Amare non è peccato.

di jaureguisvojce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** I personaggi. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16. ***
Capitolo 18: *** *AVVISO* ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


CAPITOLO 1. Era il primo Settembre e, come era di consuetudine fare ogni anno, la famiglia Potter si stava recando alla stazione di King's Cross, precisamente al binario 9 e tre quarti. Erano le quasi le 10.30 ed Harry e Ginny incitavano i figli a sbrigarsi se non volevano perdere l'Espresso per Hogwarts. James, il primogenito, doveva andare al sesto anno; Albus, il secondogenito, al quinto e Lily, l'ultima figlia, al terzo. Albus era pronto già da un'ora, Lily era quasi pronta. James, invece, era ancora in alto mare. Il baule l'aveva preparato già la sera prima, per fortuna, però si era ostinato a dormire fino alle 10.00 e ancora non era pronto. -Su, James, sbrigati. Non c'è bisogno di farti bello, stai andando a scuola!- gridò Harry dalla cucina. -Papà, non hai idea di quante belle ragazze ci siano ad Hogwarts!- rispose James. -Oh, tranquillo, mi immagino già. Intanto Al e Lily erano pronti e stavano facendo colazione. -Al, hai paura di affrontare quest'anno?- chiese Lily, fissando il fratello "sbranarsi" la frittella che aveva nel piatto. -No, Lily, perchè dovrei? -Insomma, ti aspettano i G.U.F.O! Ma vabbè, che mi potevo aspettare da te? Sei un secchione! -Piantala, scema! Lily ridacchiò e corse a prendere il suo baule in camera. James arrivò in cucina e ingoiò in un sol boccone una frittela, poi corse all'ingresso e si sistemò i capelli davanti allo specchio vicino l'entrata. Ginny fissava il figlio. E' dannatamente uguale al padre quando andava a scuola. Stessi capelli, stesso sguardo fiero, anche la fama è quasi la stessa. Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, quasi tutte le ragazze gli corrono dietro. Beh, ma la cosa era piuttosto ovvia.. pensò Ginny. -Signori, sono pronto.- disse James, guardando fiero i genitori e i fratelli. -Era ora, Jamie, sono le 10.45, dobbiamo sbrigarci. Forza, salite in auto.- disse Ginny. Salirono in auto e Ginny chiuse il portone, dopodichè salì anche lei. Partirono e arrivarono alla stazione alle 10.55. Si affrettarono per arrivare al binario 9 e tre quarti, e oltrepassarono la barriera evitando di essere visti dai babbani. Arrivati dall'altro lato, trovarono una gran confusione. Camminarono un po' e riuscirono ad intravedere tra la folla Ron ed Hermione con i propri figli, Rose, che doveva frequentare il quinto anno, e Hugo, che doveva frequentare il terzo. Vicino a loro c'erano anche Draco Malfoy e sua moglie, Astoria, che parlavano con il loro figlio Scorpius, coeateneo di Rose e Al, nonchè migliore amico di quest'ultimo. Si avvicinarono. -Salve, gente!- salutò James, spavaldo. -Ciao, Jamieee!- gridò Rose, saltandogli addosso e abbracciandolo. Era il suo cugino preferito, proprio come lei lo era per lui. -Ciao, Lily!- disse Hugo, abbracciando la cugina. -Ehi, amico. -salutò Scorpius, dando una pacca sulla spalla ad Al. -Quest'anno ce la spasseremo. -Scorp, non dare troppa confidenza. Ricorda sempre che è un Potter.- disse Draco, sogghignando. -Sempre simpatico, Malfoy.- si avvicinò Harry e gli strinse la mano. Poi salutò anche Ron ed Hermione e i nipoti. -Su, ragazzi, è ora! Dovete andare!- gridò Ginny ai figli. -Mi raccomando, fate i bravi e non combinate guai.- disse, guardando soprattutto James. -Tranquilla, mà, saremo degli angioletti- disse James, sorridendo. Fecero un abbraccio di gruppo, in modo da salutarsi tutti insieme, e i ragazzi corsero sul treno. Dopo qualche minuto si affacciarono dal finestrino di uno scompartimento e salutarono i genitori. Il treno partì. -Crescono a vista d'occhio..- disse Hermione, nostalgica. -Hai ragione. Ogni giorno mi ricordano sempre di più noi alla loro età.-osservò Ron. -Se la caveranno..-disse Ginny. -Come sempre..aggiunse Harry. *sull'Espresso* -Su, Jamie, spostati. Stai occupando tutto il sedile! Non fare l'idiota!-disse Lily, spingendo il fratello per farsi posto. -Che rottura.. -Ragazzi, io vado nello scompartimento dei miei compagni assieme a Scorp..-irruppe Albus. -Sì,sì,vai dai tuoi amici Serpi, traditore!-sghignazzò James. -Quanto sei simpatico.. A dopo!- disse, chiudendo la porta dello scompartimento. Erano rimasti Rose, Lily, James e Hugo. Lily e Hugo iniziarono a giocare con gli scacchi magici, dato che non c'era nulla da fare. James osservava Rose che, stranamente, era alquanto silenziosa. -Ehi, cugì, come mai così silenziosa? chiese James. -Eh? No, non ho niente.- rispose Rose, riemergendo dai suoi pensieri. -Sè. Ormai ti conosco, Rose, e c'è qualcosa che ti turba. Che succede? -Niente, Jamie, niente.. -Vabbè, come dici tu. Ma sai che non ti credo. -Sono solo un po' preoccupata per i G.U.F.O.. -Sai che sono facilissimi e che, vista la tua immensa intelligenza, non hai nulla da preoccuparti. E comunque, non sono così idiota da crederci. -Te ne parlerò a tempo debito, se sarà necessario. -Come vuoi.. Dopo qualche minuto arrivò l'eterna signora del carrello, ma i ragazzi non acquistarono niente, apparte Hugo che comprò una scatola di Cioccorane. -Guardate, ho trovato la figurina di zio Harry! esclamò. -Io ne ho 5 di papà, 4 di zia Hermione e 4 di zio Ron.- disse Lily. -Anch'io voglio finire nelle figurine delle Cioccorane.- disse James. -Sè, contaci Jamie.-disse sogghignando Rose. Tra battutine, giochi vari e altre cose, passarono le ore e giunsero ad Hogsmead. Presero le carrozze guidate dai Thestral e si avviarono verso la scuola. Arrivarono e si avviarono nella Sala Grande. Incrociarono Al che stava andando a sedersi al tavolo dei Serpeverde insieme a Scorpius. Si sedettero al tavolo dei Grifondoro e aspettarono il solito discorso della preside, la professoressa McGrannit, per poi iniziare a mangiare. Avevano molta fame e si abbuffarono. Quasi tutti erano saliti nei dormitori. -Su, ragazzi, non sarebbe meglio avviarci anche noi? Domani ricomincia la rottura ed è meglio essere riposati.- disse Hugo. -Si, infatti.-concordò Lily. Salirono e arrivarono fino al ritratto della Signora Grassa. -Parola d'Ordine?- chiese quest'ultima. -Veritaserum.- disse Hugo. I quattro entrarono, salutarono qua e là, e salirono nei dormitori a sistemarsi. Dopo una mezz'oretta riscesero nella Sala Comune per svagarsi un po'. Si sedettero sulle poltrone rosse, che a parere dei loro genitori erano le più comode anche ai loro tempi, vicino al caminetto. Una ragazza si avvicinò a loro. -Ciao, Jamie.- salutò con voce melliflua. -Ciao, Margaret.-rispose James, con noncuranza. -Passate bene le vacanze estive? -Sì,grazie. Capendo di non essere molto attenzionata, la ragazza se ne andò con lo sguardo deluso. -Dai, James, quanto sei idiota.-disse Lily. -Cosa? Perchè sarei un idiota? -Non capisci che quella ragazza è cotta di te? -Oh, davvero? disse voltandosi a guardare meglio Margaret, che si era seduta un po' più distante da lui ma che ancora gli lanciava occhiatine. -Si, davvero! Non mi dire che non c'eri arrivato. -Ehm, veramente no. -Beh, allora che ne pensi? Ti piace? -Sì, è carina.. Ma non sembra molto intelligente. -Lo è, invece. Sua sorella è del mio anno e mi ha detto che Marg è molto brava a scuola.- si intromise Hugo. -Boh, a me non interessa.. Rose ascoltava la discussione senza parlare. Non perchè non le interessasse, ma perchè pensava ad altro. -Beh, ragazzi. Io vado a dormire, notte!- salutò Lily. -Vado anch'io.-disse Hugo. -Notte!- -Ciao!-salutarono James e Rose, all'unisono. Qualche minuto di silenzio. -Rose, diamine, non ci sono mai stati segreti tra di noi. Che diavolo hai?- disse James, irritato. -James ascolta.. -No, Rose, non ascolto. Non sopporto di vederti così. Dimmi che succede, non hai altre scelte. -Perchè, altrimenti che mi fai?- chiese Rose, con aria di sfida. -Questo!- e dicendo ciò, si buttò sulla cugina e iniziò a farle il solletico. Guardandola meglio, notò che era molto cresciuta rispetto all'anno scorso, che era cambiata. Bellissima.. pensò. No! Cosa diavolo dico? Non posso pensare che lei sia bellissima.. Insomma, è mia cugina! pensò nuovamente. -Okay, okay, okay. Bas.. Basta, Jamie!- disse Rose, senza smettere di ridere. -Te lo dico, te lo dico! James smise e si sedette accanto a lei, in ascolto, guardandola con sguardo interrogativo. -James, hai presente Scorpius, no?- cominciò Rose. -Quel figlio di mangiamorte! Che ti ha fatto? Lo affatturo e.. -NO! James, non mi ha fatto niente. -E allora che c'è? -... -Parla! -Misonoinnamoratadilui.- disse tutta ad un fiato. -Cosa? Se parli così non capisco. -Mi sono innamorata di lui.. James rimase scioccato. Non se lo aspettava. Sentì qualcosa spezzarsi dentro di lui. Provò qualcosa che non aveva mai provato prima, per nessuna ragazza. E capì. Capì quello che non voleva capire. Capì che la ragazza che amava era quella che NON poteva amare. Amava Rose. E sapeva benissimo che era un amore impossibile, che era inutile pensare che anche lontanamente lei potesse ricambiare poichè per lei era solo il "cugino preferito". Ebbe la conferma dopo quella affermazione. Rose vide il suo cambio di espressione. -Che succede?- chiese, imbarazzata. -N-niente.- rispose James, afflitto. -Beh, non hai niente da dire? -Niente. Vado a dormire, notte.- si alzò senza nemmeno guardarla e si diresse nel suo dormitorio. Rose fu stranizzata da tutto ciò, ma pensò che forse non era molto d'accordo con quello che gli aveva appena rivelato e, per evitare di dire cose brutte sul conto di Scorpius, preferì andarsene. Così salì anche lei nel proprio dormitorio. Intanto James si era messo il pigiama e si era infilato nel letto, ma non riusciva a chiudere occhio. Perchè me ne sono accorto solo ora? Perchè non l'ho capito prima che l'amavo? Mi si è spezzato il cuore sentendole dire che si è innamorata di Scorpius. Oddio, so che starò male per lei. Perchè sento che questa non è una semplice cotta, no, non lo è. Meglio cercare di addormentarsi. Forse, dormendoci su, potrei ricavarne qualche cosa. pensò e chiuse gli occhi, in attesa che il sonno si impossessasse di lui. || *SPAZIO AUTORE* Beh, è la prima volta che pubblico una storia scritta da me. C'ho pensato e ripensato, e alla fine ho deciso di pubblicarla. A me non sembra un granchè questo capitolo, forse perchè si tende sempre a pensare negativamente. Boh! :P Fatemi sapere che ne pensate, mi raccomando! Non siate troppo severi, però! :S Il prossimo lo pubblicherò appena avrò un po' di tempo. Spero di farlo molto presto. Baci!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


CAPITOLO 2.

 

La fioca luce del Sole sfiorò la pelle delicata di Rose. Quel leggero chiarore, però, la fece risvegliare. Aprì lentamente gli occhi e guardò l'orologio che aveva posato sul comodino. Segnava le 7.40. Spalancò gli occhi e si catapultò fuori dal letto.

-ODDIO! gridò, facendo svegliare anche la sua compagna di stanza, Eleonor.

-Che diavolo succede, Rose?- chiese Eleonor, ancora insonnolita.

-Sono le otto meno venti, El! Alzati!-rispose Rose dal bagno.

Eleonor saltò in piedi e iniziò a correre in camera. Raccattò i primi vestiti che le capitarono davanti e li mise. Indossò la divisa alla "meno peggio" e aspettò che Rose uscisse dal bagno.

Quando Rose uscì, scattò dentro il bagno, scontrandosi con Rose e facendola cadere sul letto.

-Idiota..- sussurrò Rose.

-Ti ho sentito!- gridò Eleonor dal bagno.

Rose ridacchiò e iniziò a vestirsi. Poi indossò la divisa. Intanto El era uscita dal bagno ed era più o meno pronta.

-Andiamo, Rose?

-Sì..

Chiusero la porta del dormitorio e iniziarono a scendere. Arrivate in Sala Comune, salutarono qualcuno e si avviarono verso la Sala Grande. Entrate, notarono che già la maggior parte degli studenti era lì a fare colazione. Così si sedettero al solito posto e, senza dire una parola, iniziarono a mangiare. Dopo cinque minuti arrivarono anche Lily, Hugo e Al. I primi due si sedettero accanto alla cugina, l'altro l'abbracciò di dietro e la salutò.

-Giorno cugina, ci si vede in giro.

-Si, Al..

-Ehi, Al! Ecco dove ti eri cacciato! Non fraternizzare con i nemici!- una voce giunse alle spalle di Rose. In un primo momento, non aveva capito chi fosse. Poi lo capì.

-Scorp, sono i miei cugini!- disse Al, inarcando un sopracciglio.

-Oh, è vero. Buongiorno!

-Ciao.- lo salutarono tutti.

-Weasley, tutto bene?- disse rivolto a Rose, con un sorrisino stampato in faccia.

-Si, Malfoy, si. Se non ti levi di qui però a te andrà molto male! Te lo dico con affetto, ovviamente.- rispose Rose sghignazzando. Lei, era una ragazza orgogliosa e molto forte, riusciva a nascondere i propri sentimenti a tutti. A tutti, tranne che a James. James! pensò. Che fine ha fatto? Non lo vedo da ieri sera. Qui al tavolo non c'è. Dove sarà?

-Al, hai visto James?- chiese, riemergendo dai pensieri.

-No, mi dispiace.. Adesso dobbiamo andare, ciao a tutti!

Finirono di fare colazione e si avviarono ognuno nelle classi dove si dovevano tenere le lezioni. Dopo qualche ora, arrivò l'ora di pranzo e tutti i ragazzi si avviarono in Sala Grande a pranzare. Rose, prima di andarvi, cercò con lo sguardo James, ma non lo trovò. Così si arrese e andò in Sala Grande. Con sua grande sorpresa, James era lì assieme a Lily e Hugo.

-James!- disse, sedendosi vicino a lui.

-Rose.- la salutò.

-Ma dov'eri? Non ti vedevo da ieri sera!

-Stamattina non sono sceso a fare colazione. Io e Louis (Louis era il suo compagno di stanza) ci siamo addormentati e abbiamo deciso di farne a meno.

-Sempre il solito. Comunque noi due dobbiamo fare una chiacchierata. Oggi hai un'ora libera?

-Sì, ora, subito dopo pranzo.

-Anch'io! Perfetto.

-Sì, perfetto.. -rispose, abbassando lo sguardo verso il suo piatto e riprendendo a mangiare.

Finirono di mangiare dopo quasi tutti gli altri. Lily e Hugo se n'erano già andati da un pezzo, dato che avevano lezione.

-Su, James! Basta! Ti sei ingozzato di tutto! Non muori se non mangi anche questa coscia di pollo.

-Questo lo dici tu.- disse lui, addentando l'ennesima coscia di pollo.

-Basta!- rispose e gliela levò dalla mano. -Adesso andiamo.

-Vabbè, vabbè.- rispose James, sbuffando.

Si incamminarono e James stava avviandosi verso la Sala Comune, quando Rose lo strattonò.

-No, James, non in Sala Comune.

-E dove, allora?

-Seguimi.

Camminarono un altro po' e arrivarono davanti una statua di un troll vicino all'aula di trasfigurazione. Rose si sedette e fece segno a James di fare altrettanto. James si sedette e aspettò.

-Allora, cosa vuoi, Rose?- chiese.

-Ascolta, James, so che non hai preso bene ciò che t'ho detto ieri sera perchè Scorpius non ti fa molta simpatia..

Sì, magari fosse solo per questo.. pensò James.

-No, Rose, a me Scorpius non fa nè caldo nè freddo. Questa è la tua vita e le scelte sono tue, io non sono nessuno per giudicarti.

-James! Tu sei molto importante per me e sai che le tue opinioni contano molto..

-Beh, allora secondo me dovresti dirglielo.-disse, senza guardarla negli occhi.

-Ma non esiste!

-Si, invece. Tanto è solo questione di tempo che Scorpius lo scopra.

-Scoprire cosa?- chiese, una voce alle loro spalle. Era Scorpius,che stava entrando in aula di Trasfigurazione.

-Malfoy!- dissero James e Rose, all'unisono.

-Weasley, Potter. Cosa dovrei scoprire?

-Nulla, nulla.-rispose Rose, in fretta.

-Vabbè, io vado.-disse James, alzandosi. -Ciao a tutti e due.- e senza nemmeno guardarli, se ne andò.

Scorpius e Rose lo guardarono sparire dietro l'angolo, dopodichè si guardarono. Scorpius si sedette accanto a Rose e le disse:

-Cosa devi dirmi, Weasley?

-Niente, ti ho già detto.

-Non ti credo, mi dispiace.

-Fa come ti pare.- rispose Rose. Prese le sue cose e fece per andarsene. Scorpius la bloccò e le disse:

-Non finisce qui questa discussione.- e così dicendo, la lasciò. Rose lo guardò e se ne andò.

Miseriaccia, forse era il momento buono. Forse questa volta avrei potuto rivelargli tutto. Perchè me ne sono scappata? Perchè? Pensavo di essere una ragazza che non aveva paura di niente. Insomma, lo sono sempre stata. E adesso? Ho paura di dire quello che provo? Bah, che casino. pensò, mentre si avviava verso l'aula della lezione successiva.

James, intanto, stava salendo sulla torre dove si teneva la lezione di Divinazione. Entrò e quell'odore insopportabile, così lo definiva lui, lo investì. Si maledì mentalmente di aver scelto quella materia, l'anno prima. La professoressa era già in "posizione d'attacco". Appena lui e altri ragazzi si sedettero, iniziò a parlare. A James calò il sonno già dopo cinque minuti. Osservava la sfera di cristallo posta sul tavolino senza, però, vederla realmente. La sua mente era altrove. Oh, cavolo. In questi giorni non faccio che pensare a lei. Basta, è inutile che mi illudo. Siamo solo cugini, o meglio, possiamo essere solo cugini. Punto e basta. Non posso perdere tempo a correre dietro lei sapendo benissimo che lei è innamorata di qualcun altro e che non potremo mai essere niente. Devo andare avanti, magari conoscere qualche ragazza. Sì, ritornerò il vecchio James. Com'è che si chiamava quella ragazza dell'altro giorno? Margaret, sì. Magari farò una chiacchierata con lei e, se non è idiota come sembra, potrei anche farci un pensierino. Un rumore lo scosse dai suoi pensieri. Probabilmente la professoressa aveva fatto cadere qualcosa, come al solito.

L'ora passò velocemente e James, adesso, aveva due ore di Trasfigurazione. Arrivò in aula e si sedette accanto a Louis, che già era lì.

-Ehi, Jamie.

-Ehilà, Lou.

-Pallosa come sempre la lezione di Divinazione?

-Eh, certo.

-Bah, menomale che io non l'ho scelta.

-Già, beato tu. A proposito, come stai messo a ragazze?

-Io bene. Sai, mi sto conoscendo con una.

-Ma bravo! Chi sarebbe?

-Eleonor.

-Eleonor, Eleonor.. Eleonor chi?

-Quella del quinto anno.

-Ma chi? La compagna di stanza di Rose?

-Proprio lei.

-E bravo!- rispose James sghignazzando.

-E tu, invece?

Proprio in quel momento, entrò la prof. e James non potè rispondere. Anzi, per lui è stato un sollievo non rispondere, mica poteva rivelare tutto a Louis. No che non si fidasse, ma ancora non era pronto a rivelarlo a nessuno.

La professoressa chiese loro di trasfigurare degli scarafaggi e farli diventare delle penne. I ragazzi si divertirono a trasfigurarli, solo che ad alcune penne rimasero le zampette, ad altre le antenne, e altre erano state perfettamente trasfigurate, come nel caso di James. Lui era molto portato per Trasfigurazione.

Tra incantesimi e altro, passarono anche quelle due ore. Finalmente libero! pensò James.

Uscirono dall'aula e James si stava avviando verso la torre di Grifondoro, quando Louis lo chiamò.

-Jamie, vieni con me a fare un giro fuori?

-Mh, vabè..

Si avviarono nel giardino a fare un giro e si sedettero sotto un albero.

-Ehi, Jamie, guarda.- disse Louis, indicando un punto poco lontano da loro.

-Cosa?

-Le ragazze! Guarda quante occhiatine che ti lanciano!

-Oh, bene.-rispose James, svogliato.

-Ce n'è una che si sta avvicinando!

James guardò per vedere chi fosse e notò che era Margaret.

-Ciao, Jamie!- lo salutò Margaret.

-Ciao, Marg.-rispose lui.

-Come va?

-Tutto bene, grazie.

-Meglio così.- rispose sorridendo. -Senti, vorrei chiederti un favore.

James rimase sorpreso, ma annuì.

-So che del tuo anno, tu sei uno dei più bravi in Trasfigurazione. Non è che mi potresti aiutare a fare un ripasso o qualcosa di simile?

James non rispose subito, lanciò un'occhiata a Louis per capire cosa ne pensava lui. Louis gli fece capire che doveva accettare. Poi ripensò al suo monologo interiore fatto durante l'ora di Divinazione e decise che doveva accettare.

-Sì, per me va bene.- rispose.

-Perfetto! Tra un'ora, per te va bene?- disse Margaret, sorridendo.

-Certo.- e stavolta, sorrise anche lui. Le stava simpatica, in fin dei conti.

-Okay, a dopo Jamie.

-A dopo, Marg.

Margaret se ne andò.

-Jaaaaaames, hai fatto colpo! gridò Louis.

-Zitto, idiota! E non dire cavolate, mi ha chiesto solo di fare un po' di ripasso.

-Certo, ripasso.- disse Louis con lo sguardo malizioso.

-Guarda Louis, c'è Eleonor. Perchè non vai da lei?

Louis si girò per vedere se fosse vero e la vide.

-Okay. E tu che fai adesso?

-Salgo in Sala Comune e aspetto Margaret.

-Eheheheh.- sghignazzò Louis, iniziando ad alzarsi.

-Che idiota che sei, mamma mia. Ciao!- disse James, alzandosi.

-Ciao!- gridò Louis, che ormai stava andando da Eleonor.

James si incamminò e si imbattè in Rose che era con un gruppetto di compagne. Rose lo abbracciò e lo salutò. James fece un cenno alle altre compagne, che iniziarono a ridacchiare e che ricevettero un'occhiataccia da parte di Rose.

-Allora, Rose, gliel'hai detto?- disse vago, in modo da non far capire di cosa si stesse parlando. Rose lo prese per il braccio e si allontanarono dal gruppo.

-No, James, non gliel'ho detto e non ho intenzione di farlo.

-Tu sei una scema. Potrebbe ricambiare, che ne sai?

-Non ricambia, già lo so.

-Pensala come vuoi.

-Ti va di fare un giro?

-No, non posso. Devo andare in Sala Comune.

-E che hai di tanto importante da fare?- chiese Rose, inarcando un sopracciglio.

-Eh, devo incontrarmi con una.- disse James,vago.

-E chi?- chiese Rose, un po' sorpresa.

-Eeeeh, ora vuoi sapere troppo! Devo andare, ciaaao!- la baciò sulla guancia e se ne andò, lasciando una Rose pensierosa. 
 

*Spazio Autore*

Questo è il secondo capitolo della storia "Amare non è peccato". Questo capitolo non è male, secondo me. Ovviamente dovete essere voi a giudicare. u.u Qui entrano in campo i compagni di stanza dei protagonisti. Louis e Eleonor. Ho scelto questi nomi per un motivo particolare. Vediamo se qualcuno di voi è in grado di capire a chi mi riferisco con questi nomi ;) Inoltre, vediamo una Rose in conflitto con se stessa perchè non sa se rivelare o no i suoi sentimenti a Scorpius; vediamo un James che fa di tutto per dimenticare la cugina e cerca di conoscere nuove ragazze. Come andrà a finire? Lo vedrete in seguito! c:

Come ho già detto, non sono una che ama far aspettare la gente. Così cercherò di pubblicare dei capitoli giornalmente. Se il tempo me lo permette, ne potrei pubblicare anche due al giorno, perchè no? u.u

Mamma mia, quanto ho scritto. D: Basta, vi starò sicuramente annoiando. Recensite in tanti! :D Un bacio!
 





 

*Spazio Autore*

Questo è il secondo capitolo della storia "Amare non è peccato". Questo capitolo non è male, secondo me. Ovviamente dovete essere voi a giudicare. u.u Qui entrano in campo i compagni di stanza dei protagonisti. Louis e Eleonor. Ho scelto questi nomi per un motivo particolare. Vediamo se qualcuno di voi è in grado di capire a chi mi riferisco con questi nomi ;) Inoltre, vediamo una Rose in conflitto con se stessa perchè non sa se rivelare o no i suoi sentimenti a Scorpius; vediamo un James che fa di tutto per dimenticare la cugina e cerca di conoscere nuove ragazze. Come andrà a finire? Lo vedrete in seguito! c:

Come ho già detto, non sono una che ama far aspettare la gente. Così cercherò di pubblicare dei capitoli giornalmente. Se il tempo me lo permette, ne potrei pubblicare anche due al giorno, perchè no? u.u

Mamma mia, quanto ho scritto. D: Basta, vi starò sicuramente annoiando. Recensite in tanti! :D Un bacio! 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


CAPITOLO 3.

James rientrò all'interno della scuola e si avviò verso la torre di Grifondoro. Arrivò davanti il ritratto della Signora Grassa.

-Veritaserum.- disse, e il quadro si spostò rivelando il solito passaggio per accedere alla Sala Comune. Non appena fu entrato, notò che non c'era nessuno. Guardò l'orologio e vide che mancavano ancora cinque minuti all'"appuntamento" con Margaret. Così si sedette vicino al caminetto e iniziò ad aspettare. Non avendo niente da fare, chiuse gli occhi cercando di riposare un po'.
Passarono più o meno dieci minuti e arrivò Margaret. Si guardò intorno e scorse la figura di James nella poltrona rossa. Si avvicinò e capì che si era addormentato, così gli si sedette accanto e posò la borsa nella quale teneva i libri sul tavolino. James si accorse di quel movimento e aprì gli occhi.

-Ehi!- la salutò.

-Ciao, James.

-Scusa, non avevo intenzione di addormentarmi, ma il sonno mi ha sopraffatto.

-Tranquillo.- disse Marg, sorridendo. -Allora, mi aiuti o no?

-Si, certo. Che devi fare?

-Devo solamente trasfigurare questo topino- disse, uscendo dalla borsa una gabbietta- in un bicchiere. C'ho già provato due miliardi di volte, solo che non ci sono riuscita. Per questo ho chiesto aiuto a te!

-Ma è così semplice! Guarda.- e con un movimento della bacchetta, James trasformò il topino in un bicchiere. -Fatto!-

-No, adesso tu mi spieghi come hai fatto.

-Guarda, devi fare così..- disse James, prendendole la mano e guidandola. -Pronuncia mentalmente l'incantesimo e.. ORA.- guidata da James, Margaret trasfigurò il topino.

-Woooow, sono una genia.- disse, felice.

-Ehi,ehi,ehi. Non ti scaldare, è stato solo merito mio.

-Sbruffone.

-Grazie mille, eh.

-Nulla!-rispose Margaret, sorridendo. -Adesso voglio farlo da sola.

Ci provò e ci riuscì.

-Per Merlino, sono doppiamente genia!- esclamò, ancora più felice.

-Okay, questa volta è stato davvero merito tuo.- disse James, annuendo.

Margaret ci riprovò un'altra volta e ci riuscì nuovamente.

-Evvai! Grazie mille James. Scusa se ti ho fatto perdere del tempo!- disse, girandosi e guardandolo.

-No, ma che. Mi ha fatto piacere stare in tua compagnia.- rispose James, sorridendo. Non era una montatura, lo pensava davvero. La trovava simpatica e non era per niente brutta. Poi riprese. -Senti, non è che..

-Cosa?

-Non è che ti va di fare un giro, magari, quando avrai finito di studiare?

-Oh, si, con molto piacere. Ma.. E tu non studi?

-Stai parlando con James Potter. Lui non ha bisogno di studiare, sa già tutto.- rispose James, cercando di restare serio.

-Oh, certo. Allora, ci vediamo tra mezz'ora davanti il portone?

-Perfetto, a dopo!- e la baciò sulla guancia, con grande sorpresa di Margaret, che arrossì. Per fortuna James non mi ha visto, pensò.

 

-Rose, sbrigati diamine!- gridava Lily alla cugina.

-Calma, calma, eccomi. Che diavolo succede?- disse, riprendendo fiato per la corsa appena fatta.

-Io e Hugo abbiamo scoperto una cosa.

-Cioè?

-Eheheheh, è ritornato il vecchio James.- disse, con un sorrisino malizioso.

-Che intendi, scusa?- chiese Rose, alzando lo sguardo verso la cugina.

-James ha un appuntamento! Era da tanto che non lo si vedeva in giro con delle ragazze, e un po' mi stranizzava sto fatto. Ma adesso, capisco che non ho più nulla di cui preoccuparmi.

-Ah, un appuntamento? E con chi?

-Margaret Ford.

-Ah.. E come l'avete scoperto, voi due?- chiese, inarcando un sopracciglio.

-Ce l'ha detto sua sorella, Loren!

-Ah, okay.

-Non dici niente? Almeno se si mette con Margaret lo avremo meno tra i piedi!- disse a Rose, facendo l'occhiolino.

-Non m'importa più di tanto. Scusa, ho altro per la mente, devo andare.

Si incamminò verso la Sala Comune.

Ci siamo sempre detti tutto, io e lui. Perchè non m'ha detto niente? Forse avrà intenzione di dirmelo tra un po'. Boh, vedremo. Sarà meglio fare finta di niente..

Camminando, si ritrovò davanti il ritratto ed ebbe accesso alla Sala Comune. Lì trovò James che parlottava con due ragazzi del suo anno. I ragazzi se ne andarono e James la vide. Le andò incontro.

-Ehi, Rose. Tutto bene?- le chiese, con finta noncuranza.

-Si, bene. E a te come va?

-Bene, bene.

Non sembra mi voglia dire niente. Lo uccido, quest'idiota. pensò, Rose.

-Mi fa piacere.

-Già.. Parlato con Scorpius?

-No, James, e non gli parlerò. Non ne ho motivo, te l'ho già detto.

-Mamma mia, quanto siete complicate voi ragazze. Se fossi in te, mi dichiarerei e basta. Poi, quel che viene mi prenderei.

-Certo, la fai facile tu. Nessuna sana di mente ti rifiuterebbe.

Questa risposta fece restare James senza parole per qualche istante, poi si ricompose.
-Cosa odono le mie belle orecchie? Mia cugina che mi fa un complimento?

-No, tua cugina che ti butta per terra.

-Cosa stai dicen..?- non riuscì a terminare la frase, che Rose lo spinse e si ritrovò per terra.

-COSì IMPARI A NASCONDERMI LE COSE, CRETINO.- disse Rose, posando un piede sul petto di lui e assumendo un'aria fiera.

-Cosa? Non ti nascondo niente.- disse James, facendo finta di non capire.

-Ah, si, certo. E allora perchè quasi tutti sanno che uscirai con Margaret, tranne me?

-Che ne so. Non ti ho nemmeno vista tutto il giorno. E poi.. che importanza ha?- chiese James, attendendo la risposta.

-Beh.. Ecco.. Ha importanza.- rispose Rose, che non sapeva cosa dire.

-Spiegati megl.. LEVA QUESTO CAVOLO DI PIEDE E FAMMI ALZARE, ROSE!- gridò James, che era ancora a terra.

Rose ridacchiò e lo aiutò ad alzarsi.

-Spiegati meglio, Rose.- disse James, risistemandosi.

-Cioè.. Insomma.. Noi due non ci siamo nascosti mai niente, ecco.- concluse Rose.

-Oh.- un attimo di delusione pervase i suoi occhi. Chissà a cosa pensavo si riferisse. Che idiota che sono.. pensò, James. -Vabbè, ora lo sai. No problem, no?

-Fottiti, idiota.- rispose Rose, e fece per andarsene. James le gridò dietro "Sì, ti voglio bene anch'io!". Rose sorrise, senza voltarsi. Quel ragazzo riusciva a farla sorridere, sempre.

 

James arrivò davanti al portone e trovò Margaret già lì.

-Oddio, Marg, sono in ritardo?- chiese, pronto a scusarsi.

-Oh, nono. Anzi, sei in anticipo. E lo sono anch'io.- rispose lei, sorridendo.

-Menomale.- disse James, sorridendo a sua volta.

-James, ma che cavolo è successo?- chiese, osservandogli la camicia.

-Che intendi?

-Hai l'impronta di un piede stampata sulla camicia, ahahah.- rispose, cominciando a ridere.

-Cosa?- rispose lui, guardandosi la camicia. -Oh, è stata quella stupida di mia cugina. Me la pagherai, Rose. pensò, maledicendola mentalmente.

-Non sapevo che le persone ti usassero come tappetino. Beh, potresti essermi utile.- disse Margaret, cercando di non ridere.

-Oh, ma quanto siamo simpatici stasera. Al posto di prendermi in giro, che ne dici di andare a fare un giro fuori prima che scatti il coprifuoco? O vuoi stare tutta la sera qui a ridere di me?

-Ahahah, no, tranquillo, andiamo pure.

Rose era andata a fare un giro con Eleonor, quando notò Scorpius seduto davanti a un arazzo che leggeva. Forza, Rose. Sei forte. Puoi farcela. Vacci, pensò. Così, disse a Eleonor che l'avrebbe raggiunta dopo e gli si avvicinò.

-Malfoy che legge, wow!- disse, sedendosi accanto a lui.

-Non conosci molte cose di me, allora, Weasley.

-Oh, che tipo di cose?

-Del tipo che io leggo ogni sera.

-Oh, che bravo scolaretto.- disse, prendendolo in giro.

-Grazie, grazie mille. Detto da te è un complimento.- rispose lui, alzando finalmente il suo sguardo e guardandola.

-Vabbè, vado. Ciaaao.- rispose lei, trovandosi leggermente a disagio da quel suo sguardo fisso su di lei e non sapendo come uscirsene.

-No, dove credi di andare?- e per la seconda volta, la bloccò. -Dobbiamo finire una certa discussione, noi due.

Oh mio Dio, ho l'impressione che stavolta non potrò uscirmene molto facilmente, pensò Rose.

-Ehm, proprio adesso?

-Sì, proprio adesso.

Rose sbuffò e si rimise a sedere.

-Anche perchè anch'io ho qualcosa da dirti.

-Cioè?- chiese lei, sorpresa.

-Oh, andiamo, non dirmi che non l'hai capito.

-Non ho capito cosa?

-Mamma mia, che stupida che sei. Mi vuoi dire che non te ne sei accorta?

-Ma di cosa parli, Malfoy?

-Di me.

-Di te?

-Di me.

-Ti vuoi decidere a parlare o vuoi aspettare gli ottant'anni?

-Mi piaci.

-C-cosa?- Rose era senza parole.

-Oh, dirtelo è stato più facile di quanto pensassi.

-...

-Oh mio dio, Rose Weasley è rimasta senza parole. Sono un fottuto genio.

-Col cavolo.

-Troppo bello per essere vero..

-Malfoy, non cambiare discorso. Mi stai prendendo in giro?

-Mai stato più serio di così. Adesso basta parlare di me, ora tocca a te.

-Ehm..

-Dai.

-Non ce la faccio, miseriaccia.

Scorpius le passò un braccio dietro la schiena e la abbracciò. -Questo ti aiuta?- chiese, guardandola con quei suoi occhi di ghiaccio e sorridendo. Rose arrossì. Ancora stretta nel suo abbraccio, rispose. -Ehm, più o meno.

-Dai, cosa devi dirmi?- chiese Scorpius, che aveva già intuito da solo.

-Anche tu.

-Anch'io cosa?

-Anche tu.. Quella cosa.

-Ahahah, oddio, quanto sei buffa Rose.- disse Malfoy, guardandola dolcemente.

-Grazie.- rispose lei, fingendo di essere offesa.

-Vabè, ho capito da solo.

-Davvero?- a Rose si illuminò lo sguardo.

-Sì.. Mi odi, non è vero?- chiese lui, cercando di non ridere.

-Idiota, no. Non è questo.- rispose Rose, ritornando allo sguardo di prima.

-No, davvero ho capito. E ne sono contento, anche molto.- disse, avvicinandosi al suo viso.

Rose ebbe un tremito, poi riprese il coraggio che la contraddistingueva.

-Non pensarci nemmeno, Malfoy. Chi ti dice che io voglia baciarti?

-Mh, lo so e basta. E detto questo, la baciò. Rose, dapprima leggermente sorpresa, poi l'abbracciò a sua volta e rispose al bacio. Durò pochi istanti, o forse molti secoli. Era uno di quei baci che si spera non finiscano mai. Però il momento passò, e con tutta la forza che riuscì a raccogliere, Malfoy si allontanò leggermente da lei.

-Allora?

-Allora che?

-Piaciuto?

-Avoglia.

-La pensiamo allo stesso modo, allora.

Scorpius l'abbracciò, di nuovo. E lei ricambiò l'abbraccio.

-Beh, ci vediamo più tardi? Adesso devo finire una pergamena che mi hanno assegnato a Pozioni.

-Sì, certo.- rispose lei, con un sorriso stampato in faccia. -Ah, non dirlo ad Al. Non ancora.

-Okay.. A dopo, baby.- disse Scorpius, le diede un leggero bacio e si allontanò.

Ancora incredula per quello che era appena accaduto, si alzò e si avviò verso la sala comune.

Dio, mi ha baciata! Mi ha baciata! Mi ha baciataaaa! Tra poco mi metto a volare per la felicità. Non vedo l'ora di raccontarlo a James.. Ne sarà felice! pensò Rose, e si dileguò dietro il ritratto della Signora Grassa.

 

Un altro capitolo "sfornato" dieci minuti fa. Beh, spero vi sia piaciuto. :D Finalmente il sogno di Rose si avvera ed è al settimo cielo. Nel prossimo capitolo vi racconterò dell'appuntamento di James e Margaret. u.u Chissà, forse Margaret riuscirà a prendere il posto di Rose. O forse no? Lo vedrete! ;) Recensite, mi raccomando! :D  

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


CAPITOLO 4.

 

James e Margaret si erano seduti in giardino e avevano iniziato a parlare del più e del meno.

-Così, tu fai il quinto anno, no?- chiese James.

-Sì, sì.

-Conosci Rose, no?

-Si, di vista. Non parliamo, non credo di farle molta simpatia.

-Fregatene di quello che pensa lei, è un'idiota!

-Ahahah, parli così solo perchè ti ha sporcato la camicia, ma si vede che le vuoi bene.

Anche troppo.. pensò James.

-Già, siamo sempre stati molto legati, fin da piccoli..

-Sai, non pensavo fossi così.

-In che senso, scusa?- chiese lui, inarcando un sopracciglio.

-In senso positivo, tranquillo! A vederti sembri un farfallone pieno di sè.

-Oh, grazie mille.

-Non ho detto che lo sei.- rispose lei, facendogli l'occhiolino.

-Ahahah.

-Comunque.. Quando iniziano le selezioni per la squadra di Quidditch, capitano?

-Oddio, le selezioni! Mi erano passate di mente completamente! Sono domani pomeriggio!

-Oh, benissimo.

-Non mi dire che hai intenzione di giocare a Quidditch!

-Perchè? Che problema c'è?- chiese lei.

-Nessuno.. E' che non ti ci vedo giocare a Quidditch!

-Direi che sono anche abbastanza brava.

-In che ruolo giochi?

-Cacciatrice.

-Beh, tu farai i provini come tutti gli altri e se sei veramente brava come dici, allora potresti entrare in squadra. Niente favoritismi, però.

-Tranquillo, non ho bisogno di te. Sono bravissima.- disse lei, sorridendo.

-Molto modesta.

-Proprio come il ragazzo che mi sta accanto.

-Sesese, io sono bravissimo. Che ci posso fare? E' la verità.- disse James, assumendo uno sguardo fiero.

-Il Cercatore di Serpeverde è più bravo.

-Ma che diciiii? Io sono il migliore.- rispose lui, fingendosi offeso.

-Come dici tu!

-Allora esci con lui, visto che secondo te è meglio di me.-

-Secondo te, se l'avessi considerato migliore di te, starei qui con te ora?

-Ehm, forse no..

-Ecco. Quindi cerca di non fare l'idiota, Potter.

Detto questo, James si distese sul prato e iniziò a guardare le stelle. Wow, pensò. Poi girò il suo sguardo verso Margaret, una ragazza dai lunghi capelli lisci biondi e dagli occhi azzurro cielo. Qualche lentiggine spuntava sul viso. E' davvero bellissima, pensò il Cercatore. Così, prese coraggio e acchiappò Margaret.

-Che fai, Potter?- gridò lei.

James la fece distendere accanto a lui e le passò un braccio intorno al collo, attirandola a sè. Margaret rimase sorpresa ma allo stesso tempo era felicissima.

-Guarda che meraviglia il cielo stasera, Marg.

-Già.. Peccato che si sta oscurando adesso.- rispose lei, che si era persa nei suoi occhi. -Oddio, il coprifuoco è scattato James! Andiamo!

-Cosa? Già sono le 10?

-Sono le 10.15, fooorza.- disse Margaret, alzandosi e tirando sù anche James.

Oddio, se ci scopre Gazza siamo finiti. pensò James. Così, prese Margaret per mano e iniziò a correre, assieme a lei. Iniziò a piovere e in una frazione di secondo si trovarono bagnati fradici. James scivolò e cadde. -Merda!- gridò. Anche Margaret cadde. James si ritrovò sopra Margaret. Un attimo di silenzio, l'uno perso negli occhi dell'altra. In un momento, le sfiorò le labbra con delicatezza e si staccò subito, come se avesse fatto qualcosa di sbagliato.

-Oddio, scusa..- iniziò subito James.

-Scusa di che? Tranquillo..- rispose Margaret, tutta rossa, sorridendo.

Sorrise anche lui e l'aiutò ad alzarsi. Ripresero a correre, sempre più bagnati, e entrarono nella scuola. Salirono velocemente verso la torre di Grifondoro, ben attenti a non farsi nè sentire nè vedere da nessuno.

Superarono il ritratto e non c'era quasi nessuno, tranne i cugini di James. Si guardarono e scoppiarono a ridere.

-Guarda come siamo combinati, ahahah.- disse Margaret, ridendo.

-Oddio, siamo bagnati fradici.- continuò, James.

A queste affermazioni, Rose, Hugo e Lily si girarono ad osservare la scena. Poi si diedero uno sguardo di intesa e continuarono ad ascoltare con le sopracciglia inarcate.

-E' stata solo colpa tua, Potter. Se non fossi scivolato..

-Eh, già. Se non fossi scivolato non avrei fatto quello che ho fatto, però.- rispose lui, guardandola negli occhi.

-Hai ragione. Okay, non fa niente se sei scivolato.- rispose lei, ridacchiando.

-Quindi se si dovesse ripetere, non ti darebbe fastidio?

-Ma anche no!

-Perfetto.- disse James, sorridendo. Si avvicinò a lei e la baciò. La baciò veramente stavolta. Nel mio stomaco ci sono miliardi di farfalle, a quanto pare.. pensò lui. Margaret ricambiò e, quando si staccarono, subito si abbracciarono. Stettero in quella posizione per un minuto circa, poi si diedero la buonanotte e si separarono. Marg salì nel dormitorio, James raggiunse i suoi cugini.

-Jamieee, finalmente hai una nuova ragazza!- urlò Hugo. -Vado a letto, notte!

-E' presto per dirlo, ma devo dire che mi farebbe molto piacere.- rispose James, sorridendo. -Notte!

-Se fossi in te me ne sceglierei un'altra.- disse Lily.

-Ma che dici? Lei è..è..perfetta! Mi ci trovo benissimo.-rispose James, corrucciato.

-Vabè, io vado a dormire. Notte ragà!

-Notte..- risposero Rose e James.

-Beh, Rose? Tu non mi dici niente?

-Che dovrei dirti? Sai che non mi fa molta simpatia. Comunque, auguri...- rispose lei, guardando il fuoco del caminetto.

-Dai, che sei pallosa! Mostrati almeno un po' felice per tuo cugino, no?

-Beh, fallo anche tu allora.- disse lei, guardandolo negli occhi questa volta. Era tremendamente seria.

-Cosa?

-Scorp mi ha baciata.

-Oh..- non se lo aspettava, però, stranamente, era felice per lei. Che la stesse dimenticando? Che Margaret stesse prendendo il posto di Rose nel suo cuore? -Sono felice per te, Rose! Finalmente!- disse.

-Già.. E' stato molto dolce nel farlo.

-Io sono stato più bravo con Marg! Cioè, immagina noi tutti bagnati che corriamo, io che scivolo e cadiamo, io sopra lei. La guardo per 10 secondi e la bacio. Che cosa coccolosa!- disse James, con gli occhi che gli brillavano.

Rose immaginò la scena e provò un moto di rabbia inspiegabile.

-Oh, beeene.- rispose, infine.

-Ho scoperto anche che è una cacciatrice! Potremo giocare insieme, se sarà brava da farsi ammettere in squadra!- disse, più felice che mai.

-Beh, anch'io avevo intenzione di fare le selezioni.. Sai che non sono male..

-Sei bravissima! E comunque, fantastico! Mia cugina e la mia "ragazza" nella mia squadra, bellissimo!

Sì, bellissimo.. pensò Rose. -Vabè, io vado a dormire. Ciao.-avviandosi verso le scale.

-Ma che hai? Stasera sei strana. Vabbè và, tanto è inutile cercare di capirti certe volte. Ciao- è così dicendo, salì in dormitorio.

Rose si voltò a guardarlo. Siamo cresciuti, nulla potrà essere più uguale a prima. Da bambini era tutto più facile, adesso il contrario. Che ci sta succedendo, James? pensò Rose, ed entrò nel dormitorio.


 

*Spazio Autore* Rieccomi con un nuovo capitolo:) Anche James fa le sue conquiste, non solo la cuginetta. James si sta rendendo conto che Margaret ormai sta iniziando ad essere sempre più importante per lui e, addirittura, gli sta facendo dimenticare Rose! Invece, dall'altra parte, vediamo una Rose piuttosto infastidita dalle novità portatele dal cugino. "Un moto di rabbia inspiegabile" definisce in pieno la situazione! Cosa accadrà? Continuate a seguirmi e lo scoprirete! u.u Un bacio a tutti!

P.S: colgo l'occasione per ringraziare chi recensisce e anche chi legge solamente! :D  

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Capitolo 5
*** I personaggi. ***


I PERSONAGGI.

Salve! Innanzitutto, ringrazio Eyara per avermi "ispirato". :D

Questo non è un capitolo, ovviamente. Ho deciso di dedicare questo spazio ai personaggi di questa FanFiction. Pubblicherò immagini di attori o chiunque altro, trovate su internet, più simili a come li immagino io. Fatemi sapere se vi sembrano appropriate! ;)

-ROSE WEASLEY:

http://3.bp.blogspot.com/-gQvcnKxkAQY/T7nTvHF44FI/AAAAAAAAAB4/lYlJb_PWA9g/s1600/x_7bccc2d7.jpg  Claudia Alfonso è la "mia" Rose perfetta! (Non fate caso ai capelli biondi e agli occhi scuri, immaginatela rossa e con gli occhi azzurri, u.u) :D

-JAMES POTTER:

http://1.bp.blogspot.com/_t-qeHNiIw-Y/TLh7fceaj-I/AAAAAAAAKBE/2cPMMWu7gkA/s1600/30bo4k9.jpg  Gaspard Ulliel (so che nella foto non si nota molto, ma ha gli occhi verdi) mi sembra rappresenti quasi alla perfezione il nostro James! *o*

-SCORPIUS MALFOY:

http://3.bp.blogspot.com/_PkVeiMsnZYo/TNcS9vpSihI/AAAAAAAAACM/efjt8AwuTQA/s1600/scorpius+malfoy2+capa.jpg  Tra tutte quelle che ho trovato, l'immagine più vicina allo Scorpius che mi immagino io, è questa! v.v *o*

-ALBUS POTTER:

http://i43.tinypic.com/3148lsm.jpgg  Questo ragazzo è il perfetto Albus! :D *o*

-HUGO WEASLEY:

http://1.bp.blogspot.com/-9RMDw9bldfQ/TnWHpDwMNtI/AAAAAAAAAI4/yYUROTTOUjg/s1600/untitled.bmp 
Lui, secondo me, è molto paragonabile ad Hugo! :D *o*

-LILY POTTER:

http://api.ning.com/files/8gROj35Ji5FFZZOderqw6jSgIDEP16w8GWOxEJnqnU4Uyafpd6KYeQWGxqVXtfvO4Ei*Mu5146uoHMFMT3g-KOIcrYPTwlBv/lilylunapotter3.jpg Lei
Lei è perfetta per "interpretare" Lily! :D

Baci! :D

Ba 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


CAPITOLO 5.

 

Un nuovo mago Oscuro era sorto, molto più forte di Voldemort, e James e i suoi amici lo combattevano proprio come un tempo avevano fatto i loro genitori e parenti. I seguaci, chiamati anche Mangiamorte, erano vestiti di bianco. Avevano una maschera d'argento per non farsi riconoscere. Di certo i loro scopi avevano a che fare con il male, ma si vestivano con il colore da sempre associato al bene. "Forse, questo potrebbe significare che, tavolta, qualcosa sembra "il bene" apparentemente, ma invece è tuttaltro", pensò James.

-Stupeficium!- gridò, uno di loro.

-Protego!- rispose, James.

Durante tutto il combattimento, James notò che nemmeno una volta il suo avversario aveva cercato di ucciderlo e lo stesso valeva per gli altri. Era una strategia? Avevano un piano? Poi, sotto lo stupore di tutti, i Mangiamorte si dileguarono. I "buoni" si guardarono, con lo sguardo interrogativo. Poi, un grande bagliore, di colore bianco candidissimo, li avvolse. Non appena si disperse, si riusciva ad intravedere una figura. Non era poggiata a terra, era fermo in aria. Il mantello bianco avvolgeva una veste ancora più bianca, se possibile. Capelli lunghi neri gli incorniciavano il viso. I suoi occhi azzurri mandavano bagliori accecanti. Un sorriso malefico si allargò sul viso. -Salve, finalmente avete l'onore di conoscere IL PIU GRANDE MAGO OSCURO DI TUTTI I TEMPI!-, disse, con voce suadente ma allo stesso tempo spaventosa. -INCHINATEVI DI FRONTE A ME! DI FRONTE A IBLIS!-. Iblis, era così che si faceva chiamare. Tutti sapevano che quello era solo un soprannome. Nell'antichità, alcune civiltà chiamavano Iblis quell'angelo che si era ribellato a Dio. Probabilmente, lui un tempo doveva essere stato dalla parte dei "buoni", ma qualcosa lo deve aver spinto a cambiare idea. Nessuno conosceva il suo vero nome. -Non avete ancora avuto il piacere di vedere quali siano veramente le mie abilità.- Nessuno parlava. -Vedo nelle vostre menti dei dubbi. Pensate che, forse, tutti i miei poteri siano legati alla mia bacchetta? VI SBAGLIATE! IO NON HO BISOGNO DI QUELLO STRUMENTO PER UCCIDERVI TUTTI, state tranquilli.-. Gli sguardi si trasformarono da "impauriti" ad "atterriti". -AVADA KEDAVRA!- gridò, senza preavviso, puntando la mano verso di loro. A chi era indirizzato l'incantesimo? Quando James lo scoprì, si sentì morire dentro. -ROSE, SCANSATI! PROTEGGITI!-, gridò. Rose lo guardò ma era come se non lo sentisse. Sembrava che nessuno avesse capito la direzione dell'incantesimo.

-ROSE!-, gridò ancora più forte James, ma niente. Voleva spostarsi, magari per pararsi di fronte a lei e proteggerla, ma aveva i piedi bloccati al suolo. L'incantesimo la raggiunse e..

James si svegliò di soprassalto. Gli occhi impauriti, il respiro affannato, il sudore che gli scivolava sul viso. Aveva avuto paura, troppa. Tra tutti gli incubi che potevo avere, proprio quello nel quale muore Rose, dovevo sognare? Che cavolo di senso ha sto sogno? La nascita di un nuovo Mago Oscuro? Naah, la cosa è praticamente impossibile. La morte di Rose? Niente Iblis, niente morte, mi pare ovvio. Sogno senza senso., pensò James. Ma il senso ce l'aveva eccome, ma come al solito James non capì. Aspettò qualche minuto per riprendersi, poi si alzò e andò in bagno a sciacquarci la faccia. Si sistemò e si vestì. Vide l'orario: le 7.45.

-Ehi, Lou! Svegliati! Abbiamo un quarto d'ora per fare colazione, veloce!- gridò nell'orecchio del suo compagno di dormitorio

-Aaah! Maledizione, Jamie, mi hai fatto prendere un colp.. Ma, che succede?- chiese, vedendo la faccia ancora stravolta di James.

-Cosa?

-La tua faccia è spaventosa. Che è successo?

-Ah, niente, solamente un incubo..

-Oh, okay..-. Louis andò in bagno, poi uscì e si vestì.

Così i due ragazzi scesero in Sala Comune e, contemporaneamente, scesero anche Rose ed Eleonor.

-Eleonor!-, gridò Louis.

-Louis!-, gridò Eleonor.

Si abbracciarono e parvero scordarsi degli altri due, dato che uscirono dalla Sala Comune.

-Ciao.-, salutò Rose.

-Ciao.-, rispose James.

Un attimo di silenzio, molto imbarazzante, venne interrotto da James.

-Beh, quei due hanno occhi solo per loro e ci hanno lasciati qui. Scendiamo?

-Sì..

Si incamminarono per andare in Sala Grande. Nessuno dei due accennava a dire una parola . -Ma guarda chi si vede.-, disse qualcuno dietro di loro. I due si girarono e videro Scorpius seguito da Al. Rose sorrise, e di conseguenza anche Scorpius.

-Ciao Jamie, ciao Rose.-, salutò Al.

-Ciao Al.-, risposero entrambi.

James e Scorpius si salutarono solamente con un cenno.

-Vabbè, io me ne vado.- disse James, stanco di quel silenzio che sembrava piacere solo a due di loro. Rose si girò verso di lui e lo vide sparire dietro l'angolo. Una morsa allo stomaco la fece gemere a bassissima voce. Sarà la fame.., pensò lei. Ma non era così.

-Jamie, aspetta! Ti devo parlare!-, urlò Al, correndogli dietro.

-Dimmi!-, gli disse James.

-Ehm, vorrei chiederti un consiglio..

-Cosa, cosa, cosa? Il più intelligente della famiglia vuole un consiglio dal più bello della famiglia?

-Molto modesto. Comunque, tu sei molto bravo in queste cose e quindi speravo potessi aiutarmi, o, almeno, a farmi capire qualcosa.

-Problemi con le donne?

-Come diavolo hai fat..?-, stava per chiedere Al, sorpreso.

-Sono James Potter.-, lo interruppe James, sorridendo. -Allora, chi è la fortunata?

-Loren..

-Cosaaa? La sorella di Marg?

-Yes..

-Ahahah, stiamo facendo le cose "in famiglia".-, rise James. Anche Al rise. -Comunque-continuò James, -ti piace veramente?-.

-Sì, e anche molto.-, rispose Al, visibilmente imbarazzato.

-E lei?

-E che ne so, per questo ti chiedo aiuto.

-Potrei parlare con Margaret che mi aiuterebbe sicuramente ad "indagare".

Va bene, ma dille di non dire nulla a Loren..

-Okay, tranquillo.

Parlando, non si resero conto di essere arrivati fino alla Sala Grande.

-Beh, allora ne parliamo dopo, ciao Jamie.- disse, dirigendosi al tavolo della sua casata.

James si sedette di fronte a Lily. -Come sta la mia sorellina?-, chiese, scompigliandole i capelli.

-James, non ho tre anni. Comunque bene, grazie.- rispose lei, sorridendo anche.

-Ciao Hugo!-, salutò il cugino che era seduto accanto alla sorella.

-Ciao James!

Dopo qualche minuto che James impiegò per prendere in giro Lily, la quale lo stava picchiando con forza, videro Margaret in lontananza. James sorrise spontaneamente, alla sua vista. Anche Margaret lo fece, un po' perchè era James e un po' perchè era strano vederlo farsi picchiare dalla sorella.

-Ciao, Jamie.- disse, e lo baciò.

-Ehi, siediti!-. disse, indicando il posto accanto a lui.

-Novità?-, chiese lei.

-Mh, sì, una, te ne parlerò dopo..

-Devo preoccuparmi?

-Naaaah.

-Bene! Ma cooomunque. Lily, tu proverai ad entrare nella squadra di Quidditch?

-No, non mi ispira il Quidditch.-, rispose Lily.

-Certe volte mi chiedo ancora come tu e Al possiate essere miei fratelli..-, rispose James.

-Ma zitto! E tu Hugo?

-No. Non sono molto bravo.

-E mi chiedo anche come possa avere dei cugini come te e Rose.

-Parla quello perfetto!-, disse Margaret, sghignazzando.

-Esatto!-, disse James, fiero. -Se ti sei messa con me è solo perchè sono perfetto!

-Mi dispiace, Potter, ma noi non stiamo insieme.. Non ancora..

-Oh, davvero?-, chiese James.

-Davvero.

-Ma vuoi un invito ufficiale per forza?- chiese lui, inarcando un sopracciglio.

-Esatto!-, rispose lei, con un sorrisino.

-Perfetto. Margaret Ford, vuole essere la mia ragazza?-, chiese lui, prendendole la mano e sorridendo, ignaro di qualcuno appena arrivato alle sue spalle e che stava assistendo a tutta la scena.

-Non so Potter, vorrei pensarci su un po'.-, rispose lei, sorridendo.

-COSA?-, chiese James, arrabbiato.

-Ma che idiota! Certo che SI!- disse lei, ridendo.

James si mise a ridere a sua volta, le prese il viso e la baciò. Sentiva per lei qualcosa di davvero speciale. Oh, non sono mai stato innamorato di Rose, ho avuto solo un dubbio momentaneo! Che idiota che sono!, pensò James, staccandosi da Margaret. Poi notò la presenza di qualcuno, si girò e vide Rose. Lei lo guardava, come non aveva fatto mai. Lo sguardo terribilmente serio, i pugni stretti. Sentì di nuovo quella morsa nello stomaco. (Intromissione dell'autrice: sarà ancora la fame, Rose? ù.ù)

-Ciao.- salutò, in modo freddo.

Ovviamente, James, data la sua ingenuità, non intuì nulla.

-Ehiii! Sai, io e Marg ci siamo messi insiemeee!-, disse, raggiante.

-Auguri.-, rispose lei, cercando di sembrare normale, ma non riuscendosi.

-Anche io e Scorp ci siamo messi insieme, sai? Proprio 5 minuti fa.-, disse lei, con un sorrisino malvagio. Vediamo come reagisce il grande James a questa notizia, pensò.

-Oh, auguri!!!-, disse James, ancora felice, e l'abbracciò. Lui, abbracciandola, non sentì nulla, al contrario di lei. Che cavolo sono ste sensazioni? Io.. Io.. Amo Scorpius, punto. Forse sono solo arrabbiata, o meglio, triste per il fatto che ormai non ci diciamo più niente., pensò Rose. Si staccò dall'abbraccio.

Margaret percepì questa leggera nota di tensione.

-Scusate. Jamie, io vado dalle mie compagne, ti dispiace?-, chiese, ritornando a rivolgergli lo sguardo.

-No, no. A dopo!-, rispose lui, sorridendole. Lei lo baciò e si allontanò.

Rose guardò il posto che fino a qualche minuto prima era occupato da Margaret, il posto che, in quei cinque anni, aveva avuto l'onore di occupare solo lei, il posto vicino a James. Non le andava di sedersi lì, ma doveva farlo, per non destare sospetti. Si sedette. Comparvero le portate sulla tavolata e iniziarono a mangiare.

 

*Spazio Autore* Innanzitutto, saaaalve! Eccovi un nuovo capitolo! Scusate se non ho potuto postarlo prima, ma sono stata tutto il giorno fuori città fino ad adesso. Se trovo un ritaglio di tempo, quindi non vi assicuro nulla, tenterò di postarne un'altro entro la mezzanotte, per raggiungere la soglia dei due capitoli giornalieri, come sempre! :D

Parliamo un po' del capitolo. -James e il suo sogno. James cerca in tutti i modi di far salvare Rose, è disposto addirittura a sacrificarsi per lei, se necessario. Ma James, ovviamente, non capisce il senso del sogno. (Mi piace descrivere James come un po' idiota, certe volte! :'D).

-Rose e la sua reazione nel sentire la proposta di James a Margaret e il suo successivo comportamente. La morsa nello stomaco, il comportamento freddo e distaccato, la rabbia che le saliva in corpo, la "gelosia" del posto che ha sempre occupato per 5 anni. Siamo sicuri che la gelosia era solo rivolta al posto? xD Ma lei è comunque convinta di amare Scorpius. E' la convinzione che fotte la gente, talvolta! ;)

-James e la reazione della notizia datagli da Rose (del fidanzamento con Malfoy). Era felice, davvero. Aveva finalmente capito che non era Rose la ragazza che amava, (questo lo crede lui :D), e finalmente poteva essere davvero contento per la cugina.

Ho scritto troppo. D: Beh, a voi i pareri e le critiche! u.u Recensite in tanti! Un bacio, a presto! :)  

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


CAPITOLO 6.

 

I ragazzi andarono a lezione ed il pomeriggio giunse velocemente. James indossò la divisa della squadra di Grifondoro e, assieme a Louis, raggiunse il campo di Quidditch. C'erano un sacco di ragazzi dal secondo anno in poi nel campo, e un sacco di gente che era venuta per assistere ai provini.

-Salve a tutti!- gridò James, nella speranza di farsi sentire. C'era un grande baccano! Nonostante ciò, tutti si girarono a guardarlo e si zittirono.

-Bene, oggi tutti voi siete qui per fare i provini. Sapete benissimo che solo sei di voi ce la faranno ad entrare nella squadra di quidditch! Adesso dividetevi in gruppi. Gli aspiranti portieri di là, i cacciatori là infondo e i battitori qui. Perfetto, Louis, va a raggiungere gli aspiranti portieri.

-Sì, James, ma penso che quest'anno non ce la farò ad avere il posto.

-Ma scherzi? Sei bravissimo! Vedrai che ce la farai.

-Vabene!- disse, dirigendosi verso i portieri.

James diede un'occhiata in giro e individuò Rose e Margaret tra gli aspiranti cacciatori. Per Merlino.. pensò.

-Okay, iniziamo con i cercatori!- gridò.

Molti ragazzini diedero dimostrazione delle loro abilità. Alcuni, erano davvero bravi, altri per niente. Rose e Margaret erano state fantastiche. Poi toccò ai portieri. Louis fu grandioso, come sempre. Parò tutte le pluffe tirategli dai cacciatori. Gli altri ne mancarano almeno una. Poi toccò ai battitori. Solo due si distinsero tra gli altri. Adesso James doveva comunicare i "vincitori".

-Ho già deciso chi sarà il portiere e penso che lo sappiate anche voi. L'unico che è riuscito a parare tutte le pluffe. Louis Brown, sesto anno!-. dicendo questo, un grande applauso si levò dagli spalti e uno leggero dal campo. Fece segno a Louis di avvicinarsi.

-Ho comunicato prima il portiere perchè ho bisogno del tuo aiuto. Poi ti spiego..

-Ho già una vaga idea di ciò a cui ti riferisci..- rispose Louis, guardando i cacciatori.

James si allontanò e si riavvicinò ai ragazzi.

-I due battitori saranno Franz Carrison, quinto anno e Michael Phelps, settimo anno!- dicendo questo, ci furono i soliti applausi.

Adesso c'era la parte più dolorosa. Tutti i cacciatori erano stati abbastanza bravi, ma solo cinque di loro si erano distinti dagli altri. Cinque.. pensò. Ne posso scegliere solo tre! Diamine..

James si riavvicinò a Louis.

-Lou, chi credi sia più adatto a ricoprire il ruolo di cacciatore?

-Beh, Rose è fantastica e ci sarebbe molto utile se la facessi entrare in squadra..

-Già.. Che ne pensi di Margaret? Come credi sia andata?

-Beh.. Ecco..- Louis non sapeva che dire.

-Allora?

-E' stata.. Bravina..- disse, evitando di essere troppo crudele.

-Bravina? Oddio, ha fatto così schifo?- chiese James, scioccato.

-Sì.. Secondo me dovresti prendere Rose, Greg Wilson, del quinto anno e Andrew Foster del settimo, poi decidi tu. Dai, la folla ti acclama! Vai!- disse, infine, spingendo via James. Speriamo faccia la scelta giusta.. pensò.

James si avvicinò i cacciatori. Evitò di guardare sia Rose che Margaret.

-Allora, ragazzi.- cominciò. -ho scelto i tre cacciatori. Greg Wilson, quinto anno!- gridò.

Un grande appluso si levò dalla folla. James prese un bel respiro e continuò. -Andrew Foster, settimo anno!-. Unaltro applauso si levò dalla folla.
James fece scorrere lo sguardo sui cacciatori. Vide Rose pensierosa e Margaret che non lo guardava.

Intanto, Rose era agitatissima. Io sono stata bravissima, ne sono sicura. Cioè, quel portiere del settimo anno non è riuscito a parare nemmeno un mio tiro! E invece ha parato quasi tutti quelli di Margaret. Se sceglie lei, giuro che lo uccido. SE sceglie lei? Ma che dico? E' ovvio che lo farà.. Va al diavolo James, pensò Rose. Vide che James era indeciso, ma era sicura che sapesse già chi scegliere e che stesse solo cercando delle conferme.

James prese coraggio e gridò -L'ultimo cacciatore sarà...-attimo di silenzio, attimo di suspence. Rose ormai si era arresa, Margaret invece no ed era sicura di essere lei la sua scelta. Alcuni dagli spalti gridavano in coro il nome di qualcuno, che non si comprendeva bene. James decise di togliersi questo peso.

-ROSE WEASLEY, QUINTO ANNO!- gridò. La folla iniziò ad esultare e a gridare il loro assenso.

Rose, inizialmente, pensò di aver immaginato tutto. Poi, dall'espressione che aveva Margaret, rabbia nei confronti di James, capì che non era stata un'allucinazione. Così, senza pensare a tutto quello che era successo nei giorni addietro e lo stato in cui si trovavano le cose, corse verso James e gli saltò addosso, letteralmente. James non se lo aspettava, ma sorrise e ricambiò l'abbraccio. Poi, con la coda dell'occhio, vide Margaret andare via tutt'altro che felice. Forse sarebbe meglio seguirla.. pensò.

-Scusa Rose, devo correre a scusarmi con Marg..- disse, staccandosi dall'abbraccio.

-Scusarti di aver fatto la scelta giusta?- chiese lei, maledicendosi mentalmente subito dopo per aver detto così.

-Lo so che è stata la scelta giusta, Rose, ma lei è pur sempre la mia ragazza e so che sperava di essere presa. Ci sarà rimasta male.

-Poverina..- sussurrò Rose, tutt'altro che dispiaciuta, mentre James correva dietro a Margaret.

Che diavolo ha Rose? Più tardi le parlerò, prima devo sistemare sto macello con Margaret.. pensò James. Poi vide Margaret superare il portone della scuola e le si precipitò praticamente addosso.

-Marg..- cominciò.

-No, James, non c'è niente di cui devi scusarti, se sei venuto per questo. Hai solo fatto la scelta giusta..- rispose lei, abbassando lo sguardo.

-Però.. Insomma, stai bene?

-Si, piu o meno..

-Non te la sarai presa? Cioè, è tutto apposto tra noi, no?

-Sì, certo..- disse, e lo baciò. -A dopo, James..

-A dopo Marg..

Così James se ne andò.

James, James.. Ho visto come la guardi, ho visto come ridi quando dice qualcosa o quando ti abbraccia.. Lei non è solo una cugina per te e ho capito che per lei vale lo stesso. Chissà quando la capirete? Devo prepararmi psicologicamente, prima o poi questo momento arriverà, e quando lo capirò, dovrò farmi da parte.. Io ti amo, James, ma non voglio toglierti la felicità.. pensò Margaret, ed entrò nella Sala Comune.

Intanto Rose si levò l'attrezzatura e corse nel luogo dove si erano dati appuntamento lei e Scorpius.

-Ehi!- disse Scorp, sorridendo.

-Ciao!- disse lei, e lo baciò.

-Allora, come è andata? Ti ha presa?

-Sì!- disse lei, ancora saltellando dalla gioia.

-Ne sono felice! Apparte questo, novità?

-Margaret non è entrata in squadra.- disse, sogghignando.

-E ne sei felice?- chiese lui, alzando un sopracciglio.

-Sì.. Cioè, mi va bene. Non è che me stia molto simpatica!- rispose lei, vaga.

-Oh, capisco. Adesso devo scontare una punizione con Lumacorno. Sai, tirare una boccetta di cristallo in testa a un compagno non è proprio una cosa da fare in classe..

-Ahaha, sempre tu sei! A dopo amore!- disse, e lo baciò. Così dicendo, si diresse verso la Sala Comune.

Hai occhi solo per lui.. Me ne dovrò fare una ragione, prima o poi.. pensò Scorpius, e si diresse verso l'aula di pozioni.

 

 

*Spazio Autore* Saaalve! :D Scusate se ieri ho pubblicato solo un capitolo, ma proprio non ce l'ho fatta! D: Comunque, che ne pensate di questo capitolo?

Selezioni di Quidditch, Rose che entra in squadra, James che esclude Margaret, le riflessioni di Scorp e di Marg. Beh, a voi le critiche e i commenti! Colgo l'occasione per rigraziare chi mi recensisce quotidianamente e anche chi legge solamente! :'D Ciaao! c:  

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. ***


CAPITOLO 7.

Giunse la sera. James decise di non scendere per andare a cena, era troppo stanco. Così, scese in Sala Comune a godersi la pace e la tranquillità che poteva esserci solo quando tutti i Grifoni erano a cena. Si sedette di fronte al caminetto, iniziando a leggere un libro che gli aveva spedito Ginny tramite gufo.

-James, non scendi a cena?- chiese Lily, che assieme ad Hugo, stava passando da lì.

-No, Lily, sono stanco morto e non ho fame.- rispose lui, senza girarsi.

-Che leggi?- chiese Hugo.

-Un libro che mi ha mandato mamma. Dice che è interessante e che dovrei leggerlo, boh..

-Oddio, invece mia mamma mi ha mandato un libro che pesa un quintale e che parla della Seconda Guerra Magica.- rispose Hugo.

-Cioè, che senso ha? In pratica l'hanno fatta loro sta guerra e noi sappiamo già tutto!-disse Lily.

-Appunto. Bah, ho fame, dai scendiamo. A dopo Jamie!

-Ciao!- aggiunse Lily.

James li salutò sventolando una mano. Era totalmente immerso nel libro, che non si accorse nemmeno della presenza di qualcuno che si era seduto nella poltrona di fronte la sua.

-Ti mancano solo gli occhiali e saresti preciso allo zio.- disse, Rose.

James alzò la testa e la guardò.

-Niente cena? le chiese.

-Già. Ma comunque, alla fine come è andata con Margaret?- chiese lei, che nel pronunciare il suo nome fece una smorfia di scherno.

-Andata bene. Non sembrava ce l'avesse con me, sembrava fosse pensierosa! E comunque, la odi proprio, eh? Perchè ogni volta che mi metto con una fai tutte ste storie?

-Primo, tu non ti impegni mai seriamente con qualcuno, Margaret è la prima. Secondo, mi pare ovvio! Sono tutte sgualdrine che farebbero di tutto per stare con te, anche uccidere!- rispose lei, seccata.

-Esagerata! Però hai ragione sul fatto che non mi impegno mai seriamente, tranne stavolta. Mi spieghi perchè cavolo la odi cosi tanto?

-Io non la odio..- disse Rose, vaga. -Solo non mi sta simpatica, punto.

-Beh, almeno abbiamo qualcosa in comune.

-Cosa?

-Scorpius mi sta antipatico, Margaret ti sta antipatica. Più di così!

-Scorpius ti sta antipatico? Non si direbbe..

-Ah-ah-ah, spiritosa.

-Cerca di accettarlo, non se ne andrà molto presto.

-Perchè, credi che Margaret lo faccia invece? Sbagli, cara, come sempre.- disse, sorridendo.

-Menomale che ci sei tu che mi correggi- risponde lei, sorridendo a sua volta.

James si alzò e si mise davanti la cugina, senza dire una parola.

-Che vuoi?- chiese lei, inarcando un sopracciglio.

-Alzati.- disse James.

-Perchè dovrei?

-Fallo e basta!

-Vabbè, vabbè.- disse Rose, alzandosi. James prende il suo posto.

-Cioè mi hai fatto alzare solo per fregarmi il posto?- chiese lei.

-E' la poltrona piu comoda di tutta la Sala Comune, mi pare ovvio!- disse lui, sorridendo.

-Sei un'idiota, James Potter.- disse lei, iniziando a picchiarlo. (Intromissione dell'autrice: non ha preso da sua madre, nono! x'D)

Lui si difende ridendo, questo fa infuriare ancora di più Rose.

-Che hai da ridere?

-Mi fai il solletico così!- disse lui, aspettando la reazione della cugina.

-Ah, si?

-Si.

-Okay.- risponde Rose, e si gira come per andarsene.

-Okay? Solo okay?- chiese James, tornando alla posizione normale.

Rose si gira di scatto e gli blocca le braccia.

-Hai abbassato la guardia, ora posso ucciderti.

-Ahahahah, lo dovevo intuire!- rispose lui, ridendo.

Lo sguardo dell'uno fisso su quello dell'altra. Si guardarono per secoli, o forse per vari secondi. Il verde mescolato all'azzurro. Solo loro e nessun altro. Poi, entrambi, nello stesso istante, distolsero lo sguardo. Rose ancora teneva James bloccato per le braccia. Fece per lasciarle ma James la fermò e la strinse a se. Lei si lasciò abbracciare e si sedette sulle gambe di James. Restarono abbracciati, senza parlare, a cercare di capire cos'erano tutte quelle sensazioni che avevano provato, per mezz'ora forse, quando arrivò Margaret.

-Ciao, James.- salutò, freddamente.

James si girò verso Margaret senza lasciare Rose. Rose avrebbe voluto sprofondare. Ma, infondo, non stiamo facendo nulla di male. pensò infine.

-Vuoi degnarti di venire o vuoi restare lì abbracciata a quella?

-Quella ha un nome.- si intromise Rose. -Mi chiamo Rose e lo sai benissimo. Ti prego di chiamarmi così, graaaazie.- disse lei, alzandosi da James.

-Scusa..- le sussurrò James. -A dopo..

-A dopo, Jamie.- lo salutò lei, baciandolo sulla guancia e poi sorridendo maliziosamente verso Margaret. Le passò oltre senza nemmeno salutarla e uscì dal ritratto. Che cogliona.. pensò, non appena fu uscita. E ora che faccio? Massì, vado a trovare Scorpius.. e così si dileguò tra le scale.

-Che ti prende Margaret?- chiese James, alzandosi e andandole vicino.

-Niente, James, niente. Stai sempre con lei.- disse lei, corrucciata.

-Ma che dici? Sto sempre con te! Solo oggi io e ROSE abbiamo avuto un po' di tempo per noi.

-Ah, per voi?

-Nel senso.. Oh, sai che intendevo, perchè devi capire sempre altre cose?

-Vabbè.

-Che volevi?

-Volevo dirti che oggi non ci sarò tutto il giorno, torno a casa perchè mio nonno sta male e non so quando torno..

-Oh.. Mi dispiace..- disse James. Incerto, l'abbracciò. Lei ricambiò l'abbraccio, ma senza calore. -Ciao allora..-, concluse. Avrebbe voluto baciarla, ma non ci riuscì. Evidentemente, lei capì e se ne andò senza neanche indugiare.

E' gelosa di mia cugina Rose.. Mah.. pensò.

Scorpius era davanti un arazzo con un gruppo di suoi amici e parlavano di qualche cretinaggine, come al solito. Rose si fece spazio tra gli amici e si fermò davanti a lui.

-Rose!- disse lui, baciandola..

-Scorp!

-Vengo?

-Se vuoi- disse lei.

-Andiamo, và. A dopo ragazzi!

-Ciao.- salutarono gli altri.

-Allora, che mi racconti?

-Ma, niente di che..

-Che è successo?- chiese lui, poco convinto.

-Quella Margaret è troppo antipatica, mamma mia!- disse lei, non pensandoci due volte.

-Why?- chiese Scorpius, inarcando un sopracciglio.

-Mi ha vista abbracciata a James e ha fatt..

-Cosa? Cosa? Aspetta, eri abbracciata a James? -chiese Scorpius, interrompendola.

-Sì, ma..-

-No, niente ma. Che ci facevi abbracciata a James?

-Niente, stavamo solo..

-Non farlo mai più.

-Cosa?

-Abbracciare James.

-Aspetta, cosa? Mi stai chiedendo di non abbracciare più mio cugino?

-No, ti sto chiedendo di non abbracciare più James.

-Ma è la stessa cosa, cavolo!

-No, non lo è.

-Ma è mio cugino e..

-Non mi importa. Fallo un'altra volta ed è finita.

-Spero tu stia scherzando.

-No.

-Allora ciao, Malfoy.

-No, aspetta..- disse, ma ormai era troppo lontana.

Che idiota, che sono.. Devo correrle dietro.

Così si mise a correre e dopo un po' la raggiunse. La prese per il braccio e le disse:

-Mi dispiace, davvero. Non dicevo sul serio. Ero solo.. geloso.- disse, supplicandola con lo sguardo.

-Lo so..- disse lei. -Anche se non ce n'è motivo.-

Sè, non ce n'è motivo.. pensò lui.

-Vabè, tutto apposto?- chiese, infine.

-Tutto apposto.- disse lei. -A dopo Scorp.- concluse, si girò e se ne andò.

-A dopo..- sussurrò lui a una Weasley ormai lontana.

Che casino.. pensarono contemporaneamente due persone, che erano in posti diversi, ma che avevano gli stessi motivi per pensarlo. Due persone che, in un modo o nell'altro, si completano, ma che ancora non se ne sono resi conto.

 

*Spazio Autrice* Ci sono stati un po' di problemi. Questo capitolo e il successivo, che ho già scritto, ero convinta di averli pubblicati ieri, ma qualcosa deve essere andato storto. Beh, non cruciatemi, li pubblico ora! :D Capitolo un po' più lungo, rispetto ai precedenti. All'inizio pensavo di dividerlo, però non sarebbe stato "giusto". D: Che ne pensate? Ancora una volta tendo a mettere in evidenza James e Rose, non singolarmente, ma insieme. ;D Margaret e Scorpius si sono un po' distaccati da James e Rose, cosa succederà? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! :D Vi do un indizio. Nel prossimo capitolo passerò da Settembre a Dicembre, saltando Ottobre e Novembre. Ne parlerò meglio nel prossimo capitolo, appunto! v.v Baci! :))  

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Capitolo 9
*** Capitolo 8. ***


CAPITOLO 8.

 

Passarono velocemente Ottobre e Novembre, tra litigate varie, risate, discussioni, lezioni noiose e allenamenti o partite di Quidditch.

Attualmente i Grifoni e le Serpi erano in parità al primo posto.

Siamo giunti a Dicembre, il mese che profuma di vacanze, precisamente a giorno 13.

James e Margaret erano seduti su una poltrona in Sala Comune e discutevano dei regali di Natale. Rose e Scorpius stavano ammirando l'albero di Natale che Hagrid stava decorando e ridevano della sua impacciataggine. Hugo e Lily facevano una gara per vedere chi era il più bravo a fare gli incantesimi e Al era con Loren. (Sì, James e Margaret alla fine erano riusciti a farli mettere insieme). Insomma, tutti erano felici.

James aveva continuato a fare quei sogni riguardanti Iblis, e ogni volta, il nuovo sogno, o meglio, incubo, era diverso dai precedenti, ma terminavano sempre con la morte di Rose, tanto che portarono James a chiedersi diverse volte se fossero solamente sogni oppure avvertimenti di qualcosa che poteva accadere da un momento all'altro, però ogni volta lasciava perdere.

-Jamie, dove passerai il Natale?- chiese Margaret, giocherellando con la Puffola Pigmea di una sua compagna.

-Alla Tana da nonno Arthur e nonna Molly, come sempre.

-E oltre a voi chi ci sarà?

-Beh, i miei zii, i miei cugini e Teddy.

-Ah, i tuoi cugini pure..

-Mi pare ovvio!

-Quindi passerete tutti i giorni assieme fino al ritorno a scuola?

-Sì.. Perchè?

-No, niente.

-E tu?

-A casa con la mia famiglia.

-Ah, okay!

Nel frattempo arrivò un gufo che planò direttamente su James. Lui lo riconobbe "Marlon!", esclamò. Gli sfilò la lettera dalle zampette e gli diede da mangiare quello che riuscì a trovare sul tavolino, il gufo gli becchettò affettuosamente la mano e volò via.

-E' la zia Hermione.. Chissà che vuole?, disse James riflettendo ad alta voce.

Lesse la prima parte della lettera e sbiancò.

-Che succede, amore?

James lesse la lettera ad alta voce.

"Ciao James,

sono zia Hermione insieme a tutti gli altri. Leggi TUTTA la lettera e non fare al solito tuo che ne leggi solo metà e trai conclusioni, spesse volte sbagliate.

Il nonno Arthur è stato molto male, ma noi abbiamo preferito non dirvi niente per non allarmarvi. Ieri è miglirato un po'. Non ha nulla di grave, si riprenderà tra pochi giorni, ma voi potete comunque tornare prima a casa, se volete. Ho già parlato con la prof.ssa McGrannit, che ha dato il suo consenso. Mandatemi una risposta via gufo.

Con affetto,

Hermione, Ron, Harry e Ginny.

James chiuse la lettera.

-Il nonno sta male..- sussurrò tra sè e sè.

-Ma ha detto che non ha nulla di grave e che si riprenderà alcuni giorni, tranquillo!- lo incoraggiò Margaret.

-Forse è meglio tornare a casa prima..

-Ma.. Non ce n'è motivo!- continuò a insistere lei.

-Si che c'è! Mio nonno sta male, cavolo! Pensa a quando stava male il tuo! Te ne sei andata senza farti troppe preoccupazioni. Ora lo farò io.

-Ma non ci vedremo per tantissimo!

-E' solo questa la tua preoccupazione? Non vederci? Non t'importa di come stia mio nonno?

-No, Jamie, che c'entra.. Io..

-Basta, tra due giorni me ne vado.

-Allora ci sarai per il ballo!

-Sì, ci sarò, ma non so se mi andrà di partecipare.- concluse lui, alzandosi e uscendo dalla Sala Comune.

Devo parlare con i miei cugini.. pensò, e così scese in Sala Grande.

Trovò lì Rose, Scorpius, Al, Loren, Hugo e Lily. Forse sapevano già. Appena lo videro, si voltarono tutti verso di lui.

-Jamie..- cominciò Al.

-Io Sabato torno a casa, non m'importa nulla.

-Allora torniamo anche io e Al.- aggiunse Lily.

-Va bene..

-Cosa? E noi? Anch'io voglio tornare Sabato.-disse Hugo.

-Okay.

Tutti si girarono verso Rose, per sapere cosa avesse in mente.

-Beh..- cominciò, guardando Scorpius. -Ma la mamma ha detto che starà bene tra qualche giorno.. Non c'è bisogno di preoccuparsi..

-Senti, tu fai come ti pare. Stai col tuo Scorpius, se preferisci. Torna quando torneranno tutti gli altri, a me non importa un fico secco. Io voglio andare a trovare il nonno, e poco me ne frega di quello che avete intenzione di fare voi. Ciao.- disse James, visibilmente arrabbiato, e uscì dalla Sala Grande. Tutti sapevano che Arthur e James erano molto legati.

-Vado a parlargli..- disse Lily.

-No, è inutile Lily, non cambierà idea. E io andrò con lui.- disse Al.

-Ma è ovvio che veniamo anche io e Lily, no?- disse Hugo. Lily annuì.

-Tu fai quello che vuoi.- disse infine Al, rivolto a Rose.

Così tutti si allontanarono lasciando Scorpius e Rose da soli.

-Mi dispiace, Scorp. Questi sono i miei parenti.- disse Rose, cercando di sdrammatizzare.

-Ahaha, e vabbè. Che hai intenzione di fare?

-Non lo so..

-Vai con loro.

-Ma..

-Niente ma, noi ci rivedremo a Gennaio, non c'è nessun problema Rosie!

-Vabbene..

-Però al ballo ci vieni, no?

-Se qualcuno si degna di invitarmi, perchè no?- chiese lei, con aria di sfida.

-Vuoi venire al ballo con me?- chiese lui, sorridendo.

-Certo!- disse lei.

James stava per uscire dal portone principale quando Al gli si mise a fianco.

-Dove credi di andare? Si muore dal freddo, fuori!

-Non mi importa.

-Dai, non fare così, il nonno starà bene!

-Non è per questo, Al..

-E per cosa?

-Tutti si fanno i loro cazzi, fregandosene altamente della salute delle persone care.

-Già..

-Ma perchè non vanno tutti al diavolo?

-Basta. Cambiamo discorso. Vai al ballo?

-Non credo proprio.

-Ma come? Margaret ci resterà malissimo.

-Ci può benissimo andare con qualcun'altro.

-E' impegnata con te, idiota, non ti farà sto sgarbo.

-Quale sgarbo? Non me ne frega assolutamente niente, per quanto mi riguarda, questa storia non può funzionare e la lascerò non appena la vedrò.

-NON FARE L'IDIOTA!

-Non sono un'idiota, sono realista. Tra me e lei non potrà mai essere nulla di speciale, nulla.

-Non puoi dirlo..

-Sì, invece. C'ho già provato, ma senza risultati.

-Pensaci su..

-Ho già fatto. E tu, invece?

-Cosa io?

-Con chi vai?

-Devo chiederlo a Loren..

-Va bene.

-Credo che Lily e Hugo ci vadano insieme!- disse Al, ridacchiando. -Sembrano fratelli!

-Contenti loro! Si divertiranno, conoscendoli.- disse James, sorridendo.

-Ne sono sicuro! E Rose andrà con Scorpius.- continuò Al.

-Affari suoi.- disse James, rabbuiandosi nuovamente.

-Ma mi spieghi perchè quando ci sono Rose e Scorpius insieme o anche quando li senti semplicemente nominare, inizi a comportarti così?

-Non mi comporto in nessun modo.

-James..

-Sì?

-Non dirmi che è quello che penso.

-Cosa? A cosa pensi?

-Ti sei innamor..

-NO, ASSOLUTAMENTE NO.- disse James, interrompendolo, ad alta voce.

-Perchè reagisci così? Così ti scavi la fossa da solo.

-...

-E' sbagliato..

-Lo so meglio di te.

-Però tu non puoi farci nulla!

-So anche questo.. Ma tanto non mi interessa fare nulla, lei ha Scorpius ed è meglio così.

-...

-Per lei sono solo il suo cugino preferito, nulla di più. E questo mi sta bene.. Diciamo..

-James, tutto andrà come dovrà.

-Già.. Ah, Al, mi raccomando..

-..non dirlo a nessuno. Sì, tranquillo.- rispose Al, sorridendo. James sorrise a sua volta.

-Io vado a mandare un gufo alla zia. Gli comunicherò che saremo lì Sabato. A dopo, Al!

-A dopo, Jamie!

Tra tutte le cose che gli potevano capitare, questa è tra le peggiori.. Innamorarsi della cugina.. Povero Jamie.. pensò Al.

Intanto Rose, stava andando alla guferia per comunicare alla madre la sua decisione. Entrò e trovò li James che stava scrivendo qualcosa. Riflettè un attimo se entrare o no, poi scelse la prima opzione.

-James..-disse, a bassa voce. Lui nemmeno si girò. Conosce la sua voce, conosce tutto di lei. Ma non gli andava di girarsi e parlarle.

-Senti, so che sei arrabbiato per quello che è successo prima, ma..-

-Non m'importa, Rose, non più.

-Che significa?- chiese lei, avvicinandosi a lui.

-Che la vita è tua e decidi tu. Noi torniamo, tu quello che vuoi fare fai. Io sto scrivendo alla zia per comunicarle il tutto.

-Dille che vengo anch'io con voi.

James si fermò per un secondo, poi riprese a scrivere.

-Scusa, non intendevo fare capire che non m'importa niente di nonno Arthur, sai che non è così.

-Ok.

-La smetti di fare così?

-Oddio, ma oggi ce l'avete tutti con me. Ma basta!

-Tutti chi?

-Prima Margaret, poi tu, poi Al, poi di nuovo tu. Non ce la faccio più!

-Margaret?

-Sè.

-Che è successo?

-Voleva che io rimanessi per lei.

-E..?

James si girò e la guardò negli occhi.

-Sai quale decisione ho preso, non c'è bisogno che ti racconti altro.

Rose lo guardò per un secondo e disse.

-Vabè, vi rivedrete a Gennaio.

-Non credo proprio.

-In che senso?

-La lascerò.

-Cosa? Perchè?

-Perchè non la amo, non l'ho mai amata. C'avevo provato, ma senza risultati. Io e lei non saremo mai niente. Lei pretende da me cose che io non potrò mai darle. Mi dispiace per lei, ma non posso farci nulla.

Rose ascoltò tutto il discorso, e sorrise.

-Che ci trovi da ridere?

-Ridere? Io non sto ridendo.- disse lei, ritornando seria.

-Hai sorriso.

-No, non l'ho fatto.- disse lei, girando lo sguardo.

-Vabè.

Una voce da dietro li fece sussultare.

-James, ste cose potevi dirmele personalmente e non raccontarle agli altri. Grazie mille per avermi illusa tutto questo tempo.

James si girò verso di Margaret.

-Senti, io non t'ho illuso, credevo davvero di amarti, ma invece non è così. Mi dispiace, Marg..

-Anche a me, ciao James.- disse, poi guardò Rose, -Sarai contenta.

-Contenta di cosa?- chiese Rose.

-Che ci siamo lasciati. Brava, hai raggiunto il tuo scopo.

-Ma di che scopo stai parlando? Tu sei pazza.- disse Rose, indignata.

-Come se non si sapesse.

-Ma di che state parlando, scusate?- si intromise James.

-Vi sembra che nessuno abbia notato come vi guardate? Come vi comportate quando siete insieme? Non sono così stupida, e non lo è nemmeno il tuo Scorpius, Rose. Sai, una sera c'ho parlato e ho capito che anche lui aveva capito, che lo sapeva.

-M-ma, sapeva cosa?

-CHE VOI DUE VI AMATE!

 

*Spazio Autore* Mi scuso ancora per il ritardo! D: Mi piace particolarmente, non so perchè. Non mi dilungo molto a scrivere qualcosa, preferisco lasciare a voi i commenti. Bye! :) 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9. ***


CAPITOLO 9.

Al stava scendendo le scale assieme a Scorpius.

-Allora, quindi partirete Sabato?- gli chiese Scorpius.

-Già.. Anche se non credo ci sia molto bisogno. Però io voglio andare comunque.

-E' la cosa giusta.

-E con Rose come farai?

-Boh..

-Ma non ti dispiace nemmeno un po'?

-Guarda, Al, le cose che mi dispiacciono sono altre. Magari fosse solo questa..

-Cioè?- chiese Al, intuendo già di cosa parlasse Scorpius.

-Lo sai. Non sei così tanto idiota da non accorgertene.

-Grazie, molto gentile. Tu fai questo effetto alle persone. Comunque, di cosa parli?

-Rose..

-E..?

-James.- disse Scorpius, abbassando lo sguardo.

Faccio finta di niente oppure gli faccio capire che so già tutto?

-Che intendi?

-Dai, Albus! Quei due non sono semplici cugini..

-Ma non dire cavolate!- continuò lui, evitando di guardare l'amico negli occhi.

-Lo sai meglio di me.

-E che hai intenzione di fare?

-La lascerò prima che lo faccia lei.

-Cosa? NO! Lei ti ama, Scorp..

-Lo crede.. Ma con un po' di tempo capirà che non è così..

-Fai come vuoi, ma non farla soffrire..

-Io la amo, ma sono sicuro che sarà lei a farmi soffrire.. Per questo voglio lasciarla.. Lo farò il prima possibile.- concluse Scorpius, e Al decise di non continuare la discussione. Forse è meglio così.. pensò.

 

-Che diavolo dici?- gridò James.

-Dico solo la verità. Se voi siete così cechi da non accorgervene, affari vostri. Ciao.- disse Margaret.

Si sentivano solo i becchettii dei gufi e lo sbattere delle ali. Nè un respiro nè una parola uscì dalle loro bocche. Continuavano a fissare il punto in cui Margaret era sparita.

Che cavolo faccio? pensò James.
-Per Merlino, quanto è pazza questa?! E io che non me ne sono mai accorto..- disse James, tornando a finire di scrivere la lettera.

-No, James, l'ha detto seriamente.

-E ha detto una cavolata, allora..

-Una gran cavolata..

-Una grande grandissima cavolata..

-Basta. -disse lei, inarcando un sopracciglio.

-Okay, scusa.- disse James, piegando la lettera e infilandola nelle zampette di un gufo e guardandolo uscire dalla voliera.

-Adesso devo andare, ci vediamo dopo.- disse lei, guardandolo di sfuggita e correndo via.

James non rispose. Maledizione! pensò.

Perchè sono scappata via? pensò Rose, e si fermò. Non ne ho motivo. Sappiamo sia io che lui che questa è una grandissima cavolata. Io sono innamorata di Scorpius. Di Scorpius, non di James. Almeno credo..

Poi vide da lontano Scorpius che risaliva le scale, ma non se la sentiva di parlargli. Così fece per andarsene dalla parte opposta, ma lui la vide.

-Rose! Aspetta!- gridò lui per farsi sentire.

Lei non potè fare a meno di fermarsi. Si girò verso di lui.

-Ehi, Scorp..

-Senti, ti devo parlare..

-Ah. Dimmi..- disse lei, sperando si sbrigasse.

-Non possiamo andare avanti così..

Lei non se l'aspettava.

-Così come?-chiese lei.

-Così! Forse è meglio chiuderla qui..

-Ma.. Perchè? Vabbè, okay..

-Okay? OKAY? Ma di me non te ne importa proprio niente? Ovvio, hai James, questo basta.

-Che diavolo c'entra lui? Che diavolo avete tutti oggi?

-Tutti? Oh, mica mi dirai che anche James si è lasciato?

-Sì.

-Oh, ecco perchè non t'importa più niente di me.

-Ma che cavolo dici? Io NON amo James!

-E lui non ama te, scommetto.

-Sì, esatto. Siamo SOLO dei normalissimi cugini che si vogliono bene.

-Quando vi risveglierete tutti e due, fatemelo sapere. Ciao, Rose..- concluse lui, e si allontanò.

Che cavolo.. Devo parlare con James. pensò Rose, e si diresse alla ricerca del "cugino".

James era in sala comune con Louis, Eleonor, Lily e Hugo e giocavano a SparaSchiocco, quando arrivò Rose.

-Oh, tutti insieme qui..

-Ciao, Rosie.- la salutò Eleonor.

Forse è meglio parlare con lei, prima.. pensò Rose.

-El, ti posso parlare?

-Si, certo. Andiamo in dormitorio.

-Okay, grazie.

Salendo, lei e James si diederò un'occhiata veloce e distolsero subito lo sguardo.

Si sedettero sul letto di El.

-Allora, dimmi.- disse lei a Rose.

-Ho un problema gigantesco.

-Cioè?

-Apparte che io e Scorp ci siamo lasciati..

-Cosa? Perchè?

-E' appunto questo il problema.. James.

-James cosa?

-...

-No.. Ti sei innamorata di lui?

-Io.. No.. Non lo so.. Forsee!

-Che macello..-disse El.

-Già.. Un gran macello.. Anche James e Margaret si sono lasciati.. Margaret c'ha detto che sia lei che Scorpius avevano capito che tra me e James non c'era una semplice amicizia,diciamo.

-Oh bene.. Come se tutto fosse programmato.

-Di sicuro nè io nè James abbiamo programmato niente.

-Forse l'hanno fatto Marg e Scorp.

-Vabè.. Ormai non m'importa.

-E James che ne pensa?

-"E' una grande cavolata". Questo ha detto quando Margaret se ne è andata.

-Vabè, forse voleva far intendere che..

-Che per lui sono solo una cugina.

-Fammi finire, scema! Forse voleva "sviare" i sospetti.

-Non credo proprio..

-Secondo me dovresti parlargli.

-Lo farò..-disse Rose, distendendosi sul letto. -Ma non adesso.-

Eleonor le diede una spintarella affettuosa, si alzò e uscì dal dormitorio, lasciando Rose sola con i suoi pensieri.

Dopo una mezz'oretta, Rose si alzò dal letto, determinata. Vado a parlare con James. pensò.

Così scese in Sala Comune e trovò solo James che parlava con Louis. Si avvicinò a loro e si sedette nella poltrona di fronte a James.

Louis la guardò e disse a James.

-Adesso è meglio che vada, ci vediamo dopo.- e poi gli sussurrò -Fammi sapere..-, ma Rose lo sentì comunque. Forse parlavano della stessa cosa di cui parlavamo io e El, pensò, così aspettò che fosse James a fare "il primo passo", e fu così.

-Rose..- cominciò lui, guardando il tappeto.

-James..

-Dovremmo parlare, non credi?

-Sì, credo sia la cosa giusta da fare.

-Ehm.. Allora..

-Idiota.

-Cosa?

-Si, sei un idiota che nemmeno riesce a dire quello che pensa. Altro che spavaldo..- disse lei, sorridendo.

-Ma zitta, stupida!

-Che devi dirmi?

-Che ne pensi di quello che ha detto Margaret?

-Oh, quella che tu hai definito una "gran cavolata"?

-Sì..- disse James, arrossendo leggermente.

-So solo che Scorpius mi ha lasciata per lo stesso motivo.

-Cosa? Vi siete lasciati?

-Già..

-Bene. A questo punto, potremmo andarcene anche adesso, non abbiamo più motivo di restare..-disse James.

-Rovineremmo il ballo ad Al, così.. Mi ha detto che voleva andarci con Loren.

-Oh, vero. Allora restiamo per come era stabilito.

-Già. Tu andrai al ballo con una di quelle "galline" che ti vengono appresso?

-Quest'anno posso fare a meno del ballo di Natale.. Tu ci andrai?

-Naah, non mi va.

-Bene..

-Già.. Oddio, ma sono quasi le 11! Come diavolo ha fatto a passare il tempo così?

-Infatti! Il ballo sarà tra 21 ore allora!

-...?

-Sono anche intelligente, oltre che bello!- disse James, tornando quello di sempre.

-Sì, allora io vado..- disse Rose.

James sentì nella sua mente la vocina di Louis che gli diceva di invitare lei al ballo. Come diavolo ha fatto ad entrarmi nella mente? Dopo lo uccido. pensò.

-Aspetta. Non è che.. Insomma.. Se non vuoi non fa niente.

-Se mi dici cosa, magari potrei risponderti.- disse lei, inarcando un sopracciglio.

-Andare al ballo.. Con me..-disse lui, stavolta arrossendo visibilmente.

-Oh, beh, ecco..- Rose non se l'aspettava. -Sì, mi farebbe molto piacere.

James si illuminò e le regalò uno dei suoi migliori sorrisi. Anche lei sorrise.

-Sembriamo due che si conoscono a malapena!- esclamò James. Strano.

-Molto.- concordò Rose.

-Beh, allora buonanotte.- fece un profondo respiro e andò ad abbracciarla. Adesso sia lei che lui sapevano quali erano i loro sentimenti, ma ancora non erano pronti ad ammetterlo. E' un macello.. pensarono entrambi. Si staccarono e, senza parlare, salirono nei loro dormitori.

 

*Spazio Autore* Salvee! :D Dovevo recuperare due capitoli, così uno ho deciso di pubblicarlo oggi. Se ce la faccio, scrivo e pubblico pure l'altro, altrimenti lo farò domani. Comunque, parliamo un po' del capitolo. Ho fatto lasciare James e Margaret e Rose e Scorpius nella stessa giornata. Molti sicuramente penseranno "bah, vabbè, era ovvio". Beh, non potevo fare altrimenti. E poi, una persona che ama un'altra ma che sa di non essere ricambiata, non credo che continui a stare per molto altro tempo con l'altra, no? u.u
James e Rose, dopo tutto sto caos, andranno al ballo insieme. Cosa succederà lì? Lo leggerete nel prossimo capitolo! ;) Ah, ringrazio chi legge i miei capitoli e chi li recensisce! :D Bye!
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10. ***


CAPITOLO 10.

 

Rose si risvegliò felice. Quella sera ci sarebbe stato il Ballo di Natale. Cercò di svegliare Eleonor, ma quella non si muoveva. Così le saltò addosso.

-CHE CAVOLO FAI, ROSE?- gridò lei, svegliandosi di soprassalto.

-Ti sveglio, no?- rispose lei, con un sorrisino.

-Buttandoti addosso?

-Eeesatto.

-Oggi siamo particolarmente felici, vedo!- disse Eleonor, vedendo che Rose sprizzava felicità.

-Non più di tanto.- rispose Rose, cercando di trattenere la felicità.

-Eeeh, il primo ballo con il tuo James!- disse alzandosi e mettendosi a mezzo letto.

-Non è il mio James, è mio cugino..- disse lei, vaga.

-Seeeee, certo.-disse El, facendole l'occhiolino.

-E tu con il tuo Louis.

-Già!- rispose lei.

-Menomale che oggi la McGrannit ha sospeso le lezioni!- disse Rose, sospirando.

-Infatti! Dai, rendiamoci decenti!-disse El, e trascinò Rose in bagno.

Intanto, nel dormitorio maschile accadeva il contrario.

-Jaaaaames, svegliati! Sù,sù!

-Lasciami dormire almeno oggi, Lou.

-Sai che giorno è oggi?- chiese lui, sedendosi sul letto di James.

-No e non mi interessa.- disse lui, girandosi dall'altro lato del letto.

-Oggi c'è il ballo.- disse Louis. Come un fulmine James scattò in piedi.

-Cavolo, me l'ero scordato!- disse. -Mettiamoci qualcosa e scendiamo a fare colazione, ho fame.

Si prepararono e scesero.

Mentre scendevano, davanti a loro c'erano due ragazze del quinto anno.

-Ehi, ciao!- gridò loro Louis.

-Ma tu non stai con Eleonor? Che fai, ci provi con altre?- gli disse James.

-Solo per chiacchierare.

-Mpf.

-Salve, belle!- Louis si rivolse di nuovo alle ragazze.

Le due ragazze si voltarono e ridacchiarono appena videro i bei ragazzi. -Ciao!- dissero insieme.

-Io mi chiamo Louis e lui è James.

-Brown e Potter, no?- chiese quella dai capelli biondi platino.

-Esatto. Come lo sai?- chiese James, raggiungendola.

-Vi conoscono tutti.- disse quella dai capelli neri.

-Oh, beh, meglio.-disse Louis. -Che fate tutte sole?

-Scendiamo a fare colazione. E voi?

-Anche noi.

-Siete Tassi?- chiese James.

-Esatto.- rispose la bionda.

-Ah, non vi abbiamo chiesto i nomi.

-Io sono Hilary e lei è Katrine.- disse la mora.

-Piacere! Allora, stasera sarete al ballo?- chiese James.

-Sì, voi?

-Sì.

-Allora ci vediamo lì!- disse Hilary, facendo l'occhiolino a James. Quest ultimo stava per rispondere ma..

-Non ci contare, lui è con lei.- disse una voce alle sue spalle. -Andiamo, James. Vieni anche tu, Louis, dobbiamo fare una chiacchieratina, noi quattro.

El li trascinò dalla parte opposta della scala, seguita da Rose, e li fermò.

-Che intenzioni avevi?- chiese El a Louis.

-Nulla! Stavamo solo chiacchierando!

-Confermo!- disse James.

-Sèsèsè, voi due siete sempre i soliti. Quando.. Cavolo Rose, parla pure tu.- disse, girandosi verso l'amica.

-E che devo dire?

-Rimprovera James!

-Perchè dovrei?- chiese lei, cercando di non guardarlo.

-Quella ci stava provando con il tuo James!- disse El. Rose arrossì.

-Da quando in qua sono tuo?- chiese James, sghignazzando.

-Non ci fare caso, è da ieri sera che ti definisce così- rispose Rose.

-Quindi anche se ci avessi provato con quella, non fa nulla?- disse lui, sorridendo malizioso.

-Non sono affari miei.- disse Rose, e si avviò verso la Sala Grande. James la seguì.

-Che idiota! Sai che io ho invitato te.- le disse.

-Allora ci vediamo lì!- disse facendo il verso a Hilary.

-Ahahah. E anche poi, era piccola. Non c'avrei provato con lei.- disse James, cercando una difesa.

-E' del quinto proprio come me.- disse Rose, guardandolo e inarcando le sopracciglia.

-Ma è diverso.

-Perchè? Sentiamo che cavolata devi sparare.

-Tu sei la MIA piccola. Loro no, invece.- disse, sorridendo. Rose arrossì e assunse il colore dei suoi capelli, se possibile. Oddio, ora svengo. pensò.

-James Potter lascia sempre senza parole.- disse lui, vedendo che la "cugina" non rispondeva.

-Sì, certo. Sono rimasta senza parole dallo schifo, James!- disse lei, ritornando "sulla terra".

-Schifo? Io sono stato troppo dolce a dire quella cosa.

-Potrei vomitare.

-Severus Piton?

-Eh?

-Niente, una storia che mi ha raccontato mio padre. Comunque, non ti ha fatto schifo. Sei arrossita.

-Non è vero!

-Sì!

-No!

-Sì!

-No!

-No!

-Sì!

-Vedi che lo dici pure tu?

-Mi hai fatto confondere tu, scemo!

-Ahahah. Al posto di fare colazione, ti va di fare un giro?

-Ma ho fame!

-Tienitela, decido io.- così dicendo, se la trascinò via.

Uscirono dal portone e incontrarono Al e Loren che, invece, stavano entrando.

-Ciao ragazzi!- salutarono Al e Loren.

-Ciao a voi!- salutarono gli altri due.

James e Rose uscirono e si sedettero sotto un albero.

-Allora, e oggi pomeriggio che farai?- le chiese James.

-Mi preparerò per il ballo.

-Ma che dici? Ci stai 3 ore per prepararti?

-Anche di più!

-Oddio, le donne!

-Zitto!

Il tempo volò e si fecero le 15.00.

-James, cavolo, ho saltato il pranzo per colpa tua!

-Colpa mia? Se avessi voluto te ne saresti potuta andare tre ore fa!

-Mi hai distratto.

-Sii, diamo la colpa agli altri.

-Vabè, dai, devo andare a prepararmi. Saliamo!

-Di già?

-Di già.

-Oddio! Andiamo..

Si alzarono e salirono ognuno nei propri dormitori.

Alle otto in punto Eleonor e Rose erano pronte. Erano splendide. Rose indossava uno svolazzante vestitino azzurro che le arrivava sopra il ginocchio. Semplice ma bellissimo.

Eleonor indossava lo stesso vestitino, ma di colore rosso. -Così la gente capisce che condividiamo tutto, pure i vestiti!- dicevano loro. Eleonor aveva i capelli raccolti in alto e dei riccioli che le ricadevano ai lati del viso, Rose aveva preferito lasciare i capelli sciolti. Indossavano entrambe delle scarpe col tacco.

Anche James e Louis erano pronti. Louis indossava uno smoking grigio fumo, gli stava davvero bene. James, invece, aveva preferito indossare qualcosa di più semplice: una camicia nera e dei pantaloni dello stesso colore. Era davvero davvero davvero carino.
Scesero insieme in Sala Comune ad aspettare le loro dame. Quando le videro arrivare, rimasero a bocca aperta.

-Siete splendide!- esclamarono insieme.

-Grazie!- risposero loro, in coro.

-Beh, andiamo El?- chiese Louis, prendendo sottobraccio la fidanzata e avviandosi verso il ritratto.

-Rose, andiamo?

-Sì.- si incamminarono -Questa camicia ti sta bene, non l'avevo mai vista!- disse, guardandola attentamente.

-Non la metto mica per cacciare gli gnomi dal giardino di nonna Molly!

-Che stupido. Dai, almeno stasera cerca di fare il serio!

-Io? Serio?

-Hai ragione, cosa impossibile.

-Infatti! Su, entriamo.

Entrarono nella Sala Grande e c'erano un sacco di studenti. C'erano decorazioni bellissime e l'Albero di Natale era meraviglioso.

-Wow!- dissero i due.

Poi guardarono intorno e riconobbero molti volti familiari, tra cui Al e Loren, Hugo e Lily e Louis e Eleonor.

-Ti va di ballare?- chiese James a Rose.

-Solo se non mi pesti i piedi.- disse lei, sogghignando.

-Non lo farò, sono un professionista io.- disse James, fiero.

Iniziarono a ballarare e si dimenticarono del mondo attorno a loro. Esistevano solo lui e lei. Il nero e il rosso. Il verde e l'azzurro. Erano talmente presi che non si accorsero di aver ballato per più di un ora. Se ne accorsero solo perchè i piedi ormai erano doloranti.

-Oddio, che dolore ai piedi.- disse Rose, sedendosi in una sedia.

-Ti capisco.- disse James, sedendosi accanto a lei.

-Basta, non ballerò più.

-Oh, nemmeno io. Andiamo a fare un giro fuori? Ci fanno uscire visto che c'è il ballo.

-Va bene..

Si incamminarono e uscirono nel giardino. Si sedettero di nuovo sotto lo stesso albero. James si distese sull'erba. Rose si sedette accanto a lui.

-Wow, che cielo stasera!

-Già..

James volse lo sguardo a Rose. Si alzò e la "prese".

-Che fai?

-Vieni, distenditi accanto a me.- disse, e si distesero abbracciati.

-Così va meglio.- disse James. -Si vede meglio da qui il cielo.

-Mi hai fatto distendere solo per vedere il cielo?- chiese Rose, guardandolo.

-Certo, ti pare perchè altrimenti?- chiese lui, guardandola di rimando.

-Fanculo.- disse Rose, alzandosi e incamminandosi verso il Lago.

James ridacchiò e la seguì. Rose si fermò a guardare il Lago illuminato dalla Luna. Era meraviglioso! James arrivò di dietro. Che faccio? Che faccio? Che faccio? L'abbraccio? O no? O si? Basta, lo faccio. pensò. Così, l'abbracciò di dietro. Rose rimase sorpresa, ma non disse nulla. Sentiva il calore di James, e sperò che quel momento non finisse mai.

-Tu sei pazza.- le disse James.

-Perchè?

-Hai le spalle scoperte e vieni al Lago. Vuoi prenderti una polmonite?

-Ci sei tu che fai da giacca personale, per ora.- disse lei, girandosi verso di lui.

-Oh, giusto. E ti va bene così?

-Più che bene.

James le sorrise e lei anche. I loro visi si avvicinavano sempre di più. Erano vicinissimi e...

-AAAAAH, HO UN RAGNO IN TESTA.- gridò Rose. -LEVALO, LEVALO.

-Ahahahahhahaah.- rise, James.

-NON RIDERE! TOGLILO!

-Stai ferma e lo levo.

-NON POSSO STARE FERMA CON QUESTO COSO IN TESTA!- disse Rose, correndo a destra e a sinistra.

-Sei come lo zio Ron.. Fobia per i ragni, bah!

-Aiutooooo! gridò Rose.

-Fermati e lo levo!- disse James, cominciando a correrle dietro. Rose si aggrappò a lui.

-LEVALO, LEVALO!- gli gridò.

-Okay, ma non mi spingere. Oddio, il lagoooo. *SPLASH* I due caddero nel lago. Riemersero dall'acqua.

-Ora il ragno si è tolto.- disse Rose a James.

-L'ho notato.- rispose lui.

Un attimo di silenzio e poi scoppiarono a ridere.

-Sembriamo due scemi!- disse Rose.

-Solo tu! Per uno stupido ragno!

-Zitto tu! Non criticare.

-Vuoi stare ancora in acqua?- chiese James, iniziando ad uscire.

-Io no.. Ma tu si!- e lo spinse sott'acqua! Dopo qualche secondo James riemerse e fece lo stesso.

-Vendetta! Vendetta!- gridò lui. Quando Rose riemerse scoppiarono di nuovo a ridere.

James l'abbracciò perchè vide che lei tremava.

-Giacca personale di nuovo al tuo servizio.- le disse.

-Oh, grazie mille.

-Beh, dove eravamo rimasti?- chiese James, sorridendo. Rose sorrise: non c'era bisogno di parlare. James la baciò. Era da tanto che entrambi aspettavano quel bacio, che lo desideravano, e ora c'era stato. Un bacio che durò tantissimo, perchè nessuno riuscì a trovare la forza di staccarsi dall'altro. Poi, si staccarono. Si guardarono per istanti lunghissimi e poi si sorrisero. Uscirono dal lago tutti infreddoliti e corsero dentro il castello per cambiarsi. Intanto, dietro ad un albero, sei persone avevano assistito alla scena.

-Finalmente!- dissero in coro tutti e sei, e si incamminarono anche loro verso il castello.


*Spazio Autore* Saaalve! :D Finalmente il tanto atteso bacio! Sinceramente, volevo dividere il capitolo in due parti, poi ho cambiato idea. Non volevo farvi aspettare. :D (Vedete che sono brava? u.u). La parte che preferisco è sicuramente il primo tentativo di baciarsi interrotto dal ragno in testa a Rose. Ahahah, immaginando la scena, rido da sola. E voi che ne pensate? Fatemi sapere! u.u Baci! :)  

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Capitolo 12
*** Capitolo 11. ***


CAPITOLO 11.

 

James si risvegliò quella mattina di malavoglia, poi si ricordò che stava per tornare a casa e si alzò di scatto. Andò in bagno, si lavò, si vestì e preparò il baule. Poi svegliò Louis.

-Oh, Lou! Io me ne vado oggi!- gli disse, mentre finiva di piegare una maglietta.

Louis si girò verso di lui, ancora mezzo addormentato.

-Oh, vero. Bè, buon Natale, allora! Ci sentiremo via gufo.

-Come al solito, gli ultimi 10 giorni li vieni a passare alla Tana con noi, no?

-Sì, tranquillo.

-Beh, allora inizio a scendere così parlo con la McGrannit! Ci vediamo tra qualche giorno!

-Ci vediamo!

James prese il baule e la scopa, uscì dal dormitorio e scese in Sala Comune; c'erano già Lily e Hugo.

-Buongiorno!- salutò.

-Giorno a te!- salutarono i due.

-Beh, scendiamo?- chiese James.

-Dobbiamo aspettare a Rose!- disse Lily.

Rose.. Oddio, vero! Ieri sera.. Me n'ero dimenticato! Per Merlino! Devo sembrare calmo. pensò James. Dopo 5 minuti scese Rose. Appena la vide, James riprese il baule e scese. Non se la sentiva di parlarle, non ancora. Lily e Hugo lo guardarono uscire dal ritratto, ma decisero di non dire niente. Poi scesero anche loro.


Rose vide James correre via al suo arrivo. Meglio così.. pensò. Ancora non se la sentiva di parlare con lui, dopo quello che era successo la sera prima. Non perchè non lo volesse, ma perchè il tutto era abbastanza strano.

James si fermò ad aspettarli davanti alla Sala Grande, e ne approfittò per parlare con la McGrannit.

-Professoressa, mi scusi!- le disse. La McGrannit si girò e lo guardò.

-Oh, Potter. Sì, dimmi.

-Ma noi come torneremo a casa?

-Andrete a Hogsmead e prenderete l'espresso. A proposito, vedete di sbrigarvi! Sono le 10 e un quarto!- disse, guardando l'orologio.

-Si, sto aspettando i miei cugini e i miei fratelli. Beh, allora Buon Natale!

-Buon Natale a lei, e porti i saluti a casa!- disse la McGrannit, e se ne andò.

Al raggiunse James.

-Ehi, Jamie! E gli altri?- chiese, posando il baule.

-Stanno scendendo.

-Ah.. Ehm, come va?- chiese Al.

-Abbastanza bene, perchè?- chiese James, guardandolo.

-Così..

-Okay..

Non mi ha detto niente di ieri sera.. Anche se lo so già, vorrei che fosse lui a dirmelo. pensò Al. Arrivarono gli altri.

-Dai, andiamo? Sono le 10.30!- li incitò Albus.

Così si avviarono verso il portone dove li aspettava Hagrid per accompagnarli.

Arrivarono ad Hogsmead alle 10.45.

-Buon Natale, Hagrid!- gli urlarono.

-Buon Natale a voi, e salutatemi tutti!- gli urlò lui, di rimando.

James entrò per primo nello scompartimento, sistemò le sue cose e si sedette accanto al finestrino. Poi Al gli si sedette accanto. Rose, Lily e Hugo, di fronte a loro.

-L'Espresso è praticamente vuoto!- disse Al.

-Già.. Mi sembra strano!- disse Lily. -Secondo voi la signora del carrello passerà lo stesso?

-Secondo me si!- rispose Al.

James guardava fuori dal finestrino e non accennava a muoversi. Lo stesso Rose. Gli altri tre si scambiarono delle occhiate come per dire "ma che diavolo hanno?".

-Perciò, a voi com'è andato il ballo ieri sera?- chiese Al.

-A noi bene! Ci siamo divertiti!- disse Hugo.

-Immaginavo.. Anche a me è andato molto bene.- disse Al, poi guardò i cugini. -E a voi?

James e Rose si girarono a guardare Al.

-Bene.- risposero entrambi, poi tornarono a guardare fuori dal finestrino.

Al scambiò un'altra occhiata con Hugo e Lily, cercando di capire perchè si comportassero in quel modo.

-Vabè, che facciamo?- chiese Hugo.

-Boh..- rispose Al.

-Se solo ci fosse la signora del carrello, potremmo mangiare!- rispose Lily, guardando speranzosa fuori dallo scompartimento. Al e Hugo scoppiarono a ridere.

-Ma sei fissata proprio!- disse Hugo, ancora ridendo.

Dopo qualche minuto qualcuno bussò alla porta dello scompartimento.

-Salve!- li salutò una ragazza sui 16 anni dai lunghi capelli castani e gli occhi azzurri.

Tutti si girarono a guardarla. -Ci conosciamo?- chiese Al.

-Veramente voi non mi conoscete, ma io vi conosco.- rispose lei.

-Oh, bene. Vai ad Hogwarts?- chiese Hugo.

-Sisi, sono al sesto anno.- disse lei.

-Ma certo!- esclamò James, facendo voltare tutti a guardarlo.

-Cosa?- chiese Lily.

-Tu sei Hannah, vero?- chiese alla ragazza.

-Sì! Allora ti ricordi?- disse lei, illuminandosi in volto.

-Sì, come potrei scordarmi di come l'hai fatta pagare a quella ragazza Serpeverde?- disse James, ridendo.

-Già, ahaha.- rispose lei.

Che oca.. pensò Rose.

-Ma sei sola?- chiese Al.

-Sì..- rispose Hannah.

-Beh, allora perchè non ti siedi con noi?

-Okay!- rispose lei e si sedette tra Al e James.

-Beh, piacere, io sono Hannah.- aggiunse.

-Io sono Hugo.

-Io sono Albus.

-Io sono Lily.

-E io Rose..

James si girò verso Hannah e si mise a gambe incrociate sopra il sedile.

-Allora, come mai stai tornando a casa oggi?

-Problemi familiari.. Voi?

-Anche.

Mio Dio, che antipatica.. pensò, Rose. E noi siamo due idioti. Perchè non ci parliamo? Perchè non troviamo il coraggio? Non possiamo continuare così per tutte le vacanze! Proprio no!

-Qualcosa dal carrello?- esclamò la signora, che stava passando in quel momento.

-Sì, SI, SIIII.- disse Lily, suscitando una risatina a tutti.

Dopo qualche ora, arrivarono a King's Cross. Salutarono Hannah e raggiunsero Harry ed Hermione che li aspettavano lì.

-Papà, zia, come mai ci siete solo voi?- chiese Lily.

-Abbiamo lasciato la mamma e lo zio Ron davanti alla Gringott e ora li dobbiamo raggiungere perchè abbiamo delle cose da sbrigare. Se volete, potete farvi un giro a Diagon Alley mentre aspettate. Dopo andremo alla Tana.- disse Harry.

-Okay!- esclamarono tutti in coro.

Anche se l'interno della macchina era stato allargato con la magia, si stava comunque stretti, visto che erano in tanti. Harry si sedette al volante e Hermione accanto. Lily entrò per prima nel sedile posteriore, seguita da Hugo. James stava per entrare, quando Al lo superò e entrò prima del fratello. Eh, no! Tu siedi vicino a Rose. pensò.

-Idiota..- gli sussurrò James. Al fece finta di non sentire. Dopo Al salì Rose e infine James. 

-Scusate, potete mettervi meno comodi? Io sono spiaccicato alla portiera.- disse James.

-Jamie, non possiamo muoverci. Stiamo strettissimi.-disse Hugo.

Dopo un po' arrivarono a Diagon Alley. Tutti scesero.

-Al, tieni, chiudi tu la macchina.- disse Hermione, dando le chiavi al nipote e incamminandosi.

-Okay..- disse Al.

James e Rose stavano scendendo quando Al si chiuse la portiera alle spalle e chiuse la macchina con la chiave.

-Ma che.. AL!!!- urlò James. Al si girò a guardarli.

-Facci scendere!- gli disse Rose.

Al fece finta di non sentire, sorrise loro e andò assieme a Hugo e Lily.

Prima risolvete le vostre cose, meglio è, per tutti. disse Al, tra sè e sè. Scusatemi, ma ho dovuto farlo.

 

*Spazio Autore* Salve a tutti! :D Scusate se ieri ho pubblicato solo un capitolo, ma era Sabato! ;D

Che ne pensate del comportamento di James e Rose? Ho fatto comportare Al in questo modo perchè è così che l'ho sempre immaginato: intelligente e astuto. Ovviamente, lui sa tutto e quindi spera che le cose si risolvano. u.u Beh, fatemi sapere i vostri pareri! Un bacio! :D 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12. ***


CAPITOLO 12.

 

-Dannazione!- esclamò James. -Lo uccido appena torna.

Rose non parlò, si limitò ad osservare. Ci ha rinchiuso qui per farci parlare, ne sono sicura.. Lui sa tutto, come sempre.. pensò.

James si era di nuovo seduto nel sedile, adesso più comodamente visto che erano rimasti solo in due. Intanto il silenzio era calato tra i due. Nessuno parlava e nessuno pareva volesse farlo. James decise che non si poteva andare avanti così, e iniziò a parlare.

-Senti, Rose, finiamola di fare gli scemi.

-Io non sto facendo nulla, James, sei stato tu a scappare stamattina quando mi hai visto.

-Io non sono scappato.. Avevo solamente fretta..

-Di fare che? Parlare con la McGrannit?

-Sì, esatto.

-Ma non farmi ridere! Che c'è? Vuoi dirmi che quello di ieri è stato un bacio come tanti, che non vale nulla per te? Lo so già, tranquillo.

-Ma che dici? Non è stato un bacio come tanti; non hai idea di quanto l'ho desiderato.

-Non si direbbe..

-Tutto è così strano, Rose. Pensaci, siamo cugini e.. ci siamo baciati.

-Già, hai ragione.

James si avvicinò a lei e l'abbracciò.

-Ascolta, tu sei tutto per me, davvero, e non voglio perderti, anche se la situazione è incasinata. Me lo prometti?

-Te lo prometto..

La baciò, per la seconda volta. Provarono le stesse emozioni della sera precedente. Appena si staccarono, Rose poggiò la sua testa sulla spalla di James e chiuse gli occhi. Le sembrava un sogno, un sogno che non si potesse mai avverare. E invece erano lì, lei e lui. Non potè fare a meno di sorridere. Dopo un po' i due si addormentarono in quella stessa posizione.

Al tornò alla macchina, per vedere come stavano le cose, e li trovò addormentati. Finalmente tutto si è aggiustato, adesso posso anche "liberarli". Così aprì la macchina e fece un po' di rumore. I due si svegliarono e videro Al.

-Tu sai tutto, vero?- gli chiese Rose.

-NOI sappiamo tutto.

-V-voi?- chiese James.

-Io, Hugo, Lily, Loren, Louis e Eleonor vi abbiamo visto al lago.

-COSA?!- esclamarono entrambi.

-Già.. Vabè, stanno tornando papà e mamma e gli zii, staccatevi.

I due seguirono il consiglio e si risedettero bene. Al salì accanto a loro, e dopo salirono anche Hugo e Lily.

-Allora?- chiese Lily.

-Tutto risolto.- le disse Al.

-Finalmente!- esclamò Hugo.

-Ancora dovete parlare? Stooop.- disse loro James. Salirono in macchina Harry ed Hermione.

-Ciao James, ciao Rose. Non vi abbiamo visto in giro, dove eravate?- chiese Ron.

-Ehm, strano, noi li abbiamo visti papà!- esclamò Hugo.

-Oh, okay. Su, andiamo alla Tana che ci aspettano!

E così si avviarono. Arrivati alla Tana.

-Piccoli miei! Da quanto tempo!- gridò Molly, abbracciandoli uno ad uno. -Ma come siete magri? Non vi fanno mangiare ad Hogwarts?

-Mamma, non dire sciocchezze.- disse Ginny.

-Dov'è nonno Arthur?- chiese James.

-Sta riposando per ora, tra qualche ora potrete vederlo.

-Sta bene, però, giusto?

-Sì, state tranquilli. Comunque, verranno come al solito Louis ed Eleonor, verso la fine delle vacanze?

-Sì, nonna.

-Okay, allora le stanze sono state preparate bene. Su, salite sopra e posate i bauli.

James avrebbe dovuto condividere la stanza con Louis. Hugo la condivideva con Al. Rose e Lily l'avrebbero dovuta condividere con Eleonor. Ognunò sistemo le proprie cose e poi, tutti insieme, scesero in giardino.

-Finalmente libeeeeri!- gridò James.

-Idiota..- sussurrò Rose.

-Guarda che ti ho sentito!- le disse James e le si avventò addosso. Caddero tutti e due sul prato, ridendo come scemi.

-Smettila, non qui.- gli disse a bassavoce, temendo che i parenti li vedessero.

-Tranquilla, non faccio nulla. Non sono così stupido.

-Forse..

-Zitta e pensa per te!

-Altrimenti che fai?

-Ti uccido, con affetto.- le disse, guardandola negli occhi e sorridendo.

-Oh, certo..- rispose lei, sorridendogli.

-Scemi, alzatevi, arrivano zia Hermione e papà!- gli disse Al.

I due si alzarono e si rimisero apposto.

-Allora, ragazzi, che fate?- chiese Hermione.

-Niente, parliamo e ci godiamo le vacanze natalizie.- rispose Hugo.

Poi Hermione guardò James che era ancora vicino a Rose e che stavano parlottando, poi scambiò uno sguardo con Harry, che aveva notato la scena anche lui. Si allontarono dai ragazzi.

-Hai visto?- gli chiese Hermione.

-Cosa? James e Rose?

-Si, scemo! Non vedi come si guardavano?

-Cosa? Non dire sciocchezze Herm, sono solo cugini!

-Questo lo pensi tu.

-Oddio, non penserai mica che..

-Non lo penso. E' così, ne sono sicura.

-Ma che cavolo dici? Cioè, è impossibile!

-Nulla è impossibile.

-Ma non possono innamorarsi! E' dannatamente sbagliato.

-Al cuor non si comanda, Harry.

-Lo so, ma..

-Niente ma, sono ragazzi innamorati. Andranno contro tutto e tutti, ne sono sicura.

-Già, lo penso anch'io.. E che facciamo? Lo diciamo agli altri?

-Assolutamente no! Dobbiamo osservarli, vedere come si comportano, e se i sospetti fossero fondati, allora parleremmo loro e vedremo cos'avranno da dirci.

-Va bene, ma come facciamo a osservarli senza essere visti?

-Harry Potter, cosa utilizzavi a scuola quando non volevi farti beccare da Gazza?

-Il mantello? Ma è troppo piccolo.

-Vuol dire che ci abbasseremmo.

-E' scorretto! Non possiamo spiarli!

-Guarda Harry, in tutta la nostra vita abbiamo fatto talmente tante di quelle cose scorrette che ho pure perso il conto. E poi, quello che fanno loro è più scorretto, in un certo senso. Quindi, sta tranquillo che non avranno nulla di cui rimproverarci!

-Hermione, sei una genia.

-Lo so.- disse Hermione fiera, poi gli sorrise. Erano sempre loro due, i due migliori amici che in tanti anni avevano imparato ad affrontare gioie e dolori assieme, e che, nonostante tutto, continuavano a farlo.

*Spazio Autore* Salveee:D Finalmente Jamie e Rose si riappacificano! u.u Harry ed Hermione hanno dei sospetti e provvederanno a verificarli grazie al mantello dell'invisibilità. Passano gli anni, ma i metodi rimangono gli stessi e anche le persone che li utilizzano! ;) Beh, fatemi sapere i vostri pareri! Un bacio, alla prossima!  

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Capitolo 14
*** Capitolo 13. ***


CAPITOLO 13.

 

-Ragazzi!- gridò Molly. -Il nonno si è svegliato, se volete salutarlo venite!

Tutti si alzarono e corsero da lui.

-Nonnooo!- gridarono tutti in coro.

-I miei nipotini! Ciao a tutti!- disse Arthur, abbracciandoli.

-Come stai?- gli chiese James.

-Adesso molto bene, grazie. E voi?

-Bene!- disse Lily.

-Okay, adesso è ora di pranzo. Tutti a tavola!- disse Molly.

Tutti si sedettero a tavola.

-Allora, mamma, George, Angelina e Fred quando vengono?- chiese Ginny.

-A Natale. E lo stesso Bill, Fleur, Victoire, Dominique, Louis, Charlie, Percy e Audrey.

-Ah, okay.

-Io ho parlato con Teddy, e mi ha detto che sarebbe venuto pure lui a Natale!- disse Harry.

-Dove va Victoire, arriva anche Teddy- disse James, ridacchiando.

-E ci credo, stanno insieme!- disse Rose.

-Non significa niente. Non è detto che si deve sempre correre dietro alla fidanzata.- rispose James, con un sorrisino sul volto.

-Ah, sì? Allora non ne troverai mai una, caro James.- gli disse Rose, irritata.

-Questo lo dici tu.- le rispose James, sorridendo.

-Sì, lo dico io.- concluse Rose. James e gli altri "piccoli di casa" stavano morendo dal ridere e Rose li guardava male.

Harry ed Hermione avevano osservato la scena, si scambiarono un'occhiata di intesa e sorrisero. Sembrano mia madre e mio padre da ragazzini, pensò Harry.

 

Finirono di pranzare e si alzarono.

-Ragazzi, che facciamo?- chiese Al.

-Fuori non voglio uscire, c'è troppo freddo.- disse Hugo.

-Sì, infatti. E se stessimo in salone? C'è il caminetto..

-Perfetto!

Così tutti e cinque si diressero in salone. Videro che già c'erano Harry, Ron ed Hermione(Ginny era uscita con Molly a comprare delle cose che sarebbero servite per Natale), ma si sedettero lo stesso attorno al caminetto.

-Allora, ragazzi, come va a scuola?- chiese Ron.

-Bene, bene.- rispose Hugo.

-Quidditch?- chiese Harry.

-Siamo primi!- disse James.

-Anche noi.- aggiunse Al. -Siamo in parità, Jamie.

-Si, si, ancora per poco, tranquillo.

-Vedremo.

Harry e Ron scoppiarono a ridere: ricordavano la loro rivalità eterna con le serpi e soprattutto con Malfoy.

-E prendete bei voti?- chiese Hermione.

Tutti annuirono.

Lily si avvicinò ai suoi cugini e disse sussurrando -Dato che non abbiamo nulla da fare, che ne dite di farci raccontare una di quelle tante avventure che papà e gli altri hanno vissuto?

-Sì, è una buona idea.- disse James. -Papààà!

-Che c'è?- rispose Harry.

-Raccontateci una delle vostre avventure quando andavate ad Hogwarts.

-Ve le abbiamo raccontate tutte!- disse Hermione.

-Ma che dici? Al massimo ce ne avrete raccontate tre, non di più- rispose Rose.

-Okay. Vi ho mai raccontato di quando io ed Hermione abbiamo usato il Giratempo?- chiese Harry.

-No!- esclamò Hugo.

-Bene. Allora, è stato durante il nostro terzo anno..

-Quando hai conosciuto Sirius?- chiese James.

-Sì, esatto, e infatti c'entra lui. Allora..

Harry raccontò la storia e dopo mezz'ora aveva finito.

-Wow!- esclamò Lily.

-Già. Vi cacciavate sempre nei guai, eh?- chiese James.

-Sentite chi parla.- rispose Harry, ridacchiando.

-Ma poi, quando succedeva qualcosa voi eravate sempre in mezzo!- aggiunse Rose. -Come cavolo facevate?

-Anche la McGrannit una volta mi fece questa domanda.- disse Ron.

-E tu cosa le hai risposto?

-"Mi creda, professoressa, me lo chiedo anch'io da sei anni".

Tutti scoppiarono a ridere.

-Vi sarete divertiti tantissimo!- esclamò Al.

-Sì, ne abbiamo passate tante insieme. Sia belle che brutte.

-Immagino..- rispose Al.

-E voi, invece, che combinate a scuola?- chiese Hermione.

-Nulla..- disse James.

-Più o meno.- aggiunse Rose.

-Come quella volta che per sbaglio abbiamo fatto cadere una secchiata d'acqua gelata su Gazza.- disse Hugo.

Tutti risero.

-E cosa ci facevate con un secchio d'acqua gelata?- chiese Ron, inarcando le sopracciglia.

-Ehm..- disse Hugo.

-Diciamo che serviva appunto a fare quello scherzo.- disse James.

Tutti risero nuovamente.

Passarono il pomeriggio a ridere e raccontare storielle, fino alle 18.30 circa.

-Vabè, io vado a farmi una doccia.- disse Al, alzandosi.

-Sì, vado anch'io.- disse Hugo.

-Io vado a vedere se nonno ha bisogno di aiuto.- disse Lily.

-Aspetta, Lil, vengo anch'io.- disse Ron, alzandosi.

Rimasero Harry, Hermione, James e Rose.

James e Rose si sentivano a disagio senza saperne il motivo. James si alzò da terra e si sedette su una poltrona. Rose fece lo stesso.

-E quella cos'è?- chiese, guardando un buffo aggeggio babbano simile ad una scatola.

-Una televisione.- rispose Hermione.

-E che si fa?- chiese Rose.

-Guardate.- disse Harry, accendendo la tv tramite un telecomando.

-Wow! Ingegnosi questi babbani!- disse James, scioccato quasi quanto Rose.

-E come se la sono procurata questa telesione?- chiese Rose.

-TeleVIsione, Rose, televisione. L'ha presa nonno Arthur. Sai quanto adora gli aggeggi babbani.- disse Hermione.

Stettero a guardare la tv per qualche minuto, quando Harry riprese la parola.

-Allora, novità? -chiese, scambiando un'occhiata di complicità con Hermione.

-In che senso?- chiese James.

-State con qualcuno?

-Ehm.. no.- disse Rose.

-Tu?

-Nemmeno.- rispose James.

-Ci crediamo.- disse Hermione.

-Vero!- disse James.

-E non vi piace nessuno?- chiese Harry.

-Affari miei.- disse James, imbronciandosi.

-Infatti.- concordò Rose.

Harry e Hermione si guardarono e sorrisero.

-Che avete da sorridere?- chiese James.

-Niente..- disse Hermione.

-Se niente, dai vero!- disse Rose.

-Vi dico solo che noi non siamo stupidi. -disse Hermione, alzandosi e facenno segno a Harry di seguirla. Uscirono dalla stanza.

James e Rose si guardarono.

-Che significa questo?- chiese il primo.

-Oddio, non lo so. Secondo te hanno capito?- rispose Rose, allarmata.

-Non lo so, non lo so proprio..- disse James, alzandosi e uscendo dalla stanza pensieroso.

Si vede così tanto? pensò Rose. Si alzò e raggiunse James.

 

*Spazio Autore* Saaaalve. :D In questo capitolo, nonno Arthur è di nuovo in forma. v.v Non avrei potuto mai farlo morire, io lo adoro! :D James e Rose si punzecchiano. Harry, Ron ed Hermione raccontano ai ragazzi delle avventure che vivevano ai tempi di Hogwarts. Poi, Harry ed Hermione fanno capire a James e Rose che sanno tutto e i due sono leggermente allarmati. Che succederà? Vedremo. u.u Un bacio, alla prossima!  

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


CAPITOLO 14.

 

Arrivò l'ora di cena. Tutti cenarono e poi, a tarda sera, si spostarono in giardino.
Benchè fosse il 15 Dicembre, la serata era meravigliosa e, con una giacca addosso, fuori si stava magnificamente. Ridevano e parlavano, quando, ad un tratto, si sentì un boato fortissimo. Tutti, d'istinto, impugnarono la bacchetta. Non successe nulla. Dopo un po', lontano, molto lontano, si intravide qualcosa spuntare nel cielo. Alla loro distanza, non si poteva ben definire cosa fosse.

-Io vado a vedere.- disse Harry, come era solito fare.

-Cosa? Non esiste.- disse Hermione. -Se vai tu, veniamo anche noi. -disse, indicando Ron.

-E anche io. Stavolta sono maggiorenne, posso combattere!- disse Ginny, facendo l'occhiolino.

-Voglio venire anch'io!- esclamò James.

-Non se ne parla. Sei minorenne e poi non vorrei esporti a qualche rischio.

-Harry, ci smaterializziamo?- chiese Ron.

-No, Ron, non sappiamo dove materializzarci!- rispose Hermione.

-Useremo le scope, allora?- chiese Ginny.

-Sì.- rispose Harry.

-M-ma..- cominciò Hermione.

-Cavolo, Hermione, hai partecipato a una Guerra Magica e hai paura di volare su una scopa?

-Ma che vuoi?

-Volerai con me, come al solito.- disse Ron. -Accio scopa!- eclamò, e la scopa arrivò tra le sue mani. Lo stesso fecero Harry e Ginny. Dopodichè, "spiccarono il volo".

Arthur, Molly e i ragazzi si guardarono.

-Ragazzi, stasera starete in camera insieme. - disse Arthur.

-Arthur, ma che..?-

-Molly, so quello che dico. Se dico una cosa del genere è perchè sarebbe meglio per proteggerli. Vi chiuderete in camera e faremo degli incantesimi di protezione attorno la stanza, sapete, per evitare brutte visite.- disse Arthur, rivolgendosi ai ragazzi.

-Va bene, va bene.. Allora andate adesso, veloci!- disse Molly.

I ragazzi, che non avevano capito molto della situazione, annuirono senza dire una parola. Salirono in camera di James, che era molto spaziosa, e, dopo che ebbero dato la buonanotte ai nonni, vennero chiusi dentro.

-Ma che succede?- chiese Rose, confusa, sedendosi sul letto di James.

-Beh, per fare scattare così papà e gli altri, ci deve essere stato un gran motivo. -disse James.

-Già.. Speriamo non accada nulla..- disse Al.

-Beh, io ho sonno. Dove dormo?- chiese Lily.

-I ragazzi per terra, noi ragazze sui letti.- disse Rose, sorridendo.

-VE LO SCORDATE!- urlarono James, Albus e Hugo insieme.

-Facciamo a testa e croce.- disse Rose.

-A testa e che?- chiese Hugo.

-Testa e croce. E' un metodo babbano, lo usano per prendere le decisioni.

-E come si fa?

-James, dammi una moneta.

-Ma..- cercò di replicare, James.

-Niente ma, forza.

James sbuffò sonoramente e prese una moneta.

-Tieni, dittatrice.- disse a Rose, dandole la moneta. Rose ridacchiò.

-Bene. Questa è la testa, questa è la croce.- disse, mostrando i lati della moneta ai cugini. -Lanciando in aria la moneta, se esce testa, saremo io e Lily a dormire per terra, se esce croce, beh, il contrario.

-Ci sto!- disse Hugo.

Rose lanciò la moneta in aria, poi la lasciò ricadere sul tappeto. Si avvicinò e..

-NOOO!!- urlarono Hugo, James e Albus.

-Ahahahah, SIII!- eclamarono le ragazze, ridendo.

-Andate al diavolo..- disse Al, prendendo una delle coperte e uno dei cuscini che nonna Molly aveva portato loro prima e sistemandosi sul tappeto. James e Hugo lo imitarono.

-Buonanotte!- dissero Lily e Rose, dal letto. I ragazzi non risposero. Le ragazze si guardarono e ridacchiarono. Dopo mezz'ora, tutti dormivano, poichè erano stanchi e preoccupati.

Rose ancora no, però. Non faceva altro che pensare alla conversazione che avevano avuto lei e James con i rispettivi madre e padre. Che poi, cos'è che avrebbero capito? Io e James non siamo niente.. Ci siamo solo baciati un paio di volte, niente di piu.. Non vuol dire niente.. Mic.. PERCHE NON MI CHIEDE DI ESSERE LA SUA RAGAZZA? Certe volte è proprio idiota.. pensò. E, come si suol dire, si parla del diavolo e spuntano le corna. James si mise sul letto di Rose.

-Che cavolo fai?- disse Rose, riemergendo di soprassalto dai pensieri.

-Mi corico nel MIO letto.- disse James, alzando le coperte e infilandosi sotto, accanto a Rose.

-Avevamo una scommessa e l'abbiamo vinta noi donne, sciò!- disse, cercando di buttarlo giù dal letto, ma senza riuscirci.

-E' sempre camera mia, è già tanto se vi ospito qui per stanotte. Quindi cerca di non fare storie.

-Ma.. Io.. Non voglio dormire per terra, James.- disse Rose, guardandolo male.

-E chi ha detto che tu debba dormire per terra, Rose?- disse James, con un sorriso malizioso.

-Ma sei scemo?- disse Rose, quasi urlando.

-Zitta, scema, o svegli gli altri! E, comunque, non pensare male.- disse James, sogghignando.

-E a cosa dovrei pensare?

-A due persone che dormono nello stesso letto senza secondi fini.

-Conoscendoti, è impossibile non pensarlo.- disse. James la guardò con uno sguardo da cucciolo bastonato. -Giuralo.- gli disse, non potendo fare a meno di sorridere.

-Lo giuro! Su, dai, vieni qui.- disse, passando un braccio attorno al collo di Rose e facendole appoggiare la testa al suo petto. Rose sentiva il cuore di James battere e sentiva il suo calore. Lo abbracciò e lui fece lo stesso.

-Vedi? Non ti dispiace.- sussurrò lui.

-Nemmeno a te.

-Mi pare ovvio.- sussurrò di nuovo James. Detto questo, la baciò. Ogni volta, per loro, era come la prima. Dopo dieci minuti già si erano addormentati, abbracciati sotto le coperte, con il sorriso ancora stampato sul volto.

*Spazio Autore* Saaalve, scusate per il ritardo, ma ho avuto vari impegni! Beh, cosa sarà stato quel boato? E quella cosa apparsa in cielo? Come al solito, i nostri eroi corrono a vedere. xD Che dolci Jamie e Rosie, addormentati insieme abbracciati! v.v Beh, adesso a voi le recensioni. Un bacione, alla prossima! :D  

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Capitolo 16
*** Capitolo 15. ***


CAPITOLO 15.

La luce del sole illuminò i ragazzi che ancora dormivano beatamente. Hugo aprì leggermente gli occhi e diede un'occhiata in giro, poi focalizzò il suo sguardo sull'orologio e vide che erano le dieci passate. Si stiracchiò e si alzò. Vide James e Rose dormire insieme e sorrise. E' ora di svegliarli.. pensò.

-RAGAZZI, SVEGLIA!- urlò, e tutti si svegliarono di soprassalto.

-Ma dico, sei idiota? Mi hai fatto paura!- disse Lily.

-La solita delicatezza che ti contraddistingue, fratello..- disse Rose, sciogliendosi dall'abbraccio di James e alzandosi.

-Buongiorno..- disse Al, alzandosi da terra. -Che dolore alla schiena! La prossima volta ci dormirete voi per terra!- esclamò, poi spostò lo sguardo su James, che ancora dormiva, e gli si avvicinò piano piano. Poi prese a scuoterlo.

-SVEGLIA, FRATELLINO! SVEEEGLIA!- urlò e James sobbalzo.

-Idiota!- disse, scaraventandolo a terra. Al ancora ridacchiava.

Rose intanto si era seduta su una sedia e giocherelleva con i capelli, così James la raggiunse e la abbracciò.

-Non fate i piccioncini voi, piuttosto cerchiamo di uscire di qui! Siamo chiusi dentro!- disse Al.

-Urliamo, così ci sentiranno e ci verranno a "liberare".- propose Lily.

-NONNAAA, NONNOOOO! VENITEEEEE!- urlò Hugo.

-Sì, arrivo!- disse qualcuno dal piano di sotto. Dopo qualche secondo la porta si aprì.

-Scusate, ragazzi, ma mi ero dimenticata!- disse Molly.

-Non fa niente.. Ma papà, mamma e gli zii?- chiese James.

-Ancora non sono tornati..- disse Molly, rabbuiandosi.

I ragazzi si guardarono.

-Ancora non sono tornati? Oh mio Dio..- sussurrò Rose.

-Dai, scendete a fare colazione..- disse Molly, e si avviarono in cucina.

Mentre stavano mangiando, la porta si spalancò ed entrarono Harry, Ginny, Ron ed Hermione, bagnati fradici e mal ridotti.

-CHE DIAVOLO VI E' SUCCESSO?- chiese Molly, correndogli incontro. I ragazzi erano scioccati.

-Un casino.. Un casino..- sussurrò Harry, ansimando.

-Su, sedetevi e raccontate.- disse Molly, prendendo sotto braccio Hermione e accompagnandola a sedersi sul divano.

-Io.. Io non so come sia potuto succedere.. Non è possibile, non dopo tutto questo tempo..- biascicò Ron.

-Ma cosa?- chiese James.

-Il Marchio Nero..- sussurrò Ginny. Tutti sbiancarono.

-C-che significa?- chiese Hugo.

-Forse è meglio dire "Marchio Bianco"..- disse Harry.

-Come Marchio Bianco?- chiese James.

-C'era il Marchio Nero in cielo ieri sera..- disse Ron.

-..Solo che non era nero, ma bianco.- concluse Hermione.

-Si trovava sopra una casa di babbani, costruita da poco. Siamo entrati e li abbiamo trovati morti.- disse Ginny.

-Era chiaro che non fossero morti con "mezzi babbani", ma che fosse stato un Avada Kedavra ad ucciderli. Ma non sappiamo il perchè e nemmeno chi fosse stato!- disse Ron.

-Oh, cielo..- sussurrò Molly.

-Buongiorno a tutt.. Che vi è successo?- disse Arthur, scendendo le scale.

-Marchio Bianco..- disse Hermione.

-Cosa?- chiese Arthur, sorpreso.

-Una specie di Marchio Nero che però è di colore bianco.- disse Ron.

-Dove l'avete visto?

-Sopra una casa qui vicino, ci abitavano dei babbani.- disse Harry.

-E l'avete trovati..?

-Morti, sì.- concluse Ginny.

-Oh, miseriaccia!- esclamò Arthur.

I ragazzi, che non avevano spiccicato parola, o quasi, decisero di intervenire.

-E questo cosa significa? Un nuovo assassino in circolazione?- chiese Rose.

-Non lo so, Rose, non lo so. So soltanto che non promette nulla di buono.- disse Ron.

-Aspettate, aspettate. E come mai siete tutti bagnati e così mal ridotti?- chiese James.

-Ehm.. Abbiamo combattuto..- disse Harry.

-Cosa? E contro chi?- chiese Hugo, sorpreso.

-Non lo so.. Li avrei scambiati sicuramente per Mangiamorte, se non fosse stato per il colore bianchissimo dei loro abiti.

-B-bianchissimo? E.. indossavano maschere argentate?- chiese James, iniziando ad agitarsi.

-Sì, James. Come fai a saperlo?- chiese Ginny.

-Oh mio Dio!- esclamò James, sbiancando completamente.

-C'è qualcosa che non sai? Se è così, parla. Tutto potrebbe esserci utile, adesso.- disse Harry.

James raccontò loro dei sogni che aveva fatto nei mesi precedenti, di Iblis e dei Mangiamorte vestiti di bianco. Al termine del racconto, i quattro si guardarono in preda al panico.

-Allora non erano solamente dei sogni?- chiese James.

-Può darsi di no.. Può darsi che fossero dei sogni premonitori..- disse Hermione.

-Se ci dovessero essere altri attacchi del genere, raduniamo tutte le squadre di Auror disponibili, Ron, e andiamo a cercarli, ovunque si nascondano.- disse Harry e Ron annuì. Poi, senza dire una parola, Ginny, Harry, Ron ed Hermione si alzarono e uscirono in giardino. Ai rimasti, non restò che scambiarsi sguardi pieni di paura.

 

*Spazio Autore* Ciaaao! :) Scusate se ieri non ho pubblicato il capitolo, ma sono stata impegnata! Comunque, che ne pensate del capitolo? Fatemi sapere tramite le recensioni! u.u Un bacione, alla prossima! 

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Capitolo 17
*** Capitolo 16. ***


CAPITOLO 16.

 

Rose e James si erano allontanati dal gruppetto ed erano usciti in giardino. Il cielo era scuro nonostante fosse mattina. Si sedettere l'uno accanto all'altra vicino il laghetto di casa Weasley.

-Cosa pensi che succederà?- chiese Rose, dopo lunghi momenti di silenzio.

-Non lo so.. Ma.. Ma credo che dobbiamo prepararci.- rispose James.

-A cosa?

-A combattere. Io sarò il primo, se necessario.- disse James, pensando alla fine che avevano ogni volta i suoi incubi riguardanti Iblis.

-Ma siamo ancora troppo piccoli e..

-Mio padre ha combattuto per la prima volta contro Voldemort al quarto anno.

-Lo so, ma.. io ho paura, Jamie.

James l'abbracciò.

-Finchè ci sono io, non devi preoccuparti di nulla.

-Lo so..- disse Rose, poggiando la testa sulla sua spalla.

 

Intanto, i quattro eroi della Seconda Guerra Magica si erano appartati in un muretto poco distante dalla Tana.

-Che macello..- disse Harry.

-Già.. Una nuova minaccia per il mondo Magico..- disse Hermione.

-Ma questo qua.. Iblis o come si chiama.. E' diverso da Voldemort!- disse Ron.

-Molto. Iblis veste di bianco candido e anche i suoi tirapiedi.- disse Ginny.

-Chissà perchè e contro cosa combatte..- concluse Harry.

 

Si era fatta ora di pranzo, tutti erano a tavola che mangiavano.

-Allora, ragazzi, tra 9 giorni è Natale.. Siete contenti?- chiese Arthur.

-Beh, tutta questa atmosfera natalizia non si vede nè si sente..-disse Rose.

-Ecco cos'era che mi sfuggiva!- disse Molly. Tutti la guardarono interrogativi.

-Mi ero ripromessa di addobbare la casa assieme a voi!- disse Molly, sorridendo.

-Possiamo decorarla oggi?- chiese Hugo.

-Ma certo! Di pomeriggio iniziamo a decorarla!

-No, ragazzi. Di pomeriggio vi voglio portare in un posto.- disse Arthur.

-Cioè?- chiese James.

-Nel mondo dei babbani.

-Wooow.- esclamarono tutti i ragazzi.

-Io non ci sono mai stata!- disse Lily. Gli altri concordarono.

-Arthur, ma che dici? E se vi scoprissero?- chiese Molly.

-Dai, mamma, non fa niente! Non si faranno scoprire!- disse Ginny.

-E poi non possiamo pretendere che i ragazzi restino in casa!- disse Harry.

-Allora addobberemo la casa domani!- disse Molly.

-Sìì! Facciamo anche l'Albero di Natale, no?- chiese Rose.

-Certo. E anche il Presepe.- disse Ron, sorridendo.

I ragazzi sorrisero.
Tutti finirono di pranzare e si divisero. I piu giovani uscirono fuori, gli altri rimasero in salone a discutere, probabilmente di Iblis e cose simili.

 

-Non vedo l'ora di andare nel mondo dei babbani!- disse Hugo, giocherellando con le mani.

-Sììì, lì si che ci sarà atmosfera natalizia!- affermò Lily. -Ci divertiremo.

-Voglio comprarmi qualche oggetto babbano, so che sono molto divertenti.- disse Al.

Forse ne posso approfittare per comprare un regalo di Natale a Rose.. pensò James. Non posso farle uno dei soliti regali di tutti gli anni. Nella situazione in cui ci troviamo, le devo fare qualcosa di più importante e significativo. Ma come glielo do davanti a tutti? Poi capiranno. CI SONO! Devo farle due regali. Uno da mettere sotto l'albero, magari una maglietta, e l'altro, il vero regalo, da darle poi quando saremo da soli. Sì, sei un genio James Potter.

 

*Spazio Autrice* Mi scuso tanto per il ritardo, ma ho problemi con la connessione ultimente. Speriamo che non ci siano più! :) Ecco il nuovo capitolo. Sì, è un po' cortino, ma accontentatevi! D: Fatemi sapere che ne pensate! :D Un bacio, alla prossima! :)  

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Capitolo 18
*** *AVVISO* ***


Salve a tutti, dopo circa 7 mesi mi ritrovo a scrivervi. Non ho aggiornato per tutto questo tempo e so di essere imperdonabile. Se ci sono persone che aspettavano che aggiornassi, cosa praticamente impossibile, mi scuso tantissimo. Già materializzo nella mia mente un possibile proseguimento che, però, renderebbe la storia molto lunga e, probabilmente, diventerebbe monotona. Così ho deciso di cancellarla, che è la migliore cosa. Mi dispiace, ma vabbè! Ringrazio chi ha seguito la storia! Se avete domande o ultimi commenti da fare, recensite! :D Alla prossima!

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