Tu Luna, Io Stella
Giorni che passano, giorni che sfilano,
giorni senza te.
Tu non ci sei più,
noi non ci siamo più,
la nostra realtà non c'è più.
Sei scappato via, come le foglie d'autunno
il vento ti ha portato sotto di noi, rimasti appesi all'albero.
Ma tu punti più in alto di noi:
ora sei la stella.
Eccomi, dal basso ad ammirarti, che brilli.
Sì, brilli.
Ma sei un ladro.
Un ladro che ha rubato lo scintillore.
Ora tutti guardano solo te, immensamente te;
con quegl'occhi, guardavano noi.
Noi che eravamo più in alto di tutti, più in alto di tutto,
ma poi hai scoperto il cielo.
L'immenso cielo, perchè tu punti sempre più in alto,
per schiacciare i sogni di tutti,
e poi chiedere scusa.
Ma cosa serve dopo?
Abbiamo perso importanza,
per poi svanire.
Anche noi, cadere e non risalire.
All'inizio mi piaceva guardarti come un'eroe, ammirarti,
ma poi, ho cominciato a sentirmi escluso.
Escluso e umiliato,
perchè è duro sentirsi schiacciati dai propri amici.
Perchè sei un'ipocrita.
Ora voglio andare io in cielo e brillare, mentre vedo te
essere schiaccito, per terra.
Adesso posso riuscirci. Ora sì.
Ed eccomi sulla cima, ad assaporare un secondo di importanza.
Sì, un secondo, perchè mi fai ricadere da un lato,
perchè in fondo sono una piccolissima stella.
Io, che mi sentivo così grande e imponente,
ora mi trovo ancora schiacciato
da te, che sei diventato enorme,
sei diventato la luna.
E io, piccolo e impotente,
vengo portato via, vedendoti.
Ora lo so, sarai sempre più grande di me,
sempre più potente di me.
Perchè io non sono nulla;
una minuscola lucina, vicino ad un faro.
Tu sei e sarai sempre più forte di me.
Ora l'ho capito,
anche se è forte la tristezza di sapere
di non avere speranze, di non avere vie,
perchè il tuo desiderio è di schiacciarmi ancora,
di farmi cadere ancora,
di sentirti insuperabile, ancora.
Vorrei allontanarmi, ma non ci riesco:
non ci posso fare nulla, perchè ti amo.
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