She's like cold coffee in the morning.

di _shootingstar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Summer time. ***
Capitolo 3: *** Daily routine. ***
Capitolo 4: *** Funny how things can change. ***
Capitolo 5: *** Nice to meet you. -Part I- ***
Capitolo 6: *** Nice to meet you. -Part II- ***
Capitolo 7: *** Sleepover. ***
Capitolo 8: *** Wedding. ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Solito venerdì sera nella nuova casa. Ormai quella era la loro serata dedicata allo stare insieme,  in quanto per colpa del lavoro di uno e della scuola dell’altra era un po’ difficile rimanere soli, poi mettici gli amici che stavano sempre in mezzo ai piedi quasi non avessero una propria casa o una propria vita. Li amava tutti dal primo all’ultimo ma alcune volte erano più invadenti e scassa palle dei parenti durante una riunione di famiglia. «Amore mentre io preparo i popcorn, tu scegli il film e prendi il plaid» disse il ragazzo alzando un po’ la voce per farsi sentire. Madison eseguì tutto come un soldatino e quando ebbe finito si sistemò sul divano aspettando il suo fidanzato – le faceva strano collegare quel termine al ragazzo che in quel momento si trovava nella sua cucina-. Il moro arrivò con in mano una grossa ciotola stracolma di popcorn, si sedette e quando si adagiò allo schienale del divano Maddie si avvicinò a lui e posò la testa nell’incavo del collo lasciando un piccolo bacio e assaporando quel profumo che le piaceva tanto. Appena il film partì e il ragazzo guardò Mad che se la rideva sotto i baffi nascosta dai lunghi capelli castani. «Non è possibile! Non mi dire che i dobbiamo vedere per la millesima volta ‘I passi dell’amore’ ti prego, no.» sbottò. «Me l’hai detto tu di scegliere il film» lo sbeffeggiò Madison «Si ma credevo che avresti optato per un film un po’ più allegro, ormai sai le battute a memoria» protestò il moro «Ma finiscila che ogni volta ti commuovi come una femminuccia» lo prese in giro lei « E ora silenzio che mi voglio godere il film» continuò incurante della faccia sbalordita di lui « Ah si eh, ti vuoi godere il film? Vedremo poi quando andremmo a letto di cosa godrai»  replicò lui con tono offeso mentre si andava a sistemare dalla parte opposta del divano «Ma se non resisti nemmeno un’ora senza potermi toccare» lo schernì lei gattonando con movimenti sensuali verso di lui, che vedendola così si passò la lingua sulle morbide labbra carnose. Il corpo del ragazzo era in tensione, rigido. Bello, dannatamente bello. Con i sui capelli tutti sistemati, quei occhi che la fissavano così profondi. Arrivata a destinazione Mad ci mise poco a posare le sue labbra la dove poco prima c’era la lingua di lui, il quale dischiuse la bocca e si lasciò andare ad un bacio appassionato e per niente casto. Ma nel bel mezzo del bacio Maddie si staccò da lui si accoccolò sul suo petto e sorridendo compiaciuta disse «Come volevasi dimostrare». Il resto della serata i due la passarono a guardare distrattamente il film tra una coccola e l’altra. Quando ormai sullo schermo della tv scorrevano i titoli di coda Mad e il moro erano già in dormiveglia così decisero di andare in camera da letto. Il tragitto salotto-camera non era molto lungo dovevano solo salire le scale e entrare nella seconda porta a destra, ma con lui questo diventava un’avventura. Però quella volta aprendo la porta invece del solito rumore del traffico londinese udirono due colpi e subito dopo Madison percepì un dolore all’altezza del cuore e introno a lei tutto si fece confusionario. Le gambe non reggevano più il peso del suo corpo esile, qualcosa di caldo le stava macchiando la maglia. Il pensiero andò subito a lui lo cercò con lo sguardo e lo trovò accanto a lei disteso. Con la mano intrecciata con la sua. L’ultima cosa che riuscì a sentire era la sua voce che debole le sussurrava «Ti amo. Sempre e Comunque» Nella mente della ragazza passarono tutti i momenti belli che aveva passato con lui. Il loro primo incontro, il primo appuntamento, il primo bacio, la prima volta che fecero l’amore. Ma anche tutte le cazzate, la sua risata echeggiava nella sua testa insieme a quel ti amo sussurrato poco prima. Poi il nulla, la luce.


My space:
Allora questa è la mia prima storia, scusate se non è un granchè cercherò di migliorare o almeno lo spero! Enjoy :)

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Capitolo 2
*** Summer time. ***




You're gonna be my number one,
make my heart beat like drum.

Sul cielo di Brighton il sole era già alto, quando grazie ai raggi che entravano dalla finestra della camera Madison si svegliò con un gran sorriso stampato sul volto. Tra poche ore avrebbe raggiunto suo cugino a Manchester.  Era da tanto tempo che non lo vedeva, da quasi un anno e le mancava terribilmente.Maddie rimase nel letto per qualche minuto, mentre riaccendeva il cervello, per poi alzarsi e andare verso il bagno. Non c'era cosa più divina che farsi una doccia prima di uscire. Così, dopo essere entrata nella doccia ed essersi lavata, uscì per dirigersi all'armadio.Qual é quella cosa che blocca ogni sacrosanta donna? L'armadio. Come tutte Mad si mise di fronte ad esso per scegliere cosa mettersi. Dopo un'attenta selezione mentaleoptò per una semplice canotta bianca, shorts di jeans e i sandali neri. Pensò che non era un granché ma visto che, molti dei sui vestiti erano in valigia, si doveva accontentare.L'ultima cosa che fece, fu mettersi un po' di cipria e rimmel. Amava quel rimmel perché le allungava tanto le ciglia e faceva notare ancora di più i suoi occhioni da cerbiatta, di un dolce e caldo color cioccolato. Appena finito ripose le ultime cose nel beauty case. Nella stanza si diffuse la melodia di Princess of China, che riconobbe come la sua suoneria. «Pronto?»«Buongiorno tesoro, sei pronta?» chiese con tono dolce la madre dall’altra parte del telefono.«Si devo solo portare le valige in macchina e tra meno di venti minuti sono da voi.»rispose  Meddie mentre scendeva le scale con in mano il beauty case e la borsa «Ok a tra poco piccola.» «A tra poco mamma.»concluse la ragazza con tono dolce. Arrivata in cucina posò la borsa sul bancone all’Americana afferrò le chiavi della macchina e iniziò a caricare le due valige. Quando ebbe finito di sistemare le valigie tornò in cucina e recuperando la borsa e il cellulare, chiuse la porta dirigendosi nuovamente verso macchina. La casa dei genitori della ragazza si trovava a qualche isolato distante da lei, anche se aveva deciso di essere indipendente dalla sua famiglia aveva trovato una casa non troppo lontano da loro. Parcheggiò la macchina sul vialetto della graziosa piccola villa dei genitori, entrando salutò la madre con un dolce bacio sulla guancia. «Allora sei pronta  per passare questi due mesi con la tua dolce metà?»la prese in giro sua madre. «Prontissima, peccato che lo devo dividere con quello splendore di moglie e quell’angelo di figlia che si ritrova.»rispose Mad sarcastica. «Buongiorno bambina»esordì il padre entrando in cucina con la sua valigetta da lavoro. «Buongiorno anche a te papà, perché continui a chiamarmi in quel modo anche se ormai ho diciannove anni?»rispose la ragazza volgendo gli occhi al cielo, e mostrando subito dopo un dolce sorriso verso il padre. «Per vedere la tua espressione, bambinarispose a sua volta il padre marcando ancor di più quella parola «AH-AH simpatico, che ti sei mangiato questa mattina per colazione latte e simpatia?»chiese la ragazza con tono sarcastico «No, il latte mi da bruciore di stomaco dovresti saperlo ormai. Ora saluta tua madre che ti accompagno alla stazione che faccio tardi in ospedale.. signorina Miss Simpatiala schernì il padre. Salutando la madre si beccò la solita ramanzina che le faceva ogni volta che doveva partire - anche se questo era la città vicina a Brighton -. I suoi non erano quel tipo di genitori che ti controllano ogni volta che esci o ogni mossa che fai anzi.. Avevano una mentalità abbastanza aperta e moderna. Quando aveva dato la notizia ai suoi, che voleva andare a vivere da sola, loro avevano compreso e l’avevano aiutata nel trasloco.. Ed era anche per questo che Maddie sopportava le loro raccomandazioni, soprattutto quelle di sua madre, che era leggermente ansiosa. Arrivati alla stazione ferroviaria il padre aiutò Maddie a scaricare le valige e a sistemarsi sul treno. Quando ebbero finito, si salutarono dolcemente come un padre ed una figlia sanno fare. Il viaggio da Brighton a Londra durava più o meno un’ora e il treno sarebbe partito di lì a venti minuti. Per combattere la noia che ti prende in questi momenti, cosa fai? Ascolti la musica. Mad prese il suo ipod e si mise le cuffiette. Spinse ‘play’ e subito partì ‘Cold coffee’ di Ed Sheeran e allora ciao-ciao mondo. Madison era così.. le bastavano delle cuffiette della buona musica e il mondo dei sogni si impadroniva di lei. Dovete sapere una cosa di Madison.. Al suo fianco poteva esserci seduto uno sconosciuto o anche la Regina d’Inghilterra, ma state pur certi che, nel mentre del viaggio, lei si sarebbe sicuramente addormentata sulla sua spalla. La musica, il movimento del treno era come una dolce culla, che permetteva alla ragazza di addormentarsi su qualsiasi spalla era a pochi metri da lei.                   
La voce metallica dello spiker, che annunciava l’arrivo alla stazione di Londra tra qualche minuto, svegliò Madison. Quando il treno si fermò la mora ripose l’ipod dentro la borsa, prese le valige e scese dal treno. Ora per raggiungere Manchester le mancava ancora un’ora di volo. Arrivata all’aeroporto e fatto il check-in, visto che mancava ancora mezz’ora al decollo dell’aero la mora decise di fermarsi al bar e prendersi un caffè. «I passeggeri del volo nazionale 589 delle ore 10:45 per Manchester sono pregati di dirigersi verso il gate numero 10 per l’imbarco» il suo volo. Salita sull’aereo la mora si mise a cercare il suo posto 16F indicava il suo tagliandino. Mmm vicino al finestrino, ottimo” Penso tra se e sé la ragazza mentre si sistemava sul sedile. Come aveva fatto sul treno Maddie tirò fuori il suo adorato ipod e si stava per mettere le cuffiette quando una ragazza più o meno della sua età si sedette sul sedile accanto al suo. La ragazza aveva dei lunghi capelli castani con i boccoli che si fermavano poco più giù del seno, era vestita con una gonna alta e una camicetta, molto seria ma al tempo stesso semplice. Quando si accomodò sul sedile si allacciò subito la cintura di sicurezza Mad guardò la scena incuriosita tanto che la sconosciuta lo notò «Ti è sembrato strano che mi sono allacciata subito la cintura, vero?» esordì  la ragazza «Oh no niente affatto» mentì Madison, per non sembrare invadente «E’ che ho una paura fottuta di questi aggeggi volanti, mi sembra che stiano per precipitare da un momento all’altro» continuò la mora quasi in preda ad un attacco di panico «Si, anche a me all’inizio facevano quest’effetto ma dopo un po’ ti ci abitui e non ci fai più caso» «Sarà, ma sono ormai tre anni che li prendo incessantemente e la paura ancora non mi è passata, comunque piacere io sono Keyra» disse la ragazza porgendo la mano «Piacere mio io sono Madison» rispose la mora stringendo la mano che Keyra le aveva posto. Per tutta la durata del viaggio le due ragazze chiacchierarono come se fossero due care amiche, cosa che non succedeva mai in quanto entrambe erano timide. Chiacchierando scoprirono che avevano molte cose in comune e che Keyra faceva la Tour-Manager e per questo motivo si stava trasferendo a Manchester. Quando l’aereo atterrò le due aspettarono l’arrivo delle valigie insieme continuando a parlare del più e del meno, prese le valigie le due si salutarono e Maddie si diresse all’uscita ovest dove sapeva che l’aspettava il cugino. Appena uscita lo cercò con lo sguardo ma non lo trovò al suo posto c’era una bellissima giovane donna con i capelli biondi e gli occhi limpidi come il cielo «Maddie!» disse a gran voce andandole incontro e salutandola con la mano «Ehi Holly, come stai? E dov’è quell’idiota di mio cugino?» chiese la mora salutandola a sua volta con la mano «Bene, te? Com’è andato il viaggio? Comunque il tuo adorato cugino è andato a parcheggiare la macchina, perché ritardato com’è aveva confuso l’orario del tuo arrivo e così siamo arrivati ora non abbiamo trovato parcheggio!» rispose Holly «Ehi io non sono ritardato!» esordì con un tono offeso un ragazzone con le spalle da giocatore di rugby. A quell’affermazione le due scoppiarono a ridere. Madison subito dopo si buttò sopra di lui intrecciando le braccia dietro il collo del ragazzo che la sollevò da terra come se fosse leggera come una piuma e la strinse a se delicatamente come se si potesse rompere tra le sue braccia possenti. La mora aveva gli occhi lucidi, le si era formato un groppo alla gola. Non sapeva perché ma tra quelle braccia lei si sentiva protetta, al sicuro, a casa. Le sfuggì una lacrima che andò a bagnare il collo di lui che dolcemente le sussurrò all’orecchio «Mi sei mancata anche tu scricciolo» stringendola un pochino di più. Tra di loro non servivano frasi o parole. Bastava un piccolo gesto o un semplice sguardo e si capivano al volo. Finiti i saluti si diressero al parcheggio. Quando entrò in macchina Mad mandò un messaggio alla madre per avvertirla che era arrivata e che il viaggio era andato bene. Appena finito lanciò il cellulare dentro la borsa e si concentrò sul discorso del cugino e della moglie e alle domande che le facevano. Il viaggio in macchina non durò tanto e quando entrò in casa un angelo dai capelli biondi e gli occhi di un azzurro limpido l’accolse a braccia aperte e con un grande sorriso che faceva vedere i piccoli dentini bianchi «Ciao zia» disse la bimba abbracciandola teneramente e lasciandole un piccolo bacio sulla guancia che Mad ricambiò immediatamente «Ciao tesoro! Ma quanto sei cresciuta?» disse la mora mentre la bambina faceva una piccola giravolta nel suo vestitino rosso. Dopo aver finito di salutare la piccola Laila, Mad passò a salutare Hayley la sorella di Holly nonché una delle sue migliori amiche «Ma salve raggio di sole» disse la mora abbracciandola «Ciao anche a te splendore, mi sei mancata sai?» rispose Hayls ricambiando l’abbraccio.

My space:
Ecco il primo capitolo, spero che vi piaccia :) Lo so che non è lungo e un granché, ma spero di migliorare anche perchè è la mia prima FF, capitemi D:
Volevo ringraziare le mie prime due recensionatrici (?) Keyra e Nessa love you leadies 
P.S: So che non ve ne frega niente ma volevo informarvi che aggiornerò ogni due domeniche! Anyway, enjoy :)

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Capitolo 3
*** Daily routine. ***




My space:
Allora questa volta il my space lo metto all'inizio così almeno sono sicura che lo leggete. Prima di tutto vorrei ringraziare la mia Hayls per il bellissimo banner quì sopra, grazie grazie grazie babe :)
Poi come vedrete ho cambiato modo di scrivere, ditememi se vi va bene o preferite che torni a scivere come prima!
Infine come avrete notato ho aggiornato prima spero che vada bene lo stesso! Ora vado e vi lascio al capitolo spero che vi piaccia anche se è solo un capitolo di transizione, enjoy :D

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Keep the fire alive and stay young at heart.
 

La suoneria di Louis si diffuse in tutta la stanza, nella quale regnava il silenzio spezzato solo dai respiri regolari: il suo e quello di Harry, che dormivano. Lou tastò il comodino con la mano in cerca del cellulare quando venne travolto dal cuscino che Harry gli aveva lanciato.
«Fai zittire subito quell’aggeggio» bofonchiò irritato il riccio.
«Se riesco a trovarlo lo faccio con molto piacere» ironizzò l’amico che trovò il cellulare e se lo portò all’orecchio.
«Pronto?» disse poi, con voce assonnata.
«Pronto, amore buongiorno. Scusa ti ho svegliato?» chiese Eleanor con la sua voce squillante, ma il ragazzo non fece in tempo a rispondere che Harry gridò.
«Si che ci hai svegliati, perché la gente normale alle otto di mattina dorme!» il riccio si rigirò nel letto.
«E tu se devi parlare con lei vai fuori che devo dormire» concluse indicando l’amico, che a malincuore scese dal letto e uscì nel balcone della loro camera d’hotel.
«No amore, tranquilla. E’ successo qualcosa?» chiese sedendosi su una delle sdraio lì presenti.
«No, volevo sentire solo la tua voce e sapere se pranzavamo insieme» rispose la ragazza «Mi dispiace ma mi sono messo d’accordo con i ragazzi che pranzavamo tutti insieme con il resto dello staff, ma se vuoi ti puoi unire a noi.» spiegò lui.
«No tranquillo, rimango a pranzo a casa e ci vediamo nel pomeriggio ok?» disse la mora.
«Ok, perfetto. Ci sentiamo dopo, ti amo»
«Ti amo anch’io»
concluse lei terminando la chiamata.
Louis tornò dentro, posò il cellulare e si rimise a letto ma ormai si era svegliato e non riusciva ad riaddormentarsi. A volte invidiava Harry e Zayn che riuscivano ad addormentarsi dovunque e anche se scoppiava la terza guerra mondiale loro riuscivano a dormire. Annoiato si alzò e pensò di andare a svegliare gli altri, così uscì senza fare rumore. Si chiuse la porta dietro le spalle e andò alla camera affianco che era quella di Niall, Liam e Zayn. Arrivato davanti la porta entrò in punta di piedi e iniziò a saltare da un letto all’altro svegliando così i ragazzi. Zayn mugugnò qualcosa e poi si girò dalla parte opposta mettendo la testa sotto il cuscino.
«Cazzo Lou, ti sembra il modo di svegliare qualcuno?» lo schernì Niall.
«In effetti Tommo te la potevi anche risparmiare questa» disse Liam con la bocca ancora impastata dal sonno.
«Quindi ora per farti perdonare vai giù e ci porti la colazione a letto» comandò questa volta il biondino che si era alzato e messo con la schiena contro il muro.
«Ma vi state zitti? Qui qualcuno ha bisogno di dormire in santa pace» sbottò Zayn, alzando la voce di qualche tono, in quanto era abbastanza irritato da quel risveglio e tutte quelle chiacchiere.
«Se vuoi dormire vai al mio letto tanto anche Harry sta dormendo di là» disse Louis così il moro dopo aver sbuffato sonoramente prese un cuscino e come un bimbo uscì dalla porta.
«Allora questa colazione a letto arriva o no?»  rimarcò sarcastico Niall.
«Si ora chiamo il servizio in camera e te la faccio portare» disse Louis.
«No Tomlinson forse tu non hai capito, devi scendere tu a prendere la colazione» spiegò il biondino.
«Ma perché?» piagnucolò Lou.
«Perché ti devi far perdonare» affermò Niall.
Louis si girò verso Liam per cercare un po’ di conforto ma anche lui la pensava nello stesso modo e così, sconsolato uscì dalla camera. Peccato però che non sapeva dove andare in quanto l’unica volta che erano scesi a fare colazione lui era rimasto in camera con Eleanor. Quindi entrò nella sua camera dove Harry e Zayn dormivano tranquillamente e chiamò il servizio in camera e ordinò la colazione. E intanto che aspettava entrò su twitter e scrisse ‘Buongiorno xx’ subito venne invaso dalle miriadi di menzioni da parte delle fan. Si mise a leggerne alcune e si ritrovò a pensare che certe erano proprio folli, avrebbero fatto di tutto anche per un solo saluto, e questo a lui piaceva. Erano passati quasi venti minuti e Louis non era ancora tornato con la colazione.
«Secondo te si è perso?» chiese quasi preoccupato Niall all’amico.
«Chi lo sa, con il senso di orientamento che ha tutto può essere» rispose Liam ridendo.
«AH AH simpatici, davvero!» l’interruppe Louis entrando in camera con il carrello con sopra la colazione.
«Ciboo!» saltò giù dal letto Niall mentre gli altri due ridevano della scena.
Mentre stavano finendo di mangiare lo schermo del cellulare di Liam s’illuminò segno che aveva ricevuto un messaggio ‘Ci vediamo al solito posto x’ appena letto il messaggio sul volto del ragazzo spuntò un sorriso.
«Ragazzi mi sono appena ricordato che dovevo fare una commissione» disse sbrigativo mentre si infilava le scarpe.
«Ti sei o ti hanno ricordato?» lo prese in giro Niall.
«Si certo, tu pensa a mangiare» sviò lui indossando il giacchetto e, stranamente, si controllò allo specchio sotto gli occhi un po’ increduli degli altri due uomini in quella stanza.
«Ci vediamo a pranzo» concluse poi chiudendosi la porta alle spalle.
Se voi credete che solo le donne se ne stanno lì a parlare di fronte al cibo, dei problemi o dei pettegolezzi. Beh, vi sbagliate di grosso. Anche gli uomini erano dei pettegoli di prima categoria. Infatti, neanche il tempo di far chiudere la porta che Niall aprì bocca e diede fiato ai suoi pensieri.
«Non ti sembra un po’ strano ultimamente Liam?» Chiese, scrutando attentamente la porta appena chiusa.
«Mmm.. ora che mi ci fai pensare..» ammise pensoso il castano, mordendo la fetta biscottata.
«Hai notato che è sempre con il cellulare e, stranamente se ne sta sempre a messaggiare?» chiese ancora Niall, per capire se era lui che si immaginava tutte quelle cose o era davvero come vedeva.
«si, ma io credevo che stesse su twitter, non a messaggiare con qualcuno!» ammise il castano, guardando Niall negli occhi.
«no! Ho provato ad entrare su twitter quando lui era con il cellulare in mano. Non aveva twettato nulla. Ma stava scrivendo nel momento prima! Quindi stava massaggiando con qualcuno!» crollò un silenzio assordante, quello che ti fa male alle orecchie.
Se ci si impegnava, poteva benissimo sentire gli altri due che russavano nella stanza affianco.
«e poi, è sempre così sbadato, sempre così con la testa tra le nuvole. Di solito è Zayn che ci mette di più ad imparare le canzoni, invece da qualche tempo è lui!» Annuì, sotto le parole del biondo, girandosi per la trecentesima volta a guardarlo, mentre sorseggiava il caffè.
«si, hai ragione. Dobbiamo indagare!» ora, sul viso del biondo nacque un sorrisetto bastardo. Oh, li aveva contagiati. E li aveva contagiati anche bene con la sua bastardaggine. Si fecero una piccola risata.
«credi che sia…» Louis non riuscì a finire la domanda in quanto fu interrotto dalla porta della camera che veniva spalancata da un Harry con gli occhi che esprimevano odio ed il blackberry del castano in mano.
«Di alla tua fidanzata che ha rotto leggermente il cazzo! Ha chiamato minimo 10 volte in 5 minuti» sbraitò il riccio lanciandogli il cellulare e sbattendo la porta incazzato.
«Ma tu guarda la mia dolce metà ha le sue cose oggi» se ne uscì Louis quando Harry ormai aveva già chiuso la porta.
«Amore scusa avevo lasciato il cellulare in camera, ti serviva qualcosa?» chiese Louis tra le risate di Niall.
«No, ti volevo solo dire che ho il cellulare in carica e sto in piscina. Quindi se non ti rispondo è per questo»rispose lei.
«Ah e questo pomeriggio ci vediamo verso le quattro va bene?» concluse dopo una pausa nella quale il ragazzo annuì come se lei potesse vederlo.
La mattinata per Niall e Louis trascorse nel cazzeggio più totale facendo scherzi qua e là e disturbando il resto della troupe tra cui Paul che li cacciò dalla propria stanza a pedate nel sedere. Quando si fecero le undici andarono a svegliare i due dormiglioni. Arrivati nella stanza aprirono porte e finestre e la luce invase la stanza dando fastidio a Harry e Zayn che dopo varie minacce da parte di Louis e Niall si alzarono e trascinarono i piedi fuori dal letto. Tutti si iniziarono a preparare per l’ultimo pranzo insieme a tutta la troupe in quanto quello avrebbe significato la conclusione di una anno fantastico per i ragazzi che erano andati in tour in America. Si erano dati tutti appuntamento al ristorante per mezzogiorno e mezzo calcolando che qualcuno avrebbe fatto sicuramente tardi. Verso l’una erano arrivati tutti tranne Liam che non rispondeva né ai messaggi né alle chiamate. Quando si stavano per mettere a tavola ormai stanchi di aspettare videro entrare il disperso dalla porta del ristorante allora Niall saltò su:
«Mio caro Payne ti sembra l’ora di arrivare? E dove minchia l’hai lasciato il cellulare?» chiese con un tono stranamente pacato.
«Scusate» rispose quello con un sorriso stampato in faccia.
«Scusa un corno! Ci stavamo preoccupando e soprattutto stavo morendo di fame!» concluse il biondino e a quest’ultime parole tutti risero.
 
Madison stava iniziando tirare fuori le prime cosa dalle valigie per sistemarle nei vari cassetti e scompartimenti della cabina armadio nella sua camera. Stava pensando che si doveva godere quell’estate tanto desiderata. Immersa tra i suoi pensieri non si accorse nemmeno che la piccola Leila era entrata nella stanza
«Zia dopo andiamo a fare una passeggiata?» chiese la piccola con tono dolce facendo così saltare Mad come un petardo.
«Oddio amore mi hai spaventata, certo che andiamo a fare una passeggiata!» ripose la mora guardando la bambina.
«Portiamo anche la zia Hayley con noi, va bene?» concluse poi rivolgendole un sorriso
«Siiii!» disse Leila contenta.
«Intanto che io finisco qui, tu vai ad avvertire zia ok?» le propose Maddie, la bambina annuì ed usci dalla stanza trotterellando.
Quando Mad ebbe finito di posare le ultime cose andò a farsi una doccia veloce, adorava farsi mille docce al giorno se fosse stato per lei non sarebbe mai uscita da una vasca da bagno. Finito di farsi la doccia si vestì e andò nella cameretta di Leila la trovò che giocava con un bambolotto. Leila era stata cambiata,da un vestito rosso era passata ad un rosa pastello che metteva in risalto ancora di più i suoi capelli biondi e i suoi bellissimi occhi azzurri come quelli della madre. Era una bambina molto sveglia per a sua età era nata prematura e i medici dicevano che non ce l’avrebbe fata e che solo un miracolo l’avrebbe salvata e invece lei ce l’aveva fatta. Maddie ricordava il periodo che aveva passato all’ospedale di Manchester a far forza a Josh e a Holly e ripensando a quei momenti si sentì gli occhi pizzicare e un groppo alla gola sintomo che di li a poco sarebbero arrivate le lacrime. Scacciò via quei pensieri e tornò a guadare la piccola che sentendosi osservata alzò la testa
«Sei pronta per questa passeggiata?»le chiese la mora.
«Sii!» rispose lei alzandosi e lanciando il giocattolo che prima aveva tra le mani chissà dove, con la mano libera Maddie prese quella della bambina e scesero in salotto dove c’era Hayley.
«Alla buon ora! Guarda che dobbiamo andare a fare una passeggiata per Manchester mica una sfilata,non serviva che ti cambiassi!» la schernì la bionda vedendo ce Mad si era cambiata.
«Si lo so, ma io di solito dopo che ho fatto la doccia indosso vestiti puliti mica come te!» ribatté sarcastica lei.
«Ma zitta perfettina del cazzo!» rispose allora Hayley con una linguaccia.
«Hayley! C’è la bambina!» a ribeccò la mora mettendo le mani sopra le piccole orecchie dei Leila e a quel punto la bionda si portò una mano sulla bocca.
«Meglio che usciamo va!» disse Mad dirigendosi verso la porta seguita dalla piccola e dall’amica. Uscite fuori si ritrovarono un sole alto anche se ormai erano le cinque di pomeriggio Mad si mise i suo adorati ray-ban e prese per mano Leila e la stessa cosa fece l’amica.
«Allora cosa mi racconti? Com’è la vita a Brighton?» chiese la bionda dopo aver lanciato uno guardo alla piccola che giocava con un sassolino.
«Come al solito! Soliti amici, solita scuola, solita vita insomma! Niente di interessante» rispose lei facendo spallucce.
«Dai, non venirmi che non è successo proprio niente dall’anno scorso!» insistette la bionda.
«Beh qualcosa è successo ho conosciuto un coglione, mi ci sono messa insieme, mi ha spezzato il cuore e come è venuto se n’è andato» concluse Mad indifferente guardando la strada davanti a sé.
«Minchia se questo lo chiami niente! Racconta, sono curiosa» disse Hayls con occhi imploranti.
«Non c’è nient’altro da dire» svagò la mora seguendo con lo sguardo Leila che si era staccata dalle loro mani per andare dietro una coccinella.
«Leila stai attenta e non correre» disse la mora premurosa.
«Tranquilla non le succederà nulla! E non sviare il discorso signorinella, ora voglio sapere per filo e per segno la storia con il “coglione”» disse Hayley riprendendo il discorso da dove lo avevano lasciato.
«Sai Hayls certe volte sei proprio pesante» affermò Madison tenendo gli occhi sempre sulla piccola.
«Si me l’hanno già detto, lo prendo come un complimento» la sbeffeggiò la bionda «Tu racconta e non cambiare discorso ogni due secondi» concluse puntando gli occhi sulla mora che sembrava preoccupata.
Sapete quello stato di agitazione prima che succeda qualcosa? Ecco Madison in quel momento si sentiva così. Da quando avevano varcato la soglia di casa si era sentita così, per questo motivo non aveva mai lasciato la mano della bambina. Sempre per quella strana sensazione non aveva mai perso di vista la piccola da quando le aveva lasciato la mano. Successe tutto in pochi istanti e quando vide Leila per terra e il ragazzo che le si avvicinava quell’ansia salì.
«ALLONTANATI SUBITO DA LEI!» urlò presa dal panico più totale.

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Capitolo 4
*** Funny how things can change. ***



 

My space: Scusate, scusate, scusate, sono in ritardo lo so! Ma sono partita e non ho potuto aggiornare, ma ora sono tornata e questo è quello che è uscito. Spero vi piaccia anche se a me non convince tanto! Anyway grazie a chi recensisce e alle lettrici per così dire 'silenziose' grazie grazie grazie :) 
Se qualcuno vuole essere avvertito quando aggiorno basta che mi contatti o qui o su twittahh sono @londonsoundss così vi avviso! Ora vi lascio al capitolo che sto sparando un sacco di stronzate! Love yaa ♥
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Things change, sometimes so qiuckly you don't even notice it.


Avete presente  quando qualcosa di importante sta per succedere, ogni cellula del vostro corpo lo percepisce e l’adrenalina si insedia in voi? Ecco Madison in quel preciso istante si sentiva così, con l’adrenalina che le scorreva anche nel più piccolo capillare e il sangue che le pulsava nelle vene. Era successo tutto in una manciata di secondi.. Leila a terra e il ragazzo castano che le si avvicina. Le parole le erano uscite da sole presa da panico.
«ALLONTANATI SUBITO DA LEI!»gridò di nuovo con una voce stridula scandendo bene ogni singola parola mentre si avvicinava velocemente  alla piccola.
Il ragazzo si scostò e alzò le mani in segno di resa.
«Ehi piccola ti sei fatta male?»chiese Mad ancora impanicata alla bambina che sorrise prime al ragazzo e poi scosse la testa in direzione della mora. Intanto Hayley e una ragazza mora si erano avvicinate.
«Scusa non le volevo fare del male, ma avendo delle sorelle più piccole mi è venuto spontaneo avvicinarmi ed aiutarla»si scusò il ragazzo.
«No, scusami tu è che mi sono preoccupata e non c’ho capito più nulla» disse Mad imbarazzata alzando lo sguardo sul volto del ragazzo e quando lo riconobbe non poteva crederci. Sbatté le palpebre più volte per accertarsi che fosse tutto vero e che non stesse sognando.  Ma nulla il volto del castano rimaneva sempre lo stesso. L’espressione del ragazzo era un misto tra il confuso e il divertito.
«Scusa ma tu sei Louis Tomlinson?»chiese allibita Mad.
«Se ti dico di si, ti metterai a gridare?»chiese lui divertito.
«No no, tranquillo!»  
«Ah menomale se no ero già pronto a scappare a gambe levate!»
disse lui con il sorriso stampato sul volto.
«Tranquillo, si sono una vostra fan ma non scatenata. E non sono una di quelle che appena vi vede si mette a strillare o a strapparsi i capelli, anche perché ci ho messo così tanto a farmeli crescere che non mi sembra il caso di strapparmeli!»sarcastica come sempre, solo lei poteva avere davanti la persona più famosa del pianeta e mantenere una calma apparente. Si apparente, perché in quel momento la dea dentro di lei stava ballando la conga.
«Se fossero tutte come te non avremmo bisogno delle guardie del corpo»disse ancora Louis.
«Si ma io non sono una vostra grande fan, sono solo una ragazza a cui piace la vostra musica. Poi ammettilo che le fan scatenate sono divertenti e poi se non ci fossero loro quei poveri uomini che vi fanno da bodyguard non avrebbero un lavoro»concluse lei.
«Hai ragione, non ci avevo pensato»disse Louis pensandoci su.
«Già, comunque  io sono Madison e lei è la piccola Leila»si presentò Mad porgendogli la mano come se fosse una persona normale.
«Piacere mio Madison e ciao Leila»disse il castano stringendole la mano e poi accarezzando la piccola testa bionda della bambina.
Dopo le presentazioni arrivarono Hayley ed Eleanor, la prima si mise vicino la bambina per controllare se si era fatta male mentre la seconda si avvinghiò al braccio del ragazzo come se volesse marcare il territorio.
«Amore questa è Madison una mia nuova amica»disse il castano indicando la ragazza.
«Piacere»disse la mora in direzione di Eleanor.
«Già amica? Ti fidi così facilmente delle persone? E se io fossi una maniaca che ti persegue e tutto questo non fosse capitato per caso, ma solo perché ti voglio uccidere?» continuò poi seria rivolgendosi verso Louis. Il ragazzo rimase a bocca aperta.
«Non lo sei vero?»Furono le uniche parole che riuscì a dire.
«No, certo che no. Oddio dovresti vedere la tua faccia è troppo divertente!»sbottò Mad ridendo.
«Complimenti, sei la prima che riesce a spiazzarlo»s’intromise Eleanor.
«Ragazza la tua simpatia mi piace, sei divertente»disse il ragazzo sorridente.
«Grazie grazie, anche tu non sei niente male» rispose Mad sorridendo di rimando.
Leila iniziò a tirare il lembo dei pantaloncini di Mad segno che voleva andare via.
«Scusate ma ora dobbiamo andare perché la bambina vuole tornare a casa, è stato un piacere conoscervi» la mora si rivolse a Louis ed Eleanor.
«Eleanor,appena torno a casa dai  miei vengo a fare un saluto ai tuoi genitori perché è da tanto che non li vedo» disse Hayls salutando la mora.
«Certo, sicuramente farà molto piacere ai miei» rispose Eleanor.
«Ci si vede in giro Madison, ciao Leila. Ciao anche a te Hayley»salutò Louis.
«Ok, ciao Louis»salutò a sua volta Maddie. La bambina fece “ciao-ciao” con la manina. E si diressero verso casa.
«Ciao ragazzi!»salutò infine Hayley.
I due gruppi si divisero andando in due direzioni opposte.
«Scusa, quando me l’avresti detto che conosci Louis Tomlinson?»chiese Mad  prendendo sottobraccio l’amica.
«E per quale ragione te lo avrei dovuto dire?» rispose la bionda.
«Perché… »non riuscì a finire la frase in quanto fu interrotta da Louis che le stava chiamando a gran voce.
«Ragazze, ragazze! Sentite io, Eleanor ed i ragazzi stasera ci vediamo per bere qualcosa al Cloud 23.  Eleanor chiedeva se vi va di venire, visto che è l’unica ragazza»propose il ragazzo affannato.
«Non lo so, perché stasera mi dovrei vedere con Jake. Però se Mad vuole può andare» disse Hayley.
«Se vuoi puoi far venire anche lui» ripropose Louis.
«Ok, allora dopo faccio sapere ad Eleanor»
«Mi sembra perfetto. Tu, Madison invece che fai?» chiese il castano.
«Non lo so. Non vorrei disturbare» rispose la ragazza.
«Ma quale disturbo? Dai, dai vieni che ci divertiamo!» insistette il ragazzo.
«Ok» concluse Mad intimidita.
«Perfetto allora ci vediamo dopo, sai dove si trova il locale o ti devo mandare qualcuno?» Chiese ancora Louis.
«No, tranquillo se Hayley viene, andiamo insieme tanto lei saprà dov’è. Invece se non viene mi faccio dire la strada … al massimo mi perdo!»rispose la mora sorridendo.
«Ok, allora ci vediamo verso le 9.30 al locale. Ci vediamo dopo,ciao» 
«Perfetto, ciaoo!» dissero all’unisono le ragazze.

A cena.

«Che fate questa sera ragazze?» chiese Holly alle due.
«Mad va con Eleanor, il suo ragazzo e gli amici di lui al Cloud, se riesco a convincere Jake andiamo anche noi se no esco con lui» rispose Hayley tranquilla.
«Dove vai tu? E soprattutto con chi?» sbottò Josh in direzione della mora.
«Con Eleanor, il suo ragazzo e gli amici di lui al Cloud! Stai diventando vecchio mio caro Josh, si inizia sempre così prima non ci senti più, poi non ci vedi più.. è così che ci puoi fare?» lo sbeffeggiò Maddie.
«Senti Miss Simpatia , non fare la sarcastica con me! E poi dove vorresti andare senza il mio consenso? Io non ne conosco nemmeno mezzo di questi con cui vorresti uscire, quindi la mia risposta e no!» disse Josh con fare autoritario.
«Oddio, non iniziare a fare il padre apprensivo con me per favore! Non sono Leila che ha bisogno di essere protetta, sono grande abbastanza da badare a me stessa e tu lo sai meglio di tutti!»scosse la testa per scacciare quei brutti ricordi del passato.
«Proprio perché lo so meglio di tutti non voglio che tu esca con persone che non conosco e per di più in una città in cui non ti sai orientare» sbottò Josh.
«Li vuoi conoscere? Vai su youtube e digita “One direction”. Io ho finito, faccio una doccia e mi preparo. Ci vediamo dopo!» Maddie si alzò e andò dritta in camera.
Mentre assisteva a questa scena Hayley pensava a quello che doveva dire a Jake per convincerlo ad uscire con i ragazzi.
«Anche io ho finito, vado a chiamare Jake» La bionda si alzò dal tavolo, andò a prendere il cellulare e chiamò il ragazzo.
«Ciao piccola! Qualcosa non va?»
«Ehi amore, senti che facciamo stasera?»
«Non lo so, perché? Vuoi venire da me?»
«No, Eleanor e il ragazzo hanno invitato me e Maddie a prenderci qualcosa al Cloud. Hanno detto che se ti andava potevi venire anche tu, che ne dici?»
«Ah non lo so, ci penso su e te lo dico»
«Dai ci sono altri ragazzi, amici di Louis con cui puoi stare!»
«E chi sono questi?»
«I componenti della band di Louis, a sentire Maddie sono famosi»
«E tu vorresti uscire con questi che nemmeno conosci invece di uscire da sola con me?»
«Era solo una proposta, per cambiare. E poi è da tanto che non usciamo con Eleanor. Però se non ti va, usciamo noi due»
«Perché, ti sei stufata di noi due?»
«No, era solo per cambiare»
«No vai, vai esci con i tuoi nuovi amichetti!!»
«JAKE! Se non ti va usciamo noi due, non c’è nessun problema. Tanto l’avevo detto ad Eleanor che lo dovevo chiedere a te»
«E certo così passo io per il ragazzo geloso che non ti fa uscire. Vai vai! Vai e divertiti mia cara!»
«Rilassati, nessuno pensa che tu sia geloso e che non mi faccia uscire. La mia era solo una proposta, se non vuoi come ti ho già detto NON. C’E’. NESSUN. PROBLEMA.»
«No, no! VAI VAI E DIVERTITI. CIAO.»

La ragazza fissava il suo Iphone allibita, non poteva credere alle sue orecchie. Era la prima volta in tre anni che discutevano – anzi lui discuteva –così senza nessun motivo.
Quando tornò in cucina ancora sconvolta dalla telefonata con Jake si ritrovò il cognato che guardava qualcosa al pc. La sua espressione era davvero davvero divertente, aveva gli occhi fuori dalle orbite, le mani nei capelli e scuoteva la testa in segno di dissenso. Appena si accorse che la bionda se la rideva allegramente la fulminò con lo sguardo.
«No, no voi non uscite con questi cretini! Cioè hanno quasi tutti più di diciotto anni e sono dei decerebrati mentali!»
In quel momento Mad scendeva dalle scale con indosso un semplice vestito color prugna e decolté nere.
«Dove credi di andare mia cara? Come stavo dicendo alla tua compagna di giochi voi non uscite con ‘sti deficienti patentati e non m’interessa se ti sei vestita e messa in ghingheri!» sbraito il ragazzo.
«Ma dai Josh mica mi mangeranno e se lo dico io mi puoi credere o no?» lo guardò la mora in modo supplichevole.
«Io non ne sarei tanto sicuro eh, perché da quello che ho letto mi terrei a debita distanza dal biondino» Disse lui serio.
Le due ragazze iniziarono a ridere veramente di gusto della faccia di Josh.
«Dai, su, se succede qualcosa ti chiamo» mormora Maddie supplichevole.
«Tu e Jake che fate? Venite?» chiede poi rivolgendosi all’amica.
«Ma che ne so? Jake mi ha fatto una sfuriata per telefono, non so cosa gli abbia preso!» risponde lei calma.
«Quindi?» la incitò la mora.
«Quindi si fa da n’culo, lui rimane a casa e io esco con voi!»  annunciò la bionda.
«Ok, se lo dici tu! Allora vai a prepararti» le disse Madison con calma mettendosi comoda sul divano.
Prima di andare a prepararsi la bionda mandò un messaggio a Eleanor per avvertirla che veniva solo lei senza Jake.
Dopo venti minuti buoni la bionda scese dalle scale.
«Ma la fai finita con ‘sta sfilata e muovi quel culo peloso che ti ritrovi?» la prese in giro la mora e lei in tutta risposta le fece la linguaccia. Presero le borsette, le chiavi della macchina e uscirono.
La serata si prospettava una vera noia per Zayn. Lui  e i ragazzi sarebbero andati in un locale del posto, ma sapeva già che Louis se ne sarebbe andato con Eleanor, Liam avrebbe trovato la solita scusa e si sarebbe dissolto nel nulla come al solito Niall si sarebbe mangiato questo mondo e quell’altro – tra l’altro solo Dio lo sa come fa a mangiare così tanto – e sarebbero rimasti solo lui ed Harry in cerca di ‘pollastrelle’ come le chiama lui. Per fortuna c’era l’alcol che da quando era finito il tour era diventato il suo miglior amico.
Zayn si trovava ancora in bagno a sistemarsi il ciuffo che era diventato lungo e indomabile, quando Louis entrò nella stanza saltellando e gridando che quella sera ci sarebbero state anche una sua nuova amica ed Hayley la vicina di casa di Eleanor. Hayley se la ricordava vagamente l’aveva vista in qualche foto di Eleanor, una stangona bionda bella per l’amor di Dio ma non era proprio il suo tipo e poi sentire Lou anche fidanzata perciò offlimits!
Magari l’altra è libera e magari anche carina’ pensò il moro ancora alle prese con quei dannati capelli.
«Zayn muoviti su, che è tardi!» gridò Niall dall’altra parte della porta.
«Si ecco arrivo» povero Niall è sempre lui che l’aspetta.
I due scesero dove tutti gli altri li aspettavano spaparanzati sui divani della hall dell’hotel, quando furono tutti si avviarono verso il SUV.
Arrivati al locale il cameriere li condusse in fondo alla stanza dove c’era uno dei divanetti in pelle e un piccolo tavolo al centro , dal resto della sala li divideva solo un piccolo separé. Erano solo le nove di sera e il locale era già pieno, prese le ordinazioni il cameriere andò al bancone e subito dopo tornò con le bevande.
«Zayn non ti pare di andarci un po’ troppo pesante con l’alcol ultimamente?» l’ammonì Liam riferendosi al shortino che il moro si era preso quella sera e le sere precendenti.
«La vita è breve amico mio e poi bisogna divertirsi no? Se no che vacanze sono?» rispose il moro indifferente abbozzando un sorriso tirato.
Liam decise di non insistere, conoscendo il carattere dell’amico. Zayn era arrivato al terzo shortino, non stava seguendo i discorso del resto del gruppo e rispondeva solo quando era interpellato. Immerso com’ era nei suoi pensieri non si era accorto che le due ragazze tanto attese erano arrivate, tranne per il fatto che Louis saltò su come una molla andando incontro alle ragazze tutto eccitato. Ed incontrò due occhi timidi che osservavano attentamente quello che le succedeva intorno.

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Capitolo 5
*** Nice to meet you. -Part I- ***



My space: Allora sono le 3:30 e io sto morendo di sonno, il capitolo non è un granchè come al solito! Scusate.. Però volevo postarlo prima del 12 visto che rinizia quella cosa maledetta chiamata scuola. E a proposito della scuola vi volevo infaormare che a causa sua ora non so con precisione quando aggiornerò (anche se non so quanto vi possa interessare). Anyway se ci riesco provo a scrivere e postare il quinto capitolo entro martedì se no domenica prossima ma non vi assicuro nulla! Ora vi lascio alla lettura del capitolo, enjoy :) 
P.s: vi ricordo che su twitah sono @londonsoundss se volete essere avvertite quando aggiorno basta che mi contattiate #muchlove

 

I'll never be the same, if we ever meet again.

 

Madison e Hayley si trovavano in macchina bloccate nel traffico, la bionda guidava e Mad era immersa nei suoi pensieri. Che cazzo le era passato per la testa quando aveva accettato di andare? Lei che dopo quel maledetto incidente non aveva accettato di uscire nemmeno con i suoi amici, poi mettici quel coglione di Adam che le aveva spezzato il cuore! Forse doveva dar retta a Josh e rimanere a casa. Ma ormai il danno era fatto, non poteva tirarsi indietro, doveva affrontare quella sua fottuta paura inoltre non sarebbero stati soli ci sarebbero state anche Hayley ed Eleonor.
«Madison Penelope Duncan, cristo mi caghi?»chiese la bionda scocciata, riportando così l’amica tra i vivi.
«Scusa ero sovrappensiero, cosa ti serve?»
«Me ne sono accorta, comunque devi rispondere al messaggio di El perché se lo faccio il primo palo è il nostro e tu non vuoi morire giusto?» rispose Hayls sarcastica.
«No, certo che no! Che le devo scrivere?» disse la mora prendendo il cellulare dell’amica.
«Che saremo li tra 5 minuti» rispose la bionda continuando ad avere gli occhi sulla strada.
«Siamo già arrivate?» chiese Maddie quasi nel panico e vide l’amica annuire.
‘Ok Madison calmati!’ pensò.
Dopo qualche minuto arrivarono al locale, parcheggiarono, scesero e si diressero verso l’entrata. Lì li aspettava uno dei bodyguard dei ragazzi, come aveva detto Eleanor, che li scortò fino ad una zona riservata. Ed eccoli lì.. Dio le foto non gli rendevano giustizia! Uno più bello dell’altro. Appena Louis si accorse che erano arrivate saltò dal divanetto con un grande sorriso stampato in faccia e andò a salutarle.
«Buonasera ragazze, come va? Venite vi presento gli altri!» disse il castano tutto contento.
«Buonasera anche a te Lou, tutto bene te?» risposero le ragazze all’unisono seguendolo verso gli altri.
«Bene bene, allora loro sono Liam, Zayn, Niall, Harry e Eleanor già la conoscete! Ragazzi loro sono Madison e Hayley» Si presentarono e le due si accomodarono Hayley vicino a El e Mad tra Harry e Niall.
«Ahh quindi tu saresti la famosa Madison. Louis ci ha parlato di te!» iniziò Harry rivolgendosi alla mora che gli stava seduta accanto.
«Si, in carne ed ossa! Spero che non vi abbia annoiati anche perché non  so cosa vi possa aver detto visto che non ci conosciamo!» ribatté lei arrossendo e cercando di sembrare il più naturale possibile.
«In effetti ci ha solo fracassato i coglioni con il fatto che saresti venuta questa sera» s’intromise Zayn.
«Oddio, mi dispiace!» disse la mora abbassando gli occhi e giocando con la cannuccia del suo ‘Gin Sling’– gin, cherry e soda – .
«Ma no tranquilla, non dare retta a quel brontolone» intervenne Liam fulminando con lo sguardo Zayn «Di dove sei? Non hai né l’accento londinese ne tanto meno di Manchester» chiese poi.
«Sono di Brighton» rispose Mad orgogliosa, amava quella città anche se nell’ultimo periodo le era diventata un po’ stretta.
«Quanti anni hai?» chiese Niall timido.
«Ad agosto ne compio diciannove» rispose la ragazza sorridendogli.
«Ragazzi, ragazzi, piano. Le manca solo una luce puntata addosso e la scena da interrogatorio è completa» li prese in giro Harry «Sei fidanzata?» chiese poi.
«HARRY!» Lo ribeccarono Liam e Louis insieme scatenando la risata del resto del gruppo, tranne Zayn che aveva un’espressione scocciata.
«Che c’è voi potete farle delle domande ed io no?» chiese offeso.
«Beh le loro erano domande ben diverse non credi? Comunque no non sono fidanzata, ma non farti venire strane idee in quel tuo cervellino mio caro!» disse Madison facendo ridere gli altri.
«Zitto e porta a casa mio caro Styles»  lo prese in giro Hayley.
«AH-AH bella battuta Atkinson»  rispose lui. La ragazza gli rivolse una linguaccia e tornò a parlare con Eleanor tutta tranquilla.
Harry lasciò perdere e continuò insieme agli altri quello strano interrogatorio durante il quale il più delle volte al posto di Mad rispondeva Louis inventando cose assurde scatenando così una risata generale. L’unico che non rideva e non era immerso in nessuna conversazione sembrava Zayn che era quasi mezzora che fissava il piccolo bicchierino davanti a lui. Chissà cos’aveva quel ragazzo, dai video che Maddie aveva visto sembrava che lui fosse uno dei più casinisti e caciaroni del gruppo … Invece quella sera oltre alla presentazione non aveva spiccicato parola.
«Lo sapete la nostra cara Madison sente la nostra musica ma non si definisce una nostra fan» la voce di Louis la distrasse dai suoi pensieri. A quell’affermazione il resto dei ragazzi si portò la mano alla bocca con fare scioccato.
«Che c’è? E’ vero, si certo mi piace la vostra musica e vi seguo su twitter ma nulla di più anche perché sapere vita morte e miracoli di voi mi farebbe sentire una stalker» spiegò Mad, allora i ragazzi prima sgranarono gli occhi e poi scoppiarono a ridere.
«Oddio Lou, avevi ragione! E’ davvero simpatica» disse Niall dando una pacca amichevole alla ragazza.
Un semplice tocco, pelle contro pelle e ogni singola cellula presente nel corpo della ragazza si bloccò, possibile che anche dopo due anni anche un semplice tocco da uno ‘sconosciuto’ faceva ancora così male? Così sembrava, Mad riprese il controllo del suo corpo e mostrò quel sorriso tirato che con il tempo aveva imparato a fare.
«Ehi Mad credo che ti stia suonando il cellulare» intervenne Harry indicando la borsetta vicino alla ragazza.
«Oh, scusatemi» disse la mora prendendo il cellulare ed uscendo dal locale. Nel piazzale c’era solo un gruppo di ragazzi che fumavano e una coppietta.
«Pronto?»
«Maddie, tesoro come stai?»
«Mamma calmati, sto bene»
«Oh tesoro, mi sono preoccupata così tanto! Ho chiamato Josh e mi ha detto che..»
«Che ti ha detto quel coglione?»
«Che eri uscita con dei ragazzi che non conoscevi, da sola. Mi si è fermato il cuore piccola!»
«Mamma tranquilla, si sono uscita con dei ragazzi ma li conosco e non sono da sola con me c’è Hayley e Eleanor un’amica di Hayley»
«Oh tesoro!»
«Ti sei tranquillizzata ora? E poi dai mamma ormai ho 19 anni non mi puoi stare sempre dietro!»
«Hai ragione, tesoro! Ma sai come sono fatta, ora vai e divertiti!»
«Lo farò!»
«Ah Mad»
«Si mamma?»
«Ti voglio bene»
«Te ne voglio anche io mamma»

Infuriata come una biscia cercò il numero di Josh nella rubrica e lo chiamò. Il ragazzo rispose.
«Pron..»
«Brutto coglione patentato che non sei altro, che cazzo ti passa per quel cervello bacato che ti ritrovi?»
«Mad calmati!»
«Calmarmi? Ma ti rendi conto di quello che hai combinato?»
«Che avrei combinato ora?»
«Che hai detto a mia madre?»
«Che eri fuori con degli amici, perché?»
«Sei sicuro? No perché a me mi ha chiama che era nel panico perché tu gli avevi detto che ero uscita DA SOLA con degli sconosciuti»
«AHAHAHAH»
«CAZZO RIDI COGLIONE!»
«Ma era una battuta!»
«Ti sembra una battuta da fare a mia madre?»
«Hai ragione scusa!»
«Ma crescerai mai Josh?»
«Dai Mad era solo una battuta! Non ti scaldare ora ahahah»
«MA VAFFANCULO JOSH!»

Ma poteva avere un cugino così coglione? Sapeva quanto sua madre era suscettibile su queste cose e lui continuava a sparare cazzate su cazzate! Concentrata com’era ad imprecare contro suo cugino non si era accorta che qualcuno si era avvicinato a lei.
«Che cos’ha combinato questo Josh per farti infuriare così tanto?» chiese Zayn facendo sussultare la mora.
« Zayn mi hai spaventata!» disse lei.
«Scusa non volevo» si scusò lui prendendo un tiro dalla sigaretta che ormai stava finendo. Da quanto tempo era lì?
«Tranquillo, comunque niente deve fare sempre il coglione!» rispose lei ancora con la rabbia dentro.
«Simpatico il tipo» ironizzò il moro.
«Si come un dito al culo» disse lei sarcastica.
«AHAHAH, spero di non starti mai sul culo se mi devi sputtanare in questo modo!» continuando a prenderla in giro.
«Lo spero anche io, mio caro» gli sorrise lei. «Ora se non ti dispiace io rientro» concluse lei girandosi sulle sue decolté .
«Rientro anche io»disse il moro seguendola.
Tornarono al loro tavolo e gli altri erano immersi in una discussione su se i ragazzi si dovevano tagliare o no i capelli.
«Secondo te Mad?»  chiese Niall con la faccia da cucciolo.
«Beh ragazzi una spuntatina andrebbe anche fatta, e tu biondino ti dovresti rifare la tinta» rispose la ragazza immergendo la mano  nei capelli del biondino.
‘Cazzo Mad mossa audace’ pensò la mora ritraendo subito dopo la mano. Niall orami era diventato tutto rosso in faccia.
«Magari Mad glieli potresti tagliare tu» intervenne Hayls e la sua stupida baccaccia.
«Tu sei una parrucchiera?» chiese Louis.
«Si e no. Ho fatto un corso di parrucchiera ma non ho la licenza per aprire un negozio» spiegò lei.
«Wow, interessante! E ti andrebbe di tagliarli a me?» chiese ancora Louis.
«Se vuoi!» rispose Maddie.
«Anche a me, anche a me!» squittì Niall.
«Certo, ma scusate non avete Lou per questo?» chiese la ragazza.
«Si ma non si arrabbia per una volta» disse il biondo allegro.
«Se lo dite voi, per me va bene» concluse Maddie.
«E quindi tu avresti twitter e ci segui tutti?» se ne uscì Harry interessato.
«Harry, ma come te ne esci?» lo ribeccò Louis.
«Che c’è, stavo ripensando a quello che ha detto prima!» disse il riccio mettendo il broncio.
«Però ripensandoci il ragazzo ha ragione» ci rifletté Louis.
«E come hai detto che ti chiami?» chiese Harry.
«Non l’ho mai detto infatti» rispose lei.
«Sgamato mio caro Styles» lo sfotté di nuovo Hayley.
«Allora me lo dici il tuo nick?» chiese Harry ignorando la bionda.
«Ma ovvio che…… NO!» rispose Mad.
«Daii» la supplicò il riccio.
«NO!» sentenziò lei. Non voleva che la seguissero solo perché ci era uscita una volta insieme.
«Mia piccola e dolce nuova amica a me lo dici? Giuro che non lo dico a nessuno!» disse Louis.
«Piccola si, ma dolce non ne sono sicuro eh!» intervenne Zayn.
«Ehi che vorresti dire che sono acida?» chiese Maddie accigliata.
«Beh dopo la sfuriata di prima a quel tale, mi vorresti dire che sei dolce e coccolosa?» la sbeffeggiò allegramente Zayn.
«Ma lui se lo meritava» si difese la mora.
«Si certo come no» disse Zayn.
E mentre Mad era presa dalla discussione con Zayn, Louis ed Harry si scambiarono uno sguardo complice e in un nano secondo il cellulare di Madison finì nelle mani del riccio che si alzò e si tenne a debita distanza dalla ragazza.
«Harry Edward Styles se ci tieni alla tua vita e ai tuoi ricci dammi immediatamente quel cellulare!» sbraitò Madison.
«Appena trovo quel maledetto nick te lo ridò!» disse lui scappando e immergendosi nella folla che ballava.
‘MERDA, il ragazzo è testardo!’ pensò Madison.
Dopo un po’ Harry riemerse da tutta quella gente con la faccia sconsolata.
«Ma non hai il nick salvato, stronza!» disse il riccio.
Ah si quel giorno era uscita per far connettere Hayley.
 ‘Che Gesù Cristo sia lodato’ pensò la mora.
«Si ma io ti troverò a costo di seguire tutti i miei followers» annunciò lui in segno di sfida.
«Fai un po’ come ti pare, ora posso riavere il mio cellulare?» chiese Mad.
Dopo aver riavuto il cellulare e messo al sicuro nella borsetta tirò un sospiro di sollievo.
«Se volete ve lo posso dire io» disse Hayley.
«Non lo faresti mai!» Maddie la guardò storto.
«Oh si invece! Il suo nick è @londonsoundss con due esse alla fine» disse Hayls con aria soddisfatta.
«Ritiro tutto quello che ho detto su di te Atkinson, io ti amo ragazza!» affermò Harry con fare plateale.
«Si vabbè Styles ora non esageriamo eh!» lo sbeffeggiò la bionda.
«Hayley Amber Atkinson sei una stronza» la strillò Madison.
«Stronza è il mio terzo nome tesoro lo sai!» le scoccò un bacio.
Dopo pochi minuti venne intasata da menzioni dei ragazzi.
«Dio tra un po’ nemmeno vi conosco e già vi odio!» sbuffò la mora.
«Ma non è vero, tu ci ami!» sentenziò Harry.
«Dai ragazzi lasciatela in pace!» la difese Niall.
«Ecco chi amo io, solo lui» affermò Mad accocolandosi vicino al biondino che diventò rosso dalla vergogna.
«Ragazzi, mi dispiace ma vi devo lasciare» disse Liam .
«E dove vai di bello?» intervenne Louis curioso.
«Niente in Hotel, mi sta facendo male la testa» spiegò Liam indifferente.
«Vabbé, se lo dici tu» lo liquidò Louis.
«Allora io vi saluto, ragazze è stato un piacere conoscervi. Spero di rivedervi presto» le salutò Liam prima di andare via.
«Niall, Harry seguitelo e non fatevelo scappare» ordinò Louis appena Liam era abbastanza lontano.
«Ma mi raccomando non fatevi sgamare!» concluse poi.
«Ai suoi ordini capo!» ironizzò Niall portandosi la mano sulla fronte come fanno i militari.
«Ciao Madison, Hayley è stato un piacere conoscervi ragazze, spero di rivedervi» le salutò Niall.
«Ciao mio unico amore, a differenza di questi quattro» lo salutò a sua volta Maddie.
«Ciao Niall è stato un piacere anche per me!» disse poi Hayley.
«Ragazze il dovere chiama ma non vi preoccupate non vi dimenticherò anche perché ci vedremo presto giusto?» le salutò Harry.
«Certo nei tuoi sogni bello!» lo sbeffeggiò Mad.
«Già mi ama!» affermò il riccio.
«NEI TUOI SOGNI!» ripeté la ragazza.
«Ciao Styles!» lo salutò in fine Hayley.
E da bravi soldatini i due si allontanarono.

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Capitolo 6
*** Nice to meet you. -Part II- ***



Wont let you get away, if we ever meet again.
 

Dopo che Niall e Harry erano andati in missione segreta –cioè spiare il povero ed  ignaro Liam – nel locale erano rimasti Hayley e Eleanor immerse nei ricordi delle superiori, Madison e Louis ed in fine Zayn che smanettava con il cellulare.
«Un pochettino asociale il tuo amico eh!» disse Mad riferendosi a Zayn.
«Di solito non è così, anzi se c’è una persona nuova è Harry due la vendetta, però..» Louis fece una pausa e guardò l’amico poco distante da loro «.. ultimamente non sappiamo che diamine gli abbia preso, da quando siamo tornati dal tour è taciturno, se ne sta sempre per i fatti suoi e la cosa peggiore è che beve ogni santa sera … » un’altra pausa « E noi non possiamo fare niente perché lui non parla e fa male vederlo così … Però ora non voglio annoiarti con i nostri problemi» concluse il castano abbozzando un sorriso.
«No ma che annoiarmi, anzi scusa della domanda invadente» disse Maddie continuando ad osservare il moro. Wow anche le star hanno i loro momenti no. Chissà cosa passava per la testa di Zayn in quel momento.. ‘Non sono affari tuoi Madison’ le disse la voce nella sua testa, ed aveva ragione!
Il resto della serata andò avanti tra una cazzata e l’altra, stranamente Mad si sentiva a suo agio con Louis e la cosa non succedeva da ormai troppo tempo.
«Amore mi accompagni a casa? Scusate ragazze ma domani mi devo svegliare presto che devo preparare un esame»  Disse Eleanor a mo di scuse.
«Oh tranquilla tanto anche noi tra un po’ saremmo andate via visto che Mad ha fatto un lungo viaggio ed è stanca»  rispose Hayls.
«Ma come già mi abbandoni?» chiese Louis con gli occhi da cucciolo in direzione di Mad.
La ragazza di tutta risposta fece spallucce per poi scoppiare a ridere vedendo la faccia del castano.
«Eh ma tanto sei rovinata mia cara, ho il tuo nick di twitter e poi devi assolutamente venire a farmi i capelli» le ricordò lui.
«Come vuole lei signore» lo sbeffeggiò la mora.
«Hayley tu vieni con noi? Così finiamo di ricordare i nomi dei nostri compagni e dopo fai compagnia al mio amore?» propose Eleanor a Hayls.
«Non lo so, perché dopo lascerei Maddie da sola» disse la bionda.
«Tranquilla tanto c’è Zayn con lei e poi ci metteremo poco» la tranquillizzò Lou.
No non le poteva fare quello, non la poteva lasciare da sola con Zayn. Non era ancora pronta a rimanere da sola con un ragazzo che non conosceva. Ma Hayley che ne poteva sapere? Lei non l’aveva detto a nessuno. Nessuno sapeva di quel suo periodo buio. Nessuno tranne i suoi genitori e Josh che l’aveva salvata. E in quel momento sperava tanto che Hayls leggesse nei suoi occhi la ‘paura’ che stava provando.
«Mad per te va bene?» chiese allora la bionda all’amica.
Ma poi di che aveva paura, non erano soli e non erano in un vicolo buio e stretto come quello che ormai sognava quasi ogni sera da ormai quasi due anni.
«Si tranquilla» disse cercando di essere il più convincente possibile.
«Perfetto allora andiamo, ci vediamo dopo ragazzi!» salutò tutto contento  Louis.
Madison salutò i tre e si andò a sedere poco più in la di Zayn.
«Guarda che mica ti mangio eh!» se ne uscì Zayn dopo qualche minuto di silenzio e vedendo che la mora era seduta così lontana da lui.
«Lo so ma avendo a disposizione un tavolo così grande non vedo il motivo di starti appiccicata!» ‘Ah credevo che ti avevano staccato le corde vocali’ aggiunse mentalmente la ragazza.
«Sai quante ragazze vorrebbero essere al posto tuo?» chiese il moro mettendo il cellulare in tasca e guardando la mora negli occhi per la prima volta in tutta la serata.
«No, mi dispiace non lo so. Quante?» chiese Mad prendendolo in giro.
«Tante»
«Se lo dici tu!» disse Mad continuando a sbeffeggiarlo.
«Beh sono un bel ragazzo e per tutt’aggiunta famoso» si vantò lui.
Oddio non poteva averlo detto veramente.
«Ma sentitelo, modestia mode on proprio eh?» lo sbeffeggiò ancora la mora.
«Beh se uno se lo può permettere ed è vero»
Ma quanto se la tirava? Se diceva un’alta cosa del genere gli scoppiava a ridere in faccia, si era vero era un bel ragazzo ma vantarsi così spudoratamente!
«Wow mi sto chiedendo come mai prima per presentarti hai detto solo Zayn Malik al posto di Zayn me-la-sento-calda Malik» disse la mora trattenendo le risate.
«E io Madison sono-acida Duncan» ribattè il moro.
«Wow che originalità! L’hai pensata ora o non ci hai dormito tutta la notte?» nessuno batteva Madison Penelope Duncan nel fare battutine o mandare frecciatine.
«AH-AH simpatica» disse il moro prendendo il cellulare.
«Mai quanto te tesoro» ribattè lei.
«Comunque mi ha mandato un messaggio Louis e mi ha detto che ti devo accompagnare a casa perché lui e Hayley faranno tardi visto che c’è traffico» disse Zayn rileggendo il messaggio. «Quindi quando vuoi andare dimmelo così chiamo un taxi» concluse poi.
«Guarda per me potremmo andare anche adesso visto che sono stanca e poi quale taxi c’è la macchina di Hayley parcheggiata qui fuori» lo schernì la mora prendendo le chiavi della Range Rover della bionda.
«Non fa niente la lasci qui» s’impuntò Zayn.
«Guarda se è per il fatto che non hai la patente tranquillo guido io» lo prese in giro ancora Madison.
«E tu come fai a saperlo?»  chiese il moro quasi vergognandosi.
«Ho detto che non mi considero una vostra fan sfegatata ma ‘ste stronzate le so!» disse lei alzandosi dal tavolo e andando verso l’uscita seguita dal moro.
«Indicami dove sta il vostro Hotel che non le so le strade di qui» disse la ora mentre faceva marcia indietro per uscire dal parcheggio del locale.
«No, andiamo a casa tua» ordinò il moro guardando la strada davanti a loro.
«Non così in fretta Malik» lo sbeffeggiò la ragazza.
«Ma cos’hai capito, sono ordini di Tommo»
«Si certo, certo» disse lei ridendo.

Quella ragazza era una cosa assurda, aveva sempre la battutina pronta e anche prima quando aveva provato a ‘sedurla’ lei l’aveva smontato in meno di quattro e quattr’otto. Di solito le ragazze gli sbavavano dietro, una volta una ragazza gli era svenuta davanti solo perché lui l’aveva salutata. Invece lei no, sembrava inerme al suo ‘fascino’. Era davvero una bella ragazza, mora occhi castani e tratti mediterranei l’unica pecca –se così si può chiamare – era la statura infatti dentro a quell’enorme macchina quasi non si vedeva.
«Quando hai finito di farmi la radiografia dimmelo così vengo a ritirarla ok?» la voce della ragazza lo riportò nel mondo dei vivi.
«Te l’hanno mai detto che sei simpatica come un palo in culo?»la schernì lui.
«Ma quanto sei greve!» sentenziò la mora.
«Zitta e guida» ordinò lui.
«Certo mica sono come te che a diciannove anni non hai ancora la patente!» lo sbeffeggiò Maddie.
«Che fai sfotti?» la schernì Malik.
«Anche se fosse?» ribattè lei.
«Lasciamo perdere va!» disse il moro per tornare a guardare fuori dal finestrino.
Poco dopo si trovarono davanti a una villetta, Madison parcheggiò e spense la macchina.
«Io sono arrivata, che fai entri e aspetti Louis o vai all’hotel volando?» chiese la ragazza slacciando la cintura di sicurezza e recuperando la borsa.
«No tranquilla vai!» disse lui scendendo dalla macchina.
«Ok se lo dici tu, ci si vede Malik» e detto ciò si diresse verso la porta di casa.
‘Ok missione compiuta, ma io ora come ci torno a casa?’ pensò il moro tra se e se.

«Perché siamo sempre noi a fare da 007?»sbuffò Harry dopo che erano usciti dal locale.
«Perché siamo i migliori» rispose Niall mentre cercava un taxi.
Trovato il taxi salirono e Niall se ne usci con «Signore segua quella macchina» a quella frase sia il tassista sia Harry si girarono verso il biondino.
«Che c’è ho sempre sognato di dirlo!» si giustificò quest’ultimo.
«Lo scusi, ha dei problemi. Comunque può per piacere stare dietro a quella macchina?» chiese il riccio gentilmente e il tassista partì.
Dopo circa 20 minuti di giri per tutte le strade possibile ed immaginabili di Manchester i ragazzi si ritrovarono in un parcheggio di un piccolo parco. I due scesero e senza farsi vedere seguirono l’ignaro Liam.
La suoneria del cellulare di Niall iniziò a suonare.
«Pronto» la voce di Niall era incazzata.
«Niall sono Zayn» disse il moro quasi impaurito dall’altra parte del telefono.
«Che vuoi coglione» questa volta era Harry.
«Mi venite a prendere? Sono rimasto a casa di Madison è sulla quinta» chiese il moro.
«No ti attacchi! Noi stiamo dietro a Liam e se ce lo perdiamo Louis ci gonfia, quindi ciao» e detto questo li chiuse il cellulare in faccia.
Si guardarono in torno alla ricerca del loro amico ma niente era sparito.
«Merda l’abbiamo perso ed è tutta colpa di Malik!» sbuffò il riccio.
Cosi disperati i due tornarono alla ‘base’.

Dopo aver accompagnato Eleanor alla porta di casa e averle lasciato un leggero bacio sulle labbra Louis tornò al Suv dove l’aspettava Hayley. La conosceva già prima di conoscere Madison, in realtà non la conosceva bene si erano rivolti solo dei saluti per educazione in quanto la ragazza abitava vicino ad Eleanor ma nulla di più. Quella sera aveva scoperto che era una ragazza allegra, simpatica, che stava allo scherzo e soprattutto che lo appoggiava nelle cazzate. Sapeva già che aveva una sorella e un fratello più grandi e che aveva un fidanzato, ma quella sera aveva scoperto che quel belloccio lavorava come modello di Abercrombie. La prima volta che l’aveva visto non gli aveva fatto una bella impressione, il solito ragazzo che sa di essere bello e non lo nasconde anzi se la tira, non gli piaceva proprio! Lou scosse la testa per scacciare quei pensieri, visto che la faccenda non gli riguardava. Entrato nel Suv Hayley lo accolse con un sorriso, lui si sedette accanto a lei e diede il segnale di partire all’autista.
«Allora, ora dove vuoi andare?» Chiese il castano
«Torniamo al pub? Visto che ci ho lasciato Madison?» rispose sarcastica Hayley
«Non ti preoccupare per Madison, credo che Zayn la possa accompagnare molto volentieri» disse Lou ridendo
«Ok, allora portami a casa di mia sorella» concluse la bionda
«Oppure potremmo andare a fare una passeggiata al parco» propose Louis
«Ma anche no!» lo schernì lei
«Perché no?»chiese il castano deluso
«Perché non mi sembra il caso di andare a fare una passeggiata al chiaro di luna soli soletti come due fidanzatini, dato che io un fidanzato già ce l’ho ed è anche geloso!» contestò Hayley
«Esagerata! Non ci vedrà nessuno come fa quel detto.. occhio non vede cuore non vuole?»
«Cuore non duole, idiota» lo sbeffeggiò la bionda
«Vuole, duole,  ‘mo stai a badà al capello il senso è quello!» disse lui indifferente
«Il senso non è quello e poi tu sei Louis Tomlinson la grande super star ti pare che non ci siano paparazzi dappertutto, altro che occhio non vede!» spiegò lei sarcastica
«Ripeto: esagerata! Però facciamo come vuoi tu, non ti posso obbligare» concluse Louis arrendendosi
«’Mbè ci mancherebbe!» disse Hayls
Quella ragazza era incredibile, di solito le ragazze avrebbero fatto carte false per avere anche un solo saluto da parte sua o dei ragazzi, invece lei si preoccupava del fidanzato e del fatto di come avrebbe reagito quest’ultimo vedendo delle foto di loro due. Incredibile! Louis rimase a fissarla quasi sconcertato, era una bella ragazza non ce che dire. Occhi celesti tendenti al grigio, lunghi capelli biondi che le ricadevano morbidi sul seno, il corpo era fasciato da un vestito acquamarina e metteva in risalto le sue forme mozzafiato.
‘Cavolo Louis che ti prende? Di belle ragazze ne hai viste a bizzeffe e ricorda sei felicemente fidanzato, quindi riprenditi!’
«Louis ti senti bene?» la voce della bionda lo fece tornare alla realtà.
«Si, perché?» chiese il ragazzo facendo finta di nulla.
«No perché stavi fissando il vuoto in maniera inquietante» rispose Hayls.
«Ma stai zitta» disse lui dandogli una piccola spinta giochevole.
Arrivati alla casa della sorella della bionda videro Zayn seduto sul marciapiede.
«E tu che ci fai qui?» chiese la bionda scendendo dal SUV.
«Ho accompagnato la tua amichetta e nessuno mi è venuto a prendere» spiegò il moro sconsolato.
«Dai su che c’è il tuo amichetto che ti salva» balzò su Louis.
«Grazie mia unica salvezza» disse Zayn saltando sull’amico.
«Ok io mi risparmio la scena gay e vado dentro, ci si vede ragazzi!» salutò la bionda i due ragazzi che erano ancora intrecciati tra di loro.

Saalvee, eccolo qui il nuovo capitolo! Lo so che non è granchè ma ho aggiornato il prima possibile anche se con gli impegni scolastici non è facile D: 
Sono cusriosa di sapere cosa ne pensate, se volte sapere quando aggiorno lasciatemi il vostro nome di twitter e ve lo dico. Vi ricordo che io sono @londonsoundss :) 
Ora vado che mi devo vedere Once Upon A Time LOL
P.s: Se mi lasciate una recensione giuro che non vi mozzico, anzi vi faccio una statua, Giuro! 
Peace&Love ♥

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Capitolo 7
*** Sleepover. ***




Salve bella gente! Lo so che non aggiorno da tantissimo e per questo dovrei essere fustigata, scusate ma la scuola mi uccide D: Comunque sono riuscita a scrivere questo di capitolo, non è un granchè perciò se volete potete lanciarmi anche dei pomodori virtuali ma almeno fatemi sapere cosa ne pensate. Non vi anticipo nulla però vi posso dire solo che il prossimo capitolo arriverà presto o almeno spero! Ora vi lascio, buona lettura.. Se vi capita di lasciare una piccola recensioncina non è che mi farebbe schifo anzi, mi aiuterebbe a capire cosa ne pensate cosa non vi piace o se proprio mi devo ritirare LOL 
Peace&Love ♥

The party's ending but it's now or never, 
Nobody's going home tonight.


Erano passate ben due settimane da quella serata al pub e i ragazzi l’avevano sommersa di menzioni su twitter, in particolar modo Louis e Niall. Tra le tante stronzate le era arrivato un DM da parte di Louis in cui rinnovava la proposta di farsi tagliare i capelli da Madison. Ormai ci si era fissato. Oltretutto quella battona di Hayley aveva dato il suo numero di telefono a quei cinque e oltre che dalle menzioni era sommersa di messaggi. Potevano delle super star essere così pesanti? Si, potevano eccome e quella era la dimostrazione.
In quelle due settimane era uscita quasi tutte le sere con loro e qualche volta anche la mattina per fare colazione. All’inizio era stato difficile perché tra paparazzi e fan si dovevano fermare ogni due passi ma poi piano piano ci stava facendo l’abitudine. In questo periodo aveva stretto una bella amicizia con tutti i ragazzi e in particolar modo con Niall, tanto da essersi dati dei sopranomi ‘Ciambi’.
Il tutto era nato una mattina in cui lei e il biondino erano andati a fare colazione. Dopo una lotta su chi doveva pagare – vinta da Niall che aveva messo su la faccia da cucciolo- il biondino era andato a ordinare mentre la mora prendeva un tavolo.  Dopo cinque minuti  il biondino arrivò al tavolo con la loro colazione,  due frappuccini al doppio cioccolato, un muffin e due ciambelle ricoperte con glassa al cioccolato.
«Oh ma che carino, ma non dovevi comprarmi anche una ciambella grazie» disse Mad aiutandolo a sistemare le cose sul tavolo.
«E chi ha mai detto che la ciambella è per te?» rispose Niall sistemandosi sulla sedia di fronte alla mora che rise.
«Non c’è niente da ridere mia cara, se solo provi a toccare una di quelle due ciambelle, ti faccio diventare io stesso una ciambella» continuò lui guardando l’amica con aria di sfida.
«Ehilà biondino ritira gli artigli, nessuno ti toccherà nulla tranquillo!» disse Maddie con gli occhi sbarrati «Anche perché se mangiassi io tutte quelle cose che ti stai  mangiando tu diventerei io stessa una ciambella, quindi stai sciallo!» concluse la mora per poi tornare a sorseggiare  il suo frappuccino. Niall sentendo quelle parole scoppiò a ridere di cuore.
«Oddio ti stavo immaginando mentre ti spingevo per farti rotolare proprio come una ciambella» disse Niall ancora con le lacrime agli occhi per quanto aveva riso, la mora lo fulminò con lo sguardo «Tranquilla saresti bella anche da ciambellina, la mia tenera Ciambi» continuò lui con fare tenero.
«Però devo dire che Ciambi ti dona come sopranome» se ne uscì dopo un po’ il biondino.
«Come scusa?» lo schernì Mad.
«Cioè.. Volevo dire.. Che.. Che il sopranome Ciambi sarebbe perfetto per te perché sei dolce proprio come una ciambella» disse il biondino per non scatenare ulteriormente la rabbia della mora.
«Ti sei salvato in calcio d’angolo Horan!» rispose lei abbandonando l’ascia di guerra.

Nel pomeriggio ricevette un messaggio “Verso le sei siamo tutti da te, voglio quel benedetto taglio! Lou x ”
Erano quasi le sei meno un quarto la casa era deserta:  Josh, Holly e la piccola erano andati a trovare dei parenti della bionda e non sarebbero tornati se non il giorno dopo e Mad se ne stava tutta tranquilla distesa sul divano a guardarsi ‘Ho cercato il tuo nome’ adorava quel film e soprattutto adorava quel bel pezzo di ragazzo che era Zac Efron.  Proprio mentre alla tv stavano passando la scena che per lei era la più bella del film suonò il campanello.
«Chi cazzo è che fracassa le palle proprio ora?» urlò adirata la mora. Quando aprì la porta si trovò  4/5 della band in tutto il loro splendore.
«Bel modo di accogliere gli ospiti» la salutò Zayn entrando con molta nonchalance in casa, a quelle parole il viso della ragazza diventò dello stesso colore delle Blazer di lui.
«Scusate non vi aspettavo così presto e sinceramente credevo che Louis stesse scherzando» si difese lei facendo passare anche gli altri tre.
Quando furono tutti dentro Louis saltò sopra Maddie
«Ciao amica, mi sei mancata lo sai?» Oh, Tomlinson e le sue dimostrazioni d’affetto. Mad ricambiò l’abbraccio e gli sorrise.
«Lo sai che ora sei costretta a tagliarmi questi benedetti capelli, vero?» continuò poi lui gironzolando curioso come facevano Harry e Zayn.
«Ma ciao, mia adorata Ciambi» la salutò Niall dandole un tenero bacio sulla guancia. Possibile che questi ragazzi debbano essere così affettuosi?
«Ciao a te Horan, la smetterai mai con questo sopranome?» chiese la ragazza cercando di tornare al suo colore naturale.
«Mai» rispose lui facendole l’occhiolino.
«Ma che merda di film ti vedi?» chiese Zayn quasi schifato.
«Ehi, non ti azzardare nemmeno ad offendere il film!» rispose lei con aria di sfida.
«Sennò che mi fai eh?» continuò il moro avvicinandosi a lei guardandola negli occhi.
«Ti taglio quel bel ciuffo che ti ritrovi» concluse lei lasciandolo lì a bocca aperta.
«Non oseresti mai» la sfidò ancora il moro.
«Non mi sfidare caro, te ne potresti pentire amaramente»
Nella stanza si levò un ‘wohooo’ generale.
«Tosta la ragazza» disse Louis mettendole un braccio intorno alle spalle «Ora però me li tagli i capelli? Ti prego, ti prego, ti pregoooo» la implorò poi.
«Oddio Lou, si però tranquillizzati eh!» annuì lei sfinita.
«GRAZIEE» esultò il castano saltellando per casa.
«Fate come se foste a casa vostra, io torno subito che vado a prendere tutto l’occorrente» disse lei dirigendosi verso le scale.
Dopo aver preso tutto torno giù e si ritrovò Niall, Louis e Harry che litigavano per il telecomando e Zayn che osservava curioso le foto di Leila esposte sopra il pianoforte del salotto.
«Eccomi» disse la mora appena entrata nel salotto «ora, signorino Louis è pregato di seguirmi in bagno» annunciò Mad con fare professionale.
«He-he che dovete fare al bagno eh?» disse Harry con fare malizioso.
«Tranquillo Harry non gli salto addosso, gli lavo i capelli e te lo ridò subito!»lo informò Mad, prima di dirigersi verso il bagno seguita da Louis e lasciarlo a bocca aperta.
«Possibile che l’unico pensiero di quel ragazzo sia solo quello?» chiese Mad a Lou mentre gli faceva lo shampoo.
«Che ci vuoi fare, è Harry» rispose lui ridendo.
«Non posso pretendere più di tanto tu dici?» chiese ancora lei ridendo.
«Eh già!» annuì Louis continuando a ridere.
«Allora come stanno andando le vacanze mia cara Madison?» domandò  il castano.
«Beh tralasciando il fatto che ho conosciuto cinque idioti, direi alla grande!» affermò la ragazza seria.
«Ma come, e io credevo che noi avevamo reso la tua vacanza ancora più intrigante» disse lui quasi offeso.
«Ma scherzo scemo» disse lei bagnandolo.
«Come hai osato! Te ne pentirai» e dopo aver annunciato ciò si ritrovarono a fare una lotta con l’acqua, quando la porta si aprì.
«Che sta scucced..» chiese Zayn ma non finì la frase davanti a quei due zuppi.
«Ehi Malik non te l’hanno insegnato che si bussa prima di entrare in un bagno? E se noi stavamo facendo del sesso selvaggio?»  chiese Mad, ma il moro chiuse immediatamente la porta e si diressi velocemente in salotto dagli altri.
«Ma che gli è preso? Stavo scherzando!» domandò la mora in direzione di Louis che fece spallucce.
«Va bene, bravo chi lo capisce! Comunque vai di la in salotto prendi una sedia dal tavolo della cucina e siediti che io asciugo qui e vengo a tagliarti i capelli» ordinò Maddie.
Finito di asciugare il pavimento Mad andò a tagliare i capelli dell’amico e dopo aver finito di tagliarli, fargli la messa in piega e pulito il pavimento si mise sul divano insieme agli altri.
«Ragazzi io ho fame!» annunciò a gran voce Niall.
«Sai che novità!» lo ribeccò Harry.
«Se volete potete rimanere a cena qui chiamo anche Hayley che sta da Jake e prendiamo una pizza» propose Maddie.
«Oh si pizzaa» gridò Niall e gli altri annuirono.
«Perfetto allora»  confermò Mad.
Prese il cellulare e chiamò la bionda.
‘Pronto bagascia’
‘Ciao stangona, senti che avete da fare tu e Jake sta sera?’
‘Mah, sinceramente non abbiamo ancora programmato nulla’
‘Perfetto allora venite a cena da me, cioè da Josh, cioè.. vabbeh hai capito insomma venite qui che ci sono anche Niall, Louis e gli altri e mangiamo una pizza tutti insieme’
‘ Ah si, sento un attimo Jake e poi ti faccio sapere, ok?’
‘Certo babe, a dopo’
‘A dopo’

«Allora, Hayls mi ha detto che parla con Jake e mi fa sapere» informò Mad i ragazzi «Ah e stavo pensando anche a un’altra cosa..»
«Ah perché tu pensi?» s’intromise Zayn.
«E già a differenza tua mio caro, comunque stavo dicendo che non mi avete detto dove sta Liam» chiese la mora.
«Se lo sapessimo, te lo diremmo molto volentieri» rispose Niall «Ora gli mando un messaggio per dirgli che siamo a cena da te» concluse poi per mandare il messaggio.
Il cellulare di Mad si illuminò segno che era arrivato un messaggio ‘Ci vediamo tra venti minuti a casa tua, ciao baldracca x’.
«Hayls ha detto che tra venti minuti è qui» annunciò Madison.
«Anche Liam più o meno per quell’ora dovrebbe essere arrivato» la informò Niall.
«Perfetto allora intanto che li aspettiamo per ordinare la pizza chi vuole fare una partita alla wii?» propose la mora. Tutti acconsentirono tranne Zayn che a Just Dance era negato, così si divisero in due squadre da una parte Niall e Madison e dall’altra Louis e Harry.
Era davvero strano il rapporto tra Madison e questi ragazzi, prima non gli sarebbe passato nemmeno per l’anticamera del cervello rimanere da sola con quattro ragazzi in casa per lo più famosi e invece ora ci rideva, scherzava e faceva l’idiota. Quei cinque ragazzi la facevano sentire bene, senza alcuna paura, insomma la facevano tornare quella che era una volta.
Verso le otto e mezza erano arrivati sia Hayley e Jake sia Liam.
«Allora gente ascoltatemi, come la volete la pizza?» chiese Madison cercando ti attirare l’attenzione di tutti.
«Capricciosa», «Margherita», «Peperoni», «Gamberetti».
«Uno alla volta per favore, se no divento scema!» gridò Mad per farli stare zitti.
«E’ difficile farti diventare scema più di quello che sei, tesoro»la prese in giro Hayley.
«Quoto Hayley, pure un ritardato è più sveglio di lei» disse Zayn.
«Bella questa Malik» l’appoggiò la bionda dando il cinque al moro.
«Certo, quando avrete finito di prendermi per il culo avvertitemi così chiamo per ordinare la pizza eh!» disse Mad.
«Oh povera, ti sei offesa?» chiese con finta preoccupazione Zayn.
«No tranquillo tesoro le tue frecciatine non mi fanno né caldo né freddo, soprattutto se sono così scadenti» reclamò lei indifferente «Comunque uno alla volta ditemi la pizza che volete iniziamo da Niall» concluse poi lasciano il moro senza parole.
«Gamberetti» rispose il biondino.
«Liam?»
«Margherita»
rispose lui.
«Perfetto anche io, Harry e Louis?»
«Capricciosa»
risposero in coro i due.
«Jake?»
«Gamberetti anche io»
affermò il biondo.
«Perfetto allora facciamo una margherita, una capricciosa e una con i gamberetti va bene?» chiese Mad, ignorando Hayley e Zayn che si lamentavano perche a loro non l’aveva chiesto.
«Ciambi io voglio anche le patatine» chiese Niall.
«Te le faccio io le patatine tesoro non c’è bisogno che le compriamo, però basta che la finisci di chiamarmi Ciambi ok?» gli rispose la mora.
«Baldracca anche io voglio la pizza e la voglio con i peperoni capito?» disse Hayley.
«Anche io» si aggiunse Zayn.
«Siete un po’ troppo uguali per i miei gusti voi due» affermò Mad «Però va bene, non vi posso mica lasciare morire di fame»
«Ecco, brava bambina»
disse Hayley facendole l’occhiolino.
Dopo aver ordinato Madison, Hayley e Niall andarono in cucina per preparare le patatine mentre gli altri erano tutti concentrati a giocare a Mario Kart.
«Ehi Niall ma tu ti fidi delle patatine che cucina Madison?» gridò Zayn per farsi sentire dal salotto.
«Malik se non la finisci di sfottere vai a mangiare fuori con il cane!» gli rispose la mora mentre metteva la friggitrice sul fuoco.
«Ma tu non hai un cane!» replicò il moro.
«Appunto!» ribadì Mad.
«Mad se tu non hai un cane come posso io andare a mangiare con il cane?» domandò ancora Zayn.
«Lascia perdere Zayn è troppo complicato per te, è già tanto che riesci a parlare e giocare contemporaneamente, non posso pretendere che tu capisca anche le battute!» disse Maddie rassegnata. A quelle parole si scatenò una risata generale.
«Mi dispiace Zayn credo che mai nessuno possa avere la meglio contro Mad e le sue frecciatine, perciò rassegnati» affermò Hayley.
Dopo quasi venti minuti erano tutti intorno al tavolo a mangiare e a chiacchierare come se si conoscessero da tanto tempo, come una vecchia rimpatriata. Quando ebbero finito di mangiare si sistemarono tutti sul divano a raccontare storie divertenti e mangiare gelato.
Si era fatta una certa ora.
«Ragazze noi andiamo, perché se Zayn si addormenta non lo svegliano nemmeno le cannonate e non è proprio una piuma da portare in spalla» disse Liam facendo ridere tutti e facendosi guardare male dal moro.
«Ma no dai ragazzi rimanete a dormire qui, tanto lo spazio c’è e non credo che a mia sorella darebbe fastidio, tanto mica le distruggeremo casa!» propose Hayley.
‘Cosa? Che cazzo le passava per la testa a Hayls? Dormire in casa con sei ragazzi? Che cazzo si era bevuta? Non poteva aver proposto quello! Però pensandoci a mente fredda di cosa aveva paura? Anche perché era rimasta da sola con quattro ragazzi per quasi tutto il pomeriggio e non  le avevano torto nemmeno un capello! Quindi si doveva tranquillizzare e cercare di divertirsi’
«Ma si perché no, tanto come ha detto Hayls lo spazio c’è!» affermò Mad cercando di convincere più se stessa che i ragazzi.
«Ma no dai, disturbiamo!» rifiutò gentilmente Niall.
«Ma se disturbavate non ve l’avremmo neanche proposto, non credi?» chiese Mad «E poi mi potrai chiamare tutto il tempo Ciambi se vuoi!» aggiunse poi la mora.
«Ok allora se insistete così tanto rimaniamo, contente?» acconsentì Louis.
Era quasi l’una di notte e loro erano ancora in salotto a sparare cazzate.
«Ragazze come ci sistemiamo con le camere?» chiese Harry con un pizzico di malizia.
«Styles calma i tuoi spiriti bollenti, allora io starò con Jake nella camera patronale, poi non so» rispose Hayley.
«Beh allora io potrei dormire con Niall nella mia camera, mentre voi quattro dormite due in un divano e due nell’altro» propose Mad.
«Perché Niall con te e non io?» domandò Louis.
«Perché non credevo che avresti preferito me alla tua dolce metà» rispose la mora indicando Harry.
«Io preferirei sempre te tesoro» disse Lou facendole l’occhiolino.
«Ma bravo, mi abbandoni per la prima che capita» lo contestò Harry con fare offeso.
«Peccato che è la seconda che capita visto che la prima è stata Eleanor» lo corresse Zayn.
«No ci dormo io con Mad» affermò Niall.
«No io!» ribadì Louis.
«Sentite tra i due litiganti il terzo gode, quindi ci dormo io e basta» annunciò Zayn.
«Si certo qualcun’altro che si vuole aggiungere? No perché sono aperte le offerte!» disse Mad.
«Allora mi offro anche io!» saltò su Harry.
«Ero ironica idiota!»
«Ah»
disse sconsolato il riccio.
«Comunque io sto in camera con Niall, quindi non fatevi pippe mentali e mettetevi l’anima in pace!» annunciò Mad, che subito dopo fu travolta da Niall che la riempì di coccole.
Erano le tre passate di notte, e tutti erano andati a dormire da quasi mezz’ora. L’unica cogliona sveglia? Ma naturalmente Mad! Non riusciva a dormire e per paura di svegliare Niall stava immobile a fissare il soffitto.
Dopo un po’ che si trovava in quella posizione decise di andare a prepararsi del tè . Scese da letto facendo attenzione a non svegliare il biondino vicino a lei e facendosi luce con il cellulare. Cattiva idea visto che appena arrivata in cucina andò a sbattere contro il mobile.
‘Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo quanto poteva fare male!’
Andò ad accendere la luce e appena si girò si trovò Zayn davanti a se.
«Cristo, ma sei deficiente mi ha spaventata a morte!» saltò su lei dallo spavento.
«Scusa è che ho sentito dei rumori e mi sono svegliato» si scusò il moro.
«Ma tu non eri quello che non si svegliava nemmeno con le cannonate?»chiese lei.
«Si ma ero nel dormiveglia  e mi sono svegliato, tu piuttosto che ci fai qui?» domandò Zayn.
«Non riuscivo a dormire così ho deciso di farmi un tè, ne vuoi uno?»
«Si grazie, comunque ho visto tante foto di una bambina e mi chiedevo chi fosse» le chiese il moro giocando con il tappo della zuccheriera.
«La mia bellissima nipotina, cioè non è proprio mia nipote perché suo padre non è veramente mio fratello ma è come se lo fosse» spiegò la mora.
«Ah capito, comunque è davvero una bellissima bambina» disse Zayn.
«Si lo so poi è dolcissima» continuò Mad servendo il tè al moro «Ci vuoi il latte o qualcos’altro?» chiese lei.
«Si un po’ di latte grazie»  rispose il moro. La ragazza gli passò il latte per poi andare a prendere un po’ di limone per se.
«Bevi il tè con il limone? Non è un po’ forte?» chiese Zayn.
«Si ma è molto buono l’ho iniziato a prendere così quando sono andata in Italia» rispose Mad sorseggiando il suo tè.
«Sei stata in Italia?» domandò ancora il moro.
«Si in gita scolastica è davvero un bellissimo paese» spiegò lei.
«Si siamo stati li due volte e sono davvero persone splendide sempre con il sorriso sulla faccia» disse Zayn.
I due continuarono a chiacchierare del più e del meno fino a quando a Zayn non venne sonno e tornò a letto.

Quando Niall si svegliò non trovò Mad vicino a lui, controllò il cellulare ed erano le tre e mezza di notte. Quando sentì dei rumori al piano di sotto e andò a controllare.
C’erano Madison e Zayn che chiacchieravano davanti a una tazza di tè. Ma che teneri. Aspettò e appena Zayn andò via raggiunse la mora che stava mettendo a posto le tazze.
«Ciao» la salutò il biondino.
«Oh signore, ma tu e Malik avete deciso di farmi fuori questa sera?» chiese lei bianca dalla paura.
«Oddio scusa scricciolo, non volevo» si scusò Niall.
«Tranquillo, ma non lo fare più ok?» disse Mad dolce.
«Certo Ciambi» rispose Niall sedendosi e seguito dalla ragazza «Come mai eri qui e non a dormire?» chiese il biondino.
«Sinceramente non lo so, e quando non dormo mi rigiro nel letto ma avevo paura di svegliarti così sono scesa a farmi un tè» spiegò Mad
«E tu invece?» chiese poi.
«Mi sono svegliato non ti ho trovato vicino a me, ho sentito dei rumori e sono sceso ma ho visto che eri in compagnia così ho deciso di aspettare» spiegò a sua volta Niall.
«Hai aspettato per più di mezz’ora?» chiese Mad sorpresa.
«Si, ti va di andare a dormire ora sarei un pochino stanco» le propose il biondino.
«Si certo tanto avrei messo a posto le tazze e sarei salita su» acconsentì la Maddie.
Si sdraiarono sul letto e continuarono a chiacchierare un po’. Niall ci pensò un po’ e poi decise soprattutto per quello che era successo nell’ultima settimana. Aveva deciso lei era quella giusta, a lei lo poteva chiedere.
«Mad» chiese il biondino.
«Mhh» mugugnò lei.
«Ti posso chiedere una cosa?..»

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Capitolo 8
*** Wedding. ***


                                                                   
SCUSATEE! Lo so è da non si sa quanto che non aggiorno ma questo capitolo è stato no un parto ma qualcosa di più! Ma purtroppo un po' i miei impegni scolastici un po' la mia fantasia che si è andata a far benedire, non sono riuscita ad aggiornare prima.. Il capitolo come al solito non mi convince, ma spero che a voi piaccia almeno un po'! Ora vi lascio, buona lettura.
P.s: Se lasciate una piccola recensione non è che vi ammazzo, ANZI! 
Bye, love you all ♥

I just wanna, oh baby
I just want you to dance with me tonight
So come on, oh baby
I just want you to dance with me tonight.

 

Come diavolo aveva fatto Niall ad incastrarla in una cosa così grossa? Ah si con quella sua faccia da cucciolo bastonato, quando metteva su quel musino dolce non c’era santo che poteva dirgli di no. Anche quella sera aveva usato la stessa faccia. Le aveva fatto un discorso tutto smielato e mettici quella faccia non aveva avuto il coraggio di dirgli di no.. Così ora era costretta a farlo. Era costretta ad accompagnarlo al matrimonio di Marvin dei JLS.
Perché lei?  Lei non conosceva nessuno, per modo di dire visto che a quanto pare a quel matrimonio ci sarebbero stati cantanti, attori, presentatori e gente dello spettacolo.
Possibile che quel biondino non aveva nessun’altro da portare? Eppure erano sempre circondati da bellissime ragazze, possibile che nessuna di loro era disposta ad accompagnarlo? Fatto sta che dopo aver sorbito la ramanzina da parte di Josh sul non fidarsi di nessuno e bla,bla,bla… era pronta, Niall sarebbe dovuto arrivare tra pochi minuti. Tempo per ridare un’occhiatina al look, aveva un semplice vestito color beige con la parte superiore del decolté in pizzo nero, e una piccola cinta nera che metteva in evidenza la sua pancia piatta, ai piedi portava dei sandali neri con il cinturino e per finire una pochette che riprendeva il colore del vestito. Per quanto riguardava i gioielli portava un bracciale ‘Tiffany’ e dei pendenti con dei Swarovski. Appena finì di stendere il rossetto il campanello suonò.
«Mad, è arrivato un biondino per te» gridò Josh.
«Arrivoo» urlò lei di rimando, ok ora doveva scendere quelle scale e andare. Facile da dire ma tutt’altro nel compiere quel semplice movimento, possibile che i suoi piedi si erano fusi con il pavimento?
‘Su Mad forza e coraggio, non è mica la fine del mondo’ disse la vocina dentro di se.
Scese le scale e sulla porta di casa si trovò un angelo biondo tutto in tiro, che la guardava con due occhioni che sprizzavano gioia.
«Sei bellissima» le disse Niall mentre l’abbracciava per salutarla, era una cosa assurda come si sentiva protetta tra quelle braccia riusciva anche a ricevere un complimento senza andare a fuoco nella zona guance.  
«Neanche tu scherzi biondino» si complimentò Mad ancora tra le sue braccia.
Dopo i saluti alla famiglia chiuse la porta e con Niall sottobraccio si diressero verso la limousine che li aspettava. Entrata nella macchina venne assalita dal resto del gruppo, finiti i calorosi saluti si adagiò sul sedile della lussuosa macchina e solo in quel momento si accorse che oltre ai ragazzi e ad Eleanor c’erano anche due oche giulive appiccicate a Harry e Zayn. Erano due bionde tinte con il muso da carlino, svestite in quanto addosso avevano poco o niente, con in faccia così tanto trucco da far  invidia a Moira Orfei.
«Ma come siamo sexy oggi Madison» intervenne Louis attirando l’attenzione della mora su di se.
«Con questo cosa vorresti insinuare Tomlinson, che gli altri giorni non lo sono?» scherzò Mad con fare ammiccante, scatenando la risata degli altri.
«Non mi permetterei mai» rispose il castano tra le risate.
«Ecco bravo!» lo riprese lei per poi scoppiare a ridere.
A quello scambio di battute, quella che lei aveva sopranominato Oca Uno l’aveva squadrata da capo a piedi con fare schifato ma Maddie l’aveva liquidata con uno sguardo glaciale per tornare tranquillamente alla conversazione con Louis.
Tra chiacchiere e risate il viaggio in macchina durò poco, infatti poco dopo si ritrovò in mezzo a così tante persone famose che non avrebbe mai immaginato di poter vedere.
«Promettimi una cosa» sussurrò in modo supplichevole Mad al biondo che la teneva sottobraccio.
«Dimmi scricciolo» rispose Niall sorridendo.
«Promettimi che non mi lascerai sola nemmeno un istante con qualcuno che non conosco e nemmeno con Louis o Harry non sono tanto affidabili» continuò lei ricambiando il sorriso.
«Lo prometto» la rassicurò il biondino stringendola a sé  mentre si mettevano in posa per una foto. La cerimonia in chiesa fu abbastanza breve ed emozionante, se la sarebbe anche goduta tutta se quel mongoloide di Louis si sarebbe stato fermo e non disturbandola ogni cinque secondi con ogni stronzata che gli passava per l’anticamera del cervello. Possibile che un ragazzo di ormai quasi ventuno  anni sparava cazzate a raffica come se ne avesse cinque?  Si possibile e Louis William Tomlinson ne era la dimostrazione fatta persona.
Finita la cerimonia tutti gli invitati andarono nel salone adibito per la festa. Tutto era così bello che Mad si trovò a pensare che se mai un giorno si sarebbe sposata, anche lei avrebbe voluto una cerimonia del genere.
Ormai erano passate quasi tre ore da quando erano arrivati nel solone e tra chiacchiere e portate di ogni tipo molti invitati erano sulla pista a scatenarsi. Tra loro c’erano anche Zayn e Oca Uno che gli si strusciava e avvinghiava addosso peggio di una piovra.
Niall insisteva sul fatto di andare a ballare.
«Dai Ciambi per favore, per favore, per favore, solo uno e poi ti lascerò in pace, lo giuro!» la supplicò per l’ennesima volta il biondino mettendo su la faccia da cucciolo.
«Oddio Niall, si vengo a ballare » acconsentì Mad sfinita, alzandosi per andare finalmente a ballare con Niall.
«Grazie. Grazie, grazie»esultò il ragazzo andando a mettersi affianco alla moraper poi condurla in pista, affiancandosi a Lou e Eleanor che si scatenavano nel ballo.
Mentre Niall ballava tutto euforico, anche grazie all'alcool che circolava nelle sue vene, lei non riusciva a sciogliersi del tutto perché provava un profondo imbarazzo nel ballare di fronte a tutta quella gente. Anche se ovviamente non stavano di certo a guardare lei, ma quando una persona si vergogna niente e nessuno può farle cambiare idea. Guardando Niall che si scatenava e cercò di stargli al passo senza provare vergogna.
«Comunque non sei leale» esordì Maddie alzando di qualche tono la voce per farsi sentire.
«Perché?» chiese il biondino continuando a ballare come un forsennato.
«Perché non puoi farmi la faccia da cucciolo e rompermi l’anima ogni volta che vuoi ottenere qualcosa» spiegò la mora cercando di accennare qualche movimento.
Anche con tutto il volume a palla della musica, la risata del biondino risuonò nella sala.
«Rasseganti tesoro, userò sempre la mia tecnica super segreta -che sanno un po’ tutti, ma dettagli- per far fare alla gente quello che voglio» disse Niall continuando a ridere.
«Non ti facevo così stronzo» affermò Mad divertita.
In tutta risposta Niall fece spallucce  e iniziò a ballare intorno a Maddie. Mentre tutto ciò succedeva si avvicinò Zayn che, proprio come stava facendo lei, scrutava il biondino che si muoveva a passo di musica.
«Mi concedi la tua dama per un ballo?» chiese con un tono divertito il moro, buttando un occhio su Maddie che intimorita da quella richiesta, lo guardava con sguardo impanicato.
«Eh?» gridò Maddie superando la musica altissima, incredula di quella richiesta.
«Stai scherzando?» continuò per poi guardare Niall come per fargli capire che non voleva ballare con Zayn.
«Uh guardate.. Sono arrivati i dolci..» esclamò tutto euforico il biondino.
Mentre se ne stava per andare Madison gli bloccò il braccio e alzandosi sulle punte andò vicino al suo orecchio.
«Mi avevi fatto una promessa» sussurrò la mora.
«Mi hai detto di non lasciarti da sola con qualcuno che non conosci e mi pare che Zayn lo conosci e non è nemmeno Harry o Lou, quindi io la mia promessa la sto mantenendo» le fece l’occhiolino e come per magia sparì lasciando i due lì da soli, come due allocchi.
Le madonne che tirò giù Maddie solo dio lo sapeva.
«Che gli hai detto?» chiese Zayn avvicinandosi ancora di più a Mad.
«Che è una testa di cazzo ecco quello che gli ho detto, comunque che vuoi da me? L'Oca Uno dove l'hai lasciata?» domandò a sua volta la mora con tono stizzito:
«Uh buona,voglio solo ballare e l’Oca Uno come la chiami te l’ho lasciata non so dove con non so chi a fare non so che cosa ». Si guardarono in silenzio, uno di fronte all'altra in mezzo alla pista da ballo con ovviamente gente che danzava intorno a loro.
«Allora, me lo concedi questo ballo?» chiese il moro sfoggiando un sorriso a trentadue denti e porgendogli la mano. Mano che Mad osservò attentamente tentennando sul da farsi.
Che palle ma perché tutti avevano tutta sta voglia di ballare? E soprattutto perché con lei? Ok qualcuno lassù le voleva veramente male, forse era quella sua prozia vecchia e decrepita –pace all’anima sua– che puzzava di naftalina e che ce l’aveva sempre avuta con lei.
«Oddio Madison, ti sto chiedendo di ballare mica di sposarmi!» insistette Zayn facendola tornare nel mondo dei vivi.
«Ok, ma solo uno» asserì la mora prendendo la mano del ragazzo.
Ma appena i due iniziarono a muoversi la musica cambiò, il suono forte della batteria fu sostituito da quello dolce di una chitarra acustica e la voce roca del solista che aveva cantato fino a poco tempo fa venne sostituita da quella soave di Ed Sheeran che iniziò a strimpellare le note di una canzone che Mad avrebbe riconosciuto tra mille.
Ok era ufficiale qualcuno lassù le voleva veramente male e quella sua prozia si stava dando da fare, ora invece di ballare semplicemente con Zayn, doveva ballare un lento con Zayn.

Settle down with me
Cover me up
Cuddle me in
Lie down with me
Hold me in your arms
Your heart’s against my chest
Lips pressed to my neck
I’ve fallen for your eyes
But they don’t know me yet
And the feeling I forget
I’m in love now
.

Tutte le persone che si trovavano sulla pista si divisero in coppie e iniziarono ad ondeggiare di qua e di la ognuno stretto al  proprio partner, la stessa cosa fece Zayn. Con delicatezza portò le braccia di Mad sulle sue spalle e con la stessa delicatezza posò le sue mani sui fianchi di lei ed iniziarono anche loro ad ondeggiare.
Perché quelle mani sui suoi fianchi bruciavano così tanto? Si certo da due anni a quella parte non aveva ballato un lento con nessuno, ma diamine cosa le poteva fare erano in mezzo alla gente.
«Ti fa così schifo il mio profumo?» domandò Zayn curioso.
«Come scusa?» piegò la testa di lato interrogativa Mad.
«Ti ho chiesto se ti fa così schifo il mio profumo» ribadì il moro.
«No anzi, mi piace parecchio è il ‘Unforgivable’ giusto?» chiese Madison guardandolo dalle lunghe ciglia nere dal mascara.
«Si, come fai a saperlo?» domandò Zayn stupito.
«Non farti strane idee, alcune volte lo usava anche il mio ex» spiegò Maddie.
«Ah» fu l’unica cosa che Zayn riuscì a dire.
All’improvviso, con un movimento veloce e repentino Zayn la attirò a se facendo combaciare perfettamente i due corpi e si abbassò all’altezza dell’orecchio della ragazza.
«Forse lui ti ha ferita, ma io no, mica ho intenzione di stuprarti!» le sussurrò lui.
Immediatamente la bocca dello stomaco della ragazza si contrasse così tanto da sembrare che dovesse scomparire, sentì un magone in bocca e i suoi occhi iniziarono a pizzicare segno che da li a poco sarebbe scoppiata a piangere. Doveva andare via di li, nessuno la doveva vedere in quelle condizioni. Né Zayn, né Niall né nessun altro. Si staccò da Zayn e iniziò a correre verso quella che lei pensasse la direzione della toilette lasciando lì il moro inerme, consapevole di aver fatto o detto qualcosa di grave ma involontariamente. Eccole le lacrime, che forse per troppo tempo avevano rigato le sue guance e distrutto il suo trucco. Perché Zayn con tutti i modi di dire possibili e immaginabili aveva detto proprio quello che a lei faceva più male, perché?
In bagno quel pianto soffocato si era trasformato in pianto liberatorio, si perché si doveva liberare di quella situazione. Forse la canzone, il ballo e soprattutto quelle parole erano troppo per lei che era da poco che si era riuscita a ricostruire. Ora era tutto crollato, quella pseudo corazza che era riuscita a costruirsi non c’era più era in mille pezzi e lei se ne stava seduta a terra chiusa a riccio con la testa fra le gambe sfogandosi nell’unico modo che sapeva fare: piangere.
«Madison, Madison tesoro sei qui dentro?» chiese Niall preoccupato.
«Si Niall, sono qui» rispose Mad tra i singhiozzi.
«Oh scricciolo, che è successo? Perché stai piangendo?» domandò con la voce affannata sintomo che aveva corso.
Nessuna risposta.
«Mad che è successo? Perché stai piangendo? Che ti ha detto Zayn?» chiese ancora il biondo.
Ancora nessuna risposta.
«Mad mi stai facendo preoccupare, che ti ha detto Zayn? Giuro che se ti ha offesa o detto qualcosa di brutto vado li e gli spacco quel bel visino che si ritrova» la incalzò ancora Niall.
«No no lui non c’entra niente » cercò di spiegare Maddie tra le lacrime.
«Allora cosa c’è?» insistette il biondino.
«Sono io Niall, sono io che sono sbagliata, non ti preoccupare per me torna di la e diverti» disse lei tirando su con il naso.
«Ma cosa dici? Perché invece di dire queste stronzate non apri questa porta e mi racconti cosa succede?» la incitò il ragazzo.
«Non voglio che mi vedi in questo stato, davvero, vai di la e non pensare a me» suggerì Mad.
«Non ci penso minimamente, se non ne vuoi parlare va bene ma aspetterò finché non ti sarai calmata» affermò Niall sedendosi e appoggiando la schiena alla porta che lo divideva dalla ragazza.
«Grazie» lo ringraziò Maddie cercando di respirare a fondo e tranquillizzarsi.
Dopo qualche minuto in silenzio.
«Niall?»  parlò Mad rompendo il silenzio.
«Si scricciolo» rispose Niall.
«Scusa» sussurrò Maddie.
«E di cosa?» chiese il biondino incredulo.
«Di tutto questo, di non essere forte abbastanza, di farti vivere queste brutte esperienze..»
«Non dirlo nemmeno, anzi scusa tu se ti avessi dato retta e non ti avessi lasciata da sola tutto questo non sarebbe successo quindi sono io che chiedo scusa a te»
la interruppe il ragazzo «Ora che ti sei calmata un po’ che ne dici di uscire da questo bagno e tornare dagli altri?» continuò poi alzandosi.
Madison si alzò, aprì la porta e si fiondò tra le braccia del ragazzo prendendolo in contropiede.
«Grazie» gli sussurrò.
«Di nulla scricciolo, so che ci conosciamo da troppo poco tempo ma se ne vuoi parlare io sono qui» le disse il biondino stringendola a se.
Maddie si staccò un po’ dal dorso del ragazzo, annuì e gli regalò un sorriso vero, uno di quelli che non aveva ormai da tanto tempo. Poteva sembrare un controsenso, fino a qualche minuto prima era seduta a terra a piangere per la sua stupida fobia dei ragazzi e ora era abbracciata ad uno di loro e si sentiva bene. Si sentiva a casa, si sentiva protetta come non le capitava da tanto tempo.

Era ormai quasi un mese che Keyra si era trasferita a Manchester e per colpa dei suoi molteplici impegni di lavoro non era ancora riuscita a uscire una sera per andarsi a divertire come solo lei era capace.
Finalmente quella sera era arrivata, il giorno dopo niente lavoro quindi tanto tempo da dedicare a se stessa. Di certo non sarebbe rimasta a casa a svuotare gli scatoloni o sul divano a deprimersi, no questo non era da lei, sicuramente se ne sarebbe andata in giro per la città in cerca di un buon locale e di un bel ragazzo con cui passare la serata.
Da quando era uscita da casa aveva cambiato tre diversi locali e ora era seduta  davanti al bancone del quarto bar a giocare con la cannuccia del suo drink ragionando sul da farsi.
Tornare a casa o cercare un nuovo locale? L’unica cosa certa era che quella città era morta, voleva tornare alla sua confusionaria, caotica e intasata Londra. Non avrebbe mai pensato di rimpiangere il traffico e i marciapiedi intasati di Londra.
Per fortuna che in questa “piccola” città sarebbe rimasta per poco, per tornare in quella che l’aveva vista nascere, crescere e diventare una donna in fretta.
«Prego, questa è offerta dalla casa» intervenne il barman interrompendo il flusso dei suoi pensieri.
«E se vuoi la prossima te offro io, personalmente» continuò il ragazzo ammiccando.
«Davvero? Come sei gentile» rispose Keyra stando al gioco.
«Oh figurati, per una ragazza così carina questo ed altro» disse lui.
«Ma la smetti di importunare le belle ragazze Jer?» s’intromise un biondino niente male.
«Non importunavo nessuno, vero?» chiese il ragazzo in direzione della mora.
«No, a differenza di qualcuno che non è stato interpellato da nessuno» rispose Keyra guardando il nuovo arrivato di sbieco.
«Wow che caratterino, mi piaci» esordì il biondo.
«Ma tutta ‘sta confidenza? Ci conosciamo per caso?» chiese la ragazza squadrandolo.
«No, ma mi piacerebbe conoscerti, piacere Jake» rispose il ragazzo restituendo lo sguardo solo in modo malizioso e porgendo la mano.
‘Bene la serata si fa interessante’ pensò Key stingendo la mano al ragazzo e presentandosi.
«Bene Keyra, vogliamo continuare la nostra conoscenza in un luogo più appartato?» domando Jake in tono malizioso, alzandosi dallo sgabello.
«Ma siete tutti così sfacciati da queste parti?» ribatté la mora seguendolo chissà dove.
«Non so gli altri, ma io si, comunque non sei di queste parti vero?» chiese il ragazzo sedendosi su un divanetto in una zona abbastanza appartata del locale.
«No, perché se no sarei stata nel tuo letto già da tempo o sbaglio..» era più una constatazione che una vera e propria domanda.
«Perspicace la ragazza» affermò lui facendole l’occhiolino.
«E’ in questo modo che “abbordi” le ragazze? Perché fattelo dire non è un granché» lo sfidò Keyra.
«Davvero? Però mi sembra che con te stia funzionando» sussurrò Jake avvicinandosi al viso della mora.
Erano a pochi centimetri l’uno dal viso dell’altra, le labbra si stavano per toccare, lui sorrideva sornione.
«Non così in fratta bad boy» affermò la ragazza allontanandosi e lasciando il biondino imbambolato.
«Te l’ho detto che mi piaci?» chiese il ragazzo tornando composto facendo finta di nulla.
« Si circa due volte nel giro di dieci minuti» lo informò Key.
«Allora perché non siamo in un letto?» domandò lui.
«Perché sei una frana nel rimorchiare e poi sei tu che hai detto che ti piaccio, io non ho mai affermato che la cosa è reciproca»  spiegò Keyra giocando con la cannuccia del suo drink ormai quasi finito.
«Mi vorresti dire che non sono un bel ragazzo? Sono biondo, occhi verdi e un fisica da paura» si vantò lui.
«Io preferisco i ragazzi mori con gli occhi scuri, così li faccio diventare io biondi» affermò la ragazza maliziosamente.
«Capisco, ma per una volta potresti anche un’eccezione, no?» domandò Jake con lo stesso tono di voce di lei.
«Mhh, forse» finse di pensarci la mora.
«Bene , allora andiamo a casa mia» propose il biondino alzandosi.
«Quanta fretta, conosciamoci un po’.. non so nulla di te, potresti anche essere un maniaco che prima si scopa e poi uccide delle povere ragazze innocenti come me» affermò la ragazza guardandolo in modo innocente.
«Ok, ciao mi chiamo Jake Harries ho ventuno anni e non sono un maniaco psicopatico.. ora che ne dici di seguirmi a casa mia» si presentò il ragazzo e ribadendo quello che aveva detto poco prima si alzò dal divanetto.
‘si la serata si fa decisamente interessante’ pensò Keyra seguendo il biondino, consapevole che quella sera non avrebbero di certo giocato a briscola.
 

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