The vow, la promessa.

di makyu_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La promessa. 1. ***
Capitolo 2: *** La promessa. 2. ***
Capitolo 5: *** ATTENZIONE!. ***



Capitolo 1
*** La promessa. 1. ***


La promessa.


 
« Prometto di vivere nel calore del tuo cuore e in esso di sentirmi sempre a casa.» 
Gli occhi di Allyson brillavano di luce propria vedendo l'uomo davanti a se, e il suo sorriso nasceva spontaneo sulle labbra.
« Prometto che non dimenticherò che questo è un amore che capita una volta sola nella vita», pronunciò quella frase con un leggero tremolio nella voce.
Amava quella donna con tutto se stesso, amava quella ragazza in quel dolce vestitino rosa confetto con i merletti ricamati in pizzo e quel leggero velo dinanzi al viso che corniciava i suoi capelli corvini.
Allyson sorrise.
« C'è la sicurezza!» esclamò Louis, facendo voltare tutti i pochi invitati verso i due agenti vestiti di nero che li avevano adocchiati nella sala quattro della galleria d'arte contemporanea di Chicago.
Allyson saltellava sui piedi impaziente, con le mani in quelle di Liam aspettando che Harry pronunciasse quelle fatidiche parole :« Vi dichiarò marito e moglie, potete baciarvi... Scappate, scappate!»
Liam schioccò un bacio fugace sulle labbre rosee di Allyson prima di trascinarla via per la galleria, cercando di sfuggire agli uomini della sicurezza, e correrre verso l'uscita che portava su un terrazzo che conduceva alla via principale.
L'aria sferzava il viso paonazzo di Liam che teneva saldamente la mano di Allyson con il respiro irregolare, poi  rallentò man mano che la figura dei due uomini dietro di loro si rimpiccioliva e si fermò del tutto voltandosi verso la ragazza dietro di lui che ansimava per la folle corse.
La cinse per i fianchi saldamente e fece scontrare i loro bacini prima di baciarla con trasporto. Affondando le mani nei suoi capelli, la baciò con tutto se stesso: quello che era e quello che avrebbe voluto essere; socchiuse leggermente la bocca per permettere alle loro lingue di incontrarsi, e a quel punto ebbe la certezza che era la donna giusta per lui, che erano fatti per stare insieme,non importava cosa.
« Ti amo,Allyson»,mormorò,ed era la pura verità.
Lei strinse forte il bouquet tra le mani posando la fronte contro l'uomo che aveva sposato in una piccola galleria d'arte, con un ridicolo abito rosa,e che ora le faceva vibrare il cuore come la prima volta che si erano incontrati all'aereoporto.
« Anch'io ti amo, Liam.»

***
 
Allyson era frustata,ed arrabbiata con se stessa.
Non riusciva a creare niente con le sue mani, non aveva l'inspirazione e credeva che mai le sarebbe arrivata e angosciata spinse con violenza il tavolino contro il muro sul quale c'era l'opera a cui stava dannatamente lavorando fino a tardi. Chiuse gli occhi al cielo e al suono della musica proveniente dalla radio, che Liam, entrato nello studio dopo aver sentito il botto, aveva chiuso.
Le si avvicinò di soppiatto baciandole il collo.
« Non ci riesco, non posso.» farfugliò Allyson posando le mani su quelle di Liam che circodavano la sua vita.
Liam le schioccò un'altro bacio sul collo sospirando.
« Andrà tutto bene.»
« No, chiama quelli dell'art modern e digli che non posso», insistette lei, allontanandosi da Liam che spostò lo sguardo su un cumolo di seghatura cercando di capire cosa veramente fosse quello che Allyson stava lavorando.
Si sedette accanto a lei sul pavimento soppesando le parole giuste da dirle.
« So che non è ancora pronta ma posso già vedere che c'è un.. volto»,spiegò Liam indicando l'ammasso sotto lo sguardo divertito di Allyson, « E' una sorta di ... chiaro scuro, che si compensa con gli elementi leggeri corrispondenti lì. E' astratto. E comunque, penso sia meraviglioso» concluse Liam, guardando Allyson che non riusciva più a trattenere le risate e che annuiva sorridente.
« Tu, mi ami», disse tutto ad un tratto Allyson.
« Sì, lo so.»
« Lo so, anche io però... vedi quello è il mio pezzo», indicò lei una statuina dalle forme abbondanti disposte sul tavolino in fondo. « E quello è invece solo un cumulo di macerie che ho ricavato.»
Liam schioccò la lingua tra i denti, sentendosi così stupido,quando le mani di Allyson e il dolce sorriso compiaciuto si posarono sulle sue guancie e fare una leggera pressione su di esse, per poi scivolare dolcemente sulle sue labbra e assaporarne ogni centimentro.
Liam le posò una mano dietro la schiena facendola scivolare delicatamente sul pavimento e sorreggendosi sui gomiti per non pesarle. Le sfiorò le guancie e il collo,mordicchindola senza farle male,poi tornò a baciarla sulle labbra.
Si alzarono dal pavimento,abbracciati, e lui la condusse in camera da letto.
Fecero l'amore senza fretta: Liam si muoveva piano sopra di lei,desiderando che non finisse mai mentre le mormorava paroline dolci. Sentì il corpo di Allyson gemere di piacere, e dopo, lei rimase rannicchiata contro il suo petto con Liam che seguiva il profilo della sua guancia con un dito.



 
 
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Può l'amore, che capita una volta sola nella vita, trovare una seconda possibilità?

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Capitolo 2
*** La promessa. 2. ***


La promessa.
 

Liam ed Allyson uscirono dal teatro chiacchierando sul film poco interessante e privo di trama decente quando davanti a loro si presentò un paesaggio bianco e soffice. L'altro giorno a Chicago aveva nevicato senza sosta per l'intera giornata, ed ora le strade era ricoperte di neve, così come la loro auto.
« E' quasi impossibile perfino camminare, in questa neve», disse Liam vedendo la sua auto diventata una cosa sola con la neve.
« Però è bello», replicò Allyson accennando al tutto intorno a loro, che sembrava rendere il freddo pungente più sopportabile.
Liam rise, baciando Allyson sulla fronte, mentre lei si stringeva nel cappotto rosso fuoco che lui le aveva regalato qualche mese fa.

Una volta arrivati vicino alla macchina, Allyson salì in fretta sfregandosi le dita e soffiando su di esse per riscaldarle, dato che aveva ripreso a nevicare, e Liam dopo aver spazzato la neve dal vetro mise in moto.
« Liam,questa canzone è... orribile».
Liam la guardò tra lo sconvolto e l'offesso mentre la canzone del suo gruppo preferito risuonava nella radio ma continuò a cantare storcendo il viso in chissà quale espressione da rockstar che fece scoppiare Allyson in un grossa risata.

« Spegnila, ti prego», supplicò lei, « E' una tortura già sentirti cantare, figuriamoci ascoltare la canzone».
« Ah, è così?» disse Liam maliziosamente, liberando una mano dal volante e cominciando a solleticare il fianco di Allyson che si contorceva a destra e a manca pur di liberarsi dalla sua presa, « Così impari».
« Ho una teoria: », proferì Allyson girandosi verso Liam che aveva fermato la macchina al semaforo rosso, « le donne rimango incita con più probabilità se lo fanno in macchina.»
Liam cambiò il sorriso in una smorfia confusa. « Cosa?»
Allyson slacciò la cintura e si alzò dal sedile sporgendosi verso le labbre invitanti di Liam che al tocco con le sue si muovevano dolci e sensuali.
La mano di lei sfiorò la mascella di Liam, ne seguì il lineamento fino ad incastrarsi tra i capelli e avvicinarlo ancora di più a se mentre,Liam da canto suo, non aveva staccato neanche per un secondo la sua bocca da quella di Allyson e muoveva la sua lingua in sincronia con movimenti fluidi e decisi.
Quello era il loro tempo, nessuno dei due si decideva a prendere fiato fino a che una forte spinta non li separò.
Un camion dietro di loro, aveva perso il controllo per via della neve ed era andata a scontrarsi con la loro autofacendoli finire contro un lampione. 
Liam fu sbatacchiato contro il manubrio e il sedile perdendo i sensi, ed Allyson fu cataputalta fuori dall'auto, infrangendosi contro il parabrezza frantumandolo in mille pezzi e accasciandosi sul cofano dell'auto,inerme.
Quello era il loro tempo, un tempo che si era irremediabilmente spezzato.

***

Le pareti blu, le lenzuola blu sulle quali era stesa e la macchina che segnava il battitto con quel rumolio rendevano quel posto più deprimente di quanto non fosse la situazione già. Era pallida e il viso era coperto di graffi, e lividi, molto pochi rispetto a quelli presenti settimane fa.
« Quando si sveglierà, avrà un po' di vertigini quindi cerchiamo darle spazio», disse la dottoressa a Liam, che se ne stava appoggiato al capezzale del letto di Allyson, annuendo alle sue parole.
Allyson aprì gli occhi con fatica, guardandosi intorno e focalizzando dove fosse nella sua mente. Era rimasta in come per due lunghe settimane, e Liam le era sempre rimasto accanto, senza abbandonarla un minuto, senza smettere di sperare che si sarebbe svegliata.
« Allyson, va tutto bene. Sei in ospedale,hai avuto un'incidente d'auto», le spiegò la dottoressa,« Hai urtato la testa, ma per il resto stai bene. Hai solo bisogno di riposo».
« Come ti senti?» domandò Liam, con un piccolo sorriso sulle labbra.
Allyson si guardava le mani, le pareti, intorno a lei,« Mi fa male la testa»
« Ok, ti porto qualcosa per quello, non preoccuparti», asserì la dottoressa, allontanandosi di poco.
« Si è fatto male qualcun'altro, dottore?», domandò Allyson a Liam che per un attimo sentì il cuore fermarsi in petto;la dottoressa a quelle parole fece capolineo al letto della ragazza.
« Uhm... Allyson, sai chi sono io,giusto?» domandò Liam guardandola.
« Sì...» rispose lei ovvia, e il viso di Liam si distese nuovamente calmo e sollevato.
« Ok,bene...»
« ...sei il mio dottore.», aggiunse Allyson.
E il cuore di Liam, si fermò sul serio nel petto mentre cercava con lo sguardo una risposta dalla dottoressa accanto a lui, che scrollò le spalle non sapendo che dire.
Liam si mosse,cauto, e si sedette accanto a Allyson: « Sono tuo marito», sussurrò lui e vide chiaramente Allyson guardarlo sconvolta e confusa, così le sfiorò la mano per farle capire che andava tutto bene, ma lei la ritirò e lo guardò come si guarda uno sconosciuto. Liam si sentì morire dentro. Poi vide Allyson fissare l'anello che portava al dito e un briciolo di speranza lo sollevò, ma lo sguardo vuoto di lei, lo distrusse una seconda volta. Col capo basso, Liam si alzò dalla sedia e corse fuori, in corridoio, seguito dalla dottoressa.
« Signor Payne, aspetti».
« Mi aveva detto che sarebbe stata bene», sibilò a denti stretti Liam, mentre la dottoressa cercava di calmarlo.
« Le lesioni celebrali non sono lo stesso di un'osso rotto. Sono imprevedibili. Possono causare confusione, sbalzi d'umore... perdita di memoria».
Liam strinse forte le mani a pugno così forte, da sentire gli ossi scricchiolare e uscì velocemente accasciandosi dietro la macchinetta a gettoni e cercando di collegare ... tutto. Si sentiva confuso, triste, perso e l'anello che portava al dito lo faceva sentire ancora peggio. Non poteva, non poteva essare davvero accaduto, non a lui, non a loro.
Pianse.
Per la prima volta in vita sua, Liam James Payne pianse.
 








*Immaginate ci sia la foto di Liam che piange quando non passò ad XFactor*
(Tinypic non va, ha deciso di andare in coma anche lui .-.)







 

 

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Capitolo 5
*** ATTENZIONE!. ***


Attenzione!.
 

Questa FanFiction è temporaneamente sospesa per motivi personali.
Scusatemi davvero tanto per la perdita di tempo che vi ho recato.
Spero di riprendere presto questa storia ma per il momento non ho abbastanza tempo né idee.
Scusatemi ancora, e soprattutto, grazie a tutti quelli che hanno letto o recensito o anche solo dato un'occhiata a questa storia.

 

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