The Lost Code

di berserker eagle
(/viewuser.php?uid=122426)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alex Lemparger ***
Capitolo 2: *** Fra Ricordi e Nuovi Aquisti ***
Capitolo 3: *** Effimeri Sogni e Concrete Battaglie ***
Capitolo 4: *** Tra Maschere e Volti ***
Capitolo 5: *** Ospiti Indesiderati ***
Capitolo 6: *** Perdite ***
Capitolo 7: *** Requiem ***
Capitolo 8: *** Esca ***
Capitolo 9: *** Confronto ***
Capitolo 10: *** Occhio del Ciclone. ***



Capitolo 1
*** Alex Lemparger ***


Alex era seccato. Non era possibile! Anzi, neanche concepibile una cosa del genere! Guardò per l’ennesima volta la commessa, una ragazza dai lunghi capelli rossi e due occhi azzurro cielo, ricontrollare testardamente il suo documento.

Alex Lempager, corti capelli biondi e occhi neri, originario della Germania , aveva un fisico non allenato, ma di certo neanche trascurato e un’espressione indecifrabile per chiunque.

“dannazione, dopo tutto quello che ho fatto per fare quel passaporto, mi sono dimenticato di inserire i dati nell’archivio!” .

Quando la ragazza decise di abbandonare, finalmente, la lotta e si girò verso il ragazzo,questo sapeva già cosa gli avrebbe detto.
-mi dispiace, ma vede, tutti i documenti, tra cui il suo passaporto, dovrebbero essere contenuti nell’archivio dei Cavalieri Neri, sfortunatamente ne il suo nominativo ne i suoi dati sono presenti, con tutta probabilità abbiamo un problema d’accesso, lo risolveremo a breve-

“sta per chiamare la sicurezza”.

Rapido Alex si tolse qualcosa dall’occhio, un gesto usuale, neanche considerato dalla ragazza, almeno fino a quando il biondo non ordinò
-obbedisci hai miei ordini- il ragazzo aspettò che gli occhi della commessa fossero catturati da un baluginio scarlatto, poi chiese
-hai chiamato la sicurezza? –
La risposta venne subito
-non ancora, signore –
Il ragazzo riflette per qualche secondo,poi disse
-ora tu mi farai passare, poi cancellerai qualsiasi dato del mio passaggio registrato da questo aeroporto, infine ti liberai del geass senza ricordare niente, chiaro?
-si, mio signore-
Alex si rimise la lente e proseguì
 
 
 
 
“non ci credo” si lamentò il biondo “usarlo per simili sciocchezze”
Era passata già mezzora e ormai il ragazzo si trovava su uno dei tanti treni che attraversavano la città, forse lo stesso dove tempo fa Zero aveva incontrato dal vivo i primi membri della ribellione; Alex era seduto su una sedia, guardando il paesaggio senza realmente vederlo,pensando
“è impossibile che mi riconoscano cosi,inoltre non indosso niente di particolarmente singolare”  Infatti il ragazzo indossava jeans e un’anonima maglietta bianca a maniche lunghe, coperta da un cappotto di pelle nera.
“guarda come devo ridurmi per passare inosservato” imprecò Alex,rigorosamente in silenzio.
Questi era ancora perso nel paesaggio, quando una  voce familiare lo raggiunse.
-ciao-
“no, è impossibile” si disse il ragazzo, ignorando la voce.
-hey tu?! Sto parlando con te- esclamò una ragazza, fermandosi davanti al biondo e  precludendogli la vista della città.
Questi, impassibile, osservò la scocciatrice: una ragazza dai capelli rossi ,un cipiglio deciso negli occhi azzurri  e  indossava la tenuta dell’istituto Ashford , quando Alex riconobbe la ragazza trattene a stento un’espressione incredula, perche? Com’era possibile?non riuscì a formulare un pensiero, agghiacciato dalla casualità, o ironia che dir si voglia, del destino.

“no!,no no e no” si ribellò la sua mente,cercando un modo per andarsene,di sfuggire a quell’incontro fin troppo anticipato,ma il suo corpo non si mosse,aspettando il momento opportuno ,mentre dalle sue labbra  usciva un cordiale “mi scusi”.
-uhm..non ti ho già visto da qualche parte, hai… non so … qualcosa di familiare- chiese la rossa,ignorando le parole di Alex
-è ovvio che la conosca signorina Karen,lei è famosa in tutto il mondo ormai- rispose prontamente l’altro –la sua abilità come pilota di Nightmare è leggendaria.
Proprio mentre Karen stava per chiedere a quel ragazzo biondo come si chiamasse, il treno di fermo di colpo,mentre le porte si aprironò.

Alex,si lanciò verso l’uscita asserendo che fosse la sua fermata e lasciando l’ex-asso dei cavalieri neri a chiedersi cosa le era preso.
“non posso avvicinarmi a uno sconosciuto solo per mi ricorda qualcuno” si disse la ragazza “Lui è morto, e di certo non aveva i capelli biondi” dopo questa silenziosa uscita Karen sospirò lasciando andare su una delle tante sedie del treno, ormai in movimento
“eppure la sua voce era cosi simile” gli venne spontaneo pensare, prima di osservare “non posso affidarmi al ricordo di una vecchia voce,lui. è. morto.”
 
Alex si guardò a torno: si trovava in uno delle tante fermate disseminate per la città, sopra al ragazzo  il sole stava tramontando, lasciando spazio alla notte e alle sue gelide temperature, accentuate dall’inverno imminente.
Mentre si incamminava per le strada, nascondendosi in quell’enorme ammasso di gente che camminava per le strade, nella sua mente c’era una sola parola, la stessa che anni prima lo lanciato nei fuochi della guerra.
“vendetta”



Eccomi qua, con la mia seconda storia (o prima dato che l'altra è una one-shot) su Code Geass,avevo in mente questa storiella da un po' di tempo,sperò vi piaccia e non lanciatemi niente di contundente o pericoloso se non vi piacerà (accetto solo pomodori e recensioniXD) ok, a parte gli scherzi recensite e ditemi che ne pensate. e buona lettura! (buona lettura lo dovresti mettere all'inizio della storia e non alla fine nd Buonsenso).

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Fra Ricordi e Nuovi Aquisti ***


-ho sentito che ha inserito un nuovo membro nella mia squadra?
Karen fissava la maschera di Zero con espressione bellicosa: si trovava nello studio del comandante in capo dei cavalieri neri, una piccola stanza in legno, le pareti completamente coperte da enormi librerie in mogano, al centro una scrivania gremita di fogli dietro cui stava Zero, tranquillo.
“ dimmi che non è vero”
-si- rispose Zero, frantumando le sue speranze –qualcosa in contrario?
-no, a parte il fatto che io non ho una squadra! Si lamentò la ragazza –avevamo deciso di farmi lavorare da sola a causa del mio Knightmare-
-avevamo…- ribatte Zero, irremovibile.
– sei sicuro sia una buona idea, non c’è mezzo al mondo che possa tenere il passo con il mio Guren, chiunque sia il nuovo pilota sarà soltanto un peso- tentò la ragazza
- Lloyd e Rakshata insieme possono fare miracoli- fu la risposta di Zero – questa è la mia ultima parola, la nuova recluta ti aspetta, la troverai nel suo appartamento, ti ho già dato l’indirizzo.



 
 
Solo quando Karen uscì dalla stanza Suzaku si rilasso, abbandonandosi sulla sedia dov’era seduto.
“proprio adesso doveva uscire fuori”pensò Zero, prendendo un fascicolo dalla baraonda di fogli nella sua scrivania; ormai era diventato un’ossessione  per il ragazzo, ogni tanto prendeva il dossier, lo esaminava minuziosamente e poi lo riponeva da qualche parte.
“Freyja”, questo era il nome del caso.
Suzaku osservava le lettere del fascicolo senza vederle realmente, mentre pensava al suo secondo incontro con lui in due mesi.


 
 
 
Era una giornata piovosa a Tokio e le strade erano deserte: ovviamente molte persone avevano preferito rimanere a casa ed evitare la pioggia.
“meglio cosi, ho un volto molto conosciuto”
Un ragazzo camminava per la strada semideserta, Jeans e giacca blu provvista di cappuccio a celargli il volto.
L’incappucciato continuò a camminare, incurante della pioggia, fino ad un palazzo diroccato di circa tre piani, osservandolo soffoco un grido di  stupore: finestre sbarrate da assi di legno marcio, parti d’intonaco crepate oppure completamente mancati che mostravano il grigio del cemento , tutto in quell’edificio dava un’idea di guasto.
“questo sarebbe un rifugio! È fin troppo appariscente” si lamentò l’ignoto visitatore, poi tiro fuori dalla tasca un mazzo di chiavi,le infilò nella serratura consunta, ma stranamente efficiente, ed entro nell’edificio mentre la porta si chiudeva con un tonfo sordo.
 
Alex analizzò la sua stanza con cura, pareti di freddo metallo quasi fosse una tomba, un tavolo con una sedia ed un letto provvisto di lenzuola bianche.
-immagino di non potermi aspettare di meglio da un rifugio di emergenza-
-immagini male, ti ho dato io le chiavi di questo rifugio, ne ho approfittato per dargli una ritoccata, niente radio ne altro di potenzialmente pericoloso- l’apostrofò una voce conosciuto
-pericoloso? Ribatte Alex.
- hai ucciso Clovis con una radio- rispose l’altro -e  vinto la battaglia di Shinjuku con una scacchiera-
-questo sono stato io a raccontartelo..
Il ragazzo si girò, trovandosi davanti una persona che conosceva bene: Suzaku Kururugi stava davanti a lui, la faccia solcata da un’espressione impenetrabile.
-Suzaku-
Alex allargò le braccia, quasi a dire “quanto tempo”
L’unica risposta fu un colpo che lo fece volare dall’altra parte della stanza,la schiena poggiata sul freddo metallo.
-ho l’impressione di essermelo meritato- commentò Lelouch
- non penso sia il momento di fare dello spirito, ti sei fatto uccidere da me, mi hai fatto prendere il tuo posto, i tuoi pesi, i tuoi problemi e la tua vita, cercare di abbracciarmi non è la cosa più saggia- osservò Suzaku – almeno potevi farmi sapere che eri vivo, hai idea di quello che ho passato, dei rimorsi che ho avuto-
-hai ucciso un assassino- fu l’unica risposta dell’ ex-imperatore.
-ho ucciso un amico,che mi sembra abbastanza vivo per essere morto- controbatté Suzaku, ponendo una domanda implicita quanto ovvia –spiegami perché non mi hai neanche avvertito……-
- del Code, sono immortale, meglio tagliare i contatti con gli altri- fu il laconico commento di “Alex”
-in Germania non mi sembravi  molto immortale, stavi per morire … definitivamente-
-non mi sembra il momento per parlarne- tagliò corto Lelouch
-come ha fatto a morire? 
-mi correggo, non voglio parlarne- ordinò l’ex principe di Britannia.
Detto questo si chiuse nel silenzio più assoluto, troppo indolente perfino per alzarsi  dalla scomoda posizione.
“è inutile” concluse Suzaku, quindi posò un mazzo di chiavi, una tessera identificativa,pistola e un biglietto, poi uscì dal rifugio.
 
 
Zero si riscosse dai suoi pensieri e ,turbato, andò alla finestra, davanti a lui si estendeva il giardino del Gran Quartier Generale Dell’Ordine Dei Cavalieri Neri, definito il “lo scudo” dalla popolazione, ad indicare il ruolo dei Cavelieri Neri, non più i paladini della giustizia, ma unica forza di difesa autorizzata nel mondo.
“calmati, tu sei Zero, il pilastro dei Cavalieri Neri, la colonna di questo ordine e non puoi vacillare, la tua vita deve essere secondaria rispetto al bene superiore, prima gli altri…. Poi me stesso”
Suzaku poggio una mano sul freddo vetro della finestra, osservando il suo riflesso nel vetro:avvolto nei suoi eleganti quanto tetri indumenti, a coprirgli il volto la maschera famosa quanto l’uomo che l’indossava  e alla cintura la lama che aveva trapassato il cuore dell’imperatore.
 “questo è il Geass che ho accettato”
 

Lancelot core:
ehm ehm, parliamo della storia..uh
Buon senso:ma che razza di nome è?! un po' di fantasia
Berserker:scusami tanto, ho trovato il Lancelot vuoto e che faccio, non lo utilizzo?
Buon senso:ma Kallen non aveva distrutt...
Splat
ok,possiamo continuare, ebbene si, Kallen avrà un nuovo compagno di squadra (eh eh), ma cosa molto importante è il caso che Zero aveva tra le mani, il nome non è stato dato caso, inoltre si scoprono alcuni picolli dettagli sull'ultimo anno, passato da Lelouch nella clandestinita, i più attenti avranno (forse) già capito cosa è successo, dall'altra parte.....basta, niente spoiler!!!
infine, prima dei ringraziamenti, direi di inserire qualche nota per il discorso di Lelouch  nel Flashback:
Per “Radio” si riferisce al fatto che ha radunato i ribelli nel ghetto di Shinjuku e ha liberato la “strada” per Clovis grazie a i suoi ordini per  “radio”, mentre il fatto della “scacchiera” si riferisce per prima cosa agli ordini e i nomi che da hai ribelli(es. b5; a4 e cosi via) inoltre se si vede bene Lelouch nella battaglia di Shinjuku ha degli scacchi nel Knightmare (non bene perché si porta degli scacchi in battaglia, ma ok) ora ringraziamenti:
camomilla17: hai completamente ragione, anche io ho fantasticato su un seguito di Code Geass, dopo aver controllato la sezione Code Geass e non aver trovato molte long-fic ,ho detto se non ci sono, le farò io.(infatti guarda che mi è venuto fuori T.T)XD
 
Gufo_Tave: ecco un altro capitolo da analizzare, grazie mille per la critica recensione, sperò che recensirai( e criticherai costruttivamente) anche questo capitolo,in fondo senza qualcuno che non fa notare ti fa notare dove sbagli come fai a migliorare?sperò continuerai a seguire questa storia, aiutandomi a migliorarla con i tuoi consigli.XD
 
Francesca Akira89: eccola qua!!! La prima persona che ha recensito questa storia, il suo premio è…..niente!!!!(Berserker riceve un pugno in testa da Akira89)
Ihihih….SBONK(altro pugno da Akira89),ok,grazie mille per la recensione…asp…tu sei la prima persona che ha recensito la mia storia,in tutto il sito O.o…….grazieeeeeeeeeeeeeeeee….SBONK.
Passo alle risposte alle tue domande, cosi mi  evito altri pugni:
-riguardo alla sua identità dovrebbe essere abbastanza chiaro, dall’altra parte non mai stata mia intenzione nasconderne l’identità al lettore, ma solo il lettore lo sa quindi…( risata malefica)
-per la faccenda del code, diciamo che come ti ho già dettò i code centrano qualcosa in questa storia, e il fatto che può usare il Geass ( e che,come ha fatto notare Gufo_Tave, non ha tolto entrambe le lenti) è strettamente legata alla sua vendetta e(di conseguenza) all’oggetto della sua vendetta.
L’unico indizio che posso dare e che i tipi di Geass sono infiniti: basti pensare a Rolo,Orange, Charles….
E poi, cos’è un code?
P.S spero non ti sarai offesa per la “scenetta” dei pugni….(ouch, mi fa ancora male) se ti ha dato fastidi ti chiedo scusa in anticipo,senno XD.
 
Bene ho ringraziato tutti……….o forse no:
eh eh, io non dimentico mai di ringraziare qualcuno,però per eventi importanti servono spazi importanti:
vorrei ri-ri-ringraziare  _Jane_Doe_ : un giorno stavo su Epf e mentre andavo in giro a vedere storie, ho aperto un po’ di schede in giro e… SCHOKING, mi ha messo tra i suoi autori preferiti O.o,ripeto O.o, qualcuno pensa che scrivo cosi bene da mettermi negli autori preferiti…… wow! Grazie mille e spero che questo(e i prossimi) capitoli siano altezza della tua fiducia. XD
grazie mille a TUTTI per le recensioni, mi ha reso veramente felice sapere che la mia storia ha stuzzicato la vostra curiosità, inoltre ringrazio tutte quelle persone che hanno letto questa storia che questa capitolo sia di vostro gradimento…buona lettura!
Bang Bang
Buonsenso:Buona Lettura. VA.ALL’INIZIO.DELLA.PAGINA!!!!!!!!! idiota di un autore.
Bang.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Effimeri Sogni e Concrete Battaglie ***


Dove sono?   

Da nessuna parte.

Chi sei?

Non mi riconosci?

 
Lelouch aprì gli occhi, verdi colline si stagliavano davanti al suo sguardo, illuminate da un sole splendente…. Il ragazzo poteva sentire il calore del sole scottargli la pelle.
“è un sogno, eppure è cosi realistico….” Osservò il principe rinnegato.
Poi noto un particolare: una ragazza stava in piedi davanti a lui, di schiena:  indossava un lungo vestito blu notte, in aperto contrasto con i suoi lunghi capelli verdi.
Lelouch si avvicinò adagio, camminando lentamente, i suoi passi non generavano alcun suono mentre camminava, quasi fosse incorporeo.
-Ti ricordi questo posto? Chiese la donna, la sua voce era fredda, quasi parlare fosse una cosa  priva di significato, di “bassa amministrazione” per usare le parole di Charles.
Lelouch non risposte, non c’era bisogno di rispondere.
- Domanda superflua, qui è dove sono diventata la tua strega- C.C si girò, mentre il cuore di Lelouch perse un battito, quegli occhi! Quell’espressione disinteressata quanto attenta…. quanto le era mancata!
-Sei tornata dall’inferno per tormentarmi, strega?
Chiese Lelouch, con fare quasi dolce.
-Strega…detto da te ha un suono particolare- commentò C.Two, pensosa.
-Cosa vuoi? Indagò il ragazzo, seccato
-Sono un parto della tua mente, dovresti saperlo…- osservò la ragazza, divertita.
-La mia mente ha troppi scrupoli allora- l’interrupe Lelouch
-La tua mente ha ucciso troppa gente per avere scrupoli, ti sta solo indicando la scelta più saggia- continuò C.C, imperterrita.
- E questo sarebbe dimenticarti! Come i miei genitori hanno fatto con me e Nunnaly! Continuare  la mia vita facendo finta di niente, cancellando il mio am- Lelouch si interrupe, turbato, poi riprese -Il mio affetto per te…no! Forse è puro egoismo, ma non ho intenzione di farlo-
-Ops, il tempo è scaduto, ma non preoccuparti volente o nolente mi lascerai andare, questa è la vita-
 
 
 
 
Un suono bizzarro strappò Alex dalle trame di Morfeo, lasciandolo rintronato ed insoddisfatto, ricordava di aver sognato qualcosa, ma non riusciva a capire cosa….
Il suono si ripete, più forte, quasi volesse tirar fuori Lelouch nel limbo in cui era caduto, e il ragazzo lo riconobbe: qualcuno stava bussando alla sua porta.
“Ma chi diamine!?”
Causalmente lo sguardo di Lelouch cadde su di una tessere nera, ancora appoggiata sul tavolino metallico.
“Suzaku!” inveì il ragazzo, alzandosi di scatto “ Questa me la paghi!”
 
“No, non di nuovo”
Lelouch era… rassegnato, possibile che ovunque andasse si trovasse  il suo passato a perseguitarlo?
Il ragazzo diede un’altra occhiata alla persona davanti a lui: corti capelli rossi, uniforme da Cavaliere Nero ed un espressione tra l’incredulo e il sospettoso.
“Mi ha incontrato due giorni fa come civile, adesso mi ritrova come soldato, ovvio che sia sospettosa”
-Quindi saresti tu il mio nuovo compagno- era un’affermazione, non una domanda, e dal tono alquanto ostile.
- è stata un sorpresa anche per me- rispose Alex, sfoderando un sorriso alquanto tirato.
“Questo dettaglio lo avevi dimenticato…Suzaku!”
-E quando ne saresti stato informato? Continuò Kallen, imperterrita.
“Adesso!”
- Due giorni fa, poco dopo averla incontrata- mentì Alex
“Suzaku, tu hai dimenticato con chi hai a che fare”

Di colpo un rumore insolito interrupe le elucubrazioni del ragazzo
- Non è possibile- farfugliò Kallen, basita –Questo rumore…-
-Le onde radianti? Terminò Alex.
Poi l’intero piano si sciolse in un ammasso incandescente.
 
 
 
“Dannazione”
Alex boccheggiò, il viso stravolto dalla sofferenza, dov’era?
L’ultima cosa che il ragazzo ricordava era l’edificio che crollava su se stesso, poi più nulla.
Lelouch imprecò, avvertendo una dolorosa fitta al fianco, poi, ignorando il dolore, si guardo attorno: attorno al lui c’erano solo macerie, qualunque cosa avesse fatto quello scempio, aveva colpito tutti gli edifici nelle vicinanze, riducendo tutto ad un ammasso di roccia fusa e calcinacci. Poi un’ombra attirò la sua attenzione, quando alzò lo sguardo il ragazzo rimase pietrificato: davanti a lui si ergeva un enorme Guren Nishiki nero come la pece.
“no, è diverso” notò Alex: sulla schiena del Knightmare si ergevano sei “Energy Wing”di una tenue luce cobalto, quasi a formare un corona diafana quanto letale. inoltre il braccio provvisto del Generatore di Onde Radianti, di un bianco abbacinante, era più rozzo e imponente, quasi fosse studiato  più per  distruggere che per combattere.
Lelouch registrò a malapena la presenza di Kallen, svenuta a qualche metro da lui, fortunatamente illesa, mentre cercava una via d’uscita.
“inutile, contro un Knightmare in campo aperto non posso fare niente!”
L’enorme macchina da guerra mosse la mano artigliata verso di lui, cercando di ghermirlo in quel letale ammasso d’affilato metallo.
Ma prima che sia il falso Guren sia Alex potessero fare altro , un poderoso colpo di lama tranciò la testa del Guren in un baluginio violaceo, facendo cadere il Knightmare a terra  come un burattino a cui siano stati tagliati i fili.
Poi Alex cadde nell’oblio, sopraffatto dal dolore.
 
La stanza era buia e fredda, tanto che non si poteva scorgere nessun particolare, ne delle pareti ne del mobilio, l’unica traccia di colore era una fievole luce cremisi. Geass.
- cosa sappiamo? Chiese una voce calma e rassicurante.
-Niente, Your Highness, a parte il fatto che si trova qui a Tokyo,  abbiamo perso il segnale con l’unita Moonlight mandata a catturarlo- rispose un’altra voce, dal tono di chi nutre un’assoluta fedeltà nel proprio interlocutore.
-ottimo…- fu l’unico commento del portatore del Geass
- cosa vuole dire, My Lord? Abbiamo perso un’unita preziosa, mi sembra più un errore che una vittoria- Ribatté, confuso, l’attendente
- Vedi, il nostro obiettivo è il portatore del Code, o meglio di quel che ne rimane, ma credi veramente che i Cavalieri Neri ci faranno avvicinare a sufficienza? finché il loro “ordine” resisterà Tokyo sarà un rifugio sicuro per la nostra preda, al costo dell’unita Abaddon li abbiamo messi sul chi vive e oramai possono fare solo una cosa, tenere il nostro bersaglio, dentro il perimetro della città -
-chiedo perdono,Your Highness, ma non riesco a comprendere i vostri progetti, noi non abbiamo il potere ne per distruggere i Cavalieri ne per conquistare Tokyo- si scusò l’attendente ,affranto
-dobbiamo solo distrarre i Cavalieri, non annientarli, ed a questo proposito il piano “Freya” è più che sufficiente - commentò un’altra voce, dal tono inflessibile, di una disciplina ottenuta calcando centinaia di campi di battaglia – più che altro, i dati che abbiamo rubato dall’archivo dello Scudo non porteranno a noi?
Uno sbuffo seccato precedette la risposta di quello che era, a tutti gli effetti,  la mente fra i tre avventori.
- non preoccuparti, nessuno sospetta lontanamente chi io sia, ne conosce i nostri fini, inoltre ho un collaboratore nel reparto informatico, avrà già eliminato ogni traccia … ora andate, non ho voglia di perdere tempo con questioni di bassa amministrazione-
Due voci risposerò all’unisono
-yes, Your Highness-
 


Tristan's Core:
Allora, per prima cosa chiedo scusa per il ritardo, mi dispiace veramente, però quando rileggevo il capitolo lo trovavo veramente brutto, perciò è stato quasi completamente riscritto una caterba di volte.XD
Allora nella storia c'è un simpatico sogno che (per i più curiosi) avrà svelato chi è morto in Germania, ma vi siete chiesti come fa Suzaku a saperlo? chi lo sa(hihih).
Mentre per il cattivo è stato il mio colpo di genio: una lucina rossa per la serie albero di natale nell'oscurità.(Muori nd cattivo della fan-fic)(muhahah, il tuo Geass non è quello di Lelouch,non mi fai niente!nd Berserker) (Muori ndLelouch)
BANG
P.S:comunque sia ho lasciato un'indizio sul'identità del salvatore di Lelouch e Kallen nella storia, anche se molto molto molto molto piccolo, mi chiedo se riuscirete a capire quale è l'indizio e chi è il salvatore?

ora Ringraziamenti:
Francesca Akira89: eh già, solo due capitoli e la trama è gia complicata, ma che ci vuoi fare, per queste cose ho un talento naturale.XD
anche se penso di aver chiarito chi è morto in Germania adesso.XD
O.o sul serio mi volevi tirare un pugno.Sob, cattivaaaaaaaaa...SBONK
ok,ok la smetto, e grazie mille per la stupenda recensione.XD

Jane_Doe_: ecco qua la nostra pazza recensitrice(ma mai quanto mexD) spero che questo capitolo ti sia piaciuto, e non abbia deluso le tue aspettative.XD
con questo la storia si è un po' movimentata, ma questo è solo l'inizio(muahahahahaha).


Principe delle stelle:ho buone nuove per te, finalmente so con certezza quando si incontreranno Lelouch e Nunnaly(ma non dirò niente:è un se-gre-to.XD),per ora posso solo dirti,Buona Le......uhm,questa gag è vecchia? ok,cambierò gag, contenti!....e grazie mille per la recensione

Camomilla17:allora come ho già detto,scusa per il ritardo(questa mi uccide,altro che camomilla nd Berserker)
immagino non ti aspettavi l'arrivo di Knightmare a buffo,vero? e neache il sogno, ihihihih.
cmq non ti preoccupare, Lelouch è ancora vivo dopo questo capitolo(non so!se mi muore all'inizio dell fic gli taglio viveri e anche lo stipendio nd Berserker)
però non ti posso dire niente di più, comunque sai che ti dico, quasi quasi in uno dei prossimi capitoli ci metto.
"hai ucciso Euphimia con un occhio" (tu metticelo e ti ammazzo nd Suzaku)(hey,Suzaku,calmati,Berserker non ha fatto niente di male nd Lelouch)(Zerooooo nd Suzaku in preda ad un raptus di follia omicida)
Buon Senso: ma scusa se lo hai messo adesso non puoi più metterlo nella fic
Berserker:nooooooooooooooooooooooooo.

scusate i ringraziamenti, forse poco pimpanti, ma sperò capirete:alle 00:23 non si è molto attivi....yawn.zzz..e..zzz.al...zzz....prossimo..zzz...capitol...zzzzzz

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Tra Maschere e Volti ***


Lelouch aprì gli occhi, richiudendoli subito, abbagliato.

“Dove sono?”

L’olfatto di Lelouch venne soprafatto dall’odore di disinfettante, tanto forte da stordire i sensi già provati del ragazzo.

un’infermeria

Lelouch aprì nuovamente gli occhi, questa volta lentamente, cercando di abituarsi alla luce, quindi si fece un’idea di dove si trovava:  come sempre la sua intuizione si era rivelata esatta, almeno a giudicare dal morbido e candido letto dov’era disteso.
Attorno a lui si estendeva un piccola sala completamente bianca, in un angolo era sistemato un mobiletto, bianco, ripieno di medicine ed altro occorrente medico, infine incassata nella parete c’era un’anonima porta.

Dopo cinque minuti, Lelouch decise di odiare quella stanza, cosi asettica, cosi morta, l’unico rumore era il frusciare delle lenzuola, e il bianco…era ovunque, non c’era una cosa in quella stanza che non fosse bianca, sembrava tutto statico,immobile ….congelato.
Tuttavia Alex non si mosse, sapeva che sarebbe arrivato, e di certo non si sarebbe accontentato di un silenzio come l’ultima volta, eppure……
“non voglio coinvolgerli” si disse Lelouch, anche se in fondo nemmeno lui credeva a quella scusa, in fondo i Cavalieri Neri…no, loro erano coinvolti,  qualunque cosa avrebbe fatto.

Semplicemente non voleva soffrire, poteva nascondersi sotto tutta l’ipocrisia del mondo,  ma la verità era quella, pura e semplice quanto meschina: non voleva sentirsi in colpa per i morti in quella vicenda, e ci sarebbero stati di morti, di questo era sicuro, e trovava più indolore dirsi che lui aveva fatto di tutto per lasciarli fuori, nonostante fosse venuto in Giappone sapendo che Suzaku lo avrebbe aiutato, anzi, contando sul suo aiuto.

“Mento perfino a me stesso” si disse Alex “Rolo aveva ragione, sono un gran bugiardo”.

D’improvviso l’uscio della stanza si aprì, rivelando la figura di Zero, con il suo cupo mantello e la spada cerimoniale al fianco, nonché la maschera che ne celava l’identità, in piedi sul uscio.

-Entra pure- disse Lelouch, incurante del fatto che Suzaku era già accanto al suo letto, poggiato alla parete di schiena.
-Cosa è successo? Chiese il comandante in capo dei Cavalieri Neri
- Stavo parlando con Kallen, quando l’intero piano…..- iniziò Alex, subito interrotto.
-Genoweiberg mi ha già detto tutto, per inciso è stato lui ha salvarvi, io voglio sapere perché ti ha attaccato, cosa è successo in Germania? Chi ti da la caccia? cosa vuole?- Rettificò Suzaku
-Non voglio coinvolgervi- Tentò Lelouch.

Zero sbuffo, seccato, era sempre cosi con lui, non riuscivi mai ad avere una risposta chiara…..sempre se riuscivi ad avere una risposta.

-Lelouch, non insultare la mia intelligenza, tu stai sfruttando i Cavalieri Neri, quindi non venirmi a dire che non ci vuoi coinvolgere, e io ti permetto di usarci solo perché chiunque ha le conoscenze per trovare uno come te è un pericolo per noi Cavalieri, non mettere alla prova la mia pazienza-
“e perché come amico voglio che tu possa ricostruiti la vita che ai sacrificato per la pace” pensò Suzaku, anche se si guardò bene dal dire una cosa del genere.

-Sai quale è il problema, Suzaku-  rispose Lelouch, teso come una corda di violino, incapace di confinare quella stretta al cuore che da troppo tempo lo attanagliava –è che sono stanco, da quando ho iniziato questo…..questo “cammino” ho perso tanta gente importante,  mi sono fatto odiare da tutte le persone a cui volevo bene e per finire mi sono fatto uccidere per fare in modo che questa catena d’odio finisse,  eppure la gente a cui volevo bene è morta comunque, e chi ha il potere, perché chi mi insegue ha potere, ancora non ha imparato niente, quindi mi chiedo, quello che ho fatto, i morti che mi sono lascito dietro a cosa sono serviti?!

Zero, non rispose, rimuginando sul discorso di Lelouch,poi scosse la testa, dicendo

-Sto veramente parlando con una persona che ha avuto la forza di andare contro il mondo intero?che è riuscita ad ingannare perfino la morte?

Suzaku si girò verso di lui, nonostante la maschera celasse i suoi lineamenti, Lelouch scorse un qualcosa, delusione? Incredulità? O forse solo la sua mente provata?  

-Se la gente infanga quello che hai fatto, proteggilo con le tue stesse mani! Se non impara dai propri errori, mostragli le conseguenze delle loro azioni! E se anche i potenti continuano a spadroneggiare, togligli il potere di cui vanno fieri!
Non ti ricordi il motto dei Cavalieri Neri? La gente crede ancora nelle parole che hai detto!Crede ancora in Zero!Allora come puoi dire che tutto è come prima, sei riuscito a portare la pace mondiale! E se qualcuno vuole distruggerla….allora schiaccialo! Se sei stufo di vedere la gente cara morire, allora difendila!
Tu eri deciso Lelouch, la morte di C.Two questo non può cambiarlo-
Detto questo Suzaku s’incammino verso l’uscita, lasciando Alex hai suoi pensieri.
 
 
 
 
 
 
Le parole di Suzaku ronzavano nella mente di Lelouch come calabroni, senza sosta, martoriando il suo animo e la sua coscienza.
Era veramente cosi inutile quello che aveva fatto?  Da quando aveva iniziato a pensarla cosi?
“dalla morte di C.C” comprese Lelouch, da quel giorno in Germania si era arreso, incapace di comprendere l’utilità delle sue azioni: cosa poteva fare lui, se la vita riusciva a strapparti anche colore che sono immortali?
Come hai tempi di Britannia, quando Nunnuly era diventata governatrice, anche in quel momento aveva sentito l’ansia, la mancanza di uno scopo e la sofferenza derivante dall’impotenza.
il motto dei Cavalieri Neri
Ricordava le emozioni, le promesse dietro quelle parole, la promessa di un nuovo mondo per Nunnuly, un mondo dove il forte proteggesse il debole.
lottare per quello in cui si crede
La Black Rebellion, Gli stati uniti del Giappone in fondo erano stati creati dai suoi ideali, dalla sua volontà e da quella delle persone che lui chiamava “pedine”.
sto veramente parlando con una persona che ha avuto la forza di andare contro il mondo intero?
No,Suzaku aveva ragione, questo non era lui, era solo la copia sbiadita di Lelouch vi Brittania, era solo Alex Lempager…… ma lui non era Alex, esisteva solo Lelouch, ed era ora che la mente che aveva fatto tremare Britannia e conquistato il mondo si svegliasse!

 Chi ha il potere, inizi a tremare! Chi non ce l'ha, invochi il nostro aiuto! Il mondo sarà giudicato dall'Ordine Dei Cavalieri Neri! 
 
 
Suzaku stava davanti alla “stanza” di Lelouch,  erano passate solo due ora dalla loro discussione, eppure Suzaku sapeva di non potersi fare scrupoli, che Zero non si poteva fare scrupoli….. eppure indugiava, sperava le sue parole avessero avuto un qualche effetto sull’amico, ma temeva di vederlo ancora abbattuto.
Poi il ragazzo si risolse ad entrare e con un gesto spalancò la porta, che si apri con cigolio.

Lelouch stava di spalle alla porta, avvolto nell’uniforme dei cavalieri neri, al fianco un pistola carica, riposta con cura nella fondina.
-Alex Lempager- tentò Zero, indeciso.
Lelouch si girò, rivelando uno sguardo che avrebbe fatto tremare un assassino, un misto di dolore e decisione, lo sguardo di chi ha scelto la propria strada, e non tornerà indietro.
-Mi spiace, ma Alex Lempager è stato congedato, io sono Lelouch vi  Britannia-

 
-Quindi questo sarebbe il tuo ufficio- constatò Lelouch, guardandosi attorno –mi aspettavo fosse più….spartano-
Zero in risposta di sedette dietro alla pesante scrivania in legno, dicendo
-Ormai sono un burocrate, non un soldato, e devo apparire come un Burocrate-
-Geremia? Chiese Lelouch, approfittandone per sedersi davanti alla scrivania, su di una scomoda sedia di legno dai complicati arabeschi, mentre studiava le alte librerie della sala.
-Lyod, dopotutto è un conte, anche se non sembra- rispose Suzaku, cercando qualcosa tra le scartoffie e i cassetti.
-ci sono tre vie d’uscita segrete, chi ti da la caccia? Scherzò Lelouch, dopo aver studiato lo studio.
-due uscite segrete, la terza è un entrata- disse la voce del Giapponese, chinatosi nel vano tentativo di trovare qualcosa -e non mi da la caccia nessuno, questa è stata di Geremia-
-per caso cerchi il caso “freya”? Chiese Lelouch, incuriosito.
-si…- la figura di Zero spuntò dalla scrivania- è tu come lo sai?!
Lelouch indicò una cartella in bella vista sulla scrivania –  c’è scritto “Freya” è mi sono detto “sarà importante”-
Suzaku si sedette, emettendo un grugnito che, almeno cosi lo intese  Lelouch, era un invito a prendere la cartella; quindi prese il fascicolo ed inizio a sfogliarlo, mentre Suzaku ne illustrava il contenuto.
-Due settimane fa un  laboratorio segreto appartenente all’Impero di Britannia, in teoria inesistente secondo i vecchi record dell’Impero, è stato localizzato nell’ex ghetto di Shinjuku, chiunque l’abbia costruito ha usato i vecchi tunnel che tu hai già utilizzato per sconfiggere Clovis,  rinforzandoli e rendendo il sottosuolo sicuro, tuttavia quando abbiamo inviato una squadra di Knightmare ed un piccolo gruppo di soldati, l’ambiente è stato ritrovato completamente deserto e l’archivio quasi completamente svuotato, l’unica cosa che la squadra è stata in grado di scoprire, era che dentro il laboratorio stava presente un grande quantitativo di testate ad alto potenziale “Freya”, poi i contatto si sono interrotti misteriosamente.
I pochi dati e materiali che sono riusciti a mandarci prima di essere distrutti sono qualche immagine sfocata.-
Lelouch, osservò le foto allegate al fascicolo, più precisamente quelle citate da Zero: un ombra con riflessi dorati, delle dimensioni di Knightmare.
-Tra le tra ultime trasmissioni l’equipe si è riferita all’assalitore come il First-
-C’era qualche membro di rilievo nel team? Chiese Lelouch, attento
-se ti riferisci a Todo oppure ad altri possibili bersagli di rilievo…no, non c’era motivo di attaccare il team per uccidere uno dei componenti-
-Allora la dentro c’è ancora qualcosa di importante, che non può essere spostata, oppure vogliono attirare qualcuno…. Comunque sia chiunque ha la capacita di occultare un intero laboratorio all’interno di Tokyo ha la capacita per trovarmi, sono loro il mio bersaglio-
Illustrò Lelouch
-Inoltre avete una talpa, una persona di fiducia, nessun altro avrebbe potuto sapere di un’operazione cosi importante… ed il reparto informatico- tecnologico è compromesso, almeno a giudicare dalle prestazioni dell’assalitore…solo un knightmare di altro livello con un pilota altrettanto dotato potrebbe annientare un’intera squadra cosi velocemente da non poter dare un’identikit dettagliato del nemico,  quindi le opzioni sono due, uno dei vostri scienziati di punta ha tradito, oppure qualcuno è entrato nel vostro database, forse entrambi-
-Cosa mi dici del First? chiese Suzaku, per nulla colpito dall’acume dell’altro
-Niente, First può significare tante cose,troppe- ribatté l’altro, riponendo la cartella sulla scrivania.
-Ora tocca a te- lo invitò Zero – Voglio sapere cosa è successo-
-Da dove? Indugiò Lelouch
-Da dopo la tua morte- ordinò Suzaku.
“Immagino sia inutile derogare” osservò il principe rinnegato, rassegnato,iniziando a parlare
-Dopo che mi hai infilzato, anche se potevi essere più pietoso,  è stata un’agonia piuttosto lunga-                                                 
-Lelouch- lo avvertì Suzaku, niente più del suo nome, ma il significato era chiaro.
- Uhm..dopo essere stato ucciso, mi sono risvegliato in Germania, era stata C.C ha portarmi laggiù, dato che il mio..”sonno”… è durato tre giorni, più che sufficienti per arrivare in un altro continente se sei ben attrezzato, inoltre non hai emanato nessun ordine di cattura per Geremia,C.C e gli altri…. è stato molto più facile di quanto pensi.
Una volta arrivati, abbiamo cercato un posto fuori mano, dove non ci fosse nessuno che ci conoscesse, o meglio, dove non ci fosse nessuno e basta.
Abbiamo trovato un buon posto e ci siamo stabiliti li, infine io ho cancellato tutte le possibili tracce con il Geass.
Dopo un anno  poi, beh hai capito-
-Qualcuno si è introdotto in casa vostra è ha ucciso C.Two, ma come hai fatto hai capire che si trovava in Giappone? Lei come ha fatto ha morire? Questo è quello che voglio sapere- Lo spronò Suzaku, preoccupato.
-è molto semplice, tu non lo hai notato, ma chiunque fosse aveva il Geass- spiegò Lelouch –I tipi di Geass sono infiniti, forse il suo poteva neutralizzare il Code-
- Mi hai detto tu stesso che il Geass non funzione sul Code, è impossibile! Inoltre non puoi essere sicuro che lo abbia utilizzato- obiettò Suzaku
- Io ho detto che il Geass non funziona direttamente sul Code, ancora non so nemmeno cosa un Code! Mentre riguardo al fatto che lo ha utilizzato… la ha usato su di me, e poi mi ha sparato, fortunatamente qualunque cosa volesse fare con il Geass non è riuscito a finirla, perché sei entrato te….sfondando la finestra, e l’aggressore è scappato, rompendo il contatto. Come spero ti ricorderai la ferita che mi ha inferto non si rimarginava, tanto che mi hai dovuto medicare tu stesso… ringraziando il cielo non era un colpo che necessitava di cure delicate, oppure le tue cure mi avrebbero ucciso-
Suzaku storse il naso, quando capì che l’ultima frase non era una battuta, quanto un affermazione.
-Da li in poi capire cosa era successo è stato semplice, tu hai fiutato qualcosa, e ti sei messo ad indagare su me e C.C, quando ci hai trovato e ti sei fiondato in Germania e noi siamo stati attaccati….. sbaglio oppure mi sembra troppo coordinato per essere una coincidenza? Chiese il principe rinnegato.
-Vuoi dire che chiunque fosse ha utilizzato le mie informazioni? Che è una persona importante nella cerchia dei miei consiglieri? Ribatté Suzaku – è per questo che sei venuto in Giappone?
Lelouch non si diede nemmeno la pena di rispondere, invece chiese, leggermente stizzito.
-Ora dimmi, quando mi farai vedere il mio Knightmare?
Zero, alzò la maschera, incredulo
-Come…-
Lelouch lo guardò, sinceramente divertito.
-Sono il compagno di squadra di Kallen, è ovvio che abbia un Knightmare-
Suzaku scosse la testa, divertito dall’acume di Lelouch,era proprio vero: certe cose non cambiano mai.
 
 


 
Prima cosa: molti grideranno “Oddio,Lelouch è OOC, a morte”, qui mi permetto di spiegare.
Vedete, secondo me Lelouch è U-m-a-n-o, lo so che sembra strano e bizzarro vederlo cosi, ma non è un Gary Sue( e di certo non voglio farlo diventare un Gary Sue), e sinceramente fargli passare tranquillo tranquillo la morte di C.Two, con cui, in questa storia, ci ha passato un anno tra le terre della Germania e ,ormai si è capito, amava mi sembra…inumano.
Altri potranno obiettare che è un po’ troppo “passivo” e su questo fronte dirò solo una cosa, è venuto in Giappone per vendicarsi, non per giocare a bocce.XD
Inoltre prendo a mo d’esempio la “morte” ,che tanto morte non è stata, di Nunnuly, vi ricordate come la sua reazione, e calcolate che la c’era Charles su cui incanalare tutta la sua rabbia. Adesso invece non c’era nessuno con cui prendersela “nell’immediato” e io sinceramente vedo Lelouch mostrare le sue debolezze a Suzaku(inoltre non è la prima volta che succede, per chi si ricorda l’episodio in cui è tentato di prendere il Refrain e ha “discusso” con Kallen) .
Riguardo all'indizio che avevo lasciato nel capitolo precedente su chi aveva salvato i due, era il "baluginio violaceo" derivante dalle lame "Excalibur" modificate del Tristan Potenziato.XD
Detto questo vi lascio hai ringraziamenti:

Inuyasha_Fede: sono contento che la mia storia ti piaccia! Comunque i capitoli pian piano si stanno allungando. xD

Quanto alla tua precedente recensione(a cui ahimè non ho risposto), beh, io sempre visto Lelouch come vivo e vegeto alla fine della storia, e (come ho già detto) ho sempre desidrato leggere una storia sul di un ipotetico ritorno di Lelouch e sai come si dice:”Se la vita ti da solo limoni,tu fatti una limonata”, quindi mi son dato da fare.XD
Camomilla17: Camomilla o Camomilla, mai meno azzeccato nome fu data per tal codesta furia.(carino?)
Ok,passando alle cose serie, questo è più lungo come capitolo perciò, attenta con gli occhi-lanciafiamme…mi hai bruciato la giacca, quindi prendi bene la mira e vedi di bruciare me, non i miei poveri indumenti(miei tesssssorindBerserker).
Al prossimo capitolo.
_Jane_Doe_:Ok ecco qua la mia pazza lettrice(per Lelouch e non ne sarei tanto sicuro, più pazzo di lui non c’è nessuno…a parte me.nd Berserker).
Penso sarai un po’ meno soddisfattissima di questo capitolo, ma sperò comunque che ti piaccia.xD
 
Principe delle stelle: Sono contento che il capitolo precedente ti sia piaciuto, e spero che anche questa ti piacerà.XD
 
 
Bene,  e grazie mille per tutte le vostre fantastiche recensioni.xD

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Ospiti Indesiderati ***


Lelouch era stupefatto, quella….quella cosa era il suo Khightmare.
“Questo è quello che possono fare Lyod e Rakshata uniti?”
A
lex si trovava in un’enorme hangar interamente in acciaio, completamente illuminato da abbagliati lampade sparse qua e la per la sala, era “decorato” da decine e decine di cavi e tubature, che confluivano in un enorme frame, tenuto sotto controllo da alcuni schermi, di cui meccanici e scienziati, tutti rigorosamente in camice bianco, lavoravano senza sosta, più laboriosi delle api.
Accanto a lui stava Zero, impassibile nella mia…..sua maschera, completamente diverso era Lyod, che , avvolto per interno da un camice color carbone, svolazzava da una parte all’altra della stanza, elogiando i pregi dell’arma come un bambino davanti al suo nuovo giocattolo.
-Questa è la mia più grande creazione…..- iniziò il Conte
-La nostra,Conte Budino, la Nostra creazione- precisò Rakshata, avvolto in camice identico al Conte e, stranamente, senza la sua fidata pipa.
Ben presto Lelouch si disinteressò ai due scienziati, spostando la sua attenzione su quello che sarebbe stato il suo compagno di battaglia.

Dalla vernice nero metallizzato con decorazioni e rifiniture rosso cupo; il Knighmare aveva un che di maestoso e allo stesso tempo ferino: la testa del Frame si rifaceva in qualche modo alla fisionomia del Lancelot, tuttavia la chiostra di denti che sostituiva la bocca non aveva nulla da spartire con la regale compostezza del Cavaliere Bianco.
Il Core invece ricalcava una stella marina, da cui partivano due lunghe braccia, terminanti in cinque enormi artigli rossi come rubino, probabilmente a causa del fatto che erano lame MSV,  in grado di squarciare il metallo come fosse burro.
Infine le gambe erano fra le cose più uniche e bizzarre del frame: se sul davanti erano lisce come pietra levigata, la parte posteriore era completamente irta di aculei che, stando alle spiegazioni di Lyod, avrebbero dovuto sostenere lo spaventoso sistema Energy Wing del  Cerberus, molto più potente della media.
Alex, nonostante non fosse ne uno scienziato ne un meccanico, afferrò subito cosa volesse dire il creatore del Lancelot.
Dall’altra parte cosa c’era da capire davanti a quelle gigantesche ali diafane, più nere dell’ossidiana e più dure del diamante, cosi enormi da sembrare un mantello in grado di avvolgere l’intero Frame, protegendolo virtualmente da qualunque attacco.
“le ali del Nishiki sono nulla rispetto a tanto” fu l’unica cosa che il suo cervello riuscì a formulare.
-Com’è?  Chiese Zero – Si adatta alle tue previsioni-
-Mi sarà molto più utile nella missione al laboratorio Freya,questo è certo- gli Confessò Lelouch, avvicinandosi all’unita.
“La scacchiera è pronta” si disse Lelouch,  specchiandosi davanti a quella bestia, desiderosa di scendere sui campi di battaglia.
Zero non finse nemmeno di essere sorpreso dalla risposta di Lelouch, dicendo
-Questa è la tua prima missione, quindi vedi di non fare guai-.
L'altro non si diede la pena di rispondere, continuando a rimirare il suo Frame.

“manca solo il re”.
 
-Alex, ci sei?  La voce di Kallen risuonò nell’abitacolo del Cerberus, leggermente falsata dal trasmettitore , che le dava un qualcosa di metallico, strappando Lelouch dai suoi pensieri.
-Pronto ad entrare in azione- fu la sua pronta risposta.
-Ottimo, perché l’obiettivo è in vista- fu il laconico commento di Kallen.
Lelouch si guardo attorno, il cuore stretto in un leggero senso di appartenenza.
In fondo il Giappone restava il paese dove aveva incontrato Suzaku, Shirley e quasi tutte le persone che considerava veramente care.
 E dove era iniziata o finita, a seconda dei punti di vista, la sua vita….forse entrambe le cose.
L’abitacolo era abbastanza spazioso, simile a quello del Gawain e dello Shinkiro, anche se non ne condivideva l’ampiezza, cosa che dava un leggero senso di claustrofobia, attenuato dagli spessi, quanto trasparenti, vetri antiproiettile.
Da questi poteva osservare l’entrata di una galleria,  quel luogo lo conosceva bene….anni fa un camion della resistenza vi si era schiantato vicino, dando inizio a tutto.
“Perché ritorno sempre negli stessi posti” imprecò Lelouch, di certo trovarsi li, nel posto dove aveva incontrato C.C per la prima volta, non giovava al suo già  precario equilibrio mentale.
-Avanziamo con cautela- Impose Kallen – chiunque si trovi all’interno ha fatto fuori un’intera squadra senza problemi-
“C’è qualcosa che non va” notò Lelouch “Kallen ha qualcosa che non va, è troppo cauta…… che abbia qualche  sospetto?”
-Non c’è da preoccuparsi, vado avanti- la mise alla prova il ragazzo.
-Tu rimani qua,ci dobbiamo tenere d’occhio, se non vogliamo avere incidenti- ordinò l’altra, perentoria.
Lelouch sbuffo.
“Sospetta qualcosa e mi vuole tenere d’occhio, perché questa situazione mi sembra familiare” ironizzò Lelouch, seguendo il consiglio del suo superiore e avanzando nella galleria a velocità costante.
 
 
“Sono paranoica”
Si disse Kallen, sentendosi soffocata dal claustrofobica abitacolo del Guren.
La ragazza si impose di respirare. Possibile che quel ragazzo la turbasse a tal punto, da volerlo tenere a portata d’occhio durante una missione.
“No, non è lui” ragionò Kallen, era Lelouch….o almeno il suo ricordo: quel biondino cosi simile a lui la inquietava, era una reazione insensata, Kallen ne era consapevole, eppure non riusciva a liquidare la questione. Provava una sensazione cosi intensa da mozzarle il fiato… e non dalla gioia ma dal rimpianto, quell’emozione provata da chi ha perso qualcosa che non potrà riprendere, e sa che poteva andare diversamente.
“è semplice, ti ricorda il fatto che, se a suo tempo lo avresti aiutato, lo avresti tenuto stretto invece di fregartene, lui sarebbe ancora vicino a te” gli suggerì una voce.
-Signorina Kallen- Chiese Alex, tramite l’autoparlante
-Si, cosa succede? Chiese la ragazza,  desiderosa di parlare con qualcuno, almeno per non farsi divorare dall’attesa, e l’attesa, aveva imparato, induceva a pensare, cosa che lei, al momento, voleva evitare a qualunque costo.
-Lei può dirmi che persona è Zero? Chiese la recluta, ingenuamente.
Kallen scoppiò a ridere, veramente pensava che lei e Zero si conoscessero cosi intimamente.
-Mi spiace, ma non conosco la sua identità. Se è questo che vuoi sapere- gli risposte, con fare cordiale, stranamente tutta quella cortesia stava riusciva a tranquillizzarla, anche se sospettava fosse più la persona che il tono.
“Lui.è.Morto”
-No,non intendo dire questo, semplicemente volevo sapere che tipo di persona è Zero, in fondo lei lo ha conosciuto fin dai tempi della Black Rebellion…. o sbaglio- continuò il ragazzo, con tono rilassato, come se fossero a prendere un gelato e non nel pieno svolgimento di una missione.
Kallen esitò, indecisa nel rispondere oppure cambiare argomento
“Chi sei”
-Chi sono? Chiese l’altro incuriosito.
“Dannazione, l’ho detto ad alta voce” Si rimprovero Kallen, imprecando mentalmente.
-Siamo arrivati! Esclamò la ragazza, indicando una grande entrata in acciaio, abbastanza grande da far passare un Khightmare – Io vado avanti, tu rimani di guardia-
Detto questo si fiondo nell’apertura, lasciando Alex attonito ed incredulo.
 
 
Lelouch si abbandono allo schienale dell’abitacolo, avvilito e contento allo stesso tempo.
Esattamente, contento.
 Perché nonostante tutte le conseguenze a cui un gesto simile avrebbe probabilmente portato, desiderava dire a Kallen chi era e che non era morto, ma era per ancora là.
Eppure esitava.
“Lei mi odia di sicuro, non sa la verità , e anche se la sapesse…” il ragazzo non osò completare il pensiero in un primo momento, quell’eventualità che molte e molte volte aveva considerato.
“Anche se la sapesse non mi perdonerebbe”.
Lelouch batté la testa contro il sedile, disperato: era per questo che aveva titubato tanto prima di tornare in Giappone….quando hai il mondo intero che ti odia, diventa difficile pianificare una nuova vita…capelli tinti oppure no.
 “Immagino non ci sia niente da fare… dovrò sviare i suoi sospetti…. Di nuovo”
Il ragazzo sospirò, conoscendo il non indifferente acume della ragazza, la trovava un impresa tutt’altro che semplice.
Poi un rumore lo distrasse e, guardando fuori dall’abitacolo, si trovo davanti un panorama tutt’altro che rilassante.
“Siamo nei guai”
 
Kallen si appoggiò al Nishiki, distrutta.
Si trovava in un’ampia sala di comando, attorno a lei schermi di un azzurro tenue illuminavano la stanza, fungendo tanto da terminali, quanto da illuminazione, rendendo la sala un poco illuminata
“ottima per un agguato” si disse Kallen, cercando di tenere i sensi all’allerta, cosa abbastanza difficile, per merito, o colpa, del suo compagno fuori dalla stanza, forse sembrava bizzarro, ma non riusciva proprio a fidarsi di lui.
-Sono proprio paranoica- ripetè Kallen, sempre più convinta, poi iniziò a muoversi tra le macchine, cercando qualcosa di utile.
-Qualcosa ti turba? Chiese una voce maschile, dal tono preoccupato.
Kallen si girò di scatto…. E il suo cuore perse un battito quando riconobbe il possessore della voce
.


Mordred Core:
Ta-Daan
CrickCrock(folla di lettori i********)
lo so, lo so che ho fatto tardi, e solo che...... guardate il periodo che sto affrontando è tutt'altro che semplice.
Dico solo questo perché non mi va di accampare scuse..... in sostanza, mi dispiace per il ritardo.
e(per ultima ma prima in ordine di importanza ndBerserker)(più del capitolo ndBuonsenso)(si si,i lettori sono la cosa più importante per un'autore,perché senza di loro questa storia non avrebbe motivo di esistere e bla bla bla  ndBerserker,perso nello sproloquio senza senso)
Rigrazio:
Akemi_Kaires;_Jane_Doe_;LenShiro;Camomilla17;Principe delle stelle;Inuyasha_Fede(che hanno recensito lo scorso capitolo) e tutti coloro che hanno letto,leggono e (spero leggerano) questa storia, è anche merito vostro che va avanti...grazie ha tutti voi.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Perdite ***


-tu non…. Non può essere! Non lui! Non lui!- ripete Kallen, indietreggiando man mano che l’altro avanzava, in una danza che poteva solo rimandare un esito ineluttabile.
-Tu sei morto! A Pendragon, con il resto dei Britanni!- Dalla voce di Kallen traspariva tutto la sua confusione, gli occhi sbarrati, l’espressione incredula.
-Ci sono andato vicino, molto vicino- ribatte il suo interlocutore, esibendo una voce bassa e tranquilla come un placido lago, un timbro di voce che penetrava come un pugnale affilato nella mente di Kallen, portando alla mente  recessi  della sua vita che da tempo si era lasciata alle spalle.
-ma vedi, quando guardi la morte in faccia, capisci quali sono le cose veramente importanti per te… sono venuto a prenderti- concluse l’altro, con un tono talmente calmo e rilassato che mal si prestava ad una situazione come quella.
Kallen sentì il freddo metallo del suo Khightmare fermare la sua ritirata, il Frame che tante volte l’aveva salvata, e che, purtroppo, ora giaceva alle sue spalle, inerme senza il suo pilota che lo aveva guidato alla vittoria in innumerevoli schermaglie.
No! No,no,no!
La ragazza aprì la bocca per parlare, unica cosa che riusciva poteva fare davanti alla situazione davanti a lei, una circostanza alla quale lei non si era mai preparata, che mai aveva pensato di affrontare.
Ma non ne uscirono parole, bensì un schizzo di sangue.
Kallen abbasso lo sguardo giusto in tempo per vedere una lama d’acciaio brillare malevola nel suo fianco, prima di essere estratta con un sibilo, accompagnata da un mare di sangue.
Poi cadde nell’oblio.

 
Un fredda brezza entrò nell'abitacolo, raffreddando l'atmosfera afosa della cabina.
Ma Alex era troppo preso da quello che si trovava davanti.
Davanti al Cerberus stavano almeno centinaio di Khightmare identici in tutto e per tutto al Frame nero che lo aveva aggredito giusto qualche giorno fa,  erano immobili, ordinati come soldatini senz’anima, privi di qualsiasi individualità.
Poi pian piano iniziarono avanzare verso il Cerberus.
Ma che razza di piloti hanno?” Si chiese Lelouch: i movimenti dei Frame erano meccanici, quasi a pilotarli fossero automi e non veri e propri uomini.
-Kallen! Dobbiamo andarcene!- Urlò Lelouch, tentando di contattare la ragazza.
-Non può essere…..Non lui! –Furono le criptiche parole della compagna, prima che il contatto si chiudesse di colpo.
“Dannazione!”
Prima che solo Alex potesse fare qualcosa i Frame Neri scattarono verso di lui, cercando di ghermirlo  con le loro braccia armate, per poi fonderlo con tutta calma.
“Siete lenti!”
Il Cerberus affondò gli artigli nel cranio del primo Frame a portata di mano, riducendolo ad un ammasso di Macerie Fumanti, per poi prendere la carcassa del Khighmare per un braccio e lanciarlo contro la marea di nemici, facendo esplodere il relitto e saturando l’aria di fumo e polvere.
Poi il Cerberus affondò entrambi gli artigli nelle pareti rocciose.
-Vediamo cosa sa fare questo mezzo-  sussurro Alex, mandando al massimo il Generatore di Onde Radianti.
Pian piano un calore infernale si dipanò dalle braccia del Frame, disfacendo pian piano le pareti della caverna, che crollo su se stessa, ostruendo la strada hai nemici.
“Questo il tratterà per un po’” osservò Lelouch, soddisfatto della muraglia si rocce davanti a lui.
Poi fece scattare il Cerberus verso il cuore del laboratori, li dove poco tempo prima l’oscurità aveva inghiottito Kallen ed il Nishiki.
 
-Sangue- Commentò Lelouch, chinato su di una pozza di sangue fresco, un espressione impassibile sul visto, o meglio questo avrebbe detto un eventuale osservatore.
In verità il ragazzo era un turbine incontrollato d’emozioni e di domande.
Dov’è?
Il ragazzo analizzò i dintorni, lo sguardo più adeguato ad un omicida che un soldato.
Lelouch si trovava nello stesso laboratorio dove, a giudicare dalle macchie di sangue, si trovava la sua compagna fino a qualche minuto fa.
Dov’è sei?!
Dietro di lui stava il Cerberus.
Del Nishiki nessuna traccia.
“rapita, non avrebbe senso portare via un cadavere.
Il Guren è stato rubato, come abbia preso i codici d’accesso è secondario” 
ragionò Lelouch
 “Conosci la mappa di questo luogo. Devi solo anticipare il nemico.
Dove? Come? A quale scopo?
È come una partita di scacchi, devi solo trovare la mossa giusta”






-interessante-
Il Guren stava appena fuori dal dedalo di gallerie, la testa rivolta verso il cielo: un fitto mare di diamanti, coperto a tratti dallo smog quotidiano.
Davanti a lui si ergeva il Cerberus, possente come la bestia da cui prendeva il nome, le ali spiegate come un dio della morte, pronto a lacerare carne e metallo.
-Bastardo! Urlò Lelouch, la voce distorta dalla rabbia
“No….non di nuovo!”
-Quel khightmare  si chiama Cerberus-  Affermò l’altro.
Lelouch non riuscì  rispondere, poiché Il Guren aveva già spiccato il volo, attingendo all’enorme potenziale delle sue ali cremisi.
Il ragazzo non si fece prendere in fallo, un attimo dopo il suo Frame schizzava nel cielo plumbeo: due comete, una rossa l’altra nera, a tratti nascoste dalle nuvole.
 -Cerbero era il guardiano degli inferi, non si metteva a salvare fanciulle in pericolo- commentò il pilota del Nishiki, l’unica risposta da parte di Lelouch fu una pioggia di schegge nere dalle sue Energy Wing.
“ho già perso tanta gente! Non toccherete nessun altro!”
Di colpo in Guren si fermò, voltandosi verso il Cerberus, in rotta di collisione con il Frame Rosso.
Il Cerberus si schianto contro il  Nishiki con tale forza da  ammaccare entrambi i mezzi e farli rimanere a mezz’aria, avvinghiati come due viverne fameliche,  poi lo stallo fini e la gravità ricominciò a farsi sentire, costringendo i due a dividersi.
Rimasero lì, a volte coperti dalle nuvole o illuminati dalla luna,  le armature che rilucevano di bagliori sinistri, forse colpa della Dea Selene oppure dei campi energetici che crepitavano nell’aria.
-Tu non hai diritto su di noi! Urlò il ladro del Guren, lanciandosi sul Cerberus con rinnovato furore ed agguantandolo per la testa con il braccio argenteo, che per molti era stato un traghetto per l’Aldilà.
Lelouch non rispose, divorato da una furia ceca, mentre il Cerberus in risposta stringeva la testa del Nishiki con il braccio sinistro.
“Non sei l’unico ad avere le Onde Radianti!”.
Basto un attimo, ed entrambi in Frame vennero circondati da un calore inumano, talmente grande da far rifulgere di bianco i due Khightmare.
Ma se Lelouch aveva riscontrato un semplice aumento di temperature e una variazione della tinta del suo mezzo, la stessa cosa non si poteva dire del Guren, che già stava ribollendo, segno che il metallo si stava sfaldando davanti all’offensiva del Cavaliere Nero.
“Il Nishiki non può competere per quando riguarda le specifiche tecniche” 
notò Lelouch con una certa soddisfazione.
Alex avvertì la presa del Guren allentarsi, e ne approfittò per rafforzare la sua, affondando senza ritegno il braccio libero nel fianco del Frame rosso, lacerando le protezioni del nemico con i suoi artigli, diretto all’abitacolo.
Di colpo un grido straziante fermo la sua avanzata verso il cuore del Nishiki.
“Kallen!”
Il Cerberus fermò ogni offensiva, mentre Lelouch veniva paralizzato da quel grido di dolore… dimentico di ogni altro elemento si era abbandonato alla rabbia e al rimpianto,  e se per questo Kallen……
Il principe non riuscì a terminare il pensiero che Il Guren si liberò dalla stretta del Cerberus con un scatto l’indietro e tranciò in due il Frame nero, separando gambe e torso del mezzo, per poi lasciarlo precipitare fra le nuvole.
-Questo distrazione ti costerà cara! Tornatene nell’Ade Mastino malefico!-
 

Nishiki's Core:
Si lo so, capitolo corto e (forse) un po' fiacco.
Però sperò capirete, la scuola è iniziata, e con essa gli impegni sono aumenta in proporzione alla mancanza di tempo libero, quindi sono leggermente impegnato.xD
Ma non preoccupatevi, sono ancora vivo.xD
Riguardo al capitolo metto un po' di note:
1 con "la dea Selene" intendo dire la luna, infatti Selene era la dea della Luna piena nella mitologia Greca, figlia di........(blablabla ndBuon Senso).
2Con Mastino malefico intendo dire Cerbero che(sempre nella mitologia greca) era il guardiano degli inferi......(Bang).
Bene,Ringraziamenti.
Melanita:Sono contento che la storia ti piaccia, per il Knightmare poi mi ci sono impegnato..quindi che dire....Grazie.xD
Camomilla17: ecco qua, capitolo nuovo per te(e barboncini affamati a casa per me.T.T) .Forse un po' corto, ma con la scuola iniziata sto cascando a pezzi.xD
LenShiro:Piaciuto il nuovo capitolo, spero di si, anche se è un po' c(ti stai ripetendo ndBuonSenso)(grrr....ndBerserker), va ben va bene......Grazie mille per la recensione.xD
Jane_Doe: eccola qua! Ho detto che lo dovevo solo corregere ed eccolo qua,capitolo nuovo di zecca,(che ti dico a fare, lo hai messo nel surgelatore ndBuonSenso), cosa avra fatto Lelouch, sarà morto, vivo e Kallen? Chi lo sa.......al prossimo capitolo.xD
Inuyasha_Fede:Questo è(diciamo un po) un capitolo di passaggio, però confido che ti sia piaciuto comuque! Almeno spero.
Aspetto le vostre recensioni e i vostri pareri.xD
P.S chiedo venia per eventuali errori nel capitolo, sono leggermete fuso in questi giorni(forse colpa della montagna di compiti e test d'ingresso?).xD

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Requiem ***


La pioggia che batteva, incessante, sulla città di Tokyo era iniziata all’alba e, dopo mezza giornata di abbondanti precipitazioni, continuava a cadere sulle strade della città, avvolgendo cose e persone in un clima umido e freddo.
Eppure, nonostante il brutto tempo, la vita continuava frenetica: le strade erano piene di gente indaffarata, l’unica differenza dalla normale routine quotidiana erano gli ombrelli, un infinita schiera d’ombrelli, che rendeva i vicoli di Tokyo simili a campi fioriti.
avvolto in un scialbo impermeabile grigio cenere, Un ragazzo camminava lentamente fra le strade della capitale,  dall’incedere più simile a quello di  un fantasma che un essere umano.
Il viso del ragazzo era coperto da un cappuccio che ne celava quasi completamente i lineamenti, ad eccezione di qualche ciocca di capelli biondi.
Questi non aveva un ombrello, avanzava placidamente, evitando con agilità i passanti che, immersi nella loro routine quotidiana, neanche notavano quel ragazzo dal cappotto grigio e senza ombrello, perso nel suo mondo a giudicare dalla sua andatura indolente.
Dopo un po’ di tempo il ragazzo alzò la testa, notando che l’assordante rumore della folla aveva lasciato posto al silenzio.
Quindi si trova qui
Incuriosito, il passante diede un’occhiata in giro:  davanti a lui si trovava un’inferriata metallica , composta da eleganti  sbarre nere come la pece e terminanti in una punte aguzze, la recinzione lascava solo un piccolo varco, delimitato da due colonne nere, su cui vi era inciso, in caratteri dorati.
Per i caduti della guerra, per mattoni della pace.
Al di la un prato enorme e ben curato, ricoperto di piccoli sentieri lastricati…..e lapidi, tutte uguali, semplici lapidi bianche come la neve, su cui vi era inciso un nome ed una data, a volte un epitaffio.
C.two
Il ragazzo si fece strada tra le lapidi, camminando tra i morti di una guerra inutile, dettata da pazzi accecati dai loro sogni, incuranti del sangue che le loro azioni avrebbero versato.
Pazzi come me
Qua e la egli vide dei fiori freschi, quasi a dire che nessuno sarebbe stato dimenticato….che nessuno lo avrebbe dimenticato….perdonato.
Poi Lelouch, ex- principe di Britannia, si ritrovo davanti ad una tomba bianca, senza ne nome, data o epitaffio.
Niente che potesse identificarla.
Ti ho trovata
Lelouch conosceva la sua identità solo grazie alle parole di Suzaku.
Eccoti
Non un fiore sulla lapide.
Alla fine qualcuno era stato dimenticato.
-Ma non da me- sussurrò, più a se stesso che ad altri, Lelouch.
La sua unica richiesta, una tomba su cui piangere C.C, non un funerale, una parata militare…nessun onore.
Solo una degna sepoltura.
Plick
Stranamente, la pioggia iniziò a diradarsi, lasciando Lelouch completamente fradicio, chino sulla lapide.
Quando il ragazzo si alzò sulla lapide spiccava un nome.
“Il tuo vero nome”
Plick
 
 
 
-Cosa vuoi fare adesso-
Lelouch, preso dall’osservare la tomba di C.Two, sobbalzò al sentire la voce di Suzaku.
-Mi manca, come hai fatto a superare la morte di Euphemia? Chiese Lelouch, lo sguardo perso nei ricordi.
Suzaku si affiancò a lui, avvolto nelle vesti di Zero, un ombrello nero a coprirli entrambi.
-Chi ti dice che l’abbia superata? Fu la melanconica risposta del giapponese.
Chi ti dice che ti abbia perdonato” si ripete Lelouch nel silenzio della sua mente, oramai incapace di formulare un qualsiasi pensiero.
-Non preoccuparti di quello- Affermò Suzaku, posandogli una mano sulla spalla –Il Lelouch che volevo uccidere è morto un anno fa, tu non hai niente di cui scusarti-
-Mi conosci fin troppo bene- Ribatte l’altro, divertito –Quasi mi leggessi nel pensiero-
“ in fondo noi due siamo come fratelli” fu tentato di rispondere Suzaku, ma non oso dirlo, per paura di spezzare quella fragile intesa.
Era meglio che il silenzio si accumulasse come sabbia, creando un vero e proprio muro: perché il quel momento potevano sentire quel legame di fratellanza che la guerra aveva spezzato e la morte cancellato.
Ma che, dopo tutto, era sopravissuto, facendo del dolore la propria forza e della speranza il proprio ideale.
Ora entrambi potevano sentirlo, dopo anni di lotte erano di nuovo uniti, come fratelli.
Ed entrambi non volevano parlare, rischiando di spezzare uno dei pochi momenti in il tempo lasciava spazio al loro rapporto, tale e quale ad legame di sangue.
“No!Ora dobbiamo lottare, dopo potremmo perderci in sentimentalismi” si disse tra se e se Suzaku
-Cosa hai intenzione di fare riguardo a Kallen?
Le parole di Suzaku strapparono Lelouch dai ricordi, riportandolo con violenza nel presente.
Kallen
-Non perderò nessun altro- Affermò Lelouch, guardando duramente la tomba davanti a lui –Sono io il loro bersaglio, la sfrutteranno per arrivare a me-  il ragazzo si interrupe, dando un’occhiata di sottecchi a Suzaku –Sempre se non è già successo-
-Non ti sfugge nulla- Suzaku si lasciò sfuggire una risata amare
-Dove? Quando? Cosa vogliono? Chiese Lelouch, la voce fredda come una lama di ghiaccio.
- condotto 512B del sistema fognario di Tokyo, il giorno è domani, quando al prezzo…..-Suzaku esitò , incerto se comunicare quel particolare a Lelouch –Vogliono te-
“La più vecchia delle contrattazioni, il ricatto” Ragionò Lelouch, impassibile
-Immagino di non avere molta scelta- fu il suo unico commento.
-non ti manderò al macello, dovessi tenerti in isolamento- ribatte Suzaku, altrettanto imperturbabile
L’altro non risposte, stringendo i pugni convulsamente, tanto che un passante lo avrebbe scambiato per uno spasmo improvviso.
-Se solo fossi stato più veloce, se solo fossi stato più forte….. stai pensando questo,vero?
Chiese Suzaku, cauto.
-No- Ribatté Lelouch, risoluto –Non ho intenzione di stare fermo, non più-
-Quindi la vuoi salvare- concluse Suzaku per lui, guardando fisso avanti
-Io non voglio salvarla, io la salverò- specifico il Principe.
-Hai un piano? Ribatte Suzaku, curioso.
-Mi sono mai messo in una situazione senza uscita? lo canzonò Alex.
Suzaku non risposte, scettico.
Eppure  Lelouch per un momento sembrò di vedere un sorriso attraverso la maschera che indossava Suzaku, uno di quelli che il giapponese faceva spesso, prima che scoppiasse il caos.




Allora, dirò poche cose perché mi vergogno troppo, quanto vi ho fatto aspettare!
Scusatemi, seriamente, scusatemi!
La scuola mi sta uccidendo!Letteralmente!
Già è un miracolo che abbia trovato il tempo di pubblicare questo....neanche lo chiamo capitolo...è un coso, forse purè scorretto grammaticalmente e corto.....chiedo venia.
Oddio....mi vergogno troppo.
p.s Lelouch e Suzaku sono come Fratelli, per chi spera lo dico prima, in questa storia non vi sarranno coppie LelouchxSuzaku e cosi via.....purtroppo(o per fortuna, punti di vista) io non scrivo ne yaoi ne yuri.XD
Ora lascio la parola a Buonsenso...O//o......
Buonsenso: allora appunto finale, questo angolo in  questo capitolo si chiama Guren's Core, diamo spazio anche hai Knightmare di serie....questo inoltre come molti avranno notato è un capitolo d'intermezzo che vi preparerà all'azione del prossimo capitoloxD

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Esca ***


Il sistema fognario di Tokyo era da sempre collegato con le vecchie gallerie sotterranee, le stesse una  volta usate dalla resistenza, e con esse ne condivideva  l'aspetto,  seppur con qualche differenza: Infatti le fogne della città era molto più strette e  all'incirca alte tre metri,  sebbene  abbastanza larghe da far passare due uomini contemporaneamente.
 Dalle pareti di un grigio smorto ed un canale ripieno di liquami posizionato al centro  a dividere le gallerie in un due lingue di cemento, collegate sporadicamente da ponticelli in pietra e metallo.
Essenzialmente i canali di Tokyo erano questo stesso spettacolo che si ripeteva, sempre uguale, in ogni condotto e diramazione di quella "città sotterranea", dove coloro troppo poveri o troppo conosciuti cercavano riparo.
Ciò le rendeva un nascondiglio perfetto per chiunque si volesse celare agli occhi dei Cavalieri Neri.
Nascosto in una delle suddette gallerie, il viso parzialmente celato dall’ombra,stava un uomo.
Indossava un'armatura, probabilmente composta in fibra di carbonio, nero lucido, composta di varie placche collegate tra loro per garantire la massima mobilità e protezione, dal disegno che rimandava vagamente a quello di un’armatura medievale.
La protezione, sprovvista di casco, rivelava un viso a cui chiunque avrebbe dato una ventina  d'anni, unito ad paio di occhi verdi, incorniciati da una massa di disordinati capelli neri.
Nella mani invece teneva un fucile d'assalto nero lucido, in dotazione alle truppe di terra dell'esercito britannico.... almeno prima che venisse sciolto.
Ad un tratto inizio a parlare, svelando una voce leggermente bassa e sicura, di chi sa cosa fare…e come farlo.
-Squadra Echo, niente fa riportare? Chiese, apparentemente al nulla.
Poi dalla spalla, più precisamente da un trasmettitore celato dall'armatura del soldato, una voce, leggermente falsata dalla trasmissione, rispose
-No signo....Bersaglio avvistato, condotto 512B!
-Rimanete in attesa, ripiegate al 513B e tenete il nemico d'occhio, assicuratevi di non essere visti, vi raggiungo entro breve, arrivo stimato tra 5 minuti- ribatté, professionale e sicuro di se.
-Ricevuto, passo e chiudo- Ribatté il sottoposto.
Dopo il breve scambio il comandaten Jyulies, inizio a correre, fucile alla mano, in quel dedalo di gallerie che conosceva fin troppo bene.
 
 
 
 
 
 
Silenzio,  silenzio ovunque.
Jyulies avanzo cauto, fucile alla mano.
Il condotto 513B, dove la squadra Echo sarebbe dovuta essere appostata, era deserto, l'unica nota di rumore era lo scrosciare dei liquami accanto a lui, leggermente diverso dal solito.
Poi il soldato notò un qualcosa, abbandonato nella parte più oscura del tunnel.
Corpi, Jyulies, scatto verso quella che, ormai aveva capito, era stata la sua squadra.
"La Squadra Echo, chi può essere stato?"
Il resto accade in un attimo.
un.....qualcosa……..usci dal fiume di liquami chimici.
L'ultima cosa che il comandante della squadra Echo vide, prima che la sua mente si congedasse da quella vita,  fu un baluginio vermiglio.
 
 
-Diventa mio schiavo-
 
 
 
 
-Che schifo...- Si lamentò Lelouch -Perché dovevo entrare io la dentro?
Lelouch si sporse, specchiandosi nel non proprio cristallino fiumiciattolo davanti a lui, un'espressione a dir poco schifata si dipinse sul volto del ragazzo, quando notò che la sua uniforme da cavaliere era completamente fracida, oltre ad emanare un odore decisamente sgradevole.
- Prendila come un punizione per aver fallito la missione- commentò Suzaku, appena uscito dall'ombra
Lelouch in risposta diede un colpo d'occhio all'amico notando, a malincuore, che la sua situazione era decisamente migliore.
Indossava la stessa uniforme degli uomini che aveva steso appena cinque minuti fa: Un giubbotto nero antiproiettile e calzoni dello stesso medesimo colore, terminati in un paio di anfibi militari, lucidi come uno specchio e neri come ossidiana.
Al fianco del ragazzo, assicurata alla cintola, stava una pistola d'ordinanza.
Questo, unito agli occhi del ragazzo, scintillanti di luce sanguigna, lo rendevano più simile ad un vampiro affamato di sangue che ad un uomo.
"Cosi il Geass è rimasto" si disse Lelouch, osservando Suzaku indossare un casco d'ordinanza delle forze di terra britanniche.
-Piaciuto il bagno? Chiese Suzaku, con tono falsamente innocente, mentre un sorriso irriverente si dipingeva sul suo volto
-L'idea è stata tua- grugni Lelouch, prima di rivolgersi al soldato su cui aveva usato i Geass poco fa, immobile accanto a lui  come fosse una statua.
-Conosci la collocazione del prigioniero Kallen Kozuki?
-Si, mio signore- ribatté l'altro,inchinandosi.
-Portami da lei.Hai una mappa? Indagò Lelouch, inflessibile.
La guardia in risposta consegnò a Lelouch un piccolo foglio plastificato, resistente e flessibile di un tenue colore azzurro.
Lelouch lo porse a Suzaku, dicendo.
-Prendilo, raduna i tuoi uomini e vieni a prenderci-
Suzaku fece per andarsene, ma la voce di Lelouch lo trattene
-Vedi di non arrivare in ritardo-
In risposta il Giapponese prese la sua pistola e la lanciò all'amico, che la prese al volo, poi si incamminò e l'oscurità inghiotti la sua figura.
-Fammi strada- Ordino Lelouch, ed la guardia, succube del Geass, iniziò a camminare, guidandolo in quel labirinto sotterraneo, per i suoi gusti fin troppo simile ad una tomba.
 
 
 
Strano
Lelouch stava avanzando, guardingo, attraverso un corridoio metallico nero lucido, illuminato a giorno da alcune lampade poste sul soffitto.
La tensione era talmente forte da poterla tagliare con un coltello: si trovava nella tana del lupo, nel centro nevralgico di qualunque cosa lo volesse morto…… Con un pistola come arma di difesa.
Almeno ho qualcuno di fidato. Si disse Lelouch, rivolgendo un'occhiata al soldato davanti a lui, che lo guidava, docile, verso le celle del complesso sotterraneo.
Fino a quando il Geass , sarebbe stato attivo, lui non avrebbe mai puntato le armi contro di lui: era completamente succube della sua volontà,  un essere vuoto pronto a servirlo; ne più, ne meno.
C'è qualcosa che non va.
Il ragazzo non riusciva a scrollarsi di dosso quella sgradevole sensazione.
Che sapessero del suo arrivo?
Chiunque  stava sfidando aveva dimostrato di avere un’intelligenza fuori dal comune nonché molti agganci importanti nei Cavalieri Neri.
Ma……quale che fosse la risposta, Lelouch non avrebbe fatto marcia indietro.
Kallen era sul tavolo da gioco e la sua vita dipendeva da come Lelouch si sarebbe giocato le sue carte.
Quella era una partita che non poteva permettersi di perdere.
-Come hai vecchi tempi- disse fra se e se Lelouch, aumentando il passo.
 
 
 
 
-Non vuoi sapere come sono sopravvissuto? Chiese quello che era, a conti i fatti, suo padre.
Kallen , oramai,si era arresa all'evidenza, ma di certo non era pronta a perdonare.
La ragazza si alzò di scatto, furiosa.
-Per sapere come hai salvato la tua regal persona? NO!- Ribatté la ragazza, al limite della sopportazione  -Ci hai abbandonato!Non ti sei nemmeno degnato di parlarci in tutto questo tempo! è scoppiata una guerra civile e tu non ti sei nemmeno presentato per vedere se eravamo vivi!Ed ora fai il padre premuroso dopo avermi rapito!-
Solo una volta finito di parlare la Statfeld si accorse di star urlando, ma di certo questo era l'ultimo dei suoi pensieri.
-Io..-Ribattè il padre, subito interrotto dalla figlia.
-Tu cosa? Tu dov'eri quando mio fratello è morto! Quando tuo figlio è morto!Nemmeno al suo funerale lo hai degnato della tua presenza...e quando mia madre è stata arrestata? Eri troppo occupato a goderti la ricca e nobile vita di Pendragon per occuparsi di noi mortali?-
L'altro rimase in silenzio, poi disse due sole parole.
-Mi dispiace-
Kallen si lascio cadere a terra, senza nemmeno rispondere.

 
 
Lelouch rimase basito: quella che il soldato stava indicando come la porta della prigione era niente meno che un porta di legno di squisita fattura, dal manico, Lelouch era pronto a scommetterlo, d'oro massiccio.
Il ragazzo si fermo a riflettere, a conti  fatti il Geass non poteva essere evitato cosi facilmente, almeno non da un semplice soldato, quindi Jyuliens era sotto il suo controllo.
Eppure nessuno avrebbe scambiato quella, per la porta di una prigione.
Cosa era successo in fin dei conti era ovvio....era un invito.
La squadra mandata a catturarlo, la facilita con cui aveva imposto il Geass....quella porta fin troppo elegante e fragile.
Un invito ad un faccia a faccia, da un nemico che aveva previsto tutte le sue mosse.
Ma non quella che stava per fare....
-Non posso ritirarmi e non posso avanzare senza perdere il gioco- disse fra se e se Lelouch, rassegnato-Jyuliens!
Il soldato si girò, trovandosi davanti la pistola del ragazzo.
Uno sparo ed il tonfo di un corpo caduto a terra, dopodiché Lelouch entrò nella stanza senza guardarsi indietro.

Ecco qua il capitolo, arrivato(anche questo in ritardo) ma ormai credo che(e questo penso si sia capito) il ritmo di aggiornamente sara abbastanza distaccato.
Ormai la scuola non mi lascia tregua e sinceramente non mi va proprio di trovarmi a fare gli esami di recupero a fine anno.
Ma non preoccupatevi! Aggiornerò comunque forse(come adesso) lentamente, ma aggiornerò.xD

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Confronto ***


Per quanto volesse negarlo Lelouch si riteneva, a ragione, un acuto osservatore ed un astuto pensatore, difficile da scovare ed ancor più da ingannare e di questo ne era più che mai fiero.
Forse fu per questo che trovarsi davanti ad un’enorme stanza rettangolare, con tanto di colonnato in pietra e pavimento in marmo, invece di un bugigattolo freddo e languido fu un’esperienza  più che mai frustrante.
Ignorando il suo orgoglio ferito che reclamava  rivalsa, Lelouch osservò con attenzione la stanza: sopra di lui pendevano alcuni pregiati, quanto delicati, lampadari d’oro ricoperti da fitte reti di cristalli al fine d’impreziosire il già di per se pregiato metallo .
Ma era soprattutto l’altro capo della stanza che interessava al ragazzo: li infatti vi era un trono nero e squadrato, su cui sedeva un uomo incappucciato ed avvolto da un pesante mantello color ossidiana completo di un cappuccio  dalle cui pieghe si scorgevano due scintillanti occhi color rubino, che tuttavia non riuscivano a dissipare l’oscurità che avvolgeva il volto dell’uomo,  rendendolo di fatto irriconoscibile.

Geass

-Benvenuto nel mio regno- Lo accolse quel “Re”, dalla voce innaturalmente profonda, forse a causa di un qualche dissimulatore vocale.
-Deduco che questa non sia una prigione- affermò Lelouch,  rimarcando l'ovvio  con tono seccato.
L’altro scoppiò in una risata a dir poco terrificante, roca e artificiale, tanto che Lelouch l’avrebbe scambiata per quella di un computer se non avesse visto quell’uomo ridere davanti a lui.
-Ultimamente  sei cosi prevedibile….  Provo  quasi pena per te, che ti affanni a cercare di dare un volto al tuo nemico per poi rimanere nella più cieca ignoranza, tuttavia resta il fatto che mi sei sfuggito per molto tempo, troppo tempo, quindi direi che posso concederti solo tre domande prima di ucciderti, giusto per soddisfare le tue curiosità-Ribatté  l’incappucciato, annoiato.
“Come immaginavo, in questo posto è fin troppo sicuro di sé…..oppure vuole semplicemente divertirsi?”
si chiese Lelouch
 -Come hai fatto ad eludere il mio Geass? Chiese il ragazzo, cercando un spiraglio a cui aggrapparsi.
L’altro rimase in silenzio, indeciso se rispondere o meno.
Pian piano che l’attesa aumentava, Lelouch sentiva la tensione accumularsi nell’aria; poi finalmente il suo nemico parlò.
-Come me, vuoi sempre sapere, anche quando la tua vita è agli sgoccioli chiedi il perché…. direi che posso esaudire il tuo desiderio: ho semplicemente dato informazioni errate alla squadra mandata fuori per  catturarti, ne più ne meno,  è un peccato che non se ne sia salvato nemmeno uno, il cadavere dell’ultimo è qui fuori? Mi hai  sollevato da un triste incombenza, oramai lo avrei dovuto uccidere,  purtroppo non conosco abbastanza del tuo Geass per lasciare a piede libero qualcuno sul quale lo hai emanato in modo cosi virulento- Disse noncurante -L’unico problema è stato dover spacciare le prigioni per la sala reale, avevano la pianta dell’edificio, una stanza sconosciuta sarebbe stata un anomalia che i miei soldati avrebbero potuto riferire, ho preferito non rischiare-
Lelouch in risposta piegò il volto in una smorfia di disprezzo.
-Si fidavano di te a tal punto da credere a qualsiasi cosa tu gli dicessi e tu li hai mandati al massacro?! Sibilò il ragazzo,  disgustato da quell’essere che gli ricordava fin troppo lui stesso,  prima dello Zero Requiem….
-Essere giudicato dal più grande assassino e genocida della storia è un onore, nondimeno sei stato tu a premere il grilletto ed ucciderli, il cadavere fuori da questa stanza è opera tua, non mia- Ribatté prontamente l’altro.
Ti sbagli, io non sono come te
Si disse Lelouch, senza rispondere, l’unica cosa che fece fu bisbigliare qualcosa d’incomprensibile.
-Avanti, hai ancora due domande,  mi auguro tu non voglia sprecarle- Lo incitò l’altro, curioso.
Lelouch lo guardò fisso negli occhi
-Sei stato tu ad uccidere la mia strega?
L’altro fece per rispondere di si, ma prima che potesse esalare un suono, una pallottola gli sfondo il cranio, lasciando un buco nel cappuccio e un schizzo di sangue per terra, niente di più.
A sparare era stato Lelouch, che, intuendo la risposta,  aveva usato la pistola che poco prima Suzaku gli aveva lanciato.
un battito di ciglia ed una decina di uomini armati  uscirono dall’ombra delle colonne, circondando il ragazzo in una vera e propria selva di fucili, il principe decaduto non batte ciglio, lo sguardo fisso sul trono nero.
-Ti sei sfogato ora?
Chiese il “Re”, incredibilmente ancora intero, ma soprattutto vivo, ed con un proiettile accartocciato e fumante, lo stesso che lo aveva colpito in testa, fra pollice e l’indice della mano destra.
-Mi hai rovinato il vestito- disse indicando il cappuccio, che nell’impeto del colpo non si era mosso di un millimetro, continuato a celare il viso dell’uomo – e la stanza- riferendosi ovviamente alla macchia di sangue  sul pavimento.
-Sei ancora sveglio, assorbire gran parte del mio Code e quello di C Two ti ha reso molto più resistente- notò Lelouch
-Già, la tua capacità di rimarcare l’ovvio è sorprendente, ma penso che tu abbia già capito cosa mi serve  per completare il mio piano……ho bisogno anche del poco frammento di Code che ti è rimasto, capirai il perché devo ucciderti, in fondo immagino tu abbia compreso la vera essenza del Code?- Spiegò il “Re”,  lasciando cadere il proiettile che lo aveva “ucciso” qualche secondo fa con esasperata lentezza.
All’improvviso una led sulla spalla di Lelouch iniziò a lampeggiò, due flash rossi, poi più nulla.
Ma bastò quello a far nascere un ghigno malevolo si dipinse sul volto del ragazzo, mentre questi diceva.
-Un’ultima cosa domanda, hai controllato che la mia guida fosse morta? Oppure i soldati che hai mandato da lui si sono già congedati da questo mondo?
Lelouch prese stacco un piccolo aggeggio metallico da una delle tante pieghe della sua uniforme : un piccolo cilindro nero dotato d’antenna.
-Cimice con localizzatore satellitare integrato,  li hai addestrati proprio bene i tuoi uomini, il tuo soldato ha appena liberato il tuo ostaggio- Spiegò con sadica chiarezza.
Il “Re” si alzò dal suo scranno, attonito.
-Tu…. Non poté concludere la frase che la stanza andò  letteralmente in pezzi, mentre colate di pietra liquida scendevano dalle fessure che si erano formate sul soffitto, mentre un enorme Frame Nero come la pece si faceva largo nella stanza passando attraverso pietra e acciaio bollenti: Il Cerberus.
Poco prima che la stanza andasse in pezzi, Lelouch, protetto dal mezzo ed in procinto di entrare all’interno del Khightmare, incrociò lo sguardo dell’uomo incappucciato e disse qualcosa, la confusione rendeva quasi impossibile capire cosa il ragazzo dicesse, eppure  il “Re” di quel posto dimenticato da tutti comprese senza alcuna difficoltà.
-La mia ultima domanda è questa, quante volte dovrai morire per espiare?-


 Mai Abbastanza.



Eccoci qua con un nuovo capitolo, teoricamente questo doveva essere inglobato con il prossimo, ma poi ci avrei messo troppo tempo.xD
Ed ora...The Core Of Galahad(stavolta si usa il Khightmare di Bismack):
Capitolo corto, ma movimentato.xD
Spero che il piano di Lelouch Combina guai non sembri troppo bacato, non so perché ma quando mi è venuto in mente lo consideravo semplice quanto geniale.xD
Ora passiamo con le riflessioni sul capitolo.
Cosa sarà la vera natura del code?
Che fine avrà fatto il nostro caro Darth Fener Second Edition con sharingan incorporato?
Come prenderà Lelouch...Oh, questo è ancora un segreto ù.ù
Ora rispondiamo alle recensioni e finiamola di dire baggianose baggianate.xD
Camomilla17:
Uhm...ora non penso i morti scrivano capitoli, ma tant'è che secondo la tombola i morti camminano quindi potrei anche essere morto....ok, la smetto.xD
Grammatica!Perché sei tu Grammatica!
Beh, secondo me l'entrata in scena del padre è stato un colpo di genio.xD
Ma, per quanto riguarda le domande!
Ora sai perché lo ha ucciso.xD
Se non avrebbe fatto finta di sparargli l'omino in nero avrebbe mandato mezza base ad controllare come stava il caro dolce piccolo Jyuliens.XD
melanita: Yep, la storia andrà sempre avanti cascasse cielo terra e anche mare.xD
Cosa ha a che fare, beh è semplicemente..........un segreto.xd
quanto a Suzaku si sarà pure preso la sua vendetta,ma.....,argh, non posso dirlo.xD
Inuyasha_Fede:eh eh, doveva essere più lungo, ma poi ci avrei messo troppo tempo per farlo.xD
_Jane_Doe_:Ecco qui la mia Fan numero 1.xD
Non dire idozie, voi siete i miei lettori, e anche per voi che scrivo, quindi non dire che mi sono dimenticato di voi perché non è vero.xD
il mi-mi-mi-migliore....Beh, non so se sia vero, ma sentire che qualcuno apprezza la mia scrittura cosi tanto....O//O
eh eh, solo per fartelo sapere le tue storie le sta già leggendo "qualcuno".xD
LenShiro:
Yep, è bello essere tornati nel mondi dei fanwritter(vivi)
Luciano Bradley....mi dispiace ma il vampiro di Britannia nella mia serie per ora se ne sta bello tranquillo nella sua bara.xD
credo sià stato un bel colpo di scena.xD
Lulu(hey ndLelouch) vero...Lelouch combina-guai(T.T) nel canale di scolo per me è stata la ciliegina sulla torta, anche perché fa capire come il rapporto fra lui e Suzaku si stia pian piano ricucendo.xD
ecco qua la fine della trattativa, come sempre quando c'è di mezzo Lelouch, tutto è andato a rotoli.xD
principe delle stelle: Non ti preoccupare, io faccio sempre ritardo nel pubblicare i capitoli, non mi posso di certo lamentare se qualche recensore fa ritardo, e poi di certo avrai avuto i tuoi buoni motivi, l'importante è che la storia ti piacia.xD

Bene....e a proposito nei prossimi capitoli(probabilmente il prossimo) si scoprira un gran brutta(o bella, dipende dai punti di vista) sorpresa, vi dico solo che Lelouch rischierà un infarto e Suzaku rischierà la vità.xD
Berserker Eagle

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Occhio del Ciclone. ***


La notte, fredda e silenziosa, era calata già da qualche tempo, eppure Lelouch non riusciva in alcun modo a prendere sonno.
Anzi, il principe rinnegato si chiedeva se, per lui, il sonno fosse realmente necessario.

“Sono immortale”

Quelle semplici parole si conficcarono come una chiodo metallico nella mente di Lelouch: quello era il dono, o maledizione che dir si voglia, che suo padre gi aveva donato in punto di morte.
Nonostante ne fosse consapevole, Lelouch non riusciva ancora ad afferrare bene le conseguenze e le implicazioni che quelle due semplici parole portavano con se:  l’eternità era un tempo discretamente lungo e di certo un anno non era sufficiente a decidere cosa fare con tutto quel tempo che gli era stato concesso.
Lentamente il ragazzo girò lo sguardo verso C.Two, completamente addormentata, osservandola respirare piano, avvolta dalle spire di un sogno che, a giudicare dall'espressione rilassata  ed innocente che la ragazza esibiva, era tuttto tranne pauroso.

Il vecchio Zero non poté fare a meno di sorridere, qualche anno fa non avrebbe mai pensato di ritrovarsi a condividere lo stesso letto in una tranquilla e sperduta casetta di legno nelle lande germaniche insieme a quella strega dai verdi capelli…e di certo lui non poteva essere definito un tipo dalla poca immaginazione.
-Senza di te impazzirei di certo- Sussurò Lelouch fra se e se, osservando la sua strega –L’infinito è un tempo troppo lungo per essere vissuto in solitudine-
E cosi Lelouch rimase, fino a quando il dio Morfeo non bussò alla sua porta, donandogli un sonno senza sogni.
 Sul suo viso addormentato stava, quasi per errore, un sorriso soddisfatto.

Un rombo assordante squarciò l’aria, risvegliando in un attimo Lelouch dalle fitte ragnatele del sonno, mentre un esplosione lo scaraventò fuori dal letto, distruggendo gran parte della stanza.

Il ragazzo non ebbe nemmeno il tempo di riprendersi che un secondo boato fece tremare il terreno, mentre l’intera casa crollava come un castello di carte e le fiamme divampavano alte, divorando ogni cosa trovassero sul loro cammino.
Con gli occhi iniettati di sangue e la gola irritata dalla cenere, Lelouch si alzò, cercando di capire cosa fosse successo: la casa era diventata un ammasso di rovine divorate dal fuoco e dalla cenere, mentre il freddo splendere della luna dava a tutto un’atmosfera irreale e terribile;  le fiamme quasi danzavano davanti agli occhi del ragazzo, dando vita ad una macabra, quanto rovente,composizione.
D’improvviso un colpo di pistola rimbombò nel crepitio delle fiamme e Lelouch si girò di scatto, osservando il corpo di C.Two cadere lentamente a terra, colpita da un uomo ammantato di nero.
Quando lo sguardo dell’assassino incrociò quello del ragazzo, un dolore lancinante trafisse il cuore del principe, come se qualcuno lo avesse pugnalato al cuore.
L’intruso sparò un colpo, colpendo Lelouch al fianco, per poi avvicinarsi pian piano.
Quando furono faccia a faccia, l’unica cosa che il Britanno riusciva a vedere furono due maligni iridi rosso sangue che scintillavano nell’oscurità.
-Il tuo Code è mio!
L'ennesimo, misterioso, giramento fece perdere conoscenza al ragazzo, Al quale parve, prima di svenire, di vedere Zero correre a perdifiato verso di lui.

Lelouch chiuse gli occhi, cercando di dissipare quel ricordo vivo come non mai nella sua mente: il giorno in cui la sua nuova vita nella Germania era andata in cenere insieme alla sua compagna.
Cercando di distrarsi si girò verso la sua stanza, osservando la sua nuova casa: Il rifugio che Suzaku gli aveva affidato dopo la distruzione del precedente era una delle stanze dello Scudo, il quartier generale dei Cavalieri Neri , dove ambasciatori e politici di ogni dove si fermavano quando visitavano la città.
In quanto tale la stanza era più simile alla suite di un nobile che l’abitazione di un soldato, all'angolo destro della stanza, dipinta di bianco immacolato,  stava un elegante letto a baldacchino dalle lenzuola e cuscini rosso scuro; mentre a sinistra faceva mostra di se una scrivania in mogano di pregiata fattura, con tanto di notebook dalle forme eleganti richiuso su se stesso.
Inoltre uno spettacolare tavolo in legno, completamente dipinto di bianco e impreziosito da ghirigori in oro, attorniato da qualche sedia elegante, accomunata dallo stesso design, stava al centro della stanza,  vicino ad un porta finestra color oro.
Infine un splendido balcone che si affacciava sulla parte più nuova e raffinata di Neo-Tokyo, la stessa una volta usata dai britanni.
Ed era proprio li che si trovava Lelouch, mentre osservava con fare distratto l’alba illuminare tutte le metalliche costruzioni che ormai erano diventate il centro amministrativo di metà del mondo conosciuto.
“Ho sognato di nuovo quella notte”
Allora, quando si era trovato davanti quell’uomo, tra cenere e fuoco, aveva pensato realmente di essere finito, tanto da scambiare Suzaku,venuto per salvarlo, per una fantasia.
Dopo essersi ripreso aveva compreso subito cosa era accaduto, anche se da capire non è che ci fosse stato molto:
Lui, chiunque fosse, era venuto per prendere i loro Code tramite il suo Geass, Geass che, evidentemente, aveva l’unica funzione di estirpare il Code del bersaglio tramite qualche meccanismo sconosciuto.
Cosi l’intruso era riuscito ad uccidere C.Two, ed avrebbe fatto la stessa cosa a lui se Suzaku non avesse interrotto la procedura, lasciando Lelouch con un Code incompleto: troppo debole per essere dare l'immortalità, ma più forte rispetto ad ogni altro Geass.
“Ormai non importa più chi sia, immortale o meno, ormai sarà sepolto sotto tonnellate di pietra…forse, forse è finita”
Tagliò corto Lelouch, prima di rientrare nella sua stanza.


Suzaku compilò l’ennesima irrilevante circolare prima di abbandonarsi sulla sua pregevole sedia in pelle nera, per poi alzare lo sguardo verso il soffitto bianco ed immacolato del suo studio e constatare, con una certa stizza, che lo trovava decine di volte più interessante delle scartoffie che riposavano sulla scrivania, dallo stile barocco, davanti a lui.
Zero fece un profondo respiro prima di volgere lo sguardo verso il suddetto mobile:  sul lucido legno stavano, facendo una stima piuttosto ottimistica, decine di fascicoli, racchiusi in altrettante cartelle di colore diverso a seconda dell’importanza e la natura del rapporto, tutte rigorosamente da leggere e compilare.
Era dalla notte scorsa che il nuovo Zero si era chiuso nel suo studio per redimere tutti quei dossier che, fra l’incontrare Lelouch mezzo morto in un’infermeria e infiltrarsi in una base segreta nel bel mezzo di Tokyo, aveva buttato nel dimenticatoio.
Suzaku picchiò la testa contro il tavolo, lanciando un’occhiata velenosa alla maschera di Zero, riposta in un angolo della scrivania.
“è tutta colpa di quella maledettissima maschera”si disse il Giapponese, quasi essa fosse un essere vivente.
A porre un freno alle divagazioni di Suzaku, furono tre leggeri colpi di mano alla bianca porta della sua stanza.
Suzaku, il quale ormai non aspettava che una scusa per lasciare,anche solo per qualche secondo,quella montagna di maledetti fascicoli, si alzò dalla sedia e dopo aver celato il volto dietro la maschera di Zero, aprì la porta.
Davanti a lui si ergeva, per cosi dire, niente meno che Nunnuly, la 100° imperatrice del Sacro Impero di Britannia, avvolta in un elegante vestito scuro impreziosito da arabeschi bianco neve.
-Imperatrice- Le diede il benvenuto con garbo, nonché  un pizzico di sorpresa, Suzaku Kururugi –Cosa la porta qui?
La ragazza non rispose, preferendo avanzare con fare altero nello studio, guardando con i suoi occhi color zaffiro la scrivania dell’uomo mascherato, quasi completamente nascosta da carte e cartelle.
Solo quando Zero chiuse delicatamente la porta della stanza l’imperatrice si risolse a parlare.
-Ti sembra questo il modo di comportarsi! Lo sgridò Nunnuly con un tono stizzito che, tuttavia,  spingeva Suzaku più a ridere che scusarsi –Sono arrivata qui da tre giorni e non ti degni nemmeno di venire a salutarmi e quando decido di venire io non mi chiami nemmeno per nome!
Suzaku non riuscì più a trattenersi e scoppio a ridere, mentre qualche lacrima per il troppo gioire gli si affacciava dagli occhi.
Qualche secondo dopo anche Nunnuly iniziò a ridacchiare, abbandonando quell’espressione che tanto faceva sogghignare Zero.
Una volta ripresosi tuttavia il Giapponese decise di stare al gioco, prodigandosi in un inchino fin troppo profondo, per poi dire
-Oh!Quale dimenticanza, Your Highness- Nunnuly sbuffò davanti al fare ampolloso di Suzaku–D’ora in poi la chiamerò piccola Nunnuly!
La rapidità con cui la suddetta “piccola Nunnuly” prese una delle cartelle dalla scrivania e la sbatté delicatamente sulla sua maschera aveva del miracoloso, almeno per una persona sulla sedia a rotelle.
-per te solo Nunnuly, Suzaku- lo corresse L’imperatrice, regalandogli un timido sorriso.
Il giapponese in risposta diede uno sguardo alle finestre e, trovandole ben chiuse, si tolse la maschera e la poggiò nel primo sopramobile libero: lo scaffale di una delle tante librerie della stanza.
-Come mai qui? Indagò Suzaku, sedendosi dietro la scrivania e ricominciando a sfogliare rapporti con uno stoicismo che aveva del miracoloso.
-Quando si tratta di abbattere Knightmare sei il migliore, ma le scartoffie proprio non le reggi- Spiegò Nunnuly con un sorriso divertito, mentre prendeva una parte delle cartelle e se le posava sulle ginocchia, pronta per smistarle.
-Comunque è stato Gotwald ad avvertirmi dei tuoi “arretrati”-
La risposta di Suzaku non tardò a farsi sentire, accompagnata da un lungo sospiro.
-Non dovresti essere qui,Sicurezza Nazionale-
Nunnuly non batté ciglio, mostrandogli il contenuto della cartella che stava leggendo
-Ovviamente la disinfestazione del blocco D della caserma di Tokyo è una questione di sicurezza nazionale?Chiese, strappando una risata al Giapponese
-Per i topi del blocco D si-ribatté pacato Suzaku, ricevendo un’altra botta in testa.
-Sei il capo di stato di un’altra nazione- tentò Kururugi, ormai all’ultima spiaggia.
-Tutti i Dossier importanti hanno una  “S” dorata sul fronte delle cartelle e sono nere, quelle cartelle non le lasceresti mai a prendere polvere sulla scrivania- affermò Nunnuly
Suzaku accusò il colpo.
-Sei cresciuta…qualche anno fa non avresti mai fatto cosi…- notò Zero.
Nunnuly mostro un sorriso melanconio e Kururugi si affrettò a finire
-no,no, non è male….è solo, strano?-
-Non dirmi che non te ne sei accorto?Chiese la ragazza, ridendo sommessamente
-Me ne sono accorto- ribattè Suzaku, mesto – è solo….niente-
Nunnuly sposto tutti i fascicoli che aveva sulle ginocchia in un angolo della scrivania, per poi avvicinarsi a Suzaku.
-c’è qualcosa che ti turba ultimamente- non una domanda, ma un affermazione, pura e semplice.
Zero sobbalzò, punto sul vivo.
-Avevo ragione,  non potresti rivelare cosa ti turba“All’Imperatrice del perfido Impero di Brittania”?A me? Insisté Nunnuly, preoccupata
Suzaku non rispose, continuando a compilare fogli, indeciso: da una parte non voleva mettere da con le spalle al muro Lelouch, dall’altra non poteva nascondere a lei che suo fratello era vivo….
“non posso, almeno per ora” Si disse il ragazzo “Sarebbe pericoloso anche per lei”
-Queste non sono cose che dovresti chiedere al tuo nemico giurato- Scherzò Suzaku, ma Nunnuly non rispose, gli occhi fissi sulle cartelle che stava smistando.
I due rimasero cosi, a guardare la carte stampata, indecisi sul da farsi, quando Nunnuly ribatté decisa
-Non dirmelo- Disse sorridendo –Non ti costringerò a scegliere tra me ed i tuoi principi-
Suzaku trattenne a stento una risata
-Questa è un frase che non dovresti mai dire in pubblico, sai? Meta mondo potrebbe pensare…-
Nunnuly lo interrupe, tranquilla e pacata.
-Pensino quello che vogliano, ho passato un anno a guidare una nazione senza una guida, circonda da falsi amici e pretendenti che volevano solo il trono, ho imparato a non badare a ciò che pensa la gente-
La ragazza concluse il tutto con un occhiolino – però quando avrai risolto tutto mi rivelerai questo segreto!
-Uhm...ok, Te le prometto, piccola Nunnuly- Disse Suzaku,poggiando una mano sul capo della ragazza.
Suzaku aprì la bocca, in procinto di rispondere, ma la voce di Orange fuori dalla porta troncò qualsiasi tentativo di conversazione.
-Your Highness, il suo volo per L’isola di Horai sta per partire, sono qui per scortarla-
Nunnuly sospirò, avviandosi verso la porta, seguita subito da Suzaku: i doveri d’Imperatrice a quanto pare non le lasciavano nemmeno il tempo di stare con le persona a cui teneva.
Suzaku ritornò alla sua scrivania, dando un’occhiata veloce alla cartella che Nunnuly avrebbe dovuto smistare: un cartella anonima, nera e senza alcuna “S” disegnata sopra…
Il cuore del giapponese perse un battito, mentre Suzaku si precipitava sulla scrivania, aprendo la cartella in fretta e furia, cercando di capire se la ragazza avesse dato un’occhiata dentro o meno.
Ad accogliere il ragazzo vi furono due cose: la prima era un ritratto di un certa Imperatrice di Britannia fatto da Suzaku, la seconda cosa un bigliettino con sopra vergate poche, eleganti, parole.
Non ti preoccupare Suzaku, ho visto solo il primo foglio.
Una certa Imperatrice Di Brittania
P.S Disegni molto bene.
-….Merda- borbotto Suzaku –Mer-da.
 
 
 
Pilota 3145A601 Alex Lempager, non in codice “Phantom”
Dislocato nella città di Neo-Tokyo.
Rango: Ufficiale Comandante di Livello 5(Secondo in comando della task force sotto gli ordini diretti del comandante di Livello 0 Zero denominata “Phantom Spear”)
Diretto Superiore: Kaiser Of Zero, Comandante di Livello 1 Kallen Kozuki/Statfeld, Comandante in capo della task force “Phamtom Spear”.
Le è ordinato di presentarsi alla seduta del concilio esecutivo dei cavalieri neri che si terrà fra due giorni nella isola di Horai, alle ore 16:30 del fuso orario in vigore nella suddetta isola, insieme al suo diretto superiore.
Si presenterà con il suo Khightmare(Nome in codice Cerberus) il quale fungerà anche come mezzo di trasporto.
Ogni atto di resistenza verra considerato alto tradimento e punito come tale.
La ringraziamo in anticipo per la suo collaborazione.
Comitato Esecutivo dei cavalieri Neri

A seguito della firma di commiato comparivano di nomi del comitato esecutivo dei Cavalieri Neri.
“Oghi, Todo, i rimanenti delle quattro sacre spade, Shink, Villeta….Gran parte del comitato esecutivo sono vecchie conoscente, eh?”
Lelouch non si chiese se sospettassero qualcosa,  aveva fatto saltare in aria meta, per cosi dire, delle fogne di Tokyo e rivelato una base nascosta all’interno di una delle città più importanti del mondo.
Se a questo si aggiungeva la sua entrata come Sergente, nonché pilota di un Khightmare sperimentale considerato il migliore in circolazione, pressoché dal nulla e su raccomandazione di Zero.....Un sospetto sarebbe venuto a chiunque lo avesse conosciuto di persona.
Eppure a Lelouch scappò un sorriso leggendo l’ultima riga della missiva, un sorriso tutt’altro che amichevole
“Scappare? Resistere? E perché dovrei? Siete voi che dovreste scappare…. Traditori!”
-Jyuliens! Esclamò Lelouch a bassa voce, richiamando quello che era, a tutti gli effetti, suo servo.
-Vai da Zero e riferiscigli che lo aiuterò a tenere in riga i cani del suo cortile-
Il soldato, rimasto tutto il tempo appoggiato accanto allo stipite della porta, fece un cenno affermativo, poi,  senza proferire parola, uscì, con indossa un’uniforme da cavaliere nero.
“Come vada vada” Si disse Lelouch, chiudendo gli occhi e spegnendo il computer “Domani sarà una giornata interessante”.



Eccomi qui, a ridosso di un esame di recupero di Matematica, con una montagna di cose da studiare, a pubblicare un capitolo con un ritardo stratosferico e senza averlo ricontrollato decentemente.xD
Comunque direi che ormai quasi tutti hanno capito perché Lelouch vorrebe uccidere Suzaku(Anche se il sudetto Lelouch ancora non lo saxD ndBers) anche se devo ammettere che è un po' difficile da capire(certo, perché tu ti metti a fare ritratti di una persona cosi a buffo ndBuonsenso)(touché ndBerserker)
Bene, adessi le cose si faranno molto più movimentate.
Ma la domanda è...
Il cattivone incappucciato è morto?
L'identita segreta di Lelouch sarà scoperta?
Todo si truccherà per ricevere il soldato Alex Lempager?
Beh, solo il prossimo capitolo lo saprà!xD
Berserker Eagle

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=758147