Tormenta.

di CassyMoon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Monique. ***
Capitolo 2: *** Gelo e silenzio. ***
Capitolo 3: *** Terza incomoda. ***



Capitolo 1
*** Monique. ***


Ginevra Eyes era sempre stata una di quelle ragazze un pò timide all'apparenza ma se le conoscevi diventavano esplosive.
Era sempre stata una buona amica, ed era totalmente innamorata del mio migliore amico/fratello, quindi niente di meglio.
L'avevo invitata ad uscire per un giro in città ma in meno di qualche minuto una bufera fortissima aveva avvolto la città ed eravamo ormai piene di neve fino alle calcagna.
Vidi da lontano una chioma rossa, rosso fuoco, così presi coraggiosamente per mano Ginevra e mi fiondai al suo inseguimento sicurissima che fosse William.
Dopo vari inciampamenti arrivammo davanti ad un piccolo locale, la gente che c'era dentro sembrava non essersi accorta di ciò che succedeva fuori.
"Will!" esclamai con voce squillante accorgendomi solo in seguito della presenza di Tallulah.
Quella ragazza aveva tutta la mia stima, era l'unica che mi assecondava in qualsiasi cretinata.
Il suo viso si illuminò e sembrò riprendere colore.
La salutai allegramente e sorrisi addolcita dallo sguardo tra Will e Ginevra.
Mi sentivo quasi la quarta incomoda e quindi mi diressi verso la porta quando una folata di vento mi buttò letteralmente per terra.
Imprecai coloritamente massaggiandomi il sedere.
La lampadina si ruppe e le urla iniziarono a risuonare all'interno dell'abitacolo.
Mi rialzai iniziando ad urlare di stare zitti finchè una voce forte e vigorosa zittì tutti quanti lasciando che il buio dicesse la sua.

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Capitolo 2
*** Gelo e silenzio. ***


Senza saperne il motivo chiesi a Will di dormire con me, avevo il bisogno di sentire qualcuno vicino a me e lui era l'unico di cui mi fidavo completamente.
Fortunatamente accettò la mia stupida richiesta. Andammo a dormire nel silenzio più assoluto e totale. 
Era tardi, non c'era più nessuno in giro, sembrava un film dell'orrore.
Mi accoccolai su un lato tentando di dormire e riuscii ad addormentarmi solo dopo una buona mezz'ora passata a fissare una sedia che sembrava molto interessante in quel momento.
Sentii improvvisamente un vuoto accanto a me e realizzai che William doveva essersi alzato.
Mi alzai barcollando leggermente e stropicciandomi gli occhi per rendere la mia vista meno appannata, anche se non ci riuscii.
Anche qualcuno dalla chioma castana si era alzato. Una ragazza, doveva essere Ginevra.
Non volevo interromperli, era l'ora che il rosso facesse qualcosa nei suoi confronti, il loro feeling era praticamente ovvio.
Mi sedetti su una sedia lì vicino e raccolsi le gambe tra le braccia.
Faceva freddo ma perfino alzarsi a prendere la coperta era fatica quindi cercai di scaldarmi da sola.
Il freddo era sia soggettivo che oggettivo questa volta.
Eravamo completamente isolati, soli, in balia della tormenta.
Vidi con la coda dell'occhio una capigliatura riccia e scura, un ciuffo.
"Dovresti dormire", dissi appoggiando la guancia sulla gamba destra per guardarlo in viso, non sembrava aver sonno.
"Non ho sonno", rispose lui automaticamente sedendosi in un'altra sedia dalla parte opposta. Logico.
Perché quando c'era lui ero sempre così tesa? 
Infondo era uno dei miei più grandi amici.
Ma cercavo di stargli sempre un pò lontano, e forse il fatto che stesse già con la bionda Anne mi rodeva molto.
Le palpebre iniziarono a diventare pesanti, ma io non demordevo, non volevo andare a dormire ora che c'era lui.

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Capitolo 3
*** Terza incomoda. ***


Faceva troppo freddo, ormai ero praticamente gelata, le guancie iniziavano a diventare rosse e mi ritrovai a chiudere gli occhi per la stanchezza.
Non avevo dormito per niente. 
Pensai di farmi una dormita di qualche minuto, ma caddi in un sonno profondo maledicendomi per aver lasciato Aaron da solo.
Dannazione, lui c'era e io che facevo? Mi mettevo a dormire!
Dun tratto sentii qualcosa di caldo avvolgermi. Una coperta sicuramente, era ruvida, e un corpo, qualcuno mi abbracciava.
Che fosse..? Cercai di trattenere il rossore delle guancie ripetendomi che infondo era solo un'amico, stavo avendo una reazione alquanto esagerata.
Quando sentii una voce familiare urlare saltai in piedi assonnata.
"Ho chiamato soccorso!!". 
Era Anne, l'avrei riconosciuta anche a dieci mila metri di distanza, aveva una voce squillante quando urlava che spaccava i timpani.
Se mi avesse vista con Aaron mi avrebbe uccisa.
Io e lui ci scambiammo un'occhiata veloce di intesa e lui tornò, a mio malgrado, al suo posto.
"Grazie Anne", dissi stropicciandomi gli occhi con aria assonnata, mi sentivo un ghiro.
Lanciai occhiate a Tallulah e Matt, mi ero persa qualcosa?
Io e Anne ci guardammo a lungo, ci sentivamo incomode, come se avessimo interrotto qualcosa.

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