This is your holiday

di koyu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Quella notte, a Konoha, l’aria era molto calda: segnava l’inizio della stagione estiva.       
Hinata, se ne stava seduta nel giardino di casa sua, guardando pensierosa le stelle. I suoi lunghi capelli del colore della notte, illuminati dal riflesso della luna, ondeggiavano dolcemente al passaggio di un lieve venticello estivo. I suoi occhi fissavano il cielo in modo malinconico, diversi pensieri la tormentavano ormai da giorni… la ragazza, aveva un desiderio: riuscire a diventare più forte sia fisicamente che caratterialmente, così da avere abbastanza coraggio per combattere e per rivelare i suoi sentimenti a Naruto.

Il giorno seguente…
 “Finalmente sono riuscita a scappare, Shizune non mi dà tregua!” disse Tsunade.
Il quinto Hokage, era di nuovo scappata da lavoro. Passando davanti alla residenza Hyuga, si accorse che Hinata si stava allenando duramente. In quel momento sul volto di Tsunade comparve un ghigno malefico e iniziò a ridacchiare “mi è venuta un’idea!”
Poche ore dopo, due ragazzi furono convocati dall’Hokage: Naruto e Hinata. “ Bene, ora vi spiegherò perché siete qui” dicendo questo, il volto di Tsunade si ricoprì di nuovo di un’espressione strana, malvagia. “ Ho visto che siete migliorati moltissimo, e voglio assegnarvi una missione abbastanza difficile, ma non voglio mettervi troppo in pericolo, così ho deciso di venire con voi. La destinazione è Tokyo.” I due si guardarono tra loro con un’espressione confusa, ma Hinata, imbarazzata, distolse subito lo sguardo. 

Due ore dopo, arrivati a destinazione…
“Ehi nonna Tsunade, mi spieghi perché dovremmo svolgere una missione in spiaggia?” disse Naruto con l’espressione apparentemente arrabbiata. Tsunade con un sorriso sadico rispose “Non c’è nessuna missione Naruto. Dormiremo nella villa che si trova nel centro della città. Benvenuto in vacanza!” 
Hinata e Naruto, rimasero di stucco davanti all’ingegno che l’Hokage aveva messo nella preparazione di questa fuga dal lavoro.
I tre, pochi minuti dopo, si avviarono verso il centro città, per vedere la villa dove avrebbero alloggiato. Si trovarono davanti ad un cancello enorme con varie decorazioni floreali, superato il cancello, davanti ai loro occhi si materializzò un giardino bellissimo, pieno di splendidi fiori che lo contornavano, e una fontana centrale che rendeva il tutto ancora più bello. La villa era una costruzione antica, l’interno era in stile inglese. Attraversata la porta principale, c’era una grande scalinata che portava alle camere da letto dove avrebbero alloggiato.
La stanza di Tsunade era abbastanza grande, con un letto matrimoniale affiancato da  scrivania e armadio, e un grande balcone che affacciava sul centro città. La stanza di Naruto aveva un letto singolo e un piccolo armadio, entrambe le stanze erano abbastanza semplici, con la differenza che la seconda, affacciava sullo splendido giardino, e il balcone era corrispondente a quello di Hinata. La ragazza, aveva una stanza addobbata di merletti e oggetti colorati, armadio e letto singolo, la vista del balcone affacciava sul giardino.

“Io torno in spiaggia, voi rimanete qui, non vi voglio tra i piedi. Se volete qualcosa, chiedete al maggiordomo, basta chiamarlo con la campanella che avete in camera. Adieu, ci vediamo questa sera ragazzi!" Urlò Tsunade prima di uscire, lasciando i due ragazzi da soli.

 ---Angolo dell'autrice---
Questa è la prima fanfiction che scrivo, mi piacerebbe sapere i vostri pareri a riguardo ^-^
Al prossimo capitolo!      
                                                                                            

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


I due, rimasti da soli, si sentivano leggermente in imbarazzo, ma più di tutti la povera Hinata, che non sapeva cosa fare. Si trovava da sola in una villa, con Naruto, il ragazzo di cui è innamorata da sempre, come avrebbe dovuto comportarsi? La sua confusione e imbarazzo erano tali, che non riuscì a reggere la troppa tensione, e svenne.

“Ehi Hinata, ti senti bene?” disse Naruto con evidente preoccupazione, ma non vedendo alcun cenno di risveglio da parte della ragazza, la prese in braccio e la portò nella sua camera. La poggiò delicatamente sul letto, e si sedette accanto a lei, aspettando il suo risveglio. 
Naruto, cominciò a scrutare con la coda dell’occhio il volto della ragazza dormiente.
Però, non avevo mai notato che Hinata fosse così carina. Ha un viso angelico, persino quando dorme” pensò il ragazzo, che, inconsciamente, avvicinò sempre di più la mano al viso della bella addormentata, accarezzandole dolcemente la guancia. In quel momento, avvicinò il viso al suo, ed ebbe l’improvviso impulso di baciarla. M-ma cosa stavo per fare? Se Hinata si fosse svegliata, chissà come l’avrebbe presa!”  Naruto arrossì in viso, come se avesse mangiato peperoncini piccanti, ma non riusciva a smettere di pensare alle labbra della ragazza, che cominciò ad accarezzare con le dita. 
In quell’istante, Hinata riaprì gli occhi. “E-ehm, Naruto. Dove sono?” disse un po’ spaesata e imbarazzata. “Sei nella tua camera, nella villa a Tokyo, Hinata. Tranquilla, sei solo svenuta per po’, non ti è successo nulla di grave” rispose il ragazzo, nervoso e preoccupato che la ragazza si fosse accorta del suo gesto.
Si guardarono profondamente negli occhi per una manciata di secondi, quando alle loro orecchie giunse un rumore provenire dall’altra parte della porta. “La cena è pronta, signori. Vi prego di recarvi in sala da pranzo” Era la voce del maggiordomo Usui, che li avrebbe serviti durante la loro permanenza nella villa. “Arriviamo subito, grazie” risposero i due ragazzi in coro.

Si trovarono davanti una tavola apparecchiata con cibi di vario genere, tutto aveva un aspetto invitante, e Naruto, vedendo tutto quel ben di Dio, non vedeva l’ora di mangiare. In quell’istante Tsunade fece ritorno, era molto abbronzata, già dopo una sola giornata al sole. Affamata, non vedeva l’ora di mettersi a tavola. 
“Chissà se ci sono stati progressi tra quei due, in queste poche ore che sono stati da soli" l’Hokage, che conosceva i sentimenti di Hinata per Naruto, aveva appunto invitato solo loro due, per tentare di farli avvicinare un po’, e magari, creare l’atmosfera perfetta per permettere ad Hinata di dichiarare i suoi sentimenti al ragazzo, sperando che tutto ciò sarebbe servito allo scopo. Ma non poteva immaginare, che sarebbe stata più dura del previsto.

---Angolo dell'autrice---
Forse questo capitolo è un po' corto, ma mi sembrava il punto giusto dove fermarlo. Gli altri saranno più lunghi xD Spero che piaccia.
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Il mattino seguente, dopo una bella dormita, i due ragazzi si accorsero che Tsunade era già uscita. Si ritrovavano di nuovo da soli, escludendo il maggiordomo Usui, in quell’enorme villa vuota e solitaria. Andarono a fare colazione. 
“Hinata, e se raggiungessimo la Nonna Tsunade in spiaggia?” Disse Naruto sorridendo alla ragazza. “V-va b-bene per me, N-Naruto” disse Hinata balbettando. I due ragazzi presero tutto il necessario e si avviarono in spiaggia.

Tsunade era sdraiata sul lettino a prendere il sole, con i capelli legati da una lunga coda, gli occhiali da sole poggiati sul naso, e indossava un costume molto provocante, che metteva in risalto le sue forme. I due ragazzi la raggiunsero nel punto della spiaggia in cui si trovava. 
“Ehi Nonna, ti abbiamo raggiunta! Ora ci divertiremo anche noi” disse Naruto, che si affrettava a togliersi pantaloni e maglietta per entrare in acqua. Hinata lo osservò, e rimase incantata, quasi affascinata dal corpo seminudo del ragazzo. Era pietrificata dalla vergogna, distolse lo sguardo prima che lui si accorgesse che lo stava fissando. “Hinata, tu non vieni?” Chiese Naruto. “N-No.. io non ho neanche il costume, e poi n-non v-voglio f-fare il bagno” Rispose Hinata, tremendamente rossa in viso, non voleva di certo farsi vedere in costume da lui, sarebbe stato troppo imbarazzante per lei.
Tsunade, che aveva sentito ciò che aveva detto la ragazza, prese la sua borsa da spiaggia. “Sapevo che sarebbe successo, e quindi ho portato un costume anche per te, e lo metterai, che ti piaccia o no.” Disse Tsunade, con un sorriso malizioso, tirando Hinata verso i camerini. “Bene, ora tieni questo e mettilo, non accetto scuse!” e dopo aver detto ciò, l’Hokage spinse la ragazza nel camerino. 
“E ora cosa faccio? Ho troppa vergogna ad uscire con questo costume da qui, soprattutto perché lì fuori c’è Naruto.” Disse Hinata, ma indossò il costume nonostante la forte vergogna. Uscì a fatica dal camerino con le gambe tremolanti. Aveva i capelli legati da una lunga coda, proprio come Tsunade, e il costume era un due pezzi blu, che metteva molto in risalto le sue forme femminili. Voleva sprofondare dalla vergogna, era troppo per lei.

Tsunade prese Hinata per un braccio e la trascinò fino al lettino in cui si erano posizionati. Naruto era in acqua, sembrava un bambino, si divertiva tantissimo. Hinata lo guardava con un sorriso dolce, non smetteva un attimo di fissarlo. In quell’istante Tsunade parlò: “Hinata, non devi aver così vergogna di Naruto. Stai benissimo, perché non vai in acqua a divertirti insieme a lui? Sarebbe una buona occasione per fare un passo avanti ”Hinata, era un po’ sorpresa, Tsunade voleva aiutarla nel suo amore impossibile. “Aspetterò qui seduta, che torni a riva. Poi, cercherò di farmi coraggio e tenterò di sembrare naturale.” Disse Hinata sorridente.

Intanto, Naruto era in acqua a divertirsi. Risalì a riva, per vedere se Hinata volesse venire insieme a lui a fare il bagno. Corse, fino al lettino di Tsunade, dove si trovava Hinata seduta accanto a lei.
Nel momento in cui la vide, Naruto fu molto sorpreso. L’aveva sempre vista con vestiti molto coperti, che non lasciavano trasparire facilmente le sue forme.
“Non immaginavo che ti avrei mai visto in costume. Stai veramente bene.” Disse Naruto con un’espressione un po’ ebete e imbarazzata, non si era neanche accorto di aver detto il suo pensiero ad alta voce. Hinata spalancò gli occhi e arrossì, non poteva immaginare che Naruto avrebbe detto una cosa del genere. Il ragazzo tornò in sé: “H-Hinata, ti va di venire a fare una passeggiata sulla riva? O magari il bagno, non so. Non devi restare qui da sola con la Nonna Tsunade, lei ti darà un’influenza negativa” Lei alzò gli occhi verso di lui, e con un cenno del capo, fece capire al ragazzo che sarebbe venuta insieme a lui. La aiutò ad alzarsi, e si incamminarono. Hinata era nervosa, troppo.
“N-Naruto, non mi va di entrare in acqua, facciamo una passeggiata, v-va bene?” disse Hinata, sempre più nervosa. “Va bene Hinata!” rispose il ragazzo sorridendo. I due cominciarono a camminare a riva, ma non c’era conversazione. “È bello il mare qui. Chissà cosa staranno facendo gli altri al villaggio! Quando gli racconteremo tutto moriranno dall’invidia!” disse Naruto ridacchiando. “F-forse hai ragione Naruto!” disse Hinata sorridente. Salirono entrambi su uno scoglio ad osservare il mare, ormai c’era il tramonto. Era un’ambientazione romantica, sembrava il momento perfetto per una dichiarazione d’amore. Hinata aveva il cuore che le batteva a mille, nervosissima, ma sapeva che era giunto il momento. Doveva confessare tutto. “E-ehm.. Naruto?!” Disse Hinata con la faccia completamente rossa. Il ragazzo si girò verso di lei. “Dimmi Hinata!” disse sorridendo. “ Ecco, io volevo dirti che..” Ma proprio mentre stava per dire la fatidica frase, una voce li chiamava da lontano.
“Ehi ragazzi! Si è fatto tardissimo, è ora di rientrare!” Era Tsunade, molto agitata per l’ora tarda. “Speriamo di non aver interrotto nulla” pensò la donna. Ma non poteva sapere, che aveva interrotto un momento critico. Proprio lei, che voleva tanto aiutarla. “Andiamo Hinata, ora torneremo finalmente a casa a mangiare, ho una fame terribile!” Disse Naruto. “Si… andiamo Naruto” disse la ragazza, profondamente delusa da ciò che era accaduto.

Arrivati alla villa, Naruto e Tsunade si abbuffarono, erano davvero affamati. Hinata invece, quasi non toccò cibo. Mangiò pochissimo, e alzandosi da tavola disse: “Vado a dormire, sono molto stanca, scusatemi”. Tsunade e il ragazzo rimasero un po’ perplessi, e la donna chiese a Naruto se fosse successo qualcosa. “Naruto, che cosa hai fatto alla povera Hinata? EH?EH?” disse la donna sospettosa del ragazzo. Naruto un po’ agitato per l’accusa rispose: “N-non ho fatto nulla Nonna Tsunade, te lo giuro!” L’Hokage non era del tutto convinta, ma riprese a mangiare assieme al ragazzo.

Intanto, Hinata si trovava nella sua stanza, stesa sul letto a pensare. “Forse non era il momento giusto… ormai non so più che pensare. Dovrei essere molto diretta, se esito sempre non ci riuscirò mai. Naruto è un ragazzo ottuso, ecco perché non si accorto dei miei sentimenti. Ormai credo che se ne siano accorti tutti, se anche l’Hokage l’ha capito…”  Hinata sospirò. Immersa in questi pensieri, alla fine si addormentò.


---Angolo dell'autrice---
Ecco il terzo capitolo, chissà quanti ne farò ancora xD Come sempre accetto consigli! :)
Al prossimo!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Il mattino dopo, Hinata scese per la colazione, e trovò Naruto già lì. “B-buongiorno, Naruto.” Disse lei. “Buongiorno a te Hinata” disse lui. Si sedette a tavola, di fronte a lui. 

C’era un silenzio inquietante, spaventoso. Hinata come al solito era nervosa, imbarazzata, aveva paura che per colpa del silenzio, Naruto potesse riuscire a sentire i forti battiti del suo cuore. Il ragazzo, cercando di evitare quel silenzio che, era evidente, stava distruggendo la povera Hinata, si alzò da tavola: “Io vado a fare un bagno caldo, non ci metterò molto. Tranquilla, non rimarrai a lungo sola in questa grande villa spaventosa” disse sorridendo dolcemente a Hinata, che, arrossì terribilmente in viso, alla vista di un sorriso così dolce e raggiante. Naruto si allontanò, e lei rimase sola, in quella grande stanza silenziosa. 

In quel momento la assalirono diversi pensieri, certo, dopo quello che era successo il giorno prima, non aveva di nuovo il coraggio di confessare a Naruto tutti i suoi sentimenti così all’improvviso, aveva preso la decisione di parlargli, di dirgli almeno quanto lui sia stato un’ importante fonte d’ispirazione per lei, spingendola ad allenarsi e impegnarsi sempre di più per poter essere accettata da tutti gli altri, e finalmente, non essere un peso per nessuno.
Così, Hinata si alzò dalla sedia, e rincorse Naruto prima che andasse a fare il bagno. Arrivò davanti alla porta di uno dei tre bagni, quello più vicino alla stanza di Naruto, e bussò alla porta. “ Naruto, scusami se ti disturbo, vorrei parlarti un attimo prima che tu faccia il bagno, posso entrare?” ma dall’altra parte della porta, non udì alcuna risposta. Pensando che non ci fosse nessuno, Hinata aprì istintivamente la porta.
Davanti ai suoi occhi comparve un’immagine. Il ragazzo, con i capelli scompigliati,  il petto nudo senza maglia, che si accingeva a togliersi le mutande. Precisamente, boxer arancioni a fiori, molto virili, ovvio. Hinata l’aveva visto in costume, non era poi molto diverso, se non che, il ragazzo avesse mezzo fondoschiena di fuori.
Hinata urlò, chiudendo violentemente la porta. Aveva la faccia rossa, ma questa volta di un rosso molto più acceso. Era sconvolta.
Intanto, Naruto aveva un’espressione perplessa, non aveva proprio sentito la ragazza bussare alla porta, tantomeno l’aveva sentita parlare.

Hinata, scese le scale di corsa, con il cuore che le batteva all’impazzata, e si diresse verso la porta d’entrata. Attraversò il giardino e il cancello, trovandosi per strada. A quel punto, decise di fare una passeggiata, per riuscire a calmarsi e schiarire un po’ le idee.
Camminando per qualche metro, si accorse che nelle vicinanze della villa, c’era un piccolo parco giochi. C’erano molti bambini a giocare, e guardarli divertirsi la rendeva felice, lei, che dentro si sentiva un po’ bambina. Si avvicinò al parco, e si sedette su una panchina, osservando i piccoli monelli, con un sorriso stampato in faccia. Le ricordavano molto lei quand’era piccola e giocava con gli altri bambini dell’accademia. Nostalgia, già. Ad Hinata sarebbe piaciuto tornare bambina. Mentre osservava i bambini giocare, notò che c’era un ragazzo, più o meno della sua età, che cercava di insegnare ad un bambino a camminare. Chissà, forse era il suo fratellino.

Il bambino, nel tentativo di camminare, cadde a terra, e si mise a piangere. Il ragazzo, non sapeva cosa fare per farlo smettere. “ Ti prego, non piangere Keisuke!” il ragazzo era letteralmente nel panico. Hinata, che aveva visto il ragazzo in difficoltà, li raggiunse. “Scusami, lasceresti provare me?” Disse Hinata sorridendo al ragazzo. “ C-certo!” rispose lui. Hinata, prese in braccio il bambino in lacrime, e cominciò a coccolarlo per farlo smettere di piangere.
Il bambino smise e cominciò a sorridere assieme a lei. Il ragazzo, sorpreso del buon esito della cosa, ringraziò Hinata e le offrì una bibita fresca. “Tieni, e grazie ancora per avermi aiutato con il mio fratellino” disse il ragazzo. Era alto, bello, con capelli corti neri che riflettevano un colore blu, simili a quelli di Hinata, e sembrava anche molto gentile. “ Non c’è di che, non ho fatto nulla” rispose la ragazza sorridendo. “ Il mio nome è Kaname, non ti ho mai vista qui, sei in vacanza?” continuò il ragazzo. “ Beh sì, diciamo di sì. Sono stata costretta” disse ridacchiando. 

Intanto, Naruto era uscito dal suo bagno, e cercava disperatamente Hinata per la casa. “ Dove sarà finita? Accidenti, non avevo proprio sentito bussare”. Preoccupato, chiese al maggiordomo Usui se avesse visto la ragazza, e disse che era uscita di corsa. Naruto, uscì subito a cercarla. Ormai si stava facendo buio, e ancora non era rientrata. Corse, corse tanto. Finchè notò quel piccolo parco, e Hinata seduta su una panchina. “ Hina-“ stava per chiamarla, ma in quel momento la voce non usciva più. Aveva visto la ragazza che rideva insieme ad un ragazzo sconosciuto.
Naruto si bloccò, non sapendone il motivo. Osservava da lontano i due che ridevano, e poi decise di ritornare alla villa. Iniziò a piovere, una di quelle terribili piogge estive, e Naruto arrivò bagnato fradicio. Andò, un po’ perplesso, ad asciugarsi.


---Angolo dell'autrice---
Spero che vi piaccia >w< al prossimo!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Pioveva, molto. Hinata non aveva un ombrello. “Ti accompagno a casa, ho l’ombrello” disse Kaname. Hinata non voleva far scomodare il ragazzo, ma alla fine, insistette così tanto che non gli si poteva dire di no.
I due, assieme a Keisuke, si incamminarono verso la villa. “Vivi qui?” disse Kaname profondamente sorpreso. “Beh, sì. Per quest’estate, almeno.” Disse Hinata. “ Beh, allora io vado, spero di rivederti presto. Ciao” Disse Kaname sorridendo e allontanandosi con il fratellino. Ormai a qualche metro di distanza, si accorse di una cosa terribile: la ragazza non gli aveva detto il suo nome.

Ritornata a casa, abbastanza asciutta, cercava di capire dove fosse Naruto. Non sapeva come comportarsi in sua presenza, dopo quello che era successo in bagno. Il biondo scese le scale, trovandosi di fronte Hinata. La ragazza abbassò leggermente lo sguardo, Naruto non disse nulla, sorrise lievemente. 

Era ora di cena. Tsunade, tornò dalla sua uscita in spiaggia, completamente bagnata da capo a piedi. “Accidenti! Le piogge estive sono le peggiori!” Disse Tsunade, indignata. Si accinse a raggiungere i ragazzi che erano a cena, si sedette, e notò una certa atmosfera diversa dal solito. Hinata era più imbarazzata, Naruto molto silenzioso. “È successo qualcosa, ragazzi? Siete strani. ”Disse l’Hokage, che si era accorta che qualcosa non andava. Nessuno parlò, e Tsunade, irritata, prese violentemente Naruto per un braccio, e lo portò con sé in salotto. “È più facile far parlare lui.”  Pensò. “E ora Naruto, tu mi spieghi cosa sta succedendo. Cos’avete entrambi oggi?” disse. Naruto, non aveva alcuna voglia di parlarne, ma sapendo che Tsunade l’avrebbe ucciso se non avesse parlato, le disse tutto. “Beh, oggi è successo un inconveniente in bagno, Hinata mi ha visto mentre mi spogliavo ed è fuggita. Dopo sono andato a cercarla, e l’ho vista parlare con un ragazzo su una panchina, dentro il parco qui vicino.” Raccontò Naruto. Tsunade, shockata dalla storia delle mutande a fiori, si riprese dopo qualche secondo. “Naruto, e perché sei tornato qui senza dirle nulla, quando l’hai vista con quel ragazzo?” Domandò Tsunade, curiosa di sentire la risposta. “ Uhm.. sinceramente, non lo so nemmeno io, Nonna Tsunade. Non so cosa mi sia preso, mi sentivo strano, come abbandonato, e dopo un po’... irritato?” Rispose Naruto, in stato confusionario. Tsunade capì subito di cosa si trattava. “Tranquillo pivello, capirai cos’è questo sentimento che hai provato in questa circostanza. Ora vai a dormire, domattina ne riparliamo, buonanotte.” Disse Tsunade sorridendo.

Intanto Hinata si era già diretta verso la sua camera, senza aver detto ancora nulla a Naruto. Era triste, voleva scusarsi per essere scappata via, e dire al ragazzo ciò che non aveva potuto dirgli quel pomeriggio.
La ragazza si mise a letto, cercando di dormire, ma nulla da fare. Così, decise di uscire fuori dal balcone a prendere un po’ d’aria fresca, e soprattutto, a guardare le stelle, come faceva di solito. Era confusa, molto. Non sapeva cosa fare, ma non poteva continuare a scappare.

Intanto, Naruto non riusciva a dormire, confuso, proprio come Hinata. Si chiedeva perché si fosse sentito così strano, nel vederla ridere assieme a quel ragazzo. Forse aveva paura che quel ragazzo potesse farle del male? No, non era questo. C’era sicuramente dell’altro. Naruto si alzò dal suo letto, e si diresse verso il balcone, ma ad un certo punto si bloccò, vicino alla finestra. Vide Hinata, illuminata dalla luce della luna, che guardava il cielo. I due balconi erano collegati, ecco perché riusciva a vederla. Sembrava triste, confusa come lui. Naruto però, rimase incantato dalla ragazza. “È-È bellissima.” Disse il ragazzo balbettando, senza essersi neanche accorto di averlo detto. Era troppo concentrato a guardarla.
Hinata rientrò in stanza, si stese sul letto e cercò di riaddormentarsi. Naruto, fece lo stesso.


---Angolo dell'autrice---
Ecco il quinto D: credo che per il sesto mi ci vorrà un pò più di tempo XD
Spero che vi piaccia :D
Al prossimo!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Era giorno, Naruto sbadigliò e si alzò dal letto. Scese le scale e andò in cucina a fare colazione, Hinata si era già alzata, in realtà non aveva dormito molto.
“Buongiorno” disse Naruto. “B-buongiorno” rispose Hinata. I due, iniziarono a fare colazione, in tavola come sempre c’era parecchia roba. Alla porta della sala, poco dopo, spuntarono Tsunade e il maggiordomo Usui. “Ragazzi scusate.. ho una favore da chiedervi.. eh eh.. ho finito tutto il liquore che c’era. Non è che potreste uscire a comprarlo? Usui non può, deve preparare il pranzo” disse Tsunade, con un sorrisino tipico di chi aveva bevuto troppo. “Nonna, ma perché non ci vai tu?” disse Naruto con l’espressione annoiata. Hinata si alzò da tavola e disse: “ci vado io a comprarlo, ho voglia di uscire un po’. E poi.. Naruto, quando tornerò, vorrei.. p-p-arlarti. “ così, dopo aver imparato la strada per arrivare al negozio, Hinata si incamminò. 

Era una bella giornata soleggiata, non come il giorno prima che aveva piovuto a dirotto. La ragazza sospirò guardando il cielo. Quando tornerò, dovrò ringraziare Naruto per tutto. Se ci riuscirò, vorrei anche confessare i miei sentimenti…  Intanto, immersa nei suoi pensieri, era già arrivata al negozio. Entrò e cominciò a cercare. “Uhm vediamo… questo liquore qui?” lo prese in mano e controllò l’etichetta. “Non pensavo che fossi una di quelle ragazze che bevono” una voce alle sue spalle disse queste parole.
La ragazza si girò lentamente, e si ritrovò davanti il giovane e bello Kaname. “ S-sei tu, ciao! Q-questa non è mia, te lo giuro! La sto comprando per la signorina Tsunade.” Disse Hinata balbettando, era molto nervosa, si vergognava come una ladra all’idea che il ragazzo potesse pensare una cosa del genere di lei. “Sta tranquilla, ti credo!” disse il ragazzo ridendo di gusto.

I due uscirono dal negozio dopo aver pagato la bottiglia, e si sedettero su una panchina lì vicino. “Tu non mi hai ancora detto il tuo nome” disse Kaname. “ S-scusami! Il mio nome è Hinata” disse la ragazza. I due parlarono a lungo, Hinata gli raccontò com’era la vita a Konoha, e anche di quanto si sentisse inutile a dover sempre dipendere dagli altri. “Non devi preoccuparti, vedrai che un giorno sarai tu a proteggere loro” disse Kaname sorridendo. Lui invece raccontò di sua madre cagionevole di salute, suo padre che era in giro per lavoro, per questo doveva pensare a tutto lui e badare al suo fratellino.
“Sei molto forte, devi pensare a tutto tu, e lo fai senza l’aiuto di nessuno, ti ammiro” disse lei. Parlarono a lungo del più e del meno, ma alla fine arrivò l’ora di tornare a casa. Hinata tornò in fretta, correndo, alla villa e diede la bottiglia all’Hokage. “Ci hai messo parecchio, è andato tutto bene Hinata?” disse la donna. “Certo, tutto bene! Mi sono solo fermata a riposare un po’ “ rispose la ragazza. Tsunade però, non era convinta, e guardava con un sorrisino malefico Hinata che saliva le scale di corsa. “Chissà perché corre così, dovrà parlare con Naruto? La storia si fa interessante, ci sarà da divertirsi!”  pensò l’Hokage, con la sua solita espressione che non prometteva nulla di buono.

Hinata arrivò davanti alla porta della stanza di Naruto, affannata, per la lunga corsa dal negozio alla villa. “E ora? Dovrei bussare, entrare e parlare con lui. Forza Hinata, ce la puoi fare, devi avere coraggio! Non puoi continuare a fare così per tutta la vita.” Mille pensieri la assalirono mentre era davanti a quella porta, il cuore le batteva fortissimo, era nervosa, molto agitata, ma alla fine prese coraggio e bussò alla porta. *Toc toc* “N-Naruto ci sei?” disse Hinata, con il cuore in gola.
In quel momento, la porta si aprì, e spuntò fuori dalla stanza il viso del biondo con un espressione sorpresa. “Dimmi Hinata!” disse. “Avrei bisogno di parlarti..” rispose lei, tesissima. “Entra, parleremo dentro!” disse poi Naruto. La ragazza entrò, rimase un po’ sorpresa nel vedere la stanza del ragazzo, era molto semplice rispetto alla sua, e soprattutto aveva una cosa che nella sua stanza non c’era: un’ immensa montagna di panni sporchi. “Ehm.. lascia stare quella montagna Hinata, non sono una persona molto ordinata, non farci caso. Dopo li darò ad Usui per lavarli eh eh” Disse Naruto con una risatina imbarazzata dalla figura che aveva fatto davanti a lei. “Beh, cosa volevi dirmi? Siediti sul letto e parla” poi continuò lui.

Hinata si sedette sul letto accanto al ragazzo, era veramente nervosissima, ma iniziò a parlare. “A-allora.. per prima cosa volevo dirti grazie. Ora ti spiegherò perché. Vedi, fin da quando ero piccola, sono sempre stata un peso per gli altri, una persona inutile. Mi sono sempre chiesta come fosse essere forte, poter proteggere qualcuno di importante, essere d’aiuto per la squadra. Stavo per arrendermi, credendo che non sarei mai potuta diventare un ninja con la mia debolezza fisica e d’animo. Ma poi… sei arrivato tu. Ti ho sempre ammirato da lontano, guardavo sempre i tuoi duri allenamenti, tu non ti arrendevi mai, sei un modello per me. Poi quel giorno, all’esame per diventare Chunin, quando pensavo di non poter più fare nulla per cambiare il mio destino, tu hai detto che potevo farcela. Io ho creduto alle tue parole, e mi sono allenata duramente tutti i giorni, per poterti raggiungere un giorno. E ora sono molto più forte, è vero, ho ancora un carattere un po’ debole, ma sono riuscita ad essere d’aiuto per la squadra, e finalmente tutti hanno cominciato ad accettarmi. Mi sono resa utile in varie missioni e ho ricevuto i complimenti. Tutto questo è solo grazie a te” Naruto restò molto sorpreso da tutto quello che aveva detto Hinata. “Io sono stato…un modello per lei? Proprio io, che sono sempre stato considerato la pecora nera.. possibile che io sia stato così importante per lei?”  Pensò Naruto, ma era felice, delle parole di Hinata. “H-hinata, non so che dire. Non immaginavo di essere stato una fonte d’ispirazione per te! Sinceramente sono molto sorpreso, nessuno mi aveva mai detto nulla del genere.. sono io, che ringrazio te.” Disse il ragazzo, commosso, con un sorriso abbagliante. Hinata arrossì terribilmente, ma era felice di essere riuscita a dire almeno questo a Naruto. Ora mancava solo una cosa: dichiarargli i suoi sentimenti. “ N-Naruto senti..vedi io…ecco..” Hinata cominciò a balbettare, questo era decisamente più difficile da dire.

“I-io..” in quel momento, i due sentirono un rumore provenire dalla porta, e si accinsero ad andare a controllare. Si avvicinarono lentamente e Naruto mise la mano sulla maniglia, la girò, e aprì la porta velocemente.
Una persona, che era dietro alla porta ad origliare, cadde proprio davanti ai loro piedi. Era Tsunade. La donna guardò i due ridendo nervosa, era stata scoperta. “ Eh…eh.. salve ragazzi. Ero venuta a dirvi che la cena è pronta..” disse la donna. “Stavi origliando vero, nonna Tsunade?” disse Naruto, arrabbiato con lei, guardandola con uno sguardo assassino. Intanto Hinata era pietrificata.
La donna aveva sentito tutto quello che aveva detto, e si sentiva terribilmente imbarazzata. Il viso di Hinata divenne rosso e, scansando Naruto e l’Hokage, corse nella sua stanza. Chiuse violentemente la porta dietro di sé, e si appoggiò con la schiena su di essa. Era affannata, terribilmente nervosa, non riusciva a reggersi in piedi, le gambe tremavano.

Intanto, Naruto aveva legato Tsunade e la guardava arrabbiato. 


---Angolo dell'autrice---
Ecco il sesto capitolo, e grazie mille dei consigli che mi avete dato nelle recensioni degli scorsi.
al prossimo! ^-^

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Naruto fissava arrabbiato Tsunade, che era stata appena legata da lui.

“Nonna, ora mi spieghi perché stavi origliano!” urlò il ragazzo. La donna, legata come un salame rispose: “Uffa Naruto sei uno scocciatore! Non stavo facendo nulla di male”. Naruto la guardò e sbuffò: “e va bene ti libero, ma prima o poi dovrai spiegarmi cosa stai tramando!”.

Naruto e Tsunade scesero le scale, ormai dopo tutto quel trambusto, l’ora di pranzo era passata da un pezzo, ed erano affamati. “Usui! Qualcosa da mangiare, subito!” gridarono i due in coro. “Mi spiace, tra poco sarà ora di cena e aspetterete, dato che a pranzo nessuno di voi è venuto in sala, a cena mangerete il doppio!” disse il maggiordomo. Gli occhi di Naruto e Tsunade cominciarono a brillare al solo pensiero di potersi abbuffare!

Arrivò l’ora di cenare, e tutti e tre si sedettero a tavola. C’era silenzio, Hinata aveva lo sguardo basso, non voleva incrociare quello di nessuno dei due, si sarebbe sentita in imbarazzo. Finì di cenare, e corse nel giardino, a prendere un po’ d’aria fresca. Le piaceva molto l’aria che si respirava la sera, e si sedette su uno scalino fuori al portone della villa. Alzò gli occhi e si concentrò ad osservare la luna, a Tokyo era particolarmente bella.

Naruto invece, era andato in camera sua. Anche lui aveva bisogno di una boccata d’aria, e uscì fuori dal balcone. “Che bell’atmosfera che c’è qui la sera” disse, sorridendo alla luna. Abbassò gli occhi, e si accorse che Hinata era seduta davanti all’entrata della villa. In quel momento Naruto si ricordò di ciò che la ragazza gli aveva detto poco prima, e di quella sera che l’aveva vista fuori al balcone illuminata dalla luce della luna. Pensando a ciò, il ragazzo arrossì e sorrise lievemente. “Che mi stia… innamorando di lei?....”

Il mattino seguente Naruto e Hinata erano pieni di energie.
“Ehi Nonna, oggi veniamo al mare con te!” disse il ragazzo. Ma non poteva sapere, che quell’entusiasmo, non sarebbe trasformato in tremenda tristezza. I due ragazzi si incamminarono per andare in spiaggia, seguiti dall’Hokage.

Arrivarono dopo pochi minuti a destinazione. Hinata, con espressione sorpresa disse: “Accidenti quanta gente c’è oggi! Forse perché è un giorno di festa, e molte persone vengono qui a rilassarsi”. Già, era domenica.

Tsunade mise il piede destro sulla sabbia con un’espressione maliziosa dipinta sul volto, gridò: “Questa volta ci riuscirò. Attirerò un uomo ricco e di bell’aspetto, così lo sposerò e nuoterò nei soldi!” detto questo, la donna iniziò a ridere malvagiamente in modo incontrollato. I due ragazzi la guardarono a occhi spalancati, e si allontanavano lentamente da lei, erano terrorizzati.
Si posizionarono in spiaggia e Tsunade mise subito in mostra il corpo con il solito costume “attira-uomini.” Hinata aveva il costume che le aveva dato la donna, mentre Naruto indossava un costume azzurro. Come al solito, la reazione di Hinata era stata la stessa della scorsa volta che erano venuti al mare: terribilmente imbarazzata e incantata dal biondo. Anche Naruto, però, era preso a fissare lei, leggermente rosso in volto.
“I-io vado a fare una passeggiata sulla riva!” disse Hinata. Cominciò a passeggiare ascoltando il suono del mare, era molto piacevole, anche il profumo, non le dispiaceva per niente. Arrivata ad un certo punto, sentì qualcosa che le stringeva la gamba destra. “Salve signorina” era la vocina di colui che le teneva stretta la gamba. Era un bambino, precisamente Keisuke, il fratellino di Kaname. Hinata restò molto sorpresa. “Keisuke! Non devi infastidire le persone!” urlò Kaname, che si stava avvicinando di corsa. Il ragazzo prese il fratellino in braccio. “Lo scusi tant-..Ma-ma.. sei tu?!” Il ragazzo era rimasto a bocca aperta, non si era accorto subito che si trattava di Hinata. “Già, sono proprio io” disse la ragazza sorridendo.
 Kaname non sapeva che dire, era immobile a fissarla, aveva il viso molto rosso. “Q-Quant’è bella!” pensò. “N-non mi sarei mai aspettato di vederti qui! Io sono venuto con la zia e Keisuke” disse. “Sono qui con Naruto e la signorina Tsunade.” Rispose Hinata. “Naruto?” chiese Kaname, curioso di sapere chi fosse. “ B-beh, lui è un mio amico” disse Hinata, che intanto era arrossita. A tale reazione da parte della ragazza, Kaname capì che non si trattava di un semplice amico e si rattristò. Appena aveva detto il nome ‘Naruto’ il suo volto aveva cambiato aspetto, sembrava molto più felice di prima. 

“Signorina, vieni a fare il bagno con me?” disse il piccolo Keisuke, che era fuggito dalle braccia di Kaname per attaccarsi di nuovo alla gamba di Hinata. “Certo piccolino!” rispose la ragazza sorridente.
 Prese in braccio il bambino e si diresse verso il mare. “Vieni anche tu fratellone! Urlò il piccolo Keisuke rivolgendosi a Kaname. “Oh-h certo!” e il ragazzo corse dai due.

---Angolo dell'autrice---
Spero che vi piaccia :) aspetto consigli per migliorare!
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Intanto, Naruto era sulla spiaggia a prendere il sole affianco all’Hokage, lei invece, era seduta osservando il mare con espressione maligna. “Ehi..Naruto… guarda un po’ là!” Disse la donna, indicando il mare. Naruto si sedette e osservò. Vide Hinata, assieme ad un ragazzo e un bambino, che rideva contenta. Naruto rimase sconvolto dalla scena. In quel momento, il suo volto divenne triste. “Perché vorrei essere io al posto di quel ragazzo?... Non ci capisco niente! Ma cosa mi succede..?”  Naruto era molto confuso, fissava la scena pietrificato,  intanto sembrava che la sua anima stesse cadendo in un baratro da cui non avrebbe più fatto ritorno. “Nonna, guarda che fisico che ha quel tizio!” dicendo ciò, Naruto stava per piangere, pensava che in qualunque circostanza, non avrebbe mai potuto competere con lui.

I tre uscirono dall’acqua e il piccolo Keisuke tornò subito dalla zia. “Hinata, ti va di fare una passeggiata?” disse Kaname. “Certo!” rispose Hinata. Camminarono l’uno affianco all’altro, Hinata stranamente era tranquilla, Kaname invece era nervoso.

Naruto fissava i due allontanarsi con un’espressione triste e contrariata sul volto. Anche Tsunade li stava fissando, ma con un ghigno malefico. “Naruto vieni, seguiamoli! Sono curiosa” disse la donna. “Nonna ma sei proprio fissata con lo spiare la gente!” rispose il ragazzo contrariato. Tsunade ribattè: “Allora…preferisci che il primo che passa la porti via da te?” Naruto si bloccò, non gli uscivano le parole. “Che cosa voleva dire? Non penserà che io…e…Hinata..”  il ragazzo arrossì terribilmente in viso, poi divenne improvvisamente serio: “Andiamo, Nonna!”
Tsunade guardò Naruto con aria soddisfatta, aveva raggiunto il suo scopo, convincerlo a spiarli. Si avviarono in modo furtivo dietro agli scogli, posizionandosi lì. 

Intanto Hinata e Kaname arrivarono lì vicino, e si sedettero su uno scoglio. Naruto e Tsunade erano proprio dietro di loro, a pochi metri di distanza. Si riusciva a sentire benissimo. Naruto deglutì, era pronto ad ascoltare tutto ciò che si sarebbero detti.
“Hinata, ti sei divertita oggi?” chiese Kaname. “Certo, il tuo fratellino è un bambino molto affettuoso, mi ha fatto piacere che mi abbia chiesto di fare il bagno insieme a lui” rispose lei sorridente. Poi Kaname continuò: “Ascoltami, devo dirti una cosa importante” Hinata restò un po’ perplessa, non poteva minimamente immaginare cosa il ragazzo stava per dirle. Naruto e Tsunade invece, che erano dietro di loro, avevano già capito tutto. Il volto del ragazzo biondo divenne più concentrato di prima e stringeva i pugni per la rabbia.
Anche Hinata era pronta a sentire ciò che Kaname aveva da dirle. “Vedi io, so che ci siamo conosciuti da poco, ma devo dirtelo.. t-tu mi piaci molto Hinata!” mentre diceva ciò, il volto del ragazzo si tinse di rosso, e chiuse gli occhi dall’imbarazzo. Il cuore gli batteva fortissimo, non sembrava, ma anche lui poteva dimostrarsi abbastanza timido in circostanze del genere. Hinata si bloccò, non poteva credere a ciò che il ragazzo aveva detto. Poteva trattarsi di uno scherzo? No, non era di certo una cosa su cui scherzare, lui non le avrebbe mai mentito. Abbassò gli occhi, il viso divenne rosso come un peperone e le gambe cominciarono a tremare. Non le uscivano le parole.

Naruto aveva stretto i pugni ancora di più, dopo le parole del ragazzo. Sentiva un grande desiderio di andare da lei e portarla via da quella tensione, ma soprattutto, non aveva il coraggio di sentire la risposta di Hinata.
Tsunade invece, aveva un ghigno malefico, ormai quell’espressione era quasi sempre dipinta sul suo volto. A differenza di Naruto, non vedeva l’ora di scoprire cos’avrebbe detto la ragazza.

Hinata alzò gli occhi bianchi e guardò verso il mare illuminato dalla luce del tramonto, poi si voltò verso il ragazzo. “I-io.. non so che dire..però..” la ragazza non ebbe il tempo di finire, che Kaname rispose al suo posto: “C’è qualcun altro che ti piace, vero?” Hinata poi continuò: “S-Sì, è così.”

Naruto, alla risposta della ragazza restò molto sorpreso, ad occhi spalancati. “C-Chi sarà mai il ragazzo che piace ad Hinata? Non mi ha mai detto nulla..” pensò il biondo, molto scosso. Poi ascoltò ciò che la ragazza stava dicendo a Kaname. “Probabilmente, lui non si è accorto di ciò che provo, appena gli parlo il mio cuore batte fortissimo e inizio a balbettare, ma lui è un po’ ottuso. Solo guardandolo, mi dimentico di tutti i pensieri negativi, e il mio unico pensiero è lui. Il suo sorriso e la sua felicità, sono la mia forza..” queste furono le parole di Hinata con il viso terribilmente imbarazzato. Quando parlava del fantomatico ragazzo, il sorriso della ragazza era molto più raggiante, e Kaname se n’era accorto.

Naruto non riusciva a sentire altro, non gli piaceva che Hinata parlasse in questo modo di un ragazzo. Le mani del biondo iniziarono a tremare, ma non ce la faceva più.
Saltò fuori dallo scoglio e si diresse correndo, verso Hinata che intanto stava ancora parlando.
 Si fermò di scatto, afferrò Hinata e la prese in braccio. La ragazza era leggermente confusa, non capiva ciò che stava accadendo.
Kaname rimase ad occhi spalancati. Naruto, aveva lo sguardo basso, con i capelli che gli coprivano gli occhi. Alzò leggermente il capo e disse, quasi urlando: “Mi dispiace per te, ma Hinata non è tua e non lo sarà mai! Ti conviene rassegnarti”. Detto ciò, Naruto con la ragazza tra le braccia, corse verso il punto della spiaggia in cui si erano posizionati in precedenza. Hinata era rossissima in viso e il cuore le batteva fortissimo. Perché Naruto aveva detto quella frase a Kaname? Chissà se l’avrebbe mai scoperto. Il biondo non riusciva a capire la motivazione del suo gesto. Sapeva solo, che la situazione l’aveva fortemente irritato.

---Angolo dell'autrice---
ecco l'ottavo capitolo, spero che vi piaccia! ^-^
Al prossimo e ultimo capitolo! 

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Tsunade intanto era dietro lo scoglio e osservava Kaname, che era ancora sconvolto dall’accaduto. La donna uscì dal suo nascondiglio e si diresse verso il ragazzo: “Ti è andata male. Mi dispiace molto per te, ma quei due, sono fatti per stare insieme” disse la donna. Il ragazzo sorrise e rispose: “Si lo so, ma forse sono loro a non saperlo ancora…” “Beh, ti andata male con lei, ma ci sono sempre io” disse Tsunade, portandosi una mano dietro la nuca, mostrando al ragazzo il suo corpo perfetto. Kaname era terrorizzato: “Mi scusi ma lei non è proprio il mio tipo, e poi.. è troppo anziana per me!” disse il ragazzo fuggendo a gambe levate. Tsunade irritata urlò: “Io non sono anziana!”. In quel momento arrivò Naruto a recuperarla: “Nonna, ma non ti vergogni?” disse il biondo, che prese la donna per un braccio, e la trascinò sulla sabbia fino al punto in cui aveva lasciato Hinata.

Arrivarono da Hinata, che era ancora molto confusa, ma il gesto di Naruto, l’aveva resa felice. “Ragazzi io torno alla villa, voi rimanete qui. Credo che abbiate qualcosa di cui parlare” disse Tsunade, rivestendosi.

I due cominciarono a camminare e si sedettero sulla sabbia poco lontani dalla riva. Ormai la spiaggia era deserta, c’erano solo loro due, che intanto si erano rivestiti. Erano molto imbarazzati entrambi, ma poi Naruto parlò: “ H-Hinata..mi dispiace, io non volevo spiarvi…e poi sono piombato lì così all’improvviso..ti prego scusami! Non so che cosa mi sia preso!” disse il biondo, illuminato dalla luce del tramonto, con un espressione da cane bastonato.
Hinata era molto imbarazzata ma ebbe il coraggio di rispondere: “N-Non ti devi preoccupare Naruto, non è successo nulla!”. Restarono a guardare la luce del tramonto per qualche secondo, poi Naruto disse: “Hinata, di chi stavi parlando con quel ragazzo? Chi è che ti piace? Ti prego, dimmelo” dicendo ciò, Naruto era molto serio. “Forse è arrivato il momento?... devo dirglielo…questa è finalmente la mia occasione!” pensò Hinata. La ragazza deglutì, cercando di togliere il suo imbarazzo. Alla fine prese coraggio e parlò: “I-il ragazzo c-che mi piace..in realtà, sarebbe più corretto dire ‘il ragazzo di cui sono innamorata’. Io lo so, non è una semplice cotta, ma amore. Quel ragazzo…sei tu, Naruto-kun”.
Naruto spalancò gli occhi. Non aveva minimamente capito che si trattasse di lui. In quel momento nella mente del ragazzo si materializzarono tutti i ricordi che aveva con la ragazza, e si rese conto di quanto fosse stato ottuso a non capirlo da solo.
Hinata aveva quei comportamenti insoliti perché era nervosa…nervosa di essere vicina a me. Sono un completo idiota. Avrei dovuto capire che si trattava di questo..quanto sono ottuso..ma io, cosa provo per lei?” Naruto si ricordò delle reazioni che aveva avuto e delle emozioni che aveva provato guardandola, in varie circostanze. Così, cominciò a capire anche i suoi di sentimenti. Incrociò le gambe e cominciò a fissare la ragazza negli occhi: “Sai Hinata, conosco una ragazza. È gentile, simpatica, estremamente timida, un po’ maldestra e bellissima. In questi giorni, ho capito che tengo a lei più di ogni altra persona al mondo, e sono sicuro, che è con lei che voglio passare il resto della mia vita. Mi spiace solo di non aver capito prima, che quella ragazza sei tu” disse il biondo, dedicando alla ragazza uno dei suoi abbaglianti sorrisi, che tanto le piacevano.
Hinata rimase a bocca aperta, non poteva credere a ciò che aveva detto Naruto. Era contenta, ma come al solito era arrossita. “Ecco, lo sapevo che saresti arrossita, ormai non mi fregherà più la mia ottusaggine!” disse il ragazzo, ridendo assieme a lei. Erano entrambi felici, Hinata più di lui, perché aveva avuto il coraggio di dichiarargli i suoi sentimenti, senza tirarsi indietro per la millesima volta.
“Senti Hinata…posso, oppure svieni?” chiese Naruto imbarazzato, ma la ragazza non capì a cosa si stesse riferendo, e lo guardò perplessa. “Certo Hinata, che a volte sei ottusa anche tu” disse il ragazzo, facendo il finto offeso voltando il capo verso il mare. Hinata lo guardava con un’espressione curiosa. Il ragazzo si voltò velocemente e le tirò un braccio spingendola verso di lui. Avvicinò le labbra le sue e la baciò delicatamente. Hinata aveva gli occhi spalancati, non si aspettava un gesto del genere da parte del ragazzo, ma era felice, estremamente felice. Chiuse gli occhi lentamente, divenendo rossa in volto. “Sto forse sognando? Ciò che ho desiderato da tanto tempo, è accaduto. Mi sento terribilmente in imbarazzo, ma non importa. Finché lui è con me, non mi importa più nulla. Sono felice, potrei essere sul punto di piangere dalla gioia” pensò Hinata, mentre le sue labbra continuavano ad essere tutt’uno con quelle del ragazzo dei suoi sogni.
“Questo calore che sento, non l’avevo mai percepito prima. È questo che si prova a baciare la persona che si ama? Sono convinto, che questa sensazione non la dimenticherò mai. Sono al settimo cielo, vorrei rimanere così per sempre..”  pensò Naruto.

I due ragazzi staccarono lentamente le labbra l’uno dall’altro, e si guardarono profondamente negli occhi per qualche secondo. Naruto si alzò e tese la mano verso Hinata, per aiutarla ad alzarsi. Lei afferrò la mano del ragazzo e si alzò.
Si avviarono verso la villa, passando per il piccolo parco lì vicino. “Hinata, aspettami qui.” Naruto corse verso il parco, fermandosi vicino alla panchina. Lì seduto, c’era Kaname. “Ecco io.. scusami, se prima sono piombato nella conversazione e ho detto quelle cose, non volevo essere così brutale..” disse Naruto, rivolgendosi al ragazzo. Kaname sorrise dicendo: “Non preoccuparti. Sono contento di sapere che Hinata potrà essere felice, ora per me, è solo questo che conta.”

 
Intanto Hinata, si era accorta che Naruto stava parlando con Kaname e corse vicino a lui. “Ciao Kaname, scusami tanto per prima” disse la ragazza imbarazzata chinando il capo. “Non preoccuparti Hinata, l’importante è che tu sia felice. Vedrai che mi innamorerò di qualcun altro prima o poi” rispose il ragazzo sorridente. “Allora noi andiamo, a presto Kaname” disse poi la ragazza.

Tornarono alla villa, ormai era buio. Appena arrivati, cenarono insieme all’Hokage, che li guardava con uno sguardo malizioso, voleva sapere tutto quello che era successo, ma i ragazzi non le dissero nulla, era troppo imbarazzante.

Dopo cena, i due ragazzi corsero fuori al giardino e si sdraiarono sull’erba fissando il cielo stellato. “Hinata, molte volte ti ho vista osservare il cielo di notte. Come mai ti piace così tanto?” chiese il ragazzo. La ragazza rispose: “Perché quando guardo la luna, mi viene in mente la tua immagine. Quando guardo le stelle, immagino che siano i ricordi che ho della mia vita con te..”


---Angolo dell'autrice---
E così la mia prima fanfiction finisce xD so di aver fatto molti errori ma migliorerò :)
byebye spero che vi sia piaciuta ^-^

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