Frozen hearts

di Ellyna_Mel
(/viewuser.php?uid=41597)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Gelo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Salve gente!

Bene! Ho l'onore di presentarvi... una nuova fan fiction scritta in collaborazione con un nuovo membro di EFP^^
Si chiama " MisteriousBoy" ed è colui che ha ideato la trama di questa nuova fan fiction... rigorosamente Shonen Ai! ^^ ( non lo troverete nell'elenco autori, sorry!). Mi ha chiesto di scriverla e... ne sono più che felice! ^^
Bene! Adesso vi lascio a questa nuova storia!
Ciao!

*MisteriousBoy saluta le yaoi-fan*





Capitolo 1: Prologo



Era la prima volta, da quando avevano messo piede nell'istituto, che i tre ragazzini primi nella graduatoria trascorrevano una vacanza per conto loro, senza la compagnia degli altri ragazzi dell'istituto o dei professori.

Puro relax. Niente compiti, lezioni e tantomeno rimproveri da parte del preside... anche se di questi vantaggi, Near, non ne sentiva alcun bisogno... dopotutto non esisteva ragazzino più calmo e impassibile di lui nonostante la giovane età.

Era stato L stesso a chiedere al vecchio Roger di concedere loro una vacanza lontana dagli impegni scolastici... ed il preside non poteva certo rifiutare, dopotutto lo scopo dell' intero personale dell' istituto era quello di formare dei perfetti successori del giovane detective...

Avrebbero passato un' intera settimana in una villetta di montagna, in mezzo alla neve.
"Massima sicurezza" aveva precisato Roger.
L'edificio era ben sorvegliato, non si sarebbero dovuti preoccupare di nulla riguardo la sicurezza di quel luogo. Dopotutto non potevano certo far correre dei rischi a dei ragazzi così giovani...

Tra i tre, Mello era quello più infastidito da questo comportamento. Se c'era una cosa che non poteva sopportare era avere gli occhi puntati addosso... a meno che non si trattasse dei suoi voti scolastici e della successione, ovviamente. Poi era da considerare la presenza di Near, quel ragazzino simile ad un fantasma con cui avrebbe dovuto passare la vacanza... fortunatamente era presente anche Matt, il suo migliore amico. Lui forse era il più felice tra i tre geni. Lontano da Roger con il suo amato Nintendo DS, nessuno che gli impediva di nerdarsi tutto il giorno, nessuno che gli ordinava di fare i compiti e di non distrarsi durante le lezioni... nessuno che gli sequestrasse quella piccola consolle di cui era ormai dipendente.


Ci fu una frenata brusca, un lamento che proveniva dal cellulare messo in vivavoce che lo teneva in contatto con Mello.

< Mello, tutto bene?>

< Più o meno... ho battuto la testa, cavolo che dolore!!!>

< L' hai allacciata?>

< ...>

< Mello, mettiti la cintura!>

< No>

< Mello ho detto di metterti quella maledettea cintura!!!>

< E io ho detto di no! Ti ho già spiegato che odio essere tenuto fermo e poi sembrano camice di forza!>



Altra cosa che Mello non sopportava era il sentirsi tenuto d'occhio costantemente. Dovevano andare in vacanza a divertirsi... invece sembrava che ci fossero più misure di sicurezza che divertimenti: un esempio lo erano quelle cinture strette che il biondino si era slacciato poco dopo la partenza. Lo infastidiva sentirsi immobilizzato, era quasi una fobia.
Senza più ascoltare Matt, che dalla macchina dietro la sua continuava a ripetergli di allacciarsi le cinture di sicurezza, Mello si mise comodamente disteso, con la schiena appoggiata alla portiera della macchina.
Con una mano andò a frugare nello zainetto nero che si era portato dietro, estraendone una barretta di cioccolato fondente.

La addentò staccandone un morso... non vedeva l'ora di mettere piede fuori da quell'auto.



Le ore passavano lente.

Le tre macchine, una per ogni ragazzo, percorrevano, caute, le strade innevate di quella montagna.

Era un paesaggio assai suggestivo: montagne altissime la cui strada era finacheggiata da un burrone, la nebbia non aiutava certo ad infondere sicurezza, specie se si trattava di pomeriggio inoltrato, quando in inverno iniziava a farsi buio presto... dall'altro lato neve, neve e altra neve. Non si scorgevano luci se non quelle dei fanali di qualche macchina che ogni tanto passava nelle vicinanze.


Mello si era addormentato, con la carta della barretta di cioccolata accartocciata tra le mani e la schiena ancora appoggiata alla portiera. Dormiva profondamente.
Near era occupato a costruire uno dei suoi tanti puzzle bianchi...
Matt invece se ne stava a giocare con il nintendo DS, anche lui, abbastanza assonnato, rischiava di addormentarsi da un momento all'altro, stava giusto sveglio per finire la battaglia contro i Super 4 che durava da una buona mezz'ora.


Stava per terminare la partita quando, senza preavviso, la macchina su cui viaggiava frenò di scatto. La consolle gli scivolò dalle mani e finì a terra facendogli perdere il gioco.

Un' imprecazione uscì dalle sue labbra. Poi un forte rumore, un' esplosione.
Sentì la macchina tremare e fare velocemente retromarcia.

< Ma che... cosa sta succedendo?!>

< Deve essere esploso qualcosa...> Rispose Near. Si era messo in contatto con Matt utilizzando una ricetrasmittente messa a disposizione dei tre ragazzi, al momento separati.
Il tutto era una buffonata dal punto di vista di Matt, ma dopotutto aveva sempre pensato che quell'istituto fosse abitato da matti...

< Come fai ad essere così tranquillo mentre affermi una cosa simile?! Me lo spieghi una buona volt...> si bloccò sentendo una nuova scossa. Poi un boato.

Si affacciò dal finestrino scorgendo un cumulo di neve davanti alla macchina, esattamente dove fino a pochi istanti prima vi era la macchina di Mello.

L'auto era precipitata, spinta dalla valanga di poco prima.

< Mel... Mello!!!>

Matt si sentì gelare il sangue. Slacciò all'istante le cinture uscendo fuori, nonostante l'autisata continuasse a ripetergli di restare dentro. Il gelido vento lo fece tremare, la nebbia gli impediva di vedere bene dove metteva i piedi.

Raggiunse il bordo della strada affaccindosi cautamente sul precipizio.

Si sporse verso il burrone notando qualcosa di nero in mezzo a tutta la neve.

< No... non è vero... Near! esci subito dall'auto!>

< ... penso che la cosa migliore da fare sia aspettare i soccorsi, Matt.> rispose pacato l'albino, comodamente seduto ancora al suo posto con lo sguardo fisso fuori dal finestrino.

< Ma sei impazzito, forse?!>

< ...>


Volse nuovamente lo sguardo verso il precipizio cercando di vedere qualcosa.

Nulla...



Ancora non ne era certo, ma quella vacanza avrebbe messo a dura prova le loro capacità...







To be continued...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Gelo ***


 Buona sera … si lo so, è un’eternità che non aggiorno le fan fiction e dovrei farlo decisamente molto più spesso ma … come dire … un “virus” chiamato “ Blocco” ha infettato la sottoscritta e sto ancora combattendo contro esso … Ma riuscirò a riprendermi del tutto, è una promessa!!! * annuisce convinta *
 
Dunque, riguardo la storia ci son stati dei cambiamenti … purtroppo il mio collaboratore, colui che ha ideato con me la trama non ha più potuto collaborare, quindi la scriverò direttamente io ( basandomi comunque sulla trama ideata inizialmente con il mio collaboratore)… e ringrazio la mia collaboratrice di fiducia Lolly per avermi aiutato tempo fà con alcune informazioni da utilizzare più avanti nella storia.
Ultimo appunto, non so se possibile scriverlo qui, in caso chiedo scusa e prego le admin di farmi sapere in caso non fosse possibile, ma volevo informare i lettori di “Ripping Heart” e “Alone in the dark” che io e Lolly abbiamo creato un nuovo account di coppia in questi giorni in cui abbiamo trasferito le 2 storie, il nostro nome è “BitterMadeleines”, quindi se doveste trovare questo nome nell’autore delle storie, siamo noi! ^^
Detto questo, vi lascio al secondo capitolo!
 
 
 
 
 
 
 
Era strano come, qualcosa che fin da piccolo aveva sognato, adesso si stesse tramutando in un incubo...
Se c'era qualcosa che Mello aveva sempre desiderato fin da piccolo, quella era una vacanza in montagna sulla neve con mamma e papà... il suo sogno si era infranto la notte in cui essi vennero uccisi... non ricordava bene come, era piccolo all'epoca e quei pochi ricordi legati a quella notte li aveva quasi completamente rimossi...
 
Con gli occhi schiusi osservava il bianco che lo circondava. Forse avrebbe dovuto dare ascolto a Matt allacciandosi le cinture... o forse aveva fatto bene a non allacciarsele dato che, al posto del sedile dove stava lui vi era solo un ammasso di ferraglia... forse se non fosse stato sbalzato fuori dalla vettura, a quest'ora sarebbe morto.
 
 
Ma lui non poteva saperlo, il corpo giaceva inerme sulla neve, una macchia rossa sotto la testa rompeva l'armonia di tutto quel bianco che lo circondava. Sentiva la testa scoppiare dal dolore a causa di tutto quel ghiaccio a contatto con essa, ma lui non poteva muoversi, era come se i suoi arti fossero bloccati. I vestiti ormai umidi.
 
No, non poteva permettersi di morire... non lì... non in quel modo!
Aveva la sfida contro Near e... la successione di L!
Tentò di muoversi, rendendosi conto che, nonostante la volontà che riusciva a metterci, le sue braccia non si muovevano di un millimetro. Era come bloccato, come se il suo cervello non avesse più comando sul suo corpo...
 
 
Si sentiva come un giocattolo rotto, Mello.
Una bambola di cristallo foderata. Frantumata in mille pezzi di cui l'unica cosa rimasta semi intatta era la fodera.
 
 
Semi- intatta, certo...
 
Non poteva tralasciare quel piccolo particolare, il sangue che continuava a macchiargli la testa e che, poco a poco, gli stava facendo perdere i sensi...
Se si fosse addormentato non ci sarebbero state speranze. Non lì, non in mezzo a neve e ghiaccio.
 
Sarebbe morto assiderato.
 
 
 
Del liquido rosso macchiò il suolo bianco che regnava sovrano
"Brutto idiota! ti odio!!!"
"...”
"Ma come puoi essere così insensibile? Me lo puoi spiegare???"
 
Nel frattempo, nella strada dove tutto era iniziato, anche l'albino era riverso a terra, il labbro il inferiore sporco di sangue.
"Muoviti di lì! al diavolo le regole, adesso tu vieni con me!"
"Dobbiamo aspettare i soccorsi Matt, non puoi fare nulla"
"Ma ti stai sentendo? Mello è precipitato, non abbiamo idea di come stia e te e quei due idioti di autisti ve ne state impalati??? Come se non bastasse sono pure spariti! Son proprio bravi nel loro lavoro vedo, eh!"
 
Matt stava perdendo la poca calma che gli era rimasta. Era precipitato. Il suo amico era precipitato, i pochi adulti nei dintorni erano spariti e il loro compagno, Near , non aveva intenzione di muoversi dalla vettura.
 
 
"Io vado, fai come vuoi!"
Iniziò ad avviarsi, avvicinandosi nuovamente al burrone per trovare un modo per scendere. Sarebbe stato più difficile del previsto a causa della neve e del ghiaccio che coprivano ogni cosa intorno a lui, ma doveva farcela, non se lo sarebbe mai perdonato se non fosse arrivato in tempo.
Non potendo fare altro e non avendo alcuna intenzione di rimanere lì da solo, il più piccolo decise di seguire, anche se contro voglia, il compagno maggiore...
 
"Matt, se continuiamo la strada ci sta’ che troviamo qualche sentie..."
"Non se ne parla" lo interruppe " Non possiamo permetterci di allungare ancora di più la strada, dobbiamo scendere direttamente da qui"
"Hai intenzione di far trovare 3 morti al posto di uno?"
 
La voce di Near era piatta, non mostrava alcun sentimento, alcun tipo di preoccupazione per la persona che in quel momento si trovava in pericolo di vita.
Matt trattenne a stento l'istinto di prenderlo a pugni ripromettendosi che l'avrebbe fatto quando tutto sarebbe finito... ma che Near avesse ragione? che non fosse il caso ti rischiare anche loro finendo solo per rallentare il tutto?
 
 
" e va bene... basta che arriviamo lì in fondo, qualunque strada mi va bene... se accade il peggio ti spacco la faccia"
" E perché? La mia è una proposta , tu la stai accettando, quindi se accade qualcosa la colpa è anche tua..."
" Muoviti e chiudi quella fogna!"
 
Disse avviandosi. Near era sicuro stesse per mettersi a piangere.
 
 
 
La neve aveva ripreso a cadere lentamente.
Mello non riusciva a sentirla, ormai la sua temperatura si era abbassata a tal punto che non riusciva nemmeno più a percepire il suo tocco freddo che si posava su di lui.
 
Era una sensazione stranissima. Solo, lì in mezzo, come abbandonato da tutti.
Tentò nuovamente di muoversi, di tirarsi su, ma era tutto inutile.
Ormai non aveva più forza.
 
 
Proprio lui che odiava sentirsi bloccato, ora non riusciva a muoversi anche senza che ci fosse qualcuno a tenerlo fermo.
Che brutti scherzi fa il destino...
 
"Andrà tutto bene... qualcuno mi troverà, non tornerebbero mai indietro senza di me... non possono..." si diceva tra sé e sé il biondino a denti stretti, continuando a tentare di rimanere sveglio.
 
 
 
 
 
La vibrazione del cellulare risuonò nel silenzio della stanza
Due dita a raccoglierlo, portandolo vicino alla bocca del proprietario
"Si? ... capisco, manderò immediatamente qualcuno"
 
Chiuse la chiamata riponendo nuovamente il cellulare sul pavimento, portò un cioccolatino alla bocca e si alzò in maniera goffa dirigendosi verso la porta.
 
"Accidenti..." si bloccò di scatto mordendosi il pollice " mi sono scordato di dirgli di comprare i cioccolatini...".

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=383886