna!
Adesso, dato che abbiamo due remi a barca, stiamo faticando io e Gwen.
Di tanto in tanto, Lindsay si alza dalla canoa e grida " Terra, Terra" ma subito dopo si risiede, come se niente fosse successo.
- Per fortuna che non c'è quel grassone di Owen! -
Commenta acida Heather causando il pianto della bella Lindsay e di Noah. 
E' strano vedere quel cervellone piangere.
Non pensavo che dietro ad un robot ci fosse un cuore, ma mi sbagliavo.
Andiamo avanti per circa un' ora fino a quando Duncan e Alejandro, che penso si siano nominati leader da soli, si fermano e urlano:
- Fermi tutti! Non mangiamo da ieri sera, quindi bisogna fare uno spuntino. -
Urla esaltato Duncan, cercando di far fermare le tre canoe vicino a lui.
- Voglio le chicas di qui e i ninos di qua. -
Continua Alejandro col suo seducente tono spagnolo.
Subito dopo Heather, che in questo momento stimo, reagisce arrabbiata. 
- Chi vi ha dato il comando signorini dei miei stivali? E perchè qualcuno dovrebbe rischiare di annegare perchè a voi non vi va se ci passiamo il cibo? -
Da tutte le altre canoe si leva un "si" di approvazione che Alejandro e Duncan sono costretti ad ascoltare.
Vince la maggioranza.
Noah si fa spazio tra le canoe e distribuisce pesce e patate.
Poi passa Sierra che da una borraccia d' acqua.
Duncan ci ricorda di non berla tutta dato che c' è la dovremmo far rimanere per chissà quanto tempo.
Supplico Heather e Courtney di prendere nostro posto come rematrici.
Alla fine acconsentono con qualche piccolo ricatto da parte di Gwen.
Io mi metto sulla spalla della gotica, imperlandogli la camicia di lacrime.
- Perchè piangi Bridg? - 
E poi mi accarezza i capelli con fare dolce e mi da i bacetti sulla fronte.
Non pensavo potesse essere così buona.
- Mi manca il mio Geoff. - 
E comincio a lacrimare più forte. Heather smette di remare e le canoe si fermano.
- Queste due frignano! - 
Si lamenta con il gruppo. Anche Courtney è arrabbiata, ma con Heather, che le ha fatto venire l' acqua in faccia.
Cominciano ad urlare, ma sono interrotte dalla voce di Cody.
- Ehyyyyy, c'è una nave, una naveee! -

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Capitolo 5
*** Finalmente salvi, ma forse no.. ***


Courtney

Ho sentito Cody urlare "una nave" o era solo una visione?
Un pò di speranza è riaffiorata nel mio cuore, quasi non piango dalla commozione.
Tyler batte il cinque a Cody e subito dopo Sierra si lascia in un appassionato bacio con il bambinetto.
Cody, mette le mani intorno al collo della ragazza e si lasciano trasportare dal momento.
I due ci vanno giù pesanti.
Non pensavo che Sierra avesse delle possibilità con Cody.
Duncan si lascia scappare un "Ullaaalaaa" che viene frenato da Noah con un pugno leggero in petto.
Non vuole che tutto si interrompa. Anche lui sta ridendo come un pazzo.
Dopo questa scenetta, ci mettiamo ad urlare e remare, per arrivare a quella nave non troppo lontana.
- Forzaaa! -
Incito con tutto il fiato che ho in gola. Potrebbe non ricapitarci una barca.
Pochi minuti dopo siamo davanti alla barca e una coppia di ragazzi ci accoglie con un sorriso:
- Chi siete voi, qui nel Pacifico, con queste minuscole barche.  -
Io guardo la loro "barca" , se si può definire tale.
E' un meraviglioso yacht, con decorazioni floreali e una scritta "Zacary" .
Credo che sia il ragazzo. Ha degli enormi occhi cerulei e dei capelli scuri, alla bravo ragazzo.
Indossa degli stivali pesanti, con dei pantaloni di tuta e delle felpe pesanti.
Tiene stretta una ragazza. Sembra che stia per essere strozzata da quanto la stringe.
Ha lunghissimi capelli biondi, occhi azzurri come il mare più chiaro ed è vestita come quello che credo si chiama Zacary.
- Siamo superstiti di un aereo affondato e voi? -
Parla Noah e intanto fisso il mio Duncan.
Sembra che stia guardando quella biondina.
Sono abbastanza gelosa.
- Noi viviamo nel mare e mangiamo dal mare. Siamo Zacary e Vanessa. Potete venire sul nostro yacht. Abbiamo 4 stanze e vedo che avete cibo, acqua, vesti e barche. Dovrete darci tutto per salire. -  
Sembra che Zacary voglia fare un patto con noi. Noah subito accetta e attacca le canoe alla barca.
Dato che la pioggia ci sta già salutando con un fastidioso gocciolio, saliamo sullo yact e ci sistemiamo nelle nostre stanze. 
Mi ritrovo nella camera con Gwen e Bridgette.
Sono ormai le otto e andiamo a coricarci a letto.
Mi stendo sul mio morbido materasso, poso la testa sul guanciare e rifletto.
Gwen e Bridgette hanno attaccato il loro letto per poter piangere o spettegolare, ma io non ho voglia di fare amicizia o rimpiangere le morti.
Non ho sonno e mi alzo dal letto.
Vanessa, ha offerto a noi ragazze un paio di ciabatte a testa, un pigiama e abbiamo preso i vestiti che stavano sulle canoe.
Infilo dunque i piedi nelle ciabatte e esco.
Attraverso diversi corridoi e vado davanti ad una stanza da dove provengono urla e gemiti. 
Non voglio neanche sapere chi ci sia dentro.
Attraverso ancora i corridoi e intravedo un' altra persona.
Corro e capendo che è Duncan, gli salto addosso, mettendogli le gambe intorno ai fianchi per poi baciarci appassionatamente.
- Duncan mio, quanto mi sei mancato! -
Lui mi accarezza i capelli e poi comincia a ribaciarmi. 
Ahh da quanto non entrava la sua lingua nella mia bocca.
- Sei molto più bella di Vanessa! - 
Cosa? Ripeto, cosa?
Ha pensato che quella bionda fosse più figa di me?
Mi scollo dalla sua presa e mi metto a correre per la mia stanza, alzandogli il medio in faccia.
Ahh, passo dall' amore all' odio in due secondi.
Mentre sto correndo come una pazza, la porta da cui prima ho sentito le urla si apre e delle braccia muscolose mi spingono dentro.

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Capitolo 6
*** Chi è lui? ***


Cody

Alejandro tira Courtney nella stanza mia e di Sierra dove ho fatto entrare Duncan (vi sembrerà strano) e Noah.
Heather, Lindsay e Tyler non so che fine abbiano fatto.
Il latino non ha intenzione di togliere la mano dalla bocca di Courtney perché comincierebbe ad urlare.
Cinque minuti dopo, quando ha capito che nessuno l' ha rapita mi siedo di fronte a lei.
Duncan le si butta adosso e l' abbraccia.
- Duncan, ma chi era quello nel corridoio? Io ti ho baciato e come è possibile che sei qui? -  
Duncan le leva le braccia dal collo e tira fuori dalla tasca dei jeans una pistola.
Sposto il ragazzo in modo che la mora mi guardi e comincio a raccontare.
Solo Sierra e il punk sanno, hanno sentito il mio racconto e mi credono. 
Gli altri aspettano la mia spiegazione e si mettono incuriositi attorno a me.
- Courtney e company. -
Comincio facendo ridere un po' tutti che dopo pochi istanti ridiventano seri.
- Io, posso testimoniare che quello che tu hai baciato sia un mostro il cui nome è Zacary. Tiene prigioniera Vanessa, come sua piccola fidanzatina che maltratta psicologicamente e fisicamente. Se la biondina si ribelasse, non so cosa potrebbe farle. - 
Tutti fanno mille domande a cui io rispondo assai triste, ma l' unica che mi sconvolge è quella di Noah.
- E tu come lo sai? -
Già, io come lo so? E' una cosa triste ed è altrettanto triste rivelarsi ai propri compagni, bè perché io ho visto una cosa orribile.
- Ascolta Noah. Ero andato dove è stata servita la nostra cena. Avete presente quella gigantesca stanza? Volevo prendere un pò di coca-cola dato che quel mostro ci ha detto di servirci da soli e li ho incontrato Vanessa piangente.
Le ho chiesto cosa le fosse successo e subito dopo è apparso Zacary che l' ha stuprata di fronte ai miei occhi sotto sembianze di una specie di diavolo, grosso e schifoso. Sono scappato in stanza mentre Vanessa piangeva. -

Ho gli occhi pieni di lacrime. Vanessa mi ha chiesto aiuto ma io ho avuto paura.
Solo Courtney e Duncan non hanno delle lacrime sul volto.
La ragazza in questione mi pone una domanda che fa ridere tutti.
- Emm, non so come dirti, quando sono passata davanti a questa stanza ho sentito qualcuno urlare, gemere, in poche parole divertirsi. Eravate tu e Sierra? -
Mi piacerebbe risponderle con le parolaccie ma le dico semplicemente:
- Perchè tu e Duncan non l' ho avete mai fatto? -
Mi guardano arrabbiati, ma subito dopo la perfettina si alza e urla: 
- O mio Dio, Brigdette e Gwen stavano con la porta aperta, vicino alla cucina. -
Ci alziamo tutti e corriamo per i corridoi riccamente decorati e profumati.
Si vedono molto spesso ritratti di Vanessa nuda, ma di Zacary non c' è ne ombra.
Siamo arrivati in ritardo. Il mostro è entrato nella camera delle due.
Gwen è in un angolo che piange mentre Bridgette è sotto al mostro.
Duncan si fa spazio tra di noi e pianta un proiettile nella testa del mostro.
Courtney corre da Gwen mentre io e Alejandro ci buttiamo sul cadavere del maschio e lo stendiamo a terra.
Sierra abbraccia Bridgette che urla e piange.
Duncan si avvicina al corpo senza vita del mostro e spara altri cinque colpi. 
Ad ogni colpo una lacrima riga il mio volto.
- Ma Heather, Tyler e Lindsay, che fine hanno fatto? -
Chiedo io. Subito Alejandro corre a vedere dove siano i tre, mentre Noah cerca Vanessa.
- Io mi occupo di questo coso. -
Dice Duncan prima di sparire dietro la porta bianca.
Io mi avvicino prima a Gwen e poi Bridgette per rassicurarle con parole dolci e confortevoli.

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Capitolo 7
*** Che fine hanno fatto? ***


Alejandro

Mi sono incaricato di trovare Heather, la sua amica bionda e Tyler
La nave è molto più grande di quanto avessi immaginato, così adesso mi tocca perlustrare mille corridoi.
- Heather, Lindsay, Tyler, dove siete? - 
Urlo di tanto in tanto.
Trovo una scaletta da cui sento un rumore.
Mentre scendo i singhiozzi si fanno sempre più forti e così la paura mi assale.
Chi può nascondersi dietro a un pianto così tenero e gentile? 
- Heather, Lindsay, Tyler siete qui? - 
Prendo il coraggio e comincio a correre tra le scale, che a poco a poco diventano più cupe e spaventose.
Il pianto si placa e comincio a vedere una gracile figura accasciata a terra.
Chi può essere? 
Cammino e quando mi ritrovo davanti ad una ragazza, batto due colpetti sulla schiena.
Si gira una Heather piena di lacrima, il viso nero per colpa del mascara e due corpi morti a terra.
Riconosco Lindsay e poi Tyler.
- Cos' è successo? - 
Le sussurro alzandolo e abbraciandola. Sighiozza, non pensavo che le interessase molto di quei due. 
Ma che cosa sto dicendo? Sono pur sempre esseri umani.
- Alejandro, Alejandro, portami su, qui succedono cose brutte! -
Dice appoggiandosi alla mia spalla. E' così carina. Ma che cosa sto dicendo?
Le guardo le mani. Tiene un coltello nella destra pieno di sangue ed è sporca di quest' ultimo.
A meta delle scale mi fermò e le chiedo sospettoso:
- Cosa hai fatto con quel coltello? - 
Si accascia a terra e comincia ad urlare, a singhiozzare, piangere e mi stringe la mano buttando il coltello per terra.
La prendo tra le braccie muscolose e comincio a camminare, cercando di non farla sbattere.
Quando arriviamo alla camera delle ragazze, poggio Heather sul letto.
- Ragazze, basta piangere, vediamo che cos' è successo ad Heather. - 
Dice Cody con voce "macha".
Le ragazze si siedono intorno ad Heather, e ancora piangenti ascoltano.
- E' successo che io, Lindsay e Tyler siamo corsi in quella stanza dove Al mi ha trovato, perchè, perchè Zacary ci inseguiva sotto spoglie di un mostro. In quella stanza è successo qualcosa, Tyler è stato posseduto, posseduto vi dico! - 
Si ferma un' attimo per piangere e la tengo stretta a me. Poverina che deve aver subito.
- Tyler ha ucciso Lindsay, la SUA ragazza a mani nude e io ho preso un coltello che si trovava in un cassetto e lo messo nel cuore di Tyler e dopo l' ho trafitto e l' ho di nuovo trafitto. Mi voleva uccidere, ma non gliel' ho permesso. -

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Capitolo 8
*** Tremo perché mi manchi ***


Gwen 

E' buio su questa nave dimenticata da Dio.
Sono stesa sul letto. 
Non so se Vanessa sia stata ritrovata.
Non so che fine abbiano fatto Duncan e Zacary.
Dicono che in questo periodo siamo mentalmente instabili.
Non è così.

Sento Courtney piangere e mi avvicino a lei.
- Courtney, principessa, perché piangi? - 
Si alzano a poco a poco tutte le ragazze e dopo, Sierra va ad aprire la luce.
- Courtney, qui qualcuno vuole dormire! -
Urla Heather che tira un cuscino addosso a Sierra.
Pensavo che avrebbe causato una guerra di cuscini, ma si è trattenuta.
Abbraccio Courtney e le asciugo le lacrime con il pigiama.
Si decide a rispondere mettendosi seduta e poggiando la testa sul cuscino.
- Mi manca Duncan! Mi manca il mio amore. Quel demone può essere solo svenuto ed aver buttato in mare il mio Dunky. Io voglio il mio amore! -      
Urla per poi cominciare di nuovo a piangere. 
Duncan, il mio migliore amico. 
Mi manca anche a me, come mi manca Trent.
Un nome, mille ricordi. 
Ma di Trent, non mi interessa perché i ricordi riguardano Duncan.
Dopo aver finito A Tutto Reality Azione è venuto ad abitare nel mio quartiere.
Ci eravamo persino scambiati un bacio.
Ma perché penso a queste cose, sono stata solo una bambola di pezza per Duncan e adesso Courtney soffre per lui. 
- Courtney, non devi piangere. -
Sussurra Bridgette che ha le lacrime agli occhi. Perché pure lei adesso?
- Perchè non dovrei piangere. Tu non puoi capire! -
Bridgette, si alza di scatto in piedi e cominciò ad urlare come una pazza e a camminare per la stanza di qua e di la, di qua e di la.
- Io non posso capire, io non posso capire? Il mio ragazzo non l' ho vedo non so nemmeno da quanto! E' possibile che nemmeno sappia che sia su questa stupida nave ed è possibile che io non gli manchi! Lo capisci Courtney!?
Dimmi, io ho passato tutto il tempo a dimostrare il mio amore per il mio Geoff e tu non ti sei mai filata Duncan. Sono stata persino stuprata e tu dici che non posso capire?- 

E' brutto veder Bridgette in questo stato.
Heather si alza di colpo e, cosa che credevo non avrebbe fatto mai, abbraccia la ragazza e le accarezza i lunghi capelli biondi. E' una scena quasi commovente, dato che si tratta di Heather.
D' un momento si sente, la chiave entrare nella serratura della porta e aprirla.
E' di sicuro Cody, ma quello è....

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Capitolo 9
*** La notte piu bella della mia vita. ***


Courtney
Sono tenuta a precisare che questo capitolo tratta tematiche sessuali.
Ringrazio tutti quelli che leggono. Vi adoro :D .


Mi alzo di scatto dal mio angolo e corro tra le dolci braccia di Duncan.
E' tornato, è tornato! 
Sembra tutto troppo strano, ma forse quella persona lassù nel cielo ha voluto farmi un regalo.
- Duncan, Duncan quanto mi sei mancato. -
Mentre io lo abbraccio e lo bacio, lui sembra guardare Bridgette piangente e Gwen, appena uscita dal bagno.
Io gli metto una mano tra i capelli e sussuro un "Ehy" ma lui non mi degna di uno sguardo.
Gli dò uno schiaffo e urlo:
- Io, io mi sono stufata! Non mi guardi mai! - 
E mi corico in bagno dove comincio a piangere e urlare, per poi sfogarmi con un' innocente asciugamano capitato lì per caso.
Sono stata troppo impulsiva, non ha avuto nemmeno il tempo di replicare.
Ma che dico? Il suo gesto è stato quasi peccaminoso.
Qualcuno bussa alla porta che io ho chiuso con la chiave che tenevamo sul comodino.
Mi alzo dal water e apro a Gwen che stranamente mi abbraccia è sembra che non stia scherzando, che sia seria e quelle sue braccia riescono a farmi smettere di piangere.
- Su, su non piangere. Duncan c'è rimasto molto male. Sei stata qua dentro mezz' ora e in questo arco di tempo ci ha raccontato di aver lottato con Zacary in modo animato ed essere rimasto traumatizzato. Stava guardando il vuoto e non me. - 
Ora ho capito tutto, sono stata una bambina capricciosa. 
La persona per cui ho gettato mille lacrime ha subito uno schioc, come me e gli altri d' altronde.
Che fare, che fare? 
- Ora dove si trova? - 
Chiedo prima di ritrovarmi la figura muscolosa e slanciata del mio fidanzato sulla porta, con il sopracciglio alzato e aspettando un mio segno.
- Duncan, scusa, scusami, sono una idiota! -       
Si avvicina a me, mentre Gwen si allontana, in modo da darci un pò di privacy. 
- Continua.... - 
Che stronzo! Ahhhh ma io adoro il mio stronzo.
- Una lurida stupida, come lo sono sempre d' altronde. -
Abbasso lo sguardo. Voglio che faccia lui la seconda mossa e spero che la sua sia una mossa diversa
- Amore mio bello, idiota, stupida che non sei altro. - 
Ghigna. Adora farmi arrabbiare e io adoro vedere quelle sue labbra formare una smorfia.
Prende le chiavi che avevo messo sul lavandino e chiude a chiavi la porta.
- Ti amo Duncan. - 
Mi bacia. Ho sempre preso io l' iniziativa, anche per il nostro primo bacio.
E' una cosa strana ma a me è sempre piaciuto così.
Mi alza la maglietta e io faccio lo stesso.
- Courtney, tu sei pronta? -
Non è mai stato così. 
Abbiamo fatto insieme molte pazzie.
Ma che dico, non abbiamo mai fatto pazzie insieme, questa sarebbe la nostra prima.
Allora è vero che sono una stupida, odiosa perfettina che odia divertirsi, wow non me ne ero mai accorta.
- Si Duncan, per una volta voglio divertirmi. -  
Subito comincia a slegarmi il reggiseno e lo vedo eccitato.
- Sei, come dire...... -   
Wow, non sa dire la parola "vergine". Non significa per forza che non sei mai andato con qualcuno a letto, ma anche un segno zodiacale.
In questo caso è la prima opzione.
- Si Duncan, sono vergine e credo che lo sia anche tu, non è vero? - 
Si ferma un' attimo e con una perla di sudore sulla fronte sussura:
- Non esattamente. -
Lo allontano e lo faccio sedere per terra. 
- Cosa intendo con "non esattamente" ? - 
Mi siedo in braccio a lui, non abbiamo mai parlato di noi e questo è il momento adatto. 
Non sono arrabbiata. Immaginavo che avesse avuto altre relazioni ma io gli ho fatto questa domande, perchè sono curiosa!
- Ai tempi della terza media, quattordici anni, avevo una ragazza, Marizza, la più carina della scuola. Lunghi capelli neri, bei occhi azzurri, magliettine attilate con pantacollant e tacchi di 15 cm.
Era una puttanella, si vedeva lontano un miglio, ma grazie a lei avevo raggiunto le classifiche dei più popolari e un giorno durante una festa in spiaggia siamo andati nei spogliatoi e lì ci siamo divertiti.
Siamo rimasti fidanzati per altri tre mesi e ogni giorno andavamo in uno sgabuzzino o da qualche parte, ma poi l' ho lasciata. Mi ero stufato. - 

Wow, non pensavo che Duncan potessa fare così colpo. Ma che dico, una volta mi ha fatto vedere una foto di quando era piccolo ed era un sexy della paura.
- Di cosa parliamo? - 
Chiedo io, dimenticando il perchè dello stare nel bagno segregati, senza reggiseno e in braccio a Duncan. 
- Io pensavo di fare qualcos' altro. -
Dice per poi farmi alzare e costringendomi ad abbasargli i pantalonti per poi fare lo stesso con me.
Sono emozionata. Ogni ragazza, la prima volta è eccitata.
Si abbassa anche i boxer e vedo una cosa abbasta lunga farsi vedere. Wow, Duncan è sexy proprio in tutto!
Io faccio la stessa cosa e poi mi siedo sul water.
- Sei pronta? - 
Faccio cenno di si col capo e lui comincia a spingere, rude, quasi cattivo. 
Io mi stringo a lui, mentre raggiungo quello che se non ricordo male si chiami orgasmo. 
Passiamo TUTTA la notte insieme.
La notte più bella della mia vita. 
  

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Capitolo 10
*** Il mare è tranquillo! ***


Cody

All' alba esco dalla mia stanza dove ho dormito con Noah e Alejandro.
Stanotte ho organizzato con Alejandro uno scherzo a Noah che consisteva nel fargli credere che Zacary era nella stanza con noi.
Io e il latino ci siamo rinchiusi in bagno a chiave e abbiamo cominciato a urlare, urlare e urlare fino a quando il nerd non si è messo a piangere come una femminuccia. 
- Alejandro, Noah, svegliatevi che dobbiamo mangiare. E poi, io mi chiedo, chi sta guidando questa nave? - 
Nessuno mi ascolta, ma si infilano le ciabatte e vanno uno in bagno e uno a prendere dei vestiti.
Io mi metto a guardare fuori dall' oblò.
Mi manca la mia bella mamma, Marika la mia sorellina Mindy.
Mio padre è in prigione, dato che è stato denunciato da mia madre per esser stata malmenata più volte.
Mi chiedo che cosa stia facendo Sierra in questo momento. Vabbè, penso che stia dormendo.
- Guarda Alejandro, non devi vestirti, dato che dobbiamo fare colazione. -  
E si blocca. Si leva i pantaloni e si rimette il pigiama per poi uscire tutti insieme.
- Cody c'è il pilota automatico, mi ero dimenticato di dirti. - 
Mi dice Alejandro, in spagnolo però io nella mia mente l'ho traduco.



Le chiavi per la porta delle ragazze le ho lasciate a Duncan, quanto sono idiota!
- Dobbiamo fermarci davanti alla stanza di Sierra, Courtney, Bridgette, Gwen, Heather e Vanessa. Penso che li ci sia anche Duncan. -    
Dico bloccando Noah. Lascio andare Alejandro, è bravo solo con i muscoli e non con le parole.
Ah, mi ero dimenticato di dire che Vanessa ha fatto "amicizia" con le ragazze e adesso dorme con loro.
- Ehy, aprite, avete voi la chiave! -                            
Urla Noah, bussando frenetico. 
E' triste e lo capisco. Mi sarebbe piaciuto fare i funerali per i morti caduti quando affondò l' aereo.
Noah se non mi ricordo male aveva Owen e mi dispiace.
Gli poggio una mano sulla spalla e sto per parlargli quando una Gwen appena sveglia, con le occhiaie lunghe fino alla bocca ci apre.
- Che volete? - 
Wow, è scontrosa anche quando si sveglia.
Vabbè, anche io sono scontroso quando mi sveglio, tutti siamo scontrosi quando ci svegliamo, ma io pensavo che quella che io amavo tanto all' isola e adesso, fosse sempre bella.
- La colazione! Sono le dieci e mezza! -
Me lo sono inventato e non mi crede. La porta viene sbattuta sul mio muso.
Mi riapre il mio meraviglioso amore, Sierra. E' così bella con i capelli sciolti e con le occhiaia.
- Scusa amore mio, mi sei mancato tanto! E' che per colpa di Duncan e Courtney, non abbiamo dormire 'sta notte. - 
Mi salta in braccio e io la bacio sulla fronte.
Pur essendoci -10 gradi all' esterno lei sta con un vestitino sbrettelato, molto sexy.
Argh, mi piacerebbe stare solo con lei, che le farei...
Si alza Heather che senza dire niente esce dalla stanza e comincia a correre, verso una meta ignota.
Strana la ragazza.
Entro nella stanza accompagnato da Noah e Sierra.
Cominciamo ad urlare.
- Noah, vai a svegliare quelli nelle altre stanze. - 
Lui mi fa cenno di si col capo e corro in bagno a bussare.
Escono Duncan e Courtney, tenendosi per mano che ancora si baciano.
- Vanessa come sta? - 
Sussuro all' orecchio di Sierra che mi risponde, quasi seccata:
- Non le abbiamo parlato molto stasera. Voleva parlare del mondo, della natura, dei fiumi e cose così. -
Sbuffo. La amo così tanto, ma a volte penso che sia una stupida.
Poverina Vanessa, chissà quanto tempo deve aver passato in questo schifoso luogo con quel mostro.
- Fai amicizia con lei tesoro. -
- Amore, però stasera dormiamo insieme e io divento la migliore amica anche di Heather. - 

Quanto mi sorprende questo mio amore pazzo.


Siamo tutti in mensa.
Sierra, Courtney, Heather, Alejandro, Vanessa e Noah hanno preparato una colazione a base di succo di frutta, latte, fette biscottate, cornetti e tramezzini.
Mi siedo accanto a Sierra, con davanti Vanessa e Noah. 
- Ma Vanessa, tu e Zacary dove vi rifornivate di viveri e bevande? -   
La ragazza esita qualche secondo e poi comincia a raccontare.
- Non l' ho mai capito. Noi non abbiamo mai attracato, lui faceva comparire le cose dal niente. Questo "miracolo" è andato avanti da quando ho 12 anni. -
Wow, è veramente tanto considerando che deve avere vent' anni.
- Se non sono troppo sgarbato a chiedertelo, potresti raccontarci la tua storia? - 
Chiede Noah. Si fa silenzio tra il nostro gruppetto di "amici".
E' così bella, Vanessa. Ma che mi salta in mente, Sierra è unica.
Guardo pochi istanti Noah. Sembra incantato dalla meravigliosa biondina.
Non l' ho mai visto con quello sguardo sognante.
- Allora, quando avevo 12 anni e andavo in prima media, ero in classe con lui e ci siamo fidanzati. Un giorno mi chiese se volevo fare un giro in barca con lui e i suoi genitori, ma durante in viaggio li uccise. Piansi tanto e lo sopplucai di non farmi del male. Mi disse che non l' avrebbe fatto, soltanto se fossi rimasta con lui. 
Scelsi questa opzione e così sono rimasta 8 anni con lui. Lo amavo e l' ho sempre amato. -

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Capitolo 11
*** Ti voglio bene ***


Gwen

E' passato un mese da quando Duncan fece l' amore con Courtney.
Mangio da sola in questo angolo della mensa.
Vorrei piangere, vorrei sfogarmi con qualcuno.
Ho perso TUTTI e dico tutti i miei amici.

Duncan adesso sta solo con Courtney.
Bridgette vive per Heather. 
Trent è in qualche parte remota del globo.
Leswana è morta.
Cody sta solo dietro a Sierra.  
    
- Posso sedermi qui? -  
Alzo la testa dalla mia cena e vedo un Duncan con un sorriso radioso.
- Courtney? -    
Avranno litigato e io sono la seconda scelta, come al solito. 
- Sta male! Le fa male la pancia ed era molto stanca. -
Che cosa avevo detto io? 
- E' da tanto che non parliamo, come te la passi? -
Dice tirando la sedia e mettendosi comodo. Secondo lui come me la posso passare?
- Bene sa. Ogni persona adora passare le sue giornate da sola, immagianando l' inferno. -
Comincia a ridere e mi stringe la mano. Io lo guardo negli occhi interrogandolo del perchè della sua risata.
- Pensavo che ti piacesse l' inferno. -
Wow, fa anche lo spiritoso. Io conosco l' inferno per colpa sua.
- Emm Gwen? -
Scosta la mano dalla mia e smette di mangiare.
- Si Duncan? -
Il suo sorriso si traforma in un sorriso-broncio. Metto un cucchiaio di minestra in bocca.
- Ho messo incinta Courtney. -
Gli sputo la minestra in faccia. 
Tutti guardano Duncan e cominciano a ridere. 
Oo mi scuso ma non riesco a trattenermi per più di due secondi.
- Aahahahha, dici sul serio? -       
Fa col capo cenno di sì e io lo abbraccio. 

Abbiamo finito di cenare e ci dirigiamo sul ponte. 
Sono con Duncan.
- Tu non pensi che dovremmo attraccare? -      
Duncan mi guarda e mi stringe forte la mano.
- Sinceramente? No! -
Io vorrei andare su una isoletta e rimanere con i miei amici, ma questa navetta del cavolo non va più veloce. 
- Sei contento di aver un bambino con Court? -
Abbasso lo sguardo. Mi piacerebbe che dicesse no. 
- Baby, lo so che ti piaccio. -
Lo guardo stupita e mi giro verso di lui.
- Non mi hai risposto. -
Mi sposta mettendo la mia schiena sul freddo marmo.
Lui si appoggia su di me.
- No, io non volevo avere un figlio da Courtney. - 
Lo guardo quasi triste. Lui non vuole avere un figlio da una ragazza che ha sverginato? 
- Sul serio? -
Poggia le sue labbra sulle mie. 
- Si dico sul serio. Non avrei mai voluto avere un figlio. Ma se avessi dovuto scegliere avrei scelto te. -
Oooo che dolce. 
Metto le gambe attorno alla sua vita e cominciamo a baciarci.
Lui mi appoggia sulle ringhiere, mentre mi tiene bella stretta.


E' tardi e nella stanza delle ragazze tutte quante ronfano.
Io invece non ho sonno.
Mi alzo, infilo le ciabatte e vado sul ponte dove prima ho baciato Duncan.
- Gwen che ci fai qui? -
Prendo la lanterna e illumino il volto di qualcuno.
- Oi Vanessa! Io non avevo sonno, ma adesso ho tanto freddo e voglio ritornare nella mia stanza. -
Non che io non voglia parlare con questa biondina tutta "frufru" , ma non diciamo baggianate. non ci voglio parlare. 
- Gwen, io so qualcosa. -
Chissà che cosa vorrà dirmi questa testa di fagiolo. 
- E che cosa sapresti? -
Dai facciamo in fretta che ho freddo e voglio farmi una passegiata da sola.
- Ho visto che ti baciavi con Duncan e ho sentito che Courtney è incinta di lui. Sei stata un' immatura! -
Ma che cosa vuole mo questa che mi chiama immatura? Non è stata lei a non avvertire per 10 anni che era su una nave con un mostro? 
- Senti, non sono cose che ti riguardano. -
Non mi va di spiegargli il perchè delle mie scelte.
- Ma a te non riguardava la loro storia ma ti sei intromessa. Come la mettiamo adesso? -

Mi sono risvegliata.
Ieri sera sono riuscita a fare una patto con Vanessa.
Ho scoperto che è simpatica e che gli piace Noah. Lei starà zitta fino a quando Courtney non avrà partorito.
Io me la lavorerò per bene in modo che non lo dica.
AHAHAH a volte credo di essere veramente subdola e malvagia.

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Capitolo 12
*** Qualcosa di strano ***


Noah

Fa freddo, ma io sento un caldo che mi fa sudare come un povero cavallo.
Infilo le ciabatte rosse e con un wokie-tokie mi dirigo verso la cucina.
Vorrei bere un bicchiere d' acqua freddo e ridirigermi nella mia camera.
Le poche luci che si intravedono nel lungo corridoio rendono la scena cupa.
Quei tulipani e quelle rose nere appasite accanto alle lampadine non suscitano una bella sensazione.
- Ehy Noah! - 
Vedo una ragazza bionda con un vestito rosso molto attilato dirigersi verso di me.
La riconosco dopo pochi minuti, quando il nostro corpo e le nostre faccie sono a pochi centimentri uno dall' altro.
- Vanessa, che ci fai qui? -   
Le dico rimanendo fermo davanto a lei, con il suo respiro sul collo.
Sono diventato più alto e lei più bella da quando siamo saliti su questa nave.
- Volevo bere qualcosa e poi andare sul ponte. Vuoi accompagnarmi? -
Mi dice prendendomi per mano e tirandomi dietro a se.
Conosce questa nave meglio di quanto io conosca le mie tasche, ci vive da 8 anni. Povera.
Prendiamo un bicchiere d' acqua io e un succo lei e ci dirigiamo verso il ponte attraversando una porta marrone con decorazioni bianche.
- Questa porta l' ho pitturata io quando avevo 15 anni. -
Mi stringe la mano e rabbrividisce.
Si stringe più a me mentre i denti le ticchettano.
- Che c'è? -
Le dico mettendo le mie braccia intorno al collo e lei fa lo stesso.
Le sue lacrime bagnano il mio pigiama.
- Ho paura. Non c'è la faccio! -
Comincia a lacrimare e io chiudo velocemente la porta. 
Smette di piangere e si stringe più forte a me.
- Aspetta un' attimo. -
Le levo le braccia dal collo e ricomincia a piangere.
Penso per un istante che faccia finta per abbraciarmi, ma è impossibile.
- No! Non lasciarmi! -
E me la ristringo a me. Estrao il walkie-tolkie dal pantalone del pigiama e chiamo la mia stanza.
Risponde un Cody assonato.
- Si? -
- Cody fammi un favore. Apri tutte le luci nella nave. -
- Che succede? -

E' spaventato e lo sento svegliare Alejandro.
- Cody non preoccuparti, devi solo accendermi tutte le luci nella nave. -
- Va bene, vieni nella nostra stanza. -
- Ok. -  

E ci incamminiamo verso la stanza di Vanessa.
Mi sarebbe piaciuto stare sul ponte con lei perchè, diciamo la verità, lei mi piace e pure tanto.
Non posso ancora dire di esserne innamorato dato che la conosco da due mesetti ma è un sentimento forte.
- Siamo arrivati. -
Tutte le luci si accendono. Cody deve essere nella sala macchine.
Suppongo che anche nelle stanze si sia accesa la luce.
- Non voglio lasciarti. -
Mi dice guardandomi negli occhi con quel suo azzurro lucido.
- Domani facciamo colazioni insieme. -
Le dico cercando di reincontrarla.
Bussa alla porta e prima che si apra Vanessa mi bacia.
Le farfalle nello stomaco fanno una danza tribale.
Ok, posso dire di esserne innamorato.

La mattina verso le dieci mi alzo e non vedo Alejandro.
Cody sta ronfando come non mai.
Oggi penso che preparare la colazione tocchi a me.

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Capitolo 13
*** Dialogo col nemico ***


Il capitolo comincia con il ringraziamento a tutti quelli che mi seguono e che mi lasciano delle recensioni a dir poco stupende che mi fanno sentire davvero bene.

- Channa
- Irene08
- LaikaXsempre
- xXla_StrategaXx

- Manga_lover
- Le_Emilette
- Laira Wolf
Bloody_Rekla

Ora comincio con la storia

Gwen

La mattina presto, nove e mezza circa, mi alzo dal mio soffice letto e mi ricordo che quest' oggi è il mio turno in cucina.
Anche Sierra e Vanessa lavoreranno con me quindi con fare dolce mi decido a svegliarle.
Farò prima alzare Vanessa.
Mi avvicino al suo letto che non è poi tanto lontano dal mio e le strappo le coperte di dosso.
- Vanessa, dobbiamo andare in cucina. -
Cerca di riprendersi la coperta ma io non la lascierò vincere.
Ho già fatto molte volte il turno in cucina a molte persone e oggi non voglio che questo accada.
Non ho una vita sentimentale e per questo devo sempre essere stressata?
- Due minuti. -
E richiude gli occhi. 
Con Sierra sarà più facile dato che a lei piace tanto cucinare.
Mi avvicino al suo letto che sta accanto alla finestra e le comincio a sussurare:
- Sierra, devi alzarti. -
Apre i suoi occhioni viola e mi sorride.
- Non pensavo che potessi essere così delicata, Gwen. -
Si alza dal letto e mi guarda con quel suo sguardo altezzoso.
So che lei è ancora arrabiata con me perchè pensa che io le voglia portare via Cody, ma a me quella mezza-calzetta ha sempre fatto schifo.
Lei non riesce a capirlo.
- Sveglia Vanessa. -
E vado a cercare nell' armadio che condivido con le due ragazze in questione i miei abiti.
Più volte sono stata costretta ad indossare gli abiti di Sierra o di Vanessa dato che i miei spariscono nel nulla.
Oggi prendo una maglietta bianca, dei jeans e i miei anfibi.
Mi pettino e mi metto il mio braccialetto col teschio.
Ormai non sono più troppo gotica.
Mi siedo sul letto ad osservare come si vestano le due ragazze.
Sierra come al solito si mette il rosa mentre Vanessa e tutta vestita di nero.
Quando la ragazza in rosa si accorge che le sto costantemente osservando mi guarda male.
Non avrà pensato che io sia lesbica, spero.
- Andiamo? -
Dico guardando il pavimento.

Alla fine del servizio in cucina che non è stato dei più divertenti, prendo la mia colazione di fette biscottate, omelette e latte e mi dirigo nella nostra stanza.
Sono convinta che nessuna di noi stia ancora dormendo dato che tutti sanno che il cibo in cucina finisce presto.
Con in mano la mia colazione cammino lentamente e quando sono arrivata alla nostra porta prendo le chiavi e apro.
Trovo una Courtney piangente per terra.
- Se vuoi me ne vado. -
Le dico tirandomi indietro.
Non mi va di parlare con una persona che mi ha "soffiato", per dire, il ragazzo.
- Gwen per favore rimani! -
E quindi rientro nella stanza.
Forse vuole soltanto rubare il mio cibo. Ma che scemanze vado mai dicendo?
Poggio la colazione sul comodino e lei si alza e mi abbraccia mentre urla.

Che Duncan l' abbia lasciata per me?
Non me lo perdonerai mai.
- Che c'è Court? -
Le dico facendola sedere sul divano giallognolo accanto al bagno.
Le asciugo le lacrime con un asciugamano ma lei non vuole farle fermare.
- Ho perso il bambino! -
Mi si spezza il cuore alla notizia.
Ma un momento, io non dovrei sapere che lei è incinta.
- Quale bambino Court? -
Mi guarda per pochi istanti e poi comincia a ridere e piangere nello stesso momento.
Sembra una pazza. 
- Lo so che Duncan te l' ha detto. -
La continuo ad abbracciare in un impeto di gioia e dolore.
Dolore perchè ogni donna se perdesse il suo piccolo pargolo piangerebbe come una fontana.
Gioia, in realtà non la posso definire così e un sollievo perché almeno l' uomo della mia vita sarò mio.
- Che cosa ti ha detto Duncan? -
Le chiedo lasciandola per una secondo. Lei prende il cuscino, se lo mette sulla bocca e fa un urlo che mi stordisce.
Butta via il cuscino e si mette di nuovo a piangere.
- Mi ha lasciato perchè dice che tra noi non c' era più fealing e stava con me solo per il bambino. - 


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- TU! -   
Dico vedendo Duncan sorseggiare un drink su un lettino sul ponte della nave.
Non so se provare amore o odio per un ragazzo che quando la sua fidanzata gli dice che ha perso loro figlio se ne infischia e la lascia.
No caro Duncan, non si fa così.
Si alza facendo scivolare il drink per terra e aspettando che io mi avvicini.
- Gwen! -
Mi prende e mi abbraccia. 
Io lo respingo, facendolo indietreggiare.
Alza il monociglio e mi sussurro un "Cosa hai?"
- Cosa ho? Me lo chiedi pure? Hai lasciato la tua fidanzata che ha perso suo figlio, solo per stare con un' altra donna. -
Non sembra capire la gravità di quello che abbia fatto infatti mi cinge i fianchi con le sue mani possenti e mi avvicina a lui.
Cerco di liberarmi dalla possente presa di lui ma mi è impossibile.
- Ti ha già raccontato tutto la piccola Court ee? Tipico di lei. -
- Lasciami subito andare Duncan. -

Gli dico serrando i denti.
- Vuoi sapere perchè l' ho lasciata e perché ha perso il bambino o quello che era? Te lo dico subito. L' ho vista mentre se la faceva con quello stronzo di Alejandro, qui, dove siamo adesso noi e lì io ho sbroccato. -
Non ci posso credere. 
Lo vedo lacrimare ma non capisco se stia mentendo o abbia veramente detto la verità.
- Mi stai dicendo la verità? -
Dico cercando ancora di liberarmi dalla presa stritolatrice del punk. 
- No guarda ti sto dicendo delle cazzate. -
E fa un sorriso che diventa subito dopo un broncio. 
- Io non volevo lasciarla sai? Il bambino con chi avrebbe vissuto? -
Io ho la testa piena di punti interrogativi.
Finalmente mi lascia e io lo abbraccio.
- Con Heather? E non ho capito come abbia perso il bambino. -
Si siede sul lettino e io faccio lo stesso.
- Voglio che Alejandro provi quello che ho provato io vedendolo introdurre il suo schifoso "coso" in Courtney. Tu non ti arrabbieresti? -
Che domande sono? Io lo amo, certo che mi arrabbierei.
Meglio assecondarlo e capirò se succederà.
Faccio con la testa no e lui continua.
- Quando li ho visti ho dato una pizza in faccia ad Alejandro che involontariamente ha dato un pugno in pancia a Court che non ha più sentito il figlio. Io non li perdonerò mai proprio perché Court diceva d' amarmi. -

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