I found happiness. ©

di itsBiebersHeart
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capito 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


PROLOGO 'I found Happiness'.♥


Tiffany è una ragazza di diciassette anni che vive a Los Angeles con suo padre e suo fratello Alex, più grande, perchè sua mamma ormai non c'è più.
Tiffany odia suo padre, lui si è risposato con una donna che cerca in tutti i modi di rovinare la sua vita.
Tiffany si fida solo della sua migliore amica, Race.
Lei è l'unica che riesce a fargli tornare il sorriso quando invece vorrebbe urlare al mondo tutto il suo odio.Eppure quello sarà sempre un sorriso finto.
Sì a 32 denti, ma finto.Solo lui, un ragazzo di dicotto anni che non aveva mai visto prima d'ora, riuscirà a rendere felice Tiffany.
Riuscirà a farla sorridere veramente.Come se fosse magico.
Lui è Justin, un ragazzo comune che non ha nulla che gli altri non hanno.
Lui non è Justin Bieber, lui è solo Justin, non è famoso.
Lo avete mai visto sotto questo punto di vista?Beh, siete nella storia giusta.
Benvenute nel bizzarro e incostante mondo di Tiffany.
Una ragazza, che non aveva mai conosciuto prima d'ora, il significato della parola 'Felicità'.♥

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ma sssssssalve (?)
Questa è la mia prima fan fiction, e qui vi ho postato il prologo :)
Che ne pensate? Recensite, e ditemi cose ne pensate :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1.

-Ma quanto tempo ci metti ad asciugarti quei capelli?- urlò mio fratello che aspettava incostantemente che io uscissi da quell'unico bagno che c'era a casa nostra. Non risposi.
Stavo asciugando le ultime ciocche bagnate che restavano. Poi mi guardai allo specchio.
Vidi due occhi grigi, leggermente sfumati di celeste, dei capelli lisci come spaghetti che ricadevano lungo la schiena. Poi guardai le mie lentiggini.
Mi feci schifo.
Odiavo le mie lentiggini, sembravano come minuscole macchie sparse sensa ordine su tutto il viso.
Le odiavo perchè nemmeno 1 kilo di fondotinta riusciva a coprirle.
Non so perchè le odiavo, le odiavo e basta.
Mi facevano come una bambina uscita dalle favole. E io odiavo le favole, specialmente perchè fino a circa 7 anni fa, mia mamma me le raccontava ancora ogni sera prima di addormentarmi.
Ora lei non c'era più, e io odiavo mio padre. Anzi, odiavo la sua nuova moglie.
Era stata lei, quella stronza, a rovinare tutto.
Eppure mio padre non immagginava minimamente quanto fosse orrenda quella donna. Ma la vita è la sua, non la mia, io non posso fare nulla.
Ma anche ciò che penso di lei è la mia vita. Io sono libera di odiare chi voglio, e lei la odiavo più di ogni altra cosa.
Diedi la mia ultima spazzolata e uscì da quel bagno, dando posto al mio fratellone, che all'apparenza poteva sembrare uno stronzo di prima categoria.
Indossai una maglietta blu, a mezze maniche perchè ormai eravamo a giugno, il mese del mio compleanno in cui avrei compito 18 anni. Finalmente sarei diventata maggiorenne, senza tutti quei divieti o 'non puoi fare questo, non puoi fare quello..'.
Poi indossai i miei jeans stretti, lei mie vans blu e uscì di casa. Pochi minuti dopo ero arrivata in quell'inferno, con la mia migliore amica Race ad attendermi all'entrata.
'come mai sono tutti fuori?'Le chiesi stupita.
'Tiffany, oggi abbiamo la gita, ma come non ricordi?'
'Oddio, hai ragione!' esclamai portando una mano sulla fronte.
'sei una sbadata! ahahah, ma è per questo che sei la mia migliore amica.' disse dandomi una leggera pacca sulla spalla.
'vabbè. tanto nella borsa avevo solo la merenda e qualche libro'.
'Forza ragazzi, salite sul pullman!' esclamò quella sgallettata della prof di lettere.
Mi diressi nel pullman sbattendo contro Jonathan.
'Stai attenta, nana'. Disse quell'odioso spingendomi.
'Smetila, sali prima che dia una calcio nelle palle.' e lo superai.
Stava per controbattere ma non lo fece, avevamo la prof che ci stava squadrando dalla testa ai piedi.
mi guardò con un guardo da duro, da indemoniato.
Mi sedetti ai primi posti, non mi piaceva andare in fondo, dal solito gruppetto.
Misi le cuffie e mi trovai in un altro mondo.
circa 10 minuti dopo la partenza, arrivò un'altra scuola.
Probabilmente stavano facendo la nostra sessa gita.
C'erano dei ragazzi in fondo che stavano alzando la voce, decisamente un pò troppo.
'Ma che vuoi? Ancora qua sei?' urlò un ragazzo che di sicuro era un bullo di prima categoria.
'Sì, ha ragione, vattene'. l'altro lo succedette.
'Ora basta, tu vieni quì, siediti mm.. vicino a Tiffany.' disse la prof.
Il ragazzo sbuffò ma fece come chiesto.
'Hei, piacere sono Justin'.
Mi diede una pacca per attirare la mia attenzione.
Mi girai e lo guardai.
Avevo sempre odiato i ragazzi, non avevo mai avuto un migliore amico, o tanto meno un ragazzo.
'Piacere sono Tiffany'. esclamai fredda. sorrise e mostrò i suoi denti bianchissimi, dietro un sorriso, anche se mi costava ammetterlo m-meraviglioso.
Tutti i ragazzi mi trattavano male per via delle mie lentiggini, e li capivo bene.
Tanto meno non volevo nemmeno essere gentile con uno che non avevo mai visto in vita mia, eppure un brivido mi attraversò la schiena.
ma che diamine?....


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Ma saaaaaaaaaalve meraviglie della natura (?)
no, ok. lol.
non voglio annoiarmi, perciò vado al sodo. (?)
ecco il primo capitolo, che ne pensate?
RECENSIIIITE, MI RACCOMANDO :))

Ciauuu, a presto.:)

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Capitolo 3
*** Capito 2. ***


Capitolo 2.
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Il ragazzo mi guardò divertito, come se gli stessi già simpatica dopo un semplice 'Piacere sono Tiffany'.
'come va?' gli chiesi tanto per cambiare argomento.
'insomma.' sbuffò, e abbassò lo sguardo.
'che succede? Quegli stronzi ti rompono le palle?' risposi guardando uno di loro con sguardo maligno.
'beh, si. Ormai mi trattano quasi tutti male, forse per via della mia altezza nei loro confronti, o forse perchè mi considerano stupido.'
'Perchè quanto sei alto? domandai stupita.
'Beh loro superano gli 1.80, io non ancora.' rispose con un tono leggero.
'ma che ti importa, loro vogliono fare solo i fighetti così. Io odio i ragazzi come quelli, preferisco mille volte quelli come te.'
Justin sorrise, forse perchè era felice di quello che avevo appena detto.
Sembrava tanto un angioletto, non era per niente aggressivo o maleducato con me.
il pullman si fermò, eravamo arrivati, purtroppo.
Una guida cominciò a spiegare, anche se devo essere sincera, non stavo ascoltando una singola parola di quello che stava dicendo.
Jonathan si stava avvicinando a me, un'altra volta.
'dobbiamo finire la questione di prima, piccola.' esclamò e mostrò un leggero sorriso malizioso.
Dio quanto lo odiavo.
Jonathan stava per darmi un pugno in pancia, quando quel violento gesto fu bloccato.
'smettila, vattene via.' disse un ragazzo.
Ah questa mi mancava, un ragazzo che mi stava facendo un piacere non si era mai visto.
Jonathan sbuffò, e se ne andò, come se fosse consapevole di essere dalla parte del torto.
Justin si avvicinò a me e mi abbracciò.
Quell'abbraccio era così dolde, morbido, era così confortevole.
Sembrava come se stessi abbracciando una nuvola.
Mi accarezzò i capelli, con tocco così gentile e soffice.
'g-grazie, non avresti dovuto...' Justin mi zittì con un dito sulle labbra e sorrise debolmente.
Alla faccia del nano, cavolo quì ero io quella nana, beh gli arrivavo appena sotto il mento.
Mi strinsi in quell'abbraccio, mi strinsi a quello sconosciuto.
Forse d'ora in poi non sarebbe stato più uno sconosciuto.
Forse Justin sarebbe diventato un amico, un vero amico.


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Buongiorno, buonasera e buonanotte, dipende a che ora avete letto il capitolo (?)
no ok, lol.
nieeeeeeeeeeeeente, non voglio annoiarvi, volevo solo sapere cosa ne pensavate di questo capitolo :)
tu che sei arrivata a leggere fino a questo punto, sappi che ti amo troppixximo (?)
ahahahaha, ok, non sono normale lalalala. (?)
coooooooooomunque, lasciatemi taaante recensioni così continuo :)
a presto, xoxo.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3.
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-Forza ragazzi, muovetevi!- urlò la prof cercando di attirare la nostra attenzione.
Si sentirono un gruppetto di ragazzi sbuffare, altri stavano chiaccherando, altri non se se erano proprio accorti del richiamo della prof.
-Che facciamo?- chiesi a Race, tuttavia anche lei stava pensando ad altro.
-è? che succede?- disse mettendosi una mano in fronte.
-terra chiama Race!- esclamai sventolandogli una mano davanti gli occhi.
-Hei, ti sei presa una bella sbandata per quello lì è?- le dissi facendogli l'occhiolino e indicando un ragazzo abbastanza alto dal cappello blu.
-Beh, si è carino.- guardò nella mia stessa direzione.
-Uuuh, lo sapevo!- dissi dandole una leggera pacca sulla spalla.
-Sì, ma stai zitta okay? non voglio fare brutte figure.- esclamò seria.
-tranquilla, magari è un amico di Justin, stanno sempre vicini a parlare.- supposi.
-Forse.- rispose cominciando a camminare visto che la prof ci aveva richiamato nuovamente.
Dio, non vedevo l'ora che quelle dannate ore terminassero.
1 ORA DOPO.
Finalmente.
-Posso sedermi vicino a te?- mi chiede Justin sorridendo.
-Certo, tranquillo.- gli risposi sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Allora, interessante la lezione di oggi vero?- mi chiede divertito.
-E che non lo sai? Ho sentito tutto!.- rispondo sarcastica ridendo.
-Sei la solita!.-Dice Justin Ridendo, mostrando i suoi denti perfetti.
-Non mi conosci ancora bene Bieber!- dico sorridendo, poggio lo zainetto sulle gambe.
-prima o poi dovrò conoscerti meglio.-Risponde facendo un sorrisetto malizioso.
Sorrido a mia volta, mentre lo vedo fare una specie di hair-flip. Questo ragazzo mi affascina.
-Beh, ora devo andare, è stato un piacere conoscerti Tì.- Mi da un bacio sulla guancia e mi lascia in mano un foglietto con su scritto qualcosa.
Arrossisco dolcemente. Ricambio il saluto e scendo anche io visto che le scuole non erano state distanti.
Su quel foglietto di carta c'era scritto il suo numero di telefono.
Sorrido e lo stringo fra le mani.
Mmmh, la cosa mi piace.
Tornata a casa mi ritrovo mio fratello Alex ad aspettarmi.
-Ciao Sorellina, ti avverto, papà e Kate sono usciti- dice dandomi un bacio sulla guancia.
-Meno male!. dico sospirando.
Almeno quella strega non avrebbe cominciato a pormi domande a raffica.
–Tu invece, come stai?- chiedo a mio fratello, lisciandogli la cresta sul capo.
–mmm, bene dai. Com’è andata oggi?’- dice aprendo il frigo per prendere una lattina di sprite.
–Abbastanza bene, ho fatto anche conoscenze.- dico facendo un sorriso malizioso.
–Ah davvero?- esclama Alex bevendo un sorso della lattina.
–Sì, ho conosciuto un ragazzo simpatico.- -Uuuh, hai capito la mia sorellina.- dice con un sorriso malizioso.
-Dai! Smettila!- scoppiamo a ridere mentre lo spingo visto che io odiavo il solletico sui fianchi.
-Poi mi racconti meglio, ora esco. Ci vediamo dopo.- dice allacciandosi le Vans verdi.
Annuisco ed esco in giardino. C’è un sole abbagliante, il cielo è limpido, non si intraprende nemmeno una nuvola.
La giornata è perfetta, beh, siamo alla fine maggio, e fa piuttosto caldo;
Ho un paio di pantaloncini blu e una maglietta bianca abbastanza corta.
Sono circa le 5 di pomeriggio, decido di andare a prendere il gelato.
Metto le cuffie, parte Give your heart a break, Demi Lovato.
Adoro quella ragazza, è meravigliosa.
Mentre cammino sbatto contro qualcuno. Un ragazzo.
-Hei, scusami.. O mio Dio, Tiffany?- esclama il ragazzo stupito. -J-Justin?- dico stupita.
-Wow, non sapevo vivessi in questa zona! Anche io sono qua!-
dice Justin abbracciandomi, diciamo saltandomi addosso.
Arrossisco. –Mica male.- dico sorridendo, guardando Justin negli occhi;
Ha degli occhi di color nocciola, stupendi, eppure non ci avevo mai fatto caso.
Vedo una ragazza venire contro noi. –Hei Juss, non c’è la vaniglia come gusto!.-
A quanto pare, non eravamo soli.
Justin era in 'dolce' compagnia.

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beeeeeeeeeeene, ecco il capitolo 3 :)
grazie mille per le recensioni del capitolo precedente, siete dkbgfkdjgk *.*
non voglio annoiarvi, perciò mi dileguo (?) e mi raccomando, lasciatemi taaante recensioni così continuo ;)
kisses, Silvia.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


Capitolo 4.
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Juss? Ma stiamo scherzando? Mi accorgo che Justin si era imbarazzato.
-E lei chi è?- Chiede la ragazza, beh, se dovessi descriverla in tre parole direi: Bionda ossigenata, tette strarifatte, rossetto rosso fuoco. Diciamo una troietta di prima categoria.
-è una mia amica.- risponde Justin secco.
La ragazza mette un braccio dietro il collo di Justin. Un brivido gelido mi percorre la schiena.
Faccio un finto sorrido. –Ora vado, tolgo il disturbo, non vorrei disturbarvi.- La ragazza mi lancia uno sguardo maligno.
-No aspetta, non è come pensi.- dice Justin afferrandomi per un braccio.
Mi libero dalla sua presa. –Tranquillo, non c’è problema. – dico fredda con gli occhi lucidi.
-Ma..- Justin viene fermato dalla ragazza che gli lancia uno sguardo fulminante.
Meno male che sembrava un ragazzo tanto per bene, mentre magari quella se la sarà già scopata chissà quante volte.
Comincio a vedere appannato, mi da sui nervi quando lo toccano in quel modo. Ma aspetta, ma che cosa sto dicendo? Che mi importa se Justin è fidanzato o no? Non mi piace mica.
Eppure mi da così sui nervi questa cosa.
Smettila Tiffany, non sai cosa stai dicendo.
Anche se ogni volta che lo vedo i brividi mi travolgono e mi sento lo stomaco sottosopra non significa che mi debba per forza piacere uno come lui.
Ma tanto lo sapevo, si vede dall’apparenza.
E’ un bel ragazzo, di sicuro ci saprà fare.
Ma.. Questo non è un mio problema.
O almeno mi auto convincevo che non lo fosse veramente.
2 ORE DOPO.
Sto ripensando a come quella lì lo guardava.
Sembrava volesse mangiarlo.
Comunque, non sono problemi miei.
Anzi, fortunatamente non riesco a trovare nemmeno dove sia finito il foglietto con il suo numero. Magari chissà a quante altre ragazze lo avrà dato.
Vado in bagno a fare una doccia veloce, ero abbastanza stanca.
Quando esco mi guardo allo specchio, vedo il mio riflesso.
L’unica cosa che mi piace del mio viso sono gli occhi.
Sono grigi sfumati di celeste, di solito non li trucco quasi mai, ‘non c’è ne bisogno’ dice sempre mio padre.
Metto una maglietta celeste, dei pantaloncini bianchi ed esco dal bagno, fa un caldo assurdo.
-Tesoro, siamo arrivati!- Oh no, per favore ditemi che sto sognando.
-Ciao Kate.- dico fredda, vedo mio padre e Kate venire verso di me.
-Piccola.- dice mio padre sorridendomi, lo abbraccio anche se il rimorso per la sua scelta rimane sempre. Do un bacio anche a Kate, anche se mi costava una cifra.
Ha i capelli rossi, mossi, gli occhi verdi ed è magra.
Sì, è una bella donna. Esternamente.
Ha un cuore che è peggio di una pietra, peccato che questo mio padre non lo immagina minimamente.
-Com’è andata oggi?- dice appoggiando la borsa sul divano. -Non c’è nulla da raccontare.- dico acida.
-Smettila di rispondergli male Tiffany.- dice mio padre accendendo la tv.
Lo fulmino con lo sguardo, ci mancava anche questa.
-Lasciala stare Bob, comunque ho una sorpresa per te.- dice con un sorrido così falso.
mm, bene. una sorpresa?Cos’è, ha dato fuoco alla macchina? O ha preparato la cena con del veleno? Ormai era inaffidabile quella donna.
-Questa sera ti presenterò un ragazzo a cena, è il figlio di una mia carissima amica, ed è tuo coetaneo, magari diventerete buoni amici.-
Ah, pensavo peggio. Beh, non mi sembra affatto una cattiva idea.
-Preparati, visto che tra meno di un’ora sarà qui.- dice andando in cucina e cominciando a preparare la cena, mio padre in tanto stava vedendo la tv.
Dovrò essere presentabile, chi lo sa, magari sarà una buona conoscenza.
Vado in camera mia e metto un vestito blu, molto corto, ha le spalline.
E’ uno dei miei preferiti.
Vado in bagno e mi piastro i capelli, metto un po’ di mascara ed un lucidalabbra color fragola. Sono pronta.
Sento il campanello suonare, magari sarà lui.
-Tesoro! Benvenuto!- dice Kate, salutandolo.
Il ragazzo entra in casa, c’è poca luce non si vede molto il viso.
-In camera c’è mia figlia.- Mia figlia? No dico, ma stiamo scherzando? Come si permette quella stupida a chiamarmi così? Ora mi sente.
Esco dalla mia camera e scendo le scale, ora glielo dico io chi è sua figlia.
Mentre scendo le scale sbatto contro il misterioso ragazzo, quasi cado.
‘Oops, scusami. Vedo che ci rincontriamo sempre in questo modo è?- dice con un sorriso a 32 denti.
Un brivido di rabbia mi percorre la schiena, il mio sguardo è più gelido in un iceberg.

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salve belle ragazzuole :3
ecco il capitolo 4 atteso!
lasciate taaaaante recensioni, così continuo :)
ora mi dileguo, addios c: (?)

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


Capitolo 5.
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In quel momento avrei voluto sotterrarmi, non essere mai esistita, non averlo mai conosciuto.
-Justin?.- Esclamo stupita, il mio tono è gelido, freddo.
-Sì sono io, che bello rincontrarci. – Dice sorridendo.
Non rispondo, il mio sguardo si fissa su altrove.
-Volevo chiarire la storia di oggi.- dice sedendosi sul letto della mia camera.
-Non c’è ne bisogno.- dico facendo un finto sorriso.
Avrei tanto voluto dargli un pugno in faccia, ma con quella odiosa faccina adorabile era impossibile.
-Hey, lo so che ti sei fatta una cattiva idea, io e Caroline non stiamo insieme.- dice convinto. Ah, è così che si chiama quella sgualdrina.
- Non mi sembra che gli amici siano così amorevoli.- dico fredda.
- Lei è così, siamo solo amici Tiffany. Tranquilla, non mi piace neanche un po’.- Mi accarezza una guancia.
-Sul serio?- -Fidati.- Un sorriso spunta sulle mie labbra.
-Comunque sei bellissima, davvero. Ti sta d’incanto questo vestitino.- dice mordendosi il labbro.
- Grazie.- dico sorridendo, sento il cuore che sta per uscirmi dal petto.
-Justin, Tiffany? Venite la cena è pronta.
Scendiamo le scale; Ci sediamo a tavola.
Dopo un po’ finiamo di mangiare.
-Noi usciamo in giardino.- Dice Justin, facendomi l’occhiolino.
Papà e Kate annuiscono; Mi prende la mano, e mi trascina fuori.
Arrossisco, poi prendo un giacchetto ed usciamo.
-E’ una bellissima serata non trovi? Guarda le stelle come brillano!- dice Justin alzando lo sguardo verso il cielo.
Ma stai zitto che tutte quelle stelle a confronto con te non sarebbero niente.
No mi sto preoccupando veramente, non è da me pensare queste cose.
Mi limito in un semplice sì.
-E’ fantastico sapere che abiti a due passi da casa mia.- dice mettendomi un braccio sul fianco.
-in effetti.- dico sorridendo, anche se Justin non poteva vedermi.
Non c’era molta luce.
-E’ fantastico sapere che ci siamo rincontrati.- sento il suo braccio stringermi sul fianco, come se non volesse lasciarmi più.
Non rispondo, mi avvicino a lui, riesco a sentire il suo cuore.
Non sono regolari i battiti, come il mio d'altronde.
Questo mi fa sorridere. Siamo molto vicini; mi sento lo stomaco sottosopra, comincio a sentire caldo.
-Vieni con me.- Oh, aiutatemi vi prego, questo ragazzo mi farà morire.
Mi prende per la mano e mi porta in un parco.
Ci troviamo vicino a una panchina, davanti a noi c’è un muretto.
-Dove siamo?.- chiedo stringendo la mano a Justin.
-Non te lo dico.- Ah, vuole fare il duro è?!
-Oh-oh. guarda che mi offendo.- dico ridendo.
Sento Justin prendermi in braccio, mi fa girare.
Metto le braccia intorno al suo collo, lo stringo.
Mi da un bacio sul collo, mentre mi accarezza la coscia.
Mi sembra di stare in paradiso.
Sento il suo respiro sulla pelle.
Alza la testa e mi guarda dritto negli occhi, con quella poca luce che c’è riesco a intravedere il colore dei suoi occhi; stupendi.
Siamo a qualche centimetro di distanza dalla bocca, si avvicina sempre di più.
Vi prego, se è un sogno non svegliatemi.
Ad un tratto sento il cellulare squillare, quasi da spaventarmi per quanto era alto il volume della suoneria.
Sento Justin sbuffare, cavolo. Ma proprio ora doveva squillare?!
-Pronto?, si va bene. Ora arriviamo.- dico attaccando il telefono.
Dio, mancava pochissimo, a quel momento.
-Chi era? dice Justin sistemandosi la cresta.
-Kate, si sta preoccupando visto che non ci ha più visto.- dico sbuffando.
Annuisce, torniamo indietro a casa mia.
Sto fissando Justin, cavolo quant’è bello. Perfetto.
Mi mordo il labbro, sento di avere un angelo davanti ai miei occhi.
- smettila di fissarmi, lo so che sono un figo da paura. – esclama Justin facendomi l’occhiolino, arriccia il labbro.
- ma stai zitto, non ti stavo fissando!. – dico incrociando le braccia.
Okay, avevo detto una grandissima cazzata, ma non volevo dargli ragione.
- no, ma che davvero? Ci mancava poco che svenissi ai miei occhi. – dice Abbracciandomi dolcemente.
- non è vero! – respingo l’abbraccio e mi giro dall’altra parte come i bambini di cinque anni, quando la mamma non gli compra il giocattolino.
- Dai, non fare così.. sei troppo adorabile, non riesco a farti arrabbiare. – dice Justin dandomi un bacio sulla spalla nuda.
Un brivido mi percorre la schiena. Un sorriso a 32 denti compare sulla mia bocca.
- scemo, stavo scherzando. – dico dandogli un bacio sulla guancia.
- quindi mi stavi fissando? Ah, l’hai ammesso! – Justin comincia a ridere a crepapelle, mentre inizia a correre verso casa mia.
- Brutto… ah, se ti prendo ti ammazzo! – comincio a ridere anche io, ci rincorriamo, come fossimo due bambini di 10 anni.
- Eccovi, ma dove eravate finiti?- Chiede Kate mettendosi le mani sui fianchi.
- Eravamo andati un attimo nel parco.- dice Justin entrando in casa, mi fa l’occhiolino come per dire ‘tantononmihaipreso’. Ora l’ammazzo.
Kate annuisce tornando in cucina da mio padre.
- Ah, vi avverto, Justin questa sera dormirà qua visto che è troppo tardi e non vorrei gli succedesse qualcosa durante il ritorno a casa. – Esclama Kate.
Okay, posso definitivamente spararmi.
Justin mi guarda e mi fa il sorrisetto malizioso. – Per me va bene.- risponde alzando il sopracciglio.
- Perfetto, Allora vai nella camera di Tiffany, lì c’è un letto matrimoniale e due singoli, per te va bene cara?.- dice con una tranquillità che non riuscivo proprio a capire come potesse averla.
- Emm, sisi. – Sembravo una ritardata, io e Justin? A dormire insieme nella stessa stanza? Oh santo cielo.
- Ottimo, passo a darvi la buonanotte dopo tesori. – esclama e si dirige nella camera matrimoniale.
Justin sembrava .. come dire contento.
Beh, non sapevo esattamente cosa sarebbe successo dopo quella notte, sapevo solo che Justin non aveva le mie stesse intenzioni.
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Eccoci qua meravigliee! *ww*
Beeeeeeene, questo è il nuovo capitolo lalala.
Scusate se non ho aggiornato subito, ma questi giorno sono stata impegnata .-.
cooooooomunque, lasciate taante recensioni così continuo :)
minimo 5 recensioni *ww*
ora mi dileguo, addioss (?)

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