Love.

di Sia_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scontroso ***
Capitolo 2: *** Grifondoro ***
Capitolo 3: *** Gilderoy Allock ***
Capitolo 4: *** Biblioteca ***
Capitolo 5: *** Sorriso ***
Capitolo 6: *** Idee geniali ***
Capitolo 7: *** Principe ***
Capitolo 8: *** Vivere ***
Capitolo 9: *** Granger ***
Capitolo 10: *** Sgabuzzino ***
Capitolo 11: *** Pianoforte ***
Capitolo 12: *** Sposami ***
Capitolo 13: *** Partenze ***
Capitolo 14: *** Ti amo ***
Capitolo 15: *** La nostra storia ***



Capitolo 1
*** Scontroso ***


1. Scontroso 

Hermione Granger odiava le persone scontrose, sicuramente quella sarebbe stata la peggiore mai conosciuta nella sua vita: Fred Weasley.

Aveva leggermente sporto la testa fuori dallo scompartimento solo per controllare dove fosse quella maledetta cioccorana di Neville Paciock.Dopo essersi accertata che il lato alla sua sinistra era vuoto, era uscita veloce, passando di scompartimento in scompartimento.
Ad un certo punto dopo aver fatto una domanda dopo l'altra si era autoconvinta a tornare indietro decisa ad informare lo sfortunato e paffutello ragazzo che la sua cioccorana era sparita.
Sfortunatamente lei, pensava abitualmente con la testa all'ingiù, con gli occhi puntati al terreno.
Fatto sta che naturalmente un certo ragazzo, con i capelli rossi le era venuto addosso, troppo impegnato a ridere di gusto con il gemello.
Lei non li conosceva.
-Allora?-
Lei aveva alzato gli occhi vedendolo chiaramente, era rimasto a fissarlo per due minuti buoni.
-Si, ragazzina, mi hanno sempre detto che i miei occhi sono ipnotici.-
Lei aveva gonfiato le guance, aveva sonoramente sbuffato e si era preparata a rispondere:
-Si da il caso, pel di carota- dicendolo indicando i capelli del povero ragazzo nelle grinfie della sadica Hermione Granger –che i tuoi occhi non sono per niente ipnotici e io ti stavo guardando solo per vedere quanta arroganza ci fosse in te!-
-Siamo di buon umore stamattina- aveva azzardato l'altro gemello, riuscendo solo ad essere osservato malignamente dalla povera ragazza in balia delle loro mani, le terribili mani dei gemelli Weasley.
-Per questa volta, carissima ragazzina impertinente te la cavi- dicendo questo aveva fatto segno al gemello di avvantaggiarsi sulla strada.
-Allora lasciami passare!-
Lui aveva scosso la testa.
-Certo che no, carissima ragazza, prima mi dici come ti chiami.-
-Non mi presento a un pel di carota- aveva detto semplicemente abbozzando un sorrisetto.
-Certo, comunque puoi chiamarmi semplicemente Fred Weasley- sorridendo di rimando.
-Hermione Granger-
-Allora ci vediamo in giro Granger.- aveva insinuato avvicinandosi alla ragazza che aveva solamente serrato le labbra e trattenuto il fiato, lui era passato oltre ridendo come un pazzo, sicuro di averla fatta arrossire.
Ed effettivamente era così, lei sorrideva imbarazzata, pensando che forse lei potesse sopportare anche solo un pel di carota scontroso. 




Angolo autrice:
Ebbene si, colpa vostra che mi avete fatto innamorare di questa coppia!
Fred e Hermione *_*
Oh, ma che carini!
*Comincia a saltellare come una pazza ridendo e scherzando*
Bene, ora vi lascio dicendovi che “Sarai mio” ha avuto abbastanza complicazione.
Ossia, gatto sul computer che si stiracchia.
Ossia:
-Vuoi cancellare la tua storia?
Ossia:
Zampetta
Ossia:
-Si
AHHHH!
Avrò la mia vendetta! MUAH. Ora semplicemente spero che voi vogliate lasciarmi un commentino ^^
Jenet_Ellen

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Capitolo 2
*** Grifondoro ***


2. Grifondoro


-Grifondoro- aveva detto il cappello dopo un lungo momento di riflessione.

Hermione non capiva il perché di quella scelta, lei aveva un cervello da grande Corvonero e invece eccola lì, nei leoni rossi.
Il cappello era molto sicuro della scelta e dicendo questo aveva tirato un' occhiata a un gemello Weasley.
Quella stessa sera Hermione ancora scossa era sgattaiolata fuori dal dormitorio ed era andata dritta dove, il cappello riposava sonoramente.
Al minimo tocco lui si era scosso e l'aveva guardata stupito.
-Che ci fai qui?- aveva detto acido, perché disturbato dal suo sogno.
-Ecco... io mi chiedevo, perché Grifondoro?- aveva detto lei incerta dopo le parole del cappello.
-Non sei felice? Sai non è da tutti avere un cuore come il tuo.- aveva detto alludendo uno sguardo verso il suo petto.
Lei l'aveva guardato cercando in qualche modo di perdere la fine dell'ultima frase.
In quel momento si riteneva la strega più scema di tutto il mondo magico.
-Insomma, per vedere ciò che accadrà, dovrai aspettare cuor di leone e ora vai, muoviti, voglio tornare a dormire!- aveva detto spazientito.
Senza farselo ripete era corsa fuori, cercando di interpretare le parole che quel cappello le aveva detto.
Così senza accorgersene si era ritrovata davanti al fuoco, nella sala comune avvolta solo dal calore della stanza.
Guardava le fiamme, quelle fiamme con le sfumature arancioni.
A quel colore le se illuminarono gli occhi, lei adorava l'arancione.
Poi, qualcuno le aveva messo la mano sulla testa, su i suoi capelli indomabili e i suoi occhi nocciola erano corsi sopra di sé.
Un ragazzo le teneva la testa, con i suoi rigorosi capelli rossi.
Le aveva fatto l'occhiolino ed era corso nel suo dormitorio ridendo come quella mattina.
Lei era di nuovo arrossita.
Forse, Grifondoro non era così male...




Angolo autrice:
*_*
Eccomi con l'altro capitolo, ma che carini o.o
Sono adorabili ù.ù
Bene andiamo avanti, ringrazio le due ragazze d'oro che hanno recensito e vi lasco la storia :)
Jenet_Ellen

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Capitolo 3
*** Gilderoy Allock ***


3. Gilderoy Allok


Hermione era tutta presa dal bellissimo nonché affascinante Gilderoy Allok.
Era al Ghirigoro per prende i nuovi e ambiti libri del secondo anno, solo lei poteva essere così felice di andarli a comprare...
Comunque, la carissima ragazza, aveva visto il gran mago e la sua testa si era completamente rivolta a lui, facendo innervosire un certo ragazzo dall'altra parte della libreria.
Hermione si era data un'occhiata in giro per vedere la grande Molly Weasley cercare di abbracciare Gilderoy, tentativo vano.
Lui, invece si era reso conto che Hermione “quello” lo stava mangiando con gli occhi.
Dal canto suo, Hermione non poteva dire di non adorare il mago, infatti lo stimava molto come persona, ma proprio in quel momento qualcuno l'aveva presa per un polso.
-Allora Granger, non mi degni, oggi, dei tuoi sguardi, o sono tutti per “quello”?- aveva detto indicando il grande mago.
-Cosa, ma che dici, e poi lui non si chiama “quello”- aveva detto un po' sconcertata.
-Ma per favore, cara streghetta, si vede che te lo mangi con gli occhi" quello"!-
Lei aveva abbassato lo sguardo, sperando che un po' di “carattere made Molly Weasley” l'aiutasse, ma si era trovata a rispondere solamente:
-E allora?-
-E allora? Ti sei accorta che mi hai trascurato? Neanche un piccola occhiata al povero Fred Wealsley??- aveva detto facendo gli occhi da cucciolo.
Lei era sconcertata, possibile che Fred non perdesse mai l'abitudine? Ma al contrario delle sue speranze era diventata ancora più bordeaux e aveva cercato di negare l'evidenza.
-Non ti ho mai guardato.- aveva detto dura, cercando di non far comparire un sorrisetto.
-Quindi ritieni “quello” più bello, affascinante, fantastico, simpatico e divertente di me?-
-Si.- aveva detto calma sperando che lui se ne fosse andato.
E così era successo, lui era andato via facendo finta di essere offeso mentre lei pensava.
Sapeva troppo bene che Fred Weasley era molto bello, affascinante, fantastico, simpatico e divertente o meglio di “quello”.


 

Angolo autrice:
Ok, ma che cribbio ho scritto???
Spero che non mi arrivino delle ciabatte da dietro XD
Magari Molly si stanca di “quello” e mi tira il suo libro...
Va beh, vi lascio, ringraziando ancora tutte per le recensioni :)
Jenet_Ellen

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Capitolo 4
*** Biblioteca ***


4. Biblioteca 


Fred si era seduto accanto alla ragazza immobile.

L'ultima volta che era stato in quella stanza si era fatto male al braccio e il gusto amaro delle medicine di Madama Chips era ancora nella sua bocca.
Inoltre a quello si aggiungeva la paura di cadere di nuovo dalla scopa durante le lezioni di volo, ma per lui il Quidditch era sacro e quindi non avrebbe mai rinunciato a salire sulla sua Scopalinda.
Non era comunque normale che, dopo quell'episodio, lui entrasse in quell'ala del castello così facilmente, perciò, la cara Mamada Chips era molto icuriosita, tanto da continuare ad osservarlo ogni due minuti.
In realtà, Fred non sarebbe mai entrato lì se non avesse origl... sentito la discussione tra Ron e Harry.
Appena seduto di fianco al letto della ragazza l'aveva guardata: era rimasta con gli occhi spalancati, ma spenti e le bocca aperta, quasi stesse dicendo qualcosa di interessante o di noioso.
Però Fred aveva sorriso e le aveva accarezzato la guancia bianca e fredda, neanche lui si sarebbe aspettato un'azione simile.
Prima di arrivare camminando per i corridoi aveva mentalmente cercato di creare un discorso concreto, ma  in quel momento non gli veniva in mente niente.
Voleva fare l'affettuoso e cercare di essere amichevole, ma l'unica cosa che era uscita dalla sua bocca era stata questa:
-Granger, questa settimana mi sarebbe piaciuto andare in biblioteca, ma ora non ho nessuno a cui dare fastidio.- 
Il ragazzo aveva strabuzzato gli occhi, aveva fatto il carino con la Granger... o almeno ci aveva provato!
-L'orario di visita è finito signor Weasley e se non vuole che in biblioteca ce lo mandi io a calci farebbe meglio a sparire!- aveva detto Madama Chips scostando la tenda e tornando successivamente a controllare un ragazzino del primo anno. Evidentemente era arrivato tardi.
Lui aveva riservato alla ragazza un'ultima occhiata per poi sparire fuori dall'infermeria.
Un paio di giorni dopo una ragazza con i capelli crespi era comparsa nella Sala Grande sorridendo.
Aveva salutato gli amici più cari e si era seduta vicino al rosso.
-Allora Fred, ora che sono qui andrai in biblioteca?- Hermione si era permessa di usare la parola biblioteca e il suo nome nella stessa frase.
-Certo che no Granger!- si era messo a ridere seguito a ruota da lei.
Forse forse la Granger non era così male...


 

Angolo autrice:
Allora lascio questo capitolo per le generazioni future e spero che mi lasceranno delle recensioni positive.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e adesso controllo e vi lascio a presto :)
Jenet_Ellen

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Capitolo 5
*** Sorriso ***


5. Sorriso

Hermione era appena entrata nella sala comune dei Grifondoro.

C'era qualcosa di strano, o meglio, c'era qualcuno e qualcosa di strano.
La sala era vuota, a parte un ragazzo che aveva girato tutte e due le poltrone davanti al fuoco.
Al suo arrivo aveva allargato le labbra in un sorriso, il sorriso seducente di Fred Weasley.
-Fred?- riconoscerli per lei era molto semplice ora, dato che, l'altra settimana, George era caduto dalla scopa e ora era rilegato in infermeria con un braccio rotto.
-Granger.- aveva fatto segno alla ragazza di sedersi di fianco a lui.
Titubante la ragazza aveva accettato.
-Perché sorridi?- aveva chiesto Hermione preoccupata, quando un gemello Weasley sorrideva poteva essere la fine.
-Ho voglia di sorridere.-
-No, è diverso, tu stai architettando qualcosa, per esempio, dove sono tutti?-
-Indigestione.- solito tono beffardo.
-Indigestione?! Cosa hai fatto!-
-Io niente, ci ha pensato Lee.- solito tono pacato.
-Fred, non so se te ne sei reso conto, ma hai appena violato una regola di Hogwarts e mi stai sorridendo!-
-Tecnicamente Granger, io non ho violato nessuna regola dato che ha fatto tutto Lee e poi io, sorrido a chi voglio, non mi potrai impedire di non farlo a te.-
Uno sbuffo era arrivato dall'altra poltrona.
Hermione aveva cercato di nascondersi nell'imbottitura del divano, era la prima volta che passava tanto tempo con Fred. Era arrosita.
-Che c'è Granger, stai male pure tu?- Un Wealsey aveva bisogno di fare conversazione dodici ore al giorno, per il resto della giornata poteva anche dormire.
-Perché hai girato le poltrone?- La poca luce che arrivava ai loro volti aveva illuminato il sorriso beffardo che era comparso sulla sua faccia.
Hermione ne era piuttosto delusa, perché non poteva tornare al sorriso mozzafiato?
Si era accontentata quando aveva visto che Fred le era sempre più vicino.
Ma lei non si era mossa e non aveva serrato neanche la labbra, era rimasta lì, a guardarlo, quasi sorrideva pure lei, ma a un certo punto lui si era fermato.
-Vuoi proprio sapere perché ho girato le poltrone?-
Aveva annuito convinta.
-Beh, in giro molti dicono che il rosso ti da alla testa.-
Hermione era arrossita e poteva fare un baffo alle coccarde che erano comparse in sala grande il primo anno, dopo aver vinto la coppa delle case.
Fred intanto era salito nel dormitorio soddisfatto, perché la Granger gli faceva venir voglia di sorridere?


Angolo autrice:
Scusate il ritardo!
Si piega in ginocchio e chiede perdono, forse non avrei dovuto aspettare così tanto, ma non avevo inventiva, ma, avete viso ora sono tornata!
Un grazie speciale va ad Aura che continua a recensire nonostante i miei ritardi.
E un abbraccione a tutte le sedici e dico sedici persone che seguono questa storia!
Per non parlare di tutte le recensioni comparse per i miei quattro capitoli.
Quindici *-*
Adesso vi lascio con un bacione, ma prometto che il prossimo aggiornamento arriverà il prima possibile!
A presto

DrogataDiApiFrizzole

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Capitolo 6
*** Idee geniali ***


6. Idee Geniali

Era notte e questo era uno dei tre dettagli che rovinava la perfetta serata della ragazza con i capelli crespi. 
Gli altri due erano semplici da individuare, visto che la ragazza emetteva ogni due secondi uno sbuffo; infatti Hermione Granger era sia stanca che stufa.
Dopotutto, aveva passato tutto il giorno sui libri e desiderava, ora, solo dormire invece di seguire Fred.
Ma lui era stato irremovibile e ora era decisamente stufa di seguirlo. Lui, invece, sprizzava gioia da tutti i pori.
Poi, dopo giusto quella mezz'oretta di cammino, il ragazzo si era fermato.
-Allora?- scettica lei.
-Allora c'è che ora ti dovresti sedere qui, sarai stanca dopo aver camminato.- divertito lui.
-Non sono per niente stanca.- forse, magari un pochino lo era e, dato che Fred le aveva rivolto un'occhiata che non ammetteva repliche, si era seduta.
Aveva sorriso, ma non avrebbe mai ammesso che Fred le aveva trovato un posto comodo, illuminato la mattina dal sole, visto che si trovava ad est dell'edificio, e comodo per studiare.
-E ora?-
Lui si era inginocchiato di fianco a lei e i loro volti erano vicini.
-E ora chiudi gli occhi.- lo aveva chiesto sorridendo.
-Perché dovrei farlo?- no, il sorriso non l'aveva convinta.
-Sei noiosa, lo sai?- sparito il sorriso e benvenuta smorfia.
Così Hermione, per dimostrare il contrario, aveva chiuso gli occhi e a sua insaputa Fred le aveva preso il giratempo, per portarlo indietro.
-Non aprire gli occhi finché non senti la mia voce.-
Quelle erano le uniche parole che la ragazza aveva sentito prima di cadere.
-Granger?!- la voce di Fred le era arrivata pungente alle orecchie e lei aveva aperto gli occhi spaventata.
Naturalmente una volta collegato il cervello era arrossita: si trovava praticamente sdraiata sulle gambe del ragazzo.
-Fred?!- era mattina e come pensava il sole entrava dalla finestra.
Si era guardata il giratempo che era stato portato indietro di dieci ore.
Così la giovane mente di Hogwarts aveva realizzato cos'era accaduto.
-Tu sei uno stupido approfittatore!- aveva urlato sempre più rossa in viso.
E quel povero Fred, che si era ritrovato la Granger sulle gambe, dettaglio che gli andava giù molto volentieri, si era preso, va bene questo però non era una buona cosa, uno schiaffo ben assestato sulla guancia.
E, mentre Fred si massaggiava la zona colpita, la ragazza in fuga non aveva potuto non pensare che forse quello che dicevano in giro, ossia che Fred Weasley avesse delle idee geniali, era vero.


Angolo autrice:
Sono arrivata anche al sesto capitolo.
Cosa di cui sono praticamente fiera!
Allora, detto questo vi faccio dei calorosi saluti e vado a mangiare Api Frizzole
A presto e grazie di nuovo sia per le recensioni sia per l'attenzione
DrogataDiApiFrizzole

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Capitolo 7
*** Principe ***


7. Principe

Hermione era scappata dalla sala da ballo ed era corsa dove nessuno l'avrebbe vista.

Hermione era scappata da Krum in cerca di spazio, non avrebbe voluto sprecare così il suo primo bacio, pieno di foga.
Era finita su un balcone del castello, dove si poteva vedere il Lago Nero. Fortunatamente non l'aveva seguita, fortunatamente era sola.
Almeno così pensava, infatti, un ragazzo aveva percorso i suoi passi veloce, naturalmente dopo aver assastito alla scena.
E lei se l'era ritrovato di fianco, erano rimasti a guardare la luna piena.
-Allora, perché sei scappata?- quella sera era particolarmente curioso.
-Non credo siano affari tuoi.- non aveva per niente voglia di fare conversazione.
-Sei noiosa!- Fred lo diceva spesso, sicuramente per stuzzicarla.
Infatti lei si era girata pronta a contraddire, ma si era trovata la faccia del ragazzo attaccata alla sua, fronte contro fronte.
-Mi potresti prestare attenzione?- lo chiedeva molto spesso sorridendo.
La faccia di Hermione aveva preso un tenue colorito che si poteva notare anche al buio.
Aveva annuito piano e lui si era staccato, tornando a guardare la luna.
-Tu ci credi al principe azzurro, Granger?-
-Come la conosci quella storia?- Hermione era perplessa.
-Sarà anche una favola babbana, ma ne ho sentito parlare.- era stranamente serio.
-Non ci credo, mi spiace, perché?-
-Niente, Granger, torno da Angelina.- lei si era sentita sola.
Lui se ne era andato per tornare da quella Angelina, lui se ne era andato lasciandola nel dubbio. Fred Weasley non si sarebbe mai comportato così.
Poco dopo era ricomparso facendo vedere solo la testa.
-Mi ero dimenticato di dirti che stasera sei davvero bella, sembri una principessa, peccato che il tuo principe non lo riconosca.- ora si che se ne poteva andare soddisfatto.
Il bollore della ragazza era aumentato.
Hermione odiava i principi azzurri, ma a sua discolpa poteva dire che adorava i principi rossi.


 

Angolo autrice:
Sappiate che questo capitolo non mi convince un granché ma che ci posso fare?
All'inizio avevo pensato di mettere un bacio tra loro due, ma è troppo presto.
Ok, bene detto questo spero di non essere troppo in ritardo.
Adesso vi lascio che è meglio.
A presto
DrogataDiApiFrizzole

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Capitolo 8
*** Vivere ***


8. Vivere

Hermione aveva finalmente trovato quella pace interiore che le serviva per studiare seriamente, cosa che non era facile se seguita in modo costante da amici e compagni.
Stavolta, almeno, sembrava averla scampata, si era messa davanti a quella famosa finestra che aveva scoperto l'anno prima.
Non sapeva che però, un ragazzo che non aveva nulla contro di lei, ma aveva qualcosa contro quello che leggeva, si stava avvicinando.
-Granger, sai cosa significa vivere?- le aveva strappato il libro dalle mani e lei si era prontamente alzata per riprenderlo, decisa a continuare la lettura sulle piante assassine.
-Certo che lo so.- aveva cercato in tutti i modi di riprendersi il suo libro, ma lui era sempre riuscito a schivarla.
-E allora perché stai studiando?- questo Hermione poteva anche prevederlo, era tipico di Fred.
-Perché, vedi, studiare fa parte del vivere caro.- aveva incrociato le mani al petto sperando che lui avrebbe chiuso in fretta la questione.
-Non per me Granger, come vedi vivo benissimo evitando tutte quelle pagine e pergamene.- perché lui e il suo gemello in realtà passavano il giorno a fare e scherzi e le poche volte che erano andati in biblioteca era quando delle belle ragazze li invitavano cordialmente.
-E sentiamo, come speri di passarlo l'esame quest'anno, ne va del tuo futuro da prefetto.- aveva risposto nella maniera più scettica che conosceva.
-Io non voglio diventare un prefetto come te, sarebbe troppo strano non pensi?- Fred Wealsey nella sua natura non era fatto per rispettare le regole.
-Dovresti studiare lo stesso, se no per cosa sono fatte le scuole?-
Quella domanda non l'avrebbe dovuta effettivamente fare perché Fred si era avvicinato pericolosamente e si era fermato solo quando i loro visi erano pressoché attaccati.
Hermione che non era ancora abituata a quella vicinanza era avvampata e aveva cercato un luogo dove spostare il suo sguardo.
-Vedi, lo studio è fatto solo per le ragazze prefetto belle, ma che sono comunque infinitamente noiose e fissate fin troppo con la scuola.-
Poi le aveva aperto i palmi delle mani, che non era corsi a coprire il pesante rossore della ragazza, e le aveva restituito il libro.
Infine si era allontanando accennando un sorrisetto compiaciuto.
Se vivere significava passare più tempo con lui, Hermione avrebbe cominciato a farlo con più passione.




Angolo autrice:
scusate il tremendo ritardo, ma non ho avuto proprio tempo per aggiornare.
Ringrazio ancora tutte, a presto.
DrogataDiApiFrizzole

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Capitolo 9
*** Granger ***


9. Granger

Hermione odiava il suo cognome, ma lui l'aveva sempre e comunque chiamata Granger.

Si trovava nella sala comune dei Grifondoro dopo il suo turno da Prefetto e si stava facendo compagnia con un libro e una tazza di cioccolata calda, creata apposta per l'occasione.
Ad un certo punto un Weasley era spuntato dal ritratto e si era comodamente seduto davanti a lei.
-Granger, non mi rimproveri?- l'aveva guardata come se fosse pronto a giocare.
Lei non aveva risposto e rossa di rabbia aveva bevuto un sorso della cioccolata.
Lui aveva aperto gli occhi e il sorriso sulla faccia si era trasformato in un ghigno malefico.
-Granger, hai un po'...- non era riuscito a finire la frase che gli era arrivato addosso un cuscino.
-Fred, piantala di chiamarmi Granger, ho un nome come tutte le persone viventi!- non era certo un comportamento adatto a Hermione, ma quell'anno sembrava molto sotto pressione così scoppiava spesso in attacchi di stress incontrollabili.
Fred spiazzato dalla reazione si era mordicchiato il labbro inferiore e felice aveva trovato una risposta.
-E come ti dovrei chiamare, sentiamo?-
A Hermione il suo nome piaceva molto più che Granger.
-Puoi semplicemente chiamarmi Hermione...- sembrava che tutta la grinta che aveva accumulato negli ultimi minuti fosse sparita e lei si fosse trovata quasi a sussurrare con gli occhi puntati al
terreno.

Fred così, approfittandosene, si era avvicinato e si era fermato solo quando era sicuro che fossero abbastanza vicini.
-Io penso che Mione sia molto più bello.- le aveva sussurrato all'orecchio, mentre sentiva il respiro della ragazza sulla pelle.
Hermione era diventata rossa come un pomodoro e sentiva il cuore andare veloce e le mani sudare.
Prima che potesse avere una qualunque reazione lui si era scansato e con uno scatto veloce aveva posato le labbra sulla guancia della ragazza per toglierle della panna.
Appena se ne era andato Hermione aveva aspettato che i battiti tornassero normali e la sua mano era corsa sulla guancia.
Dopotutto quel nomignolo le piaceva molto.



Angolo autrice:
scusate tanto per il capitolo precedente.
Non volevo proprio scriverlo così male, ma spero che questo ripaghi un po'.
Adesso vi lascio, ma spero che recensirete in tante.
E grazie a Aura e MarieClair per le recensione costruttive che mi hanno fatto.
A presto e con auguri
DrogataDiApiFrizzole

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Capitolo 10
*** Sgabuzzino ***


10. Sguabuzzino

Hermione stava camminando da sola e tranquilla per il castello fino a quando un frettoloso Fred le era praticamente arrivato addosso, facendola cadere per terra.

Certo, lei avrebbe potuto spostarsi, ma non sarebbe servito comunque.
Una volta riaperto gli occhi, era diventata rossa come un peperone, ma prima che potesse parlare Fred l'aveva letteralmente buttata nello sgabuzzino vicino. Secondo Hermione, di sgabuzzini ce ne erano troppi.
-Che stai facendo?!- aveva detto lei arrabbiata per le sue maniere, ma non si era accorta di aver alzato troppo la voce.
Così lui le aveva portato l'indice alle labbra e si era avvicinato alla porta per sentire: era giunta la voce di Gazza che correva disperato alla ricerca del fuggitivo e cercava vendetta.
Una volta passato Fred si era afflosciato sulla parete e si era messo a sorridere.
-Adesso me lo vuoi dire!?- gli aveva portato il dito al petto e l'aveva guardato con uno sguardo omicida, dimenticandosi di trovarsi in uno sgabuzzino con Fred.
-Stavo cercando di non morire.- aveva detto facendo brillare gli occhi.
-Che cos'hai combinato stavolta?- aveva detto rassegnata lei e con le braccia al petto.
-Tecnicamente non sarebbe successo niente se George non mi avesse chiesto se mi piacevano i tuoi capelli!- aveva detto lui facendo trapelare bene le parole George e capelli.
Lei era arrossita e lui l'aveva notato, nonostante il buio.
-E ti piacciono?- aveva chiesto lei con gli occhi puntanti al terreno, capendo finalmente la situazione.
Lui si era avvicinato per l'ennesima volta e le aveva attorcigliato una ciocca di capelli.
-Tu che ne dici?- aveva detto furbo, ma lei era rimasta zitta e con il respiro smorzato, possibile che Fred le facesse battere il cuore?
-Loquace.- aveva detto divertito prima di spostare la sua attenzione sulle labbra della ragazza, dopotutto non le usava per parlare.
Si stava avvicinando, ma lei si era scostata e Fred, così, le aveva dato un bacio sull'angolo della bocca.
Possiamo dire che la reazione di Hermione era stata esagerata, perché gli aveva pestato un piede e lui le era caduto di nuovo addosso.
-La pianti con questa mania!?- aveva detto innervosita.
-Ma è colpa tua!- aveva detto lui, invece.
Così lei l'aveva buttato su una scopa e si era alzata pronta ad aprire la porta, ma lui l'aveva trattenuta per un polso.
L'aveva stretta a sé e aveva assaporato l'odore dei suoi capelli.
Hermione era in fiamme.
-Certo che mi piacciono i tuoi capelli, Mione.- aveva detto e a quel punto lei era scappata fuori, con il cuore che le scoppiava nel petto.
Fred, a dirla tutta, gli piaceva tutta la ragazza, di questo era sicuro.


Angolo autrice:
Eccomi qui, scusatemi per il maestoso ritardo, ma con l'inizio della scuola (avvenuto il 6 ç.ç) nono ho potuto fare niente.
Inizialmente questo capitolo doveva essere ben diverso, ma la giornata è stata così brutta che volevo almeno rasserenarmi con un bel capitolo (spero).Ringrazio ancora Aura, _LadydAvena_, elenin92, maar_jkr97 e Dubhe13255 per le recensioni.
A presto e scusatemi per il capitolo cortino
DrogataDiApiFrizzole

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Capitolo 11
*** Pianoforte ***


11. Pianoforte 

Dedicato a chi mi ha sempre seguito e recensito, dedicato a quelle 43 persone che hanno messo la mia storia nelle seguite e a quelle che, ancora oggi, mi sopportano.

 

Hermione stava suonando il piano, si trovava alla Tana per le consuete vacanze invernali quando aveva sentito dei passi dietro di lei.
Fred si era avvicinato.
-Io non ho mai imparato a suonarlo.- aveva detto lui increspando un sorriso e accomodandosi alla sua destra.
-Strano, si trova in casa tua.- aveva detto lei schiacciando un tasto a caso.
Era arrossita e non distoglieva lo sguardo dal piano, Fred le faceva sempre quell'effetto.
-Mi piaceva fare scherzi.- aveva detto lui toccando un altro tasto.
-Se vuoi ti posso insegnare...- aveva detto lei sovra pensiero.
Lui aveva acconsentito e si erano ritrovati a suonare una semplice melodia, formata da poche note.
Lui, a differenza di quello che pensava Hermione, era bravo, avrebbe sicuramente imparato subito.
Avevano finito la melodia contemporaneamente, lei con le note più dolci lui con quelle più basse, ma non avevano mai guardato la tastiera.
Erano impegnati a fissarsi negli occhi, lei imbambolata, lui con il sorriso.
-Fred, dovremo continuare...- aveva detto lei vedendolo vicino.
-La lezione, intendi?- aveva chiesto vicino alla sua pelle.
-Si, quella...- aveva detto lei.
-Vuoi fermarmi?- aveva chiesto ironico lui e aveva tagliato le distanze.
Le labbra di lui sapevano di menta e quelle di lei di ciliegia.
Il contatto era durato minuti, nei quali lei si era sentita per una volta piena, finita.
Lui aveva finalmente ottenuto quello che voleva e felice, una volta senza fiato, si era staccato.
I battiti del cuore di Hermione erano ad una velocità esorbitante e il suo viso a aveva una colorazione a dir poco rossastra.
Fred soddisfatto si era alzato stiracchiandosi.
-Fred, hai sbagliato l'ultima nota.- aveva detto lei, facendo tornare il respiro normale.
Lui si era avvicinato di nuovo alla ragazza, spostandole una ciocca di capelli dietro alle orecchie.
-Allora dovremo rifare la lezione.- aveva detto lui sorridendo.
-Penso proprio di si.- aveva detto lei e con uno scatto veloce gli aveva lasciato un bacio a stampo sulle labbra per poi correre via imbarazzata.
Lui aveva ancora il gusto di ciliegia in bocca...



Angolo autrice:
Questo capitolo lo dedico a tutte le ragazze che mi hanno seguito fino ad adesso e a quelle che recensiscono con affetto.
Ho aggiunto finalmente la scena che aspettavate con ansia, siete felice?
Spero farete i sati di gioia, ci ho messa davvero tanto a scriverlo, fermandomi a intervalli regolari per vedere Hetalia.
A presto e con un caloroso abbraccio
DrogataDiApiFrizzole

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Capitolo 12
*** Sposami ***


12. Sposami

Dedicata a Aura che mi ha sempre recensito e che mi ha reso tanto felice.

 

Hermione, con la sua solita smorfia infelice sul volto (1), stava guardando fuori quando il rosso si era avvicinato con la sua intenta voglia di farla sorridere.
-Sposami.- aveva detto serio e lei si era voltata pietrificata.
-Fred...siamo troppo giovani per certe cose!- aveva replicato lei imbarazzata.
-Non c'è età per queste cose!- aveva detto lui offeso sedendosi di fianco a lei.
-Sto ancora andando a scuola!- aveva fatto notare lei infastidita.
-Questo significa che non mi vuoi?- aveva chiesto lui incrociando le braccia al petto.
-Hai ragione...- aveva detto lei appoggiandosi alla spalla del ragazzo.
-Su cosa?- aveva chiesto lui.
-Non ti voglio.- aveva detto Hermione trattenendo un sorrisetto.
-E pensi che questo mi fermerà?- aveva chiesto lui ironico prima di cominciare a farle il solletico.
Combattendo erano finiti sul divano, lui sopra di lei.
-Fred...- aveva detto lei arrossendo.
-Adesso mi vuoi?- aveva chiesto lui furbetto.
Hermione non aveva risposto, ma aveva lasciato un bacio sulle sue labbra.
Fred colto di sorpresa era caduto per terra, lasciando andare la ragazza.
-Dai tempo al tempo Fred Weasley.- aveva detto lei ridendo un po'.
Lui si era alzato e l'aveva portata verso il suo corpo.
-Oh, lo farò signora Weasley.- aveva detto lui prima di baciarla ancora una volta.
Hermione si era lasciata andare abituata ormai alla presenza costante di Fred Weasley nella sua vita.
-Hai visto, ci sono riuscito.- aveva detto lui tendola ancora stretta.
-A fare cosa?- aveva chiesto lei sorridendo con le guance arrossate.
Non era per niente imbarazzata, nonostante tutto, le mancava solo un po' il fiato.
-Sono riuscito a farti sorridere.- aveva detto lui soddisfatto.
Lei si era sciolta dall'abbraccio.
-É solo una piccola vittoria!- aveva esclamato prima di correre via portando le mani alle labbra.
Per Fred, lei sarebbe diventata la sua signora Weasley.


(1) = Hermione è triste per la morte di Silente e per Harry.

Angolo autrice:
Questo capitolo non mi convince tantissimo, ma spero vi piaccia lo stesso.
Ringrazio chi mi ha sempre recensito e letto.
Chi mi ha inserito nei suoi autori preferiti e nelle storie seguite.
Siccome sono gli ultimi cinque minuti dedicherò un capitolo a voi che recensite.
Adesso vi lascio, ma spero vi piaccia.
A presto e per sempre
DrogataDiApiFrizzole

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Capitolo 13
*** Partenze ***


13. Partenze

Hermione stava mettendo a posto la roba nella sua borsetta con l'incantesimo di estensione quando era arrivato Fred.

-Cosa stai facendo?- aveva chiesto quest'ultimo vedendola indaffarata in quel modo, correndo per la casa come una pazza.
-Oh, io niente...- aveva detto lei nascondendo la borsetta, sapendo che si sarebbe arrabbiato.
-Non dirmi che hai intenzione di seguirli?- aveva chiesto Fred poco sorpreso.
-Fred, vedi, io devo farlo...- aveva risposto Hermione fissando il pavimento imbarazzata come non mai.
-Si, ma se poi ti succede qualcosa?- aveva chiesto il ragazzo alzando la voce.
-A quel punto a rimetterci sarei solo io, visto che sono la responsabile delle mie azioni!- aveva replicato la ragazza e lui aveva sbattuto la porta della camera.
Terrorizzata dal gesto Hermione si era seduta sul letto aspettando ogni sua qualsiasi reazione.
Fred si era messo davanti a lei.
-Sei conscia che mi farai preoccupare da morire?- aveva chiesto a quel punto il ragazzo prendendole la mano.
-Diciamo che è questo il bello...- aveva detto Hermione sorridendo.
-Sei impossibile.- aveva detto ridendo Fred prima di tirarla su e abbracciarla, -Sta di fatto che ci vorrà un po' per perdonarti.- aveva detto Fred.
E lei a quel punto aveva ristretto le distanze toccando le sue labbra come se fosse il loro ultimo contatto.
-No riuscirai a corrompermi.- aveva detto Fred e a lei era scappata l'ennesima risatina.
-Tornerò il prima possibile.- aveva detto tornando seria.
-Me lo prometti, quindi?- aveva chiesto il ragazzo ancora terrorizzato per la sua lontananza.
-Promesso.- aveva detto lei sorridendo e stringendogli la mano.
Fred avrebbe contato ogni millesimo di secondo che li avrebbe divisi...


Angolo autrice:
Sarà perché sto sentendo una canzone che adoro, ma adoro questo capitolo, mi fa ridere come non mai.
Seriamente, spero faccia lo stesso effetto anche a voi e non sia un capitolo da recensione critica.
Comunque mi spiace essere arrivata così tardi, ma ho avuto un sacco di cose da fare e inoltre non sapevo più cosa scrivere e mi scoppiava il cervello!
Ringrazio ancora tutti e questo capitolo lo dedico a...Notteinfinita e EmmaStarr.
Grazie per aver recensito tutto fino ad ora, spero continuerete a leggere fino alla fine.
A presto e per sempre
DrogataDiApiFrizzole

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Capitolo 14
*** Ti amo ***


14. Ti amo
 

Hermione correva velocemente. 
Correva in cerca di qualcosa, sfortunatamente non la trovava mai.
Correva per i corridoi di Hogwarts e non ragionava più.
Vedeva le persone cadere per terra, prive di vita, con gli occhi vuoti. Aveva paura che anche lui potesse avere gli stessi occhi.
Non sapeva dove andare e credeva di dover correre fino allo sfinimento.
Poi l'aveva visto; combatteva con Percy e lanciava frecciatine divertenti ai mangiamorte.
Aveva cercato di avvicinarsi il prima possibile, ma un fascio di luce l'aveva colpito ed era caduto a terra.
-Fred!- aveva urlato lei correndo dal ragazzo, con la paura costante nel cuore.
-Granger.- aveva detto lui con il fiato un po' sommesso per poi chiudere gli occhi in cerca di forza.
-Ti prego, Fred, dimmi qualcosa.- aveva detto lei in lacrime.
-Sei sempre stata tu la più brava con le parole...-aveva detto facendo comparire un sorriso, il suo sorriso.
Lei aveva allargato le labbra in una smorfia ironica e aveva fatto cadere l'ennesima lacrima.
-A me piace la tua voce...- aveva detto lei.
-Hermione, io ti devo dire una cosa.- aveva detto poggiandole la mano sulla guancia.
-Non ora...- aveva detto lei, portando la mano sulla sua e tenendola stretta.
Hogwarts non esisteva più, Voldemort nemmeno, c'erano solo loro.
-Hermione, potrebbe essere l'ultima volta.- aveva detto lui con fatica.
-No, non sarà l'ultima volta.- aveva detto tristemente la ragazza.
A Fred mancava il respiro, non sentiva più nulla, capiva di non potersi muovere, ma voleva stare solo con lei.
Aveva provato ancora, ma lei gli aveva messo un dito sulle labbra.
-Shhh...- aveva detto lei – non te ne andrai oggi perché sarebbe troppo stupido, non te ne andrai oggi perché mi devi dire tante cose e perché ho bisogno di averti di fianco a me.-
Fred aveva aperto gli occhi per guardarla.
-Dillo...- aveva detto lui.
Lei aveva sorriso.
-Fred Weasley, se solo provi a morire non sai quanto ci rimarrò male perché io ti amo.- aveva detto sussurrandolo.


Angolo autrice:
Allora, questo è il penultimo capitolo e io sono praticamente in lacrime.
Dedico il capitolo a xPhelps che ha recensito quasi sempre.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto.
A presto

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Capitolo 15
*** La nostra storia ***


15.  La nostra storia 

Hermione si era messa di nuovo a guardarlo.
Guardava quel cielo blu, illuminato solamente da quei diamanti.
Volavano lì, in cielo, e facevano splendere tutto, i suoi occhi le fissavano e sembravano pieni di felicità.
Purtroppo, lei non era così, cosa provava? Non lo sapeva, era come vuota in quei momenti di solitudine e non riusciva a connettere il cervello.
Avrebbe voluto trovarsi là, con quelle piccola cose luccicanti, e volare liberandosi da tutti i pesi... quei pesi.
Quella casa era troppo vuota certe volte e lei non sapeva come passare il tempo.
Avrebbe sempre dovuto aspettare che lui facesse il suo comodo, avrebbe sempre dovuto aspettarlo, ma in ogni caso l'avrebbe sempre fatto.
Aveva fatto un sospiro annoiato e poi qualcuno l'aveva abbracciata da dietro.
Lei aveva urlato, ma poi si era calmata, vedendolo riflesso sulla finestra.
-La smetterai di guardare il cielo?- aveva chiesto lui.
Lei si era girata con aria di sfida.
-E poi come faccio a sapere quando torni?- aveva chiesto lei sorridendo un po'.
Lui l'aveva baciata sulla labbra.
-Penso che questo basti a scusarmi.- aveva detto prima di trascinarla sul divano.
Lei si era seduta sopra di lui.
-Lo sai che potrebbero scrivere qualcosa su di noi?- aveva chiesto Fred ridendo per un attimo.
Lei, che aveva lasciato i suoi appunti sul tavolo, gli aveva dato un scappellotto.
-Potresti diventare lo scapolo di turno... - aveva detto lei alzandosi per andare a rimettere a posto le pagine del suo libro.
-No, se tu adesso mi dici di si.- aveva detto lui mettendosi in ginocchio dietro di lei.
-Ah ah.- aveva detto lei negando con la testa, facendo scendere un po' i capelli, tenuti insieme da una matita.
-Oh, dai...- aveva chiesto pregando, - Mi sono pure messo in ginocchio!-.
-D'accordo...- aveva detto sospirando lei, - ma solo perché sei tu.-
Hermione si era messa davanti a lui per poi abbassarsi, -Certo che voglio diventare tua moglie.- aveva detto calma per poi baciarlo.
Lui, aveva ringraziato il cielo, non sarebbe mai stato in grado i fare una dichiarazione così... non sarebbe mai riuscito a chiederle la mano.
Lei si era staccata da Fred per poi portarlo vicino al tavolo.
-Adesso ci posso aggiungere anche questo, nel libro.- aveva detto sorridendo per poi prendere la prima pagina bianca e scarabocchiarla con qualche appunto.
Lui si era lasciato andare in una risata, era così bella quando scriveva, intenta in una cosa così naturale sembrava risplendere di una luce nuova.
-Ti amo, Hermione.- aveva detto lui, per poi prenderle dolcemente la mano e metterle l'anello al dito – Mi vuoi sposare?- aveva chiesto con un attimo di pazzia, una folle pazzia chiamata amore
Hermione si era girata sorpresa, con le lacrime agli occhi.
-L'hai detto?!- aveva chiesto euforica, sorridendo come non mai.
Lui si era lasciato prendere dal divertimento e aveva seguito a ruota la ragazza, portando su suo viso una smorfia felice.
-Il tuo libro non sarebbe potuto essere completo.- aveva detto alzando le spalle sovrappensiero.
-Grazie, amore.- aveva detto Hermione baciandolo piano, per poi addentrarsi sempre di più nella passione.
Fred, le avrebbe chiesto di sposarla ogni volta, se sarebbe stato necessario a regalargli anche solo un attimo di felicità.


Angolo autrice:
Mi rendo conto di essere arrivata alla fine e mi sento veramente male, l'ultimo capitolo è sempre quello che mi fa più male, ma in un certo senso vi ringrazio.
Grazie a questa storia ho scoperto come sono e dove sono capace di arrivare.
E trovo che questo sia magnifico, in ogni sua sfaccettatura.
Certo, mi spiace non poter più continuare questa avventura, ma è arrivata la fine e, forse, mi imbarcherò in qualcos'altro.
Ringrazio quelle dolci persone che mi hanno recensito con il cuore e dedico a tutte loro il capitolo finale.
Ricordo inoltre quelle 18 persone che hanno messo la storia nei preferite, quelle 5 che hanno optato per le ricordate e infine le mie 50 sostenitrici del paring che l'hanno messa nelle seguite.
Mi avete reso felicissima.
Adesso vi lascio questo capitolo, sperando vi possa piacere.
A presto e con tutto il cuore
DrogataDiApiFrizzole

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