30 days of love

di AngelinaSpring
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** It starts with a lie ***
Capitolo 2: *** Now everybody knows ***
Capitolo 3: *** My back hurts, auch. ***
Capitolo 4: *** Back home, Bye bye Lisa ***
Capitolo 5: *** My heart goes Ta Tum ***
Capitolo 6: *** We need some Drama, don't we?! ***
Capitolo 7: *** You can't eat my cookies! ***
Capitolo 8: *** Looking good is not enough. ***
Capitolo 9: *** Don't be a pussy ***



Capitolo 1
*** It starts with a lie ***


“Ragazzi avete perso, poche storie, lo dovete fare.”
Dice il riccio incrociando le braccia sul petto.
“Ma Harry, cerca di ragionare!”
Lo supplico.
“No way Liam!”
Mi risponde, categoricamente non vuole sentire ragioni.
“Harry ha ragione, non avreste dovuto scommettere, adesso vi tocca.”
Si intromette Niall.
“Ma..”
Fa per parlare Zayn.
“Niente ma, a partire da oggi, per i prossimi trenta giorni, voi due siete una coppia.”
Afferma Lou sorridendoci. Io e Zayn ci guardiamo senza aprir bocca, consci del fatto che ogni nostro tipo di lamentela sarebbe inutile.
“Ah, e non dimenticate le condizioni che abbiamo posto..”
Ricorda Niall allegro e in quel momento penso di odiarlo, speravo nessuno se ne ricordasse.
“Dovete tenervi per mano, non potete negare la vostra relazione, e.. ”
Ecco sta per dirlo, penso.
“Vi dovete baciare in pubblico. Ma baci veri, con la lingua, tanta lingua.”
Tutti e tre ci fanno un sorriso a trentadue denti. Ci godono gli stronzi.
“Possiamo evitare quest’ultima parte?”
Chiedo esitante all’idea di baciare Zayn.
“No!”
Risponde Harry oltraggiato, quasi, dalla mia proposta.
“Che sei scemo? È la parte più divertente della scommessa!”
“Posso immaginare lo sia per voi..”
Dico sospirando e dando un’occhiata al mio nuovo ‘ragazzo’. Il suo sguardo è rivolto alle mie scarpe, non ha praticamente aperto bocca. Lou mi si avvicina, mi poggia una mano sulla spalla e con l’altra mi sposta una ciocca di capelli dal viso dietro l’orecchio, mi sussurra in modo che nessuno senta.
“Liam, Liam, ne riparleremo tra un mese, quando mi ringrazierai per aver tanto insistito.”
Gli do uno spintone e lo vedo sghignazzare.
“Cretino!”
È l’unico a saperlo, l’unico con il quale mi sono confidato. Non a caso è stato proprio lui ad insistere tanto per fare questa scommessa scema. Non mi pento di averglielo detto, è il mio migliore amico, non avrei mai potuto nascondergli una cosa tanto grande, ma ora come ora vorrei tanto aprirgli la testa come una noce di cocco, per avermi tirato un colpo così basso.
“Lou, smettila di fare il cascamorto con Lì, è roba di Zayn adesso.”
Dice Harry divertito. Zayn solleva finalmente la testa, distoglie lo sguardo dalle mie scarpe e lo pianta nei miei occhi. Sorride leggermente.
“Si, Lou. Smettila di flirtare con il mio ragazzo, potrei anche esserne geloso.”
Mi fa l’occhiolino, si alza fa un passo verso di me, con braccio mi circonda la vita avvicinando il mio corpo al suo.
“Ragazzi!”
Urla il nostro agente spalancando la porta del camerino. Sobbalzo tra le braccia del moro, che mi stringe gentilmente.
“L’intervista inizia tra 5 minuti, venite!”
“Arriviamo Greg, dacci solo un attimo.”
Dice Harry, poi si gira verso noi due, mi prende la mano e la porta a contatto con la mano libera di Zayn.
“È il momento di farlo sapere al mondo dolci piccioncini!”
Esclama felice come una pasqua. Il mio cuore perde un battito mentre lui stringe leggermente la mia mano con la sua e mi trascina fuori dal camerino, a seguito degli altri che sghignazzano come iene.
“Hei..”
Mi dice fermandosi davanti alla porta della sala conferenze. Fa leva con due dita sul mio mento e mi solleva il viso fino a guardarmi negli occhi.
“Andrà tutto bene, ci vogliamo bene, no? Ecco, fidati di me, e fingi di volermene solo un po’ di più.”
È serio. Sorrido per quello che ha detto e annuisco. Mi accarezza i capelli, si gira e apre la porta. Se solo ci fosse bisogno di fingere, penso, camminandogli dietro.
 
 
Cari lettori, questo capitolo voleva essere solo una breve introduzione, un prologo, nel caso in cui la storia dovesse continuare i capitoli sarebbero ovviamente più lunghi e ricchi, non temete. Diciamo che voglio prima vedere se la trama è fin troppo scontata, o se qualcuno trova l’idea piacevole e intrigante. :D
Sono un amante incurabile delle Liam/Zayn, l’idea di loro due che si impegnano per inscenare una relazione mi fa impazzire, spero condividiate il mio pensiero! :D
 
Vi abbraccio tutti calorosamente

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Capitolo 2
*** Now everybody knows ***


Sul fondo della sala è stato allestito un piccolo palco, sopra c’è un lungo tavolo con cinque sedie disposte su un lato. Niall, Lou ed Harry sono già seduti davanti ai microfoni, e parlano con Greg che è in piedi di fronte a loro e gesticola come un matto.
 
“E avreste dovuto vedere questa pazza che cercava di entrare nel vostro camerino prima, ho capito il fatto di essere una fan devota, ma lei era totalmente andata..”
 
“Non è la prima volta che capita, dovremmo stare attenti, altrimenti finisce come quella volta che il nostro caro Niall quasi viene rapito da quelle ragazze irlandesi..”
 
Scoppiano tutti a ridere mentre il biondo si copre gli occhi con la mano e sospira.
 
“Ti prego, quel giorno ho temuto che le mie origini mi avessero condannato!”
 
Nessuno tra i fotografi e giornalisti appostati sotto al palco ci presta particolare attenzione, nessuno nota che saliamo le poche scale sempre tenendoci per mano, e io ringrazio il cielo.
 
“Prego.”
 
Dice Zayn facendosi leggermente da parte, liberando la mia mano dalla calda presa della sua e facendomi sedere accanto ad Harry, si accomoda anche lui sull’ultima sedia rimasta sulla mia sinistra.
 
“Finalmente sono arrivate anche le nostre due principesse.”
 
Dice sghignazzando il nostro agente, lanciandoci uno sguardo divertito.
 
“Possiamo iniziare con l’intervista allora?”
 
Ci chiede poi, riportando l’attenzione su tutti e cinque.
 
“Certo, certo.”
 
Risponde Harry sorridendo e facendo da portavoce.
 
“Ragazzi, mi raccomando!”
 
Aspetta che Greg sia sceso dal palco e si gira verso di me.
 
“Non state dimenticando qualcosa voi due?”
 
Zayn sentendosi chiamato in causa si sporge leggermente per poterlo guardare e solleva un sopracciglio.
 
“Che intendi?”
 
Indaga anche per conto mio.
 
“Beh.. è una delle condizioni, dovete tenervi per mano.”
 
Alzo gli occhi al cielo e sento Zayn ridacchiare.
 
“Cielo Harry, anche durante le interviste?”
 
“Assolutamente si Liam.”
 
Si intromette il biondo dal lato opposto della tavola.
 
“Forse dopo potreste anche darvi un bel bacio.. per rendere il tutto più credibile, non so se mi spiego.”
 
Sghignazza Lou facendoci l’occhiolino, e mimando delle virgolette mentre dice ‘credibile’. Zayn non dice nulla, io mi limito a fulminare quel cretino del mio migliore amico con lo sguardo e poggio la mano sinistra sul tavolo, con il palmo rivolto verso l’alto. Mi perdo a fissare il fondo della sala, e sento le sue dita incrociarsi con le mie, lo sento stringere leggermente, e sorrido arrossendo come un idiota.
 
“Bravi!”
 
Esclama il riccio, lo guardo, con un cenno della testa ci indica due giornalisti che guardano prima me, poi Zayn, di nuovo me ed infine le nostre mani.
 
“Qualcuno l’ha già notato!”
 
Esclama eccitato battendo le mani, sorridendo come un bambino. Sospiro e spero solo che vada tutto bene. Zayn evidentemente sente la mia tensione,  cerca di tranquillizzarmi accarezzando leggermente il dorso della mia mano con il pollice, mi giro verso di lui, mi guarda assolutamente rilassato e gli sorrido, mi chiedo come faccia ad essere o perlomeno sembrare così calmo. Io mi sento come una molla pronta a scattare.
 
“Stai tranquillo, comportati come al solito.”
 
Come se fosse facile. Annuisco.
 
“Ragazzi, grazie per averci dato la possibilità di intervistarvi prima della vostra partenza per Londra, come vi sentite? Stanchi dopo il magnifico concerto di ieri sera in quel di Parigi?”
 
Chiede uno dei giornalisti, con un forte accento francese.
 
“Siamo noi a dovervi ringraziare per la calorosa accoglienza, parlo a nome dei One Direction per intero quando dico che ci siamo trovati benissimo, e ci dispiace dover partire così presto!”
 
Risponde Harry, per poi lasciare la parola a Niall.
 
“Il concerto di ieri è stato magnifico, abbiamo dato il meglio e l’affetto dei fan ci ha ripagato appieno. Abbiamo sentito un po’ di stanchezza questa mattina, ma i cuochi dell’albergo ci hanno fatto riprendere subito le forze con una meravigliosa colazione.”
 
Afferma il biondino sorridendo, e facendo ridere anche fotografi e giornalisti.
 
“Niall è rimasto stregato dalla bontà delle vostre brioche alla crema..”
 
Dice Lou tirandogli una leggera gomitata e scatenando una nuova risata generale.
 
“..E dalla dolcezze delle ragazze francesi.”
 
Aggiunge Zayn facendo l’occhiolino ai giornalisti, con fare complice.
 
“Zayn, ci hai rilevato il segreto di Niall, ma dicci un po’, cosa ne pensi tu delle fan parigine?”
 
“Sono meravigliose, davvero! Estremamente carine e affettuose!”
 
“E siamo sicuri che questa affermazione farà sospirare molte nostre lettrici e scalderà molti cuori signor Malik, la ringraziamo a nome di tutte le ragazze per i suoi complimenti!”
 
“È semplicemente la verità.”
 
Conferma lui regalando ai fotografi uno di quei suoi rari sorrisi da poster, che farà sciogliere il cuoricino di migliaia di fan, e il mio.
 
“Liam, per te abbiamo una domanda speciale, Céline dalla Costa Azzurra si chiede cosa vorresti poter avere durante il tour, ma che non hai?”
 
“Un cane!”
 
Rispondo sorridendo e Louis aggiunge.
 
“No una scimmia!”
 
“Si! Si! Un cane!”
 
Aggiunge Niall, reggendomi il gioco e saltellando emozionato sulla sedia come un bimbo.
 
“Ci auguriamo Céline sia soddisfatta della nostra risposta, e se trova il modo per farci avere un cane, beh in tal caso..”
 
Vengo interrotto da uno dei giornalisti.
 
“Potrà ricevere un bacio alla francese da Liam Payne dei One Direction?”
 
Chiede con tono malizioso.
 
“No way, l’unica cosa che potrà ricevere da Liam ora come ora è un casto bacio sulla guancia!”
 
Afferma Harry sorridendo e dandomi una pacca sulla spalla.
 
“Cosa intendi dire Harry? Stai forse cercando di farci credere che il signor Payne è impegnato?”
 
Chiede esaltata una giornalista, tutta vestita di rosa con in testa un ridicolo capellino molto in stile regina d’Inghilterra, sentendo un odorino squisito di scoop mondiale.
 
“No no, non cerca di farvelo credere, è proprio così!”
 
Rincara la dose Lou, e io arrossisco sentendo i flash e gli occhi di tutti i presenti nella sala puntati contro di me.
 
“Esattamente così, Liam è occupato.”
 
Aggiunge Niall con un sorriso a trentadue denti.
 
“Signore e signori, che scoop!”
 
Esclama un giornalista in preda all’entusiasmo.
 
“Liam, chi è la fortunata? Non si è sentito niente negli ultimi giorni, state assieme da molto?”
 
“Questa notizia spezzerà il cuore a moltissime..”

“Forza Liam, dicci almeno il nome!”
 
Mi sento bombardato di domande. Il moro mi accarezza la mano, mi volto e lo vedo sorridermi appena. Faccio un respiro profondo, mi rigiro verso il fondo della sala e guardando nel vuoto dico.
 
“Zayn.”
 
Semplicemente.
 
“Coraggio ragazzo, non essere timido, e non mettere i tuoi amici in mezzo. Adesso vogliamo sapere di te, concedici di sapere almeno il nome della ragazza che ha conquistato il tuo cuore.”
 
Gli altri sghignazzano, che stronzi, si divertono a vedermi nel pallone.
 
“No, è Zayn, il suo nome è Zayn.”
 
Ripeto cercando di mantenere calmo il tono della voce, e sorrido alzando leggermente le nostre mani intrecciate in modo tale che tutti le possano vedere, come conferma di quello che dico. E non si sente volare una mosca, se non per il rumore del flash delle macchine fotografiche che ci accecano, nessuno parla.
 
“Zayn? Intendi Zayn Malik, Liam?”
 
Annuisco sorridendo leggermente, cercando di non arrossire troppo.
 
“Ma questo è incredibile!”
 
“Da quando tempo? Da quanto tempo siete una coppia?”
 
“Come è successo, quando lo avete capito?”
 
“Zayn dicci qualcosa anche tu!”
 
“Si Zayn, confermi o è solo una presa in giro?”
 
“Liam è davvero il tuo ragazzo?”
 
Di nuovo partono le domande a raffica. Mi giro verso il moro e con un cenno della testa lo spingo a rispondere, è giusto che anche lui possa esprimersi, e poi improvvisamente la mia gola è estremamente secca. Sollevo il bicchiere che ho davanti e mando giù un paio di sorsi d’acqua sentendomi subito meglio.
 
“Confermo quello che ha detto Liam.”
 
Dice voltandosi a guardarmi teneramente per un attimo e poi continuando rivolto ai giornalisti.
 
“Stiamo insieme ufficialmente solo da questa mattina, ma il nostro rapporto è cambiato in qualcosa di più dell’amicizia diverse settimane fa. Stiamo bene assieme, siamo felici.”
 
Che bravo Zayn, chiaro e conciso, ma allo stesso tempo dolce. Non avrei saputo fare di meglio.
 
“Quale pensi sarà la reazione delle fan alla vostra relazione Zayn?”
 
“Le nostre vere sostenitrici, quelle che ci vogliono bene, saranno contente per noi, ne sono certo, ci sosterranno. Magari il primo impatto con la notizia non sarà dei più semplici, ma del resto quante volte abbiamo sentito e letto di fan che speravano in una bromance?”
 
“Quindi Zayn tu non sei minimamente preoccupato? Non temi che la vostra storia possa non essere accettata?”
 
“Dovrei esserlo? Le persone alle quali voglio bene non ne fanno un problema, vero ragazzi?”
 
Si rivolge con un sorriso ad Harry, Niall e Louis.
 
“Affatto, siamo felicissimi per questi due cretini, era ora che si decidessero!”
 
Esclama Niall felice. Ci guarda e sorride in modo tenero.
 
“Sono i nostri migliori amici, il fatto che ora stiano insieme non cambia le cose di una virgola.”
 
Si esprime anche Harry.
 
“In effetti, l’unica cosa che cambierà forse e che ci metteranno meno a prepararsi la mattina considerato che faranno la doccia assieme.”
 
Aggiunge Lou facendo ridere tutti i presenti e mettendo noi due in imbarazzo, come se già non lo fossimo.
 
“Caro Louis, mi dispiacere trovarmi in disaccordo con te, ma temo che il tempo che passeranno in doccia raddoppierà se decideranno di farla insieme, certamente avrai capito che intendo.”
 
Dice uno dei giornalisti in prima fila facendo l’occhiolino. Io arrossisco e Zayn scoppia ridere.
 
“In effetti io Lì siamo quelli che ci mettono di più a prepararsi, insieme in tempo raddoppierà, mi dispiace.”
 
“Ragazzi, il vostro agente ci sta lanciando dei segnali, abbiamo tempo solo per un’ultima domanda e poi dovremo lasciarvi andare prima di farvi perdere l’aereo..”
Dice la giornalista in rosa.
 
“Possiamo chiedere alla nuova coppia di regalarci un bel bacio che tolga ogni dubbio nei confronti della loro relazione?”
 
Continua maliziosa, con un sorrisetto inquietante. La guardo e penso che sicuramente è una fan sfegatata delle bromance che ci riguardano.. Prima di riuscire a finire di formulare un altro pensiero, sento la mano di Zayn che abbandona la mia. Mi volto verso di lui, mi accarezza i capelli, avvicina il suo viso al mio tanto che sento il suo respiro caldo solleticarmi la guancia, chiudo gli occhi imbarazzato e sento le sue morbide labbra poggiarsi delicate sulle mie. Resto imbambolato come un cretino, teso come una corda di violino. Lui si stacca leggermente da me e lo sento sussurrare.
 
“Rilassati Liam.”
 
E cerco di fare come mi dice, respiro profondamente e in un attimo sento le sue labbra, questa volta leggermente umide, di nuovo sulle mie. Faccio scorrere la lingua fuori e sfioro il suo labbro superiore, mi tira leggermente i capelli, inclino la testa nella direzione della sua mano e lui ne approfitta per far intrufolare la sua lingua nella mia bocca. Cerca la mia, la stuzzica, mi mordicchia leggermente il labbro. E dopo un secondo di immobilità rispondo al bacio. Il nostro primo bacio.
 
“Oh mio dio..”
 
“È incredibile!”
 
“Che belli che sono!”
 
Sento le voci in lontananza, e tutto torna rumoroso solo nel momento in cui le nostre labbra si separano e il suo viso si allontana. Apro gli occhi e incrocio quelli del moro tutto sorridente. Ho il cuore che batte a mille.
 
“Siete abbastanza convinti adesso?”
 
Si rivolge alla piccola folla che si trova sotto al nostro palchetto.
 
“Veramente.. se voi poteste darci un’altra prova noi..”
 
Comincia a dire la signorina in rosa.
 
“Basta così, scusate, ma i ragazzi ora devono proprio andare altrimenti non rientreranno in tempo a Londra.”
 
Dice Greg, che è salito accanto a noi.
 
“Ragazzi, vi ringraziamo per averci concesso questa meravigliosa e sorprendere intervista.”
 
Dice un tizio pelato che si trova in prima fila.
 
“E auguri ancora a voi due!”
 
Aggiunge facendoci un cenno con il capo.
 
“Grazie a voi!”
 
Rispondono gli altri in coro, io mi guardo in torno spaesato. Mi sono perso gli ultimi minuti di conversazione penso, mi sfioro le labbra con le dita sorridendo, non mi importa. I giornalisti mettono via i registratori e i taccuini mentre continuano a parlare e a guardare eccitati nella nostra direzione. I fotografi scattano ancora qualche foto e poi si preparano anche loro per andarsene.
 
“Gran bel bacio ragazzi! Se non fosse che so che fingete, avrei giurato fosse vero!”
 
Ci sussurra Lou all’orecchio mettendo un braccio sulle mie spalle e l’altro su quelle di Zayn, infilando la sua testa nello spazio tra le nostre.
 
“Proprio un bel bacino!”
 
Ripete facendo scontrare le nostre teste e ridacchiando divertito. E non posso fare a meno di essere d’accordo con lui, e sorridere come un ebete.
 
“Ah, allora la fate diventare una cosa a tre! Porcelli che non siete altro!”
 
Dice Harry in piedi dietro di noi. Zayn si sottrae alla presa di Lou, si alza e abbraccia il riccio.
 
“Harry tesoro, meglio una cosa a quattro, non credi?”
 
Dice usando un tono basso e malizioso, entrambi scoppiano a ridere.
 
“Non voglio essere lasciato fuori!”
 
Esclama Niall offeso e si intromette nel loro abbraccio.
 
“Si, accoppiata generale allora, è deciso!”
 
Urla Harry come un cretino, il solito maniaco. Io e Lou seduti ci scambiamo uno sguardo, scoppiamo a ridere e alzandoci ci uniamo al abbraccio di gruppo.
 
“Uhm, uhm!”
 
Si schiarisce la voce in modo rumoroso Greg. Smettiamo di ridere e ci giriamo verso di lui.
 
“Quando avete finito con questa cosa a cinque dalla dubbia moralità, dovremmo davvero andare se non volete ritornare in Inghilterra a nuoto.”
 
“Si signore, grande capo, eccoci pronti per partire!”
 
Esclama Lou facendo un passo avanti, irrigidendo il corpo e portando una mano tesa alla fronte come se facesse un saluto militare. Istantaneamente gli arriva uno schiaffetto in testa.
 
“Muoviti giovane, basta cazzeggiare.”
 
Gli dice ridendo Greg, lo spinge leggermente verso la scala che porta giù dal palco.
 
“Muovetevi anche voi!”
 
Ci incita lanciandoci un’occhiata mentre scende a seguito del ragazzo con la maglietta a strisce.
 
“Si signor capitano!”
 
Urliamo noi altri e poi scoppiamo a ridere seguendo i due. L’agente ci guarda, scuote la testa da destra a sinistra.
 
“Cosa mi tocca sopportare! Povero me!”
 
Si ferma un attimo, aspetta che io gli sia di fianco e poggiandomi una mano sulla spalla mi chiede con fare paterno.
 
“Liam, non avresti potuto dirmi di te e Zayn? È stato abbastanza scioccante scoprirlo in questo modo. Non fraintendermi, sono felice per voi solo..”
 
“Ti chiedo scusa Greg, ma è successo questa mattina, non ho avuto nemmeno il tempo di rendermene conto per davvero fino a quando non lo abbiamo detto a loro.”
 
Indico con un cenno della testa lo spiazzo dove fino a pochi minuti fa erano riuniti giornalisti e fotografi.
 
“Non fa nulla ragazzo, siete una bella coppia. Vi vedo bene!”
 
Sorrido.
 
“Grazie, siamo felici assieme.”
 
È piacevole sentirmi dire che siamo una bella coppia, fa sembrare il tutto reale. Quando il moro mi ha baciato mi sono completamente dimenticato della scommessa, dei trenta giorni, di tutto. C’eravamo solo io e lui, e il mio cuore che batteva a mille. Mi sale un brivido su per la schiena al solo pensiero delle sue labbra sulle mie.
 
“Liam, muoviti!”
 
Mi dice e mi prende per mano, mi trascina nei camerini per recuperare le nostre ultime cose. Sorrido felice. Guardo le nostre mani intrecciate e sorrido.
 
 
 
Cari lettori, ecco che ora tutto il mondo lo sa. :D Spero nessuno di voi sia rimasto deluso, lasciate un pensierino se avete voglia, mi rendereste immensamente felice! Vi abbraccio tutti <3

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Capitolo 3
*** My back hurts, auch. ***


“Ma vorresti avere davvero un cane?”
 
Mi chiede sghignazzando. Sollevo le spalle e ammetto.
 
“Sì, un cucciolo di cui prendersi cura che non sia Niall, a cui fare le coccole che non sia Harry o Lou, a te non piacerebbe?”
 
Lo dico come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
 
“Si, ma per il prossimo mese prevedo di essere abbastanza impegnato, potrei non riuscire a stare dietro alle coccole che pretendono  due cuccioli..”
 
Mi fa l’occhiolino e mi accarezza il dorso della mano con il pollice mentre lo dice. Temo di essere diventato rosso come un peperone. Mi tiene la mano fino alla porta del camerino, me la lascia non prima di farmi un’ultima morbida carezza.
 
“Hey Liam senti..”
 
Mi ferma prima che possa aprire la porta. Lo guardo e sorrido un po’ teso, perché è improvvisamente così serio, mi chiedo. Temo voglia dirmi che si è pentito di questa storia della scommessa, che non ha tempo da perdere come che..
 
“Il bacio di prima..”
 
Ecco, gli ha fatto schifo pure quello, mi sento un totale idiota. Mi rigiro verso la porta, con la mano già sulla maniglia.
 
“Aspetta! Un attimo solo..”
 
Mi ferma appoggiando la sua mano sulla mia. Mi rigiro e aspetto che mi dia il colpo di grazia.
 
“Dicevo.. mi è piaciuto.”
 
E sorride. Il colpo di grazia arriva, ma non è una scarica di dolore, come quella che mi stavo aspettato, no, è una sorta di calore, di benessere, è una meraviglia. Il cuore mi finisce in gola, le gambe diventano molli. Cerco di dire qualcosa, di non sembrare un totale rincretinito con la faccia da pesce lesso, ma il suo sorriso, quello che ha appena detto..
 
“Posso dedurre sia piaciuto anche a te?”
 
Dice avvicinando il suo viso pericolosamente al mio, annuisco leggermente e fisso lo sguardo sulle sue belle labbra, fino a quando non riesco più a mettere a fuoco, e allora chiudo semplicemente gli occhi, sento il suo respiro caldo sulla guancia, la punta del suo naso che mi sfiora. Vorrei fare qualcosa, vorrei muovermi, vorrei baciarlo, vorrei baciarlo da morire.. Inclina leggermente il suo volto verso il mio, i capelli mi solleticano la guancia, con una mano mi accarezza la nuca, mi spinge delicatamente verso di se..
 
“Che diavolo ci fate ancora qui voi due?”
 
Apro gli occhi di scatto e faccio un passo indietro, perdo l’equilibrio e cado come un sacco di patate con il culo a terra, ho il cuore che mi batte a mille, non so se per quello che stava per succedere con il moro o per lo spavento micidiale che mi ha fatto prendere Greg urlando come una donna isterica in quel modo.
 
“Alzati, non perdere tempo, dobbiamo andare!”
 
Mi dice il nostro agente piantandomisi di fronte e porgendomi una mano.
 
“Grazie..”
 
Dico afferrando la mano e facendo leva sulle gambe per tirarmi su.
 
“..per avermi fatto quasi venire un infarto.”
 
Concludo una volta in piedi, massaggiandomi il fondoschiena dolorante. Guardo Zayn, con una mano è appoggiato al muro, con l’altra stringe la maglietta all’altezza del cuore. Evidentemente anche a lui è venuto un colpo.
 
“Basta cazzeggiare, recuperate le vostre cose, tra due minuti vi voglio vedere in auto.”
 
Dice il pazzo aspirante omicida e si dirige a grandi falcate verso l’uscita che da sul retro del palazzo.
 
“Stai bene?”
 
Chiedo al moro poggiandoli una mano sulla spalla.
 
“Sì, non ti preoccupare. Il tuo culo piuttosto?”
 
Mi chiede sorridendo e aprendo la porta. Entro dietro di lui e cerco con lo sguardo la borsa. Mi chino per prenderla e sento una fitta.
 
“Potrebbe stare meglio il mio culo, decisamente..”
 
Rispondo massaggiandomelo ancora e tirandomi su con la mia roba in mano. Mi giro e lo vedo con lo sguardo abbassato, esattamente all’altezza del mio..
 
“Mi stavi forse guardando il culo Zayn Malik?”
 
Gli chiedo divertito, arrossendo leggermente all’idea.
 
“Controllavo solo il suo stato.”
 
Risponde lui innocente, si gira ed esce senza aggiungere altro. Lo seguo, metto la borsa in spalla e chiudo la porta. Lui è un paio di passi avanti.
 
“Ah comunque, lo stato è ottimo, non temere.”
 
Precisa girandosi per lanciarmi un’occhiata veloce. Arrossisco come una ragazzina. Lo seguo aumentando il ritmo. In un attimo siamo seduti in limo con gli altri.
 
“Ragazzi, era molto affollato il nostro camerino?”
 
Chiede Harry senza degnarci di uno sguardo, mentre gioca arrotolandosi una ciocca di capelli sull’indice.
 
“Eh? Ma di che parli?”
 
Chiedo alzando un sopracciglio.
 
“Doveva essere sicuramente zeppo di gente se vi siete trattenuti fino ad adesso..”
 
Lancio uno sguardo a Zayn, lui sorride leggermente rosso, è imbarazzato, come ha fatto a capire di che parla il nudista, mi chiedo.
 
“Continuo a non capire..”
 
Sospiro.
 
“Ti spiego Lì.”
 
Afferma Niall con tono comprensivo.
 
“Harry sta cercando di insinuare che siete stati occupati a sbaciucchiarvi fino ad adesso, e dato che il fatto di sbaciucchiarvi in pubblico è una delle condizioni della scommessa, da per scontato che dovesse esserci un pubblico ad assistere. Chiaro?”
 
Arrossisco all’istante.
 
“Cretino!”
 
Esclamo all’indirizzo del riccio. Gli altri scoppiano a ridere, anche Zayn senza più l’ombra del precedente imbarazzo.
 
“Io non resterei scandalizzato dall’assenza del pubblico.. secondo me si sbaciucchiavano perché volevano farlo, poco gli importa della scommessa a questi due..”
 
Afferma Lou facendomi l’occhiolino.
 
“Ragazzi!”
 
Lou ringrazia Greg, ti ha appena salvato da una morte lenta e dolorosa, penso mentre con lo sguardo cerco di trucidare il cretino.
 
“Ci vediamo tra mezz’ora all’aeroporto.”
 
Sbatte la porta con tutta la grazia di cui dispone, che uomo meraviglioso.
 
“My god, sto morendo di fame, non vedo l’ora di arrivare a casa.”
 
Piagnucola Niall.
 
“Tu stai sempre morendo di fame tesoro!”
 
Lo corregge Lou, calcando di proposito sulla parola ‘sempre’, poi gli sorride dolce e si gode il suo faccino offeso.
 
“Io invece sono stanco morto, non vedo l’ora di buttarmi in un letto..”
 
Sospira Harry, e appoggia la testa sulla spalla di Niall, chiude gli occhi, il biondo gli passa un braccio attorno alle spalle e li chiude a sua volta.
 
“Altra cosa assolutamente normale. Il signor Styles non vede l’ora di buttarsi in un letto, se capite che intendo. Sarei preoccupato se affermasse il contrario!”
 
Rincara la dose, evidentemente in forma Lou. Ci limitiamo a sghignazzare un po’ ai danni del riccio, che non ribatte, nemmeno apre gli occhi.  Solleva solo la mano, chiudendola a pugno la rivolge verso di noi, con grazia solleva il dito medio, mandandoci allegramente a fare in culo.
 
“Ohh oh oh oh if I have a moment, I’d capture that moment, You will be right here next to me..”
 
Zayn si solleva leggermente dal sedile e tira fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni stretti.
 
“Pronto? Mamma..”
 
Parla piano per non dare fastidio agli altri, anche se credo a nessuno importi. Niall e Harry stanno praticamente dormendo uno sopra l’altro, ed è incredibile quanto sembrino innocenti e teneri quando stanno fermi e zitti, Lou cazzeggia con il cellulare, prima l’ho visto scattare una foto ai due belli addormentati e poi sghignazzare, sicuramente starà aggiornando e postando cose imbarazzanti su noi altri in twitter.
 
“È successo questa mattina mamma, ti prego..”
 
Ascolto la voce tranquilla del moro e mi limito a guardare fuori dal finestrino mentre con le mani torturo il ciondolo del braccialetto che porto al polso, la mia attenzione è rivolta ad altro però, il suo profumo, One Million, la sua voce bassa e sexy, il suo ginocchio a contatto con il mio..
 
“Grazie, anche io ne sono molto felice.”
 
Sorrido sentendo lo stomaco leggermente sottosopra.
 
“Mamma! Ti prego, non sono un bambino, non è la mia prima relazione, non devi rispiegarmi tutta la storia del fiore e dell’ape..”
 
Lo sento esclamare leggermente offeso, lo guardo con la coda dell’occhio, e tutto rosso. Bellissimo.
 
“Te lo giuro, quando sarà il momento prenderemo tutte le precauzioni necessarie..”
 
Il mio cuore perde un battito dopo la sua ultima battuta, un brivido mi scende lungo la schiena, sento improvvisamente un caldo tremendo, e sento i pantaloni maledettamente stretti.
 
“Certo che verrà a cena da noi, non ti preoccupare, ne sarà felicissimo.”
 
Mi giro di scatto verso il moro, lo guardo con la bocca leggermente aperta. Lui mi guarda, appoggia la mano aperta sulla mia coscia in una leggera carezza e sorride. Il calore che sento sembra aumentare ancora, come se fosse possibile ribollire al proprio interno.
 
“Vero Liam?”
 
Mi chiede con quella voce bassa che mi fa venire voglia di.. sospiro e cerco di respirare in modo normale e soprattutto di regolare il battito cardiaco, se fossi una pentola a pressione sarei esploso.
 
“C-certo.”
 
Rispondo cercando di darmi un contegno, e lo vedo sghignazzare.
 
“Quando vuoi mamma, solo non questa sera, perché..”
 
Evidentemente viene interrotto perché non finisce la frase, ma lo vedo arrossire di nuovo.
 
“Ma che hai capito?! Oh cielo! E dì a quel mostro di mia sorella che sento quello che dice!”
 
Cosa gli avrà detto, penso. Gli lancio uno sguardo interrogativo e lui mi fa un segno con la mano come per dire ‘Dopo te lo spiego’. Annuisco e riporto la mia attenzione al paesaggio che scorre fuori dal finestrino, cercando di eliminare dalla mente l’immagine di noi due che ‘prendiamo tutte le precauzioni necessarie’.
 
“Va bene, scusami. Certo, grazie. Anche io.”
 
Dopo un attimo di silenzio aggiunge.
 
“Anche lui vi saluta.”
 
Vedo il suo riflesso nel vetro del finestrino, mi guarda con il capo leggermente inclinato e un piccolo sorriso sulle labbra. È bellissimo, non posso fare a meno di pensarlo ogni trenta secondi.
 
 
 
Cari lettori, grazie per essere arrivati fino alla fine, grazie per il vostro sostegno. Vi amo, in modo incondizionato. Spero nessuno sia rimasto deluso, e nel caso in cui qualcosa vi abbia lasciato l’amaro in bocca, vi prego, fatemelo sapere. Voglio poter migliorare, voglio scrivere al meglio per farvi emozionare ed appassionare, aiutatemi a riuscirci. :D
 
Un caloroso abbraccio <3
 
PS: Non ho riletto, avevo troppa voglia di pubblicare, chiedo scusa per eventuali errori di distrazione *///*

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Capitolo 4
*** Back home, Bye bye Lisa ***


“Allora?”
 
Chiede Lou senza rivolgersi a nessuno in particolare e senza staccare gli occhi dallo schermo del cellulare.
 
“Ma.. un soggetto? Un verbo? Allora che?”
 
Lo prendo in giro. Perché non impara ad esprimersi in maniera decente quel cretino, mi chiedo.
 
“Zayn.”
 
Precisa lanciandomi un’occhiata che sta a significare più o meno ‘Gli chiederò qualcosa di imbarazzante e mi godrò l’espressione sconvolta sulla tua faccia’.
 
“Cosa ne pensa tua madre della tua nuova ragazza?”
 
Spalanco gli occhi e la bocca, lo vedo sghignazzare soddisfatto. Lo ammazzo, giuro. No, non posso, ma gli faccio molto male. E anche al moro seduto accanto a me che ride.
 
“È felice per me. Liam è sempre stato il suo preferito sotto sotto.”
 
Mi guarda e si mette una mano sul cuore prima di lanciarsi in una buffa imitazione della madre.
 
“Zayn, amore.”
 
Nel dirlo mi accarezza il viso delicatamente e mi guarda negli occhi.
 
“Dovresti prendere esempio da quel tesoro di Liam! È così educato, un così bravo ragazzo..”
 
Io e Lou scoppiamo a ridere, sia per l’accento che usa, sia per il falsetto della voce.
 
“Zayn Malik! Non ridere in questo modo mentre ti parlo di cose serie, ascoltami!”
 
E mi punta contro l’indice in modo minaccioso.
 
“Sei uguale! Mio dio..”
 
Dice ridendo senza ritegno il ragazzo dalla maglia a strisce, tenendosi le mani sullo stomaco.
 
“In realtà spera che Lì mi aiuti a, e cito testualmente, mettere finalmente la testa apposto. Come se ne avessi bisogno, io.”
 
Afferma incurvando le spalle, con l’aria di qualcuno che viene incolpato ingiustamente e mettendo su il broncio.
 
“Oh cielo, hai rimosso tutti i casini in cui ti sei cacciato alle medie? Per non parlare di quella volta in terza liceo, quando per poco non ti fai arrestare. E vogliamo tutti, per un attimo, ricordare la faccia sconvolta di tua madre quando ha visto i tuoi tatuaggi? Andiamo Zayn, le hai giurato di non fartene finché non avresti compiuto i vent’anni.. è normale che sia convinta che tu debba mettere la testa a posto.. io non le torto di certo.”
 
Finisco spettinandogli i capelli. Mi guarda alzando un sopracciglio.
 
“Hai finito, mamma?”
 
Mi chiede ironico incrociando le braccia sul petto e calcando la parola ‘mamma’.
 
“Non l’ho ancora capito perché tutte le mamme ti adorano, ogni tanto sei insopportabile Lì.”
 
Mi prende in giro Lou, gli faccio un bel sorriso, adoro tormentarli un po’.
 
“È una cosa che ha dell’incredibile. La mia avrebbe voluto adottarti dopo la cena di natale..”
 
Si schiarisce la voce e si butta una ciocca di capelli dietro l’orecchio con un movimento molto femminile.
 
“Liam è così gentile, la torta che ha preparato è squisita, ed è così bello e ha la voce di un angelo..”
 
Fa una smorfia per concludere l’imitazione, non è riuscita bene quanto quella di Zayn, ma è comunque divertente vederlo nei panni della signora Tomlinson.
 
“Grazie per avermi rubato l’affetto di mia madre il giorno di Natale, almeno hai avuto la decenza di dissuaderla dal darti il regalo che aveva preparato per me..”
 
Incrocia le braccia e mi fa una linguaccia, non posso fare a meno di scoppiargli a ridere in faccia.
 
“Lou, non posso farci nulla, ho un dono, nessuno può resistermi.”
 
Dico con tono fintamente supponente, ghignando. Zayn si butta su di me, mi abbraccia all’improvviso. Mi schiaccio contro il sedile colto di sorpresa.
 
“Preferirei essere il solo a non poterti resistere, se non ti dispiace.”
 
Mi sussurra, il suo respiro caldo mi solletica l’orecchio, la sua voce mi scalda il cuore. Ed è una fortuna il fatto che sia seduto, perché mi sento come se avessi le gambe fatte di budino. Mi bacia sul collo, mi mordicchia leggermente dietro l’orecchio.
 
“Mmmh..”
 
Sorride, sempre con le labbra a contatto con il mio collo, si stacca leggermente.
 
“Il tuo profumo.. mi fa impazzire.”
 
Dice annusandomi. Sento le guancie andare in fiamme, gli metto una mano tra i capelli, glieli accarezzo, sono morbidissimi, nonostante la lacca che usa per tenerli su. Intrufola la mano, che fin’ora era appoggiata sul mio fianco, sotto il bordo della maglietta, mi accarezza e il contatto con la sua pelle calda e morbida mi fa venire i brividi.
 
“Ragazzi! Ma datevi un contegno!”
 
Esclama Harry evidentemente uscito dal letargo con il tono di una di quelle vecchiette che, quando vedono una coppia che si bacia per strada, scandalizzate urlano che ‘i giovani d’oggi non hanno più alcun rispetto, e pensano solo a quello, e lo fanno ovunque e bla bla bla’. Scuoto leggermente la testa per riprendermi dallo stato di totale abbandono e tranquillità in cui sono precipitato, non degno il riccio nemmeno di una risposta, ghigno. Zayn non si muove, se è possibile affonda ancora di più la testa tra la mia spalla e il collo.
 
“Mmmmh.. Harry, spegniti. Ci stavamo solo esercitando per non fare una brutta figura davanti ai fan..”
 
Inspira il mio profumo un’ultima volta e poi si tira su, rimettendosi seduto al suo posto, lasciando però una mano a vagare sulla mia coscia, e passandosi l’altra tra i capelli in modo incredibilmente sensuale. Lo guardo con la bocca leggermente aperta e la testa inclinata, come un coglione.
 
“Certo..”
 
Il tono di Niall è ironico e divertito, mentalmente lo ringrazio per avermi dato un pretesto per smettere di fissare le labbra del moro, gli lancio un’occhiata con tanto di sopracciglio alzato.
 
“Prego prego, continuate pure con gli esercizi, io poi vi dico se sembrate una vera coppia..”
 
Sghignazza il biondo e non posso fare a meno di ridere con lui.
 
“Se mi posso permettere di darvi un consiglio..”
 
Si intromette il riccio.
 
“Zayn, tu dovresti toglierti la maglietta, credimi, renderebbe tutto molto più vero. Mentre tu Liam, tesoro, dovresti metterci più passione, più pathos, accidenti Zayn è il tuo ragazzo, dimostraci di desiderarlo, non stai baciando Greg!”
 
Rincara la dose di idiozie Harry, calcando in particolar modo sulle parole ‘molto’ e ‘vero’. Quel cretino, sicuramente ha capito che provo qualcosa per il moro e vuole divertisti a stuzzicarmi.
 
“No, ma ti prego, spiegami come l’assenza della mia maglietta potrebbe rendere più credibile la storia tra me e Lì, perché, te lo giuro, il senso mi sfugge.”
 
Chiede Zayn divertito.
 
“Oh cielo, e io che pensavo quello scemo tra i due fosse Liam!”
 
Dice il riccio e si sbatte una mano sulla fronte sospirando, Niall ci guarda divertito e sghignazza.
 
“Più passione Harry? Beh.. ci posso provare..”
 
Decido di stare al suo gioco scemo. Mi giro verso il moro che mi siede accanto, con una mano attiro il suo volto verso di me, gli sfioro il naso con il mio e sento il cuore che batte fortissimo. Sfioro le sue labbra, chiudo gli occhi, non prima di aver notato il suo sguardo sorpreso, e appoggio finalmente le mie labbra sulle sue. Mi accarezza la schiena, e mi solletica l’attaccatura dei capelli alla base del collo. Gli lecco il labbro inferiore, lo prendo tra i denti e lo mordicchio leggermente, mi stacco per poi dargli di nuovo un bacio a labbra serrate. La sua mano mi trattiene ora con più forza, inclina il volto e forza le mie labbra chiuse con la lingua, con decisione. Fa saettare la sua lingua contro la mia, ci gioca e io mi godo il suo sapore.
 
“Mmmh..”
 
Gli accarezzo la guancia, e approfondisco il bacio nella sua bocca, succhio leggermente la sua lingua, lo sento gemere, gliela mordicchio, mi tira per i capelli e mi schiaccia contro di se. Non ho più aria, sposto le mani sul suo petto, faccio leva e mi stacco, mio malgrado, dalle sue labbra meravigliose. Non resisto e mi riavvicino per darli ancora uno sfuggevole bacio casto, con tanto di schiocco.
 
“È stato incredibile..”
 
Sento sussurrare Niall o Harry, non sono certo di chi dei due. Il mio cervello è completamente annebbiato, i miei occhi incatenati a quelli del moro. Ci guardiamo per un tempo che sembra non dover finire mai, e mi sento incredibilmente bene, in paradiso. Sorride, lo capisco dal modo in cui gli occhi gli si socchiudono leggermente. Ha il viso di un angelo, penso, e io l’ho baciato.
 
“Ragazzi, siamo arrivati..”
 
Distolgo il mio sguardo dagli occhi di Zayn, scuoto la testa da destra a sinistra e rivolgo la mia attenzione a Lou.
 
“Di preciso Lì, cos’è che aspetti?”
 
Mi chiede.
“Eh?”
 
Non capisco di che parla, mi sono perso tutto quello che ha detto prima, mi sono perso del tutto.
 
“Siamo arrivati, scendi dai..”
 
“Ah. Si certo, scusami..”
 
Dico raccogliendo con frenesia la mia borsa e affrettandomi a scendere dall’auto. Vedo Greg sul marciapiede a due passi da noi.
 
“Ragazzi, non vorrei mettervi fretta, ma.. sbrigatevi.”
 
Lo seguo a passo spedito dentro la struttura dell’aeroporto, mi giro per controllare che gli altri siano dietro di noi. Vedo Zayn confabulare con Louis, e Harry e Niall, poco dietro, ridere.
 
“Avete fatto un buon viaggio Liam?”
 
Riporto l’attenzione su Greg che ha rallentato e ora mi è accanto.
 
“Si, tutto tranquillo..”
 
Rispondo sorridendo come un ebete, e ripenso al bacio.
 
“Sai vero che ci sarà una folla di ragazzine urlanti all’entrata della dogana?”
 
“Come al solito, ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. Non ti preoccupare, faremo una o due foto, qualche autografo..”
                                                  
Mi appoggia una mano sulla spalla.
 
“Liam, la voce della relazione tra te e quell’impertinente del tuo ragazzo..”
 
Dice con un cenno all’indietro della testa.
 
“Si sarà sparsa molto velocemente.”
 
Come posso non averci pensato.
 
“Oh.. hai ragione..”
 
“Pensi di poter liquidare le fan con una o due foto?”
 
Mi prende in giro facendomi il verso.
 
“Sono sicuro che non sarà così tanto diverso dal solito..”
 
“Se lo pensi tu.”
 
Mi liquida aumentando nuovamente il ritmo della camminata. Non so aspettarmi, sono un po’ teso all’idea di vedere che tipo di reazioni ha scatenato la nostra notizia. Una mano mi sfiora, delle dita si incrociano con le mie.
 
“Scusami tesoro, ma Louis non la smetteva più di leggermi i commenti alla nostra foto che ha pubblicato in Twitter..”
 
Zayn mi cammina tranquillamente di fianco, tenendomi la mano e accarezzandomi il dorso con il pollice, lo adoro. Evito di pensare al fatto che mi ha appena scherzosamente chiamato tesoro, evito di pensare a quanto vorrei fosse serio.
 
“La nostra foto?”
 
Gli chiedo incuriosito.
 
“Quella del bacio che ci siamo appena dati.”
 
Risponde tranquillo. Mi giro a guardarlo con gli occhi spalancati, mi si avvicina, mi bacia l’angolo della bocca, si allontana e sorride.
 
“Bellissimo bacio, per inciso.”
 
Afferma con tono dolce facendomi l’occhiolino, il mio cuore per un battito, le gambe si fanno molli, lo stomaco è sottosopra. Mi chiedo come ho fatto a cacciarmi in questa situazione, trenta giorni così e mi dovrò far ricoverare in cure intensive.
 
“Signori, prego da questa parte.”
 
Ci incamminiamo lungo il corridoio che ci porta alla dogana. Sento un forte baccano man mano che ci avviciniamo. Dalle urla deduco siano le fan.
 
“Ragazzi, preparatevi..”
 
Dice Harry specchiandosi e sistemandosi i capelli in un disordine studiato nel vetro che ora ci separa dalla folla urlante ed eccitata.
 
“Sei bellissimo..”
 
Dice con voce sensuale al suo riflesso, e si manda un bacio. Niall è dietro di lui, e gli tira uno schiaffo in testa.
 
“Si si, dai Mister Mondo, muovi quelle gambine.”
 
Lo prende in giro, e ridiamo tutti per la faccia scandalizzata da prima donna del riccio.
 
“Zayn e Liam, arrivano, si tengono per mano!”
 
Urla una voce che sovrasta le altre. Ci troviamo alla fine del corridoio, facciamo ancora un passo e ci ritroviamo davanti alle ragazze, munite di magliette con il nostro nome sopra, striscioni e reggiseni pronti al lancio. Il moro stringe leggermente la mia mano, mi volto per guardarlo, è bellissimo con quel sorriso appena accennato.
 
“We love Ziam!”
 
Viene urlato a più riprese, intercalato ad alcuni ‘Harry togliti la maglietta.’ gridati senza alcun pudore, ‘Niall ti ho portato un dolcetto.’ pieni di doppi sensi e ‘Lou mi piace la tua carota.’ facilmente fraintendibili.
 
“Vi ringraziamo per il vostro affetto, siete tutte meravigliose.”
 
Dice Lou con un sorrisone, inchinandosi leggermente e provocando una nuova ondata di urla eccitate.
 
“Liam, Zayn, vogliamo un bacio!”
 
“Un bacio, un bacio!”
 
“Coraggio Lì, come quello di prima, in auto..”
 
Mi sussurra all’orecchio Harry prima di darmi uno schiaffo sul culo. Faccio un mezzo balzo in avanti, rosso di imbarazzo e gli lancio un’occhiata omicida, se la ghigna lui, unendosi al coro di ‘Bacio, bacio, bacio!’ e battendo persino le mani.
 
“Lì, fa niente se non ti va..”
 
Zayn mi parla direttamente all’orecchio con voce dolce e bassa, e mi accarezza la schiena. Volto il viso nella sua direzione, alzo una mano sul suo braccio, stringo leggermente e lo bacio a stampo. Solletica le mie labbra con la lingua, apro leggermente la bocca e gli vado incontro con la mia. È lento e dolce, è meraviglioso. Mi mordicchia prima di staccarsi. Abbasso il viso e mi fisso le scarpe, con due dita me lo solleva e mi guarda preoccupato.
 
“Tesoro, stai bene?”
 
Annuisco e sorrido. Finge in un modo così perfetto che mi sento morire quando mi ricordo che è solo per la scommessa che mi bacia e mi stringe la mano, chiamandomi ‘tesoro’.
 
“Siete bellissimi!”
 
“Meravigliosi!”
 
“Da orgasmo!”
 
Mi giro a guardare Niall scandalizzato, ‘Da orgasmo’ l’ha urlato lui.
 
“Ragazze, grazie infinite per l’affetto, vi adoriamo! Ora però dobbiamo proprio andare.”
 
Afferma Lou, prende Harry e Niall per mano e li trascina oltre la dogana, in direzione del nostro Gate. Io e Zayn salutiamo con un cenno della mano le fan, e li seguiamo.
 
“Beh.. tutto sommato, sembra che l’abbiamo presa bene.”
 
Mi lascia la mano. Mi sento strano, triste all’improvviso, ma del resto il patto è ‘Vi dovete tenere per mano in pubblico’, non ha alcun motivo per farlo anche quando siamo soli.
 
“Si, per fortuna.”
 
Dico, mi sforzo per sorridere e non fargli capire che io già mi pento della nostra stupida scommessa, lui è così tranquillo. Facciamo controllare i nostri passaporti, raggiungiamo Greg al Gate.
 
“Ragazzi, tra cinque minuti ci imbarcano, sarete nelle vostre stanze a Londra tra meno di due ore.”
 
Ci comunica l’agente sorridendo.
 
“Ah.. complimenti a voi due! Sono fiero di come avete affrontato le fan!”
 
“C’mon Greg, volevano solo avere la prova che stessero davvero insieme, un piccolo bacio a dimostrazione del loro legame. Non penso sia stato un gran impegno, giusto ragazzi?”
 
Dice Harry sghignazzando al nostro indirizzo. Lou e Niall cazzeggiano con il cellulare e ci prestano ben poca attenzione.
 
“Sono state tutte molto carine..”
 
Si limita a dire Zayn con un’alzata di spalle.
 
“C-certo..”
 
Balbetto io come un cretino, mi schiaffo una mano sulla fronte, sospiro e mi ripeto quanto sono idiota e ridicolo.
 
“Signori, prego.”
 
Sull’aereo ci mettiamo comodi sul divanetto. Zayn tra Lou e Niall, io accanto a Harry.
 
“Liam, stai bene?”
 
Mi chiede il riccio con tono preoccupato, appoggiandomi una mano sulla coscia e cercando il contatto con i miei occhi.
 
“Ehm, si, certo, tutto apposto.”
 
Rispondo, cercando in ogni modo di sembrare sincero, ma mi rovino la copertura con una triste occhiata nella direzione del moro. Anche Harry si gira a guardarlo, è lì che se la ride con gli altri due per chissà quale buffa cosa detta dal biondo, riporta l’attenzione su di me.
 
“Per te non è solo una scommessa, vero?”
 
Mi chiede con tono basso, per non farsi sentire. Per quanto possa sembrare un coglione, che usa la testa solo come supporto per quell’ammasso di ricci che si ritrova al posto dei capelli, è sveglio. Annuisco senza dire una parola.
 
“Io, non penso lui..”
 
Lo indica con un leggero cenno della testa.
 
“..l’abbia capito. È un po’ lento in queste cose..”
 
Afferma spostando la mano dalla mia coscia alla spalla, accarezzandomi, immagino nel tentativo di risollevare il mio morale.
 
“Confesso che nemmeno io pensavo ci fosse davvero sotto qualcosa, ma tutte le battute che noi altri abbiamo fatto allora, su quanto sembrasse vero il sentimento e il resto, hanno un fondamento di verità..”
 
“Già amico.. è stata un’ottima idea quella di accettare la vostra scommessa idiota..”
 
Sospiro.
 
“Dai Lì, vivitela con serenità! Avete ancora ventinove giorni da passare assieme, non puoi buttarti nell’impresa con questo spirito! Zayn non ti amerà mai se fai il musone!”
 
Lo guardo sconvolto per quello che ha appena detto, e subito lancio un’occhiata verso gli altri per sapere se hanno sentito qualcosa, non ci stanno prestando la minima attenzione.
 
“Che sei scemo?”
 
Gli dico schiaffeggiandolo in testa. Si massaggia con la mano la parte offesa e mette su un delizioso broncio.
 
“Ahio! Non c’è bisogno che mi picchi, cretino!”
 
Lo guardo alzando un sopracciglio.
 
“Hai ragione, dobbiamo assumere qualcuno che lo faccia con costanza ogni cinque minuti!”
 
“Signori, stiamo atterrando, ci auguriamo il viaggio sia stato di vostro gradimento e vi auguriamo una meravigliosa giornata.”
 
La signorina in piedi davanti a noi con le mani giunte è davvero deliziosa, esile, lunghi capelli raccolti in una coda alta, e viso dolce e armonico. Ci alziamo, raccogliamo le nostre borse e ci prepariamo per uscire. Sono dietro a Niall, Zayn è dietro di me.
 
“Signor Malik, mi scusi..”
 
La sento dire.
 
“Zayn, per favore..”
 
Mi chiedo perché debba avere una voce tanto sensuale, non poteva avere la r moscia, o la voce acuta di una ragazzina di undici anni, no, ovviamente lui deve avere una voce bassa e calda, che ti manda tutto il sangue al cervello e..
 
“O-okay Zayn.. Posso fare una foto con te?”
 
Mi giro con gli occhi sbarrati. Alla faccia della signorina deliziosa, questa è una ruffiana faccia di bronzo.
 
“Certo.”
 
E mi chiedo perché lui debba sorriderle in quel modo meraviglioso.
 
“Lì, ti dispiace?”
 
Mi chiede passandomi il cellulare della ragazza che gli si è già avvinghiata addosso, tipo sanguisuga. Certo che mi dispiace cretino, penso.
 
“Nessun problema.”
 
Dico invece, afferro il cellulare e regalo ad entrambi un sorriso incredibilmente finto. La spocchiosa si mette in posa, tutta un sorriso, appiccicata al corpo del moro. Appoggia le mani sulla sua vita stretta, la guarda e sorride. Scatto. Osservo la foto che appare sullo schermo, sono bellissimi,lui lo è, mi correggo mentalmente. Sembra il cartellone pubblicitario di un profumo. Le ripasso il cellulare.
 
“Zayn, sei meraviglioso! Ti ringrazio moltissimo!”
 
Lo abbraccia eccitata e gli fa vedere la foto.
 
“Siamo proprio usciti bene.”
 
Smettila di sorriderle in quel modo, penso. Cerco di rilassare le mani che ho stretto così tanto da sbiancare le nocche e farmi male al palmo.
 
“Scusami, ma ora dobbiamo proprio andare.. è stato un piacere..?”
 
“Lisa, ed è stato un enorme piacere anche per me!”
 
“Ti auguro una meravigliosa giornata Lisa.”
 
La guardo sciogliersi, con il cellulare stretto tra le mani, all’altezza del cuore. Zayn fa un passo avanti, mi prende per mano, intreccia le sue dita con le mie.
 
“Liam tesoro, andiamo, non vedo l’ora di essere in camera, comincio a sentire la stanchezza..”
 
Mi lascio trascinare giù per la scaletta senza dire una parola. Sento il cuore battere forte, mi volto per dare un’ultima occhiata a Lisa. Ha le sopracciglia corrugate, lo sguardo sottile e cattivo. E io ci godo, perché scommessa o meno, per il prossimo mese Zayn è solo mio. Le faccio un sorriso, mi rigiro, alzo la mano sopra la testa e le faccio un cenno di saluto. Zayn mi si avvicina e mi bacia sulla guancia.
 
“Geloso sei bellissimo, lo sai vero?!”
 
Mi sussurra prima di allontanarsi, mi accarezza la mano con il pollice, e stringe leggermente la presa. Il mio cuore perde un battito, alla faccia tua deliziosa signorina, penso e sorrido. E sorrido ancora come un ebete quando raggiungiamo gli altri fuori dall’aeroporto. Sono in piedi accanto alla limo.
 
“Si può sapere cosa vi ha trattenuto questa volta?”
 
Chiede Lou con tono fintamente scocciato.
 
“La ragazza dell’aereo voleva fare una foto con Zayn Sei Il Mio Idolo L’unico Uomo Che Mi Fa Bagnare Le Mutandine Malik..”
 
Rispondo ironico, mi volto e faccio un sorrisone al moro, ride anche lui divertito.
 
“Ah Zayn.. vecchio marpione!”
 
Gli dice Greg dandogli una sonora pacca sulla spalla.
 
“Va bene protagonisti dei sogni proibiti delle ragazzine di tutto il mondo, salite!”
 
Ci incita il nostro agente alzando il braccio in direzione della limo, come un condottiero farebbe con la sua truppa che parte all’attacco.
 
“Sì Signor Capitano!”
 
Urlano in coro Lou e Niall imitando la voce di Patrick e Spongebob, e portandosi la mano tesa alla fronte.
 
“Forza cretini..”
 
Li spinge dentro Harry ridendo. Zayn non lascia la mia mano, la tiene tra le sue per tutto il viaggio, mi disegna ghirigori sul palmo e io non smetto per un attimo di sorridere. Vedo Lou dare una gomitata al riccio, indicargli con un gesto della testa me e il moro.
 
“Guarda..”
 
Si scambiano un sguardo, sorridono, si voltano di nuovo verso di me e mi fanno entrambi l’occhiolino e il pollice in su. Scuoto la testa a destra e sinistra e ridacchio, mi arrendo al loro modo di fare adorabile e cretino allo stesso tempo. Zayn alza la testa, mi guarda, poi guarda gli altri. Non capisce cosa ci sia di divertente, ma non apre bocca, con un’alzata di spalle riporta la sua attenzione un po’ alla mia mano un po’ al paesaggio fuori dal finestrino.
 
“Ragazzi, voi non avete fame?”
 
Niall, non cambierai mai, per fortuna. Rido insieme agli altri.
 
 
 
Carissimi lettori, mi auguro il capitolo vi sia piaciuto. Spero di non aver deluso nessuno. :D Vi adoro tesori miei e vi abbraccio tutti forte forte <3

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Capitolo 5
*** My heart goes Ta Tum ***


“Ragazzi, voi non avete fame?”
 
Niall, non cambierai mai, per fortuna. Rido insieme agli altri.
 
“Fame.. no, sonno.. sì.”
 
Risponde Harry prima di spalancare la bocca in un grande sbadiglio.
 
“Maleducato.”
 
Lo riprende Lou e gli schiaffa la mano sulla bocca.
 
“Dammi un po’ di tregua dai..”
 
Si lamenta, gli afferra la mano e la sposta dalla bocca alla nuca, aspetta che le dita siano incastrate tra i ricci ribelli, appoggia il capo sulla spalla di Lou e poi attente coccole e carezze.
 
“Dovremmo arrivare a breve, resisti ancora un po’ Nì.”
 
Detto fatto, l’auto si ferma. Il biondo sorride dolcemente a Zayn. La portiera viene aperta dall’esterno e mi ritrovo a due centimetri di distanza dal faccione sorridente del nostro agente.
 
“Siamo giunti al castello, mie meravigliose principesse.”
 
Ci prende in giro, ridiamo. Mi porge la mano come un vero cavaliere e mi aiuta ad uscire dall’auto, si china e mi da persino un bacino sul dorso della mano.
 
“La ringrazio mio principe.”
 
Gli reggo il gioco, sorrido e gli faccio l’occhiolino.
 
“Hei! Questa è la mia principessa!”
 
Zayn calca in particolare sul possessivo ‘mia’, mi prende per la vita e mi stringe a se. La mia schiena combacia perfettamente con il suo petto.
 
“Tu sei mio..”
 
Mi sussurra all’orecchio e mi accarezza il collo con le labbra, il suo respiro caldo mi fa venire la pelle d’oca. Chiudo gli occhi e sospiro, mi volto leggermente verso di lui, stacca le labbra dal mio collo e le appoggia sulle mie in un breve e tenero bacio.
 
“Forza un po’, meravigliose.. anche noi vorremmo uscire!”
 
Si lamenta Niall, poverino non riesce ad uscire perché noi due siamo sulla porta.
 
“Potevi uscire dall’altra parte come gli altri, no?! Noioso!”
 
Lo riprende il moro, abbandona i miei fianchi, mi prende per mano e con la mano libera tira un colpetto in testa al biondo.
 
“Ahioo!”
 
Si massaggia la parte lesa come se gli facesse davvero male.
 
“No, povero Niall, quel cattivone di Zayn ti ha fatto la bua?!”
 
Dice con una vocina da bimba Greg, accarezza le spalle ricurve del biondo e lancia finte occhiate di rimprovero al moro. Zayn si limita a sorridere, mi accarezza la mano con il pollice e mi trascina verso l’entrata dell’albergo. Entriamo e vedo la signorina al desk che sorride raggiante nella nostra direzione.
 
“Pensi che avremo una stanza in comune?”
 
Mi chiede. Mi volto verso di lui, guarda avanti.
 
“Uhm.. credo di sì..”
 
Rispondo esitante, anche se sono quasi certo che Greg abbia chiesto di sostituire le nostre due singole con una doppia, dopo aver scoperto della nostra ‘relazione’. Lo vedo mordersi il labbro, è infastidito ovviamente.
 
“Ma io posso.. uhm.. chiedo subito di avere due camere separate!”
 
Mi affretto a dire e faccio un passo nella direzione del desk. Posso facilmente comprendere che lui desideri avere una singola.
 
“No!”
 
Afferma con voce alta e tono secco, si ferma di colpo, trattenendo anche me e stringendo leggermente la presa sulla mia mano. Faccio un passo indietro inconsciamente ed evito il suo sguardo, inchiodando il mio sul marmo bianco del pavimento.
 
“Scusami.”
 
Mi solleva il mento con due dita, mi guarda negli occhi, la sua voce è bassa e dolce. Ha un sorriso appena accennato e il viso leggermente inclinato verso destra. È bellissimo, e mi viene voglia di distogliere di nuovo lo sguardo.
 
“Non hai capito, mi stavo preoccupando per te, vedi io..”
 
Mi spinge leggermente sulla sinistra per lasciar passare gli altri.
 
“Ragazzi, noi andiamo in camera, ci vediamo tra quattro ore, possiamo bere un tè e mangiare qualcosa assieme, incontro qui.”
 
Comunica Lou che si è fermato un attimo accanto a noi.
 
“È perfetto, a più tardi.”
 
Gli risponde il moro, io mi limito ad annuire e sorridere leggermente.
 
“A dopo allora e.. fate i bravi!”
 
Ci fa l’occhiolino e una linguaccia birichina, si gira e trotterella felice dietro a Niall e al riccio.
 
“Dicevo. Io ho il sonno agitato.”
 
Riprende riportando tutta la sua attenzione su di me. Il suo tono sembra quello di qualcuno che chiede scusa.
 
“Io non vorrei rischiare di svegliarti con qualcuno dei miei calci, o peggio finirti addosso e schiacciarti. Vorrei tu potessi dormire tranquillo..”
 
Faccio un passo nella sua direzione, annullo le distanze.
 
“Non potrei in ogni caso dormire tranquillo, nello stesso letto, con te..”
 
Gli sussurro all’orecchio, gli accarezzo il braccio da sopra alla sottile maglietta di cotone. Lo sento fremere leggermente, può darsi sia davvero troppo leggera e senta freddo.
 
“Io.. tu vuoi.. le camere separate Liam?”
 
Mi chiede esitante.
 
‘No, Zayn, io voglio dormire con te.’
 
È ciò che muoio dalla voglia di rispondergli.
 
“No, Zayn, no.”
 
È quello che semplicemente mi sento sussurrare, e percepisco il mio viso farsi rosso fuoco per quel pensiero. Mi appoggio nell’incavo del suo collo per nascondermi, respiro il suo buon profumo e lo sento accarezzarmi i capelli.
 
“Forza, prendiamo le chiavi ed andiamo a riposare.”
 
Mi stacco da lui, sfilo anche la mano dalla sua presa e la infilo nella tasca dei pantaloni.
 
“Certo, si..”
 
Mi volto e mi incammino verso il desk. Non vedo il modo ‘triste’ in cui fissa prima la sua mano poi la mia, il suo sospiro ricco di insicurezza e lo sconforto con il quale si passa una mano tra i capelli prima di seguirmi.
 
“Zayn Malik e Liam Payne.”
 
Dico semplicemente, e resto affascinato dalle sottili dita della signorina che picchiettano veloci sulla tastiera del computer.
 
“Signori, la vostra camera è la 704. Speriamo sia di vostro gradimento, per ogni necessità sentitevi liberi di contattarci, siamo a vostra totale disposizione. Buona giornata e buona permanenza al Layout Hotel.”
 
Ha un sorriso davvero delizioso.
 
“La ringrazio, buona giornata.”
 
Zayn le sorride da sopra la mia spalla, lo capisco dal modo in cui le guance le si colorano leggermente di rosso, e prende la chiave magnetica. Si incammina verso l’ascensore senza dire altro.
 
“Gentilissima, la ringrazio, buona giornata.”
 
Seguo il moro. Faccio appena in tempo a mettere una mano dentro all’ascensore prima che la porta scorrevole si chiuda.
 
“Hai fretta per caso?”
 
Gli chiedo entrando e mettendomi accanto a lui, con le braccia incrociate.
 
“Eh?”
 
Mi rivolge uno sguardo con tanto di sopracciglio alzato.
 
“Quasi mi lasci giù.”
 
Gli faccio notare sciogliendo le braccia lungo i finachi.
 
“Scusami.”
 
Si sposta leggermente verso di me e incrocia le sue dita con le mie. Resto fermo, non apro bocca, fino al settimo piano mi godo il calore della sua mano stretta alla mia, e la bella sensazione che provo all’altezza del cuore.
 
“Come l’ha presa la tua famiglia?”
 
Mi chiede alzando le nostre mani intrecciate e indicandole con un cenno del capo.
 
“Le mie sorelle mi hanno mandato un messaggio, sono felici e gelose allo stesso tempo, tu sei il loro preferito, sai.”
 
Sorride orgoglioso e mi bacia la mano. Con la mano libera prendo il cellulare dalla tasca scorro tra i messaggi ricevuti.
 
“..e se te lo lasci scappare o fai qualche casino ti rinchiudiamo nel sotto scala..”
 
Leggo e lui scoppia a ridere.
 
“Le tue sorelline sono meravigliose.”
 
“E non è nemmeno il peggio!”
 
Commento divertito.
 
“Mamma e papà invece chiameranno a breve ne sono certo.”
 
“Credi l’abbiano presa bene anche loro?”
 
“Mamma sarà felicissima, ma forse per mio padre sarà un po’ dura da digerire, all’inizio, sai.. la storia dell’unico figlio maschio che può portare avanti il nome dei Payne..”
 
Si limita ad accarezzarmi il dorso della mano. La porta dell’ascensore si apre, esco per primo.
 
“Le valigie saranno già in camera,vero?!”
 
Gli chiedo voltandomi. Ha la testa leggermente chinata verso il basso e gli occhi puntati all’altezza del mio..
 
“Zayn!”
 
Lo riprendo liberando la mano dalla sua presa e coprendomi il sedere.
 
“Cosa?”
 
Chiede lui con lo sguardo innocente e un sorrisino malizioso sulle labbra.
 
“Il mio culo, ecco cosa.”
 
“Oh si hai proprio ragione.. il tuo..”
 
Mi si avvicina e appoggia le sue mani sulle mie, tastandomi.
 
“Gnam.”
 
Mi dice direttamente nell’orecchio. Divento rosso all’istante e faccio un paio di passi avanti per sottrarmi alla sua presa. Sbatto contro un muro e cado con il sedere per terra, per l’ennesima volta.
 
“Ahia.”
 
Faccio per alzarmi ma qualcuno mi afferra per le braccia e mi tira su con delicatezza. Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti ad un ragazzo alto, moro, con il viso squadrato, le spalle muscolose e larghe ed un simpatico sorriso.
 
“Scusami.”
 
Mi scuso accennando appena un timido sorriso, immaginando sia lui il ‘muro’ contro il quale ho sbattuto.
 
“E di che?! Apposto il sedere?”
 
“Si si, certo.”
 
“Bene, è stato un piacere sbattere contro di te..”
 
“Liam.”
 
Rispondo.
 
“Liam.”
 
Ripete lui. Mi porge la manona.
 
“Io sono Channing.”
 
Ci stringiamo la mano, mi regala ancora un bel sorriso, e poi con un cenno del capo mi saluta e passa oltre.
 
“Zayn, è stato un piacere rivederti, magari una di queste sere.. ci beviamo qualcosa?”
 
Mi giro con la bocca leggermente aperta, e gli occhi inevitabilmente spalancati: i due si conoscono. Si sorridono, Zayn si mordicchia il labbro e annuisce leggermente, il colosso gli fa l’occhiolino ed entra nell’ascensore. Finalmente rivolge il suo sguardo a me, ha ancora un sorrisino stampato sulle labbra. Sparisce non appena nota le mie braccia incrociate e il mio broncio.
 
“Tutto bene?”
 
Mi chiede con tono preoccupato, mi accarezza appena la spalla.
 
“Si, tutto bene, Zayn.”
 
Rispondo secco, calcando sul suo nome esattamente come ha fatto quel Channing. Cammino senza degnarlo di uno sguardo, fino alla porta della nostra camera. La apro, entro e abbandono la borsa sul pavimento. La stanza è luminosa e spaziosa, un grande letto si trova su uno dei lati, un divano ed alcune poltrone sono posizionate attorno al tavolino accanto alla grande vetrata; una meraviglia. Lo sento chiudere la porta. Mi volto verso di lui, si toglie le scarpe si stiracchia e si sdraia al centro del letto. Chiude gli occhi e sospira. È bellissimo.
 
“Cosa c’è stato tra te e mister muscolo?”
 
“Eh?”
 
Mi chiede alzandosi a sedere e spettinando i capelli con la mano.
 
“Avete avuto una relazione o..?”
 
“Uhm.. abbiamo avuto qualcosa, si.”
 
Risponde con il tono di qualcuno che da poco conto a ciò che dice. Si rimette sdraiato, incrocia le braccia sotto la testa.
 
“Ah..”
 
Mi volto ed entro nel candido e profumato bagno. Chiudo la porta a chiave ed osservo il mio riflesso. I capelli sono in ordine, non sono troppo pallido, l’insieme è accettabile. Ma lo sguardo è triste ed arrabbiato, le labbra strette in un broncio da bambino. Sono geloso maledizione.
 
 
Carissimi lettori, chiedo scusa immensamente a tutti per il lunghissimo periodo privo di aggiornamenti! Per tutto il mese di agosto sono stata sotto esami, poi ho fatto un paio di giorni in Ungheria, ed ora finalmente posso scrivere qualcosa! Confido nella vostra comprensione, vi abbraccio tutti forte forte!
Mi auguro nessuno sia rimasto deluso :/ vi adoro <3

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Capitolo 6
*** We need some Drama, don't we?! ***


Mi sciacquo il viso, mi passo le mani tra i capelli e sospiro profondamente.
 
“Ma fai quel che cazzo vuoi Malik, non m’importa.”
 
Mento ad alta voce, con tono sprezzante. Cerco di auto convincermi che davvero non è affar mio quello che fa della sua vita, chi frequenta, ma non ottengo un buon risultato. Tanto vale restare chiuso nel bagno, mi volto e faccio per aprire la porta quando sento il cellulare che vibra nella tasca dei pantaloni, lo tiro fuori, guardo il nome sullo schermo illuminato e rispondo.
 
“Ciao mamma.”
 
“Amore mio! Tesoro, come stai?”
 
“Sto bene.”
 
Mi maledico per aver usato un tono di voce poco convinto e spero se la beva comunque.
 
“Ti sento strano, ma siete a Londra adesso? Com’è andata in Belgio?”
 
“Sì sì, siamo rientrati da poco, già in Hotel. Francia comunque, non Belgio.”
 
“Parlano pur sempre francese, stessa cosa, no?! E il viaggio? Non ti sei sentito male come all’andata, mi auguro.”
 
Sorrido, ecco da dove arrivano il mio proverbiale senso dell’orientamento e le mie conoscenze geografiche, nonché l’ipocondria che mi è valsa il nome di ‘Daddy Direction’. Mi siedo sulla poltroncina sistemata accanto alla spaziosa vasca da bagno, so già che andrà per le lunghe.
 
“Sì, insomma tesoro, è andato tutto bene?”
 
“Il viaggio di rientro è andato bene, breve e veloce, senza intoppi.”
 
Con un sorrisino sulle labbra ripenso a Lisa.
 
“I concerti sono stati un vero successo, non ci saremmo potuti aspettare un’accoglienza migliore, davvero meravigliosa.”
 
“Un successo come ogni cosa che avete fatto! Liam, io e tuo padre siamo così fieri di te, lo sai!”
 
“Certo, ti ringrazio mamma, per il vostro sostegno, per tutto.”
 
“Ma smettila..”
 
Ride.
 
“Gli altri quattro scapestrati come stanno?”
 
“Bene, come al solito. Harry si è goduto le attenzioni delle fan francesi, Niall oltre alle signorine, ha particolarmente apprezzato il cibo, e Lou, ha fatto in modo di tenere i fan al passo con noi continuando a postare su Twitter ogni nostra mossa.”
 
La sento ridere di gusto e sorrido anche io, mi manca sentirla ogni giorno, il calore del suo abbraccio o il buon odore delle sue frittelle ai frutti di bosco la domenica mattina.
 
“Che gruppo ben assortito siete!”
 
“C’è un po’ di tutto, sì.”
 
Concordo in pieno.
 
“Ma Zayn anche sta bene?”
 
Strabuzzo leggermente gli occhi, non mi ero nemmeno reso conto di non averlo citato.
 
“Ehm.. sta bene, credo, sì.”
 
Rispondo semplicemente, e aggiungo prima che mi possa fare altre domande su di lui.
 
“Tu e papà come state?”
 
“Stiamo bene anche noi tesoro, tuo padre ha ricevuto una promozione proprio questa mattina, è al settimo cielo, dovresti vederlo, sembra un bambino che saltella felice in giro per casa! ”
 
“Finalmente quei cretini dei suoi superiori si sono resi conto della persona con cui avevano a che fare, e bravo papà, complimentoni da parte mia, più tardi gli mando un messaggio.”
 
“Voi Payne, maledetto sia il vostro orgoglio.”
 
Mi prende in giro.
 
“Tu hai novità?”
 
Le chiedo.
 
“Io? Se escludiamo il fatto che le figlie di tutte le mie amiche fangirlano in modo sconsiderato e chiassoso ogni volta che facciamo una cena, o un pranzo, e che cercano di intrufolarsi nella tua stanza facendomi esasperare, e se tralasciamo il fatto che il mio bambino è sempre in giro per il mondo e mi manca moltissimo e sono perennemente preoccupata.. tutto tranquillo e ordinario.”
 
“Mamma, non hai ragione di preoccuparti, e non sono un bambino da anni ormai! Greg ci tiene a bada, davvero. E.. tieni quelle pazze scatenate fuori dalla mia camera se ci riesci.. non oso immaginare cosa potrebbero farne delle mie cose se gli capitassero sotto tiro.”
 
“Sarai sempre il mio bambino.”
 
Aggiunge semplicemente, e sorrido come un ebete, immaginando sia qui ad accarezzarmi i capelli.
 
“Tesoro mio, ora devo proprio andare, ho del lavoro in sospeso. C’è qualcosa che ti sei dimenticato per caso di dirmi?”
 
“Certo certo mamma. Uhm.. no, non credo.”
 
Mi gratto la testa riflettendo.
 
“Niente di rilevante.”
 
Concludo.
 
“Va bene tesoro mio, allora ti saluto anche da parte del papi.”
 
“Grazie mamma, vi voglio bene.”
 
“Anche noi te ne vogliamo.”
 
Aspetto sia lei ad attaccare.
 
“Ah.. Liam, tesoro.. noi lo sappiamo, lo abbiamo saputo questa mattina, lo abbiamo sentito alla radio, e fa nulla se non hai voluto dircelo, possiamo comprendere.  È stata una cosa improvvisa, una notizia sconvolgente per alcuni versi, ma siamo felici per voi, siamo felici per te. Lo siamo davvero, anche papà.”
 
Non riesco a dire una parola.
 
“Zayn è un bravo ragazzo, tu lo sei. Ma ora io mi chiedo solo.. perché invece che sentire un immensa gioia sento tristezza e rancore nella tua voce?”
 
Resto in silenzio, con la bocca leggermente aperta e gli occhi spalancati. Non so nemmeno io cosa mi aspettavo, che la notizia non fosse giunta alle orecchie attente di mia madre? Santo cielo che cretino. Credevo di non aver fatto trasparire il mio dolore, credevo almeno quello passasse inosservato.
 
“Mamma io..”
 
Provo a dire.
 
“Non è necessario che ti spieghi con me, chiarisci ciò che non va con Zayn, se sta in lui il problema.. e a noi racconterai come stanno le cose di persona, non via telefono.”
 
“Sì..”
 
“Ti voglio bene bambino mio.”
 
“Ti voglio bene anche io..”
 
Sussurro appena prima di chiudere la telefonata. Poggio il cellulare a terra, accanto ai piedini della poltrona. Sfilo le scarpe e tiro le ginocchia su al petto, le circondo con le braccia e vi appoggio sopra il capo. Chiudo gli occhi. In Zayn non c’è nulla che non vada, penso. Lui non ha nessunissimo problema. Lui è perfetto. Il problema sono io, il problema è la scommessa, il problema sono i ventinove giorni che mi si presentano davanti come un tempo infinito.
 
“Liam..”
 
Mi chiama con voce dolce e bassa, dà un paio di colpetti alla porta. Io e lui siamo solo amici, i baci, le carezze, le parole dolci.. è tutto parte della scommessa. È tutto una finzione, una commedia.
 
“Liam va tutto bene?”
 
Mi chiede, c’è preoccupazione nel suo tono di voce. Il mio cuore manca un battito. Mi chiedo se ci sia una soluzione al mio problema più grande.
 
“Devo buttare giù la porta?”
 
Alzo la testa e scoppio a ridere mentre mi immagino la scena di Malik Hulk che spacca tutto.
 
“No, arrivo..”
 
Rispondo semplicemente. Mi alzo, raccolgo il cellulare e le scarpe e mi piazzo davanti alla porta, giro la chiave e la apro. Me lo ritrovo a dieci centimetri di distanza, appoggiato allo stipite, con le braccia incrociate sul petto, il sopracciglio alzato. Si è cambiato, ha addosso i pantaloni della tuta ed una maglietta dei Boyce Avenue. Fa girare la testa per quanto è bello e sexy.
 
“Che stavi combinando? Ho sentito dei rumori anomali..”
 
Mi chiede con un mezzo sorrisino, si sposta verso il letto e ci si siede sopra. Appoggio le scarpe all’entrata.
 
“Ha telefonato mia madre.”
 
Apro l’armadio, noto con piacere che tutte le mie cose sono già state ordinatamente disposte all’interno. Prendo i pantaloni di una tuta e una maglietta dalle maniche corte a caso.
 
“Oh.. quindi?”
 
Mi slaccio i pantaloni e me li sfilo, solo nel momento in cui li piego e li ripongo nell’armadio mi rendo conto di avergli sventolato il culo, con solo i boxer addosso, praticamente in faccia, vista la posizione reciproca dell’armadio e del letto. Sento il viso diventare rosso all’istante. In fretta mi infilo la tuta e cambio la maglietta cercando di sembrare il più disinvolto possibile.
 
“Quindi cosa?”
 
Chiedo, mi giro e rivolgo a lui la mia attenzione, prego di non essere più rosso peperone.
 
“L’hanno presa bene?”
 
“Ah..  benissimo direi.”
 
“Perfetto.”
 
“Sì, perfetto.”
 
Mi siedo sul divano di fronte alla grande vetrata. C’è una teiera al centro del tavolino, un piattino con biscotti assortiti e il giornale di oggi.
 
“Ti va del tè?”
 
Gli chiedo mentre me ne servo un po’.
 
“Volentieri, ti ringrazio.”
 
Si siede sulla poltroncina in faccia a me. Meglio, più che sedersi ci si svacca sopra come farebbero Harry o Nì.
 
“Senti.. per prima..”
 
Inizio, mi rigiro nervosamente il cucchiaino da tè tra le mani.
 
“Io non volevo farmi i cazzi tuoi, per la storia del colosso..”
 
Ride leggermente, alzo lo sguardo dalle mie dita e mi godo il suo bellissimo sorriso.
 
“Intendi Channing? Non ti preoccupare, non mi ha dato alcun fastidio. Anche se credevo sinceramente tu te la fossi presa..”
 
Continua con la fronte corrucciata.
 
“Hai fatto una faccia quando lo abbiamo incrociato in corridoio..”
 
Abbasso la testa colpevole.
 
“Della serie ‘se lo sguardo potesse incenerire’ adesso avremmo un buonissimo incenso Tatum.”
 
“No, hai frainteso..”
 
Cerco di giustificarmi.
 
“Lui è stato il primo per me, sai?!”
 
M’interrompe. Strabuzzo gli occhi e spalanco la bocca, mi chiedo perché me lo abbia detto.
 
“Ci siamo frequentati per quasi un anno.. ma sapevamo entrambi che non era nulla di serio, solo buon sesso e attrazione fisica, ci volevamo bene, sì, ma non è mai stato amore..”
 
“Ah..”
 
“Certo all’inizio mi batteva forte il cuore quando stavamo assieme, mi sentivo lo stomaco sottosopra.. ma era probabilmente solo perché era tutto nuovo.”
 
Rivolgo il mio sguardo alle auto parcheggiate nella strada davanti all’Hotel, cerco di disconnettere le orecchie. Ha descritto esattamente come mi sento io ogni volta che siamo assieme, ogni volta che anche solo penso a lui. Ma se, come dice lui, non fosse amore, penso. Potrebbe essere semplice attrazione, potrebbe..
 
“Ho riconosciuto la differenza tra amore e attrazione la prima volta che le gambe sono diventate molli al solo pensiero di una persona, quando la sua assenza mi ha lacerato, un solo sorriso mi ha fatto sentire leggero, una parola mi ha reso felice..”
 
Ad ogni parola mi sento sprofondare. Non può immaginare come mi senta adesso, non se lo sogna nemmeno il male che mi fa sentirlo parlare così di qualcuno che non sono io. Mi viene voglia di urlare. È amore.
 
“Tu Liam, le hai mai provate queste cose?”
 
Mi chiede serio. Mi volto e lo guardo negli occhi. Sembra che non sbatta nemmeno le palpebre, che non respiri nemmeno visto l’immobilità del petto. Ha le labbra serrate.
 
“No.”
 
Mento guardandolo negli occhi. Cerco di essere il più freddo possibile, il più convincente possibile. Riporto la mia attenzione al traffico fuori dalla finestra.
 
“Per la storia della scommessa.”
 
Dico con tono pratico.
 
“Potremmo limitare al minimo possibile le nostre apparizioni insieme, così da evitare i baci, e il tenersi per mano e le altre stronzate.”
 
Il petto mi va a fuoco, non mi sento le gambe ed è un miracolo che la mia voce non sia rotta mentre mi ferisco da solo nel peggiore dei modi. Lui resta in silenzio per un attimo, con la coda dell’occhio lo vedo passarsi una mano tra i capelli, lo sento sospirare.
 
“Come preferisci tu Liam.”
 
Dice poi con tono piatto.
 
“Non voglio il prossimo mese sia un inferno per te..”
 
Continua, appoggia la tazzina vuota sul tavolino e si alza. Si sistema la tuta tutta scomposta per via della posizione che ha assunto sulla poltrona.
 
“Se vuoi possiamo anche lasciar perdere..”
 
Conclude.
 
“No, non la voglio dare vinta agli altri, e ormai la notizia si è sparsa.. limitiamoci allo stretto necessario ed andrà bene.”
 
“Perfetto..”
 
Si sdraia sul letto, recupera dal comodino il cellulare e le cuffie.
 
“Mi riposo un po’, se per te non è un problema..”
 
Solo adesso noto i leggeri cerchi neri sotto ai suoi occhi. Mi sento uno schifo, una vera merda.
 
“Certo.. io vado a fare un giro..”
 
Si mette le cuffie e si appoggia di lato sui cuscini, mi dà le spalle. Così accoccolato, con la tuta, mi sembra tanto un bimbo. Mi viene una voglia pazzesca di mandare tutto a fanculo, le mie paranoie, le mie paure, di sdraiarmi semplicemente accanto a lui, abbracciarlo, passare la mano tra i suoi morbidi capelli ed aspettare che si addormenti con la testa sul mio petto, ascoltare il battito regolare e calmo del suo cuore, respirare il suo buon profumo..
 
“Cazzo Liam.. riprenditi!”
 
Scuoto la testa da destra a sinistra, cerco di scacciare quell’immagine, tanto meravigliosa quanto dolorosa di noi due addormentati insieme, dalla mente. Prendo il cellulare dalla tasca. Sblocco la tastiera, scorro nelle chiamate rapide fino alla H. Seleziono il numero ed avvio la chiamata.
 
“Pronto?”
 
“Harry, ti va un giro?”
 
La mia voce suona triste e strascicata.
 
“Tra cinque minuti all’entrata.”
 
Mi risponde e attacca.
 
“Per fortuna ci sei tu..”
 
Sospiro, e mi siedo in terra per infilarmi le scarpe. Mi alzo e quando ho già la mano sulla maniglia della porta mi volto per guardare il moro, è bellissimo, fa quasi male. Esco e richiudo piano la porta alle mie spalle.
 
 
 
Carissimi lettori, che storia d’amore sarebbe la mia se non ci fosse un po’ di drama? Non vi preoccupate, ho a cuore i miei tesorini, non farei mai a loro del male gratuito. Tutto ciò che accade, accade per un motivo, ed essendo io una incurabile romanticona, il motivo non può che essere un lieto fine(?). Ragion per cui, rilassatevi, non sono una cattivona sadica. ;D
Spero solo di non aver deluso nessuno, vi abbraccio forte forte <3
 
Lasciate un segno, un impressione, grazie! :D :D

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Capitolo 7
*** You can't eat my cookies! ***


Entro nell’ascensore, premo il pulsante del pianoterra. Tiro fuori il cellulare dalla tasca, scorro la rubrica fino al nome di mio padre, clicco e apro la modalità messaggio -So proud of you daddy, take care! Love ya- digito veloce ed invio. Alzo lo sguardo verso la porta giusto in tempo per vederla aprirsi.
 
“Buongiorno principessa.”
 
Il riccio è appoggiato, con le braccia incrociate, ad una delle colonne di marmo della Hall, mi saluta e mi sorride dolce. Noto che anche lui ha addosso la tuta sportiva, tiro un sospiro di sollievo, temevo di dover tornare su ad infilarmi un paio di jeans. I suoi capelli sono più scompigliati del solito e le punte leggermente bagnate. Il viso è quello di sempre, magnifico sorriso, dolcissime fossette, è praticamente un pasticcino con i piedi.
 
“Buongiorno.”
 
Lo saluto camminandogli incontro, sorrido leggermente. Mi guarda con un sopracciglio alzato.
 
“Ah.. non dirmelo, Zayn?”
 
Chiede solo passandomi un braccio attorno alle spalle, io mi limito ad annuire e lui sospira.
 
“Cosa vi passa per la testa a voi due zucconi, mi chiedo..”
 
Dice sotto voce e si passa la mano libera tra i ricci, scompigliandoli, se possibile, ancora di più.
 
“Emergenza calo di zuccheri e felicità, qui ci vuole qualcosina da Starbucks.”
 
Esclama pratico e mi trascina verso l’uscita. Lo lascio fare e rido.
 
“Prima di parlare di cose serie, ci tengo a farti sapere che per risponderti al telefono, un attimo fa, mi sono quasi rotto il collo..”
 
Salutiamo il portiere e ci incamminiamo in direzione del noto Caffè americano.
 
“Eh? Che diavolo stavi combinando?”
 
Lo guardo curioso.
 
“Io e Lou.. uhm uhm..”
 
Si interrompe a causa di un colpo di tosse, gli do’ un paio di pacche sulla schiena.
 
“Dicevo.. stavo, da solo, facendo la doccia..”
 
Riprende leggermente rosso in viso. Non posso fare a meno di guardarlo divertito, ha calcato sulle parole ‘da solo’ in un modo divertentissimo, che dolce, crede davvero che io non abbia sentito il ‘Lou’ che ha detto prima di tossire.
 
“E per giunta, per la fretta nonmisononemmenomessolemutande!”
 
Esclama indignato. Ma che si è fumato, penso divertito.
 
“Non si è capita una parola, sai.”
 
Lo prendo in giro.
 
“Lascia perdere, niente che non mi sia già successo..”
 
Liquida la questione con un sorriso e mi rimette il braccio attorno alle spalle.
 
“Allora campione, come butta?”
 
Fa la voce grossa, immagino nel tentativo di imitare quella di un padre che parla al suo bimbo, mi spettina persino i capelli con la mano libera.
 
“Male, papà.. all’asilo c’è un bimbo.. un bimbo che non vuole mai giocare con me, eppoi, eppoi papà lui mi fa mi dispetti e gioca con Channing..”
 
Gli reggo il gioco parlando in falsetto.
 
“Cosa? Ma chi è questo bimbo cattivo? E chi è Channing?”
 
Risponde fintamente indignato. Toglie il braccio dalle mie spalle, si ferma nel bel mezzo del marciapiede e appoggia entrambe le mani sui fianchi, è entrato nel ruolo della mamma. Lo osservo divertito e noto gli sguardi che gli lanciano i passanti.
 
“Andiamo và, prima che qualcuno ci riconosca..”
 
Lo afferro per un braccio e me lo trascino dietro.
 
“Channing è l’ex di Zayn, comunque, il primo che..”
 
Rispondo guardando fisso nel vuoto davanti a me, non riesco nemmeno a finire la frase. Il mio cuore perde un battito nel nominare il suo nome e quello del moro nella stessa frase. Mi chiedo perché debba essere tanto doloroso.
 
“Qualcosa mi ricordo, ma non ne sono certo.. moro, alto, muscoloso, un sorriso bellissimo e dolce..”
 
“Smettila!”
 
Lo interrompo forse con troppa energia.
 
“È lui.. te lo ricordi bene.. del resto, chi se lo dimenticherebbe uno così..”
 
Mi fisso le scarpe sconsolato.
 
“Liam..”
 
Harry mi si ferma di fronte, mi solleva il viso con due dita. Evito il suo sguardo. Si schiarisce la voce, e lo interpreto come un ‘Guardami, cretino!’ Mi volto verso di lui, e a giudicare dalla sua espressione con tanto di sopracciglio alzato comprendo di non esserci andato troppo lontano.
 
“Devi smetterla di buttarti giù in questo modo..”
 
“Lo so, ma Harry lui non mi..”
 
“Oh cielo, ma quanto sei tonto tu, quando ti ci metti?”
 
Sorrido leggermente ed inclino la testa di lato.
 
“Vieni dai, ho un piano!”
 
Esclama felice, mi prende per mano e mi trascina trotterellando oltre l’angolo della strada, dove si trova il Caffè.
 
“Che piano?! Per cosa? Ma di che parli?”
 
Gli chiedo curioso. Mi tiene la porta aperta con una mano, mentre con l’altra mi invita a seguirlo all’interno.
 
“Prendiamoci qualcosa e sediamoci, ti spiego con calma.”
 
Ci fermiamo al bancone. Scorro i cartelloni appesi ai muri alla ricerca di qualcosa di sfizioso. Il mio sguardo ricade sui dolcetti, vedo i muffin ai frutti di bosco. Ecco cosa prenderebbe Zayn, una cioccolata amara e un muffin ai frutti di bosco.
 
“Liam, che prendi?”
 
Mi sento scuotere per la spalla.
 
“Eh?”
 
Chiedo riportando la mia attenzione su Harry. Mi guarda scuotendo la testa da un lato all’altro.
 
“Prende quello che ho preso io, grazie.”
 
Ordina anche per me. Vedo la signorina alla cassa arrossire quando incrocio il suo sguardo, le sorrido.
 
“Fanno quindici e novantacinque.”
 
Harry traffica per tirare il portafogli fuori dalla tasca della tuta, lo fermo con una mano e tiro fuori velocemente il mio. Fa per dire qualcosa.
 
“Lascia che offra io.”
 
Lo interrompo con un sorriso, mi sorride di rimando ed annuisce. Prendo una banconota da venti e la porgo alla signorina. La prende con la mano leggermente tremante.
 
“La ringrazio, ecco il suo resto.”
 
Lascio che mi depositi le monete sul palmo della mano, ed una ad una le infilo nel barattolo al lato della cassa, quello della raccolta di fondi di beneficienza. Prendo lo scontrino e spingo Harry fino al banco dove si aspettano le ordinazioni.
 
“Non avrai dato il tuo vero nome, spero?!”
 
Gli chiedo ricordandomi all’improvviso la politica dello Starbucks. [Piccola nota d’autore: negli Starbucks che abbiamo a Zurigo, quando ordini qualcosa, ti chiedono il nome, lo scrivono sul bicchiere e quando la tua ordinazione è pronta ti chiamano. Non so se lo facciano in tutti, ma supponiamo di sì. J]
 
“Che sei scemo?”
 
“Latte macchiato con caramello per David.”
 
Dice con voce bassa e calda un ragazzo, con il grembiule verde quasi quanto i suoi occhi, prima di appoggiare la tazza sul bancone.
 
“Grazie.”
 
Lo ringrazia e gli sorride Harry.
 
“E un latte macchiato per Bryan.”
 
Dice guardandomi. Harry mi tira una leggera gomitata nelle costole, al che comprendo di essere Bryan. Mi sporgo per afferrare la mia tazza, nel prenderla sfioro le dita del ragazzo, tremo leggermente.
 
“Ti ringrazio.”
 
“E di che, Bryan?!”
 
Mi risponde facendomi l’occhiolino e calcando sul ‘mio’ nome. Dal ghigno che gli si è stampato in faccia si capisce che ha colto il gioco delle false identità, ci ha ovviamente riconosciuto. Gli sono grato per la sua discrezione. Distolgo lo sguardo da quegli occhi verdi e cerco il riccio all’interno del locale. Lo vedo seduto su una poltroncina di pelle magenta nell’angolo opposto alla cassa. Lo raggiungo e mi siedo sul divanetto alla sua sinistra.
 
“Quello ancora ti sta fissando Lì..”
 
Dice e con un cenno della testa indica il ragazzo che ci ha appena servito.
 
“Penso ci abbia riconosciuto..”
 
Rispondo semplicemente concentrandomi sui passanti che vedo oltre la finestra, alle spalle del moro.
 
“Non credo sia l’unico motivo..”
 
Riporto l’attenzione sul mio amico. Lo guardo con un sopracciglio alzato.
 
“Che fai per dire con quel tono da maniaco, ti conosco..”
 
“Nulla, nulla..”
 
Alza le mani come in segno di resa e mette su la solita faccina da angioletto. Bevo un sorso di latte macchiato, lecco via la schiuma che mi è rimasta sulle labbra e appoggio la tazza sul tavolino che ci separa.
 
“Solo che se anche lui avesse potuto ordinare qualcosa avrebbe sicuramente preso ‘Due Liam caldi, con extra di panna, a portar via.’..”
 
Incrocio le braccia sul petto e lo guardo storto, ma non posso fare a meno di farmi scappare una leggera risata.
 
“Sei un cretino, davvero..”
 
“Sarà..”
 
Lo prendo in giro, lui sorride sereno e liquida la questione con un’alzata di spalle.
 
“Quindi..”
 
Inizia, si interrompe per prendere un sorso di latte.
 
“Cosa è successo tra te e..’’
 
“Ragazzi, i vostri dolci.”
 
Lo interrompe il ragazzo dagli occhi verdi, appoggia due piattini con due fette di torta alla vaniglia sul tavolino.
 
“Oh.. grazie!”
 
Gli sorrido mentre mi porge un tovagliolo. Lui si limita a sghignazzare e torna dietro al banco.
 
“Grazie per aver ordinato questa, è la mia preferita.”
 
“Lo so, e prego.”
 
Risponde semplicemente portando alle labbra un bocconcino del dolce. Appoggio il tovagliolo sulle gambe per evitare di sporcarmi la tuta e noto che sopra c’è scritto qualcosa:
 
Call me Liam
790 574 23
xoxo Bryan
 
Spalanco la bocca e controllo con la coda dell’occhio Harry, sta divorando la sua fetta di torta con un sorriso stampato sulla faccia. Ne approfitto per ripiegare il tovagliolo ed infilarmelo in tasca con nonchalance. Non voglio si metta a prendermi in giro o a gongolare perché ha avuto ragione.
 
“Buona?”
 
Gli chiedo prima di assaggiare la mia.
 
“Buonittima!”
 
Risponde con la bocca piena e non posso fare a meno di ridere di lui e della situazione in generale, di Bryan e del tovagliolo con il suo numero sopra. Mi è chiaro perché prima ha calcato sul mio presunto nome con un ghigno stampato sulla faccia. Mi fa sentire bene l’idea di essere desiderato da qualcuno.. mi volto verso il bancone. Bryan mi sorride, fa l’occhiolino e si porta una mano all’orecchio e alla bocca ad imitare la forma di una cornetta telefonica.
 
“Call me!”
 
Interpreto dal movimento delle sue labbra. Sento le guance farsi leggermente rosse e distolgo immediatamente lo sguardo. Perché non può essere Zayn a volermi così, mi chiedo sconsolato.
 
“Liam, mi stavi raccontato quello che è successo tra te e l’altro tonto.”
 
Mi riprende il riccio.
 
“A dire il vero non granché..”
 
Ammetto grattandomi la testa.
 
“Avanti, cosa gli hai detto?”
 
Mi incita.
 
“Ti ringrazio per dare per scontato che la colpa sia mia!”
 
Rispondo offeso.
 
“È colpa sua forse?”
 
“No..”
 
Rispondo piccato abbassando lo sguardo.
 
“Allora?”
 
“Beh.. gli ho detto che dovremmo limitare al minimo le nostre apparizioni insieme, così da evitare i baci, e il tenersi per mano e il resto..”
 
“E sentiamo.. perché avresti fatto una cosa del genere? Credevo volessi le sue attenzioni, i suoi baci e le sue carezze.. credevo lo amassi.”
 
“Ed è così!”
 
Esclamo, forse con troppa enfasi. Mi copro la bocca con la mano, come se servisse a cancellare quello che mi è appena sfuggito. Fisso lo sguardo fuori dalla finestra.
 
“Certo che lo voglio, ma..”
 
“Ma cosa? Vorresti non ci fosse di mezzo la scommessa, giusto? O è forse a causa dei tuoi genitori.. loro non approvano? O e Channing il problema?”
 
“I miei genitori sembrano entusiasti, per non parlare delle mie sorelle. E mi è parso di capire che tra lui è Channing sia finita da un pezzo.. ha detto che era solo buon sesso, si volevano bene certo, ma mai qualcosa di più.. E per quanto riguarda la scommessa.. se solo lo volesse anche lui, se solo mi volesse davvero..”
 
Sospiro.
 
“Voglio che desideri baciarmi, o tenermi per mano e non che lo faccia semplicemente per tener fede ad patto idiota fatto con voi, capisci?!”
 
Il riccio mi ascolta con attenzione senza fiatare.
 
“Harry.. tu non hai idea di quanto faccia male sapere che lui non lo vuole davvero, quando io mi senta morire per ogni cosa che facciamo assieme, e se per un attimo mi dimentico del perché mi tiene per mano o mi accarezza io..”
 
Sospiro e mi passo una mano tra i capelli, frustrato.
 
“Amico.. io ti posso assicurare che ti stai sbagliando.”
 
“Eh?”
 
Chiedo con il sopracciglio alzato.
 
“Io credo che Zayn tenga davvero a te.. quasi nello stesso modo in cui tu tieni a lui..”
 
“Harry.. quando gli ho detto che avremmo dovuto limitare le nostre apparizioni ‘di coppia’ e smetterla con i baci e le altre stronzate non ha battuto ciglio, capisci? Ha solo detto ‘Non voglio la tua vita sia un inferno per il prossimo mese, facciamo come vuoi tu.’ Se gli fosse importato qualcosa in quel senso avrebbe detto qualcosa, avrebbe fatto qualcosa!”
 
“Al contrario amico mio.. si è comportato esattamente nello stesso modo in cui si comporterebbe qualcuno che ci tiene moltissimo..”
 
Afferma convinto e tranquillo.
 
“..per non dire qualcuno che è cotto..”
 
Aggiunge in un sussurro.
 
“Lì, ti ha detto ‘Non voglio che il prossimo mese sia un inferno per te.’ Guarda caso non ha parlato per se stesso, sono convinto non abbia nemmeno pensato a quello che provava in quel momento. Ha pensato a te, esclusivamente a te.”
 
Effettivamente quello che il riccio sta dicendo potrebbe avere un senso, ma non voglio illudermi. Scuoto la testa da destra a sinistra.
 
“O semplicemente per lui non fa alcuna differenza..”
 
“Quante volte hai sentito quello zuccone di Zayn dire ‘Facciamo come vuoi tu.’? Avanti, dimmi quante!”
 
Resto in silenzio a fissare la tazza che tengo tra le mani.
 
“Ecco appunto, come volevasi dimostrare, anche io mai. Zayn non fa quello che gli altri vogliono, Zayn fa solo quello che vuole lui.”
 
Ha perfettamente ragione, anche su questo punto, Zayn è proprio così, se non gli và, non gli và e basta, non gli importa di essere l’unico a non voler fare qualcosa, resta fedele alla sua idea, anche a costo di rimanere solo.
 
“Se ti ha baciato, ti ha tenuto per mano, ti ha chiamato tesoro.. non credo sia stato solamente per la scommessa.”
 
“Sì, ma Harry..”
 
“Cazzo Liam, lo conosci quanto lo conosco io, sai com’è fatto e sai che ho ragione.”
 
“Va bene.. ma se anche fosse, le cose non cambiano. E credo di aver combinato un mezzo casino..”
 
Mi schiaffo una mano sulla fronte frustrato. Voglio una vita più semplice, voglio non preoccuparmi eccessivamente per tutto, voglio non dovermi fare tutte queste seghe mentali.
 
“Niente che non sia rimediabile grazie al favoloso piano che ho escogitato per te amico mio!”
 
Afferma il riccio con voce orgogliosa, tutto impettito.
 
“Sentiamo la genialata.”
 
 Ribatto poco convinto sprofondando nel divanetto morbido.
 
“Vuoi il mio aiuto o no disgraziato? Dovrai, d’ora in poi essere più rispettoso nei confronti del tuo mentore!”
 
“Chiedo scusa maestro Miyagi, mi illustri la sua meravigliosa pensata.”
 
Lo prendo in giro facendo finta di chinarmi in modo rispettoso.
 
“Mi stavo accingendo ad illustragliela.. ma lei continua ad interrompermi!”
 
Porto una mano alle labbra e faccio finta di chiudermele, come se avessero una serratura, ed ingoiare la chiave. Sorrido.
 
“Perfetto..”
 
Comincia.
 
“Tu ami Zayn, giusto?”
 
Mi chiede. Lo guardo con un sopracciglio alzato.
 
“Ma di cosa cazzo abbiamo parlato secondo te fino ad adesso?!”
 
“Va bene, va bene! Non ti agitare, volevo solo una conferma!”
 
Ghigna facendomi segno con le mani di stare calmo.
 
“Allora, dato che abbiamo appurato quali sono i tuoi sentimenti nei suoi confronti, non resta che fare in modo che lui manifesti in modo chiaro i suoi.”
 
Aspetto in silenzio che continui, mi sporgo solo leggermente per afferrare il piattino con la fetta di torta e gustarmela mentre lo ascolto.
 
“Dobbiamo fare in modo che si renda conto di quanto ti desidera e quanto ti vuole per se.”
 
Strabuzzo leggermente gli occhi, ma non apro bocca.
 
“Sono convinto che questi siano i suoi sentimenti, solo che lui probabilmente non se n’è ancora reso conto fino in fondo. Probabilmente è leggermente confuso. E se consideriamo il detto -Chi si somiglia, si piglia.- a quest’ora si starà facendo una quantità incredibile di seghe mentali.”
 
“Ti ringrazio..”
 
Sussurro, leggermente piccato per la presa in giro neanche troppo velata.
 
“Prego. Dicevo?”
 
Si porta un dito alle labbra e finge di dover far mente locale.
 
“Ah, ecco, sì..”
 
Riprende.
 
“Ti ricordi quella volta che per scherzare Niall ha detto che avrebbe voluto provarci con la sorella maggiore di Zayn? Ti ricordi come ha reagito?”
 
“Sì, se non ci fossimo stati noi due adesso saremmo una Band solamente inglese..”
 
Ricordo con un brivido la reazione di Zayn, si è dimostrato essere incredibilmente protettivo.
 
“Ma questo che cosa c’entra con noi due?”
 
Chiedo confuso.
 
“Secondo te perché si è comportato in quel modo quella volta?”
 
“Ma come perché? Era preoccupato per sua sorella.”
 
“E qui ti volevo. Zayn è forse una delle persone più premurose e possessive che io conosca. Quel che è suo non si tocca, capisci che intendo?”
 
Mi chiede facendomi l’occhiolino. Lo guardo confuso, ho perso il filo del discorso.
 
“A dire la verità no.”
 
“Cielo Liam! Cerca di seguirmi, o non ne usciamo più, vuoi?!”
 
“Ci sto provando Harry, ma tu prima parli di me e lui, mi chiedi se lo amo, poi metti in mezzo Niall e la sorella.. io non ci capisco più niente.”
 
“Devi farlo ingelosire!”
 
Strabuzzo gli occhi.
 
“Ah..”
 
“Ti è chiaro ora il concetto?”
 
“Sì ma..”
 
“Si renderà conto di quanto tiene a te, si accorgerà che non gli importa della scommessa, ma che ti vuole per davvero.. capirà di amarti anche lui!”
 
Il mio cuore batte all’impazzata. Non farlo Harry, non darmi una speranza.
 
“Liam, sei come un fratello per me lo sai, non potrei mai farti del male. Devi avere fiducia in me. Io so di avere ragione!”
 
“Ma io mi fido di te, solo che l’idea mi sembra così assurda! Non riuscirò mai a farlo ingelosire..”
 
“Oh.. io credo che già il solo fatto che quel ragazzo non  ha smesso per un attimo di mangiarti con gli occhi potrebbe farlo uscire fuori di testa.”
 
Sghignazza mentre io con la coda dell’occhio noto che Bryan mi guarda con un sorriso stampato sulle labbra e la testa leggermente inclinata di lato.
 
“Se poi sapesse che ti ha anche dato il suo numero, e che tu te lo sei infilato in tasta con tranquillità.. beh ci sarebbero le condizioni ideali per un omicidio.”
 
Conclude facendomi una linguaccia. Lo guardo con gli occhi spalancati. Credevo davvero non se ne fosse accorto, mi sento colto con le mani  nel sacco. Sento le guance arrossarsi, guardo fuori dalla finestra senza fiatare.
 
“Vedi.. anche se sembro tonto noto cose alle quali voi non prestate alcuna attenzione, dovresti saperlo ormai. Ora che sei stato colpito ed affondato ti fidi di me? Mi credi se ti dico che si vede lontano un miglio che Zayn prova qualcosa, che va ben oltre l’amore fraterno, per te?”
 
“Sì, scusami.”
 
Mormoro guardandolo negli occhi. Mi sorride divertito.
 
“Allora passiamo alla parte concreta del piano!”
 
Strofina una mano contro l’altra, pronto all’opera.
 
“Dimmi tutto!”
 
Lo incito. Sono preoccupato, ma allo stesso tempo entusiasta e curioso di come andrà a finire questa storia del piano geniale.
 
“Il nome della nostra missione sarà ‘Non mangiare il mio biscotto.’”
 
“E io sarei il biscotto forse?”
 
Chiedo indignato.
 
“Ma che ti salta in testa, è un nome di fantasia! Liam-centrico che non sei altro!”
 
“Okay, okay, scusami..”
 
Scoppio a ridere per il tono da prima donna che ha usato e per il broncio che ha messo su.
 
“Dai spiegami come dobbiamo procedere per ‘Non mangiare il mio biscotto.’!”
 
“Tu come sai chi è Channing?”
 
Mi chiede. Lo guardo alzando un sopracciglio. Perché dobbiamo parlare del colosso, mi chiedo.
 
“Zayn.”
 
“Si, ma come siete arrivati a parlare di lui?”
 
Insiste.
 
“Lo abbiamo incontrato prima in albergo e..”
 
Lo vedo sghignazzare, strabuzzo gli occhi.
 
“Ho capito! No Harry, no! No way!”
 
“Ma Liam, è perfetto! È destino!”
 
“Ti prego, non con lui..”
 
“Funzionerà ancora meglio se Zayn conosce chi cerca di portarti via da lui.. andrà su tutte le furie..”
 
Dice esaltatissimo.
 
“Cielo, non poteva andare meglio! Non vedo l’ora!”
 
Si alza, mi afferra per un braccio e mi tira su.
 
“Andiamo, prima torniamo in albergo, prima mettiamo in atto il piano!”
 
“Arrivo, arrivo, non mi tirare!”
 
Prima di varcare la soglia della porta d’uscita mi volto nella direzione di Bryan. Mi sorride e mi saluta facendo ondeggiare la mano. È proprio un bel ragazzo, gli sorrido di rimando. Tiro fuori il fazzoletto piegato dalla tasca, lo alzo tra due dita e gli faccio l’occhiolino prima di essere definitivamente trascinato sul marciapiede.
 
“Farai meglio a conservare quel numero, nel caso in cui Channing non bastasse..”
 
Mi soffia Harry all’orecchio, con un braccio mi circonda la vita e con la mano libera mi spettina i capelli. Scoppiamo entrambi a ridere e camminiamo uno stretto all’altro, in modo scoordinato e ridicolo. A pochi metri dall’entrata dell’albergo ci ricomponiamo e cerchiamo di sembrare due ragazzi seri.
 
“Non farmi ridere, coglione!”
 
Mi dice spingendomi dentro alla Hall. Mi volto per guardarlo e rispondergli a tono, ma sbatto contro qualcuno, perdo l’equilibrio e per poco non finisco per l’ennesima volta con il culo per terra.
 
“Mi scusi io..”
 
Mi giro di scatto verso la persona che mi ha afferrato saldamente sotto le ascelle e mi ha impedito di cadere. Spalanco gli occhi e la bocca, non ci posso credere.
 
Liam, ma sei veramente un disastro! Lo scusi..”
 
Sento dire il riccio alle mie spalle, perché l’idiota scandisce in quel modo il mio nome, mi chiedo. Mi rimetto in piedi e passo imbarazzato una mano tra i capelli.
 
“Ah Liam, se ogni nostro incontro si conclude in questo modo finirai per rovinarti completamente il..”
 
Calca sul mio nome facendo il verso al riccio, mi si avvicina e mi parla direttamente nell’orecchio.
 
“..tuo bel culetto.”
 
Arrossisco all’istante e faccio un passo indietro. Anche lui indietreggia leggermente, ha un enorme sorriso stampato sulla faccia.
 
“Piacere io sono Harry.”
 
Si intromette fortunatamente Harry. Porge la mano al colosso e aspetta la stretta.
 
“Piacere mio, sono Channing.”
 
Risponde ammiccante stringendo la mano del mio amico.
 
“Senti.. mi pare di capire che non è la prima volta che cerchi di distruggere questo povero ragazzo..”
 
Afferma poggiandomi una mano sulla spalla ed indicandomi con un cenno del capo, e l’altro annuisce sorridendo.
 
“Beh.. per farti perdonare potresti uscire con noi ed alcuni nostri amici a bere qualcosa questa sera ed offrire da bere a Liam per esempio..”
 
Propone il pazzo. Mi volto di scatto verso di lui scandalizzato.
 
“No, no, davvero, non è neces..”
 
Cerco di dire mentre gesticolo in modo esagerato, ma vengo interrotto.
 
“Vengo volentieri.”
 
Risponde divertito.
 
“Perfetto! Ci vediamo alle 2100 qui Channing, a dopo.”
 
Lo saluta tutto emozionato Harry, mi afferra per un braccio e mi trascina verso il lift.
 
“A dopo.”
 
Mi volto giusto in tempo per vedere la figura statuaria ed elegante di Tatum che esce dall’albergo. Ho una strana sensazione.
 
“Hai visto?! Cielo, meglio di così non poteva andare! Pensavo già dovessimo andare a cercarlo, invece tu ci sbatti contro..”
 
Esclama il moro trascinandomi dentro all’ascensore.
 
“Potevi avvertirmi che il piano consisteva nell’organizzare un’uscita di gruppo con l’ex ragazzo di Zayn!”
“Preferivi uscirci da solo?!”
 
Mi chiede prendendomi in giro. Resto in silenzio e fisso i pulsanti dei piani che si illuminano. L’altro sghignazza. Ho una pessima sensazione, pessima davvero.
 
“Ah.. sarà meraviglioso!”
 
Sospira con un sorrisone stampato in faccia e io spero solo che vada tutto bene.
 
 
 
 
Carissimi lettori, mi scuso infinitamente per questo aggiornamento che sembrava non dover arrivare più! Per cercare di farmi perdonare ho tentato di scrivere un capitolo un po’ più lungo del solito, mi auguro ovviamente che nessuno di voi resti deluso!
 
Vi voglio un gran bene, ringrazio in particolare chi ha lasciato una breve impressione, siete la mia gioia! :D
 
Vi abbraccio tutti forte, e vi rinnovo l’invito a lasciare un pensierino :D <3 <3

PS: Mi scuso anche per eventuali errori! >///<

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Capitolo 8
*** Looking good is not enough. ***


Il capitolo è dedicato alle ragazze che hanno dimostrato interesse per il racconto e per la mia assenza. Un ringraziamento è d’obbligo, così come le scuse per la lunga attesa. Per ora posto solo questa parte, perché desidero che il vi sia un unico capitolo riguardo a quello che accade al Core.
 
A te che sei ancora qui, dopo la mia lunga scomparsa, grazie di cuore per la fedeltà.
 
Vi abbraccio forte e vi auguro buona lettura. Nella speranza che ciò che ho scritto non risulti fin troppo deludente vi libero della mia ingombrante presenza e vi lascio al racconto.
 
 
 
 
 
 
Nei capitoli precedenti
 
“Niente ma, a partire da oggi, per i prossimi trenta giorni, voi due siete una coppia.”
 
 “È il momento di farlo sapere al mondo dolci piccioncini!”
 
“Andrà tutto bene, ci vogliamo bene, no? Ecco, fidati di me, e fingi di volermene solo un po’ di più.”
 
“Te lo giuro, quando sarà il momento prenderemo tutte le precauzioni necessarie..”
 
“Zayn e Liam, arrivano, si tengono per mano!”
 
“Zayn, è stato un piacere rivederti, magari una di queste sere.. ci beviamo qualcosa?”
 
“Cosa c’è stato tra te e mister muscolo?”
 
“Ci siamo frequentati per quasi un anno.. ma sapevamo entrambi che non era nulla di serio, solo buon sesso e attrazione fisica, ci volevamo bene, sì, ma non è mai stato amore..”
 
“Ma fai quel che cazzo vuoi Malik, non m’importa.”
 
“Potremmo limitare al minimo possibile le nostre apparizioni insieme, così da evitare i baci, e il tenersi per mano e le altre stronzate.”
 
“Come preferisci tu Liam.”
 
“Ah.. non dirmelo, Zayn?”
 
“Tu ami Zayn, giusto?”
 
“Se c’era qualcosa l’ho rovinato in ogni caso, quindi.. lascia perdere ti prego.”
 
“Non hai combinato niente che non sia rimediabile grazie al favoloso piano che ho escogitato per te amico mio!”
 
“Sentiamo la genialata.”
 
“Devi farlo ingelosire!”
 
“Piacere mio, sono Channing.”
 
 
 
 
 
 
La porta dell’ascensore si apre, aspetto che il riccio esca e lo seguo.
 
“Per cena direi di trovarci alle 19.30 all’entrata posteriore dell’Hotel, andiamo tutti assieme da Nando? Chiediamo in reception di avvertire Channing, gli diciamo di venire direttamente al Core, vero le 21.”
 
Mi chiede facendo un paio di passi nella direzione della sua stanza, a poche porte dalla mia. Mi sembra assurda l’idea di andare in discoteca con l’armadio e gli altri, ma scuoto la testa e scaccio la spiacevole sensazione.
 
“Certo, ricorda di dirlo agli altri due.”
 
Gli sorrido.
 
“Certo, Niall mi avrà già sentito quando ho detto Nando, e Lou mi aspetta in cam..”
 
S’interrompe con un colpo di tosse e riprende con le guance leggermente arrossate.
 
“Tu dillo a Zayn, io lo dico agli altri.”
 
Liquida in fretta la questione, e non posso fare a meno di sghignazzare di fronte al suo lieve imbarazzo, la mia rivincita per tutte le volte che ha riso di me.
 
“Sì, bravo, dillo a Lou, e digli anche che la prossima volta deve ricordare di mettere il tappetino antiscivolo nella doccia..”
 
Inizio divertito, lui mi guarda con un sopracciglio alzato, è tenerissimo.
 
“Eh?”
 
“Non vorrei tu rischiassi di cadere, di nuovo..”
 
Gli faccio l’occhiolino, lui spalanca la bocca. Ha capito, si gira offeso e fa ondeggiare i ricci come una vera prima donna.
 
“Ricorda di farti carino e sexy, abbiamo un piano, noi!”
 
Urla prima di sbattere la porta. Mi volto anche io, sorrido e tiro fuori dalla tasca della tuta la chiave magnetica, raggiungo la porta, faccio scorrere la carta nella serratura e apro.
 
“Hey, ciao.”
 
Mi saluta il moro seduto a gambe incrociate nel mezzo del letto. Ha i capelli scompigliati e si strofina gli occhi con la mano, deve essersi svegliato poco fa. È sexy. Distolgo in fretta lo sguardo e richiudo la porta.
 
“Hey, ti sei riposato bene?”
 
Gli chiedo sfilando le scarpe e il giacchetto e andandomi a sedere sul divano, il più lontano possibile da lui. Come se servisse ad allontanare lui e la sua sensualità dalla mia mente e dal cavallo della tuta.
 
“Sì.”
 
Lo guardo con la coda dell’occhio, sorride in modo dolcissimo.
 
“Com’è andato il tuo giro invece?”
 
“Bene, bene grazie.”
 
Resta in silenzio e gioca con il cordoncino del giacchetto che tiene tra le gambe.
 
“Perfetto.”
 
“Siamo andati da Starbucks.”
 
Resto in silenzio per un attimo, mi mordo le labbra nervosamente.
 
 “Io e Harry.”
 
Sento il bisogno di aggiungere, anche se non me l’ha chiesto, anche se magari non gliene importa nulla.
 
“Oh.. non dirmelo, mi fai venire voglia di muffin ai..”
 
“Frutti di bosco, lo so, quando li ho visti ti ho pensato, sai..”
 
Lo interrompo e sento le guance farsi porpora. Che stupido Liam, tenere la bocca chiusa mai, eh?! Mi rimprovero mentalmente.
 
“Potevi prenderne uno per il tuo ragazzo.”
 
Dice con tono fintamente offeso. Lo guardo, mette su un broncio che lo fa sembrare un bambino, è bellissimo.
 
“Ma ti saresti rovinato l’appetito.”
 
Sorvolo sul fatto che si è appena definito il mio ragazzo.
 
“Ah ecco, per quanto riguarda la cena..”
 
Sento il cellulare vibrare nella tasca, mi interrompo e lo tiro fuori, vedo l’icona di un nuovo messaggio -Metti quei pantaloni neri stretti che ti fanno un culo che è una favola, con la camicia e le scarpe bianche, per i capelli lasciali un po’ scompigliati.. a dopo sexy bomba- non posso fare a meno di sorridere. Harry è veramente uno su un milione.
 
“Che scemo.”
 
Dico tra me e me ridacchiando.
 
“Ehm Liam, ci sei ancora?”
 
Distolgo l’attenzione dallo schermo e lo guardo, ha le sopracciglia aggrottate. Penso che capisca dal mio sguardo che ho perso il filo.
 
“A proposito della cena, dicevi?”
 
Riprende il discorso con calma, fissando il cellulare che tengo in mano con uno sguardo che incenerisce, per precauzione lo rinfilo nella tasca senza rispondere al riccio.
 
“Sì, scusa. Alle 19:30 ci troviamo di sotto con gli altri, si va da Nando. Che dici?”
 
“Dico che va bene.”
 
Annuisce e si alza dal letto, si stiracchia e si avvicina all’armadio.
 
“Dopo pensavamo di andare al Core..”
 
Aggiungo rinfilando la mano in tasca alla ricerca del cellulare, ora che non lo fissa più non temo lo possa incenerire.
 
“Vi è venuta voglia di ballare per smaltire la merenda che vi siete spazzolati prima, vero?!”
 
Mi prende in giro aprendo le ante e dando un’occhiata a tutti i suoi vestiti riposti in modo ordinato.
 
“Piantala scemo, abbiamo pensato sarebbe stato divertente. Un modo per festeggiare il successo avuto in Francia.”
 
Mento, considerato che il vero motivo per il quale si va al Core è far ingelosire lui.
 
“Ottima idea, davvero, ma..”
 
Si interrompe, si gira e mi fissa negli occhi con sguardo tristissimo.
 
“Cosa?”
 
Chiedo quasi spaventato dal suo improvviso cambio di umore.
 
“Liam io non posso venire..”
 
Ammette serio guardando per terra.
 
“Perché? Cosa c’è? Hanno chiamato i tuoi? È successo qualcosa? Stai male?”
 
Chiedo agitato, mi alzo e mi avvicino a lui. Gli poggio una mano sulla spalla preoccupato, solleva appena la testa nella mia direzione senza dire nulla. Lui è il motivo per cui usciamo, lui ci deve essere.
 
“Io..”
 
Inizia.
 
“Tu cosa?”
 
Lo incito cercando di usare un tono dolce e tranquillo.
 
“Io.. non ho nulla da mettermi.”
 
Risponde lapidario piantando i suoi begli occhi nei miei. Resto immobile per un attimo, mi riprendo scuotendo la testa a destra e sinistra, sposto la mano dalla sua spalla e faccio un passo indietro per non picchiarlo.
 
“Che cretino che sei, a momenti mi fai prendere un colpo per una stronzata del genere!”
 
Lo riprendo, mi volto e faccio per tornare a sedermi sul divanetto. Mi prende per mano e mi tira verso di se. La mia schiena combacia con il suo petto. Appoggia il volto nell’incavo del mio collo, con le labbra mi sfiora la pelle, mi solletica con il respiro e mi vengono istantaneamente i brividi.
 
“Esco nudo allora, va bene no?!”
 
Sghignazza a contatto con la mia pelle. Sento il mio membro indurirsi leggermente alla sola idea di lui, nu..
 
“Smettila scemo.”
 
Mi riprendo dai miei pensieri poco casti e cerco di svincolarmi dalla sua presa. Sembra che non mi ascolti, non si muove di una virgola, se non forse per aumentare la stretta.
 
“Zayn.. che..”
 
Le parole mi si bloccano in gola quando mi mordicchia dietro l’orecchio, con una mano mi accarezza il fianco, con l’altra tiene stretta la mia e mi disegna ghirigori sul dorso. Ho il membro sempre più duro.
 
“Lì, lo sai che non mi piace quando litighiamo, come prima.. per la storia della scommessa..”
 
Prendo due respiri profondi e cerco di mantenere fermo il tono della voce, sento la quasi erezione svanire completamente. La tensione ora la sento ovunque, ma non è eccitazione, mi sento a disagio.
 
“Non abbiamo litigato, solo.. parlato..”
 
Sussurro, con la mano sinistra raggiungo i suoi capelli castani, sopra la mia spalla, senza nemmeno rendermene conto.
 
“Si invece, altrimenti perché te ne saresti andato arrabbiato..”
 
“Non è vero io non sono arrab..”
 
Faccio per ribattere, lui mi afferra per i fianchi, mi volta verso di se e mi bacia a labbra serrate. Considerata la vicinanza dei nostri inguini ringrazio il cielo per avermi risparmiato l’imbarazzo di schiacciargli addosso il mio cazzo duro.
 
“Io non ce la faccio senza di te.”
 
Sussurra con le labbra ancora a contatto con le mie. Appoggio le mani sul suo petto e lo spingo leggermente lontano da me.
 
“Non devi, io sono qui, ci sono sempre stato.”
 
Lo guardo negli occhi, mi rendo conto di quanto il mio tono sia triste e rassegnato. Io ci sono sempre stato per lui.
 
“Liam, io ci voglio essere per te, devo. Senti prima ci ho pensato davvero e ho capito che..”
 
Lo sento tremare leggermente sotto le mie mani mentre parla veloce. Mi fissa le labbra, immagino per evitare di guardarmi negli occhi.
 
“Hei tranquillo davvero, questa situazione non è facile per nessuno dei due, ma non devi sentirti in obbligo di fare nulla, te l’ho detto, limitiamoci allo stretto necessario che andrà benissimo, del resto dobbiamo fingere solamente per un mese.”
 
Lo interrompo, stupido di quando sia migliorata la qualità delle mie bugie, sposto le mani dal suo petto, lascio cadere le braccia lungo i fianchi e faccio un altro passo indietro. Adesso mi guarda negli occhi.
 
“Devi darmi la possibilità di starti vicino Liam.”
 
“Hei..”
 
Mi avvicino e gli poso un bacio sulla guancia.
 
“È tutto apposto, tu mi sei vicino amico.”
 
Apre la bocca come se stesse per dire qualcosa, ma la richiude semplicemente.
 
“Forza, prepariamoci prima che Harry arrivi a bussare alla porta urlando che siamo in ritardo come al solito.”
 
Dico per mettere fine al silenzio spiacevole di un attimo prima. Lui si volta e afferra un paio di jeans chiari e stretti, una maglia nera semplice e si allontana dall’armadio abbandonando i vestiti sul letto.
 
“Hai ragione.. se consideriamo poi il fatto che tu ci metti degli anni per essere pronto..”
 
Mi prende in giro sghignazzando, senza l’apparente ombra di tensione di un attimo prima. Lo guardo ridere mentre si toglie la maglia e i pantaloni della tuta. Rosso in viso rivolgo l’attenzione alla mia parte di abiti riposti nell’armadio.
 
“Cosa? Sarei io a metterci degli anni?”
 
Ribatto indignato e di nuovo quasi completamente rilassato. Afferro i pantaloni neri e la camicia bianca, seguendo le indicazioni del riccio. Sento Zayn trafficare in bagno.
 
“Hai visto per caso la mia lacca per i capelli?”
 
Mi chiede affacciandosi alla porta e sorridendo.
 
“No..”
 
Rispondo dopo averci pensato un attimo. E lui scompare di nuovo alla mia vista.
 
“Deve essercene una nell’armadietto, controlla.”
 
“Ma io voglio la mia..”
 
Lo sento dire a bassa voce e mi viene in mente il discorso che mi ha fatto Harry allo Starbucks “Zayn non fa quello che gli altri vogliono, Zayn fa solo quello che vuole lui […] è forse una delle persone più […] possessive che io conosca. Quel che è suo non si tocca”.
 
“E se lasciassi i capelli giù?”
 
Esce dal bagno e si ferma davanti alla porta con le braccia aperte e la testa leggermente inclinata, si lascia ammirare con un sorriso poco convinto sulle labbra.
 
“Come sto?”
 
Chiede per riscuotermi dal mio silenzio. Sono fermo ad osservarlo. È meraviglioso. La maglia leggermente stretta mette in evidenza il petto scolpito, dal collo a v si intravedono i tatuaggi, quello che si trova poco sotto alla clavicola mi affascina in modo particolare. I capelli ricadono lateralmente sulla fronte. Sembra un modello di Armani o Gucci.
 
“Sì…”
 
Sussurro.
 
“Stai bene.”
 
“Grazie, ma stare bene non è abbastanza.”
 
Rientra in bagno e lo sento trafficare con la lacca mentre fischietta allegro.
 
“Prima donna..”
 
Dico tra me e me scuotendo la testa con un sorriso sulle labbra.

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Capitolo 9
*** Don't be a pussy ***


“E se lasciassi i capelli giù? Sono bello?” mi chiede uscendo dal bagno e fermandosi davanti alla porta con le braccia aperte e la testa leggermente inclinata.
 
Alzo lo sguardo e mi limito ad ammirarlo in silenzio per un attimo. Nonostante sappia di essere molto bello, trovo sia dolce il modo in cui attende una risposta con un sorriso poco convinto sulle labbra e le sopracciglia arcuate. Come se potessi dirgli che è orribile, come se potessi mentirgli.
 
“Come sto allora?” insiste per riscuotermi dal mio silenzio, con scarsi risultati.
 
Scuoto leggermente la testa per riportare la mia attenzione unicamente ai suoi capelli. Ammiro le ciocche lasciate libere sulla fronte che nascondono la piccola vena che si vede pulsare sulla sua tempia sinistra quando è insicuro. Mi concentro sulle sopracciglia scure che evidenziano il taglio felino dei suoi occhi e la pelle leggermente abbronzata che mette in risalto il suo sorriso bianco.  
 
Devo sembrargli totalmente rincretinito, qui imbambolato in silenzio, a fissarlo.
 
Apro la bocca per dirgli qualcosa, qualsiasi cosa, ma la maglietta stretta che indossa mi ricorda che sotto quel sottile strato di cotone troneggia il suo bel petto scolpito, e il collo a v che lascia intravedere i tatuaggi, in particolare quello che si trova poco sotto alla clavicola, mi trae in tentazione. Mi sento attraversare da un brivido alla sola idea di accarezzarlo e baciarlo proprio lì sotto.
 
“Sì…” sussurro allo Zayn della mia fantasia che geme sotto le mie labbra, “Stai bene” riesco finalmente ad aggiungere, dopo un breve colpo di tosse, allo Zayn reale.
 
“Grazie, ma stare bene non è abbastanza” mi liquida con tono offeso e rientra in bagno.
 
Faccio un respiro profondo ed abbandono definitivamente e di malavoglia il ragazzo moro ed eccitato delle mie fantasie per ritornare a quello irresistibilmente vanitoso della realtà. Lo sento trafficare con la lacca mentre fischietta nuovamente allegro.
 
“Prima donna..” sospiro tra me e me scuotendo la testa con un sorriso sulle labbra.
 
“Così mi stanno certamente meglio.. grazie mamma per avermi fatto tanto bello” lo sento affermare soddisfatto qualche minuto dopo.
 
Non gli presto particolare attenzione, sono abituato, del resto come gli altri della band, al suo simpatico narcisismo e devo ammettere sinceramente che se cambiasse mi mancherebbe questo suo lato.
 
Mi sfilo la tuta ed afferro i pantaloni neri che Harry mi ha consigliato, o per meglio dire praticamente costretto, ad indossare. Me li rigiro tra le mani indeciso. Sono stretti. Molto stretti.
 
“Se indossi quelli.. io dovrò passare la serata a scacciare i moscerini che ti infastidiranno..”
 
Sobbalzo e mi volto verso il moro appoggiato contro lo stipite della porta del bagno, ha i capelli sistemati in modo meticoloso e studiato in un alto ciuffo, e non posso fare a meno di concordare con lui riguardo a quello che l’ho sentito dire prima, è davvero bellissimo. Mi faccio un appunto mentale: ringraziare la signora e il signor Malik.
 
Con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate sposta lo sguardo dal mio viso, ai pantaloni e finisce per fissarmi il fondoschiena. Sembra quasi famelico, e non posso evitare di pensare a quanto vorrei che lo fosse veramente, mentre sento le guance farsi porpora. E quando finalmente realizzo che probabilmente mi fissa perché me ne sto imbambolato in mutante voglio solo sprofondare nel soffice tappeto che ho sotto i piedi.
 
“Chi ti dice che sarò infastidito?” gli chiedo voltandomi con tutta la disinvoltura che riesco a fingere e cominciando ad infilarmi i pantaloni in questione.
 
Faccio di tutto per muovermi nel modo più naturale possibile, ma fallisco miseramente nel momento in cui mi rendo conto di essere piegato in avanti e di sbattergli di conseguenza il culo, coperto dai soli boxer aderenti, praticamente in faccia. Raddrizzo velocemente la schiena e tiro su i pantaloni per i passanti, li sento aderire alle cosce e al didietro. Potrei morire d’imbarazzo per questo ridicolo siparietto, come se fosse la prima volta che mi vesto davanti ad un altro ragazzo.
 
“Non è detto che debba necessariamente essere tu quello infastidito..” mi parla direttamente nell’orecchio. Non l’ho nemmeno sentito spostarsi e ora percepisco il suo corpo aderire al mio.
 
“Vedi” continua, mentre io cerco di prendere fiato e non diventare bordeaux, con scarsi risultati “tu sei il mio ragazzo..” s’interrompe per strofinare il naso nell’incavo del mio collo.
 
Sento scosse di eccitazione scendere lungo la colonna vertebrale, le sento raggiungere il mio membro, e mi mordo la lingua per trattenere un gemito.
 
“E non mi piace l’idea che..” sussurra solleticandomi la pelle del collo con il suo respiro caldo. Mi appresto a chiudere i bottoni dei pantaloni per evitare che noti quanto tremo quando la sua mano raggiunge la mia e la accompagna sicura nel movimento. Fino a quando anche l’ultimo bottone non è chiuso non accenna a lasciare la presa, anzi mi accarezza dolcemente il dorso con il pollice.
 
E così mentre il ragazzo dei miei sogni mi chiude i pantaloni, l’unica cosa alla quale la mia mente perversa riesce a pensare e il suddetto ragazzo impegnato ad aprirmeli i pantaloni, e aggrovigliarmeli attorno alle caviglie per poi dedicarsi al mio..
 
“Dicevo” riprende “non mi piace l’idea che altri ti guardino, ti desiderino e ci provino” interrompe il flusso dei miei pensieri a luci rosse e mi accarezza con la mano libera il lembo di pelle che è rimasto scoperto tra il bordo dei jeans neri e la maglietta. Trattengo il fiato e aspetto che si sposti. Chiudo gli occhi e prego che si allontani in fretta prima che io possa perdere la calma o lui possa notare quando sono eccitato per essere appena stato sfiorato.
 
“Sii serio.. chi vuoi che ci provi” affermo con ironia. Mi stacco da lui faccio un paio di passi in avanti nervoso. Non tenta nemmeno di trattenermi, constato tristemente, si limita ad abbandonare le braccia lungo i fianchi.
 
“Inoltre.. tu sei il mio ragazzo per finta, unicamente per via di quella stupida scommessa” sbotto cercando di evitare di lasciar trasparire la mia delusione.
 
Mi mordo la lingua subito dopo aver detto l’ultima parola pentendomi per non essere riuscito a trattenermi, per essere stato così debole e per aver, anche solo per un attimo, sperato di ferirlo.
 
Vorrei riuscire a dire qualcosa che riesca ad offenderlo a tal punto da convincerlo a troncare questa sceneggiata, e a mettere fine al mio dolore.
 
“Sì, hai perfettamente ragione Liam.” Non mi guarda più, si china per indossare le scarpe.
 
Aspetto che mi mandi a quel  paese e che mi dica che far parte di questo gioco è stato uno sbaglio fin dall’inizio, che si pente anche solo di avermi tenuto per mano.
 
“Ma sai anche che, se non siamo abbastanza bravi a fingere, tutti comprenderanno che questa cosa è una farsa.”
 
Alzo lo sguardo stupido verso i suoi begli occhi castani. Dove sono gli insulti? L’ammissione di rinuncia?
 
“I fan si sentirebbero presi in giro, sarebbero delusi dal nostro comportamento, se sapessero che noi non..” indica prima se stesso e poi me per concludere.
 
“Io devo fingere di essere geloso, almeno un po’, del mio ragazzo..” il suo tono è incredibilmente pragmatico, incredibilmente diverso da quello caldo che ha usato per parlarmi all’orecchio un attimo prima. Ogni volta resto sconvolto di fronte a questo aspetto di Zayn. È mutevole tanto quanto lo sono io.
 
“..e sarebbe più credibile se anche tu fingessi di essermi fedele e di tenerci a noi” mi da il colpo di grazia.
 
Non rinuncia alla farsa, anzi mi sprona ad impegnarmi, e a fingere meglio. Il suo sguardo improvvisamente triste mi uccide all’istante. È convinto che non tenga a lui abbastanza.
 
Crede che nemmeno per finta sarei in grado di essergli fedele. Vorrei potergli dire la verità, che l’idea di fingere non mi piace, e non sono nemmeno bravo, ma solo perché lo amo.
 
“Farò capo a tutti i trucchi che ho imparato durante il mio unico corso di recitazione..” gli rispondo invece ironico e tagliente.
 
Mi volto e mi cambio in un attimo la maglietta. Sento solo l’impellente bisogno di uscire dalla nostra stanza.
 
“Perché fai così adesso?” lo sento chiedermi mentre mi chino a poco più di mezzo metro da lui per raccogliere le scarpe e indossarle.
 
“Così come? C’è un modo per indossare le scarpe che lascia trasparire quanto io sia innamorato di te o quanto io ti sia fedele?” ribatto acido.
 
Mi afferra per il polso e mi tira su finché non mi trovo in piedi davanti a lui.
 
“Non riesco a capire, perché sei arrabbiato adesso?” mi chiede calmo, ha comunque lo sguardo accigliato.
 
“Senti se è davvero così tanto un problema per te questa cosa, se non mi posso avvicinare a te senza tu ti innervosisca, se non posso toccarti senza che..” fa un gesto con la mano in aria “allora è meglio che lasciamo perdere subito” abbandona anche la presa sul mio polso, mi sorpassa e si avvicina alla porta di uscita della camera.
 
“Non avevo capito che per te fosse così improponibile l’idea di una relazione con me.”
 
Raccoglie il portafogli dal mobiletto accanto alla porta e lo infila nella tasca posteriore dei pantaloni.
 
“Finta relazione” si corregge aprendo la porta e voltandosi finalmente verso di me.
 
“Senti Zayn, non è così.. io non..” cerco di riscattarmi.
 
“Lascia perdere, va bene?! Con gli altri ci troviamo di sotto giusto? Andiamo..” mi zittisce ed esce dalla camera.
 
Mi schiaffo una mano in faccia e mi strofino gli occhi. Sono stanco di me, del mio temperamento debole. Sono deluso.
 
Mi odio per quello che mi sono fatto da solo.
 
Controllo il mio riflesso nello specchio appeso di fianco all’uscita “e questo è solo l’inizio Liam, pensa alla serata che ti aspetta, ci sarà da divertirsi” dico ironico allo scemo che ho di fronte.
 
Apro la porta ed esco in corridoio. Mi avvio verso l’ascensore cercando di raddrizzare le spalle e non sembrare il mollusco che mi sento di essere. Me la sono cercata, ma non gliela darò vinta.
 
Sarò il miglior fottuto finto fidanzato che si sia mai visto e “raggio di sole!” mi urla Harry nell’orecchio, facendomi prendere un colpo “sei pronto per dimenare le tue chiappe d’oro e mandare Zayn diretto sul pianeta Gelosia?” conclude con tono di voce più basso e cospiratore strizzandomi il culo con tutte e due le mani.
 
“Tu sei tutto scemo amico, lasciatelo dire” rido e faccio un balzo in avanti per portare il mio didietro a debita distanza dalle sue zampe da maniaco.
 
“E comunque, riguardo al nostro piano..” dico e mi fermo davanti alle porte “non sono molto convito” schiaccio il pulsante.
 
“Liam, sono uno stratega che i coglioni dell’esercito se lo sognano uno come me..” entriamo nell’ascensore “fidati.” Lo guardo con un sopracciglio alzato poco convinto, lui mi punta un dito contro e mi si avvicina con aria minacciosa mentre le porte si richiudono “Io. Non. Sbaglio. Mai.”








Raggi di sole, come state?

Se siete arrivati fino a qui, se mi siete rimasti fedeli, se nonostante tutto sentite di potermi concedere ancora un po' di fiducia, non posso dirvi altro se non che vi amo. Purtroppo ho passato un periodo non dei migliori, i miei esami iniziano il 7 agosto, e ho già il cuore in gola. Avrei potuto scegliere una strada più tortuosa del Politecnico, avrei potuto fare la mangiatrice di fuoco, o meglio ancora l'addestratore di leoni marini.. Vi chiedo scusa, anche se considerato che ognuno porta il peso delle proprie scelte, io di scusanti proprio non ne ho.

PS: Finiti questi caspita di esami risponderò alle recensioni, per le quali vi ringrazio di cuore, e mi dedicherò alle storie in corso. Mi scuso inoltre se il capitolo non è quello che vi ho promesso e quello che vi aspettavate, ho pensato di postare questa breve parte per farvi sapere che ci sono ancora, non con l'intendo di deludervi.

Vi adoro, a presto.

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