Heaventown

di Z13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovi incontri ***
Capitolo 2: *** Il ritorno di Alex ***
Capitolo 3: *** La visione ***
Capitolo 4: *** Il segreto di Shane ***
Capitolo 5: *** Benvenuto nel club ***
Capitolo 6: *** La profezia ***
Capitolo 7: *** Nuove rivelazioni ***
Capitolo 8: *** Finalmente a Heaventown ***
Capitolo 9: *** Una vita piena di bugie ***
Capitolo 10: *** Seduta spiritica al chiaro di luna ***
Capitolo 11: *** Vecchi rancori e nuovi amori ***
Capitolo 12: *** Impotente ***
Capitolo 13: *** Lacrime e baci ***
Capitolo 14: *** Heaven ***
Capitolo 15: *** La Torre Proibita ***
Capitolo 16: *** Una nuova battaglia ***
Capitolo 17: *** Lasciati andare ***
Capitolo 18: *** Dolore e senso di colpa ***
Capitolo 19: *** Scelte ***
Capitolo 20: *** Bene e Male ***
Capitolo 21: *** L'Incantesimo delle Fate ***
Capitolo 22: *** Clam ***
Capitolo 23: *** Rischio ***
Capitolo 24: *** Il Folletto della risata ***
Capitolo 25: *** La promessa ***
Capitolo 26: *** Lo scambio ***
Capitolo 27: *** Il dolore di Alex ***
Capitolo 28: *** Battaglia ad Helltown ***
Capitolo 29: *** Il demone Timoris ***
Capitolo 30: *** Il salvataggio di Bonnie ***
Capitolo 31: *** L'amicizia che ci lega ***
Capitolo 32: *** E' solo illusione ***
Capitolo 33: *** Viaggio nel tempo ***
Capitolo 34: *** I Guardiani ***
Capitolo 35: *** La prova ***
Capitolo 36: *** Le Sirene ***
Capitolo 37: *** Che la battaglia abbia inizio ***
Capitolo 38: *** Dolorose perdite ***
Capitolo 39: *** Umanità ***
Capitolo 40: *** Festeggeremo tutta la notte ***



Capitolo 1
*** Nuovi incontri ***


 Ore 7. Ed ecco l’orrendo suono della sveglia che irrompe nelle mie orecchie,mi sveglia. è il momento di dare inizio ad una nuova giornata.
Scendo dal letto e mi accorgo che il pavimento è gelido. Rabbrividisco. È lunedì 10 settembre,primo giorno di scuola. Finalmente sono in terza superiore. 
Corro verso l’armadio ed estraggo un paio di jeans e una canotta nera. Che io sappia ho sempre amato i colori scuri come il nero e il viola,che sono i miei colori preferiti. Forse perché sono una strega,e questo mi fa preferire le tinte scure. 
Sì,sono una strega. La mia famiglia discende da una stirpe di streghe molto potenti,secondo quello che mia zia mi ha raccontato. Io i poteri non li ho ancora,ma spero di averli presto. Per il momento sono una sensitiva. Questo potere l’ho ereditato da mia madre,che a sua volta lo ha ereditato da mia nonna.
Prendo i vestiti e mi rifugio in bagno:tra poco,lo sento,mia sorella verrà a rompere perché ha bisogno del bagno. Quindi mi tocca sbrigarmi. Mi vesto e mi lavo i denti. Mi trucco un po’,come sempre. Matita nero sugli occhi e un po' di mascara. 
Continuo a prepararmi finché non sento bussare. Fortunatamente ho finito. 
Esco. -Ciao -le faccio. 
-Ciao- dice,con la sua solita aria “amichevole”. Si è svegliata male. 
Vado in cucina e trovo mia zia che fa colazione. -Buongiorno cara. Dormito bene?- mi chiede,con la sua solita allegria. 
- Buongiorno. Si ho dormito bene. Ora vado,non voglio arrivare tardi. Ciao,a dopo.- 
-Ciao- Afferro la maniglia della porta ed esco. Per arrivare a scuola mi tocca fare un sacco di fermate in metropolitana,ma almeno l'mp3 mi fa compagnia. 
Il tempo passa in fretta e senza accorgermene sono arrivata a destinazione. Scendo dalla metro e mi incammino verso la scuola. 
-Paige!-è Laurel,la mia migliore amica. 
-Ciao Laurel!- la saluto. Ci diamo un lungo abbraccio,felici di esserci ritrovate. Ci mettiamo a parlare,quando una figura alta e magra,coi capelli neri si piazza davanti alla strada. - Cos’è, avete intenzione di continuare a parlare senza di me?- 
-Bonnie!- corriamo ad abbracciarla. Continuiamo a parlare del più e del meno,a ridere,a scherzare,ma la campanella irrompe nella nostra conversazione. 
-Sempre al momento sbagliato!- 
-Non ti smentisci mai,eh Bonnie? Odierai sempre la scuola.- 
-Perché tu conosci qualcuno a cui piace? Non mi pare ce ne sia molta di gente!- 
-Ragazze,mi piacerebbe continuare ad ascoltare le vostre conversazioni,ma la campanella è suonata e penso sia arrivato il momento di entrare.- 
-Ciao Michael. Hai ragione,dobbiamo entrare.- Come l’anno scorso la mia classe è al primo piano; La professoressa che ci accoglie in classe sembra una tipa simpatica:è alta,ha i capelli lunghi e biondi e porta un paio di occhiali neri. Dall’aspetto sembra avere una trentina di anni. Ci fa sedere ai banchi un po’ come vogliamo e io ovviamente mi metto vicino a Laurel. Poi si schiarisce la voce per attirare l’attenzione e comincia a parlare. -Buongiorno ragazzi- comincia - io sono Beatrice Valenti e sono la vostra insegnante di spagnolo. Ora non pensiate che abbia voglia di fare lezione il primo giorno di scuola perché non l’ho mai fatto e mai lo farò! Comunque pensavo di fare un po’ la vostra conoscenza. In ordine alfabetico venite qui alla cattedra e vi presentate:nome,cognome,le attività extrascolastiche che svolgete e … insomma, fate un po’ voi. Allora,il primo della lista è Francesco Alberti.- 
Il tempo passa e venti minuti dopo arriva il mio turno. 
- Paige Sunders- 
Vado alla cattedra e comincio a parlare. -Mi chiamo Paige Sunders dopo la scuola pratico pallavolo e ginnastica artistica. E… basta,non penso di avere altro da dire.- Guardo la prof,che con un sorriso mi intima di tornare al banco. Sta per chiamare il prossimo ragazzo,quando qualcuno bussa alla porta. - Avanti -dice la prof. 
Un ragazzo con gli occhi verdi e i capelli castani fa capolino dalla porta. Ha uno sguardo affaticato,evidentemente ha fatto la corsa per cercare di arrivare puntuale a scuola. - Buongiorno,mi chiamo Shane Rossi,sono arrivato un po’ in ritardo. Mi scusi.- 
- Non importa,tanto è il primo giorno. Ma da domani si porta la giustifica,e questo vale per tutti. Accomodati pure. Guarda,là in fondo vicino a quella ragazza c’è un posto.- 
Solo adesso mi accorgo che vicino a me c’è un posto libero. Il ragazzo si siede vicino a me e mi sorride. La prof va avanti con i nomi. 
A un tratto il ragazzo vicino a me cerca di attirare la mia attenzione. 
-Ciao -comincia. 
-Ciao –gli dico. 
-Sono Shane.- 
-Io sono Paige. Tu non sei di qui,vero? Non mi sembra di averti mai visto.- 
-Infatti. Mi sono trasferito qui a Milano solo da un paio di settimane. Prima abitavo a New York. - 
-Però la parli bene la nostra lingua,da quel poco che ho sentito.- 
-Già,in effetti io sono italiano,ma mi sono trasferito in America quando avevo sei anni per via del lavoro di mio padre. Sai,ci spostiamo spesso.- I suoi occhi avevano un non so che di strano. Erano profondi,come se nascondessero qualcosa. 
-Ehi,non mi presenti il tuo vicino di banco?-si intromette Laurel. 
-Ah,sì. Lui è Shane.-  
-Piacere,io sono Laurel.- 
-Si è trasferito qui da New York.- 
- New York?!New York?!- esclama Laurel, a voce un po’ troppo alta. 
-Che succede là in fondo? Volete condividere con noi i vostri discorsi?- dice la prof,facendo un sorrisetto malizioso. 
-La ringrazio, prof,ma non credo interessino a qualcuno.-dice Shane sorridendo.
In quel momento suona la campana. La prof prende le sue cose e poi,guardando Shane,dice-Salvato dalla campanella-e di nuovo quel sorriso malizioso. 
Non so perché,ma stare vicino a Shane mi mette in soggezione. E mi intimorisce. Ha qualcosa di strano che non riesco a capire. Provo a leggergli i pensieri,magari scopro qualcosa. 
Cerco di concentrarmi nella sua mente,ma dopo un po’ mi accorgo di non riuscirci. Non riesco a leggergli i pensieri! Questa cosa non mi convince. 
-Ehi,Pay,a che pensi?-Laurel interrompe i miei pensieri. 
-E? No,niente. Mi ero solo incantata - 
-Ti da fastidio se anch’io ti chiamo Pay?-mi chiede Shane. 
-No,figurati. Anzi,lo preferisco.- 
Arriva un’altra prof:alta, bionda,ma con l’aria un po’ antipatica. Non ci fa fare granché:dice che non vuole essere disturbata perchè ha un terribile mal di testa. Se ne rimane alla cattedra a leggere un libro enorme dall'aria molto noiosa.  
Per il resto,la giornata passa in fretta,a pranzo vado a casa e dato che sono da sola decido di invitare Laurel. 
-Allora ci vediamo domani!-ci dice Shane. 
-Sì,a domani,ciao!- Io e Laurel ci incamminiamo verso la metropolitana. Nemmeno lei conosce i miei poteri da strega. Mia zia mi ha costretta a non dirlo a nessuno. Neanche alla mia migliore amica. È frustrante tenere un segreto per sé e sapere di non poterlo dire a nessuno. Ma d’altronde mia zia ha ragione:ci sono ancora in giro delle persone che credono fortemente nelle streghe,e tra loro ci sono anche i cacciatori di streghe. Quelli che molti anni fa mettevano sul rogo le donne che,secondo loro,praticavano magia nera.
 In vari Stati la teoria di chi poteva essere una strega era diversa:in Germania si credeva che le streghe erano delle donne anziane,brutte e sole,povere,emarginate e un po’ aggressive per l’esasperazione; in Lorena si pensava fossero le donne gentili,belle e intelligenti;e in Svezia l’accusa derivava spesso da adulterio. Succedeva che uomini anziani,dopo una prestigiosa carriera nell’esercito sposassero una donna anziana per pietà.
 E ovviamente secondo tutti le streghe sono persone orribili che fanno maledizioni agli altri. Non potranno mai essere delle persone normali che hanno dei poteri speciali che usano per salvare il mondo! 
-Simpatico il nuovo arrivato.- Laurel si intromette nei miei pensieri.-Non trovi?- 
-Sì,abbastanza – rispondo -ma preferirei conoscerlo meglio prima di dire se è simpatico.- 
-Te e i tuoi pregiudizi! Ma almeno ti sei accorta quanto è carino?- 
Non ho notato di preciso il suo aspetto fisico,ma comunque non si poteva definire brutto –Non è il mio tipo- rispondo secca. 
-Che gusti difficili! Ma possibile che dopo Alex non c’è stato nessun altro a piacerti?-
 Alex. Il mio ex fidanzato. Io e lui siamo stati insieme per mesi. E poi ci siamo lasciati. Perché lui è un demone. E si è messo con me per uccidermi. - No. Per ora no. - dico freddamente.-forse per sempre… - 
- Pensa positivo e vedrai che un giorno troverai quello giusto.-
 Se lo dice lei…

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Capitolo 2
*** Il ritorno di Alex ***


È passata una settimana dall’inizio della scuola. Mi sto convincendo sempre di più che Shane sia un tipo simpatico,anche se ancora non mi fido di lui.
Da quando ho mollato Alex,i ragazzi li devo valutare più e più volte per capire se è il caso frequentarli o meno.
-Ehi,Pay,dato che domenica ci sarà la festa di inizio scuola,ti va di andarci assieme? Magari sabato dormi da me e facciamo un pigiama party insieme a Bonnie?-mi chiede Laurel.
-Sì,sarebbe un’idea. Ci sto! Andiamo a chiederlo a Bonnie e… -
-Non vi preoccupate ho già sentito tutto… e la mia risposta è sì! Non vedo l’ora! A casa di chi andiamo?-
-A casa mia no… mia zia ultimamente è molto indaffarata e la casa è tutta sottosopra! Non è neanche più abitabile!-rispondo. È vero. Da quando è iniziata la scuola,mia zia ha un sacco di cose da fare:pare che in città ci sia un essere malvagio,ma non sa di preciso cosa sia e nemmeno cosa vuole fare. Le ho chiesto se potevo esserle di aiuto,ma lei ha risposto che finché non ho i poteri è meglio che non mi impiccio.
-Allora venite a casa mia. Siamo fortunate:sabato i miei non ci sono fino a domenica sera e mio fratello ne approfitterà per vedersi  con i suoi amici,quindi avremmo la casa tutta per noi.-
-Grande! Così possiamo parlare un po’.- aggiunge Bonnie.
Già. Con la cosa che siamo in classi diverse non riusciamo più a parlare molto con Bonnie.
Arriva Shane.-Ciao ragazze- il suo sorriso è luminoso.
-Ciao- lo salutiamo in coro.
Suona la campana,è ora di entrare.

Ok. Dopo una lunga e attenta analisi sono arrivata a una conclusione:ora sono convinta che di Shane ci si può fidare.
Sarò anche una persona difficile,ma dopo quello che mi ha fatto Alex…
Ero in camera mia. In casa non c’era nessuno,mia zia era andata a fare la spesa e mia sorella era uscita.
Stavo leggendo quando qualcuno mi arriva da dietro e mi mette le mani sugli occhi.
Avrei riconosciuto quelle mani tra mille:Alex.
Sorrido:sono contenta di vederlo. Mi giro e mi aggrappo al suo collo. Poi gli prendo il viso tra le mani e lo bacio:un bacio profondo e,per come la vedevo io,sincero.
Quando stacco la mia bocca dalla sua gli chiedo il motivo della sua visita.
-Avevo voglia di vederti. Mi mancavi.- mi risponde,sorridendo. Quel sorriso luminoso e dolce,che non scorderò mai.
-Ma ci siamo visti oggi a scuola!-gli dico,scherzando.
-Sì,ma lo sai che senza di te non vivo-
Mi bacia di nuovo. Sento il suo respiro caldo sul mio viso.
Lui è molto più alto di me:quando mi bacia devo alzarmi a punta di piedi per arrivare alle sue labbra.
Tiene una mano sulla mia schiena e l’altra la intreccia tra i miei capelli. Ogni volta che mi bacia sento un brivido lungo la schiena.
Quando le sue labbra si staccano dalle mie rimaniamo abbracciati per un po’.
Passano vari minuti finché non ci stacchiamo e lui mi guarda in modo strano.
-Che hai?- gli chiedo.
-Mi dispiace- una sfera nera gli esce dalle mani- ma devo farlo.-
-Cosa sei tu?-non conoscevo ancora i miei nemici.
-Come? Pensavo fossi una strega a tutti gli effetti… ah no,è vero. Non hai ancora i tuoi poteri. Quindi non puoi neanche difenderti.- sul suo viso spunta un sorriso diabolico.
Mi allontano da lui,spaventata.-Sei un demone!-
-Ce l’hai fatta a capirlo!-si avvicina un po’ a me.
-Stammi lontano!-
- Cos’è,adesso hai paura di me? E tutti quei momenti passati assieme?- cerca di prendermi per un braccio.
Mi allontano ancora di più.-Non mi toccare!-indietreggio ancora e mi appoggio al muro.
Sono in trappola e la porta è alle sue spalle.
-Mi dispiace Pay,ma sono un cacciatore di streghe. È un mio dovere.-sorride di nuovo.
Merda. E ora che faccio? Zia,ti prego muoviti. Penso. Mi spuntano le lacrime agli occhi.
 Sorride poi mi asciuga gli occhi dalle lacrime. Tiro via la testa di scatto. Non voglio che mi tocchi.
Zia,dove sei?
Tira la sfera. Io mi abbasso per schivarla e lui ne tira un’altra. Continua a lanciarle e io le schivo come meglio posso.
Ma a furia di schivare sono finita in un angolo.
-è finita.-dice soddisfatto.
Sono morta. Ma poi penso ‘solo perché non ho ancora i miei poteri,non vuol dire che non mi posso difendere’.
Mi alzo in piedi. È ora di combattere. Fortuna che quest’anno ho fatto pugilato.
Mi metto in posizione di attacco. Velocemente sferro un pugno,ma lui con una mano lo blocca.
-Ammiro il tuo coraggio -dice,facendo poi un ghigno- ma con me non hai scampo-.
Con la mano non bloccata sferro un altro pugno,ma lui mi blocca pure quella mano.
Oddio,e adesso che faccio?,penso.
Provo a tirargli un calcio nello stinco,più forte che posso. Dolorante,molla la presa ai miei pugni e io approfitto per correre verso la porta.
Ma lui è più veloce di me. Ripreso dal colpo,mi insegue e mi afferra per un polso. Poi mia sbatte contro il muro. Si avvicina e mi mette una mano attorno al collo.
-Lasciami!- dico. Anche se so già che non lo farà.
-Te l’ho detto è un mio dovere-
-Chi ti dice di farlo?-
-Mi dispiace ma questa è una cosa riservata.-
Si avvicina al mio orecchio e bisbiglia- Lo sai che ti amo,vero? Ma tu sei un pericolo per la mia specie. Mi dispiace- mi dice,con un’aria da finto disperato. 
La cosa che mi fa stare più male è che per tutto questo tempo mi ha preso in giro.
Non lo perdonerò mai. Se sopravvivrò.
Comincia a fare presa sul collo.
-Addio Pay – dice,stringendo sempre di più la presa,mentre mi tira su col braccio. Sembra che lo faccia senza alcuna fatica.
È arrivata la mia ora,penso.
Mi bacia sulla guancia. Sto diventando rossa e comincia a mancarmi il respiro.
La porta si spalanca all’improvviso.
-Fermo dove sei!- urla mia zia dall’uscio,le buste della spesa ai suoi piedi.
-Dannazione!- urla Alex. Dalle mani gli spuntano delle fiamme che lancia addosso a mia zia. La zia la schiva con agilità.
Intanto Alex mi ha lasciato andare e io finalmente respiro,mettendomi una mano al collo. La zia ne approfitta per tirare una sfera azzurra verso di lui.
-Non è finita qui!-urla. Scompare in mezzo alle fiamme. La sfera va a finire su un poster di Avril Lavigne e lo abbrustolisce.
Mi sdraio a terra,incapace di alzarmi,di parlare,e mi abbandono alle lacrime. Mia zia si avvicina a me e mi abbraccia.
-Come ho fatto a non accorgermene? Come ho fatto ad essere così stupida?-urlo tra i singhiozzi,ancora senza fiato.
-Eri sotto il suo incantesimo,Pay. E poi non sei ancora una strega a tutti gli effetti,quindi non potevi accorgertene.-
-Ma potevo leggergli il pensiero! Perché non l’ho fatto?-
-Perché eri innamorata di lui! E a volte l’amore è cieco. E poi,ovviamente,c’era il suo sortilegio. Non devi essere così cattiva con te stessa,Paige. Non potevo saperlo.-
Da quel giorno in poi,ad ogni ragazzo che conosco,leggo i pensieri.
 
Sono sotto casa di Laurel. Le citofono subito.
Appena mi apre salgo le scale di corsa. Trovo la porta già aperta con Bonnie e Laurel già in pigiama. Bonnie ha una canottiera gialla e dei pantaloncini abbinati e Laurel una camicia da notte a maniche corte,un po’ corta.
-I jeans erano scomodi!-mi dice Bonnie,sorridendo.
-Ci siamo permesse di invitare altre persone…-
Vado in sala e mi trovo davanti Shane,Michael e… Alex. Mi metto una mano sul collo,ricordando che la sua un anno fa ha tentato di strozzarmi.
-Che ci fa lui qui?- mi giro verso Laurel e Bonnie,cercando spiegazioni.
-Ciao anche a te- mi dice Alex,sorridendo leggermente.
-Lo abbiamo incontrato per strada e allora…- comincia Laurel.
-Abbiamo pensato di invitarlo-conclude Bonnie.
-Chissà,magari potevate…isomma… rimettervi insieme…- mi dice Laurel.
-Io con lui non mi ci rimetterò mai-lo guardo,sono incavolata nera.
Ma allo stesso tempo ho paura,paura che possa dirmi o farmi qualcosa,paura che possa riprovare a uccidermi.
-Se sono di così disturbo me ne vado. Ma prima- si avvicina a me e mi prende per un braccio-voglio parlare con te.-
-Non ho niente da dirti!-
- Oh,ma io si- e mi porta in balcone.
Dopo lunghi secondi di silenzio,finalmente apre bocca.
-Mi sei mancata-
-Immagino- la voce mi si strozza in gola,cominciano a sgorgarmi le lacrime dalla paura.
Mi giro verso la strada:non voglio guardarlo.
Ma lui si avvicina a me e mi abbraccia. Tremo. Sento i brividi andarmi su e giù lungo la schiena.
-Non sembra,ma io ti ho amata sul serio e ti amo tutt’ora.- Mi da un bacio sulla guancia:rabbrividisco ancora di più. –Ma ovviamente non mi credi.-
Scrollo via le sue braccia e mi rigiro verso di lui.
-Infatti-
-Senti,lo so,ho sbagliato. Ti chiedo umilmente perdono.- mi asciuga le lacrime dalle guance,e mi pulisce la faccia dal mascara che intanto mi è colato giù dagli occhi.
-Perché hai tentato di uccidermi?-
-Lo capirai col tempo.-
-No,lo voglio sapere ora!-
-Non è il momento. Ma comunque ti chiedo scusa e ti chiedo di rimetterti con me.-
-Scordatelo,è fuori discussione.- 
-Ma si può sapere cosa ti ho fatto? Perché mi tratti così?-
-Perché hai tentato di uccidermi!-
-Ma non l’ho fatto.-
-Certo non lo hai fatto perché è arrivata mia zia! Se non fosse arrivata lei…-
-Sì,è arrivata lei!-mi interrompe Alex –e quindi non sono riuscito ad ucciderti. Ma probabilmente non l'avrei fatto-
-Questo non cambia il fatto che ci hai provato!-sbotto.
-Sì,hai ragione. Ma ora sono cambiato. Credimi Paige,io voglio stare con te.-
-Non ti credo! È inutile che continui con questa farsa!-
Mi prende il mento con le dita.-Va bene non credermi. Ma sappi che mi farò perdonare in un modo o nell’altro.-
-Senz’altro- dico seccata. Non lo sopporto. E comunque non riuscirà mai a convincermi.
 Faccio per rientrare,ma,nel momento stesso in cui tocco la finestra,succede una cosa strana:vedo un’immagine di tutti noi,seduti al tavolo del salotto,mano nella mano. Stiamo facendo una seduta spiritica. A un certo punto,quattro sfere azzurre si alzano in aria. Poi si allontanano tra loro e con grande velocità,vanno a finire nel mio petto e in quello di Laurel e Bonnie. Ne rimane una sola che sorvola sulle nostre teste. Ma poi anche quella comincia a muoversi velocemente e va contro il vetro della finestra che sto toccando. La finestra va in frantumi e la sfera comincia a sorvolare la città. Poi non la vedo più.
Dopo questo susseguirsi di immagini mi ritrovo per terra,in ginocchio. Sembra che mi sia venuto un attacco d’asma. Faccio fatica a respirare. Sento che sto per svenire. Mi sembra di rivivere la situazione di un anno fa.
Tutt’intorno a me ci sono i miei amici. Michael e Shane mi tirano su e mi portano sul divano. O perlomeno,mi sembrano loro. Vedo immagini confuse e offuscate.
Sento la voce di Laurel e di Bonnie che urlano il mio nome e intanto mi fanno aria con un giornale.
Dopo un po' finalmente comincio a respirare e a vederci meglio, e mi metto a sedere.
-Che è successo?-chiedo un po’ confusa.
-Sei quasi svenuta e non riuscivi a respirare-risponde Shane,preoccupato.
Eppure io me le ricordo. Quelle immagini erano reali. Io le ho viste.
Mi giro verso Alex,per sapere se è vero quello che ho visto. Solo lui può saperlo.
Annuisce appena con la testa.
-Ora stai meglio?-mi chiede Laurel un po’ preoccupata.
-Sì grazie-
-Ok,ora che Pay sta meglio che si fa?-
-Potremmo…-comincia Laurel,ma io la blocco prima che finisca di parlare.-E se facessimo una seduta spiritica?-
 
 

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Capitolo 3
*** La visione ***


-Ok,qualcuno sa come si fa una seduta spiritica?-Chiede Bonnie,molto eccitata.
-Mettiamo una candela al centro della tavola,poi spegniamo le luci,ci prendiamo le mani e ci concentriamo sul fantasma che vogliamo evocare. -rispondo. Ormai sono un’esperta.
-Ma queste cose non le fanno solo le streghe?- domanda Michael,piuttosto incuriosito.
Accidenti,Michael mia ha colto di sorpresa.
-Si,ma possiamo provare lo stesso,no? Non abbiamo nulla da perdere-interviene Alex.
-Possiamo niente! Tu ora te ne vai!-sbotto io.
-Perché? Non vi siete chiariti?-chiede Laurel.
-No,e non intendo farlo!-sbotto di nuovo.
-Ok,me ne vado. Ci vediamo a scuola.- Dice Alex.
-Come a scuola? Ti sei riscritto?- chiede Michael.
-Sì,l’anno scorso ho avuto da fare e mi sono dovuto trasferire in un’altra scuola.-dice guardandomi.-Ok,vorrà dire che ci vediamo lunedì. Ciao a tutti!- si avvicina a me e mi bacia sulla guancia. Sento un brivido percorrermi la schiena. Mi pulisco la guancia,guardandolo in cagnesco.
Finalmente esce.
In meno di cinque minuti siamo già a tavola con le luci spente,tutti mano nella mano:io mi trovo tra Shane e Michael.
-Allora,chi cerchiamo di evocare?-domanda Bonnie.
-Boh,non saprei… -sono sul serio indecisa.
-Potremmo evocare la madre di Paige. È l’unica morta delle nostre famiglie. A te non dispiace?-  mi domanda Michael.
-Tua madre è morta?-mi chiede Shane. In effetti lui è l’unico che non lo sa.
Sento una stretta al cuore.-Già,non sono mai riuscita a conoscerla. È morta di parto,secondo quello che mi hanno raccontato. E quando lei è morta,mio padre è sparito. Quindi non sono riuscita a conoscere nessuno dei due.-
-Oh,mi dispiace- dice Shane. È dispiaciuto sul serio.
-Non fa niente…-  dico,con una lieve tristezza nel cuore.-Ok,possiamo evocare mia madre. Tenetevi le mani strette e non vi alzate per nessun motivo.-
-Ma scusa,che motivo c’è,se sappiamo che non funzionerà?-dice Bonnie.
-Beh,in caso dovesse funzionare…- rispondo,cercano di essere più convinta possibile.
-Pronti? Pensate intensamente a mia madre,come se la conosceste da una vita. –
Tutti chiudono gli occhi. Rimaniamo così per qualche minuto,e poi un rumore sordo ci sveglia dai nostri pensieri. Un vento improvviso culla i nostri capelli e spegne la candela. Credo  sia qui.
-Cosa è stato?- chiede Laurel,un tantino spaventata.
Mi guardo intorno,e vedo una sagoma semitrasparente vicino alla finestra.
Ha gli occhi azzurri come il mare con sotto delle occhiaie molto calcate. Ha indosso un vestito corto bianco,simile a quelli che si usano in ospedale,segno che quando è morta era ancora lì.
-Ehi,guardate là!- dico,anch’io spaventata. -È lei… -
Cazzo. È proprio lei. È proprio come me ne aveva parlato mia zia.
-Ciao Paige.-parla il fantasma. La sua voce è un sibilo. Mi vengono i brividi,salgono su e giù lungo la schiena. Non avrei mai immaginato di potermela trovare davanti.
Sento le mani di Shane e Michael che stringono le mie,cercando di farmi forza.
Una lacrima mi riga il viso,scivola giù e quando arriva alla mia bocca,ne sento il sapore salato.
Deglutisco,non so cosa dire,come comportarmi. Apro la bocca per dire qualcosa,ma dalla mia bocca non esce niente,nessun suono.
-So che per te questo deve essere uno shock,vedere me da morta forse non è quello che volevi,ma adesso non possiamo parlare. Non è per questo che mi hai invocato. Volete i vostri poteri,vero?-
Gli altri,Bonnie,Michael,Laurel e Shane,si danno una veloce occhiata.
-Poteri? Ma di cosa cavolo sta parlando!-sbotta,Michael.
Prendo coraggio,è arrivato il momento di parlare.-Sono una strega. Ma prima che diciate qualsiasi cosa,fatemi finire di parlare. Già il fatto che vedete mia madre vuol dire che siete stregoni anche voi. Ma non avete i vostri poteri,come non li ho io. Lei è qui per darceli. Dopo ne parliamo. Pronti?-
Tutti si scambiano una veloce occhiata interrogativa e un po' sorpresa. Poi annuiscono.
-Mamma- la voce mi si strozza in gola. Non avrei mai pensato di dire quella parola.
Mia madre sorride,e allunga le mani verso di noi.
È come la mia visione,quattro sfere azzurre si alzano sopra le nostre teste.
-Ora devo andare. Paige,parleremo,vero?-mi dice mia madre.
Annuisco. Lo farò,ho bisogno di chiarimenti.
Lo spettro sorride di nuovo e poi scompare. In quello stesso istante le sfere scendono velocemente verso di noi,ed entrano violentemente nel nostro corpo.
Vedo appena in tempo una delle sfere fiondarsi attraverso la finestra e rompere il vetro,che cado a terra insieme a tutti gli altri.
Dopo di che non vedo più niente.
 
-Pay- la voce dolce di Shane mi sveglia.
Apro gli occhi,incapace di parlare. L’unica cosa che faccio è sedermi e guardarmi intorno.
-Se n’è andata?-la mia voce trema.
-Sì- mi dice Shane.
-Piuttosto,spiegaci cos’è ‘sta storia dei poteri.- Michael.
-Allora,come vi ho già detto sono una strega-comincio,alzandomi da terra-prima quando sono quasi svenuta,avevo appena avuto una visione. Avevo visto noi,seduti al tavolo fare una seduta spiritica. Ecco perché vi ho chiesto di farla,perché così avremmo acquisito tutti i nostri poteri.-
-Ma come mai proprio noi? Cioè,tu sapevi già di essere una strega ma noi non ne sapevamo nulla.-dice Laurel.
-Questo proprio non lo so.-
-E che tipo di poteri dovremmo avere?- interviene Bonnie.
-Questo lo scopriremo  col tempo e quando capiremo perché avete acquisito i poteri. Per ora vi basta sapere che noi dobbiamo lottare contro il male e cioè streghe malvagie,mostri vari,vampiri e demoni di vario tipo.-non so se raccontare a loro quel giorno a casa mia. Ma poi mi decido.
- A proposito di demoni… Vi ricordate quando ho lasciato Alex? Non vi ho spiegato il motivo perché non potevo, ma ora posso farlo. Alex è un demone. Ha tentato di uccidermi il giorno in cui ci siamo lasciati.-
Tutti sgranano gli occhi.
-Non credo di aver sentito bene. Cosa ha fatto?- chiede Michael. Ha capito benissimo,ed è incazzato nero.
-Ha tentato di uccidermi,ma poi è arrivata mia zia e mi ha salvato.-
-Certo,sei salva solo per lei. Ma se tua zia non fosse arrivata,a quest’ora tu saresti due metri sotto terra!-sbotta Bonnie.
-Perché non ce lo hai detto?-chiede Laurel.
-Ve l’ho detto,non potevo! Fino a stasera per me eravate semplici ragazzi,ma poi ho scoperto di voi con una visione! Come potete pretendere che io vi abbia detto qualcosa?-
-Ma se voi non avevate i poteri,e nemmeno tu,come diavolo hai fatto ad avere la visione?- chiede Michael.
-Perché sono una sensitiva. Per quel che ricordo,da quando sono nata ho visioni di quello che potrebbe succedere in futuro. E leggo la mente degli altri.-
-Quindi tu hai sempre letto nelle nostre menti,a nostra insaputa?- chiede Bonnie.
- No. Veramente nella vostra non ho mai letto o perlomeno non ci ho mai provato. Perché di voi mi fido. Adesso anche voi potete leggere nella mente degli altri-
-Quindi voi siete stregoni adesso?-chiede Michael.
-Esattamente-annuisco.
-Aspetta un secondo-interviene Bonnie -perché hai detto “voi”?-
-Perché non credo di essere uno stregone.- risponde.
-Ma scusa,la sfera ti ha colpito…-poi ripenso a prima. Erano quattro sfere e una è volata fuori dalla finestra. –No,non lo è.-
-E allora come ha fatto a vedere tua madre?- chiede Laurel.
-Evidentemente non è uno stregone ma ha il potere di vedere il fantasma dei morti.- rispondo.
-Wow,che figata!-interviene Michael.
-Mica tanto. Adesso potremmo vedere morti ovunque. Potrebbero anche venire in camera vostra mentre dormite e trovarveli davanti quando vi svegliate. Credetemi,io l’ho provato e non è per niente piacevole.-dico seria.
Rimangono a guardami,non sanno cosa dire.
Guardo il pavimento,mi concentro su una piastrella,finché un urlo mi fa ritornare in me.
-Cosa è successo alla finestra?!- urla Laurel.
-Ah,già… - Laurel mi guarda cercando spiegazioni-ci deve essere un altro stregone in circolazione. Ma il problema è che potrebbe essere chiunque.-
-Oh,no… vorrà dire che userò la mia paghetta per comprare un vetro nuovo.- dice Laurel,affranta.
-Non ce n’è bisogno-interviene Bonnie –ci penso io. –
Bonnie allunga la mano verso la finestra e con tutta la forza che ha rimette insieme i pezzi infranti.
Mi guardo intorno:la mascella dei miei amici è arrivata a terra per lo stupore. Shane non ne sembra molto stupito. Non so,ho come una strana sensazione. Sento che ci sta nascondendo qualcosa. Qualcosa di molto grosso.
-Come cavolo hai fatto?!- esclama Michael. Non l’ho mai visto più sconvolto di così.
-E così abbiamo scoperto i poteri di Bonnie. Chissà,magari hai qualche altro potere che verrà fuori col tempo. – comincio. Ma poi capisco che la cosa più importante al momento è un’altra.- Ma ora cerchiamo di non soffermarci solo sui nostri poteri. Vi ricordo che in giro c’è ancora uno stregone e se non lo troviamo,potrebbe prendere la strada sbagliata…-
-In che senso?- chiede Laurel.
-Nel senso che anziché stare dalla nostra parte,potrebbe decidere di stare dalla parte del male. Quindi dobbiamo capire alla svelta chi potrebbe essere e trovarlo.-
-Ok…- comincia Michael -qualche idea?-
-Beh,io una mezza idea ce l’avrei ma non ne sono del tutto certa- dice Bonnie.
- Beh,prova,al limite pensiamo a qualcun altro.-le dice Michael gentilmente.
- Io pensavo ad Alex. Insomma,va bene che hai detto che è un demone,però potrebbe anche essere lui. Chissà magari neanche lui aveva i poteri finché non abbiamo fatto la seduta spiritica. Ma se fosse così,non credo che qualcuno di noi lo voglia nella squadra.-
- No,non è lui. Altrimenti come avrebbe potuto tentare di uccidere Pay?-interviene Michael.
-Sì,e poi comunque lui è più grande di noi di un anno,quindi potrebbe averli ricevuti l’anno scorso o due anni fa. –
-è stato bocciato?- Chiede Shane.
-Sì,si è fatto bocciare per stare in classe con me. - dico.
-Che cosa romantica!-esclama Michael con fare ironico e un velo di disprezzo nella voce.
-E comunque,come fai ad essere certa che lui ha ricevuto i poteri uno o due anni fa?- chiede Laurel,un po’ perplessa.
-Beh,i poteri arrivano,bene o male,verso i quattordici,quindici anni. Ovviamente c'è a chi arrivano prima o dopo-
-Ora è chiaro il motivo per cui ci sono arrivati adesso- Dice Bonnie.
Mentre penso a chi potrebbe essere il nostro stregone (o la nostra strega) vedo gli altri guardare l’orologio.
-Mezzanotte!?- urlano,sorpresi dall’ora tarda che abbiamo fatto.
Io sinceramente non ne sono per niente sorpresa.
-Beh,sarò arrivata che erano le nove e mezza circa,ho parlato per un quarto d’ora con Alex,la seduta sarà durata circa un’ora,saremmo rimasti svenuti per un altro quarto d’ora e poi ci siamo messi a parlare. È normale come orario.- dico.
- Un’ora per la seduta?! Ma se l’avremmo fatta in tre minuti!- sbotta Michael,più confuso che mai.
-Il fatto è che quando si fa una seduta il tempo passa molto più velocemente,e tu non te ne accorgi. È una specie di illusione. Come quando sogni e pensi di fare lo stesso sogno per tutta la notte,invece quelle immagini durano solo pochi secondi. È più o meno il contrario.-
In quel momento suona il campanello.
- Deve essere mio fratello che ha dimenticato le chiavi. Torno subito.- dice Laurel.
-Non fatene parola con nessuno,neanche ai vostri genitori. Nemmeno al diario,potrebbe leggerlo chiunque.- dico,sottovoce.
Ed ecco che appare Jason,il fratello di Laurel. Capelli biondi,occhi azzurri,fisico da paura. Il sogno di ogni ragazza,ma non il mio. Per me il ragazzo dei miei sogni deve avere gli occhi verdi intensi e i capelli castani,lunghi e un po’ spettinati. Un po’ come Shane. Ma ovviamente lui non è il ragazzo dei miei sogni. O mi sbaglio?  Insomma è carino,ma non penso che possa piacermi. Però è tale e quale al ragazzo dei miei sogni!
Ma perché mi tormento con queste cavolate! 
Comunque non capisco come mai Jason non ha la ragazza. Insomma,è uno dei ragazzi più fighi che conosco!
Ma a quanto pare qualcuno è interessato a lui.
Bonnie. Sposto lo sguardo su di lei e vedo la sua faccia imbambolata che guarda Jason. Credo proprio che sia cotta di lui.
Quando arriva in sala e ci vede con due ragazzi,ci guarda e chiede- ma mamma non ti ha detto "niente ragazzi"?-
-Sì,ma tu guardi dall’altra parte,vero?-dice Laurel.
-Per questa volta faccio finta di non aver visto niente e ti copro. Però in cambio voglio qualcosa.-
Ecco la fregatura di avere un fratello più grande di te. O anche una sorella. Infatti mia sorella Nelly fa lo stesso con me.
-Cosa vuoi stavolta?- chiede Laurel stressata.
-Non lo so,ci penso e poi te lo dico-dice. Poi,mentre sbadiglia,aggiunge- ora vado a letto. Il concerto è stato più lungo del solito. Poi c’erano degli effetti speciali pazzeschi. Vedete di andarci anche voi! Ah,ragazzi,voi dormite in camera con me. Non mi fido di mia sorella-aggiunge Jason,sorridendo malizioso.
-Okay,ma guai a te se parli con mamma di questa storia!- gli urla dietro Laurel.
Alza la mano e ci saluta mentre si incammina verso la sua camera.
-Laurel,sei sicura che Jason stia bene?-le chiedo.
-Sì,perché?-
-No,niente. È che sembrava un po’ pallido. Come se fosse svenuto all’improvviso...-
-Ah,non lo so. Avrà bevuto qualche alcolico di troppo. Lo fa sempre quando esce con gli amici e io non lo dico a mia madre e a mio padre. Altro patto fra fratelli:io non mi faccio gli affari suoi e lui non si fa i miei. -dice.
-Ah,ok. Forse è meglio se ora andiamo a dormire. Domani magari,dopo la festa, andiamo da mia zia e le raccontiamo tutto.-
-Ok. Allora buonanotte a tutti.-Dice Michael.
Le luci si spengono e il buio si impadronisce della casa accompagnato da un silenzio tombale.
Metto il cellulare in vibrazione e faccio per metterlo sotto il cuscino,quando mi arriva una messaggio.
“CI VEDIAMO PRESTO,BELLEZZA”.
Sotto una firma:Alex.
Wow,fantastico. Ha ancora il mio numero.
Comincio a pensare che non ci lascerà in pace per un po’. Ma non ho paura di lui. Ora che ho acquisito i miei poteri posso affrontarlo come e quando voglio.
Ma ovviamente prima devo scoprire quali sono i miei poteri e quelli degli altri.
Sarà un lavoro lungo,ma ce la faremo.

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Capitolo 4
*** Il segreto di Shane ***


Ore 8. Il mio cellulare vibra. È la sveglia che ho puntato ieri. È arrivato il momento di alzarsi e prepararsi per andare alla festa della scuola.
Mi alzo e mi avvicino a Bonnie per svegliarla.
-Ehi Bonnie. Devi alzarti,dobbiamo andare alla festa.-Bonnie è sempre stata una ragazza piuttosto attiva,ma neanche lo scoppio della terza guerra mondiale riuscirebbe a svegliarla la mattina.
In quel momento un urlo la fece saltare sul letto. Veniva dalla camera del fratello di Laurel e sembrava la voce di Michael.
Intanto anche Laurel si sveglia e tutte e tre corriamo verso la camera di Jason.
-Che succede?- urliamo.
-Avevi ragione ieri sera.-In camera c’era un fantasma,proprio davanti a Michael. È una donna piuttosto giovane,con i capelli biondi e gli occhi verdi. È vestita normalmente,un paio di jeans,scarpe da tennis e una maglietta verde a maniche corte. Nessun segno di come potrebbe essere morta. 
-Su che cosa aveva ragione?- interviene Jason,mezzo addormentato.
Guardava verso il fantasma,come se lo vedesse,come se sapesse che lì,sopra il tappeto che sta davanti al sacco a pelo di Michael,ci sia qualcosa o qualcuno.
E se fosse lui lo stregone che cerchiamo? Già ieri ho avuto qualche sospetto.
Lo terremo d’occhio.
-Ma non c’è niente. Per cosa ti spaventi?-poi si rimette sotto le coperte,muovendo il braccio. Nello stesso istante in cui lo muove,cade dalla sua scrivania una penna. Senza essere toccata da nessuno.
Mi guardo intorno:non se n’è accorto nessuno. Tutti stanno ancora guardando il fantasma.
-Ok,voi due pigroni alzatevi-dico,indicando Michael e Shane. Poi continuo sottovoce- e tu vieni con me-ho intenzione di fare due chiacchiere con questo fantasma,chissà,magari è qui per un motivo.
Mi siedo al tavolo della cucina e comincio a parlare.-Chi sei?-
Il fantasma per un po’ tace,ma poi parla-Mi chiamo Miriam e sono la vostra guida. Non sono un fantasma,come sicuramente avrete pensato. Sono uno spirito,uno spirito guida.-
-E come mai sei qui?- chiede Laurel.
-Per prepararvi-
-Prepararci a cosa?- chiedo.
-Alla vostra più grande battaglia,quella tra Bene e Male.-
-Beh,ma per quello c’è mia zia. E poi scusa,ma noi abbiamo appena avuto i nostri poteri,come puoi pretendere di farci fare una battaglia?-intervengo di nuovo.
-Questo lo saprete più tardi. Facciamo così,dato che ora dovete uscire,ci incontreremo più tardi a casa di tua zia e parleremo con calma di tutto. Ciao.-
E se ne va. Lasciandoci con un casino di domande che ci tormenteranno per tutto il giorno.
 
La festa è iniziata già da mezz’ora quando arriviamo. Non sappiamo cosa fare,di che parlare.
All’improvviso qualcuno da dietro mi butta addosso dell’acqua,e io mi ritrovo con i pantaloncini e il top nero inzuppati. E i miei amici ridono di me.
Quando mi giro penso di sapere già chi è il colpevole:Michael.
-Scusami Pay –mi dice- ma dovevo farlo- e si mette a ridere,insieme a tutti gli altri.
-Tanto lo sai che vendico!-prendo la bottiglia vicino a me e faccio per buttargliela addosso ma lui si scansa e l’acqua va a finire addosso ad…Alessia.
Quando si gira è fradicia,il mascara colato e la maglietta super scollata ormai trasparente. È furibonda. Risata generale. Neanche io riesco a trattenermi.
-Scusa,volevo prendere lui… -mi metto a ridere.
-Come ti sei permessa?!-correggo,è incavolata nera.
-Ti ho chiesto scusa! E poi non mi sembra di aver fatto…-non riesco a finire di parlare che mi interrompe.
-Lo sai cosa hai fatto,vero?-
-Sono fermamente convinta di averti buttato addosso dell'acqua-dico,annuendo.
-Mi hai messo in ridicolo davanti a tutti! Ecco cosa hai fatto!-urla.
-Ne stai facendo un dramma per niente! Ti sei solo bagnata un po'. E poi,se stai a pensarci,è una cosa divertente. In fondo è estate.-
-Non c'è niente da ridere-la sua vocina stridula fa ridere tutti. Non capisco come fa ad avere tutti i ragazzi ai suoi piedi.
-Va bene,ti ho già chiesto scusa!-
-Tu lo sai chi sono io,vero?-
-Oh,mio Dio! Ecco che ci risiamo-
Fa come se non avessi detto niente-Io sono Alessia De Leonardi-
-E con ciò?-le dico,scettica.
-E con ciò? E con ciò?! Sono la figlia del preside. Per questo puoi essere espulsa-
-Certo,se fossimo in orario scolastico. Ma siccome non lo siamo,non credo ci siano problemi-
-Oh,i tuoi problemi cominciano adesso,Pay-
Si è arrabbiata per un nonnulla. Sono seriamente allibita.
 Mi salta addosso e ci ritroviamo stese sull'erba. Comincia a menarmi.  Di parole non è forte ma quando comincia a dare pugni  è meglio starle alla larga. Continua a menarmi in faccia e mi tira i capelli. Cerco di tirarle pugni a mia volta,per difendermi.
Sento una strana sensazione. Una sensazione che non avevo mai sentito stando vicino a lei. Forse adesso la sento perchè mi sta toccando.
Shane e Michael si avvicinano a lei e cercano di tirarla su,ma lei non demorde e continua a lanciarmi i pugni.
Sento una guancia gonfia. E fa pittosto male.
Finalmente i ragazzi riescono a tirarla su e Laurel e Bonnie mi aiutano a rialzarmi.
Intanto sono arrivati la professoressa Valenti e il preside.
-Che cosa sta succedendo qui?-urla il preside.
-Lei ha tentato di aggredirmi e io mi sono difesa!-strilla Alessia.
-Smettila di dire cazzate! Non ti servirà a niente!- urla Shane.
-Tu,vieni con me in presidenza-dice il preside indicando Alessia- professoressa,la prego,accompagni la ragazza in infermeria. Poi,mi serve un testimone. Tu- indica Shane -vieni con me. Voi tornate alle vostre faccende.-poi mentre se ne va borbotta- Dimmi tu se devo fare il preside anche di domenica! Ah,questi ragazzi!-
-Vieni Paige- mi dice la prof dolcemente.
In infermeria mi dà del ghiaccio da mettere sulla guancia.
-Tutto bene?-mi chiede. Adoro questa prof. Un po’ perché è simpatica di suo e insegna bene e un po’ perché è giovane e quindi conosce bene i ragazzi. Questo è per come la vedo io.
-Sì,grazie prof-
-So che non sono affari miei,ma è da quando vi conosco che vi osservo tutti. Ho notato fin da subito che tu e Alessia non andate d’accordo. Se ci dovesse essere qualsiasi problema,puoi pure venirne a parlare con me. Posso darti qualche consiglio su come superare questa situazione. Sai,anche a me da piccola è successa una cosa simile e sono riuscita a superarla con l’aiuto di amici e professori. Quindi se ti va posso aiutarti.-
-La ringrazio prof,ma preferisco non metterla in mezzo.-
-Certo come vuoi.-mi sorride - ora andiamo. Il preside ci sta aspettando-
 
Almeno il preside non ha dato retta a quella bisbetica di Alessia. Da bravo padre le ha fatto una bella ramanzina,le ha messo una nota e l’ha costretta a chiedermi scusa. Meglio di così.
Devo ringraziare anche Shane,però. Senza la sua versione dei fatti (cioè la mia) a quest’ora ci sarei io in punizione.
Mi è andata bene. Il preside mi ha obbligato a chiamare mia zia per farmi portare a casa e ha cacciato tutti dalla scuola.
Ma ovviamente mia zia non è potuta venirmi a prendere. è impegnata con i demoni,deve essercene uno pericoloso considerato tutto il lavoro che sta facendo.
 Shane è ancora con me. Sentiamo bussare alla porta della presidenza. Entra mia sorella.
-Buongiorno,sono Nelly Sunders,la sorella di Paige.-poi si gira verso di me- che hai fatto alla guancia?-era già spuntato il livido.
-Si accomodi signorina. Lei è maggiorenne? Se no non può venire a prenderla.-dice il preside.
-Ne ho compiuti diciannove un paio di mesi fa. Allora cosa è successo?-
-Beh,una delle nostre alunne,Alessia De Leonardi,ha aggredito Paige.-
Ma sorella rimane a bocca aperta.-E come ha deciso di provvedere?-
-Una nota sul registro,scuse apertamente e ho fatto chiamare i genitori.-
-E le sembra abbastanza? Per cose del genere i ragazzi si sospendono! Altro che nota sul registro!-
-Si ha ragione,ma questo succederebbe durante gli orari scolastici. In questo caso è successo di domenica,e in teoria io non dovrei neanche mettere una nota. Comunque per domani sera abbiamo programmato una riunione di docenti,e parleremo anche dell’accaduto. Non si preoccupi.-
-Se lo dice lei… Ok,Paige,andiamo che io ho da fare. Arrivederci.-
-Arrivederci e buona giornata!-
Scendiamo giù per le scale.
-Come mai ti ha menato?- chiede mia sorella.
-Perché le ho tirato addosso l’acqua-dico sospirando.
Nelly si mette a ridere- Cioè,si è incazzata per un po’ d’acqua?-
-Già,che poi non era neanche diretta a lei. Volevo beccare Michael.-
-Aspetta un secondo!-mia sorella diventa subito seria.-Il preside ha detto che si chiama “Alessia De Leonardi”?-
-Sì,perché?-
-Non devi avvicinarti più a lei! Devi promettermelo!-mi guarda negli occhi. Non l’ho mai vista più seria di così.
-Perché?-
-Ne parliamo a casa. -
-È un demone?- chiedo.
-Ma sei impazzita? Ne parli quando c’è lui!-
-Non ti preoccupare,è uno dei nostri.-
-Come fai a saperlo?-
-Lo abbiamo scoperto ieri. Poi ti spiego.-
-Ok- dice lei.
Arrivati giù,ci sono Michael,Bonnie e Laurel ad aspettarci.
-Ora ti accompagno a casa-dice Nelly,rivolgendosi a me-e poi esco di nuovo. Mi spiace ragazzi,ma non posso proprio riportarvi a casa. –
-Sì,va bene. Ma noi pensavamo di andare dalla zia di Paige per parlarle.-interviene Michael.
-Ok,allora saltate in macchina.-
Mi giro verso il finestrino,pensando a chi potrebbe essere il misterioso stregone. Continuo a pensare che sia Jason. Insomma,l’ho visto! Ha mosso il braccio e la penna è caduta dalla scrivania! Così,senza nessuno che la toccasse. Dubito che siano stati gli altri,anche perché loro non sanno ancora cosa possono fare. E comunque se riuscissero a fare qualche magia me lo direbbero.
Tra l’altro,c’è un’altra cosa di cui devo tenere conto:Shane. No,non sto continuando a pensare a lui solo perché è carino (sì è carino,ma non vuol dire che mi piace!). è strano. Cioè,finora non ha fatto stranezze,ma ho una strana sensazione quando sto vicino a lui. Come se ci nascondesse qualcosa. Non saprei proprio.
Mi giro verso di lui. Lo vedo lì,che mi guarda. Con quegli occhi di un verde talmente intenso che non saprei descriverlo. Sono stupendi. Mi ci tufferei,ma vengo distratta dalla bellezza del suo sorriso. Gli sorrido anch’io.
Poi a un tratto mi ricordo di non averlo ringraziato per prima,quando mi ha salvato da quei pugni micidiali di Alessia e di quando ha raccontato la verità al preside.
-Grazie.-gli dico,nel modo più dolce che conosco.
-E di che?-ride,e riesco a vedere il bianco splendente dei suoi denti perfetti.
- Senza di te,quel rompi palle avrebbe dato ragione a lei e io a quest’ora sarei in punizione.-
-Figurati,ho solo detto la verità. E poi Alessia è molto più forte di te,di pugni intendo,perché di parole tu la batti alla grande!-ridiamo. È bello sentire la sua risata,mi da un senso di allegria.
-Perché,parlo così tanto?-
Ride ancora-No,non è quello. È solo che tu sei capace di usare le parole e non la violenza,perché la odi. Ecco perché mentre Alessia ti menava non hai fatto  praticamente niente. -
-O forse perché sono troppo debole…- torno a guardare la finestra.
Sento che Shane sta per ribattere ma io lo blocco-prima,mentre Alessia mi stava addosso ho sentito una strana sensazione.-
Tutti si girano a guardarmi e Nelly mi guarda dallo specchietto retrovisore-che tipo di sensazione?-dice.
-Non lo so. Come se dentro di lei ci fosse un grande potere o comunque qualcosa che deve ancora venire fuori. Comunque era un’energia maligna.-
-Sì,questo si sapeva,considerando il suo caratteraccio!-interviene Michael.
-Questo fa parte dei tuoi poteri di sensitiva? Riuscire a capire chi ha poteri e chi no e se è cattivo o meno?-chiede Laurel.
-Sì,insieme alle visioni e alla lettura della mente.-
-Pensi che possa essere la strega che cerchiamo?-chiede Bonnie.
-No,non credo. Quella forza era molto più forte. Se avesse appena avuto i poteri,sarebbe molto più debole.-
-E allora cosa credi che sia?-Chiede Shane.
-Non lo so-dico sospirando. Un altro problema alla nostra lista.
-Comunque te l'ho detto Paige-dice mia sorella-stai lontana da quella ragazza. Tutti statene lontani. La zia vi spiegherà tutto.
Finalmente arriviamo a casa di mia zia Margaret.
Scendiamo dalla macchina. Tengo aperta la portiera per Shane che mi guarda con quella pozza verde che sono i suoi occhi. Arrossisco mentre lui si avvicina a me e mi dice sottovoce -Non sei per niente debole-. E si allontana. Lasciandomi lì col cuore che mi martella nel petto. Rossa in volto.
Alla fine mi sveglio e corro per raggiungere gli altri.
-Ciao zia!- urlo appena entriamo nel corridoio che porta alla sala.
-Siete già tornati? Non vi aspettavo così presto.-
-Beh,la festa è durata meno del previsto.- la raggiungiamo in cucina e la vediamo intenta a preparare il pranzo.
-In effetti vi aspettavo per cena. Ragazzi,vi fermate a pranzo?-
-Certo!- Michael,il solito mangione. Adora come cucina mia zia. Infatti appena ne ha l’occasione si intrufola per cena o per pranzo,prendendo la scusa che i suoi non hanno fatto la spesa.
Bonnie gli tira una gomitata e poi aggiunge.-Se non siamo di disturbo… -
 -Ma no che non disturbate! Anzi,mi fa piacere avere gente in casa che adora il mio modo di cucinare.- sorride.
Una decina di minuti dopo ci ritroviamo tutti a tavola. Nelly è uscita per il suo appuntamento.
-Le lasagne! Lei è un mito ai fornelli!- esclama Michael.
-oh,sciocchezze! E poi quante volte ti ho detto di no darmi del lei! Ho solo vent’anni più di voi!-
-Scusami,è l’abitudine. Agli insegnanti diamo sempre del “Lei”.-
-Ma se l’altro giorno stavi per mandare a quel paese il prof di matematica!-si intromette Bonnie.
-Beh,ero un po’ arrabbiato…-
-Ehm,che ne dite di parlare di cose più importanti. Siamo qui per questo,no?-dice Laurel.
-Giusto. Zia,dobbiamo parlarti di una cosa. -
-Di che si tratta?-
-Beh,ieri sera ho avuto una visione. Noi facevamo una seduta spiritica e c’erano sul soffitto delle sfere azzurre che poi si sono scaraventate nei nostri corpi. Allora abbiamo provato a fare una seduta e vedere cosa succedeva. Abbiamo evocato la mamma e lei ha fatto spuntare queste sfere ed è successo tutto come nella visione.-
-Quindi avete ricevuto i vostri poteri.-
-Sì,ma non capisco cosa c’entrano loro. Cioè,io  sapevo che prima o poi avrei avuto i poteri,ma loro non hanno alcun legame con la magia. Tu sai dirci qualcosa?-
-Beh,sicuro è strano e come hai detto tu,loro non hanno alcun legame con la magia e anche se l’avessero me ne sarei accorta. Però… no,è impossibile-
-Che cosa?-intervengo.
-C’è una leggenda… dice che sette ragazzi salveranno Heaventown sconfiggendo il Male. Uno di loro vede i fantasmi,tre sono streghe,due fratelli vampiri e uno stregone. Ma non è possibile che siate voi. Il ragazzo che vede i fantasmi non l’avete e neanche i due vampiri.-
-Manca uno stregone,ma non sappiamo chi sia. Ieri una sfera è volata fuori dalla finestra. Quello che vede i fantasmi è Michael. E i vampiri non li abbiamo.-Dice Laurel.
-Scusa Shane,mi passeresti l’acqua?-chiedo.
Shane si allunga e con le dita affusolate prende la brocca. Con la mano destra la prendo e per sbaglio gli tocco le dita.
Una forza potente,molto potente,mi travolge. Una forza maligna che si contrappone  a una benigna. Non capisco.
Mi alzo di scatto dalla sedia.
-Paige,che ti succede?-urla mia zia.
Guardo Shane,spaventata. Ho sempre saputo che ci nascondeva qualcosa,non sono mai riuscita a leggergli i pensieri.
-Cosa sei tu?-sgrano gli occhi,spaventata.
-Posso spiegarti…- dice lui.
-Ragazzi,che succede?- Michael.
-Gli ho toccato la mano e… ho sentito una forza maligna ma anche una forza benigna.-
Tutti si girano verso di lui. Stiamo aspettando una spiegazione.
-Va bene. Ve l’avrei detto prima o poi,appena ce ne sarebbe stata l’occasione…-comincia Shane.
-Vai al punto-lo interrompo.
-Sono un vampiro ma…-
-Lo sapevo. Fin dall’inizio ho pensato che tu avessi qualcosa di strano. E io che mi fidavo di te!-
Percorro di nuovo il lungo corridoio e mi dirigo in camera mia,sbattendo la porta.
Lo sapevo. Lo sapevo. Lo sapevo!
Sapevo che non dovevo fidarmi di lui!
Cazzo,sono sensitiva! Avrei dovuto accorgermene prima!
Passano diversi minuti,poi qualcuno bussa alla mia porta.
-Chi è?-urlo. Non ho proprio voglia di vedere nessuno.
-Sono Shane. Ti posso parlare?-
-Entra,ma stammi lontano!-
Shane entra e chiude la porta. Poi si guarda intorno.-Che bella camera. È così… viola.-
-È il mio colore preferito.-
Poi guarda i poster:,Avril Lavigne,Miley Cyrus,Katy Perry.
-Sono le tue cantanti preferite?-
-Sì- dico,ma poi mi altero- ti dispiacerebbe arrivare al punto? –
-Sì... Ascolta,capisco che l’hai presa male,considerando il tuo ultimo rapporto con un demone. Ma,mi devi credere,non ti farei mai del male!-fa qualche passo avanti-Io… non ti farei mai del male-
Arrossisco e guardo altrove. 
-Io sono il vampiro della leggenda. Io sono quello che vi aiuterà a sconfiggere gli altri demoni. E non vi farei mai e poi mai del male.-fa una breve pausa e io torno a guardarlo negli occhi. Guardo quegli occhi verde scuro e capisco che sta dicendo la verità. Che di lui ci si può fidare.-Allora,mi credi?-
Sorrido.-Sì,ma sei in prova. Un passo falso e ti impaletto.-
-Mi dispiace,ma i paletti ci immobilizzano. Togli il paletto e in pochi minuti ci rialziamo in piedi. Non ci uccidono-dice,ridendo.
Mi ha smontato. Tutti qui telefilm sui vampiri!
-Vorrà dire che scoprirò i tuoi punti deboli. Ma ora abbiamo una cosa da fare.-
-Che cosa?-mi gurda,dubbioso.
-Andiamo a cercare il nostro stregone.-
-Hai qualche idea su come trovarlo?-
-Vieni con me.-
Lo conduco nel salotto,dove troviamo tutti gli altri seduti sul divano.
-Avete chiarito?-chiede mia zia.
-Sì- e corro nello sgabuzzino,prendo una cartina della città e una pietra di quarzo rosa attaccata ad una catena.
Poi torno in salotto,appoggio la cartina sul tappeto e comincio a far oscillare il cristallo.
-Cosa stai facendo?-chiede Bonnie,incuriosita ma allo stesso tempo sbalordita. Mi avrà sicuramente preso per pazza.
-Cerco il nostro stregone-.

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Capitolo 5
*** Benvenuto nel club ***


-Sapete ho già dei sospetti su chi potrebbe essere. Da ieri sera. –
Tutti mi guardano. È evidente che non hanno la minima idea di chi sia il mio sospettato.
-Laurel,ti ricordi che ieri sera ti ho detto che tuo fratello era pallido?-lei annuisce.-Beh,io non credo che fosse pallido per qualche birra di troppo. Ma piuttosto per uno svenimento. Ha detto che c’erano dei nuovi effetti speciali,ma chissà che non si riferisse a qualche sfera blu scuro,tipo quelle che ci hanno colpito ieri sera. -
-Sì,può essere. Il tuo dubbio è fondato,ma abbiamo troppi pochi indizi che possono spingerci a pensare che lui sia uno stregone.-interviene mia zia.
-Sì,ma non ho ancora finito. Stamattina,quando Michael ha urlato perché ha visto il fantasma,Jason ha fatto cadere una penna dalla scrivania,senza toccarla,proprio mentre rimetteva il braccio sotto le coperte. Questo è più che un indizio. Questa è la prova inconfutabile che Jason è uno stregone.-
-E speri di trovare mio fratello con quel pendolo e quella cartina?-chiede Laurel.
-Lo spero. Ah,a proposito zia. Forse non ti farà piacere saperlo,ma è tornato Alex. -
Mia zia sgrana gli occhi-Cosa?!-
Lo sapevo. Sapevo che avrebbe reagito così. Ma d'altronde,prima o poi dovevo dirglielo.
-Zia,ne parliamo dopo. Adesso abbiamo una cosa molto più importante da fare.-mi concentro di nuovo sulla cartina e sul cristallo di quarzo,uno ei più potenti che abbiamo per cercare demoni o mostri vari,visto e considerato che non sono proprio sicura se è proprio Jason che cerchiamo. Il cristallo smette di oscillare e si attacca alla cartina.
-Ci siamo. È al parchetto della Briola. Andiamo!-
Ci precipitiamo tutti in macchina e andiamo più veloce che possiamo. Dobbiamo arrivare prima che se ne vada,altrimenti,se la mia teoria è sbagliata,potremmo non avere più possibilità di trovarlo.
Siamo quasi arrivati,mancano pochi minuti. A un certo punto,però,sento una sirena dietro di noi. Guardo nello specchietto retrovisore. Oh cavoli,è la polizia. E ci sta inseguendo perché mia zia sta andando troppo veloce.
-Ragazzi ascoltate-dice mentre accosta- voi andate,correte più che potete e andate alla Briola. Ai poliziotti ci penso io. -
-Ok,andiamo-urla Michael,mentre sbatte la portiera.
Cominciamo a correre. Io cerco di andare il più veloce possibile,ma quando mi giro vedo che i miei amici sono lontani. Vicino a me solo Shane.
-Non vi fermate! Correte!-urla Bonnie.
Ricomincio a correre. Sento il vento tra i capelli e allo stesso tempo il sudore sulla fronte. La frangetta è tutta indietro. Dovrò fare una doccia per sistemarla.
Continuo a correre e due minuti dopo arrivo alla Briola. Mi giro. Shane è rimasto dietro di me. Probabilmente non utilizza la sua velocità vampiresca per non dare nell'occhio. 
Non ce la facciamo più e ci sediamo a terra,il respiro affannato.
-Ce l’abbiamo fatta. Guarda,lì c’è Jason -dice Shane,ancora esausto.
-Gli altri neanche si vedono.- ridiamo.
Poi lui si rialza e mi porge una mano per tirarmi su.
Entriamo nel parco,e vediamo Jason che ascolta la musica su una panchina.
-Ehi,che avete? Sembra che avete appena corso in una maratona!-dice,appena ci vede arrivare.
-Credimi,ci si avvicinava!-dice Shane,stremato.
-Siamo venuti per te-dico- gli altri stanno per raggiungerci.-
E infatti,eccoli che arrivano.
-Ma si può sapere come cavolo fate a correre così?! Cosa avete nelle gambe,il turbo?!-ecco Michael,esausto. Si stravacca sulla panchina accanto a Jason. E lo stesso fanno Laurel e Bonnie.
-Come mai siete qui per me? E poi perché avete corso così? Se volevate parlare con me,potevate venire stasera a casa.-chiede Jason,mentre si toglie le cuffie e spegne l’ipod.
- Beh,veramente non eravamo sicuri di incontrare te.- dico.
- In che senso? Scusa,se siete venuti per me allora come facevate a non sapere che avreste incontrato me?-
-Che ne dite se ne parliamo da un’altra parte? Se stiamo qui potrebbe ascoltarci qualcuno.-dice Laurel.
-Andiamo a casa mia,è la più vicina.-interviene Bonnie.
Ci dirigiamo verso casa sua. Aveva ragione,la sua era la più vicina. Ci mettiamo appena due minuti,era proprio dietro l’angolo.
Mi sembra passato un secolo da quando sono venuta qui l’ultima volta. Non mi ricordavo neanche che fosse così grande. Non ricordavo i muri colorati di rosso e arancione,dipinti così da sua madre per avere un effetto più bello durante i tramonti estivi. Ma nel suo salotto i tramonti sono belli già da soli perché il balcone si trova proprio dalla parte dove il sole cala. È un effetto fantastico.
Ci incamminiamo nel lungo corridoio che ci conduce proprio lì,nel grande salotto che sprigiona luce. Ricordo i pomeriggi passati qui a “studiare”,e poi finivamo per chiacchierare del più e del meno. E tutti i pigiama party,le lotte coi cuscini alle due di notte. Oppure ricordo quando buttavamo una coperta sul balcone e ci sdraiavamo sopra a guardare le stelle,a leggere riviste e guardare qualche film horror.
Ci sediamo sul grande divano rosso con i cuscini arancioni,che si abbinano ai muri.
-Allora Jason –comincia Laurel -comincia raccontandoci che tipo di effetti speciali c’erano al concerto.- 
-Che vi importa?-
-Credimi,ci importa eccome. Adesso racconta.- insiste Laurel.
-Non vedo perché vi interessi,ma comunque… Beh,c’erano le solite luci rosse,blu,gialle,le palle che girano come quelle che si trovano nelle discoteche e ho visto anche una sfera blu che si è scaraventata dentro di me e poi sono svenuto. Credo di aver bevuto troppa birra.-
-No,non è la troppa birra che ti ha fatto svenire.-intervengo io -è stata la sfera blu. A noi è successa la stessa cosa. -
Pochi secondi di silenzio che vengono poi interrotti da una grassa risata da parte di Jason.
-Penso proprio che quelli che hanno bevuto siete voi!-dice.
-Ascoltami!-gli urlo contro. Lui smette di ridere.-Questa non è una cazzata inventata al momento per farti ridere. È una cosa seria! Quella sfera blu che ti si è scaraventata addosso aveva dentro di sé i tuoi poteri. E ora che li hai acquisiti sei diventato uno stregone,come noi.-
Mi aspettavo un’altra risata,e invece -Come faccio a sapere che quello che dici non è una balla?-
Sospiro,sollevata dal fatto che mi crede. O quasi.-Chiudi gli occhi e concentrati su  quella penna.-e gli indico la penna che si trova sul tavolino del soggiorno- Pensa che col pensiero riuscirai a spostarla. Provaci.-
Mi guarda,non si fida ancora del tutto.-Fidati-gli dico-non è una balla.-
Poi chiude gli occhi,cerca di concentrarsi. Passano diversi secondi in cui non succede nulla. Riapre gli occhi,seccato e mi guarda. Fa un enorme sospiro dicendo-Beh,se volevate prendermi in giro,ci siete riusciti alla grande- Si alza e fa per andarsene. Ma io sono più veloce. Lo prendo per le spalle e lo ributto sul divano.
-Se non credi in te stesso e in quello che stai per fare,non ci riuscirai mai!-gli urlo di nuovo-Adesso riprovaci.-
Sospira di nuovo poi si concentra. Passano altri lunghi secondi. Quando riapre gli occhi la penna non si è mossa di un centimetro.
Mi guarda:è arrabbiato. Pensa sul serio che lo abbiamo preso in giro.
Si rialza. Io sono ancora davanti a lui. Fa per spingermi via con la mano,ma io mi levo prima che mi tocchi. Va verso la porta. Mi sento un stupida. Non voglio incontrare lo sguardo di nessuno,quindi riguardo la penna.
Un momento. Avrei giurato di averla vista più verso sinistra…
-Si è mossa! La penna si è mossa!-urlo. Tutti si precipitano a guardare.
-Hai ragione!-urla Michael.
-Tanto ormai non ci casco più!-dice Jason.
Mi precipito verso di lui e lo blocco.-Ascolta,quello che ti ho detto non è una balla,è la pura verità. Sei uno stregone. La penna l’hai spostata tu. –
Si gira e comincia a camminare verso il tavolino. Guarda la penna. -L'avete spostata voi.-
-No! Non ci siamo mossi di un centimetro!- esclama Bonnie.
-Smettetela,cazzo! Non voglio passare per un pagliaccio perchè voi volete farvi due risate!-dice,tirando su le braccia. 
Guardo il tavolino. La penna fluttua nell'aria. Tutti si girano a fissare.
Jason muove un braccio su e giù,per vedere se è proprio lui che sta muovendo la penna.
-Adesso ci credi?-gli chiede Shane.
Jason annuisce,ancora sorpreso. Anzi,più che sorpreso:ha gli occhi fuori dalle orbite e la mandibola gli è arrivata a terra (in senso figurato,ovviamente). Non ci crede. 
-Col tempo imparerai a utilizzare meglio i tuoi poteri e a spostare oggetti molto più grandi.-gli sorrido,cercando di essere il più convincente possibile.
In quel momento mi suona il cellulare. È mia zia.
-Pronto?-dico.
- Ehi,Paige,sono io. Ce l’avete fatta? Lo avete trovato?-
-Sì,e gli abbiamo già detto tutto.-
-Bene,allora raggiungetemi qui alla Briola,che dobbiamo tornare a casa. Ci aspetta Miriam,il vostro spirito guida.-
Ah,già. Miriam. Lo spirito che ci ha fatto visita questa mattina a casa di Laurel.
-Ok,arriviamo-chiudo la chiamate-Ragazzi dobbiamo andare. C’è Miriam a casa di mia zia. -
-Chi è Miriam?-chiede Jason.
-è uno spiritello che si diverte a spaventare!-dice Michael.
Tutti si mettono a ridere.
-è il nostro spirito guida-interviene Laurel -ti spiegheremo tutto mentre andiamo.-
Ci incamminiamo verso la Briola. Shane si avvicina  a me e dice-Sei stata pazzesca prima quando ti sei messa ad urlare per convincerlo. Ho scoperto un lato di te che non avrei mai potuto immaginare che avessi.-sorride. E io mi sciolgo.
-Beh,quando ci vuole ci vuole. E poi non sopporto che mi si rida in faccia.-
Arriviamo alla macchina. Per nostra fortuna,nel bagagliaio si possono aggiungere due posti.
Alla vista di Jason,mia zia sorride -Benvenuto nel club-.
Anche lui sorride. Sembra imbarazzato. E ancora un po' incredulo.
Mi sfugge una piccola risata.                                                                                                               
Ci avviamo verso casa.

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Capitolo 6
*** La profezia ***


 -Ragazzi -comincia mia zia-prima di tutto volevo raccontarvi una leggenda.-
Siamo in cucina,seduti intorno al tavolo. Miriam è sollevata da terra di almeno una ventina di centimetri. Fa un po’ impressione.
-Noi veniamo da Heaventown. Una volta era una città tranquilla e pacifica,niente guerre,niente odio,niente sangue. Un giorno però il re morì per via di una grave malattia. Bisognava eleggerne uno nuovo. Si fecero avanti due potenti stregoni:Alyon,una persona spietata che voleva solo il potere, e Balthazar,una persona molto pacifica. Voleva il meglio per il suo popolo. Ovviamente fu scelto quest'ultimo. Alyon si arrabbiò molto.
Decise di vendicarsi,e perciò creò un nuovo mondo,con nuove creature spaventose e pericolose,come vampiri,immortali,mostri e stregoni malvagi. Questo mondo è chiamato Helltown. Dopodiché ha creato un esercito e ha dato inizio a una guerra senza fine.
È durata dieci anni. L’esercito di Alyon si è ritirato. Adesso sta mettendo insieme un nuovo esercito,molto più forte. E si prepara a una nuova guerra.
A quel tempo si tramandava anche una profezia:sette ragazzi,quattro stregoni,due vampiri e uno con la possibilità di vedere i fantasmi,affronteranno questa guerra e salveranno Heaventown. Domande?-
-Ci sono stati dei successori o Alyon e Balthazar sono immortali?-chiede Bonnie.
- Balthazar è morto molto tempo fa. Si dice che sia morto per avvelenamento. Sicuramente la sua morte prematura è stata causata da Alyon,morto anch'esso poco tempo dopo. Ma sfortunatamente aveva già avuto un figlio. E lo stesso Balthazar. L'ira di Alyon è stata tramandata di generazione in generazione. Alex è l’ultimo di questa grande stirpe di demoni.-dice guardandomi.
-Quanto tempo abbiamo prima della battaglia?-chiedo.
-Non lo sappiamo. Sappiamo solo che tre giorni prima della battaglia ci verrà dato un segno. Dovrete studiare ogni giorno,conoscere i vostri poteri e imparare ad usarli. Solo così potrete distruggere il mondo creato da Alyon.-
-Un momento!-interviene Laurel -Noi siamo in sei non in sette.-
-Ah già. Manca un vampiro. Per quello che so,i due vampiri della profezia sono fratelli.-dice con molta convinzione.- Shane? Tu hai un fratello?-
Shane guarda mia zia come se nascondesse qualcosa.-Sì,ma non ci parliamo da anni. Non saprei neanche come contattarlo. Anche se sinceramente non ho neanche voglia di vederlo.-
Dev'essere successo qualcosa tra loro.
-Siamo punto a capo-dice Michael.
-No,non lo siamo. Se la profezia dice che siete in sette,vuol dire che tuo fratello tornerà -interviene mia zia.
-Fantastico -dice Shane,seccato. Non vuole vedere suo fratello. Tra di loro sarà successo di sicuro qualcosa,qualcosa di cui non vuole parlarci. Ma prima o poi dovrà farlo. Dobbiamo andare tutti d’accordo se vogliamo vincere la battaglia.
-Ci aiuterai tu a prepararci?-dico,sperando di togliere un po’ di quel velo di tensione che ha cominciato ad aleggiare nell’aria.
-Beh veramente vi aiuterà Miriam e poi avevo pensato di iscrivervi alla scuola di magia di Heaventown. Io non ho tutte le conoscenze che vi servono per la battaglia e poi ci sono cose che non potete fare qui. Come le lezioni di volo-.
-Le lezioni di volo?!-urliamo all’unisono.
-Sì,volare sulle scope. Per muoversi più facilmente o per gli attacchi dall’alto.-
-Ma come facciamo con la scuola,gli amici,i nostri genitori? Non possiamo mica spiegargli tutta questa storia!-Chiede Laurel.
-Beh,l’unico modo è raccontare tutto. La scuola comincia domani,ma se non siete convinti non siete obbligati ad accettare. Vi basti solo sapere che dovrete stare lì e dormire lì finché non iniziano le vacanze estive. A voi la scelta.-
Pochi,ma interminabili,secondi. Tutti pensano a cosa fare. Io non ho niente da perdere. Quindi non sto neanche a pensare.
-Io ci sto-dico con convinzione.
-Anche io- Shane.
-Voi suppongo che ne dobbiate parlare con i vostri genitori-
Gli altri annuiscono.
-Beh,allora stasera me lo farete sapere. Paige,ti conviene andare con loro. E magari anche Shane. Insieme riuscirete a spiegare meglio cosa sta succedendo -.
Ci alziamo da tavola e usciamo di casa,mentre mia zia rimane a casa.
Decidiamo di prendere la metropolitana. Andremo prima a casa di Michael,poi a casa di Bonnie e infine a casa di Laurel e Jason.
Speriamo in bene.
 
Abbiamo finito il giro. È stata veramente dura.
A casa di Michael il padre si è arrabbiato perché pensava di essere preso in giro. La madre invece difendeva il figlio dicendo che non è colpa sua se lui ha avuto quei poteri.
Alla fine è riuscita a convincere il padre. Quindi Michael viene.
Casa di Bonnie. È stato facile come bere un bicchier d’acqua. I suoi genitori hanno sempre creduto a queste cose,quindi erano stracontenti del fatto che Bonnie fosse una strega. E anche lei viene.
Per Laurel e Jason è stata veramente dura. I loro genitori sono molto protettivi e avevano paura che in quel posto ci fosse gente poco di buono. Poi quando hanno sentito della battaglia che dovranno affrontare,hanno dato di matto. Ho dovuto promettere che starò il più vicino possibile a Laurel e Jason. Che non li lascerò un momento.
E loro si sono rassegnati,vedendo le facce supplicanti dei figli. E anche Jason e Laurel vengono.
Io e Shane li salutiamo e poi lui mi accompagna verso la metro. Sono le sette di sera. Il cielo comincia a oscurarsi.
Sono immersa nei miei pensieri. Ricordo i momenti passati insieme ai miei compagni,alle gite,le interrogazioni andate male mentre gli altri cercavano in tutti i modi di suggerire e quelli interrogati non capivano cosa questi ultimi dicessero.
Poi Shane interrompe questa catena di ricordi.
-Lo so che lo hai capito- dice.
Lo guardo confusa-Cosa?-
-So che hai capito che mio fratello e io abbiamo litigato- la voce è fredda,deve essere successo qualcosa di veramente grave.
-Beh,sì-
-E sai perché?-
Scuoto la testa. Non riesco a leggergli i pensieri. E comunque non lo farei mai per una cosa privata come questa.
-Avevo un’amica un paio di anni fa. L’avevo conosciuta durante un campo estivo. Stavamo spesso insieme,uscivamo,giocavamo a calcio o andavamo al cinema. Era la mia migliore amica. Finché Damon non l’ha uccisa.-
-Oddio. Mi dispiace.-
-Lei era umana. Le ha succhiato via la vita,sotto i miei occhi. Da quel giorno non ci siamo più parlati né visti. Lui continuava a dirmi che non voleva ammazzarla. Che aveva fame e lei era lì e che non sapeva fosse mia amica. Non è riuscito a controllarsi. Poi se n’è andato di casa. -
-Mi dispiace davvero tanto.-
Lo guardo. Il suo sguardo è perso nel vuoto,perso nei ricordi,nelle immagini che ha visto quel giorno in cui suo fratello ha strappato la vita a quella ragazza.
-Ancora rivanghi nel passato?-una voce dietro di noi. Ci giriamo.
-Ciao fratellino- è un ragazzo alto con la carnagione scura. Ha i capelli lunghi spettinati e castani. Gli occhi sono verdi come quelli di Shane. Deve essere Damon.
- Damon! Che cazzo ci fai qui?-interviene Shane.
-Come cosa ci faccio qui?-dice mentre comincia ad avvicinarsi a noi,con aria maliziosa-Sono venuto a trovarti,da bravo fratello.-
Ora è davanti a noi,mi guarda e sorride.-Piacere Damon,suo fratello.-allunga la mano verso di me.
Nel suo sguardo qualcosa di strano,orribile e allo stesso tempo attraente.
-Non ti conviene stringerle la mano-dice Shane –è una sensitiva.-
-Io non ho niente da nascondere-continua Damon. Mi guarda insistentemente. È bello da far paura. Mi ha lasciato senza fiato.
-Allora- continua Damon -come ti chiami?- mi chiede abbassando la mano. Sorride,i denti bianchissimi brillano alla luce pallida della sera.
- Paige -la mia voce trema. Perché mi fa questo effetto?
Poi abbassa lo sguardo sul mio collo.
-A lei non te lo lascerò fare.- dice Shane,mentre guarda suo fratello in cagnesco.-Non la ucciderai come hai fatto con Mara. –
-Non ne avevo la minima intenzione-continua a guardarmi mentre sorride. Un brivido mi percorre la schiena.
-Domani parti con noi?-chiede Shane.
-Certo,anch’io faccio parte della profezia,per tua sfortuna.-
Deglutisco,ho paura ma allo stesso tempo mi sento al sicuro,protetta.
-Allora a domani-mi guarda ancora un attimo,prima di girarsi verso Shane –Ciao fratellino.-sorride,e corre via,ad una velocità pazzesca. Sembra che sia scomparso nel nulla. Ma non è scomparsa la mia strana sensazione.
-Tutto bene?-mi chiede Shane, toccandomi la spalla.
Non faccio in tempo a rispondere che vedo subito la scena. Damon che incontra una ragazza. Alta,capelli ramati,occhi azzurri. Stanno parlando,ma non riesco a sentire cosa si dicono. Damon sorride e la ragazza fa altrettanto. Poi lui si avvicina a lei,la prende per le spalle e le affonda i denti nel collo. La ragazza non ha modo di reagire,che lui la sbatte a terra,soddisfatto del pasto. Si pulisce dal sangue rimasto sulla bocca con le maniche della giacca,proprio mentre arriva Shane. Corre verso il corpo della ragazza esanime. È disperato,comincia a piangere e vedo che urla. Urla contro suo fratello,poi comincia a menarlo. Colpo dopo colpo l’immagine comincia a sbiadire.
Non vedo più niente,solo la strada,sfocata. Sto per svenire. Sento in lontananza la voce di Shane che urla il mio nome. Ma ormai ho già chiuso gli occhi,e non sento più niente.

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Capitolo 7
*** Nuove rivelazioni ***


Mi sveglio su un divano. Sono confusa,mi gira la testa. Vedo delle immagini sfuocate.
Poi la vista si rischiara,e vedo mia sorella vicino a me.
-Come ti senti?-mi chiede,la sua voce è dolce.
-Meglio -rispondo. Mi metto a sedere- Da quanto tempo sono svenuta?-
-Circa un’oretta. Shane ti ha portato qui. Ha detto che hai avuto una visione.-
-Già. Che ore sono?-chiedo alzandomi in piedi.
-Sono le otto e mezza. Ti conviene andare a preparare le valigie,se ti senti meglio. Domani partite per le nove.-
-Sì,ora vado.-mi dirigo in camera mia. Starò lì un anno intero,quindi mi devo portare tutto l’armadio.
Decido di non portarmi maglioncini o maglie a  maniche lunghe. Mia zia mi ha detto che lì fa sempre caldo,è sempre estate. Quindi solo maglie a maniche corte e canottiere.
Wow. Domani partirò per Heaventown e lo vedrò in tutto il suo splendore per la prima volta. Ancora non ci credo. E' successo tutto così in fretta:il ritorno inaspettato di Alex,la visione della seduta spiritica,i poteri,scoprire che Shane è un vampiro,il ritorno di Damon e il motivo del loro litigio. E ora,la partenza per Heaventown. E la battaglia. Contro Alex.
Inoltre penso alla strana sensazione che ho avuto quando ho visto Damon. Il cuore mi martellava nel petto. Nonostante sapessi cosa aveva fatto all'amica di Shane,io... ne ero attratta.
Quelle pozze verdi mi hanno sconvolta,per non parlare di quel sorriso malizioso...
Mi mordo il labbro inferiore,incapace di pensare razionalmente.
Smettila,Pay. Continua piuttosto a preparare le valigie.
Qualcuno bussa alla porta e mi risveglia dai miei pensieri-Avanti-dico,mentre il mio cuore continua a martellarmi nel petto per lo spavento.
-Ehi,tutto bene?-mia zia fa capolino dalla porta.
Annuisco,mentre infilo le ultime maglie in valigia.
-Ho appena riaccompagnato Shane a casa. Era veramente preoccupato per te. Mi ha fatto promettere di chiamarlo non appena ti saresti svegliata-
-Ora lo faccio-
-Sei pronta per domani?-
Annuisco.
-Guarda che non sei obbligata ad andare,se non vuoi-
-Zia,io voglio andarci-dico,e ne sono convinta-solo che sono successe troppe cose ultimamente-
-Già-dice sommessamente-Beh,se hai qualche domanda da farmi,io ci sono.-sorride-Tra cinque minuti si mangia. E ricordati di chiamare Shane-dice,sorridendo maliziosamente.
-Ok-rido.
Prendo il cellulare e lo chiamo. Risponde al primo squillo.
-Pronto? Pay,stai bene?-è agitato.
-Ehi,stai tranquillo! Sono solo svenuta-cerco di tranquillizzarlo.
-Sì,per più di un'ora! Mi sono spaventato da morire!-
-No! Ti sei spaventato sul serio? Non ci credo!-
-Ehm...sì. Comunque,che hai visto?-
-Ah...Beh,ho visto la morte della tua amica-
Silenzio. Sono un po' tesa,non credo l'abbia presa bene.-Ehi,stai bene?-gli chiedo.
-Sì-dice incerto-Non dev'essere stata bella come scena-
-No,per niente-ok,così non sono di aiuto-Mi dispiace. Dev'essere stato un brutto colpo-neanche così sono di aiuto,ma non ho trovato nient'altro da dire.
-Già. Senti parliamo d'altro,ok-
La ferita è ancora aperta e fa male. Lo sento dalla sua voce. Meglio non infilare il coltello nella piaga.
-Ok-avanti,Pay! Trova qualche argomento di cui parlare!-Allora,domani è il grande giorno-
-Sei mai stata ad Heaventown?-
-No,per me è la prima volta. Noi streghe non possiamo andarci finchè non acquisiamo i nostri poteri. E tu?-
-Beh,io veramente non ci potrei neanche andare. Penso che domani avrò qualche problema...-
-E perchè mai,scusa?-non ne capisco proprio il motivo.
-Noi vampiri non siamo bene accetti. La città non si fida di noi,per il fatto che beviamo sangue. Si sentono in pericolo. E' più probabile trovare vampiri che bevono sangue umano,piuttosto che sangue animale. Pensano che siamo malvagi. Che non esistano vampiri buoni-
-Quanti pregiudizi! Non ti preoccupare,se mia zia verrà con noi,non ci saranno problemi. Lei è una strega molto distinta. A lei crederanno,se dice che sei dei nostri-
-Allora speriamo in bene-
-Pay,a tavola!-urla mia zia dalla cucina.
-Scusami,devo scappare. Ci vediamo domani-
-A domani-
Interrompo la chiamata e vado verso la cucina,da dove aleggia l'odore di purè.
-Eccomi-dico allegramente.
-Mi dispiace smontare il tuo entusiasmo-dice mia zia mentre mette i piatti in tavola-ma dobbiamo parlare di Alex-
Ci sediamo a tavola. Ok,direi che il mio livello di entusiasmo è sceso sotto lo zero. Ma le avevo promesso che ne avremmo parlato,quindi...
Sospiro. Non mi va proprio di passare l'ultima serata con mia zia a parlare di Alex.
Zia Margareth mi guarda con i suoi profondi occhi azzurri-Allora-comincia,tirando dietro alle orecchie i ciuffi sfuggiti dalla coda-cos'è successo con Alex? Come lo hai incontrato?-
Resto un attimo in silenzio,meditando sulle domande e cercando una risposta,per dirle come è andata esattamente-Ieri sera,arrivata a casa di Laurel,lui era lì. Le ragazze mi hanno detto che lo hanno incontrato in giro per caso. Speravano che,invitandolo,avrei potuto chiarire con lui e tornarci insieme-
-Mmh... Capisco. Ti ha detto qualcosa?-chiede di nuovo,prendendo una forchettata dal piatto.
Le racconto tutto,per filo e per segno. Anche dell'abbraccio. Non voglio tralasciare niente. Deve sapere tutto.
-Ma perchè voleva uccidermi?-le chiedo.
-Evidentemente conosceva la profezia e sapeva che eri una dei sette ragazzi. Helltown vuole dominare su Heaventown da sempre. E l'unico modo per evitare la guerra era ucciderti. Solo tu conosci il nostro mondo. Solo tu avresti potuto spiegare ai tuoi amici cosa sei e quali sono le tue origini-non l'ho mai vista così seria in vita mia.
-Beh,potevano farlo anche Shane e Damon-
-Certo,ma se non ci fossi stata tu,non avrebbero fatto la seduta spiritica e quindi non avrebbero ricevuto i poteri. E' un piano ben curato,non c'è che dire-
Ha proprio ragione:Alex ha proprio limato i dettagli.
-Ma perchè siamo stati scelti proprio noi?-non lo capisco proprio. Io,Shane e Damon possiamo anche starci,visto che sappiamo già chi siamo. Sapevo che avrei ricevuto i poteri,prima o poi. E loro due sono vampiri da chissà quanto tempo. Ma gli altri? Che c'entrano? Fino a ieri erano semplici ragazzi!
-Questo proprio non lo so-dice-Sarà una cosa che scoprirete più avanti,probabilmente. L'Accademia vi aiuterà-
Ci sono così tante cose che devo imparare sul mondo della magia. Mia zia mi ha insegnato qualcosa,ma ho ancora tanta strada da fare. -Come cresceranno i nostri poteri? Ogni tanto ti osservo e noto che puoi fare praticamente tutto-
-All'inizio è difficile. L'unica cosa che puoi fare è aggrapparti al caso. Un semplice movimento della mano o dello sguardo può appiccare un fuoco o semplicemente,muovere un'oggetto. Poi i poteri crescono. E col tempo si impara a fare un po' di tutto-
-E quanto ci vuole perchè questo accada?-insisto. Voglio sapere di più.
-Chi lo sa? Possono volerci mesi o anni. Oppure può non accadere mai. Nel vostro caso vi conviene darvi una mossa. Non sappiamo quando scoppierà la guerra. Non sappiamo quanto durerà. Ma sappiamo che ci serve tutto l'aiuto possibile e che voi siete la nostra carta vincente. Contiamo su di voi,ragazzi.-dice sorridendo-Ora basta parlare. Finisci de preparare le valigie e vai a letto. Domani sarà una lunga giornata.-
-Ok,vado-dico sorridendo a mia volta.
Metto il piatto nela lavello e mi rintano in camera. Ricomincio a mettere via maglie e pantaloni,trucchi,qualche libro,quaderni (è come se andassi a scuola,no? Mi serviranno per gli appunti),qualche penna...
Va bene,lo ammetto. Sono un po' agitata. Troppo direi. In fondo è normale:è un posto nuovo per me. Devo riuscire ad ambientarmi. Chissà quanto ci vorrà.
Quando ho finito di preparare le valigie,mi butto sul letto,distrutta. Prendo il cellulare per segnare la sveglia e mi accorgo che mi è arrivato un messaggio. Da Alex.
"A DOMANI,STREGHETTA"
Merda. Qualcosa mi dice che sa che andremo a Heaventown. E che anche lui si iscriverà lì. Fantastico.
 
 
-Bonnie,dove diavolo sei?-sono al telefono con la mia amica,che è in ritardo come al solito. Stavolta di un'ora.
-Scusa,Pay,mi sono alzata tardi. Però sono a cinque minuti da casa tua. Tra poco sono lì,giuro. Non partite senza di me!-
Chiudo la chiamata e sospiro. Manca anche Shane all'appello. Lo chiamo. Risponde al secondo squillo-Shane,dove sei?-
-Ciao Pay,scusami. Ho aspettato Damon per più di un'ora. Ma non si è visto. E' lì?-
-No,veramente...-non faccio in tempo a finire la frase che qualcuno si avvicina al mio orecchio e bisbiglia -Scusa il ritardo,bellezza-
Mi cade il cellulare dalle mani per lo spavento. Mi giro. Davanti a me c'è Damon.
-Pay? Sei ancora lì?-sento la voce di Shane provenire dal cellulare. Lo riprendo in mano-Sì,scusa. E' appena arrivato Damon. Sbrigati-chiudo la chiamata-Ma sei impazzito! Mi hai fatto prendere un colpo!-
-Tesoro,se ti faccio questo effetto ogni volta che mi vedi allora dovrò venirti a trovare più spesso-dice,allungando una mano sul mio viso per accarezzarmi la guancia. Sorride malizioso.
-Ok-dico imbarazzata-nell'altra stanza ci sono gli altri. Vieni che te li presento-
-Come vuoi tu,tesoro-
Andiamo in soggiorno,dove mia zia,Nelly e i miei tre amici con i loro genitori aspettano l'arrivo dei ritardatari.
-Ragazzi,lui è Damon. Il fratello di Shane-dico. I miei amici si presentano.
In quel momento arrivano Bonnie,i suoi genitori e Shane correndo-Finalmente!-sbotta Michael-E' più di un'ora che vi aspettiamo-
-Scusate-Shane è senza fiato-Tu,piuttosto,hai detto che dovevo aspettarti davanti a casa! Perchè non sei venuto?-
-Perchè ero qui nei dintorni e non avevo sbatti a tornare indietro e poi venire qua.-
-Il solito pigrone-sbotta Shane.
Damon lo ignora-In secondo luogo,volevo assolutamente rivedere questa bellezza-
-Ehm... Sì...-sono più imbarazzata di prima e probabilmente sto cominciando ad arrossire. Voglio sprofondare...-Andiamo?-
-Sì,siamo anche in ritardo-dice mia sia,sorridendo. Starà sicuramente ridendo di me. Si alza dal divano e va davanti ad un armadio del salotto. Lo sposta e una porta dorata fa capolino. Non sapevo ce ne fosse una,lì dietro. Sopra vi sono delle foglie di legno. Con una chiave apre la serratura e la porta si spalanca. Una luce abbagliante irrompe nella stanza. Sono costretta a mettermi un braccio davanti al viso.-Ragazzi,dovete salutare ora i vostri genitori,perchè loro non possono entrare-
Laurel si avvicina a sua madre e le dà un lungo abbraccio. Il padre di Michael dà una pacca sulla spalla al figlio. Jason parla con suo padre,promettendogli che sarebbe stato attento alla sorella. Anche Bonnie saluta i suoi. Io saluto Nelly con un abbraccio-Se non altro adesso avrai il bagno libero la mattina- Mi stringe ancora di più,ridendo. 
Tutti insieme ci avviciniamo alla porta. Lanciamo un lungo sguardo ai nostri cari e insieme a mia zia,ci immergiamo in quella luce dorata.

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Capitolo 8
*** Finalmente a Heaventown ***


La luce dorata ci investe completamente. Mi sento leggera,come se stessi volando. Non riesco a tenere gli occhi aperti,la luce è troppo forte.
Camminiamo nella luce ormai da diversi minuti. Quanto ci vorrà ancora?
Non faccio in tempo a pensarlo che il bagliore scompare. Siamo completamente al buio. Che sta succedendo?
All'improvviso un'altra luce penetra nell'oscurità. Noto un giardino e mia zia che fa segno di avanzare. E' stata un'altra porta a far penetrare la luce.
Proseguo e varco la porta. Ora mi rendo conto che più che in un giardino ci troviamo in una radura,circondata da una foresta. Le foglie degli alberi sono di un verde brillante e il cielo è azzurro;non c'è neanche una nuvola. Il sole è caldo e luminoso.
-Benvenuti a Heaventown-dice mia zia allegra.
Mi giro verso gli altri:si guardano intorno incuriositi.
-Questo posto è bellissimo-esclama Laurel,senza parole.
-L'Accademia dove di trova?-chiede Jason.
-Proprio alle vostre spalle- spiega mia zia.
Tutti ci giriamo. Dietro la foresta si ergono delle torri.
-Se volete vederla in tutto il suo splendore ci conviene andare-continua mia zia.
Ci incamminiamo nella foresta. Come in ogni normale foresta ci sono scoiattoli,qualche cervo,un Unicorno... Un momento! Un Unicorno?!
-Oh,mio Dio! Ma quello è un Unicorno!-dico,forse un po' troppo ad alta voce,perchè l'animale si mette a correre in un'altra direzione.
-La prima cosa che dovete imparare è che non dovete alzare troppo la voce quando siete nella foresta,se no volete spaventare gli animali. Comunque sì,quello era un Unicorno. E sarà il primo di tante creature nuove che incontrerete. E che studierete-
Wow! Che figata! Sono talmente elettrizzata che mi metterei a saltare! No,direi che non è il caso...
Dopo circa dieci minuti di cammino,non ce la faccio più a trascinarmi la valigia. Fa un caldo bestia. E sarà così per tutto l'anno. Sopravvivremo?
Finalmente usciamo dalla foresta. Un enorme maniero si erge davanti a noi:è pieno di gargouille,che sembrano ridere di noi. Il castello è composto da sei torri e in una di esse svolazza una bandiera,su cui è disegnato quello che dev'essere lo stemma della scuola:un drago su cui è disegnato un rombo;sul rombo c'è un'acca,che starà per Heaventown,presumo.
- E'... enorme!-è l'unica cosa che Michael è riuscito a proferire.
-La tua perspicacia mi uccide-sbotta Damon.
Ridiamo di gusto.
-Bene,approfittate ora. Perchè a partire da domani non avrete più molte occasioni per ridere-
Smettiamo di ridere e guardiamo la donna che ha parlato. Ha capelli castani che cominciano ad ingrigire,occhi celesti e un paio di occhiali che le ricadono sul naso. Dalla testa ai piedi è vestita di nero. La figura seria della donna conclude con un cappello a punta.
-Oh,Petunia!-mia zia si avvicina a lei-Lascia un po' in pace questi ragazzi. E' la prima volta che vengono ad Heaventown.-
-Mmh... Lei è tua nipote?-chiede la donna.
-Sì,lei è Paige,la figlia di mia sorella-
Le sorrido,un po' intimidita. Questa donna mi fa leggermente paura.
-E loro sarebbero i sette ragazzi della profezia?-
Zia Margareth annuisce-Paige,Laurel,Bonnie e Jason sono gli stregoni-mentre dice i nomi ci indica-Michael vede i fantasmi. Shane e Damon sono i vampiri.
-Vampiri a Heaventown!-dice seria e allo stesso tempo sprezzante-I vampiri non possono stare qui. Sono esseri così pericolosi e allo stesso tempo disgustosi-continua,con una faccia disgustata.
Mi giro verso Shane e Damon,incapace di dire niente. Shane rimane immobile a guardare per terra. Damon guarda con odio la donna.  
Lo vedo tirare fuori le zanne. Sono molto appuntite e bianche.
-Non ti permettere,ragazzo!-urla la donna,infuriata-E' proprio come dicevo. Pericolosi e disgustosi. E aggiungerei anche selvaggi.-
Con una velocità immane Damon si avvicina alla donna e la inchioda ad un albero-Lei non si permetta di dire certe cose sulla mia specie!-dice ringhiando.
-Damon!-urla mia zia,trascinandolo via.-Scusami Petunia,ma lo sai anche tu come cambiano umore facilmente i vampiri-
-Sì,certo,cambiano umore facilmente.-sbotta con occhi di fuoco,guardando prima Damon e poi Shane.-Passerò sopra a questo sgradevole evento. Ma siete in prova. Al primo richiamo siete fuori. Ora vi prego di seguirmi,siete in ritardo-
La seguiamo senza fiatare lungo un vialetto che conduce ad un enorme cancello che racchiude l'Accademia. Lo varchiamo. Una massa di ragazzi è davanti alla scuola. Sembra quasi che ci guardino con ammirazione e... rispetto. come se fossimo delle autorità.
-Benvenuti,ragazzi-dice una voce nuova. Ci guardiamo intorno,per capire da dove arriva. Alla fine ci troviamo tutti a guardare in alto. Nove stregoni,a cavallo di una scopa,scendono dal cielo. -Grazie per averli accompagnati,Petunia-a parlare è stata la donna che sta in mezzo alla fila di scope,probabilmente la preside. I capelli biondi sono raccolti in una crocchia ordinata. Gli occhi azzurri risplendono sotto la luce del sole. Il suo sorriso è dolce.-Io sono Marianne Ross. Sono la preside di questa accademia. Accanto a me Robin Northman,professore di volo,a seguire Molly Decamp,professoressa di pozioni,Rufus Renoir,professore di autodifesa e Randy Mcfield,professore di biologia. Alla mia sinistra abbiamo Tom Wesly,professore di Storia della Magia,Sam Norris, professore di Spettrologia,Mara Whitney,professoressa di botanica e Penny Periwinkle,Professoressa di geografia. E ovviamente la professoressa Petunia Merryweather,che insegna lo studio della mente. La vedete laggiù.-
-Zia,a che ci serve l'autodifesa?-chiedo,leggermente confusa.
-All'inizio nessuno sa quali poteri possiede. Quindi per prevenzione,c'è anche l'autodifesa,dove ti insegnano a difenderti da eventuali attacchi.-
Beh,sì. In effetti ha ragione. Non ci avevo proprio pensato.
La preside continua a parlare di tutto ciò che si farà quest'anno,di come faremo a conoscere i nostri poteri... Parla senza sosta,ma io non sto ad ascoltarla. Sento qualcosa di strano,come se ci fosse un pericolo qua intorno. Ma sarà solo un'impressione...
Oh,come mi sbaglio. Eccolo là il pericolo. Alex,in mezzo alla folla di studenti,mi guarda con un sorriso malizioso e quelle pozze verdi che prima adoravo. A quanto pare il mio presentimento di ieri sera era fondato. Si è iscritto all'Accademia. Per tenerci d'occhio. Sicuramente nessuno sa chi è.
Faccio per girarmi verso mia zia per dirle che lui è qui. Ma una voce irrompe nella mia testa.
"Non farlo,tesoro. Altrimenti i tuoi amici subiranno gravi conseguenze"bisbiglia Alex nella mia mente.
"Bastardo!"gli urlo nella sua testa. Il suo sorriso si trasforma in un ghigno malefico. Un ghigno che,devo ammetterlo,mi incute terrore. Cosa avrà architettato ancora?
-Bene,come ultima cosa volevo avvisarvi che le sei torri sono adibite a vari settori. Nelle due più a destra c'è il dormitorio delle ragazze. Nelle due centrali il dormitorio maschile. Quella con la bandiera è zona proibita. Mentre nell'ultima c'è il dormitorio degli insegnati. Ora i professori vi condurranno nelle vostre stanze,così potrete svuotare i bagagli e riposare. Pranzerete e cenerete nelle vostre stanze,oggi. Alle quattro e mezza tornate qui in cortile:vi verranno consegnati gli orari delle lezioni,una mappa della scuola e i libri. Buona giornata a tutti-conclude la preside con un sorriso,mentre vola via a cavallo della sua scopa.
-Ragazzi,io devo andare-dice mia zia-Mi raccomando,impegnatevi. Contiamo tutti su di voi. In bocca al lupo!-Dice,facendoci l'occhiolino. L'abbraccio forte. Mi mancherà molto.
-Ciao tesoro. Tienili d'occhio,eh?-mi saluta mia zia. Poi si gira e se ne va,lungo il vialetto che abbiamo seguito per venire qui.
-Le ragazze vengano con me!-urla una donna bassa e un po' in carne,con i capelli rossi e ricci.
-Beh,ci vediamo dopo...-dico. 
Sento una mano accarezzarmi il braccio-Ciao tesoro-Alex. Un sorriso malizioso spunta sul suo viso. Mi scanso il più velocemente che posso.
-Tu,lurido bastardo!-urla Michael,alzando un braccio per tirargli un pugno.
-Non ti conviene provocarmi,More. Riuscirei a stenderti in un attimo. E non dite niente a nessuno di me. Potrebbe finire molto male-dice,guardandomi con lo stesso ghigno di prima.
-Fuori dalle palle,Alex-sbotta Bonnie,arrabbiata.
-Va bene,va bene. Me ne vado. Ci vediamo in giro,dolcezza-dice a me. Io lo guardo con odio.
Poi vado verso la donna con i capelli ricci.
 
La mia camera è un sogno. Sta in cima alla torre. I muri sono arancioni e ci sono i mobili e le tende abbinate. E' enorme.
Inoltre la divido con Laurel,Bonnie e una ragazza di nome Nora. Sembra molto simpatica:ha i capelli neri e lisci;anche gli occhi sono neri,che si illuminano quando sorride.
Parliamo per tutta la mattina. Pranziamo insieme. Mi sento bene qua,è un bel posto. Da fuori,con tutti quei gargouille che mi fissavano,sembrava il contrario.
Alle quattro e mezza siamo già in cortile,in fila. Sto lì per un quarto d'ora,poi finalmente arriva il mio turno.
-Nome prego-chiede una donna con i capelli mossi e castani. Ha un viso giovane,ma molto stanco.
-Paige Sunders-dico,decisa.
La professoressa mi guarda-Sei la nipote di Margareth Sunders?-
-Sì-rispondo.
-Sono molto contenta di conoscerti. Mi ha detto tua zia che hai grandi capacità e che apprendi in fretta. Spero che sia vero,ti metterò alla prova. Non mi deludere.-dice sorridendo. 
-Certo,professoressa-le sorrido a mia volta. Metto i libri nella borsa e raggiungo gli altri.
-Ma quanto cavolo pesano?!-dico e butto i libri su una panchina.
-Se vuoi poi ti aiuto a portarli su,dolcezza-dice Damon,sorridendo malizioso.
-Grazie,sei gentile,ma credo che farò da sola-gli sorrido a mia volta.
-Sei terribile,Damon-lo prende in giro Jason.
-E perchè mai? Mi piace,quindi ci provo-
Ok,sono leggermente in imbarazzo. Poi vedo Nora che viene verso di noi. Proprio al momento giusto-Nora!-la chiamo.
-Ehi,ragazze! Finalmente vi ho trovato-
-Ragazzi vi presento Nora-
-Salve a tutti-saluta lei.
-Sì,brava,cambia discorso. Ma prima o poi ti conquisterò-dice Damon malizioso,mentre con una mano mi prende per il mento.
Sono imbarazzatissima. Sto diventando rossa,sento le guance in fiamme.-Vado a sprofondare-dico imbarazzata,gli occhi fissi in quelli di Damon. Poi me ne vado,con passo veloce,mentre sento gli altri che se la ridono.
Entro nella scuola,intenta a tornare in camera,ma qualcuno mi tappa la bocca con una mano,mi conduce in un'altro corridoio e mi sbatte contro il muro.-Ciao bellissima-dice Alex,sorridendo.
-Che cazzo vuoi?-gli chiedo.
-Ehi,modera il linguaggio. Voglio solo parlare-
-Tenendomi inchiodata al muro? Che bel modo di parlare-gli dico sarcastica. Mi lascia andare.-Ora dimmi che vuoi da me-
-Voglio tornare con te-
-Te l'ho già detto,scordatelo-me ne vado,mi ha già scocciato.
-Cambierai idea in un modo o nell'altro. Lo sai questo,vero?-
-Sì,certo,come no-gli urlo,ormai troppo lontano per sentirmi.
"Ti amo" mi dice col pensiero.
"Smettila di dire balle! Mi fai schifo"
"Cambierai idea"
Basta,non gli dico più niente. E' solo un bastardo. 
Decido di tornare in camera mia,ad ascoltare un po' di musica. Riuscirà a tirarmi su il morale dopo la sgradevole chiacchierata con Alex.
 
Sono con le cuffie alle orecchie,la musica a tutto volume e gli occhi chiusi. Musica che,tra l'altro,non è riuscita a tirare su il mio morale a terra. Damon mi mette in una soggezione pazzesca. Alex continua a rompere. Avrò mai un po' di pace?
Fortuna che domani iniziano le lezioni. Almeno non avrò loro tra i piedi. Sempre se non siamo nella stessa classe. No,spero proprio di no.
In quel momento entrano in camera Laurel e Bonnie,che tira un cuscino addosso-Ehi,vedo che non sei sprofondata-
Le lancio un'occhiataccia mentre spengo l'mp3.
-Ammettilo,Damon ti ha conquistato-insiste Laurel.
-Lo conosco appena-e già penso che sia veramente bello. E poi quel sorriso malizioso... E quelle pozze verdi... Ok,parliamo di cose serie-Ho parlato con Alex-
-Che?! Ma sei impazzita?! Vuoi farti ammazzare sul serio stavolta?-sbotta Bonnie.
-Sono qui,quindi vuol dire che non è successo niente-
-Ok,mettiamoci sdraiate a terra-suggerisce Laurel. Quando abbiamo qualcosa da confidare alle altre,ci mettiamo sdraiate a terra. Secondo Laurel aiuta a schiarire le idee.
Mettiamo un cuscino a terra e ci mettiamo sdraiate in circolo,testa contro testa.
-Allora,che ti ha detto?-chiede Laurel.
-Semplicemente che vuole tornare con me-
-E spero che tu gli abbia detto di no-sbotta Bonnie.
-Ovvio che gli ho detto di no! E lui ha risposto che cambierò idea-
-Mmh... Per me sta architettando qualcosa. Qualcosa di molto grosso-dice Laurel,con aria enigmatica.
In quel momento entra in camera Nora. Ci guarda incuriosita-Wow,terapia tra amiche?-
-Sì,diciamo di sì... Vuoi unirti?-dice Laurel.
-Certo!-dice mentre viene verso di noi. Le facciamo spazio-Di che si parla?-
-Di Damon e Paige. Non credi che lui sia cotto di lei e viceversa?-fa Laurel.
-Beh,da quello che ho capito si sono conosciuti ieri. Quindi,più che cotta,direi che è attrazione reciproca-
-Sai Nora? Mi piace il tuo modo di pensare. Penso che andremo molto d'accordo-dice Bonnie,sorridendo diabolicamente.
Guardo Laurel-Che dici? Dobbiamo preoccuparci?-
Si gira verso di me-Quando Bonnie fa così,c'è sempre da preoccuparsi-
Ridiamo. Ecco il modo migliore per tirarsi su il morale:una bella risata tra amici. 
La serata si conclude bene:ceniamo con un'insalata di riso,una cosa semplice che possiamo tenere in frigo se avanza (vi rendete conto che abbiamo un frigorifero in camera? Sì,è piccolino,ma c'è,ed è già tanto).
Una tranquilla serata tra amiche si trasforma poi in una frenetica guerra con i cuscini.
Alle undici siamo stremate e quindi decidiamo di andare a letto.
-Buonanotte a tutte-dico,prima di infilarmi sotto il lenzuolo. 
-'notte-dicono le altre.
Wow! Domani è il primo giorno di lezioni. Sono agitatissima. E dire che anche una settimana fa ero in ansia per il primo giorno di scuola. Questa cosa è un po' assurda. Ma guardiamo il lato positivo:sono tra i miei simili. Non so perchè,ma questa cosa mi rassicura. 
Spero che Damon non dica altre cose per cui dovrei imbarazzarmi. Oggi è stato fin troppo umiliante.
E Alex. Che combinerà stavolta? Laurel ha ragione. Sta progettando qualcosa di molto grosso. E noi lo dobbiamo assolutamente scoprire. Prima di tutto perchè il bersaglio siamo noi. E in secondo luogo,perchè Heaventown conta su di noi. Non voglio deluderla.
Forse adesso è meglio dormire. Domani sarà una lunga giornata,lo sento. Proprio per questo penso che non riuscirò a chiudere occhio.




ANGOLO SCRITTRICE
Ciao!
Sono Z13.
Scusate il ritardo,ma purtroppo non sapevo proprio che scrivere. Credo che mi sia venuto il blocco dello scrittore... Comunque sia,spero che la storia vi stia piacendo. Recensitemi,voglio sapere che ne pensate. Accetto anche le critiche,mi aiuteranno a migliorare. Ditemi anche che ne pensate dei personaggi,come pensate che la storia andrà avanti. Sono proprio curiosa di sapere come la vedete.
Saluti!
Z13 

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Capitolo 9
*** Una vita piena di bugie ***


Cazzo. Cazzo. CAZZO!
E' il primo giorno di scuola e sono già in ritardo. Il professore di autodifesa non ne sarà per niente contento.
Almeno non sono l'unica in ritardo:con me ci sono Nora,Laurel e Bonnie.
Prendiamo le borse e scendiamo le scale il più velocemente possibile. Giriamo a caso tra i corridoi dell'accademia. Ma dove diavolo è l'aula?
Finalmente arriviamo davanti ad una porta blu con su scritto "Aula di Autodifesa".
Busso. Nessuna risposta. Busso di nuovo,proprio mentre un tipo muscoloso in tuta da ginnastica apre la porta.
Alzo lo sguardo e vedo che sorride-Vedo che la puntualità non è tra le vostre qualità migliori-
-Beh,sa... Quella stramaledetta sveglia non è suonata,per di più Bonnie non si sveglia neanche con una cannonata e...-dico tutto d'un fiato. Ok,sono nervosa. E quando sono nervosa tendo a parlare a vanvera.
-Ehi! Non è vero!-fa Bonnie,tirandomi un gomitata.
-Scusa,sono nervosa-le bisbiglio.
Il professore comincia a ridere. Lo guardiamo incredule.
-Penso che con voi faremo delle fantastiche lezioni. Per il ritardo non importa. Per questa volta chiuderò un occhio. Forza entrate.-
L'aula,o meglio,la palestra è enorme. Ci sono tante finestre che la rendono luminosa,un ring.spalliere ovunque,parallele,corde per arrampicarsi (al momento mi sfugge il nome) e attrezzi vari. Ci sono persino le spade per la scherma.
-Se volete accomodarvi...-fa il prof,e con la mano indica le panchine su cui sono seduti gli altri. Oltre ad altri ragazzi,ci sono Jason,Michael,Shane,Damon e... Alex. 
Mi siedo vicino a Damon,che si è stretto un po' per farmi spazio.-Buongiorno dolcezza-dice,sorridendo. Probabilmente strà ridendo tra sé e sé per quello che è successo ieri. Gli sorrido,un po' impacciata.
-Vedo che non sei cambiata molto. La puntualità non è mai stata il tuo forte-
-Taci,Alex,se non vuoi che ti prenda a calci-
-Non ne sei capace,e lo sai-
-Un po' di silenzio,per favore. Stavo dicendo che qui impareremo a difenderci usando la lotta. Questo corso servirà sempre a coloro che non hanno poteri attivi. E per il momento,nessuno di voi dovrebbe averne.-Questo prof comincia già a piacermi. Sembra un tipo simpatico,da quel poco che ho sentito.-Beh,pensavo di cominciare con degli esercizi semplici,per vedere un po' quanto forza e resistenza possedete. Uscite da quella porta e cominciate a correre. Ah,e niente velocità da vampiro. Correte il più normale possibile-continua il prof,guardando Shane e Damon.
Usciamo tutti da una porta rossa. Siamo sul retro della scuola. Ci troviamo in un grande campo. Comincio a correre vicino a Laurel.
-Ma hai visto che muscoli ha il prof? E che occhi! Sembrano smeraldi!-comincia lei.
-Hai ragione. Sembra anche simpatico. Ci è andata bene. Non ha neanche segnato il ritardo-
-Eh,già. Penso che mi troverò bene in questa classe.-
-Tu pensi troppo ai muscoli-ribatto,con indifferenza.
-E che male c'è? Ci sono? Approfittane e ammirali-
Rido di gusto. Adoro Laurel. E' una ragazza molto intelligente. Ogni tanto parte con questi discorsi da "tutto tette,niente cervello",e quando lo fa c'è da ridere sul serio. 
-Invece di far andare le bocche,muovete quel culo!- urla Damon ridendo,mentre ci supera.
-Quello sì che ha un culo che rimarrei a guardare per ore. Ma la frase che ha detto non mi è piaciuta. Dai,Pay,fagli vedere chi è il più veloce.-Continua Laurel.
-Ok,farò del mio meglio-dico. Poi mi metto a correre più che posso e raggiungo Damon.
-Cos'è,una sfida?-fa lui,con superiorità. Dentro di lui starà sicuramente ridendo.
-Dai,vediamo che sai fare,vampiro!-gli dico,in tono scherzoso.
-Ti darò del filo da torcere,streghetta. Sei sicura di quello che fai?-anche il suo tono è scherzoso.
-E tu sei sicuro di riuscirmi a battere?-
-Guarda,guarda com'è strafottente! Vediamo che sai fare.-
La gara è iniziata. Guardo dietro:alcuni si sono già fermati,stanchi morti dopo neanche tre giri. 
Io e Damon corriamo alla pari. Passo davanti alla porta che conduce alla palestra:il prof ci guarda divertito.
Superati i cinque giri,solo io,Damon e Shane rimaniamo in gara. Quest'ultimo ci raggiunge.
-Che fai fratello? Ti unisci?-chiede Damon a Shane.
-Dai,vediamo di che pasta siete fatti!-
Sentiamo il prof urlarci dietro-Ragazzi,provate a vedere se riuscite a fare altri dieci giri! Il primo che arriva davanti alla porta della palestra vince!-
Dieci giri. Posso farcela.
Il vento mi spinge indietro i capelli. Comincio a sudare,ma sento di poter correre ancora a lungo.
La gara dura,bene o male,altri cinque minuti. Ora siamo all'ultimo giro,a pochi metri dal traguardo. Tutti e tre corriamo allineati,alla stessa velocità. Gli altri ragazzi fanno il tifo. Sento Bonnie e Laurel urlare il mio nome. Ma adesso non voglio prestare attenzione a loro. Aumento la velocità e sfrutto quel che rimane della mia resistenza per lo scatto finale. Ora sono in vantaggio. Damon cerca di superarmi,ma ormai non può più raggiungermi,a meno che non usi la sua velocità da vampiro e,beh,in tal caso barerebbe. Lo stesso vale per Shane. 
Corro il più veloce che posso,ed ecco che sorpasso la porta della palestra. Mi accascio a terra,senza fiato. Sento gli altri battere le mani,urlare il mio nome. Mi sdraio a terra,con la pancia rivolta al cielo. Sono morta!
-Sei ancora viva,Paige?-mi chiede il prof,sorridendo. Mi offre una bottiglia d'acqua.
-Più o meno-dico,con il respiro ancora affannato. Accetto l'acqua e mi rimetto in piedi.
-Complimenti,hai battuto un vampiro-Damon si avvicina a me e mi offre la mano.
Gliela stringo,sorridendo soddisfatta-Non era la tua normale velocità-
-Se avessi corso alla mia normale velocità,avrei vinto in due secondi-
-Paige! Sei stata grande!-urla Laurel,correndo ad abbracciarmi,seguita da Bonnie.
-Aveva proprio ragione tua zia. Hai grandi potenzialità. Sfruttale nel migliore dei modi e uscirai da questa scuola a pieni voti.-commenta il prof.
Davanti a me si è accalcata tutta la classe. Tra la folla scorgo gli occhi verdi di Alex e il suo sorriso divertito.
Lo ignoro. Sono troppo contenta per pensare a lui.
 
 
Esco adesso dall'aula di biologia,dove il prof Mcfield ci ha spiegato più o meno di quali creature parleremo quest'anno. Sembra un tipo severo. Ma la materia mi piace.
E' stato veramente divertente quando il prof ha visto entrare Shane e Damon in classe. Ha capito subito che sono vampiri e ha fatto una faccia tra lo spaventato e l'incredulo. Tutta la classe si è messa a ridere. E' stato fantastico.
E' andata malissimo con la prof Merryweather,l'insegnante che insegna Studio della Mente. Mi ha subito messo sotto pressione con domande riguardanti le mie visioni e la lettura della mente. E poi continuava a squadrarmi in malo modo. Meglio stare attenti. E' il primo giorno e questa mi ha già preso di mira.
Non è andata meglio ai miei due amici vampiri. Anche a Damon è stato dato del filo da torcere. Era ancora arrabbiata per quello che è successo ieri. E Shane? Ce l'aveva anche con lui. Capisco che odi i vampiri,ma se sono qui un motivo c'è. Anche loro sono i prescelti. Forse questo non se l'è ancora messo in testa. 
-Finalmente si mangia!-
-Michael,sei sempre il solito!-sbotta Bonnie.
Ci stiamo dirigendo alla mensa. E' tutta la mattina che Michael reclama cibo. Ogni due per tre,durante l'ora di Autodifesa,si sentivano dei lamenti da parte sua,con frasi tipo "Ho fame. Voglio mangiare." Anche il prof lo sentiva e gli tirava delle occhiate divertite.
Ed ecco la mensa,in tutto il suo splendore. Ci sono lampadari enormi e dalle finestre entra un sacco di luce. Ci sediamo su uno dei lunghi tavoli,già stracolmi di cibo. 
Michael si lancia subito sul cibo. Sembra che non mangi da anni.
-Michael,ma quanto cavolo mangi?!-sbotta Bonnie di nuovo.
-Perchè? Ho fame! E qua c'è cibo per un'intero reggimento! Meglio approfittarne,no?-
-E a voi due? Non danno del sangue?-chiedo,incuriosita.
-Beh,noi ci arrangiamo con il vostro cibo. Aiuta ad alleviare la sete di sangue. E poi la sera andiamo a farci un giretto nel bosco. Non è il massimo,ma ci possiamo accontentare.-spiega Shane.
-Voi per mangiare...uccidete persone?-chiede Laurel un po' timorosa.
Shane rimane per un attimo sovrappensiero. E lo stesso Damon.
-Una volta-dice Damon-Il mio creatore ha spento la mia umanità con la forza-
-Avete creatori diversi?-sbotto io.
-Ehi,ehi,ehi! Aspettate un secondo! Creatore? Umanità? Ma di che diavolo state parlando?-chiede Michael.
-Il creatore è colui che crea un vampiro. E' un padre,un fratello per il vampiro che ha creato-spiego-E l'umanità è la parte umana che rimane al vampiro dopo la trasformazione. Gli permette di ragionare come un umano-
-Ma come siamo esperte!-sbotta Damon.
Vorrei sprofondare di nuovo. Perchè Damon mi fa questo effetto?
-Quanti anni avete?-chiedo,per togliermi dall'impiccio.
Damon sorride. Evidentemente si aspettava una domanda del genere-Io e mio fratello abbiamo tre anni di differenza. Io sono più grande. Tecnicamente avrei diciannove anni,ma all'anagrafe ne ho centoventisei-
Lo guardiamo sbalorditi. Ma adesso sono proprio curiosa. Voglio saperne di più.
-Chi è il tuo creatore?-
Il sorriso di Damon svanisce all'istante-Parliamo d'altro?-
-Avanti! Non lasciarci sulle spine!-insisto. 
-Oh,non vorresti saperlo-i suoi occhi mi guardano,intensi e seri come non mai. Perchè diventato così serio all'improvviso.
-Diglielo,Damon. Prima o poi lo scoprirebbero ugualmente-fa Shane. Anche lui è serio,e sconvolto allo stesso tempo.
-E' così terribile?-continuo a chiedere. Non so perchè,ma credo che la mia curiosità si sta spingendo troppo oltre.
-Sono io il suo creatore!-sbotta Shane,e se ne va di corsa.
Tento di seguirlo,ma la gelida mano di Damon mi ferma-Tranquilla,dolcezza. Prima o poi si calmerà-
Mi accascio sulla panca. -Sono un'idiota-
-No,non lo sei. Eri solo curiosa. E non chiedermi chi è il suo creatore. Ci rimarresti ancora più male-fa Damon.
-Eh no,bello mio! Adesso ce lo dici!-sbotta Bonnie.
-E' Pay che non vorrebbe saperlo-
-Se non me lo dici,come fai a sapere se lo voglio sapere o meno?-faccio io,ormai sconsolata.
-Sei sicura?-Damon è più premuroso che mai.
-Cazzo,dillo!-ormai non ce la faccio più. O lo dice o gli do fuoco.
-Ok,se ne sei convinta...-Damon mi stringe una mano. Che diavolo gli prende?-Il creatore di Shane... è Will Sunders. Tuo padre,Paige-
Sbianco. Come può essere? -Mio padre era... un vampiro?-
-Lo è ancora. E' vivo e vegeto. Ovviamente si fa per dire. Ma ha scelto a parte sbagliata. Adesso vive a Helltown-
-I vampiri possono avere figli?-chiede Michael,con la bocca piena.
-Un po' di tatto,Michael!-Bonnie gli tira una gomitata.
-E' una cosa rarissima. Ma sì,può succedere-spiega Damon.
-Pay,stai bene?-chiede Laurel,preoccupata.
-Come credi che stia?-le urlo. Poi capisco che sto esagerando. Infondo lei non c'entra nulla-Scusa. Ho solo bisogno d'aria-rispondo. Mi alzo dalla panca e mi dirigo verso la foresta.
 
Sono seduta su un albero caduto,nella foresta. Ci sono ancora dieci minuti di intervallo. Penso che li passerò tutti qui,da sola. A piangere. Come una bambina.
Perchè mia zia non mi ha detto che mio padre è vivo ed è un vampiro? Forse non lo sa. 
Ma la domanda che mi tormenta di più è:diventerò un vampiro?
-No,non lo diventerai-Shane spunta da dietro un albero. 
Mi asciugo la faccia dalle lacrime-Come fai a dirlo?-
-Perchè a questo punto avresti già sentito la tua sete di sangue. La parte di strega ha dominato su quella vampiresca. Sei una strega a tutti gli effetti.-
-Oh,che sollievo! Ma di un po',perchè non mi hai detto che mio padre è il tuo creatore?-il mio tono doveva essere accusatorio,ma la voce mi si è stretta in gola per via delle lacrime.
-Non volevo ferirti-si siede vicino a me e mi guarda dritto negli occhi. Una lacrima mi scende la viso. Mi asciuga il volto con un dito.
-Perchè hai trasformato Damon in un vampiro? E perchè hai spento la sua umanità?-
-Perchè mi sono reso conto che "per sempre" è un tempo molto lungo. Essere immortale e vivere da solo è orribile. E poi...-non va avanti. Resta solo a guardarmi.
-E poi cosa?-insisto. Ha iniziato la frase. E ora la finisce.
-E poi tuo padre ha spento la mia umanità. Lui pensava che i vampiri non possono vivere di sentimenti. Ne rimarrebbero condizionati. Secondo quello che pensava,noi vampiri siamo solo dei mostri. Incapaci di trattenere la sete di sangue. Incapaci di vivere fra gli umani,perchè la voglia di prosciugarli è troppo forte. Incapaci di amare-mi guarda intensamente,cercando di non tradire le sue emozioni-E per questo a spento la sua umanità. E la mia. Di conseguenza mi ha condizionato. Pensavo al suo stesso modo. E ho spento l'umanità di Damon.-
-Quindi,riassumendo tutto,mio padre è una bastardo che si diverte a condizionare e a spegnere l'umanità dei vampiri?-
-Non essere così dura con te stessa. E' cambiato,dopo che ha conosciuto tua madre. E dopo la tua nascita,il padre di Alex ha dato l'ordine di catturarlo e di metterlo in una cella.-
-E per quale motivo?-
-Perchè i vampiri non possono avere relazioni con le streghe. Per di più,tua madre è rimasta incinta di lui,quindi la cosa si è aggravata.-
-Ecco perchè è sparito... E mia madre? E' morta di parto sul serio?-
Silenzio. Perchè questo silenzio? Mi vuole nascondere qualcosa?
-Dimmi la verità,almeno tu-lo supplico. Ormai mi aspetto di tutto.
-Anche tua madre è stata punita. Sapeva che tuo padre è un vampiro-
-Dimmi come è morta-sono disperata.
-Il padre di Alex... ha dato ordine di ucciderla-
Mi correggo:ora sono disperata.
-Per tutta la vita ho pensato che mio padre fosse scomparso e che mia madre fosse morta di parto. Perchè mi hanno riempito di bugie?-Scoppio in lacrime. 
Shane mi abbraccia e comincia ad accarezzarmi i capelli. -Per proteggerti. Ti stavano cercando. Sapevano già che eri una prescelta.-
Mi lascio coccolare da quel gesto così affettuoso. Non voglio andarmene. Non me ne frega niente delle lezioni. Non mi importa più di niente. Voglio stare tranquilla. Abbracciata a qualcuno che perlomeno non mi racconta balle.
 
ANGOLO SCRITTRICE
Ed eccomi qui con il nono capitolo. Spero non vi abbia annoiato,visto che è un po'più lungo degli altri.
Ma soprattutto spero che la storia vi stia piacendo. 
Recensitemi. Ditemi che ne pensate. Come ho già detto,accetto anche le critiche.
Saluti!
Z13

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Capitolo 10
*** Seduta spiritica al chiaro di luna ***


Esco come uno zombie dall'aula di geografia,dove la prof Periwinkle ci ha spiegato che il nostro mondo è formato da quattro settori: Heaventown (regno delle Streghe),Helltown (regno dei demoni),Fairytown (regno delle fate),Fangtown  (regno dei vampiri) e Firetown (regno dei draghi). Ormai i draghi si sono estinti,ma adesso questo regno è popolato da varie creature. Infatti è un regno neutrale,non sta nè dalla nostra parte nè da quella di Helltown.
Non so se ha detto altro. Non sono stata attenta durante la lezione. Voglio solo tornare in camera e buttarmi sul letto. Mettiamo fine a questa orribile giornata.
Salgo le scale,non parlo con nessuno. Arrivo all'ultimo piano della torre mentre cerco in borsa le chiavi della camera. Ma la porta è già aperta e la serratura è rotta
La finestra è aperta. Ma io l'avevo lasciata chiusa. E per di più i cassetti e le ante degli armadi sono spalancati. I vestiti formano un grande tappeto. Che diavolo è successo qua dentro?
Prendo il cellulare e chiamo Laurel.
-Paige? Tutto bene? Che succede?-dice,spaventata dalla chiamata.
-Laurel,qualcuno è entrato in camera nostra!-
-Tranquilla,Pay. Arriviamo subito-
Chiudo la chiamata. Chi potrebbe aver fatto una cosa del genere? 
Oh,beh. Ovviamente il sospettato numero uno è Alex. Ma non ho le prove per incastrarlo.
Dei passi sulle scale. Qualcuno sta correndo.
-Paige,siamo noi!-la voce di Laurel arriva dalle scale.
Ci sono anche Bonnie e Nora insieme ai ragazzi.
-Che diavolo è successo qua dentro?!-sbotta Michael,appena entra in camera.
-E' quello che mi chiedo anch'io.-dico,spaventata.
-Ovviamente noi sappiamo già chi è stato,no?-insinua Bonnie,con l'aria di un'investigatore.
-Non possiamo sapere se è stato lui! Non abbiamo le prove-sbotto io.
-Ma rimane un possibile sospettato-fa Michael.
-Hai chiamato qualcuno?-chiede Laurel.
-No,non ancora-
-Vado a chiamare un professore. Ci metto due secondi-dice Shane,e se ne va con velocità di vampiro.
-Se è successo nella vostra camera,forse è successo anche nella nostra-commenta Damon.
-Vai a vedere-gli dico.
-Volo!-scompare in un secondo.
Poi spunta di nuovo Shane.-Sta arrivando la Merryweather-
Damon arriva pochi secondi dopo-La situazione è simile anche in camera nostra-
-Cosa succede qui?-Petunia Merryweather sale le scale di corsa,con aria un po' infastidita. Ma alla vista della stanza,la sua espressione cambia. Sembra sia... spaventata.
-Oh,santo cielo...-dice,senza parole.
-E anche la nostra camera è ridotta così-sbotta Damon.
-Qualcuno sta cercando qualcosa. Qualcosa che solo voi prescelti potete avere-dice la professoressa,pensierosa.
-E cioè?-chiede Michael.
-Non ne ho la minima idea-dice la prof,scuotendo la testa-Venite con me. Dobbiamo denunciare l'accaduto alla preside-
 
-E avete dei sospetti su chi potrebbe essere stato?-chiede Marrianne Ross,la preside.
Siamo nel suo ufficio e le abbiamo raccontato tutto.
-Ehm,sì...-comincia Laurel.
Una voce mi entra nella testa. "Non dirlo Pay,o finirà male".
-Beh,veramente no-intervengo-ma appena avremmo qualche idea le faremo sapere-
La preside fa un mezzo sorriso.-Bene,allora potete andare-
Usciamo dalla presidenza.-Ma che diavolo ti è preso?-sbotta Michael.
-Non possiamo dirle la verità-
-E per quale motivo?-
"Non dire niente"dice Alex. Questa cosa di parlarmi nella testa mi sta facendo impazzire.
-Non posso dirvelo-
-Oh,certo. Ovviamente! Non può dircelo!-Michael è "un tantino" arrabbiato-Avevamo l'opportunità di cacciarlo dalla scuola,di dire tutta la verità. E tu che fai? Ti tiri indietro! Non ricordi più quello che ti ha fatto?-
Abbasso lo sguardo a terra,incapace di dire niente. Mi sento una stupida. 
-Ti ha quasi uccisa,Paige!-
-Smettila,Michael! Stai esagerando!-sbotta Bonnie.
-Non sto per niente esagerando! In mezzo a questa storia ci siamo tutti! Non solo te! Ricordatelo bene la prossima volta che copri quel bastardo-mi lancia uno sguardo,pieno di odio e disprezzo,e se ne va.
-Lo stai coprendo sul serio? Per quale motivo?-chiede Bonnie.
Non dico niente. Non voglio che quel bastardo faccia del male ai miei amici.
-Ti ha minacciata?-continua Laurel.
Abbasso di nuovo lo sguardo.
-Lo sapevo! Non potevi girarci le spalle senza un valido motivo!-
"Vedo che le cose non sono cambiate. Non sai nemmeno mentire. Me la pagherai,Paige"
Deglutisco. Devo assolutamente parlare con lui. Questa storia deve finire.
-Devo fare una cosa-dico,mentre mi giro-Dopo vengo ad aiutarvi a mettere a posto la camera-mi metto a correre prima che mi fermino.
Non ci metto molto a cercarlo. Mi viene incontro sorridendo malizioso. 
-Allora,cara,di che vuoi parlarmi?-comincia.
-Cosa cercavi in camera nostra?-
-Una cosa molto preziosa-
-Cosa?-
-Lo scoprirai-
-Voglio saperlo adesso-
-Che impazienza! Parla con tua madre. Lei ti dirà tutto-
Lo guardo in cagnesco. Perchè deve rendermi tutto più difficile?
-Perchè è la tua missione-
-Smettila di leggermi i pensieri!-
-Perchè mai? E' così divertente-sorride e fa per accarezzarmi la guancia,ma io lo fermo prima che mi sfiori.
-Non osare toccarmi-dico lentamente,in modo che recepisca bene il messaggio.
-Una volta ti piaceva...-
-Appunto,una volta. Ora me ne vado. Guai a te se fai del male ai miei amici-
-Oh,ma che paura!-il suo tono è scherzoso.
-Sei avvisato-gli punto un dito contro. Poi mi giro e me ne vado.
-A più tardi-
 
Cammino nella foresta da sola. Il coprifuoco e passato da un pezzo,ma questo è l'unico modo per non avere occhi indiscreti attorno. 
Voglio invocare mia madre. Devo sapere che cosa cercava Alex nella nostra stanza.
Mi fermo vicino a un vecchio salice piangente e dispongo le candele. Sto per sedermi a terra,ma poi sento dei passi. E delle voci.
-E' la cena più orribile che abbia mai fatto-
-Ti abituerai.-
Da dietro un albero spuntano Damon e Shane.
-Che fate qui?-chiedo,presa alla sprovvista.
-Spuntino notturno-risponde Damon sorridendo-Tu,piuttosto,che fai qui?-continua,squadrando le candele.
-Ehm,niente di che. Una passeggiata!-
-E quelle candele?-chiede Shane.
-Volevo sedermi un'attimo sotto questo albero. Le candele mi fanno un po' di luce.-dico. Ok,lo ammetto,sono un po' agitata. Ma che altro dovrei fare? Mi hanno colto nel sacco e non ho neanche iniziato.
-Tesoro,ci stai prendendo per il culo? Sei una strega. Quando una strega usa delle candele è per fare una seduta spiritica-
Beccata! E adesso.
-Chi vuoi invocare?-chiede Shane.
-Mia madre. Oggi ho parlato con Alex e ha detto che mia madre può dirci quello che cercava nelle nostre stanze.-
-Uhm,capisco-fa Shane-Mi unisco a te-
-Anch'io-
-Ehm... Ok-
Ci sediamo per terra e ci prendiamo per mano-L'hai mai fatto,Damon?-
-Milioni di volte-dice,sorridendo malizioso.
-Intendo una seduta spiritica-
-Ah... Beh,no-
-Qualsiasi cosa succeda non mollare mai la mia mano e quella di Shane-
-Afferrato-
Chiudiamo gli occhi. Comincio a pensare a mia madre. Poi uno spiffero d'aria ci indica che è qui con noi.
-Ciao Paige. Shane. Damon-ci saluta
Apro gli occhi-Ciao mamma-la mia voce è strozzata per l'emozione.
-So perchè mi hai invocata. Vuoi sapere perchè Alex ha frugato nelle vostra stanze-
-Esatto-
-Beh,cercava un'oggetto molto importante. Ma che voi non avete. Non ancora-
-E cosa sarebbe?-chiede Shane.
-E' un Amuleto. L'amuleto di Heaven. L'unica arma che può aiutarvi a sconfiggere Helltown-
-E chi sarebbe Heaven?-chiede Damon.
-Heaven era un drago. La sua storia ve la racconterà il professore di Storia della Magia. Ma la cosa importante è che voi dovete assolutamente trovare quell'Amuleto. Se finisse in mani sbagliate... Potrebbe generare gravi catastrofi-
-Lo troveremo. Te lo prometto-dico.
-Cercate nella Torre Proibita della scuola. Lì c'è tutto ciò che dovete sapere-
-Va bene-dico di nuovo.
-Ah,ragazzi... Siete in grave pericolo-
-Signora! Siamo i prescelti! Per forza siamo in pericolo!-sbotta Damon.
Non riesco a trattenere le risate. E lo stesso mia madre,che subito dopo mi riporta alla serietà.
-Paige.-mi chiama-I tuoi amici sono la cosa più importante che possiedi. Non ferirli,perchè senza di loro non andresti da nessuna parte-starà senz'altro alludendo a quello che è successo oggi con Michael.-E tu Shane-il vampiro la guarda,attento a ciò che dice-ricorda che finchè continuerai a servare rancore,non farai altro che perdere ciò a cui tieni di più: la tua famiglia-Shane guarda a terra,e lo stesso Damon.-E Damon-il ragazzo rialza lo sguardo-Tu devi risolvere una questione. E Paige ti aiuterà. Aiuterà entrambi a risolvere i vostri problemi-sorride. Ma poi torna seria-Ora devo andare. Paige,mi dispiace. Sono stata io a dire a Margareth di non dirti la verità su me e tuo padre. Non volevo che venissero a cercarti. Eri così piccola. Potrai mai perdonarmi?-
-Certo-le dico. Infondo glielo devo. Ha dato la vita per me.-Ma volevo chiederti... Anche Nelly è figlia di un vampiro?-
-Oh,no. Lei è figlia di Avalon. Un mago molto potente,che purtroppo è morto durante una spedizione a Helltown-sorride mestamente.-Ora vado. Ti voglio bene Paige. E mi dispiace che tu debba sopportare tutto questo-
-Lo so-le sorrido-ti voglio bene anch'io-
Sorride di nuovo e gli occhi cominciano ad emanare piccole luci. Come se stesse piangendo. Infine scompare.
Rimango un'attimo a pensare a quello che è successo.
-Bene. Ora sappiamo cosa dobbiamo cercare-fa Shane-e dove cercare-continua guardando la Torre Proibita.
-Non so voi,ma io sono distrutta-dico,alzandomi.-Penso che andrò a letto-
I ragazzi mi accompagnano fino alla porta della mia camera,che dopo la chiacchierata con Alex ho risistemato insieme alle ragazze.
-Beh... allora buonanotte-dico,un tantino imbarazzata.
-Buonanotte dolcezza-Damon sorride mentre Shane mi saluta con la mano. Lo conosco poco,ma so che è un tipo di poche parole.
Entro in camera e mi butto sul letto.
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve a tutti! Sono di nuovo io,Z13. Che dire? Continuo a sperare che la storia non vi stia annoiando. E continuo a sperare che qualcuno mi invii recensioni perchè mi sto proprio demoralizzando...
Vabbè,colgo l'occasione per dire che parto e che i miei cari lettori dovranno aspettare una decina di giorni per il prossimo capitolo.
Buone vacanze a tutti!
Saluti!
Z13

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Capitolo 11
*** Vecchi rancori e nuovi amori ***


 
Wow. Fantastico. La prima lezione di volo. Niente di meglio. Soprattutto con l'umore a terra che ho da ieri a pranzo.
Domani c'è Storia della Magia. Devo assolutamente sapere qualcosa su Heaven,il drago di cui parlava mia madre. E soprattutto devo andare nella Torre Proibita,per saperne di più. Ma primadevo sapere di Heaven.
-Buongiorno ragazzi-un tipo muscoloso,con gli occhi verdi e i capelli castano chiaro,fa capolino dal portone della scuola-Mi chiamo Robin Northman e sono il vostro professore di volo-
-Niente male come professore!-mi sussurra Laurel.
-Non ti smentisci mai,eh?-si intromette Bonnie,e insieme ci mettiamo a sogghignare.
-Non puoi dire che non è carino!-Continua Laurel,indignata.
-Mmh... Sì,è carino. Ma non è proprio il mio tipo.-
-La signorina ha occhi per qualcun'altro...-dico,con un sorriso un po' malizioso.
-Ah sì? E chi sarebbe?-chiede Bonnie.
-Non dirmi che non te ne sei accorta! Bonnie è cotta di tuo fratello dal primo momento che l'ha visto!-
-Ma non dire cavolate!-sbotta Bonnie,arrossendo leggermente.
-E che mi dici di quelle guance che cominciano ad arrossarsi? Non ti sentirai mica in imbarazzo?-fa Laurel,anche lei maliziosamente.
-Continua a gurdare il tuo professore!-
Io e Laurel scoppiamo a ridere. Eh no,Bonnie non sa proprio tenere per sè i suoi sentimenti.
-Ora,avete tutti in mano le vostre scope?-segue un "sì" generale-Bene,allora saltateci sopra e inclinatela leggermente verso l'alto. Alzatevi un po' e poi tornate giù,inclinandola verso il basso. Forza,provate.-
Eseguo le istruzioni del professore e mi alzo di circa un metro dal terreno. Infine torno a terra. Mi giro verso Bonnie. Ha inclinato un po' troppo la scopa. Sto per avvertirla ma la scopa comincia a volare verso l'alto a tutta velocità,accompagnatadall'urlo spaventato della mia amica.
-Oh,cazzo!-urla Laurel,anche lei spaventata.
-Prestami la scopa-chiede il professore a Michael,poco distante da noi.
La scopa del prof si impenna verso l'alto,inseguendo la scopa di Bonnie che intanto ha raggiunto l'altezza delle torri. E sta per sbattere contro una di esse.
Bonnie continua ad urlare,spaventata. Non sa che fare. Resta accucciata sulla sua scopa,più stretta che può.
Il prof non ce la farà mai a raggiungerla prima che sbatta contro la torre.
La scopa di Bonnie sterza all'improvviso,evitando la torre. Ma la ragazza perde la presa sulla scopa e comincia a precipitare.
Oh mio Dio! E adesso come farà?
Sta per schiantarsi sul suolo,quando si ferma all'improvviso. Rimane sollevata da terra per un po' e poi,delicatemente,appoggia i piedi sull'erba.
Ci precicitiamo subito da lei,per chiederle se sta bene. Intanto anche il prof è riatterrato a terra.
-Stai bene?-chiede,preoccupato.
-Sì,grazie. Ma... cosa è successo?-Chiede Bonnie,confusa.
-Beh,credo che le lezioni di volo non ti servano più. Tu puoi volare senza scopa-
Non riesco a descrivere la faccia di Bonnie. Sembra... Sorpresa,e allo stesso tempo spaventata.
-Oh,fantastico... E adesso che faccio?-chiede,incerta.
-Beh,non seguirai più le mie lezioni. Se la preside non trova niente da farti fare,avrai delle ore buche. Ora ti conviene andare a dirglielo-
-Ehm... Ok-
Bonnie se ne va,quasi correndo. Forse è ancora spaventata per la corsa sulla scopa.
 
-Ah! Finalmente sono finite le lezioni!-sbotta Damon.
-Ma voi due dove eravate durante l'ora di volo?-chiede Michael,riferendosi a Damon e Shane.
-Avevamo autodifesa. Noi non facciamo volo-
-E per quale motivo?-
-Lo hanno ritenuto inutile per i vampiri. A noi basta la corsa-
-Capisco-continua Michael-Io vado. Devo studiare Spettrologia. Ciao!-
-Anche noi dobbiamo studiare-dicono in coro le ragazze.
-E penso che andrò anch'io-fa Shane-a dopo-
-Bene,bene! Vedo che siamo rimasti soli,dolcezza!-il suo sguardo è malizioso,come al solito-Che si fa?-
-Facciamo un giro?-propongo.
-Ok,andiamo nella foresta-
Usciamo dall'ingresso principale e ci dirigiamo verso la foresta. Ho una domanda che mi assilla da un po' e che non ho mai osato fare nè a Shane nè a Damon. Ma adesso non riesco più a tenerla per me.
Ci sediamo sotto il vecchio salice piangente,dove ieri sera abbiamo fatto la seduta.
-Allora...-comincia Damon.
Ma io lo blocco-Perchè hai ucciso l'amica di Shane?-
Il suo sorriso malizioso scompare in un'attimo. Sul suo viso appare uno sguardo spaventato e triste.
Rimane per un po' in silenzio,poi comincia,guardando la foresta,con uno sguardo vuoto-Credo che... Credo che mi abbiano soggiogato-
-Ci ti ha soggiogato?-
-Non ne ho idea-continua,tornando a guardarmi. Il suo sguardo non lascia tradire emozioni. Gli occhi sono lucidi. Sembra stia per piangere.
-Perchè non lo hai detto a Shane?-
-Non me ne ha lasciato il tempo. Ha subito cominciato a menarmi-
-Solo i demoni molto potenti possono soggiogare i vampiri.-Ragiono sull'accaduto. Voglio che non ci siano più rancori tra Shane e Damon-Ok,pensa intensamente a quello che è successo-
-Perchè?-
-Mi è venuta un'idea. Avanti,pensaci-
Rimane a guardarmi,cercando di intuire le mie intenzioni. Poi annuisce. Io chiudo gli occhi e tocco il suo braccio.
Penso anch'io alle immagini che ho visto domenica e finalmente vedo qualcosa. Damon cammina tranquillo per strada,quando a un certo punto,una figura esce dall'ombra di un albero. Si guardano negli occhi. Ma non riesco a capire chi è la persona che parla con Damon.
Finalmente riconosco quegli occhi verde scuro. Quegli occhi che non dimenticherò mai. I capelli corti e castani. E quel suo sguardo malizioso.
Non ho più dubbi. So chi è.
 
-Dove stai andando?-
Damon mi rincorre tra i corridoi dell'Accademia. Devo mettere fine a questa storia.
Finalmente trovo la persona che cercavo.
-Sei un bastardo!-gli urlo contro e tiro una sfera blu contro di lui.-Cos'era,un'altro modo per impedirci di compiere la missione? Per metterci i bastoni tra le ruote?-
-Ma di che diavolo stai parlando?-
-Sai benissimo di che sto parlando,Alex. Tu hai soggiogato Damon,in modo che uccidesse l'amica di Shane.-
Sorride-Sapevo che prima o poi ci saresti arrivata-
-E' finita. Adesso dirò tutto alla preside. Così ci lascerai in pace una volta per tutte-
-No,tu non dirai niente. Se non vuoi che faccia del male ai tuoi amici-
-E smettila con questi ricatti del cazzo! Non ti portaranno a niente.-
-Tu credi? E se uccidessi uno dei tuoi amici,Paige? O un tuo familiare?-
-Non ci provare,bastardo!-
-Il senso di colpa ti distruggerebbe. Come vogliamo fare,tesoro?-
Fa sul serio. Non so proprio che fare. Guardo Damon. E lui guarda me. Non sa che dire neanche lui.
Poi si gira verso Alex-Direi che è il momento di finirla qui-
Il vampiro si getta contro Alex. I due cominciano a menarsi.
-No! Smettetela!-cerco di fermarli in qualche modo-Smettetela!-
Sento dei passi. Qualcuno avrà sentito le mie urla e starà venendo a vedere che succede.
Devo fermarli. Ma come?
Un momento. Sento qualcosa. Come una sensazione...
So come fare.
Allungo le braccia verso di loro,mi concentro... I ragazzi si alzano da terra,comandati dalla mia mente.
-Paige tu...-comincia Damon.
-Hai un nuovo potere-continua Alex.
-A quanto pare...-
-Che succede qui?-Marrianne Ross,la preside,fa capolino nel corridoio,seguita dai professori e da un gruppo di studenti. Osservata bene la situazione si gira verso di me-Paige,lasciali andare-
Faccio come dice. Poi la preside continua-Spiegatemi la situazione-
-Alex è...-ho paura. Non voglio continuare. E se facesse veramente del male a qualcuno? Ma poi ci ripenso e capisco che infondo è la cosa giusta da fare-Alex è un demone. Ed è il principe di Helltown-
Alex sorride-Complimenti,Paige. Hai firmato la condanna a morte di un tuo caro-e scompare nel nulla.
-Devo fare due chiacchiere con voi e i vostri amici. Subito!-continua la preside.
 
E rieccoci per la seconda volta in due giorni nell'ufficio della preside Ross.
-Avete lasciato che Alex girovagasse per la scuola. Avete messo in pericolo tutti. Sapevate benissimo chi era e non avete detto niente!-comincia la preside.
-Ci aveva minacciati-dico,per discolparci.
-E in modo?-
-Veramente ha minacciato me. Ha detto che se avessi detto a qualcuno chi era avrebbe fatto del male ai miei amici-dico di nuovo,dando un'occhiata a Michael,che fa una faccia dispiaciuta.
-Bene. Se non avete altro da dire,potete andare. E la prossima volta che scoprite qualcosa,venite subito da me-
Usciamo dall'ufficio.
-Mi dispiace-fa Michael-io ne avevo idea...-
-Non importa. Ormai è acqua passata-
Tutti se ne vanno,tranne Shane e Damon.
-Quindi Alex ti ha soggiogato,quando hai ucciso Mara-fa Shane.
-Sì-risponde suo fratello.
-E' vero,l'ho visto io-mi intrometto,vedendolo un po' incerto.
-Mi dispiace-continua Damon,mentre fa per andarsene.
-Ti credo-fa Shane.
Damon si gira un secondo verso di lui e fa un mezzo sorriso. Poi se ne va.
-Come stai?-gli chiedo.
-Come vuoi che stia?-
Guardo per terra,sentendomi una stupida. Si può fare una domanda così scema?!
-Scusa,non volevo-
-Non fa niente-dico.
-Senti,io adesso voglio starmene un po' solo. Ma se vuoi,più tardi,dopo il coprifuoco,possiamo fare un giro nella foresta-propone.
-Certo-dico sorridendo.
-Alle dieci?-
-Alle dieci-
 
Alle dieci meno un quarto mi trovo già sotto il salice piangente. Per la prima volta in vita mia sono in anticipo.
E' più di un anno che non esco con un ragazzo e mi sono vestita come meglio potevo,cercando di rimanere me stessa.
Dopo aver provato più di dieci vestiti,Bonnie e Laurel hanno scelto un completo per me:dei pantalocini grigi e una canotta corta nera.
Cosa non farei senza di loro?
-Vedo che anche tu sei in anticipo-Shane sbuca da dietro un albero sorridendo.
-Ciao-
-Ciao-
Silenzio. Ok,la situazione è un tantino imbarazzante... No,io sono imbarazzata. Molto imbarazzata.
-Facciamo un giro?-Shane rompe per primo il silenzio.
-Ok-
Camminiamo nella foresta,senza una meta.
-Come stai?-mi chiede,guardandomi negli occhi.
Sospiro.-Non lo so. Troppe cose tutte insieme... E sicuramente verranno fuori altre cose importanti...-
-Già... Ma se siamo stati prescelti,significa che siamo abbastanza forti per affrontare tutto questo,non credi?-
-Sì,hai ragione-gli sorrido.
Anche lui sorride e i suoi occhi fantastici occhi verdi brillano. I suoi capelli riflettono i raggi della luna. E la sua bocca...
Shane torna serio e sposta il suo sguardo sulla mia bocca. Mi mordo il labbro,arrossendo.
Devo ammetterlo,ora più che mai ho una voglia matta di baciarlo.
-Anch'io-dice lui,continuando a guardare le mie labbra e avanzando leggermente.
-Smettila di leggermi nel pensiero-dico indietreggiando.
-Non l'ho fatto-
-E come hai capito che...-non riesco a finire la frase,i suoi occhi sono talmente penetranti che mi bloccano.
-E' facile capire ciò che vuoi-
Continuo ad indietreggiare finchè non tocco un albero con la schiena. E lui continua ad avanzare.
Sento il cuore martellarmi nel petto. Il mio respiro è affannoso.
Siamo molto vicini. Lui appoggia le mani al tronco,in modo da circondarmi.
Ok,ora è il caso di fare una scelta:lasciarmi andare e baciare quelle fantastiche labbra o scappare?
Lui continua ad avvicinarsi,i nostri nasi stanno per sfiorarsi. Ho poco tempo per decidere.
Ho paura. Non voglio che finisc come con Alex. Quindi chefaccio scappo?
Ma lui è l'esatto contrario di Alex. Non mi farebbe mai del male. Mi lascio andare.
E se poi finisce male?
Lasciamola almeno cominciare questa storia.
Ho deciso,mi lascio andare.
Le nostre bocche si sfiorano e lui comincia a baciarmi,delicatamente.
Il bacio dura pochi secondi. Ci guardiamo negli occhi.
Io sono senza fiato,il cuore mi martella sempre di più nel petto.
-Non farmi del male-riesco a dire.
-Non lo farei mai-
Torniamo a baciarci. Stavolta baci più intensi e sfrenati,con la lingua.
Finalmente posso tornare ad amare qualcuno.

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Capitolo 12
*** Impotente ***


 
Stacco le labbra da quelle di Shane. Sono frastornata e ho il respiro affannato.
Mi concentro sui suoi occhi,pozze verdi che brillano sotto la luce lunare.
Poi torno in me.
Oh,mio Dio... Cosa ho fatto?
-Shane... Non possiamo stare insieme-dico,ancora senza fiato.
Toglie le braccia dal tronco,guardandomi serio. Lo scintillio dei suoi occhi scompare.
-Perchè? Ho fatto qualcosa di sbagliato...-
Lo interrompo-No,tu non c'entri niente. Solo... Streghe e vampiri non possono stare insieme,non ricordi?-dico tutto d'un fiato. Non riesco a credere di essere riuscita a dire una cosa simile.
Si gira sospirando.-Che legge del cazzo!-sbotta tirando un pugno a un'altro albero.
Non l'ho mai visto così. Mi fa quasi paura.
Si rigira verso di me e comincia a parlare lentamente-Paige,io voglio stare con te. Non me ne frega un cazzo delle leggi delle streghe. Fin dal primo momento che ti ho vista ho sentito... un forte legame. Come se fossimo destinati da tempo. E sono sicuro che lo hai percepito anche tu-
Sono senza parole. Sento solo di essere attratta da lui...
-Sì,è l'attrazione che provi per me! E' quello il legame! Probabilmente,se chiedessi a tua zia di leggerti le stelle,ti direbbe che siamo legati. Che siamo destinati a stare insieme-
Il destino delle streghe è scritto nelle stelle. Ho sempre voluto chiedere a mia zia di leggerle per me,ma poi mi rendevo conto che sarebbe stato inutile. Se il mio destino è legato a qualcuno,quel qualcuno si farà avanti prima o poi,pensavo.
E infatti è successo. Shane è il mio destino. Shane è colui a cui sono legata.
-Shane,se ci scoprono... entrambi saremmo nei guai.-
-Non mi importa. E' ingiusto impedire a due persone di amarsi. Farei di tutto pur di stare con te.-
-E per me vale lo stesso-dico con un filo di voce.
Ci guardiamo negli occhi,incapaci di parlare. Incapaci di muoverci. Incapaci di pensare.
Poi lui si avvicina velocemente a me e mi bacia di nuovo. Un bacio disperato.
Dopodichè mi abbraccia,e io faccio lo stesso. Non parliamo. Restiamo solo ad ascoltare il silenzio del bosco,mentre l'oscurità ci avvolge.
Resterei così per sempre. Con le sue forti e fredde braccia strette intorno alla mia vita.
Verso l'una Shane mi riaccompagna in camera.
-Allora buonanotte-dico,sorridendo imbarazzata.
-Buonanotte-dice,baciandomi delicatamente una guancia.
Entro in camera sorridendo. Le luci sono spente. Segno che le altre dormono. Chiudo la porta tentando di fare meno rumore possibile.
La luce si accende all'improvviso. Mi giro:Nora,Laurel e Bonnie sono in piedi in mezzo alla stanza. Con un sorriso diabolico sul volto.
-Allora?-comincia Bonnie-Come è andata?-
Non mi resta che ridere.
 
Sono a casa. In salotto. C'è silenzio. Nelly e mia zia staranno ancora dormendo. Ma che ci faccio qui?
Guardo l'ora. Sono le quattro del mattino.
La luce del corridoio si accende all'improvviso e Nelly fa capolino in salotto,diretta in cucina.
-Ciao Nelly!-dico.
Nessuna risposta. Non si è neanche accorta che sono in casa.
Entra in cucina e accende la luce.
Sento una voce che conosco fin troppo bene.
-Ciao Nelly. Ti ricordi di me?-
Alex. Che diavolo ci fa qui?
Corro in cucina.
-Alex! Che cosa vuoi?-la voce di mia sorella trema. Ha paura,ma come al solito non vuole darlo a vedere.
-Sono solo venuto a farti una visita-
-Vattene!-
-E' così che si trattano gli ospiti?-
-Vattene e basta-sibila Nelly tra i denti.
-Va bene,me ne vado. Ma prima...-dalle mani di Alex esce una sfera di energia. -Tu morirai-
Oh,no! Nelly non ha neanche i poteri per difendersi. Li ha rifiutati appena li ha avuti perchè voleva avere una vita normale. Una vita senza magia.
Sul viso di Nelly compare una smorfia di paura.
-Zia!-urla,mentre corre via dalla cucina.
Non posso neanche fare niente per aiutarla...
Alex la insegue e le lancia addosso la sfera. Dritto nel cuore.
Nelly si accascia a terra,proprio mentre mia zia fa capolino nella scena.
 
Mi sveglio tutta sudata. Intorno a me ci sono le ragazze,con una faccia preoccupata.
-Paige,stavi urlando nel sonno... Cosa hai sognato?-chiede Laurel.
-Non era un sogno... Era una visione. Devo tornare a casa!-
Mi guardano spaventate,come se avessero visto un fantasma.-Avvertiamo la preside-dice Laurel con calma,cercando di sembrare meno spaventata possibile.
-Che ore sono?-chiedo.
-Le quattro meno un quarto,perchè?-
-Dobbiamo arrivare a casa mia prima delle quattro-dico ed esco di corsa dalla stanza per andare alla torre degli insegnanti.
Corro,corro,corro. Penso a mia sorella. Al pericolo che corre. Al fatto che sta per morire. E tutto per colpa mia.
I corridoi sono bui,ma ricordo bene o male come si arriva alla torre degli insegnanti.
Salgo le scale. So che la stanza della preside è all'ultimo piano.
Busso alla porta e intanto dietro di me spuntano Laurel,Bonnie e Nora.
La porta si apre.-Signora Ross,scusi l'ora ma...-cerco di parlare,ma il fiatone e la paura non me lo permettono.
La preside mi ferma-Non abbiamo un minuto da perdere. Venite dentro.-
Entriamo nella stanza della preside. Le pareti sono azzurre,piene di quadri e fotografie. Al centro della stanza c'è un letto a baldacchino,all'apparenza molto antico. Un armadio e una scrivania.
-Forza,venite-dice la preside. Solo adesso mi accorgo che è vestita:ha dei pantaloni neri e una camicia bianca. Sulla testa la solita crocchia. Evidentemente sapeva che saremmo venute qui.
La aiutiamo a spostare il grosso e pesante armadio. Dietro c'è una porta. A differenza di quella di mia zia,questa è argento,decorata con lo stemma della scuola.
-Dobbiamo correre. Abbiamo meno di dieci minuti!-dice la preside,mentre apre la pesante porta.
Una volta aperta la porta,una luce dorata mi investe. Ma non m'importa. Devo andare a casa. Devo salvare Nelly!
Mi fiondo dentro la luce e comincio a correre.
 
La luce si spegne all'improvviso. Metto le mani davanti a me per cercare il pomello della porta.
Le mani mi tremano. Non riesco a trovare il pomello. E manca così poco tempo.
Una mano si fa avanti e apre la porta. Mi giro. Shane. Era praticamente ovvio. I vampiri possono vedere anche al buio.
Mi sorride e usciamo dall'oscurità.
Siamo finiti nello studio di mia zia.
-Ma... prima la porta era in salotto-dico,sorpresa.
-Alle porte di questo tipo piace cambiare-mi risponde la preside,che nel frattempo è uscita dalla porta. Poi continua-Non abbiamo tempo da perdere. Sono già le quattro meno cinque-
Solo ora mi accorgo che ci sono anche Damon,Michael e Jason.
-Un fantasma ci ha avvertito di quello che stava succedendo-mi informa Michael.
Corro in cucina e trovo Alex appoggiato ad un mobile con le braccia incrociate.-Finalmente! Non ci speravo più-
Si avvicina a noi. Il suo passo è lento ed elegante. Tipico di un demone. I suoi occhi cominciano a diventare rossi. Segno che sta per uccidere.
-Non ti avvicinare!-dico,con un tono minaccioso.
-Perchè,cosa credi di fare?-
Con il pensiero faccio volare un coltello verso di lui,ma lo prende al volo.
-Tutto qui quello che sai fare,streghetta? Mi deludi.-sbotta Alex,con un sorrisetto diabolico.
-Che ci fate voi qui?-Nelly fa capolino in cucina.
-Ecco la protagonista della nostra festa!-
-Di che stai parlando?-
-Stai lontano da lei!-urlo.
-Beh,la protagonista è qui. Cominciamo con le danze,allora-dice Alex,mentre fa uscire dalle sfere nere dalle mani.
Scappiamo in salotto,dove incontriamo mia zia in vestaglia.-Che diavolo sta succedendo qui?!-
-Ma così non vale! Sette contro uno. Penso che chiamerò qualche amico...-Alex sorride.
Nora cammina verso di lui.-No,Nora! Stai indietro! Ti farai del male!-urla Laurel.
-Oh,non penso che il mio caro fratello possa farmi del male...-sul suo viso spunta un sorriso che fa quasi paura.
-Fratello?-Bonnie non crede alle sue orecchie.
-Già,fratello-sbotta Alex-ed ecco qua i miei amici. Alcuni di loro li avrete senz'altro già conosciuti-
Si formano delle fiamme per il salotto. Da una di esse compaiono Alessia e Francesco,i miei compagni di classe a Milano.
-Sapevo che Alessia era una di voi-riesco a dire.
Nel frattempo compaiono altri due ragazzi e...
-Oh,mio Dio...-dico,senza fiato.
-Chi è quella donna,Pay?-chiede Jason.
Non riesco a parlare.
-E' Serafina Mcloud. Attuale Regina di Helltown-dice sottovoce mia zia.
-Allora? Non vi Inchinate di fronte alla vostra futura Regina-dice ironica Serafina.
-Basta parlare! Siamo qui per combattere. Quindi combattiamo!-dichiara Damon.
-Ragazzi,pensate agli altri. Io mi occuperò della Regina-dice mia zia.
Mi giro verso Alex. La mia guerra contro di lui è iniziata un'anno fa quando ha tentato di uccidermi. Tutto questo deve finire. Sono anche disposta ad ucciderlo.
Faccio uscire dalle mie mani delle sfere blu e comincio a lanciarle contro di lui. Le schiva tutte.
Mi guardo intorno:Shane e Damon stanno lottando con due vampiri. Almeno su questo piano Alex è stato leale;Laurel lotta con Nora;Bonnie con Alessia;Jason con Francesco. Mia zia è alle prese con la Regina e Michael e Nelly guardano lo scontro.
-Non essere scortese! Combatti contro di me e poi guardi da un'altra parte?-sbotta Alex,con quel suo solito e stupido sorriso. Ma devo ammetterlo:una volta mi piaceva.
-Secondo me ti piace anche adesso-
-Smettila di leggermi i pensieri!-mi fiondo su di lui e gli tiro un pugno nello stomaco.
-Oh! Vedo che le lezioni di autodfesa sono servite a qualcosa. E io che le trovavo stupide-
-Io le seguo le lezioni. Non sto tutto il tempo a fissare i culi delle ragazze-dico mentre continuo a tirargli pugni.
-Gelosa,tesoro?-
-Di un imbecille come te? Ma per favore!-
Gli tiro un'altro pugno,ma lui mi blocca la mano. Gliene tiro un'altro,ma mi blocca anche l'altra mano. Non posso più muovere le mani...
Decido di tirargli un calcio sullo stinco. Mi lascia le mani,dolorante,e io approfitto per una ritirata.
Alex si riprende velocemente e mi prende per il collo.
Proprio come è successo un anno fa...
-Questo,tesoro,si chiama deja vù. E tu sei fin troppo prevedibile...-
-Bastardo!-dico tra i denti. Lui per tutta risposta mette il coltello che gli ho tirato prima vicino al collo.
-Paige!-la voce di Shane,ancora impegnato con il vampiro.
-E adesso,tesoro,guarda tua sorella morire-
Dalla sua mano esce una sfera di energia nera.
Non posso crederci... Assisterò alla morte di mia sorella e non potrò neanche aiutarla...
Lacrime calde cominciano a scendermi dagli occhi. Mi guardo intorno. Laurel,Bonnie e Jason sono bloccati come me dai loro avversari. Mia zia è esausta. Ma non demorde e continua a lanciare incantesimi verso la Regina. E Shane e Damon stanno per dare il colpo di grazia ai due vampiri.
A questo punto solo loro possono salvare mia sorella.
Vedo Shane prendere un coltello dalla cintura dei jeans e decapitare il vampiro,che diventa cenere. Poi passa il coltello a Damon e anche lui fa lo stesso.
"Vi prego" cerco di parlare alle loro menti "Salvate Nelly..."
Continuo a piangere. Mi sento inutile. Impotente. Guardo Nelly e lei guarda me.
A entrambe scendono lacrime dagli occhi. Una mi arriva alla bocca e ne sento il sapore salato.
-Nelly...-tento di parlare-Mi dispiace-
-Lo so. Ma non importa. Hai fatto quel che potevi. Vinci la guerra,Pay. Vincila anche per me-
Non riesco a smettere di piangere e la vista mi si appanna di continuo.
-Oh... Che scena commovente! Ma ora finiamola qui!-sbotta Alex.
La scena sembra al rallentatore.
Alex lancia la sfera verso Nelly e Shane e Damon corrono verso di lei.
-Mamma! Fermali!-
La regina blocca con un incantesimo sia i due vampiri che mia zia. Sembrano statue,incapaci di muoversi.
La sfera va addosso a Nelly. E la prende in pieno,dritto nel cuore.
Alex mi lascia andare e corro verso mia sorella,che cade a terra.
-Nelly!-dico tra le lacrime-Nelly! Non mi lasciare!-
-Pay...-i suoi occhi fanno fatica a restare aperti e la sua voce trema.-Ti voglio bene-
-Ti voglio bene anch'io,ma non lasciarmi! Non lasciarmi,ti prego!-
I suoi occhi si chiudono e il suo cuore cessa di battere.
-Nelly!-urlo.
Mi zia,Shane e Damon si sbloccano e corrono verso di me.
Anche mia zia piange.
Mi alzo in piedi e corro verso Alex.
-Bastardo!-gli tiro pugni su pugni. Ma alla fine lui si ritira e scompare tra le fiamme. Lo stesso i suoi seguaci e la Regina. 


ANGOLO SCRITTRICE
Ciao! Scusate l'attesa,ma con le vacanze non ho avuto molto tempo per scrivere. Che dire? Spero come al solito che la mia storia non vi stia annoiando. Questo capitolo l'ho scritto con le lacrime agli occhi e spero che anche a voi faccia lo stesso effetto.
Aspetto sempre le vostre recensioni,per sapere cosa ne pensate. Critiche o positive non importa. Come ho già detto,le critiche mi aiuteranno a migliorare. Confido nel riuscire a finire presto il prossimo capitolo.
Spero abbiate passato delle belle vacanze.
Saluti!
Z13


                         





 

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Capitolo 13
*** Lacrime e baci ***


 Ormai sono passati due giorni dalla morte di Nelly. La mia vita scorre tutta al rallentatore.
Me ne sto tutto il giorno sdraiata sul letto ad ascoltare la musica,sperando che in qualche modo riesca a farmi stare meglio.
Ma ad ogni canzone mi tornano in mente ricordi su Nelly,momenti passati insieme. E mi metto a piangere.
Mi manca. Il cuore mi fa male. Faccio fatica a respirare.
Laurel e Bonnie vengono qui tra una lezione e l'altra per chiedermi come sto. E lo stesso fanno i ragazzi. E alla fine delle lezioni se ne stanno chiuse in camera a guardarmi con aria preoccupata. Qualche volta di notte le sento parlare e trattenere qualche singhiozzo.
Shane non sa più che fare. So che vorrebbe fare qualcosa per farmi stare meglio. Ma non può.
Sono come al solito distesa sul letto e piango mentre ascolto "Wish you were here" di Avril Lavigne,la canzone preferita di Nelly,quando qualcuno bussa alla porta.
Mi alzo di malavoglia e lentamente vado ad aprire.
Sulla soglia c'è Shane appoggiato allo stipite della porta. Indossa una maglietta nera aderente,che mette in risalto i suoi muscoli,dei jeans e un paio di scarpe da tennis. Non mi sono mai soffermata così tanto sul suo aspetto,ma c'è da dire che è veramente bello. I capelli castani spettinati come al solito e quegli occhi che sembrano smeraldi... Ha una bellezza eterea.
Mi mordo il labbro,leggermente imbarazzata. Sta sorridendo malizioso. Probabilmente a letto i miei pensieri.
-Ciao-dico,arrossendo.
-Ciao-risponde-posso entrare?-
-Ehm... Sì,certo-
Entra nella camera. Chiudo la porta lentamente e quando mi giro vedo che mi fissa. La sua espressione è seria.
-Come stai?-
-Mi avete fatto così tante volte questa domanda negli ultimi due giorni che ormai ho perso il conto-dico,un po' seccata.
-Pay,siamo preoccupati per te. Capisco che perdere tua sorella è un duro colpo,ma... Noi contiamo su di te. Devi reagire!-mi prende per le spalle-Abbiamo una missione da compiere e una guerra che comincerà a breve. Non sappiamo ancora niente della precedente guerra. Non sappiamo chi è Heaven,cosa ha fatto. E cosa più importante,non sappiamo dove trovare l'Amuleto. L'unica arma che può fermare Helltown.-Fa una breve pausa. Il suo sguardo è talmente serio che non riesco neanche a guardarlo-So che è difficile,ma noi abbiamo bisogno di te...-
Guardo per terra. Non riesco a trattenere le lacrime.-Io... Non ce la faccio-riesco a dire tra i singhiozzi.
Shane si avvicina a me e mi bacia. Poi mi stringe a sè.-Sfogati. Piangi,urla,tira pugni. Ma sfogati. Perchè senza di te non possiamo andare avanti. Senza di te la guerra non si vince.-
Piango sulla sua spalla come una bambina.
Ha ragione. Devo reagire. Ma sto male.
-Dimmi quello che ti passa per la testa-
Non riesco a parlare. Il peso che porto addosso è troppo grande. Ma poi mi faccio forza e parlo tutto d'un fiato-Fa male! Ho paura di parlare,persino di respirare. Mi sembra di vivere tutto al rallentatore. Mi sveglio la mattina pensando che tutto ciò sia un brutto sogno,un incubo! Poi realizzo che non è così e che noi siamo qui per colpa di questa fottuta guerra e che è solo colpa mia se Nelly è morta. Se non avessi detto alla preside che Alex è un demone a quest'ora Nelly sarebbe viva!-
Continuo a piangere,continuando a pensare che non ce la farò mai,che ormai tutto è perduto...
Shane si stacca da me e mi guarda,stavolta con aria disperata. -No! Non è tutto perduto!-urla,tentando di farmi capire,di farmi reagire,mentre una lacrima rossa scende lungo la sua guancia- Non è tutto perduto! Tu ce la farai. E noi saremo sempre al tuo fianco. Lo so che è dura,ci sono passato. Quando Mara è morta pensavo che tutto era perduto,che non aveva senso vivere con la tristezza nel cuore. Ma poi ho capito che dovevo andare avanti,che dovevo reagire. E devi farlo anche tu,Paige. Devi andare avanti-
Penso alle sue parole. Devo andare avanti. Niente è perduto.
-Così mi piaci-dice Shane,asciugnadomi il viso.
Gli sorrido.
Ho promesso a Nelly che vincerò la guerra. E voglio mantenere la mia parola.
-Grazie-gli dico,accarezzandogli una guancia.
Lui si avvicina a me e mi bacia di nuovo.
Passiamo il resto del pomeriggio a parlare,a baciarci,ad abbracciarci. Mi piace stare con lui. Mi fa sentire al sicuro.
-Dobbiamo stare attenti. Se ci beccano sarà la fine-dico mentre mi accoccolo al suo petto.
Mi stringe con il braccio mentre mi accarezza-Non succederà-
Alzo la testa per guardarlo negli occhi,per accertarmi che ciò che dice è vero.
Mi bacia sulla fronte e io chiudo gli occhi per assaporare fino alla fine quel momento così magico.
 
Apro gli occhi e mi guardo attorno. Sono sdraiata sul letto,appoggiata al petto di Shane.
-Buongiorno dormigliona-dice sorridendo.
Mi alzo di scatto. -Oh,merda! Ti prego,non dirmi che mi sono addormentata!-
-E invece sì. Hai dormito come un ghiro per quasi due ore-e si mette a ridere.
-Mi dispiace! Scusami!-mi giro verso la finestra. Non voglio guardarlo in faccia,mi vergogno troppo.
Si mette seduto e mi abbraccia da dietro. -Non importa. Eri stanca,non dormivi da due giorni.-mi bisbiglia all'orecchio-E poi,quando dormi sei dolcissima-
Mi mordo il labbro,chiedendomi come cavolo ho fatto ad addormentarmi in un momento così bello. E imabarazzata per ciò che ha detto.
Mi giro verso di lui e lo bacio,finchè qualcuno non apre la porta.
-Ehilà,piccioncini!-ci saluta Bonnie-passato bene il pomeriggio?-
Mi alzo velocemente in piedi.-Sì,certo. Benissimo!-dico.
-Si è fatta una bella dormita-aggiunge Shane.
-Non ci credo!-sbotta Bonnie.
Prendo un cuscino e lo tiro addosso a Shane-Sei terribile!-
-Ed è per questo che ti piaccio!-sorride malizioso.
Scoppio a ridere.
-Va bene,ragazze-dice Shane alzandosi dal letto-vi lascio sole.-
Lo accompagno alla porta e gli do un ultimo bacio.-Ci vediamo domani-mi dice.
-Sì,a domani-
Proprio in quel momento arriva Laurel-Ehi,vedo che un pomeriggio con Shane ti ha fatto tornare il sorriso. Sono proprio contenta-
-Allora ciao a tutte-dice Shane,prima di correre via a velocità di vampiro.
-Allora? Come è andata?-mi chiede Laurel mentre chiudo la porta.
Sto per risponderle ma Bonnie mi ferma-Si è addormentata!-
-Non posso crederci! Lo hai fatto sul serio?-
Lancio uno sguardo assassino a Bonnie e poi scrollo le spalle,rassegnandomi alla triste verità.
-Sei proprio senza speranze! E lui come l'ha presa?-continua Laurel.
-Si è messo a ridere e ha detto che quando dormo sono dolcissima-
-Che tenero!-dicono in coro. Poi Bonnie continua da sola-Questa volta ti è andata bene,ma se dovesse succedere un'altra volta...-
Le tiro una gomitata e insieme scoppiamo a ridere.
Grazie a Shane sono tornata me stessa. 


ANGOLO SCRITTRICE
Ciao a tutti! Come promesso,ecco qui il tredicesimo capitolo. Spero vi piaccia.
Aspetto sempre le vostre recensioni. Mi sto un po' demoralizzando,visto che è da un po' che non ne leggo.
Ditemi ciò che pensate,cosa credete che succederà,cosa vi piace o non vi piace... Insomma,datemi un'opinione.
Metterò presto il prossimo capitolo.
Saluti!
Z13


 

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Capitolo 14
*** Heaven ***


 
E' passato più di un mese da quando siamo ad Heaventown. Non abbaimo più rivisto Alex da quando... Beh,da quella volta a casa mia. Per ora è tutto tranquillo. Forse fin troppo. Temo che stia tramando qualcosa...
Io e Shane continuamo a vederci di nascosto. Solo Laurel,Bonnie e i ragazzi sanno di noi. Ma non deve saperlo nessun'altro. Altrimenteipotrebbero cacciarci dalla scuola,anche se siamo i "prescelti".
Mancano pochi giorni alla festa che tutte le streghe amano:Halloween.
-Pay?-mi chiama Bonnie.
-Si?-alzo un'attimo gli occhi dal libro di Studio della Mente. Siamo in biblioteca e io e Laurel stiamo studiando come pazze da una settimana per via di una verifica che la Merryweather ha previsto per domani.
-Di solito come si festeggia Halloween,qui?-
Faccio un mezzo sorriso e chiudo il libro. Anche Laurel alza lo sguardo per ascoltare. In quel momento arrivano anche i ragazzi.
-Ciao! Che fate?-chiede Jason,sedendosi vicino a Bonnie.
Sorrido a Shane,che si siede vicino a me.
-Pay sta per raccontarci come si festeggia qui Halloween.-
-Ti prego,dimmi che non dobbiamo mascherarci e andare in giro per le strade di Heaventown a chiedere i dolci...-comincia Michael.
-No,tranquilli! E' completamente diverso dagli Halloween che si svolgono sulla Terra! E' la notte più magica dell'anno,nonchè quella preferita dalle cresture magiche. Si può fare ciò che si vuole,tutto è concesso. Si possono fare incantesimi di qualsiasi tipo...-
-Possiamo farlo anche noi del primo anno?-chiede Bonnie,eccitata solo all'idea.
-Certo-
-Figo!-
-Nella notte di Halloween,gli spiriti maligni si risvegliano per cercare anime innocenti da corrompere. Per evitare di incontrarli si usa mettere una zucca alla finestra-
-Perchè proprio le zucche?-chiede Michael.
-Per via di una leggenda irlandese. Racconta che Jack,un fabbro malvagio,perverso e tirchio,nella notte di Halloween,dopo l'ennesima bevuta,fu colpito da un attacco mortale di una qualche malattia di cui non ricordo il nome. Il diavolo andò da lui a reclamare l'anima,ma venne raggirato da Jack e fu costretto a rinunciare alla sua anima. Jack morì l'anno nuovo,per via della stessa malattia. Viene rifiutato in Paradiso per via del patto col diavolo. E non trova posto neanche all'inferno. Quindi decide di intagliare una zucca e di metterci dentro della brace fiammante. Con questa lantterna,Jack,da fantasma,torna nella terra dei vivi,dannato per l'eternità.-
-Fantastico. Fantasmi da tutte le parti. Sarà la serata migliore della mia vita!-sbotta Michael.
Ci mettiamo a ridere. Poverino! Essendo un medium li vedrà tutti i giorni i fantasmi.
Una voce mi arriva da dietro-Scusate l'interruzione,ragazzi.-
Mi giro:è il professore di Storia della Magia.
-Buongiorno professore!-diciamo in coro.
-Buongiorno-ci saluta il professor Wesly-avete un secondo?-
-Certo-dico,a nome di tutti-deve dirci qualcosa?-
-Sì. Venite nel mio studio.-
Lo seguiamo lungo il corridoio del secondo piano. Oggi è domenica,e fa più caldo del solito. Penso che più tardi andrò a fare un giro nel bosco.
Entriamo in una porta rossa con la scritto "Studio del professor T. Wesly".
Wesly ci offre delle sedie e ci invita a sedere.
-Allora-comincia il professore-qualche lezione fa mi avevate chiesto di raccontarvi la storia di Heaven. Ma non potevo proprio raccontarvela in quel momento perchè volevo che studiaste delle cose fondamentali. La creazione del nostro mondo,il fatto che gli umani ci consideravamo dei mostri e quindi non ci hanno più voluto nel loro mondo... Sono più che sicuro che non passerete molto tempo qui. Non so neanche se arriverete al secondo quadrimestre-
-Perchè dice questo?-chiede Laurel,un po' preoccupata.
-La guerra è prossima ormai. Non rimane più molto tempo. Ora vi racconterò la storia di Heaven. Beh,sapete tutti che ormai i draghi sono estinti,tutti uccisi dalla città di Helltown. Heaven ha combattuto per noi durante la prima guerra contro Helltown. Con lei avevamo la guerra in pugno,ma un demone l'ha uccisa. Ci ha difeso come poteva e alla fine ha pagato con la sua stessa vita.-
-Non potevano aiutarvi altri draghi?-chiede Bonnie.
-Sì,sarebbe stata un'alternativa. Ma purtroppo Heaven era l'ultimo drago rimasto.- Segue un lungo e interminabile silenzio.-E' stata Heaven a predire la profezia dei sette prescelti,prima di morire. Sapeva che sarebbe giunto qualcuno,prima o poi,capace di sconfiggere Helltown per sempre e di far regnare la pace. Fu per questo motivo che nascose il suo Amuleto e vi racchiuse in sè i suoi poteri. Solo i prescelti potranno usare l'immenso potere dell'Amuleto.-
-Ma lei sa dov'è questo Amuleto?-chiede Jason.
-Purtroppo no. Questo dovrete scoprirlo voi. Ma posso farvi vedere che forma ha-apre un cassetto della sua scrivania e tira fuori un block notes con sopra lo stemma della scuola-La scuola è stata aperta in onore di Heaven. In questo modo i prescelti avrebbero affrontato la guerra dopo una buona istruzione. Guardate-indica il drago disegnato sulla copertina-questa è Heaven e il rombo disegnato sopra di lei è l'amuleto.-
-Scusi professore,forse non ho capito bene. Noi dovremmo cercare un'Amuleto che più di un secolo fa apparteneva ad un drago e non sappiamo neanche dove potrebbe trovarsi? Neanche un indizio? Niente?-chiede Damon.
-Beh,riguardo a questo ho già parlato con la preside. Sapete cosa c'è nella torre proibita?-
-Vecchi registri scolastici?-chiedo.
-Beh,anche. Ma ci sono anche vecchi documenti e pergamene,alcune risalenti al tempo di Heaven e della profezia. Ma come ben sapete la professoressa Ross è in viaggio in questo momento. Tornerà la sera di Halloween,per i festeggiamenti. Il giorno dopo vi porterà nella torre. Ora,se non avete altre domande,potete andare.-
Nessuno ha domande. Ringranziamo il professore e usciamo dal suo studio.
-Mi sembra assurdo! Dobbiamo cercare un' oggetto e non abbiamo neanche un indizio per trovarlo!-sbotta Michael.
-Troveremo senz'altro qualcosa nella torre. Ci deve pur essere qualche indizio! Non possiamo cercare in tutto il mondo magico!-Dice Bonnie.
E' tutto così complicato! E adesso per saperne di più dobbiamo aspettare la fine della festa di Halloween. Sarà una lunga attesa...

 Sono in camera mia,abbracciata a Shane. La sera le ragazze stanno fuori per lasciarci un po' di intimità. Ovviamente non possiamo girare per i corridoi mano nella mano o baciarci negli angolini.
Shane mi bacia,dolcemente,come fa sempre. Io mi godo quegli attimi,come meglio posso. Vorrei rimanere abbracciata a lui per sempre,farmi coccalare,baciarlo...
Quando stacca le labbra dalle mie mi guarda. E sorride. Il suo sorriso è fantastico...
-Hai finito di fantasticare su di me?-dice ridendo.
-Hai finito di leggere i miei pensieri?-
Lo lascio andare e faccio per alzarmi dal letto ma lui mi tira e mi fa sdaiare su di lui-Ti da fastidio se fantastico su di te?-
-Ma ti pare! Solo lo trovo inutile,visto che al momento mi trovo con te...-
-Io fantastico su di te sempre,in qualsiasi ora del giorno!-
Mi stringe a lui e mi bacia di nuovo. Mi sembra di essere in paradiso...
-E' permesso?-Bonnie fa capolino dalla porta-Vi disturbo?-
Fine dell'intimità.
Mi metto subito a sedere sul letto. Non è il massimo farsi trovare sopra a Shane mentre Bonnie entra in camera. Pensa sempre male...
-Scusate,ho interrotto sul più bello?-dice Bonnie maliziosa. Cosa avevo detto?
-Tranquilla,Bonnie. Quando succederà sarai sicuramente la prima a saperlo-dice Shane.
Gli tiro l'ennesima cuscinata. Ormai ci salutiamo così tutte le sere.
Shane si alza e va verso la porta-Ci vediamo domani-mi da un un ultimo bacio-Buonanotte-
-Buonanotte-
Chiudo la porta-Allora,lo avete fatto?-chiede Bonnie. Sempre la stessa domanda...
-Dov'è Laurel?-
-Non si risponde a una domanda con una domanda!-sbotta la mia amica-Comunque Laurel l'ho lasciata alla caffetteria. Era con una certa Lola. E' una vostra compagna di Studio della Mente?-
-Sì,pare che si trovino bene insieme. Hanno molte cose in comune-dico mentre entro in bagno per mettermi il pigiama.
In quel momento rientra Laurel.
-Ciao-dice sorridendo.
-Ehi! Come siamo allegre!-fa Bonnie.
Esco dal bagno con addosso la mia maglia extra large,che mi arriva a mezza coscia. -Devi dirci qualcosa?-dico maliziosa.
Laurel arrossisce di colpo-Beh,ecco...-comincia.
-Ah! Ti sei presa una cotta! E chi è il fortunato?-
Laurel si mette a guardare per terra-Veramente...-non riesce a parlare-Mi sono fidanzata...-
-Non ci credo!-urla Bonnie.
-Wow! Che bello!-dico io-E con chi?-
Non riesce neanche a dirlo. A un certo punto mi si piegano le ginocchia e cado a terra.
-Pay!-urlano in coro le mie amiche-Che hai?-
-Tranquille-dico ridendo-Sono i miei poteri da sensitiva. E Laurel è parecchio imbarazzata-
-Non sapevo potessi sentire le emozioni degli altri-fa Laurel.
-Nemmeno io-rispondo.
-Bene,ora che è tutto a posto,torniamo a noi-dice Bonnie-Chi è?-
-E'... Lola-dice Laurel,diventando rossa in volto.
La guardiamo scioccate-Lola?-chiede Bonnie-Non sapevo ti piacessero le ragazze-
-Perchè non ce l'hai detto?-chiedo.
-Perchè ancora non capivo quello che provavo. Stasera l'ho capito quando mi ha baciato-
-Sono proprio contenta per te-dice Bonnie sorridendo. Qualcuno bussa alla porta-Vado io!-dice Bonnie-Apre la porta e si trova davanti Jason. Ha la bocca spalancata e comincia a diventare rossa.
Mi faccio avanti io e le chiudo la bocca-Allora Jason!-dico,sorridendo come un ebete e cercando di fargli dimenticare la figuraccia della mia amica-Come mai da queste parti?-
-Volevo chiedere a Bonnie se le andava di fare un giro nel bosco con me-dice guardandola-ti va?-
Bonnie rimane zitta. Stavolta si intromette Laurel-Certo che le va! Non è vero Bonnie?-
Silenzio. Se fossimo in un film western passerebbe una palla di rami cullata dal vento.
Jason si mette a ridere di gusto. Allora ci mettiamo a ridere anche noi,compresa Bonnie.
-Siete proprio un bel trio!-dice il ragazzo-Ti aspetto qui fuori,Bonnie-
Chiudiamo la porta e Bonnie ci guarda arrabbiata-Sapete che mi avete appena fatto fare un'enorme figura di merda davanti a Jason? Annuiamo.-E mi ha riso in faccia?-annuiamo di nuovo-E che vi adoro?-
Corriamo ad abbracciarla poi lei si infila gli anfibi neri ci saluta con la mano ed esce dalla porta.
-A quanto pare Cupido ha fatto gli straordinari,stasera-fa Laurel.
-Sai che Cupido esiste sul serio? Anzi,ce ne sono milioni!-
-Ah,davvero?-
-Buonasera-dice una voce che mi è familiare,ma non riesco a riconoscerla.
Ci giriamo. Davanti a noi c'è Miriam,il nostro Spirito Guida-E' un po' che non ci si vede-
-Ciao,che fai qui?-chiede Laurel.
-Volevo chiedervi scusa per la mia lunga assenza,ma ero in vacanza-
La guardiamo esterrefatte-Tu vai in vacanza mentre noi ci facciamo un culo così per cercare di salvare Heaventown?-dico.
-Scusate-dice. E' dispiaciuta sul serio-Ma da questo momento in poi vi starò continuamente a fianco,ventiquattr'ore su ventiquattro.-
Io e Laurel ci guardiamo e scrolliamo le spalle-Va bene,perdonata-
-Oh! Grazie,grazie,grazie!-
Per tutta la sera le raccontiamo ciò che abbiamo scoperto. Poi verso le undici se ne va,per lasciarci dormire,dicendo che veglierà su di noi dall'alto,insieme a tutti gli Spiriti Guida.

 

ANGOLO SCRITTRICE
Ciao! Allora,che ve ne pare di questo colpo di scena? Il grande ritorno di Miriam. E finalmente si scopre chi era questa Heaven. Ditemi che ne pensate. Aspetto le vostre recensioni.
Una domanda:stavo pensando di dividere in due la storia,insomma concludere questa parte e poi fare un seguito che narrerà della guerra. Che ne pensate?
Scrivetemi presto!
Saluti!
Z13

 

 

 

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Capitolo 15
*** La Torre Proibita ***


 
-Svegliatevi voi due!-urlo,eccitata.
-Cosa vuoi? E' vacanza,lasciaci dormire!-sbotta Bonnie,sbadigliando.
-E' Halloween!-
Laurel e Bonnie si alzano di scatto-E' oggi?-chiede la prima.
-Sì,oggi. Trentuno ottobre duemiladodici. Alzatevi,dormiglione! Non c'è tempo da perdere-
Le ragazze scattano verso l'armadio,prendono i vestiti e corrono in bagno.
Come al solito mi sono vestita di nero:jeans e canotta nera. E i miei amati anfibi.
Mi sistemo la frangia davanti allo specchio. Mi è sempre piaciuto festeggiare Halloween. Quando ero piccola lo festeggiavo con i miei amici,travestendomi da strega o da vampiro. Ma all'età di sei anni mia zia mi ha finalmente detto che sono una strega,pensando che fossi abbastanza grande. E da quel momento ho sempre festeggiato Halloween con lei e Nelly. Volavamo sulle scope per tutta la notte e bevevamo strani intrugli che faceva mia zia. Stavamo sveglie fino alle cinque del mattino e per il resto della giornata dormivamo. Mi divertivo un sacco.
L'anno scorso ho cominciato a bere i primi intrugli alcolici insieme a loro. Dopo il primo ero già ubriaca,ma mia zia continuava a farne,mettendo gli ingredienti più strani. Alle due già dormivo.
Mi passo un po' di lucida labbra mentre sento qualcuno bussare alla porta. 
Vado ad aprire e trovo davanti una ragazza dai capelli ramati e gli occhi verdi. Lola.
-Ciao! Buon Halloween! Vieni entra-le dico. 
-Ciao Pay! C'è Laurel?-dice entrando in camera.
-Sì,si sta vestendo.-
 Laurel fa capolino dalla porta del bagno-Ciao!-mentre saluta Lola le si illuminano gli occhi. Si scambiano un bacio veloce,forse imbarazzate dalla mia presenza.
-Ci vediamo giù?-fa Laurel.
-Certo. A dopo.-
Vado davanti alla finestra. Fuori c'è un po' di vento e dei grandi nuvoloni. Stanotte ci sarà un temporale. Fantastica notte di Halloween.
-Da quanto sei sveglia?-mi chiede Bonnie.
-Più o meno dalle sei-
-E come mai ti sei svegliata così presto?-
-Non lo so. Ho una strana sensazione.-
-Che tipo di sensazione?-
Mi giro verso di lei- Come se... Come se prima o poi qualcuno di molto caro se ne andrà-
Bonnie mi guarda con sguardo comprensivo-Sei ancora triste per tua sorella. E' normale che tu ti senta così. Vedrai che tra un po' passerà. Ci vuole tempo-
-Lo spero...- 
Bussano alla porta. Bonnie,con passo deciso,va ad aprire.
-Ciao bellissima-dice Jason allegro,e da un bacio alla mia amica. Con lui c'è anche Shane.
-Ciao!-diciamo in coro io e Bonnie.
Corro da Shane e lo abbraccio,come se non lo vedessi da una vita. In realtà l'ho visto ieri sera,ma mi è mancato da morire.
-Hey-mi dice e mi bacia dolcemente.
-Andiamo in mensa? Sto morendo di fame!-dice Jason,guardando Bonnie con i suoi occhi azzurri.
Comincio a scendere le scale,mano nella mano con Shane. Ma arrivati alla fine delle scale,lascio andare la mano,a malincuore. Non devono vederci insieme.
L'intero maniero è addobbato per Halloween:ragnatele da tutte le parti,pipistrelli che svolazzano e fantasmi che camminano da una stanza all'altra,indisturbati.
In mensa c'è cibo a non finire,tutti piatti tipici di Halloween. Ed ecco Michael,che assalta il buffet. Con lui ci sono anche Damon,Laurel e Lola.
-Buongiorno-mi dice Damon,sorridendo.
Comincio a mettere in una tazza del caffè,quando la preside comincia a parlare.-Buon Halloween,ragazzi! Non vi rubo molto tempo. Volevo solo dirvi che i festeggiamenti veri e propri inizieranno alle 16 e che nel frattempo potete fare ciò che volete. Anche andare fuori dal maniero e visitare la città. Insomma divertitevi!-
I ragazzi esultano,contenti di poter finalmente uscire da quelle mura.
Vediamo la Merryweather venire a passo spedito verso di noi.-Ragazzi-dice. Il suo viso è serio come al solito-La preside vuole vedervi. Fatevi trovare all'entrata della Torre Proibita tra 5 minuti-e se ne va a passo di carica.
-Non dovevamo andarci domani alla Torre Proibita?-chiede Michael con la bocca piena.
-Se ci fa andare prima,significa che c'è qualcosa che non va.-dice Laurel.
-O che sta per succedere qualcosa-dico-In fondo è più di un mese che non vediamo Alex e i suoi seguaci. Avranno senz'altro architettato qualcosa-
-Può anche darsi,ma non possiamo saperlo. Tu ultimamente non hai avuto visioni e non hai sentito niente. Quindi non possiamo esserne sicuri.-fa Shane.
-Oggi in realtà ha sentito qualcosa-si intromette Bonnie.
-Hai sentito qualcosa? E cosa aspettavi a dircelo?-chiede Damon.
 
-Pensavo che fosse una cavolata. Bonnie mi ha detto che probabilmente riguardava la morte di mia sorella.-
-Cosa hai sentito?-chiede Laurel.
-Era una sensazione... Come se qualcuno di molto caro prima o poi se ne andrà...-
Tutti mi guardano seri,gli occhi pensierosi.
-Non credo che si tratti di tua sorella-fa Damon-altrimenti questa sensazione l'avresti avuta molto tempo fa.-
-Damon ha ragione. Riguarda il presente-dice Shane.-Spero solo non ci siano di mezzo altre morti-
-Lo spero anch'io...-dico-Ora andiamo. La Ross ci sta aspettando.-
Percorriamo un lungo corridoio e vediamo la preside,davanti ad una lunga scalinata.
-Scusi il ritardo. Stavamo parlando di questo improvviso cambio di idea-dice Damon.
-Avete ragione a discuterne. Sono fermamente convinta che stasera ci sarà un'altra battaglia. Tutti saranno distratti dalla festa. E sicuramente ci sarà qualche ubriaco. Quale momento migliore per agire-
-Siamo d'accordo con lei-dice Jason.
-Ora venite. Dovete scoprire più cose possibile prima della festa.-
Saliamo la lunga scala impolverata. Non c'è neanche una lampada. Non si vede niente. Ma fortunatamente la preside ha con sè delle torce e ce le offre.
Sono tesa. Non so cosa vedremo nella Torre. Ma non credo che sarà qualcosa di buono.
Arriviamo alla fine della Torre e ci troviamo davanti ad una vecchia porta di legno.
La preside tira fuori una chiave piuttosto arrugginita e la porta si apre,con un lungo,inquietante cigolio,su una stanza. C'è un letto,un grande armadio e una scrivania,piena di fogli ingialliti.
-Sapete-dice la preside entrando-questa era la stanza del primo preside dell'Accademia. Pare si sia impiccato. Ma non è stato trovato alcun motivo della sua impiccagione. Quindi viene il dubbio che lo abbiano obbligato. Che gli abbiano controllato la mente.-
Attaccata ad una sbarra di ferro c'è una corda. Sentivo i brividi muoversi su e giù lungo la schiena.
-Questa stanza è piena zeppa di energia negativa...-dico,senza fiato.
-E' la magia. E' per questo motivo che si pensa ad un controllo della mente. Quando si usano magie potenti come questa ne rimane sempre un po' nel luogo. Qua ci è rimasta per parecchio tempo e la porta non è stata mai aperta. Se osservate fuori dalla porta c'è del sale,per impedire che questa energia esca dalla stanza e si propaghi per tutto il castello. Se dovesse succedere,tutta la scuola ne risentirebbe. Diventeremmo tutti violenti e aggressivi,useremmo la magia contro gli altri... Un casino-
-Quando si è impiccato?-chiede Jason.
-Esattamente cento anni fa,pochi mesi dopo l'apertura dell'Accademia. Si dice che si rinchiudeva quassù per ore,a volte per giorni,a fare ricerche. Voleva trovare a tutti i costi un modo per annientare Helltown. Consultandosi con le stelle è riuscito a trovare molte informazioni,alcune riguardanti il futuro. Beh,cominciamo a cercare-
Vado verso la scrivania e la prima cosa che mi salta all'occhio è una lettera. E' indirizzata ai 7 Prescelti.
-Ehi! Questa è indirizzata a noi!-dico e comincio a leggere.
"Cari prescelti,
ho fatto parecchie ricerche prima di scoprire chi eravate,ma alla fine,grazie all'aiuto delle stelle,ce l'ho fatta.
Paige Sunders,nata il 21 giugno del 1997,giorno del solstizio d'estate.
Shane Rossi,nato il 21 marzo del 1889,giorno dell'equinozio di primavera.
Damon Rossi,nato il 22 dicembre del 1886,giorno del solstizio d'inverno.
Laurel Bianchi,nata il 17 marzo del 1997.
Bonnie Elisabeth Lovegood,nata il 15 agosto 1997.
Jason Bianchi,fratello di Laurel,nato il 26 luglio del 1995.
Michael Bennet,nato il 21 gennaio del 1997.
Ora,non ho molto tempo da dedicarvi. So per certo che tra poco arriveranno dei soldati da Helltown per rubare tutte le notizie che ho trovato sul vostro conto e sull'Amuleto di Heaven. Ma non preoccupatevi. Farò un incantesimo in modo che non possano trovare niente.
Quello che dovete sapere è scritto qua sotto:
sulla mia scrivania c'è una mappa. Sulla mappa è segnato con una X il luogo dove troverete l'Amuleto. Si trova a Firetown. Non conosco il luogo preciso,ma so per certo che si trova con Heaven. Firetown è assai lontana,vi toccherà un lungo viaggio. Lungo il cammino conoscerete molte creature nuove,molte benigne,altre maligne. Vi consiglio di portarvi dietro un libro dove parla di queste creature,così da poterne conoscere le caratteristiche e,eventulmente,un modo per difendervi da loro. Ce n'è uno sulla mia libreria. Conoscerete anche molte città,le quali vi metteranno alla prova,per assicurarsi che siate realmente i 7 Prescelti.
Purtroppo dovrete attraversare anche Fangtown ed Helltown. Lì troverete i pericoli più grandi,ma sono certo che ve la caverete alla grande.
L'intera regione magica confida su di voi. Fate del vostro meglio,e se mai dovreste aver bisogno di me,chiamatemi pure. Sarò a vostra completa disposizione.
Buona fortuna,ragazzi. Ne avrete bisogno.
Wiliams Mortimer."
-Ok,qualcosa sappiamo.-dice Jason-Serve la mappa...-
-Eccola-dice Laurel,allungando una mano sulla scrivania.
-Il libro di creature magiche-continua Jason.
-Preso-fa Damon.
-E tanta,tanta fortuna-conclude Jason.
Continua ad aggirarmi per la stanza,con dei terribili brividi che salgono e scendono lungo la schiena,dovuti a tutta questa energia negativa. Arrivo davanti alla corda,che dondola leggermente. Chiudo gli occhi e decido di toccarla. E immediatamente vedo la scena.
Wiliams Mortimer intento a fare un incantesimo. La porta si spalanca all'improvviso ed entrano degli uomini. Il loro viso è minaccioso. Sbattono a terra il preside,dicendo qualcosa che non riesco a sentire. Dopo di che uno di loro lo guarda intensamente negli occhi,mentre i suoi diventano rossi. Gli ordina qualcosa e il preside prende una corda,la attacca ad una sbarra di ferro del soffitto e... se la lega al collo. L'ultima immagine che riesco a vedere è quella del preside che penzola dalla trave.
Riapro gli occhi di scatto e comincio a respirare affannosamente. Intorno a me i ragazzi e la preside mi guardano preoccupati.
-Hai visto la sua morte?-chiede Laurel.
Annuisco,guardando nel vuoto.
-OK,ragazzi. Usciamo di qui.-propone la preside.
La donna richiude la porta a chiave,dicendo-Tutto ciò che avete visto quassù deve rimanere un segreto. Non dovete farne parola con nessuno.-
Annuiamo,e scendiamo la lunga scalinata.
 
E rieccoci nuovamente nello studio della preside Ross.
-Ragazzi,ritengo che dobbiate partire il prima possibile. Direi domani. Stasera ci sarà sicuramente un'altro attacco da parte di Helltown. Cercate di divertirvi più che potete questa sera. Ma tenete gli occhi aperti. Potrebbero attaccare da un momento all'altro. Ora andate.-
Ci ritiriamo tutti nelle nostre stanze. Comincio a preparare uno zaino. La roba non ci starà mai tutta,quindi decido di fare un incantesimo estensivo,in modo tale da poter portare più cose possibili con un peso minimo.
Verso le quattro scendiamo e cominciamo a festeggiare con gli altri,come se niente fosse. Come se non dovessimo affrontare una battaglia ormai prossima.
La sera arriva presto e Laurel è già ubriaca. Damon continua a tirare giù bicchieri su bicchieri,ma sembra stabile. Si vede che è abituato all'alcol.
Verso le nove andiamo a fare un giro nel bosco,aspettando l'attacco di Alex.
-Voi siete pronti?-chiedo con un filo di voce,guardando per terra.
-Non pensavo sarebbe successo così presto. Insomma,io sono venuta all'Accademia per imparare e per prepararmi alla battaglia. Ma fino ad ora ho imparato ben poco e non credo di porcela fare.-dice Laurel.
-Lo stesso vale per me-Bonnie-questa scuola cominciava davvero a piacermi. Ero convinta di dover affrontare la battaglia con qualche conoscenza in più,ma non conosco la maggior parte delle cose. Non so difendermi contro un demone e soprattutto non ho idea di come usare i miei poteri. Non sono pronta. E ho paura.-
Ragiono un po' sulle risposte delle mie amiche. Non so che dire. So solo che farò di tutto per proteggerle. Farò di tutto per proteggere la regione magica. L'ho promesso a Nelly. Tutti credono in noi. Non dobbiamo deluderli.
-Lungo il viaggio vi spiegherò tutto quel che so sui demoni,sulle varie creature che incontreremo,sui luoghi... Lo so,non è molto. Ma voglio aiutarvi il più possibile. E poi su Fangtown ed Helltown possono aiutarmi anche Damon e Shane,no? Ci sarete stati sicuramente-
-Sì,ma ci siamo cacciati più volte nei guai. Quelle città sono molto pericolose. Dobbiamo tentare di stare il più uniti possibile.-dice Shane.
-Voi avete assistito alla prima battaglia?-chiede Michael.
-Veramente no. Il preside Wiliams ci ha suggerito di non partecipare. Evidentemente sapeva già di noi. Così io ho passato l'intera guerra a spassarmela a Las Vegas.-dice Damon,con un sorrisetto malizioso.
-E io ero con lui. Ma siamo rimasti in contatto con alcuni amici di Fangtown,per sapere come procedeva la guerra.-
-Quindi ci sono altri vampiri che sono schierati con Heaventown?-chiede Jason.
-Beh,sì. Qualcuno ha capito che è inutile combattere una guerra iniziata cent'anni fa e solo per una questione di orgoglio.-dice Damon.
-Heilà! Come vanno le cose?- ci giriamo di scatto,pensando che sia un nemico. Invece è Miriam. Sospiriamo sollevati.
-Miriam! Non puoi apparire alle spalle così! Stiamo aspettando un attacco!-sbotta Bonnie.
-Scusate! Non volevo...-
-Allora,hai novità?-chiedo.
-Sì,ho novità fresche fresche da Helltown.-
-Davvero? Spara!-dice Michael.
-Ci sarà un agguato questa notte,verso l'una. Ma questo lo sapevate già. Il re di Helltown,non so come,ha scoperto che state per partire. Suppongo che manderà qualcuno per seguirvi.-
-Fantastico! Ci mancava solo questo!-sbotta Damon.
-Hai avvertito la preside?-chiede Laurel.
-Non ancora. Andiamoci ora. Così riusciremo ad avvisare l'intera scuola.-
 
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve! Scusate l'attesa,ma con la scuola,i compiti e mia madre che mi sta col fiato sul collo non sono riuscita a finire prima il capitolo. Spero che la storia vi stia appassionando. Se c'è qualcosa che non vi piace ditemelo pure. Vedrò come venirvi incontro,migliorandola magari. Come dico sempre,le critiche mi aiuteranno a migliorare.
Colgo l'occasione per augurarvi buon Natale e felice anno nuovo.
Saluti!
Z13

 

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Capitolo 16
*** Una nuova battaglia ***


 E' l'una meno dieci. L'intera scuola è riunita nella sala grande ad aspettare l'imminente battaglia. La tensione è palpabile.
Shane e Damon camminano avanti e indietro per la stanza. Mi scappa una risatina isterica.
-Perchè ridi?-chiede Shane fermandosi.
-Perchè entrambi camminate avanti e indietro. Qualcosa in comune allora ce l'avete.-dico,rendendomi conto che ho riso per una cazzata.
-Sì,hai riso per una cazzata-fa Damon-ma ridi ugualmente. Cerca di distrarti. Sei fin troppo agitata-
-Da cosa lo hai capito? A me non sembra.-chiede Michael.
-Dai battiti del suo cuore. Cazzo,si potrebbero sentire da un miglio di distanza-
Altra risatinna isterica. Cavolo,Paige,cerca di controllarti,mi dico.
-Calmati Stai tranquilla. Andrà tutto bene.-mi dice Shane,cercando di sorridere.
Ma è inutile. Sento la tensione di tutti. Sento la paura. Tutta colpa dell'empatia.
-Piuttosto,concentrati. Solo tu puoi sentire il pericolo. Solo tu puoi sentire se stanno arrivando.-mi dice Jason.
Ok. Provo. Chiudo gli occhi. Cerco di concentrarmi. Ma niente.
Scuoto la testa,facendo capire agli altri che non sento niente.
Vedo la preside farsi strada tra gli studenti,seguita dalla Merryweather.
-Allora-comincia. Ma nemmeno lei sa cosa dire-senti qualcosa?-
-Niente-dico con un filo di voce.
-Concentrati di più-mi dice la Merryweather-controlla la tua empatia. Puoi respingere i pendieri degli altri. E anche le sensazioni. Concentrati solo su Helltown e su Alex. Puoi farcela.-
Annuisco e chiudo gli occhi. Tento di eliminare tutte le emozioni. Visualizzo l'immagine di Alex.
Passa un po' di tempo. Minuti,forse. Ma non me ne rendo conto. Poi capisco.
-Sono appena entrati in città-dico,aprendo gli occhi.
-Sei riuscita a vedere quanti sono?-mi chiede la preside.
-Non lo so di preciso. Sono tanti. Almeno un centinaio. Vampiri,demoni di ogni tipo. Ho visto Alex e con lui c'erano Nora e la regina.-
-Perfetto-dice la preside. Le compare un microfono dal nulla.-Ragazzi,prendete le scope. Andiamo in città.-
Centinaia di scope spuntano nella sala grande. Tutti vi montano. Vedo Bonnie avvicinarsi alla preside.
-Io prerirei andare a piedi.-
-Per quale motivo? Tu puoi volare senza scopa-
-Beh,ecco... Io soffro di vertigini-
-Oh,capisco. Allora andrai con Damon e Shane-dice allontanandosi.
-Salta su. Arriveremo in un baleno.-dice Damon,prendendola in braccio.
-Ci vediamo là-mi dice Shane.
Da quando Bonnie soffre di vertigini? In effetti alla prima lezione di volo era un po' agitata. Lei è un tipo introverso. Non le piace parlare di sè. Forse è per questo che non lo ha detto a nessuno.
Prendo una scopa e volo verso l'entrata. La notte è scesa da ore,ormai. Non si vede niente. Seguo tutti gli altri. Spero solo di non perdermi.
Faccio un respiro profondo,poi sento una voce nella testa. E' Alex.
-Salve dolcezza,è un po' che non ci si vede-
-Che vuoi?-
-Ti voglio proporre un patto. Se ti rimetti con me e,ovviamente,ti allei con Helltown,eviteremo questa battaglia-
-E se non accetto?-
-Beh,sarò costretto a dare inizio a questa dolorosa battaglia,in cui sicuramente qualcuno ci rimetterà le penne-
-Non accettare!-mi urla Laurel. Avrà sentito quello che dicevo-Qualunque cosa ti abbia proposto quel verme,non accettare! Noi ce la caveremo. Ce la caveremo tutti!-
-Fossi in te non ascolterei la tua amica-continua Alex-accetta e non vedrai i tuoi amici soffrire-
Perchè deve essere così crudele?
-Perchè la cosa più importante per te sono gli amici. E questo è l'unico modo che posso usare per indurti ad allearti con noi-
Penso alla proposta. Non voglio allearmi con Helltown. Ma non voglio neanche far soffrire i miei amici. Che cosa devo fare?
-Tic-tac! Tic-tac! Il tempo stringe,mia cara. Allora,qual è la tua scelta?-
-Rimango fedele a Heaventown-
-Peggio per te,mia cara. Ora guarda i tuoi amici morire-
Tra gli alberi vedo una sfera di energia nera puntare contro di noi. Viene dalla radura.
-Attenti!-sento la preside urlare.
Tutti sono riusciti a schivarla. Ci dirigiamo verso la radura,dove vediamo la schiera di Helltown pronta ad attaccare.
Atterro insieme agli altri. La preside si fa avanti e lo stesso Serafina Mcloud.
-Salve Marianne-dice la regina.
-Salve Serafina-dice la preside. Poi continua-Non ti sembra una cosa inutile? Continuare una battaglia iniziata cent'anni fa da persone che neanche conosci? Perchè perdere tempo quando possiamo stare tutti dalla stessa parte? Saremmo più forti e in grado di superare...-
Non riesce a finire la frase. Serafina la interrompe- Sciocchezze! Balthazar aveva delle idee squallide. Eppure lo hanno votato ugualmente. E' ovvio che si è comprato i voti. Era un riccone,non ricordi?-
-Sì,era ricco. Ma aveva un cuore d'oro. Voleva bene al suo popolo,e presto anche il popolo ha cominciato ad amarlo-
-Cazzate! Alyon era un grande re. Ma Balthazar lo ha ucciso! Lui aveva avuto grandi idee per il suo popolo-
-No,mia cara. E' stato Alyon che ha ucciso Balthazar,non ricordi? Lo ha avvelenato! E il popolo di Heaventown ha deciso di inviare un uomo per vendicare la morte del sovrano.-dice la preside. Fa una breve pausa e poi continua-Balthazar aveva avuto una grande idea. Unire tutte le città della regione magica in un unico regno. Voleva un regno pacifico,senza avversità. Non ti pare un grande progetto?-
-Quello di Alyon era un grande progetto. Far sì che tutti avessero le stesse idee. I trasgressori sarebbero stati puniti. Quello sarebbe stato un reame pulito. E invece Balthazar ha rovinato tutto-
-Alyon aveva ideato una monarchia fascista. Nessuno vuole avere le stesse idee degli altri. Avendo idee diverse si imparano cose nuove. E' bello e interessante conoscere il punto di vista delle altre persone,ma Alyon non lo aveva capito. Era convinto di essere nel giusto. Era egoista e non gli importava niente degli altri. Ma come ho già detto altre volte,è inutile rivangare il passato. E' inutile questa guerra.-
-No,non è inutile. E' più che giusta. Anche noi vogliamo essere compresi. Anche noi vogliamo far valere le nostre idee e non rimanere nell'ombra passando sempre per qualli cattivi-
-Ma noi non abbiamo questa idea di voi. Anzi,ne abbiamo parlato più volte insieme al nostro re. Noi vorremmo che capiste i vostri errori,vorremmo tornare ad essere un popolo pacifico,senza rivali. Senza dover essere costantemente spaventati all'idea di un vostro attacco a sorpresa. Questa guerra è iniziata da un semplice rifiuto. E' iniziata dall'orgoglio che si celava nel cuore di Alyon. Lui voleva a tutti i costi essere votato re. Era convinto di essere scelto,perchè considerava le sue idee migliori di quelle di Balthazar. Ma non è stato scelto e dentro di lui è nato l'odio che per cent'anni è stato motivo della vostra guerra. Non della nostra. Noi non vogliamo questa guerra. Noi vorremmo risolvere le nostre incomprensioni con le parole e non con la forza. Che ne dici?-
-Lo trovo inutile. Non si possono risolvere certe questioni con le parole-
-Stai combattendo una battaglia inutile e solo per orgoglio-cerca di nuovo la preside di convincere la regina.
-Sciocchezze! E adesso basta con le chiacchiere! Diamo inizio alla battaglia!-urla Serafina.
La schiera di Helltown si muove verso di noi,pronti ad attaccare.
Anche noi iniziamo a correre contro di loro. Ed ecco Alex,che viene verso di me. Gli lancio una sfera di energia,che lui schiva con elleganza.
-Ti avevo detto di allearti con noi. Avresti evitato tutto questo.-
-Non voglio allearmi con te. Preferisco lottare.-
-Sei egoista. Così farai solo del male ai tuoi amici-
-Perchè fai questo?-
-Perchè voglio eliminare Heaventown definitivamente. E per farlo sfrutterò te,perchè ti conosco come le mie tasche. Conosco ogni minima parte di te,ogni pensiero. So quando sei triste o felice. So come sconfiggerti. Alla fine di questa battaglia rimarrai abbattuta,triste,scoraggiata.-
-Qusto non succederà!-urlo e mi scaravento contro di lui. Comincio a tirargli calci e pugni,ma lui li schiva.
Dopo due minuti sono già senza forze,e lui ne approfitta per attaccare. Mi ti un pugno in mezzo alle costole. Mi accascio a terra. Il dolore è lancinante.
-Tutto qui quello che sai fare?-dice,tirandomi i capelli per farmi alzare la testa. E poi mi tira un'altro pugno.
Tento di tirare una sfera di energia,ma le costole mi fanno male. Credo che se ne sia rotta qualcuna.
Adesso sono sdraiata a terra,respiro a fatica.
-Sei debole.-
-Hai detto che mi conosci come le tue tasche,quindi dovresti saperlo-
-Non mi aspettavo che lo fossi così tanto-
-Hai dimenticato che non mi piace alzare le mani?-
Si avvicina a me e mi mette una mano intorno al collo.
-Avanti,uccidimi. Se questa ti sembra la cosa più giusta.-
Comincia a fare presa sul collo-Non voglio farlo. Ma devo-
-Non toccarla-la voce di Damon.
-Oh,ma guarda. E' arrivata la cavalleria-
-Prenditela con me-
-Con molto piacere-un sorriso maligno spunta sul viso di Alex.
I due cominciano a lottare. Penso che tra loro siano molto simili. Entrambi non vogliono perdere le persone che amano. Damon stava male per suo fratello,ma non lo dava a vedere. Mentre Alex... Penso che in fondo tiene ancora a me,anche se lo dimostra in modo crudele.
Damon cade a terra. Alex è troppo forte anche per un vampiro di centoventisei anni. Ormai ce l'ha in pugno.
Mi faccio forza e con fatica mi alzo da terra per andare ad aiutarlo.
-E' finita Damon-
-No-dico e mi piazzo davanti ad Alex.-Non lo toccare-
-Ma guardati. Non ti reggi nemmeno in piedi. Cosa credi di fare?-
Comincio tirando una sfera di energia,che lo becca in pieno. Cade a terra-Tutto qui?-
Nonostante il dolore comincio a tirargli dei calci.
-Oh,la bambina è cresciuta. Prima non voleva alzare le mani e adesso tira calci. E il tutto in meno di cinque minuti. Che progresso-
-Stai zitto!-
-Ma forse lo fai solo per tua sorella. Infondo glielo hai preomesso. Ero presente quel giorno? Penso proprio di sì,visto che l'ho uccisa io.-
-Stai zitto!-dico di nuovo e cominciano a uscirmi le lacrime dagli occhi.
-Non ti fa arrabbiare questo? Hai davanti l'assassino di tua sorella e non hai la forza di ucciderlo-
-Smettila Alex! Non vedi che così le fai male?-dice Damon.
-Che cosa frustrante-continua Alex.
-Stai zitto!- urlo e poi mi accascio a terra.
-Hai visto? Ti conosco. Adesso sei abbatutta moralmente. Non serve la forza per renderti triste. Ciò che ti fa più male sono le parole. Ti sei resa conto che se Nelly è morta è solo colpa tua-
-Adesso smettila!-dice Damon,tirangogli un pugno-Paige,non ascoltare questo pezzente! Se tua sorella è morta non è colpa di nessuno. E' colpa sua. Lui l'ha uccisa,ricordi? E adesso ce l'hai davanti,fagliela pagare. Vinci questa battaglia contro te stessa. Liberati da questo peso ora che puoi.-
-Non potrei mai uccidere qualcuno-continuo a piangere,guardando negli occhi Damon,che mi ha messo le mani sulle spalle.
-Lo so. Credimi,lo so. Io ho ucciso parecchia gente innocente e adesso mi dovrò portare questo rimpianto per l'eternità. Ma alcune persone,beh,hanno fatto la fine che si meritavano. E lui lo merita. Lui merita di morire-
-Nessuno merita la morte.-
-Ma che bel quadretto. Oserei dire che siete fatti l'una per l'altra. Come si suol dire,gli opposti si attraggono-
-Falla finita. Il tuo sarcasmo è deprimente-dico guardando per terra. Mi alzo in piedi e vado verso di lui. Lo guardo dritto negli occhi e poi continuo-Adesso prendi i tuoi soldati,la tua cara mammina e te ne vai fuori dalle palle. Te ne torni da dove sei venuto e lasci in pace me e i miei amici.-
Mi guarda spaventato e corre via.
-Ma che diavolo stai facendo Alex?!-urla Serafina vendendolo correre via.-Oh! Non importa! Questa volta finisce qui,Marianne. Ma ti avviso:la prossima volta sarà quella definitiva.-
-Paige,ma...-fa Damon.
Mi giro verso di lui-Hai visto? Se l'è data a gambe!-
-I tuoi occhi...-continua.
-Che hanno i miei occhi?-
-Sono neri...-
 
Siamo tornati tutti a scuola. Feriti:quattordici,compresa me. Morti:nessuno. Magra consolazione. Ma l'infermiera ha avuto un gran daffare. Io ho due costole rotte,per via del pugno che mi ha tirato Alex.
Tutti vanno a letto,esausti dalla battaglia che,per quanto corta,è stata faticosa per tutti.
Mi ritrovo nella sala grande,sola,con Damon.
-Avevo gli occhi neri?-chiedo,un po' spaventata.
-Sì. E non riesco a capire come sia possibile.-
-Io forse sì-
-E allora parla! Che aspetti?-
-Di solito sono i demoni ad avere gli occhi neri. Ma solo quando controllano la mente di qualcuno.-dico,sospirando.
-Che vuoi dire?-
-Secondo te Alex si può spaventare per una simile minaccia? Gli ho solo detto di andarsene! E lui è corso via,spaventato. Non è normale-
-Stai dicendo che gli hai controllato la mente?
-Per quanto assurda possa essere,è l'unica risposta sensata che abbiamo-
-Quindi sei un demone?-
-No,non lo sono. Sono una strega a tutti gli effetti,altrimenti le mie sfere di energia sarebbero nere. No,ci dev'essere un'altra spiegazione-
Silenzio. Damon non sa cosa dirmi. Rimane semplicemente a fissarmi.
-Dobbiamo tornare nella Torre Proibita. Ora o mai più. Dobbiamo scoprire dell'altro.- 
Camminiamo in silenzio lungo la scalinata della Torre. Arrivati davanti alla porta della Torre,mi chiedo come possiamo aprirla,ma a quel punto Damon gli dà una spallata. La porta si spalanca.
-Spero solo che non ci abbia sentito nessuno-dice.
Entriamo nella stanza. Sento i brividi andare su e giù lungo la schiena.
Cominciamo a cercare tra le carte sulla scrivania.
Dopo mezz'ora di ricerche mi sento sconsolata. Non abbiamo trovato niente.
-Ehi,guarda qui-mi dice Damon.-Questo è l'albero genealogico di Alex. Se c'è il suo ci sarà anche il tuo. Magari avevi un parente con questo potere-
-Dove lo hai preso?-
-Qui,in questo cassetto-
Mi metto a cercare. -Guarda,qui c'è l'albero genealogico tuo e di Shane. Ah,ecco il mio!-
-Leggi i nomi-
-Paige e Nelly Sunders. Lily e Will Sunders,i miei genitori. Margareth Sunders,mia zia. Julie e Arthur Sunders,i miei nonni...-
-Perchè avete tutti lo stesso cognome?-
-Perchè si usa dare ai figli il cognome della madre. Se lo desiderano anche i padri possono prendere il cognome della moglie-gli spiego. Poi continuo-Jenna Sunders e Peter Grey,i miei bisnonni. Jenna è figlia di... Oh,mio Dio...-sono senza fiato.
-Figlia di...?-chiede Damon,preoccupato.
Lo guardo negli occhi-Figli di Eleonoir Sunders e Alyon Smith-
-Quel Alyon?-
-Quel Alyon-
-Oh,cazzo! Ecco da chi hai preso il potere! Scommetto che nemmeno tua zia lo sa-
-Mio padre non è il padre di Nelly...-
-Non è riportato niente sul vero padre di Nelly. Ma...-dice Damon.
-Ma cosa?-
-Leggi qui. E' l'albero genealogico di Alex.-
-Will Sunders e Serafina Mcloud... Da loro è nato Alex.-
-Poi Serafina ha avuto un'altra figlia insieme ad Arthur Smith ed è nata Nora. In sostanza tu e Alex sareste fratellastri. Questa cosa non ti fa rivoltare lo stomaco?-
-Se mi fa rivoltare lo stomaco? Io sono andata a letto con lui!-mi metto una mano sulla fronte,sconvolta-Che schifo!-
Damon si mette davanti a me-Magari non lo sapeva nemmeno lui...-
Gli tiro un'occhiataccia.
-Ok,fa schifo. Fa terribilmente schifo. Ma ormai è inutile piangere sul latte versato. Quel che è fatto è fatto. Guarda il lato positivo:almeno da questa storia non ne sono usciti due gemelli.-
-Hai finito di dire cazzate?-dico,ma mi scappa un sorriso.
-Ah! L'ho vista! C'era l'ombra di un sorriso!-dice sorridendo a sua volta.
-Non è vero!-dico e vado verso le scale. Ma lui mi prende da dietro e mi mette davanti a lui.
-Come sarebbe a dire "non è vero"? Io l'ho visto. E vedo che sta per spuntarne un'altro-
Rido. Anche nei momenti più seri,Damon trova sempre un modo per alleggerire la tensione.
-Guarda come ride!-
Tiro la testa all'indietro,ridendo sempre di più.
-Quanto mi piace quando ridi così-
Torno seria-Cosa?-
Silenzio. Damon si avvicina velocemente a me,mi spinge contro il muro e mi bacia.
Non me lo aspettavo... Chiudo gli occhi,lasciandomi cullare da quel magico momento,dove non esiste più niente e nessuno. Ci siamo solo io e Damon.
Ma cosa provo realmente per lui? Fino a ieri lo consideravo un grande amico. Ma adesso? Adesso che mi sta baciando?
Sento un turbine di emozioni. Sento l'amore,ma allo stesso tempo la paura,il dolore,la felicità... Con Shane era tutta un'altra cosa. Con lui mi sento felice,ma allo stesso tempo sicura e protetta. E poi Shane... Un momento! Shane!
Spingo via Damon,con più forza possibile e corro giù per le scale.
Mi rifugio in camera e mi butto sul letto.
Per tutto il resto della notte mi rigiro e mi rigiro nel letto,pensando agli avenimente delle ultime ore.
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Ciao! Rieccomi con un nuovo capitolo. Come sempre,spero sia di vostro gradimento. Durante le vacanze spero di riuscire a porta avanti ancora un po' la storia.
Ora vi saluto e vi prometto che presto pubblicherò il prossimo capitolo. Aspetto le vostre recensioni!
Saluti!
Z13

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Capitolo 17
*** Lasciati andare ***


 Ed ecco il giorno della partenza. E qui comincia la vera avventura. Viaggeremo per tutta la regione magica,conosceremo nuove creature. Troveremo l'Amuleto? Questo non lo so ancora. Spero solo di essere all'altezza della missione.
Io e le ragazze siamo in piedi da ore,per finire gli ultimi preparativi. Da quando ci siamo alzate non ci siamo parlate. Non sanno niente di quello che è successo ieri. E per il momento non voglio dire niente. Non ne voglio parlare. Non so come la prenderebbero. Non voglio dirlo nemmeno a Shane. Penso che non gli dirò nemmeno del bacio tra me e Damon,che tra l'altro ho paura di incontrare.
Prima di uscire dalla camera,rimango sulla soglia a guardarla. E' completamente vuota. Non ci sono più i poster,i vestiti buttati a terra,i letti sfatti,la musica a palla a tutte le ore... Rimane una stanza vuota. Ma piena di ricordi. Il tempo passato con le ragazze,con Shane,le risate,i baci,le lacrime. Tutto racchiuso in questo quattro mura. Mi mancherà. Mi mancherà tutto questo. Le volte in cui ci svegliavamo tardi e i professori ci rimproveravano. L'odio della Merryweather verso Shane e Damon,motivo di risate e battute. Le osservazioni sul fisico da urlo del prof Northman,le battute del prof di storia che non facevano ridere a nessuno.
Non pensavo che sarei arrivata ad amare quest'Accademia.
Chiudo la porta a chiave e insieme a Bonnie e Laurel scendo quella scalinata per l'ultima volta,sconsolata.
L'entrata della scuola pullula di studenti. Ci sono tutti. Sono venuti a salutarci. Sento la loro paura,ma anche la speranza che nutrono per noi. Con molti di loro non ho neanche mai parlato,ma nonostante questo si fidano di noi. Sanno che ce la faremo. Ma ce la faremo? Vinceremo questa stupida guerra contro Helltown?
Sono domande a cui per ora non posso rispondere. So solo che non voglio deludere nessuno. Soprattutto Nelly. Lei crede in me. Crede in noi. E anche se non è qui con me fisicamente,io so che non mi lascerà mai.
-Allora ragazzi. Siete pronti per partire?-chiede il prof Northman.
-Mai stati così pronti-dice Damon. Non gli manca mai il sarcasmo,neanche nei momenti più tesi.
Non voglio nemmeno guardarlo. Mi vergogno troppo. -Dov'è Shane?-chiedo invece,sentendomi improvvisamente in colpa per averlo chiesto davanti a Damon.
-Non verrà-dice lui,senza tralasciare emozioni.
-Come sarebbe a dire "non verrà"?-chiede Michael.
-Che non verrà. Se ne è andato.-
-Cosa?! Proprio adesso che dobbiamo partire?-chiede Jason.
-Evidentemente non se la sentiva.-
-A te non ha detto niente?-mi chiede Laurel.
-No,non lo vedo da dopo la battaglia-
Che fine ha fatto? Perchè se ne è andato senza dire niente? Che mi abbia visto baciare Damon? Guardo il vampiro in questione,che scuote leggermente la testa.
Se non se ne è andato per il bacio,allora perchè?
-Anche se Shane non c'è,dovete partire. Vi troverà tramite suo fratello-dice la preside.-Ora andate. Buona fortuna,ragazzi. Ne avrete bisogno-
Saliamo sulle nostre scope. Bonnie starà con Damon,in sella ad una moto.
Ci innalziamo in cielo con le nostre scope,lasciandoci indietro i ragazzi e i professori dell'Accademia,che ci appaludono per incoraggiarci.
E' iniziato il nostro viaggio. Prima tappa: Fangtown,il regno dei vampiri.
 
Dopo un'intera giornata di viaggio,eccoci accampati nel bel mezzo del nulla. Manca ancora un po' per arrivare a Fangtown. Ma quanto diavolo è grande Heaventown?!
-Allora che si mangia?-chiede Michael.
-Possibile che pensi solo al cibo?-fa Bonnie.
-Perchè? Non dovrei? E' tutto il giorno che viaggiamo su quelle stramaledette scope! Non mi sento più il culo! E per di più sto morendo di fame!-
-Ok,ok,ora calmati. Ragazzi,vediamo di cucinare qualcosa,se non vogliamo che Michael abbia una crisi isterica-dice Jason.
Vado verso la borsa e comincio a tirare fuori i panini che la cuoca ci ha preparato prima della partenza. Ne tiro uno a ognuno e poi tiro una sacca di sangue a Damon.
-Vado a vedere se c'è qualche albero di frutta o delle bacche-dico.
Non ho fame. Voglio solo starmene da sola e cercare di trovare una spiegazione per l'improvvisa sparizione di Shane. E se fosse lui la persona cara della mia sensazione di ieri? Non ci sono altre spiegazioni. Nessun altro per il momento è sparito. Solo lui.
-Hai intenzione di ignorarmi ancora per molto?-sento la voce di Damon alle mie spalle.
-Non ti sto ignorando-
-Ah davvero? Ne sei sicura? A me risulta che è da ieri sera che non mi rivolgi la parola-
-Semplicemente non ho niente da dirti-
-Guardami quando ti parlo!-dice prendendomi per un braccio e facendomi girare per guardarlo-Dobbiamo parlare-
-Non voglio-dico distogliendo lo sguardo.
-Ma io sì-dice prendendomi il mento per indurmi a guardarlo.-Perchè sei scappata ieri?-
-Perchè non volevo complicazioni. Ti ricordo che sto con Shane.-
-Non mi sembrava che ieri ti importasse molto di stare con Shane mentre mi baciavi...-
-Sei stato tu a farlo-
-Non ti sei scostata. Anzi,mi è anche parso che ti piacesse-
-Non ne voglio più parlare-dico andandomene.
-Perchè scappi quando ci sono dei problemi?-
Non voglio rispondergli. Io la mia risposta gliel'ho data. Non c'è bisogno di altre spiegazioni.
Vado verso un albero di mele e mi allungo per coglierne una. Ma Damon la prende prima di me.-Non ci saresti mai arrivata. Sei troppo bassa-
Faccio un mezzo sorriso.-Mi aiuti?-
-Solo se poi parliamo-
-Ok-
Lo vedo salire sull'albero,poi allunga una mano per aiutarmi a salire. Mi tira su come niente e mi fa sedere accanto a lui. Lo guardo,e per un secondo rimango travolta da quelle pozze verde scuro,identiche a quelle di suo fratello. Poi distolgo lo sguardo,ricordandomi che siamo su quell'albero per raccogliere le mele.
Sogghigna leggermente.
Faccio per prendere una mela,ma la prende lui prima di me. In un'attimo ha già riempito la borsa che mi ero portata per le mele.
Scende dall'albero con un'agilità sconvolgente,appoggia a terra la borsa e poi mi fa segno di scendere. Scivolo giù dall'albero,e lui mi prende al volo. Rimango a guardarlo,a guardare i suoi fantastici occhi verde scuro,le sue labbra carnose,il viso scolpito... Poi lo vedo sorridere e mi rendo conto che è il momento di scendere.
-Ok,possiamo tornare dagli altri-dico,per farlo smettere di sorridere.
-Eh,no. Una promessa è una promessa-
Mi giro a guardarlo-Che vuoi sapere?-dico,scrollando le braccia.
-Prima di tutto,perchè mi hai baciato?-
Rimango a pensare alla domanda per un po',poi rispondo-Sei stato tu a baciarmi-
-Sì,ma tu non ti sei opposta-dice,facendo un sorrisetto malizioso.
-Beh... E come avrei potuto? Mi avevi inchiodata al muro!-
-Ah ah! Errore. Potevi eccome,ma lo hai fatto dopo che ti sei ricordata di Shane-dice,sorridendo-Quindi mi sorge una domanda spontanea:ti piaccio?-
-Dovrei chiederlo io a te-
-Ok.-si avvicina a me e mi mette le mani sulle spalle. Un brivido mi percorre la schiena-Paige,io sono innamorato di te. Dal primo momento che ti ho vista-
Deglutisco. Non mi aspettavo una risposta del genere. Ok,non ci voglio pensare-Cioè quando mi fissavi insistentemente il collo?-
-Beh,che ti devo dire? Hai un bel collo. Se la mia umanità fosse ancora spenta,avrei già tentato di azzannarlo-
Chissà com'è farsi mordere da un vampiro...
-Vuoi provare?-dice malizioso.
-A fare che?-
-A farti mordere da un vampiro-
-Smettila di leggere i miei pensieri!-
-Vuoi provare,sì o no?-sorride.
Non so che dire. Ho sempre desiderato provare,ma se lo dovessere scoprire gli altri? Se lo dovesse scoprire Shane?
-Eddai,lasciati andare. Giuro che non ti uccido-
-Ok-
-Davvero? Guarda che bere il sangue è una cosa piuttosto personale-
-Che vuoi dire?-
-Beh,che dal momento in cui inizio a bere sentirò costantemente i tuoi pensieri,anche involontariamente...-
-Tanto lo fai di continuo-
Ignora la mia ultima frase-...e sentirò sempre se sei in pericolo,se sei triste... Insomma,tutte le tue emozioni-
-Ok. Dai fallo-
-Dove vuoi che ti mordo?-
Ci penso un secondo e poi tiro su la manica della felpa-Terrò su la felpa finchè il segno non se ne andrà-
-Rimarrà la cicatrice-
-Correrò il rischio-
-Sai,c'è un modo più veloce per far guarire le ferite-
-Sarebbe?-
-Potresti bere il mio sangue-
-Questo mi renderebbe unita a te-
-Già,ma è un vantaggio. Non rimarranno ferite,nè cicatrici. Di conseguenza nessuno saprà che ti ho morso-
Ci rifletto su. In fondo che ho da perdere? Shane se n'è andato,abbiamo una guerra da affrontare. Posso farla qualche cazzata ogni tanto.
-Questo è lo spirito giusto! Posso morderti sul collo?-
-Basta che non mi sporchi la felpa-
-Perfetto. Ma andiamo via da qui. Potrebbero vederci gli altri-
Mi prende in braccio e a velocità di vampiro mi porta nel cuore del bosco
-Però la felpa ti conviene toglierla-dice,mettendomi giù. Sono un tantino imbarazzata...
-Ok-
-Wow! Questa maglietta è perfetta! Non ci sono nemmeno le spalline!-dice in tono malizioso.
Vorrei sprofondare...
-Sprofonderai dopo. Ora siediti e rilassati. Al resto penso io-
Mi siedo,appoggiandomi ad un albero e lui si siede accanto a me. Mi sposta delicatamente i capelli,mentre un brivido mi percorre la schiena. Lo guardo intensamente negli occhi. Poi si avvincia lentamente. Mette le labbra sull'incavo del mio collo e lo bacia dolcemente.
-Mi devi mordere,non baciare-
-Ok... Volevo divertirmi un po'...-
Si avvicina al mio collo di nuovo. Mi mette una mano sulla guancia e poi sento le zanne perforarmi la pelle.
Sento dolore. Ma anche piacere. Dio... Non pensavo che sarebbe stato così piacevole! Sento il sangue uscire dal mio collo. Damon beve come se non bevesse da mesi.
Beh,in effetti è così,visto che all'Accademia beveva solo sangue animale... Non riesco nemmeno a pensare...
Gli metto una mano sulla testa e lo stringo forte a me. Che mi succede?
Comincio a sentirmi debole. Credo sia arrivato il momento di smettere.
-Damon...-comincio-Damon,basta così-
Non smette. Oh cazzo! E se avesse perso il controllo? In effetti beve con più foga di prima.
-Damon!-non mi ascolta.
Ok,a mali estremi,estremi rimedi. Non andrebbe fatto. Ma se non voglio morire prosciugata... Lo prendo per le spalle e con tutta la forza che ho lo spingo via,buttandolo a terra. Lui si rialza subito e mi guarda famelico. E' un po' arrabbiato. Ma che dico? E' incazzato! Ecco,l'ho detto che non dovevo farlo! Non bisogna mai spingere via un vampiro mentre beve,altrimenti si imbestialisce.
-Ok,Damon. Sono io. Sono Paige. E' tutto a posto-
Viene verso di me. Oddio! E adesso che faccio?
Si avvicina sempre di più. Ormai e vicinissimo al mio viso...
Mi bacia. All'inizio dolcemente,ma poi in modo più appassionato. Come quando beveva il mio sangue.
Mi lascio andare a quel fantastico bacio. Poi,tutto è più chiaro.
Gli tiro uno schiaffo-Stavi fingendo!-dico,appena riesco a liberare la bocca.
Si mette a ridere di gusto.
-Non è divertente-
-Invece sì che lo è-dice-perchè così ho avuto le mie risposte senza chiederti niente. Sapevo benissimo che non mi avresti mai detto la verità-
-Sei un bastardo!-dico,alzandomi e incamminandomi verso il campo.
-Dove credi di andare tu?-dice,sbarrandomi la strada.
-Dagli altri-
-Con le labbra e la spalla sporche di sangue?-
Sbuffo.-Sei un approfittatore-
Per tutta risposta,si morde il polso e me lo offre-Dai,bevi. Prima che si richiuda-
Gli tiro un'occhiataccia,e poi comincio a bere. Nel frattempo lo guardo. Sembra eccitato.
-Ok,direi che può bastare-
-La ferita sul collo non si è ancora richiusa. Bevine ancora-
Alzo gli occhi al cielo e ricomincio a bere. Lui nel frattempo ride. Cosa ci sia da ridere non l'ho ancora capito.
-Ok,basta. Andiamo-
-Sei ancora sporca. Guarda,lì c'è un laghetto. Và a pulirti lì-
L'acqua del laghetto è fresca. Mi lavo il più veloce possibile. Non voglio stare ancora sola con lui. E' diventato piuttosto imprevedibile.
-Ti ricordo che ora sento i tuoi pensieri-
-Mi fa piacere. D'ora in poi penserò solo a cose cattive che ti riguardano-
-Almeno mi penserai. E' già qualcosa-
Mi alzo in piedi e faccio per andarmene. Ma lui mi blocca di nuovo e mi spinge in acqua.
-Ma sei impazzito?!-dico,appena riemergo.
-E' stato divertente,no?-
-No-dichiaro,uscendo dall'acqua,ma lui mi ributta dentro.
-Smettila! Buttati tu,piuttosto-
-Ok-dice. Si toglie maglietta e pantaloni e si butta in acqua.
-Potevi aspettare che mi spogliassi anch'io. Almeno evitavo di bagnare i vestiti-
-Se vuoi spogliarti accomodati. Ti sfido a farlo-
Ok,lo accontento. Mi tolgo la maglietta e i pantaloni e poi mi metto a braccia conserte-Contento?-
-Sarei più contento se ti levassi anche le mutandine e il reggiseno,ma va bene così-
-Fai schifo!-
-Però ti piaccio-dice avvicinandosi e prendendomi per i fianchi.
-Non è vero-distolgo lo sguardo.
-Ah sì? E com'è che nemmeno prima che ti stavo baciando ti sei scansata? E poi guarda che ora sento molto meglio i tuoi pensieri,e so per certo che ti è piaciuto da morire.-
Si fa sempre più vicino.-Io sto con Shane. E non voglio tradirlo-
-Ma Shane se ne è andato! E poi,in sostanza,lo avresti già tradito. Visto che ti sei fatta baciare da me. Lasciati andare,dolcezza. Lasciati andare-
Lo guardo negli occhi. Shane se ne è andato. Senza dire niente. Senza parlare con nessuno. E ci sto male. Ma Damon è qui,lui mi piace e anche tanto. Quindi,lasciamoci andare.
Lo bacio,circondangli con le braccia la testa e il collo. Lui continua a tenermi le mani sui fianchi. E' una sensazione fantastica.
-Guarda che ti ho sentita prima. Hai pensato "Damon mi piace e anche tanto". Quindi lo hai ammesso. Vedi che avevo ragione?-
Per tutta risposta lo bacio di nuovo. Vorrei che questo momento non finisse mai.

 

ANGOLO SCRITTRICE

Salve!
Rieccomi con un nuovo capitolo. Spero come al solito che vi piaccia il modo in cui va avnti la storia. Aspetto le vostre recensioni.
Colgo l'occasione di augurarvi un fantastico anno,un po' in anticipo,ma dettagli.
Saluti!
Z13

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Capitolo 18
*** Dolore e senso di colpa ***


 Mi sveglio di colpo. Ho i capelli pieni di foglie. E ho addosso solo la felpa. Abbasso la zip e mi accorgo di essere... nuda!
Cazzo. Che è successo ieri sera? Non avrò mica...
-Sì,l'hai fatto. Dice Damon-
Sono imbarazzatissima. Ok,mantieni la calma. Mantieni la calma.-Non doveva succedere-
-Tu lo volevi. Io lo volevo. Perchè mai non doveva succedere?-
-Perchè no. Io sto con Shane. E non deve sapere di tutta questa storia. Non lo deve sapere nessuno-dico,cominciando a rivestirmi.
-Perchè non vuoi stare con me?-chiede. Per la prima volta,serio.
Lo guardo negli occhi. Mi sento un po' in colpa.-Perchè sto con Shane-
-Ma lui se ne è andato!-
-Ma stiamo ancora insieme! Non smetterò di aspettarlo finchè non verrà qui a dirmi che è finita e non tornerà. E poi... Tu sei suo fratello! Dovresti essere il primo ad essere preoccupato per lui!-
Distoglie lo sguardo e non dice niente.
Poi continuo-A meno che tu sappia dove è andato-
-E se anche fosse?-
-Dimmi dove è andato!-
-Gli ho promesso che non lo avrei fatto-
-Ma ho diritto di sapere!-
-Lo so!-dice mettendomi le manni sulle spalle-Credimi,lo so. Ma lui è il mio creatore e devo ubbidirgli-
Sconsolata torno a vestirmi. Poi mi viene un'idea.-Puoi sempre dirmelo involontariamente-
-Che vuoi dire?-
-Pensa a quando te l'ha detto-
-Ah,vuoi vederlo? Beh,è un'idea-
Gli tocco un braccio e inizio a concentrarmi. Poi vedo la scena.
Ci sono Damon e Shane,entrambi in silenzio.
-Devo andarmene-comincia Shane.
-Dove?-Damon.
-Devo sparire,almeno finchè non comincia la guerra-
-Perchè?-
-Perchè me l'ha detto Alex-
-E tu obbedisci a quel bastardo? Paige starà malissimo-
-E' proprio per lei che me ne vado. Se non lo faccio,Alex le farà del male-
-Ma se te ne vai,lei starà male ugualmente!-
-Lo so. Ma lo faccio per lei. Proteggila per me. Lo sai quanto me che solo lei può vincere la guerra-
Riapro gli occhi.-Se ne andato per me.-riesco solo a dire.
-Già-fa Damon.
-Cosa vorrebbe dire "Solo lei può vincere la guerra"?-
-Che alla fine rimarrai solo tu,sola e con le tue forze,che dovrai combattere-
-Cosa? Stai scherzando? La profezia dice che saremmo tutti e sette a combattere-
-Quella che ti ha raccontato tua zia è solo una piccola parte della profezia. Io e Shane,molti anni fa,ne abbiamo trovata una più completa,che dice esattamente che solo tu combatterai. Noi faremo la nostra parte,ovviamente,ma colei che dovrà sconfiggere Helltown sei tu-
Io? Come potrei? Non so nemmeno divendermi! E a parte le visioni,non so nemmeno controllare i miei poteri.
-Col tempo imparerai. So che puoi farcela- dice,accarezzandomi una guancia.-Adesso finisci di vestirti. Dopo torniamo dagli altri. Saranno preoccupati-
 
 -Ragazzi! Che fine avete fatto?-urla Michael.
-Scusate! Siamo andati a raccogliere le mele,ma abbiamo fatto tardi. Siccome era buio e non sapevamo come tornare abbiamo dormito nel bosco-dice Damon,sottolineando leggermente la parola "dormito".
-Ma state bene? Pay,hai una faccia...-chiede Laurel.
-Shane se ne è andato per me-
-Che vuoi dire?-chiede Jason.
-Alex gli ha detto che se non spariva dalla circolazione,mi avrebbe fatto del male-
-Ah... E adesso dov'è?-chiede Bonnie.
-Credo sia nei pressi di Helltown. A fare visita al suo creatore.-dice Damon.
-E' andato da mio padre?-
-Sì... Riesco a percepire la sua posizione-
-Allora muoviamoci. Prima arriviamo ad Helltown,prima possiamo farlo tornare-dico,andando a prendere le mie cose.
-Paige...-dice Damon,ma non lo voglio ascoltare.
-Lasciala stare-dice Laurel-E' innamorata. Farebbe di tutto per lui-
Ricominciamo il viaggio,a cavallo di moto e scope.
Voglio trovare Shane. Il prima possibile. Gli racconterò di tutto. Della parentela con Alex,del mio nuovo potere demoniaco. E perfino di Damon,e della notte che abbiamo passato insieme. Probabilmente mi lascerà. Ma ha diritto di sapere. Io voglio che sappia.
-Ragazzi! Guardate!-urla Laurel.
Ecco Fangtown. Il regno dei vampiri. La riconosco dagli alti palazzi mezzi diroccati,dalle urla che si sentono da chilometri. E' il regno più sadico e crudele dopo Helltown. Fosse per me non ci passerei nemmeno,ma non posso farci niente. Devo ammetterlo:comincio ad avere paura.
"Non preoccuparti. Ti proteggo io." Damon.
Perchè sono andata a letto con lui? Che avevo nella testa? Così farò soffrire Shane. Ma anche Damon.
Ma almeno,finchè non c'è Shane,ho tempo per schiarirmi le idee.
Io amo Shane. Con tutta me stessa. Ma Damon...
-Eccoci,siamo arrivati.-dice Jason-"Benvenuti a Fangtown,regno di morte". Carino come augurio di benvenuto-
"Scendete dalle scope,prima che vi vedano" mi dice Damon.
Faccio cenno agli altri di scendere.
-Ok,questo è il mio regno-comincia Damon-quindi,per evitare problemi e non attirare l'attenzione,fate esattamente ciò che vi dico quando ve lo dico. State vicini. E se qualcuno vi parla,rispondo io. Dirò che siete le mie prede.-
"I vampiri capiscono quando qualcuno è unito a un vampiro. Prima o poi lo sapranno anche gli altri".
Annuisco. Beh,non potevo tenerlo nascosto per molto. Prima o poi lo devono sapere.
-Forza,andiamo-
-Dove? Hai un posto sicuro?-chiede Laurel.
-Sì,alcuni miei amici abitano qua vicino. Andremo da loro-
Entriamo nella città. Subito mi si piegano le ginocchia e cado a terra. C'è troppo dolore in questa città.
-Che hai Paige?-chiede Bonnie.
-E' l'empatia. Qua ci sono troppo dolore e sofferenza.-dice Damon-Devi resistere. Se stai male qui,figurati a Helltown-
Mi metto le mani alle orecchie,ma le urla e il dolore le sento ugualmente.-Non ce la faccio! E' troppo forte!-
-Cazzo!-dice Damon.-Correte!-
Damon mi prende in braccio e comincia a correre,seguito dagli altri.
-C'è... C'è un vampiro. E' vicino-riesco a dire.
-Lo so,lo sento. Venite da questa parte!-dice Damon.
Entriamo in un vicolo. Poi si ferma di colpo e bussa a una porta.
-Damon! Ti aspettavamo!-dice un vampiro.-E questa chi è? La tua nuova conquista?-
-Stai zitto,Robin,e facci entrare.-dice Damon.
Robin ci fa entrare,poi continua.-Mettila su quel letto. Sembra stia impazzendo-
-Poco ci manca-boffonchia Damon.
Urlo,e sudo come non ho mai fatto prima. Mi viene da piangere,sto troppo male.
-Calmati. Stai tranquilla.-mi dice Laurel,mettendomi le mani sulle spalle.
Ma io continuo ad urlare,incapace di controllare il dolore.
-Metti su la musica a palla. Altrimenti sentiranno le urla-dice Damon a un'altro vampiro lì vicino.
-Io chiamo la Merryweather. Ha detto che potevo farlo se ci fossero stati problemi con l'empatia-dice Bonnie. Prende il telefono e chiama-Prof,abbiamo un problema. E anche grosso,con l'empatia di Paige.-tace un secondo-Siamo a Fangtown. Ok,gliela passo. Paige,parla con la Merryweather-
-Prof?-dico.
-Paige,respira. Respira profondamente e chiudi gli occhi. Puoi esternare le voci. Ne sei capace,lo so.- Comincio a respirare. Chiudo gli occhi.-Ora immagina una barriera,che copre il dolore e la sofferenza-
-Non ci riesco!-dico piangendo-Fa male!-
-Lo so,tesoro. So che fa male. Ma quando riesci a mettere questa barriera vedrai che riuscirai a controllare l'empatia. Ma devi anche riuscire a controllare i tuoi sentimenti. Concentrati,Paige. Puoi farcela.-
Chiudo gli occhi. Subito mi vengono in mente Shane e Damon. Io... Ora l'ho capito. Io amo entrambi. Non so come,ma sento che è così. E' possibile amare due persone contemporaneamente? Beh,io ne sono la prova vivente.
Ora immagino la bariera. Esterno il dolore,la sofferenza di questo regno.
E poi,tutto tace. -Ce l'ho fatta!-dico alla prof.-Ce l'ho fatta!-ho il respiro affannato.
-Brava Paige! Sapevo che ci saresti riuscita. Ora riposati. Chiamami se dovessi avere ancora problemi-
Riattacco.-Ce l'hai fatta!-dice Bonnie,mettendosi accanto a Laurel.
-Come ti senti?-chiede Laurel.
-Sono un po' stanca e ho un mal di testa pazzesco. Ma almeno non sento più niente-dico,sorridendo. Guarda Damon. Sentivo anche la sua preoccupazione. E i sentimenti che prova per me. Sorride leggermente.
Verso le undici tutti vanno a letto. Io non sono stanca,nonostante il mal di testa mi tormenti sempre di più,ma ci vado anch'io.
Non riesco a dormire e involontariamente sento la conversazione che tengono Robin e Damon.
-Così la tua ragazza è una strega empatica-comincia Robin.
-Non è la mia ragazza-
-Però siete uniti. Tu hai bevuto il suo sangue. Lei il tuo...-
-L'ho fatto perchè voglio proteggerla. Finchè non torna Shane. Lui è il suo ragazzo-
-Uhuh! La storia si ripete! Entrambi cotti della stessa ragazza,che tra l'altro è innamorata di entrambi. Mary,si chiamava,se non sbaglio. Anno 1910. Aveva scelto Shane.-
-Già-
-Shane lo sa?-
-Che siamo uniti? Beh,no. Paige non vuole che lo sappia. Ma tanto lo capirà da solo. E si incazzerà con me-
-Come sempre. Ma penso che potreste parlarne ora,non credi?-
Damon si gira-Shane...-
-Fratellino,credo che dovremmo parlare. Anche con Paige. Lo so che sei sveglia-
Beccata. Mi alzo,imbarazzata.-Ciao Shane-vorrei andare da lui. Abbracciarlo,baciarlo... Ma credo che non sia proprio il caso.
-Ok,io me ne vado-dice Robin,che si dilegua a velocità di vampiro.
I primi minuti li passiamo in silenzio,nessuno dice niente. Guardiamo a terra,aspettando che qualcuno inizi. Poi Shane rompe il silenzio.
-L'hai unita a te? Perchè?-
-Tu non c'eri e mi avevi chiesto di proteggerla. Quale modo migliore per farlo. Avrei sentito subito se era in pericolo.-
-Ti avevo anche chiesto di non dirle niente-
-Era triste e non si capacitava della tua scoparsa-
-Lui non c'entra-si girano a guardarmi-Ho avuto una visione e ho visto la scena-
-Ok-dice Shane-Ma... Io vi ho visto ieri notte-
Oddio... Mi metto una mano sulla bocca. Sto troppo male. E mi sento terribilmente in colpa. Che faccio adesso?
Guardo a terra,incapace di dire qualcosa,incapace persino di pensare. Non dovevo. Non dovevo farlo.
Sento le lacrime scendere lungo le guance. -Mi dispiace...-non so che altro dire. Se l'ho fatto è perchè lo volevo. Ma non dovevo far soffrire Shane. Non volevo.
-Hai visto tutto? Non è una cosa carina da fare,fratellino-dice Damon. Perchè deve fare queste cazzo di battute ora?
-Chiudi il becco!-dice Shane,prendendolo per il collo e sbattendolo al muro. Non l'ho mai visto così arrabbiato. Ha persino gli occhi neri. Brutto segno.-Ti sei scopato la mia ragazza!-
Comincia a prenderlo a pugni.-Smettila!-urlo. Ma è inutile. E' servito solo a svegliare tutti.
-Che succede?-urla Laurel.
Vado verso Shane e cerco di tirarlo via. Ma è troppo forte.
Adesso anche Damon ha cominciato a picchiare Shane.
-Paige,che succede?-mi chiede Bonnie.
-Stanno... Stanno litigando per me-continuo a piangere,non riesco a trattenermi.
Jason e Michael vanno verso di lloro e tentano di dividerli. Ma nemmeno loro ci riescono.
-Ehi,se dovete picchiarvi,andate fuori da qui!-urla un vampiro.
Shane mi prende in braccio e,a velocità di vampiro,usciamo e andiamo fuori da Fangtown.
Riprendono a picchiarsi. Non ho modo di fermarli.
-Smettetela!-urlo. Inutilmente.
Shane tira un pugno a Damon e lo butta a terra. Sta per sferrargli un pugno,ma mi metto in mezzo e il pugno lo tira a me. Vado addosso a Damon.
-Non si risolve niente con la violenza! Lo volete capire?-Dico,rialzandomi a fatica. Il pugno che mi ha dato era veramente forte,degno di un vampiro centenario.-Cosa volete fare? Ammazzarvi di botte finchè non vi stancherete? E tu-dico,rivolta a Shane-Lo so che sei arrabbiato,ma non è meglio se ci sediamo e ne parliamo tranquillamente? La rabbia e le botte non risolvono niente-
Shane guarda a terra,le labbra insanguinate.-Hai ragione. Hai fottutamente ragione-comincia a piangere. Lacrime rosse gli scendono dagli occhi.-Ma d'altronde dovevo aspettarmelo. Dovevo aspettarmi che te la saresti scopata. Che ti saresti innamorato di lei. Perchè succede sempre così,no? Mi innamoro di qualcuno ed ecco mio fratello pronto a rubarmi la ragazza.-
-Senti,non è colpa mia se me ne sono innamorato-ribatte Damon.
-Proprio tu mi parli d'amore,che vai da una ragazza all'altra? La verità è che non vuoi essere amato. Ti scopi una ragazza,aspetti che si innamori di te e poi le spezzi il cuore-
-Lei è diversa-dice guardandomi-Lei ha un carattere unico. E' dolce,è bella,odia la violenza ed è convinta che i problemi si possano risolvere semplicemente con le parole. E ha ragione-
-Certo,adesso fai pure finta di esserne innamorato-
-Dovresti essere arrabbiato con me,non con lui-dico-Sono io quella che è andata a letto con lui. Sono io quella non si ritraeva ogni volta che mi baciava. E sai perchè non l'ho fatto? Perchè mi sono innamorata di lui-
-Beh,allora vi auguro una vita felice insieme.-fa per andarsene.
-Ma sono anche innamorata di te-dico,bloccandolo.
Silenzio. Snervante,insopportabile,assordante silenzio. Che stavolta spezza Damon.
-Devi scegliere,allora-
-O lui o me-conclude Shane.
-La storia si ripete-continua Damon-Mi ricordo ancora quando è successo con Mary-
-Finiscila-
-Ha scelto te. Quindi è praticamente ovvio che anche lei sceglierà te-
-Io...-comincio. Ma non so nemmeno io cosa dire.
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve!
Rieccomi con un nuovo capitolo. Quanto sono bastarda? Dai,ci voleva un finale aperto. Pubblicherò il prima possibile il prossimo capitolo.
Fatemi sapere la vostra opinione. Chi sceglierà Paige? Il dolce Shane o l'affascinante Damon?
Alla prossima!
Z13

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Capitolo 19
*** Scelte ***


 Luglio 1910,Inghilterra
Diario di Shane

Non mettevo piede in Inghilterra dal giorno della mia nascita. Non credevo di tornarci di nuovo. Ma soprattutto,non credevo di tornarci da vampiro.
Sono insieme a mio fratello Damon,che finalmente mi ha perdonato per averlo trasformato in vampiro. La verità è che l'ho fatto perchè l'eternità è troppo lunga. E non volevo passarla da solo,senza mio fratello.
Prima di diventare dei non-morti eravamo molto uniti. Facevamo scherzi a tutti gli ospiti di mio padre. E Damon si prendeva sempre la colpa,e io la facevo sempre franca. Ma non mi piace rivangare il passato. Preferisco pensare al presente,e dimenticare quanto sarà lungo il mio futuro.
Arriviamo alla villa Summers alle quattro del pomeriggio. Ci apre una cameriera dai capelli rosso fuoco e gli occhi verde chiaro. E' la donna più bella che abbia mai visto.
Si presenta e dice di chiamarsi Mary. E' la cameriera personale della figlia del padrone di casa.
Entriamo nella grande villa,arredata con mobili di legno antico. I soprammobili sono d'argento e oro,rigorosamente lucidati.
-Benvenuti! Io sono Bill Summers,il proprietario della villa. Questa è mia moglie Marrianne-dice indicando una donna piuttosto minuta e con i capelli biondo cenere-e questa è mia figlia Lillian-continua,indicando una bambina di non più di dieci anni,con i capelli uguali a quelli della madre e gli occhi di un blu intenso.
-Benvenuti-dico all'unisono madre e figlia.
-Grazie del caloroso benvenuto-dico-Io sono William Redcliff e questo è mio fratello Robin-
-Molto piacere-dice Damon,baciando la mano della signora Summers.
Abbiamo dovuto cambiare i nostri nomi perchè,in teoria,saremmo morti nel 1905 durante una gita sul Tamigi.
-Mary vi mostrerà le vostre stanze. Ceneremo alle sette. Nel frattempo potete riposare-dice la signora sorridendo.
La mia camera ha un letto a baldacchino enorme,per non parlare delle tende di seta rosse alle finestre,che le danno un'aria lugubre.
La cena è stata puntualmente servita alle sette. Mary serve la cena e non riesco a staccarle gli occhi di dosso,e ho notato che anche lei mi fissa spesso.
"Quanto è carino William!"sento dai suoi pensieri.
La sera la incontro nel corridoio. E cominciamo a parlare. Parliamo di lei,di me,dei signori Summers. Si trova a completo agio con me. E lo stesso vale per me.
Dopo due settimane l'ho convinta a venire in camera mia,ma appena ho tentato di baciarla lei si è ritratta,ed è scappata via spaventata.
La sera dopo è lei che mi bacia.
Ma ovviamente dobbiamo tenere questa relazione al di fuori delle orecchie dei Summers,altrimenti Mary potrebbe rischiare il posto.
 
Agosto 1910,Inghilterra
Damon
Io e Mary viviamo la nostra relazione tranquillamente. I Summers non sospettano di nulla e nemmeno Shane.
Mary è stata subito attratta da me. Appena ho messo piede in questa casa le ho subito letto i pensieri. Ho notato una certa intesa anche con mio fratello,ma non c'è niente di cui preoccuparsi.
Dopo un mese,mi sono reso conto per la prima volta in vita mia,di essere innamorato. E' strano per me. Di solito guardo le donne,faccio qualche complimento,una scappatella e poi le lascio andare. Ma questa volta è diverso. Io amo Mary,e non voglio lasciarla andare via.
Una notte,mentre eravamo a letto le ho confessato i miei sentimenti. E lei ha detto che provava la stessa cosa.
Le ho proposto di scappare,di andare lontano,in un posto dove lei non sarà una serva. Ha accettato. Partiamo questa sera stessa.
Era tutto pronto e la carrozza era già fuori,quando Shane è uscito dalla villa.
-Dove stai andando?-dice,lanciando sguardi sia a me che a Mary.
-Partiamo-rispondo.
-Non vai da nessuna parte!-sbotta Shane-Non con lei-
-Ah sì? E perchè mai non dovresti permettermelo?-
-Perchè io la amo!-
Rimango un po' scioccato da quella ultime parole. Ma poi mi riprendo-Beh,notizia dell'ultima ora:anche io la amo! E farei di tutto per lei!-
-E proprio tu vieni a parlarmi d'amore? Tu che con le donne ci giochi e basta? "Una scappatella e via!",dicevi sempre così-
-Adesso è diverso. Io la amo sul serio-
-Ah,ma finiscila. Te la porti via solo perchè è brava a letto-
-Non ti permettere!-mi avvicino a lui e comincio a picchiarlo. Anche lui si da da fare,e inizia a tirarmi pugni.
-Che diavolo succede qui!-urla Bill Summers.
Smetto di piacchiarlo-Niente,signor Summers. Solo una discussione tra fratelli-
-Voi vi state picchiando. E per cosa?-
-Siamo innamorati della stessa donna-dice Shane.
-E quella donna è Mary-concludo.
-Ma come potete essere innamorati di una cameriera! Voi due conti di gran classe e di buona famiglia! Ma non fatemi ridere e rientrate. Qui la notte fa freddo.-dice il signor Summers.
-Diciamo sul serio,signore-dice Shane.
-Oh...-fa l'uomo,non sapendo che pesci pigliare-Allora vedetevela voi. Io torno a letto.-e rientra in casa.
-Avete intenzione di andare avanti per molto?-dice Mary.
-Guarda che sono incazzato anche con te-dico-Te la facevi con entrambi pur sapendo quello che proviamo per te-
-Io mi divertivo solo un po'-dice Mary-e comunque solo uno di voi due ha veramente colpito il mio cuore-
-E sarebbe?-chiede Shane.
-Sei tu,mio caro Shane-
Non so che dire. Mi ha preso in giro fini dall'inizio. Ha giocato con i miei sentimenti.
-Mi dispiace Damon-
-Sai dire solo questo,Mary? Io ti amo! E tu hai finto per tutto il tempo! Perchè?-dico.
-Te l'ho detto,volevo divertirmi un po'-
Si avvicina a Shane e lo bacia con passione. Mi metto a correre verso la foresta.
Non avrei mai immaginato che sarebbe finita così. Proprio no.
 
2 novembre 2012,Fangtown
-La storia si ripete,proprio come è successo con Mary-dice Damon.
-Finiscila-sbotta Shane.
-Ha scelto te,quindi è ovvio che anche Paige sceglierà te-
-Io...-comincio,ma non so nemmeno cosa dire. La verità è che non è facile scegliere tra Shane e Damon. Amo entrambi. Shane è dolce,premuroso... E Damon è presuntuoso,divertente e,sì,dolce,anche se a modo suo.-Io penso che resterò da sola-
Mi guardano sconcertati.-Ho bisogno di riflettere-continuo-adesso voglio solo pensare alla missione. Vi chiedo del tempo-
-Ok,per me va bene-dice Shane.
-Anche per me-dice Damon.
-Ora devo andare-continua Shane-se Alex scopre che sono venuto qui prima ammazza me e poi se la prende con te. E questo non potrei perdonarmelo-
-Ok. Grazie-dico.
-E di che cosa? Quando amo una persona faccio di tutto per difenderla. Per te farei di tutto,Paige-
Scompare in un attimo.
-Andiamo,hai bisogno di riposare-dice Damon,voltandomi le spalle.
-Cosa c'è? Ho detto qualcosa di sbagliato?-
-No,tu che c'entri. Mi aspettavo che scegliessi mio fratello,tutto qui-
-Damon,guardami-dico e lui ubbidisce. Gli metto una mano sulla guancia e lo guardo dritto negli occhi-Io amo entrambi allo stesso modo. Ho solo bisogno di tempo per capire con chi vorrei realmente stare. E poi,chi ti dice che non sceglierò te? Io ti amo Damon. Ma amo anche Shane. Non voglio far soffrire nessuno,ma è succeso. E io non posso farci niente. Mi dispiace-
-Non ti devi dispiacere-dice,baciandomi la fronte-in fondo so di essere irresistibile-continua sorridendo.
-Sei terribile!-sbotto,scoppiando a ridere.
Ride anche lui. Dopo di che,mi prende in braccio e a velocità di vampiro mi riporta dagli altri.
 
-Ok,ora ascoltatemi bene-dice Damon il mattino dopo-dobbiamo uscire da Fahgtown senza dare nell'occhio. Penso che l'idea di ieri possa andare bene. Quindi voi non fiatate e guardate sempre a terra,capito?-
-Quindi sei andata a letto con Damon,l'altra sera-mi bisbiglia Bonnie.
-Sì-dico.
-E Shane come l'ha presa?-chiede Laurel.
-Come vuoi che l'abbia presa? Si è incazzato e hanno cominciato a picchiarsi-
-E tu cosa hai fatto?-continua Laurel.
-Ho detto che è inutile picchiarsi e che è meglio sedersi e parlarne con calma-
-E la conclusione?-chiede Bonnie.
-Ho chiesto tempo ad entrambi-dico sospirando.
-Wow,quindi,in sostanza hai tradito Shane con suo fratello. Non ti senti una stronza per questo?-dice Bonnie,sorridendo leggermente.
-Sì,sono un'emerita stronza che ha agito senza pensare alle conseguenze. Ma sapete che vi dico?-le mie amiche mi guardano interessate-Che alla fin fine ho fatto bene. Sì,ho fatto incazzare Shane e l'ho deluso a morte,ma almeno ho chiarito i miei sentimenti per Damon. E ho passato una notte fantastica-
-Ammettilo,ti sei fatta una gran bella scopata!-dice Bonnie,scoppiando a ridere.
-Non sono cose da dire!-dico,tirandole una piccola sberla sul braccio.-Però,sì-
-Allora lo ammetti!-sbotta Bonnie.
-Sì,sì,lo ammetto!-ridiamo come non facevamo da giorni.
Mi giro verso Damon e vedo che mi guarda sorridendo. Ok,ha sentito tutto.
Ora mi preparo a uscire da Fangtown. Non sarà facile,di giorno ci sono vampiri ovunque. Mentre di notte sono tutti rifugiati in qualche locale a succhiare sangue alle loro prede. Per cui dobbiamo fare in modo di non dare troppo nell'occhio.


ANGOLO SCRITTRICE
Salve!
Scusate l'attesa. Ho avuto tanto da fare e poco tempo per scrivere. Che dite di questo tuffo nel passato? Recensitemi e ditemi ciò che ne pensate. Io intanto farò in modo di pubblicare presto il prossimo capitolo.
Saluti!
Z13


 

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Capitolo 20
*** Bene e Male ***


Usciamo dalla casa di Robin e ci guardiamo intorno. Meno vampiri incontriamo,meglio è.
-Come ti senti?-mi chiede Laurel,premurosa.
-Meglio,grazie. Ma smettetela di chiedermelo-rispondo. Sarà almeno la decima volta che me lo chiedono stamattina. In realtà ho ancora un po' di mal di testa,ma passerà.
-Paige,se vuoi ci fermiamo qui un'latro giorno...-comincia Damon.
-No,sto bene. Andiamo-dico,senza guardarlo negli occhi. Dimenticavo che adesso può sentire tutto quello che penso.
Ed eccoci in giro per le strade di Fangtown. Non ci sono molti vampiri in giro,probabilmente saranno a casa a dormire dopo una notte di sangue e alcol. Perchè è questo che fanno i vampiri di Fangtown. La notte si ubriacano e uccidono,bevendo fino all'ultima goccia la vita delle loro vittime.
La strada che stiamo percorrendo è stretta e poco curata. C'è sangue dappertutto. Mi chiedo come Damon riesca a mantenere il controllo...
-Sono anni che non uccido. Ormai bevo solo sangue preso dalla banca del sangue o da animali. Quello umano non mi fa nemmeno perdere il controllo. Motivo per cui riesco a stare vicino a voi senza impazzire,nonostante il vostro cuore batta talmente forte che sembra una mitragliatrice e il sangue scorra nelle vostre vene.-dice Damon,chiarendo il mio dubbio. Poi continua- Sento qualsiasi vostra emozione. Tutto dipende da quanto batte il cuore. E adesso avete paura. Cercate di calmarvi. I vampiri lo sentono anche a chilometri di distanza.-
-E infatti abbiamo compagnia...-dice Bonnie.
Alla fine della strada un vampiro ci guarda con occhi minacciosi. E' alto,capelli neri lunghi sulle spalle e occhi neri. Sembra affamato.
-Damon! Vecchio mio! Che fine hai fatto? Non ti si vede in giro da anni!-dice il vampiro.
-Ho avuto parecchie cose da fare fuori dal mondo magico. Come stai?-
-Beh,non mi lamento. Solo non vedo l'ora che ci sia la guerra. Mangerò a non finire.-
"Deduco che non stia dalla nostra parte..." dico a Damon nella mente.
"No,infatti. Ed è un problema"
-Ma dimmi,dove porti queste tenere sacche di sangue?-
-Le porto a Helltown. Alcuni amici mi hanno chiesto di portare qualcosa da mangiare-
Rimane zitto per un secondo e poi inizia a fissarmi. I suoi occhi mi guardano dentro,per cercare chissà cosa.
-Questa bella ragazza è unita a te... Come l'hai trovata?-
-Bill,come sei curioso! Adesso lasciaci andare. Sono di fretta-
-Ah no. Non hai registrato la tua unione. Devo portarti dal re-
-Non potrei farlo un'altra volta?-
-Eh no,vecchio mio. Se ti beccano sei fregato. Lo faccio per te,amico.-
-Ok...-
"Merda! Non ci voleva!" mi dice Damon nella mente.
"Scusa,cosa intende dire con 'non ti sei registrato'?" chiedo mentre seguiamo Bill verso la dimora del re.
"Quando un vampiro unisce a sè un umano deve dirlo al re e registrarlo."
"E se non lo fai?"
"Finisco in galera"
"E nel caso ci fosse di mezzo una strega?" continuo,mentre camminiamo verso un'altra via stretta.
"Quello è un  bel problema. I vampiri non possono unire a sè le streghe"
"E perchè non lo hai detto prima?!"
"Speravo di non trovare questo piccolo inconveniente..."
"E adesso che si fa?"
"Non ne ho idea"
All'improvviso Bill si ferma a metà della strada e si gira verso di noi. Poi dice-Sono streghe...-
-Beh,sì. Ma lei è umana. L'ho trovata per le strade di New York-
-Mmh... Ok. Venite,passiamo di qua-
Giriamo a sinistra e ci ritroviamo nel giardino di una vecchia villa,piuttosto curato. Entriamo e troviamo un uomo vestito di nero che si inchina davanti a noi-Benvenuti. Avviso il re che siete qui-
Ha un sacco di segni di morsi sul  collo. E' ovvio che è umano.
Seguiamo l'uomo che apre una porta che conduce alla sala reale. E' immensa. Sarebbe una stanza fantastica,se non fosse per le pozze di sangue sparse ovunque.
-Damon!-
-Vostra Altezza,i miei ossequi-dice Damon inchinandosi,e poi fa segno a noi di inchinarci.
-Cosa ci fai da queste parti?-
-Porto sangue fresco ad alcuni amici di Helltown. E sono venuto a registrare l'unione tra me e un umana-
-Oh! Fammela vedere!-dice il re avvicinandosi. E' alto,i capelli sono biondi e corti. Ha gli occhi neri.
Mi spinge verso di lui. Ok,lo ammetto. Non so molto del re di Fangtown. Anzi niente. Ma so che è uno dei vampiri più vecchi della città.
Il re mi prende per il mento e mi osserva con estrema cura. Come aveva fatto Bill prima.
-Molto carina. Berrei volentieri un po' del suo sangue. Ma la legge è legge- dice,sorridendo malizioso.-Ma non perdiamoci in chiacchiere! Registriamo questa unione!-
Va verso un tavolo e si siede. Prende un registro e comincia a scrivere.
-Allora Damon Rossi si è unito a... Come si chiama la ragazza?-
Damon sta per parlare ma io lo precedo-Laura Mayer-
-Laura Mayer. Perfetto.-dice chiudendo il registro. Poi schiocca le dita e l'uomo che ci ha aperto la porta si fa avanti.-Vuoi pranzare con me?-
-No,grazie. Ho appena mangiato-
-Oh,beh. Come vuoi.-Dice e poi azzanna il collo dell'uomo che comincia ad urlare di dolore.
Sento il suo dolore. Non riesco a bloccarlo.
"Resisti Pay"mi dice Damon.
"Non ce la faccio! Soffre troppo!"
A quel punto mi sono buttata a terra,tenendomi la testa tra le mani. La sentivo in fiamme. E,oltretutto,sentivo un grande dolore sul collo,come se il re stesse mordendo me e non l'uomo.
-Sapevo che era una strega. Ancora prima che entraste in questa stanza-dice il re,sorridendo,mentre Damon viene verso di me e mi aiuta a rialzarmi.-Qual è il tuo vero nome?-
Non dico niente,ancora dolorante.
Il re si avvicina a velocità di vampiro verso di me,mi afferra per il collo e mi sbatte contro il muro-Qual è il tuo vero nome?!-mi urla.
-Lasciala andare!-grida Damon,mentre tre vampiri lo tengono fermo.
-Dimmi il tuo nome!-mi urla di nuovo il re.
-Paige...-comincio-Paige Sunders-
Vedo gli occhi del re,che prima erano due fessure,allargarsi. Sembra stupito.
Mi lascia andare il collo e mi guarda dritto negli occhi-In giro si dice-comincia-che sono stati trovati i prescelti-
Mi manca il respiro. Non pensavo che avrei mai avuto paura di un vampiro.
-Deduco che siate voi-comincia-quattro streghe,un medium-si gira verso Damon-e presumo che i due vampiri siate tu e tuo fratello-
-Vogliamo solo restituire la pace tra Helltown e Heaventown!-dico.
-Lo so-dice,rigirandosi verso di me.-Sembra strano-continua ridendo-Ma lo verrei anch'io. Mi sono rotto di eseguire gli ordini di quell'infame della regina di Helltown-
Passano lunghi secondi di silenzio. Guardo il re,ma soprattutto guardo i suoi occhi,colmi di stanchezza. E' rimasto sottomesso al regime di Helltown per troppo tempo.
-Lasciatemi solo con i  miei ospiti-ordina alle guardie,che escono sbalorditi,sbattendo la porta.
-Si dice anche che al momento sei la strega più potente-dice tornando a guardarmi. Non dico niente,non ci credo nemmeno. Ho ancora tanto da imparare-Ma andiamo al punto. Voglio sul serio ribellarmi a Helltown. Sono anni che progetto una vendetta,ma non riesco ad arrivare più in là delle guardie all'entrata del castello. Voglio aiutarvi-
-E io voglio aiutare te-dico mentre lo vedo sorridere.
-Se agli altri va bene,mi unirei a voi-
Mi guardo intorno e vedo tutti annuire.-Ok,ma siamo di fretta. Quindi dobbiamo partire subito-dico,decisa.
-Perfetto. Quando vuoi dolcezza-
 
-Liam,lascio a te il comando-dice il re.
-Certo Sirius-
Ricominciamo il nostro viaggio,con un nuovo alleato. Sento di potermi fidare di lui.
-Sire,qual è la via più vicina per lasciare la città?- chiede Jason.
-Oh,chiamatemi Sirius. Beh,a farla a piedi è un po' lunga. Possiamo passare per i sotterranei della città-
-Allora vada per i sotterranei-dice Damon. E' l'unico che non si fida del re.
"Cos'hai contro Sirius?" gli chiedo.
"Ti ha sbattutto contro il muro con violenza. Se non avesse saputo chi eri in realtà ti avrebbe ucciso"
"Ma non l'ha fatto,quindi non c'è nulla per cui stargli contro"
"Rimane il fatto che non mi fido. E sono certo che ci proverà con te"
"Ma falla finita!"
"Ma hai visto come ti guarda?! Ti spoglia con gli occhi!"
"Finiscila di fare il geloso"
Non gli ho più risposto. Non può ingelosirsi per ogni vampiro che mi guarda! E poi non stiamo nemmeno insieme.
Scendiamo una lunga scalinata che ci porta in una caverna.
-Questo posto,oltre a essere un paesaggio sotterraneo,è anche l'unica parte artistica della città rimasta dopo la guerra. Il resto delle opere d'arte sono state tutte distrutte.-
-Da che parte stavate durante la guerra?-chiedo.
-A quel tempo non ero ancora re. Il mio predecessore,Alaric,è rimasto ucciso in guerra. Stava dalla parte di Helltown. Quando sono stato eletto io,sono rimasto per un po' al servizio della regina,ma poi ho capito che non rispecchiavo per nulla le sue idee,e ho mantenuto segreta l'idea di ribellarmi a lei. Seguo i suoi ordini alla lettera,sono il suo burattino. Ma ogni giorno penso al modo per tornare a far parte delle truppe di Heaventown.-
-Salveremo il tuo regno e Heaventown. Puoi starne certo-gli dico sorridendo.
-Ehi Sirius! Questo cosa raffigura?-chiede Jason.
Il re si avvicina al dipinto sul muro-Ah! Questa è Heaven!-
-Ma non sembra la pianura delle Erinni. Non è stata combattuta lì la guerra?-chiedo.
-Sì,hai ragione. Non lo sembra affatto. Ma se guardate bene,Heaven ha gli occhi chiusi. Credo che qui sia già morta.-afferma Sirius.-La leggenda narra che Heaven,prima di morire,nascose il suo Amuleto,che morì insieme a lei.-
-In che senso morì insieme a lei?-chiese Laurel.
-Nel senso che il suo potere è morto con lei-si sposta verso un'altro dipinto con sette figure nere e il medaglione di Heaven al centro-Solo il potere dei sette Prescelti riattiverà l'Amuleto-
Guardo attentamente il disegno e poi guardo Sirius. Ci nasconde qualcosa.
-Tu sai dove si trova l'Amuleto-dico senza fiato.
-Ho un'idea di dove potrebbe essere,ma non ne sono certo-
-E sarebbe questa idea?-chiede Damon,che fino a quel momento è rimasto in silenzio.
-Penso che sia dove Heaven è morta-risponde Sirius-Giace insieme a lei,in attesa dei Prescelti-
-Penso che dovremmo parlarne direttamente con lei. Ma purtroppo nessuno di noi ha la capacità di parlare con i draghi-dico-ci servirà il tuo aiuto Michael-
-Ora come ora,penso che dovremmo scappare-dice Michael.
Ci giriamo. Un demone ci blocca la strada.
-Dove state andando di bello?-chiede,con il solito sarcasmo nella voce,tipico dei demoni più potenti che sanno di essere imbattibili.
Non so bene cosa è successo dopo. So solo che non ero più in me. Vedo il demone accasciarsi a terra,dolorante. Urla e si dimena come se il suo corpo fosse posseduto da un qualche essere. Va in fiamme. E dopo non vedo più nulla.
 
-Paige! Paige!-sento la voce di Damon,ma sembra lontana.
Apro gli occhi. Vedo le facce dei miei amici sbiadite e a poco a poco comincio a vedere meglio-Che è successo?-chiedo.
-Sei svenuta-dice Damon.
-Perchè? Dov'è il demone?-dico cominciando ad alzarmi in piedi.
-E' andato in fiamme. Ma prima sembrava posseduto-dice Jason.
-Ma come è successo?-
-Sei stata tu,Paige-dice Sirius. Mi volto verso di lui-Oltre che sentire il dolore degli altri,puoi anche infliggerlo. Gli hai inferto così tanto dolore che poi è  andato in fiamme-
-Ma come è possibile? Non posso avere un potere simile-
-Tuo padre ha questo potere,Paige-dice Damon-Tu ha preso questo da tuo padre. E' un potere raro per i vampiri-
-Dentro di te c'è il male,che combatte contro il bene dentro di te.-dice Sirius.
-E questo che significa?-
-Che dobbiamo tenerti d'occhio. Potresti perdere il controllo. Il male dentro di te potrebbe vincere e diventeresti una strega potente,ma malvagia. Non devi perdere il controllo-
-Se dovesse succedere,non riusciremo a salvare Heaventown-conclude Damon.

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Capitolo 21
*** L'Incantesimo delle Fate ***


Proseguiamo per il lungo sotterraneo,in silenzio. Nessuno parla da quando sono svenuta. Potrebbero avere paura di me,paura di quello che potrei fare. Devo imparare a controllarmi. Devo farlo per il loro bene.
Sono ormai ore che camminiamo nel sotterraneo e finalmente troviamo l'uscita.
-Non so voi-comincia Michael-ma io sto morendo di fame-
-E quando mai!-diciamo tutti in coro.
Decidiamo di andare a cercare da mangiare. Ci dividiamo: Bonnie andrà con Jason,Michael con Laurel e io con Damon e Sirius.
Ci incamminiamo verso una foresta,molto fitta. 
L'ultima volta che sono andata a prendere da mangiare con Damon non è andata come mi aspettavo,diciamo così. Ma questa volta c'è Sirius. Damon non mi salterà mai addosso in sua presenza.
"Ne sei certa?"mi sussurra Damon,sogghignando tra sè e sè.
Trasalisco. Devo assolutamente ricordarmi di non pensare a queste cose in presenza di Damon.
-A proposito della vostra unione...-comincia Sirius. Da come lo dice sembra che ci siamo sposati.-Come ho detto prima,vampiri e streghe non si possono unire. E' contro la legge-
-E' lei che voleva farsi mordere poi ha accettato di bere il mio sangue,ma solo per non far scoprire agli altri che l'ho morsa. Non sapeva di questa legge-mi difende Damon.
-Ma tu sì-dice Sirius,guardandolo negli occhi-Comunque sia,ne dovrete rispondere tutti e due. Io farò finta di non saperlo,ma se dovesse venirlo a sapere il sindaco di Heaventown,non ho idea di cosa potrebbe succedere. Potrebbe decidere di mettervi in prigione,come potrebbe darvi delle punizioni. O anche far finta di niente,come faccio io. Ma non dovete approfittare del fatto che siete i Prescelti.-
-Beh,non era nelle mie intenzioni. Io mi sono solamente limitato a far si che gli altri non scoprissero niente. Comunque Pay-continua Damon,guardandomi-credo che dovresti parlare con gli altri. Soprattutto con Michael. Non erano molto contenti quando hanno scoperto che ti sei fatta mordere da me-
-Hai letto i loro pensieri?-chiedo.
Annuisce. Non avevo pensato a questo. Probabilmente Bonnie e Laurel si sentiranno tradite per il fatto che non gliene ho parlato. E Michael... Lui è molto protettivo nei miei confronti. Sarà sicuramente molto arrabbiato. Shane non era certo contento,considerando anche il fatto che l'ho tradito. E poi c'è Jason. Non lo conosco abbastanza bene per capire quale potrebbe essere stata la sua reazione, In conclusione,posso dire di aver fatto proprio un bel casino. Come al solito penso sempre e solo a me stessa. Dovrò parlare con tutti,il prima possibile. 
-Com'è possibile che in una foresta così grande non ci sia nemmeno un albero da frutta?!-sbotta Damon.
Vediamo spuntare gli altri da dietro gli alberi. Ci siamo riuniti. Ma com'è possibile? Ognuno è andato da parti opposte rispetto agli altri.
-Non è una foresta qualunque-dice Sirius.
All'improvviso delle piccole luci si avvicinano a noi. Appena si fanno più vicine,riesco a capire che cosa sono:Fate.
-Siamo a Fairytown,il regno delle Fate-continua il re.
-Come sono belle!-dice Bonnie,sorridendo.
Arrivano davanti a noi,sbattendo di continuo le loro splendide ali. Sono tali e quali agli esseri umani,ma sono alte circa venti centimetri e,a seconda del colore delle ali,cospargono una leggera polverina. Possono fare qualsiasi magia,usando le erbe magiche che si trovano nel luogo in cui abitano.
I vampiri aspirano molto al loro sangue:dopo averlo bevuto,si sentono come ubriachi,ma si prendono i loro poteri.
Le fatine svolazzano sopra di noi,disinvolte,lasciando cadere quella polverina sulle nostre teste.
Dopo un po',non lo so,mi sento leggera. Ma allo stesso è come se non ci sia  più con la testa. Come ubriaca.
Mi metto a ridere come una cretina e gli altri mi seguono a ruota. 
Non ho idea di cosa sia successo. So solo che mi sento bene. In pace con me stessa.
Decidiamo di correre come pazzi per tutta la foresta.
Prendo per mano Damon e insieme andiamo verso un albero. Cominciamo a baciarci e lui mi spinge addosso all'albero e mi prende in braccio.
Vedo di sfuggita Jason e Bonnie baciarsi. Laurel che si mette a ballare su una musica che sente solo lei. Michael corre come un pazzo e si butta in un laghetto. E Sirius? Non lo vedo. Ma non mi importa.
Decido di abbandonarmi a quel momento con tutta me stessa.
Dopo un po' mi stacco da Damon e comincio a correre per tutta la foresta,continuando a ridere,mentre lui mi insegue. Ed ecco un enorme prato,pieno di fiori. Un tappeto di colori.
Mi distendo su questo tappeto e Damon mi salta addosso. Mi leva la maglietta e i pantaloni,continuando a baciarmi con passione.
Mi gira la testa,ma non la trovo una cosa fastidiosa. Anche Damon si spoglia,rimanendo solo con i boxer.
Corriamo verso il laghetto e ci tuffiamo. E' molto profondo e io non sono molto brava a nuotare.
Damon continua a ridere alle mie spalle,e io non riesco a stare a galla. Sarà questa sensazione di ebbrezza.
Affondo. Ma sono tranquilla,in pace. Non cerco nemmeno di tornare a galla. 
 
Quando avevo 4 anni,mia zia ha portato me e mia sorella al mare. Era la  prima volta per tutt'e due e io ero molto contenta e agitata. Mia zia e mia sorella non riuscivano a farmi stare ferma.
Siamo arrivate in spiaggia che era ora di pranzo e mia zia ci ha fatto mangiare un panino. 
Finito di mangiare,volevo assolutamente andare a fare il bagno,ma mia zia diceva che dovevo aspettare perchè avevo appena mangiato.
Non mi importava. Volevo assolutamente fare il bagno. Ho approfittato di un momento in cui mia zia non c'era e sono corsa in acqua,dimenticandomi dei braccioli.
Mi buttai in acqua. Continuavo a camminare verso l'acqua più alta,col sorriso sulle labbra. Finchè non toccai più il fondo.
Un materassino mi venne addosso e mi buttò sott'acqua e da qual momento non riuscii più a risalire.
Non ricordo bene cosa sia successo dopo. Sapevo solo che una mano mi tirò su e che poi mi risvegliai sotto il nostro ombrellone,tra le braccia di mia zia.
 
Sorrido,ripensando a questa mia piccola disavventura. Chiudo gli occhi.
L'ultima cosa che vedo è una mano che mi tira su.
 
-Paige!-sento in lontananza. Non riesco a capire chi parla.
Qualcuno mi sta facendo la respirazione bocca a bocca e finalmente apro gli occhi,iniziando a tossire.
-Paige! Stai bene?-è Sirius.
-Cosa è successo?-
-Sembra che ti piaccia svenire-dice ironico Sirius-Stavi affogando-
-Ah... Ma prima che è successo? Non ricordo niente-
-La polvere di Fata vi ha fatto perdere la testa. Sono piccole,ma intelligenti. Vi hanno messe alla prova,per vedere se siete veramente i Prescelti-
-Ma tu non eri sotto l'incantesimo?-
-L'incantesimo era per voi,non per me-dice Sirius,sorridendo.
-E quanto è durato?-
-Circa un giorno-
Mi alzo di scatto-Come sarebbe a dire un giorno?! E tu non hai fatto niente?-
Si mette a ridere. Cosa c'è di divertente?-Non sapevo come fermarvi. E poi eravate così presi che non volevo interrompervi-
Sospiro-Cosa ho fatto?-ormai mi aspetto di tutto.
-Sembravi ubriaca. Hai pomiciato tutto il tempo con Damon-poi comincia a guardarmi,con aria maliziosa-e poi vi siete spogliati-
Mi guardo. Ho addosso solo la biancheria intima!
Mi alzo in piedi e mi copro,cominciando a diventare rossa come un peperone. Com'è possibile che ogni volta che andiamo a prendere da mangiare mi ritrovo avvinghiata a Damon e mezza nuda?!
Ride-I tuoi vestiti-dice,passandomeli.
Mi rivesto all'istante-E gli altri che fine hanno fatto?-
-Sono ancora sotto l'incantesimo. Dobbiamo cercarli-
Si allontana e io faccio lo stesso.
Ecco Michael,che dorme sotto un albero. Vado verso di lui e lo strattono,chiamandolo.
-Ehi! Il mio pranzo!-apre gli occhi e mi metto a ridere-Ah,sei tu. Scusa,stavo sognando-
-Lo immaginavo. Vieni,dobbiamo trovare gli altri-
Ma Sirius è stato più veloce di me e li ha trovati tutti.
Il re racconta cosa è successo agli altri,che sono stupiti di quello che hanno fatto.
Una Fata viene verso di noi,sorridente.
-Siete i Prescelti?-chiede.
-Sì-risponde Bonnie a nome di tutti.
-Io sono Layla. Venite con me-
-Scuate ragazzi-parla una voce familiare.
-Miriam! Che fine hai fatto?-chiedo.
-Scusatemi,ma gli spiriti avevano un gran daffare lassù. Pare che Helltown si stia preparando per la battaglia finale. Inoltre sono andata a trovare Shane. Ha detto che per il momento non si può muovere. Alex si è arrabbiato molto quando è venuto da voi. Lo ha torturato per chiedergli cosa ci è andato a fare.-
-Lo ha torturato?-chiedo,preoccupata.-E lui?-
-Gli ha dovuto dire per forza che era venuto per parlare con te e Damon-
Silenzio. Nessuno fiata.
-Non hai niente da dire?-comincia Michael.
Non so cosa dire. Ho sbagliato,è vero,ma non devo tenere conto a loro delle cose che faccio. Comunque sia,devo loro delle scuse.
-Vi chiedo scusa. Volevo solo sapere com'è farsi mordere e allora Damon lo ha fatto-
-E il fatto che hai bevuto il suo sangue per unirti a lui?-chiede Bonnie.
-Non sapevo che streghe e vampiri non potessero unirsi. L'ho scoperto dopo. Volevo solo che voi non sapeste quello che ho fatto.-
-Però tu non ti sei certo tirato indietro-dice Michael,rivolto a Damon.
-Mio fratello se ne è andato per far si che Alex non faccia del male a Paige,e mi ha chiesto di proteggerla. L'ho unita a me perchè così saprò esattamente quando è in pericolo-
Altro lungo silenzio,che viene interrotto di nuovo da Michael.
-Allora se le cose stanno così,va bene.-
-Detto questo direi che possiamo andare. La Regina vi sta aspettando-dice Layla.
Percorriamo il bosco e arriviamo in una radura,piena di Fate. Su un fiore,che mi sembra un fiore di Loto,vi è seduta una Fata.
-Benvenuti Prescelti-comincia la Fata,venendo verso di noi. La sua polvere è argentata-La preside Ross mi aveva avvisato del vostro arrivo. Io sono Minerva,la Regina delle Fate. Vi aspettavo-
Ci presentiamo e ci inchiniamo davanti a lei.
-Oh,vi prego,alzatevi. Dovrei essere io ad inchinarmi a voi.-dice sorridendo- Ci sono tante creature che vorrei presentarvi,ma prima vorrei chiedere il vostro aiuto.-
-Di cosa si tratta,Maestà?-chiede Bonnie.
-Chiamatemi pure Minerva.-dice,sorridendo di nuovo-Un demone sta uccidendo le mie Fate ormai da settimane. Non sappiamo come combatterlo-
-E' un vampiro?-chiede Damon.
-Oh no-dice,con aria preoccupata-è peggio di un vampiro. Si chiama Clam. E' un demone in via d'estinzione. Ha degli artigli molto lunghi e con un solo graffio ti paralizza. Cattura le sue prede,dopo di che taglia delle piccole fette di pelle e se le mangia. E il sangue è la sua bevanda.-
-Ma è orribile!-sbotta Laurel.
-Vorrei chiedervi se potete combatterlo per noi. Ormai le nostre forze sono al limite e ad ogni attacco che facciamo,muoiono molte delle mie Fate. Aiutateci,vi prego.-
-Certo che vi aiuteremo. Ma prima dobbiamo sapere come combatterlo.-dico-Laurel,hai tu il libro delle creature magiche?-
-Sì,adesso lo...-comincia,ma viene interrotta.
-Non lo troverete mai lì. E' una creatura nuova,anche se in via d'estinzione. Quel libro è troppo vecchio.-dice Damon.
-Allora andrò io dagli spiriti Anziani a chiedere informazioni. Tornerò appena ne avrò-dice Miriam e scompare.
-Nel frattempo vi offrirò del cibo. Avrete bisogno di molte forze per combattere Clam.-dice Minerva.

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Capitolo 22
*** Clam ***


Sono giorni che non mangio così bene. Le fatine ci hanno dato da mangiare ogni tipo di frutta e bacche,alcune di cui non sapevo nemmeno l'esistenza. Ci hanno anche dato delle erbe medicinali da portare per il viaggio. Sono state veramente dolci!
-Noi siamo come le streghe-spiega Layla-ma il nostro potere deriva dalla natura. Crediamo molto nella terra,nell'aria,nell'acqua e nel fuoco e con questi elementi curiamo la fauna e la flora. Molte piante che vedete qui intorno le abbiamo curate noi e sono cresciute più forti di prima. E poi gli animali della foresta vengono da noi,ogni volta che sono feriti. Venite-
La seguiamo per tutta la radura e giriamo attorno ad un'enorme albero che,spiega Layla,è dove vivono tutte le Fate. 
-Questo è,come dire,il nostro pronto soccorso. Qui curiamo gli animali in difficoltà e li addestriamo. Ma non,come intendete voi il termine addestrare,per dare loro ordini. Li addestriamo a vivere in pace tra loro,a non litigare-continua a spiegare la fatina.
-La trovo una cosa fantastica-fa Laurel,sorridendo. A lei piacciono molto gli animali e non farebbe mai loro del male.
Un cucciolo di volpe viene verso di noi. Zoppica un po'. deve avere una zampina rotta.
-Come va oggi la zampina?-chiede Layla alla volpe.
La piccola volpe alza la zampina fratturata e la mostra alla Fata.
-Mmh... Ci vuole ancora un po' di tempo per guarire. Ma stai tranquilla:tra una settimana tornerai a correre con le altre volpi-
La volpe lecca la mano della fata,come segno di riconoscenza,e torna dagli altri animali.
-E qui è dove teniamo gli animali feriti. Prima li tenevamo nella  radura con noi ma,ora più che mai,dobbiamo proteggerli da Clam. Per questo motivo li abbiamo nascosti qui dietro-
Un urlo ci arriva dalla radura. Ci mettiamo a correre e troviamo uno scenario orribile:un essere un po' peloso,con denti aguzzi,grandi mani e lunghi artigli,sporco di sangue,sta attaccando le fatine.
-E' Clam!-urla Layla,e corre a difendere le altre Fate.
-Dobbiamo aiutarle!-urla Bonnie.
Ci mettiamo a correre verso Clam e tiriamo delle sfere d'energia. Ma sembra che non gli facciamo nemmeno il solletico.
Damon si mette davanti a lui e gli tira calci e pugni,che per un po' lo mettono a terra. Ma appena si rialza tenta di graffiarlo,ma Damon  si scansa elegantemente,come solo vampiri e demoni possono fare.
Provo ad aiutarlo e con un semplice gesto della mano lo alzo e lo butto a terra.
-Allora il tuo potere di spostare gli oggetti funziona anche con gli esseri viventi-dice Michael.
-Certo che funziona!-dico-ma adesso non pensarci. Pensa piuttosto a scappare-
-Voglio dare una mano!-urla di nuovo.
-Ma non hai poteri-
-Userò la violenza allora-dice e poi si mette a correre-Carica!-urla andando addosso al demone e buttandolo a terra.
-Grande Michael,ora spostati prima che...-comincia a dire Laurel ridendo,ma non riesce a finire la frase che Clam graffia Michael,si rialza e scappa col ragazzo in braccio.
-Merda!-dico,mettendomi una mano sulla bocca,disperata. Ma non è il momento di disperarsi. Mi metto a correre nella foresta per inseguire quella spietata creatura. 
-Paige! Fermati! Non puoi combatterlo da sola!-mi urla Damon. Non lo ascolto nemmeno,non mi interessa. Non permetterò mai a quell'essere di fare del male al mio amico.
Continuo a correre finchè non arrivo davanti ad una caverna. Sarà qui dentro? Lo scoprirò.
Entro e trovo uno scenario più orribile di quello di prima: Michael sdraiato a terra,che non si può muovere e Clam,di fianco a lui,che taglia la pelle della pancia del mio amico,come se fosse una bistecca. La taglia a fettine e poi se le infila in bocca,leccandosi le dica. E beve il sangue che cola dalle ferite.
Esco dalla caverna e cerco di contattare Damon con il pensiero. "Damon? Mi senti?"
"Forte e chiaro,dolcezza. Cosa vedi?"
"Clam ha cominciato a mangiare Michael. Non posso stare senza far niente. Quindi lo attaccherò e lo terrò a bada per un po'. Voi nel frattempo aspettate Miriam con le informazioni"
"Ok,ma se dovessi essere in difficoltà verrò subito da te. E tienimi informato"
"Certo,a dopo"
"Sii prudente"sussurra alla fine Damon.
Rientro nella caverna e trovo di nuovo Clam che consuma il suo pasto.
-Ehi,Clam!-dico,cercando di essere più seria possibile. Chissà,magari solo la mia faccia gli incute timore... No,è lui che incute timore a me.-Combatti con qualcuno che si può muovere-
-Bene,bene,bene. Chi abbiamo qui? Un'altro bocconcino prelibato. In effetti quello non mi piaceva molto. Non ha nemmeno un potere. Ma tu... Tu hai molto potere.-dice avvicinandosi a me. La sua è rauca e mi fa venire i brividi-Lo posso vedere dalla tua aura. Com'è possibile che un esserino piccolo come te,possieda dentro di sè sia il male che il bene?-
-E' quello che sto ancora cercando di capire-ammetto. Forse più a me stessa che a lui.-Ma non perdiamoci in chiacchiere. Fammi vedere quello che sai fare!-
-Oh,con molto piacere!-sussurra Clam,mentre sparisce nell'ombra.
-Ehi! Dove sei finito? Non vale scomparire nell'ombra!-
-E chi lo dice?-la sua voce rimbomba nelle pareti,lasciando che un brivido mi percorra la schiena.
Lancio una sfera di energia verso l'alto e la lascio sul soffitto,in modo da farmi luce. Ed eccolo Clam,appoggiato al muro,sorridente e leggermente ricurvo sulla schiena.
-Ingegnosa la ragazza. Ma dimmi ora,qual è il tuo nome strega?-mi chiede l'essere.
-Paige Sunders-
-Oh,una dei Prescelti. Ho sentito parlare di voi. Ma non vincerete mai la guerra.-
-E perchè mai?-
-Perchè ti ucciderò io. E tu sei piuttosto importante per vincere la guerra.-
-Perchè sono così importante?-
-Perchè sarai tu a battere la regina e la sua arma segreta-Ecco cosa intendeva Damon-Ma ora basta parlare. Combatti,strega!-
Si lancia verso di me,ma lo spingo contro il muro e dopo gli lancio una sfera di energia. Continuo a lanciarne,ma impara a schivarle,con estrema goffaggine. Evidentemente non tutti i demoni sono eleganti nei movimenti. Clam non lo è di certo. Dev'essere una cosa piuttosto relativa.
Con estrema velocità viene di nuovo verso di me. Da dove l'ha presa questa rapidità?
-Ci vuole ben altro per sconfiggere un demone delle caverne!-sbotta,prima di buttarmi a terra. Cerco in tutti i modi di non farmi graffiare. Gli tiro un pugno,ma sono troppo debole per fargli davvero male.
Gli tiro un calcio per spingerlo indietro,così ho lo spazio a sufficienza per buttare in avanti le gambe ed alzarmi con un colpo di reni.
-Sei agile. Per forza,sei leggera e resistente allo stesso tempo.-
Fa per tirarmi un pugno,ma io lo schivo abbassandomi. Non faccio in tempo a rialzarmi che me lo ritrovo dietro. Stringe un braccio sul mio collo e tenta di soffocarmi.
Gli prendo il braccio,tiro su Clam e lo butto in avanti. Pesa un casino!
"Paige! Devi schiacciare gli occhi per sconfiggerlo!"mi dice Damon nella mente.
Il demone è ancora a terra,salgo sopra di lui e provo a schiacciargli gli occhi,per quanto la cosa mi faccia schifo. Ma lui mi spinge indietro.
Finisco contro il muro. Mi sento debole,i miei movimenti sono lenti e non riesco ad alzarmi. Guardo le mani. Accidenti,mi ha graffiato!
-Oh,oh! La streghetta si sta paralizzando. Farò una lieta cenetta-dice Clam,sogghignando,e comincia ad avvicinarsi a me.
Con gli occhi lo sbatto contro il muro. Non riesco più a muovermi!
-Va bene. Vuoi essere mangiata per ultima? Nessun problema,comincio dal tuo amico-
"Non ti avvicinare a lui!"gli urlo nella mente.
-Durerà solo qualche ora. Il dolore sarà minimo-sogghigna di nuovo Clam.
"Michael,mi senti?"
"Sì,Paige. Stai bene?"
"Non importa come sto io. Ti giuro che usciremo da questa situazione. Io ti aiuterò"


ANGOLO SCRITTRICE
Salve!
Come state? Dopo sei mesi sono tornata a scrivere. Purtroppo la scuola si è presa la maggior parte del mio tempo e non ho potuto scrivere. Ma adesso che ci sono le vacanze estive sono seriamente intenzionata a finire la mia storia.
Spero come sempre che vi piaccia e aspetto le vostre recensioni.
Saluti e buone vacanze!
Z13

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Capitolo 23
*** Rischio ***


"Non importa come sto io. Ti giuro che usciremo da questa situazione. Io ti aiuterò."
Le parole mi rimbombano nella testa varie volte. Ma la verità,è che più le ascolto e più mi convinco che non usciremo mai da questa caverna. Almeno,non da vivi.
Non ho la minima idea di come aiutarlo. Sono bloccata,non posso muovermi. E intanto Clam si divora il mio amico,succhiando il sangue.
Non credevo che sarei morta così,facendo una promessa al mio migliore amico. Ma soprattutto,sapendo che non sarei mai riuscita a mantenerla. 
Ecco,mi sento di nuovo impotente,di nuovo inutile. Il mio amico muore,mentre io guardo,immobile,la scena. Senza sapere come fare per fermare quell'orribile creatura.
Non posso fare altro che piangere.
"Pay? Pay,mi senti?"è Damon.
"Sì"
"Che succede? Ti ho detto di tenermi aggiornato e dai un segno di vita solo quando sei in pericolo?"
"Non è il momento di farmi la ramanzina! Clam sta divorando Michael! Vieni subito!"
"Siamo qua fuori,ma non riusciamo ad entrare. Clam deve aver fatto qualche incantesimo".
Merda! "E adesso?"
"Devi pensarci tu. Non riesci a infliggergli dolore? Come hai fatto ieri con quel vampiro"
"Ci posso provare,ma non so ancora controllare quel potere. Ieri l'ho usato per caso"
"Provaci,Paige. Fallo per Michael"
Ok. Posso farcela. Ci sono riuscita ieri,perchè non dovrei riuscirci oggi? Non può essere poi così difficile.
Respiro profondamente e poi mi concentro su Clam.
Voglio che soffra,che soffra talmente tanto da esplodere. 
Lo guardo intensamente,pensando a ciò che potrei infliggergli.
Ma niente. "Non funziona!" dico a Damon.
"Riprovaci Paige! Michael si fida di te. La sua vita è nelle tue mani!"
Respiro di nuovo.
Avanti Paige. Puoi farcela.
Non riesco più a controllarmi. E' come se non ci fossi più,e dentro di me ci fosse un'altra persona.
Vedo Clam contorcersi dal dolore,urlare,mentre si prende la testa tra le mani. Un'esplosione. Poi,più nulla.
 
-Paige! Rispondi!-Laurel mi chiama.
-Sì?-apro gli occhi e vedo la faccia di Laurel trasformarsi da preoccupata a spaventata.-Che c'è?-
-I tuoi occhi...-
-Che hanno i miei occhi?-chiedo,alzandomi.
-Sono neri-dice. La sua voce è un sussurro.
-Ancora? Sarà l'incantesimo che ho usato. E' di magia nera molto avanzata. Come sta Michael?-
-Bene. Le Fate lo stanno curando-
-Perchè non siamo più immobilizzati?-
-La paralisi se ne va una volta ucciso il demone. Sei stata grandiosa-dice Damon sorridendo.
-Ma ha rischiato parecchio-
Sirius spunta dall'ombra della caverna. Il suo sguardo è serio e severo. Le braccia incrociate al petto gli danno un senso di autorità.
-Ne abbiamo già parlato. Era l'unico modo che avevamo per salvare Michael e Paige. Senza di loro la guerra chi la vince?-sbotta Damon. Sirius sta per controbattere,ma Damon continua-E' vero,ha rischiato. Lo sapevo fin dall'inizio. Ma lo sai bene quanto me che se lei moriva,noi tutti eravamo fottuti. Tutto il mondo magico era fottuto-
-Ma poteva risvegliarsi malvagia. Guarda! Guarda i suoi occhi! Sono neri,come quelli dei demoni! Non deve più usare quel potere! Altrimenti sì che saremmo fottuti-
-Ha salvato la vita a Michael con quel potere. Non ti basta?-sbotta Bonnie.
-Certo,è stata grandiosa. E' riuscita a controllare quel potere e a salvare Michael. Ma se la prossima volta non dovesse riuscirci? Dovremmo combatterla. Ma non ce la faremo,perchè sarà una delle streghe più malvagie e potenti esistenti del mondo magico. Potrebbe annientare completamente il regno!-Prende un'attimo fiato. E' seriamente arrabbiato. Sia con me che con Damon-Paige ascoltami-continua,sedendosi accanto a me e appoggiando le mani sulle mie ginocchia-Se userai ancora quel potere,ci condannerai tutti. Non usarlo più-
-Non toccarla-sbotta Damon.
Mi alzo in piedi e do le spalle a tutti. Non ho pensato a questo piccolo particolare. Ma che dico! Enorme particolare!
-Sirius,è vero hai ragione-dico. Mi giro e continuo a parlare-Ma la mia priorità era quella di salvare Michael. Non ho pensato a quello che poteva succedere. Mi importava solo della vita del mio amico. E,come ha detto Damon,senza di me o Michael,saremmo tutti fottuti. Quindi sì,ho usato quel dannato potere! Ma l'ho fatto per Michael,per la sua vita. E non è successo niente. Gli occhi neri torneranno normali. Ma se dovesse succedere di nuovo che un mio amico si trovi in difficoltà e nessuno può far niente-lo guardo negli occhi,seria,senza lasciar trasparire alcuna emozione-stai pur certo che riutilizzerò questo potere.-esco dalla caverna-e non voglio più tornare sull'argomento-
Vado al laghetto e mi lavo la faccia con l'acqua fresca,cercando di mandare via i segni del pianto. Ma per quanto provi ad essere forte,almeno davanti ai miei amici,la sofferenza ci sarà sempre. Avrò sempre questo enorme peso sul petto,un sacco di responsabilità,la fiducia degli altri,che contano su di me. E io non posso fare altro che andare avanti e portarmi addosso tutto questo.
-Tutto bene?-Damon.
-Come se non avessi sentito i miei pensieri-
-Sono solo preoccupato per te. E' vero,devi portare un'enorme peso addosso...-
-Lo dici solo perchè l'ho pensato-chiedo,girandomi verso di lui,le mani lungo i fianchi,strette in un pugno.
-Lo dico perchè è vero-
Mi rigiro e metto una mano sugli occhi. Mi lascio andare,per la prima volta da quando è morta mia sorella. Tiro fuori tutto il dolore,la frustrazione,la rabbia,l'angoscia e la tristezza che ho dentro. 
Era da un pezzo che volevo farlo,ma non volevo farlo davanti ai miei amici. Non so perchè davanti a Damon. Forse perchè mi mette sicurezza. O forse perchè non direbbe mai a nessuno del mio momento di debolezza.
Damon si avvicina e mi abbraccia. Le sue forti e fredde braccia mi stringono,lasciando sfogare tutto ciò che ho dentro.
-Brava sfogati. Ne hai bisogno-mi sussurra nell'orecchio.
Mi stringo più forte a lui. Riesce a capire ogni mio stato d'animo,non perchè può leggere ogni mio pensiero e percepire qualsiasi mia emozione. Ma perchè mi conosce. Davanti a lui sono un libro aperto. Come per Shane,del resto.
-Anche Clam ha detto che alla fine dovrò combattere da sola. Dovrò uccidere la regina e la sua arma segreta-dico,tra le lacrime.
-Non ci pensare ora. Ne parliamo dopo-
Mi vengono in mente quei tre giorni in cui non mangiavo,non parlavo,non andavo a lezione. Quei giorni in cui ero distrutta per la morte di mia sorella. E Shane mi consolava.
Damon sta facendo la stessa cosa che stava facendo Shane. Mi abbracciava forte e lasciava sfogare il mio malessere.
Un semplice abbraccio,che mi fa capire che entrambi ci sono per me. Qualunque sia la mia scelta.
Come ho già detto,i due fratelli sono molto simili. Anche verso le persone. Quando vogliono veramente bene a qualcuno,ci sono sempre,qualunque sia la situazione.
E con me Damon c'è sempre,e così Shane,prima che partisse per Helltown.
Non so ancora con chi vorrò stare. So solo che sto bene con entrambi. E entrambi,mi fanno vivere in pace con me stessa e provare emozioni nuove e piacevoli.
 
Cammino verso la radura dove le Fate tengono gli animali feriti. Sto andando a trovare Michael,voglio vedere come sta.
E' circondato da almeno dieci Fate,che fanno di tutto per curarlo,usando erbe mediche di ogni tipo. Adesso gli stanno mettendo una specie di miscela,fatta di fiori e cera bollenti,sulla pancia,in modo da richiudere la ferita.
Michael urla per via della cera calda,ma poi le fatine alleviano il dolore toccando semplicemente le ferite. Sono creature eccezionali,dotate di poteri meravigliosi che usano sempre per aiutare il prossimo.
-Adesso puoi venire,Paige. Abbiamo finito-mi sussurra Layla.
Mi avvicino lentamente,senza far rumore,come se avessi paura che lui non mi voglia vedere. In realtà è così:ho paura che sia ancora arrabbiato per via dell'unione con Damon,che non mi voglia più vedere.
-Ciao Paige-mi saluta. La voce è flebile. Sarà molto debole,per via di tutto quel sangue che ha perso.
-Ciao-dico,sorridendo appena.
-Ti ringrazio-continua il ragazzo.
-E di cosa?-
-Come sarebbe a dire di cosa? Hai rischiato la vita per venirmi a salvare. E non dovrei ringraziarti?-
-Sei il mio migliore amico. Dovevo farlo. Se ti avessi perso,non so cosa avrei fatto-dico,e una lacrima si fa strada lungo il mio volto.
Michael la cattura e mi accarezza il viso-La cosa è reciproca-dice sorridendo.
Sorrido-Ti lascio riposare-dico alzandomi e comincio a camminare verso l'altra radura.
-Ok. Ma torna-
Mi fermo e mi giro verso di lui. Poi,guardandolo negli occhi,rispondo-Sempre-.
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve! Sono tornata con un nuovo capitolo!
Clam è stato sconfitto,Michael e Paige hanno finalmente chiarito e la nostra protagonista rischia di diventare una strega malvagia. Come si muoveranno ora i ragazzi?
Spero come sempre che la storia vi stia piacendo. Aspetto le vostre recensioni. Critiche o positive,non importa. Con le critiche si impara.
Voglio sapere il vostro punto di vista,se vi piace o meno la storia,come credete che andrà avanti.
Io,nel frattempo,mi cimenterò sul prossimo capitolo.
Saluti!
Z13

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Capitolo 24
*** Il Folletto della risata ***


Siamo a Fairytown ormai da una settimana e Michael comincia a guarire. Le ferite si stanno cicatrizzando,ma è ancora un po' debole. Doveva essere proprio forte quel paralizzante.
-Paige? Posso parlarti un secondo?-mi chiede Miriam gentilmente.
-Certo-
Andiamo verso il solito laghetto,che ormai è diventato il nostro confessionale. Il sole comincia a tramontare,colorando il cielo di rosa e arancione. Ho sempre amato i tramonti. Ogni tanto li dipingevo a casa e mia sorella sorrideva,mentre mischiavo quei colori tra loro. 
Ma ciò che amavo più dipingere,era l'alba. Mi alzavo spesso la mattina presto e immaginavo l'alba su quel mare dove stavo per affogare. Nelly faceva il critico d'arte e mi spiegava dove sbagliavo,avendo studiato arte. Ma le piacevano molto i miei tramonti.
Pensare a Nelly mi fa ancora male,ma voglio che il suo ricordo rimanga vivo nei miei pensieri,nella mia mente,nel mio cuore. Perchè finchè si mantiene il ricordo delle persone scomparse,quelle persone non muoiono mai.
-Allora-comincio,girandomi verso lo spirito guida-di che vuoi parlare?-
-Dei tuoi poteri-risponde seria.
-So già tutto sui miei poteri. Mi ha già fatto la ramanzina Sirius. Che altro c'è da sapere?-chiedo confusa.
-Niente in particolare. Sono pericolosi. Come ha detto Sirius,se ne perdi il controllo potrebbe finire male per tutti noi,ma soprattutto per l'intero mondo magico. Ma questo già lo sai. Ma è giusto che tu sappia che Lassù se ne è discusso parecchio-risponde.
-Con "Lassù" intendi il luogo dove stanno gli Anziani?-
-Esattamente. E hanno deciso che,alla fine della guerra,tu dovrai venire lassù con me per un po' di tempo. Ti insegnerò a stare in pace con te stessa,a conoscere meglio i tuoi poteri. E soprattutto a controllarli. Il tutto tramite la meditazione. Ne ho già parlato con tua zia ed è d'accordo-
Non ci credo! Perchè tutti devono parlare e fare decisioni alle mie spalle senza nemmeno consultarmi? Non è giusto! Già non sopporto per nulla questa situazione e il fatto di dover affrontare una guerra. E adesso devo pure stare,per chissà quanto tempo,in un posto che nemmeno conosco,in mezzo al nulla,perchè gli Anziani hanno deciso così.
-Capisco il tuo stato d'animo,ma è necessario,per il bene di tutti-continua Miriam.
-No,tu non capisci. Penso di essere abbastanza grande per fare delle scelte da sola,non trovi?-chiedo,"leggermente" arrabbiata.
-Così è stato deciso-
-E io non ho un libero arbitrio? Non posso scegliere io per me?-
-Paige,gli Anziani,nella scala gerarchica del mondo magico,sono al primo posto. Sono loro che decidono come devono andare le cose. E noi tutti dobbiamo obbedire a loro. Non posso farci niente. Mi dispiace-è seriamente dispiaciuta,lo percepisco grazie alla mia empatia.-Sapevano già che saresti stata contraria. Per questo mi hanno detto di avvisarti prima. Per farti abituare all'idea-
-Ok,grazie per avermelo detto. Ora torno dagli altri.-dico,andandomene senza nemmeno guardarla. 
Torno alla radura delle Fate,dove sono tutti riuniti. Damon e Sirius sono appoggiati a un albero e mi guardano preoccupati. Jason e Bonnie ridono e scherzano tra loro. Laurel parla con le Fate di chissà quale erba magica. Michael,invece,riposa.
-Tutto bene?-chiede Damon.
-Sì,tutto bene-dico,un po' distante.
Il fatto di dover partire e andare in un posto che nemmeno conosco,mi spaventa un po'. Soprattutto perchè lì solitamente le streghe non sono ammesse. Devo essere davvero pericolosa,se mi permettono di entrare.
"Certo che sei pericolosa. Soprattutto quella sera al lago..."mi sussurra Damon nella mente.
Rido tra me e me "Finiscila!" sbotto. Ma alla fine mi abbandono alla risata,sotto lo sguardo confuso degli altri,che pensano che mi sia messa a ridere senza un motivo.
-E adesso chi la ferma più?-sospira Bonnie sorridendo.
-Damon,che le hai detto?-chiede Jason.
-Mah,niente di che... Una cosa che solo noi possiamo capire-dice e si mette a ridere anche lui.
Rido,rido e rido,senza mai smettere,tanto da farmi uscire le lacrime. Non ridevo così tanto da tempo. Ne avevo proprio bisogno.
La risata diventa collettiva. Ridiamo tutti,anche le Fate,e la nostra risata è talmente forte che svegliamo Michael. Il ragazzo si guarda intorno confuso,ma dopo pochi secondi comincia a ridere anche lui.
-Oddio! Mi è venuto mal di pancia!-sbotta Laurel e si accascia a terra.
Ridiamo ancora di più-E dire che quello che ho detto a Paige non faceva così tanto ridere!-sbotta Damon,tra le lacrime rosse,dovute alla risata.
Si avvicinano degli Elfi e anche loro si guardano intorno confusi,cercando di capire perchè tutti ridessero. Ma anche loro si uniscono alla risata generale.
-Sì,in effetti non faceva così ridere!-dico,ancora ridendo. Ma poi capisco-Aspettate! Non faceva ridere! Per niente!-dico,anche se continuo a ridere.
-Che sta succedendo?-dice Michael,toccandosi la pancia. Evidentemente la risata gli ha fatto riaprire le ferite. Dalla maglietta si intravede un po' di sangue.
-Vi state divertendo,ragazzi?-uno strano Folletto,vestito di verde e con dei campanellini attaccati alle scarpe e al cappello,fa capolino nella radura. Anche lui ride a crepapelle.
-Chi sei?-chiede Sirius.
-Sono il Folletto della risata. Mi presento solo quando c'è una situazione fin troppo seria,o quando qualcuno non ride di gusto da molto tempo. Sapete,a volte ridere sfoga. E' per questo che sono venuto da voi-
-Ti prego,facci smettere! Non ce la faccio più!-dice Bonnie.
-Come volete-dice il Folletto e schiocca le dita.
L'incantesimo si spezza. Torniamo seri dopo poco e ci asciughiamo le lacrime.
-Ah! Ci voleva!-sbotta Laurel.
-Avete proprio ragione,Prescelti! Ma ora devo andare! Ci rivedremo presto,visto la serietà della vostra situazione. Saluti!-dice il Folletto,scomparendo nel nulla.
-Non sapevo esistesse un Folletto del genere-dico confusa.
-Nemmeno io-dice Damon.
-Ora possiamo sapere che cosa ti ha detto Damon?-chiede Bonnie.
Io e Damon ci scambiamo uno sguardo. Subito ci rimettiamo a ridere-Direi che non è il caso!-riesco solo a dire.
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve a tutti! Rieccomi!
Questo è un capitolo più corto degli altri. L'ho scritto perchè,insomma,ogni tanto serve ridere! Spero di ricevere delle vostre recensioni! Per ora vi saluto e vi auguro un buon fine settimana.
Saluti!
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Capitolo 25
*** La promessa ***


E' passato un'altro giorno. Le ferite di Michael si sono riaperte,quindi siamo costretti a restare un'altro po'. Andiamo tutti i giorni nel bosco a raccogliere delle bacche,dei frutti,delle erbe e dei fiori,per aiutare le Fate. Insomma,siamo qua da una settimana e loro continuano a offrirci del cibo. Almeno diamo una mano.
Devo ammettere che la visita del Folletto della risata mi è stata di aiuto. Ho dimenticato per un po' i problemi e la tristezza. Anche se solo per un po'. Non devo scappare. Non stavolta,visto che è una cosa che coinvolge tutti. 
Quando abitavo ancora a Milano,scappavo sempre dai problemi. Non potevo farne a meno. Avevo paura delle conseguenze delle mie scelte e quindi facevo finta che non ci fossero. Ci passavo sopra.
Una volta,dopo circa cinque mesi che io e Alex stavamo insieme,abbiamo litigato. Litigavamo abbastanza spesso,per via dei nostri caratteri:il suo troppo duro,il mio debole. Ma quello era uno dei peggiori. Per un mese intero non ci siamo più parlati.
Il motivo del litigio? Appunto il mio modo di scappare dai problemi.
Ero convinta che non ci saremmo rimessi più insieme,che quella fosse la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. E invece un giorno,durante le vacanze invernali della seconda superiore,è venuto a casa mia.
-Paige,mi manchi. Voglio tornare insieme a te. Sempre se mi vorrai ancora-mi ha detto.
Per tutta risposta sono corsa verso di lui e l'ho baciato. Un bacio disperato. Un bacio che dopo ci ha portati a letto.
Lo amavo così tanto... E dire che ci siamo lasciati definitivamente solo cinque mesi fa. Quel fatidico giorno in cui ha tentato di uccidermi. E di lui non ne ho più saputo nulla. Fino a quando non è venuto a casa di Laurel,la sera prima della festa della scuola.
-Rispolveriamo i ricordi,eh?-chiede Sirius,spuntando dal nulla.
Sono come al solito in riva al laghetto e guardo il tramonto. Il vampiro si siede accanto a me e fa lo stesso.-Spero siano belli.-
-Direi di no-dico,con un po' di malinconia.-Mi fanno ricordare solo quanto sono stupida-
-Oh,non direi stupida. Sei ancora una ragazzina. Hai ancora tanto da imparare. E una vita intera davanti-
-Sono parole piuttosto malinconiche-dico,girandomi verso di lui-come mai?-
-Beh,sai,sono un vampiro di trecento anni. Di strada ne ho fatta parecchia. Anch'io,quando ero un'adolescente ho fatto molti errori. Ma non me ne sono mai pentito-si gira anche lui verso di me-Mi hanno aiutato a crescere-
-Come sei diventato un vampiro?-chiedo. Ma me ne pento subito. Potrebbe essere una domanda troppo personale.
-Una donna-dice,tornando a guardare il tramonto,sorridendo appena.-Era una donna bellissima. Appena l'ho vista me ne sono innamorato. Ma quell'amore mi è stato fatale. L'avevo vista solo qualche volta,la sera, e di sfuggita. Una volta l'ho incontrata che era sola. Le era caduta un fazzoletto ed era impregnato di sangue. Dovevo capirlo che era una trappola-sbuffa-Lo raccolsi e le chiesi se stava bene. E vidi i canini,anche quelli impregnati di sangue. Avevo paura,in fondo anch'io,all'epoca avevo solo sedici anni. Scappai,ma era velocissima e molto forte. Mi bloccò con un solo braccio e mi morse. Mi svegliai il giorno dopo,nello stesso posto. E affamato.-rimane un'attimo in silenzio ma poi continua-Beh,puoi immaginare da te cosa ho fatto dopo-
-Mi dispiace. Non immaginavo che ti fosse successa una cosa del genere-dico,seriamente dispiaciuta.
-A molti succede e questa non è certo la trasformazione più spietata. Ce ne sono di peggiori-poi si rigira verso di me-Sai,ho raccontato a pochi della mia trasformazione. Tutti dicevano di essere dispiaciuti per me. Ma io non ci credevo.-mi guarda intensamente negli occhi-Il tuo dispiacere,invece,è reale. Lo posso sentire-
Silenzio. Pure il vento ha smesso di fare rumore e di muovere gli alberi.
Sirius si avvicina lentamente a me,mette una mano sulla mia guancia,e mi bacia. Un bacio dolce,ma impregnato di tristezza.
Il cuore mi batte all'impazzata. Non me lo aspettavo,ma riesco comunque a staccarmi da lui e ad alzarmi in piedi di corsa.
-Bastardo!-Damon arriva di corsa e tira un pugno a Sirius,in pieno volto.-Sapevo fin dall'inizio che ci avresti provato con lei!-
-Damon! Calmati per favore!-urlo,mettendomi davanti a Sirius.
-Calmarmi? Ti ha appena baciata! Come faccio a calmarmi?-dice Damon,disperato.
-Questa situazione la sistemo io. Tu non hai voce in capitolo-
-Come sarebbe a dire?-chiede Damon sbalordito.
-Noi non stiamo insieme. Ficcatelo bene in testa. E smettila di fare il bambino geloso-sbotto. Forse sono stata troppo crudele con lui,ma almeno così gli farò capire come stanno le cose.-Adesso vattene. Devo parlare con Sirius-
Damon se ne va,a velocità di vampiro,senza dire niente,senza tralasciare nessuna emozione. Credo di averlo offeso. Ma sistemerò le cose con lui più tardi.
Mi chino su Sirius e gli prendo il viso tra le mani,per vedere se si è fatto male. Il colpo di Damon non era tanto forte,ma gli ha rotto il labbro.
-Non è niente di grave. La ferita svanirà...-non riesco a concludere la frase che la ferita si è già rimarginata. Rido-Devo abituarmi al fatto che voi vampiri guarite così in fretta-dico e con un fazzoletto pulisco il suo labbro dal sangue rimasto.
-Mi dispiace-dice,tirando via le mia mani dal suo viso e alzandosi,diretto verso il bosco.
-Di cosa?-
-Per averti baciata. Ho agito da idiota. Sapevo della tua storia con Damon e Shane e ho fatto tutto comunque-
-Non dispiacerti-dico,andando davanti a lui e guardandolo negli occhi-mi fa piacere che tu me lo abbia detto. Cioè,fatto vedere-rido,ma appena vedo che lui non fa lo stesso torno seria-Ma è a me che dispiace. Io per te provo solo una grande amicizia. Niente di più. Non vorrei averti illuso in qualche modo...-
-No,tu non c'entri. E' solo...-
-Cosa?-
Torna a guardarmi negli occhi-E' solo che tu somigli molto alla vampira che mi ha trasformato. Sei bella e affascinante,proprio come lei. Ma sei anche dolce e forte. Molto forte. Dentro intendo,perchè se adesso ti toccassi con un dito,probabilmente crolleresti a terra-
Ridiamo insieme-Beh,su questo non hai torto-
-Mi dispiace di averti creato dei problemi con Damon. Se vuoi ci parlo io-
-No,butteresti solo benzina sul fuoco. Lui ti odia da quando ti sei unito a noi. Non capisce che sei una persona incredibile-
-Questa è la cosa più bella che una ragazza mi abbia mai detto. Ora vai a parlare con Damon. Ci starà male-
-E tu stai bene?-dico,accarezzandogli la guancia.
-Ehi,ho il cuore duro io! Vedrai che ci passerò sopra in fretta-
-Allora non mi preoccupo-faccio per andare,poi mi rigiro verso di lui-Ricordati che per qualunque cosa io ci sono. Basta chiedere-
-Lo stesso vale per me-sorride.
 
Giro per il bosco ormai da un'ora. Se Damon volesse veramente parlare con me,si sarebbe già fatto trovare. E invece si nasconde.
-Damon! Avanti,lo so che ci sei! Vieni fuori! Devo parlarti!-urlo,di continuo-Ti sento!-
-Si può sapere come cavolo fai a sentirmi?-dice,sbucando all'improvviso e facendomi sobbalzare.
-Le streghe possono sentire l'aura delle persone. Soprattutto degli esseri soprannaturali. Io non sono ancora ben capace di sentire quelle delle persone. Ma solo dei vampiri. Forse perchè li conosco fin troppo bene-dico,abbassando lo sguardo,leggermente imbarazzata.
-In tutti i lati più oscuri,bellezza-boffonchia Damon.
-Dobbiamo parlare-dico,tornando seria.
-Lo so. E' per questo che mi nascondevo-
-Perchè non vuoi parlare?-chiedo,confusa.
-Perchè hai ragione. Sono solo un bambino geloso. Noi non stiamo insieme e tu puoi vivere la tua vita come meglio credi. Io non mi devo immischiare...-ora mi da le spalle.
-Damon,guardami-dico,ma lui non si gira. Decido di andare io davanti a lui. Lo guardo in faccia. Lacrime rosse gli scendono sul volto-Guardami!-gli dico di nuovo.
Lui gira lo sguardo verso di me e mi guarda,con uno sguardo disperato.
-Ricordi cosa ti ho detto quella sera in cui Shane è venuto a Fangtown? Te lo ricordi?-non risponde,ma so bene che se lo ricorda-Ho detto che ti amo e che non è detto che io non scelga te alla fine-gli prendo il viso tra le mani,ma lui si lascia cadere sulle ginocchia e io faccio lo stesso.
Lo stringo forte a me,per fargli capire che io ci sono,che sono con lui,in qualsiasi situazione-Cosa ti prende? Dov'è il Damon menefreghista che ho conosciuto? Dov'è il vampiro di cui mi sono innamorata?-non risponde-Cos'hai? A me puoi dirlo-
Mi prende il viso tra le mani e mi guarda con un'intensità che mi toglie il fiato-Ti amo,Paige. Tu forse non lo sai,ma i sentimenti dei vampiri sono molto più forti di quelli umani. A volte uccidono. E' la stessa cosa che succede a te con l'empatia,quando senti tutte insieme delle emozioni forti. Le senti come se fossero tue-fa una pausa-E io ti amo,Paige. E questo amore mi sta facendo impazzire!-è disperato. Riesco a percepire l'amore e la disperazione grazie all'empatia. Sta soffrendo.
Mi abbandono anch'io alle lacrime,per via dello stretto contatto con il suo dolore.
Si avvicina ancora di più a me. Le sue labbra carnose sfiorano le mie,in un bacio disperato,tra le lacrime.
Non so ancora come ho fatto a resistere per una settimana senza toccarlo,baciarlo o accarezzarlo. Non lo so. Ma adesso lui è qui e il mio cuore batte così forte... 
Mi stacco da lui -Voglio che ti sia chiaro che io non provo nulla per Sirius. E' solo un amico-dico,senza fiato e guardandolo negli occhi.
-Lo so-dice lui e poi mi bacia di nuovo.
-Damon,aspetta un secondo-dico e lo stacco da me nuovamente.-Ti prometto che una volta finita la guerra parlerò con Shane. Perchè so già con chi voglio stare-
Non parla per qualche secondo,poi chiede-E con chi?-la risposta lo spaventa.
-Ma sei stupido o lo fai apposta?-dico ridendo.
Per tutta risposta mi bacia di nuovo,senza tralasciare emozioni. - Ora ti farò vedere com'è il vampiro che hai conosciuto-dice,sorridendo malizioso.
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Buonasera! 
Rieccomi con un nuovo capitolo. Volevo finirlo oggi,perchè domani è il mio compleanno e non potrò scrivere. Comunque,spero che vi piaccia la piega che sta prendendo la storia. Aspetto le vostre recensioni:critiche o positive? Non mi importa. Le critiche mi aiuteranno a migliorare.
Vi saluto!
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Capitolo 26
*** Lo scambio ***


E un'altra settimana è passata. Nella totale pigrizia.
 
Tutti i giorni,aspettando che Michael si riprenda,faccio lezione agli altri. E Damon e Sirius mi danno una mano.
-Il demone Ghorl ha capacità simili a quelle dei vampiri. E' rapido nei movimenti,nella corsa. Si muove senza fare rumore. E' molto forte. Legge nel pensiero e ti controlla la mente. Ma non si nutre di sangue umano. Ma di cuori e cervelli.-spiego.
-Che schifo!-sbottano Bonnie e Laurel all'unisono.
-E devo anche darvi una brutta notizia-comincia Damon,mettendo le mani intorno al collo delle ragazze-A Helltown ce ne sono a bizzeffe. E nella guerra di cento anni fa,Alyon li ha sfruttati moltissimo. Li useranno senz'altro anche per questa-sorride malizioso.
Gli sguardi delle ragazze sono spaventati.
-Come è fatto?-chiede Jason.
-Esattamente come un essere umano,sostanzialmente. Ma la faccia è deformata. Ha degli occhi rossi e delle orecchie simili a quelle dei pipistrelli-risponde il Damon.
-E come si può uccidere?-chiede di nuovo Jason.
-Una volta ne ho ucciso uno-racconta Sirius-Mi ha tenuto testa per un po',ma alla fine sono riuscito a strappargli il cuore-
-Penso che io non lo farò...-dice Laurel.
-Lasciateli a noi,quei demoni-conclude Damon.
-C'è qualche demone carino e coccoloso che sta dalla nostra parte?-chiede Bonnie.
-C'è n'è uno-comincio-una volta mia zia lo ha invitato a casa mia. Credo si chiamasse Salis. Ricorda molto i mastini. La pelle gli pende in tutto il corpo. Non si può definire "carino e coccoloso",ma è dalla nostra parte.
-Volendo ce n'è anche un'altro,ma nemmeno quello è carino e coccoloso-dice Damon sorridendo-Lo avete conosciuto anche voi. Si chiama Petunia Merryweather.-
Un coro di risate investe la radura.
-Beh,quindi le nostre forze sarebbero solo le streghe,qualche vampiro e le fate? Non abbiamo nessun'altro?-chiede Michael.
-Ehi! Guarda ragazzino che ci siamo anche noi!-un Elfo si fa avanti.
-Ragazzino a me? Guarda che sono sicuramente più grande di te. Sono io quello che deve darti del ragazzino-
-Non sottovalutare gli Elfi,Michael-mi intrometto nella discussione,piuttosto esilarante-Li vedi piccoli,ma molti arrivano anche a mille anni-
Michael è sbalordito.-Scusami Elfo,quanti anni hai?-
-Trecentocinquantaquattro,caro il mio sedicenne. E non chiamarmi Elfo. Io sono Marcus-sbotta l'Elfo,con un'aria scocciata.
-Scusami! Ma come ci puoi aiutare? Hai qualche sorta di potere?-chiede di nuovo Michael.
-No,non ho poteri. Ma sono parecchio forte. Te lo dimostro,se vuoi-
-No,Marcus,scusami ma non ci credo affatto. Con quelle braccine così esili...-
L'Elfo prende in braccio Michael,lasciandolo stupefatto.
-A cosa non credi,ragazzino?-dice sarcasticamente Marcus.
-Ok,ti credo! Ma mettimi giù!-urla il ragazzo,muovendo braccia e gambe convulsamente.
Intanto a noi non resta che ridere,dopo una scena così esilarante.
-Poi ci sono Folletti di vario genere. E non dimentichiamoci delle Arpie...-spiego.
-Le Arpie? Non erano mica esseri con la testa da donna e il corpo di uccello?-chiede Bonnie.
-Nella mitologia greca vengono raffigurate così. In realtà sono donne vere e proprie,anche loro molto forti. Hanno combattuto valorosamente durante la prima guerra-spiego.
-E' vero. Inoltre sono molto altruiste-comincia Sirius-preferiscono sacrificare la loro vita per proteggere il prossimo. Ne ricordo una,si chiamava Roselyn. Un demone stava per impalettarmi,ma lei si è messa in mezzo ed è morta per difendermi-
-E poi ci sono le Erinni-fa Damon-e con quelle non c'è da scherzare. Sono demoni della vendetta,tutte donne. Non sempre,però,stanno dalla nostra parte. Valutano chi ha torto e chi no e poi decidono. Come ho detto,sono demoni vendicativi,sanno chi devono vendicare-
-Qual'è il loro compito?-chiede Laurel.
-Si vendicano,appunto-spiega Damon-soprattutto di uomini infedeli. Vendicano i bambini maltrattati,ingiustizie varie. Il tutto con torture o uccisioni-
-Beh,alla fine lo fanno per la giustizia,anche se con metodi non proprio ortodossi-commenta Laurel.
Miriam spunta all'improvviso nella scena-Salve ragazzi-
-Miriam! Che fine avevi fatto? Sono giorni che non ti fai vedere!-sbotta Bonnie.
-Sono stata da Shane. Sta cercando un modo per lasciare Helltown,ma pare che Alex lo tenga continuamente d'occhio. Inoltre ho notizie proprio da Alex-si gira verso di me-sa che siete a Fairytown. E vuole venire a prenderti-
-Non lo farà. Noi la proteggeremo-dice Damon,mettendosi davanti a me.
-Alex vuole che il suo esercito sia il più forte. E vuole te,Paige. La strega più potente in circolazione-continua Miriam.
-Ci sarà un'attacco?-chiede Layla. La fatina ha un'aria spaventata.
-E' probabile. Dobbiamo preparare un piano d'attacco. Non possiamo rischiare di mettere in mezzo anche le Fate-dice Jason.
-Layla-mi rivolgo alla Fata-devo parlare con la Regina-
La fatina ci fa strada verso la radura,dove troviamo la Regina che parla con Lina,un'altra fatina.
-Minerva,devo parlarvi-m'intrometto nella discussione.
-Certo,Paige-la sua voce è dolce-Ne parliamo più tardi,Lina-dice sorridendo-Allora,cosa vuoi dirmi?-
-Alex sta per tendere un attacco a Fairytown-dico.
-Oh,per tutte le polveri di Fata! E come pensate di contrattaccare? Noi cercheremo di aiutarvi...-
-No-la interrompo-non voglio mettervi in mezzo. Siete già state fin troppo gentili con noi. Volevo chiedervi se avete un posto in cui nascondervi-
-Oh,capisco. Ma non so proprio dove potremmo andare-
-Potete nascondervi nel passaggio sotterraneo che abbiamo usato per arrivare qui-dice Sirius. Poi si gira verso di me-io starò con loro,per proteggerle. Anche perchè se Alex mi vede con voi,non so cosa potrebbe succedere-
-Perfetto. Andate,non sappiamo quando potrebbero arrivare-continuo.
 
Ormai sono ore che aspettiamo l'attacco. Di solito quando Alex attacca lo fa subito. Perchè non attacca?
-Miriam,Alex quando ha detto che avrebbe attaccato?-chiedo.
-In giornata. Helltown è abbastanza vicina da qui. Non dovrebbero metterci molto.-
-Mi aspettavate?-
Ci giriamo di scatto. Alex e seduto sul ramo di un albero.-Dimenticavo del vostro Spirito Guida... Avrei dovuto pensare che grazie a lei potete spiarmi quanto volete-dice.
-Vattene!-sbotta Damon.
-Devo dire che tuo fratello è più simpatico di te. Anche sotto tortura non è così scontroso-ridacchia Alex.
-Lo torturi?-dico. La mia voce è quasi un sussurro.
Alex salta giù dall'albero-Certo. Voglio avere risposte. Voglio sapere dov'è l'Amuleto di Heaven. Ma lui non parla.-
-Per forza,non lo sappiamo-dice Jason.
-Lo sai una cosa? Non ti credo. Ma adesso non importa-mi guarda,con lo stesso sguardo con cui mi guardava quel giorno cercando di uccidermi-Voglio te,Paige. La strega più  potente del mondo magico-
-Non l'avrai mai!-sbotta Bonnie.
-Oh,andiamo! Non è proprio cambiato niente,allora. Scappi ancora dai problemi. Ti nascondi sempre dietro ai tuoi amici,non affronti mai le tue responsabilità. E' tempo di crescere,tesoro-
Cammino verso di lui-Io non sto scappando. Non stavolta-gli tiro una sfera di energia,che lui schiva elegantemente.
-Brava. Così mi piace. Ma ti assicuro,dolcezza,che oggi verrai con me-
-Ne sei certo?-dice Damon.
-Oh,certo che ne sono certo-sorride malizioso,poi gira la testa-Nora! Francesco! Venite!-
I due ragazzi spuntano da dietro gli alberi,bloccando una donna. Mia zia...
-Basta nascondersi dietro gli amici,tesoro!-dice ironico-Ti concedo uno scambio:io lascio andare tua zia,ma tu dovrai venire con me-
-Non farlo Paige! I tuoi amici hanno bisogno di te!-dice mia zia.
-Fatela stare zitta!-ordina Alex.
Per tutta risposta,Nora e Francesco le tirano addosso una sfera di energia nera a testa.
Io non so che fare. Devo continuare la ricerca dell'Amuleto insieme agli altri. Devo aiutarli. Ma allo stesso tempo non posso lasciare mia zia con quel pazzo.
"No,Paige. Non lo pensare nemmeno. Tua zia se la caverà. Noi abbiamo bisogno di te. Io ho bisogno di te"mi sussurra Damon nella mente.
"Lo so. Ma lo devo fare per mia zia"
-Libera anche Shane-dico.
-Sapevo che me lo avresti chiesto. Dai Shane,vieni fuori-
Anche Shane fa capolino da dietro gli alberi. Ha un labbro rotto e un sacco di ferite sulle braccia.
-Paige,ti prego,non andare. Vuole usarti per vincere la guerra. Una volta arrivata a Helltown puoi benissimo liberarla. Tu servi qui. Con loro-dice Shane.
-Assicurami che se se verrò con te li libererai-dico,rivolta ad Alex.
-Te lo giuro,dolcezza-dice.
-Ok. Vengo con te-
-Sapevo che avresti fatto la scelta giusta-Alex sorride. -E voi due,andate-
Zia Margareth e Shane vengono verso di noi.
La zia mi abbraccia affettuosamente-Tesoro,puoi ancora cambiare idea. Non andare con lui-
-Ma devo zia. Non posso lasciarvi con lui-
Mi lascia andare e guardo Shane negli occhi. Con mia grande sorpresa mi abbraccia e io rispondo all'abbraccio-Anche se ho fatto un gran casino,cerca di andare d'accordo con Damon-
-Lo faccio solo per te-dice,lasciandomi andare.
Vado vicino ad Alex e Damon mi si avvicina e anche lui mi abbraccia-Stai attenta-
Annuisco.
-Tesoro,so che vuoi bene a tutti loro,ma il tempo vola. Tic-tac! Tic-tac!-dice Alex.
Alex mi prende per mano. Io faccio un cenno di saluto con la mano,prima di sparire tra le fiamme insieme a lui.
Mi ritrovo nella sala reale del castello di Helltown.
-Benvenuta a Helltown,dolcezza! Fai come se fossi a casa tua-dice Alex,sorridendo.

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Capitolo 27
*** Il dolore di Alex ***


Le labbra carnose di Alex sono sulle mie. Un bacio appassionato,ma allo stesso tempo disperato.
-Mi sei mancata-sussurra,sfiorando le mie labbra.
Mi bacia di nuovo,mentre ci sdraiamo sul letto e lui infila una mano sotto la mia maglietta.
Intreccio le dita tra i suoi lunghi capelli. Poi lui si stacca da me e lo guardo dritto negli occhi,neri come l'ossidiana.
Mi sveglio di colpo. Ma che diavolo mi è preso?!
Sento una risata compiaciuta. Alex apre la porta della camera ed entra,chiudendosela alle spalle.-Com'è facile entrare nella tua mente. Sei così indifesa... E' evidente che non sai ancora controllare i tuoi poteri-
Si avvicina al letto,mentre io scendo e mi guardo intorno per vedere se c'è qualcosa che posso usare contro di lui.
-Se cerchi delle armi,non le troverai-dice-le tolte da questa stanza personalmente,prevedendo che le avresti usate contro di me-sorride,avvicinandosi sempre di più.
Lancio una sfera di energia,ma lui la prende,se la gira tra le mani. Ci gioca,facendosi beffe di me. Poi la fa scomparire,stringendo la mano in pugno.
Ride di cuore -Queste cose con me non funzionano.-
-Che cosa vuoi?-chiedo.
-Ancora non lo hai capito?-adesso è davanti a me. Mi prende una ciocca di capelli e se la gira tra le dita. Quando stavamo insieme lo faceva sempre-Ti voglio dalla mia parte. Ti voglio con me-
Lo guardo dritto negli occhi,quegli occhi spietati per cui avevo completamente perso la testa. A scuola era un bullo,sempre in mezzo ad ogni rissa. Risse dove vinceva sempre. Risse che non gli hanno mai provocato una sospensione o un'espulsione.
-Tu non mi avrai mai-dico,senza tralasciare alcuna emozione,se non l'odio che provo nei suoi confronti.
-Ma sei qui-sussurra,spingendomi verso il muro e mettendomi le mani sulle spalle,bloccandomi.
-Sono qui solo per un tuo sporco ricatto. Se non avessi preso in ostaggio mia zia e Shane,a quest'ora sarei ancora con i miei amici a cercare di vincere questa stupida guerra dovuta a te,alla tua famiglia,allo stupido orgoglio che vi portate tutti dentro-
-E' vero anche questo. Ma sei qui anche perchè non hai mai smesso di amarmi. Cosa che non ammetti nemmeno a te stessa-
-Ma come? Non lo sai?-
-Non so cosa?-mi chiede,con aria confusa.
-Siamo fratellastri. Tu sei figlio di Will Sunders-
-Come?!-
Sua madre non gliene ha parlato. Ma lui aveva diritto di sapere,come del resto ne avevo diritto io. Siamo stati insieme per mesi e mia zia non mi ha mai detto niente. Ma forse anche lei non lo sapeva.
-Sono stata nella Torre Proibita con Damon. Ci sono tutti gli alberi genealogici dei Prescelti. E anche il tuo. Tua madre ha avuto una relazione con mio padre ed è da quella relazione che sei nato tu-
-No... Non ci posso credere!-mi lascia andare e mi da le spalle-Mia madre me l'avrebbe detto. Lei aveva deciso che sarei dovuto essere il tuo ragazzo. Per avvicinarmi a te. Perchè non me l'ha detto?-
-Perchè non è vero-
Serafina Mcloud fa capolino nella stanza,senza nemmeno aver aperto la porta.
-Come sarebbe a dire che non è vero? C'era scritto nel suo albero genealogico...-
-Siamo stati insieme,io e Will,per qualche tempo. Ma Alexander non è suo figlio-spiega la regina.
-E allora chi è mio padre,mamma? Ho diritto di saperlo!-
-Non lo so nemmeno io. Ti ho trovato sui gradoni del palazzo diciassette anni fa. Sei stato abbandonato dalla tua famiglia. E io ti ho allevato e voluto bene come se fossi mio figlio-
-Perchè non me lo hai mai detto?-chiede Alex,sconvolto.
-Forse è meglio se vi lascio soli...-azzardo a dire.
Ma Alex mi fulmina con lo sguardo-No! Tu resti!-
-Avevo paura che te ne saresti andato. Che mi avresti abbandonato. Ora più che mai ho bisogno di te,Alexander-
-Sì,solo perchè c'è la guerra. Non te ne frega niente di me,dei miei sentimenti. Per tutti questi anni mi hai usato per i tuoi scopi,solo per vincere questa fottutissima guerra!-
-No,non è vero!-dice Serafina-Tu e tua sorella siete le persone che più amo al mondo. Non ti ho mai usato. Tutto quello che ho fatto,l'ho fatto per il tuo bene e per quello di tua sorella.-
-Lasciami solo con lei-dice,sconsolato.
-Alexander,io...-
-Ti ho detto di lasciarmi da solo con lei!-insiste il ragazzo.
Serafina scompare tra le fiamme,lo sguardo afflitto.
-Mi dispiace tanto-gli dico,appoggiandogli una mano sulla spalla.
Per tutta risposta,mi spinge di nuovo verso il muro,baciandomi con irruenza. Mi libero dalle sue labbra,ma lui continua a baciarmi sul collo,per poi abbassarsi ancora.
-Alex,per favore,fermati-tento di spingerlo via,ma è troppo forte per me.-Alex! Fermati!-
Ma lui non si ferma. Decido di spingerlo via usando i miei poteri e lui finisce addosso a una libreria. Una paio di libri gli cadono sulla testa,ma si rialza in un attimo.
Mi tiro su la spallina della maglietta,che i baci di Alex hanno abbassato.
-Mi dispiace-dice.
-Non fa niente-mi avvicino a lui-dispiace più a me-lo vedo iniziare a piangere.
-Non voglio nemmeno questa guerra!-mi da di nuovo le spalle,forse per nascondere le lacrime-Sapessi quante volte ho tentato di far ragionare mia madre. Ma è accecata dall'odio nei confronti di Heaventown-
Si siede sul letto e si mette una mano sul viso.
Lo raggiungo e lo abbraccio. Lui fa lo stesso e appoggia la testa tra il mio collo e la spalla.
Posso sentire il suo dolore. Non credevo che fosse così dispiaciuto. Che portasse dentro di sè una tale tristezza e una tale disperazione.
Rimaniamo così per poco. Lui scioglie l'abbraccio e mi guarda negli occhi, Sto per dirgli qualcosa,ma una visione mi interrompe.
Vedo la pianura delle Erinni. Non ci sono mai stata,ma ho visto molte foto riguardanti la guerra. Cammino in quella landa desolata,dove non ci sono alberi,nè cespugli o animali. Il cielo è grigio.
Vedo qualcosa in lontananza,ma non riesco a capire di cosa si tratta. Mi metto a correre,cercando di avvicinarmi il più possibile. Ma è come se corressi sul posto. La strada che ci separa è sempre uguale.
A un certo punto,quel qualcosa si muove e si avvicina a me,con una velocità impressionante. Me lo ritrovo davanti in pochi secondi,cosa che mi fa sobbalzare dalla paura. 
E' un drago. E' rosso,tendente al viola. Ha due occhi blu,talmente luminosi che sembrano dei cristalli. E' enorme.
E' sollevata da terra e sbatte leggermente le ali. Ha al collo un ciondolo su cui è disegnata un'acca. E' Heaven!
"Tre giorni" dice. Ma non apre bocca.
"Cosa?"chiedo.
"Tre giorni" la sua voce è sempre più alta.
"Tre giorni a che cosa?" chiedo di nuovo.
"Tre giorni!" mi urla nella mente,mentre mi viene addosso,attraversando il mio corpo. Quando mi giro è sparita.
Torno in me e Alex mi guarda con aria preoccupata. Per una volta non sono svenuta.
-Che cosa hai visto?-mi chiede.
-Ero nella radura delle Erinni e ho incontrato Heaven- racconto.
-Ti ha detto qualcosa?-
-Ha detto "Tre giorni"-
-Tre giorni a cosa?-
-Alla guerra-
Silenzio. Alex non proferisce parola. Non posso sapere cosa pensa. Quindi aspetto che mi dica qualcosa. Ma non lo fa.
Intervengo io-Alex-gli prendo il viso tra le mani- Aiutami a scappare e vinceremo insieme la guerra-
-Ma io non voglio la guerra!-
-Si farà in un modo o nell'altro. Adesso puoi scegliere. Vieni con me-dico,prendendogli una mano.-Vieni con me-
-Voglio farti conoscere una persona-dice,ignorando quello che gli ho detto.
-Ok,chi?-chiedo,incuriosita.
-Lo vedrai-
Stringe la mia mano e scompaio insieme a lui tra le fiamme.
Ci ritroviamo,pochi secondi dopo,nelle segrete di Helltown. Mi porta per mano davanti a una delle più mal ridotte. 
Le grate si sono ormai arrugginite e non si vede niente,per l'assenza di luce.
-Ehi,Will! C'è una visita!-sbotta Alex.
A sentire quel nome mi vengono i brividi. Che sia...
-Che vuoi Alex?-dice,rivolto al mio accompagnatore. Poi si volta verso di me e rimane a bocca aperta-Paige?-
Rimango senza parole. Capelli lunghi e neri,occhi di un blu magnetico. E' proprio lui! Mio padre!
Corro verso di lui,in lacrime. Ma lui con una mano mi afferra il collo e comincia a fare forza.
-Papà...-
-Will! Lasciala stare!-Alex corre verso di noi e mi tira indietro. Finiamo a terra e io comincio a tossire.-Stai bene?-
-Sì,ma portami via di qui-
Ce ne andiamo tra le fiamme,con la risata di mio padre in sottofondo.
 
-Mi dispiace-dice,quando torniamo in camera.
-Non fa nulla. Ora so finalmente chi è mio padre-dico,rassegnata.-Hai deciso?-
-Che cosa?-
-Vieni con me. Riusciremo a fermare Helltown insieme-
-Ormai non mi resta più niente qui,quindi... Sì! Accetto-
MI prende per mano e insieme raggiungiamo gli altri. Sono alle porte di Helltown.
Damon e Shane stanno discutendo. Io e Alex ci godiamo la scena dal ramo di un albero,ridacchiando.
-Non ne voglio parlare ora!-sbotta Damon.
-E quando dovremmo parlarne?-urla Shane.
-Non ora. Non è il momento-
-Io penso sia arrivato il momento di parlare del fatto che ti sei scopato la mia ragazza. Ora che non c'è Paige-
-Penso che dovrete parlarne più tardi-dico,interrompendo l'animata discussione.
I ragazzi si girano increduli-Paige! Che diavolo ci fai qui con lui?-dicono all'unisono.
Salto giù dall'albero-Vi ho chiesto una cosa sola. Di non litigare tra di voi. Torno dopo neanche tre giorni e vi ritrovo a litigare-sbotto.
-Si risponde alle domande,dolcezza-dice Damon,contento di rivedermi.
-Non ti preoccupare di lui,Paige. Adesso lo sistemiamo noi.-dice Shane e si mette in posizione d'attacco.
-No! Fermo! E' dalla nostra parte!-
-Come?!-sbottano insieme.
-Diciamo che mentre ero là sono successe delle cose che gli hanno fatto cambiare idea-dico,non svelando niente.
-Che tipo di cose?-chiede Damon.
-Ehi! Sono cose personali! Se volete saperle,chiedetele a lui,sempre se ve ne vorrà parlare-sbotto-dobbiamo riunirci. Ho delle novità-dico,girando loro le spalle. Poi giro appena la testa e sorrido-Mi siete mancati,ragazzi-
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve a tutti!
Scusate l'attesa. Rieccomi con un nuovo capitolo. Spero come al solito che vi piaccia. Manca poco all'inizio della battaglia finale e nemmeno io so come si svolgerà. Spero che mi vengano delle buone idee.
Aspetto le vostre recensioni!
Per ora vi saluto e prometto che pubblicherò presto il prossimo capitolo.
Saluti!
Z13

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Capitolo 28
*** Battaglia ad Helltown ***


-Vuoi dire che abbiamo solo tre giorni per trovare l'Amuleto e tornare a Heaventown per la guerra?-chiede Michael incredulo.
-Già-rispondo.
-Senza avere una minima idea di dove sia-continua.
-Esatto-
-Potrebbe essere ovunque-
-Proprio così-
-E come credi di procedere?-
-Dobbiamo andare a Firetown senza passare per Helltown. Altrimenti non ci torniamo più a Heaventown. Ma il problema è appunto questo: come?-nonostante ci abbia pensato parecchio,nel mio soggiorno obbligato ad Helltown,non sono ancora riuscita a trovare un'idea.
-Piuttosto-comincia Damon-ti fidi veramente di lui dopo quello che ci ha fatto?-
-Sì. Lo posso percepire-rispondo.
-Ah,beh,sei tu l'empatica. Sirius!-continua Damon,girandosi verso di lui-è arrivato il tuo momento! Sai come arrivare a Firetown senza dare nell'occhio?-
Sirius ci pensa su un'attimo-beh,ci sarebbero le segrete di Helltown... Ma pullulano di guardie. E' parecchio rischioso...-
-Finchè ci sono io con voi non faranno domande-fa Alex.
-Strano-bofonchia Damon-è arrivato proprio al momento giusto-
-Piantala! Di lui ci si può fidare. Fine del discorso.-sbotto.
-E se ti avesse soggiogata?-chiede Shane.
-Non mi ha...-non finisco la frase. Le probabilità ci sono,in effetti.
Rimango per un'attimo a pensare. Se mi avesse soggiogata avrei dei vuoti di memoria. Ma io ricordo tutto. Sua madre che entra nella mia stanza,le rivelazioni che gli ha fatto e la proposta che gli ho fatto io di venire con me. Ecco! Sono stata io a chiederglielo. Non può avermi soggiogata. 
-Gliel'ho chiesto io di venire con me. Non può averlo fatto-
-Infatti non l'ho fatto. Altrimenti ti avrei obbligata a restare con me,a Helltown. Ma poi sono successe troppe cose...-Alex smette di parlare. Ha gli occhi lucidi. E' normale. Ha appena scoperto che non ha una famiglia. O per lo meno,che non è quella con cui è cresciuto.
-Ok,lasciamo stare.-dice Sirius-Ora,io ed Alex non abbiamo problemi a Helltown. Ma dobbiamo pianificare qualcosa per voi-
-Non possiamo semplicemente far finta che siamo vostri prigionieri? Come abbiamo fatto ad Helltown-propone Laurel-se ci fermano dite semplicemente che avete catturato i Prescelti e che li state portando in prigione,per evitare sorprese durante la guerra-
-Mi sembra un buon piano-dice Shane-Semplice,ma buono. Che ne dici Sirius?-
Il vampiro ci pensa su un attimo-Direi che è un buon piano. Ma ora dobbiamo muoverci. Abbiamo poco tempo-
Ci avviamo verso Helltown,Sirius e Alex in testa,per non destare sospetti.
-C'è una cosa che non mi spiego-dico all'improvviso-Perchè ho avuto la visione tre giorni prima della guerra? Insomma,sapevo che l'avrei avuta,ma perchè proprio tre giorni prima?-
-Sapete tutti che il destino delle streghe o di qualsiasi altra creatura magica,è scritto nelle stelle?-dice Sirius-Beh,in realtà non solo il destino è collegato alle stelle. Ma anche i poteri. Soprattutto i poteri-spiega-Sono collegati anche ai pianeti. E fra tre giorni esatti,tutti e otto i pianeti si allineeranno e i poteri di ogni creatura magica saranno più forti. E' una cosa piuttosto preoccupante-
-Perchè? I nostri poteri li conosciamo,non ci dovrebbero essere problemi-fa Michael.
-Non è questo il problema. Il problema è che siccome i vostri poteri saranno più forti,potreste scoprirne di nuovi,magari durante la battaglia. E voi non sapreste come controllarli-continua Sirius-e soprattutto,il problema è Paige. Che succederebbe se scoprisse nuovi poteri oscuri? Potrebbe perdere il controllo all'improvviso e la vera guerra da combattere sarebbe quella contro di lei,non contro Helltown-
-Adesso non pensiamoci. Piuttosto andiamo avanti-dico,un po' spaventata.
-No,ci pensiamo adesso!-Sirius si gira verso di me e mi stringe le spalle-Devi renderti conto che hai dei poteri enormi,poteri che potrebbero radere al suolo l'intero monto magico. Molti dei quali non hai ancora scoperto. Prenditi le tue responsabilità per una volta,Paige! Cerca di capire che siamo tutti in pericolo con te-i suoi occhi sono neri come il carbone.
-Piantala Sirius-sbotta Damon.
-No che non la pianto. Se lei non capisce che è pericoloso usare quei poteri...-
-L'ho capito!-sbotto-Certo che l'ho capito! Non sono certo stupida. Ma tu hai capito che se dovesse esserci qualcun'altro in pericolo non esiterei ad usarli? Non mi interessa se poi scoppierebbe la terza guerra mondiale o l'apocalisse,lo farei ugualmente. Discorso chiuso. Adesso andiamo-concludo,rimettendomi in cammino e maledicendomi per aver fatto quella domanda.
Certe volte vorrei che ci fosse mia zia. Lei sarebbe dalla mia parte. Ma purtroppo è dovuta tornare sulla Terra,per controllare delle cose,dicendo ce ci saremmo rivisti sul campo di battaglia. Ma non credo che sarà possibile,visto che ci sarà un gran casino.
Entriamo ad Helltown e ci troviamo davanti una sorpresa. La peggiore.
La Regina al centro e a lato stregoni,vampiri e demoni di vario tipo,pronti ad attaccare.
-Figlio mio! Sapevamo che saresti tornato con i Prescelti,così ti volevamo aiutare a metterli in cella!-dice la Regina sorridendo.
-Come?!-diciamo tutti all'unisono,voltandoci verso Alex.
-Sirius?-continua la Regina-Che ci fai lì con loro?-
-Beh,vostra Maestà,quando ci vuole ci vuole. Non mi andava più di farvi da marionetta,quindi si può dire che mi sto ribellando.-
La Regina è incredula. Devo ammettere che da un po' avevo qualche sospetto su Sirius. Miriam aveva detto che qualcuno di Helltown ci avrebbe seguito. E invece non è venuto nessuno. A meno che non sia proprio Alex...
-Io non sono tuo figlio!-dice Alex,rivolto alla Regina-E non sono di certo tornato per metterli in cella. Sono tornato per passare dalle segrete e andare a Firetown,che tu lo voglia o no. Quindi lasciaci passare.-
-Alexander,non ti permettere di usare quel tono con me! Piuttosto,vieni qui e aiuta questi uomini a metterli in cella-continua la Regina.
-No. Non farmelo ripetere e lasciaci passare-
-Ma Alexander...-
-Signora,deve capire che ad una certa età i figli prendono e partono per la loro strada,anche se a voi mammine l'idea non piace-dice Damon,sorridendo.
-Grazie Damon,ma non è il momento di scherzare-fa Alex.
-Questa me la lego al dito Alexander! Attaccate!-urla la Regina,con un tono amaro.
Ci buttiamo nella mischia e cominciamo a lottare,mentre arriva Miriam.
-La battaglia!-urla mentre ci fermiamo tutti-La battaglia! E' fra tre giorni!-
-Lo sappiamo-diciamo tutti all'unisono.
-Ah... Allora continuate pure-
Ricomincia la battaglia. Al momento me la sto vedendo con uno stregone. Ha gli occhi blu come l'oceano e capelli lunghi,biondi e spettinati. A vederlo sembra uscito da un film sul medioevo:tutto vestito di nero,pugnale alla cinta. Sembra un bandito. 
Mi lancia addosso una sfera di energia nera,che schivo. Contrattacco spingendolo via con la mente e facendolo volare fino al portone del palazzo. 
Passo al prossimo. Un demone. Ha fattezze umane,ma le corna in testa lo tradiscono. Il viso è rosso e pieno di rughe. Non conosco questo demone,quindi devo stare attenta.
Dalla mano fa uscire della spine e me le butta addosso. Riesco a schivarle. Per tutta risposta,con una mano mi fa volare via. Sbatto contro le mura di Helltown,provocandomi un lancinante dolore alla schiena. 
Torno verso di lui per contrattaccare,ma viene decapitato. Da dietro il suo corpo spunta Damon,sorridendo.
-Era un demone Thor. E' capace di copiare gli stessi incantesimi degli avversari-poi il suo  sguardo si fa truce-ma... Tu perdi sangue-
-Ah,davvero? Non me ne sono accorta-rispondo.
Mi prende per le spalle e mi gira.-Hai un chiodo conficcato in mezzo alla schiena-
-Si sarà conficcato quando il Thor mi ha fatto sbattere addosso alle mura... Ahia!-con un colpo secco me lo ha staccato dalla schiena.
-Perdi troppo sangue. Tieni-dice e poi si morde il polso e me lo offre.
-L'ultima volta che ho bevuto da te non è finita bene-
-Preferisci che la ferita si infetti? Avanti,prima che si rimargini il polso-
-Che diavolo fai Damon?-urla Shane,a qualche metro da noi.
-Cerco di guarirla. Tu non puoi darle il tuo sangue. E' unita a me-mi allunga di più il polso e io comincio a bere il suo sangue.
E' rilassante e... Ok,non dico altro. Damon può leggere i miei pensieri meglio di chiunque altro.
-Vedo che ora te lo ricordi-dice il vampiro sorridendo.
Gli tiro un'occhiataccia e gli restituisco il polso. Mi pulisco le labbra dal suo sangue.
-Sei ancora sporca qua-dice e all'unga una mano verso il mio mento e tira via il sangue rimasto. Il tutto mentre Shane ci guarda.
Tiro via la mano di Damon. Poi guardo di nuovo verso Shane. Un demone,dietro di lui,si avvicina con un'ascia in mano.
-Attento!-urlo e corro verso di lui. Con la mente lo spingo via e lo faccio finire in mezzo a della paglia.
Ora mi concentro sul demone,che viene verso di me. Con la mente tento di infliggergli dolore e lo vedo contorcersi.
Qualcuno mi tocca la spalla,interrompendomi sul più bello-Da qui in poi ci penso io-Damon.
Prende l'ascia del demone,che nel frattempo è caduta a terra,e ammazza il demone. Una scena disgustosa,che preferirei non descrivere.
Mi guardo intorno. Sembra che non ci sia più nessuno con cui combattere.
-Per il momento vi lascio andare-sbotta la Regina-ma durante la guerra vi farò vedere io-conclude,scomparendo tra le fiamme.
Damon va da Shane e gli allunga una mano per aiutarlo a tirarsi su,ma lui la rifiuta,guardandolo di sbieco.
Il vampiro si rivolge a me-Grazie-e fa un mezzo sorriso.
-Figurati...-dico appena.
Sto solo infondendo zizzania sui loro rapporti. Ma una volta finita la guerra,metterò tutto a posto.
-Muoviamoci-fa Sirius-abbiamo poco tempo-
Andiamo verso le segrete e sento Damon e Alex scherzare tra di loro.
-Alexander,eh?-dice il vampiro e scoppia a ridere-Ora capisco perchè ti fai chiamare Alex!-
-E piantala!-sbotta Alex,ma poi comincia a ridere anche lui.
Almeno Damon si è convinto che di Alex ci si può fidare. Magra consolazione.

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Capitolo 29
*** Il demone Timoris ***


Le segrete mettono i brividi. Ci sono già stata,è vero,ma per così poco tempo che non sono riuscita a farci caso. Hanno un che di macabro e sembra di essere in un film horror. Manca solo quella musichetta inquietante che c'è sempre in quei film per mettere paura a chi li guarda,e trasmettere così le stesse emozioni dei protagonisti a chi lo sta seguendo. Sarò stupida,ma quasi mi aspetto che un terribile assassino con la faccia sfigurata spunti all'improvviso con una falce in mano.
Okay,è una stronzata.
Proseguiamo per un corridoio stretto,l'unica luce presente è quella di una torcia accesa da Alex prima di entrare.
All'improvviso che spunta un fantasma,che passa indisturbato attraverso i nostri corpi,lasciandomi tutte le sue sensazioni di odio e rabbia,facendomele provare,anche se solo per un secondo.
-Le anime rimaste qua dentro appartengono agli stregoni,imprigionati ingiustamente. Alcune portano rancore da secoli. Anche loro aspettano la loro vendetta,per poi andare in pace insieme agli altri spiriti-spiega Alex.
Da lontano si sente una voce. Sembra quella di un pazzo. Voglio andarmene di qui.
Adesso riesco a capire cosa sta dicendo. Qualcuno mi sta chiamando.
-Paige!-dice quella macabra voce-Paige! Lo so che ci sei! Vieni fuori!-
-Okay,ho ufficialmente paura. Muoviamoci ad uscire,vi prego-dico e per istinto mi aggrappo al braccio della prima persona che trovo: Shane.
-Paige!-continua la voce.
-Alex,di chi è questa voce?-chiede Michael,spazientito.
Una risata malefica riempie i corridoi,seguita da una cantilena,ancora più inquietante.
-Alex!-sbotta Michael.
-Non lo so! Non ne ho idea!-urla Alex.
Proseguiamo e sentiamo un soffio,una cosa quasi impercettibile. Dopo di che rimaniamo al buio.
Urlo e mi raggomitolo per terra. Mi viene da piangere.
-Ma si può sapere che ti prende? Non è il momento di piangere!-sbotta Damon.
-Ha paura del buio. Ne è terrorizzata fin da quando era piccola. E inoltre vi avviso che è anche claustrofobica-dice Bonnie,con un velo di paura nella voce.
-Paige!-continua la voce.
-Fatti vedere!-urla Sirius.
Un'altra risata e poi sento qualcuno che si avvicina a me e mi abbraccia.-Ragazzi?-riesco a dire-Qualcuno di voi mi sta abbracciando,vero?-
-No,nessuno-dice Sirius-Non vedo niente nemmeno vicino a te-
Dimenticavo che al momento solo Sirius,Shane e Damon possono vedere qualcosa.
-Eppure sento qualcuno che mi abbraccia...-
Torna la luce. Mi giro per vedere se riesco a vedere chi mi abbraccia e vedo una cosa orribile. E' un bambino,ma con gli occhi neri,un volto deformato,denti aguzzi e la bocca cucita ai lati,come per rendere quel sorriso,che fa capolino sulla sua faccia,ancora più grande. E più terrificante.
Spalanco gli occhi e urlo,spingendolo via con i miei poteri. L'essere sbatte contro il muro e scompare.
-Che cos'era Pay?-chiede Laurel.
-Perchè,voi non lo avete visto?-chiedo con la voce tremante,alzandomi.
-No,non c'era niente...-dice Shane-Ho capito!-
-Che cosa?-chiede Alex.
-Con chi abbiamo a che fare-dice Shane-è un demone Timoris,il demone della paura. Un demone molto vecchio e molto raro. Si insinua di solito nelle case abbandonate,spingendo qualcuno ad entrare e spaventandolo a morte. Si nutre di paura,entra nella mente delle sue vittime,la legge,ci gioca,prendendo forma di ciò che ha più paura,facendola impazzire. E poi,quando è sazio,uccide la vittima. Paige ne è l'esempio. Ha già letto la sua mente e ci sta già giocando. Per lui dev'essere la preda più vulnerabile.-
-Come si distrugge?-chiede Michael.
-E' questo il problema-spiega Shane-non può essere distrutto. Può essere solo cacciato e in un modo soltanto: la vittima deve riuscire a superare le proprie paure-
Un brivido mi percorre la schiena e poi vedo qualcosa. Non è una visione,ma un ricordo.
Vedo me stessa. Avrò forse quattro anni e sono nella mia stanza a giocare con le bambole. All'improvviso la luce si spegne e io rimango sola al buio. Chiamo mia zia e mia sorella. E' tutto invano. Non mi sentono.
Si accende la piccola lampada che ho sulla scrivania,che lancia una lieve luce fosforescente. Mi nascondo dentro l'armadio,aspettando che mia zia venga a cercarmi.
Poi sento una voce,la stessa di prima,che chiama il mio nome.
-Paige! Paige! Vieni fuori da dove sei!-dice la voce,macabra e inquietante.
Ho ancora in mano la mia bambola preferita. La guardo e quella si contorce,come posseduta da un'entità maligna. Il suo viso si deforma e la sua bocca è cucita ai lati. I denti sono deformati e gli occhi neri. Sorride. Un sorriso terrificante.
-Bu!-dice la bambola. La butto fuori dall'armadio ed è lì che lo vedo.
E' un uomo. Una delle spalle sporge indietro,come se fosse rotta,e il braccio penzola da una parte. Sul volto ha lo stesso ghigno della bambola e gli occhi neri come il carbone.
-Paige?-la voce è lugubre-Esci fuori. Voglio diventare tuo amico. Vieni,giochiamo insieme-dice l'uomo.
-Non mi va di giocare-dico.
-E perchè no?-chiede dispiaciuto. I lati cuciti del suo sorriso si piegano verso il basso,facendo scivolare giù rivoli di sangue-Ti faccio paura?-dice avvicinandosi a me velocemente e facendomi sobbalzare. Il suo viso è a pochi centimetri dal mio.
-Sì-dico,piangendo.
-Oh...-l'uomo gira lo sguardo-posso assumere forme più piacevoli. Vediamo... Ti piace così?-continua e si trasforma in un normale bambino,ma sempre con i lati della bocca cuciti.
-Sì-dico,sorridendo appena-come ti chiami?-
-Timoris. E' un nome strano,però se vuoi puoi chiamarmi come vuoi-
-No,Timoris è bello!-continuo sorridendo.
Il bambino sorride-Adesso giochiamo?-
-Sì,ti presto le mie bambole-dico uscendo dall'armadio-questa è la mia preferita. Tieni-
-Grazie-
Dopo quel giorno diventò il mio migliore amico. Giocavamo insieme tutti i giorni e ci raccontavamo tutto. Mi chiedeva spesso quali erano le mie paure più grandi,e io rispondevo sempre che erano il buio e i posti piccoli e bui. Un giorno volevo presentarlo a mia zia e a mia sorella,le invitai nella mia camera,ma non riuscivano a vederlo. Allora provai a descriverlo e mia zia disse delle parole strane. Timoris si trasformò di nuovo in quell'uomo e scomparve. Da quel giorno non lo vidi mai più.
Torno alla realtà. E riesco solo a dire-Io l'ho già visto-
-Come sarebbe a dire?-chiede Bonnie.
Racconto tutto,senza tralasciare i dettagli.
-Okay ragazzi,siamo ufficialmente nella merda-sbotta Sirius.
-Mi dispiace,non sapevo chi fosse-cerco di scusarmi.
-Non preoccuparti. Eri piccola. Non potevi saperlo-dice Shane.
Andiamo avanti,sperando di trovare una via d'uscita. 
La luce si spegne di nuovo e quando si riaccende mi accorgo di essere sola.
-Ragazzi?-urlo. Ma non risponde nessuno.-Dove siete?-
-Ciao Paige-la voce di prima. Mi giro e incontro di nuovo quegli occhi color carbone. Ma stavolta non ha le fattezze di un bambino. E' come l'ho incontrato la prima volta.
Corro via,cercando un posto dove nascondermi. Lui non può correre. Cammina velocemente,inseguendomi.
-Paige! Vieni fuori da dove sei-cantilena di nuovo.
Corro più veloce che posso e mi nascondo in una delle prigioni. All'improvviso si sono svuotate tutte.
Lo sento. E' vicino.-Paige! Dove sei? Voglio solo giocare-
Mi nascondo in una rientranza del muro,sperando di non essere vista.
-Non vuoi più essere mia amica?-la voce si è rattristata di colpo.-Vieni fuori. Lo sai che non mi piace giocare a nascondino-ormai è davanti alla prigione dove mi sono nascosta. -Paige!-sento che la voce si allontana. Esco dal mio nascondiglio,ma me lo trovo davanti-Bu!-urla.
Sobbalzo e indietreggio lentamente,fino a toccare il muro. Il suo sorriso si piega verso il basso e di nuovo escono rivoli di sangue-Non vuoi giocare?-mi chiede.
-No,voglio trovare i miei amici e andarmene-rispondo.
Rimane zitto per un po'. Non riesco a capire che stia facendo,ma azzarderei che stia pensando. Gli occhi sono troppo neri,non riesco a capirlo fino in fondo.-Facciamo un gioco-comincia-se tu riesci a trovare i tuoi amici,allora puoi andartene. Se non riesci,rimarrai qui finchè non mi stancherò di giocare con te-
-Quanto tempo ho?-chiedo,spaventata. Il gioco sembra facile,ma sicuramente farà di tutto per ostacolarmi.
-Ti do tre ore. Siamo d'accordo,allora?-torna a sorridere.
Non faccio in tempo a rispondere che è già scomparso. Sento la sua voce,come un'eco,che continua a dire "tre ore" e poi una risata malefica. Come si sta divertendo quell'infame!
Esco dalla prigione e comincio a cercare. Percorro lo stretto corridoio. Di luce ce n'è ben poca,ma abbastanza per riuscire a vedere dove diavolo sto andando. Ma nemmeno io lo so. Questo posto è un labirinto.
Un urlo. Sembra la voce di Bonnie. Mi metto a correre e poi la vedo,in fondo al corridoio. E' sola. Corre  e muove le mani sulla testa,come se stesse cacciando degli insetti. Ma non c'è nulla.
-Bonnie!-le arrivo davanti-Bonnie,stai tranquilla. Non c'è niente-le metto le mani sulle spalle.
-No! E' pieno di vespe! Mi camminano lungo tutto il corpo! Scappa!-dice,piangendo.
-No,Bonnie,te lo assicuro. Non c'è niente.-L'abbraccio e cerco di rassicurarla. Lei si lascia abbracciare e continua a piangere sulla mia spalla.
-Sono andate via. Grazie-dice.
-Ok,ora però non abbiamo tempo da perdere. Abbiamo meno di tre ore per trovare gli altri-
Proseguiamo,mentre le spiego quello che è successo con Timoris. Lo ha già subito messo nella categoria "bastardi di prima classe".
Lei ha una categoria per tutti. Nessuno sfugge e,se conosci Bonnie,rientri per forza in una categoria. In realtà non le ho mai chiesto in quale io sia. 
Il corridoio sbuca in un vicolo cieco.-E ora?-chiede Bonnie.
-Dobbiamo per forza tornare indietro-dico,sospirando.
Torniamo indietro. Facciamo la stessa strada di prima e imbocchiamo un'apertura a sinistra,sperando che facendo una strada diversa sbuchi qualcuno dei nostri amici.
All'improvviso ho un capogiro e mi appoggio a una parete.
-Che ti succede? Dobbiamo proseguire!-dice Bonnie.
-Lo so,ma questo posto è troppo stretto... E buio... Non so se ce la faccio-dico.
-Ma devi farcela! Dobbiamo trovare gli altri,altrimenti moriremo tutti! E poi come lo troviamo l'Amuleto? Da fantasmi? No,grazie! Adesso respira profondamente,stai seduta un paio di minuti e poi ripartiamo-
Chiudo gli occhi e respiro profondamente,come mi ha consigliato la mia amica. Dopo poco sto meglio e decido di alzarmi e continuare.
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve a tutti!
Rieccomi tornata con un nuovo capitolo. Come al solito spero che vi piaccia. Aspetto le vostre recensioni. Spero che ce ne siano.
Vabbè,in ogni caso,ora vi saluto!
Saluti!
Z13

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Capitolo 30
*** Il salvataggio di Bonnie ***


Cammino ormai da un sacco di tempo. Tempo. Quando ne è passato? Un'ora? Due?
Per tutta risposta,ecco che appare un cronometro. E' passata solo un'ora. Abbiamo ancora due ore per trovare gli altri.
Non c'è molta luce,forse abbastanza da poter vedere almeno dove mettiamo i piedi. Creo ugualmente una sfera di energia per farci luce.
-Non senti niente?-mi chiede Bonnie.
-Cosa dovrei sentire?-
-Qualcuno sta urlando. Riesci a capire da dove viene?-
-Ehi! Sono una strega,non un satellitare! Provaci tu-
La mia amica chiude gli occhi e si concentra. Poi li riapre-Da questa parte-
-Perfetto,hai scoperto un nuovo potere. Rintracciare le persone. Ottimo-
-In realtà l'ho scoperto quando eri ad Helltown. Stava per attaccarci un demone e io l'ho sentito.-spiega-E non rintraccio gli amici. Ma il male. Il pericolo. L'ho scoperto per caso-continua facendomi strada.
-Ma è fantastico!-dico,con enfasi.
-Vieni,giriamo di qua. Dovremmo esserci,ormai-dice Bonnie,continuando a camminare-Ecco,ci siamo!-urla.
-Non urlare,Bonnie!-dico,poi con un dito indico delle stalattiti,che oscillano leggermente sul soffitto.
-Ehi! Ma quello è Sirius!-fa Bonnie-Ma quale sarebbe il pericolo che corre?-
-Credo stia per morire-riesco solo a dire-Ok,non correre e non urlare. Vediamo di non diventare degli spiedini prima di uscire di qua.-
Raggiungiamo in fretta il vampiro. Sembra svenuto-Sirius-dice Bonnie preoccupata-Sirius,svegliati!-
Il vampiro apre leggermente gli occhi. QUando si gira verso di me,li apre del tutto. Ha uno sguardo spaventato-Non distruggere la mia casa! C'è la mia famiglia lì! Ti prego!-
-Ma di che diavolo stai parlano?!-sbotta Bonnie.
-Tu sei cattiva. Ti avevo detto di non usare più quei poteri. Te lo avevo detto,ma tu non mi hai ascoltato-continua,fuori di sè.
-Crede che io sia diventata cattiva. Timoris ha cominciato ha farlo impazzire-mi avvicino a Sirius,lo prendo per le spalle e lo guardo negli occhi-Sirius,guardami. Sono io. Non sono cattiva-
-Lasciami andare!-urla.
-Guardami,Sirius! Guardami!-continuo.
Lui comincia a guardarmi,come la prima volta. Mi squadra e,mettendomi una mano sul mento,lo rigira-Paige?-
-Sì,sono io!-dico sorridendo.
-Ragazzi,non vorrei interrompervi,ma quelle stalattiti cominciano a farmi paura-Si intromette Bonnie.
Mi giro a guardarle. Stanno oscillando pericolosamente. E' arrivato il momento di andare.
-Correte!-urla Sirius.
Andiamo verso il primo passaggio aperto nel muro che troviamo e ci buttiamo dentro.
-Bonnie!-la mia amica è rimasta indietro. Corre a zig zag per evitare le pietre.-Muoviti!-
Un pezzo appuntito le si infila nel braccio,facendola cadere. Mentre si rialza,allontano le pietre che potrebbero caderle in testa con i miei poteri.
Quando finalmente sta per entrare,l'entrata del cunicolo crolla,chiudendola fuori-Bonnie!-urliamo io e Sirius.
-Sto bene. State tranquilli-sentiamo da fuori.
-Ok,Bonnie,allontanati dall'entrata. Devo spingere via i massi-dico-Ci sei?-
-Sì,vai!-
Mi concentro più del solito. Di solito sposto oggetti piccoli. Di certo,non sono solita a spostare massi.
Muovo le mani,come se dovessi spingere una persona. L'entrata si riapre e Bonnie riesce ad entrare.
-Stai bene? Fammi vedere il braccio-le dico.
-Oh,non è niente. E' solo un graffio-ribatte. Non da mai a vedere quando soffre.
-Non è "solo un graffio". Stai perdendo molto sangue-dice Sirius e con un colpo secco le sfila la roccia dal braccio.
-Ahia!-urla Bonnie.
-Oh,ma piantala!-sbotta il vampiro. Poi si morde il polso-Dai,bevi-
-Come?-
-Il sangue di vampiro cura qualsiasi ferita. E al momento è l'unica medicina che abbiamo. Quindi non fare storie e bevi-continua iul vampiro.
Bonnie lo guarda con aria di sfida,poi gli prende il polso e comincia a bere avidamente. Quando ha finito,si pulisce la bocca e ricomincia a camminare.
-Beh? Non venite?-chiede Bonnie.
-Sissignora!-diciamo io e Sirius all'unisono.
-Preparati a sentire tutto quello che pensa-le dico.
-Come sarebbe a dire?!-
Non ci resta che cominciare a ridere di cuore,mentre Bonnie,indignata,cammina davanti.
 
-Quindi la tua paura più grande è che io diventi cattiva?-chiedo.
-Che tu diventi cattiva e che uccidi la mia famiglia. E' una cosa che non potrei sopportare-risponde Sirius.
-Ti prometto che non succederà-
-Non puoi prometterlo. Se deve succedere succederà. E' inevitabile-
Per quanto non voglia,Sirius ha ragione. Se deve succedere,succederà. E penso che in quel momento,l'unica cosa da fare,sia uccidermi.
-Quindi Timoris usa le paure delle persone per ucciderle-dice Bonnie,all'improvviso.
-Sì,sostanzialmente è quello che fa. Si nutre delle loro paure,gioca con la mente delle sue vittime. E poi le induce al suicidio.-spiega il vampiro-E' tutta una cosa mentale-
-Ehi,ma quella non è Laurel?-chiedo.
Guardiamo in alto. Davanti a noi si erge una scalinata,lunga almeno venti metri. E su in alto,Laurel,che cammina lentamente verso un dirupo.
Corriamo verso le scale e cominciamo a salire. Sirius,con la velocità di vampiro arriva prima di noi.
Quando finalmente arriviamo alla fine della scalinata,io e Bonnie,ansimanti,ascoltiamo quello che si dicono Laurel e Sirius.
-Devo farlo! Lui dice che se voglio salvare Heaventown devo sacrificarmi,per il bene di tutti!-urla Laurel.
-No! Se muori peggiorerai solo le cose! Ascoltami!-ribatte Sirius.
Con una forza che non è la sua,Laurel spinge via il vampiro e comincia a correre verso il dirupo.
Il resto della scena e come se lo vedessi al rallentatore. Corriamo verso di lei,che salta nel vuoto.
-Laurel!-urliamo.
Bonnie torna indietro,prende la rincorsa e si butta.-No! Bonnie!-urlo disperata. Le vedo sparire dietro la nebbia,che riempie il dirupo.
Le ginocchia mi cedono e mi metto le mano sul viso,abbandonandomi alle lacrime.
Perchè? Perchè lo ha fatto?
Sirius mi tocca la spalla-Non ora,cazzo! Ho appena perso le mie migliori amiche!-sbotto.
-Paige,secondo me dovresti vedere-dice soltanto.
-Che cazzo c'è da vedere?!-urlo e poi guardo di nuovo verso il dirupo.
Due figure nere si fanno strada nella nebbia,risalendo il dirupo. Bonnie! Sta volando! E tiene stretta Laurel!
Quando atterrano mi butto tra le loro braccia,tra le lacrime-Non fatelo più. Mi avete spaventata-
-Tranquilla,Pay-dice Laurel-ero in buone mani-mi stringe più forte.
Bonnie ha superato la sua paura più grande,quella dell'altezza. Per salvare Laurel. Sono felice di avere un'amica come lei.

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Capitolo 31
*** L'amicizia che ci lega ***


Ripresa dallo spavento che mi hanno provocato le mie amiche,racconto quello che sta succedendo a Laurel.
-Quindi dobbiamo trovare gli altri prima che il tempo scada-spiego.
-E quanto tempo ci rimane?-chiede Laurel.
-Credo...-inizio a parlare,ma il ticchettio di prima mi interrompe. Stavolta il cronometro dice che manca un'ora e dieci minuti.  Un'ora e dieci minuti per trovare Michael,Alex,Jason,Shane e Damon.
-Ci è rimasto poco tempo. Per quel che ricordo,Timoris è anche un demone sleale. Può anche essere che ci tenda qualche trappola alla fine,una volta trovati gli altri. Quindi dobbiamo risparmiare un po' di tempo per la fine. Non sappiamo cosa potrebbe inventarsi-dice Sirius.
La grotta si è trasformata di nuovo. Sembra di essere all'interno del castello di Helltown. Stessi tendaggi neri e rossi,stesse armature che percorrono i corridoi. Una sola differenza:nemmeno una porta. Non ci resta che andare avanti,sperando di trovare una porta che ci conduca dai nostri amici.
Infatti eccola,come se l'avessimo chiamata,proprio davanti a noi. Ci mettiamo a correre verso la porta e la spalanco con forza. 
Ci ritroviamo in una delle stanze del palazzo di Helltown. Ma non una qualunque.
-Questa è la stanza di Alex-dico.
-E tu che ne sai?-chiede Bonnie.
-Beh,ci sarò entrata qualche volta,non credi?-le dico.
Entriamo. E' tale e quale alla sua stanza,non c'è dubbio. Un letto nell'angolo in fondo alla camera,poster ovunque,pile e pile infinite di libri e cd,l'armadio e la scrivania in legno antico.
-Non c'è nessuno qua dentro-dice Laurel.
-Come sei perspicace-fa Sirius,prendendola in giro.
-E ora?-chiede Bonnie.
-Ce ne andiamo-propongo.
Facciamo per uscire,quando qualcuno comincia a parlare-Lo sapevo. Nessuno mi ama. Non mi vedono nemmeno-è la voce di Alex.
Mi giro. Eccolo,seduto sul letto. Ci da le spalle,ma riesco a vedere chiaramente che si tiene le mani sul viso.
-Alex-dico,avvicinandomi a lui-cosa stai dicendo?-
-Nessuno mi ama!-sbotta girandosi verso di me-Mia madre non è nemmeno mia madre. Mi sfrutta e basta. Non ho amici,i tuoi mi odiano. E tu! Tu mi hai lasciato! Mi odiano tutti!-
Con la mano mi copro la bocca.-Alex,non è così. Nessuno ti odia-
-Parla per te-sbotta Bonnie.
-Grazie per l'aiuto,Bonnie-la rimprovero.-Alex-continuo rivolta a lui-Nessuno ti odia. Adesso siamo tutti tuoi amici e vogliamo aiutarti. Non è vero che nessuno ti ama. Sono le scelte che facciamo che ci cambiano,ci rendono migliori o peggiori. Ma non è certo colpa tua o di qualcun'altro.-
Parlo,ma lui sembra che nemmeno mi ascolti-Ricordi cosa mi hai detto? Che non avresti mai voluto uccidermi. Ed è quello che hai fatto. Mi hai anche detto che era tua madre ad obbligarti a fare tutto ciò che hai fatto. Lei è  accecata dall'odio e ti ha cresciuto in modo che tu sia esattamente come lei,in modo che possa compiere la sua vendetta. Ma tutto dipendeva sempre da te. Eri tu a scegliere quello che volevi fare.-
-E guarda cosa ho fatto! Mi odiate tutti!-urla all'improvviso Alex.
-No. Nessuno ti odia. Nemmeno io-Bonnie subentra nella conversazione,prendendolo per le spalle-E di certo non è piangendoti addosso che rimedierai ai tuoi errori. Perchè sono i tuoi errori ad averti portato a questo punto,le tue scelte sbagliate. ma puoi rimediare,ha ancora tempo! E hai rimediato un po' prima,quando ci hai aiutato a combattere contro i tirapiedi di tua madre-Bonnie lo guarda dritto negli occhi-Puoi farcela. Puoi cambiare e diventare una persona migliore. Dipende solo da te-conclude sorridendo.
Passano interminabili secondi di silenzio. Nessuno fiata,gli sguardi puntati tutti su Alex. Non dice una parola,tiene solamente gli occhi puntati su Alex-Scusate ragazzi-dice-credo che Timoris mi stesse controllando la mente. Ehi! Mi ha pure fatto piangere! Appena lo prendo...-
-Bentornato in te-dico sorridendo-Forza,non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo trovare gli altri.-
Ci rimettiamo subito in cammino,tra i corridoi di Helltown. 
 
-Non ce la faccio più!-sbotta Bonnie.
-A chi lo dici-le fa eco Laurel.
-Come siete pigre-le prende in giro Sirius.
-Ti ricordo che i vampiri hanno una resistenza maggiore di quella delle streghe e lo stesso vale per i demoni-ribatte Laurel.
-Lo ricordo eccome e me ne vanto-risponde Sirius,burlandosi per l'ennesima volta delle ragazze.
-Zitti!-dico all'improvviso-Non sentite?-
-Che cosa?-chiede Alex.
Ascolto meglio. Ora lo percepisco meglio di prima.-C'è qualcuno qua intorno-
-Chi? E' Timoris? O uno dei ragazzi?-chiede Laurel.
-E' Jason-dico sorridendo,girandomi verso Bonnie,che sorride a sua volta. Non lo da a vedere,però secondo me sta malissimo lontano da lui,sapendolo in pericolo.
Cominciamo a correre lungo l'infinito corridoio,che ormai percorriamo da un pezzo. Incontriamo un vicolo cieco,quini decidiamo di girare a destra. Lo scenario cambia di nuovo,sotto i nostri occhi. Non riesco a capire dove siamo.
-Oh no...-dice Laurel,mettendosi una mano alla bocca,sconvolta.
-Che succede? Dove siamo?-chiede Sirius.
-E' un'ospedale psichiatrico. Jason ci è rimasto per sei mesi,due anni fa-spiega Laurel.
-E per quale motivo?-chiede Bonnie,anche lei sconvolta.
-Autolesionismo-bisbiglia appena Laurel.
Bonnie ha gli occhi sbarrati. Non crede a quello che ha sentito.
-Se la sua paura è quella che credo,dobbiamo muoverci-dice Laurel,guardandomi negli occhi.
Annuisco e ci mettiamo a correre lungo questo nuovo,interminabile corridoio.
Arriviamo in una saletta. Su un divano spunta una cascata di capelli biondi. E' Jason! Andiamo verso di lui e lo vediamo fare una cosa orribile. Ha un pezzo di vetro in mano,con il quale si traglia i polsi.
Laurel va verso di lui e gli leva il vetro dalle mani,disperata. Bonnie è rimasta pietrificata dalla visione. Osserva il sangue colare giù dai tagli. Le lacrime le sgorgano involontariamente dagli occhi.
-Voglio morire!-urla Jason.-Voglio morire!-
-No! Tu non vuoi morire! Hai superato questo brutto periodo,ricordi? Ce l'hai fatta alla grande. Non mollare adesso,ti prego-dice Laurel,prendendogli il viso tra le mani,in lacrime.
-No!-si butta addosso alla sorella e le mette le mano al collo-Voglio morire,ti prego. Non ce la faccio più-
Laurel soffoca tra le mani di Jason. Vado verso di lui e cerco di dividerli,senza risultati. Sirius e Alex si mettono in mezzo e la liberano dalla stretta del fratello. 
-Voglio morire! Fatemi morire!-urla Jason di nuovo.
-Faceva così. Ha avuto un periodo orribile. Prima i nonni che sono morti,sotto i suoi stessi occhi,problemi a scuola,con gli amici,la fidanzata lo ha tradito... Rispondeva male a tutti. Poi è diventato silenzioso e stava sempre chiuso in camera. Un giorno l'ho beccato a... Fare questo e l'ho detto subito ai miei. Lo hanno immediatamente spedito qui,insieme ai matti-le ginocchia le crollano e si mette le mani sul viso-Ma lui non era matto! Lui voleva solo essere ascoltato!-
Ascolto le parole di Laurel,mentre una lacrima si fa strada tra le ciglia. Nel frattempo Jason ha ripreso il vetro e ha ricominciato a farsi del male.
Un rumore sordo interrompe i singhiozzi di Laurel. Con grande sorpresa vedo Bonnie,ripresa dallo shock,davanti a Jason,cui ha appena tirato uno schiaffo.
-Piantala!-urla,tra le lacrime-Tu non sei il Jason che conosco io! Quello che conosco è simpatico,spiritoso,strafottente. Tu sei solo una controfigura mal riuscita che si piange addosso!-Bonnie si mette in ginocchio e gli prende il viso tra le mani-Io mi sono innamorata del ragazzo forte,che risolve i problemi con determinazione,che prende ciò che vuole. Sei sempre tu,è vero,ma questo è il Jason di due anni fa. Quello che amo non si ridurrebbe mai così-dice prendendogli i polsi-Io ti amo,Jason. Ti amo con tutta me stessa. E vederti così mi fa stare male. Quindi,se hai qualche problema,parlane con me e non ridurti così,ti prego.-conclude,prima di crollare in lacrime.
Jason le prende delicatamente il viso tra le mani,le asciuga le lacrime e la avvicina a sè,per baciarla con passione.
-Grazie Bonnie-dice Jason e torna a baciarla.
Timoris ci sta dando del filo da torcere,ma ci rende più uniti. Man mano che andiamo avanti con la ricerca,scopriamo i segreti di tutti e ci aiutiamo a vicenda per superare le nostre paure.
Il demone della paura non potrebbe mai sconfiggerci,perchè noi abbiamo una cosa che lui non può capire. L'amicizia,che ci lega ogni giorno di più.


ANGOLO SCRITTRICE
Ciao a tutti!
Spero come al solito che vi stia piacendo e spero anche di ricevere presto delle recensioni. Critiche o no,non importa. Mi aiuteranno entrambe a migliorare.
Saluti!
Z13

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Capitolo 32
*** E' solo illusione ***


Tic-Tic. Tic-Tac. Sento nella mia testa questi orribili ticchettii da almeno mezz'ora. Cinquanta minuti. Ecco quanto ci rimane. Stiamo facendo questo stupido gioco malato da più di due ore. Non ce la faccio più.
-C'è qualcuno qua intorno-dice Bonnie.
-Chi?-chiede Laurel.
-Michael. Lo percepisco. E sta già lottando con il suo più grande incubo-rispondo.
-E quale sarebbe? Dobbiamo preoccuparci?-fa Alex.
-Direi di sì. Ha paura dei ragni giganti-dice Laurel.
-Ragni... Giganti? Ma se non esistono nemmeno!-sbotta Sirius.
-Avete presente Harry Potter e la Camera dei Segreti?-chiedo. Sirius fa cenno di no-Beh,non importa. Quando avevamo dieci anni siamo andati al cinema a vedere quel film e da quel momento Michael ne è rimasto traumatizzato.-
-Ah,sì. Me lo avevi accennato-fa Alex-E se non ricordo male avevo risposto che è un fifone. E ti sei arrabbiata-
-Per forza. Ha avuto un trauma. Non hai alcun diritto di giudicarlo-sbotto,innervosita.
-E tu non avevi il diritto di incazzarti così-
-Che dovevo fare? Ascoltarti insultare il mio amico?-
-Dico solo che non dovevi prenderla così male. E comunque non lo stavo insultando,stavo semplicemente dando la mia opinione-
Camminiamo lungo il corridoio dell'ospedale da un po' e l'atmosfera comincia a mettermi ansia-E come dovevo prenderla secondo te? Dovevo dire che avevi ragione? Era questo che volevi sentirti dire?-
-Sei solo un impagabile orgogliosa. Non vuoi nemmeno ammettere che hai sbagliato-sbotta Alex sarcastico.
-Ti ricordo che sei tu quello che viene da una famiglia di orgogliosi!-
-Ragazzi,per favore,dobbiamo trovare gli altri. Non abbiamo tempo da perdere-fa Sirius per zittirci.
-Ok. Ma la discussione non è finita-conclude Alex,in tono minaccioso.
Proseguiamo. Finalmente l'ambiente cambia. Ora ci troviamo in una foresta. E' oscurata dagli alberi,quindi è buia. Gli alberi sono molto alti e se guardo dietro di me,mi sembra di vedere... Un Platano Picchiatore! Lo stesso che ha attaccato Harry e Ron,mentre erano sulla macchina volante. C'è persino il castello! Certo che Michael ricorda ogni minimo dettaglio del film.
-Benvenuti ad Hogworts-dice Laurel.
-Questa è la Foresta Oscura?! Ma davvero? Ho sempre sognato di andare ad Hogworts!-dice Bonnie,saltellando per la felicità.
Un urlo ci fa irrigidire e spegne l'allegria di Bonnie. E' Michael. Corriamo per la Foresta Proibita. Sono stanca,ma non devo mollare. Michael ha bisogno di noi.
-Ricordate cosa diceva Silente prima di morire? Mai addentrarsi nella Foresta Proibita! E guardate dove siamo! Nella Foresta Proibita a correre come dei forsennati cercando di salvare Michael! Siamo fregati!-urla Bonnie.
-Bonnie,non lo hai ancora capito? Non siamo nella Foresta Proibita! Non siamo ad Hogworts e prima non eravamo certo in un ospedale psichiatrico!-dico,ansimando-Siamo sempre nelle segrete di Helltown,non ci siamo mai mossi di lì. Sta tutto nella nostra mente. Timoris prende le nostre paure e le fa diventare realtà,ma questa rimane sempre e comunque un'illusione. Ora poche chiacchiere e corri!-
Eccolo! Michael corre verso di noi,urlando.-Scappate! Ci sono i ragni giganti!-
-Michael,stai tranquillo. E' solo un'illusione. Timoris sta giocando con la tua mente. Non devi avere paura,altrimenti non usciremo mai di qui-cerco di rassicurarlo,ma è troppo spaventato-Okay,te lo dimostro-
Aspetto che si avvicini un ragno. Eccolo. E' enorme,sarà alto almeno tre metri. Ha otto zampe nere,lunghe e pelose,e piccoli occhi,sempre neri,lucidi e... Assolutamente terrificanti.
Uso i miei poteri per spingerlo addosso a un'albero. Appena sbatte,scompare nel nulla.
-Visto? Se smetti di pensarci e ti dici che non esistono,scompariranno da soli. Forza Michael,dipende tutto da te-dico al mio amico.
-Non esistono. Non esistono. Non esistono-dice lui,mettendosi le mani sulle orecchie,e stringendo gli occhi,come se provasse un dolore enorme.
Nel frattempo,una dozzina di ragni giganti viene verso di noi,pronti a mangiarci-Dov'è Hagrid quando serve?-chiede Bonnie.
-Sarà già ad Azkaban-azzarda Laurel.
-Piantatela! Non rendete le cose più difficili-sbotto.-Michael,devi esserne convinto! Forza!-
I ragni si avvicinano sempre di più. Sono a pochi metri da noi.
-Non esistono! Non esistono!- Continua il ragazzo.
-Si avvicinano! Muoviti Michael!-fa Alex.
Ormai sono vicino a noi. Mi aspetto il peggio. Ormai Timoris lo conosco,e non c'è da scherzare con lui.
Chiudo gli occhi,aspettando la fine. Dopo pochi secondi li riapro. Sono spariti. Sono spariti!
-Oh,Michael! Ce l'hai fatta!-dice Laurel e si butta tra le sue braccia.
-Ora dobbiamo trovare Shane e Damon. Rimandiamo i festeggiamenti a dopo-dice Sirius,tornando serio. Il nome non gli rende giustizia.
 
Manca solo mezz'ora. Ce la faranno i nostri eroi ad uscire da questa infernale illusione? Lo scopriremo solo vivendo!
Okay,sto impazzendo. Sarà il caldo.
Procediamo ancora. 
"Damon? Mi senti? Dove diavolo sei?"
Niente,non risponde. Ci sto provando da ore ma niente.
L'ambientazione di questo malato film horror non cambia ancora. Rimarremo nella Foresta Proibita nella prossima scena? O cambieremo del tutto scena?
Come se Timoris mi avesse letto nel pensiero,o forse lo ha fatto,ecco che la scena cambia.
-Ma questa...-comincia Laurel.
-Siamo a Heaventown. Dietro l'Accademia-conclude Bonnie.
-Shane-dico.
-Che c'entra lui?-chiede Alex-Siamo nella sua mente?-
-Sì. Dev'essere per forza lui. E' qui che ci siamo baciati per la prima volta-
E' proprio questo il posto. La foresta dietro alla scuola. Stessi alberi,stesso tronco a terra... Shane dev'essere qua intorno.
-No!-urla qualcuno da lontano-Perchè?!-
Andiamo verso la voce e troviamo Shane qualche metro più avanti che urla e piange,disperato. Quale sarà la sua paura più grande?
-Shane? Che succede?-chiede Bonnie.
-Paige! Paige è morta! Non vedete?-risponde tra le lacrime-E' successo durante la guerra-
Come?! Quindi lui ha paura che io muoia? Durante la guerra? Tiene così tanto a me?
-Shane,sono qui. Non sono morta. E la guerra ci sarà tra due giorni. Sono viva-mi fa un po' strano parlare così,ma d'altronde devo fargli capire che è tutta un'illusione.
-No! Sei morta! E io sto impazzendo! Sento persino la tua voce!-
Lo prendo per le spalle e lo strattono.Guardami,sono qui-
-E' tutta un'illusione,Shane. Timoris sta giocando con la nostra mente-spiega Sirius.
Shane mi guarda stupito. Gli occhi spalancati e la bocca aperta per lo stupore-Sei viva!-urla,prima di baciarmi.
Lo spingo via-Sì,sono viva,ma adesso non è il momento-
-Scusa-dice Shane-ero solo contento di vederti viva. Vedo che manca solo mio fratello all'appello. Che fine ha fatto?-
-Questo lo dobbiamo scoprire-dice Sirius-Ora dobbiamo andare. Damon ha bisogno di noi-
Proseguiamo. Di nuovo. Adesso l'unica cosa a cui penso è quella di trovare Damon. Ho qualche idea su quale potrebbe essere la sua più grande paura. Ma non voglio saltare a una conclusione precipitosa.
Spero solo di trovarlo in fretta. Ho paura che possa succedergli qualcosa di terribile.
Jason non fiata da quando lo abbiamo trovato. Dev'essere ancora un po' scosso. E Bonnie è preoccupata. Molto preoccupata. Gli tiene soltanto la mano,cercando di tranquillizzarlo e nascondendo come al solito le sue emozioni.
Michael è imbarazzato perchè ora tutti conoscono la sua più grande paura. Alex e Sirius hanno un'espressione impassibile.
E Shane? Non riesco a capirlo. Mi sento in colpa per averlo spinto via da me,ma al momento penso solo a suo fratello.
Damon,dove sei?

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Capitolo 33
*** Viaggio nel tempo ***


Ormai mancano solo quindici minuti e non c'è traccia di Damon. Siamo ancora nella mente di Shane,a quanto pare,nel retro dell'Accademia. Mi manca quel luogo. Mi mancano le lezioni,strano ma vero,però sono senz'altro più interessanti di matematica con la Bruni o scienze con la Lotti. Mi mancano i miei compagni di classe,la tranquillità,quei giorni in cui non avevamo nemmeno il tempo per la doccia perchè dovevamo studiare Studio della Mente,la materia più pesante tra tutte. I rimproveri della Merryweather,i commenti sul meraviglioso fisico scultoreo del professore di autodifesa. Mi manca tutto di quei giorni. Non  so nemmeno se tornerò mai in quella scuola.
Finalmente il paesaggio cambia. Non c'è dubbio,Damon è vicino.
-Siamo a Fairytown-dice Laurel-Perchè qui?-
Siamo proprio lungo il lago dove io e Damon... Beh,si sa.
-Non te lo immagini?-bofonchia Shane-Qui Paige e Damon si sono dati da fare. Oh,sì,c'ero anch'io,e non ho assistito ad una bella scena-
-Piantala-dico.
-Perchè? E' giusto che lo sappiano-
-Che cosa devono sapere? Che sono una stronza? Che sono andata a letto con tuo fratello?-sbotto,guardandolo negli occhi. Non credevo di potermi arrabbiare tanto con Shane-Okay,l'ho fatto. Ma tu non hai detto queste cose perchè loro le dovevano sapere. Ti vuoi vendicare. Vuoi vendicarti perchè ti ho tradito. Ma tu te n'eri andato,senza dire niente. Che dovevo fare? Rimanere a piangere per te?-
-Me ne sono andato per proteggerti! E comunque non hai perso tempo,visto che appena me ne sono andato ti sei gettata subito tra le braccia di mio fratello. Mi chiedo se quando stavamo insieme tu provassi realmente qualcosa per me-
A questo punto non ce la faccio più ad ascoltarlo. Gli tiro una sberla. La prima sberla che abbia mai tirato-Dobbiamo trovare Damon-dico girandomi. Penso che tutti siano rimasti stupiti dal mio gesto,ma al momento non mi importa.
Vedo qualcuno in piedi a qualche metro da noi. E' Damon! Comincio a correre verso di lui,ma qualcosa mi blocca. Il paesaggio cambia di nuovo. Stavolta è un luogo che non riconosco. Vedo una villa vittoriana e una carrozza pronta a partire. Un uomo,vestito con abiti eleganti,probabilmente risalenti ai primi anni del novecento,che mette un'ultima valigia nella carrozza e fa per entrarvi,insieme ad una donna. I capelli rosso fuoco e un'abito semplice e un po' sgualcito. Deve essere una serva.
Ma ecco che arriva un'altro uomo. Si mettono a parlare e poi iniziano a picchiarsi.
Aspetta un secondo... Quello che caricava la carrozza è Damon e l'altro è Shane. La donna con loro deve essere Mary. Me ne aveva parlato Shane,in uno dei nostri appuntamenti segreti nella mia stanza.
Dopo poco vedo Shane baciare la donna con passione e Damon correre via. 
La scena cambia di nuovo. Vedo Damon camminare per strada,nel mezzo della notte. Più volte viene quasi investito da una carrozza. Sembra ubriaco. I suoi vestiti sono sudici. Entra in un piccolo edificio. E' casa sua. Si cambia e si veste di tutto punto e poi esce di nuovo. Si dirige verso un'enorme edificio diroccato. I muri sono cadenti e le finestre quasi tutte rotte.
Riesco a vedere cosa c'è dentro. Preferirei non descrivere. Posso solo dire che si tratta di un bordello.
Quindi è così che Damon si è sfogato dopo la storia con Mary? Sesso e alcol? Wow. 
Ma non riesco ancora a capire perchè sto vedendo tutte queste cose. Perchè Timoris me le sta facendo vedere.
-Perchè ciò fa parte della paura di Damon-una figura zoppicante,con una spalla cadente e il sorriso allungato da alcune cuciture si avvicina. Timoris.
-Quindi ha paura di essere rifiutato di nuovo e cadere di nuovo in questo... Strano stato di depressione?-chiedo.
Si  avvicina velocemente a me. E' a pochi centimetri dal mio viso-Ha paura che tu lo rifiuti. Ti ama e un tuo rifiuto potrebbe condurlo alla pazzia-spiega Timoris-Ti faccio vedere queste cose solo perchè tu lo sappia. I secondo luogo,penso che risparmierò Damon. La sua paura mi indebolirebbe e basta. Ma veniamo a noi,cara Paige-dice prendendomi il mento. La pelle della sua mano è cascante e si intravedono le ossa. Le uniche cose che si mantengono bene,sono le unghie,lunghe e appuntite. -Mi hai sempre detto che le tue più grandi paure sono il buio e i luoghi stretti. Ma vedo che queste le hai superate con grande successo quest'oggi-continua con la sua solita voce macabra-Ma c'è un'altra paura,che aleggia nel tuo piccolo cuore. La paura di scoprire cosa è successo esattamente ai tuoi genitori-
Un tuffo al cuore. Mi ha letto dentro,fino in fondo. Speravo si fosse fermato e invece ha fatto lo stesso con tutti. Bastardo.
-Non vuoi sapere cosa è successo?-mi chiede,sorridendo ancora di più. Del sangue gli sgorga dalle cuciture.
-Lo so già. Me lo ha raccontato Shane-
-Okay,riformulo la domanda. Vuoi vedere cosa è successo ai tuoi genitori?-
Sono combattuta. Da un lato vorrei scoprirlo,ma dall'altro... Non lo so. La cosa potrebbe sconvolgermi. E ho una guerra da combattere tra due giorni.
Al diavolo! Devo sapere-Sì,voglio vedere-
-Molto bene-dice appena,e scompare nel nulla,ridendo in tono malefico.
Sono sola. Al buio. Cosa succederà ora?
Non faccio in tempo a pensarlo che subito vengo catapultata in una stanza. Sono andata di nuovo indietro nel tempo,nel momento stesso in cui mia madre stava partorendo.
All'improvviso un pianto. Eccomi,in braccio ad una dottoressa. Mi porta in una vasca e mi lava via il sangue e ciò che rimane della placenta. Dopo di che mi riporta da mia madre. 
Lei mi prende in braccio,sorride e lascia cadere qualche lacrima. Nel frattempo i medici si dileguano per lasciarla un po' sola.
"Ciao Paige"dice mia madre,accarezzandomi. Mi culla tra le sue braccia e mi bacia.
Mi viene da piangere. Questo è importante per me. In pochi secondi,ho capito quanto mia madre tenesse a me. Avrei tanto voluto conoscerla...
"Devi essere forte. Da grande avrai delle grandi responsabilità"con la mano stringo l'indice di mia madre. "Ti voglio bene,piccola mia. Ma adesso devo andare via. Non possiamo stare insieme. Ti porterò per sempre nel cuore. Ciao tesoro".
Mia zia fa capolino nella sala "E' bellissima" dice soltanto.
"Portala via. Tra poco verranno a prendermi e non voglio che la vedano"dice mia madre.
"Certo Melissa" dice mia zia prendendole la mano "Ti contatterò appena saremo al sicuro. Mi mancherai tanto"
"Anche tu. Ma ora vai,Margareth. Prima che arrivino"
Mia zia mi prende in braccio,saluta mia madre e scompare nel nulla.
Mia madre Melissa si abbandona alle lacrime,disperata. Faccio lo stesso.
Demoni e stregoni compaiono nella sala e la portano via.
Ora mi ritrovo nel castello di Helltown. Serafina ordina alle guardie di torturarla,tentando di farle dire dove mi trovo. Ma lei non parla e continua a subire le più barbare torture.
La vedo infine accasciarsi a terra,inerme. Mi metto una mano sulla bocca.
Tutto cambia di nuovo. Sono sempre ad Helltown,ma nelle segrete. Le guardie buttano in una cella un uomo. I capelli neri e gli occhi blu. Will Sunders.
-Ecco! Così vediamo se ci dirai dov'è tua figlia,traditore della tua razza!-sbotta una guardia,chiudendo la cella.
Timoris si avvicina a me e mi mette una mano sulla spalla-Beh,hai visto anche tu cosa è successo dopo. E' rimasto lì dentro per sedici anni. E' impazzito e ha perso la sua umanità. Ora sta dalla parte di Helltown,ma durante la guerra tu hai la possibilità di fargli cambiare idea. Se mai lo vorrai-sogghigna-E' stato un piacere giocare con te,Paige. A presto-scompare nel nulla,ridendo.
Che personaggio contorno e malato!
-Paige!-sento urlare. Mi giro e vedo Laurel e gli altri che corrono verso di me.-Dov'eri finita?-
-Timoris mi ha fatto vedere cosa è successo veramente ai miei genitori. Dice che in fondo era quella la mia paura più grande-spiego.
-Bene,ora che è tutto risolto e siamo di nuovo riuniti,possiamo uscire da questo luogo infernale e andare a mangiare qualcosa-dice Michael.
-Sono d'accordo con lui-dice Bonnie.
Ci avviamo verso l'uscita. Prima di mettere piede fuori una risata ci fa girare.
Timoris è in fondo al corridoio e ridacchia come un pazzo-A presto,miei cari Prescelti!-
-Dovremmo rivederlo ancora?-chiede Michael,dopo che il demone è scomparso.
-A quanto pare...-dice Laurel sospirando-Ma se ce l'abbiamo fatta questa volta,significa che ce la faremo anche la prossima-continua sorridendo.
Ci incamminiamo in cerca di cibo. Il cielo è buio. Penso che il tempo con il demone della paura passi più lentamente. Siamo entrati nelle segrete che erano quasi le tre del pomeriggio e ora sono le undici.
Ci ha ingannato fino alla fine. E dire che era il mio migliore amico all'età di quattro anni.

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Capitolo 34
*** I Guardiani ***


Qualcuno mi butta addosso dell'acqua ghiacciata. Mi sveglio di soprassalto.
Bonnie è in piedi davanti a me con una bottiglia in mano-Sveglia pigrona!-dice ridendo.
-Questo è quello che si chiama "un brusco risveglio"-borbotto,mentre mi metto in piedi.
-Dobbiamo rimetterci in cammino-dice Sirius-Siamo a pochi chilometri da Firetown-
Ormai non sto nemmeno a ripeterlo. Ricominciamo a camminare. Sono esausta. La notte non riesco a dormire molto,forse per il caldo o forse per lo stress. 
Vorrei solo che tutto questo finisse. Domani inizierà la guerra e non sappiamo nemmeno come tornare e se faremo in tempo.
In poche ore arriviamo in una valle enorme,piena di fiori e alberi. Oltre la valle,il mare.
-Ora dobbiamo trovare un modo per attraversare il mare-dice Sirius.
-Come?! Dobbiamo attraversare il mare?-chiede Jason,che finalmente si è ripreso da ieri.
-Firetown è un'isola. Non lo sapevate?-chiede Sirius.
-Possiamo costruire una zattera. Basterebbe solo trovare una vela. Di legno ce n'è un'infinità-propone Laurel.
-Anche se trovassimo una vela,come facciamo ad attraversare? Non c'è vento-chiede Alex.
-Remiamo?-azzarda Bonnie.
-A quello posso pensarci io. Cominciamo a costruire-dico.
Ci dividiamo e cerchiamo il necessario. Non ho la minima idea,però,di come legare insieme i tronchi.
-Paige,non avevi messo una corda in borsa?-chiede Laurel.
Controllo. Non lo ricordo nemmeno. Ed ecco la corda spuntare fuori dalla borsa. La cosa fantastica degli incantesimi estensivi è che se hai bisogno di qualcosa,appena apri la borsa,quella spunta subito fuori. Ho fatto proprio bene a farlo.
Mentre costruiamo,nuvoloni neri si uniscono tra loro nel cielo. E' chiaro che minacciano una tempesta.
La zattera è pronta. Non ci è voluto molto. E' un po' piccola,ma dovremmo starci tutti.
-Forza,mettiamoci in marcia. La strada è lunga-dice Sirius.
Neanche un po' di vento. Penso che mi tocchi lavorare.
-Qual'era la tua idea,Paige? Come facciamo ad attraversare senza vento?-chiede Jason.
-Userò i miei poteri. Mi costerà grande concentrazione e fatica,ma lo devo fare. Non abbiamo altre alternative-
Saliamo tutti e nove sulla zattera. Loro si siedono,aggrappandosi alle corde. Io sto in piedi,le braccia aperte e comincio a muovere la zattera.
Non passa molto tempo quando inizia a diluviare. Mi è difficile tenere il controllo della zattera. Volevamo il vento? Ecco una bufera (si fa per dire),che ovviamente ci porta dalla parte opposta.
-Ce la fai?-mi urla Laurel. Con tutta questa pioggia dobbiamo per forza urlare per riuscire a sentirci.
-La tempesta è troppo forte-rispondo-Dammi la mano-le dico e lei lo fa-Adesso,fa come se avessi il mio potere e pensa alla zattera che si muove. Pensa che sei tu a muoverla. Devi concentrarti-
-Okay,ci provo-dice.
Insieme riusciamo a controllare la zattera,ma serve altro aiuto,altrimenti ci metteremo ore ad arrivare alla riva opposta.
-Bonnie!-urlo-aiutaci!-
La mia amica prende la mia mano e insieme diamo forza alla zattera. Adesso sembra un motoscafo,tanto va veloce.
Purtroppo la pioggia ci impedisce di vedere,e facciamo un po' fatica a mantenere la direzione.
-Vedo la riva!-urla Shane-Continuate con questa direzione-
-Serve altro aiuto?-chiede Jason.
-Sì! Attaccati a Bonnie. Più siamo e prima arriviamo-
La tempesta continua,sempre più forte. Siamo fradici,ma Shane dice che ci siamo quasi.
Ecco la riva! Adesso la vedo. Ci vorranno ancora una decina di minuti. Possiamo farcela.
-Vi darei una mano anch'io,ma purtroppo non ho quel genere di potere-dice Michael.
-Non preoccuparti!-urlo.
-Apprezziamo il pensiero!-urla Laurel.
-Oh cavoli! Cosa che diavolo è quello?-chiede Bonnie.
Ci giriamo tutti a guardare. Un'essere blu,con un corno e le pinne,nuota verso di noi.
-E' un demone dell'acqua!-urla Damon-Ed è carnivoro!-
-Muoviamoci!-urla Jason.
Cerchiamo di andare il più veloce possibile,ma la tempesta è troppo forte e noi siamo già esausti.
-Alex,devi pensarci tu!-urlo.
-Cosa dovrei fare?-mi chiede.
-Non lo so! Tira qualche sfera di energia! Non ho la più pallida idea di che tipo di demone sei!-dico.
-Sono un'incendiario-bofonchia.
-Allora tiragli del fuoco-sbotta Bonnie-Basta che lo tieni impegnato finchè non arriviamo a riva-
-Ne arrivano altri!-urla Damon.
Ce ne saranno almeno una dozzina ora e sono addirittura in cerchio. Come diavolo faremo ad arrivare alla riva?
-Ok,dobbiamo collaborare se vogliamo uscire da questa situazione!-urlo-Jason,tu hai il mio stesso potere. Continua a muovere la zattera. Io aiuto Alex a tenerli a bada-
Lascio la mano di Bonnie e Laurel e mi sposto vicino ad Alex. Come meglio possiamo allontaniamo i demoni,ma tornano sempre all'attacco.
-Ah! Vorrei tanto essere sulla riva opposta,in una casetta accogliente e al caldo!-urla Laurel.
I demoni stanno per venirci addosso quando succede qualcosa di strano.
In pochi secondi ci ritroviamo in una piccola casetta,al riparo dal diluvio e dai demoni dell'acqua. Davanti a noi,quattro persone ci guardano sbalordite.-E voi? Da dove diavolo spuntate fuori!?-sbotta uno di loro.
 
-Quindi voi sareste i Prescelti?-chiede l'uomo più anziano. Ha capelli lunghi e bianchi,occhi verdi e una lunga barba,dello stesso colore dei capelli.
-Già. E non abbiamo la più pallida idea di come siamo finiti qui-sentenzia Damon.
-Beh,da quello che mi avete raccontato,suppongo che abbiate usato il teletrasporto. Ma la domanda è questa:chi?-continua l'uomo.
-Credo di essere stata io-dice Laurel-ho detto ad alta voce che volevo essere sulla riva opposta,in una casetta accogliente e al caldo. Ho un nuovo potere-
-Congratulazioni!-dice l'uomo-Ma voi siete in nove. Chi sono gli altri due?-
-Io sono il re di Fangtown e mi sto ribellando-dice Sirius.
-E io il re di Helltown sono qui per lo stesso motivo di Sirius-conclude Alex.
-Ho sentito cose orribili su di voi. Vi fidate veramente?-continua l'uomo.
-Signore,io sono empatica-dico-sento le loro emozioni e so per certo che stanno dalla nostra parte-
-D'accordo,se lo dici tu che sei empatica...-bofonchia-Ma non chiamatemi "signore". Mi sembra di essere più vecchio di quello che sono!-
-Perchè? Quanti anni ha?-chiede Bonnie.
-Centododici. Non uno di più,non uno di meno-dice,ridendo-Ma,ad ogni modo,io sono Noah e quella meravigliosa donna che vi sta preparando qualcosa da mangiare è mia moglie Roxanne. Mentre loro sono i miei nipoti,Molly e Josh.-
-Ecco a voi ragazzi-dice Roxanne portandoci un vassoio pieno di leccornie-sembra che non mangiate qualcosa di sostanzioso da un sacco di tempo! Siete così pallidi!-
-Pancia mia fatti capanna!-dice Michael-Comunque è proprio così,signora. Mangiamo solo frutta e bacche da quasi un mese-
-E come mai? Dove siete diretti? Domani inizia la guerra,non potete non esserci!-dice la donna.
-Lo sappiamo bene-dico-siamo in viaggio da quasi un mese in cerca dell'Amuleto di Heaven. Pare sia l'unica arma capace di sconfiggere Helltown-
-Oh,sì. Conosciamo bene la leggenda. Ma sappiamo anche che non basta avere l'Amuleto,ma anche qualcosa di più-dice Noah.
-Che cosa intende?-chiede Jason.
-Bisogna avere qualcosa in più. Un potere,diciamo,che non riguarda la magia. Ma qualcosa che avete dentro e che scoprirete con il tempo-
-Ma abbiamo solo un giorno per capirlo!-sbotta Bonnie-Non può darci un suggerimento? Come nei videogiochi?-
-Ragazzi miei,non ho idea di cosa siano questi videogiochi,ma non posso aiutarvi in questo. Dovete scoprirlo solo voi-risponde Noah-Ma posso aiutarvi in un'altro modo-
-Come?-chiedo,afferrando un pezzo di pane.
-Beh,come si dice,siete nel posto giusto al momento giusto!-dice ridendo-Avete mai sentito parlare dei Guardiani?-
Guardo gli altri con fare interrogativo,per cercare di capire se ne sanno qualcosa.
-Direi di no-dice Shane.
-Questo significa che stiamo facendo bene il nostro lavoro,non credi Roxanne?-
-E' un sollievo. Pensavamo di essere stati scoperti-commenta la donna.
-Noi siamo i Guardiani e il nostro compito è quello di proteggere l'Amuleto di Heaven. E ovviamente consegnarlo ai Prescelti-dice Noah.
-Allora può darcelo?-chiede Laurel.
-Eh! Eh!-ridacchia l'uomo-Non così in fretta! Sappiamo dov'è e ve lo diremo. Ma sta a voi andarlo a prendere-
-E dov'è?-chiedo.
-Nel luogo più pericoloso di Firetown. Appena finirà di diluviare,vi spiegherò tutto-dice Noah.
Guardo fuori dalla finestra. La pioggia cade scrosciante sul vetro e sull'intera valle da mezz'ora ormai. Spero finisca presto. Non abbiamo molto tempo.
-Michael,vuoi che ti aiuti a scoprire quali sono i tuoi poteri e cosa puoi farci?-Molly rompe il silenzio e si mette vicino a Michael.
Ha gli stessi occhi verdi del nonno,lunghi capelli biondi e una pelle molto chiara. E' alta e magra,indossa una felpa blu con il cappuccio e un paio di jeans.
-Certo! Anche tu sei una medium?-chiede il ragazzo.
-Sì-dice la ragazza-cosa sai dei tuoi poteri?-
-Solo che posso vedere i fantasmi. All'Accademia sono riuscito a studiare soltanto i fantasmi,come sono fatti e il fatto che sono ancora in giro perchè non trovano pace e aspettano vendetta. Cos'altro dovrei sapere?-
-Beh,puoi evocarli. Puoi controllarli e usare i loro poteri,quelli che usavano quando erano in vita. Ovviamente questo solo per aiutarli a passare oltre,come si suol dire. Sul campo di battaglia e vedrai parecchi,molti dei quali vogliono vendicarsi di Helltown-
-Come posso riuscirci?-chiede Michael.
-Devono semplicemente entrare nel tuo corpo. Ti controlleranno,all'inizio,ma devi fargli capire che sei tu a comandare e che li vuoi solo aiutare ad andare avanti-spiega la ragazza-Vuoi fare una prova? Se non dovesse andare bene,vedrò come tirare fuori il fantasma-
-Okay,in fondo devo pur imparare qualcosa-
La ragazza si mette in piedi,nel centro della stanza-Ora,se conosci qualche fantasma,devi evocarlo chiamando il suo nome,altrimenti,se ne vedi uno in giro gli chiedi se puoi aiutarlo-spiega-Lisa! Vieni!-urla. Dal soffitto scendono piccole luci e queste si uniscono tra loro,formando una giovane ragazza,bionda con gli occhi verdi,identica in tutto e per tutto a Molly-Le è la mia sorella gemella. Purtroppo è morta qualche mese fa-dice,poi continua verso Lisa-Entra dentro di me. Facciamo vedere a Michael cosa può fare con i suoi poteri-
Lisa entra dentro la sorella. Una volta preso il controllo della sorella,Molly si gira verso il camino e accende il fuoco con una fiammata,uscitale dalle mani. In seguito,allarga le braccia e crea un forte vento,che spegne il camino. Va verso una piantina,gli butta dentro dell'acqua e quella cresce di almeno dieci centimetri. Infine,torna al centro della stanza e muove alcune radici che si trovano al di fuori della casa,alla base di un albero.
Molly fa uscire sua sorella dal corpo e si siede esausta.
-Tua sorella era una Naturale?!-chiedo,sbalordita.
-Sì,lo era ed era anche brava-risponde Molly.
-Ehi,ehi,calma! Ci sono persone qua dentro che non riescono a capire di che diavolo parlate!-sbotta Bonnie.
Sospiro-Le Naturali sono delle streghe molto potenti,ma altrettanto rare. I loro poteri non sono come i nostri. Loro hanno solo i poteri della natura,come quelli che abbiamo visto:il fuoco,l'aria,l'acqua,la terra...-
-Ah! Ho capito! Grazie Pay!-dice Bonnie.
-Ora provaci tu,Michael. Vediamo che sa fare-dice Molly sorridendo.

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Capitolo 35
*** La prova ***


La pioggia finisce di cadere e le nuvole,sospinte dal vento,vengono lentamente separate,aprendo una squarcio azzurro.
Abbiamo passato parte del pomeriggio a guardare Michael scoprire i suoi poteri,ridendo ogni volta che sbagliava. All'inizio,Lisa usciva sempre dal suo corpo con fare di sufficienza,bacchettandolo solo con lo sguardo perchè non riusciva a controllarla.
Dopo ore di prova,finalmente ci era riuscito e con enorme fatica ha usato i suoi poteri.
-Bene ragazzi-comincia Noah,interrompendo gli esercizi di Michael-penso che sia arrivata l'ora di partire. Josh e Molly vi accompagneranno fino a un certo punto,poi dovrete cavarvela da soli. Alex e Sirius-Noah guarda i due re-voi dovete rimanere qui. Questa è una prova che devono affrontare solo i Prescelti. Inoltre,il luogo in cui si trova l'Amuleto lo devono scoprire solo loro-
-Afferrato-sbotta Alex.
Usciamo di casa e partiamo alla ricerca dell'Amuleto di Heaven.
-Come diceva mio nonno,l'Amuleto si trova nella parte più pericolosa di Firetown. Lassù-dice Josh,indicando una montagna a dir poco pericolosa. E' molto ripida. Si intravedono piccole stradine che ti fanno capire una sola cosa: un solo passo e sei morto.
-Vi accompagneremo fino in cima,davanti ad una grotta-continua Molly-poi vi lasceremo alla vostra ricerca-
Arriviamo ai piedi della montagna e imbocchiamo una piccola stradina-Ora tenetevi per mano e camminate in fila indiana-dice Josh-Come ha detto Paige,queste sono strade da "un solo passo e sei morto"-
-Sensitivo?-gli chiedo.
-Già. Sentire i pensieri è la mia specialità-risponde Josh.-Comunque,lassù una volta trovata la grotta,dovete entrare. Non avrete problemi,visto che c'è un'unica strada,ma troverete vari demoni che dovrete sconfiggere. Sono piccole prove che ha ideato mio nonno per tenere lontano gli intrusi-spiega-Ah,un'ultima cosa. Inutile dire che quelli sono i demoni più pericolosi che esistano. Sono gli ultimi della loro specie. In tutto sono sei e poi c'è un fantasma. Quella sarà opera di Michael-
-Per tenere lontano gli intrusi,eh?-fa Bonnie-A questo punto mi sorge una domanda spontanea. Non è che è per mettere alla prova i Prescelti? Insomma,sei demoni e un fantasma... Questa cosa mi da da pensare-
-Okay,okay! Lo ammetto!-dice Josh,cominciando a ridere-Sono stati messi lì dentro per voi. Ognuno di voi dovrà ucciderne uno-
-Riguardo il fantasma,invece...-comincia Molly.
-Devo aiutarlo a passare oltre-conclude Michael.
-Vedo che le mia lezioni sono servite a qualcosa-dice Molly sorridendo.
-Mi hai aiutato tanto. Ti ringrazio-
I sentieri che prendiamo per arrivare in cima sono scorciatoie,come ha detto Josh. Quindi arriviamo in cima in poco tempo.
Davanti a noi,si erge un'enorme grotta buia.
-Ora dobbiamo lasciarvi-dice Josh-buona fortuna-
-Ciao!-dice Molly,salutando Michael con la mano. 
Facciamo un cenno con la mano e poi entriamo. E' proprio buio qua dentro e non si vede niente. Decido di formare una sfera di energia,per fare luce. Bonnie,Jason e Laurel fanno lo stesso.
-State vicini-dice Shane.
-Credimi,non vorrei andare da nessun'altra parte-sbotta Bonnie.
Dei brividi mi salgono su e giù,lungo la schiena-Ragazzi,credo che siamo vicini ad un demone-
Appena pronuncio quelle parole,ecco davanti a noi un'essere che sta accucciato in un angolo. Appena ci vede si alza in piedi,mostrando una figura alta forse due metri. Non ha le orecchie,ma solo due fori. Sulle mani ha lunghi artigli e sul dorso lame affilate.
-Voi andate-dice Jason-ci penso io a lui-
-Sei sicuro?-chiede Laurel.
-Andate,vi dico!-sbotta Jason.
Bonnie guarda Jason negli occhi e lui fa lo stesso. Dopo di ché fa un cenno di assenso e Bonnie gli lascia andare la mano.
Corriamo e passiamo dietro al demone. Sembra che non ci veda nemmeno. Forse sapeva già che avrebbe lottato con Jason.
Andiamo avanti,ma incontriamo un'altro demone,che ci barra la strada. Ha lunghe corna arcuate,simili a quelle di un Minotauro,denti lunghi e appuntiti. Guarda Laurel dritto negli occhi.
-Pare che a questo debba pensarci io-dice la ragazza.
-Okay,ma stai attenta-le dico.
-Non preoccuparti-mi risponde sorridendo.
A Bonnie tocca un demone con due occhi neri come il carbone. Rettifico. Ha appena aperto il terzo.
Ricominciamo a correre finchè non compare un fantasma. E' quello di una donna,dall'aria molto triste. E' ricoperta di sangue.
-Il lavoro mi chiama! Buona fortuna a tutti e tre-dice Michael.
Gli sorrido e proseguo insieme a Shane e Damon. 
Non ho mai rivelato a loro che ho visto anche cosa è successo con Mary. E dopo Mary. E credo che non lo farò.
Eccolo là,un'altro demone,pronto per combattere contro Shane. Lo lasciamo al suo lavoro e proseguiamo.
-Siamo rimasti solo noi a quanto pare-dice Damon,sorridendo.
-A quanto pare...-dico a mia volta.
-Deduco che il prossimo sarà mio-
-Perchè ne sei così sicuro?-chiedo.
-Perchè alla fine rimangono sempre gli eroi. E quelli più forti-
-Sei molto più forte di me,Damon-
-Lo vedremo-dice-a quanto pare ti devo lasciare. A più tardi,dolcezza-mi sorride malizioso.
Sorrido a mia volta e proseguo. Da sola. E al buio. Fantastico.
Davanti a me c'è una porta. La apro e mi ritrovo dentro ad una stanza. C'è un letto,un armadio,le solite cose che ci sono nelle stanze,insomma. Con l'unica differenza che questa è fatta di roccia.
La porta si chiude alle mie spalle sbattendo. Mi giro. Davanti a me si erge una donna,vestita di rosso e ben truccata. Capelli ricci biondi,occhi viola e pelle candida.
-Benvenuta-dice sorridendo-Sai,è tanto che ti aspetto. Paige-
-Come sai il mio nome?-chiedo.
-Beh,sono stati trovati i Prescelti. E' una notizia abbastanza importante ed è scritta su tutti i giornali-dice ridendo-ma,vedi,io sono stata messa qui per insegnarti qualcosa. Mi sembra più che normale conoscere il tuo nome. E quando l'avrai appresa,potrò consegnarti quello che tanto cerchi-
-Cosa dovrei imparare?-
-Hai presente quel potere di cui ti ha parlato Noah? Quello che non c'entra nulla con la magia? Beh,è questo che devo farti capire-
-Quindi,tecnicamente,non ti devo uccidere?-chiedo.
-Per carità! Certo che no! Devo solo parlare un po' con te e poi dirti dove si trova l'Amuleto-si avvicina a me-Piacere,sono Stella Johnson.-
-Quella Stella Johnson? La strega più potente dell'ultimo secolo?-
-La sola e unica,tesoro! E se c'è una cosa di cui mi vanto,è aver sconfitto tua zia in duello-
-Davvero?-
-Certo! Bene,allora. Io e te ora parliamo un po'. Una volta finito,ti svelerò dov'è l'Amuleto di Heaven e infine potrai andare. E potrò andarmene  anch'io,visto che sono qua da un bel po'-
-Perfetto-
-Ragazzina,sai che ti dico? Mi piaci! Sai essere decisa quando vuoi. Ma ora veniamo a noi-si siede sul letto e mi fa cenno di mettermi accanto a lei. Obbedisco- Sei una ragazza fantastica,lo posso sentire. Sei generosa e gentile con le tue amiche,hai successo con i ragazzi,sei bella,metti sempre gli altri al primo posto,mentre tu sempre all'ultimo. Ed è una cosa bellissima,non c'è ombra di dubbio. Ma ti manca qualcosa,qualcosa che ti serve per superare la guerra,qualcosa che ti renderà migliore.-dice,muovendo le mani-Tu sai di cosa parlo?-
Ci penso su un attimo ma la verità è che non so che pesci pigliare. Non ho mai pensato a cosa mi mancasse per essere migliore. In realtà non vorrei nemmeno sentirmi migliore. Sto bene così come sto,ma se Stella Johnson,la strega più potente del secolo,dice che mi manca qualcosa di veramente importante,allora sarà vero.
-Non ne ho la più pallida idea-sentenzio.
-Lo immaginavo-dice,sorridendo di nuovo-Bene,quello che ti manca davvero,è una cosa senza il quale non puoi andare avanti. Io ti conosco,Paige,e so benissimo che ogni volta che c'è qualche problema tu scappi,lo ostacoli,non ti fermi mai ad affrontarlo. E questo non va affatto bene. Se continuerai a lasciare da parte i tuoi problemi,alla fine questi si ingigantiranno sempre di più,e ne rimarrai inevitabilmente sommersa. E più problemi si accumulano,più grandi saranno le tue difficoltà.-
-E questo cosa vorrebbe dire? Non riesco a capire-dico.
-Ti manca il coraggio,Paige. Il coraggio di affrontare le cose,di risolvere problemi che ti riguardano. Di dare la tua opinione.-dice,mettendomi una mano sulla guancia.
-E cosa devo fare?-chiedo.
-Devi trovarlo dentro di te. Tu sei già coraggiosa,ma non lo hai ancora scoperto-
-Capisco-
-Bene-dice sorridendo e togliendo la mano dalla mia guancia-Ora che abbiamo fatto questa bella chiacchierata,direi che possiamo andarcene tutte e due. Quello che cerchi è dietro quella porta. E' stato un piacere conoscerti e spero tanto di rivederti-dice sorridendo e poi mi abbraccia-A presto,tesoro!-conclude,prima di scomparire.
Mi giro. Prima non c'era quella porta. Esattamente al centro della stanza. 
Va bene,ho un lavoro da fare. Apro la porta ed entro.
Mi ritrovo in una stanza enorme,decorata con tende delle migliori qualità. Appese alle pareti ci sono delle torce,che illuminano l'intera stanza. Sembra di essere nella sala del trono di un castello. 
Cammino dritto davanti a me,seguendo un tappeto rosso. Mi sento come Doroty nel magico mondo di Oz,che cammina sulla strada di mattoni dorati.
Continuo a fantasticare su queste cose,quando un orribile ringhio mi risveglia dal torpore dei miei pensieri. Mi giro di scatto,ma non trovo nessuno.
Mi guardo intorno. Non credo di essermelo immaginata,era fin troppo reale. 
Non trovando nessuno nella sala,continuo a camminare lungo il tappeto,quando sento di nuovo quel ringhio. Mi giro di nuovo e stavolta lo vedo,a pochi metri da me.
Il suo corpo è nero e peloso,affilati denti gli escono dalla bocca e ha delle orecchie simili a quelle di un lupo-Che cosa sei?-gli chiedo.
Ma lui non risponde. Forse questo demone non parla.
-Senti,io devo trovare l'Amuleto di Heaven. Sai dirmi dov'è?-
Nessuna risposta. Decido di dargli le spalle e continuare a camminare,ma me lo ritrovo davanti,stavolta vicinissimo a me.
-Parla! Dì qualcosa!-sbotto,ormai seccata dal suo mutismo.
-Io sono Salasar,demone della notte. L'unico demone della notte-comincia,ma la bocca non si muove-Sono qui per proteggere l'Amuleto di Heaven dagli intrusi. Dagli intrusi come te-ringhia di nuovo.
-No no no! Aspetta! Io non sono un'intruso! Sono Paige Sunders,una dei Prescelti. Mi ha mandato qui Noah per cercare l'Amuleto. Domani comincia la guerra e ne avremo un urgente bisogno-
-Se riuscirai ad uccidermi,dimostrandomi che sei veramente una dei Prescelti,allora l'Amuleto si mostrerà da solo. In caso contrario,morirai tra le mie fauci-sentenzia.
-Okay,accetto. Quando si comincia?-chiedo,senza mostrare alcun timore,quando in realtà me la sto facendo sotto dalla paura.
-Ora!-urla,saltandomi addosso.
Chiudo gli occhi dalla paura. Li riapro pochi secondi dopo,assalita da un dolore acuto alla spalla.
Le sue fauci mi hanno morso e ora,l'unica cosa che posso fare e spingerlo via con i miei poteri. Ci provo,ma non succede niente. Quindi,con tutta la forza che ho in corpo lo spingo via con le mani e lo butto a terra. Comincio a correre,nonostante il dolore alla spalla.
-Come avrai notato,in questa stanza non puoi usare alcun potere,Paige Sunders-dice il demone,rincorrendomi.
Cavolo! Non so proprio che cosa inventarmi!
Aspetta un secondo. Qui è pieno di torce! Forse posso fermarlo con il fuoco.
Mi dirigo verso una torcia e la prendo in mano. Mi giro per attaccarlo,ma non c'è più. Mi guardo intorno ma niente.
Lo ritrovo dietro di me-Bu!-dice l'essere.
Muovo la torcia per allontanarlo da me,ma quello non si muove di un centimetro. Decido allora di buttargliela addosso e finalmente si sposta,ma senza bruciarsi.
La torcia,in compenso,in pochi secondi crea un grande incendio,lasciandomi senza via d'uscita.
Sono ufficialmente fottuta.
Il demone della notte è dentro al cerchio di fuoco,insieme a me e lentamente mi si avvicina-E ora il colpo di grazia-sogghigna tra i denti.
Si avvicina sempre di più. Nel frattempo mi è venuta un'idea.
Aspetto che si avvicini ancora,finchè non si prepara per balzarmi addosso. Quando salta,mi sposto e corro dietro di lui. Lo spingo in mezzo alle fiamme e lo guardo bruciare.
-Sei stata brava-sento riecheggiare nelle mie orecchie,una volta morto il demone.
Ora mi rimane una sola cosa da fare: trovare un modo per uscire da questo cerchio di fiamme. Non sono molto alte,forse riesco a saltare. 
Mi allontano e prendo la rincorsa. Arrivata vicino alle fiamme salto,ritrovandomi per terra a rotolare.
Buio totale.

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Capitolo 36
*** Le Sirene ***


Mi sveglio tossendo. Vicino a me c'è Damon,che mi guarda disperato.
-Paige! Stai bene?-mi chiede.
-Sì-riesco a dire mentre mi alzo,quando che il dolore alla spalla torna a farsi sentire.
Il vampiro si morde il polso e lo offre. Bevo qualche sorsata di sangue,finchè non sento che la spalla non mi fa più male.
-Cosa è successo?-
-Ho combattuto contro il demone della notte,solo che non potevo usare i miei poteri e ho usato una torcia per ucciderlo. L'unica cosa è che invece di ucciderlo,ho provocato un incendio-
Si mette a ridere di gusto,quindi gli tiro una gomitata.
Aggrotta la gola e dice-Ammiro la tua inventiva-borbotta,fingendosi serio-Hai trovato l'Amuleto?-
-Doveva manifestarsi da solo,una volta ucciso il demone...-mi alzo in piedi e qualcosa mi cade dalla  tasca.
E' un pezzo di stoffa e c'è dentro qualcosa. Lo srotolo e trovo dentro un ciondolo,con un'acca disegnata.
-E' l'Amuleto!-dice Damon,sorridendo.
La sala comincia a tremare-Dobbiamo uscire di qui!-urlo.
Mi prende per mano e insieme corriamo verso la porta. Il soffitto comincia a cedere,e alcuni pezzi cadono e ci tagliano la strada.
Damon mi prende in braccio e,a velocità di vampiro,mi porta fuori dalla sala. Anche la grotta comincia a cedere. Mi lascia scendere giù e insieme,mano nella mano,corriamo fuori dalla grotta,dove troviamo gli altri,e insieme vediamo la grotta diventare un cumulo di macerie.
-Ragazzi-dico-niente di rotto,spero-
-Tutto a posto-dice Shane-piuttosto,avete trovato l'Amuleto?-
-Eccolo qui-dico,sventolandolo.
I ragazzi urlano dalla felicità.
-Dobbiamo tornare da Noah-dice Laurel-magari può aiutarci a tornare a Heaventown.
Scendiamo giù a valle,contenti di aver finalmente trovato l'Amuleto.
 
-Brindiamo!-urla Roxanne,eccitata.
I bicchieri tintinnano tra loro e dopo si svuotano in men che non si dica. Assaporo con calma il succo di Giglio,tipico alcolico del mondo magico.
-Ragazzi,siete stati fantastici-commenta Noah-ma,inutile dirvi che avete vinto solo una delle tante battaglie. Domani ci sarà la fine dei conti. Riposate qui stanotte. Domattina ci sveglieremo presto e andremo ad Heaventown. Ma ora,festeggiamo la vostra missione riuscita!-sorride,soddisfatto di noi.
-Un'altro bicchiere?-mi chiede Damon,facendomi vedere la bottiglia e sorridendo.
Sorrido a mia volta-Solo uno. Mi sta già dando alla testa-
-Non reggi molto l'alcol-bofonchia,versandomi il succo-è una cosa a cui dobbiamo rimediare-
-Non ho intenzioni di ubriacarmi,se è questo che intendi. Non stasera-rido.
-Agli ordini! Allora la prossima volta-
-Mi ubriacherò una volta vinta la guerra-dico-Solo allora avremmo qualcosa da festeggiare-
-Festeggeremo tutta la notte-ecco di nuovo quel sorriso malizioso.
Avrei voglia di baciarlo,ma poi mi accorgo che Shane ci sta guardando. Quegli occhi verdi guardano Damon pieno di rabbia. Non mi resta che distogliere lo sguardo e allontanarmi-Scusa-dico a Damon.
-Ehi ragazzi! Vi va di andare in spiaggia?-chiede Molly.
-La trovo una fantastica idea!-risponde Michael.
Ci avviamo alla spiaggia. Il sole ormai sta scomparendo. Tra poco lascerà spazio alla luna.
-Non so voi ragazzi,ma io mi tuffo!-dice Laurel spogliandosi.
-Attenta alle Sirene e ai demoni dell'acqua!-urla Josh,mentre la ragazza si butta.
-Le Sirene?-chiede Bonnie.
-Sì,ce ne sono molte qui,soprattutto di notte. Sono bellissime. Hanno lunghi capelli,fantastici occhi blu e una lunga coda colorata. Ma ogni cosa bella ha i suoi difetti-spiega Josh.
-In che senso?-chiedo.
-Le Sirene sono creature letali. Ti attirano con il loro canto,che ti manda in trans. Una volta che sei vicino a loro,ti baciano-spiega Damon-Ti portano in fondo al mare e con il loro bacio,bevono la tua anima,uccidendoti-
-Sistema perverso per uccidere-dice Bonnie.
-Ma c'è una leggenda-dice Alex-Si dice che il bacio di una Sirena ti rende immortale e ti permette di respirare sott'acqua-
-Mai sentita. E vivo qui da quando sono nata-dice Molly indignata.
-Ti dovresti aggiornare sulle leggende,tesoro. Ogni tanto possono rivelarsi vere. Ne abbiamo un'esempio qui davanti-ribatte Alex.
-Ragazzi?-dico,ma nessuno mi ascolta.
-Non sono sempre vere le leggende. E se questa non l'ho mai sentita,significa che non è vera-
-Permalosa la ragazza!-sbotta Alex-Dovresti reprimere questo difetto,dolcezza,allontana i ragazzi-
Continuo a chiamarli,ma sono presi dalla loro discussione-E tu dovresti reprimere la tua strafottenza. Innervosisce le ragazze-ribatte Molly.
-Errore!-risponde Alex-La strafottenza le attira. La qui presente Paige adora la mia strafottenza. O no?-chiede rivolgendosi a me.
-Beh,al momento non è la cosa più importante. Qualcosa si è mosso vicino a Laurel-dico.
Guardiamo tutti nella direzione dove Laurel sta nuotando. Una coda rossiccia spunta fuori dall'acqua. Dopo pochi secondi,davanti a Laurel,spunta una chioma bionda,con meravigliose striature rosse.
-E' una Sirena!-urla Josh-Dobbiamo aiutarla!-
Uso i miei poteri per allontanarla da Laurel,ma serve solo a farla arrabbiare. Prende Laurel e comincia a baciarla,portandola sott'acqua.
-Cazzo!-sbotta Josh. Si toglie la maglietta e si butta in acqua. Che fisico! Okay,non devo pensare a questo. Non in questo momento.
Qualcuno riemerge dall'acqua. Guardo meglio. Sono due persone. Una è Laurel,la riconosco perfettamente. Ma l'altra...
-Una Sirena ha salvato Laurel?-sbotta Alex.
-Non si è mai vista una cosa del genere-dice Shane,sbalordito.
La Sirena ha una coda verde smeraldo e dei lunghi capelli neri,con striature verdi.
La riporta a riva. Ora riesco a notare che ha dei magnifici occhi blu,che brillano alla luce degli ultimi raggi solari.
Tiriamo su Laurel,svenuta. Mi avvicino alla Sirena-Grazie-le dico-Ma perchè l'hai salvata?-
-Lei è diversa-dice,prima di ributtarsi in acqua.
Diversa? Che vuole dire? Forse ha capito che è una Prescelta. Ma penso che ora non sia il momento nemmeno per questo.
-Laurel!-diciamo tutti in coro-Laurel,svegliati!-continuo io.
Laurel si sveglia tossendo,mettendosi velocemente in piedi.
-Come stai?-chiede Jason.
-Ho avuto momenti migliori-risponde Laurel.
-Che cosa è successo? Da qui non abbiamo visto bene-dice Josh,uscendo dall'acqua.
-Stavo nuotando e ad un certo punto una donna si è avvicinata a me e si è messa a cantare. Aveva una voce bellissima e io,ascoltandola,mi sentivo strana. Qualcosa,una forza strana,mi spingeva verso di lei. Dopo poco mi ha baciato e siamo andate sott'acqua. Poi è arrivata un'altra persona e lì sono svenuta. Ma avevano entrambe delle code...-
-Erano Sirene-dice Alex.
-Wow. Sono stata baciata da una vera Sirena-dice Laurel,per niente contenta-Dovrei esserne felice?-
-Beh,analizziamo i fatti-comincia Molly-Una Sirena ti ha baciato e per poco non si prendeva la tua anima. Per fortuna è arrivata quell'altra Sirena che ha detto "Lei è diversa" e se ne è andata via. Quindi ti ha salvato la vita. Di conseguenza dovresti essere contenta.-
-Evviva. Sono viva e una Sirena mi ha baciato.-dice Laurel,sempre poco convinta.
-Ehi,non ti sforzare-sbotta Sirius.
Ci mettiamo tutti a ridere-Ora rientriamo-dice Josh-Mio nonno non vuole che stiamo fuori così a lungo di notte-
Torniamo in casa e troviamo Noah che dorme sul divano,la bottiglia del succo di Giglio ancora in mano. Deve aver bevuto talmente tanto,che poi si è addormentato. 
-Ne volete ancora?-chiede Roxanne.
Tutti annuiscono. Adoro il succo di Giglio,devo ammetterlo,ma dopo il terzo bicchiere comincio sempre a straparlare e a fare cose stupide. Cosa che mi sta succedendo in questo momento.
-Adesso ho la prova che tu non reggi l'alcol-dice Damon.
Non rispondo nemmeno più. Ho la mente annebbiata e sorrido involontariamente. Mi auguro di non ricordare nulla domattina.
 
Mi sveglio di soprassalto e guardo fuori dalla finestra. Il sole è alto nel cielo. Sembra anche da molto tempo. Guardo l'ora e rimango pietrificata. Le dodici e mezza!
-Ragazzi! Svegliatevi! E' tardissimo!-dico,alzandomi di corsa. Sento all'improvviso un giramento di testa e cado,ma qualcuno,fortunatamente,mi prende al volo. E' Shane.
-Alcol o premonizione?-mi chiede,sorridendo.
-Alcol. Ho assoluto bisogno di un caffè-
-Caffè per tutti!-Roxanne fa capolino in salotto,dove tutti ci siamo accampati-Scusate,ma sia io che Noah ci siamo alzati ora. Non reggiamo più l'alcol come una volta-
-Puoi dirlo forte donna!-sbotta Noah,entrando anche lui in salotto-Ricordi le serate nei locali? Ah! Che meravigliosi giorni! E quella sera in cui ci siamo incontrati?-
-Come dimenticarla!-
-Vi prego! Non ricominciate!-sbotta Molly,con le mani sulle tempie.
-Scusate,non vorrei mettervi fretta,ma abbiamo una guerra da vincere-si intromette Sirius.
-Avete ragione! Avete assolutamente ragione! Forza,prendete il caffè. Partiamo tra cinque minuti-dice Roxanne.
-Roxy,tesoro,andiamo anche noi?-chiede Noah.
-Beh,mi sembra ovvio!-sbotta la donna-Voglio contribuire!-
Beviamo il caffè velocemente e raccattiamo le nostre cose.
-Ora,il modo più veloce per arrivare all'Accademia qual è?-chiede Shane.
-Possiamo usare il teletrasporto-fa Laurel-ho questo potere,almeno usiamolo!-
Ci prendiamo tutti per mano. Laurel chiude gli occhi e si concentra ma qualcuno ci interrompe,bussando alla porta.
Chi sarà mai?
Roxanne va ad aprire e si trova davanti la Sirena che ha salvato Laurel,avvolta in un telo.-E tu che ci fai qui?-
-Vi prego di portarmi con voi-comincia la Sirena-Le mie sorelle mi hanno esiliato dopo aver salvato la ragazza ed io non so dove andare-
La donna ci pensa un po' su-Certo che puoi venire,tesoro! Aspetta che ti prendo degli abiti. Non puoi certo andare in giro con un semplice telo-dice,prendendo per mano la Sirena e portandola su per le scale.
-Prendi pure i miei vestiti,nonna-urla Molly.
Cinque minuti dopo,la ragazza torna. Indossa dei pantaloncini di jeans,una canottiera bianca e un paio di anfibi. E' strano vederla senza la coda.
-Le ho dovuto tagliare i capelli. Erano talmente lunghi che non ci stavano nell'elastico. Una volta finito tutto,potrai metterli a posto-bofonchia Roxanne alla ragazza-A proposito,come ti chiami?-
La ragazza si guarda un po' intorno,intimorita-Il mio nome è Selene-
-Bene Selene,prendi per mano Laurel. Dobbiamo partire subito-
Selene e Laurel si scambiano un'occhiata timida e poi si danno la mano.
Laurel torna a concentrarsi-All'Accademia di Heaventown!-urla.
In meno di un secondo,eccoci all'Accademia. O,per meglio dire,nell'ufficio della preside Ross.
-Oh! Bentornati! Vi stavo giusto aspettando!-dice la preside. E' in compagnia della Merryweather.
-Mi creda,preside Ross,non sono mai stato più contendo di rivedere il suo ufficio-sbotta Michael.
-Ne sono contenta. Grazie Noah e Roxanne per averli aiutati. E grazie anche a voi ragazzi-dice la preside-Ma ora basta con i convenevoli. Dobbiamo partire immediatamente-
-Seguitemi,ragazzi-dice la Merryweather.
Usiamo dalla presidenza e percorriamo quel lungo corridoio,che ricordo alla perfezione,arricchito da quadri che immortalano tutti i presidi dell'Accademia.
Scendiamo le scale e arriviamo alla mensa. Non ha più i vecchi tavoli,ma è piena di sacchi a pelo-Professoressa,perchè ci sono i sacchi a pelo?-
-Beh,mentre eravate via Helltown ci ha attaccato un paio di volte. Abbiamo preferito che tutti dormissero insieme,così se ci fosse stato un'altro attacco non ci avrebbero preso alla sprovvista-
-Ma che motivo avevano di attaccare qui se noi non c'eravamo?-chiede Michael.
-Erano estremamente convinti che l'Amuleto si trovasse qui. Ovviamente,si sbagliavano-
Appena entrati in mensa,tutti i ragazzi dell'Accademia ci hanno applaudito. Forse non credevano che saremmo tornati o forse sono semplicemente contenti del fatta che abbiamo trovato l'unica arma in grado di annientare Helltown.
E' bello tornare qui dopo tanto tempo. Mi sento a casa.
Vedo Laurel avvicinarsi a Lola e baciarla con affetto,mentre in mezzo alla folla di studenti,scorgo mia zia. Le corro incontro. -Zia! Mi sei mancata!-
-Tesoro! Mi sei mancata anche tu-dice abbracciandomi.
-Ragazzi!-mi giro. Miriam è dietro di me-Notizie da Helltown. Mi scuso per la mia assenza di questi giorni,ma non è stato facile averne,dato che hanno raddoppiato la sicurezza. Comunque,hanno liberato tutti i prigionieri e si dirigono verso la pianura delle Erinni. Hanno con loro un'arma segreta,ma non sono riuscita a scoprire di cosa si tratta-
-Hai fatto quel che potevi,Miriam-dice Bonnie,mettendole una mano sulla spalla-Ma ora come ci muoviamo?-
-Sapete come si è svolta la prima guerra?-chiede la Merryweather-Direi di no. Ora lo spiego a tutti-fa comparire un microfono nella sua mano e comincia a parlare a tutti gli studenti-Ragazzi,un'attimo di attenzione. Volevo spiegarvi come si svolgerà la guerra. Ogni città sceglie un paladino. Una volta che il paladino di una città viene ucciso,dovranno lottare le figure più importanti delle città. Da una parte ci sarà la Regina,dall'altra la preside Ross,se nessun'altro si vuole offrire. Ora,prendete una scopa e dirigiamoci alla pianura delle Erinni-
Centinaia di scope compaiono nella sala. Ne prendo una e ci salgo-Professoressa-dico-Mi offro volontaria come paladino. E anche per uccidere la Regina-
-Perchè mai? Devi avere un valido motivo-
-So di potercela fare. Inoltre in questi mesi ho imparato molto. Sento... Che devo essere io-rispondo.
La Merryweather mi sorride. Credo sia la prima volta che la vedo sorridere,cosa che dura un solo istante-Signori,abbiamo un paladino!-un urlo formato da mille voci riecheggia nella sala.
Spero solo di fare la cosa giusta.
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve gente!
Mi scuso per il ritardo,ma sono andata in vacanza e inoltre avevo molto da studiare. 
Arriva la resa dei conti. Vi posso già  dire che molti non ce la faranno,ma ovviamente non vi dirò chi! 
Spero come al solito che continui a piacervi la piega che la storia sta prendendo. Aspetto le vostre recensioni: critiche o positive non importa,mi piacerebbe solo sapere che ne pensate.
Dal canto mio,mi sbrigherò a finire il prossimo capitolo.
Saluti!
Z13

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Capitolo 37
*** Che la battaglia abbia inizio ***


Dicono che la pianura delle Erinni si trova solo quando qualcuno ne ha bisogno. Noi ne abbiamo un grande bisogno,quindi penso che prima o poi si farà vedere.
Viaggiamo su Heaventown,a cavallo delle nostre scope,sopra le distese di alberi che riempono questa città. Non so cosa succederà,so solo che non sarà facile. Helltown ci darà del filo da torcere,ma so che se resteremo uniti possiamo farcela.
Bonnie,che ormai ha superato la sua paura per l'altezza,vola accanto a me,senza scopa. Sul suo volto non c'è traccia di paura; sa esattamente quello che fa ed è convinta che vinceremo.
Laurel,anche lei vicino a me,vola sulla scopa insieme a Lola,che si stringe a lei. Sono una bella coppia e spero che una volta finita la guerra,loro riescano a stare insieme.
A fianco a Laurel c'è Michael,che si tiene stretto sulla scopa,per paura di cadere. Insieme a lui,c'è Molly. Tra loro,ne sono certa,nascerà qualcosa. Lo vedo da come si guardano,da come parlano amichevolmente tra di  loro. E se non sarà l'amore a sbocciare,allora sarà una forte amicizia. In fondo lo capisco: non ci sono molti medium in circolazione e scoprire che non è solo lo ha riempito di gioia.
Jason è accanto a Bonnie. Ogni tanto si lanciano lunghe occhiate,come se si dicessero "Io ti proteggerò,sarò sempre al tuo fianco". Il legame che si è creato tra loro è più saldo che mai,nonostante ciò che la mia amica ha scoperto del suo ragazzo e del suo passato travagliato.
Eccoli,sotto di noi,Shane e Damon,a cavallo delle loro moto. Con loro c'è anche Selene,la nostra nuova amica. Non ho idea di che cosa possono fare le Sirene. Lei però ha insistito a venire quindi,suppongo,che sappia ciò che fa.
Dal canto mio,ho paura. Ma non di morire o della guerra. Ho paura di perdere i miei amici,le persone a cui tengo di più e quelle che durante il viaggio ci hanno aiutato a trovare l'Amuleto o ad avere semplicemente un posto dove passare la notte.
Sirius,Noah,Roxanne,Molly,Josh,la preside Ross,i professori,i vampiri di Helltown... Hanno rischiato la vita per proteggerci. Credono in noi. Credono in me. L'unica cosa che posso fare è non deluderli. Vincere questa maledetta guerra,combattere per loro. E per Nelly. Anche lei credeva in me,prima di morire. Le ho fatto una promessa e voglio mantenerla.
Inoltre,se c'è una cosa che ho imparato durante questo viaggio,è il coraggio. Il coraggio di superare le prove e i problemi,di dire la verità e la mia opinione. Il coraggio di difendere le persone che amo. Anche a costo della mia stessa vita.
Gli alberi scompaiono. Al loro posto,una landa desolata,sabbia e vento. Il cielo,che prima era azzurro e splendeva grazie ai raggi del sole,ora è grigio,minacciato da fulmini e tuoni.
-Ragazzi!-urla la Merryweather-Scendete!-
Scendiamo a terra. In lontananza,l'esercito di Helltown avanza. In testa la Regina,Serafina Mcloud. Alla sua sinistra,sua figlia Nora e alla sua destra... Will Sunders.
Mentre l'esercito avanza,notiamo che sono veramente in tanti. Più di quanti siamo noi. Molti indietreggiano. Hanno paura e hanno ragione ad averne. Stiamo letteralmente andando al patibolo.
-Non pensare queste cose-sussurra Josh-molti di loro sono sensitivi-
-Okay-prendo la scopa e volo un po' in alto,in modo che tutti possano vedermi-Ascoltatemi!-urlo-Ascoltatemi! La situazione non è delle migliori,è vero. Siamo in minoranza,è vero,ma non sarà questo a fermarci. Noi abbiamo cose che loro non hanno-
-Ha ragione!-urla Shane-Ma anche voi avete ragione ad avere paura. La paura è una di quelle emozioni che ci rende umani. Tutti hanno paura,ma so che ci sono persone che contano su di noi,che tengono a noi. Come ha detto Paige,noi abbiamo delle cose che loro non hanno. Una di queste è la fiducia. La fiducia che riponiamo negli altri. Perchè senza qualcuno al proprio fianco,qualcuno che si fida di noi,non si va da nessuna parte!-
-Abbiamo l'amicizia-dice Bonnie,montando anche lei sulla scopa.
-La forza-si unisce Jason-Per superare i momenti difficili e gli ostacoli-aggiunge,guardando Bonnie negli occhi.
-Il giudizio-si unisce anche Michael.
-L'amore-dice Laurel,guardando Lola-alle volte può far paura,ma alle volte ti da la forza di andare avanti.
Anche Damon si unisce a noi-Il perdono-urla-perchè senza di esso,perderemmo le persone più care che hai. Tutti fanno degli errori. Tutti abbiamo bisogno di un'altra occasione-
-E infine abbiamo il coraggio-dico-perchè senza di esso,non supereremo mai i nostri problemi,non diremo mai la verità,non riusciremo mai a difendere le persone che amiamo-dopo questo discorso,mi sento molto più sicura-Ragazzi,molti stregoni sono stati qua,in questo stesso luogo cent'anni fa. Hanno lottato,hanno sofferto per ciò che credevano,per le persone che amavano. Noi,oggi,possiamo fare lo stesso. Noi abbiamo una seconda possibilità. Che dite? La sfruttiamo?-
Si alza un urlo. Ora sì che siamo pronti per combattere.
Scendiamo dalle scope e avanziamo verso Helltown,finchè non siamo a circa trenta metri da loro.
La preside Ross,accompagnata da mia zia e dalla Merryweather avanzano ancora e lo stesso fanno Serafina Mcloud,Nora e Will Sunders.
-Marrianne-dice la Regina.
-Serafina-dice a sua volta la preside-Lo sai che possiamo non combattere. Possiamo semplicemente firmare un trattato di pace. Torniamo ad essere un unico regno,come una volta-
-Sei solo una codarda! Perchè hai paura. Hai paura di combattere. Beh,ma non l'avrai vinta tu! Noi abbiamo ragione! Noi vinceremo!-urla Serafina.
-Balle!-urlo a mia volta,facendomi avanti-Stai dicendo solo balle! Siete solo uno stupido regno pieno di orgoglio,che dentro non ha nulla. Il vostro regno non conoscerà mai il coraggio,o il perdono,l'amore,l'amicizia...-
-Taci,inutile ragazzina!-mi urla contro la Regina-E basta con le chiacchiere!-conclude,tornando indietro.
-Allora-comincia Will Sunders,lanciandomi un'occhiata-chi è il vostro paladino?-
-Sono io-dico.
-Ah! Una ragazzina!-ridacchia Will-Anche se sei mia figlia,non hai la minima possibilità di battere Helltown!-
-E' abbastanza forte. E il vostro paladino chi è?-chiede la Merryweather.
-Cominciate a sgranare gli occhi. La sorpresa sarà grande-dice Nora,sorridendo.
Nora fa un lungo fischio,mettendosi due dita in bocca.
Un rumore arriva dal fondo della pianura. Non riesco a capire che cosa sia,ma dev'essere qualcosa di enorme.
Eccolo che spunta all'orizzonte. Un essere rosso,con le ali...
-Oh,porca miseria!-urla Michael.
-Ma quello è...-sussurra Laurel.
-Un drago!-conclude Bonnie.
Non mi muovo più,letteralmente. Sarò sicuramente sbiancata.
-Paige?-Shane si avvicina a me-Paige,sei sicura di riuscire a combattere?-
Respiro profondamente,mentre il drago si avvicina sempre di più. Deglutisco-Sì. Posso farcela. Devo farcela-
Il drago atterra proprio davanti a me,ringhiando.
-Cazzo-riesco a dire.
-E' cresciuto in cattività,per quasi cent'anni. Risponde solo ai comandi della famiglia reale di Helltown. Buona fortuna,Paige-dice Nora. Poi si volta,ridendo.
-In bocca al lupo,figliola-dice Will,ridendo sadicamente.
-Puoi farcela,Paige-mi rincuora Damon-Siamo tutti con te-
I miei amici tornano indietro-Forza tesoro-dice mia zia.
La Merryweather si limita a darmi una pacca sulla spalla. 
-Siete tutti pronti?-chiede un tizio,in mezzo a noi-Che inizi la battaglia!-
Tutti si buttano nella mischia,demoni,stregoni,vampiri,Erinni e Arpie,che alla fine hanno deciso di stare dalla nostra parte.
-Rex!-urla la Regina-Attacca la Prescelta!-
Il drago si mette a volare sopra di me-Seguimi,se ci riesci-ringhia.
Non sapevo che i draghi parlassero. Beh,non importa.-Damon! Passami un scopa!-dico.
Damon mi tira una scopa. Lo ringrazio con lo sguardo e poi salto su e inizio a volare.
Io e il drago voliamo in alto nel cielo,lontano dalla battaglia,lontano dai miei amici.
Gli tiro una sfera di energia,che lo prende in pieno. Il problema è che non gli fa nemmeno il solletico.
"Paige! Sono Miriam"
"Scusa Miriam,ma adesso non sono proprio nella situazione di poter parlare con te"
"Voglio solo darti un consiglio. Per uccidere un drago devi colpirlo dritto nel cuore"
"Grazie Miriam"
"In bocca al lupo!"
Volo più veloce,verso di lui-Dobbiamo andare avanti a inseguirci o cominciamo a lottare?-chiedo.
-Come vuoi-la creatura si gira e mi lancia addosso il fuoco,che fortunatamente riesco a schivare.
Con la mente lo butto addosso ad un'arida montagna. Il drago cade a terra e alcune rocce cadono su di lui,cosa che lo lascia per un po' intontito. Anche se non per molto.
Torna alla carica,buttandomi addosso altro fuoco. Cerco di schivarlo come posso,ma Rex è troppo veloce.
Una fiamma prende la scopa e mi ritrovo a precipitare da una grande altezza.
Scendo,chiedendomi se riuscirò a cavarmela.

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Capitolo 38
*** Dolorose perdite ***


Chiudo gli occhi,aspettando lo schianto al suolo. Che non avviene.
In compenso ho una visione. Vedo Heaven. Mi parla,ma non riesco a capire cosa dice.
Siamo,come la prima volta,nella pianura delle Erinni. Accanto a me ci sono i miei amici. Siamo uniti in cerchio ed Heaven è in mezzo a noi.
Mi accorgo di avere il suo Amuleto al collo. Lo circondo con le mani,senza toccarlo,e quello si solleva,emanando una forte luce. Nel frattempo dal petto dei miei amici escono delle luci azzurre,che finiscono dritte verso il ciondolo,rendendolo pieno di potere.
Apro gli occhi. Sono sempre nella pianura delle Erinni,sdraiata sulla sabbia. Il vento è sempre più forte,segno che la magia intorno è molto potente.
C'è qualcuno con me. Un ragazzo. Ha occhi grigi,capelli lunghi. Sono bianchi. E' vestito di nero,dalla testa ai piedi e in una mano ha un'enorme anello con una pietra nera,dall'aria molto antica.
-Oh,sei sveglia-dice il ragazzo. La sua voce è calda e bassa-Bene,perchè hai ancora da fare laggiù. Tutti ti hanno vista cadere. Posso solo immaginare cosa stanno pensando-
-Chi sei tu?-chiedo,mettendomi a sedere.
-Per il momento non importa,Paige-risponde,sorridendo malizioso-quello che importa è che tu ora vada a combattere questa guerra e che la vinca. Avremo tempo per conoscerci più avanti-
-Come fai a conoscermi?-chiedo di nuovo.
-Ti conosco da quando eri bambina...-c'è un che di sofferente in quest'ultima frase-Avanti. Torna alla battaglia. Senza di te i tuoi amici non ce la faranno mai-il ragazzo si abbassa e mi accarezza una guancia-A presto,piccola Paige-conclude e poi scompare nel nulla.
Chi diavolo era? "Ti conosco da quando eri piccola". Che sia Timoris? No,Timoris non aveva così tanto fascino,con quella bocca cucita...
Comunque ora non importa,devo tornare dagli altri. Inizio a correre verso il campo di battaglia,da dove emergono grida di dolore,sentimento che riesco a percepire fin troppo bene dentro di me.
Mi fermo su un'altura a guardare: vedo sfere di energia ovunque,per lo più nere. Persone che si accasciano a terra... E' uno scenario orribile.
Serve aiuto. La nostra parte è troppo inferiore rispetto a quella di Helltown. Di questo passo non ce la faremo mai.
Chiudo gli occhi e mi concentro. Cerco di connettermi con le Fate e con i vampiri che abbiamo conosciuto a Fangtown. Cerco di inviare loro un messaggio,sperando di riuscirci.
"Fatine di Fairytown. Vampiri di Fangtown schierati con Heaventown. Ascoltatemi. Sono Paige Sunders,una dei Prescelti. Il nostro esercito è parecchio minore rispetto a quello di Helltown e di questo passo non vinceremo mai la guerra. Vi prego di venire ad aiutarci. Ne abbiamo veramente bisogno."
Spero che sia arrivato il messaggio. Ora devo andare a sconfiggere il drago.
Trovo a terra una scopa,salgo e volo più veloce possibile. Eccolo là,con la Regina. Pensa di avermi fatto fuori,ma in realtà non è così. In questo momento vorrei fare una risata malefica,tipo quelle dei cartoni animati,ma non è il momento nemmeno per questo.
Comunque potrei sfruttare questa cosa a mio vantaggio. Arrivo alle sue spalle e lo attacco di sorpresa. Sì! Ottimo piano! Devo ammetterlo,ho superato me stessa. 
Altra irrefrenabile voglia di una risata malefica. Devo trattenermi,altrimenti mi scordo l'attacco a sorpresa.
Devo trovare qualcosa di appuntito con cui trafiggergli il cuore. Mi guardo intorno. Non è che ci sia molto da queste parti. Anzi,in realtà non c'è nulla di abbastanza appuntito e resistente in grado di ucciderlo. La sua pelle è troppo dura.
Oh,ma guarda! Credo che oggi sia il mio giorno fortunato.
A terra c'è un demone con un'ascia. Torno a terra per prenderla.
-Ti spiace se la prendo?-chiedo come una stupida perchè è evidente che è morto-Penso proprio di no-mi rispondo da sola-Grazie infinite!-
Risalgo sulla scopa e vado dietro alle rocce sopra le quali lo avevo spinto. A noi due bestione.
Nel frattempo ascolto la conversazione che tiene con la Regina.
-Bravo Rex! Hai messo fuori gioco quella stupida ragazzina in un attimo. Ora l'unica cosa da fare è uccidere tutti gli abitanti di Heaventown e invaderemo il mondo magico!-
Come pensavo. Pensano di avermi fatta fuori e invece sono viva. Non so ancora come,ma non importa. E' arrivato il momento di attaccare.
Con il pensiero spingo il bestione e la Regina,lui va a finire in mezzo a dei cespugli secchi,lei in mezzo alla sabbia.
-Pensavi di avermi fatto fuori,eh? Beh,ti sbagliavi!-dico.
-Maledizione! Rex,falla fuori una volta per tutte!-urla la Regina,visibilmente arrabbiata.
-Col vostro permesso Maestà,ma sarò io a fare fuori lui-mi sembra di essere Damon.
Sempre a cavallo della scopa,spingo la creatura verso le rocce. Poi mi avvicino a lui velocemente gli infilzo il petto con l'ascia. Ringhia dolorante.
Levo l'ascia da suo petto e guardo il suo sangue blu scorrere lungo la lama. Vengo attraversata da un conato di vomito. Infine lo guardo accasciato tra le rocce,esanime.
Sospiro-E ora,torno alla mia guerra-dico alla Regina.
Volo fino al campo di battaglia e atterro.
-Paige! Sei viva!-urla Michael.
-E con grande orgoglio!-dico,mentre infilzo l'ascia nel petto di un'altro demone. Credo di averci preso la mano.
Sento un'urlo e mi giro. Una ragazza è stata bloccata da un demone e ha bisogno di aiuto. Corro verso il demone,che mi da le spalle,e gli tiro addosso l'ascia. L'essere,pieno di bitorzoli,cade a terra esanime.
-Grazie!-dice la ragazza.
-Non c'è di che-dico a mia volta,sorridendo.
-Attenta!-urla la ragazza.
Un demone mi mette un pugnale al collo-Ultimo desiderio?-
-Non credo di averne-rispondo.
-Allora muo...-l'essere viene interrotto. Sento solo un grande lamento,dopo di che cade a terra. Ed io sotto di lui.
Qualcuno lo tira su-Mi hai fatto venire un colpo quando sei caduta dalla scopa. Non è una cosa da fare-
-Damon!-mi alzo in piedi e lo abbraccio.
-Dovrei salvarti la vita più spesso-bofonchia.
-Ehi,guarda là!-dico.
All'orizzonte,un'intero esercito si muove verso di noi. Sono molto veloci.
-Ma sono gli Elfi! E ci sono anche i Folletti!-dice Damon incredulo.
-Salve!-Robin arriva all'improvviso.
-Che ci fai tu qui?-chiede Damon.
-Come che ci faccio qui? Mi ha chiamato la tua ragazza!-
-L'hai fatto sul serio?-chiede Damon.
-Sì. Ho inviato un messaggio con la mente,un po' come fai tu con me-spiego.
-Impari in fretta!-commenta Damon.
-E' una ragazza piena di sorprese,Damon. Non fartela fregare da tua fratello. Ora se permetti,ho un po' da fare. A più tardi!-
Arriva Marcus,insieme ai suoi amici Elfi. Ed ecco le Fate.
-Arriva la cavalleria!-sbotta Marcus,entrando nel campo di battaglia-E' un piacere rivederti,caro il mio sedicenne-bofonchia rivolto a Michael.
-Il piacere è tutto mio,Marcus-risponde il ragazzo.
-Layla!-dico.
-Ciao Paige! Appena la Regina ha ricevuto il tuo messaggio,abbiamo radunato Elfi e Folletti e siamo corsi qua!-dice la Fatina.
-Fantastico! Mettiamoci al lavoro!-concludo.
Lotto contro un vampiro,cercando di ricordare quelle poche mosse che il professor Northman mi ha insegnato durante l'ora di Autodifesa. Me la cavo abbastanza bene.
-Damon,passami un paletto!-gli dico.
Damon me lo lancia e io lo prendo al volo,conficcandolo subito nel petto del vampiro,che si trasforma in polvere.
-Meglio di Buffy,direi!-commenta Damon.
-Pensa ad uccidere! Dopo farai altri commenti-gli rispondo.
-Fermi tutti!-urla la Regina-Trovo inutile che il mio esercito muoia così,quando l'unica cosa che voglio è che i Prescelti muoiano. Loro sono il mio unico ostacolo per la conquista del mondo magico. Perciò,vi do un'ora per raccogliere i feriti e i morti. Poi verrete da me e metteremo fine a tutto-conclude,scomparendo.
Tutti abbandonano le armi e corrono verso le vittime. Non so chi ci fa trasferire tutti all'Accademia.
-Stando qui,sarà più facile capire chi è ferito e chi abbiamo perso-spiega la Merryweather.
-Lola!-la voce di Laurel riecheggia all'improvviso nella sala-Lola! Alzati! Ti prego!-
Mi avvicino alla mia amica,che tira su Lola-Laurel...-dice la ragazza in un sospiro.
-Sì sono io! Come ti senti? Non ti ho più visto durante la battaglia...-dice Laurel con le lacrime agli occhi.
-Adesso sei qui. Non importa il resto-continua la ragazza,sempre in un sospiro.
-Alzati,dai! Tu sei forte! Lo so che puoi sopravvivere!-continua Laurel,prima di notare la ferita molto profonda sul fianco.
Tutti assistono alla scena con il fiato sospeso.
-Non ce la faccio,Laurel. Sta a te ora vincere la guerra-sussurra Lola.
Laurel ha le lacrime agli occhi-No! Vinceremo insieme! Dov'è Selene? Il bacio di una Sirena rende immortali!-urla la mia amica.
Selene cammina verso di lei-Mi dispiace,ma mi hanno tolto i poteri-spiega,tristemente.
-Ci dev'essere un modo per curarla! Professoressa,c'è un modo,vero?-
-Mi dispiace,ma non si può fare niente-sentenzia la Merryweather. E' triste anche lei,nonostante i suoi modi duri e severi.
-Non importa,Laurel,davvero. Mi basta che tu sia qui-continua Lola,sempre più debole.
-Dimmi cosa posso fare-continua la mia amica.
-Baciami... Così me ne andrò dopo averti dato un un'ultimo bacio-sussurra di nuovo Lola.
Laurel la bacia,con dolcezza,cominciando a piangere-Non lasciarmi,ti prego!-
-Non ce la faccio... Mi dispiace... Vinci la guerra,rendi il mondo magico migliore e vivi la tua vita come meglio puoi. Io ti proteggerò e sarò sempre con te,anche se non mi vedrai-
-No,non lasciarmi! Io ti amo!-urla Laurel.
-Ti amo anche io,Laurel. Non sai da quanto tempo volevo dirtelo. Ti amo,ma devi andare avanti. Vivi la tua vita...-Lola dice quelle ultime parole,poi chiude gli occhi,per l'ultima volta.
-Lola! No! Alzati!-urla Laurel,crollando in lacrime-Lola!-è disperata.
La Merryweather la fa alzare e la porta via,mentre la ragazza continua ad urlare.
-Preside-comincio,avvicinandomi alla Ross-quanti morti ci sono?-
-Purtroppo abbiamo solo morti. In tutto sono ventuno. Abbiamo perso Noah,Roxanne e altri ragazzi...-poi mi mette una mano sulla spalla-Anche tua zia ci ha lasciati,purtroppo...-sussurra,con gli occhi lucidi.
Non credo a quello che sento. Mia zia... Mia zia è morta?
Mi metto a correre per la sala,la cerco con lo sguardo. Non ci crederò finchè non lo vedrò.
Eccola lì,sdraiata a terra. Cado a terra,mettendomi le mani sul viso. Lacrime calde mi cadono sul viso.
-Chi...?-riesco a chiedere.
-La Regina-sentenzia la preside-Mi dispiace tanto,Paige-
-Ha sterminato la mia famiglia. Gliela farò pagare.-

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Capitolo 39
*** Umanità ***


-Paige?-dice la preside Ross. Ma non la ascolto nemmeno.
Prendo una scopa e mi alzo in volo.
-Paige! Fermati!-urla la Ross.
Non la ascolto. La Regina di Helltown ha ucciso tutta la mia famiglia. Merita di morire.
Non volo molto in alto,solo a pochi metri da terra. Ma lo faccio il più velocemente possibile. 
Qualcuno mi spinge a terra con la magia e io mi ritrovo a ruzzolare nell'erba. Dolorante,mi rimetto in piedi e prendo la scopa,ma Damon mi blocca ancora prima di poterci salire.
-Lasciami!-urla,strattonandolo,con una forza che non è nemmeno la mia.
-Paige! Hai gli occhi neri. Hai perso completamente la tua umanità!-dice Damon,prendendomi per i polsi.
-Tu non la perderesti se la persona che più odi al mondo sterminasse la tua famiglia?-sbotto.
Per tutta risposta mi tira uno schiaffo-Non sei tu a parlare! E' la rabbia. Capisco che sei arrabbiata,ma non devi farti controllare da essa. Non in questo momento!-
-Fatti gli affari tuoi! Se morisse,l'intera Heaventown mi ringrazierebbe. Faccio solo un favore a tutti. E adesso lasciami andare. Ho da fare-
-No che non ti lascio!-urla Damon,stringendomi ancora di più i polsi.
Non mi resta che allontanarlo con la magia. Decido di fargli del male,quindi con la mente faccio in modo che il suo cervello vada in fiamme,non tanto da ucciderlo,ma tanto da provocargli un forte dolore,il tempo di riprendere la scopa e volare via.
Ed è ciò che faccio. Volo via,il più veloce possibile,in modo che non riesca più a raggiungermi. Lo sento urlare dal dolore,ma non mi importa. Voglio che la Regina soffra,come hanno sofferto mia zia,mia sorella e mia madre per colpa sua.
Non mi ci vuole molto per tornare alla pianura delle Erinni,visto che ho un motivo più che valido per andarci.
Eccola lì,insieme ai suoi inutili leccapiedi e alla sua amata figlioletta,con un sorriso stampato sul volto. Ah,ma non durerà quel sorriso. Non a lungo.
Mi butto in picchiata e con i miei poteri la spingo sulle rocce,dove prima avevo spinto il drago.
-Guarda guarda-bofonchia la Regina,alzandosi dopo il volo che le ho fatto fare-vedo che il piano sta avendo i suoi profitti. Sai,speravo fin dall'inizio che la tua umanità svanisse dopo aver ammazzato tua zia. Ha sofferto parecchio sotto i miei colpi,sai?-
-E tu soffrirai altrettanto sotto i miei-dico,procurandole lo stesso dolore che ho causato a Damon poco prima.
La donna urla,tenendosi le mani sulle tempie-E' stato un piacere per me infliggere così tanto dolore alla tua amata zia-
-Taci! Non hai il diritto di parlare dopo aver causato tanto dolore!-urlo,facendole ancora più male.
-E la tua sorellina? "Ti voglio bene! Vinci la guerra per me!" Ah! E' stato magnifico vederla soffrire e soprattutto vedere te! Dopo la sua morte almeno hai tirato fuori le palle!-
-Finiscila!-urlo,facendola urlare di dolore nuovamente.
Nel frattempo sono arrivati i miei amici. Saranno qui per fermarmi,ma non ho intenzione di dargli questa soddisfazione.
-E tua madre? Ti voleva talmente bene che ha preferito morire tra le mie torture,piuttosto che dirmi dov'eri-dice di nuovo,con un sorriso malvagio in volto-E infine,tenendo tuo padre in cella per tutti questi anni,sono riuscita a far sì che perdesse la sua umanità-
-Stai zitta!-urlo,infliggendole altro dolore.
Non so esattamente cosa provo. Sento solo una cosa strana addosso che mi indebolisce,ma non riesco a capire che cosa sia.
-E' il dolore,Paige!-urla Damon-C'è ancora un po' di umanità in te,ma devi avere la forza di farla prevalere!-
-Taci! In tutto questo tempo sei solo stato una spina nel fianco! Sarai contento di sapere che io non ti ho mai amato! Volevo solo divertirmi un po'-urlo,avvicinandomi a lui e sorridendo,vedendo il suo volto cambiare espressione dopo aver detto quelle ultime parole-Cos'è che avevi detto? Che sono diversa? Ecco la mia diversità. Al contrario di tutte le donne che hai portato a letto,io sono l'unica che non ha provato piacere o che non ha provato ad amarti.-
-Non sei tu a parlare-sentenzia Shane.
Mi avvicino a lui stavolta,con sguardo sorpreso-E chi dovrebbe essere? La mia parte demoniaca? Perché non la vedo affatto così-
-E' proprio quella che parla-dice Sirius.
-Ma guarda un po'. Il mio terzo spasimante. Proprio tu vieni a dirmi questo,che hai fatto e detto di tutto per obbligarmi a non usare questi meravigliosi poteri? Puoi provare tu stesso-dico infliggendogli dolore-Senti? Non sono meravigliosi?-
-Paige! Non sei più tu! Ma so che dentro di te c'è ancora una piccola parte di umanità che lotta per venire fuori-dice Laurel-So che dentro di te c'è ancora la mia amica. Sei solo un burattino,adesso,animato dalle sue stesse emozioni negative-
-Laurel,tesoro,ti ho mai detto quanto sia irritante la tua saggezza?-Dico,con aria strafottente-Beh,ultime notizie! Io adoro questa parte di me! E' così... Bella,malvagia. Non puoi capire come mi sento meglio. Prima ero una stupida ragazzina timida che non sapeva da che parte stare,che continuava a piangersi addosso. "Ma perchè capita solo a me? Perchè tutti i miei cari muoiono?" Adesso mi sento potente e so di poter affrontare tutto,che ti piaccia o no.-
-Smettila di parlare come se non te ne fregasse un cazzo di noi-
-Oh! La piccola Bonnie ha tirato fuori le palle. Dov'è finito il tuo ragazzo autolesionista? E' andato a tagliuzzarsi un po' le vene?-chiedo,seriamente interessata. Mi piace essere cattiva. Mi da questo senso di sicurezza!
-Paige,io non ti conosco bene come loro,ma so che non sei così. Torna in te!-dice Jason,sbucando all'improvviso.
Mi giro verso di lui-E' qui che ti sbagli,mio caro Jason. Io sono me stessa! Ed è così bello esserlo dopo tanto tempo! Rinchiusa in un bozzolo per sedici anni. Che rottura! Ma adesso sono rinata e voglio godermi la malvagità!-
Alex viene davanti a me e mi tira uno schiaffo-Piantala!-urla-Devo ammettere che la Paige senza umanità mi eccita parecchio,ma non quanto quella di prima. Quindi,o la fai tornare con le buone o te la faccio tornare io con le cattive-
-Cosa intendi con cattive?-chiedo,con un sorriso malizioso.
-Visto che non mi dai altra scelta,te lo farò vedere subito-mi lancia una sfera di energia nera addosso-Ricordi quando ci siamo conosciuti? Sei inciampata e mi hai buttato addosso un secchio d'acqua. La vecchia Paige è sbadata,maldestra e non è affatto miss perfezione come lo sei ora-comincia.
Rido di cuore-E sarà questo a farmi tornare come prima? Degli inutili ricordi?-
-I ricordi possono fare male-sentenzia Shane.
-Beh,voi fate con comodo,voglio proprio vedere come se la caverà mio figlio-dice la Regina.
-Non sono tuo figlio,ma assisti allo spettacolo. Così vedrai come sono maturato senza di te-sbotta Alex-Oppure ricordi quando abbiamo litigato l'ultima volta? Riguardo al tuo personalissimo modo di superare gli ostacoli? Siamo stati separati per un mese intero e sei stata malissimo-dice tirandomi un'altra sfera di energia-Ricordi?-
-Ricordo benissimo-commento sorridendo-ma a parte questo,i tuoi metodi cattivi per farmi tornare in me non funzionano molto-
-Siamo solo all'inizio,dolcezza-commenta Alex-Quella sera siamo andati a letto e ricordo bene anche la mattina dopo. Ti sentivi diversa,migliore-
-Sì,come ogni ragazza che viene sverginata-commento annoiata-avanti,puoi fare di meglio,tesoro-
Altre due sfere di energia. Ora mi ritrovo a terra,senza fiato-Ricordi quando ho tentato di ucciderti? Anche lì stavi male,hai pianto per giorni-
-Devi migliorare la tua tecnica-dico di nuovo.
Altra sfera di energia,stavolta da parte di Bonnie-E quando sei andata a letto con Damon? Stavi talmente male per Shane che quasi ti mancava il fiato. Gli altri non lo sanno,ma ero presente io in quel momento-
Sfera di energia,da parte di Laurel-E quando,nelle segrete di Helltown mi sono buttata nel dirupo? Tu eri distrutta,pensavi di avermi persa. Pensavi di aver perso Bonnie. Lì ho compreso che il nostro legame va ben oltre l'amicizia. Siamo legate e lo saremmo fino alla fine-
-Molto commovente-commento,rimettendomi a sedere.
-Quando tua sorella è morta-dice Shane-ricordi come è successo? Tu stavi male anche lì-Il ragazzo si avvicina a me e mi tocca una spalla,facendomi rivedere la scena.
La Regina aveva bloccato Shane e Damon,io ero bloccata da Alex. Serafina lancia quell'incantesimo,letale per mia sorella.
Vengo attraversata da un brivido,che corre lungo la schiena e sento il mio cuore battere più velocemente di prima-E con ciò? E' morta. Tutto per colpa sua-dico,indicando la Regina-Lasciatemi andare,così la uccido e dimentichiamo per sempre questa maledetta faccenda-
-Tua zia-Damon,ripreso dalle parole che ho detto,si avvicina e anche lui mi tocca una spalla. 
Rivedo i momenti passati con mia zia,gli abbracci,i sorrisi e infine lei,sdraiata nella sala grande dell'Accademia,esanime.
Sento qualcosa di strano invadere il mio corpo,qualcosa che va ben oltre l'odio o la rabbia,le uniche emozioni che riesco a comprendere in questo momento. Nel frattempo,una lacrima calda si fa strada tra le ciglia e mi scende lungo la guancia.
-Mi dispiace-dico-mi dispiace!-mi lascio andare alle lacrime,finalmente dopo tanto tempo.
Bonnie e Laurel corrono verso di me e mi abbracciano. Mi tengono stretta a loro,come quella volta nelle segrete. Insieme rivediamo quella scena. Mi rendo conto che Laurel ha ragione: siamo legate e ora come non mai.
-Molto commovente,ma ora mettiamo fine a questa storia-dice la Regina,lanciandoci addosso una raffica di sfere di energia.
Mi alzo e attacco anch'io e lo stesso fanno i miei amici.
Mettiamo fine a questa guerra.

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Capitolo 40
*** Festeggeremo tutta la notte ***


Cerchiamo in tutti i modi di tenerla a bada,in attesa che a qualcuno venga in mente un piano.
Mi sorprendo del fatto che anche Alex lotti contro la Regina. In fondo è sua madre,lo ha cresciuto e anche se non è stata molto corretta e molto sincera con lui,rimane pur sempre sua madre. E' ancora troppo arrabbiato con lei,ma penso che sotto sotto ci tenga ancora. Magari mi sbaglio,però,visto come la colpisce.
Improvvisamente mi viene in mente la visione che ho avuto prima mentre precipitavo. E tutto mi diventa più chiaro.
"Ragazzi" parlo nella mente di tutti,mentre continuo a combattere " Ho un piano,ma non dobbiamo assolutamente sbagliare"
"Di che si tratta?" chiede Sirius.
"Sirius e Alex,quando vedete che la Regina è a terra,correte da lei e tenetela ferma come potete"
"Afferrato" dice Alex.
"In quanto agli altri,una volta che la Regina è bloccata dobbiamo creare un cerchio intorno a lei ed evocare il potere dell'Amuleto. Prima ho avuto una visione e so cosa dobbiamo fare. Quando il cerchio è formato e abbiamo evocato il potere dell'Amuleto,dovete passarmi i vostri poteri. E' rischioso,vista la mia recente perdita dell'umanità,ma è l'unica cosa che possiamo fare"spiego.
"Ok,ma dobbiamo farlo anche io e Shane?" chiede Damon "Insomma,noi non abbiamo poteri"
"Dobbiamo contribuire tutti,quindi anche voi. Mi darete velocità e forza. Ora diamoci da fare"
Damon e Shane decidono di indebolire la Regina,picchiandola. Porca miseria! Per avere quasi cinquant'anni è piuttosto scaltra e forte.
Laurel e Bonnie tirano loro delle sfere di energia mentre Michael ha evocato Lisa e grazie a lei,riesce a creare un tornado intorno a lei con la sabbia e l'aria.
-Jason! Tocca a noi!-gli dico.
Con il suo aiuto,spingiamo nuovamente la Regina verso le rocce con più forza,facendole sbattere la testa e quindi lasciandola un po' intontita.
-Alex! Sirius! Ora!-urla Damon.
Il vampiro e il demone corrono verso di lei e la portano vicino a noi. Velocemente formiamo un cerchio intorno a lei,mentre mi metto al collo l'Amuleto.
-Heaven!-dico,mentre Alex e Sirius lasciano il cerchio-Heaven! Vieni dinnanzi a noi!-
-Carina. Ti è uscita così o l'avevi già elaborata?-chiede Damon,con la sua solita aria strafottente.
-L'ho dovuta inventare al momento,visto che non avevamo molto tempo-gli rispondo.
Intorno a noi si alza il vento. L'Amuleto si alza,senza che io lo tocchi, e da lì esce lo spirito di Heaven-Prendetevi per mano,ragazzi-dice il drago con voce bassa-Tutti i cuori devono battere insieme. Solo questo permetterà a Paige di avere i vostri poteri-
Ci prendiamo tutti per mano e cerchiamo di respirare con gli stessi ritmi.
-Ecco,così. Ora date i vostri poteri a Paige-dice,prima di scomparire..
I poteri dei miei amici entrano dentro l'Amuleto,lasciando una scia blu. Proprio come è accaduto nella mia visione.
Mi sento piena di forza e di energia-Allontanatevi!-urlo.
I ragazzi corrono via mentre io allargo le mani e con tutta la forza che ho,attacco la Regina. Dall'Amuleto escono scie di luce blu e azzurre che vanno a finire addosso alla Regina,che urla di dolore.
Quando cade a terra esanime,io faccio la stessa cosa. Sono esausta. Non ho mai usato così tanta magia in vita mia.
-Paige? Stai bene?-chiedono i miei amici,preoccupati.
-Tutto bene. Sono solo stanca-dico sorridendo.
L'esercito della Regina scappa a gambe levate. Probabilmente hanno paura che io dia loro lo stesso trattamento che ho dato alla loro sovrana.
Non resta che metterci a ridere-Che codardi! Hanno paura di nove ragazzini!-sbotto.
-E che ragazzini!-dice Michael-Insomma,abbiamo salvato Heaventown da una perfida Regina! Non è cosa da poco-
-Direi che ora possiamo festeggiare. Che ne dite?-chiede Damon.
Tutti annuiscono,eccitati solo all'idea.
-Dai,torniamo all'Accademia-dice Shane.
Faccio per riprendere la scopa ma mi blocco,vedendo Alex in ginocchio vicino al corpo della Regina.
Mi avvicino a lui preoccupata-Tutto bene?-
-Sì,in fondo non era mia madre. Adesso la vedo come una sconosciuta-risponde.
-Non ci stai male?-chiedo.
-Nah! E' tutto a posto. Dai,andiamo-
Si alza e insieme ci avviamo alle scope-Ti ringrazio-
-E di che?-
-Per avermi aiutato a tornare in me-
-Hanno fatto tutto i tuoi amici-
-Ma tu hai contribuito. E questo significa molto per me-rispondo.
-Beh,te lo dovevo. Mi hai aiutato fin troppe volte quando non me lo meritavo...-
-Si cambiato molto in questi mesi. In meglio ovviamente-
-Fantastico. Ma adesso serve una scelta da parte tua-dice,guardandomi negli occhi.
-Che tipo di scelta?-chiedo confusa.
-Shane o Damon?-mi chiede.
-Beh,a quello penserò dopo. Ora andiamo a festeggiare-
-D'accordo-dice-ma se non vuoi stare con nessuno  dei due,ricordati che io sono disponibile-continua,salendo sulla scopa.
Ci mettiamo a ridere,finalmente liberi da ogni preoccupazione.
 
Che liberazione! Non abbiamo più questo peso della guerra,ora che è finita. Ci limitiamo a festeggiare,come ci eravamo ripromessi ieri sera.
Vorrei che mia zia fosse qui con noi. Ma guardiamo il lato positivo. Posso sempre evocarla,di tanto in tanto. Così parleremo ancora e le racconterò come è andata a finire.
-Un'attimo di attenzione,prego-comincia la preside Ross-volevo ringraziare tutti voi per aver combattuto questa guerra con coraggio. Ma sarete d'accordo con me sul fatto di fare un ringraziamento speciale a tutti i Prescelti. Senza di loro non saremmo mai arrivati alla vittoria-tutti applaudono-Perciò li inviterei qui,a fianco a me,per dare loro una medaglia al valore. Purtroppo è tutto ciò che sono riuscita a premettermi con questi tempi. Michael Bennet-il ragazzo si avvicina alla preside,che gli mette al collo una medaglia-Per aver capito che spesso un giudizio prematuro può farti credere le cose più impensabili. Jason Bianchi,per la forza che ha dimostrato e,soprattutto,acquisito durante tutto il viaggio,nonostante gli ostacoli e le difficoltà. Laurel Bianchi,per l'amore che ha dimostrato verso i suoi amici e per aver dimostrato che a volte esiste un'amore diverso da come ce lo aspettiamo. Bonnie Elisabeth Lovegood,per la forte amicizia che prova verso ognuno dei Prescelti,altra cosa importante che ha permesso la vincita della guerra. Damon Rossi,che ha capito che il perdono non è una cosa di cui vergognarsi. Shane Rossi,che è riuscito a riporre fiducia anche a coloro che hanno commesso errori troppo grandi. E infine a Paige Sunders-vado anche io verso la preside Ross,che mi mette una medaglia al collo-Per il coraggio che ha saputo mostrare anche nei momenti più difficili-
Altri applausi riempiono la sala,che non è mai stata così gioiosa come oggi.
-Vorrei ringraziare altri due ragazzi,per il loro valore e per il loro aiuto. Anche loro hanno fatto degli sbagli in passato,ma hanno saputo come farsi perdonare. Vorrei che vengano qui insieme a noi anche Alexander Mcloud e Sirius Mayfer-
Sirius e Alex si lasciano mettere al collo la medaglia. Sono contenta per loro. In fondo ci hanno aiutato parecchio. Ma sono contenta anche del fatto che Shane e Damon abbiano finalmente capito che di loro ci si può fidare e che non mi sbagliavo sul loro conto.
-In alto i calici!-diciamo tutti in coro,facendo tintinnare tra loro i calici con dentro il succo di Giglio.
I festeggiamenti continuano fino a tarda notte. Verso mezzanotte esco a prendere un po' d'aria,assediata da tanti pensieri.
Devo parlare con Shane e Damon questa sera stessa. Fino ad ora,mi ero completamente dimenticata di ciò che mi aveva detto Miriam qualche settimana fa. Dopo tutti questi avvenimenti,ho capito che ha ragione: devo andare con lei,lassù,insieme agli altri Spiriti Guida. Devo trovare un modo per respingere la mia parte malvagia. Ma prima di andare,devo parlare con Shane e Damon. Hanno aspettato tanto una mia decisione. Gliela devo.
-Ci hai fatto chiamare?-chiede Shane,arrivando insieme a Damon.
Mi giro verso di loro,con aria sera-Un mese fa mi avete chiesto di scegliere uno di voi e io avevo risposto di voler stare da sola. Ma penso che sia arrivato il momento di fare la mia scelta-
Anche il loro sguardo è serio ora. Forse non si aspettavano di avere una risposta oggi o forse sì. Ma non è il caso di rimuginare su questo ora.
-Beh,credo di aver deciso con chi voglio stare-
-Allora parla. Non tenerci sulle spine-dice Shane.
-Io vorrei... Stare con Damon-dico,abbassando lo sguardo-Mi dispiace Shane,ma questa è la mia scelta-
-Lo capisco. Beh,penso che uscirò dalle vostre vite da domani. Così non avrete alcun problema in futuro-risponde Shane.
-Non ce n'è bisogno-dico-Tengo a te e non mi piace l'idea di perderti di vista-
-Va bene,ogni tuo desiderio è un'ordine-risponde-ora vi lascio soli. A più tardi-
Scompare a velocità di vampiro,lasciandomi sola con Damon-Pensavo che avessi cambiato idea. Ogni volta che Shane ci vedeva insieme,tu te ne andavi-
-Lo facevo perchè non mi sembrava giusto nei suoi confronti-dico.
-Adesso non importa più-dice e poi mi bacia,come se fosse la prima volta. Bramoso,ma allo stesso tempo dolce.
-Damon,devo dirti una cosa-dico,una volta staccate le labbra da lui-Ed è importante-
-Dimmi-risponde.
-Devo andare via-dico,poi mi fermo un'attimo vedendo il suo viso cambiare espressione- Circa un mese fa,quando eravamo a Fairytown,Miriam mi ha preso da parte per dirmi che mi avrebbe portato con lei dagli altri Spiriti Guida,per trovare un modo per reprimere la mia parte malvagia-
-E tu hai intenzione di andarci?-mi chiede. Non riesco a descrivere la sua espressione.
-Prima non volevo,perchè non era successo ancora niente di grave. Ma oggi ho perso del tutto la mia umanità,anche solo per pochi minuti. Se dovesse succedere un'altra volta non so se riuscirete a fermarmi. Lo faccio per voi. Non mi è piaciuto per niente il modo in cui vi ho trattato oggi-spiego,mettendogli una mano sulla guancia.
Rimane in silenzio per interminabili e assordanti secondi poi parla-Quanto starai via?-
-Questo non lo so. Dipenderà da me,suppongo. Ma non è questo che mi preoccupa. Quando tornerò sarà tutto come ora? Tra di noi,intendo-
-Certo. Non cambierà assolutamente nulla. Io ti aspetterò-dice,baciandomi di nuovo.
Mi godo quel momento come se fosse l'ultimo. Non so quanto tempo starò via,so solo che farò in modo di tornare il più presto possibile. Per stare finalmente con Damon.
-Ti chiamo gli altri. Così li saluti-dice Damon.
-Certo-
Se ne va ed io rimango ancora sola,con i miei pensieri. 
-Quanto tempo starò con voi?-chiedo a Miriam,che è appena apparsa.
-Il tempo necessario. Potranno volerci giorni,settimane...-
-Mesi...-concludo-Escludiamo gli anni,vero?-
-Di solito non durano così tanto queste cure,chiamiamole così-dice sorridendo.
Che sollievo!
-Ti lascio salutare i tuoi amici e poi andiamo-mi dice,scomparendo.
Non so cosa mia aspetta,non so quando tornerò e,soprattutto,non so che cosa dovrò fare lassù,con gli Spiriti Guida. Ma so che ho un motivo per tonare e quando lo farò festeggeremo tutta la notte.
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve a tutti! Sono di nuovo io,Z13. 
Che dire? Beh,dopo questo capitolo la storia è finita. Spero che vi sia piaciuta. Mi piacerebbe ricevere delle vostre recensioni,così mi dite com'è,se vi è piaciuta,cose così. Pensavo di fare un seguito,ma quello più avanti. Nel frattempo ho in mente un'altra storia,che inizierò a pubblicare tra un po',magari verso la fine delle vacanze estive. Adesso devo assolutamente concentrarmi sullo studio.
Per il momento vi saluto e aspetto le vostre recensioni,se volete inviarmene.
A presto!
Z13

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