Non mi piacciono le sorprese.
Sono rimasta a dormire da Bruna, ho dormito nel letto di Zayn come al solito, perchè era l'unico letto libero.
Non ho dormito più di due ore: ero troppo agitata.
Mi sono alzata per prima, alle 5 e mezzo. L'arrivo di Zayn era previsto per le 11. Ancora 5 ore e mezzo di attesa.
Decido di cominciare a prepararmi. Metto la mia playlist a tutto volume nelle mie cuffie e comincio a cambiare circa 50 vestiti al minuto. Non sapevo proprio cosa mettere.
Dopo tre ore e mezzo ero finalmente riuscita a trovare un outfit che potesse andare.
Erano le 9 e sicuramente di lì a poco il bagno sarebbe servito a qualcun altro.
Mi truccai in modo semplice, non volevo dare l'impressione di voler apparire bella solo per lui, anche se inrealtà era proprio così.
Era passato un anno, volevo che Zayn mi trovasse cresciuta.
Pochi minuti dopo le 11 Zayn suonò al citofono. Io cominciai a tremare dal nervosismo.
Quando la porta si aprì entrò un ragazzo alto, fisico scolpito e abbronzato al punto giusto, bruno, con due occhi color nocciola più infiniti del cielo. Due occhi che come coltelli ti pugnalano al cuore, non ti uccidono, ma quel dolore resta lì, nel petto, come a ricordarti che almeno una volta nella vita hai incrociato il suo sguardo. Quando i suoi splendidi occhi incontrarono quelli della sua famiglia, un sorriso si accese sul suo volto angelico.
Era bello cme un dio.
Ormai non tremavo più, ero del tutto pietrificata. Quel dolore lancinante nel petto persisteva martellante sul cuore.
Non ho potuto fare a meno di portare una mano al petto come a calmare il dolore.
Dopo che quella meravigliosa creatura ebbe finito di salutare la sua famiglia, si diresse verso di me, che ero rimasta un po' più indietro degli altri. Era bello da togliere il fiato, il suo sorriso illuminava l'intera villa.
"Ciao" mi disse sorridendomi.
"Ciao" risposi senza accorgermi che ero rimasta a bocca aperta già da un po' di tempo
Ci fu un momento d'imbarazzo, poi lui mi abbracciò. Sembrava impacciato. Fu un abbraccio molto freddo da parte sua, ma il solo sentire le sue braccia che mi avvolgevano mi mandò fuori di testa.
Ci staccammo e ci guardammo negli occhi per qualche istante. Non sorrideva più. Il suo sguardo sembrava volermi rimproverare qualcosa. Nel mio petto il dolore martellante si faceva sempre più forte e involontariamente una lacrima scivolò giù dal mio occhio sinistro. Zayn bloccò la sua caduta con le dita.
"Mi sei mancata, Sam."
Solo lui mi chiamava Sam, quel soprannome si sposava bene solo con la sua voce. Da un anno non sentivo quella voce pronunciare il mio nome e solo ora mi accorgevo di quanto mi mancasse.
Nella mia testa stavo ballando dalla gioia per il suo ritorno, ma fuori tutto era come prima.
Credo di aver accennato un sorriso, ma non ne sono sicura.
Con tutte queste emozioni, non mi ero neanche accorta che con lui era entrata una ragazza alta, occhi clor cielo, capelli biondi lisci lunghi sulla schiena. Era stupenda.
Zayn si schiarì la voce:
"Un po' di attenzione, vi presento Anna."
Tutti sembravano felici di conoscerla, io no.
Suo padre, ingenuamente, domandò:
"E' la tua ragazza, Zayn?"
"Ehm.." Zayn era incerto, mi guardava come per scusarsi.
"Sì, sono io." rispose subito la tipa.
Non mi piacciono le sorprese.
NOTE:
Presto il prossimo capitolo, lo prometto.
Come al solito, Twitter:
@BringMeHoranNow
Grazie a tutti i lettori di questa e dell'altra FanFiction ;)
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