Dirottamento aereo... (da revisionare)

di CrazyMind
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Partenza ***
Capitolo 2: *** Imprevisti...! ***
Capitolo 3: *** I problemi aumentano ***
Capitolo 4: *** Presi in ostaggio ***
Capitolo 5: *** Bisbigli e... ''piccoli'' problemi col carburante ***
Capitolo 6: *** Tensione in aumento... ***
Capitolo 7: *** Fase di atterraggio: iniziata! ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Partenza ***


 Sospirando mi avvicinai sempre di più alla porta d’imbarco ma mi fermai per aspettare gli altri.
-Ragazzi! Muovetevi su! Quanto siete lenti…- e abbozzai un sorriso. Sentendo il mio richiamo gli altri quattro si mossero più velocemente verso la mia direzione ridendo ma senza farsi notare troppo dagli altri passeggeri.
-Si, scusaci hyung! Stavamo parlando di cosa faremo appena arrivati. Sai… Roma è una città tanto antica ma immortale. Mi sembra ci sia pure un detto…- e il dinosauro di casa mise una mano sotto al mento e cominciò a pensare intensamente a questo presunto detto romano guardandosi intorno. Sospirai ancora una volta e misi una mano sulla sua testa dandogli piccoli buffetti su di essa.
-Basta crederci Jong… basta crederci.- risi e lui si girò verso di me stupendomi, come sempre, con la sua risposta.
-Ovvio!- e mi sorrise a trentadue denti bloccando i miei buffetti sulla sua testa perché se ne era andato. Sorrisi e raggiunsi tutti gli altri componenti del gruppo. Ebbene si: gli SHINee finalmente stavano andando a Roma per il loro primo concerto in Italia e ci stavamo per imbarcare sull’aereo che ci avrebbe portato alla nostra meta. Era già da due ore che eravamo all’aeroporto di Incheon per fare il check-in e passare in mezzo a tutti i fan che ci erano venuti a salutare come ogni volta. Anche se noi ci vestivamo in modo tale da non farci riconoscere, almeno non subito, c’erano sempre almeno centinaio di fan se non di più… come se fossimo ad un concerto. Per l’”occasione”, Minho, Jonghyun e Key si erano messi degli occhiali scuri con annesso cappellino mentre io e Taemin ci eravamo limitati solo a quest’ultimo. Tutti noi indossavamo però una semplice maglietta a maniche corte, tranne Jonghyun che aveva messo come al solito una “bella” canottierina per far felici le fans e perché, diceva lui, si trovava più comodo e dei pantaloni alla pinocchietto perché ci avevano avvisati del caldo torrido che faceva nella capitale.
Mentre stavamo per salire sull’aereo si sentivano da lontano ancora le voci delle fans che urlavano:
-Taemin Oppa! Saranghae!-
-SHINee!! Buon viaggio!-
-Jonghyun oppa!!!-
-Minho oppa!-
-Key oppa!!!-
E ogni tanto si sentiva il mio nome…
-Onew oppa!-
… ma con meno enfasi rispetto agli altri… Sospirai ancora una volta sconsolato. Non che non avessi fan anzi… ne avevo molte e le mie MVP erano stupende però… credevo di essere quello ad averne di meno rispetto al resto del gruppo, ecco.
A distogliermi dai pensieri deprimenti che mi avevano invaso il cervello fu il poliziotto vicino all’aereo che ci strappò i biglietti e ci fece salire come al nostro solito. Ormai era come prendere la macchina: andavamo così tante volte in giro per il mondo che era diventata una specie di routine.
L’SM ci aveva prenotato dei post ai lati dell’aereo dato che a nessuno di noi cinque piaceva viaggiare senza vedere dove stavamo, soprattutto al sottoscritto, quindi mi avviai verso il mio posto e mi sedetti vicino al finestrino. Vicino a me non si mise nessuno mentre dietro di me c’erano Jonghyun e Key e davanti a me Minho e Taemin.
E poi si chiedono come nascano la JongKey e la 2Min… scossi la testa leggermente divertito. Vidi Taemin mettersi subito le cuffie e a parlare con Minho (si, come me Taemin era capace di parlare con le cuffie alle orecchie) mentre, appena girata la testa vidi Jonghyun e Key parlottare fra loro e cominciare sin da subito a farsi foto con l’iPhone del più grande e a volte con la macchinetta dell’altro. Che cosa potevo fare io solo soletto? Ovvio! Mettere della buona musica nelle orecchie e cacciare un pisolino. Tanto… che cosa sarebbe dovuto succedere?

Angoletto autrice :3
Allora! Ragazzi! Questo capitolo è breeeeeeeeeeeeve breve breve lo so... però l'ho voluto tagliare qui per un motivo! :3 E comunque questo è solo l'inizio... starete a vedere cosa succederà poi! :D Come mi è venuta l'idea?! Beh... Mmmmmmmhhhhhhhhhhh........ Ve lo dirò al prossimo capitolo dato che rischio di spoilare troppo!!! xDDDD Sciao a tutti! :3
Chu!!! <3

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Capitolo 2
*** Imprevisti...! ***


Prima che mi appisolassi completamente sentii un rumore vicino a me. Strano. Di solito la SM faceva in modo tale che rimanessimo comunque solo tra noi senza avere fan o altri sconosciuti seduti vicino a noi.
Aprii piano piano gli occhi e lo scrutai senza farmi accorgere: era un uomo, non avrà avuto più di trent’anni, e indossava una canottiera scura simile a quella di Jonghyun e portava legato in vita un maglione nero. Indossava dei pantaloni da trekking neri anch’essi e degli scarponcini sempre da trekking marroni.
Ma… sicuro che avesse preso l’aereo giusto? Mica andavamo sulle Alpi in cui poteva avventurarsi anche con un po’ di fresco… Stavamo andando a Roma! In cui facevano 30 gradi se non di più! Bah… Sarà freddoloso.
Nel ritornare alla mia posizione da “orso in letargo”, posai accidentalmente lo sguardo sulle sue mani: aveva un passamontagna, di quelli per andare a sciare.
E che cavolo ci faceva con quel coso su un aereo!? Che avesse così freddo!? Ma dai! Impossibile… Bah… lasciamo perdere. Meglio dormire essendoci otto ore di differenza e ben sedici ore di viaggio. A quel pensiero mi disperai: sedici ore di viaggio con uno scalo in Russia… Dormire! Dormire era d’obbligo altrimenti non mi sarei mai retto in piedi!

Alzai le spalle senza più considerare quel tizio seduto vicino a me e voltai il mio sguardo verso il finestrino.
Ci stavamo muovendo infatti, dopo qualche secondo  si cominciò a sentire la voce della hostess amplificata che ci diceva di spegnere telefoni cellulari oltre a darci tutte le informazioni per un possibile incidente. Il mio l’avevo già spento e ormai, viaggiavo talmente tanto con l’aereo che le conoscevo a memoria per cui era “leggermente” inutile. Misi le cuffie e iniziai a sentire la mia musica appisolandomi.


Passarono almeno venti minuti quando sentii l’uomo seduto vicino a me muoversi talmente tanto da svegliarmi.
E che cavolo! Non mi poteva far dormire?! Volsi lo sguardo verso di lui per dirgli di smetterla ma mi ritrovai una persona completamente diversa da prima tanto che riaprii e chiusi gli occhi più volte per assicurarmi di aver visto bene. Aveva il passamontagna addosso, il maglione a collo alto che prima gli circondava la vita e degli occhiali scuri che prima non avevo notato. A quella vista mi spaventai: che cavolo ci faceva uno vestito così?! Non ero stupido perciò avevo già capito cosa stava per accadere ma non volevo accettarlo. Mi girai agitato ma senza darlo a vedere a quel tizio cercando di vedere cosa stessero facendo gli altri membri. Jonghyun e Key giocavano ancora a fare delle foto forse per postarle sul twitter del primo e su Me2Day mentre Minho e Taemin stavano dormendo beatamente l’ultimo sulla spalla del più alto con una cuffia per uno per sentire la stessa musica. Mi rigirai verso quel tizio per vedere cosa stava facendo quando vidi arrivare una hostess stranita vedendo l’abbigliamento inusuale del passeggero vicino a me.

Con la voce leggermente tremante cominciò a parlare.
-S-signore?-
Appena l’hostess finì di parlare la persona vicino a me si alzò di scatto e le puntò contro una pistola per poi bloccarle i movimenti e passarle un braccio intorno al collo puntandole la pistola sulla tempia.
-Tutti fermi o sparo!! Tutti seduti! Non provate ad alzarvi, chiamare qualcuno o questa bella signora finisce male!- disse mentre l’hostess si agitava e urlava di lasciarla andare.
Cosa potevo fare?
Angoletto autrice :3
Mi spiace ragazzi se questi capitoli sono tanto corti ma li taglio così per farvi nascere la suspance, cosa che spero stia riuscendo, e adesso ho leggeri problemi nel pubblicare le storie dato che sono al mare, in un hotel e ogni tanto capita che uso il computer di mio padre! xP Quindi la scrittura continuerà tranquilla dato che con il mio fidato iPod andrò avanti più che posso mentre la pubblicazione dipende se riesco a pubblicare dal PC oppure mi farò aiutare. Comunque, ringrazio tutte le persone che già stanno apprezzando questa mia ficcy (acie! :3) e sia chi la sta solo leggendo!!! Mi raccomando: recensite in tanti perchè tengo molto al vostro giudizio!!! Magari ne posso scrivere di migliori!! :D Sciao a tutti belli! E al prossimo capitolo!!!
Chu!! <3

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Capitolo 3
*** I problemi aumentano ***


La situazione cominciava a farsi pericolosa e il fatto di non saper come uscire da qui non era certo d'aiuto! Sentivo che dietro di me i ragazzi avevano sicuramente smesso di fare foto mentre Taemin e Minho si erano solo mossi nel sonno, non si erano risvegliati completamente. Così, decisi di svegliarli prima che potesse farlo uno di quelli armati perché sapevo che ce ne erano altri, me lo sentivo. Mossi solo una mano per scuoterli un pochino senza farmi vedere ma non riuscì nemmeno quel contatto a farli risvegliare dal mondo dei sogni per cui non trovai altra soluzione che avvicinarmi ma silenziosamente.
Piano piano mi ritrovai con le loro spalle che si toccavano e le loro orecchie davanti a me per cui cominciai a chiamarli sussurrando.
-Yah! Ragazzi.. Svegliatevi... Siamo in pericolo! Sveglia!- e li scossi automaticamente con la mano. Evidentemente il tizio che era seduto vicino a me se ne accorse perché chiamò un suo complice per lanciargli letteralmente la hostess e puntare una pistola su di me.
-Hey ragazzino! Avevo detto di stare fermi o sparavo. Vuoi giocare? Ok giochiamo!- e premette il grilletto. Per lo spavento chiusi gli occhi e sentii un dolore atroce al braccio. Istintivamente mi portai l’altra mano sul punto colpito stringendolo ed emettendo un lamento. Intanto sentivo persone che trattenevano il respiro, qualche ragazza lanciare un grido per lo spavento e Jonghyun che urlava il mio nome insieme a Key. Mi piegai in due dal dolore digrignando i denti per non urlare.
Riaprii piano piano gli occhi per guardare il tizio con la pistola e notai con la coda dell’occhio che Taemin e Minho si erano svegliati a causa dello sparo mentre Key e Jonghyun erano rimasti shoccati con la bocca e gli occhi aperti a fissare prima me e poi il tizio coperto.
Questo si girò verso di loro e gli puntò la pistola.
-Volete lo stesso trattamento?! Allora state in silenzio senza muovervi!!- urlò.
-E anche tutti voi.- disse girandosi verso il resto dei passeggeri.
All’improvviso sentii una porta sbattere violentemente e alzai leggermente lo sguardo per vedere cosa stesse accadendo: avevano buttato fuori dalla cabina dei piloti le hostess che stavano sempre con loro con una pistola puntata sulla testa e le mani in alto. Ero completamente terrorizzato. Infondo, non si vedeva spesso una cosa del genere no?
Quei tizi spinsero le ragazze verso gli altri passeggeri facendole sedere vicino ai carrelli con gli snack del viaggio per poi legarle le mani dietro la schiena. Mentre questi si occupavano delle hostess, altri quattro uomini entrarono nella cabina del comandante e intravidi due tizi puntare un mitra alla testa di questo insieme al suo co-pilota prima che la porta si chiudesse del tutto.
Il tizio che mi aveva sparato andò verso la cabina del comandante ma non vi entrò e prese un altro mitra per puntarcelo poi addosso tenendoci sotto tiro senza proferir parola. Intanto sentivo la ferita andarmi sempre più a fuoco e aumentai la presa su di essa cercando di alleviarmi un po’ il dolore ovviamente, senza risultati.
Jong e Key mi guardarono insieme a Taemin e Minho da davanti cercando di avere un contatto almeno visivo. Con un cenno del capo gli feci capire che stavo “bene” e che non dovevano preoccuparsi, almeno non in quel momento. Evidentemente loro capirono e ritornarono seduti normalmente lanciandomi ogni tanto occhiate preoccupate.
Passarono almeno trenta minuti e un dirottatore venne fuori dalla cabina del comandante. Stava cercando qualcuno con lo sguardo quando poi alla fine adocchiò una hostess e iniziò a parlottare con lei. Questa, intimata da un coltello sulla gola, si avvicinò al telefono che serviva per parlare con i passeggeri e gli passò la cornetta scansandosi. Il dirottatore la prese ed iniziò a parlarci.
-L’aereo è sotto il nostro controllo adesso ed è installata pure una bomba. Se farete tutto ciò che vi diremo non vi accadrà niente e la bomba non salterà.- e chiuse la chiamata.
I passeggeri cominciarono ad agitarsi leggermente guardandosi intorno senza una meta precisa o magari solo per trovare una persona che gli dicesse cosa fare.
All’improvviso dalla cabina del comandante uscì un pilota. Evidentemente il co-pilota essendo anche ferito vicino alla nuca. Si sedette vicino a me e non persi tempo cominciando a chiedergli qualcosa.
-C-che cosa vogliono quelli? Che richieste hanno fatto?- sussurrai. Quello si girò verso di me e, tirando un sospiro inziale, cominciò a raccontare.
-Vogliono scappare… d-devono andare in Svizzera. Dicono di essere in undici. Lei, piuttosto… come sta? Noto che le hanno sparato.- disse iniziando a preoccuparsi.
-Eh? N-no sto bene. Non si preoccupi tanto non è niente in confronto al pericolo che stiamo passando.- e gli sorrisi un po’ forzatamente per il dolore che stavo provando. Lui annuì e cominciò a guardare avanti mentre un’altra hostess gli andava vicino per curarlo. Notando anche le mie condizioni cominciò a tamponare la ferita ma questo non fece altro che aumentare il bruciore che già stavo provando da un po’ lasciandomi sfuggire qualche gemito di dolore. Sentendoli nel più completo silenzio le persone si girarono verso di me e cominciai a sentire dei brusii. Anche gli altri membri cominciarono a girarsi intorno leggermente dubbiosi per cercare di capire perché ci fossero quando, come se ci avessero letto nel pensiero, una ragazza straniera disse a voce un po’ più alta il suo pensiero che stava condividendo con l’amica.
-Hey… ma quello non è Onew?! C’è… proprio Onew degli SHINee!?!? – disse tutta euforica guardando la sua amica. Di tutto il discorso riuscii a percepire solo il mio nome e SHINee. Bene. Mi avevano riconosciuto. Sospirai. Beh… doveva essere normale, no?
-Eh!? Chi? Boh… non sono in fissa come te!- le rispose sempre nella sua lingua mentre io cominciai a fissarle.
-Hey hey hey! Mi anzi, CI sta fissando!! Devo sapere se è lui! Scusi?- chiese alla ragazza davanti a sé in inglese e iniziai a capirci qualcosa.
-Scusi! Ma… quello non è Onew degli SHINee?- e m’indico sempre euforica posando lo sguardo una volta su di me, una volta sulla ragazza con cui parlava e un altro ancora sulla sua vicina di volo che si era impiantata una mano sulla fronte guardandola come se fosse senza speranza. La povera “vittima” le rispose in un inglese stentato e, non sapendo parlare bene, non riuscì a darle la risposta che desiderava.
-Lascia perdere Chiara… mettiti seduta che è meglio…- le disse la sua amica in quella lingua.
-Uffa… A me sembra tanto lui… ma… quelli dietro non sono Jonghyun e Key? E davanti non sono Minho e Taemin?- cominciò a dire sempre più euforica come una bambina davanti ad un negozio di dolci.
-Ma lasciali in pace! Anche se…- la ragazza non riuscì a finire quella frase dalla lingua sconosciuta che un dirottatore le arrivò vicino intimandole di stare zitte per poi venire dalla mia parte con un sorriso che non mi piaceva per niente sulla sua faccia.
-Ebbene, tu saresti un cantante? E anche voi ho sentito…- disse ghignando e guardando gli altri membri.
Si metteva veramente male…

 Angoletto autrice :3
I'm sooooooooooooooooooooooooooooooo sorry per il ritardo ma questa è la mia prima storia che pubblico prima di finirla di scrivere e non sarò molto regolare nella pubblicazione dei capitoli. Di solito pubblico tre capitoli indietro rispetto a quello che sto scrivendo. Adesso sono verso la fine del sesto, dovevo prima completarlo per poi pubblicare il terzo ma ero in un ritardo... >3< comunque... Spero vi sia piaciuto e che vi faccia interessare ancora di più alla storia!!! Spero veramente di finirla di scrivere così da poterla pubblicare tutta presto! :3 RECENSITE!!!!!! Sciau belli!!! Al prossimo capitolo!!!
Chu!! <3

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Capitolo 4
*** Presi in ostaggio ***


-Allora, ho sentito bene? Siete dei cantanti?- ci chiese puntandoci il mitra addosso. Rimasi terrorizzato da quella scena: avevo paura sia per me che per i miei compagni.
-Vedete di rispondere senza mentire! Altrimenti il vostro amichetto farà una brutta fine.- disse puntando l’arma su Taemin che sbarrò gli occhi preso dalla paura. Senza nemmeno pensarci risposi stupidamente.
-Si si siamo cantanti ma lascialo stare…- dissi seguito subito dalla conferma degli altri membri eccetto Taemin che era rimasto letteralmente shoccato da quell’arma davanti la sua faccia che dopo qualche secondo dalla nostra “dichiarazione” venne ritratta. Quel tizio sorrise malignamente e se ne andò verso altri due dirottatori per parlargli e ogni tanto si giravano verso di noi. Mi rivolsi a Taemin che ancora non si era mosso per lo spavento e cercai di scuoterlo per quel che potevo ma venni fortunatamente aiutato da Minho.
-Yah… Taemin-ah! Tranquillo… calmati…- gli dicemmo. Vidi che anche Jonghyun e Key erano preoccupati e volevano aiutarlo ma non potevano fare un passo che quelli gli puntavano un’arma contro perciò decisero di guardare e basta cercando di dare sostegno morale. Minho lo abbracciò per infondergli ancora più coraggio e si riscosse dallo shock iniziale.
-S-sto bene… sto bene hyung… grazie…- disse con voce tremante e ci sorrise sforzandosi di non farci vedere quanto invece ancora fosse sconvolto. Diedi il mio contributo e gli sorrisi anch’io poi mi piegai verso gli altri due dietro e li tranquillizzai dicendo che si era ripreso. Non feci in tempo a ritornare seduto normalmente che io, Jonghyun e di nuovo Taemin, ci ritrovammo dei mitra puntati addosso. Taemin rimase di nuovo shoccato da quella vista ma, avendone già avuto uno di fronte qualche minuto prima e con il tocco di Minho sulle sue spalle, riuscì a riprendersi quasi subito.
-Alzatevi. Tutti quanti!- c’intimò il tizio che mi puntava. Ci guardammo tra di noi confusi e impauriti.
-Forza! Veloci! Non fateci perdere tempo!- ci urlò un altro dando una spinta sulla fronte di Jonghyun con la propria arma. In quel momento capii che se non avessimo fatto quello che ci dicevano, gli SHINee avrebbero potuto non esistere più perciò mi alzai sempre tenendo premuto il braccio sinistro sulla ferita di poco prima e feci cenno con la testa anche agli altri di seguirmi altrimenti avrebbero fatto una brutta fine. Fecero un cenno del capo e si alzarono pure loro per seguirmi. Per farmi uscire fuori il dirottatore che avevo davanti mi strattonò per la maglietta facendomi male alla ferita e feci una smorfia di dolore lasciando sfuggire un piccolo gemito che i miei amici sentirono. Mi guardarono preoccupati. Cercai di rassicurarli ma quello continuava a strattonarmi senza darmi la possibilità di far calmare il dolore quindi, la mia faccia era solo una smorfia e ciò non li riusciva a tranquillizzare. Il dirottatore mi portò verso le due hostess legate vicino al carrello e mi fece sedere per terra vicine a loro mentre i miei amici venivano spinti dai mitra dei dirottatori dall’altra parte. Mi si avvicinò uno sempre con un’arma in mano e cominciò a parlarmi.
-Sei tu il leader?- domandò serio.
-Eh? S-si… perché?- risposi titubante e dubbioso.
-Perfetto adesso zitto qua.- e se ne andò facendo venire un altro che si mise vicino rimanendo con il mitra puntato addosso a me e stessa cosa accadde agli altri però non un dirottatore per uno come mi ero immaginato ma uno per tutti loro. Perché? Mi sembrava strano. Se il co-pilota mi aveva detto che erano in undici, perché solo uno è andato da loro?
Le hostess mi guardarono incredule come se vedessero una persona per la prima volta quando poi una di loro interruppe quello strano scambio di sguardi.
-Ma... Sei veramente Onew degli SHINee? E loro sono Minho, Jonhyun, Taemin e Key degli SHINee?- chiese alzando piano piano la voce.
-Ehm... Si...- risposi titubante e con lo sguardo dubbioso: perché insisteva nel chiederlo?
-Wow! Sono una grande vostra fan solo che con il lavoro e il modo in cui eravate vestiti non vi avevo riconosciuto.- e mi sorrise.
-Ah beh... Grazie.- e le stentai un sorriso. Questa emise un gridolino di gioia e rimase a fissare peggio di una stalker. Ooooook... Anche nel mezzo di un dirottamento certe persone non erano per niente normali come questa hostess e... Quella ragazza! A causa sua ci hanno scoperti e ora chissà che cosa ci accadrà. Mi voltai verso di lei e la vidi che fissava prima me, il dirottatore che mi puntava e poi gli altri ragazzi per tornare di nuovo con lo sguardo su di me. Aveva uno sguardo preoccupato e gli occhi non mostravano altro che dispiacere. Doveva pensarci un po' prima però... Nemmeno io in effetti potevo sapere che sarebbe successo ciò. A distrarre i miei pensieri furono i bisbigli di alcuni dirottatori vicini alla cabina del comandante. Che cosa avevano di tanto importante da dirsi?
 
Angoletto autrice :3
Mi spiaceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!! Allora: 1) sono in grave ritardo col postare questa storia ma non riesco ad andare avanti come speravo e 2) è cortissimo lo so!!! >3<   Sinceramente questo mi sembra essere il più corto insieme al secondo, gli altri che sto scrivendo sono più lunghi anche se non enormi :3. Che dire? Spero vi sia piaciuto e che continuerete a leggere la mia storia con piacere!!! :) Mentre scrivo i nuovi capitoli aspetto con ansia le vostre R-E-C-E-N-S-I-O-N-I!!! Ebbene si, esistono anche quelle e io non vedo l'ora di leggerle per sapere se vi è piaciuta e cosa o se non vi è piaciuta sapendo sempre il perchè. Ok me ne vado va! xP Sciau belli! Alla prossima! :3
Chu!!! <3

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Capitolo 5
*** Bisbigli e... ''piccoli'' problemi col carburante ***


I bisbigli cominciarono ad innervosirmi dopo un po', soprattutto quando sentii la parola SHINee in mezzo. Cercai di avvicinarmi piano piano, senza farmi notare dal dirottatore armato, al piccolo corridoio che univa i passeggeri con la cabina del comandante e i bagni. Fortunatamente ci riuscii e potei capire cosa si stessero dicendo.
-Quelli possono valerci una fortuna! T'immagineresti quanto ci guadagneremo con loro?-
-Ah si? E come pensi di fare genio?-
-Ma è facile hyung! Basta che in Svizzera li portiamo con noi oppure chiamiamo direttamente qua la loro casa discografica.-
-Quanto sei scemo!- e sentii un suono tipico di un pugno in testa.
-Non possiamo usare i cellulari ricordi? O vuoi finire all'inferno invece che in Svizzera?-
-Ah... Ahhhhh giusto giusto... Eh eh... Me ne ero dimenticato. Allora va bene la prima opzione no? Li portiamo con noi e chiediamo un bel riscatto.-
-Comincia a piacermi il tuo modo di ragionare cervello di gallina sai?-
-Eh eh grazie hyung!- e rise. Intanto sentii dei passi che si affievolivano e andavano verso la cabina del pilota mentre l'altro continuava a parlare tra sé e sé.
-Anche uno andrebbe bene. Basta prendere quello giusto... Ma... Aspetta! HYUNG!! Come mi hai chiamato prima?!?-
-Lascia perdere... È troppo complicato per te.- e rise malignamente.
-Eh no! Ora me lo dici!- e i passi di quella zucca vuota scomparirono.
Rimasi shoccato da quella dichiarazione. Volevano rapirci? Per che cosa? Per fare soldi... Non se ne sarebbe mai parlato! Assolutamente! I miei amici che rischiavano la vita solo perché cantanti. No! Mai! Li guardai come per assicurarmi che fossero ancora li, con me e li vidi. Appena volsi loro lo sguardo mi sorrisero leggermente preoccupati ma rincuorati di essere ancora tutti integri. Improvvisamente l'aereo fece un enorme sobbalzo e mi appiattii al suolo accompagnato dai dirottatori, dai miei compagni e dalle hostess vicino a me. Dopo qualche secondo uscì un dirottatore con la faccia spaventata guardandosi intorno senza meta almeno così credevo finché non vidi il suo sguardo puntato sul co-pilota che ormai si stava riprendendo completamente. Gli si avvicinò e cominciò a parlargli facendogli delle domande a cui il co-pilota dovette rispondere per non trovarsi una pallottola in fronte. Man a mano che il ferito andava avanti nella sua risposta, il dirottatore sbarrava piano piano sempre di più gli occhi sbiancando anche leggermente ma all'improvviso cominciò ad inveirgli contro urlando.
-MENTI! TU... TU STAI MENTENDO! È OVVIO!!- e gli mollò uno schiaffo su una guancia. Ciò però non fece desistere il co-pilota da qualsiasi affermazione avesse fatto infuriare il dirottatore. Riuscii solo a sentire una frase sussurrata da quello.
-Se non atterriamo ora, l'aereo precipiterà.-
Quello armato si infuriò ancora di più mentre io mi spaventai terribilmente. Come sarebbe a dire che sarebbe precipitato?! Cos'era quella storia?!
All'improvviso quello fece uno scatto verso la mia direzione e andò nella cabina del comandante arrabbiato e spaventato allo stesso tempo aprendo la porta di scatto e sbattendola tanto violentemente da farmi sobbalzare. Si sentirono delle urla ma non seppi capire che cosa si stessero dicendo purtroppo finché il dirottatore di prima non uscì ancora più incavolato e spaventato andando in mezzo ai passeggeri in cerca di qualcuno. Questi intanto si guardarono straniti tra di loro cercando di capire cosa stesse facendo quando improvvisamente si insinuò vicino ad una ragazza bionda, evidentemente europea, e la prese per un braccio costringendola a togliersi la cintura velocemente e seguirlo. Appena questa si alzò le mise un braccio intorno al collo e la portò fino alla cabina del comandante aprendo sempre violentemente la porta. Mi sporsi quel tanto che bastava per vedere cosa stesse succedendo e sbarrai gli occhi terrorizzato: aveva un coltello puntato alla gola della ragazza che era disperata. Il tizio ricominciò ad urlare verso il pilota.
-ALLORA?! ANCHE ADESSO MI DICI CHE NON CI SONO POSSIBILITÀ?! TI ABBIAMO DETTO CHE DOBBIAMO ANDARE IN SVIZZERA! E LI ANDREMO! ALTRIMENTI QUESTA RAGAZZA FARÀ UNA BRUTTA FINE!!- ed iniziò a premere quel coltello sulla sua gola facendo uscite qualche rivolo di sangue. Questa ovviamente cominciò ad urlare sia per lo spavento sia per il dolore che stava provando.
-FERMO! TI HO GIÀ DETTO CHE NON POSSO ANDARE DIRETTAMENTE IN SVIZZERA PERCHÈ MANCA IL CARBURANTE! PER ANDARE A ROMA DOBBIAMO FARE PER FORZA UNO SCALO IN RUSSIA! ALTRIMENTI IO NON VI CI POSSO PORTARE!- urlò in risposta il comandante mentre quelle della ragazza erano cessate perchè aveva smesso anche il dirottatore di farle del male.
-Forse non mi sono spiegato bene. Ora guarda qua cosa succede se non mi danno ascolto!- disse per poi tagliare la gola alla ragazza che lanciò un grido di dolore per poi accasciarsi a terra ormai priva di vita. Stavo per vomitare. Era una scena rivoltante. Vedevo il sangue che si spargeva sul pavimento dell'aereo e che andava a fare da letto a quella povera ragazza.
Il pilota non rispose a quella provocazione e il dirottatore si arrabbiò ancora di più per cui tornò indietro e cercò un altro ostaggio. Iniziò a guardarsi intorno e il suo sguardo cadde su me e i miei compagni. Non mi mossi sperando che quello che gli stesse passando di mente fosse solo frutto della mia immaginazione ma quello, fattoci un esame, si avvicinò verso di me, mi prese per i capelli, e nello stesso modo in cui prese la ragazza prima, mi mise davanti al pilota che ora riuscivo a vedere bene: era imperlato di sudore, un tizio gli puntava un mitra mentre un altro era pronto con un ascia per colpirlo con già un segno rosso alla fine del manico. Forse con quello aveva colpito il co-pilota.
Appena arrivammo davanti a lui, posizionò il coltello sul mio collo pronto per un nuovo omicidio. Gli altri del gruppo si cominciarono ad agitare chiamandomi per nome insieme al resto dei passeggeri che ormai avevano capito tutti chi fossimo, mentre il pilota diventava sempre più rigido sulla sedia.
-Beh?! Allora? Che vuoi fare?! Vuoi essere responsabile pure della SUA morte?!?- chiese il dirottatore dietro di me ormai in preda all'ira e al panico.
Non sarebbe andata a finire bene... Me lo sentivo...


Angoletto autrice :3
Raaaaaaaaaagazzi... allora! :3 Sono tornata con un nuovo capitolo! Non so quando pubblicherò il prossimo perchè sono in montagna e non ho molta connessione ma prometto che andrò avanti cmq e appena potrò posterò nuovi capitoli! :3 Beh!? Allora? Che ve ne pare?! RECENSITE DAI DAI DAI! Sciau belli!!!
Chu!! <3

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Capitolo 6
*** Tensione in aumento... ***


 Erano momenti carichi di tensione, si sentiva nell'aria. Ormai il dolore al braccio non lo calcolavo più, ero più preoccupato per quel coltello puntato sulla gola pronto a tagliarla. Ansimavo per la paura e lanciavo sguardi una volta al pilota davanti a me intento nella guida ma evidentemente preoccupato ed uno al dirottatore dietro di me con la coda dell'occhio. Sentivo che anche lui aveva il respiro affannato essendo il suo petto a stretto contatto con il mio. Il pilota strinse ancora più forte il volante davanti a sé e iniziarono a scendere delle goccioline di sudore dalla fronte. Potevo solo immaginare come si dovesse sentire: mettere in gioco la vita delle persone ma per salvarne altre che sono degli idol oppure rischiare e cercare di salvarne più possibile senza fare differenze.
Sentii la pressione del coltello farsi più forte e la lama cominciarmi a trafiggermi. Gemetti di dolore tra i denti stretti.
-Allora?! Qui finisce male anche per lui sai? E la colpa di chi sarà?! Mia no di certo! Io l'ultimatum te lo do! Sei tu che non esegui gli ordini che ti vengono dati.- disse sempre incavolato e spaventato continuando a fare pressione facendo uscire altri rivoli di sangue dal mio collo.
Sentii il pilota sbuffare spazientito e cedere al ricatto.
-Ok ok ok... Vi porterò direttamente in Svizzera contento?! Adesso però non fargli altro male... Per favore....- lo supplicò il pilota guardandolo per pochi secondi e tornare alla guida. Sentite quelle parole il dirottatore tolse il coltello dal mio collo e mi spinse verso il mio "posto" a terra vicino alle hostess. I ragazzi provarono a avvicinassi ma il dirottatore vicino a loro non glielo permise e furono costretti a guardarmi solamente. Con un cenno del capo feci intendere di star bene per poi prendere dalla mia tasca dei fazzoletti e iniziarmi a tamponare delicatamente perché faceva non male, malissimo! Improvvisamente sentii dei passi talmente leggeri che se non avessi visto i piedi nemmeno me ne sarei accorto, venire verso di me. Alzai a malapena lo sguardo per vedere che era la ragazza che ci aveva fatto scoprire ai dirottatori quando all'improvviso una delle hostess legate vicino a me si alzò, si tolse la corda dalle mani con estrema facilità per poi fiondarsi sulla ragazza prendendola per i capelli e facendola mettere in ginocchio per terra davanti a me.
-Yah oppa! C'era questa ragazza in giro per l'aereo... Che faccio?- domandò con una voce completamente diversa rispetto a quando mi aveva detto di essere una mia fan. E poi... Oppa?! Come oppa?! Non era una semplice hostess?! La guardai dubbioso e ancora più spaventato di prima ma lei non ricambiò il mio. La ragazza intanto aveva le mani nei capelli dell'ostaggio che faceva smorfie di dolore. Il tizio si girò e, dopo aver squadrato la ragazza terrorizzata dalla testa ai piedi si voltò nuovamente.
-Uccidila.- disse con nonchalance. La donna fece un sorriso malefico per poi annuire mentre io urlai un pericoloso...
-NO!- e tutti si girarono verso di me compresa la ragazza in questione che evidentemente non aveva capito cosa stesse succedendo essendo straniera. La donna/hostess e il dirottatore che aveva dato il comando si girarono verso di me incavolati.
-Come hai detto scusa? Non credo tu sia nella posizione di dare ordini sai? E poi quello che...- si fermò spaventato perché l'aereo aveva sobbalzato pericolosamente. Tutti stettero in silenzio guardandosi in giro cautamente mentre il dirottatore tornò dentro la cabina del pilota per chiedere spiegazioni e uscì solo per far venire dentro anche la hostess. Sentii delle urla di rabbia provenienti da là dentro e cercai di capire ciò che dicevano ma non ne ebbi il bisogno perché dopo qualche secondo, si sentì l'altoparlante dell'aereo avvertire i passeggeri.
-Signore e Signori, qui parla il comandante del volo A501, non c'è più carburante. Ora proveremo con un atterraggio d'emergenza. Prego tutti i signori passeggeri a mantenere la calma e a sedersi allacciando le cinture di sicurezza, grazie.- poi lo stesso messaggio venne ripetuto in inglese per gli stranieri. Tutti si spaventarono e cominciarono a parlare tra di loro chiedendo spiegazioni. I dirottatori non fecero più caso a me e se ne andarono tutti dentro la cabina per discutere col pilota.
Il tempo passava e in aria non c’era nemmeno il minimo cambiamento. Ogni tanto mi giravo a guardare gli altri membri spaventati quanto me mentre il dolore alla spalla continuava ad aumentare. Appoggiai la testa contro la parete dell’aereo e feci dei respiri profondi chiudendo gli occhi. Cercai di sentire cosa si stessero dicendo i dirottatori all’interno della cabina. Ero talmente concentrato che non mi accorsi del silenzio che era calato intorno a me e Minho chiamarmi.
-Hyung… hyung!!- mi sussurrò scuotendomi leggermente e preoccupato. Sussultai.
-M-Minho… Mi hai spaventato. Dimmi, che c’è?- dissi col respiro leggermente accelerato.
-Non senti troppo silenzio?- chiese confuso. Alzai un sopracciglio stranito. Cercai di sentire intorno a me e, in effetti, non sentivo molti rumori tranne le persone che parlottavano agitate tra loro.
-In effetti. Ma che intendi tu?- domandai sempre più confuso.
-I motori… non li sento più.- rivelò preoccupato. Jonghyun sentendolo si era avvicinato a lui e con occhi sbarrati ci guardò.
-I-i motori!? Come non li senti più.-
Minho scosse la testa negando. Sentendo meglio anche io avevo percepito che mancava qualcosa ma… mai avrei pensato i motori. Improvvisamente dall’altoparlante arrivò la voce del pilota.
-Signore e Signori, vi prego di sedervi e allacciare le vostre cinture di sicurezza e di indossare i giubbotti di salvataggio. Abbiamo perso entrambi i motori. Cercherò di fare un atterraggio d’emergenza.- disse la sua voce agitata e affannata per tutto il casino all’interno di quella cabina che stava avvenendo.
Sbarrai gli occhi al suono di quelle parole e guardai i ragazzi che mi ricambiavano spaventati.
-Che facciamo hyung?- domandò Key.
-Quello che ha detto il comandante.- risposi sicuro e determinato.
-E i dirottatori?- continuò.
-Sono in pericolo anche loro… non baderanno più a noi. Ora torniamo ai nostri posti, veloci!- ordinai e mi alzai andando verso i nostri posti quando un sobbalzo dell’aereo mi fece cadere a terra facendomi sbattere la testa. I ragazzi mi vennero incontro gattonando per non cadere anche loro scuotendomi leggermente e chiamandomi ma sentivo le loro voci affievolirsi sempre di più così come le loro figure fino a scomparire completamente.


Angoletto autrice :3
Allora ragazzi come va? Che ne pensate di questo capitolo? :3 Spero vi sia piaciuto! Dai dai recensite! Vi avverto: la storia è finita e aspetta solo di essere pubblicata!! ;) Mancano altre due capitoli di cui uno corto corto che sarebbe l'epilogo! :3 Quindi, non mi resta altro da dirvi che: aspettate con ansia anche gli altri capitoli! Sciau belli!
Chu!!! <3

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Capitolo 7
*** Fase di atterraggio: iniziata! ***


 Nero. Tutto nero. Ecco cosa vedevano i miei occhi. Niente. Non sentivo niente. Ero dentro ad una stanza tutta buia, senza uno spirale di luce e non sentivo niente finché non cominciai ad avvertire delle voci in lontananza. Piano piano apparì un piccolo fascio di luci e decisi di seguirlo. Più mi avvicinavo più riuscivo a distinguere quelle voci. Erano i ragazzi e… delle voci femminili… Chi erano? Beh… lo avrei scoperto fra poco.
Aprii piano piano gli occhi e cominciai a vedere delle figure sfocate. Le voci prima preoccupate divennero più agitate ma sollevate. Senza darci peso sollevai il busto mettendomi seduto e mi guardai intorno stralunato.
-Ma… che cosa…?- Domandai guardando le facce intorno a me.
-Ok si è ripreso, mettiamolo seduto e allacciamogli la cintura, di corsa!- disse Jonghyun. Gli altri membri annuirono mentre due ragazze straniere guardavano preoccupate prima me e poi gli altri.
-Ce ne occuperemo noi: mettetelo in mezzo- disse in inglese una delle due ragazze ma con i capelli lunghi indicando un sedile a tre posti posto al centro dell’aereo mentre l’altra con i capelli corti annuiva. Entrambe erano molto spaventate ma cercavano di tenere il controllo della situazione rimanendo lucide e non farsi prendere dalla paura. Vidi Jonghyun titubante guardare gli altri membri che gli annuirono sicuri e poi guardarono me.
-Ragazzi…- cercai di dire ma ebbi un forte capogiro tanto da farmi venire mal di stomaco.
-Ok, tenetelo voi ma state attente mi raccomando.- disse Jonghyun in inglese e mi prese in braccio stile sposa per poi farmi sedere su di un sedile centrale. Si allontanò e andò a sedersi vicino a Key con davanti Minho e Taemin. Tutti si stringevano le mani cercando di regolarizzare il loro respiro aumentato dalla paura, si allacciarono le cinture e mi guardarono un po’ preoccupati.
Non capivo perché non mi avessero messo vicino a loro. All’improvviso sentii delle mani muoversi frettolose sul mio ventre. Abbassai lo sguardo e mi accorsi che la ragazza dai capelli lunghi mi stava allacciando la cintura.
La scrutai attentamente e mi accorsi che quella era la ragazza che mi aveva fatto scoprire e vicino a me sulla sinistra c’era la sua amica…
-Ma… tu non sei…?- domandai debolmente.
-Shhh… tranquillo… va tutto bene…- mi rispose in inglese. Evidentemente non aveva capito ciò che le stavo dicendo. Ma che scemo… è straniera. Ovvio che non capisca cosa le stia dicendo.
-Chiara! Mettiti pure tu la cintura! L’aereo precipita! Forza!- disse agitata l’altra ragazza, quella dai capelli corti nella loro lingua.
-Si. Ora la metto.- le rispose l’altra nella stessa lingua e si mise anche lei la cintura. Le guardai prima confuso poi guardai verso i miei compagni e intravidi l’esterno dal finestrino: il paesaggio cambiava troppo velocemente e poi non stavamo andando in avanti ma scendevano pericolosamente verso il basso. All’improvviso mi ricordai che l’aereo stava precipitando. Guardai davanti a me e vidi i dirottatori spaventati che cercavano ancora di parlare col pilota chiedendo spiegazione ma questo era concentrato sulla guida e non accennava ad una minima distrazione.
Passarono almeno cinque minuti e la situazione era immutata tranne per il paesaggio che mutava velocemente e che spaventava, oltre me, i vari passeggeri. C’era anche chi aveva tirato giù il salvagente chi invece aveva preso dei sacchetti per respirare meglio e chi si guardava intorno cercando di rassicurarsi che tutto questo sia un brutto sogno ma purtroppo non era così.
All’improvviso l’aereo virò facendo cadere i dirottatori e facendogli svenire per le botte in testa prese. Le hostess si alzarono e li misero su dei sedili legandoli con la cintura per poi correre verso i loro posti e risedersi al sicuro protette a loro volta dalla cintura.
L’aereo continuò a virare finché non ritornò nella sua posizione iniziale ma con il muso sempre più rivolto verso il basso: stavamo atterrando ma… dove?
-Siamo su una strada!- disse Minho che era vicino ad un finestrino.
-Una strada?- gli domandò dubbioso Tae sporgendosi leggermente per vedere anche lui. -Ma… così ammazzeremo delle persone!-
-E’ deserta. Forse è abbandonata e comunque il pilota sa quello che fa Tae. Certo non va ad ammazzare delle persone innocenti!- disse Minho agitato.
-Si si scusa hyung…- replicò guardandolo in faccia e poi tornare a fissare l’esterno del finestrino.
Dopo un po’ l’aereo ricominciò a fare ampi giri sé stesso per rallentare e poter atterrare più tranquillamente finché non scese sempre di più e si cominciarono a sentire dei grossi sobbalzi per lo scontro delle ruote con l’asfalto. Pur stando dentro, si sentiva benissimo il rumore assordante delle ruote contro la strada. Guardai fuori cercando di capire se stessimo rallentando e con mia grande gioia vidi che era così: l’aereo stava perdendo velocità fin quando si fermò completamente. Le hostess si tolsero la cintura e si alzarono incitando noi passeggeri a fare lo stesso. Con un sorriso mi rivolsi ai miei compagni che ricambiarono felici.
-Andiamo!- dissi e loro annuirono. Le ragazze vicino a me si alzarono e andarono a prendere i loro bagagli a mano per poi uscire e scendere per uno scivolo gonfiabile. Presi anche la mia borsa con dentro l’indispensabile e andai verso l’uscita aspettando i miei amici. Quando mi raggiunsero andammo uno alla volta per quello scivolo per poi ritrovarci difronte a tantissime macchine della polizia ed ambulanze con poliziotti e medici. Alcuni di loro si precipitarono verso di me vedendomi ferito e mi trascinarono quasi con forza verso un’ambulanza. Mi seguirono anche gli altri. Mi guardai intorno e cercai di capire dove fossimo ma, invece di trovare quest’informazione, trovai le ragazze di prima anche loro in un’ambulanza: quella dai capelli lunghi stava venendo medicata all’inizio della schiena e per questo aveva la testa piegata verso il basso e solo in quel momento notai quanto fossero lunghi i suoi capelli: per poco non toccavano terra!
-Wow…- dissi senza rendermene conto.
-Mhh? Hyung, hai detto qualcosa?- domandò Key guardandomi confuso e poi guardando nella direzione della ragazza per poi far ricadere lo sguardo nuovamente su di me con sorriso furbetto che mi fece arrossire e abbassare la testa velocemente.
-Adesso la portiamo in ospedale. Deve essere operato al braccio.- mi disse un medico in inglese e annuii.
 

Angoletto autrice :3
Ebbene si... *sigh*... è l'ultimo capitolo.... *sigh* Ma poi ci sarà l'epilogo! ù.ù *riprende a singhiozzare* CRIBBIO! Dopo tanto che ero riuscita a scrivere già sta finendo!! DDDDDDDDDDDDDDDDDD: Vabbè.... c'est la vie... cmq... come sempre: Vi piace? E... RECENSITE!!! DAI DAI DAI ALL'ULTIMO CAPITOLO VOGLIO TANTE RECENSIONI EH! >.< POI PURE ALL'EPILOGO! ù.ù Su su! Forza e coraggio! Cmq, dato che sono entrata in fissa anche con i B1A4, penso scriverò qualcosa anche su di loro dato che il nostro povero EFP ha soltanto 2 e ripeto 2 FF su di loro di cui una rating rosso... .-. Ditemi voi... Vabbè! >.< Io... vi saluto e vi aspetto 1) alle RECENSIONI che DOVRANNO essere tante e 2) all'epilogo che se mi commentate in tanti sin da subito, lo posto frappè altrimenti domani sera... :3 A voi la scelta! :3 Sciau belli! Alla prossima!! Spero mi seguiate ancora con entusiasmo! Sciau sciau!!!
Chu!!! <3

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Capitolo 8
*** Epilogo ***


 Dopo quel brutto incidente non ne abbiamo avuti più, anche se la fifa di prendere nuovamente l’aereo rimaneva ma, per accontentare i nostri fan da tutto il mondo, potevamo superare questo ed altro. Eravamo arrivati finalmente alla nostra tappa Europea: Roma. Il mio sogno si era realizzato: avevo sempre voluto tenere un concerto a Roma più precisamente nel Colosseo ma purtroppo non era stato possibile.
Adesso ci trovavamo al di sotto del palco, pronti ad uscire fuori saltando facendo urlare di sorpresa e gioia i fan.
-Pronti?- incitai i ragazzi. Questi annuirono con enfasi sorridendo e alzando il pugno significante: FIGHTING! Li imitai e sorrisi anche io.
-Allora, GO!- e partì il nostro intro. Appena venne il mio turno di salire su, feci un enorme salto carico di energia per poi ritrovarmi con le luci tutte puntate su di me e le grida dei fan sempre più alte per la comparsa di un altro membro oltre a Taemin. Feci la mia mossa da “superstar” e mi guardai intorno sorridendo a trentadue denti veramente contento di stare lì in quel momento. La luce si spostò per presentare Key e il mio sguardo si soffermò su una ragazza davanti a lui. Era la ragazza dell’aereo! Stessi capelli kilometrici, stessi occhi, stesso volto. Sorrisi. Quindi la ragazza era italiana e per di più è venuta al nostro concerto. Accanto a lei c’era anche l’altra ragazza dai capelli corti.
Forse… ci potremmo incontrare ancora…


Angoletto autrice :3
Allora adesso è veramente finita la storiella... *piange disparata* Cmq.. Volevo ringraziare tutti coloro che hanno seguito la mia storia ma soprattutto BumBumie che ha recensito sempre con enfasi ogni mio capitolo!!! Acie mille!! >3<
Vi do un ultimo saluto e dico: alla prossima storia! :D Sciau belli!
Chu!!! <3
 

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