if this love will exist in my dreams, don’t wake me up.

di harold styles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** capitolo due. ***
Capitolo 4: *** capitolo tre. ***
Capitolo 5: *** capitolo quattro. ***
Capitolo 6: *** capitolo cinque. ***
Capitolo 7: *** capitolo sei. ***
Capitolo 8: *** capitolo sette. ***
Capitolo 9: *** capitolo otto. ***
Capitolo 10: *** capitolo nove. ***
Capitolo 11: *** capitolo dieci. ***
Capitolo 12: *** capitolo undici. ***
Capitolo 13: *** capitolo dodici. ***
Capitolo 14: *** capitolo tredici. ***
Capitolo 15: *** capitolo quattordici. ***
Capitolo 16: *** capitolo quindici. ***
Capitolo 17: *** capitolo sedici. ***
Capitolo 18: *** capitolo diciassette. ***
Capitolo 19: *** capitolo diciotto. ***
Capitolo 20: *** capitolo diciannove. ***
Capitolo 21: *** capitolo venti. ***
Capitolo 22: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** prologo. ***




Prologo.

 

Caro diario,
ti ho appena comperato, quindi mi devo presentare.
Sono Naomi Campbell, ho 18 anni e vivo in un piccolo appartamento di Bradford.
Non ho genitori, non ho nessuno dei miei famigliari con me, tranne Louis Tomlinson,
mio cugino.
Abitiamo nello stesso palazzo, insieme al suo compagno, Harry Styles.
Sì, sono gay, e sono due ragazzi assolutamente fantastici, li adoro.
Il padre di Louis lo ha cacciato di casa non appena ha saputo di avere un figlio omosessuale.
Io non ho nè un padre nè una madre. Sono morti entrambi a causa di un incidente stradale, ma grazie
a mio cugino sono riuscita a superare il dolore che ho provato anni fa.
Sono una ragazza come tutte le altre, sono alta, un fisico niente male, occhi azzurri, capelli biondi e un pò corti.
Però devo ammettere di avere un caratteraccio, poichè sono molto testarda, voglio, anzi, ho sempre ragione io.
Non ho una vita sentimentale, non mi fido di nessun ragazzo, tranne ovviamente di Harry e Louis. Qualche mese fa
ho avuto una storia con Freddie, il mio ex- vicino di casa. Era uno schianto: alto, pelle olivastra, due grandi occhi
castani e labbra da far impazzire. 
Mi piaceva tutto di lui, fin quando non lo scoprii a letto con Emily, la mia ex-migliore amica. Bella merda, vero?
Lo lasciai, anche se dentro di me sapevo che lo amavo ancora. Forse lo amo tutt'ora, non lo so.
Pochi giorni fa si è trasferito con la sua famiglia a Londra, visto che i suoi genitori e sua sorella Karen lavorano lì.
Emily la vedo sempre qui in giro, ma non si azzarda nemmeno a guardarmi in faccia, sa bene di aver fatto una grandissima
stronzata.
Ho passato l'intera estate con i miei due migliori amici, insieme andavamo al mare, trascorrevamo tutte le giornate lì,
ma ormai la pacchia è finita.
Perchè?
Domani comincia la scuola.





 

-Look at me-
wohoo  Claudia è tornata con una nuova fan fiction,
siete felici? :D
ho pensato a questa ff guardando 'skins' ieri sera, infatti
Naomi è uno dei miei personaggi preferiti della serie.
e poi c'è Larry Stylinson!
cosa volete di più dalla vita? un lucano? lol
non so se scriverò i prossimi capitoli subito, 
dato che ultimamente non voglio fare un ca**o AHAHAH
recensite, oppure non continuo proprio c:

kiss kiss, gossip girl (?)

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Capitolo 2
*** capitolo uno. ***




Capitolo uno.
«Nuove conoscenze.» 

 

 

Ero già pronta per andare a scuola.
Odiavo la scuola, anche se prendevo di volta in volta un 7 o un 8 in quasi tutte le materie. Preferisco ovviamente divertirmi, stare con i miei due migliori amici, ubriacarmi, fumare, andare in discoteca, cazzeggiare, in poche parole.
-Sei pronta biondina?- chiese Harry alle mie spalle, mentre aggiustavo la maglia della divisa scolastica.
-Sì, ma Louis dov’è?- mi guardai in giro ma di mio cugino nemmeno l’ombra.
-E’ ancora in bagno, credo si stia pettinando i capelli ancora.- disse ridacchiando il riccio. Annuii sorridendo e uscii fuori dall’appartamento.
Di certo non potevo arrivare in ritardo al mio primo giorno di scuola.
Quel giorno era particolarmente afoso, si sudava muovendo soltanto un muscolo. Fortunatamente la divisa scolastica non era molto pesante, poiché indossavo solo una gonna blu che arrivava fin sopra le ginocchia e una camicetta bianca con lo stemma della scuola alla destra.
Presi un elastico che utilizzavo sempre come bracciale e legai i miei capelli facendo una coda alta.
Arrivai dopo un po’ a scuola, la schiena mi faceva male per i troppi libri che portavo nello zaino.
Meno male che avrei fatto solo 4 ore!
Nel cortile della scuola non c’era quasi nessuno, così mi sedetti sulle scale dell’entrata, aspettando quei due vanitosi di Harry e Louis.
Nel frattempo accesi una sigaretta. Di solito fumavo quando ero nervosa e stressata, ma in quel momento mi stavo solo annoiando.
Quando una voce femminile alle mie spalle mi disse –Hai da accendere?- mi voltai e vidi una ragazza meravigliosa.
Era alta, magra, occhi azzurri, un sorriso bellissimo e i capelli lunghi e castani.
Annuii sorridendo e le prestai l’accendino. Si sedette al mio fianco e accese la sua sigaretta, per poi aspirare il fumo.
-Io sono Effy. – disse, guardando la strada di fronte alla scuola.
-Piacere, Naomi. – sorrisi.
Un gruppo di ragazzi si misero in piedi di fronte a noi. C’era una ragazza dai capelli neri lunghi e ricci, ma la cosa che si notava subito di lei erano le sue abnormi tette che quasi uscivano dalla maglietta. Al suo fianco c’era forse la sua amica, una ragazzina dai capelli color carota, con le lentiggini e gli occhi verdi. E poi i ragazzi, che sembravano dei modelli quasi. Uno di loro era biondo, alto, con gli occhi azzurri. L’ altro era pure alto, castano e con un sorriso da mozzare il fiato. E poi l’ultimo era uno dei ragazzi più belli che avessi mai visto in tutta la mia vita. Pelle ambrata, capelli neri con un ciuffo alto, muscoloso, e aveva due occhi marroni e intensi.
Rimasi a bocca aperta, quasi sbavavo per quella vista.
-Stonem ti sei trovata un’amichetta finalmente.- esclamò il ragazzo dai capelli castani.
Effy fece il dito medio, fulminandolo con lo sguardo.
-Vai a farti fottere, Malik.- sbraitò.
-Che caratterino!- ridacchiò il biondo. La ragazza si alzò e, spingendoli, andò a sedersi da un’altra parte.
Decisi di alzarmi anche io, anche se quei ragazzi erano davvero stuprabili, già non li sopportavo, erano troppo arroganti per i miei gusti.
-Ehi.. tu sei nuova?- chiese il ragazzo con il ciuffo, bloccandomi per un braccio. Lo guardai scioccata. Cosa voleva da me ora?
-Si.. – sussurrai, guardando altrove. Mi alzò il viso e sfoggiò un sorriso da far impazzire.
-Sei carina..- disse spavaldo. Arrossii in una maniera pazzesca. -..dovremmo sentirci, che ne dici?-
Rimasi immobile, perplessa.
Davvero un ragazzo così carino voleva conoscermi? Nemmeno mi conosceva.
 Con la coda dell’occhio vidi che tutti gli studenti erano rivolti verso di noi, e la ragazza riccia dietro di lui mi guardava davvero molto male. Mi allontanai di poco dal moro e decisi di guardarlo.
-Sì, certo, scusami ma ora devo andare.- odiavo stare al centro dell’attenzione, con tutti gli sguardi su di me, non mi sentivo a mio agio.
In quel momento suonò la campanella ed entrai  a scuola. Era il mio primo giorno, non conoscevo le classi e nemmeno le persone. Per di più la scuola era enorme, mi sarei persa di sicuro.
-Hai bisogno di aiuto?- chiese Effy, raggiungendomi. La mia salvezza.
-Sì grazie.- risposi esasperata. –Classe 4B, sai dov’è?-
-Wow andremo nella stessa classe!- disse ridacchiando. –Vieni, andiamo insieme.- la prese per il braccio e la portò di corsa nella classe.
Era grande e c’erano una ventina di banchi. Io ed Effy prendemmo posto nell’ultima fila e aspettammo il resto dei ragazzi per iniziare la lezione di filosofia.
Dalla porta entrarono i ragazzi che vidi prima. Il moro, il castano e il biondo: i tre moschettieri parevano.
-Loro sono della nostra stessa classe?!- chiesi a bassa voce.
-Purtroppo si..- rispose Effy facendo una faccia disgustata e scocciata allo stesso tempo. -..non sai quanto li odio. –
-Ma come si chiamano?- chiesi.
-Quello biondo è Niall Horan, un morto di fame, Liam Payne è quello più alto con i capelli castano chiaro, carino, ma insopportabile. E poi c’è Zayn Malik. Il più odioso di tutti. Si vanta perché tutte le ragazze della scuola hanno fatto una gita turistica nella sua camera da letto.-
-E perché lo odi così tanto?- guardai la ragazza e notai che aveva uno sguardo arrabbiato. –Oddio, non mi dire che hai...-
-Sì, sono andata a letto con lui, ma ero ubriaca, è successa una volta sola. Mi fece bere lui così tanto, quello era il suo scopo, usarmi per poi buttarmi nella spazzatura il giorno dopo.-
Decisi di non dirle niente sul fatto che Zayn mi volesse ‘sentire’, oppure si sarebbe arrabbiata ancor di più.
Malik rivolse uno sguardo su di me e mi sorrise. Feci finta di niente e mi sedetti al mio posto, visto che dopo un po’ arrivò la professoressa Prescott.
Si sedette alla cattedra e fece l’appello.
-Come ben sapete quest’anno abbiamo una nuova arrivata.- disse sorridendo. –Naomi Campbell, la prego venga a presentarsi.-
Ecco ci mancava pure questo. Odiavo stare di fronte a tante persone, che ci potevo fare?
Mi alzai timorosa e andai vicino alla lavagna, guardando tutti i miei compagni. Zayn non staccava gli occhi su di me, il che mi faceva innervosire ancor di più.
-Ehmm.. sono Naomi Campbell, ho 18 anni e vivo a Bradford da poco, perché prima abitavo vicino Londra. Spero di trovarmi bene sia con voi ragazzi sia con i professori.- guardai la professoressa sorridente ed ella mi fece segno di ritornare al mio posto.
-C’è qualcuno che vorrebbe accompagnare la signorina Campbell in giro per la scuola?- chiese, poi, la prof.
Zayn Malik e Effie alzarono la mano contemporaneamente.
-Smamma Malik, tanto non te la da. – disse acida Effy, facendo ridere l’intera classe, tranne ovviamente il moro e la signora Prescott.
-E’ proprio maleducata signorina Stonem.- la rimproverò. Poi mi guardò –Va bene se l’accompagna lei, signorina Campbell?-
-Va benissimo.- sorrisi e la professoressa cominciò a spiegare la sua noiosissima lezione.
Alla fine delle quattro ore uscii dalla classe con Effy, che mi fece vedere l’intera scuola. La classe di biologia, di lingua inglese, di chimica, la palestra e la mensa.
-Allora, stasera ti va di uscire?- mi chiese, dopo aver finito il giro dell’edificio.
-Dove?-
-In discoteca. Ci divertiamo dai!- mi sorrise e decisi di accettare, avevo bisogno di passare del tempo con un amica, soprattutto una ragazza!
-Ora devo andare, ti passo a prendere stasera, ok?- annuii e la mia nuova amica se ne andò a casa. Aspettai qualche minuto fuori dalla scuola per Harry e Louis che dovevano ancora uscire.
Mi sentii osservata, infatti di fronte a me c’era Zayn con il suo gruppo. Mentre tutti parlavamo e ridevano lui era serio, con lo sguardo rivolto verso di me. Spostai immediatamente lo sguardo quando sentii dei passi: i miei due amici.
-Ah siete vivi allora!- esclamai, non appena mi ritrovai davanti Harry e Louis.
-Scusa, è che siamo andati un attimo negli spogliatoi e..-
-E non intendo sapere cosa stavate facendo lì dentro! – dissi, mentre i due piccioncini si guardavano maliziosamente.
Mi misi tra di loro e, prendendoli sotto braccio, tornammo a casa.
 

Caro diario,
oggi ho conosciuto Effy, è una ragazza molto simpatica e divertente, mi trovo molto bene con lei.
E poi ho conosciuto solo di vista Niall Horan, Liam Payne e Zayn Malik.
Zayn.
Sai, un po’ mi fa pensare a Freddie, fisicamente intendo e forse anche caratterialmente, perché sembrano stronzi tutti e due.
Però Zayn mi piace. Quel suo lato misterioso mi affascina molto, e vorrei parlarci qualche volta.
Oggi non l’ho fatto perché.. in realtà non lo so neanche io. Da come me ne ha parlato Effy è un don Giovanni, ma non so, vedremo come andrà a finire.
Ora devo andare a fare qualche esercizio. Sì, è il primo giorno e ci hanno già dato i compiti per casa. Bello, vero?
A domani.
-         Naomi. 





Look at me!
Hola chicas :3
Non sono andata a mare per scrivere questo cacchio 
di capitolo, vi rendete conto? 
No bugia, ho il ciclo. lol
La ragazza nella gif di sopra è Effy :)
e Zayn in questo capitolo mi sembra uno stalker, ma vabbè.
RECENSITE  E SCRIVERò IL PROSSIMO CAPITOLO SUBITO !
seguitemi su twitter se volete c:
@__niallswife
sciao belle  <3

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Capitolo 3
*** capitolo due. ***



Capitolo due.
«You're fucking perfect.»

 

 

 

-Ehi ragazzi vi va di venire in discoteca?- chiesi , mentre Louis e Harry si scambiavano abbracci amorosi.
-Sì, a che ora?- chiese Harry, sorridendomi.
-Mmh, tra una mezz’oretta.- risposi, guardando l’orologio appeso al muro. Subito Louis mi rivolse uno sguardo scioccato.
-Tu dimmi come faccio a prepararmi in mezz’ora.- disse serio. Io ed Harry scoppiammo a ridere, certe volte mio cugino era davvero buffo. Lui sbuffò e alla fine rise anche lui. Si alzò e andò a prepararsi.
-Sarà meglio che andiamo pure noi và. – disse Harry. Annuii e corsi subito in bagno per fare una doccia rapida.
Uscii e mi fiondai immediatamente nell’armadio. Avevo già in mente cosa indossare: leggins neri, con una semplice canottiera rossa, che aveva una piccola scollatura sulla schiena, blazer rosse e in testa misi soltanto un cerchietto brillantato.
Andai in salotto e vidi Harry specchiarsi allo specchio. Cavolo quant’era bello, un ragazzo meraviglioso. Alto, fisico da paura, capelli ricci e occhi color smeraldo. Sì, mio cugino aveva avuto un’ottima scelta. Ma anche Louis non era niente male. Se non era mio cugino, e se non era gay, mi sarei messa con lui molto volentieri.
Ormai pronti uscimmo di casa, dove ad aspettarci nel portone c’era la mia amica Effy, stupenda.
Aveva una mini-gonna e calze a rete nere e una maglia a maniche lunghe dello stesso colore. I suoi occhi ben messi in risalto dall’eye-liner e dal mascara, erano sempre incantevoli. Lei era incantevole.
-Buonasera!- la salutai con un abbraccio amichevole. Mi staccai e le presentai mio cugino e il suo ragazzo. –Loro sono Harry e Louis.- sorrise. Scambiarono qualche parola per fare amicizia e poi alla fine ci dirigemmo verso la discoteca, non molto distante a quanto disse Effy.
Dopo una decina di minuti la musica cominciava a farsi sentire, ormai eravamo arrivati. Più ci avvicinavamo e più la musica si faceva forte, quasi assordante.
Appena entrammo nel locale Effy mi prese per mano e mi portò in pista per ballare insieme al resto della gente.
Non sapevo che fine avessero fatto Harry e Louis, ma non mi importava, volevo divertirmi con la mia amica.
-Hai voglia di bere?- urlò per farsi sentire, Effy. Annuii e subito ci dirigemmo verso il bancone del bar.
Ordinai una birra, mentre Effy un cocktail.
-Ehi..- sentii qualcuno toccarmi la spalla. Quella voce..
Mi girai.
-Zayn Malik?- chiesi. Lui ridacchiò, poi sedette al mio fianco. Effy nemmeno se ne accorse, era troppo impegnata a bere altri bicchieri di vodka e cose varie.
-Chiamami per nome se vuoi.- disse,per poi sorseggiare la sua bibita. Lo osservai attentamente in quella frazione di secondo in cui non mi stava guardando, ed era davvero perfetto.
Una sola camicia quadrettata e un semplice jeans scuro lo rendevano davvero molto sexy.
-La smetti di fissarmi?- disse sorridendo. Subito distolsi lo sguardo.
-Scusami..- sussurrai, ma mi sentì.
-Vedi che scherzavo.- gli sorrisi e tornai a bere il mio bicchierone di birra. –Ehmm.. ti va di ballare?- chiese dopo un po’. Lo guardai negli occhi, e mi ci persi dentro.
Dopo qualche secondo decisi di resuscitare, così mi prese per mano e mi portò al centro della pista.
Per un bel po’ guardavo altrove, per non incontrare il suo sguardo che faceva sciogliere i ghiacciai. Ballavo, sì, ma mi sentivo in imbarazzo.
All’improvviso Zayn mi prese per i fianchi, arrossii di colpo e a lui questo fatto fece ridere.
-Sei bella quando arrossisci, lo sai?- gli rivolsi un sorriso nervoso.
Misi le mie braccia dietro al suo collo e insieme cominciammo a muoverci a ritmo e alla fine decisi di lasciarmi andare.
-Sei brava in matematica?- chiese, avvicinandosi al mio orecchio. Deglutii.
-Ehmm.. sì, diciamo che me la cavo, perché?-
-Avrei bisogno di alcune ripetizioni, oppure la professoressa mi boccia di sicuro quest’anno. – sorrise, mi sciolsi.
-E va bene.- alla fine accettai. Fare ripetizioni con un  ragazzo come Zayn Malik non doveva essere male, no?
Dopo parecchi minuti di scatenamento con quel figo di Malik, sentii tirarmi per la maglia. Mi girai e trovai Effy che non riusciva nemmeno a tenersi in piedi.
Io e Zayn l’aiutammo e la portammo fuori.
-Lasciami stare bastardo!- urlò lei al ragazzo.
-Sei proprio una bambina.- sputò Zayn, guardandola male.
-Credo che sia ora di tornare a casa. – annunciai io, viste le condizioni della mia amica.
-Già, ogni volta che viene qui si riduce in questo modo. È strano che abbia trovato un’amica, di solito è insopportabile con tutti.- disse Malik. Gli sorrisi e mandai un messaggio a Louis, per dirgli che sarei tornata prima a casa.
-Beh, Zayn, ora vado, ci vediamo domani a scuola.- feci per andarmene ma lui subito mi bloccò per un polso.
-Potrei avere il tuo numero?- chiese, grattandosi la nuca.
-Certo!- mi diede il suo iphone, digitai il mio numero e glielo salvai. Lo stesso fece lui con il mio cellulare.
-A domani!- mi salutò e me ne tornai a casa insieme a Effy. Non sapevo dov’era la sua casa, così decisi di farla dormire nel mio letto, sarei stata comoda anche sul divano.
Mi spogliai, indossai una semplice maglia lunga e mi distesi sul divano del salotto. Sentii il cellulare vibrare: mi era arrivato un messaggio.
Lo aprii. Zayn.

“ Buonanotte Naomi. Sono stato bene con te, spero ti sia divertita anche tu. (:”

Sorrisi.
Era stato bene con me? Davvero?

“Anche io sono stata bene, grazie Zayn. Notte! :D”

 
Caro diario,
ieri sera sono uscita con Effy,Louis e Harry in discoteca. Lì ho incontrato anche Zayn. In realtà sono stata più tempo con lui, che con gli altri. Però a dire la verità mi sentivo in imbarazzo, forse perché non lo conosco bene e ballare appiccicati a persone sconosciute non è normale. Ma quando ero tra le sue braccia mi sentivo bene.
Forse mi piace?
Ma no, lui è un puttaniere, non mi può piacere.
Ora devo andare a scuola, baci.
-         Naomi.

 
-Sei pronta Naoms?- chiese mio cugino.
-Sì arrivo subito.- presi il diario e lo misi nel comodino.
Ad aspettarci c’era Effy, che aveva dormito a casa mia. Indossava un mio jeans e una mia camicia, perché il suo appartamento era distante dalla scuola.
Uscimmo tutti quattro insieme, e ci dirigemmo subito in classe correndo, visto che come al solito Louis doveva farci arrivare in ritardo.
Camminavo svelta nei corridoi della scuola, ormai vuoti, e mi precipitai velocemente in classe.
-Scusate il ritardo!- dissi, non appena entrai. Subito dopo mi raggiunse Effy, con la sua calma.
-Sedetevi. – disse severa la professoressa.
Mentre stavo per sedermi al mio posto qualcuno mi stava chiamando. Quel qualcuno era proprio Zayn.
-Vieni a sederti qui..- sussurrò, facendomi segno sulla sedia vuota al suo fianco. Effy ormai si era accomodata vicino a Liam Payne, e stranamente non si stavano insultando.
Mi sedetti con Zayn e la professoressa cominciò a spiegare la lezione di matematica.
-Allora.. oggi pomeriggio vieni per le ripetizioni?- mi chiese a bassa voce il pakistano.
-Va bene, dopo pranzo andiamo direttamente a casa tua.- dissi, fissando la lavagna. Sentii che sorrise e tornò a fare i cavoli suoi.
Alla mensa.
-Naomi, vieni a sederti con me e i ragazzi?- mi chiese Zayn, arrivati alla mensa.
Niall Horan, Liam Payne e le altre due ragazze mi stavano fissando in lontananza, e non mi sarei sentita a mio agio con loro.
-Ehmm.. scusami ma vorrei stare un po’ con Effy. Ci vediamo all’uscita, okay?- lui annuì sorridendo e andò dai suoi amici.
Io raggiunsi Louis,Harry e poco dopo arrivò Effy.
-Allora.. hai fatto conquiste?- mi disse Harry ridendo.
-Che cosa?-
-E’ inutile che fai finta di niente, si vede da lontano un miglio che tra Malik e te c’è qualcosa.- aggiunse mio cugino.
Effy quasi sputava via la bibita che stava bevendo.
-Ti piace Malik?- quasi urlò. Subito la zittii, per non farla sentire da tutto il resto della scuola.
-No.. cioè, è carino ma non è il mio tipo. – invece mi piaceva, eccome se mi piaceva.
-Lui usa le ragazze solo per divertirsi. Solo sesso, niente amore.- disse quasi con disprezzo. –Mi fa schifo quel ragazzo.-
Rimasi in silenzio, perché io davvero non la capivo. Zayn non mi sembrava così terribile come lei lo definiva.
Mi dava l’impressione di essere un bravo ragazzo, dolce e rispettoso.
Dovevo conoscerlo meglio.
Usciti da scuola mi sedetti al muretto, aspettando Malik.
Lo vidi arrivare dopo qualche minuto.
-Ehi..- mi salutò. -..allora andiamo?- annuii e mi avvicinai a Louis per dirgli che sarei arrivata non molto tardi. Effy se n’era già andata per fortuna, se no mi avrebbe scannata viva.
 
-Allora.. hai capito qualcosa?- chiesi, dopo aver finito la spiegazione.
-Forse.. vorrei provare a fare questa operazione da solo..- disse, prendendo fogli e penne.
-Okay, vediamo se ce la fai.- mi sorrise e cominciò l’espressione.
Intanto, mentre scriveva su carta, lo fissavo, e più lo facevo più diventava bello.
Ero come incantata.
-Mi è riuscita! Oddio non ci credo. – esclamò ridendo il moro.
-Hai visto! Non è difficile la matematica, bisogna stare solo attenti, tutto qui. – sorrisi.
-Tutta questa matematica mi ha fatto venire fame, vuoi qualcosa?- chiese, alzandosi per prendere dal frigorifero un succo alla pera.
-No niente, grazie.-
Si risedette vicino a me sulla sedia della cucina.
-Come mai sei venuta qui da Londra?- chiese.
Aveva toccato il tasto dolente: la perdita dei miei genitori. Io cercavo di non pensarci, ma lui me lo ricordò, e non feci nemmeno in tempo a fermare le lacrime che erano già sul mio volto.
-Che succede?- chiese preoccupato. Scossi la testa, non volevo annoiarlo con quella storia. Mi abbracciò, accarezzandomi la schiena. –Su, è tutto ok..- sussurrò.
Mi staccai di poco, e lo guardai negli occhi. Mi sentivo così bene con lui.
-Me ne vuoi parlare?-
-Okay..- mi portò in salotto e ci sedemmo sul grande divano rosso. Mise un braccio sulla mia spalla ed io appoggiai la mia testa sul suo petto, così da poter sentire bene il suo buon profumo.
Dopo un po’ decisi di parlargli dei miei problemi, della mia famiglia, dei miei genitori.
-Mi dispiace per quello che ti è successo, di sicuro non lo meriti. Io ti posso capire, è successo lo stesso con mia madre..- disse, con un filo di tristezza nella sua voce.
Lo abbracciai istintivamente. Volevo fargli capire che per qualsiasi cosa io ci sarei stata, anche se ci conoscevamo solo da due giorni. Era come se lo conoscessi da anni. Eravamo.. simili.
-Grazie per tutto Zayn. – dissi.
-Di niente. Ricorda, se sei triste e vuoi sfogarti, io sono qui.- mi sorrise.
-Credo sia ora di andare..- mi alzai e andai a prendere lo zaino dalla cucina.
-Di già?-
-Sì, mio cugino potrebbe preoccuparsi..-
-Ah okay, allora, volevo chiedertelo prima.. ti va di uscire insieme qualche volta?- disse, quasi imbarazzato.
-Certo, mi piacerebbe.- risposi.
-Bene.. a domani allora.- sorrise.
-A domani!- lo baciai sulla guancia e me ne andai a casa.
Per tutto il giorno pensai a lui.
Perché era così fottutamente perfetto?


look at me (:
H
OLA AMIGOS !
questo capitolo fa cagare. yeeeeee
non ho proprio fantasia oggi lol.
cooomunque..
STASERA INCONTRERO' GIUSEPPE GIOFRE' DI AMICI.
SI CAZZOOOOOOOOO.
so che non ve ne fotte niente ma sono troppo felice!
e poi domani sarà un giorno speciale, vero?
2 anni. sono già passati 2 anni da quando i One Direction si 
sono formati.

Solo a pensarci mi viene da piangere :')

PS:
sono arrabbiata con voi, sapete?
solo 5  recensioni nel capitolo precedente.
se non vi piacciono ditemelo così non continuo!

kiss.

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Capitolo 4
*** capitolo tre. ***




Capitolo tre.
«Start of something new»

 

Passai l’intero pomeriggio spaparanzata sul divano a non fare nulla. Fissavo il soffitto e cercavo di riposare un po’, ma i miei carissimi amici non me lo consentivano, poiché ascoltavano musica ad alto volume nella loro camera da letto.
Mi alzai e rossa per la rabbia aprii velocemente la porta e non oso dirvi cosa stavano facendo.
Vi dico che erano solo senza vestiti e biancheria intima. Questa volta divenni rossa per la vergogna e richiusi la porta alle mie spalle. Andai nella mia camera e decisi di vestirmi per poi uscire.
-Dove vai?- chiese Louis coperto da un solo lenzuolo.
-Esco, mi stavo annoiando. – dissi, mentre legavo i miei capelli.
-Ah.. che volevi prima?- disse imbarazzato.
-Volevo chiedervi di spegnere la radio, ma poi ho visto cosa stavate facendo..- imbarazzata da quella situazione presi il telefono e uscii di casa, senza avere una destinazione precisa.
Accesi l’ipod e misi la prima canzone che capitò: Strip – Chris Brown. Cominciai a canticchiarla, anche se era strano farlo, poiché diceva “ragazza voglio solo vederti spogliare, ora perché è tardi, ragazza, voglio solo vederti spogliare, dannazione, sei sexy!”
Sì, era molto strano, ma non mi importava.
Arrivai in una piccola piazza, dove c’era un grande prato e al centro dei giochi per bambini, infatti c’erano un sacco di piccoli che correvano per tutto il parco.
Mi sedetti in uno spazio vuoto ma soprattutto deserto, dove non stava passando nessuno. Mi sdraiai e chiusi gli occhi, ascoltando tranquillamente il mio cantante preferito.
Dopo qualche minuto qualcuno si avvicinò e mi rubò una cuffia.
-Ehi, ma che f..- mi interruppi non appena vidi il viso di Zayn a due centimetri dal mio. –Z..Zayn?- balbettai.
-Vedo che ti piace Chris Brown..- disse sorridente. Mi allontanai di poco.
-Sì, lo adoro.- risposi.
-Anche io, è uno dei miei cantanti preferiti.- disse. –Abbiamo molto in comune.-
-Già..- dire che ero nervosa era pochissimo. Non sapevo neanche io il perché. Sì, Zayn era un bel ragazzo, davvero tanto, ma quasi tutte le studentesse della mia scuola mi dicevano soltanto una cosa: Malik è un puttaniere, ci prova con tutte.
Eppure io lo vedevo sotto un altro aspetto.
Forse all’inizio si comportava sempre così, faceva tanto il gentile per poi portarsi a letto tutte le ragazze che voleva. Il che mi dispiaceva tantissimo.
-Che ascolti?- chiese Zayn, riportandomi alla realtà.
-'Strip'.- sorrisi.
-Adoro quella canzone, posso..?- chiese, prendendo una cuffia. Annuii e mise la cuffia nell’orecchio. Ci stendemmo sull’erba fresca, osservando le nuvole che si muovevano nel cielo. Con la coda dell’occhio notai che mi stava fissando, ma feci finta di niente e chiusi gli occhi.
Sentii che canticchiava il ritornello della canzone: girl i just wanna see your strip right now.
All’improvviso pensieri poco casti entrarono nella mia testa, e non riuscii più a scacciarli via. Dovevo ammetterlo, Zayn mi piaceva, e non volevo guardare la realtà, cioè il fatto che lui fosse un Don Giovanni.
Finì la canzone e tolsi la cuffia per aggiustarmi i capelli. Lo stesso fece il moro.
-Ti va di uscire stasera?- chiese all’improvviso. Lo guardai ad bocca aperta, sorpresa dalla domanda.
-Ehm.. si va bene.- risposi soltanto.
-Okay, ti passo a prendere alle nove?- annuii e ritornai a sdraiarmi sull’erba. Mentre lui si alzò.
-Allora a stasera, ora devo andare da Niall e Liam. – sorrise, morii a quella vista. Sembrava davvero un modello.
-A dopo!- lo salutai con un gesto di mano e chiusi gli occhi, ascoltando altre canzoni.

 

Caro diario,
non ci posso ancora credere. Zayn mi ha chiesto di uscire!
A momenti comincio a saltellare per tutta la casa. Sono troppo felice!
Credo mi piaccia per davvero, forse potrebbe farmi dimenticare una volta per tutte Freddie,
anche se sotto alcuni aspetti sono simili.
Ora vado a prepararmi, prega per me.
Baci.
      - Naomi.


Chiusi il diario e lo nascosi sotto il materasso del letto. Aprii l’armadio e frugai tra i vestiti. Scelsi un jeans aderente, una maglietta con su scritto ‘free hugs’ e blazer fucsia. Feci una treccia e mi truccai solo sugli occhi.
-Oh oh dove vai così bella?- mi chiese Harry, non appena uscii dalla camera.
-Non sono affari tuoi.- gli feci la linguaccia. Mi tirò una pacca sul sedere. –Harry!- lo rimproverai.
-Che c’è? So di essere gay, ma non posso negare che sei una bomba.- disse ridendo.
-Sei un coglione, Styles.-
-E dai stavo scherzando.- mi abbracciò.
Dopo poco suonò il campanello e mi fiondai subito alla porte, per aprire. Mi trovai davanti il ragazzo più bello di tutto l’universo: Zayn Malik.
-Ciao..- dissi timidamente.
-Ehi.. wow sei bellissima.- rispose, guardandomi dalla testa ai piedi.
-Grazie, anche tu. – sorrise. –Harry,Louis io vado, non so a che ora torno, ciao!- gli avvisai e uscii di casa.
-Allora, dove andiamo?- chiesi.
-Mmh.. cinema e poi cena a casa mia?-
-Okay!-
Entrammo in macchina sua. L’unica parola che poteva descrivere al meglio quell’auto era WOW.
Era una Ferrari nera, quella che sognava di avere Harry un giorno.

Dopo un quarto d’ora di viaggio arrivammo al cinema, e rimanemmo una decina di minuti fuori, per scegliere il film da vedere. Alla fine puntammo per ‘The amazing Spiderman.’ Prendemmo i popcorn e gli ultimi posti in sala. Dopo un’oretta di film notai che Zayn stava per mettere il suo braccio sulla mia spalla. Lo guardai e subito si fermò.
-Scusami..- sussurrò.
-Non fa niente..- gli sorrisi e mi cinse le spalle con il suo braccio.
Stranamente mi sentivo a mio agio, stavo bene. Appoggiai la testa sul suo petto e cercavo di guardare con attenzione il film, cosa che non fu semplice, soprattutto quando le sue labbra si trovarono su i miei capelli.
Alzai il viso e lo guardai negli occhi. Quanto era bello?
Da lasciarti senza fiato proprio.
Vidi che si stava avvicinando lentamente al mio viso. Fece avvicinare i nostri nasi e le nostri fronti, senza interrompere il contatto visivo.
-P..posso..?- chiese dolcemente. Annuii e subito ritrovai le sue labbra calde e morbide sulle mie.
Mi sentivo in paradiso. Le nostre bocche e le lingue danzavano insieme, i battiti dei nostri cuori accelleravano sempre di più. Una una sua mano finì sul mio fianco, mentre le mie tra i suoi capelli.
Rimanemmo così per molto tempo, e, ormai senza fiato, ci staccammo. Aprimmo gli occhi e cominciammo a ridere.
-Ehm.. avevo voglia di farlo dal primo giorno in cui ti ho vista.- disse sincero.
-Davvero?- chiesi stupita. Lui annuii e mi stampò un altro bacio a fior di labbra. Sorridemmo.
Finito il film uscimmo dal cinema.
-Allora andiamo a casa mia?-
-Sì, ok.- sorrisi.
-Va bene, vado a prendere la macchina, tu aspetta qui.- mi baciò e si diresse verso il parcheggio.
Aspettai per qualche minuto. All'improvviso sentii una voce chiamarmi, una voce che conoscevo molto bene, la voce della mia amica, Effy.
-Naomi!- mi salutò da dentro al cinema. La salutai con un gesto della mano e si avvicinò. -Che ci fai qui?- 
-Sono venuta a vedere un film con un amico..- deglutii -..tu?-
-Anche io..- sembrava nervosa in realtà. 
Poi Zayn dalla macchina suonò il clacson, per chiamarmi.
Appena Effy lo vide spalancò gli occhi, come scioccata.
-Ti.. ti sta chiamando?- mi girai e il pakistano era già uscito dall'auto. 
Mi cinse i fianchi da dietro e mi lasciò un piccolo bacio sulla guancia.
-Non toccarla, maiale!- urlò la mia amica.
-Effy stai calma! Sono uscita con lui stasera..- sussurrai.
-CHE COSA?!- 
-Hai capito bene, ora se non ti dispiace stavamo andando.- aggiunse Zayn, il mio salvatore.
Mi prese per mano e ci andammo in macchina. Non mi girai nemmeno per salutare la mia amica, non avevo il coraggio di guardarla in faccia. Sicuramente era arrabbiata con me, 
ma in fondo a me piaceva Zayn e io piacevo a lui. 
Cosa c'era di sbagliato in tutto ciò?







 

Look at me!

Saalve :3
Ho incontrato Giuseppe Giofrè e sono ancora viva,
strano ma vero o: 
Spero vi piaccia questo capitolo,
Effy è una rompi coglioni hahaha

Ho cambiato nick su twitter! 
Ora sono @raawrharold


RECENSITE, SIETE POCO ATTIVE :(

 

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Capitolo 5
*** capitolo quattro. ***


Capitolo quattro.
«You stole my heart»

 

-Giuro, non sopporto la tua amica.- disse Zayn, non appena mise in moto la sua macchina.
-Forse lo fa perché ci tiene a me..- sussurrai.
Lei odiava Zayn perché lo considerava un puttaniere, poiché  ci aveva provato con tutte le ragazze dell’istituto, ma io mi fidavo di lui, mi piaceva e non potevo farci nulla.
Zayn non disse nulla, si limitò sulla a guardarmi dolcemente, accarezzandomi una gamba.
Dopo una ventina di minuti arrivammo di fronte a casa sua. Ma che casa, era un vero e proprio castello!
Il cancello era bianco, e appena lo aprii ci ritrovammo davanti a un immenso giardino all’inglese, ben curato. In lontananza si vedeva anche una piscina e un trampolino.
Insomma, alla famiglia Malik non mancavano i soldi.
Rimasi a bocca aperta, guardando la sua mega villa.
-Ti piace?- chiese il moro, sorridendo.
-Mi piace? La amo questa casa. – ammisi.
Mi prese per mano e mi avvicinò a lui. I nostri visi, distanti di due centimetri si scontrarono, così come le nostre labbra e le nostre lingue. Il tutto formava una specie di magia, che già amavo.
Quando ci staccammo ci guardammo per un tempo indefinito. I suoi occhi castani e profondi su i miei occhi azzurri, di ghiaccio.
-Entriamo?- chiese. Annuii sorridendo ed entrammo.
Anche l’interno della casa non era per niente male. Appena entrati ci trovammo in un salotto largo e spazioso, ogni mobile era di stile moderno, con colori scuri, come i divani neri in pelle e i mobili sempre scuri in legno. Al centro c’era un grande tavolino basso in vetro, e sopra c’erano un paio di foto incorniciate, ma non riuscii a capire chi rappresentavano.
-Vado un attimo in bagno, fai come se stessi a casa tua. – mi disse Zayn. Così mi sedetti sul divano, guardandomi in giro. Mi trovai di fronte a quelle foto sul tavolo.
C’era una bella signora, dai capelli lunghi, marroni e lisci. Aveva un sorriso stupendo e  due occhi castani. La donna era rappresentata non solo in quelle foto incorniciate, ma anche su dei quadri che riuscivo vedere in cucina. Sopra al caminetto, di fronte al divano e il tavolo c’era anche una grande foto, con un bambino che doveva avere due o tre anni, con affianco sempre quella donna.
-Quella era mia madre.- mi disse Zayn da dietro. Non mi ero nemmeno resa conto che lui fosse in salotto.
Si avvicinò e mi abbracciò da dietro, facendo aderire il suo petto alla mia schiena.
-Che le è successo?- chiesi.
-Purtroppo le malattie peggiori capitano alle persone migliori..- disse. Sentii come se stesse piangendo. Mi voltai e istintivamente lo abbracciai, stringendolo forte.
Lo capivo, entrambi eravamo senza le persone più importanti della nostra vita, tutti e due soffrivamo.
-Mi manca, non sai quanto, era una donna meravigliosa, dolce e generosa, la madre migliore di tutto questo pianeta.- una lacrima cadde sulla sua guancia ma subito se l’asciugò con il dorso della mano.
Presi il suo viso con le mani, cercando il suo sguardo.
I suoi occhi erano lucidi e arrossati. Mi faceva tenerezza in quello stato. Era bellissimo anche così e capii che lui non era un ragazzo arrogante e antipatico, bensì un ragazzo che aveva solo bisogno di sfogarsi, di parlare dei suoi problemi e di ciò che gli faceva del male, come la perdita della madre.
Lo baciai, con tutta la passione che potevo, con tutto l’amore che provavo nei suoi confronti, con tutta la voglia che avevo in quel momento.
Le nostre lingue si cercavano, si rincorrevano. Le mie mani finirono tra i suoi capelli e le sue sulla mia schiena.
Senza staccarci andammo sul divano. Mi fece stendere e lui sopra di me, continuando ad esplorare la mia bocca.
Il mio cuore batteva come non mai, il mio stomaco era invaso da elefanti che ballavano la salsa.
Gli stavo per togliere la maglietta, quando lui mi bloccò.
-Andiamo in camera mia.- sussurrò. Annuii e prese in braccio, baciandomi ancora.
Salì le scale, cercando di non farci cadere. Arrivammo di fronte ad una porta bianca, la aprii con un calcio e la richiuse allo stesso modo.
Mi fece scendere e fece aderire al muro, così da potermi privare della maglietta e dei jeans tutto in una volta. Rimase a fissarmi per qualche secondo e mi rivolse un sorriso malizioso.
Cambiai posizione, facendolo appoggiare al muro. Gli tolsi in mezzo secondo la maglietta,  e notai i suoi tatuaggi che lo rendevano ancora più sexy. Gli slacciai la cintura, facendogli cadere per terra i jeans, così rimase solo in boxer, e i pensieri poco casti si impadronirono del mio cervello. Lo baciai sulle labbra, arrivando al collo e lasciai qualche scia umida su i suoi addominali e mi soffermai anche su i suoi tatuaggi. Mi fece rialzare e mi portò  sul letto, inarcai la schiena non appena sentii le sue mani sul gancio del reggiseno. Quando me lo tolse cominciò subito a baciarmi il seno, a volte me lo leccò anche, facendomi gemere molto forte.
Mi baciò il collo per molto tempo, poi scese giù, al seno, alla pancia, ventre e si abbassò ancor di più per raggiungere il mio interno coscia. Lo baciò e finalmente mi tolse gli slip, lo stesso feci io con i suoi boxer.
Prima di entrare in me mi guardò negli occhi, come per chiedere il permesso. Come risposta lo baciai con foga e nel frattempo mi penetrò facendomi quasi  urlare, all’inizio per il dolore, ma poi per il completo piacere.
Alternava le spinte veloci a quelle lente, per prendere fiato.
Passammo molte ore in quel modo, fin quando entrambi arrivammo al massimo del piacere e Zayn si accasciò al mio fianco, tutto sudato.
Il mio cuore continuava a battere forte e nella camera si sentivano solo i nostri respiri affannati.
Il pakistano aprì le braccia per accogliermi, così appoggiai la testa nell’incavo del suo collo, mentre lui mise il braccio sulla mia spalla.
E così ci addormentammo.

[…]

Erano quasi le sei, e mi svegliai di colpo, per nessun motivo. Però mi ricordai di avere la scuola, così decisi di alzarmi facendo molta attenzione, senza far svegliare Zayn.
Presi tutte le mie robe e le indossai. Rimasi in piedi fissando Zayn che dormiva. Era bellissimo, con i capelli tutti scompigliati, la bocca socchiusa, e aveva mezzo corpo coperto da un solo lenzuolo.
Era stata una buona idea andare a letto con Zayn Malik?
In fondo ero stata più che bene, mi ero sentita alle stelle, e quella fu la prova che ero davvero cotta per quel ragazzo.
Provavo qualcosa per Zayn.
Amore?
Non potevo dirlo, lo conoscevo da poco. Ma di sicuro se avrei passato altro tempo con lui sarei finita con l’innamorarmi.
E di questo avevo paura, paura di essere respinta un’altra volta come quando stavo con Freddie, e non volevo ripetere quell’esperienza, per nulla al  mondo.
Lasciai un messaggio su un foglietto a Zayn, caso mai si fosse preoccupato per me.

“Se non mi vedi vuol dire che sono a casa mia, tra un po’ ci vediamo a scuola. Sono stata benissimo stanotte. Ti adoro.”

Appoggiai il foglio sul cuscino su cui dormii io e me ne andai a casa.
 
-Allora sei viva!- urlò Louis, non appena mi vide entrare.
-Così sembra.- dissi, buttandomi a peso morto sul divano.
-Dove. Cavolo. Sei. Stata. – scandii ogni parola, come per farmi prendere paura.
-Non. Te. Ne. Frega. Nulla. – sorrisi strafottente.
-Si invece, mi sono preoccupato! Harry mi ha detto che sei uscita con Malik. Che avete fatto?- chiese, guardandomi come un assassino.
-Ripeto: Non te ne frega nulla. Sono affari miei.- mi alzai, ormai scocciata da quella situazione. Mi chiusi in camera e mi riaddormentai.
Sentii all’improvviso la sveglia suonare: erano già le sette, che palle.
Sbuffando sonoramente mi alzai per fare una doccia veloce e appena uscii e indossai la divisa della scuola. Mi truccai leggermente sugli occhi e me ne andai di casa non appena finii di preparare lo zaino.
 
Arrivai di fronte alla scuola e trovai seduta sulle scale Effy, mentre fumava come al solito la sua sigaretta. Mi avvicinai e andai a sedermi al suo fianco.
-Hai da accendere?- chiesi, come lo fece lei il primo giorno in cui ci incontrammo.
Non mi rivolse nemmeno uno sguardo e mi passò l’accendino. Accesi la sigaretta e aspirai il fumo.
-Io davvero non capisco, cosa c’è di male se frequento Zayn?- dissi dispiaciuta. Lei mi guardò finalmente.
-Non ti devi fidare di lui! Si è fatto tutta la scuola, e tu sei la prossima sulla sua lista.- rispose.
-Eppure non mi sembra così, che so, forse è cambiato.-  lei ridacchiò.
-Non cambierà mai quello lì, fidati. –
-No, non mi fido. Io sto bene con lui, e non vedo il motivo per cui tu dovresti comportarti in questo modo. – mi alzai e mi misi di fronte a lei. –se lui mi fa soffrire a te che ti frega? Tanto fa soffrire me, non te. Io voglio solo che tu capisca la mia situazione. Credo che Zayn mi piaccia davvero, ma non voglio litigare con te. Anche se ci conosciamo da poco mi sono affezionata!- dissi tutto d’un fiato.
Lei rimase a fissarmi, senza dire niente.
-Io mi preoccupo per te, perché ti voglio bene!- disse dopo un po’, alzandosi.
-Non farlo, ti prego, non ce ne bisogno.- sorrisi e l’abbracciai.
-Scusami.. – sussurrò Effy.
-Non fa niente. – proprio in quel momento la campanella suonò e tutti gli studenti entrarono in classe.
Appena arrivai di fronte alla classe trovai Zayn che parlava con Niall e Liam, appoggiato alla porta. Rimasi per un attimo a guardarlo e poi decisi di andargli incontro.
-Ehi..- sussurrai. Lui mi vide e sul suo volto comparve un grande sorriso.
-Ciao bellissima..- disse prendendomi dai fianchi.
-OOOK, noi ce ne andiamo!- disse Niall, portandosi Liam in classe.
Ridemmo e ritornammo subito a guardarci.
-Hai visto il biglietto stamattina?- chiesi.
-Si..- mi baciò dolcemente sulle labbra. -..sono stato bene anche io..- sorrise. –Benissimo.- aggiunse.
Io arrossii non poco e lui se ne accorse.
Mi accarezzo una guancia e lasciò un bacio su di essa.
-Entriamo?- dissi poco dopo, notando che stava arrivando la professoressa. Lui annuii e insieme entrammo in classe.

[…]

Finite finalmente le quattro ore andammo tutti alla mensa. Io non mangiavo dal pomeriggio del giorno prima, poiché la sera la  passai con Zayn.
-Ti siedi con noi?- chiese Liam, indicando Zayn e Niall al suo fianco.
-Ehm.. si arrivo subito. – volevo invitare anche Effy, altrimenti si sarebbe arrabbiata di nuovo.
-Effy! Vieni a pranzare con me, Zayn,Liam e Niall?- chiesi. Mi guardo scioccata.
-Ma anche no, rimango da sola.-
-No, tu ora vieni con me. – la presi il braccio e mi guardò malissimo. –Ti preeego!- sbuffò.
-E okay. La prima e ultima volta.- risi e la portai al tavolo dei ragazzi.
-Oh, una nuova arrivata.- disse Niall sorridendo. Effy lo fulminò con lo sguardo e cominciò a mangiare il suo piatto in silenzio.
Mi sedetti  tra Zayn e Effy e cominciai a sgranocchiare qualcosa anche io, come tutti gli altri.
Sentii all’improvviso qualcosa toccare il mio ginocchio scoperto. Abbassai lo sguardo sotto il tavolo e vidi che era la mano di Zayn.
Lo guardai divertita e misi la mia mano sopra alla sua, facendole intrecciare. La mia era fredda, mentre la sua era calda e morbida.
Credevo di essere innamorata.
Dovevo preoccuparmi?


 

Look at me!

Aloha!
Sapete quanto ci ho messo per scrivere questo capitolo?
Calcolate che sto al computer dalle 11.30 di stamattina :')
Vabbè dai, non volevo farvi aspettare, vi adoro troppo uu
RECENSITE OPPURE NON CONTINUO.

ps. seguitemi su twitter, sono @raawrharold

#muchlove :*

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Capitolo 6
*** capitolo cinque. ***




Capitolo cinque.
«Tell me how to get back to summer paradise with you, and I’ll be there in a heartbeat»

Caro diario,
sono passate più di due settimane dall’inizio della scuola, e io sono più felice che mai.
Perché? Beh devo ammetterlo, credo di essermi proprio innamorata e non poco.
Zayn mi piace ogni giorno di più, non posso farci niente. Effy diciamo che non si preoccupa più per me, anche se preferirebbe che rimanessi single. Insomma, è come una mamma.
Ma in realtà non so se io e Zayn formiamo una vera e propria coppia, voglio dire, ci scambiamo qualche bacio, una volta siamo andati pure a letto, eppure ancora non si è dichiarato. Cercherò di fare qualcosa.
Ora corro a prepararmi, Niall ha invitato me, Louis, Harry e Effy a casa sua per un bagno nella sua piscina. Ovviamente non mancheranno gli altri due ragazzi.
Ti scriverò al più presto.
Baci.
-        Naomi.

 
Misi il diario al suo solito posto e aprii il cassetto del comodino per trovare un costume.
Ne scelsi uno bianco, a fascia, e poi era l’unico nuovo, poiché non andavo a fare shopping da mesi ormai.
Dopo averlo indossato misi un pantaloncino in jeans e una canottiera fucsia. Alla fine legai i capelli ed uscii con mio cugino ed il suo compagno. Effy ci avrebbe raggiunti a casa del biondino.
Ero nervosa all’idea di come Louis avrebbe reagito quando avrebbe visto me e Zayn insieme, perché lui era un ragazzo molto protettivo, era come un fratello che non avevo mai avuto. E se si fosse arrabbiato l’avrei preso a schiaffi con piacere.
Arrivati di fronte al portone Harry suonò al citofono e subito dopo il cancello si aprì.
Appena entrammo ci trovammo in un giardino molto grande, quasi quanto a quello di Zayn, anch’esso aveva una piscina alla sinistra, con un trampolino e tanti materassini sull’acqua.
-Naomi!- arrivò Liam e mi abbracciò.
-Ciao Liam, ehi Niall!- dissi, non appena vidi l’irlandese avvicinarsi. –Loro sono Louis, mio cugino, e Harry, il suo ragazzo. – presentai i miei amici a loro e si strinsero la mano.
-Venite, adesso accendiamo la radio e andiamo a farci un bagno!- esclamò Liam. Harry e Louis lo seguirono.
-Ehm.. Naomi, ma sono davvero fidanzati?- chiese Niall, sconcertato.
-Sì, che problema c’è?-
-No, niente..- mi sorrise e andò dai ragazzi.
Intanto decisi di spogliarmi. Anche se era metà settembre si moriva di caldo. Così tolsi gli abiti che avevo e rimasi in costume, ad aspettare Effy.
Mi sedetti al bordo piscina, con le gambe nell’acqua, a prendere un po’ di sole.
All’improvviso sentii delle labbra sfiorarmi la spalla. Mi girai e vidi il ragazzo di cui ero follemente innamorata: Zayn.
Gli sorrisi dolcemente e mi fiondai tra le sue braccia, stringendolo.
Quanto ci staccammo mi diede un piccolo bacio sul labbro inferiore. Il mio cuore fece la giravolta.
-Come siamo belle oggi..- sussurrò il moro.
Come non arrossire in questi momenti?
-Grazie.- lo baciai -..tu non sei da meno.- con la coda dell’occhio vidi che Louis ci fissava da lontano, così mi alzai, seguita da Zayn, che subito avvolse le mie spalle con le sue braccia.
-Finalmente sei venuto!- esclamarono i suoi amici, non appena lo videro. Lui si limitò a fare le spallucce.
Mio cugino mi stava guardando in modo non molto sereno, così decisi di parlargli.
-Torno subito..- dissi a Zayn, così mi allontanai e andai da Louis e Harry.
-State insieme?- chiese Harry, sorridente.
-Si..- sussurrai.
-Perché non me lo hai detto?- disse Louis.
-Perché mi avresti fatto il terzo grado, e odio quando fai tutte quelle domande: chi è? Come si comporta? Lo avete fatto?-
-Lo avete fatto?- disse Harry.
-HARRY!- urlammo io e mio cugino. Il ricciolo rise e se ne andò.
-Io voglio soltanto il bene per te, lo sai. – disse Louis.
-Si che lo so, ma ho 18 anni, posso cavarmela anche da sola.- lui annuii e mi abbracciò.
In fondo, anche se era un po’ pesante, mio cugino era unico, dolce e affettuoso. La mia salvezza, ecco cos’era. Se non ci fosse stato lui, in quel momento forse mi sarei trovata in mezzo alla strada a chiedere l’elemosina.
Lui era tutta la mia famiglia, il ragazzo più importante della mia vita.
Ci staccammo.
-Ma se ti fa del male giuro che lo prendo a pugni.- disse scherzando, lui.
-Sì certo, ma se non sai strappare nemmeno un capello ad una barbie.- Louis fece la faccia da finto offeso e gli stampai un bacio sulla guancia.
Lo presi per mano e lo portai dal resto del gruppo, così poteva conoscere meglio Zayn e magari gli sarebbe anche piaciuto.
Dopo un po’ arrivò anche Effy, bella come al solito.  Aveva due trecce, che la rendevano dolce, ma in realtà era una tipa proprio tosta. Anche senza trucco era stupenda, ma come faceva?
Aveva un costume tutto nero e brillantato e gli stava benissimo, ovviamente perché aveva un fisico da modella. Che dire.. perfetta.
Quando venne a salutarci Liam rimase a guardarla tutto il tempo, con la bocca aperta. A momenti sarebbe scesa anche la bava.
-Liam, chiudi la bocca o entreranno le mosche.- gli sussurrai. Lui chiuse subito la bocca e rise.
-Ehi..- fece Zayn, prendendomi dai fianchi. -..andiamo in piscina?- annuii.
Così mi prese per mano e mi portò al bordo piscina.
All’improvviso mi prese in braccio, alla Biancaneve maniera (?) , e subito dopo si lanciò insieme a me. Rimanemmo qualche secondo sott’acqua e poi ritornammo a prendere fiato.
-Malik, tu sei pazzo!- dissi ridendo.
-Lo so!- si avvicinò a me. –Sono pazzo di te..- e mi baciò sulle labbra.
Le socchiusi così da poter far incontrare le nostre lingue. Le sue labbra sapevano di tabacco e menta, un sapore che mi mandava completamente in tilt.
-La smettete di limonare voi due?- disse Effy irritata.
-Dai lasciali stare Effy!- disse ridacchiando Liam. –Ti va di bere qualcosa?- alla parola “bere” subito la mia amica andò dal ragazzo.
Vidi che si parlavano, ridevano, sorridevano.. si scopavano con gli occhi.
-Tra quei due c’è qualcosa secondo me. – dissi a Zayn.
-Già, a Liam piace Effy, solo che lei è un tipo.. difficile. Non la conquisterà facilmente.- annuii, aveva proprio ragione.
Ma in fondo se si fossero messi insieme avrebbero formato una bellissima coppia.
Mi voltai dall’altra parte e vidi che c’erano Harry e Louis che si sbaciucchiavano. Erano proprio teneri.
Dall’altra parte, invece, Niall era concentrato a scrivere qualcosa al cellulare.
-A chi stai scrivendo, Horan?- chiesi. Lui mi sorrise.
-Ad una ragazza!- esclamò, quasi fosse felice come un bambino.
-Mmh, la conosco?-
-Non so, non viene alla nostra scuola.. prima o poi ve la presenterò!- ritornò ad occuparsi dei messaggi, così mi voltai verso Zayn che si era appoggiato al bordo piscina con le spalle, per prendere un po’ di sole.
Così mi avvicinai senza farmi vedere e cominciai a lasciargli scie umide sul collo e sulla mascella. Lui sorrise e mi strinse ancor di più a lui con le braccia.
-Smettila, così mi ecciti!- disse. Ridacchiai.
-Era quello il mio scopo..- gli sussurrai nell’orecchio, per poi lasciargli un morso sul lobo.
-Beh ci sei riuscita..- aprì li occhi, mi prese per la mano e mi portò fuori dalla piscina.
Entrammo in casa di Niall, e insieme ci dirigemmo subito in bagno, tutti bagnati.
Non appena entrammo chiuse la porta a chiave.
Cominciò a baciarmi  con foga, esplorando con le mani il mio corpo. Dapprima mi toccò il fondoschiena, passò ai fianchi, alla schiena e al seno. Lo feci appoggiare al muro e cominciai a baciarlo sugli addominali scolpiti, il collo e le sue labbra carnose.
Mentre lo baciavo, con le mani gli massaggiavo “l’amichetto” dentro i boxer, e lui ogni volta ansimava. Sorrisi soddisfatta.
Lo stesso fece lui, mettendo una mano nelle mie mutandine. Cercavo di non gemere mordendomi il labbro, e quasi lo facevo sanguinare per quanto lo stringevo.
Mi prese per le cosce e mi fece sedere sul lavandino. Al contatto con il marmo ghiacciato rabbrividii. Mi baciò un’ultima volta il seno e mi tolse immediatamente gli slip, che fecero la stessa fine del suo costume.
Entrò in me lentamente, facendomi abituare, poi quando gli dissi di andare più veloce non ci pensò due volte che lo fece in mezzo secondo.
I  nostri gemiti venivano soffocati dai nostri baci, anche se avevo una voglia incredibile di urlare.
Insieme raggiungemmo l’apice, ed entrambi, stanchi e sudati ci accasciammo per terra, col fiatone.
Ci guardammo per un po’ e ridemmo come due scemi.
-E’ stato divertente farlo di nascosto, devo ammetterlo!- disse Zayn.
-haha hai proprio ragione..- mi avvicinai a lui e lo baciai dolcemente.
Insieme ci rivestimmo ed uscimmo dal bagno.
-Cosa ci facevate nel mio bagno?- chiese scioccato Niall. Zayn fece per aprire bocca, ma il biondo non lo lasciò parlare. –Anzi no, non intendo sapere niente. Fate schifo. – disse ridendo.

[…]

Passammo una giornata a dir poco stupenda. Ci divertimmo davvero tanto, e di sicuro avremmo passato altro tempo così. Ero circondata da persone fantastiche, finalmente mi sentivo felice.
 
Il giorno dopo.
Mi preparai per andare a scuola, ero davvero stanca perché ci ritirammo a casa verso le tre/quattro del mattino e non avevo dormito per niente.
Louis non si sentiva molto bene, così a scuola ci andammo solo io ed Harry.
All’entrata ci raggiunsero Effy, Liam e Niall. Zayn non veniva poiché aveva degli impegni con il padre.
Quando suonò la campanella ci dirigemmo verso la nostra classe, ma qualcuno mi fermò.
Era quella tettona, riccia, che vidi con Zayn e i suoi amici al mio primo giorno di scuola.
-Tu sei Naomi, la ragazza di Zayn, vero?- chiese con fare altezzoso.
-Si, che c’è?- dissi seccata.
-Volevo dirti che Zayn ti sta prendendo in giro. –
-C..che cosa?- balbettai.
Zayn che prendeva in giro me? E cosa gli avevo fatto?
-Già.. lui ha già una ragazza, e oggi lei arrivava da Londra, così Zayn è andata a prenderla. –
-Zayn me lo avrebbe detto. E poi perché mi avrebbe presa in giro?- chiesi, cercando di nascondere la preoccupazione.
-Perché fa così con tutte. Lui non sa cosa significa la parola ‘amore’, non riuscirebbe a stare con una persona per troppo tempo.- rise istericamente. –e tu che ci sei cascata. Credevi che Zayn ti amasse?-
D’improvviso una lacrima cadde sul mio viso.
Girai i tacchi e corsi in classe, asciugandomi la guancia bagnata.
Nel frattempo mi arrivò un messaggio al cellulare.

“Ricordati che oggi abbiamo le ripetizioni di matematica. Non vedo l’ora di vederti. Zayn xx”

Dovevo credere a quello che mi disse la riccia? O voleva solo farmi spaventare?
Non ci stavo capendo più niente, e di sicuro avrei chiesto spiegazioni al signorino Zayn Malik.
Non volevo soffrire un’altra fottutissima volta.



 

Look at me!

Madò non riesco a più a non ascoltare 'tell me a lie.' 
E' come una droga quella canzone!
Ma ora parliamo del capitolo lol
Naomi e Zayn sanno come divertirsi eh-eh-eh
Liam e Effy li trovo carini, e voi? sdfghj
E Niall ha una ragazza segreta mmh.. chi sarà mai? :D
Lo scoprirete nella prossima puntata! (?)
Okay, volevo ringraziare tutte le ragazze a cui piace questa nuova ff,
vi prego, continuate a lasciare recensioni, non sapete
quanto ci tengo!
Vi lascio un bacio,
alla prossima :*

 

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Capitolo 7
*** capitolo sei. ***




Capitolo sei.
«Where you been? Where you been all my life?»

 

Naomi

 

Erano quasi le cinque del pomeriggio.
Cominciai a prepararmi per andare a casa Malik, per dare lezioni di matematica a Zayn, il mio ragazzo.
E forse non solo mio.
La tettona della scuola, credo si chiamasse Jessica, mi aveva detto che Zayn mi stava solo prendendo in giro, che voleva stare con me solo per divertirsi come al suo solito, e che aveva già una fidanzata.
E così cominciai a prepararmi il discorso da fargli non appena l’avrei visto; se Jessica diceva la verità allora mi sarei ammazzata, avrei sofferto tanto, avrei perso per l’ennesima volta il ragazzo che amavo.
No, non volevo perderlo, a nessun costo.
Avevo già sofferto abbastanza in passato, per Freddie, e la solita storia stava per ricominciare.
Io, innamorata di un ragazzo, un ragazzo che prima o poi mi tradirà e mi spezzerà il cuore.
Era come una routine, accadeva sempre la stessa maledetta cosa.
 
Indossai dei jeans, una maglietta a maniche corte azzurra e converse bianche. Ero pronta.
Presi i libri necessari per spiegare e li misi nello zaino.
-Io vado ragazzi, a dopo!- avvisai Harry e Louis che stavo andando, mentre loro erano nella loro camera a fare i compiti, o almeno credevo.
Andai alla fermata dell’autobus, e dopo poco arrivò il pullman. Salii e arrivai a casa del mio ragazzo in meno di dieci minuti.
Suonai al citofono un paio di volte, finché il cancello si aprì e trovai nel giardino Zayn, disteso sull’erba, con affianco un tavolo con delle penne e dei fogli sopra.
Mi avvicinai a lui.
-Ehi..- sussurrai. Il moro si alzò e sorrise.
-Ciao tesoro.. – mi chiamò ‘tesoro’. Il cuore perse un battito. -..come stai?- chiese.
-Bene, benissimo.- mentii. Ero nervosa, ma non potevo dirgli ‘ciao, sto male perché tu hai già una fidanzata’.
Mi baciò dolcemente sulle labbra, accarezzandomi i fianchi. Io portai le mani dietro al suo collo.
-Ho portato tutto qui fuori perché dentro casa fa caldo, va bene?- disse, quando ci staccammo.
-Okay, si sta bene qui.- uscii dallo zaino tutti i libri e ci sedemmo, per iniziare la lezione.

[…]

-Quindi.. hai capito?- chiesi, finita la spiegazione.
-In realtà.. no. – rispose ridendo, Zayn.
Gli avevo spiegato la nuova lezione di matematica circa quattro volte, ero esausta e senza un minimo di pazienza.
-Come no?!- dissi esasperata, mettendomi le mani tra i capelli. Lui non finiva di ridacchiare.
-Beh, è difficile seguire una lezione quando a spiegartela è la propria ragazza, che non vedi l’ora di sbaciucchiartela. – disse. Sorrisi e arrossii contemporaneamente. Non so come, ma Zayn, anche se era il mio ragazzo, era in grado di mettermi in imbarazzo.
-Smettila, e prova a fare questa operazione.- dissi, dandogli un piccolo schiaffetto in testa. Lui rise, di nuovo.
-Non ci riesco.- ammise.
-Si che ce la fai, basta che stai attento.-
-E se me lo rispieghi nella camera da letto?- disse, con fare malizioso, accarezzandomi la gamba sinistra.
Si alzò velocemente e si avvicinò al mio viso, per baciarmi con foga. Mi prese le mani, senza staccarsi, e mi fece stare in piedi.
Dapprima mi palpò per bene il sedere, poi passò direttamente al seno. Ma io dovevo chiedergli spiegazioni sulla sua presunta seconda ragazza.
Subito mi staccai, non sapevo da dove avessi preso quella forza di allontanarmi durante un bacio così passionale.
-Cosa c’è?- chiese Zayn, preoccupato.
-E’ che.. ti devo chiedere una cosa. – dissi, fissando le punte delle mie scarpe, per non incontrare il suo sguardo.
Mi sedetti di nuovo sulla sedia, col viso rivolto verso il basso.
Lui fece la stessa cosa, e cominciò ad accarezzarmi la schiena.
-Stamattina Jessica, la tua amica, mi ha detto che tu hai già una ragazza, che tornava oggi da Londra, quindi tu sei andato a prenderla, e mi hai preso in giro dal nostro primo appuntamento. – dissi tutto d’un fiato.
Sentivo il suo sguardo su di me, il che mi faceva innervosire ancor di più.
-Tu credi a Jessica o a me?- chiese, dopo qualche secondo di silenzio snervante.
-Non lo so, per questo te l’ho detto.- mi prese il viso tra le mani e mi guardò negli occhi.
- Jessica è una stronza, è sempre stata così. Da quando mi sono rifiutato di uscire con lei, ha cercato di rovinare tutte le mie relazioni. Ora se la prenderà con te. Che nervoso.- scosse la testa, arrabbiato.
-Quindi.. tu non mi hai mentito?- sussurrai. Lui mi baciò dolcemente sulle labbra.
-Non lo farei mai.- rispose. Sorrisi, e lo abbracciai fortissimo.
Si, ora mi sentivo molto più sollevata, ero tornata più felice di prima.
 

Effy


Ero a casa, ad ascoltare musica rock a tutto volume. Sentivo i vicini sbattere ai muri, per farmi spegnere la radio, ma li mandai immediatamente a fanculo.
Uscii fuori al balcone e accesi una sigaretta. Aspirai tutto il fumo, e quando la sigaretta si consumò  quasi del tutto la buttai giù.
-Ehi.. maleducata!- urlò qualcuno. Mi affacciai e vidi un ragazzo sotto il palazzo, che stava per citofonare.
Lo riconobbi, era Liam.
Appena mi vide fece la faccia arrabbiata, ma quando scoppiai a ridere, sorrise anche lui.
-Stavi per bruciare i miei capelli e tu ridi?- disse scherzosamente. –Posso entrare?- disse, facendo segno al portone. Annuii e entrai in casa per aprire il portone.
Abitavo al primo piano, così il ragazzo arrivò subito di fronte alla porta di casa mia.
Ci guardammo per qualche minuto restando in silenzio.
Solo in quel momento notai la bellezza dei suoi occhi. Veramente lui era tutto bello, dai capelli castani chiari, agli occhi dello stesso colore, a quelle labbra carnose, al fisico allenato.
Aspetta, ma cosa cazzo stavo pensando?
Lui era Liam James Payne, migliore amico di quei coglioni di Horan e Malik.
Anche se non lo conoscevo bene, si poteva capire dalle persone che frequentava che era un puttaniere come tutti gli altri.
-Allora.. che volevi?- chiesi, facendolo entrare in casa.
-Ah sì, l’altro giorno hai lasciato a casa di Niall il tuo pareo, così sono venuto qui per ridartelo indietro.- disse, mostrando il pareo nero. Lo presi e lo rimisi al suo posto.
-Grazie mille.-
-I tuoi genitori non ci sono?- subito mi irrigidii e lui se ne accorse. –Ho detto qualcosa di sbagliato?- scossi la testa.
-No.. è che non ho genitori, se così potevano definirsi.- sogghignai.
-Oh, mi dispiace, io.. io non lo sapevo e..-
-Non ti preoccupare..- lo interruppi. -..mia madre ha abbandonato me e mio padre quando ero appena nata. Un paio d’anni fa mio padre è stato arrestato, così vivo qui da sola.- gli occhi mi pizzicavano, ma non dovevo piangere, non davanti a Liam, dovevo sembrare forte, come sempre.
-Per questo ti comporti così..- sussurrò.
-Eh?- dissi, non capendo ciò che intendeva.
-Volevo dire.. avresti bisogno di avere una persona speciale al tuo fianco, così da non poterti comportare come una ribelle..-
-Forse hai ragione. Ma nessuno mi vuole perché io.. io sono diversa dalle altre.- lui mi ascoltava con attenzione. –Io non sono vanitose come le altre, non metto i vestiti firmati, non aggiusto i capelli, mi trucco raramente, e ho un carattere di merda, ecco perché nessuno mi vuole.- dissi.
Lui si avvicinò e mi accarezzò una guancia.
-1. Sei bellissima anche così. 2. Hai un carattere difficile, ma non così terribile. 3. Non è vero che non piaci a nessuno. –  alzai un sopracciglio.
-Ah davvero? E a chi piaccio?- chiesi.
-Mmh..- fece finta di pensare. –Non lo so, ma a qualcuno piaci, stanne certa.- scossi la testa ridendo.
-Sei bella quando ridi. Dovresti ridere di più!-
-Avanti Payne, dimmi chi ti ha pagato per fare tutti questi complimenti.-
-Nessuno, è la pura verità.- sorrise. Sorrisi anch’io.
Ma che cosa stava succedendo?
Sbuffai e andai a prendere un bicchiere d’acqua. Ne offrii anche al signorino Payne.
-Ora devo andare, scusami.- disse, buttando il bicchiere di plastica nell’immondizia.
-Ah okay, grazie per la visita.- dissi.
-Di niente.- lo accompagnai alla porta e poi di colpo  si fermò. –Ti andrebbe di uscire qualche volta? Solo io e te.
 – chiese, sistemandosi i capelli.

-Per me è okay. –
-Allora domani sera va bene?- disse. Annuii e sorrise.
Si avvicinò al mio viso, fissando le mie labbra, ma poi lasciò un piccolo bacio sulla guancia.
Sorrise un’altra volta e se ne andò.
Chiusi la porta e mi buttai sul divano, toccando la guancia che aveva baciato poco prima Liam.
Forse.. mi stavo.. innamorando?
Nah, impossibile, Effy Stonem non si innamora di nessuno, figuriamoci di Liam Payne, il figo della scuola, che fa impazzire tutte le ragazzine arrapate.



 

Look at me!

Hello!
Beh, che ne pensate di questo capitolo?
A me sinceramente piace, strano ma vero o.o
Naomi e Zayn sono ancora insieme..
e poi Effy e Liam mi piacciono sempre di più!
Recensite e scrivete qual'è la vostra coppia preferita :D
ps. state guardando le Olimpiadi?
Io si, anche se spero con tutta me stessa che Carlotta Ferlito 
non incontri i One Direction, altrimenti si monterà
la testa per tutta la vita, più del solito -.-

Vabbè, non vi rompo più adesso..
alla prossima :*

Liam cosa sei *w*

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Capitolo 8
*** capitolo sette. ***



Capitolo sette.
«Maybe i'm just in love with you.»


Naomi.

-Buongioooorno!- urlò Harry entrando nella mia camera. Mi svegliò all’improvviso, e subito mi vennero degli istinti omicidi.
-Che cazzo urli a prima mattina!- mi coprii la faccia col cuscino.
Non avevo voglia di andare a scuola, la sera prima ero andata in discoteca con Effy e ritornammo a casa molto tardi.
-No, tu ora ti alzi. – mi prese per un piede e mi trascinò a terra, facendomi sbattere il sedere.
- Harry Edward Styles, se non vuoi diventare femmina faresti meglio a scappare.-  subito vidi il ricciolo uscire dalla mia stanza ridendo.
Mi alzai sbuffando rumorosamente e andai in bagno, feci una lunga doccia e poi uscii per mettere la divisa della scuola.
Nel salotto trovai Louis ed Harry seduti sul divano a sbaciucchiarsi. Per non interromperli presi direttamente lo zaino e uscii di casa, per dirigermi al bar dove mi aspettava Effy.
Dopo pranzo sarei uscita con Zayn, non so precisamente dove, ma non mi importava, con lui sarei andata ovunque.
Credevo di amarlo, ma avevo paura di dirglielo. Non avevo mai detto a nessuno due parole così importanti come il “ti amo” , nemmeno a Freddie in passato.
E se lui non me lo avesse detto? Che figura ci avrei fatto?
-Ehi bionda!- la voce di Niall mi fece ritornare nella realtà.
-Ehi biondo.- sorrisi. –Come stai?-
-Bene, oggi all’uscita viene la mia nuova ragazza!- disse entusiasta.
-Non vedo l’ora di vederla!- in lontananza vidi dalla vetrina del bar Effy che mi salutava. –Scusami Nialler, ma ora devo andare, ci vediamo dopo!- mi salutò e poi se ne andò per la sua strada.
Io intanto entrai nel bar, sedendomi di fronte alla mia amica.
-Che stanchezza.. oggi non volevo svegliarmi..- disse lei, per poi sbadigliare.
-Non lo dire a me. Siamo tornare alle quattro del mattino ed ora eccoci qui sveglie alle sette e mezzo del mattino per andare a scuola. – nel frattempo arrivò il cameriere, ordinammo due caffè che erano già pronti in meno di cinque minuti.
-Allora, stasera che si fa?- chiesi, sorseggiando il caffè.
-Stasera non ci sono, sorry.- rispose Effy.
-Dove vai?- sorrisi.
-Esco..-
-..con?- la incalzai.
-Con sto cazzo! È un segreto.- disse, facendomi la linguaccia.
-Tanto mi dirai tutto, vuoi o non vuoi.- lei annuii sarcasticamente e continuò a bere il suo caffè. –Tu invece?-
-Io non esco. Zayn ha detto che vengono dei suoi parenti da lontano e il padre lo costringe a rimanere a casa. Quindi credo che starò a guardare qualche film con mio cugino e Harry.-
-Divertente.- disse ridendo.
-Sì, molto!-
Dopo un po’ guardai l’orologio ed erano già le otto meno dieci, saremmo arrivate a scuola in ritardo.
Detto fatto!
La professoressa di storia ci aveva ‘rimproverato’, ma non ce ne poteva fregar di meno.
Effy andò a sedersi all’ultimo banco, dove si trovò a fianco Liam, mentre io, come al solito, andai vicino a Zayn, che senza farsi vedere dalla prof mi stampò un dolce bacio sulle labbra.
La lezione iniziò, e per poco non mi addormentavo.

[…]

Finite finalmente le cinque ore, il nostro solito gruppo, si diresse alla mensa, pronti a divorare qualsiasi cosa per la fame.
Andai a fare la fila per prendere del cibo e mi sedetti al nostro tavolo.
Zayn arrivò poco dopo, mi accarezzò una guancia e mi baciò passionalmente, in presenza di tutti gli studenti, che in quel momento ci stavano guardando. Jessica mi stava ammazzando con gli occhi, come il resto delle ragazze che erano presenti.
Quando ci staccammo tutti se ne andarono, ed io sorridevo come un’ebete.
-A cosa devo questo bacio?- chiesi, cominciando a gustare il pranzo.
-Niente.. avevo voglia di baciarti.- mi stampò un bacio sulla guancia e decise di mangiare anche lui. –Dopo però voglio qualcosa in cambio.- disse malizioso.
-Mmh.. non so, non ti ho chiesto di baciarmi, perché dovrei?- dissi con voce seria, ma dall’espressione della mia faccia non ero per niente seria.
Lui rise.
-Quindi non volevi baciarmi?- scossi la testa e lui fece finta di offendersi. –Allora non ti bacerò mai più.- questa volta risi e mi avvicinai per mordergli il labbro inferiore.
-Smettetela, vi prego.- disse Effy guardandoci disgustata. Ridemmo e tornammo ai nostri piatti.
Finito il pranzo uscirono tutti dalla scuola, così decisi di seguire gli altri verso l’uscita, ma qualcuno mi bloccò per un braccio.
Zayn.
-Ma cos..- fui interrotta dalle sue labbra che premevano sulle mie con forza. Socchiusi la bocca così da poter far incontrare le mostre lingue. Dopo poco ci staccammo.
-Ma tu non eri quello che non voleva baciarmi più?- lui rise e mi stampò un altro bacio.
-Non so resisterti.- disse, sorridendo malizioso. Mi prese per mano e mi portò negli spogliatoi maschili. Chiuse la porta e, prendendomi dalle cosce, si diresse verso la doccia.
Appena entrammo cominciò a baciarmi con foga prima sulle labbra, poi passò lentamente al collo e dietro l’orecchio.
La mia eccitazione aumentava sempre di più, tanto che appena sentii le sue mani toccare la mia pelle all’interno della maglietta che indossavo gemetti forte, molto forte. E lui rise soddisfatto. Mi sfilò l’indumento e in pochi secondi anche il reggiseno. Subito si fiondò tra i miei seni, baciandoli, leccandoli, mordendoli. In men che non si dica lo spinsi verso il muro io questa volta, così da poterlo baciare come fece lui. Gli tolsi la polo blu e cominciai a lasciare scie umide sul suo petto, l’addome, per poi risalire al collo. Mi abbassai, sempre di più, finché non mi trovai in ginocchio, di fronte al suo ‘’amichetto’’ che chiedeva di uscire dal pantalone, così, per renderlo felice, gli sfilai i jeans e i boxer contemporaneamente, accogliendo nella mia bocca il membro di Zayn.
Questa volta sentii il ragazzo gemere dal piacere, così non appena mi accorsi che stava per venire, mi staccai all’improvviso, beccandomi uno sguardo assassino da Zayn.
-Sei una stronza!- disse lui, con l’affanno.
-Sì lo so. – lo baciai dolcemente sulle labbra e cominciai a rivestirmi.
-Ma che fai?- chiese.
-Mi preparo, non dovresti andare dai tuoi parenti oggi?-
-Ah si si, me n’ero dimenticato.- disse, con fare scocciato. Ridacchiai e lo baciai un’ultima volta.
-Zayn ti..-
Naomi, facile, basta dire ‘ti amo’, cosa ci vuole?
Non è poi così difficile, o no?
-Ti..?- mi incalzò.
-ti..ti chiamo più tardi.- sorrisi e uscii dagli spogliatoi.
Stupida, stupida, stupida.
Poteva essere la volta buona.

Effie.

Pensai per tutto il pomeriggio a come comportarmi con Liam, perché saremmo usciti la sera.
All’inizio mi dicevo ‘sii te stessa’, ma forse non poteva essere un’ottima idea, poiché mi rendevo anche da sola a volte di essere acida e fredda.
Ma non riuscivo proprio a comportarmi come le altre ragazze, tipo Naomi, simpatica e gentile con i ragazzi e non solo. Diventava dura solo nei momenti giusti al modo giusto.
E ovviamente volevo dare per una volta una buona impressione a Liam, insomma, voglia di fare figure di merda non ne avevo.
Prima di tutto dovevo pensare al guardaroba. Indossavo quasi sempre jeans e magliette di colore nero, perché amavo quel colore, ma per quel giorno decisi di cambiare del tutto. Mi ricordai di avere un vestito adatto alla stagione nel cassetto del comodino. Così andai a frugare lì dentro e lo trovai.
Era semplice, era tutto nero fino al seno, poi la parte inferiore era azzurra, quasi come i miei occhi. Come scarpe decisi di mettere le ballerine nere brillantate che non mettevo da mesi.
Presi la trousse dei trucchi e cominciai a scegliere gli ombretti e le matite adatte.
Presi l’ombretto azzurro e lo misi per bene sulle palpebre, da sopra passai un filo di eye-liner e alla fine il mascara. Non sopportavo i lucida labbra, perciò non misi niente sulla mia bocca.
Come al solito decisi di portare i capelli sciolti.
Ormai pronta mi stesi sulla sdraio nel mio balcone, per fumare una sigaretta.
In poco tempo mi addormentai.

[…]

-Effyyyy! Effyyyy!- una voce mi fece zompare per lo spavento.
Dormivo beatamente e all’improvviso qualcuno  mi svegliò in modo non molto piacevole.
Rossa dalla rabbia andai di corsa in salotto, aprendo, anzi, sbattendo la porta di casa.
-Ma che cazzo vu..- mi interruppi non appena vidi Liam sorridermi.
Questa volta diventai rossa per l’imbarazzo.
-Oh sei tu..- riuscii a dire.
-Sto suonando al campanello e tu non rispondevi. Mi stavo preoccupando!-
-Si..ehm..mi sono addormentata e quando dormo sono peggio di un ghiro.- lui rise e mi baciò una guancia.
Calma Effy, calma.
Dopo un po’ uscimmo di casa.
Mentre camminavamo sul marciapiede lo osservai senza farmi notare, ed era più bello del solito. Aveva un jeans scuro, una camicia bianca, con i primi due bottoni sbottonati, e aveva anche cambiato pettinatura, ora sembrava più truzzo!
Era sexy da far paura, dovevo ammetterlo.
-Sei bellissima vestita così. – disse dopo qualche minuto di silenzio. Arrossii ma cercai di non farlo notare. Sorrisi.
-Grazie, anche tu.- dissi timidamente.
No, non potevo essere io. Io timida? Effy Stonem che si comportava in questo modo?
-Allora.. che hai intenzione di fare?- chiesi, cercando di rompere quell’imbarazzo.
-Ehm..a dire la verità non lo so.- disse grattandosi la nuca.
-Come non lo sai?-
-Tu che vorresti fare?- chiese poi.
-Non so, vorrei sedermi e rilassarmi un pochino sinceramente.- risposi nervosamente.
-Ottimo, allora vieni.- mi prese per mano e cominciò a correre verso una meta a me sconosciuta.
-Dove stiamo andando?-
-Ora vedi.- rispose soltanto.
Tutto quel mistero mi stava dando sui nervi.
-Liam Payne dimmi dove mi stai portando.- dissi minacciosa. Lui rise e si fermò.
-Siamo arrivati.- disse.
Mi guardai intorno, e vidi che ci trovavamo in un prato, con dei fiori e tanti alberi. Di fronte a noi c’era un piccolo laghetto, su cui ci si rifletteva la luna piena.
-Wow. – dissi.
-Vieni..- sussurrò lui. Mi prese nuovamente per mano e mi portò alla riva del lago.
Si sedette sull’erba e mi portò con se, facendomi sdraiare.
Cominciai a fissare tutte le stelle che rendevano a dir poco bellissimo il cielo.
-A volte vengo qui quando sono nervoso, mi rilassa molto questo posto.- disse Liam, sorridendo.
-E’ bellissimo, non sono mai venuta qui.-
-Di solito un ragazzo dove ti porta ad un appuntamento?- chiese.
-Ehm.. l’ultima volta siamo andati in pub pieno di maniaci ubriaconi. Orribile. Un appuntamento assolutamente da dimenticare.-  lui rise. Dio come amavo la sua risata.
-Ti va di fare una pazzia?- mi disse.
-Peggio dell’appuntamento con gli ubriaconi?-
-Sì fidati!- disse ridendo.
Si alzò e cominciò a sbottonarsi la camicia.
-Non mi dirai che sei anche tu un maniaco?- dissi scherzosamente.
-No sciocchina, voglio farmi una bella nuotata nel lago. – rispose, sfilandosi i jeans.
Non mi stavo eccitando, no no.
In fondo aveva solo degli addominali scolpiti e un sedere niente male.
Scacciai subito dalla mia testa i casti pensieri e ritornai alla realtà.
-Tu sei matto.- mi tolsi lentamente il vestito e subito rimasi in biancheria intima.
Ci guardammo per qualche secondo, poi all’improvviso mi prese in braccio e mi buttò come un sacco di patate in acqua.
-BASTARDO!- urlai. Liam non la smetteva di ridere. Quasi era piegato in due. Così lo raggiunsi velocemente e mi buttai addosso a lui, per affogarlo.
-Me lo sono meritato.- disse, non appena tornò a galla. Io risi.
Da quanto non mi divertivo in quel modo?
Da mesi, forse anche anni.
Da quando mio padre non era più al mio fianco le mie giornate erano come morte, noiose.
Mi mancava, e grazie a Liam ricominciavo a tornare la Effy di prima.
[…]
-Grazie per la serata.-  dissi, non appena arrivammo di fronte casa mia.
-Grazie a te.- sorrise. Si avvicinò e mi lasciò un piccolo bacio sulla guancia, che diventò rossa in pochissimo tempo.
-A domani!- mi disse. Lo salutai con un gesto della mano ed entrai in casa.
Mi spogliai, feci una doccia e indossai un pantaloncino e una canottiera lunga.
In camera si moriva di caldo, così anche quella notte decisi di dormire nel balcone, dove si sentiva un venticello piacevole.
Mi stesi sulla sdraio, ma due voci, una maschile e una femminile, ruppero il silenzio.
Mi affacciai e vidi una coppia che gironzolava nel centro strada, forse entrambi ubriachi.
No un attimo, ma quel ragazzo io lo conoscevo.
No, non poteva essere. Non lui. Non Zayn!
Il ragazzo di Naomi in compagnia di un’altra?
Avrei raccontato tutto alla mia migliore amica. Non l’avrebbe passata liscia, non con me.
Sapevo che era tutta una menzogna. Naomi era davvero cotta di lui.
Stronzo.






Look at me!
si, non preoccupatevi sono ancora viva!
non sono stata a casa in questi giorni
quindi non potevo scrivere il capitolo.
e per la cronaca, la parte porca l'ho messa solo
per le mie amiche alessia e manuela (che saluto lol) 
che mi stavano rompendo le balle a mare c:
spero vi piaccia questo capitolo
e recensite mi raccomando :)

un bacione dalla vostra claudia <3

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Capitolo 9
*** capitolo otto. ***




Capitolo otto.
«I've loved and i've lost»

Effy

Il mattino seguente decisi di parlare con Naomi di ciò che avevano visto i miei occhi non potevo nasconderglielo,non l'avrei mai fatto. Così,mi precipitai a casa sua estremamente nervosa,con un nodo allo stomaco,che solo dio poteva immaginare.
Suonai il campanello e mi aprii Harry. Sfoggiò un sorriso smagliante.
-Hei ciao Effy,prego accomodati.-
-Grazie.- Risposi nervosamente.
-Stai cercando Naomi? E' in camera che si sta vestendo.- disse Harry con tono tranquillo,quasi dolce.
-Si,grazie. Ora la raggiungo.-
 Salii le scale lentamente,cercando di pensare a come iniziare il discorso,ma specialmente a come dirglielo senza poterla ferire. Quando all'improvviso sentii la maniglia della porta. Uscì Naomi dalle scale,era così felice,mi dispiaceva in qualche modo rovinarle la giornata,se non la vita.
-Ciao Effy!-  esclamò e dopo qualche secondo mi abbracciò.
poi aggiunse  -..non sai cosa è successo ieri,le belle parole che mi ha detto Zayn.Non capisco proprio perché tutta la scuola abbia un giudizio così negativo sul suo conto,è un ragazzo così dolce.- aveva gli occhi a forma di cuoricino, quasi.
-Ah,davvero?- Risposi con tono distaccato.
Mi dispiaceva da morire rompere l'incantesimo,ma dovevo farlo,per il suo bene.
-Sai,anche io ho qualcosa da dirti.- le dissi impaurita,non sapendo quale fosse stata la sua reazione.
-Dimmi tutto,è successo qualcosa di grave?-.
-No,ecco..devo dirti una cosa.-
-Avanti Effy,faremo tardi a scuola!- incominciò ad usare un tono nervoso.
-Ecco...ieri sera ho visto Zayn con un'altra,probabilmente erano entrambi ubriachi.-
Non sapevo dove avessi trovato il coraggio,ma fui diretta.
Improvvisamente vidi la cartella scivolare dalle mani di Naomi.
-C..Come?!Non può essere,no! Non ci voglio credere!-
Subito le diedi un abbraccio cercando di consolarla,vedevo l'odio,la disperazione nascere nei suoi occhi.
-Questa Zayn me la paga,e molto cara anche.- le dissi.
-Andiamo o faremo tardi a scuola.- era nervosa,quasi da mettere a soqquadro l'intera casa.
Uscì,e fece sbattere forte la porta,senza nemmeno salutare Louis e Harry,che preoccupati mi chiesero -Cosa le prende?- erano preoccupati,non l'avevano mai vista così agitata. Risposi che avrei spiegato tutto dopo la scuola,si raccomandarono a me. Così la raggiunsi per strada,aveva un passo svelto,un altro poco e correva.
-Rallenta!Non riesco a tenere il tuo ritmo!- urlai.
Si girò con uno sguardo distaccato.
 -Veloce o faremo tardi!- rispose.
Cercai di tenere il suo passo,ma non ci riuscivo perfettamente. Arrivammo al corridoio della scuola,c'era Zayn con i suoi amici. Il moro appena vide Naomi si catapultò verso di lei, ma non lo degnò nemmeno di uno sguardo.La afferrò per il polso.
-Ehi,che ti succede? Jessica ti ha raccontato altre cazzate?- aveva uno sguardo serio e preoccupato.
 -Lasciami stare,mi fai schifo!- gridò la bionda.
-No,non ti lascio, per nessun motivo al mondo!-
-Allora sarò io a farlo,mi dispiace Zayn è finita!- una lacrima percosse il suo viso.
-Ora tu vieni qua e mi dici cosa cazzo è successo.- sembrava davvero interessato a saperlo.
-Vuoi che te lo dica io pure? Ma non hai un briciolo di cuore tu? Pensi che io non venga a sapere tutta la merda che fai in giro in mia assenza?- Urlava come una pescivendola.
-Ma cosa stai dicendo?Non riesco a capirti.- Zayn rimase a bocca aperta,davvero non sapeva di cosa stesse parlando.
-Effy mi ha raccontato che stavi  con un'altra,ubriaco d'altronde,quindi chissà che avrai combinato quella sera!- gli sferrò un pugno sul petto,cosa che toccò molto Zayn.
-C..Cosa? Io ubria...porca eva! Stavamo giocando a rischio o verità...ho rischiato un po' troppo.- era disperato,non sapeva che fare.
-Mi dispiace Zayn,non ti credo.- Gli lasciò la mano e se ne andò,non entrò nemmeno in classe,fece filone.
Zayn diede un pungo forte verso la porta,e se ne tornò a casa,nessuno dei due sarebbe riuscito a seguire la lezione in quelle condizioni.
A dire la verità, mi dispiaceva molto sia per Naomi che per Zayn. Forse dovevo farmi i cavoli miei, ma Naomi era la mia migliore amica, ero stata costretta a dirglielo, ed ora lei odiava Zayn.
Mi faceva male vederla in quello stato.
 
Naomi.

Tornai a casa verso il pomeriggio, in lacrime. Senza salutare nessuno mi chiusi nella mia camera. Mi raggiunse subito Louis.
-Naomi che ti succede? Apri questa porta.- non fiatai.
 -E' stato quel Zayn vero?Ti giuro che gli spacco la faccia.- A quel punto si aprì la porta.
-Non è colpa di Zayn tranquillo.-
Fui costretta a mentire,nonostante mi avesse ferita,non voleva vederlo sporco di sangue.-Ho solo avuto un brutto voto a scuola,niente di che.-continuai a mentire.
-Sei sicura?- chiese mio cugino,con la puzza sotto al naso.
-Certo,sicurissima. Ora se non ti dispiace vorrei restare un po' sola.-  mi abbracciò e se ne andò chiudendo nuovamente la porta.
Mi buttai sul letto, a pensare.
Aveva sempre avuto ragione Effy, non dovevo fidarmi di uno come Zayn, e ora  ne stavo pagando le conseguenze.
Il mio cuore era ormai in frantumi.
Non facevo altro che versare lacrime su lacrime.
Mi sentivo uno schifo, tutta colpa di un puttaniere.
Perché dovevo innamorarmi proprio di Zayn Malik?
Eppure dovevo capirlo sin dall’inizio che lui era come tutti gli altri ragazzi, morti di figa e bastardi.
Perché succedeva tutto a me? Cosa avevo fatto di male?
 Mi misi il cuscino in faccia, cercando di addormentarmi, senza pensare a tutto ciò che era accaduto così in poche ore.
 
 Qualche minuto più tardi,suonò il campanello di casa.
Andai a spiare dalla serratura della porta e vidi che aprì Louis, che si ritrovò una ragazza misteriosa  davanti.
Era alta, bionda, occhi azzurri e molto magra. Non l’avevo mai vista prima, chi poteva essere?
-Si?- disse tranquillamente mio cugino.
-Salve,sto cercando Naomi,è qui?-
-Certo,te la chiamo. Tu sei..?-domandò curioso.
-Sono Perrie.- rispose la ragazza serenamente.
-Naomi,è per te!- urlò Harry dal salone.
-Chiunque sia,digli che non è il momento!- dissi io, rimettendomi sul letto.
Non avevo voglia di fare niente, figuriamoci di conoscere una persona estranea.
-C'è una ragazza che vuole parlarti,si chiama Perrie!Dai su,non fare la scostumata.-Incominciava a perdere le staffe. A volte mi sembravano dei genitori Louis ed Harry.
Così uscii dalla camera, per non sentirli nelle orecchie ancora una volta.
-Ciao,tu sei Noemi?- attaccò subito bottone la ragazza, non appena mi vide.
-Sì sono io,ci conosciamo per caso?- ero piuttosto perplessa su chi potesse essere la ragazza.
-Non credo tu mi conosca,ma io conosco te e sono venuta a parlarti.- Ormai incuriosita decisi di invitarla in camera, per sapere cosa mi dovesse dire questa Perrie.
-Bella stanza,complimenti!- disse apertamente la ragazza.
-Grazie.-risposi fredda. -Beh,cosa devi dirmi?- già ero impaziente.
-Tu sei la ragazza si Zayn vero?- domandò la tizia.
-Ero.- appena sentii il nome di Zayn mi veniva un nodo allo stomaco e una voglia di ricominciare a piangere. –Perché?- chiesi, poi.
In quel preciso istante mi  venne una grossa fitta al cuore,odiavo la parola EX, specialmente rivolta a Zayn, il ragazzo che mi aveva fatto perdere la testa.
-Ho saputo che una tua amica ci ha visti insieme l'altra sera...posso spiegare come sono andati i fatti.-
Assunsi  uno sguardo omicida verso la ragazza che avevo di fronte,feci un profondo respiro e mi trattenni per non buttarla dal balcone.
-Ti ascolto.- dissi nervosamente.
Trovarsi di fronte la ragazza con cui ti hanno tradita,beh non è la migliore delle esperienze.
-Volevo dirti che tra me e Zayn non c'è stato nulla...Zayn mi piace da tre anni,ma non sono mai riuscita a conquistarlo...l'altra sera era ubriaco,ci ho provato con lui..ho provato a sbottonargli la camicia e sai che mi ha detto?-
-Cosa..?- dissi con voce spezzata.
-Mi ha detto : ‘’Fermati! Ho una ragazza,per favore levati di dosso.’’ E mi ha scansata-
Feci un sospiro di sollievo,ma rimanevo comunque nel dubbio.
-Allora come spieghi quell'abbraccio?- chiesi diretta,senza scrupoli.
-Ecco..il fatto è che io tra pochi giorni mi trasferisco a Sidney,in Australia..volevo solo ricevere un abbraccio che non ho mai ricevuto in tre anni,dal ragazzo che mi piace,tutto qui.-
Improvvisamente lo sguardo della ragazza divenne triste.
Un po’ mi dispiaceva in realtà.
-Dai,su. Troverai anche tu il ragazzo della tua vita. – le diedi una pacca sulla spalla e Perrie sorrise.
-Grazie,ma promettimi che fra te e Zayn tornerà tutto come prima,non sopporterei un simile peso,perché voglio bene a Zayn e non vorrei mai vederlo triste,per favore promettimelo.- Una lacrima scese sulla sua guancia.
-Non ti assicuro niente,voglio che mi dimostri che davvero ci tiene,a parole sono tutti bravi.-
Ero davvero confusa,non sapevo nemmeno io cosa avrebbe fatto.
-Va bene,ma mi raccomando...Zayn è un ragazzo d'oro,ha sofferto tanto per la perdita della madre,ecco perché alcuni suoi atteggiamenti sono,diciamo..rozzi,ecco.-
-Lo so,me l'ha rammentato questo fatto...lo capisco benissimo.-
Tanti pensieri mi affollarono la mente, ma forse parlare con Perrie mi aveva fatto bene.
-Sarà meglio che io vada adesso,di sicuro vorrai stare sola.-
-Si,è quel che mi serve,e comunque grazie per essere venuta a parlarmi.- Fece un sorriso sforzato.
-Di nulla, tranquilla, mi raccomando.-
Se ne andò e chiuse la porta.
Improvvisamente il sorriso sforzato si trasformò in sorriso spontaneo,a 44 denti.
Ero felice di sapere che io,ero diventata la prima ragazza a cui Zayn si era davvero affezionato,che mi era fedele e che soprattutto mi amava. Anche Zayn aveva imparato ad amare, con me.
 
Effie.

Ero a casa mia a cazzeggiare su facebook, quando d’improvviso suonò qualcuno alla porta.
Andai ad aprire.
-Ehi bellezza!- mi salutò Liam, con il suo bellissimo sorriso.
-Ehi.. entra pure.-
Lo feci accomodare sul divano, ma un po’ mi vergognavo, visto che era tutto in disordine. Riviste e vestiti sparsi per terra.
Così di corsa cercai di rimettere tutto al proprio posto.
-Scusa il disordine..-
-Non ti preoccupare, casa mia è peggio.- disse ridacchiando.
Sorrisi e andai in cucina.
-Vuoi qualcosa?- lui mi raggiunse.
-Sì..- si avvicinò. -..te. –
Mi prese per i fianchi e mi portò contro il muro, così da non permettermi di muovermi.
Le mie mani andarono sul suo petto.
Il mio cuore batteva all’impazzata, pensavo che a momenti fosse esploso o altro, ma questa era la mia reazione quando mi trovavo con Liam.
I miei pensieri furono interrotti dalle dolci labbra del ragazzo, che cominciava a baciarmi, con timore quasi, come se non volessi.
Ma in realtà era tutto ciò che desiderava, da tanto, troppo tempo. Trascinai le mie mani dietro al suo collo, cominciando a giocherellare con i suoi capelli, e nel frattempo socchiusi le labbra, permettendo alla sua lingua di incontrare la mia.
Quello fu il bacio più passionale e dolce che avessi mai dato in passato. Nel mio stomaco le farfalle non decidevano di calmarsi.
Liam insinuò una mano sotto la maglietta e cominciò ad accarezzare la mia pancia piatta, la schiena e il seno. Alla fine me la sfilò del tutto.
Si avvicinò al mio collo e ci lasciò un succhiotto e qualche scia umida, fino ad arrivare all’orecchio.
– Dov’è la tua camera?-  mi chiese.
Sorrisi maliziosamente e lo presi dal colletto della maglietta, portandolo nella mia stanza.
Proprio in quel momento squillò il cellulare.
-Chi cazzo è ora?!- dissi con la mia solita finezza.
Lui rise e mi lasciò, andai a prendere il telefono e risposi.
-Pronto?-
-Effy, sono io, Naomi.-
-Ehi tesoro, come stai?-
-Devo dirti una cosa, ti prego vieni qui a casa mia.- rispose, ignorando completamente la mia domanda.
-Ehm.. sì, dieci minuti e vengo.- chiusi il cellulare e mi girai verso Liam che mi stava guardando.
-Devi andare da Naomi?- disse lui, come dispiaciuto.
-Sì.. – presi la maglietta che era rimasta a terra e la indossai. -..sai, con quello che è successo con Zayn devo starle vicino per forza.- lui annuì, e si avvicinò al mio viso nuovamente.
Lasciò un casto bacio sulle labbra e sorrise.
-Domani  sei solo mia, quindi non prendere impegni, okay?- risi.
-Agli ordini capitano!- mi baciò un’altra volta e poi uscì di casa.
Prima o poi mi farà perdere la testa.
Pensai.


 

Look at me!
sciao bele!
vi piace questo capitolo?
spero di si :3
ora per la storia mi sta aiutando
la mia amica Sara,
che è davvero un genio uu
recensite mi raccomando, ci tengo tanto (:

kiss :*

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Capitolo 10
*** capitolo nove. ***




capitolo nove.
« don't be stupid, you know that i love you. »

 

Naomi.

Quando Effy venne a casa decisi di raccontarle tutto ciò che era successo in quella giornata.
Di Perrie, la ragazza innamorata di Zayn.
-Quindi non stanno insieme?- mi chiese alla fine Effy. Scossi la testa sorridendo.
Sì perché ero felice, felice di non essere stata tradita dal mio ragazzo, l’unico ragazzo che era in grado di farmi sentire speciale, unica.
Zayn era cambiato. Così mi dissero tutte le persone che mi vedevano con lui. Era cambiato, per me.
E a volte mi domandavo: ‘cos’ho di così speciale da farmi amare da un ragazzo in questo modo?’ ‘cosa ho fatto per meritarmi un ragazzo come Zayn?’
Cercavo di trovare delle risposte, ma potevo solo considerarmi fortunatissima, come una persona che ha appena vinto al lotto. Ma io avevo vinto qualcosa di ancora più fantastico: il mio Zayn. 
-Tornerai insieme a lui?- mi chiese.
-Non so, voglio che Zayn mi dimostri che ci tiene davvero a me. –
-Non sai quanto sono sollevata, Naomi.-  abbracciai Effy, che negli ultimi tempi mi era stata sempre vicina, una perfetta amica del cuore.
-A chi lo dici!- mi staccai dall’abbraccio. –Allora..con Liam come va?-.
-Con Liam? Beh abbastanza ben.. aspetta. Che ne sai tu?- chiese scioccata.
-Dai si vede che c’è qualcosa! Si capisce dagli sguardi e da come vi comportate quando state insieme!- lei di colpo arrossì, facendomi ridere.
Ma ero davvero felice per lei, finalmente aveva trovato qualcuno da frequentare, e quel qualcuno era una persona fantastica.
Pochi sono i ragazzi come Liam.
-E va bene.. è da qualche giorno che usciamo.. e oggi.. mi ha baciata!- esclamò, battendo le mani come una bambina.
-Aww sono stra-felice per voi, spero vada tutto per il meglio!- le diedi un bacio sulla guancia e poi il cellulare di Effy cominciò a squillare.
-Pronto? Oh ciao Liam..- cominciò a torturarsi le mani, segno che si stava vergognando, così andai in salotto, lasciandola parlare da sola con il suo Liam.
Sul divano c’era Harry e mi buttai sopra di lui.
-Wow Naomi, credo dovresti fare una dieta!- esclamò lui.
-Vaffanculo. – dissi, offesa. Lui rise e mi abbracciò.
-Ti voglio bene anche io!- gli diedi un bacio sul naso e mi sedetti per bene sul divano.
-Che guardi?- chiesi, fissando la tv.
-In realtà ho acceso solo ora la televisione..- prese il telecomando e cambiò diversi canali, cercandone uno in cui trasmettessero qualcosa di interessante.
La finestra era aperta, e all’improvviso una ventata fredda entrò in casa, facendomi rabbrividire.
-L’autunno si fa sentire adesso..- mi alzai e chiusi la finestra.
Mi risedetti al fianco di Harry, che mise un braccio sulla mia spalla, così mi strinsi di più appoggiando la testa sul suo petto caldo.
-Va bene così, piccola?- chiese dolcemente. Annuii e chiusi gli occhi, rilassandomi.
Dopo pochi secondi uscì dalla mia camera Effy, con un enorme sorriso.
-Stasera esco con Liam, ti dispiace?- chiese.
-Assolutamente no, divertitevi!- mi sorrise e si avvicinò, dandomi un bacio sulla guancia e, dopo aver salutato sia me che Harry, se ne andò a casa sua.
-Ehi è tardi e sei stanca, vai a dormire su. – sussurrò il ricciolo, prendendomi in braccio.
-Ma Louis?-
- Louis sta già dormendo.- sorrise. Quanto era bello il suo sorriso.
Aprì la porta con il piede e mi posò sul letto delicatamente, ero già con una canottiera e un pantalone della tuta, quindi avrei dormito anche in quel modo.
-Buonanotte Harry.- mi baciò sulla fronte.
-Buonanotte piccola.-
Uscì dalla camera e chiuse di nuovo la porta.
Pochi minuti mi bastarono per addormentarmi.
 
Nel cuore della notte,sentii una voce che conoscevo bene, benissimo. Proveniva da fuori, dalla strada.  Così, come un mezzo zombie, con i capelli in disordine come  anche i vestiti, aprii la finestra e guardai intorno alla strada, su cui erano stati posati tanti petali di rosa che messi insieme formavano la scritta: AMORE PERDONAMI.
Delle lacrime di felicità scesero da i miei occhi. Ma non era tutto. In lontananza cominciai a sentire  una voce.. qualcuno che stava cantando. Diceva:

I've tried playing it cool
But when I'm lookin' at you
I can't ever be brave
Cause you make my heart race
Shot me outta the sky
You're my Kryptonite
You keep making me weak
Frozen and can't breathe
Something's gotta give now
Cause I'm dying just to make you see
That I need you here with me now

Cause you've got that one thing
So get out, get out, get outta my head
And fall into my arms instead
I don't, I don't, don't know what it is
But I need that one thing, that you've got
That one thing

 
Altre lacrime mi bagnarono le guance, perchè riconobbi quella voce, sapevo di chi era.
Era la voce della mia unica ragione di vita, Zayn.
Dalla penombra uscì lui, bellissimo come al solito, che cantava e mi sorrideva.
Dopo aver finito la canzone si fermò proprio di fronte alla mia finestra, e intanto tutti il vicinato si posizionò fuori al balcone, assistendo allo ‘spettacolo’.
-Naomi, so che sono stato uno stupido, un coglione, e chi più ne ha più ne metta, ma credimi, quando sono con te mi sento un ragazzo migliore, mi hai cambiato, con le ragazze che ho avuto in passato non ho mai detto o fatto una cosa del genere, perché l’unica ragazza in grado di far battere il mio cuore sei tu. Solamente tu. -
Nessuno mai mi aveva detto una cosa del genere. Quelle parole mi colpirono dritto al cuore. Immediatamente mi girai per scendere, ma mi ritrovai di fronte Harry e Louis che sorridevano. Ricambiai il sorriso e li abbracciai per la felicità.
-Naomi corri da Zayn, pensa che sei ancora arrabbiata, almeno credo, perché se ne sta andando..- mi disse Louis, affacciato alla finestra.
Spalancai gli occhi e corsi più veloce che potevo giù nel portone, mancava quasi che cadessi dalle scale.
Aprii con furia il portone e, ormai in mezzo alla strada, mi guardai intorno. In lontananza c’era Zayn di spalle, che se ne stava andando.
Corsi talmente veloce che potevo sembrare Usain Bolt, e urlai –ZAYN! ZAYN!-
Subito il pakistano si girò e mi guardò, piangeva anche lui.
Si avvicinò con passo svelto e poi.. finalmente le sue labbra sulle mie, che danzavano e si muovevano contemporaneamente, le nostre lingue si incontravano di nuovo, e non c’era nulla di più bello.
Le sue mani mi tenevano stretta al suo corpo, mentre le mie accarezzavano i suoi morbidi capelli.
Ci staccammo dopo molto, e all’improvviso tutte le persone che erano affacciate al balcone applaudirono, alcuni fischiarono anche, tranne un’anziana signora che urlava ‘andate a dormire maleducati che non siete altro!’
Io e Zayn ridemmo, finalmente felici entrambi.
-Piccola mia,scusami,scusami davvero.- mi accarezzò i capelli lentamente.
-Non importa,non importa. Ora ciò che mi interessa è averti qui,insieme a me. -  non ci vedevo più dalla gioia.
-Mi sei mancata,come nessuno mai. Non andartene mai più da me,se prima mi sentivo solo,quando te ne sei andata mi è cascato il mondo addosso. Sei l'unica che mi ha conquistato.-
Non finiva più di scusarsi, così per farlo smettere lo baciai lentamente, e lui mi strinse ancor di più a lui, facendomi sentire sua, facendomi capire che non mi avrebbe mai lasciata.
-Zayn..io..-
-Coraggio,dimmi.- cercò di strapparmi le parole di bocca,ma quel sorriso mi faceva intimidire sempre di più, porca paletta!
Ma dovevo dirlo,era il momento giusto.
-Zayn,io ti amo! ecco l'ho detto..oddio che figura,scusami!-dissi, diventando di colpo tutta rossa dalla vergogna.
Mi prese con le mani il viso, mi guardò intensamente negli occhi.
-Ti amo anche io,sei la prima ragazza che veramente amo,dopo mia madre. Tu..tu hai un qualcosa che le altre non hanno..tu sei speciale.-
Un sorriso smagliante si accese sul mio volto,all'udire quelle dolci parole pronunciate dalla persona da cui ero tanto innamorata.
-Avevo il timore che in qualche modo tu mi potessi scartare..ma te lo volevo dire da un sacco di tempo, troppo.-
Sorrise.
-Credimi,dal primo giorno che ti ho vista, oltre alla voglia di baciarti, avevo la voglia di renderti mia. Sapevo che già a partire dal primo giorno di scuola mi avresti scosso il cuore, lo giuro.-
Ci abbracciammo forte, fortissimo, per molti minuti.
Tutte gli ‘spettatori’ ormai se n’erano andati a dormire, lasciandoci soli.
-Ah,ho qualcosa per te. - mi disse quasi scordandosene. -Ecco, tieni.- uscì un piccolo cofanetto dalla tasca,con un anello d'oro dentro.
Rimasi senza fiato.
-Era di mia madre,promisi a me stesso che il giorno che avrei incontrato una ragazza come lei, glielo avrei donato.  Quella ragazza sei proprio tu .-
Quasi non credevo ai miei occhi,sarà costato un sacco di soldi quell'anello!
Era tutto d’oro, con al centro una pietra azzurra, azzurra come i miei occhi.
-Zayn, è bellissimo..ma non posso accettarlo,scusami.-
-No ti prego,voglio che lo tenga tu. Mi ricordi tanto mia madre..ti prego fallo per me,mettitelo al dito. -
Non resistevo a quei occhi che mi imploravano, così accettai controvoglia,pur di farlo in qualche modo felice.
-E va bene,ma solo perché sei tu.-
-Ti ringrazio.- mi rispose,e mi baciò sulla fronte.
-Ho anche questo per te,l'ho visto in vetrina e subito ti ho pensato...volevo farmi perdonare in qualche modo..-
Allora uscì di nuovo dalla tasca qualcosa,questa volta un orsetto,con in mano un cuore con su scritto I LOVE YOU.
-Ma è stupendo,grazie amore!- ridacchiai perché era tenero, e la timidezza mi portava a questo.
-Tu lo sei, sei la mia bambina.- mi accarezzò i capelli,quasi a scombussolarmeli.
-Che fai,così mi spettini tutta!.- Lo guardai con uno sguardo serio,ma senza volerlo.
Allora mi guardò con occhi maliziosi.
-Però quando stiamo nel letto,poco ci pensi ai capelli..-disse ridendo.
Gli diedi una pacca sul braccio,e feci la finta arrabbiata.
-Scherzo lo sai, sei bellissima in qualsiasi momento.- mi lasciò un piccolo bacio sulle labbra.
-Anche tu sei bellissimo.- risposi in modo diretto. Sorrise.
-Beh,credo sia arrivata l'ora.-
Per un attimo il mio volto si rattristii.
- Cos'è quella faccia? Non vado mica in guerra!- rise.
Mi prese per il polso e mi diresse le mani verso il suo collo.
-Dai amore,tanto ci vediamo domani..mi hai perdonato vero?-
Guardai altrove con gli occhi,mi scappava da ridere.
-Non lo so,ci devo pensare.- 
-Come? Che devi fare tu?.- Mi spinse con le braccia scherzosamente, portandomi sull’erba oltre il marciapiede, dopodiché ci sdraiammo insieme, a guardare le stelle.
-Che cielo stellato stasera! E' bellissimo.-
-Nessuna stella può essere paragonata alla tua bellezza.-Rispose Zayn facendomi perdere un battito cardiaco.
-Promettimi una cosa. – dissi, alzandomi con la schiena e le gambe incrociate.  Lui annuii.
-Promettimi che non mi lascerai mai.- si alzò anche lui e portò una ciocca dei miei capelli dietro l’orecchio, sorridendomi.
-Non ci riuscirei, ti amo troppo. Te lo prometto, ti prometto che la nostra storia durerà per sempre. Voglio passare tutta la mia vita con te. – lacrime di gioia bagnarono un’altra volta il mio viso.
Attirai Zayn tirandolo per il colletto della maglia e lo baciai.
Finalmente tutto era perfetto.
Cosa potevo desiderare di più?
Io amavo Zayn, Zayn amava me.
E nessuno avrebbe rovinato la nostra relazione, nessuno.
Poco dopo mi riportò a casa, ci salutammo e rimanemmo d’accordo sull’incontrarci il giorno dopo a scuola.
Mi rimisi a letto felice, non riuscii nemmeno a chiudere un occhio, ma tanta era la voglia di sognare il mio ragazzo che mi sforzai di dormire.

Effie.

Ero a casa di Naomi, quando Liam mi chiamò e mi chiese se volevo uscire con lui, beh, ovviamente non potevo dirgli no, quindi salutai la mia amica ed Harry e tornai subito a casa.
Appena arrivai andai a fare una doccia. Mi lavai per bene i capelli e poi tutto il corpo.
Uscii con un solo asciugamano avvolto sul mio corpo, e, all’improvviso, il campanello di casa mia cominciò a suonare.
Andai a spiare dallo spioncino e vidi che era Liam. Aprii, ma mi bloccai di colpo, poiché ero mezza nuda.
-Effy ci sei?- disse lui.
-Ehm.. si..- alla fine aprii tutta la porta, e quando lui mi vide in quello stato rimase a bocca aperta. Il che mi fece ridacchiare.
-Vuoi entrare o vuoi fare le cozze lì fuori?- sorrise ed entrò in salotto, senza smettere di guardarmi.
-Come mai sei venuto qui? Non dovevamo uscire alle nove?-
-Sì, ma volevo vederti prima, così ho pensato di passare di qui, e direi che ho fatto pure bene. – si avvicinò di colpo a me, prendendomi dai fianchi.
-Sei stupenda. – sussurrò al mio orecchio. Mi mordicchiò il lobo e mi baciò dolcemente il collo.
Ansimavo sempre di più, fin quando Liam smise di provocarmi piacere e mi prese in braccio, dirigendomi in camera.
Mi fece stendere sotto di lui e cercò di togliermi l’asciugamano di dosso, quando lo bloccai e decisi prima di spogliare lui. Gli tolsi velocemente la giacca sportiva, la maglietta bianca che portava sotto, e anche il jeans, così rimase solo in boxer, che fecero la stessa fine degli altri indumenti.
Mi posizionai su di lui, cominciando a baciarlo sulle labbra con foga, sul collo, gli addominali scolpiti, sempre più giù, quando d’improvviso lui invertì le posizioni, mettendosi sopra di me.
Mi tolse l’asciugamano e sorrise maliziosamente. Si fiondò sul mio seno, baciandolo dolcemente, e a volte lo accarezzava, mi baciò sulla pancia, e poi dall’ombelico in su.
Aprì lentamente le mie gambe ed entrò in me con poca delicatezza, e senza volerlo urlai ‘ahia’ e lui subito si fermò.
-Scusami, scusa..- mi accarezzò il viso.
-N..Non preoccuparti..- mi baciò dolcemente sulle labbra, e nel frattempo ricominciò a spingere, prima lentamente e poi sempre in modo più veloce e deciso.
Mi sentivo bene, bene perché dovevo ammettere di essere innamorata di Liam.
Lui mi faceva sentire felice, con nessun ragazzo mi comportavo con timidezza o vergogna. Di solito ero fredda e acida con tutti, ma con Liam proprio non ci riuscivo.
Chi lo avrebbe mai detto che sarei diventata la ragazza di Liam James Payne, d’altronde io lo odiavo, perché pensavo fosse come gli altri, e invece no lui era ben diverso da come me lo immaginavo.
Era dolce, simpatico, divertente, romantico, e pervertito al modo giusto.
Lo amavo, forse.
Ormai venimmo tutti e due urlando i nostri nomi, lui si accasciò sul mio corpo, senza uscire da me.
Gli accarezzai i capelli  e poi lui si mise al mio fianco. Fissammo per un paio di minuti il soffitto, col fiatone e con il sudore che cadeva dalle nostri fronti.
-Credo che andrò a fare un’altra doccia. – lui rise. Feci per alzarmi ma lui me lo impedì, prendendomi per un braccio.
-No dai, rimani qui con me. – fece la faccia da cucciolo, così rimasi. Presi un lenzuolo e ci mettemmo sotto di essa, abbracciati.
-Il miglior appuntamento di sempre. – disse lui, ridacchiando.
-Mi sa che hai proprio ragione!- gli sorrisi. Mi avvicinai di poco e lo baciai intensamente sulle labbra.
Dopo poco cademmo entrambi in un sonno profondo, con il sorriso stampato sulla faccia.





 

Look at me now!

Ma ciaoo :)
oggi sono felice perchè la juve ha vinto contro il napoli
gvkdfhdvkhd
ok, non c'entra niente, ma ok lol
zayn e naomi finalmente insiemee *^*
effie e liam...ehm.. *colpo di tosse*
nel prossimo capitolo conosceremo la ragazza di niall,
contente? uu
bene, vorrei ringraziare tutte le ragazze che lasciano
sempre una recensione..
vi amo ma proprio tanto tanto :')
spero vi piaccia questo capitolo!

un bacio :*

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Capitolo 11
*** capitolo dieci. ***




Capitolo dieci.
« I'll never leave you alone, it's a promise.»

 

Naomi.

-Naomi, Naomi svegliati!- sentivo la voce di Louis chiamarmi.
-Mmh ancora cinque minuti..-  presi il cuscino e lo misi in faccia.
Avevo una tremenda voglia di dormire fino a mezzogiorno, la notte prima non dormii affatto, poiché la bellissima sorpresa mi aveva talmente colpita e resa felice che non facevo altro che pensare al mio ragazzo, e a quanto lo amavo.
Louis mi tolse il cuscino e anche il lenzuolo di dosso, facendomi rabbrividire per il freddo, visto che la finestra era aperta.
-Louis ti odio. – lui rise e uscì dalla camera.
Mi alzai e come ogni giorno mi lavai e vestii.
-Pronti?- chiese Harry, rivolgendosi a me e a mio cugino. Entrambi annuimmo e insieme ci dirigemmo al bar, dove ad aspettarci c’erano Effy e Niall.
-Eccoli lì!- dissi, appena li vidi dalla vetrina del bar.
Entrammo e finalmente non faceva più freddo lì dentro.
-Ehi ragazzi!- esclamò Effy. Niall si girò verso di noi e con un gesto della mano ci salutò.
Notai al suo fianco una ragazza che non avevo mai visto prima, probabilmente era una nuova.
Ci sedemmo intorno al tavolo rotondo e ordinammo cornetti e cappuccini.
-Ah Naomi, ti presento Aurora, lei è.. la mia ragazza.- mi disse arrossendo. Quanta tenerezza faceva!
Allora la ragazza con cui messaggiava al cellulare era lei. Devo dire che l’irlandese aveva proprio un buon gusto.
Era abbastanza alta, con i capelli lunghi e castani, gli occhi erano azzurri come il cielo, e aveva un sorriso stupendo.
-Piacere, sono Naomi.- mi presentai alla ragazza che mi strinse immediatamente la mano.
-Io sono Aurora.- disse sorridendo.
-Non sei di qui, vero?- chiesi. Scosse la testa.
-No infatti, sono italiana, i miei si sono trasferiti qui da poco.-
-E come vi siete conosciuti?- si aggiunse Louis.
-Tramite Facebook. – risposero all’unisono Aurora e Niall, subito dopo risero e si diedero un piccolo bacio, facendo vomitare arcobaleni a me e Louis.
Erano davvero carini insieme!
Poco dopo arrivò la cameriera e ci portò tutto ciò che ordinammo, e in men che non si dica divorammo tutto per la fame.
-Quindi verrai alla nostra scuola?- chiese Harry alla ragazza di Niall, per poi addentare il suo cornetto.
-No, i miei mi hanno iscritta in un’altra scuola, ma non è molto lontana, quindi all’uscita ci possiamo sempre vedere.- il riccio annuì sorridendole.
-Bene, credo sia ora di andare. – disse Effy alzandosi. –Ci vediamo a scuola.-
-Aspetta vengo con te!- lasciai il conto sul tavolo e raggiunsi la mia amica fuori alla strada.
-Allora, come va?- mi chiese la mora.
-Benissimo, guarda qui!- dissi, sfoggiando il bellissimo anello che avevo al dito.
-Oddio.. Zayn?- chiese, con la bocca aperta. Annuii saltellando per la felicità.
-E guarda qui..- presi dalla tasca dello zaino l’orsacchiotto che mi aveva sempre regalato lui.
Le raccontai tutto ciò che fece la sera prima, dal messaggio con i petali, alla canzone, e a tutto quello che mi disse.
-Wow, da Malik non me lo sarei mai aspettato!- disse sorpresa.
-Eh già. Non sai come mi sento!-
-Al settimo cielo immagino. – sorrise.
-Piuttosto, tu e Liam che avete fatto ieri sera?- dissi, con voce maliziosa. La ragazza deglutì, spalancando gli occhi.
-N..niente, abbiamo cenato fuori.. e niente.- mi sembrava nervosa.
-Farò finta di crederti.- dissi, facendola ridere.
Arrivammo dopo poco a scuola. La campanella era già suonata.


Entrammo subito nel corridoio della scuola, e vidi in lontananza lui,il mio amore. Non appena si accorse che ero entrata gettò la cartella a terra e mi venne incontro.
-Piccola,buongiorno!- mi abbracciò talmente forte da farmi mancare il fiato.
-Buongiorno amore.- risposi timidamente come al mio solito.
Mi diede un dolce bacio sulle labbra, facendomi sentire in paradiso.
Entrammo in classe, alla prima ora c'era lezione di latino, due palle.
-Che ne dici se dopo pranzo andiamo un po' fuori?.- Mi sussurrò all'orecchio, non appena ci sedemmo vicini al terzo banco.
-Mmh,si va bene ci sto.- risposi in silenzio sfuggendo allo sguardo severo della prof.
-Malik, non disturbate la signorina Campbell.- Lo rimproverò con tono severo la Brooklin.
-Mi scusi prof.- rispose con sguardo di sopportazione.
Per tutta l’ora io e Zayn ci mandavamo sguardi, sorrisetti e a volte, quando la professoressa si girava per scrivere qualcosa alla lavagna o sul registro, lui mi stampava qualche bacio sulla bocca.
Alla seconda ora avevo spagnolo, mentre Zayn aveva biologia, così ognuno andò nella propria classe.
Mi trovai come compagno di banco Niall.
-Allora.. come ti sembra Aurora?- mi chiese il biondo.
- È simpatica, mi piace.- sorrise e facemmo silenzio, poiché il professore era già entrato in classe.
 
[…]
 
-Fanculo, 3 ore di matematica, e chi si riprende più.- disse Harry, mentre ci dirigevamo verso la mensa.
-Naomi!- sentii qualcuno chiamarmi.
Mi girai  e vidi Zayn che correva verso di me.
-Ti va di fare un giro?- annuii.
-Ragazzi andate voi in mensa, io rimango con Zayn. – salutammo i nostri amici e, mano nella mano, uscimmo finalmente da scuola.
-Dove mi porti?-
-Ovunque tu voglia.- sorrisi e mi fermai di fronte a lui, per poi avvicinarmi e baciarlo con passione.
Lui mi prese per i fianchi e fece aderire i nostri corpi perfettamente, le mie mani finirono sul suo petto.
Mi sembrava tutto così magico.
-Ti va di andare al McDonalds?- chiese.
-Sì, sto morendo dalla fame. -
Andammo al McDonald più vicino che c’era, ordinammo i nostri panini e bibite e quando fu tutto pronto decidemmo di mangiare a casa sua.
Arrivati di fronte alla porta di casa, Zayn aprì la porta con la chiave ed entrammo. Subito lasciai lo zaino per terra, e feci per andare in cucina, ma il mio ragazzo me lo impedì.
-Mangiamo in salotto.- disse. Annuii e gli schioccai un bacio sulle labbra. Mi sedetti sul tappeto per terra, mentre Zayn accese la tv per mettere un film.
-Che vediamo?- chiesi, addentando il mio panino con  pollo, patatine, pomodori e insalata.
-‘Amici di letto’.- rispose, ancora girato verso la televisione.
-E ti pareva..- lo feci ridere.
Non c’era cosa più bella della sua risata.
Quando il film cominciò, il pakistano si mise al mio fianco, così da poter cominciare a mangiare.
Quel film non era male, beh ovviamente perché c’era Justin Timberlake.
-Che bel culo che ha Justin.- mi scappò quella frase dalla bocca e risi.
-Molto meglio il mio.- disse serio Zayn, fissando la tv.
-Sì, certo. –dissi con un pizzico di ironia.  Lui si girò verso di me, con una faccia offesa.
-Anche il sedere di Mila Kunis non ha niente a che vedere col tuo, comunque.- mi alzai e lui mi seguì con lo sguardo.
-Bene, allora vattene dall’attrice con un bel culo. – in realtà non ero arrabbiata, ma volevo soltanto divertirmi.
-Dai stupida, vieni qui.- mi tirò per il braccio e mi portò per terra, sopra di lui.
-Tu sei molto meglio dell’attrice.- sussurrò per poi darmi un bacio.
-Ma Justin Timberlake rimane sempre migliore di te. – gli feci la linguaccia e mi portò sotto di lui, bloccandomi dalle braccia e mettendosi a cavalcioni sopra di me.
-Che vuoi fare?- dissi ridendo.
Feci per dire qualcosa ma venni interrotta a causa del solletico che mi stava  provocando Zayn.
-Zayn! Zayn smettila!- non la smettevo più di contorcermi e ridere.
-Solo se mi dici che ho il culo più bello del mondo!- disse sorridendo.
-Va bene va bene! Hai il culo più bello del mondo!- alla fine mi arresi. Non sopportavo per niente il solletico.
-Grazie. – disse Zayn sono-modestissimo Malik.
Si avvicinò velocemente al mio viso e mi baciò, prima lentamente, poi sempre con più foga. Mi stesi nuovamente sul tappeto e lui venne sopra di me, per non pesarmi si appoggiò su i gomiti.
Dopo un po’ insinuò la sua mano nella mia maglietta, mi accarezzò il ventre e poi me la sfilò del tutto. Baciò la parte di seno ancora scoperta, e nel frattempo io gli accarezzavo i capelli.
Si sollevò di poco, per togliersi la t-shirt che indossava, lasciando scoperti i suoi addominali scolpiti.
Cambiammo posto.
Ora ero io sopra di lui e cominciai a baciarlo sul collo e poi su tutto il petto, mentre lui palpava il mio sedere.
Mentre cercavo di togliergli i pantaloni, qualcuno suonò alla porta.
-Che palle!- urlò Zayn. Risi.
Mi alzai e mi rivestii di fretta, il mio ragazzo, invece, rimase senza maglietta, e non sapevo come faceva, visto che poteva nevicare a momenti per quanto freddo c’era.
 Zayn andò ad aprire il cancello.
-E’ mio padre.- disse irritato. Mi avvicinai per baciarlo, e lui ruppe subito quella piccola distanza tra le nostre labbra, prendendomi per un braccio.
-Ciao Zayn!- lo salutò il padre, appena entrò.
-Ciao papà. – disse scocciato.
L’uomo era la foto-copia di Zayn. Stessi capelli, stessi occhi, stessa pelle ambrata.
-E tu sei la sua ragazza, vero?- mi chiese l’uomo. Annuii, sorridendo.
-Io sono Naomi, piacere.- gli strinsi la mano.
-Ora tolgo il disturbo, buon proseguimento!- disse, facendo l’occhiolino al figlio.
Zayn mi prese per mano e mi portò su in camera sua e ci stendemmo entrambi sul letto matrimoniale.
-E’ simpatico tuo padre.- dissi, fissando il soffitto.
-Sì, ma arriva sempre nei momenti meno opportuni. –
Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia.
-Zayn, domani che giorno è?- chiesi, ancora vicina al suo viso.
-Ehm.. ventisette settembre, perché?-
A sentire quella data mi venne una fitta al cuore.
Il 27 settembre del 2009 io persi i miei genitori, a causa di un maledetto, fottuto incidente stradale.
Mi sedetti, delle lacrime cominciarono a scendere, e subito Zayn mi abbracciò, anche se non capiva cosa mi fosse successo.
-Domani saranno passati tre anni dalla morte dei miei genitori.- singhiozzai.
Lui mi strinse ancor di più.
-Non lo meritavano, erano due persone fantastiche!-
-Lo so, lo so. Nessuno lo merita, io ci sono passato e so cosa vuol dire.-
-Mi mancano Zayn..- si staccò e mi prese il viso tra le mani, guardandomi negli occhi.
-Devi essere forte Naomi, so che è difficile, ma non possiamo farci nulla adesso..- mi abbracciò un’ultima volta e ci stendemmo in quel modo.
Appoggiai la testa sul suo petto, mentre lui mi accarezzava i capelli e la schiena.
-Zayn.. – sussurrai. -..domani verrai al cimitero con me?-
- Naomi, io ci sarò sempre per te. –
-Me lo prometti?-
-Certo, te lo prometto.- alzai di poco la testa e lui mi diede un dolce bacio sulle labbra.
-Ti amo Zayn. –
-Ti amo anche io. - 




 
Look at me!

Scusate il ritardo, ma non sapevo proprio che scrivere ultimamente e.e
La nuova ragazza di Niall è Aurora!
Nonchè mia amica di twitter, seguitela @bieberspoo
questa sorpresa è solo per te cacchina c:
Grazie mille per le recensioni che lasciate,
vi amo <3

Fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo,
baci :*

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Capitolo 12
*** capitolo undici. ***




Capitolo undici.
«He changed my life»

 

Effy.

Stranamente quel giorno mi svegliai serena, felice. Forse perché c’era un bel tempo, un bel sole, neanche una nuvola, un venticello piacevole, e.. ma chi volevo prendere in giro!
Semplicemente credevo di essermi innamorata. Innamorata di quel ragazzo che avevo odiato da quando avevo cominciato il liceo, quel ragazzo che sembrava stronzo, ma che in realtà era talmente dolce da farti venire il diabete.
Liam mi aveva rubato il cuore, mi faceva sentire bene, ma soprattutto amata.
Non mi sentivo così da tanto, troppo tempo. Mi consideravo la ragazza più fortunata al mondo, perché il mio Liam era diverso da tutti gli altri, per questo lo amavo.
 
Mi alzai dal mio caro letto, ma proprio quando stavo per entrare in bagno, il campanello suonò, così andai in salotto per vedere chi fosse.
Aprii la porta e mi trovai il ragazzo più bello del mondo davanti ai miei occhi.
-Ciao tesoro.- mi salutò Liam. Mi aveva chiamata ‘tesoro’. Mi sforzai per trattenere l’emozione.
-Ehi ciao..- sussurrai. Fece un passo in avanti e mi baciò dolcemente sulle labbra.
Dopo lo feci entrare, chiudendo la porta.
-Come mai sei venuto così presto?- chiesi.
-Ti ho preso la colazione.- disse, mostrando la busta da qui fuoriusciva un buon odore di cornetti appena sfornati.
Gliela rubai dalle mani e andai in cucina.
-Grazie.- dissi, sorridendo.
-E di che.. ti ho preso il cornetto alla nutella, va bene?-
-Così mi rendi più felice di quanto già lo sia. – dissi, schioccandogli un bacio sulla guancia.
Presi il mio cornetto e in mezzo secondo lo morsi, gustandomelo per bene.
-E come mai sei così felice?- mio chiese, mentre mangiava la sua brioche.
-Da quando ci sei tu mi sento sempre felice. -  dissi sincera.
Lui sorrise. Io morivo a quella vista.
Era bellissimo.
Ma stavo sognando o cosa?
Si avvicinò al mio viso e posò le sue labbra sulle mie, facendole danzare, come le nostre lingue.
Lasciò la sua colazione sul tavolo per posare le sue mani su i miei fianchi; così feci anch’io, mettendo le mani tra i suoi capelli.
Quando ci staccammo lo abbracciai, facendogli capire che lo amavo davvero.
Lui stava trasformando la mia vita.
-Un bacio alla nutella, mi piace!- disse ridendo. Sorrisi e gli schioccai un altro bacio.
-E’ meglio se vado a prepararmi, se no arriveremo in ritardo. – lui annuì. E andai in bagno, mi sciacquai la faccia, lavai i denti e indossai la divisa scolastica.
Dopo essermi truccata un po’, mi pettinai i capelli ed uscii dal bagno, non trovando, però, Liam, né in soggiorno né in cucina.
Entrai in camera mia e lo trovai di spalle verso il comò, mentre guardava il mio vecchio album di foto.
Foto che ritraevano me da piccola, con mio padre.
Odiavo ammetterlo, ma mi mancava quell’uomo. Anche se non era stato un papà esemplare era pur sempre il mio papà.
-Oh..- il ragazzo si accorse della mia presenza e chiuse subito l’album. -..scusa, ero soltanto curioso.. –
-Non preoccuparti, andiamo?- lui annuì e mi prese per mano, così dopo aver preso gli zaini uscimmo insieme.
Per tutto il tragitto rimasi in silenzio, mentre tantissimi pensieri mi riempivano la mente.
Mi ricordai del mio ultimo compleanno festeggiato con mio padre, dovevo compiere quattordici anni, e lui mi fece una sorpresa, facendomi trovare in giardino tutti i miei cugini e parenti in giardino, con una grande torta di compleanno con 14 candeline sopra. Mi rese davvero la ragazzina più felice del mondo, perché avevo tutto.
E in poco tempo mi ritrovai da sola, senza niente.
Fortunatamente riuscii a comprare una casa per conto mio grazie ai soldi che mi mandavano i miei zii dall’Irlanda, visto che si erano trasferiti lì.
-Ehi, che succede?- la voce di Liam mi fece ritornare alla realtà.
-Niente, niente.- scossi la testa, cercando di cacciare via tutti quei ricordi tristi.
-Con me puoi sfogarti, lo sai..- sussurrò. Di colpo mi fermai e lo abbracciai, cominciando a piangere controvoglia. Lui mi accarezzò la schiena, stringendomi forte.
-Mi manca mio padre..- dissi, singhiozzando.
-Ti capisco.. – ci staccammo e lui mi prese tra le mani il viso, guardandomi con quegli occhioni color nocciola. -..secondo me dovresti andare da lui in prigione, è pur sempre tuo padre.-
-Ma non voglio soffrire ancora.-
-Lo so, lo so. Ma secondo me ti farebbe bene, insomma, di sicuro avreste tanto da dirvi, no? Non ti manca parlare con lui? Stare con lui?- annuii. –E allora?-
-Hai ragione.. – le lacrime smisero finalmente di scendere. E lui mi asciugò le guancie che erano rimaste bagnate.
-Ti amo. – disse ad un certo punto.
Il mio cuore cominciò a battere all’impazzata, e diventai di colpo tutta rossa.
Rimasi a bocca aperta e lo baciai con passione.
-Non so che farei senza te. – dissi. Lui sorrise e mi accarezzò i capelli. Intrecciò le dita delle sue mani tra le mie e insieme ci dirigemmo a scuola, sotto gli occhi di tutti gli studenti che ci guardavano stupiti.
-Sembri un piccolo panda, lo sai?- disse ridendo,il mio ragazzo.
-Oddio, e me lo dici solo ora che ho il trucco sciolto?-  lui rise ancor di più e con i pollici mi tolse l’eye-liner sotto i miei occhi.
-Ora va meglio. – disse.
Entrammo in classe, ci aspettavano due ore di inglese, una di arte e educazione fisica, e una di matematica.

[...]

-Non sono esausta, di più!- disse Naomi, dopo avermi raggiunto al tavolo della mensa.
-A chi lo dici, oggi il professore di ginnastica ci ha ammazzato.- dissi sbuffando.
Poco dopo ci raggiunsero Harry, Louis, Liam, Niall e Zayn.
Appena arrivò il pakistano si avvicinò alla mia amica e cominciarono a sbaciucchiarsi, come al solito.
Abbassai lo sguardo, guardando il pranzo che mi aveva dato la cuoca della mensa. Pasta al sugo che sembrava omogeneizzato, spinaci e carne che sembrava fatta di gomma. Che schifo.
-E questo lo chiamano pranzo?- dissi disgustata. Gli altri risero.
Non toccai quasi niente, tranne un po’ di pane, l’unica cosa commestibile.
-Dopo ti va di andare al mare?- mi sussurrò all’orecchio Liam.
-Solo se non mi butti in acqua come l’altra volta.- dissi sorridendo.
-Non te lo prometto.- gli tirai un pizzico sul braccio, facendolo ridere.
La sua risata mi faceva sentire bene.
 
-Ragazzi, ci vediamo stasera in discoteca?- ci chiese Niall, quando fummo usciti.
-Si, per me va bene. – dissero i ragazzi. -E a voi?- ci chiesero, girandosi verso me e Naomi.
-Si si, io vengo. – dissi.
-Anche io. – rispose la bionda.
-Benissimo, allora a stasera, ciao!- ci salutarono i nostri amici, lasciando soli me e Liam.
-Vieni allora?-  annuii. Stare con lui era tutto ciò che volevo, anche se ovviamente mi avrebbe bagnata tutta. Lo conoscevo come le mie tasche ormai.
Arrivammo al mare, e non c’era nessuno, la spiaggia era deserta, proprio come piaceva a me.
Liam aprì il suo zaino e prese un asciugamano da spiaggia.
Lo stendemmo per bene e poi ci sedemmo su di esso, lui dietro di me che appoggiava la testa sulla mia spalla, ed io davanti, seduta tra le sue gambe, a guardare il mare che sembrava quasi una piscina per quanto era bello.
Chiusi gli occhi, abbandonandomi sul comodo corpo del mio ragazzo, quando sentii le sue labbra sfiorarmi il collo. A quel punto rabbrividii.
-Hai freddo?- disse Liam, continuando a baciare il mio punto debole.
Stronzo, sapeva che non era per il freddo.
Mi voltai verso di lui, e vidi che aveva stampato sulla faccia un sorriso malizioso.
Mi misi in ginocchio e mi avvicinai al suo viso per mordergli delicatamente il labbro inferiore, per poi cominciarlo a baciare con passione.
Le sue mani si insinuarono sotto la maglietta e poi me la tolse completamente, lasciandomi in gonna e reggiseno. Lo feci stendere sulla tela, cominciando a sbottonargli i primi bottoni della sua polo bianca, e poi lo privai dell’indumento, scoprendo i suoi addominali. Gli baciai tutto il petto, lasciando scie umide dappertutto. Gli tolsi definitivamente i jeans e lo stesso fece lui con la mia gonna. Si alzò e cambiò posto, mettendosi sopra di me. E nel frattempo mi baciava sempre con foga, facendomi mancare il respiro.
Aprii gli occhi e davanti a noi trovai un bambino che doveva avere forse sette o otto anni. Aveva gli occhi spalancati e guardava ogni minimo movimento del mio ragazzo.
-Liam..- cercai di farlo smettere. –LIAM!- urlai.
-Cosa c’è?!- feci segno con la mano verso lo ‘spettatore’.
-MAMMA! MA COSA FANNO QUEI DUE?- gridò il bimbo alla madre, che era su una barca.
–Oh cazzo.- Liam si rialzò subito e si rimise i suoi abiti, seguito da me, che mi rivestii più veloce di un fulmine.
La madre del bambino si avvicinò.
-Lasciali perdere Luke, sono degli incivili. – disse, fissando me e Liam con una faccia disgustata.
Io e lui prendemmo il telo, gli zaini e scappammo via, ridendo.
-AHAHAH oddio, è la seconda esperienza più imbarazzante della mia vita.- disse Liam, non appena ci fermammo a sederci su una panchina.
-La seconda?-
-Sì, la prima volta mi scoprì mia madre..-
-Scommetto in bagno..-
-Sulla lavatrice. – ridemmo.
-Sei pazzo. – lui mise un braccio intorno alla mia spalla.
-Stasera continuiamo ciò che abbiamo lasciato in sospeso. – mi sussurrò all’orecchio.
E così fu.
Appena tornammo a casa dopo la discoteca facemmo l’amore.
Mi sentivo un’altra persona quando ero con Liam, stava proprio trasformando la mia vita in qualcosa di unico, divertente e bellissimo.
Non lo avrei mai ringraziato abbastanza per tutto quello che stava facendo per me.




 

Look at me!

Ciao bellezze!
Scusatemi sempre il ritardo, faccio schifo cwc
Spero vi piaccia questo capitolo :)
Anyway vi volevo chiedere se siete TEAM NAYN (NAOMI & ZAYN)
oppure TEAM LEFFY (LIAM & EFFY) 
lol
è una cazzata, ma sono curiosa ahaha :3

un grazie a:

lovatosavedme
GymnastDirectioner
directioner_bea
zaynsbreath
__onedream
Nali98
francescawoosh
trillistella24
ollg_
percysword
cyrustrawberry


che recensiscono sempre :)


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Capitolo 13
*** capitolo dodici. ***



 
Capitolo dodici.
« be my princess and i'll be your prince. »

 

Il pomeriggio seguente decidemmo di andare al cimitero per trovare i miei.
Ero talmente nervosa, menomale che c'era Zayn che mi aiutava e stava sempre al mio fianco, rendendo migliori i miei giorni.
Mi preparai, misi una felpa rossa, dei leggins grigi e le blazer rosse. Mi legai i capelli con una coda alta e uscii fuori dalla porta salutando Harry e Louis.
I fiori da portare li avevo comprati già il giorno prima.
Aspettai che arrivasse Zayn, nel frattempo mi sedetti sulle scale. Abbandonai la mente, e mi feci trasportare da tanti pensieri, ricordando tutti i momenti passati con la mia famiglia, soprattutto con mia madre, a cui volevo un mondo di bene. Passavo sempre del tempo con lei, andavamo a fare shopping o semplicemente una passeggiata. Insomma, era la mia migliore amica. E a volte preferivo passare del tempo con lei che con le mie compagne di scuola. Mio padre, invece, era il classico uomo d’affari. Sempre fuori casa il giorno, e stavamo in sua compagnia solo a cena.
Mi mancavano, davvero tanto.
Quando all'improvviso un clacson interruppe tutto. Scossi la testa e vidi Zayn affacciarsi dal finestrino della macchina.
-Ehi bellissima, su sali in macchina.- mi disse sorridendo.
Mi alzai ed entrai nella sua auto.
Mi girai verso di lui e gli diedi un piccolo bacio sulle labbra. Poco dopo mise in moto la macchina e partimmo.
Caspita, ora che ci pensavo, era da parecchio che non andavo a far visita ai miei in quel posto che odiavo tanto.
Sentii la mano di Zayn che mi si appoggiò sulla coscia.
-Ehi piccola, su con la vita- disse con voce dolce il moro, spostando per qualche secondo lo sguardo su di me.
-Certo, come se fosse facile.- Sussurrai, fissando la strada attraverso il finestrino.
-Dai, appena usciremo da lì ti porterò in un bel posto. Voglio vederti sorridere, perché sono innamorato del tuo sorriso-
A quell’affermazione arrossii. Anche se stavamo insieme da un bel po’, rimanevo sempre timida.
Intrecciai le nostre mani, stringendole forti.
Come può essere minimamente plausibile che un ragazzo possa divenire in pochi mesi il mio punto d'appoggio? Non ci è riuscito nessuno per tanti anni, e lui è balzato fuori dal nulla cambiando tutto, dalla A alla Z.
-E dove mi porti?- sorrisi,per farlo contento.
-Non te lo dico- mi fece la linguaccia.
-E dai, ora sono curiosa!- lo supplicai, ma niente.
-E' come un regalo di natale, se ti dico cosa c'è dentro, poi non c'è più gusto mentre lo scarti..o sbaglio?-.
-Uffa.- feci la finta offesa e guardandomi con la coda dell'occhio rise.
Arrivammo a destinazione. C'era un odore di fiori,di bello in quel posto solo quello c'era.
Percorremmo un viale che poi ci avrebbe portato alle tombe dei miei genitori. C'erano addirittura bimbi di pochi mesi di vita morti, in delle piccole bare costruite su misura.
Quasi mi commuovevo nel vedere che la vita con loro, è stata crudele, proprio come lo è stata con me e Zayn. Dopo un bel po' di strada eccoci lì, di fronte le tombe di mamma e papà.
Sulla lapide c’erano le loro foto, con su scritto ‘Susan Campbell & Bob Campbell’.
Non appena li vidi Zayn subito mi guardò, per vedere se qualche lacrima, ancora una volta, sarebbe scesa. Mi accasciai sulle ginocchia, Zayn mi seguì.
-Vorrei stare un po’ da sola, Zayn.- dissi, con la voce spezzata. Lui annuì, e dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte si allontanò, lasciandomi lì, di fronte a mio padre e mia madre.
-Ehi mamma, ehi papà. Eccomi qui, dopo un anno. Non sapete quanto mi mancate. Avrei bisogno di voi ora, domani, per sempre. Mamma, vorrei tanto ritornare a quelle giornate in cui passavamo tutto il tempo insieme. Ho un bel po’ di cose da dirti. Mmh, sai che ho conosciuto molte persone che sono diventate in poco tempo miei amici. Effy, Liam, Niall e Aurora. E poi c’è Zayn, il mio ragazzo. Mi avrebbe fatto piacere farvelo conoscere, soprattutto a te papà, ricordo quante volte mi rompevi per la storia del ‘fidanzatino’, ma ti giuro che Zayn è diverso da tutti, ha qualcosa di speciale, e sono fortunata ad averlo con me in questo momento.- sospirai. –Mi mancate tanto.- per quanto forte volevo apparire, non ci riuscii, era più forte di me.
Le lacrime cominciarono a scendere a dirotto sul mio viso.
Zayn mi vide e subito si avvicinò.
-Ehi,va tutto bene, sta tranquilla-.Portò la mia testa sul suo petto, dove riuscii a sentire le palpitazioni del suo cuore.
-Perché il tuo cuore sta battendo cos...Zayn che hai?!- per la prima volta nella mia vita,avevo visto un ragazzo piangere davanti a me.
-Nulla,non è nulla..- si asciugò le lacrime con le maniche.
 
Poi ricordai che anche lui era triste per la perdita di sua madre, così ci abbracciammo.
Facendoci coraggio ci alzammo. Zayn mi diede un bacio per consolarmi. Quel ragazzo era una medicina per me, guariva qualsiasi mia ferita.
Salutai i miei lasciando il mazzo di fiori e feci il segno della croce. Mano per mano camminammo fino ad arrivare al parcheggio dove c'era un silenzio così inquietante lì.
Salimmo sulla macchina, onestamente, anche se non ero dell'umore adatto, ero lo stesso curiosa di sapere dove volesse portarmi Zayn.
-Allora, dove andiamo?- gli chiesi.
-Dove potrai sentirti una vera principessa- disse sorridendo.
-Che cosa?- ero abbastanza perplessa.
-Aspetta a vedrai.-
Quel suo essere misterioso lo rendeva così dannatamente sexy.
 
A metà strada Zayn si fermò e parcheggiò la macchina.
-Perché ti sei fermato?- gli chiesi.
-Perché devo metterti qualcosa sugli occhi,mica puoi vedere!-
Stavo cominciando ad essere impaziente. Così uscì una benda dalla tasca, e me la posò sugli occhi.
-E' un peccato bendare questi bei occhietti.- disse, avvicinandosi improvvisamente.
E dopo qualche frazione di secondo mi diede un bacio a stampo.
Io rimasi zitta ma soprattutto impaziente. Così Zayn fece ripartire la vettura. Il tempo sembrava non passare mai, più vuoi qualcosa immediatamente, più tarda ad arrivare. Sentii la vettura stopparsi,forse eravamo finalmente arrivati in quel posto tanto misterioso.
Il moro aprì il suo sportello, venne per aprire il mio e mi tese la mano.
-Avanti,vieni..- mi sussurrò.
Facendo attenzione a dove mettevo i piedi lo seguii. Sentivo un odore simile a quello del mare, così urlai: -Zayn, mi hai portato a fare un picnik sulla spiaggia.-
-Errato miss, errato- mi rispose.
Ok, gettai la spugna, non avevo più idea di cosa potesse essere quel posto, sapevo solo che aveva a che fare col mare.
Salimmo su uno scatolo di legno, e mi fece appoggiare le mani su una ringhiera.
-Sei pronta?-
-Si,lo sono da un bel pò!- rise.
-Perfetto..et voilà!-.
Mi slegò la benda e...oddio! Che spettacolo meraviglioso!
Sole, gabbiani, mare e...un castello!
-Zayn, come hai trovato questo posto?- come ero emozionata.
-Beh l’ho visto qualche tempo fa e ti ho voluto portare-
Gli saltai al collo e lo abbracciai pi forte che potevo.
Incredibile, sapeva sempre come sorprendermi in un modo o nell'altro.
-Sei la mia principessa,e questa è la nostra favola- disse. Poi aggiunse -ogni principessa deve avere un suo castello, vero? Anche se un po' vecchiotto, questo è il tuo-.
-Il nostro,vorrai dire- aggiunsi.
-Certo piccola principessa dagli occhi color cielo, il nostro.-
Dio,quanto lo amavo e quanto stavo serena in sua compagnia. Avrei voluto che il nostro rapporto fosse durato in eterno.
Rimanemmo di fronte a quello spettacolo per molto tempo, eravamo sdraiati sul cofano della sua auto,  a guardare il cielo e il tramonto.
Era tutto così perfetto..
-Zayn..- richiamai la sua attenzione. -..quante ragazze hai mai portato qui?- dissi ridacchiando. Lui mi guardò serio negli occhi.
-Solo te. Non sono mai stato così dolce con le altre, perché loro volevano solo entrare nella mia camera da letto. Tu invece sei diversa. Sei unica, e non vorrei mai perderti. – mi aveva davvero commossa.
Mi sorrise e mi diede un dolce bacio sulle labbra.
-Ti amo. – mi sussurrò a due centimetri di distanza.
Lo abbracciai talmente forte che lo avrei quasi stritolato.
All’improvviso il cellulare di Zayn squillò, così lui rispose.
-Pronto? Ah ciao Niall.. sì.. sì va bene.. a dopo allora.- chiuse il telefono e mi guardò.
-Niall ci ha invitati a casa sua per cena. –
-Ah okay, che ore sono?- lui guardò l’orario sul suo cellulare.
-Le sette e mezzo. Forse è meglio se torniamo a casa.- annuii ed entrammo in auto un’altra volta.
 
-Ragazzi sono a casa!- avvisai Louis e Harry, dopo essere entrata.
-Ehi. – mi venne ad abbracciare Harry.
-Venite anche voi da Niall?- chiese Louis, guardando me e Zayn.
-Sì, vado a cambiarmi.. – presi il mio ragazzo per mano e lo portai con me in camera.
Aprii l’armadio e andai alla ricerca di qualcosa di carino e comodo da mettere.
Nel frattempo Zayn si stese sul letto, con le mani sulla nuca e con gli occhi chiusi.
Era semplicemente adorabile, sexy e adorabile.
Scelsi alla fine un jeans e una maglia a righe a maniche lunghe. Buttai le robe sul letto e mi misi a cavalcioni su di lui, mi avvicinai al suo viso e gli morsi il labbro inferiore. Lui sorrise ed aprì gli occhi, poggiando le mani sui miei fianchi e portandomi sotto di lui.
Mi baciò lentamente sulle labbra, poi passò alla mascella e pian piano sul collo, facendomi gemere. Subito mi tappai la bocca, ricordandomi che Louis e  Harry erano in casa.
-Naomi, io e Hazza stiamo andando a fare un giro, ci vediamo a casa di Niall!- disse all’improvviso Louis, da fuori la stanza.
-Fantastico.- sussurrò sensualmente il mio ragazzo. Risi e mi sollevai di poco.
-Okay cugino, a dopo. – urlai.
Quando sentii la porta di casa chiudersi, mi stesi nuovamente, e Zayn ricominciò con i suoi baci.
Gli sfilai la maglietta, scoprendo quel fisico che mi faceva impazzire. Continuò a baciarmi dal collo in su, finché non mi slegò i capelli e sollevò la mia maglia togliendomela in pochissimi secondi.
Il suo ‘amichetto’ cominciava a farsi sentire sulla mia coscia, in questo modo mi fece eccitare ancor di più.
Esplorò la mia bocca con la lingua per tutto il tempo, e risposi al suo bacio con altrettanta foga. Piccoli brividi di piacere percorsero tutto il mio corpo.
Le sue mani finirono sul gancio del mio reggiseno, così inarcai la schiena e abbassai le spalline per facilitargli le cose. Non appena rimasi senza quell’inutile indumento, Zayn prima mi baciò sulle labbra e poi si soffermò sul mio seno, facendomi urlare dal piacere.
Portai le mani sul bottone del suo jeans, e lui mi aiutò a sbottonarlo, così si staccò per poco, solo per levarsi di dosso anche quell’indumento.
In poco tempo fece fuori i miei leggins ed entrambi rimanemmo soltanto in slip.
Mi accarezzò la coscia lentamente con una mano, mentre con l’altra palpava il mio seno.
Quando misi le mani sull’orlo dei suoi boxer chiuse gli occhi, e non appena presi il suo ‘amichetto’ tra le mani cominciò a mordersi il labbro.
Sorrisi soddisfatta e riportai le mani sulla schiena. Una volta tolti anche i miei slip, Zayn si posiziono per bene sopra di me.
Appoggiò la sua fronte sulla mia, guardandomi intensamente con quegli occhi color cioccolato.
Mi baciò un’ultima volta, e poi entrò in me, facendomi mancare il respiro.
Cominciò a spingere prima lentamente, poi, quando ormai mi ero abituata alla sua presenza, continuò in modo più veloce e profondo.
Io gemevo sempre più forte, e lui spingeva di più.
Quando arrivammo all’apice, Zayn si accasciò sul mio corpo, appoggiando la testa sul mio seno, così presi ad accarezzargli i capelli.
I nostri respiri dopo un po’ di tempo ritornarono regolari, così il moro si stese al mio fianco, tutto sudato.
-Ti va di fare una doccia?- proposi io. Lui sorrise e col capo fece di sì.
Mi alzai, ma prima di arrivare al bagno Zayn mi sorprese alle spalle, prendendomi in braccio.
-Fammi scendere che peso!- dissi ridendo. Lui mi baciò.
-Zitta, stupida. – entrò in bagno e entrammo insieme nella doccia.

[…]

-Ehi ragazzi, finalmente siete arrivati, vi stavamo aspettando!- ci disse Niall, appena arrivammo a casa sua.
-Abbiamo avuto da fare.- disse Zayn cercando di non ridere.
Il biondo annuì e ci fece accomodare in casa.
Nel salotto trovammo Aurora occupata a guardare una rivista di moda con Effy. Liam e Harry giocavano alla play-station e Louis mangiava i popcorn facendo il tifo per il suo ragazzo.
-Oh siete arrivati finalmente. – disse Effy appena ci vide.
-Eh eh, chissà cos’hanno fatto. – disse maliziosamente Harold. Tutti risero, mentre io arrossii di botto.
-Smettetela, non abbiamo fatto niente. – rispose Zayn, ridendo. Mi fece l’ occhiolino, e dopo avermi dato un bacio a stampo raggiunse i suoi amici per giocare ai videogiochi.
-Che bambini. – commentò Aurora ridacchiando.
Quanto era vero.
Sentimmo qualcuno suonare al campanello.
-Sono arrivate le pizze!- urlò Niall facendo ridere tutti. Corse alla porta e tornò qualche minuto dopo con tutti gli scatoli da cui proveniva un buono odore.
Ci sedemmo tutti in un cerchio, per terra.
Gustando la pizza, ridendo come matti e chiacchierando tutti insieme passammo una serata bellissima.
Non mi sentivo bene, di più.
Ero davvero fortunata ad avere al mio fianco persone fantastiche come loro.



 



Look at me!

Lo so, lo so, sono mostruosamente in ritardo.
Ma è difficile trovare qualcosa da scrivere ç_ç
Ho letto tutte le vostre 10 recensioni, e vi ringrazio tanto :)
La maggior parte di voi è del Team Nayn, beh lo sono anche io ahah!
Per questo ho scritto un capitolo interamente dedicato a loro,
spero vi piaccia!
sdfghjkl domani è il compleanno di liam uhuhu
deve fare 19 anni e si è fatto preparare una torta di Batman.
lui si che è un ragazzo maturo ahahaha
vabbè ora vado,
recensite mi raccomando.
i love you!

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Capitolo 14
*** capitolo tredici. ***




Capitolo tredici.
« Because you live girl, my world has twice as many stars in the sky»



Naomi. 
Avete presente quelle giornate in cui vi sentite felici e sereni? Beh,io no.
O almeno, la maggior parte delle volte ero estremamente nervosa, peggio di quando una ragazza ha il ciclo. Ma nelle ultime settimane ero felice, senza un motivo valido.
 Forse per merito di Zayn?
Sì, era solo merito suo se mi sentivo ogni giorno sempre più felice.
 
Ero nella mia camera a prepararmi, dovevo vedermi col mio ragazzo. Quando all'improvviso sentii il telefono suonare. Era un messaggio. Nella schermata apparve il nome Freddie.
Non potevo credere ai miei occhi. Perché mi stava chiamando? Dopo mesi e mesi che non si faceva sentire, e dopo avermi fatta soffrire.
Presi coraggio e risposi.
-Pronto?-
-Ehi bella, sono io, Freddie. –
-Ah..- dissi indifferente.
-Ehm.. volevo sapere come stavi..- come se gli interessava per davvero.
-Alla grande, grazie. Ti serve qualcosa?-
-Volevo sapere se stasera eri libera..- rimasi a dir poco scioccata.
Lui, che mi fece quasi entrare in depressione, aveva la faccia tosta di chiamarmi così all’improvviso per invitarmi ad uscire.
Ma come mi innamorai di lui?
Ripensando a tutte quelle volte che mi aveva preso in giro mi sentii una stupida. Solamente una stupida.
-Sono impegnata con un altro.- dissi prontamente.
Dopo aver detto quelle parole lui non fiatò più, quindi chiusi la chiamata.
Finii di prepararmi e misi delle ballerine con un vestitino, con i capelli legati.
Suonò il campanello della porta,la aprii e trovai Zayn davanti a me. Mi sorrise e mi mise davanti agli occhi un fiore.
-Per la ragazza più bella del mondo. –
Mi fiondai in poco tempo tra le sue braccia, e lui mi strinse a sé.
-Solo tu riesci a farmi sentire così bella. –
-E’ la pura verità amore mio. – mi sussurrò e mi diede un bacio sulle labbra.
Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso un ristorante.
Arrivammo in mezz’ora quasi.
-Piccola, abbassati la gonna.- disse, appena scendemmo dall’auto, notando che il mio vestito si era alzato di poco.
-Certo, Zayn.- risposi, ridendo.
Lo amavo tanto quando faceva il geloso!
Entrammo in questo ristorante molto grande e raffinato, non c’era nemmeno tanta gente.
Cosi mi sedetti al tavolo,mentre Zayn andò ad ordinare qualcosa.
-Torno subito- mi disse e mi diede un bacio a stampo.
Mi voltai un attimo per guardare Zayn, ma mi trovai di fronte il ragazzo che mi aveva chiamata poco tempo prima: Freddie.
Non potevo crederci.
Era rimasto tale e quale a quando l’avevo lasciato mesi prima. Alto, magrolino, pelle ambrata, occhi marroni e capelli neri e in disordine. Indossava come al suo solito una maglia larga a righe e il jeans a vita bassa.
Subito mi girai, facendo finta di nulla, mettendomi capelli in faccia affinché non mi riconoscesse del tutto,ma era troppo tardi.
Si sedette di fronte a me, fissandomi negli occhi, a braccia conserte.
-Ehi. – mi sorrise.
-Ehi. – dissi in modo freddo, distaccato.
-Da quanto tempo non ci vediamo!-
-Già, da quando ti sei scopato la mia ex migliore amica.-
-Mi dispiace molto per quello che è successo, se potessi ritornare indietro lo farei subito.- mi prese le mani e se le portò sul petto. –Credimi.-
-Freddie vattene, ho già un ragazzo. E anche se fossi single non ritornerei con te dopo tutto quello che mi hai fatto.- dissi, con le lacrime che stavano quasi per scendere.
All’improvviso Zayn si presentò di fronte a noi due, guardando interrogativo Freddie.
-Ci sono problemi?- mi chiese.
-No Zayn, è tutto ok. – mi alzai. –questo ragazzo stava per andarsene.-
- Tu saresti il ragazzo di Naomi?- disse a sua volta Freddie, squadrandolo dalla testa ai piedi.
-Si, perché?- chiese.
- Voglio dirti solo una cosa, se ci tieni alla pelle, sta lontano da lei.-
Zayn strinse le sue mani in due pugni, diventando rosso dalla rabbia.
-Scusa ma tu chi sei per dirmi cosa devo fare? E' la mia ragazza, quindi puoi andare tranquillamente a fanculo. – fu determinato nel dirlo.
-Ah si? allora adesso ti faccio vedere io chi sono sbruffone!-
Si avvicinò pericolosamente al moro e gli tirò un pugno dritto in faccia, facendolo cadere per terra.
Mi abbassai per vedere come stesse il mio ragazzo, ma subito lui si rialzò, cominciando a malmenarsi su Freddie. Gli tirò un pugno sull’occhio destro.
-SMETTETELA!- urlai.
Tutta la gente che si trovava nel ristorante avevano assistito a quell’inutile rissa. Qualcuno probabilmente aveva chiamato il 911, poiché arrivarono in poco tempo tre auto della polizia.
Freddie subito riuscì a scappare, ma decidemmo di lasciarlo andare.
Andai da Zayn e lo abbracciai.
-Vedi un po’ che ti ha fatto quello stronzo. – dissi accarezzandogli leggermente lo zigomo ormai completamente viola. Lui gemette da dolore, così lo lasciai.
-Che succede qui?- ci chiese un poliziotto che era appena entrato nel locale.
-Un ragazzo ha picchiato lui. – disse un cameriere, indicando Zayn.
-E dov’è adesso?-
-E’ scappato. – aggiunsi io.
-Qual è il suo nome?- mi chiese l’uomo.
-Freddie McClair. –
-Va bene, lo troveremo.- annuii.
I poliziotti se ne andarono nel giro di un quarto d’ora, giusto il tempo per fare qualche domanda.
Zayn voleva ritornare a casa, così uscimmo finalmente, ed entrammo in auto.
-Mi sarebbe piaciuto passare una bella serata..- disse Zayn, fissando la strada di fronte a sé, con le mani sul manubrio.
-Non sai quanto mi dispiace..- sussurrai. Mi accarezzò una gamba e si girò verso di me per qualche secondo, sorrise, e si concentrò di nuovo sulla strada.
-Ehi sto bene..- mi rassicurò, ma ero comunque preoccupata e dispiaciuta.
Arrivammo a casa mia, Louis e Harry non c’erano, mi avevano detto che sarebbero andati a cenare fuori e poi in discoteca.
Così la casa era tutta nostra.
-Ho una leggera fame..- brontolò Zayn.
-Ordiniamo una pizza?- proposi. Lui annuì e chiamò una pizzeria per farci portare la pizza a casa.
Intanto andai in cucina, prendendo un po’ di ghiaccio e una pezza asciutta. Ritornai in salotto, dove trovai il mio ragazzo seduto sul divano.
-Cosa devi fare?- mi chiese, fissando le cose che avevo in mano.
Senza dire niente mi sedetti al suo fianco, misi i cubetti di ghiaccio dentro la pezza e l’appoggiai sulla guancia di Zayn.
Mi sorrise e mi stampò un bacio sulle labbra.
-Mi dici chi è quel Freddie?-
Gli raccontai tutto di lui, da quando ci eravamo messi insieme a quando mi tradì con Emily e si trasferì a Londra.
-..e ora non so cosa voglia da me. – dissi, finito il discorso.
-Mi sembra un tipo pericoloso.-
-Lo è sempre stato. Cioè, quando stavamo insieme ho cercato sempre di farlo cambiare. Si vede che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Non sai in quanti guai si è cacciato anni fa..- mi accarezzò una guancia, guardandomi dolcemente.
-Giuro che se sei avvicina a noi un’altra volta, lo ammazzo. – risi e mi buttai sopra di lui, mettendomi a cavalcioni.
Lo baciai con passione sulle labbra, intrecciando le dita delle mie mani con le sue.
Poco dopo arrivò il ragazzo delle pizze e cenammo insieme.
Lo invitai a dormire con me, e lui accettò.
Dormimmo insieme nello stesso letto, lui mi riscaldava, anche se era in mutande e senza maglietta sotto le coperte.
-Buonanotte amore. – dissi. Mi baciò il collo.
-Buonanotte piccola.-

 
 
Effy.

Ormai da quando stavo con Liam passavo quasi tutti i giorni a casa sua. Lui viveva da solo, poiché i genitori erano sempre fuori per lavoro, e le sue sorelle erano sposate e con dei figli da accudire.
Mi svegliai felice, dopo la bellissima nottata passata con il mio ragazzo, a guardare film, mangiare popcorn e dopo facemmo l’amore.
Mi stiracchiai ed entrai in bagno, feci una lunga doccia e uscii con l’accappatoio.
Liam si era appena svegliato, ed era semplicemente stupendo.
Capelli in disordine, voce impastata dal sonno, occhi gonfi.
Solo lui poteva sembrare sexy in quel modo.
-Buongiorno..- sussurrò, alzandosi con la schiena. Sorrisi e mi avvicinai a lui per dargli un bacio.
-Dormito bene?- chiesi, rimettendomi la biancheria intima che Liam aveva lasciato per terra.
-Più che bene. – disse ridacchiando.
Mi ributtai sul letto e lui appoggiò la testa tra le mie gambe.
-Stasera io e i ragazzi abbiamo una partita, ti va di venire con le altre?- mi chiese.
-Mmh, veramente avevamo deciso di andare ad una festa..- gli accarezzavo i capelli.
-Che festa?-
-Boh una del terzo anno ha organizzato tutto, vengono tutti. Magari dopo la partita ci raggiungete, va bene?- lui annuì e si alzò, andando in bagno anche lui.
Ormai pronti andammo a scuola, dove ad aspettarci c’era il nostro solito gruppo: Niall, Harry, Louis, Naomi e Zayn.
-Buongiorno ritardatari!- ci salutò il biondo.
-Ci siamo svegliati tardi, scusateci..- disse Liam ridendo.
Entrammo in classe, io e Naomi avevamo spagnolo alla prima ora, così ci dirigemmo insieme in classe.
-Ef, ti devo raccontare una cosa che è successa ieri..- sembrava preoccupata, così decisi di ascoltarla, senza farci scoprire dalla professoressa.
Mi raccontò del suo ex Freddie, e di quello che le disse.
Io non sapevo cosa dire, ma di sicuro l’avrei aiutata per qualsiasi cosa.
Aveva paura che Freddie avrebbe dato fastidio sia a lei che a Zayn.
-Io ci sarò sempre per te, non aver paura.- l’abbracciai.
-Stonem, Campbell, avete intenzione di seguire la lezione?!- ci sgridò la professoressa.
Sbuffai e mi staccai, per ‘’seguire’’ l’interessantissima spiegazione di spagnolo.
 
[…]
 
-Panda, oggi ti accompagno da tuo padre.- mi disse Liam, non appena uscimmo dalla scuola.
Ebbene sì.
Avevo deciso per una buona volta di andare da mio padre, in carcere. Anche se era stato uno stronzo, era pur sempre l’uomo più importante della mia vita, e mi mancava.
Sorrisi e gli lasciai un bacio sonoro sulla guancia.
Mi mise un braccio intorno alla spalla, facendomi riscaldare.
-Grazie per tutto quello che fai per me. – dissi.
-E’ il minimo. Amo vederti sorridere, e non voglio che un brutto ricordo ti faccia star male. Io per te ci sarò sempre. – sorrisi. Nessuno mai mi aveva detto cose del genere. Liam era la dolcezza fatta in persona.
-Ti amo. – gli dissi.
Era la prima volta che dicevo quelle due paroline.
Lui si fermò all’improvviso e un magnifico sorriso comparve sul suo viso.
Mi abbracciò, affondando la testa tra i miei capelli. Poi mi prese il viso tra le mani e mi baciò sulle labbra.
Le nostre lingue si rincorrevano, si intrecciavano.
-Razza di sporcaccioni, andatevene via!- sentimmo le urla di una vecchietta che ci fissava dal balcone di fronte a noi.
Liam mi prese per mano e, correndo, cominciò a ridere a crepapelle.
-Prima il bambino, ora la vecchia.- disse, facendomi ridere.
 
Arrivammo al carcere di Bradford. Un poliziotto alto, baffuto e con i capelli bianchi ci venne incontro, chiedendoci chi volevamo vedere.
-Robert Stonem. – risposi.
L’uomo annuì, e ci disse di seguirlo.
Ci portò in una stanza grande, al centro c’era soltanto un tavolo e due sedie, una di fronte all’altra.
-Io esco..- mi sussurrò all’orecchio Liam.
-No ti prego, rimani con me. – lo afferrai per un polso. Lui mi sorrise e decise di rimanere.
All’improvviso la porta si riaprì, ed entrò un uomo.
Quell’uomo che mi aveva cresciuta.
Quell’uomo che rese la mia infanzia migliore.
Quell’uomo che tanto amavo.
Mio padre.
Era rimasto tale e quale a quando l’avevano arrestato.
Capelli grigi, un po’ più lunghi del solito e la barba.
-Piccola mia!- disse, con le lacrime agli occhi.
Si avvicinò a me e mi abbracciò. Cominciai a piangere, mi era mancato così tanto. Non lo abbracciavo da tantissimo tempo.
-Mi sei mancata. – ci staccammo e ci guardammo per qualche secondo negli occhi.
Poi mio padre si girò verso Liam, guardandolo interrogativo.
-Ah, ehm.. lui è il mio ragazzo, Liam. – arrossii leggermente.
Mio padre sorrise e abbracciò anche il mio ragazzo.
Dopo un po’ ci sedemmo, gli raccontai tutto quello che successe negli ultimi anni, ovviamente nulla di speciale, a parte le persone che conobbi come Naomi e gli altri.
-Sono felice che tu stia bene. – mi disse mio padre sorridendo.
-E tu invece come stai?-
-Beh preferirei stare a casa, ma che ci posso fare. Si campa. –
-Quando uscirai da questo postaccio?-
-Manca poco piccola mia, manca poco e tornerò nella nostra casa, finalmente. – sorrisi e mi alzai di nuovo per abbracciarlo.
Passarono molti minuti, mio padre conobbe Liam per bene, e da come si parlavano si vedeva che sarebbero andati molto d’accordo, Liam era un ragazzo meraviglioso, era il ragazzo che ogni genitore voleva per la propria figlia, ed è per questo che mi sentivo la ragazza più fortunata del mondo.
Dopo arrivò il poliziotto di poco tempo prima, ci disse che l’orario delle visite era finito.
-Si, usciamo subito. – rispose Liam. –E’ stato un piacere conoscerla, signore.- si rivolse a mio padre.
-Chiamami Rob, per favore. - lui annuì e salutò ancora una volta il mio papà e uscì dalla stanza.
Abbracciai mio padre, con le lacrime che scendevano sul mio viso, ancora una volta.
-Abbi cura di te. – sussurrò, appena ci staccammo. Annuii e sforzai un sorriso.
Aprii la porta e mi girai per un’ultima volta.
-Ti voglio bene papà. –
-Anche io piccola, te ne voglio tanto. –

 
Naomi.

Finiti i compiti di matematica e inglese, mi ricordai che dovevamo andare alla festa di Jason Jackson, uno del terzo anno. 
Mi arrivò un messaggio da parte di Zayn.
“arrivo tra mezz’ora. Liam e Effy non vengono più. Ti amo x’’’’
Sorrisi leggendolo e gli risposi dicendo che stavo andando a prepararmi.
Raggiunsi Harry e Louis che si trovavano in cucina a studiare.
-Ehi ragazzi, voi venite alla festa di Jackson?- chiesi all’uscio della porta.
-Certo, dacci un minuto e ci prepariamo. – mi disse Louis, senza togliere lo sguardo dal libro di storia.
Andai in bagno, mi lavai tutta, poi indossai un vestito rosso in seta, senza spalline e lungo fin sopra le ginocchia. Misi delle scarpe nere con i tacchi forse troppo alti, e mi truccai mettendo un po’ di matita sugli occhi e vari ombretti.
Per quanto riguarda i capelli, li stirai un po’.
Erano le 8 e Zayn suonò alla mia porta.
Aprii e...cacchio, com’era bello.
 Indossava una camicia celeste con i primi due bottoni sbottonati, un pantalone nero e le blazer grigie. E poi aveva un buon profumo.
Appena mi vide sbarrò gli occhi.
-Che c'è? Sto male così?- gli dissi, fissando il mio vestito.
-Caspita, sei bellissima- mi squadrò dalla testa ai piedi. Sorrisi e lo feci entrare in casa.
-Mmh che bel sederino..- sussurrò dandomi una pacca sul mio di dietro.
Subito gli rivolsi uno sguardo offeso.
-Scemo smettila. – dissi, cercando di fare la seria.
Lui rise, facendo ridere anche me.
Rimase fermo a braccia conserte.
-Non mi hai ancora dato un bacio,non mi muovo di qui fin quando non me lo dai.- esclamò.
Ridacchiai e mi avvicinai e lui lentamente, facendo combaciare le nostre labbra.
Mi accarezzava i fianchi con le mani, mentre io gli circondavo il collo con le braccia.
-Ehi ehi ehi, non vorrei diventare zio. – gridò Harry, appena entrò in salotto.
-Nessuno vuole farti diventare zio, Harry.- dissi ridendo.
-Bene, siete pronti?!- eclamò Louis uscendo dalla camera.
Aveva un jeans chiaro a vita bassa, una semplice maglietta nera, una giacca e scarpe nere.
-Veramente stavamo aspettando solo te. – rispose Harold.
Dopo un po’ uscimmo di casa e, partendo con la macchina del mio ragazzo, arrivammo a casa di Jason Jackson.
Suonammo alla porta e ci aprì il padrone di casa, che già puzzava di alcool.
Il salotto era davvero molto grande, c’era il parquet dappertutto, e di fronte alla porta d’entrata c’era una scala enorme che portava al piano superiore. Mentre al piano inferiore c’erano diverse stanze, come cucina, bagni, eccetera.
-Su ragazzi, tenete!- urlò Jason dandoci dei bicchieri di non so cosa.
Al centro della sala c’era tutta la gente ammassata, tutti avvinghiati a ballare in modo scatenato.
Zayn mi prese per mano e mi portò al centro pista. Cominciammo a muoverci a ritmo, io ondeggiavo tenendo le mani sulle sue spalle e lui mi teneva per i fianchi. Ci baciavamo, strusciavamo, senza dare conto agli altri.
-Piccola vado un attimo a prendere qualcos’altro da bere.- urlò, cercando di farsi sentire per la musica troppo alta. Annuii e lo lasciai andare. Così cercai tra le persone mio cugino e il suo ragazzo, ma qualcuno mi strattonò per un braccio e mi portò nell’ingresso buio della casa.
-Ma che cos…FREDDIE?!- il mio ex mi tappò la bocca con una mano, mettendosi davanti a me, troppo vicino, così da non potermi far muovere.
-Shh. –disse con un sorrisetto che non prometteva niente di buono.
Mentre cercavo di tirargli una ginocchiata da qualche parte, lui insinuò una mano sotto il mio vestito. Cominciai a muovermi, e quando finalmente riuscii a liberarmi lo spinsi contro il muro, facendolo sbattere con la schiena.
Mi guardò furioso e mi tirò uno schiaffo sulla guancia, mi fece davvero tanto male, tanto da farmi cadere per terra.
Si abbassò mettendosi a cavalcioni sopra di me, mi prese i polsi e mi baciò. Sapeva di alcool, era ubriaco.
-F-Freddie t-ti prego lasciami- dissi tra i singhiozzi. Lui non mi degnò di uno sguardo e continuò con i suoi schifosi baci, finchè all’improvviso qualcuno lo prese e lo sbatté per terra.
Aprii gli occhi e vidi Zayn che riempiva di pugni e calci il mio ex ragazzo.
Io continuavo a piangere, cos’avevo fatto di male per essere trattata in quel modo da Freddie?
Zayn lasciò per terra Freddie, e mi prese in braccio, portandomi fuori di casa. Io ero come sotto shock, non mi muovevo e non parlavo.
Louis e Harry non appena mi videro corsero verso di noi, e ci raggiunsero verso la macchina.
-Che è successo amore mio?- mi chiese Louis con gli occhi lucidi.
-Quel maiale Freddie, ecco chi è stato a ridurla in questo modo. –rispose Zayn, arrabbiato.
-Freddie? Ancora lui?- chiese scioccato Harry.
Arrivammo a casa subito, fortunatamente.
-Ragazzi voi andate a dormire, di Naomi me ne occupo io. – loro annuirono e andarono nella loro cameretta.
Zayn mi prese nuovamente in braccio e mi portò a letto.
Mi spogliò, prese dall’armadio il mio pigiama e me lo fece indossare.
Mentre si occupava di me notai i segni violacei che Freddie mi lasciò sulle braccia e la mia guancia era ancora dolorante, di sicuro era rossa.
-Ho avuto paura. – sussurrai. Lui mi guardò negli occhi. Sembrava triste.
Mi accarezzò i capelli e mi fece stendere sul letto.
-Ci sono io per te. – sussurrò.
Sforzai un sorriso e mi accoccolai tra le sue braccia chiudendo gli occhi.
Se non ci fosse stato Zayn, Freddie mi avrebbe violentata.
Se non ci fosse stato Zayn non ce l’avrei fatta.
Se non ci fosse stato Zayn la mia vita non avrebbe avuto alcun senso.




Look at me!

wohooo sì sono ancora viva! ahaha
questo capitolo fa davvero cagare, scusatemi :(

avete visto i vma's?!
i one direction hanno vinto 3 premi su 3.
sono così fiera di loro :')
e so che non c'entra niente, ma ariana grande mi ha seguita
su twitteeeeeer **

mercoledì io inizio la scuola, e voglio morire.
cioè.. vi rendete conto che devo fare il 1° superiore? 
oh god.. why? cc

recensite questa cacca di capitolo?
i love u <3


ps. questo è freddie. è bello çç

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Capitolo 15
*** capitolo quattordici. ***




Capitolo quattordici.
« we're making all the same mistakes 
»

 

Mi risvegliai nel mio letto, con Zayn al mio fianco che dormiva ancora, con la bocca socchiusa e mi abbracciava da dietro.
Mi stiracchiai nel letto,e mentre mi giravo vidi che erano le 11 del mattino. Caspita! Avevamo saltato la scuola.
-Zayn, Zayn! Svegliati!- gli gridai contro.
Mi buttò un cuscino in faccia,si mise sopra di me.
 -Che cosa stai urlando? Che stai al mercato?- ridacchiò.
Si sedette proprio sul mio stomaco.
-Sei pesante, alzatiii!- dissi, cercando di farlo spostare.
-Non supererò mai te in pesantezza, ricordalo.-mi diede un bacio sulla fronte e si tolse.
Feci un lungo sospiro.
-Ma quanto pesi? Mamma mia.- mi massaggiai la pancia.
-Tutti muscoli amore,tutti muscoli.- rispose vantandosi, come al solito.
-Si e niente cervello.- mi lasciai scappare.
 -Come? Non ho capito bene.- incominciò a farmi il solletico, non ce la facevo più mi faceva male la pancia dalle risate.
Dopo un po' smise, finalmente.
-Vado a lavarmi stupida.- disse, e io gli feci una linguaccia. -Quando esco dalla doccia avrai il resto!- rise.
Entrò in bagno, mentre io mi sdraiai sul letto, fissando il soffitto, ripensando a tutto ciò che accadde la sera prima
Freddie aveva cercato di violentarmi.
Non potevo ancora crederci.
Cioè.. non riuscivo davvero a capire perché mi avesse fatto del male. In fondo lui mi aveva tradita, non io.
E come niente tornava a Bradford, mi parlava tranquillamente, come se non fosse accaduto niente.
Lo odiavo, sì lo odiavo con tutta me stessa.
Pensare a lui mi faceva solo sentire male, così mi alzai e andai a lavarmi anche io.
Entrai in bagno per usare il lavandino, tanto Zayn si stava facendo la doccia. Quando all'improvviso sentii la porta della doccia aprirsi. Sbarrai gli occhi: uscii Zayn completamente nudo fischiettando, non immaginava stessi lì.
-Ehi..- dissi, con il dentifricio in bocca. Era tutto bagnato e assolutamente stuprabile; cercai di distogliere lo sguardo, girandomi, ero in completa soggezione.
-Cosa stavi facendo, eh? Mi spiavi? Eh brava alla mia porcellina.- Sfoggiò un sorriso smagliante.
Continuai a lavarmi i denti come se nulla fosse. Zayn si mise dietro di me, prendendomi per i fianchi.
-Ti piace la Torre Eiffel?- mi andò il dentifricio di traverso.
-Sì, sai Parigi poi è una bella città.- ma che cazzo stavo dicendo?
-Ma io sto parlando della torre Eiffel non della città.- sussurrò sensualmente. Quanto era scemo. Risi,  e nel frattempo lui mi baciava il collo.  Adoravo quando lo faceva.
Mi abbassai di poco sciacquandomi la bocca e mi girai subito dopo, trovandomi il viso del mio ragazzo a pochi centimetri di distanza. I capelli bagnati lasciavano cadere le gocce sul suo petto, facendomi impazzire.
Mi prese in braccio e completamente nudo mi portò in camera, chiudendola a chiave. Fortunatamente Harry e Louis non erano in casa.
-Che vuoi fare?- chiesi seduta a gambe incrociate sul letto. Lui non rispose, si mise sopra di me, cominciando a mordermi le labbra per poi baciarmi con foga. Intanto passavo le mani sulla sua schiena bagnata, lasciandomi andare.
In poco tempo Zayn mi privò del mio pigiama e della biancheria intima. Cominciò a lasciare scie umide sul mio seno, scendendo fino all’ombelico dove lasciò diversi baci, e arrivò all’interno coscia, mandandomi in tilt completamente.
Con una spinta di reni mi alzai, posizionandomi sopra di lui. Presi in mano il suo ‘Jawaad’ e cominciai a fare su e giù.
Sorrisi soddisfatta quando Zayn cominciò a gemere talmente forte, tanto da farsi sentire da fuori. All’improvviso smisi, e capii che ci rimase male dall’espressione arrabbiata che assunse. Mi fece sdraiare nuovamente sotto di lui, si posizionò tra le gambe, e dopo avermi dato un bacio sulle labbra, entrò in me.
Passammo tutta la mattinata in quel modo, a fare l’amore, tra carezze e baci.
Arrivati al culmine il moro si sdraiò al mio fianco, prendendo la mia mano, intrecciando le nostre dita.
-Un giorno ti porterò a Parigi. – disse con l’affanno. Non riuscii a trattenere una risata.
-Non sto scherzando! Ti porterò a Natale. – mi girai verso di lui e mi avvicinai per baciarlo.
-Ti amo. – sussurrai. Lui sorrise e mi strinse a sé con un abbraccio.
Rimanemmo così per un bel po’, finché ci alzammo per farci una doccia.
Un’oretta dopo arrivarono mio cugino e Harold a casa, così insieme ci mettemmo ai fornelli per cucinare qualcosa.
-Com’è andata a scuola oggi?- chiesi per poi addentare gli spaghetti al sugo.
-Quella stronza della prof. di scienze mi ha interrogato anche se non sapevo un cazzo.- rispose Harry.
-Che novità. – aggiunse Louis facendoci ridere.
-Voi invece che avete fatto?- continuò, guardando me e Zayn, che ci sentimmo subito in imbarazzo.
-Ehm.. ci siamo alzati poco fa, eravamo stanchi..- spiegò il mio ragazzo, cercando di non ridere.
Louis annuì, mentre Harry ci guardava maliziosamente.
Il solito pervertito.
Dopo pranzo mettemmo tutto al suo posto e chiamai Effy, Liam, Niall e Aurora per stare un po’ insieme.
Verso la sera decidemmo di andare  insieme a vedere un film al cinema. Zayn ritornò a casa per cambiarsi, e così andai a lavarmi e vestirmi, indossando un jeans scuro, una canottiera color arancio con una giacchettina nera e blazer. Arricciai i capelli e mi truccai un po’ con la matita e lucidalabbra.
-Pronta?- mi chiese Harry non appena uscii dalla stanzetta. Annuii e mi avvicinai a lui per abbracciarlo, così, senza motivo.
-Oh oh come siamo affettuosi oggi. – ridacchiai.
-Sono sempre affettuosa e dolce, io. – dissi, staccandomi.
-Sì sì. – rispose sarcasticamente. Gli tirai un pugno sul suo braccio e rise.
-Andiamo?- chiese Louis non appena uscì dal bagno.
Come sempre era perfetto, cion il suo solito pantalone rosso e la maglietta bianca a righe blu. Mentre Harry aveva un semplice jeans a vita bassa e una maglia a maniche corte bianca.
Uscimmo insieme e ci dirigemmo verso il cinema, dove ci aspettavano tutti.
Appena arrivati a destinazione trovai subito Effy che si sbaciucchiava col suo ragazzo.
-Ehi piccioncini!- urlai e loro si girarono subito e mi sorrisero.
-Ciao bionda, come va?- mi chiese Liam.
-Tutto bene, grazie.- nel frattempo ci raggiunsero anche Niall e Aurora.
-Pronti per vedere un horror?- disse entusiasta Aurora. In realtà odiavo i film di paura, poiché la notte poi non riuscivo a dormire, ma sicuramente poteva essere una scusa per dormire un’altra volta col mio ragazzo.
-Aurora che ti sei fatta?- mi chiese Niall, fissando il livido sul mio braccio.
-Ehm.. ho sbattuto contro il mobile. – lui annuì e tornò da Aurora.
Avevo voglia di raccontare tutto ai miei migliori amici, ma non volevo che si preoccupassero per me, infondo il peggio era passato, forse.
Passò circa mezz’ora, e di Zayn nemmeno l’ombra. Il film doveva cominciare a momenti. Così gli mandai qualche messaggio e gli feci qualche telefonata, ma non rispondeva.
Cominciai a preoccuparmi.
-Ragazzi vengo subito. – avvisai i miei amici, prima di girare l’angolo, per vedere se Zayn stesse arrivando.
Aspettai qualche minuto, e quando stavo ritornando di nuovo di fronte al cinema, vidi il mio ragazzo in lontananza, e non era solo.
Stava parlando con una sconosciuta. Mi avvicinai con cautela un po’ di più, per vedere chi fosse. E quando mi trovai dietro ad un cespuglio, a qualche metro di distanza, riconobbi subito la ragazza.
Era alta, bionda, e molto magra. Era Perrie.
Non riuscivo a capire cosa si stessero dicendo, ma mi si spezzò il cuore quando li vidi che si avvicinarono talmente tanto da far combaciare le loro labbra.
Mi cadde completamente il mondo addosso.
Non potevo crederci. Non  poteva essere quello Zayn, il mio Zayn.
Il ragazzo che non mi avrebbe mai fatto del male, che non mi avrebbe mai e poi mai lasciata.
Il ragazzo con cui avrei potuto passare tutta la mia vita.
E solo in quel momento capii che lui era come tutti gli altri.
Girai i tacchi, ormai con il viso bagnato dalle lacrime, e corsi via.
Correvo, correvo sempre più veloce finché per sbaglio non caddi per terra, gemendo dal dolore.
Mi girai verso Zayn, e vidi che mi aveva vista e stava venendo verso di me a passo svelto.
-Naomi!- si abbassò cercando di prendermi in braccio.
-Lasciami stare. – urlai.
-Che stai dicendo?- mi chiese scioccato.
-Pensi che io sia stupida? Pensi che non ti abbia visto con quella Perrie?-
-Naomi posso spiegarti!-
-Vaffanculo Zayn. – mi alzai e cercai di andare più veloce possibile lontana da lui.
-Naomi è stata lei a baciarmi, io amo solo te, credimi!-  mi raggiunse e mi bloccò per un braccio, facendomi gemere dal dolore per i lividi. Subito lasciò la presa, ma rimasi lì di fronte a lui.
Le lacrime continuavano a scendere.
-Zayn mi fidavo di te, dicevi di amarmi e alla fine mi hai fatto più male tu di quanto me ne abbia fatto Freddie.- dissi fredda.
-Ho sbagliato, lo so, ma..-
-Come ti sentiresti se baciassi un altro? Eh? – lui abbassò lo sguardo in segno d’arresa. Lo fissai con rabbia, tristezza, disgusto.
Mi aveva presa in giro.
Corsi via, talmente veloce e nemmeno mi accorsi di essere in mezzo alla strada.
-Naomi ti prego, ti prego torna!- urlava Zayn dall’altra parte.
-Naomi corri, fai attenzione!- gridò –NAOMI!- mi girai e non feci nemmeno in tempo a guardarlo in faccia che una macchina mi prese sotto.
Ricordo solo di aver sentito tanto dolore, e poi.. il buio.







Look at me now!
 VI AVVISO, L'IDEA DELLA 'TORRE EIFFEL' DI ZAYN NON E' STATA MIA.
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
VI GIURO, NON LA SMETTO PIU' DI RIDERE.
RINGRAZIO LA MIA AMICA CHE MI HA DATO L'IDEA AHAHAHAHAHA <3
comunque opps... naomi investita da una macchina,
che succederà?
zayn che la tradisce per l'ornitorinco, è stato difficile
scriverlo, davvero, perchè odio perrie con tutto il mio cuore.
comunque credo che scriverò un capitolo ogni fine settimana,
perchè ormai ho cominciato ad andare a scuola, e il tempo
per pensare alla fan fiction non è tanto lol
spero vi piaccia questo capitolo,
a me sinceramente fa schifo anche perchè è piccolo,
ma vabbè, se vi va, recensite <3
love you all :)



dicono sia normale..

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Capitolo 16
*** capitolo quindici. ***



 

Capitolo quindici.
«Tried my best at movin’ on have yet to find a girl like you»

 

Zayn.

Passata la bellissima giornata con la mia ragazza, tornai a casa. Mi buttai subito sul divano, prendendo il mio computer portatile, giusto per scaricare qualche canzone e ascoltare musica.
Mio padre come al solito non c’era, o era al lavoro, oppure  era con la sua nuova compagna.
Sì, adesso aveva pure una compagna.
Non che non volessi mio padre felice, ma odiavo vederlo con una donna che non fosse mia madre.
 Lei è stata, è e rimarrà sempre la nostra donna.
I miei pensieri furono interrotti quando sentii il cellulare squillare, il numero era sconosciuto, ma decisi ugualmente di rispondere.
-Pronto?-
-Ehi Zayn, sono io, Perrie.- cosa cazzo voleva quella lì da me?
Ricordo ancora quando Naomi mi lasciò perché mi aveva scoperto mentre ero uscito con la bionda tinta.
-Ah..- risposi freddo. –Che vuoi?-
-Volevo vederti, sai, sono tornata dall’Australia e volevo salutarti prima di partire un’altra volta.- rispose.
-Perrie, per favore, ho avuto già troppi problemi, non credo sia il caso e..-
-Ti prego Zayn!- mi interruppe. –Sei uno dei miei migliori amici e vorrei solo salutarti..-
Ci pensai per qualche secondo.
-Okay, stasera alle otto vado al cinema con i miei amici, magari ci incontriamo lì prima che arrivi Naomi. –
-Va benissimo, a stasera Zayn!- disse, con quella sua vocina stridula.
Lei mi considerava un grandissimo amico, mentre io mi comportavo come se lei non esistesse.
All’inizio del liceo avevo avuto una piccola cotta per lei, roba di qualche mese, non di più, e a lei piacevo, così ci mettemmo insieme, ma finì subito dopo aver scoperto che Perrie mi aveva tradito con un mio amico.
Bello vero?
Dal giorno in cui ne venni a conoscenza, cominciai a sfogarmi con l’alcool e il sesso. Ogni sera mi portavo a casa una ragazza diversa, e promisi che non mi sarei innamorato mai un’altra volta.
Così venni soprannominato il ‘don Giovanni’ della scuola. All’inizio ne andavo fiero, insomma, è sempre bello essere ammirato da tutte le ragazze del liceo, ma dopo un paio d’anni avevo cominciato a stancarmi.
Però poi è arrivata Naomi, e ha completamente stravolto la mia vita.
C’era qualcosa in lei che la rendeva speciale. Mi innamorai di lei sin dal primo giorno in cui la vidi seduta sulle scale dell’entrata a scuola, insieme a Effy.
Quel suo dolce visino, quegli occhi ipnotizzanti, quelle sue labbra rosee mi facevano impazzire.
Era simpatica, divertente.. unica.
 
Guardai l’orologio ed erano già le sette, così andai di sopra per prepararmi.
Jeans a vita bassa, felpa blu e blazer dello stesso colore.
Ovviamente presi del gel per aggiustare la cresta.
Ormai pronto, dopo mezz’ora, uscii di casa. Vidi in lontananza Perrie, sul marciapiede, a qualche angolo prima del cinema. Mi guardai intorno per paura ci fosse Naomi. Non che stessi facendo chissà cosa, ma ci tenevo a lei, e non volevo perderla di nuovo.
-Ehi Zayn!- mi salutò Perrie, facendo segno con la mano.
-Ciao.. –
-Mi sei mancato in questi giorni..- rimasi in silenzio. Non sapevo che dire.
-Com’è l’Australia?- cercai di cambiare discorso.
-Oh è bellissima, ho pure una foto con un koala, ora te la faccio vedere. – uscì dalla borsetta che portava il suo cellulare, andò su ‘immagini’ e cliccò su una foto in cui c’era lei con un piccolo koala. Con la coda dell’occhio notai che Perrie si stava avvicinando sempre di più, finchè non mi lasciò un bacio sul collo. Subito mi spostai.
-Che cazzo fai?!- urlai.
-Zayn.. lo sai cosa provo per te. –
-Pensavo fosse una storia chiusa. Io sto con Naomi.-
-Tu meriti di stare con una persona migliore!-
-Tu di certo non sei migliore di Naomi. Ti sei dimenticata di quello che mi hai fatto in passato?!-
-Ma il passato è passato!- sospirò. –Zayn prima o poi tornerai da me.-
La convinzione la fotteva, e tanto anche.
Perché non riusciva a capire che ero felice con la mia ragazza?
-Non credo proprio. – dissi. Mi girai dall’altra parte, per andarmene.
-Prima o poi la tua ragazza la pagherà cara!- urlò. Mi voltai accecato dalla rabbia, ma fui sorpreso dalle sue labbra che premevano contro le mie. Mi teneva talmente stretto dal capo che non riuscivo  a staccarmi.
Dall’altra parte sentii qualcuno gemere dal dolore, così spinsi Perrie e vidi Naomi per terra, probabilmente era caduta.
-Naomi!-
-Lasciami stare. – mi urlò contro.
-Che stai dicendo?- chiesi.
-Pensi che io sia stupida? Pensi che non ti abbia visto con quella Perrie?- cazzo.
-Naomi posso spiegarti!- dissi subito.
-Vaffanculo Zayn. – si alzò e cominciò a correre più veloce che poteva.
-Naomi è stata lei a baciarmi, io amo solo te, credimi!-  le lacrime le bagnavano le guancie.
-Zayn mi fidavo di te, dicevi di amarmi e alla fine mi hai fatto più male tu di quanto me ne abbia fatto Freddie.- disse.
Il senso di colpa cresceva sempre di più in me. Quelle parole furono come delle pugnalate.
-Ho sbagliato, lo so, ma..-
-Come ti sentiresti se baciassi un altro? Eh? –Mi interruppe.
Corse un’altra volta e cercai di raggiungerla.
-Naomi ti prego, ti prego torna!- urlavo io. -Naomi corri, fai attenzione!- era in mezzo alla strada.
Una macchina stava correndo alla velocità della luce, ma riconobbi le persone che erano all’interno. Perrie e Freddie.
–NAOMI!- urlai.
Lei si voltò e poi.. venne investita.
[…]
Il mio cuore batteva all'impazzata. Temevo di perdere per sempre la ragazza che tanto amavo e che mi ha aveva.
Più passavano i secondi e più mi sentivo agitato, con gli occhi colmi di lacrime, pronte da un momento all'altro a cadere. Continuavo a ripetere a me stesso che ero un cretino, coglione, codardo e chi più ne ha ne metta, ma non sarebbe di certo servito a qualcosa ammettere questo.
Ora ero li,seduto,ad osservare la mia ragazza coperta da una mascherina che copriva quel suo dolce viso, il viso che sognavo sin dal primo giorno in cui la vidi. Quel giorno resterà immemorabile per me.
Le accarezzavo la fronte spostandole i capelli, e le sussurravo dolci parole all'orecchio con la voce che mi tremava. Avevo il cuore in gola, nel panico più totale. Tremavo.
-Ti amo piccola, scusami.- dissi,mordendomi il labbro inferiore e singhiozzando.
Probabilmente avrebbero ricoverato anche me per un attacco cardiaco se continuavo di questo passo.
Arrivammo all'ospedale,finalmente. Aprirono le porte dell'ambulanza. Fuori c’era un acquazzone.
Uscirono il lettino dall'ambulanza per portarlo in ospedale. Io rimasi al suo fianco e non facevo che ripetere -Ce la farai amore, tu sei forte.-
Con quelle parole allo stesso tempo cercai di confortare anche me stesso, ma non ci riuscivo.
-Paziente grave,ricoverata d'urgenza al reparto 25,svelti!- urlarono i dottori, non appena entrammo nell’ingresso.
Quanta ansia mi venne all'udire quelle parole. Li seguii, ma venni bloccato subito da un'infermiera.
-Lei non può entrare,deve attendere fuori,mi spiace.- mi disse.
-Ma non può cacciarmi dalla stanza, quella è la mia ragazza!-
-Signore mi spiace ma..- la interruppi subito spingendola. Non potevano impedirmi di vedere Naomi.
 - Vada al diavolo!- gridai, mentre correvo.
 Aprii la porta in cui poco prima entrarono i medici con la mia ragazza ed entrai.
-1,2,3..LIBERA!- sentii.
 Le stavano facendo il massaggio cardiaco, il suo cuore non batteva più. Per un attimo non sentii nemmeno il mio palpitare. Così mi accasciai sulle gambe  e piansi talmente tanto che la testa mi scoppiava.
Quando ad un tratto la macchina iniziò a suonare capii che il suo cuore tornò a battere. Alzai la testa incredulo e i miei occhi mi si illuminarono.
Non ci potevo credere.
Si avvicinò un’altra infermiera, che mi guardava in modo triste, malinconico, segno che qualcosa non andava.
-La sua ragazza aspettava un bambino, ma purtroppo a causa dell'incidente, l'ha perso. Mi dispiace davvero tanto.- disse, portandosi la mano al cuore.
Il mio cuore mi si spezzò completamente.
La mia bocca rimase aperta. Tutto sembrava un orribile sogno, ma purtroppo non era così.
Mi avvicinai alla mia ragazza. Le presi la mano, poggiando delicatamente il capo sulla sua spalla.
- Ti prego perdonami, oltre aver fatto del male a te l'ho fatto anche al nostro bambino..ti prego amore scusami.- Non avevo mai pianto così tanto, nemmeno quando ero piccolo.
Sembrava un incubo, e non potevo fare niente per cambiarlo. Era come se stessi perdendo tutto.
Non riuscivo ancora a crederci , ma era la triste e schifosa realtà.
Forse era quel che meritavo,dopo aver fatto del male io alle persone, la vita mi aveva presentato il conto da pagare, purtroppo prendendo come ostaggio la ragazza che amavo.
Ero impotente, non sapevo che fare.
Potevo solo sperare che lei riaprisse gli occhi e che tornasse tutto come prima, ma qualcosa mi diceva che non sarebbe mai successo.
Appena la portarono in una stanza, su un lettino, mi misi al suo fianco, sedendomi su una sedia. Presi la mano di Naomi e feci intrecciare le nostre dita. Appoggiai la testa sul materasso e in poco tempo mi addormentai.
Mi svegliai il giorno dopo. Erano circa le sei del mattino, faceva freddo, così mi alzai e chiusi la finestra che era rimasta aperta per tutto il tempo. Mentre cercavo di riprendermi dal sonno e dall’orribile momento passato la notte prima, sentii una voce familiare: quella del mio angelo.
Mi girai e vidi che aveva quei suoi occhi azzurri aperti e mi fissava.
Quasi cadevo a terra per l’emozione.
-Amore!- urlai.
Presi il suo viso tra le mani e le diedi un bacio a stampo. Mi staccai di poco, giusto per guardarla in quegli occhi che tanto amavo.
Ma lei mi guardava con una faccia strana, priva di emozioni.
-Ci conosciamo?- mi domandò.
-Lo so,sono stato uno stupido. Non c'è bisogno che ti mi tratti cosi. Ho capito la lezione.- dissi tutto d’un fiato.
 -No davvero,non so chi tu -sia.- spalancai gli occhi. Le gambe mi tremavano e il mio cuore smetteva sempre di battere.
Aveva perso la memoria.
-Non..non posso crederci.- altre lacrime invasero il mio volto.
-Ehi,perché piangi?- mi chiese, preoccupata.
-Perché non ti ricordi nulla, e cosa più importante non ti ricordi chi sono.- dissi, risedendomi sulla sedia, cercando di non cadere.
-Mi dispiace..- sussurrò. -E dimmi, chi sei tu?.-mi chiese,con la voce spezzata.
-Sono il tuo ragazzo, il ragazzo che ti ama Naomi!- la guardai dritta negli occhi. Avevo una voglia di abbracciarla, ma mi avrebbe preso per pazzo.
Lei non ricordava nulla.
-Beh,se ti può essere di conforto, sei bellissimo, e il tuo viso non lo dimenticherò, stanne certo.- mi sorrise e non riuscii a trattenermi.
La baciai. Ma mi staccai subito.
 -Scusa,scusa davvero, ma ti amo troppo e non riesco..-
-Ti prego,fallo un'altra volta.- mi interruppe.
Non sapevo bene il perché ma lo feci, avevo il bisogno di averla accanto, e sentirla mia ancora una volta.
Ci demmo un bacio lungo e intenso, io le accarezzavo i capelli, mentre lei timidamente portò le mani sul mio petto. Mi staccai a malavoglia per prendere fiato, e lei sorrise. Era bellissima.
-Io non ricordo nulla.. – sussurrò -..ma le tue labbra mi sembrano cosi familiari..-le sorrisi.
-Ti aiuterò a ricordare piccola, ci sarò sempre per te. Lo prometto-.
Le accarezzai il viso e le portai i capelli dietro l'orecchio.
-D'accordo.- sorrise.
-Adesso devo lasciarti, ma prometto che tornerò domani, starò tutti i giorni con te,lo giuro..- la baciai per l'ultima volta e uscii dalla stanza, ripensando a tutto ciò che accadde.
Perrie e quel bastardo di Freddie me l’avrebbero pagata cara, pur di vendicarsi per una stupida cosa avevano fatto del male alla persona più importante della mia vita.
Ma sapevo che Naomi ce l’avrebbe fatta, o almeno una parte del mio cuore me lo diceva. La mia ragazza era forte e nessuno l’avrebbe abbattuta.
Anche se aveva perso la memoria, sapevo che in fondo lei si ricordava di me, del nostro amore, del nostro bellissimo rapporto e dei momenti passati insieme in quasi tre mesi.
Il suo cuore mi conosceva più di chiunque altro.

 


Look at me!
L'avete visto il video di LWWY?
madòòòò!
in pratica doveva uscire oggi. e chi ce la faceva
ad aspettare così tanto? lol
comunque in questi giorni sto precipitata con
tosse, raffreddore e mal di testa, per questo non ho
postato il capitolo ieri..
spero vi piaccia!
a massive thank you a tutte le persone che seguono la mia fan fiction
e che recensionano :3
i love you!

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Capitolo 17
*** capitolo sedici. ***




Capitolo sedici.
« you're beautiful like a diamond in the sky »


 

Zayn

Tornai a casa,erano le 9 circa.
Ero sfinito e mi scoppiava la testa per le troppe lacrime che avevo fatto uscire. Così presi una bustina e mi misi a letto.
Non riuscivo a chiudere occhio, non perché non avessi sonno, ma per tutto quello che era successo.
In Naomi c'era tutto quello che mi è mancato in 19 anni e avevo appena perso la persona più importante della mia vita.
Non sapevo neanche io cosa poter fare. Guardavo fuori dalla finestra la luna piena, si erano fatte le dieci e mezzo.
Desideravo così tanto averla al mio fianco, avevo troppa nostalgia.
Invece era in un fottutissimo ospedale, su un fottutissimo lettino, senza una fottuta memoria.
Ero arrabbiato con il mondo, ero arrabbiato con me stesso.
Se Naomi aveva perso la memoria la colpa era solo mia, perché quella sera scappò a causa mia, l’avevo ferita.
Dovevo capitare io al suo posto!
Dovevo rischiare io la vita.
Non la mia ragazza. Lei che era il mio tutto. Lei che aveva dato un senso alla vita di merda che mi ero ritrovato.
Louis, Harry e gli altri non sapevano dell'incidente, avvisandoli sarei andato in contro a dei rischi dato che l'artefice di tutto ciò ero io, però dovevo farlo.
Mandai a tutti un unico messaggio.
‘ Devo parlarvi, incontriamoci tutti a casa mia. È una cosa grave.’
Premetti sul tasto ‘invio’, e nel giro di pochi minuti mi arrivarono le risposte da parte di tutti che sarebbero venuti.
Mi lavai la faccia, mi vestii nuovamente. Mi guardai allo specchio e stavo proprio messo male. Occhiaie, occhi gonfi e capelli spettinati. Ma in quel momento dell’aspetto fisico non me ne importava un bel niente.
Improvvisamente sentii il citofono suonare, così andai ad aprire il cancello e la porta.
-Hey ciao Zayn!- disse Harry mentre entrava in casa, seguito da tutti gli altri.
-E Naomi?- mi domandò Effy, mentre si toglieva il cappotto.
-Ehm...è proprio di questo che volevo parlarvi..- dissi.
Non riuscivo a guardarli negli occhi.
-Cosa c'è? Vi siete lasciati un'altra volta?- mi chiese Niall, preoccupato.
-No, è che..-
-Zayn è successo qualcosa di grave a Naomi?- mi interruppe Louis.
-Naomi.. – sospirai, cercando di non piangere. –Naomi è stata investita da un auto!- urlai.
Tutti rimasero impietriti, mentre Louis rimase immobile con lo sguardo fisso su di me.
-..E ha perso la memoria.- balbettai.
Effy si buttò a terra, cominciando a piangere, Liam si abbassò subito, cercando di farla calmare, senza successo.
Aurora singhiozzava, mentre Niall, che l’abbracciava, con lo sguardo cercava di chiedermi spiegazioni.
Louis ed Harry mi fissavano con gli occhi lucidi, ed io, inutile a dirsi, avevo gli occhi colmi di lacrime.
-Com’è potuto succedere?!?- gridò ad un certo punto Louis, piangendo.
-E’ tutta colpa mia.. mi aveva visto con Perrie e si è arrabbiata, ho cercato di fermarla ma una macchina l’ha presa sotto e non ho potuto fare niente!-
Harry scosse la testa, con le lacrime che si versavano sul suo volto.
-E tu cosa stavi facendo con Perrie, eh?- mi domandò Effy, non appena si rialzò. Aveva tutto il trucco che colava. –Ci sarà un motivo per cui si sarà arrabbiata!-
-Perrie ed io.. ci siamo baciati.– ammisi.
Louis strinse i pugni e mi tirò un pugno dritto in faccia, facendomi cadere per terra. Provai un dolore allucinante, ma me lo meritavo.
-E’ tutta colpa tua, razza di coglione!- mi gridò contro Louis. –Se in questo momento lei non si ricorda niente e per causa tua!- prese fiato. –Dio mio, lo sapevo che di te non si doveva fidare, e vedi ora come sta! Vaffanculo, vaffanculo!- Harry lo prese per il braccio, trascinandolo verso la porta di casa.
-Noi..andiamo.- disse Liam, guardandomi in modo freddo e distaccato.
Effy mi fissava schifata, Aurora singhiozzava ancora e Niall non mi  guardò nemmeno.
Anche i miei amici mi stavano lasciando.
Uscirono di casa, e rimasi da solo.
Cominciai a tirare calci e pugni da ogni parte, buttai tutto per terra per la rabbia, urlavo, sperando che qualcuno mi sentisse, che qualcuno mi avesse aiutato.
All’improvviso sentii la porta riaprirsi e richiudersi.
-Zayn sono a cas..Ma che diamine è successo?- era arrivato mio padre.
Si guardò intorno e vide tutto il casino che avevo fatto, ma non interessava.
-Figlio mio, che hai fatto all’occhio?- mi chiese, osservando il mio occhio diventato interamente viola a causa del pugno di Louis.
-Niente, lasciami stare.- risposi, cercando di ritornare in camera.
-No tu ora metti tutto in ordine e..- si fermò, quando mi vide piangere, appoggiato al muro.
Stavo soffrendo, odiavo stare in quel modo, odiavo piangere di fronte a mio padre, lui pensava che io fossi forte, un vero uomo, e invece non era così in quel momento.
-Che ti è successo?- mi domandò preoccupato.
-Naomi.. ha avuto un incidente.. e ha perso la memoria.- singhiozzai. Lui mi guardò dispiaciuto e mi abbracciò.
L’ultima volta che mi abbracciò era quando ero molto piccolo, di solito non aveva tempo per parlarmi e  fare un vero e proprio discorso, era sempre a lavoro, e non dedicava mai del suo tempo a me.
In quel momento un suo abbraccio mi fece sentire meglio, ne avevo proprio bisogno.
-Andrà tutto bene Zayn, fidati. – mi disse.
Si staccò poco dopo e mi diede una pacca sulla spalla.
-Sii forte. Anche io ho provato quello che stai provando tu ora, ma versare lacrime su lacrime non serve a niente.  – annuii e mi sorrise.
Non pensavo fosse così mio padre.
-Papà.. io vado in ospedale..- dissi.
-Ti accompagno io!- rispose subito. Prese le chiavi della sua auto e insieme ci dirigemmo verso l’ospedale.
Arrivammo in mezz’ora. Pioveva ancora, anche il meteo non era dalla mia parte.
Entrammo nell’ospedale e salimmo al quinto piano, dove si trovava la camera di Naomi.
Nell’ingresso, seduti sulle sedie c’erano quelli che ormai non mi consideravano più uno di loro.
-Che ci fai qui?- mi disse Louis con tono minaccioso.
-Sono venuto a vedere la mia ragazza. – risposi semplicemente.
-Tanto non ricorda niente, è inutile. –
-Le farò ricordare tutto, non preoccuparti. –
Mio padre mi sussurrò un ‘calmati’ e decisi di non rispondere più alle provocazioni degli altri.
Arrivò un’infermiera e ci avvisò che potevamo entrare nella stanza.
Tutti entrarono titubanti, mentre io rimasi di fronte alla porta, pensando di entrare o no.
-Su, vai.- mi incoraggiò mio padre. Annuii e spalancai la porta.
Ed eccola lì, bella come sempre.
Era seduta con la schiena appoggiata alla ringhiera del letto, la coperta la copriva dalle gambe in giù.
Stava parlando con Effy, chiedendole chi fosse, e poi, quando si accorse della mia presenza, sorrise.
-Zayn!- esclamò, aprendo le braccia, facendomi capire che voleva un abbraccio.
Mi avvicinai a lei e la strinsi al mio corpo, sotto tutti gli sguardi arrabbiati dei miei amici.
Ci staccammo e lei mi schioccò un sonoro bacio sulla guancia.
-Chi sono loro?- mi chiese sorridente.
Mi girai verso Lou, e capii che a momenti sarebbe scoppiato a piangere.
-Loro, ehm..lui è tuo cugino, Louis. – dissi, indicandolo.
-Tu sei mio cugino?- domandò la bionda, fissandolo. Lui annuì semplicemente e corse ad abbracciarla.
-Ti voglio bene.- sussurrò Louis. Lei sorrise nuovamente e tornò a fissare gli altri.
-Ehm.. lui è Harry, il fidanzato di Louis. – Har si avvicinò a lei e le diede un piccolo bacio sulla fronte. –Poi c’è Liam, Niall, Aurora ed Effy.- conclusi, indicandoli uno ad uno.
Effy si sedette vicino a Naomi, prendendole la mano.
-Davvero non ricordi niente?- disse, piangendo.
Naomi scosse la testa.
-No, mi dispiace tanto. –  rispose con un espressione triste dipinta sul volto.
Mi faceva tenerezza.
-Per caso conoscete i miei genitori?- oddio.
Tutti ci guardammo preoccupati, scioccati.
Cosa potevamo dirle?
Louis prese parola, dicendo: -Naomi.. tu da qualche mese vivi con me ed Harry poiché i tuoi genitori..- prese un respiro profondo. -..sono morti.-
Lei spalancò gli occhi.
-Che cosa?- urlò quasi. –Non può essere..no..- corsi subito ad abbracciarla.
Nel giro di due ore tutti insieme le raccontammo tutta la storia, e lei non rimase molto felice. E mi faceva male vederla così.
-Ragazzi, l’orario delle visite è finito. – ci disse un’infermiera, entrando in camera.
-Ci vediamo domani. – disse Louis, abbracciandola e lasciandole un bacio sulla guancia.
Tutti la salutarono e rimasi io per ultimo.
-Anche tu te ne vai?- chiese, facendo la faccia da cucciolo.
-Devo, hai sentito l’infermiera, no?- sorrisi.
-Okay..- sospirò. -..verrai domani?-
-Ovviamente, sarà la prima cosa che farò appena tornerò da scuola.- l’abbracciai di nuovo, perché con lei mi sentivo sempre meglio.
-Grazie. – rispose.
Le accarezzai una guancia e lentamente lei si avvicinò al mio viso, lasciando che le nostre labbra si incontrassero. Uno, due, tre, quattro baci e poi si staccò da me, arrossendo leggermente.
Mi alzai.
-Buona giornata Zayn. – mi disse.
Le diedi un bacio sulla fronte.
-Ciao piccola mia.- sorrise e uscii.
Le avrei fatto ricordare tutto.
Avrei fatto arrestare Freddie e Perrie, questa era una promessa.
 
 
 
 
 
 
Look at me!
eccomi con un nuovo capitolo,
mooolto triste ma spero vi piaccia :)
volevo ringraziare tutte le ragazze che
recensiscono sempre!
e anche le lettrici silenziose lol
commentate  e fatemi sapere che ne pensate
di questo capitolo..
love ya!


 

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Capitolo 18
*** capitolo diciassette. ***




capitolo diciassette.
« 'cause you have my heart »

 

Uscii dalla stanza e presi l’ascensore per scendere al piano terra, per poi raggiungere mio padre in macchina.
Quando tornai a casa andai a riposarmi, ero davvero sfinito. Mio padre uscì un’altra volta, non capii bene dove andò, ma non mi interessava. Tutto ciò che volevo era dormire e non risvegliarmi mai più.
Andai in bagno, mi spogliai e feci una lunga doccia, uscii dopo mezz’ora, mi asciugai e rivestii, e dopo mi stesi sul letto.
In poco tempo mi addormentai, non ce la facevo più.
 
Mi risvegliai il mattino dopo, mi girai verso l’orologio che segnava le 09: 37. Non sarei andato a scuola, proprio non mi andava.
E poi avevo da fare una cosa molto importante.
Dopo essermi preparato, presi la mia auto e mi misi in viaggio. Mi diressi verso un parco vicino a scuola, dove ero sicuro che avrei trovato una certa persona. Parcheggiai la macchina e mi diressi verso una panchina dove c’erano diversi ragazzi su di essa.
Appena mi videro vennero verso di me, con fare duro.
Mi avvicinai.
-Dov'è quella merda?- chiesi.
-Di chi stai parlando?- rispose il tizio, guardandomi con tono minaccioso e gettando la sigaretta che poco prima stava fumando a terra.
-Sai bene di che parlo. Una sola merda c'è in questo gruppo, parlo di Freddie.-
-Non sei autorizzato a saperlo.- rispose.
E ovviamente dovevano rompermi i coglioni proprio quando non era giornata.
-Allora,intendiamoci...- dissi calmo. -..dove cazzo è Freddie?!- poi persi la pazienza e lo afferrai dal collo della maglietta.
 -Ehi, calmati amico, è dietro quei cespugli, sta parlando con una ragazza,non so chi sia, lo giuro.- mi disse con tono spaventato.
-Bene.- risposi,mentre mollai la presa facendolo cadere a terra.
Mi diressi verso i cespugli e indovinate chi c’erano?
I due coglioni che quasi si mettevano a scopare nel prato. Perrie e Freddie.  
Cosi, senza che lui mi vedesse, mi avvicinai e lo scaraventai con violenza per  terra.
-Ma che cazzo fai?!- urlarono i due all’unisono.
-Brutto coglione ti sei divertito a far del male a Naomi? E ora mi diverto io.- dissi, accecato dalla rabbia. Cominciai a dargli calci e pugni sullo stomaco, senza dargli tempo per muoversi.
-Zayn smettila, gli fai male!- intervenne Perrie, cercando di tenermi per un braccio.
-Taci puttana!- urlai.
Rimase zitta, con le lacrime agli occhi.
Tirai l’ennesimo pugno a Freddie e mi allontanai di colpo.
-Merde viventi ci vediamo alla centrale di polizia,preparati a passare anni della tua vita dietro alle sbarre.-Gli sputai in faccia.
Soddisfatto, ma non del tutto, tornai in macchina e mi diressi verso la centrale.
Avevo l'impressione che da un momento all'altro corressi il rischio di fare un incidente per come stavo andando veloce, però ero estremamente nervoso. Arrivato alla centrale mi rivolsi al primo poliziotto che beccai, chiedendo dove potevo sporgere denuncia.
Mi disse di rivolgermi ad un suo collega,che risiedeva nella stanza 14.
-Vada sempre dritto e poi prenda la prima a sinistra.- mi disse.
-Va bene grazie.- risposi.
C'era un silenzio tombale.
-Buongiorno-. Dissi, non appena trovai il poliziotto.
-Buongiorno a lei, prego si accomodi. Qual è il problema?- mi domandò subito.
-Vorrei denunciare una persona che ha investito la mia ragazza di proposito. -
-Ma lei è sicuro che non si tratti di un incidente?-
Adesso anche i piedi piatti mi si mettevano contro.
-Certo che si! il ragazzo che ha investito di proposito la mia ragazza è un tipo che ce l'ha a morte con me, perché lui è..come dire.. attirato da lei.-
-Ok,vedremo cosa fare. Come si chiama il diretto interessato?.-
-Freddie McClair.- dissi senza pensarci due volte.
-Ok,le faremo sapere. Si svolgerà il processo domattina alle dieci e trenta del mattino. Entrambi potrete portare i vostri avvocati se vorrete.-
-Non ho bisogno di avvocati signore, ho bisogno più che mai che quel bastardo la paghi cara per aver conciato cosi la mia ragazza.- risposi.
Mi alzai e, salutandolo, me ne andai. Anche questa era fatta.
Lo avrei fatto arrestare.
Vederlo tra le sbarre di un carcere era tutto ciò che volevo. Se lo meritava dopo aver rovinato la mia vita, ma soprattutto la vita della mia Naomi.
Tornato finalmente a casa mi ritrovai davanti tutto il disordine che avevo creato il giorno prima.
Divani e poltrone spostate, sedie per terra, vetri rotti. Un vero e proprio casino.
Stavo per andare a mettere tutto a loro posto, finché qualcuno suonò alla porta di casa.
Sbuffando andai ad aprire e mi trovai di fronte Liam e Niall.
-Ehi..- mi salutarono.
-Ciao. Che volete?-
Mi avevano trattato di merda il giorno precedente, come le loro ragazze, Harry e Louis. E ora si presentavano a casa mia.
-Vorremmo scusarci per il comportamento di ieri, davvero non era nostra intenzione, solo che ci fa male pensare che Naomi stia così e..-
-Sì ho capito. – tagliai corto.
-Sei sempre un nostro amico Zayn, non ti lasceremo proprio adesso.- disse Niall.
-Grazie.- sorrisi e  loro mi abbracciarono, proprio come fanno dei veri amici.
-Wow ma che hai fatto?- chiese sconvolto Liam, non appena vide la situazione in casa.
-Quella di ieri non è stata una bella giornata..- dissi, richiudendo la porta.
-Dai per questa volta ti aiutiamo.- rispose Niall, dandomi una pacca sulla spalla.
Sorrisi e insieme cominciammo a mettere tutto in ordine.
Meno male che c’erano i miei amici, perché da solo non ce l’avrei fatta a superare tutto ciò che mi era capitato in quei giorni.
Avevo bisogno dei miei amici, e non sapevo come ringraziarli. Ero fortunato ad avere Niall e Liam sempre con me.
-Che ne dici di andare in ospedale?- mi chiese Liam, dopo che avevamo messo tutto al suo posto.
-Io ci vado sicuro. Ma come mai niente scuola voi?-
-Sapevamo che non saresti andato, così siamo venuti a farti compagnia.- sorrisi.
Prendemmo le giacche ed entrammo tutti in auto.
Arrivammo in ospedale in pochi minuti, non vedevo l’ora di stare di nuovo con la mia ragazza.
Come al solito prendemmo l’ascensore e ci trovammo tutti di fronte alla camera di Naomi.
All’improvviso Liam e Niall si fermarono e si sedettero sulle sedie della sala d’aspetto.
-Che fate?- domandai.
-Di sicuro vuoi stare da solo con Naomi, no?- disse Niall.
-Poi veniamo a salutarla. – aggiunse Liam.
Annuii ed entrai in camera di Naomi.
Era stesa sul letto e dormiva. Sembrava un angioletto, con i capelli davanti agli occhi, il petto che si alzava e abbassava per il respiro, la bocca socchiusa e il corpo interamente coperto da una leggera copertina.
Facendo poco rumore presi una sedia che trovai in un angolo della stanza, e mi posizionai di fronte al lettino, osservando la mia ragazza.
Le spostai una ciocca di capelli dietro un orecchio e dopo mezzo secondo la vidi muoversi.
Aprì lentamente gli occhi, guardandosi intorno. Si stiracchiò e dopo mi vide.
-Oh Zayn!- pian piano si mise seduta con la schiena appoggiata ai cuscini.
Mi avvicinai e l’abbracciai.
-Come ti senti?- le chiesi.
-Mmh bene.. – sorrise.
Quanto era bella.
-Tu?- domandò.
-Potrei stare meglio..- sussurrai, abbassando lo sguardo.
-Che succede?-
Che potevo rispondere?
Io ti amo, ti ho sempre amata, e ora tu non ricordi niente di niente.Il nostro primo appuntamento, il nostro primo bacio, la nostra prima volta, quando ti portai al castello vicino al mare facendoti sentire la mia principessa.
Ricordi quando litigammo perché credevi che io stessi con Perrie e poi ti feci quella sorpresa nel cuore della notte?
Per la prima volta mi dissi ‘Ti amo’ e in quel momento mi sentii il ragazzo più felice della terra.
E poi ti avrei portata a Parigi, visto che volevi andarci.
Avrei dato tutto pur di tornare indietro di soli due giorni.
-Niente, non è successo niente. Ho dormito poco, tutto qui.- risposi infine. Lei mi accarezzò una guancia e lasciò un bacio su di essa.
-Se vuoi possiamo addormentarci insieme un’altra volta.- mi disse.
-Cosa? A malapena ci entra una persona!- dissi osservando il lettino minuscolo.
-Beh, almeno così staremo uno attaccato all’altro.- si mordicchiò il labbro inferiore.
D’improvviso un dottore entrò in camera.
-Lei è un parente della signorina Campbell?- mi chiese l’uomo.
-Ehm.. sì.. mi dica.-
-La paziente potrà lasciare l’ospedale oggi stesso.- i miei occhi di sicuro si illuminarono per la felicità.
-Davvero? Anche adesso?-
-Proprio così. Chiameremo un’infermiera e la faremo preparare.-
-Okay, grazie mille.-
Il dottore uscì di nuovo e mi voltai verso Naomi che mi guardava con un sorriso a trentadue denti.
-Stasera staremo insieme!- esclamò felice.
Poco dopo arrivò l’infermiera per far preparare Naomi, così uscii e andai da Niall e Liam,  chiedendo a loro se potevamo andare a scuola per avvisare Louis ed Harry e dire che avrei portato Naomi a casa loro.
-Appena esce Naomi andiamo insieme. – disse Liam. Annuii e aspettammo insieme che la biondina si preparasse.
Finalmente avrei potuto dormire con lei al mio fianco, con il suo calore, il suo respiro sulla mia pelle.
-Eccomi!- quasi gridò Naomi, appena uscì dalla camera.
Portava un semplice pantalone grigio della tuta, una giacchettina azzurra, era senza trucco, con i capelli legati, eppure mi sembrava perfetta lo stesso.
Salutò Niall e Liam e insieme ci dirigemmo in macchina e ci avviammo verso la scuola, e vedemmo subito all’uscita sia Louis, Harry che le altre ragazze.
-Ma non sono i ragazzi di ieri?- chiese Naomi. Annuii e mi sorrise.
Niall e Liam scesero dalla macchina.
-Louis, Naomi è in auto, la stiamo portando a casa vostra!- urlò Niall.
Louis non appena sentì il nome ‘Naomi’ corse verso l’auto, guardandola attraverso il finestrino.
-Ehi piccola!- esclamò. Naomi lo salutò con gesto della mano.
-Dai salite così la porto a casa. – dissi a Harry.
Lui e Louis salirono in auto, e dopo aver salutato tutti tornammo a casa.
Per tutto il tragitto rimanemmo in un silenzio imbarazzante e odioso.
Arrivati a casa portai Naomi in camera sua, mentre Louis e Harry sicuramente cominciavano a preparare il pranzo.
Naomi appena vide il letto si buttò sopra di esso, facendomi segno di mettermi al suo fianco. E così feci.
Misi un braccio intorno alla sua spalla e lei appoggiò la testa sul mio petto, proprio come quando stavamo insieme.
-Sai Zayn.. non ricordo niente, ma proprio niente, ma è come se ti conoscessi da tantissimo tempo. Non so come sia possibile. – mi guardò negli occhi.
Quei suoi occhi azzurri come l’oceano che mi piacevano tantissimo.
Non seppi cosa rispondere, mi limitai a lasciarle un bacio sulla fronte.
In fondo sapevo che si ricordava bene di me, mi ripetevo sempre che il suo cuore mi conosceva bene, credevo che i sentimenti che provavamo l’uno per l’altra erano troppo forti per essere distrutti e dimenticati da un momento all’altro.
 
[…]
 
Passammo l’intera giornata insieme, e anche se Louis non voleva, non mi importava. Io volevo stare con la mia ragazza, che gli fosse piaciuto o no.
Si era fatta ormai sera, avevo bisogno di andare a casa, anche se controvoglia.
Mi alzai dal divano, dove poco prima stavamo vedendo un film tutti insieme, ma Naomi mi prese per un braccio.
-Posso venire con te?- mi chiese.
-No Naomi, hai bisogno di stare con tuo cugino..- cercai di convincerla ma niente. Non che mi dispiacesse, anzi.
-Louis, può?- domandai a Louis, come se fosse suo padre.
Cosa mi toccava fare!
-Va bene.. – sussurrò.
-Okay, noi andiamo..- presi per mano Naomi, e vidi che arrossì, facendomi sorridere.
-Ah Zayn.. – mi richiamò Lou. -..scusami per ieri, non era mia intenzione e..-
-Non preoccuparti..- lo interruppi. -..ti capisco, mi sarei arrabbiato anche io al tuo posto.- mi sorrise.
Così io e Naomi tornammo a casa.
Inutile dire che mio padre fu felicissimo di vederla non appena mettemmo piede in casa mia.
Preparò la cena addirittura.
-Signor Malik, la cena era buonissima.- disse Naomi.
-Già.. grazie papà.- mio padre sorrise. All’improvviso il suo cellulare cominciò a squillare. Sicuramente era una chiamata di lavoro. Così io e Naomi decidemmo di andare nella terrazza, per rilassarci un po’.
Ci stendemmo su un materasso che utilizzavo spesso d’estate per farci qualche dormita al fresco. Ovviamente presi una coperta, altrimenti saremmo morti dal freddo.
Guardavamo le stelle nel cielo. Era uno spettacolo incredibile.
-Che bello il cielo stellato!- disse Naomi.
 

-Che cielo stellato stasera! E' bellissimo.-
-Nessuna stella può essere paragonata alla tua bellezza.-
-Promettimi una cosa. Promettimi che non mi lascerai mai.- 
-Non ci riuscirei, ti amo troppo. Te lo prometto, ti prometto che la nostra storia durerà per sempre. Voglio passare tutta la mia vita con te. –

 
Tutto ciò mi fece ritornare in mente quel momento in cui Naomi prese l’anello di mia madre.
Notai che ancora lo portava, e tra me e me sorrisi.
Mi voltai verso la mia ragazza, e in pochi secondi chiuse gli occhi e pian piano si addormentò, riscaldata dal mio corpo.
L’amavo.
Non l’avrei lasciata per nulla al mondo.
E anche se non si ricordava ancora niente, avremmo ricominciato tutto da capo, questo era sicuro.







Look at me!
wowowowo
non so come cacchio ho fatto a scrivere dopo
tre giorni ahah
vabbè spero vi piaccia, perchè mi sono scervellata
per scrivere questo capitolo ! u.u
ieri avete visto la twitcam di niall?
io no. *si sente una sfigata*
poi dicono che oggi doveva fare una twitcam con zayn,
ma zayn è a bradford, niall è a londra.
e proprio oggi che ero a casa non fanno niente.
io e la mia solita fortuna <3

recensite e fatemi sapere che ne pensate :*

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Capitolo 19
*** capitolo diciotto. ***




Capitolo diciotto.
« You're not alone »

 

Zayn

Dormimmo poco quella notte. Eravamo troppo impegnati a fantasticare nei ricordi.
-Zayn,ma tu mi ami come prima?.- mi disse all’improvviso lei, alzando il capo di poco.
- No..ti amo ancora di più,ora che hai bisogno di me io ci sarò,ora che hai bisogno di affetto avrai il mio,ora che hai bisogno di essere amata io ti amerò.- le risposi, guardandola dritta negli occhi.
Finalmente riuscii a dirle delle parole che erano di conforto.
-Zayn..sei così dolce..- mi disse, e mi diede un bacio a stampo sulle labbra.
La abbracciai fortissimo, mi era così mancata negli ultimi giorni.
-Naomi devo dirti una cosa.- mi alzai e mi misi seduto sul letto.
Volevo dirle quanto significava per me l’amore che provavamo l’uno per l’altra.
Volevo farle capire quanto era importante la sua sola esistenza.
-Dimmi..- mi rispose, fissandomi.
-Io..io voglio mettere su famiglia con te, voglio vivere in una casa tutta nostra, dove nessuno può darci fastidio. Voglio amarti per sempre e voglio che tu sia per sempre mia. Ti prego..vieni con me.- le dissi.
Il suo sguardo si illuminò, e le sue labbra di piegarono formando il suo solito sorriso che mozzava il fiato.
- Certo che vengo con te, anche adesso.- Mi accarezzò una guancia.
Io le sorrisi e la baciai, prendendola in braccio e la portai nella mia camera. La feci stendere lentamente  sul letto, ritrovandomi sopra di lei.
Le sfiorai le labbra con le mie, fino a farle incontrare finalmente e le nostre lingue danzavano.
Le sue mani giocherellavano con i miei capelli, mentre io mi appoggiavo su i gomiti, cercando di non schiacciarla.
.-Zayn..io credo di amarti. – si staccò ad un certo punto. -Ma mi sembra assurdo io non..- la fermai mettendole un dito sulla bocca.
-Lo so che sembra assurdo, ma io ti aiuterò a ricordare. Te lo prometto, io e il tuo cuore sappiamo tutto.-
In quel momento lei mi abbracciò forte e cominciò a piangere, nascondendo il viso con le mani.
Mi spaventai.
-Che succede? Ho detto qualcosa di sbagliato?- le chiesi, preoccupato.
-No,no..- si asciugò le lacrime. -..è solo che mi sento sola, cioè sei l'unica persona che mi è rimasta, anche se non ricordo nulla io sento che tu mi sei stato e mi starai sempre vicino.-
Le presi il viso con le mani e la baciai.
-Ehi calma, tu non sei sola. Hai Louis, Harry che sono la tua famiglia, hai anche i tuoi amici, ed hai anche me.-
L’abbracciai e le accarezzai pian piano la schiena, consolandola.
Non l’avrei mai lasciata sola. Né io, né tutte le persone a cui tenevano a lei.
-Ricordati che sei speciale per me Naomi, tu hai cambiato tutto da quando sei entrata nella mia vita, mai e dico mai ti lascerei andare.-
-Sei un ragazzo d'oro Zayn, questo l'ho capito dal primo impatto. Ti va se..- rimase qualche secondo in silenzio.
-Se?- La incalzai.
-Se cominciamo tutto da capo? A vivere nuove emozioni insieme, ad amarci, a divertirci e ridere insieme. Insomma ricominciare da zero, almeno per me. Qualcosa mi dice che tu sei stato il ragazzo del passato, sei quello del presente e sarai quello del futuro. Si Zayn, io voglio stare con te.-
Aveva gli occhi lucidi mentre pronunciava quelle parole.
Era così dolce.
-Piccola è bellissimo quello che mi stai dicendo. – sorrisi. –Ti amo!-
le risposi, ero al settimo cielo.
-Si Zayn,ti amo anche io tanto!- ci baciammo per non so quanto tempo.
 
Ci  addormentammo alle 4 del mattino; non sarei andato a scuola nemmeno quel giorno.
Volevo godermi una giornata intera con la mia ragazza, abbracciati sotto le coperte, a baciarci, coccolarci, e non lasciarci mai più.
 
 
Naomi.

Mi svegliai all’improvviso, sperando che tutto quel che ci eravamo detti io e Zayn non fosse soltanto un sogno.
E fortunatamente non era così.
Mi trovavo tra le braccia di Zayn che mi stringevano la vita, e sentivo il suo respiro sul collo.
Mi girai lentamente per non svegliarlo.
Tutte le parole che mi aveva detto quella notte furono semplicemente stupende.
E sembrerà strano amare una persona della quale non si ricorda nulla, ma qualcosa dentro di me mi diceva che lui era il ragazzo con cui dovevo stare, con cui dovevo passare il resto della mia vita.
Lo osservai mentre dormiva beatamente, e pensai subito che fosse uno dei ragazzi più belli del mondo.
Insomma.. era perfetto!
Forse a primo impatto poteva sembrare un duro, ma in realtà aveva un grande cuore d’oro.
-La smetti di fissarmi?- mi disse, tenendo ancora gli occhi chiusi. Poi li aprì stropicciandoli un po’.
-Scusa. – ridacchiai. Mi sorrise e mi stampò un lieve bacio sulle labbra.
-Dormito bene?- mi chiese. Annuii.
-Ma non dovresti essere a scuola?- domandai.
-Preferisco stare con te. – disse, facendo fare una giravolta al mio povero cuore.
Arrossii di sicuro, visto che lui rise, accarezzandomi la guancia destra.
 
Dopo un po’ ci alzammo e andammo al piano di sotto per fare colazione. Preparò tutto lui, caffè, spremuta d’arancia, bacon, salsicce e molte altre cose.
-Ma perché stai cucinando tutte queste cose? Non dovrai andare mica in letargo!- esclamai, facendolo ridere.
-Ho talmente fame che mangerei tutto in due secondi. – rispose.
Apparecchiai la tavola mettendo piatti e bicchieri e, dopo aver preparato tutto, divorammo tutto il cibo, fino a lasciare soltanto le briciole.
E no, non avevamo fame!
-Ti va di andare a casa tua? Magari per cambiarti e farti una doccia per bene. –
-Va bene, mi accompagni? – annuì.
Prima mettemmo tutto in ordine, poi, dopo esserci lavati, uscimmo di casa, dirigendoci nell’appartamento mio, di mio cugino ed Harry.
Louis aveva lasciato un secondo mazzo di chiavi a Zayn, così entrammo. La casa era vuota, si sicuro i ragazzi erano a scuola.
-Bene, vado a fare una doccia.- annunciai, andando in camera.
Feci una lunga doccia, mi lavai i capelli e dopo qualche minuto uscii, mettendomi l’accappatoio e un asciugamano in testa.
Andai in camera ed aprii un armadio qualunque per trovare degli abiti e della biancheria pulita.
Lasciai l’accappatoio sul letto e cominciai a vestirmi. Mi cadde dalle mani il reggiseno, e mi voltai per raccoglierlo, finché non vidi Zayn alla soglia della porta, con le braccia incrociate che mi fissava con un sorrisetto malizioso.
-ZAYN, ESCI SUBITO!- urlai,  girandomi un’altra volta, coprendo il seno con le mani.
Lui rise, e mi contagiò.
Ripresi a vestirmi, ma non riuscii ad attaccare i gancetti del reggiseno da sola. All’improvviso sentii due mani calde accarezzarmi le spalle, scendendo verso la schiena, fino ai gancetti.
Zayn me li riattaccò, e lasciò un bacio sul mio collo infine.
Mi girai e vidi che sorrideva ancora.
-Grazie.- sussurrai.
Finalmente mi vestii, indossando un altro pantalone della tuta nero, e una maglia a maniche corte rossa.
Mi stesi sul letto, e Zayn si mise al mio fianco, mettendo le braccia dietro la testa, con gli occhi chiusi.
Osservavo la mia cameretta, e qualcosa catturò la mia curiosità. C’era un diario sul comodino dalla parte destra del letto.
Così allungai il braccio e lo afferrai.
Era un diario rosa, con su scritto ‘Naomi’. Lo aprii e vidi che c’erano diverse pagine scritte. Su ognuna di esse c’era una data che sei, segnava il giorno in cui avevo scritto.
La maggior parte delle pagine erano dedicate a Zayn, a quanto lo amassi, e anche a Effy, la ragazza che mi venne a fare visita in ospedale.
E mi veniva da piangere perché, rileggendo tutti quei momenti che di sicuro furono bellissimi, io non ricordavo niente di niente.
Soffrivo perché l’unica cosa che sapevo della mia famiglia era la perdita dei miei genitori, di cui non ricordavo nemmeno l’aspetto fisico o caratteriale.
-Ehi piccola, che succede?- Zayn aprì di scatto gli occhi, dopo avermi sentita singhiozzare.
-E che odio avere questo vuoto nella mia mente. Non ricordo nulla, ed è una sensazione orribile!- balbettai, continuando a bagnare il diario con le lacrime.
Lui mi abbracciò improvvisamente.
-Shh.. va tutto bene, ci sono io qui, ti farò ricordare tutto.- mi rassicurò lui, trasmettendomi forza, sicurezza.
Mi staccai e mi asciugò subito le lacrime.
-Ora fammi un sorriso.- disse. Sforzai un sorriso e un secondo dopo lui mi baciò.
All’inizio era un bacio casto, con solo degli sfioramenti tra le labbra, ma con il passare dei secondi diventava sempre più passionale.
Le nostre lingue si incontravano e danzavano.
In men che non si dica mi ritrovai stesa al centro del letto, con Zayn sopra, che si manteneva con i gomiti per non pesarmi troppo.
Scese a baciarmi lentamente il collo, alternando le labbra con i denti. Nel frattempo accarezzava ogni centimetro di  pelle sotto la mia maglietta.
Le mani arrivarono all’elastico del pantalone, e in pochi secondi me li tolse, buttandoli per terra.
Mi accarezzò le gambe e poi tornò a baciarmi sulle labbra, con foga.
Mi sfilai la maglietta  e lo stesso fece lui, lasciando scoperto quel suo fisico a dir poco perfetto. Gli accarezzai il petto muscoloso, scendendo ai suoi jeans, e lui, capendo il bisogno che avevo, se li tolse in mezzo secondo.
Si fiondò di nuovo sul collo, si abbassò raggiungendo la parte che il reggiseno lasciava scoperto. Anche quell’indumento fece  la stessa fine dei vestiti. Prima mi baciò entrambi i seni, poi li mordicchiò appena, facendomi sospirare dal piacere.
Qualcosa di duro si faceva sentire sulla mia coscia, e questo fece crescere ancor di più l’eccitazione.
Arrivò a baciarmi il ventre e poi ritornò vicino al mio viso, desideroso di avere ancora le mie labbra sulle sue.
Nel frattempo le mie mani si avvinarono all’elastico dei suoi boxer, e subito glieli tolsi. Accarezzai il suo membro facendolo gemere, e improvvisamente lui prese le mie mani e le portò sulle sue spalle.
Mi tolse gli slip e mi aprì le gambe, mettendosi tra di esse. Allungò il braccio verso i suoi jeans che erano per terra, da cui prese il portafogli, cercando il preservativo.
Se lo mise e poi si rimise sopra di me per bene.
Mi guardò incessantemente negli occhi. Quei due pozzi in cui potevo perdermi dentro.
-Ti amo.- sussurrò, prima di entrare in me con una spinta.
Mi mancò il respiro in quel momento.
Pian piano aumentava il ritmo, ma non mi bastava, quindi allacciai le gambe al suo bacino, chiedendogli di andare più veloce. E così fece.
Spinse sempre di più, finché non venimmo e, stremati, ci stendemmo nuovamente sul letto, tutti sudati e felici.
Mi prese la mano e intrecciò le sue dita alle mie.
-Ti amo anche io Zayn. –
Sorrise e, facendomi posto tra le sue braccia, mi riaddormentai, appoggiando la testa sul suo petto, drogandomi del suo dolce profumo.

 




 
 
 Look at me!
Ciaooo!
Come avrete visto in questo capitolo
non succede un bel niente.
ma spero vi piaccia lo stesso (:
vi avviso, tra due capitoli sarà tutto
finito. ewe

ringrazio tutte le ragazze che lasciano sempre una recensione,
vi amo <3


 
 

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Capitolo 20
*** capitolo diciannove. ***


~Dedico questo capitolo alla mia amica Roberta.
Spero ti piaccia  

 



Capitolo diciannove.
«every love story is beautiful, but ours is my favorite»

 

Zayn

Era il 20 di dicembre.
Eravamo nel periodo di natale, e io non sapevo proprio che regalo fare alla mia ragazza.
Volevo renderla felice, farla sorridere, proprio come una volta.
"Pensa a qualcosa di geniale, pensa a qualcosa di geniale!" mi ripetevo.
Ma cosa?
Io di certo non ero uno che facevo sempre regali, proprio perchè ogni volta mi trovavo in difficoltà.
Poi all'improvviso mi si accese la lampadina.
Potevo portarla a Parigi! Perchè no?
Ricordai di avere due biglietti che prese mio padre qualche anno prima, ma non li usammo poichè litigammo come al solito e non andammo più da nessuna parte.
Ma qualcosa di positivo c'era: potevo portarci la mia ragazza.
Sarebbe stato a dir poco fantastico.
Ma prima dovevo chiedere il permesso a mio padre, sperando mi avesse lasciato andare.
Mi alzai, indossai i boxer e i pantaloni della tuta e scesi in cucina, dove avrei di sicuro trovato papà, visto che era ancora mattina presto.
-Buongiorno papà. – dissi, sedendomi a tavola.
-Buongiorno! Tutto bene?- mi chiese sorridente, mentre riscaldava il latte. Annuii.
-Volevo chiederti una cosa..-
-Dimmi tutto.- rispose, sedendosi anche lui con la tazza e dei biscotti.
-Vorrei portare Naomi a Parigi.. –
-Per me va bene.- mi disse subito.
-Oggi.- aggiunsi.
-Oggi?- mi fece da eco.
-Sì.. sempre se non è un problema.- dissi.
-No no, va bene, solo.. sii prudente, okay?- sorrisi a trentadue denti.
-Grazie papà!- esclamai.
-Di niente, divertitevi. – disse, facendo l’occhiolino assumendo un’espressione maliziosa.
Risi e tornai in camera.
‘E questa è fatta!’pensai.
All’inizio credevo che non mi avesse mai lasciato partire così lontano, ma mi sbagliavo.
Anche se non ero quasi mai andato d’accordo con mio padre, dovevo ringraziarlo per tutto l’aiuto e il supporto che mi aveva dato mentre Naomi stava poco bene.
La mia biondina dormiva beata nel letto, così la lasciai stare. Mi preparai per andare a casa sua, dovevo solo parlare a Louis del viaggio.
Speravo che mi dicesse di sì.
Intorno alle dieci e trenta mi trovavo già di fronte a casa Tomlinson.
Suonai il campanello e dopo un po' la porta si aprì.
Mi trovai davanti Louis. Era domenica, forse non avevo scelto un orario adeguato per parlargli, visto che si era appena alzato. Aveva un pantalone della tuta grigio, una maglietta a maniche corte bianca, gli occhi gonfi e i capelli spettinati.
-Oh ciao Zayn..-  sbadigliò.
-Ehi, scusa il disturbo, ma dovrei chiederti una cosa.-
-Prego accomodati, non vorrai stare li fuori a morire di freddo.- disse.
In effetti, avevo solo una giacchettina addosso, e fuori c’erano almeno dieci gradi.
-No, certo che no- risposi, entrando. Chiuse la porta e mi fece segno di sedermi sul divano del salotto.
-Dimmi pure.- si sedette sulla poltrona affianco.
-Ho comprato due biglietti per Parigi e vorrei portare Naomi con me. -
-Mhh..-
-So che ne ho combinate di tutti i colori, ma fidati, non succederà nulla, starò attento a lei e non le farò del male. Farò i salti mortali pur di renderla felice.-
Rimase in silenzio per qualche secondo, poi mezzo sorriso si formò sulla sua faccia.
-Va bene Zayn, ma solo perché a Natale si è più buoni.- 
-Grazie Louis, sei un grande.- lo abbracciai e lo ringraziai in tutti i modi possibili.
Ero al settimo cielo.
Finalmente potevo passare una settimana in santa pace con Naomi, lontano da tutto e da tutti.
Dopo l’ennesima raccomandazione di Louis, uscii di casa, felice.
Prima di andare da Naomi decisi di passare al bar, prendendo due cornetti e due cioccolate calde.
Ci volevano proprio, dopo tutto il freddo che  c’era.
Quasi nevicava.
Arrivato a casa mi tolsi la giacchettina e appoggiai le chiavi sulla mensola del salone.
Salii le scale e aprii piano la porta della mia camera, lei dormiva ancora.
Era semplicemente adorabile. La coperta le copriva metà schiena nuda, un braccio stava sotto il cuscino, l’altro fuori dal letto.
Mi avvicinai senza far rumore e appoggiai il vassoio con la colazione sul comodino e pian piano mi sedetti sul letto, lasciando un piccolo bacio sulla sua spalla.
All’improvviso lei si mosse, aprendo gli occhi lentamente, guardandosi intorno. Appena mi vide sorrise.
- Buongiorno piccola, dormito bene?-
Lei si sedette per bene, coprendo il suo corpo nudo col lenzuolo. Si stiracchiò.
-Buongiorno! Sì, ho dormito più che bene.- rispose, arrossendo.
Mi avvicinai e la baciai. L’amavo sempre di più.
-Ti ho preso la colazione..- presi il vassoio e glielo poggiai sulle gambe.-
-Mmh che odorino, grazie amore.- mi baciò sulla guancia.
-Solo un bacio sulla guancia?- dissi, sporgendo il labbro inferiore, facendo la faccia da cucciolo.
Sorrise e me ne diede uno a stampo sulla bocca.
-Non mi basta!- esclamai.
Lei sbuffò e poi rise.
Si avvicinò e, accarezzandomi una guancia, fece combaciare nuovamente le nostre labbra, questa volta però le nostre lingue si incontravano, e c’era il solito scambio di gusti che mi mandava sempre in tilt.
Ci staccammo controvoglia, prendendo fiato.
-Ora fammi mangiare. – disse.
Risi e aprii il sacchetto che conteneva i due cornetti alla nutella.
In poco tempo mangiammo tutto, soprattutto lei, che finì in cinque minuti.
-Sei sporca di cioccolata..- dissi, notando la macchia sulla sua bocca. Con un altro bacio la pulii e lei sorrise.
-Ogni scusa è buona per darmi un bacio.- le feci la linguaccia e, dopo aver finito di mangiare, posai il vassoio sul comodino.
-Ho una sorpresa per te!- dissi.
Subito sul suo viso apparì un grande sorriso.
-Cosa? Cosa? Cosa?.- chiese ansiosa, facendomi ridacchiare.
-Prima dammi un bacio.-
-Prima la sorpresa, e poi il bacio. – disse, sorridendo.
-E va bene.. andremo a Parigi per una settimana!- sorrisi.
-C-che cosa?! Oh mio dio, grazie Zayn, grazie!- Si buttò sopra di me, mettendosi a cavalcioni, senza accorgersi di essere senza vestiti.
Ci guardammo intensamente negli occhi e ci baciammo. Mentre io le accarezzavo la schiena, lei mi scompigliava i capelli.
Era l'unica che aveva il permesso di farlo, io amavo i miei capelli e guai chi me li toccava.
Dopodiché finii sopra di lei,dandole dei baci sul collo.
-Vai a prepararti amore, il volo è alle quattro.- le dissi.
-Certo amore,subito.- si alzò, prese il lenzuolo per coprirsi e si chiuse nel bagno.
Mi rendeva felice il fatto che lei fosse contenta.
Avremmo passato una settimana indimenticabile, me lo sentivo. Sempre insieme avremmo passeggiato ,pranzato e cenato, avremmo fatto shopping e saremmo stati sotto le lenzuola a riscaldarci l'uno con l'altra.
Insomma, una favola.
 
[…]
 
-Zayn..- mi prese la mano. -Zayn ho paura di questo aereo. – mi disse mentre  l’aereo stava per decollare.
-Ma tranquilla, vedrai che nemmeno ti accorgi di essere sopra le nuvole.- appoggiò la testa sulla mia spalla stringendomi il braccio.
-Quando arriviamo svegliami. – chiuse gli occhi, e non feci nemmeno in tempo a dire qualcosa che già stava dormendo.
In poco tempo mi addormentai anche io, appoggiando la testa sulla sua.
 

-Avvisiamo i signori passeggeri che l’aereo sta per atterrare. Siete pregati di allacciare le cinture.-

La voce dell’hostess mi fece svegliare all’improvviso, così decisi di chiamare a Naomi, che si trovava ancora nel mondo dei sogni.
Dopo un po’ riuscii a svegliarla, ci allacciammo le cinture e in poco tempo l’aereo atterrò finalmente.
 
-Oddio Zayn, ma questo albergo è bellissimo! Oddio non ci posso credere! Oddio guarda che vista c’è da quassù!-
Naomi saltellava da una parte all’altra dopo essere entrata nella nostra suite dell’hotel.
Eh beh, non era niente male.
Una grande camera, con bagno e una piccola cucina all’interno. Il letto matrimoniale era rotondo.
Tutto era in bianco, e nella stanza da letto c’era appeso al soffitto un enorme lampadario pieno di diamanti.
Il balcone era altrettanto grande, con una bellissima vista.
-Che bella la torre Eiffel..- sussurrò, appoggiandosi alla ringhiera.
-Già, è tutto bello qui. – mi misi dietro di lei, abbracciandola.
-Grazie per tutto Zayn, davvero. Sei un ragazzo fantastico e sono fortunata ad averti qui con me. –
La feci girare, guardandola negli occhi.
-Grazie a te per aver dato un senso alla mia vita. – sorrise e avvicinò le sue braccia al mio collo, mi chinai per ricevere un bacio che lei, ovviamente, non mi deviò.
Era tutto perfetto, finalmente.
Anche se non ricordava nulla non mi importava.
 Stavamo ricominciando tutto da capo e questa volta niente e nessuno ci avrebbe divisi di nuovo.
Avremmo vissuto una bellissima vita insieme, volevo sposarla, avere dei figli con lei, e poi saremmo diventati vecchi, con dei nipotini a cui badare.
-Piccola, domani ti porto in montagna.- dissi, non appena ci staccammo.
-Davvero?- annuii e lei batté le mani per la felicità. –Non vedo l’ora.- mi stampò un ultimo bacio, prima di entrare in camera, prendere la borsa e trascinarmi fuori dall’hotel, pronta a girare quella magnifica città chiamata Parigi.
Passeggiammo per una intera giornata, ci fermammo a mangiare in un piccolo pub niente male, e poi Naomi, come ogni ragazza avrebbe fatto, si fermava ad ogni vetrina di ogni negozio, sia di scarpe che abiti o gioielli.
E volevo fargli un regalo per Natale, perciò la convinsi ad entrare in un centro commerciale, che vendeva sia oggetti da donne, sia da uomini.
-Vado a farmi un giro, devo vedere una cosa. Mi aspetti?- dissi a Naomi. Lei annuì così la lasciai un attimo, per decidere il regalo da farle.
Mi giravo intorno, alla ricerca di una cosa carina da darle, e alla fine trovai quello che faceva per lei: un anello con una pietra azzurra come i suoi occhi. Era tanto bello quanto costoso.
Ma fa niente, le avrei comprato l’intero mondo pur di renderla felice.
Andai alla cassa e pagai il tutto, spesi tutti i soldi che avevo messo da parte negli ultimi mesi, e fortunatamente erano abbastanza per fare questi pensierini di volta in volta.
La commessa mi impacchettò il tutto e quando tornai da Naomi all’entrata del negozio la trovai con una bustina in mano, tutta sorridente.
-Questo è per te!- disse porgendomi il regalo.
-Ma Naomi.. non dovevi!-
-Sì che dovevo, anzi, è il minimo.- sorrisi e l’abbracciai.
Potrei sembrare monotono dopo aver ripetuto le stesse cose per tante volte, ma l’amavo ogni secondo di più.
Amavo i suoi occhi, il suo sorriso, la sua risata, i suoi modi di fare.
Tutto in lei mi piaceva.
E anche se non era magra e alla moda come una modella, per me rimaneva sempre perfetta.
-Grazie..- le sussurrai all’orecchio.
Presi la busta e cominciai ad aprirla, ma lei subito mi fermò.
-No no, questo si apre il 24. – rispose.
-Va bene, allora questo regalo che ti ho fatto lo aprirai insieme a me. – dissi, facendole vedere il pacchetto.
-Un altro regalo? Zayn ma non dovevi, hai già speso troppo!-
-E quindi? Ti amo, ti farei regali dalla mattina alla sera!- lei rise e prese il pensierino che le avevo fatto.
-Malik tu sei pazzo.-
Sei tu che mi fai impazzire.
-Ma ti amo per questo..-  mi diede un piccolo bacio sulle labbra e poi uscimmo dal centro commerciale, mano nella mano ed incredibilmente felici.





Look at me!
hola chicos :)
questo è il penultimo capitolo.
oddio. non. ci. credo.
è strano dirlo ahaha
spero vi sia piaciuto, e spero che recensiate
poichè nell'ultimo capitolo ho ricevuto solo
9 commenti.
vabbè, vi lascio con questa gif. ciaoo :)

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Capitolo 21
*** capitolo venti. ***


Questo capitolo lo dedico a coloro che hanno sempre
recensito, letto e seguito la mia fan fiction.
Un bacione. 

 



Capitolo venti.
«When you smile, I smile.»

Zayn
Quando aprii gli occhi erano quasi le otto e un quarto.
Mi stiracchiai, per poi alzarmi e andare verso la finestra, volevo vedere cosa prometteva il tempo dato che sarei voluto andare con la mia ragazza a fare un giro in montagna.
C'erano si e no cinque gradi e si moriva di fame.
Cadeva tanta neve fuori, era un panorama bellissimo, le strade ricoperte di bianco, fiocchi di neve che cadevano dal cielo, le luci natalizie che rendevano ancor più magica quella meravigliosa città che era Parigi. Il pulmino che ci avrebbe portato sarebbe arrivato alle dieci meno dieci, così andai da Naomi che ancora dormiva come un ghiro. Nemmeno una bomba poteva svegliarla.
Le accarezzai la schiena un paio di volte, poi quando posai le labbra sul suo collo scoperto scosse un po’ la testa, svegliandosi all’improvviso.
-Buongiorno dormigliona. – sussurrai.
Sbadigliò e poi si mise con la pancia in su.
-Buongiorno Zayn. – sorrise. Mi abbassai e le diedi un bacio sulla bocca.
-Preparati che andiamo a sciare. -
 -Devo proprio, amore?- mi rispose, ricoprendosi con le coperte.
-Sì, e poi a pranzo ti porto in un bel ristorante. – mi misi sotto le lenzuola con lei, sopra di lei, che faceva finta di dormire, finché cominciai a farle il solletico e immediatamente scoppiò a ridere.
-E va bene vengo! Basta che mi lasci!- urlò, con le lacrime agli occhi.
Si alzò e, con la velocità di una lumaca, entrò nel bagno.
Io avevo già fatto una doccia, visto che mi ero svegliato molto presto quella mattina.
Aprii la valigia e presi la tuta da neve, gli scarponi, sciarpa e cappello. Indossai tutto e quando ebbi finito Naomi uscii dal bagno e si preparò anche lei.
Era semplicemente stupenda con quella tuta fucsia e ingombrante. Stupenda  e adorabile.
-Sono pronta!- annunciò, non appena finì di indossare i guanti.
Insieme uscimmo dalla stanza e portammo la chiave alla reception; il pullman era arrivato da pochi minuti così, con altri turisti che alloggiavano nel nostro stesso hotel, entrammo.
Per noi c’era un solo posto libero, vista la piccolissima corriera, così feci sedere la mia ragazza sulle mie gambe, mentre lei portava un braccio dietro il mio collo.
Il viaggio durò diversi minuti, nel frattempo attraversammo tutta la città, ed era a dir poco fantastica.
-Mi hai resa la ragazza più felice di questo mondo,sai?.- mi disse Naomi, appoggiando la fronte alla mia.
-Tu mi hai reso il ragazzo più felice al mondo dal primo giorno in cui ti vidi. – sorrise.
-Mi dici.. mi dici come ci siamo conosciuti?- riuscii a vedere la tristezza attraverso i suoi occhi, e questo mi faceva del male.
-Beh.. la prima volta che ti vidi eravamo al primo giorno di scuola di quest’anno. Eri seduta sulle scale insieme a Effy e fumavi una sigaretta. Ti chiesi di uscire sin dal primo momento in cui parlammo, mi piacevi, anche se non ti conoscevo affatto, provai una strana sensazione dentro, cose che non avevo mai provato prima.- sorrise, incitandomi a continuare. -..con la scusa delle ripetizioni di matematica ti vedevo sempre, e poi arrivò quel giorno in cui ci baciammo per la prima volta al cinema. Mi sentivo come una ragazzina di tredici anni quando ha avuto il suo primo bacio. Poi un giorno mi lasciasti, perché Effy mi vide con un’altra ragazza, con cui ovviamente non feci nulla, ma la tua gelosia ci portò a stare lontani. Credo sia stato uno dei momenti più brutti della mia vita, odiavo vederti triste e arrabbiata, soprattutto per causa mia. Così, per farmi perdonare in qualche modo mi precipitai a casa tua nel cuore della notte. Cominciai a cantare una canzone, e ti feci dei regali, come l’orsacchiotto appoggiato sul letto della tua camera, oppure l’anello che adesso porti al dito.  – abbassò lo sguardo verso l’anello, e vi appoggiò le dita dell’altra mano, accarezzandolo. -..c’è qualcosa in te che mi ricorda mia madre, non so cosa con esattezza. So solo che ti amo,  e anche se non ricordi nulla non mi importa. Non ti lascerei mai andare. –
La guardai negli occhi, quegli occhi magnifici, che in quel momento erano lucidi, colmi di lacrime.
-Io..io davvero non so che dire Zayn.. – mi abbracciò e la strinsi forte, trasmettendole tutto l’amore che provavo nei suoi confronti.
-Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, te lo ripeterei all’infinito. – mi disse.  
Le presi il viso tra le mani e la baciai.
Milioni e milioni di emozioni attraversavano il mio corpo.
Ero felice perché avevo Naomi al mio fianco.
Ero felice perché avrei passato la mia vita insieme ad una persona così meravigliosa.
Ero felice perché quando stavo con Naomi dimenticavo tutto, c’eravamo solo io e lei.
 
In un’oretta finalmente arrivammo in montagna. Quasi non mi sentivo le gambe.
Scendemmo tutti insieme e ci avviammo verso una capanna in cui si prendevano gli scii e gli snowboard.
Dopo aver preso tutto l’occorrente, io e Naomi andammo alla ricerca di qualche spazio libero, senza avere la gente tra i piedi.
Trovammo un’area interamente ricoperta di neve, c’erano una decina di alberi e poi una salita da cui ci si poteva salire per poi lanciarsi e sciare.
Salì prima Naomi, visto che era così felice, prese tra le mani i bastoncini per sciare e scivolò velocemente.
Rideva a crepa pelle come una pazza, fin  quando non cadde per terra rotolando come un sacco di patate.
Corsi verso di lei immediatamente.
-Naomi stai bene?- chiesi. Lei si girò e scoppiò un’altra volta a ridere.
-Mi è entrata la neve nel giubbottooo!- urlò. Risi e la sollevai, riportandola in piedi. Aprì leggermente la giacca togliendo quel poco di neve e se la rimise subito, tremando dal freddo.
-Se hai freddo possiamo rimanere al calduccio nella capanna.- dissi, accarezzandole la schiena.
-No no, voglio vederti sciare ora!- disse sorridendo.
Feci le spallucce e presi lo snowboard e presi la rincorsa per poi cominciare a sciare. Mi meravigliai di me stesso. Stavo andando proprio alla grande. Ma all’improvviso feci una curva maldestra e sbattei contro uno dei pochi alberi che c’erano.
Caddi per terra e Naomi venne subito verso di me, ridendo ancora.
Bello avere una ragazza che ride per le tue disgrazie!

Naomi.

Quello forse fu uno dei giorni più belli della mia vita.
C’eravamo solo io e Zayn, senza nessuno tra i piedi. Mi trovavo così bene con il mio ragazzo.
Ero al settimo cielo.
Tutti quei regali che mi fece, tutte quelle bellissime parole che mi disse con il cuore mi resero la persona più felice di questo mondo.
Mi sentivo così fortunata ad avere un fidanzato così dolce, premuroso, divertente.
Molti dicevano che la perfezione non esisteva, beh, si vede che  non conoscevano Zayn.
-Rimarrai a ridere per tutta la giornata?!- chiese esasperato Zayn riportandomi alla realtà.
Stavo crepando dalle risate da quando mi ero rotolata sulla neve, e ora toccò anche al mio ragazzo cadere.
Aveva tutta la neve tra i suoi meravigliosi capelli, infatti cominciò a imprecare come un dannato.
Gli andai vicino e mi misi sopra di lui, col naso contro il suo.
-Sembri Rudolf la renna con questo nasino rosso!- esclamò lui baciandomi il naso.
Gli feci la linguaccia e lo guardai negli occhi.
Quegli occhi così profondi, lucidi, in cui mi ci potevo perdere dentro per ore ed ore.
-Sei bellissima, sai?.- mi disse d’un tratto.
Di sicuro arrossii perché mi sentivo le guancie andare a fuoco.
-Anche tu, i tuoi occhi farebbero sciogliere addirittura la neve. Compresa me.- sorrise, mandandomi in tilt ancora una volta.
-Ti amo- mi sussurrò per poi baciarmi con passione.
Le nostre lingue si toccavano, le nostre labbra danzavano e le farfalle nel mio stomaco facevano le giravolte.
Passammo tutta la giornata a fare pupazzi di neve (Zayn fece addirittura un pupazzo di neve con le tette) e a buttarci le palle di neve addosso.
Verso il tardo pomeriggio la corriera doveva partire un’altra volta, così ci avviammo lì e tornammo in un’oretta in hotel.
 
-Finalmente un po’ di calduccio!- esclamai, non appena mi buttai sul letto, stanca morta.
-Ricorda che tra un po’ dobbiamo essere a cena. – mi disse Zayn, sdraiandosi al mio fianco.
Sbuffai.
-Oggi mi vuoi vedere morta stecchita per caso?-  lui rise e mi prese in braccio subito dopo essersi alzato.
Sembravo un sacco di patate e mi vergognavo a morte.
-Lasciami giù! Dio Zayn ora ti riempio di botte!- strillai.
All’improvviso lasciò la presa e per poco non sbattevo la testa al muro, mantenendomi al lavandino del bagno.
-Tu sei pazzo. – dissi, guardandolo male. Mi rispose facendo la linguaccia. Che bambino.
Un bambino pazzo, fuori di testa, sexy, bello e..sexy.
-Vuoi che ti spogli oppure ti stanchi, principessina?- disse assumendo un ghigno malizioso.
-No grazie, ora puoi anche andare. – lo spinsi fuori dal bagno.
Mi spogliai ed entrai nella doccia, rimanendo lì per un quarto d’ora circa. Mi ci voleva proprio una doccia calda dopo aver passato l’intera giornata sulla neve.
Uscii dal bagno e fortunatamente Zayn non mi vide, se no mi avrebbe rapita un’altra volta. Era fuori al balcone e parlava al telefono, probabilmente col padre o con qualche suo amico.
 
Dopo un paio d’ore uscimmo dalla stanza, dirigendoci verso il ristorante dell’hotel, dove mangiammo piatti davvero buoni, infatti ci abbuffammo come due maiali.
Inoltre Zayn mi divertiva molto, ogni volta che passava qualche cameriere che mi sorrideva lui li inceneriva con lo sguardo. Lo amavo quando faceva il geloso, si vedeva quanto ci teneva a me.
Verso la mezzanotte, ormai stanchi, andammo a dormire, cadendo in un sonno profondo.

Tre giorni dopo.

Era una mattina calda e afosa. Mi alzai alle sette precise del mattino.
Imprecai come uno scaricatore di porto, non volevo andare a scuola.
Mi preparai e appena fui pronta Harry e Louis mi accompagnarono nel nuovo istituto nella quale avrei
Passato il resto delle mie giornate.
Mi sedetti sulle scale dell’entrata della scuola, cominciando a fumare una sigaretta.
In lontananza vidi una ragazza che fumava, era davvero bella, occhi azzurri, capelli scuri e lunghi,
pelle bianchissima. Si stava avvicinando a me.
–Hai da accendere?-
Annuii e le diedi l’accendino.
-Io sono Effy.- mi sorrise.
-Piacere, Naomi. –
[…]
All’improvviso un gruppo di ragazzi ci si presentò di fronte.
Rimasi con la bava alla bocca alla sola vista di tanta bellezza.
Il ragazzo che mi colpì di più fu quello con la pelle ambrata, labbra carnose, occhi marroni
E profondi.
Effy non andava molto d’accordo con essi, perciò quando se ne stava andando decisi di
Seguirla, ma il ragazzo con il ciuffo nero e la pelle ambrata mi bloccò per un braccio.
-Ehi.. tu sei nuova?- chiese il ragazzo con il ciuffo, bloccandomi per un braccio. Lo guardai scioccata. Cosa voleva da me ora?
-Si.. – sussurrai, guardando altrove. Mi alzò il viso e sfoggiò un sorriso da far impazzire.
-Sei carina..- disse spavaldo. Arrossii in una maniera pazzesca. -..dovremmo sentirci, che ne dici?-

[…]
Dopo un po’ di giorni accettai la richiesta di uscire con quel ragazzo che tanto mi colpì per la sua bellezza.
Il suo nome era Zayn, Zayn Malik, non che ragazzo più popolare e desiderato dalla tutta la scuola.
Andammo al cinema, a vedere Spiderman.
Mentre eravamo seduti sulle poltrone della sala sentii un braccio circondarmi la spalla, lo guardai e subito si fermò.
-Scusami..- sussurrò.
-Non fa niente..- gli sorrisi e mi cinse le spalle con il suo braccio.
Stranamente mi sentivo a mio agio, stavo bene. Appoggiai la testa sul suo petto e cercavo di guardare con attenzione il film, cosa che non fu semplice, soprattutto quando le sue labbra si trovarono su i miei capelli.
Alzai il viso e lo guardai negli occhi. Quanto era bello?

All’improvviso avvicinò il suo viso al mio, facendo sfiorare i nostri nasi.
Fissava le mie labbra e poi mi guardò negli occhi.
-P..posso?- chiese.
Annuii e subito ritrovai le sue labbra calde e morbide sulle mie.
Mi sentivo in paradiso. Le nostre bocche e le lingue danzavano insieme, i battiti dei nostri cuori accelleravano sempre di più. Una una sua mano finì sul mio fianco, mentre le mie tra i suoi capelli.
[…]
-Ecco...ieri sera ho visto Zayn con un'altra,probabilmente erano entrambi ubriachi.-
Effy piombò in casa mia e ricevetti quella notizia.
Il mio cuore mi si spezzò in tanti piccoli pezzi. Pensavo che la relazione con Zayn fosse perfetta ma mi sbagliavo.
-C..Come?!Non può essere,no! Non ci voglio credere!-
Andammo a scuola, anche se ero come depressa.
Arrivammo al corridoio della scuola, c'era Zayn con i suoi amici. Il moro appena mi vide ci raggiunse, ma con passo svelto cercai di andarmene. Ma non ci riuscii, poiché mi bloccò per un polso.
-Ehi,che ti succede? Jessica ti ha raccontato altre cazzate?- aveva uno sguardo serio e preoccupato.
 -Lasciami stare,mi fai schifo!- gridai.
-No,non ti lascio, per nessun motivo al mondo!-
-Allora sarò io a farlo,mi dispiace Zayn è finita!- una lacrima percosse il mio viso.
-Ora tu vieni qua e mi dici cosa cazzo è successo.-
-Vuoi che te lo dica io pure? Ma non hai un briciolo di cuore tu? Pensi che io non venga a sapere tutta la merda che fai in giro in mia assenza?-
-Ma cosa stai dicendo?Non riesco a capirti!-
-Effy mi ha raccontato che stavi  con un'altra,ubriaco d'altronde,quindi chissà che avrai combinato quella sera!-
-C..Cosa? Io ubria...porca eva! Stavamo giocando a rischio o verità...ho rischiato un po' troppo!-
-Mi dispiace Zayn,non ti credo.-

[…]
Ormai ero come sepolta in casa. Non uscivo più, passavo le mie giornate tra fazzolettini e cioccolatini.
Le giornate senza Zayn non erano le stesse, e mi mancava.
Ma non potevo perdonarlo, non dopo essere stata tradita e presa in giro.
Nel cuore di una notte,sentii una voce che conoscevo bene, benissimo. Proveniva da fuori, dalla strada.  Così, come un mezzo zombie, con i capelli in disordine come  anche i vestiti, aprii la finestra e guardai intorno alla strada, su cui erano stati posati tanti petali di rosa che messi insieme formavano la scritta: AMORE PERDONAMI.
Non potevo crederci. Zayn era sotto il mio balcone e mi stava cantando una canzone.
Così con tutta la velocità che potevo, e lo raggiunsi, buttandomi tra le sue braccia e baciandolo.
Mi era mancato tutto, le sue labbra, il suo sorriso, tutto davvero.
Gli dissi ‘ti amo’. E mi sentii al settimo cielo quando lui rispose la stessa e identica cosa.
Mi regalò un anello, quello di sua madre, morta anni fa.
 

Mi alzai di colpo all’improvviso.
Che.. strano sogno.
Ma mi era sembrato così reale, come se quelle scene le avessi vissute per davvero.
No, non poteva essere.
-Amore che succede?- mi chiese Zayn preoccupato.
Era in piedi, di fronte a me, di sicuro si era alzato da un bel po’, visto che l’orologio segnava le undici del mattino.
-Ehm.. ho fatto un sogno insolito.- dissi, stiracchiandomi.
-Che hai sognato?- si sedette al mio fianco, mettendomi un braccio intorno alla vita.
-Ho sognato che incontravo Effy a scuola, e poi c’eri tu con i tuoi amici e poi il nostro primo bacio, ti lasciai perché litigammo pesantemente, ma tu poi tornasti da me regalandomi un anello e..- guardai Zayn e notai la sua faccia scioccata.
-Che succede?- chiesi.
-N..non ci posso credere!- urlò abbracciandomi all’improvviso.
-Zayn ma che..?-
-Hai..Hai ricordato il tuo passato, il nostro primo bacio, quando hai conosciuto Effy.. Cazzo Naomi sei tornata!- credevo stesse sul punto di piangere.
E anche io.
Davvero avevo sognato tutto il mio passato?
Era una pazzia, non poteva essere vero!
-Il più bel regalo di Natale. – mi sussurrò Zayn prendendomi il viso con le mani.
Mi avvicinai ancor di più baciandolo con passione.
Il battito del mio cuore aumentava sempre di più, le lacrime mi bagnavano le guancie e a momenti tremavo per l’emozione.
Era una cosa assolutamente fantastica.
Mi sentivo felice, dopo mesi passati senza ricordare niente di niente.
-Buon Natale Zayn. – sorrise.
-Buon Natale anche a te, piccola mia.- 











 


LOOK AT ME.
oddio non ci credo,
oddio questa fanfiction finirà entro questa settimana.
eh si, ho deciso che aggiungerò l'epilogo alla fine,
perciò diciamo che questa storia continua per un solo capitolo :)
anyway questo capitolo è il più lungo che abbia mai scritto,
proud of me :')
spero vi sia piaciuto.
ringrazio tutte voi per aver letto! <3


i love you! <3

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Capitolo 22
*** Epilogo. ***




Epilogo.

« i will always love you. »

 

-Naomi ti aspetto fuori in auto, cerca di darti una mossa!-
-Sì Effy, devo solo mettermi le scarpe!-
Continuai a prepararmi per uscire con la mia amica e non vedevo l’ora di svagarmi, visto che da quando avevo cominciato l’università non uscivo quasi mai, tranne qualche sabato, quando andavamo a mangiare in qualche ristorante con altre compagne universitarie.
Veramente, da quando avevo lasciato Bradford erano cambiate un bel po’ di cose. Mi ero trasferita a Londra con la mia migliore amica, subito dopo aver preso il diploma.
Beh, era stato difficile lasciare tutti i miei amici e mio cugino lì, ma dovevo per forza andare all’università, volevo concludere qualcosa nella mia vita, qualcosa di positivo, e poi l’avevo promesso ai miei genitori tempo fa.
Speravo che laureandomi avrei reso loro fieri, anche se erano in paradiso.
E fortunatamente riuscii a convincere Effy per accompagnarmi in quella bellissima città.
Certo, era stata dura, ma dopo qualche mese l’avevo convinta e lei rimase  soddisfatta dell’università e dei voti positivi che riuscì a prendere.
A volte aveva dei momenti ‘no’, quando si lamentava della distanza che separava da lei dal suo ragazzo, Liam.
Si chiudeva in camera per ore a parlare con il mio amico a parlare di non so cosa.
Sicuramente di cose sdolcinate.. o porcate.
Chissà.
Invece io trascorrevo gran parte delle sere a chiacchierare con mio cugino Louis e il suo ragazzo Harry via webcam.
Mi mancavano da morire, volevo abbracciarli, solo per un secondo.
Mi sentivo sola, nonostante avessi molti amici ora.
Ma volevo stare con la mia famiglia, volevo tornare a casa.
 
E a volte mi domandavo cosa stesse facendo Zayn.
Se stava bene, se stava male, se si trovava bene a lavorare col padre, se aveva trovato la ragazza della sua vita, se mi aveva dimenticata.
Ebbene sì, non stavamo più insieme.
Con lui avevo passato i momenti più belli della mia vita, credo che sarebbe stato impossibile dimenticarlo una volta per tutte.
Ne ero sicura, anche perché erano passati due anni dalla nostra rottura, eppure il suo viso, il suo sorriso e i suoi occhi non avevano intenzione di uscire dalla mia testa..
Ricordo ancora il giorno in cui ci lasciammo come se fosse accaduto ieri.
 

-Zayn, domani parto per Londra, lo sai?- gli chiesi, mentre passeggiavamo per il parco, mano nella mano.
Lui annuì leggermente. Sospirai.
-Mi mancherai un casino..-
Il moro si voltò, mi prese il viso con le mani e mi baciò con passione.
-Devi per forza andare a studiare lì? Non puoi trovarti un lavoro a Bradford?-
-No..Zayn.. – sospirai. -..per me è importante e lo sai..-
Fece una smorfia e riprese a camminare, tenendomi la mano.
-Dai non fare così Zayn, ci tengo ad andare all’università e ..-
-Ma questo vuol dire che staremo sempre lontani, non ci vedremo più e sappiamo entrambi che le relazioni a distanza non funzionano. –
-Ti amerei anche se vivessi in America. –
Si girò verso di me, con uno sguardo pieno di tristezza.
-Anche io..ma.. non è facile.-
-Lo so..- lo abbracciai, drogandomi del suo profumo che mi sarebbe mancato. -..ma è l’unica scelta che abbiamo..- mi baciò la fronte.
-Ti amo. -
-Io di più.-

 
La relazione più o meno funzionò, mi telefonava tutti i giorni, oppure ci vedevamo in webcam, ma ad un certo punto le chiamate diminuivano, da una volta al giorno, a una volta a settimana.
Un giorno mi disse che dovevamo prenderci una pausa, almeno fino al mio ritorno a Bradford.
E mancava un solo anno.
Un solo fottuto anno.
Ma davvero mi aveva aspettata?
Davvero non aveva trovato un’altra ragazza?
Davvero mi aveva aspettata per due anni?
Non ci credevo più di tanto. Se mi amava mi avrebbe chiamata come sempre, e invece no. Era sparito.
E io soffrii non poco.
Lui diceva di amarmi, allora se tanto mi amava poteva anche aspettarmi. In fondo questi anni erano passati subito.
Mi ero ripromessa che non ci avrei pensato più a lui, e invece non ci riuscivo. Io, al contrario, ero davvero innamorata, ma facendo così soffrivo sempre di più.
Sentii Effy urlare il mio nome, andava davvero di fretta.
Presi il giubbotto velocemente e uscii dalla stanza.
-Eccomi!- dissi correndo, malgrado avessi i tacchi.
-Dai sbrighiamoci.-
-Ma che devi fare?- chiesi.
-Niente di importante..- rispose, facendo le spallucce.
Era una pessima attrice, sapevo che c’era qualcos’altro sotto.
Rimasi in silenzio, tanto se avessi insistito non mi avrebbe detto nulla ugualmente.
Prendemmo il taxi e ci dirigemmo verso una discoteca vicino il piccolo appartamento in cui vivevamo io ed Effy.
Faceva abbastanza freddo anche se eravamo in piena primavera, ma si sa, a Londra c’è sempre pioggia e vento. Oppure ero io che indossavo un vestito troppo leggero e corto. Era viola, senza spalline e molto semplice; arrivava a metà coscia e poi avevo abbinato le scarpe con i tacchi, neri.
Quella sera volevo dimenticarmi di tutto, ballare fino al mattino dopo, scatenarmi e non pensare a nulla.
Arrivate, ci buttammo subito in pista, a ritmo di musica house, ballando come due pazze.
Dopo qualche minuto ci avviammo verso il bancone degli alcolici, prendendo una bibita qualunque, quando d’improvviso sentii una mano fredda accarezzarmi la spalla.
Mi girai lentamente e..
-LOUIS!- mi gettai tra le braccia di mio cugino.
Dio, non potevo crederci.
Che ci faceva a Londra?!
Non lo lasciai parlare per abbracciarlo ancora più forte, stritolandolo.
-Naomi così non respiro però!- rise e si staccò di poco e mi baciò sulle guance.
-Che ci fai qui?- chiesi quasi piangendo dalla felicità.
-Volevo farti una sorpresa, così eccomi qui!- risi e affondai la testa sul suo petto.
Effy ci guardava sorridendo.
-Gli altri dove sono?- chiese lei.
Appena fece quella domanda sbarrai gli occhi.
Altri chi?
-Sono tutti fuori. – rispose Louis.
-Tutti.. tutti?- balbettai. Che stupida. Lui annuì e ridacchiò notando la mia espressione.
Subito scattai di corsa verso l’uscita, mano nella mano con Effy e mio cugino.
Il cuore mi batteva a mille, non vedevo l’ora di rivedere tutti i miei amici, mi erano mancati così tanto!
Arrivammo all’uscita dopo aver spinto tutte le persone che ci trovavamo davanti ed eccoli lì..
C’erano tutti.
Liam, Niall, Aurora ed Harry.
Corsi immediatamente verso di loro, così come la mia migliore amica, e li salutammo per minuti e minuti, non ci staccavamo più da loro, soprattutto Effy che si sbaciucchiava di continuo con il suo Liam.
-Non me l’aspettavo proprio una sorpresa del genere!- esclamai, abbracciata a Harry.
-Volevamo vedervi, così senza pensarci due volte siamo venuti qui. E poi Londra è magnifica!- disse Niall.
-A parte che mi sono già raffreddata per il freddo, amo questa città. – disse Aurora, che si stringeva nel suo giubbotto. Niall allungò il braccio e le cinse le spalle. Non erano cambiati affatto. Dolci li lasciai e dolci erano rimasti.
-Naomi..- mi sentii chiamare.
Quella voce.
Quella maledetta, fottuta, bellissima voce.
Non poteva essere.
-Z-Zayn?- mi voltai e sì, era proprio Zayn.
Dio, quant’era cresciuto.
Se possibile era diventato ancor più bello. Era diventato leggermente più alto ed era più magro, ma non troppo. Si era fatto crescere un po’ di barbetta e il suo ciuffo era tinto di biondo.
Era adulto, era cresciuto ed era perfetto.
-Pensavo non fossi venuto..- sussurrai, ma mi sentì, nonostante la musica che si sentiva dall’interno della discoteca.
Qualcuno tossì per finta.
-Naomi noi entriamo..- mi disse Effy.
Annuii e lasciai i miei amici, rimanendo sola con lui.
-Ti va di fare un giro?- chiese, grattandosi la nuca, forse per l’imbarrazzo.
-Okay..-
Cominciammo a passeggiare per diverse vie, senza una meta precisa. E in quel momento mi sentivo imbarazzata e ansiosa.
Non ci eravamo parlati per mesi e mesi e riaverlo al mio fianco era una sensazione strana. Strana e piacevole. Con lui mi sentivo protetta, al sicuro, nonostante tutto quello che era successo.
-Come va?- azzardai, cercando di spezzare quell’insopportabile silenzio.
-Non c’è da lamentarsi..- rispose facendo le spallucce. -..tu?-
Male, male perché non ti sei fatto più sentire.
Male perché mi hai fatto soffrire e sto soffrendo ancora.
 Male perché sono follemente innamorata di te, ma non posso perdonarti.
-Ehm.. bene.-  
-Come ti trovi all’università?- mi chiese, tenendo lo sguardo basso e le mani nelle tasche dei jeans.
-Tutto bene, i miei voti sono positivi e ho fatto amicizia con molte ragazze.- sorrise. –Tu? Tutto okay a lavoro?-
-Sì sì, pensavo non fosse una buona cosa lavorare in ufficio con mio padre, ma non posso lamentarmi. Si guadagna bene e ora ho una casa tutta per me. –
-Sono felice per te. – dissi. E lo ero per davvero.
Si fermò all’improvviso e mi guardò finalmente negli occhi.
Quegli occhi così misteriosi, profondi, che tanto amavo.
-Comunque sono venuto qui per..per te. Insomma, volevo vedere come stavi e poi.. vorrei..vorrei scusarmi per tutte le stronzate che ho fatto.- disse impacciato e in imbarazzo nello stesso momento.
-Zayn voglio solo sapere perché non mi hai più chiamata. Perché mi hai lasciata?- volevo sembrare fredda e decisa, ma la mia voce tremolante mi tradì.
-Mi prenderai per scemo, ma non lo neanche io. Solo che so che queste relazioni a distanza non funzionano mai e..-
-Ma io l’avrei fatta funzionare Zayn. Che c’è? Non ti fidavi di me? E questo che mi stai dicendo?- scosse la testa.
-No.. ma è difficile avere la persona che ami a kilometri e kilometri di distanza, sai come sono io, non ti avrei lasciata andare nemmeno un secondo, e il solo pensiero che tu fossi con altre persone, con altri ragazzi, mi uccideva..-
-Lo sapevi che ti amavo più di qualsiasi altra cosa, non ti avrei mai tradito. –
-Sono un emerito coglione. –
Si appoggiò con la schiena sul muro e abbassò nuovamente lo sguardo.
-Ho rovinato tutto.. tutto quello che avevamo ricostruito insieme un’altra volta. La colpa è sempre la mia. Quando hai avuto quell’incidente e  hai perso la memoria mi ero ripromesso di non lasciarti mai e poi mai. E ora? Mi sento una merda, perché ho allontanato l’unica persona in grado di capirmi e che amavo veramente..-
Bastarono poche parole e.. dimenticai tutto quello che era successo.
Era inutile negarlo, io volevo stare con lui, lo amavo da impazzire e volevo baciarlo, volevo assaporare le sue labbra come anni fa e non lo volevo lasciarlo andare via da me un’altra volta.
Il cuore mi batteva forte, quasi scoppiava e sentivo gli occhi pizzicarmi.
-Z-Zayn.. io..- ecco, ci mancavano solo le lacrime.
Lui alzò lo sguardo e venne contro di me, abbracciandomi.
Quanto mi era mancato il suo profumo, il suo calore che mi riscaldava ogni volta.
Mi mancava tutto di lui. Era la mia droga.
-Zayn.. e se ricominciassimo tutto da capo, un’altra volta?- sussurrai.
-Dici sul serio?- si staccò di poco per guardarmi negli occhi. Annuii leggermente.
-Ne sei.. sicura?- annuii un’altra volta.
-Anche se sei uno stronzo, uno scemo, un emerito coglione.. sei sempre il mio Zayn. Non riuscirei ad essere arrabbiata con te per troppo tempo. Ho cercato di dimenticarti in quest’ultimo anno, ma evidentemente non sono riuscita a farlo per bene, visto che prima appena ho sentito la tua voce stavo quasi per svenire. – sul suo viso apparì il suo bellissimo sorriso.
-Io..io non so che dire.. –
-Baciami scemo!-
Non se lo fece ripetere una seconda volta e poggiò le sue labbra sulle mie. Mi erano mancati i suoi baci, più di qualunque altra cosa.
Senza staccarsi mi fece aderire al muro su cui si era appoggiato poco prima. Una sua mano mi accarezzava un fianco, l’altra si trovava sulla mia guancia.
Ci staccammo controvoglia prendendo fiato.
-Quanto mi sei mancata..- sussurrò baciandomi un’altra volta. Sorrisi e cinsi le braccia attorno il suo collo.
-Promettimi che non mi lascerai mai più, questa volta per davvero.-
-Lo prometto, dico sul serio. Ti amo, ti amo, ti amo. –
Risi e lo baciai un’altra volta.
Non mi sentivo così felice da.. due anni?
Senza di lui per me non aveva senso vivere. Era lui che completava le mie giornate, che illuminava il mio mondo come nessun altro.
Lo amavo, lui amava me, e avremmo vissuto la nostra vita insieme.
Stavo vivendo una fiaba, e questo era il mio lieto fine.


 


The End.







LA FAN FICTION E' FINITA E ANCORA NON CI POSSO CREDERE.
sarà difficile cliccare su quella casella su cui c'è la scritta 'completa'.
mi mancheranno Naomi e Zayn, Effy e Liam e tutti gli altri personaggi.
ma soprattutto mi mancheranno tutte le recensione che lasciavate sempre.
spero che questa fanfiction vi sia piaciuta.
e scusatemi per il mostruoso ritardo, ma non avevo idee per questo epilogo.

Volevo ringraziare:
Le 202 persone che hanno recensito.
Le 32 persone che hanno messo la ff tra le preferite.
Le 6 persone che hanno 'ricordato' la ff.
E le 47 persone che l'hanno seguita.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE DAVVERO.

Tornerò con altre os o fanfiction, e spero che seguirete anche quelle.

Un bacio enormissimo.
La vostra Claudia <3

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