Sei come un uragano che mette sottosopra il mio cuore.

di lovesbiebah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Era una delle tante serate fredde di Londra.

Caitlin si accesa una sigaretta e io rimasi a guardarla tremante

mentre ingoiava fumo per poi ricacciarlo fuori sotto forma di nebbia che si mescolava a quella di Londra.

Poi delle voci mi fecero distogliere lo sguardo da Caitlin per porsi su dei bambini che giocavano con la neve

mi riportò a quando giocavo con mio fratello Luke, e il mio migliore amico Jason

rimasi a guardare quei bambini fin quando Caitlin non attirò la mia attenzione

'Hei, tutto okay?' mi chiese buttando a terra la sigaretta e schiacciandola con un piede.

'Sisi' risposi facendo spalluce e tornai a sorridere

Caitlin mi porse la mano, io la presi e la strinsi, mi fece alzare e cominciammo a camminare.

Londra era affollata, ma in mezzo a tutte quelle persone io mi sentivo sola, mi giravo e scrutavo ogni singola persona in cerca di chissà chi

Fin quando non vidi un volto a me familiare, camminava con la testa calata, ma improvvisamente alzò il suo viso,

e io lo guardai negli occhi, quegli occhi che tanto ricordavo.

Una lacrima rigò la mia pelle candida e finì sulla mano di Caitlin che mi guardò stranita.

'Chan, cosa succede?' mi chiese

Non percepivo bene la sua voce, era come se stessi in un'altra dimensione,

ero come se stessi in una stanza bianca, vuota.

Mi diede un pizzicotto e io mi girai verso di lei con le lacrime agli occhi.

'Parla Chanel, parla!' disse alzando la voce

Le presi il viso e lo posizionai nella direzione in cui si trovava quel ragazzo, lei lo guardò e si strizzò gli occhi, poi mi guardò.

'Ma è Jason?' mi chiese indicandolo

Le calai il dito e mi precipitai verso quel ragazzo, che appena mi vide mi guardò stranito.

'Scusami' dissi con voce tremante

Girò il viso verso di me, e no non era Jason ma era molto simile a lui..

'Dimmi pure' rispose sorridendomi

Lo guardai ancora una volto e per una seconda volta una lacrima mi rigò il volto,

il ricordo di Jason era vivo in me, era passato solo un anno dalla sua morte.

Jason era il mio migliore amico da quando avevo 2 anni, era come un secondo fratello,

quando Luke non c'era, stavo con Jason eravamo inseparabili, ma poi il giorno del mio

sedicesimo compleanno

si dichiarò e da allora tutto cambiò, e lui cambiò nei miei confronti,

mi evitava continuamente e ogni volta che gli chiedevo di parlare lui trovava una scusa per uscire

una sera.. si ubriacò con gli amici fra cui mio fratello Luke, ed ebbe un incidente stradale..

proprio per questo quella sera mentre dormivo, urlai nel sonno e mi svegliai di soppiatto e notai che ero sudata.

Accanto a me c'era mio fratello Luke, lo strinsi forte a me, e lui emise un gemito di dolore, mi scostai e mi accorsi che era ferito.

Così seppi che Jason era morto mentre lui si era salvato.

'Hei, stai piangendo?' mi chiese quel ragazzo

Misi una mano sul viso e mi accorsi che stavo piangendo, solo a guardarlo mi veniva voglia di stringerlo a me.

'Scusami, mi ricordi tanto una persona ecco perchè mi sono avvicinata a te' finsi un sorriso 'ma non sei la persona che cercavo, quindi scusa il disturbo, ciao' continuai.

Sospirai e strascinai Caitlin via da quel ragazzo che mi strasmetteva tanto dolore.

Cominciai a correre, sembrava l'unico modo per salvarmi,

ma più correvo, più sentivo il buio intorno a me,

più correvo e più le gambe si facevano pesanti e la vista si appanava dalle troppe lacrime.

Caddi, e lasciai che il mio corpo fosse assorbito dalla neve, la sentivo sotto di me

gelida

tolsi i guanti e ne raccolsi un po' fra le mani e la osservai, sentivo freddo tanto

ma non mi importava, avevo causato dolore alla persona più importante della mia vita Jason

'Chanel' sentii urlare, era Caitlin che mi cercava.

Mi ricomposi e le andai in contro

'Dov'eri finita?' mi chiese con quegli occhioni azzurri

'Pensavo, scusami Cat ma adesso torno a casa, ci sentiamo oggi' la salutai e tornai a casa.

Entrai, e senza farmi sentire mi precipitai nella mia stanza e strinsi a me il cuscino,

lasciando che una tempesta di lacrime ci cadesse..

Improvvisamente quel cuscino scomparve e sentivo un corpo, un calore, sentivo che le mie braccia stessero abbracciando qualcosa di concreto, qualcosa di vero.

Alzai il viso e lo vidi, Jason, non poteva essere.

Lo strinsi forte, per ripagare tutto quell'anno in cui non c'era stato.

Mi alzò il viso e con il pollice mi asciugò le lacrime

'Dove sei stato? Avevo bisogno di te!' dissi con un filo di voce

'Oh piccola Chanellina, sono sempre stato qui con te e ci sarò sempre, portami nel tuo cuore ti prego' sorrise e dopo un po' ritrovai il cuscino e non più un corpo

Mi risvegliai urlando'Jason' e vidi mia madre seduta sul mio letto che mi guardava sorridente, lei sfoggiava sempre il suo miglior sorriso, lei c'era sempre per me.

la abbracciai forte e comincia a piangere, poi respirai tutto il suo profumo, quel buon profumo di mamma

quel profumo che ricordi,

quel profumo che volevi indossare quando eri bambina per sembrare la mamma

quel profumo che mi faceva sentire protetta.

Mi accarezza i capelli e mi parla all'orecchio con voce tranquilla

'Hai sognato dinuovo Jason vero?'

Annui soltanto, non avevo forza, ne voglia di parlare

'Piccola non preoccuparti, lui c'è, sempre lo custodisci nel tuo cuore, non provare a dimenticarlo sarebbe solo uno sbaglio. Devi mantenere vivo il suo ricordo, quindi non farti pesare gli anni, soprattutto domani, vabbene?' mi allontanò il viso dalla sua spalla e lo prese fra le sue mani che io strinsi.

'Vabbene mamma, ci proverò' sorrisi e endai a sciacquarmi la faccia.

Mi guardai allo specchio e quella bambina che tanto mi mancava non c'era più stava dando spazio ad una ragazza, sono magra ma non così tanto dato che le forme le ho,

il mio seno si è sviluppato,

più mi guardavo, più mi sentivo diversa.

'chanel, chanel, vieni a giocare con noi?'

'Arrivo, arrivo' risposi urlando 'a cosa giochiamo?' continuai una volta arrivata

'Principessa e principi'

'Chi è la principessa?' chiesi ansiosa

'Tu sei la mia principessa, e io sono il tuo principe mentre Luke è il nostro cavaliere' mi sorrise e si inginocchiò

'Principessa, vuole ballare?' mi prese la mano

 

Come vi sembra? E' solo l'inizio, ma vi piace?

Vi prego, cagatemi çç

Un bacio, Francesca.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Principessa vuole ballare?' mi prese la mano.

Sentii un sotteticare sulle mie guance mi accorsi di aver ricominciato a piangere, dovevo smetterla di farmi del male con i flash back.

Era solo autolesionismo, mi sentivo vuota come se qualcosa stesse cercando di buttarmi giù e ci stava riuscendo completamente.

Mi sentivo debole, c'è l'avevo con il mondo,

c'è l'avevo con chi guidava quella macchina quel giorno,

avevano portato via da me Jason, e questo non riuscivo ad accettarlo.

Sciacquai la faccia come per scacciare via da me tutto il dolore che avevo,

ma riuscii solo a togliere le lacrime.

Andai in cucina e mi stesi sul divano chiusi gli occhi e sorrisi istintivamente,

sentii qualcuno sedersi sul divano, si avvicinò a me e cominciò a farmi il solletico.

Risi come non avevo mai riso, aprii gli occhi ed era Luke,

labbra rosso sangue,chioma di un nero carbone e due occhi azzurri che riuscivano ad incantare chiunque.

Mi divincolai dalla sua presa e cominciai a ritorcere il solletico a mio favore,

la risata di mio fratello mi metteva sempre di buon umore mi faceva sentire viva, per questo non riuscivo ad immaginarmi senza di lui.

'Ti prego smettila sai che non smetto più di ridere' mi disse con il fiatone

'Appunto, hai voluto la guerra' risposi ridendo

Passò un po' prima che smettemmo, finchè non ci accasciammo sul divano sfiniti.

La porta di casa si aprì e vidi mio padre tornare da lavoro, andare da mia madre abbracciandola da dietro.

Mi accovacciai sul divano per vedere meglio cosa facessero.

Tiene nascosti dei fiori dietro la schiena e glieli porge, la mamma li annusa e lo bacia.

Nonostante la loro età il romanticismo è sempre vivo, e penso.

“Vorrei trovare anche io qualcuno che si prenda cura di me, che mi ami come nessuno possa amare, che per lui sia l'unica e che non abbia occhi per nessun'altra”

Papà si girò e vide come li fissavo ad occhi sognanti e scoppiò a ridere, la mamma lo seguì e dopo un po' io feci lo stesso.

'Hei perchè ridete?' chiese Luke incuriosito

'Dovevi vedere la faccia che aveva tua sorella mentre guardava me e tua madre' rispose mio padre ridendo.

Mia madre con quella sua vocina interruppe dicendo 'Luke, Nathe potreste aiutarmi a prendere delle cose in cantina?'

Annuirono in coro e mi lasciarono sola a guardare la televisione,

nonostante la mia età guardavo ancora i cartoni ma il mio preferito? Spongebob, a guardarlo ridevo come una cretina.

Era ora di cena mia madre, Luke e mio padre si scambiavano sorrisetti e non ne conoscevo il motivo, li ignorai e continuai a cenare.

Dopo aver finito corro in camera mia e ammiro le foto che ho sulla mia parete, amo la fotografia e tutto ciò che la riguarda, scatto foto così all'improvviso e do vita ad un capolavoro.

Trovo una foto di me, Luke e Jason da bambini la prendo e la stringo a me per poi addormentarmi con un sorriso enorme.

La mattina seguente mi risvegliai con delle voci.

'Dai no, si sta svegliando.. zitti zitti' disse qualcuno a bassa voce.

Strizzai gli occhi e vidi la mia famiglia circondare il mio letto con una torta enorme con su scritto

Buon 18esimo compleanno.

Giusto, oggi era il mio compleanno e io nemmeno lo ricordavo, ecco i misteriosi sorrisetti.

Sorrisi sorpresa e spensi le candeline per poi farmi assalire dai baci della mia famiglia.

Mia madre fece un occhiolino a Luke e poi trascinò mio padre via dalla camera dopo avermi baciato la testa.

'Allora sei pronta per affrontare questi 18 anni?' mi chiese sorridendomi.

'Hei Luke io sono nata pronta' risposi spingendolo via dal mio letto.

Mi preparai e scesi giù per fare colazione quando vidi entrare Caitlin dalla porta sorridente,

le corsi incontro e ci abbracciammo forte.

'Auguri tesoro' mi disse porgendomi una busta.

'Grazie mille, ma non dovevi' risposi.

'Si che dovevo, sei la mia migliore amica no?' rise.

Apri quella scatola e vidi la macchina fotografica dei miei sogni, una Nikon professionale,

la vidi l'altro giorno in vetrina e rimasi a fissarla per un po', Caitlin mi avrà visto.

Sorrisi e l'abbracciai forte fino a farle mancare l'aria, era il regalo più bello che io potessi ricevere.

'Oddio Cait è stupenda grazie mille, è il regalo più bello del mondo' esclamai abbracciandola.

I miei si avvicinarono a me con una busta fra le mani

'Non è finita qui..' disse mio padre sorridendo per poi girarsi verso mia madre.

Che fece per venire verso di me e mi diede quella busta bianca, credevo si fossero messi d'accordo per darmi dei soldi e non lo avrei accettato.. ma invece..

ci trovai un biglietto per il Canada,

mi sembrava di aver toccato il cielo con un dito, di essere sulla cima dell'Everest e aver dichiarato vittoria.

Strinsi forte i miei genitori

'Non potrò mai ringraziarvi' dissi stringendo a me quella busta.

Mio padre mi abbracciò e mi baciò la testa 'non preoccuparti lo meriti' mi rispose sorridendo.

Vidi Luke nascosto dietro il pilastro e gli andai vicino

'Hei tu' rimasi un secondo seria ma poi scoppiai a ridere 'non posso essere seria lo sai, grazie tante davvero' mi fiondai fra le sue braccia che per me erano sempre aperte.

Caitlin mi tirò per il braccio e mi portò su in camera

'Forza prepariamo le valigie' esclamò aprendo il mio armadio

'Prepariamo?' chiesi sorpresa.

'Si chanel, vengo anche io e dobbiamo sbrigarci il volo è previsto per le 23:00' rise.

Togliemmo tutti i miei vestiti dall'armadio e li gettammo nelle valigie, finite di prepararle le scendemmo al piano di sotto.

Io e Caitlin ci vestimmo e prima di salutare la nostra cara Londra andammo in centro a fare un giro per rivedere ancora una volta quel cielo nuvoloso e quella nostalgia che trasmetteva.

Ore 22:30 io e Caitlin e la mia famiglia ci stavamo dirigendo in aeroporto, arrivati aspettammo ancora un po' prima che annunciassero l'arrivo dell'aereo.

Mio padre stringeva mia madre fra le sue braccia possenti, mentre lei aveva una mano sul petto.

I miei occhi cercavano quelli di mio fratello e non appena li trovai lui corse verso di me e mi abbracciò, piansi, volevo portarlo con me, non volevo lasciarlo andare.

Nonostante le litigate e tutto quello che succede fra fratelli o sorelle lui per me era il mio fratellone e non lo avrei cambiato per nessuna ragione al mondo.

Ci staccammo e mi asciugò le lacrime con il pollice

'Forza, fa presto se no perderai il volo' mi sorrise per poi tornare dai miei genitori.

'Dai chan, andiamo' disse Caitlin prendendomi la mano.

Lasciammo le valigie agli addetti e salimmo in aereo e cercammo due posti, ne trovammo ma non erano vicini.

Caitlin si sedette accanto ad un signore molto chiaro di pelle e aveva una barba molto folta, mi scappò una risata.

Io trovai posto accanto ad un ragazzo biondo, dai capelli perfetti, aveva un profumo stupendo.

Mi soffermai un po' a guardarlo, sembrava un angelo aveva delle cuffie viola e il computer portatile poggiato sulle gambe, stava sicuramente ascoltando musica.

Feci per mettermi le cuffie quando lui cominciò a canticchiare sotto voce

'Girl i’ve been fooled by your smile
I was mistaken by the way you love me
we let it straight for a while, yeah'

Quella voce mi aveva folgorato il cuore, mi era entrata dentro e mi aveva trapassato l'anima, sorrisi d'istinto e lui se ne accorse, si girò mi fissò e ricambiò il mio sorriso.

Allungò la mano verso di me dicendomi ' piacere Justin'

strinsi la sua mano e sentì un brivido salirmi dalla schiena 'piacere mio Chanel, canti davvero molto bene'

arrossì, non credevo potesse arrossire un tipo così

'ti ringrazio' mi rispose grattandosi la testa.

L'aereo decollò e io istintivamente presi la mano di Justin e la strinsi, senti le sue dita intersecarsi alle mie e io arrossì di colpo e guardai le nostre mani, dopo tolsi la mia mano.

'Oddio scusami..' risposi calando la testa.

Scoppiò a ridere, quella risata era musica per le mie orecchie, non ne conoscevo nemmeno il motivo.

Lo guardai e lo seguii nella risata.

'Allora Chanel come mai verso il Canada?' mi chiese guardandomi negli occhi.

Aveva degli occhi che mi intrigavano, un mix fra il nocciola e il caramello.

'I miei genitori mi hanno regalato un viaggio per il mio 18esimo compleanno e dato che amo il Canada, eccomi qui' risposi sorridente 'tu invece?' continuai.

'Sto tornando a casa dalla mia famiglia' mi sorrise

Si rimise le cuffie mentre io continuai ad osservarlo come se fosse la cosa più bella che i miei occhi potessero vedere, si accorse del mio sguardo e ritolse le cuffie.

Diventai bordeaux e mi girai dall'altra parte.

'Chanel? Vuoi una cuffia per ascoltare la musica con me?' mi chiese sfoggiando il suo sorriso.

Annuì e presi una cuffia.

Mise play e ripartì la canzone che prima lui canticchiava, rimasi impressionata e lo guardai.

'Sei tu che canti?' chiesi incuriosita

'Si sono io' mi rispose

'Oddio che meraviglia' esclamai senza essermene accorta.

Mi lasciai cullare dalla sua voce e chiusi gli occhi e nel giro di pochi minuti mi addormentai cullata da quella voce meravigliosa.

 

 

Lo so, lo so, non ditemelo vi prego.

Fa schifo... Mi rifarò nel prossimo capitolo, ma spero che almeno anche se fa schifo vi piaccia.

Un bacio.

Francesca.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Mi risvegliai con il suono di una voce che mi chiamava.
'Chanel, chanel, su sveglia'
aprii gli occhi e mi accorsi di avere la testa poggiata sulla spalla di Justin, arrossii di colpo e guardandomi le mani dissi
'Oddio scusami non me ne ero acc..' non riuscii a finire la frase che lui mi fermò prendendomi le mani
'Hei, non c'è problema adoro quando le ragazze belle si addormentano sulla mia spalla' si avvicinò al mio orecchio e sussurrando disse 'sembravi un angelo, ti ho lasciato qualcosa nello zaino'. 
Si alzò ed andò via sorridendomi insieme all'uomo che era seduto accanto a Caitlin, che appena vide il mio sguardo rivolto verso di lui e non scollarsi si precipitò verso di me.
'Hei Chan, sveglia dobbiamo scendere siamo arrivate' disse ridacchiando.
'Oh, si dai sbrighiamoci' risposi incoraggiandola.
Presi il mio zaino e scesi dall'aereo, cercai tra la folla gli occhi di Justin ma non li trovai.
Mi diressi spedita verso il portabagagli, vidi la mia valigia e mi precipitai a prenderla, era incastrata, feci più forza; la tirai a me e finì su una persona.
Girai il mio viso per vedere chi fosse stato così stupido da mettersi dietro di me e incontrai quegli occhi che cercavo prima, fissi su di me, sentivo il suo respiro e il suo profumo mischiarsi con il mio.
Mi aiutò ad alzarmi e io rimasi impalata con la testa calata
'Scusami, non ti avevo visto' uscì dalla mia bocca
Si avvicinò allargando le braccia e mi ci strinse dentro, istintivamente respirai profondamente sulla sua pelle e lo strinsi forte, mi baciò la testa e disse 'hey non fa nulla, sono stato io a mettermi dietro'
Mi sciolsi dal suo abbraccio e lo vidi andare via, rimasi dinuovo imbambolata guardandolo da lontano.
Caitlin scoppiò a ridere e il mio sguardo si rivolse verso di lei.
'Sveglia su, che dobbiamo essere all'hotel alle 10,00 in punto'
Mi limitai a sorriderle, presi la valigia e ci recammo all'hotel all'orario stabilito.
Ci precipitammo in camera e presi velocemente lo zaino, lo aprii e ci vidi un foglio con un ipod.
Aprii la lettera
'Cara Chanel,
ti scrivo mentre dormi, sembri quasi un angelo, sembri ma siamo sicuri tu non lo sia? Io alloggerò per una notte all'hotel Deals, ma poi tornerò a casa di mia madre. E' stato bello osservarti mentre dormivi. Ah si, ti ho regalato il mio ipod ho sopra tutte le mie canzoni, quelle che canto io, spero di rivederti'
Justin Bieber.
Strinsi a me quella specie di lettera come se fosse il gioiello più bello da custodire, Caitlin vide ciò che stavo facendo e scoppiò in una grande risata.
'Avresti dovuto vedere la tua faccia, cosa c'è Chanellina? Amore a prima vista?' scoppiò nuovamente a ridere.
Mi precipitai verso di lei facendole il solletico.
'Rimangia quello che hai appena detto' dissi decisa
'Giammai' rispose
'Dai Cait' dissi facendo il broncio
Prese il fogliettino e lo lesse con un tono molto ironico, cercai di toglierle quel pezzo di carta dalle mani, ma invano.
'alloggerò all'hotel Deals' lesse 
'Hey ma noi alloggiamo all'hotel Deals' disse spalancando gli occhi.
Le tolsi il foglio dalle mani e lo rilessi velocemente, sorrisi e lei mi diede uno spintone.
Sistemammo i nostri vestiti, presi la nikon e me la misi al collo.
Caitlin rimase in camera a riposare mentre io ne approfittai per visitare la città e 
fotografare le meraviglie in essa contenute.
Cominciai a fotografare ogni cosa, anche le cose più bizzarre riuscivo a trasformarle in veri capolavori, mentre ero assorta  dalle meraviglie che quella città aveva da offrirmi, caddi per la seconda volta su una persona a me sconosciuta.
Mi girai, e mi ritrovai vicinissima al suo volto, di nuovo quel profumo,
quegli occhi e quelle labbra
di nuovo Justin..
Rimasi imbambolata dal suo sguardo, 
i suoi occhi color miele riuscivano a fulminare i miei azzurri.
Ci guardavamo negli occhi e ci lanciavamo sorrisi mentre eravamo a terra,
'Allora siamo destinati ad incontrarci così? ' mi chiese ridendo e porgendomi la sua mano per alzarmi.
La strinsi e mi alzai.
'A quanto pare' risposi ridendo.
'Hai letto il biglettino' mi chiese con un sorriso a 360 denti.
Era il sorriso più bello che avessi potuto vedere, 
emanava un non so che di felicità.
'Si, anche io alloggio nell'hotel Deals' risposi sorridente come non mai alla vista di quel sorriso.
Spalancò gli occhi e si avvicinò prendendomi le mani.
'Sul serio?' mi chiese con gli occhi lucidi, mi ci immergevo dentro.
Annuì con la testa diventando rossa.
'Allora spero di rivederti' rispose, si avvicinò e mi stampò un bacio sulla guancia e dopo andò via rimanendo di sé solo la sua scia di profumo.
Rimasi li, ferma al centro mentre la gente mi urtava, ma io ero in una dimensione parallela,
mi toccai la guancia e sorrisi.
Dopo ripresi il mio 'lavoro da fotografa' fin che non si fece l'ora di cena previsto dall'albergo.
Posai la nikon in camera e raggiunsi la sala dove avremmo dovuto mangiare, cercai Caitlin 
con lo sguardo e lei mi fece cenno con la mano.
La raggiunsi al tavolo e la salutai.
'Allora nuova capolavori in vista?' mi chiese divertita.
'Si tutti compresi...' risposi senza nemmeno accorgermi
'Compresi chi? Non dirmi che l'hai rincontrato?' mi chiese ridendo
'Nononono' mi affrettai a dire.
Caitlin scoppiò in una risata che fece girare tutti verso il nostro tavolo.
Mangiammo nel silenzio più totale e subito dopo portai Cait con me in giro per la città per condividere anche con lei quel posto che mi stava offrendo tutto quello che si volesse dalla vita.
Notammo che per tutto il tragitto tre ragazzi ci seguivano, cominciammo ad affrettare il passo,
fino a correre, loro cominciarono a correrci dietro urlando
'Fermatemi' 
Ci raggiunsero e con forza ci portarono in un vicoletto, 
urlammo più che potemmo, ma un ragazzo tappò la bocca a Caitlin con la mano.
Lei gli morse la mano e scappò mentre io rimasi tremante davanti davanti la loro presenza.
Uno dei tre si avvicinò a me e io cominciai ad urlare ancora più forte dell' urlo precedente,
si avvicinò ancora di più a me, chiusi gli occhi fino a sentire un rumore, riaprii gli occhi e vidi tutti e tre i ragazzi per terra, mi girai e vidi Justin che mi venne incontro e mi strinse forte a se baciandomi la testa, piansi senza nemmeno accorgermene.
'E' tutto ok Chanel, vieni con me ti porto a casa di mia madre, li sarai al sicuro'
Mi lasciai cullare dal suo abbraccio.
Arrivammo fuori casa sua, suonò al campanello e davanti a noi comparve una giovane donna dagli occhi azzurro cielo, un sorriso identico a quello di Justin e uno strascico di capelli castani.
Mi sorrise e abbracciò forte Justin.
'Mamma lei è Chanel, te ne ho parlato, per questa notte può rimanere qui abbiamo avuto un piccolo contrattempo' le chiese con gli occhi lucidi.
Io lo guardai spalancando gli occhi e Pattie sorrise
'Certamente, piacere io sono Pattie la mamma di Justin' disse mentre mi abbracciò, ricambiai ed entrammo dentro.
Justin mi guidò in salotto dove sul divano c'era già una persona seduta, ma il suo volto era a me sconosciuto poiché era di spalle.
'Ah Chanel, in città si è fermato mio cugino, vieni a conoscerlo'
Gli andai vicino per porgergli la mano, ma quando alzò il viso vidi qualcuno che già conoscevo.
'Tu..?' chiesi con le lacrime agli occhi.


Cosa sarà successo?

Dovete aspettare il 4 capitolo belli u.u

Lo so che vi ho fatto aspettare ma ero partita çç

e so che non è un gran che mi rifaccio nel prossimo.

Baci.

-Francesca

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


'C-chanel?' rispose balbettando.

Mi sedetti sulla poltrona più vicina a me e lasciai che le lacrime rigassero il mio volto, Justin rimase shockato al vedere quella scena, non riusciva a capire nulla.

'Già vi conoscete?..' chiese perplesso.

Ma non ricevette nessuna risposta da entrambi.

Io decisi di fare la prima mossa, mi sentivo tradita, sporca..

'Nono, mi ha ricordato un mio amico' asciugai le lacrime con la manica della felpa poi mi avvicinai a lui e gli porsi la mano 'piacere io sono Chanel' dissi fingendo un sorriso.

'Piacere mio Jason' rispose freddo.

'Justin grazie dell'invito ma torno all'albergo per vedere come sta Caitlin che è scappata, ci si sente in giro. Piacere di averti conosciuto Jason' finsi un sorriso e lasciai che la porta si chiudesse dietro di me.

Sfregai con una certa forza le mani sul mio avrambraccio per cercare di ricevere calore ma non riuscivo a riceverlo, ad un tratto due forti braccia mi cinsero la vita, chiusi gli occhi istintivamente e sentii quel profumo invadermi le narici, mi era penetrato dentro.

Il mio cuore cominciò ad accelelare il battito senza che nessuno glielo chiedesse..

Percepivo il suo tocco delicato, le sue mani muoversi sulle mie per riscaldarle, sorrisi istintivamente.

'Cosa ci fai qui?' chiesi

'Non potevo lasciarti andare da sola dopo quello che è successo' rispose deciso

'Ma..' non potei finire la frase.

'Non voglio sentire nessun ma, okay?'

Annuì e mi riaccompagnò nella mia camera dal'albergo

'Notte Justin..'

'Notte Chanel'

Chiusi la porta e lasciai scivolare la schiena lungo la porta, avvicinai le gambe al petto e le strinsi,

misi la testa fra le gambe e cominciai a dondolare singhiozzando.

'Chanel sei tuu?' urlò Caitlin che appena mi vide a terra, si accovacciò verso di me prendendomi il viso.

'Cosa succede Chan?' mi chiese puntandomi i suoi occhi addosso.

Non mi pronunciai e mi fiondai fra le sue braccia che per me erano sempre aperte, mi accarezzò i capelli e comiciò a dirmi

'Qualunque sia la causa del tuo pianto, io sarò sempre qui per te lo sai, l'ho promesso da quando ci siamo incontrate da bambine al parco tramite il gioco 'principesse e cavalieri' l'ho promesso Chan, nessuno e nessuna cosa merita le due dolci lacrime, non posso vederti così' disse sciogliendo quell'abbraccio.

Asciugai le lacrime con la manica della felpa e mi sedetti sul letto tenendo il capo basso.

'Ho rivisto Jason' dissi tutto d'un fiato

'Cosa? Puoi ripetere?' mi chiese sgranando gli occhi

'Hai sentito bene Cait, era a casa di Justin' risposi lasciando cadere una lacrima che subito asciugai.

'Casa di Justin, cosa ci faceva lui? Aspetta.. cosa ci facevi tu a casa di Justin?' chiese ridendo.

La guardai in cagnesco.

'Non è il momento di fare la curiosona, tu sei riuscita a scappare mentre io no, sono rimasta li ad urlare in preda al panico sperando in un aiuto divino quando è arrivato Justin e mi ha portato a casa sua, tutto qui' dissi cadendo all'indietro.

'Tutto qui? Sei andata a casa di Justin, e dici solo tutto qui?' disse alzando il tono della sua voce.

'Cait non sono dell'umore giusto, faccio una doccia e poi dormo okay?' dissi dirigendomi verso il bagno.

Lei annuì e io mi chiusi in bagno, mi scrollai i vestiti da dosso come se ingombrassero una parte di me, mi infilai sotto la doccia e lasciai che la doccia percorresse ogni centimetro del mio corpo, che accarezzasse la mia pelle, guardavo le gocce scendermi facevano a gara a scorrere giù, scrutavano ogni centimetro del mio corpo e mi guardavo, mi accorgevo di non essere più la ragazzina che conobbe Caitlin e Jason al gioco di principesse e cavalieri.. Guardavo il mio corpo e immaginavo se quei ragazzi avrebbero potuto farmi del male, scossi la testa per far uscire quei pensieri fuori dalla mia testa, rimasi qualche altro minuto sotto la doccia dopo di che uscii mettendomi un'asciuga mano per coprirmi, strizzai i capelli e andai in camera.

'Caitlin hai il phone? Io l'ho dimenticato' chiesi alzando un po' la voce.

Non ricevetti risposta ma sentii parlare così andai accanto a lei ma mi accorsi che non era sola ma c'era anche Jason.

Rimasi impalata li, sgranai gli occhi e poi mi chiusi di nuovo in bagno.

Lui mi corse dietro prendendomi per un polso, io rimasi di spalle e mi divincolai dalla sua presa, mi chiusi in bagno e mi vestii dopo di che uscii e lui era ancora li, sul letto con il capo basso.

Mi sedetti sul letto e feci per mettermi sotto le coperte quando lui cominciò a sussurrare qualcosa di incomprensibile.

'Ops, ho dimenticato l'acqua, vado a comprarne un po' nemmeno il tempo di dirle di rimanere che già era schizzata fuori dalla stanza.

Jason si girò guardandomi, i suoi occhi gianti mi ghiacciarono completamente, erano lucidi stava per piangere.

'No Jason non piangere ti prego, so che le mie parole non sono d'aiuto, ma non piangere io non le merito' dissi.

' Le tue parole per me sono importanti non sai quanto, solo che ti volevo mia, io ti amo' rispose lui guardandomi con gli occhi rossi per aver pianto.

Scossi il capo, basta flashback ora lui era qui, in carne ed ossa.

Tante notti passate a piangere per la sua assenza, per averlo maltrattato, per non averlo corrisposto, tanto notti ad addossarmi la colpa di tutto ciò, invano. Lui era qui.. era VIVO!

'Chan..' mi guardò ancora e poi si avvicinò a me allungando la mano.

Guardavo ogni suo movimento, gli presi la mano e la toccai, spalancai gli occhi e la portai al mio petto, lui riuscì a capirmi.

'Lo senti? Io ti credevo morto Jason, invece sei vivo, tu sei VIV..' non riuscì a finire che lui si gettò su di me abbracciandomi forte, scoppiai in un pianto isterico senza rendermene conto, quanto avevo sognato un suo abbraccio, il suo solito profumo, la sua solita presa delicata, i suoi occhi gianti.

I suoi capelli neri che stonavano con gli occhi chiari dicevano tutti, ma io amavo i suoi capelli scuri mi ricordavano mio fratello, ma era bellissimo.

Passò una mano sui miei capelli.

'Chanel, i capelli!' si affrettò a dire staccandosi dall'abbraccio.

Era la prima volta che scioglievo le mie trecce bionde davanti a lui, la prima volta che avessi sciolto i miei capelli dorati che nessuno aveva mai visto sciolti.

Sorrisi e mi diressi verso lo specchio per rilegarli con delle trecce.

Rimasi ferma davanti lo specchio a guardare il suo riflesso, non sembrava vero.

Mi girai e mi gettai su di lui abbracciandolo, mentre lo abbracciavo con le dita mi accertavo che ci fosse, fosse reale, che non fosse di nuovo la mia immaginazione, che non scomparissi ancora..

Mi prese il volto fra le mani e disse 'sono qui Chan, sono qui per restare e ora che ti ho trovata non ti mollo dinuovo!' mentre disse queste parole vidi una lacrima, il piccolo duro aveva ceduto ancora.

Lo guardai dritto negli occhi, più lo guardavo più non mi staccavo dal suo sguardo, più lo guardavo più era diverso, i suoi occhi erano un velo di tristezza prima, ora erano più chiari da bambino cambiava sempre colore di occhi a seconda del suo umore, almeno questo non era cambiato.

Mi scostai da lui e mi misi sull'uscio della porta.

'Sembra una scena di un film, ma non siamo in un film Jason perchè mi hai mentito?' chiesi cercando di dimostrarmi distaccata nei suoi confronti ma non volevo esserlo volevo gettarmi ancora fra le sue braccia in preda al panico e stringerlo fin che potevo.

Si diresse verso di me.

'Ho cercato di dimenticarti, ho cercato di soffocare i miei sentimenti ma non facevo altro che pensare al tuo sorriso, alla tua risata bizzarra, alle tue guance rosee, ai tuoi ricci, alla tua pelle candida e ai tuoi occhi, non potevo dimenticarti e non sai quanto mi sei mancata Chanel, non riusciresti nemmeno ad immaginarlo.' disse abbassando il capo.

Mi avvicinai a lui e lo strinsi, non me ne resi conto fu un azione spontanea.

'Mi perdonerai mai Chanellina?' disse lui con un tono dolce.

“Chanellina, chanellina, era solito chiamarmi così quando litigavamo e voleva far pace e ci riusciva sempre.”

Scoppiai a piangere e lui mi strinse ancora di più.

'Ho dimenticato già tutto, basta che tu ora rimanga non voglio perderti..' sussurrai al suo petto, il suo cuore cominciò a battere più forte sembrava volesse uscire.

Ci raccontammo tutto fin quando non ci addormentammo l'uno accanto all'altra.

Il mattino dopo mi svegliai sentendo bussare alla porta, notai Jason ancora dormiente e sussurrai a bassa voce un 'Avanti'.

Credevo fosse Caitlin ma trovai Justin accanto a letto che alla mia vista sorrise ma poi si girò notò Jason e scurì in volto.

Si affrettò a raggiungere la porta ma lo fermai trascinandolo violentemente sul letto facendo svegliare Jason, che alla vista di Justin sobbalzò.

'Justin non è come sembra, possiamo spiegarti' disse lui.

'Sono curioso di sapere quale sia la vostra 'scusa' rispose lui freddo.

Gli raccontammo la nostra storia, il nostro passato e più andavamo nei dettagli più Justin scioglieva la sua freddezza, più ci ascoltava interessato e annuiva, sembrava avesse un piano.

Se si, quale?

 

Beh inanzi tutto mi scusa per il ritardo ma è cominciata la scuola e ho avuto casini vari.

Spero vi piaccia, recensite un bacione.

-Francesca

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Passò una settimana e io e Jason sembrava non ci fossimo mai allontanati, scherzavamo, usciavamo e ridevamo come pazzi. Eravamo al parco quando vedemmo Justin correrci incontro sorridente, appena lo vidi sorrisi istintivamente e mi alzai per salutarlo e lui si affrettò ad abbracciarmi e io lasciai che le sue braccia circondassero il mio corpo, un brivido sali su per la spina dorsale fino a farmi piegare la testa, Justin a quella mia mossa sfoggiò il suo sorriso più bello e mi bastava vederlo per migliorarmi la giornata.

'Su tesoro vieni, non aver paura' disse Justin.

Il mio volto assunse un'espressione interrogativa.

Ma ebbi le mie risposte dopo di che una ragazza dal viso dolce raggiunse Justin prendendogli la mano, lei era bella, forse pure troppo.

Occhi scuri, capelli scuri e un sorriso incantevole.

Scurì in volto e guardai il cielo, vidi un uccello volare e chiusi gli occhi, desiderai di essere come lui, spiccare il volo e essere libera da ogni piensiero, da ogni sentimento e dolore.. ma non mi fu possibile..

Riportai lo sguardo su quella ragazza che mi allungò la mano e disse

'Piacere Selena'

'Piacere mio, Chanel' risposi fingendo un sorriso

'Scusatemi ma ora devo lasciarvi, ho dimenticato che avevo un appuntamento con Caitlin e se non mi muovo faccio anche tardi' continuai.

Salutai Jason e sorrisi a Selena e mi avviai all'albergo salutando con un cenno Justin.

Mentre camminavo ripensavo alle mani di Justin e Selena unite, ripensavo al volto di Justin e come la guardava, poi ripensai al nome di lei e lo ripeteii fino ad accorgermi che quella non era una Selena qualunque ma era Selena Gomez, cantante e attrice.

Ma cosa ci faceva con Justin?

Non mi soffermai e andai nella mia camera, misi la chiave ma prima di aprire girai lo sguardo sulla porta della camera di Justin, accennai un sorriso e entrai in camera chiudendo la porta alle mie spalle.

'Chan sei tu?' chiese Caitlin.

Le andai vicino e l'abbracciai senza motivo, lei rise e fra una risata e l'altra 'era da tanto che non mi abbracciavi così' disse sorridendomi.

Ricambiai il suo dolce sorriso, era sempre così dolce con me, era davvero l'amica perfetta che lo si capisce appena la si vede anche da lontano.

'Cait.. senti credo che Justin sia fidanzato..' dissi abbassando il viso

Lei sobbalzò e mi guardò

'Che cosa?' chiese alzando il tono di voce.

'Hai sentito bene, Justin è fidanzato e lei è bellissima ma non è una qualunque è Selena Gomez..' continuai scurendo il volto e sentendo prodursi lacrime nei miei occhi.

Mi alzò il viso e mi guardò dritto negli occhi

'Chan, tu lo ami? Chan ti sei innamorata di Justin..? Ti prego dimmi di no, ti prego dimmelo!' continuava a ripetermi.

Mi limitai ad abbassare la testa senza risponderle, infondo lei aveva ragione me ne ero innamorata inconsapevole del fatto che fosse fidanzato o meno, inconsapevole del fatto che l'amore è una pazzia, inconsapevole che lui non si sarebbe mai innamorato di una come me.. proprio perchè ero io.

'Tu lotterai, per il vero amore si lotta, ma se non vuoi lottare lascia tutto e dimenticalo. Ma sappi che per ottenere qualcosa che veramente vuoi devi fare qualcosa che non hai mai fatto.' disse decisa lasciandomi sola con i miei pensieri.

Lasciai che il mio corpo cadesse ai piedi del letto e portai le gambe al petto stringendole come quando ero bambina, e ripercossi tutto il tragitto fatto con Justin,
da quando lo conobbi a quel giorno e non era molto distante,
continuavo a chiedere come avessi fatto ad innamorarmi se era quella la parola giusta,
l'amore per me era sempre stata e lo è tutt'ora una cosa seria, pure troppo,
che va presa alla leggera, non lo si deve forzare, viene da se, piano piano.

E io mi ero innamorata di lui così? Con un solo sguardo,

con un solo sorriso,

udendo la sua voce,

guardando i suoi gesti,

i suoi occhi,

ma soprattutto guardando il suo cuore.

Non lo conoscevo a fondo come lo potevano conoscere gli altri ma era una persona buona e nobile di animo.

Spostai lo sguardo verso la finestra che affacciava sulla strada e vidi una coppia anziana che si scambiava dolci coccole,
sorrisi e mi abbracciai da sola, presi la nikon e scesi giù intenta a scattargli qualche foto senza accorgersene.

Feci la prima foto e fortunatamente non si accorsero della mia presenza ma alla terza foto..

'Hey signorina' esclamò il vecchietto facendomi cenno di andargli vicino

'Per quale motivo ci stai fotografando?' mi chiese con quella voce anziana che ricordava tanto mio nonno.

'Perchè amo il vostro modo di trasmettervi amore, non si trovano più persone come voi ora, non si trova più la voglia di amare..' dopo l'ultima frase calai il capo.

I due anziani si guardarono e sorrisero

'Ascolta me' disse la vecchietta 'quando un ragazzo si innamorerà di te sarà molto fortunato, credi a me, hai voglia di amare e i tuoi occhi sono pieni d'amore, corri dietro chi ami, lotta per lui.
E tienilo stretto e digli che è fortunato ad averti' concluse sorridendomi.

Continuai a camminare assorta fra le parole di quella vecchietta e continuai a guardare le loro fote e sorrisi.

Mi scontrai con qualcuno ma stavolta non guardai nemmeno chi fosse e davvero non mi importava ma mi fermò

'Chanel, hey'..

Era Jason, sorrisi e l'abbracciai, mi sentii protetta era quella che cercavo in quel momento, ero fragile e volevo essere protetta, non volevo essere vulnerabile.

Passai la giornata con Jason e sembrò ritornare indietro nel tempo, era come la prima volta, ma sempre un'esperienza nuova con lui.

'Ti va se mangiamo al Mc'Donalds?' mi chiese grattandosi la pancia

'Scherzi? Sai che mi piace da morire, e non fare il solito mangione mi raccomando' risposi trattenendo una risata.

Mi guardò in cagnesco e io scoppiai a ridere e lui mi seguì.

Entrammo e ci sedemmo al primo tavolo e aspettammo qualcuno che venisse per servirci e nel frattempo guardai fuori e vidi Justin e Selena, un tonfo al cuore..
spostai lo sguardo sul menù e Jason se ne accorse e calò il viso.

'Justin quella tua amica Chanel è proprio bella' affermò Selena.

'Lo so, è bellissima' rispose Justin sorridendo come non mai.

'Cosa succede amore?' chiese lei perplessa

'Cosa dovrebbe succedere? Ho detto qualcosa che non va?' chiese ancora Justin.

'No, è che hai sorriso come non mai.. Non te ne sei reso conto?' ribattè Selena.

'A dire il vero no, ma non pensarci' le baciò la fronte e la trascinò nel Mc'Donalds.

Il camerieri si degnò di chiedere cosa avessimo voluto per cena

'Io prendo un Mc'Bacon' disse leccandosi le labbra Jason.

'Io invece opto per un Mc'Chicken' risposi sorridendo.

'Arrivano subito' affermò infine il cameriere.

'Perchè opti? Hai sempre preso il Mc'Chicken' chiese Jason alzando il sopracciglio

'Volevo essere educata a tuo confronto' risposi facendogli una linguaccia.

Prese la bottiglia e fece finta di buttarmi un po' d'acqua sulla faccia e a quella sua mossa mi nascosi sotto il tavola, provocando in lui una risata rumorosa da far precipitare gli occhi di tutti su di noi e da attirare Justin e Selena al nostro tavolo.

'Jason, amico, mangi da solo?' chiese Justin.

'No, sto con Chanel' rispose fra le risate.

'Ma dov'è? Non la vedo!' Chiese Justin.

'Eccomi' urlai da sotto il tavolo per poi uscire.

'Che ci facevi li?' chiese Justin.

Queste domande mi stavano facendo venire il mal di testa.

'Ho tentato di buttarle un po' d'acqua sulla faccia ma lei si è nascosta' rispose al posto mio ridendo come un idiota.

'Grazie Jason, sei davvero un tesoro' risposi fingendo un sorriso.

'Justin posso parlarti?'

'Certo'

Justin e Jason si allontanarono e io ebbi modo di conoscere Selena, era una ragazza davvero dolcissima e davvero divertente mi ero sbagliata sul suo conto, lei è fatta proprio per Justin.

'Justin sono ancora innamorato di lei.'

'Non ti va proprio di levartela dalla testa no?' chiese Justin deciso stringendo i pugni.

'No Justin e dovresti capirmi nemmeno tu lasceresti andare via Selena, e io non mollo Chanel la amo e non me la lascio scappare ancora, lotterò per il suo amore, proverò a starci insieme' ribattè Jason.

'Ok amico, ti aiuterò, ricordi? Io ho un piano.' rispose Justin dandogli una pacca sulla spalla dopo di che ritornarono al nostro tavolo e mangiammo tutti e quattro assieme.

Selena guardava Justin attentamente, seguiva ogni suo movimento, io mi accorsi degli sguardi di Jason e li ricambiai sorridendolo e lui finì per abbracciarmi e farmi il solletico,
ma poi vidi gli occhi color miele di Justin puntarmisi addosso,
mi ghiacciarono completamente, e rimanemmo tutta la serata a guardarci senza dar conto a Jason e Selena che non si accorsero dei nostri sguardi intensi,
forse perchè noi eravamo troppo presi,
forse perchè noi non c'è ne accorgevamo,
forse perchè noi eravamo inconsapevoli di ciò che stavamo facendo.

 

 

PEEEERDONATEMI, E' INIZIATA LA SCUOLA E NON HO UN MOMENTO LIBERO.

SE HO PIU' VISUALIZZAZIONI VE LO PROMETTO CHE SCRIVERO' DI PIU'.

ORA GODETEVI QUESTO CAPITOLO E RECENSITE.

VI VOGLIO BENE.

-FRANCESCA.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


Quella sera rimasi in giro per il Canada e mi soffermai a guardare quel cielo stellato,

troppo per i miei occhi, non avevo mai visto così tante stelle in vita mia, chiusi un occhio e con un dito cercai di unirle.

'non unirle così, non uscirà nulla'

una voce mi sussurrò all'orecchio seguita da una risata.

Mi girai di scatto e mi ritrovai dinanzi la stella più bella, era scesa dal cielo e si era posizionata davanti a me, chi poteva essere? Justin..

Il vento fece si che le trecce mi andassero sul viso, e mi lasciassero scoperti solo gli occhi, per guardare ancora quella stella che avevo davanti gli occhi.

Cercai invano di scostarmi i capelli dal volto ma si posizionavano nuovamente li, provocando in Justin una risata. Restai a guardarlo fino a che non gli scompigliai i capelli.

'Ecco, ti sta bene' dopo di che risi.

Incrociò le braccia e si protese verso di me indicando i capelli, feci lo stesso e scoppiammo a ridere.

Con un gesto si aggiusto i capelli mentre io con pazienza feci tornare le trecce e qualche ciocca al loro posto. Justin si avvicinò con cautela a me e toccò le mie trecce, dopo di che mi guardò.

'Staresti meglio se le sciogliessi, risalterebbe i tuoi stupendi occhi color ghiaccio' disse ghiacciandomi con quello sguardo.

Avrebbero dovuto ghiacciarlo i miei occhi essendo di ghiaccio non i suoi color miele, invece successe, e non riuscivo a spiegarmelo. Diventai rossa e mi limitai a sorridergli.

Lasciò le mie trecce e sospirò alzando gli occhi al cielo.

Fece segno per andare via, quando lo fermai per il polso.

'Justin..' sussurrai.

'Dimmi' si girò sorridendo come sempre.

Cacciai l'ipod e gli mostrai la riproduzione.

Mi guardò e sorrise ancora più di prima.

'Hai una voce spettacolare, non lo so, mi fai sorridere come non mai quando ti ascolto, fai stare bene le persone, sei una medicina. Dovresti farti sentire da qualcuno, potresti fare molta strada, continua così ti prego perchè non so cosa farei..' dissi tutto d'un fiato tenendo stretto ancora il suo polso e con gli occhi lucidi.

Lui spalancò gli occhi e mi prese le mani 'grazie Chanel, non sai quanto mi rendano felici le tue parole'.

Guardai le nostre mani, dopo di che guardai nuovamente lui.

'Ah si, che sciocco stavo dimenticando, domani andiamo a pattinare io e Selena con Jason e verrai anche tu, non accetto un no come risposta. Alle 9,00 fuori casa mia' disse con un tono scherzoso.

'Allora non mi resta altro che accettare' risposi ridendo.

Con un cenno lo salutai e ritornai all'albergo, salii nella mia camera.

Mi sedetti sul letto, presi la nikon e guardai tutte le foto scattate, e sembravano prendere vita, ogni foto raccontava qualcosa, era come se avesse preso vita e mi stesse raccontando qualcosa, andai avanti con le foto fin quando non ne trovai una del sorriso di Justin un po' sfocato sicuramente era stata scattata involontariamente, sorrisi.

Mi addormentai cullata da quelle foto e la mattina seguente mi risvegliai grazie al raggio di sole che batteva sul mio volto.

Mi sfregai gli occhi e guardai l'orario erano le 8,45.

'Oh cavoli, devo sbrigarmi altrimenti farò anche tardi' dissi precipitandomi in doccia.

Lasciai l'ipod in riproduzione casuale e partì Fall di Justin.

Cantai sotto la doccia e mentre cantavo ascoltavo attentamente le frasi

'Well, let me tell you a story about a girl and a boy, he fells in love of his best friend..'

mi soffermai su queste prime parole, sembravano fatte a posta per me e Jason, in fondo lui si era innamorato di me e io..?

Il tempo mi riportò alla realtà erano le 9,00 ed ero in ritardo, uscì dalla doccia e mi vestii velocemente, feci per uscire quando mi fermai sull'uscio della porta, mi toccai le trecce e le sciolsi.

Corsi verso casa di Justin ed erano già tutti li che guardavano l'orologio e alla mia vista cominciarono a picchiare sull'orologio.

'Scusate il ritardo, mi ero addormentata' dissi abbassando il volto.

Tutti mi guardarono shockati e Jason esclamò

'Sei bellissima'.

Diventai rossa e lo ringrazia dopo di che ci avviammo alla struttura di pattinaggio, io e Selena ci avviammo a prendere i pattini per noi 4 mentre Justin e Jason rimasero a chiacchierare fra di loro.

'Chanel, sai sei bellissima senza trecce? Vorrei tanto essere come te' disse sorridendo.

Spalancai gli occhi e mi avvicinai a lei mettondomi i pattini

'Selena, hey, tu sei Selena Gomez, cosa chiedi di più? Sei bellissima, oserei dire, perfetta! Io vorrei essere come te, io non vorrei mai essere me' risposi abbassando il capo.

Mi guardò 'No Chanel, non abbatterti sei davvero una persona bellissima e vorrei aver modo di conoscerti' mi chiese.

'Owh, certamente. Ora andiamo a pattinare?' chiesi incitandola

'Certo, ma ti avviso che mi dovrai aiutare sono un disastro con i pattini' disse ridendo.

'Anche io, quindi andiamo benissimo insieme' la seguì nella risata e prendendola per mano la portai in pista.

'Jason vai è il tuo momento' disse incitandolo.

'Okay amico, tu però vieni con me' rispose indeciso.

Mi sentii prendere la vita da qualcuno, mi girai ed erano Jason.

'Sei sempre stata una frasa sui pattini' disse ridendo.

'Hey, parli tu mister. Ice?' risposi incrociando le braccia.

Passammo un buon quarto d'ora a prenderci per mano, a sfotterci e ridere ridere, fino ad esplodere.

Jason improvvisamente si allontanò e andò vicino Selena e Justin venne verso di me, in quell'istante stavo per cadere ma la calda mano di Justin mi afferrò e mi tirò a se, avvicinandomi al suo viso, facendo sfiorare le nostre labbra.

Si leccò le labbra e io rimasi ferma e immobile, senza lasciare la sua mano calda

'Hai la mano gelida' disse sulle mie labbra.

'Allora lasciala' risposi guardandolo.

'Non voglio..' abbassò lo sguardo.

Ci staccammo di poco.

'Hai seguito il mio consiglio sciogliendo quelle trecce' sorrise.

Presi i codini e rifeci le trecce, dopo di che gli diedi una spinta e sfuggì dalla sua presa.

'Jason guarda, si vogliono un gran bene vero?' chiese Selena.

'Si, Justin ci è sempre stato per lei da quando è venuta qui, merita un amico come lui. Lei è speciale e anche Justin lo è' rispose sorridendo.

Passata la giornata a pattinare, tornammo a casa di Justin, quando Jason mi fece cenno di seguirlo fuori la porta.

'Chanel senti, dobbiamo parlare.. io..' disse balbettando.

'Dimmi che non andrai via ancora.. ti prego' risposi con gli occhi colmi di lacrime.

Si avvicinò a me.

'Non andrò via, voglio dirti che non ti ho dimenticato, voglio che tu sia felice, voglio una chance ti prego, voglio una vita insieme a te, voglio una vita con la mia Chanel, ti amo e non so stare senza di te' disse tutto d'un fiato.

Riuscivo a percepire il suo cuore battere più forte, non sapevo come..

Allungai la mia mano e la poggia sul suo petto, dopo di che lo guardai e scoppiai a piangere.

'Allora?..' chiese aspettando una mia risposta.

'Ci sto.' risposi decisa.

I suoi occhi da grigio passarono a quell'azzurro come per simboleggiare una vittoria, sembrava un bambino felice, mi prese il volto e mi baciò, io mi lasciai travolgere dal suo bacio.

Nella mia mente dicevo “preferisco provarci, e non pentirmi di non averci mai provato”

Ritornammo dentro mano per mano e appena Justin ci vede scurì in volto, non mi spiegai il motivo di quel suo gesto. Fece alzare Selena dalle sue gambe e si alzò.

'Prendo le cioccolate calde'

dopo di che passo fra me e Jason facendo si che le nostre mani si staccassero.

'Vado a dargli una mano' risposi dolcemente.

Mi avviai verso la cucina per chiedere spiegazioni a Justin sul quel suo comportamento, ma lo sentii parlare e mi fermai dietro il pilastro.

“E' mio cugino, merita di essere felice, Chanel merita di essere felice e di stare con qualcuno che la faccia sorridere. Conosco la loro storia e non posso fare questo a lei, a mio cugino e a Selena, io amo Selena giusto? Non posso non amarla più per due trecce vero? Perchè sto dicendo questo? Sto parlando da solo? Perchè mi pongo tutte queste domande? Pretendo risposte, vedo l'amore in quegli occhi color ghiaccio, mi fanno innamorare con un solo sguardo ma non posso amarla, lei non può amare me”.

Ascoltai tutto il suo monologo e una lacrima mi rigò il volto, la asciugai velocemente e mi precipitai fuori casa e cominciai a correre, la vista mi si annebbiò, correvo e le gambe diventavano sempre più deboli, io ero debole. Improvvisamente il buoio più totale..

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