25 Drops of NarutoxGaara

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- (2nd) Take a Break -

        Gaara aveva continuato a lavorare per tre giorni di fila, senza quasi una pausa; non aveva lasciato l'uffico se non per esigenze di igene personale ed anche allora non aveva perso tempo a tornare alla sua sedia per occuparsi delle innumerevoli carte che richiedevano la sua attenzione e non dando mai retta ai consigli dei suoi fratelli quando questi gli consigliavano di lasciare a loro i documenti meno importanti così che lui potesse riposarsi un po'.

        Temari e Kankurou erano ormai da tempo giunti alla conclusione che il loro fratellino era un maniaco del lavoro - no, era anche peggio di così. Ma adesso, dopo ben tre giorni di continuato leggere e buttare giù appunti e firmare, Temari ne aveva finalmente avuto abbastanza ed aveva chiamato aiuto.
        Gaara era nel bel mezzo della lettura di un rapporto su una missione quando la porta del suo uffico si aprì di botto e lui si ritrovò inchiodato allo schienale della poltrona con una lingua che gli leccava le labbra chiedendo il permesso di esplorare; sbattendo le palpebre, riconobbe i capelli biondi che gli bloccavano la visuale, chiuse gli occhi e sospirò mentre esaudiva la richiesta pressante... in fondo, una pausa era quel che gli ci voleva.

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- (3rd) Wet Dreams -

        La prima volta che gli capitò di sognare Gaara non ci diede molto peso: gli capitava spesso di sognare i suoi amici e le persone a cui teneva, si poteva dire che fosse il suo modo di affrontare la solitudine che a volte ancora provava dormendo da solo nel suo appartamento.

        Quando i sogni con Gaara cominciarono ad aumentare in frequenza, prese a chiedersi il motivo di quella strana costanza con il quale finiva per immaginare il ninja di Suna... ma prima di giungere ad una risposta, Sasuke abbandonò il villaggio, ed i suoi sogni ben presto si trasformarono in incubi nei quali l'Uchiha scompariva dalla sua vista prima che potesse raggiungerlo.
        La presenza di Gaara nei suoi sogni cambiò ancora, dopo che lo vide nuovamente durante quella missione congiunta per salvare la subordinata del chunnin dai capelli rossi—Gaara diventò il protagonista principale delle sue visioni notturne ed il tutto precipitò da lì a poco, in special modo quando queste ultime caddero preda del risveglio dei suoi ormoni.

        Fu solo quando, un giorno durante il suo viaggio con Jiraya, si svegliò da un sogno particolarmente erotico e dettagliato con protagonisti se stesso ed il ninja di Suna impegnati in atti tutt'altro che casti, notando un'erezione piuttosto evidente nascosta sotto i pantaloni, che capì di avere un problema.

 

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- (4th) Grabbing onto Somthing Real -

          Non provava rancore nei confronti di Tsunade-sama o degli altri 'Kage.
        Lui stesso ne era uno, per ciò comprendeva perfettamente il loro ragionamento - quello era il solo motivo per cui aveva accettato di sottoporsi a quell'operazione, oltre al fatto che sapeva che nessun altro sarebbe stato altrettanto adatto.
        In ogni caso, il dolore era così intenso... era quasi come morire ancora una volta—la sensazione di avere la tua anima strappata via con la forza, solo che ora era l'opposto: non avrebbe mai immaginato che la procedura di sigillo potesse essere così dolorosa; o forse erano solo i sigilli disegnati per imprigionare i demoni che facevano così male.
        Sapeva che stava urlando, sentiva la gola riarsa bruciare e la voce gli si spezzò ripetutamente... tutto sembrava irreale, sfocato e sapeva di essere sull'orlo dello svenimento.

        Desiderava estraniarsi da se stesso e sfuggire a tutto quel dolore—una mano ruvida che stringeva la sua ed una voce che, distante, gli echeggiava nelle orecchie erano le sole cose che lo ancoravano al presente.

 

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- (5th) Hiding Could Lead to Frustration -

        Si disse che lo stava facendo solo per essere sicuro che Gaara mantenesse la parola data - andare in camera sua a riposare -, ma ora Naruto non era più molto sicuro che nascondersi dentro all'armadio del rosso non fosse stata una buona idea...
        Per prima cosa l'armadio era sorprendentemente piccolo, considerando che si trattava della stanza privata del Kazekage, e poi lo spazio che non era occupato da scatoloni vari era davvero limitato e questo significava che la posizione in cui si trovava ora - accovacciato sulle ginocchia che sfioravano la porta - era tutto fuorché comoda.
        Le lacune di quel suo piano avevano iniziato a manifestarsi nel momento stesso in cui Gaara aveva messo piede nella camera: l'unica cosa che Naruto aveva potuto fare era stata pregare che il Kazekage non avesse bisogno di prendere dei vestiti dal suo nascondiglio—come avrebbe spiegato all'altro la sua presenza se l'avesse trovato lì? Poi Gaara aveva preso a spogliarsi e il biondo aveva potuto chiaramente sentire il suo cuore accelerare di diversi battiti al secondo nel vedere centimetro dopo centimetro di quella pelle candida che veniva scoperta ed ora...
        —Naruto gemette dalla frustrazione per l'ennesima volta, resistendo appena la tentazione di allungare la mano e allentare un po' la tensione che si stava accumulando all'inguine... l'ultima cosa che si sarebbe aspettato era di dover rimanere nascosto lì dentro ed assistere a Gaara che aveva un dannato sogno erotico su di lui senza poter fare nulla se non guardare...!

 

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- (6th) The Fine Art of Persuasion -

        Temari sapeva che il suo fratellino odiava tutto ciò che aveva a che fare con i party ed ogni altro evento in cui un grande numero di persone si radunavano in una stanza - o una sala da ballo, o in un qualsiasi spazio chiuso a dire il vero -, perciò si aspettava di avere difficoltà nel convincerlo ad accompagnarla all'altare per 'donarla' a Shikamaru il giorno del suo matrimonio.
        Non che pensasse che Gaara non fosse felice di poter vedere sua sorella sposarsi, solo che accompagnarla lungo la navata significava non soltanto che doveva essere presente, ma anche che doveva rimanere lì per tutta la cerimonia.
        Fu per questo che l'immediato "Va bene." di Gaara l'aveva colta di sorpresa.
        ... Nonostante ciò, Temari era stata contenta della risposta e non si era fatta altre domande a riguardo, fino a quel momento.

        Temari - con ancora indosso il suo vestito da sposa semplice ma comunque bellissimo - se ne stava in piedi bloccata sul posto, gli occhi spalancati, mentre una scena del tutto inaspettata si svolgeva davanti a lei: Gaara era intrappolato fra le braccia di un certo biondino, mentre questi era impagnato a divorare letteralmente la lingua di suo fratello... Ma la cosa più scioccante fu che Gaara aveva entrambe le mani fermamente aggrappate al sedere di Naruto!
        Non c'era da sorprendersi che fosse stato così facile persuadere suo fratello, pensò Temari mentre se ne tornava nella sala del ricevimento con la mente completamente vuota, senza riuscire a scacciare l'immagine dal suo subconscio.

 

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- (7th) Idiocy to Make a Better Man Snap -

        In un primo momento, Gaara trovò la dimostrazione di controllo sul chakra della volpe da parte di Naruto piuttosto affascinante.

        Il 'mantello' di energia dorata che gli ricopriva il corpo era una vista spettacolare - la quantità di potere che emanava era tale che la sabbia dentro la sua giara si muoveva nervosamente - e la velocità con cui il ninja di Konoha poteva muoversi lasciava nulla più di un miraggio, un flash di luce gialla. I marchi neri che si intrecciavano lungo la figura di Naruto sembravano vagamente familiari... gli ricordavano qualcosa che aveva a che fare con un Saggio o simili, ma Gaara ricacciò il pensiero in un angolo senza darci troppo peso, e tornò a cercare di seguire con gli occhi i movimenti dell'adolescente iper-attivo.
        Dopo un minuto di continui salti di qua e di là come una rana impazzita, Naruto si fermò, dichiarando con voce eccitata che voleva far vedere a Gaara la cosa più fantastica che poteva fare in 'Jinchuuriki Mode' - Gaara tentò di dire qualcosa, davvero ci provò, ma l'altro non gli prestò la minima attenzione - e immediatamente si avvicinò ad un cumulo di rocce lì accanto, formò una mano dal chakra che gli ricopriva il corpo e cominciò ad impilare le rocce una sopra l'altra, blaterando su quanto fosse grandioso.

        —In quell'istante Gaara scoppiò. "SIAMO NEL BEL MEZZO DI UNA GUERRA!! LASCIA I LEGO PER UN'ALTRA VOLTA!"

 

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- (8th) Open Your Suprise Present -

        Gaara era stato molto impaziente di vedere il suo compagno per Natale, ma quando era arrivata la lettera che gli diceva il biondo non poteva passare, tutto il suo spirito natalizio era evaporato nel giro di pochi secondi - anche se ben poche persone potevano cogliere la differenza tra un Gaara festivo e un Gaara depresso -, e per tutto il giorno la sabbia dentro la sua giara aveva continuato a rivoltarsi incessantemente dietro il comando involontario del Kazekage che faceva fare ai granelli ciò che non poteva fare lui: muoversi.
        Il constante sibilo della sabbia innervosiva tutti coloro che stavano intorno a Gaara, tranne i suoi fratelli, e per questo nessuno gli si avvicinava al di fuori dello stretto necessario.
        Una volta che tutti i documenti erano stati letti e approvati, Gaara aveva deciso di andarsene a casa, dove Temari e Kankurou avevano insistito per fare una cena di Natale in famiglia a cui lui aveva acconsentito anche se non se la sentiva affatto.


        —La cena andò bene e lui riuscì anche a dimenticarsi che Naruto avrebbe dovuto essere lì con loro, per qualche tempo almeno, perché appena il tavolo fu sgombrato e lui si ritirò nella sua stanza, Gaara si lasciò cadere sul letto sospirando e prese in mano la lettera del ninja di Konoha. La lesse ancora una volta... E si accorse che in fondo c'era una sorta di disegno che non aveva notato prima, sembrava un sigillo così si morse leggermente il pollice e lo passò sull'intrico di linee.
        Una piccola esplosione di fumo gli offuscò la vista e, quando si dissolse, Gaara si ritrovò a fissare un Naruto in gran parte nudo, 'vestito' solo con un nastro rosso che gli si intrecciava addosso nascondendo ben poco e che culminava in un fiocco al collo.
        "Non vuoi aprire il tuo regalo, Gaara...?" Disse il biondo, gattonandogli sopra e scendendo al livello dell'orecchio di Gaara, che non poté fare altro se non rabbrividire mentre una scossa di piacere gli percorse la spina dorsale.

 

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- (9th) Eavesdropping to Find Who has Vanished -

        Era un'abitudine, per Sakura, entrare nell'appartamento di Naruto ogniqualvolta ne aveva bisogno senza prendersi la briga di bussare: negli anni in cui i due erano stati compagni di squadra, la ragazza aveva dovuto andare a chiamarlo di persona spesso per andare ad un appuntamento con Kakashi e Sasuke, di conseguenza aveva scoperto in fretta quanto il biondo avesse il sonno pesante... Per quanto forte o a lungo bussasse alla porta o alla finestra, Naruto continuava a dormire beato come se nulla stesse succedendo.
        Perciò, dopo qualche tempo - e sapendo che l'altro non chiudeva mai a chiave -, Sakura aveva preso ad entrare senza invito per svegliare l'idiota con un sonoro pugno in testa.

        Oggi, Sakura era andata da Naruto per dirgli che Tsunade desiderava vederlo per discutere dell'improvvisa sparizione del Kazekage, che doveva aveva una riunione con la donna nel giro di mezz'ora.
        ... La stanza che faceva da cucina e soggiorno era deserta, perciò si diresse verso il reparto notte del piccolo appartamento, fermandosi nel vedere la porta della camera da letto chiusa. La ragazza si avvicinò di soppiatto e poggiò l'orecchio contro la superficie di legno (usando il chakra per accentuare l'udito), facendo un salto indietro nel sentire quella che era senza dubbio la voce di Naruto rilasciare un gemito prolungato con un nome molto familiare nel mezzo.
        Sakura fissò la porta per un secondo, poi allineò nuovamente l'orecchio al legno proprio mentre un'altra voce (più profonda, e che riconobbe come quella del Kazekage), rispose a quella del suo compagno di squadra con una richiesta tanto esplicita da farla avvampare dall'imbarazzo.

        —Dall'altra parte del villaggio, intanto, Tsunade si chiedeva che fine avesse fatto la sua apprendista... 

 

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- (10th) Ask and You'll Get an Answer -

        Quando Kankurou chiese a suo fratello perché continuasse a cercare missioni da spedire a Konoha - a prescindere da quanto futili fossero - e per quale motivo continuasse a chiedere di Uzumaki affinché le portasse a termine, Gaara si era limitato a fissarlo impassivamente, non degnandolo di una risposta. Il marionettista era rimasto giusto un po' seccato ma aveva scrollato le spalle, decidendo di lasciare le cose così com'erano... Per il momento.
        La volta successiva in cui Naruto visitò Suna (dopo aver completato una stupida missione di livello C nelle vicinanze del cancello est), Kankurou bloccò il ninja biondo in un angolo e cercò di interrogarlo sulle frequenti missioni che gli venivano assegnate; Naruto, però, sembrò piuttosto confuso a riguardo, perciò lo lasciò andare.
        Chiedere a Temari si rivelò inutile: la donna si limitò a rivolgergli un ghigno di chi la sapeva lunga ma si rifiutò di dirgli qualcosa.

        —Kankurou voleva delle risposte, dannazione!

        Alla prima occasione che gli si presentò, si fiondò nell'ufficio di Gaara e pretese di sapere perché diavolo si ostinasse a richiedere Naruto per delle missioni di livello adatto a dei genin. Gaara sorrise appena, un luccichio malizioso negli occhi verdi, prima di dare la sua risposta. "Naruto E' un genin."
        Kankurou poté solo rimanere lì a fissare suo fratello con la bocca spalancata.

 

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- (15th) A Plan to Lure Him -

        Sabaku no Gaara era famoso per il suo viso imperscrutabile: nulla sembrava muoverlo. Perfino la gran parte degli shinobi adulti ed induriti dalla battaglia, trovavano difficoltà ad imitarlo—non molti potevano dire di avere un controllo così perfetto dei propri muscoli facciali. Gli abitanti di tutta Suna, Konoha ed ogni altro luogo che il Kazekage aveva visitato, erano d'accordo su una cosa: il Godaime Kazekage aveva la miglior espressione stoica mai vista, nemmeno le statue potevano rivaleggiare con lui.

        ... Questa era la ragione principale per cui Kakashi, solitamente così bravo a leggere le persone, non era molto sicuro se il giovane leader dai capelli rossi fosse serio o no quando gli si avvicinò chiedendo - pretendendo - se poteva prestargli alcuni dei suoi libri.
        Il jounin era stato tentato di chiedere a quali libri si riferisse (perché, per quanto suonasse strano, Kakashi possedeva una varietà di volumi, e non tutti erano erotici), ma Gaara lo aveva preceduto, puntando un dito verso la pila di romanzi BL rifilati in un angolo della stanza - erano stati un regalo scherzoso di Anko, che aveva creduto che Kakashi avesse una storia con Iruka -.
        Kakashi ebbe la grande idea di voler sapere l'uso che Gaara aveva in mente di fare dei romanzi, ed immediatamente se ne pentì quando il ragazzo, con espressione piatta come sempre, rispose. "Ho intenzione di attirare Naruto nella mia stanza."

 

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