Everytime we touch

di scilla_95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -in principio- ***
Capitolo 2: *** Una giornata indimenticabile ***
Capitolo 3: *** -Sintomi ***
Capitolo 4: *** -Persone idesiderate- ***
Capitolo 5: *** -Attimi di gelosia- ***
Capitolo 6: *** -I pensieri di un Saiyan e le sue decisioni- ***
Capitolo 7: *** -I pensieri di una Terrestre e le sue decisioni- ***
Capitolo 8: *** -il sogno proibito- {parte prima} ***
Capitolo 9: *** Nono capitolo: il sogno proibito {parte seconda} ***
Capitolo 10: *** -Indifferenza- ***
Capitolo 11: *** -La solenne promessa- ***
Capitolo 12: *** -Qualcosa di diverso- ***



Capitolo 1
*** -in principio- ***


Erano le 10 di mattina quando la sveglia cominciò a squillare, Bulma non aveva alcuna voglia di alzarsi, ma doveva assolutamente andare al laboratorio a riparare quei stupidi robot per gli allenamenti di Vegeta, che aveva accettato la richiesta di Bulma di rimanere lì da lei. Aveva la testa immaersa nel cuscino e mille pensieri “ma perchè diavolo devo riparargli quei cosi se fa sempre il maleducato con me?” già sapeva qual’era la risposta: se lei non gli avrebbe riparato i robot lui poteva andarsene in qualuncue momento e lei non volevo questo, oramai si era completamente abituata a vederlo in giro per casa, ma questo non lo avrebbe mai ammesso. La sveglia continuava a suonare, quello squillo cominciava a darle sui nervi. -Ok ok, mi alzo!-disse la ragazza dai capelli turchini mentre riemergeva dal cuscino e dai sui pensieri sempre rivolti al bel principe. Si mise seduta sul letto e con una mano frugava sotto il letto in cerca delle ciabbatte, se le mise hai piedi e scese le scale parcollando. Addosso aveva una cannottiera larga e un paio di pantaloncini che per quanto fossero corti sebravano mutande. Mentre passava davanti la camere di Vegeta si accorse che era vuota “sicuramente si starà allenando” ma non riuscì neanche a finire la frase che sentì i gemiti del Sayan provenire dalla GR. Andò in cucina per preparsi qualcosa da mangiare ma non vide ne la medre ne il padre così si affacciò alla porta che dava sul giardino ma non c’era nessuno. Alzò le spalle e rientrò chiedendosi che fine abbiano fatto e cominciò a prepararsi una tazzina di caffè, che si sarebbe portata in laboratorio, e una ciambellla. Si avvicinò al tavolo e trovò un fogliettino: “Buongiorno cara, io e tuo padre siamo partiti per affari di lavoro staremo fuori per due settimane e poi abbiamo deciso di prenderci una settimana di facanza alla “Kame House” tu e vegeta cercate di non litigare e concedetevi qualche cenetta romantica ogni tanto ^.- “ -Pff, cenetta romantica..con quello scimmione? Sarebbe impossibbile..- In quel momento entrò Vegeta, era a petto nudo, idossava dei pantoloncini e aveva un’ascigamano sul collo. Bulma rimase incantata, non si era mai accorta di quanto fosse sexy il principe. -Hey donna, hai finito di fissarmi? E preparami qualcosa da mangiare- disse Vegeta con la sua solita aria scontrosa. Bulma scosa la testa come per scacciare i pensieri. -potresti almeno chiedere perfavore! Non sono mica la tua schiava sai?-disse la ragazza imbronciata -il principe dei Sayan non chiede perfavore- e incrociò le braccia. -senti i miei genitori non ci saranno per un mese e non mi va di comincira a litigare con te fin dal primo giorno perciò...vuoi del caffè?- Vegeta non disse niente, scosse la testa accennando un si, si sedette davanti a Bulma e cominciò a sorseggiare il liquido nero e amaro mentre fissava Bulma che metteva lo zucchero nella propria tazzina. Anche lui non si era mai accorto di quanto fosse bella la ragazza dai capelli turchini. Aveva oramai finito di bere il caffè e continuava ad ammirarla in tutta la sua bellezza. -Hey, ora sei tu che devi finirla di fissarmi!- disse Bulma con un sorrisetto malizioso. -N-non..ti-ti stavo fissando....ora vado ad allenarmi- si sbrigò a rispondere il principe che oramai aveva il viso completamente rosso, si alzò e si diresse verso la GR. Anche lei si alzò e si diresso verso il labolatorio intenta a lavorare su quei robot ma senza alcuna voglia, così si sedette sullo sgabbello e osservò alcuni fogli; oramai si erano fatte le due del pomeriggio e la fame cominciò a farsi sentire ma non aveva voglia di cucinare nè per lei e figuriamoci per quell’arrogante di Vegeta. Si mise la matite in bocca e la fece dondolare su e giù, cercava di farsi venire qualche idea e all’inprovviso fece cadere la matita sulla scrivania. -Ma certo! Chiederò a Yamcha di andare a mangiare fuori per pranzo- disse pulma che si sbrigò ag andare nell’enorme salone in cerca del telefono. N.DA ciaooo questa è la mia prima FF ditemi che ne pesate e se dovrei continuarla

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Capitolo 2
*** Una giornata indimenticabile ***


ecco a voi il secondo capitolo :D
2°capitolo: una giornata indimenticabile
“ma dove diavolo e finito quel coso?” pensava Bulma mentre metteva sotto sopra il salone “Eccolo!”.
Fece il numero del ragazzo e si mise il telefono all’orecchio.
-Pronto!-disse Yamcha
-pronto Yamcha sono io bulma, sentiii che ne dici se usciamo a mangiarci una pizza?-
-scusa amore ma proprio non posso-
-e sentiamo perchè non potresti venire?- disse Bulma indispettita che si portò la mano sul finco.
-emm...eccooo..io devo..devo....devo allenarmi- disse lui insicuro
-oh ma fammi il piacere non ti alleni mai! E propiro oggi hai deciso di allenarti..ma guarda un pò! Trovi sempre una scusa diversa-
In quel momento entrò Vegeta che aveva già capito con chi stava parlando la ragazza.
-ma no tesoro..davvero io dev..-disse Yamcha che venne subito interrotto da Bulma.
-Basta!! E non chiamarmi più tesoro. Tra noi è finita!- urlò Bulma all’apparecchio che poi scaraventò addosso ad una parete poco distante da Vegeta che aveva assistito a tutta la scena ma non aveva capito granchè.
-è tutto apposto?-
-e a te che importa?- disse Bulma che intanto si asciugava le guance dalle lacrime, poi corse in camera sua al piano di sopra.
Si guardò allo specchio.
“ma guardati! Stai piangendo per quello stupido..”pensava Bulma mentre si levava tutto iltrucco colato con un fazzoletto “basta adesso mi vesto e esco”.
Si mise una cannottiera bianca attillata, un paio di pantaloncini neri e scarpe nere col tacco, scese di sotto dove trovò ancora lì impiedi il sayan che mangiava una mela, prese la sua borsetta e si avviò verso la porta.
-dove vai?- chiese il sayan con aria interrogatia
-non sono affari tuoi.. e comunque tornerò per l’ora di cena tu per pranzo arrangiati, sei un principe dovresti sapere come si scalda un piatto di pasta- gli disse lei facendogli un sorrisetto stafottente e sbattendo la porta dietro di lei.
“Tzk, stupida terrestre, non so ancora cosa mi trattenga nel farti fuori” pensò Vegeta mentre la guardava uscire dando un morso alla sua mela.
Bulma era arrivata al centro della città dell’Ovest, c’erano molti negozi carini ma in quel momento lei doveva mangiare qualcosa, così si diresse verso un bar e chiese un succo di frutta e un fetta di pizza.
Si sedette ai tivolini fuori dal bar e cominciò a sorseggare il succo e, dando grossi morsi alla sua pizza, si guarda in giro.
Ad un tratto vide una coppia che gli passò davanti, erano mano nella mano.
“Che carini” pensò Bulma, ma poi mise a fuoco e si accorse che quel ragazzo gli era famigliare, lo fisso per alcuni secondi e poi “ma..ma quello è...Yamcha!!”
Bulma si alzò di scatto furiosa e si avvicinò hai due, prese per un orecchio il ragazzo e gli disse:
-Assì eh! È così che ti alleni vero?!-
-Bulma..tesoro..non è come pensi..io..-
-Si certo tu cosa?-
-io..io..-
-Pf,come pensavo, sei solo un bambino e come ti ho detto prima tra noi è finita, CHIUSO, CAPUT!- disse Bulma che poi gli stampò cinque dita rosse sulla guancia e lo stesso gli fece poi la ragazza che stava con lui.
Bulma ritornò al tavolino, prese la sua borsa ed entrò in un negozio; passò le ore lì dentro a provarsi moltissimi vestiti che poi ovviamente comperò tutti.
Vegeta camminava avanti e indietro con le braccia conserte e il viso corrucciato.
“ma perchè mi prooccupo tanto per quella stupida terrestre? Chissà che fine ha fatto?”
Finalmente Bulma rientrò dopo ore, infatti si erano fatte le 20:30 era sfinita, delusa aveva il cuore in mille pezzi e non aveva voglia di fare niente tanto meno di preparare la cena, così butto la borsa sul divano e si diresse in camera sua con gli occhi gonfi e lucidi.
Vegeta udì il rumore dei tacchi che salivano le scale si fermo di scatto per qualche secondo poi si precipitò ad aprire la porta.
Si ritrovarono faccia a faccia a qualche centimetro di distanza.
Vegeta indietreggio di un passo e disse:
-Finalmente! Ho fame preparami da mangiare-
-Senti non sono dell’umore per litigare perciò spostati-
-No sentimi tu donna,sei sta fino ad ora fuori e non vuoi nemmeno preparami la cena?-
-Esatto e ora se vuoi scusarmi vado a dormire- disse lei spostandosi e dirigendosi verso la porta della sua camera.
-E se prorpio hai fame cucinati qualcosa da solo, io non sono la serva di nessuno chiaro?- disse Bulma senza nemmeno girarsi.
-Voi terrestri siete così stupidi, piangete per qualuncue cosa-
Bulma non riuscì più a trattenere le lacrime che ormai gli rigavano il volto si girò verso il Sayan e urlò:
-Va al diavolo Vegeta!!-
Si rigirò e si butto sul letto della proprio stanza.
Vegeta era rimasto immobbile, lì, davanti alla porta chiusa della ragazza “forse ho esagerato..ma se lo meritava” pensò il Sayan che poi si diresse, con le mani in tasca, verso la cucina.
Bulma piangeva a dirotto e urlava addosso al cuscino, che oramai era diventato nero per colpa del trucco colato.
-Perchè, perchè..perchè la mia vita fa così schifo?-urlava la ragazza con la testa sotto il cuscino
-Perchè ho chiesto a quello scimmione di rimanere qui? Non fa altro che innervosismi e ferirmi...lui e quella’altro stronzo! Non è giusto!-
Poco dopo la porta si aprì lentamente e Bulma scansò il cuscino da sopra il viso per vedere chi si fosse permesso di entrare in quel momento.
Era Vegeta, in mano aveva due tazze e un paio di fazzoletti, rimase li davanti per qualche secondo finchè Bulma non ruppe il silenzio.
-Che vuoi? Ti ho detto che potevi entrare forse? Vattene!-urlò la ragazza.
Addosso aveva solo la cannottiera bianca che indossava prima, Vegeta non disse niente, avanzò lentamente verso di lei e si sedette a terra accanto al letto; pose la tazza con il cioccolato alla ragazza che l’afferrò velocemente, poi lui prese il fazzoletto e pulì il viso di Bulma completamete bagnato dalle lacrime.
Bulma rimase sbalordita dall’atteggiamento insolito del Sayan e non riusciva ad aprire bocca.
-Scusa se prima..si insomma hai capito no? Ma potevi almeno avvisarmi che saresti ritornata così tardi-
-Cosa?-
-Non farmelo ripetere-
-No,no ho capito bene, è solo che non pensavo l’avresti mai detto-
Vegeta non disse niente e si limitò a sorseggare la cioccolata calda mentre Bulma lo gardava serena, era felice di averlo accanto a lei ma si chiedeva comunque perchè fosse venuto.
Parlarono per ore ininterrottamente degli allenamenti di Vegeta e in qualche modo gli rivelò tutto il suo passato e lei rimase sempre più sorpresa dal suo comporamento, non se lo sarebbe mai aspettato da lui.
Ad un tratto Vegeta si fermò, alzò la testa verso il soffitto e chiuse gli occhi.
-Non posso crederci di averti confessato tutto- disse lui che era rimasto nella stessa posizione di prima.
Bulma guardò il volto del Principe poi l’orologio, erano le 23:27, “wow abbiamo parlato per tanto” la ragazza si avvicinò al viso di Vegeta, che aveva gli occhi chiusi, e gli diede un bacio sulla guancia, lui si girò verso di lei e si guardarono per diversi secondi.
Vegeta si perse negli occhi della ragazza “ma cosa mi stà succedendo? Cos’è questa strana sensazione?”
-Grazie..- disse lei con un piccolo sorriso a mezze labbra.
-E di cosa?-
-Bhè..per non avermi lasciata sola-
Vegeta non rispose, gli fece un sorriso, si alzò e andò verso la porta.
-Buonanotte Bulma-
-Mi hai chiamato per nome?- disse Bulma strabbuzzando gli occhi.
-Si, come ti chiami scusa??-
-Non mi ha mai chiamata per nome-
-Ti dà fastidio?-
-No no...notte Vegeta-
Detto questo Vegeta fece un sorriso e tornò in camera sua a fissare il soffitto “ma che mi è preso? Perchè vorrei prnare da lei? Provo una strana sensazione quando stò con lei...però mi piace” passo tutta la notte a pensare a lei fino alle 2:00 quando prese sonno ma continuò comunque a sognarla.
Bulma fece lo stesso ma al vontrario di Vegeta lei aveva perfettamente capito che si stava mano mano innamorando di lui.
 
N.D.A B'hè? che ne dite? è tanto penoso? fatemi sapere perchè ci tengo tanto^^
Grazie di cuore per tutti quelli che seguono la mia storia mi rendete molto felice :)
Alla prossima

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Capitolo 3
*** -Sintomi ***


La prima settimana passo in fretta tra gli allenamenti di Vegeta, il lavoro di Bulma e le loro solite litigate ma in queste ora c’era qualcosa di diverso, erano quasi più dolci, e avvolte litigavano proprio perchè Vegeta si preoccupava per Bulma o il contrario.
Ogni sera il Sayan andava a trovare Bulma nella sua stanza con la solita tazza di cioccolato o di latte e parlavano delle loro giornate per ore finchè la ragazza non dava il “bacio della buonanotte” a Vegeta e lui se ne andava sempre rosso in viso.
Una sera però, dopo la loro solita chiacchierata, il principe fece una domanda un po insolita a Bulma:
-Donna, cosa vuol dire “Amare”?-
-Bhè amare...amare vuol dire tenere una persona..proteggerla a costo della vita..stargli sempre accanto nel bisogno è quando non puoi vivere senza di lei-
-E che sensazioni provi quando ami una persona?-
-Ci sono svariate sensazioni quando ami qualcuno... ti batte forte il cuore quando ci stai vicino o pensi a lei, ti sudano le mani e quando non ti è accanto ti senti un vuoto incolmabile dentro-
Bulma mentre diceva questo si sdraiò a pancia in sù, chiuse gli occhi e fece un piccolo sorriso, intanto Vegeta la guardava, gli sembrava una principessa.
La ragazzi girò la testa verso di lui, che era seduto a terra al bordo del letto, i loro sguardi si incrociarono e si guardarono per diversi minuti, finche Vegeta non portò gli occhi verso il soffitto, Bulma si avvicinò a lui e gli diede il solito bacio sulla guancia ma invece di andarsene gli diede anche lui un bacio sulla guancia e si sbrigò a uscire dalla stanza per poi tornare nella propria.
Si sdraiò sul letto a fissare il soffitto e intanto ripensava alle parole appena dette dalla ragazza che rimbombavano nella sua testa.
Si mise una mano sul petto e si rese conto che il cuore gli patteva velocemente, le mani gli sudavano e sentiva una strana sensazione come se gli mancassa qualcosa.
“i sintomi ci sono tutti...io mi sono..mi sono inn.NO!”.
La mano gli cominciò a tremare, aveva voglia di tornare da lei, di dargli un’altro bacio e poi un’altro e un’altro ancora.
Così si alzò e si diresse nella camera di Bulma, le luci erano spente e la turchina si era già addormentata; si avvicinò a lei, le carezz i capelli e le diede un lungo bacio sulla fronte e poi sulla guancia.
-Buonanotte- gli sussurrò dolcemente Vegeta.

N.D.A scusate se è un po corto spero comunque che vi sia piaciuto^^

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Capitolo 4
*** -Persone idesiderate- ***


Erano passati alcuni giorni dallo strano comportamento di Vegeta e le giornate procedevano normalmente alla Capsule Corporation anche se gli incontri tra i due si erano ridotti e la sera il principe non andava più a trovarla ma a notte fonda faceva capolino nella stanza di Bulma per ammirarla mentre dormiva.
La ragazza non si preoccupava di questo loro allontanamento anche se in parte le dispiaceva, ma in fondo cosa poteva aspettarsi da uno scimmione?
Di certo non di fare cenette a lume di candela o passeggiate al chiaro di luna, no, questo no di certo, anche se avvolte ci fantasticava sù.
Il ragazzo invece non sopportava questa lontanaza, la sua mente era piana di lei, del suo viso, delle sue parole, le sue labra carnose e rosee che si appoggiavano alle sue guance fredde.
Doveva fare assolutaente qualcosa altrimenti sarebbe impazzito e poi non riusciva più ad allenarsi tanto anche se aveva notato che le sue onde energetiche erano diventate sempre più potentie riusciva ad allenarsi ad una gravità 500 volte superiore a quella terrestre.
-Donna quanto ci vuole ancora per mangiare?- disse lui visibilmente irritato
-Qualche minuto, stai calmo!-
-Mpf!-
Bulma era hai fornelli intena a preparare una dozzina di bistecche, mentre Vegeta, seduto su una delle tante sedie, batteva indispettito un dito sul tavolo e ogni tanto sbuffava e mugolava qualcosa di incomprensibile.
*DIN DON*
L’azzurra spense i fornelli e corse fuori dalla cucina per poi avvicinarsi alla porta ma quando aprì..
-Yamcha, che ci fai tu qui?-
Era lì, davanti a lei, con una rosa in mano e lo sguardo fisso su di lei.
-Ti prego Bulma perdonami, hofatto una stupidagine, non volevo-
-Tzk, mi dispiace ma proprio non posso-
-Perchè?-
-Hai anche il coraggio di chiedermi perchè? Mi hai tradito Yamcha e sicuramente non era la prima volta-
-Dai sù non fare la difficile e torniamo insieme, io ti amo- disse lui stringendola con forza.
Vegeta nel frattempo, seppur non riusciva a vedere niente, sentiva tutto e la presenza di quel mollusco vicino a Bulma stava cominciando ad innervosirlo seriamente ma cercò di trattenersi-
-Lasciami Yamcha, mi stai facendo male, e poi io non ti amo più da un pezzo ormai-
-Non ti lascio finchè non sarai di nuovo mia, e non dire cavolate anche tu mia ami, lo so benissimo- detto questo gli infilò un mano nella cannottiere e con l’altra teneva la rosa in mano e stringeva da dietro la schiena la ragazza sempre di più.
-Aaah!! Yamcha mi fai malee..Lasciami! ti ho detto LASCIAMI!!- urlò la ragazza in preda al panico che intanto aveva chiuso gli occhi.
Sentendo quello urla Vegeta non seppe più trattenersi.
Bulma non si sentì più le mani del ragazzo addosso ma sentiva solo un respiro mozzato avanti a lei non aveva ancora il coraggio di riaprire gli occhi.
Dopo qualche secondo si fece coraggio e li riaprì lentamente.
Davanti a lei si ritrovò la schiena perfetta del principe che, con una mano stretta al collo di Yamcha, lo alzava dal terreno.
-Ma..che..-balbettò Bulma.
 
N.D.A scusate se vi lascio un po di suspance ma qui ci voleva proprio ahahha.
Allora che ve ne pare? 

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Capitolo 5
*** -Attimi di gelosia- ***


Care lettrici spero vi piaccia questo capitolo, ci ho messo molto tempo per scriverlo e vorrei ringraziare tutti coloro che mi seguno e che recensiscono la mia storia mi fate mooolto felice.
Bhè che altro posso dire...BUONA LETTURA

Quinto capitolo Atti di gelosia

-Ma..che..-Balbettò Bulma
-V-vegeta..Vegeta…m-mollami- disse Yeamcha con un filo di voce.
-No! Tu devi lasciare Bulma in pace-protestò il Saiyan che poi scaraventò il ragazzo fuori casa.
Yamcha rimase immobile sul prato freddo a fissare il principe.
-Ma che ti prende Vegeta?-
-Non ti azzardare più ad avvicinarti a lei, hai capito?- disse Vegeta mentre si avvicinava a lui prendendolo per il colletto della camicia.
-Non puoi dirmi quello che devo fare..lei è mia!-
A quelle parole gli occhi del Saiyan si tinsero come di sangue per la rabbia, strinse ancora di più forte li colletto del ragazzo e caricò un potente pugno.
-Tua? Lei non è tua! Non lo sarà mai..prova ad avvicinarti un’altra volta a lei e ti giuro che l’ultima cosa che vedrai sarà un mio pugno-
Detto questo avvicinò la sua bocca a all’orecchio di Yamcha e gli sussurrò: “Lei è solo mia! Mi sono spiegato bene?”.
Detto questo Yamcha sbigottito sbarrò gli occhi e in pochi secondi si ritrovò in aria con un dolore lancinante allo stomaco per via del cazzotto dato dal Saiyan.
Per tutto il tempo Bulma ha assistito alla scena con gli occhi sgranati e le mani tremanti.
Quando Vegeta si avvicinò a lei per rientrare in casa la ragazza lo fermò parandosi davanti a lui.
-P-Perché lo hai fatto?-
Da lui non vi fu risposta, la guardò così intensamente da perdersi l’uno negli occhi dell’altra.
-Allora?-
-Vuoi sapere il perché?-
-Certo!-
A quel punto tornò a guardarla così profondamente da farla arrossire leggermente.
“E’ bellissima..non posso resistere, non ne ho più la forza”.
Si avvicinò a lei con fare lento e deciso mettendogli una mano dietro la schiena e l’altra dietro la nuca.
La avvicinò a lui finché i loro corpi non furono perfettamente attaccati.
Dopodiché avvicinò a lei anche le sue labbra sfiorandole appena.
-perché tu sei mia- gli sussurrò lui.
A queste parole Bulma sussultò appena sgranando gli occhi ma non fece in tempo a ribattere che le loro labbra si unirono perfettamente, le lingue si cercarono e non ci misero molto a trovarsi e unirsi.
Vegeta fece scendere la mano, che si trovava dietro la schiena della ragazza, fino alla sua coscia scoperta dalla minigonna.
La prese avidamente e mise la gamba di Bulma sul suo fianco destro.
Fece lo stesso poi con l’altra gamba prendendola in braccio senza mai staccasi dalle sue labbra.
Si staccò solo per riprendere fiato e guardarsi con passione finché Vegeta distacco il suo sguardo e andò a fissare la cucina.
-Và a finire di cucinare-
Bulma lo guardava confusa, ma come tutto quello che è successo fino ad ora? È stato solo uno sfogo? Bhè poteva aspettarselo da uno scimmione come lui, eppure c’era qualcosa che non la convinceva.
Il ragazzo prese per le natiche Bulma staccandola da lui posandola con delicatezza a terra.
La turchina continuava a guardarlo quasi con tristezza finché Vegeta prese tra la mani il viso della ragazza e la baciò dolcemente.
Quando si staccarono da quel bacio passionale Bulma cominciò a sorridere mentre il moro le accarezzò la guancia sinistra.
Ogniuno tornò nelle proprie stanze, quando ebbero finito di cenare, ma qualcosa li turbava così tanto da non riuscire a dormire.

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Capitolo 6
*** -I pensieri di un Saiyan e le sue decisioni- ***


Sesto capitolo: i pensieri di un Saiyan e le sue decisioni
“perchè l’ho fatto?..non dovevo...perchè mi sono immischiato?..perchè ho rivelato a quella sciocca terrestre dei sentimenti che neanche riesco a controllare?...perchè con lei mi comporto così?..sono sempre stato schivo e senza cuore con tutti ma con lei..con una semplice terrestre..non ci riesco, è più forte di me”.
Vegeta si tartassò di d
omande tutta la notte e proprio a quest’ultima affermazione: “non ci riesco, è più forte di me” prese una decisione.
Doveva andarsene.
Perchè?..bh’è perchè lui, il Grande Vegeta Principe dei Saiyan, non poteva permetterselo...non poteva permettersi di essere più debole davanti agli occhi di una semplice terrestre come Bulma.
Partire, si, sarebbe stata la cosa più giusta per entrambi.
Lui sarebbe ritornato in sè, l’essere spietato e senza cuore di un tempo, e lei, secondo Vegeta, non avrebbe sofferto.
Ma sofferto per cosa? Vegeta non seppe darsi una risposta ma non voleva che lei soffrisse.
Ancoraa, ma per cosa? Perchè doveva soffrire? Perchè gli venivano in mente certe cose? Niente, nessuna risposta..solo un flash-back di quando l’aveva baciata, l’aveva presa fra le sue braccia forti e possenti senza che lei ne sentisse timore quando gli aveva detto quelle dolci parole senza che se ne rendesse conto, no, non era di certo lui in quel momento, il suo orgoglio, il suo maledettissimo orgoglio, si era andato a farsi fottere come se niente fosse.
Quando l’aveva staccata da sè e...ecco, quello sguardo, quegli occhi pieni di tristezza che gli facevano gelare il sangue nelle vene.
Cavolo quanto la voleva.
Non faceva altro che pensare a lei anche contro la sua volontà, qualunque pensiero lo riportava a pensarla.
Proprio mentre la pensava stava girando nella stanza in cerca di qualcosa da mettersi per la sua partenza.
Ecco, era pronto, doveva solo uscire dalla stanza, salutare Bulma e andarsene..
No! aspetta un’attimo, non poteva salutarla, l’averbbe solo fatta soffrire.
Andò così al piano di sotto e si avvicinò alla navicella che era in giardino.
Si girò istintivamente verso la porta-finestra della camera di Bulma.
Come avrebbe fatto senza di lei? Se gli mancava già così tanto che era solo a qualche metro di distanza da lei, come avrebbe fatto a migliaia di chilometri di distanza?
-BASTA!!- fu quello che disse Vegeta quando buttò a terra il borsone con le tute dentro.

N.D.A
lo so lo so è molto corta ma ho già pronto il settimo capitolo e ho provato ad unirli ma dopo veniva troppo lungo così li ho dimezzati. ;)
Allora il principe se ne và...che peccato èh? 
Dai che tanto torna...forse..
Un bacione a tutti quelli che mi seguono e che recensiscono :* Alla prossima^^
P.S scusami, chi è che sa come si mettono le immagini nei capitoli >.< volevo mettene alqune ma non ci sono capace, vi prego chi sa dirmelo? :)
-Scilla

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Capitolo 7
*** -I pensieri di una Terrestre e le sue decisioni- ***


Settimo capitolo: i pensieri di una terrestre e le sue decisioni
“perchè lo ha fatto? Forse prova qualcosa per me?.. NO impossibile! Però lo ha fatto, mi ha baciata..ha detto che sono sua..uff forrei tanto sapere cosa gli frulla per la testa a quello scimmione”.
Si rigirò nel letto per ore quella sera in attesa che Morfeo la prendesse fra le braccia, ma niente... i suoi pensieri sembravano non dargli pace.
Sapeva che Vegeta non poteva provare dei sentimenti per lei, è troppo orgoglioso, ma in qualche modo ci sperava.
Sperava che loro potessero stare insieme ma sapeva che non sarebbe mai successo e gli dispiaceva tantissimo.
Voleva piangere perché voleva che lui la baciasse ancora, ma non lo fece, anche lei troppo orgogliosa per ammettere i suoi sentimenti.
-Deve essere lui a fare il primo passa se proprio ci deve essere. Ma scommetto che se Vegeta prova dei sentimenti verso di me, e ne dubito seriamente, non lo direbbe mai neanche a se stesso figurati se lo viene a dire a me. Io invece lo ammetto almeno a me stessa; SI! Lo ammetto, mi piace e anche tanto!-
Fatto, lo aveva ammesso, a se stessa, ma lo aveva pur sempre fatto.
Si alzò di scatto dal suo letto e si avvicinò al bagno per per sciacquarsi il viso.
Doveva levarsi dalla testa quei pensieri altrimenti avrebbe passato la notte in bianco.
Ritonò al letto ma si arrestò subito quando vide, appeso ad un’anta dell’armadio, un vestitino molto sexy tutto rosso e con una scollatura davvero notevole sul decoltè.
-Mmmh... ma si certo!! Domani lo farò cadere hai miei piedi... inanzitutto fingerò indifferenza, farò come se non fosse successo niente. Poi lo farò impazzire con questo bel vestitino e infine lo farò ingelosire. Si, riuscirò a sedurlo!-
Bulma era convintissima di questo, lo voleva tutto per lei.
Così si buttò sul letto e chiuse gli occhi con un piccolo sorriso stampato sulle labbra.
“Sarà bellissimo vederlo sbavare dietro di me e poi ingelosirsi vedendomi con qualcun altro ihih”.
Dopo questo pensiero cercò di addormentarsi ma qualcosa la turbava, era come se ci fosse qualcuno..ma non c’era anima viva lì dentro oltre lei.
Si rigirò più volte per trovare una posizione adeguata per addormentarsi ma aveva ancora quella strana sensazione.
Ecco, l’aveva trovata, stava girata sul fianco sinistro e fissava il pavimento che aveva un colorito bianco latte per via della luce lunare ma ad un certo punto su quel pavimento si alzò piano un’ombra, come se qualcosa stesse svolazzando davanti la finestra.
Bulma sussultò nel vedere quell’ombra, batte più volete le ciglia per capire cosa fosse e dopo averla fissata per una manciata di secondi sussultò di nuovo capendo di cosa si trattasse o meglio dire di chi.
Si, era Vegeta, come poteva confondere quei capelli perennemente dritti e folti, si, era sicura doveva essere per forza lui.
Elargì un grosso sorriso e si rizzò subito in piedi andando a fissare la lastra di vetro che le era davanti.
Niente, non c’era niente, eppure le era sembrato proprio lui.
Si alzò dal letto, indossò una vestaglia rosa e si diresse verso il balcone 
“ma cosa mi è saltato in mente, andare nella camera della terrestre? Per poco non mi scopriva”.
Vegeta era sotto il balcone sospeso in aria che si malediva per quello che aveva appena fatto ma se non fosse salito su quel balcone forse ora sarebbe lontano anni miglia dalla terra e soprattutto...da Bulma.

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Capitolo 8
*** -il sogno proibito- {parte prima} ***


Ottavo capitolo: il sogno proibito {parte prima}
Era in una situazione abbastanza scomoda.
Sospeso in aria proprio sotto il balcone della ragazza, aveva il respiro affannato, il cuore che batteva a gran velocità, sentiva il viso andare in fiamme quando le mani erano gelide e tremavano come una foglia.
Sentì dei passi sopra la sua testa, il cuore si fermò e con esso anche il respiro si sospese per poi ricominciare con uno ancora più affannato.
Doveva calmarsi altrimenti l’avrebbe scoperto.
-Vegeta?..sei tu?..-
Il Saiyan entrò nel pallone, l’aveva riconosciuto, ma come aveva fatto quella maledettissima donna a riconoscerlo?
Scese il più lentamente possibile e atterrò sul prato che si distendeva sotto i suoi piedi e si affrettò a prendere il borsone ed entrare in casa.
Salì le scale e si avvicinò a passo felpato nella sua camera per poi entrarvi.
-Devo decidermi...parto...non parto...parto...non parto..-
Non era da lui essere così indeciso.
Si sedette sul letto e mise la testa fra le mani, il suo sguardo era fisso sul pavimento ma poi andò a guardare fuori la finestra.
-Dannata donna, perchè mi fai quest’effetto..come puoi tu, inutile terrestre, andare a condizionare le mie decisioni?-
Era così confuso, non sapeva proprio cosa fare.
Si alzò e andò ad affacciarsi sul balcone; di solito la notte lo metteva di buon umore ma quella..quella notte era così strana.
Sentiva una morsa al cuore soltanto a pensare di essere lontano da lei.
“Rimarrò solo perchè dovrò allenarmi e quella gallina può costruirmi il necessario per farmi diventare Super Saiyan, solo e soltanto per questo non mi importa niente di quella stupida!”
Mentiva, mentiva spudoratamente, ma non poteva ammettere, anche solo a se stesso, che rimaneva solo per lei.
Per rivedere il suo sorrisso, il suo corpo sinuoso, le sue labbra rosse, i suoi occhi blu come l’oceano, sentire quella risata cristallina e, anche se a fatica, doveva ammettere che gli piaceva quando gli urlava contro e gli puntava il dito addosso, vedeva le sue labbra che si muovevano veloce e gli veniva voglia di prenderle fra le sue per farle fermare..ma non poteva.
Fino a quel giorno che non seppe più resisterle e la prese fra le sue braccia.
Non rimpiangeva quel momento, anzi voleva riviverlo, gli manca le sue labbra e le gambe sui suoi fianchi.
Eppure erano appena passate più o meno 6 ore da quel bacio e già gli mancava.
Aveva preso la decisione, sarebbe rimasto ma si ripromise che non l’avrebbe degnata di uno sguardo altrimenti l’avrebbe distolto dai suoi allenamenti.
Dopo quest’ultima decisione prese posto nel letto e si perse nell’oblio profondo della notte.
Bulma intanto, ancora sul terrazzo, guardava sognante il cielo limpido della notte.
Non una novuola in cielo che coprivano la luna e le stelle brillavano più che mai.
Erano le 2 di notte e la ragazza era ancora fuori con i gomiti poggiati alla ringhiera e il mento sulle delicate mani.
Sospirò rumorosamente.
-Vegeta..Vegeta..Vegeta...come sei strano..domani avrai una bella sorpresa ihihi-
Fece un sorrisetto malefico e si coprì la pocca con una mano.
Si girò verso la camera e vide l’orologio digetale sopra il comodino che segnava le 2:10.
-Azzo guarda che ore sono! Meglio se vado a letto altrimenti col cavolo che mi sveglio domani.. ma che sto facendo?? Sono arrivata anche a parlare da sola? Tutto per colpa tua! Maledetto Saiyan-
Andò a sdraiarsi sul letto e finalmente Morfeo la prese fra le braccia.
*BIIP* *BIIP* *BIIP*
-Mmmh..ma che ore sono?!-
Girò il viso verso l’orologio che squillava.
-Ma..le 3 di notte? Ma si è impazzito questo stupido aggeggio?-
Tirò un pugno alla sveglia fracassandola e, non curandosi dell’accaduto, si sdraiò nuovamente sul letto con le mani dietro la testa e gli occhi che fissavano una punto indefinito sul soffitto.
Sospirò più volte, non aveva alcuna intezione di riaddormentarsi oramai era sveglio, aveva anche pensato di andare ad allenarsi nella Gravity Room ma stranamente non ne aveva voglia.
Cominciò a pensare che doveva assolutamente battere Kakaroth, non poteva permettersi un’altra sconfitta, poi pensò a Bulma, poi al suo orribbile passato, poi di nuovo a lei e così per almeno una mezz’ora buona finchè non sentì dei passi che terminarono proprio davanti alla sua stanza per poi continuare in direzione del salone.
Si alzò di scatto e si diresse nell’immensa stanza per vedere chi fosse sveglio a quell’ora di notte, non che la cosa possa interessarlo molto ma giusto perchè non aveva niente da fare.
Si affacciò sulla cucina ma ciò che vide fu la sola stanza desolata così si diresse verso il frigorifero per prendere una bottiglia d’acqua fresca.
Richiuse lo sportello ma una voce sottile lo fece sobbalzare leggermente.
-Ciao Vegeta!-
Si girò velocemente e ritrovò il viso di Bulma a pochi centimetri dal suo.
Provò ad indietreggiare ma il frigo gli impediva i movimenti così restò immobile davanti a lei.
-Scusa, ti ho percaso spaventato?-
-Tzk!- fu la risposta secca del principe.
-Come mai sveglio a quest’ora?-
-Non sono affari che ti riguardano-
-e invece si visto che stavi sicuramente pensando a me-
-Mpf, ma cosa vai blaterando?-
-Dai Vegeta ammettilo, io ti piaccio e mi desideri-
Vegeta non disse niente, portò alla bocca la bottiglietta d’acqua che aveva in mano bevendone a grandi quantità.
Bulma intanto era rimasata lì davanti a fissarlo come se stesse attendendo qualcosa.
Vegeta finì di bere e quando staccò la bottiglia dalla bocca una goccia d’acqua gli scivolò sul mento fino ad arrivare ai pettorali nudi.
-Si può sapere che diavolo vuoi donna?-
Bulma non rispose ma si leccò le labbra con estrema lentezza e il suo sguardo si fermo sui pettorali dove si era femata la gocciolina d’acqua.
Appoggiò le sue piccole mani affusolate sulle spalle del Principe e portò la bocca sul petto per poi risalire con la lingua fino all’angolo della bocca dell’uomo. 

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Capitolo 9
*** Nono capitolo: il sogno proibito {parte seconda} ***


Salve Gente avviso che questo capitolo è di tipo mmm..Arancione^^
B'è buona lettura ;)

Nono capitolo: il sogno proibito {parte seconda}

Era rimasto lì, immobile, senza proferire parola, non riusciva più a ragionare lucidamente.
Quella donna lo stava facendo impazzire e per quanto faticava ad ammetterlo gli piaceva quel tocco.
-Ammettilo Vegeta, tu mi vuoi, altrimenti mi avresti sconsato, cosa che invece non hai fatto-
-E chi te lo dice che adesso non ti scaraventi da un’altra parte?-
-Fallo se non vuoi che continui, se non mi vuoi come tua Principessa, fallo, scansami- gli alitò Bulma ad un centimetro dalla sua bocca.
Vegeta non sapeva cosa dire perchè in realtà lui la voleva.
Si! La voleva come sua Principessa.
Gli mise una mano dietro i capelli azzurri e l’altra sul fianco sinistro.
-Lo sapevo!- esultò la ragazza accennando un sorrisetto malizioso e lo stesso fece lui.
Unirono le loro bocche e le loro lingue per diversi minuti finchè il Saiyan la prese in braccio.
-Dove mi porti?
-Oh lo vedrai presto- 
Fece un sorrisetto per niente rassicurante ed entrò nel salone.
Adagiò Bulma sul divano in pelle nero, la guardò per qualche secondo e poi con passo felino si mise sopra di lei.
“è così bella...non riesco più a trattenermi”
La ragazza cinse il collo del Saiyan e cominciò a baciarlo ardentemente mentre le mani di Vegeta andavano ad intufolarsi fin sotto la cannottiera attillata di lei che lasciava bene poco all’immaginazione.
Toccava il suo seno avvolto in un reggiseno di pizzo nero, stava letteralmente impazzendo così gli strappò di dosso gli indumenti facendola gemere e lasciandola con i soli slip addosso.
-Hai intenzione di fare tutto da solo simmione?-
Vegeta la guardava perplesso, cosa voleva dire? Che voleva fare?
Un sorrisetto fece capolino sulla bocca di Bulma che poi alzò la schiena verso il Saiyan, che era inginocchiatto su di lei, e gli abbassò i boxer lasciandolo completamente nudo.
Stava cominciando ad ansimare e sudare freddo, la voleva tutta per lui, era solo sua.
Si riaccasciò sopra di lei e cominciò a baciarle tutto il suo corpo lasciando una scia di baci ardenti.
Ecco che per ultimo il Principe tolse anche gli slip alla ragazza ma stavolta con più delicatezza.
-V-vegeta..fammi tua!- ansimava Bulma oramai completamente bagnata.
No, aveva ancora intensione di giocarci, veleva farla impazziere come lei aveva fatto con lui.
Si buttò sulla sua bocca e cominciò a baciarla mentre le mani di lui esploravano tutto il corpo fino alle parti più delicate, mentre quelle di lei andavano a graffiare la schiena del Saiyan, ovviamente non gli provocava dolore anzi lo eccitava ancora di più.
Basta non ce la faceva più, doveva farla sua altrimenti sarebbe scoppiato.
Si staccò dal bacio e si posizionò tra le gambe di lei.
Ecco stava per essere sua, solo e solamente sua ma...
*BIIP* *BIIP*
Si svegliò ansimante e sudato.
Sbarrò gli occhi e girò la testa a destra e sinistra per capire dove fosse.
Si portò una mano tra i capelli corvini e cercò di rallenate il battito cardiaco.
-Non ci posso credere...l’ho sognata...stavo per farla mia e mi piaceva-
Non sapeva più cosa fare, la sognava, la desiderava, voveva che fosse solo sua ma il suo orgoglio non gli lasciava scelta, doveva essere il Principe freddo e distaccato di sempre, o quasi.
Sospirò rumorosamente e si mise seduto sul letto.
Andò a fissare l’orologio sul comodino che segnava le 8:06.
-Dannata sveglia!-
Vegeta era solito alzarsi alle 6:00 di mattina per non scontrarsi con i Briefs ma a quanto pare quel giorno la sveglia aveva deciso di suonare dopo.
Doveva alzarsi ma non voleva incontrare Bulma per nessuna ragione al mondo.
Vabbè l’avrebbe licquidata con facilità ma solo dopo si accorgerà che si sbagliava di grosso.

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Capitolo 10
*** -Indifferenza- ***


Decimo capitolo: indifferenza
la ragazza cantava con disinvoltura mentre cucinava.
Indossava il vestitino rosso, che aveva adocchiato la sera prima, e uno strofinaccio legato alla vita per evitare di sporcarsi.
“uff quando scende quello stupido saiyan? La colazione è quasi pronta e io ho proprio voglia di vederlo...voglio farlo impazzire ihih”.
Bulma si morse il labbro inferiore pensando ai vari modi per sedurlo ma il cigolio della porta la destò dai suoi pensieri e si girò verso il Principe che era poggiato sullo stipide della porta con le braccia conserte nella sua solita posizione.
“dio quant’è bello”
“dio quant’è bella”
I due si guardarono per un secondo infinito in cui l’uno si perse negli occhi dell’altro.
-È pronta la colazione donna?-
-S-si..mancano ancora cinque minuti-
-Bene, muoviti che ho fame!-
Così dicendo Vegeta si sedette su una delle tante sedie.
“Bene a quanto pare anche Vegeta vuole fare lo stesso giochetto, fai pure, fingi indifferenza, ma io ti ripagherò con la stessa moneta caro mio” pensò Bulma.
Vegeta intanto guardava la ragazza che mescolava il sugo e canticchiava muovendo i fianchi al ritmo di musica.
“Se continua così la sbatto direttamente sul tavolo” .
Un ringhio uscì dalla bocca del Saiyan facendo girare Bulma verso di lui.
-Qualcosa non va Vegeta?-
-Finiscila di canticchiare e portami il cibo!-
-Uff..quanto sei noioso è quasi pronto-
Affondò il cucchiaio nel sugo prendendone un po e si diresse verso il Principe che la guardava perplesso.
-Assaggia!- disse la ragazza porgendogli il cucchiaio vicino alla bocca.
-Io non prendo ordini da nessuno, tantomeno da te!-
-Ooh e daii è per vedere se è pronto, sù apri la bocca altrimenti si raffredda-
-No! Assaggialo te!- disse il Saiyan che girò la testa
-Dai non fare il bambino, cos’hai paura?-
-Non dire cavolate!-
-E allora sù mangia!-
Bulma preste il viso di Vegeta con l’unica mano libera e lo girò verso di lei.
-Di “Aaaah”-
-MAI!-
-Eddaaaiii-
Vegeta alzò gli occhi al cielo e aprì la bocca.
Bulma elargì un bellissimo sorriso che fece inbambolare il Principe.
-Aaam- disse la ragazza mentre impoccò Vegeta.
-Guarda, ti sei sporcato tutto-
Si allungò sul tavolo per prendere un fazzoletto mettendo in bella mostra il suo decoltè.
Vegeta sbiancò, gli tremavano le mani e stava cominciando a sudare, sentiva il sangue scendergli fino al basso ventre.
Bulma prese tra le mani il viso del ragazzo e lo ripulì dai residui di sugo.
-Ecco fatto, allora? È buono?-
Vegeta non rispose aveva la gola secca e il rispiro mozzato, stava per saltarle a dosso ma per fortuna tornò ai fornelli.
-Bhè chi tace acconsente- disse lei facendogli un’ occhiolino.
“Basta non ce la faccio più, devo averla!”
Bulma stava girando il sugo quando sentì un soffio di aria calda sul collo.
Sobbalzò leggermente ma dopo essersi ripresa si girò lentamente ma purtroppo non trovò nessuno dietro di lei eppure gli era parso di sentire qualcuno respirare sul suo collo e poi..dov’è Vegeta?
Era fuori dalla casa proprio davanti il portellone della GR “ma cosa credevo di fare? Dovrei scordarmela non cercare di baciarla di nuovo che cavolo”
Entrò nella stanza e cominciò ad allenarsi a gravità 520.
Doveva liberarsi di quei pensieri dentro la GR c’era spazio solo per gli allenamenti ma la sua mente non gli dava pace infatti si ricordò di quando si ferì gravente a causa dell’esplosione della camera gravitazionale e lei gli rimase accanto finchè si riprese completamente.
Gli mancava, gli mancava terrbilmente, voleva tornare da lei ma...qualcosa gli impediva questo...il suo orgoglio ecco cos’era, non poteva permettersi di provare qualcosa per una terrestre, avrebbe negato tutto, avrebbe fatto finta di niente. “Ma ce la farò? Riuscirò a trattenermi ogni volta che me la ritroverò davanti?”
Questo si chiedea Vegeta tra un Ki-Blast e un pugno.
“Certo che ce la farò!! Io sono il Principe dei Saiyan” si ripeteva sapendo perfettamente che ogni volta che la incontrava la guardava come se l’intero universo finisse nei suoi occhi. In quei occhi azzurri come il cielo che gli facevano perdera la testa.
Rientrò in casa a notte inoltrata ma una cosa lo colpì non poco.
Bulma stesa sul divano che tremava e mugolava qualcosa di incoprensibile.
Istintivamente si avvicinò a lei e con una mano gli toccò la fronte.
Era bollente, sembrava un termosifone, così la prese in braccio e la portò in camera adagiandola sul letto.

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Capitolo 11
*** -La solenne promessa- ***


Undicesimo capitolo: la solenne promessa
Vegeta la guardava incantato ma anche molto preoccupato.
Cosa aveva? Sarebbe guarita?
Si, si stava preoccupando per lei, e anche molto.
Ma come era possibile che lui, Vegeta, il Principe di tutti i Saiyan, stesse in pensiero per una stupida terrestre.
Non riusciva proprio a spiegarselo ma ecco che il fruscio delle coperte gli fece rialzare lo sguardo verso di lei.
Si era scoperta e sul suo viso si intravedeva una smorfia di dolore così il Saiyan si avvicinò a lei, le rimise le coperte addosso e, dopo aver spostato la frangetta, le diede un dolce bacio sulla fronte.
Scottava ancora così decise di andare a prendere un panno bagnato al piano di sotto.
Dopo aver preso tutto l’occorrente posizionò la stoffa umida sulla fronte di Bulma e si sedette su una sedia accanto a lei.
Era passata mezz’ora e Vegeta era ancora li che si prendeva cura di lei allungando la mano di tanto in tanto per sentire se la temperatura si fosse abbassata, ma niente.
Ma cosa stava fancendo? Perchè era ancora lì? Doveva allenarsi non poteva perdere tempo per lei, era deciso, stava per andarsene doveva solo aprira la porta.
-V-ve..Vegeta-
Cosa? L’aveva chiamato? Proprio lui? Ma allora si era svegliata? Riusciva a pensare a una cosa soltanto...Stava bene?
Si girò di scatto ma gli occhi della ragazza erano ancora chiusi con forza e aveva ancora quella smorfia di dolore mista a tristezza stampata sul volto, quel volto angelico che faceva sempre impazzire il principe.
-N-non..non..lasciarmi...ti..ti prego-
Il cuore mancò di qualche battito ma poi ricominciò velocemente...lo stava sognando...lo pregava di rimanere con lei ed ecco che si richiedeva: Ma cosa stava facendo? Lui doveva rimanere con lei.
Così si rissedette accanto al letto ma dopo 5 minuti il cellulare che era sul comodino cominciò a vibrare, lo prese e vi trovò un messaggio e decise di leggerlo.

Ciao Bulma
Lo so che mi sono comportato male con te e me ne pento.
Scusami mi dispiace mi sono comportato da stupido
Davvero non volevo, perdonami
Io ti amo, ti prego torniamo insieme.
Yamcha.

La rabbia cominciava a ribbollirgli dentro, digrignava i denti con forza e svariati ringhi uscirono dalla sua bocca, stava per distruggere tutto ma si ricordò di lei, Bulma, la sua Bulma.
Doveva calmarsi altrimenti l’avrebbe svegliata, respirò profondamente e con il solo sguardo disintegrò il cellulare.
Allungò la mano verso la fronte di Bulma, la temperatura si stava abbassando.
Sospirò..si, era un sospiro di sollievo, fece scivolare la sua mano fino a quella della ragazza e la strise.
In quel momento decise “ Tu Donna, Tu Bulma, Tu sarai la mia Donna e niente e nussuno dovrà sfiorarti perchè tu sarai mia”.
Passarono le ore e ormai anche Vegeta si era addormentato ma non aveva mai lasciato, neanche per un secondo, la mano di Bulma.
Ogni tanto si svegliava per vedere se era tutto apposto e si chiedeva ripetutamente “cosa accadrà domani mattina? Si rimetterà?”.

N.D.A
Bene bene bene..ragazzi..siamo quasi arrivati alla fine!!
Questo è il penultimo capitlo, dimetemi come vi è sembrato^^
Al prossimo ed ultimo capitolo.
Ah Grazie di cuore a tutti queli che seguono e recensiscono la mia storia, mi fare davvero molto felice :')
-Scilla

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Capitolo 12
*** -Qualcosa di diverso- ***


Dodicesimo capitolo: Qualcosa di diverso.
Alcuni raggi di sole entravano prepotenti nella camera da letto fino ad illuminare il viso di Vegeta il quale si svegliò a causa del rumore delle pentole al piano di sotto.
-Bulma- sussurrò vedendo che la ragazza non era più nel suo letto.
Era rimasto lì, accanto a lei, tutta la notte, stringendole la mano per imperdirle di andarsene, non se la sarebbe fatt
a scappare per nessuna cosa al mondo.
Ma ora...dov’era? perchè non era li?
Si precepitò di sotto ed entrò nella cucina.
Eccola! Era li che sferragliava le pentole per preparare chissà cosa.
-Donna!- urlò Vegeta.
-Oh! Vegeta che spavento, non mi aspettavo ti saresti svegliato così presto-
-Ma cosa stai facendo?-
-Secondo te? Sto facendo la colazione scimmione!-
-M-ma tu..tu-
-Non preoccuparti! Ho riposato abbastanza,ora sto meglio-
-...-
-Dai mettiti seduto- disse girandosi verso i fornelli.
Stava sbattendo le uova quano sentì delle braccia cingergli i fianchi.
-Sicura di stare bene?- gli sussurrò Vegeta all’orecchio
-..Grazie..- disse lei con un sorrisetto.
Vegeta cominciò a baciarle il collo fino a arrivare a mordicchiarle l’orecchio.
“ma cosa sta facendo? Non è da lui..per niente”
La girò verso di lui e si avvicinò pericolosamente al viso di lei fino a trovarsi a un palmo di distanza della ragazza ma ecco che il vuoto che li divideva venne colmato da un bacio inzialmente castro ma che poi diventò sempre più passionale.
Bulma era rimasta paralizzata.
Lui la stava baciando..di nuovo..ma quella volta era diverso, c’era qualcosa in lui che prima non esisteva o che forse era semplicemente nascosto, si! era tutto dietro quella maschera d’accaio che ora stava scivolando via come acqua.
Lei, Bulma Briefs, era forse riuscita a far innamorare il Principe dei Saiyan di una semplice terrestre?
La mano di Vegeta si insinuò dentro il top della ragazza che percorse tutta la schiena fino ad arrivare al gancio del reggiseno che successivamente slaccio con estrema facilità mentre con l’altra mano le levava le spalline trasparenti.
Il reggiseno ormai si ritrovò dall’altra parte della stanza mentre i due ragazzi continuavano a baciarsi mordendosi le labbra e intrecciare le loro lingue.
No! Lei doveva essere sicura. Cosa stava succendendo? Cosa sarebbe successo tra pochi istanti? Ma soprattutto, cosa sarebbe successo dopo?
Mise le mani sul petto del ragazzo e si stacco da lui ansimando.
Si guardarono negli occhi e in lui vide una luce diversa, mai vista prima d’ora. Si, lui la voleva ne era certo, sarebbe stata sua per sempre.
-Cosa stiamo facendo?- sussurrò Bulma ansimando.
-Io...io- balbettò il Principe abbassando lo sguardo.
Lei prese fra le mani il viso di Vegeta e lo costrinse a guardarla.
-Cosa succederà dopo? Mi tratterai come sempre? Lo stai facendo solo per sfogarti?-
-B-Bulma...io..ieri ho deciso..-
-Cosa?-
-Che..ecco- il volto del giovane Saiyan si colorò di rosso ed improvvisamente non sapeva più dove guardare perciò fissò un punto indefinito sulla parete accanto.
-Allora?-
-HO DECISO CHE TU SARAI MIA PER SEMPRE!- urlò Vegeta sempre più rosso in viso 
Bulma rimase scioccata, non pensava avrebbe mai detto questo.
Lei sarebbe stata sua per sempre.
-Vegeta...-Sussurrò Bulma
-Io non posso dirti di amarti perchè non l’ho mai provato in tutta la mia vita non so cosa si l’amore ma...quando sto con te sento qualcosa di diverso che non ho mai sentito per nessuno apparte l’odio e il rancore-
Bulma non ci pensò due volte e si buttò letteralmente fra le braccia di Vegeta che sconvolto fece due passi indietro.
-Ooh Vegeta!- disse la ragazza che ricominciò a baciare il Saiyan con foga.
Lui la prese in braccio e le accarezzò le esili gambe nude.
In un lampo si ritrovarono nel letto della camera del Principe, ormai era fatta, da qual punto non si poteva più tornare indietro e nessuno dei due si voleva ritirare perciò si liberarono in fretta e furia dei vestiti che andarono a colorare il pavimento.
Quel giorno l’amore che provarono l’uno per l’altra si sprigionò nell’aria fino a riempire l’intera stanza e alla fine, stremati, si addormentarono abbracciati senza dire una parola perchè in quel momento non servivano, ormai erano i fatti a parlare ed il fatto era che il grande ed orgoglioso Principe dei Saiyan si era innamorato perso di quella ragazzina che ora era diventata donna e niente li avrebbe più divisi.
THE END♥.
 
Ed eccoci alla fine ragazzi :')
Vi è piaciuta la mia storiella?^^
Che alto posso dirvi...alla prossima storia Ciao Ciao
Baci Scilla

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