Piani per il futuro

di cheeselord
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Discendenti ***
Capitolo 2: *** Notizie ***
Capitolo 3: *** Day 1 ***
Capitolo 4: *** La vita con Toph: Aang, Toph e le cialde ***
Capitolo 5: *** La vita con Toph: Vestiti ***
Capitolo 6: *** Risate,il rimedio migliore ***
Capitolo 7: *** Un duro lavoro ***
Capitolo 8: *** Scarpe ?! ***
Capitolo 9: *** A passeggio ***
Capitolo 10: *** La vita con Toph: Ironia- Le donne 'Comandanti' e i soprannomi ***
Capitolo 11: *** Visioni ***
Capitolo 12: *** La Grande Fuga -parte 1 ***
Capitolo 13: *** La Grande Fuga -parte 2 ***
Capitolo 14: *** Pensieri.... ***
Capitolo 15: *** Fuggitivi : la lotta nel fango ***
Capitolo 16: *** Una giornata normale ?? ***
Capitolo 17: *** Sensazioni ***
Capitolo 18: *** Dormi, Tophy, dormi... ***
Capitolo 19: *** La vita con Toph: Hawki ***
Capitolo 20: *** Brusco risveglio ! ***



Capitolo 1
*** Discendenti ***


Questa è una drabble che si è trasformata in una storia,*snif*, come crescono…


 

Discendenti

 
 
Una piccola pietra colpì la sua testa, Aang intuiva vagamente da dove veniva.
"Toph sto cercando di meditare" e per vagamente intendeva dire che sapeva perfettamente chi lo stava disturbando.
"Non è colpa mia se non c’è niente di meglio da fare"
L’ avatar era seduto su una roccia provando a mettersi in contatto con il suo io interiore; ci stava solo provando perché una certa dominatrice della terra riusciva a mantenerlo distratto.
"Andiamo, va a vedere cosa sta facendo Momo. Io ho bisogno di parlare con Roku"
"Ho controllato Momo tre volte" un’ altra piccola pietra lo colpì in testa "E non fa niente di divertente"
"Però io….." e dopo solo un lungo silenzio.
"Hey, terra chiama Aang, c’è qualcuno lì?" Toph lanciò un’ altra pietra. Invece della voce infastidita del suo amico sentì il rumore dell’ impatto tra la pietra e la sua testa. Senza che Toph se ne accorgesse i tatuaggi di Aang avevano cominciato a brillare, il che era evidente per quasiasi persona vedente. Questo non vuol dire che Toph non sapesse differenziare un Aang  che sta facendo i capricci da uno che sta facendo un viaggio spirituale. Però tirò un’ altra pietra per precauzione.
"Si, scappa nel tuo mondo spirituale o quello che è… intanto io mi divertirò un poco" un sorriso malefico si disegnò nelle sue labbra mentre correva.




 

Sapere se eri nel mondo degli spiriti era relativamente semplice: l’unica cosa da fare era controllare se il tuo corpo era di un colore blu e leggermente trasparente. Anche l’essere sospesi in aria senza ricorrere al dominio poteva essere un indizio.
"Che succede Aang, perché  mi chiami? "Lo chiamo la voce gentile di un anziano.
"E che ho avuto delle strane visioni, cosa sono?"
"Credevo di poter aspettare a dirtelo, ma non c’è più tempo " L’ anziano avatar sembrava preoccupato
"Per cosa ?"
"Temo che il mondo abbia di nuovo bisogno di te giovane avatar"
"C’è un’altro imperatore pazzo che minaccia di rompere l’equilibrio del mondo ?"
“ No Aang, è qualcosa di peggio"
"Peggio? Cosa ci può essere di peggio ?" Niente è peggio della distruzione del mondo che conosciamo
" L’ equilibrio del mondo si trova nuovamente in bilico"
"Ma ho sconfitto il Signore del Fuoco e adesso c’è la pace!" Non lo estasiava affatto un’altro compito di proporzioni epiche.
"Quella era solo la prima parte dei tuoi doveri, adesso viene la seconda " doveri, doveri e ancora doveri, essere l’avatar significava solo questo.
"Adesso cosa devo fare?"
"Como saprai, tu sei l’ultimo dominatore dell’ aria"
"Si, me lo hanno ripetuto molte volte"
"E tu sai che il ciclo degli avatar porterà inevitabilmente ad un’ altro dominatore dell’ aria"
"Si…. Allora?"
Roku sollevò un sopracciglio, spazientito dall’ innocenza o ingenuità del piccolo dominatore di soli 14 anni.
"Tu sei l’ultimo Aang, l’ultimo"
"Si, quindi?"
"Abbiamo bisogno di un’ altro dominatore dell’aria per continuare il ciclo"
"Si lo so, ma cosa c’entra con me ? Io ho già salvato il mondo."
"Aang, abbiamo bisogno che nasca qualcuno che sappia dominare l’aria, abbiamo bisogno che tu…" Come poteva dirglielo senza sembrare volgare?
"Devi sposarti"
"Io che cosa?"
"Si, per continuare la discendenza dei dominatori dell’aria "
"E cosa c’entra lo sposarsi ?" Roku resistette all’ impulso di picchiarsi la fronte con il palmo della mano, e decise di limitarsi a sospirare. Non aveva scelta, doveva dirglielo direttamente.
"Bene, andiamo" Roku fece a Aang segno di avvicinarsi e sussurrando disse
"Devi fare dei bebè" Roku lo disse in fretta e il mondo degli spiriti cominciò a scomparire, mentre Aang esclamava un oooohhhhh e il suono di uno che si picchiava la fronte si sentiva sempre più lontano. Poco dopo davanti ai suoi occhi comparve una ragazza per terra con un’espressione annoiata in volto.
"Quanto può essere difficile trovare una pretendenteeeeeee ? "
La sua espressione ancora trasudava orrore e se non fosse stato che era già seduto di certo sarebbe caduto.
"Perché a me?"




 

Nota traduttrice:
Verso l’ultima parte, quel “Io che cosa? ”in lingua originale sarebbe un gioco di parole sfortunatamente intraducibile.
Per chi volesse leggere la storia in lingua originale:
http://www.fanfiction.net/s/3995245/1/Planes_a_futuro

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Capitolo 2
*** Notizie ***


Notizie
 

 
Aang POV
 
Esco dal mondo degli spiriti dopo aver ricevuto la notizia che ho meno di due anni per trovare una ragazza disposta a sposarmi… o meglio, una con cui io voglia sposarmi.
Tutte le donne del pianeta vorrebbero essere la signora avatar. Hmp, come se il titolo avesse qualche valore. Ah, si, tornando al discorso: torno al campo per riposare un po’ e subito noto che Sokka, Katara e Iroh stanno ridendo di me, e potevo benissimo vedere Zuko trattenere le risate. Il perché ? Non lo so, ma di sicuro c’entra Toph.
"HA, HA, m-mi f-fai m-m-morire, HA, HA, HA!" Fu tutto quello che riuscì a dirmi Sokka.
Lui e Katara, come principi della Tribù dell’ Acqua del Sud, si avete sentito bene: PRINCIPI. Dopo la guerra loro padre è stato eletto capo della Tribù e di conseguenza loro sono diventati principi. Ora
Loro avevano degli impegni politici e diplomatici, e passavano meno tempo con noi, facevano la staffetta da Nord a Sud tutto il tempo. Non capisco perché hanno fondato le Tribù così distanti tra loro. Che ci fanno Zuko e Iroh qui ? Signore del Fuoco e Primo Consigliere, capite ?
"Che cosa?" Sento Toph dire qualcosa...
La sua voce piena di sarcasmo e un sorriso sulle labbra. Non capisco perché a volte mi secca tanto, ma soprattutto non capisco perché non riesco ad arrabbiarmi con lei. È come arrabbiarsi con cucciolo, dopo un po’ ti fai schifo da solo.
"Che succede qui?" come se  mi ascoltassero…
Mi guardo in cerca di qualcosa fuori posto o divertente, ma è tutto a posto. Se no c’è niente fuori posto allora il problema è nella mia faccia. Prendo un po’ d’acqua da una fontanella qu vicino e la trasformo in uno specchio improvvisato. Bingo, tipico di Toph: il vecchio e infallibile trucco del dipingere la faccia di qualcuno mentre dorme o, nel mio caso, mentre sistema dei problemi nel mondo degli spiriti.
"Molto divertente Toph" Il suo sorriso diventa più grande mentre mi lavo la faccia. Anche dopo essermi lavato la faccia le risate continuano per un po’.
"Bene, adesso seriamente " disse infine Katara "fissiamo la data della celebrazione."
"Celebrazione?" Cosa mi sono perso?
"Il nostro popolo ha deciso di unirsi per festeggiare la fine della guerra " Disse Iroh
"Ifl feino fella fefra fha affetafo fi fenire" *disse Sokka con un pezzo di carne in bocca.
Personalmente non mi piacciono questo tipo di ritrovi, perchè sono sempre al centro dell’attenzione. È bello qualche volta, ma provato voi a mangiare con 2000 persone che osservano ogni tuo movimento e ti seguono con lo sguardo quando vai in bagno. Arriva a dare fastidio, molto.
Il problema e che non ho nessuna scusa per non andare e la mia agenda da avatar era vuota. Potevo sentire gli sguardi su di me che aspettavano una risposta, un si di sicuro.
“Pensa a qualcosa, in fretta!"
E come se gli spiriti mi avessero sentito, un falco messaggero interruppe questo momento incomodo. Un altro inconveniente nel restare nello stesso: la posta. A volte era davvero importante, ma la maggior parte erano cose come Sono il tuo ammiratore numero 1 o Sei il mio eroe e qualche volta venivano cartoline con scritto: Sei il mio  avatar preferito. Si, questo accadeva ogni mattina. Di sicuro anche questa è per me. Il falco si appoggia sul mio braccio e leggo il destinatario.
"Toph…" questo è raro "è per te"
Toph non riceveva mai la posta, per ragioni ovvie, solo messaggeri. Erano sempre occasioni formali dove era richiesta la nostra presenza, e se c’era una cosa che avevamo in comune, era questa: la noia nel assistere a feste formali della nobiltà.
"Che bello" la sua voce è piena di sarcasmo.
"Non la leggerai?" Mi ha fatto così male andare nel mondo degli spiriti ? Questo era degno di un colpo in testa.
"Lo farei se potessi" Toph passo la sua mano davanti alla faccia senza battere ciglio, solo per dimostrare l’ovvio.
"Ah, giusto" Slacciai il nodo e lessi ad alta voce. Diceva:

 Cara figlia
Prima di tutto ci scusiamo per non aver mandato un messaggero, ma è di vitale importanza che tu ritorni a casa.
Speriamo che tu stia bene e ti stia riguardando. Sono sorti dei problemi che richiedono una soluzione immediata e abbiamo bisogno di te per discuterne al meglio.

Con amore
Mamma e Papà

Come la invidiavo in questi momenti. Il cielo ha risposto alle mie preghiere, però alla persona sbegliata. Era raro che i suoi genitori si interessassero su quello che lei voleva, per loro Toph era ancora la loro bambina e non temevano di finire sotto 16 tonnellate di granito, dato che si riunivano sempre per questioni, come dire? Hmmm, penose e non necessarie. Però la carta diceva che era importante e passare 30 minuti parlando con i suoi genitori era meglio che passare un’intera notte senza niente di meglio da fare che ridere di scherzi assurdi e evitare di rompere una delle 5000 regole del galateo.
"Che peccato" sembrava un po’ contenta... non la colpevolizzo "Mi sa che non potrò andare"
"Non sarà lo stesso senza di te Toph" Katara è un po’ delusa.
In questi ultimi mesi aveva provato a dare a Toph un tocco più… femminile, chiaramente assistere a questo tipo di feste sarebbe stata una lezione importante per diventare una vera dama. Come sospettavo, queste lezioni avevano fallito miseramente, però lei continuava a provarci.
Perchè voleva cambiare Toph? A me piaceva esattamente com’è, e come tutti i miei amici, non cambierei niente del suo essere.
"Ah beh, non importa" Sokka finalmente aveva ingoiato quel pezzo di carne
"Il the e i biscotti dovranno aspettare" disse Iroh, sempre sorridente e comprensivo. Era quello che più di tutti noi riusciva a capire Toph.
"Sarà per un’altra volta " Zuko sospirò
"Si… ci vediamo dopo" non riuscivo a nascondere la mia delusione.
"Dopo? La carta diceva che era urgente."
"Si, lo so. Cosa c’entro io?"
"Non crederai che possa attraversare tutto il Regno della Terra a piedi !"
Giuro su Momo che in quel momento avrei potuto abbracciarla… e quello feci. Non dovevo nascondere nulla, tutti sapevano quanto mi disgustavano quelle feste noiose. Toph mi aveva rallegrato dopo tutto. Chi non sarebbe contento di sfuggire ai doveri ? Specialmente quelli noiosi, e ancora più importante: non mi sarei mai perso per niente al mondo vedere Toph in inbarazzo.
"Si, si, andiamo" Come credevo, il suo viso era rosso dopo quel abbraccio.
"Ciao a tutti !! " e corsi dietro a Toph, che era già seduta su Appa con Momo sulle spalle. Camminai il più lentamente possibile verso Appa, era la mia vendetta. Sapevo che odiava aspettare e soprattutto che la gente la vedesse arrossire.

TOPH POV
 
"Aang!" gli gridai alle orecchie. Non aveva fatto altro che rimanere impalato davanti alla facciata di casa mia.
"Svegliati!" Quante volte glielo avevo già ripetuto? Abbastanza da perderne il conto. Può anche essere tornato dal suo mondo spirituale, ma il suo cervello se l’è dimenticato lì. Lo picchiettai in fronte
"Si?"
"I miei genitori non credono più che tu mi abbia rapita"
"Ah, si"
"Andiamo piedi rapidi, guarda che non mordono"
"Ah, si"
Avevo notato che era più distratto delle altre volte, deve essere successo qualcosa per ridurlo così, e non era per la visita ai miei genitori. Ci eravamo già incontrati prima per chiarire la questione dell’avatar sequestratore e non era così distratto, nervoso forse, però non così distante. Ho dovuto perfino trascinarlo dentro casa con un braccio!
"Buongiorno signorina Bei Fong" la formalità delle guardie mi fa sentire… vecchia
"Come butta?"
Passai la porta principale trascinando un distratto avatar dietro di me. Sentivo come tutte le occhiate si posavano su di noi. Non mi piace attirare l’attenzione, almeno non in quella maniera. Non potevo continuare a essere la guida di piedi rapidi, questa è un’ironia, non so se mi spiego. "Aang, Aang, rispondi"
"Che succede Toph?" sembra ancora distante, e quando terminerà di parlare tornerà a zombificarsi. Ha bisogno di un po’ d’acqua.
"Credo che tu abbia bisogno di un po’ d’acqua."
"Di che …?" SPLASH, Ah che dolce il suono di qualcuno che cade nell’acqua
"Meglio" non posso evitare di sorridere, non importa quante volte gli faccia degli scherzi, lui ci casca sempre.
"Perchè l’hai fatto?!"
"Mi sembrava una buona idea. Tanto ti puoi asciugare con il dominio dell’acqua."
"HAsdjfjafj Toph, sjkhdk acqua, sadjkahd" Non ho ben capito cosa borbottava, però sembrava alquanto seccato e così feci ciò che faccio sempre in questi casi: gli do un colpettino in fronte. Uno leggero, come una carezza, non volevo certo che si arrabbiasse di più e come avevo scoperto, questo l tranquillizzava, in un certo senso e come se mi arrabbiassi con un cucciolo che… Perché penso a questo?
"Continuiamo, i miei genitori aspettano"
"Si, va bene" Sembrava tranquillo e in tutte le sue facoltà mentali.
Attraversammo il giardino (sembra che lo ristruttureranno... di nuovo) alcune porte e infine arrivammo alla sala da pranzo, dove secondo le mie capacità, i miei genitori ci aspettavano… o meglio, mi aspettavano.
"Ciao Toph, tesoro da quanto non ti vedevamo!" Perchè mia mamma era corsa ad abbracciarmi?
"Mamma, ci siamo visti due settimane fa ad Omashu"
"Mi è sembrato molto più tempo, piccola Tophy" Non pensare che non abbia sentito quella tua risatina Aang. Me la pagherai, dopo.
"Benvenuta a casa!"almeno mio padre era più ragionevole, non sembrava esasperato per non vedermi.
"Buongiorno signori Bei fong"
"Buongiorno... avatar Aang?" Nessuno dei miei genitori si aspettava quella visita
"Bene caro, vado a preparare la cena. Abbiamo un’ospite in più" Ultimamente mia madre aveva come hobby la cucina, però non cucinava poi così male come credevo.
"Va bene cara"
"Ci vediamo a cena, avatar Aang…" dedico una riverenza a piedi repidi"…Tophy" e mi diede un bacio e un abbraccio. Spesso desideravo che i miei genitori non fossero così appiccicosi, specie se in compagnia di amici.
"Andiamo, Toph, avatar Aang, aspettiamo bevendo del the al gelsomino " Beh, il the al gelsomino è il mio preferito, non potevo dire di no.
"Grazie signore … Tophy" So che lo fai apposta, posso ascoltare le tue risa! Però questo non rimarrà impunito, vedrai Aang.
Mentre bevevamo il the, non riuscì a pensare a niente altro che no riguardasse la mia vendetta su Aang. Vedrai, ohh se vedrai. Ho quasi trovato la maniera perfetta.
"La cena è pronta! "
Annunciò la mamma, ma le feci molto caso. La mia mente era in un altro posto.
"Spero vi piaccia"
Mio padre prese un boccone dal piatto che la mamma gli ha appena servito.
"È delizioso, amore mio" Non mentiva, era molto migliorata dall’ultima volta. Ricordo ancora il sapore di quella cosa viscosa che avrebbe dovuto essere pollo.
"Bene, dato che anche tua madre è arrivata, parleremo di quell’affare importante."
Avevo dimenticato quella carta. Come potevano essere così disperati da mandare una carta ? L’avrei scoperto tra poco.
"Sai di essere l’ereditiera della fortuna Bei Fong" continuo mio padre
"Si" sorbì del the
"E che per diritto ti spetta tutto"
"Si" sorbí di nuovo del the, la verità e che non mi interessava molto.
"Bene, abbiamo cattive notizie"
Ci fu un lungo silenzio. Non poteva essere troppo grave… o si? Se per il patrimonio mi avessero chiesto di rinunciare ai miei amici o ai miei viaggi, potevano cominciare a dirmi addio.
"Tuo cugino Huan sostiene di essere lui il legittimo erede" disse mia madre
"Il che è una falsità" disse mio padre senza lascirmi risondere "Tu si la legittima ereditiera, ma lui ha argomenti a suo favore"
"Quali?" mi intessava come ilmio stupido e viziato cugino poteva convincere un giudice del Regno della Terra.
"Come saprai lui ha raggiunto la maggior età" continuo papà "Ed è già sposato, è maschio e ha tre figli…"
"Si, e allora?" Il mio the stava finendo
"dice che sei immatura e che non potrai maneggiare gli affari Bei Fong"
"Non VOGLIO maneggiare gli affari Bei fong"
"Però non è la cosa più grave, quello che ha convinto il giudice è il fatto che è sposato ed ha tre ereditari assicurati."
"Allora questo lo ha convinto?" mi serví più the nel modo più naturale possibile "Bene, se lui vuole avere il denaro, che se lo tenga" sorbí il mio appena servito the.
"Toph" disse mia madre un po’ delusa "Quello non è il problema, vedi, se lui vince la causa, sarà il futuro capo della famiglia e il nostro ramo passerà al secondo posto. Sarà il padrone di tutto."
"Si?" indovinato, bevo ancora del the
"Questo vuol dire che passerai a essere una sua serva"
"PFFFF!!!!" il the che avevo appena bevuto finisce in faccia dei tutti presenti, compreso Aang. "Che!!??"
"Funziona così, cara" tutti si pulirono la faccia con dei fazzoletti appena portati.
"Non voglio essere la serva di quel petulante!" Voi avete la fortuna di non conoscierlo.
"Sappiamo come ti senti, ma c’è una soluzione"
Questo mi calmò un poco, decisi di rilassarmi, ascoltare la soluzione e bere il mio the per rilassare la mente (dicono che serva a quello, ma in verità non so)
"Devi sposarti…."
Perchè cavolo scelgono i momenti in cui sto bevendo per darmi le notizie più devastanti??
Quanto the è stato sprecato oggi...
"QUE!!?" sorprendentemente Aang ha risposto con me, anche se le occhiate accusatrici dei miei lo zittirono rapidamente.
"Sappiamo che è molto presto…"
"Presto? Ma se penso a sposarmi tutti i giorni ! " sarcasmo, puro sarcasmo.
"Guarda Tophy, che questo è difficile anche per noi"
"Si, immagino quanto !!"
"Però è necessario se vuoi avere tu l’eredità"
"Non c’è nient’altro che potremmo tentare?" Non aveva senso arrabbiarsi, senza contare il fatto che pensavo di andare a fare una visitina a mio cugino. Non poteva mangiare se gricava dalla paura e nella mia mente stavo portando a termine uno scandalòo dalle preporzioni epiche
"Temo di no"
"In che bel pasticcio mi sono messa"
"Aang, credi che quel tipo dal  terzo occhio sia ancora vivo? Sai, il mercenario... " Ero disperata
"Toph, non credo che ucciderlo sia la soluzione migliore"
"Questo lo credi tu"
"L’avatar ha ragione, dobbiamo essere corretti"
"Almeno ho il tempo per scegliere" Chi lo sa? Magari troverò l’uomo adatto a me... tra alcuni anni
"Ecco, a proposito di quello" m’interruppe papà "Devi consegnare un certificato di matrimonio tra un mese"
Si, lo sapete, ditemelo proprio quando sto mangiando il pollo. Quella non era certo la mia miglior cena, e se qualcuno non mi toglie quel pezzo di pollo incastrato in gola, sarà l’ultima. Per fortuna Aang notò la mia faccia rossa e capì cosa significava segnalare la mia gola. Con la velocità che solo lui possedeva realizzò una strana manovra (Quella dove ti fanno pressione allo stomaco) e riuscì a liberarmi la gola, per fortuna potè anche trattenermi prima che io potessi distruggere tutta la casa.
" COME CHE DEVO SPOSARMI TRA UN MESE??!!"
"Figlia…"
"DITEMI DOV’È HUAN CHE LO UCCIDO IO STESSA !!!"
"Figlia…"
"NON MI SPOSERO’ MAI, FORSE TRA DIECI ANNI!!!"
"Figlia…"
"TANTO MENO CON UN BIMBO VIZIATO DELLA NOBILTA’!!"
"Figlia, calmati"
Mi sedetti a braccia conserte e se avessi potuto vedermi avrei giurato stessi strozzando la forchetta tra le mie dita e mi uscisse fumo dalle orecchie.
"Va BeNe" Riuscì a tranquilizzarmi un po’, giusto il necessario perchè Aang mi lasciasse andare.
 Ci fu un attimo di silenzio nella quale tutti pensammo, e in cui io vedevo solo scene della morte accidentale di mio cugino.
"Anche se non credo che il giudice chiederà di più dpo avergli dato un certificato di matrimonio. Non deve essere un vero matrimonio. " Da quando la mamma aveva questo tipo di mentalità? Mi piaceva
"Allora è deciso, faremo un certificato falso" mi alzai e stavo già pregustando la serata esercitandomi con il dominio della terra, quando mio padre mi richiamo con colpo di tosse, uno di quelli che ti dicono che non è ancora finita "Adesso cosa c’è?"
"Figlia mia, credo che il giudice e il consiglio controllerano tutto ciò che farai in quest’ultimo mese"
"E quindi?" fa in fretta, me ne voglio andare….
"Questo significa che devi avere comunque degli appuntamenti con alcuni pretendenti. Non puoi svegliarti la mattina sposata senza aver avuto degli appuntamenti prima"
La gente della mia città dice che il grido si è sentito fino alle montagne, e che ha svegliato . Perché doveva accadermi questo? Mi aspettava un mese di tortura.
 

 
 
Nota della traduttrice
 
*”Il Regno della Terra ha accettato di venire” ßè quello che dice Sokka, perdonate se non si capiva, ma nemmeno in lingua originale era comprensibile (io l’ho chiesto a l’autore).

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Capitolo 3
*** Day 1 ***


Day 1
 
 
Toph POV
 
"Tophy?!"
"Non gridare mamma, sto cercando di dormire"
"E il tuo appuntamento?!"
"Abbiamo avuto un piccolo … contrattempo" un sorriso si rispecchiò sul mio volto. E  che mi sono divertita tanto a far soffrire quel tipo. Era solo caduto in uno stagno… e inciampato in una rocca ed era dovuto scappare da una valanga. Ahh, che bei momenti. E quella era solo la mia prima vittim… cioè appuntamento.
"Toph, non puoi trattare così la gente"
"non la gente, solo loro"
"Però mamma…"
"Senza però Toph!"
"Va bene" ormai non avevo più sonno e così mi sedetti sul letto
Quella era stata l’unica cosa divertente di oggi! Mia madre non mi conosceva se pensava che avrei rinunciato a quel piccolo divertimento… però non c’era bisogno che lo sapesse. Gli incidenti succedono… qualche volta.
"Toph, non puoi continuare a comportarti così" sembrava molto seria, come se mi avesse letto nel pensiero.
"Come così ?"
"Così… immatura"
"Immatura, io!?"
Si vede che non ha mai parlato con uno dei nobili dei miei appuntamenti, perchè se solo avesse provato a fare della conversazione con loro, si sarebbe resa conto che a loro mancava un bel po’ di cervello.
"Se lo meritava"
"Senti Toph, questa è una cosa seria" e si sedette nel letto vicino a me "A te non importa se li vedrai ancora"
"Spero di no"
"Però la verità e che molti dei padri di questi ragazzi che conoscerai, sono molto influenti nel Regno della Terra "
"Credo di saperlo, dato che me lo hanno ripetuto un milione di volte"
"Riesci a capire l’ immagine che stai formando agli occhi di questa persone ?"
"Lasciami pensare. Quella di una nobile con del cervello?"
"No, non lo so"
"Quella di una ragazza immatura incapace di gestire gli affari famigliari"
"Avresti dovuto vedere che gran idiota era"
"Ma tu ti sei comportata come lui"
"Però io, e loro sono… AAHH!"
"Almeno fai finta di essere interessata, si?"
Mia madre sembrava comprensiva. Sapevo che faceva quello che credeva meglio per me, e a volte era buono seguire i suoi consigli. Non era poi così difficile rispondere e assentire a domande per le quali non c’era bisogno di usare il cervello. Sospirai e le mie braccia caddero lungo i fianchi arresi, a partire da ora tutto diventava più difficile. Non mi sorprenderebbe se dopo la mia intelligenza si veda ridotta.
 "Va bene"
"Sono contenta che tu lo capisca"
"Io no"
"Adesso, riguardo al galateo…."
Perfetto, una lezione di buone maniere, come quelle che mi faceva Katara. Per far trasparire la grazia e la grazia le buone maniere sono importanti, questo ha detto mia madre e credo anche Katara, l’unico problema con queste lezioni e che non imparavo niente, e non perchè non volessi. No, a volte ci mettevo tutto l’impegno di cui ero capace per memorizzare tutte quelle regole però l’unica cosa che ascoltavo, anche adesso, era: Bla bla bla. Mi entrava da un orecchio e usciva dall’altro. Avevo definitivamente bisogno di ripassare quelle lezioni, cosa vi aspettavate? La metà di quello che ho imparato nella mia infanzia l’ho dimenticato, dato che non ho avuto possibilità di usare quelle regole. In conclusione: non sono nata per avere una vita da nobile.
"Capito?"
"Che? L’ha detto troppo veloce"
"L’ho puoi ripetere?"
"No Toph, non c’è tempo, devi truccarti"
Certo, il tempo. Mia madre era l’unica che avrebbe potuto insegnarmi e che possa mantenere il segreto che la figlia della famiglia Bei Fong era una ragazza incivile, Che direbbe ola gente se sapesse ? Gran cosa, come no. Un momento...
"Truccarmi per cosa?"
"Per il tuo prossimo appuntamento, ovvio" lei si fermo entusiasta, mentre io rimasi in mezzo alla stanza frastornata. Più di un appuntamento al giorno? Era un incubo... o no  
"Un’altro appuntamento?!"
"Il figlio dell’onorabile Mu…"
"Perchè!?"
"Deve sembrare che tu ti stia davvero sforzando per trovare marito"
"Ma non vuol dire che devo passare tutto il giorno rincorrendo ragazzi nobili!"
"Il giudice sarà più convinto"
"Dannato giudice" dissi tra i denti
"Cosa hai detto?"
"Cosa?"
"Niente, è stata la mia immaginazione. Forza bambina mia, abbiamo tutto il giorno davanti a noi !"
"Yupiiii, che spasso"
 
Aang POV
 
Meno male che non aveva poco tempo come Toph, però lo stress era tanto comunque. Perchétutto quel che faccio deve essere di vitale importanza?
"Murr"
"Si amico, il villaggio è vicino, presto ti lascerò riposare" Accarezzai la testa del mio compagno di viaggio.
Poco dopo atterammo in una radura su una collina e lasciai che Appa si sdraiasse nel prato e riposasse. Nel mio piano prima di tutto bisogna fare visita alle ragazze della mia età e… che? Ciao, no ci vediamo da un po’, ti vuoi sposare? No, non funziona così.
Devo conoscierle meglio, non posso semplicemente sposarmi. Perchè io non posso fare un certificato di matrimonio falso?
"Murrr" questa volta non era Appa, era il mio stomaco quello che ruggiva.
Ero uscito dalla casa di Toph così in fretta che no avevo nemmeno fatto colazione e adesso pagavo le conseguenze. Cercai nelle mie tasche in cerca di un po’ di soldi: 5 monete di bronzo e una noce. Dovevo mangiare qualcosa, così divorai la noce, accarezzai Appa e mi diressi al villaggio con le mie monete in tasca. Quando arrivai notai che c’era qualcosa di strano, ma non ci feci molto caso. Non potevo andarmene in giro volando aspettando che la mia ragazza ideale cadesse dal cielo, Senza rendermene conto entrai nella prima bottega di frutta che trovai.
"Buon giorno vorrei sapere cosa posso prendere con…" cercai in tasca ed estrassi le monete. Il commesso apparve di schiena da dietro la bancarella e guardò le monete girando la testa.
"5 monete di bronzo? Niente" si girò continuando a fare gli affari suoi
"Niente?"
"Beh, forse una mela"
"Bene, qualsiasi cosa"
"Ti avverto che sono un po’ vecchie però…" il commesso mi guardò in faccia, o meglio, guardò la mia freccia in testa.
"Tu sei l’avatar?"
"Beh… si"
"L-l-l’avatar"
"Questo no sembra affatto buono"
"Dove?!?" apparve un altro zombie dal nulla
"L’avatar, guardate!"
Oh no, questo definitivamente NON era buono. Un altro villaggio zombie. Perché? In questi luoghi non appena scoprivano che ero l’avatar si zombificavano. Èèèèè lll’ avataaar, aaaahhhh. Lasciami toccare i tuoi tatuaggi. Prendi in braccio mio figlio. E cose simili. Questo luogo no è diverso e la notizia si sparge più velocemente di quella di un grasso coniglio su un monociclo perseguitando un orso e… insomma, avete capito, no? Uno ad uno questa strana razza ossessionata da me comincia a riempiere le strade della città ed a entrare nella bottega. Uscivano dalle case, sorgevano dagli oscuri cassonetti e mi circondavano, tutti con le braccia tese per prendersi un pezzo di me. L’orrore, L’ORRORE…  beh, non così tanto, ma vedere un manipolo di gente che sta letteralmente sbavando per me e un poco oscuro e bizzarro… molto bizzarro.  
"Signori, non scomodatevi per così poco" un intento fallito di tranquillizzarli
Dovevo uscire da lì, non mi avevano ancora preso e non volevo scoprire come ci si sentiva a cadere nelle loro mani. Doveva esserci un entrata secondaria per i commessi. Ironicamente era dietro il commesso.
"Mi dispiace signore e signori…" spostai il commesso con il dominio della terra "l’avatar ha lasciato l’edificio"
Quando oltrepassai la soglia corsi il più rapidamente possibile verso la collina dove Appa riposava. Per fortuna era ancora come l’avevo lasciato, nessuno in giro che cercasse di tagliarli un ciuffo.
"È ora di andare" lo montai, aspettai qualche secondo e dissi le parole magiche "Hip, Hip"
Una volta in cielo mi dedicai a mangiare la mia mela e a meditare sul da farsi. Ma non mi veniva nessun piano in testa. Di sicuro finirò a fare giri in aria senza concludere nulla. Nessuna ragazza mi sarebbe caduta dal cielo e Katara…  lei era già fidanzata. È passato molto tempo da quando ho abbandonato la speranza che lei ricambiasse quel sentimento.
 
Flashback
 
Lo ricordo come se fosse ieri. Eravamo nella Nazione del Fuoco per l’incoronazione di Zuko, la festa era stata bella, la musica era buona e il cibo era delizioso (Sokka per poco non si mangiava tutto da solo), però dopo aver parlato con un po’ di gente e divertirmi nel togliere a Sokka l’ultimo pezzo di anatra arrosto, anche se alla fine non me lo sono mangiato,  mi sono divertito a vedere Sokka corrermi dietro gridando che la sua preziosa carne era stata rubata (È stata un’idea di Toph, non guardate me) Cosa dicevo? Ah, si. Quello è stato il giorno in cui mi sono reso conto che Katara no era per me. La pista da ballo non era bella senza di lei e non la trovavo da nessuna parte. Decisi di cercarla per invitarla a ballare, e così portai la mia ricerca in giardino. La luna brillava in cielo con milioni di lucenti stelle, la nebbia notturna era candida e il canto dei grilli e le foglie degli alberi riempivano l’aria: era una notte perfetta.
Dopo essere rimasto un attimo ad ammirare la stelle ascoltai due voci distanti dietro un arbusto. Katara e qualcuno che non riuscivo a distinguere. Vinto dalla curiosità mi avvicinai per ascoltare meglio.
"È stata una notte meravigliosa, davvero" disse Katara
"Sono contento che ti sia piaciuta"
"Zuko?" Con attenzione feci passare la testa fra le foglie per vedere meglio. Ultimamente Katara aveva visitato la Nazione del Fuoco per ragioni diplomatiche e la sua relazione con Zuko si era fatta più forte.
"Non è meravigliosa?" Katara era seduta in una panca di pietra con Zuko a lato. Una fonte adornava il parco reale, circondato da cespugli in fiore e un sentiero in pietra. Il parco era proprio bello, degno di un palazzo reale. E Katara era bella come sempre
"Che cosa?"
"La Luna"
Zuko si volse verso Katara "Non lo è tanto" e sorrise, lui raramente sorride, ma quando lo fa è perchè lo sente davvero.
"Come?"
"Katara, ho qualcosa da chiederti"
"Cosa?"
Zuko si alzo e si mise di fronte Katara, si pizzico e disse le parole che più mi sorpresero nella mia vita.
"Katara…" poso il suo sguardo ambra nei suoi occhi azzurri"…io ti amo"
Il mio cuore quasi svenne ed io quasi grido dall’ impressione. Zuko e Katara, da quando erano così uniti? Sarei corso lì e interrotto tutto se non fosse che lo stupore mi aveva paralizzato.
"Zuko…" Katara sembrava sorpresa come me
"Non so quando ho cominciato ad amarti, però è così e adesso vorrei portare la nostra relazione un passo avanti, voglio dividere la mia vita con me"
Zuko tirò fuori un meraviglioso anello color ambra, che splendeva riflettendo il color della Luna e con la mano libera prese la sua tra le dita.
"Katara… Ti sposeresti con me?"
Ci fu una piccola pausa, io volevo che dicesse di no ma d’altra parte volevo che fossero felici. Ma volevo anche che Katara fosse per me, interrompere quel momento e scappare insieme. Di colpo la sua voce pose fine al mio dilemma
"Si, accetto"
Quelle due parole furono sufficienti per farmi allontanare da lì. Fu come un gancio al fegato. Un mare di emozioni ribolliva dentro di me: odio, amore, tristezza, felicità, ansia.
Non ero collegato alla realtà, camminai lontano da lì fino alla sala dei banchetti, ma niente sembrava essere davvero lì: la gente passava a fianco me, mi parlava e i minuti passavano, ma tutto sembrava distante. Katara, il mio amore platonico, il mio amore impossibile ora più che mai, doveva succedere, dovevo stare da solo. Entrai nella mia stanza e mi stesi nel letto guardando il soffitto. Non so quanto tempo passò, la musica smise di suonare, le voci smisero di parlare e l’unico suono era l’aria fuori. Katara non è mai stata per me, quel giorno lo capì e per un lato ero contento che fosse Zuko colui che l’avrebbe avuta, por un altro il mio cuore era ridotto a mille minuscoli pezzi. Era stato impossibile dall’inizio, e quella consapevolezza mi fece male.
 
Fine flashback
 
Forse lo fatto sembrare un po’ drammatico, tanto era questione di tempo perchè succedesse, anche se ci misi un po’ di tempo per accettarlo. Katara amava Zuko e lui l’amava, cos’ doveva essere. Era felice per lei e Zuko, le loro nozze sarebbero state il prossimo solstizio… un bel giorno pieno di ricordi, però hanno preferito mantenere il segreto, solo io, Toph e Iroh sappiamo delole nozze… Sokka impazzirebbe se lo sapesse e ucciderebbe Zuko.  
"Muuuurrr!"
 Come che abbiamo volato tutto il giorno?!"
"Murr"
Questo mi succede per passare le ore a ricordare il passato. Un giorno sprecato (non mi sorprenderebbe se anche gli altri passassero così) bene. Cosa faccio ora? Una cena deliziosa e un letto caldo mi aspettano. Speriamo che i genitori di Toph non mi vogliano cacciare per il fine settimana.

 

 

Di ritorno a casa Bei Fong stavo riposando nel prato con il mio amico peloso mentre il sole tramontava. Questo non era stato un bel inizio per la mia ricerca: ho solo volato in cerchio senza concludere niente. Adesso stavo aspettando Toph di ritorno dal suo appuntamento per cominciare a mangiare, e non avevo niente di meglio da fare che stendermi sul prato senza fare niente.
Guardare il tramonto fu l’unica cosa che mi venne in mente di fare.
"Questo non è stato un giorno interessante" dissi a me stesso
"Non dirlo a me" mi rispose una voce familiare che si trovava dietro me
"Toph!?" Da quanto era lì ?
"Quella che veste e calza… o forse no" segnalo i suoi piedi nudi e si sedette vicino a me, sembrava stanca e… diversa…
"So già che stai pensando, sono strana vestita così"
Era vero: si vedeva differente, ma nel senso buono. Quanto tempo era passato da quando l’avevo vista vestita a quel modo? Molto, e mi ero già dimenticato quanto fosse diversa con il trucco e un vestito da nobildonna.
"E allora ?"                                 
"Hmp? "
"Come ti sembro?"
"Bellissima"
"Ah"
E rimase seduta guardando il sole con gli occhi chiusi, forse lei non poteva godere del paesaggio, ma mentre viaggiavamo mi ero reso conto di una cosa: le piaceva sentire il calore del sole sulla pelle. Per lei era come vedere un tramonto in maniera diversa. Dopo averla osservata per un lungo momento arrivai alla conclusione che se si vestisse così più frequentemente, non mi sarebbe dispiaciuto.
Dopo questa pausa di riflessione mi stesi nel prato. Appena una settimana fa non avrei immaginato che Toph si sarebbe cacciata in una situazione simile… e nemmeno io.
"E com’è andato il tuo... incontro?" ero curioso. Toph, la gran maestra dominatrice della terra, in un appuntamento? Compiango quel povero ragazzo.
"Neanche a parlarne" sembrava frustrata "Mi madre mi ha organizzato tre appuntamenti al giorno! Tre ! Già uno al giorno era fastidioso! Non uno, ne due, ma tre di seguito" lei si lasciò cadere nel prato "Questi incontri mi uccideranno"
"Non può essere così terribile. Deve esserci qualcuno di interessante" provai a sollevarle il morale, non tutti i nobili potevano essere così.
"Scherzi vero?" La sua testa si girò lanciandomi una occhiata confusa
"No, credo di no"
"Il nobile Jeng mi ha chiesto qual’è il mio colore preferito" Toph alzò le braccia al cielo infastidita
 "Il mio colore preferito... Si è forse preso il disturbo di guardarmi negli occhi?"
Suppongo che lui deve essere quello che è finito nelle sabbie mobili... non ho potuto non sentire le urla di suo padre che chiedeva aiuto,e credo che Toph abbia ragione. Se solo si fosse preso il disturbo di guardarla negli occhi quel grave errore non sarebbe stato commesso e ora lui non avrebbe paura di camminare per terra.
"Non tutti possono essere così stupidi"
"E quello il problema piedi rapidi, credono che saranno i miei genitori a scegliere e per loro sono solo una promessa di denaro con dei piedi"
"Lo fai sembrare terribile"
"Terribilmente noioso, nessuno si preoccupa di conoscermi meglio, non l’importa. Parlare con loro e come provare a parlare ad un babbuino"
"Mi correggo, adesso si che lo fai sembrare terribile"
"Essere una nobile non fa per me"
"L’hai detto tu"
Rimanemmo dei minuti distesi sul prato godendo della momentanea tranquillità e quello che rimaneva della  luce solare. Si poteva ascoltare il padre di Toph discutere con un architetto sulla rimodellazione del loro parco, Appa dormiva e Momo ci strappò un sorriso quando passò davanti a noi con dei frutti in mano e una cuoca furiosa inseguendolo. Sembrava tutto così normale, ma non sarebbe durato a lungo. Domani Toph sarebbe tornata ai suoi appuntamenti mentre io avrei cercato una ragazza in segreto.
"La cena è pronta" la madre di Toph ci chiamava
Senza remore ci alzammo per mangiare, io non avevo mangiato nient’altro se non quella mela vecchia.  Mi avrebbe fatto bene un po’ di cibo reale, e suppongo che nemmeno Toph abbia mangiato molto, perché correva verso casa sua veloce quasi quanto me. Credo che lascierò per domani le preocupazioni, adesso voglio solo mangiare, in fondo oggi era solo il primo giorno.
 


 

Nota traduttrice:

Per chi non lo sapesse io aggiorno quattro volte alla settimana da Lunedì a Venerdì (escluso un giorno a mia scelta). Lo dico per non creare dubbi sul fatto se continuerò la storia o cose simili…
Grazie a chi a letto e spero che vogliate lasciare una recensione per Cheeselord !!
Ciao Ciao
Daisy

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Capitolo 4
*** La vita con Toph: Aang, Toph e le cialde ***


Avvertimento:  Il seguente capitolo non è rilevante e pertanto non è necessario leggerlo. Tutti i capitoli ( si, avete capito bene, penso di fare altre di queste storie senza senso) che iniziano con la frase: “La vita con Toph…” Sono irrilevanti ma divertenti (almeno per me) Qualunque citazione a fatti reali è puramente casuale… Buone cialde
 

 

La vita con Toph: Aang, Toph e la cialde
 
 

Venerdì mattina, l’unico giorno in cui ho un attimo di respiro (secondo l’accordo con mamma). Oggi ho solo un appuntamento ed è nel tardo pomeriggio, quindi ho tempo a sufficienza per dormire fino a tardi.
"Awwww" Che ore sono? Credo che siano le undici, l’ora perfetta per svegliarsi.
Mi stiracchio un po’, mi alzo dal letto e vado a fare una doccia calda, niente di meglio per cominciare la giornata. Mi prendo il mio tempo e vado in sala da pranzo per la colazione, credo che la mamma abbia detto qualcosa a proposito della colazione ma ero ancora mezza addormentata, comunque anche in letargo ho sentito qualcosa come cialda. Il miglior modo per iniziare la giornata è mangiando qualcosa di dolce. Quando entro nella sala da pranzo vuota (quasi nessuno fa colazione alle 12) noto con grande sollievo che tre cialde sono sopravvissute alla carneficina. Mi siedo ad un estremo  del tavolo, prendo una cialda dal vassoio al centro dal tavolo e proprio nel preciso istante nel quale le sto mettendo un po’ di miele, qualcuno entra in sala.
"Buongiorno Toph" mi saluta Aang. È una sorpresa che non stia già facendo le sue diavolerie da avatar.
"Buongiorno" lo saluto di9strattamente e mette un po’ di miele sul mio cibo.
Aang si stropiccia gli occhi, si siede nell’altro estremo e prende una cialda. Mette della marmellata e comincia a mangiarlo. Va tutto bene: una colazione deliziosa con una tazza di latte e un po’ di compagnia. Nessuno dice niente, siamo troppo occupati a mangiare, ma il solo fatto di essere lì è sufficiente. Mangio l’ultimo pezzo e mi gusto ogni istante nel quale la dolce massa passa per la mia gola. Mi piacciono queste cose. Bevo un sorso di latte  e inclino la forchetta per prendere l’ultima cialda, e allora succede l’immaginabile: la forchetta di Aang ha infilzato la cialda prima che io potessi solamente avvicinarmi.
"Aang, tu non vuoi farlo" gli dedico uno sguardo e la mia forchetta non cede terreno, sto aspettando che mi consegni l’ultima cialda, o al meno che si distragga per rubarlo.
"Andiamo Toph, l’ho vinto io" bingo, il momento perfetto. Con una manovra prendo la cialda, la sollevo in aria e… la mia forchetta è intercettata a metà percorso, tra la tazza e il piatto.
"Arrenditi Aang, è mio" la sua forchetta afferra il premio                                                                     
"Possiamo sempre dividerlo, c’è ne abbastanza per tutti e due"
"No Aang, la cialda è mia, è il mio tesoro" È incredibile ciò la fame può creare
"Toph… Che stai dicendo?"
"È mio, solo MIO" Faccio enfasi nell’ultima parola. Lui potrà mangiarne altre qualsiasi altro giorno, io invece ho solo questa opportunità. Chi lo sa quando ne mangerò altre.
"Non è vero, l’ho vinto io. È mio"
"Se lo vuoi" la cialda si tendeva, ognuno di noi la tirava per far si che la cialda rimanesse nel proprio lato "Vieni a prendertelo"
La lotta più silenziosa e dura che sia mai stata combattuta per una cialda ha inizio, nassuno cede terreno, nessuno si distrae, davanti a noi l’agognato premio si contorce e solo il più forte l’avrà e gusterà il suo solce aroma e la sua deliziosa pasta. Grandi gocce di sudore cadono dalla mia fronte, il mio braccio trema, sono stanca però le vibrazioni di Aang mi dicono che anche lui sta per cedere. Solo un poco ancora, devo resistere un… po…co...
"Buongiorno Tophy!" una voce improvvisa ci spaventa
To….phy? L’avatar ride, io mi arrabbio, la cialda, la cialda vola in aria, su, ancora più sopra fino quasi a toccare il soffitto. Tutto quel che sale scende, e la cialda non era una eccezione. Cade e cade nel vuoto, Aang e io osserviamo la sua caduta libera (Beh, io lo guardavo veramente, voi sapete il perché ) con gli occhi spalancati come piattini e allora suonò. Il suono più orribile di questo mondo, il suono sordo, secco e orribile di una cialda che cade per terra davanti agli occhi di due esseri affamati.  
"NOOOOOOOO, PERCHÈÈÈÈÈÈÈÈÈ !!!!!" Urlai io
"È stata una buona cialda in vita" Aang si lamentò
"La nostra avarizia la distrutta"
"vedo che vi siete svegliati" mia madre ci salutò (si, era la voce che ha causato la distruzione della cialda)
 "Qualcuno vuole ancora delle cialde?" chiese mia madre
" IO!!!!" Rispondemmo Aang ed io nello stesso istante
"Bene, ma dovrete dividerlo perchè ne rimane solo uno"

 

 
Questo è quello che succede se uno come me mangia troppe cialde e zucchero e dopo si mette a scrivere qualcosa (pure senza senso). Spero vi sia piaciuto. Chi avrà vinto l’ultima cialda ? Scopritelo nel prossimo episodio. 

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Capitolo 5
*** La vita con Toph: Vestiti ***


 
La vita con Toph: Vestiti
 
 
 
"Toph, forza!"
"Perchè non mi posso vestire con tranquillità?!"
"Ti avevo detto che sarei andato al mercato 1 ora fa"
"Ehi, non è stato facile convincere i miei!"
"Quando arriveremo non ci sarà più alfalfa per Appa"
"Smettila di lamentarti piedi rapidi, sono pronta"
Toph uscì dal bagno, ancora coi capelli sciolti, alla velocità della luce si era cambiata il vestito elegante (era appena tornata dai suoi soliti corti appuntamenti) a quella normale e aveva buttato da qualche parte le scarpe senza suola che usava per sembrare più formale. Si fece il suo pettinato usuale e si diresse al villaggio. Quella era la Toph che avevo visto durante questi ultimi anni, ma c’era qualcosa che non quadrava, qualcosa fuori posto.
"Come ti sembro?" a quanto pare si è accorta che la osservavo
"Al contrario"
"Come?"
"Hai la camicia al contrario"
 
 
 
xxxxxxxxxxx
 
 
 
"Perchè nessuno sistema questo disastro?"
Toph continuò a buttare in aria i vestiti perfettamente piegati nell’angoletto, facendo un più che perfetto lavoro nel disordinare. La nostra giovane maestra stava cercando disperatamente qualcosa che tutti abbiamo cercato, almeno una volta nella vita… Dov’è la mia camicia preferita?  
"Potrebbero almeno darmi la mia" una camicia volò in un angolo, con tutte la altre cimice, cadendo in maniera disordinata "E mi avrebbero risparmiato questo problema"
Toph stava ancora brontolando e borbottando quando le sue sensibili dita toccarono il tessuto più morbido e soave che avesse mai toccato in vita sua. Lasciò da parte la sua ricerca e si dedicò a toccare quella tela che tanto aveva chiamato la sua.
"Di cosa sarà fatta?" si chiese, sentì le vibrazioni per terra e una volta certa che nessuno fosse nei paraggi, affondò la testa nella camicia che stringeva tra le sue mani
"È così morbida"
Appena si rese conto di quel che faceva scostò il suo viso ed un odore soave arrivò a lei
"Ha anche un buon odore"
E aspirò ancora quell’aria impregnata di quella strana fragranza.
Senza indugio alcuno, Toph rinunciò alla sua camicia preferita per questa nuova e miglior tessuto. Si diresse nella sua camera per cambiarsi e una volta messa pensò che chiunque fosse il padrone di quella camicia,  avrebbe fatto meglio a cominciare  a dire addio a quella camicia, perché le era piaciuta. Con un sorriso sodisfatto scese a prendere un po’ d’aria o forse per allenarsi un poco, quando passò davanti alla camera di Aang (con la porta aperta) .
"Ciao Toph" la salutò l’avatar
"Ciao" disse senza dare molto peso all’amico e a quello che Aang chiese mettendo fuori la testa dalla sua camera.
"Hai per caso visto la mia …?" Aang si fermò prima di finire la domanda, era un po’ sorpreso e di certo anche molto confuso. Toph non gli fece caso e continuò per la sua strada.
Povera, piccola e innocente Toph, non seppe ciò che aveva messo fino a tarda sera. Voi avrete capito chi era il padrone della camicia, no? Quella camicia misteriosa che era piaciuta tanto a Toph non era niente di meno che la camicia preferita del suo amico l’avatar. Non bisogna aggiungere che Toph corse a cercare la sua camicia preferita in tutto il disastro in camera sua, dopo aver saputo a chi apparteneva quella che aveva addosso.



 
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Nota della traduttrice:
Vi informo che il prossimo capitolo e lunghissimo, e quindi ci potrebbe volere un po’ di tempo in più per tradurlo. Tutto qui.
Ah, Cheeselord vi chiede di recensire, perché lui AMA le recensioni !!
Grazie

 

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Capitolo 6
*** Risate,il rimedio migliore ***


Risate, il rimedio migliore
 




 

 
Bene, ancora un giorno completamente… inutile. No, questa volta non ho girato a vuoto e sognato ad occhi aperti, no, questa volta ho fatto qualcosa. Sono sceso (non senza prima trovare il travestimento adatto) a tutti i villaggi vicini a quello di Toph. Alcuni dei luoghi che avevo visitato ormai  anni fa erano abbandonate, una conseguenza della guerra, altri erano differenti da come li ricordavo, ma tutti avevano qualcosa in comune: nessuno aveva ciò che cercavo. Ero così sfortunato? In una occasione i paesani mi hanno persino perseguitato (Non avere sufficiente denaro per pagare il cibo può essere una ragione). Questo non ha soluzione, ho già visitato tutti i villaggi che stanno ad almeno un giorno di viaggio, e se continua così dovrò lasciare sola Toph per un po’ di tempo, per avere più possibilità e mantenere tutto questo in segreto sarebbe più difficile. Nessuna di queste due cose mi piace: lo sposarmi e il dover lasciare indietro un amico… specialmente se quel amico è Toph.
"Bene amico mio, riposeremo un po’"
Appa e io siamo volati fino un villaggio che credo sarà l’ultimo che visiterò oggi. Se voglio tornare in tempo a casa di Toph devo partire tra poco quindi ci allontaniamo un poco attraverso il bosco fino ad arrivare ad una radura. Però Appa non è una macchina e deve riposare, e forse farà bene anche a me un po’ di aria fresca.
Non posso continuare così, visitando luogo per luogo, era un piano un po’… stupido. Di questo passo finirò tra 20 anni. Però c’è ancora il problema del caos mondiale. Awww che farò? Il tempo se ne va, sono qui da una settimana e sembra che non abbia fatto niente.
"Che farò amico mio?" Accarezzai la testa di Appa
"È lì, prendiamolo!" disse una voce dal bosco
"Prendetelo!" un’altra voce si unì alla prima
"Non deve scappare!" Alcune persone mi vennero incontro e non sembravano felici
"Murr!"
"Credo che sia una buona idea"
Con un solo movimento salì su Appa e cominciammo a volare. Almeno questo giorno non è stato inservibile, ho imparato che alcune persone possono essere molto persistenti… specialmente quando devi dei soldi.
"Murr?" chiede Appa a metà volo
"Lo so, ma non ho più idee"
"Murr"
"Dirlo? Questo potrebbe spaventarli... per non parlare del caos mondiale"
"murr"
"È più difficile di quel che sembra"
"Murr"
"Andare in giro dicendo che voglio sposarmi non è molto conveniente"
Da lontano vedo la casa di Toph però non ho voglia di tornare, in più la signora Bei Fong ha degli invitati, ed è scortese andare ad una cena tra amici senza essere invitato. Rianimato prendo il mio aliante e comincio a volare con il mio amico peloso.
"Vado in esplorazione Appa"
"Murr"
"Non ti preoccupare, tu solo aspettami su quella collina" e gli indico una collina vicino al villaggio.
"Murr"
"Si, cercherò qualcosa da darti da mangiare"
Non ci misi molto ad arrivare al mercato e cominciai a cercare ciò che Appa mi aveva incaricato, dopo aver comprato un po’ di frutta fresca mi dedicai a camminare per le strade per distrarmi un po’. Un borbottio del mio stomaco mi disse che era di andare a mangiare ma il mio denaro non era abbastanza.
"Sarà quel che sarà" e cominciai a cercare un luogo dove mangiare costi poco.
Stavo decidendo se mangiare spaghetti o comprare altra frutta per me quando vidi qualcosa di familiare entrare nel ristorante di fronte alla strada di ambulanti dove mi trovavo. Era una persona che non avevo mai visto con una bella ragazza e accompagnati da una scorta, tutto era molto elegante e vistoso, era come una sfilata in miniatura: impossibile da non vedere. All’ inizio non gli prestai molta attenzione, la fame la occupava tutta, fu solo dopo che una zuppa con spaghetti cadde nel mio stomaco che cominciai a riflettere, seduto nel bancone delle zuppe.
"No, non può essere" bevetti il poco brodo che rimaneva nella tazza
"O si?" Pagai il conto (cosa incredibile)
"Può essere…?"
Mi alzai dal bancone dove mi trovavo e passai davanti al ristorante dove era entrato quel convoglio di gente nobile, solo per essere sicuro. Una volta davanti al locale sbirciai per cercare quella cosa familiare. Non ci misi molto a trovare il tavolo dove si sedevano il ragazzo e la sua bella compagna (era circondata dalle guardie)
"Non mi dite che quella è …?" sbirciai in un buchino lasciato scoperto dalle guardie. Un viso molto famigliare si nascondeva dietro il trucco.
"Toph?!"
Non dovrei essere qui… non credo le faccia piacere sapere che la stavo spiando, anche se non era quello che stavo facendo in realtà, era quello che sembrava in questo momento.
Così che con molta attenzione mi ritirai da lì.
"Tu, alto là!" ordinò una voce da dietro. Non poteva essere così semplice, vero? Doveva sempre succedere qualcosa.
¿Si?" dico girandomi lentamente
"Non credere di riuscire a fuggire anche stavolta!"
"Però…"
"È la terza volta questa settimana che scappi dal lavoro Lu-Feng!"
"Lu-Feng?"
"Sembra che tuo padre mi abbia mandato un problema invece di un aiutante" mi prende per il colletto e mi trascina dentro il locale, attraverso tutta la stanza fino alle cucine. "Adesso prova a lavorare, e non provare a scappare!"
L’uomo scompare dietro una porticina che portava al suo ufficio (o almeno così credo). Sicuramente mi ha confuso con un’altra persona, in fondo ho ancora il mio travestimento. Una porta dietro di me mi suggerisce segretamente di fuggire, lascio il vassoio che mi avevano dato e mi dirigo verso l’uscita…
"Lu-Feng, metti un piede fuori da quella porta e desidererai non essere mai nato!"
Ha occhi nella parete? Come ha fatto a vedere il mio tentativo di fuga dal suo ufficio!  Io non ero il ragazzo che credeva.
"Porta il riso al tavolo 8"
Non era il miglior momento perchè quacuno mi scambiasse, senza menzionare che servire la cena ad altre persone e Toph non è la mia idea divertimento… specialmente la parte di Toph
"Porta il riso!"
Però che potevo fare, non volevo che un’altra persona mi perseguitasse cercando di uccidermi, meno ancora se no ero io quel che meritava quel trattamento. Ultimamente la mia fortuna mi abbandona troppo spesso.
"Lu-Feng porta quel maledetto piatto di riso!" di nuovo il capo onnipotente…
"LU-FENG!!"
"Vado, vado"
In conclusione, la cena di appa dovrà aspettare. Però sapete una cosa, questo può essere anche qualcosa di buono. Potrò vedere quel che fa Toph e magari guadagnare quache soldo.
 

TOPH POV
 

"Corri più in fretta!" Mi grida piedi rapidi prima di svoltare in una stradina
"Sto correndo più velocemente di quanto non abbia mai fatto!" e lo seguo in un’altra strada
"Non fuggiranno!" gridano le guardie e i camerieri dietro di me
"Dove sei?!"
"Toph, qui"
"Uh?!" Un braccio mi trascina verso il buio "Che diav….?!" Una mano mi impedì di finire la parola
"Shh, ci scopriranno"
Acconsentì con la testa e lui tolse la mano dalla mia bocca. In verità  non so perchè stiamo correndo, io dico che avremmo dovuto fargli il sedere a strisce, ma piedi rapidi ha voluto fuggire. Bisogna evitare di usare la violenza, bla mambo jambo, non puoi colpire la gente, bla, bla. Dei piedi passarono davanti a noi senza notare che eravamo nascosti nel vicolo ceco pieno di oggetti per la pulizia e coperto da una coperta improvvisata, (un sacco della spazzatura aperto molto sporco e vecchio che non profumava di rose), sicuramente di un locale.
"Ricordami…" dissi mormorando e cercando di entrare di più nel vicolo perché metà del mio corpo era ancora allo scoperto. Che buon nascondiglio, (certo, come no) Entravo a malapena! Mi infilai nel vicolo stretto con fatica: senza spazio per muovermi
 "Perché non li abbiamo attaccati?"
"Perchè non va bene" La mia faccia sfiorava la parete, ed Aang si occupava di farmela toccare con ogni suo movimento. Lui ed io eravamo spalla contro spalla in fondo al piccolo vicolo.
"Quello avrebbe risolto tutti i nostri problemi e non saremmo dovuti fuggire... tanto meno nasconderci qui"
"Non possiamo andare in giro a malmenare la gente che non ci piace" Aang sospirò, a quanto pare per lui non è la prima volta che è inseguito da una folla inferocita "spero che non ci trovino"
Passo un minuto, poi due e minuto su minuto, passo mezz’ora completa, mezz’ora nascosta in un vicolo stretta come un’acciuga in scatola e con un sacchetto della spazzatura maleodorante! Non sentivo più le braccia, tanto ero appiccicata alle scope e ad Aang, soprtattutto Aang. Meno male che non ho mangiato tanto.
"Non c’è più nessuno piedi rapidi, possiamo uscire adesso" dissi dopo che la mia gamba destra  si era addormentata
"Bene" Aang iniziò a muoversi, ma niente.
"Mi hai sentito?"
"È quello che sto facendo" si mosse ancora ma non si spostò.
"Aang?"
"Si, si, ci sono" si mosse di nuovo ma stavolta Aang sembrava un lombrico con sale che si contorceva per fuggire dal suo buco.
 Il risultato? Una io molto appiccicata, un’avatar stanco e tutti e due più incastrati di prima.
"Lascia stare, ci provo io" e cercai di uscire, ma non ci riuscì
"Toph…" disse Aang dopo un po’ "Credo che ci siamo incastrati"
"Non mi dire"
Per tutti gli spiriti, come eravamo arrivati a quel punto?
 

FLASH BACK
 

"E allora sai cos’è successo?"
"Non lo so" risposi senza il più piccolo interesse per il discorso.
"Siamo riusciti a farci vendere quella fattoria a metà prezzo"
"Ohh, che interessante" questo tipo mi sta uccidendo di noia
"Quando finirà tutto questo?"
"E il negozio di famiglia sta prosperando e spero che un giorno io…"
"Si, è quello il problema… TU. Pensi solo a te stesso. Almeno l’anatra all’arancia è buono" e un’ altro pezzo di carne finì nella mia bocca
"Bla, bla bla blaaaa"
"È insopportabile" non so come fargli chiudere il becco
"allora io, bla bla, e io, io…"
E in un disperato intento di avere del silenzio (o almeno di cambiare tema) la mia forchetta butta una porzione di cibo sul suo carissimo vestito di seta.
"Ops, mi dispiace" fingo un tono dispiaciuto e mi trattengo dal ridergli in faccia, ma la sua reazione è diversa da quella che mi aspettavo. Una buona porzione di purè mi finisce in faccia
"Ops, cone sono distratto" Lentamente mi pulisco la faccia e gli dedico un buon sentimento assassino. Me la pagherai.
"Ops" un poco della mia insalata di mare vola alta nel cielo e… lui la schiva. Non sarebbe stato poi tanto male se non fosse atterrata nella zucca calva di un uomo grande e grosso.
"Non mi aspettavo niente di buono da una ragazza, beh, così incivile" disse insultandomi
"Questo si che non te lo perdono!"
Velocemente mi alzo dalla sedia, mi metto in posizione e gli lancio una roccia. Però non succede niente, la rocca semplicemente svanisce prioma di toccargli un solo capello. Non credo che attaccare un nobile con la scorta sia stata una buona idea… poverini, non hanno la minima possibilità contro di me. Il silenzio regna sovrano nel ristorante e la tensione si può tagliare con un coltello senza filo, tutti ci osservano e aspettano che uno dei due faccia qualcosa. La battaglia, ecco cosa segue. Una roccia vola in una direzione, un’ altra esce fuori da chissà dove e gli spettatori cominciano a tirarsi cibo da tutte le parti, dando vita alla guerra delle patate (è così che ho battezzato questa gloriosa guerra)
Le rocce volano come il cibo ed il prestigioso locale è diventato un disastro cosmico. Sento le grida della gente intorno a me che come tutti sceglie con chi combattere questa battaglia senza senso. Però io cerco solo una persona. Il ragazzo che si è permesso di insultarmi, ho detto che me l’avrebbe pagata e quando Toph lo dice allora state certi che compirà la sua promessa. Schivo una roccia persa e una forchetta omicida, questo è più confuso di quel che credevo, ma attraverso la mia vista speciale posso sentire quella gallina che corre verso l’uscita. Con un movimento dei miei piedi lo faccia cadere di faccia su una delle poche tavole ancora in piedi. Questo è solo l’inizio, vedrai com...POW!!  
Qualcosa mi colpisce interrompendomi, un momento… Quello era un pollo ripieno? Sarebbe stato molto divertente… se avesse colpito qualcun’altro e non me, e a quanto pare c’è qualcuno che si diverte a ridere alle mie spalle… mi sembra stranamente familiare…
"Io conosco quella voce, noooo, non può essere. O si??"
"Piedi rapidi?" mi alzai e cercai le vibrazioni di Aang
"He he, ciao Toph" Aang finì di ridere e mi salutò
"Che ci fai qui?"
"Beh, è una lunga storia. Stavo…"
"CRASH!!" un piatto volante ci interrupe fracassandosi vicino alla mia testa. Rapidamente ci  nascondemmo dietro un tavolo rovesciato, evitando così di essere bombardati di broccoli e carne. Una volta dietro quel tavolo, parlammo.
"Mi haano confuso con un cameriere" gridò Aang per farsi sentire in quel rumore
"quella è sfortuna piedi rapidi"
"Eccola, prendete quella ragazza!"
"Parlando di sfortuna" mi alzai e sciolsi le articolazioni delle mani, per prenderli a calci nel sedere in grande stile "Adesso vedranno"
Una improvvisa forza mi prese per il braccio e mi trascinò fuori dal ristorante ormai in piedi per puro miracolo (le pareti sembravano formaggio rosicchiato ormai)  e cominciò a correre per le strade piene di gente curiosa.
"Che fai piedi rapidi?"
"Evitando che tu possa distuggere altre cose"
 

FINE FLASHBACK
 

"Forse con il dominio della terra"
"Bene Aang" e provai a muovere una gamba
"Ouch, mi fai male!" non potevo muovere la gamba senza fare del male ad  Aang. Allora provai con la mano, che non era molto incastrata.
"Mi dispiace bel muro, ma ti devo demolire" stavo per polverizzarlo quando Aang mi fermò
"Non puoi!" si fermò a pochi centimetri dal freddo muro
"Perchè no?"
"È una proprietà privata"
"E allora?"
"Ci può essere qualcuno dietro"
Mi fermai un momento ad ascoltare, ed effetivamente c’era qualcuno dietro il muro. Mi girai verso Aang come per dire  per favore, solo questa volta. L’unica cosa che ricevetti in cambio fu un secco “no”. Doveva esserci qualcosa da fare, ma la nostra posizione non ci permettava molti movimenti di dominio della terra, o comunque di qualcosa di utile.
"Ci sono"
"Un’altra idea brillante idea?"
"Si ! Giro un poco verso di te, e…." Una folata di vento si abbatte su di me.
Non so cosa diavolo ha fatto Aang ma sicuramente il risultato non fu quello che si aspettava, anzi, ha fatto l’impossibile: ci ha lasciati peggio di quanto già non fossimo. Come può essere possibile? Bene, come avevo detto prima, Aang ed io eravamo spalla contro spalla ed ora, grazie alla brillante idea del mio compagno di vicoli chiusi e alla sua strana manovra segreta,  mi trovavo di fronte a lui, faccia a faccia, in uno spazio molto ma MOLTO piccolo…  Potevo sentire il suo respiro su di me! Se questa non è un situazione imbarazzante, ditemi voi qual’è. Sembravamo un ripieno: mettete un muro, aggiungete un’avatar, una Toph e per dargli un sapore migliore copriteli con un sacco della spazzatura, e infine mettete un altro muro. Finito! Ora avete un ripieno di Toph con Aang, ornate il tutto con utensili per la pulizia ed è pronto da gustare!
"Piedi rapidi" dissi lentamente
"Si Toph?" noto un po’ di paura nella sua voce
"PERCHÈ L’HAI FATTO!!!" Provai a recuperare un po’ del mio spazio personale, però non era possibile… a meno che Aang no avesse il fisico di un fazzoletto strizzato… facile da risolvere.
"Io… beh… è… che" c’era una pausa ogni volta che cercavo di ottenere un po’ di spazio e uscire da lì. "Toph… mi… soffochi"
"Non mi importa!!!"
"T-Toph p-per…favore" poco a poco decisi di ascoltare la sua richiesta, dopo tutto, ormai ero li intrappolata con Aang e senza aria… che paradosso.
"Grazie" disse dopo aver ottenuto un respiro
"Solo fammi uscire da qui"
 

AANG POV
 

"Qualche nuova e brillante idea piedi rapidi?"
"Mmmm…"
"E?"
"No"
"Come no?!"
"Ecco…... no"
"Sei l’avatar e non puoi uscire da un vicolo!!"
"Ehi, tu sei una maestra della terra e anche tu sei in trappola come me!"
"Se non mi avessi fermato quel muro adesso non esisterebbe e noi saremmo casa!"
"E non ci sarebbero nemmeno mezza dozzina di persone"
"Como lo sai, eh?"
"ben, non dobbiamo dicutere su questo. Siamo intrappolati e basta"
"Hmp, se non ti avessi dato ascolto"
"Non si piange sul latte versato"
"E che vuol dire questo?"
"Che.. lo sai. Non ha senso lamentarsi per qualcosa che non può più essere cambiato"
"Ah"
"Si"
Dopo seguì un incomodo silenzio. Sono 15 minuti che siamo bloccati in questa nuova posizione. Non posso muovere nè mani nè piedi per fare qualcosa di utile, sta facendo tardi e non sento più le dita dei miei piedi. Toph sta come me... di chi è stata la dannata idea di infilarci qui dentro?? Aspettate… non fateci caso, la mancanza di ossigeno comincia a sortire i primi effetti.
"Posso ancora buttare giù la parete!"
"Mmmm" rifletto per un po’, sto cominciando seriamente a prendere in considerazione questa opzione.
"Perchè te lo chiedo? Lo farò" disse Toph dopo una piccola pausa
Vidi come la sua mano si dirigeva verso la parete (ho sentito anche come quello sforzò mi toglieva un po’ della mia preziosa aria), dopo avanzò verso la parete e… niente. Il muro tremò un poco, e Toph aveva uno sguardo indecifrabile.
"Cos’è stato Toph?"
"No…" toccò la parete come per esaminarla "Non roccia, è... legno" e un po’ di fango scivolo dalla parete nel punto dove lei prima aveva sferrato il suo attacco.
Quella che noi credevamo una dura parete di roccia era in realtà legno rivestito di fango solido. Ma Toph continuò comunque a colpire il muro come se solo facendo quello la parete sarebbe crollata.
"Toph basta"
Non mi diede retta e continuò
"Toph, ti potresti fare male ad una mano"
Però non mi diede retta... di nuovo
"Toph, colpire quel muro non servirà a niente" solo per togliermi fiato e farsi male alla mano.
"Allora cosa suggerisci?" notai del sarcasmo e della rabbia (rabbia verso di me) nella sua voce.
"Lasciami pensare"
"Come hai fatto in quest’ultima ora? No grazie."
"Hey! Sempre meglio di demolire tutti gli edifici come carte da domino"
Sentì Toph mugulare qualcosa a cui non diedi molta attenzione. Dovevamo uscire di lì, ma come?
L’unica cosa nel mio cervello era un grillo che cantava. Essere in quella posizione con lei mi oscurava la mente e adesso devo proprio ringraziare quel sacco della spazzatura, senza il quale alcune peersone avrebbero potuto vedere il potente avatar vinto da un vicoletto qualunque. In più Toph mi avrebbe ucciso se qualcuno l’avesse vista in quella situazione… grazie caro mantello improvvisato.
"Qualche altra idea?"
"No"
"come no?!"
"Nooo. Di nuovo la ramanzina di mamma Toph"
"Tu non stai proponendo niente!"
"Tu ci hai messi qui dentro, tu ci togli!"
"Come pensi possa farlo?"
"Non lo so. Sei tu quello delle grandi idee"
"Non sono un genio come Bumi sa..." Con questa ultima frase fu come se il mio amico viaggiasse da  Omashu e mi dessse un po’ della sua saggezza. Pensare diversamente, era quella la soluzione, ed era molto facile. Tutto questo tempo abbiamo pensato a come muovere le pareti, ma quelli che si dovevano muovere eravamo noi.
"A volte penso che Momo è pi…."
"Sono qui, presto!" ci hanno trovati
"Toph"
"Che?"
"Ti piace volare?"
"Che razza di domanda è?"
"Solo rispondi, per favore" non avevamo tempo per le spiegazioni, le guardie si stavano avvicinando.
"No, certo che no. È già tanto se volo su Appa"
"Perfetto"
Presi una boccata d’aria, strinsi Toph e ridussi lo spazio nell’unica maniera possibile: abbracciai Toph stringendola a me, abbastanza da poter uscire. Però con le guardie che bloccavano l’uscita via terra, l’unica era uscire dall’alto. Diressi l’aria per terra per essere poi sparati in cielo fin sopra i tetti.  
"AAAHHHHH!!!" sembra che Toph abbia ancora un po’ di paura di volare
"Non è così grave" cercai di tranquillizzarla
"Questo lo dici tu!!!" e mi strinse forte, come se potessi lasciarla cadere in qualsiasi momento
"Ti tengo io"
Finalmente Toph si rilassò sapendo che io la sostenevo, anche se si è sentita un po’ in imbarazzo per il fatto che fossimo così vicini, non ha fatto un buon lavoro nel nasconderlo. Per sua fortuna non siamo stati troppo tempo in aria, solo il necessario (fino che quasi non mi frantuma le costole) e atterrammo in tetto dal quale scendemmo finendo ad arrivare in una strada molto affollata e in cui potevamo confonderci con la gente facilmente.
"Terra!" Gridò Toph in mezzo alla folla, lasciandomi e abbracciando la sua preziosissima terra e riuscendo anche ad attirare qualche sguardo curioso. Dop il suo commuovente incontro con il suo elemento seguimmo la strada per la casa di Toph. Non parlammo molto e credo che Toph non volesse rivivere quell’ultima ora. Da essere ad un appuntamento con un nobile, inseguita da una fola inferocita (lei avrebbe preferito affrontarli) fino ad essere intrappolata con me e volare nell’aria. È stata una bella avventura, in fondo.
"Toph, perchè l’hai fatto?" dissi dopo un po’. Ancora non capivo perchè si doveva comportare così con i nobili.
"Che?" rispose innocentemente
"Iniziare la battaglia"
"Non lo so. Calciare nobili sederi rilassa i nervi e quel tipo mi stava facendo stressare" la semplicità con cui mi rispose mi sorprese un po’
"Questa non è una buona ragione" sorrisi alla sua risposta così diretta.
"Certo che si, anzi , avremmo potuto conciarlo per le feste" voleva ancora combattere… tipico di Toph.
"Non lo so... quel pollo farcito sapeva il fatto suo " si, ricordavo ancora quel momento MOLTO divertente.
"Taci" e vidi come arrossiva, solo un po’, ma è stato comunque gratificante
"La gran Toph Bei Fong messa KO da un pollo arrosto, è qualcosa di unico nella vita"
"Me le pagherai tutte piedi rapidi"
 



 

A casa Bei Fong (nessuno vuole la narrazione di un viaggio senza importanza senza dire niente di ...importante)
 



 

"Non ci posso credere, nostra figlia!"
"Però papà"
"Senza però ragazzina!"
"Non ti credevo capace di questo" disse la mamma di Toph delusa
"Non so che hai fatto a Wuon, ma dice che non vuole più vederti per il resto della sua vita!" sentite queste parole Toph sorrise e suo padre se ne accorse "Non c’è niente di divertente!"
"Non è così grave papà"
"Non è grave!?" era davvero arrabbiato "abbiamo dovuto pagare la ricostruzione del ristorante!"
"Ah Tophy, tesoro mio, perchè l’hai fatto?" Toph non rispose, sicuramente avrebbe solo pegiorato la sua posizione.
"Meglio se vai in camera tua, domani ti troveremo un castigo!"
"Si papà" Toph lo disse seccamente e se ne andò con la madre al seguito. Stavo per seguirla quando il padre di Toph mi fermò.
"Avatar Aang…"
"Mi chiami Aang per favore, il titolo mi fa sentire… vecchio" non che non mi piacesse essere l’avatar, ma volevo sembrare un ragazzo qualsiasi
"Spero che nostra figlia non si un peso per voi…Aang" bene, un miglioramento
"Perchè lo dice? Toph non è mai stata un peso"
"Abbiamo saputo che siete stato voi a fermare mia figlia, vi sono molto grato"
"Di niente, qualsiasi persona lo avrebbe fatto"
"Se solo nostra figlia fosse più come voi" Come me? Questo commento non mi è affatto piaciuto
"Signor Bei Fong, io credo che non sia tutta colpa di Toph"
"Come?"
"Non ha mai pensato alla continua pressione a cui è sottoposta?"
"Pressione? Stiamo facendo la cosa migliore per lei"
"Forse, ma Toph è diversa da voi, lei è diversa e vuole cose diverse. Il  solo fatto che stia andando a degli incontri è un grande sforzo da parte sua" Ho scoperto la mia vena diplomatica
"Può essere che abbiate ragione, ma qui sono io che decido le cose"
"Signore, è sua figlia, non dovrebbe essere così duro con lei"
"Forse, ma ripeto che sono io qui che decido"
"Solo ci pensi. Metterla sotto tanto stress non è buono per nessuno"
"Ci penserò. Buona notte… avatar Aang" Credo che significhi che non mi stima molto.
Esco dalla sala solo dopo che il signor Bei Fong esce dalla stanza. Vado in un corridoio in cui ci sono solo due porte, quella di destra è la stanza di Toph mentre l’altra è mia. Credo che non mi vogliano molto bene, dato che mi hanno dato la stanza più piccola e senza panorama, ma non importa, è uguale alla mia stanza di 100 anni fa.
"Grazie" mi dice la voce di Toph dalla sua stanza.
"Di niente, per questo ci sono gli amici" e la figura di Toph si può vedere dalla porta aperta
"Mi dispiace averti messo nei pasticci" sembrava triste (la luce delle candele non mi lasciava vedere bene) e vedere Toph triste non è la cosa più bella del mondo.
"No preblem, mettersi nei guai con te è sempre divertente" da quando ho memoria, lei è l’unica che può rendere un problema divertente.
Sento una risata, almeno le ho rallegrato la giornata. Uscire con tipi che nemmeno conosci deve essere davvero orribile. Questa mattina stavo pensando di lasciare Toph da sola per il resto del mese, ma è meglio se resto… ha bisogno di qualcuno vicino a lei.
"Buona notte piedi rapidi" Toph chiuse la porta senza darmi il tempo di rispondere.
"Buona notte Tophy" e risi un po’ ricordando il pollo omicida e posso giurare di aver sentito Toph ridere. E come dicono: Risate. Il rimedio migliore.


 


 
 
 
 
 


 
Nota della traduttrice:
 
Ehm, allora… in questo capitolo ci sono tante figure retoriche (alcune, forse molte, intraducibili), se per caso qualcosa non è chiaro o ci sono degli errori vi prego di dirmelo,
graazie.

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Capitolo 7
*** Un duro lavoro ***


Un duro lavoro
 



Altro capitolo :)
 




 

 
Noioso, questo è molto noioso. Sono rinchiusa qui, nelle mia stanza senza nessuna possibilità di uscire e divertirmi, sdraiata a letto e ascoltando le vibrazioni. Se non sono ad un appuntamento sono rinchiusa qui dentro, tutto per lo scherzo al ristorante. Io non ho mai chiesto ad un moltitudine di gente pazza di distruggere quel posto, loro lo hanno fatto di loro spontanea volontà, non capisco perché incolpano me. Beh avrebbe potuto andare molto peggio, avrebbero potuto obbligarmi a sposarmi… aspettate, è proprio quello che stanno facendo! Almeno è quello che fingono fingendo. Durante più di una settimana mi ero alzata quando il sole sorgeva, le mie ancelle personali mi vestivano e mi truccavano e facevo colazione con un pretendente inutile, dopo pranzo con uno egocentrico e una cena con un ipocrita e tornavo a casa a mezzanotte, solo per sdraiarmi a letto, dormire qualche ore e rincominciare tutto da capo. Però nooo: deve sembrare che mi sto davvero impegnando per trovare marito.  Da dove uscivano così tanti pretendenti? Sto cominciando a pensare che i miei stiano approfittando della situazione per trovarmi un buon partito. Non so come faccio a sopportare loro e gli appuntamenti. Ho bisogno di respiro, non sono un monaco o un guru, non posso vivere isolata e fingere di stare bene.
"Però prima" dico a voce alta "Devo togliermi questa cosa"
Questa "cosa" era il mio vestito. Ho sempre avuto molti vestiti eleganti, secondo i miei genitori molto comodi, ma per me era un miracolo se solo camminavo con quei cosi, per non parlare di correre (dell’ultimo vestito con cui ho corso non era rimasto molto). Quindi ho cercato nel mio armadio tra una miriade di vestiti inservibili qualcosa di utile... e niente. I miei vestiti normali erano scomparsi e non credo fossero vestiti mutanti con vita propria.
"Mamma" era stata lei.
Non so che ha contro i miei vestiti, era comoda e mi ero abituata a usarla, però soprattutto … era mia. Beh, devo dire che è proprio una buona scusa per uscire da questa cella e scappare.
"Buongiorno signorina" mi salutò una guardia davanti alla mia porta "Noi ci occuperemo di portarle tutto il necessario, lei non deve uscire" Questo può essere un problema, un gran problema.
"Desiderava qualcosa?"
"Si, i miei vestiti, quelli normali" ed esco dalla stanza senza dargli troppa importanza, magari chiuderà un occhio.
"Non si preoccupi signorina, gliela porterà il mio compagno"
"e lasciare che uno sconosciuto tocchi le mie cose, credo di essere in grado di andare io sola"
"Non si disturbi, faremo tutto noi" e fece segno ad una guardia di andare in lavanderia, mentre lui mi chiudeva la strada.
"Grazie" dico arrabbiata. E torno nella mia stanza.
Ora del piano B. Una stanza ha ben più di una uscita. Facendo attenzione di non fare rumore apro la finestra, faccio uscire un braccio, poi una gamba e poi…
"Signorina Bei Fong che sta facendo?"
"Che diav…!?" si, hanno messo una guardia anche davanti alla finestra "Ma dai, che sfiga!"
"Scusi ?"
"Se ne vada da lì signorina, è pericoloso!" Arriva un’altra guardia, stupendo. Sono seduta sul mio davanzale di marmo e di certo non mi aspettava ben due guardie davanti alla mia finestra, anche la storia del "signorina" mi faceva sentire… strana
"Ascolti signorina" bella giornata, vero? "Adesso ritorni nella sua stanza facendo attenzione"
"Si, si vado" Come se potessi andare da qualche altra parte...
"Ah, un’altra cosa signorina, i suoi vestiti stanno arrivando" e un servo mi porta i miei vestiti di  sempre.
Chiudo porta e finestra e mi cambio. Quanto vorrei uscire di qui e divertirmi, rilassarmi.  Adesso invece di rilassarmi devo stare qui ad aspettare quel…
"Toph, il nobile Chon-Sai è arrivato!"
Traduzione: Scappa ora Toph, adesso, ora, fuggi, sii liberaaaaaaaa !!
"Da dove posso fuggire?"
La disperazione, sono rinchiusa, non c’è uscita, le pareti si chiudono intorno a me, destino crudele, perché mi torturi!
"Toph, vieni qui, ti stiamo aspettando"
No, non voglio. Ora del piano C… piano C ? Non ho un piano C io ! Forza Toph, pensa, pensa, ci deve essere una qualsiasi uscita… beh, se non c’è, temo che devrò crearne una.
 

Aang POV
 

La mia compagna ideale, questa è la prima cosa da fare. Non posso volare tutto il giorno senza sapere cosa sto cercando esattamente (si, sto cercando delle pretendenti, ma che tipo di pretendenti ?) questo è il primo passo. Cosa cerco in una donna?
"Vediamo, come deve essere?" dico ad Appa, il mio consigliere peloso, che stava riposando sotto un albero del giardino Bei Fong. La serata era perfetta, un cielo limpido e una fresca brezza, un giorno perfetto per viaggiare, il problema: non sapevo dove andare.
"Deve essere... tenera"
"Murrr" rispose il mio amico
Certo che doveva essere tenera, l’amore era tenero... credo. Deve essere dolce e attenta, voi sapete, fare qualcosa per farmi sentire meglio, qualcosa come prendersi per mano o cose simili. Insomma, deve dare importanza ai piccoli dettagli.
"Deve anche essere…."
"Mur"
"Credo che quello sia ovvio" Certo è ovvio, una donna deve essere femminile, non una qualunque "Stavo per dire giudiziosa"
Che le interessassi come sto e quelle cose in generale, che si preoccupasse per me solamente il sufficiente (non voglio come sposa una ossessionata) che mi aiuti con i miei problemi.
"Devo sentirmi comodo con lei"
Devo poterle confidare qualsiasi cosa, senza avere riserve per paura che mi odi o mi lasci.
"Mur"
Credo che questa sia la cosa più importante: che possa sostenere il ritmo di vita di un avatar... specialmente di un Nomade dell’ Aria. Deve essere come la parola nomade, deve voler viaggiare con me, deve amare viaggiare.
"Ripetiamo: deve essere tenera, giudiziosa, che mi faccia sentire bene con lei e deve essere capace di seguire il mio stile di vita"
"Murr!"
"Si Appa, essere femminile è incluso nella lista"
"SUEEEK!!"
"Che succede Momo?" Non so perchè mi sta tirando la mano, io stavo solo pensando e riposando quando è volato fino qua e ora si comporta come un pazzo.
POW!  Esattamente POW! Qualcosa cadde su di me.
"Ouch, maledetta cosa" Toph, è stata lei a cadermi addosso,… come mai non mi ha visto?
"Credo di essermi rotto qualcosa" o almeno ha fatto male come se mi fossi davvero rotto qualcosa
"Piedi rapidi, che ci fai qui ?!" Non sembra felice di vedermi "Mi hai quasi ucciso!" Mi ha quasi rotto una costola e l’unica cosa che fa è gridarmi contro.
"Comunque stavo riposando, finchè non sei arrivata"
"PRENDETELA!!" Proviamo a indovinare... è forse scappata dalla sua stanza-cella?
"Cavolo, me ne devo andare"
"Si, non ti preoccupare, mi hai solo perforato un polmone, cosa vuoi che sia !?"
"Mi spiace piedi rapidi, ma tu non dovevi dormire lì!" grida Toph mentre scappa
"Ritorni signorina!" e un intero plotone mi passa sopra.
"Non mi prenderete mai in vita, HA HA HA !!" Adesso sta correndo in cerchio in tutto il giardino con un esercito che la insegue.
"Vostro padre vi aspetta!"
"Squeeek!!"
"Momo, ti va di farli neri con me?" Nota mentale: Se Toph viene rinchiusa per un certo periodo può risultare pazza momentaneamente.
"Lei e il suo lemure non potrete scappare per sempre"
"HA HA HA HA HA HA HA"
Quella scena sarebbe potuta essere divertente se non fosse che mi pulsavano le tempie. Peccato che il dolore continuava mentre la scena cambiava, come aveva detto la guardia, Toph non poteva più correre ma non perchè fosse stanca, no, sembrava che tutte le guardie avessero invaso il giardino senza lasciarle spazio per fuggire.
"Signorina Bei Fong, arrendetevi"
"Mai!"
"Le daremo tutto ciò che vuole... anche al suo lemure"
"Squeeek" Momo abbandonò Toph quando udì che gli avrebbero dato tutto ciò che voleva.
"Codardo!" gridò Toph mentre agitava un pugno in aria
"Arrendetevi, il suo lemure ha disertato" Un lemure può disertare?
"Mai"
"Non può batterci tutti sola" Dopo alcune guardie mi schiacciarono (di nuovo) e tutto diventò nero.
 

Toph POV
 

Dannazione, sono come scarafaggi: escono da tutte le parti. Sembra che i miei genitori abbiano accettato che sono una brava maestra della terra, ma non è una cosa buona in questo momento. Devo uscire da qui, ogni volta che ne metto fuori gioco una guardia, tre prendono il suo posto, devo arrivare all’uscita prima che si moltiplichino ancora. Lenta però sicura mi avvicino all’uscita...
"Liber…!" credo di aver parlato troppo presto.
"Dove vai Tophy?"
"Mamma?" no, tutti ma non mamma, lei è l’unica che non posso mettere KO (Che mi guardate? Sono ribelle ma non farei mai del male ai miei genitori)
"Dove stavi andando bambina mia? Torniamo a casa" cavolo, le guardie mi stanno circondando di nuovo.
"Non voglio tornare a casa"
"Di certo non te ne andrai"
Questo è troppo, le guardie mi stanno intrappolando e non posso batterle tutte.
"Site solo dei vigliacchi, un mucchio di vigliacchi!"
"Non resistere Tophy"
"Mai!"
"Smettila di lottare e vieni con me tesoro, vedrai che sarà tutto più facile"
"No, NOOOOO!!"
"Non vogliamo arrivare a tanto Toph"
"LASCIATEMI, LASCIATEMI !!!"
Questo non è affatto buono, i miei hanno preso le loro precauzioni per tenermi dentro casa. Da quando sono agli arresti domiciliari? So che è necessario avere degli appuntamenti, ma comincio a pensare che vogliano farmi sposare per davvero, e questa è la scusa perfetta.
"Fate in fretta, devo sistemarla, il nobile Chon-Sai aspetta"
Il nobile? Mi ero dimenticata che quel poveretto aspettava. Chissà che tipo è questo? Questo è qualcosa che preferisco ignorare. La domanda è : che farà per farmi perdere la pazienza?
 

xxxxxxxxxx
 

Ed ora eccomi qui. È come se tutti pensassero la stessa cosa: pranzo/cena, una passeggiata e una interessante conversazione (si, come no). Non hanno neanchè un minimo di creatività, niente per uscire dalla routine... una delle poche cose che detesto.
"Questo è maleducazione"
Tutto è maleducazione per lui. Cavoli, non so come facciano tutti a farmi uscire dai gangheri… è come se qualcuno avesse scritto un libro:  le mille e una maniera per infastidire Toph. E per mia sfortuna tutti quei tipi lo avevano letto e lo mettevano in pratica. Tornando al tipo che ho di fronte, per una persona normale maleducazione è parlare con la bocca piena, però mangiare con la forchetta da insalata la carne non può essere maleducazione, sta esagerando.
"C’è un motivo se esistono vari tipi di forchette"
"È la stessa cosa, tutte e due sono forchette"
"Non è la stessa cosa"
"Bene, comincia un altro sermone sulle buone maniere, come se non fosse sufficiente la mamma"
"Le buone maniere sono la massima espressione della civilazzazione dell’uomo"
"Si, si come dici tu" Che cosa hanno le buone maniere per questo tipo (scusate se non ricordo il suo nome, ma non mi interessa ricordarlo) che lo emozionano tanto?
"Parlo sul serio, senza di loro saremmo uguali agli animali che mangiamo"
"Siamo migliori perché abbiamo tre forchette?" Pfff, deve essere uno scherzo
"Non solo per questo, per tutte le regole dell’alta società"
"Si, le regole" le regole sono ciò che amo più nella vita, dopo l’essere abbandonata in mezzo al mare.
"Le regole ci differenziano dai barbari"
Tutti siamo d’accordo che alcune regole sono buone, ma altre sono ridicolezze di gente strana… come questo tipo che mi sta di fronte. Regole come quella della forchetta tolgono sapore alla vita e, per esperienza, anche al cibo.
"Non tutte sono necessarie"
"Certo che si, sono tutte essenziali!"
"Si si, certo " È incredibile che abbia conservato un certa tranquillità fino ora?
"Sono tutte necessarie, se no saremmo tutti comuni plebei semi barbari. Come te"
Aspettate un secondo, cos’è questo suono... può essere? Riconosco questo suono. Si, è il suono della mia pazienza che se ne va... anzi, se ne già andata. Qualcuno deve insegnarli a scegliere bene le sue parole. Se queste parole fossero di un poveraccio qualunque non sarebbe poi tanto grave, ma per la nobiltà questo era il peggiore degli insulti, e a me non piace essere insultata, tanto meno da un bimbo viziato. Da quanto tempo stavo cercando di controllarmi e sembrare una persona civile? Credo di aver battuto il mio record e avevo bisogno solo di un buon motivo per dargli ciò che si merita. E lui mi ha appena dato una ottimo motivo.
"Cosa prego?"
"i-io n-niente " È troppo tardi per rimediare amico
"Un’ ultima parola?"
"Hmm?" Non sa cosa lo aspetta vero? Se io fossi lui me la sarei data a gambe da tempo.
Con tutta la tranquillità di questo mondo mi alzo, sposto la sedia, mi pulisco la bocca, faccio che una pietra faccia cada in testa alla guardia vicino a noi che sviene, e prendo posizione.
"Scommetto che hai qualcosa da dire" A giudicare dal tremore che mi giunge dalla terra credo che abbia capito cosa succederà.
"Clemenza?"
 

Aang POV
 

Dove potrebbe essere Toph? So che è qui da qualche parte, e come dire ad un nobile ristorante, loro pensano subito a questa strada piena di locali costosi e di lusso.CRASH!! Credo che nel luogo da dove è partito questo suono, da dove esce fumo e gente urlando, ci sia anche Toph.
"AIUTOOOOO!!" e questo urlo conferma la mia teoria.
Schivo un po’ di gente e arrivo davanti a quel ex-ristorante di lusso. Esattamente come me lo aspettavo: distruzione totale, è un campo di battaglia. Non so come faccia Toph a distruggere un luogo così grande in così poco tempo. CRASH!! Non credo che al proprietario piaccia la sua nuova finestra gigante.
"Smettila di correre e affrontami, GALLINA !!!"
Giusto in tempo per impedire a Toph di fare un’altra vittima tra i suoi pretendenti. Peccato che non sono arrivato in tempo per salvare quelle guardie svenute per terra… e il cameriere e… ehm, metà del ristorante in generale.
"Torna qui!"
Mmm, correggetemi se sbaglio però non credo che una roccia appuntita che vola in direzione di un disperato e tremante nobile sia un buon segno.
"Che diavolo!?"
Pe fortuna ho dei buoni riflessi, se non avessi creato quella parete in tempo ora dovremmo raccogliere ciò che rimane di quel ragazzo con la paletta.
"Tu che cavolo ci fai qui?!" Toph si avvicino a me, era bella con quel vestito, ed era anche furiosa per non essere riuscita a schiacciarlo.
"Anch’io sono molto felice di vederti"
"Oh no, non lo farai" Quel tipo nobile aveva provaato a fuggire. Amico, se c’è qualcosa che so per certo e che se cammini per terra, non puoi fuggire da Toph… almeno non senza un aiutino
"Che fai piedi rapidi!?"
"Ti blocco" cosa molto difficile, se me lo chiedete. Ho dovuto usare tutte le mie forze per abbracciare Toph, alzarla da terra (l’unico modo perché il nobile uscisse vivo da lì) ed evitare che si muovesse come un lombrico con sale.
"Solo lasciami!" Toph può essere molto persistente
"Corre!" Un saggio consiglio per un nobile che non sa cosa potrebbe succedere se Toph lo riesce a prenderlo.
"Giurò che non gli farà molto male!" Si, come no.
"La scusi per favore"
"È-è una barbara incivile, tenetela lontana da me!"
"Ripeti ciò che hai detto!!" Cattiva scelta di parole
"Ah, non farmi male!" Specialmente se sei un codardo
"Andiamo gallina, AFFRONTAMI !!"
"A-andiamocene da qui!" La prima cosa intelligente che fece fu alzarsi e scappare con il suo seguito alle spalle (quelli coscienti trascinarono gli altri) mentre lui correva verso l’uscita… o quello che ne rimaneva.
"BENE, CORRI GALLINAAAAA !!!"
"Toph"
"Che!?"
"Se n'è andato"
"Aang"
"Si?"
"Lasciami"
"No"
"Aang!"
"No, non voglio"
"AANG!!"
Vero che sono forte per uno della mia età, ma anche l’avatar ha i suoi limiti e credo che trattenere Toph per l’eternità non sia una opzione… non mi piacerà ciò  che succederà dopo vero? Poco a poco la distanza tra i piedi di Tohp e il pavimento diminuisce. Quel sorrisetto non mi piace per niente.
"Mi farà male vero?"
"Sip" dice mentre annuisce con la testa
Come sono finito in questa situazione?
 

Flashback
 

"Avatar Aang ascolti..." il padre di Toph mi stava dicendo qualcosa
"Io non ho mangiato quei biscotti, lo giuro !"
"Cosa? "
"No, niente…"
Che succede? L’ulima cosa che ricordo sono dei piedi che mi schiacciano e poi il nero. Perchè sento che c’entra Toph?
"Abbiamo bisogno del suo aiuto, avatar" dice il signo Bei Fong smettendo di scuotermi per un braccio.
"Per cosa?"
"Volevamo chiderle se può fare da scorta a Toph durante i souoi appuntamenti"
"Scortarla?" mi alzai da sotto l’albero dove ero svenuto poco prima.
"Avatar, non volevamo arrivare a questo punto, ma Toph ci ha obbligati… , però non è questo di cui stavamo parlando. Toph deve essere controllata durante i suoi appuntamenti, per il suo bene, ovvio"
"E volete che io le faccia da guardia personale"
"No"
"E allora cosa dovrei fare?"
"Dovresti cercare di proteggere i suoi pretendenti, non vogliamo vittime"
"Perché io?" non voglio essere io la vittima.
"Perché tu sei l’unico che non ridurrà in poltiglia"
"Ecco... non dovete esserne così certi"
"Anche se così non fosse, sarà meno distruttiva… e in fondo l’avatar si può reincarnare, quindi..." Non gli importa la mia vita ?!? Solo un perfetto idiota si mette in mezzo a Toph e la sua preda.
"Però…"
"Si?"
Che gli dico? Anch’io ho cose da fare. Mi chiederà informazioni e non posso dirgli che cerco pretendenti, non è una buona idea e come dice un vecchio proverbio dei monaci: Colui che dice una bugia sarà obbligato a dirne altre per sostenere la prima… o qualcosa di simile.
"Va bene" Aang non ha scelta = Aang è fregato
"Grazie avatar"
Almeno potrò vedere ciò che fa Toph
 

Fine Flashback
 

È davvero andata così? Mmm, io me la ricordavo diversamente
"Aang?"
"Che c’è Toph?"
"Ti piace volare?"
"Ma certo che si" che domanda è, lei sa ben… oh, oh
"Addio"
"questo non è buo..." Pow, un colpo e la terra si solleva facendomi volare come un uccellino, prima di farmi schiantare per terra.
Proteggere i nobili che incontrerà Toph sarà più difficile di quel che credevo. È un lavoro molto duro e pericoloso, ma qualcuno deve farlo… e per mia sfortuna quel qualcuno sono io.
 
 



 

 
 
Nota della traduttrice:
 
Mmm, se ho fatto errori ditemelo.
Allora, dati alcuni problemi personali, non potrò aggiornare velocemente come una volta MA sappiate che finirò questa storia, la tradurrò fino in fondo, quindi non preoccupatevi.
COMMENTATE !!!!!!

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Capitolo 8
*** Scarpe ?! ***


Scarpe ?!
 
 
Aang POV
 

"Ah, non mi puoi prendere" prese in giro Toph un nobile viziato
"Cosa credi di fare ?!"
"Sto provando a fare si che alla fine di questo appuntamento non abbia tutte le ossa rotte. La tua reputazione ti precede" e schiva Toph un’altra volta
"Fai silenzio! E metti il tuo collo davanti a me!" Toph sembra leggermente furiosa
"E perché dovrei fare una cosa simile?"
"Per poterti strangolare per benino!"
Tipico, devo spiegare ciò che è successo dopo? Riassumendo: una lotta, una lotta che straordinariamente vede vincitore l’avversario di  Toph, la ragione: scarpe.
"Smettila... di... muoverti !!"
Ma per quanto Toph lo chiedesse, credo che nessuno sano di mente possa darle ascolto. E dato che Toph sta ancora cercando quel nobile, vi racconterò come siamo giunti a questa situazione.
 
 



 

 
TOPH POV
 

Ah, che strano sogno ho fatto stanotte, ho sognato di… aspettate, da quando i miei mi lasciano dormire così tanto? Beh meglio lasciare stare, staranno discutendo del mio futuro, come sempre. Forse cominciano a capire quanto è fastidiosa per me questa situazione… anche se il mio istinto mi dice il contrario. Ma passiamo a cose importanti, come la colazione. Scendo dal letto e mi accorgo subito che qualcosa non va, come lo so ? Lo anormalmente che pesano i miei piedi e lo strano suono che provocano scontrandosi (come due cocci di legno che si scontrano) possono essere degli indizi, come anche il fatto che vedo più sfocato del solito (tutta la casa è foderata di doga)
"Perché tutto è così sfocato?"
"Perché stai usando delle scarpe"
"Whoa, mamma mi hai fatto prendere uno spavento !"
Era come se mi stesse aspettando da tempo, ma io non l’avevo notata perché... non fatemelo ripetere.
 "N-non d-d-dovrei u-usare… SCARPE!!"
"Non ci hai lasciato scelta tesoro"
"SCARPE!?" lasciatemi sentire... si, sono scarpe di legno.
"È solo una misura di sicurezza"
"SCARPE, SCARPE, SCAR-PE !!" Ci sarà un modo per togliermeli? Hmmmm, vedo che hanno pensato anche ai dettagli: hanno messo un lucchetto, un lucchetto di legno.
"Sarà solamente per alcuni giorni, lo hanno richiesto i nobili dei tuoi prossimi appuntamenti"
"LI AMMAZZERÒ !!"
"È proprio per quello che è sorto questo problema, spero che tu non sia arrabbiata con noi, cara"
Questa volta mi hanno fregato e non credo che imparerò il dominio del legno in un futuro possibilmente vicino.
"Se continui a comportarti così credo che non rimarrà un titolo da difendere"
"SOLO PER QUELLO MI AVETE MESSO DELLE STUPIDE SCARPE??"
"Si"
È incredibile ciò che fa la gente per un titolo… o meglio: ciò che mi fa la gente.
 

AANG POV
 

"Adesso sono una guida?" Non capisco perché il padre di Toph mi dice una cosa simile, non è passato nemmeno un giorno dal mio nuovo lavoro e adesso mi dice che sono una guida.
"Si, una specie di guida. Fa solo attenzione che Toph non si faccia male"
"Vorrà dire che non faccia loro del male" dico facendo enfasi nella parola "loro"
"Si, anche quello" sembra un po’ nervoso
"Però in che senso guida?"
"Beh, ecco, è che Toph può praticare il suo dominio solo quando tocca la terra"
"Come qualsiasi dominatore della terra" tutti lo sanno.
"Abbiamo preso delle precauzioni" si, a mio rischio e pericolo "però non è stato sufficiente"
"Come che non è stato sufficiente?"
"Insomma noi abbiamo, si, insomma…." Peché ci mette tanto? Meglio che la smetta con questi giri di parole e dica le cose come stanno, da quando mi ha detto che sarò una guida si comporta in modo strano, no può essere così terribile dire la verità. Non credo che abbia fatto qualcosa per cui io debba odiarlo, e non può aver fatto niente di crudele, quindi…
 "…Ecco, noi abbiamo… abbiamo messo delle scarpe a Toph"
"Ah, era solo… " Creek, creek, il criceto dentro la mia testa comincia a correre a più non posso. Che vuole dire con la parola...?  SCARPE ??"
"Calmati, sappiamo che non potrà vedere, ma è per il suo bene"
" SCARPE !!" Puntai i piedi per terra, o meglio le mie… " SCARPE !!"
"Per questo abbiamo bisogno di te, non credo che si farà guidare da un’altra persona"
"Però lei e i suoi piedi e il dominio della terra e le scarpe… SCARPE !!"
E proprio in quel momento un grido si propaga a distanza di miglia, un grido simile al mio ma da una persona diversa . Un grido che face si che gli uccelli volassero via dal nido e che gli uomini si mettesser all’erta.
" SCARPE!!" era Toph, a quanto pare l’avevano appena informata del suo nuovo accessorio.
"Ah, si è svegliata" dice il padre di Toph, lasciandomi da solo in quella saletta ad assimilare quella informazione
Oggi sarà un giorno… diverso.
 

TOPH POV (alcune ore più tardi)
 

Come vorrei prendere un coltello e togliermi queste scarpe del cavolo. Scarpe, la viva reincarnazione del demonio (beh, non devo esagerare, vedo ancora qualcosina) dovrei usare questo stesso coltello e conficcarlo nel cuore di colui che ha suggerito ai miei che mi mettessero queste cose... Non so perché, ma sento che sto impazzendo, forse la mia risata malvagia e il mio sadico progetto sono segno di demenza.
"H-ha finito d-di m-m-mangiare s-signorina ?" senza parlare dell’inspiegabile terrore che hanno per me i domestici.
"Ah? Si"
Non si sforzano nemmeno di usare le buone maniere che mia madre li ha insegnato con tanta fatica. Semplicemente vogliono uscire in fretta dalla mia vista (figuratamente parlando), fanno i loro doveri il più velocemente possibile per uscire da lì ed ogni volta nella mia ore libera (si, come in qualsiasi prigione ho la mia ora libera per andare in giardino o fare ciò che mi pare… tranne togliermi le scarpe) tutti evitano di incontrarmi.
"Sembra che il confinamento ti faccia male… molto" tutti tranne Aang, almeno lui ha il fegato per entrare nella mia stanza, portarmi frutta o qualsiasi cosa abbia trovato. Speriamo che prima o poi porti qualcosa utile per la fuga. Definitivamente sarebbe buono, qualcosa di molto apprezzato. Anche se comincio a credere che lui sia felice che non gli possa tirare più delle rocce da qui ad un futuro molto vicino.
"No, solo che mi piace spaventare la gente" prendo un frutto dal cesto che mi ha portato Aang
"Porto buone e cattive notizie"
"Prima la buona" mordo la mela
"Come vedi, hai dei nuovi accessori"
"Era questa la buona notizia?"
"Si"
"E la cattiva?"
"Io sarò la tua guida durante i tuoi prossimi appuntamenti"
"Non mi sembra una cosa tanto brutta"
"Non per te" Aang riesce sempre a farmi sorridere, anche in questa situazione. Certo, non sarei stata io a soffrire nel avere Aang come guida, però non si può dire la stessa cosa di lui.
"tutte qui le notizie?" Non era niente dell’altro mondo
"E la peggiore"
"peggiore di …?"
"Il nobile di oggi è già arrivato"
Potreste dire che io abbia imparato qualcosa dopo tanti castighi e problemi. Sono una persona molto testarda, non lo credete anche voi? Scappare, una opzione molto tentatrice e possibile se Aang era colui che mi controllava. Tutti sapevano che era facile da distrarre.
"Bene"
"Bene ?" È confuso, lo sento dal tono della sua voce, spero che non sospetti niente.
"Cos’è quello ?" Uso il trucco più vecchio del mondo
"Che?" Fare in modo che si volti.
Povero e innocente Aang, non sa quando lo ingannano? Quando si accorgerà che non cis ono più sarà troppo tardi, sarò già molto lontano. Avere Aang come guida non è  per niente una cosa cattiva anzi,  è qualcosa di buono. Prima mi rompevo la testa per piani di fuga pressoché impossibili… un momento, dove vado se non vedo dove corro?
"Toph?"                                                                                                                         
"Che?"
"Non dovresti fuggire?"
"Taci"
"Credo che cominceranno a piacermi queste scarpe"
 

 


 
 

E così siamo qui, con Toph che prova a prendere un nobile che è scappato da un bel po’ di tempo ormai… anche con Toph controllata sono comunque delle galline.
"Toph?"
"Che??"
"Se ne è andato"
"Uh?"
"Da 10 minuti"
"perché non me l’hai detto?!" Lei è... arrossita ?
"Aang"
"Uh?" probabilmente sembravo in trance, non potevo non pensare che così era proprio…
"C’è ne andiamo?"
"Ah, si"
Bene, dopotutto oggi è stata una giornata diversa .
 
 



 
 

A casa Bei Fong
 

"e il tuo appuntamento Toph?"
"È scappato"
"Come?"
"Si, è scappato"
"Ah, almeno non è arrivata la lamentela di qualche locale distrutto" rispose la madre di Toph con estrema naturalezza
"Bene, detto questo... potete togliermi questi cosi?" Toph segnalo le sue scarpe
"No"
"Va bene, come… Come no!?"
"Se lo facciamo picchierai i ragazzi dei tuoi appuntamenti e distruggerai altri ristoranti "
"Però…"
"No signorinella, e adesso va a dormire. Speriamo che questo ti serva da lezione"
 

 


 

 
 
 
Nota della traduttrice:
 
Qui c’erano un gioco di parole e un detto tipico, tutte e due intraducibili.
Il gioco di parole sarebbe stato più o meno: “Prima il primo”, ma non avrebbe avuto senso nel contesto tradotto.
Il detto tipico sarebbe stato qualcosa come: “Lascia la zuppa”, che ovviamente non ha proprio senso. L’unica variazione possibile sarebbe stata troppo rozza, qualcosa di non adatto al linguaggio di Aang (il detto è in uno dei suoi discorsi mentali), quindi lo tradotta diversamente.
Se trovate errori ditemelo.
Grazie
 
p.s.: RECENSITE. Si, è un obbligo. 

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Capitolo 9
*** A passeggio ***


A passeggio

 



 



Toph POV

Questa è stata una giornata molto pesante, specialmente perché devo usare quelle stupide scarpe. AAHHHHH! Il solo usare questa specie di ultima moda mi mette di mal umore e per mia sfortuna devo partecipare a tutti quei appuntamenti senza fare niente. Ascoltare tutto ciò che esce dalle loro bocche. È molto esasperante, il sentirmi inutile è esasperante, mi fanno disperare, tutti lo fanno, sempre a parlare di cose noiose, come le finanze, le loro abilità amministrative, il colore adatto ai tovaglioli (Crema o avorio. È una idiozia!). Ma io sono ceca! O criticavano tutto quello che facevo... che è la ragione per cui un leggero colpo di dominio non guasta mai. Però ora non posso fare nemmeno quello. Si, questa è la mia situazione attuale: ho bisogno di qualcuno che mi guidi nel picchiare un nobile viziato ed Aang non è la persona adatta a questo lavoro. Mi chiedo se stia facendo tutto questo perché sono sua amica o perché si diverte nel vedermi infuriata. Però non vale la pena spendere energie lamentandomi. Non ho mai voluto essere agli arresti domiciliari o vivere in una casa-prigione di massima sicurezza però ormai sono coinvolta e non credo che riuscirò a uscirne facilmente, e poi io non mi arrendo così facilmente. Cambiando discorso, perché questo pranzo è così soffice? Non vedo molto e il mio amico qui vicino non mi aiuta in niente, ti maledico dannato cibo, te e la tua super-sofficezza! Non posso fare nemmeno due passi che POW! Sbatto contro qualcosa. Devo tastare le pareti con le mani e questo non è il mio stile. Per fortuna riesco ancora a sentire abbastanza da capire dove sono, ma non riesco a percepire quei dannati ostacoli... farò di tutto per difendere il mio onore. Oh santo Momo, parlo come Zuko.
"Questa storia mi puzza un po’!" Non posso nemmeno fare due passi che mi ritrovo con il naso schiacciato da qualche parte
"Non dirlo a me"
"Aang quando sei arrivato!?" Accidenti a lui, mi ha fatto prendere un colpo, e tutto per colpa di queste scarpe. Lo ripeto: questo storia puzza di bruciato. E non c’è fumo senza arrosto.
"Sono appena arrivato, non ti preoccupare"
"Ah sí, non importa" Spero solo che non si abitui a prendermi alla sprovvista e men che meno a parlare senza curarsi delle conseguenze "Non posso credere a ciò che sto per dire"
"Hmmm?"
"Ho bisogno del tuo aiuto"
"Per cosa?"
"Ho bisogno che tu mi faccia da guida" È  ovvio che non  ho accettato l’aiuto di Aang perché lo voglio, ma solo perché è necessario, non perché indosso delle scarpe. Io che ho bisogno di aiuto per passeggiare nel mio giardino ??
 


AANG POV
 
"Ti sto dicendo che questa situazione puzza!"
"Si si..." Certo che è strana questa storia! Non vedere deve essere proprio orribile. Anch’io sono nei guai, non ho più tempo libero da impiegare nella ricerca di una fidanzata, ora devo solo accompagnare Toph ai suoi appuntamenti (che sono molto noiosi. Uno non può capire certe cose finché non le vive) e servo solo per farle da guida (prima ero un punching-ball ) anche se non capisco in che maniera la guido. Dice che non può vedere niente a parte l’erba però l’unica cosa che mi lascia fare e farmi camminare vicino a lei. Non le do istruzioni per camminare e non la prendo in braccio, ma sento che non funzionerà.
"Questo è umiliante!"
"Guarda il lato positivo"
"Lato positivo!?"
"Si, poteva andare peggio"
"Hai ragione piedi rapidi. Che cosa è peggio di non poter dominare la terra? Vediamo, forse…NON VEDERE NIENTE !!!" Credo che mi stia sanguinando l’orecchio.
"Ahi! Allora perché non dici ai tuoi che non vuoi più continuare con questa storia?"
"Piedi rapidi, avvicinati"
"Che c’è adesso?" Avvicinarmi: cattiva  idea. Essere picchiettato ripetutamente sulla fronte non è affatto piacevole… meno male che non riesce a malmenarmi troppo forte senno ora sarei steso per terra sanguinando…
"Ti si è evaporato il cervello? Loro ci tengono tantissimo e se rinuncio non me lo perdoneranno per il resto della mia vita!"
"AHI, cosa? AHI, come?" Nota mentale: PRIMA allontanarsi da Toph e POI chiedere.
"Direbbero cose come: Avresti potuto essere una gran Bei fong. O magari: hai sprecato una gran opportunità"
"Almeno ti avrebbero permesso di uscire di casa" non avrebbe dovuto inventarsi dei piani assurdi per fuggire. Casa sua è una prigione di massima sicurezza, la Roccia Bollente non è niente in confronto alla villa-prigione Bei Fong. E dire che cercano sempre tra i peli di Appa oggetti di valore… non sarebbe una cattiva idea nasconderci dentro Toph.
"Toph sta attenta all’… " Pow " … albero"
"OUCH!!"
"Scusa"
"Momo farebbe un lavoro migliore!"
"Squeeek!" Parlando del diavolo, Momo atterra sulla mia spalla.
"Peccato che sia occupato" ridiamo per un po’. Questo è uno dei pochi momenti in cui sono contento che lei indossi delle scarpe perché così posso osservarla senza sentirmi addosso quel suo sguardo speciale.
"Si si, va bene" e si massaggia il naso dolorante.
Quando ho detto che sono contento che lei indossi delle scarpe, intendevo che quelle scarpe piacciono solo a me, perché non credo che a Toph piacciano più di tanto. Sono grandi, ma che sto dicendo, sono enormi e non sono abituato a vedere Toph indossare scarpe da pagliaccio, quindi non fraintendetemi.
Anche se il fatto che Toph sia bloccata per me è vantaggioso (meno rocce è uguale più sorrisi).
"Bene, rimane solo una settimana di tortura" A giudicare dal tono sembra sollevata
"Si, una settimana" E tutti e due continuiamo a camminare verso il villaggio
"Sarà la settimana più lunga della mia vita" sospira "Almeno non ho più tre appuntamenti al giorno" A quanto pare i nobili non sono infiniti…
"Si, presto questo mese finirà"
"E i miei piedi saranno liberi" Toph sbatte con forza le scarpe per terra, come se volesse romperle.
"Si, un mese passa davvero velocemente"
"Questo lo dici tu !!"
"Ehi, anch’io sono stato occupato questo mese! "
"E in che cosa?"
"Evitare che quel tipo, Lee, fosse schiacciato dalla signorina Bei Fong è stato difficile"
"Continuo a credere che starebbe meglio schiacciato"
"Hahaha" Rido perché Toph ha fatto una smorfia di frustrazione, una smorfia da bambina di tre anni alla quale hanno tolto il suo giocattolo preferito. Una smorfia davvero dolciss… ehm, dimenticatelo.
"Dove sono i bei vecchi tempi andati?" È bello sapere che le scarpe non le hanno tolto il senso dell'umorismo "Non mi piace non sapere dove sei, piedi rapidi"
"Deve essere terribile per te non sapere dove vai"
"Non ne hai idea, piedi rapidi" Sul suo viso si forma una espressione più… malvagia "Questo mi ricorda che…" Pow, un pugno diretto al mio braccio… o almeno quella era l’intenzione perché fallisce in tutta la linea.
"DANNAZIONE !!"
"AVREBBE fatto molto male" notate l’enfasi sulla parola avrebbe. Per chissà quale ragione mi piace farla arrabbiare e vedere come non può farmi del male.
"Io vi maledico, dannate scarpe!!"
"Questa si che è giustizia divina"
"Argg" Toph non nasconde per niente la sua delusione: digrigna i denti, stinge i pugni e giurerei di vedere del fumo uscire dalla sua testa.
"Per cos’era quello? Il pugno intendo"
"Per avermi lasciato sbattere con quell’albero"
"Ma non è stata colpa mia, non volevi che…"
"Si, non importa" mi interrompe. Almeno potrebbe ringraziarmi per tutto quello che faccio per lei "Quello era perché non hai fatto il tuo lavoroooooooo"
Sarebbe stato divertente lasciarla inciampare in quella pietra, ma lei non me lo avrebbe mai perdonato, così le restituisco l’equilibrio con un colpo di dominio. È sempre meglio che lasciarla cadere.
"Dicevi?"
"Non esagerare piedi rapidi" e prova a fingere che non sia successo niente
"Toph, non fare la tragica per aver sbattuto un paio di volte con degli alberi. Tu di solito mi butti addosso delle enormi rocce, e non credere che sia facile schivarle"
"Tu sei l’avatar, dovresti cavartela con delle innocenti rocce..."
"TOPH !!" Comincia a essere una abitudine, è incredibile come non passino due minuti dall’ultimo incidente che lei sta già cadendo di nuovo. Quindi invece di dirle che sta andando contro un albero, semplicemente le prendo la mano e la giro verso di me. È stato molto semplice, avrei dovuto farlo dall’inizio.
"P-Perché l’hai fatto?"
"Albero"
"Ah"
Camminiamo verso il villaggio a valle, parlando dei suoi istinti omicidi e del difficile che è proteggere i nobili senza uscirne ferito. Presto usciamo dal boschetto ed entriamo nel mercato del villaggio. Non abbiamo una meta, è solo una passeggiata. Per tutti e due ogni luogo è meglio che la villa-prigione Bei Fong. Non appena entriamo nel cuore del mercato comincio a notare che tutti ci guardano in maniera strana però non gli do molto peso, essere l’Avatar attrae molti sguardi e ormai ci sono abituato.
"Aang" dice Toph dopo un po’
"Si?"
"Lascia la mia mano"
"Però se lo faccio tu…"
"Aang"
"Bene" POW! Non ha fatto due passi che è già inciampata, ha ufficialmente battuto il suo record.
 "Toph…"
"Non dirmelo!"     
"Andiamo, non è così grave, no?"
"Va bene" di nuovo quell’espressione... tenera? Credo di avere qualche linea di febbre…
Camminiamo ancora un po’, in religioso silenzio. Toph, per non so quale motivo, ha smesso di lamentarsi ad ogni passo (cosa strana), però niente sembra andare storto. A eccezione della gente che mormorava e che ci guardava in modo strano.
"Che bella coppia che sono"
"Non sono carini?"
"Chi l’avrebbe detto, specialmente da parte della signorina Bei Fong"
Forse è quello il motivo per cui Toph sta in silenzio e vuole che le lasci la mano. Io non ho problemi con quello che la gente mormora, anzi, non ci faccio proprio caso. Toph è un caso a parte, Toph è molto… Toph? Sembra diversa, mhmm. Non può essere, i miei occhi mi stanno ingannando
?? La mia maestra della Terra è…
"Potresti lasciarmi?" Sembra proprio che non sopporti i commenti della gente.
"Arrossita" E sembra che io non sia riuscito a non dire quella parola.
"C-cosa hai detto ??"
"Sei rossa Toph, rossa come un pomodoro maturo" Chi avrebbe mai detto che vedere Toph arrossire mi avrebbe potuto distrarre fino a quel punto. Non fatemene una colpa, raramente (se non mai) la vedo arrossire. Toph, la migliore maestra del Dominio della Terra… è una sorpresa.
"S-Si vede ?" La sua espressione è impagabile.
"Si, molto" È difficile toglierle lo sguardo di dosso, dopo averla vista così. Tutti la guardano con tenerezza, compreso me. E che sembra così piccola e innocente. Chi l’avrebbe detto, tutti i giorni si scoprono cose nuove in vecchi amici (uno dei proverbi/detti del monaco Gyatso).
"Dannate scarpe" Toph sta ancora imprecando contro le sue scarpe, ma si sta lasciando guidare in mezzo alla folla mano nella mano. La seconda cosa buona nel usare le scarpe.
"Si, quelle scarpe sono una noia per tutti e due" dico facendo finta di essere d’accordo con lei. Peccato che la mia faccia dicesse il contrario. È divertente vederla lamentarsi come una bimba di tre anni, però ancora meglio è vederla arrossire. Forse sapeva che mentivo, ma non può percepire il mio sorriso, quindi mi preoccuperò delle rocce più tardi.
 
 




 
 
 
 


 
Nota della Traduttrice:

Ehm...*si nasconde*…
Lo so che sono terribilmente in ritardo e che questo capitolo non può compensare l’attesa, ma dovete capire che sono in vacanza !! è.é
Insomma, mi merito una pausa (Seee, certo.…) !! Quindi il prossimo aggiornamento sarà lento, anche se credo meno lento di questo… don’t worry people !! Finirò di tradurre questa fanfic !!
Commentate, commentate, COMMENTATE !!
Daisy

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Capitolo 10
*** La vita con Toph: Ironia- Le donne 'Comandanti' e i soprannomi ***


La vita con Toph: Ironia- Le donne ‘Comandanti’ e i soprannomi



 

Erano ormai 5 minuti che osservava quella coppia dall’altra parte della strada dove lei era seduta.
Aang aveva detto di aver bisogno di alcuni oggetti di uso personale, ma a Toph non andava di tornare nel villaggio e ri-ascoltare tutto ciò che la gente spettegolava a proposito di lei ed Aang.
"Ti aspetto qui" aveva detto Toph ed Aang se ne era andato agitando una mano in segno di saluto.
"Perché lo devo proprio aspettarlo qui?" Per Toph sarebbe stato più facile inciampare ogni due passi e dirigersi a casa sua o almeno spostarsi da un’altra parte, anche se aveva quelle dannate scarpe ai piedi, non era completamente inutile. Però nooooo, lei era rimasta lì ad ascoltare gli assurdi discorsi di quella coppietta.
"Andiamo pasticcino" disse la donna, che con somma sorpresa di Toph, era riuscita a inventare un nomignolo assurdo per il suo compagno.
"Cosa vuoi fare amore mio?" almeno il ragazzo aveva più buon gusto nel scegliere i soprannomi, ma questo non toglieva che era davvero troppo zuccheroso.
"Uccidetemi se comincio a mettere nomi assurdi alla gente" pensò Toph. Esisteva forse qualcosa di più imbarazzante ?
"Voglio andare a mangiare!" esclamò di nuovo la ragazza. La loro relazione è come la gerarchia in un esercito: la ragazza non aveva smesso d dare ordine in quei 5 minuti. Portami un gelato, sono stanca ci dobbiamo riposare, bla, bla, bla e il ragazzo semplicemente ubbidiva. Era un po’ patetico. Come poteva quella ragazza sembrare un comandante, e perché qualcuno dovrebbe cedere la sua libertà a quella specie di comandante? Forse non l’avrebbe mai saputo, ma avrebbe preferito buttarsi da una montagna piuttosto che diventare come quella ragazza. Questo se mai si fosse innamorata, qualcosa di davvero poca importanza per la nostra cara dominatrice della terra.
"Sono tornato" la riportò sulla Terra una voce allegra e molto famigliare "ho quasi tutto !!"
"Bene piedi rapidi, cominciavo ad annoiarmi"
"Oh, scusa. Comunque adesso mi manca solo…"
"Lo comprerai domani, ora voglio solo andare a casa"
"Ma, ma, ma…"
"Niente ‘ma’"
Toph cominciò a camminare verso casa sua con un avatar malinconico dietro di lei.
"Sbrigati, sei troppo lento." ed Aang accelerò il passo.

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Capitolo 11
*** Visioni ***


Bene, prima di tutto questo è un sogno che fa Toph.
______________________________________________________
 

Visioni
 
 



Dovrei scappare ?
 
Lo dici come se non lo avessi mai fatto...
 
Però….
 
Però cosa? Non mi dirai che non vuoi fuggire perché sei una brava ragazza !!
 
Beh, no... però posso provare a convincerli !!
 
Si, certo. Come quando li hai convinti a lasciarti viaggiare con Aang
 
Loro sono cambiati
 
Si, adesso sono più… subdoli…
 
Subdoli ?
 
Non dirmi che non te ne sei accorta !?
 
…….. Di cosa?
 
Ma per favore, nessuno è così ingenuo !!
 
Non so chi tu sia, ma cominci ad irritarmi
 
Ahhh, benedetta pazienza! Senti, non mi piace fare tanti giri di parole. I tuoi genitori non hanno del tutto rinunciato all’idea di avere una figlia indifesa e malleabile, quindi vogliono mettere una persona pe---
 
Una persona?
 
Si una persona, qualcuno che ti renda più docile! Non interrompermi di nuovo.
 
E io sono quella con un brutto carattere…
 
Si, vabbè. La verità e chi ti vogliono far sposare perché credono che così diventerai più… passiva. In altre parole, malleabile.
 
Ohhhhh… OHHHHHH!!
 
Bene cara la mia ragazzina, he cosa hai intenzione di fare?
 
Prima di tutto, ti dimostrerò chi tra noi due è la ‘ragzzina’
 
Tipico… anche se non credo che tu possa colpire una visione.
 
Non importa, dopo risolverò tutto questo nella maniera più civile
 
È la fine del mondo. Toph è una persona civile. Senti, fai quel che vuoi ma è arrivata l’ora di alzarsi, e tutti sanno che dopo una visione viene sempre una immagine spaventosa… o qualcosa di simile. Ma a me non importa, quindi addio.
 
Toph si alzò di colpo, gli occhi spalancati e con grandi gocce di sudore freddo che colavano dalla sua fronte. Le sue mani afferravano disperatamente le coperte, come se da quello dipendesse la sua vita e il suo respiro affannato risuonava tra le pareti della sua oscura camera. E con voce spaventata e tremante, così strana per la ragazza, Toph disse:
 
"Q-Quello era M-Momo b-b-ballando la break d-dance?"
 

 
 ____________________________________________________________
 
 
 
Nota della Traduttrice:
 
Bene, prima di tutto… HO AGGIORNATO PRIMA !!!!
YAHOOOOOOOOOOOOOOOO !!! ^^
Seriamente, dato l’inizio della scuola, non potrò aggiornare come una volta (4 volte a settimana), pensavo piuttosto 2 o 3 volte (se siete e sono fortunati/a).
Vi dico anche che nella cultura dell’autore, dopo le visioni, vi è un’immagine che dovrebbe sconvolgere chi ha ricevuto in visita la epifania (Si, per loro è la epifania, che non è la befana, ha portare le visioni).
Detto questo, vi INVITO CALOROSAMENTE a recensire.
A presto !!!
 
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Nel prossimo capitolo Toph si deciderà a scappare, o rimarrà per la gioia dei suoi genitori ??
 
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Capitolo 12
*** La Grande Fuga -parte 1 ***


 
 

La Grande Fuga

 



 


"Fatto" mormorò la maestra della Terra, udendo un click e riuscendo a togliere il lucchetto che univa quelle scarpe di legno ai suoi piedi.
"Come me ne posso essere dimenticata?" E infilò nella sua tasca una piccola chiave forgiata da un pezzo di metallo conservato dalla sua padrona. La suddetta ragazza si mise in spalla un anonimo zainetto e piano piano si avvicinò alla porta  "E adesso, andiamo a svegliare il bel addormentato"
Con somma attenzione Toph ritrasformò il metallo per farne un’altra chiave, stavolta per aprire la porta della sua cella d’oro (distruggerla sarebbe più facile, e più rumoroso). Piano piano aprì la porta, solo per vedere un paio di guardie dormienti e ronfanti.
"Bene, fin’ora è stato facile"
Toph passò una mano davanti agli occhi chiusi delle guardie, per assicurarsi la profondità del loro sonno, dopo s’incammino il più silenziosamente possibile verso la camera del suo amico.
"Troppo facile" pensó mentre entrava nella camera di Aang
"Piedi rapidi, svegliati! " gli sussurrò Toph all’orecchio mentre gli strattonava un braccio.
"No Momo, non voglio  un altro biscotto…" Aang semplicemente si tolse di dosso la mano di Toph e si strinse nelle sue coperte.
"Piedi rapidi !! " La ragazza non aveva nessuna intenzione di mollare, l’avatar era necessario per portare a termine il suo piano.
"…solo rimetti il biscotto a posto..."
" Svegliati! "
"Hmmmm.….si….ok....vieni qui Appa"
"Aang, che cavolo...?!"
L’incosciente avatar prese  la mano di Toph per poi trascinarla verso di lui e…, beh, provare ad abbracciarla. Chi l’avrebbe mai detto, Aang che agiva dormendo ed abbracciava Toph, la quale si ritrovò ad affrontare una situazione un po’ particolare.
"Mollami, scemo!"
 Toph alzò di poco la voce e provò a riprendersi la sua mano dalle grinfie di Aang, che tirava sempre di più, fino a quando la ragazza non gli fu abbastanza vicina. E allora bastò abbracciarle i fianchi per farla cadere preda del suo abbraccio.
"Che starà sognando questa testa di rapa?!"
La lotta di Toph durò per poco, perchè come lei aveva capito, l’avatar era molto forte per uno della sua età.
"Perchè l’ho allenato così bene ??" Ed una stanca e sarcastica quanto infelice Toph lasciò che l’avatar la trascinasse dentro il letto abbracciandola.
"Mi crede un peluche ?!? Perchè se è così sta vincendo lui. Mi sento un peluche"
Un sospiro nell’uscurità.
"E adesso?"
 




 

 
Potrei portarmelo sulle spalle, non credo sia molto pesante. Piano B, portare piedi rapidi sulle spalle fino ad un qualsiasi posto dove non importi lo scandalo che farò per questa storia… e i danni che potrebbe riportare quella zucca vuota.
"Bene, si comincia" mi dico a bassa voce "Uno, due e… tre!"
Raduno tutte le mie forze, ma… incredibilmente, piedi rapidi non ha niente di leggero, perchè riesco a muoverlo solo di qualche centimetro, però solo questo: muoverlo. Non sono riuscita nemmeno a sollevarlo. Tuuto grazie a questa scomoda posizione, e perchè deve per forza immergere la sua faccia nell’incavo della mia spalla? Se non se ne fosse accorto, io non sono un bisonte volante da due tonnellate. La forza non basterà: non ho la posizione adatta per usarla, è ora di pensare ad un’altra idea. Hmmm, se solo fossi al bordo del letto, potrei riuscire a sollevarlo, o almeno potrei scivolare via ed allontanarmi da questa testa vuota.
"Proviamo"
Mi afferrò alle coperte e cominciò ad arrancare verso il bordo del letto.
"Vedrai cosà ti farò quando saremo lontani da qui, ohh se vedrai..."
E… perfetto! E adesso devo solo liberarmi di questo idiota che si fa chiamare avatar…
"Proviamo… di nuovo"
1: prendo un po’ d’aria
2: preparo le mie braccia al grande sforzo
3: cerco di sollevarmi
4… 4? Beh, in realtà non c’è un punto 4, ma dato che l’idiota che mi abbraccia da dietro ha deciso che questo era il momento adatto per avvolgere le mie gambe con le sue in un doppio abbraccio (Questo è possibile? È solo curiosità...) il punto 4 diventa:
4: Cadiamo per terra in un groviglio di coperte che per fortuna attenuano il tonfo.
"Ouch" È tutto quello che posso dire. Questa è ancora una missione segreta dove il sangue freddo era tutto. Mi dovrò inventare un altro piano per liberarmi di… Aang?
Cosa vedono le mie fosche pupille? Adesso ho la faccia di questo… di questo qui davanti a me. Certo, può cambiare posizione ma non può mollarmi. Credo che il mio sangue freddo si prenderà delle corte vacanze. Amico pugno, mi concederesti l’onore? Grazie. Preparati  per un bel colpo, piedi rapidi, perchè… uhm…non me ne ero mai accorta, ma Aang ha un così buon odore, più o meno come… Cavolo, dovrei pensare a come uscire da questa situazione, non in profumi……. Yaaww (Sono impazzita?) Adesso che sta zitto, sembra che sogni qualcosa di bello a giudicare dalla sua espressione beata… a proposito, io non ho ancora dormito. Questo non può succedere. Non mi addormenterò qui abbracciata spudoratamente da/ad Aang.
 
 
 




Nota della Traduttrice:
 

Eh eh eh…. *lettrici tirano fuori coltelli, pistole, mitra... bazuka?!?*
Okay, va bene. Fate di me quel che volete.
1-      Per essere in ritardo (ancora)
2-      Per aver spezzato questo capitolo
3-      Perchè questa parte è solo 1/3 dell’intero capitolo
Insultatemi quanto volete, me lo merito. Ma adesso ho un esame e devo studiare (Arghh, latinoooo).
MA CONTINUERO’ QUESTA STORIA !!!!
I prossimi 2/3 del capitolo verranno pubblicati appena possibile (meno di 7 giorni).
Intanto vi lasciò col dubbio. Riuscirà Toph a non addormentarsi tra le braccia di Aang in una posizione che potrebbe portare a molti fraintendimenti ??
COMMENTATE !!!!!
 
 

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Capitolo 13
*** La Grande Fuga -parte 2 ***


La Grande Fuga
 



 

 
Toph POV



Per favore, che qualcuno mi dica che ho bevuto del succo di cactus, almeno avrei una buona scusa nel caso mi addormentassi. Poco a poco i miei occhi cominciano a chiudersi, non ho dormito molto bene ultimamente e adesso mi sento così bene... il problema è che questo non è il momento adatto per riposare, per non parlare della situazione. Peccato che la mia forza di volntà non riesca a tenermi sveglia perchè… Squeeek!
"Momo?" questa volta è lui ha salvarmi dai guai (e a svegliarmi con un caratteristico gridolino) "Che vuoi fare con quello?"
Per quello intendo un fischietto (cortesia di una guardia). Per mia sfortuna un lemure non è esattamente silenzioso, Momo poi è un caso perso. L’ultima cosa che voglio è fare uno scandalo e come tutti noi sappiamo, Momo è un professionista in materia.
"No, Momo non  lo fare" le sue labbra da lemure si avvicinano al fischietto.
"Bravo lemure, da il fischietto  a Toph" sembra che i lemuri non siano una specie obbediente "se lo fai ti darò tre scatole di biscotti" però sanno negoziare.
"Bravo, dammi il fischietto"
Poco a poco Momo si avvicina, sale sulla testa di Aang e mi guarda con curiosità. Subito dopo gli infila il fischietto in bocca e… stranamente piedi rapidi non si sveglia. Non è quello che volevo, ma va bene lo stesso. Prendo il fischietto con una mano e lo butto sul letto. Bene, adesso devo solo liberarmi dal delizioso abbraccio di...  delizioso??
"Ma che sto pensando ??"
Esprimere i tuoi pensieri ad alta voce può essere una cattiva idea, specialmente se lo gridi.
"Che sta succedendo qui !?" e il fatto che ci siano delle guardie nei corridoi non è di molto aiuto. Sembra che il mio piano sia finito nella più scura e puzzolente pupù.
"Signorina Bei fong?"
"Toph?"
"Squeek?"
"ECCHECAVOLO!!"
 
 


Aang POV
 

"E tutta colpa tua!"
"Colpa mia? Sei stata tu quella che ha gridato!"
Schivo un’altra roccia: se è da parte di Toph o delle guardie rimarrà un mistero. Che ho fatto di così grave da farla infuriare tanto? Non è nemmeno uscito il sole e sono già nel bel mezzo di una persecuzione: io sono inseguito da Toph, lei è inseguita dalle guardie e le guardie sono inseguite da Momo… si, Momo si sta divertendo. Credo che mi farò catturare dalle guardie, niente può essere peggio che subere la furia di  Toph. Debería pensar a... Woaaaa!! Sabbie mobili, devo cominciare a ricordare che può trasformare la terra in sabbie mobili.
"Ouch" credo di essermi rotto qualcosa.
"Cosa stai aspettando?!" mi dice una voce dal cielo... no, no è Dio, è Toph "Chiama Appa!"
Non la capisco: due secondi fa minaccia di terminare la mia esistenza e adesso vuole che chiami Appa. Che si decida, vuole il mio aiuto o la mia testa? Per lo meno non è più arrabbiata.
"Ah, okay" mi alzo, mi spolvero e cerco nelle mie tasche il mio speciale fischietto per bisonti volanti.
"Svelto, prima che mi crescano i capelli bianchi"
"Vado, vado, calma" È troppo presto per cominciare a chiedermi di fare delle cose. Il mio cervello non si è ancore ripreso del tutto. Cerco ancora il mio fischietto. Dopo pochi strazianti secondi, lo trovo, gli tolgo un peletto attaccato sul fondo e… lei me lo strappa dalle mani e ci soffia dentro.
"Era entro oggi,  piedi rapidi" e con la mano segnala una nuvola di fumo e guardie dietro pochi alberi.
In meno di un secondo Appa atterra accanto a noi. Per abitudine io salgo sulla sua testa e prendo in mano le rendini, Toph invece rimane legata al suo elemento: la terra.
"Andiamo Toph, entro oggi" è una bella sensazione quella di rimandarle le battute... sempre che non ti ringrazi tirandoti rocce giganti, affilate e mortali.
"E la sella di Appa?" dice Toph. Non mi ero reso conto che mancava la sella, quella che serviva per trasportare facilmente i bagagli e… che dava qualcosa su cui aggrapparsi a Toph. Non si abituerà mai a volare.
"Allora, ieri glielo ho tolto per dormire, quindi sarà nella stalla" e se ricordo bene la stalla si trova esattamente all’opposto da dove siamo adesso.
"Tornate qui!" a quanto pare non avremo il tempo di camminare tranquillamente verso la stalla, spolverare la sua sella di Appa, tornare a casa, consumare la colazione e poi volare dove ci porta il vento, o meglio: dove ci porti Toph.
"Credo che dovrai accontentarti del pelo di Appa"
"Msjaspdda asdniu"
"Eh?"
"Va bene" dice tra i denti, per poi saltare su Appa ed aggrapparsi con tutte le sue forze al suo pelo, e poco dopo decolliamo lasciandoci dietro tante frustrate guardie.
"Bene" dico  dopo aver volato senza dire niente per svariati minuti "Dove andiamo?"
"Lontano"
"Ah?"
"In qualsiasi posto "
"E i tuoi genitori?"
"Manderò loro una lettera o qualcosa di simile"
"E i tuoi pretendenti? Non sono finiti ieri?"
"Preferirei non parlarne..."
"Però…."
"Credimi, tu non lo vuoi sapere"
 
 



 
 
Nota della Traduttrice:
 

Ta-daaaaaaaa, ecco la fine dello scorso capitolo !!!!
Vi informo con piacere che ho già iniziato la traduzione del prossimo capitolo, e presto lo vedrete postato !!
Inoltre voglio ringraziare di cuore      MaJo_KiaChan_      e      TophxAang      che mi incitano a continuare a tradurre per tutti quelli che leggono questa fic !!!
COMMENTATE, A CHEESELORD PIACCIONO LE VOSTRE RECENSIONI !!!!

A proposito, provate ad indovinare il vero perchè della fuga di Toph....

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Capitolo 14
*** Pensieri.... ***


Pensieri…
 
 
 
TOPH POV


Flash back

Toph cadde arresa sul divano del salotto: per chissà quale ragione i suoi genitori l’avevano chiamata nel bel mezzo della notte per qualcosa che loro avevano definito importante. Cosa poteva esserci di più importante che dormire per ore e ore?
"Toph, il consiglio ha creduto al falso certificato di matrimonio" questa si che era una buona notizia!
"EVVAI! Niente più noiosi appuntamenti con noiosi cocchi di papà" Adesso avrebbe potuto godere della vita come meglio credeva!
"Ecco, veramente figlia mia c’è dell’altro…"
"Non mi piace come suona"
"È che il consiglio vuole fare gli auguri alla felice coppia"
"CHEEEEEE!?" Tutto il suo entusiasmo cadde a terra come un cubo di piombo
"E come saprai, tu non hai un marito"
"Ma io pensavo che con il solo sapere che ero sposata sarebbe bastato!"
"Pare di no, e ora grazie al tuo caratteristico modo di trattare la nobiltà, non ne troveremo mai uno"
"Mi arrendo"
"Aspetta un momento caro, credo di avere un’idea" intervenne la signora Bei Fong
"Quale cara?"
"Forse non avremo un nobile..."
"Si..."
"Però abbiamo l’avatar"
"COSAAAAA?!"
"Suppongo che questo sarebbe molto meglio che sposarsi con un semplice nobile"
"Però, voi avete già dato un nome…" Toph davvero non voleva sposarsi, e men che meno giocare all’allegra famigliola con il suo amico. Sarebbe stato.... strano.
"Non importa, diremo che volevamo proteggere la vostra privacy" Il signor Bei Fong scattò in piedi esaltato
"Pero lui non credo che…"
"Non dirmi che il nostro caro avatar Aang non vuole aiutare un’amica in difficoltà?" Touché, questo è stato un colpo basso, molto basso. Definitivamente doveva allontanare sua madre dalla cattiva influenza della società.
"Si, però…"
"È deciso!"
"Oh, adesso basta!! " gridò Toph
"Figlia?"
"Potete obbligarmi ad andare a stupidi appuntamenti, potete obbligarmi a ripassare le mie lezioni di etichetta, potete mettermi delle scarpe, ma NON potete sposarmi con quella zucca vuota"
"È solo un falso matrimonio…" provò a calmarla la madre
"Si certo, come gli appuntamenti? Poi ci farete sposare davvero"
"Veramente questa mi sembra un’ottima idea, non è vero caro?"
"Avere un’ avatar in famiglia porterà molto prestigio!!"
"HEY, sono ancora qui!!"
"È solo uno scherzo! Senti, come pensi di tenere l’eredità Bei Fong se non ti sposi?"
"Che si prendano il loro denaro, io me ne vado da qui" e Toph uscì dalla stanza, non senza prima esprimere il suo giudizio per la nobiltà con parole molto colorite e piccanti.
 
Fine del flash back
 
 

Aang POV
 
Beh, se lei dice che non può dirlo di sicuro è qualcosa di imbarazzante "E le nostre cose?"
Credo che Toph ci stia pensando "Bene, le mie cose sono nel mio zaino, che è nella tua stanza" e non appena apro la bocca per chiedere spiegazioni, lei mi anticipa "Non chiederlo piedi rapidi"
"Suppongo che le mie cose siano ancora nella mia stanza" e faccio girare Appa verso la casa di Toph. Una volta sopra e nascosto dalle nuvole, faccio qualche carezza ad Appa "Devi solo continuare a girare in tondo qui sopra finchè non ritorno"
"EHI! Mi vuoi lasciare qui sopra da sola?"
"Si" non è come se la lasciassi in un campo di guerra minato ed in fiamme. Forse non le piacerà, ma non è la cosa più orribile di questo mondo.
"No, devi far atterrare Appa"
"Buona idea, così potremmo mettergli la sella"
"Vedi? Se ragioni un po’ an-"
"Aspettaci in quel bosco, va bene amico?"
"Aspettarci?"
"Tieniti forte Toph"
Velocemente la prendo dai fianchi (se avessi dovuto chiederglielo mi avrebbe detto di no) e faccio la cosa più naturale per me: saltare. Per qualsiasi altra persona questo sarebbe stato un deliberato tentativo di suicidio, ma non per un dominatore dell’aria. Anche se questo non impedisce che Toph si afferri a me con tutte le sue forze.
"T-Toph…mi…soffochi..." che  ironia, mi manca l’aria… a chi non mancherebbe con una dominatrice della terra abbracciandoti come un boa?
 
TOPH POV
 
"Non lo fare mai più" gli dico mentre gli punto  il mio indice della morte sul petto. "E non sto scherzando" siamo atterrati nel mio giardino.
"Ma se è stato un saltellino"
"SALTELLINO!!! SOLO U- !!" Qualcosa mi tappa la bocca, quel qualcosa è la mano tatuata del mio amico.
"Shhh, non vogliamo attirare l’attenzione!" mi dice Aang all’orecchio. Non devo aggiungere che sta invadendo il mio spazio personale e questo non mi piace. Un grido soffocato "Ouch!" il suo braccio ha pagato per la sua sfrontatezza.
"Non farlo mai più, è….. fastidioso" per non dire imbarazzante.
"Va bene mamma"
Fai bene avatar, a correre lì ove il mio pugno non potrà raggiungerti, perchè quel commento ti sarebbe costato caro. Da quando usa frecciatine del genere? Credo di aver corrotto la mente pura del mio compagno di viaggio. Improvvisamente sento dei passi che vengono verso me. Non sono guardie, loro corrono più lentamente. Si, è Aang. Ma non stava andando a prendere le sue cose? Il tump di uno zaino che cade mi risponde.
"Ecco le tue cose"
"Eh? Così velocemente?" non era stato via nemmeno cinque, ma che cavolo, nemmeno 2 secondi che era già tornato. Sapevo che era veloce, ma non pensavo così tanto.
"Beh, sono un nomade dopo tutto" forse non riuscirò a vedere il suo sorriso, ma sono sicura che ora sta sorridendo.
"Bene, se sei veloce meglio per me"
"sei sicura?" credo si riferisca al fatto che sto scappando di casa… di nuovo.
"Si, non sarei qui se non fossi sicura"
"Però i tuoi genitori…."
"Solo così si  metteranno in testa che non sono più la loro piccola Toph"
"Tophy" Aang mi corregge. Si starà divertendo tanto questa notte. Troppo.
"Si" sollevo il mio zaino assicurandomi che quella tesa vuota riceva un bel colpo da quest’ultima "credo che solo così capiranno" un sorriso spunta nelle mie labbra. Da quando è così divertente stare con piedi rapidi?
"Credo che dovresti lasciare una lettera" Aang smette di massaggiarsi lo stomaco (dove lo colpito con lo zaino) e incrociando le braccia, rafforzando il suo io.
"Una lettera?" un sopracciglio alzato rafforza la mia ragione.
"Si…così sapranno che questa volta sei stata tu a rapirmi, non io"
Un soave colpo sulla fronte è sufficiente a farlo zittire "Primo: Perché ti dovrei rapire? Secondo: Io non scrivo lettere" e subito lo colpisco con un altro colpo (giocoso)  in fronte.
"Bne bene, ho capito" Aang se massaggia la fronte e mi da le spalle, camminando verso casa mia.
"Dove vai?"
"Vado a recuperare la sella di Appa. O preferisci viaggiare senza?" Sbaglio o Aang è felice di aiutarmi  fuggire? Bene, almeno non dovrà sentirsi in colpa e io non dovrò consolarlo. Anche se questo comportameno mi sta preoccupando.




 
 

Nota della Traduttrice:

Insultatemi, picchiatemi, uccidetemi, linciatemi !!
Me lo merito. Non c’è niente da fare. Però non abbandonate questa fic…..
Ma bando alle ciance !! Il prossimo capitolo sarà INCREDIBILMENTE…. Incredibile. Non aggiungo altro.
RECENSITE, CHEESELORD AMA LE RECENSIONI CHE CI MANDATE !!!!!

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Capitolo 15
*** Fuggitivi : la lotta nel fango ***


Fuggitivi : La lotta nel fango


 


Mi sono reso conto che non ho messo molti momenti teneri tra i nostri due protagonisti. Forse questo cambierà in un futuro molto prossimo... o forse no. Dovrete leggere per scoprirlo, MUAHAHAHAHAHA…
 


 




Volarono tutta la notte, senza notare nessuno che li seguisse. Presto arrivò il mattino e con essa un posto dove riposare. È una radura in mezzo al bosco (molto frequenti nel regno della terra) dove troviamo i nostri eroi… dormendo.
 



 
AANG POV
 
"¿Dove sono?" sembra una città abbandonata e tetra. "Più importante. Come esco da qui?"
"AIUTO, PER FAVORE!!"
"Eh?"
"Grazie a Dio" Da dove è uscito quest’uomo? Sembra uno che ha corso per tutto il Regno della Terra per venire fino a qui. "Avatar Aang, deve aiutarmi, stanno arrivando, STANNO ARRIVANDO !!!"
"Aspetta un secondo, chi sta arrivando?"
"LORO !!!"
Sento dei passi avvicinarsi, striscianti e gementi. E poi li vedo. Zombi. Millini di zombi.
"Che cavol-"
"AAAAAHHHHHH!!"  
Il mio strano compagno mi soffoca col suo abbraccio da boa, mentre una forza innaturale ci spinge verso gli zombi che reclamano i nostri cervelli con in mano coltello e forchetta.
"AIUTO !!" e mille mani lo afferrano, costringendolo a mollarmi e soffocare in una massa di non-morti. "AVATAR!!"
E come per magia gli zombi lasciano la loro vittima correre per la sua vita, e cominciano a guardarmi affamati. Prima che possa rendermene conto milioni di mani cominciano ad afferrarmi e a trascinarmi da loro "avataaaar aaaaang"
A nulla serve gridare. I miei sforzi non servono a niente, anche se brucio, congelo, evito, taglio o schiaccio, l’orda non smette di avanzare. E prima del canto del gallo già mi vedo camminare tra file di zombi che reclamano la loro dose di materia grigia.
Qui è stato quando mi sono svegliato, il sudore freddo bagnando il mio corpo e i miei occhi espolaronda il luogo in cerca di probabili zombi, le mie mani afferrate al mio sacco a pelo (alias Appa)
"Era solo un sogno, meno male"
"…E Toph?"



 

"Tooooophh, dove sei?"
Ebbene, ora sono qui. Dopo imprese eroiche degne di nota, l’avatar si ritova ad affrontare una prova mai vista: ritrovare Toph, maestra del dominio della Terra, la ragazza più testarda dell’universo conosciuto, sconosciuto e parallelo, la mi...Tophy. Sarà una fortuna trovarla prima di domani…
"Tooooppph, Tooo- agh, cough" E le sorprese non finiscono qui. Un tsunami fatto di terra, acqua e qualche foglia, si riversa su di me e, per effetto della fisica, anche dentro la mia bocca aperta. E nel caso non lo sappiate: il fango non è il mio piatto preferito, è troppo...fangoso.
"Puah!" sputo l’ultima porzione di fango dalla mia bocca "Perfetto, sono ricoperto di fango, il mio sogno dorato…" dico con evidente sarcasmo per qualsiasi essere
"Si, lo so, non è meraviglioso?" però Toph il sarcasmo oggi non lo percepisce....un momento...TOPH?!?.
Prima o poi mi verrà un infarto se non smette di apparire come il fantasma Formaggino…..dove siamo? Bene,  lasciate che vi spieghi mentre mi tolgo il fango dalle orecchie e osservo Toph nuotare a stile libero nella sua fangosissima piscina fai-da-te.

Flash back

"La Nazione del Fuoco"
"La Nazione del Fuoco?"
"Si, la Nazione del Fuoco"
"Ma siamo più vicini al Polo Nord, ad Omashu....o Ba Sing Se"
"Non vedo bene nel ghiaccio, quel re pazzo di Bumi mi dà i brividi e Ba Sing Se….è ovvio che potrei andare lì a nascondermi dai miei genitori…."
"Però…."
"È il momento che si abituino a ricevere le tue visite. Dopo tutto sei l’avatar"
"Ahhh, però-"
"Bene Appa, sai dove devi andare"
"Muuurrrrr"
"Appa, perchè le dai retta??"
"Mur?"
"Anche tu? Beh, almeno ho Momo dalla mia parte....vero?"
"Squeek"
"Come sarebbe a dire, Toph ti comprato!?"
"Squeek !!"
"Con delle noci?? Come siamo caduti in basso"
"Accettalo piedi rapidi, la maggioranza vince….e noi siamo una democrazia"
"NOOOOOOOOOOO--- AHI!!!" Tecnica segreta della scuola Bei Fong: il pugno silenziatore di idioti.

Fine del flashback
 
Ed è così che si è deciso il nostro destino: la Nazione del Fuoco, la nazione che ha visto nascere Roku. L’unico posto in questo mondo in cui le mie visite non sono particolarmente gradite, ma che cosa posso farci? È Toph che decide la destinazione (con Appa e Momo), e come lei ha detto, questa  è una democrazia (e sinceramente, ho un po’ di paura nel mettermi contro l’unica ragazza capace di ucidermi…) inoltre è una buona occasione per salutare Zuko e Ka……e Katara….se non sbaglio le loro nozze saranno tra poco….ahhh, e vabbè!! Questo non spiega dove siamo davvero….
"Bene, pulito come prima" conoscere il dominio della Terra può risultare molto utile. "Toph è ora di- Splat!"
No, non è come credete, non ho detto che era la ora di ‘splat’, quello era il poco elegante  suono causato da una bolla di fango esplosa sul mio (pulito) petto.
"Andiamo piedi rapidi, divertiti una volta tanto!"
"Divertirmi? Prrrfff, io mi diverto sempre. Dopo tutto stavo per morire schiacciato da una folla di fans zombi. Ho sempre detto che sono malvagi per natura, possono vedere la paura sul tuo volto e seguire il tuo  odore a un continente di distanza. Loro vogliono il mio cervello, sono l’esercito dei non-morti !! Sempre affamati, sempre in cerca di cibo, di carne fresca !!! Mentre siamo qui a parlare loro mi stanno cercando per mangiarmi, ma io non mi lascerò trasformare in un non-morto, SENTITO, MAIII !!!!
"Aang, stai bene?"
"Oh, l’ho detto a voce alta?"
"Eeeeeeeeeeeeeee, si"
"Scusa"
"Comunque, ti dicevo: impara da Momo, guardalo. Lui si che sa divertirsi" la mano della mia maestra mi segnala il mio piccolo amico che affonda nelle oscure profondità del fango  "Guarda come sguazza nel fango, nuotando come se la sua vita dipendesse da quello"
"Hai ragione, mi devo rilassare un po’" le dedico un sorriso pentito per il mio precedente delirio.  Mi sono lasciato prendere per il momento "Sembra che stia annegando nel fango" osservo mentre continuo ad ammirare l’emozione e la forza con cui Momo sguazza nella piscina di Toph.
"Oh" esclamiamo noi due nello stesso istante
Toph può anche essere la migliore dei maestri del dominio della Terra ed io l’avatar, però la realizzazione che Momo stava davvero annegando è tardata un po’ ad arrivare. Ovviamente dopo siamo corsi a salvarlo.
"Momo!" e grazie alla prontezza di riflessi di Toph, Momo esce dal fango sparato fino alla terra secca e dura.
"Stai bene amico?"
"SUEEEEEEK!!"
"Ci dispiace però…"
"Squeeek"
"Ehi! Niente parolacce Momo. Ho già detto che ci dispiace"
"squeek" atto secondo, Momo se ne va (indignato) volando via da qui.
"Toph"dico girandomi verso di lei, immersa fino alle spalle. In un certo senso è stata colpa sua (cough, tsunami di fango, cough).
Lei semplicemente mi guarda in modo molto innocente, alza le spalle e sussurra un: Ups?
"Bene, ti dico solo una cosa" e un sorriso malvagio (e raro) appare sul mio volto.
"Cosa?"
"Splat"
"Splat?"
Splat, una palla di fango si schianta contro il collo diToph. Una dichiarazione di guerra in piena regola.
"Ora vedrai, piedi rapidi" e con un movimento veloce ed un sorriso divertito, nasce un altro tsunami di fango. Per fortuna ho imparato a fuggre da cose più grandi, pericolose ed infiammabili. Scanso lo tsunami, e lo sento frantumarsi dietro di me con un murrrr soffocato. Risultato: un appena arrivato Appa con una maschera di bellezza
"HAHAHAHAHA" comincio a ridere del  mio amico peloso "HAHAHA….Appa, cosa vuoi fare? Appa, Ap-…Oh, oh" non è stata una cosa furba ridere di lui.
Un vento improvviso(creata dalla coda di Appa) ci lancia un po’più lontano in questo ordine: Toph, dopo io, fango, alcuni alberi e altro fango. Risulato: un perfetto dolce gigante di fango con ripieno di Taang.
"Toph, stai bene?" dico al viso della mia maestra dopo essermi pulito la faccia e aver trovato la sua in mezzo a tutto quel disastro.
"Aang!!"
"Che, succede!?"
"Non posso…!!"
"Cosa?!"
"Non posso vedere" e un piccolo sorriso spunta sul suo viso
"ha-ha, che divertente. Ed io che ero pure preoccupato"
"No, sul serio"
"Cosa??"
"Se mi ridassi il mio spazio personale lo apprezzei, davvero"
"Ah"
Stavo già cercando una soluzione quando uno strano grido di battaglia (SUEEEEEK!!) suonò nell’aria e, come avrei scoperto poco dopo, un certo lemure mi colpì la nuca, facendo in modo che il piccolo spazio tra me e Toph scompaia….e in quel momento le nostre fangose labbra si sono incontrate. Mi sembra superfluo aggiungere che i nostri occhi quasi escono dal cranio per la sorpresa. Sarebbe stato molto bello, quasi come per una fanfic (ah ah ah.....ah?), se  non fosse stato così incomodo, fangoso ed inaspettato, e per il colpo in testa..…e l’uscire di scena volando per reazione di Toph e la caduta, e il dolore, e…..beh, avete capito.
 
 



 
Nota della Traduttrice:


Chiedo venia per il ritardo. –stop
Questo capitolo è stato tradotto di fretta –stop
Ditemi se ci sono errori –stop
Commentate –stop
La smetto di scrivere come una scema –stop
Al prossimo capitolo.

Stop.

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Capitolo 16
*** Una giornata normale ?? ***


Ed è per questo, mio caro Watson, che posso dedurre che questo è un nuovo capitolo (Come invidio la pipa di Sherlock Holmes….)
E adesso un capitolo che piacerà a tutti voi!!! (Credo…..)





 
Una giornata normale ??
 
 
TOPH POV

Schifo, questa è la parola che meglio descrive questi momenti. Un largo e schifoso silenzio accompagnato da una tensione che si sarebbe potuta tagliare con un il bordo di un coltello vecchio, ossidato e con il filo completamente rovinato. Dopo essermi pulita e aver ritrovato Aang (mi prendo la responsabilità del mio calcio) siamo tornati alla radura, non senza prima essermi vendicata di Momo (MuahHA hA Ah Ah ha Ha Ah. Devo praticare la mia risata malvagia) e ora circaaaaa......credo…... 30 minuti dopo siamo ancora qui seduti. E ci stiamo guardando di sottecchi senza trovare il coraggio di proferire parola.
"Beneeee…" dico, nel invano tentativo di rompere il silenzio "non è così grave"
"Dopo tutto è stato un incidente" dice Aang nervosamente grattandosi la testa.
Silenzio di nuovo.
"Bene" mi sorprende non essere stata l’unica ad alzarmi e a proferire quella parola.
"Prima tu" parliamo di nuovo all’unisono… come quelle strane novelle che Sokka ci legge a voce alta. Brrrr, mi danno ancora i brividi….
"Prima te!" le nostre dita puntano l’altro sincronizzate.
"Allora io!" Qualche spirito ci starà prendendo per i fondelli, e magari si sta anche scompisciando dal ridere mentre noi siamo qui imbarazzati.  
"Eh…tu…..io…..arghh!" e tutti e due alziamo le braccia verso l’altro.…come se tutto questo non fosse già strano di suo....
"È Strano." Dico evitando di farmi precedere da lui.
"Si" E adesso torna a regnare quell’incomodo silenzio, portando di nuovo il ricordo del nostro breve e fangoso bacio . Troppo reale e recente per i miei gusti.
"BASTAAAAA !!" Oooohhh, nooooo. Stiamo di nuovo  parlando sincronizzati.
 "Perchè a me?"
"Aang/Toph smetti di ripetere quello che dico!"
"Meglio se ce ne andiamo"
Tutti e due annuiamo. Riprenderemo questo discorso quando la situazione sarà meno...strana



 
Il vento mi colpisce la faccia, sembra tutto così irreale...ma da quanto stiamo volando? Forse da 15 minuti. Non credete che perchè sono cieca io non abbia notato le occhiate nervose e veloci di Aang. Veramente anch’io sono nervosa, ma tutti questi minuti mi sono serviti a riflettere e sono arrivata ad una conclusione:
"Tutto questo è colpa tuaaa !!!!" e non posso più trattenermi dal dirglielo in faccia.
"Come? E perchè?!" accidente a piedi rapidi...
"Non tu, testa di rapa, LUI !!!!" e il mio dito tocca il pelo di Appa. "Tu e quel lemu- oh oh" oggi ci sono stati troppi oh oh.... troppi.
"Che succede Toph?"
"E Momo?"
A 15 minuti di volo di Appa, nel bel mezzo del bosco, si può sentire un lamento lontano, qualcosa come: squuueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeekkkkkkkkkkkkkkkk. E questo lamento viene da un lemure sotterrato nel fango fino al collo, ovviamente dimenticato dai suoi ‘amici’.



 
Acqua. Una parola normale per qualsiasi persona. Qualcosa di indispensabile per tutti ed, entro certi limiti, una cosa buona. Per tutti eccetto Toph. Certo, anche lei beveva e si faceva il bagno (qualche, qualche volta) però di passare un po’ di tempo in questo liquido vitale nemmeno ci pensava.
 "Non so perchè ti ho dato retto piedi rapidi"
"Andiamo Toph, sbrigati!"
"Certooooooo. "   
 "Davvero?? "
"Anche no"
"Se solo non fossi così testarda…" disse Aang in un sussurro
"Come?"
"Niente"
Vi chiederete perchè due fuggiaschi si stiano trastullando tra bei discorsetti e nuotate. Beh, mettiamola così:
Aang: Guarda, un lago! Possiamo scendere?
Toph: No, Momo ci ha già fatto perdere tanto tempo.
Momo: Squeeekkk!
Toph: Te la sei cercata tu…
Aang: Andiamo Toph! Sento della terra persino nei luoghi che non sapevo nemmeno che esistessero!
Toph: È colpa tua se non sai pulirti con il Dominio della Terra come si deve.
Aang: Non è come farsi un bagno…
Toph: No infatti, è 20 volte più veloce....!!
Aang: Per favooooore! E poi fa un caldo...
Toph: No
Aang: Siiiii?
Toph: N.O.
Aang: Per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore.
Toph: Non puoi continuare all’infinito...
Aang: Per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, IO POSSO, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore, per favore….
Toph: VA BENEEEE !!!!!
 
TOPH POV
 
Bene, siamo atterrati nei pressi di questo stupido lago. Non so che c’è di male nell’avere un salutare strato di terra addosso... Beh, già che ci sono potrei rinfrescarmi un po’, il caldo sta per soffocarmi. Bagnarmi i piedi non mi ucciderà, quindi mi siedo sulla costa e mi bagno i piedi. Ahh, che fredda e meravigliosa sensazione quella del freddo che si espande dalla punta dei miei piedi al mio cuore, che sollievo.... forse non è stata una cattiva idea quella di darci una rinfrescata, Aang dopotutto potrebbe avere un cervello non fatto completamente d’aria.
 "Kawuabonga¡¡"
"Uh?"
Atto secondo: uno tsunami (stavolta d’acqua) m’investe in pieno, con una conseguente io molto bagnata.
"Grazie Aang, proprio quello che mi mancava"
"Uh?"
"Adesso i miei vestiti sono completamente fradici" Non ho niente contro l’essere stata rinfrescata in quel modo, ma è estremamente faticoso camminare con i vestiti infradiciati.
 "Potevi avvertire"
"Mi dispiace" e un lemure (molto arrabbiato con me) si posa sulla sua spalla.
"Non importa"
"Posso provare ad estrare l’acqua……. se vuoi"
"Nah, meglio lasciare che si asciughino al sole…. Tanto stavo già pensando nel darmi una rinfrescatina"
Ora la mia camicia pende da un ramo dell’albero insieme alla camicia di Aang e presto la seguono i miei bracciali dei miei piedi e braccia. Per nessuna ragione mi toglierò i pantaloni. Non che io mi vergogni…. No, non è come credete, io mai, no, mai mai mai. Vi ho già detto che non è come pensate? È solo che è più di quanto Aang debba vedere in tutta la sua vita. Lui non è forse un monaco? NO??
"A-Ah b-bene" Gli sta tremando la voce?
Sento Aang abbastanza agitato. Sarà per vedere...…me? Non è come se non avessimo avuto questo tipo di convivenza prima, ricordo di aver già nuotato con lui con questi vestiti, anni fa. Che cosa gli prende? Non abbiamo fatto niente di imbaraz…. Ahh, giusto. L’immagine mi sta già tornando in mente.....però la colpa era di Momo, mica nostra! E in fondo è stato solo un b…b-b..bac… beh, insomma quello, voi sapete cos’è stato. Santi Avatar, tutto questo pensare mi sta facendo salire uno strano calore alle guance…come che si chiama? Arrossire. E a me non piace. Beh, questo si può risolvere nella maniera più civilizzata, logica e matura possibile. Con tutta la tranquillità di questo mondo vado verso un albero qui vicino, afferro il tronco con ambedue le mie mani e……..comincio a colpire ripetutamente la mia fronte sulla sua superficie.
"T-Toph?" thump
"Che- thump –vuoi?" thump
"Chethump - fai?"
"Io- thump- niente"
"Ooo- thump -oook"
Visto, è andata bene, no? Aspettate-thump-ok, adesso va bene. Mi avvicino all’acqua con cautela. Nonostante tutte la lezioni di Katara sul nuoto, se vado in acque troppo alte inevitabilmente rischio di affogare. E non ho voglia di farmi salvare da piedi rapidi, per ovvi motivi. Mi fermo in un buon punto, quando la terra sotto i miei piedi comincia a muoversi (e non per cause naturali…Dominio della Terra, per essere precisi…) e cado in acqua, bagnandomi ancora.
 
"Hahahahaha!!" ascolto attonita la risata divertita dell’avatar.
"Squeek" e quella del lemure (non sapevo che i lemuri potessero ridere)
Me la pagherete Aang, tu e il tuo lemure.
 
 
 
 
 
 


Nota della Traduttrice:
Sono un verme, pestatemi.
Da oggi pubblicherò ogni venerdì, sarò più regolare.
Sono ancora un verme, fate in tempo ad uccidermi.

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Capitolo 17
*** Sensazioni ***


Sensazioni
 

 
 
 
Aang POV

Ignorando il suo improvviso bisogno di sbattere la fronte su un tronco d’albero, Toph comincia a comportarsi da bambina curiosa avvicinandosi all’acqua e bagnando prima un piede e poi l’altro…come è tenera, viene voglia di abbracc…ehm, viene voglia di aiutarla, non fraintendete.
 
Certo che se fosse meno testarda avrebbe già imparato a nuotare.
 
Buttala
"Uh, hai detto qualcosa Momo?"
"Squek?"
"Scusa, pensavo avessi parlato..."
Buttala in acqua, sarà divertente.
È definitivo, ormai ho perso la testa, mi manca una rotella, sono completamente pazzo!! Sapevo che nessuno sarebbe potuto rimanere incolume dopo aver combattuto con l’intera Nazione del Fuoco, il mio nemico per eccellenza -il buon vecchio Ozai- e essere sopravvissuto per miracolo ad un fulmine lanciato da Azula la Terribile. Nemmeno l’avatar può arrivare a tanto.
"Ciao..." dico al mio cervello...solo in caso di personalità multipla. Però l’unica risposta è una balla di fieno che rotola nel deserto della mia mente, bene, meno male……..Splash!
 
….
 
Perché, PERCHÈ LO FATTO?? Per quale causa-motivo-ragione-circostanza ho buttato Toph in acqua?? Non lo so, date la colpa al lemure….è una cattiva influenza.
Però non c’è niente di male nel fare piccoli scherzi agli amici, vero? VERO? E dato che questo scherzetto alla dominatrice più terrificante della Terra probabilmente mi costerà la vita, tanto vale godersi questi ultimi istanti di felicità.
"HAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!"
"Squeeeeeekkkkkk!!!!!!!!!!"
Adesso corri per la salvezza, ragazzo.
"Uh?" Non so cos’era questa voce; forse dopo tutti questi anni il mio lato malvagio si è finalmente impadronito di me, o forse sono solo impazzito. Ad ogni modo capisco subito perché devo correre. Toph emerge da le profondità, il suo pettinato si è disfatto e i suoi morbidi capelli le danzano intorno come serpenti mentre fuori esce dall’acqua, coprendole la faccia (il che provoca altre risate da parte mia). Con tutta la pazienza e la calma che riesce a mantenere, (molto poca temo….la sua mano sta tremando e sicuramente non di felicità) si toglie il velo nero da davanti lasciandomi scorgere la sua espressione furiosa.
Smettila di ridere e corri, ragazzo mio.
"HAHAHAHAHAHAHA!!!!!!"
"TU.MORIRAI.     ORA     "
CORRI IDIOTA!!

 


 
 
"Vola più veloce Momo!"
"Aaaaaaaang, torna quiiiiiiiii!"
Perché quando faccio uno scherzo a Toph finisce sempre così? È stato tutto un ridere e divertimento, almeno per i primi trenta secondi. Fino a che una roccia affilata non è volata verso la mia testa minacciando di tranciarla di netto, e in verità a me piace il posto dove si trova adesso. Mi fa sentire completo.
"Tutto questo è colpa tua Momooooooo.......!      Momo?" Poso scommettere tutto ciò che ho (veramente no, sono un monaco io) che fino a qualche istante fa era al mio fianco.
"SQUEEEEEEEEEEEK!!"
"MOMOOOOOOOO!!"
Dimentica il lemure, nessuno scappa dalle grinfie di Toph…
"Grinfie …?" peccato che un albero abbia deciso che quello era il momento adatto per sbattermi in faccia un ramo e farmi cadere inesorabilmente a terra.
"Ouch"
Hai avuto fortuna....
"Fortuna dici ?!? Quasi mi rompo la testa e Toph vuole farmi a cubetti!"
Stavi per cadere in un fiume, dove alla fine avresti trovato una cascata... che, conoscendo l’autore, avrebbe avuto al fondo file di rocce aguzze.
"Ahh, okay...... da quando io rispondo alle voci nella mia mente???.........Autore?"
Non hai pensato che fosse meglio idratarsi invece di fare un bagno freddo, in giorni caldi come questi?
"Eccooooo, si....qualche volta..."
Questa è la tua risposta
"Allora non sei altro che una visione per mancanza di acqua?"
Preferisco il termine “essere fittizio”
"……. Una allucinazione?"
Mmmha, si, una allucinazione.
"Ah, bene"
A proposito. Ti farà male, molto male.
"Chi?"
Lei
E per lei  intendeva una Toph con pochi vestiti che si avvicinava rapidamente, il viso arrossato, i capelli bagnati appiccicati al suo volto, i vestiti aderenti. E i suoi occhi. Santo Roku, che occhi i suoi. Sembrano volermi mangiare vivo, mi investono con la loro forza che, nonostante il colore vitreo, esce ugualmente dirompente. Dio, quanto mi piacciono i suoi occhi. Quella luce la rende così bella…. e sexy ??
 
Però credo che mi voglia ancora quartare.
 
Ciao
"Prima mi metti nei guai e poi mi abbandoni?"
Ma non ho il tempo di sentire la risposta, una roccia si è appena schiantata ad un palmo da me. Non c’è luogo dove nascondersi: dietro di me un fiume infernale che mi porterà ad una cascata mortale, davanti solo Toph infuriata.
 
Credo che sceglierò il fiume della perdizione.
 
Però sembra che Toph abbia altri piani per me. Mi sta guardando con uno sguardo… no, aspetta, non vorrà mica….??
"Toph, non farloooo !!"
"Aaaaaannngg!"
"Toph…!"
Troppo tardi. La mia maestra del dominio della Terra m’investe in pieno, facendoci cadere nel fiume –quello infernale. Però questo non la ferma nel tentare di strangolarmi.
"Agh -T-Toph -casc- agh-cascata"
Per fortuna mi ha capito......ancora una volta troppo tardi. Diciamo che mi capito quando ha sentito il cuore salirle in gola e i suoi capelli sfidare la legge della gravità.
 E il suo abbraccio omicidio si trasforma rapidamente in un abbraccio tremendamente forte.
Che mi schiaccia il viso sul suo petto.
Sul SUO petto !!!!
"AAAAAAAAHHHHHH!!" Mi metto a gridare anch’io, mentre continuo a riflettere sul mio comportamento maniacale.
"TIRACI FUORI DI QUIIII !!!!" mi grida all'orecchio Toph
"AHHH?? !!"
"TU SEI L’AVATAR IDIOTAAAAAA !!!!!!!"
Ah, sí, me ne ero dimenticato. Però non sono abbastanza concentrato, anche se sono l’avatar, nemmeno io rimango impassibile a questa situazione, questa posizione !! Ma se voglio sopravvivere, ci devo almeno provare. Subito domino l’Acqua per creare uno scivolo che dovrebbe alleggerire la nostra caduta verticale, ma non so se funzionerà per due persone. Cosa posso fare?? Beh, se lo sapessi non sarei qui a chiedermelo. E così faccio la cosa più logica.
"AIUTOOOOOOOO!!!!!" invocare un aiuto miracoloso. Al che Toph, nel mezzo del suo terrore, mi dedica un’occhiataccia arrabbiata e confusa (e probabilmente non mi ha picchiato perchè era troppo occupata a stringermi). Credo non ci siano molte persone disposte ad aiutarci al momento. Il che mi porta a formulare una domanda dai tratti filosofici. Perché cavolo ogni cascata deve avere il suo apparato di rocce affilate?
"PUFFF!!" È la fine. "Siamo morti?"
"Murrrr"
"APPA!!" gridiamo all’unisono.
"Grazie amico!"
"Per un istante ho creduto che sarei morta abbracciata ad un idiota"
"Si, io… HEY!"
"A proposito di quello…"
"Uh?"
"Adesso puoi lasciarmi" meno male che non riesce a vedere il mio imbarazzo....
"Ah"
Cattiva idea quella di buttarla in acqua. Ho rimediato solo dei lividi, una paura mortale e delle sensazioni mai provate, quasi da pervertiti. E, tanto per cambiare tema, senta una voce nella mia testa ridere a crepapelle.
 



 

E proprio quando le cose sembravano voler andare finalmente per il meglio, torniamo alla radura e cosa vediamo?
Un branco di scimmie che si stanno spartendo i nostri indumenti, e che proprio in quel momento si stanno sorteggiando la camicia di Toph…. Uno dice sempre che ormai ne ha viste di cotte e di crude, fino a che un giorno non troverà dei cani giocando a poker e fumare, o nel nostro caso, delle scimmie vestirsi con i nostri abiti. Il mondo no finirà mai di sorprenderti.
Allucinazioni, ricordalo Aang.
"Grazie Momo"
"Conchi parli, piedi rapidi?"
"Con nessuno"
"Ehi, ma quella scimmia sta usando i tuoi pantaloni?"
"Temo di si..."
"Hahahahaha, scommeto che ti somiglia!"
"Si Momo, dovrei dirle che due scimmie stanno per strappare la sua camiccia, ma...."
"Che cavol-…? HEY, LA MIA CAMICIA!!"
E le scimmie fecero ciò che ogni scimmia dotata di buon senso avrebbe fatto per la sua sopravvivenza: scappare da Tophusaurus Rex, il più grande predatore mai conosciuto. Quel che Tophy non mise in conto è che nel scappare le scimmie avevano dimenticato il gradito dettaglio di mollare le nostre cose.
"Tornate qui, ladri!"
"Toph, non credo torneranno..."
"Ma ci hanno appena rubato i vestiti, come puoi essere cossì tranquillo?"
"Ecco, ho dei vestiti di riserva"
"Beh, io no stupido piedi rapidi. Mi hanno appena rubato il mio unico vestito"
"Ti posso prest...."
"Nemmeno nei miei peggiori incubi, preferisco rimanere così"
"…."
 


Cheeeeeeeee ???!!!??

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Capitolo 18
*** Dormi, Tophy, dormi... ***




Dormi,  Tophy,  dormi...

 
 


 




 


 
 




 
Toph POV
 


 "Andiamo Toph, accettala"
"No"
"Non hai nient’altro da usare, e poi sarà soltanto per un giorno"
"No, sarò ridicola" Vi immaginate me che indosso i vestiti di Aang? Di questo passo perché non mi faccio tatuare delle frecce blu ?
"Potresti prendere freddo"
"Freddo? Freddo piedi rapidi? Fa così tanto caldo che potrei cuocere una bistecca sulla tua stupida testa vuota"
"Ehi calma... non ti scaldare.... "
 

....
 

E adesso sono qui.

 
Ubriaca e pazza.*
 

No coscienza, non ti voglio più sentire okay? Moltiplicati per zero e sparisci.
 

Razza di scorbutica…
 

Bene, e adesso? Essere troppo scoperta sta favorendo il popolamento di punture dovute a zanzare sul mio corpo, ma non è tanto questo che mi secca quanto il rumore che fanno quei dannati moscerini. Sapete quel ronzio fastidioso? Bene, e adesso immaginate di avere un super-udito (ovvero moltiplicate il rumore x 1000….). Mooolto fastidioso, vero? E purtroppo il mio problema non si può risolvere con un semplice velo**……


"Come faccio a dormire?"

 
Ma il sonno comincia ad avvolgermi e i miei occhi cominciano a chiudersi. Poi sento del calore sulle mie gambe, poi sulla mia pancia ed infine sul viso.
Sta albeggiando, ed io non ho dormito !!!!!!!!!


"No, no... Percheeeeeeeeeeé?"
 





AANG POV
 



"Toph è ora di svegliar.....Toph?"
"AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!"
"Lo prenderò come un: sto arrivando."


Sembra che Toph non abbia dormito bene (Ma và! Quale brillante deduzione....), e come se l’urlo no fosse già una prova della sua stanchezza, comincia a strisciare/trascinarsi verso Appa, senza nemmeno la volontà/foorza di sistemarsi e mostrare un minimo di decoro.


"Veloce piedi rapidi, prima arriviamo alla Nazione del Fuoco, prima dormirò in un letto vero"
"Va bene"
 

Subito salto su Appa mentre Toph si siede al suo solito posto, bofonchiando qualcosa. Riesco a vedere sulla sua pelle dei segni di punture. Mi ritrovo ad odiare le zanzare. Come possono aver tentato di macchiare la sua morbida e soave… Ma a cosa penso? Meglio se faccio qualcos’altro. Lascio le rendini e tiro fuori dalla mia sacca la Formula N.4 di Sokka. Basta dirvi che un bel giorno  Sokka si è messo a giocare con sostanza sconosciute, ed è uscito questo: una pozione multiuso. Cosa è successo alle prime tre? Credetimi, voi non volete saperlo, ho ancora gli incubi con quei effetti secondari.


"Prendi"
"Uh?"
"Per le punture" Toph prende la bottiglia in piena sonnolenza, ma questo non le impedisce di fare la più logica delle domande.
"L’ha fatta Sokka?"
"Ecco veramenteeeeeee....    Si"
"E dimmi quali sono gli effetti secondari?"
"Nessuno, Sokka ha detto di averla aggiustata"
"Come l’ultima volta?" un brivido percorre la mia schiena

"No, questa volta l’aggiustata d’avvero"


Dubbiosa, Toph apre la bottiglia, ne prende un po’ tra le dita  se lo spalma su una puntura. Tutti e due si aspettano il peggio, una emorragia, un’infiammazione, una reazione allergica, qualcosa. Però con nostra grande delusione. La puntura scompare Ha funzionato.


"Uao"
"Questo non me lo aspettavo, mi aspettavo una mutazione genetica, questo si, ma non....non quello"
"È  una sorpresa"
"E così Sokka si è infine reso utile"


Superato quel fatto incredibile, mi dirigo verso il mio posto sulla testa di Appa, con Toph allemie spalle che si spalma la crema sulla braccia… sul suo corpo… sul suo poco vestito corpo e…..SBAM!!


"Grazie Momo, credo di essermi lasciato andare" la mia mano massaggia la mia guancia rossa non solo per lo schiaffo, ma anche per il verso che stavano prendendo i miei pensieri.
"Squeek"
"Però potevi metterci anche  meno forza"
 
 





 




 
Sono estremamente annoiato. Toph non ha detto una sola parola in tutto questo tempo, perfino Momo mi ha tradito e si è addormentato. Vorrei girarmi e parlare con Toph, ma ho paura di affrontarla. Non di affrontarre il suo carattere, ma di affrontarla visivamente, non so se ci riuscirei. Questo viaggio sta andando di male in peggio. Prima la lotta di fango con quella relativa conseguenza imbarazzante, poi le scimmie rubano i nostri vestiti e per colmo Toph si rifiuta di mettersi qualsiasi cosa la possa coprire. Va bene che sono un monaco ma anche io ho i miei limiti e ultimamente Toph è riuscita a rendermi abbastanza nervoso, e il peggio è che non lo fa coscientemente. E adesso ho solo il gancio destro di Momo che possa restituirmi la ragione.


"Che mi succede?" Non mi ero mai sentito così a disagio con Toph (la prima volta, quando l’ho conosciuta, non conta) ed è colpa sua, si perché si rifiuta di indossare i vestiti che le presto, e anche perché è maledettamente orgogliosa.
"Muurrr"
"Cosa? La pubertà??"
"Mur"
"Nono dire sciocchezze, a me nono può succedere" Pfff, questo non è mica un romanzetto rosa…
"Murrr"


Bah, Appa non capisce niente. Non posso fare altro che voltarmi e vedere cosa non va. E così vedo Toph seduta e….dormiente.
Come è riuscita ad addormentarsi seduta? Beh, non può rimanere così, se non voglio un Toph di pessimo umore tra le mani. Abbandono nuovamente la testa di Appa per avvicinarmi alla mia Tophy, non mi importa dei miei strani pensieri o delle mie preoccupazioni. Potrebbe svegliarsi (è male) e che mi senta nevoso (più male) però se la lascio così rischia di cadere (il che sarebbe peggio)



"Toph" le mie mani sostengono le sue spalle
"Uhmm?"
"Ti sdraierò per farti stare più comoda" Meglio avvertirla, nel caso dopo si svegli e fraintenda. Lentamente la sdraio sulla sella di Appa e le metto come cuscino il mio sacco. Sembra così pacifica, così tranquilla.


"Hmmm"

Una ciocca della frangetta le solletica il naso, facendole assumere un’espressione troppo tenera che mi strappa un sorriso.
Attentamente le sposto la frangetta. Però la mia mano cambia rotta e si posa sui suoi capelli. I suoi capelli. Ora che ci penso non li avevo mai toccati….sono così soffici. Mi piace sentirli tra le dita, è una sensazione così piacevole. E prima che potessi rendermene conto eccomi li, guardandola dormire e accarezzandole i capelli. Non so perchè l’ho fatto, ho solamente seguito il mio istinto. Il suo respiro m’incantava, il lento scendere e salire del suo petto, il suono che faceva quando le scappava un sospiro, il movimento del suo nasino, la sua bocca semiaperta e la sua espressione così pacifica. Non avevo mai avuto un’opportunità come questa, vedere la mia Tophy dormire fuori dalla sua tenda di roccia e alla luce del sole.


"Hmmmm, Aang?" Per un momento il panico s’impossesa di me, solo per un secondo o due, se si sveglia potete cominciare a cercare il prossimo avatar….o forse no. Decido di fare la cosa più logica.
"Si?" Risponderle
"Mmgn, che fai?" Sembra mezza addormentata, per il momento non devo temere per l’integrita della mia persona.
"Niente"
"Ah, benee..." e torna a dormire. E io torno ad accarezzarle i capelli.
"Niente, non succede niente" E sorrido. Devo accetarlo: Toph è molto carina, anche quando dorme.
 
 
 




 


 
 


 
 


Nota Traduttrice:
 
 
 



*Riferimento ad una canzone molto famosa (e bella) nel Sud America, “Lamento Boliviano” dei “Toque D’Keda”, sarebbe:



Y ahora estoy aqui, borracho y loco
...
E adesso sono qui, ubriaco e pazzo


 

   **Si riferisce a quei veli che spesso si usano nei letti a baldacchino per proteggersi dalle zanzare.
 
 



Sono in ritardo di circa h23.30, in mia discolpa posso dire che ero all’ospedale. Spero solo che gradiate la traduzione, se ci sono errori ditemelo, e ascoltate la canzone, è davvero bella !! Eccola qui:         
http://www.youtube.com/watch?v=KA1it0UfdL0                      Godetevela !!

Au revoir !!! ^^

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Capitolo 19
*** La vita con Toph: Hawki ***


 
 
 
 
La vita con Toph: Hawki
 
 

 






 
 
 
É da molto che non faccio un capitolo come questo... completamente irrilevante….










Immaginate Appa solcando i cieli, sopra di lui un lemure dorme, una ragazza dagli occhi vitrei è attaccata alla sella, mentre nella testa del bisonte volante sedeva un ragazzo tatuato.

"Hey" Dice improvvisamente Toph con voce disinteressata

"Hmm?" Aang le risponde con lo stesso tono

"Credi che Sokka sia li?"

"Li dove?"

"Nella Nazione del Fuoco, testa di rapa"

"Beh, dato che è il matrimonio di sua sorella, credo di si"

"Ricordi che è successo l’ultima volta che siamo stati tutti insieme li ?"

"Più o meno"

"Credi sia ancora arrabbiato?"

"Perchè?"

"Lo sai. Per quello che è successo al suo falco."

"Ahhhhh"

"E allora?"
 



 
Flashback
 
 



"AAAAAAAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNGGGG!!"

"Uh?"

"AAAAAANNNNGGGGG!!"

"Toph…??"

Aang si alzò immediatamente, cercando di pensare al motivo per il quale la sig. na Bei Fong lo stava cercando. Fino a qualche secondo fa stava tranquillamente riposando sotto un albero, e ora si ritrovava a schermare il luogo per trovare una possibile fuga. Intanto la giovane dominatrice si avvicinava sempre più, e il ragazzo fece che nascondersi dietro le braccia aspettando il colpo, che non arrivo…. Si ritrovò invece tra le braccia una Toph in lacrime.

"Giuro che non l’ho fatto apposta, però lui, e allora quindi, e poi è caduto dal cielo e io!"

"Toph-" Aang non riuscì a finire la frase che Toph lo interruppe di nuovo.

"stavo solo camminado, senza sapere nemmeno dov’ero, solo questo, io non volevo fargli niente!"

"A chi?"

"Non so che è succcesso, io ero solo lì e poi il colpo al suolo e non si muoveva più e poi io volevo solo e poi ho provato ma lui non si muoveva e poi…!"

"TOPH !!" Aang la prese per le spalle restituendole un po’ di calma (per meglio dire, la scosse fino a calmarla). Mai nella sua corta vita il giovane avatar aveva visto Toph tanto agitata.

"Toph, non so di che stai parlando"

Un poco indecisa e con uno sguardo colpevole, Toph aprì le mani, rivelando all’interno un mucchietto ricoperto di piume. Ed Aang capì.

"Non può essere…."

"Si"

"Allora…"

"A-ah"

"Sicura?"

"Si"

"Che faremo, se Sokka lo scopre ci ammazza e sono un avatar troppo giovane per morireeeee  !!!!"

"Aang"

"Forse prima ci torturerà e poi ci scioglierà nell’acido, dovremo vivere come fuggitiviiiiii  !!!!!"

"Aang"

"Se gliene compriamo uno nuovo credi se ne accorgerà ??"

SBAM, la mano di Toph si abbatte sulla guancia sinistra di Aang.

"Calmati!"

"Grazie Toph, credo che davv-" SBAM. L’altra guancia di Aang si colorò di cremisi  "EHI; ERO CALMO!"

"Quello era per i miei nervi"

Dopo una breve discussione, Toph si ricordò dell’uccello tra le sue mani.

"Bene, e adesso cosa ne facciamo di lui??"

"Potremmo nasconderlo sotto terra, o bruciare le sue spoglie mortali"

"Che diremo a Sokka?"

"La vertità"

"Tu gliela dirai, piedi rapidi?"

"Potremmo parlargli insieme"

"Così se decide di ucciderci ci separeremo e uno di noi vivrà"

"A-ha"

"Spero insegua te"

Un silenzio incomodo li circondo per qualche minuto, poi Aang parlò.
"Andiamo" e insieme si incamminarono verso il palazzo.
 





 
 


Quella stessa notte Sokka felicemente mangiando (come faceva sempre) accompagnato dai suoi amici. Due di loro sentendosi particolarmente colpevoli. Non avevano avuto il coraggio di dire al loro amico la verità. Anche se lui se ne sarebbe accorto prima o poi… e lor stavano pregando perché fosse il più poi possibile.

"A proposito" disse Sokka gustando la zuppa "Qualcuno ha visto Hawki?" Tutti negarono con la testa. Aang e Toph più fortemente del dovuto. "Beh, non importa, tornerà prima o poi. Che c’è per cena?"

Una cuoca si avvicino con un sorriso gentile e un piatto coperto (cosa che non passo inosservata da Sokka), lo mise davanti al ragazzo e lo aprì facendo uscire un po’ di fumo e un delizioso odorino. A Sokka venne l'acquolina in bocca.

"Falc- Anatra all’arancia"


Dovevano pur disfarsi di Hawki in qualche modo. No?




Fine flashback





"Devo essere sincero con te Toph, credo che fargli mangia
re il suo falco non sia stata la migliore delle idee"

"L’hai suggerito tu, se non ricordo male"

"Era uno scherzo. Non pensavo l’avresti presa sul serio."

"Ma è andata così! Sokka ha smesso di mangiare carne, questo equivale a: Ti ucciderò mentre dormi. In Sokkaslovacco"

"Sokkaslo-che?"

"Sokkaslovacco. Me lo sono appena inventato"

"Si, va bene, quello che vuoi. Comunque non credo sia ancora arrabbiato con noi. E poi è durato un solo giorno senza carne"
"Sarà tua la culpa, piedi rapidi, se nel bel mezzo della notte mi sveglierò con un coltello che punta verso la mia gola alla luce della luna e lascerò chiaramente scritto nel mio testamento che sarai tu quello che mi dovrà ripulire dal sangue che colerà dal mio corpo, dopo l‘incidente. Sempre se Sokka non occulterà il mio corpo prima. "

"…sai, potevi anche non entrare nei dettagli."

"E dire che era ancora una descrizione ‘soft’"
 







Qualcuno vuole del pollo?

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Capitolo 20
*** Brusco risveglio ! ***


 

Brusco Risveglio !














Si sconsiglia l’uso di sostanze nocive alla salute mentre si scrive una fanfic… ne può uscire qualcosa come questo (dite NO alla droga):



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Aang POV
 


 
È la fine, il cammino per me finisce qui. Tento di nascondermi dietro una roccia dal mio fatale destino, cosa inutile per altro, perché lei prima o poi mi troverà. Posso ascoltare i suoi passi avvicinarsi, sta arrivando e non so dove fuggire. Il mio rifugio è diventato la mia prigione. Sta arrivando, Momo mi ha abbondato ed Appa ha disertato. Un brivido percorre la mia schiena in tutta la sua lunghezza, il mio cuore batte troppo forte in questa oscurità rivelando la mia posizione, rimbombando nel silenzio….  è qui.
 
"AAAAAANNNNNGGG!!"
 
"AAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!"



 
Flashback

 
Eravamo atterrati in un’isola per far riposare Appa. Io ero ancora preda dell’incantesimo della Toph dormiente senza avere nemmeno il coraggio di farla scendere dal dorso del mio amico. Tutto era cominciato nella maniera più innocente possibile, così cominciano i più grandi disastri della storia. Un vecchio saggio disse un giorno: Non ti rifugiare da ciò che è spaventoso, piuttosto preoccupati di ciò che è bello, poiché il pericolo più grande viene sempre da ciò che è più bello e soave. Ora so a cosa si riferiva. I suoi capelli morbidi mi hanno attratto, il suo viso sereno mi ha ingannato, era così… così…. così fragile, quasi una bambola di porcellana. Mi sono ritrovato a non poter più separare i miei occhi dal suo viso, dalla sua pelle, dal suo naso…. mi sono ritrovato a studiare i suoi gesti nel sonno, le sue reazioni alle mie carezze…. e poi i miei occhi si sono fermati sulle sue labbra. Erano labbra così invitanti, carnose, sembravano volermi invitare ad un incontro più intimo. Erano labbra che sapevano di lei, di Toph. E come preda di un incantesimo, con il mio buon senso spento e i miei sensi offuscati, mi sono avvicinato più e più a lei, al suo viso, alle sue labbra. Bramavo quel contatto. Erano bastati pochi secondi per sentire il suo respiro chiamarmi, chiedendomi di fare quel ultimo passo. E poi è successo. Il disastro. I suoi occhi si sono aperti senza preavviso, come se sapessero ciò che stavo per fare. Non ho aspettato, nemmeno per darle qualche tipo di spiegazione. Non appena ho visto i suoi pugni stingersi desiderosi di darmi un colpo difficilmente dimenticabile, ho capito che era il momento di fuggire. Sono subito sceso da Appa e sono scappato come se Koh stesso mi perseguitasse, reclamando il mio viso a gran voce.
 
"AAAAAAAAAAAAANG TORNA QUIIIIIIIII!!!!!!!!!"
 


 
Fine del Flashback

 
"C-c-ciao Toph" la mia voce trema, ma non lo posso evitare. Il mio mini-bunker non possiede più un tetto, grazie a Toph. È qualcosa di terrorifico.
 
"Aang" più che un gesto di cortesia, sembra che stia desiderando che la roccia tra le sue mani fosse la mia testa. E credetemi, quella roccia non se la sta passando bene.
 
"In cosa ti posso aiutare, he-he?'
 
"Potrei avere la tua testa in un vassoio d’argento?"  È stata la mia immaginazione? Giurerei di aver visto le sue labbra muoversi... e quel masso da dove l’ha preso? Nhaa, Toph sta solo scherzando (o io ho le allucinazioni) Toph non farebbe mai una cosa simile, ne uscirò come sempre, ovvero con alcuni (molti) lividi. Ne sono sicuro.
 
"Bla, bla, bla" Non la sento parlare, vedo solo le sue labbra aprirsi e chiudersi… le sue deliziose labbra. Ho mai detto che quando si arrabbia è proprio carina? Sarebbe meglio se non fosse arrabbiata con me., ma nella vita non si può avere tutto. In fondo a me piacerebbe conservare la mia integrità fisica e…
 
"Mi stai ascoltando?!" Beh, Toph mi ha fatto tornare alla realtà... alla terribile realtà. Anche se sono felice che il masso sia sparito. "Che hai da dire a tua discolpa?"
 
"È stato Momo!!" (a chilometri di distanza il suddetto lemure starnuta)
 
"Aang, usa la forza bruta, non hai scelta" La debole figura di Roku, appare di fianco a Toph.
 
"Usa il Dominio della Terra, fa più effetto. Te lo dice una esperta" Anche Kyoshi?
 
"Tu sei l’avatar, puoi farcela. Non sarebbe carino vedere nei libri di storia Avatar Aang: ucciso dalla sua amica-che-forse-amava in seguito ad un quasi-bacio" E adesso ci si mette…. minuto, tu chi cappero sei?
 
"Io sono Simba, il magnifico Re Leon-"
 
"Chi sei tu, e cos’è questa? Una riunione di spiriti !?"
 
"Uh?"




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TOPH POV
 
È ufficiale: piedi rapidi ha perso qualche rotella... molte rotelle. Ma guardatelo, sta parlando con persone fittizie! Forse tutti gli avatar sono fuori di testa. Meglio se abbasso la mia roccia e riposo un po’. Sembra che questa discussione andrà per le lunghe e non è divertente tormentarlo quando è distratto. Non si ottiene lo stesso effetto.
 
"Beh in effetti si, però sconfiggere Ozai era tutta un'altra storia"
 
"Piedi rapidi?"
 
"No, non posso ferirla! E per la centesima volta, non conosco nessun Fong Leng, perciò se te ne vai mi fai un gran favore. Accidenti, comincio a confondermi con tutti voi a parlare allo stesso tempo"
 
"Piedi rapidi?!"
 
"Perchè scappo? Ecco, Kyoshi, credo sia una reazione da dominatore dell’Aria"
 
"PIEDI RAPIDI?!"
 
"Santo cielo Toph aspetta un minuto, siamo nel bel mezzo di una importante discussione. Kyoshi insiste nel ferirti, Roku e un tipo strano si sono bevuti troppa acquavite aromatizzata alle fragole (non sapevo potesse accadere nel mondo degli spiriti) e stanno parlan do di una forza superiore o qualcosa di simile e questo tipo, ecco… come ti chiami scusa? No, non mi dimenticherò di nuovo il tuo nome. Pico Quon sta chiedendo informazioni per andare ad  Omashu"
 
"Potresti amabilmente ricordare loro che al momento sei occupato?"
 
"Bene, avete sentito Toph. Andatevene, forza… No Roku, io non bevo."
 
"Se ne sono andati?"
 
"Si, credo si si... Hirik, riesco a vederti da qui! Okay, ora si"
 
"Bene. Dove eravamo rimasti?" finalmente posso riprendere in mano il masso di prima.
 
"Credo qui: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!" Una espressione di terrore si dipinge nel suo viso mentre alza le braccia nel tentativo di ripararsi.
 
"Ah, sí" Continuo ad alzare il masso e mi preparo a schiacciare Aang… però non posso. Qualcosa non va.
 
"Che succede Toph?"
 
"Non lo so… semplicemente non ci riesco"
 
"Perchè? Che ti sta succedendo?"
 
"Credo che la magia sia svanita"
 
"Magia?"
 
"Si, lo sai, l’impulso. È più divertente quando non fingi"
 
"Uff, anche questa volta l’avatar Aang è riuscito a respingere gli impulsi omicidi di Toph Bei Fong, quindi la domanda è: riuscirò a salvarmi anche la prossima volta? A seguire…"
 
"Che stai facendo? Oh beh, non importa. Ormai ho appurato che non sei mentalmente sano"
 
"Come?"
 
"No niente, dicevo solo che quei tuoi spiriti sono davvero fastidiosi" Mi siedo su quella che era la mia  rocca omicida.
 
"Si, devo ammetterlo, sono parecchio fastidiosi" Ed Aang sin siede affianco a  me.
 
"Vedi? È meglio quando la tua attenzione è rivolta a... no, dimenticalo."
 
"Cosa volevi dire?"
 
"Niente"
 
"Sono sicuro che era importante"
 
"Non è niente"
 
"Andiamo Toph, dillo"
 
È meglio quando la tua attenzione è solo su di me. Volevo dirgli questo. Troppo fluff vero? E prima di rendermene conto un leggero quanto ormai famigliare calore si concentra nelle mie guance. Non mi piace questa sensazione, mi sento… esposta. Perché gli altri mi vedono arrossire e io no? Spero solo che Aang non se ne accorga.
 
"Volevo dirti che è meglio quando la tua attenzione è nel momento"
 
"Ah… a proposito, perchè mi perseguitavi?"
 
"Ecco, mi sono svegliata e trovato il tuo viso molto vicino al mio. E non mi è piaciuto" Anche se era più piacevole di quanto ammetterei mai "Ho pensato volessi fare certe cose senza il mio permesso"
 
"Cose?"
 
"Lo sai, le cose che fanno Sokka e Suki tutto il tempo" Già, se la passano a fare cose indecenti in pubblico.
 
"N-No Toph, c-come p-p-puoi pensare che i-io possa. No, io no, mai, no, no, MAI"
 
Terminata la nostra discussione mi alzo dando le spalle ad Aang.
 
"Ah, Aang" mi allontano da lui lentamente per poi dare un leggero colpo alla terra sotto ai miei piedi e il mio amico va a gambe all’aria.
"Lo sento che menti. Cambiando tema, mi presteresti la tua camicia? No voglio rischiare, con certi pervertiti in circolazione" Però solo per questa notte e solo per questo motivo.
 
Un avatar a testa in giù mi risponde coi battiti accelerati "La c-camicia dici? È n-n-nella mia b-borsa"












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