Dove la porto signorina? Su una stella.

di deliriums
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 13 ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO 14 ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO 15 ***
Capitolo 16: *** CAPITOLO 16 ***
Capitolo 17: *** CAPITOLO 17 ***
Capitolo 18: *** CAPITOLO 18 ***
Capitolo 19: *** EPILOGO. ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


Era totalmente buio e polveroso lì dentro, si entrava appena. L'unica luce che riuscivo a vedere era quella del computer che avevo davanti e che mi illuminava il viso colmo di lentiggini.
'Non sarei obbligata a fare questo se avessi un computer tutto mio..' pensai mentre spingevo velocemente i tasti della tastiera senza farmi sentire.
Mi mossi un'attimo e una nuvola di polvere mi circondò la faccia, starnutii.
Fratello: "Lea! Lea dove sei?! So che hai il mio computer!!" urlò dal corridoio, appena lo sentii mi si bloccò il cuore.
Chiusi il computer e cercai di restare immobile.
Sentii dei passi venire verso l'ufficio di mio padre dove mi trovavo io, sbirciai dalla fessura dell'armadio e vidi Davide, mio fratello, guardarsi intorno, andò verso il balcone silenziosamente così ne approfittai per uscire da quel sudicio armadio.
Aprii piano l'armadio cercando di non farlo scricchiolare e feci uscire una gamba, poi l'altra, presi piano il computer e richiusi l'armadio.
Mentre chiudevo l'anta uscì uno sbuffo di polvere che si avvicinò alla mia faccia e non riuscii a trattenere uno starnuto. Davide si girò di scatto e mi vide, rimasi cinque secondi a fissarlo poi scappai fuori dall'ufficio, Davide "Fermati Lea!! Ridammi il mio computer ora!!".
Andai velocemente verso la camera dei miei genitori dove c'era mia madre che stirava nella versione 'casalinga', Mamma: "Ragazzi, avete 17 anni ormai! Ancora litigate come bambini di 5 anni?! Smettetela di correre!" Disse con tono da rimprovero ma anche nel tono 'Me ne frego ma se vi becca papà sono cazzi.'.
Girai intorno a mamma e andai verso il balcone mentre Davide dietro di me cercava di afferrarmi.
Arrivata sul balcone rimasi bloccata da una parte da una ringhiera che ti riparava da 5 piani di volo e dall'altra da mio fratello Davide che mi guardava con l'espressione 'Sei fottuta.'.
Mi guardai intorno e mi venne un'idea, Io: "Non muoverti faccio fare un volo di 5 piani al tuo bel computer." dissi facendo penzolare il computer dal balcone, Davide: "Non ci provare." Io: "Oh si.." mossi il computer e Davide fece un passo avanti, Davide: "Ridammelo Lea." Io scossi la testa e rimasi a guardarlo finchè lui non mi venne contro e allungò un braccio per prendere il computer.
Io cercavo di non farglielo prendere ma nel tentativo mi scivolò il computer dalle mani che cadde lentamente giù dal balcone finalmente libero, Davide: "Nooo!" dissi affacciandosi al balcone.
Mi affacciai anch'io e vidi che nel momento in cui il computer stava cascando un ragazzo biondo stava andando nel punto dove il computer si sarebbe schiantato, Io: "Ehi!!! Fermati! Ragazzo!! Fermati ora!" ma non mi sentì e il computer lo colpì in pieno sulla testa.

Lea l'autrice (Maaaaow): Eeeeehi, come va? Vi è gustato il 1° capitolo?
L'ho fatto corto perchè sono le 22 e ora vado a vedere un film, ma spero si bastato per farvi capire un pò la base!
-I ragazzi sono semplici ragazzi di liceo e non pop star, Lea (Io ù.ù) è la protagonista e Davide (che nella vita reale non esiste) è il fratello..-
Per ora solo questo!
Buuuuona lettura :D

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


"Feeeeramaaaati!!" Urlai una quarta volta sgolandomi.
Il computer cadde velocemente e si schiantò sulla testa del ragazzo che stava passeggiando tranquillamente.
Mi misi le mani davanti la bocca che era rimasta spalancata come i miei occhi che continuavano a guardare ai piedi del palazzo e dove si vedeva un ragazzo biondo sdraiato per terra con un computer vicino.
Io: "E'... è morto?" Davide rimase a guardarlo cercando di vedere se dava qualche segno di vita finchè non si mosse per un secondo il braccio.
Corsi in bagno e presi il kit di pronto soccorso poi uscii dalla porta e scesi le scale cercando di non cadere finchè non arrivai con il fiatone sul marciapiede.
Mi inginocchiai vicino il ragazzo e gli alzai il viso da terra.
Vi posso dire solo che sembrava un angelo venuto apposta per portarmi assieme a lui nel mondo dei sogni. Era perfetto, dagli zigomi, al naso, alle labbra, ai capelli color miele che gli contornavano il viso da ragazzo dolce e sensibile.
I miei occhi rimasero fissi sul suo semplice viso mentre lui sembrava dormine. Ad un certo punto i suoi occhi si spalancarono mostrando due biglie blu oceano.
Niall: "Do-dove..." bisbigliò poi cadde e svenne per terra.
Davide: "Che ha detto?!" disse correndo verso di me con il fiatone, Io: "Ha mormorato qualcosa ma non ho capito cosa.." dissi fissandolo, poi vidi che gli stava colando sulla fronte una goccia di sangue che scese su quel perfetto naso all'insù. Mi accorsi che la goccia scendeva dai capelli e vidi che sui capelli c'era una macchia di sangue che li tingeva di rosso.
Feci un urletto stridulo, Davide: "Che succede?!" Io: "Chiama il pronto soccorso!! ORA!" Urlai spaventata.

Il giorno dopo tornai all'ospedale dove avevano portato il ragazzo.
Io: "Scusi, emh.. ieri l'ambulanza dovrebbe aver portato un ragazzo biondo.. di.. avrà avuto 19 anni.." Dottore: "Ah, si, guardi si trova in quella sala." dissi indicandomi una porta, lo ringraziai e andai verso la porta. Bussai e mi aprì un'infermiera, infermiera: "Salve." disse sorridendo, Io: "Salve." infermiera: "E' qui per vedere il ragazzo?" Io: "Emh.. si." dissi imbarazzata visto che neanche sapevo chi era ma mi sentivo tremendamente in colpa, tanto che quella notte non avevo chiuso occhi per colpa del mal di stomaco che mi trafiggeva la pancia dicendomi 'Hai ucciso un ragazzo!'.
Infermiera: "Entra pure." disse aprendomi la porta, entrai e vidi lui sdraiato su quel letto bianco, infermiera: "Siediti pure lì." disse indicandomi una sedia davanti il letto, mi sedetti e guardai il viso di quel ragazzo, sui capelli aveva una fascia bianca, guardandola mi venne un nodo alla gola e la vocina riprese ad asfissiarmi.
Infermiera: "Lo conosci?" mi girai di scatto e cercai di non pensarci, Io: "Eh?" infermiera: "Lo conosci?" Io: "Ah, no.." infermiera: "Come lo hai trovato?" Io: "Io.." rimasi un attimo in silenzio, se avessi detto che gli avevo tirato un computer sulla testa mi avrebbero spedito direttamente al manicomio, Io: "L'ho trovato sotto casa mia, non so cosa gli sia successo." dissi vaga, Io: "Ma.. sta bene?" infermiera: "Bè, è vivo, per fortuna la botta non ha colpito forte sulla testa così tanto per farlo morire ma oltre questo.. non so nulla." io annuii continuando a guardare il ragazzo, infermiera: "Vabbè.. vi lascio da soli, fra poco dovrebbe arrivare il dottore." Io: "Okay..". L'infermiera uscì dalla stanza e rimasi da sola davanti al ragazzo con il silenzio che ci invadeva.
Mamma se era perfetto, ogni singolo capello, ogni singola ciglia, ogni singolo zigomo e ogni singola labbra era perfetta.
Interruppe quel momento un cellulare che squillava, mi accorsi che non era il mio. Mi alzai dalla sedia e andai verso il rumore della suoneria, era nei pantaloni del ragazzo.
Lo presi dalla tasca e lessi chi era 'Liam', riposi, Io: "Pronto?" Liam: "Emh.. c'è Niall?" Io: "Niall?" dissi confusa poi mi accorsi che Niall doveva essere il ragazzo biondo, Io: "Ah, si, c'è ma non può parlare... chi sei?" Liam: "Invece, tu chi sei? Perchè hai il cellulare di Niall?" Io: "Emh.. diciamo che Niall ha avuto un incidente.." Liam: "COSA?" Io: "Si.. emh.. ora è all'ospedale." Liam: "Dove?! Che ospedale?!" Io: "Quello vicino la scuola elementare... vicino al Tamigi, non so se lo hai presente." Liam: "Si, si, l'ho presente, veniamo subito lì." Io: "Veniamo?" domandai ma lui aveva già attaccato.
Appena rimisi il telefono nei pantaloni entrò il dottore dalla porta, dottore: "Salve." dissi sorridendo 'Sono tutti così sorridenti in quest'ospedale, io ho un rimorso che mi sta uccidendo..' pensai, Io: "Salve." dissi ricambiando un finto sorriso, dottore: "Lei è la ragazza che lo ha trovato?" domandò chiudendo la porta, Io: "Si." dottore: "Allora le dobbiamo un favore perchè se non lo avesse trovato subito ora il ragazzo sarebbe a rischio di vita." 'Un favore? Ma se sono stata io a lanciargli un computer in testa.' pensai, Io: "Eh, si.. ma come sta?" il dottore fece solo in tempo ad aprire bocca che Niall spalancò gli occhi.
Corsi da lui, Io: "Ehi." Niall: "Ehi.. emh.. dove sono?" Io: "All'ospedale." lui si guardò in torno, Niall: "Come ci sono finito qui?" Io: "Un.. incidente." Niall: "Tu.. chi sei? Oddio.." disse mettendosi le mani sulla testa, stava sudando, Niall: "Non riesco.. non riesco a ricordare.." Io: "Cioè?!" Niall: "Come mi chiamo?".

Lea l'auctrice (Arimaaaaow): Rieccomi con il secondo caaapitolo! Allora, che ve ne pare? Voglio mettervi molta suspense u.u
Ricapitolando -Niall è svenuto per colpa di un computer schiantatosi sopra la sua testa, ora è all'ospedale. Liam chiama Lea e dice che verranno lì all'ospedale. Niall si sveglia ma non ricorda nulla.-
Bè, godetevi il 3 capitolo :D

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


Rimasi in silenzio con la bocca semi aperta.
Il dottore mi mise una mano sulla spalla e piano mi tirò indietro. Si avvicinò a Niall, dottore: "Non ricordi chi sei?" Niall: "Non.. no, io non riesco a ricordare nulla.." disse mettendosi una mano sul viso ma si riuscì ad intravedere una lacrima che scendeva sulla guancia, raggiunse il la bocca ed infine si staccò dal mento cadendo dolcemente sulle lenzuola.
Seguii la lacrima con gli occhi e quando toccò le lenzuola la mia vista diventò sfocata e gli occhi lucidi, rimasi a guardare la chiazza bagnata lasciata dalla lacrima mentre altre dieci lacrime mi scendevano sulle guance.
Era come se una lama mi stesse trafiggendo in continuazione la pancia e mi costringeva a pensare a quello che avevo fatto, avevo distrutto i ricordi di un ragazzo.
E continuavo a guardare la chiazza, non riuscivo neanche a pulirmi dalle lacrime, mi sentivo tremendamente in colpa e inutile.
Il dottore si girò e vedendomi piangere mi disse di uscire dalla stanza e di sedermi fuori dalla porta per calmarmi.
Mentre uscivo mi sentivo gli occhi di Niall addosso, ma erano pieni di pena per me vedendomi piangere, come se fossi io quella ferita.. provava pena per me e questo mi faceva aumentare sempre di più il dolore.
La gente sulle barelle mi guardava mentre io riempivo i pantaloni di lacrime stando seduta lì, ad aspettare non so cosa, forse un miracolo che avrebbe ridato la memoria a quel povero ragazzo.
Le infermiere si fermavano e mi consolavano anche se non sapevano cosa fosse successo, mi davano dei fazzoletti ma io non alzano neanche la testa, non facevo neanche un cenno per ringraziarle. Restavo lì, impotente.
Ad un certo punto sentii una mano poggiarsi sulla mia schiena e una voce dirmi "Ehi, cosa è successo? Perchè piangi così?" mi accorsi che era una voce maschile, di un ragazzo.
Alzai gli occhi, completamente sbafati dal trucco e pieni di lacrime che facevano la fila per uscire.
Vidi un ragazzo, castano, con occhi grandi color nocciola che mi fissavano teneramente. Continuavo a pensare che dopo aver visto la mia faccia rovinata dalle lacrime e dal rimorso mi avrebbe subito lasciato stare, ma non lo fece e rimase lì ad aspettare una mia risposta.
Liam: "Cos'hai?" ridomandò sempre più in modo dolce, Io: "N.. nulla." dissi abbassando lo sguardo e trattenendo le lacrime, Liam: "Credo che il nulla non ti avrebbe fatto piangere così.", io non risposi, Liam: "Proprio non vuoi dirmi cosa succede?" io scossi la testa, Liam mi diede un fazzoletto che usai per pulirmi il viso, Liam: "Senti, sai dove si trova un ragazzo biondo, occhi blu, 19 anni, abbastanza alto.. mi hanno detto che si trovava in quest'ospedale." Io: "E' questa qui." dissi indicando la porta vicino a me, Liam alzò le sopracciglia, Liam: "Conosci Niall?" Io: "Sono la ragazza che ti ha risposto al telefono prima.." Liam mi fisso un attimo poi disse un secco 'Ah'.
Io: "Allora?" Liam: "No, è solo che.. perchè piangi tanto? Lo conosci?" Io: "No.. io l'ho trovato sotto casa mia sanguinante sulla testa." Liam divenne bianco cadaverico, Liam: "Ora.. ora sta bene?" disse con un filo di voce.
Solo in quel momento mi accorsi che dietro di lui c'erano altri tre ragazzi che mi fissavano con la faccia così pallida che sembravano dei vampiri.
Non sapevo cosa rispondergli, sicuramente tenevano molto a Niall dal momento che sono corsi subito in ospedale appena saputo dell'accaduto, dirgli ora che lui non si ricordava nemmeno chi erano.. le lame ripresero a pugnalarmi lo stomaco.
Io: "Non.. non lo so per certo.. dentro c'è il dottore, chiedetelo a lui." loro andarono verso la porta ed entrarono ma Liam si fermò e venne verso di me, Liam: "Perchè piangi se non lo conosci nemmeno?" mi venne un nodo alla gola, non sapevo cosa rispondergli, non potevo dirgli che avevo fatto perdere la memoria al suo amico.. in quel momento ci chiamò il dottore e io ringraziai il cielo.
Dentro la stanza il dottore si fece avvicinare in un angolo, dottore: "Qualcosa ha sbattuto violentemente sulla testa del ragazzo e gli ha provocato una.. perdita di memoria." disse deglutendo, i ragazzi impallidirono più di prima e gli occhi gli divennero lucidi, si vedeva che stavano trattenendo sacchi di lacrime.

Il dottore ci disse che il giorno dopo sarebbe tornato a casa e che per il 60% avrebbe potuto riacquistare la memoria se aiutato, notizia che mi sollevò del 5%.
I ragazzi, che avevo poi conosciuto appena usciti dall'ospedale, mi accompagnarono a casa.
Io: "Sono arrivata." dissi facendo un mezzo sorriso, Harry: "E' stato un piacere conoscerti e grazie davvero per aver aiutato Niall." io abbassai lo sguardo, Io: "Domani se volete posso provare ad aiutarvi nel cercare fargli riprendere la memoria." dissi incredula, Liam: "Si, se vuoi ti lascio il mio numero di cellulare." arrosii, Io: "C-certo." me lo memorizzai, Louis: "A domani!" feci ciao con la mano.
Presi le chiavi e li infilai nella serratura del cancello.
Sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla, la stessa che si trovava sulla mia schiena mentre stavo piangendo.
Liam: "Lea, ti posso chiedere un ultima cosa?" Io: "Certo, dimmi." Liam: "Perchè stavi piangendo per Niall prima?".

Lea l'autrice (Bauu (?)): Ecco il terzo capitolo! Un pò pieno di pianti e tristezza ma era per drammatizzare u.u Non pensate subito che solo Niall e Liam siano i protagonisti perchè tutti fanno parte della storia, datemi tempo ;)
Ricapitolando -Niall si è scordato chi è, Lea ha un enorme senso di colpa, conosce i ragazzi, migliori amici di Niall, e ci fa amicizia.-
Ci sentiamo al prossimo capitolo!

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


Liam: "Perchè stavi piangendo per Niall prima?"
'Oh merda..' mi dissi fra me e me e cercai con lo sguardo una via di fuga ma con la mia solita sfiga non la trovai.
Liam: "Lea?" Io: "Emh.. no, perchè..." Liam: "Perchè..?" Io: ".. perchè mi faceva pena! Si, cioè, a tutti fa pena un povero ragazzo senza memoria, no?" Liam: "Ma.." Io: "E poi sono una ragazza abbastanza sensibile, mi commuovo subito. Bè, ora vai, ciao Liam!" dissi spingendolo via mentre rimaneva con gli occhi spalancati, lo avevo scandalizzato.

Erano le tre del pomeriggio e c'era un silenzio celestiale fuori.
Me ne stavo sdraiata sul letto a leggere quando mi squillò il cellulare, Io: "Pronto?" dissi secca, Hann: "Salve, c'è Lea?" Io: "Sono io scema." Hann: "Wow, sembravi tua fratello O.O'" Io: "E tu sembri una ragazza del medioevo con 'Salve, c'è Lea?'" Hann: "Bè, almeno io sono una ragazza u.u" feci una piccola risata, Io: "Dai, come stai?" Hann: "Molto bene, te?" Io: "Bè, diciamo.." Hann: "Che è successo?" Io: "Non ho voglia di parlarne al telefono." Hann: "Sono subito da te." Io: "Che? N.." -Tututututu- 'Ma ci godono tutti ad attaccarmi in faccia il telefono?'.
Poggiai il cellulare sulla scrivania ma appena mi allontanai di mezzo passo, risquillò.
Io: "Hann, che c'è ora?" Liam: "Sono Liam." diventai rossa, Io: "Ah, scusa Liam." Liam: "Nulla.. comunque, come va?" Io: "Bene, grazie, perchè mi hai chiamato?" Liam: "Volevo dirti che sta mattina siamo andati a riprendere Niall e mi chiedevo se volevi venire a darci una mano.." Io: "Certo, a che ora?" Liam: "Ora..?" Io: "Ora?" Liam: " Se non va bene facciamo più tardi." Io: "Emh.. no, no, va bene, ora arrivo, dove ci incontriamo?" Liam: "Hai mai notato la villa blu difronte il London Eye?" Io: "Si, arrivo subito, ciao!" Liam: "Ciao!".
Presi velocemente le converse da sotto la scrivania e mi infilai il cellulare in tasca.
Scendendo le scale urlai un 'MAMMA ESCO' e uscii di casa.
Sfilai il telefono dalla tasca e mandai un messaggio a Liam 'Arrivo fra 5 minuti.'.
Mentre passeggiavo con il telefono in mano e appiccicato alla fascia andai a sbattere addosso a qualcuno e mi cadde il cellulare.
Io: "Eeeehi!" alzai la testa e vidi Hann, divenni pallida, Hann: "Mi volevi scaricare?" Io: "No, Hann è che..." Hann guardò il telefono, lo prese e vide il messaggio che avevo mandato a Liam, Hann: "Ti dovevi vedere con questo Liam?" il mio colorito da bianco divenne rosso, allungai in fretta la mano e presi il telefono, Hann: "Chi è?" disse in quel tono 'uuuuhh, ti vedi con un ragazzo!' Io: "So a cosa stai pensando e non è affatto vero, devo aiutarlo." Hann: "A fare che?" Io: "Ecco... è quello di cui volevo parlarti.. l'altro ieri... in teoria, ho lanciato un computer dal balcone che è caduto sulla testa di un ragazzo." Hann: "TU COSA?!" Io: "Non ho finito... l'ho mandato all'ospedale e mi hanno detto che aveva perso la memoria.." Hann: "EEEHH??!" Io: "Poi sono venuti all'ospedale cinque ragazzi amici di questo ragazzo e li ho conosciuti e ora voglio aiutarli a far riacquistare la memoria al loro amico." Hann: "Oh, Dio, Lea, hai tolto la memoria ad un ragazzo!" Io: "Grazie, Hann sei di molto aiuto." Hann: "Okay scusa.. ma loro come l'hanno presa quando gli hai detta che sei stata tu ha lanciargli il computer?" Io: "Ecco in verità.." Hann: "Non glielo hai detto?" Io: "..no." Hann: "Non ti ha neanche sfiorato la mente il pensiero che quando lo scopriranno ti manderanno a calci in culo fuori dalla loro casa?" Io: "SE lo scopriranno." Hann: "Sei orribile." Io: "Grazie." dissi infilandomi il telefono in tasca.

Arrivammo fino alla villetta dei ragazzi, ma che dico villetta, era una villa enorme, con tanto di piscina, altalena e campo da pallavolo!
Citofonai e il cancello della villa si spalancò, entrammo e ci guardammo in torno mentre gli occhi continuavano a brillare, ma che dico enorme era extra mega enormemente gigantesca!
Con gli occhi intravidi la piscina, interrata, con l'acqua che prendeva il colorito dell'interno blu e occupava un spazio che sarebbe servito per costruirci un'appartamento intero.
Hann mi bussò sulla spalla senza girare la testa così guardai dalla parta dove teneva fissi gli occhi, non so cosa successe in quel momento precisamente, so solo che la mia mente un secondo dopo andò in vacanza per qualche minuto e persi il controllo di ogni mia parte del corpo, i miei occhi erano fissi su cinque ragazzi in costume che si avvicinavano sempre di più.
Hann: "Ti sta scendendo un pò di bava.." con quella frase ripresi il controllo del cervello e piano piano del mio corpo, Io: "Cretina.." dissi, poi mi girai e mi pulii la bocca per essere certa che non fosse vero.

Lea l'autrice: Hoooooola, ecco il quarto capitolo! Non ho lasciato la suspense perchè ho poco tempo a disposizione così finisco con 5 bonazzi. Ricapitolando -Liam chiede a Lea un'aiuto per Niall, entra in scena Hann (la migliore amica di Lea.) e vanno nella loro straordinaria villa.-.
Aaaaal prossimo capitolo C:

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 ***


Harry: "Hey, Lea!" si avvicinarono e appena vicini si accorsero di Hann, Io: "Ah.. emh, lei è Hann, è voluta venire, spero non vi abbia disturbato.." dissi maltrattando l'anello che avevo al dito, cosa che facevo sempre quando ero nervosa.
Harry: "No, per niente." disse sorridendo e stringendo la mano a Hann che diventò totalmente rossa, Harry: "Harry." Hann: "H-harry.." Harry: "No, quello è il mio nome." disse ridendo, Hann: "Eh, si, io sono Ha.. ha.." Io: "Lei è Hann." Harry sorrise poi si accorse che Hann continuava a stringere la mano ad Harry facendo su e giù col braccio, Hann abbassò lo sguardo e vide che la sua mano era ancora stretta a quella di Harry e la lasciò subito.
Louis: "Io sono Louis." disse sorridendo e allungando la mano per stringere quella di Hann ma io mi misi in mezzo, Io: "Non rifacciamo tutta la storia o ci metterà sessant'anni per dire il suo nome a tutti voi! Hann, lui è Harry, lui è Louis, lui è Zayn, lui è Niall, e lui è Liam." Hann: "Ah, è quello con c..." Io: "Come stai oggi Niall?" dissi interrompendo quello che stava dicendo Hann con un sorriso imbarazzato.
Niall: "Meglio, ancora non ricordo nulla ma i ragazzi mi stanno aiutando molto." disse sorridendo, il sorriso più bello e perfetto che avessi mai visto nella mia vita, Liam: "Volete fare un bagno?" Io: "Certo!" Hann: "Emh.. non ho il costume." io alzai gli occhi al cielo, Louis: "Noi avremmo un costume da donna.." Io: "Avete un costume da donna?!" dissi spalancando gli occhi, Liam: "Hey, non farti strane idee, volevamo regalartelo a te ma.. se Hann è senza costume potrebbe usarlo per oggi." Io: "Mi volevate fare un regalo?" Liam: "Bè, si, ci stai aiutando molto con Niall.." di nuovo quel senso e sapore di rimorso, Io: "Si.. grazie comunque, ma non dovevate.." Niall: "Certo che dovevamo." disse di nuovo sorridendo con quel fottuto sorriso, io abbassai lo sguardo imbarazzata, Hann: "Allora, andiamo a farci un bagno?".

Ci buttammo tutti in piscina, quella gigantesca piscina, blu, limpida.. mamma.
Louis: "Attenti là sotto!!" urlò dal trampolino, Io: "Louis, il trampolino non è alto neanche un metro!" dissi ridendo, lui si buttò a bomba e 3 cm di acqua uscì dal bordo della piscina.

Restammo in acqua due ore e mezza finchè non mi si afflosciò la pelle diventando rugosa come quella dei vecchi.
Uscii dalla piscina e mi asciugai ma appena appoggiai l'asciugamano sulla sdraio mi ritrovai di nuovo bagnata da uno schizzo proveniente da Niall che stava muovendo i capelli di qua e di là per asciugarli, Io: "Niall!!" dissi totalmente fradicia, lui rise, rise con il suo sorriso che mi fece passare l'arrabbiatura.
Andai verso il banchetto dove c'erano una vasta scelta di schifezze, a partire dalle noccioline per finire alle caramelle gommose, solo a guardarle mi passai involontariamente la lingua sulle labbra. Mi avvicinai per prendere una patatina ma mi colpi qualcosa sulla fronte, girai lo sguardo e vidi Louis che tirava delle noccioline ad Harry che le mangiava al volo, Io: "Ma che cazz..." Louis tirò la nocciolina ma Harry era distratto avendomi sentito e la nocciolina lo colpi in mezzo agli occhi, io e Louis ci piegammo in due dalle risate ed Harry non riuscì a non strappare un sorriso.
Dopo avermi ingozzata di patatine e orsetti gommosi, con lo stomaco che si contraeva, entrai nella villa decidendo di vedere come era da dentro, era una di quelle ville con i corridoi all'antica: tappeti rossi, quadri, totem scolpiti nel legno... ma nelle camere era totalmente diverso, un mondo di modernizzazione si spalancava davanti a te appena aprivi una porta.
Mentre guardavo i quadri appesi nei corridoi notai una porta aperta e vidi Niall steso sul letto ancora in costume, entrai silenziosamente e andai a rovistare fra i cassetti della camera per trovare qualcosa con cui svegliarlo in modo malefico ma di interessante trovai solo un album di foto così lo presi e mi sedetti sul letto a sfogliarlo.
Mentre guardavo le foto sentii qualcuno vicino a me, girai la testa e vidi Niall, Niall: "Hey, che fai?" io arrossii, Io: "Scusa, non dovevo vedere le tue cose senza chiedertelo.." dissi abbassando lo sguardo e chiudendo l'album, Niall: "No, che fai.." disse prendendo l'album e aprendolo, Niall: "Non ti ho mai chiesto il permesso." disse guardandomi e sorridendomi, se ho detto delle cose belle sul suo sorriso e sui suoi occhi non potete capire insieme cosa creano.
Ricambiai il sorriso, imbarazzato e timido. Niall guardò la prima foto, un ragazzo moro con secchio, paletta e un costume a righe, potete già capire chi fosse, Io: "Scommetto che è Louis." dissi sorridendo, Niall girò la pagina e guardò la foto, cinque ragazzi dai 12 anni vestiti tutti in tuta da calcio che sorridevano con una coppa in mano e un pallone sotto il piede destro, Io: "Siete voi?" Niall: "Credo di si.." lo guardai con occhi tristi, non riusciva a ricordare la sua infanzia.
Niall si girò e mi guardò, si accorse che ero triste, Niall: "Hey.. non è colpa tua se mi è andata via la memoria.. stai tranquilla." io abbassai lo sguardo e cercai di trattenere una lacrima -non è colpa tua se mi è andata via la memoria-, Niall: "Lea.." disse mettendomi una mano intorno la vita, Io: "No, lascia perdere.." dissi alzando il volto e sforzandomi di fare un sorriso, ma con poco risultato.
Niall girò la pagina dell'album quando mi accorsi che sul pavimento del corridoio, fuori la stanza, c'era il bracciale di Hann, mi alzai e andai a prenderlo, Niall: "Che c'e'?" Io: "E' il bracciale di Hann.. vado a riportarglielo e continuiamo a vedere le foto! Non andare avanti senza di me!" disse facendo un sorriso, lui annuì ricambiando il sorriso.
Andai avanti per il corridoio e chiamai Hann ma non rispose, aprii varie porte finchè non ne aprii una e vidi le labbra di Hann appoggiate su quelle di Liam, i due seduti sul letto, la mano di Hann sulla guancia di Liam e le loro bocche si erano tramutate in un bacio. I miei occhi si spalancarono e diventarono lucidi, non sentivo più il sangue scorrere nelle vene, la pelle era fredda e rigida e le gambe fissate a terra. Sentii di nuovo le pugnalate sullo stomaco ma sta volta erano più frequenti e i tagli più lunghi, il dolore saliva su per il corpo e raggiungeva il cuore da cui avevo sentito un 'crik' e poi un altro e un altro finchè non lo sentii più battere. Non riuscivo a capire che emozione stavo provando, non la provavo da molto tempo, non mi innamoravo da ormai molto tempo, ma.. voleva dire che ero innamorata ora? Voleva dire che ora il mio cuore apparteneva ad un'altro? Uno degli altri mille ragazzi a cui è stato appartenuto e che l'hanno ridotto in briciole? No, non poteva accadere.. dopo tutti gli sforzi che avevo fatto per non innamorarmi di nuovo.. i miei occhi restavano fissi su quell'immagine di Hann e Liam seduti a baciarsi mentre restavo immobile sulla porta finchè non si accorsero della mia presenza e si girarono a fissarmi, Hann diventò rossa e abbassò lo sguardo, Liam aprì di poco la bocca e aveva uno sguardo imbarazzato e triste. Come poteva essere triste? Tutti i miei sforzi non bastarono e non riuscii a trattenere una lacrima che scese delicatamente sulla guancia e toccò le miei labbra appassite. Riuscii infine a capire cosa stavo provando: gelosia.

Lea l'autrice: Hoooooola, suspense, fatta u.u adesso sarete obbligati a leggere il prossimo capitolo, muhahahahaha!
Tralasciando il capitolo: OGGI E' FINITA LA SCUOOOOOOLAAAAAAAAAA!!!!!! Devo ancora mentalmente capire che ho davanti tre mesi di vacanze e mare u.u
Tornando al capitolo, ricapitolando -Hann e Lea sono a casa dei ragazzi, si divertono, Lea sta un pò da sola con Niall ma il senso di colpa ancora la circonda, scopre una nuova emozione vedendo Liam e Hann baciarsi in una stanza, la ragazza prova gelosia.-.
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaal prossimo capitolo C:

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***


Liam: "Lea.." lasciai cadere il bracciale a terra e corsi via cercando di non mostrare le lacrime.
Andai verso il bagno e chiusi violentemente la porta.
Mi poggiai sul lavandino e cominciai a piangere, piangevo per un mucchio di cose, il senso di colpa, la gelosia, l'immagine della mia migliore amica insieme a Liam, ma soprattutto quelle lacrime provenivano dal mio cuore che non sopportava il fatto che ora apparteneva ad un altro ragazzo, quindi piangeva e faceva rattristire anche me.
Mi guardai allo specchio e pensai 'Come è potuto accedere? Dopo tutto quello che ho fatto.. dopo tutti i miei sforzi, i miei pianti, le mie risa...' ma voleva dire che tutto questo non bastava per nascondere i miei sentimenti, per eliminare l'amore che voleva uscire e che in tutto questo tempo aveva continuato a bussare cercando di sfondare quel muro che lo separava dalla realtà e che era stato costruito dalla mia paura e dalle mie incertezze, ed ora.. ora era riuscito a fuggire, vendicandosi di averlo rinchiuso, obbligandomi ad innamorarmi.

Niall: "Lea!" sentii dal corridoio, poi udii bussare alla porta del bagno ma rimasi immobile sperando che se ne andasse, Niall: "Lea, so che sei qui dentro." non risposi, Niall: "Ti prego, puoi anche non dirmi cosa è successo ma ti ho visto correre piangendo qui, per favore esci.." continuai a non rispondere pregando che si rassegnasse e che se ne andasse, Niall: "Per favore, ti voglio aiutare.." Io: "Vattene, Niall." dissi secca e singhiozzando, Niall: "Non finchè non mi dici come faccio ad aiutarti." Io: "Non puoi e non devi aiutarmi." dissi pulendomi il trucco colato da sotto gli occhi.
Non sentii più Niall parlare, Io: "Niall?" non mi rispose, Io: "Niall sei andato via?" nulla.
Andai verso la porta e afferrai la maniglia, aprii uno spiffero per vedere se sene era andato, non riuscii a vedere nessuno così aprii un pò di più finchè non sentii una mano afferrarmi il polso e tirarmi fuori, Io: "Niall, lasciami subito!" Niall mi trascinò nella camera dove eravamo prima a vedere le foto e mi fece sedere.
Continuava a fissarmi con aria triste, Io: "Che c'è?" dissi abbassando il capo per non guardare i suoi occhi, Niall: "Che c'è a te." non risposi, lui si sedette vicino a me e mi tirò su il mento con una mano, rimasi a fissare le sue due biglie blu cobalto dove riuscii a trovare un'ombra di conforto e diventai rossa in viso, Niall: "Non vuoi proprio dirmi che succede?" io scossi la testa, Io: "Non è importante.." Niall: "Va bene che non vuoi dirmelo ma non mentirmi dicendo che non è importante." io abbassai lo sguardo, Io: "Mi prenderesti per una bambina.." Niall: "Mai." feci un sospiro, Io: "Quando stavo cercando Hann per dargli il bracciale l'ho trovata in una stanza a baciarsi con Liam..." Niall rimase in silenzio, Io: "Sapevo che mi avresti preso come una bambina.." Niall: "No, non stavo pensando a quello.. mi chiedevo.. a te piace Liam?" disse deglutendo, notai un'ombra di amarezza in quella frase, come se gli costasse dirlo.
Io mi tirai indietro i capelli ricci e fissai il pavimento, Io: "Ecco.. non lo so, non avrei mai pensato questo ma.. quando li ho visti insieme mi sono sentita gelosa e tradita.." Niall ritirò la mano dalla mia schiena e abbassò lo sguardo, Niall: "M-ma, lui... ric-ambia?" disse balbettando, Io: "Dopo quello che ho visto credo sia un esplicito no.." dissi chiudendo gli occhi, non trovai più conforto da Niall, era come se si fosse ritirato in una grotta, i suoi occhi erano fissi in un punto e continuava a maltrattarsi le mani, Io: "Niall..?" si girò di colpo, Niall: "Scusa.. m-mi ero incantato." disse continuando a balbettare, io rimasi a guardarlo aspettando una frase di conforto ma non arrivò, Io: "Sapevo che non mi potevi aiutare.." dissi alzandomi, Niall mi afferrò il polso e si alzò, Niall: "No, io voglio aiutarti." Io: "Come? Restando impalato, mentre io piango perchè Hann, quella stronza che mi ruba.." Niall: "Oh, calmati, prima di tutto non arrabbiarti con me solo perchè sto cercando di aiutarti, secondo stai dando la colpa alla tua migliore amica che non la ha." Io: "Non la ha? Ma se si è baciata con il ragazzo che mi piace." Niall: "Glielo hai mai detto che ti piace?" rimasi in silenzio, Niall: "Gli hai mai accennato che provi qualcosa per lui?" continuai a non rispondere, Niall: "Sei fidanzata con Liam?" rimasi in silenzio, Niall: "No, ecco, allora lei non ha colpe perchè non sapeva che ti piaceva lui e poteva fare quello che voleva." disse in un modo un pò severo, io abbassai la testa, odio quando non ho ragione, Niall: "Se proprio ti da fastidio che Hann stia insieme a Liam, vaglielo a dire, se è tua amica capirà." io alzai la testa e feci un mezzo sorriso, poi mi buttai con le braccia al collo di Niall, Io: "Era questo l'aiuto che cercavo." dissi stringendolo a me, lui mise le mani intorno alla mia schiena, poi mi lasciò, Niall: "Dai, vai a dirglielo." disse sorridendo.
Andai verso la camera dove avevo visto Hann e Liam ma trovai solo lei, Io: "Ehi.." era seduta sul letto con la testa bassa e le mani appoggiate sulle ginocchia, appena mi sentì si alzò ed andò ad abbracciarmi, Hann: "Lea, mi dispiace tantissimo.." Io: "Di cosa?" Hann: "Io non sapevo che ti piaceva Liam... se ti fa stare male allora giuro che non lo incontrerò mai più." Io: "Chi te lo ha detto che mi piace Liam?" Hann: "E dai, non puoi nascondermi le cose, si vedeva dal tuo sguardo e non avresti pianto se non ti piaceva!" io sorrisi e l'abbracciai, Io: "Se la migliore." dissi stringendola, poi mi staccai, Io: "Comunque se ti piace n.." Hann: "No, lascia perdere, a lui piaci tu.." Io: "Se fosse vero non ti avrebbe baciata.." dissi tristemente, Hann: "Non mi ha baciata lui.." io la guardai, Hann: "Appena ha visto che ci stavi guardando è corso a cercarti ma ti ha perso di vista.. aveva gli occhi lucidi, Lea.." io feci un mezzo sorriso, Io: "Grazie." Hann: "Di che?" Io: "Di starmi vicina, sempre." lei sorrise.

Lea, l'autrice: Ma che carine :') mi sono commossa a scriverlo, ahah!
Ricapitolando -Lea è gelosa, Niall la aiuta, Lea va da Hann che si scusa e Hann le dice che Liam non ama lei ma Lea.- Non ho altro da dire c:
Aaaaaaal prossimo capitolo!

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7 ***


Hann: "Vai a parlargli, su." Io: "Emh.. okay." dissi incredula ed uscii dalla stanza.
Andai col cuore in gola verso l'uscita della villa per andare da Liam. Respiravo affannatamente e sudavo per l'ansia, era molto tempo che non esprimevo i miei sentimenti e tanto tempo che qualcuno li ricambiava, avevo una paura tremenda, paura che Hann si fosse sbagliata e che lui non provava nulla per me, paura che appena scoperto che non gli piacevo avrei avuto l'ennesima fitta al cuore, l'ennesima lacrima, l'ennesimo sbaglio.
Tutta quell'ansia mi trasalì facendomi rivoltare lo stomaco. Non riuscii più a fare un passo e tornai indietro verso una camera per poi restare lì dentro fino alla fine della giornata, 'codarda' pensai, ma neanche quel pensiero mi fece tornare indietro.
Allungai una mano per afferrare una maniglia ed entrare nella stanza ma una mano mi prese il polso, una mano calda che pulsava ansiosamente.
Mi girai ed il cuore cadde violentemente dalla gola al suo solito posto, fermandosi, Liam: "Lea.." io deglutii 'Non è il momento per fare la codarda, è il momento di combattere le tue paure.' pensai e ripresi fiato, Io: "L-liam." dissi agitando il polso per far mollare la presa a Liam, Liam: "Senti.. possiamo parlare?" Io: "Non abbiamo nulla da dirci." dissi abbassando lo sguardo sentii di nuovo quella vocina 'codarda.', Liam: "Ti prego, ho bisogno di spiegarti." Io: "Non ti ho chiesto spiegazioni." Liam mi guardò più tristemente di prima, mi veniva d'abbracciarlo e stringerlo forte a me dicendogli 'è tutto apposto.' ma non lo feci, Io: "Se vuoi stare con Hann, non c'è problema, stai con chi vuoi, non sono io che decido per te." Liam: "Ma io non voglio stare con Hann." un'alito di sollievo mi sfiorò il cuore, Liam: "Ti prego, possiamo parlare?" Io: "Se hai qualcosa da dirmi dimmelo ora e qui." Liam: "Ma.." Io: "Perchè hai baciato Hann?" Liam: "Non l'ho baciata, lei ha baciato me, giuro che non volevo farlo." Io: "Non è un buon motivo." dissi e feci per andarmene ma lui mi afferrò il polso, Liam: "Ascoltami." disse tirandomi indietro, Liam: " Tu.." fece un sospiro, Liam: "Mi piaci, mi piaci davvero, da quando ti ho conosciuto, da quando ti ho visto piangere e ci hai aiutato, da quando ho incontrato i tuoi occhi e ti inventavi scuse, da quando mi hai rivolto la prima parola ma l'ho capito soprattutto quando ti ho visto scappare via vedendomi con Hann e mi è scoppiato il cuore.." dissi tutto d'un fiato, poi diventò completamente rosso e rimasi a guardarmi.
Avevo di poco aperto la bocca dallo stupore ed ero diventata più rossa di lui, il cuore aveva ricominciato a battere a velocità supersonica e le farfalle sbattevano contro la parete del mio stomaco, Liam aspettava una mia risposta, avrei voluto rispondergli 'Anche io, anche io..' e godermi quel momento fino all'ultimo secondo, ma qualcosa mi fece cambiare idea, il mio senso di colpa, le immagini di Niall senza memoria e le immagini future che sarebbero diventate reali se avessero scoperto che ero stata io a lanciare un computer dalla finestra e aver quasi fatto morire il loro amico.
Alle farfalle spuntarono pungiglioni d'ape che mi trafiggevano lo stomaco e mi obbligarono a dire cose che non volevo dire, Io: "No.." Liam: "No?" Io: "Tu.. io.. no, Liam, non possiamo stare insieme." Liam divenne pallido, Liam: "P-perchè?" disse balbettando, Io: "Perchè tu.. non mi piaci.. sei un ragazzo dolcissimo ma... non posso stare con te.." quelle parole uscirono come lame di ghiaccio appena affilate, mi sfuggirono velocemente, neanche avevo il tempo di capire cosa stavo dicendo, era come il vomito, non hai il tempo di trattenerlo che ti esce senza avvertire, ma al contrario invece di liberarmi lo stomaco me lo riempirono ancora di più di rimorsi, Io: "Mi dispiace." dissi in definitiva, in modo menefreghista per far sembrare vera quella messinscena, Liam abbassò la testa continuandola a scuoterla in cenno di "si", poi la tirò su con occhi lucidi e faticando cercò di dire qualche frase, Liam: "No.. emh.. okay.. se questo ti rende felice allora.. va bene, non preoccuparti sto bene.." disse cercando di non piangere e fingendo un sorriso ma non riuscì a trattenere le lacrime e si girò di colpo appena sentì che stavano uscendo, Io: "Liam.." dissi allungando una mano e poggiandogliela sulla schiena, avrei davvero voluto dirgli la verità ma questo era nulla in confronto alla reazione che avrebbe avuto appena avrebbe saputo che gli avevo mentito tutto quel tempo.
Si asciugò le lacrime e si rigirò verso di me prendendomi la mano, Liam: "Non preoccuparti." disse forzando un sorriso, poi se ne andò.
Rimasi ferma, diritta e pallida in quel punto, pentita di tutto quello che avevo detto, 'codarda' sentivo ancora dentro di me 'codarda, sei solo un'ingenua codarda.'.
Hann mi apparve davanti con un sorriso, Hann: "Allora?! Glielo hai detto? Vi siete fidanzati?" disse sorridendo, io le afferrai il polso e la trascinai fuori, Io: "Andiamo via." Hann: "Ch.." Io: "Andiamo via." ripetei alzando la voce, mentre uscivamo dalla villa Zayn ci andò incontro per fermarci, Zayn: "Dove andate?" io non risposi e gli chiusi la porta del cancello in faccia.

Lea l'autrice: Saaaalve, di nuovo un capitolo abbastanza corto ma è tardi e mia madre è isterica.
Sto facendo dei capitoli piuttosto tristi, me ne sono accorta solo ora '-' Diciamo che è un periodo complicato!
Ricapitolando -Lea va da Liam per dirgli che prova qualcosa per lui, ma non ha il coraggio, Liam allora le dice che le piace ma lei capisce che lo renderebbe ancora più triste sapendo che aveva fatto perdere la memoria a Niall, soprattutto da fidanzati, così gli mente.-
Devo scappareee! c:

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8 ***


Passano i giorni.

Io con la solita faccia piantata sul cuscino impregnato di lacrime, fazzoletti ovunque, puzza di chiuso in quella camera triste e grigia, singhiozzi e rimpianti.
'Ma cosa ho fatto' il primo pensiero quando mi svegliavo 'Stronza, lui poteva essere tuo e l'hai respinto.' l'ultimo pensiero prima di addormentarmi, poi c'erano quelli nel mezzo, insulti e rimpianti che mi facevano star male ogni giorno di più 'E se avessi respinto l'amore della mia vita?' 'Liam ricambiava il tuo amore ma tu sei troppo ingenua per capire cos'è.' in effetti ancora non capivo bene cos'era l'amore, una sorta di incantesimo? Ma era buono o cattivo? Un miscuglio fra malignità e bontà? O solo cattiveria? O solo gentilezza? Quando cercavo di capirlo comprendevo solo che nessuno potrà mai risolvere l'enigma dell'amore.
Si spalancò la porta, Hann: "Lea! Alzati ho comprato qualcosa di nuovo!" 'Ancora non capisci che non voglio fare nulla? Voglio soltanto rimpiangere i miei errori, ormai sono inutile! Hai capito?!' pensai ma dissi solo "Lasciami in pace." Hann: "Sono cinque giorni che te ne stai rinchiusa in questa lurida stanza, puzzi, hai un carattere scontroso e l'abbronzatura sta svanendo, alzati che ce ne andiamo al mare." Io: "Proprio non riesci a capire come mi sento?! Io ho respinto l'amore che mi stava dando un'opportunità, mi sono tirata indietro ed ho perso tutto quello che avevo!" dissi guardando con gli occhi colmi di lacrime, Hann: "Non hai perso tutto." Io: "E cosa mi resta allora?!" Hann: "Me." disse con occhi dolci, io sospirai, Io: "Hann, davvero, non me la sento di uscire, sto troppo male." Hann: "Lea, so come ti senti.. o almeno provo ad immaginarlo.." alzai un sopracciglio, Hann: "Ma sono sicura che questa non sia una cura, devi alzarti e reagire perchè se l'amore ti ha dato un'opportunità allora vuol dire che possibilmente te ne darà altre, non ti abbattere, ora solo perchè hai avuto una delusione non è crollato il mondo, vedrai che se ti alzi e reagisci sarà tutto più semplice." io buttai la faccia sul cuscino poi mi alzai, Io: "Okay.. mi hai convinto, ma non prometto nulla." Hann mi abbracciò poi si allontanò di colpo, Hann: "Okay, ma magari prima una doccia, eh!"
Mi feci una doccia, mi lavai i denti, mi legai i capelli castani e dorati in una coda alta e mi truccai di marrone, Hann mi portò a fare una passeggiata, Hann: "Guarda quel ragazzo moro laggiù non è male.." Io: "Hann, è una ragazza." dissi alzando gli occhi, lei feci una smorfia, Hann: "Augh, dovrebbe tagliarsi quel sopracciglio.." Io: "Hann, che stai cercando di fare?" Hann: "Voglio farti dimenticare Liam. Uh, guarda quello castano lì, è carino.." Io: "Hann.. uh, si hai ragione.." Hann: "Oddio, no, guarda quello biondo lì seduto sulla panchina.." Io: "Oh mamma, è bellissimo.. oh mamma, oh mamma!" Hann: "We, calmati, è carino ma non agitarti!" Io: "No, non mi stavo agitando è che quello è Niall!!" Hann: "COSA?" mi bloccai un momento poi mi voltai, Hann: "Che fai?" Io: "Andiamocene ora.." Hann: "E' Niall non Liam, non ci causa problemi, continuiamo a camminare magari non ci vede." Io: "No, no, no, non voglio piagnistei e spiegazioni, andiamocene." Hann non mi rispose, Io: "Hann?" Hann: "Mi ha appena salutato." Io: " Merda.. che sta facendo?" Hann: "Sta venendo verso di noi." Io: "Porca put.." Niall: "Ehi." Io: "Ehi." dissi girandomi e fingendo un sorriso. Era diventato ancora più bello in quei cinque giorni, più abbronzato, più alto, più fisico, i capelli più lunghi e dorati con un cappelletto rosso poggiato sulla testa perfetta, in canottiera, con le sue solite nike.. era bellissimo.
Niall: "E' da tanto che non vi sento." disse sorridendo, ah, anche il sorriso era più luccicante, Io: "Eh si.." dissi abbassando la testa in modo vago non sapendo che dire, Hann: "Ah! Lea, mia madre aveva detto che alle 15 dovevo essere a casa, e ora che ore sono? Scommetto le 15, ciao!" io la fulminai con lo sguardo e non facendomi notare da Niall sibilai qualcosa 'Non mi lasciare da sola con lui..' ma a lei sembrava fregargliene poco e se ne andò lasciandomi con Niall.
Niall: "Come stai?" Io: "Bene, grazie, tu?" Niall: "Bene, com'è che sei sparita?" Io: "Liam non ha detto nulla?" Niall: "Perchè? Che doveva dire?" Io: "No, nulla, infatti.." Niall: "Che è successo?" Io: "Hai recuperato la memoria?" Niall: "Emh, no." io feci una smorfia, Niall: "Vuoi dirmi che succede?" Io: "No." Niall: "E dai, ho scoperto di essere bravo ad aiutare la gente!" Io: "No, Niall." Niall rimase in silenzio, Io: "Pensavo avresti continuato." Niall: "Se non vuoi non lo faccio." Io: "Non devi fare quello che dico io." Niall: "Non lo farò." risi, Niall: "Sono contento di averti fatto ridere, mi mancava la tua risata." disse sorridendo, Io: "Su, che ti va di fare?" Niall: "Vediamo.. vuoi andare al parco?" annuii.
Andammo al parco più vicino e ci sdraiammo sul prato aspettando che le altalene si liberassero, Niall: "Guarda quella nuvola." Io: "Che ha di speciale?" Niall: "Boh, volevo che tu la guardassi." mi venne da ridere ma mi trattenni, Niall: "Non ridi più?" non risposi, lui si mise sopra di me, Io: "Che intendi fare?" Niall allungò una mano verso il mio collo, pregai il cielo che non stesse per fare quello che pensavo 'No, ti prego, non lo fare, ci manchi solo tu..' pensai, Niall mi toccò il collo con la mano calda e rassicurante, poi mosse le dita facendomi il solletico, non riuscii a trattenere le risate 'Oddio, meno male.' pensai sollevata mentre mi dimenavo dal fastidio, Io: "Smettila, ti prego! Aahahahahah, ti prego Niall!! ahahaah" urlai mentre ridevo, lui mi guardava sorridente poi si fermò, Niall: "Ora mi dici cosa è successo con Liam?" Io: "No." dissi riprendendo fiato ma non feci in tempo che lui riprese a farmi il solletico, Io: "Smettilaaa, aiutoo! ahahahaha smettila, ti prego, ti supplico! ahahah!" Niall: "Non finchè non mi dici cosa è successo!" disse lui ricattandomi con un sorriso, Io: "Ahahaha, okay, okay, te lo dico ma smettilaaa!" dissi cercando di trovare l'aria, Niall smise di farmi il solletico, io ripresi a respirare, Niall: "Allora?" Io: "Allora cosa?" dissi facendo finta di non sapere di cosa stava parlando, lui riavvicinò lentamente la mano al mio collo, Io: "No! Okay, okay, te lo dico!!" dissi prima che lui potesse ricominciare, Niall sorrise soddisfatto, Io: "Allora.. alla villa, l'ultimo giorno che ci siamo visti, Liam.." dopo quel nome rimasi in silenzio, mi faceva male ricordare, non volevo rovinare quel bellissimo momento in cui ero riuscita a dimenticarmi tutto e a divertirmi, Niall: "Liam..?" Io lo guardai poi vidi dietro di lui le altalene che si erano liberate, Io: "Guarda! Le altalene si sono liberate!" dissi indicandole e mi tolsi di dosso Niall correndo verso le altalene, Niall: "Io quella blu!" risi e mi sedetti su una di esse, Niall mi raggiunse ma non si sedette e si mise dietro di me, Io: "Che fai?" chiesi guardandolo confusa, lui cominciò a spingermi facendomi dondolare, io sorrisi, Niall: "Allora, che dicevi?" Io: "Nulla." Niall: "Vuoi che ricominci?" Io: "Okay.. allora, dicevo, Liam..." non riuscivo a far uscire le parole, erano colme di dolore e rimorso, Niall: "Lea?" Io: "Liam mi ha detto che provava qualcosa per me ma io gli ho detto che per me non era lo stesso." dissi quella frase tutta d'un fiato levandomi quel peso, Niall cominciò a dondolarmi più piano, Niall: "Ed è vero? Cioè.. veramente non provi nulla per lui?" abbassai la testa, Io: "Si.." dissi con un filo di voce, non ero mai stata brava a mentire, Niall: "Mi puoi dire la verità." mi girai verso di lui, Io: "E' la verità." cercai di dirlo decisa ma le parole mi uscivano piene di insicurezza, Niall fece un sorriso come per dire "sei patetica." e lo ero davvero, Niall: "Si vede a km di distanza che ti piace Liam." Io: "Non è affatto vero." mi uscì una voce acuta che fece ridere Niall, divenni totalmente rossa di imbarazzo, Niall: "Perchè ti ostini a mentirmi? Che c'è di male a dire che ti piace?" non risposi, Niall: "Sai, quando mi hai detto che ti si era spezzato il cuore vedendo Liam e Hann baciarsi, mi si è spezzato anche a me." Io: "E' bello sentire che qualcuno tiene così tanto a me." Niall: "Quando mi hai detto che Liam non ti piaceva.." proseguì il suo discorso senza neanche ascoltare quello che avevo detto, Niall: "... un peso enorme mi si è tolto dallo stomaco, ma quando ho capito che non era vero.. ecco.. io.. mi è cascato un macigno sullo stomaco e le scaglie hanno colpito il cuore.." si bloccò e smise di dondolarmi, fermò l'altalena, venne difronte a me e si inginocchiò per stare alla stessa mia altezza siccome ero seduta 'No.. no.. ti prego, Niall, non lo dire, non complicarmi ancora di più le cose..' pensai mordendomi il labbro e sudando, Niall abbassò lo sguardo, Niall: "La verità è.." 'No.. per favore, no!', Niall: "Che mi piaci.. oddio, non posso credere di esser riuscito a dirtelo.." alzò lo sguardò verso di me guardandomi negli occhi, quegli occhi riuscirono a darmi sicurezza e mi incantai perdendocimi dentro, non mi fecero capire più nulla, erano una stregoneria, solo uno sguardo e il mondo intorno a te era perso nel vuoto, il suono delle sue parole mi rimbombarono nella testa anch'essa vuota, non riuscivo più a pensare, solo una cosa capii e quella mi fece ritornare alla realtà: Anche io.
Scossi la testa, Niall mi fissava, ma la cosa più importante ora era che anche io provavo qualcosa per lui e solo ora lo avevo capito, si era tutto intrecciato e nulla poteva più uscire, nulla riusciva a liberarsi, 'Anche io, provo lo stesso.' pensai involontariamente, come era successo con Liam, Niall: "Io amo il tuo sorriso, il modo in cui ti esprimi, la tua timidezza, il tuo cuore fragile, i tuoi occhi scuri e innocenti, le tue incertezze, le tue paure, i tuoi capelli, le tue indecisioni..." diceva tutto in modo sincero e sorridendo, e io riuscivo solo a pensare 'Anche io.', Niall finì di parlare e ci circondò il silenzio, non mi lasciò il tempo di rispondere, forse era anche meglio perchè non avrei saputo inventare scuse, mi si avvicinò lentamente, chiudendo gli occhi e stringendo le labbra, io rimasi a guardarlo finchè le palpebre non mi si chiusero da sole e le miei labbra sfiorarono le sue, Niall aprì la bocca facendo uscire la lingua, mi avvicinai senza nemmeno saperlo, gli toccai le labbra e le nostre lingue si intrecciarono lasciandomi un gusto di piacere, Niall allungò una mano verso i miei pantaloncini jeanz infilandocela dentro, ma riuscii a riprendere coscienza e mi staccai da lui lasciando uscire un secco "No!", Niall: "Che succede?" ripresi fiato, Io: "No, Niall, no." Niall: "Cosa? E perchè?" Io: "Non posso, ti prego.." Niall: "Dimmi almeno perchè!" Io: "Perchè io ho fatto cadere il computer dal balcone che ti ha colpito la testa facendo perderti la memoria!!" dissi tutto d'un fiato facendo uscire qualche lacrima, Niall rimase immobile e spalancò gli occhi, Io: "Niall, non sai quanto mi dispiace, io.." Niall: "Ora ricordo.." Io: "C-cosa?".

Lea l'autrice: Vi farò morire con tutta questa suspense u.u Ma ci godo troppo :'D
Ricapitolando -Hann convince Lea ad uscire di casa, incontrano Niall e Lea resta da sola con lui, vanno al parco dove poi Niall gli rivela i suoi sentimenti, i due si baciano ma Lea si ferma dicendogli che era stata lei a fargli perdere la memoria, Niall sembra ricordarsi.-
Ciao bella gente c:

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9 ***


Io: "C-cosa?" Niall abbassò la testa e chiuse gli occhi poi li riaprì di scatto e mi guardò, Niall: "Riesco a ricordarmi tutto! I miei 19 compleanni, le gite, la scuola, i ragazzi, i miei genitori.." disse con lo sguardo perso nei suoi pensieri, io feci un sorriso, Io: "Oddio, non ci posso credere, è bellissimo!" dissi e buttai le mie braccia al suo collo ma lui si scansò di colpo, Niall: "Purtroppo mi ricordo anche del giorno in cui ho perso la memoria.." il mio sorriso si spense lasciando una smorfia di tristezza, Io: "Niall, ti giuro che non l'ho fatto apposta.. non puoi capire quanto mi dispiaccia e il rimorso che ho avuto.." Niall sembrava impassibile, si mise una mano fra i capelli e fece un passo indietro, Niall: "Ho bisogno di pensare.." fu l'ultima cosa che disse prima di correre via.

Hann: "Sono venuta il più presto possibile, che è successo?" disse entrando in camera mia, Io: "Hann.. Niall.." lei mi guardò e da quello sguardo capì tutto, Hann: "Come l'ha presa?" Io: "Ha detto che ha bisogno di pensare." lei fece una smorfia, Io: "Dici che è un brutto segno?" Hann: "Bè.. per un ragazzo se una ragazza dice che ha bisogno di pensare vuol dire che lo vuole lasciare ma non so cosa significhi in questi casi.." disse in modo un po ironico cercando di tirarmi su il morale, ma non ci riuscì, Hann: "Okay... senti, ho una notizia perfetta per farti sentire meglio.." Io: "Non ci riuscirai ma sentiamo.." Hann: "Indovina chi è tornata da Edimburgo?" io alzai il viso e la guardai sprizzante di gioia, Io: "Oddio, no.." dissi sorridendo, Hann: "Oh, si.." io mi alzai e mi misi impiedi sul letto, Io: "E' tornata Emily?!" dissi colma di gioia, Hann: "Si!!" urlò lei vedendomi felice, Io: "Non mi importa." dissi rimettendomi seduta sul letto con l'espressione da depressa, Hann rimase perplessa e mi guardò come per dire 'Ti senti bene?', Io: "Okay, mi importa, ma neanche questo riuscirà a farmi sentire meglio." Hann: "Di sicuro lei ci riuscirà, ora è al suo appartamento e tu verrai con me a darle il benvenuto." Io: "Va bene.. ma solo perchè non vedo l'ora di rivederla." Emily era diciamo la terza sorella insieme a me e Hann, eravamo cresciute insieme, sapevamo tutto dell'altra e ci amavamo come nessun'altro, tutte erano affezionate a tutte ed eravamo legate a vita.

Citofonammo e una voce decisamente sfinita ci rispose seccata, Emily: "Chi è?" Io: "Ma che brutta cera, che hai fatto? I tuoi capelli rossi hanno preso fuoco?!" dissi sarcastica, Emily: "Lea?!" Hann: "E qui c'è anche la piccola Hann!" Emily: "Oddio, ragazze che bello sentirvi! Salite subito, sono al terzo piano!" disse eccitata ed aprì il cancello.
Salimmo finchè non vedemmo una ragazza roscia, di 19 anni, bellissima, ricoperta di lentiggini, occhi verdi, ma sfinita, senza notare la stanchezza le saltammo addosso, Io: "Oddio, Emily, quanto ci sei mancata!" Hann: "Come è andata la vacanza ad Edimburgo?!" Emily: "Ehi, ragazze, ragazze, calmatevi, prima di tutto voglio dirvi che non potete capire quanto io sia contenta di rivedervi.." noi facemmo un sorriso a 360° gradi, Emily: "secondo, la vacanza è andata benissimo, mi sono divertita molto ma di sicuro è meglio stare qui con voi, terzo, che sono sicura che ve lo stiate chiedendo, no, nessun ragazzo, bellezze." disse sorridendo, noi fingemmo un'espressione triste, Hann: "Non importa, puoi incontrare i ragazzi che vanno appresso a Lea, hai la scelta fra 5 bonazzi." Emily mi guardò come per dire 'Wow, ti sei data da fare.' Io: "Primo, non mi vanno appresso, sono solo amici.." Hann: "Due di loro ti hanno baciato senza pretese, uno dopo l'altro." Emily mi riguardò di nuovo con quell'espressione, Io: "secondo.." continuai non facendo caso a quello che diceva Hann, Io: "Non credo mi rivolgeranno di nuovo la parola dopo quello che è successo.." Emily: "Che è successo?" Hann: "Possiamo entrare, forse è meglio parlare dentro che qui in bella mostra." Emily: "Giusto." entrammo nell'appartamento di Emily, era molto grande e spazioso, sembrava un'appartamento per una famiglia. Ci sedemmo tutte e tre sul letto di Emily e io gli raccontai tutto, a partire dal computer e finendo con la memoria ritrovata, Emily: "Perchè succede tutto quando io non ci sono?" io e Hann ci mettemmo a ridere, Hann: "Almeno non hai dovuto sopportare le sue lamentele.." io le diedi una gomitata, Emily: "Che intendi fare?" Io: "Non lo so.." Emily: "Credo dovresti andare a parlargli." Hann: "O ti rassegni." Io: "Meno male che sei tornata Emily, questa qui a dare consigli è la peggiore." dissi ironica, Io: "Ma comunque, non so neanche come fare, ho una paura tremenda e l'unico che mi ha perdonata e con cui mi sento per dirmi come vanno le cose è Harry." Hann: "Ti senti con Harry?!" Io: "Si, perchè?" Emily: "Uuh, abbiamo una ragazza gelosa in sala." Hann arrossì, Hann: "Non sono gelosa, è che.. non ti sembrano troppi 3 ragazzi in un mese?" Io: "Hann, ti assicuro che non c'è nulla tra me e lui, ci sentiamo solo per darmi notizie." Hann abbassò lo sguardo poco convinta.

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Niall continuava a sbattere la testa su un albero del giardino, Zayn: "Smettila o domani ti svegli con il mal di testa." Niall: "Sto cercando di riperdere la memoria per scordarmi di.. lei." Zayn lo guardò, Zayn: "Oddio, Niall, dopotutto io le do ragione." Niall si girò verso di lui fulminandolo con lo sguardo, Niall: "Ma che dici?" Zayn: "Si, cioè, non l'ha fatto mica apposta a tiranti un computer." Harry: "E di sicuro non era sua intenzione farti perdere la memoria." Niall: "Siete tutti contro di me ora?" Harry: "Non siamo contro di te.. è solo che per noi dovresti perdonarla." Zayn: "Ti ha anche detto che si è sentita male per te." Niall: "Sembrate delle macchine messe in comunicazione, finite le frasi uno dopo l'altro.." disse lui prendendo un bicchiere di coca-cola e bevendolo tutto d'un sorso, Niall: "Ancora non avete capito cosa mi da fastidio, cosa, veramente, mi ha fatto male." Harry: "Allora diccelo, perchè non lo capiamo." Niall si sedette davanti a loro e li guardò come se fosse una madre che deve fare un discorso ai proprio figli, Niall: "Potrà anche non averlo fatto apposta, potrà anche avere rimorsi su rimorsi, potrà anche dispiacersi, aiutarmi e giurare che non erano sue intenzioni, io la perdonerei subito, non è quello che mi ha ferito, mi ha ferito il fatto che non me lo ha detto subito, il fatto che mi ha mentito non dicendomi che era stata lei a farmi perdere la memoria, se me lo avesse detto il giorno stesso, se mi avesse detto le stesse identiche parole che mi ha detto oggi ma il giorno in cui ho perso la memoria, l'avrei perdonata, ma ora non hanno fatto nessun effetto... mi ha mentito, ecco cosa mi dispiace." quelle parole fecero zittire Harry e Zayn che solo in quel momento capirono, Niall si alzò dalla sedia e si isolò appoggiandosi all'albero e chiudendo gli occhi.
Ad ascoltarlo c'era anche Liam che era appoggiato al muro della villa e aveva sentito tutto, ogni parola e aveva capito una cosa, Louis si avvicinò a lui, Louis: "Che hai?" Liam: "Nulla, ascoltavo Niall." Louis: "No, che hai in generale." Liam lo guardò confuso, Louis: "E' una settimana che sei silenzioso con un'espressione triste sulla faccia." Liam distolse lo sguardo e rimase in silenzio, Louis: "Centra una ragazza?" Liam non rispose, ma Louis aveva già capito e anche a chi si riferiva, Louis: "Quella ragazza sta lasciando una scia di cuori infranti.." Liam si girò a guardarlo, dopotutto aveva ragione, ma non era tutta colpa sua, Liam: "Si risolverà tutto." Louis: "Ne sei così certo?" Liam: "Che pessimista, Louis!" disse e se ne andò, Louis rise.

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Andai via dall'appartamento di Emily per tornare a casa, mentre Hann restò lì.
Appena si chiuse la porta Hann sgattaiolò da Emily, Hann: "Dobbiamo far incontrare Lea con Niall per far rimettere apposto le cose." Emily: "Si... perchè vuoi farlo?" Hann: "Perchè è mia amica, che domande." Emily: "O perchè sei gelosa che Lea si senta con Harry e vuoi che si rimetta con Niall per lasciartelo libero?" Hann: "Anche per quello." Emily non riuscì a trattenere una risata, Emily: "Comunque, si, dobbiamo, ma come?" Hann: "Domani la porto a lavoro con me.." Emily: "Hai trovato lavoro?" Hann: "Si, in un negozio di cappelli, ma, comunque, domani la porto a lavoro con me con la scusa che la mia collega sta male e mi serve aiuto al negozio, poi tu porti Niall nel negozio." Emily: "Ma io non so neanche chi è, non lo conosco!" Hann: "Ti inventerai qualcosa, devi memorizzarti il numero di Niall sul cellulare, ce lo ha Lea, lo chiami e inventi una scusa per farlo andare al negozio." a Emily non piaceva per niente l'idea ma doveva ammettere che era un bel piano, Emily: "Okay, ci sto." Hann: "Abbiamo un patto, allora, cerca di non fallire." disse sorridendo, Emily: "Non lo farò." disse ricambiando il sorriso, le due si strinsero la mano.

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Era passata una mezzora da quando ero tornata a casa e me ne stavo sul letto ad ascoltare la musica, ma dovetti spegnerla dopo cinque minuti, mi faceva ritornare in mente troppi ricordi.
Sentii dei passi avvicinarsi finchè qualcuno non aprì la porta della mia camera, Mamma: "Lea, un ragazzo ha citofonato e chiede di te." 'Un ragazzo?!' pensai, Io: "Scendo." mi misi delle ciabatte e scesi le scale del palazzo, appena uscii vidi Harry appoggiato ad un muretto e quando mi vide fece un sorriso, Harry: "Ehi." Io: "Ehi, Harry, com'è qui?" Harry: "Ti va di fare una passeggiata?" lo guardai perplessa, Io: "Okay..".
Facemmo una passeggiata lungo le strade di Londra e mentre camminavamo Harry mi parlò di Niall, Harry: "Oggi ci ha spiegato perchè è arrabbiato." Io: "Pensavo fosse perchè gli ho fatto perdere la memoria." Harry: "No.. non per quello." io lo guardai con un'espressione confusa, Io: "Perchè, allora?" Harry: "Perchè gli ha mentito.. perchè non gli hai detto tutto subito e per il tempo quando lui non aveva memoria non hai detto nulla.. diciamo che ti sei approfittata della situazione che non ricordava nulla per non dirgli la verità.." io abbassai lo sguardo, quello che aveva detto era tremendamente vero, Harry: "Mi dispiace Lea ma... sono d'accordo con lui." Io: "Fai bene, Harry, ha ragione, sono stata una stupida ingenua a non dir tutto subito ma.. avevo paura che mi avrebbe cacciata, che si sarebbe arrabbiato così tanto da mandarmi via e io non lo avrei potuto aiutare.. in quel momento mi sentivo che dovevo aiutarlo o mi sarei sentita in colpa per sempre e non avrei retto quel peso, è per questo che non gliel'ho detto perchè mi avrebbe mandato via e io non avrei avuto l'opportunità di aiutarlo.." Harry mi guardò con occhi dolci, credo fosse l'unico a capirmi, per qualche strano motivo, ma mi capiva e gli ero grata di avermi perdonato, Harry: "Allora vaglielo a dire." Io: "Dirgli cosa?" Harry: "Quello che mi hai detto ora tu, diglielo e di sicuro ti perdonerà e se non lo facesse.. sarebbe lui a perderci, credimi." io gli sorrisi e lo abbracciai, Io: "Grazie." Harry ricambiò il sorriso, Harry: "Di niente." appena smisi di abbracciarlo mi fermai, Io: "Ora devo tornare a casa, grazie ancora, se c'è qualcosa che posso fare per te fammelo sapere." Harry: "In effetti.. c'è qualcosa che puoi fare per me.." disse dondolandosi come un bambino, io lo guardai, Harry: "Ecco... sai per caso dove posso trovare Hann?" io risi, Io: "Non dirmi che ti piace Hann?" Harry: "Se fosse?" disse tutto rosso in faccia, io sorrisi, Io: "Niente.. comunque a quest'ora credo sia al negozio dove lavora, il negozio di cappelli che si chiama tipo 'Il cappello.. il cappello malato..'" Harry: "Il cappellaio matto?" Io: "Ah, si, la trovi là, vai ora romeo!" lui sorrise e se ne andò.

Lea l'autrice:
Saaaaalve bella gente!
Ho cambiato modo di organizzare, mi sembra più ordinato!
Volevo dirvi che vi ringrazio tantissimo per le recensioni, per aver messo la mia storia nelle seguite e nelle ricordate e anche a quelli che le leggono senza scrivere nulla!
Un grazie davvero enorme!
Ricapitolando -Niall non vuole perdonare Lea perchè gli ha mentito, Emily, una loro migliore amica, è tornata da Edimburgo ed escogita con Hann un modo per far incontrare Lea con Niall, intanto Lea si sente solo con Harry che l'ha perdonata e gli racconta cosa succede in villa tra i ragazzi.-
Okay, un'ultima cosa: vorrei sapere cosa ne pensate del nuovo modo di organizzare la storia ed in generale di come sta proseguendo! Grazie ancora!
Al prossimo capitolo belli!
Leaxx

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 10 ***


Ore: 16:45

Hann stava lavorando nel negozio, aveva convinto la collega a non venire con la scusa di prendersi un giorno di pausa e che poteva farcela benissimo da sola, prese il cellulare per chiamare Lea e dirgli di venire ad aiutarla quando qualcuno aprì la porta del negozio e si sentì il 'dling dling' delle campanelle appese al soffitto, Hann posò il cellulare, Hann: "Buon giorno, in c.." appena si girò vide Harry più bello che mai, che sorrideva imbarazzato, un sorriso da cucciolo, Harry: "Ciao Hann!" disse sempre con quel sorriso sulla faccia, Hann: "Ehi, Harry." disse facendo un sorriso imbarazzato, Harry: "Bello qui." disse guardandosi intorno, Hann annuì imbarazzata poi notò che Harry nascondeva qualcosa dietro la schiena, Hann: "Che hai lì?" Harry tirò fuori un mazzo di rose rosse, Harry: "Sono per te." disse diventando rosso, Hann li prese e le annusò, non sentiva il profumo delle rose ma quello di Harry, Harry: "Sono le tue preferite." Hann: "Come fai a saperlo?" Harry: "Me lo ha detto Lea." ad Hann si spense il sorriso, Hann: "Ti vedi ancora con Lea?" Harry la guardò confuso, Harry: "Non siamo mai usciti insieme." Hann: "Però vi incontrate." Harry: "Ci incontriamo solo per dirgli di Niall." Hann: "Ah-ah." disse sarcasticamente lasciando le rose sul bancone e andando verso la cassa, Harry la rimase a guardare confuso poi sorrise più di prima, Harry: "Sei gelosa." Hann alzò lo sguardo, Hann: "Non è vero." mentì arrossendo, Harry: "Ahah, stai diventando completamente rossa." disse ridendo ed avvicinandosi a lei, Hann abbassò lo sguardo, Hann: "Ti sbagli Harold, puoi fare quello che vuoi, non mi importa." disse cercando di non far vedere i suoi occhi per paura che capisse che stava mentendo, ma lui già lo aveva capito, allungò una mano e gli prese il mento per guardarla negli occhi poi avvicinò il volto lentamente a lei, Hann sembrava non indietreggiare, anzi, cercò di accelerare per incontrare il più presto possibile le sue labbra, finchè la bocca di Harry non premette su quella di Hann che schiuse facendo liberare la lingua che si incrociò subito con quella del suo lui. Harry portò Hann vicino al muro e gli infilò una mano sotto la maglia accarezzandogli la pancia, a Hann salirono dei brividi sulla schiena, una mano giocava con i suoi morbidi ricci mentre l'altra strusciava sulla sua schiena e la sua gamba sinistra si era alzata e stringeva quelle di Harry, ad un certo punto si sentì il 'dling dling' della porta ma Harry non voleva staccarsi da Hann che dovette prendere un cappello e metterglielo sulla faccia, Hann: "Buon giorno, in cosa posso esserle utile?" cliente: "Non volevo disturbare." disse guardandola cupa ma niente ormai poteva innervosire Hann che si sentiva al settimo cielo, Hann: "Non disturba, cosa le serve?" disse sempre sorridendo, cilente: "cercavo un cappello da mare, largo." Hann portò la cliente verso i cappelli da mare, Hann: "Abbiamo questi." disse indicandoli, cliente: "Ah, ne cercavo uno rosso." Hann: "Vado a vedere se ne ho uno in sgabuzzino, torno fra un attimo." disse sempre sorridendo, in sgabuzzino si ritrovò Harry anche lui con un sorriso permanente sulla faccia, Harry: "Non puoi mandarla via così restiamo da soli?" Hann: "No, dovrai aspettare, ce la fai?" disse sorridendo e passandogli un dito sul naso, Harry: "Non credo" disse seguendola. Hann uscì dallo sgabuzzino a mani vuote, Hann: "Mi dispiace signora, non ne abbiamo di rossi." la signora fece un mezzo sorriso, cliente: "Non importa, grazie lo stesso, arrivederci." Hann: "Arrivederci." appena la signora uscì dal negozio due mani strinsero la pancia di Hann e le accarezzarono il bacino, Hann: "Harry, potrebbero arrivare altre clienti." Harry: "Non mi importa." disse girandola verso di lui e baciandola, Hann: "Devo chiamare Lea." disse staccandosi con fatica da lui, Harry: "Perchè?" Hann: "Emily e io abbiamo organizzato un piano per farla incontrare con Niall e fargli fare pace." Harry: "Chi è Emily?" Hann: "Un'amica." Harry: "Pensate di riuscirci?" Hann: "Credo di si." Harry annuì, Harry: "Quindi non posso restare?" disse fingendosi triste e prendendola per la vita, Hann: "No." disse ridendo e mettendogli un cappello sulla faccia prima che potesse baciarla, Harry: "Okay, ma me ne vado solo se sta sera vieni in villa da noi." Hann: "Con altri 4 ragazzi in casa? No grazie, se vuoi puoi venire tu da me, mia madre è partita per lavoro." Harry: "Sei figlia unica?" Hann annuì sorridendo, Harry: "Okay, amore." disse dandole un bacio a stampo e uscendo dal negozio.

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Sentii il telefono squillare, Io: "Pronto?" Hann: "Lea, mi servi." Io: "Ci sono solo quando servo? Dai, che c'è?" Hann: "Al negozio sono da sola, la mia collega si è ammalata, mi serve qualcuno che mi aiuti!" io sbuffai, Io: "D'accordo, sono lì fra cinque minuti." Hann: "Grazie, sei un'amica." disse ed attaccò, appena poggiai il telefono sulla scrivania sentii qualcuno aprire la porta della camera, Emily: "Grazie signora Ward." disse salutando mia madre ed entrando in camera, Io: "Ehi, Emily, che ci fai qui?" Emily: "Emh.. mi serviva.. un libro, si, ho bisogno di qualcosa da leggere ma non so cosa, mi presti un libro?" io la guardai confusa, Io: "O-okay.." dissi e guardai la biblioteca, mentre ero girata Emily si guardò in torno in cerca del mio telefono, appena lo vide sulla scrivania lo prese e se lo mise in borsa, io mi rigirai, Io: "Oh, qui ho.." Emily: "No, non mi serve più, mi è appena venuto in mente che ho un libro che ho preso ad Edimburgo, grazie lo stesso però." disse facendo un sorriso nervoso, Io: "Emh.. okay.. ora devo andare, Hann ha bisogno di aiuto al lavoro... mmm.. ma dov'è il mio cellulare? Era qui.. mi ricordavo di averlo appoggiato qui.." dissi guardando la scrivania, Emily diventò rossa, Emily: "P-prova a vedere se è caduto." io abbassai la testa ma non lo vidi, Io: "No, non c'è. vabbè ne faccio a meno, usciamo, vieni." dissi a Emily che mi seguì a ruota.

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Emily era nervosa nel chiamare Niall, non lo conosceva neanche. Prese il cellulare di Lea dalla borsa e compose il numero di Niall sul suo cellulare, poi lo chiamo, Niall: "Pronto?" rispose una voce seccata, Emily rimase in silenzio poi si ricordò dei nomi che Lea aveva detto nella storia che le aveva raccontato di quanto era successo mentre lei era ad Edimburgo, Emily: "Niall, sono Liam." disse con una finta voce maschile, Niall: "Ehi Liam, che hai? Hai una voce strana.." Emily: "Nulla.. sono raffreddato.. senti, devi venire al negozio di cappelli "Il cappellaio matto" ora." Niall: "Perchè?" Emily: "Vieni e basta, ti aspetto." disse ed attaccò, fece un sospiro nervoso e rimise il cellulare nella borsa.

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Si sentì il "dling dling" della porta del negozio, Io: "Hann sono qui." dissi entrando, Hann sbucò dal ripostiglio sorridente come non aveva mai sorriso prima, Io: "Ehi, com'è quel sorriso?" Hann: "Non puoi capire che è successo!!" disse andandomi incontro, Io: "Fammi indovinare, Harry è venuto qui." Hann: "oh si, ma come fai a saperlo?" Io: "Gli ho detto io che eri qui." Hann: "Hai fatto bene, comunque non è tutto.." Io: "Come?" Hann: "Ci siamo baciati e sta sera viene a casa mia." io mi feci scappare un urletto e l'abbracciai, Io: "Wow, Hann, ti sei data da fare." dissi sarcastica, Hann mi diede una gomitata poi mi portò alla cassa, Hann: "Comunque.. devi aiutarmi col negozio potrebbero arrivare clienti inaspettati.." disse quell'ultima parola abbassando la voce e io la guardai confusa.
Dopo dieci minuti si sentì il 'dling dling' della porta, mi girai per vedere chi era entrato e vidi Niall in tutta la sua bellezza, Io: "N-Niall?" Niall mi guardò più sorpreso di me, Hann fece un sorriso, Hann: "Faccio io qui al negozio, potete parlare in sgabuzzino." la guardai e capii tutto, era opera sua, Io: "Ma che cavolo hai fatto?.." dissi abbassando la voce, Niall fece per uscire ma Hann lo prese per un braccio e lo portò nello sgabuzzino con la forza costringendo anche me e chiudendoci dentro a chiave, Io: "Hann! Apri subito questa cazzo di porta!!" urlai ma avevo capito che non ne aveva nessuna intenzione, mi girai a guardare Niall, era serio e appoggiato al muro a guardare il pavimento, capii che era il momento di chiarire, Niall: "Era tutto un trucco per farci parlare, vero?" io annuii, Io: "Intanto che siamo qui allora.. parliamo." Niall: "Non ho nulla da dirti." Io: "Io si." lui non distolse lo sguardo dal pavimento, Io: "So perchè sei arrabbiato, Niall.. perchè ti ho mentito." Niall: "Chi te l'ha detto?" Io: "Nessuno.." dissi facendo la vaga, prima che lui potesse parlare continuai, Io: "Senti.. mi dispiace tantissimo ma io non ti ho detto la verità subito perchè volevo aiutarti.." Niall: "Mentendomi?" Io: "No.. io avevo un rimorso profondo e mi sentivo tremendamente in colpa, tu non ti meritavi tutto quello.. io volevo aiutarti a riacquistare la memoria.. ma ero sicura che se ti avessi detto tutto tu mi avresti mandato via e io non ne avrei avuta l'occasione.. non volevo che tu mi cacciassi.." Niall: "Ma io non ti avrei cacciato.." disse, si stava addolcendo, lo capivo dal tono della voce, Io: "Ma questo l'ho capito solo adesso.. Niall, non sai quanto mi dispiaccia e mi senta in colpa per non averti detto la verità.. sono stata stupida ed ingenua ma ti prometto che non ti mentirò più.. ti prego perdonami." Niall guardò il pavimento, sembrava impassibile ma poi andò ad abbracciarmi, io lo strinsi forte a me e feci scendere una lacrima di gioia, Niall: "Si che ti perdono.." Io: "Non sai quanto mi sei mancato." Niall: "Anche tu." Io: "Ti voglio bene." Niall: "Io di più." disse poi si staccò da me, Niall: "Ora devi chiarire anche con gli altri ragazzi, anche a loro hai mentito." disse sorridendo, io sbuffai, Io: "Pensavo che dopo di te avrei finito.." lui rise e mi scompigliò i capelli con una mano.

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Ore 18:10
Chiarii con i ragazzi nella loro villa e loro mi perdonarono.
Dopo essermi scusata Liam mi portò dentro la villa, Liam: "Devo chiarire una cosa." disse prendendomi le mani, Io: "Non abbiamo già chiarito tutto? Che altro c'è da chiarire?" Liam fece un mezzo sorriso, Liam: "So che ti piaccio." io arrossii, Io: "Hai delle prove?" Liam: "Si, tu mi hai detto che non provi nulla per me perchè avevi paura della mia reazione appena avrei saputo che ci avevi mentito ed eri sicura che mi avrebbe fatto ancora più male se fossimo stati insieme.." disse lui convinto di cosa diceva, io feci un sorriso soddisfatta, Io: "Bravo detective." dissi sorridendo mentre giocavo con le nostre mani e infine infilando le mie dita fra le sue, Liam: "Quindi vuol dire che.." lo baciai, volevo farlo smettere di parlare, era lento ad arrivare al punto, ma anche perchè non ce la facevo più ad aspettare. Cominciai a sbottonargli la camicia a quadri che portava ogni giorno della sua vita, lui mi prese in braccio tirandomi su dal sedere e mi adagiò sul letto mettendosi sopra di me, mi levò la maglia mentre con i polpastrelli gli premevo sul petto, lui cercò di levarmi il reggiseno senza risultati, Liam: "Come si toglie questo coso?" Io: "Come tutti gli altri, non ne hai mai tolto uno?" dissi sarcastica, lui non rispose, Io: "Non ne hai mai tolto uno?!" dissi non più scherzando, Liam arrossì, io non riuscii a trattenere una risata, Io: "Questa è la tua prima volta bambino James?" dissi sorridendo e stuzzicandolo, Liam: "Pensi di rinfacciarmelo tutta la notte?" disse sempre rosso dall'imbarazzo, Io: "Ti faccio un favore.." dissi e mi slacciai il reggiseno da sola buttandolo a terra, Liam: "Grazie." disse poi riprese a baciarmi e mi levò il resto che mi copriva la parte bassa, Io: "Questo lo sai fare.." dissi ridendo, Liam: "Ssshh..", gli slacciai il bottone che teneva saldi i pantaloni sfilandogli anche i boxer, scambiai le posizioni e mi misi sopra di lui, gli diedi un bacio sulla bocca, sul mento, sul collo.. scendendo fino ad arrivare là dove le gambe si aprivano e i miei baci diventavano sempre più lenti e dolci mentre lui mi toccava la schiena nervoso ed eccitato, lo guardai, aveva gli occhi chiusi, sembrava un bambino che dopo aver finito la sua porzione di spinaci finalmente si godeva il suo buon gelato, lui mi misi sotto di lui e mi diede un bacio dolcissimo sulle labbra, fece scivolare una mano accarezzandomi il seno e la pancia...

Lea l'autrice:
Eccomi con altro capitolooo!
Com'era sta volta? Voglio sapere cosa ne pensate!
Le recensioni non fanno male, parlo a quelli che hanno messo la storia fra le seguite, non vi mordo mica se mi lasciate una recensione :D
Grazie di tutto!
Al prossimo capitolo! c:

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 11 ***


La mattina dopo, verso le 10, io, Hann e Emily ci ritrovammo a fare colazione nel bar sotto casa di Hann, Emily: "Ieri sera ho provato a chiamarti ma c'era la segreteria telefonica." disse bevendo un sorso del suo caffè, era una giornata davvero afosa, in piena estate, credo sia stato il 3 Luglio, e chi se lo ricorda, nessuno in vacanza fa caso ai giorni, Io: "Ah, si, ho trovato le tue chiamate dopo." Emily: "Dopo cosa?" disse con un sorrisetto furbo, io feci un sorriso abbassando lo sguardo, Io: "Emily, non ti scappa niente, eh?" Emily sorrise soddisfatta per poi dare un morso al suo cornetto, Emily: "Mi vuoi dire che è successo o dove costringerti?" Io: "Ieri sera ero con Liam." a Emily scappò un "mm.." alzando un sopracciglio, Emily: "Com'era?" Io: "Lui o il resto?" Emily: "Tutt'e due." disse costringendomi a sputare tutto il rospo e non solo le zampe, Io: "Diciamo che non era un'esperto.." dissi vaga, Emily: "Era la sua 2 volta?" scossi la testa bevendo il mio cappuccino, Emily: "La 3?" scossi di nuovo la testa, Emily: "La 4?" disse confusa, io di nuovo scossi la testa, Emily: "Scusami, ma credo che se era la quinta doveva essere esperto." Io: "Ma non era la quinta.." dissi sorridendo, Emily spalancò gli occhi, Emily: "Era la prima?" io annuii, Emily: "Ma allora avrai dovuto dargli lezioni." disse ridendo, scoppia a ridere lasciando cadere il cornetto dalle mie mani.
Mentre ridevamo ci accorgemmo che Hann era pensierosa con un'espressione triste sulla faccia, Emily: "Hann, che hai?" Hann alzò la testa verso di noi, Hann: "Eh?" Io: "A che pensavi?" Hann: "Ah.. no, nulla." disse girando il cucchiaio nella tazza, Emily: "Non ci caschiamo, Hann, dicci che ti prende." Hann sbuffò, Hann: "Ieri sera io ed Harry avevamo un'appuntamento a casa mia.." si fermò un attimo, Io: "E..?" Hann: "Non si è presentato.." Io e Emily: "COSA?" urlammo insieme, Hann: "Poi, poco fa, mi è arrivato un suo messaggio 'Amore, scusa se non sono venuto.'" Io: "Almeno ti ha chiamato amore." dissi vaga, Hann mi diede una gomitata, Hann: "Non c'è da scherzare, non mi ha neppure detto il motivo per cui non è venuto.." disse triste e lasciando in pace il cucchiaio, Emily: "Chiediglielo, tanto semplice." Hann: "No.. forse voleva solo avere un bacio da me.. ha avuto quello che voleva nel negozio e ora mi ha dato buca per non rivedermi più, si è divertito." disse appoggiando la testa sulle braccia conserte, Io: "Non scherzare, non è che solo dopo un'appuntamento saltato lui non ti vuole più! Se non vuoi parlargli lo farò io." Hann mi sorrise, Hann: "Grazie." disse rivolgendosi a me e a Emily.

Appena finimmo la colazione andai a fare una passeggiata da sola e chiamai Liam, Liam: "Pronto?" Io: "Amore, sono io." Liam: "Ehi, piccola, come va?" sorrisi, mi piaceva quando mi chiamava piccola, Io: "Tutto bene, a te?" Liam: "Bene, mi sono divertito ieri sera." Io: "Bè, credo proprio di si, bambino." dissi smerdandolo, mi piaceva prenderlo in giro, Liam: "Smettila.. avevi detto che non avresti di nuovo tirato fuori questa storia.." Io: "Okay, scusa .. senti, Harry ha detto qualcosa?" Liam: "Cioè?" Io: "Ieri sera aveva un appuntamento con Hann ma le ha dato buca." Liam: "No, non ha accennato niente, dopo gli parlo." Io: "Grazie, Hann è davvero giù di morale per questa storia." Liam: "Di niente, piccola, dopo che fai?" Io: "Credo nulla." Liam: "Ti va di fare qualcosa insieme?" Io: "Certo, verso le 16 vengo da voi." Liam: "Okay, ciao piccola." sorrisi, Io: "Ciao, piccolo." dissi sarcastica, prima di attaccare sentii Liam accennare una piccola risata.

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Verso le 13 Harry tornò a casa e Liam gli andò incontro, Liam: "Ehi, Harry." Harry: "Ciao, Liam." disse togliendosi le scarpe e buttandosi sul divano, Liam: "Posso chiederti una cosa?" Harry: "Dimmi pure." Liam: "Perchè ieri sera hai dato buca a Hann?" Harry lo guardò confuso, Harry: "Come fai a saperlo?" Liam: "Me lo ha detto Lea e mi ha anche detto che Hann è devastata." Harry deglutii e si alzò in piedi, Harry: "Ma io non volevo dargli buca, anzi, non vedevo l'ora di andare da lei ma sono dovuto restare con Niall per consolarlo." disse tutto d'un fiato finchè non si accorse di aver detto qualcosa che non doveva dire, Liam: "Consolare Niall? Che cos'ha?" Harry fece finta di non averlo sentito, si infilò le scarpe e uscendo disse: "devo andare da Hann." lasciando Liam con quel dubbio.

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Verso le 15:40 mi stavo preparando per andare da Liam quando citofonò qualcuno, urlai un "VAI TU MAMMA!" ma nessuno rispose, mi ricordai che ero da sola in casa ed andai a rispondere, Io: "Chi è?" Niall: "Sono io." Io: "Ehi, Niall, che ci fai qui?" Niall: "Volevo vederti, puoi scendere?" Io: "Certo, scendo subito." mi infilai le nike, presi il telefono e scesi per poi uscire e trovare Niall che mi aspettava con una margherita in mano, Io: "Ehi." Niall mi porse la margherita, Niall: "Ehi." disse baciandomi la guancia, presi la margherita e arrossii, Io: "E' per me?" dissi incredula, Niall: "Certo." Io: "N-non dovevi." dissi girandomela tra le dita, Niall: "L'ho trovata e ho pensato a te." disse prendendomela e mettendomela fra i capelli, Niall: "Ecco." io arrossii più di prima, Niall: "Allora, che ti va di fare?" lo guardai confusa, Io: "Cioè?" Niall: "Vuoi andare al cinema, al mare, al parco...?" Io: "Emh.. in verità, Niall, devo vedermi con Liam ora." lui mi guardò serio e buttò fuori un secco 'Ah.' poi finse un sorriso, Niall: "E dai, tu con lui ti vedi sempre e con me di rado, non puoi disdire solo per questa volta?" disse facendo degli occhi da cucciolo, io ci pensai un po su, Io: "Provo a chiamarlo e vediamo cosa dice, Okay?" lui annuì, presi il cellulare e lo chiamai allontanandomi da Niall, Liam: "Ehi, ti sto aspettando." disse una dolce voce dall'altra parte del telefono, Io: "Senti, Liam.. non è che per oggi possiamo saltare?" Liam: "E perchè?" Io: "Niall mi ha chiesto se potevo passare del tempo con lui, un po ha ragione perchè mi vedo poco con lui e con te quasi sempre, solo per questa volta." dissi cercando di intenerirlo, aspettai per 5 secondi una risposta, Liam: "Okay ma domani mattina vieni a fare colazione da me, intesi?" Io: "Certo, grazie, amore." Liam: "Di nulla, piccola, a dopo." Io: "A dopo." attaccai e andai da Niall, Io: "Dove si va?" Niall sorrise, Niall: "Ti va di andare al mare?" Io: "Non ho il costume." Niall: "Neanche io, ce ne compriamo uno quando incontriamo un negozio di costumi." Io: "E con quali soldi?" Niall: "I miei." Io: "No, non devi spendere per me." Niall: "Non sono obbligato, voglio solo farlo." sorrisi.

Arrivati al mare Niall si tolse subito i vestiti rimanendo col costume che si era comprato e si buttò in acqua.
Io lasciai i vestiti vicino ai suoi rimanendo anch'io in costume, un costume bellissimo che mi aveva comprato in uno di quei negozi alla moda, andai verso l'acqua ma non la sfiorai nemmeno con i piedi, notai che Niall mi stava fissando con gli occhi che gli brillavano, Io: "Intendi fare un bagno o continuare a fissarmi il seno?" dissi sarcastica, lui fece un sorriso abbassando lo sguardo imbarazzato, Niall: "Entra in acqua, su!" Io: "No." dissi allontanandomi dalla riva, Niall: "E che ci sei voluta a fare al mare?" Io: "Volevo che mi comprassi un costume!" dissi ridendo, lui uscì dall'acqua totalmente fradicio, io cominciai a correre per non farmi toccare mentre mi inseguiva, Niall: "Fatti dare un abbraccio!" diceva mentre mi correva dietro con l'acqua che gli colava, io cercai di seminarlo ma lui mi raggiunse e mi strinse bagnandomi, Io: "S-sei u-un cogl-ione." dissi mentre mi battevano i denti dal freddo, Niall: "Se ti tuffi non senti più freddo!" disse sorridendo e andando dentro l'acqua, non avevo scelta che farmi anch'io un bagno.
Restammo in acqua per più di un'ora fra scherzi e schizzi, quando uscimmo non avevamo neanche un asciugamano e io mi stavo gelando, Niall si andò a sdraiare su uno scoglio piatto completamente illuminato dal sole, io lo seguii e mi sedetti vicino a lui, Niall: "Hai freddo?" Io: "D-da co-sa l'hai c-capito?" dissi mentre tremavo, Niall mi fece segno di sdraiarmi vicino a lui e così feci, mi mise un braccio intorno la vita stringendomi a lui e presa dal calore del suo corpo appoggiai la testa e un braccio sul suo petto, restammo così per non so quanto, il tempo sembrava non finire mai e se avessi potuto sarei restata così per sempre, calda e protetta fra le sue braccia.
Sentii qualcuno darmi un bacio sui capelli ed alzai il viso, incontrai subito i suoi occhi completamenti immersi in una chiazza di azzurro, Niall: "Vuoi andare a casa?" io riabbassai il volto accoccolandomi a lui, Io: "No, no, aspetta ancora un po." dissi chiudendo gli occhi e qualcosa mi fece capire che lui stava sorridendo.

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Harry cercò di arrivare il più veloce possibile a casa di Hann, citofonò e le rispose una voce tristemente stanca, Hann: "Chi è?" Harry: "Sono Harry." subito la voce di Hann cambiò da stanca ad arrabbiata ma la tristezza rimaneva al suo posto, Hann: "Che vuoi Harry?" Harry: "Ti posso parlare?" Hann: "No, vattene." Harry: "E dai, ti prego, Hann!" Hann: "Ho detto di no." Harry: "Ma volevo spiegarti.." Hann: "Non devi spiegarmi nulla." Harry si sentiva osservato e girò la testa, vide una vecchietta che stava ascoltando con delle lacrimucce la loro conversazione, Harry: "Hann, per favore, possiamo parlare a casa tua? Qui c'è una vecchietta che continua a fissarmi.." disse a bassa voce, Hann: "Ti ho detto che non abbiamo nulla da dirci, ora vattene." disse infine per poi chiudere il citofono, la vecchia si avvicinò alla porta del palazzo e la aprì, si rivolse ad Harry, vecchia: "Entra e va a cercarla, romeo." disse sorridendo con qualche lacrima che le scendeva, Harry rimase per un attimo immobile con gli occhi spalancati poi entrò nel palazzo accennando un 'grazie' incredulo, quel palazzo aveva cinque piani e Harry non sapeva in che piano si trovava la casa di Hann, così controllò tutti i piani, uno per uno, cercando il cognome di Hann, facendosi tutti i gradini fino ad arrivare al quinto e finalmente lo trovò, citofonò e Hann aprì la porta, appena lo vide fece per richiuderla ma Harry allungò una mano con le poche forze che gli rimanevano bloccando la porta, Hann fu costretta a riaprirla, Hann: "Cosa c'è ancora?" Harry poggiò le mani sulle ginocchia con il fiatone, Harry: "Devo spiegarti perchè ieri non sono venuto." disse respirando affannosamente, Hann rimase a guardarlo, Harry: "Non c'è un pò d'acqua?" disse guardandola, Hann: "Non c'è, ora parla, te ne sto dando l'occasione." Harry: "Okay... non dovrei dirtelo ma ieri sono dovuto restare con Niall per consolarlo, aveva visto Lea e Liam insieme, Zayn e Louis erano usciti per andare ad una festa e in casa ero rimasto solo io, stavo per andare da te, tu non sai quanto volevo venire ma Niall aveva bisogno di qualcuno e non potevo lasciarlo da solo." disse cercando di trovare l'aria che sembrava mancargli, Hann lo guardò e sembrò addolcirsi, Harry: "Ora posso avere un pò d'acqua?" disse sempre con le mani appoggiate alle ginocchia e la schiena piegata, Hann sorrise, Hann: "Si può sapere che hai fatto per ridurti così?" Harry: "Mi sono fatto 5 piani a piedi per cercare in tutte le porte il tuo cognome." disse facendo un mezzo sorriso, Hann: "Tu sei pazzo." Harry: "Pazzo d'amore." Hann rise e tirò su Harry baciandolo, Harry sembrò ritrovare l'aria, o forse non gliene importava più, Hann lo tirò dentro casa chiudendo poi la porta con la gamba, fecero qualche passo indietro finchè non caddero per terra, Hann accarezzava la schiena di Harry finchè non gli sfilò la maglietta, guardò i suoi muscoli, Hann: "Ma quante volte vai in palestra?" disse appoggiandogli una mano sopra, Harry fece un sorriso, Harry: "L'ho fatto solo per te." le sussurrò all'orecchio lasciandole poi un morso sul lobo, le tolse la maglia ed il reggiseno ed infine i restanti vestiti, passò la sua mano calda sulla schiena, sul sedere e sulla gamba per poi lasciarla sul polpaccio freddo di Hann che gli afferrò le mani infilando le dite fra le sue e stringendole forte come se le avesse lasciate lui sarebbe scappato per sempre e le faceva tremendamente paura quell'idea, Harry: "Me li tolgo da soli o me li togli tu?" disse sorridendo, Hann gli tirò giù la zip dei pantaloni sfilandogli anche i boxer per poi passare una mano sul suo corpo allenato.

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Quella sera andai nella villa dei ragazzi insieme a Emily.
Stavamo tutti insieme nel giardino decidendo cosa fare il giorno dopo mentre le stelle ci brillavano sopra la testa.
Io me ne stavo sulle gambe di Liam che dondolava sull'altalena e mi chiedevo come essa riusciva a reggere il nostro peso, Zayn: "Qualcuno ha avuto notizie di Harry?" Liam: "Probabilmente è con Hann." Io: "Ci hanno messo poco a fare pace." gli altri risero quando l'altalena sfinita crollò facendo sbattere il culo di Liam a terra con tutto il mio peso sopra, io e lui ci guardammo poi scoppiammo a ridere, gli altri accennarono una risata mentre Niall alzò gli occhi al cielo e Emily continuava a fissare Louis, Niall: "Perchè domani sera non facciamo una cosa tutti insieme?" disse mentre Liam mi prese in braccio per poi farmi scendere in piedi, mi chiesi come faceva a sollevare le cose senza il minimo sforzo, Io: "Ma come fai?" dissi passandogli una mano sul petto, Liam: "A fare che?" Io: "A non fare il minimo sforzo, cioè, quante volte vai in palestra? 4 volte alla settimana?" dissi dandogli un debole pugno sugli addominali, completamente rigidi, okay, ammetto che i suoi muscoli mi affascinavano molto, Liam sorrise e mi diede un bacio a stampo sulla bocca mentre Niall distoglieva lo sguardo, 'Ma che gli prende?' pensai, Niall: "Allora?" disse intromettendosi e cambiando argomento, Louis: "Potremmo andare in spiaggia." Io: "La sera?" dissi mentre Liam mi fece appoggiare la schiena sul suo petto bloccandomi con le braccia e prendendomi le mani accarezzandomele, okay, era lui che mi affascinava molto, Louis: "Si, perchè? Non hai mai fatto il bagno di mezzanotte?" Io: "No e non voglio provarlo domani." Zayn: "Possiamo andare ad un pub notturno." io sorrisi, quella si che era una bella idea, Io: "Ci sto." Niall: "Anch'io." Liam: "Anch'io all'ora." anche Louis e Emily accettarono così si decise di andare al pub, Io: "Ora dobbiamo andare." dissi rivolgendomi ad Emily che sembrava incantata da Louis, Emily: "Eh? Ah, si." disse alzandosi dalla sedia, Io: "Ciao amore." dissi rivolgendomi a Liam, Liam: "Ciao piccola." disse baciandomi, schiuse la bocca facendo passare la lingua ma io mi staccai, Io: "Frena la lingua, pervertito, o restiamo qui fino alla prossima settimana." lui sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.

Lea l'autrice:
Donne è arrivato l'11 capitolo!
Allooooora, com'era? L'ho scritto fra ieri ed oggi perchè mia madre ieri sera mi ha costretto a spegnere -.-"
Ricapitolando -Harry non si è presentato all'appuntamento con Hann perchè doveva rimanere con Niall ma poi si è fatto perdonare, intanto Lea ha passato un pò di tempo con Niall al mare e la sera è andata a casa dei ragazzi per decidere cosa fare la sera dopo.-
Stavo pensando alla storia con chi sta con chi, tra Liam e Niall, c'è una preferenza per Niall ma dovette attendere, la storia è ancora lunga aspettatevi di tutto ;)
Per ultima cosa volevo dare il benvenuto ai nuovi che hanno letto la mia storia e di nuovo grazie a chi la recensisce, chi l'ha messa fra le seguite, fra le ricordate e fra le preferite, non potete capire quanto sia contenta!
Sono anche fra gli autori preferiti di una, di chi? Di me.
Okay, sono un'idiota, non chiedetemi come ma mi sono ritrovata fra gli autori preferiti di me stessa così almeno quando qualcuno va a vedere il mio account si accorge che sono una malata :'D non giudicatemi!
Al 12 capitolo gente! c:

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 12 ***


Ore 10:07
Io e Emily stavamo facendo una passeggiata prima che lei se ne andasse e io rimanessi con Liam per fare colazione, Io: "Ho visto che hai adocchiato Louis ieri." dissi mentre camminavamo, c'era un'arietta fredda ma il solo era forte, Emily: "E' un bel ragazzo." Io: "Su questo non ne ho dubbi." dissi sorridendo, Emily: "Ma non mi ha neanche dato un'occhiata." Io: "Ora, poi ne riparliamo dopo sta sera al pub." lei fece una piccola risata poi si fermò e mi baciò la guancia, Emily: "Ti lascio con il tuo Romeo, bellezza." la salutai e andai da Liam al bar dove mi aspettava, Liam: "Ma guarda quanto è bella la mia ragazza." disse lui alzandosi dalla sedia e baciandomi, cavolo quanto erano dolci i suoi baci, Liam: "Allora, che prendiamo?" disse spostandomi la sedia per farmi sedere, Io: "Un caffè?" Liam annuì sorridendo e si sedette al suo posto, Io: "Sei andato al mare?" dissi notando che era più abbronzato del solito, Liam: "No, ma avevo intenzione di andarci, ci verresti con me, signorina?" io sorrisi, Io: "Oh, beh, se me lo chiede così, signor Payne.. dovrebbe offrire qualcosa a mio padre." dissi sorridendo, Liam ricambiò il sorriso poi si avvicinò per baciarmi ma gli misi una mano sul petto per fermarlo, Io: "Ma come si permette? Non ho il permesso di fare certe cose." dissi fingendomi arrabbiata, Liam rise, Liam: "Mi dispiace ma devo ammettere che lei è davvero irresistibile." sorrisi, Io: "In questo caso.." dissi per poi avvicinandomi a lui e poggiando le mie labbra a quelle di Liam, un'altro bacio dolce, di quelli che ti catapultano in un mondo totalmente diverso, migliore.
A interrompere quel momento fu un il cameriere che fece una finta tosse per attirare la nostra attenzione, notandolo diedi un pizzico sul braccio di Liam per farlo staccare, Io: "Salve." il cameriere finse un sorriso, cameriere: "Salve." Liam: "Allora, prendiamo due caffè e due cornetti." il cameriere fece un cenno con la testa per poi ritirarsi nel bar, Liam: "Dove eravamo?" disse avvicinandosi, Io: "Nel decidere se venivo con te al mare o no." dissi io sorridendo e allontanandomi, Liam mi guardò sorridendo e aspettando una mia risposta, Io: "Scusa Liam ma volevo passare il pomeriggio con Hann e Emily, ci vediamo questa sera al pub, okay?" dissi accarezzandogli la guancia, Liam: "Okay, ti passo a prendere io." io annuii sorridendo, Liam: "Alle 21." Io: "Ci sarò." dissi ridendo per poi lasciargli un'umida chiazza sulla labbra con la mia bocca.

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Il pomeriggio passò in fretta, che poi, alla fine, lo passai da sola mentre Emily si rimorchiava Louis e Hann se la spassava con Harry.
Sentii il citofono suonare, Io: "Vado io!" dissi correndo al citofono, prima di rispondere mia madre mi fermò, Mamma: "Dove vai tutta così scollata?" disse guardandomi, avevo una di quelle canottiere alla 'Selena Gomez' lunghe e scollate, con sotto un top bianco e dei pantaloncini corti che si intravedevano poco sotto la canottiera viola, Io: "Esco con amici." dissi alzando gli occhi al cielo e rispondendo al citofono, Liam: "Piccola, sono io, scendi." Io: "Arrivo!" dissi e uscendo da casa, Mamma: "Non fare la stupida, Lea!" disse mentre scendevo le scale e mi limitai a dire uno stufo "D'accordo." per poi uscire dal palazzo, Liam appena mi vide mi schioccò un bacio sulle labbra e mi guardò, Liam: "Sei bellissima." disse semplicemente sorridendo, io arrossii, Io: "Oh, ma grazie signor Payne, anche lei lo è." dissi mettendo le mani intorno al suo collo mentre lui lasciava le sue sulla mia vita, restammo così per pochi secondi, a guardarci l'un l'altro finchè non decidemmo di andare.

Eravamo nel pub, seduti in un tavolo con davanti una birra per ognuno tranne che per Liam che, come credo sapete, è astemio.
Quel locare era pieno zeppo di gente, ubriachi, troie, depressi, ragazzacci... tutta gente simpatica, come avete capito e poco dopo ero sicura che lo saremmo diventati anche noi.
Gli unici che mancavano erano Hann e Harry, Louis: "Ma i due piccioncini?" disse guardandosi intorno, Zayn: "Piccioncini? Non credo siano tanto carini e coccolosi, staranno facendo le loro porcate." io fulminai Zayn con lo sguardo e lui fece un'espressione del tipo 'Come non detto.', poco dopo arrivarono anche i due che continuavano a ridere chissà per cosa, Emily: "Eccoli qua." Zayn: "Com'è in ritardo?" disse mentre i due si sedettero vicino a noi sempre ridendo, Harry: "Chi si fa gli affari suoi campa cent'anni, Zayn." Zayn fece un sorriso malizioso per poi alzarsi afferrando la sua birra e mescolandosi nella mischia, Io: "Ho voglia di divertirmi, chi è con me?" dissi sorridendo e alzando il mio bicchiere di birra, tutti mi imitarono e si alzarono andando chissà dove.
Dopo tre birre mi ubriacai e mi guardai intorno come se quel posto fosse sconosciuto, vidi Emily e Louis che giocavano a quel gioco dove c'è il tavolo con l'aria che esce per far scivolare il dischetto e tu lo devi lanciare con quei cosi che tieni con la mano per fare punto all'altro, non ricordavo nulla figuriamoci il nome di quello stupido gioco. Da un'altra parte Harry e Hann, completamente brilli che si divertivano a far giocare le loro lingue e infine Zayn che cercava di rimorchiare una ragazza mezza nuda che sembrava apprezzare, Niall non lo vedevo.
Andai a cercarlo per vedere se stava bene quando un ragazzo roscio con i colpi di sole biondi mi si avvicinò e mi passò una mano sul fianco, tipo: "Ehi.." disse avvicinandosi, aveva il fiato che puzzava di alcool, Io: "Ehi." dissi mettendogli una mano sulla spalla, non giudicatemi, ero ubriaca. Il ragazzo abbassò le mani toccandomi il sedere e io cominciai a giocare con i suoi capelli, il ragazzo avvicinò la sua bocca al mio orecchio, tipo: "Sei davvero una bella troietta." mi sussurrò lasciandomi un morso sul lobo dell'orecchio, io avvicinai una mano alla sua camicia sbottonandogli il primo bottone quando qualcuno mi tirò indietro e colpì con un pugno il ragazzo che ora aveva tutta la guancia bagnata dal sangue, come il suo naso e la sua bocca, il ragazzo che aveva mollato un pugno al tipo mi girò verso di lui e mi strinse le braccia bloccandomi, aveva davvero un'espressione infuriata, lo rimasi a guardare cercando di capire chi fosse poi con qualche sforzo lo riconobbi, Liam: "Ma che cazzo ti prende!" urlò, anche se non sembrava un urlo, la musica era altissima e c'era chi urlava più di lui, Io: "Liam, tesoro.." dissi sorridendogli, non capivo la complicazione del momento, Liam: "Non mi chiamare tesoro, adesso ce ne torniamo a casa, sei completamente ubriaca!" disse diventando sempre più rosso di rabbia, Io: "Ma lasciati andare." dissi cercando di liberarmi dalla sua stretta ma era troppo forte, Liam: "Smettila! Se restiamo qui un'altro po finisce c..." non fece in tempo di finire la frase che piantai le mie labbra sulle sue, non avevo ascoltato neanche una parola di quello che aveva detto, avevo solo voglia di divertirmi, allungai la lingua cercando di addolcirlo e lui allentò la presa così che misi le mie mani intorno al suo collo accarezzandogli la schiena, lui non se lo fece ripetere due volte e fece scivolare le mani dal ventre al fondo schiena, tutte e due con la stessa intenzione andammo verso un bagno libero senza staccarci l'uno dall'altro..
Devo dire che quando si è ubriachi ci si gode tutto con molto più gusto

Non so cosa successe dopo, posso solo immaginarlo.
So solo che ad un certo punto mi sono addormentata e quando mi risvegliai mi ritrovai in braccio a Liam, ce ne stavamo andando, Io: "Che è successo?" dissi assonnata e non più ubriaca, Liam mi sorrise, Liam: "Hai fatto felici un sacco di ragazzi sta sera, tra cui me." io gli diedi un debole pugno sulla pancia, poi guardai dietro di lui, vidi Harry e Hann ancora totalmente ubriachi, Zayn che camminava con le mani nelle tasche e con un sorriso soddisfatto e Louis e Emily che si stuzzicavano parlando fra di loro, ne mancava uno: Niall, Io: "Dov'è Niall?" Liam girò la testa e non lo vide, mi fece scendere e io poggiai i piedi a terra traballando, Liam: "Zayn va a cercare Niall." disse a l'unico non ubriaco del gruppo, Io: "Vado con lui." dissi andando vero Zayn ma Liam mi afferrò il polso, Liam: "No, tu torni a casa." io lo guardai e diventai in un secondo rossa di rabbia, odiavo quando qualcuno mi diceva cosa dovevo e cosa non dovevo fare, mi faceva imbestialire. Senza dire nulla feci mollare la presa di Liam dal mio polso e mi diressi verso Zayn.
Cercammo Niall dappertutto nel locare, sembrava però impossibile trovarlo in quell'ammasso di gente, Zayn: "L'ultima volta che l'ho visto era seduto da solo su un tavolo con due bicchieri di birra finiti e uno mezzo vuoto." io spalancai gli occhi perchè vidi un tavolo con appoggiata la giacca di Niall e sul tavolo 7 bicchieri di birra vuoti, Io: "Tre?!" dissi sarcasica afferrando la giacca, Zayn: "Meglio che lo troviamo il più presto possibile.".
Dopo mezz'ora riuscimmo a trovarlo, in una stanza, sdraiato per terra che parlava da solo, gli andai subito incontro e lui mi afferrò il polso stringendomelo, Io: "Niall!" dissi non curandomi del polso dove non riusciva a scorrere il sangue per quanto me lo stringeva, Niall: "Ciao bellezza, ti va di divertirci?" disse sorridendo, no, quello non era Niall, il vero Niall era imprigionato dall'alcool, Io: "Alzati, torniamo a casa." dissi cercando d staccarmi da lui ma mi teneva troppo stretto il polso, rimasi a guardarlo finchè lui con un movimento veloce non poggiò le sue labbra sulle mie premendole, Zayn spalancò gli occhi e l'unica cosa che riuscì a dire fu "Non piacerà per niente a Liam questo.", prima che lui potesse schiudere la bocca per far uscire la lingua mi staccai da lui, Niall mi guardò arrabbiato e mi mollò una pizza sulla guancia procurandomi un graffio sul labbro da cui uscì del sangue, subito Zayn mi staccò da lui con forza, mi guardò il labbro e poi il polso dove si poteva vedere il segno di una mano, Zayn: "E neanche questo gli piacerà molto." Io: "Vammi a prendere del disinfettante." dissi pulendomi il sangue dalla bocca, lui uscì dalla stanza e io mi girai verso Niall, quello no, non era lui, non lo avrebbe mai fatto, Io: "Alzati Niall." dissi secca, lui si alzò e mi guardò negli occhi, Niall: "Ti amo, Lea.", rimasi a fissarlo, non vedevo più quell'ombra di ubriachezza ma sincerità che partiva dagli ochi e finiva nelle parole, quelle erano parole sincere, io mi ero totalmente scordata delle cotta per Niall in quel periodo con cui stavo con Liam, lo consideravo un amico, ma allora perchè appena sentite quelle due parole sorrisi e mi sentii sollevata?
In quel momento entrò Zayn con il disinfettante.

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I ragazzi erano tornati a casa ed aspettavano me, Zayn e Niall, Liam faceva avanti e indietro finchè Harry non attirò l'attenzione di tutti con una frase, Harry: "So che è successo a Niall." Liam si girò verso di lui come per dire 'Davvero?', Harry: "Mentre eravamo nel pub l'ho visto che guardava te e Lea in modo... triste, mentre stava bevendo il 4 bicchiere di birra q..." Liam: "Aspetta, aspetta, aspetta.. aspetta, Niall è geloso di me e Lea?" Harry non fece caso alla domanda, già non doveva dire quello che aveva detto, Harry: "Quando siamo usciti dal pub ho guardato il tavolo su cui era seduto Niall, lui non c'era più ma sul tavolo erano rimasti 7 bicchieri vuoti." disse abbassando il volto, Liam spalancò gli occhi quando la porta della villa si aprì e io, Zayn e Niall entrammo, Zayn cercava di far stare in piedi Niall mentre io ero dietro che cercavo di coprirmi il polso e il labbro.
Liam mi andò incontro abbracciandomi, appena si staccò gli si spense il sorriso, Liam: "Che ti è successo?" disse arrabbiato, io lo guardai senza rispondere, non volevo che se la prendesse con Niall, Liam: "Chi ti ha fatto questo?" disse alzando di poco la voce, Io: "Nessuno, sono caduta." mentii, lui mi afferrò leggermente il polso senza farmi male e me lo fece guardare, Liam: "Non sapevo che il pavimento avesse le mani." disse indicando la forma della mano che ancora non era sparita, io lo guardai con gli occhi lucidi, Io: "Non è stata colpa sua, era ubriaco, non lo avrebbe mai fatto!" dissi implorandolo, Liam: "E' stato Niall?!" disse con gli occhi spalancato e stringendo i denti, io rimasi in silenzio con una lacrima che mi scendeva sulla guancia, Liam era sempre stato dolce e affettuoso e lo era anche in quel momento ma si vedeva che la rabbia aveva avuto la meglio su di lui, Liam: "E il labbro?" disse serio, io guardai dietro di lui, i ragazzi avevano appoggiato Niall su una sedia del giardino, era svenuto e i ragazzi gli stavano vicino, Emily mi fece segno di non preoccuparsi che avrei fatto meglio a dirgli tutto, Io: "Mi ha baciato, io mi sono scansata e lui mi ha dato uno schiaffo." dissi, un'altra lacrima scese sulla guancia opposta, Liam divenne rosso, per un momento credevo che si sarebbe voltato e sarebbe andato verso di Niall picchiandolo a sangue per poi buttarlo a canci in culo fuori dalla villa, ma non lo fece, si calmò, fece un sospiro e mi abbracciò, da dietro vidi Emily che mi faceva l'occhiolino, Liam: "Hai ragione, non devo prendermela con lui." disse sempre abbracciandomi, io lo strinsi a me e appoggiai la testa sul suo petto.
Era quella la parte che adoravo di Liam, era sempre dolce e comprensivo, riusciva a capirmi in ogni momento, a lui potevi dire tutto, Liam era l'aiuto che tutti cercano.

Lea l'autrice:
Patti chiari, amicizia lunga: Che ve ne pare? A me sembra una specie di cagata fatta a cavolo ma dovevo per forza far riapparire Niall non solo come un amico.
Ricapitolando -Lea passa la mattinata con Liam, la sera vanno al pub dove Niall poi non si trova più, Lea e Zayn vanno a cercarlo e Niall bacia Lea per poi darle uno schiaffo e dirle che la ama, tornati a casa Liam si arrabbia in un primo momento per il fatto che Niall aveva picchiato Lea ma poi si addolcisce.-
E' abbastanza lungo ma spero non sia venuto lo schifo che penso!
Ditemi che ne pensate in una recensione!
P.S: Appena finirò questa storia, o mentre la sto ancora scrivendo, ne scriverò un'altra!
Vi voglio bene e grazie di tutto!
Leaxx

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Capitolo 13
*** CAPITOLO 13 ***


Scrivo in cima per attirare l'attenzione :3 Ma comunque, volevo solo dirvi che se avete tempo potreste passare nell'altra mia storia http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1116301&i=1, davvero un enorme GRAZIE a chi passa e lascia una recensione! Okay, vi lascio leggere in santa pace il capitolo :'D

Quella mattina avevo deciso di schiarirmi le idee fuori casa e andai al solito bar a fare colazione, presi il cellulare e digitai tasti a casa visto che non lo stavo cagando ma stavo pensato al fatto successo la sera prima.
Sentii qualcuno sedersi sulla sedia del mio tavolino, mi girai pronta a dire di andarsene ma appena vidi chi era feci un sorriso, Niall: "Ehi." disse sorridendo, Io: "Ciao Niall." dissi ricambiando il sorriso, appena notò la ferita sulla mia bocca diventò serio, Niall: "Mi dispiace tantissimo." disse con occhi davvero, davvero, ma davvero dispiaciuti, Io: "Ehi, non è colpa tua, non eri in te, so che non lo avresti mai fatto." dissi sorridendogli e cercando di tranquillizzarlo ma lui rimaneva serio, Niall: "Senti.." disse vago abbassando il volto, Niall: "Ieri sera, si, ero tremendamente ubriaco ma in un momento ho ripreso coscienza e.." Io: "Che momento?" dissi perplessa, Niall sospirò, Niall: "Ero in me quando ti ho detto che ti amo ed ero sincero." disse chiudendo gli occhi, non sentendo una mia risposta li riaprì e mi guardò, una parte di me era sollevata e gioiva come non mai ma una parte di me era preoccupata e continuava a piangere, come una stupida diedi ragione alla parte triste, Io: "Niall.. mi dispiace, ma.." Niall: "No, ho capito." disse interrompendomi e piantando il suo sguardo sul tavolo, poi cominciò a scuotere la testa lentamente e fece un sorriso isterico, Niall: "E' orribile quando una persona non ricambia i tuoi sentimenti." Io: "Ma non o detto questo." mi sfuggì dalla bocca quell'ultima frase come se mi era i obbligo dirgli che lo amavo, lui si girò di scatto verso di me e mi guardò stupito, Niall: "Vuoi dire che provi qualcosa per me?" Io: "Non cambierebbe nulla." dissi e delle lacrime mi rigarono il viso, non sapevo neanche perchè piangevo, Niall avvicinò la sua mano al mio viso e mi pulì le lacrime col pollice, Io: "Scusa.. non so neanche perchè piango." Niall: "Perchè ti stai negando una cosa che vuoi con tutto il tuo cuore." disse lasciando la sua mano sotto il mio mento, Io: "E c-cioè?" Niall: "Il mio amore." disse dolcemente, per due secondi mi persi nei suoi occhi, aveva ragione, aveva avuto ragione per tutto quel tempo, ragione fin dall'inizio... aveva fottutamente quella diabolica e insopportabile ragione. Dovevo baciarlo? Dovevo farmi trasportare dai suoi occhi? Dovevo ricambiare il suo amore? Stare con lui, amarlo.. lasciare Liam, quel pensiero mi fece rabbrividire, io amavo Liam, l'avevo sempre amato ma ovviamente Niall mi faceva provare emozioni molto più forti solo che non me ne ero resa conto, non me ne resi conto neanche ora, Io: "No, Niall, io non ti amo." dissi togliendo la sua mano dal mio mento, Io: "Non voglio il tuo amore, non ti amo." dissi alzandomi dalla sedia, quelle parole uscirono acide e tremendamente false, Niall mi guardò arrabbiato, Niall: "Va bene! Ma non venire a piangere da me quando ti accorgerai che hai sbagliato!" urlò lui alzandosi dalla sedia, Io: "Il mondo non gira tutto intorno a te, Horan!!" urlai così forte che tutti quelli seduti ai tavoli si girarono a vedere che succedeva, io rimasi a guardarlo per due secondi poi girai i tacchi furibonda.

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Passano i giorni
Io e Niall non ci parlavamo, ci salutavamo solo con qualche 'ciao' quando c'erano i ragazzi per non farli sospettare.
Andai verso la villa con una maglietta appena comprata per Liam, aprii il cancello con le chiavi che loro mi avevano dato e vidi Zayn e una ragazza in piscina, Zayn: "Tu sei tutto per me." disse lui in un tono disgustosamente falso, mi venne da vomitare, Io: "Zayn, puoi venire un attimo in cucina, devo parlarti." dissi entrando in villa, lui uscì dalla piscina e si mise un'asciugamano sulle spalle, in cucina lo guardai arrabbiata, Zayn: "Che succede?" Io: "Devi smetterla di usare le ragazze per i tuoi giochetti." dissi brusca, Zayn era mio amico ma non sopportavo il modo in cui trattava le ragazze, le faceva sognare e dopo la prima scopata le lasciava, Zayn: "Eeeehi, calmati, non sei mia madre." disse lui sorridendo, Io: "Non sono tua madre ma sono una ragazza e so cosa provano le altre." dissi avvicinando il viso al suo e fulminandolo con lo sguardo, lui mi fissò negli occhi sorridendo, Zayn: "Non ti tocco solo perchè stai con Liam." a quelle parole mi venne da dargli un pugno in piena faccia, ma mi trattenni e mi limitai a dire solo un 'Porco.' per poi andarmene, Io: "Ah, Malik." dissi fredda prima di andarmene, Zayn: "Ora cos'è tutta questa freddezza?" disse sorridendo, Io: "Dov'è Liam?" Zayn: "In camera sua.".
Andai in camera di Liam dove lui si stava infilando le scarpe, mi avvicinai senza farmi vedere da lui e feci una carezza sulla schiena facendogli venire dei brividi, si girò e appena mi vide sorrise, Liam: "Ciao piccola." disse per poi darmi un bacio a stampo sulla bocca, Io: "Ti ho comprato qualcosina." dissi sorridendo e facendogli vedere la busta, Liam: "Cos'è?" disse lui curioso, tirai fuori una maglietta bianca a maniche corte attillata, Io: "Era per cambiare con quelle camice che ti metti sempre." dissi, lui mi guardò e si sforzò di sorridere, Io: "Non ti piace?" Liam: "No è che m costa cambiare le mie adorate camice." Io: "Oh, e dai, cambia un po certe volte." dissi per poi guardarlo con occhi dolci, Liam: "Va bene." disse lui prendendo la maglietta, Io: "Fantastico, provala." dissi sorridendo, lui avvicinò le mani per sbottonarsi la camicia ma poi si fermò, Liam: "Mi aiuti? Non riesco a sbottonarla da solo." disse sorridendo maliziosamente, io ricambiai il sorriso, Io: "Che coglione." dissi scherzando per poi avvicinarmi a lui e sbottonargli la camicia lentamente lasciandogli a volte qualche carezza e qualche bacio, quando fu sbottonata la lanciai sul letto, Liam: "Sei brava a sbottonare le camice." disse sorridendo e poggiando le sue mani sui miei fianchi, Io: "Non ti ci abituare." dissi sorridendo, poi poggiai le mie labbra sulle sue che le schiuse quasi subito per far uscire la lingua, appena si incontrarono mi invase un gusto di piacere che durò poco perchè sentii i ragazzi fuori dalla stanza, Louis: "Ciao Niall." Harry: "Ehi Niall." Niall era tornato a casa, merda, mi staccai da Liam, Liam: "Che ti prende?" Io: "Nulla, voglio vedere come stai con la maglietta, su mettitela." dissi cercando di fargliela mettere prima che Niall ci vedesse, si, ero arrabbiata con lui ma l'ultima cosa che volevo era farlo soffrire vedendo me e Liam insieme, Liam: "Non prima di un altro bacio." disse lui avvicinandosi, Io: "No, Liam, dai, voglio vedere come ti sta, per favore!" dissi ma fu inutile, Niall spunto dalla porta, Niall: "Ciao ragazzi." disse sforzando un sorriso, in quel momento capii che Liam aveva capito tutto, Io: "Ciao." dissi imbarazzata, Liam: "Ehi Niall.", restammo a guardarci pe pochi secondi finchè non mi avvicinai all'orecchio di Liam, Io: "Rimettiti la camicia." gli bisbigliai, lui alzò un sopracciglio, Niall se ne andò e Liam mi guardò serio, Liam: "Era per Niall, vero? Non volevi che ci vedeva insieme." io sbuffai, Io: "Ecco... io a lui piaccio e non voglio farlo soffrire." Liam mi sorrise e mi abbracciò, Liam: "D'accordo, sei dolcissima." io lo strinsi a me poi lui si staccò, Liam: "Su, vai a chiarire con lui." io lo ringraziai poi mi diressi verso la camera di Niall, la porta era semi aperta così entrai senza bussare, quello che vidi mi fece spezzare il cuore, le labbra di Niall poggiate su quelle di una troia con minigonna, tacco 18 e top con un guanto a retina, una lacrima scese sulla mia guancia ma me la pulii subito, i due non si accorsero di me così corsi fuori dalla camera 'Quella troia l'avevo già vista.. si, era una di quelle di Zayn..' pensai correndo via 'Bastardo.', Liam: "Ehi, hai già chiarito?" disse uscendo dalla camera con la maglietta che gli avevo comprato, mi limitai ad annuire, poi ripensai all'immagine di Niall e la ragazza, se lui poteva divertirsi lo potevo fare anch'io, Io: "Senti, ho voglia di divertirmi, vuoi uscire?" Liam: "Ora?" Io: "Certo e sta sera, restiamo fuori fino a notte." lui mi guardò sorpreso, Liam: "Certo." Io: "Okay, aspettami fuori devo fare una cosa." Liam si diresse fuori ed io andai in cucina dove trovai proprio lui, Zayn, Io: "Che ci fa una delle tue troie con Niall." dissi secca ed arrabbiata, lui sorrise, Zayn: "Pensavo stessi con Liam." Io: "Sto con Liam." dissi confusa, Zayn: "Ah, si? E perchè sei gelosa?" disse lui sempre più divertito, Io: "Non sono gelosa." dissi cercando di mentire ma intuii dalla risata di Zayn che aveva capito, Zayn: "Si, e io sono Penelope Cruz." disse sempre ridendo, cominciai ad irritarmi, Io: "Non hai risposto alla mia domanda." Zayn: "Non è colpa mia, è lui che è venuto da me a chiedermi disperatamente di fargli dimenticare te." disse sgranocchiando una patatina, Io: "E tu gli hai dato una troia?! Che razza di amico." Zayn: "A lui l'idea è piaciuta quindi forse è meglio se lo lasci in pace e di stare con Liam prima che scopra che ti piace." Io: "Mettiti in testa una cosa: a-me-non-piace-Niall." Zayn: "Se lo dici tu." disse lui non degnandomi di uno sguardo, io uscii dalla cucina, Zayn: "Ah, non preoccuparti non dico nulla a nessuno della tua cotta." non mi girai neanche per guardarlo e continuai a camminare per andare da Liam.

Lea l'autrice:
Aaaaaallora, non è male, no?
Vi ricordo ancora dell'altra mia storia che ho cominciato a scrivere http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1116301&i=1! Passateci e lasciate una recensione se vi va :3
Con questo vi lascio che devo andare via! Ciao bella gente! c:

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Capitolo 14
*** CAPITOLO 14 ***


Io: "Liam, sei morto." dissi dopo che il signor midivertoadarfastidioallamiaragazza Payne (Si, nome piuttosto lungo.) mi buttò dentro l'acqua come fossi un sasso, Liam: "Oddio! Ho paura! Cosa mi farà ora quella bulla?!" disse con una vocina stridula.
Dopo la visione in prima fila di Niall e la troietta e la discussione con Zayn io e Liam avevamo deciso di andarcene al mare.
Mi scaraventai su di lui mettendogli la faccia dentro l'acqua per un po finchè non lo feci riemergere, aveva gli occhi chiusi e il corpo galleggiava, Io: "Liam, non sono una bambina, so che fai finta." dissi in modo scocciato, nulla. Gli misi una mano sulla pancia, nulla, Io: "Liam, su, smettila." dissi cominciando a preoccuparti, Io: "Cazzo, Liam, chiamo il bagnino e te la vedi con lui appena scopre che sei vivo." nulla, Io: "Oh mio dio, Liam!" urlai presa dal panico, qualcuno mi afferrò le braccia e mi portò giù, quando riemersi vidi Liam piegarsi in due dalle risate, Liam: "Oddio! Ci sei cascata in pieno!!" diceva mentre continuava a ridere, io divenni rossa, rabbia e imbarazzo mescolati insieme, Io: "Coglione." dissi secca e feci per uscire dall'acqua ma lui mi afferrò il braccio facendomi girare e appoggiando le labbra sulle mie, Liam: "Trattieni il respiro." mi disse staccandosi, Io: "Perchè?" dissi confusa, Liam: "Tu trattienilo." feci come aveva detto e mi tirò dentro l'acqua, quando fummo sul fondo sentii qualcosa toccarmi la bocca, aprii gli occhi anche se il sale me li faceva bruciare 'Cavolo.' pensai, il mio primo bacio nell'acqua, sentivo le braccia di Liam stringermi il corpo mentre io giocavo con i suoi capelli che mi toccavano le dita come se stessero volando. Restammo così per pochi secondi finchè non riuscivo più a respirare e riemersi, Io: "Sei un romanticone quando vuoi." dissi sorridendogli, lui si avvicinò e mise le sue mani sui miei fianchi, Liam: "Sono un romanticone quando vuoi tu." disse avvicinando il viso al mio, il mio sguardo cadde su una coppia dietro di lui, Niall e la troia.
'E' il momento.' pensai, di cosa? Farlo ingelosire. Misi le mani intorno al collo di Liam e avvicinai il volto al suo finchè non riuscii a toccare le sue labbra che un secondo dopo si schiusero facendo sì che le nostre lingue cominciassero ad accarezzarsi, lo spinsi indietro fino a farlo cadere con la schiena sul bagnasciuga ed io sopra di lui, con le sue mani mi accarezzava la schiena bagnata mentre io appoggiavo una mano sul suo petto premendogli sopra e cercando di non pesargli, una finta tosse ci distrasse, Niall: "Ciao ragazzi." disse il biondo fingendo un sorriso mentre stringeva la mano alla sua 'ragazza', mi alzai da sopra Liam, Io: "Ehi, ciao Niall." dissi con un sorriso soddisfatto, okay, era una cosa davvero orrenda quella che stavo facendo, prima dicevo di non volerlo far soffrire e poi cerco di farlo ingelosire non sapendo che quella gelosa ero io.
Liam: "Ehi, Niall, non ci presenti la tua amica?" disse alzandosi dalla sabbia e dandomi una mano per aiutare anche me ad alzarmi, Niall: "Ah, si, ragazzi, lei è Miranda, Miranda, loro sono Liam e Lea." Liam: "Ciao." disse lui baciandogli la mano, io lo fulminai con lo sguardo mentre lui fece un risolino, Io: "Piacere di conoscerti." dissi stringendole la mano, ora, devo ammettere, che era una bella ragazza, occhi azzurri, capelli marroncini chiari con dei colpi di sole rossi, carnagione chiara, non molto alta.. okay, si, era una bella ragazza ma chi lo sapeva com'era il suo carattere? E quando indossava quei vestiti da troia? Quando passava da ragazzo in ragazzo? No, Niall non sarebbe mai stato con una ragazza come lei.

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Emily continuava a fissare la coca-cola che passava fra le dita, era seduta su uno sgabello di quelli alti con i cuscinetti rossi, ad un tavolino con Louis che continuava a fissare la partita nel televisore, non poteva dire che si stava divertendo, Emily: "Hai intenzione di sposartelo?" Louis: "Eh? Cosa?" disse lui girandosi verso la ragazza, Emily: "Il televisore, scemo." disse lei irritata continuando a fissare la lattina, Louis: "Ehi, che hai?" disse lui confuso, Emily: "Nulla, è che.. no, nulla." il fatto è che Emily non sta con Louis, si erano incontrati per strada e avevano deciso di andare al bar insieme, Louis: "Ho capito che c'è!" disse lui sorridendo, Emily: "Eh, allora dillo." disse lui non distogliendo lo sguardo dalla lattina, Louis: "Pensavi di ricevere molte più attenzioni, eh?" disse continuando a sorridere, lei diventò rossa e scosse la testa, Emily: "No, non era questo.." mentì cercando di non guardarlo negli occhi, Louis: "Ah, si? Allora non ti da fastidio se me ne vado da quelle due ragazze sedute al tavolo laggiù che mi fissano da quando siamo entrati?" Emily alzò lo sguardo verso le ragazze e i suoi occhi divennero rosso fuoco, Emily: "Vai pure." disse riprendendo a guardare la lattina, Louis: "Okay." disse lui sorridendo e andando dalla parte delle ragazze ma una mano gli bloccò il polso, era come se a Emily le fosse venuto involontariamente l'impulso di fermarlo, Louis cominciò a ridere, Louis: "Dillo che ti piaccio." disse sorridendo maliziosamente, Louis: "Ti pare che non abbia notato tutte le volte che mi fissi?" continuò sorridendo, Emily intanto era diventata più rossa di prima, Emily: "Hai capito male allora, non provo nulla per te." disse cercando di nascondere lo sguardo, Louis le alzò il viso con una mano dal mento e la fissò negli occhi, Louis: "Vuoi dire che non proveresti nulla se ti bacio ora?" Emily deglutì, Emily: "No." disse cercando di non incantarsi nei suoi occhi azzurro-verde che continuavano a fissarla mandandogli sensazioni di piacere 'troppo tardi' pensò la ragazza ormai persa negli occhi di lui, Louis: "Proviamolo." disse sorridendo per poi avvicinarsi a lei e premendo le sue labbra su quelle di Emily che due secondi dopo schiuse la bocca liberando la lingua, appena le due lingue si sfiorarono Louis si staccò da lei ridendo, Louis: "Prova a mentire meglio la prossima volta." Emily lo guardò arrabbiata ma anche se la prendeva in giro continuava a piacergli, Emily: "La prossima volta invece di trovare una scusa per baciarmi vai subito dalle tue zoccole." disse la ragazza uscendo dal locale recuperando un po di dignità.

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Stavo davanti il cancello della villa dei ragazzi ad aspettare Liam e Niall che uscivano, perchè? Perchè Liam aveva avuto la "strabiliante" idea di fare un'uscita a quattro e ora dovevo passare la serata a cercare di socializzare con una troia.
Dal cancello uscì Harry, Io: "Ehi, Harry." dissi sorridendogli, Harry: "Ciao, Lea, come va?" disse ricambiando il sorriso, Io: "Non c'è male." dissi guardando il cielo, Harry: "Che è successo?" sospirai, Io: "Una cavolata.." dissi per non parlarne, Io: "Posso chiederti una cosa?" cercai di cambiare discorso, Harry: "Dimmi pure." disse appoggiandosi al muretto, Io: "Come avete fatto a comprare questa villa?" lui sorrise, Harry: "Volevamo a tutti i costi vivere insieme, i nostri genitori invece volevano che ci dessimo da fare così ognuno di noi ha trovato un lavoro e quando abbiamo guadagnato abbastanza soldi i nostri genitori ne sono rimasti contenti e ci hanno dato il resto che mancava per pagare la villa." gli sorrisi, 'Come sarebbe se vivessi con Emily e Hann?' pensai, in quel momento uscirono dal cancello Liam e Niall, salutammo Harry e andammo a prendere Miranda ladoatutti per poi andare alla pizzeria.
Non volevamo fare nulla di romantico o intimo e optammo per la pizza. Liam si accorse che ne io ne Miranda parlavamo così si intromise, Liam: "Su, ragazze, perchè non vi conoscete? Magari avete qualcosa in comune." disse sorridendo, io feci un sorriso malefico e indicando la gonna della castana dissi "Senti, Miranda, una curiosità.. quelle minigonne che non ti coprono il sedere te le metti sempre o a volte te ne metti anche di più corte?" dissi seria, lei strinse i denti mentre Liam mi diede una gomitata e Niall mi fulminò con lo sguardo, Liam: "Emh.. da quanto state insieme?" chiese Liam indicandoli, Niall: "Due giorni." 'Grazie di avercelo detto..' pensai ma la mia risposta fu diversa, Io: "E noi, signor Payne, da quanto?" chiesi dandogli un bacio a stampo sulla bocca, lui poggiò la fronte sulla mia, Liam: "Un mese." gli sorrisi per poi concedere alle mie labbra di premere sulle sue e alla mia lingua di strusciare sulla sua, mi staccai e cominciai a baciargli il collo quando Liam si accorse di essere osservati e si staccò da me, Niall aveva abbassato lo sguardo mezzo schifato, si, ci godevo ma sentivo anche qualcosa premermi lo stomaco.
La serata proseguì così finchè ad un certo punto per sbaglio (dico davvero per sbaglio, non lo avevo fatto apposta.) diedi una botta alla lattina di coca-cola che cadde sulla signorina Miranda, Niall spalancò gli occhi, Io: "Oddio, ti giuro che non l'ho fatto apposta, mi dispiace!" dissi guardandola, lei continuava a guardarmi male e si alzò dalla sedia pestandomi, non per sbaglio, i piedi, Io: "Ahi, ma che cavolo?! Ti ho detto che non lo avevo fatto apposta!" Miranda: "Neanche io l'ho fatto apposta, cioè, se per te questo.." mi pestò di nuovo i piedi, Miranda: "..non è apposta allora no, non l'ho fatto apposta." io la fulminai con lo sguardo poi gli tirai i capelli, Io: "Oh, mi dispiace, non l'ho fatto apposta." dissi con una vocina finta, Miranda: "Stronza." Io: "Troia." intanto i ragazzi rimanevano con le bocche spalancate e imbarazzati dal fatto che tutti ci stavano guardando, Miranda: "Troia io? Sei tu quella che esce col ragazzo tutti muscoli e niente cervello." disse indicando Liam che ora aveva la bocca a forma di una perfetta O, mi avvicinai per tirargli un bel pugno in piena faccia ma Liam mi tirò indietro e mi bloccò, Io: "Se riprovi ad aprire quella cazzo di bocca che hai, ti ritrovi la lingua nel..." Niall: "Okaaaaay." disse il biondo interrompendomi e mettendosi fra di noi, Niall: "Meglio che togliamo il disturbo." e così uscimmo dalla pizzeria, Liam stava per aprire bocca e sparare chissà quanti rimproveri quando Niall si avvicinò a lui, Niall: "Posso parlare con Lea?" Liam mi guardò poi annuì, appena si fu allontanato il biondo mi guardò come se volesse uccidermi, Niall: "Che cavolo ti è preso?!" Io: "A me? Io non lo avevo fatto apposta è quella troia che ha cominciato." Niall: "Non provare a chiamarla troia." Io: "E come dovrei chiamarla: signorina teladogratis?" lui mi guardò peggio di prima, Niall: "Perchè ora ti comporti così?" Io: "Così come?" Niall: "Tu sei il tipo i ragazza che litiga con gli altri, insulta e picchia.." disse abbassando la voce, Io: "E tu non sei il tipo di ragazzo che esce con le troiette di Zayn." Niall: "Come fai a saperlo?" Io: "Non importa questo, la cosa importante è che se... vuoi dimenticarmi trova un altro modo, lei sa solo farti stare male." Niall: "Lei? Sei tu quella che comincia a stare con Liam per farmi ingelosire." arrossii e deglutii, Niall: "Potrà anche farmi male ma niente mi fa più male di te." disse guardandomi con gli occhi lucidi, Io: "Niall.. mi dispiace davvero, io..." non sapevo che dire 'stupida..' pensavo, come avevo potuto fare questo a Niall? Voleva dire che non tenevo a lui? Io ci tenevo più di me stessa.. ma ero troppo convinta che per averlo dovevo farlo soffrire, Niall: "Lascia perdere.." disse per poi andarsene, Niall: "Ah, non preoccuparti con Miranda ho chiuso, troverò un altro modo.." disse girandosi.

Lea l'autrice:
Lea e Niall hanno ri-litigato, è la vita, care, ma non preoccupatevi, ripeto: La storia non è finita.
Comunque volevo dirvi una cosa.. siccome ho poche recensioni e molti che seguono che preferiscono e che ricordano la mia storia volevo far interagire anche gli altri che non recensiscono, quindi, CONTINUO A MINIMO 5 RECENSIONI" vediamo come vanno le cose :3
Per ultima cosa chiedo a tutti voi di passare nella mia seconda storia http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1116301&i=1
Thank you very much, al prossimo capitolo belli! c:

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Capitolo 15
*** CAPITOLO 15 ***


Hann citofonò alla villa, Liam: "Chi è?" Hann: "Liam, sono Hann." Liam: "Ciao Hann, entra." il cancello mezzo scassato si aprì facendo dei rumori che provocarono a Hann la pelle d'oca. Appena fu nel giardino entro dentro casa e si ritrovò Liam davanti, Hann: "Ehi, Harry è in camera?" lui annuì e lei andò verso la camera per poi bussare, Harry: "Entra, chiunque tu sia." Hann: "Fai entrare chiunque nella tua camera?" disse entrando, Harry le sorrise e si avvicinò a lei poggiando la sua fronte su quella di Hann, Harry: "Magari è una bella ragazza.." disse sarcasticamente, Hann fece finta di essere arrabbiata, Harry: "Una bella ragazza con il nome che inizia per H.." Hann: "Harry?" Harry: "Ah-ah." lei rise ma fu interrotta da un paio di labbra morbide che toccarono la sua bocca senza preavviso, non se lo fece dire due volte e schiuse le labbra così che la sua lingua potesse finalmente toccare quella di Harry, si accarezzarono come se non si incontrassero da anni, ma questo lo facevano ogni volta che si vedevano, per rendere il bacio il più bello possibile. Harry strusciò le mani sulla schiena di lei per poi tirarla a se quando un suono interruppe il silenzio, Hann: "Mi è arrivato un messaggio.." disse staccandosi di malavoglia da Harry, Harry: "Che palle.." disse sbuffando e sedendosi sul letto, Hann prese il telefono e si sedette vicino a lui Hann:"Ti piacerebbe vivere insieme? Lea." disse leggendo il messaggio, a quelle parole Harry cominciò a ridere, Hann: "Che c'è di così divertente?" Harry: "Nulla, nulla, rispondi di si." disse sorridendo, "Certo, ma come?" scrisse sul cellulare, Hann: "Mi devo trovare un lavoro..." un'altra risata, Hann guardò male Harry, Hann: "...vieni a casa mia, adesso." continuò a leggere, Harry di colpo smise di ridere, Harry: "Che? Devi andartene?" disse facendo il broncio, Hann: "Si, piccolo Harold, ci vediamo dopo." disse lei sorridendo e lasciandogli un bacio a stampo sulla bocca, Harry: "Non puoi dirle che vai più tardi? Ti preeeeego." disse lui facendo gli occhi dolci, Hann: "Guarda il lato positivo, hai più tempo da trascorrere con la bella ragazza con il nome che inizia per H." disse lei sarcastica e uscendo dalla stanza.

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Emily bevve l'ultimo sorso di limonata, pagò alla cassa e uscì dal bar, ad un certo punto, mentre camminava, sentì una mano afferrare la sua e farla girare finchè non cadde sul petto di un ragazzo, 'Maglia a righe..' penso la rossa guardando la maglia, Louis: "Ehi, bellissima, che fai?" chiese lui sorridendo, Emily: "Ti importa?" Louis: "Sei piuttosto acida." Emily: "Indovina perchè?" lui alzò le spalle, Emily: "Lou, ieri al bar mi hai scaricato." Louis: "Sei tu che te ne sei andata." Emily: "Pensavi proprio che sarei rimasta lì con te?" Louis: "Perchè no?" Emily: "Perchè sei un maleducato." Louis: "Bastava dirlo, signorina, le posso offrire un gelato?" disse lui inginocchiandosi e baciandole la mano, lei si scansò e gli diede le spalle, si morse il labbro inferiore sorridendo ma cercando di nasconderlo, Emily: "Lasciami stare." disse andando avanti, Louis: "Il gelato non è di suo gradimento? Mi dica cosa desidera." continuò lui seguendola, Emily: "Voglio essere lasciata in pace." Louis: "E dai, Emily, so che mi vuoi." Emily: "Sbagli ancora, Tomlinson." Louis: "Ah, si?" disse lui sorridendo e tirandola indietro ritrovando il viso di lei vicino al suo, Emily: "Si." disse lei con un filo di voce, lui sorrise, Louis: "Ti va di fare una passeggiata con me al parco?" disse lui avvicinandosi sempre di più, lei non rispose e chiuse gli occhi cercando qualcosa su cui poggiare le labbra ma un 'bip' interruppe tutto, Emily: "Un messaggio." disse sfilando il telefono dalla borsa, Louis alzò gli occhi al cielo, Emily: "E' Lea, vuole che vada da lei ora." Louis: "Vuol dire che la passeggiata è saltata?" disse il castano facendo scivolare le mani sulle braccia della roscia ed infine prendendole le mani, Emily: "Ti faccio sapere." disse sorridendo maliziosamente e staccandosi lasciando Louis là impalato sul marciapiede.

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Avevo avvertito sia Hann che Emily.
Da quando Harry mi aveva raccontato di quando avevano cominciato a lavorare per comprare la villa mi era venuto un lampo di genio.
Hann aveva un lavoro, io e Emily ce ne trovavamo uno e i nostri genitori ci davano qualche soldo, siamo tre, ci guadagniamo di più, no?
Cinque minuti dopo Hann ed Emily arrivarono insieme e le feci entrare, ci chiudemmo in camera mia e gli spiegai tutto, Emily: "Ma dove lo troviamo un lavoro?" alzai le spalle, Hann: "Problema vostro, io ce l'ho." Emily: "Comunque potreste venire a vivere da me, casa mia è enorme e ci sono le camere per gli ospiti." Io: "Sarebbe fantastico ma serve sempre un lavoro per pagare il mutuo, non ce la farai mai da sola." la rossa annuì, Emily: "In effetti avrei un lavoro..." disse tirando fuori un volantino dalla borsa, Emily: "Stavo cercando lavoro proprio per pagare il mutuo della casa e ho trovato questo appeso ad un albero." glielo sfilai dalle mani, Io: "Cameriere in un pub?" domandai guardandola, lei annuì, Emily: "Ogni sera ci pagano 37 euro e stiamo lì dalle otto di sera fino le 2 di mattina, poi più le mance.." devo ammettere che non era una brutta idea, dopotutto molte ragazze della nostra età lavoravano da cameriere, Io: "Per va bene, ci andiamo sta sera?" Emily: "Okay" Hann: "Scusate ma là è pieno di ubriachi e malintenzionati." disse lei guardandoci, Io: "Hann, stai calma, ci sono altre cameriere e camerieri e può sempre venire uno dei ragazzi per controllare." lei alzò gli occhi al cielo, Emily: "Quindi andiamo?" Io: "Certo, Hann, tu intanto trasloca da Emily." lei annuì, sarebbe stato fantastico.

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Ore 20.00
Io: "Eccoci." Emily: "Senti.. credi che i ragazzi saranno d'accordo?" Io: "Devono." dissi non pensandoci troppo ed entrando nel locale, c'erano camerieri e cameriere che stavano aprendo, tipa: "Ehi, che ci fate qui?" disse una ragazza dai capelli biondi che le scendevano fino al sedere scalati, gli occhi verdi, abbronzata con un filo di trucco bianco e nero, Io: "Ciao, siamo qui per il posto da cameriera." tipa: "Ah, si, le divise sono là dentro, cominciate ora." io ed Emily restammo a guardarla perplesse, Emily: "Adesso?" Io: "Così? Siamo entrate e voi ci date il posto?" tipa: "Per fare la cameriera non serve un provino." disse la bionda sistemando uno sgabello.
Ci mettemmo in divisa, più che divisa erano dei vestiti da discoteca, dei pantaloncini jeanz molto, molto, molto, corti, chiari e strappati ed una maglietta che scopriva la pancia, era a 'pipistrello' bianca che lasciava scoperta una spalla, come trucco mi misi mascara nero, ombretto nero e eyeliner bianco mentre Emily l'eyeliner rosso che si intonava ai suoi capelli rossi che legò in una coda alta lasciando qualche ciuffo cadere sulla guancia, io lasciai i miei ricci castani-dorati cadere sulle spalle ma cercai di farli più 'vaporosi'.
Pronte, uscimmo dalla stanza e aiutammo a sistemare, tipa: "Bravissime, comunque io mi chiamo Aline." Io: "Mi chiamo Lea." dissi sorridendole e stringendole la mano, Emily: "Ed io Emily.".

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Ore 22.10
Hann aveva chiamato Harry per farsi dare una mano a portare la roba a casa di Emily, aveva convinto sua madre che non l'aveva presa tanto male.
Harry: "Quindi Lea e Emily dove sono andate a lavorare?" chiese il riccio lasciando sul pavimento l'ultima valigia, Hann: "Ad un pub, ora sono lì." Harry: "Un pub? Lea l'ha detto a Liam?" lei non rispose, Harry: "Non credo sarà molto d'accordo." disse lui facendo segno ad Hann di sedersi sulle sue gambe, Hann: "Lo so.. ora andiamo da loro a vedere che succede e lo diciamo anche agli altri." Harry: "D'accordo.." disse a bassa voce avvicinandosi al viso di lei che sorrise, Hann: "Proprio non ce la fai ad aspettare." lui scosse la testa e si avvicinò di più quando lei si alzò e andò verso la porta, Hann: "Invece dovrai, dobbiamo andare al pub, chiama il resto dei ragazzi.".

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Hann e Harry se ne stavano in un tavolo a parlare e farsi le coccole mentre Liam, Louis e Zayn erano seduti in un altro tavolo, nessuno era riuscito a rintracciare Niall.
Liam all'inizio era contrario ma si era deciso e aveva detto che ogni sera doveva esserci qualcuno di loro nel pub o io non ci sarei andata.
Zayn: "Liam, sai che la tua ragazza ha un gran bel culo?" chiese il moro guardandomi mentre mi piagavo per prendere una bibita, Liam: "Ti conviene non dire cose del genere, Zayn." disse lui fulminandolo con lo sguardo, Zayn: "D'accordo, vi lascio, ho adocchiato una ragazza.." disse alzandosi, rimasero Liam e Louis ed andai da loro, Io: "Allora, che vi porto?" chiesi sorridendo, Louis: "Se non ti dispiace preferisco che mi venga ad ordinare la tua amica roscia." disse sorridendo, Liam: "Questo posto non mi piace, la gente che lo frequenta non mi piace." disse guardandosi intorno, Io: "Abbiamo fatto un patto." lui sbuffò, Liam: "Hai ragione, vado in bagno, Louis, tienila d'occhio." l'altro annuì e Liam se ne andò, mi sedetti al suo posto, Io: "Hai sentito Niall?" un attimo dopo quelle parole mi arrivò un messaggio: Niall.
Lo aprii e cominciai a leggerlo, mi aveva scritto un mezzo poema:

Lea, per favore non ti allarmare.
Non avevo intenzione di scrivertelo ma non riuscivo a tenermi tutto dentro.
Ho lasciato Miranda, ma ogni mio sforzo non riesco a dimenticarti, tu sei sempre in ogni mio pensiero e non ti muovi da lì, il mio cuore.
Ti amo, e lo sai bene questo, ma non ti sto scrivendo per dirti cose dolci per farti cambiare idea, non voglio farti cambiare idea, se sei felice con Liam io non posso che essere felice insieme a te ma non ci riesco se ti sto vicino.
Passo al dunque, sto per partire per Roma, non so dirti per quanto tempo, quello che servirà per dimenticare.
Non mi cercare, non mi pensare, non fare cose stupide.
Ti prego fai solo quello che può farti sentire bene.
Ti amo, Niall.


Lea l'autrice:
Ma saaaaaaaalve.
Allora, come vi sembra? Vi giuro che mi stavo per mettere a piangere scrivendo il messaggio :'(
Non mi insultate, per favore, la storia deve avere dei colpi di scena u.u
Scusate se vi ho postato il capitolo oggi e non ieri ma io sono una di quelle che si da troppo tempo per fare le cose e alla fine non riesce a fare più nulla :'D
CONTINUO A MINIMO 5 RECENSIONI
Credo sia tutto!
Aaaaal prossimo capitolo!
P.S: Se recensite subito continuo subito :'D
P.S.S: Non succede nulla se recensite anche se sono già arrivata a 5 recensioni c;

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Capitolo 16
*** CAPITOLO 16 ***


Ci sono quei momenti in cui comprendi che tutto quello che hai fatto è sbagliato, tutto quello che hai pensato o solamente mostrato.
Quei momenti in cui il mondo ti sta crollando piano piano addosso e tu neanche te ne accorgi finchè un pezzo non ti cade dritto sulla parte sinistra del tuo petto colpendo il cuore.
Quei momenti in cui non hai più la più pallida idea di cosa fare, di come rimediare perchè tutto il mondo è distrutto per colpa tua e l'unica cosa che riesci a fare è prendere uno di quei pezzi e congiungerlo con un altro invano, senza nessun risultato.
Ne prendi un'altro e un'altro ancora cercando quello giusto fra altri milioni di frantumi.
Quei momenti in cui ti accorgi che insieme ai frantumi del mondo ce ne sono di rossi, un tempo rosso vivo che brillavano e battevano e ora sanguinanti a terra, scuri e colmi di cenere nera.
Quei momenti in cui ne prendi uno e ci soffi sopra spazzando via la cenere e ti rendi conto che quelli sono pezzi del tuo cuore ormai spaccato in mille pezzi.
Quei momenti in cui non riesci a far altro che piangere, piangere e piangere sperando che potesse cambiare qualcosa, sperando che quelle lacrime possano farti tornare indietro, farti recuperare tutti gli errori che hai fatto perchè l'unica che ha fatto errori, l'unica che con essi ha distrutto il suo mondo e con esso anche il suo stesso cuore sei tu e nessun'altro, l'unica che può riparare a tutto questo sei tu e nessun'altro.


Rimasi a fissare quel messaggio, rimasi a leggerlo e a rileggerlo sperando di aver letto male, sulla, il messaggio rimaneva lo stesso ormai bagnato da centinaia di lacrime che continuavano a scendere dai miei occhi.
Louis si avvicinò a me poggiandomi una mano sulla spalla, Louis: "Che succede?" chiese dolcemente, io lo guardai non smettendo di piangere e porgendogli il cellulare, non aveva importanza se stava per leggere che Niall mi amava, non aveva importanza se scopriva che anch'io l'amavo, la cosa importante ora era solo la domanda 'come fermarlo?'.
Louis prese il cellulare e cominciò a leggere, rimase a bocca aperta mentre i suoi occhi scorrevano fra le righe del messaggio, finì di leggere e mi guardò, inizialmente era confuso e abbastanza irritato ma poi mi strinse in un abbraccio, caldo e forte ma che non riuscì a consolarmi minimamente, Liam arrivò correndo e si inginocchiò davanti a me fissandomi negli occhi e accarezzandomi le mani, Liam: "Oddio, perchè piangi?" e ora? non era di sicuro il momento per mentirgli, non ci sarei neanche riuscita e se gli avessi mentito avrei continuato a mentirgli e questo non me lo sarei mai perdonato, amavo Niall ma adoravo anche Liam, come un'amico, un meraviglioso amico, d'altronde non riuscivo ad emettere alcun suono se aprivo la bocca, Louis: "Niall parte per Roma." sintetizzò Louis, io feci segno a Louis di dargli il mio cellulare per fargli leggere il messaggio, dovevo finirla, lui mi guardò come per dire 'sicura?' ed io annuì così Louis porse il cellulare a Liam dicendogli di leggere il messaggio e così fece, non riuscivo a capire se era triste, la sua espressione non diceva nulla, era solamente serio, di sicuro, però, non era sorpreso.
Louis ci lasciò soli e Liam finì di leggere il messaggio, abbassai lo sguardo, aveva capito ormai e mi sentivo tremendamente in colpa per non avergli detto nulla, Liam: "Ehi." disse in modo dolce alzandomi il mento con una mano, lo guardai negli occhi, erano tristi, lucidi ma non arrabbiati, anzi, cercavano di farmi capire che non avevano nessun'intenzione di prendersela con me, Io: "N-non sei arrabbiato?" dissi trovando finalmente il coraggio di parlare, lui scosse la testa, Liam: "Avevo già capito tutto.. mi ero già accorto di come vi guardavate del tempo che passavate insieme, della tua gelosia.." dal suo occhio scese una lacrima che però ritirò subito dentro sperando non l'avessi notata, chiusi gli occhi, aveva già capito tutto.. Io: "Perchè non hai detto nulla?" Liam: "Perchè cercavo di convincermi che non fosse vero, perchè ero sicuro che se te l'avessi detto ti avrei perso.." rimasi in silenzio, perchè? Perchè tutto questo? Perchè dovevo, in un modo o nell'altro, ferire qualcuno? Io: "Liam.. tu sei un ragazzo fantastico, uno dei migliori, sei dolce, buono.. io ti avevo amato, ma.. tutto cambia col tempo.." ripresi fiato, faceva malissimo quello che stavo dicendo, non perchè era falso, ma perchè era così dannatamente vero da far male anche a me, Io: "Senti, non voglio perderti, assolutamente, io voglio sentire la tua voce, voglio i tuoi abbracci e i tuoi sorrisi, ma.." Liam: "Neanche io voglio perderti e questo non succederà mai, non importa se vuoi stare con Niall, ti starò sempre accanto." gli sorrisi e lo abbracciai stringendolo a me e appoggiando la mai testa sulla sua spalla, dove avrei trovato un'altro come lui? Io gli volevo bene e non lo avrei mai lasciato andare.

Dopo aver avvertito tutti corremmo all'aeroporto sperando che l'aereo non fosse già partito, il messaggio era arrivato dieci minuti fa, potevamo solo sperare che non l'avesse scritto già in volo.
Io: "Scusi!" dissi affacciandomi davanti un balcone dove dietro sedeva una signorina, tipa: "Salve." Io: "L'aero per Roma è già partito?" tipa: "Dovrebbe partire fra ì10 minuti." 'oh-mio-dio-che-culo.' pensai, Io: "Non può fermarlo?" tipa: "E' fuori discussione, mi dispiace, ma l'aereo è già in ritardo di due ore." Io: "E' urgente!" tipa: "Mi dispiace." mi girai di scatto verso i ragazzi mettendomi una mano fra i capelli mentre sudavo da ogni parte, Io: "E' rimasto qualche posto?" tipa: "Emh.." diede un'occhiata al computer, tipa: "Deve esserne rimasto uno nelle ultime file." Io: "Oddio, si, quanto costa?" chiesi frettolosa, tipa: "65£" 'merda.' pensai, avevo solo 10£ in tasca, mi girai per guardare i ragazzi che alzarono gli occhi al cielo e cominciarono a tirare fuori quello che avevano, riuscimmo a raccogliere 103£ per pagare il biglietto e prendermi il resto, tipa: "E' meglio se si sbriga." 'ma dai?' pensai, mi girai verso i ragazzi, Hann: "Sei sicura di voler andare?" Io: "Devo o non riuscirò mai a recuperare quest'errore." Emily: "Ma non hai bagagli.. nulla." io strinsi le spalle, Emily: "Tua madre?" Io: "Inventatevi qualcosa, io.." tipa: "Deve andare, signorina." Io: "Ho capito." dissi secca per poi abbracciare tutti.
Quando salii sull'aereo non vidi Niall da nessuna parte, forse era in un'altra sala.

Passai tutto il tempo a dormire, era l'una e dieci di notte quando arrivammo e mi svegliò l'hostess, Io: "Siamo già arrivati?" chiesi allarmata, tipa: "Si, deve chiederle di scendere dall'aereo." annuii ancora stranita dal sonno, prima di scendere mi rivolsi di nuovo a lei, Io: "Scusi, per caso h visto scendere un ragazzo di 19 anni, biondo, occhi azzurri, abbastanza alto..?" tipa: "Credo di si, era abbastanza triste, se le interessa indossava una felpa rossa." le sorrisi e la ringraziai per poi scendere e cominciare a vagare per l'aeroporto.
Cercai ovunque, in ogni bar, ristorante, negozio.. nulla, non c'era, doveva essere già uscito dall'aeroporto, e ora? Roma era immensa e io non c'ero andata neanche una volta, indossavo ancora i vestiti del lavoro, il mascara colato sulle guance, stavo morendo di freddo ed avevo solo 68£ in tasca, per non parlare che lì neanche si usavano le sterline.
Sfinita mi sedetti ad un tavolino di un bar e appoggiai la testa sul tavolo chiudendo gli occhi e cominciando a piangere, lasciando che le lacrime mi invadessero il viso, non so quanto rimasi così, non so quante persone passando mi guardarono, so solo che ad un certo punto sentii qualcuno dire il mio nome con tono incredulo, aprii lentamente gli occhi ed alzai il volto asciugandomi le lacrime, quando la vista non fu più appannata riuscii finalmente a vedere chi era stato a chiamarmi, Io: "Niall.." dissi a bassa voce credendo fosse solo un'allucinazione, ma quell'abbraccio non sembrava per niente surreale, anzi, tutt'altro, quell'abbracciò riuscì in un secondo a farmi sorridere, a far asciugare tutte le lacrime, a far ribattere il mio cuore, a farmi tranquillizzare e farmi sentire bene, Niall: "Che ci fai qui?" disse staccandosi, io lo guardai sorridendo, Io: "Ti amo." dissi, credo fu la cosa più vera che io abbia mai detto, non gli diedi il tempo di dire nulla che poggiai le mie labbra sulle sue per poi schiudere, perchè quella sensazione non l'avevo mai provata con nessun'altro ragazzo, neanche con Liam, perchè quel bacio era l'unico che desideravo, perchè le nostre lingue si volevano come non volevano nessuno, perchè lui, lui era l'unico che riusciva a farmi stare bene, a farmi capire che non desideravo nessuno al di fuori di lui.
Non volevo staccarmi, non respiravo più ma non aveva nessun'intenzione di finire quel bacio che stava durando in eterno ma che sembravano secondi per noi, una lacrima mi rigò il viso, non era dolore che portava essa, ne gioia, era paura, paura di perderlo. Lui si staccò sentendo qualcosa di bagnato toccargli la guancia, Niall: "Perchè piangi?" un'altra lacrima mi rigò il viso e un'altra ancora, strinsi più forte la maglia di lui cercando in qualunque modo di non farlo staccare da me mentre le lacrime continuavano a scendere sorpassandosi a vicenda, Io: "Non lasciarmi mai, ti prego." dissi con difficoltà, lui mi sorrise e mi diede un bacio sulla fronte per poi abbracciarmi stringendomi il più forte possibile cercando di non farmi male, appoggiai il volto sul suo petto dove riuscivo a sentire il battito del suo cuore, Niall: "E' tuo." mi sussurrò in un orecchio.

Lea l'autrice:
Devo scaaaaappareeeee! c:
Scusate per eventuali errori!
CONTINUO A MINIMO 5 RECENSIONI
P:S: Se volete seguirmi su twitter sono: @Lea_232677 c;

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Capitolo 17
*** CAPITOLO 17 ***


Non so cosa successe, probabilmente mi sono addormentata, ricordo solo che ero in taxi a guardare fuori dal finestrino accoccolata a Niall che mi accarezzava i capelli.
Sentivo un respiro sui miei capelli e una mano che faceva su e giù sul mio braccio, aprii piano gli occhi e mi girai, incontrai subito due biglie celesti che mi fissavano dolcemente, Niall: "Ehi, buon giorno." disse quasi sussurrando, gli sorrisi e gli diedi un bacio a stampo sulla bocca per poi alzarmi, notai che indosso avevo una maglia di Niall che mi arrivava poco sopra le caviglie, Io: "E questa?" dissi guardandola, Niall: "Non potevo lasciarti mica con quei vestiti sporchi." disse alzandosi e andando verso di me poggiando le sue mani sui miei fianchi e avvicinando il volto al mio, misi le mani intorno al suo collo, Niall: "Non sai quanto io sia felice che sia venuta da me.." disse a bassa voce, Io: "Mostramelo.." gli sussurrai all'orecchio, lui si morse il labbro inferiore per poi premere la sua bocca sulla mia e schiuderla, le nostre lingue si accarezzavano dolcemente come le nostre labbra lasciandomi un gusto e una sensazione di piacere, fece scivolare la mani lentamente verso il basso accarezzandomi il sedere, io con le mani continuavo ad accarezzargli la schiena, si staccò e mi baciò l'orecchio per poi lasciarmi un morso sul lobo, scese giù dall'orecchio, lasciò dei baci lungo il collo e.. mi squillò il cellulare, Niall: "Ti prego non rispondere.." mi disse a bassa voce continuando a baciarmi il collo io di malavoglia mi staccai, Io: "Ti ricordo che sono venuta qui a Roma senza preavviso, sono obbligata a rispondere." dissi sorridendo e prendendo il cellulare da sopra il comodino, Io: "Pronto?" Hann: "Lea, che fine hai fatto? Neanche una chiamata!" Io: "Calmati Hann, sono con Niall." Hann: "Avete chiarito?" Io: "Se non fosse così ora sarei sotto un ponte di Roma, che hai detto a mia madre?" Hann: "Io ed Emily le abbiamo detto che venivi a vivere nell'appartamento di Emily da ieri sera." Io: "Come l'ha presa?" Hann: "Ha detto che le sembra un buon modo per maturare, stima per tua madre." Io: "Fantastico, ti devo lasciare." Hann: "Si, non preoccuparti, nessuno disturberà la tua dolce scopata con Niall." Io: "Hann, fottiti." Hann: "Ti voglio bene amica mia, ciao." disse, attaccai sorridendo e mi girai verso Niall, Io: "Ti va di uscire?" Niall: "E lo dolce scopata con Niall?" disse sorridendo, Io: "Se riprovi ad ascoltare le mie telefonate te la sogni, allora, ti va di passeggiare per Roma si o no?" Niall: "D'accordo, così ti compro qualche vestito." Io: "Ma che gentiluomo." dissi sorridendogli, lui ricambiò il sorriso e a vederlo mi venne l'impulso di mordermi il labbro.

xxx

Aline stava passeggiando per le vie di Londra, l'estate stava per finire e la scuola per ricominciare.
Stava a testa bassa con i capelli biondi che le scendevano sul volto e gli occhi verdi fissi a terra mentre ripeteva la lezione di inglese a bassa voce.
Mentre camminava mentre non guardava dove andava si scontrò con qualcuno e cadde a terra, Aline: "Ahi." Liam: "Oddio, scusami, avevo la testa fra le nuvole." disse il ragazzo porgendole la mano per aiutarla, Aline: "No, scusa tu, non stavo guardando." disse afferrando la mano e alzandosi, rimase a guardarlo, Aline: "Ma io ti conosco.. sei il ragazzo di Lea, giusto?.. Liam, dico bene?" Liam: "Si, emh.. l'ex ragazzo." disse forzando un sorriso, Aline: "Oh.. mi dispiace, non lo sapevo." Liam: "Non preoccuparti, ti va di prendere qualcosa da bere insieme?" le chiese sorridendo, Aline: "Certo." rispose lei ricambiando il sorriso.
Per chi non se la ricorda, siccome è stata presente in una piccola scena, Aline è la cameriera del pub dove lavorano Lea ed Emily.

xxx

Hann entrò nell'appartamento di Emily che ormai era anche il suo.
Dopo una giornata di lavoro voleva solo sdraiarsi a guardare la tv con l'aria condizionata a palla.
Appena richiuse la porta sentì delle mani tapparle la bocca e bloccarle il busto tirandola indietro.
Cercò di urlare e di dimenarsi ma le mani la tenevano troppo stretta, la tirarono sul letto e qualcosa le coprì gli occhi, "Sei mia.." si sentì dire all'orecchio, sentendo quelle parole smise di dimenarsi, Hann: "Ha..Harry?" disse a bassa voce quando la sua bocca fu liberata, l'unica risposta che ricevette fu un bacio, uno di quelli passionali che riceveva ogni giorno e che adorava, quando le labbra del 'criminale' si staccarono dalle sue la mano smise di coprirle gli occhi e Hann incontrò due grandi smeraldi, Hann: "Ma sei pazzo?!" urlò ad Harry alzandosi, Harry: "Se fosse?" disse per poi alzarsi dal letto ed andare verso la porta della camera chiudendola a chiave, Harry: "Ecco, ora si che sei mia." disse sorridendo e avvicinandosi piano piano a lei, Hann: "Credi proprio che dopo quello che hai fatto io mi lasci toccare da te?" disse lanciandogli un peluche, Harry: "Si?" chiese, Hann lo fulminò con lo sguardo, Harry: "No? Nonono.." disse muovendo la testa, Hann si mise a ridere ed Harry sorrise guardando quella risata, Harry: "Sei bellissima quando sorridi.." disse guardandola negli occhi e facendo 'nasino-nasino' strusciando il suo naso con quello di Hann, Hann: "Ah si? E quando faccio questo?.." disse poggiando le sue labbra su quelle due lui e permettendo alle lingue di incontrarsi, Harry: "Quando fai questo sei fantastica.." disse con occhi sognanti quando si furono staccati, Hann: "E quando faccio questo?.." chiese a bassa voce mettendo una mano sulla sua spalla e facendolo sdraiare sul letto mettendosi a cavalcioni su di lui e cominciando a baciargli lentamente il collo, Harry: "Q-quando fai questo.. sei meravigliosa.." balbettò chiudendo gli occhi, Hann: "E questo.." gli sfilò la maglietta e gli lasciò bacetti sul petto, Harry: "Straordinaria.. si, straordinaria.." Hann: "Solo?" Harry: "Ci vuole di più.." lei si morse il labbro sorridendo.

xxx

Ore 21.50
Il pub era pieno, Emily stava servendo i tavoli da sola e certe volte si fermava a chiacchierare con le altre cameriere.
Su un tavolo c'era Louis che beveva una birra guardandosi intorno e certe volte lanciando occhiate ad Emily.
Emily: "Ecco.." disse poggiando un drink su un tavolo dove c'erano seduti due signori dall'aria ubriaca, tipo: "Ma grazie, bellezza.." disse uno sorridendo maliziosamente, Emily si girò per tornare al banco ma la mano dell'uomo le afferrò il polso, tipo: "Ehi, dove scappi?.." disse a 1 cm dal suo viso, il suo fiato puzzava di alcool, si avvicinò a lei poggiando le sue labbra sudice su quelle di Emily che cercava di dimenarsi, non passarono tre secondi che qualcuno sferrò un pugno sulla guancia del tipo che si appoggiò al tavolo con la guancia rossa e una goccia di sangue pendente dal naso, Emily sgranò gli occhi quando vide Louis lanciare un altro pugno in piena faccia al tipo che ora aveva sia naso che bocca sanguinanti, il tipo scivolò a terra e Louis gli diede un calcio sul fianco facendolo gemere dal dolore, Louis si girò verso Emily che stava tremando con gli occhi e la bocca spalancati, Louis: "Tu sei mia, soltanto mia." disse per poi andarsene.
Tu sei mia, soltanto mia. Che cosa voleva dire?

Lea l'autrice:
Ma Hooooola!
Scusate se ci ho messo tanto a postare il capitolo ma le idee scarseggiano!
Comunque che ne pensate? Si, lo so, non ci sono molti colpi di scena che spingono ad andare avanti ma appena me ne vengono in mente li scrivo! :3
Se volete passate nella mia terza storia http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1135263&i=1 è una bella storia c;
Come sapete:
CONTINUO A MINIMO 5 RECENSIONI
Se volete seguirmi su twitter sono: @Lea_232677
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 18
*** CAPITOLO 18 ***


Passano i giorni..

Liam: "Quindi dopo il liceo vuoi andare a studiare in Spagna?" chiese alla bionda che aveva il braccio intorno a lui, Aline: "Si, tu dove andrai?" Liam: "Ah, non lo so.. ancora no." rispose accarezzandole la vita mentre camminavano, lui si fermò a guardare un cartello di un negozio, Liam: "Ti va una mela caramellata?" chiese sorridendole indicando il negozio, lei ricambiò il sorriso e annuì, ne presero due e poi uscirono, Aline: "Non ne avevo mai assaggiata una prima d'ora." disse lei leccandola, Liam: "Allora non sai che ti sei persa." disse per poi lasciare un morso sulla sua, Liam: "E' deliziosa." continuò agitando lo stecco della mela, lo agitò troppo e la mela fin' per toccare quella della bionda appiccicandosi, Aline: "Ma che.." disse tirando via la mela cercando di staccarla ma restavano attaccate, Liam non riuscì a trattenere una risata e contagiò anche lei, mentre rideva Aline poggiò il volto sulla sua spalla, quando smise di ridere lo rialzò e si trovò quello di Liam vicinissimo, la fissava con i suoi occhi nocciola e rimaneva serio, Aline non attese e si avvicinò a lui per baciarlo ma quello che trovò fu solo aria, riaprì gli occhi, Liam: "Scusa, Aline, è che.. non ho ancora dimenticato Lea.." disse a bassa voce guardando per terra, Aline gli sorrise dolcemente e gli tirò su il volto con la mano, Aline: "Ehi, non preoccuparti, prenditi tutto il tempo che ti serve, sarò sempre qui con te io." gli disse dolcemente, lui ricambiò il sorriso e la strinse forte lasciandole un bacio fra i capelli.

xxx

Hann se ne stava accoccolata al petto nudo di Harry ascoltando il suo respiro sui suoi capelli mentre la luce del giorno si faceva spazio tra le tende.
Ormai era sveglia da un pò ma non voleva per nessun motivo staccarsi.
Mentre si godeva quel momento sentì un disturbo alla pancia, un pugno, per così dire, un momento di vuoto per poi sentire il bisogno di rimettere, si alzò di corsa dal letto ed andò verso il bagno ed alzò la tavoletta, dopo che ebbe finito rimase due secondi poggiata lì sopra in ginocchio, dalla porta apparve Harry ancora in boxer che la guardò preoccupato e si inginocchiò anche lui abbracciandola, Harry: "Cos'hai?" Hann: "Nulla.. un giramento di stomaco, tutto qui." disse con tono poco convinto, Harry la fissò negli occhi, Harry: "Sicura?" Hann: "Si, non preoccuparti.." disse lei distogliendo lo sguardo, Harry: "Vuoi che ti faccio una camomilla? Qualcosa?" lei scosse la testa, Hann: "Vai a vestirti, ora ti raggiungo." disse forzando un sorriso, lui rimase a fissarla, Hann: "Harry, non preoccuparti, sto bene, ora vai." lo convinse, lui le lasciò un bacio sulla guancia poi uscì dal bagno, Hann riase a guardare per terra e si mise una mano sul volto, sotto c'era qualcosa, l'aveva già capito.

xxx

tipa: "Ciao, vuoi?" chiese una ragazza a Zayn porgendogli un frullato, lui le sorrise e lo prese ringraziandola, Zayn: "Vuoi sederti?" le chiese, lei sorrise e si sedette vicino a lui.
In quei giorni Zayn era turbato, da frasi, azioni e pensieri, mescolati malamente, glie era passata la voglia di divertirsi e di, diciamo, fare lo 'stronzo', diciamo che non gliene importava dei rimproveri ma da qualche tempo ne capiva il significato.
tipa: "Mi chiamo Francesca." disse porgendole la mano, Zayn: "Sono Zayn." rispose baciandogliela, lei sorrise, sembrava una ragazza semplice, una maglietta a maniche corte bianca, un calzoncino chiaro jeanz, i capelli castano chiaro raccolti un una treccia poco precisa, gli occhi dolci e grandi di color nocciola-verde e del poco mascara per farli esaltare di più.
Francesca: "Ho sentito parlare di te." Zayn: "Mh.. cose brutte, giusto?" disse lui bevendo un sorso del frullato, Francesca: "A dire la verità, si." rispose lei sorridendo, Zayn: "E allora perchè sei venuta da me?" Francesca: "Ti ho osservato in questi giorni e non mi sei sembrato per niente come le altre descrivono, ora non so com'eri prima ma.." si bloccò, Zayn fece un sorriso incerto, Zayn: "Non so dirtelo neanche io.. se sono cambiato o no." disse lui fissando il prato, le gli sorrise, Francesca: "Perchè non scoprirlo?" Zayn si girò verso di lei e guardando il suo sorriso gli venne l'impulso di sorridere anche a lui, Zayn: "D'accordo." disse in fine, Francesca: "Facciamo un giro?" chiese lei prendendogli la mano, lui annuì.

xxx

Emily camminava sicura per le strade di Londra, dove levarsi in un modo o nell'altro un peso dallo stomaco.
Doveva assolutamente parlare con Louis, e l'avrebbe fatto.
Aveva mandato un messaggio a Louis scrivendogli che si sarebbero incontrati alle 12 vicino un negozio ormai frequentato molto dai ragazzi.
Appena arrivò, Louis era già là che aspettava appoggiato un muretto, quando la vide arrivare la salutò con un cenno della mano, Louis: "Ciao Emily, che succede?" Emily: "Ti.. ti dovevo chiedere una cosa.." disse abbassando lo sguardo, sicura lo era ma fino ad un momento fa, aveva scordato tutto quel discorso che si era preparata ed ora non sapeva come fare, Louis: "Dimmi, ti ascolto." disse lui con aria preoccupata, lei poggiò lo sguardo su una panchina, Emily: "C-che ne dici se ci sediamo?" chiese indicando la panchina, lui annuì e così fecero, Louis: "Emily, che succede?" chiese lui sempre più impaziente, lei sospirò, Emily: "Senti, Louis.. stavo pensando in questi giorni.. cioè, lo pensavo anche prima ma ora lo penso più seriamente, che.. diciamo che tra noi, ecco.. in questi ultimi giorni mi è sembrato che ci siamo avvicinati, in qualche modo, prima ci divertivamo e basta ma ora.. ecco, ci siamo sempre più avvicinati e forse ora proviamo qualcosa di più per noi, forse c'è qualcosa di più che è cresciuto in questi giorni.. io almeno ho pensato questo.. si, poi te ne sei uscito con la frase 'Tu sei mia, soltanto mia' e da lì ho tirato fuori questa cosa.. cioè, se pensi si una scemenza dillo subito, io lo capisco.." disse sempre con lo sguardo abbassato, quando finì lo alzò per vedere l'espressione di Louis, era serio, profondamente serio, Emily attese una risposta, Louis si passò un mano fra i capelli ed abbassò lo sguardo, Emily: "Louis?" chiese poggiandogli una mano sulla gamba, un cellulare squillò, quello di Emily che lanciò un'occhiata a Louis e poi rispose, Emily: "Pronto?" Hann: "Emily, sono io." Emily: "Hann, chiami nel momento sbagliato." disse a bassa voce lanciando un'occhiata a Louis che aveva lo sguardo fisso a terra, Hann: "Questo è molto più importante di qualsiasi cosa tu stia facendo, te lo giuro." disse l'amica, Emily percepì subito la voce tremolante di lei e fece segno a Louis di aspettare un'attimo, si alzò dalla panchina e si allontanò di pochi passi, Emily: "Che cosa succede?" Hann: "Credo.. di essere incinta." Emily: "CHE COSA?!" Hann: "Non ne sono certa, cioè.. alcune cose sono successe, vomito e il ciclo tarda.. non lo so." Emily: "Oh mio dio.. l'hai detto ad Harry?" Hann: "No.. ho paura." Emily: "Paura? Hann, glielo devi dire subito!" Hann: "Ma non ne sono neanche sicura." Emily: "E a Lea? Glielo hai detto?" Hann: "No, spenderei un botto per chiamare a Roma." Emily: "Vabbè, senti, ora non posso stare al telefono, tu vai dal dottore, fai il test, non lo so, ma stai tranquilla e dillo subito ad Harry, d'accordo?" Hann: ".. d'accordo." dopo di che attaccò e si rigirò verso la panchina, una fitta la colpì al cuore, Louis era sparito.

xxx

Io: "Niall, quando pensi che torneremo a Londra?" Niall: "Quando vuoi tornare?" chiese lui mentre se ne stava in boxer sul letto guardando il soffitto con le braccia incrociate dietro la testa, Io: "Non so.. ho controllato i voli e ce n'è uno fra due giorni e uno fra cinque." Niall: "Quando vuoi tu, torniamo." sorrisi mentre piegavo le polo di Niall mettendole nell'armadio, quel ragazzo era tutto meno che ordinato.
Sentii della mani poggiarsi sui miei fianchi da dietro e un respiro sui capelli, Io: "Ehi.." dissi, mi lasciò un bacio sull'orecchio, Niall: "Sono passati giorni che stiamo a Roma e ancora non l'abbiamo fatto.." mi sussurrò, Io: "Ma tu pensi solo a questo?!" dissi girandomi verso di lui, Niall: "Oh, ma non fare ora la vittima, guarda che lo so che non hai pensato ad altro." disse avvicinandosi, mi morsi il labbro, Io: "Ma guarda che pervertito!" dissi poggiandogli un mano sul petto nudo per fermarlo, lui scoppiò in un a risata, Io: "E ora che ti ridi?" chiedo alzando un sopracciglio, Niall: "Mi fai ridere tu, sei buffa." rispose facendomi 'nasino-nasino' io gli dò un pugno sulla pancia, Niall: "Quanto sei difensiva, scommetto che con Liam non eri così." Io: "Ora che centra lui?" Niall: "Nulla, mi serviva un'esempio." io alzai un sopracciglio, Io: "Comunque non sono sulla difensiva." dissi facendo un finto broncio, Niall: "Nono, signorina, non lo è per niente." disse lui sarcasticamente, sorrisi togliendo la mano dal suo petto, lui ricambiò il sorriso e si riavvicinò a me, incrociai le mani dietro il suo collo e premetti le labbra sulle sue fino a schiuderle, gli passai una mano dietro la schiena nuda, avvantaggiata me, lui fece scendere le mani accarezzandomi il sedere per poi sollevarmi da terra e farmi sdraiare sul letto, mi sfilò la maglietta e cominciò a giocare con il gancio del reggiseno mentre mi baciava lentamente il collo lasciandomi a volte qualche morso, mi lo slacciò e scese per baciarmi il seno per poi passare alla pancia, lo feci girare mettendolo sotto di me e mordendogli il labbro inferiore, passai un dito intorno l'elastico dei suoi boxer per poi sfilarli, forse l'avevo fatto troppo eccitare,gli lasciai baci e carezze mentre lui si mordeva il labbro trattenendo gemiti, mi mise sotto di lui e mi sfilò insieme i pantaloncini e le mutande, mi allargò un poco le gambe e in pochi secondi, con spinte lente entrò in me, continuò con spinte veloci per poi lasciarmi un bacio sulla pancia mentre io mi mordevo le labbra e gli stringevo le mani finchè non arrivammo all'apice del piacere, infine cadde sul letto vicino a me dove notai una piccola goccia di sudore cadere sulla sua fronte, gli misi un mano sulla guancia e gli lasciai un ultimo bellissimo bacio prima di rialzarmi per vestirmi, Niall: "Che fai?" chiese afferrandomi il polso per non farmi alzare, Io: "Devo mettere apposto, Niall." Niall: "Sei una maniaca del pulito, vieni qua!" disse tirandomi giù facendomi cadere sopra di lui, poggiò le sue mani sulla mia schiena mentre le mie erano sulle sue guance, rosse, gli spostai i ciuffi biondi caduti sulla sua fronte, Niall: "Ti amo, so che te l'ho già detto ma ti amo." disse sorridendo per poi aspettare una mia risposta, glielo avevo già detto che lo amavo ma forse voleva una conferma, forse quell'unico 'Ti amo' che gli avevo detto all'aeroporto non bastava per sdebitarmi di tutti quelli che mi aveva detto lui, Io: "Ti amo anche io, Niall." dissi e glielo avrei potuto dire altre mille volte se desiderava.

Lea l'autrice:
Buona sera, bella gente! Scusate per l'attesa ma ci sono voluti un paio di giorni per decidere una cosa.. ed ora ho preso una decisione, il prossimo capitolo sarà l'ultimo, mi dispiace tantissimo ma prima o poi doveva finire la storia e non riesco più a continuarla, non perchè non mi piaccia ma perchè non ho più nulla da raccontare!
Spero non ve la prendiate tanto çç'
Se volete continuare a seguirmi potete farlo QUI un'altra mia storia ;)
CONTINUO A MINIMO 5 RECENSIONI
Beh, che dirvi? Ci vediamo nell'Epilogo c;

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Capitolo 19
*** EPILOGO. ***


Ore 17:30
Emily chiuse violentemente la porta dell'appartamento, si guardò intorno sperando non ci fosse nessuno e quando ne fu certa si accasciò a terra cominciando a piangere, strinse le gambe al petto e ci poggiò il viso bagnandole di lacrime. Perchè? Perchè capitava tutto a lei? Doveva rimanere sola fino alla fine dei suoi giorni? A Louis aveva detto tutto quello che provava per lui sinceramente, non aveva mai provato nulla di simile con gli altri ragazzi ma con lui.. ma ora tanto che importava? Lui se ne era andato senza dire niente, sicuramente non sapeva come dirle che non provava nulla per lei e ha colto l'occasione per scappare. Ora doveva solo attendere che i mesi passino e forse tornerà tutto come un tempo, ma sul cuore le resterà sempre una cicatrice indelebile.
Qualcuno bussò alla porta, Louis: "Emily? Sei in casa?" alzò di botto il viso e si girò verso la porta, ora che voleva? Doveva anche sopportare una frase del tipo 'Non ti amo'? Si alzò a terra, Louis: "Emily, se sei qui, per favore, fammi entrare, devo parlarti." disse ancora da dietro la porta, aveva una voce triste, Emily si guardò intorno e andò in bagno, si sciacquò la faccia e si mise apposto il mascara e la matita poi si avvicinò alla porta guardando dentro lo spioncino, Louis: "Ti prego.. Emily.. dimmi almeno qualcosa." aveva gli occhi lucidi, Emily: "Cosa vuoi, Louis?" chiese lei cercando di non far intravedere la tristezza nelle sue parole e trattenendo le lacrime, Louis: "Emily.. posso entrare, per favore?" aprì la porta e lo lasciò entrare, Louis: “Grazie.” Emily: “Che devi dirmi?” chiese lei chiudendo la porta e poggiandosi di schiena ad essa, Louis: “Di prima..” disse lui abbassando lo sguardo e cominciando a maltrattarsi le mani, Emily: “Non ce né bisogno, se devi dirmi che non provi nulla per me, risparmiatelo.” Louis: “No.. Emily, non è assolutamente così, è che.. io non ho mai avuto una relazione seria, non ho mai provato un sentimento così sincero.. ed ora, ora che mi hai detto che provi qualcosa per me io.. io ho paura, ho paura di sbagliare e di perderti.. perchè, in verità, io.. ti amo, Emily.” il cuore di Emily di colpo si fermò, rimase due secondi appoggiata alla porta, poi corse da Louis e lo abbracciò, Emily: “Anch'io, anche io ti amo Louis.” disse facendo cadere una lacrima sulla sua spalla mentre lui la stringeva a se.

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Aline: “Liam! Smettila! Smettila, Liam!” urlava Aline mentre si riparava dal getto d'acqua proveniente dalla pompa da giardino che teneva in mano Liam, Aline: “Tregua! Ti prego, tregua!” urlò di nuovo lei, Liam allontanò il getto da lei che due secondi dopo gli corse incontro cercando di rubargli la pompa ma lui sollevò il braccio troppo alto per lei che continuava a saltare per afferrarla mentre il getto d'acqua li bagnava da capo a piedi. Liam continuava a ridere finchè lei per dare più slancio al salto si aggrappò alla sua maglietta ma cadde portandosi dietro anche Liam che le cadde addosso, i due si misero a ridere quando Aline si accorse di avere il volto di Liam vicino al suo, si avvicinò ma si ricordò che lui le aveva detto di non essere pronto così fece per alzarsi ma prima che potesse farlo le labbra di Liam erano sulle sue e due secondi dopo le loro lingue si stavano accarezzando a vicenda, Aline si staccò con una domanda che continuava a rimbombargli in testa, Aline: “Perchè?” chiese, Liam: “Perchè cosa?” Aline: “Perchè l'hai fatto? Avevi detto che non te la sentivi..” Liam: “Perchè mi sono accorto di alcune cose.. mi sono accorto che ho fato uno sbaglio, mi sono accorto che devo andare avanti e che.. che ti amo.” disse con un filo di voce, Aline gli sorrise, Aline: “Anch'io ti amo.” gli sussurrò all'orecchio.

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19:43
Hann lanciò il test per terra e poi si inginocchiò sul pavimento piangendo, Positivo continuava a dirgli la testa, Positivo continuava a dirgli il cuore.
Si portò le mani sul viso coperto dalle lacrime. E ora? Ora cosa avrebbe fatto? Lei voleva un figlio ma non a quell'età, non.. non da sola. No, no, Harry non l'avrebbe abbandonata, non l'avrebbe mai fatto, ma se.. se l'avrebbe fatto? Se dopo avergli detto che aspettava un figlio sarebbe scappato lasciandole il peso a lei? Lasciandola da sola ad affrontare tutto questo? Ma lei continuava a dirsi che non l'avrebbe fatto, Harry non lo farebbe mai, si ripeteva, anche se poco convinta.
Mentre se ne stava inginocchiata per terra sentì qualcuno abbracciarla, alzò il volto e vide Harry, Harry: “Che succede? Perchè piangi?” disse allarmato, Hann: “N-nulla..” disse abbassando lo sguardo, Harry: “Hann, ti prego, dimmi la verità.” disse lui sollevandole il viso per guardarla negli occhi, lei pianse altre lacrime, Hann: “Ti arrabbierai con me.” disse continuando a piangere, Harry: “No, non mi arrabbierei mai con te, anche se volessi, non ci riuscirei.” disse lui dolcemente prendendole le mani, Hann abbassò il volto, Harry non lo farebbe mai, continuò a ripetersi, Hann: “Ho paura, Harry..” disse a bassa voce lei chiudendo gli occhi e continuando a piangere, lui le strinse le mani, Harry: “Di cosa, Hann? Che succede?” domandò ancora sempre più preoccupato, doveva dirglielo, doveva dirglielo, ora. Hann: “Sono incinta.” disse con un filo di voce lasciando che un'altra lacrima le rigasse il viso, Harry rimase a guardarla con occhi spalancati poi abbassò lo sguardo a terra, Hann alzò il volto per vedere cosa gli succedeva, continuava a fissare il pavimento, non stringeva neanche più le mani di lei, una lacrima scivolò sul naso del riccio per poi toccare terra, Hann non aveva il coraggio di dire nulla. Harry si alzò da terra continuando a guardare in basso e fece qualche passo indietro lentamente verso la porta, Harry: “Ne.. ne sei sicura?” chiese quasi sussurrando guardandola, lei ebbe la forze solo di annuire, lui riprese a guardare a terra e si passò una mano fra i capelli, Hann riusciva ad intravedere i suoi occhi, sconvolti, tristi, paurosi.. arrabbiati. Harry poggiò una mano sul muro poi la chiuse e diede un pugno al muro facendo sgretolare qualche pezzo, Hann fece un balzo indietro impaurita e impotente restando a guardarlo, aspettando che uscisse dalla porta per poi dalla sua vita lasciandole tutto il peso del bambino, ma lui rimaneva lì, sulla porta, con gli occhi chiusi e il volto basso, la mano ancora chiusa appoggiata al muro mentre ancora i pezzi si sgretolavano, Hann: “Non mi lasciare da sola, ti prego.” disse lei, chissà con quale coraggio, vide Harry alzare il volto verso di lei guardandola, una sensazione di paura la invase ma subito svanì quando vide Harry avvicinarsi a lei ed abbracciarla forte, Harry: “Non ti abbandonerei mai.. non ti lascerei mai da sola ad affrontare tutto questo, Hann.. lo affronteremo insieme, ti amo.” le disse non staccandosi da lei, Hann impulsivamente sorrise e poggiò la testa sulla sua spalla, tutte le sue paure, le sue incertezze, erano svanite, Harry non l'avrebbe mai lasciata da sola, mai.

Beh.. che altro dire?
Zayn riuscì finalmente a trovare la ragazza che le rubò il cuore, Francesca.
Louis.. Louis riuscì finalmente a dire ad Emily ciò che provava per lei e dopo alcuni mesi tutte le sue paure svanirono, solo grazie a quella ragazza.
Liam riuscì a dimenticare Lea, riuscì a trovare anche lui il suo meritato lieto fine.
Harry.. ecco, Harry riuscì a controllare la rabbia, sorpassò quel momento di collera con il muro (?) beh.. e dopo 9 mesi si accorse che forse non era proprio una cosa tremenda quel piccolo batuffolo rosa, Zoe, nata ad Aprile con le stesse fossette del padre e gli stessi occhi della madre.
Infine.. Lea e Niall, ricevettero una telefonata e dopo aver saputo che Hann era incinta tornarono di corsa a Londra.. ecco, loro ne hanno passate tante, ma.. il destino era scritto, è stato scritto da quando Lea ha fatto cadere il computer dal balcone, da quando in quel preciso istante Niall passeggiava di lì, pensateci: se lui si fosse fermato per un qualsiasi motivo e il computer non gli fosse caduto sulla testa magari tutto questo non sarebbe successo, Emily non avrebbe mai incontrato Louis, Hann non avrebbe incontrato Harry così che Zoe non sarebbe mai nata e Lea non avrebbe mai conosciuto Niall ed io non starei qui a raccontare.
Perchè tutto succede per caso ed è con questo che dico che il lieto fine ci passa davanti e noi neanche lo vediamo, ma il 'E vissero per sempre felici e contenti' lo abbiamo tutto, tutti ne abbiamo uno assegnato e Hann, Emily, Lea, Aline, Francesca, Zayn, Liam, Niall, Louis ed Harry sono riusciti a trovarlo.

Fine.

Lea anziana autrice (per chi vuole, lo legga.):
Ora mi metto a piangere. Diciamo che questa è la seconda volta che scrivo l'Epilogo perchè la prima il computer mi ha eliminato il testo ma mia madre si sta vedendo uno di quei film da depressi e la musica mi sta deprimendo, ma vabbè.
Ecco, non credo io abbia molto da dire solamente che sono rimasta felice di questa storia, è stata la prima che ho scritto e la malinconia si fa sentire, credo sia venuta fuori bene o almeno come speravo ma soprattutto siete stati voi a renderla migliore con le vostre recensioni ^^
Beh..semplicemente:
GRAZIE a tutte quelle che l'hanno messa tra le ricordate, vi adoro.
GRAZIE a tutte quelle che l'hanno messa tra le seguite, siete fantastiche.
GRAZIE a tutte quelle che l'hanno messa tra le preferite, non ci sono parole per descrivervi.
Ma soprattutto GRAZIE a tutte quelle che l'hanno recensita e mi hanno dato la forza di continuare la storia, perchè senza di voi non l'avrei mai finita.
Ed un semplice GRAZIE a chi magari l'ha letta senza dire nulla.
Siete meravigliose tutte grazie, non saprei mai come ringraziarvi :')
Infine, per chi vuole continuare a seguirmi sto scrivendo quest'altra storia :3
Credo di aver finito! Grazie ancora a tutte quante.
Lea.

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