Se chiudo gli occhi, penso a te.

di jaureguisvojce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - The Return. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - New Sana.. Or not? ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Paparazzi. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Forever. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Like Old Time. ***
Capitolo 6: *** *AVVISO* ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 - You Stole My Heart. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 - Heart Attack. ***
Capitolo 9: *** *AVVISO* ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - The Return. ***


CAPITOLO 1 - THE RETURN.
 

Rossana, ormai quattordicenne e quasi irriconoscibile, atterrò all'aeroporto. Finalmente dopo due lunghi anni, di nuovo a casa. pensò. Infatti, Sana era stata ingaggiata come protagonista in un film che doveva essere girato negli States e le riprese erano durate due anni. Saltuariamente vedeva la madre, anch'essa impegnata con un nuovo romanzo. L'ultima volta che aveva visto Alyssa, Fanny, Terence ed Heric risaliva a due anni prima, appunto. Scese dall'aereo assieme a Robby, il suo manager, e entrò nell'aeroporto. I due aspettarono i bagagli e uscirono.

-Roooobby, io ho fame. Prima di tornare a casa posso mangiare qualcosa?- chiese Sana, adocchiando qualcosa da sgranocchiare nel bar dell'aeroporto.

-Certo, ecco i soldi. Ti aspetto all'uscita.

Sana comprò un panino, lo mangiò e andò da Robby.

-Possiamo andare?- le chiese.

-Sì.. Ma come torniamo a casa?

-Taxi.

-Oh, ma che bello!- disse Sana, in modo ironico.

-Eh già. Vabè, per una volta non fa niente. Su, poche lamentele e sali.

Caricarono i bagagli nel cofano e salirono sul taxi.

-DIREZIONE: CASA!- urlò Sana, non appena fu salita.

L'autista la guardò stranito e poi si girò verso Robby con sguardo interrogativo e quest'ultimo gli diede le indicazioni necessarie.

Arrivati a casa, Sana si catapultò letteralmente sopra Robby per scendere subito.

Arrivò alla porta e bussò. Aprì sua madre.

-Maaaaamma!- urlò, abbracciandola.

-Piccola mia! Finalmente a casa, eh?- disse sua madre, commossa.

-Già, non vedevo l'or.. Mamma, il fiume che indossi come copricapo sta straripando, controllalo!- disse Sana, scattando all'indietro.

-Oh, vero! Ohohohoh, vado ad arginarlo.- disse sua madre. Salì sulla sua macchinina e sparì nella casa.

Sempre la solita.. pensò Sana, sorridendo.

-Saaaana, aiutami con i bagagli.- gridò Robby, da fuori.

-Puoi farcela benissimo da solo!- urlò Sana, di rimando. Corse su per le scale e entrò in camera sua.

-Cara vecchia camera, quanto mi sei mancata!- disse e si gettò sul letto.

Oggi è Domenica, questo significa che domani ritornerò a scuola.. Fantastico! Rivedrò Fanny, Alyssa, Terence ed... Heric.. Heric, chissà come sarà cambiato in questi due anni. Quanto mi mancano! Non vedo l'ora di riabbracciarli. pensò. Qualcuno bussò alla porta.

-Aprite!- gridò sua madre da chissà quale luogo della casa.

-Io non posso, vai tu Sana!- gridò Robby.

-E che cavolo però, sono appena arrivata e già mi fate fare i lavori pesanti..- disse, sbuffando. Scese le scale e aprì la porta.

-Oh mio Dio, Daniel, che ci fai qui?- chiese Sana, scioccandosi.

-Ciao Sana, anch'io sono felice di vederti.- disse Daniel, sarcastico.

Daniel, un quindicenne dai capelli neri e gli occhi verdi, era stato un altro protagonista del film che Sana aveva girato negli States.

-Scusa, ma vederti qui mi sorprende.. Entra!- disse Sana, chiudendo la porta. -Maaaaaaamma, Robbyyy, abbiamo ospiti!- poi gridò.

-Chi c'è, cara?- chiese sua madre.

-Daniel!

-Oh, il tuo collega?

-Sì, mamma, sì. Venite!

Fece accomodare Daniel sul divano e dopo un po' arrivarono Robby e sua mamma.

-Salve Daniel, piacere.- lo salutò sua madre, scrutandolo.

-Piacere mio, signora. Ciao Robby!

-Ciao Dan! Qual buon vento ti ha portato qui?

-Lavoro.. Mi sono dovuto iscrivere nella tua stessa scuola, Sana!

-Oh, ma è fantastico!- esclamò lei. -Io domani ritornerò a frequentare.

-Anche io ci andrò domani. Che ne dici se passo alle 7.30 e andiamo assieme?

-Ehm..- iniziò Sana.

-Sai, lei non è proprio quel tipo di persona che si definisce "puntuale".- aggiunse sua madre.

-Non si preoccupi, signora, la butterò io dal letto, se necessario.- disse Dan, sorridendo.

-Ci sto! Avrai questo compito da oggi in poi, accetti?- disse Sana, seria.

-Accetto.- rispose Dan. -Dai, adesso raggiungo Max a casa. A domani!

-Max? Chi è Max?- chiese la mamma di Sana.

-Il mio manager. Buona serata a tutti!- disse e si chiuse la porta alle spalle.

-Simpatico quel ragazzo.. Adesso ceniamo!- disse sua madre, trascinando Sana in soggiorno.
 

*L'indomani Mattina*
 

-Sana, sveglia o farai tardi! Sono le 7.30! Tra poco passerà Dan!- urlò sua madre dalla cucina.

-Mmh, mmh.- mugugnò Sana.

Qualcuno suonò alla porta. Era Dan.

-Salve signora, Sana?- chiese.

-A letto, non vuole alzarsi.- disse sua madre, pensierosa.

-Ci penso io. In America ero io a doverla buttare giù dal letto, perchè se fosse stato per lei, avremmo finito le riprese tra altri due anni.- disse Dan. -Dov'è la sua camera?

Sua madre lo accompagnò davanti alla stanza di Sana e gli aprì la porta.

Dan entrò e la guardò dormire. Com'è bella.. pensò. Poi si ricompose.

-Forza, Sana, giù dal letto. -disse, togliendole le coperte di dosso.

-Mmh, cinque minuti.- disse Sana.

-No, ora! Forza, hai cinque minuti per prepararti. SCATTARE!- le urlò nell'orecchio. Sana "saltò in aria" e si risvegliò completamente. -Grazie Dan per il solito dolce risveglio..- gli disse. -Di nulla.- rispose Dan, sorridendo. Sana si preparò e alle 7.40 era pronta. Scese e fece colazione, dopodichè si avviò verso scuola assieme a Dan.

-Beh, com'è questa scuola?

-Sono sicura che ti piacerà.

-Hai molti amici lì?

-Si può dire che conosco molte persone, ma ho solo 4 amici fidati. O, almeno, una volta lo erano..

-Già, capisco che intendi. Dopo tutto questo tempo.. Comunque, chi sono?

-Alyssa, Fanny, Terence ed Heric. Te li farò conoscere.- disse, rovistando nella sua vecchia cartella.

-Oh!- esclamò. -Ma guarda qui che ho trovato!

-Cosa?- chiese Dan.

-Una foto di due anni fa assieme ai miei amici.- disse, e gliela mostrò.

-OH MIO DIO!- esclamò Dan.

-Che c'è?- chiese Sana, inarcando le sopracciglia.

-Quella eri tu?

-Si, perchè?

-Sei completamente cambiata, mamma mia. E' impressionante!- disse Dan, scioccato.

-Sul serio?

-Giuro! Non ti si riconosce! Ovviamente, adesso sei molto più carina.- disse, assumendo uno sguardo saccente.

-Ahaha, grazie, se lo dici tu.- rispose Sana, riponendo la foto nella cartella. Dopo qualche minuto giunsero a scuola. Cara vecchia scuola, finalmente ci rivediamo.. pensò.

Entrarono in cortile e notarono che ancora molti ragazzi erano fuori.

-La campanella ancora non deve essere suonata.- disse Dan.

-Non sono mai stata puntuale, nè tantomeno in anticipo. Sei un mago, Dan!- disse Sana.

-Ahaha, esagerata!

Sana guardò in giro, e le si illuminò il viso quando notò un quartetto di ragazzi seduti sotto un albero.

-ODDIO!- gridò quasi.

-Che?- chiese Dan, spaventandosi.

-I miei amici, i miei amici!- disse Sana, eccitatissima. -Andiaaaamo.- prese Dan per la mano e lo trascinò con se con la sua solita furia. Non li ho avvisati del mio arrivo.. E poi, Dan dice che sono irriconoscibile, vediamo se loro mi riconoscono.. pensò Sana. Così si avvicinarono a loro.

I quattro si girarono a guardarli con aria interrogativa. Sono sempre gli stessi, solo un po' cresciuti.. pensò.

-Vuoi qualcosa?- le chiese Heric.

-Sempre gentile, eh?- disse Rossana, sorridendo.

-Eh?- chiese Heric, confuso.

-Scusa, ma ci conosciamo?- chiese Alyssa.

Sana scoppiò a ridere.

-Che scemi!- esclamò. I quattro si guardarono straniti.

-Ma chi cavolo sei?- chiese Fanny.

-Scusate se interrompo la conversazione. Non vorrei "avventurarmi" da solo- disse Daniel -Potrei anche perdermi! Andiamo?

-Sì, è meglio. Tanto loro più crescono e più diventano idioti.- disse Sana, ridacchiando.

-Senti, idiota ci sarai tu!- le disse Heric.

-Sì, infatti.- confermò Terence.

-Tanto vale presentarsi.-disse Daniel. -Piacere, io sono Daniel.

-Io sono Fanny. Non sei di qua, vero?- chiese Fanny.

-Nono, vengo dagli States!

-Fantastico!- disse Terence. -Io sono Terence, lui è Heric e lei è Alyssa. -Piacere!

-E tu sei..?- chiese Alyssa a Sana.

-Eheheh.- ridacchiò Sana.

-Questa è pazza..- sussurrò Heric agli amici.

-Basta così, dai che facciamo tardi. Ho fatto tanta di quella fatica per buttarti giù dal letto stamattina. Forza Sana, andiamo!- disse Daniel trascinandola via. -A dopo!- e corsero via.

I quattro strabuzzarono gli occhi.

-QUELLA ERA.. SANA?- dissero tutti in coro. Si alzarono di scatto e li seguirono.

 

*Spazio Autore* Saaalve! Questa è la prima ff che scrivo su questo manga. E' il mio preferito! *-* Che ne pensate? Vorrei sapere i vostri giudizi e leggere le vostre critiche, anche per migliorare! Aggiornerò presto! :) Un bacio, Vale.  

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - New Sana.. Or not? ***


CAPITOLO 2 - NEW SANA.. OR NOT?
 

-Sana, che lezione abbiamo a prima ora?- chiese Daniel.

-Io ho matematica, tu... Storia.- rispose Sana, guardando un foglietto.

-Okay, dov'è l'aula di Storia?

-Guarda, è quella lì.

-Oh, okay. Allora a dopo!- disse Daniel e se ne andò.

Sana entrò in classe e si avvicinò all'insegnante. L'insegnante la vide e le sorrise.

-Sei davvero tu, Rossana?- le chiese.

-Già! Sono io!

-Bene. Ragazzi, silenzio!- disse, alzandosi in piedi e catturando l'attenzione degli altri. -Dopo due lunghi anni, rieccola tra noi! E' tornata Rossana!

I ragazzi la guardarono e restarono scioccati.

-Sana?- chiese Jeremy. -Oh mio dio, ma sei cambiata completamente.

-Già.. Me lo dicono tutti.- disse Sana, sorridendo.

-Okay, Sana, siediti dove vuoi.

Sana andò a prendere posto. Dopo un po' la porta si aprì nuovamente e spuntò Heric.

-Heric, sempre in ritardo. Sbrigati che stiamo iniziando la lezione.- disse l'insegnante.

Heric andò al suo posto e notò che accanto a lui c'era.. Sana!

-E così, la famosa Sana è tornata.- le sussurrò.

Sana lo guardò.

-Che accoglienza!- disse, sarcastica.

-Non ci hai nemmeno avvertito del tuo ritorno.- disse lui, girandosi e guardandola.

-Non lo sapevo nemmeno io. Me l'hanno detto ieri mattina e avevo un sacco di cose da preparare! Ho avvertito mia madre mezz'ora prima di fare il check-in all'aeroporto!

-Se, ok.- disse Heric, girandosi di nuovo.

-Che motivo avrei avuto per non avvertirvi?- chiese lei.

-Forse hai trovato di meglio negli "States".-disse, imitando Daniel.

-Smettila. E comunque, che intendi con "trovato di meglio"?

-Daniel.

-Cosa? Che c'entra lui?- chiese Sana, inarcando le sopracciglia.

-State insieme.- disse lui, freddo.

-No, non è vero.

-Sembra di sì.

-Ma non è così.

-Ti sto credendo.- disse Heric, con uno sguardo di sfida.

-E anche se fosse? Che problemi hai?

-Io? Nessun problema, tanto anche io sto insieme a una.- disse Heric, abbassando lo sguardo.

-Mi fa piacere.- disse Sana, girandosi.

-Non mi chiedi neanche chi sia?-chiese lui, tornando a guardarla.

-Se me lo vuoi dire, bene. Altrimenti, non importa.- disse Sana, guardandolo arrabbiata.

-Fanny.

Sana rimase delusa. Fanny, eh? Ma bene, bene, benissimo. pensò.

-Oh, okay.- disse, infine.

-Niente da dire?- chiese Heric, leggermente sorpreso.

-No, che dovrei dirti?

-Sei cresciuta in questi due anni, Sana. Non sei più quella bambina capricciosa che eri prima.

-Ma davvero? Guarda, non me n'ero accorta.- disse, ironica.

Heric fece un sorrisino e tornò a guardare l'insegnante.

-Da quando in qua segui la lezione?- chiese Sana, con un sorrisino anche lei.

-Da due anni, circa..- disse Heric.

Questa è una mazzata bella e buona, lo so. Vediamo come reagisce, adesso.. pensò.

-Stai cercando di farmi sentire in colpa per essera mancata così tanto tempo?

-Forse..

-Non ci stai riuscendo, mi dispiace. L'ho fatto per lavoro..

-E il lavoro è più importante di me?- disse Heric, ad alta voce, alzandosi.

-Heric, che fai? Siediti.- disse l'insegnante.

Heric prese la cartella e se ne andò.

-Quanto è strano questo ragazzo!- esclamò l'insegnante.

Non pensavo fosse così arrabbiato con me.. E, in fondo, ne ha tutte le ragioni.. L'ho lasciato così, su due piedi, per colpa del film.. Pensavo che mi avesse perdonato.. Devo scusarmi con lui.. pensò Sana.

L'ora di Matematica finì e Sana uscì di corsa dall'aula, alla ricerca di Heric. Poi, da lontano vide Daniel assieme a Fanny, Alyssa e Terence. Si avvicinò a loro. Appena loro la videro, le saltarono letteralmente addosso.

-Sana, non ti abbiamo riconosciuta prima! Scusaci, scusaci tanto!- disse Terence.

-Tranquilli.. Scusate, avete visto Heric?

-Heric?- chiese Fanny. -Doveva avere Matematica a prima ora..

-Lo so, eravamo in classe insieme ma.. Lunga storia, l'avete visto o no?

-Io l'ho incrociato quando stavo andando da loro.- disse Daniel. -Ma ora non so dove sia.

-Che palle.. Devo parlargli io!- esclamò.

-Ci vuoi dire che è successo?- disse Alyssa.

-E' arrabbiato con me..

-E perchè?- chiese Terence.

-Non lo so. Mi ha solo detto "E il lavoro è più importante di me?", si è alzato e se ne è andato dalla classe.

-Ah, bene..- disse Alyssa.

-Aspetta, in che senso?- dissero Daniel e Fanny in coro.

-Lei ed Heric stavano insieme prima che partisse per gli States. L'ha lasciato per questo motivo e lui c'è rimasto malissimo.- spiegò Alyssa.

-Cosa? Non lo sapevo..-disse Fanny.

-Già, tu ti eri traferita proprio quell'anno, ricordi?- disse Alyssa. -Poi sei tornata quando Sana era già partita.

-Sì..

-Scusate, vado a cercare Heric..- disse Sana.

-Ma, la prossima lezione..- disse Daniel.

-Non fa niente, Dan, per Sana ormai è un'abitudine saltare le lezioni.- disse Terence, ridendo. -Almeno in questo non è cambiata.

Sana gli sorrise e si allontanò. Arrivò nel giardino antistante la scuola e vide Heric appoggiato ad un albero. Gli si avvicinò. Heric la vide con la coda dell'occhio.

-Senti, vai via.- le disse e fece per andarsene.

-No, Heric. Mi dispiace, per tutto.- disse Sana, parandoglisi davanti.

-Ormai non serve più a niente scusarsi, ormai io ho Fanny..

-Lo so, lo so. Non ti sto chiedendo nulla, voglio solo che mi perdoni per quello che ti ho fatto.

-Non sono arrabbiato con te.

-Allora perchè hai detto quella cosa in classe?

-Perchè.. Non lo so, mi è uscito spontaneo. Sai che stai saltando una lezione stando qui, vero?

-Sì, lo so.

-E' il tuo primo giorno e già salti una lezione, ma brava!

-Sai benissimo che non mi succederà niente. Lo facevo sempre, prima..

-Già.. E non ti succederà niente nemmeno ora.. A maggior ragione perchè sei diventata una star famosa e antipatica.

-Grazie per l'antipatica.

-Nulla, dico solo la verità.

-Non puoi dirlo, Heric, ci siamo rivisti solo da alcune ore.

-Tutti diventano così, dopo più di un mese passato negli Stati Uniti.

-Io sono sempre la stessa..

-A guardarti non si direbbe.

-Ma l'aspetto è ovvio che cambi, adesso sono più grande!

-E il carattere è sempre lo stesso, quindi?

-Sì, te lo assicuro.

-Lo stesso antipatica sei.- disse Heric, sogghignando.

Sana lo colpì col martelletto e Heric cadde a terra.

-E che cavolo, sto coso ce l'hai sempre?

-DENTRO, SONO SEMPRE LA STESSA, DIAVOLETTO.-disse Sana ridendo, e scappò via.

Sì, lo so, Sana.. pensò Heric. Ed è questo che mi spaventa..

 

*Spazio Autore* Saaalve :D Ecco il secondo capitolo di questa FF! u.u Vorrei sapere cosa ne pensate voi! Un bacione, alla prossima! :D  

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Paparazzi. ***


CAPITOLO 3 - PAPARAZZI.
 

Erano le 6 del pomeriggio e Sana si stava annoiando dannatamente. Aveva preparato dei popcorn, poi si era spaparanzata sul divano e si era messa a guardare distrattamente la tv, quando qualcuno bussò alla porta.

-Sana, vai tu!- gridò sua madre. Sana sbuffò sonoramente, si mise le pantofole e si diresse verso la porta. Aprì.

-Ehi!- disse Daniel.

-Ehi, Dan. Vieni, entra.- disse Sana, facendolo entrare e chiudendo la porta.

Dan entrò nel salone dove Sana stava guardando la tv e si sedette sul divano.

-Allora, Dan. Che succede?- chiese Sana, sedendoglisi accanto.

Dan uscì dalla borsa un quadernetto.

-Ecco, tieni.- disse, infine, porgendoglielo.

-Cos'è?- chiese Sana, guardando prima il quadernetto e poi Daniel.

-E' il quadernetto con gli appunti della lezione che oggi hai saltato. Pensavo ne avresti avuto bisogno.. O sbaglio?

-Oh, grazie!- disse Sana, sfogliandolo velocemente e, poi, poggiandolo sul tavolino. -Ti offro qualcosa?- chiese, infine, cordialmente.

-No, grazie. Senti, che ne dici di andare a fare un giro? Tanto -girò lo sguardo verso i popcorn- vedo che non hai nulla di meglio da fare.

-Okay. Però aspetta cinque minuti che mi vado a preparare.- disse Sana, alzandosi.

-Va bene! Aspetto qui e mangio questi, se non ti dispiace.- disse Dan, prendendo la ciotola dei popcorn e iniziando a mangiarli.

-Okay.- concluse Sana, incamminandosi verso la sua camera.

Prese un paio di jeans blu scuri attillati e li indossò. Poi, prese una t-shirt, anch'essa blu scura, e la mise. In fondo, oggi è solo il 15 settembre, posso ancora indossarla. pensò.
Aprì l'anta inferiore dell'armadio e guardò le scarpe, in procinto di scegliere quelle che avrebbe dovuto indossare. Massì, dai. pensò, indossando le zeppe.

Prese la borsetta e gli infilò il cellulare e il portafoglio. Si sistemò i capelli, lasciandoli rigorosamente sciolti, e si truccò leggermente. Prese la borsetta e uscì dalla stanza. Arrivò nel salone, dove Dan mangiava ancora popcorn seduto sul divano.

Non appena la vide, Dan la guardò scioccato per due secondi circa, poi si riprese.

-A-andiamo?- chiese, ancora un po' sorpreso.

-Sì, andiamo.- disse lei, sorridendogli.

Dannazione, se continuerà così, la mia vita non durerà ancora a lungo.. pensò, uscendo dalla porta.

In pochi minuti, arrivarono in centro.

-Ti va di entrare in quel bar?- chiese Dan.

-Oh, si, va bene.- concordò Sana.

Entrarono dentro il bar e Dan diede uno sguardo veloce per cercare un tavolino libero.

-Vieni.- le disse, infine. La prese per la mano e la trascinò fino al tavolino libero che aveva adocchiato. Sana, prima un po' sorpresa, poi lo seguì senza fare troppe storie. Si sedettero l'uno di fronte all'altra, aspettando di ordinare i frappè.

Dan diede un'occhiata in giro e notò che in un tavolino lì vicino c'erano seduti Alyssa, Terece, Heric e Fanny. Non voleva che loro si accorgessero che erano lì, non perchè non gli fossero simpatici, ma perchè voleva stare un po' da solo con Sana.

Sana notò che Dan guardava insistentemente in un punto, così spostò lo sguardo anche lei per vedere cosa c'era, e li vide. In un primo momento pensò di andare lì e sedersi con loro, poi riflettè. Come mai non mi hanno chiamato? Ah, certo, loro escono "a quattro" oramai. Non hanno mica bisogno del quinto incomodo. Meglio così, io la compagnia ce l'ho lo stesso. Anzi, Dan ha più bisogno di me rispetto a loro. Lui non conosce nessuno qui.. pensò.

-Dan -disse Sana, rimergendo dai suoi pensieri - Che fai ancora lì impalato? Non vedi che non arriva nessuno? Vai tu al bancone a ordinare!

-Che gentile!- disse Dan, sorridendo.

Sana uscì il piko (il suo martelletto) e lo colpì in testa. -Ora muoviti, ho sete!- disse.

-Ma che diavolo è?- disse Dan, massaggiandosi ancora la testa.

-Dan, ti presento il mio piko. Mio piko, ti presento Dan.- disse Sana, per poi scoppiare a ridere. La sua risata cristallina coinvolse anche Dan. Si alzò e si diresse al bancone.

-Dan!- esclamò Terence, quando gli passò accanto. Maledizione, pensò.

-Ehi, Terence. Ciao a tutti!- salutò lui.

-Ciao!- gli risposero gli altri.

-Che ci fai qui tutto solo?- chiese Alyssa.

-Ehm, veramente.. Non sono da solo..

-Ah, no? E con chi sei?

-Ehm.. Con Sana..

Heric alzò lo sguardo immediatamente.

-Ah, Sana è qui?- chiese Fanny.

-Sì, è proprio lì.- disse Dan, indicandola.

-Perchè non vi sedete con noi?- chiese Alyssa.

-Oh, ehm, beh, okay.. Vado a chiamare Sana.- disse Dan, sbuffando senza farsi sentire e ritornando al tavolino.

-Sana!- le disse.

-Allora? Stanno arrivando i frappè?

-Veramente i tuoi amici ci hanno invitato ad unirsi a loro e io ho detto di sì. Andiamo lì?

-Oh..- disse Sana, -okay. Si alzò e raggiunse, assieme a Dan, i suoi amici, i quali rimasero letteralmente a bocca aperta alla visione della "nuova Sana".

-Ehi!- li salutò.

-Ciao..- risposero loro.

Dan e Sana si seddetero vicino a loro e ordinarono i loro frappè. Sana si sentiva stranamente a disagio, e anche Dan.
Dopo qualche minuto il bar si riempì di paparazzi e tutti si diressero verso Dan e Sana.

-Oh, no, cavolo!- esclamò Sana, -pure qui no!

-E non possiamo nemmeno uscire!- disse Dan, guardandosi a destra e a sinistra.

Fecero appena in tempo di spostarsi dal tavolino che i paparazzi li raggiunsero e iniziarono a scattare fotografie oppure a fare domande.

-Dan, Sana, siete venuti qui in Giappone. Qual è il motivo? Un nuovo film?- chiese uno.

-Beh, per te Sana era ovvio tornare a casa. Ma, Dan, che sei venuto a fare?- chiese una.

-Secondo noi, sei venuto qui per stare accanto a Sana, vero, Dan? Si dice in giro che voi due stiate insieme.- chiese un altro paparazzo.

-Basta, basta! Uscite da qui o chiamo la polizia!- intervenne il proprietario del bar.

I paparazzi, a malincuore, uscirono.

Dan e Sana sospirarono sonoramente e tornarono a sedersi.

-Mamma mia, ma sono dappertutto!- esclamò Alyssa.

-Già, non dirlo a noi..- disse Dan.

-Ma allora? E' vera questa storia?- chiese Fanny.

-Quale storia?- chiese Sana.

-Che state insieme.

-Ah, beh, teoricamente sì..

-Che significa "teoricamente sì"?- chiese Heric, guardandola. Non aveva ancora detto una parola e Sana si era quasi dimenticata di lui. Quasi.

-Beh, lo facciamo per la stampa, capite? Non siamo realmente fidanzati, fingiamo solo dinnanzi la stampa.- rispose Sana, guardandolo a sua volta.

A Dan, dopo quell'affermazione, si oscurò il viso per un barlume di secondo, poi si riprese.

-Oh mio Dio!- disse Alyssa. -Sono già le 7 e mezzo!- esclamò.

-Oh, wow. Il tempo è volato.- disse Dan.

-Beh, io vado allora.- disse Sana, alzandosi. -Non vorrei che mia madre mi desse per dispersa, non l'ho nemmeno avvisata che andavo a fare una passeggiata.

-E io ti accompagno a casa.- aggiunse Dan.

-Andiamo anche noi.- dissero Alyssa e Terence, alzandosi.

-Beh, noi restiamo un altro po'. -disse Fanny.

-No, io me ne vado.- disse Heric. -Se vuoi restare, fa pure.

Fanny rimase delusa dalla risposta del fidanzato, ma fece finta di niente e si alzò assieme agli altri.

-Ragazzi, stasera che ne dite di andare un po' al parco insieme?- propose Alyssa.

Tutti annuirono e uscirono dal locale. Per un po', proseguirono per la stessa strada, poi ognuno si avviò verso casa propria e si separarono.

Infine, rimasero Sana, Dan ed Heric, che camminava un po' distante da loro.

-Dan, guarda, non c'è bisogno che mi accompagni! Tu abiti qui!- disse Sana, fermandosi davanti casa di Dan.

-Insisto. Non mi fido a lasciarti andare da sola.- disse Dan.

-C'è Heric, non sono sola.- disse Sana, guardando Heric. -E poi, non sono una bambina! So cavarmela da sola, Dan!

-Lo so, ma..

-Niente "ma", ci vediamo dopo cena.- concluse Sana, e riprese a camminare, seguita da Heric.

Dopo qualche secondo di silenzio, Sana rallentò il passo e si "accostò" ad Heric.

-Heric, non si dovrebbe rispondere così alla propria ragazza, sai?- disse, guardandolo furtiva.

-Eh?- chiese Heric, continuando a fissare la strada.

-Sai di che parlo. Di come hai risposto a Fanny, prima. Ci sarà rimasta male..

-Oh, beh, fa niente.

Sana gli diede il piko in testa.

-Ahia!- disse Heric. -Ancora ce l'hai questo coso?

-Il piko è per sempre!- disse Sana, con gli occhi a cuoricino.

-Sembra proprio che te ne sia innamorata, sai?- disse Heric, ridacchiando.

-Cretino. - disse Sana. -E poi, anche se fosse? Mi aiuta a difendermi.

-Mpf.

-Che hai da ridire? E poi, non cambiare discorso.

-Guarda, se c'è rimasta male non posso farci nulla.- disse lui, incurante.

-COME? Ma è la tua ragazza, Heric! Non puoi trattarla così.- Sana era infuriata.

-Non la amo più.. O forse, non l'ho mai fatto..- disse Heric, fermandosi. Solo dopo si rese conto di quello che aveva detto.

-Come sarebbe?- chiese Sana, fermandosi a sua volta. -Sei stato con lei due anni e..

-Stiamo insieme da 9 mesi, Sana. Quali due anni? Ma scherzi?

-Perchè, che c'è di strano?- chiese lei, inarcando le sopracciglia.

-Io non durerei nemmeno un anno a stare appresso a voi femmine.

-Va al diavolo, Heric! E quando avrai intenzione di dirglielo?

-Non lo so, Sana, devo trovare il momento adatto.- disse lui, e i due ripresero a camminare.

-Non la fare soffrire inutilmente..

-E tu, invece, che fai soffrire Dan, allora?

-Cosa? Ma di che parli?- chiese Sana, guardandolo negli occhi.

-Si vede benissimo che ti sbava dietro, Sana. Solo tu puoi essere così idiota da non accorgertene.- disse Heric, ricambiando lo sguardo.

Sana gli diede il piko in testa un'altra volta.

-E basta! Se un giorno scoprissi dove lo nascondi, lo spezzerei.

-Non lo scoprirai mai, muahahahah.- disse Sana, improvvisando una risata malefica.

Heric la guardò divertito.

-Comunque non è vero, non gli piaccio. O meglio, non più.- continuò, Sana.

-Che vuoi dire?- le chiese Heric, con fare indagatorio.

-Stavamo insieme l'anno scorso, poi ci siamo lasciati e siamo rimasti amici.- disse Sana, con finta nochalance. Quanto è stato difficile ritornare amici.. pensò.

-Allora gli piaci ancora..- disse Heric.

-Ma che dici? No, non è vero.

-Sì, invece. E tu, dicendo che è solo una finzione, l'hai fatto soffrire.

-Ma tu che ne puoi sapere?- chiese Sana, imbronciandosi.

-So benissimo che vuol dire soffrire per una persona che non potrà essere mai più tua..- disse Heric, abbassando lo sguardo. Idiota, idiota, idiota. Questo non dovevi dirlo.. Ti sei mostrato debole e le hai fatto capire sicuramente qualcosa.. Non deve succedere più, mai più.. pensò Heric.

-C-cosa?- chiese Sana, incredula.

-Niente.. Scusa, sono arrivato a casa. Ci vediamo dopo.- disse, entrando.

Sana diede un ultimo sguardo alla porta e si incamminò verso casa, più pensierosa che mai.

 

*Spazio Autore* Ciaaaao! :D Che ne pensate di questo capitolo? Recensite! :) Un bacione, alla prossima!  

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - Forever. ***


CAPITOLO 4 - FOREVER.

 

-Mamma, abbiamo finito di mangiare?- chiese Sana.

-Sì, Sana, puoi anche andartene adesso.- disse sua madre, intenta a sistemarsi la foresta che indossava come copricapo in quel momento.

-Grazie, molto gentile.- disse Sana, fingendosi offesa, -Massì, dai, io esco. A dopo!- concluse, alzandosi e prendendo la borsetta che aveva gettato con foga sul divano un'ora prima. Poi si avvicinò all'attaccapanni vicino la porta, prese una giacca e la indossò. Poi prese le chiavi di casa e uscì. Oddio, ma dove dobbiamo vederci? L'ho dimenticato! pensò. Ora mando un messaggio ai ragazzi e chiedo.
Uscì il cellulare e inoltrò a tutti lo stesso messaggio: "Dove ci dobbiamo vedere?".
La prima a risponderle fu Alyssa. "Io, Terence, Dan e Fanny siamo già al parco, raggiungici qui!"

-Ah, si, vero, al parco!- esclamò ad alta voce, senza accorgersene. -Se potessi, mi darei il piko in testa da sola, ma poi sembrerei un'idiota.

-Tranquilla, già lo sei.- disse Heric, spuntando davanti a lei.

-OH MIO DIO!- disse Sana, dandogli il piko in testa. - Heric, mi hai fatto prendere un colpo! Che ci fai qui? Dovresti essere al parco.

-AHI! Odio il tuo piko, l'ho sempre odiato e lo odierò sempre.-disse Heric, massaggiandosi la testa.

-Allora odi anche me.- disse Sana.

-Che significa?- chiese Heric, smettendo di massaggiarsi.

-Io e LUI siamo una cosa sola.- disse lei, guardandolo e accarezzandolo.

-Tu e LUI siete due idioti.- disse Heric, scuotendo la testa.

Sana stava per dargli di nuovo il piko in testa, ma lui la bloccò.

-Mi dispiace, era prevedibile stavolta!- disse Heric, con un sorrisino maligno.

-Vabbè. -disse Sana, imbronciandosi. -Ripeto, che ci fai qua? Dovevi essere al parco.

-Passavo di qui..

-Non fare lo scemo, dai!

-Sana, io abito qui vicino, è ovvio che per andare al parco avrei dovuto prendere di qui, no?

-No! Potevi prendere dall'altra strada e..- disse Sana, assumendo un'aria da professoressa.

-Oh mio dio, quanto sei scema. Basta, che già siamo in ritardo. Andiamo.- disse Heric, prendendola per la giacca e trascinandola dietro di lui. Intanto lei continuava a parlare.

-..e poi girare a destra e.. EHI! Lasciami!- disse, ricomponendosi e fermandosi.

-Se ti fermi facciamo tardi!

-Io posso fare tardi quanto voglio, problemi?- disse Sana, con aria di sfida.

-Sì, al momento sei tu il mio problema! Vuoi muoverti?

-Vai avanti tu, visto che hai tanta fretta. Io posso stare qui impalata quanto voglio.

Heric roteò gli occhi e la sollevò di peso.

-COSA DIAVOLO FAI? HERIC, METTIMI GIU IMMEDIATAMENTE!- urlò Sana.

-Ti metterò giù solo quando saremo arrivati.

-METTIMI GIU ORA. GIURO, APPENA MI LASCI TI UCCIDO!

-Appunto per questo non ti faccio scendere per ora.- ridacchiò Heric.

-Mamma mia, quanto sei idiota. Dai, posso camminare da sola.- disse Sana, calmandosi.

-Basta, non parlare più. -concluse Heric.

Certe volte sembra ancora la bambina capricciosa che era prima, ma, infondo, non lo è più.. Già si vede da come è cresciuta, dal carattere che è leggermente cambiato e.. dal suo peso. Mi mancavi, Sana, mi mancavi molto. E ora, sentire le tue braccia che cingono le mie spalle e il tuo corpo al contatto col mio, mi fa stare bene, dannatamente bene. Non so cosa darei per ritornare a due anni fa, per ritornare con te.. Non ti ho mai dimenticata, e mai lo farò. pensò Heric, e poi sospirò.

-Dai, Heric, stiamo arrivando al parco. Non vorrai che gli altri ci vedano.. così?- disse Sana.

-Che ci fa?- chiese Heric, con uno sguardo innocente.

-Idiota, ricorda che c'è la tua ragazza e potrebbe pensar male.

-Fa nulla.

Sana lo colpì con il piko.

-Stavolta era prevedibile, idiota? -disse Sana, sghignazzando.

-Ahi, ti odio Sana.-disse, o meglio, sussurrò Heric.

-Ti ho sentito..

-Meglio, no?- disse Heric, spavaldo.

-Sappi che ricambio.- disse Sana, arrabbiata.

Heric la guardò e le sorrise.
Heric.. Che sorride? Non lo faceva quasi mai, solo in rare occasioni. Oh cielo.. Perchè mi sento così.. strana? Sento improvvisamente caldo, molto caldo. Heric riesce sempre a farmi questo effetto, già, l'avevo scordato. Ma è passato tanto di quel tempo.. Non posso ancora.. Non può essere, no.. L'unica cosa che voglio, adesso, è restare qui. pensò, Sana. Così strette ancora la presa e si sistemò meglio. Heric notò il cambio di posizione.

-Che fai, Sana? Ti accampi per la notte?- chiese, ridacchiando.

-Che scemo che sei!- disse Sana, sorridendo.

-Vedo che non ti dispiace essere portata in braccio.

-Certo, se vuoi ti assumo come mio mezzo di trasporto personale, da oggi in poi.

-Che onore.. ma, no, grazie, rifiuto l'offerta. Sai, adesso pesi.- disse Heric, guardandola.

-Allora lasciami, no?

-Ehm.. Ormai siamo arrivati, non vale più la pena.- biascicò Heric.

Sana ridacchiò sotto i baffi e non disse più nulla. Dopo un po', i due stavano passando sotto un albero, quando Sana notò un ramo un po' più basso.

-Heric, Heric c'è un ramo più basso, non farmi sbattere.- disse, agitandosi.

-Non ti faccio sbattere.- disse Heric, calmo.

-Heriiiiic, sto sbattendo!- disse Sana, muovendosi e cercando di scendere.

-Non sbatt..- nemmeno riuscì a finire di parlare, che si ritrovò a terra con Sana accanto.

-SEI UNA SCEMA! MI HAI FATTO CADERE!- esclamò Heric, girandosi e guardandola.

Sana scoppiò a ridere, proprio come faceva ai vecchi tempi, poi si girò e lo guardò.

-Heric..- disse, diventando improvvisamente seria.

-Sì?- chiese Heric, stranizzato da quel cambiamento d'umore.

-Ci conosciamo da tanto tempo.. E, anche dopo questi due anni che ho passato fuori, ora che sono tornata, le cose sono rimaste uguali, o meglio, simili a prima..

-Già..

-Promettimi una cosa.

-Cosa?

-Non andartene mai dalla mia vita.- disse Sana. Che cavolo gli ho detto? pensò, subito dopo.

-...- Heric rimase senza parole, non pensava che per lei contasse così tanto da dirgli queste cose.. Rispondile, idiota, rispondile. pensò.

-Non me ne andrò. Ti resterò accanto, per sempre.

-Per sempre?

-Per sempre.

Sana strisciò vicino a lui, posò la testa sul suo petto e l'abbracciò. Heric, dapprima sorpreso, poi ricambiò l'abbraccio.

-Mi manchi..- le sussurrò, così piano da non essere sentito.

Anche tu.. pensò Sana, che, invece, aveva sentito quel sussurro.
Dopo qualche minuto, Sana si rialzò.

-Forza, siamo in ritardo di mezz'ora! Penseranno che siamo morti per strada!- disse, tirando su anche Heric, il quale sbuffò sonoramente.

-Niente storie, muoviti.. Oh, eccoli!- esclamò Sana. Accellerò il passo, seguita da Heric.

-Ragazzi!- li salutò.

-Sana, Heric, ciao! Era ora, ma che fine avevate fatto?- chiese Terence.

-Ehm..- i due si scambiarono uno sguardo. -Lunga storia..- disse Sana. Heric sorrise.

-Wow, la seconda volta in mezz'ora!- esclamò Sana, scorgendolo con la coda dell'occhio.

-Ump..- sbuffò Heric, arrossendo. Sana scoppiò a ridere e si beccò una botta in testa.

-Tu hai il piko, io ho il pugno.- disse Heric, con sguardo di sfida.

Terence e Alyssa ridevano divertiti alla vista dei due amici, ma Fanny e Dan no. Erano infastiditi dal loro comportamento e si vedeva. Ma, gli altri, presi dalla foga del momento, non se ne accorsero.

-Dai, su, andiamo a sederci al gazebo!- disse Alyssa. Gli altri annuirono e si incamminarono.

Come somigliate agli Heric e Sana di due anni fa, ragazzi. A me fa piacere, ma agli altri..? pensò Alyssa, guardando Sana ed Heric. Sono una cosa sola, lo sono sempre stati e sempre lo saranno. Devono solo capirlo..
Si allontanarono, camminando "schierati" proprio come facevano un tempo.

 

*Spazio Autore* Ciao a tutti! Dapprima, voglio scusarmi per non aver pubblicato niente ieri, ho avuto troppi impegni! D:
Beh, che ne pensate del nuovo capitolo? Questo, parla prettamente di Sana ed Heric. A me piace, non so il perchè. Beh, a voi i pareri. Recensite in tanti! :) Alla prossima!  

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Like Old Time. ***


CAPITOLO 5 - LIKE OLD TIME.

 

*Una settimana dopo*
*A scuola*
Sana e Dan si stavano dirigendo verso l'aula di Arte, quando incontrarono i loro amici.

-Ehi! Tutto bene?- chiese Alyssa.

-Si, certo. Non mi va di fare arte uffa.- disse Sana, sbuffando.

-A chi lo dici..- concordò Dan.

-Dai, entriamo.- concluse Terence.

I sei si avviarono e si sedettero nei banchi.

-Salve ragazzi! Oggi faremo un lavoro di gruppo.- disse il professore.

I ragazzi si guardarono interrogativi.

-Durante quest'ora vi darò gli ingredienti e le istruzioni, il progetto comincerete a farlo a casa. Allora, quest'ultimo consiste nel costruire qualsiasi oggetto con l'argilla e poi decorarlo e colorarlo a vostro piacimento. Che ne dite?- disse il prof.

I ragazzi si dimostrarono entusiasti.

-Dividetevi in gruppi da 10..

-Noi siamo in cinque, si può?- chiese Jeremy.

-Sì, Jeremy. Altre richieste?

-Sì, noi. Noi siamo in sei.- disse Sana.

-Okay. Allora venite qui che vi do il materiale.

Sana fece l'occhiolino ai suoi amici e si avviò verso la cattedra.
*Ricreazione*

-Allora, ragazzi. Quando cominciamo il progetto?- chiese Alyssa.

-Anche oggi pomeriggio!- esclamò Terence. Gli altri concordarono.

-E dove ci riuniamo?- chiese Heric.

-Ma da me, ovviamente!- disse Sana, entusiasta.

-Oh, miseriaccia..

-Cosa?- chiese Sana, inarcando un sopracciglio.

-Mi ero dimenticato per un momento di quanto fossi disastrosa nel fare le cose.. Non finiremo mai se metterai mano anche tu al progetto..

Sana lo colpì col piko.

-Ahia, Sanaaaa! Questo coso te lo spezzo! Dammelooo!- urlò Heric, e Sana scappò.

-Vieni a prenderlo, idiota!- disse scappando via come un razzo. Heric non se lo fece ripetere due volte e le corse dietro. Arrivarono dall'altra parte della scuola, poi Sana si fermò perchè stava scoppiando e non ce la faceva più a correre. Heric la raggiunse.

-Che c'è? Già stanca?- chiese Heric, con un sorrisetto.

-No.. Volevo solo fare questo..- disse Sana, riprendendosi e dandogli il piko in testa di nuovo.

-Io ti uccido, lo giuro.- disse Heric, cercando di prenderle il piko.

-Non puoi! Io sono SUPER SANA!- disse Sana, evitando i colpi di Heric.

-Tu sei SUPER CRETINA!

Sana gli diede il piko in testa un'altra volta e scappò di nuovo, seguita da Heric. Arrivò nel luogo dove c'erano i suoi amici e si nascose dietro Dan. Heric arrivò dopo qualche secondo.

-Qui non mi prendi, scemo. Dan mi difende!- disse Sana facendo capolino dalla spalla di Dan.

-Ti sei salvata solo perchè è suonata la campanella..- disse Heric, mettendo le mani in tasca e avviandosi verso la scuola. Gli altri lo seguirono.

*Pomeriggio*

-Maaaaamma, dov'è il mio libro di Storia?- gridò Sana, dalla sua camera.

-Qui sotto.- rispose sua madre.

-Okaaay, ah! Vedi che tra un po' arrivano i ragazzi perchè dobbiamo fare un progetto!

-Va bene!

Suonò il campanello.

-Ciao Sana!- disse Dan.

-Ehi, entra! Gli altri ancora non sono arrivati.

-Si, vedo.- disse Dan, posando il sacchetto con una parte del materiale.

-Salve, Dan.- lo salutò la madre di Sana.

-Salve, signora!

-Tutto bene? Come va con le riprese del film?

-Oh, non sono ancora cominciate..

-Ah, bene! Io vado, appena arrivano gli altri vengo a salutare.- disse, salendo sulla macchinina rossa e sparendo chissà dove.

I due si diressero in cucina e posizionarono il materiale sul tavolo, poi si sedettero ad aspettare gli altri 4 componenti del gruppo. Dopo qualche minuto suonò il campanello.

-Ciao!- salutò Terence.

-Entrate..- disse Sana. -Dan è già in cucina, raggiungetelo.

Dopo qualche ora, dopo vari disastri combinati da Sana, il vaso di argilla era stato costruito.

-Okay, per oggi può bastare. Sono già le sette!- esclamò Alyssa.

-Si, infatti, puliamo e andiamo.- concordò Terence.

-Nono, ragazzi. Non c'è bisogno di aiutarmi a pulire!- disse Sana.

-Ma..

-Niente ma! Su, andate, pulirò io!- disse Sana, spingendoli letteralmente fuori. Li salutò e chiuse la porta, poi tornò in cucina.

-AH! E tu che ci fai ancora qui?- chiese ad Heric, che stava sistemando il tavolo.

-Pulisco.- disse lui, guardandola.

-Ma avevo detto che avrei pulito io!

-E io ti aiuto, problemi?- disse lui, tornando a pulire.

-Fai come vuoi, và.- disse Sana, imbronciandosi e iniziando a pulire anche lei.

Arrivò la mamma di Sana.

-Heric, ancora qui?

-Già, signora..

-Perchè non ti fermi a cena?

-COSA?- urlò Sana. -Nononononono, assolutamente no. Non voglio lui a cena.

-Okay, mi piacerebbe.- disse Heric.

-Ripeto: COSA? No, tu non resterai a cena.- disse Sana, scuotendolo.

-Tua madre mi ha invitato e io ho accettato.- disse Heric, con un sorrisino.

-Sana, basta. Apparecchiate.- disse sua madre, uscendo dalla cucina.

I due annuirono e lo fecero, poi si sedettero a tavola.
Sana borbottava qualcosa.

-Che hai da borbottare? Ti da cosi tanto fastidio che io sia rimasto?- chiese Heric.

-Ehm, ecco.. SI!

-Ma sono sempre rimasto a cena, perchè hai fatto tutto sto macello sta volta?

-Perchè non ti voglio.

-Invece io voglio, come ai vecchi tempi.

Sana lo guardò e non parlò più. Dopo un po' arrivò la madre di Sana e anche Robby e iniziarono a cenare.

 

*Spazio Autore* Ciao! Innanzitutto, mi scuso per il ritardo, ma ho avuto un macello di impegni! D: Nonostante tutto, ecco il nuovo capitolo! Che ne pensate? Recensite! :D Alla prossima! 

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Capitolo 6
*** *AVVISO* ***


Salve ragazzi! Sono passati quasi 7 mesi dall'ultimo aggiornamento. Non sono assolutamente scusabile, lo so. Ma vi prego! *si inginocchia* Sorratemi. (?) Comunque, non so se continuare questa storia oppure eliminarla. Sicuramente a voi non frega più niente di sta storia, lol, ma era solo per avvisarvi. E se c'è ancora qualche anima pia che aspetta da tanto tempo, che si faccia sentire e dica la sua tramite le recensioni! Grazie per aver letto, ci sentiamo presto. x

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 - You Stole My Heart. ***


CAPITOLO 6 – YOU STOLE MY HEART.


Dopo che tutti finirono di cenare, la mamma di Sana iniziò a sparecchiare, aiutata da Robby. Così Sana ed Heric si diressero nel salone. Sana accese la tv e si sedette accanto ad Heric.
-Allora, Sana, stasera che si fa? –chiese Heric.
-Io sto qui davanti la tv, tu puoi anche andare. –rispose lei, fingendosi arrabbiata.
-Che c’è ancora?
-Già sei rimasto a cena, sottolineando il fatto che non eri gradito da me, cosa vuoi ancora?
-Io non voglio niente. Ti sto solo facendo compagnia. –disse Heric, stuzzicandola.
-Credi abbia bisogno della tua compagnia? –chiese Sana, scioccata.
-Credo? Ne sono sicuro.
-Non ci pensare nemmeno! Non ho bisogno di te.-disse Sana, girandosi.
-Ammettilo, Sana, ammettilo.-disse Heric, sogghignando.
Sana prese il piko e glielo diede in testa.
-Dannazione Sana, togli sto coso di torno!- disse Heric, massaggiando la testa.
-No, lui è l’unico di cui ho bisogno. Quindi.. ARIA! –disse Sana ridendo.
-Aria?
-Si.
-Che vuol dire? –chiese Heric stranito.
-Vuol dire che DEVI ANDARE VIA.
-Oh, è un nuovo termine che si usa negli States? –facendo il verso a Daniel.
-No, è un nuovo termine per dire che non ti voglio intorno.
-Ma che ti ho fatto? –chiese Heric. Forse è arrivato il momento di chiarire, che lei lo voglia oppure no, pensò.
-Niente, mi stai sulle scatole. –disse Sana, prendendolo in giro.
-Prima non la pensavi così.
Sana ritornò improvvisamente seria. –Che vuol dire, scusa?
-Vuol dire che prima che partissi pensavo ti importasse veramente di me, ma poi mi hai lasciato su due piedi, senza farti troppi scrupoli. Non so nemmeno io cosa pretendessi o cosa mi aspettassi da te, a dire il vero, ma non questo.
Sana rimase senza parole. Per certi versi, non si aspettava che Heric un giorno le avesse rinfacciato tutto così chiaramente.
-Te l’ho già detto, Heric. Ne abbiamo già parlato, è stato per il lavoro.
-E io ti ho già fatto una domanda: il lavoro era più importante di me?
Sana non sapeva che dire. –Senti, ormai è passato. Sono di nuovo qui, è questo che conta, no? Stiamo andando avanti e, a poco a poco, stiamo ritornando amici, mi pare.  E ci siamo fatti una promessa ieri sera, ricordi? Quindi non ci sono più problemi.
-Forse per te. –rispose Heric. –Ti sembra così facile? Mi hai spezzato il cuore. –disse poi, abbassando lo sguardo.
Sana ci rimase malissimo e si sentiva tremendamente in colpa. Non sapeva che dire, sapeva che scusarsi era vano, ma ci provò comunque. –M-Mi dispiace.. Non pensavo che..- nemmeno terminò la frase che Heric la interruppe.
-Lo so, tu non pensi mai. Ma ormai è passato, no? E, come hai detto tu, stiamo andando avanti e non ci sono più problemi. Quindi dimentica ciò che ti ho detto, continuamo ad essere amici.
-Ma.. –Sana non sapeva davvero che dire.
-Niente ma, davvero, è apposto così. Ora scusa, devo andare. –disse Heric, alzandosi.
-No, aspetta. Io scherzavo prima, se vuoi  puoi restare. –disse Sana, prendendolo per un braccio.
-Lo so che scherzavi, ma devo andare a parlare con Fanny.
Sana lo guardò con sguardo interrogativo.
-Si, le vado a dire tutto. Non posso continuare a stare con una persona che non amo più.
-Oh, ehm, okay. Spero tu non ce l’abbia con me, però. –affermò Sana.
-No, don’t worry.
-E questa da dove è uscita? –chiese Sana, sghignazzando.
-L’ho sentito dire a Daniel, e ho pensato fosse carino dirlo a te visto che ormai sei un’Americana, right? –disse Heric, prendendola in giro.
-Smettila, ti preferisco in versione normale, grazie. E no, non sono Americana.
-Va bene, va bene. Vado! –disse Heric, avviandosi alla porta.
-Ti accompagno.
Arrivarono alla porta, ma quando Heric fu sul punto di uscire, la abbracciò. Sana stavolta non fu sorpresa e non disse nulla, ricambiò solo l’abbraccio. Stettero in quella posizione per qualche secondo, dopo di che Heric, senza dire una parola, si girò e andò via.



*Spazio Autrice* Ciaaao! *saluta con la mano* Da quanto tempo, eh? Una fan che seguiva la storia mi ha consigliato di continuarla e io c’ho provato. Come ho già scritto nell’avviso di prima, SORRATEMI. (?) Cercherò di essere puntale, adesso. Sottolineo il ‘cercherò’, lol. By the way, sto capitolo fa leggermente pena ed è anche cortissimo, ma vabbè, accontentavi.  c: Ci vediamo prestissimo! (Spero, lol) Byeee! x

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 - Heart Attack. ***


CAPITOLO 7 – HEART ATTACK.

 
*Un mese dopo*
Suonò la sveglia. Dio,pensò Sana, ma ogni giorno aumenta di volume? Si alzò di malavoglia e, con gli occhi ancora impastati a causa del sonno, blocco quell’orrido suono che sfracellava i timpani. Ora, molti penserebbero a quanto fosse esagerata, ma era davvero così. Infatti, la mamma di Sana, dato che sua figlia era sempre e costantemente in ritardo, aveva deciso di sostituire l’abituale allarme con uno che facesse in modo di far realizzare il suo scopo: vedere Sana puntuale. Così, si trascinò di peso in bagno, poi scese in cucina.
-Sana, ben svegliata!- urlò sua madre, felice di vederla.
-Togli quel ‘ben’. Diciamo che sono solo sveglia.- disse Sana, scocciata.
-Dai, fai colazione e và a vestirti che devi andare a scuola.
-Lo so mamma, lo so.
Fece colazione e, sempre di malavoglia, andò in camera sua a prepararsi.
Erano le 7:30 quando scese e disse a sua madre che stava andando a scuola.
Mentre camminava, le si riversavano in mente molti pensieri. Infatti, circa due settimane prima, un famoso produttore cinematografico aveva chiamato Robby per proporre a Sana di partecipare ad un suo film. Beh, non proprio partecipare: sarebbe stata proprio la protagonista. Da un lato, Sana avrebbe voluto accettare ad occhi chiusi: insomma, avrebbe potuto collaborare con famosissimi attori. Dall’altro, non voleva andarsene via dato che i rapporti con gli altri stavano migliorando sempre di più e, Sana aveva osato pensare, forse stavano ritornando come prima.
Se non fosse stato per un gattino che le “tagliò” la strada, non si sarebbe accorta che Heric era proprio lì accanto a lei.
-MA SEI SCEMO? –gli urlò, spaventata.
-Cosa? –chiese lui, con l’aria innocente.
-Mi hai fatto venire un attacco di cuore!
-Oh, meglio così. –rispose lui, indifferente.
Sana lo colpì con il piko.
-Dannazione Sana, te lo ripetevo prima, te lo dico adesso e lo sosterrò per sempre. IO QUESTO PIKO TE LO ROMPO, UN GIORNO O L’ALTRO. –disse Heric, massaggiando la testa.
-Peggio per te. Se fossi un po’ meno cretino capiresti come non farti colpire. –disse Sana, beffarda.
-E cioè?
-Il segreto per non farti colpire è.. NON FARE IL CRETINO. Ma siccome tu lo sei, sarà impossibile per te.
-Fanculo. –sussurrò Heric.
-TI HO SENTITO.
-Era quella la mia intenzione.
Fecero tutta la strada casa/scuola battibeccandosi. Arrivati davanti il cancello verso le 8:00, videro Dan, Fanny, Alyssa e Terence.
-Ehi! –salutò Terence.
-Sana puntuale? E cosa è successo? –chiese Alyssa, un po’ stupita, un po’ divertita.
-Oh, lascia perdere và.. –disse Sana, inarcando un sopracciglio.
-Sana, Sana, Sana! –disse Dan, scuotendola.
-Cosa? Cosa?? COSA? –rispose Sana, divincolandosi.
-Lo sai?
-Cosa? –chiese Sana, spazientita.
-Beh, farò un film.
-Lo sapevo già, Dan.
-Si, ma è lo stesso film in cui ti è stato chiesto di partecipare! –esclamò lui, felice.
Sana rimase sorpresa. Non sapeva ci fosse anche Dan. Beh, sarebbe fantastico lavorare di nuovo insieme a lui, pensò,ma resta il fatto che non voglio più sprecare del tempo utile a stare insieme ai ragazzi.
-Dimmi che parteciperai, dai, dai. –disse Dan, quasi supplichevole.
-Ehm.. Io.. E dove si girerà sto film? –chiese Sana, dato che non ricordava.
-Qui!
-E quando dovremmo iniziare?
-Tra 2 settimane!
-Io.. Non so, devo pensarci. –concluse lei.
Guardò i suoi amici. Si erano tutti un po’ rabbuiati dopo la notizia che Sana avrebbe potuto accettare di girare un nuovo film.
-Insomma, un film, eh? Un altro.. –disse Alyssa, dispiaciuta.
-Non ho ancora accettato, eh! –disse Sana, cercando di tranquillizzarla.
-Ormai è questa la sua vita, ragazzi. Film, Famiglia, Film, Scuola, Amici. Noi siamo all’ultimo posto. Dovrete abituarvi. –disse Heric, e se ne andò, seguito da Fanny.
A Sana parve di avere un attacco di cuore. Come quando Heric l’aveva spaventata circa mezz’ora prima. Ma stavolta per un motivo diverso.
 
*Spazio Autrice* Saaaalve. So che oramai mi odiate. E’ da quasi due mesi che non pubblico. Scusaaate, ma sono stata molto impegnata e, se devo dire la verità, non avevo molte idee. O meglio, non avevo voglia di trovale. Lol Comunque adesso il nuovo capitolo è qui, spero che vi piaccia. E spero anche di riuscire a pubblicare qualcosa in un tempo accettabile e non dopo due mesi. (ma non vi assicuro niente, D: ) Comunque, a presto! c: x 

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Capitolo 9
*** *AVVISO* ***


AVVISO.

Salvee c:
So che non carico da molto tempo, scusatemi. Ed è proprio per questo che ho deciso di non continuare la storia. Io dico sempre ‘la prossima volta pubblicherò prima, promesso’, ma poi non lo faccio. Così, è l’unico metodo per evitare di farvi aspettare inutilmente delle cagate assurde. Si, perché i capitoli sono delle cagate. lol
Mi dispiace. Volevo solo ringraziare coloro che hanno continuato a seguirmi nonostante tutto. VI ADORO. c:
Byee, ci si rivede in qualche altra ff. :)x

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