Seconda Possibilità

di bisy94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - Capitolo 1 - ***
Capitolo 2: *** - Capitolo 2 - ***
Capitolo 3: *** - Capitolo 3 - ***



Capitolo 1
*** - Capitolo 1 - ***


Seconda Possibilità - Capitolo 1 ~ Seconda Possibilità ~

Capitolo 1.


Era una giornata splendida, con un sole caldo ma non soffocante che scaldava i giardini di Hogwarts, dando un piacevole sollievo agli studenti che si godevano il pomeriggio chiacchierando sulla riva del Lago Nero o passeggiando per il grande parco della scuola. Quel tempo che rallegrava gli animi di chi riusciva a goderselo, amareggiava però i poveri studenti che M.A.G.O. o G.U.F.O. costringevano in biblioteca per ore e ore, a ripassare in vista degli esami: sebbene fosse solo aprile il carico di compiti si stava appesantendo esponenzialmente, con ben poca gioia degli studenti... specialmente di Draco Malfoy.

Quel pomeriggio, Draco alternava tentativi di ricordarsi il funzionamento della cucina in una casa babbana a maledizioni agli studenti che si rilassavano beati alla faccia delle sue infinte pagine da studiare. Il Serpeverde non ne poteva davvero più di quel tomo, per lui inutile quanto l’insegnante che lo spiegava in classe, un pazzo convinto fermamente del fascino dei babbani. Così si fece forza per terminare almeno il paragrafo sul frigorifero pregustando già una pausa dallo studio.

Si alzò per sgranchirsi le gambe e fare un giro tra gli scaffali, alla ricerca di una lettura più leggera per quei pochi minuti di pausa che poteva concedersi, quando il suo sguardo inciampò su una testa rossa alle prese con un libro di Pozioni che aveva l’aria di essere appena stato aperto per la prima volta in tutto l’anno.

Ron Weasley, sull’orlo di un esaurimento nervoso dovuto alla complicata formula dell’Amortentia, stava per spedire il libro verso l’unica fine degna di un volume di Pozioni: il caminetto. Malfoy gli passò accanto ghignando: se c’era una materia in cui a lui non servivano ripassi lunghi ore, o preghiere per raggiungere la sufficienza, era proprio Pozioni. Allungando il suo tragitto fino al tavolo del Grifone gli domandò supponente:
« Allora Weasley? Entro stanotte pensi di riuscire almeno a capire a che serve quel filtro, o sei ancora convinto che possa arricchirti il conto alla Gringott?».

Ron sollevò la testa e incrociò il sorriso beffardo della Serpe, replicando a tono: « Detto da colui che senza il suo prof paraculo passa ore su una facciata fa davvero ridere, Malferret… se solo i soldi potessero comprare anche il cervello, per studiare senza lecchinarsi il prof, avresti tutte E».

« Ma che paraculo e paraculo… passami quegli appunti indegni di sto nome, che se dovessi stare ancora un’ora a guardarti con quell’espressione rimbecillita sarei costretto a farti mangiare il libro direttamente, per vedere qualche risultato». Incredibile a dirsi, Draco si sedette al tavolo di Ron, punto sul vivo dall’accusa di essere un mangiamorte fuggito da Hogwarts dopo la morte di Silente, e armandosi di santa pazienza, riuscì a illustrare a Ron effetti, ricetta e preparazione del filtro d’amore. Spiegò con precisione e attenzione per il Grifondoro che ascoltava, sforzandosi di comprendere la ripetizione di Malfoy, e con gran stupore di entrambi, dopo mezz’ora, il rosso aveva risolto i suoi problemi di Pozioni e poteva rilassarsi per un’oretta prima di cena.

« Beh, mi scoccia ammetterlo, Malfoy, ma mi hai salvato dal test di domani e risparmiato una nottata di studio… grazie».

« Figurati, non sia mai che si dubiti che io quella materia la capisco perfettamente anche senza Piton… altro che Babbanologia, quella non mi entrerebbe in testa neanche sotto tortura».

« Io per fortuna con quella non ho problemi, mio padre lavora all' Ufficio per l’Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani, al Ministero. Quando ha tempo mi fa degli appunti sui babbani che mi sono utilissimi… tieni, è il minimo per la mia salvezza con l’Amortentia» disse Ron, passando gli appunti a Draco, che stupito, si profuse in ringraziamenti. Entrambi liberi per il resto della giornata si alzarono in sincrono e uscirono dalla stanza, dove stava per entrare Harry, distrutto dagli allenamenti di Quidditch, ma ancora carico di compiti. Non facendo caso che Ron e Malfoy stessero uscendo insieme, salutò il migliore amico e si fermò a parlare con lui di come fossero andati gli allenamenti, mentre Draco spariva nel suo dormitorio, ignorando lo Sfregiato.

Quella sera a cena, Ron aveva poca compagnia, dato che i suoi due migliori amici erano ancora immersi nei libri di Aritmanzia e Trafigurazione, così chiacchierò con Neville allegramente per un po’, finchè Hermione non giudicò sufficientemente perfetta la sua relazione. A quel punto, la strega chiese:
« Ron, ma quanto tempo hai studiato Pozioni oggi? Quando Piton ci ha annunciato un test per domani hai iniziato a tirare testate contro il banco, finchè Harry non ti ha fermato a forza! Mi sono stupita che tu non mi abbia ancora chiesto gli appunti...»

« 
Grazie Herm, ma per fortuna oggi pomeriggio mi è arrivato un esperto aiuto e in poco tempo mi sono tolto dalle scatole quelle pagine sul filtro d’amore».

« E da chi? »

« Malfoy

Sentendo quel nome, a Harry andò di traverso una patatina fritta. Mentre tossiva come un dannato, Hermione ebbe appena il tempo di riprendersi dallo shock, e si affannò a sfogliare gli appunti di Ron sulla spiegazione di Malfoy. Con stupore, dovette ammettere che la spiegazione era tutta giusta e Malfoy non aveva cercato di fornire informazioni sbagliate per fargli abbassare il voto.

Ron di fronte alla reazione dei due amici disse: 
« Sentite, state tranquilli... probabilmente era solo in disperata ricerca di una scusa per non tornare a studiare e voleva vantarsi dei suoi voti di Pozioni. Mica siamo diventati BFF!».

« Sarebbe la ciliegina sulla torta…» brontolò il moro.

Hermione sospirò e disse:
« Dai Harry, diamogli fiducia… lo sa da solo che Malfoy è una serpe infida. Comunque, Ron, tieni gli occhi aperti, quello non fa mai niente per niente».

«
E credi che non lo sappia? Per quello gli ho dato i miei appunti sulle case babbane. Tanto mio padre in casa ce ne ha parlato fino allo sfinimento, voleva convincere mia madre a mettere elettrodomestici babbani alla Tana».

Stupiti dalla sua prontezza, Harry ed Hermione lasciarono perdere, più rassicurati, tornando ai loro compiti. Non avrebbero mai dubitato della capacità di Ron di non farsi abbindolare, ma il loro migliore amico aveva una tale generosità e gentilezza a contraddistinguerlo che si sarebbe seriamente fatto dare lezioni private di Difesa Contro le Arti Oscure da Neville, solo per accontentarlo. Malfoy, che non conosceva neanche quei pregi, era l’unico con cui Ron facesse un' eccezione sulla disponibilità. Anzi, rispondeva a tono agli insulti a Harry e Hermione, difendendoli a spada tratta e ignorando le battute sulla sua famiglia. La strega ancora ricordava quando Ron aveva vomitato lumache solo per un insulto del biondo Serpeverde, e il Bambino Sopravvissuto non avrebbe mai dimenticato che Ron era sempre stato il suo migliore amico, fin dal loro primo viaggio a Hogwarts. Gli erano talmente affezionati che temevano per chiunque sembrasse approfittarsi della sua gentilezza… e Malfoy era in cima alla lista.

Ciononostante, i tre amici riuscirono a finire di cenare in modo tranquillo, per poi andare a chiacchierare, allegri, nella Sala Comune di Grifondoro. Subito dopo, andarono a dormire.






bisy94













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HSwall

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Capitolo 2
*** - Capitolo 2 - ***


Seconda Possibilità - Capitolo 2 ~ Seconda Possibilità ~

Capitolo 2.

Il mattino dopo, nella Sala Grande, la musica non era cambiata. Gli ultimi ripassi da parte di studenti con borse sotto gli occhi rendevano la classe del Settimo Anno a dir poco silenziosa, ma molto frenetica e terrorizzata.

La colazione passò troppo in fretta per riuscire a ripassare le ultime lunghe pagine: ormai era ora di scendere nei sotterranei e affrontare l’esame di Pozioni.

Dopo qualche ora gli studenti uscirono dall’aula con le classiche facce post-esame: Hermione tranquilla, con la sua E già in tasca, Harry un po' ansioso e Ron stranamente sereno e, a malincuore, debitore verso Malfoy. Per fortuna però, ormai era finita; quel pomeriggio avrebbero avuto modo di riposarsi a Hogsmeade.


Uscirono insieme dal castello ridendo e scherzando e raggiunsero insieme il villaggio magico. Dopo un veloce giretto da Zonko, andarono a prendere una Burrobirra ghiacciata da Madama Rosmerta. Proprio lì, a un tavolo poco distante dal loro, trovarono Malfoy, sol soletto, che sfogliava una rivista di Quidditch con un’aria molto interessata. I tre amici lo ignorarono e si sedettero, continuando a chiacchierare, quando Harry spostò la conversazione sul test di quella mattina.

« Merlino, la domanda di stamattina sull’Amortentia era un incubo. Ho scritto talmente tante cavolate che Piton potrebbe anche Evanescere il mio compito senza leggere oltre… non mi ricordavo proprio quale fosse la dose giusta di miele di orchidea».

Ron, a cui venne il dubbio di avere sbagliato risposta, prese la sua copia del Manuale di Pozioni Avanzate e sfogliò le pagine velocemente alla ricerca del suo appunto sul distillato. Quando si accertò di aver fatto giusto e lo confermò a Harry, si accorse che tra le pagine del libro era rimasto un segnalibro che non gli apparteneva.

Sul segnalibro c'erano tre foto, simili alle fototessere babbane, che ritraevano Lucius Malfoy con accanto una bella donna bionda e in braccio un bambino piccolo,
probabilmente Draco, che rideva e allungava le braccine verso il papà. Ron pensò che dovesse averlo dimenticato Malfoy il pomeriggio prima, così, scusandosi con gli amici, si alzò per andarglielo a restituire.

Il Serpeverde sollevò gli occhi dalla rivista, trovandosi davanti il rossino che gli porgeva le fotografie. Subito afferrò il segnalibro con una forza tale da rischiare di strapparlo, guardandosi intorno per assicurarsi che nessuno l’avesse visto.

Ron, stupito dalla reazione, esclamò:
« Miseriaccia! Malfoy, hai rischiato di portarti via anche la mia mano!! Che cavolo di problemi hai??».

Stizzito, il biondo replicò a tono: « Io non ho nessun problema Weasley, vedi di non impicciarti degli affari miei!».

Stupito dal repentino cambio di atteggiamento, Ron per un po' rimase impalato di fronte a lui. Dopo una breve riflessione ipotizzò che la natura del suo tono rabbioso potesse essere dovuta ai soggetti della foto: Draco era figlio di due Mangiamorte, rinchiusi ad Azkaban dopo la sconfitta di Voldemort; non doveva essere facile provare ancora affetto per una famiglia del genere, dopo tutto quello che avevano fatto. Il pomeriggio prima, Draco non era parso irritato dal fatto che i suoi compagni di Casa potessero vederli insieme, quindi il problema non doveva essere la vergogna per la compagnia di un “babbanofilo”. Così il Grifondoro, optando per la prima ipotesi, si sedette senza invito, sotto lo sguardo stupito di Harry ed Hermione dall’altro tavolo, cui Ron fece cenno di non preoccuparsi, perchè lui sarebbe tornato di lì a breve.

Malfoy era ancora assorbito nella sua lettura. Ron, facendosi coraggio, fece:
« Per caso lì parlano dell’incidente del Battitore dei Cannoni di Chudley?»

« Sì, è in prima pagina: c'è un’intervista, dice che questo incidente quasi mortale gli ha fatto capire un sacco di cose barbose della vita, eccetera eccetera... dopo la semifinale del mese prossimo appenderà la scopa al chiodo».

« Che cosa??? Ma se vinciamo, come ci arriviamo alla Coppa del Mondo? Chi lo sostituisce?»

E, soprendentemente, iniziarono un’appassionata discussione a tema Quidditch. Si scoprì una grande intesa tra i due su questo argomento, con tanto di stesse squadre tifate. Andarono avanti per un’oretta abbondante, parlando a ruota libera, finchè Harry non interruppe un po' freddamente la conversazione, facendo notare quanto poco mancasse al coprifuoco e intimando Ron di raggiungerli presto. Lui rispose che sarebbe arrivato subito, sorridendo. Poi si girò verso Malfoy.

« Comunque, se hai bisogno di parlare di qualsiasi cosa» disse, dando un'occhiata al segnalibro che sbucava dalla rivista « sai dove trovarmi. Ci vediamo, Draco!».

E se ne andò, lasciando il Serpeverde stupito e rasserenato, per la prima volta dopo tanto tempo.




bisy94



















BETATO DA  
HSwall

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Capitolo 3
*** - Capitolo 3 - ***


Seconda Possibilità - Capitolo 3 ~ Seconda Possibilità ~

Capitolo 3.


Quella sera, i tre Grifondoro tornarono al castello rilassati e contenti dopo il pomeriggio passato insieme; tuttavia, tra di loro c'era un'ombra che turbava Harry ed Hermione, di cui entrambi si erano accorti con una semplice occhiata. Così, decisero che fosse giunto il momento di affrontare di petto il problema con il loro migliore amico.

Aspettarono che la Sala Comune si svuotasse nel corso della serata; quando furono più tranquilli, Harry decise di far fronte alla questione senza troppe cerimonie.

« Ron, ascolta... oggi pomeriggio io, e penso anche Hermione, sono rimasto un po' perplesso dalla tua chiacchierata con Malfoy».

La strega annuì e aggiunse: « Esatto! E' scontato che tu possa fermarti a chiacchierare con chi vuoi, non siamo così morbosamente gelosi, ma siamo preoccupati per te! Quello è una Serpe strisciante, negli ultimi anni non ha fatto altro che dire e fare cattiverie, rovinandoci l'allegria ogni volta che si trovava nel raggio di 100 metri».

« Hermione ha ragione: ti sei già dimenticato dei bei coretti che lui dirigeva, quando giocavi a Quidditch? Delle battute di cattivo gusto sulla tua famiglia, e di come continua a chiamare Hermione, solo perchè è Nata Babbana?».

Ron, un po' intimidito dall'eccessiva preoccupazione dei suoi compagni di dormitorio, li interruppe prima che Harry elencasse la lunga lista di cattiverie compiute da Malfoy in sette anni.

« Heyheyhey, andateci piano! Non potrei mai dimenticarmi tutto questo, mi sembra scontato, ma ho paura che stiate esagerando. Non potete farmi una predica sulla cattiveria di Malfoy ogni volta che lo vedete vicino a me, anche perchè tremo che vi cadrebbe la lingua in due settimane, visto che anche lui vive qui. L'avere scoperto che tifiamo la stessa squadra di Quidditch non ci rende automaticamente BFF, fa soltanto scendere quel Serpentello qualche gradino più in basso dal suo piedistallo di Purosangue, tutto qua».

I due amici si squadrano pensierosi, poi Hermione sospirò: « Credo che tu abbia ragione; e non sei un bambino, non abbiamo nessun diritto di controllarti».

Ron le sorrise in risposta e aggiunse: « Grazie ragazzi. Non vi preoccupate per me, so quello che faccio. Ho un presentimento su Malfoy, e voglio capire una cosa. Ma non temete, non mi torcerà un capello».

Detto questo si allungò ad abbracciare una Hermione ancora un po' preoccupata e, dalla sua spalla, a dare un'occhiata al suo migliore amico, con uno sguardo carico di intesa e rassicurazioni che, finalmente, calmò Harry del tutto.










Passarono alcune settimane dalla chiacchierata tra i tre amici su Malfoy: le cose sembravano essere tornate alla normalità, ma Draco non aveva dimenticato la gentilezza e la sensibilità di Ron, quel pomeriggio a Hogsmeade.

Il Grifondoro l'aveva visto in un momento di difficoltà e di debolezza, ma invece di umiliarlo o schernirlo, aveva avuto rispetto dei suoi sentimenti, aveva compreso il suo stato d'animo, gli aveva sollevato il morale e si era detto disponibile per ascoltarlo in futuro. Non ricordava che nessun altro avesse mai fatto tanto per lui...

Immerso nei suoi pensieri, raggiunse il corridoio del Secondo Piano, diretto alla lezione di Trasfigurazione con i Tassorosso, quando fu riscosso dai suoi pensieri da Tiger e Goyle. I due scagnozzi gli stavando venendo incontro con dei ghigni malefici stampati sulle facce. Dirigendosi gongolanti nella sua direzione, con aria compiaciuta, gli rivelarono:
« Capo, abbiamo appena fatto uno scherzo fantastico: abbiamo spedito a un Grifondoro un Uovo di Pasqua al triplo cioccolato, ripieno di Caccamomba!! Non ti dico che scena!».

La malefatta fece ridere il Serpeverde di gusto, era uno scherzo geniale! Peccato che, quando riaprì gli occhi, chiusi
dalle lacrime per il troppo ridere, si ritrovò davanti un Ron completamente coperto di cacca, che lo guardava con aria sprezzante, disgustata e delusa.

Quell'occhiata fece sentire Draco malissimo, ma in presenza dei suoi compagni di Casa non poteva farsi vedere dispiaciuto per uno scherzo a un Grifondoro babbanofilo.

Così, tirò fuori la sua aria più beffarda e disse:
« Che è successo Weasley? Sei di nuovo andato nel bagno delle ragazze e perfino Mirtilla ti ha dato il benservito? Oppure te l'hanno mandata i tuoi fratelli, per farti notare la somiglianza?».

Se possibile, Tiger e Goyle si sbellicarono ancora di più, mentre Ron, indossando il tipico orgoglio che contraddistingue i Grifondoro, non degnò Draco di una risposta e se ne andò in dormitorio a cambiarsi. Non servivano altre parole per far stare male Malfoy, che dopo la frase cattiva che aveva avuto il coraggio di pronunciare, si sentì anche peggio.

















SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti, e grazie mille a tutti coloro che leggono questa mia piccola FanFiction :)

Purtroppo lunedì parto e tornerò il 27, quindi prima di allora non potrò pubblicare nuovi capitoli, ma nel mentre cercherò di inventarmi delle belle novità e soprattutto chiederò alla mia Beta Reader di sistemare un po' la grafica, perchè mi rendo conto che si incrociano gli occhi leggendola, ma purtroppo al computer sono moooooolto imbranata :)

Se avete critiche andateci giù pesanti (ma anche coi complimenti!!) perchè so di avere molto da imparare...

Grazie mille e a presto!


bisy94















( piccolo ) SPAZIO BETA READER:

Spero che la grafica sia di tuo gradimento, e che piaccia anche ai lettori! Non vedo l'ora di sapere come va avanti la storia, e di avere un po' di lavoro :) Baci baci, buona vacanza!

HSwall

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