Follow your dreams

di Juliefer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Happy Birthday! ***
Capitolo 2: *** Ti fidi di me? ***
Capitolo 3: *** Like a monkey ***
Capitolo 4: *** I look inside your brain ***
Capitolo 5: *** Che razza di gente gira! ***
Capitolo 6: *** I saw an angel ***
Capitolo 7: *** Una bella novità ***
Capitolo 8: *** Nice to meet you ***
Capitolo 9: *** ...e che guerra sia! ***
Capitolo 10: *** Party! ***
Capitolo 11: *** She's beautiful and she's mine ***
Capitolo 12: *** I need a hug ***
Capitolo 13: *** She caught my eye ***
Capitolo 14: *** You stole my heart ***
Capitolo 15: *** Go away. I hate you! ***
Capitolo 16: *** London, I'm coming! ***
Capitolo 17: *** Ricordare era vietato, Dimenticare mi faceva paura ***
Capitolo 18: *** Stop the tape and rewind ***
Capitolo 19: *** Questo è solo l'inizio ***



Capitolo 1
*** Happy Birthday! ***


Happy Birthday!

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Sentii un rumore provenire dalla cucina. Mi svegliai di soprassalto, lanciai un’occhiata alla sveglia sul mio comodino e sbuffai.

Le mani di Simo non si sarebbero fermate mai, nemmeno alle sette di mattina.

Simo, era la mia dolce mamma. Una donna di statura media con un viso angelico e un naso leggermente aquilino che le donava un non so chè di elegante e principesco. La chiamavo così fin da piccola ma mai in sua presenza.
Lanciai il mio tipico urlo mattiniero da tirannosauro giurassico e mi riavvolsi nel candido lenzuolo.
Non avevo nessuna voglia di alzarmi.  
E chi l’avrebbe avuta sapendo a cosa sarei andata in contro nel corso della giornata?!

Oddio non posso pensarci.

Dopo due minuti passati beatamente stesa sul letto, ancora con il cervello staccato, avvertii il fastidioso campanello della porta di casa.

Visite di prima mattina, uff.

Sentii dei passi felpati avviarsi sulle scale ed esitare un momento sulla soglia della mia stanza.
La porta si aprì cigolando e l’intruso non si degnò nemmeno di chiedere il permesso prima di entrare.

Mannaggia a me che non ho mai avuto l’abitudine di chiuderla a chiave.

Feci finta di dormire, appesantendo il mio respiro, nonostante sapessi benissimo chi fosse.
Chissà perché fin da piccoli non si era mai posto il problema di bussare.
Non si era ancora capacitato del fatto che eravamo cresciuti e le cose non erano più come prima.
I nostri corpi erano mutati, anche le nostre forme. I nostri atteggiamenti verso il sesso opposto erano differenti da qualche anno a quella parte. In fondo, era tutto normale. Faceva parte della vita.

Eh già, non siamo più bambini. Il tempo passa anche per noi. Pensai con un tono malinconico.

Persa nelle mie riflessioni non mi accorsi della sua rapida avanzata.
-Buon giorno principessa sul pisello.- disse sussurrando al mio orecchio.

Iniziamo bene. Prevedo una giornata non facile per te, Julie.

La sua voce provocò in me tanti piccoli brividi che percorsero interamente il mio corpo.
-Non ignorarmi. Lo so che non stai dormendo, bionda.-
Non avevo la minima intenzione di muovermi. Quel letto era così morbido. Non mi lasciava andare. Se avessi potuto, in futuro, l’avrei sposato.
Infastidito dalla mia indifferenza si spostò leggermente ed iniziò ad urlare nei miei poveri timpani.
-Oddio! Non ci posso credere! Non ci posso credere!-
Presa dallo spavento, mi alzai di scatto sbarrando gli occhi.
Oh si, era dannatamente bello. Me lo invidiava tutta la scuola. Ma tra me e lui non c’era mai stato nulla all’infuori di una profondissima amicizia.

Finora.

Aveva una carnagione olivastra, degli occhi color caramello screziati d’oro, protetti da ciglia lunghe e folte, dei capelli neri, lucidi, fissati in una cresta di cui andava altamente fiero, un fisico da paura ed era il mio vicino di casa, il mio migliore amico.
 Passavamo intere giornate insieme e tra noi non c’erano mai stati segreti.
-Guarda qui!- urlò con un tono preoccupato, indicando la mia chioma. –Un capello bianco!-
Lo fissai per un momento notando la sua espressione troppo seria e corsi davanti allo specchio.

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Capitolo 2
*** Ti fidi di me? ***


Ti fidi di me?

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Ero agitata.

Studiai il mio riflesso allo specchio.
Ero una ragazza semplice, acqua e sapone. E quel giorno avrei compiuto i miei 16 anni. Il mio corpo era atletico, con gambe lunghe e magre. La canottiera leggera che usavo per pigiama lasciava intravedere la pancia piatta. La mia pelle era chiara e liscia, degna di un’adolescente. La chioma bionda mi incorniciava il viso delicato e ovale.
Puntai i miei occhi di colore indefinibile, tra il verde foglia e il marroncino chiaro, sul punto indicato dal mio migliore amico.

-C..c..cosa stai dicendo?- mi girai e lo fulminai con lo sguardo.
Lui scoppiò a ridere piegandosi in due sul mio letto.

In un modo o nell’altro riesce sempre a fregarti, cara.

-Buon compleanno, Julie!- si avvicinò, mi stampò un leggero bacio sulla guancia ed uscì dalla stanza sghignazzando.
-Vaffanculo, Malik.- urlai di tutta risposta.
 



Dopo essermi fatta una doccia veloce, indossai jeans stretti e canottiera, e mi avviai verso la cucina.

Che fame! Sarà che sono diventata più vecchia…

Alla parola ‘vecchia’ il mio corpo ebbe un tremito.

Ma dai, smettila, hai solo 16 anni!

Trattenendo una risatina nervosa consapevole delle vocine che ormai giornalmente invadevano la mia testolina, ricevetti ‘in processione’ gli auguri della mia modesta famigliola e i rispettivi regali nonostante avessi chiarito che non ne era necessario alcuno.
Profumi, creme per il corpo, braccialetti. Tutta roba adorabile ma che non avrei mai messo.
Inaspettatamente qualcuno mi prese per i fianchi e mi abbracciò da dietro.
-Ve la rubo per un po’- disse una voce melodiosa rivolgendosi ai presenti.
Mi prese per mano e mi trascinò in giardino.

Si, una delle cose che mi piaceva di più di quella casa era l’ampio verde che la circondava.
Simo, esperta di fiori e piante di qualsiasi tipo, si dedicava spesso al giardinaggio trasformando un normale spazio aperto in un vivaio. Lì, tra i rami di un forte albero, il mio caro papà, aveva costruito una casetta di legno, così che  noi bambini avessimo potuto trascorrere al meglio il nostro tempo.

-Hey Jawaad, dove mi por..?-
Non riuscì a finire la frase che una massa di pelo si fiondò sul mio delicato corpicino, buttandomi a terra.
-Oh no, Lucky! Smettila!- cercai di protestare ma ormai era troppo tardi ed iniziò a leccarmi tutta la faccia con la sua lingua chilometrica.
Zayn guardava la scena divertito finchè non gli lanciai uno sguardo bisognoso d’aiuto.
-Dai cucciolone… La ragazza è mia.- disse spostando l’enorme labrador che mi sovrastava.
-Uhmmm… Sei geloso, Malik?- risposi mentre cercavo di alzarmi.
Mi offrì una mano in aiuto. Mentre con l’altra lanciava una pallina al cane, allontanandolo.
-Ma certo che… no!- rispose rivolgendomi uno di quei sorrisi che avrebbero fatto impazzire qualsiasi ragazza.
-Non me la racconti giusta tu.- mormorai.

 Arrivammo così ai piedi della magnifica quercia, regina del giardino.
-Ok scema, adesso chiudi gli occhi. Ti dovrò bendare!- mi disse con il suo solito sorriso combina-guai.
-Ma è strettamente necessario, stupido?- risposi con una leggera preoccupazione.
-Ti fidi di me, Julie?- mi chiese con dolcezza.
-Certo, Zayn.- risposi in tutta sincerità.







Trullallero!
Questa è la mia prima FF e sono leggermente emozionata...
Se ne avete voglia, lasciate recensioni! Con critiche o consigli... Accetto tutto! :)
Grazie,
#Giulia :)xx

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Capitolo 3
*** Like a monkey ***


Like a monkey

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Mi fece salire gli scalini a chiocciola ed arrivammo dentro la casetta.
Era sempre stata il nostro rifugio ed il suo profumo era inconfondibile.
-Bene, credo che tu possa togliere la benda.- mi sussurrò sciogliendo il nodo tra i miei capelli.
Mi guardai intorno. Aveva reso tutto più ordinato e pulito. C’erano fiori ovunque.

Quanti casini abbiamo combinato qui su, Julie.

-Senti Jawaad, avevamo fatto un patto! Niente regali, niente sorprese… Sai che non mi piacciono queste cose.- dissi mettendo il broncio.
-Julie, da quanto tempo mi conosci?- mi domandò guardandomi negli occhi.
-Perché questa domanda, Jawaad?- chiesi con un tono sorpreso.
-Rispondi, bionda.- tagliò corto.
-Beh siamo praticamente cresciuti insieme. Da circa 16 anni, Zayn.- risposi sostenendo il suo sguardo.

Ha gli occhi lucidi, guardalo.

Per un breve momento notai una scintilla nel caramello dei suoi occhi.

No, è impossibile. Forse è la luce.

-Ecco.- continuò -Allora in 16 anni, ho mai mantenuto un patto, scema?- mi chiese sorridendo.

Sapevo dove voleva andare a parare.

-Uffa, stupido. Ti odio.- gli feci una smorfia.
-Bene, il sentimento è reciproco.- controbattè ricambiando la linguaccia.
Si avvicinò e mi prese le mani.
-Che c’è?- chiesi tutta euforica per quel gesto inaspettato.
Lui rise. -Devo darti il mio regalo, che tu lo voglia o meno.-
Sorrisi anche io per quella presa di posizione. Tirò fuori dalla tasca una scatoletta.

Come avevo fatto a non notarla?
Forse perché eri troppo presa dal suo volto, scema.

-Girati- mi ordinò
 Obbedii e con delicatezza mi mise al collo una collana, la guardai; una medaglietta con incisa la scritta‘Zayn’.

Oh, che dolce!

Proprio in quel momento notai che anche lui ne portava una gemella con il mio nome.
Feci per commentare ma mi fermò, poggiando il suo dito sulle mie labbra.
Mi liberai della sua presa e mi lanciai su di lui piegando le gambe sul suo addome, come una scimmia.
Ci stringemmo così forte da farci mancare il respiro.
Mi staccai leggermente così da poterlo guardare negli occhi, con il mio viso a pochi centimetri dal suo.
-Zayn Jawaad Malik, nato a Bradford il 12 Gennaio 1993, e ancora in vita, si spera per un altro po’,- sorrisi - prometti di essermi sempre fedele, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di volermi bene e onorarmi tutti i giorni della mia vita?- mormorai mentre il mio cuore accelerava i battiti.
Con una calma che mi spiazzò annuì arrossendo e rispose.
-Julie Anne Seekings, nata a Bradford il 17 Ottobre 1994, e arrampicata su di me come una scimmia, prometto sui miei capelli - gli scappò una risatina- di esserti sempre fedele, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.-

Mi rivolse un sorriso a 32 denti, di quelli che solo lui è capace a farti e soddisfatta affondai il viso nella sua spalla.







Trullallero!
Ed anche il terzo è arrivato!
Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate...
Come sapete è la mia prima FF, sono ancora una 'novellina'. :)
Recensite in tanti C:
#Giulia
:)xx

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Capitolo 4
*** I look inside your brain ***


I look inside your brain

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Passammo tutta la giornata lassù e ci divertimmo da pazzi, tornando bambini e dimenticandoci per un giorno tutti i nostri problemi, la scuola, le preoccupazioni.
Eravamo soltanto io e lui, NOI.
-Ti va di ascoltare un po’ di musica, babe?- chiese interrompendo i miei pensieri.
-Certo...- risposi con aria distratta.
Lui se ne accorse.
-Hey, bionda. C’è qualcosa che non va?- indagò.
-Nono, stai tranquillo.- lo rassicurai.
Accese la radio. Stavano trasmettendo un rapper americano.

Perché non posso mai nascondergli nulla?!

-Avanti dai, sai che a me non puoi nascondere nulla!-

Appunto.
Magari ti legge nel pensiero.

Abbassò il volume.
-No, davvero… Cioè, è un po’… complicato.. ehm, da… da… spiegare..-

Dai forza, Julie. Digli quello che provi.
No, mai. Complicherebbe tutto.
Spiegagli le tue preoccupazioni. Siete cresciuti e tu hai paura che qualcosa sia cambiato in te. Qualcosa che provi nei suoi confronti.
No, non è vero! Sono solo un po’ confusa…
Si, certo. A chi vuoi darla a bere?!
TACI.

Cercai di mettere a tacere quella fastidiosa vocina che continuava a tormentarmi.
Zayn mi guardava interrogativo, aspettando una risposta.
Mi salvò la radio. Cambiarono canzone e trasmisero Let me love you. Era la nostra ‘song’.
Zayn riconoscendola, mi fece un inchino, imitando di togliersi il cappello immaginario.
-Mi concede questo ballo, gentil donzella?- aggiunse subito dopo.
-Certo che sì, prode cavaliere!- risposi inchinandomi a mia volta.

Per questa volta sei salva.

Ed iniziammo a volteggiare sul pavimento in legno, con i nostri corpi che aderivano e combaciavano perfettamente.

Tanto non riuscirai a scappare.

“Baby I just don't get it
Do you enjoy being hurt?
I know you smelled the perfume, the make-up on his shirt
You don't believe his stories
You know that they're all lies
Bad as you are ,you stick around and I just don't know why”

Prima o poi dovrai dirglielo.

-If I was ya man (baby you)
Never worry bout (what I do)
I'd be coming home (back to you)
Every night, doin' you right
You're the type of woman (deserves good thangs)
Wrist full of diamonds (hand full of rings)
Baby you're a star (I just want to show you, you are)- iniziai a ripetere le parole ad alta voce.

In qualche modo, avrei soffocato quella vocina.
Anche lui prese coraggio e cominciammo a cantare insieme.

- You should let me love you
Let me be the one to give you everything you want and need
Baby good love and protection
Make me your selection
Show you the way love's supposed to be
Baby you should let me love you, love you, love you-

Sorrisi. Oh, mi bastava così poco per essere felice.
Scesi dal regno dei sogni e pensai al giorno successivo.
Scuola. Compiti. Professori.
-Ehm, Zayn, credo si sia fatto tardi- azzardai.
-Si, hai ragione! Si chiederanno dove siamo finiti.- aggiunse e sulla sua faccia si dipinse un sorriso malizioso.
Ci staccammo e sentii un dolore al petto. Si stava così maledettamente bene tra le sue braccia. Ma era tempo di tornare alla realtà.








Trullallero!
Mi scuso per i capitoli troppo corti ma ho spezzato il mio racconto in tante parti!
Grazie a chi mi segue e recensisce anche se avrei tanta voglia di sentire altri pareri! :)
Foooooooooorza gente!
Ahahahahahah aggiornerò al più presto.
Un bacio.
#Giulia :)xx

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Capitolo 5
*** Che razza di gente gira! ***


Che razza di gente gira!

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Devo cambiarla. Devo assolutamente cambiarla.
Fa un rumore assordante.
Nel giorno del tuo compleanno ti fanno migliaia di regali ma mai quello che ti serve.
Profumi, creme, braccialetti, orecchini… Ma nessuna sveglia. Una normale e semplice sveglia.
Mi alzai dal letto controvoglia e filai dritta in cucina.
Maledetta sveglia. Maledetta scuola.
Nonostante fossi ancora mezza addormentata, il mio stomaco brontolava.
Che fame!
Mi preparai un toast, scolai tutto d’un sorso il bicchiere di latte.

Squillò il telefono e risposi con la voce ancora impastata.
-Pronto?-
-Pronto, buongiorno, casa Seekings?- rispose una voce fredda dall’altro capo del telefono.
-Si, mi dica.- dissi pacatamente.
-Non potrei parlare con qualche adulto?- aggiunse l’uomo con tono strafottente.
-Scusi, lei chi è?- domandai seccata.
-Chiamo dall’ospedale ed avrei bisogno di parlare al più presto con qualcuno più grande.-

Ospedale. Mmmmh… Brutto segno.

-Mi dispiace, ma adesso sono sola in casa. Può dire a me.- risposi cercando di essere convincente.
-Non so. Sarebbe meglio evitare, signorina.- contrabbattè l’uomo antipatico.

C’era qualcosa che non andava.

-La prego, mi dica. Posso riferire a Simo.. ehm, alla mamma, quando torna, il suo messaggio.- insistei incuriosita ma allo stesso tempo anche preoccupata.
-Bene, allora… stiamo facendo un…. sondaggio e dovrebbe rispondere a qualche nostra domanda, se ne è capace- disse arrendendosi.
Rimasi senza parole per qualche secondo.
-Signorina? Le hanno mangiato la lingua?- mi sfottè.
-Senta, mi faccia il favore, lo vede quel paesino laggiù? Si chiama Fanculo e le ho appena riservato un soggiorno gratuito.- chiusi la chiamata frustata.

Che razza di gente gira!
 



Guardai l’orologio e decisi di andarmi a fare una doccia veloce.
Avvicinandomi alla porta del bagno sentì l’acqua scorrere e pensai subito a mio fratello.

Maledizione! Quel ragazzo è troppo distratto. Non posso sempre stargli dietro io.
Cosa ci vuole a ricordarsi di chiudere il rubinetto dopo essersi fatti la doccia?

Entrai, mi spogliai rimanendo in intimo e spostai la tenda chiusa.

Lanciai un urlo.








Trullallero!
Perdonateeeeeeeeeeemi se ieri sera non sono riuscita ad aggiornare ma la connessione era fuori uso.
Che paese strano la Croazia! Ahahahahahahah ;)
Tornando al capitolo...
Ta ta ta taaaaaaaaaa!
Ammetto che la parte del telefono era pietosa ma abbiamo un colpo di scena alla fine!
Secondo voi, cosa sarà successo all'interno della doccia? Perchè Julie lancia un urlo?
Lasciate vagare la vostra mente e recensite!
A presto.
Kiss.
#Giulia :)xx

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Capitolo 6
*** I saw an angel ***


I saw an angel
 
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-Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalik! Ma cosa ci fai nel mio bagno!- gridai a squarciagola chiudendo rapidissimamente gli occhi. 
Rimasi ferma lì per qualche secondo, cercando di rimettere in moto il cervello dopo l’immagine del corpo perfetto di Zayn.
-Ehm, io... Io…-  balbettò qualcosa ma ripreso il controllo del mio corpo mi girai, presi un asciugamano ed uscii dal bagno frettolosamente senza neanche aspettare una sua risposta.
L’immagine di lui, dei suoi muscoli scolpiti e del suo imbarazzo vedendomi mezza nuda mi tormentò per parecchio tempo.
E la mia testa iniziò con i suoi film mentali.

Adesso, cosa hai da dire a riguardo?! Come spieghi la tua reazione?
Solo imbarazzo.
No, non credo! Ammettilo che non è più lo stesso. Non puoi continuare a far finta di nulla, Julie.

Sentì la porta del bagno aprirsi e lo vidi uscire con solo un asciugamano intorno alla vita; la vocina si spense momentaneamente.
Il mio cuore iniziò a battere forte e prima che mi potesse rivolgere la parola sgattaiolai in bagno chiudendomi dietro la porta a chiave.
 




ZAYN’S POV.

Canticchiavo tra me e me sotto il getto freddo della doccia.
Pensavo a lei. Lei, che rendeva le mie giornate fantastiche anche solo con un semplice ‘Ciao’.
Le volevo un bene infinito.
Forse qualcosa di più. Difficile da dire.
Da un po’ di tempo la guardavo con occhi diversi.
Si, era sempre la mia Julie ma ero geloso di lei. Con qualunque persona parlasse, a chiunque dedicasse un minimo delle sue attenzioni mi faceva venire il volta stomaco.
Così dolce, così delicata, così bella.
Avevo deciso di fare qualcosa di più e le avevo regalato quella medaglietta. Era identica alla mia. Non ci saremmo mai dimenticati l’uno dell’altra.
I miei pensieri furono interrotti da un rumore in bagno.
Stavo per chiudere il rubinetto quando la tenda della doccia si spalancò e ritrovai di fronte a me la creatura più bella che abbia mai avuto modo di vedere nella mia vita.
I capelli biondi le ricadevano a ciocche sul seno. Gli occhi verdognoli erano sbarrati in un misto di terrore, spavento e sorpresa. Addosso portava solo un reggiseno e delle mutandine.

Julie lanciò un urlo.

Cercai di formulare una giustificazione adatta per la quale mi trovavo nella sua doccia, nel suo bagno, nella sua casa a quell’ora della mattina, ma riuscii a biascicare solo qualche monosillabo.

Quella creatura così meravigliosa uscì dal bagno di corsa portando via con sé un asciugamano e il mio cuore perse colpi.







Trullallero!
Ta ta taaaaaaaaaaaa! Svelato il mistero (?)
Io al posto di Julie sarei rimasta imbambolata *-*
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, anche perchè per la prima volta scopriamo i pensieri di Zayn!
Il tempo è passato per entrambi :)
Ditemi cosa ne pensate recensendo!
Nel prossimo capitolo ci sarà una novità.
Ho dovuto complicare la vita a questi due ragazzuoli :3
Grazie a chi mi segue,
#Giulia xx :)

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Capitolo 7
*** Una bella novità ***


Una bella novità
 

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Nei giorni successivi non ebbi il coraggio di chiedere spiegazioni a Zayn.
Cercai di dimenticare l’accaduto e continuai la mia solita  routine.
La scuola era parecchio impegnativa in quel periodo e tutta la mia concentrazione era verso i libri scolastici.

Uno dei noiosi giorni invernali, fuori dal cancello della Tong High School, notai un ragazzo che non avevo mai visto prima di allora.

Strano, tu conosci tutta la scuola…
E tutta la scuola conosce me.

Mi incuriosii.
Era alto, con un fisico a dir poco ammirevole, capelli castano chiari, con una ciocca che gli ricadeva sulla fronte e occhi blu come l’oceano.
Ovviamente, tutte le ochette gli scorrazzavano intorno.
Era la novità.

Una bella novità.

Zayn , accanto a me, notò la direzione del mio sguardo.
-Bel ragazzo, no? Bello e nuovo. Dritto dritto dall’America.- disse divertito, accendendosi una sigaretta.
-Uhm, si.- tagliai corto fingendo indifferenza.

Suonò la campanella.
Odiavo quel rumore assordante.
Stampai un bacio sulla guancia di Jawaad, feci cadere “accidentalmente” la sua sigaretta per terra e mi diressi verso la mia classe.
Aveva la brutta abitudine di fumare quando era nervoso o sotto pressione.

Ma nervoso per cosa?!

-Ci vediamo a ricreazione, moro.- aggiunsi urlando nella sua direzione con un sorrisetto malizioso.
-Sii puntuale, bionda.- rispose gridando a sua volta.
 
 
 

Entrai nell’aula. Notai il mio banco vuoto. Evidentemente, la mia compagna aveva la febbre a 40.
Non si assentava mai quella ragazza.

Bè, meglio così.

Tirai fuori dalla borsa i libri della prima ora e mandai un sms alla mia compagna per sapere in che condizioni fosse.
Subito dopo il noioso professore di letteratura varcò la soglia accompagnato dal ragazzo americano che avevo visto nel cortile.
Era vestito semplicemente con un paio di jeans scuri a vita bassa e una camicia bianca con i primi bottoni aperti che metteva in mostra i suoi pettorali scolpiti.
La classe si perse in un brusio di sottofondo. Sicuramente commentando il suo aspetto.
Nonostante fossimo nella stagione invernale era dannatamente abbronzato.

Io rimarrò bianca a vita. Pensai infastidita.

Solo il mio nome pronunciato dalla voce burbera del professore mi riportò alla realtà.
-….vicino alla signorina Seekings. Sono sicuro possa aiutarti a recuperare le lezioni perse, dico bene Anne?-

Io odiavo quel professore. E lui odiava me così tanto da provare gusto a chiamarmi con il mio secondo nome davanti a tutti, consapevole che mi infastidiva terribilmente.

-Certo, Paul.- mormorai, alzando leggermente la voce pronunciando il secondo nome del professore, sfidandolo.

La classe scoppiò in una fragorosa risata mentre l’insegnante mi lanciò un’occhiata gelida e spinse leggermente il nuovo arrivato verso il mio banco.








Trullallero!
Bip. bip. bip.
Complicazione in arrivo.
E adesso?!
AHAHAHAHA quanto sono malefica :)
Non sarà di certo semplice come bere un bicchier d'acqua.
Perchè potrebbe essere non potabile o avvelenata o potrebbe andare di traverso e rischiare di far soffocare...
Ok, basta :)
Grazie a chi recensisce e mi segue! (CONTINUATE A FARLO)
Kiss.
#Giulia :)xx

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Capitolo 8
*** Nice to meet you ***


Nice to meet you

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-Ciao, io sono Jacob.- si presentò con una voce incredibilmente cordiale.

Da vicino è ancora più sexy, babe. Cosa aspetti?! Presentati, scema.

-Tu devi essere Anne, giusto?- continuò notando il mio imbarazzo.
-No, il mio nome è Julie.- risposi senza pensarci due volte.
-Ma il profess…- cercò di dire.
-Si, lo so. Anne è il mio secondo nome. Lui mi odia e gli piace infastidirmi.- dissi interrompendolo ‘delicatamente’.
-Ah, capito. Scusa, non lo sapevo.- si giustificò con dolcezza.
-Tranquillo. Comunque piacere.- dissi sorridendo e stringendogli la mano.
-Piacere mio.- rispose con un sorriso che rese i suoi occhi di un blu ancora più luminoso e profondo.
 



“Seguimmo” la lezione tra bisbigli e sorrisi rubati.
Chiacchierammo la maggior parte del tempo e ci conoscemmo meglio.
Veniva dalla California..

Questo spiega la sua abbronzatura perenne.

…e si era trasferito a Bradford per il lavoro del padre.
Era un ragazzo dolcissimo all’apparenza ma prima di giudicare una persona ero solita conoscerla a fondo.
Aveva comprato una villetta non molto lontano da casa mia.

Tiè. Pure ricco. Cosa vuoi di più dalla vita?
Un Lucano.

Mi scappò una risatina.
Jacob la intese come un incoraggiamento e mi propose di incontrarci il pomeriggio stesso così da rimettersi in pari con il programma.
Accettai volentieri e lo invitai da me.
 

Durante la ricreazione mi offrii come guida per mostrargli la scuola.
Persa nelle spiegazioni, mi scordai completamente dell’appuntamento con Zayn in cortile.
 
 


ZAYN’S POV.

Tutti i giorni. Le solite cose.
I professori. I test. Tutta roba senza senso.
Fortunatamente, c’era lei. L’unica cosa che mi spingeva a far finta di ascoltare le lezioni invece di mandare tutto all’aria ed uscire da quell’Inferno.
 

La campanella era suonata già da un po’ ma di lei nemmeno l’ombra.
Dove si era cacciata?
Avevo deciso di farglielo capire. Si, era ora.
Dall’episodio nel suo bagno, da quando avevo preso coscienza che per me non era più solo una semplice amica.
Dovevo spiegargli come stavano le cose.
Ed ero sicuro che non mi avrebbe rifiutato.
Lo leggevo nei suoi occhi. Anche in lei qualcosa era cambiato. I suoi atteggiamenti erano mutati con il suo corpo e le sue forme.
Era tempo di prendersi le proprie responsabilità.

Stufo di aspettare la andai a cercare. Era sicuramente in giro a chiacchierare con qualcuno.
Era popolare in quel piccolo liceo.
E chi non lo sarebbe stato con tutto quel fascino che si ritrovava?
Nonostante tutto, non era come tutte le altre ochette. Non se la tirava. Anzi, era piuttosto umile e la sua bellezza era pura e semplice.

Notai una testa bionda salire al piano superiore e accelerando il passo la raggiunsi. La sua camminata era inconfondibile. La chiamai, ignorando tutte le teste che si girarono contemporaneamente nella mia direzione.

Lei si voltò sorridendo.
Non era sola.









Trullallero!
Sono in vacanza ma il tempo è brutto :(
C'è la Boraaaaaaaaa che fa sbattere le finestre e io ho paura...
Se ci fosse Malik qui con me non ne avrei di certo! Sarei impegnata in altre cose u.u 
Ahahahahahaha okay, tornando alla storia...
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
Davvero tante grazie :) Sono felicissima di ricevere recensioni nonostante sia ancora una 'novellina'.
Vi prego continuate a farlo ;)
Un bacio, sperando che le vostre vacanze siano migliori.
#Giulia :)xx

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Capitolo 9
*** ...e che guerra sia! ***


...e che guerra sia!

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ZAYN’S POV.

Era insieme al ‘novellino’.
Cercando di celare la sorpresa mista alla gelosia che mi mangiava da dentro, mi avvicinai all’americano.
- Julie ti stavo aspettando in cortile…- iniziai.
-Oddio! È vero, scusa, Zayn. Mi è passato completamente di mente.- rispose piagnucolando. –Zayn, lui è Jacob. È nuovo, frequenta i miei stessi corsi così gli stavo mostrando il nostro carcere.- aggiunse presentandomelo e un sorrisetto le si dipinse sulle labbra.
-Jacob, lui è Zayn Malik, il mio vicino di casa nonché mio migliore amico.- aggiunse.

Migliore amico. Non ancora per molto.

Tesi la mano al nuovo arrivato.
-Stessi corsi. Uhhhh… Buona fortuna, Jacob!- gli dissi con un sorriso forzato.
-Ah. Ah. Ah. Spiritoso.- rispose lei tirando fuori la lingua. –Dai aiutami ad indicargli le meraviglie di questa prigione, moro.- aggiunse sorridendo.
Il ‘novellino’ non le staccava un attimo gli occhi di dosso. Aveva sempre quel sorriso da mongoloide stampato in faccia.
Era una scena orripilante ma Julie sembrava non accorgersene.
 

Finimmo insieme il giro della scuola.
-Bene, e questo è tutto! Credo sia ora di tornare in classe.- disse Julie con aria soddisfatta.
-Si, ci becchiamo all’uscita, bionda.- risposi ammiccando.
-Ok a dopo.- sentenziò Jacob.
-Non sapevo avessi fatto la tinta e soprattutto che fossi una ragazza.- dissi con un tono ironico ma allo stesso tempo infastidito dalla sua intromissione.
Lui mi ignorò e questo m’infurio ancora di più.

Era appena arrivato e pretendeva mettersi in mezzo nell’amicizia tra me e Julie. Poi proprio adesso che si sarebbe trasformato in qualcosa di più che un semplice “amici”.

-Ehm Zayn, calmo. L’ho invitato a casa mia oggi pomeriggio. Così recuperiamo un po’ di lezioni insieme.- intervenne l’angelo, placando le acque.
-Certo, perfetto.- dissi fingendomi entusiasta. –Allora ci vediamo dopo, ragazze… Ops, volevo dire ragazzi.- conclusi il discorso sghignazzando e mi fiondai in bagno.
 
 




Guardai il mio riflesso allo specchio.
Mi aggiustai i capelli e accesi una sigaretta.
Avevo gli occhi lucidi.
-No, ti sbagli, novellino. Se hai intenzione di portarmi via la ragazza sarà peggio per te. Vuoi la guerra? E che guerra sia.- mormorai mentre la gelosia ardeva nel petto.








Trullallero!
Sbeeeeeeeeeem. Guerra, guerra, guerra!
Io tifo per Malik u.u
Vooooooi?
Fatemi sapere cosa ne pensate, recensiteeeeeeee! ;)
Grazie!
#Giulia xx ♥

P.S. ho cambiato nickname ma sono sempre la stessa :D

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Capitolo 10
*** Party! ***


PUBBLICITà TIME: Scusate ragazze se approfitto di questo spazio ma sono debitrice a questa bellissima ragazza Susanna_1D per avermi fatto conoscere il mondo di EFP. Fate un salto da lei e fatele sapere cosa pensate della sua FF http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1038493 :)
Sono sicura che non ve ne pentirete...
Grazie! :)


Party!
 

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Questo ragazzo mi piace proprio. Pensai mentre lo osservavo prendere appunti.
Tuttavia, non avevo capito per quale motivo Jawaad si era comportato in quel modo con lui. Insomma, non si può volergli male. È così tenero.

Dacci un taglio con i commenti sdolcinati, scema.
Ok, capo.

Continuai a guardarlo per un po’.
 

 
La lezione finì in fretta e ben presto fummo a casa.
Subito dopo aver mangiato qualcosa, ci mettemmo a studiare.
Finchè non suonò il campanello della porta d’ingresso.

No, Simo torna tardi stasera. Chi sarà mai?

Non feci in tempo ad aprire del tutto la porta che Lucky mi saltò sopra buttandomi a terra. Ci dovrei essere abituata ormai.

Dovrei.

-Hey, Lucky. Vacci piano, mi serve intera questa ragazza.- lo rimproverò con dolcezza Zayn che oltrepassò la soglia scavalcandomi ed andando a prendere un bicchiere d’acqua in cucina.
-Ma grazie, Malik! Non mi serve aiuto nono.- cantilenai cercando di togliermi di dosso quella massa di pelo.
-Fatti aiutare da Jacob, no?- urlò sghignazzando.
 

Sentii dei passi sulle scale e mi ritrovai Jacob che mi fissava con aria preoccupata.
-Parli del diavolo e spuntano le corna…-  mormorò dalla cucina Jawaad.
-Tutto bene, Julie?- chiese Jacob aiutandomi ad alzarmi.
-Uhm stavo meglio prima ma ormai ci sono abituata.- risposi sorridendo. - Questo è Lucky, il mio cucciolone.- indicai il labrador che abbaiava ripetutamente contro Jacob.
-Penso di non piacergli.- sentenziò con un leggero velo di tristezza.
-Ma no, non ti preoccupare! Fa così con tutti- lo rassicurai accarezzando il pelo lucido dell’animale.
-No, con me no.- intervenne Zayn facendosi avanti.
Il labrador gli corse incontro e lo leccò con dolcezza.
Scoppiò a ridere e se lo portò in salotto accendendo la tv.



 
ZAYN’S POV.

-Sei un grande. Hai già capito tutto, amico.- sussurrai al cane accarezzandolo.
Feci zapping tra i canali televisivi per un po’ mentre la mia testa era da tutt’altra parte.
Cosa staranno facendo?
Solo l’idea che Julie passasse del tempo con quel ‘novellino’ mi ripugnava.
Spensi la tv lasciando Lucky riposare sul morbido tappeto e decisi di andare a controllare.
Uscii in giardino e li scorsi sdraiati sull’erba intenti a studiare.
Mi avvicinai.

-Hey Zayn, arrivi giusto in tempo! Stavamo pensando di dare un party domani sera. Simo ne sarebbe contenta e credo che la casa sia abbastanza grande da poter accogliere un bel numero di persone. Che te ne pare?- propose euforica Julie.
-Un party?! Ma tu non eri quella a cui non piacevano regali, sorprese o cose del genere?- risposi sorpreso.
-Bè si, ma passerebbe anche come festa di benvenuto a Bradford per Jacob.- rispose sorridendogli.

Rimasi allibito. Adesso anche una festa per lui. Qui. A casa sua.

-Si, ma non intendevo scomodarti in questo modo, Julie!- intervenne Jacob.

Bleah. Era capace anche a fare il finto compiaciuto.

-Ma nooo, figurati! Ci sarà Zayn ad aiutarmi per i preparativi, giusto?- mi chiese facendo gli occhioni da cucciolo.

E come dir di no a quella creatura così angelica?

-Beh, ecco… Si va bene. Io mi occupo della musica.- dissi cedendo.

-Ovvio, DJ Malik.- mi fece l’occhiolino.







Trullallero!
Bene, bene, bene! Mi piacciono le feste *-*
Peccato che questa non sia una festa normale :3
Non aggiungo nulla di più...
Un enorme grazie a chi mi segue e recensisce! Non mi sarei mai aspettata di arrivare a questo punto... Vi amo! ;)
Scappo al maaaaaaaaaaaare!
Kiss.
#Giulia xx ♥

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Capitolo 11
*** She's beautiful and she's mine ***


She's beautiful and she's mine

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Quella mattina mi svegliai di buonumore.
Me ne fregai letteralmente del rumore assordante della sveglia e corsi in bagno a prepararmi.
Mi vestii carina. Una camicetta con uno scollo a V fino al seno, una minigonna a pieghe e delle calze calde e colorate.
Avrei dovuto distribuire gli inviti a quasi tutta la scuola.

Ma fammi il piacere! Ti sei vestita così per la scuola? Non per qualcun altro?
Shhhhhhhhhhhhh. Smettila.

Lasciai i capelli sciolti.

Quanto sono diventati lunghi! Dovrei fare un salto dal parrucchiere.

Immersa nei miei pensieri per i preparativi del party, presi il motorino di mio fratello e mi diressi verso la scuola con un netto anticipo.
 





ZAYN’S POV.


Sentii il motorino uscire dal giardino Seekings.
Mi affacciai alla finestra ma non feci in tempo a realizzare chi fosse che era già volato via.
Mi recai a scuola prima del previsto. Avrei avuto modo di distribuire una parte degli inviti per quella sera.
Ovviamente sarebbe venuto anche Jacob.
Ma non avrebbe combinato nulla. Julie era mia e al party le avrei fatto capire i miei sentimenti, una volta per tutte.
 

Varcai il cancello d’ingresso al cortile della scuola e vidi una bionda da paura che distribuiva inviti.
A stasera non ci arrivo se ti presenti così.
Almeno un po’ di preavviso. Pensai accecato da quella visione.

Mi avvicinai sistemandomi i capelli.
-Mettiti una sciarpa, Julie.- dissi pacatamente prendendola per i fianchi.
- Perché, Jawaad? Non sento affatto freddo.- ribatté con un tono interrogativo voltandosi.
-Non è per il freddo. Non puoi andare in giro così. Ti si vede tutto.- risposi convinto.
Lei scoppiò a ridere.

E come ogni volta fui percorso dai brividi. Quella voce cristallina, così delicata. Le illuminava gli occhi rispecchiando tutta la sua bellezza.

-Ciao ragazzi.- disse una voce alle nostra spalle.
Ci girammo e vidi il ‘novellino’ che fissava a bocca aperta la ragazza accanto a me.
-Ciao, Jacob.- rispose al saluto Julie con un sorriso.
-Wow, sei uno schianto oggi!- aggiunse l’americano facendogli una radiografia.

Avrei voluto tanto mollargli un cazzotto in pieno volto.

-Giù le mani dalla mia roba.- sentenziai abbracciando Julie con aria difensiva.
Risero di buon gusto entrambi.

Non ci trovavo nulla di divertente. Mai stato più serio in vita mia.







Trullallero!

Buongiorno!
Oggi sono mattiniera u.u
Sarei restata volentieri nel mondo dei sogni ma ho delle commissioni da sbrigare...
Tra le quali anche postare il capitolo :3
Il caratterino di Jawaad si fa sentire piano piano...
Ce ne accorgeremo ancor di più nei prossimi capitoli! :)
Continuerò a ringraziarvi a vita per le visite che ho avuto anche se, in rapporto, le recensioni sono pochine :S
Troppe lettrici silenziose/lettori silenziosi...
Fatevi sentireeeeeeeeeee! Non mordo mica ;)

Continuate a passare dalla mia amica Susanna_1D con la sua FF  
http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1038493 ;)
Kiss.
#Giulia :) xx ♥

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Capitolo 12
*** I need a hug ***


I need a hug

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Uscii dall’aula per sgranchirmi le gambe.
Come ogni giorno il professore di letteratura mi aveva dato del filo da torcere. E come ogni giorno io avevo avuto la meglio rispondendo prontamente a tutto.
Mi preoccupava il fatto che la mia compagna di banco non era più tornata.
Insomma, a volte le avevo riservato meno attenzioni del normale ma non pensavo di esserle antipatica al punto da saltar la scuola.

Controllai il display del mio cellulare e notai un suo sms.

Grazie al cielo.

Lessi frettolosamente a tal punto che lo dovetti rileggere più volte per comprenderne bene il contenuto.

“Ciao, Julie. Mi ha fatto piacere ricevere un tuo sms e mi scuso per averti risposto così tardi. Purtroppo ho avuto un incidente con il motorino e sono ancora ricoverata in ospedale. A quanto pare, ho tre costole incrinate e una gamba rotta. Spero mi dimetteranno presto. Appena posso ti chiamo. El :)xx”

Oddio! Poverina.

Ancora pensierosa mi sedetti sulle scale.
-Hey, bionda. Che ci fai qui tutta sola? Jacob ti ha mollato?- disse sghignazzando il mio migliore amico.
-Non è il momento di scherzare, Zayn.- risposi con aria triste.
-Oh, scusa. Che è successo?- si interessò sedendosi accanto a me.

Quelle scale erano non erano molto larghe perciò ci dovemmo stringere.

-La mia compag… ehm, ex compagna di banco.. è in ospedale. Ha avuto un incidente.- spiegai afflitta.
-Oddio! Poverina.- mormorò.

Ha ripetuto le mie stesse parole. Non ci credo.
Io l’ho sempre detto che ti legge nel pensiero.


Mi abbracciò dolcemente sussurrandomi che sarebbe andato tutto per il meglio.
Iniziò a cantare delicatamente senza sciogliere l’abbraccio.
Mi sentii meglio.

-Zayn?- azzardai.
-Dimmi, piccola.-
-Lo sai che hai una bellissima voce?-
Scoppiò a ridere.
-No, sul serio dico.- insistei- Non ci avevo fatto molto caso ma è la verità.-
-Uhm, grazie allora.- rispose sorridendomi.
-Dovresti sfruttare questa dote. Perché non ti iscrivi a qualche provino?- chiesi seria.
-Provino?! Ma dove vuoi che vada!- ribattè incredulo.
-Secondo me dovresti provarci. Che ti costa! Poi ti è sempre piaciuto, no?- dissi alzando leggermente il tono della voce.
-Beh si, mi piace. Ma non credo che la mia voce possa piacere a qualcun altro.- mormorò abbassando lo sguardo.
-Io la adoro.- sussurrai nel suo orecchio con un sorriso malizioso.

Cosa sto facendo?
Lasciati andare, babe.


Mi alzai per evitare strani equivoci.
E sul suo volto si dipinse un sorriso così bello da mozzare il fiato. Anche i suoi occhi contribuirono. Per poco quasi non svenni.

Perché non riesco mai ad abituarmi al suo sorriso?
16 anni non bastano?
 No, evidentemente no.












Trullallero!
Vi devo delle infinite scuse! Mi dispiace tantissimo di non aver postato il capitolo della festa oggi! :(
Sorte del destino, questo pomeriggio sono caduta sugli scogli e il mio ginocchio è andato. *Giuro che non era premeditato l'incidente di El con il mio*
Non ho voluto farmi mettere i punti ma è conciato male! ;(
Vi starete chiedendo *e a noi che ce ne frega?!*. Avete ragione.
Tornando al discorso di prima...
Sono immersa nella scrittura di un'altra FF (che pubblicherò al più presto) e non ricordo tutti i capitoli a memoria...
Perdonatemi! Questo capitolo era essenziale.
Non mi vogliate male è.é
I prossimi saranno quelli tanto desiderati *-*
Ringrazio tutte le ragazze/ragazzi che recensiscono e mi seguono :)
Spero continuiate a farlo :3
Pregando di rimettermi presto,
Love ya, (e sempre Love Malik!)
#Giulia :)xx

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Capitolo 13
*** She caught my eye ***


She caught my eye

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Arrivò la sera tanto attesa.
Era tutto pronto. C’erano palloncini colorati appesi per tutto il viale. Il giardino era illuminato e le numerose piante davano un tocco di selvaggio in quel quadro avvolto nella natura. Con l’aiuto di papà avevamo sistemato un gazebo dal quale rimbombava musica da discoteca e una palla piena di specchi rendeva il tutto più veritiero.
Zayn smanettava con i suoi strumenti mentre io allestivo i lunghi tavoli di bibite alcoliche e non e cose da mangiare dall’aria deliziosa. Ovviamente ipercaloriche.
Avevo avvertito Lucky di non avvicinarsi ai tavoli e fino ad ora era stato piuttosto bravo. Continuava a lanciare occhiate disperate verso il cibo ma non osava avvicinarsi, temendo la mia reazione furiosa.

Intelligente quel cane. Degno della sua padrona.

Mi faceva tenerezza però. Decisi di premiarlo. Rubai un panino dall’ampio vassoio e mi diressi verso di lui.
Smise immediatamente di correre per il prato e si fiondò su di me.
Questa volta, riuscii a reggermi in piedi e lanciando un occhiata all’orologio decisi fosse ora di andarmi a preparare. Di lì a poco sarebbe giunto anche Jacob per sistemare le ultime cose.
Corsi in camera e mi buttai sul letto.
Feci una rapida doccia e mi asciugai i capelli. Decisi per quella sera di sconvolgere il mio look. Presi il ferro e mi feci i boccoli.
Mi infilai il vestito, misi i tacchi e stavo per dirigermi verso lo specchio quando bussò alla porta della mia camera qualcuno.
Era Simo e la feci tranquillamente entrare. Quella sera sarebbe andata a mangiare in un ristorantino romantico insieme a papà.
Mi osservò da capo a piedi e i suoi occhi le si illuminarono.
-Tesoro, sei una favola!-
-Uhm, grazie mamma…-
-Mi ricordo quando eri piccolina che mettevi solo pantaloni. Mai messa una gonnellina o un vestitino.
E invece, adesso… Ma guardati… Come passa veloce il tempo!-
E una lacrima le scese sulla guancia.
Senza parlare mi avvicinai e la abbracciai.
Un abbraccio di quelli che rimangono per sempre.
Lei ci sarebbe sempre stata.
-Ti manca giusto un ritocchino.- disse staccandosi e trascinandomi in bagno.
-No, mamma. I trucchi no, ti prego.- la implorai.
-Stai tranquilla, amore. Ci penso io.- mi rassicurò inutilmente.

È proprio questo che mi preoccupa.

Mi scappò una risatina nervosa ma lei si era messa già all’opera.
Dopo che ebbe finito mi spinse delicatamente verso lo specchio ma con quei trampoli era un’odissea. Quasi non caddi.
-Neanche lavorassi in un circo…- mormorai tra me e me.
Arrivai al lungo specchio sana e salva.
Esitai un momento e poi studiai il mio corpo.
Partii dal basso.
I trampoli erano neri, lucidi, a spillo e sarebbero stati probabilmente la causa delle mie numerose figuracce.
Le mie gambe erano lisce e morbide e quel vestitino, ino, ino, le metteva in mostra.
Era anch’esso nero, attillato e fasciava alla perfezione le mie curve. Dietro aveva una scollatura da capogiro che cadeva morbida sopra il fondoschiena.
Indossavo una collana d’argento e degli orecchini abbinati nascosti tra i miei ricci.

Mia madre ha delle mani fatate. Pensai osservando con stupore il suo lavoro sui miei occhi.

Li aveva resi ancora più intensi e profondi, risaltando il color verde foglia.
Feci per ringraziarla quando la porta della mia camera si aprì.
Il mio migliore amico mi guardò, rimase a bocca aperta sulla soglia.
Simo se ne accorse e uscì dalla stanza.
-Vi lascio soli.- disse sgattaiolando fuori con aria soddisfatta.
Lo guardai meravigliata. Non pensavo di fare quest’effetto. Io, che ero sempre stata una semplice ragazza.
Dopo un po’ si riprese e l’unica cosa che riuscì a biascicare fu un
-S..s..sei b…b..ellis..s..ima-

Io non potei fare a meno di sorridere.











Trullallero!
Ciaaaaaaaaaao ragazze/ragazzi, come state?
Io un po' meglio, il ginocchio da segni di vita! *-*
Scommetto che è grazie a voi :)
Chi di voi ieri sera ha visto la cerimonia di apertura delle Olimpiadi a Londra 2012?
Io, pur seguendola dalla Croazia su un canale arabo di cui non ho capito una parola, sono rimasta sconvolta... Hanno organizzato tutto alla perfezione e mi sono chiesta se anche noi italiani, in caso, saremmo in grado di fare una cosa del genere (?)
Poi, ovviamente, mi sono commossa quando ho visto entrare in sfilata l'Italia con la Vezzali come portabandiera :')
Sempre ieri sera ho saputo che i One Direction canteranno alla cerimonia di chiusura!
Cioè, WOW. Sono fiera di loro *w*
Per quanto riguarda il capitolo, bellezze....
Dio, siamo già arrivate al 13° :')
Cosa ne pensate?
Zayn ha espresso già il suo pensiero, manca solo il vostro ;)
Ringrazio come sempre tutte le persone che mi seguono/recensiscono/preferiscono (?) e inciterei i numerosi lettori silenziosi a farsi avanti! :)
Sempre love ya (e love 1D),
#Giulia :)xx

P.S. passate dalla FF della mia amica! :)

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Capitolo 14
*** You stole my heart ***


You stole my heart

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La festa andava a meraviglia.
La gente si divertiva. Passavo e mi salutava calorosamente facendomi i complimenti per la casa e per l’organizzazione.
Lucky era seduto sul prato e si faceva coccolare da un gruppo di ragazze.

Hai capito tutto della vita, cucciolo.

Jawaad era sotto il gazebo e sfornava mix uno più bello dell’altro.
Ero fiera di lui.
Ero preoccupata, però, per Jacob. Lo cercai tra la folla ma di lui nessuna traccia.

Decisi di andarmi a divertire e mi infilai tra la gente che ballava.
Le ragazze si scatenavano in pista e i ragazzi le ammiravano per poi decidere se unirsi a loro oppure offrirgli da bere.
Tuttavia, non era andata male con quei trampoli ai piedi.

È solo questione di abitudine.

Dopo essermi scolata qualche bicchierino di vodka alla pesca avevo bisogno urgentemente del bagno.
Non ero molto lucida ma fortunatamente avevo appeso dei cartelloni e li seguii senza problemi.
Notai la scritta ‘Toilette’ e allungai il passo.
Proseguì velocemente e mi chiusi la porta alle spalle. Mi rinfrescai con dell’acqua fredda e mi sentii meglio.
Feci per tornare indietro quando due mani forti mi afferrarono per i fianchi.

-Zayn, piano che con questi trampoli cado!- dissi soffocando una risata.
Mi girai e mi trovai faccia a faccia con Jacob.
Indossava una camicia blu sbottonata e dei pantaloni chiari che gli cadevano a pennello fasciandogli perfettamente i muscoli delle gambe.
-Oddio, scusa. Non pensavo fossi tu.- mormorai sorpresa.
-Tranquilla.- rispose pacatamente
Sorrisi e rimanemmo così a guardarci in un silenzio imbarazzante.
- Sei stupenda.- iniziò dopo un po’.
-Ehm, grazie…- sussurrai sorridendo e le mie guance andarono a fuoco.

Sembrerò un peperone.

Abbassai lo sguardo.

Lui allungò due dita sotto il mio mento e mi costrinse a guardarlo negli occhi. Erano di un blu così profondo che mi ci persi dentro.
Il solo contatto con la mia pelle provocò mille scintille. 
-Sei ancora più bella quando arrossisci.- mi sussurrò sistemandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
I nostri volti erano a pochi centimetri di distanza.
-Julie…-
-Dimmi.-
-Io… beh, ecco.. dal primo giorno che ti ho vist…- si fermò per qualche secondo –al diavolo tutti i discorsi già preparati! Julie, mi hai rubato il cuore. Adesso appartiene a te.-
Prima che potessi formulare una risposta, si avvicinò e poggiò le sue labbra sulle mie.

No, non lo fare. Tu non lo vuoi.

Mise la sua mano sulla mia schiena e pian piano la fece scendere.
Mi irrigidii. Lui lo sentì ma continuò a stringermi con più forza.
Cercai di liberarmi ma la sua morsa era d’acciaio. Il suo bacio era travolgente.
Improvvisamente sentii uno spostamento d’aria e Jacob mi lasciò libera.

Aprii gli occhi e lo vidi incosciente sdraiato davanti a me.
Alzai leggermente lo sguardo e guardai, sgranando gli occhi, Zayn che osservava confuso e spaventato il suo pugno ancora chiuso ricoperto di sangue.
Lo stesso sangue che usciva copiosamente dal naso del ragazzo che mi aveva appena baciata.


Caddi a terra e tutto si fece buio.













Trullallero!
BOOM.
è successo.
Il colpo di scena che tanto ho premeditato.
Purtroppo per loro, la strada è ancora tutta in salita per la coppia Zayn-Julie è.é

Piccole domande:
1) Come reagirà Julie?
2) Jacob si farà ancora sentire?
3) Zayn? Si pentirà del suo gesto?

A voi, le risposte *-* 
Per continuare, ho bisogno di un numero abbastanza alto di recensioni che, ovviamente, resterà segreto ç.ç
Non mi vogliate male u.u
GRAZIE di nuovo a tutte le persone che mi seguono/recensiscono/preferiscono! :)

Love ya,
#Giulia :)xx

P.S. Dopo una salita c'è sempre una discesa! ;)

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Capitolo 15
*** Go away. I hate you! ***


Go away. I hate you!

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ZAYN’S POV.

Gli ospedali mi davano alla nausea.
Avevano quell’odore terribile, un misto tra disinfettante e medicinali.
La stanza era abbastanza ampia, con un solo letto.
Le tende erano aperte e la luce entrava diretta.
I miei occhi erano fissi su di lei. Tutto il resto non aveva importanza.
Riposava tranquilla con un tubicino che le riforniva le calorie necessarie.
Un flash mi attraversò la mente.


Era arrivato il momento di dirgli quello che mi ero preparato da una vita. La vidi allontanarsi da sola e la seguii. C’erano palloncini colorati ovunque che mi ostacolavano.
La vidi uscire dal bagno e parlare con quel gran bastardo che subito dopo l’aveva costretta a baciarlo, mettendole una mano sul fondoschiena.
Lei cercava di opporsi ma la presa in cui era stretta era troppo forte.
Non ci vidi più e la rabbia prese il sopravvento.
Lo colpii con un cazzotto in pieno volto. Probabilmente, il cazzotto più forte che avessi mai tirato. Se lo meritava tutto.
Lo vidi cadere a terra con un rivolo di sangue che gli usciva dal naso. L’avrei colpito più volte ma lo sguardo spaventato e confuso di Julie mi fece tremare. In quegli occhi vidi tutto quello che non avrei mai voluto vedere.
Perse i sensi e cadendo sbattè la testa su una roccia.


Non mi sarei mai perdonato per quello che avevo fatto. Anche se provavo una certa soddisfazione nell’aver rotto il setto nasale a quell’essere schifoso e viscido.
Adesso la osservavo impassibile. La mia faccia non rivelava nessuna emozione.
Lei aprì gli occhi. Guardò con aria confusa dove si trovava e poi si soffermò su di me. Forse non ricordava cosa era accaduto la sera prima.
Osai fare un passo in avanti ma si rivelò un grande errore.
Mi fulminò con lo sguardo. Cercò di alzare una mano ma riuscì solo a muoverla lievemente.
-Julie…- mormorai.
-Vattene.- sussurrò.
-Julie, io… ti giuro.. io..
Avevo un groppo in gola e non mi uscivano che monosillabi senza senso.
-Cosa non ti è chiaro della parola ‘Vattene’?! Esci da questa stanza, Zayn.-
La sua voce era impercettibile. Era debole ma distaccata e fredda come il ghiaccio.
-Ti prego. Io l’ho fatto per te….- cercai di giustificarmi.
-Sparisci dalla mia vita, Malik!- urlò furiosa.
Entrò subito un’infermiera allarmata dalle grida.
-Signorina Seekings stia calma- le disse iniettando qualcosa nel tubicino attaccato al braccio.
La accarezzò dolcemente e puntò i suoi occhi su di me.
-Credo vivamente che lei debba uscire- mi sibilò proteggendo la ragazza.
Julie si placò e le sue palpebre si fecero pesanti.

Le ultime parole che riuscì a scandire furono un semplice ‘Ti odio’.







Trullallero!
Dopo aver riletto e ricontrollato questo capitolo per la 628153926990186416 volta, mi è uscita una lacrimuccia!
Zayn, povero cucciolo *w*
Anyway, abbiamo svelato la risposta alla 1° domanda del capitolo precedente: come reagirà Julie?
Era, pressocchè, prevedibile una reazione negativa ma le parole pronunciate dalla ragazza sono davvero forti è.é
Vedremo nei prossimi capitoli se la loro storia si intreccierà nuovamente :)

Un grandissimo, enorme, immenso, super, iper, G R A Z I E a tutte le ragazze/ragazzi che hanno recensito nei capitoli precedenti, in particolare quest'ultimo in cui siamo arrivati a 20 recensioni *-*
Vi lovvo! v.v (Altre due 'v' ci stavano benissimo)
Spero continuiate a farlo anche prossimamente!

Kiss.
Love ya (& Love Malik),
#Giulia :)xx

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Capitolo 16
*** London, I'm coming! ***


London, I'm coming!
 

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ZAYN'S POV.

Uscii dall’ospedale con le lacrime che mi rigavano le guance. Prima leggere, poi si trasformarono in una cascata.
 
Zayn Malik che piangeva?! Non aveva pianto in quel modo nemmeno al funerale del padre.
 
Le sue ultime parole mi rimbombavano nelle orecchie.
Ti odia. E tu la ami. Più di qualunque cosa.
 
Decisi di non andare a casa. Troppi ricordi, troppe emozioni.
Cosa avrei raccontato poi a mia madre? Sicuramente si sarebbe agitata vedendomi in quello stato.
Io, che non avevo mai buttato una lacrima. Io, che ero sempre riuscito a risolvere i miei problemi.
Io, che ero il ragazzo più quotato dalle ragazze. Adesso stavo morendo dentro.
Per cosa? Per amore.
Si, quel filo che ci aveva legato fin da bambini ora si era spezzato.
Sapevo che non sarebbe stato più lo stesso.
‘Sparisci dalla mia vita.’ Aveva detto proprio così.
E il mio cuore era caduto a pezzi.
 


Arrivai ad un parco pieno di vegetazione.
Trovai una panchina libera immersa nel verde, isolata dal mondo.
Passai tutto il pomeriggio così. Guardavo le persone che passavano in lontananza, ignorando la mia esistenza.
Bambini con i palloncini in mano. Nonni che consegnavano due spiccioli ai nipotini per andare a comprare il gelato. Baby sitter indaffarate a parlare al cellulare mentre i piccoli che dovevano sorvegliare si rotolavano nella ghiaia.
Semplici persone. Ma felici.
Una coppia di ragazzi si scambiava effusioni su una panchina poco distante dalla mia.
Erano visibili a tutti ma per loro non esisteva nessun altro. Erano soli. Loro e i loro cuori che battevano all’unisono.
Quanto avrei voluto che su quella panchina ci fossimo stati io e Lei. Abbracciati teneramente, insieme avremmo affrontato qualsiasi problema.

Continua a sognare, Zayn.
Ti farai solo più male.
 

Un volantino portato dal vento si fermò sul mio viso. Mi coprì completamente la visuale.
-Li odio.- mormorai tra me e me mentre cercavo di staccarmelo di dosso.
Feci per buttarlo quando una frase catturò i miei occhi.

‘IL PROSSIMO VINCITORE POTRESTI ESSERE TU!
PARTECIPA AI PROVINI E MOSTRA IL TUO TALENTO.
TI ASPETTIAMO NEGLI STUDI DI X-FACTOR A LONDRA.’
 

Non credevo ai miei occhi.
Evidentemente, il destino mi aveva riservato un’altra possibilità.
Cantare davanti a una giuria.
Cantare e mostrare quello che valevo. Tra poche settimane.
Ma si, tanto cosa ho da perdere?
L’avrei fatto per Lei.
Piegai attentamente il foglietto e lo conservai in tasca.
Sfiorai con le labbra la medaglietta che portavo al collo e un sorriso si dipinse sul mio volto.

-Londra, sto arrivando!-










Trullallero!
Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie.
Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie.
Per le recensioni, per le visite, per i messaggi affettuosi.
Siete veramente adorabili! :')
Non smetterò mai di ripetervelo. GRAZIE.

Anyway, per quanto riguarda il capitolo...
Non trovate Zayn estramente dolce?!
Dio, mi fa venire il diabete *-*
Adesso avrà l'opportunità di mostrare il suo talento :)

Fatemi sapere cosa ne pensate, ragazzi!
Ancora un immenso 'Grazie' a tutti.
Love ya,
#Giulia :)xx

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Capitolo 17
*** Ricordare era vietato, Dimenticare mi faceva paura ***


Ricordare era vietato. Dimenticare mi faceva paura.

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Inutile.
Veramente inutile.
Ecco cos’era.
Una scocciatura immane senza uno scopo.
Perché dover torturare tanti ragazzi?
A cosa servivano tutte quelle ore di Storia e Letteratura se poi non possono permetterti di vivere?
Certamente sapere il giorno di nascita di Cristoforo Colombo o cosa passava in quel momento nella mente di un pazzo senza speranza definito ‘filosofo’ non ti avrebbe garantito un lavoro.
Quello era ormai riservato solo ai raccomandati.

Schifo.
Il mondo sta cadendo a pezzi. E con lui, anche io.
 
 


Dall’incidente avevo iniziato ad odiare tutto e tutti.
Persino Lucky mi irritava quando cercava di convincermi a giocare con lui.
Non riuscivo a seguire per più di due minuti un discorso ed ero fredda e distaccata con qualsiasi persona.
Anche con la mia cara Simo. Non se lo meritava ma non avevo la forza di reagire.
Mi facevo semplicemente trascinare dalle situazioni.
Le mie giornate si erano ridotte a mangia- studia- mangia- studia- fatti la doccia- studia.
Il mio volto aveva perso espressioni e si era scordato cos’era un sorriso.

Non vuoi ammetterlo, ma lui ti manca.

La vocina nella mia mente era diventata così fastidiosa che spesso mi ritrovavo a dover sbattere ripetutamente la testa al muro.
Allora il dolore diveniva più forte e lei taceva.
Passavo intere giornate rinchiusa dentro casa, nella mia stanza.
Avevo perso interesse per tutto.
Cercavo di vivere il più possibile nel presente: niente passato che scoloriva, niente futuro che incombeva.
Ogni tanto il display del cellulare si illuminava. Non avevo la minima curiosità di sapere chi era e cosa voleva.

Prima o poi si scaricherà. E le persone si stancheranno di cercarmi.

Jacob era sparito. Si era trasferito in Italia.

Povero paese. Un maniaco in più in circolazione.

Il mio mondo era vuoto. Nel vero senso della parola.
Non avrei mai voluto dirlo ma Lui mi mancava.
Lui che rendeva le mie giornate felici.
Lui che mi aveva protetto ed era sempre stato al mio fianco.
Lui, la persona che io amavo.

Alleluia! Ce l’hai fatta a dirlo. Cioè a pensarlo.

Dovevo ritrovarlo. Riportarlo indietro.
Il mio cuore prese il volo al solo pensiero di riaverlo accanto.
Scesi velocemente dal letto e indossai le prime cose che mi capitarono sotto mano: dei leggins , una canotta e un cardigan.

Veeeeeeeeeeeeeloce! Prima che cambi idea.

Uscii di casa e feci capolino nel giardino affianco al mio.
Deserto.
Aprii il cancelletto di casa Malik e bussai ripetutamente alla porta.
Odiavo i campanelli d’ingresso e non li avrei mai usati.
La porta si aprì e scorsi una donna minuta bruna con due grandi occhi color caramello che mi scrutava sorpresa.
Non mi diede nemmeno il tempo di accennarle un saluto che mi abbracciò calorosamente.
- È partito stamattina per Londra.-

Come era perspicace quella donna!

Se avessi avuto più tempo le avrei confidato tutto.
Ma a quanto pare sapeva già abbastanza.
-Londra?!- chiesi con una voce stridula, sgranando gli occhi.
-Si, tieni questo è l’indirizzo. Arrivata in città chiama un taxi.- rispose consegnandomi un foglietto.
Lo presi e lo custodii in mano.
-Uhm, ecco… Io… mi dispiace per quello che è success..-
-Tesoro, so già tutto. Lo vedo nei tuoi occhi. Tu lo ami. Adesso vai, non c’è più tempo!-
-Tempo per cos..?-
-Sbrigati, Julie! Ci penserò io ad avvertire tua mamma.-
Le diedi un leggero bacio sulla guancia ancora confusa.
-Grazie…- fu l’unica cosa che riuscii a dire prima che mi spingesse fuori dalla soglia.
 

Recuperai la medaglietta con il Suo nome dal fondo del letto, me la legai al collo e scrissi un piccolo messaggio a Simo che sarebbe tornata tardi.




Ho deciso di ascoltare il mio cuore. Ti chiamerò appena posso.
Fidati di me.
Ti voglio bene.
J. xx :)

 
P.S. i croccantini preferiti di Lucky sono finiti.





 





Trullallero!
Che dire?! Dio, quanto sono emozionata.
Si, lo so, è da stupidi, allocchi, babbei, idioti, sciocchi, baggiani, subnormali, stolti, beoti, ottusi, polli
(?) però è così bello :')
Con questo capitolo, abbiamo capito tutti che Julie non è malefica ma, in ospedale, le parole le sono uscite così, senza prima passare per il cuore!
Abbiamo trovato risposta anche alle altre domande rimaste in sospeso v.v
Cosa ne pensate? .-.

Bene, ora un nuovo e gigantesco

GRAZIE!

... a tutti! Siete veramente fantastici! :')


Mi dileguo altrimenti divento noiosa :3
(Inutile dirlo) Love ya,

#Giulia :)xx

P.S. Se avete qualche FF da farmi leggere mandatemi il link che passerò sicuramente *w*

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Capitolo 18
*** Stop the tape and rewind ***



Stop the tape and rewind
 

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Lo seguirei anche in capo al mondo.
Ora non esageriamo.
 
Guardavo estasiata le vie di quella maestosa città dal finestrino del taxi.
Non vi ero mai stata prima d’ora e mi sembrava un sogno.
Io, una semplice ragazza di provincia, in una grande metropoli.
 
Come un pesce fuor d’acqua.
Come un gatto dentro un canile.
Come un agnello a Pasqua.
Come una pecora alla fiera della lana.
Come una bistecca in una vasca di piranha.
Si, ok. Abbiamo capito, grazie.
 
I negozi abbondavano e la gente correva da una parte all’altra tutta indaffarata.
Nonostante la grande confusione, era una città pulita.
Il tassista mi faceva delle domande di tanto in tanto.
-Da dove viene lei signorina?- chiese incuriosito. –Non sembra di qui.- si giustificò sorridendo.
Lo guardai dallo specchietto retrovisore.
-Bè si, sono di Bradford, vicino Manchester.- risposi educatamente.
-Ah bene. E qual buon vento la spinge a Londra, se mi posso permettere?- domandò con tono teatrale.
Risi di buon gusto.
-Mmmh…-
Ci pensai un po’ su.
-… l’amore.- mormorai e le mie guance assunsero il colore di un pomodoro.
Il gentil tassista annuì e premette il piede sull’acceleratore.
 
 
 



Arrivai prima del previsto.
Cercai di allungare una banconota al tassista ma senza risultato.
-Non si preoccupi, signorina. Ho fatto il mio dovere. Vada dove la porta il cuore. Buona fortuna!- mi disse facendomi l’occhiolino.
Feci per protestare ma il taxi sgommando era già ripartito.
Con il sorriso sulle labbra, posi il denaro in tasca, mi girai e studiai il posto in cui mi trovavo.
Rimasi allibita. Centinaia di persone erano in fila davanti ad un portone, sorvegliato da due scimmioni.
 
Nel vero senso della parola.
 
Erano sicuramente in attesa per i provini.
 
Che perspicacia, oh! Siamo davanti gli studi di X-Factor, non alle poste.
 
Scrutai attentamente la folla elettrizzata ma della cresta corvina di Zayn non c’era traccia.
Feci qualche passo in avanti intimorita ma mi bloccai poco dopo.
Avevo calpestato qualcosa di duro.
Osservai il tesserino della stampa con l’ingresso autorizzato sotto i miei piedi e ringraziai la mia cara mamma per il lato b che mi aveva fatto.
 




ZAYN’S POV.

Le mie gambe tremavano.
Le mie braccia tremavano.
Le mie labbra tremavano.
Se non avessi messo tutto quel gel anche i capelli non sarebbero restati fermi.
 
Ero a pochi minuti dalla mia entrata in scena.
Sarei uscito da dietro le quinte e avrei affrontato la giuria e il pubblico.
Un ragazzo mi avvertì di prepararmi. Era quasi giunto il momento.
Mi sciacquai i denti con un semplice bicchiere d’acqua.
Era il mio ‘rito di preparazione’ ma non riuscii a completarlo.
Il bicchiere mi scivolò di mano. La vista mi si appannò.
L’avevo sognata tante volte, è vero. Ma mai era sembrata così veritiera.
Camminava tra la gente cercando qualcosa o…
…qualcuno.
Era bella come non mai.
Il suo sguardo incrociò il mio. Eravamo distanti ma avrei potuto giurare che sentivo i battiti dei nostri cuori correre insieme.
All’inizio avanzò cautamente, poi iniziò a correre verso di me.
Non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi.
Tutta l’ansia di poco prima sparì e una lacrima mi rigò il volto.
Si fiondò nelle mie braccia aperte anche lei con le lacrime agli occhi.
Ci stringemmo così forte da farci male.
Ci sussurrammo tante stupidaggini senza senso. Ma non aveva importanza.
Ci staccammo leggermente. Dischiudemmo le labbra che iniziarono a cercarsi dapprima timidamente poi sempre più freneticamente.
Le nostre lacrime si fusero.
I nostri respiri si coordinarono.
Le nostre lingue si intrecciarono.
Eravamo un’unica persona in due.

Lei era mia e io ero suo.











Trullallero!

Ho riso. Ho pianto. Mi sono messa a saltellare per la casa nonostante già sapessi come andava a finire.
Direte 'Sei mezza pazza?!'.
Eeeeeeeh no. Qui, vi sbagliate.
Io sono pazza tutta intera. Pazza di voi, delle vostre recensioni, dei vostri messaggi, (difficile da ammettere) ma anche di questa storia.
Non ci posso credere, veramente. Questo è il penultimo capitolo. Il penultimo capitolo della mia prima FF :')
Ciò significa che mancano poche pagine e il mio sogno finisce.
Il tempo corre veloce!
Perdonatemi se vi lascio così, senza preavviso, ma non potevo fare altro.
Domani partirò e non mi sembrava giusto lasciare una FF aperta incompleta per più di un mese :(
Poi, insomma, dopo questo bacio.... Era bramato da entrambi e finalmente ha messo in chiaro i loro sentimenti :)
Anyway,

GRAZIE! (Da notare che sta diventando sempre più grande :3)


Non so spiegarlo nel modo giusto ma vi voglio bene :')
Mi dileguo, meraviglie!
Spero di avervi fatto compagnia durante queste settimane C:
SuperLove, IperLove, StraLove (?) ya,
#Giulia xx ♥

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Capitolo 19
*** Questo è solo l'inizio ***


Questo è solo l'inizio

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Sentii pronunciare il mio nome.
Ma non volevo che quel momento finisse.
Era un’eternità che l’aspettavo ed ora ero disposto a rinunciare a tutto pur di farlo prolungare.
-Zayn, ti stanno chiamando. Devi andare, moro.- bisbigliò l’angelo.
-No, non voglio, bionda.- dissi avvicinandomi ancora.
Pose con delicatezza un dito sulle mie labbra bramose.
-Io posso aspettare. Loro no.-
Fece un cenno verso il palco.
-Ok amore. Resta qui, non te ne andare. Non voglio perderti ancora.-
-No, non me ne andrò mai più.-
Con un sorriso a 32 denti e il cuore al settimo cielo mi presentai davanti alla giuria.
 



JULIE’S POV.

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Amore.
Mi aveva chiamata amore.
 
Dammi un pizzico, ti prego.
Come faccio a dartelo, scema?!
 
Mi aveva baciata.
Lui, Zayn Jawaad Malik, mi aveva baciata.
 
Dammene un altro, ti supplico.
Come no...
 
Mi avvicinai agli schermi dietro le quinte.
Le telecamere erano fisse su di lui.
Lui che si sistemava i capelli. Lui che sorrideva. Era teso.
I suoi occhi erano lucidi.
Non appena aveva varcato la soglia del palcoscenico delle ragazzine con gli ormoni a mille avevano iniziato a starnazzare come ochette.
Le avrei sistemate bene bene.
Lui era MIO. Solo MIO.
La giuria lo scrutò attentamente e partì all’attacco.
-Ciao, come ti chiami?- chiese Simon, il primo giudice a destra.
-Il mio nome è Zayn.- rispose il ragazzo intimidito.

Coraggio, moro.

-Zayn… Cosa hai intenzione di cantare?- ribattè Louis, un giudice più anzianotto con una faccia tonda e buffa.
-Canto ‘Let me love you’ di Mario.- mormorò lanciando un rapido sguardo alla telecamera.
Il mio cuore perse colpi.
Aveva scelto di intonare la nostra canzone.
La mia mente tornò indietro nel tempo, al giorno del mio compleanno.
Quel pomeriggio indimenticabile in cui aveva giurato, sui suoi capelli, di prendersi cura di me.
Per la centesima volta in quel giorno le lacrime mi rigarono lentamente il volto.

Ci hanno preso gusto, eh!
Fin troppo.
 

-… tu sei il tipo di donna che si merita solo cose belle…-

Possibile che non mi ero mai accorta del suo talento?

-….pugni pieni di diamanti, mani piene di anelli…-

Dio, che voce.

Come a darmi conferma il pubblico iniziò a scaldarsi.
-Piccola sei una stella!-
I battiti del mio cuore aumentarono.
-..voglio solo mostrarti che lo sei-
Sui volti dei giudici si dipinse un sorriso compiaciuto.
-Tu dovresti lasciare che io ti ami..-

Si lo lascerò, Zayn.
Mania di protagonismo. Bleah.
Zitta.

Simon fece un cenno della mano e fermò l’audizione.
Il momento era giunto.
Chiusi gli occhi.

Come se le tue orecchie non sentissero.

-Louis si o no?- chiese.

Dì di si.

-Mmmm… si!- rispose euforico il giudice con la faccia simpatica.
-Grazie- sussurrò Zayn avvicinando il microfono alle labbra.
-Nicole?- continuò Simon.

Ti prego. Ti prego. Ti prego. Dì di si.

La giovane donna sorrise e con un’espressione sincera annuì.
-Si-

Daaaaaaaaaaaaaai, cazzo!

-Grazie.- ripetè Zayn incredulo.
Anche se aveva ricevuto già due ‘SI’, il giudizio di Simon era il più importante.
Prese dei fogli in mano, pensandoci un po’ su.

Non fare lo stronzo, Cowell.

-Zayn, io dico di si.- decretò infine.
I suoi occhi si riempirono di lacrime.
Le ragazze in sala continuarono ad urlare ma non ci feci caso.
Zayn si portò alle labbra la medaglietta con il mio nome, la baciò delicatamente e guardando la telecamera sussurrò due parole.
‘Ti Amo.’
Due semplici parole la cui pronuncia non dura che un istante ma se dette con il cuore e ascoltate con la mente possono rimanere eterne.
 

Si, Zayn Jawaad Malik. Ti amo anche io. E sono fiera di te.
Hai seguito i tuoi sogni e li hai realizzati.
Ho la vaga sensazione, però, che questo sia solo l’inizio.


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Trullallero!
Ladies and gentilmen, non vi nascondo  che quest’ultimo ‘Trullallero!’ potrebbe essere pericolosamente lungo e schifosamente sdolcinato…
VIETATO AD UN PUBBLICO MAGGIORE DI 120 ANNI (?)
Bene, dopo essermi fatta sfottere pubblicamente, passiamo alle cose importanti.
In realtà, il mio cuoricino ha talmente tante cose da dire e tante persone da ringraziare, che la mia testolina e quel poco di psiche che mi rimane sta andando in fumo.
Insomma, prima che l’incendio si estenda, vi volevo confessare alcune cosette, tipo che sto piangendo.
Ma non versando lacrime come tutte le persone normali, NO. Sarebbe troppo semplice.
Io sto singhiozzando con il sorriso sulle labbra, sintomo della mia pazzia incurabile.
Credo che mia madre stia già chiamando il 115, perciò vado diretta.
Direi che questo enorme
 

GRAZIE

 
vi spetti a tutti.
Si, a tutti quelli che hanno letto questa storia,
che volenti o nolenti (?) hanno fatto finta di niente nei miei momenti di pazzia,
che si sono trattenuti dal criticare i miei capitoli terribilmente vomitevoli (?)(?)
e che hanno avuto pazienza con i miei strazianti messaggi di aggiornamento.
Ovviamente un ringraziamento di cuore e un saluto affettuoso va alle lettrici silenziose che sono state importantissime, anzi fondamentali.
Infatti, ogni volta che vedevo il numerino delle visualizzazioni crescere, mi veniva la voglia di continuare. Ma più di tutte, vorrei ringraziare le ragazze che hanno recensito questa storia.
Chi solo una volta,
chi solo per chiedermi di passare da loro,
chi solo due o tre volte e poi hanno lasciato perdere,
e chi, con non so con quale coraggio, mi ha seguita dall’inizio alla fine, recensendo ogni capitolo, o quasi.
   
 Un ringraziamento speciale va a prospero_1D (l’unico uomo), a Susanna_1D, senza la quale non sarei qui a scrivere baggianate, e a tutti voi:
love_myidols;I am Moon;__zaynsmile;Liamismysmile;vivere non costa niente;StayStrongGirl;alega;NikaMalik;PROUDOFONED;AmandaMalik;Nessiecarlalp;TheInfinite;Carrots_Gnam;Infinity1D;Tay_;OhyepFree;_superhero;Sissi_94;_StellaStar_;Sophiae Lowell;ThisisCharlie;Francesca12;xxx_Kiss me_xxx;Selly98;MaggiaYeah;Lucy_Bastet;One_Direction_25;niallsoul;Love Malik;Ciao ciao ciao ciao;CiaoHelloSalutHola;rosa_1D_smile;Lux_1D;Didichan;princemanu93;_Unaddicted;LeoGirl;_MoreThanThis_;AbbyGreen1D;Just a Mistake;Nena Rossa;Not a model;Sarahbubs;EhyStyles;MaracHARIBO;Elle98;heaven__;_Lou; giulia_larry;GiadaMalik1D;PiccoloCuoreSenzaAmore;Taylorswift;Lets_do_this1D
.
 
Scusate se ho dimenticato qualcuno ma siete veramente tantissimi :’)
Ho modificato questa storia da ‘non completa’ a ‘completa’ e non è stata un’impresa semplice.
Vi starete dicendo ‘Hai dovuto solo cliccare un quadratino!’
Non è come sembra. È molto di più. Dietro questo quadratino c’è stato un viaggio lungo e stancante, pieno di emozioni.
Mi ricordo quando sono salita su questo treno e ho pubblicato il primo capitolo… Ero emozionatissima! L’ansia mi stressava e mille domande mi continuavano a vorticare in testa, ‘Piacerà a qualcuno?’, ‘Mi criticheranno?’, ‘Cosa penseranno di me e dei miei personaggi?’. Mi era ancora ignota la mia meta, non potevo immaginare fino a che punto sarei arrivata.
Se vi dico che ho passato qualche notte in bianco, credeteci.
Io, sono fatta così.
Poi, però, ho sorpassato questa fase e, nel mio stesso scompartimento, ho conosciuto della gente meravigliosa, che pur non frequentando fisicamente mi ha rubato sorrisi, lacrime e piccoli segreti.
Abbiamo condiviso le stesse sensazioni, lo stesso amore per i personaggi e abbiamo discusso sui punti chiave della storia.
Infine, eccoci qui, siamo arrivate al capolinea. Siamo scese insieme e, spero con tutto il cuore, risaliremo ben presto per altri viaggi.
Al di là del numero di visite e delle recensioni, la cosa importante è che sono entrata da sola e sono uscita in compagnia. Mi sono divertita un mondo con voi e non vedo l’ora di farlo nuovamente :)
Quindi, ancora una volta GRAZIE a tutti voi!
È stato uno dei viaggi più belli della mia vita. Uno di quei viaggi che ti rimarranno impressi nel cuore, impossibili da dimenticare.

Come sapete, questa storia è stata molto importante per me.
E’ stata la prima e ci ho messo davvero tutta me stessa, odiandomi quando mi sembrava di non riuscire a scrivere niente di decente e sentendomi incredibilmente soddisfatta quando voi mi facevate ricredere con le vostre recensioni meravigliose.
Sto continuando a piangere come una fontana e i vigili del fuoco sono sotto casa .___.
È meglio per me che la smetta.
Concludo, dicendo che questo non è un addio ma un gioioso arrivederci :)
Ho pubblicato la mia prima OS e se volete potete seguirmi anche lì.
(http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1192333&i=1)

Aspetto a braccia aperte le vostre recensioni strappa-lacrime u.u
Come promesso, appena tornerò dalle vacanze pubblicherò il primo capitolo della mia seconda FF!
Perché scrivere è una delle poche cose che mi fa stare bene.
E non smetterò mai di farlo.
Con la speranza che passiate delle buone vacanze,
(Ever & Forever) Love ya,

#Giulia :)xx
♥♥

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