Dopo
aver sentito dei passi si svegliò di soprassalto e ancora immersa nella immagini
sfuocate del sogno e sorrise.
Si guardò, era in una stanza, seduta su
un letto enorme e avvolta da lenzuola di seta scarlatta.
Un
ragazzo in piedi appena a due passi dall'entrata la guardava stranito. Di botto
appoggiò il borsone sul pavimento e se ne andò sbattendo la porta e mantenendo a
stento la calma. Si alzò e andò a vedere che stava succedendo. Per non
intromettersi guardò da una fessura della porta da cui passava anche la
luce.
Il
nuovo arrivato urlò "Che ca**o ci fa qui quella???"
"Calmati..."
disse Chris mentre veniva preso per la maglia e spintonato verso la parete
dall'altro nonostante fosse più grosso di lui
"No...ho
il diritto di sapere...sono stato via per tutti questi mesi e mi ritrovo quella in camera"
rispose l'altro ancora più
infuriato
"Zitto...ci può sentire!!!"
disse il biondino all'altro
" e sai che mi interessa...io voglio una
spiegazione!!!" sbraitò
l'altro
"Vedo che restare in Ohio ti fa regredire
il cervello, eh, Elias??"
* Ah allora ha pure un nome il
fratello casinista* pensò la ragazza
con il sorriso stampato sulle labbra
"Divertente" sbottò con sarcasmo il
moro
"Ora tu mi dici, ok?" continuò
lui
"Che
vuoi che ti spieghi?!?" si stoppò per pensare"Vuoi una
spiegazione....allora...ehm...l'ho incontrata sull'aereo a Milano: mi ha fatto inc**are, mi ha fatto
divertire, mi ha fatto pena. Era sola. Qui, in america. Avrei dovuto lasciarla
andare?"
Non una parola uscì dal fratello,
che ora appoggiato alla parete,aveva assunto un'espressione stupita dal momento
che la ragazza era balzata fuori
dalla stanza ed era andata contro il biondo.
Lo
spintonava e batteva i pugni contro il suo petto; ma era inutile così aprì bocca
" Ah, è così che mi vedi? una povera sfortunata che non sa dove andare?"
"Stai calma, Lottie" sbottò Chris cercando di calmarla ma lei non cedette
e gli rispose "Non ti azzardare..."
Intanto
Elias, comodamente appoggiato al muro dello stretto corridoio guardava divertito
la scena. Gli veniva ancora di più
da ridere perchè quella era esattamente identica ai litigi tra innamorati che
spesso vedeva quando sua nonna era ospite da loro.
Ad
un certo punto non ce la fece più a trattenersi dalle risate e scoppiò.
“Ahaha….vi
dovevate vedere…ahahah”
Quello
che ricevette fu solo uno sguardo furente da parte dei due e allora difendendosi
sbottò “...eh, bravo il mio fratellino, sempre a fare casini con le
donne!!!"
"Allontanati finchè sei in tempo...è
meglio..." dissero all'unisono la
mora e il biondo
Mentre si stava dirigendo verso il
salotto con un passo tutt’ altro che preoccupato e nemmeno veloce alzò le mani
al cielo e in tono sarcastico disse "oh! sono in pericolo di
morte...attenzioneeee!!!ora vado in cucina e mi gusto il mio ultimo
spuntino..."
Lo seguirono, da quello stretto corridoio
alla loro destra si apriva un ampio salone ben riempito. C’era un divano ad
angolo enorme, vari mobili di cui soprattutto ne si poteva notare uno accostato
alla parete pieno zeppo di Dvds che si articolava intorno a un’enorme tv al
plasma.
Avvicinandosi
alla cucina e ripensando a quel tipo sospirò "Che gran bastardo” di rimando
dalla cucina si udì " Ti ho
sentito...io sono onnipresente e onnipotente..."
"Certo certo allora dovresti essere un
dio, e siamo messi male se l'essere perfetto a cui l'umanità aspira sei tu!" fece la
ragazza con tono aspro
Elias
si affacciò alla porta " Bella mossa!!! ma non mi metti a tacere con queste tue
affermazioni da sapientona...e comunque non sei alla mia altezza...nono" disse
facendole una linguaccia
Si
ritrovarono tutti in una piccola cucina e Chris le chiese "Hai fame?"
"Direi...è
da tipo un giorno che non mangio..."
Dopo aver spalmato una crema simile alla
nutella ma soltanto più chiara sul
pane gli passo lo spuntino.
Lo morse e disse "uhmmm...burro di
noccioline!!!"
“Benvenuta
in America!!! Il favoloso regno del gusto!!!” buttò lì Elias
“Ma
cosa! Si vede che non sei mai stato in Italia, là si che si mangia bene!Diglielo
Chris!” gli ripose la mora
Quello
che ottenne fu solo un misero accenno di testa cha la fece infuriare
“
Non mi difendi neanche!!”
“Ma…st-avo
mangiando. Ed è maleducazione parlare con la bocca piena”
“Mi
scusi sua Maestà! Ora mi ascolti, apra bene il suo occhio così avrò preso
precauzioni per non insudiciare il pavimento con la mia saliva!”
“Voi
due con il vostro sarcasmo potete conquistare l’universo” affermò il biondo
“Ma
avete l’intenzione di darmi botte vocali per tutto il pomeriggio?”chiese
incuriosita la mora
“Mah
io avevo intenzione di emigrare che ne dici Chris…meglio il Burundi o Las
Vegas?”prese la parola il moro mostrando un’evidente ironia nella voce
“Di
sicuro meglio il Burundi a Vegas riuscirebbe a trovarci in troppo poco
tempo!”rispose l’altro
“Bene…
vedo che riuscite benissimo a dare aria ai denti ma vediamo se riuscite a
combinare qualcosa di buono…dai su, prendetemi!!!” li spronò la ragazza
Iniziò
a correre appena superò la cucina e accelerò il ritmo quando superò il divano.
Arrivò all’apertura della porta finestra e ne superò al soglia senza mai
staccare gli occhi dagl’alberi e la mente da quello che stava pensando. Non
focalizzava nulla se non fossero quegli immensi alberi verdi che si trovavano
proprio davanti a lei.
“Attentaaaaaaaaaaaa!!!!!!”
Le urlarono all’unisono i due che erano ormai fuori dalla casa
Un
battito di ciglia dopo.
Splash.
L’impatto
del suo corpo con l’acqua cristallina.
Il freddo la prese all’aumentare della profondità e la faceva
rabbrividire unito alle bollicine fastidiose che l’impatto aveva creato.
In un attimo risalì e si issò sul bordo in modo
di ritrovarsi in piedi di fianco ai ragazzi. Gli
abiti più neri, aderenti e naturalmente più bagnati di prima sgocciolavano
vistosamente. I capelli appiccicati al volto, il trucco sbavato, la carnagione
più bianca del solito, le braccia dischiuse in un abbraccio minaccioso la
facevano assomigliare ad uno zombie appena uscito dalla tomba.
Sul suo volto apparve un sorrisino demoniaco e mentre si avvicinava a
loro imitava il portamento oscillante, quasi robotico di uno zombie.
Il biondo le fece proseguire il giochetto e quando oscillando si avvicinò
a lui, la prese per le gambe e la mise sulla sua spalla quasi come fosse un uno
zaino.
”Mettimi giùùùùùùù!!!!!giùùùùùùùù!!!”gridava istericamente la ragazza
mentre si divincolava dandogli continuamente calci contro la scapola
“Lascio
fare questi giochetti da bambini a voi, io entro, ho altre faccende più
importanti da sbrigare!” annunciò Elias mentre si allontanava
A
quel punto la ragazza smise di scalciare e sussurrò qualcosa all’orecchio di
Chris che la rimise in piedi e poi
gridò al fratello “Aspetta un secondo!”
L’altro non fece in tempo a voltarsi che quello dai capelli dorati lo
bloccò e lo trascinò in piscina lasciando scolpito sul volto della ragazza
un’espressione colpevole.
Il
moro appena fu riemerso si avvicinò al bordo e uscì dalla piscina e come un
gatto incazzato si andò a nascondere in casa.
La ragazza che invece sentiva freddo si gettò in acqua. Abbracciò il
ragazzo e gli sussurrò affettuosamente all’orecchio “Da quanto tempo, s*****o!”
poi cercò scherzosamente di affogarlo. E così iniziò la epica battaglia di chi
affoga l’altro per primo e continuò per una buona mezz’oretta, cioè fino a
quando Elias che si era messo roba asciutta e gli occhiali da sole non si
accomodò svaccato su una sdraio bianca e iniziò a parlare “Ah, Chris, stasera io
e i ragazzi ci troviamo giù al pub
e hanno detto che gli farebbe piacere se venissi anche tu, soprattutto a
Julia”
“Ok
si può fare”
“Ma
chi sarebbe questa Julia?!?”chiese incuriosita la ragazza
“ah
nessuno…solamente la sua ragazza”rispose il moro
“Chris
e Julia si danno la mano e si baciano nel campo di grano…”intonò una canzoncina
infantile Charlotte
“E
piantala!!”la sgridò il diretto interessato
“Sei
arrossito, sei arrossito!!!” enunciò la ragazza cercando di mettergli la testa
sott’acqua ma fu buttata da qualche parte da quella bestia sottoforma di adolescente
“Lo
so!Non c’è bisogno che tu me lo dica!!” parlò lui scocciato mentre la vedeva
riemergere
“Brutto
cafone! Avvertimi prima!!!!”
“Ma
è più bello così!!!”
“Per te che non hai bevuto 1 litro d’acqua di sicuro!”
“Ma
non sai stare agli scherzi!!!”
“E
allora…”
“Allora
se va avanti così ti affogo prima di stasera!”
“Uffi!!!!!
ma ero io quella che aveva preso l’iniziativa di affogarti all’inizio…ora cos’ è
da un momento all’altro non sono più l’assassina....Non è giusto!!!”
“I
tempi cambiano… anche gli innocenti giocatori di football possono esserlo, non
solo voi darkettoni, punkettoni e balle varie avete l’esclusiva”
“Non
fare il saggio perchè anche tu di casini ne combini!!!”annunciò il moro dalla
sua postazione d’onore
“Cosa
c’è Elias???Vuoi un’ altra ripassata!!!”
“Se
voglio fare un bagnetto ci vengo da solo”disse il ragazzo calcando le ultime due
parole
“Contento
tu!”
Nell’intento
di farlo innervosire e preoccupare tirò fuori lo stesso argomento “Ma stasera
viene anche lei?”
“Lei
avrebbe anche un nome!!”ribattè infuriata la mora
“Ah
scusate…Charlotte, quello là è Elias mio fratello. Elias lei è
Charlotte…comunque perché me lo chiedi certo che verrà è nostra ospite e non
possiamo lasciarla a casa da sola sarebbe scortese!”
“Come
vuoi… ma di sicuro non ti conviene farti vedere dalla tua tipa con lei!” lo avvertì il moro
“Non
capisco dove vuoi arrivare…ma comunque puoi farti accompagnare da lei…”
“Scusate
e la mia opinione dove la mettete e se…. io con te non ci voglio venire Elias?”
ammiccò la mora
“Ti
lascio una scelta:o ci vieni o ci vieni!ti piace?”
“Direi…la
seconda: ci vengo…ma non perché voglia passare del tempo con te, Chiaro?”
“Cristallino!Però
scusate se vi do un consiglio ma vi conviene prepararvi sono le 8:00 e poi prima
di andare dobbiamo mangiare qualcosa…”
“Perfetto…ora
veniamo”dissero all’unisono i due che erano ancora nell’acqua
Mentre
entravano in salotto Chris iniziò indicando il moro “Lottie usa pure camera sua, la camera
degl’ospiti non è pronta…mi dispiace!”
“Non
fa niente basta che lui mi dia qualcosa per lavarmi e asciugarmi…”rispose
lei
“Seguimi
ti do tutto io”si addolcì il moro
Andarono
nella stanza di prima che ora era un casino e le indicò dove si trovava tutto.
Non
si stupì ne delle dimensioni del bagno nè della lussuriosità di esso, anche a
casa sua un bagno standard aveva le stesse caratteristiche
Mentre
lui si allontanò lei prese a fissarlo e
la cosa strana di quel ragazzo, oltre che al fatto da un momento
all’altro era diventato gentile, era che anche quando in quel momento gli era
passato davanti non era riusciva a scorgerne gli occhi che erano nascosti sotto
da una cortina di capelli nerissimi.
Aveva
lasciato la porta aperta e dal momento che la doccia era enorme si spogliò li
dentro e prese a lavarsi canticchiando.
Sentì
dei passi avvicinarsi e si stoppò per chiedere “Chi è?”
“Sono
io non preoccuparti e continua pure a cantare non dai fastidio….Ma come mai non
hai chiuso la porta?” riconobbe subito le parole di Elias
“Mi
sento più al sicuro. Se dovessi svenire in doccia o se mi succedesse qualcosa
voi che fareste con la porta chiusa a chiave??”
“Ah
ok. Posso chiederti un favore?”
“Certo
se posso aiutarti!”
“Posso
venire in bagno che devo sistemare alcune cose… giuro che non ti disturberò
e ne farò il maniaco”
“Certo
fai pure!”
Dopo
un po’ di via vai del ragazzo e di shampoo di lei il moro le fece “Scusa una
cosa…dal momento che te sei una ragazza…dopo mi aiuti un secondo con i
capelli…un ciuffo ribelle non vuole saperne di stare giù!”
“Ok
dammi un momento che finisco”
Con quella richiesta poteva apparire
leggermente frocio ma in realtà era tutt’altro.
Uscì
dal box con solo indosso un’ asciugamano che la copriva.
Quando
lui la vide attraverso lo specchio per un attimo rimase quasi abbagliato.
Non
era più piena di trucco sbavato sulla faccia, ed era più riposata così i suoi
occhi azzurri si potevano notare in tutta la loro intensità.
“Allora
questa ciocca dov’è??
“Vedi
è questa!!!” le disse indicando infuriato
Con
fare materno si inumidì il pollice e alzandosi in piedi per vederci meglio gli
stirò quei capelli ribelli “Ecco fatto!” gli sorrise lei
“Sai
per caso dov’ è la mia roba??” gli fece lei
“Credo
di averla messa sul letto…guardaci…ah comunque grazie mille!”
Chiuse
la porta d’accesso alla camera e mentre tirava fuori tutte le cose che aveva
appallottolato dentro lo zainetto si rese conto che non sapeva che si sarebbe
trovata di fronte quella sera e allora chiese “L’ultima cosa che ti chiedo…devo
mettermi qualcosa di particolare o va bene tutto??”
“Non
è nulla di speciale…fai tu”
“Perfetto,
grazie!”
Mentre
tirava via l’acqua dai capelli con l’ asciugamano osservava le magliette a
disposizione e alla fine decise di mettersene una di emily the strange e un paio
di jeans neri. abbastanza stretti e morbidi.
Ritornò
in bagno per vestirsi, asciugarsi i
capelli e truccarsi. Elias era ancora li che si preparava e si guardava fisso nello
specchio, quando entrò lei, si volatilizzò.
Uscì
dal bagno: la maglietta sfidava la carnagione bianchissima che si notava per le
maniche corte e per il collo ancor
più bianco che rimaneva scoperto, il viso era ritornato al solito: l’espressione
decisa e il trucco forte reggeva il gioco allo sguardo pungente di lei, i
capelli lunghissimi e nerissimi si
confondevano con la maglia nera aderente su cui era disegnata una cravatta stava a pennello con i
pantaloni strettissimi neri e le vans stra-rovinate che aveva ai piedi.
Entrò
di nuovo nella stanza, Elias non c’era.
***
Scusate del ritardo ma la mia
chiavetta mi ha cancellato per tipo… una decina di volte la storia…*me
triste*…
Se
vi va lasciate un commentino, se no
grazie di essere passati!
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