Quando una stella si spegne

di princess_serenity_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Cominciamo una nuova vita ***
Capitolo 3: *** Dammi la mano perchè non sarai mai sola ***
Capitolo 4: *** Guardiamo avanti insieme ***
Capitolo 5: *** Un passo avanti ***
Capitolo 6: *** Lasciarsi il passato alle spalle ***
Capitolo 7: *** Ricominciare senza te ***
Capitolo 8: *** Miracoli Comuni ***
Capitolo 9: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


1








Prologo














Con la sconfitta di Galaxia aveva riportato la pace sulla terra e nell'universo, ma non la pace nel proprio cuore.
Le sue guerriere erano morte insieme al suo Marzio, pensava che una volta sconfitto il male avrebbe potuto
riabbracciarli, ma così non fu.
Quel giorno anche il cielo piangeva mescolandosi alle lacrime della principessa della luna, era rimasta sola,
non avrebbe visto mai più i visi delle persone a lei care.
"Marzio, ragazze, perchè? Adesso come farò senza voi?" ripeteva in continuazione come la cantilena di una sirena.
Sbatteva i pugni a terra ferendosi le nocche delle mani che oramai erano diventate ruvide e rosse dal troppo sangue
che sgorgava. Neppure il dolore fisico riusciva a risollevarla, niente e nessuno avrebbe mai potuto farla sentire meglio.
"Testolina buffa" la voce di Seiya la richiamava, voleva stringerla a se farle passare il dolore, ma sapeva che era inutile
perchè il cuore della sua Bunny sarebbe appartenuto per sempre a quell'uomo che non sarebbe tornato mai più.


Era davanti quel freddo marmo dove dentro c'erano i suoi cari, a contemplare quella fredda lapide le foto di loro
che sorridevano insieme ai gigli bianchi accuratamente riposti nei vari vasetti di ceramica.
Era li da ore toccava e accarezzava la foto del suo amato, lui non c'era più. Come sarebbe andata avanti senza di lui?
In passato l'aveva abbandonata, ma in lei viveva la speranza che un giorno sarebbe tornato.
Quando andò in America il suo cuore si spezzò in mille frammenti, ma quell'anello che le aveva donato la rincuorava
perchè era la promessa del loro amore.
Adesso quel marmo li separava, lui non sarebbe più tornato, non sarebbe stato al suo fianco mai più, se n'era andato,
e questa volta per sempre.
"Bunny forse adesso e meglio che andiamo a casa" enunciò Seiya cercando di tirarla da terra,
"lasciami Seiya, io non voglio, voglio restare qui accanto a lui"gridò la ragazza tra le lacrime,
"adesso basta, lui non tornerà più devi fartene una ragione. Basta piangere adesso ci sono io qui testolina buffa".
Testolina buffa, quel nome le risuonava nella mente come un eco, quante volte l'aveva chiamata così il suo
amato? Quante volte la prendeva in giro e la sgridava?
Affondo il suo viso nel petto di Seiya lasciando sfogare le sue ultime lacrime amare, lui l'abbraccio forte cercando
di consolare quello che era il suo amore segreto.
"Seiya accompagnala a casa, oggi è stata una giornata faticosa per lei, ha bisogno di riposo" sentenziò Taiki mettendo la
mano sulla spalle del fratello e dando un piccolo bacio sui capelli a Bunny.
Il moro non ci pensò due volte, prese in braccio la sua testolina buffa e insieme a lei si incamminò per le vie illuminate
dalle luci artificiali di Tokyo.



Mi è venuta l'ispirazione e ho scritto questo piccolissimo prologo.
Ho pensato e se dopo la sconfitta di Galaxia le guerriere Sailor morte e Marzio non tornassero in vita lasciando
così la povera Bunny sola e con lei Seiya, Yaten e Taiki?
Ho pensato di scrivere questa cosa, anche se penso che come prologo faccia un po pena.
Lascio il giudizio a voi, ditemi cosa ne pensate.
Grazie in anticipo.

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Capitolo 2
*** Cominciamo una nuova vita ***


2




Cominciamo una nuova vita























La porta di casa Tsukino si era spalancata da cui ne usci una Ilenia preoccupata per la figlia.
"Seiya per fortuna l'hai trovata, eravamo così disperati"
"adesso può stare tranquilla signora Tsukino, ho portato sua figlia a casa sana e salva, se mi fa passare
la porto in camera sua".
Ilenia si scansò leggermente per far passare quel ragazzo con in braccio sua figlia, da quando era morto
Marzio la sua piccola Bunny non era più la stessa, passava intere giornate davanti a quel freddo marmo
con inciso il nome del ragazzo e la data di nascita, e la notte tra le lacrime a contemplare quel grande amore
che non esisteva più.
Chiuse la porta alle sue spalle e si diresse in cucina a finir di sistemare i piatti appena lavati.

Erano saliti in camera della ragazza, lei si era distesa sul letto come routine di tutti i giorni, accese il suo mp3
lasciando che almeno la musica potesse risollevarle il morale.

Sono grande ormai e conosco la realtà ma non mi arrenderò mai e non voglio piangere non io, non io.
Non ho più fiducia, ora non credo più a quei bei racconti sempre pieni di poesia, magia e fantasia.
Ma vorrei riuscire a crederci anch'io, vorrei quello che un giorno era mio, vorrei vorrei vorrei.
Tutto sta cambiando, ma chi sa dove va non sto più aspettando che arrivi il giorno in cui la mia città brucerà.
E vorrei riuscire a crederci anch'io, vorrei quello che un giorno era mio, vorrei vorrei.
 E prima o poi io capirò che differenza c'è tra il vero amore e quel timore nascosti dentro me.
Ora finalmente posso credere anch'io a quei bei racconti sempre pieni di poesia, magia e fantasia.
Ora anch'io posso crederci ormai, anch'io, e volerò prima o poi, anch'io, anch'io, anch'io, anch'io con te.

Cantava quelle tristi parole come un lamento, come se potesse sollevarle quella sofferenza dentro di lei, come
se potesse ricucire i frammenti del suo cuore ormai spezzato in mille pezzettini.
Seiya era li affianco a lei che osservava con una morsa al cuore, non poteva fare niente per rissollevare il morale della
sua amata, non poteva dirle che lui sarebbe tornato, che l'avrebbe rivisto perchè così non sarebbe stato.
"Io invece non credo più a niente" pronunciò con un filo di voce la biondina,
"Bunny non fare così ti prego, non posso dirti che lui tornerà come ti ho detto in passato, perchè così non sarà
e tu lo sai bene, però ti prego non chiuderti in te stessa, ti prego torna quella ragazza sorridente e pasticciona.
Voglio che torni la Bunny di sempre, quella che piangeva perchè era finita la torta, quella quando arrossiva per ogni cosa.
In te vive Sailor moon, voglio che ritrovi il coraggio che aveva lei".
"Seiya io non posso, non ci riesco"
"si che puoi. Hai preso troppi calci ormai il cuore e' livido ma questo sale non va giu' e non c'è' andato mai.
 E' tempo di dire che ci sei segnare la differenza tra vivere e morire. Cammina a denti stretti vivi tra cielo e terra e fai sentire che ci sei.
 Sara' la vita a dirti se e dove arriverai e sarà' il tempo a dirti se e quanto fiato avrai. Cancella il tuo destino scrivi da te la vita e ferma il tempo finché puoi.
Lo so che adesso stai male, ma riprendi in mano la tua vita, fai tutto il possibile affinché non passi in fretta.
Bunny la vita non è fatta per gli spettatori, se osservi e non fai nient'altro, tu guarderai la tua vita che passa senza di te.
Ricorda che il vero eroe non è colui che non cade mai, ma che una volta caduto trova il coraggio di rialzarsi." enunciò il giovane sorridendo
alla fanciulla che aveva tirato fuori la testa dalle lenzuola, asciugo l'ultima lacrima e poi con un sorriso disse:
"grazie Seiya",
"non devi ringraziarmi anzi devi sapere che il mio più grande dolore e non poter far niente per la persona che amo" detto questo uscì
dalla camera lasciando Bunny con un dubbio che le rodeva in testa come un tarlo, cosa intendeva dire Seiya con le sue ultime parole?




Ok ok lo so che non è lunghissimo, ma mi serve solo di passaggio, spero solo mi perdoniate, clemenza!
Come canzone ho usato Vorrei del film Peter pan 2 della Disney, non mi chiedete perchè ma io adoro i loro cartoni e nonostante
sia grande li guardo ancora, un esempio sono stati Cenerentola e la Bella e la Bestia che nonostante il DVD gli ho visti al cinema.
Comunque spero vi sia piaciuto, grazie per le recensioni e per chi ha messo la storia tra le seguite, a presto.
Baci.

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Capitolo 3
*** Dammi la mano perchè non sarai mai sola ***


3




Dammi la mano perchè non sarai mai sola














Un mese era passato da quel triste giorno, ma il cuore di Bunny non si dava pace, sperava con tutte le sue forze che quello che stesse vivendo
fosse solo un sogno, ma purtroppo così non era.
Quando sognava era così felice, le sue amiche erano accanto a lei che scherzavano e ridevano, e poi c'era lui, la persona che amava più di tutti.
Il loro amore era sopravvissuto a tante difficoltà, aveva superato tanti ostacoli, erano così felici insieme, passeggiavano e si scambiavano dolci effusioni.
Ma poi si svegliava ritornando alla sua triste realtà.
"Era solo un sogno" ripeteva ogni mattina come un disco che non veniva mai cambiato.
Come di routine di ogni giorno Seiya, Yaten e Taiki andavano a trovare Bunny cercando di consolarla; proprio quella mattina in casa c'era solo la biondina
che hai diversi squilli del campanello non rispondeva.
Seiya preoccupato per la sua amata che non rispondeva decise di arrampicarsi fino al balcone della ragazza per entrare nella stanza dalla finestra lasciata aperta.
Fu seguito dai suoi fratelli, in quanto in loro albergava una strana sensazione, una presa che stringeva lo stomaco.
Quando entrarono trovarono quella che una volte era la dolce e solare Bunny a terra con un flaconcino di pillole vuoto tra le mani, Seiya si precipitò subito da lei
scuotendola in modo da farla risvegliare.
"Bunny vuoi rispondermi, ti prego apri gli occhi", ma la ragazza non accennava a reagire,
"presto Seiya mettiamola sotto la doccia, con l'acqua fredda si risveglierà".
Detto questo Seiya prese tra le braccia la dolce Bunny aiutato da Yaten, in poco tempo si ritrovarono nel bagno, adagiarono la ragazza nella doccia e aprirono l'acqua
fredda.
In poco tempo il freddo provocato da quell'acqua gelida la ridestò dal suo sonno, sbatte le palpebre e si ritrovò davanti a se i tre fratelli.
"Perchè mi avete svegliato? Perchè avete interrotto i miei sogni?"
"Bunny ti sei ingoiata un flaconcino di sonniferi, ho avuto paura che non ti svegliassi più" disse Seiya con la voce che tremava.
La ragazza si strinse nelle spalle e sospirò "il flacone conteneva solo due pastiglie, le ho prese perchè volevo continuare il bellissimo sogno che stavo facendo"
detto questo delle lacrime cominciarono a rigarle il volto, Yaten prese un asciugamano pulita e asciutta e avvolse Bunny che in quel momento sembrava tanto piccola e indifesa.
"Vuoi raccontarci il tuo sogno Bunny?" Pronunciò Taiki con un sorriso sulle labbra, la "testolina buffa" fece cenno di si con la testa e rispose al castano con un sorriso,
"però prima devi cambiarti, bagnata così ti buscherai un raffreddore" le disse tendoli la mano per aiutarla a rialzarsi.

Erano seduti intorno al tavolo con una tazza di tè fumante, tutti aspettavano il racconto di Bunny che sorseggiava lentamente la sua bevanda all'aroma di vaniglia e miele.
Poggiò la tazza sul tavolo, prese un lungo respiro e cominciò a parlare: "ricordavate quando vi parlavamo di Chibiusa la bambina venuta dal futuro?"
I ragazzi accennarono un si con la testa e lei continuò a raccontare, " ma non potete sapere che la piccola Chibiusa è mia figlia, mia e di Marzio".
Nessuno riuscì a proferir parola rimasero ammutoliti da quelle parole, non avrebbero voluto sentire il resto perchè avevano già capito, volevano dirle qualcosa, confortarla
ma le parole li morivano in bocca.
"Testolina buffa" riuscì a pronunciare Seiya ancora scosso per quello che aveva compreso.
"Io volevo continuare a sognare perchè nei miei sogni lei è ancora viva, non è mai andata via e non sparirà mai. La mia Chibiusa quella bambina pestifera dai buffi codini rosa,
io non la vedrò mai più, lei non nascerà e dentro di me rimarrà il rimpianto di non averla potuta salvare. Adesso capite perchè avevo preso quei sonniferi? Adesso capite perchè
sono così disperata? Niente può essere paragonato all'amore di una madre verso la propria figlia, neanche quello che provavo per Marzio era così forte e solido."
Bunny continuava a piangere, come potevano essere così insensibili da non capire ciò che provava realmente?
Si alzò con uno scatto fulmineo dal tavolo e corse in camera sua piangendo e chiudendo la porta a chiave in modo che nessuno la potesse disturbare.
Seiya si era alzato per seguirla, ma i suo fratelli lo trattennero dalle braccia facendoli cenno di no con la testa, "ma devo andare da lei, ha bisogno di noi"
"no Seiya, ha bisogno di rimanere sola, adesso andiamo passeremo a trovarla più tardi" disse Taiki, si misero la giacca e insieme uscirono da quella casa lasciando la principessa
della luna sola con il suo dolore.

Il plettro scorreva sulla chitarra da molte ore mentre la voce di Seiya intonava sempre la stessa canzone cercando di non pensare al dolore che provava nel vedere la sua amata
soffrire così tanto. Aveva appena ricominciato a cantare e i suoi fratelli erano li ad ascoltarlo in silenzio.

Eccoti sai ti stavo proprio aspettando
ero qui ti aspettavo da tanto tempo
tanto che stavo per andarmene
e invece ho fatto bene

sei il primo mio pensiero che
al mattino mi sveglia
l'ultimo desiderio che
la notte mi culla
sei la ragione più profonda
di ogni mio gesto
la storia più incredibile
che conosco
conosco

eccoti come un uragano di vita
e sei qui non so come tu sia riuscita
prendermi dal mio sonno scuotermi
e riattivarmi il cuore

sei il primo mio pensiero che
al mattino mi sveglia
l'ultimo desiderio che
la notte mi culla
sei la ragione più profonda
di ogni mio gesto
la storia più incredibile
che conosco

eccoti anche ora che non sei in casa
tu sei qui mi parla di te ogni cosa
gli oggetti sembrano trasmettermi
l'amore nello sceglierli

eccoti finalmente sei arrivata
e sei qui non sai quanto mi sei mancata
speravo tu esistessi però non immaginavo tanto

sei il primo mio pensiero che
al mattino mi sveglia
l'ultimo desiderio che
la notte mi culla
sei la ragione più profonda
di ogni mio gesto
la storia più incredibile
che conosco
conosco
conosco
conosco
conosco
conosco.

Posò la chitarra sul pavimento e prese il cellulare che prepotente vibrava nella sua tasca,  lo prese e lesse il nome sul display prima di rispondere.
Chiuso il telefono si alzò dal divano infilò la sua giacca e uscì di casa sotto lo sguardo sbalordito dei suoi fratelli.
Correva per la strade trafficate di Tokyo, doveva arrivare il prima possibile, voleva scoprire cosa volesse dirle, non l'aveva mai chiamato, eppure
adesso lo cercava.
Seiya si domandava cosa potesse essere successo, non era da lei chiamarlo, da quando l'aveva conosciuta non era mai successo per questo doveva
affrettarsi ad arrivare sul luogo dell'appuntamento.
Finalmente arrivò all'entrata del parco, l'appuntamento era sulla panchina vicino al laghetto, si avvicinò pian piano e la trovò già seduta ad aspettarlo.
"Sapevo che saresti venuto Seiya"
"non potevo non venire" si sedette anche lui sulla panchina affianco alla ragazza, lei poggiò la sua testa sulla spalla del ragazzo che a quel gesto sorrise
cingendoli la vita con la sua possente mano.
"Ti chiedo scusa per oggi e solo che non ho resistito, sapere che non vedrò mai più la mia bambina mi ha fatto sentire tanto sola e impotente"
"Bunny tu non sarai mai sola, dammi la tua mano" lei gliela porse e lui la strinse alla sua,
"vedi così siamo forti perchè siamo insieme, ti prometto testolina buffa che non ti lascerò un momento starò sempre al tuo fianco"
"ti voglio bene Seiya" il moro le poso un casto bacio sulla fronte sorridendo, finalmente la sua amata aveva ritrovato un po di sorriso.
La strinse di più a se e cominciò a cantarle una canzone:

Io non ti prometto
qualcosa che non ho
quello che non sono
non posso esserlo
anche se so che c'è chi dice
per quieto vivere
bisogna sempre fingere.

Non posso giurare
che ogni giorno sarò
bello, eccezionale, allegro,
sensibile, fantastico
ci saranno dei giorni grigi
ma passeranno sai
spero che tu mi capirai.

Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò

So che nelle fiabe
succede sempre che
su un cavallo bianco
arriva un principe
e porta la bella al castello
si sposano e sarà
amore per l'eternità.

Solo che la vita
non è proprio così
a volte è complicata come una
lunga corsa a ostacoli
dove non ti puoi ritirare
soltanto correre
con chi ti ama accanto a te.

Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò.

Giuro ti prometto
che io mi impegnerò
io farò di tutto però
se il mondo col suo delirio
riuscirà ad entrare e far danni
ti prego dimmi che
combatterai insieme a me

Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò.


Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò.

"In qualsiasi circostanza io sarò sempre accanto a te" disse soffiandole nell'orecchio e abbracciandola forte.












Ed ecco il tanto atteso terzo capitolo, lo so vi ho fatto aspettare molto ma spero ne valga la pena. Purtroppo non ho avuto molto tempo per scrivere
e aggiornare, sono stata tre settimane in vacanza senza pc e poi appena ritornata ho ricominciato a lavorare senza tregua.
Tra un po di tempo entrerò in maternità e penso che avrò un po di tempo, almeno spero perchè portare in grembo due maschietti mi sta sfinendo.
Dopo avervi annoiato con le mie chiacchiere inutili vi dico solamente le canzoni che ho usato per questo capitolo sono degli 883, i titoli sono
-Eccoti - e -io ci sarò-.
Spero che la lettura sia stata di vostro gradimento e se volete darmi qualche consiglio o i vostri pareri sarò lieta di leggerli tramite le recensioni.

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Capitolo 4
*** Guardiamo avanti insieme ***


4




Guardiamo avanti insieme

















Dondolava su quella altalena da molto tempo oramai, era troppo affezionata ad essa. Era la stessa dove aveva ritrovato con Marzio la sua Chibiusa dopo che era scappata di casa.
Era lo stesso parco dove le era cascata sulla testa dal cielo, era lo stesso posto dove era ritornata da lei nel futuro, era lo stesso posto dove l'aveva perduta per sempre, perchè un anno prima
l'aveva lasciata partire per tornare nel suo mondo.
Una lacrima gli attraverso sul viso per andare a morire sulle labbra, un altra scese fino a toccare quel piccolo pupazzo a forma di coniglio che teneva stretto tra le sue mani, era della sua piccola peste,
aveva dimenticato di prenderselo prima di tornare nel futuro.
Un sorriso prese forma sul suo viso, Marzio non l'avrebbe voluta vedere piangere, lo diceva sempre che il suo sorriso era la cosa più bella del mondo, la sua ingenuità e la sua sbadataggine, lei era il suo
piccolo e perfetto mondo; mondo che oramai era svanito.
Venne distolta dai suoi pensieri da un cigolio, sussultò leggermente quando vide seduto sull'altalena di fianco alla sua Yaten.
Si girò nuovamente e continuò a guardare quel pezzo di stoffa a forma di coniglietto che si rigirava tra le mani.
"Lo so che sono l'ultima persona che avresti voluto vedere, dopo tutto non siamo mai stati amici, ma sai Bunny in questo momento penso di poterti capire più di ogni altro"disse sospirando subito dopo.
La ragazza si girò nuovamente per guardarlo, si ritrovò due occhi color smeraldo a fissarla, arrossì lievemente, non era mai stata timida ma essere guardata in quel modo proprio da Yaten la metteva in
soggezione.
"Perchè dici questo?" chiese la ragazza guardandolo bene in viso.
"Sai credo di non averlo mai detto a nessuno, ma penso di essermi innamorato" enunciò perdendosi in quel bellissimo blu zaffiro che emanava solo tanta tristezza.
Prese una boccata d'aria e cominciò nuovamente a raccontare:
"Quando il nostro pianeta fu distrutto da Galaxia pensavamo che non avremmo avuto un futuro. Vagavamo per lo spazio e per le galassie, quando un giorno la nostra principessa si mise in contatto con
noi, così arrivammo su questo pianeta a noi sconosciuto. Seiya ti ha già detto che eravamo cantanti solo per mandare un messaggio per la nostra amata principessa.
Un giorno abbiamo incontrato te e le tu amiche, tra loro vi era una che mi colpi nel profondo. Marta con la sua voglia di vivere, la sua vivacità ed il suo sorriso mi aveva contagiato, sveva rapito il mio cuore.
Quando la principessa morì nuovamente tu ci avevi dato la forza per continuare a lottare, per sconfiggere quell'essere mostruoso e salvare così la terra insieme ad altri pianeti. Poi sono morte le tue compagne,
e tra di loro c'era anche la mia amata. Sai Bunny ti invidio, anche se non sei riuscita a dire addio per sempre al tuo Marzio, almeno hai potuto dirli ti amo un ultima volta; ma io non ho neanche avuto il coraggio
di confessare i miei sentimenti, dentro di me rimarrà sempre il rimpianto di non averli neanche detto una volta ti amo".
Finì di parlare e calde lacrime cominciarono a scendere quei meravigliosi smeraldi, cadevano lentamente rigando il volto distrutto dal dolore del povero ragazzo.
Bunny lo osservava, quel ragazzo all'apparenza così scontroso, acerbo e indifferente a tutto dentro di se celava un cuore tenero e livido dalla troppa sofferenza.
"Sai, incontrando Marta avevo finalmente capito cosa significasse amare dopo tanto tempo. Amo non per la bellezza, perchè un giorno svanisce. Non amo per ammirazione, perchè un giorno rimarrai deluso.
Amo semplicemente perchè un amore non può finire con il tempo senza una spiegazione.Anche se lei adesso non c'è più, continuerò ad amarla in segreto, ma non mi fermerò continuerò ad andare avanti pensando che lei mi vorrebbe vedere felice. Spero solo che nel posto dove si trova adesso possa sentire queste mie parole." Detto ciò si asciugò le ultime lacrime con il dorso della mano e poi porse un fazzoletto anche alla ragazza di fianco a lui in modo che potesse quelle lacrime che avevano rovinato fin troppo quel viso tanto dolce e innocente.
"Marzio prima di partire mi aveva dato un anello come promessa, mi aveva assicurato che quando sarebbe tornato mi avrebbe sposata. Sai Yaten ero felice non solo perchè stavo per realizzare uno dei miei sogni più grandi, quello di dividere la mia vita con il mio amore, ma anche perchè da li a poco avrei rivisto la mia bambina, esattamente il 30 Giugno dell'anno successivo al matrimonio. Io e Chibiusa non siamo mai andate d'accordo, ero gelosa di lei e mi dava fastidio perchè l'amavano tutti più di me. Si  appropriava del mio ragazzo dicendo che era il suo, mi riprendeva sempre, faceva da maestrina ed era più brava di me in tutto. Una volta mi ricordò che mi rubò la spilla che usavo per trasformarmi in Sailor moon, così facendo mi aveva impedito di salvare le mie amiche che venivano rapite dai nostri nemici appartenenti alla luna nera.
Mi faceva tanti dispetti, ma ogni volta che andava via il mio cuore si spezzava, anche se non ci sopportavamo ci volevamo un gran bene. Ma ogni volta che tornava nella sua epoca avevo la speranza che un giorno l'avrei rivista, ma adesso quel giorno è svanito senza lasciarne traccia. Molte volte vorrei tornare indietro nel tempo per impedire questo futuro, ma ciò non è possibile. Vorrei riuscire ad andare avanti come fai tu, ma ogni santo giorno che apro gli occhi spero sia sempre un incubo e quindi ricado nella mia solitudine e non trovo la forza per rialzarmi da questo profondo tunnel." Yaten si alzò dall'altalena e porse la mano alla ragazza aiutando la alzarsi, una volta in piedi si guardarono negli occhi e le disse: " allora guardiamo avanti insieme" lei fece segno di si, si presero per mano e insieme si incamminarono per le vie di Tokyo.

L'aprirsi della porta ridesto i due ragazzi da ciò che facevano, Taiki leggeva con molta passione un libro che da qualche settimana occupava i primi posti in tutte le classifiche e Seiya sonnecchiava davanti alla televisione che trasmetteva un programma che insegnava i bambini a parlare inglese.
"Sono tornato e ho portato una sorpresa" disse Yaten soddisfatto e con un risolino che si trasformò in una gran risata non appena vide la faccia di Seiya.
Seiya vedendo una testolina bionda con una capigliatura alquanto bizzarra saltò dal divano senza rendersi conto che era solo in boxer, Bunny vedendolo si coprì gli occhi arrossendo:
"Rockettaro da due soldi sei indecente vatti a vestire immediatamente" gli urlo con tutto il fiato che aveva in gola, il ragazzo resosi conto che era mezzo nudo prese un cuscino del divano e mettendoselo davanti si avviò pian piano verso la sua camera rosso per la figuraccia che aveva appena fatto.
Taiki ed il fratello non riuscirono a resistere ulteriormente e appena il moro varcò la soglia della sua camera cominciarono a ridere mentre una Bunny ancora rossa in viso cercava di riprendersi da ciò che aveva visto.
"Però è proprio bello, non me ne ero mai accorta" pensava la bionda mentre l'immagine di Seiya mezzo nudo le impregnava la mente.

Si era rivestito con jeans e maglietta ed era tornato nel soggiorno dove Bunny lo aspettava seduta sul divano, prese la sua chitarra e si sedette vicino a lei, Yaten e Taiki erano andati in cucina per preparare la cena, avevano invitato la ragazza a fermarsi da loro, lei accettò subito per la gioia di sua madre Ilenia che appena la chiamò per avvisarla che non sarebbe tornata a casa per cena feci i salti della gioia, finalmente sua figlia dopo un mese stava riprendendo in mano la sua vita.
"Seiya me la canti una canzone?" Le chiese quasi supplicando, non se lo fece ripetere due volte, aveva già la chitarra in mano, prese il plettro e cominciò a strimpellare le prime note.

Vivo per lei e non ho più
Battiti regolari al cuore
Solo una febbre che va su
Fino a 40° e più d'amore
Non m vergogno a dirlo sai
Che da Natale scorso in poi
Vivo per lei la notte e il giorno
Vivo per lei le sere che
Studia e combatte con il sonno
Poi si addormenta accanto a me
Col libro aperto per inganno
Io non esisto per i suoi
Anche se sanno tutto ormai
Sanno che canto… sogno…
E vivo per lei
Quante notti al pianoforte
Dopo mille sere storte
A finire giù per strada…
Gridando alla luna….
Io vivo per lei
Vivo con lei ma la realtà
E fare due conti in fondo al mese
Poche lezioni al piano bar
Ci bastano solo per le spese
Vivo per lei adesso che
Sento l'amore dentro me
Forte gridare al mondo….
Io vivo…
Come un fiume verso il mare
Acqua dolce contro il sale
Siamo corpi in un abbraccio
Due fette di pane e d'amore
Vivi di lei adesso che
Vive l'amore dentro te
Libera il cuore e grida
Io vivo… io vivo per lei… sì!
Io vivo per lei…
Lei è l'anima del sole
Una luce in pieno amore
Col respiro suo più interno
Mi scioglie l'inverno e vivo per lei
Vivi una storia insieme a lei
E quando meno te l'aspetti
Sei innamorato perso ormai
Dei suoi dolcissimi difetti
Se questo grande amore c'è
Tu lascialo scorrere da sé
Non vergognarti a dirle
Io vivo… io vivo per te…
Io vivo per te… io vivo per lei
Io vivo per lei… .


Bunny era estasiata dalla voce melodiosa del ragazzo, trovava quella canzone stupenda, ma non poteva pensare che l'aveva scritta un'anno prima pensando a lei.
"A tavola" gridò Yaten affacciandosi nel soggiorno con un grembiule bianco legato al suo busto, i due ragazzi si alzarono dal divano e insieme si diressero in cucina dove gli aspettava un invitante piatto di spaghetti al pomodoro e basilico.
Quella era l'inizio per guardare al futuro senza rimpianti, quello era l'inizio della sua nuova avventura, l'inizio della nuova vita, l'inizio di una Bunny diversa.








Ecco il quarto capitolo, spero sia veramente di vostro piacere, diciamo che dal prossimo ci sarà una svolta nella storia.
La canzone che ho fatto cantare a Seiya è degli O.R.O. ed il titolo è -Vivo per lei-, potrete sentirla cliccando qui.
Devo ringraziarvi per le recensioni dello scorso capitolo, grazie veramente, come sempre vi invito a dirmi i vostri pareri e consigli se avete da darmene.
Detto ciò vi lascio con un al prossimo capitolo, baci.

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Capitolo 5
*** Un passo avanti ***


5



Un passo avanti











Era in ritardo come sempre, sperava solo che Seiya fosse più in ritardo di lei così non avrebbe fatto una figuraccia.
Correva per le vie di Tokyo, non doveva arrivare prima lui, no non lo poteva permettere.
Le gambe le stavano cedendo, il fiato era diventato corto ma nonostante ciò non poteva permettere che lui l'avesse vinta.
Dopo un grande sforzo finalmente era arrivata, del giovane Kou nessuna traccia, tirò un sospiro di sollievo, almeno non avrebbe fatto una figuraccia.
Subito dopo di lei arrivò anche un Seiya con la lingua per terra ed il fiato corto, fece un cenno con la mano per salutarla e poi si sedette sulla panchina libero dietro di lui per riprendere fiato.
"Seiya sei in ritardo, ti ho aspettato per più di quaranta minuti, lo sai che le signorine non si fanno aspettare tutte sole nei parchi?" Disse con un tono saccente, voleva far sentire, almeno per una volta nella sua vita,
Seiya in colpa.
Dal canto suo il ragazzo alzò un sopracciglio e la guardò con quell'aria sarcastica che era solito mostrare:
"Più di quaranta minuti dici? Forse li avrai impiegati per arrivare qua, non è vero testolina buffa? Sai ti ho vista mentre correvi" e con ciò fece colorare da capo a piedi di rosso la povera ragazza, il fumo le usciva dalle orecchie, per una volta nella vita non poteva pensare agli affari suoi?
Camminavano uno di fianco all'altro nel parco fiorito, erano circondati da alberi in fiore che sprigionavano un soave profumo all'olfatto dei passanti.
Il silenzio regnava sovrano tra i due giovani, nessuno osava aprir bocca e proferir parola, no che non avessero niente da dire, ma non volevano rovinare quel magico momento che si era creato.
Era come un dejavù per Bunny, le sembrava di vivere il passato, Seiya che le dava l'appuntamento e lei che esce passando una giornata indimenticabile insieme al ragazzo.
Pian piano erano arrivati al luna park ed ora erano sopra la ruota panoramica, si era proprio come il passato.
"Li scrivevo una lettera al giorno per raccontarli tutto ciò che mi accadeva" pronunciò quelle parole con l'amaro in bocca, se ne era fatta una ragione del fatto che lui non sarebbe più tornato, però mentiva a se stessa se diceva che non li mancava.
"Lo ricordo bene quel giorno testolina buffa, ricordo anche che lui non ti aveva mai risposto. All'inizio pensavo che non meritasse il tuo amore un uomo che neanche si preoccupava dell'amata, ma poi la verità è venuta fuori, però adesso non devi preoccuparti ci sono io con te" d'istinto l'abbracciò infondendole tutto il calore che possedeva, attraverso quel gesto voleva dimostrarli il suo amore, amore che ancora ardeva dentro di lui.
Il sole stava calando sull'orizzonte tingendo il cielo di rosso e arancione, uno spettacolo quotidiano ma sempre diverso, un tesoro prezioso che la natura regalava di giorno in giorno da millenni.
Ma qualcun'altro era impegnato ad osservare un altro tesoro, un tesoro dai capelli color del grano e le labbra rosse come una rosa.
Seiya osservava quella ragazza che li aveva rapito il cuore , la ragazza che avrebbe voluto sempre accanto e se glielo avesse permesso l'avrebbe amata con tutto se stesso.
La stava riaccompagnando a casa dopo un bellissimo pomeriggio passato con lei, insieme ai suoi fratelli avevano deciso di fare a turni per farla svagare un po', e quel giorno era toccato a lui.
Era così felice di aver passato tutto quel tempo con la sua testolina buffa e adesso, purtroppo, il tempo a sua disposizione era finito, avrebbe dovuto aspettare l'indomani per averla ancora un po' con se.
Erano davanti la casa della biondina, adesso doveva lasciarla andare, le posò delicatamente un bacio sulla guancia e la salutò con un cenno della mano.
"Allora ti passo a prendere domani" le disse,
"Seiya non so se sia una buona idea" enunciò perplessa la ragazza.
Il giovane le sorriso dolcemente, le poggiò una mano sulla spalla e le sussurrò all'orecchio "vedrai che andrà tutto bene" dopo di ciò la lasciò sola sull'uscio della casa incamminandosi per le buie vie della città.

Come promesso era passata a prenderla, non si sentiva sicura ma lui le aveva assicurato che le sarebbe sto vicino.
Fece un gran respiro e poi uscì di casa dove ad attenderla c'erano i tre fratelli Kou, per la prima volta era puntuale, forse era vero che la morte delle sue amiche l'aveva fatta maturare almeno un po'.
Camminava in quei corridoi, ogni passo era un'agonia, perchè era così difficile? Al suo fianco c'era Seiya che le infondeva un po' di coraggio, o almeno quel poco che le bastava per fare il grande passo.
Varcò la soglia di quella porta, un micidiale dolore colpì il suo cuore, era così straziante vedere i banchi che una volta erano delle sue amiche vuoti in fondo all'aula con un dito di polvere sopra.
"Guardate chi si fa vedere dopo due mesi, povera piccola Bunny senza le sue amichette come farà adesso? Sai quanto mi dispiace adesso non potrai copiare più i compiti dall'ex genio della scuola" disse una sua compagna cominciando a ridere seguita dalle oche delle sue amiche.
Il cuore della piccola Bunny era andato in frantumi, gli occhi le pizzicavano e una gran voglia di piangere si era impossessata di lei, voglia che doveva reprimere, doveva essere forte, se non per se stessa almeno per loro.
"Adesso dovete smetterla, pensate se a qualcuna di voi portassero via le persone amate, come vi sentireste?" intervenì Seiya, le ragazze smisero di ridere, aveva ragione come si sarebbero sentite loro al posto di Bunny?
Il giovane Kou prese per mano la sua amica e insieme a lei si sedette sui banchi in fondo all'aula, non poteva permettere che la prendessero in giro in quel modo, almeno non dopo tutto ciò che aveva passato.
Quella stretta di mano le aveva dato una gran forza, sarebbe andata avanti, per lei, per Seiya e per le sue amiche, si c'è l'avrebbe fatta, dopo tutto Jim Morrison aveva detto che: " l'eroe non è colui che non cade mai, ma che una volta caduto trova la forza per rialzarsi" ed era proprio quello che avrebbe fatto lei.









Ed ecco il nuovo capitolo tremendamente in ritardo e cortissimo, ma mi potrete mai perdonare?
Sapete ho impiegato un po' di tempo a scriverlo e la colpa è del fandom di Dragon Ball che mi ha letteralmente rapita, ma diamo anche la colpa alla mia ispirazione e alle molte volte che sono stata male.
Nonostante tutto spero che anche questo capitolo vi piaccia e che avrete ancora la voglia di continuare a seguirmi nonostante i miei ritardi.
Un bacio a tutte e grazie.

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Capitolo 6
*** Lasciarsi il passato alle spalle ***


6

Lasciarsi il passato alle spalle









Doveva rialzarsi ed essere forte, ma quello era più facile a dirsi che a farsi.
La chiacchierata che aveva avuto con Yaten qualche giorno prima le era stava di vero aiuto, le aveva porto la mano dicendole " guardiamo avanti insieme".
Anche il contributo di Seiya era stato molto importante.
Le aveva detto che non doveva preoccuparsi perchè lui era con lei, e di questa cosa ne era più che sicura, sapeva che lui sarebbe rimasto al suo fianco fino all'ultimo respiro.
Così quel giorno aveva deciso, dopo più di due mesi, di andare a casa di Marzio per riporre la sua roba negli scatoli svuotando l'appartamento.
Prese un grosso respiro ed infilò la chiave nella serratura facendola scattare.
Aveva varcato la soglia, aveva tolto le scarpe e poi si era diretta nel grande salone.
Le faceva uno strano effetto essere in quella casa dopo tanto tempo, era buia e polverosa sembrava tutto così diverso.
Si avvicinò alla finestra per aprire le persiane e fare entrare un po' di luce e far cambiare l'aria attraverso le finestre aperte.
Aveva preso uno scatolone e cominciando dalla camera da letto lo riempiva con gli effetti personali di quello che era il suo amore.
Tutti i vestiti erano stati piegati con cura e sistemati dentro la scatola, adesso toccava ai libri sistemati con cura nella libreria.
Da un libro rosso cadde un foglio che la biondina raccolse cominciando a leggerlo.

Da dove iniziare
Per raccontare la storia di quanto un amore possa essere grande?
La dolce storia d'amore che è piu' vecchia del mare,
la semplice verità dell'amore che lei mi ha dato.
Da dove cominciare?

Con il suo primo "ciao"
ha dato un nuovo significato al mio mondo vuoto.
Non ci potrà mai essere un altro amore, un altro tempo.
E' arrivata nella mia vita e mi ha fatto vivere bene,
lei riempie il mio cuore.

Lei riempie il mio cuore con delle cose molto speciali,
con le canzoni degli angeli, con immagini selvagge.
Lei riempie la mia anima con così tanto amore
che ovunque andrò non sarò mai solo.
Con lei accanto, chi potrebbe essere solo?
Raggiungo la sua mano - è sempre qui.

Quanto dura?
Puo' l'amore essere misurato dalle ore del giorno?
Non ho risposto adesso, ma questo è quello che posso dire:
So che avrò bisogno di lei finché le stelle non saranno tutte bruciate
e lei sarà lì.
La mia Bunny sarà sempre li...

Le mani avevano cominciato a tremarle, gli occhi le erano diventati lucidi e pungenti, si era lasciata cadere a terra cominciando a piangere.
Si era ripromessa che non avrebbe più pianto per lui, lo aveva promesso a se stessa e a Seiya.
Non era riuscita a mantenere fede a quella promessa che aveva fatto, era colpa di quello stupido pezzo di carta.
Era affranta, disperata, il cuore che lentamente stava guarendo aveva ripreso a sanguinare.
Con la mano tremante e il corpo scosso dai singhiozzi aveva afferrato il cellulare componendo l'ultimo numero.
"Pronto?" Aveva esclamato una voce allegra dall'altra parte della cornetta.
"Seiya aiutami, ho bisogno di te" e dopo ciò chiuse il telefono accasciandosi a terra.

Non ci aveva pensato due volte,era subito corso da lei, lo aveva chiamato, aveva bisogno del suo aiuto e non poteva lasciarla sola.
La porta era aperta così era entrato trovando la sua bella a terra in lacrime.
Si era avvicinato e l'aveva abbracciata "cosa succede testolina buffa?" Aveva chiesto con premura.
Lei li mostrò il foglietto che lesse con molta cura, una volta finito lo piegò mettendolo nella tasca, porse la mano alla ragazza aiutandola a rialzarsi.
Insieme a lei finì di sistemare gli oggetti di quel ragazzo dentro le scatole, le sigillarono e poi insieme le richiusero li dove non sarebbero più state prese, li dove lei avrebbe potuto vederle e piangere per lui.







Ed ecco che mi presento in estremo ritardo con questo capitoletto, chiedo venia questo è solo di passaggio.
Spero vi sia piaciuto e ringraziando sempre tutti che mi seguite e recensite.
Al prossimo capitolo, una buona giornata.

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Capitolo 7
*** Ricominciare senza te ***


7

Ricominciare senza te








Guardava quella lettera oramai da due ore, non riusciva a darsi pace, rileggeva la stessa frase, perchè era difficile dimenticare?

Puo' l'amore essere misurato dalle ore del giorno?
 Non ho risposto adesso, ma questo è quello che posso dire:
 So che avrò bisogno di lei finché le stelle non saranno tutte bruciate
 e lei sarà lì.
 La mia Bunny sarà sempre li...

Una lacrima era caduta bagnando quel foglio, lei aveva bisogno ancora di lui, per quanta volontà ci potesse mettere, lui era un pensiero fisso nella sua testa.
Neanche tutto l'aiuto di Seiya, o Yaten o Taiki potevano farglielo dimenticare, dopo tutto il loro futuro era stato scritto, dal loro amore doveva nascere la peste di Chibiusa, ed invece adesso le era stato portato tutto via come un tsunami che spazza ciò che lo circonda.
"Bunny" aveva pronunciato Luna poggiando le sue zampette sulle gambe della ragazza.
Bunny aveva posato il foglio di carta e presa tra le braccia la sua gattina si era sdraiata nel letto lasciando così che il mondo dei sogni la potessero rendere felice.

Appena si era addormentata Luna si era sciolta dall'abbraccio e saltando giù dalla finestra si era incamminata per una meta precisa, casa Kou.

Seiya non si dava pace quella sera, si girava e rigirava nel letto,  non ne voleva saper di prender sonno.
Pensava a quel pomeriggio, a come la sua amata era disperata, si poteva soffrire così per un ragazzo?
La risposta era ovvia, anche lei soffriva per un amore, ma il suo era diverso, perchè doveva vedere la persona amata soffrire senza poter fare niente.
Un rumore l'aveva ridestato da suoi pensieri, si era alzato dirigendosi in cucina li da dove aveva sentito dei passi.
Aveva acceso la luce per ritrovarsi davanti Luna, la gattina di Bunny.
"Chiama i tuoi fratelli dobbiamo parlare di Bunny" aveva semplicemente annuito correndo ad avvisare i suoi fratelli.

Erano seduti intorno al tavolo, dovevano prendere una decisione insieme, ma non era per niente facile, da una parte avrebbe potuto aiutare Bunny ad andare avanti, ma dall'altra avrebbe perso le persone più care che aveva.
"Che cosa ne pensate ragazzi?" Aveva chiesto luna, a risponde per primo fu Taiki che preso un grosso respiro cominciò a parlare.
"Io penso che sia giusto Luna, per me dovresti procedere"
"Ma Taiki non possiamo, stiamo parlando di Bunny e..." ma il fratello lo interruppe
"Proprio per questo Seiya, se ami davvero Bunny dovresti lasciarla andare" e con queste parole anche Seiya diede il consenso, Taiki aveva ragione, tutto ciò era per amore della sua Bunny.

Quel giorno il sole splendeva alto nel cielo e con esso anche il sorriso di una ragazza dai buffi codini.
Quel pomeriggio i Treelight, molto popolare che le piaceva anche molto, si sarebbe trovato nel parco cittadino per girare un film.
Camminando allegramente e senza pensieri, non si era accorta di un ragazzo che arrivava dal lato opposto andando così a sbatterci contro cadendo con il sedere per terra.
"Testolina buffa dovresti stare attenta a dove metti i piedi" tutta furente la ragazza si era alzata, chi si credeva di essere quel tipo da chiamarla in quel modo?
"Non sono una testolina buffa e se mai tu dovresti stare attento a dove metti i piedi razza di capellone"  il ragazzo si mise a ridere scompigliandole i capelli " ci vediamo testolina buffa" e se ne era andato.
Una Bunny furente aveva ricominciato a camminare, tutti lei li incontrava i tipi strani.
Seiya si era girato per vederla andare via, il cuore li si spezzava, ma era giusto così, era consapevole che tutto ciò era per il suo bene.











Ciao a tutte, è da un po' che non mi faccio più sentire, e per di più mi presento con un altro capitolo corto.
Purtroppo per me ho davvero poco tempo per scrivere e troppe storie da aggiornare.
Avendo due bambini a cui badare il tempo per le fan fiction si restringe, poi possiamo dare la colpa al fandom di Dragon ball e quello di Kiss me Licia che mi hanno completamente rapita.
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento, penso che abbiate scoperto il piano messo in atto da Luna, se non l'avete capito sarà spiegato tutto nel prossimo capitolo.
Ringrazio tanto chi segue la mia storia, chi l'ha messa in una delle tre liste, ma sopratutto chi recensisce perchè mi da la giusta motivazione per continuare a scrivere.
Allora alla prossima. 

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Capitolo 8
*** Miracoli Comuni ***


9

Miracoli Comuni








La musica del suo carillon risuonava per tutta la stanza mentre le lacrime rigavano il suo giovane viso.

Quello che provava era strano, un miscuglio di sentimenti si agitavano in lei, era come se quella dolce melodia volesse riportarle alla mente il ricordo di un amore lontano.

Aveva perso la spensieratezza che la caratterizzava, non sapeva neanche spiegarsi il perchè si sentisse così, ma era come se un pezzo di lei fosse stato strappato via.

Per l'ennesima volta aveva affondato il suo cucchiaio nel barattolo di gelato, era come se quel sapore di cioccolato la consolasse.

La scuola era finita da circa un mese e con lei il suo ciclo di studi, adesso era arrivato il momento di decidere cosa fare della sua vita, ma le idee erano troppo confuse.

Aveva espresso il desiderio di andare a studiare in America per diventare una psicologa, ma quando sembrava che avesse preso il coraggio di fare quel passo importante, il cuore le rispondeva trattenendola lì.

Spesso si chiedeva il perchè non riuscisse a partire e andare per la sua strada, perchè il cuore non dava il permesso al suo corpo di compiere quel passo?

Più lo chiedeva a se stessa, e meno trovava la risposta a quel quesito.

Aveva chiuso il carillon facendo così cessare quella malinconica melodia, aveva buttato il baratolo oramai vuoto e si era distesa nel letto augurandosi che per quella notte i sogni le dessero tregua.

Pian piano si lasciò cullare da Morfeo con la sua adorata gattina sdraiata vicino ai suoi piedi.



Erano passati già sei mesi da quando Bunny aveva dimenticato lui e i suoi fratelli.

L'aveva incrociata diverse volte per le vie di Tokyo, ma ad ogni incontro la vedeva sempre più triste, possibile che quel gesto compiuti sei mesi addietro, invece di renderla felice, la portasse ad essere così malinconica?

Dopo un tempo che sembrava interminabile, aveva distolto lo sguardo dalla pioggia che cadeva sulla città da diversi giorni, aveva lasciato la finestra e si era seduto sullo sgabello difronte al pianoforte cominciando a suonare i primi accordi di una canzone scritta da lui e in prossima uscia nel suo album da solista.


[Per ascoltare la canzone clicca qua]


-Falling a thousand feet per second, you still take me by surprise. 
I just know we can't be over, I can see it in your eyes. 
Making every kind of silence, takes a lot to realize 
Its worse to finish then to start all over and never let it lie. 

And as long as I can feel you holding on. I won't fall, even if you said I was wrong. 

I'm not perfect but I keep trying cause that's what I said I would do from the start. 
I'm not alive if I'm lonely, so please don't leave. Was it something I said or just my personality? 

Making every kind of slience, It takes a lot to realize 
Its worse to finish then to start all over and never let it lie. 

And as long as I can feel you holding on. I won't fall, even if you said I was wrong. 

I know that I'm not perfect but I keep trying cause that's what I said I would do from the start. 
I'm not alive if I'm lonely, so please don't leave. Was it something I said or just my personality? 

When you're caught in a lie, and you got nothing to hide, 
When you got nowhere to run, and you got nothing inside. 
It tears right through me, you thought that you knew me, you thought that you knew.. 

I'm not perfect but I keep trying cause that's what I said I would do from the start. 
I'm not alive if I'm lonely, so please don't leave. Was it something I said or just my personality? 
I'm not perfect but I keep trying cause that's what I said I would do from the start. 
I'm not alive if I'm lonely, so please don't leave. Was it something I said or just my, just myself? 
Just myself? Myself? Just myself? 

I'm not perfect, but I keep trying.-


“Sono sicuro che a Bunny sarebbe piaciuta” e detto ciò si era avvicinato mettendo una mano sulla spalla di Seiya.

Quest'ultimo aveva deciso di continuare la carriera di cantante, lui e Yaten erano contenti di questa decisione, almeno era un modo per cercare di dimenticare la principessa della luna.

“Sei pronto per lanciare il tuo primo disco da solista?” Aveva chiesto prendendo una sedia e sedendosi vicino a lui.

“Purtroppo ancora no Taiki, devo finire di scrivere la canzone con cui voglio debuttare, quella che dedicherò a Bunny” Taiki aveva sorriso affranto, per quanto cercassero di togliere Bunny dalla testa di Seiya non ci riuscivano.

Il moro riprese a suonare, la musica era stata scritta, quello che mancavano erano le parole, nonostante tutto ciò che voleva esprimere, non trovava il mondo di far uscire i suoi sentimenti.

Il silenzio era calato tra due fratelli, silenzio interrotto solamente dalla dolce melodia del pianoforte, quando ad un tratto la lampadina si accese nella testa del moro che cominciò ad accompagnare le note con la sua voce.


[Per sentire la canzone clicca qua]



-Ci pensi sentirti dire ti amo.

Ci pensi guardare quel suo bel viso.

Ci pensi che avrebbe del miracoloso;

ma in fondo non è niente, non accade raramente.

E' il miracolo più semplice del tipo che si avvera sempre ogni dì.

Lo vedi dappertutto ed è sempre li.

C'è ne tanti, un semplice miracolo.

In tutto il mondo dicono che è normale, ma dato che si svolge in modo graduale non lo noti.

Un lampo appare all'improvviso, un anno passa in un minuto, un bimbo che oggi impara a camminare d'un tratto è già cresciuto.

E' l'amore un vulcani di emozioni su cui magiche pozioni non servon più, è l'amore.

Io rimango senza fiato ma per la gente è uno scontato on devù.

Di tutti quei miracoli che possono accadere ce ne è uno che si chiama amore e nasce solo dentro te, vederlo, sentirlo, saperlo.

Ci pensi qualcuno che ti ama.

Ci pensi qualcuno che crede in te.

Sarebbe ancora più straordinario se il miracolo più semplice accadesse a me.-


Ed aveva sorriso dopo aver smesso di suonare, era pienamente soddisfatto.

“E questa cosa sarebbe?” Aveva chiesto Taiki non capendo quello che stesse succedendo.

“Semplice la canzone con cui debutterò, Miracoli comuni” aveva risposto Seiya con un sorriso da ebete stampato in faccia, sperava solo che Bunny potesse capire che quelle parole erano scritte per lei.

“Io direi d'intitolare l'album e tutte le canzone Bunny ti amo” aveva esordito Yaten sbucando dalla cucina, doveva farsene una ragione, la biondina non sarebbe mai stata sua.

“ Sei molto spiritoso Yaten” aveva esclamato alzando di un tono la voce, va bene che lui non aveva avuto una possibilità con Marta, ma questo non voleva dire che valesse la stessa cosa tra lui e Bunny.

Così farfugliando qualcosa di incomprensibile si era chiuso in camera sua e prendendo la chitarra aveva nuovamente cominciato a cantare.


[Per ascoltare la canzone clicca qua]



-Che tenerezza il tuo sorriso
vorrei fermare questa immagine
la luna che ti accende il viso
e cade dentro gli occhi tuoi
Anch'io ho paura del domani
ma quanta voglia che ho di vivere
questi momenti senza fine
la primavera degli anni tuoi
Tu sei un fiore amaro anima mia
non bastano parole
negli occhi la speranza di te
per un miracolo d'amore
io darei l'anima
Tu sei capelli grano sole
piccole mani nelle mie
i tuoi capricci i bei sorrisi
e le tue piccole bugie
e sento il peso dei miei anni
dei mille amori visti poi fuggire via
portati via dalle stagioni
volati come nuvole
Tu sei un velo amaro e quel sorriso
non bastano parole
negli occhi la speranza di te
per un miracolo d'amore
io darei l'anima
Ora siamo qui forse cambierà
quando passerà il tempo e m'imbiancherà
e la tua voglia di vita mi ucciderà
per un miracolo d'amore
per un miracolo d'amore
per un miracolo d'amore
io darei l'anima
per un miracolo d'amore
per un miracolo d'amore.-




Per l'ennesima volta si era svegliata di soprassalto, aveva guardato la sveglia che segnava le tre del mattino, così sospirando si era alzata dal letto, lo stesso incubo la rincorreva da sei mesi oramai.

Si trovava in un bellissimo regno di cui lei era la principessa, tutti l'ammiravano e l'amavano, ma in particolare quattro ragazze sue guerriere e protettrici, e poi c'era lui, un ragazzo più grande di lei, i capelli corvini e gli occhi azzurri.

Ballavano insieme per tutta la notte fino a quando un boato li divideva facendola cadere tra le braccia di un ragazzo dai capelli lunghi legati in un coda vedendo l'amore della sua vita svanire senza aver potuto fare niente.

Stava impazzendo, ne era sicura anche perchè non capiva cosa potesse centra quel ragazzo di nome Seiya, perchè lo sognava?

Dopo tutto l'aveva visto solamente una volta, possibile che in una vita precedente potesse essere importante per lei?

E le quattro ragazze insieme a quel principe?

Con tutti quei pensieri per la testa si mise nuovamente a letto pregando un qualunque Dio che potesse scacciare via quei sogni privi di significato.

Ciao a tutte...

E' veramente tanto tempo che non aggiorno, diciamo da Marzo, purtroppo però ho avuto dei contrattempi che mi hanno fatto abbandonare la storia per un po'.

Le canzoni che ho usato sono: Perfect di Hedley, Miracoli comuni, che da pure il titolo al capitolo, del Gobbo di Notre Dame 2 e cantata da Massimo Ranieri, ed infine Miracolo d'amore sempre di Ranieri.

Spero che per questo capitolo sia valsa la pena aspettare.

Ringrazio tutte le persone che mi seguono e recensiscono, ed invito anche i lettori silenziosi a darmi il loro parere.

Alla prossima, buna serata.

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Capitolo 9
*** Epilogo ***


10


Epilogo










Carezzava le lettere dorate delineandone il contorno con le dita.
Ancora non riusciva a credere a ciò che era successo, ma forse era meglio così.
Sperava solo che ovunque si trovasse in quel momento, stesse bene.


Quel giorno pioveva a dirotto, pensare che il pomeriggio avrebbe dovuto tenere un concerto, non lo metteva certamente di buon umore.
I suoi pensieri furono interrotti dallo bussare della porta, erano solo le sette del mattino, chi poteva essere a quell'ora?
Con una voglia pari a zero, Seiya si alzò dal letto andando ad aprire la porta di casa.
Aspettava di trovarsi di tutto ma non di certo una ragazza dai buffi codini bagnata come un pulcino.
"Perchè Seiya?" Chiese con la voce tremante e gli occhi lucidi lasciando il corvino senza parole.



Pioveva come quel lontano giorno di due mesi prima.
Il sole stava sparendo all'orizzonte lasciando che la pallida luna prendesse il suo posto nel cielo notturno..
Sapeva che il loro amore non avrebbe mai avuto un futuro, ma ci aveva sperato lo stesso avendo per risultato un cuore spezzato e colmo di dolore.



Era ancora ferma sulla porta spettando una risposta da parte di Seiya che tardava ad arrivare.
La gola del ragazzo era rimasta asciutta e le parole morivano in bocca, non riusciva a fare niente se non guardare la ragazza ancora ferma sull'uscio della porta.
"Seiya perchè mi avete mentito?" Urlò questa volta con tutto il fiato che aveva in gola.
Quelle urla svegliarono Yaten e Taiki che volendo sapere cosa stesse succedendo, uscirono dalle loro camere.
Rimasero scioccati quando sull'uscio della porta trovarono la principessa della luna in attesa di qualcosa.
"Bunny tu...Come?" Balbettò il castano non riuscendo a formulare una frase di senso compiuto.
"Io mi fidavo di voi, mi avete cancellato la memoria procurandomi maggiore dolore. Mi ero abituata all'idea che non avrei più rivisto le mie amiche, Marzio e la mia dorata Chibiusa, ma avevo un briciolo di speranza, perchè sapevo che avevo accanto a me tre persone speciale che avevano perso tutto coma la sottoscritta.
Se non fosse stato per il cristallo d'argento che ho trovato per caso chiuso in un cassetto, non saprei neanche di essere Sailor moon, grazie al suo potere ho riacquistato interamente la memoria.
Vi rendete conto che insieme ai brutti ricordi avete cancellato anche quelli meravigliosi?
Capite che con il vostro gesto mi avete privato per dei mesi del mio tesoro più grande, i ricordi.
Come faccio ancora a fidarmi di voi?" Esclamò facendo sentire in colpa i tre fratelli, forse il loro gesto era stato veramente azzardato.
"Bunny mi dispiace" rispose Seiya abbassando lo sguardo incapace di guardarla ulteriormente negli occhi.
"Non ci sono scuse per quello che avete fatto, vi odio" sputò fuori quelle parole come fossero veleno correndo via successivamente da quella casa e da loro.
Seiya le corse dietro, non importava se era in pigiama, doveva spiegarle come stavano le cose.
Quando scese in strada capì che molto probabilmente non avrebbe mai detto a Bunny che il gesto avventato era stato dettato dall'amore che provava nei suoi riguardi.
La ragazza buffa e imbranata, era stesa in strada qualche metro più avanti di lui, di fianco a lei una macchina che non si era fermata al semaforo rosso.



Aveva dovuto salutarla per quella sera ma non era un addio, perchè l'indomani sarebbe tornato nuovamente da lei.
Aveva posato un bacio sulla sua foto, faceva male poter vedere quel sorriso solo in fotografia.
Aveva la speranza che un giorno l'avrebbe rivista, ma per il momento poteva solamente cibare la sua mente con i ricordi.
Aveva capito quanto preziosi fossero i ricordi, perchè insieme a quelli brutti, vi erano quelli meravigliosi.
Comprendeva il perchè Bunny li considerava dei tesori preziosi da difendere ad ogni costo.



Avevano fatto tutto il possibile, ma non c'era stato niente da fare, Bunny era morta sul colpo.
Ilenia non aveva retto alla notizia, e aggrappandosi alle spalle del marito cominciò a piangere.
La sua dolce bambina non c'era più, non avrebbe rivisto il suo viso, il sorriso e non l'avrebbe più stretta tra le sue braccia.
Nessuno voleva credere alle parole del medico, semplicemente non potevano credere che quella ragazza solare fosse sparita dalle loro vite come un battito di ciglia.



"Guardo il cielo e ripenso a te ora che non sei con me.
Le parole che per te adesso scriverò son delle carezze che non avrai mai da me.
Per la vita ti accompagnerò, e se ti sentirai sola ricordati che ci sarò io ad abbracciarti; non aver timore mai." Esclamò guardando la luna alta nel cielo, l'unica testimone di quell'amore che non sarebbe mai nato.
Gettò la rosa che teneva tra le mani nel lago del parco, e con l'ombrello in mano si incamminò pensando che quando una stella si spegne, non è mai la fine, ma l'inizio di una nuova esistenza.
















Ed eccomi qui, care lettrici siamo giunte alla fine di questa storia.
Lo so che non è finita bene, ma fin dall'inizio doveva essere così.
Spero di non avervi deluso, magari vi aspettavate un lieto fine, ma purtroppo non sempre ci può essere il vissero felici e contenti.
Preciso, ma penso che l'abbiate capito, le parti scritte in corsivo si riferiscono al passato.
Mi dispiace un po' spuntare la storia come completa, mi ci ero affezionata un po', però ho in progetto una nuova storia, non so quando la pubblicherò ma una mezza idea c'è.
Ringrazio tutte le persone che hanno recensito sostenendomi in ogni capitolo, le vostre parole sono state importanti per farmi andare avanti.
E ringrazio tutte quelle sante persone che hanno messo la storia tra le preferite e le seguite, e mi dimenticavo anche tra le ricordate.
Invito tutti i lettori silenziosi, visto che la storia è finita, che ne direste di farmi sapere cosa ne pensate?
Vi lascio con un alla prossimo, grazie di tutto.

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