Soul Eater 2° Series

di Leke_96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una strega bambina! L'anima più potente? ***
Capitolo 2: *** Una strega a Death City! Panico alla Shibusen? ***
Capitolo 3: *** Il Maestro d’Assassinio e l’Arma Multiforme! Due nuovi rivali per Black Star e Tsubaki? ***
Capitolo 4: *** L'esercito di Kishin! Una nuova missione insieme dopo tanto tempo? ***
Capitolo 5: *** Ritorno a Death City e la sparizione delle Uova di Kishin! Un estenuante viaggio in macchina per Maka? ***



Capitolo 1
*** Una strega bambina! L'anima più potente? ***


Maka fissò con astio la cartina, erano trenta minuti che lei e la sua arma giravano a vuoto per le vie di una città quasi dimenticata dal mondo intero, a dire la verità era stato un vero e proprio miracolo riuscire a trovare un ufficio turistico in quel luogo.
-La tieni al contrario- la informò la sua Falce, fissando la cartina da dietro la sua spalla.
-COSA??- urlò la ragazza fissando furiosa il ragazzo albino e dagli occhi cremisi di fianco a lei –E non potevi dirmelo prima?-
-E come facevo visto che ne hai reclamato la proprietà nel momento esatto in cui l’hai avuta in mano?- replicò l’albino affondando le mani nelle tasche.
-Oooh ma stai zitto!- sbottò in fine la bionda girando la mappa che aveva in mano, effettivamente Soul aveva ragione, ora tutti quei cunicoli segnati sulla cartina avevano un senso.
-Allora, secondo quello che dice questa cartina… la locanda “Killer” dovrebbe essere… per di la!- disse Maka indicando in vicolo buio con un dito.
-Sei sicura?- domandò Soul fissando la cartina.
-Certo che sono sicura, posso sbagliare una volta ma non due!- replicò la ragazza fulminandolo con lo sguardo.
-Io non ne sarei tanto sicuro…-
-Come scusa?-
-Lascia perdere e muoviamoci, prima finiamo prima posso tornare a casa!-
Maka fissò la sua arma: Soul Eater Evans, diciotto anni, Falce della Morte e suo partner da ben tre anni.
Ebbene si Soul Eater era diventato Falce della Morte l’anno precedente, e visto che non aveva ancora finito gli studi alla Shibusen (si, bisognava studiare almeno cinque anni dentro la Shibusen, anche se si è già diventati Falce della Morte) lui e Maka conducevano una “normale” routine scolastica.
Se per normale si intende: andare a perdersi per le strade di città senza nomi ogni qual volta che dovevano compiere un compito extra scolastico.
La missione di quel giorno però era particolarmente rischiosa: avrebbero dovuto affrontare una strega e delle Uova di Kishin, tutti in una volta sola, e anche se Soul era una falce addirittura migliore dello stesso Spirit (a detta di Maka) forse una strega e delle uova di Kishin erano troppe addirittura per lui.
-A che pensi?- la domanda di Soul la distolse dai suoi pensieri.
-A niente, stai tranquillo- Soul la fissò ancora qualche secondo poi annuì, si incamminò nella direzione indicata dalla sua maestra, con Maka che camminava al suo fianco sorridendo.
-Che cavolo hai da sorridere?- domandò brusco.
-Mi fa soltanto ridere il fatto che dovrò buttarti giù dal letto per altri due anni interi nella speranza che tu riesca a finire gli studi- rispose la ragazza scoppiando a ridere.
-Ahahaha spiritosa- Soul continuò a camminare incurante del fatto che la sua Maestra d’Armi si fosse fermata, quando se ne accorse e si voltò verso di lei quello che vide lo lasciò perplesso, se non addirittura preoccupato.
Maka era in piedi in mezzo alla strada, le braccia stese lungo i fianchi inermi, gli occhi color smeraldo spalancati e la bocca leggermente aperta.
Il terrore cominciò a farsi strada dentro l’animo della ragazza: un anima dal colore violetto e potente quanto quella di Medusa e di Aracne, messe insieme si stava avvicinando velocemente verso di loro, dietro di lei l’anima di un Uovo di Kishin gridava affamata.
Non passò molto prima che Maka riuscisse anche a scorgere la forma a cupola dell’anima, anche se era grande la metà di quella che dovrebbe essere l’anima di una strega, era la più potente che avesse mai visto ed apparteneva a…
Soul fissò un punto preciso della strada, dove una bambina stava correndo inseguita da un uovo di Kishin, il ragazzo fissò la ragazza dietro di lui, con lo sguardo terrorizzato e le pupille dilagate, segno che stava vedendo le anime di quelle due presenze.
La Falce della Morte non si spiegava come mai la sua compagna avesse quell’espressione terrorizzata, infondo era solo un normale Uovo di Kishin no?
Dopo la quinta volta che la ragazza non dava segno di volersi muovere per aiutare quella bambina, il ragazzo trasformò il suo braccio nella lama della falce e con un paio di agili balzi si parò perfettamente tra la bambina e il demone.
 
 
 
 
 
La bambina correva spaventata, la cosa era abbastanza divertente, stava inseguendo una strega… una strega bambina, con un’anima gigantesca e piena di potere.
Chissà cosa sarebbe successo se fosse riuscito a prenderle l’anima, la piccola strega non sapeva nemmeno di essere nel mirino di una marea di Uova di Kishin.
La bambina si guardò in dietro ed incrociò lo sguardo con quello del mostro che la stava inseguendo: un essere con un torace enorme e delle braccia gigantesche, molto più grosse e lunghe delle gambe che piccole e mingherline, non sarebbero di certo riuscite a reggere un corpo così grosso.
La bocca era lunga da uno zigomo all’altro e terribilmente sottile, la lunga lingua rossa era lasciata a penzoloni con un rivolo di bava che colava dalla punta.
La carnagione cinerea e gli occhi rossi: iniettati di sangue e… difollia, la follia del Kishin, la follia della Paura, quella che spinge gli uomini a nutrirsi delle anime altrui per acquistare potere.
La bambina urlò, e il demone accelerò il “passo” muovendosi come farebbe uno scimpanzé, utilizzando le braccia come gambe.
La bambina inciampò finendo a terra, il Kishin le fu immediatamente sopra, un ghigno sadico stampato in volto –Non puoi più scappare piccola strega…- le disse il demone –Il tuo potere presto sarà mio! MIO!!- il mostro le mostrò una fila di denti seghettati e sconnessi, sporchi di sangue e di marciume, il suo alito sapeva di morto, alla strega venne un conato di vomito.
Il Kishin spalancò la bocca pronto a staccarle la testa a morsi, la strega chiuse gli occhi aspettando la fine… che non arrivò mai.
Con uno sforzo sovrumano aprì lentamente un occhio, giusto per vedere un ragazzo con i capelli bianchi e una lama al posto del braccio, tra lei e il demone.
-Ma bene- il demone scoppiò a ridere –Così potrò mangiarmi anche l’anima di un arma!- si leccò le labbra con la lingua, sputando bava da tutte le pari.
Fu il turno del ragazzo scoppiare a ridere –Tu? Sconfiggere uno come me?- domandò ghignando –Non accadrà mai!-
-E come mai?-
-Speri veramente di sconfiggere una Falce della Morte?-
La piccola strega fissò il demone cambiare espressione, la follia sostituita dalla paura pura.
Il ragazzo allungò il secondo braccio che divenne una seconda lama, successivamente una terza lama comparve dalla sua schiena, il Kishin arretrò terrorizzato.
-Stai bene?- domandò il ragazzo alla piccola strega, lei non rispose, si limitava a fissarlo con gli occhi sbarrati dall’orrore.
-Non ti preoccupare, non sono come lui!- disse indicando con un cenno del capo il Kishin –La vedi quella ragazza dietro di te? Quella che sembra una cretina in un bel giorno di primavera?-
La bambina si girò, e vide in mezzo alla strada, una ragazza di circa diciassette anni con l’espressione sconvolta.
-Vai da lei, saprà come proteggerti!- la piccola strega notò solo in quel momento gli occhi color rubino del suo salvatore, erano degli occhi caldi e strafottenti, eppure folli.
Si erano folli, ma non era la stessa follia del demone che l’aveva inseguita, quella era una follia controllata!
La bambina lo fissò ancora un paio di secondi prima di correre verso l’altra ragazza.
 
 
 
 
 
Maka fissò la piccola strega correre verso di lei, se non avesse avuto la stessa anima di Medusa e Aracne, la Maestra della Falce si sarebbe precipitata verso quella bambina dagli occhi color zaffiro e pieni di paura.
La strega le arrivò vicino, poi si accasciò a terra distrutta e cominciò a piangere.
Maka si accovacciò non sapendo bene cosa fare –Aiutami- sussurrò la bambina, la ragazza sobbalzò –Ti prego!- la Maestra d’Armi si ritrovò a fissare due grandi zaffiri colmi di lacrime.
-O-ok… dai non piangere…- balbettò Maka poggiando una mano sulla spalla della bambina, con il risultato che pianse ancora più forte.
-No dai non fare così…- riprovò la ragazza sorridendo forzatamente –Vedrai che Soul lo farà fuori-
La piccola strega si voltò, e vide il ragazzo che prima l’aveva aiutata intento a combattere con quel mostro.
-S-sei s-sicura?- domandò tra un singhiozzo e l’altro.
Maka annuì –Non ti preoccupare, è in gradi di ammazzarlo immediatamente se solo non fosse così…-
Un rumore di muro sfondato e una risata maligna interruppero la loro discussione.
Le due guardarono verso il pezzo di strada in cui la battaglia tra il mostro e l’arma stava avendo luogo: l’Uovo di Kishin era in mezzo alla strada trionfante, la sua risata maligna si disperse per tutto il vicolo, la bambina urlò ma Maka sbuffò scocciata.
-Hey Soul!- urlò rialzandosi –PIANTALA DI FARE IL DEFICIENTE E AMMAZZA QUELL’AFFARE!-
Il ragazzo dai capelli bianchi riemerse da un buco nella parete di un palazzo -E dai fammi divertire ancora un po’- disse ghignando sadico.
Maka incrociò le braccia al petto –Muoviti abbiamo problemi ben maggiori a cui pensare!-
L’arma sbuffò –Va bene allora…- ritrasformò le braccia, che erano tornate normali, in due lame, spiccò un balzo tenendole incrociate ad X davanti al petto, quando fu esattamente davanti al demone le allargò velocemente tranciando in due il corpo del Kishin.
L’enorme mostro scomparve, e al suo posto ne rimase soltanto un globo luminoso rosso.
-Potevi anche farlo prima!- lo sgridò Maka mettendosi le mani sui fianchi.
-E piantala! È morto no?-
-Se tu non avessi giocato al gatto col topo avresti finito molto prima-
L’albino sbuffò –Ma tu devi sempre rompere?-
Maka si trattenne a stento dal tiragli un Maka Chop a distanza, fissando nuovamente la bambina.
L’arma nel frattempo allungò una mano e afferrò il globo luminoso, alzò la testa e lo mangiò masticando con gusto, quando l’ebbe ingoiato si leccò le labbra soddisfatto, poi si avvicinò alla sua Maestra e alla bambina.
-Soul…- esordì serissima Maka non appena il ragazzo si fu avvicinato –Abbiamo trovato la strega!-
Soul la fissò senza capire, poi spalancò occhi e bocca indicando la bambina con un dito tremante, Maka annuì chiudendo gli occhi ed incrociando le braccia al petto.
-Ma, ma, ma, ma…- l’arma sembrava aver perso ogni capacità verbale, e continuava a guardare Maka, la bambina, Maka, la bambina… alla fine si riprese e chiese: -Allora che facciamo?-
-Chiamiamo il Sommo Shinigami…- rispose la ragazza dirigendosi verso una vetrina miracolosamente intatta, appannò il vetro e compose il numero della Camera della Morte.
 
 
 
 
Angolo dell’autrice che ha finalmente trovato l’ispirazione:
 
Grazie a Santo Black Star ho finalmente trovato un’ispirazione per un fandom che non sia Harry Potter xDxD
Come avrete capito la storia si svolgerà tre anni dopo, sappiate che le recensioni sono paaaarticolarmente gradite!!
Al prossimo cap:     Una strega a Death City! Panico alla Shibusen?
 
P.S. il prossimo capitolo dovrei metterlo tra cinque o sei giorni!

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Capitolo 2
*** Una strega a Death City! Panico alla Shibusen? ***


4242-564
 
Il vetro si increspò, come uno specchio d’acqua urtato da dei sassolini, Soul e Maka lo fissarono diventare completamente nero.
-Pronto? Sommo Shinigami…- Maka chiamò qualcuno al di là della lastra.
-Oh bene, bene, bene… la piccola Maka e il piccolo Soul- rispose un uomo apparso dal nulla davanti alla vetrina, con un mantello nero e una buffa maschera a scheletro.
-Gradirei che la piantasse di chiamarmi così!- sbottò Soul irritato
-Come vuoi, allora perché mi avete chiamato?-
-Ecco ehm… abbiamo… trovato la strega- disse Maka dopo un po’ di esitazione.
-Perfetto e l’avete uccisa?- domandò lo Shinigami.
-Mmhh… no- rispose Soul voltandosi a guardare la bambina, che a dire la verità non ci stava capendo nulla.
-Eh?-
-Ecco ehm… lei è solo una… bambina- disse Maka guardando anche lei la piccola strega.
-Oh capisco… e cosa ne pensate?-
-Non sa nemmeno di essere una strega! Prima era inseguita da un Uovo di Kishin e non aveva la più pallida idea di cosa fosse-
-E io mi rifiuto di tagliare il corpo di una bambina, sarebbe troppo poco fico-
-Capisco… e allora perché non la portate alla Shibusen?-
 
SBAM
 
I due crollarono a terra picchiando una gran capocciata.
-Portarla alla Shibusen? Ma dico è forse impazzito?- domandò Soul massaggiandosi la testa.
-Affatto! Perché?- rispose lo Shinigami
-Perché è una strega! E per di più con un’anima da far paura- disse Maka, la piccola strega intanto ascoltava attenta i discorsi di quei tre strani individui.
-Non preoccupatevi, avvertirò tutta la Shibusen che state per tornare con una strega, non avete nulla di cui temere!-
-Non ne dubito- replicò Soul, chissà perché ma sembrava tanto una presa per il culo.
-Allora chiudo- il Sommo Shinigami salutò i due con la mano e poi scomparve.
Maka e Soul sospirarono, poi si guardarono negli occhi e in fine fissarono la bambina, il tutto in perfetta sincronia.
La piccola fissava con gli occhi sbarrati i due ragazzi.
-Come spieghiamo tutto questo casino ad una bambina?- domandò Soul
-Boh…- rispose laconica Maka, poi sorrise in direzione della piccola, che indietreggiò di un paio di passi.
-Non devi avere paura, noi non siamo i cattivi-
-N-no?-
-No, piacere io sono la Maka, e lui è Soul-
-C-cosa siete voi?-
-Noi? Io una semplice umana…-
-E io un’arma-
-U-un arma?- la streghetta era evidentemente terrorizzata, Maka annuì poi allungò un braccio verso Soul, l’albino fece lo stesso, si presero per mano e in un lampo di luce azzurra Maka teneva tra le mani una falce dalla lama di due diversi colori: nero e rosso.
La testa di Soul e un braccio uscirono dalla lama –Piacere, Soul Eater: Falce della Morte e studente della Shibusen, la scuola per Armi e Maestri d’Armi diretta dal Sommo Shinigami-
Soul rientrò completamente nella lama, Maka lo fece roteare sopra la sua testa, poi piantò il bastone al suolo producendo un forte rumore metallico.
-Maka Albarn, Maestra della Falce di 3° livello, studentessa della Shibusen… e tu sei?-
-Yo-Yomi- rispose la bambina, una presentazione del genere metteva parecchio in soggezione, e già lei era spaventata a morte per quello che le era successo prima.
Soul riprese la sua forma umana e affiancando Maka.
-Yomi…- ripeté il ragazzo –Che nome fico- disse ghignando.
-Fi-fico?-
-Lascialo perdere, è un idiota!-
-Hey!-
-Smettila e fa parlare me!-
-Come vuoi allora io vado a prendere la moto…-
Soul si allontanò con le mani nelle tasche, Maka si avvicinò alla bambina e si accovacciò per poterla guardare negli occhi.
-Ascolta Yomi, io e Soul vogliamo aiutarti, ma per farlo tu devi venire con noi, alla Shibusen-
-Non voglio venire!-
-E perché no?-
-Perché quell’uomo ha detto che avreste dovuto uccidermi!-
-È vero che avremmo dovuto ucciderti, ma questo era prima che sapessimo chi eri-
-Perché? Se non ero io cambiava qualcosa?-
-Si, cambiava tutto, vedi Yomi tu sei… una strega-
La bambina sgranò gli occhi, però non rispose, così Maka continuò.
-Vedi le streghe, la maggior parte delle volte, sono esseri perfidi e cattivi, che vorrebbero gettare il mondo nel caos!-
Yomi si sentì male, lei era davvero così?
-Ma questo non vale per te…- continuò Maka, fissando la bambina con i suoi grandi occhi color verde menta –Tu non sei altro che una bambina, una bambina che ha paura e che vorrebbe soltanto un luogo per stare al sicuro! Vero?-
-Si, ma tu come fai a saperlo?-
-Lo so perché posso leggere le anime, e vedo che la tua inizialmente da quello che pensavo prima non è malvagia, ha un enorme potere certo, ma è pur sempre l’anima di una bambina!-
-E questo cosa vuol, dire?-
-Vuol dire… che se vieni con noi non correrai alcun pericolo!-
Dal fondo della strada si sentì il rombo di una moto, poi Soul ricomparve a cavallo di una bella moto rossa.
-Allora, possiamo andare?- domandò scocciato il ragazzo.
-Allora Yomi, vuoi venire con noi?- domandò Maka fissando serissima la piccola strega.
Yomi, abbassò lo sguardo –Se vengo, mi prometti che nessuno cercherà di uccidermi?-
-Certo- rispose Maka sorridendo.
-Però come so che mi posso fidare di te?-
-Te lo giuro su Soul!-
-E io che centro?- sbraitò il ragazzo all’indirizzo della sua compagna, che lo ignorò tranquillamente.
-E lui per me è importante- questa parte la sussurrò appena all’orecchio della piccola strega.
-Allora d’accordo, posso provare a fidarmi…- concluse Yomi.
Sia Maka che Soul sorrisero, la piccola strega non si spiegava bene il perché, ma non poteva non fidarsi di quei due strani individui, raggiunse Maka che si era già seduta dietro a Soul, la ragazza la sollevò senza alcuna fatica, e la mise tra lei e la sua arma, insomma così era un po’ schiacciata, ma almeno era sicura che non sarebbe caduta.
 
 
 
 
 
Tutti gli studenti della Shibusen erano stati radunarti d’urgenza dal Sommo Shinigami nel grande salone dove si svolgevano i balli annuali della scuola.
Il Sommo Shinigami era già sul palco e aspettava che tutta la scolaresca confluisse nel salone, cosa che spaventò a morte alcuni studenti, visto che il Sommo Shinigami si faceva sempre aspettare, e non aspettava mai.
-Bene, bene, bene, ragazzi miei, ho da darvi una notizia- esordì lo Shinigami, allargando le braccia come ad accogliere tutti gli studenti.
-Ebbene dovete sapere…- pausetta di suspense alla Shinigmi, in cui tutti aspettavano con il cuore in gola.
-Che due dei nostri studenti stanno per tornare con una strega!- lungo momento di silenzio poi… panico generale.
Tra gli studenti c’era chi gridava terrorizzato, chi correva da una parte all’altra della stanza, chi semplicemente stava immobile con gli occhi spalancati ecc ecc…
-Volete lasciarmi finire?- domandò il Sommo Shinigami, dopo diversi minuti di terrore, pian piano la paura scemò e lui continuò.
-Allora sappiate che la strega è ancora una bambina e non sa usare i suoi poteri magici, per cui non voglio assolutamente che qualcuno di voi pensi di approfittarne per catturarle l’anima-
-Possiamo sapere chi sono i due idioti che stanno per portare una strega qui?- domandò un ragazzo dalla strana capigliatura azzurra.
-Il tuo migliore amico- rispose lo Shinigami, Black Star si pietrificò.
-QUELL’IDIOTA DI SOUUUUL!!- sbraitò il ragazzo, accanto a lui la Lama Oscura Tsubaki scosse la testa sconsolata sapendo esattamente cosa stava per succedere –COSÌ TUTTI GLI OCCHI SONO PUNTATI SU DI LUI!! COME SI PERMETTE DI RUBARMI LA SCENA???- appunto…
-Calmati Black Star- tentò di calmarlo la camelia, senza tra l’altro riuscirci, alla fine ci pensò un secondo ragazzo, dai capelli neri con tre strisce bianche sul lato destro della testa e vestito in modo perfettamente simmetrico, a calmare i bollenti spiriti del ragazzo, con un bel Shinigam Chop perfettamente assestato.
-Grazie Kid…- disse Tsubaki, sorridendo imbarazzata.
-Ma figurati- rispose Death The Kid, il figlio del Sommo Shinigami, accanto a lui, Liz fissava la scena con un gocciolone in stile manga sulla testa, mentre Patty rideva a crepapelle spalmata sul pavimento.
-Aaaallora, se posso continuare…- riprese lo Shinigami, neanche a dirlo si bloccò dopo il primo pezzo di frase visto che nessuno ormai lo stava più ascoltando.
-State zitti o vi viviseziono tutti- disse con tutta la calma di questo mondo il professor Stein, tutto si bloccò, gli studenti lo fissarono terrorizzati.
-Grazie Stein- disse lo Shinigami, poi riprese il suo discorso –Allora come stavo per dirvi prima: Soul e Maka stanno per tornare con una strega in carne ed ossa, per questo non preoccupatevi se nei prossimi giorni ne percepite l’anima… bene è tutto potete andare-
Crollo generale di tutta la Shibusen che sprofondò di mezzo metro sotto terra.
-Come possiamo andare?- domandò uno degli studenti.
-Cosa vuol dire che dobbiamo stare tranquilli? Si tratta di una strega no?- disse un altro.
-Ma una strega vera?- il panico si stava diffondendo per la scuola, no come non detto, solo tra gli studenti dei primi due anni, gli altri si limitavano a fissare il Sommo Shinigami con sguardo di chi non capisce il motivo di tale situazione, ma non ha la benché minima paura ad affrontarla.
Black Star decise in quel momento si salire sul palco perfettamente davanti allo Shinigami e incominciò ad urlare: -YAHUUUUU!!! NON VI DOVETE PREOCCUPARE, CI PENSERÒ IO IL GRANDE BLACK STAR A SISTEMARE QUELLA STREGA SE MAI DOVESSE DECIDERE DI FARE LA FURBA!! HAHAHAHAHA- e come tutte le sacrosante volte si ritrovò steso a terra da uno Shinigami Chop, con una pozza di sangue intorno alla testa.
-Ma allora proprio non mi ascolti quando parlo, vero Black Star?- domandò lo Shinigami.
-Perché?-
-Appunto… ho appena finito di dire, che è una bambina e non sa usare i propri poteri, quindi non rappresenta una minaccia… capito?-
Black Star si riprese immediatamente, con un grosso bernoccolo sulla fronte –E allora perché siamo qui?-
-Shinigami Chop-
-E ora che ho fatto?-
-Non ascolti! Ho detto fin da subito che vi dovevo semplicemente avvertire di non preoccuparvi se sentite l’anima di una strega entrare a Death City-
-Ooooh… chiaro!-
Tutta la scuola sospirò, era inutile Black Star non sarebbe mai cambiato, i suoi deliranti discorsi da “Io sono più grande di un Dio” non lasciavano mai scampo a nessuno, e quelle poche volte che si fermava a respirare lo faceva soltanto per poi riprendere a sparare cretinate ancora più grosse.
Molti studenti si domandavano come facesse Tsubaki a sopportarlo ventiquattro ore sue ventiquattro.
I successivi due giorni passarono in relativa tranquillità, se non si contano gli scleri assurdi di uno studente in particolare (vedi sopra) che si lamentava del fatto che quella strega gli avesse rubato la scena, finché durante una lezione del professor Stein tutti gli studenti della Shibusen con la capacità di percepire le anime, non sentirono la presenza di una strega incredibilmente potente alle porte di Death City.
 
 
 
 
Yomi vide in lontananza la città di Death City avvicinarsi sempre più velocemente, erano già trascorsi due giorni da quando aveva incontrato Maka e Soul, e aveva capito le tre regole ferree per vivere in pace con loro:
  1. Mai fare arrabbiare Maka se non ci si voleva ritrovare in una pozza di sangue con la testa spaccata in due
  2. Mai svegliare Soul nel cuore della notte o la mattina presto se non ci si voleva ritrovare con una lama piantata nella schiena
  3. Mai e ripeto MAI insinuare che tra quei due ci fosse del tenero, se non si voleva rischiare di incorrere in entrambi i due castighi sopracitati.
Erano una strana coppia, sempre a bisticciare per ogni sciocchezza e a menarsi, per la verità era Maka che menava Soul, lui dal canto suo insisteva nel dire che picchiare una donna era troppo poco fico.
Per cui ricorreva sempre a nomignoli come “senzatette” o “secchiona” o robe del genere.
E Yomi si ritrovava sempre a chiedersi il perché del primo soprannome (il secondo lo aveva capito quando aveva tirato fuori dal nulla un tomo di 650 pagine con rilegatura in pelle e l’aveva schiantato sulla testa della falce) visto che la ragazza portava una terza abbondante, forse addirittura una quarta… no la quarta era esagerato!
Insomma non si poteva di certo dire una “senzatette” eppure…
-Ecco Death City- disse Maka rivolta alla bambina.
-Scommetto che non l’aveva notata- rispose sarcastico Soul.
-Zitto e vedi di portarci dentro la città sani e salvi!-
-Sai che ti dico: adesso mi impenno e ti faccio cadere-
Ed ecco che ricominciavano a bisticciare, fortuna che c’era Yomi tra loro due, se no chissà cosa avrebbe potuto combinare Maka.
Erano una coppia perfetta!
Era questo il pensiero di Yomi tutte le volte che li vedeva bisticciare: che erano fatti l’uno per l’altra.
E si che lei era solo una semplice bambina di appena sette anni, ma sapeva perfettamente come girava il mondo considerato doveva aveva vissuto fino a due giorni prima.
La città era sempre più vicina e man mano che si avvicinava Yomi si sentiva sempre più nervosa, strinse istintivamente le mani attorno alla stoffa della giacca di jeans di Soul.
-Non preoccuparti!- la rassicurò il ragazzo –Nessuno ti farà del male finché sarai con me!-
-Pff sbruffone- il sadico commento di Maka non tardò ad arrivare.
-Senzatette!-
-Come osi falce dei miei stivali??- sbottò furibonda la ragazza, anche se non poteva vederlo lo sapeva benissimo che la sua arma stava ghignando vittorioso: visto che stava guidando non avrebbe di certo potuto tirargli un Maka Chop, a meno che non avesse voglia di fare un capitombolo con la moto, ma si ripromise si rimediare appena giunta a destinazione.
Nel frattempo le porte della città si facevano sempre più vicine.
 
 
 
 
Angolo dell’autrice psicotica:
 
Evviva il 2° cap.!!!!
Soul: E noi due saremmo fatti per stare insieme?
Me: Ovviamente U.U
Soul: *trasforma il braccio in lama*
Me: *scappa* Ora vi lascio prima che il pazzo qui dietro mi uccida! Al prossimo cap:     Il Maestro d’Assassinio e l’Arma Multiforme! Due nuovi rivali per Black Star e Tsubaki?
Maka: TI MIETERÒ L’ANIMA!!
Me: Pure lei adesso? °_°
 
P.S. Dovrei aggiornare tra altri 5/6 giorni!
P.P.S. siete autorizzati ad ammazzarmi: il capitolo fa SCHIFO!! >.< chiedo scusa spero che il prossimo sia più bello!!

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Capitolo 3
*** Il Maestro d’Assassinio e l’Arma Multiforme! Due nuovi rivali per Black Star e Tsubaki? ***


-Non ci sono dubbi…- disse Stein fissando il foglio delle analisi –Questa bambina è per metà strega… e per metà arma-
 
 
 
 
Era passata una settimana da quando Yomi era arrivata a Death City e a parte gli incontri traumatici con alcuni amici di Soul e Maka (quali Black Star e Kid) e con il professor Stein che non vedeva l’ora di vivisezionarla, era andato tutto liscio.
Il Sommo Shinigami le aveva perfino fornito un braccialetto d’argento a forma di serpente che fungeva da scudo dell’anima, per cui dopo lo scompiglio iniziale si era risolto tutto per il meglio.
La vita della piccola strega aveva assunto una nuova routine: Maka e Soul si svegliavano la mattina presto e andavano a scuola fino al primo pomeriggio e lei restava a casa con Blair, il loro “quasi animaletto domestico”, una gatta dai poteri magici, che le insegnava alcuni piccoli trucchi di magia.
Ovvio però che non restava mai troppo tempo da sola con Blair, e dopo un po’ di tempo arrivava la vecchia e tranquilla vicina di casa, che da brava vecchietta di 86 anni si metteva d’impegno e le faceva da nonna.
Quella mattina però, per sfortuna della finestra della camera di Soul, la sveglia trillò più presto del solito, svegliando la Falce della Morte, che la scaraventò fuori dalla finestra urlandole addosso tutti gli epiteti poco carini di questo mondo.
Inutile dire che se non si fosse svegliata proprio tutta Death City, almeno la metà aveva sentito gli strilli acuti lanciati dal ragazzo.
Maka quella mattina dovette lavorare molto per far alzare l’arma, e dopo averlo Maka Choppato due volte nel giro di pochi secondi finalmente, per la gioia di Blair, che aveva i timpani fracassati dagli urli della coppia, uscirono di casa diretti alla Shibusen.
-Allora piccola Yomi che cosa vuoi fare oggi?- domandò Blair alla bambina saltando sul tavolo dove stava facendo colazione.
-Volevo esercitarmi con l’incantesimo della levitazione- rispose la piccola, scendendo dalla sedia e portando la tazza nel lavandino.
Anche se il suo aspetto non ne dava l’impressione, la piccola strega era perfettamente in grado di badare a se stessa.
Yomi, infatti, aveva i capelli color carbone legati in due crocchie alte da dei nastri rossi, due occhi color zaffiro grandi ed espressivi, ed un visetto snello che le dava l’aria di una tenera bambina innocente.
Peccato soltanto che lei avesse dovuto imparare a reggersi sulle proprie gambe fin da quando aveva appena quattro anni, e anche se ora si sarebbe potuta godere un’infanzia relativamente “normale” con Soul e Maka, non si era mai dimostrata troppo dipendente da nessuno dei due.
-Miao!- fece Blair stiracchiandosi e muovendo pigramente la coda –Brava piccola Yomi- saltò sul divano e si acciambellò pronta a godersi il suo pisolino mattutino.
Yomi prese un cucchiaino di metallo da dentro il cassetto della cucina e andò in quella specie di “camera improvvisata” che i due padroni di casa avevano allestito per lei, in una stanza inutilizzata dell’appartamento, in attesa di un momento di quiete per sistemarla meglio.
Si sedette sul letto a gambe incrociate e chiuse gli occhi.
-Pumkin Pumkin Smeshin Pumkin! Levitazione Sospesa!- recitò la formula accompagnandola con un elegante movimento del dito, il cucchiaino si alzò tremolante dal materasso, lo tenne sospeso per un paio di minuti davanti ai suoi occhi, poi lo lasciò ricadere sul copriletto.
La bambina lo guardò soddisfatta, chi avrebbe mai detto che sarebbe riuscita a far levitare un cucchiaino?
 
 
 
 
 
Maka, Soul, Liz, Kid, Patty e Tsubaki fissarono con un enorme gocciolone dietro la nuca, il loro amico Black Star, saltare su uno degli enormi aculei color rosso fuoco che spuntavano dal teschio della facciata della scuola.
Era da venti minuti che l’assassino andava avanti a blaterare di quanto fosse Grande e Forte, e che presto avrebbe trasceso gli Dei.
Tutti gli altri studenti, si erano stufati dopo i primi trenta secondi e si erano diretti verso l’interno dell’edificio, pure Crona se ne era andato, tremando al solo pensiero di quello che gli aveva fatto Black Star l’ultima volta che aveva provato a fermarlo.
Loro invece no!
Loro si erano arrampicati fin su quel dannato affare e stavano tentando (inutilmente) di tirarlo giù.
Dopo l’ennesimo rimprovero di Soul, l’ennesimo urlo di Kid e l’ennesima richiesta di Tsubaki, Maka si decise a fare quello per cui era nata, ovvero: Maka Choppare, con un enciclopedia sulle anime di 1200 pagine, chiunque fosse così cretino da andare avanti per venti minuti con discorsi che non stavano ne in cielo ne in terra.
Black Star crollò svenuto sull’aculeo, Maka annuì soddisfatta, mentre Tsubaki sospirava e si accingeva a “raccogliere” il proprio Maestro d’Armi.
Ci misero più tempo del previsto a scendere da quell’aculeo, a causa di Black Star che non dava più segni di vita.
Strano…
La loro attenzione venne attirata da due ragazze che si aggiravano circospette per il cortile della scuola.
-Hey- Kid le chiamò, le due si voltarono di scatto, dimostrando di essere due ragazze della stessa età di Maka o comunque poco più grandi.
Una aveva i capelli castani raccolti in una coda alta con alcuni ciuffi che le incorniciavano il viso, aveva gli occhi color oro e l’ideogramma della parola orgoglio tatuato sotto l’occhio destro.
La seconda invece aveva i capelli color rosso sangue lasciati sciolti lungo le spalle, e gli occhi color verde bosco e portava un piccolo orecchino a cerchio nell’orecchio sinistro.
-Siete studentesse nuove?- domandò cortese Tsubaki.
-Si- rispose quella con i capelli rossi –Piacere io mi chiamo Mirajane, e sono l’arma della scorbuticona qui presente!- disse indicando con un dito la sua compagna.
-Kim- disse semplicemente l’altra ragazza.
-Piacere, io sono Tsubaki- si presentò la camelia, poi incominciò ad elencare anche tutti gli altri –Lui e Death The Kid, per gli amici semplicemente Kid-
-Piacere!-
-Loro sono Liz e Patty-
-Ciiiiaooo!-
Liz le salutò sorridente con un gesto della mano.
-Lui è Soul…-
-Yo-
-E lei è Maka!-
-Piacere di conoscervi-
-E quello svenuto…- disse indicando Black Star sulle spalle di Soul –È Black Star-
-A proposito possiamo muoverci? Il Dio qui pesa…- si lamentò Soul, insomma era troppo poco fico portare in spalla un idiota del genere.
-QUALE DIO?- sbraitò Black star ripresosi dallo svenimento.
-Oh ti sei ripreso…- disse Soul contento, allargò le braccia e raddrizzò la schiena col risultato che l’assassino crollò al suolo sbattendo forte l’osso sacro.
-COME TI SEI PERMESSO DI FARMI CADERE??- sbraitò buttandosi addosso a Soul.
-VUOI LEVARTI DI DOSSO PAZZO ASSASSINO CHE NON SEI ALTRO??-
-Ma che fanno?- domandò Kim con un gocciolone in testa.
-I deficienti…- rispose Maka alzando le spalle, successivamente si sentì il rumore di una lama che sbatte per terra e Soul volò addosso alla Mestra della Falce.
-MA DICO SEI CRETINO???- sbraitò all’indirizzo dell’azzurro che rideva trionfante –RINGRAZIA DI ESSERE MIO AMICO O TI TAGLIAVO IN DUE SENZA ESITARE!!-
-TU TAGLIARE IN DUE ME HAHAHAHAHAHA!!!!-
-Trattenetemi perché sto per ammazzarlo!- disse in un sussurro Soul, Tsubaki si premurò di afferrarlo per le spalle prima che ammazzasse veramente il suo Maestro, mentre Liz aiutava Maka a rialzarsi.
-Sapete quando fa così diventa ancora più insopportabile di Kid quando ha le sue nevrosi!- ringhiò Maka massaggiandosi il fondoschiena dolorante.
-Nevrosi?- domandò Mirajane stranita.
-È fissato con la simmetria…- rispose Liz.
-Aaah che bella parola… simmetria!- e così anche Kid cominciò a vaneggiare cose senza senso sulla simmetria finché…
-Beh però tu non sei tanto simmetrico con quelle tre strisce bianche in testa…- disse Mirajane senza pensarci.
Kid si bloccò nel bel mezzo di un discorso filosofico sulla simmetria e si accucciò in un angolo avvolto da un alone nero borbottando cose tipo: -Sono un essere ripugnante- o –Non merito di esistere- e poi –Sono il Dio della spazzatura- e ancora –Non merito di essere chiamato Shinigami- ecc, ecc.
-Ma che ho detto?- domandò Mirajane fissando preoccupata il ragazzo.
-Lascia perdere fa sempre così…- rispose Liz, poi si avvicinò al suo Maestro d’Armi e tentò di consolarlo, mentre Patty si rotolava per terra dal ridere.
-…PERCHÈ IO SONO BLACK STAR! IL PIÙ GRANDE ASSASSINO DI TUTTI I TEMPI!!!-
-Strano che non abbia detto Dio…- commentò Soul per nulla interessato a quello che stava dicendo il suo suddetto migliore amico (aveva sentito l’ultima frase per puro caso)
-Hai detto assassino?- domandò Kim per la prima volta interessata.
-ESATTO!!- urlò il ragazzo.
-Sai anche io sono un assassina- disse la ragazza, calò un silenzio di tomba.
-Sei una maestra d’Armi d’Assassinio?- domandò Tsubaki sorpresa.
Kim fece un leggero cenno d’assenso con la testa.
-È la migliore!- s’intromise Mirajane sorridendo, gli altri sei ragazzi, Kid incluso spalancarono la bocca, poi si voltarono a rallentatore verso l’assassino, che stava tremando da capo a piedi.
-Come hai detto?- domandò Black Star, Mirajane non fece nemmeno in tempo a rispondere che Black Star cominciò ad urlare –SONO IO IL MIGLIORE QUI NON DIMENTICATEVELO!!-
-Si Black Star ora smettila e andiamo in classe…- disse Tsubaki tentando di fermare per l’ennesima volta il suo super egocentrico Maestro.
-Posso sapere chi ti credi di essere per dire di essere il migliore?- domandò Kim.
Per la seconda volta in pochi minuti calò un silenzio di tomba, lei e Black Star si squadrarono come cane e gatto.
-IO SONO IL GRANDE BLACK STAR!! COLUI CHE è Più GRANDE DI UN DIO!!-
-Mi è venuta un’idea- disse Kim rivolta al ragazzo con un sorrisetto divertito sulle labbra –Vediamo cosa sei veramente in grado di fare-
-Non vorrai azzuffarti già il primo giorno di scuola vero?- le disse Mirajane incrociando le mani dietro la schiena.
-E perché no? Tanto vale vedere di che cosa sono capaci… no?-
-Mah… come vuoi allora- in un lampo di luce verde Kim stringeva tra le mani un alabarda, dal manico d’argento ricamato con alcuni simboli tribali, la lama da scure era d’acciaio ed era sormontata da una cuspide (punta di freccia) color verde scuro.
-Mi stai lanciando una sfida?-
-Tu che dici?-
-D’accordo allora! Tsubaki, modalità Lama Incantata!-
-Black Star io non…-
-Coraggio, non vorrai tirarti indietro vero?-
Tsubaki sospirò, poi come per Mirajane in un lampo color arancio era tra le mani dell’assassino con la forma di una katana d’acciaio nera.
I due si squadrarono per un paio di secondi, poi Kim balzò in avanti facendo roteare l’arma sopra la sua testa, quando fu davanti al ragazzo menò un fendente poderoso.
Se Black Star non avesse avuto i riflessi pronti si sarebbe di certo ritrovato la lama dell’arma conficcata nella spalla, a causa della velocità dell’assassina, ma per sua fortuna riuscì a scartare di lato all’ultimo momento e a lanciare la katana dritta sulla schiena della sua avversaria.
La lama non raggiunse mai la schiena della mora, che mentre si trovava ancora a mezz’aria piantò la cuspide nel terreno e la utilizzò per effettuare una rovesciata, nel giro di pochi secondi si trovò lontano almeno una decina di passi dal ragazzo.
-Sei veloce- commentò Black Star, un ghigno divertito gli solcò il volto.
-Anche tu non scherzi- replicò Kim con la stessa identica espressione del suo avversario.
-Va bene allora facciamo sul serio! Tsubaki, modalità kusarigama!- la ragazza si trasformò in un arma costituita da due falcetti legati alle estremità da una pesante catena, uno dei due falcetti cominciò a scivolare attorno alle caviglie dell’assassino, continuò ad attorcigliarsi finché non ebbe compiuto tre giri attorno al Master delimitando un area di circa un metro e mezzo.
Black Star nel frattempo se ne stava in piedi con gli occhi chiusi, due dita vicino alla bocca (stile ninja) e il secondo falcetto alla stessa altezza della spalla, dove faceva bella mostra il tatuaggio della stella.
Kim presa un po’ in contro piede da quella strana mossa cominciò ad aggirarsi attorno al ragazzo con fare circospetto, i suoi piedi al contatto con il terreno non producevano alcun rumore.
Entrambi i due assassini avevano celato magnificamente la loro presenza, tanto che se fossero stati in un luogo poco illuminato, nessuno dei restanti cinque ragazzi sarebbe stato in grado di individuare la loro posizione.
La ragazza fece qualche giro attorno alla catena prima che questa schizzasse alla velocità della luce e la afferrasse alla caviglia, scagliandola in aria.
Kim si ritrovò immediatamente raggiunta da Black Star, che ora teneva in mano un ninjato, l’assassino la colpì con un forte pugno nello stomaco, la ragazza fu scaraventata verso terra, fortunatamente riuscì a girarsi e ad atterrare sui piedi anche se il forte contraccolpo e il pugno di Black Star la costrinsero ad accasciarsi al suolo con un braccio premuto sullo stomaco.
-Allora ti è bastato?- domandò Black Star.
-Ah ma non essere ridicolo!- Kim si rimise in piedi, anche se a fatica –Mirajane, trasformati in frusta!- disse alla sua arma –D’accordo!- acconsentì l’alabarda, Kim la lanciò in aria, e in un attimo l’arma ricadde tra le mani della sua Mestra sotto forma di una frusta, con l’impugnatura color verde scuro larga abbastanza per una sola mano.
-Quindi anche la tua arma è Muta Forme?- domandò Black Star preso alla sprovvista.
-Esatto, e non hai ancora visto tutte le su forme!- ribatté la mora, fece partire un colpo di frusta, che colpì il pavimento vicino ai piedi dell’azzurro.
-Bene allora!- Black Star stava andando su di giri, era da tanto che non faceva un combattimento del genere, e quella ragazza gli stava dando un bel po’ di filo da torcere.
Prima che riuscisse a compiere qualche mossa però, Kim attorcigliò la frusta attorno alla lama del ninjato, e incominciò a tirare verso di se.
Ci furono un paio di minuti di un estenuante tiro alla fune, poi una nuvola di fumo pervase il “campo di battaglia”, in quell’ attimo di distrazione dell’assassina Black Star riuscì a liberare Tsubaki e a nascondersi tra il fumo causato dalla sua arma.
-Mirajane, trasformati in katana!- ordinò la mora, un terzo lampo di luce verde e pochi secondi dopo stringeva tra le mani una katana con la lama d’acciaio lucido.
-Stai attenta- si raccomandò Mirajane.
-Non preoccuparti, lui non è l’unico che può usare il fumo a suo vantaggio- rispose in un sussurro appena udibile l’assassina prima di incominciare a camminare veloce e leggera dentro la nuvola di fumo.
Dal canto loro Soul, Maka, Kid, Liz e Patty erano riusciti ad uscire dalla nuvola di fumo con non poche difficoltà, ed ora la osservavano sugli scalini che conducevano dentro la Shibusen.
-Secondo voi chi vincerà?- domandò Maka.
-Boh prima avrei detto Black Star ma ora…- rispose Kid scambiando uno sguardo preoccupato con la ragazza.
-C’è un problema- disse improvvisamente Soul.
-E cioè?-
-Se Black Star dovesse utilizzare l’Eco dell’Anima con Tsubaki in modalità Lama Incantata, lo scontro finirebbe davvero male!-
-Vediamo come procede lo scontro, se poi sarà necessario interverremo!- replicò kid, in quel momento si sentì il rumore di due lame che si scontrano tra loro, e tutto il fumo venne spazzato via da un onda d’urto di dimensioni più che rispettabili.
I due assassini menavano fendenti continui, colpendo con furia l’arma dell’avversario, incrociarono le lame e per un paio di minuti restarono immobili, lottando l’uno contro la forza bruta dell’altro.
Fu soltanto quando Kim, con un’abile mossa riuscì ad allontanare la Lama Oscura dalla sua arma, che entrambi gli assassini balzarono all’indietro ansimanti.
-Che ne dite di piantarla?- domandarono Tsubaki e Mirajane, tutte e due con il fiatone a causa dei continui scontri e cambi di forma.
-E lasciare l’incontro a metà?- domandò Back Star –Questo non è da noi Tsubaki-
-Vuoi veramente lasciare l’incontro a metà?- chiese Kim –Non è nel nostro stile Mirajane-
-Kim... siamo alla pari- replicò la katana.
-È vero Black Star- le diede man forte Tsubaki.
-Oh sciocchezze!- dissero all’unisono i due assassini, per poi guardarsi truci.
-Va bene…-
-Okay…-
Le due armi si rassegnarono all’idea di dover combattere ancora per un bel po’ di tempo.
Per loro fortuna però lo scontro fu fermato dal professor Sid, che si stava veramente stufando del baccano causato dai due assassini.
Dopo una bella lavata di capo i due ragazzi abbandonarono ogni istinto omicida e si strinsero la mano, con enorme sorpresa dei restanti sette.
-Beh devo ammettere che non te la cavi male!- disse Kim.
-Anche tu non sei male, ma se avessi fatto sul serio non avresti avuto scampo!- ribatté Black Star.
-Abbassa la cresta nemmeno noi abbiamo dato il massimo, e poi… Mirajane può contare ancora su una trasformazione… e tu non sai quanto diventi forte con quella-
-Calma, sai che se avessi usato l’Eco dell’Anima non avresti avuto scampo?-
-Sbruffone!- i due scoppiarono a ridere tra lo stupore generale, successivamente anche le due armi scoppiarono a ridere, mentre gli altri si limitarono a sorridere.
-Ora possiamo andare a lezione?- domandò Maka pronta per passare ore e ore seduta su un banco di scuola a prendere appunti o altro.
-A proposito voi in che corso siete?- domandò poi rivolta alle nuove arrivate.
-Nel corso CrescentMoon-rispose Mirajane.
-Che coincidenza, anche noi!- esclamò Tsubaki.
-Davvero?-
-Si-
-Beh allora saremo compagni di classe, tanto vale andare d’accordo no?- disse Kim con un sorriso.
-Hey, non ti avevo mai vista così allegra…- Mirajane sembrava sorpresa –Che ti prende?-
L’assassina fece spallucce –Allora ci fate vedere dov’è l’aula?-
 
 
 
Angolo degli psicopatici:
 
Me: Oddio… ho finito… <-- è distrutta
Kim: Stai bene?
Me: Mica tanto… sono stanca morta e ho mal di testa a causa degli urli di quell’idiota *indica Black Star sul lampadario*
Tutti: Ti capiamo benissimo!
Me: Però potete dirmi una cosa? Ma Crona è maschio o femmina??
Tutti: … ……. …………… O.O
 
No a parte gli scherzi, davvero, Crona è mascio o femmina? Perché nell’anime sembra maschio, ma nel manga Medusa dice miA figliA!! E va beh che lo sto leggendo on line però non credo che possano aver sbagliato così palesemente no?
Comunque ci vediamo al prossimo cap:    L’esercito di Kishin! Una nuova missione insieme dopo tanto tempo?
 
P.S. aggiornerò sempre fra 5/6 giorni!
P.P.S ringrazio: Mizune_Chan, Otakugiirl, Maoko e Ranfyc per le bellissime recensioni, spero che anche questo capitolo vi piaccia ^^

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Capitolo 4
*** L'esercito di Kishin! Una nuova missione insieme dopo tanto tempo? ***


-Attenzione prego: i Maestri d’Armi: Maka Albarn, Black Star, Death The Kid, Kim Tanaka e le rispettive armi del corso Crescent Moon sono attesi nella Camera della Morte-
I nove ragazzi, alcuni più svegli di altri, sentendo i loro nomi chiamati tutti nello stesso momento, si diressero velocemente nella Camera della Morte, dove il Sommo Shinigami li stava aspettando seduto ad un tavolo sorseggiando una tazza di tè.
-Bene, bene, bene… ci siete tutti?- domandò immediatamente lo Shinigami vedendosi arrivare davanti un orda di ragazzi dai diciassette anni in su.
-Si Sommo Shinigami- rispose prontamente Maka.
-Bene allora… innanzi tutto perché non vi sedete?-
I nove ragazzi si sedettero attorno al tavolo in attesa, il Sommo Shinigami bevette un lungo sorso di tè prima di spiegare il motivo della loro convocazione.
-Ci è giunta notizia, che un gruppo di Uova di Kishin ha preso il controllo di un villaggio non molto lontano da Death City…- cominciò lo Shinigami –Non sappiamo con esattezza quanti demoni siano, ma sappiamo che sono un bel gruppo, capitanati da un unico “generale” prossimo a diventare un Kishin vero e proprio, vorrei che voi ragazzi sistemaste questa faccenda, accettate?-
-Certo- risposero in coro i ragazzi.
-Bene, allora vorrei che partiste al più presto… sapete com’è, non vorrei ritrovarmi un altro Kishin per le mani!-
 
 
 
 
 
Setan* passeggiava tranquillo tra le schiere del suo esercito: un orda di 2600 Uova di Kishin pronte ad eseguire ogni suo ordine pur di ottenere un po’ di potere in più.
Sebbene fosse un Kishin prossimo alla trasformazione completa il suo aspetto ne tradiva l’anima, aveva infatti le sembianze di un vent’enne con i capelli biondi un po’ arruffati e gli occhi color viola malva.
L’unico segno evidente della trasformazione erano i denti…
-Setan- un essere mostruoso, con gli occhi eccessivamente grandi e completamente bianchi, il braccio sinistro più corto di quello destro, che arrivava fino al ginocchio, due o tre ciocche di capelli neri sparsi qua e là sul capo e un corpo completamente deformato dalla trasformazione in Kishin, gli si avvicinò con passo trascinato.
-Si che c’è?- domandò il demone voltandosi verso di lui.
-Le truppe sono pronte per ripartire!- rispose il Kishin abbassando il capo.
-Bene- Setan ghignò mostrando la sua orribile dentatura: due fila di denti aguzzi, seghettati e storti, che si accavallavano l’uno sull’altro.
Il demone si portò alla testa del suo esercito e cominciò il suo discorso –Fratelli, ascoltatemi! A pochi giorni di cammino da qui c’è un altro villaggio, più grosso e più popolato di questo! Ci dirigeremo lì e divoreremo le anime dei suoi abitanti! Quando le avremo mangiate tutte, nessuno potrà più fermarci… nemmeno la Shibusen!-
Dall’esercito esplose un boato di consenso poi…
-Peccato doverti rovinare la festa…- la voce di una ragazza bloccò i festeggiamenti dei Kishin, la loro attenzione venne attirata da due ragazze: una con i capelli color rosso sangue e dagli occhi color verde bosco, con un piccolo orecchino a cerchio nell’orecchio sinistro e la seconda con i capelli marroni legati in una coda alta e gli occhi colo oro, con l’ideogramma della parola orgoglio tatuato sotto l’occhi destro.
-E tu sei?- domandò Setan.
-Un’allieva della Shibusen- rispose tranquilla la ragazza con i capelli castani.
-Ah e speri di batterci tutti da sola?-
-Oh ma io non sono da sola…- la ragazza indicò la sua compagna –Ho con me la mia Arma, e altri studenti della Shibusen-
Setan udì due spari, e i due Kishin che aveva al fianco scomparvero lasciando soltanto due globi rossi galleggianti.
Il demone alzò la testa di scatto incrociando lo sguardo con un secondo ragazzo, che impugnando due pistole, stava in piedi sul’ tetto di una delle poche abitazioni del villaggio che ancora si reggevano in piedi.
Il ragazzo aveva i capelli neri, con tre strisce bianche orizzontali da un lato e gli occhi color ambra.
Lanciò le due pistole dietro di se, queste ultime rotearono un paio di volte mentre venivano pervase da una luce rosa, poi in un lampo di luce due ragazze si trovavano dietro al loro Maestro.
-Bel colpo!- commentò quella alla sua destra, che aveva i capelli biondi lunghi fino a metà schiena, con un cappello alla cow girl in testa e gli occhi azzurri, l’altra ragazza in vece era un po’ più bassa della prima, aveva i capelli dello stesso colore, solo più corti che le arrivavano alle spalle, gli occhi azzurri e fissava tutto con un gran sorriso.
-Già meno due… vediamo tu che sai fare!- disse il ragazzo rivolto ad un'altra persona su un altro tetto, quest’ ultimo era un ragazzo con una strana capigliatura azzurra e gli occhi neri, impugnava uno shuriken gigantesco, con una catena legata ad una delle punte.
Il ragazzo sorrise e lanciò l’arma dritta su una fila di Kishin, alcuni demoni riuscirono a schivare il colpo, ma moti altri furono tagliati in due dall’arma, che venne prontamente recuperata dal suo Maestro, che tirando la catena verso di se deviò la traiettoria dello shuriken, riafferandolo con una mano.
-Tsubaki quanti ne ho presi?- domandò, l’arma venne pervasa da una luce arancione e in un lampo una ragazza dai lunghi capelli neri legati in una sottile coda alta e dagli occhi color blu notte, lo affiancò –ventidue- rispose sorridendo e incrociando le mani dietro la schiena.
-Niente male- commentò un'altra voce, questa volta Setan spostò lo sguardo su un terzo ragazzo che giocava tranquillo con l’anima del Kishin che il suo compagno aveva fatto fuori prima.
Il ragazzo aveva una zazzera di capelli bianchi spettinati, e le iridi degli occhi color rosso sangue, ghignò in direzione del “generale Kishin” e mostrò una dentatura bianchissima da squalo.
-Piantala di giocare con quell’anima!- lo sgridò una sesta ragazza, dai capelli color biondo cenere legati in due codini sottili e gli occhi color verde menta che in tutta tranquillità affiancò il ragazzo albino.
Setan rimase sconcertato dalla comparsa improvvisa di ben nove studenti della Shibusen, ma si riprese subito, scoppiò a ridere e sorrise in direzione della ragazza dai capelli mori che aveva parlato per prima.
-Bene quindi non sei da sola, e sperate di ucciderci tutti anche se siete solo in nove?- domandò senza smettere di sorridere.
-Allora facciamo un elenco…- rispose l’altra ragazza quella con i capelli rossi –Noi abbiamo: due assassini, due Armi Muta Forma, uno Shinigami, due pistole capaci di ammazzare a suon di spari a chiunque le faccia arrabbiare, una Falce della Morte e la Maestra d’Armi che l’ha creata! Direi che…- si portò una mano al mento e assunse un’espressione pensierosa –Siete fottuti!- concluse poi con un gran sorriso a trentadue denti, i suoi compagni scoppiarono a ridere, mentre il sorriso sul volto di Setan spariva lasciando spazio alla rabbia, digrignò i denti –Vedremo se sarete ancora tanto spavaldi quando sarete morti!!- urlò prima di lanciarsi addosso alle due ragazze che aveva davanti.
Arma e Maestro schivarono senza alcuna fatica l’attacco del Kishin, poi con un balzo la rossa si riavvicinò alla sua Maestra.
-Mirajane, trasformati nel fucile!- disse la mora, gli occhi infiammati dalla rabbia.
-Vuoi andarci giù pesante fin da subito neh!- rispose l’Arma con un sorrisetto, e in un lampo di luce verde era tra le mani della sua partner sotto la forma di un grosso fucile d’argento dall’impugnatura simile a quella di una pistola, con dei simboli tribali lungo la prima canna (avete presente Chrome Breaker? Se lo conoscete dovete pensare ad un arma simile a quella di Chrome! Se invece la risposta è no… beh cercate di immaginarvelo… nda)
Il Kishin le fu velocemente addosso, ma la ragazza sparò un poderoso colpo col fucile, che colpì il fianco destro del demone.
Setan fu scaraventato addosso ad un suo sottoposto ma si rialzò immediatamente, la sua ferita si rimarginò velocemente lasciando basita la mora.
-Ma che…?- domandò incredula.
-Ti piace? È una mia peculiarità!- sorrise il Kishin, prima di venire trapassato da un ennesimo colpo di fucile, come la volta precedente il corpo del demone si rigenerò perfettamente.
-Dovrai fare di meglio se vuoi battermi- ghignò all’indirizzo della ragazza, successivamente alzò un braccio, poi lo lasciò ricadere velocemente in direzione delle due compagne, e in un secondo si scatenò l’inferno!
 
 
 
 
 
Kim sparava senza sosta, nonostante loro fossero ben più forti, i demoni avevano dalla loro la superiorità numerica, e ben presto l’affaticamento cominciò a farsi sentire e a rendere i movimenti dei Maestri più lenti e affaticati.
Vide Maka tranciare in due il corpo di due Kishin in una volta sola con lama di Soul, vide Black Star fronteggiare una ventina di demoni tutti assieme con Tsubaki trasformata nella Lama Incantava, vide Kid sparare a destra e a sinistra, mentre cercava di colpire il maggior numero di demoni possibili, e poi vide Setan accucciato sul tetto di una casa intento a ridere sguaiatamente.
L’assassina parò l’unghiata di un Kishin con la pistola, poi sparò velocemente, il proiettile d’anima trapassò senza alcuna difficoltà il corpo deformato del mostro lasciando come ricordo soltanto l’anima rossa e galleggiante.
Non ebbe nemmeno il tempo di respirare che altri tre demoni le furono addosso.
Senza accorgersene era finita sotto alla casa dove Setan guardava divertito la battaglia.
-Per quanto ancora credete di andare avanti?- domandò mentre Kim trapassava per l’ennesima volta il corpo di un Kishin con un proiettile.
-Sai se abbiamo detto che siete fottuti un motivo ci sarà!- rispose ansimante.
-Kim tutto a posto?- domandò Mirajane vedendo l’affaticamento della sua Maestra, Kim non rispose, si limitò ad annuire con un leggero cenno della testa e ad arrampicarsi sul tetto per fronteggiare il “generale Kishin”.
-Sia chiaro, nessun proiettile può uccidermi!- disse il demone ammiccando in direzione dell’arma.
Kim non rispose si limitò a far in modo che la frangia le coprisse in volto.
Il demone sorrise –Non avete speranze, siamo in superiorità numerica, e per quanto voi possiate essere forti non esiste che riusciate ad ucciderci tutti!-
Kim alzò la testa, e scrutò il Kishin che aveva di fronte con i suoi grandi occhi color oro, poi sorrise –Mai dire mai!- replicò prima di cominciare a correre verso il demone, spiccò un balzo quando fu almeno a un metro e mezzo dal Kishin e mentre era ancora a mezz’aria la forma della sua arma cambiò permettendole di stringere tra le mani il bastone d’acciaio dell’alabarda.
Vide il volto di Setan cambiare velocemente espressione e la paura sostituirsi alla sicurezza di avere già la vittoria in pugno, prima che il demone potesse anche solo provare a muoversi menò un fendente poderoso, tagliandone in due il corpo.
Il Kishin scomparve lasciando soltanto la sua anima, rossa come quella di tutti i suoi compagni.
Kim avvicinò la punta dell’arma all’anima e un braccio uscì dalla lama della scure, afferrando l’anima del demone e trascinandola verso la lama.
-Buona?- domandò Kim al riflesso della sua partner, che in tutta risposta annuii leccandosi le labbra.
L’assassina guardò in basso, anche se erano ore che stavano combattendo senza sosta, finalmente riuscivano a vedere la fine di quell’esercito di Kishin.
Scese dal tetto con un unico balzo, e corse verso un gruppetto ben fornito di Kishin –ECO DELL’ANIMA- urlò insieme alla sua Arma, immediatamente la lama della scure divenne tre volte più grossa, e la cuspide si allungò fino a raggiungere una lunghezza di 50 cm.
Si buttò addosso a tre Kishin tagliandoli in due con tre rapidi fendenti, sentì un urlo dietro di se è si voltò giusto in tempo per vedere Maka colpire con un calcio il mento di uno dei Kishin che le erano addosso, Soul era lontano un paio di metri dalla sua Maestra ancora con la forma di una falce, probabilmente uno di Kishin era riuscito a scaraventarlo lontano dalle mani della ragazza in un momento di distrazione.
Nonostante tutto, i demoni non ebbero il tempo di ferire la Maestra della Falce, che quest’ultima stringeva nuovamente tra le mani la Falce della Morte.
-Eco dell’anima- urlarono insieme i due –MAJOGARI- la lama di Soul si allungò e si ingrossò da entrambe le parti, Maka con una veloce piroetta su se stessa tagliò in due tutti i corpi dei Kishin che si erano radunati attorno a lei.
Si voltò dando le spalle alla Maestra della Falche e notò Kid che stava fronteggiando un bel numero di demoni.
Si alzò un vento attorno allo Shinigami –ECO DELL’ANIMA- urlò insieme alle sue due pistole, che si trasformarono in dei veri e propri cannoni attorno alle braccia del ragazzo, che si era alzato da terra e galleggiava sospeso nell’aria.
Ricadde a terra non appena i cannoni si furono materializzati completamente, e rimase in ginocchio puntando le armi in direzione dei Kishin.
-Preparazione degli Aculei Neri…- la voce do Liz proruppe dal cannone di destra –Caricamento completo tra quattro secondi!- concluse Patty.
I Kishin cominciarono a correre verso di lui ma non riuscirono a compiere non più di qualche passo che furono colpiti da una vera e propria esplosione annunciata da Kid che aveva urlato –DEATH CANNON- dei demoni non rimase altro che le anime.
Successivamente alzò testa e vide Black Star che volava da un tetto all’altro circondato da delle ombre, mentre sul viso aveva degli strani segni neri.
-ECO DELL’ANIMA- urlò insieme a Tsubaki, e le ombre cominciarono a danzare vorticosamente intorno al corpo dell’assassino –KAGHEBOSHI- urlò lanciandosi all’attacco di un secondo gruppo di Kishin molto numeroso, le ombre intorno a lui si dispersero e attaccarono separatamente i demoni, mentre lui menava fendenti in continuazione uccidendo tutti i Kishin che si trovava davanti.
-Kim- Mirajane richiamò l’attenzione della sua Maestra –Finiamoli!- l’assassina la fissò dritta negli occhi attraverso il riflesso della lama.
-Ok, trasformati in fucile!- rispose la mora lanciando in aria l’arma, che in un lampo verde ricadde tra le mani della sua maestra sotto la forma dello strano fucile d’argento.
Kim si rimise a correre veloce e leggera per il campo di battaglia, sparando in ogni direzione e facendo fuori un numero imprecisato di Kishin, finché non si trovarono tutti attorno all’ultimo Kishin superstite.
Fu Black Star ad ucciderlo, trapassandolo da parte a parte con la Lama Incantata.
Quando anche l’ultimo Kishin scomparve lasciando come ricordo l’anima galleggiante, le armi ripresero la loro forma umana e i nove ragazzi crollarono al suolo, esausti.
 
 
 
 
 
Si fissarono, erano stanchi morti, ma trovarono lo stesso la forza di sorridersi, ci avevano messo delle ore prima di riuscire ad uccidere finalmente tutti i Kishin e alla fine avevano dovuto utilizzare tutti l’Eco dell’Anima, il che implicava un enorme spreco di energie.
Insomma quando il Sommo Shinigami aveva parlato di un gruppo di Kishin non si aspettavano di certo di trovarsi davanti ad un esercito vero e proprio.
-Mi sento male!- annunciò Liz portandosi una mano davanti alla bocca nel tentativo di reprimere un conato di vomito.
-Che cosa… facciamo?- domandò Maka esausta e con gravi problemi di respirazione.
-Che ne dite di dormire qui, almeno per questa notte?- domandò Soul ricevendo un leggero consenso da tutti gli altri.
Anche se il villaggio era stato quasi del tutto raso al suolo, c’erano comunque alcune case che si reggevano miracolosamente in piedi, per cui ai ragazzi non fu difficile sceglierne una (quella nelle condizioni migliori) e prendere possesso di alcune camere.
Non appena i loro corpi toccarono i letti si lasciarono trasportare velocemente verso il mondo dei sogni, incuranti del dolore alle ossa o della fame crescente e dimenticandosi completamente di informare il Sommo Shinigami del buon esito della missione.
 
 
 
 
 
-Hai visto?- una voce…
Ma chi era?
-Si- una seconda voce…
Insomma di chi erano quelle due voci?
Era immersa in un liquido, denso e nero. Era una sensazione spiacevole stare immersa in quello strano liquido.
Poi improvvisamente tutto cambiò, e il liquido nero venne sostituito dall’aria fredda della notte che pungeva sulla sua pelle.
Guardò in basso e urlò istintivamente, nessun suono uscì dalla sua bocca, soltanto un leggero soffio ghiacciato.
Si trovava sospesa in aria sopra a un villaggio quasi completamente ridotto in macerie, dove solo alcune case erano ancora intatte, una moltitudine di globi rossi rilucevano luminescenti per le “strade” del piccolo villaggio.
-Però la Shibusen è forte- la stessa voce che aveva sentito prima attirò la sua attenzione.
Posò il suo sguardo su un uomo sulla trentina, con una lunga sciabola in mano.
Aveva delle spalle larghe e dei capelli marroni e lunghi legati un codino dietro la nuca e gli occhi azzurri.
L’uomo alzò la sciabola, da quest’ultima verso l’elsa si spalancò una bocca, che attirò verso di se tutti i globuli rossi e nel giro di pochissimi secondi non ne rimase nemmeno uno.
L’uomo sorrise, poi lanciò la sciabola in aria, in un lampo di luce nera al posto del’arma un uomo della stessa età del primo, con i capelli neri e gli occhi marroni atterrò al fianco del suo compagno.
-Non avrei ma creduto che sarebbero stati in grado di sconfiggere così tanti Kishin!- commentò l’arma.
-Già nemmeno io!- rispose il suo compagno –Ora però muoviamoci e leviamolo prima che lo scoprano!-
-Certo, però hai notato? Quell’arma era molto incline alla follia…-
-Già… chissà come mai alla fine non è successo niente!-
L’arma alzò le spalle, poi si incamminò al fianco del suo compagno diretti verso…
 
Yomi aprì di scatto gli occhi, la fronte imperlata di sudore e il cuore che batteva a mille.
-Cos’è stato?- si domandò reggendosi la testa con le mani, era stato solo un sogno o…
Scosse la testa sicura, no era stato solo un sogno, solo uno stranissimo ed inquietante sogno, eppure aveva una stranissima sensazione nel momento in cui aveva visto la sciabola trasformarsi.
-È come se l’avessi già visto…- si portò una mano al mento pensierosa –Mah sarà stata solo un impressione…-
 
Ne sei sicura Yomi? Ne sei assolutamente certa?
 
 
 
 
 
 
 
Angolo degli psicotici
 
Me: Ho finito il quarto capitolooooooo!!! *o*
Mirajane: Non ci credo!
Me: Nemmeno io!
 
Ed eccoci qui gente, con il quarto capitolo di questa appassionante (?) serie, (Ma la fine fa schifo! ndSoul) (Lo so anche io non c’è bisogno che me lo fai notare >.< ndA) ad ogni modo sappiate che io parto e vado via per una settimane, quindi per ben sette giorni non potrò aggiornare :’(
Chiedo umilmente scusa!! Ci vediamo al prossimo capitolo:     Ritorno a Death City e la sparizione delle Uova di Kishin! Un estenuante viaggio in macchina per Maka?
 
P.S. ringrazio sinceramente Mitzune_chan e Belle99 per le splendide recensioni! Grazie davvero ^^
P.P.S. per chi se lo stesse domandando, Setan vuol dire Demone in Malese (Che fantasia ndTutti) (Ma dovete sempre criticare voi? ndA)

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Capitolo 5
*** Ritorno a Death City e la sparizione delle Uova di Kishin! Un estenuante viaggio in macchina per Maka? ***


La prima cosa che notò Maka quando si svegliò la mattina seguente fu: lo strano soffitto in legno a cassettoni.
Eppure era sicura che nessuna stanza di casa sua avesse il soffitto a cassettoni, girò la testa di lato e il suo sguardo si posò sulla persona che le dormiva affianco.
Non si era mai accorta che Soul avesse delle ciglia così lunghe, lunghe e nere, in netto contrasto con i capelli.
Fece scorrere le dita tra i capelli della falce, sorprendendosi della loro morbidezza, non avrebbe mai pensato che i capelli del suo partner potessero essere così…
 
BUONI! FERMI! STOOOOOOOP!
 
Da quando lei e Soul dormivano insieme?
-AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH-
Un urlo agghiacciante e spacca timpani si diffuse per tutta l’abitazione, facendo sobbalzare ogni essere vivente nel raggio di 10 miglia e un poderoso Maka Chop colpì l’ignara Falce della Morte, facendolo capitolare a terra con due spirali al posto degli occhi e un enorme bernoccolo sulla testa.
Soltanto dopo che la sua furia assassina si fu calmata, la Maestra d’Armi si guardò attorno con calma.
Una lampadina le si accese nella testa mentre fissava l’arredamento in legno della camera: il giorno prima avevano combattuto contro un vero e proprio esercito di Kishin e successivamente avevano deciso di fermarsi a dormire in una delle case ancora in piedi, ecco perché Soul stava dormendo nel letto con lei.
Ed ecco spiegato lo strano soffitto a cassettoni, ma come aveva potuto dimenticarsene?
-Maka tutto a posto?- una voce preoccupata la chiamò dall’altra parte della porta.
-Maka di sicuro- rispose Soul massaggiandosi la testa –Posso sapere cosa ho fatto?- domandò poi rivolto alla sua Maestra d’Armi.
La ragazza giunse le mani in sego di scuse facendo sbuffare la Falce della Morte –Ragazze! Chi le capisce è bravo!-
Maka si alzò dal letto dirigendosi verso la porta, una volta che fu spalancata i visi di Kim e Mirajane fecero capolino dentro la stanza.
-Holà!- salutò Mirajane sorridente –Dormito bene?-
-Una meraviglia, sorvoliamo però il brusco risveglio!- rispose acido Soul ancora mezzo intontito a causa del Maka Chop.
-C’è un problema!- asserì Kim serissima, a dire il vero non aveva mai parlato durante tutta la conversazione.
-E cioè?- domandò Maka.
-Le uova di Kishin… sono tutte sparite!-
 
 
 
 
 
Maka e Soul si fiondarono fuori dalla casa seguiti a ruota dall’assassina e dalla multiforme.
Sgranarono gli occhi increduli mentre davanti a loro si estendeva il piccolo villaggio distrutto che avrebbe dovuto essere gremito di Uova di Kishin.
Unica pecca: le uova non c’erano!
-Ma che è successo?- domandò Maka guardandosi attorno in cerca di una spiegazione.
-Non ne abbiamo idea!- rispose Kid sbucato da dietro delle macerie con Liz e Patty che gli camminavano, affianco –Sia io che Black Star stiamo cercando degli indizi ma…- scosse la testa.
-Io avrei un'altra domanda da aggiungere a quelle che abbiamo già!- si intromise Mirajane.
Tutti i ragazzi le puntarono gli occhi addosso –Non vi sembra assurdo che ci fossero così tanti Kishin?-
Ci un lungo periodo di silenzio, che venne interrotto da un urlo molto poco ortodosso di Black Star.
-YAAAAAHUUUUUUU!! MAKA SOUL FINALMENTE VI SIETE SVEGLIATI!!- ai sette ragazzi comparve un enorme gocciolone dietro la nuca e si prepararono psicologicamente ad una nuova valanga di scemenze propinate da quell’idiota del loro amico.
-QUALCUNO HA CAPITO CHE È SUCCESSO?- ok ma doveva per forza urlare?
-No Black Star…- gli rispose Maka –E per favore smettila di urlare non siamo sordi!-
-CHE HAI DETTO?-
-HO DETTO DI SMETTERLA DI URLARE CHE NON SIAMO SORDI!-
-Ehm… ora stai urlando tu però…- costatò Soul preparandosi a schivare un Maka Chop che stranamente non arrivò.
-Hai ragione… scusa!-
-Oddio!- sbottò Soul incredulo –Ti senti male?- e le mise una mano sulla fronte per misurarne la temperatura.
La ragazza si senti le guance andare in fiamme, e si girò velocemente dando le spalle all’albino, con un espressione che la diceva mooooolto lunga sul suo imbarazzo e che non sfuggì ne a Liz ne a Mirajane. (maledetta Autrice! Non arrossisco per così poco IO! ndMaka) (ma avete appena dormito insieme! È logico pensare che la sua vicinanza ti faccia questo effetto ^ç^ ndAutrice) (giuro che appena ti prendo ti faccio nera!! ndMaka)
-Cosa facciamo?- domandò Kim.
-Direi di tornare a Death City!- rispose Kid –E parlarne con mio padre!-
Ci fu un mormorio di assenso e tutti si decisero a tornare alle loro vetture, con le quali erano giunti fin li: Maka e Soul con la moto, Kid, Liz e Patti con lo skate di Kid e Tsubaki, Black Star, Kim e Mirajane con la macchina di Tsubaki, visto che era l’unica nel gruppo ad avere la patente.
(S)Fortunatamente per Maka, Liz la bloccò poco prima che si mettesse a cavalcioni dietro al suo partner.
-Maka verresti in macchina con noi?- le domandò sorridendo –Con Soul potrebbe andarci Black Star!-
-Perché quell’idiota dovrebbe venire con me?- domandò acido Soul, che non aveva la benché minima voglia di farsi tutto il viaggi di ritorno insieme a quella sottospecie di divinità che si ostinava a chiamare amico.
-Perché noi vogliamo stare un po’ con Maka, e perché ce lo siamo sorbiti per tutto il viaggio di andata!- rispose con vigore la pistola.
-Errore!- in quel momento Mirajane afferrò Maka per l’altro braccio –NOI celo siamo sorbiti per tutto il viaggio di andata! TU eri tranquilla nelle mani di Kid, e i tuoi timpani erano ad una discreta distanza di sicurezza dagli urli di quel cretino!-
Così dicendo si trascinarono via Maka e la scaraventarono, letteralmente, sui sedili dietro, mentre a lui venne affibbiato il Dio del gruppo.
-Sarà un viaggio mooooolto lungo!- sospirò la Falce accendendo il motore della moto e partendo a tutta velocità, chissà magari sarebbe pure riuscito, per sbaglio ovvio, a far cadere Black Star dalla sella.
 
Intanto nella macchina di Tsubaki.
 
-Allora Maka…- la voce di Liz aveva un qualcosa di inquietante –Tu e soul avete dormito questa notte vero?-
-Cos…? No! Cioè si… ma non… Hei ma tu come fai a saperlo?- domandò brusca.
-Intuito femminile!- rispose semplicemente l’arma.
-E dimmi un po’ è finalmente successo qualcosa tra di voi?-
Alla Maestra d’Armi andò di traverso della saliva –Co…cosa?-
-Come “finalmente”? vuoi forse dire che sti due vanno avanti così da tanto?- domandò Mirajane sorpresa.
-Eh… da quattro anni ormai!- sospirò Liz scuotendo la testa.
-Così come?-
-Oddio, ma allora sono proprio ciechi!- replicò la rossa incurante del fatto che Maka fosse seduta proprio in mezzo a loro due.
-INSOMMA MI VOLETE SPIEGARE CHE STA SUCCEDENDO??- urlò Maka, facendo venire un infarto sia a Tsubaki sia a Kim, la prima proprio per l’urlo della ragazza e la seconda a causa della brusca sgommata della Lama Oscura che le aveva quasi fatto finire contro dei cactus.
-Vo…voi siete matte!- sbottò Kim con ancora una mano stretta attorno al petto –Mi spiegate perché urlate così?-
-Scusatemi!- biascicò Maka.
-Fa niente!- rispose Tsubaki ancora un po’ sotto shook–Però non farlo più, o è la volta buona che ci rimettiamo tutte la pelle!-
-Ad ogni modo…- riprese Liz girandosi di nuovo verso Maka –Tra te è Soul… è successo qualcosa si o no?-
-NO-
-Ancora?- sbottò l’assassina fulminando la bionda con un’occhiataccia, solo allora Maka si accorse di aver urlato di nuovo, e del tremore delle mani della Lama Oscura, segno che le era venuto un altro colpo ma che stavolta era riuscita a controllarsi.
-No non… non è successo niente!- borbottò abbassando lo sguardo.
Liz sbuffò –Ma quando capirete che siete fatti l’uno per l’altra?- (lo pensiamo tutti vero? ndAutrice) (vero! ndTutti) (ZITTI!! ndMaka/Soul)
-CO…?-
-Prova ad urlare e stavolta ti uccido!- Kim bloccò la ragazza prima che potesse cacciare un altro dei suoi poderosi urli spacca timpani, cavolo era quasi meglio Black Star! Quasi però.
Maka si “cucì” le labbra, così Liz continuò –Ma certo! Soul ti viene dietro da una marea di tempo ormai, e forse non lo sa nemmeno lui!-
-O magari lo sa però è troppo fico per ammetterlo!- provò Mirajane.
-Ragazze ascoltatemi!- Maka le bloccò prima che dicessero delle scemenze troppo grandi –Soul non è interessato a me, così come io non sono interessato a lui!-
-Ceeeeertooooo- risposero in coro le due armi
–A chi vuoi darla a bere Maka? Si è visto benissimo prima che eri in imbarazzo, e dire che ti ha solo messo una mano sulla fronte!- riprese imperterrita Liz.
-Volete darmi una mano voi due?- domandò la Maestra rivolta alle due ragazze sedute sui sedili anteriori.
-Io non mi intrometto!- rispose Kim continuando a guardare fuori dal finestrino.
-Io sto guidando quindi…- e Tsubaki se ne lavò le mani con una frase incompleta.
Ha! Belle amiche che si era andata a scegliere! Due le stavano facendo il terzo grado su Soul, mentre altre due la lasciavano da sola in quella bruttissima situazione.
In quel momento avrebbe preferito combattere di nuovo contro Ashura!
-Dimmi una cosa però Maka!- Mirajane la guardò stranamente seria –Tu provi veramente solo amicizia per Soul?-
La ragazza fece per rispondere, ma le parole le si fermarono in gola.
Era vero lei provava solo un sentimento di amicizia verso Soul no? E allora perché aveva avuto quella reazione così esagerata, prima quando se lo era trovato vicino nel letto e poi quando le aveva toccato la fronte?
Un dubbio sepolto in qualche angolo della sua mente tornò più vivo che mai.
 

Magari lo amo sul serio!
È così difficile da accettare?
Infondo io gli ho sempre voluto bene, e magari col tempo si è trasformato in…

 
Scosse forte la testa decisa a scacciare quei pensieri.
No lei non lo amava gli voleva bene e basta!
-Maka ci sei?- una mano le venne sventolata davanti agli occhi distraendola dai suoi pensieri.
Guardò Liz e Mirajane che la stavano osservando con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
-Che avete da sorridere?- domandò acida, ma guarda un po’ tu se dovevano immischiarsi così negli affari altrui!
-Sei stra-cotta!- annunciò Mirajane.
-Cosa?-
-Hai fatto tante di quelle facce nel giro di pochissimi secondi!- disse Liz scoppiando a ridere –Non ne avevo mai viste così tante tutte insieme!-
-Di un po’ hai finalmente capito che lo ami?- le chiese Mirajane.
-Ma non siate ridicole!- sbottò incrociando le braccia –Lui per me è solo un amico!-
Le altre due sbuffarono –Sei una testona!- sbottarono all’unisono.
-Tsubaki quanto manca?- domandò la bionda.
-Beh siamo appena partiti… manca ancora un bel po’ di tempo…- rispose la Camelia sorridendo sconsolata.
-Ma dai mi vuoi dire che non provi proprio niente per Soul? Solo amicizia?- le domandò Liz.
-Esatto!- asserì convinta la Maestra della Falce.
 

Bugiarda!

 
-Io gli voglio bene ma non in quel senso!-
 

Bugiarda!

 
-Lui per me è solo un amico! E voglio che rimanga tale: un amico, punto!-
 

Bugiarda!

 
Per la seconda volta zittì il suo inconscio convincendosi della verità delle sue parole, sfortunatamente per lei ne Liz ne Mirajane sembravano convinte!
-E allora come mai hai detto a Yomi che per te lui è importante?- le domandò Liz con un sorrisetto.
Quelle parole le piombarono sulla testa come dei macigni soprattutto le ultime tre: Lui È Importante!
-Perché… ehm… insomma Soul è… è la mia Falce…e… ed è normale che per me sia importante… no?- balbettò la ragazza puntando lo sguardo sulle sue scarpe.
-Solo perché lui è la tua Falce?- domandò Mirajane storcendo il naso –Ci sono due possibilità…- continuò poi alzando due dita –La prima: è che tu non sappia quello che provi realmente per lui, e la seconda è che tu non voglia ammetterlo perché hai paura di qualcosa!-
-Cos… e di che dovrei avere paura?- domandò poi ci ripensò e formulò una nuova domanda –Anzi meglio: Cosa vuol dire che io non so quello che provo realmente per lui? Soul è un amico punto e basta!-
Mirajane sospirò –E va bene, d’accordo! Soul per te è solo un amico…-
Anche Liz sospirò –Se lo dite voi…-
Maka proruppe in un sospiro di sollievo e si abbandonò contro lo schienale del sedile, almeno adesso si sarebbe potuta godere il resto del viaggio in santa pace… povera illusa!
 

Che bugiarda che sei Maka Albarn!

 
Ed eccola tornare, quella stupida vocina che da quando avevano incominciato quella stupida conversazione le dava il tormento.
 

Bugiarda! Bugiarda! Bugiarda!
Vuoi stare zitta? Non ho mentito!
Nooooo… infatti, il fatto che tu stia parlando con una vocina che non esiste è del tutto normale!

 
Azz… pure la vocina sapeva il fatto suo!
 

Ma che vuoi scusa? Io ho detto la verità!
E io sono Ashura! Svegliati bella mia!! L’ha capito tutto il mondo che lo ami, e lo sai pure tu!
NON È VERO… grandioso sto impazzendo!
Strano la tua onda anti-demone non dovrebbe proteggerti dalla follia del Kishin? Ops… forse ho detto troppo…
Aspetta, cosa? Ma chi diavolo sei tu?
Uff… speravo di poter continuare a fare finta ancora per un po’ ma… va beh!
Chi sei tu? E che diavolo ci fai nella mia testa?
Chi sono? Mmmm diciamo che sono una persona interessata ad uno dei tuoi amici!
Che cosa? Ma che stai dicendo
Hai mai sentito parlare della Witchblade?
No, cos’è?
 Un incrocio tra una strega e un’arma… diciamo pure una strega-arma.
Ma non è possibile! Non può esistere!
E perché no?
Perché armi e streghe sono nemici da sempre!
Uff certo… ma l’amore può su tutto!
La letteratura ne è piena: Romeo e Giulietta, Lancillotto e Ginevra, Paolo e Francesca… chi ti dice che un’arma non possa innamorarsi di una strega o viceversa?
Non è possibile!
È possibilissimo, e uno dei tuoi amici è proprio una Witchblade!
Perché me lo dici?
Speravo che tu sapessi chi fosse… ma vedo che non ne hai idea, il punto è che non posso entrare nella testa della Witchblade come ho fatto con te…
In che senso?
Per entrare nella mente di una strega-arma come quella c’è bisogno del suo permesso, sfortunatamente nella tua compagnia ci sono ben due persone che non siamo in grado di raggiungere telepaticamente!
Siamo? Due persone? Fermati non ci sto capendo più niente!
Fa niente intanto giocare con te non mi da più nessuna soddisfazione!
Arrivederci Maka Albarn! Oh ancora una cosa… quando ti sveglierai non ricorderai nulla si questa conversazione!
Come non ricorderò nulla?
È molto meglio così credimi, se ti lambicassi troppo il cervello nel cercare di capire chi sono poi rischieresti di far abbassare la tua media scolastica!
Piantala di prendere in giro!
E chi lo fa? Io mi preoccupavo soltanto per la tua media stellare! Ma ora mi sto dilungando, e dall’altra parte c’è qualcuno che ti chiama!
Altra parte? ma dico sei seria? Siamo nella macchina di Tsubaki, che vuol dire dall’altra parte?
Davvero credi ancora di essere nella macchina si Tsubaki? Oddio siamo proprio messi bene allora! Guardati attorno dolcezza!
 

Maka tentò di spostare velocemente la testa da una parte all’altra, ma una strana pressione glielo impedì.
Strabuzzò gli occhi mentre guardava le sue mani galleggiare in un denso liquido nero.
Cavolo era così presa dalla conversazione che non si era accorta di essere immersa nel…
 

Com’è possibile?
Ti sei addormentata.
Mi sono addormentata?
Si ti sei addormentata! Ma cosa sei un pappagallo?
Ma come mai sto galleggiando nel Sangue Nero? Nel mio corpo non dovrebbe essercene più!
E chi ti dice che il Sangue nero scorra nelle tue vene? Magari scorre nelle mie!
I-il tuo sangue è…
Eh… chi può dirlo, ma ora è il momento di andare… non senti? Ti stanno chiamando!

  
-Maka!- Mirajane la scrollò forte per le spalle tanto che la ragazza non poté fare a meno di aprire gli occhi nonostante il mal di testa lancinante che si ritrovava.
-Cosa…? Cosa succede?- domandò la Maestra della Falce un po’ scombussolata.
-Questo dovremmo chiedertelo noi!- proruppe Soul –Eravamo preoccupati, non ti svegliavi!-
-Ah… stavo dormendo… credo di aver fatto un sogno, ma non mi ricordo…- si portò una mano sulla tempia mentre tutti i suoi compagni le si stringevano attorno, in quel momento si accorse di essere stesa su uno dei letti dell’infermeria della Shibusen.
Tentò di mettersi a sedere ma un forte capogiro la costrinse a riabbandonare la testa sul cuscino.
-Maka cos’è successo?- le domandò preoccupata Tsubaki.
-No… non lo so!- sussurrò la bionda continuando a tenere gli occhi chiusi –So solo che un attimo prima ero nella macchina di Tsubaki, e un attimo dopo in un letto!-
-Ci eravamo presi tutti un colpo!- le disse Kim –Non riuscivamo a svegliarti!-
-E abbiamo dovuto fermare il professor Stein che non vedeva l’ora di vivisezionarti!- continuò Kid.
Maka non riuscì a fermare un risolino divertito –Sempre il solito-
-Stai bene?-
Maka aprì gli occhi, era bastata la sua voce per convincerla ad aprire gli occhi gonfi e stanchi per guardarlo.
-Si Soul, non ti preoccupare!- rispose sorridendo.
-E come faccio a non preoccuparmi?- scattò la falce –Maledizione! Sembravi morta! E ho dovuto spedire quell’idiota di Black Star a cercare una medicina fasulla per impedire che ti spaccasse i timpani!-
-Ah ecco perché fin ora non ho ancora sentito la sua melodiosa voce- replicò la ragazza –Comunque stai tranquillo, sul serio io sto bene!-
Soul sbuffò e si passò una mano tra i capelli bianchi –Vado a chiamare il professor Stein!- asserì per poi allontanarsi.
-Si era spaventato veramente!- le disse Kim –Era diventato più bianco dei suoi capelli!-
-Povero Soul- continuò Liz –Sembrava un cadavere!-
-MAAAAAAAAAAAKAAAAAAAAAAAAAAAA-
-Oh no!-
Un uomo dai capelli rossi e gli occhi azzurri si buttò, letteralmente, dentro la stanza, cadendo ai piedi del letto della ragazza.
-Maka, tesoro mio stai bene?- domandò affannato.
Inutile dire che le gocce, in perfetto stile manga, che scivolavano lente dietro le nuche dei sette ragazzi erano di dimensioni bibliche.
-Si papà sto bene!- sospirò Maka mettendosi a sedere.
-Sei sicura? Perché mi sembri un po’ pallida! Dimmi la verità quel maniaco di Soul ti ha fatto qualcosa?-
 
SBAM
 
-Senti un po’ chi parla!- disse il professor Stein dopo aver tirato un poderoso pugno in testa a Spirit.
-Professore!-
-Oh ciao Maka, vedo che ti sei ripresa!- il dottor Stein le sorrise.
-Si mi sento meglio adesso!- rispose sorridente la ragazza.
-Bene, ma sarà meglio tenerti qui almeno per stanotte-
-Ok!-
-Su! Tutti voi muovetevi e andatevene a casa!- riprese poi rivolto al resto dei ragazzi.
-Ma…-
-E niente ma Soul!- il dottore si voltò a guardare il ragazzo che si era appoggiato allo stipite della porta –Avete tutti bisogno di un po’ di riposo!- poi vedendo l’espressione preoccupata della falce aggiunse –E non preoccuparti, le analisi sono buone-
L’arma sbuffò –D’accordo allora!-
-Maka sei sicurissima di stare bene?- indovinate di chi era quella domanda!
Bingo! Il padre di Maka ha la testa dura (sfortunatamente -_- ndMaka)
-Si papà… sto benissimo!- rispose la ragazza sbuffando.
-Coraggio, la paziente ha bisogno di riposare!- annunciò il dottore sbattendo le mani –E voi domani avete scuola, quindi tutti a casa!-
Ci furono ancora delle deboli proteste che l’uomo non volle assolutamente sentire, e nel giro di poco tutti dovettero abbandonare la stanza, pure Spirit venne trascinato via dal dottor Stein, solo Soul rimase appoggiato allo stipite della porta.
-Non preoccuparti…- gli disse Maka sorridendo –Io starò bene!-
Fu il turno di Soul sorridere, no ghignare, lo stesso ghigno strafottente che le rivolgeva quando sapeva di aver ragione –Oh questo lo so, hai la pellaccia dura tu! Come tuo padre!-
-Hey!- sbottò la ragazza gonfiando le guance in un broncio buffissimo, non le piaceva che la paragonassero a suo padre.
Soul rise –Soltanto…- si voltò e le diede le spalle –Fammi venire un altro colpo del genere e giuro che te la faccio pagare!-
Maka rimase con la bocca spalancata, ascoltò i passi della falce farsi più lievi finché non sparirono del tutto, poi le venne da sorridere.
Soul la faceva sempre sorridere!
 
 
 
 
Angolo degli psicotici:
 
 
|L’autrice fa ciao, ciao con la manina|
Salve gente finalmente ce l’ho fatta ad aggiornare! ^o^
 
Tutti: Ma noi stavamo bene anche così!
Me: Ma dai non vi siete divertiti in questo capitolo?
Maka/Soul: NO!!
Me: Nessuno mi apprezza ç_ç
 
Ad ogni modo so che avrete molte domande da farmi come per esempio: Ma di chi è la voce con cui parla Maka? Oppure: Come mai sta cercando la Witchblade? E che cos’è? Ma soprattutto la più importante: Quand’è che Maka e Soul si metteranno insieme?
Per scoprirlo dovrete leggere!
Muhahahaha finalmente posso cominciare ad incasinare bene la storia… eccellente ßalla Monty Burns
 
Ed ora i ringraziamenti:
 
Belle_The Purple Arbok per aver messo la storia tra i preferiti e per averla recensita.
Maoko per averla messa tra le seguite e averla recensita.
Mitzune_Chan (che mi sta mooooolto simpatica ^_^) per aver recensito tutti i capitoli e per averla messa tra le seguite.
Hiyoki per la splendida recensione che mi ha lasciato nell’ultimo capitolo.
OtakuGiirl che ha recensito il primo capitolo e che spero stia continuando a leggerla.
E infine (ma non per importanza) RANFYC che mi ha inviato la primissima recensione di questa storia, e che spero stia continuando a leggere come OtakuGiirl.
Grazie a tutti!! E scusate per l’immenso ritardo e lo spazio autrice immensamente lungo!
Vi dico soltanto che non so quando potrò aggiornare la prossima volta, perché devo studiare per gli esami di recupero ç_ç quindi non aspettatevi il prossimo capitolo a breve…
Comunque ci vediamo la prossima volta con il capitolo 6:       La donna falco! Cosa sta succedendo alle streghe di tutto il mondo? 

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