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Ciao a tutti!!!! Mi presento, sono
Resha e questa è la prima Fic su Harry Potter che scrivo!
L'ispirazione è venuta a me una
sera e bè... la storia si è praticamente scritta da
sola!
Ho intenzione di “modificare”
un po' la storia partendo dal principio....
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Lasciatemi un commentino!^^
Bè buona lettura!
CAPITOLO I
31 Ottobre Godric Hallow
In una casa come tante, un uomo e una
donna erano tranquillamente seduti su una poltrona di fronte al
focolare, la donna dai capelli ramati e gli occhi verdi teneva tra le
braccia un piccolo bambino che aveva i medesimi occhi.
L'uomo seduto lì accanto aveva
folti capelli neri con un braccio avvolgeva le spalle della giovane
donna, mentre guardava con tristezza il viso birichino del bambino,
quest'uomo rispondeva al nome di James Potter e lì, accanto a
lui, c'era tutto il suo mondo: la sua cara e dolce Lily, il suo cuore
e la sua anima e il piccolo Harry, il figlioletto che aveva tutto il
suo affetto e il suo amore ed appena un anno...
L -James... sarà la cosa giusta
da fare?-
J -Non lo so tesoro, ma è
l'unico modo per proteggerlo, Raphael sarà qui tra poco...-
L -E se si stesse sbagliando? Se tutto
fosse un'errore? James io...-
Ma la donna fù interrotta da un
forte rumore proveniente dall'esterno.
James fù subito in piedi,
rapidamente scostò la tenda della piccola finestra, non appena
mise a fuoco il cortile con voce bassa
J -Lily... sali sopra e porta con te
Harry!-
L -James cosa?...-
J -Ci devono essere stati dei problemi!
Il Lord è qui! Vai!-
L -Ma...-
J -Ora!!!!-
La donna con le lacrime agli occhi,
dopo un'ultimo sguardo al marito corse frettolosamente per le scale
tenendo stretto fra le braccia il piccolo Harry che la guardava con
quegli occhi così simili ai suoi con una grande curiosità.
Lily arrivata al piano superiore entrò
nella seconda porta a destra, quella era la cameretta di Harry, con
molta premura la donna mise il figlioletto nella culla, poi si girò
verso la scrivania e prese un piccolo quadernino dalla copertina
verde e mentre le lacrime scorrevano libere sulle guancie pose
l'oggetto in una tasca della tutina del bambino.
Dopo di chè lo riprese tra le
braccia, proprio in quel momento dal piano di sotto si sentirono dei
rumori.
Una forte esplosione seguita dalla voce
di james che diceva
J -Cosa vuoi? Vattene via!-
? -Potter! Sai perfettamente cosa
voglio!Dov'è?-
J -Ti ho detto di andartene!-
? -Povero sciocco! Avada Kedavra!-
Si sentì un forte tonfo e poi il
silenzio.
Le lacrime sul volto di Lily
aumenarono, poi questa con voce flebile disse
J -Harry... Piccolo mio, mi spiace
tanto per te! Prova almeno tu ad essere felice... ricorda che la tua
mamma e il tuo papà ti vogliono tanto bene...-
Con un'ultimo gesto mise al collo del
ragazzo un piccolo ciondolo d'argento, al suo interno vi era una
scritta in verde che recitava:
Che l'amore guidi sempre la tua
strada
e la speranza illumini il tuo
cammino piccolo Harry.
Con affetto
Mamma e Papà
Harry tendeva una
mano verso di lei, come a voler cancellare le scie dorate sulle sue
guance, Lily concesse al figlio un'ultima carezza al viso. Poi lo
rimise nella culla sussurrandogli
L -Diventerai uno
splendido uomo Harry... sono sicura che lo diventerai...-
Infine alzò
fieramente la testa ed asciugò le lacrime che solcavano ancora
il suo viso, in quel momento qualcuno spalancò la porta della
camera
? -Donna, lasciami
il bambino e avrai salva la vita!-
L -Mai...
Preferisco la morte!-
? -Sarà
questo che avrai allora! Avada Kedavra!-
Un lampo di luce
verde invase la stanza ed andò a colpire il petto di Lily, che
senza un lamento cadde a terra.
I lunghi capelli
rossi sparsi attorno al viso facevano contrasto con il colorito
cerulo del viso.
L'uomo che gli
aveva appena tolto la vita, la superò senza esitazione, senza
un tremito o una parola, quell'uomo indifferente alla morte aveva un
ghigno beffardo che arricciava le sue labbra pallide con movimenti
eleganti si avvicinò alla culla dalla quale usciva un piccolo
respiro.
? -Patetico... e
così saresti tu eh? La famosa arma è un piccolo
moccioso di un anno... Ahahahahahaha!Avada Kedavra!-
Qualcosa però
non andò per il verso giusto.
Anche questa volta
il raggio verde illuminò la stanza, questo era indirizzato al
bambino ormai piangente nella culla, ma invece di colpirlo gli
rimbalzò addosso, il colore del raggio cambiò
diventando argentato e infrangendosi sull'uomo che aveva scagliato
inizialmente l'anatema.
L'uomo
incappucciato aprì la bocca in un muto grido e improvvisamente
una fiamma argentea l'inghiottì non lasciando neanchre una
traccia dell'uomo.
Harry incurante di ciò che gli
accadeva intorno, con l'egoismo tipico dei bambini piccoli, piageva
rumorosamente cercando di richiamare qualcuno a sé...
Dopo poco, nel vialetto oscuro un'altra
figura ammantellata fece la sua apparizione con un Pop.
Questi non era altro che un gioane uomo
sui vent'anni che camminava mesto verso l'ingresso dell'abitazione,
ma una volta che il suo sguardo cadde sulla porta distrutta il suo
passo divenne una corsa.
Entrato nel soggiorno i suoi piedi
toccarono un'asticella di legno, che altro non era se non una
bacchetta, timoroso di portare il suo sguardo più in alto
prese un respiro profondo alzò il viso, i suoi occhi si
riempirono di una figura maschile accasciata a terra immobile.
Con passo tremante si avvicinò
al corpo, non ci mise molto a riconoscere nel cadavere James Potter,
si guardò a torno e notò che niente era fuori posto: il
camino era ancora acceso, in alcune foto magiche sistemate su un
mobile lì accanto l'uomo ormai senza vita davanti a lui con
una scopa sul fianco lo salutava allegramente, in quella accanto era
accanto ad una donna dai capelli ramati, entrambi sorridevano
innamorati all'obbiettivo; nella cornice seguente la stessa donna di
prima era comodamente sedutasu di una comoda poltrona verde immersa
nella lettura di un grosso libro, questa di tanto in tanto alzava lo
sguardo verso l'obbiettivo e salutava distratta per poi tornare al
tomo.
Nell'ultima foto c'erano nuovamente le
due persone assieme, ma questa volta fra loro c'era una terza figura:
un piccolo bambino ancora in fasce che guardava curioso verso
l'osservatore, la donna dai capelli rossi accarezzava con tenerezza
la guancia del bambino, mentre l'uomo sorrideva orgogliosamente verso
i due.
Alla visione di quest'ultima foto,
l'uomo si riprese.
Con passo ancora tremante cominciò
a salire la scala dapprima lentamente e con fatico, poi con maggiore
convinzione e velocità, praticamente correndo corse verso
l'unica stanza con la porta aperta da cui uscivano i singhiozzi
rumorosi di un bambino.
Entrato nella stanza dovette
appoggiarsi alla parete per non cadere a terra.
Lì sul pavimento un'altro corpo
giaceva senza vita, il corpo di una donna....
Prepotentemente i lamenti del bambino
lo riscossero nuovamente, con accortezza si avvicinò alla
culla, lì un piccolo bambino con una cicatrice a forma di
saetta sulla fronte piangeva, ma non appena i suoi occhi si legarono
a quelli castani e affranti dell'uomo il pianto cessò.
Nonostante le braccia fossero pesanti
come piombo il ragazzo prese il piccolo fagottino ormai silenzioso e
lo strinse contro il petto.
Poi lo allontanò un po' per
poterlo guardare in viso, mentre delle lacrime cominciarono a
sgorgare libere sul suo, con voce un poco roca sussurrò
? -Ciao piccolo Harry... io sono
Raphael sai? Sei proprio un bravo bambino, hai smesso già di
piangere e invece io ho cominciato...-
il bambino avvicinò le piccole
manine al volto del più grande tentando di toccargli il viso.
Ra -È una fortuna che tu non
capisca cosa è successo oggi... mi spiace tanto piccolo, mi
spiace da morire... tu non lo sai, ma tante persone ti devono
tanto... oggi tu hai fatto sparire il più oscuro tra i maghi
sai? Sei stato molto bravo piccolo...adesso però è
meglio che andiamo...-
Raphael, con il bimo silenzioso tra le
braccia, dopo aver gettato un'ultimo sguardo a Lily e James senza
vita, uscì dalla casa.
Superando la porta d'ingresso, ad Harry
cominciarono ad uscire delle piccole perle salate dagli occhi, come
se qualcosa dentro di lui avesse capito che uscendo da quella casa
diceva addio per sempre ai suoi genitori.
Anche Raphal piangeva silenziosamente,
pian piano uscì dal cortiletto e si rivolse verso
l'abitazione, cacciò dalla tasca una bacchetta, con voce rotta
dai singhiozzi sussurrò.
Ra -James... Lily... Addio, è
stato un onore pr me conoscervi, vi giuro sulla mia vita che
proteggerò e aiuterò sempre il piccolo Harry... Addio!-
Poi con un movimento della bacchetta
creò una fiamma scarlatta che spedì contro l'abitazione
che in poco tempo fù completamente avvolta dal fuoco.
Raphael, con Harry fra le braccia,
assistette con impotenza al macabro scenario.
Le fiamme facevano strani giochi di
luce sulle sue guance rigate dalle lacrime, il tempo non sembrò
passare mai, l'uomo si riprese solamente nel sentire il rumore delle
sirene dei pompieri che accorrevano per domare le fiamme.
Con un Pop, sparì da Godric
Hallow, pochi secondi dopo, riapparve di fronte ad un grande edificio
fuori Londra, con passo lento si avvicinò al cancello di ferro
battuto, attraversò il cortiletto e bussò ripetutamente
alla grande porta di quercia.
Dopo un paio di minuti Raphael sentì
dei passi al di là della porta, poco dopo una signora fece
capolino in vestraglia e pantofole.
Non appena vide Raphale esclamò
? -Per dinci! Cosa ci fa qui a
quest'ora della notte? Non sa che ci sono bambini che riposano qui?-
Ra -Lo so, e mi spiace averla svegliata
a quest'ora. Ma ho un problema che solo lei può aiutarmia
risolvere...- rispose facendo vedere il bambino addormentato fra le
braccia.
La donna lo guardò con sguardo
penetrante, e si soffermò sugli occhi ancora rossi dal pianto,
si fece da parte e fece entrare l'uomo e il bambino.
Silenziosamente lì guidò
in un piccolo studio, facendo sedere l'inaspettato ospite su una
poltroncina di pelle.
? -Contro ogni ragione logica e
razionale io l'ho fatta entrare qui... ma adesso deve dirmi cosa
vuole.-
Ra -Lei è Margareth Smith, la
direttrice dell'orfanotrofio vero?-
M -Si...-
Ra -Allora è a lei che dovrò
chiedere aiuto...-
M -Questo lo ha già detto
ragazzo mio... ma non capisco come e soprattutto perchè...-
Ra -Questa notte, i genitori di questo
bambino sono stati uccisi da un'uomo...-
Margareth si portò le mani alla
bocca.
Ra -Il suo nome è Harry... Harry
James Potter... vorrei che lei si prendesse cura di Harry almeno fino
ai suoi 10 anni...-
La donna lo guardò stupita, poi
il suo sguardo si rivolse verso il bambino di appena un'anno che
dormiva placidamente, ignaro di quello che gli accadeva intorno.
Quella notte, senza che nessuno sapesse
come o perchè, Lord Voldemort, chiamato da tutti
colui-che-non-deve-essere-nominato per il timore che il suo solo nome
induceva, spariva senza lasciare traccia...
Tutti i suoi adepti sentirono
immediatamente che il loro padrone oscuro non era più lì,
il marchio da lui impresso sul braccio si era infatti sbiadito; da un
nero brillante era diventato di un grigio più tenue.
Quella notte, nell'ufficio di Albus
Silente entrò di corsa un uomo dai capelli corvini e gli occhi
color onice, questi altri non era se non Severus Snape, master di
pozioni.
S -Albus! Albus!-
Un uomo anziano dai capelli e la barba
argentea fece capolino da una porta laterale, ed immediatamente il
suo sguardo cristallino si fermò sull'uomo che aveva chiamato
il suo nome.
A -Cosa succede Severus?-
S -Io... io non l'ho sò... ero
nelle mie stanze quando ho sentito un intenso bruciore sul braccio,
all'inizio pensavo fosse una Sua chiamata ma... era diverso! Quando
mi sono controllato il tatuaggio questo era...-
Non sapendo spiegare cosa fosse
accaduto, alzò la tunica scoprendo il braccio destro fino alla
spalla.
Albus Silente, guardò con i
proprio occhi il tatuaggio sbiadito, senza smettere di osservarlo
chiese
A -Sai cosa è successo?-
S -Non lo sò... è come se
Lui non ci fosse più-
A -Spiegati meglio-
S -L'Oscuro Signore è caduto
questa notte...-
In tutta l'inghilterra, il giorno dopo,
quando la notizia fù accertata in molti brindavano alla caduta
dell'Oscuro Signore, in molti cercavano teorie sulla sua scoparsa,
molti speravano nella sua morte, altri ne erano convinti, alcune
persone erano scettiche, ma tutte erano sollevate.
I mangiamorte si sciolsero, alcuni
vennero catturati, ma la maggior parte rimasero in libertà.
Per molti di loro quella fù la
fine della schiavitù, per altri solo la distruzione di
un'ideale.
Alcuni mangiamorte, tra i più
fedeli, cominciarono a girare alla ricerca di qualche indizio sul
loro Signore, altri cercavano un modo per riprendere in mano la
propria vita.
In tantissimi non conoscevano il come e
il perchè.
A troppi pochi interessava il come e il
perchè.
Solo una cosa tutti sapevano: un'era
oscura era terminata e la serenità sarebbe tornata nella loro
vita, francamente alla maggior parte di loro, se non a tutti,
interessava solamente questo.
Ciao a tutti! Ho
deciso di aggiornare prima perchè oggi sono particolarmente
felice!!! Dalle mie parti ieri ha finalmente nevicato! Ed oggi le
scuole sono CHIUSE!!!!!!
Mi raccomando,
fatemi sapere cosa ne pensate, mandatemi tante belle recensioni! Non
è difficile sapete? Basta premere sul pulsante “vuoi
inserire una recensione?” e poi scrivermi qualche parolina!
Ringrazio
vivamente tutti coloro che hanno commentato!
Orfanotrofio Sunflawar 10 anni dopo
18 Luglio.
Nel piccolo studio Margareth Smith era
china sulla scrivania e scriveva lentamente una lettera.
Di tanto in tanto guardava verso la
poltrona di pelle che anni prima era stata occupata da un giovane
uomo che cullava fra le braccia un piccolo bambino.
Con un sospiro riprese a scrivere.
Spesso cancellava qualche riga o si
fermava a pensare, quello che stava facendo non era una cosa
semplice, sapeva che cia vrebbe messo tempo, eppure aveva aspettato
fino all'ultimo per scriverla.
Un ora dopo, la lettera era sigillata
sulla scrivania, con un sospiro pesante si alzò dalla sedia e
aprì la finestra, immediatamente un gufo dalle piume nocciola
entrò posandosi vicino alla missiva.
Con sguardo titubante Margareth prese
da un cassetto un foglietto in pergamena ingiallito dal tempo, sopra
di esso faceva mostra di sé un indirizzo che velocemente copiò
sul retro della lettera, dopo un moto di scetticismo consegnò
la lettera al gufo che stava pazientemente aspettando.
Non appena l'animale ebbe la missiva
uscì da dove era entrato.
Margareth si affacciò alla
finestra lasciando che l'arietta estiva le scivolasse sul viso.
Cercò di mantenere il contatto
visivo il volatile, ma questo volando diveniva sempre più
lontano, fino a che non divenì piccolissimo, solo allora il
suo sguardo si posò su un bambino dai capelli neri che,
sdraiato sotto l'ombra della quercia nel giardino, leggeva
attentamente un libro forse troppo grande per la sua età.
Un altro bambino però si
avvicinò di soppiatto e, quando fù alla schiena del
moretto gli urlò qualcosa nell'orecchio che fece saltare il
compagno per l'improvvisa sorpresa.
I due poi si lanciarono in una corsa
per il giardino tentando di acciuffarsi a vicenda, Margareth sorrise
divertita all'indirizzo dei due per poi gridare nella loro direzione
M -Harry, Damie attenti a non cadere!-
Ma i due sordi ai bonari richiami si
buttarono uno addosso all'altro ridendo come pazzi.
Intanto il gufo di poco prima volava
rapidamente verso la propria destinazione: la scuola di magia e
stregoneria di Hogwarts.
Finalmente dopo initerrotte ore di volo
l'uccello arrivò alla sua meta; senza esitazione si diresse
verso una delle torri, volò intorno all'edificio fino a quando
non trovò una piccola finestrella aperta, con un ultimo verso
entrò nella torre andandosi a posare davanti ad un uomo dalla
barba e dai capelli argentati.
Albus Silente prese la missiva e
curioso aprì la lettera.
I suoi occhi scorsero il foglio e un
lampo li attraversò.
Caro signor Albus Silente
Molte volte ho cominciato a scrivere
questa lettera, ed ancora non sono sicura se questa sia la manira
giusta o appropiata, non vogliatemene a male, ma non sono molto
pratica di questo tipo di posta.
Voi sicuramente non avrete mai
sentito parlare di me, come io non avrei mai sentito parlare di Lei
se non fosse per una strana circostanza, il mio nome è
Margareth Smith e sono la direttrice dell'orfanotrofio Sunflower.
Come forse avrà capito io non
sono un mago, una strega o altro... Ma le scrivo perchè anni
fa promisi di prendermi cura di un bambino.
Questa promessa la feci circa 10
anni fa ad un uomo che nel cuore della notte si presentò a me
con la richiesta di crescere un bambino, di allora un solo anno,
poiché rimasto orfano quella notte.
Normalmente a lei non interesserebbe
nulla di questa faccenda, ma non è questo il caso, il bambino
che mi fù affidato infatti appartiene al vostro mondo,
insomma, è un mago come voi.
Quando me lo affidarono mi pregarono
di avvisarLa quando il suddetto bambino non avesse compiuto 10 anni,
a quanto ne so, lei è il preside di una scuola di magia nella
quale i bambini di 11 anni si iscrivono, io per mantenere fece alla
mia promessa le scrivo di questo ragazzo.
Perchè anche lui dovrebbe
frequentare la sua scuola.
Sappia però che io non
intendo mandare questo bambino allo sbaraglio, è sotto la mia
tutela e desidero che sia al sicuro, per questo Le chiedo gentilmente
di raggiungermi qui all'orfanotrofio per poter parlare dell'eventuale
iscrizione del ragazzo, il suo nome è Harry James Potter, e mi
è caro come un figlio.
Avrei voluto crescerlo quì,
ma non è possibile, sarebbe un affronto per la memoria dei
suoi cari che desideravano la sua iscrizione nella Sua scuola.
Sono quasi certa che vorrete saperne
di più su di Harry, ebbene vi dico che ho in mio possesso
altre informazioni che preferirei non dover divulgare su carta,
quindi Le rinnovo il mio invito a raggiungermi al più presto.
La prego di farmi avere sue notizie.
Cordiali saluti
Margareth Smith.
Passarono parecchi
minuti, durante i quali il professor Silente rilesse parecchie volte
la missiva, dopo averla messa da parte, mandò l'uccello nella
gufiera e chiamò un elfo domestico dicendogli
S -Avverti i
professori McGranitt e Snape che domani mi assenterò per
l'intera giornata...-
L'elfo annui e
sparì in uno schiocco.
Il giorno seguente
con un Pop, lo stesso uomo dalla barba e dai capelli argentati si
materializzò davanti ad un edificio nei pressi di Londra,
precisamente di fronte all'orfanotrofio Sunflower.
Camminando
lentamente arrivò fino al portone d'ingresso, bussò
piano un paio di volte e attese che la porta si aprisse.
Venne ad aprire una
ragazza sui 19 anni dai capelli e gli occhi castani, che guardò
stupita l'uomo.
Questi infatti
indossava una tunica azzurra da mago, senza fare una piega disse
A -Buongiorno mia
cara, il mio nome è Albus e avrei piacere di parlare con la
signora Margareth Smith-
La ragazza si
riprese dall'iniziale stupore e disse
? -Certamente... la
prego mi segua.-
Così dicendo
condusse l'anziano signore verso l'ufficio.
Arrivati di fronte
ad esso la ragazza bussò e affacciandosi disse
? -Signora
Margareth, qui c'è un uomo che desiderebbe parlarle.-
M -Va bene Cindy,
fallo entrare prego, poi torna di là-
Ci -Certamente-
Poi fece cenno ad
Albus di entrare, questi le sorrise cortese prima che Ciny uscisse
dalla porta.
I due erano faccia
a faccia, Margareth non ci mise molto a capire chi fosse l'uomo che
aveva di fronte, ma preferiva esserne certa.
Tendendo la mano si
presentò
M -Margareth Smith,
piacere, lei è?-
A -Albus Silente,
Signora, sa, sono qui per la lettera che mi ha inviato.-
M -Lo sospettavo,
la prego si sieda-
L'uomo seguì
l'invito.
M -Sono lieta che
sia potuto venire Signore. Come le ho detto nella lettera, nel mio
orfanotrofio 10 anni fa mi fù affidato un bambino che a quanto
mi hanno detto, è uno di voi, un mago insomma...-
A -Da chi le è
stto affidato?-
M -Non lo so con
esattezza, era un uomo sulla ventina, venne qui durante la notte,
idossava un mantello nero ma non conosco il suo nome. Ricordo solo
che aveva i capelli castani e gli occhi blu...-
A -Può
raccontarmi quello che successe?-
M -Come le ho già
detto arrivò durante la notte con il bambino fra le braccia,
mi pregò di tenerlo qui nell'orfanotrofio, mi disse che i
genitori del bambino erano morti...-
A -Lei è
certa di questo?-
M -Si... ne sono
praticamente certa.-
Margareth vide il
viso dell'uomo rabbuiarsi per un'istante e timorosamente chiede.
M -Per caso lei
conosceva i genitori di Harry?-
A -Probabilmente
si... suppongo che mi basterà vedere il ragazzo per sapere se
è o meno il figlio delle persone che conoscevo...-
M -Immagino di sì-
A -Cosa le fece
credere che queste due persone siano morte?-
M -L'uomo che portò
quì Harry, mi disse che il bambino gli era stato affidato,
quella notte lui avrebbe dovuto prendere il bambino e portare i suoi
genitori in un luogo più sicuro. Mi disse però che
qualcosa era andato storto, e che quando arrivò nella casa i
genitori di Harry erano già morti, ed il bambino l'unico
superstite, ero frastornata, non sapevo se credergli o meno, alla
fine mi consegnò anche un piccolo diario verde, mi disse di
consegnrlo al ragazzo nel suo 10° compleanno.-
A -Posso vederlo?-
M -Si-
da un cassetto
della scrivania prese un quadernino con la copertina verde
consegnadolo all'uomo posto di fronte a lei, Albus prese ad
osservarlo per poi aprirlo, ma questo era bianco
M -Il quaderno è
bianco, l'uomo mi disse che le scritte sarebbero apparse ad Harry il
giorno del suo compleanno quando lo avesse sfogliato... l'unica cosa
visibile è una frase all'ultima pagina.-
Il mago ascoltate
le parole aprì il diario sull'ultima pagina per poter
osservare la scritta fatta con inchiostro verde che recitava.
Mio piccolo Harry.
Tu non mi conosci e non sò se
mai mi conoscerai, è per questo che ti ho lasciato questo
diario, per darmi la possibilità di spiegarti, per dare a me e
tuo padre la possibilità di perdonarci.
Non sò come crescerai, ma
guardandoti quì nella culla sò per certo che diventerai
un magnifico uomo, anche senza di noi riuscirai a raggiungere al
meglio la tua maturità, ne sono sicura e sai perchè?
Perchè sono la tua mamma e queste uuna madre le sà
sempre... sempre e comunque.
Voglio cheiederti scusa per il fatto
che nè io, nè tuo padre potremo stare assieme a te, ma
tu non piangere bambino mio, non piangere mai, perchè anche se
tu non ci vedi, noi saremo accanto a te e ti aiuteremo a rialzarti
ogni volta che cadrai.
Perchè siamo i tuoi genitori
e ti vogliamo un mondo di bene.
Non sò se riuscirai a trovare
nel tuo cuore la possibilità di un perdono per noi, ma io
nella mia ingenuità, spero di si.
Ti voglio bene
la tua mamma.
M -Quando lessi
quella scritta capì che non mi stava mentendo. Quelle sono le
vere parole di una madre che sà di stare per abbandonare il
proprio figlio. Non sò come facesse a saperlo, sò
solamente che quella notte presi con me quel bambino. Da allora ogni
anno mi arriva un assegno anonimo con i soldi necessari a mantenere
Harry, anzi a dir la verità me ne arrivano molti più di
quanto non siano necessari...-
A -Non le ha mai
nominato i nomi dei genitori?-
M -No... mi ha solo
detto che il bambino portava il nome di Harry James Potter, non sò
se è il suo vero nome, ma sperando che lo fosse lui lo fosse
lo ho chiamato così-
A -Ha fatto la cosa
giusta mia cara.-
M -Lo spero, adesso
però vorrei parlare con lei dell'istruzione di Harry-
A -Certamente...-
La donna prese da
un cassetto, un piccolo sacchetto di cuoio.
M -Quando mi affidò
Harry, quell'uomo mi consegnò anche questo denaro, è
denaro dei maghi credo o qualcosa di simile... sicuramente non è
come il nostro. Comunque sia me lo diede dicendomi di consegnarlo a
lei come pagamento della retta scolastica di Harry, quando lui avesse
compiuto dieciundici anni. Nonostante la mia promessa io voglio
assicurarmi che Harry non abbia problemi di alcun tipo.-
A -Ovviamente. Sù
questo punto la posso tranquillizzare, Hogwarts è uno dei
posti più sicuri al mondo per dei maghi, io sono il suo
preside e l'edificio è situato in un luogo imprecisato della
Scozia, la si raggiunge ogni anno dalla stazione di king Kross il
1°Settembre...-
Continuarono così
a parlare della scuola, Margareth chiese di tutto, dalla mensa
all'infermeria, dalle lezioni alle stanze e così via.
M -Bè, credo
di essere soddisfatta... non penso ci siano problemi, l'unica cosa è
che Harry non sà nulla del vostro mondo o della magia, ho
preferito che crescesse come tutti gli altri bambini quì
dentro perchè sapevo che sarebbe stato più semplice per
lui... spero che questo non si riveli un problema.-
A -Assolutamente...
molti ragazzi provengono da famiglie comunissime, e ricevono la
lettera della scuola a 10 anni, di solito poi mandano un funzionario
del ministero per poterli rassicurare, ma anche in quel caso i
bambino crescono senza conoscere nulla della magia, integrandosi poi
perfettamente nel nostro mondo...-
Margareth assentì
compiaciuta, dopo di chè chiese
M -Bene, le chiedo
un'ultimo favore signor Silente.-
S -Certamente.-
M -Vorrei che lei
rimanesse quì, mentre dico ad Harry delle sue... "capacità"...
sicuramente avrà domande da farle, e vorrei che qualcuno
potesse rispondegli, non pens di essere la più indicata per
questo.-
S -Comprendo
perfettamente, non c'è problema, può chiamarlo se
vuole.-
Maegareth si alzò
e si affacciò all'uficio chiedendo
M -Cindy, puoi
chiamare Harry e dirgli di venire da me?-
C -Subito signora!-
RINGRAZIAMENTI
Kumiko Shirogane:
Cara è ovvio che sia una yaoi
HarryxDraco!!! Anche io l'adoro!!! Però dovrai avere un po' di
pazienza, la ficcy infatti è abbastanza lunga e passeranno un
po' di capitoli prima che succeda qualcosa fra i due...
(Bastarda....ndDraco) Zitto tu, nessuno ti ha chiamato! (Come osi!!!
Io sono Drac....ndDraco-mortalmente-offeso) si...si...si... lo
sappiamo... se non vuoi che ti faccia diventare un isterico allora
farai meglio a non fiatare! (-_- riccattatrice... ndDraco) Bravo!
Tornando a noi Kumiko spero che questo continuo ti possa piacere,
conto di risentirti!!!
Evil Angel:
Allora Evril, abbastanza veloce? Per i prossimi
ci metterò più tempo, ma non ti farò attendere
troppo! Bè cosa posso dire, sono contenta di averti
incuriosita (Dì piuttosto che non sai come continuare!
NdHarry) Harry! Ti ci metti pure tu!? (Bè, scusa, mi hai fatto
morire i miei genitori! Q_Q....NdHarry-con-i-lacrimoni) non fare
così... se il mio pg preferito è ovvio che ti faccia
soffrire più degli altri! (Sadica....ndHarry) (Concordo!!
ndDraco) Zitti tutti e due! Ricordate che io ho la Fic dalla parte
del manico! Bwahahaha (Bastarda..... ndDraco&Harry) Per
l'orfanotrofio... bè presto lo scoprirai no?! Un bacione e mi
raccomando continua a recensire!
AriVano90': Sono
contenta che ti piaccia come inizio! *_*!!!!!!! Hai visto no che
almeno un'amico se lo è fatto?!?! In quanto a Raphael... bè
se te lo dico che gusto c'è (Sadica....ndDraco) FINISCILA!!!!
faccio solo il mio lavoro qui.... (Ceeeerto... l'importante è
crderci giusto? NdDraco) Draco, guarda che ti faccio finire con Tiger
o Goyle!!!! (Cosa? Non puoi farlo!!!! ndDraco-oltraggiato) questo lo
decido io! (E poi sarei io il cattivo eh?... ndDraco) Io non sono
cattiva... è solo che faccio rispettare la mia figura di somma
scrittrice... (Come no... ricattatrice) -l'autrice prende una S&W
presa in prestito da Sanzo di Saiyuki e la punta sopra a Draco-
volevi dire qualcosa tesoruccio? (Noooo.... io stavo solo salutando
Ari.... non è vero Harry? NdDraco-con-le-dita-incrociate) (Ma
certo!^^ ndHarry-con-un-sorrisone-flashstyle) per ora ve la siete
cavata... comunque, cara ariVano spero che continuerai a seguirmi! Un
bacio! E continua a recensire!!!!
Summers84: Ti
piace?! Anche a me! (Ma è logioco che ti piaccia! Sei tu
l'autrice! NdDraco) Ricordati Tyger e Goyle caro biondino.... (Lo sai
che oggi sei più carina del solito carissima autrice? NdDraco)
Oh... così ti voglio! Allora cara sammers dimmi se anche il
seguito è di tuo gradimento! Un bacione e a presto! Spero!^^
Cercherò
di aggiornare regolarmente almeno una volta la settimana, e, se ci
riuscirò, anche più spesso!
A tutti i
coraggiosi che leggeranno questa Fic chiedo di lasciare un commento,
perchè per un'autrice non c'è niente di più
bello che leggere cosa ne pensano gli altri della propria Fic, e
niente di più divertente che rispondervi!
Allora bye,bye e
alla prossima!
Capitolo III
Ufficio di Margareth Smith
poco dopo
Un lieve bussare distrasse i due nella
camera.
M -Avanti.-
Dopo questa esortazione, la porta si
aprì e un bambino di 10 anni entrò cautamente nella
stanza richiudensosi la porta alle spalle.
Il bambino era mingherlino, di 1,20 m
circa, molto magro e un colorito roseo sulle guance, i suoi occhi
color verde speranza erano in parte coperti da un paio di occhiali
dalla montatura tonda, avava capelli neri molto folti e disordinati,
in quel momento indossava un pantalone corto nero con una maglietta
larga verde scuro, sul suo ginocchio faceva bella mostra di se un
grosso cerotto abbastanza recente.
Lo sguardo verde del bambino si posò
immediatamente sulla bizzarra figura di Silente, l'uomo rispose al
suo sguardo con un bel sorriso gentile e nella sua mente non potè
fare altro che pensare:
"questo è davvero il figlio
di James e Lily..."
M -Vieni Harry, siediti quì-
quando il bambino ebbe obbedito lei continuò -Allora questo
signore che vedi, si chiama Albus Silente, ed è il direttore
di una scuola che si chiama Hogwarts. Sai, ricordi quando ti dissi
che avevo fatto delle promesse alla persona che ti portò quì
da me quando avevi un anno?-
il bambino assentì e Margareth
seguitò
M -Una di queste promesse era quella di
farti andare ad Hogworts quando tu avessi avuto l'età adatta
per andarvi.-
H -A... a che età?-
M -Ad Hogwarts vanno i ragazzi dagli 11
anni Harry.-
H -Davvero? Quindi io e Damie dovremmo
andare in questa scuola?-
M -No Harry, mi spiace ma solo tu
potrai andarci...-
H -Perchè? Anche Damie ha 11
anni, non è una bugia!-
M -Lo sò, ma Hogwarts è
una scuola per bambini speciali Harry...-
H -Anche Damie è speciale lo sà?
Corre velocissimo!-
Silente rivolse un'occhiata paterna ad
Harry, gli piaceva il modo in cui stava difendendo quello che
chiaramente era l'amico del cuore.
M -Harry, ascoltami bene, lo sò
che Damien è speciale, tutti sono speciali a modo loro
ricordi?-
H -Si, lo ha detto Padre Marcus l'altra
volta.-
M -Esatto, però il tuo essere
speciale è ancora diverso da quello di Damien, non che tu sei
più lento o altro, è una cosa che deriva dai tuoi
genitori sai?-
H -Dai miei genitori? Davvero?-
M -Si Harry... sai, la tua mamma e il
tuoi papà erano dei maghi, potevano usare la magia.-
H -Come nei libri?-
M -Si, come nei libri...-
H -E quindi anche io.... anche io sono
un mago?-
M -Si Harry, sei un mago, anche il
signor Silente è un mago, non è vero?-
S -È vero Harry... anche io sono
un mago. Nella mia scuola infatti si insegnano tutte materie che
riguardano la magia.-
H -Ci sono tanti maghi nel mondo?-
S -Non tantissimi, ma molti, Hogwarts
avrà almeno un centinaio di studenti.-
H -Wow... ma... non è possibile
che anche Damien sia un mago?-
S -Mi spiace Harry... ma no, Damie non
è un mago.-
H -Ow... mi spiace... insieme ci saremo
divertiti...-
Scese un attimo di silenzio poi la
curiosità di Harry prese il sopravento
H -Ma voi, per fare le magie usate....
usate le bacchette?-
Con una risata Silente assentì.
Passarono un paio d'ore, durante le
quali Albus rispose allegro a tutte le domande di Harry, sorridendo
della sua curiosità, alla fine però l'interruppe
dicendogli.
S -Harry, mi spiace ma il tempo a mia
disposizione è quasi terminato, e dovrei parlare anche di
alcune cose con la Signora Smith. Sempre che per lei vada bene-
M -Nessun problema... Harry adesso puoi
andare, parleremo un poco più tardi...-
H -Certo, ma posso prima fare un'ultima
domanda Signore?-
S -Che sia l'ultima...-
H -Posso parlare di questa cosa ad un
mio amico...-
S -Harry, sarebbe il caso che questa
cosa rimanesse un segreto, ma se sei sicuro che questo tuo amico non
lo dica a nessuno puoi anche parlargliene...-
H -Grazie Signore...-
E con un sorriso uscì dalla
stanza, probabilmente per cercare il suddetto amico.
M -Posso assicurarle che l'amico di
Harry non ne parlerà a nessuno... Lui e Damien sono cresciuti
insieme come fratelli e sono praticamente inseparabili... sarà
difficile per loro stare separati...-
S -Di questo mi spiace...-
M -Non si preoccupi, allora di cosa
voleva parlarmi?-
S -Bè, posso dirle con assoluta
certezza, che Harry è veramente il figlio delle persone che
conoscevo, guardi...-
Consegnò una foto di Lily e
James quando erano ancora in vita, dovevano avere circa 20 anni
nell'immagine.
M -Ha ragione... Harry è molto
simile, gli occhi sono della madre e i capelli del padre... come si
chiamavano?-
S -Lei era Lily Evans, mentre il padre
si chiamava James Potter, loro due scomparvero prima che Harry
nascesse, li abbiamo cercati a lungo, ma non li abbiamo mai trovati.-
M -Capisco... In questo non posso
aiutarla, io non li avevo mai visti prima d'ora... potrei... potrei
dare questa foto ad Harry?-
S -Si, è giusto così.
Un'ultima cosa, per la scuola Harry avrà bisogno di alcuni
specifici oggetti, libri, calderoni, divise ecc... penso sia il caso
che venga accompagnato da una persona di fiducia, Rubeus Hagrid li
attenderà alla stazione di Londra, mi dica lei quando le sarà
più comodo.-
M -Il 20 Luglio le andrebbe bene?-
S -Certamente, riconoscerete il Signor
Hagrid immediatamente, è un signore molto grosso, indossa
sempre un lungo pastrano di pelle e ha una barba che fà
invidai alla mia... eheheheh.-
M -Perfetto.-
Albus Silente salutò con una
stretta di mano, la direttrice del Sunfolwer.
S -Arrivederci signora, la ringrazio
per quello che ha fatto ad Harry per questi anni-
M -Non mi deve ringraziare, Harry è
un fantastico bambino e sono stata felice di farlo, arrivederci.-
Fù così che con un Pop
Albus Silente si smaterializzò dall'orfanotrofio Sunflower per
materializzarsi con un suono simile al n°13 di Grimmuld Place.
Remus Lupin che stava tranquillamente
sorseggiando un bicchiere di cognac mentre leggeva un libro nel
salotto, si spaventò quando davanti a lui apparve Albus
Silente.
Non appena si fù ripreso dalla
sorpresa, posò il bicchiere e il libro sul basso tavolino
raggiungendo l'uomo che ancora non l'aveva notato.
R -Albus, cosa ci fai quì?-
A -Buon pomeriggio Remus, mi spiace
essermi smaterializzato quì senza avvertire, ma ho una certa
urgenza di parlare con te e Sirius...-
R -Ma certo... accomodati, ti andrebbe
un pò i tè?-
A -Oh... si grazie.-
R -Remus fece apparire con la magia una
teiera e tre tazze, poi scusandosi con l'ospite salì al piano
di sopra, dopo un minuto scese le stesse scale interne accompagnato
però da un affascinante uomo dai capelli neri e gli occhi
grigi
A -Ben rivisto Sirius...-
S -Anche a te Albus, Rem mi ha detto
che ci volevi parlare, di cosa si tratta?-
I due si sedettero uno accanto
all'altro sul divano mentre Albus sorseggiava senza fretta la sua
tazza di tè.
Dopo un pò anche Remus ne prese
un pò del suo, mentre Sirius continuava ad osservare attento
l'uomo che glgi sedeva di fronte.
A -Ieri mi è arrivata una
lettera da parte della signora Margareth Smith, in questa lettera mi
parlava di un bambino che a quanto pare è un mago, ma
cresciuto come un babbano...-
R -Ma lei o il marito sono una strega o
un mago?-
A -No, lei è una normalissima
babbana, e non sò se è sposata o meno, infatti non è
questa la cosa importante, ecco, leggete...-
Consegnò così ai due la
lettera che gli era arrivata il giorno prima.
Prima della fine Sirius interruppe la
lettura chiedendo
S -Cosa significa questo?-
Ma fù richiamato alla lettera
dall'esclamazione stupita di remus Lupin.
Mentre il licantropo alzava lo sguardo
confuso verso il preside, anche Sirius arrivò alla parte
incriminata della missiva, quando finì di leggere anche il suo
sguardo si posò su Silente.
R -Albus... cosa significa? Perchè
questo bambino si chiama Harry James Potter?-
A -Perchè lui è il figlio
di Lily e James Potter...-
In quel momento Sirius si portò
una mano sugli occhi dicendo
S -Ho bisoggno di qualcosa di più
forte del tè credo...-
Fù così che Albus
raccontò loro della sua mattinata.
Di Margareth Smith e di ciò che
questa gli disse riguardo alla sera incui gli venne affidato Harry,
nessuno dei due uomini lo interruppe, solo verso la fine Remus chiese
R -Albus sei sicuro che sia figlio di
James e Lily? Potrebbe essere un errore o chessò io...-
A -All'inizio l'ho pensato anche io...
ma quando l'ho visto non ho avuto più dubbi-
S -In che senso?-
Senza dare spiegazioni Silente prese la
sua bcchetta e se la portò alla tempia, poi con un gesto
fluido l'allontanò creando fra la carne e il legno un filo
d'argento.
Il filo si staccò dalla tempia
rivesandosi accanto al tavolino da caffè, in poco tempo
divenne una sagoma di un bambino, Silente aveva materializzato il
ricordo vissuto ore prima: il piccolo Harry che se ne stava sulla
porta e lo guardava con curiosità.
Remus si portò una mano alla
bocca, mentre Sirius si aggrappò al divano su cui era seduto.
Dopo un pò Silente con un colpo
di bacchetta dissipò l'immagine, mentre attendeva una reazione
da parte dei due.
S -Niente più dubbi Albus...
quello è veramente il figlio di James e Lily...-
R -Albus... perchè non ci hanno
detto nulla? Se sapevano che erano in pericolo, perchè non ci
hanno avvertito?-
A -Questo amico mio non lo sò,
l'unico che può darci delle risposte è l'uomo che anni
fà portò Harry al sicuro...-
Remus Lupin e Sirius Black erano
annichiliti...
Loro erano i migliori amici di James e
Lily, erano stati i loro testimoni di nozze, con James ne avevano
combinate di tutti i colori e da Lily avevano ricevuto le peggiori
ramanzine, quando i due erano svaniti senza un perchè per
entrambi fù un grandissimo shock, per due anni continuarono a
cercarli, ma alla fine dovettero desistere.
Dei coniugi Potter nessuna traccia, non
riuscirono a rintracciare neppure le bacchette, erano spariti nel
nulla, con il tempo il dolore per la perdita di due amici così
cari si attenuò, ma alla notizia che i due avevano avuto un
figlio e che per di più fossero morti, riaprì
dolorosamente quella ferita mai del tutto ricucita...
Nel frattempo, nell'orfanotrofio
Sunflower Harry era seduto sotto la quercia ed accanto a lui c'era un
bambino più robusto e alto di lui, ma della stessa età
che aveva occhi e capelli castani, il suo nome era Damien Course, ed
era il miglior amico di Harry.
I due si conoscevano da quando Damien
era entrato nell'oranotrofio, a 4 anni, Harry dal canto suo era
sempre vuissuto lì, dato che i due avevano la stessa età
furono messi nella stessa stanza e pian piano impararono a
conoscersi, a vedere i pregi e i difetti dell'altro, divennero
dapprima amici, poi talmente legati da definirsi "fratelli",
adesso Harry aveva appena raccontato a Damien cosa era successo poco
prima, di Albus Silente e delle sue nuove "capacità".
Avav parlato con incertezza cercando di
non guardare il suo amico negli occhi, non aveva idea di come il suo
fratellone l'avrebbe presa, per Harry infatti Damie era la persona
più importante, era un pò il suo fratello maggiore,
anche se avevano la stessa età, lui era nato a Luglio, mentre
l'amico a Gennaio ed in più lo superava in statura e
robustezza, per questo era stato naturale per loro chiamarsi
"fratellino" e "fratellone".
Damien se ne stava in silenzio da un
pò.
Stava pian piano assimilando quello che
il suo amico gli aveva appena detto.
Da -Fratellino... quello che mi hai
detto è... è fantastico!-
Harry lo guardò sorpreso
H -Come?-
Da -Perchè fai quella faccia?
Non pensi anche tu che è fantastico?!-
H -Si... ma io credevo che tu ti
saresti arrabbiato...-
Da -Con te? E perchè? Harry non
fare lo stupido... mica è colpa tua se io non sono un mago
no?-
H -Lo sò... ma a me dispiace
tantissimo...-
Da -Anche a me fratellino, però
sai che non potrei mai arrabbiarmi con te no?... -
H -Davvero?-
Da -Certo! Però deve essere
fantastico... la magia e tutto il resto, avanti raccontami tutto
quello che tu hanno detto!-
Così Harry rincuorato da quello
che il suo amico aveva detto, cominciò a riferire tutta la
discussione avuta con Albus Silente.I due amici parlarono tutto il
pomeriggio, immaginando e fantasticando.
Harry era felicissimo, aveva scoperto
qualche cosa in più sui suoi genitori, aveva scoperto di
essere un mago e la cosa più bella di tutte era che Damie, il
suo fratellone non si era arrabbiato con lui, quella per Harry era
forse il giorno più bello!
Dal suo conta Damien era molto felice
per il suo fratellino, lui voleva un bene pazzesco ad Harry, era
naturale quindi che fosse contento per lui! Certo, lo invidiava un
pò, gli sarebbe veramente piaciuto essere anche lui un mago,
ma andava bene anche così.
Conosceva Harry da sempre ed era la
persona migliore che aveva mai visto, il suo fratellino aveva una
grandissima voglia di vivere, nonostante spesso soffrisse molto.
Anche nelle situazioni più nere
riusciva ad uscirne con il sorriso, lui forse era più alto,
forse più simpatico, ma il più forte era sicuramente
Harry.
L'Harry che lo aveva consolato la prima
notte in orfanotrofio.
L'Harry che gli era stato accanto
spiegandogli tutto quello che per lui era nuovo.
L'Harry con cui aveva imparato a
leggere e scrivere.
L'Harry che copriva le sue marachelle
dividendo con lui la colpa.
L'Harry che gli sorrideva tutti i
giorni senza remore.
L'Harry che non era altro che il suo
fratellino...
Durante la cena Margareth come al
solito osservò attentamente tutti i bambini che erano lì.
Vide Damien ed Harry scherzare
normalmente con gli altri, come una qualunque cena, ma scambiarsi
occhiate dense di significato per entrambi.
Al termine del pasto mentre tutti
andavano a dormire, la donna chiamò Harry a sè,
dicendogli che era il momento adatto per parlare.
Harry dopo aver salutato Damie, seguì
la sua direttrice.
All'interno dell'ufficio Margareth gli
disse quello di cui aveva parlato con Silente, del giorno della
partenza e del 20 Luglio.
H -Signora Margareth... ma chi mi
accompagnerà?-
M -Come sai io non posso allontanarmi,
ma credo che Padre Marcus ti potrà accompagnare.-
H -Quanto durerà Hogwarts?-
M -Da Settembre a Giugno. Nel mezzo ci
sono però le vacanze di Natale e Pasqua.-
Lo sguardo di Harry si fece un pò
meno luminoso.
M -Cosa c'è Harry... non sei
contento?-
H -No... sono contentissimo! Però...
però da Settembre a Giugno è tanto tempo... sentirò
molto la mancanza di questo posto, di Damie, di tutti gli altri e
anche la sua Signora Margareth...-
M -Probabilmente... ma tu ricorda
sempre che questa è casa tua, e poi potrai scrivere a me e
Damien quando vorrai! Sai i maghi usano i gufi come postini... ti
basterà scrivere delle lettere ed affidarle a un gufo e lui in
poco tempo ce le farà avere, poi noi ti risponderemo.-
H -Davvero?-
M -Certo! È così che ho
contattato Albus Silente, e poi potrai tornare quì per le
vacanze estive, quelle di Natale e quelle di Pasqua se vorrai!-
H -certo che voglio!-
Dopo avergli dato gli ultimi dettagli,
l'ora di andare a letto era ormai passata.
M -Adesso è tardi Harry, è
meglio che tu vada, fai piano e stai attento a non svegliare il tuo
amico-
H -Si signora Margareth... e grazie
ancora di tutto.-
M -E di cosa Harry?... comunque volevo
dirti che non ho parlato al signor Silente dei tuoi problemi fisici,
ma se dovessi avere problemi mi ha assicurato che l'infermiera della
scuola è molto competente, non esitare mai a mandarci
qualsiasi genere di avviso intesi?-
H -Certo, buona notte Signora-
M -'Notte Harry...-
Continua...
Allora cosa ne
pensate?!
Approfitto per
ringraziare coloro che hanno commentato!
ariVano90:
Ciao bellissima! Grazie mille per aver
commentato! Q_Q *me commossa* Sai, dato che strapazzerò un
po' il notro harry ho pensato che un po' di felicità ci stesse
bene... (Cosa? Hey non fare scherzi autrice da strapazzo!!!
NdHarry-spaventato) Per quanto riguarda albusuccio, bè, non è
che lo vada proprio a dire a tutti, però hai visto no!? E
tranquilla, la S&W l'ho restituita... (Si! Ahahahaha! Libero!!!
Grazie ariVano per l'idea, ho già spedito un gufo a
papino!!!^^ NdDraco-che-saltella-gioioso) Smettila di saltellare! Mi
rovini tutta la camera!!! Comunque non preoccuparti per questo
disgraziato... pultroppo mi è ancora utile e quindi sono
magnanima e non metterò fine alla sua vita... però
posso torturarlo quanto mi pare! Ho fatto firmare un contratto al
caro Lucius e non può nulla contro di me! Bwahahahahah (Cosa!?
Stai mentendo!! ndDraco) Affatto! Ho promesso a Lucius che avrà
una parte nella Fic, e tu sai quanto è vanitoso... ha
accettato immediatamente, non ho dovuto neanche cacciare il cararmato
pensa! (Nooooooooo!!!! ndDraco-disperato-che-si-fàcoccolare-da-Harry)
Tsk... finitela di fare i piccioncini! Comunque, per quanto riguarda
le sorprese, bè, la mia fic ne è piena quindi spero ti
piacciano! Un saluto e continua a commentare Please!!!
Summers84:
Cara! Grazie per aver commentato! Adesso si che
sono un autrice felice!!!^^ (Ti assicuro che è vero... sono
ben 10 minuti che non minaccia Draco! NdHarry) Visto? Se lo dice
Harryuccio puoi fidarti! Comunque sono contenta che ti sia piaciuto
il secondo chappy e spero che anche questo possa soddisfarti! Un
bacione e mi raccomando continua a commentare!!!^^ (Se ci tieni alla
mia incolumità fallo... per favore!!!! ndDraco-traumatizzato)
Zitto tu! Dov'è finito il tuo spirito serpeverde? Non
ascoltare le parole di questo povero ossiggenato... alla prossima!^^
Allora... Eccomi
qui con il IV capitolo! Sono emozionatissima! Qui ci sarà il
primo vero contatto con la magia da parte di Harry... spero vi
piaccia!
Ringrazio tutti
coloro che leggono e con maggiorn calore tutti quelli che commentano!
GRAZIE!!!!!! Q_Q * me commossa *
Bè allora
buona lettura!^^
Capitolo IV
Da sempre l'uomo ha paura dell'ignoto.
È naturale.
Ed è per questo che spesso
abbiamo paura delle novità:
non possiamo mai sapere a cosa ci
porteranno...
Orfanotrofio Sunflover
20 Luglio
Padre Marcus arrivò puntuale
all'orfanotrofio per prendere Harry.
Lui conosceva la situazione del ragazzo
e non si era fatto problemi con l'accompagnarlo.
I due si salutarono cordialmente con un
abbraccio, Padre Marcus però, prima di poterlo accompagnare,
dovette discutere di alcuni particolari con la direttrice.
Dopo un breve colloquio, finalmente i
due furono pronti ad andare.
Insieme arrivarono alla stazione di
Londra e, come aveva assicurato Silente, non ci misero molto a
riconoscere Rubeus Hagrid.
Questo infatti era gigantesco ed aveva
una foltissima barba casatana come gli intricatissimi capelli,
inoltre indossava un pastrano che sembrava essere composto
escusivamente da tasche!
Mentre Padre Marcus avanzava
ritrosamente, Harry si avvicinò con naturalezza, una volta
vicino all'omone chiese
H -Mi scusi... è lei il signor
Rubeus Hagrid?-
R -Oh... accipicchia sì sono
io!-
H -Allora piacere! Io sono Harry e lui
è....-
M -Marcus... il mio nome è
Marcus-
R -Oh! Felice di conoscervi!-
L'uomo nonostante incutesse del timore
per la sue gigantesca mole, questo veniva subito superato quando le
gentili parole del gigante venivano fuori.
I due scoprirono ben presto che Hagrid
era sì un omone grande e grosso, ma possedeva un animo buono e
gentile.
Fù così che i tre si
avviarono verso la loro meta.
Hagrid infatti aveva consegnato una
lunga lista ad Harry, e quest'ultimo la guardava con tanto d'occhi!
Sul foglio erano segnate tutte le cose
che gli sarebbero state utili nella scuola, si parlava di calderoni,
strani ingredienti, divise, guanti di scaglie di drago, mantelli e
bacchette!
In fondo c'era scritto che volendo
avrebbe potuto portare con se un rospo, un gatto o un gufo!
Harry non ebbbe bisogno di scegliere
cosa prendere... dato che aveva solennemente promesso a Damien di
tenerlo informato di tutto quello che gli succedeva, aveva bisogno di
un bel postino personale! Un gufo era proprio quello che gli ci
voleva!
In una postilla sul fondo, si ricordava
a tutti gli studenti del primo anno, quelli come lui insomma, che non
era permesso loro di portare un manico di scopa personale.
Arrivato a quel punto si bloccò
per chiedere spiegazioni.
H -Hagrid, scusa ma... cosa significa
che non sono autorizzato a portare un manico di scopa? Perchè
mai dovrei portare una scopa a scuola!?-
R -Come perchè? Per giocare a
Quidditch o più semplicemente per volare...-
H -Vo... volare? Vuoi dire nel cielo!?-
R -Ovvio! Dove vuoi che si voli?-
Harry l'aveva guardato con una faccia
talmente stupefatta da far scoppiare l'allegro gigante in una sonora
risata! Anche Marcus non potè fare a meno di sorridere...
Questo per lui non era il primo
contatto che aveva con il mondo della magia, ma anche se non ne
conosceva tutto, qualcosa la sapeva! Gli piaceva molto l'espressione
stupita del ragazzo ad ogni piccola scoperta!
Suo malgrado, quando Hagrid li condusse
a Diagon Alley attraverso il passaggio del "Paiolo magico",
anche lui lasciò trasparire il suo stupore...
All'inizio si limitarono a guardare i
negozi, poi dopo un pò Hagrid propose di entrare in alcuni per
cominciare gli acquisti.
Solo in quel momento harry realizzò
un dettaglio importante che tuttavia gli era sfuggito.
H -Marcus... ma io non ho soldi! Come
farò a coprare tute queste cose?-
M -Non preoccuparti, tu non lo sai, ma
in realtà tu disponi di denaro...-
H -Davvero?-
M -Si... Secondo il professor Silente
tu dovresti possedere un conto in una banca lasciatoti dai tuoi
genitori. Scusi Hagrid, lei sà dov'è la banca?-
R -Ma sicuro! Avrei dovuto pensarci
prima! Venite da questa parte!-
A quanto pareva, Lily e James avevano
fatto in modo che Harry non avesse problemi finanziari per il futuro.
Non appena ebbero spiegato la
situazione ad un folletto questi fece alcune domande:
F -Prego signore, dica il suo nome
completo e la sua età-
H -Ehm... mi chiamo Harry James Potter
e ho 10 anni... 11 tra pochi giorni...-
Poi dopo aver scritto alcune cose sù
un grande librone, tese una chiave piccola e dorata ad Harry dicendo.
F -Signor Potter,questa è la sua
chiave, se riuscirà ad aprire la sua camera blindata allora il
suo conto verrà aperto, i suoi genitori hanno lasciato queste
disposizioni: solo lei può aprire la camera o qualcuno con un
consenso firmato di suo pugno...-
Così utilizzando il trabbalante
carrello arrivarono alla camera blindata.
Harry non ebbe nessun problema ad
aprire la segreta, ma rimase basito dal suo contenuto.
Lì dentro c'era tantissimo
denaro!
Anche Marcus rimase sorpreso, poi con
un piccolo sorriso spinse Harry a prenderne una parte per poter fare
i suoi acquisti.
Il ragazzo pensava che ci dovesse
essere un qualche tipo di errore, insomma, come poteva lui avere
tanto denaro!?
Il folletto però assicurò
che tutto era perfettamante esatto...
A tardo pomeriggio Harry avanzava con
una gabbia contenente una civetta bianca fra le mani più un
paio di buste, Hagrid invece portava il resto.
Il gigante li aiutò a caricare
tutto su un taxi per poi salutare cordialmente Marcus, e augurare le
buone vacanze ad Harry dicendogli che si sarebbero rivisti a
Settembre.
Harry, consigliato da Marcus, oltre ai
libri di scuola, comprò alcune letture che gli avrebbero
spegato un pò meglio il mondo della magia.
Harry ne aveva scelti quattro:
-Guida alla magia.
-Manuale per babbani.
-Fondamenti del mondo magico e poi
quello che lui preferiva: Storia di Hogwarts!
Tornati all'orfanotrofio mentre Marcus
andava a parlare con la direttrice, Harry corse dal suo fratellone
per informarlo dei suoi acquisti.
Così dopo averlo trascinato in
camera, gli mostrò tutto quello che aveva comprato, e mentre
Damien ammirava ogni signolo oggetto, Harry sproloquiava a pro posito
di tutto quello che aveva visto e di quello che Hagrid aveva detto.
Orfanotrofio Sunflower
1° Settembre
Harry controllava per l'ennesima volta
il suo baule, la sera prima non aveva fatto altro, Damien per farlo
mettere a letto veva dovuto portarcelo di peso!
Alla fine Harry dopo mille e più
pensieri si era addormentato.
Adesso però il nervosismo era al
massimo, Daminen lo osservava divertito piegare per la quinta volta
la stessa divisa, ma arrivato alla sesta, impietosito per il suo
fratellino gli disse
Da -Se continui così la
spiegazzerai tutta....-
H -Eh?-
Da -La divisa... avanti lasciala stare,
cosa ti ha fatto di male?-
H -Ehehe... hai ragione, scusa ma sono
un po' nervoso...-
Da -Lo vedo... avanti, non sei
contento?-
H -Si... lo sono... sai, ancora non mi
pare vero, a volte temo che sia solo un bel sogno-
Da -Ma non lo è! E lo sai
perfettamente!-
H -Ancora una volta hai ragione... la
cosa che più mi mancherà sarai tu Damie...-
Da -Anche tu mi mancherai fratellino,
promettimi di scrivermi appena arrivi, voglio sapere tutto!-
H -Promesso! Ma quando arriva se ci
sono cose importanti dille anche alla signora Margareth-
Da -Tranquillo, dai che il taxi stà
per arrivare... ti do una mano con i bagagli.-
Alle 9:35 il taxi arrivò sul
vialetto, Damie e gli altri ragazzi aiutarono Harry a mettere tutta
la sua roba, mentre la signora Margareth dava ad Harry le ultime
raccomandazioni, pultroppo il ragazo sarebbe dovuto andare da solo
alla stazione, lei non poteva allontanarsi e Padre Marcus aveva un
impegno improrogabile e pultroppo nessuno dei suoi amici poteva
uscire da solo dall'istituto.
Harry salutò tutti i suoi
compagni, dal più piccolo al più antipatico, abbracciò
la direttrice ed infine strinse Damie in una morsa ferrea ampiamente
ricambiata dal fratello.
Quella sarebbe stata la prima volta che
si separavano per tutto quel tempo, da sempre si erano appoggiati
l'un l'altro in ogni momento, dal più difficile e triste al
più allegro e semplice, in un angolino del loro cuore c'era
sempre stata la paura di perdersi, probabilmente ci sarebbe sempre
stata, e questa poi veniva fuori proprio in questi momenti.
Poco a poco allentarono la presa, e,
dopo un ultimo sguardo Harry si voltò e raggiunse il taxi,
prima di salire però si girò un'ultima volta, salutò
tutti con un gesto della mano e mandò loro un gigantesco
sorriso, solo Damien notò quanto luminosi fossero gli occhi
del suo fratellino, un po' per l'eccitazione, un po' per la paura e
un po' per la commozione, quegli occhi verde speranza sembravano
voler illuminare il cortile con le emozioni in essi racchiuse.
Arrivò alla stazione di King
Kross che erano le 10:45.
Hagrid gli aveva spiegato come
raggiungere il binario, ma lui era ancora un po' scettico.
Con sguardo dubbioso osservò il
muro che divideva il binario 9 da quello 10, secondo le parole del
gigante lui avrebbe dovuto attraversare proprio quel muro, che
sembrava veramente ben piantato e solido, per poter raggiungere
l'espresso di Hogwarts!
Dopo un respiro profondo pensò
“o la va o la spacca” e piano si avvicinò al muro,
a pochi centimentri da quello chiuse gli occhi, li aprì pochi
secondi dopo ritrovandosi su un binario, alzando gli occhi vide la
locomotiva rossa fumante che portava il nome della sua scuola sul
fianco, poi sopra alle teste di tutte le persone che affollavano il
luogo svettava brillante il cartello 9 e 34.
Con un sorriso divertito si affrettò
a salire sulla vettura, come Silente gli aveva detto, ad Hogwarts
andavano un sacco di ragazzi!
Harry raramente aveva visto così
tante persone in uno stesso luogo!
Cominciò a controllare quale
scompartimento fosse libero, avanzava piano trascinando il baule e
gettando di tanto in tanto un'occhiata all'interno degli
scompartimenti, i primi erano tutti occupati, su due c'era un
cartello con su scritto “riservato a prefetti e capo-scuola”,
in altri trovò tenere coppiette intente a salutarsi
affettuosamente, dopo un po' vide uno scompartimento aperto da cui
non usciva nessun rumore, pensò così di aver trovato
uno scompartimento libero si affacciò ma vide che pultroppo
era occupato, un ragazzo biondo sedeva compostamente su un lato e
osservava le persone dal finestrino.
Harry fece per ritirarsi, ma
improvvisamente per il corridoio quattro ragazzi cominciarono a
correre ed Harry per evitare di essere travolto, entrò nello
scompartimento.
Immediatamente lo sguardo del biondo fù
su di lui preforante e indagatore.
Harry senza scomporsi gli sorrise
dicendo
H -Scusa, non era mia intenzione
disturbarti...-
? -Tsk... allora vai no?-
a quelle parole il moretto scoppiò
a ridere, il biondo lo incenerì con lo sguardo, più di
una persona si sarebbe ritirata a quell'occhiataccia, ma Harry si
limitò a far finire la risata in un sorriso
H -Si... e scusami ancora...-
? -Hey tu... chi ti credi di essere?-
H -Io?-
? -Sì tu... perchè hai
riso di me? Io sono Draco Malfoy!-
Harry parve mortificato
H -Oh, non intendevo ridere di te o
offenderti in alcun modo, mi spiace. È solo che mi hanno
sorpreso le tue parole... adesso tolgo il disturbo, scusami ancora!-
Così dicendo uscì dallo
scompartimento.
Draco rimase un attimo basito sul
posto...
Non riusciva a capire il comportamento
di quello strano ragazzo, a dirla tutta non sapeva neppure chi fosse;
immediatamente si mise in piedi e si affacciò giusto in tempo
per vedere il ragazzo di poco prima entrare in uno scompartimento
poco lontano, ma prima che entrasse lo richiamò dicendo
D -Hey tu! Chi sei?-
H -Sono Harry... Harry Potter!-
Poi sparì nello scompartimento.
Prima che raco potesse fare o dire
altro, venne raggiunto da due ragazzi enormi e dall'aria non troppo
sveglia.
Riconoscendo in loro Tiger e Goyle,
entrò nello scompartimento, suo padre era stato chiaro, in
quanto Malfoy doveva essere un capo, qualcuno all'interno di un
proprio gruppo che prende decisioni e così via... i due appena
arrivati erano proprio coloro di cui aveva bisogno per fare ciò
che il padre gli aveva ordinato.
Intanto nel suo scompartimento Harry
stava sistemando il proprio baule quando sentì uno sbuffo
esasperato provenire dal corridoio; si girò ed incontrò
lo sguardo nocciola di una ragazza che doveva avere la sua stessa
età.
Questa si affacciò nel suo
scompartimento, poi vedendo che non c'era nessun altro chiese
? -Scusa, ti spiace se mi sistemo qui?
Pultroppo molti scompartimenti sono già occupati...-
H -No, tranquilla, non mi spiace.-
? -Perfetto! A pro posito, io sono
Hermione, Hermione Granger.-
H -Ah, hem piacere, io sono Harry
Potter.-
La moretta gli sorrise, poi uscì
un'attimo per poter prendere il baule e spostarlo all'interno.
Hm -Anche tu del primo anno?-
H -Eh si...-
Hm -Non so te ma io sono nervosissima!-
H -Oh, non troppo, più che altro
sono curioso-
Hm -Beato te... in che casa vorresti
essere smistato?-
H -Non saprei... mi sembrano tutte
molto belle, tu hai qualche idea?-
Hm -Penso, Corvonero, forse
Grifondoro.... dai devi avere qualche idea!-
H -Forse Corvonero.-
Hm -Ti piace studiare?-
H -Non tanto quello, quanto mi piace
sapere cose nuove, è... diverso....-
Hm -Sù questo punto siamo molto
simili....-*
Harry scoprì che Hermione era
una ragazza molto curiosa e piena di vitalità!
Nonostante la moretta credesse
fermamente che sarebbe stata smistata a Corvonero, Harry l'avrebbe
vista molto bene fra i Grifondoro...
Rispecchiava molte delle loro
caratteristiche in fondo!
I due chiacchierarono a lungo, e
vennero interrotti solo un paio di volte da un ragazzo di nome
Neville che aveva perso il suo rospo.
Quando mancava ormai mezz'ora
all'arrivo Hermione andò in bagno a cambiarsi, mentre Harry
indossò la divisa nello scompartimento.
Finalmente il treno cominciò a
rallentare ed Harry cominciò a sentire un forte nervosismo.
Quando il treno si fermò Harry
ed Hermione scesero dalla vettura, immediatamente sentirono una
potente voce gridare
? -PRIMO ANNO! PRIMO ANNO DA QUESTA
PARTE!!-
Harry riconobbe nell'omone che urlava
Hagrid, che non appena lo scorse gli mandò un grande sorriso.
Continua...
Qui, Harry conose le quattro case
perchè ha letto storia di Hogwarts! Qui Herm non sarà
l'unica ad averlo fatto!^^
Allora? Piaciuta
questa introduzione al mondo magico per il nostro Harry?
Approfitto per
ringraziare le mie due commentatrici!
Konni:
Cara Konni sono felice che tu abbia trovato la mia Fic e ti sia
piaciuta!^^ (Sono contento che ti piacciano le Draco-harry... anche
io le adoro! NdHarry) Ci credo che ti piacciono.... maniaco che non
sei altro! °\° comunque il sospetto che sia lunga è
assolutamente corretto! Adoro Harry e tendo a farlo soffrire
parecchio... (cosa?! NdHarry) Tranquillo tesoro...alla fine ci sarà
un lieto fine! Per quanto riguarda Sirius come ho detto alla cara
AriVano ci sarà una sorpresa nel prossimo cap! Un baione e mi
raccomando dimmi cosa ne pensi di questa Fic!!!
AriVano90: Ma
ciao tessssssoro! (lo sapevo... anche tu una doppia personalità!
NdDraco) zitto tu! Stò parlando con la cara AriVano! Cara,
volevo solo dirti che ho in serbo una bellissima sorpresa per il
nostro Sirius che ben presto entrerà in scena! Per quanto
riguarda Rapahael bè... sorpresa!!!! (Scommetto che neppure tu
sai chi è!?! ndDraco) Ti ho detto di stare zitto! (Sei tu che
devi tacere!!!!!! ndDraco-infervorato) come osi dirmi ciò?!?!?!?
(Perchè io ho lui!!!!
ndDraco-con-sguardo-sadico-che-indica-il-caro-Sanzo) e lui cosa ci fa
qui? Come fai a conoscerlo!? (Siamo tutti e due iscritti al club dei
biondi più sadici e bastardi... e adesso che lui è con
me tu non puo nulla! Bwahahaha ndDraco-in-versione-sadico-e-bastardo)
Sanzo... perchè aiuti Draco!? (Tsk... mi sembra ovvio... sakè
e denaro ndSanzo) Ma tu non eri un monaco? (Stupida donna... io non
sono un semplice monaco, ma Genjo Sanzo Houshi!) Senti, se non te ne
vai, facccio finire Goku in una lemon con Homura! (Draco, ci
rivediamo lunedì alla riunione.... ndSanzo) (non puoi
abbandonarmi! On anche tu!?!? ndDraco-disperato) Ohhh adesso che i
biondi non sono più un problema torniamo a noi, per quanto
riguarda zio Voldy bè... se te lo dico ora che gusto c'è?
Ci vorrà un po' per scoprirlo, ma questa fic è piena di
misteri.... e Voldy è uno di questi! Tranquilla... per oggi
harry l'ho mandato a fare la spesa... e quando tornerà Draco
non sara nei paraggi hhihihihih... (Oddio... cosa vuoi farmi pazza di
un'autrice! NdDraco-terrorizzato...) niente di che... solo una
tintura un po' più forte del solito! Ragazzi... prendetelo!
(Due bodygard entrano e portano via di peso un Draco terrorrizzato)
Adesso che la piaga è andata via, passiamo alle cose serie!
Grazie mille per i commenti stupendi che lasci e ti prometto che
continuerò a postare regolarmente la Fic e cercherò di
dare il massimo! Grazie tanto e mi raccomando... fatti risentire
presto!^_________^
Heilà
gente! Sono tronata con il quinto capitolo! Era da un po' che cercavo
la data esatta della morte di Lily e james, sapevo che era il 31
Ottobre, ma l'anno mi sfuggiva! Finalmente, l'ho trovata, i conuigi
Potter sono venuti a mancare nel 1980! Ringrazio la mia amica Rumiko
per l'informazione scovata e ne approfitto per dedicarle questo
capitolo! Per ricordare a lei e a chiunque possa servire che la
fantasia spicca il volo dai semplici sogni e si avvera attraverso
parole e pensieri!
Ringrazio
tutti coloro che leggono e con particolare attenzione tutti coloro
che coomentano! Grazie a tutti e buona lettura!
Capitolo V
Hogwarts 1° Settembre 1990
I ragazzi del primo anno raggiunsero Hogwarts con delle barche,
Hagrid guidava la carovana di studenti, tutti i ragazzi non poterono
fare a meno di stupirsi quando videro per la prima volta l'imponente
facciata della scuola di magia.
Questa si stagliava nitida contro il cielo ormai rossastro, il
maniero era imponente, aveva tantissime torri e immense finestre, ai
suoi piedi c'era un immenso prato che terminava con gli accenni di
una foresta! La traversata finì e Hagrid li fece entrare nel
castello.
Una volta entrati, una donna dall'aspetto severo li accolse e
congedò Hagrid, la donna si rivelò essere Minerva
McGranitt, la professoressa di trasfigurazione, questa gli diede le
informazioni più importanti, come le case e il loro
funzionamento, i punti che verranno asseganti o tolti e cose simili,
poi li lasciò soli per un momento.
Quando tornò condusse tutti i primini nella sala grande,
dove il soffitto, grazie ad una magia, rifletteva il cielo con le sue
prime stelle, Harry avanzava timoroso, si era sistemato in fondo alla
fila e rimase impressionato dalla grandezza della sala.
Immediatamente riconobbe i tavoli appatenenti alle quattro case.
La professoressa però li guidò verso il tavolo degli
insegnanti, lì davanti c'era uno sgabbello con sopra
appoggiato un cappello dall'aria vecchia e rattoppata.
Con voce ferma la McGranitt spiegò che ognuno di loro
avrebbe indossato il cappello e che questi li avrebbe assegnati ad
una delle quattro case. Il cappello poi prese a recitare una specie
di filastrocca, che Harry trovò molto carina....
Dopo di che, uno alla volta i ragazzi cominciarono ad indossare il
cappello, Hermione Granger finì a Grifondoro, così come
il ragazzo di nome Neville, Draco Malfoy invece venne smistato a
Serpeverde apparendo molto compiaciuto da questo, dopo un po' la
McGranitt chiamò finalmente il suo nome
Mc -Potter, Harry-
Harry prese posto sullo sgabello e la donna gli sistemò sul
capo il cappello, con grande meraviglia di Harry questo prese a
sussurrargli nell'orecchio -Oh... vediamo... qui vedo un grande
coraggio oh sì... ma anche razionalità e acutezza e
perchè no... anche un po' di astuzia, mmhh forse Serpeverde
sarebbe la casa adatta per far risaltare le tue capacità...
mah... difficile, cosa ne diresti invece di GRIFONDORO!-
l'ultima parola venne urlata a tutta la sala, il tavolo rosso-oro
cominciò ad applaudire mentre Harry si avvicinava con un
piccolo sorriso alla propria tavola.
Dal tavolo degli insegnanti, intanto tre paia di sguardi si
illuminarono un poco.
Quando anche gli ultimi primini vennero smistati, la McGranitt
portò via capello e sgabello mentre Silente si alzava in piedi
per dare alcuni annunci prima dell'inizio della cena
A -Benvenuti e bentornati a tutti! Vi auguro un felice anno
scolastico! Sono lieto di presentarvi i vostri nuovi professori di
Difesa contro le Arti Oscure: Remus Lupin e Sirius Black!-
Ci fù un educato applauso ma alcune occhiate curiose si
rivelsero al preside e ai due uomini che si erano alzati in piedi
A -Come potrete notare, quest'anno ci sono ben due professori che
si divideranno la cattedra! Volevo inoltre ricordarvi che l'accesso
alla foresta proibita è vietato a tutti gli alunni, così
come le magie per i corridoi! A questo punto non mi resta che dirvi
:pigna, pizzicotto, manicotto, tigre!-
Subito dopo quelle quattro strane parole le pietanze apparirono
sulle quattro tavolate dando così vita ad un allegro
banchetto.
Harry conobbe i ragazzi che come lui avrebbero frequentato il
primo anno, oltre ad Hermione erano: Ron Weasley, Neville Paciock,
Seamus Finnigam, Dean Thomas, Calì Patil e Lavanda Brown; la
cena proseguì vivacemente tra presentrazioni chiacchiere e
battute, Harry però durante tutto il banchetto aveva avuto
l'impressione di essere osservato....
Questa sensazione era più che fondata, infatti un paio di
occhi grigi si volgevano sempre nella sua direzione, uno sbuffo
esasperato però li portò a specchiarsi in un paio di
occhi color miele che appartenevano a Remus Lupin, che esasperato
richiamava il suo compagno
R -Avnti Sirius.... finiscila di fissarlo! Non vedi che è
ha disagio?-
S -Cosa?-
R -Dai... troveremo un modo di parlargli, tranquillo!-
S -Hey! Io sono tranquillissimo!-
R -Ceeerto...-
E ridacchiando tornò alla sua cena, sapeva benissimo cosa
provava Sirus in quel momento, lo stava provando anche lui... il
figlio del loro migliore amico era lì, a pochi metri di
distanza, quel bambino che loro avrebbero dovuto coccolare e viziare
fin da piccolo, ma che in verità neppure conosceva. E a questo
punto la domanda tornava: perchè Lily e James non avevano
detto nulla? Perchè erano fuggiti? Era forse quel bambino il
motivo per cui erano scappati?
Queste e altre domande vagavano nella sua mente, ma a nessuna
trovava risposta...
La cena continuò tranquilla all'insegna delle chiacchiere e
dell'allegria, quando anche gli ultimi dolci vennero spazzolati, il
Preside si alzò per dare gli ultimi avvisi, dopo di chè
mandò tutti a dormire.
Harry insieme ai suoi nuovi compagni, seguì Percy Weasley,
il prefetto di grifondoro, verso i loro dormitori.
Il prefetto li condusse attraverso corridoi e scalinate
raccomandando a tutti loro di ricordare attentamente la strada per i
dormitori, per accedere poi alla sala comune bisognava dire al quadro
della signora grassa la parola d'ordine esatta.
Percy indicò loro le stanze che avrebbero occupato ed
Harry, dopo aver dato la buona notte ad Hermione, andò insieme
a Ron, Seamus, Dean e Neville nella stanza che avrebbero condiviso,
con sua somma gioia scoprì che il suo letto era proprio quello
accanto alla grande finestra della stanza, con calma si svestì
e dopo un ultimo saluto ai compagni di stanza, si sistemò nel
caldo e confortevole letto a baldacchino, prima che la sua messe
potesse mettersi a vagare fra i pensieri erranti che vagavano al suo
interno, il mondo di Morfeo lo accolse calorosamente.
Hogwarts 2 Settembre 1990
Il mattino dopo Harry come suo solito si alzò presto, erano
appena le 6:30 del mattino, quando prese a stirachiarsi!
Indossò la sua divisa lasciando il nodo della cravatta
rosso-oro un po' lenta, dopo di che mise nella sua borsa della
pergamena, dell'inchiostro e un'agenda verde e scese verso la sala
comune, vista l'ora non si stupì di vederla deserta, così
silenziosamente si diresse verso la sala grande.
Qui, anche se non c'era nessuno, i tavoli erano già carichi
di cibo, Harry però ignorò il profumo di brioche e si
diresse verso il portone del castello, varcò la soglia e si
ritrovò nell'immenso giradino di Hogwarts, il cielo era
azzurrissimo e solo poche nuvole interrompevano la volta cristallina,
il venticello settembrino gli scompigliò un po' i capelli, ma
Harry non vi fece caso, osservando l'erba piegarsi al peso pressochè
nullo della rugiada raggiunse una quercia posta vicino ad un grande
lago.
Battezzandolo come posto ideale, si sedette ai piedi
dell'imponente albero cacciando dalla borsa la pergamena e
l'inchiostro.
Intinse la piuma nel calamaio e cominciò a scrivere:
Caro Damie
Come và lì? Spero che stiate tutti bene!
Io sono arrivato sano e salvo!^^ Sai, Hagrid aveva ragione, per
prendere il treno sono dovuto passare veramente attraverso un
muro! Qui è tutto così pazzesco!!! Pensa, i personaggi
dei ritratti si muovono e passano di cornice in cornice per salutare
gli occupanti delgi altri dipinti! Per non parlare delle scale...
ieri ci hanno detto “dovete fare attenzione alle scale, a loro
piace cambiare” all'inizio non ho ben capito, ma poi ho
visto... anche le scale si muovono! Sai, sono stato smistato a
Grifondoro, adesso i miei colori sono oro e rossi, pensa che ho anche
la cravatta in questo momento! Adesso sono le 7:00 e tra un po' andrò
a colazione, ma ora sono nel giardino di Hogwarts, dovresti vederlo è
stupendo! È un prato grandissimo, pieno di alberi cespugli, io
sono seduto sotto una magnifica quescia e sotto di me c'è un
lago profondissimo, verso i limiti del parco comincia una foresta, ma
ha noi studenti è proibito entrarci ricordi era scritto anche
in “storia di Hogwaerts”... sai, non vedo l'ora di vedere
il parco a primavera, sarà sicuramente uno spettacolo! Se ci
riesco farò delle foto e poi te le mando. Molto di tutto
questo mi sembra ancora così irreale, mi sembra un sogno! Il
castello è immenso e non vedo l'ora di cominciare le lezioni!
Appena trovo Edvige ti spedisco questa lettera, ma adesso è
tardi ed è maglio che vada, vorrei che tu fossi qui con me
fratellone... sono sicuro che sarebbe 1000 volte più bello con
te accanto!
Con affetto Harry
P.S. Comportati bene mi raccomando!!!!
Dopo aver firmato e chiuso tutto in una
busta, rimise tutto al sicuro nella borsa, per poi dirigersi verso il
castello.
Essendo le 7:30, nella sala c'erano già
tutti gli studenti più mattinieri e i professori, con un
sorriso notò che uno dei nuovi professori di DADA non era
esattamente sveglio, e il suo collega cercava in qualche modo di
svegliarlo versandogli nella tazza una generosa dose di caffè,
con un piccolo sorriso andò a sedersi al suo tavolo, prese a
servirsi una tazza di caffè quando ai suoi lati si sedettero
due componenti della sua casa che la sera prima aveva notato per il
gran baccano che facevano.
Questi erano due gemelli assolutamente
identici, avevano capelli rossi e occhi nocciola molto vispi, non
erano molto alti ma compensavano con la robbustezza, avevano il viso
cosparso di lentiggini e immediatamente una rivelazione gli si parò
davanti, coswì curioso chiese
H -Voi siete i fratelli di Ron vero?-
FW -Esatto! Io sono Fred e lui è
George! Tu invece?-
H -Harry...-
GW -Harry! Allora noi pensiamo che tu
possa essere la persona adatta non è vero Fred?-
FW -Giustissimo George!-
H -Adatto per cosa?-
GW -Bè, ovviamente per
riferire...-
FW -...tutto quello che il piccolo Ron
combina in classe!-
Harry scoppiò in una breve
risata poi disse
H -Mi spiace ragazzi... non credo di
potervi essere utile, non sarebbe affatto carino da parte vostra
tormentare vostro fratello non trovate?-
FW -Noi tormentare?-
GW -Non sia mai... il nostro è
solo puro...-
FW -...E innocente interessamento
fraterno.-
H -In questo caso, potrete benissimo
chiedere all'interessato!-
Aggiunse con un piccolo ghigno, i due
gemelli sbuffarono prima di dire in coro
FWGW -Ci ha incastrato....-
FW -bene... bene... e così sotto
questa facciata così angelica c'è un bel malandrino
eh?...-
GW -Interessante davvero... bè
lo terremo da conto Harry per i nostri prossimi progetti.-
FW -Alla prossima!-
Così dicendo si alzarono facendo
così posto ad Hermione che era appena entrata nella sala.
Hm -Buon giorno Harry!-
H -'Giorno Hermione-
Hm -Non mi aspettavo di vederti così
presto, sei qui da molto?- chiese sedendosi
H -Io al mattino mi sveglio molto
presto di solito, ho dato un'occhiata al parco e poi sono venuto
qui.-
Prima che potessero cominciare a
parlare liberamente, la professoressa McGranitt gli consegnò
gli orari del loro anno dicendogli di passarli anche ai loro
compagni. Vedendo gli orari cominciarono a vedere quali lezioni
avrebbero avuto quel giorno.
Quando anche i loro compagni li
raggiunsero, consegnarono loro gli orari, improvvisamente un fruscio
catturò la loro attenzione, voltandosi verso l'alto videro
centinaia di gufi planare verso i tavoli, anche Edvige era venuta per
poter salutare il suo padrone.
Harry le diede parte della sua
colazione e poi le affidò la lettera destinata a Damien.
Quando anche i loro compagni ebbero
finito la colazione, si recarono insieme verso l'aula di Difesa
contro le arti oscure.
Harry ed Hermione si sistemarono
insieme in seconda fila, avrebbero diviso l'ora con i Serpeverde, non
appena i verde-argento furono entrati nell'aula, la tensione sembrò
farsi palpabile, Draco Malfoy camminava davanti al gruppo e si fermò
di fronte a Ron, Seamus e Dean che erano in piedi e a loro volta li
guardavano attentamente.
Ad Harry, per un'attimo sembrò
uno di quei documentari dove fanno vedere gli animali che prima di un
combattimento si osservavano girando in cerchio, questo pensiero gli
fece squotere leggermente la testa, poi Malfoy fece un passo nella
direzione di Ron e con voce strascicata disse
D -Tu, devi essere un Weasley...
capelli rossi, lentiggini abiti di seconda mano... si, senza dubbio
un Weasley...-
Le orecchie di Ron presero un colorioto
rossastro, mentre gli altri serpeverde sghignazzavano divertiti
D -Sò che probabilmente tu non
hai mai sentito parlare di me... in fondo noi due siamo in strati
della società totalemente differenti.... -
R -Và a quel paese stupido
platinato borioso!-
I due si avvicinarono lanciandosi
occhiate di puro odio, quando un'uomo dai capelli castani e lo
sguardo color miele entrò nell'aula, il professor Lupin con la
sua entrata scongiurò eventuali problemi.
Gli studenti si sedettero, e Lupin fece
vagare lo sguardo sulla classe soffermandosi su Harry, dopo di chè,
fece l'appello e cominciò a dare le prime indicazioni sul
corso
R -Buon giorno ragazzi... io sono il
professor Remus Lupin, e sono qui come insegnante di Difesa contro le
arti oscure, il mio collega Sirius Black, farà una o due
lezioni al mese, per il resto sarò io il vostro insegnate,
ora, per prima cosa, impareremo a riconoscere le creature oscure e
quelle benigne, ne scopriremo assieme i pregi e i difetti, i punti di
forza e le debbolezze, per questo prima anno ci sarà solo
teoria, qualche volta vi porterò qualche esemplare, ma per il
resto, le bacchette rimarranno dentro i vostri zaini... dall'anno
prossimo cominceranno un po' di lezioni “pratiche”.
Allora, prendete il manuale a pag.5 e cominciamo.-
Fù così che cominciò per Harry il primo
giorno di scuola, tra libri, inchiostro, pergamene, spiegazioni
incantesimi e pozioni, tutto gli sembrava talmente bello che sembrava
surreale, magico era l'aggettivo forse più adatto...
Continua...
Ringrazio
di cuore:
Summer84:
Cara Summer... mi spiace aver dovuto deludere le tue aspettative...
ma come vedi Harry è finito a Grifondoro! (Meno male! Io odio
il freddo... non avrei mai accettato di passare l'anno in un
sotterraneo!! ndHarry) Vedi poverino? Grazie mille per i complimenti!
°\° sono contenta che la fic ti piaccia e mi raccomando
continua a commentare! Un bacione!^^
_darklily_
: Ciao darklily! Sono contenta che la Fic ti piaccia! Q_Q
-autrice commossa- Comunque, come hai potuto vedere Sirius è
tornato in scena! Come personaggio mi piace troppo... non potevo
proprio vederlo dentro Azkaban!!!!! (Grazie!!!!^^ nbSirius) Spero che
anche questo cap ti sia piaciuto! (Deve esseri piaciuto! Sono entrato
in scena io con Moony! Wi maruders!!!!^^ nbSirius) Paddy... stai
fermo! Sapendo che non è finito ad Azkaban è diventato
peggio di una trottola! Sirius... NON TOCCARE IL MICRONDE!!!!!! -si
sente il suono di un'esplosione- addio al mio 3°elettrodomestico
preferito... Rem, prendi il tuo degno compare e portalo via... prima
che lo sbatta fuori di qui!!!!! (Certo... certo... ndRemus) Ah...
finalmente un po' di pace... comunque attendo tue notizie cara! Un
Bacione!
Mezzosecolo
alias ariVano90: Cara! Tranquilla sono riuscita a leggere
perfettamente il tuo commento! E ho scoperto che tu sei l'autrice di
una Fic che io ADORO!!! Avrai sicuramente notato le mie recensioni!^^
Comunque ai visto che sorpresono Sirius e Remus?! Era questo quello
che ti aspettavi? Comunque diciamo che Harry per un po' me lo
spupazzo solo io... hhihihihih... Draco tornerà per il
prossimo cap con qualche cambiamento! Bwahahaha! Diciamo che l'ho
mandato in un centro per la “rieducazione”.... (Cosa hai
fatto al mio Dracuzzolo? Q_Q ndHarry) tranquillo... tornerà
presto... e poi non hai letto cosa ha scritto la cara
mezzosecoloariVano? Questa caro mio è una Draco-Harry quindi
vi divertirete! Visto che non sono poi così cattiva?... Allora
alla prossima carissima e spero che anche questo chappy sia di tuo
gradimento!
Ma ciao!^^ Eccomi qui con il sesto
capitolo!^^
Non ci ho messo troppo ad
aggiornare vero? Ringrazio tutti coloro che seguono la Fic anche
solo leggendola e in particolar modo coloro che la commentano! Mi
raccomando, commentate numerosissimi!^^
Un
saluto particolare alla cara aryVano90! Ciao tesoro spero che questo
chappy sia di tuo gradimento!
Un salutone anche a Lake!
Anche tu, fammi sapere cosa ne pensi!
Capitolo VI
Hogwarts 31 Ottobre
I giorni per Harry erano volati, adorava la magia e tutte le sue
applicazioni! Che fosse trasfigurazione, incantesimi o biologia...
non importava! Sentiva la magia scaturire da dentro di sé come
un fiume in piena, non aveva alcuna difficoltà ad apprendere
gli incantesimi, certo, più erano complessi più tempo
ci impiagava, ma rispetto al tempo impiegato dai suoi compagni, Harry
aveva notato di essere particolarmente bravo.
Da un paio di giorni però, faticava a mantenere la
concentrazione, non per noia, ma per dolore, sempre più spesso
delle fitte lo tormentavano, ora alla testa sulla cicatrice, ora al
petto all'altezza del cuore, essendo stato in fin da piccolo molto
cagionevole pensava fosse normale, chessò, un raffreddore o
una strana influenza... pultroppo però questi dolori durante
il giorno erano aumentati, persino Hermione gli aveva detto che aveva
l'aria di non stare troppo bene...
La moretta gli aveva consigliato di recarsi da madama Chips,
l'infermiera della scuola, per farsi visitare, ma Harry sapeva che
probabilmente la donna, se avesse visto che stava poco bene, lo
avrebbe trattenuto per l'intera serata, e lui voleva godersi il
banchetto di Halloween!
Così, ignorando le fitte scese con i compagni in sala
grande, pultroppo però il malore non gli dette tregua,
cominciò a sentire che la sua temperatura stava salendo,
decise così a malincure di salutare i compagni per salire nei
dormitori, adesso aveva solo voglia di stendersi sul morbido
materasso del suo letto e sprofondare nel sonno.
Cominciò così a salire le innumerevoli scale che lo
dividevano dalla sala comune, dopo dieci minuti buoni, raggiunse
finalmente il ritratto della Signora Grassa, pronunciò la
parola d'ordine ed entrò nell'accogliente stanza.
Senza badare a nulla, ragginse la sua camerata e aprì la
porta, fece per raggiungere il letto quando sentì un rumore
provenire dal letto di Neville.
Con circospezione si avvicinò e dovette trattenere
un'esclamazione quando vide un'uomo comodamente seduto sul letto del
suo compagno che lo scrutava con occhi di un blu intenso, Harry ebbe
la sensazione di aver già visto l'uomo, questi si alzò
in piedi senza staccare gli occhi da Harry, poi inclinando la tesata
da un lato disse
? -Sei davvero cresciuto Harry...-
H -Ci... ci conosciamo?-
? -Si, anche se probabilmente tu non ti ricorderai di me, il mio
nome è Raphael, sono stato io 10 anni fa ad affidarti a
Margareth Smith-
Improvvisamente Harry sentì la terra mancargli sotto i
piedi, la notizia si abbattè su di lui con violenza, non era
affatto preparato a quello... l'uomo cacciò da sotto il
mantello scuro la bacchetta e fece apparire due poltrone nella
stanzetta, poi con voce pacata disse
Ra -Harry, sarebbe meglio che tu ti sedessi, ho molto da dirti, e
mi sembra che tu non stia troppo bene... prima però, prendi il
diario di tua madre per favore.-
Harry stordito, obbedì e solo in un secondo momento si
chiese come facesse quell'uomo a sapere del diario, probabilmente la
domanda doveva leggerglisi in faccia, perchè non appena si fù
seduto di fronte a Raphael questo gli disse
Ra -Ti chiederai, come faccio a sepere della sua esistenza vero?
Bè, quando ti portai via, lo avevi con sé, come avrai
capito è un dono di tua madre.-
H -Lo so... c'è una pagina scritta alla fine-
Ra -Non è l'unica pagina scritta...-
H -Cosa? Ma no...io ho...-
Ra -Credimi... prendi il medaglione e posalo sulla copertina, poi
pronuncia il tuo nome per intero-
Harry lo guardò dubbioso Raphael si sporse e guardandolo
negli occhi chiese
Ra -Fidati...-
Il ragazzo sospirò e si tolse dal collo la collana che
sempre aveva portato con sé, posò il ciondolo sulla
copertina e poi sussurrò il suo nome, dal diario provenì
il suono di uno scatto, con il cuore in gola Harry aprì il
libricino e vide che molte pagine erano scritte, sulla prima con un
inchiostro nero era scritto:
Diario di Lily Evans in Potter
H -Ma questo cosa significa?-
Ra -Tua madre, cominciò questo
diario quando scoprì che tu saresti nato. Gli eventi l'hanno
portata a passarti questo diario affinche tu potessi comprenderla. Ti
sarà utile per capire quello che ti succede, tutto quello che
ti succederà ed il motivo per cui dovrai indossare questo.-
Così dicendo cacciò da
una scatolina, una specie di collare in cuoio nero.
Hogwarts 1 Novembre
Harry steso sul suo letto continuava a
pensare alla discussione avuta la sera prima con Raphael, si rigirava
tra le mani il diario dalla copertina verde ancora restio ad
accettare il suo contenuto, la sua attenzione venne catturata dal
sole mattutino che cominciava a filtrare attraverso le tende, con la
solita calma che lo contraddistingueva al mattino, si alzò e
indossò la divisa, uscì dalla sala comune e si diresse
verso l'esterno, aveva preso l'abitudine di fare un giro per il parco
tutte le mattine.
Ormai era diventata un'abitudine anche
incrociare il Professor Lupin nel corridoio e rivolgergli il
buongiorno, quella mattina però, diversamente dalle altre
volte, gli passò accanto con la testa bassa sussurrando un
incerto saluto, prima di schizzare letteralmente fuori, incurante del
gelido vento e dell'occhiata preoccupata che gli rivolse il
professore, camminò svelto per il parco fino a sedersi ai
piedi della quercia.
Quado il suo fiato ridivenne regolare,
sfilò dalla tracolla il diario verde e cominciò a
leggere le parole scritte con inchiostro nero.
Il tempo passò inesorabile, ed arrivò il momento per
Harry di rientrare, facendo un respiro profondo si alzò e si
diresse verso la sala grande per la colazione, trovò Hermione
al solito posto che lo aspettava per la colazione.
Hm -'Giorno Har... stai meglio?-
H -Buongiorno... non molto veramente...-
Hm -Si vede, hai una faccia... forse è meglio se vai da
Madama Chips, potrebbe darti qualche cosa per farti stare meglio, se
vuoi dopo colazione passiamo in infermeria...-
H -Non preoccuparti, avevo intenzione di andarci e penso che ci
metterò un po', non voglio far fare tardi anche a te, ricorda
che c'è pozioni alla prima ora!-
Harry prese il suo solito caffè, mangiucchiò qualche
fetta biscottata e quando ebbe finito di mangiare si alzò e
fece per uscire dalla sala, lo sguardo di hermione cadde però
in prossimità del colletto della camice e con curiosità
chiese
Hm -Harry, cos'hai sul collo?-
Harry si passò la mano sul collo toccando il nastro di
cuoio nero che lo circondava, poi con leggerezza che in realtà
non provava disse
H -Un regalo... mi è arrivato ieri sera, ci vediamo a
lezione, se faccio tardi dì tu al professor Piton che sono in
infermeria...-
Dopo di chè, salutò la campagna e si recò in
infermeria, una volta dentro si diresse verso l'infermiera della
scuola.
H -Madama Chips, potrei disturbarla un'attimo? Dovrei parlare con
lei....-
La donna guardò attentamente il ragazzo poi, vedendo la
serietà negli occhi verdi, assentì con il capo e disse
Md -Certamente, vada a sedersi nel mio ufficio, io finisco qui con
il signor Malfoy e la raggiungo subito....-
Seduto su una sedia poco distante c'era infatti Draco Malfoy che
guardava Harry con superiorità, il moretto invece ignorandolo
del tutto si diresse verso l'ufficio indicatogli, sedendosi di fronte
alla scrivania, madama Chips somministrò al serpeverde una
pozione contro il mal di testa poi ordinò
Md -Signor Malfoy, si stenda su questo letto e aspetti che la
pozione faccia effetto, quando si sente meglio potrà passare
nel mio ufficio per essere congedato...-
Poi l'infermiera si diresse verso l'ufficio, dimenticandosi però
la porta socchiusa.
Draco steso sul letto stava maledicendo il mal di testa... tutta
colpa delle assurde chiacchiere con cui Pansy lo aveva riempito la
sera prima! Fortunatamente in pochi minuti il dolore si attenuò
incredibilmente, decise così di andare da Madama Chips, per
farlo uscire dall'infermeria, l'odore di disinfettante e medicine gli
dava alla testa.
Si avvicinò così alla porta semi-aperta, tese un
pugno per bussare quando sentì il tono preoccupato
dell'infermiera dire
Md -Da quanto tempo và avanti questa storia?-
H -Da senpre, o meglio, da quando avevo due anni, i medici mi
hanno detto che è congenita...-
Md -Non saprei, i suoi genitori non avevano mai mostrato sintomi
simili, è già stato al SanMungo?-
H -No, ma andrò a fare una visita durante le vacanze
natalizie e altre durante quelle estive... se vuole le farò
avere tutti i risultati delle analisi-
Md -Si, ne ho bisogno... prende qualche medicinale o ha bisogno di
qualche cosa?-
H -Prendo una pozione, una volta ogni cambio di luna, che toglie
la maggior parte dei sintomi, di solito non ho bisogno neppure di
stare a letto, altre volte invece l'effetto è minore e la
temperatura comincia a salire, solo in questi casi, ho bisogno di
stare a letto.-
Md -Prende qualcosa mentre ha la febbre?-
H -No, peggiorerebbe solo le cose, devo solo aspettare che si
abbassi da sola, se è troppo alta uso vecchi metodi babbani,
come le pezze o infusi, le sarei grato se durante quasti periodi
potessi usufruire dell'infermeria.-
Md -Ceratamente Potter, per qualsiasi problema, può
rivolgersi a me...-
H -La ringrazio Madama... a tal proposito vorrei chiederle di non
parlarne a nessuno-
Md -Ovvio Potter... la vita medica dei miei pazienti non esce mai
da questa stanza.-
H -Non volevo mettere in dubbio la sua competenza, è solo
che ci terrei alla discrezione-
Md -Non si preoccupi Potter... sarò muta come un pesce-
lo sguardo dell'infermiera cade sulla porta e Draco si tira
indietro, poi fa un profondo respiro e bussa, Madama Chips lo guarda
con cipiglio professionale e chiede
Md -Malfoy, si sente meglio?-
D -Si Madama, posso andare a lezione adesso?-
Md -Certo, può cominciare ad andare se vuole.-
Il serpeverde annuisce e fa per uscire ma viene bloccato dalla
voce del grifone che con gentilezza chiede
H -Malfoy, potresti dire al professor Piton che verrò il
prima possibile?-
D -Sicuro Potter...-
Draco esce dall'infermeria stupendosi di non aver risposto con
sarcasmo o cattiveria... questa era la seconda volta che succedeva,
non riusciva a insultare il moro girfone senza motivo... una volta
nel corridoio ripensa alle parole ascoltate nell'infermeria e nella
sua mente si affaciano molte domande, Draco sa perfettamente che la
curiosità è uno dei suoi più grandi difetti e sa
che fino a quando non avreà delle risposte plausibili, la sua
mente non gli darà tregua, così, arrivato al corridoio
prima dell'aula di pozioni, si ferma e aspetta...
Harry, esce un dieci minuti più tardi dall'infermeria, e si
affretta a raggiungere i sotterrranei, sa perfettamente che Piton non
ama i ritardatari, soprattutto se grifondoro e li trova ancora più
detestabili quando porta il nome di Harry Potter, il moro aveva
infatti notato che il professore di pozioni, provava una forte
antipatia nei confronti dei grifondoro e un profondo disprezzo per
lui... in più occasioni, anche senza un reale motivo, aveva
tolto ad Harry parecchi punti, lui ovviamente non aveva mai
controbbatutto queste ingiustizie, ma era molto curioso di scoprirne
il motivo...
Perso in questi pensieri solo all'ultimo momento notò Draco
Malfoy che appoggiato alla parete lo fissava intensamente, per un
momento il grigio e il verde dei loro occhi si fusero, poi Harry con
un piccolo sorriso disse
H -Hai... hai ascoltato tutto vero?- il serpeverde annuì e
il grfondoro continuò -Potresti tenerlo per te?-
D -Perchè dovrei?-
H -Per nessuna ragione in effetti, è un favore che io ti
stò chiedendo tutto qui...-
D -Tsk... e tu ti fideresti della parola di un serpeverde?...-
H -Bè, non saprei... ma io stò chiedendo a te, non a
un serpeverde-
D -Forse ti è sfuggito Potter, ma io SONO un serpeverde!-
H -Questo lo so Malfoy, ma io ti chiedo ugualmente di tenere per
te quello che hai ascoltato poco fa-
D -Tsk... ingenuo di un grifondoro...-
H -Lo prenderò per un sì, grazie mille Draco
Malfoy!-
Draco aprì la bocca per ribattere ma si trovò
disarmato da un sincero sorriso di gratitudine che Harry gli rivolse,
dopo di chè il grifone cominciò a camminare verso
l'aula e il biondo non potè fare altro, che seguirlo, arrivati
in prossimità dell'aula, Draco gli chiese
D -Solo una cosa Potter... fa male?-
H -Come hai sentito prima prendo una pozione che toglie
praticamente tutti i sintomi-
D -Tsk... questo l'ho capito, ma volgio sapere se fa male...-
H -No... tranquillo-
Poi aprì la porta dell'aula, e draco in quel momento ebbe
la precisa sensazione che Harry stesse mentendo. Entrati in classe,
l'attenzione del professore fù subito rivolta verso di loro,
ma prima che potesse dire anche solo una parola, Draco con voce
strascicata disse.
D -Ci spiace molto per il ritardo professore, ma siamo usciti solo
ora dall'infermeria.-
S -Non si preoccupi Malfoy, ho appena dato le istruzioni della
pozione di oggi, non si è perso nulla. In quanto a lei signor
Potter si spicci a chiudere la porta e ad entrare, cinque punti in
meno per non essersi scusato del ritardo-
Nonostante la palese ingiustizia Harry si limitò ad annuire
e ad eseguire la richiesta, Draco intanto si sedette nell'unico banco
rimasto in ultima fila, poco dopo accanto a lui si sedette Harry
poiché tutti gli altri posti erano occupati, iu due
cominciarono a prendere gli ingredienti e a preparare la pozione che
avevano già introdotto nella lezione prima.
Verso la fine dell'ora il professore cominciò a passare fra
i banchi per controllare l'operato degli studenti, tolse punti
praticamente a tutti i grifondoro nonostante molti di loro avevano
svolto lavori migliori di altri serpeverde, si dilungò
parecchio nel rimproverare il povero Paciock che come al solito aveva
fatto un disastro, si soffermò anche sul calderone di Draco
facendo notare a tutti la perfetta composizione della sua pozione,
Draco alle parole del Professore sentì il suo orgoglio
gonfiarsi in petto, Piton passò successivamente al calderone
di Harry e anche lì si soffermò a lungo, ma non per
lodarne il lavoro bensì per deriderlo...
Draco sentì un sorriso superiore salirgli alle labbra, si
sporse di poco per vedere l'orribile lavoro svolto da Potter, a
sentire il rpofessore doveva essere una vera a propria schifezza!
Quando il suo sguardo raggiunse il calderone però si accigliò:
il lavoro del grifone non era affatto male, anzi, era ben fatto e la
colorazione che Piton aveva definito “oltremodo sbagliata”
era praticamente idendtica a quella del sui calderone e che aveva
definito “pressochè perfetta”... Alla fine della
sfuriata Piton tolse ai rosso-oro altri dieci punti, Harry incassò
il colpo anche questa volta senza abbassare neppure una volta lo
sguardo, anzi, un secondo prima che la campanella suonasse, con tono
limpido disse al professore
H -Mi spiace molto professore, la prossima volta cercherò
di fare un lavoro migliore...-
Poi come se niente fosse cominciò a riporre tranquillamente
le sue cose nella borsa, presi dalla foga di uscire dalla classe solo
Hermione e Draco si accorsero di come fosse rimasto impietrito il
professore alle parole del grifondoro...
Continua...
Ringraziamenti:
_ darklily_ :
Ciao carissima!^^ Tranquilla per Sirius io e Remus abbiamo trovato il
metodo adatto... il guinzaglio! Chissà che lo ha inventato...
dovreri proprio fargli una statua!!^^ (Brutta ipocrita... non sono un
cane! Slegami subito! NdSirius) Si, si...che fai cagnone... mi
azzanni? (Potrei anche farlo... grrr ndSirius) E meno male che non
eri un cane eh? Ringhi pure... guarda che se non la smetti ti metto
la museruola! (Ah si... e io chimo Berardino! NdSirius) Chi?!
(Berardino, l'impiegato della protezione animale! Ti farà
passare un sacco di guai! NdSirius) Tsk... tanto non sai neppure
usare il telefono... come pensi di chiamarlo? Bewahahaha... XD Sono
un genio modestamente... (Ipocrita! NdSirius) zitto tu! Cara Darklily
spero che anche questo chappy ti sia piaciuto! Fammi sapere cosa ne
pensi! Un bacione!^^
djkika: Oh! Ma
ciao anche a te! ^\\^ grazie per il complimento... lieta che ti sia
piaciuta questa versione riveduta! Spero che anche questo capitolo
possa piacerti! (Ma... ma io sono malato!!!! ndHarry) Si tesoro... ma
tranquillo niente di grave... hai letto il colloquio con la Chips no?
(Nulla di grave quindi?) Noooo.... ma come puoi pensare una cosa
simile -l'autrice incrocia le dita dietro la schiena- emh... perchè
non vai a fare compagnia a Sirius? Poverino è legato e si
sente solo... (Oh... si vado subito! Ma perchè è
legato? NdHarry-incuriosito) Perchè... perchè... Ah sì,
abbiamo cominciato un gioco, adesso lui ti dirà sicuramente
tante cattiverie su di me e ti chiederà di slegarlo, ma tu non
ascoltarlo fa parte del gioco ok? -le dite sono ancora incrociate...-
(Va bene... ndHarry) Fiuuu per un pelo! Tornando a noi darklily fammi
sapere cosa ne pensi!^^
AryVano90: Ciao
tesoro! Allora piaciuto il cap? Questo è tutto per te! Ai
visto come Harryno ha sconvolto il caro Dracuzzolo? ^___^ Mi spiace
dirtelo ma Potter per il mondo magico= zero... Bwahahaha (In che
senso? ?_? ndHarry-confuso) Ma nulla... torna a giocare con Sirius
non vedi come gli manchi? -l'autrice incrocia ancora una volta le
dita dietro la schiena- (va bene... bye-bye AryVano!^^ ndHarry)
fiuuu, emh... per quanto riguarda Draco bè... non ne potevo
più e l'ho mandato in rieducazione, mi hanno assicurato che
sono molto competenti!^^ -Dalla porta rientra Draco che porta una
tunica stile greco- (L'amore muove il mondo! NdDraco) Visto che è
tornato? Ed è tutto intero! (La verità stà nel
fondo... ndDraco) Bè... almeno il suo stato fisico è
impeccabile... (Dici che visto che è nel fondo devo scendere
al pian tereno? NdDraco-pensieroso) eeeeeeeeeee.... -_- ok... questo
è un problema (Hakuna Matata... Carpe Diem! NdDraco) mi
correggo... è un grande problema (L'amore è dietro
l'angolo... non è che rischio di andarci a sbattere? NdDraco)
mi correggo un altra volta... questo è un' ENORME problema...
(Harry!!!! Sei dietro l'angolo per caso? NdDraco) OH my god.... ho
creato un mostro!!! Chiemerò il centro per risolvere il
problema... per il resto bè, fammi sapere cosa ne pensi di
questo 6° cap e un mega-bacio!!!! SMAK! E a pro posito... non sai
che bellissimo regalo mi hai fatto quando oggi ho trovato la tua fic
con un nuovo chappy! Grazie mille e spero che l'ispirazione possa
durare a lungo!!!!!
Con furore eccomi atterrare con il 7°
Capitolo! Ringrazio vivametne tutti coloro che leggono e seguono la
Fic anche senza commentare! Per me
l'importante è scivere sperando che a qualcuno la storia possa
piacere perchè la mia gioia più grande è nel
mettermi davanti al compuer e far andare a mille le mie dita.
Spesso può sembrare strano ed incredibile il fatto che
pigiando semplici tasti possano crearsi lettere, parole, frasi e
discorsi, creando così un'intreccio fantastico da cui nascono
storie e racconti, io personalmente mi stupisco ogni volta e penso
che le parole siano qualcosa di grandioso ed affascinante...
Questo cap è dedicato a tutti coloro che amano scrivere o
semplicemente leggere, per chi ama perdersi in mondi differenti dal
nostro! Dopo questo momento pieno
di melassa... vi lascio alla storia!! Bye-bye
Capitolo VII
Hogwarts 20 Dicembre 1990
Per gli alunni i primi mesi di scuola erano volati, ed ora che
mancavano due giorni alle vacanze natalizie, anche i più
diligenti avevano mollato un po' i libri per accoccolarsi davanti al
camino con gli amici per una partita a spara-schiocco o gobbobiglie,
mentre i più esuberanti andavano nel cortile per battaglie con
la neve. Nei corridoio si avvertiva l'aria natalizia, e un forte
cicaleccio riempiva la sala grande e le sale comuni.
Quel giorno Remus Lupin sentiva il bisogno di sgranchire le gambe,
di andare in cortile però non gli andava, non voleva
interrompere i giochi dei suoi studenti, cominciò così
a girare senza meta per il castello rispondendo con cenni del capo al
frettoloso saluto degli studenti che correvano per i corridoi,
all'inizio pensò di andare a trovare Sirius, ma si ricordò
che il collega ancora non aveva corretto i compiti del 5° e 6°
e che se fosse andato da lui, lo avrebbe costretto a dargli una mano!
E correggere compiti era l'ultima cosa che voleva fare!
Così continuò a gironzolare per i corridoi, continuò
a salire scale su scale, fino a quando non si trovò nei pressi
della gufiera, decise così di farci un salto, almeno si
sarebbe potuto godere un bel panorama! Mentre saliva le scale,
ripensava con nostalgia al tempo in cui, insieme a James vi si recava
spesso per trovare un po' di tranquillità, o semplicemente per
parlare fra loro... con l'intenzione di mandare via questi
malinconici pensieri, scosse la testa e continuò la salita,
mentre faceva capolino nell'illuminato colonnato della stanza, sentì
un profondo fischio provenire dalla sua destra, si voltò in
tempo per vedere una splendida civetta bianca planare dolcemente sul
braccio che gli veniva offerto da uno studente.
Il ragazzo accarezzò dolcemente il candido piumaggio della
civetta per poi affidargli due lettere
H -Mi raccomando Edvige, vola prima da Raphael e poi da Damien
chiaro?- l'uccello vece un verso d'assenso -Bravissima piccola, e mi
raccomando sii buona con loro!-
Poi si avvicinò al balcone più vicino per permettere
ad Edvige di spiccare il volo, Remus rimase in disparte ad osservare
il ragazzo che ormai aveva riconosciuto, già da tempo lui e
Sirius desideravano parlare con il ragazzo, che fosse quello il
momento giusto? Il professore non lo sapeva, dentro di sé,
sentiva la voglia di conoscere quel ragazzo che sedeva sempre in
terza fila dall'aspetto così discreto, da un po' di tempo a
quella parte lo vedeva strano, sapeva che Harry aveva l'abitudine di
svegliarsi presto e uscire un po' nel cortile prima della colazione,
senza tenere conto del tempo, il giovane grifondoro usciva sempre,
aveva notato anche che riceveva regolarmente delle lettere che
leggeva con un piccolo sorriso sulle labbra, ma per lui non era
abbastanza.
Lui voleva conoscere Harry, parlargli, aiutarlo se
possibile, era il figlio del suo migliore amico e si sentiva legato a
quel ragazzo in qualche modo... Mentre simili pensieri si agitavano
nella sua mente, Harry si era seduto sul lato del balcone e guardava
fuori con espressione indecifrabile. Vedendolo Remus ebbe una stretta
al cuore, Harry sembrava stanco e aveva un'aria malinconica, aspettò
una deicna di minuti, poi entrò nella stanza facendo frusciare
il pesante mantello che portava.
A quel piccolo suono Harry si volse
verso la sua direzione, vedendolo si alzò spazzolandosi la
divisa che si era impolverata, prima che potesse dire nulla, il
professore con espressione affabile disse
R -Tranquillo, resta lì
seduto... piuttosto cosa ci fa qui? -
H -Oh... bè dovevo spedire una
lettera e poi sono rimasto un po' qui fuori...-
R -Capisco...piuttosto, le và di
prendere una tazza di tè?-
H -Non.. saprei...-
R -Oh, se non siamo in classe
preferirei che mi dessi del tu... comunque vorrei che tu accettassi
il mio invito, io ed il professor Black vorremo parlarti di alcune
cose...-
H -Se è così accetto...-
Negli occhi di Harry passò un
lampo di divertimento, ma questo fù talmente veloce che il
professore non lo notò. Silenziosamente ragginsero un
corridoio ai primo piano dove i due docenti di Difesa avevano gli
uffici, si fermarono prima davanti ad una porta, Lupin chiese ad
Harry di aspettarlo un attimo fuori, ed entrò da solo senza
neppure bussare.
Una volta dentro, Remus vide Sirius
scribbachiare qualcosa di rosso ai margini di una pergamena, si
schiraì la voce per far riconoscere la sua presenza e quando
gli occhi grigi del collega si posarono su di lui sorrise
allegramente
S -E tu... da dove spunti?-
R -Dalla porta?!-
S -Non intendevo questo... uff... da
quant'è che sei qui?-
R -Appena entrato, comunque volevo
sapere se hai un'oretta da perdere...-
Sirius lo guardò sospettoso e
poi con un sopracciglio inarcato chiese
S -Perchè? -
R -Bè....
hoappenachiestoadHarrydiparlareconnoieadessoèquìfuori-
S -Remus.... MA SEI SCEMO O COSA?! Ti pare che io abbia potuto
capire anche mezza sillaba di cosa mi hai appena detto? Se è
uno scherzo sappi che non è divertente... sai perfettamente
che odio dover corregere i compiti, non ti ci mettere anche tu!-
R -Nonono... scusa! Non era uno
scherzo, volevo solo dirti che avevo chiesto ad Harry di venire
perchè noi dovevamo parlargli, per te va bene vero?-
S -Certo! Quando viene?-
R -Emh... veramente è già
qui fuori...-
S -E perchè non me lo hai detto
prima?-
R -Ma io te l'ho detto!-
S -In lingua umana intendevo! Comunque
dato che ormai è fuori fallo entrare, intanto faccio sparire
di qui tutte queste pegamene!-
Con un colpo di bacchetta, fece sparire
tutti i fogli, mentre un Remus agitato faceva entrare lo studente
nell'ufficio.
Harry da fuori, aveva ascoltato tutto
il discorso fatto dai due, e dovette imprimersi una facciata cordiale
e nascondere le risate che rischiavano di uscirgli quando Lupin lo
condusse all'interno della stanza. L'ufficio era arredato sobriamente
ma con gusto, era una specie di slottino con una grande scrivania
sotto la finestra e un libreria colma di libri, al centro c'erano tre
poltrone rosse con un tavolino in mogano nel mezzo, sui vari
mobiletti erano presenti vari oggetti metallici dll'aspetto bizzarro,
il professor Black sbucò un secondo dopo da una porta
laterale.
H -Buongiorno professor Black- l'uomo
rispose con un cenno del capo a disagio ed Harry continuò
-Emh.. il professor Lupin mi ha detto che dovreste parlarmi....-
S -Oh... si, intanto sedetevi...-
R -Harry, come ti ho già chiesto
sarei felice se mi chiamassi Remus nelle occasioni informali, e
questo vale anche per il professor Black... vero?-
S -Oh si! Chiamami pure Sirius.-
H -Va bene... allora, di cosa volevate
parlarmi?-
I due si guardarono fra loro dubbiosi,
nessuno dei due sapeva come cominciare, e in più erano stupiti
dal comportamento tranquillo del ragazzo che sembrava perfettamente a
suo agio, Sirius nei suoi pensieri malediva il suo collega per non
averlo avvertito prima e avergli dato così modo di poter
prepararsi una specie di discorso, Remus dal suo canto, non sapeva
assolutamente cosa dire e fare, Harry invece dovette imporsi
mentalmente di non ridere nel vedere le faccie completamente prese
dei due insegnanti.
Passò un buon minuto di
silenzio, teso da parte dei due adulti e completamente rilassato e
parecchio divertito per il ragazzo, a quel punto Harry decise di
salvare i propri professori dicendo
H -Sapete, sono contento che mi abbiate
chiamato, anche io desideravo parlarvi...-
R -Perchè?- chiese parecchio
stupito da questa uscita
H -Bè... dicaiamo che molto l'ho
sperato, ero curioso di conoscervi... in fondo eravate i migliori
amici dei miei genitori no?-
Scese un momento di silenzio, poi
Sirius con voce rotta chiese
S -Come... come fai a saperlo?-
H -Mia madre, mi ha lasciato un diario
molto dettagliato, ha scritto molto di voi... dice che eravate i
migliori amici di mio padre, e che a scuola eravate sempre insieme e
che eravate un po' come la sua coscienza...-
A quel paragone i due si concessero una
risata, in fondo era proprio azzeccato! Remus era l'amico razionale e
assennato, Sirius quello più sfacciato ed esuberante,
l'accoppiata vincente! La curiosità prese il sopravvento e
Sirius chiese
S -Cos'altro ha scritto?-
H -Oh, un po' di tutto davvero: delle
sgridate che ha fatto a voi e mio padre, dei guai che combinavate,
aneddoti che l'avevano colpita, so che eravate i loro testimoni di
nozze e avrebbe voluto che voi diveniste anche i miei padrini...-
R -Davvero?-
H -Si, ma dato che il diario era
incantato, ho scoperto queste cose solo ad Halloween, prima di allora
sul diario c'era solo una dedica in fondo alla pagina... una cosa che
mi ha incuriosito però è stata quella dei vostri
soprannomi, mio padre Prongs... e voi Padfoot e Moony... come mai?-
R -Bè... diciamo che...-
Passarono così l'intero
pomeriggio a parlare, o meglio, i due adulti raccontarono alcuni dei
ricordi più cari, ed Harry ascolatava contento. Verso le 7:00
però Harry interruppe l'ennesimo racconto per dire
H -Mi spiace interromperti Sirius, ma
adesso devo proprio andare, ho promesso ad una mia compagna di
aiutarla in biblioteca, e devo proprio andare.-
R -Va bene... non c'è problema,
a presto allora...-
H -Si, a presto! Verrò a
salutarvi prima di partire.-
Sirius con faccia curiosa chiese
S -Non resti ad Hogwarts per le vacanze
di Natale?-
H -Oh no... non potrei mai!-
Poi con un cenno della mano, uscì
dalla stanza. I due insegnati però rimasero un po' perplessi,
entrambi avevano pensato che il ragazzo avrebbe preferito restare ad
Hogwarts per le vacanze di Natale... solo allora Remus conto che
durante il pomeriggio, talmente presi dal raccontare, Harry non aveva
mai parlato di sé, aveva dato delle sue impressioni, riso ad
alcune uscite di Sirius, ma non aveva detto loro niente di
personale...
R -Sir... hai notato anche tu?-
S -Cosa?-
R -Harry... lui non ci ha detto
nulla...-
S-Ma se abbiamo parlato per ore!?!
R -No, noi abbiamo parlato... lui di se
non ci ha racconato assolutamente nulla, ero così preso dai
ricordi che non me ne sono neppure accorto...-
S -Neppure io... vedrai che è
solo un caso, anche lui sarà stato curioso di sapere qualcosa
sui suoi genitori e non ha prestato attenzione ad altro... e poi,
avremo altre occasioni per parlargli no?-
R -Hai ragione... sarà
sicuramente come hai detto tu...-
Nel frattempo Harry stava velocemente
percorrendo il corridoio del piano e intanto ripensava al pomeriggio
trascorso: molte delle cose che i due adulti gli aveva raccontato,
lui già le conosceva grazie al diario della madre, però
sentirsele raccontare da loro era stato bellissimo, si era trovato
molto a suo agio con i due e sperava che la cosa fosse stata
reciproca, interruppe questi pensieri una volta arrivato sul fondo di
un corridoio poco frequentato. Proprio dietro un'arazzo stava una
porticina praticamente invisibile, Harry l'aprì
silenziosamente, e si ritrovò in una piccola stanza avente
solo una vecchia poltrona di fronte ad una finestra, ed una cornice
vuota sulla destra.
Il grifondoro si sedette sulla poltrona
e cacciò dalla sacca una boccetta dal liquido rosso, dopo
averla osservata per un minuto, la stappò e con pochi sorsi ne
bevve il contenuto reprimendo a forza un moto di disgusto... per
un'attimo forti fitte alla testa e all'addome lo travolsero
stordendolo, ma poi il dolore cesso ed Harry riprese a respirare
normalmente, dopo cinque minuti riuscì ad alzarsi. Dopo aver
risistemato la boccetta nella sacca, uscì dalla stanzetta
dirigendosi verso la sala comune rosso-oro.
Stazione di Hgsmeade 22 Dicembre
Il binario era pieno di ragazzi che
chiacchieravano allegramente sui progetti delle prossime vacanze di
Natale, Harry con i suoi compagni salì sulla vettura
sitemandosi in uno scopartimento insieme ad Hermione, Ron, Seamus e
Dean.
Lui ed Hermione passarono il viaggio a
chicchierare del più e del meno, mentre gli altri ragazzi
erano impegnati in un'accesa discussione sul Quidditch, verso metà
del viaggio però la porta dello scompartimento si aprì
rivelando ai cinque grifondoro, Draco Malfoy, Blaise Zabini e Pansy
Parkinson.
D -Ecco qui lenticchia e i suoi degni
compari...-
R -Malfoy, se sei venuto per litigare
fatti avanti razza di leccappiedi!-
P -Piano con le parole Weasley! Non
puoi permetterti di offendere un serpeverde tu!-
R -E tu fatti gli affari tuoi gallina!-
Le guance della serpeverde
s'imporporarono per la collera, mentre Malfoy si fece avanti con la
bacchetta sguainata dicendo
D -Chiedi scusa straccione!-
M -Nemmeno per sogno!-
Preso dalla lite, anche Ron prese la
bacchetta puntandola contro i verde-argento. In poco tempo, i tre
serpeverde, Ron, Dean e Seamus avevano le bacchette sguainate, Harry
ed Hermione si guardavano in sottecchi. Nessuno dei sei aveva ancora
lanciato incantesimi, ma i commenti sarcastici e le offese fioccarono
alla grande.
Il moro grifondoro che già dalla
mattina si sentiva poco bene, non ne poteva più, nello
scopartimento c'era talmente tanto rumore che sentiva la testa
pulsare dolorosamente, stancamente si portò un mano sulla
tempia sinistra cercando di far cessare almeno in parte il dolore.
Hermione che aveva notato il movimento del compagno gli si avvicinò
preoccupata e gli chiese
Hm -Harry... tutto a posto?-
H -Tranquilla, tutto ok... c'è
solamente troppa confusione per i miei gusti...-
Hm -Hai ragione, quando fanno così
sono isopportabili-
Malfoy che aveva notato che i due
confabulavano amichevolmente senza degnarli della minima attenzione
andò su tutte le furie
D -Pensavo che tutti i grifondoro
fossero noti per il loro coraggio, ma a quanto vedo questo non vale
per la mezzosangue e per Potty...-
Una fragorosa risata risuonò
nello scompartimento, mentre Hermione si morse il labbro per non
cedere alle provocazioni, Harry sembrò del tutto
disinteressato all'offesa. Questo comportamento indifferente mandò
il biondo su tutte le furie
D -Bè... Cosa c'è Potter
paura?-
Harry lo guardò con uno sguardo
sinceramente stupito
H -Oh no... solo che trovo tutto questo
estremamente fastidioso tutto qui...-
Le parole di harry lasciarono tutti
enormemente spiazzati... l'unico suono era quello di risate soffocate
che proveniva da Hermione, Harry la guardò interrogativo
chiedendole
H -Bè... che c'è? È
quello che ti ho detto anche prima no?-
Hermione a questo punto, vedendo la
faccia sincera di Harry e quella basita dei compagno, incrementò
la risata e, sempre ridacchiando, prese Harry per un braccio e lo
portò fuori dallo scopartimento.
Harry la seguì, la moretta lo
trascinò ridacchiando per tutto il vagone, poi si fermò
di fronte ad uno scopartimento vuoto, entrandoci insieme all'amico
H -Herm... cosa ti ha preso?-
Hm -Nulla... è solo che ho il
sospetto che non avrebbero preso bene il tuo commento e così
ho intrapreso una fuga strategica...-
H -Dici che se la sono presa?-
Hm -Non saprei... ma tu a chi ti
riferivi? Ai serpeverde?-
H -Si, ma anche a Ron, Seamus e Dean...
è da questa mattina che ho il mal di testa e li ho trovati più
fastidiosi del solito con le loro litigate...-
Hm -L'immaginavo...-
Hermione ridacchiò ancora, i due
grifondoro passarono così il tranquillità il resto del
viaggio.
Nello scompartimento che avevano appena
lasciato adesso c'erano rimasti solo i tre rosso-oro, i serpeverde
infatti, dopo l'uscita di Hermione ed Harry se ne erano andati
dicendo di non voler perdere altro tempo con i pezzenti, Ron intanto
cercava di capire il motivo che aveva spinto i suoi due compagni alla
loro uscita, Draco Malfoy, tornato nel suo scopartimento però
era decisamente molto irritato... non aveva apprezzato affatto la
battuta di harry e tantomeno l'indifferenza con cui aveva accolto i
suoi insulti, come osava trattarlo a quella maniera?
Blaise e Pansy accortisi del malumore
del loro compagno e conoscendolo dall'infanzia, sapevano che quando
era irritato era maglio stargli alla larga, così lo lasciarono
a sbollire mentre loro andavano in giro per il treno infastidendo i
tassorosso. Fù così che Draco si ritrovò da solo
a camminare su e giù per il vuoto scompartimento, non avendo
nulla per poter sfogare la sua rabbia decise di uscire e seguire
l'esempio dei compagni.
Mentre vagava sulla vettura alla
ricerca di una probabile preda, vide la mezzosangue-Granger uscire da
uno scompartimento poco più avanti, probabilmente Potter era
dentro... con un gigno decise di avre trovato la preda perfetta, con
passo sicuro entrò nello scompartimento, subito uno sguardo
smeraldino fù su di lui
H -Oh Malfoy... volevo giusto
parlarti!-
A quelle parole, il verde-argento
rimase perplesso
D -Parlarmi?-
H -Già... volevo ringraziarti
per non aver detto a nessuno della chicchierata in infermeria-
D -Tu volevi ringraziare ME?-
H -Si... perchè?-
D -Ma questo non ha senso... io sono un
Serpeverde e tu non puoi ringraziarmi!-
H -Perchè no?-
D -Perchè non è così
che vanno le cose! E poi scusa, io insulto te e i tuoi compagni in
continuazione e tu mi ringrazi!?-
H -Hey... io non ti stò
ringraziando perchè m'insulti sia chiaro... ti ringrazio per
la tua discrezione! Ora però e meglio che vada... ci vediamo a
Gennaio Malfoy, Buon natale e buone vacanze!-
E così dicendo uscì dallo
scopartimento senza sapere di aver lasciato un Draco malfoy
schockkato
Continua...
Ringrazio calorosamente:
Djkika: Grazie! ^\^ l'aggiornamento non è
stato rapidissimo ma l'importante è che cia sia stato no!?
(L'importante non è sapere chi si è, ma dove si è
diretti! NdDraco-versione-guru) Emh... mi spiace per l'intrusione ma
ci sono stati un po' di problemi con un metodo di rieducazione...
ehehehe.... comunque grazie mille e spero che la tua curiosità
non passi, mi spiace ma anche in questo cap resterà
inappagata! Ehehe.... mi raccomando fammi sapere se ti è
piaciuto questo cap! E a pro posito... io non ho parlato di nessuna
cicatrice a forma di saetta!!!!!!
ariVano90: Tesoro! Sono contenta che Raphael
come personaggio ti piaccia, riapparirà presto promesso! Per
il resto delle domande mi spiace ma... bocca cucita!!!! Posso solo
dirti che Piton sa perfettamente di chi è figlio Harry,
infatti hai visto come lo tratta no!? (Bè ci macherebbe
altro... tsk... ndPiton) tornatene al parrucchiere! Il trattamento
non è ancora finito! A pro posito... penso che al centro è
meglio mandraci Sanzo, il medico sarà più contento...
(Perchè dovrei andarci io!? NdSanzo) MA perchè c'è
un tuo carissimo amico! Ricordi il dottor Ni-jeni? Guarda mi ha
regalato anche un coniglietto portachiavi! -inspiegabilmente Sanzo è
sparito – chissà dov'è... bà...
(L'importante è cadere in piedi... non importa il dove o il
quando! NdDraco) .... si Draco, va bene... (Hai visto come è
diventato saggio il mio Draky? NdHarry) Oh sì... ho notato....
(quando il vento spira vfforte, piegati come il giunco e stai attento
a non spezzarti come la quercia... ndDraco) qui urge una
soluzione... -l'autrice scova le pagine gialle e comincia a girarle-
Eureka! Ecco cosa mi serve! Tranquillo Draco... presto tornerai il
borioso di prima!... oddio, non sembra una cosa positiva da dire
vero? (Si è liberi solo quando si ha un luogo in cui tornare!
NdDraco) Ritiro tutto... Draco tornerai borioso&viziato come
prima... fosse l'ultima cosa che faccio! Ari, come vedi il tuo
biondino tornerà come e meglio di prima! Per quanto riguarda
Paddy bè, sei stata accontanteta in questo chappy o no? Grazie
mille per i complimenti tesoro... e tranquilla, per ora l'ispirazione
stà bene poi... si vedrà! Un bacione e al prossimo
aggiornamento chissà se il mio o il tuo!!!!
Caio a tutti! Eccomi con un nuovo capitolo!
Spero che anche questo possa piacervi!
Avverto che ci sarà una sorpresa! Lo
scoprirete solo se starete abbastanza attenti alle date (soprattutto
agli anni) trascritte! Preciso che ho riscontrato un piccolo
dubbio... non ho idea del giorno preciso in cui si trona a casa da
Hogwarts per le vacanze estive, nella mia storia le vacanze iniziano
il 15 Giugno, non chiedetemi come e perchè per il semplice
fatto che ho scelto a caso! Se qualcuno però conosce la data
esatta bè... basta dirmelo e modificherò il cap! Per
tutti quelli che seguiranno buona lettura! E grazie a tutti coloro
che leggono e in particolare a tutti quelli che commentano!
Capitolo VIII
Stazione di King Kross, Londra 22 Dicembre 1990
Il treno era arrivato alla stazione di KingKross da un po', e
tutti i compagni di Harry avevano raggiunto i familiari che li
attendevano sul binario. Il moro dopo averli salutati, si era diretto
sul binario muggle per prendere un taxi che lo avrebbe condotto al
Sunflower. Solo un apio di occhi grigi aveva notato che ad attendere
il moro non vi era nessuno...
Nel frattempo Harry, seduto nell'abitacolo dell'auto, pensava,
avrebbe dovuto parlare con Damien di un'argomento spinoso, e ancora
si chiedeva se non fosse il caso di tenerglielo nascosto, poi però
si diede mentalmente dell'idiota, il suo fratellone lo conosceva
talmente bene che avevaintuito che qualcosa non nadava addirittura
attraverso le sue lettere, sicuramente non avrebbe avuto scampo!
Con un piccolo sospiro lasciò che la sua mente vagasse sui
mille e più pensieri che liberi volavano nella sua testa,
senza rendersene conto, la sua mano andò alla ricerca del
quadernino verde che teneva nella tasca dei jens sbiaditi che
indossava, in quel momento, desiderava che sua madre o suo padre
fossero lì, accanto a lui, pronti ad indicargli la giusta via.
In realtà lui sapeva cosa avrebbe dovuto fare, ma il problema
in sé era: sarebbe stato abbastanza forte?
Fù riportato alla realtà dal taxi che si era fermato
davanti ad un grande edificio, lì, davanti al cancello di
ferro battutto vi era un ragazzo moro che lo guardava sorridendo.
Harry uscì dalla vettura e si avvicinò titubante
alla figura che in poco tempo lo raggiunse, Damien ed Harry si
guardarono a fondo, cercando di trovare attraverso lo sguardo i
cambiamenti che quei mesi lontano l'uno dall'altro aveva portato, poi
con un sorriso Harry abbracciò stretto il fratello, che dopo
un attimo ricambiò la ferrea stretta, attraverso l'abbraccio
sentì il fratellino scigliersi in un pianto silenzioso e
aumentare la stretta, Damie passandogli una mano fra gli scompigliati
capelli, disse
Dm -Andrà tutto bene vedrai... qualsiasi cosa sia... andrà
tutto bene...-
H -Ho paura...-
Dm -Tranquillo fratellino... ci sono io qui con te-
H -Grazie... grazie mille Damie...-
Orfanotrofio SunFolwer 23 Dicembre 1990
Harry se ne stava seduto di fronte alla finestra avvolto da una
morbida coperta di lana. Fuori la neve cadeva e i candidi fiocchi
riempivano poco a poco il piccolo cortile dell'orfanotrofio. Ed Harry
si rivide più piccolo mentre giocava insieme agli altri
ragazzi a palle di neve cercando di non farsi vedere dalla direttrice
che lo avrebe rimandato sicuramente all'interno, di quando passava
giornate intere seduto di fronte al camino a leggere un libro mentre
accanto a lui Damien raccontava qualcosa di bizzarro solo per farlo
sorridere, oppure mentre infatidiva qualcuno.
Damie era fatto così, con lui una sorta di angelo custode,
con gli altri bè... diciamo che non era esattamente quella che
si definisce una persona gentile, non potè fare a meno di
pensare a quanto fosse simile al carattere di Draco Malfoy, il suo
fratellone però aveva lui con cui poteva essere chi meglio
preferiva e comportarsi normalmente. Harry sperò che anche
Draco avesse una persona del genere con cui qualche volta potesse
mostrare veramente se stesso.
Damien vedendolo immerso nei pensieri gli si accostò
facendolo tornare alla realtà.
Dm -Hey... a cosa pensi?-
H -Niente di che... un po' questo, un po' quello, niente
d'importante veramente...-
Dm -Capisco...-
il silenzio calò fra loro, ma non aveva traccie di
pesantezza, tra loro era così e a lui andava bene, conosceva
Harry da una vita e sapeva che se avesse avuto voglia di parlare lo
avrebbe fatto. Nonostante questo non potè fare a meno di
stargli accanto... il giorno prima gli aveva detto di aver incontrato
l'uomo che 10 anni fa l'aveva affidato all'orfanotrofio e di avergli
parlato, ma non veva aggiunto altro, Damien aveva visto nei suoi
occhi un lampo i sofferenza e non aveva detto nulla, non aveva
insitito, gli era solo rimasto accanto ricevendo in cambio
un'occhiata gratificante.
Adosso lo vedeva lì, pensieroso e avvolto in una coperta
troppo grande e vecchia, sui suoi tratti c'era malinconia e paura, e
lui non sapeva cosa fare, quando a quattro anni era entrato
nell'orfanotrofio era stata dura, ma Harry gli era apparso come
un'ancora di salvezza, un ragazzo semplice che sorrideva, sorrideva
sempre. Era stato quel sorriso ad aiutarlo, a poco a poco aveva
conosciuto quello strano ragazzo così mingherlino e povero in
salute, trovando in lui un amico affidabile e sincero, a volte
ingenuo ma nonostante le apparenze più forte di una quercia,
adesso però stentava a riconoscerlo, da quando era tornato
aveva sorriso poche volte, ed ogni sorriso era sembrato spento.
Voleva aiutarlo, essere la sua ancora in quel momento, ma Harry
avrebbe dovuto fae il primo passo e parlargli, il soggetto dei suoi
pensieri che era seduto lì accanto stava osservando il suo
riflesso semi-trasparente sul vetro, senza rifletterci passò
una mano sul ragazzo che vedeva stentando a riconoscersi. Le parole
di Raphael gli avevano cambiato un'intero mondo, avevano ribaltato
molte delle sue certezze portando timori e paure. Harry temeva che
non sarebbe riuscito a far fronte a quello che gli parava dinanzi,
aveva paura di fallire e di perdersi durante il percorso che avrebbe
dovuto percorrere ma che sembrava così oscuro e complicato.
Il suo sguardo si posò per l'ennesima volta sul collare di
cuoio che portava al collo e poi con la coda dell'occhi vide il suo
fratellone accanto a se che lo sbirciava con preoccupazione, decise
allora di fare un passo, un passo sul suo cammino, forse sarebbe
inciampato ma la direzione era giusta e anche se fosse caduto, nulla
gli avrebbe impedito di rialzarsi no?
H -Damie sai qual'è la mia paura più grande?-
Dm -...-
H -Ho paura di me stesso... ho paura di sbagliare e di combinare
un gran casino, ho paura di non essere abbstanza forte per quello che
dovrò fare...-
Damie lo guardò con affetto, ascoltando silenziosamente
tutte le parole che esitandi uscivao dalle labbra del moretto, lo
ascoltò mentre cercava di spiegargli cosa era accaduto quel 31
Novembre e di come tutto per lui era stato capovolto diventando ancor
più difficile.
Quella notte Damie, mentre osservava il suo fratellino dormire nel
letto promise a se stesso che lui gli sarebbe stato accanto, che non
avrebbe permesso a nessuno di farlo soffrire ancora perchè
solo gli Dei sanno quanto dolore avrebbe dovuto patire ancora....
Malfoy Manor 10 Giugno, 1996
In un lussuoso studio dell'imponente Malfoy Manor, Severus Piton
sorseggiava lentamente un bicchiere di vino rosso seduto in una
comoda poltrona di pelle, Lucius Malfoy, il padrone del maniero,
sedeva di fronte a lui osservando il liquido nel bicchiere. Quella
sera i due uomini si erano incontrati per parlare di una spinosa
questione che aveva da sempre condizionato le loro vite e scelte.
Lu -Allora.. cosa ne pensi Sev?-
Sv -Tsk... cosa dovrei pensare? Non abbiamo certezze...-
Lu -E Silente? Ha idee al riguardo?-
Sv -Molte, e probabilmente sà qualche cosa, ma non ha
parlato con nessuno, neppure con il cagnaccio e il licantropo... stà
cercando informazioni e nel frattempo, ha cominciato a riaprire
l'ordine della fenice, ma neppure lui ha nulla di concreto fra le
mani... come tutti no?-
Prima che il biondo padrone potesse ribattere, una fortissima
folata di vento s'abbattè sullo studio e prima che i due
potessero fare qualche cosa, il fuoco nel camino si spense e
all'interno della stanza poterono avvertire la presenza di tre
figure.
Lucius Malfoy prese la bacchetta e fece per mormorare un “lumus”
quando una voce tagliente lo interruppe dicendo
? -Tsk... Abbassa la bacchetta Malfoy, ci penso io a fare un po'
di luce!-
Con un veloce movimento della bacchetta riaccese il fuoco nel
camino, i due poterono così vedere le tre figure incappucciate
che erano apparse così improvvisamente, l'uomo che aveva
parlato si tolse il cappuccio rivelando ai due uomini il volto di un
uomo sulla trentina, dagli occhi azzurri e i capelli castani, che
guardava verso di loro con aria decisa e non troppo amichevole.
Lu -Cosa ci fate in casa mia? Come siete entrati!?-
? -Siamo qui per parlarvi, e per quanto riguarda l'entrata non è
cosa che vi riuguardi, ma stà tranquillo Malfoy, le tue
barrere sono intatte e funzionanti, controlla se vuoi!-
Il biondo ovviamente controllò con un'incantesimo e con
stupore, celato poiché un Malfoy non si mostra MAI stupito,
scoprì che le barrire erano intatte funzionanti ma che non
avevano captato nulla di anomalo, con un cenno del capo infomò
Severus che le parole dell'uomo erano vere
Lu -Spero che l'argomento di conversazione sia quanto meno
interessante per poter giustificare quest'entrata maleducata...-
? -Tsk... Malfoy le pare che io mi scomoderei a venire qui senza
una ragione importante?-
La seconda persona incappucciata, posò una mano sul braccio
del compagno per calmarlo, poi con voce lieve disse
? -Lascia, ci penso io...-
? -Ma...-
? -Allora? Cosa ti avevo detto?-
? -D'accordo...-
Lucius Malfoy, con espressione seccata disse
Lu -Non sono solito parlare con persone di cui non conosco il
viso...-
? -Temo che questa volta dovrà fare un'eccezione Signor
Malfoy, anche perchè sono qui solo per proporle un affare.-
Lu -Non sono disposto ad ascoltare oltre....-
? -Faccia come vuole, ma sappia che io sono venuto qui solo per
conferire con lei e con il signor Piton, pensavo solo che la
situazione attuale le potesse interessare...-
Sv -Cosa intende per situazione attuale?-
? -Quello di cui stavate sicuramente discutendo prima del nostro
arrivo suppongo, il motivo per cui Albus Silente ha riaperto l'Ordine
della Fenice...-
Sv -E lei, cosa ne sa? Fa parte dell'Ordine?-
? -Oh no... altrimenti non sarei qui... sono venuto solo per
confermare i sospetti che già avevate, questa sera avrete la
certezza che le mie parole sono vere.-
Lu -Non capisco cosa intende dire, sia chiaro!-
? -Non penso, voi sapete benissimo di cosa parlo e questa sera le
vostre iptesi prenderano concretezza, l'unica cosa che voglio
chiedervi e di lasciare fuori da tutto ciò i vostri figli e,
nel suo caso Professor Piton, i suoi allievi, sono qui per crearle un
contatto con l'Ordine, non per denucnicarvi sia chiaro, ma per
tutelare i ragazzi...-
Lu -Come si permette di fare insinuazioni?-
? -Io dico solo la verità, le stò solo chiedendo
signor Malfoy, di mettere al sicuro suo figlio da quello che da qui a
poco succederà, come le ho già detto questa notte avrà
le certezze che stà aspettando, lei può fare ciò
che vuole, così come il signor Piton, non sono qui per
accusare nessuno di nulla, voglio solo dare a dei ragazzi una
possibilità in più. Se lei volesse accogliere la mia
proposta, le chiedo di mettere all'interno di questa scatolina, la
sua risposta.-
Dicendo questo posò sul tavolino basso una piccola
scatolina in mogano scura, Piton allora chiese con voce neutra
Sv -Allora è vero... stà tonando...-
? -Si...-
Lu -Perchè dovrei mandare via mio figlio allora, se tornerà
nessuno potrà fermarlo-
? -Questo voi non potete saperlo, probabilmente questa volta le
cose saranno diverse, molto diverse, ed è per questo che le
consiglio di accettare la mia offerta.-
Così dicendo, dopo un'altra folata di vento, le tre figure
sparirono nuovamente, lasciando Lucius Malfoy e Severus Piton con
molte domande nella testa. Lucius, in un gesto stanco e non consono
ad un Malfoy si accasciò sulla poltrona chiedendo forse
all'amico, forse a sé stesso, forse a nessuno
Lu -Che dovo fare?-
Sv -Non so cosa dirti Lucius, aspettiamo la notte e vediamo che
tipo di certezze arriveranno.-
Lu -Comunque sia non voglio mettere la vita di mio figlio in
pericolo... non posso!-
Sv -Lo so, neppure io voglio che capiti qualcosa a Draco, ma
dobbiamo essere sicuri, non possiamo fare nulla di azzardato,
aspettiamo Lucius... aspettiamo e vediamo...-
Lu -Hai ragione Sev... hai ragione...-
Fù così che i due si risedettero sulle poltrone
continuando a sorseggiare il loro vino, poi improvvisamente Lucius si
riscosse un'attimo dal torpore e disse
Lu -Niente di ciò che è successo deve arrivare a
Narcissa, lo sai vero?-
sv -Certo che lo so... era ovvio...-
A quel commento così tipico di Severus Lucius si
tranquillizzò tornando alla propria bevanda, a quanto pare
quella sarebbe stata una lunga nottata...
Hogwarts 11 Giugno 1996 Sala comune di Serpeverde
Nelle poltroncine in velluto verde, di fronte al camino sedeva un
ragazzo biondo dall'aria pensierosa, quella mattina avevano avuto i
risultati dei loro esami e lui era risultao tra i primi, con
esattezza il secondo, non che fosse una brutta posizione, ma per un
Malfoy essere terzo non andava bene! Al primo posto era arrivata la
mezo-sangue Granger, come molti si aspettavano, la vera sorpresa era
stato Potter che era arrivato terzo...
Da un paio di anni a questa parte il grifondoro era riuscito anche
ad ottenere buoni voti a pozioni, non che prima non fosse bravo,
inteniamoci, ma Piton gli metteva in continuazione i bastoni fra le
ruote mettendogli voti spesso immeritati, eppure, dal quarto anno le
cose erano cambiate, il professore aveva smesso di infastidire
Potter, e gli dava voti più “giusti” e a quanto
pareva anche nelle altre materie andava bene, eppure per molti fù
una sorpresa che avesse voti così alti!
Draco Malfoy seduto sulla sua poltrona preferita non potè
fare a meno di interrogarsi su Harry Potter, sempre più spesso
gli capitava quando entrava in qualche aula o in sala grande, di
cercare il grifondoro con lo sguardo e poi soffermasi a studiarlo,
non capiva perchè con lui non riusciva a comportarsi come con
gli altri rosso-oro, non aveva nessun problema ad insultare Weasley,
Paciok o la Granger, ma con Potter... dannazione! Da quando al primo
anno gli aveva parlato sul treno non riusciva ad insultarlo
decentemente, e le volte che ci riusciva non otteneva l'effetto
sperato perchè Potter ogni volta che lo faceva Potter lo
guardava e poi scrollava le spalle.
Senza contare che dopo episodi del genere, sentiva sempre una
strana sensazione alla bocca dello stomaco incredibilmente
fastidiosa!... Poco a poco, anche gli altri serpeverde avevano smesso
di insultare Potter arrivando alla conclusione che non c'era alcun
gusto a prendersela con quel tipo... Da quando gli insulti contro il
moro erano cessati, Draco aveva cominciato ad osservarlo.
Erano quattro anni che lo osservava e ancora non capiva che fosse
Harry Potter, sapeva che era un tipo riservato e che a parte la
Granger, nessuno speva molto di lui, non apparteneva a nessun club né
alla squadra di Quiditch, non era una di quelle persone che si
mettono in prima file e fanno di tutto per essere notati
dall'insegnate, era più il tipo da mettersi dove capita e
starsene buono a seguire la lezione.
Non era un combinaguai e per quanto ne sapeva, non aveva una
passione specifica, era uno dei tanti, anzi, forse meno interessante.
Eppure Draco continuava a pensarci sempre più spesso, non
aveva senso e lo sapeva perfettamnente, ma non poteva impedirsi di
pensare al moro e all'espressione malinconica che sempre aveva. Si,
perchè era malinconia quella che albergava negli occhi verdi
del moro, solo che spesso veniva nascosta o messa in ombra dai
sorrisi che spesso distrubuiva alle persone.
Quella era un'altra delle bizzarrie di quello strano rosso-oro,
non lo aveva mai visto arrabbiato, a volte infastidito, ma non lo
aveva mai sentito alzare la voce contro qualcuno, una cosa che poi
lasciava perplessi molti era proprio quel sorriso che dava
praticamente a tutti, che persino a lui, principe delle serpi Draco
Malfoy, aveva rivolto...
Tutto questo era inammissibile per il bel serpeverde, non c'era
logica in quel comportamento, e Draco Malfoy viveva di logica! I suoi
pensieri furono bruscamente interrotti dal chicchiericcio i Blaise e
Pansy, i suoi due migliori amici, gli unici con il diritto di
disturbare la sua quiete in qualità di suoi migliori amici.
B -Eccoti Draco! Io e Pansy ti stiamo cercando da ore!!! Non dirmi
che sei stato qui tutto il tempo!-
D -Anche se fosse?-
P -Questo non và affatto bene Dray! Tra due giorni è
finita la scuola e noi abbiamo l'obbligo di infastidire i
grifondoro!-
B -Hai ragione! Poi non hai visto quanto è incazzato
Weasley? Ci sarà da divertirsi...-
D -E sia...-
Fù così che i tre serpeverde, seguiti a ruota da
Tiger e Goyle, si diressero nel parco di Hogwarts in cerca delle loro
vittime. Non ci vole molto a trovarli: Weasley e la combriccola si
erano messi come loro soliti sulla riva del lago nero e stavano
scherzando fra loro, con un sorriso ferino i verde-argento si
avvicinarono loro e non appena furono a portata d'orecchio Pansy
disse
P -Cos'è questo odore nauseabondo?-
B -Tranquilla Pansy... sono solo quegli inutili grifondoro!...-
D -Forse sarebbe il caso che si facessero un bagno... non vorrei
prendermi delle malattie!-
Al sentire quegli insulti Ronald Weasley, conosciuto da tutti come
un'animo infiammabile, non ci mise molto a scattare e a dire
Ro -Non sarà che piouttosto voi avete sempre la puzza sotto
il naso!?-
D -Grazie al cielo non sono un grifondoro... sai la vergogna...-
P -Oh Draco, tranquillo, nessuno potrebbe mai sbagliarsi, la
differenza è troppo evidente!-
Il rosso grifondoro fece per scagliarsi contro e i suoi compagni
non furono abbastanza lesti dal placcarlo in tempo, così che
Ron ebbe campo libero contro Malfoy, prima che il biondino potesse
reagire, stupito per l'irruenza del sedicenne, si ritrovò con
un labbro spaccato e un Weasley furente che gli sibilava contro
Ro -Malfoy... finiscila di fare il borioso e cresci!-
D -Weasley... non mi sembra che sia io a prendere a pugni
qualcuno! Se qualcuno deve crescere non sono sicuramente io...
pezzente!-
Weasley aveva alzato il pugno pronto a colpire nuovamente Draco,
ma fù bloccato da Tiger e Goyle che lo alzarono di peso pronti
ad una rissa, Pansy fù subito su Draco per aiutarlo ad alzarsi
quando Blaise con un sussurro disse
B -Draco... la McGranitt è sull'entrata...-
D -Tiger Goyle! Mollate quel pezzente, non vorri vi prendeste
qualche germe...-
E così ridacchiando i serpeverde se ne andoarono, mentre un
Ron Weasley furioso veniva a foza trattenuto da Seamus Finnigam e
Dean Thomas. Nel frattempo Draco si portò un fazzoletto al
labbro e con voce seccata chiese
D -ma cosa divolo ha preso a quel pezzente di un Weasley!? Di
solito ci mette più tempo a infervorarsi....-
P -Te lo avevo detto che oggi è più nervoso... a
quanto pare ha litigato con la mezzo-sangue e Potter...-
D -Potter che litiga? Non ci credo...-
P -Ti dico che è così!- rispose stizzita -le mie
fonti sono assolutamente attendibili... i due hanno litigato e di
brutto!-
Prima che Pansy potesse dire altro la McGranitt li raggiunse
seguita da un uomo mai visto ad Hogwarts, la professoressa li
richiamò con urgenza
Mc -Malfoy, Parkinson, Zabini! Venite qui...-
I tre seppur di malavoglia si avvicinarono alla donna che aveva
un'esporessione che mai avevano scorto sul severo viso
Mc -Conducete velocemente quest'uomo all'infermeria del
castello... di corsa!-
B -Ma professoressa...-
Mc -Niente ma Zabini!... andate ora...-
I tre si guardarono mentre la professoressa si allontanava
lasciandoli da soli con l'uomo che li guradava impaziente, dopo
un'attimo dato che i ragazzi non si decidevano a camminare, questi
disse
? -Allora? Siete sordi o cosa... io ho da fare e non intendo
perder tempo, mostratemi dov'è l'infermeria, adesso!-
Nella voce dell'uomo c'era una nota dura e prepotente che non
diede scampo a replice, fù così che i tre verde-argento
si ritrovarono a camminare a passo rapido , davvero poco consono alla
nobile casata, per condurre lo sconosciuto nell'infermeria;
arrivarono dopo poco e non appena Blaise gli ebbe indicato la porta,
questo li sorpassò in un momento ed entrò nella stanza
lasciando per la fretta la porta aperta
Continua...
N.B. Nel 1995 i nostri ragazzi stanno
finendo il loro sesto anno di scuola, spero di non aver fatto troppa
confusione con le date!...
Ringrazio calorosamente:
Djkika: Io... povera autrice sconsolata
chiedo venia! A quanto par emi sono fregata da sola... ^\^ potrai
perdonarmi cara? (su, su... tutti possono sbagliare... ndHarry) Ma
questa mia gaffe è imperdonabile!!!! Comunque grazie mille per
i commenti, sono contenta che il cap tiu sia piaciuto e sarei
super-contenta se mi dicessi cosa ne pensi di quest'altro! Spero che
la mia “sorpresa” sia di tuo gradimento!!!!
Kumiko Shirogane: Cara!Bè cosa posso
dirti... (nulla, magari questa volta ci fai una bella figura!
NdDraco) Eh tu? Sei tornato come prima vedo... (A quanto pare....
vecchiaccia!) come osi mostriciattolo! Comunque cara Kumiko, sono
contenta di averti fatto una sorpresa con i miei sei (ormai sette)
nuovi cap! Spero che ti piacciano mi raccomando fammi sapere! Un
bacione e mi raccomando continua a seguire!
AriVano90: Tesoro! Vuoi sapere come faccio
eh? Le battute di Harry sono sempre le più difficili da
scrivere, perchè lo voglio come un ragazzo semplice, spero che
il carattere rispecchi questa caratteristica ecco tutto! E
comunque... hai visto cosa ti ho combinato? Hai visto che il tuo
lucchan c'è? Ti piace come l'ho accennato? E tutto per la tua
faccia da cucciolo!!!!!! ^______^ Bè per quanto riguarda
Draco... (Parlavi di me? Spero bene, altrimenti dovrai vedertela con
i miei avvocati! NdDraco) bè lui è tornato come
prima... ancora mi chiedo se ho fatto bene... (Io il mio dracuzzolo
lo preferisco così!^^ ndHarry) (Come mi hai chiamato?_?
NdDRaco) (Dracuzzolo... perchè? È così carino!^^
ndHarry) (ca...carino? I Malfoy non sono mai carini!!!!!! Sono sexi e
virili! NdDRaco) Tu? (si perchè? NdDraco) noooooo nulla...
solo che... con quei capelli biondi, la pelle bianchissima e i
lineamenti delicati.... (osi mettere in dubbio la mia mascolinità?!?
ndDraco) IO? Ma no! Ehehehe.... è solo che ti trovo moooolto
tenero! ^______^ -Draco si è fossilizzato- (Resha... perchè
Draco è immobile? ?_? ndHarry) Ma niente... stà
giocando alla bella statuina (Oh.... e come si gioca? NdHarry) Emh...
perchè non te lo fai spiegare da Remus? (Va bene... ciao-ciao
ariVano! NdHarry) Fiiiuuu.... anche questa è andata....
meno-male... più tardi metto Dracuzzolo in forno chissà
che non si scongela.... bà... comunque tornando a oi cara
AriVano... contentissima che la Fic sia di tuo gradimento! Mi
raccomando, anche io aspetto un tuo aggiornamento, a presto!
Ma ciao! Eccomi qui con il 9° capitolo!
Scusate se ci ho messo pù tempo, ma vi dico solo che in queste
due settimane ho un mucchio di studio: compito&interogazione di
Latino, Interrogazione di storia e biologia e per chiudere in
bellezza compito di diritto e Grammatica nella quale sono
assolutamente ed irrimediabilmente negata!
Quindi prego tutti di scusarmi! Adesso ne
approfitto per ringraziare tutti coloro che leggono e recensiscono!
Grazissime!!!! Buona lettura!
Capitolo IX
11 Giugno Hogwarts, ufficio di Albus Silente 1996
I tre sepeverde, ancora sbigottiti
videro sulla soglia della porta Hermione Granger con le mani sulla
bocca e delle scie argentee sulle guance: la più brillante
studentessa di Hogwarts stava piangendo... ormai spinti dalla
curiosità i tre si affacciarono nella stanza e rimasero
impietriti da ciò che videro. Un ragazzo moro era steso su un
letto dell'infermeria e sembrava in preda alle convulsioni,
nonostante ciò non un lamento usciva dalle sue labbra, eppure
dai suoi occhi si vedeva molta sofferenza, il sudore impregnava la
fronte del ragazzo e le sue mani erano tenacemente serrate sul
lenzuolo.
Ci volle un'attimo per i tre ragazzi a riconoscere il lui Harry
Potter, anche Pansy non potè fare a meno di portarsi una mano
alla bocca mentre la Granger accanto a loro tratteneva a stento dei
singhiozzi, Blaise e Draco fissavano invece la scena impietriti,
intanto l'uomo che avevano scortato aveva preso ad armeggiare con una
borsa che aveva appena materializzato mentre con voce dura ordinava
all'infermiera di tenersi alla larga.
Con un gesto della bacchetta l'uomo oscurò tutte le
finestre facendo illuminare la stanza solo con poche candele, dopo di
che avvicinò la borsa sul comodina accanto al lettto del
grifondoro poi con voce dura e profonda cominciò a chiamarlo
? -Harry... Harry, mi riconosci? Harry!-
Con fatica e prendendo più volte fiato l'interpellato
rispose
H -Raph... Raphael... sei tu?-
Ra -Si Harry, sono io...adesso ascoltami bene ok?- il moro annuì
cautamente e Raphael continuò -Devi resistere ragazzino ok?
Due ore... due ore e sarà tutto finito... ma devi resistere
hai capito!?-
H -Io non... è fo... è forte...-
Ra -Lo so Harry... ma devi farcela ok?...- Harry annuì
nuovamente – Bravo ragazzo....-
Dopo di chè Raphael prese dalla borsa delle cinghie con cui
prese ad armeggiare vicino al letto
Hm -Cosa... cosa gli stà facendo?-
Ra -Lo stò assicurando al letto... se continua così
si farà solo del male...-
Hm -Ma... Madama Chips! Glielo dica anche lei che non...-
Md -Mia cara... mi spiace, ma è necessario, è per il
suo bene...-
Così dicendo la donna aiutò Raphael ad assicurare le
cinghie, dopodichè l'uomo prese una siringa e la riempì
con un liquido rosso scuro posizionò il polso in
corrispondenza del torace di harry a cui aveva precedentemente tolto
la maglia
Ra -Pronto Harry?-
H -Vai...-
Con un movimento secco iniettò il liquido nel torace del
grifondoro che nonostante le cinghie si inarcò con violenza e
si morse il labbro pur di non far uscire nessun gemito, dopo un paio
di minuti, nonostante il corpo teso, i movimenti si fecero più
lenti e in qualche modo meno violenti, Raphael passò una mano
sul viso e sui capelli del ragazzo a mò di carezza
Ra -Io adesso devo parlare con Silente, tra un po' gli salirà
la febbre, se dovesse superare i limiti di sicurezza mi avverta, io
sono dal preside-
Md -Posso fare altro?-
Ra -L'unica cosa non slegatelo, anche se dovesse smettere di
muoversi e se può fargli degli impacchi sulla fronte, anche
un'incantesimo refrigerante andrà bene... in quanto a voi –
disse rivolto ai tre serpeverde ed Hermione -Venite con me dal
preside, sospetto che ci stia aspettando...-
I quattro seppur confusi, non sapendo cosa ribattere, seguirono
l'uomo nel corridoio.
Poco dopo, ufficio Albus Silente
Draco Malfoy, Blaise Zabini, Pansy Parkinson ed Hermione Granger
erano seduti su grandi poltrone confortevoli di fronte alla scrivania
del preside che spostava lo sguardo da loro all'uomo che era in piedi
poco più indietro. La professoressa McGranitt stava ritta al
fianco di Silente e guardava con sguardo perforante in direzione
dell'uomo. Il silenzio era assordante, nesuno si muoveva o diceva
nulla, il primo a muovere la situazione fù la professoressa di
trasfigurazione
Mc -Io l'ho fatta entrare credendole sulla parola, ma adesso sia
io che il preside dobbiamo sapere chi è lei e cosa stà
succedendo al signor Potter.-
R -Capisco e concordo, io sono Rapahel Dugain e sono il medico
curante di Harry. Sono venuto qui di tutta fretta apposta per questo,
il signor Potter stà davvero male adesso, sono corso appena ho
potuto e a quanto pare appena in tempo, adesso se non le spiace
dovrebbe farmi avere il baule personale di Harry, è lì
che tiene tutte le sue medicine e ce ne è una che devo
assolutamente somministrargli-
A -Come posso essere sicuro che lei non stia mentendo? Non ho
nulla a testimoniare il fatto che sia veramente ciò che dice
di essere...-
Hm -Mi scusi professore... in realtà Harry mi ha parlato
del signor Dugain, e poco fa in infermeria lo ha riconosciuto.-
A -Ne è certa signorina Granger?-
Hm -Si...-
Il vecchio preside assentì e con un movimento della
bacchetta fece apparire un baule vicino alla scrivania, Raphael si
accovacciò lì vicino e dopo aver armeggiato un po' con
il baule, l'oggetto rivelò una specie di cassetto alla base,
che si aprì al solo tocco del medico, all'interno tutto
poterono vedere una moltitudine di boccette dal liquido porpureo,
qualche cofanetto e alcuni sacchetti neri, Raphael però scostò
tutto quanto e andò a pescare un'ampollina posta in fondo al
cassetto, quando la cacciò essa si rivelò contenere, a
differenza delle altre, un liquido nero per nulla invitante.
Rapahel richiuse il cassetto e si rivolse al preside
R -La ringrazio signore, adesso io raggiungerei il signor Potter
nell'infermeria scolastica.-
A -Certamente, ma quando il ragazzo starà meglio desiderei
parlare con lei.-
R -Ovviamente, allora a più tardi-
Così dicendo, dopo aver fatto un cenno con il capo, uscì
dallo studio. Nella stanza calò ben presto nuovamente il
silenzio, i due professori guardarono atentamente gli alunni lì
riuniti poi il preside con voce grave disse
A -Minerva, chiedi a Remus e Sirius di raggiungermi.-
Mc -Ma... Albus...-
All'occhiata penetrante del suo superiore la professoressa
McGranitt si zittì ed uscì silenziosamente dalla
stanza, nel frattempo lo sguardo azzurrino del preside si posò
nuovamente sui quattro studenti, poi con voce leggermente addolcita
disse
A -Volevo ringraziare voi serpeverde per aver guidato così
celermente il signor Dugain in infemeria, assegno 10 punti alla
vostra casa- i serpeverde lo guardarono stupiti e l'anziano continuò
-Signorina Granger, non voglia farla allontanare per più del
necessario dal suo compagno, ma ho bissogno di sapere se lei è
stata tutto il giorno in compagnia del signor Potter.-
Hm -Si, da questa mattina a colazione Signore, quando ha
cominciato a sentirsi male eravamo al secodno piano.-
A -Ha per caso mandato un gufo o comunicato con l'esterno in
qualsiasi modo?-
Hm -No... siamo stati insieme in slaa comune e lui non si è
mei allontanto.-
A -Ha idea di come il signor Dugain abbia saputo che il signor
Potter stava male? Oltre a lei lo sapeva qualcun'altro?-
Hm -No, io ero l'unica a saperlo oltre la professoressa
McGranitt.-
A -Capisco, e lei sa del motivo per cui stà così
male?-
Hm -....-
A -Signorina Granger, non è sotto inchiesta, ma vorrei
davvero sapere qualcosa in più a riguardo di questa faccenda.-
Hm -Io... io non ne so molto, so solo che Harry stà male,
non so da quanto duri questa storia, io lo ho saputo solo al secondo
anno, ma Harry mi ha sempre detto che era tutto sotto controllo e che
Madama Chips era informata della cosa e che io non dovevo
preoccuparmi, mi spiace ma non so altro.-
A -Va bene, adesso potete andare, ovviamente spero che tutto ciò
rimanga per voi ragazzi, se volete parlarne tra voi va bene, ma non
voglio che la voce giri-
I quattro assentirono e uscirono dall'ufficio, non appena furono
nel corridoio, stupendo i tre verde.argento, Hermione sussurrò
loro un grazie prima di correre verso l'infermeria.
P -Caspita... io non avevo idea che Potter fosse malato...-
B -Neanche io, so che non è certo un maciste, ma non avrei
mai pensato a lui come un malato, avete visto che razza di attacco
aveva poco fa? Era inquietante davvero...-
P -Chissà poi di cosa soffre... conosco molte malattie, ma
una così mai sentita-
B -Neppure io, chissà, forse ha qualche virus magico...-
P -Di certo non è contagiosa, ce l'ha dal secondo anno e
tranne lui stanno tutti bene...-
Draco non ascoltava neppure le parole dei suoi compagni, ripensava
a tutto quello che era accaduto in quel lasso di tempo, ogni volta
che nella sua mente ripassavano le scene dell'infermeria, sentiva una
strana tosione a livello dello stomaco, dopo un po' borbaottando
ingiurie si voltò e cominciò a camminare tornando sui
propri passi. I due amici stupitio dal suo comportamento chiesero
P -Hey Draco! Cosa fai?-
D -Niente Pansy... voi cominciate ad andare in sala grande, io vi
raggiungerò più tardi...-
I due compagni si guradarono bene dal contraddirlo conoscendo bene
il carattere del proprio leder. Il biondino intanto con la sensazione
di stare per fare qualcosa di stupido si recò nuovamente
nell'ufficio del preside, l'anziano non sembrò affatto stupito
di vederlo tornare, e Draco non si sorprese più di tanto nella
mancata reazione... sapeva che nonostante la facciata da tenero
vecchietto Albus Silente era una persona con cui non scherzare, non
per niente era l'unico mago di cui lord Voldemort aveva avuto
paura...
A -Signor Malfoy, ha qualcosa da chiedere?-
D -No, sono solamente venuto per darle alcune delucidazioni, tempo
fa ho ascoltato Potter parlare di questa sua malattia con
l'infermiera scolastica-
Draco non sembrava affatto turbato dal fatto di star confessando
al preside di aver origliato una conversazione privata e Silente fù
molto divertito e incuriosito da questo comportamento, fece così
cenno al serpeverde di continuare e questi riferì al preside
ciò che aveva ascolatato durante il suo primo anno.
Quando ebbe finito Silente lo ringraziò e Draco raggiunse i
suoi amici sentendosi in qualche modo più leggero. Quella
leggerezza però gli passò velocemente non appena il suo
sguardo si posò sulla tavola rosso-oro, nella sua mente cercò
di associare quella macata sensazione alla volgarità dei
grifondoro e al loro palese stile mancante, ma in realtà, quel
nodo che si era riformato nel suo stomaco non era altro che la
cosapevolezza di non vedere due rosso-oro seduti a quella tavola...
11 Giugno corridoi di Hogwarts 1996
Draco Malfoy stava maledicendo se stesso, e questa non era una
cosa positiva... I Malfoy sono sempre sicuri di sé e
consapevoli delle proprie azioni e scelte, eppure Draco quella sera
non riusciva proprio ad andare a dormire, i suoi piedi non facevano
altro che trascinarlo verso i piani superiori.
Draco sapeva perfettamente perchè le sue dannate gambe si
comportavano a quel modo, ed era ancora più seccato per
quello! La sua morbosa curiosità stava nuovamente prendendo il
sopravvento e ciò significava una cosa sola: niente più
relax fino a quando questa non verrà placata. Sfortunatamente
lui era una di quelle persone che tiene sotto stretto controllo ogni
più piccola emozione, per questo sa riconoscerle e di
conseguenza conoscere se stesso; non che questo sia male, però
era fastidioso e seccante, non aveva possibilità di scampo con
il suo subconscio che adesso gli stava, neppure tanto gentilmente,
praticamente orrdinando di andare in infermeria.
In infermeria per parlare con Potter, per di più! Un
grifondoro! Si, forse non era il peggio dei rosso-oro, ma Potter era
una di quella persone amichevoli e fiduciose con tutti, una cosa
davvero patetica a dire il vero e tremendamente Grifondoro... E Draco
Malfoy ODIA i grifondoro,per quanto questo sentimento è
viscerale spesso gli viene da pensare che sia insito nel suo dna, in
fondo basta pensare alla faccia di suo padre quando gliene parla... e
nonstante tutto ciò, le sue gambe e il suo subconscio, lo
stavano guidando in quella maledetta infermeria. Roba pazzesca,
dell'altro mondo!
Perso in questo e altri costruttivi pensieri, arrivò alla
meta prefissa dalle sue gambe, con uno sbuffo seccato aprì la
porta ed entrò nell'infermeria, sul primo letto vi era Harry
Potter seduto sul letto e tenuto su da un paio di cuscini, i capelli
erano più incasinati del solito e i lineamenti del viso erano
rilassati, Draco restò immobile sulla porta, adesso che era lì
non aveva idea di cosa fare, doveva entrare e poi? Pultroppo a questo
punto al posto delle gambe doveva entrre in funzione il cervello che
però si rifiutava di trovare un'idea che non fosse il voltarsi
indietro e andarsene.
Pultroppo a questo punto rientravano in gioco i suoi arti
inferiori che sebrevano colpiti da un'incantesimo pastoia e non
volevano saperne di seguire i consigli della mente. Tutto questo non
fece che seccare ulteriormente il verde-argento; probabilmente
sarebbe rimasto lì tutta la notte se Harry non avesse
sbloccato la situazione senza neppure guardarlo dicendo
H -Allora? Entri o esci?-
A quel punto Draco era incastrato, Potter lo aveva visto entrare e
ogni uscita strategica sarebbe stata interpretata come una fuga e lui
era un Malfoy, i Malfoy non fuggono mai, bensì mettono in fuga
gli altri! Così, con la solita camminata altezzosa e voce
strascicante disse
D -Tsk... entro, entro...volevo solo vedere quanto tempo ci
mettevi per capire dov'ero...- con un ghigno pensò “Malfoy
1 Potter 0”
H -Davvero? Comunque, come mai sei qui, ti senti poco bene per
caso?-
Chiese voltandosi verso di lui e quello fù il primo
problema per Draco, Potter aveva qualcosa di diverso... ci riflettè
un momento e poi ci arrivò: gli occhiali! Il grifondoro non
aveva gli occhiali! E i suoi occhi sembravano avere un'altro colore!
D -Non stò male....-
H -Allora come mai sei qui?-
Fregato... Malfoy 1 Potter 1... e adesso... cosa doveva
rispondere? Neppure lui lo sapeva figurarsi se poteva rispondere ad
una domanda simile, in realtà non ne aveva neppure bisogno,
perchè si sa, i Malfoy fanno tutto ciò che vogliono,
anche senza una motivazione...
D -Perchè mi andava di fare un giro...-
H -In infermeria?-
D -Qualcosa in contrario?-
H -No, no... solo che in una così bella serata sarebbe
bello fare un giro nel parco non credi?-
D -Se solo non fosse vietato-
H -Anche andare in giro per i corridoi è vietato mi
sembra...-
D -...-
Potter 2 Malfoy 1. così non andava proprio... non poteva
farsi battere a parole da un Grifondoro! Ne andava del suo nome! Così
disse la cosa più sensata
D -Non sono affari tuoi Potter!-
H -Hai ragione-
Ed ecco che il senso di irritazione in Draco si accentuò,
era seccante la mancanza di reazioni di Potter ai suoi insulti,
sapeva perfettamente di avere un carattere odioso, riuscire a far
uscire dai gangheri le persone era la sua specialità, eppure
con il moro non c'era mai riuscito, mai... sensa rendersene conto
esternò questo suo pensiero
D -Sei seccante...-
H -Perchè?-
Quando si accorse di averlo detto era ormai troppo tardi, ormai
tanto valeva dirglielo...
D -Non ti arrabbi mai e non dai la possibilità agli altri
di farlo con te, è seccante per noi serpeverde sai-
H -Mi spiace, ma non vedo perchè dovrei arrabbiarmi. So che
a molte persone non piace sentirsi dire alcune cose, ma le parole
sono parole, e quando sono pronunciate da persone che non si
conoscono, non hanno un vero signifacto, capisci?-
D -Tsk, un'insulto è pur sempre un'insulto Potter,
indistintamente da chi te lo manda...-
H -Non è vero, per esempio, qunando tu e Ron vi lanciate le
peggio parole voi lì per lì ve la prendete, ma alla
fine non è nulla, ma se invece a dirti gli insulti di Ron
fosse Zabini, le cose sarebbero differenti non credi? Le stesse
parole usate da persone diverse provocano in te reazioni più o
meno intense, a seconda delle tue emozioni per quella determinata
persona, capisci cosa intendo dire?-
Draco non lo avrebbe mai ammesso, neppure sotto cruciatus, ma le
parole di quel Grifondoro non erano guidate dall'idiozia e qualcosa
di vero c'era... ok ok... il ragionamento non aveva molte pecche,
Potter aveva ragione in fondo, molto in fondo chiaramente. Ma lui era
un Malfoy, e in quanto tale non poteva permettersi di dar ragione a
chiunque non fosse se stesso o un membro della sua famiglia.
D -Tsk, pensala come ti pare, non sono affari miei...-
Harry a quel commento scoppiò in una brave risata stroncata
poco dopo da un colpo di tosse, fù proprio quello a riportare
Draco e la sua curiosità al motivo per cui era venuto. Così,
sensa molti giri di parole, chiese
D -Potter cos'hai?-
H -Bè... sono malato, niente di più e niente di
meno...-
D -Questo lo avevo capito, quello che voglio sapere è di
cosa sei malato-
H -Non posso risponderti mi spiace...-
D -Perchè?-
H -Perchè neppure io lo so... adesso è meglio che tu
vada, tra pco verrà Madama Chips per controllarmi-
D -Non cercare di sviare il discorso io pre...-
H -Shhhh! Capisco la tua curiosità, ma dovrà
attendere... è meglio che tu vada a meno che non vuoi una
bella punizione!-
Subito dopo Draco sentì distintamente il rumore di passi
avvicinarsi, così dopo un'ultima occhiata al grifondoro, uscì
dalla stanza recandosi nella sua sala comune; la sua curiosità
non era passata, era sempre lì, sopita in attesa
dell'occasione adatta per tornare forte più di prima.
Nel frattempo Raphael era entrato nell'infermeria deserta
dirigendosi verso l'unico letto occupato, sul viso aveva
un'espressione trova ma ad accoglierlo trovò un sorriso pieno
di gratitudine appartenente ad Harry
H -Grazie...-
R -Come fai a sapere che devi ringraziarmi? Potrei anche non aver
fatto nulla...-
H -Non con quell'espressione... si vede lontano un miglio che non
sei sicuro delle tue azioni, ma sono contento che tu abbia avuto
fiducia in me-
R -E come potrei altrimenti? Spero solo che sia la cosa giusta...-
H -Lo è, sono sicuro che lo è... -
Con un cenno del capo Raphael se ne andò nuovamente,
voltandosi un'ultima volta per fare un cenno di saluto, prima di
uscire dall'infermeria. Rimasto solo Harry si appocggiò
pesantemente sui cuscini e mormorò al vento
H -Spero che questa sia la cosa giusta da fare....-
13 Giugno 1996 Ufficio di Severus Piton
La stanza era molto austera, una libreria scura occupava gran
parte della parete di destra, accanto vi era un'ampia finestra da
tende verdi, nel mezzo vi era un'ampia scrivania con tre comode
poltrone davanti che in quest'occasione erano occupate da Lucius
Malfoy, Astor Zabini e Marcus Parkinson, di fronte a loro sedeva
Seversu Piton che guardava i tre uomini con sguardo penetrante
Sv -Allora, siete decisi?-
As -Saremo qui altrimenti?-
Il professore si alzò quindi dalla sedia e, dopo aver
buttato una manciata di polvere volante nel camino , disse
Sv-Ufficio Albus Silente -
La testa dell'anziano preside si affacciò fra le fiamme, e
questi con voce pacata chiese
Al -Qualcosa non và Severus?-
Sv -No signore... ma ci sono alcune persone che desiderano
parlarle...-
Uno strano luccichio apparve negli occhi del preside che consigliò
loro di raggiungerlo nell'ufficio.
Poco dopo in quello stesso ufficio furono convocati i figli dei
rispesstivi uomini: Draco Malfoy, Blaise Zabini e Pansy Parkinson.
Continua...
Ringrazio:
MORFEa: Ma grazie! ^\^ Sono contentissima
che la Fic ti piaccia!Spero vivamente che continuerai a seguirla e a
darmi il tuo parere cara! Mi spiace di averci più tempo del
previsto ad aggiornare, cercherò di essere il più
rapida possibile! Una bacione e mi raccomando... Lascia un commento!
^___^(Narcisista... ndDraco)
Ginny16 -Me commossa Q_Q... sono
contentissima che tu segua la mia Fic, e ancor più contenta
che tu mi abbia lasciato un commento! Sono contenta che questo
“ribaltamento delle prospettive” -adoro questo
termine!^^- ti sia piaciuto! Per quanto rigura Damien bè...
hai centrato il punto, chi non vorrebbe un bel ragazzo come angelo
custode? (Pervertita! NdDraco) Taci tu! Sei l'ultimo che dovrebbe
ridire su questo argomento! Lasciando da parte insopportabili biondi
bè... mi spiace di aver fatto confusione con le date... -_-
purtroppo sono un po' il mio punto debole. Grazie per avermelo fatto
notare comunque, quando ho un po' più di tempo sistemerò
la cosa! E tra parentesi tranquilla, non sei pignola.... anzi è
un bene per me che tu abbia notato queste incongruenze, è un
segno di interesse da parte tua! Quindi Grazie mille!^^ Esprimo
ancora la mia contentezza per il fatto che la mia fic ti piaccia e mi
raccomando, commenta anche questo chappy se hai un minutino da
perdere! ^_________________^
DJKIKA : Grazie! Nel tuo super-riassunto c'è
una piccola pecca... l'anno che stà finendo è il 6°
e non il 7°... per quello ci sono un mucchio di sorprese, per il
resto, è tutto esatto! Sono contentissima che tu abbia trovato
il cap stupendo... (Che esagerazione... ndDraco) TACI!! comunque...
spero che anche questo ti piaccia! Un bacione e a presto -spero-...
^_____^
AriVano90: Tesoro! Ma ciao! Il tuo
biondastro è tornato come nuovo purtroppo... comunque parlando
di cose SERIE (vorresti insinuare che io non sono serio? NdDRaco)
Assolutamente no! Per chi mi hai preso? (Ah bè... ndDRaco)
Deficente... comunque, allora bè il salto temporale era
praticamente obligatorio! Altrimenti sai quanto diventava lunga
questa Fic? Sono contenta che però ti piaccia! Per quanto
riguarda il “salvatore” bè... in questo cap si
spiega tutto no?!?!?! E comunque Ron non è che mi stà
antimpatico... il mio sentimento verso di lui è molto più
vicino all'ODIO che all'antipatia... e per qutno rigurada Herm... io
non ho mai detto nulla in proprosito e poi si sa, anche i migliori
mentono! Sono super felice che tu trovi addirittura FANTASTICA la mia
fic... Q_Q.... commossa... Q_Q e la sopresa.... è stata
graditissima se infatti dai una sbirciatina ai commenti vedrai il mio
bel nome! A parte tutto Grazie mielle per la tua fedeltà alla
Fic! Ti voglio bene tesorina!!!!!!!!! Un bacione! E a presto!
-scusami per il ritardo...- Smack! ^_____^
Ladym : Oh che gioia! Per lo scorso chap ci
sono stati tanti altri commentatori! E tu cara sei una di questi! Che
gioia!!!!!!!!! Grazie mille per i complimenti! Sono contenta che la
Fic ti interessi e per avere delle risposte.... (Chiama il numero
verde! NdHarry) Non proprio.... (ah no? NdHarry ?-() no, Harry
tesoro... noi non abbiamo il numero verde... (peccato... mi sarebbe
piaciuto molto.... vabbè!^^ Pazienza!^^ ndHarry) comunque come
dicevo prima, per avere più informazioni, mi spiace ma dovrai
sorbirtoi la mia Fic! ^___^ Per la pecca bè, rileggendo i vari
cap mi sono accorta che hai ragione, però stò
cominciando a dare più spazio agli altri personaggi come vedi!
Grazie mille per il consiglio, mi raccomando lascia un commentino!
Konnichiwa a tutti carissimi lettori! Se
siete qui e vi apprestate a leggere questo mio 10° capitolo, non
posso fare a meno di ringraziarvi!
Q_Q sigh... Q_Q.... sono commossa!!!
Ma adesso, bando alle ciance! Ringrazio dal più profondo
del cuore tutti coloro che seguono la fic, con particolare calore
quelli che commentano, ma anche a tutti i lettori anonimi! Volevo
ringraziare Ladym per il consiglio che mi ha dato! Mi è stato
molto utile!^^
Capitolo X
13 Giugno 1996, dormitorio maschile Serpeverde
Pansy e Blaise erano seduti sul letto e osservavano il loro
migliore amico Draco Malfoy percorrere per la centesima volta la
stanza. Draco non riusciva a calmarsi, pensava e ripensava al
colloqui nell'ufficio del preside avvenuto quel pomeriggio,
all'inizio era rimasto sorpreso ,senza darlo a vedere ovviamente,
della presenza di suo padre Astor e Marcus. Ma quello che proprio non
si aspettava erano le parole che gli erano state rivolte...
A quanto pare qualcosa di grosso era successo. Non c'era altra
spiegazione logica... conosceva bene suo padre: Lucius Malfoy era un
uomo d'onore, forte e deciso, da giovane aveva preso la via del
mangiamorte poiché fiero degli ideali portati avanti
dall'Oscuro Signore, aveva seguito fedelmente il suo padrone, ma
Draco sapeva che da molto tempo a questa parte quegli ideali non
erano più la base del modo di vivere di suo padre. Dalla
scomparsa di Voldemort molte cose erano cambiate fra i mangiamorte;
uomini, non più ragazzi influenzabili, divennero più
consapevoli e inevitabilmente molti dei loro precetti messi in
discussione.
Con il tempo Draco aveva avvertito un “cambiamento” in
suo padre, ma non pensava un tale cambiamento. Quel pomeriggio
infatti, Lucius, Astor e Marcus, avevano annunciato ai loro figli che
avrebbero passato l'estate non più nei rispettivi manor, ma
nella sede dell'Ordine della fenice. Ebbene sì, i figli dei
più temuti mangiamorte avrebbero passato l'estate sotto lo
stesso tetto di babbanofili e mezzo-sengue... Ovviamente, per
prendere una simile decisione, doveva esserci una motivazione. Una
grande motivazione... che ovviamente nessuno gli aveva fornito.
Con un ringhio ricominciò a
camminare più velocemente, perchè suo padre non gli
aveva detto nulla? Cosa diavolo stava succedendo per Merlino di così
grave da far prendere a suo padre una decisione simile? Quando quel
pomeriggio aveva posto quella domanda gli era stato semplicemente
risposto che non erano affari suoi, gli doveva bastare sapere che
quel trasferimento gli avrebbe solo giovato...
B -Per Morgana! Draco vuoi fermarti?!-
D -Cosa vuoi?-
B -Ascolta amico, questa situazione non
và giù neppure a noi, ma non risolverai niente girando
sensa sosta per la stanza...-
P -Blasie ha ragione... se continui
così scaverai un solco!-
D -E cosa dovrei fare?-
B -Prima di tutto, non prenderla così
male... pensa che almeno passeremo le vacanza insieme.-
D -Non è per questo che sono
nervoso... voglio solo capire perchè!-
B -Perchè cosa?-
D -I nostri genitori non hanno preso
questa decisione per nulla, deve essere successo qualche cosa di
grosso... e non ci vogliono fra i piedi, ecco cosa!-
P -Hai ragione... ma dato che non ci
diranno nulla è inutile stare qui a scervellarci...-
I due la guardarono storto e lei
continuò
P -Continuando a parlarne, non
risolverete nulla. Quando saremo in questa fantomatica sede
dell'Ordine, potremo indagare, adesso se permettete io ho fame... -
I due ragazzi rimasti soli guardarono
la loro amica alzarsi e uscire impettita dalla stanza. Dopo un minuto
di silenzio i due scossero la testa e seguirono la compagna verso la
sala grande. Una volta sedutosi Draco si sorprese nello scrutare la
tavola rosso-oro, non appena se ne accorse si sbrigò a
distogliere lo sguardo per riportarlo sul suo piatto.
Nel frattempo al tavolo Grifondoro
Hermione Granger era seduta leggermente in disparte rispetto agli
altri compagni di casa, accanto a lei sedevano solamente Ginny
Weasley e Neville Paciock.
G -Allora... come stà? Quando
sono passata questa mattina era addormentato... -
Nv -Sono stato da lui poco fa. Mi ha
detto che stà meglio, ma non ha una bella cera, rimarrà
fino al 15 a letto suppongo...-
Hm -Ti ha spiegato altro?-
Nv -Lo sai com'è fatto... ce lo
dirà solo se necessario, piuttosto, alla fine ieri sera
cos'hai raccontato a Silente?-
Hm -Nulla... gli ho detto di non sapere
niente a parte il fatto che era malato, per il resto ho tenuto la
bocca chiusa. In fondo Raphael era già arrivato...-
Nv -Fortunatamente... a pro posito...
Harry ha chiesto se gli sono arrivate lettere questa mattina,
purtroppo Madama Chips lo tiene sott'occhio e non vuole che i gufi
entrino nell'infermeria.-
Hm -Ancora niente, ma penso che prima o
poi arriverà qualche cosa...-
Vennero però interrotti da Ron
che con voce piccata disse
Ro -Cosa è successo a Potter? Si
stà nascondendo per caso?...-
G -Finiscila Ron...-
Il rosso seccato stava per ribattere,
ma se ne andò poichè richiamato da Lavanda Brown, la
sua ragazza. Al tavolo degli insegnanti i due professori di Difesa
Contro le Arti Oscure, parlavano sottovoce con il preside a pro
posito del loro figlioccio.
R -Albus... cosa significa tutto
questo?-
Al -Purtroppo non ho risposte... e pare
che gli unici che le abbiano non vogliano farnirle.-
S -Io non mi fido di quel Raphael....
non mi fido assolutamente!-
Al -Neppure io so cosa pensare... ma
penso di potergli accordare un minimo di fiducia....-
R -Speriamo che sia la cosa giusta da
fare....-
Al -Ah... quasi dimenticavo, Sirius...
quest'estate dovresti tenere nella sede dell'ordine Draco Malfoy,
Blaise Zabini e Pansy Parkinson.... -
Così dicendo si alzò dal
tavolo e uscì dalla sala. Sirusi intento guardava inebetito il
posto ormai vuoto del preside, mentre il suo collega Remus
ridacchiava di quell'espressione apatica. Un minuto dopo il professor
Black si riprese e con voce roca chiese a Remus
S -Stava... era tutto nuo scherzo
vero?....-
R -Temo di no Sir...-
La faccia di Sirius andò a
sbattere ripetutamente contro il tavolo, tutti gli studenti che in
quel momento guardavano verso il tavolo degli insegnati, non poterono
fare a meno di ridacchiare e chiedersi cosa fosse successo al loro
insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure...
Quel pomeriggio tutto trascorse
normalmente, o meglio... normale per quanto si possa definire la vita
e gli incidenti di vario tipo che accadevano all'interno di una
scuola di magia e stregoneria piena di ragazzi dagli 11 ai 17 anni...
ma per i canoni di questa scuola, tutto andava per il meglio.
Le lezioni erano ormai terminate, e gli
esami finiti da poco. Gli studenti si preparavano a lasciare la
scuola che avrebbero rivisto solo a Settembre. Dato il bel tempo la
maggior parte degli alunni era nell'immenso parco di Hogwarts a
godersi il sole e le ultime chiacchiere fra compagni. Il resto della
scolaresca, era nelle rispettive sale comuni alla ricerca di
eventuali ogetti smarriti impeganti in qualhe partita a scacchi
magici....
La biblioteca era, per la gioia di
Madama Pince, completamente deserta, così come le aule.
Purtroppo l'infermeria non poteva vantare la stessa cosa. Harry
Potter infatti era seduto sul letto e leggeva attentamente un libro
dalla copertina verde. La quiete della stanza, fù però
interrotta dalla voce di Madama Chips che diceva
Md -Potete andare, ma non fatelo
stancare troppo mi raccomando, ha passato una brutta nottata...-
Si sentirono poi delle voci ringraziare
educatamente, prima che la porta dell'infermeria non lasciò
passare quattro ragazzi, Neville, Hermione e Ginny che portavano gli
inconfondibili colori rosso-oro e una stralunata Luna Lovegood
appartenente alla casata di corvonero. Fù proprio lei a
chiedere con voce pacata
Ll -Oh Harry... come ti senti?-
H -Molto meglio, grazie, e voi?-
Luna rispose con un'alzatina di spalle,
mentre gli altri tre sorrisero
Hm -Tutto a posto... ah quasi mi
dimenticavo....- Dalla borsa che portava a tracolla cacciò una
lettera e la porse al moretto -questa è arrivata poco fa in
sala comune.-
H -Grazie Herm-
Hm -Ma figurati....-
H -Non è solo per la lettera,
grazie per non aver detto nulla a Silente.-
Hm -Sai che secondo me dovresti dirgli
tutto vero?-
H -Si-
Hm -Allora ripeto: ma figurati,
piuttosto, glielo dirai-
H -Presto glielo dirò. Ma ora
non è il momento adatto credimi...-
Hm -Come fai a sapere se è o
meno il momento adatto?!?-
Ll -Hai parlato con Silente vero?-
chiese la bionda corvonero lasciando tutti stupiti
H -Esatto. Voleva chiedermi di Raphael.
Quindi Herm tranquillizzati, presto gliene parlerò, ma non
ora.-
Hm -Sei un'inguaribile testardo Harry
Potter!-
H -Testardo e cocciuto vorrai dire!^^-
Hm -_- .... come non detto -_-
Tutti scoppiarono a ridere rallegrando
l'atmosfera seria di poco prima. Dopo di che i cinque passarono ad
argomenti più leggeri. Dopo un quarto d'ora i quattro compagni
furono però letteralmente cacciati via da Madama Chips, la
quale sosteneva che Harry avesse assoluto bisogno di tranquillità.
15 Giugno stazione di Hogsmeade
I bauli erano ormai pronti, tutti gli
oggetti dispersi ritrovati. Insomma tutto pronto per l'imminente
partenza. Tutti gli studenti quella mattina si ritrovarono
sull'Hogwarts expresse in rotta verso la stazione di King Kross a
Londra.
La maggior parte degli studenti vagava
da una carrozza all'altra ridendo e chiacchierando con amici. Molti
sedevano tranquilli nei loro scopartimenti. Proprio in uno di questi,
sedevano Neville, Harry, Luna, Ginny ed Hermione. Questi
chiacchieravano tranquillamente del più e del meno, il loro
viaggio fù interrotto solamente una volta dalla candida
civetta di Harry che aveva recapitato al suo padrone una lettera, per
il resto tutto filò liscio.
In uno scompartimento poco distante
sedevano Draco, Pansy e Blaise. Di solito passavano tutti i viaggi di
ritorno fra le tante carrozze cecando di scoraggiare e insultare più
persone possibili, ma quest'anno, si erano intrattenuti con questo
passatempo solo per un'ora, dopo di che erano tornati nel loro
scompartimento. Arrivati a King Kross infatti, a quanto gli avevano
detto alcuni membri del famigerato Ordine della Fenice sarebbero
venuti a prenderli, ed era inutile dire che non erano affatto
tranquilli. I serpeverde amavano avere tutto sotto controllo per loro
era una sicurezza; questa volta invece non avevano nulla, e a niente
valevano le rassicurazioni del loro capo-casa Severus Piton.
Non sapevano dove avrebbero passato le
vacanze, non sapevano con chi, o meglio, sapevano che le avrebbero
passate nell'Ordine della Fenice, ma la loro conoscenza si fermava
lì. L'unica cosa sicura era la presenza reciproca e questa,
anche se non lo avrebbero mai ammesso neppure sotto cruciatus, era in
qualche modo... rassicurante.
Passarono così il resto del viaggio nel loro scompartimento
facendo congetture ed ipotesi sull'estate che avrebbero trascorso. Il
tempo passò velocemente per tutti, ed alla fine il treno
arrivò alla stazione di Londra. Era tardo pomeriggio e il
cielo estivo anocora non scuriva del tutto. Gli studenti si
affrettarono a scendere dalla vettura per raggiungere i propri
familiari, anche Draco, Blaise e Pansy raggiunsero il binario, però
se la presero comoda perchè sapevano che sarebbero venuti a
prenderli solo più tardi.
Per questo si misero vicino al passaggio che portava alla stazione
babbana per aspettare che parte della gente andasse via. Draco dalla
sua posizione potè osservare tutte le scene in cui familiari
si riunivano contenti e genitori abbracciavano figli. Il suo sguardo
fù catturato da una massa di rosso e con uno sbuffo irritato,
riconobbe immediatamente la famiglia Weasley al gran completo...
Vide una donna paffuta che già in altre occasioni aveva
scorto, abbracciare il più piccolo dei maschi Weasley,
lenticchia, e lanciare un'occhiata scettica alla ragazza di
questultimo. Quel pezzente si era messo con quell'idiota di una
Brown, veramente una coppia perfetta... chissà se i loro
cervelli uniti sarebbero riusciti a formare un'inteligenza normale...
Draco ne dubitava fortemente!
A questi pensieri un ghigno non potè fare a meno di solcare
le sue labbra. Ma quell'increspatura che così spesso solcava
il suo viso sfumò quando vide la Wesley junior abbracciare in
modalità stritolamento Harry, quest'ultimo intanto gli
sussurrava qualcosa all'orecchio provocando il riso della rossa che
finalmente gli si staccò di dosso. Poi vide il moro stringere
la mano ai gemelli Weasley e scambiuare con loro qualche parola prima
di salutare con un cenno una sorridente signora Weasley e
allontanarsi con la Granger e la Lovegood al fianco.
Proprio in quel momento Draco notò il fastidiosissimo nodo
in cui il suo stomaco aveva deciso di stringersi senza neppure
chiedere niente... perchè diavolo si comportava così?
Era tremendamente fastidioso, lo irritava enormemente... Il biondo
spostò lo sguardo dal suo stomaco per volgerlo verso la
barriera che proprio in quel momento stava per essere attraversata da
Potter e le sue due amichette. Per un momento però, lo sguardo
smeraldino del grifondoro e quello ghiccio del serpeverde si
incrociarono e Draco ebbe come l'impressione che il moretto avesse...
sorriso nella sua direzione...
Altaltalt... frena un momento! Sorridere? Naaaaaa.... sicuramente
era una smorfia di paura quella sul viso di Potter, si, era
sicuramente quella. Insomma, i Malfoy incutevano sempre e solo paura
e rispetto! Non appena questo pensiero venne formulato, il suo
bastardo raziocinio, non potè fare a meno di ridergli
bellamente in faccia, senza neppure un briciolo di stile fra l'altro.
Ok, in realtà Potter aveva davvero sorriso nella sua
direzione. Ma in fondo Potter era strano no? Senza contare che Potter
sorrideva SEMPRE. Quasi non si accorse che il nodo al suo stomaco si
era in parte sciolto...
Fù riportato alla realtà da una mano che gli venne
sventolata davanti con davvero poca grazia...
D -Cosa diavolo stai facendo Pansy?-
P -Questo si chiama ricerca di un contatto... ti abbiamo chiamato
quattro volte Dray... non ci hai neppure sentito!-
D -Non dire sciocchezze... certo che vi ho sentito, solo che non
vedo perchè dovrei rispondervi... allora, andiamo o no? A pro
posito, non chiamarmi Dray...-
Blaise e Pansy scossero le spalle, Draco era sempre Draco e in
quanto tale non si smentiva mai. Ma loro erano ormai abituati e in
qualche modo affezionati al comportamento dell'amico così si
limitarono a seguirlo senza commentare.
Le tre serpi passarono con noncuranza la barriera raggiungendo
così il binario 9 e 10. con i bauli sui carrelli raggiunsero
l'uscita della stazione per ritrovarsi in una piazzetta dove
avrebbero dovuto aspettare i famosi menbri dell'Ordine.
Proprio accanto a loro stavano Luna Lovegood e Harry Potter.
Ancora una volta Draco non potè fare a meno di guradare verso
di loro. La Lovegood in quel momento stava dicendo qualcosa al
grifondoro che in risposta scoppiò a ridere allegramente. Poi
i due si abbracciarono, e la corvonero si allontanò passando
proprio davanti ai tre serpeverde, senza neppure notarli. Quando era
sul punto di superarli per si voltò nuovamente verso Harry e
con voce potente disse
Ll -Buona fortuna Dottor Jekill!-
H -Grazie!- Poi la biondina raggiunse un'uomo che doveva essere il
padre e in sua compagnia si allontanò. Draco non potè
fare a meno di notare la maleducazione nel gridare in mezzo ad una
strada... solo in un secondo momento si chiese perchè diavolo
avesse chiamato Potter Jekill... che fosse un sopranome? Era davvero
brutto...
Passarono un paio di minuti, poi Draco con la coda dell'occhi vide
Potter prendere piuma e pergamena e scrivere qualcosa, poi il
grifondoro sigillò la busta e si rimise dritto, rimase un paio
di minuti con espressione pensierosa, dopo di chè, tutto d'un
tratto si voltò verso di loro e dopo un secondo d'incertezza,
s'avvicinò.
I tre serpeverde cominciarono a guardarsi intorno cercando di
capire perchè il moro venisse nella loro direzione, che ci
fosse qualcuno alle loro spalle? Con stupore Pansy si accorse che lo
sguardo del moro era rivolto non verso la loro direzione, ma verso di
loro! Qualcosa non le
tornava.... prima che qualche idea venisse alla luce, Harry li
raggiunse e come se niente fosse disse
H -Anche voi in attesa?-
-...- ovviamente nessuno rispose,
insomma, Potter non avrebbe dovuto rivolgergli la parola, al massimo
insultarli in qualità di Grifondoro, ma doi certo non in
maniera... così... amichevole?
Pansy odiava questo modo di fare, per lei Potter era solo un'ipocrita
che non diceva le cose come le pensava, e lei odiava questo tipo di
persone! Fù per questo che piuttosto seccata rispose
Pn -No, avevamo solo voglia di
metterci all'aria aperta... è ovvio che stiamo aspettando!-
H -Hai ragione, era piuttosto
palese in effetti...-
Pansy quasi ringhiò a
queste parole. Possibile che Potter non avesse colto il messaggio che
chiaramente chiedeva “sei stupido o cosa?”
Ma prima che potesse dire o fare qualsiasi
cosa un rombo di motore fece voltare praticamente tutti verso
l'entrata della via princiapale da cui rombando una moto fece il suo
ingresso.
Harry nello scirgere il veicolo
sorrise, poi si voltò nuovamente verso i serpeverde, verso
Pansy in particolare e poi con un sorriso genuino chiese
H -Scusa se te lo chiedo, ma potresti
farmi un favore Parkinson?-
Pansy non fece a tempo a registrare il
senso delle parole, così assurde tra l'altro, del rosso-oro
che questo le mise una busta in mano e disse
H -Tra pochissimo, un paio di minuti al
massimo, arriverà qui una limusine, potresti consegnare questa
lettera alla ragazza bionda che scenderà da quell'auto?
Grazie mille e buone vacanze!-
Poi, senza rivolgendo loro un sorriso
si voltò verso la moto che nel frattempo si era fermata pochi
passi avanti a loro, prese il casco che il motociclista misterioso
gli porse e salì sul veicolo, prima di sparire dietro la
protezione per la testa, sempre rivolto ai tre serpeverde che
osservavano la scena basiti, con un sorriso disse
H -Se potete, salutatemi il professor
Black e il professor Lupin! A presto!-
Così dicendo, infilò
finalmente il casco e dopo essersi assicurato alla vita del
motociclista, fece loro un cenno di saluto con la mano e rombando
sparì sulla strada trafficata. Pansy con la lettera in mano
ancora non riusciva a concretizzare ciò che era appena
successo. Ma non appena la realtà venne ricollegata non potè
fare a meno di dire con voce offesa
Pn -Potter mi ha scambiato per il suo
gufo!!!!!!- Blaise saggiamente disse
Bl -Vedila così Pans... almeno
ti ha ringraziato....-
Continua...
Gosa : Cara! Sono contenta che sei riuscita
a trovare un attimo per leggere questa mia fic! Mi spiace ma per
svelare tutti i misteri che ho disseminato qua e là ci vorrà
un po' (un bel po'.... ndDraco) Vuoi chiudere quella boccaccia?!
(Tsk, sei solo una schizzofrenica! NdDRaco) senti chi parla...
comunque, ti dicevo cara gosa.... cosa dicevo? Ah si: GRAZIE!!!
^_____^ come puoi notare (se leggerai questo cap... ndDraco) smettila
d'interrompermi! Comunque, potrai notare che nuovi quesiti verranno
alla luce, ma tranquilla, il momento delle risposte arriverà
anche per questa fic! (Era ora! NdDraco) Non è che vuoi una
museruola anche tu Draco? Sarebbe una bella esperienza per te sai?
Tornando a noi, spero di riavere presto tue notiie cara gosa! A
presto -spero- un bacione! ^____^
Djkika: Ma ciao! Ah... il caro vecchio
luccichio di Silente.... come potevo non metterlo? Come avrei notato,
qui inl nostro caaaaaaro Draco ci racconta tutto! (era una nota
sarcastica quella che ho colto? NdDraco-versione-conan ) Io?
Sarcasmo? Nooooooo ti starai sicuramente sbagliando Dracuccio caro!
(Per la mia sanità mentale è meglio se non mi chiami
così.... ndDraco) Anche per la mia tranquillo.... Dracuccio
caro! (Smettila! NdDRaco) allora tu non interrompere! Djkika, spero
che questo chappy ti sia piaciuto mi raccomando, fammi sapere cosa ne
pensi! Un bacio!
AryVano90: Ciao anche a te tesorina! ^____^
Grazie ancora per i tuoi entusiastici complimenti... Q_Q non sai
quanto mi commuovono! Grazie per la tua fedeltà e sappi che la
cosa è reciproca! E tranquilla per la longevità. Sicuro
muoio prima io. Sai, ho la tendenza agli incidenti.... ehehehehe
Spero che anche qui Draco ti piaccia, devo ammettere che scrivere i
pensieri di Draco è una delle aprti più divertenti! (in
che senso scusa? NdDraco) Lascia perdere è troppo delicato per
la tua testolina bacata.... (Hey! Mi stai dando del bacato forse?
NdDraco) Signori e signore, ecco a voi l'uomo più sveglio del
mondo! (Dov'è? Dov'è? NdHarry) ok... come non detto....
il secondo più sveglio del modno... (Dove sono? Eh? NdHarry)
Harry caro, basta che vai di fronte allo specchio insieme alla tua
dolce metà e capirai tutto! (Ah, funziona un po' come lo
specchio delle brame vero? Draco andiamo? NdHarry) ahhhh-_- questi
due mi faranno uscire matta! Comunque, sai, anche io adoro l'Harry
cuccioloso e indifeso, chissà che non faccia un salutino in
questa Fic? Raphael ti sembra ambiguo dici? Bè, non hai tutti
i torti, ma presto arriveranno alcune risposte che chiariranno un po'
questa intricata Fic! Sai che con le ali mi stai tentando tesoro?
L'idea mi piace troppissimo, chissà che non arrivi
l'ispirazione per un'altra Fic? Magari però più avanti,
in questo periodo sono impegnata e anche i miei arggiornamenti, come
vedi, sono più lenti.... Grazie mille di tutto e a presto!
Smack! ^____^ P.S. Inutile che te lo dica, ma il cap che hai postato
è magnifico, come gli altri d'altronde! Se vedrai tra i
commentini troverai il mio nome!!
Eccomi finalmente... uff anche l'undicesimo
capitolo è andato! Sinceramente non mi convince molto... però
eccolo qui! Assicuro che nel prossimo ci saranno taaaante sorprese e
finalmente un po' di risposte!
Capitolo XI
Stazione di King Kross, Londra 15 Giugno 1996
Pansy Parkinson guardava shockata la lettera che aveva tra le
mani, sul retro, dalla parte del ricevente, con inchiostro verde
c'era scritto “Per Lady” mentre sul davanti, dal lato del
mittente, “Da Dott. Jekill”.
Blaise continuava a guardarla con un ghigno sulle labbra che
avrebbe volentieri cancellato con un pugno, ma si sa, una ragazza del
suo stato sociale non poteva abbassarsi in una volgare rissa, così
si limitò a lanciare al compagno un'occhiata superiore e un
verso stizzito.
Pochi minuti dopo, come il grifondoro aveva annunciato, una
limusine apparve sulla strada. La vettura si fermò prorpio
davanti a loro. L'autista andò ad aprire la portiera
posteriore facendo uscire dal veicolo un'uomo sulla trentina
dall'aria severa e una bellissima ragazza, che doveva avere poco più
di loro, dai capelli biondi e occhi di un viola particolarmente
accattivante. L'uomo cominciò a guardarsi intorno impaziente,
mentre la ragazza voltò lo sguardo nella loro direzione. Dopo
un momento, disse qualcosa al suo accompagnatore ed entrambi si
mossero verso i tre.
I serpeverde rimasero immobili imprimendo sui loro volti le
facciate di impassibilità che sempre mostravano agli
sconosciuti. Quando la bionda e l'uomo gli furono di fronte Draco
squadrò entrambi con supeiorità e con voce strascicata
chiese
D -Cosa volete?- la ragazza con sguardo penetrante e voce più
fredda di un iceberg, in netto contrasto con la sua avvenenza,
rispose.
? -Voi siete compagni di scuola di Harry Potter?-
D -Perchè le interessa?-
? -Noi siamo venuti a prederlo, ma come potrete notare non è
qui. Voi lo avete visto?-
D -Tsk... siete arrivati tardi allora. Potter se ne andato poco
fa.-
A quella risposta, senza un motivo plausiblie, la donna cominciò
a ridacchiare mentre l'uomo al suo fianco mostrò una maschera
irritata sbraitando
? -Non è possibile!!!!! Dannato ragazzino.... tutti gli
anni la stessa storia...-
? -Appunto, perchè continui a prendertela Jhon?-
Jh -Perchè è uno stupido irresponsabile... ecco
perchè! E smettila di ridere Lady... sei insopportabile!-
La -Avanti Jhon... non prendertela. Ti vengono le rughe quando ti
preoccupi lo sai?-
Jh -Lady...-
La -Si, si... tranquillo. A pro posito, per caso ha lasciato
qualche messaggio per noi?-
Pansy basita dallo strano comportamento dei due soggetti mostrò
loro la lettera. Lady la prese senza porsi inutili problemi in un
momento i suoi occhi furono sulle righe della lettera. In poco tempo
scorsero l'intera missiva, poi con voce imperiosa e nuovamente fredda
disse
La -Jhon, prendiamo i bagagli di Harry e andiamo, ci raggiungerà
tra pochi giorni.-
Jh -Ha scritto dove si è cacciato?...-
La -No... ma è con Damien, non dobbiamo preoccuparci per
lui. Piuttosto dobbaimo andare, avanti....-
Jh -Ah.... quando lo prendo me la pagherà...-
La -Forza! Smettila di bofonchiare e cammina....-
Jhon prese il baule di Harry e se lo caricò in limusine,
Lady lo seguì poco dopo aver lanciato ai tre serpeverde
un'occhiata indagatrice.
Quando l'auto partì e sparì dalla loro visuale, i
tre ragazzi si guardarono tra loro. Non riuscivano a capire cos'era
appena accaduto. L'unica cosa certa era che quelle due persone erano
amici, o quanto meno conoscenti di Harry, e che questo se ne era
andato pur sapevndo che sarebbero venuti a prenderlo... Solo in quel
momento Draco s'accorse di quante cose ancora ingnorava sul conto del
grifondoro.
I tre verde argento, furono strappati via da queste riflessioni da
un'auto nera che si fermò proprio davanti a loro. Dalla
portera posteriore, con loro gran soddifazione scese finalmente un
volto da loro conosciuto. Il professor Piton. Questi con un secco
cenno del capo, ordinò loro di salire sull'auto. I tre
obbediorono senza fare una piega, ma dovettero nascondere il loro
stupore quando videro che nei sedili anteriori sedevano niente meno
che i loro professori di Difesa Contro le Arti Oscure: Remus Lupin e
Sirius Black.
25 Giugno, Sede dell'Ordine della Fenice 1996
Draco Malfoy era steso supino sul letto della stanza che da lì
a dieci giorni poteva considerare sua. Il biondo purosangue non potè
fare a meno di confrontare questa stanza con quella che aveva a
Malfoy Manor, nettamente superiore in quanto a lusso e grandezza, ma
doveva ammettere con se stesso, non ad alta voce o con qualcuno sia
chiaro, che la stanza non era poi male: l'arredamento era sobrio ed
elegante, sul tono del verde e accanto all'armadio in legno scuro, vi
era un grande specchio con la cornice semplice ma di stile. Insomma,
non poteva lamentarsi troppo, aveva anche un piccolo bagno privato!
Anche Blaise e Pansy avevano stanze simili, la sede dell'Ordine
era infatti un'immensa casa appartenuta per decenni alla nobile
casata dei Black, un'importante famiglia purosangue di cui sua madre
faceva parte, la stessa famiglia del professor Sirius Black, ma da
quanto ne sapeva, quest'ultimo era stato diseredato dai genitori
quando all'età di 16 anni era fuggito di casa per andare ad
abitare con un'amico, stufo degli ordini e delle imposizioni
dettatigli dalla sua famiglia.
Da dieci giorni Draco, Pansy e Blaise abitavano nel n°12 di
Grimmuld Place assieme a Remus Lupin e Sirius Black, di tanto in
tanto passava anche il rpofessor Piton, e spesso appariva qualche
membro dell'Ordine. Persino Silente era passato una volta per ragioni
sconosciute. Ecco, questa era una cosa che mandava il biondo
serpeverde fuori dai gangheri: sapeva perfettamente che c'era
qualcosa che non andava, l'Ordine della Fenice non si era riaperto
per nulla, e non era per divertimento che i loro genitori li avevano
praticamente allontanati senza una scusa plausibile dalle loro
dimore. All'inizio, seguendo la speranza di Pansy di trovare
informazioni lì nella sede dell'Ordine, si era adattato alla
situazione, ma ben presto i tre verde argento si erano dovuti
arrendere al fatto di dover rimanere senza risposte fino a quando
qualcuno non li avesse direttamente informati, ed erano sicuri che
questo non sarebbe accaduto molto presto...
E Draco non era abituato a non ottenere ciò che voleva, lui
pretendeva risposte e, fosse stata l'ultima cosa che avebbe fatto, le
avrebbe avute!
In quei giorni però la convivenza con i due professori non
era andata male, ovvero, il professor Lupin era un tipo ok, era
arrivato al punto di poter quasi accettare il fatto che lo chiamasse
per nome, ma il professor Black.... Oh.... lui era tutt'altra
cosa.... Lui, Draco Malfoy, odiava Sirius Black, e questo insano
sentimento era pienamente ricambiato dall'uomo in questione. Il
professore, secondo il pensiero di Draco e i suoi due amici, era
solamente un grifondoro presuntuoso e troppo cresciuto.
Draco si allontanò da questi pensieri al suono di qualcuno
che bussava alla porta della sua stanza. Dopo aver dato il permesso
di entrare Blaise varcò la soglia della sua camera sedendosi
accanto a lui. Draco senza neppure distogliere lo sguardo dal
soffitto con voce strascicata chiese
D -Allora cosa c'è di nuovo?-
B -... Black...-
D -Nessuna novità allora....-
B -No, ti sbagli.... c'è qualcosa che non và in
Black-
D -Tsk... sarà solo una tua impressione....-
B -No Draco... mi ha sorriso, e mi ha anche passato lo zucchero,
in più ha offerto a Pansy del latte per il tè...-
Draco guardò nelgi occhi l'amico in cerca di una traccia di
scherzo, ma vide che Blasie era completamante serio...
D -Perchè dici queste cavolate seriamente?-
B -Perchè è vero Dray!-
D -Non chiamarmi Dray!-
B -Ok, ok... ma tu devi credermi! Da quando è uscito dalla
sua stanza non è più lo stesso...-
D -Tsk... si sarà fatto un goccetto di firewisky... vedrai
che per pranzo gli sarà passato...-
B -Non credo...-
Lasciarono così l'argomento in sospeso, dopo un attimo di
silenzio raggiunsero Pansy in un salotto al 1° piano per una
partita a scacchi e qualche lettura di piacere. Purtroppo una delle
direttive che dovevano seguire, era quella di non uscire senza
permesso dalla sede dell'Ordine. L'unico luogo aperto che avevano
visto, era il cortile interno della casa. Per questo le giornate
erano piuttosto monotone. Sarebbero potuti uscire solo per casi
straordinari, ma a tutti loro era ben chiaro che questi “casi”
non si sarebbero avuti di frequente.
Normalmente un Malfoy non si sarebbe mai attenuto ad una
restrizione simile. Ma suo padre purtroppo era stato intransigente a
riguardo: Draco avrebbe dovuto attenersi a tutto ciò che Piton
gli avrebbe detto di fare, in questo caso Piton aveva espressamente
vietato a tutti loro di mettere un piede fuori casa, non potevano
neppure aprire il portone... Per ciò Draco era costretto ad
attenersi a questa regola.
Arrivò presto l'ora di pranzo, insieme si avviarono verso
la cucina e si sedettero salutando Remus. Poco dopo entrò
anche Black, Draco si preparò una sfilza di rispostacce da
rifilare all'uomo al momento opportuno, ovvero alla prima
provocazione. Con sua sorpresa, ovviamente celata, Black fece loro un
segno di saluto e canticchiando sottovoce una vecchia conzone si
sedette senza fare commenti acidi o battutine pungenti di nessun
tipo. I tre serpeverde si lanciarono occhiate preoccupate...
Subito dopo cominciarono a mangiare, durante il pranzo Sirius
accusò altri “comportamenti anomali”: non prese
mai in giro Draco Balise o Pansy, non fece commenti acidi sul loro
modo di magiare, ne frasi offensive, passò loro la brocca di
succo di zucca, offrì a Blaise un bis di roastbeaff e cose
simili. I tre ragazzi non sapevano più cosa pensare, di certo
quello non era il loro professore di Difesa contro le Arti Oscure!!!!
Remus più di una volta camuffò una risata in un
colpo di tosse, la situazione era spassosissima! Vedere la faccia
sconcertata dei tre alunni più impassibili e freddi della
scuola, non era da tutti i giorni! Sirius dal suo conto,
probabilmente neppure si rendeva conto di cosa faceva, ogni volta la
stessa storia... ma doveva ammettere che non era mai stato così
divertente.
Quando poi Sirius chiese a Draco Malfoy, quello a cui di solito
tentava di fare un malocchio nonostante fosse uno studente disarmato,
se avesse già letto uno dei libri arrivati il giorno prima
rischiò doi morire per soffocamento! Oddio.... sarebbe morto
per le troppe risate! La reazione dei tre alunni poi...
imparagonabile! Pansy si era congelata sul posto, Zabini aveva
lasciato la brocca nell'atto di versare altro succo e le sopraciglia
di Malfoy erano talmente inarcate da far compagnia ai fini capelli
platino...
E ovviamante Sirius continuava a mangiare tranquillamente
continuando a canticchiare una canzone che Remus non sentiva da
almeno una decina d'anni! Di questo passo sarebbe scoppiato
a ridere in faccia a quei quattro!
Quando tutti ebbero finito di mangiare
Sirius si alzò dal tavolo e dopo aver fatto a tutti un cenno
di saluto, senza smetere di canticchiare, uscì nel corridoio
dirigendosi verso il suo studio.
Per un momento il silenziò regnò sovrano. I tre
ragazzi si guardavano tra loro con aria stralunata, mentre Remus
cercava in tutti i modi di apparire naturale...
Bl -Cosa ti avevo detto Dray?...-
D -Non chiamarmi così Blaise!-
Bl -Si, si.... ma tu devi ammettere che ho ragione...-
D -Fatti una vita Zabini!-
Bl -Ammettilo!-
D -Va al Diavolo!-
Bl -Avanti Dray... ammettilo!-
D -Non osare più chiamarmi a quel modo altrimenti...-
Nessuno potè sapere in casa consisteva la domanda perchè
il biondo fù interrotto da un'occhiata glaciale dell'amica
che, dopo aver ottenuto la fine del battibecco, chiese al licantropo
Pn -Remus... c'è una ragione precisa per cui Black dovrebbe
comportarsi in questo modo? O è il suo cervello che è
finalmente partito in vacanza?-
R -Emh... no... direi che il cervello è perfettamente
funzionante...- a quest'affermazione ricevette tre occhiate incerte
-Si comporta così perchè è felice... lo fa
sempre in queste occasioni... -
Bl -Occasioni? Perchè? Cos'è successo?...-
R -Domani viene Harry, ogni volta che succede Sirius si comporta
così....-
D -Potter?-
R -Si, starà da noi per un po'... a pro posito, dato che
domani usciremo sia io che Sirius, verrete anche voi con noi. Non
potete rimanere qui da soli... a più tardi allora...-
Così dicendo il professore lasciò i tre ragazzi da
soli in cucina.
Bl -Ah... che bello, finalmente potremo uscire da questa casa!-
Pn -Già... non ne potevo più... però che
palle, Potter verrà qui...-
Bl -Sù, non lamentarti, pensa se dovesse venire Weasley...-
Pn -Ti proibisco di farmi pensare a una cosa così orribile
Blay! Uuhh.... mi vengono i brividi solo a pensare di dover dividere
la stessa stanza con quel pezzente!-
Bl -Visto? Tu Dray che dici? Dray!?-
Draco non rispose, il suo cervello era partito in quarta, Potter
sarebbe venuto lì, tsk.... che scocciatura, vebbè, in
fondo non era poi il peggio di grifondoro, questo lo ammetteva,
sarebbe bastato evitarlo e tutto sarebbe andato per il meglio.
Esatto, non avrebbe dovuto fare altro che evitarlo.... sarebbe stato
un gioco da ragazzi.... hahaha! Malfoy regna!
Bl -Dray! Ci sei?....-
D -Si, si... smettila di rompere Blaise!-
Bl -Guarda che sei tu! È mezz'ora che ti chiamo....-
D -Bravo....- Prima che il moro potesse ribattere Pansy intervenì
chiedendo
Pn -Secondo voi perchè viene qui?-
Bl -Chi?-
Pn -Potter! Insomma, perchè dovrebbe venire a passare parte
delle vacanza con i suoi professori di Difesa?-
Bl -E che ne so? È probabile che i genitori l'abbiano
spedito qui....-
Pn -Tsk, si vede che non sai nulla Zabini... è
impossibile.-
Bl -Perchè scusa? Cosa c'è
di tanto impossibile?-
Pn -Potter non ha i genitori....
tsk...-
Bl -Ma sei sicura?-
Pn -Certo che lo sono! A differenza di
te io so sempre di cosa parlo...-
Draco fù improvvisamente
attratto dalla discussione
D -Come sono morti?-
Pn -A quanto ho sentito sono
scomparsi.... nessuno sa nulla...-
Bl -Come mai così informata?-
Pn -Tsk... tutta colpa di Stephany....-
Bl -La McNair?-
Pn -Sì... ha sentito la Chang
parlare di Potter con qualche sua amica, non faceva altro che
ripetere quanto fosse bello e misterioso quel patetico Grifondoro...
assolutamente disgustoso....-
Bl -Alla Chang piace Potter?-
Pn -Ovvio... e non solo a lei. Pare che
Potter abbia molto successo, su tutti i fronti, in fondo non è
male, sfortuna che è un patetico grifondoro, poteva essere un
ragazzo passabile.... ehy Draco! Dove vai?-
Draco infatti si era improvvisamente
alzato in piedi e stava lasciando la stanza
D -Di là... non mi interessano
queste cavolate, preferisco spendere il mio tempo in maniera più
profiqua...-
Continua....
Ringrazio:
AryVano90: Ciao tesoro! Da brava bimba ho
fatto tutti i compitini... ed ora eccomi qui! Per quanto riguarda il
“caro” fratellone, dovrai ancora aspettare mi spiace! Ma
se può farti star meglio qui Sirius è abbastanza
“tontoloso”... ehhehehehe (state parlando di me?
NdSirius) su stai buono a cuccia e non rompere le scatoline a me da
bravo! (Ma tu guarda questa... tsè... non c'è più
il rispetto di una volta per gli adulti
ndSirius-modalità-brontolo...) Come hai dedotto a sola ho già
molto chiare le idee riguardo questa Fic, dal prossimo cap ci saranno
moltissime novità! E soprattutto, per tua gioia, finalmente un
po' di risposte! Solo un po' di pazienza ok? Grazie mille per i
complimenti, spero di risentirti presto! Un Bacione!!!!! Kiss!!
^______^
djkika : Ciao cara! Mi spiace che
l'aggiornamento non sia stato così celere, ma l'mportante è
che ci sia stato no? Sono contenta che lo scorso cap, nonostante
l'inizio -tra parentresi, neanche a me piaceva molto, ma era
necessario- un po' barboso! Spero che anche questo ti possa essere
piaciuto! Un bacio e a presto! ^____^
Se qualcuno di voi fosse arrivato a leggere
fin qui chiedo un'ultimo sforzo! Lasciatemi un commentino e ditemi
cosa ne pensate di questa mia follia! A presto e grazie per aver
letto! Konnichiwa!
Haloha Ragazzi!!! sapete, mi stupisco sempre
più della facilità con cui questa Fic si scriva. Spesso
davanti al computer non so neppure cosa scrivere, ma ecco qui che con
una mezz'oretta le parole si formano.
Altro che Harry Potter, questa si che è
magia! Temo di dover chiedere scusa ha chi ho promesso risposte,
purtroppo se da un verso ce ne sono, dall'altro bè... molti
interrogativi rimangono... interrogativi! Bè allora buona
lettura e mi raccomando lasciate una recenzione, non mi offenderò!
^____^
Grazie a tutti coloro che leggono! Q_Q me
commossa! Q_Q
Cap XII
26 Giugno 1996, Londra babbana
Draco Malfoy camminava con andatura aggraziata per le vie della
Londra babbana,quando aveva capito che si sarebbero recati tra tutta
quella plebaglia era inorridito.
Insomma, si era mai visto un Malfoy aggirarsi tra insulsi
babbani?Mai! Ma purtoroppo i suoi ,ormai ex-migliori, amici lo
avevano obbligato ad uscire, ed ora eccolo lì, a camminare con
estrema eleganza per le vie affollate. In fondo -si disse- non era
tanto male, a parte le persone con totale mancanza di stile che
camminavano lì intorno, Londra non era questo posto
orribile...
Pansy e Blaise camminavano di fianco a lui, ignorando il fatto che
il loro “migliore amico” avesse messo il broncio e si
guardavano intorno incuriositi e si scambiavano impressioni. Un paio
di passi avanti a loro camminavano Remus Lupin e Sirius Black,
quest'ultimo non faceva altro che fischiettare, stonando notò
Draco, un motivetto allegro. L'altro invece con le mani nelle tasche
camminava placidamente con un sorriso sereno sulle labbra, di tanto
in tanto lanciava un'occhiata ai tre studenti per assicurasi che gli
stessero dietro.
Camminarono per una decina di minuti, poi i due insegnanti si
fermarono di fronte a quello che doveva essere un bar.
R -Ragazzi, io e Sirius dobbiamo fare una cosa in fondo alla
strada, perchè intanto non vi prendete qualcosa in questo
locale? Aspettateci dentro, noi vi raggiungeremo subito-
Draco registrò quella pacata richiesta come un velato
ordine al non sparire. Normalmente non avrebbe mai dato retta a
parole simili, ma ovviamente i suoi amici non erano dello stesso
parere, perchè quando si girò verso di loro notò
che erano praticamente già entrati. Il biondo lanciò
un'occhiata all'insegna che recitava “Prince” poi,
lanciando maledizioni ai suoi presunti amici, lì seguì
nel locale. Non appena li ebbe raggiunti, una cameriera dall'aria
gentile indicò loro un tavolo vicino alla vetrata dicendo loro
di sedersi. I tre accolsero l'invito dopo aver ordinato del the
freddo.
Il locale non era male, le pareti di un delicato azzurro e i
mobili color panna davano un'atmosfera rilassante. I serpeverde non
poterono fare a meno di apprezzare l'arredamento sobrio ma tutto
sommato elegante. Dopo un po', una cameriera portò loro tre
bicchieri di tè, immediatamente dopo si diresse al tavolo
dietro di loro e tubò
? -Ciao Harry... cosa ti porto?-
H -Oh, ciao Emily... per me un caffè nero, grazie... Tu
Damie, cosa prendi?-
Dm -Caffè anche per me...-
Em -Notte in bianco?-
H -Ehehehe....-
Al suono di quella voce, i tre serpeverde si girarono e scoprirono
che l'altro tavolo era occupato proprio da Harry Potter, in un moto
di curiosità tipicamente serpeverde, non si fecero molti
scrupoli prendendo ad origliare il rosso-oro. La cameriera intanto se
ne era andata verso il bancone con le ordinazioni.
H -Dai, non fare quella faccia...-
Dm -Perchè non dovrei?-
H -Non eri tu che ieri sera aveva acconsentito ad andare con
Lady?-
Dm -Non vedo cosa questo mi possa interessare...-
H -Davvero?-
Dm -Ti odio lo sai vero?-
H -Anche io ti voglio bene Damie...-
Dm -Grrrr.... togliti quel sorriso dalla faccia moccioso!-
H -Non posso se continui con quell'espressione... avanti su.... in
fondo è stato divertente, o quanto meno io mi sono divertito!-
Dm -Dici bene: tu ti sei divertito, io per niente...-
H -Dai, non è stato male!-
Dm -Come no, adoro fare il body guard! Ma ti rendi conto che ho
passato l'intera serata a far allontanare gente da te!-
H -Non è mica colpa mia... e poi stai esagerando, io ne ho
visti solo due...-
Dm -Due? Magari... ho dovuto far sbattere almeno cinque persone
fuori dal locale, il resto mi sono limitato a incenerirli con lo
sguardo o un calcio ben assestato...-
H -Non hai fatto male a nessuno vero?-
Dm -Tsk... per quel che mi può importare...-
H -Siamo alle solite... Damie, quante volte ti ho detto che non
puoi picchiare tutte le persone che sono vicino a me?-
Dm -Ma io non lo faccio!!!-
H -Ah no?-
Dm -Io levo di mezzo solo tutti quelli che ti guardano strano,
tutto qui....-
H -_- sei irrecuperabile -_-
Dm -Tsk... io mi preoccupo per te e questo è il
ringraziamento? Molto genitle....-
H -Ah! Finiscila! Piuttosto prometti di non finire nei guai?-
Dm -Non dovrei essere io a dirtelo?-
H -Dettagli... a parte gli scherzi, stai attento ok?-
Dm -Si, cosa vuoi che faccia?-
H -Ah non lo so... ma fidarsi e bene non fidarsi è meglio,
non so mai cosa ti succede quando ti lascio solo...-
Dm -Come siamo spiritosi questa mattina....-
Nel frattempo Emily era tornata portando con sé due tazze
di caffè nero che i due cominciarono a sorseggiare, i tre
verde-argento invece, presi dalla conversazione, avevano
completamente dimenticato il loro the.
Dm -Tu invece sei sicuro di voler andare da quei due tizi?-
H -Hanno un nome sai? Comunque sì, è da tanto che
non passimao un po' di tempo insieme, Sirius poi ci teneva tanto...-
Dm -Capisco....-
H -Dillo...-
Dm -Cosa?-
H -Non fare lo scemo avanti dillo...-
Dm -Tsk, secondo me non dovresti andare, ma soprattutto non
dovresti dire nulla a quel vecchiaccio-
H -Ne abbiamo già discusso e....-
Dm -Lo so, ma a me non và. È un'errore, fino ad ora
tutto è andato per il meglio, perchè dovresti cambiare
proprio ora le cose?-
H -Lo sai che non è più come prima, non posso più
restare in disparte, sarebbe inutile e lo sai, è meglio che
Silente lo sappia-
Dm -Certo, meglio per lui, ma per te? Neppure Raphael è
d'accordo...-
H -Si, ma lui ormai ha già rinunciato a farmi cambiare idea
e ha capito, forse hai ragione e stò sbagliando, ma adesso è
necessario che io lo faccia, Silente è un uomo intelligente e
capirebbe comunque cosa stà succedendo, io gli darò
solo una mano, niente di più.-
Dm -Conosco il tuo modo di aiutare... lo conosco bene Harry, e non
mi piace per nulla!... -
H -Damie...-
Dm -Va bene, sì, mi fido di te, e voglio continuare a
farlo, spero solo che non sia una cavolata.-
H -Lo spero anche io... lo spero tanto...-
Dm -Stammi bene piccoletto... ci vediamo.-
Dopo aver scompigliato affettuosamente i capelli al suo
“fratellino” Damien uscì dal locale, lasciando
Harry al suo caffè.
Questi finì la sua bevanda e si alzò per andare a
pagare al bancone. Nel tragitto non potè fare a meno di notare
i tre verde-argento che dal canto loro, non appena avevano visto il
moro alzarsi avevano cominciato a sorseggiare idifferenti il loro
the. Il rosso-oro invece si diresse verso il loro tavolo.
H -Ciao! Siete qui da molto?-
Bl -Potter, cosa ci fai qua?- chiese indifferente il serpeverde
H -Quello che fate voi sospetto, aspetto Remus e Sirius...-
Bl -...-
H -Oh non fate quella facce, tanto lo sapevate già no?-
Bl -Cosa te lo fa pensare?-
H -Bè, voi state da loro in questo periodo no? Dato che io
aspetto Remus e Sirius qui mi pare ovvio che anche voi stiate facendo
lo stesso no?-
Pn -Chi ti ha detto che noi stiamo da loro?-
H -Oh, bè...-
Prima che potesse dare una risposta fecero il loro ingresso nel
locale Remus e Sirius, quest'ultimo diede una scorsa al locale e
individuò immediatamente Harry, il moro sorridente raggiunse i
due uomini, abbracciando prima l'uno poi l'altro con affetto. I tre
si scambiarono qualche parola poi Harry indicò nella loro
direzione.
28 Giugno 1996, Grimmuld Place n°12
Draco e Blaise guardavano con sopraciglia inarcate Pansy che
discuteva con il grifondoro. Eraano appena entrati nella sala e non
riuscivano a capire cosa stesse succedendo. Potter era seduto a gambe
incrociate sul pavimento e guardava con espressione divertita Pansy
che gli stava davanti in posa battagliera.
Pn -Devi dirmelo!-
H -Perchè?-
Pn -In quanto ragazza ne ho diritto!-
H -Ovvio...-
Pn -Parla Potter!-
Bl -Pansy cosa succede?-
Pn -Potter non mi vuole dire quante ragazze lo hanno invitato
fuori quest'anno!-
Blaise si lanciò un'occhiata incerta con Draco, entrambi si
chiedevano cosa diavolo fosse preso alla loro amica, fino a poco
tempo prima aveva detto di non voler avere nulla a che fare con quel
patetico grifondoro, ed ora eccola lì che cercava di
estorcergli informazioni
Pn -Allora? Facciamo così, io ti dico alcuni nomi e tu mi
dici se sì o no... allora... Parvati*?-
H -Intendi tutte e due?-
Pn -Perchè? Te lo hanno chiesto entrambe?-
H -Si....-
Pn -Spero separatamente!-
H -Una volta me lo hanno detto insieme...-
Pn -Vuoi dire che te lo hanno chiesto più di una volta?-
H -Ehm... si?-
Pn -Quante volte?-
H -Calì ormai ho perso il conto... Pandma solo tre...-
Pn -La Brown?-
H -Prima di mettersi con Ron un paio di volte...-
Pn -Weasley e Granger?-
H -Sono mie amiche!!!!-
Pn -Tsk... non si sa mai, lo stesso vale per la Lovegood?- vedendo
il cenno d'assenso del moretto continuò -la Chang invece?-
H -Emh... non so quante volte...-
Pn -Sù Potter, fammi una stima, più o meno di
dieci?-
H -Sicuramente più di dieci...-
Pn -Sul serio?-
H -Sì, me lo chiede tipo una volta due settimane se non
meno...-
Pn -Ohhh.... questa è bella... non sai come la prenderò
in giro!-
H -Pansy!-
Pn -Cosa ti aspettavi Potter!? Sono una serpeverde io...-
H -Questo lo avevo notato sai?-
Pn -Sei un'idiota Potter....-
H -Grazie! ^_^-
Draco guardava i due infastidito, Blaise invece appariva
divertito, di solito Pansy era così sciolta solo con lui e
Draco, si chiedeva come avesse fatto Potter a prendere così
tanta confidenza in così poco tempo, pensare che fino alla
sera prima la bella verde-argento aveva chiaramente espresso la sua
avversione per il moretto con cui adesso parlava così
liberamente.
Prevedendo che Pansy sarebbe presto ripartita all'attacco, si
affrettò a cambiare discorso
Bl -Potter, me lo stavo chiedendo da ieri, come mai conosci così
bene Remus e Black?-
H -Oh bè... anche se non proprio formalmente, sono
praticamente i miei padrini. Voi vi trovate bene qui?-
Bl -Se per bene intendi noioso a morte allora bè... si, non
è poi così male...-
H -Non potete uscire vero? Bè, almeno la compagnia è
buona no?^_^-
Pn -Se non fosse per Black...-
H -Sirius? Perchè?-
Punto sul vivo, Draco s'inserì nella conversazione
D -Tsk... è solamente un ragazzino...-
H -Ah... Remus mi ha detto dei vostri ehm... “attriti”
ehehehe... diciamo che Sirius non vede di buon occhio i serpeverde,
ehehehe-
D -Avevamo notato... tsk-
H -Sù, non fatevene un affronto personale, Sirius tende a
generalizzare un po' le cose, ma con un po' di tempo imparerà
ad apprezzare anche alcuni serpeverde.-
D -Grazie, ma non ci tengo affatto ad entrare nelle simpatie di
quell'uomo!-
Blaise, Pansy ed Harry non poterono fare a meno di ridere a
quell'uscita, ovviamente il biondo guardò loro con espressione
stizzita, come osavano prendersi beffe di un Malfoy? Tuttavia dovette
farsi forza per non unirsi alle risate e voltò il capo da un
lato nascondendo l'increspatura delle sue labbra che qualcuno avrebbe
potuto scambiare per l'accenno di un sorriso; cosa assolutamente
impossibile, tutti sanno che i Malfoy non ridono, ghignare si, ma
ridere.... è così... superficiale e i Malfoy non
lo sono MAI. I Malfoy sono sempre superiori....
Passarono così, senza neppure
accorgersene, il resto del pomeriggio insieme, conoscendosi meglio.
Nessuno dei tre serpeverde avrebbe mai
neppure pensato di poter dialogare civilmente e, perchè no,
piacevolmente con un'appartenente alla casata di Godric Grifondoro.
Ma eppure era così. Nessuno dei tre poteva negare che Potter
non fosse il peggiore dei ragazzi.
Il loro pomeriggio fù interrotto
da Remus Lupin che con un'espressione indagatrice entrò nel
salotto chiedendo ad Harry di seguirlo. Questi dopo un cenno di
saluto verso i tre verde-argento, seguì il licantropo nel
corridoio.
Non appena furono fuori dalla portata
d'orecchio dei tre ragazzi Remus con voce pacata ma sguardo vigile
chiese
R -Poco fa è arrivato Silente, è
stato lui che mi ha chiesto di chiamarti, tutto a posto?-
H -Tutto come al solito Moony... non
preoccuparti.-
Il professore gli indicò la
stanza in cui era seduto Albus e aspettò che Harry entrasse,
dopo aver visto il sorriso di quest'ultimo si accorse che Harry non
gli aveva detto “è tutto a posto”, si era limitto
a rispondergli che era tutto come al solito. Si ricordò che
quella era la risposta che gli rifilava ogni volta. Remus era
consapevole che Harry nascondesse qualcosa, persino Sirius l'aveva
intuito, probabilmente anche Harry doveva aver capito che loro
sapevano, eppure non dicevano nulla. Harry sorrideva sempre
rassicurante in loro direzione ogni volta che cercavano di affrontare
l'argomento, e nei suoi occhi verdi, così simili a quelli di
Lily, leggevano la preghiera di fermarsi, di non porre quelle
domande.
Remus sapeva che Harry pur di non
mentire non parlava. Ogni volta gli occhi parlavano per lui, quello
sguardo diceva “se non vuoi ascoltare menzogne non chiedere”.
E lui si fermava, neppure Sirius, normalmente così cocciuto e
curioso, si arrestava di fronte a quegli occhi. Non volevano bugie da
Harry, e questo non voleva dargliele, eppure il sapere di essere
all'oscuro di alcune cose, li teneva distanti, come se tra loro e il
ragazzo i fosse un vetro. Remus sapeva che prima o poi quel vetro si
sarebbe incrnato e rotto, era un vetro, non un muro. Harry aveva dato
loro modo di distruggerlo, ma essi avevano aspettato, stavano
attendendo che il tempo lo levigasse. Chissà quando questo
sarebbe ceduto completamente?
Nel frattempo, il ragazzo,
inconsapevole di essere il perno principale dei pensieri del suo
padrino, era ormai entrato nella stanza dove Albus Silente sedeva.
L'anziano preside lo guardava con quei suoi occhi azzurri così
penetranti, essi parevano sondare l'animo di coloro che venivano
osservati. Harry resse quello sguardo a testa alta, nei suoi occhi
c'era determinazione e anche una profonda malinconia. Quante volte il
preside era rimasto colpito da quello sguardo intenso?
H -Buona sera professore.-
Al -Buona sera Harry, mi spiace aver
interrotto il tuo pomeriggio estivo-
H -Non si preoccupi signore, prima o
poi avremmo dovuto pur intraprendere questa chiacchierata non crede?-
Al -Hai ragione caro ragazzo, temo di
essere stato preso in castagna dico bene?-
H -Se così vuole vederla
Signore...-
Al -Allora Harry, penso sia inutile
fare domande retoriche giusto? Saresti così gentile da dirmi
cosa stà succedendo Harry?-
H -Penso che ormai sia giusto e
necessario che lei sappia Signore, ma temo di non poter rispondere a
tutti i suoi quesiti.-
Al -Bè, almeno è
un'inizio, allora Harry, cosa stà succedendo?-
Continua...
Per chi non lo sapesse, Parvati è il vero cognome delle
sorelle Patil.
Ringrazio:
MORFEa: Allora mia cara! Grazie mille per
aver commentato! Dici che Drake è geloso? Naaaaaaa sarà
solo un'impressione...(VOrrei ben vedere, noi Malfoy non siamo MAI
gelosi! NdDraco) Draco, chi è quel bel ragazzo che chiede ad
Harry il numero di cellulare? (Dov'é? Ma io l'ammazzo, lo
disintegro! Dov'è? Harry!!!!!! ndDraco-versione-rambo) Ok, un
problema in meno... se ti è piaciuto il comportamento di
Sirius nello scorso cap spero che quello di questo non ti dispiaccia!
Mi spiace, ma dato che il cap originale era troppo lungo, ho deciso
di dividerlo in due e farvi attendere ancora per risposte più
“concrete”.... -me sadica bwahahaha- allora ti saluto!
Grazie mille per aver commentato e mi raccomando fammi sapere se
anche questo cap è di tuo gradimento! ^____^
Djkika: Oh carissima! Che piacere per me
leggere il tuo commento! ^____^ neppure in questo cap ho dato spazio
ai battibecchi fra Sirius e Draco, ma troveranno sicuramente un
posticino in qualche altro cap! Promessa di Resha! Come vedi, il nome
dell'affascinante Lady è ricomparso, ti assicuro che presto
anche loro entreranno in maniera più incisiva nella Fic!
Sperando che anche questo cap ti sia piaciuto, ti mando un bacione!
**kiss** a presto... spero!^^
Lake: Konnichiwa! Che sorpresona il tuo
commy! Sono contentissima davvero! Grazie mille per le tante idee che
mi hai dato in passato! Temo che verranno sfruttate quanto prima...
eh... c'est la vite! (Guarda che devi pagargli i diritti! NdDraco)
Dici? bè... temo che non sarebbe un'affare per Lake...
comunque, grazie mille per il commento, e tranqui! Presto sevvy
ricomparirà, dicaiamo che stà aspettando il momento più
“adatto” lui è un'uomo di stile ed apparirà
in quanto tale! Per quanto riguarda Dracuzzolo caro (Guarda che se
continui a chiamarmi così ti faccio causa per diffamazione!
NdDraco) sisi... certo... passando a cose SERIE, come dicevo,
Dracuzzolo caro stà cominciando a fare i conti con il suo bel
cuoricino Malfoy, ma non è proprio intuitivo dal punto di
vista sentimentale.... quando la capirà ti assicuro che ce ne
saranno delle belle, ricorda che Draco è pur sempre un Malfoy!
(Ben detto ndDraco) oddio, abbiamo concordato su qualcosa... qui c'è
da chiamare la neuro! A presto! **kiss**
Gosa: Cara! Sono contenta ti piaccia la
piega presa dalla Fic! L'interesse è un'ottimo segno, vuol
dire che la Fic ti piace! Spero che questo capitolo non ti abbia
deluso, a presto e mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi! Sciau!
^____^
Kymanu: *_* carissima! Mi commuovi! Q_Q....
ti ringrazio tanto! Bè, sono contenta che tu sia inciampata
sulla mia Fic e sono ancor più contenta che ti sia venuta
voglia di commentarla!^^ Grazie mille per i complimenti, sono
contenta che tu abbia capito lo “spirito” di questa
Fic... tempo fa leggendo una Fic mi sono chiesta “perchè
non ce ne è una che parta dal principio?” e allora mi
son detta perchè non provare a farla? Ed ora... ta-daan!
Eccomi qui! (che affarone.... ndDraco) non rompere biondino da
strapazzo! Spero che la tua attesa non sia stata vana e che il cap ti
piaccia! Un bacione e a presto -spero- **kiss**
AryVano90: Tesoro! Ciaoissimo! Caspita...
addirittura due recensioni? Ne sono onoratissima e felicissima!!
come al solito un ringraziamento tutto speciale per te che mi fai
sempre tanti complimenti... Q_Q me commossissimaQ_Q Noto con piacere
che Pansy ti è piaciuta -penso che Pansyssima debba diventare
un aggettivo da aggiungere al vocabolario- io adoro il suo
personaggio e vorrei averle reso giustizia! Ed è logico lei
sia informata, le ragazze sanno sempre tutto dico bene? (giustissimo!
NdPansy) Oh, cara! Sei arrivata finalmente! ^___^ (Certo, non ne
potevo di quelle fic dove sono odiosa... spero che mi tratterai
bene... ndPansy) Oh, vedrai! Per quanto riguarda i personaggi...
stanno tutti bene, o meglio... prima Diggory a provato a prendere il
numero di cellulare ad Harry e Draco non l'ha presa troppo bene....
-Draco ancora in versione Rambo ha legato Diggory a testa in giù
e stà giocando a freccette, indovina un po' dove sono i 100
punti?- ma penso che andrà per il meglio.... in fondo quel
patetico tassorosso se l'è cercata dico bene Dracuzzolo? (Si!
Bwahahaha... ma smettila di chiamarmi così! NdDRaco) si,
si.... sai, è raccapricciante andarci d'accordo X_X ... Come
hai potuto notare Silente e i suoi occhioni azzurri ricomparsi,
questo vuol dire solo una cosa... presto le prima risposte
arriveranno! Aspetto con anzia di sapere cosa ne pensi di
quest'ennesimo capitolo! Un bacione e a presto! **kiss** ps mi
impegnerò affinchè la fic diventi stupenda!^^
Bonjourn a tutti! ^___^
Eccomi qui con il tredicesimo
capitolo! Un grazie immenso a tutti coloro che leggono la Fic!
Purtroppo in questo periodo sono più impegnata dle solito,
ma cercherò di aggiornare abbastanza regolarmente! Un bacione
e mi raccomando! Non siate pigri e lasciatemi un commentino! Kiss
A pro psito! Approfitto per lasciare un
piccolo avviso, stò cercando qualcuno disposto a fare da
beta!* Per chiunque fosse interressato prego di contattarmi o nelle
recensioni o meglio ancora tramite il mio contatto! Grazie mille e
buona lettura!
Cap XIII
Grimmuld Place, 28 Giugno 1996
H -Questo penso che lo sappia anche lei Signore, Voldemort è
tornato- se Silente rimase sorpreso dal senitr pronunciare questo
nome con tranquillità, non lo diede vedere, Harry
tranquillamente continuò -In realtà, non se ne è
mei andato. L'uncia cosa che è cambiata è che ora
l'Oscuro Signore ha un nuovo corpo. Può non credermi, ma so
che lo farà, in fondo lei ha sempre pensato ad un'eventualità
del genere...-
Al -Non posso darti torto. In fondo non ci si può aspettare
che un mago tanto potente sparisca nel nulla...-
H -Infatti non lo ha fatto, come le ho deto Voldemort non è
mai morto. Non se ne è mai andato. In tutti questi anni lui si
è solamente.... addormentato. O meglio, era in un limbo dal
quale è ormai uscito...-
Al -Sai di non poter affermare ciò con leggerezza vero?-
H -Si, comprendo. Eppure non posso darle basi concrete a queste
parole, io posso raccontarle di come cadde l'Oscuro Signore, posso
darle alcune informazioni che potrebbero aiutarla, ma non posso darle
delle prove. Deve essere lei a decidere se accogliere le mie parole
come un'aiuto insperato, o come assurde storie narrategli da un
ragazzo.-
Al -Purtroppo ragazzo mio, capirai che non posso basarmi solo su
parole, dovrei avere qualcosa di più solido sul quale potermi
poggiare.-
Harry colse in quelle parole una richiesta. Silente gli stava
chiedendo come avrebbe potuto dare loro informazioni e aiuto, con un
sospiro il moretto accennò con il capo dicendo.
H -Come le ho già detto, capisco cosa vuole dire. So
perfettamente che questo non è un gioco, ci sono vite in ballo
e forse, che Dion non voglia, una guerra, sappia che tutto quello che
le dirò rimarrà in questa stanza.-
Al -Manterrò il riserbo, non preoccuparti Harry-
H -La ringrazio signore, ma purtroppo, come lei stesso ha detto
poco fa, non posso basarmi solamente su parole, la prego allora di
stringere con me un patto- lo sguardo di Silente lampeggiò in
segno di curiosità ed Harry l'accontentò -La prego, mi
porga la mano e prometta di non divulgare ciò che io le dirò
L'Anziano preside, accettò e strinse nella sua rugosa mano,
quella più piccola e calda del moretto dicendo
Al -Prometto-
in un'attimo, le mani dei due furono avvolte da vermiglie fiamme,
Silente sentì un lieve bruciore sul palmo, ma scoprì
che nonostante il loro colore intenso, il fuoco non bruciava, era
semplicemente caldo. Spostò lo sguardo dalle loro mani unite
al viso di Harry, scoprì che questi ora lo guardava con uno
sguardo più sereno. Vide che nello smeraldo era mescolata la
fiamma che ora circondava le loro mani che di lì a poco si
sciolsero. Dopo di ciò, Harry con voce pacata disse
H -Mi scuso di averla sottoposta a questa “procedura”,
ma non si è mai troppo cauti.-
Al -Non preoccuparti, piuttosto sono rimasto sorpreso, è la
prima volta che vedo o che sento un giuramento simile. Sono
incuriosito...-
H -Vede, questa è una pratica particolarmente rara. Non
perchè sia difficile, ma solamente perchè in pochi sono
in grado di farla. È conosciuto come “giuramento sul
fuoco” si capisce da dove il nome provenga....-
Al -Davvero, non avevo mai sentito nulla del genere.... dovrò
informarmi...-
H -Se vuole può farlo ad Hogwarts, c'è un libro
intitolato “la magia e le sue fonti” che potrebbe
interessarla.-
Al -Chiederò a Madama Pince... allora Harry, adesso saresti
disposto a dirmi cosa e come sai di Voldemort?-
H -E lei signore, come mai ha assunto la professoressa Cooman?-
Al -La professoressa Cooman è una persona molto competente
nel suo campo...- vedendo l'occhiata scettica del grifondoro continuò
-nonostante ciò, devo ammettere che non è questo il
motivo per cui l'ho assunta, ma sospetto che tu sappia la verità,
dico bene?-
H -Si, durante il vostro colloquio la professoressa ebbe una
visione particolramente significativa, che sono sicuro lei la
ricorderà. Ebbene, quella è il principale motivo per
cui io sono a conoscenza del fatto che Voldemort è risorto. Il
ragazzo la cui nasciata era preannunciata dalla profezia sono io.-
A questa rivelazione seguì un momento di silenzio, poi il
preside con voce pacata ma sguardo serio disse
Al -Sei sicuro di questo Harry? Le profezie spesso sono male
interpretate e non sempre le cose accadono come esse dicono.-
H -Preside, questo io lo so. Ma sono sicuro che la profezia non è
sbagliata. I miei genitori sono morti per questo, loro cercavano di
proteggermi, ma purtroppo Voldemort è stato troppo rapido e
non c'è stato modo di salvarli.-
Al -In quel tempo Voldemort uccise molti maghi Harry, ma non per
questo i loro figli sono i protagonisti della profezia che...-
Silente non potè continuare poiché Harry con una
risata amara l'interruppe
H -Professore, non sarei qui se non fossi sicuro di ciò che
dico... Io e Voldemort siamo come legati... io riesco a sentire molte
delle sue emozioni, spesso persino ad anticipare le sue mosse e a
volte lui fa lo stesso con me. Siamo indissolubilmente legati, mi
creda se le dico che anche io faccio parte della profezia...-
Grimmuld Place 29 Giugno 1996
In una camera del secondo piano un ragazzo dai fini capelli biondi
si rigirava nervosamente nel letto. Draco Malfoy, non riusciva a
riacquistare il sonno che tanto agoniava, maledì per questo la
sua testa. Il motivo per cui all'una di notte non riusciva ancora a
prendere sonno era da imputare solo e soltanto alla sua mente. Era li
che mille e più pensieri vagavano senza sosta scacciando il
sonno.
Con uno sbuffo irritato si alzò dal letto. Per esperienza
sapeva che in casi simili il sonno non sarebbe tornato fino quando
tutti i pensieri non fossero tornati al loro posto, non avendo
nessuna intenzione di restare sveglio e rinchiuso in quella camera,
decise di scendere a prendersi un bicchier d'acqua, doveva trovare il
modo per occupare la mente.
Silenziosamente scese le scale scendendo al piano inferiore. Una
volta arrivato vide la porta della biblioteca socchiusa, rinunciando
al bicchere d'acqua entrò nella stanza illuminata solo dai
raggi di luna che scendevano dalle ampie finestre della stanza. Con
le lunga dita affusolate scorse i titoli dei vari libri nel primo
scaffale. Doveva ammettere che Black in fatto di letture non aveva
buon gusto, nessuno di quei volumi aveva attirato la sua
attenzione.... si diresse così al mobile seguente e ricominciò
a leggere i titoli delle varie opere. Sul secondo scaffale qualcosa
attirò la sua attenzione, era un libro modesto, dalla
copertina nera e la scritta bianca, s'avvicinò per poter
leggere meglio il titolo del volume.
“Dott.Jekill & Mr. Hide”
Non aveva mai visto quel libro, eppure
il suo titolo gli era familiare. Chissà, forse qualcuno gliene
aveva già parlato....
Senza pensarci troppo, lo prese e si
diresse ancora sovrapensiero verso le poltrone per la lettura. Fatti
pochi passi in quella direzione però si fermò. Il suo
cuore accellerò impercettibilmente i battiti, ma alle sue
orecchie quel suono pareva un rombo. Sulla poltrona azzurra sotto la
grande finestra stava Harry, il grifondoro con le sue braccia aveva
circondato le proprie gambe e il suo viso era completamente perso
nella contemplazione del cielo notturo. A Draco parve piuttosto
malinconico... ma in quel momento quella considerazione era messa
parzialmente da parte poiché un problema più urgente
era da affrontare: cosa doveva fare?
Bè, la risposta più
semplice e ovvia che il cervello gli aveva consigliato era stata
“silenzioso come sei venuto vattene no?” ma credete che
le gambe accettassero questa semplice osservazione? Certo che no!
Come un po' di tempo a quella parte il motivo per cui gli umani si
definiscono bipedi parevano animati di prorpia volontà! E
adesso stavano bellamente ignorando il cervello di Draco che con
quanta più forza diceva “Via! Andare via ora!”
dannate Gambe! Si erano impuntate le maledette e non avevano nesuna
intenzione di allontanarsi!
Harry all'oscuro della presenza del
biondo fissava con intensità la volta celeste. Quella sera la
luna era a due quarti e particolarmente luminosa, eppure, nonostante
quel suo pallore, i suoi raggi non riuscivano a rischiarare il cielo
che imperturbabile si ammantava di nero. Solo le stelle aiutavano la
luna nel compito di illuminare la volta, ad Harry guardare le stelle
era sempre piaciuto. Trovava rilassante guardare quegli astri
luminosi che parevano talmente vicini da poter essere toccati con un
dito, ma che in realta erano lontani miglia e miglia da loro. Ogni
qual volta contemplava il cielo stellato sentiva molti dei suoi dubbi
e delle sue paure venire allo scoperto. Nonostante ciò, non
poteva fare a meno di quando in quando di fermarsi ad ammirarla.
Quella notte si stava chiedendo se
rivelando a Silente parte della sua storia avesse fatto bene. Il suo
cuore gridava di sì, gli sussurrava benigno all'orecchio che
stava facendo la cosa giusta, ma la sua mente trovava il modo di
rendere insicure quelle parole, trovava dubbi nelle sue scelte e si
approfittava delle sue paure per far tacere il sussurro del suo animo
che spesso si faceva più fievole.
Il suo sguardo s'abbassò
lentamente sul suo riflesso nel vetro. Con stupore scoprì di
non essere l'unica immagine riflessa, dietro di lui vi era un ragazzo
biondo che lo guardava con sguardo penetrante. Lentamente si girò
verso la figura di Draco Malfoy.
Tu-tum... eccolo di nuovo... tu-tum...
ogni volta che incrociava lo sguardo di ghiaccio del serpeverde il
suo cuore cominciava ad aumentare i battiti. Da quelle iridi così
intense si sentiva trapassato, aveva il sentore che Draco con quegli
occhi avrebbe potuto leggergli dentro, eppure, era sempre difficile
per lui distogliere lo sguardo da quello del verde-argento.
S'impose calma e con voce pacata chiese
H -Ehy... nepure tu riesci a dormire?-
D -Tsk... avevo voglia di fare due
passi...-
Tsk... dannazione, pensò Draco,
adesso cosa faccio?....
Due ore dopo...
Come era successo? Draco era seduto
vicino ad Harry e parlava normalmente con il suddetto senza fare
battute o frecciatine. Sentiva la presenza del moretto al suo finaco
e la trovava... bè... non male. L'uncia cosa che non riusciva
proprio a spiegarsi, era il fatto di star dialogando civilmente con
una persona che fino a poco tempo prima aveva considerato un “idiota
Grifondoro”.
Come si fosse trovato seduto accanto ad
Harry era un mistero. Sapeva solo che in qualche modo avevano
cominciato la conversazione parlando di alcuni libri, adesso non si
sa come stavano parlando dei vari insegnanti e delle rispettive
materie.
H -Non devi prenderla così,
trasfigurazione come materia è molto bella!-
D -Scherzi! Io la McGranitt non posso
proprio vederla, odio trafigurazione...-
H -Ti assicuro che non è male, è
un po' difficile vero, ma una volta capito il meccanismo è
semplice...-
D -Tsk... meglio pozioni. Scommetto che
a te non piace vero?-
H -Perchè?-
D -Bè, a nessun grifondoro piace
pozioni! È una materia troppo fine per quelli come voi!-
H -Ad Hermione piace molto pozioni, e
nonostante non sia la mia materia preferita, anche a me piace
molto....-
D -Non fatico a credere della Granger,
tsk... ma non penso che a te piaccia.-
H -Ti sbagli, pozioni è una
bella materia, è molto complessa e complicata, ma non è
male.-
D -Qual'è la materia che odi
all'ora?-
H -Storia della Magia.... senza dubbio,
Ruf è così... così...-
D -Soporifero?- A quest'uscita Harry
scoppiò in una risata cristallina. Draco non lo aveva mai
sentito ridere a quel modo, gli occhi verdi scintillavano e una
piccola fossetta si creava sulla guancia destra... squotendo la testa
tornò alla realtà
D -Scommetto quanto vuoi che la tua
materia preferita è Difesa....-
H -Sono contento che tu non abbia
scommesso per davvero, finiresti per perdere i tuoi soldi....-
D-Cosa?
Perchè?-
H -Difesa è
una bellissima materia, ma io preferisco nettamente cura delle
creature magiche!- strabbuzzando gli occhi Draco chiese
D -Tu frequenti
quel corso?-
H -Sì,
purtroppo sono l'unico del nostro anno!-
D -Ci credo! Non
vorrai dirmi che partecipi alle lezioni con il mezzo gigante!-
H -Certo! Sono
senza alcun dubbio le mie ore preferite!-
D -Ma sei tutto
matto? Ricordo che al terzo anno quel pazzo ci portò a vedere
dei veri ippogrifi! Per non parlare dei therstal!-
H -Magnifiche
creature non è vero?-
D -Mi stai
prendendo in giro?-
H -Perchè?...-
D -Fattelo dire
Potter... sei tutto matto!-
H -Grazie! ^^-
Dopo di chè
il grifonodoro sbadigliò e si stiracchiò, solo allora
il serpeverde si ricordò di quel pomeriggio.
D -Adesso che ci
pesno... di cosa avete parlato tu e lo stampalato?-
H -Intendi il
preside?-
D -Si, quello
che è...-
H -In effetti di
nulla, gli ho consigliato un bel libro da leggere-
D -Tsk... non
fare lo spiritoso Potter... sei un pessimo comico.-
H -Heee lo so...
temo di non poter sfondare nel campo dello spettacolo umoristico.-
D -Potter....-
H -Ok, ok la
smetto. Sai penso che staresti meglio se fossi un tantino più
rilassato!- vedendo l'occhiata ben poco amichevole di Draco continuò
-Comunque Silente voleva sapere alcune cose sul mio conto. Sai che è
stato lui a portarmi ad Hogwarts? Io solo verso gli 11 anni ho
sapeuto l'esistenza della magia... ehehehehe... non sai che chock! Un
paio di volte mi è capitato di parlare con lui, è molto
curioso di sapere di me....-
D -Io l'ho
detto, quel vecchiaccio è uno strambo....-
H -Non posso
darti torto, però è una brava persona nonché un
mago potente... poche persone sono come lui....-
D -Bà...
secondo me Silente è un'ipocrita. Non mi piace molto come
persona-
Nonostante
apparisse così tranquillo Draco era molto attento alla piega
presa dalla conversazione, sapeva che quelle tra il grifondoro e il
preside non erano state semplici chiacchiere. Ma non riusciva a
capire cosa stesse nascondendo il moro. Tutto d'un tratto, come
folgorato, disse
D -è per
la tua malattia vero? Silente voleva sapere di quella vero?-
H -...-
D -Andiamo
Potter, non sono uno stupido!-
H -Lo so... in
effetti sì. È rimasto molto sorpreso dalla mia
malattia-
D -Allora?-
H -Allora cosa?-
D -Non mi dirai
di che malattia si tratta vero?-
H -No, mi
spiace, non l'ho detta neppure a Silente. È una situazione
piuttosto personale, non.... non amo parlarne....- lo sguardo
smeraldino si staccò da quello ghiaccio del verde-argento,
spostandosi sulle sue ginocchia
D -La Granger
però lo sa vero? Lei sa cos'hai?-
H -Sì, è
una strega davvero intelligente, nonché la mia migliore amica.
Lei lo sa...-
D -Chi altri ne
è a conoscenza?- Harry alzò nuovamente lo sguardo e
dopo un momento disse
H -Il mio
medico, e altri amici, però sono in pochi, sarebbe un grande
favore se tu, Pansy e Blaise teneste questa informazione per voi.-
D -Perchè
dovremmo? Non siamo leali grifondoro, siamo serpeverde, noi usiamo
tutto ciò che abbiamo a disposizione a nostro vantaggio.
Perchè non dovremo fare così anche con
quest'informazione?- con un sorriso e un tono da “semplice no?”
il moro rispose
H -Non c'è
un motivo particolare, sarebbe un favore che vi chiedo. Tra amici di
solito funziona così sai?-
Amici? Potter li
aveva appena definiti suoi amici? Diavolo di un grifondoro! Come si
permetteva di dire che Draco Malfoy ed Harry Potter fossero amici?
Solo ed unicamente lui decideva chi fosse o meno degno di essere suo
amico! Mentre il suo crevello faceva questo e altri importanti
pensieri e recriminazioni, Harry si alzò augurandogli la buona
notte e si diresse verso il corridoio.
Ridacchiando il
moro attraversò la casa ancora avvolta nel buio e si diresse
verso la sua camera, erano le quattro del mattino, ma essendo estate
poteva anche dormire fino alle dieci.... mentre si dirigeva verso la
sua stanza ripensò a quella nottata passata in compagnia di
Draco. Aveva sempre avuto il sospetto che il biondo fosse, sotto
sotto, una persona brillante e simpatica, durante la loro
chiacchierata ne aveva avuto la conferma. In più si era
sentito molto tranquillo in sua compagnia, la presenza del biondo al
suo fianco era stata confortante e spesso il suo cuore aveva fatto
qualche buffa capriola. Il suo cuore matto anocra adesso aveva i
battiti leggermente accellerati, ah.... come era difficile da
azzittire quell'organo pulsante!
Aprendo la porta
della sua stanza si guardò un'attimo indietro,cercando di
capire se anche il biondo stesse tornando nella sua camera. Nella
casa scura però l'unico rumore era il cigolio della porta, di
rumore di passi neppure l'ombra. Che Draco fosse rinasto nella
biblioteca? Forse aveva esagerato definendosi suo amico. Che se la
fosse presa? Harry sapeva che l'orgoglio di Malfoy era radicato e
faceva bella mostra di sé in ogni atteggiamento del biondo.
Sperò vivamente che con le sue ultime parole non avesse
rovinato quel piccolo passo che il loro rapporto quella notte aveva
fatto.
Con questo ed
altri pensieri si avvicinò al suo letto, scostò le
lenzuola e vi si ficcò sotto. Il sonno non tardò ad
arrivare ed il bel moretto cadde tra le braccia di Morfeo in breve
tempo. Senza che lui potesse fare nulla per impedirglielo, l'immagine
di un biondo ragazzo dall'espressione intensa prese il sopravvento
tra le altre figure accompagnandolo in uno dei sonni più
tranquilli a cui Harry avesse mai ceduto.
Draco come il
moretto aveva ipotizzato, era rimasto nella biblioteca con il libro
fra le mani. Non riusciva a far a meno di ripetersi la frase che il
moro gli aveva rivolto “tra amici funziona così
sai?”.... amici... bè, Potter non era la peggiore fra le
persone che conosceva ma era davvero un'amico? Draco Malfoy non aveva
amici all'infuori di pansy e Blaise, ma loro erano un caso a parte!
Insomma, si conosceva da... da sempre praticamente! Come si
permetteva quel Potter di arrivare fresco fresco e di definirsi suo
amico?
Con decisione si
alzò e si diresse al secondo piano verso la sua stanza, vi
entrò e si mise comodo fra le fresche lenzuola. La mattina
seguente avrebbe fatto capire a quel Potter che lui non aveva bisogno
di amici! Tutt'al più di seguaci ecco! Con uno sbadiglio però
cominciò la sua disceva verso il regno del sonno. La ragione
cominciò a perdere potere, e i pensieri andarono a briglia
sciola per la sua mente. Uno di quelli più frequenti era
sicuramente quell'insidiosa vocina che non faceva altro se non
ripetere “quel grifondoro non è male... potrebbe
tornarti utile come amico”.
Con un secondo
sbadiglio le sue palpebresi fecero più pesanti, e il sonno
cominciò ad attirarlo insidiosamente verso di sé. E
senza che neppure lui potesse fare nulla per impedirlo, i ricordi di
quella chicchierata notturna lo accompagnarono fino al risveglio.
Continua....
Un
ringraziamento speciale a:
Djkika:
Carissima! Mi siace averti lasciato sul più bello (bugiarda...
tu ci godi ad interrompere il cap in questo modo! NdDraco) taci! Come
dicevo, mi spiace, ma sono contenta che ti sia piaciuto! Spero che
questo non sia da meno! Sperando che il tuo fegato sia in ottime
condizioni, ti mando un saluto! **kiss**
MORFEa:
Cara! Ciao anche a te! Ah... quando leggo le recensioni mi commuovo
sempre! Q_Q (sei solo una narcisista... ndDraco) senti che parla...
non sei tu che tiu fermi ad ogni vetrina solo per vedere il tuo
riflesso?! (No comment ndDraco-stizzito) tsk... sono contenta che i
dialoghi ti siano piaciuti, ammetto che sono fra le parti che più
mi divertono scrivere! ^\^ I misteri... bè... rimatrranno
misteri ancora per un po'! Un baxone anche a te! Spero di risentirti
presto!
AriVano90
: Tesorina! Ma ciao!!!!!! ^_____^ come al solito il tuo commento ha
fatto salire di svariati livelli il mio umore! Sono contenta che ti
sia piaciuto anche lo scorso cap., spero che questo non deluda le tue
aspettative! Come avrei notato, il dialogo tra Silente ed Harry
c'è... (Ma se hgai tenuto la perte migliore sospesa!! ndDraco)
Taci tu! Non vedi che stò parlando!? Tornando a noi, bè...
i personaggi sono moooooolto OOC, la possessività Malfoy verrà
fuori, così come la gelosia, non appena il nostro biondasrto
preferito si darà una svegliata (Ehy! Ti faccio notare che io
sono presente e sono perfettamente sveglio! NdDRaco) parlavo del tuo
personaggio nella Fic! (Tsk e allora non prendertela con me! Sei tu
l'autrice! NdDraco) Infatti sei tu che t'intrometti di continuo!
Harry Portatelo via! (come ti permetti di parlarmi così! Io
sono Drac....ndDraco) si lo sappiamo... tu sei Draco Malfoy e nessuno
si può permettere di parlarti a questo modo... sai, dovresti
trovare qualcun altro a cui affidare le tue battute... (emh... ma non
le scrivi tu? NdHarry ?_?) Emh.... Harry, perchè non porti
Draco a fare un giro? Ho saputo che c'è un nuovo parrucchiere
in cttà! (Oh, davvero? Draco? Mi ci accomapgni? Ti preeego!
NdHarry-con-gli-occhioni-da-cuicciolo) (Tsk e va bene, in fondo in
questo periodo i miei capelli sono molto stressati! NdDraco)
Fiuuuu.... anche questa è andata... Emh.... allora, dicevamo?
A sì. Comunque, Come hai visto i nostri due eroi hanno avuto
il primo incontro ravvicinato... presto ce ne saranno altri non
temere! Sperando che il cap ti sia piaciuto un salutone! ^___^ p.s. W
i nuovi termini! ^___^
Gosa:
Ciao Cara! Come hai visto delle risposte ci sono, anche se non
tutte.... sono lusingata che la storia ti piaccia spero vivamente che
anche questo cap non ti deluda! Un bacio e a presto! ^___^ =-*
Kymanu:
Heyla! Ciao ky! Sono sontenta che la Fic ti paiccia! E tranquilla per
le domande... dovrei preoccuparmi se non fossi curiosa! Mi spiace ma
i nuovi Personaggi in questo cap non ci sono stati, ma presto
torneranno!!!! mi spiace che l'aggiornamento non sia stato dei più
rapidi, ma spero che ti sia piaciuto!
Lake:
Ma ciaoissimo! Sono contenta che tu sia contenta! In cantiere ho
molte Fic, ma aspetterò di finire questa prima di caricarmi
con altre e in alcune le tue idee sono belle che presenti! Ammetto di
essere curiosa, nel tuo commy mi saluti dicendo “”
se non sbaglio... cosa significa? Mi piacciono molto i nuovi
termini!!!!! li adoro! *_* sperando di risentirti al più
presto ti lascio un bacione! Smak!
*
Per chi non lo sapesse, i beta sono persone che aiutano i vari autori
nella revisione dei capitoli prima della pubblicazione, danno
correzioni, aiuti e consigli per la buona riuscita della Fic, sono
molto importanti e proziosi! Un saluto a tutti i Beta!
Ciao! Eccomi a voi con il XIV capitolo...
non ci credo!^___^ MI raccomando, fatemi sapere se questo cap vi
piace o meno!!!!!!!!
Un mega ringraziamento alla mia bravissima e
velocissima beta ilary! Grazie mille tesoro! ^__^
Ed ora, beccatevi questo cap!
Cap XIV
Grimmuld Place, 29 Giugno 1996
La luce si faceva faticosamente strada in quella tetra casa di
Londra, piano piano i primi tiepidi raggi di sole prendevano il
sopravvento e birichini s'intrufolavano fra gli spessi tendaggi.
Il primo a svegliarsi fù Remus Lupin, si tirò a
sedere sull'ampio letto e lentamente cominciò a stiracchiare
le articolazioni annichilite dal sonno. Quando i suoi occhi
riuscirono ad aprirsi senza difficoltà, il suo sguardo color
del miele si posò su colui che da molti anni a questa parte
divideva il suo letto.
Il suo compagno dormiva come al solito in un aposizione alquanto
improbabile, aveva il cuscino premuto sulla testa e il lato destro
del corpo minacciava di cadere dall'ampio letto da un momento
all'altro. Il fine lenzuolo rosso lo copriva per metà, mentre
il resto era a far compagnia al tappeto. Il torace ampio si alzava e
abbassava con regolarità, era il segno che Sirius fosse ancora
perso nella dolce visione onirica...
Dopo avergli lanciato un'ultimo sguardo divertito, si alzò
delicatamente dal materasso e prese a vestirsi silenziosamente.
Indossò dei semplici pantaloni neri una t-shirt marrone, si
sitemò e capelli e scese al piano inferiore ben attento a
chiudere il più silenziosamente possibile la porta della
stanza, e a non far rumore con gli scricchiolanti scalini che lo
avrebbero portato al piano della cucina.
Entrato nella luminosa stanza, cominciò a cacciare tutto
l'occorrente per preparare la colazione. Aveva appena messo a fare il
tè, quando senti la porta della cucina aprirsi con
delicatezza, si girò giusto in tempo per vedere gli arruffati
capelli del suo figlioccio fare capolino nella cucina.
H -Ehy, buon giorno Rem...- salutò dopo aver fatto
un'enorme sbadiglio
R -Buon giorno Harry... se sei stanco saresti potuto rimanere a
riposare in camera no?-
H -Lo so, era anche mia intenzione, ma purtoroppo l'abitudine di
alzarmi presto al mattino non mi ha lasciato troppa scelta. Vuoi una
mano per la colazione?-
R -Grazie, puoi tagliare il pane?-
H -Certo!-
Il moro s'avvicinò al tavolo e con l'ausilio del coltello
adatto cominciò a tagliare svariate fette di pane. Remus con
la coda dell'occhio l'osservava attentamente. Ricordò la prima
volta che l'aveva visto, nel ricordo di Silente, non potè fare
a meno di paragonare il bimbetto di dieci anni a quel ragazzo di
quasi 17 che stava in quella stanza.
Nonostante non fosse un gigante, il ragazzo si era alzato molto,
la costituzione era magra e lo faceva apparire gracile, la carnagione
era chiara ma non insana, i capelli abbastanza lunghi erano neri e
molto arruffati, gli coprivano una parte del viso, gli occhi
smeraldini rilucevano e parevano sereni, anche se ormai lui era
riuscita a leggervi da tempo un fondo malinconico.
Sentendosi scrutare Harry si voltò con sguardo
interrogativo verso il licantropo
H -Tutto bene Rem?-
R -Cos....? Oh sì, tutto ok....-
H -Sicuro? Ti vedo pensieroso....-
R -Oh bè... niente di che, mi stavo solo chiedendo perchè
ieri tu abbia parlato con Albus, tutto qui davvero...-
H -Bè, il preside voleva delle rassicurazioni, ricordi
Raphael?-
R -Il tuo medico?-
H -Esatto, ha chiesto a Silente di entrare a far parte
dell'Ordine, probabilmente a il preside probabilmente l'accetterà.
Voleva sapere come l'avessi conosciuto e quando.-
R -Come mai pensi che lo farà?-
H -In questo periodo Silente ha bisogno di tutto l'aiuto
possibile, fare nuove alleanze è importante non trovi?-
Remus voleva chiedere cosa intendesse con la frase che aveva
appena pronunciato. Che Harry sapesse cosa stava succedendo? Che
conoscesse il motivo per cui l'Ordine si era riformato?
Prima che una parola potesse uscire dalle sue labbra Pansy e
Blaise fecero la loro apparizione in cucina. Entrambi erano vestiti
in maniera impeccabile, con un mezzo sorriso salutarono. Remus, con
fare distratto ricambiò il saluto, ma si allontanò
subito dicendo
R -Vado a svegiare Sirius, ci vediamo più tardi ragazzi...-
Harry lo seguì con lo sguardo, ma non appena questi fù
uscito dalla stanza, diede il buon giorno ai due serpeverde e poi
chiese
H -Draco? Non è sceso con voi?-
Bl -No, ha detto di essere stanco.... o almeno credo....-
H -In che senso credi?- chiese mentre i due si sedevano e lui
passava il pane appena tagliato
Pn -Era a letto quando siamo entrati, ha mormorato qualcosa del
tipo “se aprite le tende vi ammazzo”, Blaise ha
gentilmente tradotto in un “sono stanco preferirei dormire
ancora un po'....”-
H -Capisco....- rispose con un sorriso.
I tre fecero tranquillamente colazione. Nel frattempo nel piano
supeiore un Remus pensieroso si era appena chiuso la porta della sua
stanza alle spalle senza premurasi di non far rumore. In risposta al
tonfo della porta che si chiudeva, Sirius sobbalzò cadendo
così per terra.
S -Ahio!...-
R -Sir! Cosa ci fai lì?-
S -Mi hai fatto prendere un colpo chiudendo la porta...- rispose
stizzito massaggiandosi la parte lesa
R -Scusa, ero sovra pensiero... non ci ho pensato...-
S -Sarebbe stato preoccupante il contrario!-
R -Tanto ti saresti dovuto svegliare comunque no? Non fare tutte
queste storie....-
S -Uffa! E io che speravo in un dolce risveglio... povero me!-
Sirius rivolse al licantropo uno sguardo da cucciolo abbandonato
in mezzo alla pioggia a cui il compagno non seppe resistere. Con un
finto sguardo esasperato Remus si avvicinò al compagno che
intento si era rimesso a sedere sul letto e con un movimento rapido
le sue labbra si erano posate su quelle del compagno. Immediatamente
la sua lingua chiese il permesso per entrare e il licantropo fù
ben felice di dare il via libera.
I loro sapori cominciarono a mischiarsi, Sirius aveva ancora quel
retrogusto dettato dal sonno, mentre Remus portava sulle labbra il
gusto amaro del caffè, quando il fiato dei due arrivò
al termine, anche il loro bacio trovò l'epilogo. Il licantropo
appoggiò la fronte a quella del compagno e sussurrò
R -Buon giorno-
S -Ecco, così và decisamente meglio!-
Ridacchiando l'uomo dalle iridi color del miele si spostò
per dare la possibilità all'altro di stiracchiarsi e
cominciare a vestirsi. Sirius, dopo numerosi sbadigli riuscì
ad alzarsi e si diresse al bagno. Remus lo seguì con lo
sguardo poi tornò pensieroso, il suo compagno una volta finito
di rinfrescarsi indossò un paio di jeans scuri e una camicia
leggera bianca in netto contrasto con la capigliatura lunga e corvina
che stava legando in una coda bassa.
S -Moony... c'è qualcosa che non và?-
Il licantropo cercò di non guardarlo negli occhi e cominciò
a giocherellare con l'orlo nella sua maglia, Sirius capì
subito che c'era qualche pensiero nella sua testa, doveva essere una
questione abbastanza seria se tergiversava a quel modo. Dopo un paio
di minuti di silenzio Remus rispose
R -Harry lo sa...-
S -Cosa?- Remus alzando le braccia verso l'alto rispose
R -Tutto!-
S -Andiamo Moony... so che Harry è un ragazzo intelligente,
ma nessuno può sapere tutto! Neppure Minerva!-
R -_-.... -Non in quel senso! Intendo che sa cosa stà
succedendo!-
S -Oh... in quel senso.... ma ne sei sicuro?-
R -Non del tutto, ma si, ne sono
abbastanza sicuro-
S -Ma cosa è successo? Ti ha
chiesto qualche cosa?-
R -No, ma.... è come se lo
sapesse. È la stessa storia di Draco, Blaise e Pansy, quando
lo abbiamo incontrato al bar lui era in loro compagnia e non era
affatto stupito del fatto che fossero con noi! -
S -Quindi secondo te lui sapeva che
sarebbero venuti qui?-
R -esatto...-
S -Ma... ma come avrebbe potuto? Solo
noi, Silente e Piton lo sapevano!Ed escludendo noi due, e Silente
rimane solo Piton e dubito che quel viscido di mocciosus abbia fatto
quattro chiacchiere con Harry...-
R -Non lo so Sir... certe volte non
riesco a capirlo... sembra così distante, io penso che sappia
cosa stà succedendo. Dubito che sia stato uno di noi a
dirglielo e allora mi viene spontaneo chiedermi come l'abbia saputo e
da quanto lo sappia.-
Sirius si sedette sulla poltrona che
stava vicino alla finestra della stanza, fece cenno a Remus di
raggiungerlo e questi obbedì docilmente poggiando la fronte
contro la solida spalla del compagno. Gli piaceva mettersi a quel
modo, da lì sentiva il torace ampio del moro, lo sentiva come
se fosse stato indistruttibile e solido. Gli dava un confortante
senso di concretezza era unapprodo sicuro quando i pensieri non
volevano saperne di starsene al loro posto. Anche a Sirius piaceva
quella posizione, per lui Remus era la gioia più grande, il
traguardo più ambito. Era una persona dolcissima e
dall'infinita pazienza, era capace di leggergli dentro ed era sempre
presente al suo fianco, ma nelle occasioni come quelle, quando l'uomo
dagli occhi color del miele gli si appoggiava sulla spalla, sapeva di
meritarsi il suo affatto, di essere importante ed essenziale per lui.
Stettero così per un po', poi
con voce misurata Sirius disse
S -Sò di non essere una di
quelle persone capace di giudicare nel migliore dei modi, l'esperto
tra noi sei tu. Ma Harry è.... diverso... quando- sembrò
incerto se proseguire o meno, ma poi riprese -quando sono con lui mi
sento.... tranquillo. Nonostante sia un diciassettenne io sento di
potermi fidare di lui. Ho la sensazione che lui sia in qualche modo
diverso, come dire... speciale. È strano, è una
sensazione indefinita. Sappiamo entrambi che ci stà tenendo
nasconsto qualcosa. Ma ho come l'impressione che lui mi stia
chiedendo tacitamente di non indagare...-
R -Anch'io ho questa sensazione... -
S -Almeno so di non essere un folle...-
R -Che stupido che sei....-
S -Tsk... a parte gli scherzi Rem.
Probabilmente tu hai ragione ed Harry potrebbe sapere più del
normale, ma sarà lui a parlarcene al momento più
giusto.-
R -Vorrei avere anche io la tua
sicurezza, invece ho paura che ci voglia tenere lontano dalla sua
vita....-
S -Bè, in parte è così,
ma tu ti fidi di lui?-
R -Certo!-
S -Non guardarmi così Moony...
se tu ti fidi di Harry, devi lasciarlo fare. Anche tu inizialmente
non volevi dirgli della tua licantropia. Poi però glielo
confessasti, ricordi cosa successe?-
R -Non farmici pensare....-
**Flashback**
Hogwarts, 28 Novembre 1993
In una piccola stanza adibita a
salotto, Remus Lupin e Sirius Black erano seduti su una grande
poltrona rosso scuro molto confortevole, di fronte a loro, su una
poltroncina del medesimo colore, placidamente seduto vi era Harry
Potter.
L'uomo dagli occhi color del miele,
aveva preso a tormentare l'orlo della maglia che aveva indosso, il
suo sguardo vagava per la stanza senza darsi pace, solo quando la
mano del collega si strinse alla sua riuscì a trovare un po'
di pace. Sirius gli fece un cenno d'incoraggiamento e una volta preso
fiato Remus, rivolto al suo figlioccio che l'osservava con
tranquillità, disse
R -Harry... vedi, io dov... dovrei
dirti una cosa importante Harry...-
H -Di cosa si tratta?-
R -Vedi, quando ero ancora un ragazzo,
bè... successe una cosa che mi cambiò radicalmente la
vita, io inizialmente non riuscii ad accettare la cosa, ma con
l'aiuto di Sirius e tuo padre riuscii a non farmene un problema.
bè... insomma...-
H -Rem?-
R -Vedi Harry... io, io sono un
Licantropo.-
A quell'ammissione l'uomo abbassò
lo sguardo e la presa sulle sue mani si rafforzò. Sapeva che
prima o poi avrebbe dovuto confessarglielo, ma era stato più
difficile del previsto, adesso Harry avrebbe sicuramente avuto paiura
di lui. Non gli avrebbe mai più rivolto la parola! Sarebbe
sta.... tutti questi pensieri furono messi a tacere dalla Harry
stesso che con voce dispiaciuta disse.
H -Oh accidenti... dovrò dare un
Galeone ad Hermione! Uffa e io che speravo di vincere...-
Sirius e Remus guardarono
interrogativamente il figlioccio, le loro facci dovettero apparire
piuttosto stralunate perchè Harry si affrettò a
spiegare
H -Bè, spero che tu non te la
prenda Rem, ma io ed Hermione avevamo in atto una scommessa, sai che
risulti un tipo piuttosto misterioso? Hemrione, azzeccandoci, diceva
che tu eri un licantro, io inveco ero sicuro che insieme a Piton
fossi un vampiro.... Ah, temo che dovrò pagarla....-
Le espressioni dei due divennero ancor
più stupiti a quella rivelazione
H -Ti sei offeso? Scusa...-
R -No, no.... non è questo il
problema... ma...-
H -Ma?-
R -Non sei spaventato? Ti dà
fastidio? O altro?-
H -Perchè?-
S -Emh... bè, non è che i
licantropi siano proprio degli animali domestici-
H -Oh, ma lo so! Ma tu non sei
pericoloso no? Ormai ci sono molte pozioni che aiutano nelle
trasformazioni. E Silente non ti avrebbe mai assuto se ci fosse stata
la possibilità di nuocere a qualcuno. Piuttossto, di che
colore è la tua pelliccia?-
**fine flashback**
S -Eri nervosissimo, ma alla fine è
andato tutto per il meglio. Neppure tu gli hai detto tutto
all'inizio, ma poi quando sentisti che era arrivato il momento,
glielo dicesti. Capito cosa intendo dire?-
R -Si... grazie-
S -E di cosa?-
Si scambiarono un'ultimo bacio poi
Remus si alzò ricordando al compagno la colazione. Mentre
erano sulla porta Remus pensieroso disse
R -Oggi sembra quasi che i ruoli si
siano invertiti....-
S -In che senso scusa?-
R -Bè, hai fatto un ragionamento
logico, quelli non dovrebbero spettare a me?- poi con il sorriso più
malandrino che conosceva, corse per le scale rifugiandosi in cucina.
Non appena Sirius ebbe afferrato il
senso delle sue parole, con aria oltraggiata, gli fù subito
dietro, neppure si accorsero di aver oltrepassato due serpeverde
basiti dal loro bizzarro comportamento, e un Grifondoro del tutto
tranquillo.
Pn -Bè, sapevo che Black era un
po' tocco, ma speravo che Remus ne fosse immune...-
H -Ma no, spesso si divertono così
quei due, andiamo di là?-
Grimmuld Place, 3 Luglio 1996
Il tempo era trascorso tranquillamente,
nonostante la monotonia, Draco doveva ammettere che quella settimana
passata a contatto con quell'idiota di un Grifondoro non era stata la
peggiore della sua vita.
Un dettaglio che aveva migliorato
l'umore di Draco Malfoy, era stato il fatto che finalmente qualcuno
si era degnato di dar loro una spiegazione. Ebbene sì. Silente
in persona era passato pochi giorni prima e aveva fornito loro il
motivo per cui erano stati letteralmente rinchiusi in quella
stramaledettissima casa. A quanto pareva, il Signore Oscuro era
tornato in vita, non si sa come, non si sa perchè ma lo aveva
fatto, i tre verde-argento non avevano fatto una piega
nell'apprendere la notizia.
Non che non avessero capito l'entità
del problema, ma fin da piccoli erano stati abituati a non mostrare
segni di sorpresa o timore, una volta restati soli, avevano
cominciato a discutere sulla questione.
Avevano messo ipotesi su ipotesi,
congetture su congetture, insomma, possibile che nessuno sapesse come
era potuto accadere? Erano rimasti molto colpiti dal comportamento
dei loro genitori. Essi avevano sempre fatto bella mostra delle
proprie idee, queste non erano estreme come quelle dell'Oscuro
Signore, ma vi si avvicinavano molto. Cosa li aveva spinti allora ad
affidarli a coloro che dovevano essere, almeno in teoria, i loro
nemici?
Mentre Blaise e Pansy erano arrivati ed
avevano concordato sulla conclusione che i loro genitori avevano
forse abdicato ai vecchi ideali, Draco non riusciva a darsi pace.
Conosceva bene suo padre, sapeva che l'uomo era cambiato, ma mai,
neppure nei sogni più fantastici, avrebbe mai pensato che
l'importantissimo Lucius Malfoy si schierasse dalla parte di Silente.
O almeno, non lo avrebbe mai fatto senza un motivo ben valido che gli
avrebbe procurato un vantaggio o quanto meno un tornaconto personale.
Lucius Malfoy era un'uomo molto
pragmatico, cinico ed estremamente inteligente. Essendo il
capostipide dell'antica e nobile casata dei Malfoy non faceva nulla,
nulla che potesse danneggiare anche minimamente la sua carica o la
sua potenza. Quindi, perchè unirsi ad Albus Silente, quando il
Signore Oscuro era risorto? Cosa lo aveva spinto ad una tale
decisione, o meglio, quali vantaggi sarebbero venuti fuori da questa
situazione? Draco aveva capito che il ruolo di suo padre all'interno
dell'Ordine sarebbe stato quello di spia, ma si sa, quel ruolo non è
mai sicuro e la sua più grande caratteristica è quella
della segretezza.
Allora la domanda era lecita, cosa
sperava di fare suo padre? L'unica spiegazione plausibile sarebbe
stata che suo padre sapesse già che l'Oscuro Signore non
avrebbe vinto e quindi voleva trovarsi un posto tra le file dei
cosìdetti “buoni”.
Più pensava a questa soluzione,
più gli sembrava l'unica possibile. Rimuginando su questo ed
altri pensieri, non si accorse del tempo che passava inesorabile.
Così, senza neppure rendersene conto, si ritrovò alle
9:30 ancora in camera.
Quando scese per la colazione erano
quasi le dieci. E nella spaziosa cucina vi era solamente Remus che
stava lavando le tazze che avevano utilizzato in precedenza. Il
licantropo lo salutò dandogli il buongiorno e Draco rispose
compostamente al saluto.
Remus gli passò una tazza di
caffè nero e un tost con la marmellata. Ormai aveva imparato i
guisti del serepeverde... Questi finì placidamente la
colazione dando un'occhiata al giornale che qualcuno aveva lasciato
sulla tavola. Dopo un po' si accorse che l'uomo che gli stava di
fronte lanciava occhiate sfuggenti all'orologio
D -Aspetti qualcuno?-
Rm -Cosa?-
D -Stai aspettando qualcuno?-
Rm -No, è solo che è
strano?-
D ?_?
Rm -Voglio dire, Harry questa mattina
non è ancora sceso, di solito è il primo a svegliarsi,
Draco, potresti andare tu a svegliarlo? Io devo finire qui...-
Il serpeverde stava per rifiutare, ma
prima che potesse dire una sola sillaba, le sue gambe si animarono
nuovamente di vita propria, portandolo sulle scale e sul piano in cui
era la camera del suddetto moretto. Remus rimase spiazzato dalla
celerità del biondo, conosceva il suo studente, il
verde-argento non faceva mai nulla per niente. Aveva fatto quella
domanda aspettandosi già una risposta negativa e un'occhiata
seccata, di certo non avrebbe previsto quello che era appena
successo?
Mentre Draco malediceva i suoi anrti
inferiori quasti l'avevano trascinato di fronte alla stanza del
moretto, il suo braccio si alzò in risposta e bussò
leggermente alla porta. Dalla stanza nessun rumore. Riprovò
con più energia e questa si aprì rivelando la stanza
del grifondoro.
Il suo sguardo fù immediatamente
catturato dal proprietario della stanza. Ma di certo non si aspettava
di vederlo così.
Harry era steso sul letto, ma non stava
dormendo. Le sue palpebre erano socchiuse e lasciavano vedere appena
il verde dei suoi occhi. Le mani erano artigliate furiosamente alle
lenzuola e il petto s'alzava e s'abbassava velocemente, segno del
respiro accellerato che aveva colto il moro. Dalle sue labbra
uscivano parole spezzate e soffocate.
Draco era impietrito, ma quando vide il
grifondoro arcuarsi e un gemito di dolore uscì da quelle
labbra, gli si fece immediatamente vicino e cercò di
svegliarlo da quella specie di stato toccandogli il braccio, che al
tatto sembrava bollente.
Harry aprì per un momento i suoi
occhi e il verde si mischiò all'argento. Per un momento le sue
mani rallentarono la presa sulle lenzuola, ma un secondo dopo ecco
che questa si ripresentava. Ma a differenza di prima, una mano era
stretta al braccio di Draco.
Il biondo dal suo canto, non sapeva
cosa fare, la sua mente era bloccata e non rilasciava idee. Si
costrinse a riprendere fiato e a pensare con lucidità. La
prima cosa sensata che fece, fù quella di chiamare Remus a
gran voce.
Continua...
Ringraziamenti
kymanu: Oh! Ma ciao! Sono felicissima che il
cap ti sia piaciuto -l'autrice saltella per l stanza stile haidi-
Anche qui Draco ha i primi sintomi, ma per le vere e prorpie capriole
ci vorrà ancora un po'.... ma ne vedrai delle belle, parola di
autrice (E questa dovrebbe essere una rassicurazione?
NdDraco-scettico) No comment... allora cara kymanu a presto e fammi
sapere cosa ne pensi! ^____^ **kiss**
aryVano90: Ciao anche a te tesoro!
Tranquilla non me la sono presa! Se uno è impeganto, è
impegnato! E poi sono stata fortunata ehehehe... La dolcissima ilari
-a cui l'autrice ha fatto un'altarino- mi stà dando un'aiuto
davvero prezioso senza contare che è velocissima! Le Fic di
mistress Lay, le seguo anche io, le adoro! *_* la mia preferita è
OneTree Hill e Flores Amissi -l'autrice non si fa scrupolo dlela
pubblicità occulta- è bravissima! Devo dire che sei
piuttosto perspicace, cura delle creature magiche spunterà
nuovamente! (Ma io odio quella materia! È troppo pericolosa!
NdHarry) Non dire così... non ti stava simpatico l'ippogrifo
fierobecco? (scherzi? Non sai che paura quando mi hanno costretto a
cavalcarlo! E poi ha fatto male al mio Draco! Q_Q...
ndHarry-che-piagnucola...) Non piangere picculo!!! era uno scherzo e
poi Draco sta bene adesso vero? Draco? (Eh? Ah si... oddio, dovrei
rifarmi la manicure, ma anche oggi sono splendido! NdDRaco) Hai
visto? Tutto nella norma, il tuo narciso stà benissimo! (Ma io
voglio che Draco stia bene... cosa me ne importa di Narciso! NdHarry)
(Chi è Narciso? Harry mi tradisci con lui?!?! ndDraco) (Oh no!
Non lo farei mai tesoruccio! NdHarry) (Tsk vorrei vedere... sono il
migliore IO! I Malfoy sono sempre i migliori! NdDRaco) -_-.... come
non detto. Lasciando i piccioncini ai loro affari, continuiamo!
Tranquilla tesoro, le tua domande mi faranno solo un'immenso piacere!
So di averti lasciato abbastanza in sospeso, ma presto aggiornerò!
Un bacio e a presto! **kiss** ^____^
Djkika: Carissima! Qual buon vento! Sono
contenta che la mia fci ti piaccia, ti confido che sono anche io una
fand elle Fic ingarbugliate, le adoro! *_* oddio, temo che il tuo
fegato non potrà trovare pace in questo cap! Giuro che paghero
le spese mediche! ^_° A parte tutto, grazie mille e mi
raccomando, dimmi se ti piace anche questo cap! Bax-bax
Mi scuso immensamente per il ritardo,
purtroppo durante le vacanze di Pasqua sono stata in vacanza e non ho
potuto aggiornare prima di partire...Q_Q Anche se in
ritardo auguro a tutti buona Pasqua sperando che tutti voi abbiate
passato delle belle vacanze! (Lake hai visto? C'è l'ho
fatta!^__^)
Un mega-bacio alla mia gentilissima Beta
ilary e al so preziosissimo aiuto!
Buona lettura!!!!
Cap XV
Grimmul Place, Londra 3 Luglio 1996
Pansy e Blaise erano nel corridoio del terzo piano quando
sentirono la voce di Draco chiamare a gran voce Remus Lupin. I due
capirono immediatamente che c'era qualcosa che non andava, sapevano
che Draco non avrebbe mai gridato a quel modo, la voce del biondo
aveva inoltre una nota stonata. Di solito quando la sua voce assumeva
un timbro diverso dal normale, questa era un sussurro o se si alzava
era solo perchè infuriato.
In questo contesto invece, la voce aveva un timbro diverso, pareva
preoccupata. Fù proprio per questo particolare che i due
verde-argento si diressero verso la fonte del richiamo e si stupirono
del fatto che le urla provenivano dalla camera di Potter.
Entrarono immediatamente e trattennero il fiato. Harry era steso
ul letto e respirava a fatica, mentre un Draco dallo sguardo incerto
gli era accanto e cercava di tenerlo fermo da un braccio. Non appena
il biondo li notò disse
D -Blaise dammi una mano a tenerlo fermo, Pansy tu va a chiamare
Black o Remus.- i due amici erano bloccati -Cosa state aspettando, un
invito scritto?!-
Subito Blaise si avvicinò al corpo del giovane rosso-oro
tenendolo fermo tramite una forte presa alla spalla, mentre la
ragazza era schizzata al piano di sotto ad avvertire i due adutli.
Dopo un minuto scarso Sirius salì velocemente le scale
raggiungendo in un batter d'occhio la camera del figlioccio e rimase
pietrificato nel vedere le condizioni di quest'ultimo.
Quando anche Remus seguito da Pansy ebbe raggiunto la camera, con
il tono pratico di sempre impregnato però di urgenza disse
Rm -Ragazzi, continuate a tenerlo fermo, Sirius... - l'uomo lo
guardò con sguardo teso -Sirius, se vuoi renderti utile vai a
prendere una bacinella d'acqua calda. Io vado ad avvertire Raphael,
Pansy tu stai qui e dai una mano ai ragazzi.-
Poi scese di corsa le scale recandosi nel salotto. Prese una
manciata di polvere volante per invocare Raphael.. Al piano superiore
intanto, Sirius seguendo le indicazioni del compagno, era arrivato
nel bagno, mentre i tre serpeverde cercavano di tenere il più
fermo possibile il moretto.
Harry sentiva un dolore pazzesco, era come se tutto il suo essere
stesse per dividersi in due e lui cercava con tutte le sue forze di
tenere insieme le due metà. La cicatrice gli doleva di
impazzire e non riusciva a predere fiato. Però, sentiva di
essere in qualche modo ancorato a qualche cosa, sentiva una presenza
benigna al suo fianco, ma non era quella di Damien, sebrava in
qualche modo più... più luminosa e rassicurante.
Si aggrappò con tutte le sue forze a quella presenza
cercando di non ricadere nel baratro del dolore, raphael gli aveva
insegnato come allontanarlo da se costruendo una specie di barrera
contro la sofferenza che lo squassava, per farlo però doveva
avere qualcuno che lo potesse aiutare. Non sapeva chi fosse la
presenza al suo fianco, ma ne era attirato come una falena da una
luce.
Decise quindi di assecondare questo istinto e cercando di
concentrarsi unicamente su quella fonte luminosa cominciò ad
ergerere la propria barriera contro il dolore. Dopo un tempo che
parve interminabile, Harry cominciò a muoversi più
sporadicamente, fino a quando l'unico movimento non era altro che un
tremito che paragonato a quello di poco prima poteva dirsi quasi
tranquillo.
Draco strinse più forte che potè la mano del
moretto, come se fosse stato un riflesso condizionato, dopo poco vide
quest'ultimo aprire gli occhi e mostrare loro uno sguardo appannato,
il verde opaco s'incontro con il grigio tempesta del biondo e con
quel poco di respiro che aveva disse un flebile “grazie”
che fù udito solamente dal biondo.
Poco dopo gli occhi si richiusero e nella stanza arrivò
Sirius con l'acqua e degli asciugamani, questo, aiutato da Pansy
cominciò a bagnarli e ne posò uno sulla fronte del
moretto mostrando a tutti una strana cicatrice a forma di saetta. La
temperatura del moro era piuttosto alta, doveva avere parecchie linee
di febbre.
Bl -Perchè diamine non lo portate al S.Mungo? Non vedete
come stà male?-
S -Non cambierebbe nulla, non hai sentito Remus? Il suo medico stà
arrivando...-
Nella stanza scese nuovamente il silenzio. Sirius vedendo che il
figlioccio stava un po' meglio rispetto all'inizio continuò a
cambiare gli impacchi in maniera più tranquilla. Nessuno parve
notare il fatto che Draco stringesse ancora la mano di Harry.
Dopo un minuto scarso nella stanza entrò Raphael seguito da
Remus, immediatamente il medico fù sul malato. Poi con
un'occhiata severa intimò a tutti di allontanarsi,
occhieggaiando in maniera profonda Draco. Quando tutti ebbero
obbedito, prese al moro le pulsazioni e la pressione. Dopo di chè
dalla sua valigetta cacciò fuori una fialetta con del liquido
nero che inserì in una puntura.
Con delicatezza tolse la casacca del pigiama del moretto e gli
fece un'iniezione sul braccio. Poi gli tolse il lenzuolo di dosso e
gli fece appoggiare la schiena contro dei cuscini che aveva fatto
apparire con la magia. Dopo di chè aprì le finestre
facendo entrare aria pulita e sole.
Rm -Cosa... cosa stà facendo?-
Ra -Adesso Harry ha bisogno di aria pulita e luce, aprite la porta
della stanza e le finestre del corridoio, respirerà meglio.-
S -Ma ha la febbre! Non gli aumenterà così?-
Ra -Non in questo caso, guardate...-
harry infatti piano piano aveva riaperto gli occhi mostrando a
tutti il verde celato dietro le palpebre, non appena fù
sveglio, cominciò a predere grandi respiri e il tremito
diminuì gradualmente fino ad abbandonarlo, alla fine il moro
restò con le guance arrossate e il respiro un po' affannoso.
Con voce arrochita e tremante chiese
H -Cosa... cosa è successo?-
Ra -Sei stato male, con un paio d'ore sarai a posto, e al tuo
risveglio probabilmente ci sarà anche Damien. Adesso riposati,
ti lascio la finestra aperta-
Poi fece cenno agli altri di uscire dalla stanza.
Una volta in corridoio proseguirono fino ad uno studio situato
sullo stesso piano.
Una volta che tutti si furono seduti, e Remus ebbe chiuso la
porta, Sirius con sguardo indagatore e preoccupato chiese
S -Come stà?-
Ra -Adesso meglio fortunatamente. La febbre gli si abbasserà
nel giro di un paio d'ore, ma per un paio di giorni non si alzerà
dal letto-
A quelle parole seguì un'attimo di silenzio, ma fù
rotto nuovamente da Sirius
S -Che cos'ha?-
Ra -Mi sembra ovvio no? È malato e ha bisogno di riposo...-
S -Questo lo so, io voglio sapere di cosa è malato!-
I suoi occhi erano diventati duri, Remus gli si avvicinò
gli posò una mano sul braccio per calmarlo, ma poi si rivolse
nuovamente al medico.
Rm -Abbiamo il diritto di saperlo, cos'ha Harry?-
Raphael sospirò pesantemente, poi optò per
raccontare loro una parte di verità
Ra -Quella che ha non è proprio una malattia.-
D -Cosa?-
Ra -la situazione è un po' più complicata. Harry ha
una caratteristica particolare, o meglio, il suo corpo la ha. Quando
ha questa specie di “attacchi” se così si possono
chiamare, è perchè il suo corpo, il suo organismo si
ribella in qualche modo.-
Rm -Non capisco...-
Ra -Merlino... è difficile da spiegare. È come se il
corpo di Harry fosse in qualche modo sensibile ai cambiamenti e non
li accettasse, questa specie di rifiuto si riperquote poi sul suo
organismo facendo stare male Harry.-
A tutti ci volle un po' per assimilare questo complicato
ragionamento, quando Sirius riuscì a capire il senso delle
parole del medico sbottò
S -Ma è assurdo! Non ho mai sentito parlare di una cosa
simile!...-
Ra -Immagino, ma posso assicurarvi che Harry non è l'unico
ad avere questa peculiare capacità, in passato ce ne sono
stati alcuni e in futuro ce ne saranno altri. Essendo una cosa molto
rara, in pochissimi sono a conoscenza di ciò.-
Rm -Non si può fare nulla per prevenire questi attacchi? E
poi di che tipo sono i cambiamenti a cui è più...
“sensibile”?-
Ra -Cambiamenti di tipo magico per lo più, o comunque
conseguenze di questi. C'è poco e niente che possiamo fare per
prevenirli...-
Rm -Di tipo magico?-
Ra -Sì, diciamo che avvengono raramente per fortuna, o
almeno fino a pco tempo fa, li abbiamo quando qualcuno và ad
interferire con l'essenza della magia. In pochi sono in grado di
operare tali cambiamenti e molti di essi preferiscono non farli per
paura delle conseguenze. Io, non so di cosa si tratta in particolare,
so solo che Harry reagisce a questo modo quando l'essenza magica
viene in qualche modo contaminata, è come se ne risentisse lui
stesso.-
S -Hai detto che avvenivano raramente, o almeno fino a poco tempo
fa... in che senso?-
Il medico non disse nulla, ma nella mente del biondo fiorì
come un'illuminazione.
D -Il Signore Oscuro... è colpa sua vero?-
Raphael lo guardò con sguardo impenetrabile e alla fine
annuì.
Ra -Il Lord è una di quelle poche persone che può
operare sull'essenza della magia, non ha timore della morte perchè
l'ha già sconfitta e quindi opera indisturbato. Ogni volta che
lo fa, Harry ne risente.-
Rm -Quindi anche questa notte lui...-
Ra -Esatto. L'unico aiuto che posso dare io ad Harry è
dargli quella pozione che avete visto che lo aiuta a riprendere il
controllo del suo organismo. Ormai dovrebbe aver fatto di là....-
D -Tutto questo è.... è pericoloso per lui?-
Ra -Non lo so-
S -Cosa?!-
Ra -Purtroppo credo di sì, ma l'unco che può saperlo
è Harry, non mi ha mai dato una vera e propria risposta, ho
delle ipotesi, ma nulla di concreto. Comunque vedendo le sue
condizioni dopo un “attacco” di questo tipo, potete ben
immaginare che sicuramente non gli fa bene...-
Rm -Quindi?-
Ra -Quindi cosa?-
Rm -Insomma, non possiamo fare nulla per lui?-
Ra -No. Se ci fosse stato qualcosa da fare, a quest'ora l'avremmo
già fatto. E comunque non penso ci saranno altri attacchi così
violenti per lui. Il prima possibile porteremo Harry via di qui per
monitorarlo a dovere.-
D -Monitorarlo?-
Ra -Certo, adesso che il Lord è risorto per Harry sarà
complicato, quindi almeno fino a Settembre rimarrà monitorato.
Adesso io devo andare.-
Rm -Possiamo fare qualcosa?-
Ra -Non molto, solo assicuratevi che ci sia qualcuno nella stanza
di Harry, non dovrebbero esserci ricadute, ma se qualcosa và
male non esitate a chiamarmi.-
Così dicendo scese al piano inferiore seguito da Remus.
Rm -Tutto qui?-
Ra -ve lo avevo detto che non avreste potuto fare molto no?
Comunque dovrebbe venire qualcuno a prenderlo nel giro di un paio di
giorni.-
Rm -Chi verrà?-
Ra -No lo so, probabilmente Lady e Damien, ve lo dirà
meglio Harry.-
Rm -Dove lo porterete?-
Ra -Senti, io vado di fretta, il resto chiedilo ad harry, lui avrà
tempo per risponderti, arrivederci.-
E così dicendo, dovpo aver preso una manciata di polvere
volante, entrò nel camino lasciando un preoccupato Remus nel
salotto.
Grimmuld Place, 4 Luglio 1996
Draco era comodamente seduto su una poltrona della stanza,
nonostante fosse estate e facesse abbastanza caldo, indossava una
maglia a maniche lunghe, una di quelle mezzi-tempi che non sai mai
quando indossare.
Per la mattina lui aveva il “compito” di sorvegliare
Harry che, da quando il medico era uscito di casa, era in uno stato
semi-comatoso. Insomma, era dal pomeriggio del giorno prima che
dormiva!
La gamba cominciò a formicolare e il biondo decise di
alzarsi per far riprendere la circolazione, sarebbe dovuto rimanere
con il bell-addormentato almeno per altre tre ore. La cosa però,
non l'infastidiva più di tanto, il suo sguardo accarezzò
lentamente la figura del moro. La sua carnagione era più
chiara e le guance leggermente arrossate, il lenzuolo lo copriva solo
fino alla vita e il petto era lasciato scoperto. Il respiro era
regolare ed ogni volta che ispirava, Draco poteva vedere i muscoli
dell'addome tendersi per poi rilassarsi, i capelli corvini erano
sparsi sul cuscino e creavano un forte contrasto con la sua federa.
Quasi inconsapevolmente il serpeverde s'avvicinò al corpo
del moro, ormai gli era accanto, come il giorno prima, quando aveva
avuto l'attacco. La sua natura logica e razionale lo spinse a
rianalizzare la situazione per quella che era forse la quinta
volta... ricordava perfettamente la sensazione di ansia e
preoccupazione che l'aveva invaso quando l'aveva visto così
sofferente. Ogni volta che c'era di mezzo quel moretto, tutte le
sensazioni che aveva imparato così bene ad imbrigliare,
prendevano il sopravvento.
E inevitabilmente si chiese: perchè? Come riusciva ad
abbattere, senza fare nulla di concreto, tutte le sue difese?
La sua mano si mosse lentamente avvicinandosi a quella massa
informe che il moretto definiva “capelli”. Chissà
com'erano al tatto, sarebbero stati ruvidi? La sua mano decise che
sapere la risposta era importante, poiché senza chiedere
niente e a nessuno, si appoggiò ai capelli corvini: erano
folti e molto morbidi, scorrevano semplicemente tre le sue dita
candide. La sua mano ripetè l'operazione più di una
volta, il movimento del suo braccio era così istintivo che in
qualche modo poteva definirsi...giusto.
I suoi occhi erano ipnotizzati da quel
movimento, era stano... le sue mani tracciavano sentieri insidiosi su
quella nuca come se dovessero percorrere un percorso che già
conoscevano. Il suo sguardo argento fù però attratto da
quello smeraldino del moro che chissà da quanto tempo era
sveglio.
Harry si era svegliato grazie ad una
sensazione di piacevole benessere. Sentiva come una carezza vicino
alla sua testa ed era confortante... Inizialmente pensò che
quella dolce sensazione poteva provenire solamente dallo stato
onirico, ma poi si rese conto che la sensazione che l'avvolgeva era
troppo reale, troppo intossicante per poter essere semplicemente un
sogno. Così aprì gli occhi.
Le palpebre erano pesanti e la vista
ancora sfocata, ma riusciva benissimo a scorgere una persona al suo
fianco che gli stava passando una mano fra i capelli, adesso la
domanda da porsi era semplice: chi era?
Aveva i capelli biondi che alla luce
chiara del mattino sembravano sovrannaturali, che fossero veramente
un sogno? Quell'ipotesi fù scartata quando le candide mani
della persona si rituffarono con tranquillità tra i suoi
capelli, anche lui rimase ipnotizzato da quei lenti movimenti....
Poi, improvvisamente i suoi occhi verdi
s'incrociarono con quelli grigi, quasi argentati del biondo. Quello
sguardo... lo avrebbe riconosciuto fra mille probabilmente. Chi altri
avrebbe potuto imprimere tanta profondità in un semplice
incrocio fra bianco e nero? Chi lo avrebbe potuto rendere tanto
luminoso e penetrante se non Draco?
Continua....
Ringraziamenti!
AryVano90: Grazie mille tesoro! Tutti questi
complimenti mi daranno alla testa! ^\\^ MI spiace di averci messo
così tanto ad aggiornare ma come ho detto prima del cap sono
stata in vacanza e il mio pc è rimasto a casa Q_Q.... Ma
l'iportante è aver aggiornato no? Adesso però ti chiedo
umilmente scusa per non aver commentato la tua storia... Ho scovato
gli ultimi due capitoli 5minuti fa!!!!! Appena posso leggo tutto e
commento!!!!!! Perdonami! Q_____Q Comunque per tua
gioia -almeno spero...- in questo cap ci sono le prime risposte e
presto il tuo caro Damien farà la sua apparizione! Dracuzzolo
qui ha la sua grande parte e le cose tra lui e Harry si smuovono
ancora un po'... sei curiosa poi di Pansy eh? Non indovinerai mai con
chi finirà questa bella serpetta! Bwahahaha.... cercherò
di aggiornare il prima possibile -impegni permettendo- un bacione e
grazie mille!
Gosa: Ciao carissima! Mi scuso ancora una
volta per il ritardo!Q_Q Comunque sono contenta che i siparietti
Sir-Rem ti piacciano... anche io li adoro!!!!! (Ma sei tu l'autrice
no? NdSirius) scusa avresti qualcosa da ridire? (assolutamente no
signora! NdSirius) Oh.... bravo così! Come vedi, le prime
risposte sono arrivate, spero che anche questo cap ti piaccia!
Kymanu: Oh! Chiedo perdono carissima!!!!!!
Mi spiace averti lasciato Harry in queste condizioni per tutto questo
tempo, ma come vedi si è ripreso! ^__^ Mi spiace che Sirius
qui non abbia una gran parte, ma tranquilla.... di siparietti
Rem-Siri ce ne saranno tantissimi! Li adoro anche io! Sono
divertentissimi da scrivere!!!!!! Mi raccomando, lascia un commentino
e grazie mille!!!!!!!
Djkika: Ma ciao tesorina! Scusami anche tu
per il ritardo, cercherò di essere più veloce!^__^ Bè,
spero che la spiegazione abbia soddisfatto almeno per il momento la
tua curiosità, ma tranquilla, il bello deve ancora
venire!!!!!! Bwahahahah! E comunque hai centrato benissimo Voldy....
sempre di mezzo lui! Uffa! >_< (ma non sei tu l'autrice
ndDraco) Si, ma lui c'è sempre di mezzo!!!! e tu stai zitto se
no ti faccio finire in bianco! (°_° ndDraco) Oh... che bello
essere autrice! *_* Allora a presto! Lasciami un commentino!
Lake: Ma ciao! Scusami tanto per il
ritardo!!!! Spero che questo capitolo però ti sia
piaciutO!^__^ Cercherò di essere più veloce! UN
bacio!!!!!! e a presto!
Emh... salve a tutti!!!.... Vi prego, non
schiantatemi per il ritardo, ma fra la chiusura della scuola, gli
scout e tanti vari inconvenienti, il tempo è stato poco e
mal-gestito dalla sottoscritta!
Spero vivamente che possiate perdonarmi per
questo stratosferico ritardo, questo capitolo a richiestoi mooolo
tempo, ma spero ne valga la pena! Buona lattura a tutti e... a
prestissimo!!!!!!!
Prima di lasciarvi a questo chappy, voglio
dedicare questo capitolo al mio angioletto personale, la mia
super-beta Ilary!!!!!! Tesora grazie tantissime! Purtroppo io e le
virgole non andiamo d'accordo, ma la grande Ila riesce sempre a
trovare tutto ciò che non và e a darmi splendidi
consigli per la ficcy! Grazie carissima, un giorno ti ripagherò!!!!
Q_Q non sapete a cosa la sottopongo!!! Il merito di questo cap è
tutto suo! Grazie tantissime Ila!! e ora... buona lettura a tutti!!!
XVI
4 Luglio 1996
Draco rimase immobile, anche la sua mano si fermò, ma non
accennava a spostarsi dai morbidi capelli corvini dell'altro. Anche
Harry era immobile, il verde dei suoi occhi si rifiutava di staccarsi
dall'argento del biondo, tra i due si prolungò un silenzio
statico, ma non imbarazzante.
Nonostante la situazione quanto meno insolita, i due si trovarono
bene in quel silenzio, entrambi avevano paura di rompere quel momento
con parole o movimenti, non seppero mai quanto tempo durò
quell'attimo, pochi secondi? Un minuto? Più minuti?
Forse sarebbe potuto durare per sempre... ma l'unica loro certezza
fù il colore e l'intensità degli occhi dell'altro. Il
magico momento fu spezzato da una voce imperiosa proveniente forse
dalle scale che però riuscirono ad udire fin lì.
? -Allora? Dov'è Harry!?-
S -E tu chi sei? Come hai fatto ad entra....- Sirius però
fu interrotto da Pansy che disse
Pn -Ultima porta a sinistra.-
Solo allora Draco si allontanò di un passo da Harry che,
facendo leva sulle braccia, si era messo in modo da poter stare quasi
seduto sul letto. Poi rivolgendosi a Draco chiese
H -Eri tu vero?-
Draco non seppe cosa rispondere, cosa diavolo intendeva con quella
frase Har... Potter? Era lui dove? La sua perplessità alla
domanda doveva leggersi sul suo viso perchè Harry gli
indirizzò un piccolo sorriso dicendo
H -Non fare caso a quello che ho detto, sono ancora frastornato
per....-
La frase però venne interrotta dalla porta che veniva
aperta. Sulla soglia apparve un ragazzo molto alto dai capelli
castani e gli occhi del medesimo colore, sarebbe potuto passare
benissimo per un ragazzo comune se non fosse stato per quello
sguardo. Quelli non erano sicuramente occhi che avresti potuto
scordare facilmente... erano intensi e duri, ma in quel momento
avevano un velo di preoccupazione che celava la parte più dura
di quello sguardo.
Con pochi passi raggiunse il letto da dove Harry lo guardava con
un'espressione indecifrabile, poi con naturalezza, avvicinandoglisi
sempre di più lo abbracciò forte. Per Draco quella
scena fu uguale ad un pugno in faccia, sentì ribbollire il
sangue nelle vene e l'adrenalina salire velocemente, Merlino quanto
gli prudevano le mani! In quel momento, se avesse potuto esprimere un
desiderio, avrebbe sicuramente scelto quello di disintegrare il nuovo
venuto.
Harry nel frattempo teneva il capo basso e la sua mano stringeva
la maglia nera che in quel momento il suo fratellone portava addosso,
poi con gentilezza allentò la presa e si separò da lui.
Una volta che i due si furono staccati, Harry vide oltre la
schiena dell'altro, la faccia furiosa di Sirius e quella curiosa di
Remus, girò un momento lo sguardo verso il biondo, ma dalla
sua posizione non poteva scorgergli il viso, Blaise e Pansy invece ne
avevano una panoramica perfetta: il viso del biondo pareva una
maschera d'acciaio per la durezza, gli occhi grigi scintillavano in
maniera non troppo rassicurante e talmente assottigliati da prendere
il taglio ferino. L'intero corpo pareva in tenzione e Blaise facendo
un cenno d'intesa a Pansy s'avvicinò al biondo.
Il moro verde-argento diede una pacca sul braccio dell'amico
finendo nel suo campo visivo per un momento e un brivido gli corse
per la spina dorsale, certo che quando Draco era arrabbiato, anzi
furioso, c'era davvero da temere... ma conoscendolo si riprese subito
e con tono pacato gli disse:
Bl -Se non vuoi che del fumo esca dalle tue orecchie dovresti
darti una calmata amico...-
Draco lo guardò storto ma poi s'impose di rilassarsi,
scoprendo, che da quando il nuovo venuto si era staccato dal moretto,
gli era più semplice riprendere il controllo del suo corpo,
perciò cercò di rilassare la sua postura espirando
lentamente. Quando ebbe finito, il suo viso aveva riacquistato la
tipica maschera-serpeverde, quella impassibile ed impenetrabile di
sempre, nonostante ciò il biondo non staccò gli occhi
dalla figura del nuovo venuto.
Si -Allora chi diavolo sei tu eh?- Remus mise una mano sulla
spalla del compagno per calmarlo, il diretto interessato dal suo
canto, senza fare una piega disse:
Dm -Sono un amico di Harry per quanto vi possa interessare, ed ora
ho intenzione di portarlo via.-
Si -Cosa?-
Dm -Hai capito perf...-
H -Damie calmati!-
Dm -Ma...-
H -Non puoi piombare così all'improvviso e pretendere che
tutti ti diano retta no? Sirius scusalo, lui è Damien, vi ho
parlato di lui no?-
Sirius fece per aprire bocca, ma una gomitata di Remus lo fece
desistere
Rm -Certo...Bè.... emh, piacere di conoscerti Damien, io
sono Remus e come avrai capito questo è Sirius, loro tre
invece sono Draco, Blaise e Pansy dei compagni di scuola di Harry-
Dm -Tsk... adesso che abbiamo fatto le presentazioni, possiamo
andare?!-
Si -Harry non si muoverà di qui fino a quando non ci avrà
spiegato meglio!-
Dm -Questo non t'interessa!-
Si -Non stavo parlando con te!-
H -Potete farla finita? Damien, Sirius ha ragione, ce ne andremo
quando avremo chiarito la situazione va bene?-
Dm -Tsk...-
Scese per un attimo il silenzio poi dalla porta sbucò
un'altra persona, per la precisione la ragazza bionda a cui Pansy
aveva consegnato la lettera del moretto quando erano a King Kross
? -Oh, salve a tutti. Harry! Hai un un'aspetto magnifico!-
H -^\^ Grazie Lady, emh, loro sono Remus, Sirius, Pansy Blaise e
Draco- disse indicandoli
La -Oh, ma certo, sono i tuoi compagni di scuola vero? Ma loro due
non sono un po' grandicelli?- chiese indicando i due professori
Remus e Sirius, sentendosi chiamati in causa si rivolsero alla
ragazza con espressione interdetta.
Rm -Veramente io e Sirius siamo i professori...-
La -Oh ma certo...-
H -Forse sarebbe meglio andare a parlare di là nel salotto
che ne dite?-
Rm -Si, lo penso anche io-
H -Voi cominciate ad andare, io intanto mi metto qualcosa e vi
raggiungo...-
Il licantropo annuì e fece strada ai rimanenti, Draco però,
con un certo disappunto notò che Damien era rimasto nella
stanza con il moretto.
Una volta arrivati nel salotto, si sedettero su poltrone e divani,
Lady era l'unica a sentirsi a proprio agio e con disinvoltura chiese
La -Si potrebbe avere del the?-
Rm -Emh... certo-
Con un colpo di bacchetta fece apparire una brocca di tè
freddo e svariati bicchieri, ma solo Pansy, Blaise e Lady si
servirono della bevanda refrigerante, Remus guardava la ragazza con
intensità mentre Draco e Sirius avevano delle espressione
molto simili sul viso.
Entrambi infatti avevano l'aria seccata ed irritata. Dopo cinque
minuti, un Harry vestito con un pantalone nero e una t-shirt bianca
fece la sua apparizione nel salotto, sorretto da un'impassibile
Damien. Il moretto si sedette con sollievo sul divano e l'altro gli
si accomodò accanto. Prima che qualcuno potesse impedirglielo
Sirius disse:
Si -Perchè non ce lo hai detto prima?- chiese con tono
accusatorio
H -Avete parlato con Raphael immagino...-
Rm -Esatto- rispose il licantropo cercando di placare il compagno
H -Bè, a che pro dirvelo? Insomma, vi sareste solamente
preoccupati no? E di certo non è un bell'argomento di
conversazione non trovate? Mi spiace che lo siate venuti a sapere in
questo modo, ma purtroppo è stato imprevedibile.-
Rm -Non fa niente, adesso stai bene?-
H -Meglio di prima sicuramente! ^__^ -
Dm -Adesso possiamo andare?-
Sirius stava per rispondere, ma con sorpresa dei suoi amici, Draco
lo precedette chiedendo con occhi assottigliati
D -Andare dove?-
Dm -Questo non deve riguard....-
H -Damien!- lo riprese con sguardo supplicante -Scusatelo,
comunque a parte tutto ha ragione, temo che dovrò tornare a
casa...-
Rm -Se vuoi puoi rimanere-
H -Mi piacerebbe un sacco Moony, ma è meglio che vada.
Raphael dopo questa sera vorrà tenermi sotto osservazione e
qui non è possibile, mi spiace.-
Rm -Bè, se è così, dato che comunque può
entrare dentro Grimmuld Place può venire qui!-
H -Non so, bisognerebbe chiedere a lui... ma forse....-
Le parole del moro però vennero interrotte da Damien
Dm -Non credo sia il caso, Harry dovrà fare della
fisioterapia con me e Lady. Quindi...-
Rm -Bè, qui ci sono un mucchio di stanze a disposizione,
non sarebbe meglio, almeno per il momento se vi fermaste tutti
qui?... vero Sirius?- chiese cercando l'appoggio del compagno
Sirius valutò per un momento le due opzioni che aveva a
disposizione: nella prima, quella sottospecie di ragazzo si sarebbe
portato via chissà dove Harry, decisamente non una buona
idea... Ma nella seconda ipotesi, certo, Harry sarebbe rimasto lì,
ma anche il suo amichetto, che strazio, non solo tre serpeverde, ma
adesso anche il ragazzo che stava sempre appiccicato al suo
figlioccio doveva tollerare!!!!!
Si -Certamente... c'è ancora un'intero piano pieno di
stanze libero...-
H -Sul serio?-
Sirius vedendo il viso speranzoso di Harry non potè fare a
meno di sorridergli sereno e annuire, inoltre vedere Damien che stava
cercando una qualsiasi ragione per non restare lì dentro era
davvero spassosa. Sul divano vicino, accanto a Pansy invece, stava
Lady con un'espressione pensierosa, i tre serpeverde invece parevano
più che altro soddisfatti.
H -Damien che ne dici?...-
Dm -Harry non so... -
H -Avanti... dai Damie!-
Dm -...e va bene, ma solo se raphael dice di si, altrimenti nulla,
intesi?-
Harry in risposta, sotto lo sguardo irritato di Sirius e Draco
l'abbracciò, in quel momento si sentì la voce limpida
di Lady dire
La -Harry... secondo te potrò mettere tutto in una
valigia?-
Harry con un sorriso si voltò nella sua direzione e le
disse
H -Teoricamente si... ma conoscendoti no... ma se vuoi puoi
prendere la mia, quella più grande, così ti entra tutto
sicuramente-
La -Tanto l'avrei presa ugualmente... bè, meglio che mi
sbrighi a portare qui la mia roba...-
Dm -Guarda che dobbiamo aspettare che torni Raphael, altrimenti
non se ne fa nulla!-
La -si si... certo... Harry ci vediamo più tardi... Signor
Sirius, grazie per l'ospitalità-
Poi fece una specie di inchino e uscì dal salotto sotto lo
sguardo incerto dei due adulti.
H -Emh... dovete scusare Lady, lei è un tipo un po'... come
dire... particolare-
10 Luglio, Grimmuld Place
Harry era steso sul letto che ormai occupava da ormai una
settimana, il suo sguardo smeraldino si perdeva fuori dalla finestra
che dava sul cortile interno di Casa Black. Alla fine Raphael gli
aveva dato il permesso di restare e così Damien e Lady lo
avevano raggiunto. Harry ne era molto felice, ma sapeva perfettamente
che questa situazione non sarebbe potuta durare ancora a lungo.
Lo sapeva perfettamente, ma lì, in quella casa, si sentiva
davvero bene e cercava di prolungare la sua permanenza il più
possibile. Damien come al solito era fantastico, lo aveva capito al
volo e non aveva detto nulla, si era messo al suo fianco e l'aveva
sorretto, conscio anche lui di ciò che andava fatto.
Harry aveva fatto le sue scelte, sapeva che probabilmente erano
avventate, ma lui non aveva intenzione di cambiare idea, sarebbe
andato fino in fondo....
Fu portato alla realtà da qualcuno che bussava alla porta
H -Avanti...-
Remus apparve sulla soglia con un vassoietto con sopra un bricco
di tè fresco e un bicchiere, entrò nella stanza
chiudendosi la porta alle spalle e posò il tutto sul comodino
vicino al letto
Rm -Allora, come và?-
H -Molto meglio, grazie Monny...-
Rm -Figurati, piuttosto, sicuro che non vuoi nulla da mangiare?
Sono giorni che non tocchi nulla!...- chiese il licantropo con fare
preoccupato
H -Tranquillo, stò bene, ma davvero, non posso proprio
mangiare...-
Rm -Sei dimagrito molto sai? Non fa bene stare a digiuno per così
tanto tempo, davvero Harry, non vorrei sembrare pressante, ma sembra
che tu stia peggiorando e non migliorando!-
H -A prima vista è così, ma come ti ho detto durante
questa “convalescenza” non posso mangiare nulla, tra
pochi giorni riprenderò a mangiare promesso...-
Rm -Come vuoi tu... allora, cosa c'è?-
H -Cosa?... nulla davvero, stò bene...- disse abbassando lo
sguardo
Rm – Forse ti sembrerà strano, ma ormai almeno un po'
ho imparato a conoscerti Harry... Allora, cosa c'è che non và?
Lo sai che puoi dirmi qualsiasi cosa no?-
H -Lo so, grazie.... ma purtroppo questa è una faccenda di
cui posso occuparmene solo io-
Rm -Capisco, ma se vuoi parlarne io sono qui, magari dire ad alta
voce quello che pensi potrebbe esserti utile...-
H -Rem...- una piccola lacrima scese dagli occhi color di giada,
Harry cercò di nasconderla abbassando il viso, ma lo sguardo
miele del licantropo la vide
Dopo neppure un minuto Harry si ritrovò stretto in
un'abbraccio caldo
Rm -Harry, so di non poterti essere d'aiuto, ma se ti può
consolare sono sicuro che qualsiasi cosa sia, sono sicuro che prima o
poi s'aggiusterà...-
La porta venne aperta da una Pansy piuttosto arzilla
Pn -buongiorno Po....-
Poi si rese conto della scena che si trovava davanti e
s'immobilizzò un attimo
Pn -Scusate io... emh... passo tra poc...-
Rm -Tranquilla Pansy, ero venuto solo a portargli un po' di tè...-
rispose gentilmente il licantropo sciogliendo il figlioccio
dall'abbraccio.
Harry lo guardò riconoscente lasciare la stanza, in fondo,
si disse, quella decisione la prendeva anche per lui...
Grimmuld Place 10 Luglio, la sera
Draco era nella stanza di Harry con Pansy e Blaise quando qualcuno
bussò alla porta. Il biondo con una smorfia guardò
l'orologio; erano le 18:00 e come al solito arrivava quel deficente
di Damien per farli sloggiare.
Infatti dalla porta fece capolino il bel ragazzo moro che lanciò
ai tre serpeverde la solita occhiata truce. Ogni sera la stessa
storia, pensò con fastidio. Dannazione, se sanno che devo
venire per la fisioterapia perchè diavolo si fanno trovare qui
a quest'ora?
Dm -Scusate, qui avremmo da fare...-
Disse lanciando un'occhiata agli scacchi magici che Blaise aveva
portato nella stanza, i tre verde-argento guardarono con espressione
altera il nuovo venuto
Bl -Si certo... come no...- poi rivolgendosi ad Harry -Allora ci
vediamo domani.... ciao-
Pansy gli scoccò un sonoro bacio sulla guancia, mentre
Draco si limitò ad un cenno del capo. Quel Damien gli stava
proprio fin sopra i capelli! Lui e gli altri avevano provata a dire
al moro che era solo un'idiota quello, ma il moretto più
testardo di un mulo gli aveva risposto “so che può
sembrarlo, ma non è così ve lo assicuro, damien è
una delle persone migliori che conosco” a quel punto nessuno di
loro riusciva a ribattere dopo aver visto la sue espressione
cocciuta.
Così alla fine avevano smesso di parlarne di comune
accordo, ma ciò non toglieva il fatto che Draco non potesse
vederlo, la cosa poi era palesemente reciproca, Damien infatti non
era cordiale con nessuno, stava via tutto il giorno e riappariva solo
la sera, più puntuale di un'orologio svizzero per la
“fisioterapia” di Harry. Al contrario Lady era un tipo
del tutto fuori dal comune, insomma, era.... bè... non c'erano
molti vocaboli che potessero descriverla, ma non era del tutto
“normale”, ma non dava fastidio anzi, era educata e si
faceva gli affari propri e aveva un ottimo gusto in fatto di
estetica.
La mente del biondo vagava su questi ed altri pensieri mentre alle
sue spalle Pansy cercava di corrompere Blaise
Pn -Avanti su! Che ti costa!! Vai a riprendermi l'astuccio-
Bl -Ma scusa, aspettiamo domani mattina no?-
Pn -E come pensi che mi possa preparare senza i miei
trucchi???!??!-
Bl -Non mi freghi Pans... dato che non costa nulla vacci tu!-
Pn -Ma io sono una ragazza!-
Bl -E con ciò?-
Pn -Le ragazze dovrebbero essere servite e riverite...-
Blaise alzò un sopracciglio scettico, stava per ribattere
quando Draco stupì entrambi
D -Finitila di fare i ragazzini, andrò io....-
I due guardarono shockati il proprio amico, non era da Draco
proprorsi per cose simili! Insomma, non faceva altro che ripetere per
ogni cosa “mi avete preso per un elfo domestico per caso?”.
Lo aveva detto anche quando a pranzo gli avevano chiesto di passargli
il sale!!!
Il biondo, non notando la reazione provocata agli amici, si
diresse al piano superiore, arrivò di fronte alla porta della
stanza di Harry e vide che questa era socchiusa, s'avvicinò
per bussare quando sentì una voce alterata che però
cercava di mantenersi bassa
Dm -Come sarebbe a dire “ho deciso”?-
H -Damie ascolta...-
Dm -No, non intendo ascoltare!-
H -Ti prego! Ascoltam...-
Dm -So già quello che mi dirai! Ma questa volta è
troppo, non voglio che tu lo faccia!-
H -E' necessario e lo sai!-
Dm -No che non lo è! Sei tu che... che come al solito vuoi
fare di testa tua!-
H -Non è così! Io voglio... - Draco sentì
Harry prendere il respiro -Voglio che tu riesca a terminare i tuoi
studi....-
Dm -Cosa?-
H -Voglio che Sirius capisca che a Serpeverde non ci sono solo
persone cattive- aggiunse con voce dolce -voglio che Luna trovi le
prove dell'esistenza delle sue creature, che Herm il ragazzo, che
Neville riesca a prendere fiducia in se stesso, che Ginny diventi
quella ragazza forte che sogna di essere, voglio che Remus accetti se
stesso, che Pansy trovi l'amore che cerca, Blaise che riesca a
guardare davvero ciò che gli interessa, che Draco impari ad
essere veramente se stesso, voglio che Silente invecchi e tanto,
tanto altro....-
Dm -Harry...-
H -Ho promesso a Low che tu gli avresti insegnato tuto sul primo
appuntamento, voglio che la signora Margareth invecchi felice, voglio
che Mandy si dichiari a quel citrullo di Philip.-
Dm -e tu... cosa vuoi per te?
H -Non voglio avere rimpianti, volgio combattere fino all'ultimo,
non volgio arrendermi....-
Dm -Sei un piccolo sciocco idiota lo sai vero?-
H -Uffa... e io che pensavo di essere migliorato con il tempo....-
Seguì una breve risata che Draco collegò doveva
appartenere a Damien, si accorse che non lo aveva mai sentito
ridere... ma cosa andava pensare? Dopo una conversazione simile il
suo primo pensiero andava alla risata di quel bestione? Poco ma
sicuro, aveva passato troppo tempo a contatto con quell'idiota di un
Black...
Comuqnue adesso c'erano tre cose che poteva fare: uno, entrare e
chiedere piegazioni, due, tornare indietro senza fare nulla, oppure
aspettare ancora dietro la porta e aspettare che i due riprendessero
il discorso.... Alla fine optò per la terza ipotesi, aspettò
ancora un momento e infatti, sentì Harry dire
H -Grazie Damie...-
Dm -Lasciamo perdere... non ho detto che sono d'accordo...-
La voce del moro si abbassò e Draco per poter ascoltare
s'accostò di più alla porta, purtroppo per lui, questa
era accostata per cui si aprì lievemente rivelando ai due la
presenza del biondo.
Dm -Eh tu, cosa ci fai qui?-
D -Devo prendere una cosa, Pansy ha dimenticato il suo
astuccio...- rispose con nonchalance entrando nella stanza con passo
sicuro, prese l'astuccio dell'amica e per un'attimo i suoi occhi
color metallo si specchiarono in quelli di giada del moro, Harry
lesse in quello sguardo la voglia di risposte e spiegazioni, gli si
piantò in mente come un peso, ma sapeva di non potergliele
fornire, così abbassò il suo fissandolo sul lenzuolo.
Il biondo però dovette proseguire la sua “scenata”
e dopo un cenno al moro uscì dalla stanza chiudendosi la porta
alle spalle.
Nella testa continuavano a risuonargli le parole del moro, ma
dannazione, non riusciva a dargli un senso! Aveva deto quel mucchio
di parole sugli altri, ma cosa avevano in comune tute quelle cose?
Con la mente piena, riconsegnò l'astuccio a Pansy e senza
neppure ascoltare le parole dei compagni, si diresse nella sua
stanza. Si buttò a peso morto sul letto portandosi un braccio
sugli occhi cercando di concentrarsi.
Tentava di focalizzare le parole che Harry aveva rivolto a Damien,
ma non vi riusciva perchè nella sua mente rivedeva quegli
occhi color speranza abbassarsi con aria mesta. Il moro aveva evitato
il suo sguardo, e Draco vi aveva letto una profonda malinconia che
mal si addiceva ad Harry.
Con un verso stizzito cercò di riportare faticosamente i
pensieri al discorso da poco ascoltato, nella sua mente risuonavano
le parole del Grifondoro:
“Voglio che Sirius capisca che a Serpeverde non ci sono
solo persone cattive- aggiunse con voce dolce -voglio che Luna trovi
le prove dell'esistenza delle sue creature, che Herm il ragazzo, che
Neville riesca a prendere fiducia in se stesso, che Ginny diventi
quella ragazza forte che sogna di essere, voglio che Remus accetti se
stesso, che Pansy trovi l'amore che cerca, Blaise che riesca a
guardare davvero ciò che gli interessa, che Draco impari ad
essere veramente se stesso, voglio che Silente invecchi e tanto,
tanto altro....Ho promesso a Low che tu gli avresti insegnato tuto
sul primo appuntamento, voglio che la signora Margareth invecchi
felice, voglio che Mandy si dichiari a quel citrullo di Philip. Non
voglio avere rimpianti, volgio combattere fino all'ultimo, non volgio
arrendermi... ”
Più ci ripensava più si
diceva che queste parole non avevano senso, ovvero, ce lo avevano, ma
cosa accomunava tutte queste cose? Dovevano avere un punto
d'incontro, ma lui non riusciva a vederlo, Salazar, cosa Merlino
andava farneticando Harry? Quelle parole non gli si addicevano per
nulla! Le avrebbe viste bene se pronunciate toh, da qualcuno che non
sapeva se sarebbe stato in grado di vedere queste cose in futuro,
qualcuno dal destino incerto appunto...
Questa considerazione arrivò
alla sua mente come un fulmine a ciel sereno... e se fosse veramente
così? Che Harry avesse davvero paura di non vedere queste cose
accadere? Ma no, era assurdo, certo era malato, ma come aveva detto
il moretto stesso, anche se non visibilmente, stava migliorando.
Però, avrebbe potuto mentire... Draco credeva di no. Harry gli
dava l'impressione di una persona sincera, insomma, un grifondoro
fino alla fine!
Quando Harry arrivava al momento di
dire bugie, preferiva non parlare, lo aveva detto lui stesso, non gli
piaceva mentire, preferiva star zitto e tacere. E in qualche modo il
biondo riusciva a credere a queste parole, era certo che il moro non
gli avesse mentito “direttamente”, ma che piuttosto non
lo avesse messo a conoscenza di altre cose.
Immerso da questi pensieri, non scese
neppure per la cena, dicendo a Blaise che non aveva fame. Per tutta
la serata non fece altro che buttarsi sul letto o camminare avanti e
indietro cercando di fare ipotesi. Ma qualcosa gli impediava di
formularne, il suo pensiero arrivava fino alla concezione che forse
Harry non avrebbe potuto vedere un domani e il suo cervello si
sconnetteva.
Aveva una sensazione di rimestio nello
stomaco che non gli dava pace, arrivarono le 10 e lui ancora non
riusciva a calmarsi, si sentiva come in gabbia, era confuso e non
riusciva a ritrovare la calma che lo contraddistingueva. Non si era
mai sentito in quel modo per Salazar! Morgana, cosa gli importava a
lui di quel... quel grifondoro da quattro soldi? Fosse stato Blaise,
Pansy o Severus avrebbe potuto capire e accettare, almeno in parte,
questa reazione, ma per quel Potter! Insomma come si permetteva quel
dannato rosso-oro di farlo stare così?!?! Insomma, era solo
Potter per tutti i maghi! Solo lui, semplicemente Harry...
A questo punto, non riuscendo ad
arrivare ad una fine, incapace di mettere un freno o un punto ai suoi
pensieri, raccimolò tutta la sua fermezza ed uscì
silenziosamente dalla sua stanza ritrovandosi dopo poco di fronte
alla porta della camera di Harry. La sua mano pallida faceva netto
contrasto con la maniglia color ottone, improvvisamente si ritrovò
a corto di fiato, il suo cervello continuava a dirgli “cosa
diavolo ci fai qui? Torna in camera e fa finta di nulla, da bravo
Serpeverde!” ma per qualche motivo non riusciva ad ascoltare
quel pensiero. Non sapeva per quanto tempo rimase lì fermo, ma
alla fine con un sospiro lasciò andare la manigli e si voltò
pronto ad andarsene.
Proprio in quel momento però la
voce di Harry chiese
H -C'è qualcuno?-
Fu così che il biondo, senza
neppure pensarci, aprì la porta con un gesto fluido
ritrovandosi a guardare gli occhi color speranza del moro. Harry dal
canto suo era sorpreso, cosa ci faceva Draco lì a quell'ora?
Poi però incrociò il suo sguardo argenteo e capì:
il serpeverde aveva uno sguardo confuso e carico di domande, era
intenso e pareva sondarlo nel profondo, questa volta però, non
poteva sottrarvisi e lo ricombiò con uno calmo ma malinconico.
Harry era acciambellato su una di
quelle poltrone in vimini, con un gesto, fece intendere a Draco che
poteva entrare e sedersi di fronte a lui. Il biondo seguì
l'invito, si chiuse lentamente la porta alle spalle e si accomodò
sull'altra poltrona, fissando lo sguardo del moro. Questi però
non riuscendo nuovamente a sostenere lo sguardo penetrane del
verde-argento, lo rivolse fuori dalla finestra e con voce lieve
chiese
H -Oggi... prima, quando sei venuto per
l'astuccio di Pansy, hai ascoltato tutto vero?- Draco assentì
-Ti sei fatto un'idea di ciò di cui parlavamo?-
Draco imitò l'altro prendendo
tempo, guardando fuori dalla finestra, poi con voce che sperava
suonasse abbastanza distaccata rispose
D -Più o meno- prese un profondo
respiro -Ma probabilmente mi sono sbagliato, sembravano le parole di
quelle persone che hanno il futuro incerto, ma tu non rientri in
questo gruppo vero?-
Harry lo guardò profondamente e
gli mandò un piccolo triste sorriso
H -Sei molto intuitivo Draco...-
D -Cosa vuoi dire?-
Harry abbassò lo sguardo e
cominciò a rigirarsi fra le dita la maglietta, cercando di
prendere tempo e dopo aver preso un respiro profondo spiegò
H -Ho deciso di provare una specie di
“cura” che mi permetterebbe di guarire del tutto...-
D -Ma allora...- Harry con un cenno
della mano continuò
H -Il problema di questa specie di
“cura” è che potrebbe essere pericolosa, insomma,
non sappiamo come reagirò alla terapia, ma io voglio
provarci...-
D -Perchè? Voglio dire, se ci
sono tutti questi rischi....- Draco però vide negli occhi di
Harry una determinazione spaventosa e quindi capì -C'è
dell'altro vero? C'è un motivo...-
H -Ripeto, sei molto intuitivo...
infatti è così, ma ora non posso dirti nulla...-
D -ma....-
H -Ti dirò tutto a Settembre...-
D -Cosa?-
H -Se riusciremo a vederci, niente più
segreti, che ne dici?-
Draco assentì, aveva un groppo
in gola e non disse una parola, si limitò ad alzarsi e
dirigersi verso la porta, prima di uscire però si voltò
e disse con voce ferma
D -Potter, hai detto che vuoi vedermi
più spontaneo giusto?-
H -Si...-
D -Allora vedi di esserci a
Settembre...-
Harry gli sorrise
H -Parola di Grifondoro...-
D -Non volgio la parola di
Grifondoro... ma la tua Harry...-
H -Allora avrai la mia, ci vediamo a
Settembre... buona notte Draco-
D Buona notte Harry...-
Continua....
Ringraziamenti: Ragazzi.. oggi la parola
passa a Draco!^_^
Lake: Allora,
io NON sono geloso... e non volgio ripeterlo chiaro? È solo
che quel tizio là... Damien no? È veramente uno
scassa.... (ehy! Ti lascio la parola ma tu non essere volgare!!!!
ndAutrice) -_- tsk.. va bene, diaciamo allora che trovo
insopportabile quel moro senza cervello ! (Ehy tu, come ti permetti!!
ndDamien) Volete lasciarmi palrare per Salazar!?!?! Comunque, per
quanto riguarda Pansy, bè, dubito che tu possa aver intuito
con chi stia, anche perchè lei ha i gusti molto raffinati,
insomma, prima mi veniva dietro no? E ad Hogwarts non ci sono molte
persone alla mia altezza... (L'imporate è crederci draco...
-_- ndAutrice) Bè, spero che continuerai a seguire la storia,
insomma, io sono tra i protagonisti quindi...
Gosa: Allora,
io non devo giustificarmi proprio con nessuno! IO sono Draco Malfoy e
faccio quello che mi piace e, in più, lo faccio sempre bene e
con stile! (Se, se... si è visto infatti... -_-
ndAutrice-scettica) zitta tu! Hai detto che mi lasci la parola no?
Quindi vedi di tacere! (senti tu! L'ho fatto solo perchè mi
sento particolarmente buona, ma ricorda che l'autrice sarò
io!!! ndAutrice-con-manie-di-grandezza) va bene... va bene...
uffa... comunque come vedi, io sono riuscito ad ottenere le prime
risposte! Bwahahaha.... (si, ma intanto Damien ne sa più di
te... ^_^ ndAutrice-soddisfatta-del-suo-lavoro) -_-...
Kymanu: Cioè,
questa qui torna e tu le dai anche il bentornato? Adesso però
scommetto che non la perdonerai per questa assenza allucinante!
Bahahaha! Se non fosse per me non gli avreti lasciato neppure un
commento dico bene??? -Draco con sguardo ammiccante- coooomunque,
devo dire che Potter è smpre il solito, non riesce a fare un
bel niente da solo... fortuna che ci sono io, altrimenti
(Megalomane... tanto vedrai che ti combino ndAutrice-stizzita) se
se... voglio propriuo vedere! Bè, spero che mi farai sapere
quanto sono bello nel tuo prossimo commento! (-_-....
NdAutrice-a-corto-di-parole-di-fronte-a-Draco...)
Bè, grazie a tutti coloro che leggono
e mi scuso per il ritardso, d'ora in poi sarà più
rapida perchè ho più tempo libero! ^_^ Mi raccomando,
fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento, non è
difficile sapete? C'è un tastino qui, bellissimo che vi sarà
utile! Ciaoooooo!! ^_^
Konnichiwa a tutti!!!! Eccomi qui! D'ora in
poi cercherò di postare il più regolarmente possibile,
ma purtroppo, come notate, io tendo a scrivere molto e ci tengo che i
cap siano belli “sostanziosi” quindi, tra stesura e
correzione ci vuole un po' di tempo! Ma, adesso che ne ho di più,
sarò il più rapida possibile!
Ringrazio tutti quelli che seguono la Fic,
con partricolare cura chi trova i 30 secondi per il commento, ma
anche tutti coloro che la seguono semplicemente! Volevo dirvi che per
me questo cap è specialmente importante pichè è
da l'idea di questo che è nata questa mia prima Fic yaoi!!!!
Grazie a tutti coloro che mi hanno spronata a proseguirla!
Un particolare saluto salutissimo alla mia
tata.... Ilary! Che come sempre mi ha dato un grossissimo aiuto con
la correzione la forma etc...! Penso che prima o poi mi sparerà
per gli orrori che le faccio vedere ^_^'' ma purtroppo contante che
ho un computer talmente stupido che non mi segnala più gli
errori con la sottolineatura...-_-... Ila quindi... un bacione
grandissimo e un miolione di ringraziamenti!
Questo cap è dedicato a tutti coloro
che hanno degli obbiettivi e ce la mettono tutta per raggiungerlo, in
particolare per Kiba-kun... che non si arrende mai nonostante
tutto... sei un grande e sono felice di essere tua amica!^_^ E per
tutti gli altri mi raccomando... NON MOLLATE MAI!!! Adesso che vi ho
rotto bene bene le scatoline...... buona lettura!^_^
Capitolo XVII
20 Luglio, residenza di Raphael
Harry si guardò, per quella che poteva essere la centesima
volta, allo specchio. La sua immagine gli restituiva uno sguardo
penetrante e determinato. Un lieve bussare lo distolse dalla
contemplazione del vetro
H -Avanti...-
Alla sua esortazione Lady entrò nella stanza con passo
leggero, gli si avvicinò sorridendo e si concesse un momento
per sistemare una piaga invisibile nel mantello verde che indossava.
L'avevano scelto insieme giorni prima e secondo la ragazza, il
colore dell'indumento era uguale a quello dei suoi occhi, sui bordi
partivano dei ghirigori argentati che filo dopo filo s'intrecciavano
con eleganza nel centro creando un disegno stratto che ipnotizzava.
La -Sei pronto?-
H -Certo... non vedi?- Lady lo guardò con i suoi occhi
acquamarina e un'espressione indecifrabile
La -Sei sicuro vero?-
H -Al 100%...- la ragazza gli concesse uno splendido sorriso,
dandogli poi un lieve colpetto sulla guancia
La -Allora noi ti aspettiamo sotto tra mezz'ora, a più
tardi...-
Il moro ricambiò il sorriso e annuì. Aspettò
che la porta si chiudesse e che il rumore dei passi si attenuasse
prima di tornare alla sua immagine riflessa.
La sua mente tornò, come ormai accadeva sempre, alla sua
ultima conversazione con il biondo ormai avvenuta una decina di
giorni prima. Non riusciva a togliersi dalla mente quegli occhi grigi
che lo seguivano come il peggiore degli incubi o il migliore dei
sogni. Erano una presenza costante, riaffioravano nei momenti più
inaspettati, per poi svanire in un soffio si celavano ai suoi
pensieri, ma
lui sentiva comunque che erano lì, in qualche angolo nascosto
della sua mente!
Harry non si era mai sentito così, di fronte a quel colore
argentato così... così unico si era sentito confuso in
una maniera terribilmente familiare ed era una sesazione mai provata
prima che però gli sembrava così giusta.
Con un sospiro allontanò quei
pensieri, adesso aveva altro a cui pensare. In realtà aveva
paura, continuava a chiedersi se ce l'avrebbe fatta o meno, lui
voleva lottare, ma i suoi sforzi sarebbero bastati? Lui sperava con
tutto se stesso di sì. Quella sarebbe stata l'unica
possibilità che aveva a disposizione. Guardò con occhi
malinconici il collare di cuoio che aveva al collo, le sue dita
tremanti ne tracciarono goffamente il profilo avvertendo il familiare
pizzicorio che creava.
Erano sei anni circa che lo portava,
ricordava ancora quando Raphael glielo aveva consegnato. Se chiudeva
gli occhi e si concentrava ricordava ancora parola per parola che
cosa era accaduto quella lontana notte di Halloween, tutto gli era
rimasto impresso nella mente come un film guardato centinaia di
volte...
***Flaschback***
31 Ottobre 1990 Dormitorio grifondoro *
H -Ma questo cosa significa?-
Ra -Tua madre, cominciò questo diario quando scoprì
che tu saresti nato. Gli eventi l'hanno portata a passarti questo
diario affinchè tu potessi comprenderla. Ti sarà utile
per capire quello che ti succede, tutto quello che ti succederà
ed il motivo per cui dovrai indossare questo.-
Così dicendo cacciò da una scatolina, una specie
di collare in cuoio nero.
H -Che cos'è?-
Ra -Questo- disse togliendolo dalla
scatolina -è una specie di inibitore, serve a bloccare una
specifica forza magica...-
H -Non, non capisco...- rispose Harry
con sguardo confuso
Ra -Immaginavo, che ne dici di
cominciare dal principio?...- all'annuire del ragazzo Raphael si
sistemò più comodamente -Per me è difficile
dirti.... parlarti di quello che devi sapere. Ma è importante
che tu sappia, purtroppo è arrivato il momento...-
Harry vide gli occhi del nuovo venuto
guardarlo con espressione addolorata, sulla sua spina dorsale
cominciarono a scorrere brividi di anticipazione.
Ra -Io sono un medimago Harry, una
specie di medico dei maghi per intenderci, ma non solo. Provengo da
un'antica famiglia che si è sempre occupata della salvaguardia
della magia. Quando anche io cominciai ad occuparmi delle faccende
della mia famiglia, i tempi erano molto bui Harry. Sai qualcosa su un
mago chiamato tu-sai-chi?-
H -Parli di Voldemort vero?-
Ra -Esatto, proprio lui... cosa sai di
lui?-
H -Quello che sanno un po' tutti
credo...- Raphael con un gesto gli fece segno di continuare -Che era
un mago molto potente ed aveva raccolto accanto a se seguaci tra
maghi e creature magiche, era pericoloso e particolarmente malvagio.
I suoi scopi non sono chiari, ma si crede che almeno uno dei suoi
obbiettivi era quello di distruggere la comunità
non-magica.... proprio all'apice del suo potere però svanì.
Senza dare più sue notizie...-
Ra -Sei molto informato vedo... bè,
quello che hai detto è corretto. Almeno in parte...- Harry
vide che l'uomo stava cercando un modo per continuare, ma non vi
riusciva....
H -Signore.... questo, questo cosa
c'entra con me?- Rapahel prese un profondo respiro e poi disse
Ra -Voldemort non è
semplicemente svanito dieci anni fa, ma si è piuttosto ridotto
ad una creatura infima, ad un passo dalla morte....-
H -come... come può dirlo con
certezza?-
Ra -Perchè io c'ero, e c'eri
anche tu Harry... perchè sei stato tu a renderlo tale....-
***Fine Flashback***
Quella notte Raphael gli aveva parlato
a lungo raccontandogli quello che dieci anni prima era accaduto e
perchè. Era lì che Harry aveva scoperto chi fosse in
realtà...
Il medimago gli disse che oltre ai
semplici maghi esistevano ed esistono delle particolari “razze”.
Una di queste è quella dei cosìdetti “custodi”,
questo tipo di persone hanno il potere di poter controllare un
determinato elemento. Questo dono si manifestava di solito con la
maturazione della loro magia, ma se una persona aveva o meno questa
caratteristica, si poteva capire alla nascita, grazie ad un
particolare segno che appariva sul corpo del neonato.
Queste persone un tempo all'interno della comunità magiche
godevano di molto rispetto poiché molto potenti. Ma come
accade sempre agli uomini, alcune di loro, non si accontentarono di
ciò. Volevano di più e la bramosia di potere li portò
a compiere atti orribili che potevano permettersi grazie alla loro
superiorità. Da quel momento, la maggior parte dei custodi
venne decimata dai maghi, spaventati dalla loro potenza. Con il
susseguirsi del tempo, questa “razza” venne praticamente
decimata e negli ultimi 100 anni, il Ministero della Magia teneva
sotto controllo le nascite per bloccare sin dall'inizio gli eventuali
Custodi.
Ovviamente tutto ciò avveniva nel più completo
silenzio, da anni ormai i maghi parlavano dei Custodi come creature
leggendarie e mitologiche. Accanto a loro poi ve ne erano delle
altre, molto più potenti e temute: i Guardiani. Essi al
contrario dei Custodi avevano la possibilità di governare non
solo uno, bensì tutti gli elementi: acqua. fuoco, aria e
terra.
Dei guardiani però c'erano ancor meno testimonianze, la
loro nascita era molto rara e della maggior parte non se ne sapeva
nulla, oltre tutto alla loro nascita non presentavano nessun segno
distintivo. Di solito sia i Custodi che i Guardiani crescevano sotto
la guida di Guide. Questi erano maghi con la particolare capacità
di riconoscere questi due tipi di creature, le Guide discendono tutte
dalla stessa famiglia e si tramandano generazione per generazione le
informazioni più importanti per poter guidare Custodi e
Guardiani.
Questo accadeva perchè i doni a loro affidati erano appunto
molto pericolosi e difficili da gestire. Lo scopo delle Guide era
quindi quello di insegnare loro a controllarsi e imparare tutto
quello che c'è bisogno di sapere sulla propria razza.
Raphael era una Guida e lui, Harry, era un Guardiano. La notizia a
quel tempo lo aveva shockato. Inizialmente lui aveva negato, gli
aveva detto che si era sicuramente sbagliato, ma il medimago lo aveva
messo di fronte all'evidenza. Gli aveva dato la prova dei suoi
poteri.
Allora per lui era venuto spontaneo chiedere perchè non lo
avesse saputo prima. E fu allora che seppe il resto della storia.
Nemmeno Voldemort era un semplice mago, lui apparteneva alla razza
dei Custode del fuoco, ma purtroppo come molti dei suoi predecessori,
per lui l'elemento non era sufficente. Ma non si era limitato a farsi
valere, aveva modificato se stesso attraverso antiche magie e nuovi
fascini, macchiandosi di omicidi e delitti, uccidendo altri Custodi e
appropriandosi in qualche modo dei loro poteri.
Voleva eguagliare quella creatura che lui sapeva essere ancor più
potente di lui, un Guardiano. Per questo nessuno poteva fermarlo, lui
era il più potente! Ma come avviene per queste persone,
Voldemort aveva paura che arrivasse qualcuno ancor più potente
di lui, che un vero Guardiano si affaccasse alla vita.
Proprio per questo l'Oscuro Signore aveva spie incaricate di
seguire una famiglia molto potente con sangue di Guide, la famiglia
di Raphael. Fu così che venne a conoscenza della nascita di
Harry, lui che sarebbe diventato un Guardiano per nascita e volere
del Fato. Per questo motivo la famiglia di Raphael dopo i primi
contatti con Lily e James Potter, i genitori del futuro Guardiano
cominciarono ad agire con cautela, convincendo i due coniugi a
nascondersi.
A questo fu dovuta la singolare “sparizione” dei due,
James e Lily si erano trasferiti come consigliato dalle Guide di loro
figlio, in un luogo sconosciuto ad amici o conoscenti e a sparire
così dalla circolazione. Purtroppo però Voldemort era
comunque sulle tracce della famiglia così che Rapahel fu
costretto ad incontrarsi nuovamente con i coniugi Potter per
parlargli del nuovo piano. Avrebbero dovuto allontanarli dal figlio
da poco nato per poter garantire la sicurezza non solo a lui, ma a
tutta la famiglia.
Purtroppo però il Signore Oscuro aveva occhi e orecchie
ovunque e grazie al lavoro delle sue spie era riuscito a rintracciare
i Potter. Neppure la famiglia di Raphael però era una
sprovveduta e aveva subito capito che il loro Guardiano e i suoi
genitori erano in pericolo. Raphael fu mandato apposta per prelevarli
prima che Voldemort arrivasse a loro. L'Oscuro Signore però si
rivelò ben presto più forte del previsto. Per impedire
alle Guide di mettere in salvo la sua preda, eliminò anche
loro, Raphael era l'unico sopravvissuto della sua famiglia.
Purtroppo nulla andò secondo i piani, né di
Voldemort né delle Guide. Il Signore Oscuro uccise James e
Lily Potter perdendo però la maggior parte dei suoi poteri di
fronte al piccolo Harry. E Rapahel si ritrovò da solo a far
fronte a quella situazione.
Il grifondoro ricordava lo shock profondo che queste rivelazioni
gli avevano provocato. Eppure una parte della sua mente sussurrava
triste che quella era verità. Passò quella lontana
notte fra il 31 Ottobre e il 1 Novembre a leggere il diario che sua
madre gli aveva lasciato. Il libricino verde gli aveva narrato la
stessa storia raccontata da Raphael mettendolo di fronte alla realtà.
Quella stessa realtà che adesso andava affrontata.
Da quella sera di sei anni prima, Harry portava al collo
quell'inibitore che serviva a bloccare all'interno del suo corpo i
suoi poteri di Guardiano. Lui infatti era sotto una duplice minaccia:
Voldemort, che cercava di riacquistare i suoi poteri e il Ministero,
terrorizzato da tutto ciò che avrebbe potuto nuocere alla
comunità magica e non. Raphael per la sua protezione aveva
deciso di nasconderlo agli occhi di tutti portandolo appunto
nell'orfanotrofio. Lui purtroppo non avrebbe avuto modo di
proteggerlo in alcun modo poiché era troppo giovane e non
conosceva neppure lui il modo di guidarlo. Non c'era nessuno che
avrebbe potuto aiutare Harry a controllare i suoi poteri.
I Guardiani infatti per poter imparare a governare i loro poteri,
così come i Custodi, dovevano venire “addestrati”
fin da piccoli, ma con la fine delle Guide, nessuno aveva le capacità
adatte per preparare qualcuno.
Harry era un futuro Guardiano senza Guida, perciò
pericoloso per gli altri e se stesso. L'unico modo per evitare danni
era quello di bloccare in qualche modo i suoi poteri. Era quello il
motivo per cui Harry portava l'inibitore. Per proteggere se stesso e
gli altri dai suoi poteri.
Purtroppo però anche quello aveva i suoi effetti negativi,
Harry adesso poteva paragonarsi ad una mina inesplosa, aveva una
grandissima energia dentro di se che chiedeva di uscire in qualche
modo, ma lui non poteva assecondarla. Per questo spesso stava male,
di solito però, con la pozione inventata da Rapahel riusciva a
stare meglio. Purtroppo però, da quando Voldemort aveva
cominciato a riacquistare i poteri, le pozioni del medimago non
bastavano. L'energia deformata dell'Oscuro Signore in qualche modo
richiamava la sua, portandolo a stare peggio.
Come era successo a Grimmuld Place. Quella sera aveva rischiato
davvero molto... se non fosse stato per la presenza luminosa che
aveva avvertito al suo fianco, forse non ce l'avrebbe mai fatta....
Proprio per quello adesso si preparava ad affrontare quella
situazione. Aveva intenzione di prendere il controllo dei proprio
poteri. Quella situazione non poteva durare e questo era l'unico modo
per uscirne. Era però pericoloso perchè l'energia che
avrebbe dovuto controllare era davvero tanta e c'era il pericolo che
questa avesse il sopravvento.
Ma lui doveva, voleva rischiare. Voldemort si faceva ogni giorno
più potente, diventando una minaccia sempre più vicina.
E lui sapeva bene di essere un bersaglio primario. Fino ad ora
l'Oscuro Signore non gli si era avvicinato poiché ancora
troppo debole, ma stava rapidamente riprendendo possesso dei suoi
poteri ed Harry pregava di riuscire anche lui nell'impresa.
Si riscosse improvvisamente da quei pensieri e si diresse
all'ingresso dove ormai tutti lo attendevano. Damien guardava il
fratello profondamente, cercando di sondare a fondo quello sguardo
smeraldo. Lì vi era una grande decisione certo, ma Damien
poteva scorgervi anche delle incertezze. Era fiero di lui. Lo era
sempre stato.
Harry aveva una forza d'animo sconvolgente. Per questo lo aveva
sempre invidiato un po', però vedeva anche che le persone
tendevano a dimenticarsi che oltre ai sorrisi esiste altro. Ed Harry
approfittava di quella dimenticanza per nascondere se stesso e i
momenti che considerava di “debolezza”.
Harry avanzava fieramente, portava dei pantaloni larghi di tela
bianca e una casacca del medesimo colore, il tutto era lavorato
finemente con gli stessi ghirigori argentati che animavano il
mantello verde smeraldo. L'unico ornamento era la cintura nera e il
fermaglio a forma di foglia che terminava la treccia nera in cui
erano racciusi i capelli.
Harry fece un cenno d'intesa a Rapahel che cacciò da sotto
il mantello una piccola statuina raffigurante un drago. La toccò
con la bacchetta sussurando “portus” ed Harry, Damien e
Lady la toccarono avvertendo immediatamente la sensazione fastidiosa
tipica delle passa-porte.
I quattro si ritrovarono in una piccola radura, di fronte a loro
vi era il limite di una foresta che pareva non avere fine. Data la
stagione gli alberi erano lussureggianti e la vegetazione fitta e
nell'apparente silezio del luogo si poteva sentire il rumore del
vento che passava tra gli alberi, i versi degli uccelli e il fruscio
delle creature che popolavano la foresta.
Era il momento per Harry di andare, lo videro fare un paio di
passi avanti prima di voltarsi nella loro direzione. Un momento dopo
Damien sentì il peso del suo corpo tra le sue braccia. Harry
nascose per un momento il viso sull'ampio petto del fratello cercando
di calmare i battiti frenetici del suo cuore e di imprimersi il suo
odore nella mente.
Damien ricambiò l'abbraccio circondando il corpo del moro
con le sue braccia e stingendolo a se. Harry era spaventato, e anche
lui. Aveva paura di non vederlo più, di non vedere più
il suo sorriso o ascoltare i suoi bonari rimproveri. Era terrorizzato
dal fatto di poterlo perdere. Harry era suo fratello, la sua
famiglia, forse la persona più importante su cui poteva sempre
contare.
Le emozioni che agitavano il giovane Guardiano erano le stesse ma
amplificate, pensava a Damien, Lady, Raphael, Sirius, Remus,
Hermione, Neville, Luna Ginny e.... Draco. Pensava a loro e a tutte
le persone che avevano fatto parte della sua vita, se non fosse
tornato indietro?
Improvvisamente, gli occhi grigi che lo tormentavano, riapparvero
dandogli un'energia insperata! Con quella nuova forza sussurrò
all'orecchio del fratello:
H -Aspettami... io ce la farò, ad ogni costo....-
Poi si allontanò dall'abbraccio, gli lanciò
un'ultimo sguardo malinconico ma deciso prima di aprirsi in un
sorriso che rivolse anche a Lady e Raphael. Infine si voltò in
direzione opposta, incamminandosi verso quello che altro non era se
non la foresta proibita. Uno dei luoghi più antichi della
Londra magica.
Ad ogni passo che faceva verso il limitare della foresta, il vento
aumentava cominciando a gonfiare il suo mantello e a sferzare il suo
viso. Arrivò al punto che, giunto ormai in prossimità
dei primi alberi, era completamente circondato da una raffica di
vento. Qualcosa lo spinse a chiudere gli occhi e una voce leggera
sussurrò
“togli... togli il sigillo... come l'aria che tu
possiedi... diventa libero... toglilo”
Harry proseguì quel cammino
indicatogli dal vento stesso e penetrato ormai nella foresta, si
tolse l'inibitore. Improvvisamente sentì una potente scarica
sulla spina dorsale che lo fece boccheggiare, come se gli mancasse
l'aria. Alla ricerca di ossigeno si portò le mani alla gola
cadendo in ginocchio.
“benvenuto... bentornato...Dicci... dicci chi sei....”
H -Io... io sono Harry-
Il vento cominciò a sferzargli
il viso più profondamente, come contrariato... ed Harry
capì...
H -Voglio... voglio essere il vostro
guardiano-
Immediatamente una sensazione di
leggerezza lo colse, la sua mente sembrava galleggiare e tutti i
pensieri premevano per uscire, si sentiva sereno come mai prima
d'ora, desiderava che quella sensazione potesse durare per sempre,
voleva abbandonarvisi senza dover pensare più a nulla di
concreto...
“Giovane uomo... non sai che divenire Guardiani non è
semplice? Se vuoi noi possiamo evitarlo... rimani qui... non senti
come tutto sembra infinitivamente migliore? Non andare avanti....
resta qui...”
Il suo corpo era totalmente d'accordo
con quella voce soave, perchè continuare ad andare avanti se
ciò significava soffrire? Era molto meglio rimanere lì.
Dove nulla creava preoccupazione e tutto era perfetto. Il nulla lo
avvolgeva sereno cullandolo fra le sue spire.
Ma degli occhi grigi fecero capolino
nella sua mente, cos'erano? Da dove venivano? “Via via...
lasciatemi stare, voglio restare qui!” Ma una voce dentro di
lui gridava e veniva recepita come un eco lontano “hai promesso
di tornare non ricordi? Non puoi rimanere qui per sempre”
“perchè no?” un odore familiare gli tornò
alla memoria, l'odore di un'abbraccio, l'odore di Damien, suo
fratello...
La mente cominciava a perdere la sua
leggerezza, ma una parte continuava ad insistere per restare lì,
in quella dimensione di pace,una frase gli tornò alla mente
***Flashback***
D -Allora vedi di esserci a Settembre...-
Harry gli sorrise
H -Parola di Grifondoro...-
D -Non volgio la parola di Grifondoro... ma la tua Harry...-
H -Allora avrai la mia, ci vediamo a Settembre... buona notte
Draco-
D Buona notte Harry...-
***Fine Flaschback***
H -Draco....-
E improvvisamente si ritrovò seduto e ansimante per terra,
la stessa voce che poco prima lo aveva incantato ora l'accarezzava
dolcemente dicendo
“Sei forte e deciso... le tue intenzioni sono buone, hai
passato la prova dell'aria Guardiano, adesso io sarò con
te...”
Harry sorrise grato a quella presenza
invisibile che però sentiva scorrere leggera nel corpo, sentì
un lieve bruciore sulla spalla e notò una piccola runa nera
che si era incisa sulla sua spalla, era il marchio dell'aria....
26 Luglio, residenza di Raphael
Damien guardava con circospezione fuori
dalla finestra. Harry mancava da sei giorni, ma quello stupido di
Rapahel gli aveva detto che era tutto normale, probabilmente avrebbe
passato nella foresta parecchio tempo, quindi non c'era di che
preoccuparsi...
Come no, Harry era da solo, in una
foresta magica, senza bacchetta o altro, rischiando la vita e lui non
doveva preoccuparsi? Logico...
A parte tutto, nonostante avesse questa
sensazione di ansia nello stomaco era praticamente certo che Harry
sarebbe tornato, se lo sentiva dentro che tutto stava andando bene,
ma non poteva fare a meno di stare in pena per il suo fratellino...
Continua....
*vedete la prima parte capitolo VI se
volete rinfrescarvi la memoria...!^_^
Ringraziamenti:
(questa volta Draco è stato preso da un raptus-specchio dopo
tutti i complimenti che ha ricevuto..-_-... cooomunque... lui vi
saluterà la prossima volta, purtroppo non riesco a trattenerlo
a lungo!)
Lake:
Cara... ç_ç sono così contenta che tu abbia
commentato!!! Temevo che per il mega-ritardo imperdonabile che avevo
dato alla Fic tu non l'avresti fatto!!ç_ç sono
contentissima di essermi sbagliata!!! Comunque scsshhhhh! Abbassa la
voce! Se Draco sente che gli fai i complimenti chi lo ferma più!
^_^'' E comunque ottima scelta quella di Paddy... Sirius è
sempre Sirius!! ^_^ Mi spaice che in questo cap non ci sia, ma presto
tornerà!^_^ Comuque carissima grazie per l'interessamento, la
scuola è andata -a parte la condotta ^_^''- alla grande e io
non potrei stare meglio! Per gli aggiornamenti sarò più
rapida possibile prometto! Tra un po' però dovrò
fermarmi per via delle vacanza, ma continuerò a scrivere lì
così appena torno aggiorno!^_^Grazie ancora e ... fammi sapere
cosa pensi di questo cap particolarmente intenso!^_^
Selene_90:
carissima...ç_ç non sai quanto sono contenta di averti
commossa!!! Sapere di aver scatenato emozioni forti per me è
uno splendido regalo! Mi spiace averti fatto attendere così
tanto, ma se dici che ne è valsa la pena bè... non
posso che giorne!!!^_^ Spero che anche questo cap ti sia piaciuto e
mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi! ^_^ un bacione!! P.S.
Sappi che tengo particolarmente conto del tuo giudizio anche perchè
ADORO la tua Fic “il mistero dei tempi”!!! Ne appofitto
per farti i miei complimenti! Bravissima!!
Gokychan:
ma ciiiiiiiiiiiiiaaaaaaaaaaaaooooooooooo
caaaaaaaaaaaaarrrrrriiiiiiissssssssiiiiiiiiiimmmmmmaaaaaaa!! Non sai
con che sorriso ho letto il tuo commento!^_^ Sappi che, come per
Selene e gli altri, paricolarmente contenta del tuo commento perchè,
avendo seguito le tue storie, so che sei molto brava e quindi
ricevere commenti positivi da parte tua non può che fami
un'immenso piacere! Sperando di aver postato abbastanza presto... un
bacione!!!^_^ e mi raccomando... fammi sapere cosa ne pensi!
Ximeng:
Carissima zimeng salve! Se come ho capito hai letto la Fic tutta d'un
fiato fino allo scorso cap bè... complimenti!!! so di non
essere molto breve, ma come ho già detto, amo avere capitoli
consisteni e purtroppo per voi andrà ancora per le lunghe
questa storia! ^_^ Sperando che tu stia ancora nella tua pelle ora
che posto questo cap... bè. Che dire??? Grazie mille per aver
commentato sappi che sono felicissima che tu apprezzi il mio
lavoro!^_^ spero che continuerai a farmi sapere i tuoi pareri anche
una parolina sarà più che gradita! ^_^
Kymanu:
Oddio.... perdonoperdonoperdono!!! Mi spiace averti fatto aspettare
tanto per lo scorso aggiornamento! Ma come vedi sono stata più
veloce, da adesso cercherò di esserlo! Come ho già
detto anche a Lake, purtroppo tra poco dovrò partire per le
vacanze, ma per allora spero di riuscire a mettere almeno altri due
cap!! -me ottimista- mi spaice tantissimo per i problemi con il pc,
sappi che ti capisco... il mio non fa altro che darmene... basta
pensare che anche Open Office ormai non funziona più a suo
dovere e non mi segnala i classici errori di ortografia..-_-... Per
ilr esto... ^\\^ grascie tantissimo per i complimenti! Spero
veramente che anche questo cap possa piacerti!!! Mi raccomando, fammi
sapere cosa ne pesni... questo mi è molto caro poiché è
un po' “il cuore “ della mia idea con cui è
partita la Fic! ^_^
Diletta:
Cara... non so quando arriverai fin qui... ma sappi che sono contenta
che la Fic ti piaccia!! Q_Q sai che tengo partricolarmnente al tuo
giudizio no tesora??? Grazie mille per il tempo perso dietro a queste
mie righe... e per i tuoi commenti! Sono veramente un tocasana!!!
Grazie mille e spero che la Fic possacontinuare a
piacerti^_______________^
Un bacione anche
a tutti coloro che leggono la Fic in silenzio... grazie a tutti! By
Resha
Salve a tutti! Spero stiate tutti bene!
Eccomi con un nuovo capitolo!
Mi sapice annunciare che per il prossimoa
ggiornamento dovrete aspettare poiché io andrò in
vancanza e prima del 22 non potrò postare il nuovo capitolo!
Per quanto riguarda questo, sappiate che mi ha fatto veramente
penare, postare oggi questo capitolo è stata un'impresa
tritanica! O_O Tra cento impegni e tantissimi imprevisti, sembrava
che si fossero messi d'accordo per non farmi finire il capitolo! Ed
ora eccomi qui!
Prima di lasciarvi alla lettura, devo dare
il solito ringraziamento a Ilary la mia stupendosissima beta! Se in
questo capitolo non troverete parole prive di senso o frasi ostiche
sarà tutto per merito suo! Non potete capire cosa posso
combinare quando sono distratta....Hihihi.... Ilary grazie millissime
per tutto il lavoro e la pazienza! Pensate che avendo problemi con il
pc, ha dovuto stampare il capitolo e lo abbimao corretto passso passo
per telefono!!!! Quindi ancora grazie grazie grazie...
Smetto di straparlare e v lascio al
capitolo!
Buona lettura! Spero che vi piaccia! (e
buone vacanze! W l'estate!^_^)
Capitolo XVIII
1° Settembre stazione di KingKross
Draco da dentro lo scompartimento non toglieva gli occhi dalla
barriera. Ogni volta che vedeva qualcuno attraversarla, il suo cuore
accellerava il battito, per poi tornare normale quando vedeva chi
aveva varcato quel portale magico.
Blaise e Pansy avevano di provare ad aprire una conversazione con
il biondo, avendo già parecchie volte cercato di coinvolgere,
ma l'unica cosa che avevano ottenuto, erano state occhiate della
peggior specie.
Da quando Harry aveva lasciato la sede dell'Ordine Draco era
diventato davvero intrattabile. C'era mancato poco che venisse alle
mani con il professor Black! Tra tutti e due, non si capiva chi fosse
il più nervoso!
Pansy lanciò un'ultima occhiata al biondo prima di mettersi
a sedere pesantemente sul sedile
Pn -Completamente partito per un Grifondoro... da non crederci...-
B -Cosa?-
Pn -Avanti Blaise! Non dirmi che non l'hai ancora capito!-
B -Eh???-
Pn -Sei un caso senza speranza... e io che ti credevo un po' più
furbo! -sbuffò la mora alzando gli occhi al cielo, mentre
pensava “guarda te chi mi dovevo trovare come amico....”
Nel frattempo Draco, aveva preso ad ossevare un particolare gruppo
di persone, quello composto dalla Granger, Paciock e la Weasley che
parlavano concitati. Vide i tre rimanere fuori dalla vettura e
lanciare, come lui, occhiate alla barriera. Quando ormai mancava poco
alla partenza del treno, i rosso-oro furono costretti a salire sul
mezzo poiché alla partenza mancavano una manciata di minuti.
Draco distolse finalmenta l'attenzione dalla barriera e nonostante
ciò, non diede peso ai suoi amici che continuavano a litigare,
ma focalizzò il suo sguardo sulla rete per i bagagli di fronte
a lui.
Per un momento gli tornò alla mente l'ultima conversazione
avuta con Har... Potter. Perchè non era lì? Che la cura
non avesse funzionato? Cosa gli era successo? Perchè non era
lì per Salazar!
Mille ipotesi continuavano a spingersi nella sua mente, e una
vocina insistente continuava a sussurrare “Forse non ce l'ha
fatta... in fondo lui ti aveva detto che c'era quella possibilità...”
ma caparbiamente, il biondo continuava a ricacciare queste parole in
un angolo sconosciuto della testa. Mentre cercava di togliersi quel
pensiero, un urlo di Pansy lo distolse dai suoi pensieri.
Pn -Ah!!!! Lo sapevo io!!!-
B -Vuoi stare zitta razza di gallina!?!?-
Pn -La zannuta noooo!!!-
B -Pansy, se non la finisci giuro che ti....-
Ma nessuno dei due seppe cosa Blaise avrebbe fatto all'amica,
perchè Draco stufo di quelle inutili chiacchiere, si era
alzato in piedi passando fra i due e aprendo seccatamente la porta
per dirigersi nel corridoio
Pn -Dra!!!! Dove stai andando?-
D -Lontano dalle vostre chicchiere, mi sembra ovvio Pans!-
Così dicendo si allontanò dallo scompartimento.
Camminando nel corridoio lanciava a chiunque tentasse di avvicinarsi
occhiate omicide, o disgustate a seconda dei casi. Stava
tranquillamente facendo gelara due primini dalla paura, quando una
conversazione che veniva dall'interno di uno scompartimento, non lo
incuriosì e la voce preoccupata appartenente alla mezzo-sangue
Granger disse:
Hm -Ginny calmati... ci sarà sicuramente una spiegazione!-
Gi -Una spiegazione Herm? Harry non c'è! Non è sul
treno ed è da più di un mese non ci fa avere sue
notizie!-
Hm -Lo so! Cosa credi, che non sia preoccupata anche io? Ma sono
certa che ci darà presto sue notizie!-
Gi -Lo odio...-
Nv -Non è vero... in realtà lo adori-
Gi -No Nev! Io lo odio.. e se lo becco, giuro lo uccido con le mie
mani!-
Nv -Gin, non cominciamo a fare congetture affrettate! Harry non ci
ha mai delusi no?-
Gi -Si ma...-
Nv -E non è la prima volta che ci fa stare sulle spine a
questo modo mi sembra-
Gi -Hai ragione, però...-
Nv -Però niente Gin! Sono certo che quella serpe mancata ci
starà aspettando bello e sorridente ad Hogwarts, e se così
non fosse, andremo a cercare Lady o Damien per farci dire qualcosa.,
va bene?-
Ginny si arrese alla ferrea logica dell'amico, mise su un broncio
e disse
Gi -Fatto stà che non appena lo vedo... lo uccido. Lo
odio!-
Hermione le porse un piccolo sorriso per poi lanciare un'occhiata
grata a Neville. Se nei primi anni il ragazzo era stato timido e
impacciato, da quando al quarto anno si era avvicinato ad Harry, il
suo carattere era mutato in maniera stupefacente, il rosso-oro era
incredibile adesso! Era molto più sicuro di sé,
riusciva a mettere in luce tutte le sue qualità migliori, era
fedele fino all'impossibile e sincero. Nonostante con gli altri
faceva ancora la parte del Grifondoro impacciato, Neville aveva
abbandonato da tempo quel carattere per acquistarne uno tutto nuovo.
La mora Grifondoro rivolse uno sguardo anche a Luna immersa come
al solito nella rivista “il cavillo”. Più Hermione
si svorzava, più non riusciva a comprendere la corvonero. Era
un vero mistero, per lei e per tutti gli altri tranne Harry, sembrava
veramente capirla. Tra i due c'era una sorta di “codice
segreto” che solo loro riuscivano a decifrare. Due anni prima
Hermione aveva chiesto all'amico delucidazioni su Luna, insomma, cosa
ci trovava in lei? Harry con il suo solito sorriso disarmante gli
aveva risposto “Oh bè... lei è Luna! Non credo ci
siano aggettivi per definirla... magari potrei inventarne qualcuno
io...” poi aveva fatto una buffa espressione pensierosa e aveva
continuato “ A parte tutto, so che può sembrare
bizzarra, ma lei può vedere molto, molto più
chiaramente che una semplice strega, è una persona molto
speciale sai?”.
Ed Hermione si era fidata del giudizio. Luna, con tutte le sue
stramberie, era diventata sua amica a pieno titolo, e più di
una volta aveva potuto notare le capacità che Harry le
decantava: riusciva a capire a primo sguardo le persone. Non le
giudicava, ma riusciva a capire il loro modo d'essere. Si era
talmente concentrata su quei pensieri che non si era resa conto di
stare ancora fissando Luna, si riscosse solamente quando questa gli
chiese
Lu -Hermione... ti ha per caso colpito un Crisk?-
Hm -Emh...cosa?-
Lu -Un Crisk! Ti ha colpita?-
Hm -Credo di no... ero solo sovrappensiero-
Lu -Oh bè... meglio così quelle creaturine sono
davvero fastidiose... e poi, è inutile che continui a
rimuginare su Harry, stai tranquilla, stà bene...-
Luna aveva pronunciato quella frase guardandola con i suoi occhi
azzurri pieni di sicurezza e determinazione, come se lei fosse
davvero certa delle sue parole. Hermione chiese cautamente
Hm -Lo spero anche io Luna... ma come puoi dirlo con tanta
sicurezza?-
Draco, che ancora non si era allontanato cercava di assimilare le
informazioni che aveva ascoltato poco prima, si fece nuovamente
attento, sentiva che stavano per dire qualcosa d'importante.
Lu -Me lo ha praticamente detto lui, quindi stà
tranquilla...-
Il silenzio scese sullo scompartimento, Ginny che stava ancora
borbottando improperi contro Harry si fermò di colpo, così
come Neville che stava cercando qualcosa nella sua sacca. Hermione
invece stava attenta a non perdersi neppure una delle espressioni di
Luna
Hm -Come ha fatto a dirtelo? I gufi sono tornati indietro
senza....-
La biondina fece uno sbuffo divertito prima di guardare in tralice
la moretta dicendo
Lu -Gufi... bah... e secondo te per comunicare con Harry serve un
gufo?- Luna ridacchiò tranquilla -Oh Hermione... mi stupisco
di te!-
Ginny e Neville si scambiarono un'occhiata confusa, e dietro la
porta dello scompartimento anche Draco era piuttosto disorientato,
cosa Merlino stava dicendo quella spostata della Lovegood?
Hm -Cosa?...-
Luna tornò a leggere tranquillamente il suo giornale
canticchiando
-Tutti lo cercano, ma nessuno sa dov'è, dove cercare colui
che non si trova? Puoi vederlo nelle acque che sia di mare, fiume,
lago o piaggia; nel vento, che sia brezza, bufera, bonaccia o
tempesta; nel fuoco, che sia incendio, vulcano, candela o camino;
nella terra che sia ad Ovest, Est, Nord o Sud.... nessuno lo vede, me
lui c'è! Dove cercare colui che non si trova? Basta chiamarlo
e ascoltare, perchè lui non è nascosto...-
Hm -Luna... cosa?-
Ma la ragazza si era ormai immersa nella lettura e, come capitava
spesso, interrompeva la comunicazione con l'esterno. Ormai
conoscevano bene Luna e sapevano che non avrebbe detto altro, se
avesse voluto dire qualcos'altro, lo avrebbe fatto, ma dato che non
sembrava averne l'intenzione era inutile anche solo provare a farla
parlare. Per questo Ginny ricominciò a borbottare, Neville a
cercare nella sacca e Hermione si accascò sbuffando sulla
poltrona.
Era sicura che le ultime parole, o meglio, la canzoncina appena
cantata da Luna non fosse priva di significato, prese una pergamena e
cercò di riportarvi sopra le parole della melodia che Luna
continuava a canticchiare. Rileggendo il testo, si rese conto che non
era la prima volta che la vedeva... ma, dove altro avrebbe potuto
sentirla? Più ci pensava, meno capiva... decise per il momento
di lasciar perdere, in fondo, Luna era sempre stato un mistero, così
come le sue parole.
Così, rimise quel pezzo di pergamena in mezzo al libro di
trasfigurazione e si mise a giocare insieme a Ginny e Neville a
sparaschiocco. Draco invece, nell'udire la canzoncina, aveva fatto un
passo indietro. Neanche per lui erano nuove, certo, era la prima
volta che le ascoltava sottoforma di canzone, ma ricordava bene
quelle parole.
Appartenevano ad un'antica leggenda che veniva insegnata a tutti i
purosangue che si rispettino. E lui in quanto Malfoy l'aveva imparata
da piccolo, direttamente dal padre. Ma come mai la Lovegood l'aveva
intonata? Cosa c'entrava con il discorso e le domande della Granger?
Insomma non aveva senso! Quella parte di leggenda era una specie di
prologo che introduceva al racconto vero e proprio...
Ma cosa c'entrava tutto ciò con la sparizione di Harry? Un
dubbio gli si era insinuato nella mente, ma certamente il biondo non
l'avrebbe mai accettato. Era talmente stupido! Insomma... solo il
pensiero che il moro grifondoro potesse avere, anche lontanamente, a
che fare con quelle antiche creature era ridicolo! Tsk... ma cosa
diavolo andava a pensare, fosse stata una fonte certa, ma se questa
“deduzione”, se così poteva essere chiamata,
veniva dalle parole della Lovegood allora non c'erano problemi, era
sicuramente qualcosa di stupido o folle...
1 Settembre, Hogwarts
Severus Snape camminava per i corridoi del castello cercando di
non essere troppo seccato, sforzo inutile che compiva ogni anno,
quella sera sarebbero arrivati gli studenti e questi erano sempre una
seccatura! Ma come diavolo gli era venuto in mente di fare
l'insegnante? Poi però gli venne in mente che l'unica carriera
possibile per lui sarebbe stata quella di medimago... e allora capiva
il motivo per cui era ad Hogwarts. Meglio studenti idioti che non
fanno i compiti, piuttosto che persone isteriche che sospettano
chissà quale malattia...
Senza contare la protezione di Silente etc... bè, infondo
poteva andargli peggio no? In effeti poi, poteva sempre rifarsi,
facendo perdere punti a Grifondoro o terrorizzando qualche incapace!
Bè... la seccatura c'era comunque, ma almeno ci sarebbero
stati dei momenti sopportabili... i pensieri del professore, furono
interrotti da una voce femminile
?-Bah... devo dire che me la ricordavo più grande...-
? -Finiscila di dire cavolare Lady! Piuttosto, sai per caso dove
si trova quel vecchiaccio?-
La -Ma come siamo pazienti oggi Damien! E comunque.... scusa,
perchè diavolo dovrei sapere dove si trova? Per chi mi hai
preso!-
Dm -Ma non hai detto che ci eri già stata qui?-
La -Ovvio che ci sono stata! Ma non vedo perchè dovrei
ricordare dove sia quel vecchio no?-
Dm -E allora miss genialità... cosa credi di fare?-
La -Chiedere informazioni a lui!-
Disse varcando finalmente l'ingresso e indicando Snape che li
osservava cautamente. Erano due ragazzi, probabilmente di 19 o 20
anni, lei era bionda e molto affascinante, lui invece, molto alto con
un'aspetto poco rassicurante. Prima che potesse dire loro qualcosa,
la ragazza gli sorrise accattivante chiedendo
La -Mi scusi, potrebbe dirci dove si trova l'ufficio del vech...
emh... del preside?-
Sv -Potrei sapere i vostri nomi? E perchè volete vederlo?-
Dm -Non credo che questo possa riguardarla Signor Snape....- disse
guardandolo trucemente, l'uomo ricambiò l'occhiata con
altrettanta ostilità
Sv -Io invece credo che lo siano...-
Dm -E cosa glielo fa credere?- il professore fece per rispondere
ma la ragazza lo precedette
La -Devi sempre renderti simapatico tu, vero? Signor Snape, lo
ignori pure... noi siamo venuti qui per parlare con il Preside di una
questione personale, ma molto importante-
Sv -Potrei sapere di cosa si tratta?-
La -Sono spiacente, ma non credo che sia possibile, purtroppo sono
faccende personali che riguardano la mia famiglia...-
Sv -Capisco, in questo caso seguitemi, l'ufficio del Professor
Silente è da questa parte-
Così, senza aggiungere altro, li guidò fino al
Gargoyle di pietra dove disse
Sv -Api frizzole-
Così dicendo li guidò entrambi nell'ufficio del
preside. Non appena i tre varcarono la porta in noce, gli occhi
azzurri del preside furono su di loro.
Al -Buongiorno Severus, chi sono i tuoi ospiti?-
Sv -Veramente non ne ho idea Albus, questa signorina voleva
parlarle...ma non ha voluto dirmi il motivo della sua visita.-
Severus aveva deliberatamente ignorato Damien, questo però,
non aveva la minima intenzione di piantare grane con quell'uomo. Se
era venuto lì non era per giocare.
Al -Capisco... in questo caso Severus saresti così gentile
da lasciarmi solo con i signori?-
Sv -Certamente Albus, con permesso-
Così dicendo il Potion Master uscì dall'ufficio
lasciando i tre da soli.
Al -Allora, cosa posso fare per voi?-
La -Per noi nulla... siamo qui per Harry.-
A sentire il nome dello studente, gli occhi del preside si fecero
più penetranti.
Al -Intende il signor Potter?-
La -Ovviamente... credo che lei sia abbastanza intelligente da
aver già capito cosè no? Ha letto il libro che Harry le
ha consigliato se non vado errata...-
Al -Non erra signorina....-
La -Lady... e questo ragazzone alle mie spalle è Damien,
siamo qui per dirle che Harry è finalmente diventato tutt'uno
con la sua natura e....- ma Silente l'interruppe
Al -Harry è diventato un Custode?-
La -Non faccia lo sciocco... Harry è molto di più e
lei lo sa perfettamente, è un Guardiano o meglio, dovrebbe...-
Silente rimase un attimo destabilizzato, Harry, il figlio di James
e Lily è un Guardiano...certo, dopo aver parlato con Harry e
letto il libro aveva già immaginato ciò, ma sentirselo
confermare, rendeva tutto definitivo. Poi realizzò bene le
parole della ragazza.
Al -Capisco... effettivamente avevo immaginato qualcosa di simile,
ma non ne ero sicuro. A quanto sembra anche lei però ha dei
dubbi o sbaglio?-
La -Tsk, che Harry è un Guradiano non ci sono dubbi
Silente, l'unica incognita è se lui lo è diventato o
no...-
Al -Mi spiace, ma credo di non seguirla.-
La -Immagino, ma dato che io non sono venuta qui per raccontarle
tutto, volevo solo avvertirla che Harry non è salito sul
Hogwarts expresse oggi, ma dovrebbe arrivare comunque questa sera, in
un modo o nell'altro.-
Al -Sapete dove si trova in questo momento?-
La -Come le ho già....- Lady però venne interrotta
da Damien che con voce priva di inclinazioni disse
Dm -Harry in questo momento è in qualche parte nella
foresta proibita. Siamo riusciti a metterci in contatto con lui e ci
ha detto che dovrebbe uscire questa sera da lì. Siamo venuti
qui, appunto per avvertirla di ciò. Credo che Harry desideri
parlare con lei al più presto.-
Silente stette in silenzio per un momento, cercando di assorbire
le parole espresse dal moro, Harry era nella foresta? E da quando? Ma
soprattutto, perchè? Improvvisamente le risposte gli
arrivarono da sole, l'impazienza di Sirius e Remus nel controllarela
posta. Il fatto che Harry soffriva di una strana malattia, dal nome
sconosciuto. Adesso tutto, o quasi, andava al suo posto.
Al -Capisco, vi ringrazio di avermi avvertito, allora se vorrete
rimanere qui fino a quando Harry non tornerà sarò lieto
di ospitarvi per questa sera. Il desiderio che Harry ha di parlarmi è
reciproco.-
La -Molto gentile da parte sua, accettiamo volentieri la sua
ospitalità per questa sera-
Al -Perfetto, in questo caso Dot..- a quel richiamo un elfo
domestico apparve nell'ufficio
Dot -Si Signor Silente signore? Desidera?-
Al -Potresti genitlmente scortare questi signori in una stanza per
gli ospiti, questa sera resteranno con noi-
Così dicendo precedette Lady e Damine fuori dall'ufficio.
1 Settembre, Stazione di Hogsmeade.
Il treno rallentò gradualmente fino a fermarsi
completamente nella stazione di Hogsmeade, il viaggio era passato per
tutti relativamente tranquillo, anche perchè quell'anno, con
molta sorpresa da parte dei Grifondoro, Draco Malfoy non era andato
in giro ad infastidire nessuno.
Gli studenti cominciarono a scendere dal treno e i primini
terrorizzati venivano raggruppati dal gigantesco Hagrid che con il
suo vocione li chiamava.
Tutti gli altri invece erano in attesa delle carrozze per potervi
salire. Draco, Pansy e Blaise salirono su una delle prime
che,trainata da invisibile destrieri, li avrebbe condotti davanti
alla scuola.
La confusione alle porte del castello era quella che si poteva
vedere ogni anno. Ragazzi che si fermavano per salutare qualche
compagno, quelli che cercavano di evitare Pix o si sussurravano primi
pettegolezzi, insomma, tutto come sempre. Draco camminava con la
solita eleganza, con al fianco i suoi due amici, tutti con identiche
espressioni altezzose e indifferenti.
Dopo il caos iniziale, tutti cominciarono ad entrare nella sala
grande, sedendosi al proprio tavolo. Quello dei Grifondoro risultava
come sempre il più rumoroso, Corvonero e Tassorosso erano i
più calmi, ma anche lì albergavano risate e
chiacchiere. Quello più “taciturno” era quello
Serpeverde, dove i ragazzi si salutavano con quiete parole e senza
inutili sentimentalismi.
Dopo una mezz'ora, finalmente le porte della sala grande si
aprirono nuovamente, facendo entrare una lunga fila di primini
infreddoliti che seguivano spaesati la professoressa McGranitt.
Questa, dopo aver spiegato come si sarebbe svolto lo smistamento,
cominciò a chiamare i vari nomi della lista. Quando anche
Camille Trestore fù assegnata a Corvonero, Silente si alzò
in piedi per i soliti annunci.
Draco ascoltava annoiato, il vecchio tanto ripeteva sempre le
stesse cose: non andare nella foresta proibita, come se ci fosse
qualcuno a parte i gemelli Weasly da fare una cosa simile, la lista
delle cose proibite da portare scritta da Gazza con nuovi articoli
sopra, che tanto nessuno seguiva e i soliti raccomandamenti del tipo
“è vietato lanciarsi incantesimi nei corridoi”
cosa che puntualmente facevano tutti e infine, terminò il
discorso con avvisi sugli orari da rispettare.
Draco però era scarsamente interessato al benvenuto del
Preside. Dopo aver osservato la sala alla ricerca di una capigliatura
corvina e disordinata, si era soffermato a guardare il Professor
Snape che osservava trucemente Remus e Sirius e che quest'ultimo
sembrava non risucire a steare seduto sulla sedia. I due professori
di Difesa contro le Arti Oscure sembravano impazienti di qualcosa, ma
mentre Black non stava fermo un minuto, il licantropo cercava di
placarlo con occhiate severe, nonostante sembrasse animato anche lui
da una sorta di fretta.
Finalmente Silente concluse il suo discorso e fece apparire le
pietaze. Tra sorrisi e chiacchiere tutti cominciarono a mangiare, al
tavolo dei professori, Silente si sporse verso la professoressa
McGranitt dicendo
Al -Minerva, dopo la cena potresti dire alla signorina Granger che
il Signor Potter ci raggiungerà non più tardi di
domani?-
Mi -Certamente Albus... ma coma mai non è qui?-
Al -Ha avuto un contrattempo, ma mi hanno assicurato che ci
raggiungerà presto...-
A quelle parole Remus s'intromise
Rm -Albus hai parlato con Harry? Io e Sirius ci stiamo provando da
tempo ma non ci siamo riusciti....-
Al -Credo che queste spiegazioni dovrete chiederle a lui,
purtroppo neppure io ho potuto parlargli di persona-
Si -Ma allora come...-
Al -Questa mattina sono venuti due suoi amici per parlarmi ed
avvertirmi. Secondo loro dovrebbe arrivare domani mattina.-
Il viso di Sirius si aprì in un sorriso, era stato
parecchio preoccupato per il suo figlioccio. Da quando aveva lasciato
Grimmuld Place Harry non aveva più dato sue notizie e questo
aveva innervosito sia lui che Remus. La loro preoccupazione era poi
salita quando non lo avevano visto alla tavola rosso-oro, ma Silente
aveva dissipato le loro paure, Harry stava bene, ma aveva avuto un
contrattempo e sarebbe arrivato il giorno seguente.
Severus Snape guardava con la coda dell'occhio il preside. A
quanto pare le due persone che oggi erano arrivate al castello erano
due amichetti di Potter. Però il ragazzo gli ricordava
qualcuno. Era stano che non riuscisse a ricordarlo, aveva da sempre
avuto una grande memoria per i volti e i nomi... aveva la sensazione
di aver già visto il moro, ne era quasi certo, ma non riusciva
a ricordarsi dove e quando. Passò il resto della cena a
lambiccarsi il cervello con quell'interrogativo.
Quando anche i dolci furono spazzolati, Silente diede la buona
notte a tutti mettendo fine alla cena. Gli studenti ormai sazi e
stanchi accolsero con gioia le parole del preside, recandosi con
calma verso i dormitori, mentre i prefetti cercavano di farsi
acoltare e seguire dai primini. Pansy, Blaise e Draco aspettarono
come sempre che la sala si svuotasse prima di dirigersi verso
l'uscita della sala grande. Non amavano mischiarsi con la folla,
avrebbero potuto toccare un tassorosso o Weasley! Insomma, cose che
potrebbero segnare a vita...
Così stettero seduti fino a quando la calca non si acquietò
visibilmente. Furono contenti nel constatare che Snape aveva fatto
come loro, almeno avrebbero potuto salutarlo come si conveniva! Draco
con un cenno del capo fece cenno ai suoi due amici di seguirlo e si
diresse verso l'uscita, proprio sulla porta la profesoressa McGranitt
stava parlando con la Granger. Pansy ridacchiando disse:
Pn -Probabilmente la Granger gli starà chiedendo
delucidazioni su un manuale che ha letto quest'estate...-
Bl -Finiscila Pans...-
Pn -Cos'è Blay... toccato un tasto dolente?-
Blaise stava rispondendo per le rime ma un'occhiata truce da parte
del biondo lo fece desistere. Draco infatti pareva invece piuttosto
interessato alla conversazione
Mc -Il preside mi ha chiesto di avvertirla che Potter ci
raggiungerà domani mattina- a quelle parole gli occhi di
Hermione si inumidirono e con voce fievole chiese:
Hm -Ne è sicura professoressa?- La donna le rivolse
un'occhiata inquisitoria per quella reazione
Mc -Certamente Signorina Granger, dovrebbe esserci un qualunque
motivo per cui non dovrei esserlo?-
Hm -Assolutamente profesoressa... grazie mille-
Mc -Di nulla, adesso si sbrighi a raggiungere la sala comune, non
è più in vacanza!-
Così dicendo si allontanò lasciando la mora
grifondoro con un sorriso sulle labbra. Pansy non si trattenne e con
un risolino disse
Pn -Adesso capisco come mai eri così interessato alla
conversazione...-
D -Tsk...non capisco cosa tu voglia dire Pansy...-
Pn -Ma davvero? Ma non eri tu quello tanto preoccupato oggi sul
treno?-
D -Non dire idiozie!-
Pn -Ma sentitelo...-
Sv -Preoccupato da cosa?- chiese Severus Snape alle loro spalle
Bl -Caspita Sev! Vuoi farci prendere un colpo forse? Perchè
arrivi sempre alle spalle si può sapere?-
Sv -Hobby...-
Pn -Molto spiritoso....-
Sv -Allora?-
Bl -Allora cosa?-
Sv -Non parlavo con te Blaise, mi riferivo a Draco!-
D -Io non ho fatto nulla!-
Sv -Mi farete venire un'emicrania voi tre! Draco non fare finta di
nulla, mi riferisco a quello che ha detto Pansy... cosa ascoltavi
così interessato?-
D -Null...- ma Pansy lo scavalcò dicendo con un ghigno
Pn -Draco era terribilmente preoccupato per Harry... ma adesso non
ne ha più motivo vero dolcezza?-
D -Io non ero affatto preoccupato!-
Sv -Harry?- chiese con un sopraciglio inarcato
Pn -Avanti Draky... ammettilo! È da quando è partito
che sei nervoso e oggi eri completamente assente!-
Sv -Voglio sperare che non stiate parlando di Potter- chiese
Severus
Pn -Certo che parliamo di lui! Credi ci sia qualche altro Harry in
questa scuola da degnare di un minimo d'interesse? Draco non fare lo
sciocco!-
D -Se tu sei una pazza visionaria non è colpa mia Pans...-
Pn -Ah si?? Blaise diglielo anche tu!-
Bl -Emh.. non credo sia il caso Pansy...-
Pn -Perchè no? Lo sai che il nostro Draco è peggio
di un mulo! Non lo ammetterà mai!-
D -non lo ammetterò semplicemente perchè non c'è
nulla da ammettere!-
Bl -Ragazzi guardate che c'è...-
Pn -M adavvero?-
D -Certo!-
Pn -Sei proprio sicuro?-
Bl -Finitela guardate che è...-
Pn -Smettila tu Blay! Non vedi che è una conversazione
importante?- Blaise roteò gli occhi al cielo e poi disse:
Bl -Lo vedo...- poi alzò il tono e disse -Ciao Harry!-
Immediatamente i due serpeverde e il profesore si girarono.
Nell'atrio c'era appunto Harry Potter che guardava sorridendo nella
loro direzione. Questi si avvicinò con calma e disse
H -Ciao ragazzi! Vi ho sentito dall'ingresso sapete? Ero sicuro
che foste voi!- poi posò lo sguardo sul professore e con
educazione aggiunse -Buona sera Professore-
Sv -Buona sera Potter, sbaglio o doveva raggiungerci domani
mattina?-
La sua domanda venne ignorata poichè Pansy si avvicinò
al moro dicendo
Pn-Come hai osato non mandare neppure un gufo???-
H -Ciao Pansy! Anche tu mi sei mancata!-
Pn -Idiota di un Grifondoro!-
H -Ti trovo bene sai?-
Pn -Finiscila di ignorare i miei insulti!-
H -Sbaglio o hai cambiato taglio?-
Pn -Oh... te ne sei accorto vero? Li ho accorciati e gli ho fatto
la piega, stanno bene vero?-
H -Molto, soprattutto il lato destro.-
Severus guardò leggermente stupito i due. Sinceramente, o
si era perso qualche passaggio o il mondo cominciava a rovesciarsi!
Fino all'anno prima era sicuro che Pansy e Potter non andassero
d'accordo, ma adesso i due conversavano pacatamente sul taglio della
verde argento mentre Blasie ridacchiava divertito. Draco invece non
mostrava nessuna emozione, sembrava piuttosto impietrito sul posto.
Severus cercò di cogliere il suo sguardo, ma il biondo lo
evitò deliberatamente.
Draco non riusciva a spiccicare parola, quando aveva visto Potter,
il nodo allo stomaco che l'aveva perseguitato per il viaggio e tutto
il nervosismo che lo aveva accompagnato per l'estate, erano
nettamente diminuiti. E si erano sostituiti con uno spiacevole
sfarfallio. Sentiva la gola abbastanza secca e quella sensazione era
davvero fastidiosa! In più sentiva lo sguardo indagatore del
padrino su di sé, ed era particolarmente fastidioso!
Fù riportato alla realtà da un sorriso che Potter
gli rivolse, sentì per un momento uno strano calore
all'altezza dell'ombelico e delle guance che cercò di
scacciare, dopo di chè disse con la voce più distaccata
possibile
D -Potter, i tuoi capelli sono come al solito un disastro-
Harry scoppiò in una cristallina risata e le sensazioni al
viso e alla pancia di Draco aumentarono drasticamente.
H -Ragazzi, è stato un piacere rivedervi, ma adesso devo
andare in dormitorio, se non sbaglio professore tra poco dovrebbe
scadere il coprifuoco vero?-
Sv -si...-
H -Allora credo sia ora di andare, buona notte ragazzi, ci vediamo
domani mattina!-
Così dicendo schioccò un bacio sulla guancia della
moretta e salutò i due ragazzi con un sorriso e un gesto della
mano. Non appena Severus fu sicuro che il rosso-oro era già
lontano chiese
Sv -Credo di essermi perso qualcosa... sbaglio o quello era
Potter?-
Pn -No Severus, quello era proprio Harry...-
Nel frattempo Harry camminava speditamente verso l'ufficio del
Preside. Quando finalmente era uscito dalla foresta proibita, aveva
visto Lady e Damien che erano lì ad aspettarlo con la divisa.
I due gli avevano detto che Silente avrebbe voluto parlare quella
sera stessa... Così adesso si ritrovava a camminare svelto per
i corridoi scuri diretto al gargoyle di pietra.
Poco prima di raggiungerlo vide il proprio riflesso su una grande
vetrata illuminata dalla luna. Come Draco gli aveva fatto notate i
capelli erano come al solito un vero disastro, ma la cosa che più
di tutte catturava il suo sguardo era il collo. Lì ora, dove
fino a un mese prima c'era l'inibitore, vi era una parte di pelle
leggermente più chiara dove faceva mostra di se un lunga
cicatrice. Il suo sguardo si spostò sulla sua mano che aprì
con cautela, nel mezzo vi era uno strano simbolo che Harry sapeva
essere una runa antica.
Il suo significato corrente era Acqua, come quella sul braccio
destro significava Aria, ne aveva poi altre due, una sull'addome e
l'altra sulla caviglia, rispettivamente Fuoco e Terra. Quelli erano i
simboli della sua guarigione e del suo essere. Guardandoli non poteva
fare altro che ripensare al periodo appena trascorso.
*** Flashback ***
Foresta Proibita
Harry sorrise grato a quella presenza invisibile che però
sentiva scorrere leggera nel corpo, sentì un lieve bruciore
sulla spalla e notò una piccola runa nera che si era incisa
sulla sua spalla, era il marchio dell'aria....
Da quel momento la leggera brezza lo
guidò all'interno della foresta, camminò senza quasi
toccare il terreno per quelle che parevano ore, o forse erano minuti?
Che fossero giorni? Il tempo sembrava diventare eterno e poi si
riduceva ad un battito di ciglia.
Sentiva solo sensazioni confuse dentro
di se, paura e timore albergavano insieme a felicità e
spensieratezza, si sentiva ebbro di mille e più emozioni. E
poi accadde. Si ritrovò nuovamente in mancanza di ossigeno e
immediatamente si sentì cadere, ancora scombussolato dalla
vertigine e si guardò intorno restando senza fiato per lo
stupore.
Era circondato da pareti d'acqua dove
veniva riflessa in mille e più giochi di luce la sua immagine,
ma in ognuna c'era un diverso dettaglio, dal più
insignificante al più grossolano. E improvvisamente, una voce
cristallina irruppe nella sua mente provocando un eco.
“La runa che porti con te dice che il favore dell'Aria è
tuo, mio giovane uomo. Ma riuscirai ad avere anche quello dell'acqua?
Noi siamo infide e profonde, possiamo ipnotizzare o semplicemente
assecondare, siamo pioggia ma anche mare, profondissime e scure o
piccole e impercepibili, siamo indomite e indipendenti. Eppure come
tutto seguiamo il nostro ciclo. Da goccia diventiamo acqua che con il
calore del sole viene attirata nel cielo, per poi tornare giù.
Diamo vita, ma possiamo anche toglierla e tutto questo in un ciclo
continuo. Noi non ci fermiamo e nessuno potrà mai farlo. E tu
giovane uomo, seguirai i cicli insieme a noi?”
H -Io... non capisco...-
“Giovane uomo, nessuno può comprendere realmente,
ma tu devi dirci se accetterai il tempo che passa, il ciclo che tutto
governa senza tentare di fermarlo o manipolarlo... non puoi fare in
modo di trasformare una goccia in nuvola, devi attendere che il cielo
la richiami. Assecondare le stagioni e il cielo, questo è uno
dei compiti dei Guardiani. Seguire i cicli e non interferire, se la
volpe caccia non si deve salvare la lepre. Se l'acqua scorre non
bisogna fare una diga... concepisci adesso?”
H -credo di si... non devo interferire,
ti assicuro che non è mia intenzione... voglio solo
prottegervi...-
“noi non abbiamo bisogno di protezione, noi siamo
invincibili e forti”
H -Questo è vero, ma ci sono
altre creature che non sono come voi, non sono invincibili e che
potrebbero perdere la vita per colpa di un Custode, ma tu questo lo
sai già vero?-
“Si, noi sappiamo tutto! Ma tu, in cambio del favore
dell'acqua cosa prometti? Cosa riceviamo noi in cambio?”
H -La mia vita. la mia vita sarà
al tuo servizio così come tutti i poteri che ho ed avrò
in futuro.-
“sai cosa rischi legandoti a noi?”
H -Ne sono consapevole, ma la mia vita
sarà comunque al tuo servizio-
“allora Harry Potter, il favore dell'Acqua è con
te”
Una runa antica gli si incise sul
palmo, come segno della nuova presenza che scorreva in lui.
Continua...
Ringraziamenti:
Kymanu: Ciao Cara!!!! Oddio... Owww...
guarda che mi commuovo! ç_ç Sono contentissima che il
cap ti sia piaciuto, spero che anche questo sia di tuo gradimento! Io
ho sempre amato la natura e credo che dietro gli elementi ci sia
veramente qualcosa di unico! Come vedi anche in questo capitolo, il
rapporto Draco-Harry sta crescendo man mano e andrà sempre
avanti fino a che bè...*_* Sono felicissima di aver letto il
tuo commento, spero di poterne leggere altri allora! Mi spiace che
per il rpossimo dovrai attendere di più... ma le vacanze
chimano!
Selene90: Carissima! Oddio non sai che
piacere mi fai con questo tuo commento! Come avrai notato il povero
Harry passa un po' più di 6 giorni nella foresta... Ho
cominciato a scrivere come trascorre il tempo e al rpossimo cap
leggerai anche il resto! Mi spaice non poter aggiornare presto, ma
come ho già detto, non ne ho proprio la possibilità!!
Spero comnque di vedere un tuo commento! Alla prossima! ^_^
Lake: Carissima tesorina!!! (perdonami per
la mail, ma sono oberatissima di impegni!!!)Ehhh... Lo so che Harry
lo stò tormentando parecchio ma vedrai che presto ahe lui avrà
i suoi momenti belli felici!!!^_^ Vedrai anche tu, aspetta con
pazienza e vedrai!!!^_^ Grazie mille per i tuoi complimenti ^\\^
Per il rapporto fra i due dovrai attendere, ma si eolverà
costantemente!!!! Mi spiace ma come gli altri dovrai aspettare per
leggere il prossimo cap! Spero che anche questo ti sia piciuto
ciauuu!^_^
ximeng: Oddio... sono felice che ci sia più
chiarezza e grazie mille per i complimenti! ^\^ Bè... in
parte qui dico qualcosina sull'essere guardiani, ma manca ancora
terra e fuoco!! Spero veramente che possa piacerti lla mia idea di
Guardiani e Custodi!^_^ Per quanot riguarda harry... ehehe... hai
centrato in pieno! A lui Draco non è per nulla indifferente!
Ma vedrai nel prossimo cosa combineranno! Hihihihi.... Draco sarà
quello con la testa più dura!ihihih. MA ricorda che quando un
Malfoy vuole qualcosa, poi la ottiene!^_° MI spaice che il
prossimo aggiornamento sarà un po' più in là, ma
spero di vedere lo stesso un tuo commentino!^_^ Ciaooooo!
Gokychan: Ma ciao carissima! Npon sai quanto
mi faccia piacere leggere i commenti e il tuo in partoicolare!^_^ se
poi sono positivi... sono come un invito a nozze! Ehehehe...^_^ Sono
molto orgogliosa della mia Fic, anche perchè finora è
quella che ho scritto meglio e con maggio passione, sono
contentissima che ti catturi questa trama, non sai quanto!^_^ -Me
commossaQ_Q- so di non essere satta rapida con l'aggiornamento, ma ti
giuro che ho la giustificazione! Ihih... ho tanitssimi impegni e
pochissimo tempo libero! Mi spiace ma dovrai attender abbastanza
anche per il prossimo... e poi, anche le tue fic sono molto belle!
Complimenti anche a te!!!
Buone vacanze a tutti e siate buoni...
lasciate mezza parolina qper quetsa povera autrice!^_^
E anche il XIX Capitolo è andato! Mi spiace
avervi fatto penare tanto ma l’importante è avero postato non è vero? –l’autrice
cerca di rabbonire senza successo coloro che vorrebbero un pò più di rapidità-
Comuqnue... Ringrazio tutti coloro che leggono e
seguono la Fic silenziosamente, se voleste cominciare a lasciare commenti per me
non c’è assolutamente problema... anzi!XD A parte questo un piccolo annuncio. Anche
per il prossimo cap ci vorrà un pò di tempo perchè devo riparetire con gli scout
e, a meno che qualcuno non sappia come collegare un computer in una caadese da sette,
non potrò aggionare tanto velocemente. Ma spero comunque che non abbandonerete
prorpio in questo momento Harry e Draco!
Il mio solito super-ringraziamento ad Ilary il
mio angioletto personale! Insomma gli faccio leggere certi orrori che farebbero
venire i capelli bianchi!!! Per non parlare dell’impegno che ci mette e come
riesce a risolvere tutte le mie “fughe” dettate da impegni esterni! Grazie
tataaaa!!!!!ç_ç
Prima di lasciarvi una buona ovlta alla lettura,
questa volta desidero dedicare il cap a un pò di gente! Per primo alla favolosa
Ginny73 a cui voglio davvero bene! Questa splendida persona senza fare grandi
sforzi è rientrata ella lista delle persone che adoro (cntate che la lista compaiono
la Row, Draco, Harry, Severus, La mia dolcissima Beta, Jack Withe e Mariuon Zimmer
Breadely con Walter Mores!!!)
E pèoi a tutto il mio gruippo degli Scout! A Fefe
che mi sopporta anche quando sono giù e mi fà semrpe compagnia, a Destino che la
pensa come me, ai miei fantavolosi capozzi che stò stressado da anni e non per ultime
alle mie adorate Panda a cui farò vedere i sorcetti verdi per tuuuutto il campo!
Sono pazza e loro mi apprezzano comuqnue... bè sopno dei grandi no?XD
Adesso, finalmente, vi auguro buona lettura!XD
Capitolo XIX
1 Settembre 1996, Hogwarts
* **Continuo Flashback***
“allora Harry Potter, il favore dell'Acqua è con te”
Una runa antica gli si incise sul palmo, come segno della nuova presenza che
scorreva in lui. Si sentiva inebriato da tutte le forti sensazioni che gli
scorrevano nel corpo e non riusciva a credere che l'acqua e l'aria fossero al
suo fianco. Aveva l'aria che continuava a sussurargli nelle orecchie nenie
sconosciute e l'acqua scorreva nel corpo portando vita e scoprendo ogni angolo
dle suo spirito.
Nel frattempo, sempre guidato da invisibili mani, fu sospinto in avanti. Poi
la sentì: la potenza ruggente ed indomita del fuoco. Avvertiva le forti
emozioni che scaturivano dalle fiamme cremisi e se ne sentiva sopraffatto. Quel
potere era formato da pura forza indomita.
Le fiambe lo lambivano nel loro calore senza però ferirlo. E fu lì che dalle
fiamme venne avanti una creatura plasmata di quell'elemento, era una figura
sfocata con i contorni però vagamente umani e l'unica cosa che si poteva
distinguere era lo scintillio di quello che doveva essere una sguardo. Come un
ruggito la sua voce lo raggiunse
“Chi sei tu e come osi avvicinarti alla mia casa!”
Harry sentì l'aria sussurrargli la risposta giusta e senza accorgersene
disse
H -Sono il custode dell'Acqua e dell'Aria, porto con me i loro simboli-
“E cosa cerca il custode dell'Aria e dell'Acqua da me?”
H -Cerco te...desidero che anche tu sia al mio fianco-
“Oh giovane custode... ricevere il mio favore non sarà così semplice...
io non mi sottometto a nessuno!”
H -Ed io infatti non voglio questo! Richiedo il tuo aiuto, non voglio fare
di te uno schiavo!-
“Chi mi garantisce ciò? L'animo degli umani è pieno di bramosia e
cupidigia, è infido e pieno di oscurità! Ma noi elementi siamo puri e
incontaminati da questi sentimenti! L'Aria e l'Acqua avranno anche accettato di
stare al tuo fianco, ma io non mi fido... voi umani sapete essere infidi e non
ho intenzione di divenire uno schiavo dell'uomo!”
H -Io... io lo so. Purtroppo ciò che tu dici è la verità. Troppo spesso gli
uomini approfittano di quello che hanno per potersi appropriare di tanto altro
non rendendosi conto delle conseguenze delle loro azioni. Ma io, credimi, non
voglio fare questo errore, non ho mai chiesto di possederti. Vorrei solo averti
al mio fianco e sapere di poter contare sul tuo aiuto in caso di bisogno. Non
chiedo che tu diventi mio, anzi, sono io che in cambio prometto di servirti...-
Detto questo si inginocchiò di fronte alla figura infuocata che continuava ad
osservarlo con quelle braci che erano i suoi occhi
“Come posso credere a ciò che mi dici? Le parole possono essere prive di
significato spesso, non lo sai giovane uomo? Più di una volta un custode come
te ha preteso di diventare guardiano abbindolandoci con i suoi discorsi e alla
fine l'unico risultato ottenuto è stata la sua distruzione! Vu oi seguire il
loro esempio?”
H -No... so che le parolo possono apparire vuote, lo so... ma spesso possono
essere più ricche di qualsiasi tesoro, come hanno già fatto le tue compagne non
ti chiedo di essere marchiato da me, non oserei mai tanto.-
“Allora cosa chiedi custode?”
H -Chiedo di essere marchiato.-
Le fiamme attorno alla figura si alzarono, ma Harry non distolse lo sguardo
e il tono delle fiamme si fece diverso. Più soddisfatto e profondo
“Un'insolita richiesta... capisco ora come mai le mie compagne hanno
accettato di venire al tuo fianco. Allora bene, tu potrai portare il mio
marchio giovane uomo! Ma prima... sappi che devi mostrarmi la tua potenza, noi
siamo forti e non staremo mai al fianco di qualcuno che non lo è! Libera la tua
energia e facci assaggiare il tuo potenziale!”
Harry si sentiva spaesato... ed ora? Lui non aveva mai liberato ciò che
l'inibitore aveva sempre tenuto nascosto. Raphael più di una volta gli aveva
raccontato dei disastri che avrebbe potruto causare! Ma adesso, se voleva avere
l'aiuto del terzo elemento, l'unica cosa possibile era fargli vedere la sua
potenza....
Il ragazzo era dubbioso, sapeva di essere forte, lo sentiva dentro di se, ma
sarebbe stato capace di tenere testa alla sua forza? E poi improvvisamente capì
a cosa andava mirando il fuoco: al controllo. L'elemento voleva vedere se era
in grado o meno di potersi controllare perchè molta della forza risiede proprio
in quello.
Le fiamme come se avessero intuito la sua deduzione guizzarono rapide e
birichine. Harry allora prese un profondo respiro e si concentrò sul suo
battito cardiaco, cercando di trovare un'equilibrio. Improvvisamente sentì
dell'energia fluirgli assieme al sangue, la sua potenza che si scatenava feroce
cercando di uscire. Il grifondoro si ritrovò spaesato e scombussolato da tanta
dirompenza, ma cercò di mantenere regolare il respiro e come chiamate ad un
muto appello, sentì la presenza dell'Aria e dell'Acqua accanto. Sembrava che lo
stessero sorreggendo e guidando verso un invisibile baricentro da cui riuscì a
trovare l'equilibrio iniziale.
Le fiamme divamparono soddisfatte. Harry si accasciò esausto sul fogliame
della foresta ed immediatamente avvertì un pizzicore sull'addome. Abbassando lo
sguardo potè ammirare la splendida runa che simboleggiava il fuoco.
“Da adesso, anche noi saremo al tuo fianco, il fuoco ti seguirà Custode”
Harry si sentiva distrutto. Le palpebre erano pesanti così come gli arti. Ma
sapeva di non potersi fermare, mancava poco al suo obbiettivo e non vi avrebbe
rinunciato così facilmente. Facendo appello alla sua volontà, si alzò in piedi
e proseguì verso la sua ultima meta che come al solito gli veniva indicata da
una vorza invisibile.
Improvvisamente sentì la certezza di essere al centro della foresta e
davanti a lui imponente e maestoso, vi era un'immenso salice piangente. I suoi
lunghi rami toccavano quasi il terreno e si muovevano lanconici seguendo un
ritmo immaginario. Harry si prosternò di fronte all'albero sentendo dentro di
se una profonda soggezione.
H -Sei tu la terra?-
Per un momento sembrò che i rami si muovessero come mossi da una risata, poi
una voce che appariva lontana miglia e miglia si fece sentire dal suo udito
“Si può dire così giovane uomo. Benvenuto, ti stavamo aspettando!”
H -Grazie... sono qui per...-
“Non serve che tu lo dica, sappi che se lo vorrai il favore della terra
sarà tuo. Allora futuro Guardiano, è quello che desideri?”
H -Si-
“E allora vieni, accomodati e apprendi la saggezza millenaria della terra
che da questo momento sarà al tuo fianco”
Harry rimase fermo sul posto. La terra lo stava accogliendo senza chiedergli
nulla, come mai? Che fosse un tranello o un'illusione? Eppure avvertì
distintamente il bruciore alla caviglia che segnalava la quarta runa...
“Giovane Guardiano non dubitare delle mie parole! Sappi che per me il tuo
esame è cominciato nel giorno stesso in cui tu ti sei avvicinato alla foresta.
Ti aspettavo da tempo e non ho bisogno di esaminart,i perchè so già che tu
proteggerai questa foresta e le sue creature come se fosse casa tua... adesso
avvicinati e ascolta. Il fruscio dell'aria, lo zampillio dell'acqua, il crepitio
del fuoco e il suono della foresta! Ascolta le loro parole, abbandonati alla
conoscenza.... avvicinati o nostro Guardiano!”
Harry con passo lento si avvicinò all'albero, i rami si aprirono
delicatamente al suo passaggio permettendogli di avvicinarsi all'immenso fusto.
Senza ben sapere cosa stava facendo, si sedette ai piedi di questo, appoggiò la
testa sul legno nodoso e si lasciò curare dai mille suoni che lo circondavano.
In quel momento si era sentito così bene. Aveva percepito la presenza di tutti
gli elementi ed essi gli avevano parlato della loro storia e di tutto ciò che
ad essi è collegato. Ma una delle cose che più lo lasciarono stordito, fu la
percezione di se stesso in una maniera talmente completa da togliere il
respiro.
Vide molti aspetti di se che non credeva potesse avere, i mille volti che
avrebbe potuto assumere, le sue paure più sconosciute, i ricordi più lontani e
i desideri più maturi! Riuscì a vedere tutti i rapporti che aveva vissuto fino
a quel momento. Quello fraterno con Damien e Lady, il modo come per lui Remus,
Sirius e Raphael apparissero un po' come dei padri; quello con Silente e la
Signora Margaret, l'amicizia che lo legava a tutti i suoi amici e compagni e
poi... un sentimento strano e contorto. Ancora confuso ma già percepibile, un
sentimento simile all'affetto ma profondo mille volte di più!
Non avrebbe mai creduto che potesse esistere una tale emozione. Eppure
eccola lì che brillava accanto a tutte le altre, come un filo d'oro in mezzo a
tanti fili blu, rossi e verdi. Quella leggera striscia dorata era quella che
risaltava di più grazie alla sua brillantezza, ma volendo poteva sparire
facilmente in mezzo agli altri rendendosi meno visibile...
Quello era il cosidetto amore... quel famoso sentimento a cui sono dedicate
poesie, canzoni e interi poemi. Ciò che tutti cercano nella vita. Che ti fa
sorridere senza motivo e con altrettanta facilità, ti fa piangere di dolore
amarezza tristezza, ma anche di gioia e possibilità.... e lui? Cosa aveva fatto
per trovarlo? Proprio nulla... ma era così felice di sentirlo dentro di se, lo
rendeva così completo che non poteva non gioirne!
Immediatamente, mentre analizzava ancor più nel profondo questo sentimento,
un paio di inconfondibili occhi grigi appervero agli occhi della mente. In risposta
il cuore cominciò a battere più forte, era come essere affetto da una dolce
malattia...
Fu così che Harry passò il tempo. Ad ascoltare se stesso, le sue emozioni,
la foresta e tutti gli elementi. Fino a quando la Terra, non lo avvertì che era
giunto il momento per lui di andare, di prepararsi ad uscire dalla foresta e
raggiungere il suo posto.
***Fine falshback***
IL vetro di fronte a lui cominciò ad appannarsi ed Harry si riscosse dal
tropore che i ricordi avevano provocato. Si chiese per quanto tempo era stato
lì in contemplazione, un minuto? Dieci? Bah...
Si decise comunque a raggiungere l'ufficio del preside, ma di fronte al
Gargoyle restò un po' indeciso visto che non sapeva la parola d'ordine. Ma la
statua, come se lo avesse riconosciuto si spostò di lato pronto por farlo
passare.
H -Emh... grazie, suppongo...-
La scala a chiocciola lo trasportò fino all'ufficio del preside. Prese un
profondo respiro e bussò al portone di quercia, immediatamente la voce del
preside gli diede il permesso ad entrare. Harry aprì la porta e i suoi occhi si
scontrarono con quelli azzurri del vecchio preside.
H -Buona sera Signore, scusi l'ora ma mi hanno detto che voleva
parlarmi....-
Al -Infatti, accomodati Harry, gradisci qualcosa?-
H -Oh no grazie... stò benissimo. Di cosa voleva parlarmi?-
L'anziano preside cominciò a scrutarlo attentamente come in cerca di indizi,
ma sembrava non volersi decidere a parlare, dopo un po' però prese la parola
dicendo
Al -Non mi sono mai trovato in una simile situazione. Ma devo dire di essere
particolarmente curioso, se sei qui suppongo che tu sia riuscito a
“completarti” dico bene?-
H -Esatto professore, non sbaglia, mi spiace però dirle che non posso
rivelarle cosa è successo nella foresta.-
Al -Che peccato... sarei stato molto curioso. Comnque Harry, se c'è qualcosa
che posso fare per te, non esitare a dirmelo-
H -La ringrazio, in effetti, ci sarebbero un paio di cose che potrebbe fare
per me. Sempre se è possibile chiaramente-
Al -Dimmi pure.-
H -Io non potrò più usare la magia “normale”.- Harry vide lo sguardo del
preside e si affrettò a spiegare -Intendo gli incantesimi da bacchetta e via
dicendo, da adesso io ho disposizione un altro tipo di magia la cui fonte è
differente da quella classica usata dai maghi. È per questo che alcuni corsi
per me sono impossibili da frequentare, come Trasfigurazione ed Incantesimi,
sarebbe possibile cambiare i miei orari scolastici?-
Al -Non credo ci siano problemi, quali corsi frequenterai allora?-
H -Emh... credo Pozioni, Erbologia, Cura delle Creature Magiche, Rune
Antiche e Artimarzia, con queste non dovrei avere problemi.-
Al -In questo caso non vedo dove sia il problema, avviserò la professoressa
McGranitt di cambiare il tuo orario domani mattina. Un ultima cosa, tu hai già
frequentato questi corsi?-
H -No Signore, ma non dovrei avere problemi nel seguirli.-
Al -Capisco. In questo caso dovrai affrontare una specie di test iniziale
per confermare la tua conoscenza ai vari professori. C'è qualcos'altro?-
H -Emh, più o meno. Ovvero spero di no ma...- Silente lo guardò curiosamente
-Bè, diciamo che su alcuni aspetti del mio, emh... dei miei “nuovi poteri” per
così dire, non ho proprio un controllo ferreo, quindi potrebbe verificarsi
qualche incidente. Ovviamente cose picce e innoque ma potrei causare qualche
contrattempo... ovviamente mi occuperò personalmente a rimediare ma...-
Al -Oh non preoccuparti! Adoro i contrattempi, a mio parere la scuola è fin
troppo seria quindi, non devi darti pensiero per questo...-
Harry sorrise riconoscente al preside, Silente riusciva a sempre a
stupirlo...
Camerata Femminile, Grifondoro.
Hermione nonostante si fosse tolta la divisa, messa il pigiama ed infilata
nel letto, non riusciva a darsi pace. Era così felice per il fatto che Harry
sarebbe stato a scuola il giorno dopo, che non riusciva ancora a crederci! Ma
quella non era proprio la verità, ovviamente era felicissima di incontrarsi
finalmente con l'amico, ma la sua insonnia era dovuta principalmente a Luna. O
meglio, alle parole della strana corvonero, continuava a rimuginarci su ed era
sempre più convinta di aver già visto quella cantilenda da qualche parte. Ma
dove?
Dopo una buona mezz'ora spesa a rigirarsi nel letto, rinunciò ad
addormentarsi e sbuffando si sedette sul letto e si tolse le coperte da dosso.
Insomma, non poteva restare sveglia ancora a lungo, il giorno dopo ci sarebbero
state le lezioni e lei non poteva certo arrivarci già stanca! I suoi occhi
furono catturati dalla mensola su cui gli efficenti elfi domestici, avevano
sistemato già i suoi libri e poi l'occhio le cadde sul secondo tomo a destra.
Era un libro che aveva trovato due anni prima in libreria, ne era rimasta
affascinata perchè parlava di tutte quelle leggende che molte famiglie di maghi
si tramandano. Improvvisamente, nella sua mente, si accese la così detta
“lampadina”.
Con una scarica di adrenalina non indifferente, scese dal velocemente letto
e ,cercando di non svelgiare le sue compagne di stana, prese il libro dalla
copertina in cuoio e si diresse nel salotto dove avrebbe potuto confermare i
suoi dubbi.
Con stupore vide Ginny rannicchiata su una poltrona vicino al camino ormai
spento. Con passo silenzioso le si avvicinò chiamandola gentilmente
Hm -Ginny.... svegliati!-
La rossa con un mugolio impastato di sonno aprì lentamente gli occhi
azzurrissimi
Gi -Herm... yawn... che ore sono?-
Hm -Dovrebbe essere l'una passata, ma cosa ci fai qui?-
Gi -Io? Bè, volevo aspettare Harry, ma a quanto pare ancora non rientra...
speravo rientrasse questa notte- poi parve accorgersi veramente della presenza
dell'amica e facendosi più attenta posò lo sguardo sul tomo che questa reggeva
fra le mani, poi spalancando gli occhi chiese con un misto di orrore -Herm,
dimmi che tu non sei qui per ripassare qualche libro scolastico per domani!-
Hermione ridacchiò divertita di fronte all'espressione di puro orrore
nell'amica
Hm -No tranquilla, è che non riuscivo a dormire e mi era venuta in mente una
cosa...-
Gi -Vuoi annoiarti a morte con quel libro?-
Hm -Ahahah.... no Gin- disse alzando gli occhi al cielo divertita -Ricordi
oggi sul treno? Quando Luna ha canticchiato quella strana filastrocca?-
Gi -Emh... aspetta, si, mi sembra di si, ma perchè scusa?-
Hm -Io sono sicura di averla già sentita e bè... credo che Luna ci stesse
dicendo qualcosa.-
Gi -Herm, a parte che ancora non capisco cosa c'entri tutto questo con il
fatto che tu sia qui all'una di notte con un libro, ma non credi possa
aspettare domani?-
Hm -Oh bè, immagino di si, ma non riuscivo a dormire perchè pensavo a
questo. E mi sembra che la filastrocca che Luna canticchiava si trovi in questo
libro-
Disse sedendosi accanto all'amica e cominciando a sfogliare il tomo
Gi -Oh bè... dai, ti faccio compagnia, tanto ormai sono svegli...
yawnh...che libro è?-
Hm -”Memorie e Leggende del mondo magico” sono sicura che Luna si riferisse
ad una di queste....- disse sfogliando le pagine appesantite dall'inchiostro.
Alla fine con espressione trionfante la trovò
“Tutti lo cercano, ma nessuno sa dov'è,
dove cercare colui che non si trova?
Puoi vederlo nelle acque che sia di mare, fiume, lago o piaggia;
nel vento, che sia brezza, bufera, bonaccia o tempesta;
nel fuoco, che sia incendio, vulcano, candela o camino;
nella terra che sia ad Ovest, Est, Nord o Sud.... nessuno lo vede, me lui
c'è!
Dove cercare colui che non si trova? Basta chiamarlo e ascoltare, perchè
lui non è nascosto...”
Si... erano proprio le parole di Luna. Scorse il dito in senso inverso
cercando il titolo dell'opera “Guardiani, Custodi e antiche leggende, fantasia
o realtà?”. Immediatamente alcuni pezzi di strane conversazioni avute con Harry
tornarono alla mente. La sua così detta “sensibilità” alla magia e tanti
aspetti che fino a quel momento gli erano sfuggiti, cominciarono a legarsi come
pezzi di un puzzle complesso.
Hm -Non... non può essere!-
Gi -Hermione! Cosa...?-
Hm -Ma non è possibile. Andiamo, non può essere... è assurdo, ridicolo si!-
Gi -Hermione! Vuoi spiegarmi? Cosa Morgana stai blaterando?-
Hm -io, non...- Hermione prese fiato e guardò seriamente la rossa -Ginny,
hai mai sentito parlare di Guardiani e Custodi? È una specie di favola che
alcuni maghi raccontano ai figli, una leggenda per così dire. L'hai mai
sentita?-
La grifondoro fece mente locale e poi si rivide nella mente più piccola e
con le lacrime agli occhi, stava male e non riusciva a dormire e la madre per
farla calmare aveva preso a raccontargli una storia. Anche se non ricordava
proprio tutto, almeno in parte riusciva a richiamare a sé l'anitca leggenda di
quelle creature mitologiche conosciute come custodi.
G -Più o meno, ricordo qualcosa sui guardiani che avevano il compito di
proteggere uno degli elementi dagli uomini, ma cosa c'entra?-
Hm -Te lo spiego dopo, comunque, quello che sai dei custodi è più o meno
corretto, le leggende narrano di questi uomini dalla particolare capiacità,
questi Custodi hanno la possibilità di controllare l'elemento a loro assegnato.
Però oltre a loro c'è un'altra “razza”, quella dei guardiani, li hai mai
sentiti?- Ginny scosse la testa e la riccia continuò –Bene, questi sono più o
meno come i custodi, ma mentre questi ultimi si occupano di un solo elemento, i
Guardiani possono fali con tutti e quattro. Guarda, è proprio quello che Luna
ha canticchiato oggi: l’introduzione alla leggenda dei Guardiani.-
Disse porgendole il libro, Ginny lesse attentamente le parole e non potè che
dare ragione all'amica. Poi però alzò gli occhi verso di lei dicendo
Gi -E allora? Voglio dire.... come mai sei tanto interessata?-
Hm -Bè, è assurdo lo so, ma mi sembra proprio che, insomma, io credo che la
canzoncina si riferisse ad Harry...-
Gi -Cosa?-
Hm -Io credo che ci sia una possibilità che Harry sia una di queste
creature.... è sciocco, ma io credo che forse...-
Una voce alle loro spalle disse
?-Non è affatto sciocco Herm...-
Le due grifondoro si girarono verso la voce così familiare, di fronte a loro
c'era Harry, il loro solito Harry che le guardava con un sorriso aperto sulle
labbra e gli occhi più luminosi del solito. E mentre Hermione lo guardava
stupito, Ginny gli si lanciò contro dicendo:
Gi -Oh Harry! Ero così preoccupata per te!Che bello sei qui! Ahhh! Che
bellooo!!!-
Hermione si avvicinò con più calma all'amico aspettando che la rossa lo liberasse,
ma dato che non sembrava nelle sue intenzioni con sarcasmo chiese
Hm -Ginny, ne hai ancora per molto? C'è gente qui che aspetta il suo turno!-
Sorridendo, la piccola Weasley si discostò dall'abbraccio con un sorriso
enorme ed Harry potè rivolgere il suo sguardo a quella che ormai era più di una
sorella
H -Herm....-
La riccia, nel sentir pronunciare il suo nome dalle rosse labbra del moro,
non potè trattenersi oltre e con piccole lacrime salate si catapultò sul suo
amico rischiando di farlo cadere e stringendosi a lui.
Quanto le erano mancate quelle braccia che sapevano di affetto! Tutta la
preoccupazione che aveva accumulato fino a quel momento, si dissolse come fil
di fumo. Vedere Harry lì, senza un graffio e con il suo solito sguardo
speranza, era stata una gioia immensa. Lentamente, anche lei si staccò
dall'abbraccio sorridendo come l'amica. Poi tra i tre scese il silenzio e con
calma la riccia chiese
Hm -Harry... cosa, cosa intendevi con la frase di prima?-
H -Hai capito benissimo Herm, sei sempre stata un tipo intelligente lo sai
no?-
Gi -Quindi tu... -
H -Si Ginny, sono una di quelle creature. Un Guardiano per precisione....-
Fù così che Harry passò la seguente mezz'ora spiegando, per sommi capi,
cos'era esattamente lui e cosa c'era di vero o no nelle varie leggende. Alla
fine però dovette imporsi e mandare a letto le due ragazze. Erano le due e se
non fossero andati tutti a letto, non si sarebbero mai svelgiati in tempo il
mattino seguente. Così anche se di malavoglia, le due ragazze furono costrette
a seguire le direttive dell'amico, non prima di avergli schioccato un bacio
sulla guancia ovviamente.
Hogwarts 7 Settembre, 1996
Era passata una settimana dall'inizio della scuola e tutto procedeva come al
solito. Per quanto potesse procedere normalmente in una scuola di magia, ma per
i suoi canoni, tutto andava per il meglio.
Harry stava uscendo dalla sala grande quando vide, poco distante da lui, un
trio serpeverde a lui ben noto. Come ormai capitava spesso, non appena il suo
sguardo si posò su uno dei tre sul suo viso non potè fare a meno di nascere un
dolce sorriso. Il suo cuore cominciò lievemente ad accellerare e il moro si
chiese se era il caso o meno di avvicinarsi ai tre.
Non fece a tempo a rispondersi, che Pansy Parkinson risolse il suo dubbio
voltandosi verso di lui e dicendo
Pn -Ciao Harry!-
Il moro allora si avvicinò ai tre e schioccò un bacio sulla guancia che la
serpeverde gli porgeva
H -Ciao Pansy! Buon giorno anche a voi!- Disse rivolto ai due serpeverde.
Blaise rispose al saluto allegramente, mentre Draco bofonchiò una specie di
“'giorno” sotto voce. Pansy subito gli si accostò chiedendo
Pn –Anche tu hai trasfigurazione adesso?-
H –Emh... veramente no, ho cambiato alcuni corsi quest’anno... adesso io ho
Rune Antiche.-
Pn –Ah già... è vero lo avevamo notato... ne hai cambiati parecchi di corsi!
Certo che tu Potter sei proprio un Grifondoro senza speranza... abbandonare
Trasfigurazioni, Incantesi e DADA.... tsk solo tu potevi fare una cosa
simile...-
H –Temo tu abbia ragione- disse portandosi una mano sulla nuca e arrossendo
un pò sugli zigomi.
Ovviamente Draco NON notò quanto quel lieve rossore rendesse il viso più
dolce, assolutamente. Poi si schiarì la voce e interrompendo il flusso di
chiacchiere dell’amica disse
D –Pansy... se continui di questo passo non arriveremo mai in tempo a
trasf....-
Ma non finì la frase perchè l’allegra voce di Luna “lunatica “ Lovegood
l’interruppe
Lu –Harry! Finalmnte ti ho trovato! Uff...- poi parve accorgersi anche degli
altri e con voce serena disse –Oh salve ragazzi... scusate, non vi avevo
notato...!^_^-
PnBlD –Emh.... -_-‘-
Harry invece accolse la bionda con un sorriso e Draco ovviamente non avvertì
nessun moto d’odio immotivato per la ragazza.
H –Luna, cosa c’è?-
Lu –Cosa?-
H –Mi stavi cercando?-
Lu –Ah si! Giusto! Fortuna che mi ricordi tutto!....-
Pn –Allora?-
Lu –Cosa?
Pn –Lovegood... perchè diavolo cercavi Potter?-
Lu –Ah! È vero!- poi si rivolse ad Harry –Tu
hai un problema! Ma non credo ti debba preoccupare... non è nulla di grave...!
^_^-
Harry però non parve dello stesso avviso e si
affrettò a chiedere preoccupato
H –Ma adesso? Dove?-
Lu –Circa due minuti fà... o erano cinque?
Bah... comunque al terzo piano... o il quarto? Vabbè, insomma da quelle parti
in alto!-
H –Grazie Luna... vieni con me vero?-
Lu –Ovvio...- Harry si rivolse ai ragazzi e si
scusò dicendo
H –Hem... adesso devo proprio andare.... ci
vediamo più tardi ok?-
Bl –O..ok... non c’è problema.. credo, ma
cos...-
Non potè finire la frase perchè Harry era già
corso a perdifiato al piano superiore; la bionda corvonero al contrario era
ancora di fronte a loro pensierosa...
Lu –ora che ci penso dovrebbe essere alla fine
del terzo piano...- poi parve uscire dai suoi pensieri e si rivolse ai
serpeverde dicendo –è stato un piacere parlare con voi, ma adesso devo proprio
seguire Harry... credo abbia bisogno di una mano... arrivederci-
Così dicendo li salutò con la mano
allontanandosi tranquillamente sulle scale. I tre verde-argento la guardarono
leggermente confusi, certo che quella ragazza era davvero strana, insomma, ne
avevano sentito parlare, ma nessuno poteva credere che fosse così strana! Pansy fu la prima a
riprendersi e con determinazione disse
Pn –Avanti, andiamo anche noi.-
BlD –Eh? O_O-
Pn –Avete sentito! Forza, muovetevi!-
Bl –Ma Pansy...-
Pn –Poche storie Blaise, io voglio andare a
vedere e voi mi accompagnerete, giusto Draco?-
D Tsk... fà come ti pare... tanto per andare a
trasfigurazione dovremmo comunque passare da quel lato...- anche questa volta,
le parole le aveva pronunciate non perchè era anche lui come Pansy curioso di
vedere dove era corso Potter a quel modo, assolutamente, un Malfoy non fa di
queste cose. Mai. Pansy sorrise vittoriosa.
Pn –Visto Blaise? Anche Draco è d’accordo. Noi
andiamo, se tu vuoi rimanere quì fai pure...-
Bl –Cosa? Io, non... uff... e va bene,
andiamo...-
Così dicendo i due ragazzi salirono le scale
seguendo una trotterellante Pansy che non faceva altroi che incitarli, ovvero incitare
Blaise perchè alla fin fine Draco aveva un passo abbastanza rapido e nonostante
questo non aveva perso l’eleganza che da sempre contraddistingueva la casata
Malfoy.
Nel frattempo, Harry era già arrivato al terzo
piano e cercava un modo per risolvere il “piccolo problema” a cui Luna aveva
accennato, constatando che alla fin fine, il problema non era poi tanto
piccolo... -_-‘
Infatti la graziosa Corvonero Cho Chang era a
terra con il viso rosso e non riusciva ad alzarsi, o meglio, ogni volta che ci
provava, finiva nonostante tutti i suoi sforzi, a cadere con ben poca grazia,
sul duro pavimento di pietra. Accanto a lei, il solito capannello di amiche non
osava avvicinarsi, solo una si era allontanata per poter chiedere aiuto ad un
professore.
Quello che a tutti appariva come uno scherzo di
cattivo gusto, sicuramente pensato ed architettato da una ragazzza invidiosa,
era in realtà opera di due spiritelli visibili solo a coloro con speciali
attitudini magiche. A seconda delle persone, potevano apparire come lucine o
nel loro verso aspetto: minuscole creaturine con sembianze umane, uno blu e
l’altra gialla.
Harry però, essendo ormai a tutti gli effetti
un Guardiano, poteva benissimo vedere alle spalle della furiosa corvonero le
due Creature che ridevano come matte. Ogni volta che la ragazza provava a
rialzarsi, uno di loro, se non entrambi, entrava in azione facendole perdere
l’equilibrio. Il grifondoro, conosceva bene i due spiritelli che aveva avuto
modo di conoscere durante la settimana.
Queste erano due piccole creaturine figlie
dell’aria. Non avevano particolari poteri, ma essendo invisibili per la maggior
parte delle persone, potevano combianare piccoli disastri sicuri di non venire
scoperti! Proprio per questo avevano una natura molto dispettosa e sono assai
difficili da “addomesticare”. Questi due spiritelli in particolare erano
fratelli e i loro nomi, troppo difficili da pronunciare, erano sostituiti da
due simpatici nomignoli che avevano affidato loro proprio Luna ed Harry: Leo e
Lea.
Da quado era uscito dalla foresta, i due
avevano seguito Harry e lo avevano immediatamente preso in simpatia. Se questo
aspetto, da un lato faceva molto piacere al rosso-oro, dall’altro era un vero e
proprio problema! I due infatti, tendevano a fare scherzi e a combinare guai a
tutti coloro che, secondo loro, lo infastidivano!
In soli quattro giorni, avevano fatto cadere
per due volte un vaso sulla testa di Ronald Weasley, inciampare Severus Piton
fra i calderoni, tirato per dieci minuti i capelli a Lavanda Brown, sparire il
libro ad un Serpeverde, capitombolare i fratelli Canon dalle scale, crescere a
dismisura le unghie a Calì Parvati e altre cose di questo tipo...
Ad Harry, tutto ciò comportava problemi, anche
perchè la McGranitt, essendo lei stessa stata oggetto dei diabolici spiritelli,
era convinta che uno studente si fosse messo in testa di combinare scompiglio
prendendo la nomina di burlone. Dato poi che molti degli scherzi erano avvenuti
in sala comune, la professoressa era quasi certa che il fautore di ciò fosse un
appartenente alla casata Rosso-oro. E lei, in quanto capo-casa, non voleva
assolutamente che incidenti simili continuassero ad imperversare. Ed è per
questo che aveva avviato una specie di “ricerca al burlone” sospettando di
tutto e tutti affibbiando parecchie punizioni.
Quando Cho cadde a terra per la quinta volta da
quando Harry era arrivato, il rosso oro cominciò a preoccuparsi. Leo e Lea
sembravano divertirsi parecchio, più la corvonero si arrabbiava, più i due
s’impegnavano a farla cadere. Il moretto sapeva che fino a quando non fosse
intervenuto, i due non avrebbero lasciato in pace la ragazza. Così, cercò di
farsi notare dai due, facendo piccoli cenni nella loro direzione e proprio in
quel momento al suo fianco apparve Luna.
Lu –Allora li hai trovati... però, sembrano
divertirsi non trovi?-
H –Luna! Non è questo il punto... glielo ho già
detto tantissime volte, ma quei due non mi ascoltano! E guardali... fanno pure
finta di non vedermi...-
Lu –Allora trascinali quì no?-
H –Cosa?-
Lu –Trascinali quì. Ho visto l’amica della
Chang che parlava con la McGranitt, tra poco sarà quì... e non credo sia una
buona idea che li veda...- aggiunse riferendosi ai due spiritelli.
Harry dovette dare ragione all’amica. Però la
corvonero la faceva facile... come trasciarli fino a lì? Immediatamente sentì
un lieve formicolio al braccio, in prossimità della runa dell’Aria, fu allora
che capì le parole dell’amica e con espressione incerta le chiese
H –Dici che devo provare?-
Lu –Ovvio!-
Harry annui e poi cercò di concentrarsi su di
se cercando traccia dell’elemento all’interno del suo animo proprio come gli
aveva insegnato la Terra. Dopo un secondo, sentì la presenza del leggero
elemento riempirlo. L’aria sembrò capire il suo problema, perchè subito i due
spiritelli smisero di ridere e vennero trascinati verso di lui. Se inizialmente
i due cercarono di andare contro la forza che li trascinava, alla fine avevano
dovuto arrendersi e atterrare sui palmi che Harry gli aveva prontamente tesi.
I due alzarono gli occhietti acquosi verso il
Guardiano e questi gli rivolse un’occhiata un pò severa ma dolce e sussurrò
loro
H –Avete un pò esagerato... credo sia il caso
di parlarne non trovate?-
I due spiritelli cominciarono a trillare scuse
e motivazioni ma Harry li placò con un occhiata sussurandogli:
H –Ne parliamo dopo... adesso non si può
capite?- Luna gli aprì la tasca della sacca che portava ad un lato e fece cenno
ai due di entrarvi. Leo e Lea, dopo un’ultima occhiata al rosso oro, obbedirono
e con i capi un pò bassi entrarono.
In poco tempo arrivarono altri studenti che si
fermarono vicino alle amiche di Cho cercando di capire cosa stesse succedendo.
Alla fine, arrivarono anche i tre Serpeverde che subito si affiancarono ad
Harry. Pansy gli si era appena avvicinata per chiedere spiegazioni, quando avvertirono
il passo determinato della professoressa McGranitt.
Mc –Cosa stà succedendo quì? Signorina Chang
pretendo delle spiegazioni... e per l’amor del cielo si alzi in piedi!-
Ch –Professoressa veramente il problema è
proprio questo!-
Mc –Si spieghi!-
Ch –Bè... ogni volta che tento di rialzarmi
qualcosa mi fà cadere nuovamente a terra!- poi cercò lo sguardo delle sue
compagne che si affrettarono ad annuire e come per testare le sue parole si
alzò in piedi. Rimase stupita nel vedere che adesso riusciva benissimo a
restare alzata, ma vedendo l’occhiata della professoressa si affrettò a dire
Ch –Professoressa le giuro che non mentivo! Fino
a poco fa non riuscivo ad alzarmi! Non sò cosa sia successo!-
Molti degli “spettatori” ormai cominciarono a lasciarsi
andare a risolini. Le narici della Mgranitt fremettero per un attimo poi questa
disse
Mc –Signorina Chang, non voglio mettere in
dubbio la sua parola, ma dato che il problema sembra essere risolto, le
consiglio, come a tutti gli altri, di raggiungere immediatamente la sua classe,
tra poco inizieranno le lezioni.-
Ch –Non è giusto! Io esigo che venga trovato il
colpevole!- poi il suo sguardo cadde su Pansy che teneva una mano poggiata sul
braccio di Harry e immediatamente sembrò fare due più due perchè con voce
trionfante disse –Anche perchè sono sicura che l’artefice di tutto sia la
Parkinon!-
La moretta chiamata in causa riacquistò
immediatamente la sua facciata gelida
Pn –Profesoressa, non vorrà credere alle sue
insinuazioni spero. Non c’è nessuna prova al riguardo!-
Mc –Signorina Chang, cosa la induce a
sospettare della signorina Parkinson?-
Ch -Per prima cosa è una serpeverde!- disse
come se fosse la sua motivazione più valida –E poi è ovvio che è invidiosa di
me!-
Gli occhi di Pansy si fecero più stretti e se
Harry non l’avesse bloccata, probabilmente avrebbe avuto già la bacchetta
sguainata. Dopo aver lanciato un’occhiataccia al moretto fece per ribattere
qualcosa di offensivo e sicuramente contro producente, ma il grifondoro la
bloccò nuovamente dicendo.
H –Mi scusi professoressa, credo che Cho stia
facendo un’errore di giudizio.-
Tutti si voltarono verso di lui. Bene o male
tutti per un motivo o per un altro conoscevano Harry Potter, e stranamente
nessuno fece obiezioni, la professoresa lo invitò a continuare con un cenno
H –Veramente, fino a poco fà io stesso stavo
parlando di fronte alla sala grande con Pansy, Draco, Blaise e Luna, poi mi
sono allontanato mentre loro quattro sono rimasti ai piani inferiori. Dopo un
pò mi ha raggiunto Luna mentre loro tre- disse indicando i serpeverde –sono
arrivati praticamente pochi secondi prima di lei professoressa. Mentre a quanto
mi sembra Cho era in questa emh... “situazione” già da un pò. Per questo credo
sia impossibile che Pansy c’entri qualcosa con tutta la faccenda.-
Mc –Grazie dell’aiuto Potter. Signorina Chang,
le consiglio di pensare prima di puntare il dito contro qualcuno e per questa
mancanza di giudizio le tolgo 5 punti ed ora, andate tutti nelle vostre
classi!- disse in tono imperioso senza lasciare spazio a repliche.
Pansy lasciò la sua facciata fredda fino a
quando anche la professoressa non ebbe lasciato il corridoio; solo a quel punto
si sciolse in un sorriso per Harry
Pn –Emh... Grazie mille Harry...- poi però
parve tornare più padrona di se e disse –Ma resta il fatto che non devi provare
mai più ad intrometterti chiaro? So cavarmela anche da sola!-
H –Oh lo sò perfettamente... hihihi... ma ho
pensato che un incantesimo non sarebbe stata la mossa giusta con un professore
presente. Ora scusate, ma rischio di fare tardi anche io alle lezioni.... ci
vediamo!- così dicendo schioccò un bacio a Luna e Pansy, un cenno ai due
ragazzi e poi sparì dietro il primo angolo. La Lovegood se ne andò subito dopo
pensando a chissà cosa, lasciando i tre serpeverde lì.
D –Tsk... grifondoro...-
Bl –Ragazzi... ci conviene andare, vi ricordo
che abbiamo trasfigurazione e la McGranitt è già in aula probabilmente!-.
Così i tre serpeverde si diressero velocemente verso
l’aula, arrivando appena in tempo. Harry invece, corso nella direzione opposta
e controllando di non essere visto da nessuno, entrò in una stanza vuota chiudeendosi
la porta alle spalle. Una volta dentro, aprì la sua sacca da cui uscirono i due
svolazzanti spiritelli.
I due fecero per spiegare le loro azioni, ma
Harry gentilmente li interruppe prima ancora che potessero cominciare
H -Sono molto emh... contento del fatto che voi
vogliate aiutarmi- le espressioni dei due si fecero commosse –Ma come vi ho già
ripetuto non credo che questo sia il modo giusto!... non potete creare tanto
scompiglio, potrebbero scoprirvi!-
Lo –Ma signor Harry! Non è assolutamente
possibile, noi...-
H –Lo sò! Ma prendete Luna, lei può vedervi!
Chi mi assicura che non ci siano altri in grado di farlo?-
La –Ma noi... vogliamo esserle utili!-
H –capisco... Bè...- Harry vedendo le loro
espressioni sconsolate cercò di pensare a qualche compito che potesse essere
adatto a loro e che non includesse catastrofi di alcun tipo, fortunatamente
arrivò l’illuminazione –Veramente, io vorrei affidarvi un compito molto
importante... ma se volete continuare come avete fatto fino ad ora....-
Lo –Assolutamente no signor Harry! Lei ci dica
cosa dobbiamo fare e noi la faremo!- disse lo spiritello Blu affiancato dalla
sarella
H –In questo caso, avrei bisogno di qualcuno
che stia all’interno della foresta e che controlli che tutto vada per il verso
giusto. Non vorrei che durante la mia assenza qualosa gli accada, ovviamente
dovreste venire ogni tre giorni per farmi rapporto di tutto quello che
succede... ma se non volete allora...-
LL –No!- esclamarono all’unisono –La aiuteremo
noi signore! La prego affidi a noi l’incarico!-
H –Se è vostro desiderio svolgerlo certamente!
Avete capito bene?-
Lo –Certo! Noi dobbiamo controllare che tutto
fili liscio nella foresta-
La –E farle rapporto ogni tre giorno con tutte
le novità!-
H –esatto... e per qualsiasi problema venite
immediatamente da me! Controllate che nessuno entri nella foresta senza avere
il mio lasciapassare o quello dei centauri e se qualcuno senza permesso dovesse
entrare, avvertite me o Cassandro ci siamo intesi?-
LoLa –Certamente Signor Harry!-
Poi cominciarono a saltellare emozionati per il
nuovo incarico. Harry li guardò sorridenti, adesso quei due gli sarebbero
strati veramente utili. A dir la verità il compito che gli aveva affidato non
era proprio una passeggiata, ma era quasi certo che non avrebbero avuto
problemi, anche se esagerati, i due spiritelli erano molto svegli.
Una volta finito di festeggiare Leo e Lea
uscirono dalla stanza vuota. Visto che quello era l’ultimo giorno di “libertà”
decisero di fare un giro per la scuola. Vagarono per tutto il terzo corridoio,
fino a quando non si ritrovarono di fronte ad un’aula da cui veniva il quieto
rumore di piume che grattano sulle pergamene. Spinti dalla curiosità entrarono
nella stanza grazie ad una finestra e videro un bel pò di studenti seduti
ordinatamente nei banchi che scribacchiavano appunti.
Cominciarono a svolazzare per l’aula fino a
quando notarono che un paio di profondi occhi grigi si era soffermato su di
loro.
Immediatamente, i due spiritelli si fermarono e
si avvicinarono al possessore di quello sguardo che seguiva tutti i loro
movimenti. Lo spiritello giallo disse
La –Lui ci vede!-
Lo –Sei sicura?-
La –Ti dico di si!-
Lo –Ops... forse dovremmo andar via sorella!-
La –credo che sia una buona idea...-
Lo –Già...-
Ma prima che potessero svolazzare via, la mano
del biondo ragazzo si parò davanti a loro impedendogli di andarsene. Accanto a
lui un ragazzo moro dagli occhi azzurri lo guardò interrogativo
Bl –Draco? Cosa stai combinando?-
D –Non vedi nulla Blaise?-
Bl –Cosa dovrei vedere scusa?-
Draco riguardò tra le sue mani e restò per un
attimo con la bocca aperta, le due creaturine erano scomparse, ma lui era
sicuro che non fossero state frutto della sua immaginazione. È risaputo che i
Malfoy non inventano nulla. Tutto ciò che vedeno è semplicemente reale.
Bl –Amico cosa?-
D –Nulla Blaise... – rispose tornando
sovrappensiero ai suoi appunti
L’amico lo osservò ancora per un paio di
secondi prima di alzare le spalle e continuare a scrivere sulla sua pergamena
lasciandosi andare solo un momento al pensiero “certo che Draco è un pò
strano.... Oh bè, certo, lo è sempre stato, ma in quest’ultimo periodo più del
solito direi....”
Hogwarts, parco del castello 8 Settembre.
Hermione, Neville, Ginny, Harry e Luna erano
seduti in prossimità del lago, ognuno perso in attività diverse.
Neville giocava con Luna a scacchi senza molto
successo, Ginny leggeva una copia del Cavillo prestatole dalla corvonero, Harry
era seduto contro un tronco e, come spesso ormai accadeva, era perso in
pensieri tutti suoi, Hermione invece cercava di leggere uno dei suoi libroni,
macontinuava a lanciare occhiate al
moro. Alla fine questo alzò pigramente lo sguardo di lei ed intercettò l’ennesima
occhiata della riccia che finse di girare una pagina.
H –Herm...-
Hm –Si Harry?- chiese candidamente
H –Non dovrei dirlo io?-
Hm –No... non credo...-
H –Avanti, cosa c’è?-
A quel punto anche gli altri tre spostarono la
loro attenzione sulla mora.
Hm –Oh bè... nulla-
Gi –Harry ha ragione Herm... stai pensando a
qualcosa vero?-
Hm –Più o meno...- bofonchiò
H –Hai ancora dubbi su “l’argomento”?-
Hm –Eh? O no... cioè, insomma... volevo solo
sapere se tu devi dirci qualcosa d’importante ecco tutto.-
H –Cosa?-
Hm –Io credo che ci sia una cosa che tu non
vuoi dirci, dico bene Harry?-
Il moretto, nonostante la temperatura
abbastanza bassa, cominciò ad avvertire uno strano calore in prossimità degli
zigomi.
Hm –Allora?-
H –Ma cosa dici Herm? Ti stai sbagliando-
rispose il moretto distogliendo gli occhi dallo sguardo indagatrice della
riccia
Hm –Guarda che io ho riconosciuto tutti i
sintomi!-
Nv –Sintomi? Cosa? Stai di nuovo male amico?-
chiese Neville preoccupato
H –Cos... NO! –
Nv –Herm francamente non ti seguo...-
Hm –Tranquillo Nev, sono sicura che invece Harry
abbia capito a cosa mi rifersco...-
Ginny improvvisamente allargò gli occhi, e
cominciò a ridacchiare
Gi –Hihih... lo credo anche io....-
H –Non sò di cosa stai parlando Herm...-
rispose a diasgio il moro
Hm –Ah si?-
Neville si rivolse a Ginny e chiese
Nv –Ma tu hai capito di cosa stà parlando
Hermione?-
Ginny ricominciò a ridacchiare annuendo. Il
grifondoro allora domandò delucidazioni con lo sguardo facendo aumentare le
risate della rossa. Inaspettatamente però in suo soccorso venne Luna che mentre
dava scaccomatto disse
Lu –Oh... niente di che... pare che Harry sia
innamorato.-
A quelle parole, le guance del diretto
interessato andarono a fuoco e cominciò a boccheggiare dicendo
H –No... non è vero!...-
A quel punto anche Neville cominciò a
ridacchiare dicendo
Nv –Sul serio! Perchè non ce lo hai detto? È
risaputo che i grifondoro sono curiosi per natura....-
H – ma io...-
Hm –Avanti... non fare il timido... dì tutto ai
tuoi più cari amici!-
Gi –Si si! Avanti chi è la fortunata? La
conosciamo?.
H –Emh... veramente...-
Lu –Ginny... credo che tu abbia sbagliato
domanda...-
Gi –Come?-
Lu –Non c’è nessuna fortunata....-
Disse tranquillamente cacciando una copia del
cavillo.
Hm –Come? Ma se poco fà hai detto...- tentò
confusa la grifondoro
Luna alzò per un momento gli occhi verso il
castello e disse
Lu –Oh stà venendo proprio da questo lato...-
Immediatamente Hermione, Ginny e Neville
guardarono verso il castello. Un trio a loro ben noto stava camminando verso il
lago e probabilmente non li avevano ancora visti dato che i tre parlottavano
fra loro.
Hermione allargò gli occhi dicendo
Hm –No!-
Gi –La Parkinson?-
Harry si affrettò a scuotere la testa
veementemente
Nv –Ma allora chi...?-
In quel momento una biondina, appartenente al
settimo anno di Serpeverde, corse in direzione dei suoi compagni di casa. Che
fosse lei la “fortunata” di Harry? Però quello che accadde immediatamente dopo
rese loro le idee più chiare.
La biondina chiamata Stephanie, corse giù per
il prato dopo aver visto la sua “preda” andare in quella direzione. Infatti
pochi secondi dopo, vide degli inconfondibile capelli biondi poco distanti da
lei. Immediatamente con voce acuta disse
St –Dracoooo! Eccoti quì!!!!!!!!^_^-
Per poi lanciarglisi addosso e stritolandogli
un braccio e provocando una smorfia seccata sul viso diafano dell’interessato!
St –Cosa ci fai quì? Io ti aspettavo in sala
comune uffa! Finalmente ti ho trovato Dachino!-
I tre grifondoro si guardarono tra loro dopo
aver sentito quale appellativo la bionda aveva affibbiato al temuto “principe
delle serpi”. Poi fecero in tempo a sentire Luna dire
Lu –Harry, stai attento a non esagerare...-
Che una folata di vento anomala staccò la
biondina dal braccio del serpeverde e venne catapultata a 5metri di distanza. I rosso-oro si girarono
verso il loro amico che diceva
H –Ocavolo, ocavolo....- come un mantra
Hm –Sei... sei stato tu?- chiese in un soffio
H –Emh... temo di si Herm...- vedendo le faccie
dei tre amici però si affrettò ad aggiungere –Ma non l’ho fatto a posta...
insomma è stato... più forte di me... ocavolo!-
Harry arrossì ancora di più sugli zigomi,
Hermione e Ginny allora capirono immediatamente ciò che la Corvonero già sapeva
e gli aveva praticamente detto
Gi –Adesso ho capito perchè la misteriosa
persona di Harry non può definirsi “una fortunata...” hihihi....-
Hm –Già...-
Nv –Volete spiegare anche a me?- chiese Nveille
ancora confuso mentre vedeva Harry diventare praticamente tutto rosso
Hm –Oh Nev... credo che abbiamo appena
assistito ad una scenata di gelosia... ihihih-
Nv –Cosa? Ma allora perchè la bionda....- poi
però collegò le battute precedenti delle amiche a quello appena accaduto e non
potè fare a meno di capire –Oh.... amico mio... buona fortuna allora! Temo che
ne avrai bisogno.-
Harry cominciò a chiudere e ad aprire la bocca
apparentemente incapace di emettere suoni facendo scoppiare i suoi compagni di
casa in una sonora risata. Il rumore delle risate arrivò fino ai serpeverdi che
rimasero basiti nel vedere un Harry dal viso arrossato che guardava verso la
foresta, una Lovegood che leggeva un giornale al contrario... possibile? E tre
grifondoro che stavano tendendosi la pancia dal ridere.
Bl –Cosa staranno combinando?-
Pn –Non lo sò... che ne dici se andiamo?-
Bl –Mmh... per me va bene... Draco?-
Il
biondo non rispose, non lo fece non perchè era rimasto affscinanto dal rossore
sulle guance di Harry, asolutamente no! I Malfoy non restano mai incantati se
non davanti ad un mucchio di soldi!
Pn –Ah... l’amour!-
Bl –Cosa centra adeso l’amore?-
Pn –Nulla Blasie... -_-...-
Bl –Ma allora perchè un momento fà hai
detto...?-
Pn – Dimentica Blay... non affaticare troppo il
tuo povero neurone... Dray ci sei?-
Draco si riscosse in quel momento e per qualche
strana ragione trovò difficile spostare lo sguardo dal moro grifondoro ai suoi
amici
D –Cosa c’è?- chiese più seccato del solito.
Pn –Niente, niente... sentite, che ne dite di
rientrare?-
Bl –Ma non avevi detto che raggiungevam...-
Pn –Zitto Blay e rietriamo!-
Bl –Ma...-
Pn –Hai sentito?-
Bl –si ma...-
Pn –Niente “ma” Zabini! Muoviti e andiamo!-
Bl –E va bene,....-
Disse il
moro di malavoglia seguendo Pansy che cercava di raggiungere il biondo che era
già più avanti di loro.
Vicino al lago invece Ginny sorridendo disse
Gi –E così Harry Potter è innamorato di Draco
Malfoy, il principe delle serpi in persona! Hihihi....-
Hm –Bè allora? Quando hai intenzione di
dichiararti?-
H –non lo farò....-
Immediatamente i tre amici si scambiarono un’occhiata
perdendo l’espressione di un momento prima
Hm –E perchè? Secondo me avresti molte
possibilità! Sei un ragazzo stupendo e...-
H –Non è questo Herm! O meglio, non solo...
sono sicuro di non piacergli, ma non è questo il punto, hai visto cosa è successo
prima con Stephanie? Potevo farle davvero male! E poi, lo sapete cosa devo fare
no? Io proprio non posso....-
Gi –Ma Harry tu hai diritto ad avere un ragazzo
che ti piaccia al tuo fianco!-
Harry scosse le spalle
H –Forse... chi lo sà? E comunque in questo
periodo ho troppe cose da fare... adesso è meglio che vada... ci vediamo più
tardi in sala comune, Luna, a sta sera...-
Lu –Ok. Vengo con te al castello...-
Così dicendo i due si allontanarono sotto gli
occhi un pò più tristi dei tre rosso-oro. Questi, dopo un momento di silenzio
ripresero a guardarsi
Gi –questa cosa non mi và!-
Hm –Ginny non credo che dovremmo
interverire...-
Gi –E invece si! Non potremo dichiararci al
posto di harry, ma possiamo almeno creargli qualche occasione o sondare il
terreno!-
Hm –Ma forse non è il caso...-
Gi –No Herm! Io voglio che Harry sia felice...
e francamente non l’ho mai visto così preso da qualcuno! Neville, tu mi
aiuterai vero?-
Nv –Si, credo che questa volta tu abbia
ragione, Herm?-
Di fronte all’espressione decisa dei suoi due
amici sospirò
Hm –E va bene... per ora vediamo se la cosa
potrebbe essere reciproca poi... vedremo il da farsi!-
Intanto, il soggetto del discorso intanto aveva
già varcato l’ingresso della scuola con la corvonero. Proprio quando stavano
per separarsi però Luna lo fermò dicendo
Lu –Secondo me hanno ragione.- Harry capendo a
cosa si riferisse la bionda disse
H –Luna, tu meglio degli altri dovresti capire
che non posso! Adesso ho delle grosse responsabilità che....-
Luna fece un gesto infastidito della mano
interrompendolo
Lu –Questo lo sò anche io,ed è per questo che credo sia meglio che tu
gli parli. La tua energia e il suo controllo dipendono dall’equilibrio che c’è
dentro di te giusto?-
H –Si ma....-
Lu –Io sono praticamente certa che Malfoy
ricambi i tuoi sentimenti, ma a prescindere da questo, tu dovresti parlargli,
perchè scaricando quello che senti dentro riuscirai ad avere un equilibrio
maggiore e a controllarti meglio. Sono quasi certa che neppure tu abbia capito
quanto è profonda questa cosa, ma ti consiglio di parlargli. –
H –Non credo di poterci riuscire.-
Lu –Sei un grifondoro no? Caccia fuori il
coraggio della tua casa! –
H –Non lo sò Luna...-
Lu –Fai un pò come ti pare... ma ti avverto che
prima o poi dovrei farlo, per il tuo bene. Pensaci mi raccomando. Ci vediamo a
cena.-
Così dicendo, la bionda Corvonero si allontanò
lasciando Harry ai suoi pensieri. In fondo sapeva che questa aveva ragione, ma
proprio non sapeva come affrontare la cosa. Nonostante ormai aveva fatto un pò di
chiarezza nei suoi sentimenti, doveva ancora accettarli appieno. E poi, aveva
paura. Era spaventato da se stesso e da quello che avrebbe potuto fare. La
reazione che aveva avuto con la bionda serpeverde non gli era piaciuta per
nulla. Anche se i suoi amici l’avevano presa sul ridere, sapeva che sarebbe
potuto essere pericoloso se lui non si fosse accorto di cosa stava per fare.
Continuò a camminare fino al dormitorio preso
da questi penieri. Una volta arrivato davanti allo specchio aveva ormai deciso
di tenersi tutto dentro, almeno per il momento. Non era pronto ad affrontare la
cosa a muso duro e poi, cercò di giustificarsi, aveva molte altre cose a cui
pensare...
Continua....
Ringraziamenti:
Lake: Tesora grazie! Ç_ç Sono contenta che la descrizione
di Dracuccio caro ti piaccia!^_^ E poi hai veramente ragione, Draco e Sirius sono
due muli ostinati... chissà che non finirano davvero a fare a pugni...hihihi Tesora
scusami per il ritardo ma l’estate quest’anno è più stressante del previsto!!!
Nuuuu...ç_ç Sperando che questo cap sia stato di tuo gradimento ti lascio e
grazie, grazie ancora!
Kymanu: Oddio... Q_Q Graaaazie!!!!!!!!^_^ Mi fà
davvero piacerissima che i miei cap ti piacciano! Draco era davvero Dule vero?
E perchè quì così ostinato da non “voler vedere”?XD E cara, mi trovi
completamente d’accordo con te, le donne hanno in mano il potere!!!!! E Pansy è
un personaggio che vedo particolarmente astuto...^_^ Blaise invece è il solito
ragazzo che non capise poi molto di sentimenti, ma si redimerà vedrai!^_^
Grazie mille per le buone vacanze... e se è anche merito del tuo augurio che
sono andate così bene, non posso fare altro che darti un baciozzo! Smak! MI
spaice che dovrai aspettare ancora un bel pò pe ril capitolo ma faccio del mio
meglio Sorry!^_^ Sperando di vedere un tuo commento baciiii!^_^
Rica:Cavoli! O_O Se hai letto tutto dall’inizio
complimenti, sapendo quanto scrivo in genere sò che non è stata una cosa da
pochi minuti quidi... grazie!!!ç_ç Sono
contenta che i miei “colpi di scena” siano di tuo gustio, io adoro le Fic un pò
misteriose proprio perchè ti lasciano quel retrogusto amaro per cui non vedi l’ora
di vedere il prossimo cap! Come ho già detto in passato le Fic con cambi così “radicali”
le ho sempre piaciute ed è stato questo a farmi deidere di imbarcarmi in una
fic del genere!^_^ Sperando di risentirti al piùù presto un salutone da
meee!!!^_^
Ximeng: Cara grasssieee!!! Ç_ç Sono contenta
che l’idea di custodi e guardiani ti piaccia... Io davvero ho passato notti
intere a sognarli!!!!!!O_o Ehhhh Draco è molto sveglio per alcune cose quindi
si vedrà...ihihihPurtroppo il “principino” e il suo amichetto Blaise non sono
molto ferrati nel campo dei sentimenti...^_^ E sirius essendo una testa calda
proibabilmente senza Remus sarebbe già andato dal Ministero per cominciare le
ricerche!^_^ Scusami tanto per il ritardo ma purtroppo il tempo è quello che è
e così gli impegni! Sperando di risentrirti un bacione e... spero ti sia
piciuto anche questo cap dove alcuni sentimenti vengono svelati!^_^
Selene_90: Carissima!!! Più che altro non ho parole
per ringraziarti cara!!!! Ç_ç Oddio davvero l’hai letto così tnate volte??? Sono
ufficialmente commoss... si! Mi spaice non aver potuto aggiornare prima e non
sai con che amaro parto per non poter aggiornare un pò più velocemente... dal
prossimo glia ggiornamenti saranno più rapidi spero anche perchè entriamo nel “vivo”...ihihi
un baciozzo tutto per te!^_^
Gokychan: Tesssorrraaaa!!! Grazie tantissime
anche per te non sò come fare... come posso ringraziarvi tutte eh??? Come?????
Io continuerò la fic fino alla fine e sono contenta di sapere che anche tu la
seguirai! Ç_ç E riguardo alla richiesta di Harry..... Ehhh.... magari lo
trovassimo uno così! Da tenerselo strotto stretto!XD Un bacione e al prossimo
capitolo e complimentio anche a te per i tuoi lavori cara!XD
Bè... una parolina me la lasiate??? Daaaiiiiii!^_____^
Perdonoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
Nun lo farò piùùù
Cusate il ritardooooo!!!!!!!!!!!!!!
Ma come dire... le vacanze sono vacanze
no?^^’..... che scusa stupida...
Vabbè, a parte tutto chiedo verametne scusa
ç_ç
Mi spiace ma ho avuto un sacco da fare e di
contrattempi...ç_ç
Però ho messo un scco d’impegno per il
capitolo... spero comunque che vi possa piacere!^^
Un ringraziamento a tutti oloro che leggono,
che hanno la fic sui preferiti e a chi commenta!
E uno ancor più speciale alla mia splendida
Beta che si deve sorpbrire questa pazza e i suoi ritardi... credetemi è un
angielo!!!!!!!!!!! *_*
Senza di lei sarei perdutaaaaaaaaa! Grazie
Ilaryyyyy! Ç_ç
Dedico il cap alla mia tesora Ginny che in
questo priodo mi è molto vicina... e nonostante le differenze e la lontananza
mi fà risollevare il morale!^^
E un salutone a tutti oloro che fanno parte di
DA e contribuiscono a renderlo speciale!^^
Grazieee vi adoro grifiiiiiiiiiiii!! (giadina
in particolare...smack!)
Ovviamente anche a tutti gli scout del mondo e
al mio gruppo in particolare (az trtapperu...... ji mejoooooooooooooo) L’alta
sq,. I capozzoli e gli aiuto capozzoli, Ortolano, Altacity e L’acqua fonte cottorella!XD
Adesso... dopo quest’ultima follia vi lascio al
capitolo.... ciaoooooooooo!
Capitolo XX
Hogwarts 20 Settembre, 1996
Parco del castello
Il lago nero
di Hogwarts quel pomeriggio era molto placido… Stranamente, quell’anno il clima
sembrava essere più mite del solito. Per questo, molti studenti ne avevano
approfittato e passando del tempo nel parco del castello.
Tra questi, vi
era anche Harry che stava comodamente seduto sulla sponda ovest del lago. Il
leggero vento, soffiava leggermente giocando un po’ con i suoi già spettinati
capelli, mentre i suoi occhi verdi spaziavano per la distesa d’acqua.
Il moro in
quella posizione sembrava davvero a suo agio.
Poco distante
Blaise non riusciva a capire la sua amica Pansy. Insomma, che fosse strana già
lo sapeva, ma perché diamine quell’anno sembrava esserlo fino a quel punto?
Insomma, di
solito la ragazzi si limitava a rompergli le scatole nella sala comune o lo
costringeva ad accompagnarla in biblioteca. Ma adesso sembrava essersi fissate
con le “passeggiate salutari”. Merlino santissimo, era settembre e loro non
erano in Italia! Lì in Scozia faceva freddo a Settembre!
Ma la mora non
voleva sentire ragioni, insisteva con l’uscire e alla fine, l’aveva sempre
vinta. La colpa però non era da imputare solo a lei! Ah no! Ci si era messo
pure Draco. Per qualche motivo, il biondo, spesso e volentieri si perdeva nelle
sue elucubrazioni mentali e per di più assecondava Pansy!
Possibile che
fosse l’unico sano di mente tra loro?!? Così, anche quel pomeriggio,
borbottando aveva finito per seguire i due amici. Pansy non faceva altro che
guardarsi in giro e Draco come suo solito era immerso in chissà quale
filosofico pensiero.
Alla fine, un
lampo di vittoria per nulla positivo passò nelle iridi nere di Pansy.
Blaise la
guardò interrogativo, ma la moretta continuò a camminare. I tre proseguirono
per un paio di minuti la passeggiata e, dopo l’ennesima lamentela da parte del
moro, Pansy si fermò e con fare drammatico disse
Pn –Cavoli… me
ne ero dimenticata!-
Bl –Eh?-
Pn –Uffa… devo
tornare in sala comune! Blaise vieni con me!-
Bl –Cosa?-
Pn –Non fare
storie Zabini, ho bisogno di te, quindi muoviti!- disse spazientita la mora cominciando
ad avviarsi verso il castello
Bl –Ma se
siamo appena usciti!-
Pn –E allora?
Tu non ti stavi lamentando di voler rientrare? Bè… ti stò accontentando no?-
Bl –Certo che
sei lunatica forte… dai Dra….- ma prima che potesse finire la frase Pansy lo
prese sotto braccio dandogli una gomitata che gli tolse il fiato
Pn –Draco ci
aspetti qui fuori vero? Tanto non ci mettiamo nulla… a dopo!-
Così dicendo,
trascinò l’amico su per la collinetta fino all’entrata del castello, mentre
questo continuava a strepitare accusandola di pazzia, follia e altro.
Una volta dentro il castello lo mollò e il
povero Zabini, oltraggiato, disse.
Bl –Ora ne ho
abbastanza! Si può sapere cosa ti è preso per Salazar!-
Pn –Blaise…
possibile che tu sia così tardo da non arrivarci?!!?-
Bl –Eh?!?-
Pn –Merlino…
perché voi ragazzi dovete essere così cechi?-
Bl –Vuoi
spiegarti di grazia?-
Pn –Secondo
te, perché Draco si comporta in questo modo strano?- a quelle parole due
ragazze che passavano lì vicino si fermarono ad ascoltare
Bl –Cosa vuoi
che ne sappia!-
Pn –Razza di
Puffiskien… usa un po’ il cervello! Non lo vedi anche tu che è sempre
distratto, sembra pensare intensamente a qualcosa e a volte s’imbambola da
qualche parte?-
Bl –Vuoi dire
che ha qualche problema?-
Pn -_-‘ più o
meno…. Avanti dai, sono sicura che puoi arrivarci… chi è che si comporta così?-
Bl –I malati
mentali?-
Pn –Seriamente
Blay!-
Bl –Ok,ok… non
ti scaldare! Allora… Bè, magari qualcuno con una grande preoccupazione, i
visionari e le persone innamorate…- un lampo di genio si fece strada sul viso
del serpeverde, Pansy dentro di se gridò al miracolo, che quella testa vuota
del suo amico avesse capito finalmente?!? –Credi che Draco sia ancora
preoccupato per la faccenda dei nostri genitori?-
Con quell’ultima
frase i cori degli angeli che erano apparsi a Pansy, si estinsero come neve al
sole. Ma perché Zabini per quelle questioni doveva essere così lento? Eppure
aveva un bel cervello e a scuola se la cavava ottimamente! Allora perSalazar perché era così ottuso in faccende
simili?!?!?
Pn –Non lo so
Blay… ma Draco non si comporta così perché è preoccupato, possibile che tu non
ci sia arrivato? È così palese! Draco è innamorato!-
Bl –Cosa? O_O-
Pn –Innamorato
Blaise! I-N-N-A-M-O-R-A-T-O! Ti serve un disegnino?-
Bl –Ma è
impossibile!-
Pn –Non essere
sciocco… certo che lo è!-
Bl –Ma… ma è Draco!-
Pn –Si… Draco
è innamorato. È così difficile da credere?-
Bl –No
insomma… si! Cavoli lui è quello che odia tutti… il sarcastico e cinico Draco
Malfoy! Serpeverde per eccellenza!-
Pn –Non la
fare tanto lunga Blay! È un essere umano ed è semplicemente innamorato…-
Bl –Ma ne sei
sicura? E di chi? So che gli piacciono i ragazzi, ma non capisco chi possa
essere…-
Pn –Blay… non
è difficile davvero… sforzati un po’!-
Bl –Mah… non
saprei, di bellocci ce ne sono un po’, ma sinceramente non conosco i gusti di
Draco…-
Pn –Ho capito,
fermati, non sforzarti troppo, dovesse prenderti qualche emicrania…. Ti do un
indizio, ha i capelli neri ed è popolare fra ragazzi e ragazze!-
Bl –Nott?-
Pn –Blah! No! Allora…
ha gli occhi verdi?-
Bl –Non mi
dirai McDrom di corvonero!-
Pn –Ma sei
scemo o cosa? È un grifondoro!-
Bl-Ma Pans… l’unico grifondoro con i capelli
neri e gli occhi verdi è Harry…. Oh… O_O- i suoi occhi blu si allargarono per
lo stupore…
Pn
–Finalmente! Sia lodato il grande Salazar!-
Bl –Cioè… vuoi
dirmi che Draco Malfoy è innamorato di Harry Potter?-
Pn –Eh
si!E neppure poco!-
Alle spalle
dei due, provenne una voce esultante
? –Ah! Te
l’avevo detto io! È perfetto!!- poi accorgendosi di essere stata udita disse
–Ops…-
Pansy fece un
passo di lato e vide che dietro la statua di pietra c’erano Ginny Weasley ed
Hermione Granger.
Gi –Herm… temo
che mi abbiano sentita…-
Hm –Ma
davvero? -_-…-
Gi –Emh… salve
Parkinson… bella giornata vero? Io dovrei andare… si ecco, in sala comune vero
Herm?-
Pn –Non
muovere un muscolo Weasley! E neppure tu Granger. Voglio sapere a cosa si
riferiva quell’esclamazione di poco fa!- intanto dietro di lei, Blaise cercava
di fare mente locale sulle nuove scoperte… non riusciva a crederci, Draco
innamorato! Chi l’avrebbe mai potuto credere? Il re delle avventure, cotto di
qualcuno!
Hermione
lanciò un’occhiataccia a Ginny e poi disse
Hm –Emh… vedi
Parkinson, noi abbiamo ascoltato per caso la conversazione tra te e Zabini e…
si insomma, l’abbiamo trovata alquanto interessante.-
Pn –Spiegati
meglio Granger!-
Hm –Prima mi
devi assicurare che quello che hai detto a Zabini è la verità.-
Pn –Perché
dovrei fare una cosa simile…- chiese sospettosa
Hm –Perché in
quel caso credo che noi potremmo… come dire… collaborare per uno scopo comune…-
disse lanciandogli un’occhiata esplicita. Blaise appena riemerso nelle sue
elucubrazioni mentali cercò di seguire il discorso…
Quel giorno le
sorprese non volevano finire a quanto pare. Adesso la Granger chiedeva di
collaborare a Pansy, davvero robba da fantascienza. Blaise s’incorniciò sul
volto un sorrisetto compiacente, adesso Pansy le avrebbe sicuramente schiantate
o comunque affatturate.
Ma contro ogni
sua aspettativa, con fare serio l’amica chiese.
Pn –Spero tu
non stia scherzando Granger!-
Hm –Mai stata
più seria… credo che farebbe comodo ad entrambe collaborare, in fondo lo scopo
è lo stesso a quanto ho capito.-
Pn –E sia
Granger. Credo di poter mettere su una tregua con te…-
Bl –Cosa?!?-
Pn –Che c’è
ancora Blaise!-
Bl –Ma… ma… ti
è dato di volta il cervello per caso!?!-
Gi –Avanti
Zabini… non fare quella faccia! In fondo lo facciamo per Malfoy ed Harry no?-
Bl –Ma… ma…-
Pn –Blaise,
hai almeno capito cosa faremo no?-
Bl –Ovvio che
no! Ho solo capito che collaborerai con due Grifondoro!-
Gi –Hm..
veramente i Grifondoro sono tre e c’è anche una corvonero… Nel giro ci sono
anche Neville e Luna…-
Bl –Di bene in
meglio... la secchiona, Weasley femmina, l’impiastro e la stramboide!
Pn –Zabini!
Possibile che tu non capisca?-
Bl -Se voi
parlate per enigmi la colpa non è la mia!!!!-
Pansy scosse
la testa sconsolata, mentre Ginny ed Hermione cominciarono a ridacchiare.
Hm –Mi sembri
Neville… Zabini… se non ti fosse chiaro, neppure ad Harry, Malfoy è
indifferente-
Bl -vuoi dire
che… che…-
Gi –Malfoy è
innamorato di Harry… ed Harry è innamorato di Malfoy… semplice e perfetto non
trovate?-
Blaise si
passò una mano sugli occhi
Bl –Il mondo
si è rovesciato e io non me ne sono accorto? Possibile!-
Pn –Non fare
il melodrammatico Blay! Adesso dobbiamo mettere in atto un piano d’azione, e tu
ci darai una mano!-
Bl –Ehy! Non
sono affatto d’accordo!-
Pn –Oh si che
lo sei Blaise!-
Bl -Non credo
proprio Pansy!-
Pansy sfoderò
un ghigno preoccupante e sbattendo le ciglia disse
Pn –Vuoi
scommettere?-
Bl -non
accetterò mai! Draco ci farà la pelle se venisse a sapere di una cosa simile… e
io francamente, ci tengo alla mia vita!-
A quel punto
Hermione s’intromise dicendo
Hm -Avanti
Zabini… non credo che Malfoy avrà qualcosa da ridire, in fondo lo facciamo per
lui, non lo verrà a sapere-
Bl –Però…-
Hm –Avanti…
che ti costa… è o no un tuo amico?-
Di fronte allo sguardo nocciola della bella
grifondoro, il serpeverde capitolò e con un sospiro, si ritrovò a mormorare un
flebile
Bl –Fate come
volete… io adesso ho bisogno di un divano su cui collassate…- così dicendo, si
voltò e si diresse verso i sotterranei serpeverde
Rimaste sole,
le tre ragazze rimasero per un momento a squadrarsi, poi Ginny chiese
Gi –Voi avete
già qualche idea?-
Pn –Io
parecchie, vedrete che capitoleranno in poco tempo…-
Hm –La vedo
dura… Harry è parecchio restio, non si smuoverà facilmente e Draco non mi
sembra da meno.-
Pn -su questo
hai ragione, Draco è impossibile su queste cose… è peggio di Blaise… potrei
scommettere il mio nuovo taglio che non ha ancora capito di essere innamorato
di Potter!-
Gi –A
proposito di questo… tu sei sicura che lo sia?-
Pn –Fidati
Weasley… lo conosco come le mie tasche… e se anche Blaise si è accorto del
comportamento anomalo, puoi credermi, Draco, sta volta è cotto a puntino …-
Gi –Speriamo…-
Pn –Weasley….
Dammi retta! Comunque, per quanto riguarda la prossima mossa, credo che dovremo
aspettare domani per accordarci…-
Hm –Perchè
scusa? Hai già in mente qualche cosa?-
Pn –Più o
meno… ma principalmente conviene aspettare domani, perché così possiamo vedere
cosa succederà oggi…- disse con fare misterioso
Hm –Oggi?
Perché?-
Pn –Se non
sbaglio a quest’ora Draco ed Harry dovrebbero essere in riva al fiume a
parlare…-
Disse
indicando la finestra alla loro sinistra. Automaticamente le tre guardarono da
quel lato e videro in lontananza, vicino al lago, i due che sedevano vicini…-
Gi –Non so
cosa hai combinato Parkinson, ma di sicuro il tuo piano è riuscito…-
Pn –Ricorda
Weasley che io sono una Serpeverde… e non sbaglio mai!
Nel frattempo,
all’aperto, quando Pansy aveva trascinato via Blaise verso il castello, Draco
era rimasto fermo lì. Dato che, come ormai accadeva sempre più spesso, era
sovrappensiero; non aveva seguito la scena che si era svolta e non riusiva a
capire come mai Pansy e Blaise fossero andati via.
Lui avrebbe
dovuto conoscerne il motivo perchè, se non errava, aveva visto le labbra di Pansy
muoversi ed emettere suoni, ma che fosse dannato Godric, fosse riuscito a
capire cosa aveva detto! Tsk, sicuramente si era scordata in sala comune la
limetta per le unghie o cose simili.
Scocciato, si
girò verso il lago, indeciso se tornare indietro a cercare i due o meno. Ma non
appena il suo sguardo ebbe incontrato la distesa d’acqua, quei pensieri vennero
spazzati via.
Poco distante
da lui, un ragazzo dai capelli incredibilmente scompigliati, sedeva comodamente
sull’erba.
Non dovette
fare neppure il minimo sforzo per capire che lo studente in questione fosse
Harry Potter. Perchè? Bè... i Malfoy sanno sempre tutto, sono attenti e non si
fanno sfuggire nulla! Mica avrete pensato che aveva riconosciuto immediatamente
quella zazzera, che Potter continuava a definire capelli? Perchè sempre più spesso gli capitava di pensare se
fossero ancora morbidi al tatto...
Assolutamente
no!
E guai chi si
azzardasse a sfiorare il pensiero che Draco, ogni volta che il suddetto ragazzo
entrava in una stanza, lo seguisse sempre con gli occhi!
I Malfoy non
fanno di queste cose. Loro sono solamente attenti ai particolari, come si dice,
conosci il tuo nemico! Ed era proprio quello Potter, un nemico dagli occhi
smeraldo e il sorriso caldo come il sole.
Ok, quì
qualcosa decisamente non andava. Questi non sono i pensieri che dovrebbero
essere nella testa di un Malfoy.
Decisamente
no,avrebbe dovuto ripensare a quanto fossero incredibilmente morbidi, no
disordinati i capelli di Potter, come fosse tenero, no aspetta, idiota si, idiota
il sorriso di Potter.
Ecco, questo
poteva andare. Potter aveva un sorriso completamente ed irrimediabilmente
tene... idiota.
Draco sbuffò
pesantemente.
Così facendo
però, attirò l’attenzione del moro Grifondoro su di se.
Harry lo
guardò con i suoi occhi color smeraldo e il Serpeverde si sentì completamente
spiazzato da quello sguardo cristallino.
Senza neppure
rendersene conto, Draco si avvicinò al moro e gli si sedette accanto.
H –Ciao
Draco... come, emh... come va?-
D –Come al
solito direi.-
H –Emh...
bene...-
Tra di loro
scese per un attimo un silenzio, ma stranamente non era di quelli tesi. Era
strano, diverso dai soliti silenzi, sembrava quasi più intenso. Harry che fino
ad un momento prima era stato preso da un attimo di malinconia, adesso si
sentiva incredibilmente bene. Poteva quasi percepire il calore emanato dal
corpo di Draco accanto al suo, era una sensazione davvero piacevole. Harry
cercò inutilmente di scacciare quei pensieri, non doveva farli! Lui non
poteva! Ma la mano del biondo era così
vicina alla sua e la sua presenza così
rassicurante. Improvvisamente, sentì il bisogno fisico di appoggiarsi a quella spalla ben definita che stava a
pochi centimetri da lui. Con un notevole sforzo di volontà riuscì a resistere e
a strarsene fermo.
Dal suo canto,
il biondo respirava a pieni polmoni un profumo strano. Non lo aveva mai sentito
prima eppure, sembrava così familiare.
Era molto delicato, ma intenso. Sembrava pino e qualcosa di non meglio
identificato... un pò dolciastro, come spezie, possibile? Che venisse da Harry
quell’aroma così particolare? Alla fine scosse la testa cercando di rientrare
in se.
D –Se sei
ancora quì Potter, devo dedurre che la cura seguita sia andata bene, giusto?-
Harry annuì
brevemente, ma non emise nessun suono, così Draco continuò dicendo.
D –Tsk,
credevo che i Grifondoro fossero famosi per la loro lealtà, ma forse mi
sbaglio, tu che ne dici?-
H –Dico che ti
sei sbagliato, i Grifdondoro sono i coraggiosi, credo che la lealtà vada
sopratutto ai Tassorosso...-
D –...-
H –Ok, scusa.
Hai ragione tu.-
D –Mi sembra
ovvio, ricorda, io ho sempre ragione. Non per nulla sono un serpeverde!-
quell’affermazione scatenò una risata cristallina al moretto. Draco sentì quel
suono fresco rimbombargli nelle orecchie.
H –In questo
caso non posso darti torto.-
D –Allora
Potter, pronto a scoprire le carte in tavola?-
H –Si è mai
pronti per svelarsi a qualcuno?-
D –Credo di
no, ma ormai tu hai promesso stupido di un Grifondoro.-
H –Ti ho
incuriosito vero?-
D –Adesso non
montarti la testa Potter!-
H –Ci
proverò...- rispose con un sorriso –Allora... cosa vuoi sapere?-
Prima che
potesse pensare attentamente a quella domanda, la sua parte più spontanea,
quella che usciva più raramente parlò al suo posto
D –Tutto....
voglio imparare a conoscerti Harry...-
Ad Harry si
mozzò momentaneamente il respiro nel guardare lo sguardo serio color metallo
che Draco gli aveva rivolto insieme alla risposta. Davanti agli occhi gli
balenò per unisatante una delle tante
pagine che la madre gli aveva scritto nel diario:
“Mio piccolo Harry,
Rimpiangerò il giorno in cui tu, come
me, guarderai per la prima volta quella persona che ti farà battere il cuore,
lo rimpiangerò perchè non sarò al tuo fianco.
Perchè un giorno Harry, guarderai una
persona che desidererà vederti realmente.
Per me è arrivato James, il tuo papà.
Lo sai no? All’inizio lo credevo uno
sbruffone, uno di quei simpaticoni che vogliono l’attenzione costante delle
persone che lo circondano. Ma poi, quando finalmente, più per levarmelo dalla
scatole che per altro, sono uscita con lui. Sono riuscita a vederlo veramente.
Sembrava davvero interessato a me, a
ciò che dicevo e pensavo.
Sembrava leggermi dentro.
E fù allora che capì veramente. A dir
la verità lo capii un pò più in là. Ma fù questo il nostro primo vero incontro.
Anche a te succederà una cosa simile.
Guarderai una persona negli occhi e
leggerai in quelli , curiosità e una specie di luce non ben definita.
Non puoi saperlo, ma quella luce sarà
presente anche nei tuoi occhi.
E quando finalmente troverai quella
persona, colei che vuole realmente conoscerti, senza sotterfugi o secondi fine.
Allora sarebbe mio desiderio vedere la luce che sarà nei tuoi occhi.
Vorrei conoscere la persona con cui
desidererai condividere la tua anima, il tuo respiro,il tuo sorriso e tutto il
tuo essere.
Sono sicura che sarà una persona
speciale, non perchè bellissima o inteligentissima, ma perchè è quella che tu
hai scelto.
Quell’essere dai mille pregi e
altrettanti difetti chet u hai deciso di conoscere e a cui hai permesso di
farti scoprire poco a poco.
Lo sai quando si consoce veramente una
persona?
Io non lo sò, ho un’idea che certo può
sembrare sciocca e forse per te sarà diverso.
Ma purtroppo questo non potrò mai
saperlo.
Io... io credo che si conosce una
persona quando questa non si accontenta di una cosa di te, ma quando cerca di
prendere tutto e di dare altrettanto.
Quando per lei il tuo respiro e il tuo
battito è il rumore più familiare.
Quando sembra leggerti nel pensiero
solo facendo attenzione al tuo viso.
Quando riesce a percepire se tu sei in
un luogo o meno con un piccolo brivido lungo il corpo.
Quando il tuo sguardo innamorato è
quello che ricevi sempre e che doni.
Quando una persona è capace di fare
questo e tanto, tanto altro vuol dire conoscersi veramente.
Perchè conoscerla vuol dire buttarsi al
vento ed essere sicura che questa sia dietro di voi senza bisogno di guardare o
chiamare.
Io vorrei essere presente nel momento
in cui, magari mi avresti mandato un gufo per raccontarmi delle pazzesche
emozioni che un solo sguardo ti ha provocato.
Temo però che io non sarò al tuo
fianco, ma sarò comunque felice, perchè sò che con te ci sarà questa persona.”
Draco notò che
lo sguardo di Harry si era fatto malinconico e una stretta prese il possesso del
suo cuore. Se in quel momento avesse potuto esprimere un desiderio,
probabilmente avrebbe chiesto di far tornare quei smeraldi lucenti come poco
prima.Con voce preoccupata, senza
preoccuparsidel suo comportamento,
senza pensare a cosa avrebbe dovuto fare o meno un Malfoy in quella situazione,
chiese al moretto.
D –Tutto a
posto?-
H –Cosa? O...
si scusami è solo che, mi ero perso nei miei pensieri- rispose e nel farlo i
suoi zigomi si tinsero lievemente di rosso. Draco in quel momento, non potè fare
a meno di pensare che quella tonalità gli desse un aria particolarmente dolce.
A quel pensiero, anche le sue guance assunsero una tonalità leggermente più
rosata, così per spezzare la tensione disse
D –Potter sei
tutto rosso... dovrei pensare di averti ispirato pensieri poco casti?!?!- con
sommo piacere della serpe, la tonalità del Grifondoro diventò ancora più accesa
H –Malfoy!
Cosa dici!-
D –Non avrò
indovinato!-
H –Ma... ma...
e poi sei anche tu rosso!-
D –Tsk... non
è possibile, i Malfoy non arrosiscono!-
Harry
ridacchiando gli posò una mano sulla guancia per sentirne il calore
H –Eh... in
questo caso temo ci sarà un’eccezione, sei arrossito, non ci sono dubbi!- disse
ridendo lievemente. Draco a quel punto, tra la risata del moro e il suo tocco fresco
sulla guancia, divenne veramente rosso. E dovette anche ammettere che l’odore
che prima aveva sentito era davvero del moro. Ora che questo si era fatto più
vicino, poteva sentirlo distintamente...
Quando la
risata di Harry si estinse, questo fece per levare la mano, ma per qualche
inspiegabile motivo, la mano del Serpeverde prese vita e andò a bloccare la
mano del rosso-oro sulla sua guancia.
I loro sguardi
divennero più seri e s’immersero in quello dell’altro, ognuno poteva sentire il
proprio cuore che aumentava il battito.
Nessuno
riuciva a muovere un muscolo e nessun pensiero riusciva ad attraversare quello
spesso velo che pareva essergli calato nella mente, nelle loro orecchie non
sentivano più il vento scherzare con l’albero lì vicino o lo sciabordare
dell’acqua sulla riva. L’unico rumore che percepivano era il respiro del
l’altro e il proprio battito cardiaco.
Quando quella
forza misteriosa ed incomprensibile,che da un pò di tempo a quella parte
riusciva a far muovere a Draco il suo corpo, stava per entrare nuovamente in
azione per far avvicinare ancora i due. Tutto fu spezzato dal rumore prodotto
da una persona che,da dove prima era spuntato Draco, con un pò di fiatone disse
? –Finalmente
ti ho trovato Harry!!-
Draco liberò
immediatamente la mano di Harry e non vide lo sguardo ferito del moro, questi
poi si riprese e si rimise al suo posto schermandosi gli occhi contro il sole
per identificare la figura che lo aveva chiamato. Non ci mise molto a
riconoscerlo, alto, capelli castani corti e un pò a spazzola, frangetta
sbarazzina, occhi nocciola scintillanti, in poche parole William Foures, il
capitano della squadra di Quidditch Corvonero.
Harry e Draco
si alzarono da terra, il biondo neppure si accorse di aver dato una mano al
grifondoro per issarsi in piedi, ma non gli sfuggì il sorriso che quest’ultimo
gli rivolse.
Il corvonero
si avvicinò ai due con un mezzo sorriso sulle labbra. Il serpeverde notò
immediatamente che qualcosa non andava, il nuovo arrivato rivolgeva ad Harry
un’occhiata affilata, sembrava quella di un predatore, mentre il moretto era
leggermente irriggidito.
H –Emh... Ciao
Foures.-
W –Non
chiamarmi così, per te William...- sembrò accorgersi del biondo solo in quel
momento e con voce falsamente gentile aggiunse –Ah! Scusa, non ti avevo notato
prima... Non abbiamo mai avuto il piacere di parlare mi sembra...-
D
–Fortunatamente... e tu chi saresti?-
W –Mi scusa
sua altezza se non mi sono presentato prima- disse facendo un’inchino
irriverente
D –Molto
spiritoso davvero... –
W –Certo più
di te...- poi si voltò verso Harry chiedendo –Questa serpe ti stava
infastidendo per caso?-
H –Cosa? Oh...
no, stavamo semplicemente...-
W –Harry
guarda che puoi parlare tranquillamente, ti stava insultando?-
Harry sgranò
gli occhi e Draco ringhiò
D –Foures,
prima di lanciare accuse dovresti prima accertarti dei fatti... per essere un
corvonero non brilli per intelligenza-
W –Ti conosco
Malfoy, tu apri bocca solo per sputare veleno. Se Harry non ti accusa è solo
pechè è troppo buono per farlo!-
Draco stava
per rispondere, ma fù anticipato da Harry che con tono leggermente offeso disse
H –William
finiscila! Draco ed io stavamo semplicemente parlando, si dà il caso che sia
mio amico!-
A quelle
parole lo stomaco del serpeverde fece una capriola,quando poi vide lo sguardo furente del
corvonero, la sua mente non potè fare altro, se non esultare dicendo “ahah! Ben
di stà impiccione da strapazzo!”
W –Draco?-
H –Si, Draco.
Hai qualcosa in contrario?- disse il moretto con aria di sfida. Il biondo cercò
di non pensare alla sensazione di soddisfazione che lo riempiva nel vedere
Harry così determinato che lo “difendeva” e di reprimere il ghigno compiaciuto
che minacciava di salirgli alle labbra.
W –Si, cos’è
Malfoy, lo hai messo sotto imperius per caso?-
H –Wlliam!
Sono in pieno delle mie facoltà mentali grazie.-
W –In questo
caso non credo che Malfoy- pronunciò il nome dell’altro con disprezzo evidente
–sia una compagnia adatta a te.-
D –Questa è
bella Foures, chi ti credi di essere per sapere se la compagnia di Harry è
adatta o meno? Mi sembra che Harry sia in grado di decidere da solo con chi
parlare.-
W –Questo lo
dici tu... a me invece sembra che stia facendo un grosso errore!-
H –No William,
questo lo dico io, adesso vuoi dirmi perchè mi cercavi?- Harry non ne poteva
più di quella discussione, voleva solamente concluderla al più presto
W –Volevo
vedere se avevi cambiato idea per questa sera.-
H –William ne
abbiamo già parlato e ti ho risposto chiaramente, mi spiace ma no.-
W –Andiamo
Harry! Non vorrai dirmi che preferisci parlare con Malfoy piuttosto che passare
un paio d’ore con me!-
H –Non stiamo
parlando di questo adesso. Sono giorni che te lo ripeto William!-
William si
avvicinò al moro di un passo dicendo:
W -Dannazione
Harry tu mi piaci! Voglio solo che tu lo capisca per Merlino!-
Harry non
rispose ed abbassò lo sguardo, gli dispiaceva per il corvonero, ma non per
questo sarebbe ritronato sulla sua decisione. Senza riuscire a guardarlo negli
occhi disse
H-Senti William, mi dispiace, ma davvero, non
credo sia il caso di vederci.-
A quel punto
il ragazzo afferrò la spalla di Harry e con voce non più delicata disse
W –Cosa c’è
che non va eh? Sono popolare, vado bene a scuola e sono educato. Perchè non
vuoi uscire con me? Spiegamelo!-
La presa sulla
spalla si fece più forte, tanto che Harry temette sarebbe rimasto il segno.
Cercò di divincolarsi senza successo. Draco, quando vide il ragazzo prendere
malamente il grifondoro, aveva sentito una rabbia gelida scorrergli nelle vene.
D’istinto si frappose davanti ad Harry e con uno sguardo inceneritore intimò
all’altro.
D –Mi pare che
Harry sia stato fin troppo chiaro e gentile con te. Quindi adesso Foures direi
che è il caso di finirla. Non trovi?-
Il corvonero
guardò con dispezzo il serpeverde e rafforzò ancora la presa sulla spalla del
grifone, scendendo a prendergli il braccio.
W –Questo non
ti riguarda Malfoy, sei pregato di andartene.-
D –Si dà il
caso che sei tu ad essere di troppo quì. Prima che tu venissi io ed Harry
stavamo parlando. Adesso che tu hai ricevuto la tua risposta, puoi anche andare
e lasciare immediatamente il braccio di Harry-
W –Non
m’interessa Malfoy!-
D –Sai, è
davvero un peccato, perchè a me invece interessa e molto- così dicendo prese la
bacchetta fra le mani quasi con indifferenza –Chi gioca con il fuoco deve
sempre stare attento a non scottarsi, non te lo hanno mai detto?-
L’espressione
del biondo si fece piuttosto pericolosa e finalmente il corvonero si decise a
lasciare la presa. Dopo aver rivolto uno sguardorabbioso al serpeverde, se ne andò sparendo
dalla loro vista.
Rimasti soli
tra loro cadde per un momento il silenzio, poi Harry con tono basso e
dispiaciuto disse
H –Draco, mi
spiace per quello che ha detto Foures, certe volte è proprio un’idiota. Ti
prego di scusarlo....-
Draco si
rivolse basito verso il moretto, non poteva crederci, quello sciocco Grifondoro
stava difendendo quell’idiota di un
Corvonero
D –Potter! Ma
cosa ti bevi al mattino, firewhisky? Non sei certo tu a doverti scusare e non
credo che quell’idiota si farà vedere in giro... –
H –Non è vero,
se non fosse stato per me, probabilmente vi sareste continuati ad ignorare
pacificamente fino alla fine dell’anno. Mi sapice che tu abbia dovuto litigare
per colpa mia-
L’occhiata del
grifondoro sembrava davvero mortificata. A quel punto Draco si arrabbiò.
D –Chiariamoci
Potter, io non accetterò le tue scuse semplicemente perchè non hai fatto nulla.
Se quel Foures è un idiota sinceramente non vedo dove potrebbe essere la tua
colpa, a meno che non sia tuo figlio chiaramente, ma mi sembra di capire che
non lo è, quindi chiudi quella boccaccia da grifondoro che ti ritrovi e non
farmi più sentire cavolate simili. Altrimenti potrei ricredermi sul tuo conto e
metterti allo stesso livello degli altri grifondoro.-
Harry non potè
fare a meno di concedersi un sorriso, poi guardandolo negli occhi sussurrò:
H –Grazie....-
D –Tsk...-
H –Anche per
prima intendo, grazie di tutto Draco.-
Gli zigomi del
serpeverde si tinsero per un momento di una tonalità più scura. Poi Harry parve
rendersi conto della minima distanza che li separava ed improvvisamente se ne
ritrovò spaventato. O meglio, si spaventò della sensazione che in quel momento
imperversava nel suo animo: aveva un forte desiderio di sfiorare i capelli
dell’altro, di sentire il suo calore e, sopratutto, le sue labbra. Sembravano
così perfette, così come il resto del viso, a volte Harry senza rendersene
conto, si chiedeva se il volto del serpeverde non fosse stato dipinto da quelche
grande pittore del passato.
Improvvisamente
però, come un lampo a ciel sereno, si accorse della situazione in cui si
trovavano, di quanot poco spazio lo separasse dal serpverde. Come scottato,
fece un passo indietro e abbassò lo sguardo, un momento di più e probabilmente
il suo desiderio sarebbe stato talmente forte che realizzarlo sarebbe stata
l’unica soluzione. E questo non poteva permetterlo! Non avrebbe mai dovuto
avvicinarsi tanto a Draco o stare solo con lui. Merlino, perchè però doveva
essere così difficile? Insomma... perchè non riusciva a ignorare quel calore
assordante che sentiva dentro di se ogni volta che il biondo era nelle
vicinanze o nei suoi pensieri?
H –Io...
emh... adesso devo andare, grazie ancora di tutto e...a... emh... a presto-
Senza neppure
guardarlo negli occhi si voltò e sparì in direzione della foresta. Draco nel
frattempo non era riuscito a reagire prontamente, se ne stava immobile ed
impalato sul posto ripensando a cosa era appena accaduto; inizialmenteil moro lo aveva difeso, poi lui, un Malfoy,
lo aveva aiutato. Il grifondoro si era scusato e lui (un serpeverde per
Salazar!) gli aveva fatto la morale? E cosa faceva in risposta il grifondoro?
Lo ringraziava e poi fuggiva con espressione impaurita.
Si perchè
Draco aveva notato il lampo che aveva attraversato gli occhi smeraldo del moro
e la sua espressione era sembrata veramente di paura....
Ma paura di
cosa? Lui non gli aveva detto nulla no?
Perchè era
fuggito a quel modo?
Si sentì come ferito dalla fuga di Harry, ma per cosa
poi? Insomma era solo un’insulso Grifondoro no? Cosa gli cambiava a lui se
quello cercava un scusa per andarsene o meno?...
Tutto ciò era
patetico, diamine, a lui dava davvero fastidio il gesto del moro, altro che
insulso Grifondoro!
Con
espressione per nulla confortante, si avviò a grandi passi verso il castello,
raggiunse in poco tempo la sua sala comune.Proprio quando stava per entrare in camera (dove avrebbe potuto
schiantare con tutta tranquillità un paio di comodini, giusto per scaricare la
rabbia) fu intercettato da Pansy.
Pn –Draco già
di ritorno?-
D
–Evidentemente...-
Pn –Bè... cosa
vi siete detti tu e Potter?-
D –Nulla che
possa interessarti. Adesso se non ti dispiace gradirei poter entrare nella mia
stanza-
Pn –Ma
Dracoooo! Che ti costa dirmi qualcosa?- Malfoy la incenerì con uno sguardo
davvero duro e di ghiaccio, leggermente diverso dai soliti sguardi Malfoyeschi.
D –Pansy,
davvero, non sono dell’umore adatto-
Senza
aspettare replica sorpassò l’amica chiudendosi ermeticamente nella sua stanza.
In situazioni normali Pansy avrebbe trovato un modo di aprire la porta e
infastidire Draco fino a quando questo non avrebbe ceduto. Ma quella non era
una situazione come le altre, c’era qualcosa di diverso. Una scintilla strana e
brillante nello sguardo ghiaccio del serpeverde che induceva Pansy a non
sfoderare la bacchetta per scardinare la porta.
Harry invece
si era diretto verso la foresta, si era addentrato tra gli alberi cercando di
prendere respiri profondi.
Sparì per un
secondo riapparendo appollaiato su di un albero molto vecchio e nodoso. Teneva
la testa appoggiata al tronco e una gamba a penzoloni.
In quel
momento, sarebbe potuto assomigliare a una di quelle creature fatata che
abitano i boschi, con un sorriso pensò che in fondo lui era proprio quello: una
creatura magica, ma non di quelle scherzose e birichine come Leo e Lea, ma
potente e pericoloso. Un’accoppiata davvero negativa. Ogni volta che non
riusiva a tenere i suoi sentimenti senza controllo, avrebbe potuto far succedere
un disastro ed Harry ne era terrorizzato. Senza contare il suo futuro più che
incerto, che oltre Damien, nessuno conosceva realmente le sue paure.
In quel
momento, desiderò intensamente parlare con Damien, voleva sentire la sua voce
brusca dirgli di non pensarci troppo, perchè farlo gli avrebbe fatto venire il
mal di testa! Oppure gli avrebbe dato un pugno sul capo, sgridandolo di stare
troppo tempo a rimuginare mentre il suo compito principale era sorridere come
un’idiota...
Magari a
qualcuno sarebbe parso strano che lui sentisse la mancanza di questo
trattamento, eppure era così. Gli mancavano le parole del moro, in qualche modo
lui riusciva sempre a cacciare fuori dai guai o dai brutti pensieri. Era
l’unico che lo conosciesse abbastanza bene da vedere oltre i suoi sorrisi ed
Harry aveva veramente bisogno di sentirlo accanto; in quel momento più che mai.
Una piccola
lacrima solitaria scese dalla sua guancia, tracciò tutta la delicata linea
della guancia per poi morire sulle sue labbra; facendogli sentire quel
particolare sapore salato che solo le lacrime possiedono, alla fine sospirò con
forza e si sforzò di non pensare a tutto quello. Se aveva imparato una cosa
dalla Foresta bè, sicuramente era quello che ogni cosa segue i suoi cicli e i
suoi tempi ed è inutile affrettarla o meno, tutto accadrà a tempo debito e nel
migliore dei modi. Se quelle parole erano valide per i cicli più importanti
della terra, perchè nonpoteva essere
valido anche per tutto il resto?
Cercando di
pensare a ciò scese dall’albero e sparì nuovamente nel nulla riapparendo a poca
distanza dal castello di Hogwarts.
Harry ancora
non se ne rendeva pienamente conto, ma ormai l’energia lasciatagli dagli
elementi stava cominciando ad interagire sempre più con il suo essere,
diventando sempre più semplici da “utilizzare” e ascoltare.
Con passo
lento, arrivò fino alla torre di grifondoro e quando entrò in salotto, subito
Hermione e Ginny gli furono addosso.
Gi –Harry dove
sei stato fino ad ora? Prima ti abbiamo visto con...-
Hermione però
bloccò l’amica con un gesto della mano e poi con dolcezza chiese
Hm –Harry,
tutto ok?-
Il moro con lo
sguardo meno luminoso del solito rivolse loro un piccolo sorriso di
circonstanza dicendo
H –Stà
tranquilla Herm, credo che andrò un pò di sopra.... scusatemi-
Così dicendo,
si allontanò dalle due amiche e salì nel suo dormitorio dove si buttò sul letto
a baldacchino. Chiuse gli occhi e per un momento ebbe paura che nuove perle
salate scendessero nuovamente dai suoi occhi. Alla fine, prese dal comodino
piuma e pergamena e dopo averci pensato intensamente scrisse:
Caro Damie...
Io... io non riesco più capire cosa mi
stà succedendo, sono... così spaventato!
Non mi era mai successo una cosa
simile... sento qualcosa dentro di me che fà male... davvero troppo e non
riesco a capire perchè!
Io sò cosa DEVO fare, ma sempre più
spesso mi faccio domande inutili e... vorrei che tu fossi quì per aiutarmi come
sempre...
Hogwarts 1 Ottobre, 1996
Classe di Difesa Contro le Arti Oscure
Remus Lupin
guardava con il suo solito sorriso gentile gli studenti nell’aula.
Quella lezione
con il settimo anno di Hogwarts.
Quell’anno
aveva degli esponenti per tutte le case: per Corvonero vi era Padma Parvati con
una sua amica, per Tassorosso Susan Habbot e Justin Finch-Fletchey per
Serpeverde Draco Malfoy, Theodore Nott, Blaise Zabini e Pansy Parkinson, mentre
per Grifondoro c’erano Hermione Granger, Neville Paciock, Ron Weasley e Seamus
Finnigam.
Erano tutti
ragazzi abbastanza dotati, alcuni facevano più fatica nell’apprendere degli
incantesimi, ma era una buona classe tutto sommato. Doveva ammettere che sia
lui che Sirius erano rimasti delusi dal fatto che Harry quell’anno aveva deciso
di abbandonare il corso, era sempre stato tra i primi della classe e aveva
imparato senza alcuna difficoltà gli incantesimi spiegati. Forse era il
migliore del corso, ma a quanto avevano saputo da Minerva, Harry non aveva
abbandonato solo quel corso, ma anche Incntesimi e Trasfigurazione. Ovviamente
avevano chiesto spiegazioni, ma il moro era stato molto evasivo e non gli aveva
dato una risposta concreta. La cosa che l’aveva più colpito era stato quando
aveva domandato a Harry se avesse cambiato materie per via dei MAGO che gli
sarebbero potuti servire per un lavoro futuro; il figlioccio però, senza
guardarlo negli occhi, aveva risposto “Più o meno Rem... diciamo che non potevo fare altrimenti...” poi
con una scusa se ne era andato. Alla fine avevano smesso di fare domande e
accettato la sua decisione, non senza riserve chiaramente, ma cosa potevano
farci?
Comuqnue, per
quell’anno, lui e Sirius avevano deciso di far fare a tutti i ragazzi un breve
riepilogo degli anni precedenti, ripassando le creature affrontate fino a quel
momento prima di farli passare ad altro. Da un paio di lezioni avevano finito
il ripasso “scritto”, e avevano cominciato con la “pratica”.
Nelle lezioni
precedenti se l’erano già vista con avvincini e folletti della Cornovaglia,
mentre per la lezione di quel giorno Remus aveva pensato ad un molliccio.
Ne aveva
scovato uno nell’armadio di gazza nei sotterranei e adesso lo aveva rinchiuso
in un bauletto lì vicino alle cattedra.
Come di
consueto fece l’appello, dopo di ché si rivolse alla classe dicendo:
Rm –Allora
ragazzi, oggi come ripasso pratico, affronteremo un molliccio, la scorsa
settimana ne abbiamo visto le proprietà, quest’oggi invece lo affronterete, io
resterò da parte e non interverrò!-
Gli alunni
annuirono brevemente… in fondo era un semplice molliccio. Cosa sarebbe potuto
accadere?
Con un
semplice incantesimo di apertura il professore fece uscire il molliccio dal
bauletto, questo si trasformò in una baneshee di fronte a Seamus Finnigam che
però la fece inciampare con il suo “riddikulus!”.
Al secondo
studente, Lupin si sedette dietro la cattedra osservando l’operato dei suoi
alunni.
Arrivò il
turno di Ron e il molliccio prese le sembianze di un orribile ragno. Il
professore vide l’allievo sbiancare e pronunciare forte l’incantesimo, di
conseguenza la creatura perse le zampe diventando una palla, ma non si limitò a
questo.
La palla di
pelo nero, che ormai era il ragno, schizzò con forza verso un lato della
classe, l’impatto però fu talmente brusco che il vetro contro cui l’aveva
mandato Ron si ruppe e la creatura cadde nel cortile.
Nella stanza
scese il silenzio.
Rm –Weasley!
Quando usa gli incantesimi deve stare attento e moderare le proprie energie a
seconda della creatura che ha davanti!-
Ro –Mi scusi
professore, ma non credevo che…-
Rm –Non
m’interessa! Per colpa sua un molliccio ha lasciato l’aula di Difesa, si dia il
caso che ad Hogwarts ci siano persone che non hanno ancora le capacità per
distruggere una creatura simile!-
Ro –Ma io non
credevo.-
Rm -10 punti
in meno a Grifondoro per la sua mancanza di attenzione, e altri 5 punti per non
essersi ancora scusato signor Weasley!-
Ro –Ma!-
Rm –Vuole che
le tolga altri punti signor Weasley?- il rosso scosse la testa e il professore
riprese –Allora, lei signor Weasley con il signor Finnigam, Nott i compagni
Corvonero e Tassorosso, andrete prima dal professor Black e spiegherete lui la
situazione, poi vi dirigerete verso il campo da Quidditch e nelle serre,controllerete attentamente che il molliccio
non sia lì, ricordate che ama i luoghi bui e umidi per lo più! Se per caso lo
avvistaste, lanciate in aria delle scintille blu!-
I ragazzi
annuirono e si affrettarono a raggiungere le stanze del professor Black.
Lupin poi si
girò verso il resto dei suoi studenti e disse loro.
Rm –Voi invece
verrete con me… controlleremo prima in vicinanza del lago e poi passeremo da
Hagrid.-
Poi con passo
svelto uscì dall’aula seguito dai suoi studenti. Un molliccio di norma non era
una creatura aggressiva o eccessivamente pericolosa, ma questo quando c’era un
mago con le capacità giuste nelle vicinanze…
Se un allievo
del primo o secondo anno si fosse avvicinato alla creatura chissà cosa sarebbe
potuto accadere?...
20 Settembre, stanza delle necessità
1996
Al settimo
piano del castello di Hogwarts, vi era una stanza molto particolare.
In molti la
conoscevano, ma pochi sapevano come raggiungerla ed Harry era uno di questi.
Ormai il moro
Grifondoro passava molto tempo all’interno della così detta “stanza delle
necessità”. Era l’unico luogo in cui era sicuro di potersi rilassare e allenare
senza nuocere a nessuno.
Quello poi era
un giorno particolare ed aveva ottenuto dal preside il permesso di saltare le
lezioni.
In quel
momento Harry era in una sorta di meditazione, attraverso quello stato riusciva
a percepire distintamente tutti gli elementi presenti in lui e nei dintorni.
Era come essere collegati con una telecamera sensoriale alla foresta.
Fortunatamente
quella mattina tutto era calmo, Harry stava quasi per rilassarsi quando percepì
qualcosa di anomalo.
Si concentrò
affondo e capì che nella foresta c’era qualcosa che non andava.
Sentiva una
presenza non ben accetta, non era un mago o un essere umano, ma possedeva
comunque un energia magica.
All’inizio
quella percezione era abbastanza debole, ma man mano che passava il tempo
cresceva un pochino…
Non era
assolutamente un buon segno!
Con un paio di
respiri profondi, abbandonò il suo stato di trance e come se avesse le ali ai
piedi uscì dalla stanza.
Grazie
all’aiuto dell’aria in un secondo si ritrovò all’esterno del castello, con un
altro aiuto da parte dell’elemento poi si ritrovò accanto alla capanna di
Hagrid. Immediatamente il suo sguardo vagò tra gli alberi, ma prima di
incontrarne le cime verdi, vide di fronte a lui delle persone.
Gli ci volle
un momento per riconoscere in loro Remus, Hermione, Neville, Pansy, Blaise e
Draco.
Immediatamente
si avvicinò loro chiedendo
H –Cosa sta
succedendo?-
I sei si
girarono verso di lui. Remus e i tre serpeverde rimasero per un attimo
interdetti dall’espressione seria e preoccupata che albergava sul viso del
grifondoro.
H –Allora? Che
sta succedendo?- Hermione riconoscendo immediatamente l’espressione dell’amico
si affrettò a dire
Hm –Un
molliccio è caduto dalla finestra dell’aula di Difesa… ci siamo divisi per
cercarlo, Il professore Black e gli altri sono al campo di Quidditch e alle
serre, noi invece siamo passati per il lago e controllato qui intorno…- Sul
viso di Harry si fece strada la preoccupazione
H –Lo avete
trovato?-
Hm –No… ma
Harry…- Remuscercò di riprendere il
controllo della situazione dicendo
Rm –Non
preoccuparti Harry è solo un molliccio in fondo…-
H –Remus! Ti
rendi conto che è entrato nella foresta?!?- Chiese agitato
Rm –Vuol dire
che io e Sirius andremo a recuperarlo… ma non c’è da preoccuparsi davvero….-
H –Come
sarebbe a dire? Nella foresta ci sono centinaia di creature magiche, e anche
loro hanno delle paure! Ma a differenza nostra non possono lanciare al
molliccio un Riddikulus! E se non sbaglio il molliccio si nutre delle paure
degli esseri viventi, più ne accumula più si ingrandisce!- Remus rimase
ammutolito, come aveva potuto non pensarci?
Rm –Hai
ragione… bene, vuol dire che adesso entrerò nella foresta e mi farà
accompagnare da Hagrid e…-
H –Hagrid oggi
non c’è… e tu non puoi assolutamente entrare nella foresta.- I serpeverde
guardarono stupiti verso Harry. In quel momento sembrava una persona
completamente diversa, a guardarlo metteva quasi… soggezione.
Rm –In quanto
professore io ho il pieno diritto di…-
H –Remus sono
anni che non entri nella foresta e non la conosci! Se entri lì dentro da solo
ti perderai in meno di 5 minuti, in più oggi i centauri stanno celebrando un
rito e i loro confini sono sorvegliati. Ti farai ammazzare!....-
Rm –Riti?- Ma
prima che Harry potesse dare spiegazioni più esaurienti, dal limitare del bosco
apparve un centauro dai capelli castani e gli occhi grigi.
I ragazzi
trattennero il fiato per lo stupore… era la prima volta che vedevano i
centauri. Remus invece rimase leggermente stordito. I centauri erano creature
schive e non uscivano praticamente MAI dalla foresta! Cosa ci faceva uno di
loro lì? Era per via del molliccio?
Il centauro
però ignorò tutti e si diresse di fronte ad Harry, una volta arrivato disse
? –Harry
Potter ha chiamato?-
H –Sì Libra.
Mi spiace aver disturbato in un momento simile, ma purtroppo un molliccio è
penetrato nella foresta, adesso entreremo per riprenderlo e renderlo innocuo.
Mi raccomando, state attenti a Cassiopea e restringete i confini in modo da
essere più protetti.-
Li –A che
distanza si trova?-
H –Non lo so…
nella foresta da una mezz’ora circa. Temo sia penetrato un bel po’. Manda poi
qualcuno a controllare che non si avvicini ad Aragog,… potrebbe essere
parecchio pericoloso!-
Li –Sarà
fatto.- Poi con uno scalpiccio di zoccoli si allontanò.
Rm –Harry… tu
conosci i centauri?-
H –Sì e anche
molto bene... ma adesso non c’entra nulla. Ti spiegherò tutto più tardi. Remus
devi seguirmi dentro la foresta non c’è alternativa.-
Remus osservò
con attenzione il suo figlioccio. Era davvero indeciso, la foresta non era
affatto un luogo tranquillo, al contrario! C’erano pericoli ad ogni angolo e
non si poteva mai abbassare la guardia in un posto simile... eppure Harry lo
guardava con quell’espressione preoccupata e
adulta.
Non gliela
aveva mai vista prima d’ora. Sapeva di dover entrare nella foresta, ed era
cosciente di non poter andare da solo perché si sarebbe perso in pochissimo
tempo! Ma seguire Harry era la cosa giusta?Improvvisamente gli tornò alla mente la conversazione avuta con Sirius a
Grimmuld Place e con quella anche tutti i suoi pensieri e preoccupazioni riguardo
il moretto che ora gli stava di fronte.
Dentro di lui
c’era una parte che continuava a gridargli di seguirlo, di accettare e fidarsi!
Era come se una parte del suo essere credesse ciecamente al grifondoro e lo
riconoscesse come guida, la sua mente invece continuava a sussurrargli che era
pericoloso e assurdo entrare con un diciassettenne nella foresta. Ma poco a
poco quei pensieri vennero azzittiti abilmente ed una nuova espressione
determinata si fece strada negli occhi color miele.
Harry notò
immediatamente il cambio d’espressione e capì di esserci riuscito.
Probabilmente, il licantropo dentro l’uomo lo aveva riconosciuto ed era
riuscito ad intercedere sulla parte umana di Remus. Tutto quello sarebbe stato
più semplice se Remus avesse trovato un’intesa con il suo essere un lupo
mannaro. Ma da ormai molto tempo Harry aveva capito che l’uomo non voleva e non
aveva intenzione di accettare la sua natura, vedeva la licantropia come una
malattia incurabile, un morbo che doveva sopprimere ad ogni luna piena...
Dovette
distogliere la mente da quei problemi per tornare a pensare a quelli imminenti.
Un molliccio in cirolazione era un guaio terribile. Remus finalmente disse:
Rm –Va bene
Harry, fammi strada.- Il moretto assentì e disse
H –Grazie rem.
Però c’è un problema.-
Rm –Di che
tipo?-
H –Non
sappiamo che dimensioni può aver raggiunto il molliccio, non credo che da solo
tu possa riuscire a catturarlo.-
Rm –Tu potrai
darmi una mano e....-
H –Non
posso...-
Rm –Avanti
Harry, sei sempre stato il primo del mio corso e sono sicuro che...-
H –Non è
quello Rem! Ti spiegherò tutto più tardi, ma devi permettere a qualcun’altro di
venire con noi!-
Rm –Harry,
Sirius è dall’altro lato del castello e non credo....-
Hm –Professore
verremo io e Neville!-
Rm –Cosa?! Ma
n...-
Pn –E anche
noi! Vero ragazzi?!?!-
Rm –Assolutamente
no! È pericoloso e...-
H –Remus tu
non puoi andare da solo e non c’è tempo! Veramente non stò scherzando...- Harry
infatti sentiva la potenza della creatura continuare a crescere a dismisura,
sperava solo di arrivare in tempo.
Remus guardò
l’espressione ostinata della due ragazze e non tentò neppure di dissuaderle.
Harry aveva ragione, non c’era tempo da perdere, così si limitò a raccomandare
Rm –E sia
ragazzi, tenete le bacchette in mano e state in guardia, non è una lezione o
altro, dovete dare la massima attenzione!-
A quel punto,
Harry si voltò e seguito da tutti gli altri, si addentrò nei primi alberi. Camminava
con disinvoltura tra gli alberi e le radici, sembrava essere nel suo elemento
in quel frangente. Diceva a tutti dove mettere i piedi o meno, dove stare
attenti cosa non toccare e altre cose.
Sembrava avere
una conoscenza perfetta del luogo!
Dopo 15 minuti
che camminavano Remus chiese
Rm –Sei sicuro
che sia la strada giusta Harry?-
H –Temo di si
Rem... vedi che non ci sono creature quì? Sono fuggite tutte.... vuol dire che
è passato di quì.-
Dopo pochi
minuti un centauro diverso da quello di prima fece la sua apparizione
? –è entrato
nell’aria di Aragog, ma non è riuscito a passare dalla nostra...-
H –Va bene,
voi continuate a tenere d’occhio la zona ed avvertitemi per qualsiasi cosa. Mandate
Leo e Lea, noi cerchiamo di raggiungere il molliccio- il tono del moro era
autoritario e non ammetteva repliche. Secondo ciò che Remus e glia altri
sapevano, i centauri sono creature orgogliose e sagge che non ascoltano gli
umani, ma contro le loro aspettative, la creatura fece un cenno d’assenso
sparendo nel fitto della foresta.
Rm –Harry,
dove stiamo andando? Cos’è Aragog?-
H –Aragog è
l’acromantula che abita nella foresta Remus, ma state tranquilli, non è lui che
dovete temere...-
Pansy sussurrò
Pn –Ma... l’acromantula
non è quel ragno gigate e velenoso? Non doveva non esistere più in
Inghilterra??!?!-
H –Il ministero
compie sempre il grosso errore di non tener troppo conto delle creature
magiche... sono più di 100 anni che non fanno un censimento nelle foreste
magiche in Inghilterra.... quì nella foresta ci sono tantissime acromantule,
Aragog è ilcapostipite. Lui e Mosag*
hanno creato un altissimo numero di acromantule...-
Pn –E noi
siamo diretti lì?-
H –Si, ma non
sapventatevi e nonc olpite assolutamente le acromantule!-
Pn –Semrpe che
loro non colpiscano noi! O_O....-
Bl –Perchè ci
sono anche io!?!?! Non volevo nepure venrieeeee! Che salazar ci aiuti!-
Harry sussurrò
a se stesso
H -Speriamo
che il molliccio non abbia incontrato qualche acromantula piuttosto....-
Continua....
*Per chi non
lo sapesse, Moag non è parto della mia fantasia, ma è la moglie di aragog!
Ringraziamenti...
Dato
che l’autrice ha parua di un crucio ben pizzato ( e ben meritato aggiungerei) i
ringrziamenti oggi toccano a me che, come tutti coloro che possiedono neuroni
avranno capito, sono Draco Malfoy! (non dracuccio, dracuzzolo Draky o altre
storpiature chiaro?!?!?) (ma nun è verooo ç_ç.... è Draco che mi ha fatto una
testa così per fare i ringraziamenti....XD ndAutrice) sese... tutte
storie...-_-‘
Selene_90:
Tsk... tutti comlimenti che si becca quella!... ma guarda che gli attori siamo
noi!!!! E guarda che è Potter a fare il prezioso... non prendetevela con me!
Come vedi questa tizia che si definisce autrice mi ha interrotto sul più
bello... grrrrrrrr.... POTTER perchè diavolo fuggi sempre! (ma dracucciolo....
non è colpa miaaaa! Ç_ç ndHarry) Non chiamrmi dracucciolooooooooo! Grrrr
(ma.... ndHarry) Taciiiiiiiiiiiiiii! E in qaunto a te... autrice da strappazzo
concordo con Selene...a ggiornamenti più rpidi su! Fai lavorare quel neurone
solitario! (Emh...Draco non esagerare! ^^ Selene non ascoltare questo
nevrotico, chiedo umilmente perdono per il ritardo e spero che il cap ti sia
piaciuto!^^ Spernado di rivedere un tuo commento salutoni!^^)
Dark90:
Tsk... benvenuta anche a te... ma chi te lo fà fare a lasciare commetni eh? E
poi complimenti a una così?!?!? Guarda che questa si gasa e chi la sente
più?!?! E comuqnue ripeto... che è Potter a fare il prezioso... non è colpa mia
prendetevela con lui! (Draco!!!!!!! Non puoi essere un pò più genitle?!?
ndAutrice) emh.... fammici pensare.... NO! (-_-‘ Vabbè sei senza speranza! A
parte tutto grazie mille per i complimenti!^\\^ mi scuso anche con te per il
ritardo!^\^ spero di risentirti ndAutrice)
Gokychan:che
ti gridi per Salazar! Noi Malfoy abbiamo l’udito delicato non lo sai?!?! E che
sò sti complimenti! Ripeto: se questa si monta la testa è solo colpa tua! Però
almeno dici le cose in faccia vero??? Autrice la folle urlatrice ha ragione
asei una LUMACA! Persino Potter è più veloce di te a scrivere! MA ti rendi
conto?? E comuqnue i tuoi lavori sono belli solo perchè ci sono anche io!
(Dracooooooooo! È una commentatrice non puoi fare così! ndAutrice) tsk... io
faccio quello he voglio perchè sono... (si, sei un Malfoy! Lo sò! E anche Goky
lo sà! X_x... Comunque... tessoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Ç_ç grazieeee!
Scusascusascusa,,,,, sono proprio lenta ma mi spaice davvero! In compenso il
cap e bello lungo no? Grazie mille per i complimenti ^\^ sono contenta che il
mio stile ti piaccia ed è opvvio che a me piacciano i tuoi lavori! *_*
complimenti!!! E poi sicuro sei più veloce di me... segui pure molte fic alla
volta! X_x io nn ci riuscirei...ç_ç sperando di rivedere un tuo commento
ciauuu! ndAutrice
ximeng:
Almeno tu ammetti che è tutta colpa di Potter! Ma non contare sulla mezzosangue
e lenticchia femmina... sò peggio di lui guarda! (draco! ndAutrice) Sese...
Potter quì sembra una spece di Superman.... ma non esageriamo, comuqneu non può
usare la bacchetta! Bwahahahahah! E comuqnue io in realtà sò già tutto.. è
questa stupid autrice che si ostina a farmi fare il folle! Ma guarda! Hai visto
che mi fà sembrare un ri****ito?? Ma si può io sono un malfoy e.... (Si,
Draco... lo sappiamo ma serviva per la trama! Xi scusalo ma è un pò su di giri
perchè si occupa lui dei ringraziamenti...-_-‘... sono contenta della tua
curiosità, un bacione e spero continuerai a seguire!^^ndAutrice)
Kymanu:
Tsè... io sono sempre indispensabile! (-_-‘ ndAutrice)e io Non sono un
visionario! La lovegood ma NON io! Sono gli altri che non hanno un minimo di
cervello... e NON sono cotto di Harry!!!!!!! Voglio solo portarmelo a letto....
–un ragazzo bellissimo e biondissimo si avvicina ad Harry e gli fà l’ochiolino-
Ehy tu! Avada Kedavra!!!!!! (Ma draco tesoro! Cosa combini ndHarry O_O) aveva
un moscerino nell’occhio, lo volevo aiutare uccidendolo ma... devo aver
sbagliato mira (O povero cucciolo
ndHarry-che-si-avvicina-e-abbraccia-draco-tutto-teneroso) Frrrr –rumore di
fusa- Io...ehm... non ora Harry... aspettami in camera (Ok^^ ndDraco) –draco
cerca di ricomporsi cercando di non far vedere i pantaloni- emh... io adesso
andrei Kymanu... ma sappi che questa autrice è lenta quindi.. peggio per te!
(Ehy! Dove scappi!!!!! NdAutrice-appena-tornata-dal-bagno) ma perchè corre? O_O
vabbè... Cara ky........... emh... non sò come chiedere perdonoooooo! Cerheròà
di essere più veloce davvero... sucsaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Spero però che
nonsotante tutto tu leggerai questo cap e che ti piaccia.... almeno è
lughetto!^^ un bacione di scuse!^^ ndAutrice)
Djkika:
cara... che piacere rivedere il tuo nome fra i commenti!^^ Sono contenta tui
sia curiosa.... ti fare salutare da Draco ma quello è fuggito mentre parlava
con Kymanu...-_-‘
Coomuqnue!
Sperando che il cap ti sia piaciuto ti mando un bacio per le buone vacanze... e
un perdono per il ritardo!^^
Prucalifornia:
allora, premetto che con questa persona ho avuto un fraintendimento su un’altro
sito:
Credeva
avesi messo su alcuni suoi lavori dei commenti negativi( anche molto) senza
sapere che qualcuno aveva usato il mio nick per farli, prima che potessi
chiarire l’accaduto ha deciso di vendicarsi in maniera infantile.... -_-‘
Vabbè, non m’interessa adesso abbiamo chiarito... Ma comunque questo non
giustifica questo... per un commento negativo deve esserci anche una
spiegazione con un critica costruttiva, questo è fatto palesemente con
cattiveria...
Vabbè.
Non fà nulla!....^^ Probabilmetne non ha neppure letto la fic...-_-‘
Adesso
vi saluto a tutti qaunti ringraziandovi di vero cuore...! alla prossima e....
lasciate un commento a questa lumachina...!XD
A quanto pare i vostri sospetti sono
infondati… no, mi spiace per voi ma non sono morta!^^ Sono solamente in un
mostruosamente vergognoso ritardo…-_-‘’….
Chiedo veniaaaa!U.U…Ma
purtroppo come mi capita spesso, durante l’anno gli unici
momento in cui posso stare al pc sono la sera
poiché il pomeriggio per me è un vero e proprio trauma! Frequentando poi il
terzo liceo, alla sera devo anche studiare e diciamo
non sono rinomata per la mia dedizione allo studio…ç_ç…
Per cui mi scuso per il ritardo ma tra me e la mia beta a questo giro non si sa
chi aveva più impegni! Nonostante tutto mi auguro di
vero cuore che questo cap sia di vostro gradimento!^^
Sperando che non ce l’abbiate troppo con la sottoscritta buona lettura! Primetto che il cap è bello!XD
Il solito e immancabile ringraziamento alla mia bertuccia Ilary, senza la quale dovreste sorbire una serie di Orrori grammaticali senza fine e un uso spaventoso di
virgole punteggiature e Merlino sa cos’altro! Un bacio tatosissima
mia!
Dedicata alla mia “amatissima” (notare le virgolette -_-‘’) prof
d’italiano e il suo commento sulla mia incapacità di scrittura come
giustificazione al misero 5 che mi ha messo… signora mia, posso
capire che non le piaccia il mio genere, ma non mi può accusare di non saper
scrivere!
AVVERTENZA!: Allora, la carissima DjKika
mi ha fatto notare un errore mooolto importante!
Nello scorso cap ho errato una data! Quando harry è
nella stanza delle necessità non è il 20 Settembre ma comunque
l’1 Ottobre! Grazie mille carissima per averlo segnalato e scusatemi! Purtroppo
non so come correggerlo senza cancellare il cap
quindi… buona lettura per questo!
Capitolo XXI
1° Ottobre, Foresta Proibita, 1996
Harry avanzava in testa al gruppo.
Dietro di lui vi erano gli altri ragazzi, mentre Remus chiudeva la fila.
Il moretto sentiva che il molliccio era divenuto ancora più
potente e a conferma di ciò, lì nei paraggi non c’era neppure il più semplice
degli scoiattoli. La creatura doveva essere passata di lì...
Poco a poco gli alberi si fecero più radi e alti, erano parecchio
lontani dal confine della foresta, il moro grifondoro c’era
stato parecchie altre volte, ma per gli altri era sicuramente la prima.
Improvvisamente, un rumore dapprima tenue e poi sempre più forte,raggiunse l’orecchio del Guardiano. S’immobilizzò,
facendo cenno agli altri di seguire il suo esempio.
Chiuse gli occhi e si mise in ascolto.
Blaise e Pansy si guardavano sconcertati e timorosi. Draco non staccava gli occhi da Harry, mentre i due grifondoro si guardavano attorno con circospezione,
sapevano che se Harry si era fermato c’era un buon motivo e avevano assoluta fiducia nelle
capacità del loro amico.
Per quanto riguardava Remus invece, grazie ai suoi sensi di lupo, riusciva ad
avvertire qualcosa senza però
riuscire a decifrarlo.
Dopo un momento di silenzio, Harry riaprì gli occhi che adesso parevano avere una sfumatura
rossastra e con voce determinata disse
H – Stanno per arrivare delle acromantule...
non spaventatevi e non colpite; restate quì fermi e non muovetevi-
Dicendo questo avanzò
con calma. Remus che ormai sentiva
distintamente il rumore delle creature, mise una
mano sulla spalla di Harry e con
urgenza disse
Rm –Harry non fare lo sciocco! Saranno più di un centinaio! Cosa
intendi fare da solo? Le acromantule
sono animali molto pericolosi! Dobbiamo andarcene alla svelta... ahi!-
La spella dove prima teneva la mano,era improvvisamente diventata caldissima, tanto da fargli
produrre quel gemito di dolore e ritirare la mano.
Senza guardarlo negli occhi, ma
continuando ad avanzare disse:
H –Remus credimi, so quello che faccio, maper favore non interferite, qualsiasi cosa succeda! Herm, Nev mi raccomando!-
Nv –Certo
Harry, sta tranquillo, ci pensiamo noi.- Rispose
Neville con voce sicura. Sorpresi i serpeverde si voltarono verso il rosso-oro seguiti dal professore.
Pn –Paciock! Cosa pensi di fare?-
Nv –Impedire a
voi di interferire... Harry sa cosa sta facendo, non è uno
sprovveduto!-
Bl –Paciock non stiamo parlando di vermicoli!
Ma di ACROMANTULE per salazar!-
Nv –E io ti
ripeto Zabini che non corriamo pericolo se restiamo qui!-
Blaise stava per ribattere ma Hermione intervenne prima di lui
Hm –Neville ha ragione! Harry se la caverà
benissimo!- Disse con un mezzo sorriso.
Remus aveva parecchia confusione in testa. Vedeva
Harry avanzare lentamente verso il centro di una specie di radura e in più
Neville ed Hermione, due ragazzi per nulla sciocchi, sembravano
totalmente fiduciosi in Harry. Sembravano non avere il minimo di paura o remora
nell’accettare le parole del loro amico.
Negli occhi avevano una scintilla a Remus molto familiare, era la
stessa brillantezza presente negli occhi di coloro che anni
prima, e nuovamente in quel periodo, avevano lottato al fianco di
Silente nell’Ordine della Fenice.
Scacciò per un momento questi pensieri quando Harry si fermò
proprio nel mezzo della radura con capo chino, si voltò finalmente verso gli
altri studenti e con voce pacata ma chiara disse
Rm –Hermione, Neville temo che ci dovete
una spiegazione. Senza, non posso
promettere di non...-
In quel momento il rumore fu
udibile a tutti e si voltarono verso la fonte dei vari fruscii.
Dal fondo della radura,
cominciarono ad uscire ragni delle più diverse grandezze, alcuni avevano dimensioni
di cagnolini, altri sembravano più grandi di una cattedra! Remus fece
per andare verso Harry che se ne stava immobile, ma si ritrovò bloccato da
Neville che con sguardo ostinato disse
Nv –Mi spiace
professore, ma ho promesso ad Harry di controllarvi!-
Remus rimase impietrito da quella affermazione.Il ragazzo di
fronte a lui sembrava non avere dubbi o timore per le creature che andavano
verso di loro!
Posò il suo sguardo preoccupato oltre le spalle di Neville e
rimase completamente spiazzato,
le Acromantule sembravano addormentate
e Harry era in piedi in mezzo a tutti quei ragni con le mani protese avanti a
se.
Improvvisamente sentì Pansy alle sue spalle trattenere il fiato e dire con voce strozzata
Pn –Merlino! Harry sta attento!-
Da un lato della foresta infatti, avanzava lento e minaccioso un’acromantula
dalle dimensioni gigantesche!
Persino Remus non riuscì a fare un passo bloccato dalla paura e a questo sentimento seguì lo stupore
quando la voce di Harry interruppe quel silenzio inquietante
H –Aragog,
ti chiedo scusa... purtroppo la creatura che vi ha costretto ad allontanarvi
dal vostro nido è entrata nella foresta per colpa mia. Ti prego di
portare i tuoi figli ,non appena si saranno svegliati,
al sicuro vicino alle sorgenti e poi di tornare tra tre giorni al vostro nido.-
Ar –Quando avrai catturato la creatura portala a me e ai miei figli!
Cerchiamo vendetta!-
H –Mi spiace non poterti accontentare... purtroppo questa è una
creatura creata dagli umani e voi non potete distruggerla.-
Ar –Se mi porterai la creatura inerme, il nostro
veleno avrà effetto! Devi consegnarcela!- Harry titubò per un momento, poi assentì dicendo
H –Va bene, quando sarà inerme la porterò a voi perchè la finiate, ma dovrò essere presente anche io.-
Argogproruppe in una specie di ruggito
che Harry interpretò positivamente
Ar –Tra quanto
si sveglieranno i miei figli?-
H –Cinque ore circa, adesso ti chiedo di far passare me e i miei
compagni.-
Ar –Loro non
hanno diritto di essere qui-
H –Loro sono con me Aragog!- per un momento sembrò che
Harry fosse più imponente, poi come sgonfiatosi continuò –Ti concederò la tua vendetta, ma fammi
passare!-
La gigantesca acromantula emise un verso
mostruoso che Harry interpretò
come un assenso visto che poco dopo la creatura si spostò in modo da lasciare libero una
specie di sentiero. A quel punto, Harry si
voltò verso i suoi compagni e Remus, il primo a parlare fu Draco.
Il biondino fece un passo avanti e in un soffio disse
D –Tu... sei un Guardiano…- Non si capiva
se la su fosse un’osservazione o una domanda, così Harry si limitò a lanciare
loro un sorriso dicendo
H –Sei davvero molto
intelligente Draco, devo riconoscerlo...-
Dopo un primo momento, quando riuscirono a collegare le parole del
biondo, gli altri due serpeverde aprirono la bocca per lo stupore. Harry una di quelle creature
leggendarie? Era uno scherzo? Insomma come poteva essere vero....?
Nella mente di Remus invece era come se un puzzle si stesse formando, finalmente aveva
capito come sistemare i pezzi mancanti che da sempre aveva
avuto davanti agli occhi.
Una domanda però non poteva fare a meno di entrare nella sua
mente: perchè non aveva detto nulla? Non li credeva
degni di fiducia? Altri mille interrogativi premettero sulla sua mente, ma
tutti si spensero quando i suoi occhi incrociarono quelli di Harry.
In quegli smeraldi si scorgeva l’apprensione e la preoccupazione. E con tono basso e desolato disse
H –Io... non avrei mai voluto farvelo sapere in questo modo, ma
purtroppo gli eventi sono stati più rapidi di me...-
Per un momento i suoi occhi brillarono di tristezza, ma il ragazzo si riprese
sussurrando
H –Mi spiace, davvero... ma adesso ho bisogno del vostro aiuto. Io
posso bloccare il molliccio e provare a farlo ragionare, ma non so fino a che
punto lui possa ascoltarmi. In quel caso ho bisogno
che voi usiate le bacchette...-
A quella richiesta così sincera Remus non poté che capitolare.
Hermione e Neville durante la spiegazione si erano
avvicinati al moretto e ora stavano di fianco a lui, mentre i tre serpeverde
erano rimasti interdetti. Anche in questo caso fu
Draco il primo a reagire. Infatti con voce risoluta
disse
D –Tsk... Potter! Da quel che ho capito
adesso è una specie di situazione di emergenza, ma
sappi che mi devi un gran favore! Sei in debito!-
Una piccola scossa partì dal cuore del rosso-oro, sentiva una
strana sensazione calda passare per dove quella piccola sensazione aveva lasciato il segno. Da quei punti in poi il calore sembrava propagarsi un pò ovunque. In
risposta le sue labbra fecero uscire allo scoperto un piccolo sorriso riconoscente.
H –Ti devo ben più di un favore Draco, grazie...-
Il biondo per un momento, quando vide aprirsi quel breve sorriso sul
volto del moretto, desiderò vederlo così ogni giorno, ogni momento ed ogni
attimo.
A sua insaputa il cuore desiderò ardentemente poter scorgere quel
sorriso, anche così piccolo e discreto, sul volto di Harry.
Nel frattempo anche Pansy si era fatta avanti e con fare
indispettito disse
Pn –Harry! Questo è un comportamento assolutamente....Slytherin!- disse con un ghignetto –Quindi ovviamente è approvato! Ma non azzardarti mai più a farci prendere spaventi simili capito? Non tollero
rischiare di avere rughe d’espressione premature per colpa tua!- disse
facendo la finta offesa. Poi con
tranquillità disse
Pn –Ovviamente lo stesso vale per Blaise...-
Bl –Figurarsi se io ho voce in
capitolo!-
Pn –Perchè scusa, avevi intenzione di
andartene forse?-
Bl –No ma....-
Pn –Allora nulla Blay! Sei troppo lento e
qui abbiamo una situazione
abbastanza critica. Quindi taci e seguiamo Harry!-
Disse risoluta. Blaise alzò esasperato gli occhi al cielo cercando
di dissimulare un piccolo sorriso.
Solo Remus era rimasto in silenzio.
Harry azzardò un’occhiata
all’uomo che per lui era l’equivalente di un genitore premuroso e attento.
Sapeva di avergli arrecato un dolore nel non condividere con lui quel suo
segreto.
Ma non ce l’aveva fatta... più tardi
avrebbe cercato il suo perdono e tentato di spiegare, ma ora aveva bisogno che
Remus riponesse in lui fiducia.
Con sorpresa si accorse che il licantropo gli stava dedicando un
sorriso.
Egli infatti sembrava comprendere i suoi
sentimenti e non pareva arrabbiato. Con il solito tono di voce usato nelle situazione serie, pacato ma deciso, disse
Rm – avanti, fai strada!
Non hai detto di avere poco tempo?- Harry indirizzò loro un’occhiata grata e
tornato nuovamente serio disse
H –da questa parte-
Così seguirono Harry che adesso camminava a passo svelto visto la
mancanza di arbusti. Qua e là spuntavano creature
magiche e non, era straordinario vedere come queste passavano accanto al moro
grifondoro per poterlo sfiorare sena però essere minimamente pericoloso.
Lanciavano occhiate anche verso di loro, ma sembravano accettare
tacitamente il loro passaggio grazie alla vicinanza di Harry.
Camminarono ancora per una decina di
minuti, poi Harry fece loro cenno di fermarsi. Con voce bassa disse
H –State attenti, sta
arrivando... non so che forma potrebbe avere assunto, ma dubito riuscirà a cambiarla perchè ha
assorbito troppe paure... fate partire gli incantesimi quando ve lo dico va bene? –
Senza esitazione assentirono mettendo le bacchette in posizione
offensiva.
Improvvisamente, dei piccoli spiritelli apparvero dal nulla e
Draco li riconobbe in un momento. Erano quelli che aveva creduto di vedere
durante l’ora di trasfigurazione!
I due esserini luminosi cominciarono a
svolazzare davantiad Harry con espressioni tese
La –Signor Harry
signore! Abbiamo fatto allontanare tutte le creature come richiesto-
Lo –Esatto signore, adesso quel mostro sta venendo qui! Deve stare molto attento! –
La –Si! Non deve farsi del male affaticarsi! I centauri vogliono
che lei li raggiunga questa notte! Il momento è arrivato!-
Lo –Signore Lea ha ragione! Forse
dovrebbe...-
Harry bloccò con un gesto il farfugliamento preoccupato delle due creaturine
H –Leo, Lea, siete stati davvero bravi!
Vi ringrazio-
Gli spiritelli si guardarono tra loro emozionati
H –Come ultima cosa, avvertite
Cassandro che ci sarò. Dopo di chè
chiamate Luna e scortatela fino a qui!
Intesi?-
Lao –Certo
signor Harry!-
Dissero svolazzando
via mentre da dietro una fila di pini, proveniva
un rumore strisciante e sinistro.
Harry fece un paio di passi avanti e con un lento strisciare
apparve un serpente enorme, dalla bocca aperta come in un ruggito dove facevano bella mostra due file di
zanne bianchissime e scintillanti, le sue spire erano pieni
di... aculei? Possibile? Senza contare l’odore di putrefazione che si portava dietro e gli occhi color rubino
striati di nero pece che mettevano i brividi.
Quello era certamente un ibrido! Una creatura simile in natura non
poteva esistere! Era enorme e dall’aspetto letale.
Harry incatenò i suoi occhi a quelli dell’animale e questi si
fermò per un momento, come ipnotizzato da qualcosa d’invisibile.
Il Guardiano poi stese le mani di fronte a se senza sbattere le ciglia
per non perdere il contatto visivo.
Hermione trattenne il respiro guardando la base della creatura.
Accanto al suo corpo stavano crescendo
una specie di arbusti flessibili che si
attorcigliavano alle spire di quel corpo serpentesco.
Improvvisamente però, la creatura parve risvegliarsi
dallo stato ipnotico in cui Harry lo aveva condotto e con un colpo della
possente coda, non ancora bloccata, investì in
pieno Harry che cadde svariati metri indietro.
Hermione, Pansy e Neville proruppero in
un’esclamazione preoccupata, Remus fece per andargli vicino mentre Blaise e
Draco cominciarono a muovere la
bacchetta in direzione del mostro.
H –Fermatevi! Non avvicinatevi e non colpitelo!-
D –Cosa?-
In risposta
Harry si alzò apparentemente illeso, alzò il braccio destro all’altezza del
cuore e poi strinse la mano in un pugno.
Dalla gola del molliccio proruppe un orribile gorgoglio che pareva di sorpresa
e dolore.
Infatti i rami che
si erano avvolti intorno al suo corpo adesso si erano stretti in modo da
imprigionare quel corpo!
Ma il mostro
non sembrava intenzionato a
cedere così facilmente. Cominciò
a dibattersi e gli aculei che segnavano
le sue scaglie si strofinavano contro i verdi arbusti, lacerando in poco
tempo la temporanea prigione verde.
Nel frattempo Harry era scattato verso la coda della creatura e le
sue mani parevano fatte di fiamme vive
e partendo da lì mise fuoco agli arbusti
rimasti tra i vari aculei e un’improvvisa raffica di vento cominciò a portare
quel fuoco lungo tutto il corpo!
La pelle però sembrava non risentirne, solo le spine che
arricchivano le sue scaglie sembravano sparire a contatto con le fiamme che,
dopo averle annullate, sparirono progressivamente.
Il molliccio infuriato per loro perdita si avventò contro il
moretto che si mosse solo all’ultimo momento.
Con orrore i ragazzi e il professore si accorsero che due zanne
del mostro erano penetrate, anche abbastanza profondamente visto il colore del sangue che si intravedeva,
sul braccio sinistro di Harry.
Non un solo gemito però fuoriuscì dalle labbra del ragazzo.
Si risvegliarono dall’orrore quando Harry gridò loro.
H –Avanti! Riducetelo con il riddikulus!-
Dopo una breve esitazione, Hermione e Neville obbedirono all’amico
puntando le bacchette e colpendo con la formula il molliccio.
Anche gli altri, presi i due grifondoro ad esempio, si
unirono all’attacco utilizzando l’incantesimo.
La creatura cominciò a dibattersi, ma sembrava bloccata da
Harry che aveva ancora le sua fauci nel braccio. Dopo
un primo momento il mostro cominciò a ridursi.
Dapprima impercettibilmente, poi più
velocemente.
In poco tempo si era bello che dimezzato, con un ultimo sforzo rimpicciolì
ulteriormente e si staccò dal braccio del moro da cui usciva copiosamente sangue scuro.A quel punto
Harry, ignorando la propria
ferita, congiunse le mani sul capo della creatura ormai nana, facendo partire delle scintille azzurre.
Una patina azzurrocristallina, cominciò
a ricoprire il corpo del molliccio, poi parve gonfiarsi fino a formare una
sfera. Harry vi posò il palmo della mano destra da cui s’ irradiò una tenue luce rossa che cominciò a segnare delle
venature sulla sfera.
Questa mutò prendendo un colore
azzurro cupo e perdendo il suo aspetto quasi liquido divenendo compatto e
solido.
Con il braccio sano Harry raccolse la sfera che era divenuta
grande quanto una per la divinazione.
Draco senza ben sapere come e perchè
si ritrovò in un momento, vicino al moro. Lui non poteva vedersi, ma Pansy e Blaise
non l’avevano mai visto così serio e preoccupato; neppure quell’estate per la
decisione presa dai loro genitori!
H –Grazie mille a tutti, davvero... Fortunatamente è andato tutto
bene...- disse con un piccolo sorriso, a quel punto senza rendersene conto il
biondo Serpeverde esplose
D –Tutto bene? Tutto bene?? Ma ti sei
fatto di polvere volante? Forse non hai notato che un lucertolone dimensione
gigante ti ha quasi affettato un braccio!-
Harry fece per ribattere ma Remus intervenne dicendo
Rm –Non provare a dire una parola! Draco ha perfettamente
ragione!- disse severamente il licantropo –Avanti fammi vedere!-
Disse allungando la mano verso il braccio del ragazzo, questo però
fece un passo indietro distogliendo lo sguardo.
H –Emh... grazie Rem, ma... ci penserà
Hermione a controllare la ferita, vero Herm?-
Chiese alla ragazza che lo guardò spaesata
Hm -Perchè? Potrebbe benissimo farl.... Ah! M-ma
certo!- disse ridendo nervosamente –Sì, sì, ci penso io professore davvero!-
In un momento fù accanto al moretto,
controllò con aria critica la ferita dicendo
Hm –Mmh.. è
davvero parecchio profonda, ma è pulita... basterà un ferula e poi Madama Chips ti farà tornare come nuovo...-
E così
dicendo legò la ferita con delle bende piuttosto stette, e dopo un primo
momento, si tinsero lievemente di rosso. Harry cominciò prudentemente a muovere
il braccio strizzando lievemente gli occhi per via del dolore acuto. Gli altri
lo guardavano preoccupati, ma per rassicurarli il moretto rivolse loro uno dei
suoi sorrisi stiracchiati.
Rm –Harry, credo sia meglio
cominciare ad incamminarci, quella ferita non mi piace davvero per nulla!-
D –Tsk, senza contare che ci devi delle
spiegazioni....- fece notare il biondo serpeverde cercando di celare quel senso
di apprensione che serpeggiava nel suo animo.
H –Avete ragione... ma...- in quel momento all’orizzonte apparve
una ragazza che portava la divisa di Hogwarts, aveva i capelli biondissimi e
quando si fece più vicina i Serpeverde e il professore rimasero stupiti di vedere Luna
Lovegood che si toglieva i rametti
dal maglione. Questa invece sembrava totalmente a suo agio.
Lu –Cosa ci
fai ancora lì? Non credo che sia il caso farli aspettare ancora... scommetto
poi che Cassandro non vede l’ora di farti una ramanzina per il piccolo
incidente di oggi...-
H –Hai ragione... ma come fai a sapere di cosa è successo?-
Lu –Ah! Io non
ne sò nulla.... riferisco
solo ciò che la soave voce di
Cassandro ha fatto sentire a mezza foresta...- Harry alzò gli occhi al cielo.
H –Uff, allora devo proprio andare... Luna, portali all’imboccatura
del sentiero protetto e aspettatemi lì. Non ci metterò più di un’ora....- e poi, in un battito di ciglia sparì nel nulla.
Pn –Dove... dov’è andato?-
Lu –Nel cerchio dei centauri suppongo... o comunque nelle loro vicinanze... Oh bè, cominciamo ad andare che ne dite?- a
quel punto Draco incurante di cosa potessero pensare gli altri tuonò
D –Lovegood! Dove diamine è sparito
Potter? E cosa sta
succedendo?-
Lu –Quante
volte devo ripeterlo? Harry è andato nel cerchio dei centauri! Deve benedire
una nascita o... bè non ho capito bene cosa.... ma ci
metterà poco più di mezz’ora credo... adesso vogliamo andare?-
Rm –Conosci la strada?-
Lu –Certo...
spesso quando ce ne è bisogno accompagno Harry...
adesso stiamo andando verso la strada protetta, lì non ci può raggiungere
nessuna creatura...-
Così ancora stupiti cominciarono a seguire Luna, ogni tanto le
ponevano qualche domanda e questa dava risposte sbrigative. Alla fine
rinunciarono dal farsi dire qualcosa di più. Dopo una quindicina di minuti, Luna si fermò nel bel mezzo del nulla e si sedette
tranquillamente per terra. Dopo un’alzata
di spalle anche Hermione e Neville seguironoil suo esempio mettendosi comodi.
Pn –Emh... siamo arrivati?-
Lu –si...
basterà aspettare qui...-
A quel punto anche Remus si sedette, i tre serpeverde invece
fecero prima apparire una specie di mantello e solo dopo vi si sedettero sopra.
A quel punto Pansy cominciò con un’interminabile tiritera su come avrebbe fatto
pagare quella scampagnata affatto gradita a “quel grifondoro da strapazzo”. Giurando a se stessa che non si sarebbe lasciata abbindolare dagli occhioni verdi di quest’ultimo. Neville ed Hermione
scoppiarono a ridere non avendo mai sentito la regale Parkinson fare ramanzine
simili. Blaise, Draco e Remus invece che avevano già
assistito parecchie volte a quel chiacchiericcio
non vi badarono più di tanto. Solo il moro Serpeverde dopo l’ennesimo
“grifondoro da strapazzo” uscito dalle labbra della sua amica disse:
Bl –Pansy abbiamo capito... gliela farai
pagare ok? Ma adesso per pietà finiscila!- la moretta in
risposta le rivolse uno sguardo offeso e mise quello che Hermione e Neville
stentavano a credere fosse un broncio. Blaise però l’ignorò deliberatamente e
disse invece
Bl –Piuttosto, voi da quanto tempo sapete di Harry?-
Hm –Da poco dopo l’inizio scolastico... lo abbiamo scoperto io e
Ginny per caso- poi come se si fosse ricordata improvvisamente di una cosa
disse –E tu Luna? Lo sapevi già vero?-
Lu –Era così
ovvio... credo di saperlo dal mio terzo anno o giù di lì-
Hermione di fronte a quella risposta così da Luna scosse la testa
e rivolta agli altri disse
Hm –Comunque sia, Harry aveva deciso di
parlarvene a breve, tiene molto a tutti voi, ma... – abbassò per un momento gli
occhi –Non voleva far preoccupare nessuno ed è anche parecchio spaventato da questa situazione-
Rm –Spaventato?-
Hernione annuì fece
per spiegare ma non riuscì a trovare
le parole giuste e con
un’occhiata chiese a Neville di aiutarla con le parole
Nv –Per lui
questa è una situazione nuova e... deve ancora abituarsi. Fino a quest’estate
non aveva mai avuto la possibilità di emh... “usare i
suoi poteri” e adesso è parecchio instabile. Pian piano si sta abituando a
queste sue nuove capacità...-
Bl –Guardiano? Vuoi dire che... ha il controllo su tutti gli
elementi?-
Nv –Si...-
A quella rivelazione seguì un momento di silenzio.... Draco non sapeva più cosa pensare, sentiva una specie
di vuoto in fondo allo stomaco
che lo rendeva inquieto. Una sensazione che non aveva mai
provato prima, senza contare che
c’era ancora qualcosa che non quadrava in tutta quella faccenda. C’era
qualcosa di più sotto. Ma il suo raziocinio cominciava
a prenderlo in giro dicendo “
non ti basta quello che hai scoperto? Quello che cercavi e che ti faceva perdere
tempo e pensieri è stato svelato, è tutto qui!”. MaDraco sapeva che non era così. Perchè c’era quella sensazione di vuoto e di apprensione. Eperchè in quel momento,
l’unica cosa che gli interessava
veramente era vedere Harry lì, vicino a loro...
Come ad esaudire quel tacito desiderio, poco distate dal biondo, comparve il moro rosso-oro. Aveva un aspetto orribile, era molto pallido e sembrava reggersi in
piedi per puro miracolo. Draco non rispondendo delle proprie
azioni, in un secondo gli si ritrovò
accanto a sorreggerlo con una mano intorno alla vita. Se
il senso di preoccupazione si era attenuato, quello di vuoto cominciava a colmarsi un pò.
Gli altri nel frattempo erano scattati in piedi preoccupati, ed
Harry troppo stanco per fare anche solo un sorriso
disse
H –Non.... non preoccupatevi sono solo
stanco...-
Disse in un piccolo sussurro. Poi esplose in un ampio sbadiglio. Cedendo di poco sulle gambe e appoggiandosi inconsciamente al
calore della spalla dietro di lui. Quel tepore era così bello e
tranquillo... sentiva dei mormorii intorno a lui, ma era come se non ci fosse
nulla all’infuori del calore che sentiva vicino al capo. Istintivamente si fece
più vicino a quella fonte di benessere e non sentì Luna dire:
Lu –Avanti,
sbrighiamoci e andiamo in infermeria prima che Harry entri in letargo!-
Rm –Va bene, forse sarebbe meglio se
facessimo apparire una barella- disse sfoderando
la bacchetta.
Lu- Non ce ne
sarà bisogno, e poi sarebbe troppo ingombrante, Harry non pesa nulla praticamente, lo porterà Draco... forza andiamo!-
Disse incamminandosi mentre
gli altri stettero per un momento immobili, come ad
aspettare le recriminazioni del
biondo serpeverde, ma queste non arrivarono. Si voltarono leggermente sorpresi
verso quest’ultimo e videro Draco alzare con nessuna
difficoltà il corpo del moro e accostarselo
al petto. Il grifondoro poi, come un gatto in cerca di calore si arricciò
su se stesso premendo il capo verso la curva formata dal collo e le spalle del
Serpeverde.
Con un sorriso Hermione cominciò a seguire Luna. Neville e Pansy
la seguirono con la medesima espressione.
Remus
e Blaise invece rimasero interdetti per un momento, non era da Draco
comportarsi a quel modo! Il Draco Malfoy che conoscevano avrebbe cominciatoa
urlare dicendo di non essere un Elfo domestico e che i Malfoy non fanno mai
cose del genere... e poi, dopo aver
visto il volto del biondo, Remus comprese e imitò l’espressione degli altri
ragazzi mettendo una mano sulla spalla di Blaise e guidandolo dietro gli altri.
Senza rendersene conto, anche il serpeverde cominciò a seguire
quella sorta di processione, ma la sua attenzione era completamente catturata
dal calore insopportabilmente intossicante che emanava il leggerissimo corpo
del grifone. Sentiva il respiro lento e pacato
del rosso-oro solleticargli la pelle del collo e da quel punto partivano mille
e più brividi che andavano ad infestare le sue percezioni. In quel momento
Harry gli sembrava così fragile che aveva quasi timore
di spezzarlo se lo avesse stretto ancora un pò.
Eppure la voglia
di farlo era pazzesca, dovette
imporsi un ferreo autocontrollo
per non farlo... Poi, assecondando quel suo pensiero, Harry come in cerca di
qualcosa si avvicinò ancora al suo petto scostando di poco il volto dall’incavo
profumato del suo corpo.
Con una lentezza spaventosa aprì leggermente gli occhi umidi di
sonno dicendo
H –Draco?...- Il biondino annuì piano
H –Grazie...- poi ricadde nella posizione precedente in preda al sonno. Infatti
non riusciva a tenere gli occhi
aperti. Era in una specie di via
di mezzo tra il dormire e la
veglia. Un angolo del tempo dove seguiva tutti i suoi bisogni
con piccoli movimenti. E in quel momento, il bisogno
principale che sentiva dentro di se era quello di stare più vicino possibile a
quella fonte di calore e a quel profumo così buono. Desiderava davvero rimanere lì, tra le braccia di Draco
senza più tornare alla realtà.
In poco tempo raggiunsero la fine del bosco. Riuscendo finalmente
a guardare il sole. Dalla sua posizione Remus notò che dovevano essere le tre o
giù di lì. A quell’ora erano tutti nelle proprie sale comuni o nella
biblioteca. Quindi passando alcuni passaggi un pò più
nascosti non avrebbero incontrato nessuno.
Remus li guidò attraverso passaggi secondari
fino a quando non raggiunsero l’infermeria, Harry stava lentamente riprendendo conoscenza anche se ancora gli
appariva tutto piuttosto stordito, Draco invece, cercava di
non guardare verso di lui, ma di concentrarsi sui propri passi...
Dopo un’ultima svolta a sinistra, raggiunsero l’ala del castello
dedicata all’infermeria, entrarono nella stanza dove Madama Chips
gli fu immediatamente addosso...
MC –Cosa ci fatequi? Questa è un’infermeria non un luogo d’incontro!-
Rm –Madama, scusi l’irruenza, ma c’è stato un problema con la mia
lezione e...- non finì la frase che l’infermiera aveva
già posato il suo occhio esperto
sul semi-incosciente Grifondoro
MC –Malfoy, posi delicatamente il Signor Potter su quel lettino
laggiù e voi non muovetevi di lì!- disse per poi
sparire nel magazzino delle pozioni. Draco eseguì con innaturale docilità l’ordine impostogli e posò
delicatamente il corpo del moretto tra le lenzuola bianche. Madama Chips lo raggiunse facendolo
retrocedere fino ai suoi compagni, per poi
cominciare a visitare Harry.
Borbottando contrariata contro le ferite del moretto, dopo una
controllata accurata al battito, il respiro e la pressione, cominciò ad applicare unguenti e a
bendare il braccio come si doveva, obbligò il grifondoro a mandar giù una
pozione rimpolpa-sangue ed
una ricostituente più alcuni antidolorifici ed infine gli ricontrollò i segni
vitali.
Nel frattempo i ragazzi e l’insegnante erano rimasti in rispettoso
silenzio dall’altra parte dell’infermeria osservando l’efficiente infermiera a lavoro. Remus aveva provveduto
a ripulire tutti loro con
alcuni elementari incantesimi e con un Gratta
e Netta il pavimento da loro sporcato, per poi
rimanere in attesa che l’infermeria finisse il suo lavoro.
La donna dopo una ventina di minuti si ritirò compiaciuta del suo operato di fronte al letto.
MC –Harry, speravo in una tua
visita, ma di certo non di questo tipo!- disse scotendo la testa
H –Mi spiace Poppy... anche io avrei
preferito...-
MC –Oh bè, adesso con un pò di riposo e un paio di giorni in
infermeria, dovrebbe tornare tutto a posto! In quanto a voi...- disse voltandosi
verso gli altri –verrete a trovarlo domani! Adesso ha solo bisogno di riposo, chia...- Ma Harry la interruppe
H –Poppy, per favore, potresti farli rimanere in
infermeria altri 5 minuti? Ti prego!- L’infermiera strinse le labbra contrariata prima di cedere
MC -.... e va bene, ma che siano cinque! Non uno di più!-
H –Ovviamente! Grazie mille!- La donna fece un cenno seccato in
direzione del moretto e si diresse borbottando verso il suo ufficio.
Per un momento per la stanza aleggiò solamente un silenzio teso,
poi Harry, con un tono di voce incrinato disse
H –Io... io vi chiedo scusa. A tutti voi....
mi spiace non avervi potuto parlare prima di tutto questo ma, non era, non è la
cosa giusta- aggiunse con tono amaro
Pn –Cosa vuoi dire?-
H –Voglio dire che adesso dovrete dimenticare....-
Bl –Cosa?-
H –Io, non vorrei davvero, ma credetemi ragazzi è la cosa
migliore... Non è sicuro per me, ma sopratutto per voi conoscere questo
mio aspetto...-
Draco era ammutolito, ma come, adesso che finalmente tutto gli era
chiaro, Potter se ne usciva con quella storia? No! Lui non voleva dimenticare!
Non ora che... già, che cosa? Al momento non sapeva
rispondersi, ma dentro di sé, ogni cellula gridava di ribellarsi, di dire qualcosa, qualsiasi cosa! Ma qualcosa
dannazione, affinché il ricordo di quella giornata restasse viva nella sua
memoria. Ma Harry fu più rapido della sua bocca e prima che una sola
sillaba potesse uscirne, il moretto con delle ultime scuse mosse
la mano nella loro direzione.
I tre serpeverde sentirono un’ondata di calore nella loro testa,
fu come una brezza che schiacciò delicatamente
il ricordo delle ore appena trascorse in un angolino
della loro mente. Quello che nessuno poteva sapere, era che nella mente di
Draco qualcosa era andato diversamente...
Nel biondo un calore ancora più forte aveva ostacolato la tiepida
aria che aveva raggiunto i suoi pensieri e ricordi, qualcosa stava proteggendo
quel ricordo, la sensazione durò solamente un momento,
ma in questo frangente Draco sentì una voce dolce e melodiosa, sapeva di non
averla mai udita, ma allo stesso tempo era come se gli fosse nota. Con
musicalità essa sussurrò “Non fargliene una colpa... il Guardiano credeva di
agire in meglio, ma tu non dimenticare... non puoi dimenticare ciò che è già
parte di te...”
Nel frattempo, nella stanza i tre verde-argento sembravano
trovarsi in una specie di trance e Remus preoccupato fece per raggiungere il
più vicino dei tre, ma Harry con un cenno lo fermò dicendo
H –Rem... stai tranquillo, si
riprenderanno immediatamente...-
Rm –Era necessario?-
H -...si.... – soffiò piano, poi, in poco più di un sussurro,
senza guardarlo negli occhi aggiunse –Ma... non potevo agire anche su di te, mi
spiace solo che tu l’abbia scoperto in questo modo...-
Rm –Non c’è mai un modo giusto per queste
cose...- rispose con un piccolo sorriso.
Poi però dovettero interrompere la piccola conversazione perchè i tre si erano ripresi ed
ora li guardavano con espressioni vacue. Harry si dipinse sul viso un sorriso
meno solare del solito e con voce pacata disse
H –Sono contento che stiate meglio ragazzi...-
Bl –Che... cosa?-
H –C’è stato un problema con il molliccio, vi ha colto di sorpresa
e diciamo che vi site assentati un attimino...-
Pn –Siamo svenuti?-
H –Diciamo che eravate confusi Pansy, fortuna che c’era il
professore che ha risolto la situazione...-
Pn –Sul serio? Cavoli... ricordo solo di
essere scesa con tutti voi nel cortile... Dannato Wesley!
Come si fa
dico io!-
D –Tsk... cosa ti aspettavi da un elemento simile per di più
grifondoro?-
H –Avanti! Non tutti i grifondoro sono male!....-
D –Questione di gusti Potter... piuttosto, perchè
sei in infermeria?-
H –Ehehee....
diciamo che non vado d’accordo con i basilischi...!^_^-
Pn –Ti ha attaccato?-
H –Purtroppo si...- disse esibendo un portentoso sbadiglio e stropicciandosi gli occhi. In quel momento
tornò madama Chips che intimò loro di andarsene
MC –Come vedete si regge seduto per miracolo! Adesso fuori di quì!... Dopo tutto quel sangue
dico io... un pò di comprensione insomma!-
Disse guidandoli fuori dalla stanza. Una
volta nel corridoio Pansy si voltò verso Hermione con espressione accigliata
Pn –Sangue?-
Hm –Emh... già, diciamo che il molliccio non era esattamente
docile...lo ha attaccato e ferito alla spalla... – disse cercando di ripetersi
che lei non stava mentendo, o almeno, non del tutto...
Pn –Oh quel Weasley me la pagherà molto cara! Non solo mi ha rovinato la manicure, per non parlare
dei capelli! Sono stressatissima! Ma ha anche mandato
all’aria il piano previsto per questo pomeriggio!-
Bl –Piano?-
Pn –Lascia perdere Blay... andiamo che è meglio! Professore,
arrivederci!- disse con un elegante cenno del capo per poi trascinarsi per il
corridoio il suo amico.
2 Ottobre Infermeria.
Da quando lo avevano portato in infermeria, Harry non si era
ancora svegliato, ma Madama Chips li aveva rassicurati dicendo che era tutto a
posto, il braccio era stato fasciato e avrebbe procurato
solo qualche fastidio e un pò di dolore se mosso, ma per il resto il grifondoro
stava benissimo.
Il pranzo era finito da poco e Draco era accanto al letto del
ragazzo. Il perchè non lo sapeva neanche lui, o
almeno così continuava a ripetersi da 20 minuti. Durante tutto quel tempo era
stato solamente seduto in contemplazione del volto addormentato che stava a
pochi centimetri da lui.
Perso nei suoi pensieri e nel
ricordo sfocato del calore emanato da quel corpo, cercando di ricordare quando
l’avesse mai avvertito senza riuscire a darsi una risposta se non la certezza
di averlo già sentito. Era talmente concentrato, che non si era
neppure accorto di Hermione e Neville che poco prima si erano affacciati,
questi però, dopo aver notato la figura del serpeverde, con dei sorrisi complici erano usciti silenziosamente
dall’infermeria.
Il biondo non sentì neppure Madama Chips
uscire dal magazzino con svariate ampolle che lievitavano davanti a se, sembrò
non udire neppure il suono della porta dell’ufficio che si richiuse alle spalle
dell’infermiera.
Si ritrovò a ripercorrere con lo sguardo il profilo morbido
di Harry, quante volte aveva già percorso quel sentiero immaginario? Se qualcuno glielo avesse chiesto
lui non avrebbe trovato una risposta adatta. Non erano poche, e neppure molte o
tante, forse semplicemente troppe. Ma chi ha deciso a
cosa equivale il troppo? Insomma non c’è un’unità di misura a cui poter far riferimento giusto? E
poi, cosa c’era di male nell’ammirare quei capelli così morbidi e scompigliati,
quelle guance dall’aspetto così soffice, quelle labbra rosate da cui usciva
lieve il respiro denso del sonno, cosa c’era di male nel provare un brivido nel
guardare la pelle liscia e leggermente tesa del collo di Harry? C’era qualcosa di
sbagliato in ciò?
Se la sua
razionalità riusciva a trovare degli errori, il suo animo li archiviava nell’angoletto
dedicato alle idiozie; perchè Draco in quel momento
non poteva pensare ad un altro modo per passare
il suo tempo. Quell’osservare, quel tracciare passaggi
invisibili sulla pelle lievemente abbronzata del moretto gli sembrava la cosa
più normale e giusta da fare. Poche altre volte aveva
avuto una sicurezza simile...
E il problema che lo portava a porsi mille
domande era quello.
L’interrogativo che continuava a correre per la sua mente e che
persino l’animo per una volta non scacciava era uno. Un pensiero che veniva rincorso da tutto il suo essere ma che scappava via
come un boccino particolarmente dispettoso e veloce.
Ma per la
barba di Merlino! Lui era un ottimo cercatore
no? Perchè accidenti non riusciva a catturare quel
dannato pensiero?
Più gli si avvicinava, più questo si faceva
labile e lontano.
Per un istante la
sua razionalità ricominciò a funzionare a dovere.
Tornò ad uno dei tanti insegnamenti che suo padre gli aveva lasciato con il nome di Malfoy. Ricordava bene i
pomeriggi passati insieme al genitore mentre parlavano di strategie e tattiche.
Ricordava quando in uno dei tanti giochi per quanto si sforzasse
di raggiungere un avversario per catturarlo, questo all’ultimo momento si
portava via da lui.
Il padre allora lo aveva spronato a tentare e ritentare, ma per
quanto Draco si fosse sforzato, quel dannato nemico si portava sempre fuori dalla sua portata.
Proprio in quel frangente aveva capito che alcune volte non sei tu
che devi andare all’attacco, rincorrere e portarti alle spalle dell’avversario.
Ma fermarti e attendere che sia lui a venirti alle spalle per
poi sorprenderlo girandoti al momento opportuno.
Cosa c’entrasse questa specie di
strategia militare con i pensieri Draco non sapeva dirlo, ma una vocina,
tremendamente simile a quella di suo padre, lo portò a seguire quell’improvvisa
ispirazione. Smise di rincorrere quel pensiero
così astratto, cercò di non pensare a nulla se non alla sua occupazione, ovvero
nel guardare quel profilo che pareva cercare il suo sguardo come ferro una
calamita.
Rintracciò per l’ennesima
volta tutto il tragitto che ormai avrebbe potuto benissimo riconoscere
ad occhi chiusi. E poi cominciò a sentirla. La voglia di passare una mano tra quei capelli, il desiderio di far
scorrere le dita su quella pelle
all’apparenza così soffice, la necessità di passare le sue
labbra fini su quelle del moro.
Ed eccolo!
Ecco il pensiero che fino ad un minuto fa gli era sfuggito, adesso era proprio
lì, calmo e sorridente davanti a
lui. Sembrava strano da dire, perchè insomma, un pensiero non è
una cosa reale, ma il serpeverde avrebbe potuto giurare che se avesse potuto avere un’espressione, quel pensiero
assomiglierebbe al viso di una maestra che guarda uno studente che dopo almeno
un centinaio di spiegazioni ed esercizi è riuscito finalmente a capire una cosa
importante.
E Draco si
sentiva proprio come questo studente, che si dava dello sciocco per non averlo
capito prima. Perchè davvero era stato così chiaro,
gli elementi per risolvere quel problema all’apparenza così difficile erano serpe stati lì. Era come se i suoi occhi avessero scorso più
di una volta la soluzione senza riuscire però a capirla veramente. Ma ora che l’aveva trovata si sentiva così irritato per non
averlo fatto prima.
Insomma, come poteva non aver capito quanto era bello
Harry?
Infondo non era difficile, il moro era una di
quelle persona dove per trovare
un difetto dovresti pensarci una
giornata intera. E che alla fine quel difetto, se lo si
guarda davvero, non può neanche definirsi un vero difetto.
Harry non era il ragazzo che faceva fermare la gente per strada,
quello che ti bloccava il fiato non appena lo scorgevi. Lui era quello che alla
terza occhiata sembrava perfetto. Colui che dopo i
primi sguardi non potevi fare a meno di avvicinarti per poter entrare a
contatto con lui e con la luce che sembrava
avvolgerlo. Di quella bellezza delicata che porta le persone a mettere i cristalli al sicuro in
una teca di vetro. E lui non l’aveva capito, non se ne
era minimamente reso conto! Lo aveva sempre saputo ma non era mai
riuscito a riconoscere quel concetto.
Ma adesso che l’aveva finalmente
trovato e compreso, in un baleno riusciva a spiegarsi anche tutto il resto. Il perchè del calore di quel corpo, il motivo per cui il suo stomaco era continuamente attorcigliato
quando vedeva il moretto e tutti gli altri atteggiamenti così poco Malfoy che
lo avevano irritato fino a quel momento.
Si diede dello sciocco e del Paciock per almeno 20 volte per non
essersi reso conto prima di allora di essere rimasto affascinato da Harry. Ma adesso che l’aveva capito, tutto andava rivisto. Un
Malfoy con un obbiettivo e un Malfoy inarrestabile! E se a Draco piaceva
Potter, voleva dire che avrebbe fatto tutto pur di far capire il
concetto anche al moro grifondoro. Passò la sua mano lungo il profilo che fino a quel momento aveva
osservato solo con gli occhi mentre questi assumevano un’espressione decisa.
Così con calma misurata decise di andare a prepararsi per la sua
nuova missione, a malincuore abbandonò
la pelle tiepida del grifondoro
alzandosi dalla scomoda sedia dell’infermeria. Accolse con un ghigno il mugolio
di protesta emesso inconsciamente
dal moretto per la mancanza di quel contatto, e poi si allontanò dal letto
diretto verso i suoi sotterranei.
Mentre stava per
lasciare la stanza, la porta dell’infermeria si aprì lasciando entrare i due
professori di Difesa contro le arti oscure. Mentre
Remus rivolse un sorriso sincero al serpeverde, Sirius lo guardò torvamente
S –Malfoy! Cosa ci fai qui?- Draco per un
momento pensò di rispondere per le rime, poi però, dopo una breve riflessione, lanciò un’occhiata maliziosa al moro ancora addormentato e con un
sorrisetto sornione disse
D –Oh nulla di che... ho fatto ad Harry
un pò di compagnia. Bè ci vediamo a lezione,
buona giornata-
E così dicendo lasciò l’infermeria dove Sirius aveva un espressione assorta, mentre Remus faticava a trattenere
un risolino.
S –Ma... ma dico Remus! L’hai sentito? Quel... quel serpeverde!
Chissà cos’ha fatto ad Harry! Oh ma io...-
Rm –Sirius finiscila! Tu non farai un bel niente!-
S –Ma Moony! Hai visto come lo ha
guardato? Bisogna che io dica ad Harry di stare più attento alla gente che frequenta!...-
Rm –Siri... davvero questa sembra
la storia del bue che dice
cornuto all’asino!-
S –E perchè un bue dovrebbe fare una
cosa simile?- Remus si portò una mano sugli occhi
Rm –Era un modo di dire babbano.. insomma! Bè, quello che volevo dire è che lo sguardo di
Draco è uguale al tuo!-
S –Cosa?!?-
Rm –Ihihihih....
forse tu non te ne sei mai
accorto, ma prima che tu mi baciassi, mi guardavi sempre in quel modo... e
tuttora riservi quello sguardo solo a me!-
S –Ma... ma non è vero!- disse offeso l’uomo, Remus gli lanciò
un’occhiata obliqua –E no guardarmi così! Me ne sarei
accorto se ti avessi mai guardato in maniera così...
emh...-
Rm –Esplicita?-
L’uomo annuì approvando l’aggettivo che Remus aveva suggerito. Per
un momento il suo sguardo passò
sul viso del suo Moony e come sempre il cuore fece
una buffa piroetta su se stesso, quando Remus gli riservava quell’occhiata
dolce e accondiscendente, adorava guardare la sfumatura dei
suoi occhi farsi leggermente più scura, le sue labbra inclinarsi lievemente verso sinistra formando una
fossetta... adorava posare le labbra su quel punto e mordicchiare allegramente
la pelle dolce del compagno.
Come e voler
approvare la teoria formulata, gli occhi di Sirius presero una sfumatura
paurosamente simile a quelli di Draco quando guardava il moretto. Remus non ce
la fece più e scoppiò in una breve risata.
S –E adesso perchè ridi?-
Rm –Niente Siri....- disse
ricomponendosi, il compagno allora gonfiò le guance leggermente offeso
S –E comunque devi ancora dirmi cosa diavolo centrano il bue e l’asino
con tutta quella storia!-
Remus dovette dissimulare l’ennesima risata con un colpo di tosse
ben poco credibile. Sirius fece per ribattere ma dei rumori provenienti dal
letto li fece voltare verso il moretto.
Questo infatti,piano era andato
risvegliandosi, sbadigliando si ritrovò ad aprire cautamente gli occhi.
Inizialmente la luce dell’infermeria, nonostante fosse adombrata dalle tende,
gli ferì gli occhi, ma dopo un momento non ebbe problemi di alcun
tipo. I due padrini gli si fecero accanto ed Harry li riconobbe immediatamente.
H –Hey....
ciao- disse con un sonoro sbadiglio. Sirius glifù subito addosso con uno dei suoi abbracci espansivi ed
affettuosi che riservava solo a lui e Remus, mentre quest’ultimo gli sorrideva attraverso uno spiraglio della morsa.
Rm –Scusaci se ti abbiamo svegliato...-
H –Oh, tranquillo, mi sento
riposatissimo!^^ Piuttosto che ore sono?-
Rm –Circa le tre, è da ieri che dormi...-
H –Oh!... caspita, non ricordo neppure
come siamo tornati dalla foresta...- disse con un sorrisino nervoso. Infatti Harry non sapeva come affrontare l’argomento
principale che presto sarebbe venuto fuori.
Rm –Luna ci ha guidato fuori dalla
foresta, e Draco ti ha sorretto fino all’infermeria...- Remus sorrise
apertamente allo scintillio felice che apparve negli occhi del figlioccio
H –Draco mi ha portato fin qui?-
Rm –ed era qui fino
a poco fà, quando io e Sirius siamo entrati lui stava per uscire...-
H –Davvero?- Remus assentì –Allora emh... dovrò ringraziarlo, credo sia il minimo in
fondo...-
S –Tsk, non ce ne sarà bisogno! Infondo è un serpeve....- ma fu interrotto dalla gomitata del suo compagno che coprì la sua voce dicendo
Rm –Credo proprio che gli farebbe piacere... scommetto che tornerà
anche più tardi- disse cercando di non ridacchiare di
fronte alla gioia che il figlioccio cercava di dissimulare con un sospettabile
rossore. Poi cadde improvvisamente il silenzio. Per tutti e tre era difficile iniziare un discorso, alla fine fu
Harry a dire con tono sommesso e dispiaciuto
H –Comunque per quanto riguarda la storia
del Guardiano io... insomma, avrei voluto dirvelo e presto, ma gli eventi sono
stati più rapidi di me temo.- dopo un momento di esitazione fu Sirius a parlare
S –Ammetto che, quando Remus mi ha raccontato tutto, sono rimasto bè, diciamo stupito e dispiaciuto- disse
ripensando al giorno precedente –Avrei voluto
che fossi tu a parlarmene...- Harry l’interruppe dicendo
H –Io... io losò!
ma era difficile. Fino all’anno
scorso non vi ho detto nulla perchè in fondo a parte
quando stavo male non c’era nulla da dire. Poi però, quest’estate ho deciso di
provare a liberarmi.- vedendo le espressioni confuse dei due raccontò
loro dell’inibitore e di quello che aveva deciso di fare dopo che era stato
male a GrimmuldPlace.
Delle sue difficoltà e della sua paura di non riuscirci. Solo allora i due
allora cominciarono a capire...
H –Poi, mi sono improvvisamente ritrovato a fare i conti con la
mia natura... e.... ed è stato davvero difficile. Ho dovuto dire addio alla mia
bacchetta e agli incantesimi, cambiare molte delle mie abitudini e adattarmi
alla mia nuova forma diciamo. Solo in quest’ultimo periodo comincio veramente
ad equilibrarmi, o almeno va un pò meglio. Spesso ho paura di
lasciarmi trascinare dalle mie emozioni perchè potrei
fare qualcosa inconsciamente.
Ricordo quando ho rischiato di appiccare un incendio in sala comuneperchè ero in imbarazzo. O quando per sbaglio ho fatto
volare tre file di libri fuori da uno scaffale della
biblioteca. Ci ho davvero messo tutto me stesso nel riuscire a darmi dei freni
e a darmi un equilibrio abbastanza sereno. In effetti, ancora non ci riesco del tutto, ma ci metto tutto me stesso. Il
tempo poi sembra sfuggirmi via dalle mani e non mi sentivo pronto a
parlarvene...-
Remus si ricordò di come si sentisse a disagio all’inizio della
sua licantropia e quindi riuscì a comprendere lo stato d’animo del ragazzo,
anche Sirius confrontando tutto ciò con la situazione di Moony
capì, ed entrambi fecero sparire il dispiacere dai
loro cuori rifiutando le scuse.
Rm –Harry, non hai nulla di cui scusarti davvero, io lo capisco e
anche Sirius, ma sappi d’ora in poi che tu puoi parlarci di qualsiasi cosa, va bene?-
Harry allora si sentì a disagio sotto lo sguardo comprensibile ed
affettuoso dei due. La motivazione principale per cui
non aveva parlato a nessuno dei due della sua situazione era principalmente
un’altra. Cioè, non aveva mentito loro quando gli
aveva parlato del suo disagio e delle incertezze, ma in più c’era anche la
questione che aveva da sempre caratterizzato la sua vita. Remus e Sirius ancora
non conoscevano tutta la verità
ed Harry sapeva che avevano il diritto di conoscerla. Era arrivato il momento di parlare con loro della verità
sui suoi genitori e sulle sue colpe. In un moto di decisione disse.
H –Siri, puoi aprire il cassetto?- L’uomo stupito da quella
reazione obbedì e all’interno vi trovò un piccolo quadernino dalla copertina verde che, doveva ammettere, gli
pareva familiare. Dall’aspetto assomigliava ad un diario. Harry dal
canto suo prese un respiro profondo,
ringraziando mentalmente Neville che doveva avergli portato il quaderno.
L’amico sapeva cos’era,nonostante non lo avesse
mai aperto e anche quella volta glielo aveva messo al sicuro.
H –Prendetelo e portatevelo dietro, mi farebbe davvero piacere se lo leggeste e quando avete
finito, quando ne avete voglia, riportatemelo ok?-
Vedendo la serietà nello sguardo smeraldo i due annuirono e Sirius mise l’oggetto nella
tasca interna del mantello. Poi però ritornò a guardare Harry che stava
osservando in maniera strana. Remus,
sembrava che volesse parlare di qualcosa, ma poi mordendosi le labbra non
fiatava.
S –Harry, devi dirci qualche cosa?-
H –Oh bè... credo... insomma.-
Rm –Avanti, adesso io e Sirius non possiamo
stupirci ancora di più!- disse sorridendo lievemente, quello stesso sorriso
però si spense nel vedere l’occhiata seria che Harry rivolse loro
H –Bè, ci sono mille cose al mondo per cui
stupirsi- poi accorgendosi di stare divagando, dopo aver preso un respiro
profondo continuò dicendo - sai perchè ieri non ti ho
permesso di curare il mio braccio?-
S –Cosa? In che senso...Rem?- Harry
spiegò al padrino
H –Ieri, il molliccio mi ha ferito il braccio e Remus si era
offerto di darmi un’occhiata, ma io non gliel’ho
permesso tirando in ballo Hermione. Sai perchè l’ho
fatto?- Remus guardò spaesato il moro e fece un cenno di diniego –Perchè non potevo sapere come avresti reagito se avessi
toccato il mio sangue.-
Rm –In... che... non ti seguo Harry- il
ragazzo si morse il labbro come indeciso su come continuare
H –Vedi, gli animali in generale, sono particolarmente empatici lo sai no? E lo sono in particolar
modo con i Guardiani. Specialmente le creature magiche e, tu Remus, in parte lo
sei.- il licantropo rimase senza parole e Sirius gli toccò un braccio con la
mano –Se una creatura magica avesse toccato il mio sangue in quel momento, ci sarebbero state
due opzioni: si sarebbe scagliato contro il mio assalitore
oppure avrebbe cominciato a curarmi. Per loro è normale èun istinto preciso. Quando ho
preso i miei poteri di Guardiano ho compiuto un legame
magico è come un contratto tra due persone. Oltre all’istinto gli animali avrebbero reagito anche in
base a questo contratto che li
lega a me.-
Rm –Quindi, io avrei cominciato a curarti se ti avessi
toccato? Il molliccio era già sistemato e...-
H –Si, c’era questa possibilità, ma bada bene, tu mi avresti
curato come creatura magica e non comeessere umano o mago! Ma
dubito che sarebbe accaduto.
Vedi Remus tu non avresti agitonè
come mago perchè metà del tuo essere è animale, ma
non saresti neppure riuscito ad agire come un lupo perchè
tu rinneghi da sempre questa tua metà! Probabilmente saresti rimasto shockato e forse ti saresti bloccato
davanti a me diviso tra l’istinto umano e animale.-
Rm –Ma no. Io...- Harry prese le mani
del suo padrino guardandolo negli occhi
H –Non ti stò accusando Remus! Sò
che avresti fatto qualsiasi cosa per me. Questo non lo metterei
mai e poi mai in dubbio! Ti stò
solo dicendo che avresti trovato grandi difficoltà nell’agire. E io vorrei che una situazione simile non accadesse. Non
vorrei vederti affaticato o dolorante dopo la luna piena...-
Rm –Harry, purtroppo nonostante la tua nuova natura, tu non puoi
fare nulla per la licantropia...- Harry lo interruppe con un gesto secco
H -Ecco che lo rifai!-
Rm –Cosa?-
H –Tu, tu vedi la tua licantropia come un morbo, una malattia, ma
devi capire è fondamentale che tu capisca che non è così! La licantropia è una
cosa naturale per certi versi. Così come esistono i centauri, le sirene, i
maghi e i babbani, così esistono i licantropi!-
Rm –Non puoi dire che è la stesa cosa! I licantropi uccidono!-
H –Anche i maghi, i centauri, le sirene e i babbani
uccidono Remus!- Remus cercò di ribattere ma Harry non gli diede
tregua –In tutte le specie ci sono individui che uccidono, sempre! Fa parte
dell’istinto e della natura. È
terribile e spesso ingiustoperchè mosso dal puro istinto, ma è così!-
Il licantropo ascoltò con gli occhi spalancati
le parole del figlioccio, neppure Sirius riusciva a dire nulla. Entrambi
sapevano quelle cose, ma sentirsele dire e legarle alla situazione di Remus era
completamente diverso! Harry addolcì lo sguardo e con meno foga disse
H –So che accettare una natura come la tua è difficile e doloroso,
perchè devi scendere a patti con te stesso e mandare
giù parecchie cose. Ma io vorrei che tu capissi, la
licantropia adesso fa parte di te e se non vuoi continuare ad andare avanti
così, reprimendoti in continuazione, devi riuscire ad accettarla. Pensaci, se
un giorno tu non riuscissi a reprimere un qualche
istinto?-
Harry diede voce così ad una delle più grandi paure dell’uomo. Una di quelle cose che mai aveva detto ad alta voce e che aveva
fatto intuire solo alle persone più vicine a lui. Abbassò lo sguardo
dovendo riconoscere la verità
nelle parole di Harry.
H –So di chiederti
tantissimo, ma vorrei che tu non prendessi più la pozione anti-lupo!-
A quella richiesta i due adulti sgranarono gli occhi. Quello che
Harry proponeva era...
H –Lo so che sembra assurdo Remus. Ma ti
prego ascoltami. Non ti dico di rinunciarvi da ora ma di pensarci...-
Rm –So che tu vorresti solo aiutarmi, ma l’anti-lupo è l’unica pozione
che mi permette di essere innocuo! Senza potrei ferire qualcuno o comunque me stesso se mi rinchiudessi. Quando ero più giovane non
prendevo la pozione e comunque
c’era il rischio di....-
H –Questo lo so. Ma
tu non hai mai tentato di scendere
a patti con la tua natura. Capisco che durante la luna piena senza pozione il tuo istinto è solo quello di aggredire e
mangiare. Ma ogni volta tu, o quanto meno la tua parte umana, cerca di
reprimere questo istinto cercando di nascondere il
lupo! Non dico che devi andare ad
uccidere perchè tu non potresti mai accettarlo, ma
almeno asseconda in parte la tua natura!-
Remus non riusciva a parlare
e fu Sirus a chiedere
Si –Cosa
intendi dire?-
H –Il più grande desiderio di un lupo è
la libertà. Sono creature orgogliose e magnifiche! Sono capaci di vivere da
sole e in branco e amano sentirsi libere ed indipendenti. Concedi alla tua metà di correre e assaporare l’ebbrezza di quelle sensazioni. Alcune
volte l’hai fatto e sono sicuro che ricordi com’era!-
Disse riferendosi alle uscite di luna piena ad
Hogwarts, Remus non poteva dimenticare il breve periodo in cui usciva dalla stamberga strillante con James, Peter e Sirius trasformati in animali per lui! Era
un’emozione unica correre con loro. Purtroppo però con la sua crescita, la sua
licantropia si era fatta più forte e se un tempo la
forma canina di Sirius poteva fermarlo e bloccarlo, non sarebbe riuscito a fare
altrettanto con un licantropo adulto, senza contare che non c’era neppure James...
Rm –Si, ma era tanto tempo fa Harry, adesso non posso più
permettermi di gironzolare tranquillamente...-
H –Ci sarei io Remus. Durante i primi tempi io sarei lì con te per
aiutarti. I licantropi non possono farmi
del male perché mi riconoscono
come loro guardiano e io ti guiderei per una
licantropia più tranquilla. Tu soffriresti davvero di meno e la luna piena non
ti darebbe più tanti problemi. E alla fine, quando anche tu riuscirai a sentire il tuo essere lupo, non sarai un pericolo per nessuno a meno che tu non lo voglia.-
Sirius non poteva crederci, Harry stava offrendo al suo compagno
una soluzione al dolore che da troppi anni Remus portava con se. Guardando il profilo rigido di Moony
poté capire che neppure lui poteva credere a quelle parole.
Rm –Ne sei... sei sicuro di quello che
dici? Potrebbe essere pericoloso o....- Harry annullò le sue proteste con un
abbraccio. Si appoggiò d’impeto sul petto dell’uomo e mormorò
H –Funzionerà Remus, io so che ce la
farai, sarà difficile all’inizio sopratutto perché dovrai abituarti
nuovamente alle tue trasformazioni, ma devi credermi con un pò di tempo ci
riuscirai e potrai correre indisturbato per la foresta...- le parole del moro
erano così sincere che Remus non poté non credergli e restituì l’abbraccio
stringendo a se il corpo minuto del ragazzo. Promettendo che ci avrebbe pensato
e che presto ne avrebbero riparlato.
Dopo di che, per tagliare quel momento così emotivamente carico,
cambiarono argomento e alla fine Harry si ritrovò a descrivere per quanto possibile la foresta e i suoi
doveri, soffermandosi dopo la richiesta di Remus, sulla cerimonia dei centauri
a cui aveva assistito. Passò così un’oretta circa prima che
un’infuriata Madama Chipsaccortasi solamente in quel momento dell’ora, intimò ai due malandrini di uscire dalla stanza.
I due professori conoscendo perfettamente il carattere
infiammabile della donna si affrettarono a levare le tende dopo un ultimo saluto.
Md –Anche
adesso che sono insegnanti continuano ad
infrangere le regole. Insomma cosa c’è di difficile nel seguire l’orario
delle visite dico io!- borbottò mentre somministrava ad Harry della pozione
Rimpolpa Sangue
H –Temo sia colpa mia Madama... ci siamo
messi a parlare e non ci siamo resi conto del tempo che trascorreva...-
Md –Non
preoccuparti Harry, piuttosto
che ne dici di mangiare qualcosa? Sei ancora piuttosto debole e sono più di 24h
che non tocchi cibo- Harry non si sognò minimamente di ribattere solamente disse
H –Va bene, però per favore qualcosa di leggero e senza carne...-
Md –E cosa
pensi di assimilare senza carne?-
H –Emh... in realtà temo di essere diventato vegetariano!^^-
2 Ottobre, sotterranei Serpeverde
Draco Malfoy entrò nella sala comune con il passo altezzoso e
strascicato che l’aveva caratterizzato fino all’anno prima.
Infatti da quando
era tornato a scuola a Settembre, tutti avevano notato un calo di “tono”, ma
adesso sembrava essere tornato il solito. Se
nell’ultimo periodo era sembrato sempre
sovra pensiero e poco attento, adesso
era nuovamente l’altezzoso purosangue Malfoy.
Anche Draco
doveva ammettere con se stesso che non si sentiva in quel modo da mesi, era
come se l’energia che aveva sempre caratterizzato ogni sua azione fosse
finalmente tornata! Finalmente si sentiva davvero vivo ed era una bella
sensazione. Sapeva perfettamente cosa voleva, fino a quel momento, a parte il quidditch questa era la sua unica scelta completamente personale! Tutto il
resto erano solamente i risultati voluti da suo padre
e dal cognome, quello invece era un suo
obbiettivo.
Harry era una scelta dettata
solo da se stesso. Tutto ciò gli dava una determinazione e una carica mai avuta prima!
Cominciò a guardarsi
intorno alla ricerca di Pansy, alla fine individuò il suo caschetto su
una sedia vicino alla finestra. La ragazza cercando di prendere “la giusta
luce” si stava ritoccando le unghie o comunque
sembrava indaffarata con pennellini, forbici pinzette ed altri elementi di cui Draco non voleva conoscerne l’utilizzo.
Con passo di marcia si avvicinò alla ragazza
D –Pansy, vieni con me!-
Pn –Oh Dracuccio... aspetta 10 minuti e
sarà tutta tua...- rispose senza neppure guardarlo negli occhi
D –Pansy forse non ti è chiaro il concetto: vieni, adesso!- la
ragazza alzò gli occhi verso Draco cercando di decifrarne l’espressione
Pn –Che succede?-
D –Questo lo saprai non appena verrai con
me!-
Pn –Ma sto ritoccando la manicure, verrò con te solo se è una cosa davvero importante!-
D –Tutto quello che faccio è importante Pansy!-
Pn –Mmm... certo Draco... avanti che ti
serve?-
Draco in risposta aprì la bocca come per
dire qualcosa, poi però parve ripensarci e un ghigno ferino gli salì al volto.
Con faccia noncurante disse
D –Devi cercarmi delle informazioni...- Pansy lo guardò di
sottecchi sospettosa
Pn –Informazioni eh? Potresti
essere più specifico?-
D –Su Potter.- disse sicuro allargando il ghigno. Dentro di se Pansy cominciò ad improvvisare un balletto
della vittoria.
Pn –E come mai di grazia?- chiese facendo la
finta tonta
D –Non sono affari che ti riguardano Parkinson!-
Pn –Peccato... se tu potessi dirmi cosa
vuoi sapere, potrei aiutarti di più non credi?-
D –Tsk...-
Pn –Insomma, cosa vuoi sapere? Ormai lo conosci no? è un tipo molto sensibile ma
secondo me ha anche un bel caratterino...-
D –Questo lo so anche io! Tu devi cercare il
resto!- Pansy inarcò un sopracciglio –Tsk... sei senza speranza! Ho
deciso che avrò Potter e tu mi troverai tutte le informazioni utili!-
Pansy si sforzò di fare una faccia stupita, poi con finto
sbigottimento disse
Pn –Non mi dirai che ti piace Potter!-
D –Tsk, non sono affari tuoi quello che mi piace o meno Pansy!- disse mentre le guance prendevano una
tonalità leggermente rosata. Pansy che ormai lo conosceva da anni, aveva visto le parole che si celavano dietro la frase del biondo
e senza più potersi trattenere, gli saltò al collo con un urletto.
D –Cosa diavolo ti è preso! Per Morgana staccati immediatamente!-
esclamò indignato il serpeverde, non appena la ragazza fu a debita distanza, cominciò a risistemarsi i capelli.
Pn –Finalmente l’hai capito! Meno male quasi non ci speravo più!- Draco la guardò
con sospetto
D –Cosa vuoi dire?-
Pn –Che ti conosco Draco e avevo già capito che Harry non ti era
indifferente...-
D –Cosa?-
Pn –Avanti biondo!
Da quant’è che ti conosco?-
D –Tsk... piuttosto, cercherai informazioni?-
Pn –Oh non servirà!- disse tendendogli due fogli di pergamena –Qui ci sono alcune cose che piacciono ad Harry, questa invece- disse indicando la seconda
pergamena molto più lunga della prima –sono i ragazzi eo
ragazze che ci hanno provatosbavano per lui! Buon
divertimento!-
Disse uscendo con un ghigno dal salotto. Draco rimase impalato per
cinque minuti buoni con gli occhi incollati alla seconda lista. Nella sua mente, stava pregustando le espressioni infuriate eo
disperate di tutte quelle persone nel momento in cui lui avrebbe baciato harry
di fronte a loro.
Poi con un sorriso sbieco,cominciò a passare lo sguardo sulla
lista che comprendeva tutto ciò che pareva piacere al moretto, cominciando così
a formulare un piano ben preciso.
Alla fine, quando la sua mente si
definì compiaciuta e soddisfatta del lavoro appena compiuto, si preparò per la
notte. Prese il suo pigiama in seta, tassativamente verde Slytherin, e se la portò nel bagno dove si tolse la divisa
ed entrò nella spaziosa doccia a sua disposizione. In quanto
Malfoy, aveva accesso a particolari privilegi che i normali studenti potevano
solamente sognare... d’altronde lui era un Malfoy e si sà,
i malfoy hanno sempre il meglio del meglio!
Si lavò con meticolosa accuratezza e quando cominciò a risciacquarsi, un lieve giramento di
testa lo fece appoggiare alle piastrelle della parete. In pochi momenti, il
ricordo di quel giorno riapparve nitidamente nella sua mente così come il
momento in cui era stato accantonato...
2 Ottobre, Dormitorio
femminile di Corvonero
Luna stava osservando distrattamente fuori dalla
finestra fantasticando come suo solito.
Alla fine, presa dall’ispirazione, decise di scrivere un gufo a
Lady, le avrebbe chiesto se sapeva qualcosa sui Ricciocornischiattosi e se
secondo lei era possibile immetterli nella foresta proibita e poi perchè no, gli avrebbe accennato al fatto che Harry era in
uno stato di sonno-comatoso da un paio di giorni per aver dovuto debilitare un molliccio dalle sembianze di un lucertolone con veleno,zanne e
chissà che altro...
2 Ottobre, Stanze private di Remus Lupin&SiriusBlack
Era ormai tardi quando Sirius nella sua stanza e si tolse il mantello per posarlo a
terra. Remus scosse la testa sconfitto, con pazienza
raccolse il mantello e lo mise sull’apposito gancio.
Rm –Sirius è proprio impossibile per te ricordarti di appenderlo
al gancio?-
S –E a che pro Moony? Tanto ci sei tu
che ci pensi sempre!- disse con espressione birichina
Rm –E se un giorno mi stufassi?-
Sirius gli si avvicinò con un sorrisino pigro e gli mise le mani
sul petto
S –Bè... credo che allora te lo verrei a
chiedere con gentilezza non trovi?- disse percorrendo la parte superiore del
petto con due dita birichine, Remuis dovette reprire un brivido.
Rm –Allora credo proprio che la prossima volta non lo raccoglierò,
aspetterò che qualcuno venga a chiedermelo gentilmente...- disse con un dolce
sorriso sulle labbra.
Sirius non trovò risposta migliore che quella di catturare quel
sorriso per farlo suo. Passò delicatamente la lingua su quelle labbra così
chiare chiedendo il permesso per entrare, superfluo dire che Remus glielo
concesse subito...
Iniziarono poi una lotta amorevole, più simile ad una danza che ad
uno scontro, ma ugualmente emozionante. Sirius poi si staccò leggermente in un
improvviso cambio di meta, cominciò infatti a scendere
volendo assaggiare il sapore di miele del compagno mordicchiando teneramente il
mento e il collo di Remus trascinandolo verso il divano.
Prima di perdersi nelle attenzioni del compagno, Remus con voce
sconnessa disse
Rm –Non dovrem...oh, leggere il liiiiibro che ci ha prestato Haaarry?-
S –Mmm... domani....
andrà più che bene domani... in fondo è un fine settimana...-
2 Ottobre, appartamento fuori Londra
Un piccolo gufo planò dolcemente verso la finestra che dava sul
salotto dello spazioso appartamento. Lady
distolse lo sguardo dalla rivista che stava leggendo rivolgendolo al volatile.
Dopo avergli offerto un biscotto che stava sul tavolo, gli prese
la lettera per poi leggerla.
Era una delle lettere di Luna, mentre con gli occhi finiva di
leggere le ultime righe disse
La –Damien! Ricordi dove ho messo quella
ricerca su quelle creaturine tanto carine?-
Damien apparve dalla
stanza adiacente con espressione seccata
Dm –E cosa vuoi che ne sappia scusa? Lasci cartacce in giro un pò
ovunque... –
La –Si chiama disordine artistico il mio!-
Dm –Sicuro...-
La –Allora lo hai visto? C’erano anche delle foto sopra!-
Dm –Vuoi dire quella specie di palle di polvere?-
La –Esatto! Non sono
adorabili?-
Dm –Parli di quei
cosi grigi con accanto scritto “Veleno mortale nel 70% dei casi”?-
La –Proprio loro.... Luna si chiedeva se
si potessero immettere nella foresta...-
Dm -.....-
La –Insomma mi dici dove l’hai vista o no?-
Dm Tsk... sulla mensola in corridoio-
Lady si alzò prontamente
La –Grazie!^__^-
Raccolse i fogli che Damien gli aveva indicato per poi dirigersi verso una porta che portava
alla sua stanza, prima di sparirvi dentro però la sua mente era come indecisa
se aggiungere qualcosa da dire oppure andare a controllare che l’habitat della
foresta proibita fosse adatta a quelle bellissime creature…. Alla fine decise
per quest’ultima opzione, insomma, se l’altro pensiero
era così importante sarebbe tornato no?
Così pensando si rifugiò nella sua stanza artisticamente
disordinata…
Continua….
Bè
siete arrivati fin qui no? Allora una parolina a questa pazza di un’autrice la lasciate vero???? Esuuuuuu!XDXDXDù
Ringrazio
con un mega bacio tutti coloro
che seguono ed in particolar modo:
KIA: benvenuta e complimenti per la deduzione piccola sherlock!^^ Grazie mille di todos!^^
Kymanu: carissima perdono per il ritardo e sappi che un po’ di sfiga
me l’hai portata…. Mi sn persa per davvero agli
scout! Mi spiace aver fatto un tale ritardo, ma il tempo e quel che è e io… Bè…
emh… diciamo che da adesso spero di metterci meno!^^ grascie
di tutto!^^
Giulia:
benvenutissima e graaaazie
mille!^^ Dai su che il cardiologo posso pagartelo io!XD
DjKIka: Owww! Cara! Grazie mille per l’errore segnalato… purtroppo
non riesco ad aggiustarlo se non cancellando l’intero cap con recensioni etc… senza
contare che molte persone mi hanno sconsigliato di farlo…ç__ç Ho messo qui un
piccolo avviso per rimediaregrazie mollissime!
Scusami per il vergognoso ritardo e sono felicissima che ti sia piaciuto il cap!
Dark90:
Grazie mille sono lietissima che la storia sia di tuo
gradimento! Un baciozzolo!^^
Selene90:
Oddei dovrei dirlo io carissima! Non sai come ho
gongolato al tuo commy! ^\^ Grascie mollissime cara, mi
spiace averti fatto aspettare, ma l’importante è che è arrivato no??? *__*
sperando di risentire la tua opinione sul capbaciottoli!^^
Rea14…
benvenuta anche a te e grascie di tutto!^^ Draco ed
Harry sono adorabili e soprattutto in questo cpa!
*__*
Twinkle: Oooo! Una nuova commy! Benvenutissma!!! Grazie mille per
i complimenti e sono lieta che tra tante fic hai
perso tanto tempo e fatica con la mia! Ç__ç *me commossa* Veramente, un piacere
immensissimo!
Ximeng: Ma cara! Ciaoissimi!!! Mi spaice tanto tantotantotanto per il ritardo…ç_ç ma non ho potuto fare altrimenti… sono contentissima ti
sia piaciuto il personaggio di Blay e quello di Pans… io adoVo
scrivere i loro siparietti!XDXDXDXD Come vedi Draco qui riesce a far pace con
ilsuo cervelletto… chissà nel prox cosa accadrà eh??? Un bacione
e spero che anche questo sia di tuo gradimento!
Lo so, lo so... come sempre sono in super
ritardo!^^’’
Ma io non lo faccio a posta!
Ç__ç...
Uff... io ci provo a postare in tempo, ma puntulamente,
quando mi mancano un paio di pagine alla
fine...trak!
Un’impegno mi porta via e quando riprendo il cap non
trovo la geniale (seeee) idea che mi permette di finire il
cap!
Per non parlare di questo con cui ho fatto impazzire la
povera Ilary...
Vi dico solo che il cap e stato fatto ben 5 volte prima
che mi aggradasse!
Ma visto che sono riuscita ad arrivare alle 100 recensioni... volevo che fosse
bello!^^
Un grandissimo GRAZIE alla mia beta ilary che come
sempre mi ha aiutata tantissimo!
Questo capitolo è dedicato ad un mio carissimo amico,
volevo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me e mi scuso per non
essere stata un’amica ideale!
Grazie a tutti coloro che seguono (commentando o
silenziosamente) la mia Fic e a tutte le autrici che rendono bellissimo questo
sito!
Detto ciò...............buoona
lettura!^^
Capitolo XXII
3 Ottobre, Infermeria
Nella luminosa stanza, da pochi minuti Harry aveva aperto gli occhi.
Il giorno prima,dopo aver parlato con Remus e Sirius, il sonno aveva di nuovo
preso possesso delle sua membra stanche. Aveva resistito fino al pasto
impostoglia da Madama Chips, ma alla fine era letteralmente crollato dal
sonno.
Si sentiva parecchio debilitato, ma non voleva rrestare oltre nel
letto, nonostante fosse stato più volte costretto a passarvi del tempo, lui
odiava rimanere nelle infermerie, ospedali o comunque bloccato a letto. Da
piccolo gli accadeva di dover passare mesi interi rinchiuso in stanze bianche
bloccato in un letto. Odiava quelle giornate di riposo forzato e il loro ricordo
era ancora vivido nella sua mente.
Per questo, nonostante sapesse di non essersi completamente ripreso,
desiderava uscire al più presto
dall’infermeria!
Sapeva che era ormai troppo tardi per partecipare alle lezioni del
mattino, ma sperava di poter uscire comunque per il pomeriggio: dopo tutto,anche fuori dall’infermeria avrebbe
potuto riposarsi no? L’unico problema era quello di convincere Madama Chips
della sua guarigione, cosa niente affatto semplice, insomma... Madama Chips era
estremamente competente nel suo campo! Poco e nulla sfuggiva al suo occhio
critico e attento, però Harry sapeva di non essere esattamente malato, ma
semplicemente stanco per aver utilizzato troppa energia senza la dovuta
cautela.
Cercando di darsi un’aria più sveglia possibile, richiamò
l’attenzione dell’infermiera che stava cambiando le lenzuola agli altri letti
dell’infermeria. Questa attirata dal moretto si voltò nella sua direzione
dicendo:
Md –Qualcosa non va caro?-
H –Assolutamente no Poppy! Al contrario! Volevo solo chiederti se
sarebbe possibile dimettermi entro le lezioni del pomeriggio. Mi sento davvero
riposato e in forma!- esclamò con un sorriso che sperava sembrasse
convincente.
Md –Non hai esattamente un bel
colorito...-
H –Eheheh... avanti Poppy! Di certo non riprenderò colore stando
rinchiuso quì dentro!-
Md –Non cercare di fare il furbo! Ti conosco sai? Dimmi la verità, ti
senti davvero meglio?-
Harry annuì e a quel punto l’infermiera sospirò
pesantemente.
Md –Mmm... vedremo... però voglio vederti tranquillo e a letto fino
allora! Inoltre mangerai tutto il tuo pranzo
intesi?-
H –Certo! Tutto quello che vuoi!-
Md –Ma come devo fare con te eh?...- Harry le dedicò un sorriso di
ringraziamento che fece scuotere la testa ad un’infermiera ormai rassegnata ai
capricci del suo cliente più affezionato. Poi si voltò e ricominciò le faccende
di tutti i giorni gettando di tanto in tanto un’occhiata al
grifondoro.
Il moretto dal suo canto, felice di aver ottenuto il permesso, cercò
di rilassarsi il più possibile sul letto lasciando la sua mente libera di
vagare. Ripensava ai giorni precedente, si disse che quelli non erano stati
esattamente giornate rilassanti. Oltre alla faccenda del molliccio, già grave di
per sè, aveva anche dovuto prendere l’ingrata decisione di assopire i ricordi
della faccenda dalla mente dei suoi amici.
Chissà come avrebbero reagito al momento in cui i ricordi si
sarebbero risvegliati? Sicuramente non bene... Ma la sua opinione rimaneva la
stessa, non era ancora il momento che i tre fossero a conoscenza della sua
natura.
Non è che non si fidasse! Blaise per le questioni importanti era una
persona davvero matura e sapeva tenere la bocca chiusa, Pansy, nonostante la sua
propensione al pettegolezzo, non avrebbe parlato neppure sotto tortura, con le
persone a cui teneva era davvero leale, più di un Grifondoro, ed Harry era
felice di poter mettere il suo nome tra le persone vicine ai due Serpeverde.
Draco invece era tutta un’altra faccenda. Ormai i suoi sentimenti verso il
biondo, anche se cercava di scacciarli o comunque di non pensarci, lui li
sentiva accanto al suo cuore. Erano una presenza costante che, prepotentemente,
uscivano allo scoperto ogni volta che il bel principe degli Slytherin veniva
nominato; il suo cuore faceva buffe capriole quando il vento portava alle sue
orecchie la voce strascicata del ragazzo e le sue gote arrossivano quando questo
si rivolgeva direttamente a lui. Senza contare che, i suoi occhi, scattavano
ogni volta scorgeva quel colore così lucente e particolare che caratterizzava i
capelli di Draco.
La riprova di questi suoi pensieri era persino li, bastava pensare a
Draco che il suo cuore aumentava i battiti. Con un sospirò Harry si accasciò
ancora di più nei cuscini, tutto ciò non era positivo, lui non doveva, non
poteva permettersi di lasciarsi andare a quel
modo!
Avrebbe potuto fare del male a qualcuno, senza contare che per Draco
sarebbe stato solamente una seccatura...
Anche se di questo poteva anche non preoccuparsi, rimuginò fra sè,
tanto, per quanto lui cercasse di rigirare la questione al biondo non
interessava se non come amico e quindi doveva solo aspettare e sperare che quei
sentimenti così prepotenti svanissero dal suo
animo.
Anche nella remota possibilità che il biondo provasse nei suoi
confronti più di un’amicizia, sapeva che comunque nulla sarebbe potuto
cambiare... perchè altrimenti sarebbe andato incontro ad una delle sue paure più
forti e non era pronto a farvi fronte.
Spesso, una parte del suo cuore, pregava silenziosamente che tra le
due ipotesi quella vera fosse la prima. A quel punto sarebbe stato più semplice
per lui continuare per la sua strada.
A distrarlo da quei pensieri fu l’infermiera che gli si presentò
davanti con un piatto caldo del pane e un’ultima pozione rigenerante. Madama
Chips l’invitò con lo sguardo a mangiare tutto,il moretto eseguì obbediente sapendo che
quella era l’unica cosa che gli avrebbe permesso l’uscita dall’infermeria.
Soddisfatta la donna si allontanò dal lettino del paziente permettendo ai
pensieri del Grifondoro di tornare a galla più forte che
mai.
Harry sapeva di non essere come gli altri e piano piano andava
accettandolo, ogni giorno questa sua diversità diventava sempre più pesante, ma
lui la portava su di se senza lamentarsi sapendo che quel fardello era un peso
giusto.
Era il suo modo di espiare la colpa che lo accompagnava da 6 anni a
quella parte, la consapevolezza di essere stata la causa della morte non solo
dei suoi genitori, ma anche di quelli diRaphael. Se solo non fosse nato, probabilmente adesso tutti loro
sarebbero stati vivi e felici...
Con questi pensieri tutt’altro che allegri finì il proprio pasto e si
fece dare un’ultima visita dall’infermiera, Madama Chips che dopo un’ultima
occhiata duibbiosa sospirò
Md –E va bene signorino, clinicamente sei guarito, ma mi raccomando
niente sforzi prima che io ti dia il permesso chiaro? E domani prima delle
lezioni passa da me! Non accetterò scuse siamo
intesi?-
H –Certo Poppy! Grazie mille...- così dicendo le rivolse un sorriso
stiracchiato per poi uscire dalla candida
stanza.
Una volta nel corridoio Hary guardò il grande orologio ornamentale
che era riposto nell’angolo, segnava le 15:30, a quell’ora Hermione era
sicuramente seppellita in qualche libro della biblioteca aspettando le 4 ovvero
l’orario di visita dell’infermeria. Decise così di raggiungerla per rassicurarla
sulla sua salute e dopo si sarebbe diretto nella sala comune o meglio, nel suo
letto, per riposarsi a dovere.
Intanto ad un corridoio di distanza, dal lato opposto rispetto dove
il Grifondoro si stava dirigendo, c’era un perfetto Draco Malfoy che camminava
con passo sicuro verso l’infermeria, ignorando il fatto che mancava ancora una
mezz’ora all’orario di visite, entrò senza remore nella sala venendo così
ripreso dall’infermiera
Md –Signor Malfoy, si sente poco bene per
caso?-
D –Assolutamente no Madama, sono quì per una visita- disse
guardandosi intorno, ma non trovando il suo obbiettivo chiese –Dov’è
Potter?-
Md –Per prima cosa se lei è quì per una visita le ricordo che in
questo momento è vietato entrare in infermeria, come può benissimo leggere
vicino alla porta, l’orario di visite ci sarà solo tra mezz’ora! E per secondo
il paziente che cerca non è più quì...-
Draco che si era già preparato a ribattere alla prima parte del
discorso dell’infermiera, si sgonfiò nel sentire l’ultima parte della
frase
D –Cosa?-
Md –Se lei nonha
qualche problema all’udito ha sentito perfettamente, il signor Potter è stato
dimesso poco fa...- disse lanciando un’occhiata divertita al serpeverde che
pareva assolutamente indignato da quella
notizia
D –Cosa?-
Md –Oh cielo, adesso ha anche problemi di linguaggio signor
Malfoy?-
D –Io... io non... stò benissimo! E non è questo il punto! Per
Salazar perchè ha dimesso Harry?-
Md –La salute dei miei pazienti non è affar suo Malfoy, e sappia che
io dimetto solo coloro che sono in perfetta salute
fisica!-
A quel punto senza un attimo di esitazione, il biondo si affrettò ad
uscire dall’infermeria, non fece in tempo a superare il portone che si voltò
chiedendo
D –Sa dov’è adesso?-
Scuotendo la testa divertita
disse:
Md –Non saprei signor Malfoy, ma fossi in lei proverei nella loro
sala comune, mi sembrava ancora molto provato dalla
stanchezza...-
Il biondo soppesò per un istante le parole della donna, prima di
schizzare verso il corridoio di fronte a lui dirigendosi verso la torre
rosso-oro. Certo che correre e controllare allo stesso tempo che i capelli non
assomigliassero a quelli di Potter era una vera fatica! Pensò mentre arrivava
finalmente al corridoio dove la Signora Grassa dava bella mostra di
se.
Poteva sembrare strano che il biondo conoscesse l’esatta collocazione
della sala comune dei Grifondoro, ma in realtà era normalissimo. Pansy nelle
dettagliate istruzioni che gli aveva procurato, aveva incluso anche la posizione
della torre. Draco doveva ammettere, che in situazioni del genere, la vena
pettegola di Pansy era una fonte preziosa di sapere, anche se leggermente
inquietante, in fondo sembrava che la ragazza sapesse tutto quello che
riguardava buona parte, se non tutta, la popolazione di
Hogwarts.
Con uno sbuffo elegante scartò questi pensieri avvicinandosi al
quadro raffigurante la Signora Grassa, poi con tutto il garbo di cui era capace,
si rivolse alla donna con sguardo
affascinante
D –Mi scusi Madame, sarebbe così gentile da darmi una semplice
informazione?- con voce cinguettante il ritratto
rispose
SG –Per un signorino come te questo ed altro mio
caro!-
D –Per caso è passato di quì un ragazzo dai capelli neri e gli occhi
verdi?-
SG –Oh, parli di Harry?-
D –Si, dovrei restituirgli una cosa, ma non lo trovo... lei lo ha
visto?-
SG –Oh no mi spiace... secondo le voci che girano Harry dovrebbe
essere in infermeria...-
Draco a quel punto faticò a non lanciare una maledizione contro il
quadro, dove diavolo era finito Potter? Come osava quel Grifondoro non farsi
trovare adesso che lui aveva elaborato un piano così perfetto? Oh ma lo avrebbe
sentito eccome! Non ci si prendeva gioco di un Malfoy a quel modo! Era
intollerabile! Avrebbe aspettato lì anche tutto il pomeriggio se ce ne fosse
stato bisogno, ma per Salazar avrebbe costretto Potter ad accettare il suo
appuntamento!
3 Ottobre, Biblioteca di Hogwarts
Harry era silenziosamente scivolato nell’austera biblioteca ed ora si
guardava intorno. A quell’ora non c’erano ancora molte persone, forse una
ventina di studenti in tutto sparsi sui grandi tavoli di studio sotto le grandi
vetrate. Tra di loro non c’era però la cespugliosa chioma della sua amica, ma se
Harry la conosceva bene, sapeva che Hermione era sicuramente lì nei paraggi,
magari in una delle poltrone poste tra il reparto di Antiche Rune e
Trasfigurazione Avanzata.
Così senza disturbare nessuno, ma salutando con sorrisi alcuni
compagni di scuola, raggiunse la sua amica che, proprio come le sue previsioni,
era sepolta in un tomo dalle dimensioni mostruose, lentamente le si avvicinò e
le posò una piccola mano sulla spalla; la ragazza sussultò un momento mentre
alzava lo sguardo nocciola su di lui. Immediatamente il libro passò in secondo
piano e con un sussurro concitato Hermione gli indicò la poltrona accanto alla
sua dicendo:
Hm –Harry! Cosa ci fai quì?-
H –Ho convinto MadamaChips a farmi uscire prima... non ce la facevo
più a rimanere rinchiuso lì dentro!-
Hm –Ma stai bene? Il braccio? Ti vedo parecchio pallido, forse
sarebbe il caso di tornare in infermeria non
credi?-
Harry la rassicurò con un sorriso un pò più piccolo del solito, ma
che sperava fosse convincente
H –Stai tranquilla Herm! Stò bene!- poi vedendo l’occhiata scettica
della ragazza aggiunse –Davvero! Pensaci, se non fossi in forma Madama Chips mi
avrebbe mai fatto uscire dall’infermeria?- Hermione si morse il labbro
riconoscendo la verità nelle parole dell’amico, l’infermiera scolastica era
un’ottima medimaga, estremamente competente e scrupolosa nel suo campo, se aveva
dato ad Harry il permesso di uscire allora il moretto doveva essere in forma no?
Harry notò il dubbio passare dalle iridi nocciola dell’amica e disse –Sono solo
un tantino stanco, infatti sono passato solo perchè altrimenti tu saresti
passata in infermeria, ora vado in camera a riposare, così domani sarò sicuro in
perfetta salute!-
Hm –Va bene, allora avverto io gli altri, mi raccomando tu,
riposa!-
Harry gli schioccò un bacio sulla guancia e trotterellò via dalla
biblioteca, Hermione invece cercò di coprire dietro il libro, la risata che
rischiava di salirle alle labbra alla vista di alcuni compagni di scuola che
lanciavano occhiate gelose nella sua
direzione.
Una volta raggiunto il corridoio, il Grifondoro sbadigliò sonoramente
pregustando il riposo che di lì a poco tempo si sarebbe potuto concedere, fece
per incamminarsi verso la scalinata che l’avrebbe potuto condurre fino alla sala
comune, ma una voce familiare lo richiamò all’attenzione. Davanti a lui c’era
Severus Piton che lo guardava con espressione malevola sul volto e un luccichio
ben poco promettente negli occhi.
H –Buongiorno professore...-
Sv –Buongiorno Potter, oggi non l’ho vista a lezione e i suoi
compagni mi hanno detto che si trovava in infermeria, come mai allora adesso si
trova in giro a bighellonare?-
H –Madama Chips mi ha dimesso poco fà dall’infermeria
Signore...-
Sv –Capisco, ma dato che adesso stà bene è una fortuna che l’abbia
intercettata Potter. Questa mattina i suoi compagni di classe hanno portato a
termine una pozione davvero importante per il corso di quest’anno. L’avrei fatta
rimanere dopo le lezioni la settimana prossima per recuperare, ma visto che
adesso non ha nulla da fare può farla
adesso...-
H –Veramente Signore... io...-
Sv –Lei cosa?...-
H –Nulla Signore... quando devo
venire?-
Sv –Adesso, userà il materiale presente nel laboratorio di Pozioni.
Mi segua Potter.-
Sospirando silenziosamente, Harry dovette seguire a malincuore il
professore di Poziono. L’unica cosa che lo preoccupava era la stanchezza, di
quel passo si sarebbe addormentato nel calderone! Senza farsi notare si strofinò
gli occhi e si auto impose di non sbadigliare...
Arrivarono rapidamente nella tetra aula di Pozioni, il fatto che
dentro la stanza vi fossero solo lui e Piton poi, rendeva la stanza più lugubre
di quanto non fosse.
Sv –Le indicazioni sono ancora alla lavagna e sa già dove si trovi
l’occorrente, ha due ore di tempo per terminarla poi metta una fiala della
pozione assieme a quelle dei suoi compagni, ha
capito?-
H –Si Signore...-
Così dicendo Harry si recò verso l’armadio delle scorte e cominciò
con il prendere i guanti, la bilancia e i vari utensili, li mise dentro uno dei
calderoni che poi fece levitare verso il banco più vicino, infine osservò
attentamente le istruzioni e si procurò tutti gli ingredienti per poterla
eseguire. Il professore sembrava disinteressato al suo operato, ma in realtà
lanciava spesso occhiate nella sua direzione senza però fare
commenti.
Da quando Harry Potter aveva messo piede nella scuola, aveva provato
solamente una profonda antipatia, se non odio, verso quel ragazzino mingherlino
e dall’aria serena. Ricordava ancora il suo stupore nel venire a conosciùenza
della presenza di quel ragazzo, Severus sapeva che i suoi genitori James Potter
e Lily Evans erano stati sulla lista nera di Lord Voldemort, ma alla fine la
coppia era sparita nel nulla senza lasciare
traccia.
Il professore di Pozioni che come adesso, anche 17 anni prima aveva
fatto il doppio gioco per Silente, ricordava perfettamente la rabbia del Lord
per quella sparizione e il dolore e lo smarrimento dell’Ordine che era
altrettanto all’ oscuro di quanto lo fossero i nemici. Poi, senza che nessuno
sapesse come o perchè, il Lord era stato sconfitto e la guerra terminata, ma dei
coniugi Potter nessuna traccia. Ed infine, ecco che sette anni fa era spuntato
dal nulla quel ragazzino minuto: Harry Potter. Se inizialmente qualcuno credeva
ad una coincidenza di cognomi, si era dovuto ricredere nel guardare il
ragazzo.
Harry era la fotocopia genetica dei genitori, aveva caratteristiche
fisiche comuni a tutti e due ed era fuori ogni dubbio fosse loro figlio. E per
questo Severus non poteva fare a meno di provare quei sentimenti avversi nei
suoi confronti; tra lui e James non era mai corso buon sangue, anzi... il
contrario! Le umiliazioni provocate e subite, i duelli, gli incantesimi e le
male parole tra loro erano ancora leggendari ad Hogwarts! Harry Potter di per sè
non gli aveva fatto nulla, ma per Salazar era figlio di Potter! E ciò non poteva
tollerarlo assolutamente!
Doveva ammettere che il Grifondoro era un ottimo studente, non
l’aveva mai trovato impreparato o incapace di eseguire una pozione, ma
nonostante questo non riusciva ad apprezzarlo, era un Grifondoro e per di più un
Potter. Il suo interesse per il ragazzo era stato quello di togliergli punti
alla prima occasione possibile e basta, per il resto non gli era mai importato
un gran chè. Almeno fino a quell’anno.
Quando a Settembre aveva cominciato a notare alcune cose che fino a
quel momento non aveva voluto vedere, si era però cominciato ad “interessare” al
ragazzo. Inizialmente non vi aveva fatto caso, ma pian piano la cosa gli era
saltata agli occhi, il fatto che i compagni di classe, di qualsiasi anno o casa,
sembravano cercare un qualche contatto con il moro, ne cercavano lo sguardo, lo
salutavano, lo sfioravano o cercavano una scusa per scambiare con lui due
parole. Era strano come le persone sembravano avvolgerlo... la cosa più
particolare era che il moro sembrava portare con sè una serie di serenità. Aveva
un aspetto piuttosto fragile e ciò non faceva che accrescere l’aria eterea che
sembrava sprigionare.
Era un comportamento anomalo per una persona, ma per un ragazzo era
incomprensibile! Senza contare altri dettagli, dai più piccoli ai più
importanti. Essendo seduto al tavolo dei professori ed avendo un forte spirito
d’osservazione, non gli erano sfuggite le occhiate che Silente rivolgeva ad ogni
pasto verso lo studente, in questo poteva non esserci nulla di strano se non
fosse che il preside in quei momenti non aveva il solito sbrilluccichio
irritante, ma uno sguardo simile a quello che aveva durante le riunioni
dell’Ordine della Fenice o comunque nelle questioni più
importanti.
Era per questo che aveva cominciato ad osservare a dovere il moro e
aveva cominciato a decifrarne il carattere e le espressioni. Purtroppo però,
aveva scoperto che questo compito era più difficile del previsto, anche perchè
Potter era una persona alquanto singolare!
Senza contare che tutti sembravano subire lo strano fascino che il
moro creava attorno a se e che, straordinariamente, aveva colpito anche molti
serpeverde! Persino il suo Figlioccio! E questo era qualcosa che andava aldilà
dell’anormalità dettata dalla magia...
Così anche in quel frangente, senza dare nell’occhio
osservava attentamente il giovane Grifondoro, questa volta però sentiva che nel
ragazzo c’era qualcosa di diverso, la sua carnagione già chiara aveva un aspetto
non completamente sano e qualcosa in lui faceva sembrare Potter meno vitale del
solito,ma nonostante ciò, Severus
non dette eccessivo peso a queste considerazioni, insomma, fare una pozione non
gli avrebbe fatto male!
Corridoio della Signora Grassa,
Hogwarts
Draco era ancora appoggiato alla parete e batteva nervosamente il
piede su e giù, era lì da mezz’ora e del Grifondoro nessuna traccia, ma dove
diavolo si era cacciato quel guastafeste di Potter? Oh, ma quando sarebbe venuto
lì se la sarebbe vista con lui!...
Non fece in tempo ad organizzare una giusta punizione che Hermione
Granger arrivò nel corridoio con un tomo enorme fra le braccia, la ragazza notò
immediatamente il Serpeverde e con espressione confusa
disse
Hm –Cosa ci fai qui Malfoy?-
D –Non che debba interessarti Granger, ma si da il caso che sto
aspettano il tuo amichetto!-
Hm –Harry?-
D –Tsk... di certo non Paciock...- disse arricciando il naso in
maniera a suo parere estremamente elegante
Hm-Bè, ora dovrebbe
essere nella sua stanza a riposare...-
D –A quanto pare non è così Granger, altrimenti non me ne starei qui
fuori!-
Hm –Cosa intendi dire?- chiese spaesata la
moretta
D –Mi pare ovvio Granger, certo che per definirti una persona
intelligente sei piuttosto lenta di comprendonio eh? Ho chiesto a quel quadro
assolutamente anti estetico di Potter e lei mi ha risposto che sono giorni che
non lo vede!-
Hm –Strano... l’ho visto poco più di mezz’ora fa in biblioteca e mi
ha detto che sarebbe venuto qui... forse ha incontrato qualcuno...- disse
sovrappensiero la ragazza, non sapendo di scatenare una reazione abbastanza
forte nel Serpeverde
D –Cosa?!? Di cosa stai
parlando?-
Hm –Eh?-
D –Con chi è che si inc0ntra eh? Con quel Corvonero da strapazzo
scommetto?-
Hm –Di cosa vai parlando Malfoy?-
D –Quell’idiota non ha ancora capito allora! Oh, credo che d’ora in
poi se ne ricorderà!- disse furioso e, con passo deciso si allontanò dal
corridoio lasciando un Hermione basita sul posto che cercava di ricollegare le
parole apparentemente senza senso del
biondo.
Nel frattempo Draco camminava con passo imperioso per i corridoi
della scuola, se solo avesse avuto Foures tra le mani! Gli avrebbe lanciato
senza rimorso una bella maledizione, ci poteva scommettere che il ritardo del
moro dipendesse da quell’hufflepuff* mancato! E se anche non fosse bè... diciamo
che avevano un conto in sospeso!
Così cominciò ad incamminarsi per i corridoi della scuola alla
ricerca di William Foures. Dopo una decina di minuti incontrò un gruppo di
Corvonero che camminavano, ovviamente, verso la biblioteca. Con aria decisa si
avvicinò ai quattro
D –Sapete dov’è ora Foures?- i tre lo guardarono spaesati e
leggermente timorosi. Poi uno, il più coraggioso
chiese:
-Perchè t’interessa?- Draco fece scorrere casualmente la mano sulla
bacchetta e con voce noncurante disse:
D –Curiosità...- a quel punto i ragazzi, che sapevano perfettamente
quanto fosse stupido e pericoloso mettersi contro Malfoy, senza un attimo di
esitazione dissero:
-Dovrebbe essere nel cortile interno al pian terreno... di solito è
da quelle parti.- con un ghigno sarcastico e pericoloso, il biondo
rispose:
D –Grazie per la volontaria
collaborazione...-
Senza aspettare neppure un secondo, Draco si diresse verso il pian
terreno, in poco tempo raggiunse la meta prefissata e fu contento di scoprire
che infondo i Corvonero avevano una loro utilità... Foures era proprio lì, con
un paio d’idioti e, fortunatamente per lui, senza Harry. Bè almeno si sarebbe
potuto vendicare e scaricare il nervosismo su quel perdente! Raggiunse così il
gruppetto e con tutta tranquillità guardando il Corvonero negli occhi
chiese:
D –Per caso hai visto Harry, sai... ci saremmo dovuti incontrare qui,
ma non riesco proprio a vederlo...- a quella provocazione, William si alzò in
piedi e baldanzoso rispose
W –Molto divertente Malfoy... e tu vuoi che ci
creda?-
D –Liberissimo di crederlo Foures, ma se non ricordo male, giorni fa
ero con lui...-
W –Uscite insieme?-
D –Non vedo cosa possa interessarti, bè... vedo che tu non sai
nulla... a mai più rivederci-
W –Tsk, attento Malfoy, probabilmente non trovi Harry perchè sta
cercando di evitarti non credi?-
D –Oh, ti piacerebbe non è vero? Bè, se è qualcuno che cerca di
evitare, di certo quel qualcuno non sono io. Probabilmente prima era qui, ma
avendo visto la tua brutta faccia ha deciso di cambiare
aria...-
A quel punto William, che ricordava ancora con furore l’incontro
avvenuto al lago con Harry e Malfoy, non ci vide più e puntando la bacchetta
contro il biondo lanciò un incantesimo, Draco che non aspettava altro, parò con
facilità il colpo e lo derise apertamente
D –Tutto qui Foures? Paciok sarebbe capace di fare più
danni!-
Arrabbiato oltre ogni limite il Corvonero provò nuovamente, ma
l’incantesimo fu bloccato da un semplice gesto della bacchetta di
Draco
D –Andiamo Foures... questo è un
incantesimo!-
Così dicendo punto la bacchetta contro l’altro, fece per pronunciare
la formula, quando alle ultime sillabe fu fermato dall’imperiosa voce della
McGranitt.
MG –Signor Malfoy! Abbassi immediatamente quella bacchetta! Cosa
crede di fare? Attaccare un altro studente per di più disarmato! È
vergognoso!-
Il Corvonero infatti, dalla sua posizione aveva visto la McGranitt
arrivare e aveva riposto con un movimento la bacchetta nella tasca, senza dare
il tempo al Serpverde di ribattere disse:
W –Professoressa, io stavo discutendo con i miei compagni e Malfoy è
sbucato all’improvviso con la bacchetta puntata verso di
me!-
D –Razza di idiota! Ma se fino ad un attimo
fa...-
MG –Signor Malfoy, non peggiori la situazione, 10 punti in meno a
Serpeverde!- con un colpo di bacchetta poi fece apparire un foglio con una breve
scritta che svolazzò verso Draco –Porti questo al suo Capo-casa, vedrà lui la
punizione necessaria...-
Draco prese con un gesto secco la pergamena che svolazzava attorno a
lui e si diresse verso i sotterranei, ma non prima di aver lanciato un’occhiata
assassina al Corvonero che ridacchiava compiaciuto. Passandogli accanto gli
sussurrò maleficamente
D –Non gasarti Foures... questo e nulla in confronto a ciò che ti
succederà...-
Maledicendo la sua sfortuna, raggiunse la scala che scendeva fino al
corridoio sotto il piano terra, in poco tempo si trovò di fronte all’aula di
Pozioni, non era preoccupato per come Piton avrebbe preso la faccenda della
punizione, probabilmente avrebbe dato fuoco alla pergamena senza neppure
guardarla e gli avrebbe chiesto quale incantesimo aveva lanciato a quello
sciatto Corvonero. A quel punto Draco si augurava di beccare Potter almeno per
la cena, e nel frattempo avrebbe perfezionato la sua idea sul come conquistare
il Grifondoro.
Bussò pacatamente alla porta dell’aula di Pozioni e un secondo dopo
una voce gli diede il permesso di entrare.
All’interno della stanza, tutto sembrava procedere normalmente. Ciò
però, solo in apparenza. Harry infatti, nonostante s’impegnasse per non far
accorgere il professore di nulla, si sentiva davvero debilitato, aveva un forte
mal di testa e una sensazione nient’affatto positiva serpeggiava nel suo
corpo... per far passare il malessere Harry, prendeva respiri profondi cercando
di calmarsi.
Fu proprio durante uno di questi sospiri che qualcuno bussò alla
porta. Il professore diede il permesso approfittandone per dare un’altra
occhiata al moro che da un paio di minuti sembrava comportarsi stranamente. La
porta intanto venne aperta da Draco Malfoy che nel vedere Harry nella stanza
cedette alla sorpresa
D –Ha... Potter? Cosa ci fai tu
qui?-
Harry, altrettanto sorpreso nel vederlo e piuttosto confuso,
disse:
H –Io... emh.. veramente...-
S –Potter sta recuperando la lezione di questa mattina Signor Malfoy,
come mai qui?- Il biondo continuò ad osservare il moretto che però aveva
abbassato lo sguardo sul calderone
D –La professoressa McGranitt mi ha detto di consegnarle questo... ho
avuto un diverbio con uno studente...-
Severus diede una leggera occhiata al foglio in questione e poi
disse
Sv –Mmm... Ne riparleremo
quando....-
Ma s’interruppe quando un odore a lui familiare arrivò al suo naso...
Un pozionista come lui sapeva riconoscere perfettamente quell’odore acre, il più
delle volte era l’odore di unapozione vicino alla sua esplosione... con la voce più velenosa che
possedeva esclamò
Sv –Ha intenzione di far saltare in aria la mia aula Potter?
Cos’ha....-
Non riuscì a terminare la frase. In quel momento aveva posato lo
sguardo sul grifondoro e... sgranò gli occhi, Draco avvertì un brivido gelido su
per la spina dorsale e si voltò nella direzione in cui andava lo sguardo stupito
del padrino.
Harry che fino ad un momento prima era stato in preda a quel
malessere, all’improvviso sentì come se all’interno del suo corpo una piccola
porticina si fosse aperta e da lì cominciasse a fluire inesorabilmente una
potente energia. Immediatamente cercò di creare una specie di barriere intorno
alla sua persona per non provocare danni e per cercare di bloccare quell’energia
che imperterrita continuava a fluire.
La fiamma sotto il calderone divampò e avvolse l’intero oggetto, da
alcune delle spezie poste sul tavolo cominciarono a spuntare germogli che
cominciarono a crescere a dismisura, l’aria si stava raffreddando tanto che
ormai il respiro si condensava in nuvolette, mentre l’acqua che fluiva da un
rubinetto al lato della stanza cominciò a fluire più rapidamente schizzando
l’area circostante.
Harry cercava di imporsi la calma, ma purtroppo sembrava non
funzionare, cercò di richiamare a se quella potenza ma era davvero faticoso e
lui era talmente stanco... senza rendersene conto finì in ginocchio, mentre
delle goccioline di sudore prendevano a scorrergli sul corpo per lo sforzo cui
era sottoposto, il battito cardiaco aumentò così come il respiro che diventò
affannoso.
Il professore vedendo il proprio alunno in quelle condizioni, non
riuscì a reagire immediatamente e si riprese solo quando il freddo penetrò anche
nelle sue vesti. A quel punto sfoderò la bacchetta e
pronunciò:
Sv –Finite incantatem!- l’incantesimo non ebbe risultati e il
professore fece per ripetere l’operazione, ma Draco lo fermò
dicendo
D–Severus, non servirebbe a nulla! Non è un incantesimo... è
lui!-
Disse senza distogliere lo sguardo dal grifondoro, non capiva cosa
stesse succedendo. Da quanto aveva visto, il moretto era pienamente in controllo
dei propri poteri... non potè continuare a seguire il corso dei suoi pensieri
perchè il professore lo scosse per una spalla
chiedendo
Sv –Cosa stai dicendo Draco? Lui
chi?-
D –Harry...-
In quel momento, il corpo del giovane grifondoro, cominciò ad essere
squassato da intensi brividi, ma nonostante ciò, reggendosi al calderone,
incurante delle fiamme e del loro calore, si rialzò in piedi e serrò i propri
occhi. Per un momento fu sul momento di cedere, i tremiti erano ancor più forti
e sembravano debilitarlo parecchio, quasi senza rendersene conto, Draco lo
raggiunse in un attimo e gli fu accanto
sorreggendolo.
D –Harry! Avanti... che stai combinando? Per Merlino richiamali!
Avanti...-
Con un braccio lo sorreggeva per la vita, mentre l’altro era attorno
alla spalla. Sentiva il corpo del ragazzo parecchio accaldato e questo non gli
piaceva per nulla, senza contare i continui tremiti... Harry non era totalmente
lucido e non percepiva appieno le parole del biondo, ma da quando questo gli si
era affiancato, si sentiva meno confuso. Era come se la corrente del potere, che
fino ad un attimo prima era venuta giù irregolare e potente, si fosse
rettificata.
Con un ultimo sforzo cercò di rallentare la folle corsa di tutta
quella potenza e pian piano questa sembrò
calmarsi.
Severus guardava allibito e confuso la situazione, cosa stava
succedendo? Draco sembrava saperlo e a quanto pare, Potter era l’artefice di
tutto quel.... quel cosa? Senza dubbio era magia, ma allo stesso tempo era
molto, molto più potente di essa! Senza contare che non era il risultato
d’incantesimi... Cosa c’entrava quel Grifondoro con quella specie di forza? E
cosa stava succedendo per Merlino?
In poco tempo le fiamme si abbassarono, i germogli sfiorirono,
l’acqua riprese il suo normale scorrimento e l’aria tornò nella sua temperatura
normale. Harry invece si sentiva esausto e si reggeva in piedi solo grazie al
sostegno fornitogli dalle forti braccia del serpeverde. Questo incurante dello
sguardo del proprio padrino, con una dolcezza che in pochi gli avevano visto
addosso, fece sedere il ragazzo su di una sedia e senza privarlo del proprio
contatto chiese
D –Harry... come stai?...-
H –Io... io non volevo...-
D –Non è successo nulla, tranquillo... tu stai
bene?-
H –Io... io credevo che... Oddio...- mentre balbettava confusamente,
la mano non smetteva di tremare e Harry continuava a guardarla. A quel punto
Draco portò entrambe le mani ai lati del suo viso, con presa decisa lo costrinse
ad alzare lo sguardo per incontrare quello argentato. In un primo momento, il
Grifondoro provò ad evitarlo, ma gli occhi dell’altro continuarono a seguirli
fino a quando lo smeraldo non dovette arrendersi e restarsene fermo. In quelle
iridi così cristalline Draco lesse una profonda tristezza. Un dolore struggente
che gli provocava una stilettata al cuore.
D –Potter!.... Harry, ascoltami. Non è successo nulla ok? Nessuno si
è fatto male e tu sei riuscito a fermarti
chiaro?-
Il moro prese a scuotere la testa
dicendo
H –No... non è vero! Potevo.. avrei potuto...
–
Draco a quel punto, con un gesto deciso, gli diede un sonoro schiaffo
sulla guancia. Il rumore sordo riecheggiò nel sotterraneo dove un incerto
Severus assisteva a tutta la scena
D –Quante volte devo ripetertelo? È stato un incidente, basta. Punto!
Adesso non importa va bene? È finito e nessuno...- disse calcando sull’ultima
parola -... nessuno si è fatto male o ha rischiato qualcosa. Tutti possono
sbagliare... Merlino, persino io sbaglio!-
Lo sguardo di Harry assunse una tonalità rassegnata, dopo di che le
palpebre cominciarono ad abbassarsi e il tremito si fece impercettibile. Prima
che Harry perdesse coscienza, dalle sue labbra uscì un sussurro fievolissimo che
solo Draco colse
H -... io... io non posso....-
Ed infine il corpo si accasciò, Draco però non permise che cadesse,
ma lo prese delicatamente tra le braccia proprio come pochi giorni prima. Passò
un minuto buono durante il quale Draco non tolse gli occhi dal viso esausto del
moretto, poi si alzò in piedi e fece per uscire dalla stanza ma fu fermato dalla
voce roca del Professore.
Sv –Dove pensi di andare Draco?-
D –In infermeria ovvio...-
Sv –Prima devi spiegarmi cosa Merlino sta
succedendo...!-
Con espressione dura il biondo Serpeverde si rivolse al proprio
padrino comemai aveva fatto prima
d’ora
D –Cos’è tutto questo interesse per Harry Potter eh? A quanto mi
risulta non te ne è mai fregato nulla o
sbaglio?-
Sv –Non sono affari che ti riguardano Draco... e attento a come
parli-
D –Ah... è così? Bè, allora... neanche questi sono affari che ti
riguardano, ma prego, se vuoi chiedi pure a
Silente...-
Poi senza aggiungere altro, il biondo si avviò per il corridoio
diretto alla statua posta di fronte alla scala per raggiungere il piano terra,
attraverso il passaggio situato lì dietro, avrebbe raggiunto indisturbato
l’infermeria. Sentì un paio di volte il richiamo del proprio padrino, ma lo
ignorò bellamente.
Severus, rimasto solo nella stanza semi-allagata, cercava di
analizzare logicamente quello che era appena successo. Non solo non riusciva a
capire cosa era accaduto prima, ma non riusciva neppure a credere alle battute
appena scambiate con Draco. Certo, avevano discusso più volte, ma sempre in
funzione di qualcosa da apprendere o comunque per far allargare al ragionamento
la mente del biondo. Ma non avevano mai litigato. Draco non gli aveva mai
rivolto quell’occhiata dura e accusatoria...
Severus voleva capire. Da quando la situazione si era fatta più
critica, dal momento in cui l’Oscuro era tornato, tutto stava diventando
dannatamente difficile. Il Lord sembrava all’eterna ricerca di qualcosa di cui
non voleva svelare l’esistenza. Assegnava compiti privi di apparente logica,
mandava alcuni fedeli a raccogliere documenti, a perlustrare case babbane e a
fare ricerche su molti antichi testi sulle leggende. Nessuno dotato di buon
senso avrebbe portato avanti quegli oridini se non fossero stati impartiti
dall’Oscuro che sembrava avere un piano e una collocazione per ogni informazione
che riusciva ad ottenere.
Sembrava contento di tutto ciò che accadeva, e quando Severus
riferiva tutto ciò a Silente, questi sembrava veramente preoccupato e chiedeva
dettagli su tutto ciò che Severus aveva capito o
ascoltato.
Non essendo affatto uno sciocco, il potion master sapeva che c’era
qualcosa dietro tutto quello e lo irritava non riuscire ad afferrare quel
qualcosa! L’unica nota positiva, era il fatto che, per il momento, l’Oscuro
volesse mantenere segreto il suo ritorno e per questo non c’erano ancora stati
assalti per la comunità magica. Ma sempre più spesso Severus aveva il sospetto
che quel momento si stesse pericolosamente avvicinando. Adesso poi, ci si era
messo quell’inquietante ragazzino, Potter, che pareva essere tutt’altro che
normale, sopratutto dopo quello a cui aveva appena assistito. Era stufo di
segreti. Davvero...
Con un colpo di bacchetta ripulì il caos della sua aula per poi
dirigersi a passo di marcia verso l’ufficio del preside. Quella situazione lo
stava davvero infastidendo.
Nel frattempo Draco camminava speditamente per i contorti
corridoietti e scalinate cercando di arrivare il prima possibile all’infermeria.
Il moretto tra le sue braccia aveva preso a respirare con più fatica e sembrava
avere la febbre.
Draco era talmente preoccupato per Harry, che non si accorse quando
questi, quasi in cerca di un appoggio, gli si era letteralmente raggomitolato
addosso... Il biondo infatti aveva ben altri pensieri per la testa, cercava di
decifrare tutte quelle sensazioni che turbinavano dentro di lui, senza contare
che il suo cervello lavorava ininterrottamente alla ricerca della causa di
quello che poco prima era accaduto.
Chissà cosa aveva causato quella reazione... certo, probabilmente
Harry non era in forma, ma Draco era sicuro che quello non fosse sufficiente a
dare il via ad una simile situazione, senza contare che ormai cominciava a
capire, almeno in parte, come funzionasse la testolina del
ragazzo.
Se Harry non fosse stato sicuro di potersi “trattenere” non avrebbe
mai rischiato di far male a qualcuno, la reazione che aveva avuto dopo
l’incidente ne era la prova. Harry probabilmente si sarebbe fatto del male pur
di non nuocere a nessuno!
Draco non riusciva a comprendere questo comportamento, o meglio, lo
capiva, ma non lo accettava! Il biondo era deciso a far emergere il lato
serpeverde del moretto; e se un Mafloy si metteva in testa qualcosa... bè... lo
sapete no?
Con la mente rivolta a questi pensieri, per poco non si accorse di
essere praticamente arrivato nell’infermeria. Cercando di non pensare ad altro
se non alla salute del ragazzo disteso tra le sue braccia, entrò nella stanza e
con voce preoccupata chiamò l’infermiera
D –Madama Chips! Presto!...-
La donna arrivò immediatamente e parve capire in un secondo la
situazione, con voce secca disse
Md –Lo faccia stendere sul letto e lo tenga fermo e al caldo... io
arrivo subito... prendo il necessario...-
Draco annui immediatamente. Ma quando provò a staccarsi dal moro,
questi sembrava abbastanza riluttante nel separarsi. Era tenacemente attaccato
al suo braccio e, nonostante la situazione infelice, Draco sentì dentro di se un
senso di soddisfazione ed ebbrezza al pensiero che il moretto non avesse alcuna
intenzione di lasciarlo andare. Purtroppo però quello non era il momento adatto
per pensare a queste cose, con delicatezza e assicurando con un sussurro che lui
non si sarebbe allontanato depose il moretto sul letto assicurandosi che fosse
ben coperto.
Dopo un ultimo minuto, l’infermiera fece ritorno e si occupò del
paziente.
Md –purtroppo non posso fare altro per Potter, non posso utilizzare
la medicina magica in questo caso, ma solo rimedi babbani per far abbassare la
temperatura. Adesso può anche andare signor Malfoy, ci vorrà parecchio prima che
si riprenda.-
D –Volendo potrei restare?-
Md –Va bene, ma non deve far rumore o
disturbarlo...-
Così dicendo l’infermiera lasciò la stanza rimanendo sorpresa quando,
dieci minuti dopo, venuta per fare un controllo, trovò l’algido verde-argento
seduto su una sedia accanto al letto del moro immerso in mille
pensieri.
Due ore dopo il biondo era ancora in contemplazione del grifondoro.
La sua mente era come un percorso a circuito chiuso e si chiedeva come diavolo
non avesse capito prima quanto Harry fosse semplicemente
perfetto...
In quel momento la porta dell’infermeria si aprì senza nessun
riguardo distogliendo il giovane Malfoy dalla sua contemplazione. Draco alzò lo
sguardo e con irritazione vide avvicinarsi al letto quel..... quel....
energumeno di nome Damien.
Il nuovo arrivato guardò con vera e propria rabbia il giovane biondo
e con voce apparentemente calma che però tradiva la sua rabbia
disse
Dm –Sei pregato di andartene Malfoy, non è una
richiesta!-
Continua....
*Metto questa nota
poichè so che molti nonconoscono
alcune parole originali!^_^
Hufflepuff:
Tassorosso
Gryffindor:
Grifondoro
Raveclaw:
Corvonero
Slytherin:
Serpeverde
Susu... ormai siete quì, fatemi un commentucciooooo! Suuuu! Siate
buoniiii!^____^
Ringrazio:
DjKika: Ma ciao Cara! Uff... sono così ritardataria con gli
aggiornamenti che quasi nonc i speravi più eh? Ammettilo!xDDD Mi scuso veramente
tanto per il ritardo ma se leggi anche questo cap, ti ringrazio di vero cuore
per l’appoggio! (Sappi comuqnue che non abbandonerò la Fic! Odio quando
un’autore lascia un lavoro incompiuto! Grrr) Sono contenta che lo scorso cap ti
sia piciuto finalmente le acque si stanno smuovendo eh? Per quanto riguarda
Pansy sappi che quella ragazza nella mia testolina è un vero e proprio mito!
*___*Per quanto riguarda la tua
domanda su Luna e Draco ...= P Da brava autrice tengo tutti i segretucci per
me!^^ la curiosità è per me unabenedizione!^^ Alla prossima cara!
P.s.
-__-‘’... emh... magari contatto l’amministratrice più in la!XD A parte tutto
vorrei evitare di parlarne con amministratori etc, vedo se qlk sa come fare!
Grazie di tuttooo!^^
Ximeng: Ma tessora! Dubitavi di me? Ormia dovresti sapere che ritardo
ma non mollo! Ehehe... tutte le domande hanno trovato risposta in questo cap no?
Povero Draco... il suo piano è saltato!XD (dannata! ndDraco) Vabbè....Per il
resto, grazie millissime per i complimenti! (assolutamente graditi e in parte
immeritati...^\\\^) Per rem e sirius... bè.. alla prossima puntata! –spero di
non diventare come beautiful...O__o- Per quanto rigfuarda la sorpresa.... sono
contenta sia riuscita! Mi piace fare questa specie di tranelli...ihihihihi
vabbè, spero che questo cap sia di tuo gradimento! Grazie di tutto e alla
prossima!!!!!!!!!!
Dark90: Susu... povero draco... non è così stupido! (ha chi hai dato
dello stupido??? ndDraco) Shhh! Come dicevo... alla fine doveva accorgersene no?
Comunque usare il serpentone come antifurto è un’ottima idea... mmm... dovrei
metterlo in commercio...-tanquilla avrai anche la tua parte per l’idea!XDDD- Ok,
passando ad altro, spero che quetso cap non faccia sfigurare la fic e che ti
piaccia! Alla prossima e grazie per il
commento!^^
Animablu: ^|\\\\\\\\\\\\\\\^ ecco che questo commento mi da il colpo
di grazia e diento tutta rossa...Ç_ç.... grazie mille di tutti i tuoi
complimenti animablu!!!!!!( sopratutto per quanto riguada i
personaggi...^__^)Sono contenta che tu abbia scovato la mia fic! E sono
felicissima che ti sia piaciuto lo scorso cap! Spero che anche questo non sia
male! È più introspettivo dell’altro, però spero possa piacere ugualmente! P.s.
(Ti ho riconosciuta sai? Tu sei la splendida persona che ha scritto la fic su
Gabriele e michele vero? Ç__ç.... è stupendissimaaaaa!!!!!!!! come sempre,
quando riconosco un’autore di una fic che mi è particolarmente piaciuta, tra
coloro che lasciano un commento sono doppiamente felice!Per questo ti lascio un’ulteriore
ringraziamento!)
Fra
ro: Ohh! Benvenuta nella mia fic!^^ Grazie mille per aver lasciato qualche
parolina a questa autrice sciagurata spero che il cap ti sia piaciuto
ciau!^^
Kymanu: Carissima! Tu arrivi in ritardo a leggere... e io arrivo in
ritardo ad aggiornare! XDXDXDXDXDstai tranquilla cara! Per me l’importate è sapere che ti sia piaciuto lo
scorso cap e magari anche questo! Sono molto, molto felice che ti sia piaiuta la
parte dedicata alla licantropia, ammetto che inizialmente ero indecisa se
metterla o meno,però non ho resistito! *___* E se tu mi dici che ti ha colpito
quella parte non posso non essere felice di aver deciso di mantenerla intatta!
Per quanto riguarda le tue domande e speranze...a d alcune il capitolo di oggi
ti avrà risposto epr le altre.... comeho già detto... alla prosssima! –sono cattivaaaa!XD-
p.s.
XD non volevo darti la colpa per gli scout! Calcola che è raro per me NON
perdermi agli scout...XDXD men o male che si possono chiedere le informazioni
alle persone! XD
anter: Benvenutissima!!!!!!!! Piacere di vedere le tue splendide
parole cara! Mi spiace deluderti ma... non sono proprio un lampo negli
aggiornamenti...-_-‘’ ma come sempre spero di riscattarmi mettendo quanta più
cura possibilenella stesura della
storia! Mi ha fatto molto piacere vedere il tuo commento! (sei il 101!
Siiiiiiiiii!*___*) Spero di risentirti! A presto
ciaoooooo!^^
So che per la vergogna dovrei
sotterrarmi sotto metri e metri di terra e che il mio ritardo non ha scusanti
ma, bè... Ecco a voi l’ennesimo capitolo!^^
Ehehehe... purtroppo sono fin troppo
perfezionista lo so, non so quante volte avrò riscritto questo capitolo per poi
rifarlo tutto in un giorno, sono cose che fanno riflettere sapete? Sono un
pochino scoraggiata lo ammetto, ma spero veramente di diventare più veloce con
gli aggiornamenti!^^
Dedico questo capitolo a tutte le anime
pie che hanno rifoderato le bacchette e non mi hanno ancora schiantata! E lo
dedico anche agli amici sinceri e alle amicizie precarie che stanno costellando
la mia vita. A quelle amicizie che profumano d’amore e ai soliti che non si
arrendono mai!
Il solito doveroso grazie alla mia beta
Ilary, che con efficacia mi aiuta sempre, con qualche idea, con incoraggiamenti
necessari e con tanta tanta pazienza! Grazie mille tata!^^
E voi? Cosa ci fate quì? Filate a
leggere il cap sususu! É l’unico modo in cui possiate perdonarmi
(spero!)^^
Capitolo XXIII
Londra 3
Ottobre 1996
Damien era nella stanza di Lady alla ricerca
infruttuosa di un libro.
Quella ragazza era una vera e propria tragedia! Il
caos in confronto al disordine di quella stanza era nulla!
Con uno sbuffo irritato continuò la ricerca.
Intanto, nell’altra stanza Raphael stava decifrando una di quelle mappe stellari
che spesso consultava insieme ad Harry.
il medico gli aveva chiesto di prendergli un libro chiamato “Gli astri e i
loro segreti”, ma trovare qualcosa in quella stanza era.... pura
utopia!
Stava spulciando l’ennesimo ammasso di libri quando
il suo occhio cadde su una lettera in pergamena abbandonata tra le
cianfrusaglie.
Immediatamente pensò che potesse essere un messaggio
di Harry, ma si accorse che la scrittura era diversa.
Stava per rigettare la pergamena per terra quando i
suoi occhi furono attirati dall’ultima parte della
lettera:
“Oh...
prima che me ne dimentichi, Harry ha avuto una specie di scontro con un coso...
un molliccio impazzito... Da quel che mi hanno detto era veramente
brutto...zanne, veleno e cose così...
Niente a
che vedere con lo splendore dei Nargilli! Ora comunque è in infermeria... Non so
se si è già svegliato o meno, ma Madama Chips ha detto che si riprenderà in
fretta... Ti saluto! Fammi sapere per la ricerca...”
Quando vide che la lettera era stata spedita il
giorno prima sussurrò
Dm -Se becco Lady
le torco il collo!... Maledetta strega!
Abbandonò le ricerche e con sguardo furente tornò
nel salotto, avrebbe raggiunto Harry immediatamente...
Londra 3
Ottobre Infermeria di Hogwarts, Poco dopo
Dm –Sei pregato di andartene Malfoy, non è una
richiesta!-
Il biondo si raddrizzò sulla scomoda sedia e con
espressione distaccata disse
D –Sentiamo Course... Perchè
dovrei?-
Dm –Attento Malfoy, non permetto a nessuno di
parlarmi in questo modo!-
In risposta il biondo si alzò in
piedi
D –Neppure io se è per
questo!-
Damien stava per rispondere a tono quando fu
interrotto da Raphael che si trovava alle sue spalle
Ra
–Smettetela tutti e due! Se non ve ne foste accorti questa è un’ infermeria! Non
una piazza!-
MdC –Finalmente qualcuno che la pensa come me... Ben
arrivato dottore-
Ra –Madama... come sta Harry?-
MdC –Quando il signor Malfoy l’ha portato aveva la
febbre davvero alta, come sa, non ho
potuto fare molto, ma la febbre dovrebbe cominciare ad abbassarsi, vuole dargli
un’occhiata?-
Ra –Si.. credo sia meglio.-
Si avvicinò celermente al letto del moretto e
cominciò a prendergli i battiti e la pressione, Draco che si era spostato per
farlo lavorare osservava attentamente tutti i movimenti del
medico
Ra –Da quanto tempo è così?-
Draco prevenne l’infermiera
dicendo
D –Sarà poco meno di
un’ora...-
Ra –Lo hai portato qui tu giusto?- Draco assentì e
il medico continuò – Cos’è
accaduto?-
Draco arrischiò un’occhiata all’infermiera, questa
parve capire e si ritirò nel suo ufficio, a quel punto Draco
rispose
D –Credo abbia perso il controllo... Non so
esattamente cos’è successo, ma era come se Harry non riuscisse a controllarsi,
ci è voluto un po’ prima che riuscisse a fermarsi, poi appena ho
potu....-
Non riuscì a finire la frase che Damien gli fu
addosso. Draco aveva a pochi centimetri dalla faccia il viso duro dell’altro,
mentre dietro la schiena il freddo muro dell’infermeria
Dm –Che cosa sai?-
Anche Raphael si
era messo in piedi lasciando per un momento il paziente
D –Per la tua gioia
Course, un bel po’!-
Dm –Chi ti...-
Ra –Adesso basta!
Uscite fuori a discuterne!-
Dm\D –No!-
Ra –Harry deve
riposare in silenzio! Fuori ho detto!-
E con un colpo di
bacchetta li cacciò fuori dall’infermeria. I due ragazzi, una volta nella sala
d’aspetto, provarono ad entrare nell’altra stanza, ma la porta era bloccata.
Irritati si
sedettero sulla panca vicino alla parete.
Tra loro aleggiava
un silenzio ostinato, durò per circa cinque minuti poi Damien
l’interruppe...
Dm –Allora
ragazzino, voglio sapere chiaramente cosa sai e da chi l’hai saputo!-
D -Perché dovrei
dirtelo?-
Dm –Questo non è un
gioco Malfoy! Parlo seriamente...- l’espressione del moro non lasciava dubbi,
Draco vedeva che era preoccupato e in parte poteva capirlo, probabilmente temeva
che il segreto del grifondoro non fosse al sicuro
D –Stai
tranquillo... è stato lui a dirmelo-
Dm –Non raccontare
cazzate! Harry non voleva parlartene...-
D –Come puoi
esserne sicuro?-
Dm –Conosco Harry
meglio di chiunque altro... Non ti conviene fare lo spiritoso con me,
allora?-
Draco sospirò
pesantemente, quello non era affatto il tipo adatto con cui fare quattro
chiacchiere. Da quando l’aveva conosciuto si era chiesto come era possibile che
Harry ci tenesse tanto. Draco poteva dire qualsiasi cosa, ma persino lui
ammetteva che il rapporto che legava Daniel Course ed il giovane grifondoro era
davvero profondo. I due parevano capirsi con pochi sguardi, sapevano sempre cosa
dire all’altro e cosa fare. Il serpeverde aveva sempre ascoltato le chiacchiere
di Pansy sulla possibilità che i due fossero una coppia, ed ora il dubbio si era
trasformato in un piccolo tarlo che scavava tra i suoi pensieri.
Fu Damien a
distoglierlo da questi pensieri...
Dm –Allora?-
D –Tsk... Questi
sono affari che non ti riguardano, ma puoi startene tranquillo, non ho
intenzione di parlarne a nessuno...-
Dm –E io dovrei
fidarmi di te?-
D –Nessuno ti ha
chiesto di farlo, la mia era un’informazione... fanne quel che ti pare
Course.-
Damien fino a quel
momento aveva cercato di mantenere la calma, sapeva che se fosse scoppiato, Harry non sarebbe
stato contento di saperlo, ma davvero, quel biondino era capace di far uscire la
sua parte peggiore! Era un piccolo snob, narcisista e insofferente, come poteva
essere successo che lui... proprio quel dannato Serpeverde fosse entrato così a
fondo in Harry?
Dalle lettere che
il grifondoro gli aveva mandato e dalle poche conversazioni avute, Damien aveva
assistito impotente alla confusione del suo piccolo Harry. Inizialmente, l’altro aveva
cercato di non far notare il suo turbamento, ma era inutile cercare di
nascondere proprio a lui qualcosa del genere... così alla fine aveva confessato
i propri dubbi e a Damien non era rimasto altro se non ascoltarlo darsi dello
sciocco incosciente.
Per colpa di Draco
Malfoy, molte delle più profonde paure di Harry stavano pian-piano tornando a
galla. Damien
glielo aveva letto negli occhi smeraldo: la paura di legarsi a qualcuno e il
senso di inadeguatezza che per tanto tempo lo aveva seguito... Aveva visto la
schiena del moretto inclinarsi sotto l’invisibile peso che ricominciava a farsi
sentire... Ed ora il biondino si permetteva di scherzare con il fuoco a quel
modo? Di mettere Harry in pericolo? Beh... aveva decisamente fatto i conti senza
l’oste.
Con sguardo
minaccioso si avvicinò al biondo che in risposta portò la mano alla
bacchetta.
Dm –Adesso
ascoltami bene, non permetto a nessuno... ripeto, nessuno di far del
male ad Harry sono stato chiaro? Se provi a fargliene, giuro
sull’esistenza dell’aria che non avrai vita facile. Non m’importa chi tu sia o
chi ti creda di essere, ma ora voglio sapere da chi hai saputo di Harry!-
D –Ma chi ti credi
di essere tu! Sappi che non sei l’unico a volere che nessuno gli faccia di male
che credi? Tsk... E poi, bel paladino, è un po’ tardi non credi? Harry è in
infermeria da giorni praticamente e tu te ne spunti solo ora? E poi dici di
volerlo proteggere, sei patetico...-
Dm –Cosa? Allora la
lettera era vera? Cos’è successo?-
D –Il tuo lavoro
lascia davvero a desiderare Course...-
Dm –Malfoy...-
Dato che comunque
qualcuno gliene avrebbe parlato, Draco decise di raccontargli l’accaduto, con
voce saputa ed annoiata illustrò tutta la vicenda del molliccio, non si sprecò
in dettagli inutili, omise solamente la parte della cancellazione della memoria
e si concentrò nel cercare di decifrare l’espressioni dell’altro. Damien ascoltò
attentamente senza far passare nessuna emozione, poi con voce atona chiese:
Dm –Se come hai
detto, Harry si era risvegliato, cosa ci fa adesso incosciente
in quel dannato letto?
D –Questo l’ho già
detto anche al tuo amichetto lì...- disse indicando la porta dell’infermeria
–Non ho idea di cosa sia successo, ha cominciato a tremare e sembrava non avere
controllo su di se... poi ha fatto smettere tutto e ha ricominciato a stare male
fino a quando non ha perso i sensi...-
Damien si passò una
mano sugli occhi e sospirò pesantemente... quello non andava affatto bene. Le
cose non stavano andando per il verso giusto, affatto... Senza contare che
adesso c’era persino quel biondino che sapeva la verità... Chissà perché Harry
non aveva cancellato i suoi ricordi e quelli degli altri ragazzi.
Scosse la testa
pensando che gliene avrebbe parlato più tardi, adesso l’importante era sapere
come stava, non tanto fisicamente quanto psicologicamente. Sospirò al pensiero
della reazione del moretto a quella situazione, Damien sperava solo di riuscire
a farlo ragionare...
Guardò il biondo
che non gli staccava gli occhi di dosso. Dovette ammettere che nonostante fosse
una persona odiosa, in fondo persino quel dannato damerino teneva ad Harry,
forse persino più del dovuto...Che al biondo interessasse al suo fratellino
era fuori da ogni dubbio, Damien non era uno sciocco e tantomeno un cieco,
vedeva perfettamente la scintilla di vera preoccupazione in quello sguardo grigio...
Il comportamento
aggressivo nei suoi confronti non era semplicemente antipatia... Oh... no, era
pura e semplice gelosia. Un sentimento talmente spontaneo che non poteva che
essere dettato da un’ interesse profondo, ma non per questo abbastanza profondo.
Harry era una
persona talmente fragile e forte allo stesso tempo. Era una creatura davvero
potente, se non avesse avuto una natura tanto mite, con la sua forza avrebbe
potuto piegare sotto di se schiere di maghi e ottenere praticamente qualsiasi
cosa... Ed invece Harry si faceva schiavo di quella potenza, mettendosene al
servizio senza alcun intenzione di usarla per se.
Era terrorizzato da
quella possibilità di diventare potente, spaventato da se stesso e dalla sua
natura.
Appesantito dal
senso di colpa e dalla possibilità di diventare spietato per colpa di quella
forza insita nelle sue capacità.
Desideroso e
timoroso allo stesso tempo di avere qualcuno a cui appoggiarsi.
I suoi sentimenti e
il suo essere si muoveva su di un precario equilibrio fatto di controsensi. Di
paure che si oppongono e bloccano i suoi reali desideri, un basso istinto di
conservazione completava il tutto facendo di Harry la splendida e tristissima
persona che era.
Damien non avrebbe
permesso a Draco di sconvolgerlo, di mettere sotto-sopra Harry proprio in un
momento tanto delicato.
Forse qualcuno
sarebbe riuscito un giorno a sedare le paure del grifondoro e aiutarlo a trovare
quella serenità tanto agognata, ma quella persona non poteva, non doveva essere
quel biondino spocchioso.
Cosa ne sapeva quel
biondino di tutto ciò che animava Harry, cosa conosceva delle sue sofferenze e
speranze?
Anche lui, come
molti altri, si sarebbe solamente approfittato di Harry!
E dopo Damien
avrebbe dovuto raccogliere i cocci del suo fratellino, ancora una volta...
Questo non sarebbe
successo.
Lui l’avrebbe
impedito...
Le riflessioni del
moro, furono
interrotte dal rumore della porta che si apriva. In un secondo, gli occhi dei due
ragazzi fu piantato su Raphael che si stava chiudendo la porta alle spalle.
Ra –Adesso si è
stabilizzato, non so se si sveglierà, ma comunque dovrà stare a riposo assoluto,
il suo corpo ha subito uno stress eccessivo...-
Dm –Posso
raggiungerlo?-
Raphael annuì
semplicemente, sapendo che tentare di dissuadere il moro dall’entrare sarebbe
stato inutile e contro-producente, si raccomandò solamente di fare piano e non
disturbare Harry, poi rivolto al Serpeverde chiese
Ra –Potresti venire
con me nella stanza qui accanto? Devo sapere cos’è successo esattamente quando è
stato male...-
Draco avrebbe
preferito senz’altro seguire Damien nella stanza, ma capiva che la richiesta del
medico era legittima; con un verso seccato, precedette Raphael in una saletta
attigua all’infermeria, lì si accasciò su di una scomoda sedie e l’altro gli si
accomodò davanti.
D -Sta davvero
bene?- chiese cercando di dissimulare la sua preoccupazione.
Raphael lo osservò
attentamente, scrutò affondo il suo sguardo prima di assentire e annunciare in
modo pratico
Ra –Davvero, non
mento mai sulle condizioni cliniche di un mio paziente, come ho già detto il
corpo di Harry ha subito un forte stress, ed ora è stanco... i brividi e il
malore a cui hai assistito è stata la risposta dell’organismo a qualcosa...-
D –Che cosa?-
Ra –Questo non so
dirtelo, veramente speravo potessi dirmelo tu...-
D –Io?-
Ra –Si, qualcosa
deve aver provocato quella reazione così forte, escludo che sia stato un
semplice malore o un effetto della stanchezza accumulata...-
D –Forse dipende da
cos’è successo l’altro giorno nella foresta, sa è....- ma con un cenno Raphael
bloccò la replica del biondo
Ra –So già cos’è
successo, Madama Chips è un ottimo medico e ha curato perfettamente la salute di
Harry, forse a quel ragazzino avrebbe fatto bene un po’ di riposo in più, ma
quello che è successo oggi non c’entra nulla con ciò che è accaduto nella
foresta. Deve essere stato qualcos’altro... dimmi cos’è successo...-
Draco si passò una
mano fra i capelli e serrò gli occhi per visualizzare meglio la scena che
continuava a balzargli alla mente. Da quando aveva portato il grifondoro in
infermeria, con accuratezza di particolari riferì a Raphael quello che aveva
potuto vedere e capire...
Tentò di decifrare
le espressioni del viso del medico al suo racconto, ma questo teneva gli occhi
chiusi e aveva preso a passeggiare avanti e indietro.
Il racconto del
serpeverde arrivò alla fine, passarono un paio di minuti di silenzio prima che
Raphael chiedesse
Ra –E dopo?-
D –Dopo cosa?-
Ra –Quando Harry è
riuscito a riprendere il controllo cos’è successo?-
Draco lo guardò con
un sopracciglio inarcato dubitando del suo udito...
D -Gliel’ ho appena
detto, è riuscito a riprendersi e visto che stava in quelle condizioni l’ho
portato qui...- l’altro fece un gesto stizzito della mano, il medico sentiva che
c’era qualcosa che gli sfuggiva, qualcosa d’importante...
D –Insomma!
Cos’altro vuole sapere? Quando ho visto che non si reggeva più in piedi l’ho
raggiunto per sorreggerlo e gli ho intimato di fermarsi visto cosa stava
succedendo...-
Ra –Che cosa?-
D –Mi sta prendendo
in giro?- chiese seccato, ma Raphael lo sorprese domandando
Ra –Quando è
riuscito a “fermarsi” tu dov’eri?-
D –Io?- chiese
indicandosi, vedendo il cenno affermativo disse Gliel’ho detto! Ero
accanto a lui e l’ho sorretto... barcollava pericolosamente, non potevo farlo
cadere nel calderone!- si difese
Raphael lo guardò a
fondo, possibile che fosse quel ragazzo la chiave che cercava? Il fatto che
Harry avesse perso il controllo era strano e doveva esserci certamente una
ragione, ma la cosa che più di tutte l’aveva fatto pensare era stato il suo
riprendere il controllo.
Il potere che ora
governava era davvero troppo intenso perché riuscisse a richiamarlo in quel
modo, non quando un qualche fattore esterno l’aveva fatto uscire così
prepotentemente.
Si rendeva conto
che la sua teoria era fondata su basi piuttosto traballanti, ma al momento non
aveva nulla di più concreto, cominciava a credere che Draco Malfoy non fosse una
persona qualunque. Certo, era un purosangue e probabilmente aveva un forte
potere magico, ma il medico dubitava che il suo essere “diverso” dipendesse da
questo.
Purtroppo al
momento non poteva fare altro che continuare con le sue ricerche... forse
continuando a scavare tra i mille misteri che avvolgevano la natura del moretto
avrebbe finalmente trovato la chiave per quell’ennesimo mistero.
L’unica cosa
produttiva da fare al momento era lasciar perdere questa questione.
D –Allora?-
Ra –Allora
cosa?-
Draco sbuffò
infastidito, cosa credeva quel medico, di star parlando con un babbano
qualsiasi?
D –Con queste
domande dove voleva arrivare? Ha scoperto cos’ha causato...- pensò un momento ad
un termine per poter definire ciò che era appena successo... ma non vi riuscì
–Quello che è successo?-
Ra –Per quel che ne
so ci potrebbero essere più di una spiegazione, quando Harry starà meglio
cercheremo di capire da cosa è stato causato...-
D –Ma... se lei
sapeva di non poter capire da cos’è stata causata quella reazione, per Merlino,
cosa diamine voleva sapere?- Draco era davvero confuso, i Malfoy non sono mai
confusi! Essi sanno sempre come comportarsi e cosa pensare! In una situazione
come questa il biondo serpeverde non poteva che essere irritato al massimo...
l’altro notando lo stato del ragazzo decise di essere sincero e dargli una
risposta
Ra –Vedi Malfoy,
temevo che prima o poi sarebbe accaduta una cosa del genere, è uno dei maggiori
timori di Harry infatti, ma non è quello ciò che mi premeva sapere. Ciò che non
riesco a capire,è il come sia riuscito a riprendere il controllo in
relativamente poco tempo ed il fatto che bè... era ancora cosciente.- Draco lo
guardò dubbioso –Insomma, Harry ha in se un potere spaventoso, più di quanto noi
possiamo immaginare! È come una bamba pronta ad esplodere se non presa con le
determinate precauzione, quando esplode rilascia un quantitativo di energia
spaventoso! Se non fosse per il controllo di Harry, altro che una fiammata o una
crescita spontanea...- lanciò un’occhiata significativa all’indirizzo del suo
interlocutore affinché questi capisse la vera portata della potenza del
grifondoro –Nonostante l’autocontrollo, l’energia che esce è comunque un grande
quantitativo e molte dell’energie di Harry è impiegata nel non far uscire troppa
potenza! Puoi solo immaginare cosa vuol dire per un corpo cercare di controllare
tutto questo, infatti per riacquistare il controllo ci vuole molto tempo e alla
fine bè... di certo le condizioni di Harry non sarebbero buone come quelle in
cui l’ho trovato....-
Seguì un attimo di
silenzio al quale seguì la domanda sussurrata dal serpeverde
D –Quelle... quelle
erano delle buone
condizioni?!-
Raphael assentì
gravemente e, vedendo che pian piano nella mente di Draco andava a formarsi la
giusta inquadratura degli eventi, proseguì
Ra –Ed è per questo
che mi sono chiesto come avesse fatto a... controllarsi così bene
diciamo...-
D -... e l’ha
capito grazie al mio racconto?- chiese scetticamente
Ra –Forse, ma non
ho basi sicure su cui fondarmi... Appena saprò qualcosa di più, o comunque avrò
almeno qualche prova a riguardo, potrò stabilire se la mia è un’ipotesi
attendibile o solo un’idea, nel frattempo staremo a vedere...- disse
indirizzandogli uno sguardo piuttosto penetrante, chiedeva chiaramente di non
chiedere altro, per il momento Raphael non avrebbe concesso altre risposte,
anche perché non poteva mica dire che forse, in via del tutto ipotetica, fosse
stata proprio la presenza del biondino ad aiutare Harry?...
Salutò cortesemente
il biondo lasciando la stanza, lui doveva parlare con il preside... e anche
urgentemente. Il biondo invece rimase solo, ma in realtà sentiva come un gran
fracasso, i pensieri turbinavano in maniera caotica e non lo lasciavano
respirare.
Le parole del
medico l’avevano fatto riflettere e ora sentiva un peso all’altezza del
cuore.
Grazie alle parole
di quel medico, era riuscito a vedere un’altro lato della vita del giovane
grifondoro. Aveva dato un senso alla sua malinconia e alle parole che la
Lovegood gli aveva rivolto nella foresta...
Si ricordò quando
sentì la bionda chiamare Harry “dott. Jekyll”* e finalmente capì il senso di
quel nomignolo che serviva forse ad esorcizzare in qualche modo quella
situazione così importante.
Harry era proprio
come il protagonista di quel libro, si sentiva forse come il dott. Jekyll,
l’uomo che per fare del bene, si era sdoppiato in due entità che insieme
creavano il suo essere. Era diventato una persona che, nel momento in cui
perdeva il controllo, diventava pericoloso e preda dei suoi stessi istinti.
Per un momento si
sentì vicino al
moretto.
Riusciva a
comprendere parte del suo tormento e dentro di se non poteva che chiamarlo
“sciocco grifondoro perbenista...”.
Draco aveva capito
benissimo il discordo del medico, conosceva le leggende che giravano sul conto
delle creature come Harry, e ringraziava Merlino per aver affidato ad una
persona come lui i poteri da Guardiano.
Tremava al pensiero
di quel potere nelle mani di qualcuno che non fosse il giovane Potter...
A questo punto, un
Malfoy come lui dovrebbe essere attratto da tutto quel potere, dovrebbe sentirsi
in dovere di avvicinarsi al portatore di quell’immensa magia, ma tutto ciò che
lo muoveva era ben altro...
Nonostante tutto,
ciò che Draco, non Malfoy, ma Draco desiderava, era stare vicino ad Harry e
assicurarsi che non ricadesse più in simili situazioni...
Con una nuova
determinazione, si alzò dalla sedia e sbirciò un momento nell’infermeria, il suo
ego Malfoy lo spingeva ad entrare e a non lasciare campo libero a quel dannato
Course, ma sentiva che, in quel momento, per Harry era importante che quel
maledetto moro stesse li, così decise che per quella volta si sarebbe fatto da
parte.
Dentro di se
riconobbe che i migliori strateghi sanno sempre quand’è il momento di lasciare
campo agli avversari...
Facendo forza su se
stesso, si voltò e lentamente si lasciò alle spalle il corpo dormiente del moro
grifondoro. Gli ci volle tutta la sua buona volontà per non voltarsi. con passo
elegante e cadenzato si diresse verso i sotterranei serpe verde; per quel giorno i
suoi piani erano andati in fumo, ma non aveva alcuna intenzione di lasciar
andare il suo obbiettivo.
Riddle Manor, 3
Ottobre.
Quel giorno poche
persone si aggiravano per il maniero, tra coloro che osavano camminarvi a testa
alta, avvolti nei loro neri mantelli, vi erano Astor Zabini e Lucius Malfoy. Due
delle persone annoverate nella più stretta schiera di Lord Voldemort.
In pochi avevano il
permesso di aggirarsi nel maniero, e a nessuno senza diretto invito. I due
uomini in questione, erano stati richiamati attraverso il marchio che portavano
sulla loro pelle, un tatuaggio che li segnava come seguaci del più potente ed
Oscuro dei maghi, un teschio che firmava la condanna delle loro anime...
Consapevoli del
marchio, consci della propria volontà, i due si aggiravano per il castello come
ordinato dal loro signore, dovevano controllare che tutto fosse a posto e che le
barriere poste attorno al Riddle Manor non subissero danni di alcun tipo.
Un ordine strano ed
insolito gli era stato impartito, ma nessuno dei due aveva avuto l’idea di
chiederne il motivo, nessuno dei due era tanto pazzo dal rivolgere una domanda
simile a colui che si definiva il loro padrone, con la testa china avevano
assentito e aspettato che il Lord li lasciasse al loro nuovo incarico, ed ora
erano lì ad eseguire il volere di colui che era il loro Signore.
Entrambi sapevano
che stava accadendo qualcosa, erano maghi di una certa potenza e percepivano
benissimo le ondate di magia che aleggiavano nel maniero, qualunque fosse
l’occupazione attuale del loro Lord, non doveva essere un fatto positivo, tutta
quell’energia magica avrebbe potuto abbattere una decina di maghi senza alcun
problema, nessuno dei due invidiò il destinatario di quell’onda magica.
Nonostante la
certezza che L’Oscuro signore stava probabilmente facendo la prima mossa che in
molti si aspettavano, nè Lucius nè tanto meno Astor poterono fare altro se non
continuare nel compito affidatogli.
Avevano la certezza
che qualcosa di importante stava accadendo, oh si... ne erano certi!
L’espressione dipinta sul volto del loro Signore era inconfondibile, da quando
era tornato non aveva fatto che aggirarsi cupamente per il maniero, ma quel
giorno, per la prima volta dal suo ritorno, Lord Voldemort era sembrato
soddisfatto di qualcosa.
Quando questi era
soddisfatto, si poteva essere certi che qualcosa di grosso e importante stava
per accadere, l’unicacosa da fare adesso era attendere, aspettare e vedere
dove si sarebbe abbattuto il colpo, dove la soddisfazione dell’Oscuro si sarebbe
placata... quell’attimo non era altro che la quiete dopo la tempesta.
Una tempesta
furibonda, più simile ad un cataclisma che ad altro, un evento che avrebbe
portato distruzione, una bufera dall’inimmaginabile potere distruttivo che
avrebbe portato sull’orlo la vita di molte persone.
Così Lucius Malfoy
ed Astor Zabini attendevano.
Attesero fino a
quando una profonda e gelida risata non rimbombò per tutte le ale del castello. attesero fino a
quando non sentirono il proprio marchio bruciare per l’esaltazione del proprio
fautore, aspettarono fino a quando quella risata così folle non s’insidiò nel
loro cuore e nel loro animo ormai nero.
In quel momento, in
quella risata, ogni mangiamorte, ogni possessore di quel nero marchio, seppe che
la Guerra presto sarebbe iniziata.
Prigione di
Azkaban, 3 Ottobre
Un luogo tetro si
apriva nell’immensità delle acque che costituivano quel gelido oceano.
Nessun rumore se
non il respiro fetido di coloro che portavano via la vita e dei lamenti
angosciati dei prigionieri.
Nessun animale nei
pressi della prigione di Axkaban, solo nebbia e gelo, neppure il sole osava
mettere in luce quel luogo dimenticato da qualsiasi divinità esistente.
Anche in quel luogo
risuonarono acuti gli echi della folle risata udita al Riddle Manor.
Tra le celle oscure
di quella prigione, tra i corridoi gelidi e pieni di nebbia e disperazione, si
levò altro il grido dei folli sostenitori di Lord Voldermort, la guerra sarebbe
cominciata e il loro signore ormai risorto avrebbe chiamato a se i suoi fedeli
servi!
Foresta Proibita, 3
Ottobre
Creature millenarie
e centenaripopolavano quel luogo.
Ovunque si
guardasse alberi, prati, muschi e acqua trovavano il modo per co-esistere.
Un equilibrio che
poteva apparire precario, ma forte nelle sue fondamenta.
Un luogo
indisturbato, un luogo che lasciava fuori il resto del mondo.
Un posto chiuso
così come una scatola. Nulla nè esce e nulla le entra.
Il coperchio
sigillato non permette contatti da nessuno dei lati.
Ma vicino l’angolo
c’è un piccolo buco, un piccolo punto di comunicazionecon l’esterno.
Questo, dapprima
piccolo, grazie alla pazienza di un ragazzo, si è andato aprendosi sempre di
più, millimetro dopo millimetro...
Un luogo in cui
vivevano creature diverse e potenti, ferite e abusate da un essere così
imperfetto che chiamano “essere umano”.
Creature che
avevano promesso, in un passato ormai dimenticato, di non interessarsi mai più a
quella che era lo scorrere della vita umana.
Quelle stesse
creature, adesso
non potevano far altro che rabbrividire e gridare al sole e alla foresta la loro
rabbia per un’altra Guerra che sarebbe cominciata e che, forse, nonostante il
loro disinteressamento, avrebbe colpito anche loro.
Il grido si alzò
quieto e nessuno lo ascoltò se non un gracile corpo, che sembrava così piccolo
rispetto alla rabbia di quel luogo e alla follia dell’uomo che l’aveva
provocato, ma non per questo quel corpo si tirò indietro dall’udirlo. Ascoltò
quel grido e lo tenne nel suo animo, lo avrebbe fatto ascoltare a colui che
l’aveva provocato ed allora avrebbe potuto lasciarlo andare...
Hogwarts, Ufficio
di Albus Silente, 4 Ottobre
Tre uomini
dall’aspetto austero ed elegante sedevano di fronte alla scrivania dell’anziano
preside della scuola di magie e stregoneria di Hogwarts.
Lo sguardo azzurro
solitamente scintillate, quel giorno sembrava come adombrato.
Un’espressione
stanca del viso rendeva il volto di Albus Silente quello di un semplice
anziano.
I tre maghi di
fronte a lui non proferivano parola, tutto quel che dovevano dire era stato
detto, adesso aspettavano solo una qualche parola del saggio preside di
Hogwarts.
Lucius Malfoy,
Astor Zabini e Severus Piton avevano riferito ciò che era accaduto, avevano
avvertito uno dei più potenti maghi in circolazione del pericolo imminente ed
ora aspettavano di ricevere risposta.
Parole che non
uscivano dalla bocca del preside erano attese, l’uomo si limitava a sorseggiare
il suo tè mentre nella sua mente non poteva che tirare un sospiro stanco.
Tutto quello che
per anni aveva temuto, si era rilevato fondato alla fine.
Amara ricompensa,
l’aver ragione anche questa volta si era svelata una conoscenza dal sapore
dolceamaro.
Dopo un lungo
sospiro rumoroso, alzò lo sguardo e lo posò sugli uomini seduti davanti a
lui.
Tre uomini che
stavano rischiando tutto pur di proteggere l’unica cosa che era loro rimasta,
chi la propria famiglia, chi il suo essere se stesso, ma tutti stavano
rischiando molto per quella guerra che aveva lanciato il suo primo grido.
Al –Signori,
purtroppo ciò che per molto tempo ho temuto, come voi credo, ha avuto inizio,
purtroppo io non posso darvi la risposta che cercate, ma forse qualcuno
si...-
Con un gesto della
mano indicò la porta dove poco dopo si sentì un discreto bussare, Silente diede
il permesso e un uomo dai capelli scuri e gli occhi azzurri fece la sua
comparsa. I tre mangiamorte ci misero poco a riconoscere in lui l’unico che la
sera di mesi prima, si era fatto vedere in viso, quando avevano proposto loro
l’accordo per entrare nell’Ordine della fenice...**
Al –Dottor Dugaine,
questi sono Lucius Malfoy, Astor Zabini e Severus Piton, forse conoscerà già
alcuni di loro, ma mi sembravano d’obbligo le presentazioni.- il nuovo arrivato
fece un cenno d’assenso e Silente continuò –A quanto pare quello che mi avevi
preannunciato è accaduto, i signori Malfoy e Zabini erano nel Riddle Manor
quando dicono di aver percepito una potente ondata magica provenire dalle stanza
di Voldemort.-
I tre mangiamorte
guardarono con celato stupore l’uomo non fare una grinza a quelle informazioni,
anzi lo videro guardare con sfida l’anziano preside
Ra –Glielo avevamo
detto Silente, non doveva restarne stupito, lo sapeva come me che era ormai
questione di giorni per una sua mossa, sospettavo che avesse agito ieri... ma
speravo che non lo colpisse così direttamente.-
Al –Allora la mia è
una conferma?-
Ra –A quanto pare,
a questo punto dobbiamo solo aspettare che si riprenda e chiedere a lui
personalmente, è l’unico in gradi di dirci cos’ha in mente il Lord...-
Sv –Di chi state
parlando? Albus?- S’intromise il professore di Pozioni, ma non fu l’uomo
interpellato a rispondergli, ma bensì Raphael Dugaine, uno dei nuovi acquisti
dell’Ordine della Fenice
Ra –Stiamo parlando
del bersaglio dell’Oscuro, colui a cui era diretta la magia che avete percepito-
Lu –Tutta quella
potenza per una sola persona?- Chiese dubbioso Lucius
Ra –Esatto.-
Lu –E vuole farci
credere che dopo una potenza simile, questa persona sia ancora viva?- Lo sguardo
del medico s’indurì e i quattro poterono percepire chiaramente la gelida furia
che animava l’altro
Ra –Ebbene si,
quello di ieri doveva essere solo un avvertimento. E il suo bersaglio è vivo e
vegeto, si sta solamente riposando.-
Lu –Non stiamo
parlando di una magia da quattro soldi! Erano vere e proprie ondate di potere!
Non è possibile che il così detto bersaglio sia sopravvissuto!-
Ra –Proprio lei
Malfoy, non dovrebbe sorprendersi, e neppure voi....- disse diretto agli altri
due mangiamorte –Avete già avuto un assaggio del potere di questo
“bersaglio”se
non ricordo male... gli avete parlato e ascoltato le sue parole no?-
Lu –Questo non
c’entra nulla! La nostra decisione non ha nulla a che fare con il colloquio
avuto quella sera! Ciò che abbiamo deciso dipende solo da noi...-
Ra –Lo so anche io,
ma ciò non toglie che voi ricorderete le parole che avete ascoltato. Questa
volta le cose andranno in modo molto diverso. Il Signore Oscuro ha altri piani,
adesso il suo bersaglio principale non è la comunità magica e questo gioca a
nostro favore...-
Sv –Queste sono
solo ipotesi! È vero che il Lord non ha ancora attaccato nessuno, ma come può
essere certo che non sia solo un fase temporanea?-
Ra –Sinceramente,
queste non sono cose che m’interessano...- disse alzandosi in piedi –Io ho le
mie certezze così come voi avete le vostre idee, sappiate solo che questa volta
ci sono persone che intendono dare una svolta definitiva a questo inutile
gioco....-
Così dicendo, senza
salutare nessuno, fece per uscire. Prima però si voltò verso il preside che
sembrava aver ritrovato parte della brillantezza nello sguardo e disse
Ra –Silente, questa
volta non sarà lei a dirigere i giochi, questa sera anche noi daremo inizio ai
giochi... Appena sapremo qualcosa di più verrà avvertito.-
Così dicendo lasciò
definitivamente la stanza nel silenzio.
Mentre proseguiva i
suoi passi verso la stanza che gli avevano concesso di occupare, non poteva
bloccare la preoccupazione che spingeva per uscire.
Nell’ufficio del
preside aveva parlato con sicurezza e senza cedimenti.
Aveva parlato di
qualcuno che avrebbe cambiato le carte in tavola e sapeva di non aver
mentito.
Questa volta
l’Oscuro Signore aveva messo il dominio della comunità magica solo in secondo
piano.
Ciò a cui
principalmente bramava era il Potere, quello stesso Potere che adesso era nelle
mani di Harry. E questi non era disposto a cederglielo. presto o tardi,
quando Voldemort fosse stato sicuro dei suoi mezzi, sarebbe avvenuta la vera
battaglia e Raphael lo sapeva, con tutto se stesso lui aveva la certezza, che
non ne sarebbe uscito vivo.
A preoccuparlo non
era neppure il caos che avrebbe lasciato alla sua scomparsa, la sua unica
preoccupazione era riservata in Harry e in ciò che avrebbe dovuto dare per
quella vittoria: la sua vita.
Due vite in cambio
di una guerra, che prezzo effimero vero? Eppure, Raphael sentiva dentro di se
una rabbia cieca che gridava contro l’ingiustizia di quel prezzo...
La vita di Harry
non sarebbe stata sprecata a questo modo, lui avrebbe trovato un modo per
evitare il suo sacrificio, dovesse dare lui stesso la propria vita, lo avrebbe
fatto! Ma non quella del giovane grifondoro. Non la vita di Harry James Potter,
non la vita di uno dei più potenti guardiani.
Infermeria di Hogwarts, 4 Ottobre
Era passata da poco
l'ora di pranzo, dalla sera prima Damien non aveva lasciato Harry neppure un
momento, lo aveva aspettato lì, seduto su una sedia e con una delle mani tra le
sue.
La febbre ormai si
era abbassata, Harry adesso stava solamente avendo un sonno agitato. Quella
mattina era già passato Raphael e lo aveva messo al corrente dei propri
sospetti, probabilmente il malessere del suo fratellino era stato causato
da Lord Voldemort, in qualche modo doveva aver tentato di richiamare
i poteri che adesso erano sotto il controllo del moretto, ma Harry aveva
resistito.
Non sapevano ancora
in che modo era potuto accadere, come l'Oscuro avesse materialmente fatto a
richiamare in maniera tanto improvviso tutta quell'energia e
francamente non vedevano l'utilità in un attacco così diretto e così
palesemente insufficiente.
Si, aveva messo
Harry fuori gioco, ma per quanto? Una giornata?... Due?... questo
comportamento non aveva senso, ma per saperne qualcosa in più avrebbero dovuto
aspettare il risveglio del giovane Guardiano.
Dai movimenti del
più piccolo, sembrava proprio che presto avrebbe lasciato la
dimensione onirica per poter riprendere contatto con la realtà, ma Damien era
deciso ad inculcare in quella testolina arruffata un paio di concetti che non
sembravano chiari al grifondoro: evitare i pericolo e ammettere i propri
limiti! Senza contare la faccenda del biondino,
ovviamente...
Come da lui
previsto, con un po’ di tempo e pazienza, gli occhi di giada
cominciarono ad aprirsi.
Harry si sentiva
davvero molto stanco, la luce gli feriva gli occhi e li avrebbe tenuti ben
chiusi se non fosse per la percezione di Damien al suo fianco. Cosa ci
faceva lì? Chi lo aveva chiamato? Non ne aveva idea, ma chiunque fosse
stato, avrebbe ricevuto i suoi ringraziamenti. Aveva bisogno che in quel momento
Damien, il suo fratellone, fosse accanto a lui. Lo guardò in tralice e vide
l'espressione per nulla contenta dell'altro, lasciò perdere tutti i
buoni propositi di cominciare a parlargli in maniera neutrale e con sguardo
basso sussurrò
H -Damie, mi... mi
dispiace...-
Dm -Tsk... non
mentirmi pulce! Non ti dispiace affatto!-
H -Non è vero
è solo...che...- Damie terminò per lui una frase ascoltata decine e decine di
volte
Dm -... è solo che
qualcuno poteva farsi male... Avanti marmocchio, datti una svegliata! Tu non sei
una dannatissima fata turchina o una sorte di angelo protettore chiaro? Sei un
dannato ragazzino incosciente con una magnete attaccato in fronte e capace di
attirare solo guai!-
A quel rimprovero
così... così da Damien, Harry non poté che ridere. Quello era il suo fratellone,
paradossalmente una delle persone per lui più importante era quello che gliene
diceva di tutti i colori, in continuazione! Il
fatto che poi spesso aveva ragione rendeva questo sua atteggiamento più normale.
H -Cosa vuoi che ti
dica allora, sentiamo?- Damien si fece serio e con foce decisa pronunciò
esattamente le parole che Harry temeva di sentire
Dm -Voglio sentire
una promessa Harry, una tua promessa per me!- disse
enfatizzando su quel "me", perché Harry sapeva che una promessa fatta a lui, era
uno di quei patti, di quelle parole incancellabili che andavano seguite perché
Damien era il suo fratellone...
H
-Damie...-
Dm -Niente Damie
questa volta, sono serio. Ho parlato con Raphael quindi non pensare neppure per
un momento di prendermi in giro. So cos'è successo e lo sai anche tu. Adesso è
arrivato il momento di dimostrare quanto vali e chi sei veramente. Devi
scrollarti di dosso le tue paure, gettarle al vento e aspettare che ti tornino
indietro per affrontarle, ma devi promettermi che non farai niente di stupido e
avventato...-
H -Io
non...-
Dm -Ascoltami!
Promettimelo Harry, se non vuoi stare attento per te stesso, come invece
dovresti, fallo almeno per quella cazzo di gente! Fallo perché quelle persone
non possono permettersi di perdere, IO non posso permettermi di perderti Harry.
Pensala come ti pare, per te, per gli altri, per me o addirittura per quel
dannatissimo biondino da strapazzo! Ma maledizione, promettimi di fare
attenzione, non buttarti in compiti suicidi, guarda dove sono i tuoi
stramaledetti limiti e NON superarli!-
Con cautela Harry
si mise seduto, si aspettava quelle parole già da un po’, tutto sommato
conosceva ancora il suo fratellone... Come sempre aveva ragione lui, aveva
sempre ragione. Harry avrebbe potuto promettergli tutto
questo, Merlino, avrebbe dato qualsiasi cosa per lui, ma questo non poteva
prometterglielo, almeno non del tutto e non come avrebbe voluto
Damien.
Prese un respiro
profondo, raccolse a se il coraggio per cui era stato scelto come
appartenente alla casa di Godric Grifondoro e abbracciò forte il suo
fratellone.
H -Damien Course,
tu sei la persona migliore che io avrei mai potuto incontrare, sei il mio
fratellone e so perfettamente che sei il mio stramaledetto fratello! Hai
ragione, sono un incosciente, testardo e incoerente grifondoro! Però sai anche
che io sono Harry e che... non voglio che nessuno, nessuno si faccia del male
per colpa mia. Io mi sento e mi sentirò responsabile per ogni singola morte che
Voldemort ha compiuto dalla mia nascita ad oggi...-
Damien sapeva che
cercare di ribattere sarebbe stato inutile per lui, ci aveva provato più di una
volta a fargli cambiare idea, ma non ci era mai riuscito
H -Per questo io
darò sempre tutto me stesso in questa storia. E proprio per questo prometto di
mantenermi sano e salvo il più possibile, niente più colpi di testa, niente più
decisioni affrettate o presi dalla paura. Starò attento e cercherò di prendere
tutte le precauzioni possibili...- arretrò nell'abbraccio e guardò il più grande
-Starò attento...-
Cosa dire adesso,
come rispondere a quelle parole che gridavano "Harry! Harry! Harry!" ad ogni
espressione?
Quello era il suo
fratellino, quello era tutto l'essere che formava Harry James Potter e lui,
purtroppo, non poteva fare altro che strappargli almeno quella piccola
promessa.
Dm -Per ora mi
accontento Potter, cerca di tenerti stretto questo poco istinti di
autoconservazione che ti ritrovi e bada di rigare dritto!-
H -Agli ordini
generale!- disse scherzosamente Harry...
Dm -Non cercare di
distrarmi pulce! Qui la discussione non è ancora finita!...-
H -Oww.. Damie
avanti sono stanco...-
Dm -Non potrebbe
interessarmene di meno, hai tutto il tempo che vuoi per riposare dato che ti
controllerò a vista... Quindi adesso è il momento di fare quattro chiacchiere su
quel tizio...-
H
-Cosa?-
Dm -Oh... non fare
il finto tonto! Abbiamo un problema ragazzino, e quel problema si chiama Draco
Malfoy!-
Harry sgranò gli
occhi e chiese perdono per qualsiasi cosa avesse fatto per meritarsi questo...
Un confronto con Damien su questo discorso non era esattamente ciò che aveva
programmato...
Continua...
*vedi capitolo
X
** Vedi Capitolo
VIII
Ringrazio tutti coloro che leggono questa mia
umile fic, e con un pò di calore in più coloro che hanno anche il tempo di
commentarla! Siete la mia gioia!!!!!
Selene_90: Ma ciao Selene carissima!^^ Grazie
per aver speso un minutino per commentare! Comunque lieta che il cap sia stato
di tuo gradimento, spero che anche questo ti piaccia, però susu! Povero
Damien... perchè ce l’hai con lui? Damie vuole solo tanto, tanto bene al suo
fratellinoooo! Q_Q... Potrai perdonarlo? Dai, ti assicuro e Draco avrà il suo
moretto prima o poi!;-) (sarebbe ora! Tsk..ndDraco)
RICA: Ma ciao Rica!^^ Con un pò di tempo è
arrivato anche un altro capitolo, visto? Allora che ne dici, attesa profiqua?
Spero veramente di si! Comuqnue anche tu contro Damie? Bè... hai ragione, il suo
tempismo è davvero pessimo! >_<... Povero Draco, per un pò dovrà penare,
Harry è una piccola e adorabile testolina bacata! *_* Vedo che sei abbastanza
intuitiva Rica, chissà che non hai centrato qualcosina eh? Ihihihih... Bè lo
vedrai presto no? Un bacione e grazie per il commento, spero di vederne
altri!>_<
Ximeng: Cara... come chiedere perdono del
ritardo? Ç_ç...Bè, con il capitolo no? ^^’’’’’ Comunque bè, Severus è...
Severus!xD La vedo dura un cambio radicale, ma chissà, potrebbe rivelarsi un
personaggio niente male! Harry è pucciosissimissimo vero? *__*... Come
resistergli? Il nostro Draco è ormai al limite... poverino... mi fa un pò
pena!xD (non è vero! Sadica! ndDraco) Oh smettila tu! Guarda che una volta
accalappiato Harry dovrai fare i conti con il suo bel pessimismo che la cara
ximeng ha fatto notare...xDD Adoro vedere Harry complessato! *__*... Bè
carissima, spero che questo cap ti sia piaciuto e che nonostante la vergognosa
attesa tu posso perdonare questa povare autrice prezzolata e magari sgridarla
attraverso un commentino-ino! xD
Djkika: Oh kika! Grazie per il perdono, vale
anche per questo vero? –me fa gli occhi cucciolosi- lo so, dovrei farti una
bella statuetta per i commuoventi complimenti che mi hai fatto! Queste cose
fanno davvero bene al cuore sai? Bè, Draco nonostante tutto è un Malfoy, non
smetterò mai di ripeterlo, e in quanto tale si prende tutto ciò che gli aggrada!
U_U... (per una volta siamo d’accordo...NdDraco) Comunque bè... quì si capisce a
capire qualcosa e finalmente il Lord appare! Spero che tu possa apprezzare anche
questo cap, a presto (spero!) un bacione!
Fra ro: Poche paroline ma mooolto gradite!
Grazie mille fra ro, spero che la tua attesa sia stata ripagata almeno in
parte!^O^... Un bacione anche a te!
Animablu: Ohhhh! Che bello vedere il tuo
commento! *O*, Draco è complessato lo so, ma non è adorabile? *_* Draco è uno
tosto tranquilla, presto arriverà il suo graaande momento! Ma perchè ce l’avete
con Damie? Ç__ç... e io che speravo di trovare qualcuno a cui andasse a
genio...xD...Comunque sia spero che il cap ti sia piaciuto anche perchè alcuni
passi sono diversi dal solito ma... le novità non sempre sono male no? Spero di
risentirti ciauuu!^^ ps. Oh allora chiedo perdono!...XD Ci sono talmente tanti
nick che spesso li confondo!...é_è
Kymanu: Ohhhhh! Dolcissimaaaa! Ç__ç Tu non sai
quanto mi sia commossa...ç_ç... ti ringrazio veramente per le tue parole e sappi
che per il mio ritardo mi vergogno come una ladra e chiedo umilmente perdono a
tutti voi! >.< Sappi che i tuoi commenti sono sempre, sempre graditi! Non
importa il ritardo –stai parlando con la regina dei ritardi...>_<...- e ti
ringrazio veramente, spero che anche questo cap ti avvolga come il precedente!^^
Bacionissimi!
Con il mio solito
e spettacolare ritardo sono di nuovo quì! Purtroppo questo per me è stato un
periodo pieno di eventi purtroppo non belli... e mi ci è voluto davvero un pò
per dedicarmi concretamente al capitolo! Adesso sembra essersi sistemato tutto o
comunque c'è una specie di equilibrio che apprezzo davvero molto... Quest'estata
ho intenzione di lavorare davvero sodo! Mi porterò avanti con il lavoro...
promesso!^^
Dedico questo
capitolo al mio Noviziato e a tutto quello che mi ha dato in questo periodo e
agli amici veri che non mi hanno abbandonato! Fly, ti voglio davvero un gran
bene!!!! Ma prima di
tutto, questo capitolo è dedicato a tutti i lettori nascosti! So che ci siete
signiri miei... e non sapete che gioia leggere il vostro numero crescere di
capitolo in capitolo!^^
Come doveroso che
sia, un mega bacioso bacio alla mia super-beta Ilary! Che mi fa uscire dai
pasticci e dall'intricato groviglio che sono le mie idee dandomi dritte e
consigli... senza di lei questa fic sarebbe mooolto diversa! Bè... se siete
quì... filate a leggere!^^
Capitolo XXIV
Sotterranei
serpeverde, 4 Ottobre Hogwarts
Severus Piton
aveva portato Lucius nel suo ufficio, Astor era dovuto tornare al proprio manor
per occuparsi ancora di qualche affare, ma il biondo Malfoy aveva preferito
restare ancora un pò per poter parlare liberamente con
Severus.
Quello che avevano
ascoltato nell’ufficio di Silente non erano sciocchezze, entrambi gli uomini
erano ottimi legimens e, nonostante non fossero riusciti a leggere nella mente
di Dugaine, erano certi che l’uomo non stesse mentendo.
Il quesito che le
menti gli ponevano era uguale, da dove prendeva quell’uomo tutta quella
sicurezza?
Come poteva essere
così certo delle sue parole e come poteva sapere dei piani del loro
Lord?
Quel medico era
sempre apparso uno strano personaggio, come avesse saputo dell’Ordine e
attraverso chi vi fosse entrato era un mistero per tutti, ma Severus aveva
saputo che più di un’informazione era arrivata loro proprio dal dott.re
Dugaine.
Silenziosamente,
servì a Lucius del vino elfico e poi si sedette di fronte a lui con un bicchiere
mezzo-pieno.
Erano entrambi
nervosi e avevano bisogno di schiarirsi le idee. Per un minuto o due guardarono
assorti il liquido ambrato nei propri calici, poi Lucius prese la
parola
Lu –Severus, ciò
che io e Astor abbiamo sentito non era semplice magia, era qualcosa di molto, ma
molto più forte.... – si prese un momento prima di proseguire –ricordi quando
richiamò gli inferius?-
Il master di
pozioni assentì con il capo, riportare alla mente quel ricordo gli provocava
ancora un brivido. Creature provenienti dall’aldilà, senza freni e assetate di
sangue, la potenza usata per richiamarla aveva fatto tremare tutti i mangiamorte
presenti e persino Silente, lontano miglia e miglia dal luogo del richiamo, era
riuscito a percepire quella magia così primitiva e
potente.
Lu –Era davvero
simile, non era così oscura, ma aveva uguale intensità... l’hai percepita anche
tu tramite il marchio vero?-
Sv –Certo, è per
questo che sono così scettico nel credere alle parole di quel Dougaine, non
posso credere che tutto quello era destinato ad una sola persona, è
impossibile!...-
Lu –Lo credo
anch’io Severus, eppure sai come me che quell’uomo non mentiva.... Ma
ammesso che sia vero, e non stò dicendo che lo sia, se il così detto
“bersaglio” è riuscito a salvarsi da quel potere, perchè il Lord sarebbe stato
così soddisfatto? L’abbiamo sentita tutti la sua risata no? Perchè dovrebbe
essere “felice” per un attacco mancato? Non ha senso...-
Sv –Sono molte le
cose che non hanno senso oggi...- pensò amareggiato –Ma pare che questa volta
noi non siamo gli unici a saperne ben poco...-
Lu –Cosa intendi
dire?-
Sv –Neppure
Silente sa tutto, certo, come al solito anche lui è dietro tutte queste
macchinazioni, ma come hai visto neanche lui ha il quadro completo della
situazione, questo significa che in questa storia c’è anche qualcun altro che
non scherza...-
Lu –Intendi il
tipo che abbiamo incontrato quella sera?-
Sv –Credo di si,
l’ha anche accennato il medico ricordi? Potrebbe anche essere solo un trucco, ma
non lo credo. In fondo quel tipo ha davvero passato tutte le protezioni del tuo
manor, senza che noi ce ne accorgessimo...-
Lu –Avanti
Severus! Non starai dicendomi che credi alla storia di quel dannato
“bersaglio”!-
Sv –Non ci credo-
rispose stizzito –o almeno non del tutto, però devi ammettere che spiegherebbe
alcune cose, senza contare che Silente potrà anche essere eccentrico e
babbanofilo, ma non è uno sprovveduto da quattro soldi, qualcosa dietro c’è per
forza e non credo sia qualcosa di piccolo...-
Lu –Su questo non
posso darti torto... Silente non ha mai mosso obiezioni contro ciò che diceva
Dougaine nè oggi nè in precedenza,ma questo potrebbe significare tante cose e lo
sai anche tu....-
Severus si passò
stancamente una mano sul volto
Sv –Credi che sia
uno sciocco? Comunque sia, conosco Silente da molto tempo e credimi se ti dico
che questa volta non scherza, è troppo tranquillo. Cazzo Lucius, lo ricordo ai
tempi della prima guerra e non c’è paragone!-
Lu –Cosa vuoi
dire?-
Sv –La prima volta
che si è messo in azione Albus era completamente diverso, non era quasi mai al
castello, aveva sempre qualche strano affare fra le mani ed aveva davvero pochi
scrupoli. Questa volta invece, è come se si stesse mettendo da parte e non è
normale! E l’Oscuro? Non te ne sei accorto?-
Lucius assottigliò
lo sguardo e si chiese dove volesse arrivare l’altro. Severus prese quel
silenzio come una richiesta di delucidazioni e continuò
Sv –Non te ne sei
accorto? Ancora non ha mosso dito Lucius, si.... ha richiamato noi mangiamorte
in libertà, ma non ha fatto altro. Non ha ripreso gli altri da Azkaban, non ha
cercato nessun tipo di informazione ministeriale o altro, ci ha solo spedito in
stupidi villaggi bretoni in cerca di libri indecifrabili. Nessuna morte o
sparizione rilevante da potergli imputare.... ti sembra un comportamento nella
norma?-
Lu -.....
effettivamente no, e non è la prima volta che ci penso, ma non vuol dire nulla e
lo sai benissimo. È chiaro che il Lord si stia preparando a qualcosa, adesso non
resta da sapere che cosa... e non credo ci vorrà molto, anche Silente e
quel dottore ambiguo erano d’accordo. La guerra
comincia....-
Infermeria di
Hogwarts, 4 Ottobre
Lo sguardo giada
era testardamente posato sul candore delle lenzuola, sapeva che, se l’avesse
alzato, non sarebbe resistito più di venti secondi sotto l’esame attento a cui
Damien lo stava sottoponendo.
Sentì delle dita
calde poggiarsi sul suo mento per alzargli il viso, il grifondoro seguì
docilmente il movimento fino a quando non si ritrovò a fissare il viso
dell’altro.
Dm –Harry... che
succede?-
Cosa dire? Come
rispondere a quella domanda? Francamente neppure lui sapeva cosa stava
succedendo, come poteva Damien pretendere che glielo spiegasse? Era assurdo,
aveva addirittura chiamato Draco “problema”, ma non era così, Draco non era un
problema. No, il bel biondino non lo era affatto. L’unico problema in tutta
quella situazione era saltanto lui e i suoi stupidi
sentimenti.
H –Non.... non è
niente...-
Damien lo guardò
con le sopracciglia inarcate, con quel tono così poco sicuro chi voleva prendere
in giro? Di certo non lui.
Dm –Non essere
sciocco Harry, credi davvero che potrei credere ad una cosa simile? È già da un
pò che volevo parlartene... allora, vuoi dirmi cosa stà
succedendo?-
Le guance del
moretto si arrossarono pericolosamente, con lo sguardo ancora puntato sulle
lenzuola in un mormorio basso rispose:
H –Te l’ho detto,
davvero... non stà succedendo nulla, sono io che come al solito mi faccio
problemi dove non ci sono, tutto qui, davvero...-
Dm –Non è vero...-
sospirò Damien –Lui ti piace, ti piace davvero...-
Finalmente il
grifondoro lo guardò in faccia, aveva gli occhi sgranati di
stupore
H –Ma che... come
hai fatto a....-
Dm –Oh cristo
Harry! Ti conosco da sempre! Sei stato tu deficiente a credere che non me ne
sarei accorto!....-
Harry mise su un
tenero broncio e con le braccia si avvolse le ginocchia al
petto
H –Non son
deficiente... è solo che credevo non fosse così
evidente...-
Dm –Ed infatti non
lo è, o almeno non lo è per chi non ti conosce.-
Tra i due calò una
specie di silenzio e Harry si rannicchiò un pò di più in quella posizione, il
moretto si metteva così ogni volta che si sentiva a disagio o confuso, era uno
di quei comportamenti che mostrava solo con persone di cui si fidava. Damien lo
aveva visto spesso seduto a quel modo. Il più grande non disse nulla, aspettò
che fosse l’altro a dire qualcosa, dopo un minuto o due il grifondoro prese la
parola
H –Io... credo che
mi piaccia da un pò, solo no-non volevo accettarlo, sapevo che non mi era
indifferente, ma non credevo che fosse così....- e fece un rapido cenno del capo
non riuscendo a spiegarsi meglio –Ogni volta che è nei paraggi arrossisco e non
riesco a controllarmi bene...-
si vide bene dal
raccontare dei piccoli incidenti dettati dalla propria gelosia e dalla sua
posizione poteva vedere bene la postura rigida del fratello e sapeva che non
avrebbe portato a nulla di buono.
H –Se però è
vicino a me, mi sembra di essere così tranquillo, è così
strano!...-
Nel ricordare la
sensazione, un piccolo sorriso gli fiorì sulle labbra e la posizione si fece
meno rigida e la testa uscì dal nascondiglio e si andò a poggiare sulle braccia
che adesso erano incrociate sulle ginocchia.
H –Non so com’è
successo, ho provato a spiegarmelo, ma davvero.... è complicato e non...- rimase
nuovamente senza parole –Stò cominciando a blaterare
vero?...-
Chiese con uno
sguardo mesto
Dm
–Già...-
Harry scosse la
testa
H –Vedi? Non
riesco neppure a parlarne con te!-
In un gesto
d’impotenza si buttò all’indietro sul letto e un braccio andò a coprirgli gli
occhi che pizzicavano sospettosamente; parlare con Damien era logorante per i
suoi nervi. Damien sospirò spazientito...di sicuro presto o tardi, probabilmente
presto, si sarebbe pentito di ciò che stava per dire
Dm –Ascoltami...
il fatto che tu ti senta così è normale. O almeno lo è se ti piace quel biondino
effemminato...-
L’ultima parte
della frase somigliava più ad un ringhio. Harry ragionevolmente decise di non
farvi caso e aspettò che Damien continuasse visto che sembrava non avesse
terminato quel discorso, si rendeva conto che per l’altro era difficile parlare
in quel modo....
Dm –Tu cerca di
stare tranquillo e non preoccuparti così tanto, stai diventando sempre più forte
e sono certo che con un pò di tempo riuscirai a controllarti come si
deve...-
H -E se non ce la
facessi?... potrebbe accadere che io...-
Dm –No che non
accadrà. Devi stare più tranquillo e avere fiducia in te! Cazzo, prima dici di
voler salvare il mondo dal mago cattivo e non fai una piega, poi di fronte ad un
ragazzino spocchioso fai il pauroso? A che gioco stai giocando
Potter?-
H –Finiscila
Damien! Cosa pretendi eh?... Neppure io sono contento di come stiano andando le
cose, ma non posso farci nulla, è più forte di me... Draco mi
piace!-
Per un momento tra
i due scese il silenzio. Cosa avrebbero dovuto fare adesso? Il grifondoro ancora
non l’aveva capito, ma Damien lo sapeva, lo sentiva.... Draco Malfoy era entrato
in Harry più profondamente di quanto questi pensasse, lui adesso non poteva fare
nulla....
Si sentiva davvero
amareggiato e impotente, aveva sperato tante e tante volte che un giorno simile
non arrivasse mai. Non voleva che Harry non si legasse a nessuno, cristo no! Lui
voleva solo vederlo almeno sereno e sapeva che forse una persona accanto non gli
avrebbe che fatto bene, ma conosceva il suo fratellino e... non era così
semplice.
In quel momento
Harry aveva delle responsabilità non indifferenti e non avrebbe permesso
facilmente a qualcuno di andargli così vicino da potersi far del
male.
Però, nonostante
il moretto avesse paura di ciò, non poteva allontanare tutte le persone care
solo per proteggere se stesso e gli altri, non era quello il modo giusto di
risolvere la situazione.
Non poteva
cavarsela aggirando l’ostacolo perchè poi gli si sarebbe comunque ritorto
contro.
Harry aveva
assolutamente bisogno di qualcuno che l’amasse e non come fratello o
amico...
Lottando contro i
suoi stessi pensieri prese una decisione; lanciò un’occhiata alla porta e poi
con voce chiara disse:
Dm –Cosa farai
adesso?-
H
–Scusa?-
Dm –Bè, hai detto
che quel damerino ti piace no? Cosa farai?-
H –Niente, cosa
dovrei fare? Tanto a lui non interesso a questo modo, ed è meglio così...-
disse stringendo
le mani in pugno, dentro di se ripeté più volte quella stessa frase, era molto
meglio così... ma nonostante ciò, non poté impedire ad una stilettata profonda
di colpire il suo cuore.
Dm –Non credi di
essere egoista e prevenuto così facendo?-
H –Damien cosa...?-
Dm –Harry, devi dare agli altri la possibilità di decidere,
non puoi scegliere tu per gli altri. Come puoi sapere cosa sente Malfoy se non
gli parli? Tu che sei il grifondoro per eccellenza dovresti rendertene conto
no?-
H –Tu... non vuoi capire vero? Credimi, è meglio così... io
non, lo sai...-
Dm –No, non lo so e non lo capisco!-
H –Lui non mi guarda nemmeno Damien, credo sia inutile
continuare questa conversazione...-
Dm –Non ne sarei così sicuro al tuo posto... – prima che
Harry potesse interromperlo continuò –Mettiamo per ipotesi che anche tu piaccia
a quello stronzetto- ignorò l’occhiataccia dell’altro e continuò non curante –Ti
piacerebbe stare con lui?-
H –Io...-
Anche a questa domanda Harry non sapeva rispondere, per
paura di rimanere scottato non aveva neppure osato sperare a quell’ipotesi,
aveva imparato da tempo che niente programmi per il futuro equivaleva a niente
delusione per le aspettative deluse. Era un modo come un altro per non farsi
male... Ma ora che Damien con quel suo modo di fare gli aveva posto quella
domanda, un altro scenario possibile si frappose all’orizzonte...
H –Credo... credo di si...- disse con espressione mesta,
poi però scrollò la testa –Ma è una sciocchezza! A parte il fatto che per Draco
sono poco più che un amico, o almeno spero, anche se fosse diversamente, non
potrei stargli vicino in quel modo...-
Dm –Perchè ti ostini a dirlo? Prova a darti una
possibilità! Dici sempre che tutti ne hanno diritto quando tu per primo neppure
ci provi!-
H –Questo è diverso...-
Dm –Ma fammi il piacere Harry! Tu sei solo spaventato dal
fatto che potresti soffrire-
Harry abbassò lo sguardo, suo fratello aveva centrato il
bersaglio. Con la voce che era poco più di un sussurro chiese:
H –Ed è così orribile da parte mia?-
Damien prese ad accarezzargli i capelli mentre Harry
cercava di trattenere le lacrime, suo fratello aveva ragione, lui stava fuggendo
e aveva davvero paura; sapeva che il suo futuro
sarebbe stato difficile, ne aveva già passate tante e quello che l’aspettava non
era più semplice, affatto. Perchè aggiungere ad una situazione già difficile
altro dolore?
Come a voler rispondere a questo interrogativo Damien
riprese a parlare.
Dm –Non essere sciocco, non è un comportamento orribile, è
normale che tu sia spaventato e che non voglia soffrire,non sei masochista no?-
gli concesse un sorriso mesto –però non puoi neppure allontanare tutti, Harry,
tu hai già previsto che se mai qualcuno ti si avvicinerà, entrambi non potrete
che soffrirne...-
H –E non è così?- chiese con rabbia
Dm –No... o almeno potrebbe non esserlo. Non ci hai
pensato? Potrebbe anche essere la volta buona che le cose vadano bene, avresti
la possibilità di essere veramente felice.-
Felice, un termine che gli era parso sempre così lontano...
eppure adesso Damien glielo mostrava come possibilità. Lui non l’aveva mai presa
in considerazione come parola... Anche se non l’aveva mai detto a nessuno, lui
sapeva come sarebbe finita questa storia, e la parola felicità non era compresa
nel suo futuro, però... Merlino come gli sarebbe piaciuto...
Prima che potesse dire qualcosa, il più grande lo
anticipò.
Dm –Non rispondermi adesso. Devi pensarci bene ed è vero,
non sempre il gioco vale la candela, ma se non rischi non potrai mai saperlo. E
devi anche calcolare che in questa situazione non ci sei solo tu, ma anche
un’altra persona che potrebbe pensarla diversamente da te...-
H –Damien non farlo...-
Dm –Non fare cosa?-
H –Non darmi false speranze, non adesso.... ti prego.-
Con quel sussurro triste, delle piccole lacrime rigarono le
sue guancie. Damien stette in silenzio continuando ad accarezzargli i capelli
neri, aspettò che la stanchezza e il nervosismo prendessero il sopravvento, poi,
quando ormai Harry era tra la veglia e il sonno disse
Dm -Non si può vivere senza speranze Harry e tu lo dici
continuamente a tutti gli altri... perchè non provi a crederci almeno un
pò?...-
Dopo un paio di minuti Harry era ormai nel mondo dei sogni,
Damien sospirò e si sedette più comodamente sulla sedia, senza staccare gli
occhi dal moretto con voce chiara disse
Dm –Adesso puoi anche uscire da lì dietro Malfoy, ti ho
visto sai...-
Damien aveva visto uno strano movimento nei pressi della
porta già da un pò... Non ci aveva messo molto nel capire che doveva essere quel
dannato biondino da strapazzo che, a quanto pare, aveva ascoltato tutto. Damien
aveva voluto che ascoltasse. Così che capisse veramente ciò che lui gli avrebbe
detto.
Il biondo, con passo leggero e sguardo indecifrabile spuntò
dalla porta.
Dm –Fatto buon ascolto?-
D –Se... se mi avevi visto, perchè non mi hai fatto sparire
prima?-
Dm –Perchè volevo che tu capissi bene la situazione Malfoy.
E adesso dimmi, cos’hai intenzione di fare?...-
D –Tsk... non sono affari che ti riguardano...-
Dm –Sinceramente, non sono sicuro di voler sapere- disse
lanciandogli un’occhiata di puro astio –Ma ciò nonostante, voglio che ti sia
chiaro il concetto. Se per colpa tua Harry dovesse riportare anche un solo
capello fuori posto, giuro Malfoy che non ci sarà posto abbastanza sicuro in
tutta l’Inghilterra dove tu possa nasconderti!-
D –è una minaccia Course?-
Dm –Puoi scommetterci i tuoi capelli tinti Malfoy!-
A quell’insulto ghignato Malfoy rispose con un ghigno
altrettanto ampio, ma più malizioso
D –Vorrà dire che mi occuperò personalmente di non lasciare
segni visibili...-
Damien storse la bocca disgustato, ma prima che potesse
aggiungere altro, il biondo serpeverde continuò
D –Però non hai ancora risposto alla mia domanda...-
Dm –Avanti moccioso, ti serve un disegno
illustrativo?!?-
Draco stava per ringhiargli contro una qualche
rispostaccia, ma da dietro di lui venne una voce che rispose al posto di
Damien
? –Oh... Non te lo dirà mai Draco! Ma se vuoi saperlo,
Damien è in realtà uno sciocco romanticone, vuole solo che anche Harry abbia la
sua occasione...- disse con un sorriso trasognato.
Dm –Chiudi il becco Luna!- Abbaiò il moro
Lu –Fa anche il timidone adesso eh?... Ihihihih....
Comunque sia, credo che tu sia stato davvero bravo Damie! Harry sarebbe fiero di
te!-
Dm –Tu e Lady mi farete diventare un assassino un giorno,
ne sei consapevole?- sbuffò mentre, alzatosi dalla sedia, raggiungeva la bionda
corvonero
Lu –Ohh.. non dire così! Rovini tutto in questo modo sai?
Cosa penserà Draco di te? Eh? Calcola che da adesso in poi lui sarà il ragazzo
di tuo fratello, la sua opinione sarà determinante!-
Draco guardò stranito la ragazza, non sapeva se li stesse
prendendo in giro o meno... Però doveva ammettere che era divertente vederla
ciarlare a quel modo con quel bellimbusto da strapazzo, che adesso sembrava
veramente in piena crisi. Il serpeverde si chiese quanta vita rimaneva alla
Lovegood, di questo passo l’avrebbe schiantata in un momento!
Dm –Smettila!... E poi non è detto che....- invece di
terminare la frase rabbrividì visibilmente...
Lu –Se fossi in te comincerei a farci l’abitudine... non è
saggio dubitare del fascino dei Malfoy...-
Draco scioccato vide la Lovegood fargli un
occhiolino...
Dm –Argh... dannata!...-
Lu –Bugiardo... lo so che mi adori! Avanti... accompagnami
a prendere del te!... Sembri averne un gran bisogno...-
Contro ogni aspettativa, il moro seguì la bionda fuori
dalla stanza, non senza lanciare una delle sue peggiori occhiate a Draco che
aveva assistito stranito alla scena...
Luna invece trotterellava tranquilla verso le cucine...
Rimasto solo, il povero serpeverde non sapeva dove mettere
mano... fino a poco prima era preparato a qualsiasi scontro, e non solo verbale,
con quella specie di Sono-il-migliore-non-ti-avvicinare-ad-Harry, ed invece
Damien Course gli aveva praticamente lasciato campo libero... Bè. Non si dica
mai che i Malfoy non sono bravi nel cogliere le occasioni! Di certo lui non
avrebbe scansato un opportunità ghiotta come questa....
Con tranquillità si avvicinò al letto del ragazzo
dormiente, prese posto sulla sedia lasciata libera dall’altro e cominciò ad
osservarlo bene...
D –Tsk... razza di grifondoro, non fai che crearmi pasticci
sai. Dovrò inculcarti in quella testolina un pò di sano egoismo serpeverde, non
ho nessuna intenzione di finire sotto un incantesimo del tuo amichetto. Vedi di
non farci preoccupare più sai?...-
Con una carezza lieve sulla guancia, avvertì ancora la
consistenza lievemente bagnata delle lacrime che avevano solcato quel volto.
Adesso che era certo di non essergli indifferente, sarebbe stato semplice far si
che tutto andasse secondo i suoi piani....
Harry Potter sarebbe stato suo, e quindi sarebbe felice,
appagato e sereno! Perchè essere al fianco di un Malfoy era da considerarsi
niente meno che un onore, perchè i Malfoy hanno sempre cura delle loro
proprietà. Sempre.
Dopo un paio di minuti, il serpeverde si alzò dalla scomoda
sedie ed uscì dall’infermeria. La stanza adesso aveva il profumo dei fiori di
campo... e un bel mazzo di coloratissimi fiori faceva bella mostra di se sul
comodino del grifondoro. Non c’era nessuno che potesse accorgersi del fatto che
quei fiori già così belli, per un momento apparvero come appena sbocciati e il
loro profumo e la loro freschezza di fece anche più forte. Fuori le nuvole si
diradarono, la pioggerellina che aveva cosparso il cielo in quei giorni andò
diradandosi permettendo così ai raggi del sole di raggiungere quel piccolo letto
d’infermeria e i biondi capelli del ragazzo che camminava con un sorriso
soddisfatto nei corridoi.
Biblioteca Hogwarts, 8 Ottobre.
Draco Malfoy da un paio di minuti a questa parte era
intento a fissare una nota capigliatura color inchiostro china su di un volume
dalle notevoli dimensioni.
Il proprietario di quella chioma corvina, non essendosi
accorto di essere oggetto d’interesse, continuava a leggere indisturbato
grattandosi di tanto in tanto la guancia con l’aiuto della piuma. Il biondo
serpverde si stava giusto chiedendo se fosse il caso di proporsi come sostituto
di quel fortunato oggetto, quando Harry, per stiracchiare il collo ormai
indolenzito, cambiò posizione e alzò lo sguardo andandosi a perdere in quello
magnetico dell’altro.
Le guance del moretto si imporporarono non appena si rese
conto di star guardando negli occhi proprio quel Draco Malfoy, lo stesso Draco
Malfoy che metteva a dura prova le sue emozioni, lo stesso Draco Malfoy che in
quei giorni sembrava apparire un pò ovunque...
Colui che aveva provocato l’arrossamento di quelle guance
non poteva che esultarne interiormente, le cose stavano andando proprio per il
verso giusto. Draco poteva affermare con orgoglio di essere diventato la più
bella persecuzione di cui Harry fosse mai stato vittima. Doveva ammettere,
sempre con se stesso, mai con qualcun altro, che parte del merito doveva andare
a Pansy che gli forniva sempre suggerimenti, più o meno velati, riguardo alla
posizione del bel moretto. Draco cominciava a sospettare un coinvolgimento della
piccola Weasley Femmina e della Granger, ma al momento la cosa non poteva
importargli più di tanto.
Fintanto non gli fossero state d’impiccio, Draco accoglieva
sempre gli aiuti, sopratutto quando non erano richiesti ringraziamenti o
pagamenti di qualsiasi tipo. La Granger e la Weasley, i grifondoro in generale,
non sembravano gente disposta ad accettare denaro per quel tipo di cose e di
sicuro lui non avrebbe accettato di ripagare quei piccoli aiuti in natura, no...
decisamente non era disposto! A meno che a richiedere quel tipo di pagamento non
fosse Harry, a quel punto le cose sarebbero state leggermente diverse e Draco
era sicuro di poter passare sopra la sua decisone...
Con uno sbuffo interiore si costrinse a tornare al presente
e a rispondere con un sorriso malizioso al piccolo ed incerto incurvarsi di
labbra del Grifondoro.
Grazie all’innata grazia ed eleganza in suo possesso, fece
una camminata sicura che lo portò senza incidenti al tavolo occupato da Harry, e
con la miglior faccia tosta in suo possesso disse
D –Ciao Harry... Disturbo se mi siedo quì?-
H –Emh... no, certo che no...-
Draco si sedette proprio di fronte a lui, cacciò dalla sua
borsa il libro di trasfigurazione e cominciò a leggerlo, o quantomeno finse in
maniera impeccabile...
Harry dal suo canto, cercava di non pensare alla vicinanza
del biondo, dicendo a se stesso che la sua presenza non cambiava minimamente la
situazione, era solo un caso che l’altro fosse lì proprio in quel preciso
momento e che no, la stanza non sembrava affatto più luminosa adesso...
Impegnato a convincersi di questi particolari, non si
accorse del ghigno preoccupante che andò a formarsi sulle labbra del suo vicino
che, al suo contrario, aveva notato perfettamente la reazione confusa
dell’altro.
D –Stai studiando qualcosa di difficile?- le elucubrazioni
mentali di Harry furono fermate dalla voce profonda e interessata del biondo
H –He?... Ah... no, no... credo solo di essere un pò
stanco, stò già studiando da un po’ e temo di essermi incantato un
attimo...-
D –Ottimo! Anche io mi sono stufato di studiare, allora
andiamo?-
H –Ma se sei appena arrivato?!-
D –Dettagli....sono molto veloce nello studio non te l’ho
mai detto? Comunque sia, credo che sia il momento giusto per fare una pausa,
vieni?-
H –Bè... veramente...-
D –Se vuoi dopo possiamo tornare a studiare...- concesse
Draco –Però adesso andiamo...-
H –Ma... ma...-
D –Perfetto!- disse con espressione deliziata –Sai, Blaise
mi ha detto che gli elfi domestici hanno imparato a fare degli ottimi gelati al
cioccolato, credo sia opportuno dare anche la nostra opinione... a te piace il
gelato al cioccolato vero?-
Draco sapeva già la risposta, quella era una delle tante
cose che Pansy aveva inserito nella lista, ma vedere l’espressione confusa di
Harry e la piccola luce che si era accesa nel verde di quegli occhi era
davvero.... unica.
Il suo sorriso non poté fare a meno di allargarsi quando
sentì la voce di Harry, un pò più piccola del normale, dire
H –Si, mi piace molto...-
D –Davvero, perfetto...-
Fu così che Draco Malfoy riuscì a trascinare un incerto
Harry fuori dalla biblioteca mentre gli occhi dei loro amici non si erano persi
una mossa di ciò che era appena accaduto.
Stanze di Remus Lupin e Sirius Black, 8
Ottobre.
La solita espressione mite trovava posto sul bel viso
stanco di Remus. Due giorni prima c’era stata la luna piena, ma grazie alla
presenza del suo felpato e alle pozioni di Severus, a parte un pò di stanchezza,
andava tutto bene.
Adesso il licantropo stava raccogliendo un pò di cose che
Sirius aveva fatto cadere poco prima grazie alla sua entrata furiosa. A quanto
pare l’uomo aveva sentito due Corvonero ridacchianti dire che il loro figlioccio
era appena stato trasportato chissà dove da Draco Malfoy...
Inutile dire che Sirius non apprezzava la costante presenza
del serpeverde accanto ad Harry. Remus al contrario parlava della faccenda in
modo davvero pacato, cosa che faceva arrabbiare il suo compagno ancor di più. Il
licantropo non poteva che ridacchiare di questa specie di gelosia genitoriale
che si era impossessata di Sirius, ma allo stesso tempo era davvero contento
della presenza del biondo accanto al figlioccio, forse era solo una sua sciocca
impressione data dalle sue speranze, ma a lui sembrava che gli occhi di Harry
fossero meno bui quando quegli inconfondibili capelli biondi erano nelle
vicinanze...
Perso in quei pensieri tutti suoi, fece cadere una delle
pergamene appena raccolte dietro l’appendi abiti, accompagnato da un piccolo
sbuffo si chinò nuovamente per recuperare il foglio, quando le sue dita
incontrarono una superficie più consistente. Curioso alzò l’oggetto appena
trovato e si accorse che quello non era altro che un piccolo e vecchio libricino
verde. Stava per chiamare Sirius e chiedergli se per caso non fosse il suo,
quando ricordò che quello era il libro che Harry aveva dato loro pochi giorni
prima.
Tra una cosa e l’altra nè lui nè Sirius avevano dimenticato
quel piccolo oggetto, ma adesso che lo aveva tra le mani Remus non poté fare a
meno di venir preso da una crescente curiosità. Adesso che lo guardava bene,
quello più che un libro sembrava un diario, infatti non aveva titolo e la carta
era diversa da quella stampata... andò a sedersi sul divano rosso cupo presente
nella stanza e con curiosità aprì la prima pagina di quel piccolo diario.
Dopo le prime righe i suoi occhi si sgranarono. La sua
mente era in completo black-out, sentiva la gola secca e gli occhi pizzicare...
rilesse più volte le prima righe e con le dita tremanti si fermò ad accarezzare
le linee sinuose che andavano a formare una scrittura a lui familiare, una
scrittura che lui aveva visto più di una volta...
Con voce strozzata Remus chiamò a se il suo compagno che,
sentendo il tono stentato dell’altro, non esitò a raggiungerlo. Quando lo vide
praticamente sconvolto sul divano gli si precipitò accanto.
Si –Hey Rem! Che succede...- a prima vista non
sembrava essersi fatto male...
Re –Siry, questo... questo è il diario di Lily, risale al
periodo della sua scomparsa...-
Un silenzio teso scese nell’ampia stanza. Quel piccolo
diario probabilmente forniva loro molte delle risposte che cercavano da
tempo...
Ufficio di Albus Silente, 8 Ottobre
Raphael riportava le ultime informazioni ad un attento
Albus Silente
Ra -... Harry si è occupato di tutto questa notte. Almeno
quì ad Hogwarts ed Hogsmeade il Dark Lord non potrà raggiungerlo. Può stare
tranquillo, la sua scuola non verrà toccata, per il momento. Detto questo credo
che quì abbiamo finito.-
Al –Avete ragione, la prego di portare i miei
ringraziamenti ad Harry dottore. Apprezzo molto ciò che sta facendo...-
Ra –Harry non ha affatto bisogno del suo apprezzamento, ma
vedrò di riferire...-
Albus assentì con il capo prendendo atto di quelle parole.
Sapeva che non erano altro che la verità... eppure, quando l’altro uomo fece per
andarsene, Silente non poté fare a meno di fermarlo
Al -Un’ultima cosa, ho già posto questa domanda al
ragazzo, ma lui non mi ha risposto. Confido che lei invece possa dirmi ciò che
mi preme sapere...-
Ra –Non posso prometterle nulla, ma non le costa niente
provare a domandare...-
Al –Speravo proprio mi rispondessi così- disse con un mezzo
sorriso –Harry stà facendo davvero tanto. probabilmente ridimensionerà davvero
molto la guerra che di fatto non è ancora arrivata. Ma, per esperienza
personale, so che cose del genere non sono del tutto indolori o comunque
comportano un ingente pagamento. L’ultima volta in circostanze simili, molte...
davvero troppe vite sono state chieste in pagamento, adesso mi chiedo cosa sarà
richiesto questa volta...-
Raphael non rispose subito, anche perchè non sapeva cosa
rispondere. Poi decise di rispondere in modo piuttosto pratico.
Ra –Non vedo perchè non rispondere Silente, nonostante
tutto, si sta pur sempre parlando di una guerra e il Signore Oscuro non è famoso
per la sua pietà o benevolenza; come in tutte le guerre ci saranno vittime.
Anche perchè questo è l’unico modo con cui l’Oscuro ha speranze di far uscire
Harry allo scoperto. Ma allo stesso tempo, può stare certo che noi non ce ne
staremo con le mani in mano. Sappiamo di questa guerra già da tempo e abbiamo
preso le nostre precauzioni. Abbiamo i nostri assi nella manica, arriverà il
momento in cui chiederemo la vostra collaborazione... Ma può star certo che il
Lord non avrà vita facile... e adesso, con permesso.-
Senza dare possibilità di replica, uscì dall’ufficio
chiudendo la porta dietro di se.
Rimasto solo l’anziano preside non poté che scuotere la
testa, ciò che il dottore gli aveva riferito era ciò che in cuor suo già sapeva.
Certo non si aspettava una battaglia liscia e senza perdite, ma era sempre
difficile accettare situazioni simili.
Harry Potter, un semplice ragazzo, si preparava a ciò. Da
tempo si era preparato ad una guerra che gli era ricaduta sulle spalle senza
avere scelta.
Si rendeva conto che questa volta lui poteva fare poco e
niente, sperava solo che quel ragazzo fosse veramente pronto come diceva, guardò
fuori dalla finestra e vide dei tiepidi raggi di sole sbirciare attraverso di
essa, con un sorriso un pò triste sussurrò...
Al –Strano tempo per Ottobre, non è vero piccola Fanny?
Chissà quanto durerà...-
E con un sospiro stanco tornò a concentrarsi sul suo
lavoro...
Riddle Manor8 Ottobre
Lord Voldemort si aggirava per la sua immensa biblioteca
privata leggendo l’ennesima fiaba popolare.
Con un ghigno distorto posò il logoro libro su di una
pregiata scrivania, poi andò a sedersi su di una poltrona rifinita d’argento.
Come un fedele cagnolino Nagini striscò ai suoi piedi andando a far compagnia a
quell’uomo che aveva ormai perso i tratti umani.
Colui che ormai era solo l’ombra di Tom Riddle, passo una
mano bianca sul capo del proprio serpente, mentre un ghigno che nessuno avrebbe
potuto decifrare andava ad infrangersi sul suo volto.
Gli occhi scarlatti brillarono come braci e per un momento
la fiamma viva del camino sembrò avvolgere tutta la struttura per poi tornare al
suo posto.
Con voce sibilante e roca, rivolta a nessuno o forse a
tutti, il Signore Oscure proruppe in una gelida profezia
-Presto, caro il mio Piccolo Guardiano, capirai cosa vuol
dire avere paura... Se credi di poter fermare me non
sei altro che uno stolto!-
Come se avesse capito le parole del proprio padrone, Nagini
soffiò soddisfatta in direzione della voce.
Sala comune di Grifondoro 8 Ottobre
Erano quasi le dieci e la sala non era ancora del tutto
vuota.
Alcuni ragazzi stavano cercando di finire alcuni compiti
last minute, altri erano semplicemente stesi sul tappeto e giocavano a carte o a
scacchi magici.
Seamus Finnigan cercava di infastidire un pò tutti ed
Hermione cercava di calmare il suo esuberante spirito irlandese con la minaccia
di punizioni. Neville e Ginny osservavano divertiti l’infruttuosa prova di
pazienza della loro amica e lanciavano grida di approvazione di fronte alla
confusione provocata dal ragazzo.
Dopo dieci minuti la riccia Grifondoro si mise a sedere
sbuffando
He –Ahh! Ci rinuncio! Seamus, sei irrecuperabile!-
Se –Ohhh! Troppo buona Hermione! Guarda che potrei
abituarmi ai tuoi complimenti!- a quel punto dovette abbassarsi per evitare un
libro piuttosto pesante che venne misteriosamente lanciato nella sua direzione.
Poi tutto ringalluzzito fece una teatrale caduta nel bel mezzo di una partita di
gobbo-biglie per poi fuggire ridacchiando dalle minacce dei giocatori.
Gi –Hihih... avanti Herm, sai che è una partita persa in
partenza vero?-
He –Grazie del tuo appoggio Gin! Quell’irlandese da
strapazzo distruggerà questo posto me lo sento!-
Neville accolse queste parole con una vera risata facendo
scuotere il capo ad Hermione
He –Ma che parlo a fare...-
Gi –Ma come, se fino..... Harry!-
La rossa scattò in piedi vedendo il loro amico sbucare dal
ritratto. Con un cenno della mano l’invitò ad avvicinarsi. Neville ed Hermione
si dovettero girare per riuscire a scorgere l’arrivo del loro amico e dovettero
soffocare una risatina non appena riuscirono a guardarlo in faccia. A quanto
pare le chiacchiere di Lavanda Borwn questa volta avevano avuto un fondo di
verità...
Non appena Harry ebbe raggiunto i suoi amici, Ginny con la
sua miglior faccia di bronzo disse.
Gi –Passato un bel pomeriggio Harry? –
Di fronte all’occhiata completamente smarrita del moretto,
le risate mal trattenute degli altri due, scoppiarono. Harry sembrava
completamente fuori luogo in quel momento. I suoi capelli erano tremendamente
scompigliati, le guance rosse e gli occhi terribilmente luminosi...
Per un paio di volte tentò di aprire la bocca per poi
chiuderla miseramente. Aspettò pazientemente che le risate di Hermione e Neville
si fermassero per poter dire:
H –Come fate a sapere che...-
Gi –La Brown... O comunque la Patil, credo che sia colpa
anche della Habbot, e probabilmente anche di Rolse, in effetti non so
chi....-
H –Ginny, di cosa stai parlando?-
He –Credo che qualcuno abbia visto Draco trascinarti per il
castello questo pomeriggio... diciamo che qualcuno ha sentito qualcosa e ormai
un bel pò di gente lo sa!-
Disse divertita la riccia. Sapeva quanto queste cose
imbarazzassero terribilmente il moro, ed era terribilmente divertente vedere la
sua espressione in quel preciso momento!
H -......-
Gi –Adesso però devi dirci tutto!...-
He –Avanti Harry, cos’èsuccesso?-
H –Veramente… credo che…. Insomma…. Mi ha baciato...-
La voce era stata un fievole soffio, ma le orecchie
allenate di Ginny ed Hermione non faticarono troppo nel coglierlo. Entrambe si
rivolsero al biondo con un sorriso raggiante, poi la rossa si voltò verso
Neville e con fare ammiccante disse:
Gi –Nev, mi devi 10 zellini! Ho vinto io! Sono passati tre
giorni da quando è uscito dall’infermeria e Malfoy l’ha baciato! Ho vinto
io!-
Ne –Cosa? Eh no! Io intendevo la prima volta che c’era
entrato! Non vale la seconda...-
Gi –Hai fatto male a non specificare Paciock! Fuori i
zellini!-
Ne –Non credo proprio!...-
Harry assistette a bocca aperta a quel piccolo scambio di
battute
H –Voi... voi avevate scommesso su di me?-
Gi –Ovvio Harry! –
Rispose tranquillamente la rossa prima di tornare
all’attacco su Neville che aveva provato a svignarsela. Harry voltò la testa con
un sorriso sconfitto sul volto, Hermione incrociò il suo sguardo e gli
sorrise
He –A parte tutte le sciocchezze, quando Malfoy è nei
paraggi tu... ecco, sembri più luminoso..-
H –Ma non è vero io....- vedendo il sopracciglio inarcato
dell’amica lasciò perdere e le tirò addosso uno dei cuscini della poltrona –Oh,
finiscila Hermione Granger!-
Hermione ridacchiò e cominciò ad ingaggiare una vera e
proprio lotta con i cuscini.
Ginny e Neville, poco distanti da lì, osservarono per un
momento i due litigare amichevolmente, entrambi avevano dei sorrisi complici sul
viso.
Ne –Speriamo che tutto vada bene...-
Gi –Già...-
Ne –E speriamo che Harry non ricominci a farsi inutili
problemi....-
Gi –Già....-
Ne –E... Hey! Lontana del mio portafoglio!-
In men che non si dica, Seamus si unì alla battaglia fra
cuscini e Ginny cominciò a lanciarseli alle spalle nella speranza di fermare
l’avanzata di Neville.
Harry con le guance accese dalle risate si ritrovava a fare
da scudo umano per quel folle di un irlandese. E dentro di se, si disse che non
era male lasciarsi andare qualche volta...
Con la risata ancora sulle labbra non poté evitare alla sua
mente di tornare a ciò che era accaduto poco prima vicino alla sua sala comune.
E si disse che forse era arrivato il momento di dare retta
a Damien.
Sala comune di Serpeverde 8 Ottobre
Draco Malfoy avanzò nella sala comune come se ne fosse
stato il padrone incontrastato, un ghigno più ampio del solito faceva bella
mostra di se sul suo volto. E ciò era strano, perchè erano giorni che il
serpeverde non faceva che gongolare.
Senza abbandonare la sua postura elegante e altezzosa, il
biondo non poteva non cadere tra i ricordi di ciò che era accaduto poco prima.
Le morbide labbra di Harry sotto le sue, il balbettio confuso del moretto e le
sue guance scandalosamente rosse... Oh... quello si che era stato perfetto.
E in fondo, niente da stupirsi. Lui era un Malfoy
no?
Continua...
Ringranzio tutti
coloro che hanno infilato questa mia povera fic nei preferiti!Tutti coloro che
la leggono e sopratutto coloro che mi fanno sapere cosa pensano di ogni
capitolo!
ximeng: Carishima!
ç_ç... Grazie mille per il commento!^.^ e non avercela così con Damie..ç_ç
(io l'adoVVoooo! >_<) la sua chiecchierata c'è stata e Damien questa volta
ha fatto un buon lavoro non trovi? :P...xD... Adesso è tutto nelle mani del
nostroi Malfoy preferito!ihihihihi....Le cose stanno andando avanti e presto ci
saranno le parti clou della fic! Vedrete, vedrete...ihihihihih... spero di
risentirti! A prestoooo!
animablu: il
nostro principe serpeverde sa farfi valere tranquilla, una volta individuata la
"preda" non la molla più... i Malfoy sono gente tosta... (Tsk.. e ci
mancherebbe!Siamo i migliori noi... ndDraco)...-__-''... e i più
modesti!...-_-''... Harry prima o poi dovrà arrendersi all'evidenza, adesso deve
solo scendere a patti con se stesso! Fortuna che Draco non molla la presa e che
Damien è lì pronto a ricordargli le cose più importanti... Fammi sapere cosa ne
pensi di questo cap!^^
fra ro: Non ti
saresti aspettata che la chiacchierata tra Damien e Harry si sarebbe svolta così
eh? Ammetto che nel scriverla puntavo proprio a stupirvi e a farvi cambiare idea
su Damien che in fondo, come non smetto MAI di ripetere, vuole solamente il bene
del suo fratellino... Adesso penso che tu possa stare più tranquilla carissima!
sono contenta che il precedente capitolo abbia ripagato il ritardo, spero che
anche questo in qualche modo possa ripagare... Diciamo che è il frutto di
moooolte modifiche!...xD... Inizialmente avevo scritto una cosa del tutto
diversa, ma come mi capita spesso alla fine questo è il risultato finale... e
devi dire che mi soddisfa, spero possa piacere anche a te!^^
Djkika.... posso
parlare e sperare nel tuo perdono chiedendo umilmente scusa? Q__Q... Non voglio
la cruciatuuuus!>_<... Sperando di rimanere integra, rispondo al tuo
commento!^^ Allora, il caro vecchio Tom è rimasto un pò marginale fino ad ora,
ma adesso è pronto a darci dentro! Diciamo che si stava solo preparando al
meglio... ormai si sa, Lord Voldemort fa le cose in grande... ed è anche
abbastanza paziente! Chissà cosa avrà in serbo per harry...difficile a dirsi...
Però posso assicurarvi che sarà un piano con i fiocchi e i contro fiocchi, ho un
debole per i cattivi! E si, Silente a volte mi da proprio sui nervi, lo ammetto
senza rimosri, è vecchietto fin tropo furbo per la sua età e spesso combina un
sacco di pasticci, nella mia fic ho voluto "moderare" la sua figura... Troppo
spesso assomiglia ad un burattinaio...... e così il silente di questa fic sarà
piuttosto passivo, diciamo che ci saranno delle lezione che dovrà imparare!^^
Lei se ne stesse seduto a mangiare caramelle al limone toh! xDD... A parte tutto
questo ciarlare, spero veramente che il capitolo ti sia
piaciuto!^^ciaooooo!
Kymanu:
GRAAAAAAAZIE!!!^___^ Sono contenta che ti sia piaciuto il mio "ordine
sequenziale" ebbene si...i pezzi si stanno incastrando pian pianino tra loro...
(Il tuo paragone con una scacchiera mi fa impazzire...*__*... graschie cara!)
Scommetto che anche tu sei rimasta sorpresa dalla piega presa dalla
chiacchierata eh? Non potevo permettere che il vostro odio si riversasse su
Damien! >_<... Poverino lui è IL fratellone! Spero che adesso abbia
più persone dalla sua parte...ihihihih.... vedetelo come un padre geloso...xD A
parrte questo bè, ti avverto già da ora che una morte è già programmata e
credimi, fa più male a me che a voi...ç__ç... però non dirò chi è il
"fortunato", mi rifiuto categoricamente... però ne va dei fini della storia, se
alcune cose le ho cambiate man mano che scrivevo, altre credo proprio non
possano farlo... Nonostante ciò, sono contenta che "il potere assoluto" ti abbia
fatta sciogliere, io ammetto, e credo si sia capito, di adorare questo tipo di
cose! *___*... le creature oscure e i loro grandi poteri mi fanno impazziere!
>_<... Spero che questo cap non abbia deluso le tue aspettative, spero di
rivedere un tuo commento! ^__^... Ciaaaao!
scusate il ritardo….
Sapete come sono le ferie no….?? ^^
comunque i ringraziamenti li
troverete nel capitolo successivo… promesso!!
Ora andate a leggere…….
Moves!!!!!!!!!!!!
9 Ottobre,
giardino esterno di Hogwarts
Harry
spostava nervoso il peso da un piede all’altro.
Cercava di
ignorare le grida eccitate dei ragazzini del terzo anno che cercavano di
decidere l’itinerario per quella giornata.
Harry invece
aveva la mente persa in tutt’altri pensieri.
Si sentiva
piuttosto agitato e... confuso.
Si, confuso
era il termine adatto; non si era mai trovato in una situazione simile e bè... era ridicolo non sapere cosa fare? Insomma, era pur
sempre il suo primo appuntamento!...
A quel
pensiero le guance presero un bel colorito rosato, infatti per il bel moretto,
quello sarebbe stato il primo appuntamento. Non che non fosse mai uscito da solo con
un’altra persona, ma non era mai uscito con qualcuno che gli piacesse a
quel modo.
Con Damie, Lady, Luna o comunque dei suoi amici, Remus o Sirius, ma mai con
qualcuno, qualcuno come Draco.
Harry
dubitava che ci fosse qualcuno come il biondo serpe verde. Draco
era troppo unico perché qualcuno potesse assomigliargli, ma il punto focale non
era l’altro ragazzo in se, ma ciò che il biondino scatenava in lui, quelle
emozioni così totalmente devastanti che lo lasciavano senza fiato.
Sapendo di
stare per uscire con una persona simile, era inevitabile per lui non sentirsi
così confuso e agitato.
Cosa si
aspettava Draco da lui? Come avrebbe dovuto
salutarlo? Cos’avrebbe pensato di lui, così impacciato, il sempre perfetto DracoMalfoy? Forse starsene lì
non era una buona idea, sarebbe stato scorretto da parte sua inventare una
scusa e dileguarsi nella foresta per un pò?
Attraversato
da pensieri di questo tipo, continuò a tenere gli occhi chiusi e le
braccia incrociate cercando di calmarsi, non accorgendosi che il centro di
tutti quei vaneggiamenti era proprio dietro di lui con gli occhi resi luminosi
dal divertimento.
Si, DracoMalfoy era divertito e si, intenerito,
da quella scena; non perché si stesse prendendo gioco dell’imbarazzo e
dell’agitazione del Grifondoro, al contrario, ma perché
quella scena era quelle che si era perfettamente immaginato il giorno prima
quando gli aveva chiesto, poco correttamente, di uscire assieme.
*Flashback*
Una volta
terminato il gelato, Draco poté finalmente tornare a
guardare bene il suo interlocutore, avrebbe dovuto riflettere più a fondo sulla
positività del gelato al cioccolato, non era affatto un qualcosa da dare per
scontato!
Merlino,
guardare il moretto attaccare con gusto la piccola coppetta di crema scura,
ripulire un lato del contenitore con il dito per poi portarselo in bocca....
senza contare che, riflettendo prima di rispondere ad una delle sue domande,
con la lingua rosea ripuliva tutto il cucchiaino in maniera minuziosa...
Quello
spuntino era stata una vera, deliziosa tortura!
Non sapeva
se definirsi sfortunato o meno per quel termine, da un lato vederlo mangiare
quel gelato era stato davvero “istruttivo”, ma dall’altro aveva minato
seriamente il suo autocontrollo.
-...aco?- Quando sentì il suo nome pronunciato da Harry, Draco si riprese dai suoi ragionamenti e si concentrò sul
moretto che lo guardava incuriosito.
-Tutto ok?-
-Eh?... Ah,
si ero solo sovrappensiero, dicevi?- Harry ridacchiò leggermente.
-Stavo solo
dicendo che questa “pausa gelato” è durata più del previsto- disse con un
piccolo sorriso –Volevo sapere se avevi bisogno di una mano con i compiti visto
che alla fine ti ho fatto solo perdere tempo...- Draco
finse un tono sdegnoso
-Tsk, per chi mi hai preso eh? Io non sono mai in ritardo
con i compiti! E poi questo non è assolutamente stato tempo perso- affermò
guardandolo negli occhi. Harry abbassò un pò lo
sguardo con le guance tinte d’imbarazzo
-Bè... ecco, allora grazie mille...-
-Mmh... è stato un piacere, senti che ne....-
Ma a quel
punto Harry inclinò il capo e gli toccò un braccio con la mano, poi rispose
allo sguardo interrogativo del biondo dicendo
-Arriva
qualcuno!-
Il biondo
tese l’orecchio e dopo un secondo captò anche lui il rumore dei passi in
avvicinamento. Immediatamente un’idea sfiorò la sua mente e non poté che
complimentarsi con il suo genio per la splendida pensata! Senza perdere tempo,
prese il moretto per mano e corse dalla parte opposta del rumore dei passi per
nascondersi in una specie di rientranza nel muro.
-Draco... cosa?-
-Shhh! Potrebbe essere un professore, vieni qui!-
E così
dicendo con un movimento veloce del polso, portò Harry tra le sue braccia,
proprio nel posto in cui doveva essere.
Il moretto,
dopo aver realizzato di essere praticamente addosso al ragazzo che gli piaceva,
non poté fare a meno di arrossire ferocemente e ad abbassare nuovamente lo
sguardo. Draco al contrario, aveva uno splendido
ghigno ad incorniciargli le braccia e, con la scusa dei passi che si facevano
più vicini, passò un braccio dietro la schiena del più piccolo racchiudendolo
in quello che ormai era un abbraccio.
Il serpeverde chinò il capo all’altezza dell’altro che aveva
la testa premuta sulla sua spalla.
-Non
muoverti, sta arrivando....-
Harry dal
suo canto, non aveva alcuna intenzione di muoversi. Lì, con il profumo
dell’altro tutt’intorno, quel calore così confortante che sentiva.... era come
essere a casa. Perché allora muoversi da quella posizione? Senza rendersene
conto strofinò un po’ il viso contro la spalla andandosi ad incastrare tra
quella e l’incavo del collo. Il suo respiro si abbatteva tranquillo sulla pelle
esposta del serpeverde che al contatto socchiuse gli
occhi e rafforzò la presa.
Immerso in
quel momento, si accorse della professoressa McGranitt
che indaffarata passava per il corridoio senza neppure notarli. Si appuntò
mentalmente di fare recapitare dei ringraziamenti via gufo per la splendida
occasione fornitagli, poi si ri-immerse nel calore
emanato dal corpo del moretto premuto contro il suo. Anche il suo abitante
delle terre di mezzo sembrava apprezzare il contatto... e lui non si riferiva
ad un Hobbit!
Se
inizialmente il corpo di Harry era teso, in quel momento era totalmente
abbandonato contro di lui, anzi, con un sorrisetto compiaciuto Draco, si accorse che il moretto sembrava soddisfatto della
posizione, di certo lui non si sarebbe lamentato! Merlino no!
Nel
frattempo, il più piccolo, cominciò a rendersi conto della situazione, ascoltò
il battito irregolare del suo cuore e l’assenza del suono di passi ormai troppo
lontani per essere uditi.
Sgranò gli
occhi e cercò di tirarsi indietro, ma il Serpeverde
non sembrava della stessa opinione.
Quello in
risposta strinse la presa sul suo fianco e sulla schiena portandoselo ancora
più vicino, poi inclinò la testa e le sua labbra andarono a combaciare con
l’orecchio di Harry.
-Mmh... perché vuoi muoverti? Stai scomodo?-
-Eh?... Umh... no, ma...-
-Allora stai
fermo e buono si?-
Draco si aspettava un altro po’ di resistenza, invece
,contro ogni più rosea aspettativa, il moretto posò nuovamente la testa sulla
sua spalla annuendo.
In quel
momento, la speranza che Damien gli aveva fatto
scivolare nell’orecchio, non appariva più così lontana, doveva forse dare
davvero credito alle sue parole?
Ma no, lui
non poteva, perché quello era sbagliato e poi....
Già, e poi?
Adesso,
circondato possessivamente da quelle braccia, tutte le sue logiche spiegazioni
non sembravano poi così giuste o importanti, o forse era colpa di quell’odore
intossicante?
O
quantomeno, tutte quelle belle argomentazioni adesso non potevano competere con
le sensazioni che provava con quel semplice, ma significativo, abbraccio.
Draco, approfittando di quell’insperato momento di resa,
sciolse di poco l’abbraccio per avere la possibilità di osservare il viso del Grifondoro. Con un sussurro, l’invitò ad alzare il capo e
accompagnò il suo richiamo con le dita. Dolcemente fece passare la mano sotto
il mento di Harry e lo convinse ad alzare il viso.
I suoi occhi
verdi erano velati dall’incertezza e Draco era
determinato a farli diventare più liquidi e languidi, proprio in quel momento.
Così, con
questa nuova missione da portare a termine, si avvicinò lentamente al viso
dell’altro e, ad un passo da quelle labbra appena dischiuse, chiese:
-Posso?-
Harry in
risposta sospirò e chiuse gli occhi decidendo che si, in quel momento, tutti i
bei motivi che l’avevano spinto a non prendere nemmeno in considerazione di
loro due insieme, potevano anche andare a farsi un giro in Alaska...
Draco che non attendeva altro che quel piccolo cenno,
avvicinò le sue labbra a quelle arrendevoli del moretto e le carezzò piano.
Avendo pregustato a lungo quel momento, adesso non permetterebbe a niente e
nessuno di rovinarlo, avrebbe fatto tutto per bene e con calma!
Le sue
labbra continuarono a vezzeggiare quelle dell’altro fino a quando queste non si
schiusero. In un momento il bacio divenne qualcosa di più e il biondo serpeverde catturò deliziato il piccolo primo gemito emesso
dal Grifondoro.
Le sue mani
andarono a cingergli possessivamente i fianchi, mentre quelle di Harry
raggiungevano il suo mantello andandosi ad aggrappare alla stoffa.
Le loro
labbra erano ormai unite e sfregavano dolcemente tra loro, la lingua del Verde-argento era entrata nella bocca del moretto e
accarezzava lentamente e profondamente l’inquilina ricercata.
Nella mente
di Harry adesso non c’era alcuna parvenza di pensieri inerenti a nulla che non
fosse Draco, le sue labbra, il suo abbraccio, la sua
lingua, il suo odore o... vabbè, ci siamo capiti no?
Il bacio
continuò fino a che i due poveri esseri umani, essendo tali, dovettero
separarsi per mancanza d’aria.
Ma non per
questo si separarono anzi, Draco continuò ad
accarezzare gentilmente le labbra del Grifondoro in
piccoli e casti baci. L’altro in risposta, aveva gli occhi appena socchiusi e
mugolava di tanto in tanto.
Fu a quel
punto che Draco, sapendo che prima o poi si sarebbero
dovuti dividere, sussurrò nell’orecchio di Harry:
-Esci con
me...- il suo fiato caldo sul padiglione provocò un brivido intenso –Domani,
esci con me Harry-
E senza
neppure pensarci Harry si strinse contro di lui annuendo.
*fineFlashback*
Una folata
di vento freddo lo fece tornare al presente, con cautela si avvicinò ad Harry
da dietro e gli cinse i fianchi soffiandogli dispettoso nell’orecchio,
incurante di tutte le persone che potevano vedere o meno quel gesto.
Harry, colto
di sorpresa, non poté fare a meno di sussultare e sussurrare incerto
-Draco?-
-Vuoi dirmi
che aspettavi forse qualcun altro? Sappi che i Malfoy
non sono bravi nel condividere!...-
A
quell’uscita Harry non poté che ridacchiare. Grazie a quell’uscita così “Malfoyesca” parte del nervosismo sembrava essersi sciolto
come neve al sole. Il moretto si girò in quel mezzo-abbraccio e con fare
pensoso si portò un dito sotto il mento:
-Mah... non
saprei, secondo te dovrei aspettare qualcun altro?- Decidendo di restare al
gioco, assottigliò gli occhi senza però perdere lo scintillio divertito dello
scherzo.
-Io dico di
no... Sarai troppo impegnato con me per poter anche solo pensare a qualcun
altro...- e il suo tono era di divertita minaccia, a quel punto Harry,
sforzandosi di non ridere, guardò l’altro da sotto le ciglia e con le guance un
po’ arrossate.
-Davvero?-
A quel punto
lo sguardo di Draco perse la sua ombra divertita e si
avvicinò al moretto per sussurrargli rocamente all’orecchio:
-Decisamente
Potter...- per poi lasciargli un umido bacio sotto l’orecchio che provocò un
autentico rossore sulle guance dell’altro e buona parte dei risolini intorno a
loro.
Conoscendo
però la timidezza del Grifondoro decise di non dare
troppo spettacolo, almeno non in quel momento, ed approfittò del fatto che
fossero arrivate le carrozze per sospingere Harry verso una di esse e, dopo
aver sfidato con lo sguardo chiunque avesse solo la minima idea di salire con
loro, lo seguì nell’abitacolo.
La carrozza
era ancora ferma e ci avrebbe messo ancora un po’ prima di partire, così da
dare la possibilità anche ai più ritardatari di andare ad Hogsmeade.
Tra i due occupanti della carrozza scese un momento di silenzio, Draco sedeva di fronte ad Harry e lo guardava, mentre il
secondo sembrava ben occupato nel fissare la sciarpa che si era sfilato dal
collo.
Il biondo
cercava il modo migliore per spezzare il silenzio quando Harry lo chiamò piano.
-Draco?-
-Si?-
-Tu...ecco,
voglio dire, si... tu- si morse un momento il labbro, alzò lo sguardo ad
incrociarlo con quello grigio dell’altro –Tu sai di me, vero?-
Draco non ci mise molto a capire ciò che Harry intendeva e
con cautela rispose sinceramente
-Si, non so perché,
ma a differenza di Blaise e Pansy
io ricordo tutto...-
-Capisco...-
Ci fu un
ulteriore momento dove l’unico rumore era il chiacchiericcio soffuso che veniva
da fuori. Poi Draco, capendo che quello era qualcosa
che andava chiarito disse:
perché hai voluto
che noi dimenticassimo?- Non gli chiese “Forse non ti fidi abbastanza di noi?”
ma il tono amaro insito nella frase fece comprendere anche quella seconda
domanda ed Harry, con il viso timoroso rispose
-Io non
volevo mettervi nei guai più del necessario. Tu e gli altri siete già in una
situazione non proprio piacevole...- disse alludendo ai loro genitori e alla
guerra ormai imminente –Ormai, tra quello che vi ha detto Raphael
a GrimmuldPlace e tutto
quel che avete scoperto nella foresta, credo che avrai capito...-
E invece no,
Draco sbarrò gli occhi per un momento. Preso dalla
frenesia di avere Harry per se, da tutto quello che era accaduto, così
velocemente, in quei giorni; Draco non aveva avuto il
tempo di unire le più informazioni e quindi di capire.
Però, in
effetti adesso che Harry gliela metteva così era fin troppo semplice, era
semplicemente logico. E non poté che provare un moto enorme di preoccupazione e
timore per il ragazzo seduto di fronte a lui che con un piccolo sorriso di
scusa disse:
-...Io bè... Non credo che il mio nome appaia sulla cima della
lista nera del Signore Oscuro. Io, io non voglio che questo metta in pericolo
te, Pansy o Blaise più di
quanto voi non siate. E... io, davvero non so come andrà a finire tutta questa
storia perché, insomma...- rise nervosamente –Io sono un Guardiano, ma sono
ancora.... insomma e, Dio... sto blaterando, ma non è che non mi fidi di voi
però....-
E Draco, che sapeva di non essere bravissimo in situazioni
come quelle, si limitò a prendere il ragazzo spaventato davanti a lui e a
buttarselo addosso stringendolo tra le sue braccia. Nonostante ciò Harry,
premendo il volto nell’incavo del suo collo, continuò a balbettare.
-Io, non
dovrei neppure essere qui e... mi dispiace perché... –
Draco premette la testa dell’altro sulla stoffa del suo
mantello soffocando le parole incoerenti che ne uscivano.
-Adesso
zitto e ascoltami vuoi?- non aspettò repliche e disse –Francamente Harry non
credo che io e gli altri saremo mai al sicuro in questa situazione, indipendentemente
da te. Quindi, ti ringrazio per la premura, ma credo di essere abbastanza
grande da difendermi da solo. In secondo luogo, perché dici che non dovresti
essere qui eh? Io credo che “qui” sia il posto più adatto a te... non credi
anche tu?- aspettò che l’Altro annuisse per poi forzare la presa sui suoi
fianchi –Per il fatto che tu sia un Guardiano bè,
rende solo le cose più interessanti no? Da quel che ho visto sei davvero molto
potente e credo che tu sappia quel che fai.-
In quel
momento non c’era altro d’aggiungere. Non c’era bisogno di dire che adesso Draco era in pensiero per l’altro, non c’era il bisogno di
contestare le sue parole o altro. Dopo un paio di minuti usati per “digerire”
tutto ciò che il biondo gli aveva detto, Harry non poté fare a meno di fare un
bel sorriso.
Era strano
come poche parole ben mirate gli avessero tolto quel gran peso, certo, c’erano
ancora molte cose non dette, ma per il momento andava bene così, davvero.
-Grazie Draco...-
-Oh, se
fossi in te non ringrazierei. L’ho detto solo perché così almeno potrai
concentrarti su un problema ben più grave...- disse con finto tono rammaricato.
-E sarebbe?-
Draco malizioso gli si avvicinò all’orecchio e disse
-Credo che
tu mi piaccia Harry Potter...- sussurrò con fare molto cospiratore. I verdi
occhi del moretto si illuminarono letteralmente e Draco
sentì il piccolo cuore del grifone fare un piccolo balzo, poi le guance
dell’altro si tinsero leggermente e con voce un po’ più bassa disse:
-Oh...
allora credo di poter far fronte a questo problema...-
-Mmh... davvero Potter?- Il Grifondoro
annuì e guardandolo timidamente disse
-Credo che
anche tu mi piaccia DracoMalfoy...-
A
quell’occhiata un po’ più liquida e insicura, Draco
non trovò modo migliore per rispondere che con un bacio...
9 Ottobre,
stanze di Remus Lupin e SiriusBlack.
I due uomini
erano seduti sul loro letto, le mani di Sirius erano
intorno al busto di Remus, e quest’ultimo teneva fra
le mani un piccolo e consunto libricino verde.
Il loro
aspetto non era dei migliori, avevano gli occhi cerchiati e rossi, i capelli
arruffati e le espressioni stanche e tese.
Avevano
passato tutta la notte a leggere le righe di quello che era il Diario di Lily
Evans in Potter dedicato ad Harry.
Remus continuava a girare e rigirare le pagine ingiallite
coperta dalla fine e ordinata calligrafia di colei che era stata la sua
migliore amica. Tutti i misteri che avevano accompagnato la sparizione dei coniugi
Potter erano lì svelati.
Avevano
pianto a lungo commossi da quelle righe, in quelle frasi e in quelle mute
domande che una madre che sapeva di non poter stare con suo figlio, gli
rivolgeva.
Remus aveva preso a leggere con voce bassa e commossa e in
molti punti si era dovuto fermare per via della voce rotta. Sirius
gli massaggiava la schiena con gli occhi chiusi e si concentrava su quelle
frasi mormorate.
Entrambi
erano davvero grati al figlioccio per avergli permesso di leggere quel piccolo
diario, quella era una cosa davvero molto personale e forse loro, al suo posto,
non l’avrebbero ceduto così facilmente. Il ragazzo gli aveva parlato di quel
ricordo già altre volte, ma ne aveva solo accennato e loro avevano pensato che
fosse solo un diario scritto da Lily quando era ancora a scuola, non credevano
fosse qualcosa del genere...
Con quel
gesto Harry sembrava voler giustificare tutti i silenzi che aveva tenuto con
loro in quegli anni ed adesso sia Remus che Sirius lo capivano. Perché quelle non erano cose che
potevano essere dette durante una delle loro chiacchierate amichevoli.
Nell’ultima
pagina c’era il messaggio “chiave”di tutto quel diario:
Mio piccolo Harry.
Tu non mi conosci e non so se mai mi conoscerai, è per questo che ti ho
lasciato questo diario, per darmi la possibilità di spiegarti, per dare a me e
tuo padre la possibilità di perdonarci.
Non so come crescerai, ma guardandoti qui nella culla, so per certa che
diventerai un magnifico uomo., Anche senza di noi riuscirai a raggiungere al
meglio la tua maturità, ne sono sicura e sai perché? Perché sono la tua mamma e
queste una madre le sa sempre... sempre e comunque.
Voglio chiederti scusa per il fatto che nè io, nè tuo padre potremo stare assieme a te, ma tu non piangere
bambino mio, non piangere mai, perché anche se tu non ci vedi, noi saremo
accanto a te e ti aiuteremo a rialzarti ogni volta che cadrai.
Perché siamo i tuoi genitori e ti vogliamo un mondo di bene.
Non so se riuscirai a trovare nel tuo cuore la possibilità di un perdono
per noi, ma io nella mia ingenuità, spero di si.
Ti voglio bene
la tua mamma.
Nel diario era scritto un po’ di tutto. l’inizio era piuttosto tranquillo,
Lily voleva semplicemente raccontare al figlio le parti più serene della loro
vita. Lì erano raccolte tutte le sue prime impressioni su James e i suoi amici:
[...] James era un vero ragazzino... Amava farsi “amare dal pubblico” e Sirius era suo degno compare!
Cosa non facevano i due pur di non essere al centro dell’attenzione!
In qualche modo, con il tempo ho imparato a riconoscere quegli scherzi come
delle vere e proprie sfide. Entrambi vengono da grandi famiglie magiche e sono
molto potenti ed intelligenti, i loro scherzi, le magie fatte per divertimento
o le varie scappatelle per la scuola, non erano altro che modi per mettersi
alla prova.
Ricordo che all’inizio li trovavo detestabili e tronfi. Senza contare che,
verso i loro “mortali nemici” (i Serpeverde) erano
davvero perfidi, Sirius era il più accanito, ma James
non era da meno! Con il tempo si sono calmati, ma ricordo perfettamente cosa
combinavano al povero Severus! A volte ci andavano
davvero pesante... Non ho mai giustificato questo loro comportamento così
razzista. So che a volte Severus e gli altri Serpeverde erano odiosi, ma... certi atteggiamenti proprio
non mi vanno giù!
Fortuna che con loro c’era sempre Remus, il buono
e scrupoloso Moony. Lui era la coscienza del gruppo,
un vero grillo parlante! Se non fosse stato per lui non avrei mai rivolto
neppure una parola gentile verso quel pallone gonfiato di un Potter!
Ma poi, quando conobbi meglio James, imparai ad apprezzarlo per quel che
era: una persona solare e mattacchiona, che per gli amici avrebbe dato la vita
e.... anche per me.[...]
[...] Ricordo che quando tuo padre mi chiedeva di uscire io rifiutavo
sempre e anche piuttosto sgarbatamente... Ma lui mi parlava con tale boria! Una
volta, lo ammetto, solo per dispetto uscì con un ragazzo di Corvonero
molto carino ma davvero soporifero.
James fece l’aria affranta per giorni. Poco tempo dopo gli concessi
un’uscita, ma dovette penare parecchio! Gli dissi che saremmo usciti insieme
solo quando si fosse preso una O a pozioni. Povero James, lui non era portato
per quella materia! Io che al tempo già parlavo con Remus,
cosa che faceva arrabbiare tantissimo il suo amichetto, seppi che stava alzato
fino a tardi a studiare e che si rinchiudeva addirittura nel dormitorio per
provare le pozioni! Ammetto che mi sentii lusingata.
Contro ogni aspettativa, entro una settimana, James mi si presentò davanti
con una bellissima O sul suo compito di pozioni. Sirius
dietro di lui ridacchiava e alzava gli occhi al cielo, io gli feci le mie
congratulazioni e accettai il suo invito....
....
Non dovrei dirlo, ma davvero.... è una cosa che ancora oggi mi fa morir dal
ridere! Dalla contentezza James fece una specie di salto strano, con il
risultato che finì addosso a un tavolino. Inutile dire che la storia finì con
lui svenuto in infermeria e sotto osservazione per 2 giorni. Il nostro primo
appuntamento saltò....[...]
A quel pezzo Remus e Sirius
avevano ridacchiato ricordando l’accaduto e le lamentele dell’amico. Era stata
una storia che aveva animato le serate nella sala comune per un mese buono. Poi
però il diario continuava, dopo altri aneddoti arrivarono le parti più “dure”
da mandare giù...
[...] noi tutti eravamo presi dalla guerra, scontri che mietevano vittime
tra maghi e babbani.
Ero preoccupata per mia madre e mia sorella, ma fortunatamente, al momento
erano lontane dai luoghi degli attacchi. Nonostante ciò, James e io ci
sposammo. Fu una cerimonia semplice e poco sfarzosa, il mio abito fu splendido
e tutto fu perfetto.
In parte eravamo spaventati dalla guerra, ma e tuo padre io ci amiamo tanto
e... eravamo pronti a quel passo! Ricordo che la piccola chiesetta profumava di
viole e tutto era colorato di bianco e azzurro. Per la cerimonia non avevo
voluto niente di rosso! Tuo padre era già abbastanza fissato con quel colore
così grifondoro!
Purtroppo visti i tempi non potemmo concederci una luna di miele, ma
avevamo la nostra bella casetta ad aspettarci e non potevamo chiedere di più,
la luna di miei avrebbe aspettato tempi più felici che sapevamo sarebbero
arrivati.
In quel momento ci andava bene così. Eravamo vivi, insieme e felici.
Il giorno dopo James assistette ad un attacco di mangiamorte
e al ritorno insistette per mettere altri incantesimi di guardia in casa.
Eravamo tutti spaventati, un loro compagno era morto e Alastor
era di nuovo in ospedale... [...]
[..]Harry, quando tuo padre e io scoprimmo che ero incinta fu uno dei
giorni più belli della nostra vita.
Eravamo così felici! Tuo padre continuava a farneticare con stanze piene di
boccini, del tuo primo volo sulla scopa, del mantello cheti avrebbe passato e di non so quale pazzia!
Sempre così il mio Jamie...
Io invece non potevo fare a meno di passarmi le mani sulla pancia
chiedendomi come fosse possibile che una creaturina
stesse crescendo proprio là dentro... James prese a correre per tutta casa
cercando pergamene, piume e il nostro povero gufo che spaventò a morte. Voleva
dare una festa e far sapere a tutti di te Harry. Voleva avvertire amici,
parenti, Sirius e Remus
sarebbero stati i tuoi padrini e... c’erano tanti progetti su cui fantasticare!
Ma, prima che noi potessimo fare nulla di concreto, la porta suonò e con lo
scampanellio di casa i nostri progetti presero tutta un’altra piega...[...]
Seguivano un paio di descrizioni inutili, come se Lily cercasse di prendere
tempo poi arrivò la spiegazione:
[...] Alla porta era un’uomo di nome Marcus,
apparteneva ad un’antica famiglia di maghi. Ci disse che il nostro bambino
sarebbe stato un bambino speciale, un Guardiano.
La
confusione fu molta e ci volle tempo perché ci spiegasse cosa avrebbe
comportato. Quell’uomo ti seguirà nella tua crescita e farà in modo che tu stia
bene. Essere Guardiani è una grande cosa, è difficile e comporta molte
responsabilità. Ma tu Harry, tu puoi farcela senza problemi e poi ci sarà
Marcus con te.
Ciò che però straziò il cuore mio e di tuo padre fu la seconda parte del
discorso. Lord Voldemort aveva già ucciso un bambino
innocente Custode del vento e un Custode adulto del fuoco. La tua nascita Harry
era in pericolo.
L’Oscuro signore voleva il tuo potere e ti avrebbe portato via con se. Perché
tu saresti stato un Guardiano, una delle creature magiche più splendide del
mondo! James ed io non permetteremo che tu possa anche solo sfiorare il
pericolo, faremo tutto ciò che è in nostro potere! Nel frattempo decidemmo di
non dire a nessuno della gravidanza. Nelle nostre file c’erano delle spie, era
troppo pericoloso...[...]
Seguivano altri momenti bui per i due coniugi, spaventati da ciò che stava
loro accadendo. Discussioni, piani, altre morti e la guerra che continuava e il
Lord sempre più potente.
[...] arrivò il momento di prendere una decisione. Alla fine decidemmo per
la via più difficile ma la più sicura per te. La famiglia di Marcus ci avrebbe
nascosto a patto che nessuno, neppure Remus, Peter, Sirius, Alicia o Silente, sapesse dove. Avremmo dovuto
abbandonare tutto e tutti e rifugiarci in un luogo sicuro fino alla tua
nascita. Poi, e questo giuro che mi fa letteralmente morire, quando tu non
avrai più un bisogno fisico di me, Marcus ti porterà al sicuro e noi
potremo continuare a lottare, anche per te, contro L’Oscuro.
Tu non sarai al sicuro fino a quando quel mostro non sarà morto. Prego dio
che accada presto, non sopporto di dovermi separare da te![...]
A tutto questo seguivano i dettagli del piano, la sua messa in atto e tutto
il resto. Lily parlava della tristezza profonda nel volto di James nel doversi
separare dai suoi amici, da loro. Il dolore nell’apprendere dai giornali le
morti dei loro amici senza poter partecipare ai funerali. L’impotenza di James
nel non poter aiutare gli altri e poi, l’unica nota luminosa in tutto quello
sconforto, la nascita di Harry che portava nuova speranza.
Poi però nuovamente angosce e paura. Il Signore Oscuro che li cercava, loro
che cambiavano luogo da luogo per prudenza, le visite di Marcus e il suo voler
anticipare la separazione e poi.... poi più nulla.
Anche se non era scritto tra quelle pagine, loro lo sapevano dalla
direttrice dell’orfanotrofio dove Harry aveva vissuto. Qualcosa era andato
storto e Lui li aveva trovati... Per sapere altro avrebbero dovuto chiedere ad
Harry, ma per quello ci sarebbe stato tempo.
Adesso avevano bisogno di tempo. Tempo per assimilare il tutto e per
accettare tutte quelle verità così dolorose. Tempo per rendersi conto che
ormai Harry era nuovamente in pericolo perché Lord Voldemort
era nuovamente in circolazione.
Miei prodi lettori, pie persone che ancora non mi uccidono per i mostruosi ritardi devo chiedere ancora una volta scusa.
Visto il numero delle e-mail che ho trovato ci tengo a scriverlo quì, così che tutti voi possiate capire cosa stà succedendo, già da un paio di mesi non aggiornavo perchè ho avuto dei problemi di salute (in pratica non posso usare una mano...)e un problema personale che mi ha condizionato molto e mi ha cambiata. Cambiando io anche la fic stava cambiando e non volevo accettarlo.
Quando poi sono scesa ad un compromesso con me stessa e ho deciso di finire la Fic e poi postare settimanalmente tutti gli aggiornamenti è successo.
Non mi darò ad inutili patetismi, ma io abito a L'Aquila. Credo che tutti sappiate cos'è successo alla mia città... La mia vita ora è completamente cambiata e casa mia non c'è più. Così come conoscenti e luoghi dove sono cresciuta. Quindi, almeno per il momento, dichiaro chiusa la Fic. Mi sono scaricata tutto ciò che ho scritto e proverò a continuarla, magari con modifiche o non so, purtroppo non posso fare altro al momento.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguita, che mi hanno letta, criticata, lodata o anche solo notata. Se ho emozionato qualcuno di voi sono contenta, prometto che la finirò, non sopporto o mezzi lavori e per questo odio me stessa, ma prometto che scriverò la parola fine a questa Fic. Ringrazio Ilary, la mia beta sempre presente e tutti voi, chiedo scusa umilmente e spero di ritrovarvi quì al mio ritorno.
Ora mi devo dar da fare per ricostruire la mia vita! :)