Breaking Dawn..To Be Continue.

di giuliotta
(/viewuser.php?uid=133384)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gita a La Push ***
Capitolo 2: *** Il centro del mio universo. ***
Capitolo 3: *** _SCUSE_ ***
Capitolo 4: *** Il mio sole personale ***



Capitolo 1
*** Gita a La Push ***


GITA A LA PUSH


Jake mi aveva portata nel fine settimana a La Push. La scusa da dire a papà era “ andiamo a fare visita al buon vecchio Billy” e io e Jake, c'eravamo sforzati tantissimo per non pensare al vero programma che lui aveva pensato per me quella domenica: visita al branco e pomeriggio sulla spiaggia. – Devi svagarti Nessie – Mi aveva detto – Passi tutto il tuo tempo con degli ultracentenari-Certo. Infatti erano già le sei e quel giorno Billy non l' avevamo proprio visto. In compenso mi ero divertita, gli amici di Jacob erano tutti sempre molto carini con me. Ma quando, dopo aver mangiato tutti insieme attorno al fuoco,se ne erano andati lasciandoci soli ne ero stata felice: in fondo Jake mi aveva portato lì per passare del tempo da soli..


 

***

 

-Ehi finiscila! Mi dai fastidio- Io e Jake avevano appena fatto il bagno e lo stavo bagnando con le gocce che cadevano dai miei capelli mentre lui cercava di addormentarsi al sole

-sto solo controllando se è vero che i cani dopo esser stati bagnati puzzano..-

-Ricordati che io sono un lupo non un cane, piccola impertinente!- Disse, quando improvvisamente si avvicinò con occhi minacciosi- Però è vero che mi potrei seriamente arrabbiare, e se mi arrabbio sono guai!- Mentre lo diceva però si avvicinava a me tradendo le sue stesse parole,e alla fine scoppiò a ridere.

Mi avvicinai anch'io -Non mi fai paura, è perfettamente inutile,è da quattro anni che cerco di farti incazzare, e tu niente! Sta diventando perfino noiosa, questa storia del lupo mannaro, per quanto mi riguarda io ti vedo più come un cagnolino da passeggio!- Uno a zero per me pensai guardandolo con aria di sfida.

-Può essere..- Disse facendo un sorrisetto consapevole.

Uffa non mi piaceva quando si arrendeva così. Cercai attorno a me una nuova sfida da affrontare. Davanti a noi, sulla spiaggia c' era il più alto scoglio che avessi mai visto e immaginai io e Jake che tenendoci per mano ci tuffavamo da lassù. Mostrai l' immagine a Jacob.

-Scordatelo- Mi disse impallidendo.

Dopo dieci minuti ripartii all' attacco: -E perché no?-

-Perché sei ancora piccola e fragile, e non mi va di venirti a ripescare come feci con tua madre quando era ancora umana!-

-Aspetta, mamma si tuffò da lassù?!? Wow!-

-Stava per affogare, Nessie- disse scuotendo la testa

-Tu e mamma eravate parecchio amici eh?-

-si, abbastanza- Altro sorrisetto.

Cavolo, sono abbastanza abituata al fatto che i membri della mia famiglia abbiano almeno un centinaio di anni di vita della quale io non facevo parte, ma il fatto di sapere poco o niente della sua di vita (voglio dire, prima che passasse ogni singolo minuto delle sue giornate con me) mi dava parecchio fastidio. Come se nei rari momenti in cui ne parlava io fossi un estranea.

-Terra chiama Nessie!- Jacob mi urlò nelle orecchie e io mi riscossi -il tuo telefono sta squillando da tre ore, rispondi prima che Edward rompa il patto per venirti a cercare!-

-Non è papà, è Alice- dissi

-Ehi zia!-

-Nessie torna subito a casa, tuo padre è parecchio arrabbiato!-

sentii Jacob sbuffare. -Cavolo, zia perché glielo ha detto??-

-Ti ho retto il gioco finché ho potuto piccola, ma ha ragione perché non è arrabbiato perché sei stata con il branco, ma perché gli hai mentito!-

-ok, ma come l' ha saputo?-

-Charlie ha telefonato a Bella da casa di Billy per chiederle di fare un salto ed il resto te lo puoi immaginare-

-Magnifico-

-Dai, torna a casa Nessie ci parlo io con Edward-

Ci salutammo e riattaccai.

-Dobbiamo andare- Dissi a Jacob tirandogli un calcio. A quel punto si era davvero addormentato.

-Ti pareva. Menomale che di Alice ci si poteva fidare.-

-No, stupido essere. Non è stata colpa sua, ma di tuo padre. Poteva reggercelo lui il gioco no??- Dissi mentre salivo dietro di lui stringendolo forte.

Adoravo andare in moto con lui. Certo mi piaceva anche andarci da sola, ma se stavo dietro potevo fingere di aver paura, e a quel punto mi aggrappavo con tutte le mie forze.

E anche lui sembrava apprezzare.

***


 

Quando arrivammo davanti alla grande casa, trovammo papà ad aspettarci sui gradini. Non sembrava arrabbiato.

-Ciao Jacob- Disse-Piccola vieni dentro che dobbiamo far un bel discorsetto-

-Smettila Edward- Mi difese Jake -Sai che non potrà mai accadergli niente di male-

Jacob aveva ragione. A La Push ero al sicuro. A casa avrei mostrato la mia giornata a tutti.

-Ne parleremo un' altra volta- disse papà -Vieni dentro?- Disse a Jacob

-No Billy mi aspetta- rispose guardandomi.

Conoscevo quello sguardo:lo tirava fuori ogni volta che ci separavamo. Era un misto di apprensione e di rimpianto. Mi ero sempre chiesta perché nessuno lo trovasse mai troppo esagerato o inopportuno. All' inizio papà ringhiava appena, ma poi ci aveva fatto l'abitudine e si era rassegnato a voltarsi semplicemente da un altra parte. Ero arrivata persino alla conclusione che fosse una cosa normale. Infondo tutti i miei familiari avevano qualcuno a cui dimostrare affetto, anche se erano un tantino più discreti. Ma più crescevo e più Jacob peggiorava: sorrisi mentre lo salutavo. No l'ipotesi non reggeva.

Eppoi diciamocelo la normalità non era proprio il nostro forte. Ma perchè una mezzosangue non poteva essere semplicemente parecchio amica di un altro mezzosangue senza farsi tutte queste domande?!? Perché è proprio il fatto che anch'io sentivo già la sua mancanza, mi faceva pensare che di semplice non c' era proprio niente. Ok lo avevo ammesso. A quel punto avevo bisogno urgentemente del potere rilassante di Jasper.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il centro del mio universo. ***


 

Il centro del mio universo


 

Jacob.

 

Partenza: dal Centro Del Mio Universo.

Destinazione: stupidi incarichi da licantropo che mi distolgano dalla contemplazione del Centro Del Mio Universo.

Risultato: quasi quasi torno indietro.

***


 

Altro che gravità! I suoi occhioni color cioccolato avevano lo stesso effetto su di me di centomila cavi d' acciaio che mi tenevano ancorato a lei. Mentre mi allontanavo con la moto dalla grande casa ero certo di sentire il suo profumo sul giubbotto,

come se fosse ancora abbracciata dietro di me.

Più però mi avvicinavo alla riserva, e più la percezione della sua lontananza diventava quasi un dolore fisico.

Ormai ero arrivato, ma la tentazione di tornare indietro era fortissima dato che affacciato alla finestra mi aspettava Paul incazzato nero.

Mi venne ad aprire.-Non so quanto ti merita entrare, visto che ho il permesso di Sam di sbranarti vivo. Sei in ritardo di un' ora, Jared è già andato.-

-Mi dà il permesso di salutare mio padre prima di partire per la guerra, signor comandante?- dissi sarcastico.

-No spiacente, ci siamo solo io e Rachel in casa- Disse sorridendo come un idiota.

L' istinto omicida era sempre al massimo quando lui si aggirava per casa mia. Ma per il bene di mia sorella e del branco mi trattenni.

-Divertitevi, allora-dissi fra i denti. Speravo che la minaccia gli arrivasse forte e chiara. Sentii solo la sua risata, poi dopo essermi legato i pantaloni alla caviglia, mi trasformai. Jared mi stava aspettando in direzione nord-ovest per il nostro giro di ronda. Quando ci incontrammo gli feci un cenno con il muso e iniziammo a correre prestando attenzione soltando agli odori, concentrati. Dopo un pò però cominciò a passare in rassegna tutti i momenti passati con kim: loro due che si abbracciavano, loro due che si baciavano, loro due che..sospirai. Era quello l' unico difetto di fare i turni di guardia con jared.

-Ce la fai a non pensarci per più di cinque minuti, brutto maniaco?!- gli dissi nella mente.

lo sentii ridere.-Mister occhi enormi color cioccolato sono lieto di annunciarti che tra poco passerai anche te dalla fase protettore/ lupetto peluche alla fase fidanzatino. Credimi, diventerai anche peggio di me.-

Colpito. Cercai di non pensarci per non dargli soddisfazione...inutilmente.

-Ha solo quindici anni dici??-altra risata.- io e Kim siamo stati moolto precoci, allora.- Poi però iniziò a ridere di gusto. Anzi, si stava letteralmente sganasciando.-Aspetta, il vampiro vorrà prima che la sposi giusto? Sarà divertente vedere Edward farti a pezzi, perché prima o poi cederai stanne certo. In bocca al vampiro, amico.-

-Io non sono un eratomane come te- puntualizzai -e poi il problema non è quello. Nessie non sa neanche cosa sia l' imprinting.-

-Non riuscirai a rimanerle amico per sempre, Jacob. Prima o poi verrà a saperlo o peggio, lo scoprirà da sé. Arriverà un momento in cui si chiederà perché le stai sempre addosso e ti chiederà di lasciarla in pace.

Una fitta di dolore mi prese alla gola.-E'..complicato..-

-no, non è vero. Ci pensa il gene a sistemare tutto. Guarda io e Kim: non vede l'ora di seguire l'esempio di Emily! Dice che prima si inizia..e più cucciolotti ci ritroveremo poi in casa!-

Ci era ricascato. In questo momento stava immaginando la sua Kim con il pancione incinta dei suoi figli. Sorrisi. Quella ragazza gli aveva fatto proprio perdere la testa. Jared aveva sempre odiato i bambini, e prendeva sempre in giro Quil che doveva fare da baby sitter alla piccola Claire. E diceva anche che io ero fortunato per il fatto che Nessie cresceva così in fretta. Poi in primavera, Sam ci aveva dato la notizia che Emily era incinta di due gemelli, e Kim si era scatenata: passava metà della sua giornata con lei e l' altra metà a pregare Jared di metterla incinta. Evidentemente a Jared l'idea non dispiaceva.

-E tu non vedi l'ora, immagino-

sorrise.-Lo sai io adoro i bambini-

-certo Jared, come no.-

All'improvviso mi venne voglia di stare con Nessie. Anche solo di guardarla dormire. feci il conto delle ore in cui le ero stato lontano: ben 7 lunghissime ore.

Istintivamente allungai il passo.

Prima finivo quel dannatissimo giro di perlustrazione e prima l' avrei rivista.


 


 


 

Angolotto di Giuliotta :D

Allora cosa ne pensate????troppo corto??troppo sdolcinato?

si accettano critiche ma soprattutto consigli, visto che è la mia prima FF

penso di averne veramente bisogno!! ( siate clementi eh :)

Ringrazio tantissimissimo chi ha aggiunto la storia alle seguite

o alle preferite e soprattutto ringrazio BriciolaElisa che ha apprezzato!!

Recensite in tanti e ditemi se devo continuare!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** _SCUSE_ ***


_SCUSATEE!_

 

Anche se su Efp non si potrebbero mettere, ci tengo lo stesso a scusarmi per questo periodo di assenza (sono stata così impegnata che non ho nemmeno fatto in tempo ad accendere il PC) e a rassicurarvi: il 3° capitolo è già abbozzato, e nei prossimi giorni cercherò di recuperare!! :]

 

Giuliotta.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il mio sole personale ***


 

 

Il mio sole personale

 

 

Renesmee.

 


 

La casa era deserta a parte mamma e Alice che erano sedute sul divano.

-Dove sono tutti?- domandai

-Carlisle è all’ospedale, Esme è di sopra e gli altri sono a caccia- rispose papà dietro di me.

-Ti sei divertita almeno Nessie?- chiese zia Alice –menomale che avete rinunciato a tuffarvi dallo scoglio!

-Quale scoglio?- chiese mamma guardando papà.

-Nessie se Jacob ti avesse permesso di buttarti da quel maledetto scoglio, giuro che a quest'ora non sarebbe vivo- disse papà.

-Non esagerare era solo un tuffo!- feci vedere l'immagine a mamma:in fondo se si era tuffata anche lei sarebbe stata d' accordo. O almeno credevo.

-Renesmee le acque di La Push sono pericolose. Su, vai a salutare Esme che andiamo a casa!- .

-Dai piccola, ti prometto che un giorno ti ci porto io a fare un tuffo!- disse papà sorridendo.

salii le scale imbronciata. Non capivo qual'era il problema. In fondo ci sarebbe stato Jake con me, non sarei stata sola..

Trovai Esme nel suo studio intenta a disegnare.

Mi avvicinai piano per non disturbarla ma lei mi sentì lo stesso.

-Ciao Nessie- mi salutò senza alzare lo sguardo dal progetto.

Osservai il foglio che aveva davanti: era la prospettiva di una vecchia casa colonica.

-Oh Esme è fantastica!- esclamai

-Trovi? E' tutto il giorno che ci sto lavorando..Te invece ti sei divertita con Jake?-

-Si..Esme posso farti una domanda?-

-Certo, tutto quello che vuoi-

Mi piaceva Esme, era sempre dolce e premurosa e con lei potevi parlare di qualsiasi cosa.

-Papà si arrabbiò molto quando mamma si tuffò dallo scoglio di La Push, vero?-

Non sembrava sorpresa. Sicuramente aveva sentito la nostra conversazione.

-Oh Nessie, vieni qui- mi abbracciò forte -Edward e Bella ne hanno passate tante insieme, ma il loro amore è stato sempre più forte di tutto! Sei abbastanza grande per capire, ma non credo di essere la persona giusta per raccontarti questa storia.-

-Ho capito, lo chiederò a mamma-

Ci salutammo abbracciandoci, e raggiunsi mamma e papà.

Prima di tornare a casa ci trattenemmo nel bosco per abbattere qualche daino, poi io e papà ci sfidammo 'A chi arriva prima a Forks'..sconfitta alla grande, come sempre. Io ero già quasi più veloce di mamma, ma papà era imbattibile.

***

Una volta a casa io ero stanchissima: la giornata era stata a dir poco frenetica, ma mamma si volle lo stesso far raccontare tutti i dettagli. Le mostrai di come Jacob si fosse messo a raccontare le barzellette per non farmi pensare alla nostra finta-visita-da-Billy. Le dissi di come ero rimasta stupita della spontaneità con la quale mi avevano salutata nel branco, quasi mi vedessero tutti i giorni e le feci vedere com'era cresciuta la nipotina di Emily. Le raccontai di come la squadra Jacob-Sam-Jared-Seth-Embry avesse vinto la partita di calcetto grazie al tifo appassionato che avevo fatto io insieme a Kim e ad Emily.

Appena le staccai la mano dalla guancia mi fece una carezza e sorrise.-Ti piace passare il tempo con Jacob, vero?-

Annuii.

-Mi fa piacere. Penso che non avresti potuto scegliere amico migliore di lui.-

Papà spuntò all'improvviso appoggiandosi alla porta, sorridente.-Il comitato maschile di casa dichiara che è tardi ed è ora di fare la nanna!-

La mamma sorrise.-La parte vampiresca del comitato femminile invece, ribatte che non ne vede assolutamente la necessità.

-A no eh!?!- un attimo dopo papà la teneva in braccio mentre la mamma scalciava ridendo.

Risi anch'io -Mai fare arrabbiare il terribile comitato maschile!-

-Brava Nessie, non prendere esempio da tua madre.- si chinò per darmi la buonanotte e mamma ne approfittò per scappare. Contemporaneamente papà partì all'inseguimento.

seguirono una serie di rumori sospetti e risate, poi sentii una porta chiudersi e intuii che papà fosse riuscito nel suo scopo.

Sospirai e mi rigirai nel letto, incrociando con lo sguardo lo scacciapensieri Quileute che Jacob aveva regalato a mamma e che mamma aveva messo nella mia stanza. Quando Jake lo aveva visto aveva sorriso. -Effettivamente adesso serve più a te che a Bella- aveva detto.

Mi tornò in mente lo scoglio di La Push.

Mi rigirai ancora. C'era qualcosa che non mi tornava. Era una sensazione percepita dopo le parole di Esme, e adesso questa sensazione la sentivo forte e chiara come un chiodo fisso. Ripensai a ciò che aveva detto Esme. 'Edward e Bella ne hanno passate tante insieme, ma il loro amore è stato sempre più forte di tutto!..ma non credo di essere la persona giusta per raccontarti questa storia' Cosa centrava la storia dei miei genitori?? Quel tuffo in fondo era stato solo un incidente che poteva risolversi in tragedia se non ci fosse stato Jake.

Immaginai mamma mentre si tuffava...

***

Dovevo essere passata dalla realtà al sogno perché ad un tratto non era più mamma che si tuffava, ma ero io. Stavo distesa sopra lo scoglio e guardavo giù, verso il mare.

Ero strasicura: la spiaggia che vedevo alla mia destra era la stessa dove mi aveva portato Jake quella mattina, ma c'erano un sacco di particolari fuori posto che gli conferivano un aspetto spaventoso e cupo. Eppoi avevo quella stranissima sensazione di stare nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma forse era solo l'assenza di Jacob, mi dissi. Mamma una volta mi aveva detto che Jacob era come un sole, capace di illuminare le tue giornate e riscaldarti con i suoi raggi. Mi ricordo che quella volta avevo riso e le avevo dato ragione.

Guardai ancora in basso verso il mare che nel frattempo diventava sempre più agitato: effettivamente il sole mancava per davvero, anzi era come se vedessi tutto in bianco e nero. E avevo pure freddo.

Ma dove diavolo era Jacob!?! Lo chiamai con tutto il fiato che avevo in gola.

Dopo un pò presi la decisione di tuffarmi.

L'ultima cosa che vidi furono i giganteschi cavalloni che si infrangevano sulla scogliera. Poi l'impatto con l'acqua fredda mi tolse il respiro. Calcolai che in quanto mezza vampira potessi resistere un pò più del normale sott'acqua. Iniziai a nuotare verso la superficie...inutilmente: c'era qualcosa che me lo impediva.

Intravidi una macchia rosso fuoco nell'acqua. Pensai che era il mio lupo che veniva a salvarmi. Cinque secondi dopo sentii qualcosa caldo e forte che mi afferrava un braccio. Poi più niente.

-Bella! Respira Bella!-

Bella? Che centra mamma?? Jake sono io, sono Nessie..

-Respira Bella, avanti!-

Ero distesa sulla sabbia, mezza svenuta e lui neanche mi riconosceva. Decisi che appena sarei stata capace di alzarmi gli avrei dato un pugno.

Sentii qualcuno dire in lontananza a Jacob di non preoccuparsi, che mi sarei ripresa...ma a quel punto io ero troppo distratta perché mi aveva preso in braccio e mi arrivava prepotente prepotente il suo calore e il suo profumo, un odore familiare e selvaggio che mi ricordava le passeggiate nel bosco o i giri in moto aggrappata al suo giubbotto di pelle.

Pensai che era il profumo più buono del mondo.

***


 

La prima cosa che pensai mentre riprendevo lucidità era che mi faceva veramente male il braccio. Aprii gli occhi e vidi Jacob sorridente che teneva la mia mano sulla sua guancia. In un nanosecondo capii ciò che stava facendo. Mi misi di scatto a sedere, poi mi ricoprii velocemente realizzando troppo tardi di essere in slip e in reggiseno.

-Jacob Black, la prossima volta che ti ritrovo a spiare i miei sogni ti sminuzzo, mi hai capito!?!- cercai di ricordare cosa avevo sognato. Ommiodio. Sperai che non avesse sentito la parte sul suo profumo.

-Cosa stavi dicendo sul mio profumo?-

appunto. -Stavo dicendo che è una gran seccatura che il tuo 'fetore' sia venuto a tormentarmi anche mentre dormo!- sperai di non essere arrossita troppo.

-Come no. Beh tranquilla niente di speciale, me lo dicono tutte.

.Ma tutte chi??-

Rise ancora. -Vestiti bella addormentata nel bosco, ti porto a fare una passeggiata. Ti aspetto fuori. Ah datti una sistemata perché con quei capelli fai paura.- e uscì.

Guardai l'ora. Le 06.15.

-Scusa tanto se stamattina ancora non sono passata dal parrucchiere, Jacob!- urlai.

Lo sentii ridere e sorrisi anch'io. Il mio sole era tornato.

Angolotto di Giuliottaa

 

Allora, come potete vedere rieccomi. :)

Ringrazio tutti coloro che durante la mia assenza hanno aggiunto la storia tra le preferite/ricordate/seguite o hanno recensito: sono contenta che vi sia piaciuta. Mi raccomando recensite il più possibile su questo capitolo (come mi avevate chiesto, è un po più lungo degli altri!) perché sono veramente curiosa di sapere che cosa ne pensate!

 

*Al prossimo capitolo :]

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1141179