You and I, forever and always.

di Mils
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Guarda quel gabbiano, mamma. ***
Capitolo 2: *** Primo giorno di scuola. ***
Capitolo 3: *** Hai il talento di tua madre. ***
Capitolo 4: *** Mi piace la tua maglietta, sai? ***
Capitolo 5: *** Sta' lontano da mia figlia, è mia. ***
Capitolo 6: *** esattamente come te alla sua età. ***
Capitolo 7: *** sono solo il tuo Nicky ***
Capitolo 8: *** sei una vera amica, dems. ***
Capitolo 9: *** sarai un'ottimo papà ***
Capitolo 10: *** non troverai difetti in lei. ***
Capitolo 11: *** and i love you more that i did before, but.. you know that. ***
Capitolo 12: *** buonasera, signori jonas. ***
Capitolo 13: *** voglio solo qualcuno che mi ami non per la fama. ***
Capitolo 14: *** sei mia. ***
Capitolo 15: *** solo per dirti 'lui mi manca'. ***
Capitolo 16: *** 'tutto il mondo ha una cotta per miley cyrus' ***
Capitolo 17: *** dammi quell'affare! ***
Capitolo 18: *** è la figlia di Joe Jonas! ***
Capitolo 19: *** shh, va tutto bene ***
Capitolo 20: *** si, nicky, si! ***
Capitolo 21: *** aveva una risata così bella. ***
Capitolo 22: *** Mai quanto mi siete mancati voi due, principessa. ***
Capitolo 23: *** ci vediamo fuori, cattiva ragazza. ***
Capitolo 24: *** Per piacere, io sono Joe Jonas. ***
Capitolo 25: *** non importa quanti anni hai. ***
Capitolo 26: *** l'amore è la mia forza. ***
Capitolo 27: *** la chitarra è la migliore amica di un cuore appena spezzato ***
Capitolo 28: *** jump then fall. ***
Capitolo 29: *** ... non con mia figlia. ***
Capitolo 30: *** ho sempre avuto un debole per l'accento inglese. ***
Capitolo 31: *** padre. ***
Capitolo 32: *** .. quando una ragazza dice 'no', intende 'baciami'. ***
Capitolo 33: *** Non sarai mai sola. ***
Capitolo 34: *** ha preso anche quello dalla madre. ***
Capitolo 35: *** mi esce più spontaneo dirle 'ti amo'. ***
Capitolo 36: *** ero parte di lui. ***
Capitolo 37: *** hai bendato il danno. ***
Capitolo 38: *** non sono più una bambina! ***
Capitolo 39: *** Da morire. ***
Capitolo 40: *** arriva la parte divertente. ***
Capitolo 41: *** sempre. ***



Capitolo 1
*** Guarda quel gabbiano, mamma. ***


Hope saltellava allegra vicino alla spiaggia, indossava un abitino rosa chiaro che le arriva appena sopra il ginocchio e aveva i riccioli neri raccolti in una coda di cavallo fatta piuttosto male che le aveva fatto Nick prima di uscire di casa; erano settimane che aspettavamo questo giorno per andare finalmente al mare tutti e tre insieme, Nick era sempre occupato con concerti e interviste mentre io stavo lavorando a un altro album e Hope, che aveva appena compiuto tre anni, passava quasi tutti i giorni con Demi e Joe. Ma oggi eravamo insieme, io, Nick e Hope, una famiglia unita per sempre. 
<< Mamma! Mamma! >> mi stava chiamando Hope, la raggiunsi tirandomini sù i jeans per non bagnarli e la presi per mano mentre ci bagnavamo i piedi nell'acqua fredda del primo mattino. Eravamo usciti talmente presto che non c'era nessuno in spiaggia. 
Nick stava parlando al telefono con Joe per invitarli a cena quella sera e da come stava ridendo sicuramente Joe li stava raccontando qualche episodio divertente, cosa che non mancava mai con Joe, aveva sempre qualcosa di buffo da dire, o sciocco. << Mamma, mamma, guarda l'acqua! >> strillò Hope, indicando un gabbiamo che stava volando in picchiata verso l'acqua. La strinsi forte a me a la sentii ridere contro il mio petto, << Guarda, Hope! Visto che bello? Sono queste le cose belle, lo sai? Sono le piccole cose, capito, Hope? >> la presi in braccio e la guardai dritto negli occhi cercando di capire che aveva seriamente afferrato le mie parole, ma lei continuava a guardare verso il gabbiano, curiosa come lo ero io quando avevo la sua età.
La feci sedere sulla sabbia e lei iniziò a costruire un castello - sollevando ogni tanto la testa per vedere se il gabbiano era tornato - e raggiunsi Niche, che mi stava già venendo incontro. << Ehi, allora? >> gli chiesi, mentre mi cingeva la vita con un braccio, << Per stasera? >>.
<< Joe deve accompagnare Demi a fare un'intervista ma poi vengono, tranquilla. Hope che sta facendo? >> la cercò con lo sguardo finché non la trovò, e i suoi occhi li si illuminarono in un modo che amavo. Nick amava Hope, lo sentii sussurrare: << La mia Hope.. >> mentre mi stringeva a sè e andava verso di lei senza lasciarmi. 
Si inginocchiò accanto a lei e l'aiutò a fare il castello mentre io andavo a prendere la macchina fotografica nella mia borsa.
<< La mia principessa che sta facendo? >> lo sentii dire.
<< Castello! Papà, guarda! >> Hope li stava mostrando una conchigli che aveva trovato.
Nick se la rigirò tra le mani, e sembrò seriamente intento a osserva in ogni minimo dettaglio. << E' bellissima, tesoro. Il castello sta venendo davvero bene, ti meriti un gelato, ti va? >>. 
Hope battè forte le mani, strillando: << Si si si! >> come una matta mentre Nick la prendeva in braccio. << La porto a prendere un gelato, vieni? >> mi chiese, dandomi un bacio sulla guancia. << Ti raggiungo >> li dissi, accarezzando la guancia di Hope.
Li guardai allontanarsi verso il chioschetto che c'era in fondo alla spiaggia, fermarsi per osservare le onde lungo la strada, Nick che indicava i gabbiani che volavano bassi e Hope che batteva le mani abbracciandolo forte forte, li guardai e pensai che fossero uno spettacolo incredibile, avrei potuto scrivere mille canzoni soltanto su quel momento. E probabilmente l'avrei fatto appena tornata a casa.
Quando mi girai per prendere la mia borsa notai una figura famigliare in lontananza. Selena e Justin stavano venendo verso di me, Justin mi salutò con un gesto della mano. Mi voltai un secondo verso di Nick, non era ancora arrivato e si era fermato per far bagnare i piedini a Hope; sorrisi. 
<< Ciao >> dissi a entrambi.
Justin mi sorride. Eravamo amici, più o meno. Comunque sia, mi stava simpatico. << Ciao, Miley. >>
Selena aveva il costume rosa e un pareo in vita e un paio di occhiali da sole firmati. << Juss, puoi andare a prendermi la crema solare? L'ho lasciata in macchina >>. 
<< Ehm.. certo, tesoro. Ciao, Miley! >> mi salutò, correndo a ritrovo verso la macchina. 
Quando fummo sole Selena si sollevò gli occhi mettendoseli a mo' di cerchietto, << Come va? >> mi chiese.
Nick ha scelto me, non te; avrei voluto urlarglielo in faccia ma sapevo che non sarebbe servito a niente. << Benissimo. Hope e Nick sono al bar a prendere un gelato >> dissi, sorridendo. 
<< Già, tua figlia.. sai, Nick .. lui, be'.. >> si mosse da un piede all'altro. Non era nervosa, sembrava più scocciata. << Lui ti ama. L'ho capito solo di recente. Io non lo amavo, non l'ho mai amato. Volevo solo qualcuno che mi stesse vicino, che mi aiutasse nella mia carriera.. lui era perfetto: famoso e troppo buono per sputtanarmi >>. 
<< Cosa vuoi da Justin, Selena? >> le chiesi, ricordandomi del modo in cui l'aveva trattato poco fa e come lui aveva subito eseguito i suoi ordini.
Selena si guardò un secondo alle spalle, verso la macchina in lontananza, poi tornò a voltarsi verso di me. << Mi ama. E' famoso. E' ingenuo. Perfetto per me, no? >> aveva un sorriso malinconico in viso. << Mi serve, insomma >>.
<< Lo stai usando >> sbottai, trattenendomi dall'urlare.
<< Mi ama. Li farei del male andandomene adesso >> si difese.
<< Ma prima o poi te ne andrai, quando non ti servirà più >>. Guardai verso Justin e provai un po' di pena per lui.
<< Possibile >> Selena fece spallucce, << O forse potrei finire con l'amarlo anche io >>.
<< Amerai sempre e solo il fatto che lui attirerà l'attenzione su di te. Dovresti dirgli la verità >>.
<< Forse, un giorno magari. Ma adesso ho bisogno di lui >>.
<< Hai bisogno della sua fama >> la corressi.
<< Non tutte sognamo il principe azzurro come te, Miley >> fece lei, risistemandosi gli occhiali sugli occhi. 
<< Io amo Nick >> dissi, gustandomi il gusto di quelle parole uscire dalla mia bocca.
<< Lo so. E lui ama te. E avete Hope. Io ho solo i miei soldi e farò di tutto per tenermeli, anche a costo di sposarmi con Bieber >>.
<< Non usarlo, Selena. Non se lo merita >>.
<< Non sono venuta per farmi fare la predica. Volevo solo dirti questo e ora posso anche andarmene. Ci vediamo, Cyrus >> mi diede le spalle e sculettò via.
<< Già.. ci vediamo, Gomez >>.
Justin stava correndo nella nostra direzione e non potetti fare a meno di guardare mentre le porgeva la crema solare come un servo obbediente e lei gliela strappava di mano con aria di sufficienza. Feci finta di niente mentre Selena andava verso l'acqua poi raggiunsi Justin che stava chiudendo la macchina. << Ehi, ciao! >> mi salutò lui, allegro. 
<< Justin, ti devo parlare di Selena >> dissi, senza neanche salutarlo.
Il viso li si rabbuiò subito, << Che succede? >>.
<< Lei non è.. cioè, lei non .. lei ti sta.. si, insomma, lei.. >> come si poteva dire a qualcuno che lo stavano solo usando? Era una cosa orribile da dire!
<< Mi sta usando? Intendi questo? >> mi interuppe lui.
<< Io.. be', si.. ma tu come fai a saperlo? >> chiesi.
<< Si capisce.. >>, chiuse lo sportello con un gesto secco che mi fece quasi sobbalzare.
<< Mi dispiace, Justin.. ma perché continui a stare con lei? >> domandai, appoggiandoli una mano sulla spalla.
<< Mi piace. Non la amo, ma mi piace. Quando vuole sa essere simpatica anche lontana dalle telecamere.. e poi il mio agente dice che è un bene per la mia carriera avere una fidanzata famosa, attira più i fotografi. E' patetico, lo so.. >> mi rispose, abbassando lo sguardo imbarazzato.
<< Ti capisco. Ho fatto più o meno la stessa cosa anche io con Liam. Devi solo uscirne, fare capire a Selena che se vuole essere tua amica deve farlo anche lontano dalle telecamere, altrimenti non ti farai più vedere in giro con lei. Devi avere man forte, okay? Promettimi che ci proverai, va bene, Justin? >>. 
Lui mi sorrise; aveva un dolce sorriso ingenuo che mi fece venire voglia di abbracciarlo come se fosse il mio piccolo fratellino. << D'accordo, Miley. Ti ringrazio del consiglio, sei stata d'aiuto. Sai, con Selena.. be', lo sai com'è lei.. >>.
<< Giiiààà, looo sooo >> dissi, alzando gli occhi al cielo e scoppiando a ridere facendo ridere anche a lui.
Lo salutai e corsi incontro a Nick, che stava tornando indietro con Hope in braccio. Notò Selena e Justin che parlavano in riva e un'espressione accigliata li si formò in viso, mi guardò per qualche secondo e poi tornò a guardarli - questa volta Selena stava alzando la voce e Justin la guardava cercando di mantenere la calma. Nick mi passò Hope e indicò quei due con un cenno del capo, << Mi sono perso qualcosa? >> mi chiese, trattenendo una risata. << Quei due sembrano sul punto di saltarsi addosso. >>
Feci spallucce, << No, niente >>.
Lui sollevò un soppracciglio, << C'è il tuo zampino, vero? >>.
<< Può darsi >>.
Lui ridacchiò e poi mi diede un dolce bacio sulle labbra stringendomi a sè, mentre Hope ci circondava le spalle con le sue braccina e continuava a strillarci di guardare in acqua. Un gabbiano stava sorvolando vicino a noi, uno spettacolo che aveva incantato la mia bambina. Nick continuò a baciarmi; Hope aveva il suo gabbiano, ma anche io avevo il mio spettacolo a portata di mano, proprio vicino alle mie labbra. 





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Capitolo 2
*** Primo giorno di scuola. ***


Miley si stava aggirando per casa preparando la colazione con quel suo modo di fare così.. così angelico, la guardavo dal divano e non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso; mi ripromisi di scriverla una canzone quella sera - la trecentocinquantesima per l'esattezza. Quando iniziò a portare i piatti a tavola si voltò verso di me, << Nicky, vai a chiamare Hope? >> mi domandò, sorridendomi, << Non vuoi di certo che faccia tardi al suo primo giorno di scuola, vero? >>.
Già. Oggi era il primo giorno di scuola di Hope. 
<< Ehm, no di certo! >> mentii, in realtà avrei preferito non portarcela mai a scuola. Non volevo che la mia principessa stesse così lontana da me o da Miley per così tante ore di fila; avevo provato a convincere Miley a prendere un insegnante privato per Hope, ma lei aveva insistito che avrebbe almeno provato a farla integrare in una scuola, poi, se le cose si fossero fatte troppo difficili - per motivi di lavoro nostri o perché Hope non si trovava a suo agio - aveva giurato di portarla via subito. Ma dovevamo almeno provarci.
Salii le scale di corsa e quando aprii la stanza trovai Hope che stava davanti allo specchio, sistemandosi l'abito rosa che aveva comprato insieme a Miley e Demi qualche giorno prima; lo allisciava, sistemandoselo sulla pelle cercando di farlo apparire in vari modi, insoddisfatta. Quando mi intravide nello specchio voltò il viso verso di me e mi sorrise, << Ciao, papà >> mi disse, tornando al suo vestito.
Mi avvicinai e giocherellai con un ricciolo corvino che era fuoriuscito dalla coda di cavallo che si era fatta, << Che fai, tesoro? >> le chiesi. 
Hope sbuffò e si diede un colpo sulla gamba nel vano tentativo di far stare bene il vestito. << Non sto bene! >> si lamentò. << Io voglio essere bella come la mamma! Ma questo stupido vestito mi sta malissimo, anche se zia Demi ha detto che stavo bene non è vero! >>.
Mi sedetti nel suo letto e la presi in braccio facendola sedere sulle mie ginocchia; rimasi qualche secondo a guardare gli occhi di mia figlia, così tanto uguali a quelli della madre che per un secondo mi persi nel ricordo della mia bellissima Miles; << Hope, stai benissimo >> dissi, tornando in me, << Zia Demi ha ragione, quest'abito ti sta davvero bene. E poi lo so che non in realtà non è l'abito che ti dà tanta preoccupazione, allora, cosa c è? >>.
<< Non voglio andare a scuola >> mormorò lei, con quella sua dolce vocina. 
<< Perché, principessina mia? >> le accarezzai i riccioli scuri, tenendola stretta a me. 
<< Perché.. perché non voglio stare lontano da te e mamma.. e se poi mi faccio male? E se cado e non c è nessuno che mi canta una canzone per calmarmi? Come faccio, papà? >>. Quella di cantarle ogni volta che si faceva male era stata una mia idea, lo facevo da quando aveva un paio di giorni per calmarla e aveva sempre funzionato; recentemente Hope aveva anche incominciato a unirsi a me o a Miley quando le cantavamo qualche canzone, mostrando una bellissima voce. 
<< Ma, bimba mia, non c è niente di cui avere paura, te lo prometto. E' soltanto la scuola, tutto qui. Tu devi solo andare là, far vedere a tutti che non hai paura, che tu hai dentro di te il sangue dei Cyrus e dei Jonas insieme! Qualcosa di potentissimo, te lo posso assicurare! >>, vedendo che Hope stava iniziando a calmarsi, e che un leggero sorriso si era formato in quelle sue labbra rosse da Biancaneve, continuai, << Penso a me o alla mamma, noi cantiamo davanti a milioni di persone senza provare vergogna; certo, un po' di agitazione c'è sempre, hai sempre paura di sbagliare, ma se non ci provi e ti fai battere dalla paura hai già perso in partenza. E tu, Hope Jonas, non sei una perdente, vero, principessa mia? >>.
Hope saltò in piedi battendo le mani, << Certo che no! >>.
La guardai, era così carina quando batteva le mani o saltava, o mangiava, o dormiva, o anche solo quando respirava. Miley e Hope erano la mia unica ragione di vita. 
<< Bene, e adesso che ne dici di scioglierti quella coda di cavallo e lasciare liberi i tuoi ricci? >> dissi, indicando la coda.
<< Ehm.. ma.. >> tentennò lei, << .. tutte le mie amiche hanno la coda di cavallo.. >>.
<< Non devi fare quello che fanno le altre. A te piacciono i tuoi capelli? >>.
<< Mi piacciono perché la mamma dice sempre che li ho presi da te, papà >>.
Per poco non piansi sentendo quelle parole - le mie piccole donne. Presi un bel respiro e continuai, << E allora perché imprigionarli in una coda? >>.
<< Hai ragione! >> disse e si strappò l'elastico dalla testa, facendo ricadere i suoi ricci corvini ben oltre le spalle.
<< Sei bellissima, >> le diedi un bacio sulla fronte, << ora però andiamo dalla mamma >>.
Quando scendemmo al piano di sotto Miley si voltò verso di noi e Hope le si fiondò fra le braccia, << Mamma, mamma, sono pronta! >> le disse. 
Miley la strinse forte e la fece sedere a tavola, << Oh, ma io lo sapevo già che eri pronta >> le accarezzò i capelli e poi le servì la colazione.
Mentre Hope mangiava Miley e io andammo a parlare in soggiorno.
Mi cinse il collo con le braccia, guardandomi bene negli occhi, << Sei pronto a vedere la tua bambina iniziare a crescere, Nicky? >>.
Ripensai a come era bella Hope, a come sembrava felice mentre scendeva le scale, ai suoi capelli sciolti, al modo in cui aveva abbracciato Miley, al suo sorriso e alle sue manine che applaudivano senza motivo producendo un suono così allegro. Strinsi Miley a me, dandole un bacio sul naso, volevo averla accanto a me per il resto della mia vita. Lei e Hope. Noi tre per sempre. Ma prima dovevo lasciare andare la mia bambina, lasciare che iniziasse la sua vita, sperando di continuare a farne parte. << Si, penso di essere pronto >>.
Miley mi baciò dolcemente, << Lo sei, Nicky >>.





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Capitolo 3
*** Hai il talento di tua madre. ***


Hope e Nick erano seduti sul letto dell'autobus insieme a Joe e stavano guardando la Bella e la Bestia per la seconda volta di fila; Nick aveva così insistito per avere me e Hope in tour con lui che alla fine avevo dovuto cedere e avevo tolto Hope dalla scuola per il resto dell'anno, prendendole un insegnante privato che sarebbe arrivato fra una settimana. Così, avevamo fatto le valigie e Nick ci aveva scaraventato dentro un grande pulman tutto per noi che ci avrebbe fatto da casa - a parte quando stavamo in qualche albergo - per il resto del tour.
I Jonas si erano riuniti l'anno precedente e avevano fatto anche un altro album insieme, anche se nessuno dei tre aveva rinunciato a una carriera da solista e stavano ancora pensando di prendere in seria considerazione di abbandonare i Jonas per un po' di tempo per concentrarsi per qualche periodo a dei lavori da solisti. 
Ne avevo parlato con Nick prima di partire, una sera d'estate di qualche mese prima. 
<< Ne sei sicuro? >> li avevo chiesto.
Lui aveva risposto senza esitare << Non sto abbandonando la mia famiglia, Miley; Joe e Kevin resteranno per sempre i miei fratelli ma voglio dedicarmi a me stesso, a noi.. >>, mi aveva preso le mani, rassicurandomi, << fidati di me, okay? So quello che faccio >>.
Li avevo creduto, e li credevo ancora. Nick sapeva quello che stava facendo. 
Joe imitava le voci dei personaggi del cartone e Hope rideva come una matta, tra le braccia di Nick, che giocherellava con i suoi capelli.
Ormai Hope stava per compiere 7 anni ma Nick si ostentava a trattarla come se avesse ancora due anni, seguendola dovunque; ecco perché mi aveva praticamente costretto ad andare in tour con lui: non voleva allontanarsi dalla sua bambina neanche un minuto. 
A essere sincera, l'idea del tuor non mi dispiaceva. Avrei passato più tempo con Nick e Hope - e Joe e Kevin naturalmente, li adoravo - e avrei fatto qualche esibizione insieme a loro quando mi andava; sarebbe stata più o meno una vacanza.

Qualcuno bussò alla porta del buss, facendomi sollevare la testa dalla spalla di Nick. 
<< Vado io >> dissi, alzandomi. Hope mi guardò per un secondo, poi tornò al suo cartone quando le sorrisi; chi poteva essere alle - guardai l'orologio che avevo al polso - dieci di sera?
Aprii la porta e subito riconobbi il bauletto di Demi, che teneva sempre con sè, << Demi! >> strillai, gettandole le braccia al collo. Non ci vedevamo da due settimane perché stava promovuendo il suo nuovo album e averla finalmente con me era una boccata d'aria, dopo giorni di lontananza. << Ma che ci fai qui? >> le chiesi, staccandomi per guardarla bene negli occhi.
<< Non posso più venire a trovare la mia coppia preferita, la mia nipotina adorata e.. >> sollevò il volume della voce, chiaramente per farsi sentire da Joe, che ancora stava a letto con Hope e Nick, << .. il mio fidanzato che non sta correndo a salutarmi come invece dovrebbe fare! >>.
Un secondo dopo sentii Nick lamentarsi che Joe li aveva dato un colpo, sentii qualcosa che cadeva per terra e un'imprecazione di Joe - seguita da un rimprovero di Nick: << Joe! C'è Hope! >> - e poi ecco finalmente Joe che correva ad abbracciare Demi, sollevandola e facendole fare mille giravolte. 
<< Demi, Demi, Demi! >> le diceva, dandole piccoli baci, << Piccola, perché non mi hai avvisato! Sarei venuto a prenderti all'aereoporto, avrei organizzato qualcosa per stasera, avrei prenotato da qualche parte per stare solo noi due >>.
Demi sorrise e come al solito Joe rimase incantato a guardarla, << Oh, ma non c è bisogno. Io voglio stare qua. Voglio stare con te e Miley, e Nick e la mia piccola Hope. Voglio stare in famiglia >>. 
L'abbracciai di nuovo e la accompagnia da Hope e Nick.
Hope si sollevò dal letto e le corse incontro, << Zia Dems!!! >>, la strinse talmente forte che ebbi paura che la rompesse.
<< Mi sei mancata, Hope >> le rispose Demi, dandole un bacio sulla guancia.
<< Anche tu, zia Dems >>.
<< Ma perché state ancora qui dentro? Dove sono finiti i vecchi tempi in cui quando si andava in tour ci si divertiva? Hope, insegnamoli come si fa, ci stai? >>.
<< Si si si!!!! >>.
<< Ma che intendi, Dems? >> le chiesi, ma prima che mi potesse rispondere Hope l'aveva già trascinata fuori dal buss.
La serata era fredda così le portai un giubotto e glielo infilai quando la raggiunsi insieme a Nick e Joe.
Il buss affianco al nostro era quello di Kevin e Danielle così andai a bussare per chiedergli se volevano unirsi a noi per una passeggiata notturna. Danielle uscì subito fuori, dicendo che era contenta che la fossimo venute a chiamare: Kevin stava ripetendo la stessa battuta da almeno un'ora, e anche dopo la ventesima volta continuava a non far ridere.
<< Oh, anche Nick ogni tanto lo fa >> dissi, << Però lui lo fa con le canzoni. Continua a scrivere milioni di canzoni, poi me le canta tutte e se dico 'si, mi piace' lui fa 'no, non è vero, ora la cambio' finché non è.. diciamo, perfetta. Sarà un vizio dei Jonas quello di ripetere le cose all'infinito finché non sono convinti. Sono proprio unici, eh? >>.
<< Nick e Kevin fanno schifo, sono io il migliore! >> Joe ci aveva ascoltato e ci raggiunse cingendoci le spalle parlandoci direttamente all'orecchio.
Risi e me lo scrollai di dosso, << Joe, sei un caso senza speranza. Demi, tienilo a bada! >> dissi alla mia amica. 
<< Puoi contarci. Ora non lo mollo più! >> mi rispose lei.

Una volta che fummo tutti insieme Nick prese la chitarra, si sedette per terra, e iniziò a cantare When you look me in the eyes insieme a Joe e Kevin, mentre io, Demi e Danielle facevamo da coro. Hope si mise davanti a Nick e continuava a battere le mani a tempo, canticchiando, conosceva a memoria tutte le mie canzoni e anche quelle di Nick, talmente tante erano le volte che gliele avevamo cantate per farla addormentare.
<< Papà, adesso puoi suonare una canzone che voglio io? >>.
<< Quale, piccola? >>.
Hope sussurrò qualcosa all'orecchio di Nick e poco dopo sentii le prime strofe di 'You'll always find your way back home', una mia vecchia canzone di Hannah Montana che avevo scritto insieme a Taylor Swift - Taylor.. già, mi imposi di chiamarla appena possibile per salutarla.
Hope si alzò in piedi e iniziò a cantare saltellando e ancheggiando.
Ebbi un flashback di me stessa alla sua età, ero uguale.
<< Wow! Vai Hope! >> la infogò Joe, sollevando i pugni in aria, << La mia nipotina ha preso tutto da me! >>.
Hope aveva una bellissima voce, un miscuglio tra la mia e quella di Nick, e aveva una forza, una presenza scenica da fare impallidire tutti noi; non aveva avuto neanche un attimo di esitazione ad alzarsi in piedi e ballare come una pazza, cantando allo stesso tempo una delle mie canzoni. Quando ebbe finito fece un inchino molto teatrale, << Grazie, grazie >> disse poi, ridendo.
Io e Nick ci scambiammo uno sguardo d'intesa. Hope era nata per stare su un palco, ne avevamo appena avuto una prova. E, d'altronde, come avrebbe potuto essere il contrario con due genitori così?
<< Sono stata brava? >> chiese Hope, girando su se stessa per guardare tutti i presenti.
Nick mi cinse la vita con un braccio, dandomi un bacio sulla guancia, << Hai il talento di tua madre, piccola mia >>. 




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Capitolo 4
*** Mi piace la tua maglietta, sai? ***


MILEY

Io e Hope stavamo ballando per casa con la musica a tutto volume, era la prima sera che passavamo a casa nostra da quando il tour era finito. Avevo subito ordinato una cena dal cinese e messo Smell like a teen spirit dei Nirvana a tutto volume mentre Hope andava in camera mia a rubarmi qualche maglietta per cambiarsi; era tornata al piano di sotto con indosso una mia cannottiera nera e un paio di panta neri. Chiunque avrebbe guidicato quello stile troppo eccessivo per una bambina, ma Hope era mia figlia e come mia degna figlia aveva un look tutto suo.
Nick entrò in casa con ancora la valigia in mano; mi venne incontro e mi diede un bacio sulla guancia, poi osservò Hope che si sdraiava sul divano e guardava i cartoni animati.
<< Sbaglio, o quella maglietta è tua? >> mi chiede.
Annuisco, osservando nostra figlia battere le mani a ritmo della sigla di Hannah Montana - ancora lo danno, è una cosa che mi piace molto - << Eh già. Non trovi che le stia bene? >>.
<< Le sta bene, ma ha solo 7 anni. Che fine ha fatto il vestito che le ho portato dalla mia tappa a Parigi? >>.
Oh, già.. quel vestito. Ehm.. io amo Nick, mettiamolo subito in chiaro, ma quel vestito era qualcosa di orribile. Era verde, mezze maniche e le spalline con il pizzo verde più chiaro e arrivava fino alle caviglie sottili di Hope, anche più sotto. Quando Nick era partito per l'ultima tappa del tuor io e Hope avevamo fatto sparire quell'armadio spedendolo ai bambini dell'Africa, più che sicura che a loro non sarebbe importato se aveva il pizzo verde vomito.
Demi, quando le lo avevo raccontato, era scoppiata a ridere e subito dopo aveva accompagnato Hope a comprare un abito insieme a lei. 
<< Amiamo quel vestito! >> esclamo, baciandolo, << Davvero, è stupendo. Ma.. non è adatto a una bambina, non credi? >>.
Nick mi guarda mezzo divertito e mezzo confuso. << Ma se io ti ho appena detto che la maglietta che indossa Hope è.. >>.
Non lo faccio finire, lo bacio prendendoli il viso fra le mani e lo tengo stretto a me finché non capisco che si è completamente scordato di cosa stavamo parlando. << Mmh, penso di aver sentito il campanello, forse è la cena. Vado a vedere, tu dì a Hope di apparecchiare >>.

NICK

Mi siedo vicino a Hope. 
La maglietta di Miley continua a tormentarmi. E' adatta alla mia principessa? Non la esporrà a qualche pericolo? Okay Nick, stai esagerando, mi dico, una maglietta non farà di certo di mia figlia una cattiva ragazza; e poi basta guardare Miley: va' in giro con magliette lunghe e strappate, jeans attillati e stivali da maschiaccio, i capelli scompigliati e occhiali da sole anni 60' e a volte sembra appena uscita da un raduno hippy eppure per me era la ragazza più bella del mondo, la persona più buona, gentile e generosa dell'universo. Anche se vestiva in quel modo.
<< Papà, perché mi fissi? >> mi chiese Hope, voltandosi verso di me con quei suoi due occhioni a cui non potevo resistere - be', esattamente come non potevo resistere a quelli della sua mammina.
<< Niente. Stavo solo pensando che mi piace un sacco la tua maglietta, ti sta proprio bene >>.
<< Davvero? >>. 
<< Davvero, principessa. >>





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Capitolo 5
*** Sta' lontano da mia figlia, è mia. ***


<< Papà, papà! Sto bene? Sto bene? Secondo te? Eh? Eh? >>.
Hope continuava a girare su se stessa facendo roteare la gonna del vestito rosso che indossava, facendola sollevare a un'altezza che, se ci fosse stato un ragazzo nei dintorni, l'avrei buttato fuori dalla stanza a calci, senza pensarci due volte. 
Quella sera Hope doveva uscire con un ragazzo.
Okay, lo so, aveva dodici anni ed era ora che provasse a fare amicizia anche con i maschi ma a me bastava che scambiasse due parole con il figlio dei vicini che aveva appena compiuto nove anni. Insomma, non era già abbastanza? E poi le donne dicono sempre di non poter stare senza le proprie migliori amiche, quindi perché proprio mia figlia doveva uscire con un ragazzo? Non era giusto. Ci avrei scritto una canzone, si, decisamente, e sarebbe stata una canzone di protesta per tutti i papà che erano costretti a vedere le proprie figlie uscire con dei ragazzini che non avevano nessun diritto di abbracciare o parlare - o anche solo guardare - bambine innocenti come la mia Hope. 
<< Stai benissimo Hope, sembri una modella >> dissi, accarezzandole i capelli.
<< Non voglio sembrare una modella, papà! Voglio essere bella come mamma >> protestò lei.
<< Allora sei sulla buona strada, piccolina. Hai preso tutto dalla mamma >> le dissi, sistemandole il vestito.
Lei si scostò, mettendosi bene la gonna dell'abito, << Però ho i tuoi capelli, papà >>.
<< Già.. però a te stanno bene >>.
<< Anche a te >>.
<< Grazie >>.
<< Di niente. Mamma li adoro quindi anche io >>.
Hope amava sua madre, voleva sempre assomigliarle e questo mi rendeva felice e spaventato allo stesso tempo perché conoscevo la mia Miley e non era mai stata una ragazza tranquilla e solitaria, ma bensì una vera scintilla pronta a scoppiare da un momento all'altro.
Amavo le mie due scintille, i miei fuochi d'artificio.
Le mie due c-c-cherry bomb, come diceva sempre Mils.
<< Papà, Lucas sarà qui a momenti! >> strillò Hope, uscendo fuori dalla stanza come una furia, scendendo le scale a due a due.
Già, Lucas.
Ma perché a me?
Poco dopo il citofono trillò e Hope si precipitò ad aprire la porta, spalancandola. 
Lucas era un ragazzino di dodici anni, biondo e con gli occhi verdi. Era più alto di lei e decisamente non volevo che si avvicinasse a me mia figlia.
Ne' lui nè nessun altro ragazzo oltre a me, Joe o Kevin.
<< Salve, signor Jonas. Buonasera >> mi disse, porgendomi la mano.
Mi appoggiai allo stipide della porta e guardai Hope, stava sorridendo ed era visibilmente nervosa. Assomigliava a sua madre la prima volta che eravamo usciti insieme e mentre stringevo la mano a Lucas rividi me stesso che stringevo la mano al padre di Miley. Dodici anni, un anno in meno di quanto avevo io quando ho conosciuto Miley. L'ho sempre detto che Hope era in gamba.
<< Ciao, Lucas >> dissi.
<< Possiamo.. possiamo andare, ora? >> mi chiese Hope, sollevando la testa per guardarmi negli occhi.
<< Certo >> dissi, anche se mi costò parecchio.
Hope mi abbracciò e poi uscì di casa saltellando vicino a Lucas, che rimaneva ben piantato per terra.
Esattamente come Miley aveva bisogno di un ragazzo tranquillo come me per trovare il suo equilibrio, Hope sembrava trovare lo stesso equilibrio con Lucas. Si completavano. Si aiutavano.
Prima di chiudere il cancello di casa Hope si voltò un'ultima volta verso di me e mi fece un timido sorriso.
<< Divertiti >> le dissi, muovendo solamente le labbra.
Lei mi sorrise e mi salutò con la mano. 






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Capitolo 6
*** esattamente come te alla sua età. ***


<< Ehi, ciao Taylor! >>. 
Quella mattina mi ero svegliata sentendo terribilmente la mancanza della mia amica Taylor, che ormai era diventata una delle più grandi cantanti country che io conoscessi. Era dolce, romantica e sempre pronta a ridere, era - insieme a Demi - una delle mie amiche più fidate. 
<< Miley! Che piacere sentirti, sono passati secoli. So che te la passi bene >> mi rispose lei.
Mi appoggiai al divano, guardandomi intorno. La casa era in disordine, c'erano cose gettate da tutte le parti, Nick era appena uscito per accompagnare Hope da un'amica e io mi stavo preparando una cioccolata calda. << Amo la mia vita, Tay. Ehi, perché non vieni a vederla di persona? Ho saputo che sei in città per uno show, perché non passi a casa mia? >> le proposi.
<< Sarebbe grandioso! Arrivo in meno di dieci minuti, ciao Miles >>.
<< A tra poco, Taytay >>.

Taylor arrivò poco dopo, i capelli biondi scompigliati e perfetti allo stesso tempo come sempre, aveva ancora l'aspetto di una sedicenne, ed era bella da togliere il fiato, sembrava una bambola di porcellana. L'abbracciai forte, ispirando il suo profumo. Era decisamente da troppo tempo che non passavo del tempo con lei, e mi rendevo conto solo adesso di quanto mi fosse mancata davvero. << Oh, Taylor, sei bellissima. Prego, siediti, ti prendo una tazza di cioccolata >> le dissi, correndo in cucina a prendere una tazza anche per lei. In realtà pensai che fosse anche il caso di salire al pieno di sopra e cambiarmi visto che indossavo un paio di pantaloni della tuta e una maglietta di Nick - non avevo avuto il tempo di cambiarmi, Hope aveva bisogno di un piccolo aiuto con i vestiti per uscire - mentre Taylor era perfettamente truccata e indossava un abito azzurro senza spalline che le arrivava al ginocchio, adorabile. 
Tornai in salotto porgendole la tazza. << Grazie, Mils >> mi disse, sorridendomi e mostrandomi un sorriso smagliante. 
<< Di niente >> dissi, sedendomi nel divano davanti a dove era seduta lei, << Allora, come vanno le cose nel mondo del country? Nuovi amori in vista? >>. 
Taylor sorseggiò la sua cioccolata con molta calma, poi sollevò la testa scostandosi i capelli dal viso e rispose: << Sto seriamente pensando di smetterla con le relazioni, ma poi dovrei anche smettere di scrivere canzoni e non posso rinunciare alla musica >>. 
Sorrisi, ecco la mia Taylor. << Non sei più uscita con nessuno per più di cinque mesi di fila da quando ti sei mollata con Lautner, perché? >>.
<< Non lo so, quel ragazzo mi manca ancora >> ammise, scuotendo la sua testolina bionda. 
<< Forse dovresti chiamarlo e dirglielo >> le suggerisco, allungando una mano e appoggiandola sopra le sue. << E poi, ho amato quel film che avete fatto insieme >> aggiunsi, cercando di farla ridere.
Ci riuscii. << Hai ragione. Come dico io 'non avere paura di saltare e poi cadere', giusto? >>.
<< Esatto >> concordai. 
Passammo il resto della giornata a parlare di come erano cambiate le cose da quel duetto ai Grammy, adesso entrambe avevamo compreso meglio il significato di Fifthteen. Taylor mi raccontò di come aveva vissuto la sua storia con Lautner, di come si rendesse conto che fosse sua la colpa per la loro rottura, aveva avuto troppa paura per capire cosa stava realmente accadendo tra di loro, e di come non avesse mai smesso di pensare a lui. Per un po' di tempo aveva pensato di averlo dimenticato, aveva frequentato altri ragazzi, scritto altre canzoni, pensato di essersi innamorata, ma in realtà si sentiva ancora in colpa per quello che era successo.
Quando Nick tornò a casa insieme a Hope ormai si era fatto tardi. 
<< Taylor >> la salutò Nick. Non si erano mai frequentati più di tanto, ma non avevano nulla contro l'altro e questo era già un buon inizio per un'amicizia. << Miley mi ha parlato molto bene di te; non ci vediamo da quando hai fatto il duetto con me, Kevin e.. Joe, be', sicuramente non avrai un bel ricordo di quel periodo >>. 
<< Joe è stato uno stronzo, ma ormai è acqua passata, non mi importa più nulla di lui, non siamo amici e non credo che lo saremo mai più, ma la nostra storia è stata molto bene, almeno finché tuo fratello non mi ha mollata per telefono. Comunque sia, non ho nulla contro di te, tranquillo, puoi smetterla di sembrare uno che ha paura che da un momento all'altro io li dia uno schiaffo >> disse Taylor, sorridente.
Nick si rilassò un poco, << Oh, be', grandioso! Ehm, questa è Hope >> disse, prendendo nostra figlia per mano e mettendola davanti a sè, come uno scudo. A volte Nick era davvero timido. 
Taylor si inchinò subito per guardare Hope in faccia - si inchinò molto, vista la sua altezza - << Dio, Miley, ha i tuoi occhi! E i ricci di Nick! Ed è uguale a voi, sul serio! >>. Poi porse una mano a Hope, << Ciao, io sono Taylor >>.
Hope arrossì in una maniera che non le avevo mai visto prima, << So chi sei, so perfettamente chi sei e ti posso dire che amo le tue canzoni? >>.
Taylor guardò verso di me, aveva gli occhi lucidi, poi tornò a Hope, << Sarebbe un'onore. Ehi, ti andrebbe di fare un duetto insieme? >>.
<< Non so suonare molto bene la chitarra, papà mi ha insegnato ma ancora non sono molto sicura. Però so suonare il piano >>. 
<< Ti insegno io, tranquilla >>.
Taylor e Hope si sedettero sul tappeto e, usando la chitarra di Nick, suonarono insieme. Taylor non sembrava aver fretta di andarsene così la invitai a cena, così dopo suonammo insieme un duetto tutti e quattro insieme. Si era scoperto che Hope adorava Taylor Swift e la musica country-pop. Era una cosa molto bella, e sentire la sua bellissima voce mi rendeva felice.
Prima di andare Taylor prese la mano di Hope e - tirando fuori una penna dalla sua borsa - le disegnò il numero 13 sulla mano, << Questo è il mio numero, tienilo con te questa notte, per ricordare questa serata >>.
<< So un modo migliore per ricordarla >> annunciò Hope, osservando adorante il suo 13.
<< Ah si? >> chiesi io, guardando prima la mia amica e poi mia figlia.
<< Oh, si. Ci scriverò sopra una canzone e, Taylor, mi piacerebbe il tuo aiuto, insieme a quello di mamma e papà >>.
<< Conta su di noi, principessa >> le disse Nick. 
Taylor mi abbracciò, poi mi sussurrò all'orecchio, << Ha talento, non lasciarlo andare. Hope è destinata a fare grandi cose, esattamente come lo eri tu alla sua età >>





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Capitolo 7
*** sono solo il tuo Nicky ***


Era passato una settimana da quando l'amica di Miley - Taylor - era venuta a farci visita e Hope non faceva altro che saltellare per casa con una chitarra che le aveva regalato Joe, cantando a squarciagola ogni genere di canzone, dal rock, al country al pop, ogni canzone sembrava adattarsi a lei, alle sue corde vocali. Mi piaceva ascoltarla, mi mettevo seduto sul divano e l'ascoltavo; qualche volta cantava anche per me. 
Joe e Demi venivano spesso a farci visita, qualche volta si fermavano anche a dormire da noi, oppure andavanamo noi da loro. Kevin veniva meno spesso, visto che Danielle ci aveva annunciato qualche mese prima di essere incinta di tre gemelli e quindi entrambi passavano le loro giornate dal medico. Kevin era persino più protettivo di me, quando era Miley ad aspettare Hope.
<< Papà >> annunciò Hope entrando di gran carriera nella stanza da letto mia e di Miley, << ho deciso di scrivere una canzone. Una canzone tutta mia. Ho già buttato giù qualche strofa >>.
<< Tesoro, ma è fantastico! >> le dico, strafelice. L'abbraccio e la tengo stretta a me, sono così fiero di lei!
<< Mamma, mamma! >> strilla Hope, quando vede Miley uscire dal bagno, le corre incontro e le racconto della sua ultima avventura musicale. Miley mi guarda, e io non posso fare a meno di pensare che sia la donna più bella del mondo quando i suoi occhi sono su di me, che sta benissimo con indosso la tuta per andare a letto, che i capelli scompigliati in quel modo le stanno davvero molto bene. 
<< Hai visto, Nick? La nostra bambina cresce >> dice lei, accarezzando il viso di Hope. << E per chi è questa canzone? >> le chiede.
<< Per Lucas >> annuncia lei, tutta fiera.
Lucas.
Già, Hope continua ancora a uscire con quel ragazzino. Non che la cosa mi dia fastidio, ma non voglio che la mia bambina soffra come me con Miley. Certo, amo Miley, e so che tutto quel soffrire, lasciarsi e poi tornare insieme era il nostro modo di fare, ma non posso fare a me di pensare a quando ho scritto 'Sorry' a come non riuscivo a scrivere un accidenti perché avevo gli occhi pieni di lacrime, a come Joe e Kevin abbiano provato a calmarmi, inutilmente. 
Non voglio che Hope soffra come ho sofferto io. 
Non ho neanche bisogno di dire a Miley quello che penso, lo sa già, mi ha guardato negli occhi e ora lo sa già.
<< Perché non vai a preparare la tavola, eh? >> le dice Miley, sistemandole una ciocca di capelli, << Stasera ti aiuto io con la canzone, ti va? >>. Hope annuisce felice e scende di sotto.
Miley chiude la porta e mi viene incontro, << Nick, Lucas è un bravo ragazzo >> mi dice, dandomi una carezza sulla guancia. 
<< Lo ero anche io, eppure tu hai sofferto così tanto per colpa mia.. >> dico, abbassando lo sguardo. Se ripenso alle lacrime di Miley vorrei solo farmi scomparire dalla faccia della terra per sempre. 
<< Si soffre sempre per amore >> fa' lei, accennando un sorriso.
<< Non si dovrebbe mai soffrire per amore, l'amore dovrebbe essere qualcosa di bellissimo >>.
<< E lo è. Il nostro amore è bellissimo >>.
La bacio, piano e dolce, tenendola stretta a me. Solo lei sa cosa e come dire quello di cui ho bisogno.
<< Hope e Lucas stanno bene insieme esattamente come stavamo bene io e te alla loro età, è un'amore giovane, senza pensieri. Magari crescendo soffriranno, chissà, ma come possiamo impedirle di vederlo? E se lui fosse quello che per me sei tu? >> mi fa notare, prendendomi per mano. << Lasciala libera, Nick. Mi fido di lei e mi fido anche di te >>.
<< Hai ragione >> dico, ed è vero. Miley ha sempre ragione. Devo lasciarla libera.
<< E poi, hai sentito? Vuole scrivere canzoni. E quale momento migliore per scrivere una canzone di quando si è innamorati? >>.
<< Io ho scritto un sacco di canzoni su di me, ho scritto praticamente solo canzoni su di te >>, rido, baciandola di nuovo. E' così bello averla vicino a me, non mi stancherò mai di baciarla o di tenerla stretta, o di passare il resto della mia vita con lei.
<< Lo stesso vale per me, Nicky >>. 
<< Amo quando mi chiami Nicky, lo fai solo tu >>. 
<< Posso farlo solo io >> scherza lei, fingendosi offesa. 
<< Questo perché sono solo il tuo Nicky >> le dico, baciandola per la terza volta. 



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Capitolo 8
*** sei una vera amica, dems. ***


Nick è sempre molto nervoso quando si tratta di Hope, sempre. Così decido di chiamare Joe e Demi per chiedergli se vogliono raggiungerci a casa. 
Quando vado ad aprire a Demi, l'abbraccio mentre Joe raggiunge suo fratello, che è chiuso nello studio di registrazione che ha fatto istallare a casa qualche anno fa. 
<< Ma che ha Nick? >> mi chiede Demi.
Io la faccio entrare e le porgo un bicchiere d'acqua, << Hope >> dico, semplicemente.
<< Ah! Ora capisco. Ancora preoccupato per Lucas? >>, trattiene una risata, e Demi quando ride è davvero bellissima, << Allora è peggio di Joe! La gelosia dev'essere un gene dei Jonas >>.
Mi prendo una pepsi dal frigo, << Si, penso di si.. ma non è normale, no? Cioè, lo so che è suo padre e tutto il resto ma Lucas è un bravo ragazzo, Hope lo conosce da quando aveva dieci anni e da allora sono sempre stati molto uniti, è normale che ora vogliano fare il passo successivo. Un po' come te e Joe. E poi Hope ha la stessa età di quando io e Nick ci siamo conosciuti e ci siamo innamorati, non capisco come possa non pensare che sta impedendo alla figlia di .. di fare quello che abbiamo fatto io e lui >>.
Io e Demi ci sediamo sul divano, io le passo la pepsi, lei ne beve un sorso e poi mi mi sorride, come per dire 'ehi, ora ci sono io, va tutto bene'.
<< Sto cercando di capirlo, Demi, sul serio >> continuo, << ma io ho una mentalità diversa dalla sua. Per me Hope può fare quello che vuole, perché secondo me lei deve capire da sola i suoi limiti. Certo, noi dobbiamo esserci e aiutarla e indirizzarla verso la retta via ma non posso fermarla lungo il suo cammino e dirle 'no, qui no', perché non sarebbe leale. Deve capirlo da sola. Se si ferirà allora potrà contare su di me per rissollevarsi da terra come un grattacielo >> le dico, dandole una spallata prendendola in giro, << ma non posso decidere per lei. >>
Demi annuisce e mi passa la lattina, ormai a metà. << Ho capito. Tu sei come tua madre, Miley. Se qualcuno ha bisogno di te ci sei sempre ma non prendi mai il posto di quella persona quando deve prendere delle decisioni, lasci che sia lui a scegliere. Tu sostieni, ma non sei mai di parte. E' questa una delle cose che più amo di te. Quando stavo.. male, tu ci sei sempre stata, ma non mi hai mai costretta a fare niente, hai lasciato che fossi io a capire, perché è quello il modo il modo per capire davvero le cose. >>
<< Grazie, Dems, sei una vera amica >> le prendo la mano e insieme finiamo di bere la pepsi. 






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Capitolo 9
*** sarai un'ottimo papà ***


Joe entrò in sala di registrazione come un tornado, era tutto un sorriso.
<< Ehi, frattellino! >> mi salutò, sedendosi vicino a me, << Ho sentito che sei in una 'crisi genitoriale' >> disse, facendo le virgolette con le dita.
<< Io non sono in nessunissima crisi genitoriale, semplicemente sto vedendo che mia figlia sta crescendo e non capisco come possa.. come possa essere successo tutto così velocemente. Due giorni fa mi chiedeva di cantare con lei le canzoni di Miley e ora mi chiede il permesso di uscire con un ragazzo che nemmeno conosco così bene! >>. 
<< Sei in una crisi genitoriale >> fa' Joe, mettendomi un braccio intorno alle spalle con fare fraterno, << Andiamo, Nick, tu ami Hope esattamente come ami Miley e questo fa capire quanto ci tieni >>.
<< Ma cosa ne sai tu? Tu non hai figli >>.
<< Non ancora.. >>.
Mi volto di scatto verso mio fratello, che ha uno sguardo colpevole in viso.
<< Vuoi dire che.. cioè, tu e Demi..? >>.
Joe mi tappa la bocca con la mano, << Shh! Demi mi ha fatto giurare di non dirlo a nessuno, è solo al secondo mese e l'abbiamo scoperto solo di recente perché non eravamo sicuri. Ti rendi conto, Nick? Io papà! >>.
Joe è strafelice, penso che da un momento all'altro si metterà a saltellare come un pazzo per tutta la stanza, urlando al mondo che diventerà papà.
<< Sono così felice, Nick, non sai quanto. Quando Demi mi ha dato la notizia stavo per morire dalla felicità. Non lo stavamo cercando, per niente, avevamo anche deciso di provarci solo tra qualche anno, quando io avrei finito il tuor e quando lei fosse stata più tranquilla tra interviste e concerti, ma è arrivato e lei era così bella mentre me lo diceva. Aveva le lacrime agli occhi, Nick, piangeva e diceva che voleva questo bambino con tutto il suo cuore, che voleva costruire una famiglia con me, che voleva questo bambino perché voleva diventare mamma con me >>. 
Joe ha gli occhi lucidi e non riesce più a trattenersi così lo abbraccio e restiamo così per un po'. So cosa si prova a diventare papà e sono felice che mio fratello possa finalmente provare la stessa cosa, e sono anche sicuro che se la caverà alla grande e poi c'è Demi, lei ha sempre voluto formare una famiglia e infatti mi ero sempre chiesto perché avesse aspettato così tanto. Ma infondo era comprensibile, con tutto il lavoro che fanno entrambi, non avrebbero avuto tempo. 
Ma adesso, vedendo mio fratello così felice, capisco che Hope è la più grande gioia della mia vita. Ha ragione Miley, devo lasciarla andare, devo lasciarle fare i suoi errori, non posso decidere io per lei. Essere genitori non vuol dire prendere il possesso della vita del proprio figlio. Miley è un'ottima madre e a volte mi chiedo se io sono all'altezza del compito. 
<< Sarai un'ottimo papà, Joe. Il migliore di tutti, come sempre >>.







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Capitolo 10
*** non troverai difetti in lei. ***


Accompagnai Demi all'ospedale per un controllo, il giorno dopo. 
Tutto era perfetto e Demi era radiosa. I giornali avevano già commentato la notizia, in modo molto poco carino. Uscite dall ospedale ci ritrovammo assalite dai paparazzi, alcuni ci rivolsero la parola con toni che, se Nick fosse stato con me in quel momento, li avrebbe già mandati all inferno trascinandomi via. 
<< Miley, Miley, come va la tua storia con Nick? E' vero che si sta risentendo con Selena? Miley, Miley! >>.
Ogni scusa era buona per mettere in mezzo Selena, ma ormai lei era sparita dalla mia vita, grazie a Dio. 
<< Demi, non hai paura di ingrassare per questa gravidanza? Ucciderai il bambino vomitandolo tornando al tuo vecchio vizio? >>.
Uccisi il giornalista con lo sguardo, portando via Demi. Ma lui ci inseguì. 
<< Non ho nessuna paura, sto bene >> gli rispose Demi, sicura di sè. Ero così fiera di lei. << Questo bambino è tutta la mia vita, la mia vita con Joe. Non tornerò alle vecchie abitudini, perché sono guarita. Stay strong! >> urlò, infilandosi in macchina nel posto del passeggero. La seguii, ma non prima di essermi rivolta al fotografo che stava cercando di fare una foto alla pancia appena visibile di Demi, << Se stai cercando difetti, non li troverai. Demi è bellissima >> dissi, chiudendogli lo sportello in faccia.

Misi in moto e partimmo. 

<< Che stronzi.. >> mormorai, stringendo fortissimo il volante. 
<< Mmmh, sarà. A me non fanno nè caldo nè freddo, sono solo degli idioti e io mi sento così bene! >> disse, tutta sorridente. 
Mi voltai verso di lei e le sorrisi, la mia amica aveva finalmente trovato un posto in questo momento ed era felice. Ora la mia vita era completa, e avevo solo voglia di tornare a casa e stare un po' con la mia famiglia. << Sai >> continuò Dems, << penso che, se fosse una femmina, la chiamerei Destiny, come te >>. 
<< Oh, Demi, ne sarei così felice! >> per poco non abbandonai il volante per abbracciarla. 
<< Ne ho già parlato con Joe e lui è d'accordo, infondo voi due siete ottimi amici da tanti anni >>.
<< Io adoro Joe, è simpatico e lui e Nick sono così dolci insieme, non ho mai visto due fratelli andare tanto d'accordo >> dissi, parcheggiando davanti casa mia. 
Nel vialetto, trovammo Hope che ci aspettava. Ci corse incontro, abbracciandoci forte. << Mamma, zia Dems! >> strillò, accarezzando la pancia della zia, << Zia, sei bellissima >> disse, << e io avrò una cuginetta! >>.
Demi le diede un bacio sulla fronte, conducendola dentro casa, dove Joe e Nick stavano guardando una partita. Mi sedetti vicino a Nick, che mi circondò le spalle con un braccio attirandomi a lui, lo bacia piano, accarezzandogli il viso. Era bellissimo, era dolce, era finalmente mio.. << Ti amo.. >> gli sussurrai, a fior di labbra, << più di ogni altra cosa al mondo, sei il mio mondo, Nicky >>.
Nick mi tenne stretta a sè, baciandomi un infinità di volte, accarezzandomi la mano, il braccio e la gamba scoperta dai pantaloncini che indossavo, << Sei la mia principessa >> mi disse, guardandomi dritto negli occhi. 

Demi e Joe restarono a cena, per la felicità di Hope, che voleva sapere ogni cosa sul suo nuovo cuginetto.
<< Come si chiamerà? >> chiese, a Joe.
<< Destiny >> le rispose.
<< Come la mamma! >>.
<< Si, come la mamma >>, Nick le diede un bacio sulla guancia, sorridendomi.
<< Mmmh >> Hope assunse un'aria pensierosa.
Le versai un po' di coca-cola, << A cosa pensi, piccola? >>.
Hope arricciò le labbra, un'espressione un po' buffo, << Io penso che questo bambino avrà una vita molto movimentata se sarà un Jonas come me >>. 





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Capitolo 11
*** and i love you more that i did before, but.. you know that. ***


MILEY 

Salii sul palco cercando di asciugarmi le lacrime. 
Forza, Cyrus, non si piange sul palco, cercai di ricordarmi. 
Iniziai a cantare, guardando tra la folla per farmi forza. 

I miss you
I need you
and i love you more that i did before.


Mormorai, mentre la folla andava in delirio. 

Avevo iniziato da poco il tuor mondiale e Nick non era potuto venire con me per la prima volta, lasciandomi da sola mentre giravo il mondo. Hope aveva la scuola, non potevo costringerla a venire con me. Demi e Joe erano a casa loro, a badare ai loro due bambini, Denise - in onore della madre di Joe - e Jake; erano stupendi ed ero così felice per loro, ma mi mancavano ed egoisticamente avevo sperato che venissero con me, tutti loro. 

Abbassai lo sguardo e vidi un cartellone, diceva:
'MILEY NICK TI ASPETTA A CASA, NILEY WILL STAY'. 
Avrei voluto fare santa quella ragazza, perché mi aveva detto proprio quello di cui avevo bisogno. 
La indicai e urlai: << Thanks, girl. Niley always stay! >>.

Finita la canzone avevo le lacrime agli occhi, ma stavo un pochino meglio. 
Andai nel mio camerino e lui era lì, seduto sulla sedia girevole davanti allo specchio, con la sua amata chitarra in mano. Conoscevo quella chitarra, ci avevamo scritto insieme Before the Storm ed era anche una delle mie preferite. 
<< T..tu che..che ci fai qui? >> chiesi, correndo ad abbracciarlo. 
Lui mi strinse a sè, prendendo il viso fra le mani, facendomi tremare, << Sono qui perché ti amo, piccola >>. 

NICK

Piccola, dolce, in lacrime eppure bellissima per me. 
<< Shh, piccola, amore, ora c'è il tuo Nick, perché piangi? >> le dissi, accarezzandole i capelli. << Amore, dai >> cercai di confortarla. 
<< Nick, Nicky, mi sei mancato così tanto! >>, sembrava tornata una ragazzina, così indifesa che mi venne naturale farla sedere in braccio a me per poterla stringere meglio. Io avevo il compito di difenderla e proteggerla, no? Amavo il mio compito, con tutto me stesso.
<< Amore, anche tu mi sei mancata ma ti ho pensato sempre, eri sempre nei miei pensieri e.. sisi, fammi vedere il tuo dolce visino, su >>, le presi il viso fra le mani, costringendola a guardami, aveva gli occhi gondi, << oh Miley.. è così bello vedere che mi ami ancora come se avessimo tredici anni.. >>.
Lei accennò un sorriso, << Io ho ancora tredici anni ogni volta che ti vedo >>. 













so che nell'altro capitolo avevo detto che la
bambina si sarebbe chiamata Destiny, 
infatti il nome completo è Destiny Denise Jonas :) 

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Capitolo 12
*** buonasera, signori jonas. ***


Hope andava avanti e indietro per tutta la stanza, continuando a sistemarsi la maglietta e i capelli, nervosa.
Miley le appoggiò una mano sulla spalla, << Andrà tutto bene, Hope >> le disse, sorridendole.
<< Mamma! >> strillò lei, << promettimi che non farete niente di imbarazzante, promettetemelo! Tutti!!! >> disse, inchiodando con lo sguardo tutti i presenti nella stanza.
Joe, che era seduto vicino a me, rise, << Ho una nipote permalosa, solo perché gli ho detto che voglio cantare una canzone a Lucas >>.
Demi gli diede una gomitata, << Joe, fallo e ti scordi la nostra cena domani. Stasera è la serata di Hope e Lucas >>.
Già, era la serata di Hope e Lucas. Hope doveva presentarci ufficialmente Lucas come suo fidanzato. La mia bambina aveva solo quattordici anni e già aveva un fidanzato, e voleva anche presentarcelo! Dovevo stare calmo, Miley e io avevamo fatto un lungo discorso la sera prima, doveva lasciargli parlare e non dire niente che potesse mettergli in imbarazzo; Joe mi aveva detto che anche lui aveva ricevuto lo stesso avvertimento da Demi, e ora era nervoso quasi quanto me. Non che Lucas non ci stesse simpatico, era un bravo ragazzo, ma.. era un ragazzo, era quello il punto. E la mia bambina era una ragazza - per quanto fosse difficile ammetterlo. Volevo solo assicurarmi che Lucas avesse capito che non doveva fare il furbo..
Demi prese in braccio sua figlia, Destiny Denise, sistemandosela sulle ginocchia. Joe abbracciò la sua ragazza e iniziò a giocare con sua figlia, guardandola con uno sguardo che conoscevo bene perché era lo stesso che avevo io quando guardavo Hope. Quando Joe giocava con Denise perdeva tutta la sua strafottenza o le battute volgari, diventava più dolce, come succedeva quando si trattava di Demi, diventava più attento, più responsabile e tenero. 
Il campanello suonò e Hope divenne rigidissima. 
Miley andò ad aprire, accogliendo Lucas con un abbraccio caloroso come solo lei sapeva fare.
Dopo fu il mio turno, mi alzai e gli strinsi la mano, cercando nei suoi occhi qualcosa che mi potesse dire di stare tranquillo, mi aspettavo di trovargli scritto negli occhi 'sta tranquillo, ho buone intenzioni, sono serio con sua figlia'. Ma non c'era niente. 
Lucas salutò anche Joe e Demi ma per tutto il tempo notai che cercava con lo sguardo Hope, che era rimasta indisparte, tremante. 
Avrei voluto andare da lei, ma Lucas mi precedette. Le andò affianco e le prese la mano, sicuro di sè.
Lei sembrò rilassarsi di colpo.

A cena Joe non potè trattenersi.
<< Allora, Lucas, sei contento di frequentare persone famose come noi? Eh? Dai, amico, racconta! >>. 
Lucas rimase calmo, seduto vicino a Hope, che al contrario sembrava una foglia tremante. << Hope mi ha parlato molto di lei, e naturalmente la conosco anche perché adoro la sua musica, la conosce anche mio padre lo sa? >>.
<< Wow! Ehi, Hope, il tuo fidanzato è un tipo forte >> disse mio fratello, sorridendo. Demi sollevò gli occhi al cielo e poi riprese a dare la pappa a Denise, trattenendo una risata.
Hope era nervosissima, avrei voluto allungare una mano attraverso il tavolo e prenderla per mano come quando ero piccola ma guardando bene notai che le aveva già entrambe sulle ginocchia di Lucas. Abbassai lo sguardo, un po' arrabbiato e un po' triste.
<< Benvenuto in famiglia Lucas >> gli disse Miley, porgendogli dell insalata, << sta' tranquillo, non ascoltare Joe, la nostra famiglia è normalissima. Qualche problema con i paparazzi ogni tanto, ma l'avrai già notato.. >>.
Lucas si versò dell'acqua, aveva un fare molto maturo e sicuro di sè. Era il ragazzo che avrei voluto al fianco di mia figlia, ma adesso che c'era, non ero più così tanto sicuro di volergli lasciare la mia bambina.. 
<< Mmmh! Vi troveranno un nome! >> gridò Joe, gesticolando con la forchetta, << qualcosa come Hocas o Luchope! >>.
Demi prese Joe per mano per calmarlo, riuscendoci. Joe fissava le loro mani intrecciate sorridendo come un ebete. << Io e Joe siamo 'jemi', la mamma e il papà di Hope sono 'niley', ma voi due non sarete di certo nè hocas nè luchope. I paparazzi sono cattivi, ma non vi darebbero di certo dei nomi orribili come quelli >> scherzò lei. 
Lucas versò dell'acqua anche a Hope, che era rimasta in silenzio per tutta la cena. << Sono abituato. Hope mi ha già detto tutto su come gestire la stampa, è stata molto chiara >> si voltò verso di lei, con un sorriso... molto famigliare. 
OH MIO DIO. Era lo stesso sorriso che avevo io quando guardavo Miley. 

<< Buonasera signori Jonas >> ci salutò Lucas, verso le dieci.
Hope gli stava aggrappata al braccio, come se volesse non lasciarlo andare mai. 
Miley lo abbracciò di nuovo, e dopo lo feci anche io. Dopo cena Lucas si era dimostrato un ragazzo davvero molto simpatico, pronto a scherzare e a tenere testa a Joe - cosa non da pochi; aveva giocato anche con Denise, e mentre era seduto sul divano con Hope vicino avevo notato come entrambi si cercavano con le mani, come lui l'abbracciava quando pensava che non stessi guardando, come lei si appoggiasse a lui.. erano tutte cose famigliari, che facevamo anche io e Miley e per qualche strana ragione tutto questo mi tranquillizzava.
<< Devi proprio andare..? >> chiese Hope, parlando per la prima volta quella sera, << Non.. puoi.. restare un altro..po? >>.
Vidi Miley assumere quell'espressione. Quella che diceva 'io sono dalla parte dei deboli', quella che aveva quando andavamo ad aiutare i bambini in Africa, e quando aveva quell'espressione niente poteva fermarla. 
<< Perché.. non resti a dormire qui? >> chiese, cogliendo di sopresa tutti.
<< Miley, sei sicura? >> chiesi.
<< Vai Miley! >> urlò Joe.
<< Che cosa tenera.. >> mormorò Demi.
<< Davvero possiamo!? >> chiesero in coro Hope e Lucas.
<< Davvero >> disse la ragazza che amavo, << basta che Lucas usi il letto in più che hai in camera tua >>.
<< Si si! >> Hope le gettò le braccia al collo, ritrovando tutta l'allegria di sempre, << ti voglio bene, mamma! >>.
Lucas mi guardò, dritto negli occhi. Mi stava chiedendo il permesso. Uomo a uomo. 
Volevo davvero che un ragazzo dormisse nella stessa stanza di mia figlia?
No.
Volevo rendere mia figlia felice?
Si.
Annuii al ragazzo di mia figlia.

Quella notte, a letto, Miley mi rassicurò.
<< Sta' tranquillo, io mi fido di Hope >>.
<< Anche io mi fido di mia figlia.. ma sta crescendo così in fretta.. >>.
Miley mi baciò piano, << A me mi hanno criticato per anni perché ero cresciuta.. non voglio che mia figlia subisca quello che ho subito io, voglio che si senta libera di essere quella che è, anche con il suo ragazzo >>. 
Guardai quella ragazza sdraiata vicino a me, era bellissima, ed era mia. E come sempre.. << hai ragione, amore >>.
Lei sorrise, << Sei un padre fantastico, Nicky, forse solo un po' troppo protettivo ma Hope ti vuole un mondo di bene >>.
<< Io ho le due donne più belle del mondo, lo sai? >>.
<< Si, lo so. E io ho l'uomo più bello del mondo >>.
<< Siamo fortunati >>.
<< Lo so, amore, lo so >>.
...








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Capitolo 13
*** voglio solo qualcuno che mi ami non per la fama. ***


Accompagnai Hope da Lucas - ormai stavano sempre insieme, erano adorabili e mi ricordavano me e suo padre quando avevamo tredici anni - poi parcheggiai davanti al ristorante dove avevo appuntamento con Justin. Il cellulare vibrò, era Nick: 'so che sei con il tuo amico, ma ricordati che sei mia e che se il nanetto prova a toccarti fa una brutta fine, okay tesoro amore mio luce dei miei occhi mia musa ispiratrice? okay, baci amore, ti amo. ps dì a bieber di non provare ad abbracciarti come durante il vostro concerto insieme o fa' una brutta fine. ti amo, a dopo' risi e gli risposi che lo amavo anche io, mettendoci un sacco di 'ahahaha'.
Justin era seduto all'ultimo tavolo, lo raggiunsi e ordinammo da mangiare. 
<< Non ti vedo da un sacco di tempo, Bieber! >> gli dissi, sorridendo. 
Era diventato più alto, più biondo, più maturo, ancora più Bieber se possibile. E non lo vedevo da molto, troppo tempo. 
<< Mi sei mancata anche tu, Cyrus. Ti mancano i miei scherzi telefonici alle due del mattino? >>. 
<< Mi manca svegliarmi e sentire la tua voce che urla 'bieber, bieber!', si >> scherzai, mentre la cameriera ci serviva da bere e lanciava uno sguardo molto eloquente a Justin. 
Iniziai a mangiucchiare un po' della mia insalata, << Come.. come va con Selena? >> chiesi, gesticolando con la forchetta.
Justin aveva ordinato un panino enorme, che stava iniziando a mangiare con gusto facendomi pentire di aver ordinato solo una misera insalata. << E' finita. Grazie a Dio. Ormai era impossibile andare avanti. E c'è una nuova ragazza nella mia vita, ora.. >>.
Non mi trattenni ed emisi un gridolino, << Oh, Justin ma è grandioso! E chi è? Dai, voglio saperlo! >>.
<< Si chiama Lizzie, e lavoro in una radio. Non è famosa >> disse, tutto orgoglioso.
<< Penso che sia la decisione migliore per te, Justin >> concordai, sorridendogli. Era così felice per lui! Dopo Selena, si meritava solo il meglio. 
<< Ci stiamo andando piano, molto piano.. >> disse, << non voglio che la cosa esca fuori, ma so di potermi fidare di te, Miley >>.
Gli presi la mano, per rassicurarlo, << Certo che puoi fidarti di me, Justin >>.
Lui accennò un sorriso, aveva gli occhi lucidi, mi strinse la mano e abbassò lo sguardo, << Grazie, Miley. Voglio solo essere felice con qualcuno che mi ami davvero, non per la fama.. >>.
<< Lo troverai, Bieber. Io l'ho fatto >>.






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Capitolo 14
*** sei mia. ***


Quando tornai a casa Hope non era ancora tornata, quindi eravamo solo io e Nick. Mi chiusi la porta alle spalle sorridendo, felice di poter passare un po' di tempo da sola con lui. 
Nick mi aspettava seduto sul divano, il computer sulle ginocchia. Stava fissando lo schermo, aveva uno sguardo che mi fece avvicinare con circospezione a lui. << Ehi, amore.. >> lo chiamai.
Lui si girò e mi fulminò con lo sguardo. << Allora, com'è andato il pranzo con il tuo 'amichetto'? Eh Miley? Ti sei divertita con quel bambino? >>, appoggiò il computer sul tavolino davanti al divano e mi si piazzò davanti, sovrastandomi. Con il tempo era diventato più alto di me, e anche se era più basso di Liam faceva comunque paura con quello sguardo negli occhi.
Confusa, indietreggiai, << Nick, ma che ti prende..? >>.
<< Ho visto le foto! >> urlò lui.
<< Di che foto stai parlando? >> chiesi, ma instintivamente guardai verso il computer. La pagina era ancora aperta e mostrava una foto un po' sfocata di me e Justin, presi per mano. La scritta sopra era molto chiara: 'Nick Jonas si prepari a scrivere nuove canzoni struggenti per la sua Miley, pare che la giovane signora Jonas abbia avuto un incontro di fuoco con la giovane star Justin Bieber, suo vecchio amico adesso molto di più!'. Avrei voluto prendere quello che aveva scritto l'articolo e rompergli in testa una chitarra. << Nick, non puoi sul serio crederci.. andiamo, sai com'è questo mondo.. non puoi! >>.
Nick si passò una mano sui ricci scuri, cercando di calmarsi. << Mi voglio fidare di te, Miley. Ma perché lo stavi prendendo per mano? Perché eravate così vicini? Solo io posso starti così vicino >>.
Gli presi la mano fra le mie, stringendola forte. << Nicky, fidati di me. Posso spiegarti tutto. Justin mi stava parlando di Selena.. capisci? Era triste, perché lei gli ha spezzato il cuore. Justin adesso ha trovato una nuova ragazza e io ero solo molto, davvero molto felice per lui, mi capisci? Non puoi essere geloso di Justin! >>.
Nick mi cinse la vita, premendo forte, facendomi quasi male, << Invece posso. Miley, tu sei mia, non posso permettere a nessun altro di averti, non dopo aver lottato tanto per averti, non dopo tutto quello che abbiamo passato. Quindi, se io ti vedo - o meglio, vedo delle stupide foto - di te e Bieber presi per mano, io semplicemente do di matto! Non mi importa se siete amici, io sono geloso comunque, in ogni caso.. >>.
Sembrava così triste che lo baciai per farlo sorridere, << Nicky.. >> sussurrai, accarezzandoli i riccioli corvini. 
<< Sei mia.. non andare via amore.. >> mi accarezzò il braccio, facendomi sedere in braccio a lui sul divano.
<< Mai >>.
Mi baciò stringendomi forte, come se volesse trattenermi. << E' così bello.. >> dissi, << .. sapere che sei ancora geloso di me >>.
<< Ovvio che sono geloso, tu sei mia. >>






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Capitolo 15
*** solo per dirti 'lui mi manca'. ***


Nick sarebbe tornato a momenti. 
L'aereo doveva atterrare alle 9 ed erano già le 9 e 23, sarebbe arrivato a momenti. Sapevo che un concerto era sempre faticoso e che forse ci poteva essere stato qualche incoveniente ma comincia ad andare su e giù per la casa come una ragazzina. Eppure, ero grande, ormai non era più una ragazzina, Hope aveva già 14 anni, lei e Lucas stavano insieme da molto ormai e le cose andavano alla grande. Demi e Joe si occupavano della loro bambina con una foga incredibile e stavano anche pensando di averne degli altri dopo il prossimo tour mondiale di Demi e il prossimo album di Joe. E noi? E io e Nick?
Quel ragazzino mi avrebbe fatto impazzire!
Chiamai Demi per trovare conforto ma mi rispose Joe, in sottofondo sentivo la vocina infantile di Denise chiamarlo. 
<< Joe, scusa, cercavo Dems >> dissi.
<< Yeah, Mils ciao. No, D non c'è, è in giro con Hannah e mi ha lasciato solo con Denise. Nick ancora non è tornato eh? >>.
<< E tu come fai a saperlo? Che ne sai che non sto semplicemente chiamando la mia migliore amica per chiederle di uscire insieme? >>.
<< Perché hai la voce 'sono fuori di testa, nick non è ancora tornato!' >> mi prese in giro. << La conosco. Anche Nick c'è l'ha, ma la sua è in versione 'miley è fuori per un concerto, oh Dio mio! La amo, Joe passami le chiave della Mustang' e a quel punto io lo fermo e gli dico che va tutto bene e che tu stai bene e che tornerai presto >> anche senza vederlo, so che sta sorridendo, il suo stupido sorriso. 
<< Okay, stavo chiamando Demi perché Nick non è ancora tornato.. >> ammetto, appoggiando al bancone della cucina. 
<< Come stai? >>.
<< Mi manca >>.
<< Mils..? >>.
<< Si, Joe? >>.
<< Demi ti chiama nel bel mezzo della notte quando io sono fuori per un concerto, semplicemente per dirti 'lui mi manca'..? >>.
Ora sorrido io.
Joe può fare l'idiota quanto vuole, può fare battute su tutto e tutti e può fare canzoni spinte e ballare ai concerti di Britney Spears quanto vuole ma la verità è che, quando si tratta di Demi lui è una persone totalmente diversa. Diventa premuroso, geloso, sensibile, dolce, gentile e tutte queste le cose le sapevo perché me le aveva dette Demi. << Si, Joe, ogni volta >> gli dico.
<< Davvero..? >>.
<< Davvero, Joe >>.



scusate la brevità di questo capitolo, ma sappiate che il tema centrale è farvi capire quanto sia vero jemi. quanto amore provi joe. peace. 










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Capitolo 16
*** 'tutto il mondo ha una cotta per miley cyrus' ***


<< Nick, promettimi che non farai come l'ultima volta, okay? >>. 
Miley mi stava davanti, guardandomi dritto negli occhi. Quegli occhi.. amavo quegli occhi così belli.. erano argentati.. alcune volte tendevano all'azzurro.. altre al verde chiaro.. erano sempre diversi.. sempre magnifici. 
<< Nick, mi stai ascoltando? >> mi richiamò.
<< Eh? Cosa? Oh, si amore, ti sto ascoltando piccola >> le dissi, sorridendole.
<< Mmmh, okay. Allora >> si diresse verso la porta, aveva un paio di tacchi alti che la slanciavano ancora di più, facendola sembrare ancora più alta. Fortunamente, io restavo sempre più alto di lei, così potevo abbracciarla meglio. << Justin e Lizzie saranno qui a momenti e tu hai promesso che non farai commenti, che non prenderai in giro Justin e.. >> lasciò in sospeso per farmi continuare.
<< .. e non lo accuserò di averci rubato 'JB', tesoro, lo so, ho promesso >> dissi.
Miley mi baciò veloce, << Bravo il mio Nicky >>.

Bieber e la sua ragazza arrivarono terribilmente in ritardo. 
Lui, anche se adesso era cresciuto molto ed era molto più alto, aveva sempre un'aspetto da ragazzino innocente della porta accanto, per non parlare della sua ragazza. Sembravano due bambini. 
Mi strinse la mano salutandomi con un: << Ehi, amico, come va? >>.
Avrei voluto dirgli: 'male, anche se sei fidanzato, ho paura che ci provi con lei' ma resistetti e gli sorrisi stringendogli la mano. 
La ragazza fu più gentile - e più educata. << Piacere, io sono Elizabeth, ma puoi chiamarmi Lizzie. Tu sei Nick Jonas e io sono sempre stata una tua grande fan. Tua, dei tuoi fratelli e.. non riesco ancora a credere di essere qui! >>. Miley l'abbracciò forte facendola arrossire, uno dei suoi famosi abbracci alla Tennessee. << Oh cara! >> le disse, << Non siamo pazzi come ci descrivono e tu puoi sentirti a casa qui, giusto Bieber? >>.
Il biondo cinse la vita alla sua ragazza.

Avevamo la casa tutta per noi, Hope era fuori con Lucas.
Miley parlò tutta la sera, controllando la conversazione e facendo in modo che tutti dicessero almeno qualcosa. Mi costrinse persino a fare un complimento alla nuova canzone del biondino. << Mmmh, è.. carina, si.. carina >> era tutto quello che ero riuscito a dire. 
Lizzie era intervenuta in favore del suo ragazzo, << A me piace molto, trovo che sia molto tenera >>.
Miley le aveva dato man forte. << Si, anche a me piace. Nick, forse non l'hai ascoltata bene, tesoro >> mi aveva sorriso come per dire: 'andiamo, so che sai fare di meglio' ma io proprio non riuscivo a 'fare di più' di così.
Bieber parlò del suo ultimo tour, delle sue canzoni, dei testi, di Lizzie, ma non accennò minimamente a Selena, fatto che apprezzai moltissimo. Essendo stato molto tempo con lei, sicuramente gli aveva raccontato di noi due - solo il fatto di pensare ancora a lei come a un 'noi due' mi dava il voltastomaco - e avevo paura che potesse usarlo contro di me e invece niente. 
Un punto per Bieber. 

<< Ti do' una mano! >> si propose Lizzie quando Miley andò in cucina a prendere il dolce. 
<< Non c'è n'è bisogno, Lizz >> le disse, prendendo un piatto.
<< Insisto! >>.
<< Oh be', allora vieni pure! >> andarono in cucina ridacchiando come solo le ragazze sanno fare.
Io e il biondo restammo da soli.
<< Sono adorabili >> fece lui, << non trovi? >>.
<< Eh? >>.
<< Lizzie e Miley, sono adorabili. Ridono come se fossero amiche da secoli. E poi Miley ha la capacità di far sentire le persone a proprio agio e Lizzie è così timida, le farà bene avere un'amica come lei >>.
Lo guardai carico di gelosia, << Cosa ne sai tu della mia Miley? >>.
<< Ehi, amico, calmati, stavo solo dicendo che lei.. >>.
<< So quello che stavi dicendo! >>.
<< Amico, penso che tu stia perdendo il controllo >> il biondino invece si stava facendo prendere dal panico.
<< Quello che sta perdendo sei tu! >>. 
Dalla cucina si sentivano ancora le risate delle ragazze, che coprivano almeno in parte le mie urla.
<< Amico, io penso che.. >>.
Mi alzai dalla sedia, << Io non sono tuo amico e non mi interessa quello che pensi! >>.
<< Andiamo fuori a discutere, non voglio spaventare le ragazze >>, non era un ordine, era quasi una richiesta d'aiuto. Anche se lui mi stava davvero antipatico, dovevo ammettere che ci teneva davvero alla sua ragazza e preferiva accettare di litigare con me piuttosto che farla spaventare. 
Due punti per Bieber. 

<< Cosa odi di me? >> mi chiese, una volta fuori.
Sul portico, potevamo vedere la luna. Mi calmai un poco.
<< Non ti odio, mi da' fastidio la tua amicizia con Miley >>.
<< Ma perchè? Andiamo, non pensarai sul serio che io abbia una cotta per lei >>.
<< Io penso che tutto il mondo abbia una cotta per Miley Cyrus >> dissi, sorridendo all'idea. 
<< Oh, questo è sicuro. Anche se ci sono molte persone che la sfottono lei è sempre restata in piedi. Nick, io non amo Miley, amo Lizzie. Miley è solo una mia buona amica, buonissima amica. Mi ha aiutato quando nessuno sapeva quello che stavo passando. Mi ha aiutato a lasciare Selena, e tu sai quanto difficile sia.. >>.
Abbassai il capo. << Si, lo so.. >>. 
Tre punti per Bieber. 
Mi appoggiai al muro, << Okay, credo di aver esagerato stasera.. >>.
<< Non è ancora troppo tardi per avere una bella serata, amico >> mi disse, dandomi una pacca sulla spalla.
<< Hai ragione, andiamo dentro e rassicuriamo le nostre ragazze >> cercai di sorridere. 
Bieber aveva vinto. 

Prima di andare via, lo presi da una parte.
<< Per quanto riguarda la storia del marchio.. >>.
<< Me la farai pagare, lo so, ma non sono stato io a sceglierlo >>.
<< Tu non sei un jonas brothers, amico >>.
<< Tu non sei un beliebers boy, amico >>.
<< Ma non sei poi così male >> scherzai, dandogli una pacca sulla spalla come lui prima.
<< Neanche tu, jonas >>.
<< Attento a quello che dici però, bieber >>.




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Capitolo 17
*** dammi quell'affare! ***


Accompagnai Demi al parco e lasciammo giocare Denise insieme agli altri bambini. 
Demi sembrava un po' in ansia, continuava a guardarsi attorno. Era ottobre e c'era già freddo, Denise continuava a dire che stava per arrivare Halloween e che voleva vestirsi da vampiro, per calmarla Demi le promise che dopo sarebbero andate a comprare un vestito adatto insieme a Joe. 
<< Demi, sicura che vada tutto bene? >> le chiesi, quando Denise fu abbastanza lontana da non sentire.
<< Tu li hai visti? >> mi domandò, ansiosa, guardando da tutte le parti.
<< Chi? >>.
<< I paparazzi! Stanno cercando di fare foto a Denise da mesi! >>.
<< Fin'ora sei riuscita ad impedirlo >> la conforto. Ed era vero; Demi era riuscita a tenere Denise lontana dai media per quasi un'anno ma da quando la bambina aveva compiuto tre anni le cose si erano fatte difficili e Demi era costretta a stare sempre in casa con la bambina per impedire che il viso dolce della piccola venisse piazzato in prima pagina. << Non succederà, vedrai >>.
<< Esattamente come non pensavo che i miei tagli finissero in primo piano su tutti i telegiornali nazionali, ma è successo! >> si sfogò lei, continuando a girare la testa in continuazione.
<< Ma Dems, non puoi uscire con quest'ansia.. lo sai che non ti fa bene >> le ricordai. 
<< Lo so, lo so.. ma è più forte di me, Mils. Non voglio che Denise soffra la pressione che ho dovuto subire io >>.
<< Lo capisco, D. Vuoi che andiamo a casa..? >>.
Lei annuì trattenendo le lacrime. 
Andai a prendere Denise, ma proprio mentre la prendevo in braccio un uomo con una canon ultimo modello mi si piazzò davanti scattando almeno venti foto di seguito. D'istinto coprii il viso della bambina con una mano mentre con l'altra cercavo di strappare la maccina fotografica dalle mani di quell'uomo. << Dammi quell'affare! Ho detto di darmelo! >> urlai, attirando l'attenzione di Demi, che si precipitò verso di lui urlando. 
<< Miley! Miley è tua nipote questa!? >> strillava l'uomo, per niente turbato dalle nostre urla. << Perché non fate una foto insieme? Ehi! Ehi, giù le mani dalla mia macchina fotografica! >> urlò, quando Demi gliela strappò di mano. 
<< Ecco cosa ne faccio della tua prezziosa macchina fotografica! >> disse lei, alzando la macchina e poi lasciandola ricadere a terra; la canon si infranse in mille pezzi, sotto lo sguardo sgomento dell'uomo. 
<< Me la ripaghi! >>.
Demi si avvicinò minacciosa all'uomo, puntandogli il dito contro. Demi, quando si arrabbiava, sembrava proprio un'altra persona. Il suo accento spagnolo veniva fuori aumentando il suo tono furioso. << Senti un po', razza di deficiente, tu non hai nessun diritto di venirmi a importunare mentre sto passando un pomeriggio con mia figlia e la mia migliore amica, chiaro? E non venirmi a dire che è il tuo lavoro, perché il tuo lavoro consiste nel fare foto e di fare domande, ma non di urlare contro la gente e di disturbarla. Quindi, la prossima volta, chiedi se voglio foto o se voglio rispondere a delle domande, sono stata abbastanza chiara!? Non otterrai mai niente distruggendo la vita altrui! E ora fatti da parte, prima che ti rompa qualcos'altro oltre alla tua macchina fotografica!! >>. L'uomo indietreggiò e scappò via senza neanche raccogliere i resti della sua macchina. 
Passai la bambina a Demi, che la prese in braccio stringendola forte. Denise guardava la mamma sorridendo. 
Non sapevo se avesse capito cosa avesse appena fatto la sua mamma, ma sapevo che in un qualche modo, Denise sapeva che sua madre l'aveva appena difesa. 





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Capitolo 18
*** è la figlia di Joe Jonas! ***


Accompagnai Joe a portare Denise dal medico, era da un paio di giorni che la piccola non stava bene e Joe stava entrando nel panico. Si svegliava la notte per andarla a controllare nel suo lettino e faceva venire l'ansia anche a Demi che, pur essendo - dopo Miley - la mamma migliore del mondo, non riusciva a superare Joe in attacchi d'ansia per la bambina. 
Il tempo che restammo nella sala d'aspetto fu uno strazio.
<< E se avesse qualcosa..? Nick, guardala, ha le guance rosse! Non è normale! >>.
<< Joe, tutti i bambini hanno le guance rosse.. >> cercavo di dirgli.
<< Be', ma.. Denise le ha più.. rosse di tutti i.. bambini che io abbia mai visto! >>.
<< Ha solo un po' di febbre, Joe >>.
<< Potrebbe peggiorare! >>.
<< Tutti i bambini hanno la febbre, anche Hope c'è l'aveva sempre quando era piccola >>.
<< Ma Denise è troppo piccola! >>.
Gridava, spaventando gli altri genitori.
Stringeva Denise talmente tanto che avevo paura che le facesse male, ma sapevo che Joe non avrebbe mai fatto del male alla sua bambina, non alla figlia sua e di Demi.
Quando finalmente il dottore ci fece entrare Joe non volle separarsi dalla bambina. 
<< Voglio prima vedere le sue referenze >> disse. 
<< Signor Jonas, sono uno dei migliori pediatri di LA >> gli spiegò l'uomo, con calma.
<< Ha qualche referenza? >> insistette mio fratello.
<< Signor Jonas, ho curato la figlia di Tom Cruise quando aveva la varicella e sono il medico personale dei figli di Brad Pitt >> gli rispose l'uomo, con meno calma. 
<< E come faccio a sapere che non mente? Non voglio lasciare mia figlia nelle mani di un incopetente! >>.
A qual punto, mi intromisi. << Mi scusi, dottore. Mio fratello è alla sua prima figlia ed è solo.. un pochino agitato >>.
Joe mi mise in braccio la bambina, poi si rivolse al dottore. << Spero per lei che lei non mi stia mentendo. Sono Joe Jonas, posso farle chiudere tutto in meno di due ore, mi sono spiegato? >>.
L'uomo rise, << Lei è solo un padre possessivo >>.
<< Possessivo? Possessivo io!? Come si permette! >>.
Mi misi tra i due, passando la bambina a un'infermiera che era entrata nella sala per controllare cosa stesse succedendo.
<< Joe, calmati >>.
Joe si voltò verso l'infermiera e si riprese la bambina. << Noi c'è ne andiamo. Ora >>. 
Gli diedi una pacca sulla spalla, << Andiamo, Joe.. pensa a Denise >>.
<< Non intendo rimanere in questo posto un secondo di più! >>.
In quel momento Denise scoppiò a piangere. 
<< E va bene! >> esclamò Joe, porgendo la bambina al medico. << Ma stia attento. Si ricordi che questa è la figlia di Joe Jonas, ci siamo intesi? >>.
L'uomo prese la bambina e l'appoggiò sul lettino, borbottando tra sé: << Cantanti.. pensano di essere il centro del mondo.. >>.






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Capitolo 19
*** shh, va tutto bene ***


Hope era fuori città con Lucas, c'erano volute due settimane per convincere Nick, ma alla fine Hope è partita questa mattina con il sorriso sulle labbra per un fine settimana con Lucas e i suoi nella loro casa sul lago. 
Nick si agitava pensieroso per la casa, non aveva ancora aperto bocca. 
Avrei voluto chiedere a Joe e Demi di passare ma entrambi erano via una vacanza di famiglia con Denise insieme a Kevin e sua moglie. 
<< Nick, tesoro, calmati, ti prego >> gli dissi, cercando di fermarlo. 
Continuava ad andare avanti e indietro per la stanza, guardando il telefono nella speranza che Hope chiamasse per avvisare che era arrivata. 
<< E se fosse successo qualcosa? Miley, ha solo quattordici anni! >>. 
<< Amore, noi eravamo anche più piccoli.. >>. 
<< Non tirare in ballo noi due! Noi.. noi siamo un'eccezzione, tu eri.. tu eri.. >>.
<< Piena di energie? Sempre pronta a guardare oltre le apparenze? Vogliosa di libertà? Innamorata? >> gli chiedo, sorridendo. 
Nick capisce dove voglio arrivare. << Uguale a Hope.. >> mormora, lasciandosi cadere sul divano. 
Mi siedo vicino a lui e gli accarezzo i riccioli corvini, << Amore, Hope starà bene.. >>, nel momento preciso in cui lo dico mi rendo conto di non stare bene io.. mi gira la testa e all'improvviso mi è venuta la nausea. 
Nick mi guarda corrucciando la fronte. << Amore.. tutto okay? >>, mi accarezza il viso, avvicinandosi per guardarmi meglio.
Provo a sollevarmi, ma mi gira troppo la testa. Mi tocco la fronte con la mano mentre con l'altra cerco di tenermi a qualcosa; Nick si solleva di scatto dal divano e mi sostiene appoggiandomi una mano sulla schiena. << Mils, tesoro, che hai..? Ti gira la testa...? >>.
Mi appoggio a lui, ma appena mi muovo la nausea aumenta e devo correre in bagno prima di vomitare in salotto. 
Nick mi corre dietro.
Cerco di trattenermi, ma alla fine mi riverso sul water e vomito, e mi torna in mente quando Nick era via e io mi ritrovavo con le nausee mattutine per Hope, e avevo dovuto chiamare Demi per farmi aiutare.. aspetta, nausee matuttine? Che ore sono? Hope è andata via alle sei del mattino e sono passate due ore appena.. questo vuol dire che.. no, aspetta, non può essere.. l'ultima volta le ho avute.. 
Nick, dietro di me, mi accarezza la schiena, << Miley, piccola, ci sono io.. va tutto bene.. >>.
Mi tengo al water e cerco di riprendere fiato, << Nick.. devo dire qualcosa.. >>.
Nick mi aiuta a rimettermi in piedi, << Ti accompagno da un dottore.. >>.
Provo a parlare ma Nick mi ferma, mi circonda le spalle e mi fa andare attraversare il corridoio, << Andrà tutto bene, piccola.. magari hai solo mangiato qualcosa di andato a male >>.
<< Ma.. >> provo a protestare.
<< Shh, va tutto bene.. >>.
Ho sempre amato il modo in cui Nick prendeva in mano la situazione ma in quel caso, avrei tanto voluto urlare. 
Ma ero troppo impegnata a trattenere il vomito.















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Capitolo 20
*** si, nicky, si! ***


NICK

Portai Miley nella migliore clinica privata di LA, dove il medico ci ricevette subito. 
Miley sembrava stare meglio, ma io insistetti per farla visitare. 
Il medico mi disse che dovevo aspettare fuori cinque minuti. Ma come si permetteva? Adesso capivo Joe. Anche io in quel momento avevo paura di lasciare la mia piccola nelle mani di un idiota qualunque. Io dovevo restare con lei, io dovevo assicurarmi che Miley avesse sempre qualcuno su cui contare, non volevo che quell'uomo le mettesse le mani addosso senza la mia presenza...
<< Signore, solo cinque minuti.. >> mi disse, accompagnandomi alla porta. 
Miley mi guardò implorante, non riusciva neanche a reggersi in piedi e si doveva sedere, << Nick.. no >>.
<< Io resto >> dissi, deciso. 
<< Signor Jonas, la prego di uscire >> mi disse il medico, meno gentile.
<< Lei ha bisogno di me! >> sbraitai. 
Miley fece un balzo sulla sedia. 
Il medico mi spinse fuori, << La signora ha bisogno di un medico >> mi disse, chiudendomi la porta in faccia.

MILEY

<< Signorina.. lei sa di essere incinta, vero? >> mi chiese il medico, una volta scacciato via Nick.
Abbassai il capo, << Mi ha appena dato la conferma >>.
L'uomo annuì, << Lo sospettavo. Non volevo dare notizie del genere senza prima il suo permesso. L'uomo là fuori è il padre del bambino vero? >>.
<< Certo! >> dissi, << Per chi mi ha preso! >>.
Il medico ridacchiò toccandosi la barbetta bianca, << Nel mondo dello spettacolo queste domande sono quasi d'obbligo, signorina. Bene, ora possiamo anche far rientrare suo marito >>.
<< Non glielo dica >>. 
<< Come vuole.. >>.
Il medico aprì la porta e Nick si fiondò dentro, correndo talmente veloce da andare a sbattere contro la scrivania del medico - che ridacchiò sistemando di nuovo i fogli sulla scrivania. 

NICK

Una volta a casa aiutai Miley a sedersi sul divano. 
E ad andare in bagno.
A farsi la doccia. 
A preparare la cena. 
Ad accendere la tv.
<< Nick, caro, non sto morendo eh >> scherzò lei, strappandomi un sorriso.
Rideva sempre lei, era bellissima quando lo faceva..

MILEY

Nick era ansioso, iperprotettivo e possessivo, e tutto questo senza che gli avessi ancora detto che ero incinta. 
La cosa era preoccupante - e mentre ci pensavo mi scappò un sorriso.

NICK

Mentre l'aiutavo a mettersi il pigiama, le sfiorai la pancia con la mano. 
Era liscia, morbida, non era di sicuro pelle e ossa, l'amavo per quello.
Mi persi in quel momento, e mentre le accarezzavo la pancia mi chinai a baciarle il collo. 
<< Nick.. >> mi chiamò lei, con quella voce così bella.. << c'è una cosa che devo dirti.. >>.
<< Si amore..? >> le circondai la vita con un braccio, mentre con la mano continuavo ad accerezzarle la pancia. 
<< Sai.. >> si morse il labbro, nervosa - che carina che era - << dovrei.. mmh, fare attenzione quando fai così.. >>.
<< Così come..? >> chiesi.
Miley strinse la mano con la quale stavo accarezzando la sua pancia, << Quando accarezzi qui.. >>.
<< Perché amore..? Ti ho fatto male...? >> domandai, cercando di ritrarre la mano, ma lei non me lo lasciò fare.
<< No no.. anzi, penso che a lui piaccia.. >>.
<< A.. lui, piccola? >>.
Miley si voltò verso di me, sorridendomi, << Sono incinta, Nick.. >>.
<< Sei.. cosa? >>.
<< Incinta Nicky, aspettiamo un bambino! >>.
L'abbraccia di scatto, per poi staccarmi per paura di farle male. << Oh, piccola, dici sul serio? >>.
Lei annuì sorridendo, aveva le lacrime agli occhi. << Si, Nicky, si, sarà un bellissimo bambino! >>.
<< O un'altra bambina, piccola.. >>.







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Capitolo 21
*** aveva una risata così bella. ***


NICK

Eravamo a letto, Miley dormiva ancora, erano solo le sei del mattino, e io feci scivolare la mia mano sopra la sua pancia. Era appena al quarto mese e la pancia si notava già un po', era bella tonda e morbida e mi piaceva davvero tanto accarezzarla. Ma facevo attenzione, perché ogni tanto mi facevo prendere e avevo paura di farle male.. e Miley era così delicata, e.. sensibile in questo periodo. Piangeva sempre, ma non per dolore, semplicemente ogni cosa le faceva diventare gli occhi lucidi. 
Hope prendeva un bel voto a scuola? Pianto.
Vedeva Joe abbracciare Demi? Pianto.
Le dicevo che l'amavo? Cascata. 
Ci stavo anche prendendo gusto nel consolarla, perché sembrava ancora più piccola e indifesa del solito e io potevo sentirmi il suo prode cavaliere e stringerla tra le mie braccia, appoggiando la mano sulla sua pancina, così bella. 
Miley iniziò ad apire un pochino gli occhi, emettendo dei versi come i bambini piccoli. << Nicky.. amore, che fai? >>.
Mi appoggiai su un fianco e la baciai delicatamente, << Niente amore, torna pure a dormire, piccola >>. 
Lei si accucciò al mio fianco, come faceva sempre, accarezzandomi il petto, << Nicky.. sono così felice che tu sia qui con me >>. Ecco un'altro effetto della gravidanza: super sdolcinata. Impazzivo di gioia!
Le accarezzavo i capelli mentre lei giocava con l'orlo della mia maglietta, << Ti senti bene, principessa..? Vuoi che ti porti qualcosa? >>.
Miley scosse la testa, baciandomi il petto, << Resta a letto con me, Nicky.. >>.
Mi sdraiai bene e le feci appoggiare il viso contro il mio petto, accarezzandole prima il viso, poi il collo e le braccia, appoggiando la mano aperta sulla pancia, disegnando dei cerchi con le dita, lei rideva piano per il solletico. << Sai.. >> dissi, << se è maschio vorrei.. chiamarlo Adam.. per Joe.. >>. Miley sollevò il viso e mi baciò le labbra, << Adam mi piace, amore >>.
<< E se è femmina, Mils, che nome vorresti darle..? >>.
<< Non ci ho ancora pensato.. penso che.. mi piacerebbe qualcosa di significativo, un nome speciale, magari di una persona speciale o comunque qualcosa che ti faccia subito pensare.. a tutto l'amore che sto provando in questo momento >>. 
Le baciai la guancia, << Con queste parole potresti scriverci una canzone, piccola >>.
<< Chi ti dice che io non l'abbia già fatto? >>. 
La guardai stupito, << Sei meravigliosa! >>.
Si mise completamente sopra di me, sembrava un gatto che faceva le fusa, << Non sono niente senza di te.. >>.
Le baciai le spalle, poi il collo, così morbido, sapeva di dolce, << Tu sei tutto quello per cui vivo.. grazie per essere restata, amore >>.
Aveva il sorriso migliore del mondo, sul serio! Le baciai le labbra, le guancia, sarei restato tutto il giorno così, con lei sopra di me, a portata di mano, a coccolarla e baciarla quando volevo - cioè, sempre. 
<< Nicky.. tutto.. tutto quello che abbiamo avuto, il bene e il male, la gioia e il dolore.. tutto quello che abbiamo imparato, voglio che.. questo bambino - o bambina, Nicky - abbia sempre.. >>. 
Le accarezzai il viso e dissi: << .. il meglio dei due mondi? >> la presi in giro, affettuosamente. 
Miley spalancò la bocca fingendosi offesa, << Ah si? La metti così? E' un colpo basso, Nicholas! >>.
<< Mi piacevi davvero tanto bionda! >> continuai. 
<< E io che pensavo che tu adorassi i miei capelli castano chiaro! >>.
<< Oh ma io li amo! >>.
<< Penso che domani mi tingerò, mi farò nera!! >>, rideva, aveva una risata così bella.
<< E io penso che mi taglierò i ricci, mi farò biondo e liscio! >>.
Miley storse il naso facendo una faccia schifata, << Puah! Non provarci, Nicholas! >>.
Le baciai il naso, << Amo come sei >>.
<< Amo i tuoi ricci, Nicky, se ti fai biondo ti lascio, chiaro? >>.
<< Non lo faresti neanche se mi tagliassi i ricci e mi facessi i capelli blu, Miley >>.
Lei roteò gli occhi, << Uffa, mi conosci troppo bene >>.
<< Più di me, sciocchina >>.





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Capitolo 22
*** Mai quanto mi siete mancati voi due, principessa. ***


Miley

Ero in giro con Demi da un paio di ore e stavamo parlando del mio futuro bambino. 
<< O bambina >> mi ricordò lei, prendendo in braccio Denise. 
<< Giusto, giusto.. il punto è che non so proprio come farò a gestire tutto quello che arriverà, ma Demi, sono così felice! Era proprio quello che ci voleva, un'altro figlio! >>.
<< O figlia >> mi corresse lei, accarezzando la guancia della figlia. 
<< Hope è felicissima, mi ha persino chiesto se Lucas potrà venire in ospedale, non è tenera? >>.
<< Quei due sono così carini insieme.. sembrate tu e Nick, sai? >>. 
<< Oh si.. lo so, spero tanto che lei non sia sciocca come me però >>. 
Demi mi appoggiò una mano sulla spalla, per consolarmi. << Non sei stata sciocca, tu e Nick ne avete passate tante, ma tutto quello che avete vissuto vi ha reso quello che siete ora >>. 
Annuii, nostalgica. << Hai ragione.. e poi Hope è molto più sveglia di me >>.
<< Su questo non c'è dubbio! >> mi prese in giro Demi. 
<< Ehi! >>.
Continuammo a ridere come due ragazzine, anche se entrambe non lo eravamo più da tanto tempo ormai. Demi era una mamma con un passato buio e prendeva ancora parecchie medicine per sconfiggere il problema della sua personalità bipolare, ma adesso stava molto meglio e la sua vita andava avanti ed era circondata da persone che l'amavano, e io ero così felice di essere una di quelle. E io? Be', io.. anche io ero una mamma, mia figlia era la ragazza più bella del mondo - sarà per tutto l'amore che riceve anche da Lucas? - e vivo in una casa piena d'amore, di gioia, di vita, con l'unico ragazzo che io abbia mai amato. 
Mi ritenevo molto fortunata. 

Nick

Io e Joe stavamo facendo le prove per il concerto di quella sera. Ero molto felice che il concerto si sarebbe svolt vicino a casa mia, non mi andava di allontanarmi troppo da casa - e sopratutto da Miley - in quel periodo, preferivo restare sempre vicino alle persone che amavo, nel caso loro avessero bisogno di me. 
<< Joe, penso che per oggi possa bastare. Miley sarà già a casa ormai >> dissi. 
Lui mise via la chitarra e si sistemò i capelli, << Hai ragione, non vedo l'ora di tornare a casa da Demi e Denise. Ti dispiace se le chiamo un attimo? Non la sento da ore! >>. 
Gli feci cenno di andare e presi anche io il telefono. Mandavo un messaggio a Miley ogni ora, per chiederle dove era, con chi, come stava e se.. il bambino aveva scalciato e quante volte. Okay, ero molto.. ossessivo, ma volevo sapere tutto quello che faceva la mia piccola Miley e anche cosa stava facendo il nostro piccolo ometto o principessa. 
<< Piccola, ciao >> la salutai. 
<< Nicky, amore, ciao. Avete già finito con le prove? Che bello! >>. 
<< Tra un po' torno a casa, principessa. Come stai, amore? >> le chiesi, ansioso. 
<< Benissimo. Ah.. amore, ha scalciato due volte oggi!! >> mi disse, strillando per la gioia. 
<< Miley è meraviglioso! Oh, cucciola, sono felice ora! Ma.. ma sei a casa vero? >>.
<< Si, certo >>.
<< Oh bene, meglio. Restaci. Non uscire, per favore. C'è Demi con te? >>. 
Sentii la voce di Demi in sottofondo: << Si, Nicholas, ci sono anche io! Non la faccio muovere di casa alla tua piccola Miley, tranquillo! okay? >> poi sentii il suo telefono squillare e poi la sua voce: << Joe! Oh, Joe, amore, come mi sei mancato oggi.. ti amo anche io, si si, oh Joe.. oh amore.. oh cucciolo >> e tanti altri nomignoli con cui poi avrei preso in giro Joe. 
<< Miley? >>.
<< Si, Nicky? >>.
<< Io sto per tornare a casa, va bene amore? >>.
Un attimo di silenzio: stava annuendo, << Si, certo. Fai in fretta okay? mi.. mi sei mancato davvero tanto oggi... >>.
<< Mai quanto mi siete mancati voi due, principessa >>. 
Un altro attimo di silenzio: era arrossita. 




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Capitolo 23
*** ci vediamo fuori, cattiva ragazza. ***


Nick

Miley era vicino a me, sdraiata in un lettino d'ospedale, con decide di dottori attorno. 
'Una complicazione, signora, niente di preoccupante' mi hanno detto. 'Deve uscire da qui, signor Jonas'. 
'Col cazzo!' avevo risposto, piazzandomi vicino alla mia Miley, che stava respirando a fatica. Com'era possibile? Per nove mesi tutto era andato bene, ora stavamo precipitando nel panico.
La mano di Miley era debole ma cercava in tutti i modi di ricambiare la stretta della mia, << Non te ne andare Nicky.. resta con me.. ho paura.. cosa sta succedendo? >> ansimava.
I dottori stavano facendo di tutto per permetterle un parto naturale ma c'era qualcosa che non andava e non volevano dirci cosa. 
Le accarezzai la fronte, << Shh.. va tutto bene, angelo, non ti lascio sola >>. 
Un dottore riprovò a mandarmi via: << Signore, non può restare qui, sta intralciando i lavori! >>.
Non ne potevo più. << Io sono qui vicino a lei, come posso intralciare i vostri lavori? Mi faccia un favore: pensi a far uscir fuori mio figlio invece che rompere il cazzo a me, va bene!? Sta solo perdendo tempo! >>.
L'uomo sbuffò e poi si unì agli altri.
Un'infermiera mi lanciò uno sguardo di solidarietà, prima di avvicinarsi a Miley e rassicurarla che stava andando tutto bene. << Devi solo continuare a respirare come ti ho spiegato prima, okay? Non c'è niente di cui preoccuparsi >>.
Invece io ero terrorizzato. 
La donna si avvicinò un attimo a me, << Forse è meglio se esce cinque secondi, davvero. Vada ad avvertire le persone qua fuori - gli amici, i famigliari, - che ci vorrà un po'. Mi occupo io di sua moglie, non si preoccupi >>.
<< Non la lascio >> dico, deciso.
<< Non la sta lasciando, sta andando a tranquillizzare i suoi amici >>.
Miley mi stringe la mano più forte per attirare la mia attenzione, << Nick.. vai.. dì a Demi che.. le voglio bene e.. >> si sforza per non fare una smorfia di dolore, << .. e tranquillizzala, va bene? Fallo.. per me >>.
Come posso dire di no a quei due occhioni color della luna? 
La bacio facendo attenzione, sembra così debole.. << Torno da te >>.

Joe

<< Complicazione? Che genere di complicazione, Nick? >>. 
Demi è davvero agitata, così la stringo a me tenendola per la vita, mentre lei tiene in braccio Denise. 
<< Be', >> anche Nick non sembra proprio Mr Calma, << non lo so.. i dottori non me lo vogliono dire.. >>.
<< Coglioni.. >> sento mormorare a Demi. 
Prendo Denise in braccio e la porgo a Kevin, che per l'occasione è venuto con Danielle. 
Quando torno da Demi e Nick, la mia piccola furia sta sbraitando insulti contro i dottori. << Fatemi entrare! Io voglio entrare in quella fottuta stanza! Voglio vedere la mia migliore amica, voglio starle vicino! Non potete lasciarmi qui con le mani in mano!! >> mi si butta addosso quasi piangendo, << Joe.. ti prego, fa' qualcosa.. sta' andando tutto storto! >>.
Le accarezzo i capelli baciandola sulla fronte, poi sul viso e le labbra, finché non si calma. Poi la tengo premuta contro il mio petto mentre trema per la rabbia e mi rivolgo a mio fratello: << Nick, cosa possiamo fare? >>.
<< Di sicuro non possiamo entrare tutti insieme in una sala parto pretendendo che i dottori ci spieghino cosa succede mentre Miley resta sola >>. 
<< Si ma.. >> protesta Demi, << io voglio stare al suo fianco, avrà paura! >>.
Annuisco in silenzio, Demi quando si mette in testa una cosa è difficile trattenerla. Non c'è modo per non farla entrare. 
<< Nick, lascia entrare Demi per un po', ti da' il cambio okay? >>.
<< Cinque secondi, Nick, per favore. Voglio solo vederla.. assicurarmi che stia bene >>.
Nick è indeciso, si vede che vuole solo correre dalla sua Miley. Ma penso che anche lui sappia che genere di legame lega la sua Miley con la mia Demi. Quelle due non possono vivere l'una senza l'altra.
Nick accenna un sorriso: << Va' da lei >>.

Miley

Sento Demi entrare in sala parto come una furia, in tutta la sua forza, è come un uragano che entra in una stanza, distruggendo tutto quello che incontra. E' una forza della natura, e io mi sento sfinita. Voglio finirla, sul serio, voglio vedere mio figlio, voglio solo chiudere gli occhi e dormire.. 
Demi mi prende per mano e mi sorride, << Ehi, stronza, sono qui, come va da queste parti? >> mi prende in giro.
Anche se mi fa' male tutto, riesco comunque a sorridere perché quando Demi sorride tu non puoi non ricambiare, il suo sorriso è come una bomba che ti scoppia nel cuore, ti rende subito allegro. << Non c'è male.. >>.
<< Nick è qua fuori, sta' scalpitando per venire da te ma sono riuscita a convincerlo che avevi bisogno anche di me >>.
<< Sei terribile! >> le dico, sorridendo mentre continuo la respirazione che mi ha consigliato l'infermiera. 
<< Si, lo so. Senti, io ora devo andare, prima che Nick entri a forza qui ma tu mi devi promettere che non ti farai comandare a bacchetta da questi qua, chiaro? Se soffri, dillo. E devi mettercela tutta! Io so che tu puoi farcela! Devi farcela, Mils.. >>. 
Le stringo forte la mano, << Non ti libererai di me tanto facilmente.. >>.
<< Lo spero.. ci vediamo fuori, cattiva ragazza >>.
<< Ci vediamo fuori, pazza >>.

Nick

Quando rientro tutto è come prima.
Miley ansima e geme. 
I dottori si agitano intorno a lei. 
Mi avvicino e la guardo negli occhi.
Lei cerca di sorridermi, ma è solo una smorfia di dolore.
<< Che succede? >> chiedo, per l'ennesima volta, a un dottore.
<< La situazione si sta complicando, non riusciamo a farla partorire. C'è un problema serio >>.
Mi allontano da Miley per non farmi sentire: << Lei rischia..? >>.
Il dottore mi risponde senza guardarmi negli occhi: << Non possiamo saperlo.. forse si >>.
Il mondo intero mi crolla addosso. 






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Capitolo 24
*** Per piacere, io sono Joe Jonas. ***


Miley

Sentivo la mano di Nick che stringeva la mia. 
Ma era anche tutto quello che sentivo. 

Nick

<< Fate qualcosa! >> sbraitai. 
<< Stiamo facendo quello che possiamo >> mi rispose un medico, impegnato a fare non so neanche io cosa. 
<< Mi dite cosa sta succedendo?! >>.
<< Il bambino! Non sta bene, c'è pericolo sia per lui che per la madre >>. 
<< Che ha il bambino? Cosa posso fare per salvare lei?! >> ormai sento che sto per piangere, voglio solo buttarmi a terra stringendo la mano a Miley e piangere, come un bambino, voglio solo che lei stia bene, voglio che la mia Miley sorrida di nuovo perché vederla così stremata e debole mi fa stare malissimo, sento che mi si sta spezzando il cuore per l'ennesima volta. 

Demi

<< Joe io non c'è la faccio a restare qui senza fare niente >> sbotto. 
Ormai sono qua fuori da una vita, senza sapere che sta succedendo dentro quella cazzo di stanza, a fare avanti e indietro come una cretina. Joe è vicino a me, con nostra figlia in braccio, che cerca di calmarla. Anche Denise ha capito che sta succedendo qualcosa di grave, infatti è da mezz'ora che piange senza motivo e Joe è riuscito a calmarla solo un po'. 
<< Amore, lo so.. vuoi entrare di nuovo? >>.
<< Non lo so.. voglio anche lasciare a Miley e Nick i loro spazi. Ma se quei coglioni dei medici non muovono il culo dovrò prenderli a calci personalmente, perché non è possibile che non riescano a risolvere questa situazione! >>. 
Joe ha tappato le orecchie di Denise, come fa' sempre. A volte lo fa' anche prima che inizi a parlare, sa benissimo che dico un sacco di parolacce e la maggior parte delle volte alza gli occhi al cielo ridendo, ma stavolta siamo tutti troppo in ansia per ridere delle mie scenate. 
<< Allora entro io >> dice, e detto questo non mi da' neanche il tempo di rispondergli, mi porge la bambina, mi bacia velocemente e poi entra nella stanza lasciandomi senza parole.
Lo sta facendo davvero? 
Mi giro verso Kevin. 
<< Joe là dentro non farà niente se non un casino pazzesco >> mi dice. 
<< Lo so >> rispondo. << Penso che prenderà a calci in culo tutti quei medici cretini, e io lo amo per questo >>.
Non c'è nessuno per tappare le orecchie a Denise. 

Joe

La sala parto è una specie di.. casino. Si, è un casino. Un casino pazzesco. Ci sono medici dovunque, che si muovono velocemente intorno a Miley, che sembra quasi morta da quanto è pallida e debole; Nick, che le sta vicino e le tiene la mano, sembra far fatica a stare in piedi, è quasi più pallido di lei e ho paura che possa cadere da un momento all'altro. 
Un medico cerca di fermarmi: << Lei non può stare qui, signore >>.
Lo guardo corrucciando la fronte, << Per piacere, io sono Joe Jonas >>.
Il dottore mi guarda come se fossi impazzito, ma io sono già oltre. 
Mi avvicino a Nick e cerco di svegliarlo dal suo sogno; << Fratellino, ora ci sono io. Che sta succedendo? >>.
Nick mi guarda come se mi vedesse solo in quel momento - cosa molto possibile, visto che era troppo impegnato a osservare Miley - e quando mi parla la sua voce è una specie di singhiozzo: << A puttane. Sta andando tutto a puttane, Joe. I medici non sanno che sta succedendo, o almeno non me lo vogliono dire e io temo così tanto per lei... >> stringe ancora di più la mano della sua Miley, piegandosi verso di lei e stringendola in un abbraccio delicato, ormai sta piangendo. 
Mi volto verso i medici.
<< Okay, che cazzo fate? >>.
<< Signore, lei non può stare qui! >>.
<< Sisi, l'ho già sentita questa. Non avete risposto però >>.
<< Il bambino. Non vuole uscire, e questo in teoria non sarebbe un grande problema se non ci fosse qualcosa che sta peggiorando tutto il resto. Non possiamo neanche fare un cesareo. Dobbiamo riuscire a tirarlo fuori! Lui non ci riesce da solo >>.
<< Sei un medico, amico. Sei laureato in un casino di bella roba, e ora sei pregato di tirare fuori mio nipote da lì! >>. 
<< Si, ehm.. si, signore >> sembrava sul punto di farmi il saluto militare. 
Oh, Demi sarebbe stata così fiera di me e del mio tono autoritario. 
Non che fosse una novità: Joe Jonas era un nome che diceva tutto. 
Non per niente mi chiamavano Pericolo. 

Nick

Ero in un altro mondo. 
Non mi accorgevo di niente, per me contava solo la mia Miley. Lei era accanto a me, era debole, respirava a fatica, era così bianca la sua mano, le guance avevano perso il colorito rosa e non c'era allegria nel suo sguardo, ma c'era, era con me, ed era tutto quello che contava per me. 
<< Nick.. >>.
La sua voce.
La sua così bella voce. 
Aveva incantato milioni di persone. 
Ma a me aveva fatto innamorare perdutamente. 
<< Si, piccola, si amore, ci sono.. sono qui con te, per te, non me ne vado, promesso. Shh, riposa, andrà tutto bene >>.
<< Nick.. sta nascendo.. Nick, amore, lo sento! >>.
Gioia. 
C'era gioia nella sua voce.
Sollevo il viso e vedo che il viso di Miley è stremato, ma sta sorridendo, mi stringe forte la mano e sta cercando di spingere fuori da lei il nostro bambino, con una forza incredibile. 
Guardo verso Joe, che mi sorride sollevando i pollici. 
Lo guardo confuso. 
Lui fa' spallucce: << Avevano solo bisogno di essere un po' motivati >>.
Non ci posso credere!
Sono talmente frastornato e confuso che a malapena mi accorgo della voce del medico: << E' nato! >>.








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Capitolo 25
*** non importa quanti anni hai. ***


MILEY

Me ne stavo sdraiata nel mio lettino nella mia camera privato nell'ospedale, reparto maternità.
Il mio bambino dormiva beato nella culla vicino alla mia, Nick era andato a prendermi qualcosa da bere - anche se c'era voluta una vita a convincerlo a farlo allontanare, avevo dovuto prometterli che non sarei morta nel frattempo. Era così bello. Già, perché era un bel maschietto quello che dormiva dentro quella copertina celeste che mi aveva portato Demi. 
Mi sporsi nella culla, guardandolo meglio. << Ehi ciao.. oh, come sei bello. Ho dato la vita per te, quasi letteralmente, sai..? E devo dire che n'è valga veramente la pena, sei stupendo, meraviglioso, e assomigli un sacco al tuo papà.. hai i suoi stessi occhi. Ma.. oh si, quelli sono capelli castano chiaro quelli che vedo? Che bello! Hai gli occhi di tuo padre e i miei capelli, il contrario di tua sorella >>, gli accarezzai una guancia, << Perché hai una sorella sai? Si chiama Hope. Ha quasi quindici anni ormai, e sta ancora con lo stesso ragazzo, da quando ne aveva tredici! Si chiama Lucas, lui è.. okay, è molto simpatico e spero che la tratti bene altrimenti tuo padre potrebbe.. be', Nick potrebbe non controllarsi! Ma lo vedrai da te! Fidati, nella nostra famiglia non ci si annoia mai! >>.
Provai a sedermi, anche se mi faceva ancora molto male. 
Ma volevo tanto baciarli quella testolina dolce. 
<< Non ci sono solo io, >> gli dissi. Volevo raccontargli tutto, mi sentivo in dovere di avvisarlo della famiglia in cui era capitato.. che non era proprio normale. << C'è papà, ci sono almeno mezza dozzina di cani sparsi un po' ovunque, ci sono i nonni, e gli zii! Oh, adorerai gli zii. Demi e Joe non sono proprio tuoi zii, almeno non di sangue ma.. fidati, sono le persone più meravigliose che tu conoscerai. Zia Demi è la ragazza più forte del mondo, mentre zio Joe è.. be', noi lo chiamiamo Pericolo, fai un po' te, amore di mamma >>.

NICK

L'ospedale era quasi vuoto vista l'ora. 
Hope era seduta su una sedia di plastica vicino alle macchinette, con il cellulare in mano e il viso triste, qualcosa non andava, continuava a guardare il telefono come se stesse aspettando qualcosa. 
Mi avvicinai e mi sedetti vicino a lei, mettendole un braccio intorno alle spalle. << Tesoro, tutto bene? >>.
Hope scosse la testa, più e più volte. Aveva gli occhi lucidi. << Lucas.. lui.. lui.. non so che cosa gli stia succedendo >>.
Oh.. merda. 
Problemi di ragazzi. 
No, no, no. 
Miley, amore, Miley ti prego corri! 
Avrei voluto prendere Hope e lanciarla dentro la stanza di Miley, rinchiudendola là dentro finché non avessero finito i discorsi da donne in cui io ero seriamente negato. 
Ma Miley non era nelle migliori condizioni e aveva bisogno di riposo e Hope aveva bisogno di qualcuno con cui parlare, e io ero il suo papà. Era la mia bambina e io dovevo aiutarla. 
Anche se mi sarebbe toccato parlare di.. Lucas. 
<< Oh.. uhm.. be', come.. come mai? >>.
Hope sembrò scoppiare. Le lacrime le rigavano il viso e cercava di nasconderlo con le mani, ma inutilmente. << E' da un paio di giorni che sembra.. freddo!! Non capisco.. io.. io non ho fatto niente.. o si? No, papà.. sono quasi sicura di non aver fatto niente.. sono sempre gentile con lui, lo sostengo sempre ma.. ultimamente.. le cose sono cambiate.. e non so il perché >>.
Non sapevo che dire.. l'unica cosa che mi veniva in mente era che.. anche io avevo passato quel periodo. Odiavo ricordarlo ma.. anche io avevo fatto soffrire Miley, come Lucas stava facendo soffrire mia figlia. Ma il punto era che Hope era mia figlia e Lucas era uno stronzo che non meritava neanche di respirare.
Comunque tenni quei pensieri per me, Hope aveva bisogno del mio sostegno, non di sentire cose del genere sul ragazzo che - purtroppo - amava.
<< Hope, sai, a volte.. i ragazzi sono.. stupidi.. e io lo so, sono uno di loro. Anche papà è stato stupido. Il punto è.. che devi cercare di capire cosa non va' e provarci.. >>, okay, vai Nick, continua così, sembra che funzioni.. Hope sembra più tranquilla. << .. si, tu.. devi provarci in ogni modo. Non dovrei dirlo ma.. finché non ci sbatterai la testa non capirai mai dove sbagli, e forse neanche in quel caso. Forse dovrai sbatterci la testa molte volte, ma alla fine troverai quello che cerchi >>.
Hope mi si gettò tra le braccia, e all'improvviso tornò una bambina. 
La mia piccola Hope, non era mai andata via. Lei era cresciuta per gli altri, ma non per me. 
<< Ma papà.. io lo amo così tanto.. >>.
<< Shh.. lo so, piccola mia.. lo so.. anche lui.. solo che forse.. è confuso.. capita, non è colpa di nessuno >>.
<< E cosa posso fare, papà? Cosa? Lo voglio, ma non voglio dargli una pausa di riflessione, è una cazzata! Serve solo a.. fare stronzate! Se gli dico: 'okay, prendiamoci una pausa' tu cosa pensi che farà? Oh, io lo so benissimo! Andrà a letto con un altra! Ecco, ecco cosa farà! E io non voglio.. io lo amo! >>.
Troppe cose. 
Troppe notizie tutte insieme. 
Andare a letto con un'altra? Perché.. era andato a letto anche con lei? No! 
Io lo uccido! Lo strozzo quel coglione! La mia bambina, no! 
Nick, calma. Un bel respiro, su.
<< Amore, non accadrà niente di tutto ciò.. dovete solo parlarne bene.. vedrai che si sistemerà tutto.. >>.
La stringo forte a me, assomiglia così tanto a sua madre.. 
<< Papà.. andrà tutto bene, vero? >>.
<< Certo, tesoro. Il tuo papà ci sarà sempre >>.
<< Grazie.. ah, papà..? >>.
<< Si, piccola? >>.
<< Ti voglio bene.. e so quanto sia stato difficile per te.. parlare di.. questo.. >>.
<< Di niente, piccola.. sei la mia bambina, questo e altro per te.. resterai sempre la mia bambina, non importa quanto crescerai >>.






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Capitolo 26
*** l'amore è la mia forza. ***


Miley

<< Nick, sei sicuro che vada tutto bene? Sembri.. sconvolto >>.
<< Amore, sto bene. Dai, ora dormi, su.. è tardi per te e domani ti rimettono. Io e Hope staremo bene, c'è anche Joe con noi, purtroppo Demi è dovuta restare a casa con Denise, ma viene domani per portarti a casa.. felice? >>.
Mi accarezza il viso come solo lui sa fare, poi mi sistema le coperte come se fossi una bambina piccola. Con Nick non sento il peso dell'età - non che io sia vecchia, Dio santo! - ogni volta che mi tocca o mi bacia mi sembra di tornare a quando avevano tredici anni. Lui è l'amore della mia vita, è tutto quello su cui mi baso, non so come farei senza di lui. << Dì a Hope che le voglio bene, okay? >>.
Si china e mi bacia sulla fronte, << Lo farò. Però adesso dormi, va bene? >>.
<< Mmmh.. >>.
Si avvicina alla culla e bacia anche Adam. 
Già, alla fine abbiamo deciso di chiamarlo Adam. E' davvero un bel nome, speriamo non prenda l'esuberanza dello zio però.
<< Buonanotte, piccolino, veglia sulla tua mamma >> sussurra, pensando che io non possa sentirlo. 
La verità è che, non importa quanto mi sia vicino o se sto male, io riesco sempre a sentirlo. 

NICK

Lasciando la stanza di Miley mi sento un po' male, vorrei restare con lei, ma Hope ha bisogno di me.
La trovo seduta vicino a Joe, che guarda ancora il cellulare. Joe non sa niente, e mi guarda con un enorme punto di domanda stampato in faccia appena mi avvicino. Gli faccio segno di seguirmi, non voglio che Hope ci senta parlare di Lucas, la farebbe solo stare peggio. 
Io lo so, ho visto molte volte Miley piangere. 

JOE

<< Si sono lasciati!? >>.
<< Shh, cazzo Joe, non urlare! >>. 
<< Si scusa.. si sono lasciati quindi!? >>.
Nick mi fa' di nuovo cenno di tapparmi la bocca. 
<< No, Joe, non si sono ancora lasciati, okay? >>.
<< Vuoi dire che.. sono come te e Miley? Oh be', allora Hope è nella merda >>.
<< Ti prego di contenerti, stai parlando di mia figlia >>.
<< Se è per questo, ti ricordo che è anche mia nipote >>.
<< Appunto. Volevo dirtelo, così.. be', non nominare Lucas, va bene? >>.
<< Okay ma.. non possiamo lasciarla così. Quel ragazzino ha bisogno di una bella chiacchierata con zio Joe >> dissi, già pregustandomi il terrore che si sarebbe formato nel volto di quel ragazzo davanti a un adulto alto e grosso.
Nick mi ferma sul nascere, << No. Hope ha bisogno di sostegno, non di Lucas in ospedale >>.
<< E non possiamo sostenerla mentre mando Lucas all'ospedale? >>. 
Nick mi lancia uno sguardo da ora-ti-do-un-pugno, è meglio non farlo arrabbiare. Nick può sembrare bravo e gentile ma quando si arrabbia potrebbe persino mettere al tappeto me e Kevin insieme, sopratutto se si tratta di Miley o Hope.
Gli metto una mano sulla spalla, << Lascia che gli parli io, okay? >>.
<< Joe, no >>.
<< Eddai, lasciami divertire! Voglio solo parlare con mia nipote, va bene? >>.
<< Ti lascio andare solo perché così posso tornare da Miley, non voglio lasciarla solo stanotte.. >>.
<< Ci contavo >>.

Mi siedo vicino a Hope, si vede che sta trattenendo le lacrime.
Ho passato tante di quelle notti a consolare Demi nelle sue giornate no, che ormai so benissimo come confortare una ragazza. 
La stringo, senza dirle niente, la stringo a me e basta, e lei si lascia stringere come una bambina. I capelli neri e ricci le ricadono sul viso, facendola sembrare ancora più piccola. << So tutto >> le dico, accarezzandole i capelli, << Ti va di parlarne? >>.
La sento scuotere la testa. 
<< Okay, allora parlo io e tu stai zitta e abbracci zio Joe, va bene? >>.
Annuisce singhiozzando. 
<< Hope, tu conosci i problemi di zia Demi, vero? >>.
<< Voglio bene a zia Dems.. >> sussurra lei, ha la voce incrinata. 
<< Oh lo so.. anche io le voglio molto bene, l'amo, è la persona più importante della mia vita, insieme a te, a tuo padre e a tua padre. Ma sai, Demi ha volte ha dei giorni no. Li ha sempre avuti, fin da quando era piccolissima - anche più piccola di te - e li ha tutt'ora, molto più spesso di quanto ti sembri. E' che lei è bravissima a nasconderlo. Lei sorride sempre. E' una cosa che amo di lei, anche se a volte mi spaventa.. >>.
Hope solleva il capo e mi guarda asciugandosi il viso, ha il viso da bambina tutto sporco di trucco. 
Odio quella robaccia. 
Demi è molto più bella senza, e anche Hope. 
<< Perché.. ti spaventa? >>. 
<< Perché lei è talmente brava a fingere di stare bene che all'inizio non riuscivo a capire quando stava davvero bene e quando invece fingeva soltanto. Perché voi donne siete furbe! Voi sapete fingere benissimo. Sorridete sempre. Dovreste farci capire invece quando state male, perché a noi poveri essere mortali piace coccolarvi >> le do un buffetto sulla guancia morbida, << io adoro coccolare zia Demi, è morbida lei e sa sempre di buono. Tu invece stai dimagrendo troppo, ragazzina, dopo ti porto a mangiare qualcosa. Non è che stai dimagrendo perché non mangi per lui vero? >>.
Hope fa' spallucce, << Ho lo stomaco chiuso >>.
<< Hope, tu sai cosa ha passato Demi, non starai.. >>.
<< Zio, non sono scema. Non farei mai una cosa del genere sapendo cosa ha dovuto passare zia Demi. Amo il mio corpo. Amo mangiare. Non mi taglierei mai, non mi farei mai del male, perché io sono forte, come mi ha insegnato zia Demi, sempre forte. E irradio amore. Io sono una forza d'amore, l'amore è la mia forza >> disse, tutta orgogliosa. Era vero, lei era il perfetto miscuglio di Demi e Miley, era la loro vittoria. 
<< Nessun ragazzo merita le tue lacrime.. >> le dissi, così orgoglioso di lei. 
<< Ma io lo amo.. e vederlo allontanarsi da me fa' così male.. >>. 
<< Non sta andando via, Hope >>.
<< E se invece io non fossi abbastanza? >>.
<< Non dirlo neanche! >>. Nick era tornato dalla camera di Miley e avevo il sospetto che avesse sentito tutto. Afferrò sua figlia saldamente e la guardò dritta negli occhi, io gli lasciai un po' di spazio, il mio lavoro era stato fatto. << Hope, tu sei mia figlia, non puoi dire una cosa del genere. Cosa direbbe tua madre sentendoti dire queste parole? E Demi? Cosa ne dici di tutto quello che ti abbiamo insegnato in tutti questi anni? Non buttare via la tua forza per un ragazzo, piccola >>.

NICK

Hope sollevò il viso, sembrò quasi rinascere. 
Aveva il viso di sua madre, e i suoi occhi. Il suo sguardo.
Ma i miei capelli le ricadevano sul viso.
Si asciugò le lacrime, alzando il mento con fare da regina. 
Era la mia regina.
<< Hai ragione >> disse, sistemandosi i capelli e cercando di togliersi il mascara colato, << non posso andare avanti così. Ho bisogno di fare qualcosa. Devo parlare con Lucas >>. 
Come sua madre, Hope aveva preso in mano la sua vita.
Lei era esattamente come sua madre. 
Forte. 
Ma era come sua zia.
Indistruttibile. 











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Capitolo 27
*** la chitarra è la migliore amica di un cuore appena spezzato ***


Hope

Parcheggiai la macchina davanti a casa di Lucas; prima di scendere mi diedi un'occhiata veloce nello specchietto. Capelli neri: più ricci che mai. Occhi: avevo gli occhi di mia madre, amavo i miei occhi. Mi guardai il polso, con una penna mi ero scritta Stay Strong prima di uscire, mentre nell'altro avevo Radiate Love. Avevo messo la maglietta che mi aveva regalato zia Demi per il mio compleanno, nera e che lasciava una spalla scoperta, mi ero anche infilata soddisfatta un paio di vecchi jeans di mia madre, che mi stavano un po' larghi ma mi piacevano davvero troppo. In macchina, giusto per farmi sentire al sicuro, avevo sistemato una chitarra di mio padre nel bagagliaio. 
Scesi dall'auto, sporcando un po' di terra i vecchi anfibi di mio padre - si, sono un po' maschiaccio. 
Sapevo che avrei trovato Lucas da solo, i suoi a quell'ora non c'erano mai, così andai sicura ad aprire. 
Il cuore mi batteva a mille, ma ero decisa a finire quello che avevo iniziato. 

Miley

<< Pensi che Hope stia bene? >>, sistemai Adam nella sua nuova culla, a casa nostra. 
Nick mi aiutò, abbracciandomi da dietro. << E' tua figlia, come potrebbe fallire? >>.

Hope

Lucas mi venne ad aprire, i capelli scompigliati di chi si è appena alzato da letto, senza maglietta e con un paio di vecchi jeans addosso. Li aveva comprati con me quei jeans. Un colpo al cuore, ma mi sforzai di sorridere. << Ehi, ciao >> dissi, e la mia voce era calmissima, era così fiera di me stessa. << Senti, noi due.. dovremo parlare, per favore >>. Feci per entrare in casa, ma Lucas mi bloccò, imbarazzato.
<< Hope.. non puoi >>.
<< Non.. posso? Mi prendi per il culo, vero? >>.
<< Magari.. potremo parlare dopo, che ne dici? >>, ora ero certa che fosse imbarazzato. Continuava a guardare dietro di se. 
Avevo sempre avuto un sesto senso incredibile, mia madre me lo diceva sempre. Quando una testolina bionda apparì dietro di lui fu solo la conferma di quello che stavo già sospettando. << Lucas.. perché sei alla porta? >> chiese, con una voce da troia. Oh, si, che gran troia che era quella ragazza. E io non avevo niente contro le bionde, ma quella era una troia, si vedeva dalla camicia che indossava. Dal fatto che indosasse solo la camicia. 
Sollevai gli occhi al cielo e mi morsi il labbro, trattenendo un sorriso amaro. << Oh.. capisco perfettamente >>. 
Lucas si voltò e vide la ragazza, sbiancando. << Jess.. ti avevo detto di restare in camera! >>.
<< Mi annoiavo >> si giustificò la biondina. 
<< Meglio che io tolga il disturbo >> dissi, voltandomi per andarmene. 
Venire qui non era stato uno sbaglio, avevo bisogno di sbatterci la faccia. 
Ora potevo anche andarmene. 
Ero ormai al cancello quando Lucas mi afferrò per il polso, << Hope, aspetta, non è come sembra >>.
Mi voltai di scatto, liberandomi il polso. << E' esattamente come sembra, Lucas >>. 
Lucas scosse la testa, ora era di nuovo rosso per l'imbarazzo. << No, Hope.. io e lei.. non l'avevo pianificato.. è che tu.. sembravi arrabbiata con me e quindi io.. >>.
Sollevai le sopracciglia, << Oh, ora finisce che la colpa risulta mia >>.
<< No, no, no! Non ho detto questo! >>.
<< Si che l'hai detto >>.
<< No.. >>.
<< Lucas, cosa stavi facendo con quella biondina? >>.
Lui abbassò lo sguardo, colpevole. << Io.. >>.
<< Come immaginavo. Sai, io ero venuta qui per chiarire, perché ti amo. Oh si, ti amo più di quanto io abbia mai amato qualcuno, ma tu ultimamente eri così distante, così distratto. E mi hai chiesto tempo, mi hai chiesto pause, e ti ho dato tutto quello che volevi perché mi fidavo di te, mi fidato del tuo amore per me. E per tutto questo tempo tu non hai fatto altro che prendere tempo - il mio tempo! - solo per finire così, a letto con una troietta qualunque, quando io ti ho amato per tutto questo tempo. Sei solo uno stronzo, e io mi merito molto, molto di meglio. E tu? E tu cosa ti meriti? >> senza pensarci, la mia mano volò sulla sua guancia, forte, veloce, lasciando il segno. Uno schiaffo bello forte. << Ecco, questo ti meriti >>.
Fiera di me, salii sulla mia macchina. 
Per tutto il tempo in cui restai visibile agli occhi di Lucas mi feci vedere forte, orgogliosa e fiera di me, sicura sui miei passi. Ma appena voltai l'angolo cominciai a piangere, e fui costretta a fermarmi e a posteggiare l'auto in un angolo nascosto se non volevo fare un incidente. Andai nel bagagliaio e tirai fuori la chitarra di mio padre, mi sedetti nei sedili di dietro e iniziai a strimpellare qualcosa. 
Se mio padre e mia madre mi avevano insegnato qualcosa, sicuramente era che una chitarra è la migliore amica di un cuore appena spezzato, insieme a una canzone malinconica. 





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Capitolo 28
*** jump then fall. ***


Nick

<< Io lo uccido! Io. Lo. Uccido. a quel piccolo figlio di puttana! >>. 
<< Nick, amore, calmati.. >>. 
<< Calmarmi!? Miley, amore, tesoro, ma hai capito cos'ha fatto quel pezzo di merda? Ti rendi conto, cucciola, di come ha trattato la mia Hope!? >>.
<< Tesoro, Nicky, c'ero anche io quando c'è l'ha detto, ricordi? >>. 
Miley mi prende il viso fra le mani e mi bacia, restando appoggiata a me anche quando il bacio finisce, << Adam dorme.. >>.
La guardo, è bellissima. Ma è stanca, Adam non dorme da quando l'abbiamo portato a casa e lei cerca sempre di fare tutto da sola, a volte rifiuta persino l'aiuto di Demi. L'aiuto a sedersi sul letto, << Scusa.. è che.. non riesco a crederci. Pensavo che lui.. si, insomma.. non avrebbe mai fatto una cosa del genere a Hope. Tu sai che Lucas non mi è mai stato tanto simpatico ma ultimamente avevo iniziato a fidarmi, avevo capito che dovevo lasciarli andare e invece? Cosa ho ricevuto in cambio della mia fiducia? Un cuore infranto, e vorrei tanto che fosse il mio.. >>.

Miley

Cerco di consolare Nick, ma lui è davvero triste. Hope è come una specie di pezzo di vetro per lui, pensa che nostra figlia possa rompersi alla prima caduta, ma io conosco mia figlia, so che sono riuscita a trasmetterle tutto quello che so. Hope è forte, come sua zia, come la mia migliore amica, ho fiducia in lei e lei sa che può confidarsi con me per qualunque cosa. 
<< Ti amo.. >> sussurro a Nick, mentre ci sdraiamo a letto, un attimo di pace tutto per noi. << Sai.. a volte penso che abbiamo ancora tredici anni.. >> gli confesso, accarezzandogli i ricci. 
<< Lo so.. capita anche a me. A volte mi devo ricordare che non posso sempre difenderti, anche perché non me lo permetteresti >>.

Hope

Prima sono passata alla camera dei miei, stavano ridendo e scherzando. Mi ha fatto ricordare come scherzavamo io e Lucas, ma poi mi sono chiusa in camera ho preso la chitarra e mi sono messa a cantare Don't Forget, una canzone che ha scritto mio padre ma che poi ha fatto cantare a zia Demi, vergognandosi troppo a cantare in pubblico una canzone così triste. 
Do' uno sguardo fugace al mio cellulare:
'Hope, per favore, perdonami'.
'Hope posso spiegarti!'.

'Posso spiegarti tutto'.
'Ti amo ancora.. perdonami, ti prego, ho sbagliato'.
Oh si Lucas, hai sbagliato. 
Non so se mi ami ancora, ma sta certo che non ti perdonerò.
E prima che le lacrime mi inizino a scorrere sul viso, prendo la giacca ed esco di casa. 
So benissimo dove devo andare. 
Dalla stessa persona che mi ha insegnato a suonare bene la chitarra, dalla donna che mi ha fatto scrivere la mia prima canzone. 
E quando suono alla sua porta, Taylor Swift mi sorride raggiante, facendomi cenno di entrare. Non mi chiede che ci faccio lì, come mai sono venuta a casa sua senza avvertirla, mi fa' semplicemente sedere nel suo salotto arredato in vecchio stile e mi porge dei biscotti. Indossa un prendisole giallo e i riccioli dorati le ricadono sulle spalle, sembra ancora una ragazzina, ha ancora il sorriso di quando ha preso per la prima volta la chitarra in mano. 
Le racconto di Lucas, di noi, delle nostre promesse, del nostro primo bacio, della prima volta, tutto. Non tralascio niente. 
Lei annuisce seria, non mi sta prendendo in giro, mi sta seriamente ascoltando. Anche se potrebbe non farlo. 
Poi mi abbraccia. 
Prima di parlare, mi abbraccia, come per rassicurarmi. << Sai.. il testo di una mia vecchia canzone dice: 'perché ci struggiamo tanto per l'amore se alla fine non dura mai?' >> mi dice.
<< Esatto! Taylor, è vero. L'amore sembra sempre bellissimo quando lo stai vivendo, ma poi ti fa' solo stare male quando finisce! Perché? >> le chiedo.
Lei sorride e fa' spallucce, << Oh, tesoro, mi dicono che sono la massima esperta in cuori infranti ma l'amara verità è che non sono stata in grado di curare ancora tutte le mie ferite. Ti posso solo dire che è meglio soffrire, mettercela tutta, cadere e rialzarti che restare sempre a terra, senza mai provare l'ebbrezza del volo >>. Poi fa' finta di avere una chitarra in mano e canticchia: << jump then fall.. jump.. then fall, baby.. 
>>


scusate per l'orrore che è questo capitolo, 
volevo postare presto come vi avevo promesso e per farlo ho scritto male :(
scusatemi, davvero, mi farò perdonare nel prossimo... scusate ancora. 



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Capitolo 29
*** ... non con mia figlia. ***


Hope

<< Io dico che questo ti sta bene invece >>.
<< Non so.. starebbe meglio a te, zia Dems >>. 
<< Non dire sciocchezze! Joe mi ammazzerebbe se mi vedesse andare in giro con un abito così corto e tu lo sai benissimo! Stamattina mi ha guardata malissimo quando ho provato a prendere una gonna dall'armadio. Dovevi vedere la sua faccia! Allora gli ho mentito dicendo: 'tranquillo, non la metto, la devo dare a Hope'. A proposito, la gonna è nel retro della macchina, dopo te la do >>.
Zia Demi mi fa' l'occhiolino e io le sorrido. 
E' passata una settimana dalla mia rottura con Lucas e anche se fa' tremendamente male, devo andare avanti. E zia Dems, che mi è sempre di grande aiuto, mi ha proposto di andare in giro a fare compere; mi ha trascinato in un negozio d'alta moda ma ne siamo uscite quasi subito, non trovavamo niente di adatto a noi. Alla fine siamo finite in un vecchio negozio dell'usato, e ora stiamo rovistando tra le offerte. Mi sono già comprato un adorabile vestito verde, a maniche corte, lungo fino al ginocchio, molto anni 50. Zia Dems invece ha afferrato un paio di jeans attillati e una paio di anfibi neri. 
<< Comunque, dico sul serio: provati questo vestito >> mi dice, spingendomi dentro il camerino. 
<< Okay, okay! >>.
Entro e mi metto davanti l'abito che mi ha dato: nero, a tubino, molto attillato e molto scollato. Mia zia è una specie di.. genio della moda, e pensa che tutte le donne al mondo siano bellissime e che tutte dovremo metterci roba stupenda, attillata o vestirci come vogliamo senza preoccuparci di quello che pensa la gente ma io mi vergogno ad andare in giro con un abito del genere! Quando lo provo, noto che mi sta abbastanza bene, ma sottolinea troppo le mie forme e mi rende troppo.. vulnerabile. 
Quando esco dal camerino, le dico subito quello che provo. 
Me l'ha insegnato lei: diretta e decisa, devo dirle subito come stanno le cose, come mi sento. Devo sempre chiedere aiuto quando penso di non farcela, devo tenere in mano la mia vita. 
Zia Dems mi afferra per le spalle e mi guarda dritta negli occhi: << Ora ascoltami molto bene, Hope. Non vergognarti mai di mostrare il tuo corpo. Il tuo corpo sei tu e tu meriti di essere accettata esattamente come sei, chiaro? Sei bellissima. E questo vestito sottolinea ogni tua curva, ecco perché ti sta bene. Non sei una modella - o come le chiamo io ragazze-con-un-bastone-infilato-su-per-il-culo - ma sei la regina della tua vita e tu puoi metterti quel vestito, far vedere a tutto il mondo le tue curve, e andarne fiera! >>. 
Esco dal negozio con un grande sorriso stampato in faccia, non mi succedeva da una settimana. 

Stasera mamma ha uno spettacolo di beneficienza con papà così ho deciso di andare con loro. 
Mi metto il mio vestito nuovo e quando i paparazzi mi si piazzano davanti e iniziano con le loro domande - Hope, è vero che ti sei lasciata? Come sta tuo fratello? E' vero che ci sono problemi in famiglia? I tuoi genitori divorzieranno? - sorrido e li saluto: << Ehi ragazzi, come va? Vi vedo in splendida forma! Sono delle nuove macchine fotografiche quelle che vedo? Oh, wow! Comunque, io sto benissimo, anche mio fratello e mia mamma e mio padre si amano come il primo giorno. Prima che me lo chiediate, Demi Lovato e Joe Jonas vanno alla grande! Ora, se volete scusarmi, ho altre cose da fare. Vi voglio bene, ciao! >>. 
Mentre cammino verso l'entrata del locale vedo la macchina di Lucas parcheggiata a qualche metro di distanza. E Lucas che scende dalla macchina!! Oh, cazzo..! 
Corro dentro, attirando l'attenzione dei paparazzi. 
Mi infilo fra la folla di persone famose finché non scovo zio Joe.
<< Hope, piccola, stai benissimo. L'hai preso con Demi, oggi pomeriggio? >>.
Non gli rispondo neanche, lo afferro per un braccio e lo trascino da una parte. 
Lui, naturalmente, si lamenta. << Tu e tua zia avete questa brutta abitudine di prendere sempre il comando della situazione, potevi anche dirmi ciao eh! >>.
Quando siamo abbastanza nascosti - e lontani dall'entrata - sbotto: << Lucas. E' qua fuori. Non voglio vederlo, aiutami >>.
Zio Joe passa dal divertito al furioso in meno di un secondo. Lo sento imprecare contro Lucas, poi mi prende per mano e mi porta da mia madre, << Miley, c'è Lucas qua fuori. Se lo vedono i paparazzi siamo fottuti >>. Mio padre, che stava prendendo da bere a mia madre, arriva giusto in tempo per sentire la bella notizia. << Cosa!? Quel pezzo di merda è qui? >>. Mia madre gli da una gomitata per farlo stare zitto: << Nicky, amore, sta' zitto, va bene? >>, lui annuisce. 
<< Vado a parlarci io >> si offre mio zio. 
<< No, io >> si mette in mezzo mio padre. 
<< Voi due non farete proprio un bel niente >> li richiama mia madre.
<< Non possiamo lasciare che lo vedono i paparazzi, sarebbe la fine per Hope >> prova a dire mio padre, cingendo la vita di mia madre.
<< Lo so amore.. ma non andrete voi due. Andrò io >>. 
Mia madre non ci da neanche il tempo di ribattere, si solleva un poco il vestito con la mano ed esce dal locale.
Sembra una regina. 

Miley

Trovo Lucas che cerca di corrompere il buttafuori per entrare, per fortuna i paparazzi non si sono ancora accorti di lui. Faccio cenno alla guardia di farlo venire da me e Lucas cammina con sguardo colpevole verso di me. << Buonasera, signora Jonas.. sta benissimo... >> mi dice, senza guardarmi negli occhi. 
<< Buonasera anche a te, Lucas. Non ti chiederò perché sei qui, lo so già. Mi chiedo, invece, cosa tu avessi in mente quando hai tradito mia figlia >>. 
<< Io.. non lo so >>.
<< Oh, non lo sai. Che bella risposta, giovanotto, complimenti >>.
Lui abbassa lo sguardo, e si rimpicciolisce dalla vergogna. 
<< Io e Hope.. noi.. stavamo litigando molto.. e quindi.. quindi io.. >>.
<< Tu ti sei sentito libero di andare a letto con un'altra ragazza, non è così? >>.
<< No! Io.. io non l'avevo premeditato.. è successo e basta ed è stato un errore! Ne sono sicuro, io amo Hope! >>.
Lo porto con me in angolo per non farlo sentire. << Hai uno strano modo di dimostrarlo, sai? >>.
<< E' che lei.. lei è molto.. forte >>.
Mi feci più vicina, quel discorso mi intrigava. << Spiegati, piccolo traditore >>.
<< Hope è.. una forza della natura, è sempre così piena di vita e sa fare un sacco di cose, davvero molte! E io.. non so fare niente, a parte amarla come posso. E mi sento un'idiota quando sto con lei, perché lei è così intelligente, mentre io no. Non riesco a starle dietro, ecco.. quindi.. le cose non funzionavano.. >>. 
<< Mi vorresti dire che hai tradito mia figlia perché ti sentivi.. inferiore a lei? >> chiedo, sconcertata. 
<< Esatto >> risponde lui, e adesso più sicurezza nel suo sguardo. Si è libero di un peso. Ma ha sempre una gran colpa addosso. 
<< Tutto questo non ha alcun senso! >>.
<< Lo so ma.. è così >>.
<< Ma è sbagliato e tu non meriti una ragazza come lei, se la tratti in questo modo. >> Appoggio una mano sulla sua spalla, con tutta la pietà che ho, anche se vorrei prenderlo a schiaffi, << Ti auguro tutta la fortuna di questo mondo, Lucas. Spero che tu trova la pace in te stesso un giorno e che tu sia felice con qualcuno.. solo, non con mia figlia >>. 



ecco, spero di essermi fatta perdonare!:)
spero che tutto il capitolo su Hope vi sia piaciuto.. fatemi sapere, grazie ancora, di tutto, siete meravigliosi <3
aspetto con ansia i vostri commenti!



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Capitolo 30
*** ho sempre avuto un debole per l'accento inglese. ***


Hope

Taylor mi aveva invitato a una passeggiata con lei nel parco vicino a casa sua, era stata davvero dolce; non la vedevo spesso, ma era comunque una buona amica di famiglia, anche se lei e zio Joe non andavano molto d'accordo. Più che altro si evitavano, lei sopratutto. Così, quando andai a salutarla, evitai apposta di dirle che zio Joe la salutava e le chiedeva per la centesima volta scusa. Naturalmente io sapevo tutto della loro storia, sapevo di come le aveva infranto il cuore, ma sapevo anche che prima di incontrare Demi mio zio non era per niente uno di quei ragazzi che si preoccupavano dei sentimenti delle ragazze, le era servita una pazza come mia zia per farlo svegliare.
<< Come va, ragazza? >> mi chiese, mentre camminavamo lungo la riva di un fiumiciattolo. 
<< Meglio. E' passato un mese, sono pronta ad andare avanti. Anche se.. Lucas continua a chiamarmi almeno cinque volte al giorno ed è davvero stressante >>.
<< Cambia numero >> mi suggerì, << io l'ho fatto centinaia di volte >>.
<< Non voglio dargli questa soddisfazione, voglio che veda che è libero e che io non risponderò. Non voglio fuggire, penso che magari un giorno - non molto vicino, però - parlerò con lui, gli dirò quello che mi ha fatto, ma solo quando sarò pronta. Non voglio mettermi fretta, la vita è mia, non sua >> dico, decisa. Se c'è una cosa che mia madre mi ha insegnato è che la vita è mia, non degli altri, non di quelli che mi criticano, nè dei ragazzi con i quali uscirò e mi tratteranno male, è solamente mia. 
Taylor annuisce sorridendomi, sembra che sia fiera di me e questo mi rende ancora più sicura di quello che faccio. 
<< Perché non vieni stasera da me? Ci saranno un paio di miei amici, porteremo le chitarre, canteremo.. magari incontri qualcuno >> mi dice, facendomi l'occhiolino.
<< Non pensi che sia troppo presto? >>.
Taylor scuote la sua testa piena di riccioli biondi: << L'amore non ha tempo >>.

Miley

Hope sta davanti allo specchio, indossa qualche mio abito, di un paio di anni fa'. Le piace indossare la mia roba e io amo assecondarla. 
Gira su stessa, guardandosi attentamente allo specchio. 
I ricci neri sono legati in una crocchia da cui sfuggono alcuni riccioli che le ricadono dolcemente sul viso, dandole un'aspetto quasi angelico. Non è truccata, ma è bellissima comunque. Indossa un paio di calze in pizzo nero, sopra ha un paio di pantaloncini neri che le arrivano poco sopra al ginocchio, sopra ha una maglietta bianca, a metà gomito, larga e comoda. Ai piedi ha un paio di All Stars. 
<< Non è.. un po' fuori luogo? >> mi chiede, alzando e abbassando le braccia per vedere come si solleva la maglietta. 
<< Perché dovrebbe? >>.
<< Sai com'è Taylor.. è molto vecchio stile, e io sembro.. me >>. 
<< E cosa c'è di male nell'essere te, scusa? >>. 
<< Niente! E' solo che.. saranno tutti vestiti in modo.. elegante, e senza neanche provarci davvero. Io sono vestita come se stessi andando a fare skater >> si lamenta, girando di nuovo su stessa. << Però mi piace >> aggiunge. 
<< E allora vai bene >> le do un bacio sulla guancia. 
<< Hai ragione >> si abbassa una manica, scoprendo la spalla. Sorride, raggiante. << Vado a farmi vedere da papà! >>.

Nick

Hope entra come un uragano dentro il mio studio di registazione privato, sbattendo la porta. 
<< Piccola! >> esclamo, toccandomi il cuore con la mano. << Mi hai fatto prendere un colpo! >>.
Lei sorride e mi abbraccia, quando si stacca mi accorgo che indossa alcuni vecchi abiti di Miley, e questo fa' sorridere anche a me. 
<< Vado da Taylor, stasera >> mi dice, sedendosi vicino a me e prendendo in mano la mia chitarra. 
<< E' grandioso, amore di papà. Divertiti >> le do' un bacio in fronte, sa' di buono. La mia bambina..
<< Pensi che io sia vestita adatta all'occasione? >> mi chiede, e mi guarda dritto negli occhi.
Do' un veloce sguardo al suo abbigliamento. << Perfetta. Come sempre, per me >>. 

Hope

La casa di Taylor è esattamente come la ricordo, solo che stavolta è piena di gente. E, al contrario di quello che pensavo, non tutti sono vestiti con abiti vintage o eleganti, anzi, molti hanno jeans e magliette strappate, tatuaggi, tagli di capelli davvero bizzarri e trucco troppo pesante per i miei gusti. Però tutti hanno una cosa in comune: hanno una chitarra appoggiata sulle ginocchia e un sorriso in faccia. 
Taylor mi accoglie con entusiasmo, dicendomi di sedere vicino a lei.
Anche io ho la mia chitarra, così l'appoggio sulle ginocchia. 
Il campanello suona di nuovo e Taylor va' ad aprire di nuovo.
Resto da sola, e ho il tempo di guardare le persone intorno a me. Tutti mi sorridono e sostengono il mio sguardo, chiedendomi come mi chiamo, quanti anni ho, e poi, quando scoprono di chi sono figlia, se anche io ho la passione per la musica. Nessuna domanda impertinente sulla mia vita privata o su quella dei miei genitori, qui si parla solo di musica, sopratutto di quella country, che io amo. 
Poco dopo Taylor torna in salotto, ma non è sola.
Affianco a lei c'è un ragazzo, ed è bellissimo. 
Davvero bello! Ma non il classico modello delle riviste, ha una bellezza tutta perticolare, che arriva dritta da quel modo di fare amichevole che mostra anche solo camminando. 
<< Hope >> mi chiama Taylor, chiamandomi.
Io mi alzo un po' titubante, incespicando sui miei stessi passi. 
Taylor mi sorride, mentre il ragazzo mi porge la mano, che stringo arrossendo. 
<< Lui è Dan, ha 18 anni e si è appena trasferito da Londra >>.
Il ragazzo stringe la mia mano, inchidandomi con i suoi occhi blu. 
Con l'altra mano si manda indietro un riccio castano, mandandomi in fibrillazione. 
<< Molto piacere >> mi dice, sorridendomi. Ha un sorriso magnifico, e delle labbra.. oh. 
All'improvviso mi ricordo di una cosa: ho sempre avuto un debole per l'accento inglese. 




















































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Capitolo 31
*** padre. ***


Hope

<< P-Piacere, io sono Hope. Hope Jonas >> dissi, e temetti di perdere il controllo di me. Cosa che non accadeva mai. Io ero sempre nel pieno controllo di me stessa, del mio corpo, dei miei pensieri, eppure in quel momento rischiavo di svenire. 
<< So chi sei >> disse Dan, sorridendomi. Aveva un sorriso bellissimo. 
<< Ah, davvero? >>. Ecco, ora stavo molto meglio: la mia voce aveva di nuovo il tono di sempre. O almeno, il tono di voce che avevo nell'ultimo mese: insofferente, come se niente potesse più stupirmi, un po' annoiato a dire il vero. 
<< Devo aver letto di te, da qualche parte. Ma non siamo qui per parlare dei tuoi genitori né del tuo cognome, giusto? >>, si formarono due adorabili fossette sul suo viso, così sexy in quel momento. 
<< Uhm, si, esatto >>.
Mi porgette la mano, << Permetti? >> mi chiese, << Potremo parlare in modo più comodo da qualche altra parte >> detto questo mi condusse in uno dei pochi divani ancora vuoti, dove prese una delle tante chitarre sparse per la casa e iniziò a strimpellare qualcosa, alzando ogni tanto lo sguardo per mandarmi fuori di testa. << Tu suoni? >> mi chiese.
Annuii, indicando la mia chitarra. << Amo la musica, è la mia vita >>. 
<< Io sono un cantautore, mio padre è un vecchio amico di Taylor. Lei è come.. diciamo che è come una specie di zia, per me >>.
<< Taylor è molto amica anche di mia madre >>.
<< Lo immaginavo.. >> sembrava che volesse aggiungere qualcos'altro, ma poi continuò a suonare, come prima. 
Dopo un po' il suo silenzio mi stava facendo impazzire, << Che suoni? >>.
<< Qualcosa a cui sto lavorando da mesi, ma ancora non riesco a completare >>.
<< Oh, mi dispiace.. come mai? >>.
<< Mi manca l'ispirazione, ma.. >>.
Mi guardò con un sorrisetto malizioso in volto, mentre si faceva sempre più vicino. 
<< Ma..? >>.
<< Ma penso di averla appena trovata >>.

Nick

Miley mi baciò teneramente sulle labbra, mentre io mi riempivo i polmoni del suo profumo. 
<< Sicuro che non vuoi che resti con te, stasera? >> mi chiese, per almeno la centesima volta.
Le accarezzai i fianchi, coperti da un dolce vestito rosso elegante, << No, amore, divertiti con Demi, va bene? Mi occuperò io di Adam, per stasera. Ma torna presto da me, va bene piccola? >>, la baciai di nuovo, era davvero bellissima e irresistibile con quel vestitino rosso abbinato al rossetto. 
Lei annuì, ancora presa dal nostro bacio. 
La sospinsi fuori dalla porta, senza però lasciarla effettivamente. 
<< Divertiti >> le dissi. 
Lei rise e si staccò lentamente da me. Prima di infilarsi in macchina con Demi si voltò un'ultima volta verso di me: << Divertitevi anche voi due! >> scherzò, e proprio quando chiuse la portiera della macchina, sentii il pianto di un bambino che proveniva dalla scale. 
Adam si era svegliato.
<< Papà arriva, baby! >>.

Hope

Ero arrossita. 
Dannazzione, stavo perdendo il controllo della situazione!
Lucas, mi ripetei, ripensa a quello stronzo, Hope, ripensa a tutto quello che ti ha fatto! vuoi soffrire di nuovo? 
Sorrisi imbarazzata e mi alzai, barcollando un po' perché lui continuava a guardarmi. << S-scusami ma io devo proprio andare, mi sono trattenuta decisamente troppo >>.
Lui si alzò a sua volta, appoggiando la chitarra, << Che ho detto? Scusa, non intendevo offenderti in qualche modo >>.
<< No no, non sei tu.. >>.
Dan mi prese le mani, qualcosa che non avevo proprio previsto e che mi fece quasi svenire per l'emozione. Provai a tirarmi indietro, ma lui non mollò la presa. Alla fine, riluttante, lo guardai negli occhi.
<< Dan, io non proprio proprio restare, davvero.. lasciami >>.
<< Fammi indovinare.. >>.
<< No! Non c'è niente da indovinare! E ora lasciami! Lasciami, ho detto! >>, sapevo che stavo urlando e lo sapeva benissimo anche Dan, perché mi trascinò in un angolo riparato dalla stanza, lontana dagli occhi curiosi degli altri invitati. All'inizio mi ribellai, ma alla fine mi lasciai guidare in un corridoio della casa, poco illuminato. << Scusa.. non so cosa mi sia preso >>.
In realtà lo sapevo molto bene: non volevo che nessun altro ragazzo mi guardasse negli occhi, o che mi guardasse davvero, perché a quel punto avrebbe potuto vedere tutto quello che avevo passato, tutto il dolore che ancora portavo dentro, quello che cercavo di nascondere con risposte acide e il mio immancabile sarcasmo, preso tutto da mia madre. 
<< Io lo so >> disse lui, deciso.
<< Come, prego? >>.
Quello che disse dopo fu solo la conferma di tutto quello che nascondevo dentro di me. 
<< Tu sei stata ferita, da qualcuno, e adesso.. adesso hai solo paura >>.

Nick

<< Su, Adam, va tutto bene, c'è papà con te >> tenevo in braccio Adam da almeno un'ora, ma proprio non voleva smettere di piangere. 
Miley era molto più brava di me, lei era capace di farlo smettere di piangere in meno di cinque secondi, Adam era pazzo di lei. Mentre, con me, proprio non stava zitto un attimo. Miley diceva che semplicemente faceva così perché voleva attirare la mia attenzione, ma Adam aveva sempre tutta la mia attenzione, anche senza piangere come un pazzo. 
<< Adam, ti prego... sei tutto tuo zio, eh! Mai ti avessimo dato questo nome, hai preso troppo da quello scemo di mio fratello! Anche lui piangeva un sacco da piccolo! O almeno così mi ha detto mia madre.. vabbè... dai, Adam, calmati.. io.. io ti voglio bene, piccolino. Sai, io e tua mamma ti vogliamo proprio un mondo di bene. Ti amiamo. Molto! >> gli baciai la fronte, si era un poco calmato ma continuava ad agitarsi tutto fra le mie braccia. 
Sconfitto, mi sedetti nella sedia a dondolo vicino alla culla con Adam in braccio. 
<< Miley sarà davvero delusa quando tornerà dalla sua serata con Demi e mi vedrà con te in braccio, ancora sveglio... >>. 
Adam agitava le braccina paffutelle in aria, così gli presi una manina e lui mi strinse un dito, cercando di agitarlo. Era davvero molto tenero, mi misi quasi a piangere. << Tu non sai.. oh, piccolino, tu non sai cosa significhi per me... >>.
Adam continuava ad agitare il mio dito, anche se era ancora molto piccolo e faceva un po' fatica, ma questo non faceva che rendere il tutto ancora più dolce e buffo. 
Stanco, mi misi a canticchiare un pezzetto di Hello Beautiful mentre facevo dondolare la sedia. 
Quando arrivai alla fine, abbassai lo sguardo su mio figlio. 
Aveva gli occhietti chiusi, il viso era tornato al colorito normale, non stava più piangendo, e dormiva tranquillo. 
Mi sentii fiero di me stesso.
Ma più di tutto, mi sentivo felice, perché ero padre. 



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Capitolo 32
*** .. quando una ragazza dice 'no', intende 'baciami'. ***


Miley

Erano le dieci di sera, io e Nick eravamo sdraiati sul divano, Adam si era appena addormentato e Demi e Joe erano andati via da un paio di minuti. Joe era venuto a prendere me e Demi alla nostra cena e poi si erano trattenuti un po' sotto mia richiesta. Avevo bisogno di prendere tempo, visto che Hope non era ancora tornata a casa e Nick si stava agitando. 
<< Nick, amore, ti prego calmati >> gli sussurrai, accarezzandogli i ricci scuri. 
<< Come posso stare calmo, amore? Hope è via da ore >> mi baciò la mano, stringendola forte. 
<< Anche noi due stavamo via ore, ricordi? >>, mi avvicinai a lui per baciarlo. 
Il suo bacio era davvero qualcosa di magnifico, non volevo staccarmi, ma Nick era troppo agitato per godersi quel momento. 
<< E se le fosse successo qualcosa? Non puoi chiamare Taylor? >> mi chiese. 
<< Tesoro, non posso chiamare Taylor e disturbarla durante una sua festa >>.
<< Perché? >>.
<< E' maleducato. E poi non voglio che Hope pensi che non mi fido di lei >> risposi, baciandolo di nuovo. 
Nick mi baciò, ma mi allontanò di nuovo e anche se lo fece con dolcezza, mi fece arrabbiare. Volevo godermi quella serata, era raro che Adam dormisse già a quest'ora e Hope era fuori, perché non potevamo semplicemente coccolarci un po? Non mi sembrava di chiedere molto infondo. 
<< Lo so, ma >>, Nick si alzò. Troppo in fretta però, perché rischiai di cadere dal divano. << Hope è ancora giovane, ha solo 15 anni >>.
<< Noi ne avevamo 13 >> dissi, cercando di restare calma. 
<< Lo so, ma.. è diverso >>.
Mi alzai e andai in cucina a prepararmi del thé, << In che modo, tesoro, è diverso? >> chiesi. 
Nick mi seguì in cucina. << E' mia figlia >>.
Mi voltai verso di lui, ridendo, << E io sono la figlia di mio padre, che genio che sei amore mio >>.

Hope

Dan mi accompagnò fino a qualche metro da casa mia, poi lo feci fermare. << E' meglio se scendo qui, non voglio che mio padre veda la tua macchina >> dissi, sganciandomi la cintura. 
Dan annuì, spegnendo la macchina. 
<< Ma che fai? Perché la spegni? Ci metto un attimo a scendere >> dissi, già pronta ad aprire lo sportello. 
<< Volevo parlare un po' con te >>. 
<< Oh.. okay >>.
Dan era stato con me tutta la sera, Taylor mi aveva detto che eravamo davvero carini insieme ma mi aveva ricordato che era passato solo un mese dalla mia rottura con Lucas e che forse dovevo fare le cose con calma. E aveva ragione, non avevo nessuna intenzione di buttarmi in una nuova relazione, non quando il ricordo di Lucas era ancora così vivido. 
<< Di cosa vuoi parlare? >> chiesi, agitata. Volevo tornare a casa. 
<< Sei spaventata, vero? >>.
<< Cazzo, Dan, come fai a sapirlo! >> chiesi, esasperata. Era tutta la serata che quel ragazzo capiva i miei stati d'animo. 
<< Non lo so.. sei un libro aperto per me >>.
<< Io non sono un libro aperto! >>.
<< Si, invece. E so che hai paura a farti vedere con me perché hai paura che tuo padre possa pensare che stai uscendo con un altro ragazzo, e non gli piacerebbe >>.
<< Non ci vuole un genio a capirlo, e poi io sto uscendo con un altro ragazzo. Sono nella tua macchina, dannazione! >>.
<< Calmati >>.
<< No, io non mi calmo invece! Sono stufa di voi ragazzi, siete tutti degli stronzi e il fatto che tu mi capisca e riesca a leggermi come un libro non ti impedirà di spezzarmi il cuore! Un'altra volta.. >>.
Ormai avevo perso il controllo di me stessa. Odiavo quando succedeva. 
Dan allungò una mano per accarezzarmi il viso e la sua mano sul mio viso era davvero confortante. Non avevo mai provato un emozione del genere. Con Lucas, tutto era cresciuto per gradi, il nostro amore era maturato giorno per giorno. Con Dan invece, tutto era scoppiato in una sera, come era accaduto a mia madre e mio padre. Non li avevo mai capiti fino in fondo quando mi parlavano di amore a prima vista, ma ora, con Dan così vicino al mio viso, capivo la loro storia. 

Nick

<< Pensi che sia con un altro ragazzo? >> chiesi.
<< Penso che sia alla festa di Taylor, e tu sai che alle feste di Taylor Swift non puoi incontrare cattivi ragazzi >>.
<< E se stasera invece fosse pieno di cattivi ragazzi? E se qualcuno ci provasse con lei? >>.
Miley continuava a preparare il suo thé, tranquilla. Ecco una cosa che amavo di lei, non perdeva mai la calma, non era il genere di ragazza che perdeva la testa per quel genere di cose che invece facevano impazzire me. 
<< Hope è intelligente, Nick >>.
<< Lo so, ma.. >>. 
Miley prese una tazza e ci versò il thé, sedendosi a tavola per berlo. << Nicholas, per favore.. >>.
Oh.. merda. Mi aveva chiamato 'Nicholas', e lo faceva solo quando era molto arrabbiata.. o stanca
Mi ero accorto che stava cercando la mia attenzione prima, ma ero troppo preoccupato da Hope per rendermene seriamente conto. 
Mi avvicinai a lei, le scostai i capelli dal collo e mi chinai per appoggiare le labbra contro la sua pelle liscia, profumava di casa, di sicurezza, d'amore, il nostro amore. << Mi dispiace tanto amore, ti amo tanto sai..? Ti va se ci mettiamo sul divano - vicini come piace a te - mentre aspettiamo a Hope..? >>. 
Miley si alzò, lasciando il thé a raffreddarsi sul tavolo. Mi circondò il collo con le braccia, << Penso di sapere come possiamo passare il tempo.. mmh.. >>, il bacio che seguì fu molto simile a quello della sera in cui era stata concepita Hope. Da ragazzini innamorati. 

Hope

<< Non avere paura, Hope.. >> mi sussurrò Dan. 
<< Ho paura invece >>.
<< Non devi.. >>.
<< Lo so.. >>.
Il suo viso era sempre più vicino al mio. 
<< Appena ti ho vista, stasera, ho pensato che fossi la ragazza più bella che avessi mai visto.. >>.
<< Stronzate. Ti prego, non voglio più bugie >>.
<< Non è una bugia >>.
<< Si che lo è, tutto è una bugia.. >>.
<< Parli da ragazza ferita, lascia che ti curi.. >>.
<< No.. >>.
<< Si sa che quando una ragazza dice 'no', intende 'baciami' >>.
<< Anche questa è una grandissima stronz... >>.
Ma non riuscii a finire, perché le sue labbra finirono dolcemente sulle mie. 


eeeehiii, ciao! come va? bene?
perfetto. allora, devo dirvi un paio di cose. 
prima di tutto, grazie a tutte le persone che commentano o seguono questa storia, sono davvero felice sapete? :')
secondo, potete andare a dare un'occhiata alle due nuove storie che ho messo? per faaaavore, daiii :33 grazie <3
tranquilli, non abbandonerò questa, ma ogni tanto scrivere qualcos'altro fa' bene, giusto per staccare. 
scusate se ci ho messo tanto a scrivere, ma ho avuto problemi. 
adesso, spero che mi riempirete di commenti chilometrici, che io amo tanto, ciao ciao :'333



























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Capitolo 33
*** Non sarai mai sola. ***


Prima di iniziare volevo dire due parole.. capitolo schifoso.
davvero, fa schifo. non mi piace com'è venuto fuori, ma volevo scriverlo perché era da tanto che non scrivevo qui. comunque, vi metto anche una canzone, così, tanto per, contenti? ahaha :) 
è scritto un po' male, perché i pensieri di tutti sono molto.. confusi. sopratutto hope, ovviamente. 

bene, ehm, vi lascio alla lettura, alla prossima :3


http://www.youtube.com/watch?v=vRbQGq_8rO0
 

Hope

Dan mi sta chiamando da ore ormai. 
E' passata una settimana da nostro bacio, e io praticamente sparita dalla sua vita. 
Non rispondo ai messaggi, non chiamo, non vado neanche più a casa di Taylor per paura di incontrarlo per sbaglio. 
Il telefono squilla per l'ennesima volta, ma questa volta è un messaggio. 
Lo apro, quasi tremando: "Hope, non scappare. D." dice, e io resto un po' confusa. 
Io non sto scappando. 
O si..?
Cazzo, proprio non lo so!
Dan, sparisci dalla mia vita!
Tu, i tuoi occhi, il tuo modo di fare, i tuoi baci rubati, tutto, tu, vattene, ti odio!
No.. non è vero, non lo odio, ma a cosa servirebbe andare avanti? Far finta che io non abbia il cuore spezzato e rincominciare di nuovo, con Dan, con una nuova storia, a cosa servirebbe se non a un ulteriore dolore? 
Spengo il telefono, non voglio più soffrire. 

Nick

<< Mi sto iniziando a preoccupare, amore >>.
<< Nick, ha il cuore spezzato, non puoi fare niente. Vieni a letto, ora? >>.
<< Voglio scrivere una canzone.. >>.
Miley è sotto le coperte, e mi guarda sorridendo. Dio, è la creatura più bella che io abbia mai visto in vita. Ogni volta che la guardo, ogni volta che mi parla, ogni volta che è semplicemente se stessa, ringrazio Dio per avere fatto in modo che fosse mia. << Amore, amore, amore.. >> mi prende in giro, ma è lei quindi va bene. Si alza, indossa solo una camicia da notte in pizzo e mi incanto a fissarle le gambe. Lei ride e mi passa affianco, << Vado a prenderti la chitarra, tesoro >>.

Miley

Da sola a letto, inizio anche io a preoccuparmi. 
Quando sto con Nick, cerco sempre di sembrare forte, perché lui a volte non lo è. E qualcuno, tra noi due, deve pur sempre esserlo.
Amo la sua fragilità, amo il modo in cui si prende cura di me quando non è in grado di farlo con se stesso. 
Accarezzo la vestaglia, è un suo regalo. 
Penso a mia figlia, chiusa nella sua stanza. 
Vorrei aiutarla, ma so cosa si prova. So che dolore si prova, so quanto possa essere dura. 
In lontananza sento Nick suonare la chitarra, spero che anche Hope lo senta, perché a me sentirlo suonare mi rilassa tantissimo e vorrei che almeno stanotte Hope riuscisse a dormire. 
Guardo l'orologio. 
3 di notte. 
Afferro il telefono e premo il tasto di chiamate rapide. 
<< Mmh, Mils..? >>.
<< Demi, scusa se ti ho svegliata ma.. >>.
<< Nessun problema >> la sento sistemarsi nel letto e dire a Joe di tornare a dormire, << Dimmi tutto >>.
<< Hope.. >>.
<< Ancora non dorme? >>.
<< Neanche un po'. Dems, tu sai cosa si prova.. entrambe lo sappiamo.. ma mia figlia non.. non voglio che lo provi >>.
<< Deve provarlo, Miley. Deve attraversare il dolore per essere felice >>.
<< Lo so, ma.. >>.
<< Possiamo solo starle vicino, amica mia. Dov'è Nick? >>.
<< Chitarra.. >>.
La sento ridacchiare e questo mi fa' sorridere. Demi ha una risata contagiosa. << Lo immaginavo.. senti, mmh, sto arrivando, okay? Sveglio Joe e gli dico di stare con la bambina >>.
<< No, no, Demi non.. >>.
<< Si, Miley. C'è ne bisogno, invece >>.
Sorrido, mi sento molto più rilassata ora. << Mi hai appena tolto un peso dalle spalle, grazie.. >>.
<< Miley, io sono sempre qui per te, qualunque cosa succeda. Io sono qui. Noi due siamo amiche, migliori amiche e se tu hai bisogno di me, io vengo. Anche alle tre del mattino >>.

Nick

Il campanello suona. 
Ehm, alle 3 del mattino? Ma chi può essere?
Vado ad aprire proprio nel momento in cui Miley scende dalle scale in tutta fretta, e io ho paura che svegli Adam. Ma per fortuna non sento nessun pianto disperato provenire dalla stanza del mio bambino. 
Apro la porta, ritrovandomi Demi davanti. 
E' in pigiama, niente trucco, capelli scompigliati, pantofole, e un enorme sorriso in viso che la rende bella come sempre. << Buonasera, Nicholas. Belle borse sotto gli occhi, complimenti. Ora, fammi passare, Jonas >> mi da una pacca affettuosa sulla spalla e poi si precipita ad abbracciare Miley. 
Le guardo, sono davvero tenere. 
Quando sono insieme, tornano due ragazzine. 
Me ne torno nel mio studio, ridendo tra me e me. 
Quelle due, quando sono insieme, ne sanno una più del diavolo.

Hope

<< Hope, bambina mia, apri per favore.. >>.
La voce di mia mamma mi fa' sollevare il viso dal cuscino, bagnato di lacrime. 
<< Mamma..? >>.
<< Si, bambina mia. C'è anche zia Demi, qui con me >>.
<< Principessa, apri su >>. Zia Demi, magnifico!
Mi alzo un po' barcollando e vado ad aprire la porta. 
Sono entrambe in pigiama, e mia madre tira un sospiro di sollievo quando vede che sono viva. 
Mi abbracciano, fortissimo. 
<< Bambina mia, non c'è bisogno che tu affronti tutto questo da sola >> mi sussurra mia madre, accarezzandomi i capelli.
<< Mi dispiace di avervi fatto preoccupare.. >> le dico. 
Zia Demi mi tira a sé, in un abbraccio ancora più stretto, << Non c'è niente per cui tu debba dispiacerti. Ci siamo passate tutte.. ora tocca a te >>.
Sbuffo, asciugandomi una lacrime. << Ma è difficile.. >>.
Mia madre mi accarezza una guancia, come solo lei sa fare. << Ma non sei sola >>.
Zia Demi, rincara la dose, << Non sarai mai sola, principessa >>.





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Capitolo 34
*** ha preso anche quello dalla madre. ***


Miley

E' una calda mattinata d'agosto, il sole splende, non c'è una nuvola in cielo.. e io sono chiusa in casa con Hope.
E Demi, che almeno mi fa' da sostegno morale.
E anche fisico, quando Hope ha bisogno di un abbraccio. 
E' passato quasi un mese da Dan, lui e Hope non si parlano, lui ha smesso di cercarla un paio di giorni fa' e questo ha fatto cadere Hope in una tristezza che non le avevo mai visto addosso. Neanche per Lucas. Le accarezzo i capelli mentre le passo la ciotola con la colazione, le verso i cereali e le do un bacio sulla guancia, << Bambina mia, quanto vorrei che tutto questo fosse più semplice.. >>.
Demi mi interrompe, sedendosi vicino a Hope per fare colazione. << Deve attraversare anche questo, come tutti >> circonda le spalle di Hope con un braccio, facendola ridere almeno un po', << Siamo forti, eh. Ricordalo, sempre. Hai capito, ragazzina? Noi due siamo fatte della stessa pasta, nessun ragazzo può buttarci giù! >>.
Hope gioca con la sua colazione. << Zio Joe riesce a buttarti giù, però >>.
Demi arrossisce, punta sul vivo, << Oh be', uhm, lui.. >>.
<< Hope, tuo zio Joe è speciale per tua zia. Quando troverai il tuo Joe Jonas, potrai metterti di abbassare le difese >> dico, sedendomi anche io a fare colazione, muio di fame. 
Hope non sembra aver compreso molto, continua semplicemente a mangiare. Testa china, piena di pensieri.
Riesco quasi a sentire la sua testolina lavorare.

Nick

Adam corre verso me e Joe, ha imparato a camminare da poco, ma è già una scheggia. 
<< Grazie di avermi accompagnato al parco >> gli dico.
Joe saluta Denise con una mano, lei e Adam stanno giocando nella cassetta della sabbia. << Di niente, fratellino. Avevo bisogno di un po' di tempo per me >>.
<< Come vanno le cose tra te e Dems? >>.
<< Alla grande. Ma mi preoccupa tua figlia, Demi mi ha detto che è colpa di un ragazzo, non sarà di nuovo Lucas, vero? >>, Joe ha quell'espressione, quella del ci-penso-io. Quando ha quell'espressione, di solito finisce in un mare di guai.
<< No >> lo rassicuro, << Non si tratta di Lucas. Un altro ragazzo >>.
<< Un altro? Devo stare in guardia? >>.
<< Per ora no, non si parlano neanche >>.
Joe tira un lungo sospiro, << Non capirò mai le ragazze.. >>.
<< A me basterebbe comprendere mia figlia.. >>.

Hope

Pensavo che la scomparsa di Dan mi avrebbe fatto sentire meglio, invece mi sento ancora peggio.
Perché non mi cerca? Valevo così poco per lui? 
So di comportarmi da bambina, infondo mi è venuto dietro per quasi un mese, ma avrei voluto che continuasse, almeno finché.. già, fino a quando?
Forse infondo speravo che non smettesse mai.
Saluto mia madre e mia zia, e mi chiudo in camera mia. 
Rileggo gli ultimi suoi messaggi, li ho ancora tutti salvati:
'Hope, rispondimi, per favore'.
'Ho bisogno di parlarti, va bene? Chiamami appena puoi'

Ma è l'ultimo messaggio che mi ha mandato che mi ha fatto capire quanto male mi facesse la sua assenza:
'Quel bacio valeva così poco per te..? Perché per me non è così'.
No, certo che non valeva così poco.
Ma avevo paura, ed ero scappata.
Da codarda. Ero scappata come una codarda.
Con dita tremanti, li scrivo un messaggio: 'Mi dispiace..', invio. 
Mi prenderò le mie responsabilità. 
Sono io che mi sono tirata indietro, dopo averlo baciato. 
Okay, è stato lui a baciarmi, ma non è il momento di decidere chi-ha-baciato-chi, il punto è che mia madre e mia zia hanno ragione: tutti dobbiamo passare attraverso questo - il dolore, la gioia, la tristezza - tutto fa parte del nostro vasto modo di provare emozioni. E devo imparare a gestire quello che mi succede dentro. Ora, però.
Quando il cellulare vibra contro la mia gamba, per poco non cado dal letto.
'Sapevo che non ti saresti nascosta ancora per molto. Perdonata ;) davanti a casa tua tra dieci minuti?'

Miley

<< Mamma! >>, Hope entra come un razzo dentro la cucina. 
<< Si, tesoro? >> le chiedo, voltandomi verso Demi, in cerca di conforto. Lei mi prende per mano.
<< Dan.. lui arriverà tra dieci minuti davanti a casa! >>.
Non so cosa dire. Esserne felice o triste?
A cosa porterà questo incontro?
Gioia?
Altre lacrime?
Per fortuna, Demi mi tira fuori da quell'impiccio. << Vieni, dolcezza, zia Demi ti fa' bella >>, mi lascia la mano, facendomi l'occhiolino, prende Hope sotto braccio e spariscono. 
In questi momenti sono davvero grata a Demi per tutto quello che fa' per me. 
Pensavo di essere una brava mamma, sempre pronta, sapevo sempre cosa dire. 
Ma da quando Hope sta scoprendo com'è il vero amore - dolore, sofferenza, lacrime - è come se mi ritrovassi sempre senza parole, non sapessi mai cosa fare. Mi sento inutile, una pessima mamma. Mia madre è stata la migliore con me, ma io non riesco a eguagliarla. Anzi, mi sento terribilmente inferiore. 

Demi

Quando ho finito di vestire Hope, non posso fare a meno di pensare che assomiglia così tanto a sua madre. 
I lineamenti del viso, sono quelli di Miley. Certo, i ricci scuri sono di Nick, ma gli occhi.. oh, quelli sono assolutamente della madre. 
Le faccio fare una giravolta su se stessa.
E' meravigliosa. 
I capelli, scompigliati a regola d'arte, le incorniciano il viso ancora innocente e leggermente paffuto, dolcissimo. 
Le guance rosee, le labbra rosse.
Le ciglia lunghe.
Gli occhi della mamma, pezzi di cielo.
Indossa un vestito verde, senza spalline, che le arriva molto sopra il ginocchio, ma senza essere volgare.
Trucco poco e niente, eppure è bellissima.
Forse perché sorride. 
Era da troppo tempo che non sorrideva così.
E mentre sorride, non posso fare a meno di pensare che ha preso anche quello dalla madre. 




okay, so che è corto, brutto, noioso, e tutto quello che volete,
ma dovevo scrivere qualcosa altrimenti mi picchiavate perché
è una vita che non posto e mi diiiispiace, okay? scusate!
ma ho aggiornato tutte le storie ora, sono perdonata? 
a proposito, andate a leggere anche le altre, su demi e joe, e su miley e selena, 
mi fareste davvero felicissima, sapete?
bene, alla prossima, 
xoxo mils.


























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Capitolo 35
*** mi esce più spontaneo dirle 'ti amo'. ***


Nick

Torno a casa con Adam addormentato tra le mie braccia.
Scendo dall'auto e sto per andarlo a prendere dal sedile di dietro quando vedo un ragazzo avvicinarsi verso casa mia. Okay, chi diamine è questo qui?, penso. Scendo e prendo Adam, ma non senza prima aver squadrato per bene il ragazzone qui presente. Per fortuna Adam si è addormentato. Mi avvicino al ragazzo, che vedendomi venire verso di lui sorride spavaldo. Sa chi sono, a quanto pare, ma io non so chi diamine sia lui. E' molto bello, ma quel faccino d'angelo non mi incanta per niente. 
Appena siamo di fronte il ragazzo mi porge la mano, aspettando che io gliela stringa. 
<< Lei deve essere il signor Jonas. Piacere, io sono Dan >>.
Oh.. è Dan. 
Quel Dan. 
Maledizione, ero già pronto a chiamare la guardia del corpo per mandarlo via.
<< Ciao >> dico, sistemandomi meglio Adam tra le braccia.
Dan, vedendo che non ho nessuna intenzione di stringergli la mano, la lascia ricadere di nuovo sul suo fianco.
<< Ooookaaay, perfetto. Signor Jonas, io sto aspettando sua figlia >>. 
<< Lo immaginavo >>.
<< Hope è una ragazza davvero in gamba, signor Jonas, e io.. >>.
Non lo lascio terminare. Quel suo tono spavaldo da re del mondo mi da' leggermente sui nervi.
<< Oh, lasciami indovinare, ragazzino. Non la ferirai mai, la ami, ti piace, è unica, insostituibile e tante altre belle cose, non è così? >>, sorrido vedendo la sua espressione sorpresa. << E sai come so tutte queste cose? Perché è mia figlia. E se tu, ragazzino, proverai anche solo lontanamente a ferirla o a spezzarle il cuore... >>, mi avvicino a lui, assumendo il mio aspetto più minaccioso. 
Ma vengo interrotto da una voce a me molto famigliare.
L'ho sentita cambiare quella voce, fino a diventare quella di una giovane donna. 
<< Papà! >> mi richiama Hope, correndoci incontro.
E' davvero bella, assomiglia davvero molto a sua madre.
Guarda prima Dan, poi me. 
<< Hope, tesoro, che bella che sei >> le dico, baciandola sulla fronte.
Lei mi sorride e da' un buffetto sulla guancia di Adam.
Dan resta lì, senza sapere cosa fare, l'espressione spavalda è sparita dal suo viso.
Hope si volta a guardarlo con un espressione triste in viso, ma anche... assomiglia molto a me quando faccio arrabbiare Miley. Un misto di paura e dispiacere puro. 
<< Papà.. io e Dan dobbiamo parlare... ci vediamo a cena, ti voglio bene >> si alza sulle punte e bacia sulla guancia il fratellino, << Ti voglio tanto bene, Adam.. sogni d'oro angioletto.. che bello che diventi.. >>. Hope ama follemente il fratellino. Ogni sera, gli racconta una storia o gli canta una canzone per farlo addormentare. Ogni volta che lo vede, lo riempie di mille attenzioni. Vederli insieme, è puro piacere per i miei occhi.
Con dispiacere, lascio soli Hope e Dan.
Ma non prima di aver rifilato un'occhiataccia al ragazzo, senza farmi vedere da mia figlia.

Chiudo la porta di casa e trovo Demi e Miley che parlano animatamente sedute sul divano.
Guardo lei, è così bella.
Indossa un paio di pantaloncini corti, che mi permettono di ammirare quel capolavoro che ha al posto delle gambe. 
<< Nick, amore >> mi saluta, appena mi vede. Si alza e mi raggiunge, prendendo Adam in braccio.
Le accarezzo il viso, concentrandomi su quei due bellissimi occhi color del cielo. Invece di un semplice 'ciao', mi esce più spontaneo dirle: << Ti amo >>.

Hope

<< Sei sparita >>.
<< Sembra quasi un'accusa >>.
<< Lo è. Sei sparita >>.
Alzo gli occhi al cielo. 
<< Ho le mie ragioni.. >> dico, dando un calcio a una pietra vicino a me.
<< E posso saperle? >>, Dan mi prende per mano, appoggiando le nostre mani unite sopra il suo cuore. << Che ho fatto per farti scappare? >>.
Mi hai amato, vorrei dirgli, ma sembrerebbe stupido.
<< Non so cosa mi sia preso... >>.
<< Io si >> dice, sicuro. Ecco cosa mi piace di più di lui: la sua sicurezza. Un porto sicuro in cui tornare. Ma posso davvero fidarmi di questa mia impressione?
Sollevo lo sguardo su di lui, come a incitarlo a parlare.
<< Tu hai paura di essere amata di nuovo e poi abbandonata, ho ragione? >>.
<< Oh, che melodrammatico... >>.
<< Ma è così. E' drammatico e terribilmente banale, ma è così! >>.
<< Hai visto troppe volte i film di mia madre.. ti consiglierei di cambiare genere >>.
<< Visto? Tu sei acida. Lo sei solo con le persone di cui hai paura.. tu hai paura di me, di quello che potrei farti >>.
<< Vaffanculo, Dan! Lasciami in pace! >> urlo, cercando di scappare dalla sua presa.
In quanto a sbalzi d'umore, ho preso tutto da mia zia Demi.
<< No, finché non smetterai di avere paura di me >>.
<< Oh, per favore, paura di cosa? Di un ragazzino!? >>.
Le mie parole sembrano ferirlo per un secondo, poi mi attira di nuovo a sé. << Questo 'ragazzino', come dici tu, ti sta facendo venire la pelle d'oca.. >>.
Ha ragione, sto tremando come una foglia da quando mi ha preso per mano.
<< Dan.. io non posso.. è troppo presto.. >> mormoro.
Si china, lasciandomi un dolce bacio sul collo. << Ti aspetterò >>.


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okay, spero che tutto questo vi piaccia:)
dan e hope sono.. be', penso che siano gusti, possono piacere o non piacere.
a voi piaceva di più lucas?
o dan?
niley è niley e oggi è anche l'11 giugno... deprimiamoci insieme. 












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Capitolo 36
*** ero parte di lui. ***


Hope

<< Mamma, io esco! >>.
<< Hope, io e tuo padre dobbiamo andare a fare un'intervista oggi, torniamo tardi. La cena è nel forno >> mia madre mi passa accanto, baciandomi sulla guancia prima di uscire di corsa di casa, riuscendo - non so come - a correre sui tacchi. Mio padre scende le scale molto più lentamente di lei, e so già che tra un po' sentirò mia madre chiamarlo a "gran voce". Mi abbraccia e mi stampa un bacio sulla fronte, stringendomi forte come solo il mio papà sa fare. << Sta attenta, okay? Adam è con Demi e Joe. Non fare tardi, chiaro? >>. Annuisco, alzando gli occhi al cielo. Sedici anni e ancora mi tratta come se ne avessi due.
<< Nicholas Jerry Jonas, muovi il culo! >> urla mia mamma, dal portone di casa.
Mio padre sorride e mi bacia un'altra volte sulla fronte. << Meglio che vada, prima che tua mamma venga a prendermi.. >>.
Rido, << Faresti meglio a muoverti >>.
<< Decisamente >>, corre verso la porta. << Arrivo, amore. Si, lo so, sono lento, lo so, lo so. Smettila di prendermi in giro, Miley! >>, ma sta ridendo.
Corro in camera mia.
Che mi metto?
Dan arriverà a momenti. 
L'ho detto solo a mia mamma - e a zia Demi - che sarebbe venuto Dan a casa. Se l'avessi detto a papà, avrebbe annullato l'intervista per aspettarlo dietro un cespuglio con la chitarra, per dargliela in testa. 
Ma non succederà niente di tutto ciò, perché mia mamma è la migliore e mi ha promesso che convincerà mio padre ad andare a dormire in un hotel questa notte, per lasciare a me e Dan un "momento di intimità", come ha detto lei. Io amo mia mamma, è assolutamente il massimo. Ma me la sto facendo sotto, perché Dan sta arrivando e io sono ancora in pigiama. 
Alla fine prendo un paio di jeans a sigaretta e una camicetta a quadri a maniche lunghe, visto che siamo in pieno inverno.
Io e Dan ci conosciamo da quasi sei mesi ormai.
Ma stiamo insieme da tre.
Lui è.. incredibile.
Non è Lucas, non si arrabbia per cazzate, non mi da' il tormento per quando devo fare qualcosa e non sto con lui. 
Dan mi lascia i miei spazi e cerca di starmi sempre vicino, come meglio può.
Andiamo ancora a casa di Taylor, almeno due volte al mese e lei ci tratta come se fossimo già sposati.
Ha detto che ha scritto cinque canzoni per noi, e le metterà nel suo ultimo album. Dan ne ha scritto due insieme a lei, ma nessuno dei due me le vuole far ascoltare, dicono che deve essere una sorpresa.
Devo tutto a Taylor, se non ci fosse stata lei a quest'ora starei ancora piangendo per Lucas.
Lucas.
Il suo pensiero mi fa' diventare gli occhi lucidi.
Non l'ho dimenticato, ma non lo amo neanche più come facevo prima.
E' stato il mio primo amore, ma è stata anche la mia prima delusione. E io non voglio più essere presa in giro.
Dan mi tratta molto bene, usa un sacco di nomignoli e non mi mette pressioni.
Neanche per.. quello.
Già.. tasto dolente.
Scaccio il pensiero mentre mi pettino i capelli. Dan non è Lucas, non insisterà, non cercherà a tutti i costi di provarci con me, non userà la scusa del 'scusa, ma ti desidero troppo, non resisto', anche perché Dan sa che se lo facesse finirebbe dritto a terra, con un calcio in mezzo alle gambe e con mezza famiglia Jonas contro. Mio zio Joe mi ha già detto che per queste cose devo contare su di lui.
Driiiin.
Corro al piano di sotto, aprendo la porta di casa di scatto.
Dan, con un mazzo di fiori in mano, mi sorride raggiante. 
Molto più alto di me, con quella sua aria da ragazzo misterioso, mi fa' diventare le gambe molli. 
<< Per te, piccola >> mi dice, porgendomi i fiori.
Li prendo e li metto in un vaso, mentre Dan entra e si chiude la porta di casa dietro. 
Non è la prima volta che viene qui, ma tutte le volte eravamo solo noi. Non l'ho ancora presentato ufficialmente in famiglia. L'ha conosciuto solo mio padre.. e non molto bene direi. Ma mio padre mi vuole bene, non si metterebbe mai in mezzo a noi due.
<< Fiori, eh? >> dico, ridendo, << Non è il primo appuntamente, Dan. Ed è così banale, per niente da te! >>.
<< Che rompicoglioni che sei >> mi prende in giro, abbracciandomi.
<< Ehi! >>, gli do un colpo in testa, ma non troppo forte.
<< Ma sei la mia rompicoglioni >>, mi allontana un po', quel tanto che basta per baciarmi.

Miley

<< E' andata bene, no? >> mi chiede Nick, mentre siamo seduti sul retro di un taxi.
<< Si. Certo, avresti potuto rispondere a qualche domanda in più però >> rispondo, prendendolo per mano.
<< Quello che faccio con te, sono affari nostri >>.
<< Lo so, amore, ma i fan.. >>.
<< Amo i miei fan, Miley, ma non quanto amo te. Ti amo davvero tanto, e questo tu lo sai, vero? >>.
Gli accarezzo i ricci, avvicinando il suo viso al mio, << Ti amo tanto anche io, Nicky. E, uhm, stavo pensando.. >>.
Nick alza gli occhi al cielo, trattenendo una risata. << Quando pensi, devo sempre prepararmi a qualcosa di grosso. Cosa, piccola? Che pensi in quella tua piccola testolina? Una nuova canzone insieme, un film, un dipinto, un nuovo genere musicale, un nuovo bambino..? >> e su quest'ultimo punto i suoi occhi si illuminarono. 
Mi si strinse il cuore. Il mio piccolo Nicky...
Strinsi la sua mano nella mia. << Non mi va' di tornare a casa, stanotte.. andiamo in un hotel, ti va? >>.
Nick aggrottò la fronte, << Perchè? >>.
Gli diedi un colpo affettuoso sul braccio, << Perché voglio stare in una camera da letto di un albergo di lusso con l'uomo che amo, hai bisogno di un disegnino Nicholas, o vuoi che ci scriva sopra una canzone? >>.
Nick mi accarezzò il viso, e mi sentii la donna più amata del mondo.
Con lui, mi bastavano piccoli gesti come quello per stare bene.
<< Potrei veramente scriverci sopra una canzone, dopo stanotte... >> mormorò, contro le mie labbra.
Il taxista ci guardava dallo specchietto retrovisore, rosso dall'imbarazzo e con gli occhi spalancati.

Hope

<< E questa è la mia camera, ma questo lo sai già.. >> mormorai, ormai ero in pieno imbarazzo.
Dan stava dietro di me, un braccio intorno alla mia vita. << Amo la tua camera, è così.. piena di te >>.
Sorrisi, accarezzandogli la mano appoggiata contro il mio fianco, << Be', ci vivo... >>.
Appoggiò le labbra sul mio collo, baciandolo piano. << Cosa c'è, Hope? Sei nervosa da quando ti ho dato i fiori.. parla con me, confidati >>.
Beccata.
E in pieno, direi.
<< Io? No, niente.. >>.
<< Parla.. >>, continuava a baciarmi il collo e io mi sentivo svenire.
<< Dan, d-davvero.. >>.
<< Non mi arrabbio, qualunque cosa sia >>.
Sospirai, appoggiandomi a lui. Volevo dirglielo, volevo confidarmi con lui. Volevo che Dan mi aiutasse. 
Per la prima volta in vita mia, non volevo affrontare tutto da sola.
<< Dormirei insieme, stanotte.. >> dissi, sottovoce.
Ma lui sentì. << Lo so, e non vedo l'ora.. ma non sei obbligata a fare niente. Dormirai tra le mie braccia e basta, c'è tempo.. a me basti tu >>.
<< Mmmh.. andiamo a dormire, Dan >>.
<< Al volo, principessa >>.
Andai in bagno a cambiarmi, mi misi una delle vecchie magliette di mia mamma, abbastanza larga da arrivarmi poco sopra la coscia. Nient'altro, a parte l'intimo. Ero stanca di nascondermi da Dan. Non era Lucas, ne ero sicura, volevo fidarmi di lui.
Uscii dal bagno. Dan era sdraiato sul letto, un paio di pantaloni della tuta e petto scoperto, che mi aspettava sorridendo. Mi rannicchiai contro il suo petto, accarezzandolo con le mani. 
<< Dan.. >>.
<< Mmh? >>.
<< Grazie.. per avermi aspettato. Lo so che non è facile sopportarmi >>.
<< Ma che dici? Tu sei perfetta >>, mi baciò la fronte.
<< No, non lo sono.. ho preso da mia mamma, per il carattere. E lei fa' impazzire mio padre! >>.
<< Ma, da come mi hai parlato di loro, tuo padre la ama parecchio >>.
Sorrisi, i miei genitori erano le persone più innamorate che conoscevo.
<< Si, molto.. >>.
<< Hope? >>.
Sollevai il viso verso di lui, vicino alle sue labbra. << Si? >>.
<< Posso dirti una cosa senza che schizzi via e inizi a correre lontana da me? >>.
<< Oh no.. mi hai tradito anche tu... >>, non so perché mi venne in mente, ma improvvisamente avevo gli occhi lucidi.
Dan mi strinse le spalle, scuotendomi leggermente. << Tradirti? Ma sei pazza? No! Mai! Ma proprio mai nella vita! >>.
<< Allora cosa c'è? >> chiesi, sollevata.
<< Tu prometti che non scappi via >>.
<< Promesso, adesso parla >>.
<< Hope.. >>.
Gli accarezzai il viso, per la prima volta da quando lo conoscevo era in difficoltà. << Si..? >>.
<< Io.. ti amo >>.
Il mio cuore mancò un battito.
Nella mia testa si formulò questa domanda: vuoi rischiare?
E la risposta arrivò subito: si, lo voglio. 
Mi misi a cavalcioni sopra di lui, baciandolo come mai avevo fatto.
Come non credevo neanche di riuscire a fare.
Poco dopo la situazione si ribaltà, e finii sotto di lui. 
Dan mi accarezzò il viso, mi baciò il collo, le labbra, le scapole. Arrivò al bordo della mia maglietta e io me la sfilai.
Mi fermò, baciandomi. << Sicura? >>.
<< Sicura >>.
Mi sfilò la maglietta e io lo aiutai a far cadere i pantaloni sul pavimento, seguiti subito dopo da tutto quello che non volevamo addosso.
Dan era dolce, gentile, passionale e attento e fu magico.
Le mani strette l'una nell'altra, il modo in cui mi guardò negli occhi tutto il tempo, per controllare che stessi bene.
Dan, Dan, Dan.
Tutto era lui, ogni cosa era lui.
E io ero parte di lui, come lui era parte di me.
Sfinita, mi fece accoccolare sopra di lui, abbracciandomi come se volesse nascondermi dal resto del mondo. 
<< Sono tua.. >> lo rassicurai, baciandogli il petto.
<< Sono tuo, Hope >>.
<< Dan? >>.
<< Si, amore? >>.
<< Ti amo anche io >>.

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aaaaallora, che ne pensate?
troppo sdolcinato?
troppo poco?
ditemi!
spero che la prima volta di dan e hope non vi crei problemi... ahaha
bene, allora.. spero che vi sia piaciuto, e vorrei chiedervi il favore di leggere anche un altro racconto che ho fatto, così tanto perché non avevo altro da fare, praticamente l'ultimo che ho fatto e che si chiama 'i want a baby, rob', mi farebbe davvero molto piacere:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1107530&i=1

bene, ora vi lascio, alla prossima:)
xoxo.











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Capitolo 37
*** hai bendato il danno. ***


Miley

<< Nick.. >>.
<< Mmh? Miley.. sono le due del mattino, che succede? Stai bene? >>, si mise a sedere, appoggiandosi a un fianco per guardarmi bene negli occhi. 
<< Nick.. sto bene, calmati. Stavo solo pensando.. >>. 
<< Oh.. a cosa, amore? >>, mi accarezzò il viso, baciandomi il collo.
<< Se fai così.. non.. non riesco a parlare.. >> provai a protestare, ma Nick sentì la risata nella mia voce e insistette, sfilandosi la maglietta. 
Si mise sopra di me e continuò a baciarmi il collo, tenendomi per i fianchi.
<< Nick.. >>.
<< Si, amore? >>.
<< A te piace la nostra vita, vero? >> chiesi, sentendomi terribilmente in imbarazzo.
Era da un po' che ci pensavo.
Lui era felice?
Non lo era?
Restavo sveglia la notte a chiedermelo.
Volevo la sua felicità più di quanto desiderassi la mia.
Nick mi guardò stupito; smise di baciarmi ma continuò a tenermi i fianchi. << Ma che dici, amore? Io amo la nostra vita! Sei qui, con me, che altro potrei desiderare? >>.
<< Non lo so.. a volte penso che tu abbia bisogno di più spazi, non so.. la tua musica, poi.. è da secoli che non vai in tour e ho pensato che.. >>.
<< Amore, non sono andato in tour perché è nato Adam >>, mi baciò il viso, dolcemente. 
<< Appunto! Ti sto costringendo a restare con me! Ma tu.. tu sei sempre stato un tutt'uno con la tua musica e.. >>, sentivo gli occhi pizzicarmi. 
<< Costringendo? Ma amore, sei impazzita per caso? Io voglio stare con te >>.
<< Si, ma.. >>.
Nick mi prese il viso fra le mani, inchiodandomi con lo sguardo. << Stammi bene a sentire, Miley. Non pensare mai più una cosa del genere, okay? Io amo la mia vita, perché ci sei tu. Ho tutto quello che ho sempre desiderato: una famiglia. Una famiglia, con te. La musica non va' da nessuna parte, non la sto trascurando per colpa tua, lo sto facendo perché adesso ho cose più importanti da fare come pensare alla crescita dei miei figli. Adam e Hope.. loro sono il frutto del nostro amore, come potrei pensare una cosa del genere di loro? Hope è così bella e dolce, è la tua fotocopia, Miley.. e Adam? E' il bambino più bello del mondo, amore.. perché è tuo figlio. Quindi non pensare che io stia rinunciando a qualcosa perché costetto. Sto facendo tutto quello che voglio, che ho sempre desiderato, come te lo devo dire? Volevo fare il cantante. L'ho fatto. Mi sono innamorato di una bellissima ragazza e volevo che lei si innamorasse di me, e - tadan! - lei è proprio con me, in questo momento. Poi volevo sposarla, e l'ho fatto ed è stato il giorno più bello della mia vita, con tutti i nostri amici e famigliari e lei era la donna più bella del mondo con quell'abito bianco, era perfetta.. lo è ancora oggi. Volevo una famiglia, e l'ho avuta. Due figli meravigliosi, uno più perfetto dell'altro, come la loro mamma. E ora tu mi chiedi se sono felice? >>.
Mi asciugai una lacrima, << Sono proprio una stupida.. ti amo, Nick >>.
Si sistemò meglio sopra di me, continuando a baciarmi. << Non sei stupida, sei preoccupata per me e io ti amo per questo.. >>.
<< Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, amore mio.. >>, lo baciai come se avessimo di nuovo tredici anni.
Poi il bacio si fece più intenso. 
Avevamo quindici ora, era tutto come la prima volta.
E poi sedici e infine diciotto, e poi diciannove.
Nick era la mia macchina del tempo, personale.
<< Amore..? >>.
<< Si, Nicky..? >>.
<< Facciamo il terzo? >>.

Hope

La mattina dopo mi svegliai tra le sue braccia. 
Era davvero una bella sensazione, quella di sentirsi amata dalla persona giusta. 
Mi sollevai un po' e lo svegliai con un bacio. Dan aprì gli occhi e mi sorrise, ricambiando il bacio.
<< Buongiorno.. >>.
<< Buongiorno, piccola.. >>.
Mi coprii con il lenzuolo, e lui lo sistemò meglio sopra di me. << Freddo, amore? >>.
<< Mi piace.. che mi chiami 'amore', sai? E comunque, non ho freddo.. mi devo ancora abituare, tutto qui >>, lo baciai di nuovo, solo il lenzuolo ci divideva.
<< C'è tempo, principessa.. vieni qua, ti voglio più vicina.. >>, mi strinse a sé, baciandomi il collo, il viso, le mani, le labbra.
Restammo a letto le successive due ore e mezza, poi finalmente ci alzammo per fare colazione.
Mi copriva solo il lenzuolo mentre preparavo la colazione con Dan che mi gironzolava intorno, baciandomi in continuazione. 
<< La pianti? Mi farai bruciare tutto! >>.
<< Meglio una colazione bruciata che un tuo bacio in meno >>.
Non avrei voluto, ma arrossi e sorrisi come un ebete.
Lasciai perdere la colazione e lo trascinai di nuovo in camera da letto, sfilandomi il lenzuolo.
<< Ci sai proprio fare con le ragazze, lo sai? >>.
<< Solo con la mia.. >>.
<< Dan..? >>.
<< Mmh..? >>, sollevò un po' il viso, appoggiato contro la mia pancia, che stava ricoprendo di baci.
<< Ti amo davvero tanto, e ho paura... >>.
<< Non avere paura di me, per favore.. io non ti farò soffrire, mai.. >>.
<< Lo dicono tutti, Dan.. io so solo che ho avuto un solo ragazzo in tutta la mia vita e mi ha spezzato il cuore... >>, gli accarezzai i capelli, cercando di non piangere davanti a lui.
<< Ma io non sono lui, Hope.. lui era un coglione, io no, lui non ti amava abbastanza, io morirei per te, lui faceva lo stronzo, io mi taglierei una mano prima di risponderti male anche solo una volta.. lui è andato via, io resterò >>.
Mi misi seduta, prendendogli il viso fra le mani e baciandolo come meglio potevo.
<< Sai.. >>, mi morsi il labbro, indecisa se dire o meno la cazzata che stavo pensando, << mia zia, Demi, ha scritto una canzone, tanto tempo fa'.. si chiamava fix a heart, e diceva che non si poteva riparare un cuore che è stato spezzato.. ma.. penso che dovrò dirle che si è sbagliata.. >>.
Dan mi sorrise malizioso, mentre appoggiava la testa sul mio petto scoperto, << Ah si, e perché, piccola? >>.
<< Perché tu hai appena bendato il danno, Dan. Tu hai rimesso insieme il mio cuore spezzato >>.

Lontano da noi due, ben occupati a fare l'amore, sul comodino il mio telefonino vibrò. Un messaggio di mia mamma: stiamo tornando a casa, a presto. baci, mamma e papà. 

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ohohoh.
nick torna a casa.
ohohoh.
hope è a letto con dan.
AHAHAHAHA
sto ridendo io stessa.
baci, xoxo.
















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Capitolo 38
*** non sono più una bambina! ***


Miley

<< Amore, sei sicuro di non volere restare ancora un altro po' in albergo..? >> li chiesi, mentre preparavo la mia roba. Hope non aveva risposto al mio messaggio e questo mi rendeva nervosa. Avevo una brutta sensazione, che mi diceva di non tornare a casa. Non ora. 
Nick mi abbracciò da dietro, baciandomi il collo. << Tesoro, possiamo farla anche un'altra volta questa nostra piccola fuga, tranquilla.. stanotte è stato.. wow, sei sempre bellissima.. >> mi rispose Nick, fraintendendo le mie parole. 
Accarezzai le sue mani, appoggiate sulla mia pancia. 
Mmmh. 
<< Presto? >>.
<< Presto >> mi promise. 
<< Grandioso, Nicky. Ma.. che ne dici di fare colazione qui? Ho una fame! >> provai ancora.
<< Oh.. va bene. E' che.. vorrei davvero tornare a casa, sai.. Hope. Mi manca la nostra bambina, amore >> ammise, un po' imbarazzato. 
Oh Nicholas.. un padre perfetto. 
Ma proprio non potevo accontentarlo, quella strana sensazione continuava a tormentarmi.
<< Faccio in fretta, Nicky. Dai, vieni >> lo presi per mano e lo condussi fuori dalla stanza.
Nella hall dell'albergo Nick iniziò a guardare morbosamente il telefonino, e sapevo che stava aspettando un messaggio di Hope.
Che, temevo, non sarebbe arrivato.
Gli diedi un bacio sulla guancia. << Amore, forza, andiamo.. ho fame >>, provai a convincerlo. 
Lui mi guardò distrattamente mentre continuava a guardare il telefono. << Si, tesoro.. ma.. non pensi che sia strano che Hope non mi chiami? Mi chiama sempre quando stiamo via. Non mi ha neanche mandato la buonanotte ieri... pensi che le sia successo qualcosa? E se sta male?! >> mi afferrò saldamente la mano e in quel momento capii che qualunque mio tentativo di convincerlo sarebbe stato vano. << No, Miley, amore, dobbiamo tornare a casa! La mia bambina starà sicuramente male.. e.. e io.. Tesoro, forza, cammina, dai >>, mi affrettai a raggiungerlo, mentre la sensazione nella pancia si faceva sempre più forte. 

Hope

Appoggiata al petto di Dan, stavo in quel piacevole stato di dormiveglia.
Dan mi accarezzava con tenerazza la schiena nuda, sussurrandomi all'orecchio. << Amore.. piccola.. sai che sono felice? Sei così bella.. no, spiegami una cosa, mmh? Come faccio io ad avere te, eh? Quel giorno, a casa di Taylor, appena ti ho visto ho pensato che tu fossi la ragazza più bella che avessi mai visto.. e non mi importava se fossi un po' più piccola di me o che fossi così.. spaventata da tutto quello che riguardava l'amore. Ti avrei avuto, era una promessa che mi ero tacitamente fatto con me stesso e ora.. sei fra le mie braccia, magnifica.. >>, mi baciò la spalla, facendomi rabbrividire. 
<< Mmh.. >>, mi crogiolai in quella sensazione. 
<< Hai freddo, amore? >> ci coprì meglio con il lenzuolo.
<< No, no, Dan, sto bene.. dai stai fermo, stavo così bene in quella posizione >>.
<< Shh, rompina. Vieni qui, forza >>, mi strinse forte fra le braccia. 
<< Non sono una rompi..! >>.
Mi prese il viso fra le mani, interrompendo la mia frase posando le sue labbra sulle mie con forza. 
<< Mmh, Dan, dài.. >>.
<< Shh, lasciami fare.. ti amo.. ti amo troppo.. e non sai quanto aspettavo di averti tutta per me.. >>, Dan stava già cercando di farmi sdraiare sotto di lui mentre io ridevo felice quando sentimmo un rumore.
Mi immobilizzai.
La porta di casa si era aperta. 
<< Hope, cosa..? >>.
<< Merda! >>, mi scostai Dan di dosso e afferrai il cellulare sul comodino. Un messaggio di mia mamma e venti chiamate perse di mio padre. << Merda, merda, merda, merda, merda! >> imprecai, mentre cercavo di pensare a qualcosa da fare. 
Mi stavo ancora riprendendo quando sentii la voce di mio padre chiamarmi. << Hope? Tesoro? Tutto bene? Siamo a casa! >>.
E subito dopo la voce di mia mamma. << Nicholas, magari sta dormendo. Zitto! Vado io >>.
<< Ma.. >>.
<< Nicholas! Vado io. 'Sta qua >> e subito dopo i passi dei tacchi di mia mamma sulle scale.
Mi voltai verso Dan, che sembrava sbiancato.
Eravamo nudi nel mio letto, Cristo Santo!
<< Dan, io.. io.. mi dispiace.. non avrei dovuto.. scusami >> lo pregai.
Lui mi accarezzò il viso, dolcemente. << Andrà tutto bene, ma.. vestiamoci! >>. 
Annuii, in preda al panico. 
Ci alzammo nello stesso momento, alla ricerca dei nostri momenti. 
Poco prima che la porta si aprisse feci in tempo a lanciare un cuscino a Dan per coprirsi e ad afferrare un lenzuolo per coprire me.
Mia madre era sulla porta della camera, gli occhi strubuzzati e sull'orlo di una risata isterica. << Hope, tesoro, ciao eh >> mi disse, prima di voltarsi verso Dan. << Ciao, Daniel. Ottima l'idea del cuscino, ma ti consiglierei di metterti qualcosa di più.. mmh, coprente addosso. E' solo un'idea eh. Ah, e lo stesso vale per te, Hope, cara >>, ormai stava morendo dalla risate.
Attirando però, mio padre.
Non reagimmo abbastanza in fretta e mio padre arrivò alle spalle di mia madre un secondo prima che capissi cosa stava succedendo.
Sentii Dan imprecare pesantemente mentre io sbiancavo e cercavo di coprirmi meglio. 
<< Miley, allora Hope.. >> le parole li morirono sulle labbra appena mi vide. Nuda, con solo un lenzuolo addosso. Il letto sfatto. Dan vicino a me, con un.. cuscino davanti al bacino. << Hope.. cosa..? >> il suo sguardo si posò su Dan, << TU! >>, avanzò furioso verso di lui. << Brutto figlio di puttana! >> urlò, mentre mia mamma li afferrava un braccio e lo tirava indietro pregandolo di calmarsi. 
<< Nick, amore.. >>.
<< Amore, lasciami.... DEVO UCCIDERLO! >>, uno strattone e si liberò della stretta di mia mamma.
Istintivamente, mi misi tra mio padre e Dan. << Papà, no! >>.
Sentii Dan trattenere il respiro, dietro di me. 
<< Hope, togliti! >> mi ordinò mio padre. Mio padre non mi parlava mai in quel modo, fu un colpo duro.
<< Papà, per favore >>.
<< Tu non capisci, Hope! Quel bastardo ha appena firmato la sua condanna a morte! >>, si gettò in avanti, verso Dan, e dovetti spingerlo via per calmarlo.
<< Papà, sei tu che non capisci! >> sbottai, sull'orlo delle lacrime. << Non sono più una bambina! >>.
Mio padre mi guardò senza capire. << C-Cosa? No.. no, Hope, tesoro.. certo che sei ancora la mia bambina, quello.. quello che.. che hai fatto.. con quel coglione non cambierà niente, amore.. tu sei la mia piccola! >>. 
<< Non è un coglione, papà! >>, mi asciugai le lacrime che mi erano scappate, stringendo forte il lenzuolo. << Io lo amo! >>.
<< Tu.. cosa? >>.
Mamma si avvicinò a papà, appoggiandoli una mano sulla spalla. << Nicholas, ascolta tua figlia >>.
<< No.. no, io non capisco >>, mio padre guardò Dan, con ancora quello sguardo omicida negli occhi. << DEVI ANDARTENE! ESCI DA CASA MIA. ORA! >>.
Dan fece un passo avanti ma io mi girai verso di lui, bloccandolo. << No, fermo dove sei >>, mi voltai di nuovo verso mio padre. << Papà, se lui va via allora vado via anche io. Se lo cacci, stai cacciando di casa anche me >>.
Mio padre sembrava perso.
Come al solito, in suo aiuto accorse la mamma. << Nicky, pensaci bene.. >>.
<< Allora, papà? >>.
<< Lo voglio fuori di qui, Hope! >>.
<< IO LO AMO! >> urlai, esasperata. 
Mia mamma si mise tra di noi, dandomi le spalle e guardando papà dritto negli occhi. << Nicholas, non fare cazzate. E' tua figlia! >>.
<< Miley, hai visto che cazzo ha fatto quel coglione?! A MIA FIGLIA! NON POSSO ACCETTARLO! >>. 
<< Papà, ti prego.. >> lo implorai, prendendo Dan per mano. 
<< Nicky >> si aggiunse la mamma, << pensa a noi due alla sua età >>.
Ma mio padre era concentrato su Dan e lo guardava con odio. << FUORI DA CASA MIA! >>.
Strinsi forte la mano di Dan e lui ricambiò la stretta. 
Stringendo forte il lenzuolo, andai verso la porta sempre tenendo Dan per mano. 
Prima di uscire dalla stanza, mi voltai verso mia mamma. << Mi dispiace... >>.
Lei mi corse incontro, abbracciando sia me sia Dan. << Andrà tutto bene, si risolverà tutto... >>.
Mi staccai da mia mamma, in lacrime. 
Mia mamma mi accarezzò il viso e sorrise a Dan, incerto affianco a me. 
Guardai mio padre. 
Stava piangendo anche lui. << Hope.. no, amore, tu.. tu non andare via.. è lui che deve andarsene. Bambina mia.. resta >>.
Scossi la testa. << Non sono più una bambina >>. 
Mi voltai e uscii dalla stanza. 
Con solo un lenzuolo addosso, in lacrime, libera, ma dannatamente triste.

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allora, mi scuso in anticipo per gli errori ma l'ho scritto quasi al buio e di sera!
scusatemi.
non uccidetemi per nick e hope, per favore! <3
alla prossima, scusate il ritardo ma mi hanno prestato una chitarra e sono giorni che provo e ho le dita distrutte.
baci baci. 
xoxo.





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Capitolo 39
*** Da morire. ***


HOPE

<< Dan.. questa è.. casa tua? >> chiesi.

<< Ehm.. si >>.
Ero seduta nella sua macchina, il lenzuolo ben stretto addosso e un freddo cane. Volevo tornare a casa, volevo tornare indietro e dire a mio padre che mi dispiaceva da morire. Non si meritava una cosa del genere, ma era anche ora che capisse che non ero più una bambina. Io ero cresciuta, era sempre stato lui a dirmi che crescere era un bene, che crescendo avrei imparato un sacco di cose e che lui sarebbe rimasto sempre al mio fianco per aiutarmi ad affrontare tutto. E ora, lui dov'era? Cercai di non pensarci e mi concentrai sulla casa di fronte a me. Piccola, carina, con un giardino davanti che aveva bisogno di qualche ritocco.
<< Vivi da solo? >>.
<< Già.. ti crea problemi? >>.
<< Ma che dici! No >> aprii lo sportello, uscendo per prima dalla macchina. 
Accidenti, se faceva freddo! 
Mi strinsi nel lenzuolo, guardandomi intorno. Erano case troppo vicine l'una all'altra, chiunque uscendo di casa mi avrebbe visto. Mi voltai verso Dan, rossa in viso. << Daniel! Muoviti! Per favore.. >>. Corsi verso la casa, appiattendomi contro la porta. Per favore, per favore, per favore, ditemi che non ci sono paparazzi in giro, o sono morta. Se mio padre vede le mie foto con solo un lenzuolo addosso su una rivista posso anche andare a chiedere all'anagrafe di cambiarmi il cognome in Cyrus. 
Dan arriva subito, stringendomi i fianchi. << Va tutto bene, adesso apro ed entriamo.. tranquilla, piccola >>, sempre stringendomi un fianco apre la porta di casa e io mi fiondo dentro. All'interno, la casa era davvero carina, non c'era altro modo di definirla. Ben arredata, con mobili vecchio stile, una chitarra appoggiata al tavolo della cucina - carina anche quella, magari non molto ordinata, ma Dan è pur sempre un maschio - in salotto c'era un televisore al plasma che stonava terribilmente con il resto dell'arredamento, ma nell'insieme era tutto molto carino. Le pareti erano decorate con carta da parati color panna e nell'aria c'era odore di pulito mischiato a... 
<< Fumi? >> chiesi.
<< Uhm.. pensavo l'avessi capito >> disse, chiudendo la porta dietro di noi.
<< Uhm, no >>.
<< Be', ora lo sai, piccoletta. Vieni, ho qualche felpa che potrebbe starti.. anche se l'idea di te che gironzoli per casa mia con solo un lenzuolo addosso non è poi così male. Sicura di volerti vestire? >> mi chiede, malizioso mentre sale le scale di casa. 
Gli vado dietro, colpendolo alla schiena. << Cretino! >>. 
<< Sono un uomo e ti amo, che pretendi? >>.
<< Un po' di romanticisimo, coglione >>.
<< Finezza portami via.. >>.
Scoppiamo a ridere nello stesso momento.
Camera sua è composta da un letto matrimoniale gigante, un armadio altrettanto grande, un terrazzo con porta a vetri, e un'altra chitarra appoggiata sulla moquette nera sopra il pavimento in legno. Dan apre l'armadio e prende una felpa gigante e un paio dei suoi boxer. << Ecco qua, per ora.. meglio di niente, no? >>.
<< Oh si, però.. vado in bagno a cambiarmi >>.
<< Prima porta a destra, ma.. >>, si siede sul letto attirandomi a sé e facendomi cadere sulle sue gambe. << Perché non ti cambi qui.. con me? >> mi sussurra all'orecchio.
Mi chino per baciarlo, è così dolce. 
Dan.. Dan.. Dan.. 
Tutte le preoccupazioni per mio padre spariscono in quel bacio.
Ho quasi diciassette anni ed è ora che decida per me e io decido di restare con lui. 
<< Per sempre.. >> sussurro contro le sue labbra mentre mi sdraio sopra di lui. 
Dan mi accarezza la schiena, ma sopra la stoffa del lenzuolo.
Fa' tanto lo sbruffone, lancia commenti maliziosi e doppi sensi davvero volgari ogni tanto, ma in realtà non mi toccherebbe mai senza il mio consenso e anche quando c'è l'ha lo fa' in un modo davvero dolce, come se avesse paura di qualcosa.. di me, forse, ma più probabilmente della mia reazione se facesse anche solo un movimento sbagliato. 
<< Dan, amore.. >>.
<< Mmh, si piccola? >>.
<< Non mi rompo.. >>.
<< Ma io ho paura lo stesso.. sei piccolina tu, sai? >>, ribalta la situazione, portandomi sotto di lui e guardandomi dritto negli occhi. << Hope, io ho paura che un giorno tu ti possa pentire della decisione che hai preso oggi.. tuo padre.. mi dispiace di averti costretto a una cosa del genere, capisci? Tu sei mia. Ma non posso strapparti dalla tua famiglia >>.
Alzai gli occhi al cielo, mordendomi il labbro e cercando di scacciare le labbra.
<< Possiamo.. non parlarne? >> chiedo, piagnucolando.
Lui mi accarezza il viso, dolcemente. << Come vuoi, tesoro.. ma se hai bisogno, io ci sono, mmh? Non me ne vado, chiaro? Io resto. Resto sempre >>.
<< Questo.. questo lo so, Dan.. ma io adesso ho solo bisogno di un po' di pace, capisci? >>.
<< Si, amore.. capisco. Casa mia è anche casa tua. Puoi restare da me quanto vuoi, piccola >>.
<< E se fosse.. per sempre? >> chiesi, imbarazzata. 
Volevo Dan.
Volevo solo Dan.
Per il resto dei miei giorni. 
Certo, la mia famiglia aveva un posto insostituibile nel mio cuore, ma ora era Dan l'unica cosa di cui mi importava.
Mia mamma avrebbe capito.
Mio padre, no.
Dan mi baciò in un modo tenerissimo il naso. << Sarei l'uomo più felice del mondo >>.

<< Che fai? >>, sussurrò Dan al mio orecchio mentre mi stringeva i fianchi. 
<< La cena. Sai, ho fame >>. 
<< Mmh.. >>, abbassò il viso, baciandomi il collo, << Anche io.. ma di te. Andiamo a letto presto stasera, eh >>.
Gli diedi un colpo di fianco, facendolo ridere. << Sei un maniaco. Ora togliti di torno che mi distrai e dò fuoco alla tua bella casetta >>.
<< Pensi che io abbia una bella casa? >> chiede, affiancandomi e stringendomi il fianco con una mano. 
<< Certo. E' carina, dolce direi. Al contrario di te, che sei tutto preso da altro.. maniaco >>.
Dan appoggiò la bocca contro la mia testa, ridendo sui miei capelli. << Hope, forse tu non ti rendi conto di quanto tu sia bella.. >>.
<< Shh, non mi piacciono i complimenti! >> lo sgridai, scrollandomelo di dosso.
<< Dico sul serio, Hope >>.
<< Shh! >> lo zittii, tornando a cucinare. Pasta. Semplice, impossibile da rovinare. O almeno spero.
Ma Dan non demordeva. 
Mi strinse i fianchi, avvicinando la sua bocca al mio orecchio. << Hope, tu sei bellissima, non scherzo. >>
<< Neanche io scherzo quando dico che non mi piacciono i complimenti >>.
<< Pff, rompipalle >>. 
<< Pff, maniaco >>, gli gettai le braccia al collo, parlando contro le sue labbra. << Dici così solo perché mi vuoi portare a letto. Sai che non è una cosa molto carina da fare? >>.
<< Sul fatto che ti voglio portare nella mia camera da letto non ci sono dubbi, piccoletta >>, mi bacia in un modo davvero dolce, annullando tutte le cose volgari che ha detto prima. Dan è dolce sopratutto con i gesti. << Ma tu, piccola, sei davvero bellissima per me. E ti amo. Da morire >>.

_______________________________________________

Allora, che ne dite?
non sono dolcissimi? 
questo capitolo era per farvi capire la dolcezza di questi due.
e se sono un po' spinti.. dai, sono adolescenti!
quindi, non fate i moralisti.
sono dolci, dolci, dolci, e mi sto affezionando molto a Dan. 
Più che a Lucas. 
Dan è.. dolcino :333













 

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Capitolo 40
*** arriva la parte divertente. ***


Hope

<< Amore, sveglia, dai.. >>.
<< Mmh.. >>.
<< Hope, cucciola? >>.
<< Dan, che ora è..? >> faticavo anche a parlare, ma che ora era?
<< Ehm.. le sei... >>.
Mi voltai dalla sua parte, fulminandolo con lo sguardo. << Le sei? Ma sei impazzito? >>.
Dan mi accarezzò dolcemente la guancia, abbassando la testa per baciarmi la fronte. << Te l'ho già detto sono pazzo di te.. >>, alzai gli occhi al cielo, << ma non è questo il motivo.. io volevo preparare la colazione insieme a te >>.
Finsi un'espressione dolce, quasi smielata. << Oh, amore, ma è dolcissimo... scordatelo >>, tornai alla mia faccia, seria e stanca.
Dan appoggiò il viso nell'incavo del mio collo, facendomi il solletico mentre rideva di me. << Mmh, la mia bimba scorbutica.. >>.
Lo spinsi via, << Scorbutico sarai tu! >>.
La mia battuta non fece altro che farlo ridere ancora di più. << E dài, vieni qui >>, mi strinse a sé, riempiendomi di baci.
Ricambiare, fu immediato.
Dan, il mio angelo.
Dan, l'unico che non si incazzava quando ero di cattivo umore la mattina.
Lui rideva della mia battute, anche se erano cattive.
Dan mi amava, sempre e comunque.
In ogni caso.
Di mattina come di notte.
Mmmh.. lo baciai più forte, sopratutto di notte, ma anche di mattina ci sapeva fare.
<< Dan, amore.. >>.
Sollevò appena le labbra dalla mie. << Si, piccola? >>.
<< Mi sono appena svegliata.. non pensi che.. >>, indicai in mezzo alla sue gambe.
Lui ridacchiò e continuò a baciarmi. << Shh, faccio io.. >>.
Appoggiai le mani sul suo petto, allontanandolo gentilmente da me. << No, non hai capito. E' mattina, sono ancora stanca e ieri notte non mi hai lasciato dormire, quindi.. mi spiace, ma ti è andata male. Su, colazione ora >>, lo spinsi via, sollevandomi. Indossavo solo una maglietta e un paio di slip. Quando mi girai verso di lui, mi fissava tranquillo, con le mani dietro le testa.
<< Che fai? >> chiesi, ridacchiando.
<< Mi godo la vista >>.
<< Maniaco >> sussurrai, alzando le braccia al cielo.
<< Ecco, brava! Solleva un altro po' le braccia.. ecco, un po' di più.. >>.
<< Perché? >>, feci quello che mi diceva, continuando a chiedere.
<< Ecco, fatto! >>, si mise a sedere, gli occhi ben aperti.
<< Devo restare così ancora molto a lungo..? >>.
<< Si.. ho una vista stupenda sulla tua pancia. Maglietta corta, bell'idea >>.
Abbassai le braccia di colpo. << Sei un coglione! >>.
<< Amo i complimenti di prima mattina, amore mio, grazie >>.
<< Di niente, scemo >>.
Si alzò dal letto, cingendomi la vita con il braccio. << Mmh, la mia piccola scorbutica >>, strofinò il naso contro il mio.
Gli accarezzai il viso, stavolta sul serio. << Il mio grande coglione >>, appoggia le labbra contro le sue. Il nostro primo bacio della giornata.

Nick

<< Hai.. hai provato a chiamarla? >>.
<< Si, Nick >>.
<< E..? >>.
Miley si voltò verso di me, esesperata.
Aveva ragione di esserlo: era almeno la quinta volta che le facevo questa domanda.
<< E niente Nick! Non vuole parlare con te. Parla solo con me, per ora. Dalle tempo >>.
<< Le ho dato una settimana, Miley! >>, non volevo urlare, davvero non volevo litigare anche con lei, ma..
<< Ora basta! Nicholas, se vuoi parlare con tua figlia, vai da lei! >>.
<< Miley, tesoro.. mi.. mi dispiace >>.
Lei si sedette sul nostro letto, sospirando. << Nicholas, tu non hai capito.. non hai ancora capito che Hope ha bisogno dei suoi spazi. Dalle tempo, dalle tutto quello di cui ha bisogno.. io l'ho fatto, lo sto facendo. Adesso Hope ha bisogno di Dan, lasciali in pace, no? Perché non vuoi accettare che stiano insieme, che sono felici come lo eravamo noi due, eh? >>.
Mi sedetti vicino a lei.
Appoggia una mano sulla sua gamba, accarezzandola.
Si rilassò.
<< Come sempre.. hai ragione, tesoro >>.
Miley sforzò un sorriso. << Si.. >>.
<< Ti amo.. >>, le baciai le labbra, poi la fronte, attirandola a me.
<< Nick.. va da lei >> mi sussurrò contro la maglietta.
<< No.. hai ragione, ha solo bisogno.. di tempo >>.
Miley sollevò la testa, sorridente. << Hai capito, allora! >>.
<< Già.. forse.. Dan, non è così male >>.
Miley appoggiò le sue labbra sulle mie, << No.. non lo è >>.

due settimane dopo

<<
Hope, tesoro, che succede? Hai una faccia, piccola... >>.
Entrai in camera da letto - in quella che ormai consideravo la nostra camera da letto - con le gambe che mi tremavano.
Avevo combinato un guaio.
Un guaio bello grosso.
Mio padre aveva ragione: ero ancora una bambina.
E come ogni bambina, facevo casini.
Casini enormi.
Casini che non si dovrebbero fare a sedici anni.
<< Dan, ehm.. >>.
Gli occhi del mio ragazzo si spalancarono ancora di più. << Si..? >>.
Mi sedetti vicino a lui, incrociando le dita.
<< Tesoro, per favore parla.. >>.
<< Dan.. >>, presi un bel respiro e finsi un mega sorrisone, << ti ricordi quella volta che ti avevo detto che per una sera potevamo anche fare a meno della protezione perché avrei preso la pillola il giorno dopo..? >>.
Lui annuì, confuso. << Si.. più o meno. E allora? >>.
Finsi una mega risata. Nei momenti come questi, sembravo mia madre, cercavo sempre di allentare la tensione. Ma non ci riuscivo.
<< Ah-ah, qui arriva la parte divertente! Ho dimenticato di prenderla.. >>.

____________

invasione di parenti a casa mia.
fine settimana fuori per dormire al mare.
ergo, non so quando posterò.
quindi, eccovi questo capitolo breve e schifoso.
spero vi piaccia, baci.
xoxo.















































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Capitolo 41
*** sempre. ***


forever and always Hope

<< Dan.. Daniel.. >>.
<< Amore..? >>.
<< Daniel, dì qualcosa però.. >>.
<< Daniel.. tesoro? >>.
Continuai così per un bel po'.
Daniel non faceva niente.
Si limitava a fissarmi a bocca aperta.
Okay, forse non glielo avevo detto nel migliore dei modi, ma non mi era venuto in mente altro.
Almeno era seduto, altrimenti sarebbe svenuto per terra.
Gli strinsi il braccio, sperando di risvegliarlo da quel coma che l'aveva colpito.
<< Amore.. >> sussurrai di nuovo, ormai sull'orlo delle lacrime.
Finalmente vidi, anche se pur sempre minino, movimento da parte di Dan.
Sbatté le palpebre un paio di volte prima di inquadrarmi.
<< Sei.. sei.. in.. incinta? >> chiese, preoccupato.
<< Ehm.. amore, sei sicuro di stare bene? >>, gli accarezzai il viso e lui sembrò rilassarsi un attimo.
<< Hope.. Hope.. rispondimi, per favore.. sei incinta? >> insiste.
<< Dan, io.. mi dispiace, me ne sono dimenticata e.. >>, ma prima che potessi finire la frase sentii le sue mani stringermi i fianchi e sollevarmi, mentre si alzava e mi prendeva in braccio, facendomi girare intorno fra le sue braccia.
Mi veniva da vomitare ma era comunque bello stare fra le sue braccia.
<< Sei incinta! >> urlava, tutto un sorriso, << La mia Hope è incinta! Aspettiamo un bambino! >>.
<< Dan. Dan! Amore! Mettimi giù, forza! >>.
<< Hope, amore, capisci? Aspettiamo un bambino! Non è meraviglioso? >>, si fermò, ma continuò a stringermi fra le sue braccia.
<< Io pensavo che ti saresti arrabbiato... >> sussurrai.
<< Arrabbiato? E perché mai? Ho sempre voluto una famiglia molto presto e tu ora stai esaudendo il mio sogno, piccola! >>, mi prese il viso fra le mani e mi baciò, tenendomi stretta e accarezzandomi dove capitava, procurandomi tanti piccoli brividi.
La sua mano scivolò sotto la mia maglietta, fermandosi sulla mia pancia. << Di quanto sei..? >> mi chiese, ancora sorridente.
<< Poco.. devo ancora fare i test >>.
<< Ti accompagno io. Andiamo domani mattina, insieme, okay? >>.
Annuii, ancora frastornata.
Davvero non era arrabbiato con me?
Mi ero beccata l'unico maschio americano di diciotto anni che voleva diventare padre.
Che culo, eh.
<< Dan, calmati però.. >>, ma non riuscii a trattenere un sorriso.
Dan era felice.
Allora ero felice anche io.
<< Come posso stare tranquillo quando so che qua dentro >>, mi accarezzò dolcemente la pancia, << sta crescendo una piccola peste come la sua mamma? >>.
<< Ehi! >>, gli diedi un colpo sul braccio, << Io non sono una peste! >>.
<< Si, invece! La mia piccola peste! >>, mi baciò di nuovo, cogliendomi di sorpresa.
Senza smettere di baciarmi, mi portò fino in salotto.
Mi fece sdraiare sul divano, mettendosi in ginocchio davanti alla mia pancia.
<< Dan.. ho sedici anni, però... >> mormorai.
Lui mi guardò, prendendomi per mano. << Ma sei forte, Hope >>.
<< Lo so, però.. >>.
<< Sei la ragazza più forte che conosco, Hope. Credimi >>.
<< Ma ho sedici anni, cazzo, Dan. Come facciamo? Come lo dico ai miei? Mio padre già ti odia, figurati se gli dico che mi hai messo incinta! >>.
<< Senza offesa, ma non me ne fotte un cazzo. Tuo padre è un tipo okay, eh, ma questo è il nostro bambino, il nostro futuro.. >>, abbassò la testa, sollevò un po' la mia\sua maglietta scoprendomi la pancia e ci lasciò sopra qualche tenero bacio. << .. la nostra famiglia, Hope >>.

Miley

<< Nick, amore.. >>, provai ad attirare l'attenzione di Nick, ma era tutto inutile.
Era da un paio di giorni che era così.. distante.
E tutto questo mi stava uccidendo.
Era così preso da Hope e tutto il resto da dimenticarsi che c'era anche altro, e che Hope stava bene.
Diamine, conoscevo mia figlia!
Non avrebbe mai preso una decisione del genere senza un motivo valido.
Poi, era anche una ragazza indipendente e decisa.
Non si sarebbe lasciata mettere i piedi in testa tanto facilmente.
E poi Dan non era così male, in un certo senso mi fidavo di lui.
Se Hope ha scelto lui vuol dire che è un ragazzo apposto.
Ma Nick non lo capiva.
<< Nicholas... >>.
<< Mmh? >>, sollevò lo sguardo dal cellulare.
Stava aspettando una chiamata che non sarebbe arrivata.
<< Nick, per favore, vieni ad aiutarmi in cucina..? >>.
<< Si, amore, ora arrivo... >> si mise il telefono in tasca.
Si alzò e mi raggiunse in cucina. Mentre camminava si toccava la tasca con il telefono.
Non pensarci, Miley, mi dicevo.
E' preoccupato per nostra figlia, è normale..
Ma anche io volevo le sue attenzioni.
Mi sentivo di nuovo una ragazzina.
Ormai avevo quasi finito di cucina e tutto quello che Nick aveva fatto era stato.. fissare il telefono.
Sbuffai e uscii dalla stanza sbattendo la porta.
<< Miley! >>.
<< Vaffanculo, Nicholas >>.
Mi chiusi in camera nostra, dove c'era anche la culla di Adam.
Il mio bambino stava dormendo. Mi chinai sulla culla e sussurrai: << Amore della mamma, tuo padre è un coglione >>.
Nick bussò alla porta.
<< Amore, per favore, apri.. >>.
<< Nick, lasciami in pace, mmh? >>.
<< Amore, che hai..? >>.
<< Hai anche il coraggio di chiedermelo! >>.
<< Be', si.. >>.
<< Nicholas, non mi hai degnato di uno sguardo tutta la settimana.. >>.
<< Cosa..? No.. no, amore... senti.. mi dispiace, okay? Adesso esci però.. >>.
<< Vaffanculo... >>, mi veniva da piangere.
Guardai Adam, per fortuna dormiva ancora.
<< Miley.. ti amo, non devi dubitarne mai >>.
<< Non ne dubito, ma... sei così assente, Nicholas! >>.
<< Mi.. mi dispiace! Mi dispiace, amore mio! E' che.. sono preoccupato per Hope.. >>.
Alzai gli occhi al cielo.
Che gli costava fidarsi un po'?
Mi alzai, scacciai le lacrime e andai ad aprire la porta.
Nick era davanti a me, con le lacrime agli occhi.
<< No.. no, Nick.. non.. >>.
<< Io non voglio che pensi che non ti guardo.. perché.. io ti amo e tu... oh, piccola >>, mi strinse a sè e io ricambiai.
Gli accarezzai i ricci scuri. << Shh, Nick.. è tutto okay, solo.. smettila di sembrare un morto che cammina, okay? >>.
Riuscii a strappargli una risata.
Era facile fare pace visto che ci conoscevamo da anni.
<< Ti prometto che ti guarderò sempre, okay amore? >>.
<< No, no, no, woh! Non esageriamo! Guardami come hai sempre fatto e basta >>.
<< Cioè sempre. Perché sei bellissima, e amo guardarti >>.
<< Sei un tale idiota leccaculo, sai? >>, finsi di dargli uno schiaffo.
<< Ma è vero.. e sai cosa facciamo noi due? Domani sera andiamo a cena fuori e prendiamo una stanza in un qualche hotel.. solo noi due. Adam lo lasciamo a Joe, tanto lui ne andrà pazzo. E.. mmh, no, anzi, restiamo in hotel una settimana e.. >>.
Lo bloccai, prima che delirasse. << Nick, amore, piantala okay? Due giorni e una notte possono bastare, mmh? Dormiamo lì, il giorno dopo ci rilassiamo un po' e quando torniamo a casa siamo riposati e più sani, che ne dici? >>, gli stampai un bacio veloce.
<< Mmh.. okay.. ma mi manchi sai..? E' da un po' che.. >>, mi spinse gentilmente verso il letto.
Ricademmo sopra il copriletto ridacchiando come due adolescenti.
<< Nicky.. >>.
<< Miley, quando ti ho chiesto se volevi fare il terzo, io.. io dicevo sul serio >>.
<< Sei sicuro? Adam è ancora piccolo e.. non vorrei che tu poi.. non so, tipo.. impazzissi per pupù e pannolini >>, sorridevo, ma in realtà avevo paura sul serio. Non volevo finire come una di quelle vecchie coppie con tanti bambini e niente momenti intimi. Amavo Hope e Adam, e desideravo da morire un terzo figlio, ma prima di tutto volevo la felicità di Nick.
Nick mi accarezzò dolcemente il viso. << Ehi.. io amo passare le notti insonni con te, sopratutto se ci sono di mezzo pupù e pannolini. Mi annoio senza! Quindi.. a quando la prossima riunione...? >>, sorrise malizioso e si chinò per baciarmi...
.. ma proprio in quel momento Adam si svegliò, reclamando a gran voce la nostra attenzione.
Diedi un buffetto sulla guancia del mio impaziente maritino. << Mi dispiace. Adesso sei ancora così sicuro di volerne un altro? >>.
<< Più che certo! >>.

Nick

<< Vieni dallo zio! Adam! Adam, il mio ometto! Di Joe! Joe! Joe! >>, Joe era insopportabile con quella vocina cretina.
<< Joe, finiscila. Ha appena imparato a dire "mamma" e "papà" e "hope", non dirà il tuo nome, fattene una ragione >> dissi.
<< Zitto, Nick, lo deconcentri. Avanti, piccolino, dì Joe. Joooeee >>.
<< Puoi dire il tuo nome tutte le volte che vuoi, Joeee. E' inutile >>.
Adam mi diede ragione formulando varie parole senza senso.
<< Visto? >> dissi.
Joe sbuffò e prese in braccio Adam. Prima di andarsene mimò "rompipalle" con le labbra.
Miley mi arrivò da dietro, cingendomi le spalle con un braccio. << Amore.. >> sussurrò al mio orecchio. << Dobbiamo andare. Il tavolo è prenotato, ricordi? >>.
<< Si, certo, piccola.. ma Joe continuava a parlare e io.. >>.
Mi fece girare verso di lei, prendendomi il viso fra le mani. << Nick, ti prego. Solo tu e io, okay? Andiamo, dai... >>, mi prese per mano e mi condusse fuori, salutando in fretta Demi.
<< Ho sentito dire che il nuovo ristorante che hanno aperto a LA è una bomba, sai? >> disse, tutta allegra.
<< A me basta che ci sei tu.. >>.

Hope

<< Dan? >>.
<< Mmh, si amore? >>.
Sollevò un po' la testa dalla mia pancia.
Ormai dormivano sempre così.
La mia pancia era diventato il suo cuscino.
Non mi dispiaceva, era dolce.
Gli accarezzai i capelli, facendolo sorridere.
<< Usciamo stasera? >> chiesi.
<< Uscire? No. Casa. Il bambino, Hope >> rispose, deciso, tornando ad appoggiare il viso sulla mia pancia.
<< Dan, ti prego! Non usciamo mai! Mi annoio a casa! >>.
<< Ti faccio annoiare...? >>.
<< No, no, amore, non.. uff, che palle. Non intendevo questo. Solo che.. volevo uscire, a cena, con te... >> piagnucolai.
Avevo dato la notizia a Dan da poco ma lui si era già abituato all'idea di famiglia.
Anche troppo.
Se mia madre si lamentava sempre di mio padre per la sua ansia continua, Dan era anche peggio.
<< Hope, prenderai freddo.. >>.
<< Se non mi fai uscire, Dan, io stanotte esco nuda in veranda, poi vediamo se mi ammalo, okay? >> lo minaccia.
Dan tirò subito sù la testa.
<< Stai scherzando, vero? >>, era serissimo.
<< No, per niente. Allora, mi fai uscire? >>.
<< Ti vesto io >> disse, deciso.
<< Che vuol dire, che mi vesti tu, scusa? >>.
Si sollevò e andò dritto al mio armadio. << Vuoi uscire? Alle mie condizioni, però >>. Aprì le ante e tirò fuori un vecchio maglione nero, un paio di jeans invernali, e stivali uggs. << Ecco, metti questi stasera >>.
<< Ma tu sei pazzo! >> urlai, tirandomi sù a sedere. << Ci sono venti grandi fuori! >>.
<< Amore >> mi guardò con quello sguardo da cucciolo che.. vaffanculo, oh.
<< Gli.. uggs sono carini... >>.
Mi stampò un bel bacio in fronte. << Brava bambina. Ti porto all'inaugurazione di un nuovo locale. E' tranquillo, staremo bene >>.
<< Sei un vero rompipalle, Daniel.. >>.
<< Anche tu, amore mio >>.

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fa cagare.
ma visto che domani sono a dormire al mare e non potrò scrivere.. volevo postare qualcosa.
scusatemi.
baci baci.
xoxo.


















































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