Space Masterchef di JOSEeDANISH (/viewuser.php?uid=179085)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** pulizie di primavera ***
Capitolo 2: *** spirito di sacrificio ***
Capitolo 3: *** un'occasione da non perdere ***
Capitolo 4: *** Chef Gordonius ***
Capitolo 5: *** lo zampino di Tessius ***
Capitolo 6: *** tenero e geniale Yattaran ***
Capitolo 7: *** quello strafigo di Mr. Franklin ***
Capitolo 8: *** le fatiche di Gordonius ***
Capitolo 9: *** un piatto speciale per Raflesia ***
Capitolo 10: *** un infame ricatto ***
Capitolo 11: *** dannato ammorbidente!! ***
Capitolo 12: *** l'infuso corroborante ***
Capitolo 13: *** Non è il mio tipo! no,no! ***
Capitolo 14: *** la corona o la vita! ***
Capitolo 15: *** Cleo alla riscossa ***
Capitolo 16: *** aria...di guai ***
Capitolo 17: *** una foto sbiadita ***
Capitolo 18: *** T & D ***
Capitolo 19: *** è tempo di agire..... ***
Capitolo 20: *** Cleo e l'antidoto ***
Capitolo 21: *** analisi...varie ***
Capitolo 22: *** rinnoviamo il LUK ***
Capitolo 23: *** il prezioso reperto organico ***
Capitolo 24: *** qualcuno trama nell'ombra ***
Capitolo 25: *** fuga scoperta ***
Capitolo 26: *** il compromesso ***
Capitolo 27: *** un nuovo inizio ***
Capitolo 1 *** pulizie di primavera ***
1 cleo
pov cleo
Tap, tap, tap, tap.
Il silenzio che mi circonda e’ rotto solo dal rumore dei miei
tacchi che battono sul pavimento con fare ritmico: di questo passo, se
continuo ad andare su e giu’ per la stanza, finiro’ col
consumare le mie suole!
Tap, tap, tap, tap.
Mi sforzo per stare ferma, faccio un bel respiro e mi rilasso.
Penso a immensi prati verdi che all’orizzonte incontrano il cielo.
Il cinguettio degli uccelli.
Il fruscio del ruscello.
La brezza del vento primaverile…
Ed il rumore di questo fott….ehm…dannato ronzio dei motori dell’astronave.
Rilassati…respira…rilassati, immagina di essere in vacanza…rilassati, respira…
Che stragrande rottura di pa…lle!!!!
Ecco, l’ho detto.
Stragrande rottura di palle!
Non ne posso più.....giuro che finirò col metterle le
mani al collo!!! Magari poi finiro’ davanti al plotone
d’esecuzione, ma metti la soddisfazione che mi sono tolta!
Non avrei mai pensato di incavolarmi cosi’ tanto…
Ma che le prende?
Sta nuovamente dando fuori di testa perchè "è agitata" dice lei.
“Agitata e nervosa”
Ma che agitata e agitata!! Deve solo farsi una bella scop....gnnnnnnn!!! Grrrrrrrrr!!
Deve fare un po’ di pulizie primaverili, ecco!
E dato che c’e’, che faccia anche quelle d’estate,
autunno ed inverno…che faccia pulizie tutto l’anno e che
mi lasci lavorare in pace, dico io!
Vedrai se dopo aver fatto le pulizie si sente ancora nervosa…
Gia’, poi chi la sente se comincia a lamentarsi del fatto di non
riuscire a camminare o sedersi perche’ “ha
esagerato”…poi diventa nervosa perche’ le duole
tutto e non puo’ piu’ pulire!
Ma porc…Ma miseriaccia boia….che cazz….
Non posso lasciarmi andare come voglio, sto attendendo il capitano
Lilith e non è decoroso farsi trovare a dire oscenità
sulla propria regina.
Soprattutto non e’ decoroso perdere le staffe davanti ai propri sottoposti.
Il soldato Nurene mi ha avvisato che Lilith ha bisogno urgente di parlarmi.
Sempre di cose urgenti si tratta…a tutte le ore, anche quando sono in bagno!
E per dirmi cosa, porca pu...pu..puzzola?????
Che Harlock le ha sconfitte come mammolette????
Stonk!!
Ahia!! L’alluce! Putt…porc….str….che
male…ho tirato un calcio alla sedia di metallo...ma forse ho
esagerato un attimo.
Ahia…il mio alluce si lamenta dentro lo stivale.
Questa volta Harlock ha superato se stesso…
Ha sfracassato completamente due delle nostre navi usando il rostro di prua facendo una virata improvvisa....
Una tecnica pericolosa e mai vista....fuori dai suoi schemi canonici!!!
Dannato Harlock!!!
Lo devo ammettere, lo dico ora e lo neghero’ in futuro, anche sotto tortura.
Quell’uomo ha le palle!
Ehm…ehm…forse ho detto una cosa ovvia…
Quell’uomo ha un coraggio tale da mettere in ombra i miei
generali ed un’astuzia senza pari: ma come gli e’ venuta
l’idea di far virare la sua nave in quella maniera
azzardata, pericolosa ed imprevedibile?
Certo, se la sua eccellentissima ed augusta maesta’ mi
permettesse di fare il mio lavoro come dovrei, la guerra sarebbe finita
da un pezzo.
Ma mi tarpa le ali.
Mi mette le manette ai polsi.
Mi benda gli occhi e mi imbavaglia.
Ehm…no quello lo fa con il malcapitato di turno.
Bussano alla porta.....
Mi stiro il mantello sulle spalle, mi ravvivo i capelli e mi preparo ad ascoltare quella faccia da sberle di Lilith.
Mi sta sul ca...ehm..sullo stomaco come poche.
"Avanti"
La voce mi esce come uno stridìo fastidioso.
"Generale Cleo, ho bisogno assoluto di parlare con te"
Lo vedo.
Ha la faccia sconvolta e i capelli arruffati.....
La batosta che Harlock ha inflitto loro, le ha lasciato segni evidenti anche sull'uniforme annerita dal fumo delle esplosioni.
"Ti ascolto." dico, compiaciuta nel vedere come e’ conciata.
"Capitan Harlock ci ha sconfitte..."
Ma dai?
Ma sai che non me ne ero accorta?
Ed io che pensavo che i bagliori scintillanti che illuminavano lo spazio fossero fuochi d'artificio lanciati in nostro onore!!
"Ne sono a conoscenza." le rispondo secca, cercando di non far trasparire il mio sottile piacere.
Per un attimo quella faccia da cu...cubista assume un'espressione mortificata.
Uahuahuahuahuahuah!!!
Come godo a vederla così!! Ah-ehm...
"Generale, io ho informazioni attendibili che mostrano che tutto ciò è avvenuto per causa di quella cuoca!!"
Inarco un sopracciglio e mi avvicino a Lilith con aria inquisitoria.
Le giro intorno fissandola con espressione arcigna.
Una cuoca?
Vuole darmi a bere che tutto quel casino e’ stato fatto da una vecchietta inerme?
"Di quale cuoca stai parlando? Alludi forse a Masu?"
"Signorsi’, signora! C'era lei al timone dell'Arcadia durante il combattimento!"
"CHE COOOSAA????"
Sbraito come una pazza strabuzzando gli occhi e mettendo le mani sui fianchi.
Ma che ca..ca..cavolo sta dicendo??
Quella manovra spettacolare…fatta da una vecchietta senza alcun addestramento militare?
"E' esattamente così, Generale Cleo."
Mi sfugge una grassa risata sadica.
Lilith resta in silenzio, sempre più mortificata. Persino i capelli le si sono appiattiti sulla testa.
"Capitano Lilith, puoi provare cio’ che stai dicendo?"
"Durante la battaglia una guerriera ombra si è introdotta a
bordo dell'Arcadia. Si è diretta verso la cabina del capitano e
vi ha trovato Harlock in condizioni disperate."
In condizioni disperate??
Ardeva d'amore per la nostra Regina a causa del filtro e l'hanno dovuto rinchiudere suppongo....
Magari si sara’ ammazzato di solitari…
Spero che gli faccia male il braccio…e anche l’uccello.
Chiedo lumi a Lilith
"Harlock era seduto nel privé...." farfuglia il comandante arrossendo.
"Prive’? E che diavolo e’? Che intendi dire? Devi essere
più chiara!" le intimo, notando un crescente imbarazzo nei suoi
modi.
Un militare mazoniano non prova imbarazzo.
"Ehm...era seduto sulla tazza del gabinetto....e nel frattempo vomitava accanto, nel bidé."
"Ah."
Resto di sasso.
Immagino Harlock con i pantaloni calati che espleta queste funzioni
corporee, essenziali, per carita’, ma non dignitosissime a
vedersi.
Incrocio le mani dietro la schiena e comincio a camminare in cerchio, riflettendo.
Che il pipillus fetidum fosse avariato??? Eppure quel cetaceo
dell'emporio aveva garantito ai miei soldati che fosse della migliore
qualità....
Uhm....e se fosse stata la cuoca a modificarne le proprietà aggiungendo qualche ingrediente particolare??
"Ehm...generale Cleo....?" Lilith di nuovo interrompe le mie elucubrazioni
"CHE C'E'!!?" sbraito per la seconda volta.
"La guerriera ombra ha raccolto dei campioni di
materiale...ehm..organico di Harlock e li ha fatti analizzare al nostro
laboratorio. Secondo i nostri scienziati l'effetto del pipillus fetidum
è stato vanificato ed alterato da una miscela di ingredienti,
alcuni non identificati, usati per produrre il filtro."
"Avete raccolto la cacca di Harlock??" sbotto incredula.
"E anche analizzata!" Lilith sorride compiaciuta della propria efficienza.
"Ottima mossa comandante!" dico io, mentre cerco di non pensare a quali
metodi le guerriere ombra abbiano dovuto usare per accaparrarsi di tale
prezioso materiale.
Mi avvicino all'oblò che si affaccia sullo spazio infinito.
Un'idea perfida si sta materializzando nella mia mente.
Harlock era consumato d’amore per la mia regina.
E la mia regina e’ in disperato bisogno di “pulizie di primavera”…facciamo annuali, va’…
Il filtro preparato dalla cuoca deve essere stato un portento…
E se il filtro lo bevesse lei?
Se lo bevesse la mia regina?
Dubito che qualunque uomo che si dica tale sia in grado di resistere
alle avances di Raflesia quando ci si mette d’impegno…
Saremmo tutti contenti….
Lei ha il suo trastullo personale.
Lui ha la donna che tanto brama.
Ed io…avro’ la mia vittoria!
Passero’ alla storia come il piu’ grande generale dai tempi di Ippolita!
"Portami la cuoca!" ordino a Lilith in tono perentorio.
Il comandante scatta sull'attenti.
"Ai tuoi ordini Generale Cleo. Consideralo fatto."
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Capitolo 2 *** spirito di sacrificio ***
spirito di sacrificio
POV LILITH
“Portami Masu!” mi ha ordinato.
Come si ordina un piatto di shammala al ristorante...come si ordina un
bicchiere di khal....non e’ solo Raflesia che da’ di testa, mi sa che anche
Cleo sente la fatica della guerra.
Uhm...
Ristorante....
Masu e’ una cuoca.
Ed io lo so qual e’ il punto debole di tutti i cuochi: essere i migliori,
sentirsi degli artisti della pentola e del mestolo, sentirsi dei guerrieri
armati di coperchio e mattarello pronti a trasformare anche l’ingrediente piu’
ostico in una prelibatezza. E’ una tentazione troppo forte per loro, come un
torneo di di tiro al bersaglio lo sarebbe per me.
Idea!
in quattro e quattr'otto sono a bordo della nave Ariel che mi
porterà verso la base orbitante Serenity. Dietro approvazione del Generale Cleo
ho deciso di organizzare un concorso di alta cucina a cui saranno tenuti a partecipare tutti i migliori cuochi in
attività nel settore spaziale Gamma – 15.
Il nostro scopo è quello di attirare la cuoca di capitan Harlock, la cui
nave si trova nei dintorni, sulla base
orbitante e catturarla per costringerla a preparare un filtro d’amore da
somministrare alla regina Raflesia. Abbiamo fallito con il pipillus fetidum ma
intendiamo riprovarci e questa volta otterremo il risultato desiderato.
Dobbiamo...devo riuscirci, altrimenti la promozione a maggiore me la
scordo.
Il generale Cleo si è raccomandata la massima discrezione.
Eh...vorrei vedere: mica possiamo sbandierare ai quattro venti quello che
vogliamo fare! Metti che lo scopra Raflesia!?
Nessuno deve venire a conoscenza di questo piano a parte lei e me
naturalmente. Intende vincere la guerra con le sue tattiche ed io sono in pieno
accordo con lei.
Anche se credo di non esserle particolarmente simpatica, ha deciso di
affidarmi questo compito impegnativo.
O forse me lo ha affidato proprio per quello, per farmi fare una figuraccia
di cacca con la regina...
Per fortuna sulla Serenity abbiamo agganci fidatissimi.
Basta pagarli profumatamente e questi fanno qualunque cosa per noi.
A volte pretendono anche un compenso in natura, ma poco importa. Per me e
le mie agenti, e’ uno svago piacevole dalla routine rigida militare.
Dovrebbe farlo anche Cleo, andare a lavorare sul campo le farebbe bene.Per
ottenere i nostri scopi siamo disposte a tutto.
Il balenottero dell’emporio mi stara’ gia’
aspettando con ansia. Già me lo vedo, con la sua canottiera bianca, i
baffetti e la pelata sudaticcia….
Che essere ripugnante.
Inscopabile.
Ecco, l’ho detto.
Ma non importa, lui ci serve per raggiungere il nostro scopo.
Ecco, vedo la Serenity
a poca distanza.
“Soldato, chiedi il permesso di attracco!” ordino ad un militare.
Dopo pochi istanti mi comunica che abbiamo via libera al molo 14.
L’Ariel è una nave civile.
Non dobbiamo assolutamente far insospettire nessuno con la nostra
presenza.
Sbarcherò solamente io in compagnia di due civili di Tokarga. Per la sorveglianza della base ufficialmente
sarò una facoltosa imprenditrice , con tanto di bodyguards al seguito, venuta a fare un sopralluogo per vedere se la Serenity sia adatta ad
indire un concorso di cucina.
Il premio sarà costituito da una ingente somma di denaro nonché da una
fornitura completa di pentolame ed attrezzi da cucina e generi alimentari di
ogni tipo, anche quelli più ricercati, come ad esempio il paté di Krijon, un
volatile quasi in via d’estinzione del pianeta Folkan.
Assieme alla fama, ovviamente, di aver partecipato ad un concorso il cui
giudice è niente meno che “Gordonius” lo chef piu’ sboccato dell’universo.
A riceverci c’è un bellimbusto di nome Sander che altri non è che il
direttore generale della base.
“Buongiorno signora Lilith! Benvenuta alla Serenity. E’ un vero piacere
nonché un onore averla a bordo della nostra modestissima base. Voglia seguirmi
nel mio ufficio.!”
Bavoso e leccacu….ehm…
Lo so benissimo che gli fanno gola solamente i nostri soldi. Beh...forse nel mio caso gli fa gola
qualcos’altro...ma io non gliela do...non mi ispira quello!
Il cetaceo dell’emporio mi ha suggerito di portargli in dono una bottiglia
di prezioso “Jolie fleur”, liquore
costosissimo che si produce sul pianeta Arcobaleno in numero limitato di bottiglie. E mi ha
anche consigliato di stargli lontana almeno trenta centimetri...che vorra’
dire?
Appena entrata nel suo studio mi accomodo sulla poltrona di pelle bianca
capitonné ed accavallo sensualmente le gambe, lasciandole intravedere
attraverso lo spacco vertiginoso dell’abito blu che indosso. Il sandalo tacco dodici completa l’opera.
E’ stata Cleo a consigliarmi questo abbigliamento….da lei non mi sarei
mai aspettata un suggerimento simile! O forse si, dato che il tacco dodici mi sta
martoriando il piede!
In fondo a me, certi consigli non servono….sono già abile di mio.
Non per niente su Mazone mi chiamavano “spirito selvaggio”….sorrido
ripensando ai miei trascorsi giovanili, prima di arruolarmi nell’esercito.
“Signor direttore, vogliate gradire un gentile omaggio da parte della mia
modesta azienda.”
Allungo la confezione di liquore ammiccando con lo sguardo.
La piovra accalappia immediatamente la scatola e ne estrae avidamente il
contenuto.
Per un attimo mi sembra di vedergli colare qualcosa lungo il labbro
inferiore.
“Madame Lilith, siete troppo generosa.” Mi dice tamponandosi la bocca con
un fazzoletto di seta.
Fingo noncuranza con un gesto della mano e mi accomodo meglio sulla poltrona
lasciando che l’abito si scosti ancora un poco, mostrando ulteriore pelle.
“Bene, come le è già stato
anticipato via radio dalla mia segretaria, è mia intenzione indire un concorso
di cucina ai massimi livelli ed ho pensato che la Serenity potesse essere
la giusta location…”
I suoi occhi sono incollati alla parte anatomica scoperta.
Porco.
“Signor Sander..? Mi segue? Dicevo che la Serenity …” uso un tono
di voce deciso, tanto per fargli capire chi comanda. Guardare e non toccare è
una cosa da imparare, diceva mia nonna.
“Hh..si, si ! Certo! La
Serenity è onorata di metterle a disposizione il salone
centrale!”
Nuovamente si tampona la bocca con il fazzoletto di seta.
“Naturalmente i nostri uffici contabili dovranno accordarsi per il giusto
compenso…lei mi capisce,vero?” mi dice poi, spostando lo sguardo verso la mia
scollatura.
Certo che ti capisco pezzo di por..por..porchetta arrosto!!!
Sparo una cifra da capogiro che senza dubbio non si aspettava.
Impallidisce, arrossisce, suda, sbianca nuovamente.
Poi sfodera un sorriso a centocinquanta denti . “Affare fatto.” risponde.
Infine si avvicina a me con fare sensuale.
Mi avevano avvisata.....
Ma debbo proprio?
Si sbottona i pantaloni con una mano mentre si china verso di me.
I miei occhi vanno a finire proprio li’...
Uhm...a ripensarci....
E va bene...mi sacrifico per la corona...cosa non si fa per la gloria
dell’Onnipotente Mazone? Non e’ questo che si richiede ad un militare?
Sacrificio?
Ed io mi sto sacrificando...eh si, come mi sto sacrificando....
Dopo circa una decina di minuti ( e’ stato veloce, lui...), il tempo
necessario per pagare anche il compenso in natura, esco dall’ufficio,
all’esterno del quale mi attendono le due guardie del corpo.
Una delle due mi allunga un fazzoletto imbevuto di disinfettante che passo
rapidamente sulle labbra.
Veramente avrei bisogno del bagno, ma faccio finta di niente.
Ora non mi resta che informare il Generale Cleo che il piano è a buon
punto.
L’ufficio stampa della Serenity si occuperà di dare il giusto risalto alla
competizione attraverso messaggi radio e video interspaziali.
Prima di tornare a bordo dell’Ariel, decido di passare a salutare il mio
amico capodoglio all’emporio. E poi mi serve un po’ di pipillus odorosum. Lo porterò in regalo a Cleo così quando si
incontrerà con il suo moroso di turno
potranno festeggiare alla grande...sono sicura che lo fara’ bere a lui, perche’
tanto lei nello stato in cui e’ non ne ha bisogno....E dato che ci sono, prendo
un’altra radice di fetidum, non si sa mai.
Bisogna riprodurre il filtro che Harlock ha bevuto e che lo ha lasciato
pazzo d’amore per la mia regina.
E farlo bere proprio a Raflesia...il resto sara’ facile.
Spero.
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Capitolo 3 *** un'occasione da non perdere ***
un'occasione da non perdere
POV Masu
Ah…che giornata! Che giornata!!!
Oggi mi devo impegnare e cucinare un pranzo con i fiocchi per il mio capitano.
Dopo quello che gli abbiamo fatto passare ultimamente per colpa del pipillus, devo rimpinzarlo per benino e rimetterlo in forze.
Uhm….uhm….
Zuppa di riso?
Lasagne ritorte?
Acc….non ho proprio idea di cosa cucinare…..devo stimolare il mio genio creativo….
Ehi! Ma a quest’ora danno il mio programma di cucina preferito: “Paradise Kitchen!”
Presto, mi devo sintonizzare sul canale spaziale 25….ah, ecco fatto!
“…Allora? Sei pronto a
sfidare altri cuochi a colpi di mannaia e mattarello? Sei pronto a
domare anche il piu’ difficile degli ingredienti? Sei pronto a
resistere alle fiamme dei fornelli? Si? Allora, per tutti i premi e per
la gloria, partecipa anche tu al concorso Space Masterchef che si
terra’ sulla stazione orbitante Serenity fra una
settimana!”
Ahhhhh siiiiiiiii!!!!
Lo guardo mentre parla alla TV.
Il mio idolo!
Gordonius lo scief piu’ sboccato dell’universo.
Sguardo duro, da vero maschio
Capelli biondi dritti in testa
E come impugna quelle mannaie…Ommamma quanto e’ bello! Lui si che e’ un vero uomo, uno scief vero….!
Ah, se solo avessi qualche decennio
di meno…per lui lo farei lo striptis, mi lascerei togliere il
grembiule a colpi di mannaia….mi farei spalmare di besciamella
come se fossi una lasagna!
Ah-ehm…tutto questo mi sta dando alla testa!
Ho un lavoro da fare qui.
Se non cucino io, chi da’ da mangiare a questi scansafatiche-zoticoni-buoni-a- nulla?
“…Allora, non tardare:
le iscrizioni al concorso chiudono tra due giorni…e al
vincitore, spettera’ , oltre ad una ingente somma di denaro
e una fornitura per cinque anni, un premio ancora piu’ grande e
ambito…una serata tra i fornelli con me!”
Santa polenta! Ho udito bene???
Una serata tra i fornelli con Gordonius?
A tagliuzzare, sfumare, glassare?
Non posso crederci!! Oddio svengo!!!
Gia’ sento la sua voce roca
che mi accarezza le orecchie: “Che c@##o fai! Cosi’
si affetta il cetriolo!?”
Ahhhh, che uomo….che scief…..Quando lo vedo mi sento tutta accaldata…o forse sono le caldane? Boh…
Ma no…ho altro da fare.
Meglio che spenga la TV
“…Cosa aspetti? Non perdere l’occasione della tua vita! Ti aspetto a Space Masterchef!”
L’occasione della mia vita.
Cucinare con Gordonius….
E’ come danzare con Nureyev…cantare con la Callas….Fare sesso con John Holmes!
Ehm...non che io abbia molta esperienza in queste cose, ma rendo l’idea....
Deposito le mie mannaie.
Mi asciugo il sudore con un lembo del grembiule e rifletto.
Un’occasione come questa non si ripetera’ mai più nella mia vita….
In fondo lui mi deve un favore.
Chi ha salvato la nave dall’attacco di quei gambi di sedano mentre lui aveva la diarrea, eh?
Chi, se non capitan Masu, il terrore delle mazoniane!
Mi avvio con passo deciso al suo studio di poppa.
Ultimamente se ne sta ancora piu’ da solo.
Non vuole nessuno accanto.
Ogni volta che vede Mime, diventa
tutto rosso e trafelato e borbotta qualcosa a proposito di una
guepiere…se fossi piu’ sospettosa, direi che quella ci ha
provato con lui, sottraendomi quel prezioso cimelio giovanile…e
magari lo ha anche messo in crisi.
Povero capitano.
Yuki che arde per lui, Mime che arde
per lui…qui ardono tutte, manco fossero manzoniane colpite dai
proiettili delle cosmic-guns!
Scommetto che uno bello e tenebroso
come lui infiammerebbe anche delle creature algide come loro…
ecco cosa dovrebbe fare, accendere il fuoco sotto la tunica di quella
cornacchia della loro regina, cosi’ si danno tutte una bella
calmata.
Lo trovo seduto, come al solito, con la sua inseparabile bottiglia accanto e Tori appollaiato sulla spalla.
Mi sorride appena mi vede.
Che tesoro…..non mi porta rancore per la bravata del pipillus…..
Debbo dire che dopo il mio
explua’ l’ultima volta, la mia reputazione come
cuoca, pirata e potenziale capitano e cresciuta a dismisura.
…oddio…..forse come cuoca non tanto dati gli effetti collaterali…..
“Cosa posso fare per voi,
Signora Masu?” mi domanda subito, quasi intuisse le mie
intenzioni “Chiedete qualunque cosa e vi sara’
dato…”
Eh? Ma che gli prende?
Capisco la gratitudine ma qui lui mi sembra un po’ troppo accondiscendente.
Che siano effetti tardivi del filtro o dell’antidoto?
O che stia cercando di sbarazzarsi di me?
Uhm….
Magari teme che io, capitan Masu, possa soffiargli il posto…
“Vedete, capitano, mi
piacerebbe partecipare ad un concorso di cucina…” comincio
io, con tono deciso “fanno speis masterscief sulla stazione
Serenity! Ed il giudice e’ lo scief Gordonius…una vera
star delle padelle!!” cerco di mantenere la calma mentre
pronuncio il suo nome.
Non voglio che veda la mia bramosia, non voglio che capisca quanto quel cuoco mi faccia sentire…scief!
“Ah.” mi risponde inarcando un sopracciglio.
Forse si aspettava qualche altro
tipo di richiesta….che ne so, un forno nuovo, un bollitore
nuovo, un frigorifero nuovo, un congelatore nuovo….meglio che mi
fermi qui. L’intera cucina sarebbe da rinnovare, altro che
storie!!
Proseguo nell’esposizione della mia richiesta.
“E in premio ci sono attrezzi
da cucina e rarissime spezie e ingredienti…persino le essenze al
puffo…tutto per cinque anni. Ed un premio in denaro tale da
potermi ritirare a fare la dolce vita...quando decidero’ di
andare in pensione...”
A dire il vero, l’eta’
pensionabile l’ho gia’ raggiunta...ma con la crisi, si sa,
si lavora piu’ a lungo.
E se me ne vado io, chi ci bada a questi qui, eh?
Sembra soppesare la mia domanda.
Ha assunto una strana espressione preoccupata.
Tori stiracchia le ali e gracchia facendo svolazzare a terra qualche piuma.
“E poi in palio
c’e’ una serata in cucina tra i fornelli con Gordonius! Con
Gordonius! Capite capitano…una serata tra i fornelli
con…con lui!”
Sospiro in maniera plateale.
Quello sguardo duro.
Quei capelli biondi arruffati
Quei modi brutali
Che uomo! Che scief! Mi sciolgo come una gelato al sole.
“Signora
Masu….vedete….non so se sia il caso che vi allontaniate
dall’Arcadia da sola per dei giorni!”
Che dolce….si preoccupa per la mia incolumità!
O forse teme di restare a pancia vuota???
“…Capitano, scusate se
insisto, ma sono grande abbastanza da saper badare a me stessa, non
correrei alcun pericolo!!” rispondo imbronciata.
“Certamente ma non credo che
sia una buona idea! A bordo abbiamo bisogno di voi…siete
indispensabile!” mi ripete con aria accigliata.
“Palle!!” sbraito di colpo, portandomi subito dopo una mano sulla bocca.
Ehm…forse ho esagerato un attimino….
Non ho mai chiesto nulla al capitano, per una volta che desidero partecipare ad un concorso potrebbe darmi il permesso, dico!!
Lui mi guarda serio e cupo.
Si alza e comincia a girare intorno
alla scrivania con aria perplessa mentre Tori rimane appollaiato sulla
sua spalla frignando noiosamente, come al solito.
Uccellaccio del malaugurio…..
Che voglia di farlo in padella!
Che desiderio di farlo allo spiedo!
Alla Brace!
In salmì!
Con contorno di patate arrosto!
“Signora Masu, perché state fissando il mio uccello in quel modo??”
“Co..come?? Oh no, n..non mi permetterei mai!” rispondo d’istinto.
Mi guarda con stupore e subito dopo incrocia le braccia al petto sospirando.
“…aahhh….voi vi riferivate…a.. ehm ..Tori…” balbetto arrossendo violentemente.
Che figura……
Si appoggia alla scrivania e chiude l’occhio per qualche istante.
Buon segno.
“E va bene. Potete partecipare ma ad una condizione!!” sentenzia con voce squillante.
“Qualunque cosa per Gordo…a-ehm per VOI capitano!” rispondo al colmo della gioia.
“Questa volta ci verremo tutti sulla Serenity. In incognito, naturalmente!”
Tutti i pirati a bordo di quella stazione orbitante?
Perche’ sento aria di guai?
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Capitolo 4 *** Chef Gordonius ***
Chef Gordonius
POV GORDONIUS
Mi guarda con i suoi occhi limpidi e mi sorride scuotendo la sua chioma
rossa.
“Hai fatto un ottimo lavoro Gordonius…sono sicura che sara’ un successo!”
Io so vedere oltre quel sorriso e so benissimo che e’ di scherno.
Ma ho le mani legate, in senso metaforico, ovviamente.
La mia reputazione e’ a pezzi dopo aver improvvisato con alcuni ingredienti
di fortuna una pranzo per la mia regina, causandole una dissenteria di
proporzioni epiche.
Sono stato fortunato: anziche’ i miei attributi serviti su un vassoio, ha
voluto solo le mie dimissioni.
E ora mi sta dando una possibilita’ di rientrare nelle sue grazie.
Almeno cosi’ mi dice Lilith, capitano degli Incursori, che mi guarda con
aria sorniona.
“Sono sempre al servizio della mia regina, lo sai…” mormoro con modestia.
“La regina non e’ al corrente del tuo coinvolgimento, ma quando tutto sara’
andato a buon fine, Cleo ed io ti menzioneremo personalmente e raccomanderemo
il tuo rientro alle cucine reali…” mi dice lei, con fare serio.
Non so se crederle o no.
Non ho scelta.
Ho fatto lo stacchetto pubblicitario per il concorso di cucina.
Lilith ha sottolineato che è importante che a questo concorso partecipi una
certa persona…anche se non ha voluto chiarirmene il motivo.
I candidati si stanno presentando a iosa; ne ero sicuro: vincere un
concorso indetto da me e’ una rampa di lancio nel mondo della gastronomia.
Non importa che sappiano cucinare o no: se lo dice lo chef Gordonius,
allora e’ buono.
La mia reputazione mi precede.
Per fortuna che non molti sanno di quella volta in cui avevo improvvisato
il pranzo a Raflesia con degli ingredienti che avevo portato dalle vacanze…che
ne sapevo io che la radice di ciuffola va tenuta in frigo e che a temperatura
ambiente sviluppa effetti lassativi?
O forse era quello che l’indigeno cercava disperatamente di dirmi quando mi
indicava la carta igienica? Mah…
Insomma, Raflesia non l’ha presa bene.
Forse non l’avrei presa bene nemmeno io se avessi passato 12 ore poggiando
le mie reali chiappe sulla regale tavoletta del regale gabinetto.
Non posso fallire la mia missione.
Controllo la lista dei candidati che viene aggiornata regolarmente.
Ancora nulla, quel nome non è presente.
Vado nel salone dove si terra’ la gara e mi assicuro che le postazioni
siano pronte e che i vari partecipanti abbiano tutto l’occorrente per lavorare.
Controllo anche la lista degli ingredienti.
Daremo loro un menu da cucinare, delle antichissime ricette terrestri la
cui realizzazione si e’ persa nella notte dei tempi:
-Pasta con i ricci di mare – come primo
-Brasato di asino col barolo- come secondo
-Caponata - Pani ca’ meusa – Sfincione, come snacks
-Coscette di rana fritte – come antipastino
-Cassata- come dolce
Ehm…voglio proprio vedere come se la caveranno…dovranno tagliuzzare loro la
carcassa dell’asino e anche sventrare le rane…eh, ci vuole arte, qui.
Io sono vegetariano ma queste cose le ho imparate…certo, la mia regina non
mangerebbe mai roba del genere…anche se io, per la verita’, ho mangiato le
coscette di rane e sono deliziose…
Uhm…un collaboratore si avvicina e mi porge un nuovo elenco aggiornato dei
partecipanti.
Ma cosa vedo?
Il nome sulla lista?
Bingo!
Il mio cuore finalmente esulta perche’ il piano si e’ messo in moto.
“Masu san” mormoro quando lo leggo.
Benissimo.
Ora non mi resta presenziare alla gara e vedere.
Lilith mi sta osservando con sguardo severo. I preparativi sono quasi ultimati e la gara comincera’ tra due giorni.
Mi intima di fare in modo che Masu vinca la gara.
Non dovrebbe essere un problema: la giuria e’ scelta da me ed io sono il
presidente.
Mi comanda di fare in modo che io e
Masu cuciniamo da soli e che siamo soli quando loro verranno a
prelevarla.
Non conosco questa Masu.
Lilith mi fa vedere una sua foto.
Una signora matura...ehm...anzianotta.
Eh no, decisamente vecchia!
Piccolina di statura, faccetta rugosa e occhietti piccoli ed infidi che si nascondono
sotto agli occhialini poggiati sul naso.
Non mi sembra una chef.
Lilith mi sorride con fare perfido.
Mi ordina di adularla, Non solo come cuoca ma anche come donna.
Ehhhhhh?
Cosa?
Ma…ma io…
I suoi occhi sembrano penetrarmi come due laser.
“Masu…non posso…ma Lilith, capitano, l’hai vista? Potrebbe essere mia
nonna!”
Tento di oppormi agli ordini ma so che non otterrò alcun risultato.
Lilith è irremovibile.
“Quella nonna e’ il tuo lasciapassare per ritornare tra le grazie della
regina…e da quello che ho sentito, non solo tra le sue grazie…” mi dice lei,
con fare subdolo.
Mi sento avvampare.
Ovviamente i dettagli dei servigi resi alla mia regina le sono ben noti.
Lei non demorde.
“Mi risulta che la nostra regina, benche’ vegetariana, si intenda di
carne…” sorride con fare da monella, Lilith.
Sento il sudore scendere dalla mia
fronte.
Si avvicina a me.
“Sarebbe imbarazzante se si vedessero certe foto…non credi?” mi dice
Quali foto?
Oddio….forse si riferisce a quella volta che ero travestito da fagiolino al
burro….ma era per una festa per beneficenza!
O forse quella in cui mi ero dipinto di arancio ed avevo un ciuffo verde
sulla testa per assomigliare ad una carota….
Mi sento trasalire.
Chi le avra’ fatte mai?
Quasi a rispondere alla mia domanda, lei continua.
“Abbiamo modi di assicurarci dell’incolumita’ della nostra sovrana, mio
caro…sappiamo bene della passione di Raflesia per gli...ehm..insaccati!”
Sorride di nuovo. Maledetta donna vegetale….
Ma almeno ho usato il preservativo!
Sono alla sua merce’.
Non solo per riavere il mio posto, ma per tenerle la bocca chiusa.
Lilith mi sferra una gomitata e con il capo mi fa segno di guardare verso
l’ingresso del salone principale da cui sta entrando l’oggetto delle nostre
discussioni... una vecchietta bassina con l’aria acida.
Il comandante sorride….anzi, il suo è un ghigno di godimento.
Immagino che la nanerottola sia la cuoca in questione...di presenza e’
anche peggio!
“Per tutte le forchette!! Per tutti i santi mestoli!!”
La sua voce gracchiante mi perfora i timpani come fosse un trapano a
percussione. La vedo avvicinarsi con sguardo bramoso.
Se mi vede è finita….
E poi non posso avere contatti con i concorrenti prima che si svolga la
gara.
Ma lei probabilmente questo non lo sa…infatti si sta lanciando nella mia direzione con sguardo
adorante e bocca sbrodolante.
“Gordoniuuuuuuussss!!”
Sono morto.
“Scief Gordoniuuuusss!!”
Improvvisamente una guardia del servizio d’ordine afferra Masu e la blocca
mentre un’altra prende me per un braccio e mi trascina all’esterno del salone
attraverso un’uscita d’emergenza.
Sento un casino galattico all’interno della stanza e rumore di lame che
sfregano tra di loro.
Sbircio dal vetro della porta e vedo la vecchietta agitarsi e roteare
pericolosamente due mannaie sopra la testa mentre lancia anatemi contro le
guardie.
Capperi! La nonna sa il fatto suo.
“Cerca di non sottovalutarla. Quella donna è pericolosa. Molto
pericolosa!!”
Lo sguardo di Lilith è fisso su quella donnetta arcigna.
Se non la conoscessi più che bene, giurerei che il mio comandante ha quasi
paura di lei….
Chissà se hanno avuto modo di scontrarsi in passato, durante qualche
battaglia spaziale….
La questione si fa interessante….e…ooohhhh guarda guarda quelle due
patatine che sono accanto alla nonna!!!!
La biondina sembra timida ma ha una strana luce negli occhi…
L’altra invece trasuda classe da tutti i pori nella sua mise lilla….
“Gordonius!! Rimetti la lingua nella sua sede naturale e stai alla larga da
quelle due. Devi concentrarti solo sulla vecchia. E’ chiaro??”
“Si, comandante Lilith!” rispondo prontamente.
Io però una spadellata con quelle
due me la farei volentieri…..
Lilith si gira verso di me poco prima di uscire
“Gordonius....”
“Si, Capitano Lilith?”
“Tieni il tuo insaccato nella sua sede naturale. Ci siamo capiti?”
Uffa!
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Capitolo 5 *** lo zampino di Tessius ***
5 pov cleo
Pov Cleo
Sono preoccupata. Nurene mi ha avvertita che la regina desidera vedermi.
Anzi, ha detto che VUOLE incontrarmi con urgenza.
Mi domando quale sia il motivo di questa convocazione. Harlock se ne sta
tranquillo nel suo asteroide e noi non abbiamo in previsione di sferrare alcun
attacco.
Porca pu…pu…pupazza!!
Nemmeno il tempo di farsi un bagno in tranquillità e già mi tocca correre
al suo cospetto.
Ho ancora tutto il balsamo sui capelli...se continuo così, di questo passo
saranno tutti pieni di doppie punte e arruffati come un porcoplanto.
Mer…mer..merenda saltata!
Avevo preparato una crostatina deliziosa con tanto di crema al cioccolato
che già assaporavo con il pensiero….
Snort….
Mi farà impazzire quella donna! Prima o poi scoppierò e le griderò in
faccia tutto quello che penso realmente.
E cioè che deve farsi una bella cavalcata! E non sul cavallo.
Mi sciacquo velocemente i capelli, indosso l’accappatoio e mi asciugo in
fretta.
All’esterno Nurene mi sta aspettando per accompagnarmi dalla Regina...
“Sono pronta. Possiamo andare” le dico con tono scocciato.
“Bene Generale Cleo. Sua Maestà vi sta attendendo con ansia….e devo dire
che è piuttosto irritabile oggi….dopo aver parlato con Tessius.”
Che??
Che ca@##…ca@##…cavolo vuole quella dalla Regina? E’ una piantagrane di
prima categoria e non accetta né comprende i metodi militari.
Mi chiedo che cosa possa aver detto a Raflesia da farle perdere il
controllo….
Procediamo a passo spedito lungo il corridoio che conduce alla sala della
cupola in cui Raflesia si rifugia a consultare la sua palla di cristallo.
Come al solito è tutto immerso nella semi oscurità, solo la sfera rischiara
leggermente quello che la circonda.
Giro gli occhi e vedo la mia regina seduta sul trono con l’aria afflitta.
“Regina Raflesia, mi avete fatta chiamare?” chiedo, inchinandomi di fronte
a lei.
Mi fa cenno di rialzarmi.
“Generale Cleo, mi giungono voci secondo le quali Harlock si trovi in una
base orbitante del settore gamma 15.”
La sua voce è bassa, asciutta. Non denota alcuna emozione, come suo tipico
del resto.
Sudo freddo…che abbia già scoperto le mie intenzioni??
Ora che faccio?
Fingo di cadere dalle nuvole?
Non gliela darei a bere…..
Le dico che lo so e che sto approntando un attacco?
Sarebbe una bugia ed io non mento mai alla mia regina..
Alla sua sinistra spunta dalla penombra come un fantasma una figura che ben
conosco.
Mi fissa con quei suoi occhietti acuti senza dire una parola.
Stimo Tessius ma a volte si intromette un po’ troppo e crea ostacolo alle
mie tattiche di guerra.
Stringo i pugni e la guardo con estrema serietà.
Quella donna è a capo della flotta dei civili e la mia Regina ha molta
fiducia in lei…..
Scommetto che la notizia dell’avvistamento di Harlock giunge proprio da
Tessius.
“Cleo, sono stata io ad avvisare sua Maestà della presenza di quel pirata
sulla Serenity.”
Ma dai? Chissà come mai mi fischiano le orecchie.
Tessius si avvicina alla sfera che comincia a trasmettere le immagini della
stazione orbitante.
Vedo esattamente l’attimo in cui alcuni lupi spaziali si sono introdotti
nella base attraverso gli attracchi secondari.
Dunque Harlock non ha usato sotterfugi per evitare che la sua presenza
fosse notata…che sospettasse già qualcosa in merito alla gara truccata??
“Tessius, queste cose competono ai reparti militari. Come mai invece sei
stata tu a notare gli spostamenti di Harlock?” le chiedo incuriosita e anche
per prendere tempo.
“Una nave di civili di Tokarga si è recata alla base per rifornirsi
di…ehm..spezie…ed ha notato una grossa agitazione lungo i corridoi della
serenity…” risponde lei con noncuranza.
“Spezie?” mi domando basita.
Ahhhhh…..intende dire radici di pipillus!!!!
Soffoco una risata e mi porto una mano al mento fingendo di essere immersa
nei miei pensieri mentre in realtà mi viene da riderle in faccia.
Mi rivolgo direttamente alla Regina per non causare imbarazzo a Tessius.
“Maestà, sono al corrente della presenza di Harlock e dei suoi uomini sulla
stazione orbitante. In realtà sono lì perché vi sono stati attirati da Lilith e
dal suo reparto di Incursori”
La butto lì, cercando di decifrare l’espressione che si stampa sul viso di
Raflesia mentre ode le mie parole.
“Spiegati meglio.” Mi dice con tono
perentorio.
Lo so che mi parla in quel modo perché c’è Tessius.
Quando siamo sole il suo comportamento invece cambia: lei non è più la Regina ed io non sono più
il suo Generale.
Siamo due amiche che si confidano i loro segreti, come due sorelle che
condividono gli avvenimenti della vita e si sostengono a vicenda.
“Mia Regina, abbiamo organizzato una finta gara di cucina a cui partecipa
un membro dell’equipaggio di Harlock. E più precisamente la cuoca Masu. Abbiamo
intenzione di rapirla e prenderla in ostaggio per attirare il suo capitano in
una trappola e sconfiggerlo
definitivamente!”
Chissà perché ogni volta che pronuncio “Harlock” vedo un bagliore nei suoi
occhi….naturalmente non ho mai osato riferirle la cosa, ma secondo me a lei
piace quell’uomo schivo e misterioso.
Del resto è così alto, spalle larghe, capelli fluenti, fisico statuario…
Beh…non divaghiamo o perderò il mio autocontrollo.
Anche se non l’ho mai incontrato personalmente, dalla descrizione che me ne
hanno fatto e dalle immagini delle video comunicazioni, direi che è decisamente
appetibile.
Se poi calcoliamo che sono in astinenza da mesi, la sua prestanza viene
amplificata irrimediabilmente.
E certo anche Raflesia lo ha notato.
Che Harlock è un bel bocconcino, intendo.
“E come intendi sconfiggerlo?” replica Tessius.
E che palle!! Saranno affari miei no??
Piuttosto, perché non pensa a tagliarsi quella frangia e a truccarsi un po’
meglio?? Direi che è l’unica mazoniana bruttina in tutto l’universo.
No, non è vero. La più brutta in assoluto si trova sulla terra e fa la
direttrice in un orfanotrofio.
“Ci sono nostri agenti infiltrati sulla Serenity. Attendono un mio ordine
per catturare la cuoca e portarla qui. Il resto verrà da sé” rispondo
gongolante, sicura che la mia tattica avrà
successo. Sono o non sono il supremo Generale dell’esercito
dell’Onnipotente Mazone??
“Troppo tardi.” Risponde Tessius sfoggiando un ghigno malefico.
Che sta dicendo?
Sbarro gli occhi e spalanco la bocca.
Si è bevuta il cervello a colazione? Si è spremuta le meningi fino
all’ultima goccia ed ora non ragiona più???
“Questa volta ho deciso di intervenire a modo mio….con il benestare della
nostra Regina s’intende….” Tessius ha l’espressione sadica di chi sa di avere
il coltello dalla parte del manico e gode nel tenerti sulle spine “Due agenti
del reparto civile si sono infiltrate ed hanno individuato Harlock tra i
visitatori della Serenity. Lo stanno tenendo d’occhio molto da vicino e al
momento giusto lo faranno prigioniero narcotizzandolo per condurlo qui.”
Raflesia annuisce compiaciuta e sorride a Tessius con espressione soddisfatta.
“C-cosa?? “ balbetto con voce alterata dalla rabbia.
Brutta tro…tro..tro…troglodita!!!
Chi le ha dato il permesso di intromettersi in questa missione???
Stringo i pugni e serro la mascella facendo digrignare i denti. Se non
fossi al cospetto della regina l’avrei già presa a calci e riempita di botte
fino a farla svenire!!!
Come ha OSATO???
Ma porca pu..ma vaffa….ma che c@## ?????
Quella dannata ficcanaso rovinerà il mio piano!!!
Raflesia vede che sono fuori di me e mi osserva senza parlare.
Si alza dal trono e va a sdraiarsi sulla chaise-longue al centro della
cupola.
Beata lei che trova il coraggio di rilassarsi in una situazione come
questa.
Sono talmente furiosa che potrei rischiare di provocarmi
un’autocombustione!!!
Devo calmarmi…devo calmarmi….
Loro non sanno del mio progetto di realizzare un filtro d’amore utilizzando
la cuoca di Harlock.
Dovrò dire a Lilith di proseguire con la seconda parte del piano.
Gordonius dovrà accelerare i tempi e portarci quella vecchietta il prima
possibile.
D’improvviso ho un’illuminazione: se Harlock è qui, sarà più facile portare
a termine la missione: entrambi berranno il filtro ed essendo sulla stessa nave
il loro incontro risulterà più facile….
Un sorriso ebete, quasi quanto quello di Lilith quando è al top della
stronzaggine, mi si stampa sul viso.
Mi avvicino a Tessius e le stringo la mano.
“Grazie amica mia. La tua collaborazione si rivelerà di grande supporto al
MIO piano!” le dico sorridendo.
“Cleo, ti occuperai tu di uccidere Harlock. E fa che sia il più presto
possibile!” mi dice Raflesia, congedandomi con un gesto della mano.
“Ai vostri ordini, mia Regina!”
Ucciderlo??? Ho ben altro in mente..ih ih ih!!!
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Capitolo 6 *** tenero e geniale Yattaran ***
geniale Yattaran
POV MASU
Beata trippa!!
Non riesco ancora a credere ai miei occhiali: Gordonius
in persona!!!
No, dico: lo scief più famoso e amato/odiato di tutto
l’universo era lì davanti a me!! E mi guardava con aria..come
dire….interessata!!! Mi ha scrutata dalla testa ai piedi con quegli occhi
penetranti!!! Aaaaaahhh!!!
Che uomo, che scief!
Peccato che la sechiuriti lo abbia trascinato fuori dal salone in
fretta e furia…mi sarebbe piaciuto chiedergli un autografo e magari farmi fare
una foto insieme a lui….
Pazienza.
Per ora devo concentrarmi sulla gara e cercare di dare il
massimo per vincerla. Mi hanno indicato la mia cabina e mi ci hanno
accompagnata di corsa.
Che temono? Che mi lanci contro lo scief come farebbe
qualunque ragazzina di 15/16 anni?? Sono
una donna matura e so tenere a freno i miei istinti più animaleschi!! Ho
resistito alle avans del capitano perizomato, figuriamoci se non riuscivo a
controllarmi davanti a Gordonius!
Anche se....
Quegli occhi penetranti, quello sguardo da duro....quei
capelli biondi arruffati....
Ahhhhhhh.
“Signora Masu!”
Ci siamo, ecco le due fanciulle che vengono a tartassarmi
di domande. Harlock me le ha messe alle costole in modo che mi potessero
controllare….non si sa mai, potrebbero esserci gambi di sedano da queste
parti…e noi siamo comunque ricercati. Il
capitano stesso è sceso sulla Serenity in incognito.
Quando , prima di partire per la base, l’ho visto uscire
dalla sua cabina travestito, quasi ci resto secca davvero!!!
Indossava lo smoking con tanto di farfallino al collo,
capelli raccolti a codino dietro la nuca, occhiali da sole tipo “occhi di
mosca” per nascondere la sua menomazione e volto liscio, perfetto. Senza
l’ombra di una cicatrice.
E’ stato quel nanerottolo di Yattaran ad applicargli una sostanza
schiumosa sul viso che gli ha uniformato la grana della pelle mimetizzando ogni minima
imperfezione.
“Sarò Mr. Franklin, un ricco e facoltoso mercante di
opere d’arte che vuole fondare una catena di ristoranti e che desidera
assistere alla gara indetta da Gordonius.
In questo modo potrò intervenire in caso di pericolo!”
Quale pericolo??
Teme che possa avvelenare l’intero staff dei giudici? O
crede che le mazoniane possano intervenire ed attaccare la Serenity all’improvviso??
Secondo me, quelle non si faranno vedere tanto presto
dopo la raffica di cannonate con cui le ho allontanate l’ultima volta!! Capitan
Masu è invincibile!!
Ma tutto sommato mi fa piacere sapere che il mio capitano
si preoccupi per me e che sarà poco distante, a vegliare sulla mia
incolumità...anche se sono convinta che in realta’ non voglia che mi succeda
nulla perche’ altrimenti la ciurma resta a pancia vuota.
Uhm…vediamo un po’..da queste parti ci dev’essere il
fascicolo con le ricette che dovremo cucinare questa sera…
Che vedo???
Che leggo??
Che schifo!!!!!
Ma..ma..che razza di ricette sono andati a stanare?? Che
roba è questo brasato d’asino al barolo? Che animale è??? Sono secoli che si
sono estinti gli asini…..sara’ clonato...lo avranno fatto in laboratorio! Cibo
modificato geneticamente!
E qui??
Coscette di rane fritte???
E dove le andiamo a recuperare gli anfibi a cui far
rosolare gli arti posteriori??? Sulla Terra le zone paludose si sono
prosciugate e le cosce di rane delle paludi Marte sono piu’ grosse delle mie!
Madre salvia.…Gordonius è stato veramente perfido. Mi
chiedo dove avrà reperito gli ingredienti principali… pensavo di avere fantasia
in cucina preparando piatti esotici con bava di lumacone e radice di
bulterk….ma qui stiamo rasentando l’impossibile….
Sfincione….ma che è?? Sembra un coso gonfiato…tipo
soffione….boh….
Pani ca’meusa….mai sentito….mi sa di estremamente scic ed
esotico.
Oddio. Ora come faccio a cimentarmi in questo tipo di
cucina se nemmeno conosco gli ingredienti che compongono le
ricette…..beddamatri…..
“Signora Masu? “
“Che c’è?? Chi è?”
Yattaran si è appena intrufolato nel mio appartamento,
travestito da inserviente. Possibile che
non riesca a disfarmi di questi zoticoni nemmeno qui??
“Ehm…mi sono permesso di procurarvi una cosuccia….” Si
gratta la testa e arrossisce.
“E allora?” rispondo acida.
“Vi ho portato un attrezzino….”
Un mestolo? Un apriscatole? Un cavatappi?? Un bel
matterello formato gigante? Beh?
“Si tratta di un congegno ehm…diciamo che è un libro
elettronico che riporta milioni – e dico milioni – di ricette famose in tutto il cosmo! Qui troverete sicuramente qualcosa di utile per la vostra
gara!
Oh.
Devo ammettere che il nanerottolo mi ha spiazzata! Quel
coso mi sarà senz’altro utile!!
Comincio ad adocchiare con cupidigia le ricette che
dovro’ cucinare...
Eh?
Panini farciti di milza bollita e poi fritta nel lardo?
Milza?
Ma non la mettono nelle scatolette del cibo per cani?
Ommamma...
Squartare le rane per poi friggerle....
Questo non e’ un concorso di cucina...qui ci vuole
un’esperta in tortura...
“Signora Masu…” mi guarda con occhi dolci.
Che vuole ancora?
“Lo preparereste per me il vostro tiramisù con uova di
fifit, eh??” Mi guarda di sottecchi,
quasi timidamente.
Uhm…lo so che sono sospettosa ma il suo comportamento non
mi convince affatto.
“Quando tornerò all’Arcadia lo farò sicuramente…”
rispondo asciutta.
Yattaran mi guarda e poi scoppia a piangere a dirotto.
“Signora Masuuuuuu!! Vi prego, non vincete la gara di
Gordoniuuuuus!! AAAh….ahhhhh…….aaaahhhh!!”
Ma si è rincitrullito di colpo??
Non vincere la gara di cucina?
Rinunciare al mio sogno, una serata di fuoco tra i
fornelli con lui, con Gordonius?
Oh…beh…se proprio ci tiene….
Non immaginavo che fosse così attaccato alla mia
cucina…..
“Viprego-viprego-vipregooooo!” piagnucola insistentemente,
in ginocchio, il naso rosso e colante di moccio “Moriro’ di fame senza di voi,
diventero’ cosi’ magro da sembrare un mazoniano!”
Gia’...un mazoniano tappo....
“Yattaran…stai tranquillo…anche se dovessi vincere la
gara non abbandonerei mai la mia casa!”
E come potrei?
Se lo facessi, chi si prenderebbe cura di questi zoticoni
morti di fame?
In fondo sono la mia famiglia.
O no?
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Capitolo 7 *** quello strafigo di Mr. Franklin ***
7 mr franklyn
Pov Harlock
Certo che ce n’e’ di gente qui, stasera!
Mi sento un po’ a disagio nella tribuna VIP, circondato da tutte queste
persone che bevono champagne e discutono sulla prelibatezza del caviale.
A poche file di distanza siedono anche Mimeh e Yuki.
Tadashi e Yattaran invece stanno gironzolando per negozi al di fuori del
salone. Dobbiamo tenere sotto controllo la situazione sia qui che all’esterno
del terreno di gara.
Mi guardo intorno con circospezione mentre sento mormorare alle mie spalle
commenti carini sul mio aspetto. E su quanto dev’essere grosso il mio…non ho
capito bene…uhm…ah, ecco: il mio portafoglio!
Non pensavo che sbarbato e pettinato avrei riscosso consensi…beh, ad essere
sincero mi sento un po’ in imbarazzo.
E lo sono ancora di piu’ dopo che la bionda e la bruna che stanno sedute di
fronte non smettono di guardarmi come se fossi un bigne’ rivestito di crema di
cioccolato. Spero che non mi abbiano riconosciuto….vedrò di calarmi ancora di
più nella parte del facoltoso gallerista con l’hobby della buona cucina.
Per carita’, so di fare la mia bella figura, ma queste attenzioni cosi’
palesi mi danno un po’ di fastidio…nel senso che potrei non controllarmi piu’ e
ci perderei la mia reputazione di uomo duro e lupo solitario….Anche se due alla
volta ancora non mi e’ mai capitato…
Ricambio con educazione il loro sorriso e
mi distraggo dai loro decollete’ vertiginosi guardando la gara.
Una ventina di concorrenti.
Nomi famosi e meno.
Tutti armati di coltelli da fare invidia ad un macellaio.
Ci sono partecipanti di Tokarga, di Nexus, di Antares….
E li’, nella postazione numero 6, la mia cuoca.
La donna che ha salvato la mia nave mentre stavo male.
La donna che da sola regge il mio equipaggio, perche’ ci tiene per la
pancia.
In piedi su uno sgabello per arrivare al bancone di lavoro, la vedo che si
cimenta con le varie pietanze.
Yattaran mi ha parlato della sua titubanza davanti alle ricette
antichissime che dovranno cucinare i concorrenti.
Masu e’ una donna dalle mille risorse: sono sicuro che sapra’ il fatto suo
e fara’ del suo meglio.
E’ una pirata, in fondo, no?
Sa fare fronte alle cose piu’ disparate.
La osservo mentre con le mannaie taglia a pezzi la carne da brasare…ehm…mi
chiedo se non sia un po’ piu’ prudente togliere la pelle, prima…uhm…
La osservo con attenzione mentre apre una bottiglia di barolo e per
accertarsi del gusto, ne tracanna grossi sorsi prima di versarlo sulla carne
nel tegame…giustamente deve rendersi conto della corposità prima di usarlo…
Forse sbaglio, ma credo che la carne vada rosolata prima di essere bagnata
col vino…
Ma poi io mica sono un esperto!
Il mio sguardo si posa di nuovo sulle due donzelle che mi osservano, questa
volta come se fossi un cono gelato da leccare.
Sorrido amabilmente e mi concentro sulla gara.
Gli altri concorrenti sembrano fare le acrobazie in cucina, mentre la mia Masu sembra lavorare
per conto proprio, quasi seguisse una ricetta personale che ha in testa.
Lo so che è un’artista delle padelle.
Non perde la calma.
Beh…forse con quel mattarello c’e’ andata pesante…ha sbatacchiato il
trancio di carne come se stesse colpendo il più acerrimo dei nemici….ha tirato
la sfoglia per i vol-au-vent come se stesse guidando una schiacciasassi…..ho
quasi paura….
Osservo.
Le due strafighe si alzano e si allontanano, non senza avermi lanciato
un’occhiata languida.
Sara’ che mi sento a disagio vestito e conciato cosi’.
Sara’ che ho paura di perdere la nostra amata cuoca.
Sara’ tutto quello che vogliono, ma io sento aria di guai.
Le due sventole sono tornate e adesso sembra proprio che si stiano
dirigendo verso di me.
“Salve, Mr Franklin….” Mi tende la mano la bionda, una donna sui
venticinque anni dall’aria suadente.
Acc…mi sento in trappola. E ora che faccio? Non mi resta che recitare fino
in fondo la mia parte.
Accetto la mano con galanteria e me la porto alle labbra in un simbolico
baciamano.
La signorina non mi ha ancora detto il suo nome, e dubito che lo fara’.
C’e’ qualcosa nel suo sguardo che mi inquieta.
“Una gara interessante, non e’ vero?” mi dice la sua amica, una brunetta
della sua eta’.
“Lo e’…e’ il modo migliore per trovare i piu’ promettenti talenti della gastronomia
intergalattica…” dico io, con l’aria da intenditore “Non vorrei che nella mia
catena di ristoranti di lusso lavorassero dei dilettanti…”
La bionda mi sorride.
“Lei ha gia’ adocchiato qualche talento?”
mi dice, accavallando le gambe con fare ovvio in un modo tale da farmi
vedere che tipo di biancheria intima NON stia indossando.
Sciabole e pugnali!!!
Cerco di distogliere lo sguardo
“Di sicuro ho gia’ adocchiato…parecchio” mormoro con un mezzo sorriso.
Poi mi giro verso la sala della gara, dove la postazione di Masu sembra un
campo di battaglia con pentole e padelle che emanano olezzi non ben precisati
che di gastronomico non sembrano aver nulla. A dire il vero con il toupe’ in
disordine e la faccia trafelata, assomiglia piu’ ad una strega col suo
pentolone che ad una chef...oddio, spero che non sappia mai quello che ho
pensato, altrimenti potrebbe davvero cucinare il mio uccello...e non mi
riferisco a Tori!
“Quella donna e’ un vero talento!” dico alla bionda e alla bruna indicando
Masu “Mi piacerebbe averla al mio ristorante!”
Loro mi osservano con interesse.
“E’ vero…quella donna ha un talento superiore agli altri…” dice la bruna.
Ecco, qui ti volevo.
Queste di cucina ne capiscono quanto io di poesia ermetica, cioe’ nulla.
O sono qui per fare bella figura ed accalappiare il riccone di turno, o
sono…
Serro la mascella.
Le guardo.
I loro visi perfetti, quei capelli lunghissimi, il loro modo di fare, la
loro grazia innata.
Dannazione, sono Mazoniane!
Come hanno fatto a riconoscermi??Non faccio in tempo ad alzarmi che sento
qualcosa pungermi il braccio.
E la vista offuscarsi.
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Capitolo 8 *** le fatiche di Gordonius ***
123
POV Gordonius.
Mi guarda con espressione felice ed estasiata, come se fosse al cospetto di
una divinita’.
Quando le passo il trofeo della vittoria, sento le sue mani tremare.
Le sono cosi’ vicino che riesco a percepire il suo aroma di minestrone con
aglio e peperoncino, che impregna non solo le sue vesti, debbo dire, ma anche
il suo alito.
Lo sa solo Madre Eva cosa ho dovuto fare per convincere la giuria a far
vincere lei.
Quello che ho dovuto pagare in denaro ed in natura...
Per carita’, non che mi dispiaccia piu’ di tanto, ma i giurati sono tanti e
adesso mi sento vagamente indolenzito.
Ma alla fine si sono comportati da veri professionisti.
Hanno assaggiato le pietanze di Masu senza storcere il naso.
Anche io le ho assaggiate.
E al solo pensiero rischio di svenire e cappottarmi sul pavimento
dimenandomi come un verme.
Quella donna ha del talento...
Oh...si’, per cucinare nelle Galere di Golconda, nel settore 35, dove ci
finiscono i peggiori criminali...anzi...no, nemmeno quelli meritano una fine
del genere!
Magari Raflesia potrebbe impiegarla come torturatrice ufficiale: un boccone
delle sue pietanze e’ sufficiente ad estorcere le piu’ segrete informazioni da
chiunque sotto minaccia di essere costretti a mangiare l’intero piatto!
Certo, gente come il generale Cleo, che gozzoviglia nel torurare lentamente
con un temperino, non avrebbe piu’ un lavoro, ma pazienza....l’importante è
ottenere una dichiarazione “spontanea” dai prigionieri!
Se chiudo gli occhi riesco ancora a
ricordare il sapore del brasato
d’asino che Masu aveva cucinato.
Effettivamente sapeva di asino.
O meglio, di una parte ben precisa di un asino, ovvero quella posteriore
...con tanto di retrogusto simile a quella cosa che esce da lì!
Ho dovuto ingoiarlo fingendo un’aria così estatica che un membro della
giuria credeva che stessi venendo...quasi: stavo s-venendo, che e’ diverso.
Le cosce di rana fritte le sono venute un po’ meglio...se si fosse
ricordata di friggere solo le cosce e non tutta la rana intera con le
viscere...il ricordo del sapore di quella cosa gelatinosa in bocca mi fa ancora
venire il voltastomaco.
E il pani ca’ meusa?
La milza non bollita prima e fritta direttamente diventa una cosa
immangiabile...era cosi’ disgustosa che sembrava di mangiare fegato...fegato
crudo. Bleargh.
La cassata le e’ riuscita un frullato zuccheroso che lei ha cercato di
correggere non so con che cosa, ma che aveva un vago sentore che si sente nei
bagni pubblici.
Quella donna dovrebbe essere al soldo di Raflesia...avvelenerebbe Harlock ed i suoi in un solo istante e la
guerra sarebbe finita...uhm...quasi quasi, quando rientro nelle grazie della
mia regina, glielo suggerisco.
Madre Eva…al solo pensiero di quello che ho dovuto fare mi sento assalire
dai conati….presto presto….un bagn…
“Scief Gordonius! Non sapete quale onore e’ per me ricevere questo
riconoscimento da voi, che siete il mio idolo, la mia musa ispiratrice....se mi
consentite...”
Musa ispiratrice? Io? Ne dubito fortemente, visto quello che cucina!
La voce stridula della cuoca mi perfora i timpani.
“Glurb…Signora Masu, voi mi adulate! Siete un talento naturale...non avete
bisogno di ispirazione alcuna, voi...” dico io, sorridendo e deglutendo per
cacciare indietro la nausea.
E’ vero.
E’ un talento naturale.
Da avvelenatrice professionista.
Lei diventa tutta rossa. Saranno le caldane della menopausa, suppongo,
anche se penso che questa signora sia talmente vecchia da essersi dimenticata
anche di cosa sia la menopausa...figuriamoci il resto.
“Oh...Scief Gordonius...siete troppo buono....Non vedo l’ora ci cimentarmi
tra i fornelli con voi!”
Deglutisco.
Sudo.
Dal tono in cui l’ha detto, sembra quasi volesse fare una maratona di sesso
sul tavolo in cucina!
Sono sul punto di tirarmi indietro.
Poi, in lontananza, vedo l’espressione arcigna di Lilith che si apre in un
sorriso sardonico.
Mi fa vedere un busta.
Ne conosco il contenuto.
Le foto compromettenti di cui parlava...quella volta in cui, per fare
piacere a Raflesia, io ero travestito da banana split e mi ero ricoperto di
crema e cioccolato.
Per lei!
E anche quella volta in cui le ho servito il pranzo vestito con un
grembiulino striminzito davanti.
E niente altro.
E anche quella volta in cui mi ero ricoperto di cioccolato alla cannella di
Ganimede, di note proprieta’ afrodisiache, perche’ a Raflesia piaceva.
E piaceva anche alla tre che erano con lei...tutte a volere un pezzetto di
me.
Beh...pezzetto si fa per dire...io modestamente...
“Oh, Scief Gordonius....vipregoviprego, una foto ricordo assieme!”
Di nuovo la voce stridula della cuoca.
Si issa su uno sgabello per arrivarmi alla spalle, mi abbraccia con
entusiasmo impugnando una mannaia e
sorride alla macchina fotografica. Cerco di fare buon viso a cattivo gioco,
mentre cerco anche di ignorare quell’odore di minestrone rancido che la pervade
e che adesso mi si attacca addosso come una pestilenza.
Dovro’ fare il bagno.
Nella candeggina, mi sa.
“Chef Masu...non perdiamo tempo: non vedo l’ora di cimentarmi con voi per
cucinare una cenetta con i fiocchi...essere al fianco di un talento come il vostro,
mi mette addosso le vertigini....mi sento smuovere le viscere....mi si chiude
la gola e la bocca dello stomaco...che emozione!” dico io, sinceramente.
Volevo aggiungere che mi veniva anche l’impulso di correre al bagno, ma non
volevo esagerare.
Lei mi guarda ammaliata
“Ditelo ancora, Gordonius....”
Dire che?
“Chiamatemi ancora Sciiief.....” dice lei, con aria sognante e leggermente
sbrodolante.
Sorrido come un ebete.
“Sciiief Masu...come altro potrei chiamare un talento come voi?”
In realta’ ci sarebbero moltissimi improperi che potrei usare, tanti e tali
da scatenare un tifone a cielo sereno ma nessuno dei quali pronunciabile
davanti ad un minorenne.
“Oh, vorrei tanto che il mio capi...ehm...il mio capo ci vedesse in questo
momento!” dice lei con aria soddisfatta,
mentre cerca tra il pubblico qualcuno che pero’ sembra non esserci.
La sua espressione si rabbuia.
“Il solito! Si e’ perso il mio momento di gloria...tutta invidia!” mormora.
Cerco di salvare la situazione prima che possa precipitare.
“Signora Masu...Chef Masu...venite, non perdiamo tempo: fremo dalla voglia
di cucinare con voi.”
Lei sembra distratta.
“Non vedo l’ora di vedere le vostre mani che stirano la sfoglia, le vostre
minute dita che avvolgono i tortellini, voglio inebriarmi del vostro
talento...”
“Oh...adulatore...” mi dice lei con finta modestia facendomi gli occhietti
da pesce lesso.
Credo proprio che sia giunto il momento che Lilith ed i suoi soldati
intervengano rapendo la vecchiaccia.
“Voglio assistere alle vostre performance. Siete un’ispirazione per
me...pendo dalle vostre labbra, chef!” le dico mentre mi inginocchio davanti a
lei.
Ma allora? Che aspettano ad intervenire? Non posso mica andare avanti
ancora per molto a recitare questa farsa….
Sbircio oltre la cuoca e sento montare la rabbia: Lilith si sganascia dalle
risate vedendomi in questa situazione e sembra voler prolungare la mia
agonia….grrrr…aspetta che tutto finisca e poi vedi cosa ti combino dannata rompiscatole!
“Ohhhh caro Gordonius…perché avete quell’espressione accigliata??” mi
chiede improvvisamente Masu.
Le rispondo con la prima cosa che mi passa per la testa.
“Chef Masu: insegnatemi i segreti della vostra cucina!”
“Cooosa?? Insegnare, io? A voi? Ohhhh….aahhhh…iiiihhhh….siiiii!!”
Ma che fa?
E’ in preda ad un orgasmo????
Stonf!
E’ caduta a terra.
Lilith, da vero falco quale è, si lancia prontamente sulla preda insieme ad
un gruppo di soldatesse ed afferra la poveraccia, trascinandola di peso nello
sgabuzzino adiacente al salone della gara.
Per completare l’opera le iniettano un ingente quantitativo di sonnifero in
modo che il suo risveglio non avvenga troppo presto e che sia possibile
trasportarla senza intoppi alla nave del Generale Cleo.
“Gordonius, hai fatto un ottimo lavoro….ora vai a farti una doccia, puzzi
come un gillone di Antares ”
Brutta strega…..vorrei vedere te a stare a contatto con una il cui profumo
preferito sembra essere “eau d’ail et
oignon n.5”.
A me il lavoro sporco e a lei la gloria!!
“Come desiderate comandante Lilith. Non vorrei mai urtare le vostre
sensibili narici ed il vostro delicato stomachino vegetale.” Le rispondo
sarcastico.
Mi allontano dal luogo del delitto e, mentre cammino, mi sfilo il camice
lasciando che quelle femmine vedano la mia schiena muscolosa, le mie spalle
ampie, il mio fisico scultoreo e
diventino verdi d’invidia…anzi, verdi lo sono già, allora facciamo
blu-violaceo.
Eh eh, lo so che loro sono a secco da parecchio tempo….qualche
soddisfazione me la devo pur togliere anch’io, no??
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Capitolo 9 *** un piatto speciale per Raflesia ***
un piatto per Raflesia
POV MASU
Ohh….la mia testa…la mia povera testa.
Mi sento come se mi fossero passati sopra con una ruspa….ahi ahi..
Ma dove mi trovo??
Se non ricordo male stavo parlando con lo scief Gordonius che mi pregava di
insegnargli i trucchi ed i segreti della mia cucina e poi….
Ommamma!! Mi sento il viso avvampare ed i sudori freddi imperlarmi la
fronte.
Credo di aver provato un’intensa emozione….come se….opperbacco….proprio
come se avessi avuto un coso di quelli là…come si dice…ehm..un organo !!
No, no.
Quello e’ uno strumento che si suona...
Un organismo....ecco!
Non è possibile.
Una signora della mia età non può provare certe cose, così, solo perché
davanti agli occhi c’è lo scief più famoso e strafigo dell’universo che ti fa
un sacco di complimenti ed elogia la tua cucina!!
Ma..ma questo non è il salone delle gare sulla Serenity…e nemmeno la mia
camera….dove accidenti mi trovo?
Mi rialzo a malapena ed inforco per bene gli occhiali , guardandomi intorno
con circospezione.
In questa stanza c’è una branda su cui sono seduta, una sedia, una piccola
scrivania e nient’altro.
Le pareti sono bianche, immacolate, come pure il pavimento.
Che schifo!
Nemmeno uno scarafaggio a cui dare la caccia! Nemmeno un topo....niente, nemmeno lumaconi bavosi come quelli che si
vedono strisciare per terra nella mia cucina...
Ehi un momento!
Che cosa sto indossando??? Dov’è finito il mio adorato grembiule?
Ho addosso un abito bianco e talmente candido che quasi mi dà fastidio agli
occhi.
Non può essere…..
Che sia morta e che mi trovi in Paradiso tra gli Angeli ed i Cherubini?
Che sia stata chiamata a cucinare per il Padreterno?
Mi giro e tento di guardarmi la schiena.
No…non ci sono ali bianche piumate.
Quindi non sono in paradiso.
Dove caspita sono finita, eh??
Dove sono tutti quei cari zoticoni e scansafatiche che di solito vengono a
rompermi le scatole nei momenti meno opportuni??
Mi guardo intorno ancora meglio e noto una porta mimetizzata nelle pareti.
Mi avvicino e tento di aprirla ma senza risultato. Questa è una prigione….ne sono sicura.
Comincio ad insospettirmi e ricordo improvvisamente di non aver più visto
il capitano nella tribuna vip. E nemmeno le due fanciulle qualche fila più
sotto….
La porta si apre con uno scatto metallico ed io arretro di qualche passo,
portandomi verso il centro della stanza.
“Ben svegliata cara Masu!”
Una sellerona con la frangia e con lunghi capelli neri entra nella cella e
mi scruta dall’alto in basso.
E’ una mazoniana….non ho dubbi.
“Sono il Generale Cleo al servizio della regina Raflesia dell’Onnipotente
Mazone!” mi dice con voce maestosa e gonfiandosi come un galletto.
O come una pollastra.
“Ed io sono Masu-san, cuoca eccelsa al servizio del Capitano Harlock dell’indistruttibile
Arcadia!” le rispondo io a tono.
Pfui, vorrà mica farmi paura solo perché è un metro più alta di me ed è
armata fino ai denti??
Anche io sono armata e so difendermi alla grande con le mie mann…
Mannaggia!!!
Mi hanno tolto i coltelli per paura che con un salto carpiato potessi farle
fuori ad una ad una!
Eh eh…si ricordano benissimo di come le ho sconfitte al comando della nave
quando Harlock era indisposto!
“Che cosa volete da me? “ chiedo, inarcando le sopraciglia e mettendo le
mani sui fianchi con aria di sfida.
“Abbiamo bisogno delle vostre doti culinarie. Dovete cucinare per la mia
regina!!” risponde perentoria.
“Senti un po’, bella mia, io cucino solo ed unicamente per Harlock e la sua
ciurma! Dì alla tua regina di cercarsi qualcun’altra!”
Vedo la mazoniana trattenere a stento la sua rabbia. Il viso le si tinge
di rosso e i pugni le si serrano
stretti.
Alcuni istanti dopo sembra ritornare normale.
“La Regina
ha saputo che siete un’eccellente cuoca e che avete vinto il concorso indetto
sulla Serenity a cui presiedeva lo chef Gordonius. Per tale motivo desidera assaggiare le vostre
prelibatezze.”
Uhm…questa non me la racconta
giusta…..
E poi io non cucino per una verdura animata che vuole attaccare e
conquistare la Terra….
Tenterò di temporeggiare e capire che cosa hanno in mente.
“Dite alla vostra Regina che per sua norma e regola io cucino solo con la
mia attrezzatura e con i miei ingredienti segreti. Qui non avete ne l’una ne
l’altra cosa…quindi nisba!!”
La stangona mi guarda con aria interrogativa.
Non te l’aspettavi eh che fossi una donna così tenace?
Che credevi, che cedessi alla prima richiesta? Nossignore!!
Entra un’altra verdona.
Le vedo parlottare tra di loro mentre mi guardano con aria irritata.
E che si aspettavano? Che cucinassi così, dietro semplice richiesta?
Io sono Masu la superscief del cosmo, promossa a pieni voti da Gordonius!
Mica bazzecole!
“Signora Masu, vorreste essere così gentile da preparare un unico piatto
speciale per la nostra amata Regina?”
La pianta con la frangia ha cambiato tono.
E la cosa mi insospettisce.
Cercherò di stare al gioco e vedere dove vogliono arrivare.
“Vi ripeto che cucino solo con i miei ingredienti segreti e con la mia
attrezzatura! E solo per Harlock!” ribadisco in tono autoritario.
La pianta dalla chioma rossa si avvicina e si intromette nel nostro
discorso.
“Chef Masu, abbiamo preparato un locale attrezzato appositamente per voi e
ci siamo procurate tutte le spezie esotiche esistenti, i migliori estratti e le
più ricercate essenze. E sono tutte a
vostra disposizione! Completamente! Potete farne l’uso che ritenete opportuno!”
Uhm…tutte le spezie esotiche? Le essenze più ricercate?
Certo che queste donne sono dei veri serpenti tentatori!! Non mi stupirei
di vedere entrare una terza con una mela rossa in mano!
Streghe!
Ecco cosa sono!
Streghe ammaliatrici!
“Volete seguirci nella cucina che abbiamo arredato appositamente per voi?
Anche lo Chef Gordonius si trova lì. Vi sta aspettando per cucinare insieme!”
mi dice quella con i capelli rossi che mi sembra di aver capito chiamarsi
Lilith.
Ohhh Gordonius!!
Il mio uomo ideale si trova qui e mi aspetta tra pentole e padelle!!
Santo cielo…come posso resistere ad una tentazione simile….??
Un momento, perché Gordonius si trova qui? Che l’abbiano catturato come
hanno fatto con me??
Ommamma! Devo portarlo in salvo, non posso permettere che gli torcano un
solo capello!!
Non mi resta che seguirle mentre mi scortano verso le loro cucine.
A pochi metri dalla porta la rossa e la frangiuta mi fanno cenno di entrare
e subito dopo si mettono a bisbigliare tra loro a proposito di “quell’altro” a
cui devono fare visita….mah??? Chissà che cosa stanno tramando…devo tenere gli
occhi aperti e star pronta ad ogni evenienza, proprio come farebbe il mio
capitano.
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Capitolo 10 *** un infame ricatto ***
un infame ricatto
POV Harlock.
Certo che in quanto ad arredamento questo posto lascia molto a desiderare.
Pareti bianche, pavimento bianco…persino io sono vestito di bianco, sembra
quasi di essere in una clinica.
Quando ho ripreso conoscenza mi sono trovato qui, su questa poltrona
reclinabile in pelle bianca, senza il mio travestimento che avevo utilizzato
sulla Serenity.
Le mie mani sono legate attorno al mio corpo in una specie di camicia che
si attacca da dietro.
Una camicia di forza!
Mi trattano da matto.
Non ci vuole uno sano di mente per capire che sono prigioniero e sospetto
gia’ di chi.
Stupido che sono!
Mi sono fatto ingannare come un principiante!
Quelle due mi hanno preso alla sprovvista…mi hanno “adescato” come un
pivello ed io che ho fatto?? Ci sono caduto in pieno come un…come un Tadashi!!
Debbo trovare il modo di uscire da qui…
E debbo rivestirmi in un modo piu’ consono al mio ruolo…conciato cosi’
sembro pronto per l’ospedale psichiatrico!
O forse ci sono gia’?
Sono da solo qui?
Avranno catturato anche gli altri?
La porta si apre.
Vedo entrare una giovane donna dalla chioma rossa e dall’aria poco
raccomandabile. Mi osserva come se mi stesse facendo le radiografie, e la TAC e la risonanza magnetica...spero
che si fermi a questo, perche’ l’idea di un’endoscopia non mi piace affatto...
Speriamo solo che non voglia farmi anche l’autopsia!
Sorride.
“Io sono Lilith, il capitano della squadra Incursori, dell’esercito
dell’Onnipotente Mazone della nostra Illuminata Regina Raflesia” dice, con un
sorriso perfido ancora stampato sulle labbra, che inumidisce con la lingua,
come se stesse osservando un bel boccone da mangiare.
Ho paura di essere io, quel boccone.
Non mi dispiacciono le attenzioni femminili…ma una come quella, che sembra
a secco da parecchio, darebbe qualche problema anche a me…mi prosciugherebbe
come un laghetto al sole del deserto.
Si avvicina a me, senza togliermi gli occhi di dosso.
“Ho cambiato io i tuoi vestiti, Harlock…” mi dice “…Belli i tuoi boxer a
cuoricino…” si morde le labbra
Oh no! Mi hanno scoperto….che vergogna, devo farli sparire quei boxer…..
“Dove sono i miei vestiti?” chiedo, tentando di darmi un contegno.
“Qui non ti servono…Perche’ questi non ti piacciono?” mi dice,
avvicinandosi e sfiorandomi la guancia con l'indice.
Allora: direi che l’ultima volta che mi ero vestito di bianco era per la
prima comunione...inoltre il bianco non è per niente il mio colore preferito
dato che solitamente mi vesto di nero e starmene legato come un salame non è
certo una delle mie massime aspirazioni.
Risposta: non mi piacciono.
Ma io credo che comunque quello che penso dei vestiti non le interessi
granché dato il modo che ha di scrutarmi.
Lo so cosa ha in mente.
Ed io non posso difendermi.
Ma io sono un uomo tutto di un pezzo.
Non cedero’.
Nossignore.
Io sono capitan Harlock, l’uomo piu’ duro di tutto l’universo…ehm..appunto,
l’uomo piu’ duro…ecco…meno male che ho la camicia di forza…
“A cuccia” sento dire.
Una donna sulla trentina, alta con capelli neri e faccia con cipiglio
militare, entra nella stanza. La rossa si mette sull’attenti.
“Capitano Lilith, debbo ricordarti le direttive dell’esercito in merito al
trattamento dei prigionieri?” dice la tipa con aria seria.
“Signorno’, Generale” risponde, rimanendo sull’attenti.
La tipa dai capelli neri ha un’aria truce, scommetto che e’ una di quelle
che si diverte a mettersi i tacchi a spillo e giubbotto in pelle con frustino,
per poi camminarti sopra mettendoci tutto il suo peso. Oppure una di quelle che
ti appende a testa in giu’ dopo averti imbavagliato per bene e legato come un
salame per incidere sulla tua pelle tanti bei cuoricini…Insomma, una tipa
altrettanto poco raccomandabile.
Una tipa da evitare che si apre in un sorriso.
Un sorriso falso, di circostanza, ma e’ meglio di niente.
“Spero, Capitano, che la mia sottoposta non ti abbia arrecato fastidio”
Calca l’accento sulla parola sottosposta, godendone del significato.
“Nessun fastidio…Generale…?” lascio la frase in sospeso e lei sembra
risentirsene.
Mah, evidentemente deve essere una tipa cosi’ importante che la mia domanda
deve averla spiazzata.
“Io sono il Generale Cleo” mi dice poi.
Cleo?
Quella Cleo?
Il braccio destro di Raflesia? E anche quello sinistro? E la gamba destra e
sinistra? Ed il cervello anche a quanto si dice?
Quella di cui si narrano cose inenarrabili?
Quella che da sola ha sterminato un’intera base nemica?
Quella che usa una pinzetta come metodo di tortura?
Quella al cui confronto i criminali della storia sono dei dilettanti?
La osservo.
Non ha l’aria da criminale…magari un po’ stronz….ma da criminale no. L’aspetto inganna.
“Cosa vuoi da me?” le chiedo, brusco.
Lei mi squadra dall’alto in basso.
Oddio…non e’ che mi sono messo nei guai da solo? Anche questa mi sembra
essere stata tenuta un po’ a secco…
“Da te…nulla…” dice, dopo aver
soppesato la risposta da dare “Voglio la pace. Voglio che
questa guerra finisca. Il mio esercito e’ stanco e voglio che tu incontri
Raflesia per stabilire una strategia pacifica per i nostri popoli…”
Ma che dice?
Un militare che parla di pace?
Si e’ fumata qualcosa?
La osservo.
Sembra avere dei piccoli tic
all’occhio ogni volta che parla di pace e fine della guerra.
“Non intendo incontrare la vostra regina: per quello che mi riguarda,
questa guerra finira’ solo con la morte di uno di noi due” rispondo fiero.
Lei sospira, questa volta in maniera plateale.
“Non riuscirete mai a convincermi” dico di nuovo, quasi a rinforzare
l’idea.
Altro sospiro plateale.
“Non mi lasci scelta” dice Cleo poi.
Fa un cenno a Lilith.
Sento il sudore scendere dalla mia fronte: cosa mi fara’ questa assatanata?
Lei estrae un piccolo telecomando dalla sua tasca e ne pigia un bottone che
fa apparire uno schermo luminoso sulla parete della stanza.
Si formano delle immagini.
No! Per tutti i teschi dell’Arcadia!!
Masu!
Masu che danza tra le pentole a
cucinare con quel Gordonius sotto lo sguardo severo delle guardie Mazoniane.
Hanno rapito la mia cuoca!
Hanno osato rapire una vecchietta indifesa!
“Farai come ti chiedo, Harlock…se vuoi rivederla ancora…viva” dice Cleo.
E sorride.
“Gordonius e’ un bravo cuoco...un esperto quando si tratta di cucinare carne
un po’...come dire...dura e stoppacciosa....”
Sorride ancora di piu’ con una luce perfida nei suoi occhi.
Maledetta…..
Non ho alternative.
Devo accettare la richiesta del Generale anche se mi costa molto.
Del resto non posso rischiare la vita di Masu e chissà che, mentre io parlo
con Raflesia, lei non s’inventi qualcosa e riesca a fuggire.
Guardo nuovamente lo schermo e smarrisco di colpo ogni fiducia. Masu è
talmente presa da quello chef che sbrodola al solo guardarlo….
Grrrrr…..dannato Gordonius…..a questo punto non ho dubbi che la gara di
cucina fosse una trappola architettata ad arte per incastrarci.
Chiudo gli occhi e rimango in silenzio a riflettere mentre le due stangone
continuano a squadrarmi da capo a piedi in attesa di un mio cenno di risposta.
“Allora, Capitano?” mi dice quella con la frangia nera.
La osservo meglio e noto che il suo occhio continua a tremare nervosamente.
A tratti picchia un tacco sul pavimento, facendo scricchiolare la suola in
maniera fastidiosa.
Tiene le braccia incrociate sul petto e con le dita tamburella ritmicamente
sulle braccia. Ora che la osservo meglio, mi sembra che abbia dei puntini rossi
sul collo….però potrei sbagliarmi….
No, non mi sbaglio, senza rendersene pienamente conto Cleo si gratta
nervosamente più volte proprio intorno a quella zona.
“Va bene, Generale Cleo. Ditemi che cosa devo fare.” Rispondo con voce mesta.
Devo cercare di temporeggiare e capire quali siano le loro esatte
intenzioni.
Questa storia della pace non mi convince appieno.
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Capitolo 11 *** dannato ammorbidente!! ***
dannato ammorbidente!!
POV Cleo.
Beh…controvoglia ma ha accettato.
Ho dovuto forzare la mano.
Ho mentito dicendo che voglio la pa…la pa…la non belligeranza…ecco, cosi’
va meglio.
Non si e’ mica mai visto un militare che voglia la pa…la pa…la mancanza di
guerra.
Uhm…
Mi deve essere andata una cosa nell’occhio: lo sento strano, come se avessi
un granellino dentro…uhm…va meglio.
Dannazione, devono avermi cambiato l’ammorbidente della divisa…qui sul
collo mi fa grattare come una forsennata…..acc…..
Devo andare da Raflesia.
Convincere lei a discutere con Harlock.
Discutere.
Seduti ad un tavolo.
Un tavolo lungo lungo lungo.
Cosi’ non vengono alle mani. Cosi’ non si mettono le mani addosso…cosi’ non
combinano guai…non vorrei che davvero decidessero di fare pa…fare
pa…raggiungere un accordo.
Ecco.
Uffa, di nuovo questa cosa fastidiosa nell’occhio…e ora sento anche un
formicolio alla faccia, come se degli insetti invisibili e dispettosi ci
camminassero di sopra.
Si, si. E’ tutta colpa dell’ammorbidente. Appena avrò finito di parlare con
quei due, andrò giù alle lavanderie a cazziare un po’ di persone….ih ih ih….non
vedo l’ora di sfogarmi con qualcuno….
Meglio essere prudenti.
Lilith aveva ragione.
Harlock e’ proprio un bel pezzo di gnoccolone. E non lo dico perche’ sono a
secco e non batto chiodo da mesi perche’ la mia dolce meta’ si trova su una
nave civile, ma perche’ sono obiettiva.
Che fisico scultoreo….spalle larghe e possenti….magro ma con la polpa al
posto giusto! E che sguardo magnetico….con quell’occhio ti trafigge solo guardandoti!
E se la vedo cosi’ io, pensa un po’ come reagira’ Raflesia, che di
ripassarsi un individuo di sesso opposto non si fa scrupolo alcuno.
Ora che ci penso, meglio se l’incontro avviene senza il tavolo di mezzo…non
vorrei che le venissero certe idee!
Raggiungo le sue stanze private.
Spero solo di trovarla in condizioni presentabili, non come l’altra volta,
quando si stava intrattenendo con i gemelli Flash e Dash…Madre Eva, che mi
tocca sopportare.
Entro dopo aver picchiato rumorosamente apposta i piedi a terra per
preannunciare il mio arrivo.
Beh…
Almeno e’ vestita.
Se ne sta semisdraiata sulla sua ottomana con un calice in mano e la
bottiglia nell’altra.
E numerose altre bottiglie per terra.
“Cleoooooooooo” biascica.
Ca….ca….cappero!
E’ ubriaca fradicia.
“Sono venuta ad aggiornarti sull’andamento del piano…” le dico io, anche se
dubito in tutta sincerita’ che possa essere in grado di capire alcunche’ in
quelle condizioni.
“Ohhhhhh, il piano, si….lo hai catturato, Harlock, no? Lo hai torturato per
beniiino?” chiede sghignazzando. Poi si
fa seria. “Oh, non me lo avrai consumato tutto, spero? Hai lasciato qualcosina
anche a me?”
Ti pareva che non avesse altre intezioni!
“Non e’ stato necessario torcergli nemmeno un capello, Raflesia” dico con
una punta di orgoglio, essendo riuscita abilmente ad estorcergli la
collaborazione.
Lei ne sembra deliziata.
Ci credo. Glielo ho lasciato tutto intero.
Dubito che qualunque tortura io potessi infliggergli sia peggiore di quello
che passera’ per mano, e non solo la mano, della mia regina.
Voglio proprio vedere se sara’ il pirata spavaldo e coraggioso dopo che
Raflesia lo avra’ scop…ehm…scoperto.
“Sono riuscita ad assicurarmi la sua collaborazione…ritengo che sia
opportuno che tu e lui vi parliate…”
Mi guarda, come se improvvisamente fosse tornata lucida, lasciando cadere a
terra sia il calice che la bottiglia.
“Parlarci?” mi chiede con espressione incredula.
Annuisco.
“E dovrei utilizzare le mie
labbra e la mia lingua per
parlargli?” mi chiede di nuovo, alludendo neanche troppo velatamente.
Annuisco di nuovo, con enfasi.
“Parlargli?” chiede, stavolta lucidissima “Prima o dopo?”
Sento di nuovo quella strana sensazione nell’occhio e quel formicolio nella
faccia.
Prima o dopo che? Non capisco che intende….dopo averlo torturato
solleticandolo con la piuma di fifit?
Mi guarda con aria seria.
“Va bene, gli parlero’…fai preparare la mia stanza privata…quella
imbottita…E le catene, le bende...ah...e il frustino.”
Devo avere qualcosa anche nell’altro occhio.
E la faccia e’ tutto un formicolio.
Il collo è una distesa di fragole.
Raflesia ride divertita. Io lo sono un po’ meno.
“Scherzavo…accettero’ di parlargli, fai preparare la sala diplomatica…e fa
che non ci siano armi in giro, non vorrei cambiare idea all’ultimo minuto”
Tiro un sospiro di sollievo.
In fondo e’ stato meno difficile di quanto pensassi.
Faccio il saluto militare e mi avvio verso la porta.
Lei mi richiama.
“Cleo?”
“Si, mia regina”
“Hai qualcosa nell’occhio?”
“C- come?”
“Hai cambiato crema per il viso?”
“Eh?”
“L’hai frizionata sul collo un po’ troppo forte?”
“…?...”
Di nuovo una risata.
Raflesia si solleva dalla sua ottomana e si dirige verso l’uscita che
conduce alla sua piscina privata.
Scommetto che oltre la porta la stanno aspettando….chissà chi è il
fortunato questa volta…..
Sento una risatina e lo scroscio dell’acqua. Si sono tuffati .
Non resisto, voglio sbirciare chi sta facendo il bagno con lei…..
L’occhio mi trema nuovamente ed ora mi prudono anche le gambe….ma quella è…ma
quella è… quella ficcanaso di Tessius!!!!
Non….non conoscevo questo lato di Sua Maestà….
Eppure io sono il suo braccio destro, sinistro e tutto il resto….
Non so perché ma mi sento un po’ demoralizzata….
Perché stare con Tessius la scorfana anziché con Cleo la Venere di Mazone???
Beh, non per vantarmi ma tra le mazoniane sono una delle più carine e con
classe.
Poco importa. Io ho altri gusti.
Ora devo pensare a portare Harlock nella sala diplomatica.
Dannato ammorbidente! Se non tolgo questa divisa finirò per impazzire!!
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Capitolo 12 *** l'infuso corroborante ***
l'infuso corroborante
POV MASU
Non ho avuto altra scelta.
Hanno catturato Gordonius con chissa’ quale inganno e ora vogliono che
collabori con loro.
Farei di tutto per Gordonius. Lui si che capisce i veri talenti. Lui si che ha capito di che pasta sono
fatta!
E’ davvero gratificante vedere che le proprie doti culinarie vengano
apprezzate dallo scief più scieffoso dell’universo!
Eh si, cara Masu-san, hai talento da vendere!!!!
Talmente tanto che persino le mazoniane si sono scomodate per venirmi a
prelevare subito dopo la gara di cui Gordonius mi ha giudicata unica
vincitrice.
Eh, lo so che vogliono che io metta le mie doti culinaria a loro servizio,
ma io cucino solo per Harlock.
E per Gordonius!
Mi chiedo se lui abbia una benche’ minima idea del guaio in cui ci siamo
cacciati.
Ora , prima di cucinare per Raflesia, devo preparare un infuso corroborante
perché il mio Gordonuccio dice che si sente un tantino stanco.
Sant’uomo, ha presieduto la gara, ha assaggiato tutte le prelibatezze che
noi cuochi abbiamo cucinato, mi ha affiancata in alcuni passaggi delicati, tipo
spargere la radice di bulterk sopra al brasato d’asino….
Eh si, si è davvero prodigato, povero caro!
Poi prepareremo il piatto unico per la cornacchia.
Quello cui le Mazoniane sembrano tenere tanto.
Ci tengono alla mia cucina.
Al punto di rapirmi con uno stratagemma.
Perche’ di rapimento si tratta.
Ah, ma non sanno con chi hanno a che fare! Vedrai cosa gli combino, eh e
eh!
“Signora Masu, mentre preparate
l’infuso per me, vorrei elencarvi gli ingredienti che avrete a disposizione per
cucinare la pietanza alla Regina.” Mi dice Gordonius con la sua voce sensuale.
Ah, come ci intendiamo lui ed io!! Ha capito che non conosco per niente i
gusti di quella megera e vuole informarmi sulla questione.
Oh, che caro, per te – e solo per te – mi esibirò in una ricetta
fantasmagorica!! Vedrai!!
Annuisco mentre metto a bollire dell’acqua in un pentolino.
Per fare un infuso l’elemento principale è appunto quello!!
Mentre giro il liquido con un cucchiaio, tre stangone capellute mi si
avvicinano con aria minacciosa.
“Beh?? Che c’è??? Non avete mai visto mettere l’acqua sul fuoco?? Non è il
caso che stiate così vicine al fornello o rischierete di bruciarvi i vostri bei
faccini!! Alla larga!!” sbraito agitando le mie mannaie sulla testa.
“Dobbiamo supervisionare ogni cosa. E’ un ordine della Regina!”
Risponde una con i capelli neri e la riga in mezzo.
Uhm….che avranno da supervisionare in un pentolino con l’acqua che bolle???
Mah!
“Foglie di zinzino, radici grattugiate di mirtelio, succo d’alurio, e
scorza di landeria. Questi sono gli ingredienti che avrete a disposizione e che
userete per il piatto di Raflesia!”
Mi comunica Gordonius con un’espressione sognante ad indicare che le
schifezze che ha appena elencato in realtà sono squisitezze per loro.
Per loro, appunto.
E che ci faccio con quella roba?
Forse nemmeno Tori o Mi mangerebbero cotanta “tristezza” culinaria.
Ma e’ roba che si mangia, quella?
“Scusate Scief, ma esattamente, che cosa sono quegli ingredienti di cui mi
avete fatto l’elenco?” chiedo in tono serio, sistemandomi gli occhiali sul naso
per darmi un contegno professionale.
“Sono primizie che le signorine qui coltivano appositamente per sua Maestà.
La regina è vegetariana, sapete?” mi sussurra facendomi l’occhiolino.
Per tutte le pentole dell’universo!!
Per forza è così magra ed emaciata!!!
Carne!! Ci vuole carne ben cucinata, proprio come so fare io!!! Una bella bistecca al sangue, un buon hamburger, delle cotolette...un
maiale intero!
“Le foglie di zinzino hanno un effetto tonificante sulla pelle e la rendono
giovane ed idratata mentre le radici di mirtelio aiutano ehm...la puntualita’
intestinale e il succo d’allurio aiuta a bilanciare gli ormoni e la scorza di
landeria ha effetti detossificanti...”
“Anche la lavanda gastrica!” puntualizzo io.
Sbuffo e scuoto la testa andando a rovistare nella dispensa per preparare
l’infuso a Gordonius.
Anche lui, povero caro, sara’ tanto scief ma di mettere roba sana sotto i
denti non ne capisce molto, mi sa. Tutto nuvel
cuisin, mi sa.
Ah! Ecco quello che mi serviva!
Ci sono un sacco di vasi di vetro con all’interno delle foglie
meravigliose.
Ne scelgo uno e leggo l’etichetta: “erba superba”.
Un nome, una garanzia! Questa sicuramente farà riprendere le forze al mio
Gordoniuccio.Estraggo una foglia e con gesto sapiente la immergo nell’acqua bollente. Poi torno ad ispezionare tra i vasi alla ricerca di qualche ingrediente che
solletichi la mia fantasia.
Oh! Guarda guarda!! C’è della polvere di un fantastico colore rosa acceso
ma l’etichetta è un po’ sbiadita, non si legge bene…sembra…. ”p…ll..s te..ib..is” .
Mah??
Ma si, una bella manciata di questo!!! E’ rosa, che male puo’ fare? Le cose
verdi magari sapranno di muffa, ma le cose di color rosa sanno tanto di
confetto!
Mentre sono intenta a mescolare con maestria e classe l’infuso, si aprono
le porte ed arrivano le due tipe di prima, la rossa e la mora con la frangia.
Non ricordo i loro nomi….vabbè, vista l’età….posso essere perdonata.
Beh? Che vogliono?
Avranno mica intenzione di imparare i miei trucchi e rubarmi il mestiere??
Improvvisamente l’infuso prende a bollire in maniera strana, emettendo
degli incantevoli vapori rosa….boh?
Gordonius, la rossa, la mora ed i tre soldati si avvicinano contemporaneamente al
pentolino, guardando in maniera quasi ipnotica i fumi che ne escono.
“Ohh… che profumo soave!!” dice Gordonius inalando a pieni polmoni.
“Davvero dolce ed incantevole!” gli fa eco la rossa.
“Una vera meraviglia!” risponde quella con la frangia.
“Fate largo!! Spazio, spazio !Voglio sentire anch’io!” sbraito, sgomitando
a destra e a manca, salendo sulla pedana che mi hanno messo vicino al fornello.
Un odore di zucchero filato mi pervade le narici e mi inebria come se fosse
alcol.
Che roba è??
L’acqua ribolle ed ha assunto un colore rosso sanguigno mentre i vapori che
emette sono rosa e dal profumo vago di gelsomino….ohhhh che aroma! E’ davvero meraviglioso!!
E chissà che gusto delicato che avrà!!
Beh, un buon cuoco assaggia sempre le sue creazioni.
Prendo un cucchiaio e lo immergo per estrarlo subito dopo, insieme alla
delizia rossa.
Mmmmh….ha un vago sapore asprigno….mmmhhh…però è buono!!
Alzo gli occhi e vedo l’intera stanza invasa dal vapore proveniente
dall’infuso.
Che facce strane hanno tutti.
Solo quella con la frangia, che mi pare chiamarsi Cleo, sembra essere
ancora “normale”.
“Che avete messo in quell’intruglio??” mi chiede avvicinandosi alla
dispensa. “No!! No, maledizione!!! Chi ha lasciato qui la polvere di “pipillus
terribilis”???” grida come una
posseduta, gli occhi fuori dalle orbite e la schiuma alla bocca mentre si
dirige barcollando verso l’uscita delle cucine.
Pipillus? Chi è mai costui? Dove ho già sentito quel nome….??? Cosa sara’
mai? Boh, non mi ricordo...ahhhhhhhh
Oh..ma che strana sensazione….mi sento leggera come un angelo e bella come
una dea…..uah uah!! Mi sembra di avere quasi trent’anni di meno….anzi quaranta
in meno, mi sento generosa!
A me uno specchio!!!
Mi avvicino un po’ barcollante alla vetrata che confina con la dispensa e
scruto il mio riflesso…..
Aho’!! Ma guarda quanto sono bella !!
Guarda che pelle liscia!
Che decollete’!
Per tutte le ostriche! Mi sono cresciuti anche due bei meloni....E che
curve!
Mi sento così giovane, sicura, piena di fascino ed abilità che quasi
quasi….
Mi balena in mente un piano diabolico…..
Sì! Posso farlo!! Nessuno si potrà interporre tra me ed i miei progetti.
Sciolgo il mio scignion e agito i
capelli.
Mi tolgo gli occhialini per usare il mio sguardo magnetico...
Acc, non vedo una cippa...meglio rimetterli.
Io sono bellissima.
Alta.
Sexy e tutta curve.
Volto lo sguardo verso gli altri e li vedo inginocchiati ed adoranti,
prostrati al mio cospetto.
“Sono Sua Maestà Rigogliosa la Regina Masu!! Voi sarete miei sudditi da questo
momento ed eseguirete unicamente i miei ordini!” comando con voce imperiosa.
“Sì, rigogliosa regina Masu!” mi rispondono in coro.
Poi mi avvicino a Gordonius
“E tu sarai il mio adorato prode compagno, il cavaliere dell’Ordine della
Pentola!” gli dico.
Lui si getta ai miei piedi e mi bacia la mano.
Li guardo, i miei sudditi.
Io sono la loro Regina.
La loro unica sovrana...beh...lo saro’ tra poco, dopo che avro’ tolto di
mezzo quell’altra...quella vestita da cornacchia.
Sorrido.
“Voglio il trono di Raflesia!”
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Capitolo 13 *** Non è il mio tipo! no,no! ***
non è il mio tipo!
Pov Raflesia
Il suo sguardo severo si posa su di me. Non sorride, fa la faccia seria,
burbera, seccata.
La schiena dritta e l’atteggiamento teso di chi deve combattere, come
quello dell’animale da preda pronto a scappare.
Prova a fare il duro. Non e’ il primo e non sara’ l’ultimo.
Voglio vedere se ci riesce.
A fare il duro, intendo.
O a diventarlo....
Voglio vedere per quanto tempo riesce a tenere questa farsa con me.
La stanza diplomatica e’ spoglia: due poltrone ed un tavolinetto.
Niente grande tavolo delle trattative.
Cleo ha insistito a tenere tutto con un look minimalista.
Per evitare tentazioni, diceva lei.
Che tentazioni potrei mai avere io?
Lo guardo.
Alto, spalle larghe, fisico asciutto.
Una folta chioma castana. Barba incolta.
Fianchi stretti, gambe muscolose…se si gira un po’ posso anche vedere come
e’ da dietro, ma lui non mi mostrera’ mai le spalle: e’ troppo furbo.
E’ guercio…ma su questo posso chiudere un occhio, anche due, al buio non me ne accorgerei comunque….
Dico, di che si preoccupa Cleo? In quali
tentazioni potrei mai cadere con uno come lui?
Di certo io non sembro essere il suo tipo, da come mi guarda…e lui di
certo…beh…ehm…no, non e’ il mio tipo…beh,
magari per una toccata e fuga si…ma non e’ il mio tipo…cioe’, magari me lo
passerei e ripasserei mezza dozzina di volte, ma non e’ il mio tipo….potrei anche considerarlo come amante, ma di
certo non e’ il mio tipo.
No, decisamente non e’ il mio tipo…beh, si…forse al buio potrei fare un’eccezione.
Riflettendoci con calma anche in penombra.
Beh..se proprio fossi costretta….anche
con la luce accesa…ma sarebbe un vero
sacrificio! Eh si…..uhm….
Lui mi osserva.
“Non sono qui per combattere” gli dico sfoderando uno dei miei sorrisi che
in genere fanno sciogliere anche le lastre di acciaio, ma lui non si smuove.
Che nervi.
“Come puoi vedere, sono disarmata” gli dico, alzando le braccia in modo
tale che lui possa vedere, oltre alla mia notevole figura, anche il fatto che
con una tunica aderente come la mia non avrei dove nascondere un bel niente.
“E chi mi dice che non hai nulla sotto?” mi risponde ad un tratto, le
braccia incrociate sul petto e sguardo torvo.
Ollala’, questa e’ una risposta che non mi aspettavo.
“Vuoi perquisirmi per caso di persona?” chiedo con fare malizioso. Lo vedo
arrossire come se avesse mangiato lo stufato di peperoncino che si cucina su
Tokarga.
“Per questa volta mi fidero’ della tua parola di regina…” risponde,
ricomponendosi.
Peccato.
Avrei dovuto indossare la tunica con spacchetto laterale che arrivava fino
all’inguine.
Cosi’ si sarebbe accertato subito che tra le gambe non tengo nulla di
pericoloso…anzi, direi tutto il contrario, ma lui sembra non curarsene.
Beh…che mi frega?
Tanto non e’ il
mio tipo.
Gli faccio cenno di sedersi mentre lui continua a guardarmi di sbieco.
Non si fida di me.
La divisa da prigioniero non gli dona molto, devo dire, ma Cleo ha detto di
sentirsi piu’ sicura se lui non avesse avuto la propria divisa: temeva che vi
nascondesse qualcosa…magari nei pantaloni.
Che nasconda qualcosa sotto i pantaloni non ci sono dubbi, ma non credo che
sia un’arma impropria…
E poi che mi importa? Tanto non e’ il
mio tipo. No, no!
“Il tuo e’ stato un comportamento indegno di una regina…autorizzare il rapimento di una povera vecchietta
indifesa per attirarmi in trappola…non ti fermi davanti a nulla, tu, vero?
Avrei dovuto immaginare che una come te avrebbe usato uno sporco trucco…”
Sporco trucco?
Ho forse esagerato col mascara che si è sbavato appiccicandosi sotto gli
occhi?
Forse il mio fondotinta pelle di luna e’ troppo scuro?
Mi si e’ sfumata la linea della matita?
Mi guardo attorno alla disperata ricerca di uno specchio.
Non posso farmi vedere in disordine. Non è accettabile per una donna del
mio rango.
Cosa pensera’ mai di me?
Certo, lui non e’ il mio tipo, ma
questo non significa che io debba dare l’impressione di essere sciatta e
trasandata.
Mi osserva con sguardo severo
“Uno sporco trucco del genere e’ indegno di una regina!”
Davvero?
“Guarda che se non metto un po’ di mascara ed il fondotinta dopo che mi
alzo, rischio di spaventarmi da sola…le rughe di espressione vicino agli occhi
mi fanno sembrare vecchia….che orrore!”
Mi guarda con aria basita. Come se non capisse
“Ho passato la trentina, nel caso non te ne fossi accorto…debbo prendermi
cura del mio aspetto…” continuo io, mentre lui mi osserva meravigliato ed
interdetto allo stesso tempo.”
Strabuzza l’occhio
“Quali rughe?” mi chiede.
Che cariiiiiino.
“Quelle che cerco di nascondere con i miei sporchi trucchi…” gli rispondo a tono.
Lui comincia a ridere.
Come osa? Ridere di me? E’ cosi’, eh? Vuoi la guerra allora? Beh, l’avrai
maledetto pirata…
Mi alzo dalla mia poltrona con un’incontenibile voglia di strozzarlo
quand’ecco che la porta della sala diplomatica si apre all’improvviso.
Entra il capitano Lilith con Cleo.
Alle loro spalle, disposte su due ali ed in bell’ordine, riesco ad
intravedere una decina di soldati.
Hanno tutte l’aria un po’ strana e gli occhi arrossati. Che avranno
combinato?
Lo sanno che quando sono in servizio è proibito usare sostanze
afrod…ehm…dai particolari effetti rivitalizzanti.
Il loro atteggiamento è alquanto irriverente, non si sono inginocchiate
come prevede il protocollo.
Non posso perdonare loro questa mancanza di rispetto…soprattutto in
presenza di Harlock.
“Rendete omaggio alla nostra regina!” grida Lilith, spostandosi di lato simultaneamente
a Cleo e facendo il saluto militare.
Eh? Un momento: rendete omaggio a
chi? A chi si stanno riferendo se Io sono qui? Ma che hanno mangiato? Che hanno
bevuto?
Che hanno fumato?
Le due file di soldati si aprono ed al loro centro spunta una figura.
Riconosco con stupore una vecchietta piccolina entrare nella sala.
Ha una veste nera come la mia, con un decollete’ altrettanto profondo che
fa risaltare un collo rugoso, un incavo del seno avvizzito e una pancia molle.
I suoi capelli grigi sono sciolti sulle spalle.
Harlock la osserva a bocca aperta.
Sembra rapito da quella visione.
Eh?
Due tette avvizzite si ed io no?
“Inginocchiatevi davanti alla Grande Regina Masu, La Rigogliosa!
Prostratevi davanti al suo
accompagnatore, il prode Gordonius cavaliere dell’Ordine della Pentola!”
Cosa? Per tutta la Gloria
dell’onnipotente Mazone!
Che mi prenda un accidente!!! Credo che potrei svenire da un momento
all’altro!!!!
Ma che sta succedendo qui?? Gli è dato di volta il cervello a tutte
quante??
Uhm….osservo meglio Cleo e noto un leggero tic al suo occhio sinistro….
Mi guarda inespressiva ma qualcosa mi suggerisce che sta tentando di
mandarmi dei segnali….
Come sospettavo il suo occhio si apre e si chiude come faceva in accademia,
quando voleva mandarmi messaggi cifrati
senza che le altre se ne accorgessero o ne capissero il significato.
Regina adorata,
la vecchia è suonata.
Pròstrati al suo
cospetto con coraggio
ed io penserò al
tuo salvataggio.
Ecco, ci avevo azzeccato.
E per rendere la cosa ancora più complicata mi comunica parlando in rima…da
non credere! Lei che di poesia non ne capisce un accidente.
Non mi resta che seguire il consiglio di Cleo.
Di lei posso fidarmi ciecamente.
Guardo Harlock con sicurezza e gli faccio un cenno con il capo sperando che
afferri al volo e mi sostenga in questa farsa…dannazione, una regina che si
umilia in questo modo davanti ad una vecchietta….è a dir poco inaudito!!
Mi inginocchio con uno sforzo indescrivibile davanti a quella cuoca pazza
ed Harlock, dopo un primo momento d’incertezza, mi segue a ruota,
genuflettendosi accanto a me.
“Io sono Masu! Sono la nuova regina di Mazone! Potete chiamarmi ‘Sua
Rigogliosa Maestà’ ….e parlarmi, ovviamente,
tenendo gli occhi fissi al suolo.”
La voce di quella donna ha un che di tenebroso ed inquietante. I suoi occhi
sono acuti e penetranti come quelli di un predatore che sta cercando il suo
pasto…
Anche Harlock deve averlo notato tant’è che non si azzarda ad alzare il
capo e resta umilmente inchinato davanti alla sua cuoca di bordo.
Pagherà quest’offesa! Nessuno si è mai permesso di trattare così Raflesia.
Un momento…ma che sta facendo?? No…no…La mia corona no!!!
La corona delle mie antenate!
Si appropria del mio diadema con un ghigno ed una soddisfazione che le si
palesano sul volto rugoso mentre lo indossa sul capo con gesto pomposo.
Questo è troppo…..devo fare qualcosa.
“Potente
Sovrana, Mazone ti acclama!
Tendi la tua
mano sui nostri capi con amore
e benedici
coloro che ti servono con ardore!”
Umpf! Cleo parla in quel modo insopportabile…non capisco se faccia apposta
o se sia pure lei sotto l’effetto di qualche strano potere…..
Sento Harlock sogghignare divertito.
Beh…a me la cosa non fa per niente ridere….
“Voglio indietro il mio trono!” grido a squarciagola con talmente tanto
impeto e rabbia che i soldati mi sono subito addosso.
Ci trascinano senza troppi complimenti nella mia sala relax dove la rigogliosa si impossessa immediatamente del
trono….del mio trono.
Non lo sopporto, non lo sopporto!!!
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Capitolo 14 *** la corona o la vita! ***
la corona o la vita!
Pov Masu
Che arroganza!
Che impertinenza!
Come osa questa cornacchia vestita di nero, con i capelli scombinati ed il
colorito tale da far apparire in buona salute anche un cadavere, reclamare il suo trono.
Suo?
Quella donna e’ indegna di poggiare le sue chiappe su questo monumentale
trono di granito nero.
Rivendica la corona delle sue antenate…pffui, figurati! Questa corona
sembra fatta proprio per me, mi calza a pennello, segno che era gia’ nel
disegno degli dei che io dovessi portarla!
Semisdraiata, la osservo mentre, in piedi, si rifiuta di genuflettersi e mi
fissa con occhi rabbiosi…..
quale impertinenza!Dovrebbe prendere esempio da Harlock, che cerca di calmarla e che ogni
tanto mi guarda con fare strano, sorpreso, meravigliato.
Ehhhh, non potrebbe essere altrimenti…
E chi puo’ resistere ad una come me?
Guarda che fisico!
Scommetto che sta prendendo le misure del mio girovita e del torace…lo vedo
che osserva il mio decollete’…in fondo e’ un uomo anche lui, no?
“Tu stai disonorando il mio trono, abusando della corona di mia madre!” mi
grida la cornacchia, ai limiti dell’isteria.
La guardo con aria di superiorità e di sufficienza.
Le sue accuse mi fanno un baffo! Ma chissà perché, vederla agitarsi e
gracchiare in quel modo, mi rende euforica.
Pertanto le rispondo a tono:
“Il tuo trono e la tua corona non sono piu’ tali in quanto conferitemi dal
supremo potere divino e ad appannaggio esclusivo della mia persona e della mia
stirpe.”
Faccio una pausa ed osservo il suo viso alterato dalla rabbia.
“La stirpe di Masu, la Rigogliosa e dei suoi
figli…” aggiungo, fiera di me stessa “Figli che potrei gia’ avere in grembo,
grazie al mio prode cavaliere dell’Ordine della Pentola!” dico accarezzandomi
la pancia con estremo orgoglio femminile.
Vedo Harlock che strabuzza l’occhio e spalanca la bocca.
La cornacchia tace, di colpo ammutolita.
Si guardano.
“Cosa?” mi chiede il capitano, stupito.
Percepisco dolore e delusione nella sua voce, persino preoccupazione.
Poveretto, magari avrebbe voluto assaggiare anche lui le mie grazie…ma per
quanto carino e possente sia, lui non e’ nulla paragonato al mio prode
Gordonius!
“Cosa le hai fatto?” lo sento gridare rivolgendosi al mio cavaliere, con una
tale furia da dover essere bloccato dai miei soldati.
“Ho assecondato tutti i desideri della mia Rigogliosa Regina, come e’ mio
dovere…” dice Gordonius, con fare soddisfatto e pieno di se’.
Lo credo.
Possedere un corpo come il mio deve essere un bel privilegio.
Alla cornacchia sembra essere caduta la lingua. Guarda me e poi guarda il prode Gordonius.
Gli occhi fuori dalle orbite.
Trattiene il respiro.
Sta diventando leggermente viola....
E poi scoppia a ridere.
Ride talmente tanto che le lacrime affiorano ai suoi occhi e le sue
ginocchia si piegano incapaci di sostenere il peso del suo corpo. Ansima
incapace di prendere il fiato.
E continua a ridere.
Come osa?
Come osa essere cosi’ insolente?
Come sarebbe a dire “Ha usato il burro?”
Grrr.
Mi avvicino alla cornacchia e la fisso con sguardo minaccioso.
I suoi insulti mi hanno talmente offesa che
le mollo improvvisamente un ceffone.
“Consideralo un gesto di sfida!” le dico con voce stridente.
Lei mi guarda e continua a ridere.
“Una sfida? Accetto: la corona o la vita!”
“No, un momento! Cercate di ragionare, non potete battervi!” interviene
Harlock con aria stralunata.
Si mette in mezzo tra me e Raflesia, impedendo a ciascuna di vedere
l’altra.
“Il guercio ha ragione!” aggiunge Gordonius alzandosi a sua volta ed
affiancando il pirata.
Eh, che prodi paladini!! Pronti a difendere l’incolumità delle loro donne!
“Mia Rigogliosa ed adorata Masu, non puoi correre rischi nel tuo stato.
Ricordati che potresti portare in grembo la futura Regina del
Nuovo Mazone! Lascia che sia io a prendere il tuo posto in questa sfida e lavi
l’onta che hai subito per bocca di quella donna indegna!”
Oh, Gordonius! Quanto sei dolce e premuroso nei miei confronti!!
Forse ha ragione lui, non posso mettere a repentaglio la vita che porto
dentro di me! Da lei dipende il futuro di tanta gente…..no, non posso! Anche se
quella canna di sedano bianco mi ha offeso nel profondo del mio essere! Non
posso lasciare a Gordonius tutta la soddisfazione….no, no! Devo pensare a
qualcosa…..
Con gesto plateale mi giro e torno a sedermi sul trono, assorta nelle mie
macchinazioni cerebrali.
Idea!!
Chiederò a Raflesia una prova di coraggio: dovrà assaggiare un decotto che
io stessa preparerò! Se riuscirà a
deglutirlo e a trattenerlo nello stomaco, le renderò la libertà...la liberta’
di andare a quel paese, intendo.
E di restarci. La corona invece non l’avrà mai!!!
Vedo che tutti i presenti mi osservano in religioso silenzio.
Lo so, pendono dalle mie labbra divine. Attendono che io parli loro e
comunichi le mie intenzioni.
“Nospheryol!” pronuncio ad alta voce.
Mi guardano allibiti.
Harlock sembra il più sconvolto di tutti.
“Se sarai in grado di bere il decotto di Nospheryol, e soprattutto di
digerirlo, sarò magnanima con te ed i tuoi scagnozzi ribelli. Vi lascerò
andare, liberi!”
“Accetto senza esitazioni!” esclama la cornacchia con aria convinta.
Ih!ih!
Vedo Harlock bisbigliarle qualcosa all’orecchio.
Raflesia sembra impallidire e la sua aria sicura vacillare. Non ho idea di
che cosa si siano detti ma ora entrambi hanno l’aria pallida e la fronte
sudata.
“Che cosa le avete detto, Pirata Harlock?” chiedo in tono imperioso.
“Ehm…che i vostri decotti sono una delizia per il palato, un nettare degli
dei…ehm…ecco..”
Chissà perché il suo tono non mi convince per niente….
“Bene! Allora anche voi potrete assaggiarne un po’ per far compagnia alla
signora!”
Oh….che succede? Il nero pirata è stramazzato al suolo????
Beh, forse non si aspettava un tale riguardo da parte mia! Certamente sa
che è un onore degustare qualcosa preparato personalmente dalla Regina
Rigogliosa!
“Lilith! Prepara i fornelli e porta nelle cucine quel cofanetto prezioso
che tengo nello scaffale più alto della mia stanza! E mi raccomando, gestiscilo
con estrema cautela. Non vorrei alterare le preziose spezie che vi sono
contenute!”
“Come desiderate, Rigogliosa Masu. Appena gli alambicchi saranno caldi
manderò qualcuno ad avvisarvi!”
“Bene! Nel frattempo qualcuno si occupi di quei due piantagrane. Legateli
ed allontanateli dal mio cospetto!!”
Ah, che donna che sono!
Alta, bella, formosa e soda, intelligente e colta! Quale altro essere
potrebbe stare sul trono al posto mio??
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Capitolo 15 *** Cleo alla riscossa ***
pov lilith
Pov Lilith
Mi sento la testa leggera, il corpo galleggiare e fluttuare come se fossi
fatta di solo spirito…
Ed il merito è unicamente di sua Rigogliosa Maestà Masu!
Ah che donna! Una regina degna di tanto titolo!
Il
suo aspetto è simile a quello di una dea: alta di statura, esile
di corporatura, lunghi capelli colore dell’argento
che le conferiscono un’aura, oserei dire, magica.
Quale soldato non vorrebbe ubbidire ai suoi ordini, essere al suo servizio,
soddisfare ogni suo capriccio!
Si, sono stata davvero fortunata ad essere presente alla sua ascesa al
trono! Persino quella vecchia cornacchia di Raflesia si è inchinata davanti a
lei!
Quanto al gnoccolone di Harlock, non ha avuto nessuna difficoltà a
prostrarsi…le ha lanciato un’occhiata avida e golosa, come se facesse fatica a
trattenere i suoi istinti animaleschi….
Beh, se proprio non ci riesce….io sono sempre a disposizione eh!
“Rigogliosa Masu, permettetemi di servirvi un calice di ottimo Jolie fleur,
vanto del popolo di Mazone!”
Mi inchino di fronte alla sua bellezza abbagliante mentre lei se ne sta
sdraiata sulla dormeuse, al centro del salone della cupola, ad osservare le
stelle con sguardo sognante.
Se penso che fino a pochi istanti fa ci stava Raflesia!!
Ma non c’è paragone tra le due!
Masu ha classe, trasuda autorita’ e fascino...al suo cospetto Raflesia e’
solo una sciacquetta.
La regina mi fa un cenno disinteressato con la mano ed io, strisciando
sulle ginocchia, mi avvicino con infinito rispetto e sottomissione per versarle
del liquore nel calice di cristallo che tiene nell’altra santa mano.
La guardo mentre assaggia lentamente quel nettare e le sue labbra si
schiudono in un soave e regale risucchio.
Oh Rigogliosa Masu, quanto vorrei essere come voi!
Come vorrei avere un briciolo della vostra grazia, della vostra regalita’,
del vostro fascino.
Quel Gordonius che avete al fianco non è degno nemmeno di baciare il suolo
su cui camminate! Deve ritenersi fortunato che voi lo abbiate in simpatia.
Mi allontano sempre strisciando ed evitando di darle le spalle fino a
quando il mio fondoschiena urta qualcuno.
Mi alzo ed osservo il Generale Cleo che rimane immobile, appiattita contro
la porta delle cucine, ad osservare come atterrita la nostra Regina. L’occhio destro le trema
leggermente, come fosse in preda ad un tic.
Ha anche il collo arrossato….credo che abbiano combinato un guaio giù in
lavanderia.
Gira gli occhi verso di me ma non parla. Rimane a guardarmi per alcuni
istanti finché la
Rigogliosa ci indica l’uscita.
La regina ha intenzioni…ehm...strane…
Sta guardando Gordonius con occhi languidi e si passa sensualmente un dito
sul collo sorridendo sorniona.
Lui si tampona la fronte con un fazzoletto….credo che abbia capito.
Anche noi abbiamo capito e ce ne andiamo con passo silenzioso per non
arrecare disturbo.
“Cleo, finalmente una vera Regina che sa quali sono i suoi doveri! Una
regina sicura di se’, forte e affascinante. Ora il grande pianeta Mazone potrà
risorgere e la nostra razza troverà un luogo in cui diffondersi e dominare!” le
dico con orgoglio.
Ma lei non apre bocca e continua a camminare imperterrita verso la sala
assemblea.
Che ha?
L’allergia le ha causato una paresi alle corde vocali e alla faccia?
Strano, un soldato come lei dovrebbe essere al settimo cielo davanti alle
possibilità che ci si prospettano…..
“Generale Cleo, qualcosa non va?” le chiedo mettendomi di fronte a lei per
sbarrarle la strada.
“Comandante Lilith, non mi
tormentare! Devo stare da sola e pensare!”
I suoi occhi tremano alternativamente, prima uno e poi l’altro.
Trattengo una risata, non vorrei
essere punita per averle mancato di rispetto, in fondo è sempre un mio
superiore.
Ma questi suoi tic nervosi ed il suo modo di esprimersi mi fanno davvero
sbellicare.
“Certo Generale. Io torno nei miei alloggi. Che facciamo con Raflesia ed
Harlock?”
Nuovamente non risponde.
Scrolla le spalle e si incammina verso il salone delle assemblee.
Quasi quasi la seguo per vedere che cosa fa!
Lascio che si allontani di una decina di metri e poi mi metto a seguirla di
soppiatto.
Attendo che entri ed approfitto per avvicinarmi ed appostarmi all’ingresso.
Per fortuna ha lasciato le porte socchiuse, così potrò osservare cosa combina.
Se lei era il braccio destro di Raflesia, io voglio diventare il braccio
destro della Rigogliosa Masu! Sarò anche i suoi occhi ed i suoi orecchi!!
Sento che borbotta qualcosa tra sé e sé mentre scrive qualcosa al computer.
Mi sporgo ulteriormente per captare anche il più piccolo suono.
Madre Eva
e te pareva!
La nuova sovrana
è una vera
befana
Ancor più di
Raflesia,
la cuoca Masu è
vanesia….
Per salvar la
regina
non basterà
un’aspirina…
dovrò darmi da
fare
ed un piano
elaborare
ed ahimé, lo
sento,
il duello sarà
cruento.
Col nero pirata
scenderò a compromessi
affinché Masu
del trono non si impossessi.
Mpf….ma che sta dicendo quella spannata?? Sembra essere andata
completamente fuori di testa!!! Se
non fosse che quello che ho udito è terribile, mi rotolerei dalle risate sul
pavimento per il suo modo di parlare!!
Dunque vuole tradire la
Rigogliosa ed allearsi con la cornacchia!!
Devo impedirle di fare una scelta di questo genere!
La sento ticchettare sulla tastiera e resto ancora ad ascoltare i suoi
vaneggiamenti.
Devo far presto
e stilare un
palinsesto
Che dice? Da quando si occupa di programmi televisivi??
L’Arcadia devo
contattare
e con qualcuno
comunicare.
Forse la bionda
Yuki o Mimeh di Yura
mi aiuteranno a
debellare questa congiura
in cambio della
libertà del loro capitano
difenderemo di
Raflesia il regal deretano.
Devo intervenire, devo agire prima che quella pazza si metta in
comunicazione con l’equipaggio di Harlock….
“Comandante Lilith! Sua Maestà la Rigogliosa Masu
chiede di Voi nella stanza della piscina! Esige che le vengano portati oli
profumati e balsami addolcenti per la sua real chioma platinata.”
Nurene mi ha appena fornito l’occasione di spiattellare tutto quello che ho
appena sentito alla nostra amata sovrana.
Bene, passerò dall’erboristeria e le porterò quanto di meglio riuscirò a
trovare.
Vai Lilith, a breve sarai promossa Generale supremo di Mazone!
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Capitolo 16 *** aria...di guai ***
aria....di guai
16 pov Harlock
La cosa si sta facendo interessante.
Interessante e paradossale.
Fino a qualche minuto fa dovevo parlare con Raflesia e negoziare con lei:
ora mi ci trovo praticamente legato, nel senso proprio fisico del termine.
Masu…ehm…cioe’ la
sua Rigogliosa Maesta’ Masu non e’ rimasta molto convinta del
gesto di sottomissione che abbiamo fatto.
Eppure ci siamo inginocchiati e prostrati davanti a lei.
Certo, sarebbe stato anche meglio se Raflesia non si fosse messa a ridere
come un’isterica quando Masu mi ancheggiava davanti mostrandomi le sue
(dis)grazie e chiedendomi ripetutamente cosa ne pensassi del suo nuovo “luk”.
Ed avrebbe fatto meglio a tenere per se’ il commento sul burro....
Ora sono legato, con le mani dietro la schiena, contro la schiena di
Raflesia, seduto per terra.
“E’ tutta colpa tua!” inveisco una volta soli.
“E io che c’entro?...guarda che sono la vittima
io…e’ a me che hanno soffiato il trono e la corona delle mie antenate!”
Sbuffo
“Non potevi stare zitta?”
“E’ stato piu’ forte di me: vederti rapito da quella visione mostruosa e’
stato troppo forte…capisco la passione per le donne un po’ mature, Harlock, ma
nel caso di Masu si tratta di un reperto archeologico…capisco la ruga
d’espressione, ma quella non diventa liscia nemmeno se la stiri al vapore!”
Sbuffo di nuovo, irritato al solo pensiero che lei possa ritenermi capace
di provare attrazione sessuale per una innocua vecchietta come la mia cuoca.
Una donna che e’ come una mamma per me...anzi, una nonna!
“Fingevo!”
“Davvero?” mi chiede lei con tono ironico “Guarda non c’e’ nulla di cui
vergognarsi…c’e’ chi preferisce le donne piu’ giovani, quelle della stessa
eta’, quelle un po’ piu’ mature e …quelle quasi
pronte per l’aldila’….”
La strozzo.
Giuro che la strozzo.
Ma prima debbo liberarmi.
“Guardami, capitano, guarda la mia pelle liscia e diafana, senti che
profumo di rose…dimmi capitano, non sono uno schianto?” mi sfotte lei, imitando la voce di Masu
mentre mi faceva vedere le sue ehm…doti.
Pelle liscia? Ma quando? Profumo di rose? Beh, forse, ma sicuramente si
sentiva di piu’ l’aglio! E’ un miracolo che io non sia svenuto per via del suo alito quando lei si e’
avvicinata a me. Ho avuto paura che tentasse di baciarmi….
“Non c’e’ niente da ridere e scherzare…quella voleva baciarmi!” sbotto io,
irritato “ E magari avrebbe usato anche la lingua!”
La sento sussultare mentre trattiene una risata. Lo so che si sta
divertendo a mio discapito.
Mi agito.
Debbo escogitare un piano per uscire da qui.
Debbo liberare Masu da qualunque influenza malvagia la stia possedendo in
questo momento.
Cerco di sciogliere un po’ i legacci che mi immobilizzano i polsi.
“Aho’, ma che fai? Ci provi?” mi sento dire da Raflesia.
“Certo che ci provo…non posso mica stare qui con le mani legato dietro la
schiena a non far nulla…eh?” le rispondo io, mentre continuo ad agitare
freneticamente le mani per liberarmi i polsi
“Ma…ma come osi?” mi risponde lei, indignata
“Come sarebbe a dire? Piuttosto, cerca di cooperare anche tu!”
“Coooosa?” mi risponde indignata “Dovrei cooperare a farmi pizzicare il
sedere da te?”
Mi fermo un istante.
Ci penso.
Siamo legati con le mani dietro la schiena, l’uno contro la schiena
dell’altra.
Ah…ecco cosa era quella sensazione di morbido che avevo quando muovevo le
dita.
Sento la faccia avvampare e sono contento che lei non mi veda.
“Dovresti vergognarti, approfittarti in questo modo di me…” mi dice lei,
con aria di finta innocenza.
“Ehm…ma io….” Provo a difendermi
“…Avresti potuto almeno chiedere, no?” mi dice lei con tono serio “Ci
saremmo messi d’accordo, non c’e’ bisogno di usare sotterfugi del genere…”
Cosa?
Pure lei?
Ma cosa vogliono tutte quante da me?
“Guarda Raflesia….facciamo cosi’. Io
ho intenzione di liberarmi i polsi e facendo cosi’ potrei accidentalmente
pizzicarti il sedere, non volertene a male…va bene?” dico io, fingendo
nonchalance e continuando ad agitarmi.
Un rumore ci distoglie da quello che stavamo facendo.
La porta si apre.
Cleo. La solita faccia severa anche se ha l’espressione assente. Ed il solito tic all’occhio.
“Mi adorata regina,
Il popolo e’ in
rovina,
La tiranna al
popolo comanda
di consumar
proibita vivanda…”
Dice con fare trafelato il generale mentre cerca di sciogliere i legacci,
parlando in rime.
Questa ancora mi mancava: un generale dell’esercito mazoniano che prova a
fare poesia!
“Dell’animale ucciso dobbiamo
consumar la carcassa
e per farne brodo
nell’acqua bollente ne immergiamo le ossa”
Vedo disgusto dipingersi sul volto di Cleo e orrore su quello di Raflesia.
“Mia cara amica stai attenta
A non mangiar
cotesta pietanza”
Le dice Cleo, prima di dileguarsi velocemente facendo perdere le sue
tracce.
Raflesia smette di agitarsi, congelata in un orrore che le toglie il fiato.
“Che si prenda il mio trono, che si prenda la mia corona, ma che non
si permetta di dettare gastronomia alla
mia gente!”
Ma dico…e’ pazza o e’ scema?
O entrambe le cose?
Siamo legati come due salami e lei si preoccupa della gastronomia del suo
popolo!
Non ha la minima idea di cosa abbia accettato di fare…per tutti i tesori
nascosti!
Questa folle criminale dalla chioma corvina e dall’aria risoluta, dall’aria
guerriera e fiera, e’ pronta a qualunque sacrificio per la sua corona, che lei
ritiene spettarle per diritto, e per la sua gente, che lei ritiene adesso
essere in pericolo per via di una nuova sovrana.
Non posso darle torto.
Stento a riconoscerla, la mia cara cuoca.
Certo, una vecchietta energica che sa come fare stare al suo posto le
persone era una cosa che gia’ sapevo. Ignoravo, invece, che questa donna, in
fondo inoffensiva, si trasformasse in una specie di diva con fisime e idee
stravaganti.
C’e’ qualcosa di comico e terribilmente grottesco nel suo modo di vestire
ed atteggiarsi…e mi preoccupa la strana relazione che si e’ istaurata con
Gordonius…come sarebbe a dire che potrebbe avere in grembo la futura regina di
Mazone? Masu ha passato da un bel po’ l’eta’ in cui poteva ancora concepire…non
riesco a capire…e perche’ tutti sembrano adorarla come se fosse una sventola
strafiga da paura?
A proposito di strafighe da paura…quella dai capelli corvini e dall’aria
truce che offusca i suoi occhi viola mi da’ da pensare.
Siamo ancora legati e cerco di girarmi un po’ verso di lei.
Continuo ad agitarmi incurante delle proteste di Raflesia, e riesco ad
allentare i nodi in modo tale da liberare una mano.
“Che hai da guardare?” mi chiede in maniera spiccia, irritabile come al
solito.
“Hai idea del guaio in cui ci siamo cacciati? E, nella fattispecie, del
guaio in cui ti sei cacciata tu?” le rispondo.
Mi guarda con aria interrogativa ma subito dopo compare la sua maschera da
dura ed indifferente.
“Bere un piccolo intruglio non mi fara’ male…per una che ha resistito alle
foreste di Golconda, nutrendosi della
linfa degli alberi e mangiando bacche…che male potra’ farmi?” mi fa un sorriso
ironico “Ci sei mai stato nella foresta di Golconda?”
Non ho idea di dove sia.
“Sul pianeta Cristallo….vicino Mazone. Un posto da incubo, dove il giorno e
la notte sono indistinguibili perche’ la luce non penetra il folto fogliame
degli alberi…freddo e umido…”
Un posto invitante, non c’e’ che dire.
Le chiedo cosa c’era andata a fare
Mi fa la faccia dura
“Non vuoi saperlo. Credimi”
Uhm, chissa’ che mi nasconde…ma penso che rinviero’ l’interrogatorio alla
prossima volta.
Se ci sara’ un prossima volta, intendo.
Un mezzo sorriso si forma sulle mie labbra quando penso agli effetti del
decotto che dovremo bere.
Una parte di me e’ tentata di mantenere la bocca chiusa e alleviarmi le
sofferenze godendomi lo spettacolo, ma l’altra mi ammonisce affinche’ io non
lasci questa creatura ad un tormento insano come quello.
Anche perche’ in fondo dovro’ berlo anche io.
Ahia.
“Non ti uccidera’ il decotto…penso…beh, almeno gli umani non muoiono, non
posso esprimere un giudizio sulla biologia mazoniana…”
Lei mi guarda con espressione truce, ma sotto sotto lo so che e’
preoccupata.
Non si fida, lo so.
“Sei impallidito quando ci ha proposto di bere il decotto e poi sei quasi
svenuto…pur sapendo che non e’ letale…” mi fa con tono sospetto.
“Fa aria” dico io, stringendomi nelle spalle e cercando di sciogliere i
nodi che ancora ci legano.
Non dice nulla, la bella regina, guardandosi attorno e osservando la grata
di ventilazione.
“La climatizzazione e’ costante su
queste navi…che vai dicendo?”
E ti pareva che non ne capiva un tubo!
“Il decotto…fa aria…” ripeto io, un po’ imbarazzato.
Continua a non capire.
Ah, già.
Scommetto che nella sua regalita’ certe cose Raflesia non le fa…che ne so,
andare in bagno e liberarsi l’intestino…fare aria, appunto….
“Fa gonfiare la pancia…e fa’ aria…” ripeto stavolta, irritato del fatto che
legato, io non possa mimare la pancia distesa con le mani “Aria da
dietro…intendo!”
La vedo irrigidirsi.
Trattiene il respiro.
“Un po’ di flatulenza non ha mai ucciso nessuno” mi dice lei, come se la
cosa non le importasse.
“Vero” rispondo “Si limita ad intossicare chi ci sta vicino, pero’….”
Mi diverte l’idea di vedere Raflesia
in una situazione imbarazzante come questa. Il mio sollazzo, tuttavia, dura
solo qualche istante, il tempo necessario per rendermi conto che, in fondo,
anche io sono la vittima designata.
Sospiro.
E pensare che, per evitare effetti spiacevoli come questi e che mi si gonfi
lo stomaco in modo tale da non poter mettere i miei bei pantaloni attillati, io
non mangio nemmeno i fagioli, di cui sono ghiotto.
Accidenti.
Accidentaccio.
“Harlock?”
La voce perentoria di Raflesia mi riporta alla realta’
“Si?”
“Grazie per aver sciolto le corde che ci legavano...” dice con aria
compiacente.
“Figurati” rispondo io, abbozzando un sorriso.
Non avrei mai pensato di sorridere a Raflesia.
“Harlock?”
“Si?” rispondo io di nuovo
“Smetti di tenermi la mano. Mi fa venire il nervoso!”
Ops
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Capitolo 17 *** una foto sbiadita ***
una vecchia foto sbiadita
17 pov ZERO
Ehi mii, che hai?
D’accordo che quelle donne vegetali non ti piacciono, ma questa sembra
essere sincera! Dice che il nostro capitano e la loro regina sono tenute in
ostaggio da qualcuno….
Non ho ben capito chi sia questo fenomeno spaziale che in un solo colpo ha
imprigionato Harlock e Raflesia ma del
resto non è facile capire una che parla in rime!!!
“Esimio dottor
Zero che viaggiate a bordo dell’Arcadia
E’ con umiltà
che vi chiamo accantonando la mia rabbia
La Rigogliosa Regina
il trono di Raflesia ha usurpato
Ed il vostro
capitano ha bello che imprigionato.
Occorre trovare
una soluzione allo spinoso dilemma
E ci serve il
vostro aiuto per trovar lo stratagemma!”
Uhm…..che si sia sviluppata una qualche pianta strana e sia diventata così
rigogliosa da occupare tutta la nave di Raflesia ed imprigionare il nostro
capitano con i suoi rami???
“Mia fu la colpa
di questo disatro
E in parte anche
di quell’altro impiastro!
La cuoca Masu un
filtro d’amore doveva creare
E Raflesia di
Harlock far innamorare.
Lo chef
Gordonius assoldai al mio servizio
Affinché con
Masu instaurasse un sodalizio.
Sulla nostra
nave Dokras la portammo
Per estorcerle
la pozione con l’inganno.
Ma qualcosa andò
storto durante l’ebollizione
Ed ora la cuoca
Masu è la regina di Mazone!!”
Come come???
Che sta dicendo quella poetessa da quattro soldi??
La nostra cara vecchietta è diventata la nuova regina delle mazoniane??
Santi numi…
Meglio che mi faccia un goccetto….anche due…anche tre, che è il numero perfetto!
Mumble mumble…..
Se Masu ha combinato un casino, come suo solito, allora siamo davvero nei
guai!
Devo contattare i ragazzi che sono ancora alla base spaziale Serenity e
farli tornare immediatamente qui.
“Ditemi Generale Cleo, dove sono Harlock e Raflesia ora? E come mai voi non
siete sotto il potere della..ehm…Rigogliosa Regina?
Domando lecitamente, riflettendo su ogni parola che esce dalla bocca di
quella sellerona. Certo che è davvero ridicolo il suo modo di esprimersi!!
Eppure, per qualche strano motivo, sento di poterle dare fiducia.
“Illustre dottore voi sapete ch’io son Generale
Sicché
godo di addestramento militare.
A certi rosei e odorosi effluvi sono immune
Sebbene il
filtro di Masu non sia cosa comune.
La nostra unica
speranza di salvezza siete voi dottor Zero
Fate qualcosa o la Rigogliosa ci
seppellirà al cimitero!”
Fate qualcosa, dice la pianta!! E che posso fare io, contro gli intrugli di
quella santa donna??
Sorrido al generale Cleo tentando di mascherare la mia preoccupazione. Dopo
quello che ho visto succedere quando quella spannata preparò il filtro d’amore
per Harlock per conto di Yuki….non oso immaginare che cosa possa aver “creato” ora,
con gli ingredienti forniti dalle Mazoniane.
Giro intorno alla stanza, con le mani incrociate dietro la schiena,
spremendomi le meningi per trovare una soluzione a questa intricata faccenda.
Cuochi di fama spaziale, mazoniane, gare di cucina, pipilli vari e filtri
d’amore!! Ho dimenticato qualcosa??
E dove posso trovare un rimedio agli intrugli velenosi di Masu??
Nemmeno nel mio prezioso libro di medicina saprei trovare un antidoto
valido.
Ci vorrebbe un esperto di erbe, radici, decotti, filtri. Qualcuno che al contempo
sia anche pratico di medicina in caso di effetti collaterali gravi….
Qualcuno che abbia dimestichezza con la chimica e la matematica anche...che
sappia risolvere equazioni e, già che ci siamo, che s’intenda anche di
aliquote, ici, imu, iva e tutto il resto....non si sa mai!
Ehh…io purtroppo non ho le competenze adatte al caso.
Ma non posso abbandonare il capitano al suo destino e nemmeno la vecchia
Masu.
Harlock non me lo perdonerebbe mai.
Quell’uomo ha un gran cuore, dopo il tiro mancino che Masu gli ha tirato
col filtro d’amore, continua ugualmente a volerle un gran bene.
Eh, io lo so che lui sa.
E so anche che Masu sa che io so che lui sa che io so.
Non so se rendo l’idea.
Vedo con la coda dell’occhio Mii che saltella sulla scrivania del mio
ufficio e miagola insistentemente, come se volesse attirare la mia attenzione.
Dal monitor gigante Cleo ci osserva con espressione allibita.
Secondo me sta pensando che avendoci contattati potrebbe finire dalla
padella alla brace…
“Eccomi piccola, che cosa c’è?? Perché miagoli e salti sullo scrittoio?
Vuoi farmi capire qualcosa??”
Mii continua a girare in tondo, vicino alla mia vecchia agenda di quando
ero insegnante di medicina e che conservo ancora dopo tanti anni.
Mi avvicino e ne accarezzo lievemente la copertina con un dito per poi
prenderla tra le mani.
Improvvisamente una vecchia foto sbiadita esce dalle pagine ingiallite e
cade a terra, accanto ai miei piedi.
Mi chino lentamente per raccoglierla e rimetterla al suo posto.
Ohh…quanto tempo è passato da quando mi scattarono questa fotografia
insieme a “T” !!
Per tutti i bisturi del cosmo!!!
Eureka!!
Ho trovato la soluzione ai nostri problemi.
“Generale Cleo, credo di poter risolvere positivamente la situazione.
Datemi qualche ora di tempo, devo contattare un’esimia collega che saprà
aiutarci a far tornare Masu in sé e di conseguenza a liberare Raflesia ed
Harlock!”
“Va bene dottor Zero, avete il mio
benestare
Più tardi sulla
vostra collega mi dovrete aggiornare”
Ok, ok. Passo e chiudo.
Ora devo mettermi in contatto con una cara amica….sperando che si trovi
ancora nelle vicinanze….
E sperando che non me ne voglia per aver bevuto la sua bottiglia di Don Perdigiorn
che teneva gelosamente custodita per un’occasione speciale.
Beh...io ero sobrio da tre mesi.
Se non era un’occasione speciale quella....
|
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Capitolo 18 *** T & D ***
"T" e "D"
POV Dr. T
Ecco, lo sapevo!
Avrei dovuto immaginarlo: in tanti anni di esperienza, un
piccolo sospetto avrei dovuto pure avercelo.
Invece no! Ci sono cascata in pieno...
Mi e’ bastata la sua chiamata per farmi accorrere a
distanza di migliaia di chilometri spaziali, lasciando la mia postazione sulla
Stazione Pitagora, inventandomi una scusa scema, per venire qua.
Aveva ragione Danielle quando mi aveva fatto notare,
mentre ci scapicollavamo in tutta fretta per riuscire a prendere la navetta per Serenity, che qualcuno che si
fa sentire dopo tutti questi anni in genere lo fa perche’ vuole qualcosa, e non perche’ abbia un genuino desiderio di
vedermi.
Sempre sulla navetta, mentre lo stewart ci serviva il
caffe’ e faceva l’occhiolino alla mia assistente e al suo decollete’, questa
continuava a ripetermi che stavamo prendendo un granchio e che sicuramente
c’era qualcosa di losco sotto e che non dovevamo fidarci.
Per rendere la sua teoria piu’ convincente, si era
persino messa a snocciolarmi statistiche di vario genere sulla frequenza con
cui i veri amici si sentano e per essere ancora più persuasiva faceva conteggi
sulla sua inseparabile – ed alquanto arcaica – calcolatrice a nastro, una
quelle che andavano in voga secoli fa sulla Terra.
Un cimelio di famiglia, dice lei.
La chiamava anche per nome e ne spolverava i tasti con
cura.
Non ho avuto modo di ribattere.
Con i numeri e i calcoli, Danielle (in arte D), e’ un
vero asso: io a mala pena riesco a capire il concetto di logaritmo...
Arrivati su Serenity, ahime’, ho dovuto a malincuore
ammettere a me stessa che D aveva ragione.
Di nuovo.
Il che e’ piuttosto irritante.
Non tanto irritante, tuttavia, come la tipa che mi sta di
fronte, sovrastandomi di quasi una trentina di centimetri.
No, non e’ che sia proprio gigantesca: sono io che sono
un tappo: tutta colpa di mia madre
che ha dimenticato di annaffiarmi i piedi mentre stavo crescendo!
E se cerco di compensare la mia scarsa statura con il mio
intelletto...beh, oggi questo e’ di poca consolazione.
Danielle accanto a me riesce a stento a contenere il suo
entusiasmo per averci azzeccato di nuovo. La sua espressione sembra voler dire
‘la matematica non è un’opinione e nemmeno la statistica’.
“E va bene, lo ammetto: avevi ragione! Contenta?!”
esclamo io, sconfitta.
“Te lo dicevo che statisticamente era improbabile che
volesse vedere te...gli servivi, ecco tutto. Le tabelle parlano chiaro ed i
numeri non mentono mai!”
Mi stringo nelle spalle, mentre il mio sguardo si posa
prima sul dottor Zero, mio “amico” fino dai tempi dell’Universita’, dove era
anche il mio tutor, per poi spostarsi di nuovo sulla tipa che ho di fronte.
Capelli corvini, fisico statuario, spalle larghe: penso
che passi tante ore in palestra quante io nel laboratorio medico: parecchie.
Dovrebbe passare anche qualche ora dal parrucchiere però,
perche’ quei capelli lunghi proprio non vanno bene e quella frangia...ma chi
cavolo le ha tagliato la frangia cosi?
E poi dovrebbe cambiare crema idratante: questa che usa
le fa venire un colorito verde itterico piu’ adatto ad un malato di cirrosi.
Indossa quello che a me sembra una divisa militare,
talmente aderente che riesco a ricostruire la sua anatomia semplicemente
guardandola.
“Questa ha una percentuale di massa grassa molto
inferiore alla media...ad occhio e croce calcolerei il suo indice di massa
corporeo attorno al 18, forse anche meno...” mi sussurra Danielle all’orecchio,
mentre estrae l’arcano marchingegno e ticchetta velocemente sui suoi tasti “ I
numeri non mentono....secondo me e’ altra circa un un metro e ottantadue e pesa
all’incirca....”
“Va bene...va bene, non penso che sia rilevante sapere
quanto pesi...” aggiungo io, memore del fatto che ripetute sedute in palestra
non mi hanno fatto perdere la pancetta.
La tipa dal fisico longilineo e atletico non apre bocca.
Mi osserva con aria interrogativa.
“Mi consenta di presentarmi, signora, io sono il dottor
T, ufficiale medico della Pitagora e lei e’ Danielle, o D, se preferisce, la
mia assistente e capo del laboratorio per i calcoli di statistica ed
informatica medica...e non solo” le
porgo la mano, che lei osserva con fare sospettoso.
Poi, incoraggiata dal dottor Zero, me la stringe.
Ahia, porca paletta!
Mi ha come minimo fratturato due ossa del metacarpo e
qualche falange prossimale!
Danielle, vedendo la mia faccia paonazza mentre cerco di
trattenere le lacrime che affiorano ai miei occhi per il dolore, decide che sia
meglio fare un semplice gesto di saluto con la mano
“Ti sei fatta
male, T?” mi chiede poi “Ho visto la tua reazione e ho sentito un vago rumore
provenire dalla tua mano destra...secondo i miei calcoli c’e’ il 20% di
probabilita’ che tu abbia una falange fratturata....”
Muovo le dita della mano.
Un sorriso appare sulle mie labbra
“No, nulla di rotto....ti sei sbagliata”
Danielle scuote la testa.
“Impossibile. La mia Holly
è infallibile: 20% di possibilita’ di frattura significa anche 80% che non ce
ne sia...ho comunque ragione, perche’ i numeri non sbagliano mai...e tu sai
come sono brava a dare i numeri...” mi dice, soddisfatta si se’.
Ammetto la sconfitta.
Holly…..Holly! Persino il nome alla calcolatrice ha dato!
“Hai ragione, D. Come date i numeri tu e la tua Holly, non lo fa nessuno!”
E anche qui, mi sa che mi sbaglio.
Perche’ la spilungona davanti a me sembra un tantino
toccata...insomma, una in lista d’attesa per l’ospedale psichiatrico.
“Infinita
delizia mi fa l’onore
di
poter stringere la mano a tal eminente dottore!”
Chee??
Parla in rime.
Ma e’ scema o mi prende per i culo o entrambe le cose?
Il mio non-cosi’-tanto amico Dottor Zero interviene prima
che il rinoceronte dentro di me decida di darsi alla carica.
“Lei e’ il generale Cleo, della flotta mazoniana”
Mazoniana?
Mai sentito prima.
“Provengono da Mazone, un pianeta ormai distrutto
comandato dalla regina Raflesia che li guida verso una nuova patria...che loro
vorrebbero essere la Terra...”
Mazone? Raflesia? Mai sentiti.
Anche Danielle si stringe nelle spalle.
“L’onnipotente
Mazone della mia illuminata regina...”
comincia Cleo
“Il
cui trono e’ stato sottratto dal vil gesto di un’usurpatrice aliena...”
continua decantare
in metrica.
“E noi che c’entriamo?” chiediamo all’unisono.
Zero si stringe nelle spalle e fa l’espressione
sconsolata.
“L’usurpatrice
aliena? Non ci crederete...e’ la nostra cuoca!”
Mi ricordo vagamente della cuoca di cui parla Zero: me ne aveva riferito in passato
in una delle sue rarissime lettere. Una signora anziana, a dire il vero, apparentemente
nemmeno tanto sveglia. Salvo ricredermi quando dovetti intervenire per capire
che cosa aveva combinato quella volta in cui avvelenò l’intero equipaggio con le
uova di un fantomatico fifit.
“Abbiamo modo di credere che sia tutto il frutto di un
esperimento culinario andato a male” continua Zero, mentre Cleo annuisce con
enfasi.
E ti pareva. Il lupo perde il pelo ma non il vizio….
“Pare che la vecchia Masu abbia cucinato con erbe e
spezie rarissime...e conosco solo due persone in tutto l’universo che siano in
grado di analizzare il filtro e formulare un antidoto...” mi dice Zero,
guardandoci.
Aveva ragione Danielle.
Gli serviamo, ecco perche’ aveva chiamato.
Alla faccia dell’amicizia!
Chiedo al dottor Zero di spiegarci un po’ meglio l’intricata
situazione.
Il medico racconta che la cuoca ha partecipato ad un
concorso di cucina presieduto dallo chef Gordonius. In realtà era una trappola
ordita dalle Mazoniane per catturare Masu ed obbligarla a riprodurre un certo
filtro che pare avere effetti afrodisiaci. Lo scopo è quello di farlo bere a
Raflesia e ad Harlock affinché perdano la testa cessando la guerra e
permettendo una facile invasione della Terra.
Purtroppo qualcosa non è andata come doveva ed è stata
Masu a perdere inspiegabilmente la testa
usurpando il trono a Raflesia ed imprigionando lei ed Harlock sulla Dokras.
Cleo annuisce con il capo ma non apre bocca….eppure ne
avrebbe una gran voglia….vediamo che succede se la stuzzico un pochino!
“Orsù
dunque, Generale Cleo
Svelateci
qualcosa di più su questo mistero!...ops…”
Mi sono messa a parlare in rime pure io per prenderla un
po’ per il culo.
Hanno bisogno di me? Bene, allora voglio divertirmi un
pochino!!
Uhm.. beh….forse è meglio andarci piano, data
l’espressione truce che si è dipinta sul suo volto! Non vorrei che mi sparasse
seduta stante!! O che mi usasse come punching bag.
“La cuoca infame il
filtro preparava
mischiando
alla pozione un’erba rara.
Ma
per sbaglio o distrazione l’errato pipillus
introdusse
Generando
fumoso olezzo che sottomissione dei soldati indusse”
Come al solito la cuoca fa di testa sua essendo
un’artista della padella. Il Generale Cleo sbuffa , probabilmente soffre
di questa sua “menomazione” nell’esprimersi.
“L’intruglio
preparato essa stessa assaggiò
Provocandosi
quello che ora vi racconterò
Nuova
e Rigogliosa sovrana di Mazone si proclamò
E
senza esitazione trono e corona di Raflesia usurpò!
E
col prode Gordonius si ritirò per ore e ore in disparte
Annunciando
esultante l’arrivo di una nuova stirpe!!”
Io e Danielle chi guardiamo in faccia allibite. Da quello
che ne so quella donna dovrebbe aver superato abbondantemente la settantina….
“Secondo i miei calcoli non c’è possibilità che la
signora in questione porti in grembo la nuova stirpe…che ne dici T?” mi fa Danielle con aria non troppo convinta,
ticchettando su Holly per avere conferme.
Sapendo che quella donna è capace di qualunque cosa, non
avrei poi tanta difficoltà a credere che possa aver inventato qualche strano
intruglio capace di risvegliare le sue vetuste ovaie….
Ma questà è fantascienza, mica scienza!
Appunto.
“Pensaci T...se Masu avesse trovato il modo di ehm...sconfiggere la menopausa!” mi dice D
dandomi qualche sgomitata al fianco “Altro che terapia sostitutiva...le caldane
saranno un problema del passato!”
Il mio sesto senso pizzica.
Qualcosa nella voce di Danielle mi mette in pensiero.
Non faccio appena in tempo ad aprire bocca
“Dai! Ci facciamo dire cosa ha combinato e poi lo
riproduciamo su larga scala! Fondiamo una ditta farmaceutica e vendiamo il
nuovo prodotto a tutti! Sara’ un successo! Finalmente, dopo migliaia di anni
della storia dell’umanita’, la menopausa sara’ sconfitta!”
Sorride soddisfatta, Danielle.
Poi ci ripensa.
“Meglio di no...come fai a posizionare il tampone con una
mano artritica poi, eh?” dice scrollando le spalle.
Tiro un sospiro di sollievo.
Meno male.
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Capitolo 19 *** è tempo di agire..... ***
E' tempo di agire
ekkiceqqqua!! Riprendiamo la pubblicazione dopo la pausa vacanziera. Buona lettura!!
POV MIMEH
Il dottor Zero ci ha chiamati poco fa dall’Arcadia dicendo di aspettarlo
tutti insieme al molo 14 perché aveva novità importanti.
Scommetto che deve dirci qualcosa su Harlock.
Dopo la gara che la nostra Masu ha vinto meritatamente non l’ho più visto
in circolazione…a dire il vero mi sono allontanata prima della premiazione
perché avevo un….bisognino urgente!
Dovevo assolutamente assaggiare quegli splendidi cocktails colorati che
avevo visto esposti sul bancone del bar nell’ala est della Serenity. Erano così
brillanti, intensi, con quelle opalescenze delicate!!! Una intenditrice come me
non poteva perdere l’occasione di ampliare la sua conoscenza in fatto di alcool
e drink “esteri”. E poi sull’Arcadia c’è
sempre il solito brodino leggero da bere….saké o quando va meglio un goccio di
brandy!
Quando sono rientrata nel salone dove si teneva la gara di Harlock non
c’era nemmeno l’ombra….
Ora che ci penso non c’erano più nemmeno quelle due stangone ipertricotiche
che stavano due file più sotto…
Ohh santo cielo!!
Sento che qualcosa non quadra!!
Quelle due potevano essere…..
“Mimeh guarda, sta arrivando la navetta del dottor Zero! Mi domando che
cosa ci sia di così urgente da chiamarci a raccolta così, all’improvviso!! Non
avevo ancora finito di fare shopping al negozio di abbigliamento!!”
Yuki si avvicina a me mostrandomi le sue buste semi vuote. Per fortuna ha scelto di adottare un look meno aggressivo
dell’ultima volta che ci trovammo su questa base spaziale, scegliendo di
comprare un paio di comunissimi jeans ed una maglietta colorata e qualche altro
capo di abbigliamento.
“Qualcuno di voi ha visto il capitano?” chiede Tadashi guardandosi intorno.
E bravo ragazzino! Questa volta hai fatto una domanda intelligente, ti sei
accorto della sua assenza prima di tutti gli altri.
In pochi minuti arrivano anche Yattaran, Maji e gli altri che erano scesi
per assistere alla prova di cucina.
Osservo il medico mentre sbarca in compagnia di due signore che potrebbero
avere all’incirca una quarantina d’anni. Sono vestite anche loro da medico ma,
mentre una porta al collo lo stetoscopio, l’altra tiene in mano una
calcolatrice.
“Ciurma, ho una brutta notizia da darvi ma anche una bella….da dove
comincio??” esclama il dottore
togliendosi il cappello e grattandosi la testa nervosamente.
E’ molto preoccupato, lo sento!
“Parlate dottore, è successo qualcosa ad Harlock?” domando con ansia,
lampeggiando come un faro intermittente.
“Vi presento innanzitutto due mie care amiche: sono il dottor T e la sua
assitente Danielle.” Dice il dottore indicando le due donne in sequenza.
Salutiamo educatamente le due signore che hanno un aspetto decisamente poco
rassicurante.
Sara’ per via del camice bianco.
Sara’ per via di quello stetoscopio color arancio fluorescente.
Sara’ per via di quella calcolatrice che sembra un reperto archeologico.
Non molto alte, una bruna e l’altra bionda ed entrambe dall’aria un po’
stramba….o stralunata.
Sara’ il cambio di fuso orario.
Sara’ che forse sono fuse entrambe, non saprei.
Ci raduniamo in una sala d’aspetto e facciamo capannello intorno ai tre in
attesa di sapere cos’abbiano da dire.
“Ehm…come avrete potuto notare il capitano e la signora Masu non sono tra
noi….” comincia il dottore, mentre una goccia di sudore gli scivola sulla
fronte. “Sappiamo che si trovano sulla Dokras, l’ammiraglia della regina
Raflesia…”
“E come fate ad esserne sicuro?” domanda Tadashi.
“E’ stato il Generale Cleo in persona a chiamare l’Arcadia per
comunicarmelo…” risponde il dottore asciugandosi la fronte imperlata con un
fazzoletto.
Un’esclamazione corale di stupore echeggia nella saletta.
Ma il dottore ci fa cenno di stare calmi e di aspettare che prosegua il suo
racconto.
“La gara di cucina era una trappola per catturare Masu. Volevano che
riproducesse il filtro d’amore che aveva inventato per Yuki per farlo bere a
Raflesia affinché cadesse tra le braccia di Harlock e terminasse la guerra…”
comunica il dottore guardando con aria di rimprovero la povera Yuki che abbassa
la testa arrossendo violentemente. “Ma qualcosa non è andata come doveva e Masu
è caduta vittima dei suoi esperimenti culinari…trasformandosi completamente
nella personalità tanto da usurpare il trono di Raflesia e la sua corona con
quello che ne consegue!”
Che cosa???
Non riesco a credere a quello che ho appena sentito. La nostra cara cuoca è
diventata la nuova regina di Mazone?
Ci guardiamo in faccia l’un l’altro con espressione attonita.
E Harlock che fine ha fatto?
“Quanto al capitano, è stato portato da Raflesia affinché parlassero
civilmente e mettessero fine alle ostilità. Purtroppo prima che questo
accadesse, sono stati catturati dalle guardie personali di sua Rigogliosa
Maestà…”
“sua Rigo…che???” esclama Tadashi, trattenendo a stento una risata.
Di nuovo ci scambiamo tutti quanti uno sguardo allibito.
“La vostra cuoca è partita, andata, suonata, kaputt!!”
risponde il dottor T
picchiettandosi la tempia con il dito indice. “Ha assaggiato
qualche intruglio
ed ora tiene Raflesia ed Harlock prigionieri. E con lei ha perso la
testa uno stuolo di Mazoniane che ora le fa da servitù. Per loro
sfortuna il Generale Cleo
è rimasta indenne..o quasi…e si è messa in
contatto con il vostro dottore per
chiedere aiuto. Da quello che ho sentito, sarebbe stato piu’
appropriato
chiamare la neurodeliri...”
“Infatti hanno coinvolto noi due” le fa eco Danielle.
Il dottor Zero annuisce.
“Siccome io non sono esperto di erbe, spezie, chimica, matematica ecc. ecc.
ho chiesto a mia volta aiuto alle signore qui presenti. Fortunatamente sono due
persone di gran cuore ed hanno accettato senza esitazione di aiutarci!”
Le due donne si scambiano uno sguardo.
Sul loro entusiasmo nell’aiutarci avrei da ridire.
“Il generale Cleo ci farà salire tutti quanti a bordo della Dokras di
nascosto. Io e la mia assistente Danielle studieremo le cause del comportamento
anomalo della signora Masu ed elaboreremo un antidoto. Voi riavrete il vostro
capitano e Raflesia riavrà i suo trono.” Conclude il dottor T con aria decisa e
sicura.
“E secondo i miei calcoli, c’è il 70% di probabilità che per ringraziarci la Regina Raflesia
abbandonerà le sue idee di conquista della terra!” aggiunge Danielle
ticchettando sulla sua calcolatrice.
“Prof. Danielle...io non sarei cosi’ sicura. La regina Raflesia e’ nota per
la sua perfidia e non ci si puo’ assolutamente fidare...” mi permetto di dire
io.
Lei mi osserva con aria di compatimento, quasi fossi una scema.
“Mia cara, tu ovviamente ignori gli algoritmi comportamentali elaborati dal
celebre matematico Dedornus, di cui io, modestamente, sono stata allieva. Tali
algoritmi permettono di fare un profilo matematico dela personalita’ e la
matematica NON e’ un’opinione. E se la mia Holly dice che c’e’ il 70% di
possibilita’, allora e’ cosi.”
Rimango in silenzio.
Conosco la fama di Dedornus: un matematico impazzito che ha vinto tutti i
primi intergalattici.
La prof mi guarda sorniona.
Poi sospira.
“E’ ovvio che c’e’ anche il 30% di possibilita’ che questa Raflesia si
incavoli parecchio e ci mandi tutti a quel paese. Magari aprendo l’oblo’
dell’hangar.”
La cosa non mi piace affatto.
“Pero’ le percentuali che vada bene sono piu’ alte!” esclama la prof
Danielle.
Ah, ora mi sento piu’ sicura.
Beh…che la fortuna ci assista!
Se Masu conquistasse l’universo sarebbe la rovina degli stomaci di milioni
di esseri viventi!!
La sua cucina diventerebbe la nuova religione e i lumaconi in salmi’ con
contorno di polpette di criceto diverrebbero una specialita’.
Noooooooooooo.
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Capitolo 20 *** Cleo e l'antidoto ***
Cleo - l'antidoto
POV
CLEO
Sono
appena stata da sua Rigogliosa, o
meglio rincogliosa, Maestà che
desiderava ulteriori asciugamani ed una gamma infinita di oli essenziali per il
suo bagno quotidiano. Come se stando a mollo in quella poltiglia odorosa la sua
pelle potesse rigenerarsi!! Ma quando mai??
Per
fortuna mi ha congedata in fretta.
Non
ama sentir parlare in rime.
Meglio
per me. Non vedo l’ora che tutta questa storia abbia fine e poter tornare a
parlare in maniera decente.
Ma
perché penso normale e quando parlo mi escono poesie??
Se mi
vedessero le mie compagne in accademia. Che vergogna!
Io che
di poesia non ne capisco un accidente.
Io che
sono romantica come un pachiderma!
Mi
guardo intorno con circospezione.
Voglio
andare a controllare se quei due stanno bene o se sono ancora rinchiusi e
legati come salami nelle celle di massima sicurezza.
Ho
cercato di allentare i loro nodi quando li ho visti l’ ultima volta, speriamo
che siano stati stati in grado di liberarsi.
Io non
potevo aiutarli piu’ di tanto.
Rischiavo
di fare saltare la mia copertura e allora la “Rincogliosa” mi avrebbe veramente
gettato nella stiva a marcire.
Fortunatamente
i soldati di guardia ubbidiscono ancora ai
miei ordini senza sospettare nulla. Se sapessero che sto cospirando per
liberarci dalla “Rincogliosa” lo andrebbero a dire subito a Lilith.
Quella
str…str…stramba donna gode dei favori della vecchia megera e sono sicura che
vorrebbe soffiarmi il posto di Generale.
Ma il
suo piano non andrà in porto. Sono o non sono il supremo generale Cleo
dell’esercito dell’Onnipotente Mazone??
“Soldati abbassate il fucile e
lasciatemi entrare nella cella
Devo controllare cosa stan
facendo quei due, oh bella!”
Che
imbarazzo! Di nuovo in rima!
Giuro
che se osano ridere tiro loro un calcio negli stinchi.
E poi
li mando a pulire i cessi.
Con i
propri spazzolini da denti.
Apro
la porta con il codice segreto ed entro nella stanza.
Dei
due nemici nemmeno la traccia!
Ma
dove...?
“Ah,
sei tu...” mi sento dire.
Mi
giro e me li trovo dietro.
Si
erano nascosti dietro la porta, dopo essersi liberati.
Mi
sono fatta fregare come una principiante.
“Ci
sono novita’?” mi chiede Raflesia a bassa voce.
Mi
indica la telecamera
“Non
preoccuparti...quella non funziona. Non ha mai funzionato dal giorno in cui
ehm...ti ricordi?” mi dice poi con aria
complice.
Mi
sento avvampare, ma riacquisto il mio autocontrollo.
“Mia adorata sovrana porto
buona notizia
Ma non posso entrare nei
dettagli con dovizia.”
Gli
occhi di Raflesia si illuminano per un attimo.
La vedo
dare una gomitata ad Harlock in senso di intesa.
“ Posso solo anticiparvi che Il
dottor T e l’assistente Danielle
Troveranno l’antidoto e
renderanno i soldati miti pecorell.”
Harlock
strabuzza l’occhio agitando le mani “No!
Quella Danielle no! Mi palpeggerà tutto un’altra volta! L’ultima volta che
avevo mal di gola, mi ha fatto spogliare nudo per controllarmi i linfonodi
dell’inguine! Dell’inguine!” continua gesticolando indicando la zona in
questione e mimando il gesto del palpeggiamento
Ma
Raflesia lo azzittisce prontamente assestandogli uno scappellotto.
Ih ih!
Ben fatto.
In
fondo lui è sempre il nostro principale nemico anche se mi rode ammettere che
saranno i suoi uomini a tentare di salvarci da questa grana.
“Senza dare nell’occhio verso
l’hangar d’emergenza mi porterò
e per far salire quegli
zoticoni-buzzurri-puzzoni mi prodigherò!”
Raflesia
annuisce e le spunta un mezzo sorriso sulle labbra e fa un cenno ad Harlock che
a sua volta muove la testa a dire che è pienamente d’accordo.
“Soldati di guardia fatemi
uscire, orsù,
qui è più freddo che dentro a
un iglù”
Esco dalla
cella che in effetti è abbastanza gelida e me ne vado con fare disinvolto verso
il ponte di comando della Dokras.
Entro
e sbircio attentamente i soldati che stanno ai comandi. Hanno tutti l’aria
decisamente sconvolta. La regina ha ordinato che venisse cambiato il menù delle
cucine perché, a suo dire, siamo tutte troppo magre ed abbiamo il colorito
spento.
E così
ci tocca sorbirci un pappone fatto con carne e verdure la cui ricetta ha creato
lei personalmente, insieme al suo prode cavaliere Gordonius.
Ha
minacciato di misure estreme per chi osa ribellarsi e si rifiuta di mangiare la
pietanza regale.
Non
oso immaginare con quale carne sia fatto quel polpettone. Già la sola parola
carne mi dà la nausea. Noi siamo vegetariane per natura…
Mi
avvicino al pannello di comando che controlla gli hangar principali. Tutto
regolare. Devo trovare un modo per far allontanare la soldatessa che lo
presiede. Mi viene un’illuminazione.
“Soltato Junos il generale Cleo
vi domanda
se oggi avete assaggiato la
nuova pietanza”
La
poveretta impallidisce ed annuisce disgustata.
“Ora vi svelo della vivanda il segretissimo
contenuto:
carne di gillone con tutto il
suo cervello spremuto!”
Junos
deglutisce e si porta le mani alla bocca.
Bene.
Poi si
alza di scatto e corre verso l’uscita, alla ricerca di un bagno.
E’
fatta.
Con scatto felino ed abile
mossa premo il
bottone che apre l’hangar di emergenza, sul retro della nave, disattivo il
segnale di emergenza apertura ed isolo le telecamere a circuito chiuso di quel
lato della nave.
Giro
sui tacchi con leggiadrìa subito dopo, allontanandomi con cipiglio militare.
Appena
fuori dal ponte corro come una forsennata verso la poppa della Dokras. Devo
andare ad assicurarmi che non ci siano soldati in giro. Di solito lì non ve ne
sono perché l’hangar sul retro ci serve solo in caso di emergenza, per evacuare
in fretta e non per far entrare alcuna nave.
Tutto
deserto.
Chiudo
le paratìe dei corridoi e mi fermo nella stanza adiacente l’hangar dalle cui
vetrate posso vedere tutto.
La navetta
del dottor Zero giunge puntuale ed attracca con manovra perfetta.
Scendono
di gran lena lui, le due dottoresse strambe, la bionda, l’aliena ed il tappo
con gli occhiali.
Richiudo
l’hangar e li faccio entrare nella stanza in cui mi trovo.
Che
gran casino fanno questi pirati! Tutti a guardarsi intorno come se fossero ad
un parco divertimenti!
Ci
vuole disciplina, altro che chiacchiere.
Il
dottore con lo stetoscopio arancione armeggia con qualche strano aggeggio. La
vedo che si gira verso i suoi compagni e verso la sua collega.
“Tenetela
ferma” dice con tono autoritario
Tenete ferma chi?
In un
attimo mi sono addosso.
La
dottoressa con lo stetoscopio libera l’aggeggio rivelando un ago appuntito che
contempla con aria soddisfatta e sadica.
Ma che
fa?
No! Un
momento!
Ahi!!
Brutta
tr..tr…traditrice!!
Mi ha
infilzato una chiappa ad una velocità stratosferica!
E
senza nemmeno usare il disinfettante!
“Perdonatemi
generale Cleo ma non vedevo l’ora di sperimentare il farmaco che ho appena
approntato apposta per voi.” Mi dice con aria innocente.
Innocente
un corno.
Quella
str...str...strampalata di una tr...traditrice mi ha preso alla sprovvista.
“Come
avete osato?? Avete colpito me, il gran generale dell’esercito di Mazone!! Il braccio destro di Raflesia! La
condottiera che vinse su Sauron!”
Opperbacco!
Non ho
parlato in rime!
Ci
riprovo.
“Vedete
di non farlo mai più o la prossima volta vi troverete appesa alla prua della
nave come una polena!! E vi va anche di lusso, dato che potrei scuoiarvi viva e
mettervi sotto sale!”
Siiiii!!!!
Parlo
davvero in modo “normale”!
“Ma
dato che con il vostro gesto mi avete tolta dall’imbarazzo, per questa volta vi
perdono!” concludo strizzandole l’occhio con complicità.
“Raflesia
e Harlock sono ancora rinchiusi nella cella. Sono riusciti a liberarsi e non
sono piu’ legati come salami, ma non possono uscirne. Per fortuna, nessuno puo’
entrare a far loro del male: ho manomesso i codici. Sono al sicuro, almeno per
un po’....” dico io, felice di non dover piu’ declamare poesia.
Il
dottor Zero annuisce
“Coraggio
ragazzi, dobbiamo metterci tutti all’opera e liberare il capitano e la signora
Masu da questo casino. Dottor T, da dove cominciamo?”
Il
medico si sfrega le mani con aria sorniona.
Chissà
cosa le starà passando per la testa?
“suggerisco
di dividerci in due squadre con compiti diversi!”
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Capitolo 21 *** analisi...varie ***
analisi varie
POV dr T
Il
Generale Cleo comincia a comportarsi come tale.
Quasi
quasi la preferivo versione poetessa: almeno mi faceva sorridere.
Ora
da’ ordini a destra e manca e ci ha divisi in due gruppi: Zero, Danielle ed io
andremo con lei a cercare di capire cosa e’ successo alla signora Masu. Yuki,
Yattaran e Mimeh andranno a liberare Harlock e Raflesia prigionieri. Cleo ha
anche dato loro qualche suggerimento su come fare.
Meno
male.
Io non
sono fatta per l’azione, sono una tipa sedentaria, me ne sto in laboratorio tra
malati veri ed immaginari, a dispensare consigli e medicine.
Mentre
mi incammino dietro Cleo seguendola in uno dei corridoi collaterali, il mio
sguardo cade casualmente sulla mia collega D, che stringe la sua Holly al petto
e fa un muso lungo da sembrare un vuvuzela.
“Non
preoccuparti D, Cleo e’ armata, non corriamo troppi pericoli...” le dico
dandole una pacca sulla spalla e cercando di rincuorarla. In fondo, non e’ una
donna d’azione nemmeno lei.
“Lo
so...perche’ ci ha diviso in due squadre la stangona?” mi sibila D tra i denti,
per non farsi sentire
“Perche’
serve personale medico e scientifico qualificato per risolvere la faccenda...e
poi non siamo donne d’azione, lo sai: di
che utilita’ saremmo state a Mimeh e Co. ? Eh?”
Lei
stringe ancora di piu’ la sua calcolatrice e poi si mette a ticchettare
“La
mia Holly mi dice che c’e’ lo 0.6% di possibilita’ che Harlock sia ferito...”
mi dice con tono preoccupato, sempre sottovoce “...E se e’ ferito, avra’
bisogno di assistenza. Metti che non respira! Chi gliela fa la respirazione
bocca a bocca? Eh? Mimeh? Eh? Rispondi....” mi guarda con fare severo.
Quando
fa cosi’ mi viene il nervoso e comincio a giocherellare con il mio stetoscopio,
facendolo roteare.
“Yuki
ne sara’ capace....” dico poi, sospirando, cercando di chiudere la
conversazione li’.
“Certo,
come no, la biondina tutta curve...” percepisco irritazione nella sua voce
“Scommetto che quella ha la scatola cranica vuota! Non saprebbe mai fare la
respirazione bocca a bocca come si deve...Nonono, ci vuole un’esperta!”
“E
saresti tu...” ammetto io, ormai avvilita e conscia di dove vuole andare a
parare.
“Certo.
Lo so che a te fa schifo fare la respirazione bocca a bocca alle persone, per
cui io mi sacrifico. E lo sai che sono professionale...”
Non mi
accorgo che Cleo ci osserva divertita.
Le
spalle appoggiate alla parete e le braccia incrociate sul petto, ha sulla
faccia un’espressione da volpina che non avevo mai visto.
“D, credetemi,
Yuki se la cavera’ benissimo....” dice poi con ironia.
Eh no!
Che fa, butta la benzina sul fuoco?
D
smette di ticchettare su Holly.
Brutto
segno.
“Ditemi
allora, Generale. Cosa avrebbe questa Yuki che io non ho?”
Ommamma
beddamatrisantissima, spero che Cleo non apra bocca.
“E’
una donna d’azione...”
E va
beh, questo ci puo’ stare
“Ed ha
la meta’ dei vostri anni, D”
Crash.
Osservo
Holly cadere per terra e sospiro di sollievo quando vedo che nonostante cio’ e’
tutta intatta: l’ultima volta che si era scollato un tasto, D non ha mangiato
per sette giorni e non ci ha dormito.
“Volete
dire che sono vecchia?” protesta D.
“No.
Voglio dire che avete il doppio degli anni di Yuki. Tutto qui” replica Cleo,
sorniona.
L’aria
si fa pesante.
E
nessuno ha mangiato fagioli, di questo sono certa.
Ci
vuole uno stratagemma. Un diversivo. Qualcosa prima che queste due se le
suonino e che io debba raccogliere quello che rimane di D con il cucchiaio.
“Suvvia,
signore care, non divaghiamo. Ricordiamoci che il tempismo e’ essenziale e che
noi si risolva la faccenda al piu’ presto possibile. Siamo scienziati, non
facciamoci distrarre...”
Il
dottor Zero, con la sua usuale flemma e con l’aiuto di un goccetto o due in
corpo, si intromette tra le due e ci fa segno di proseguire.
Cleo
ci fa un cenno con la mano e ci intima di fare piano.
Ecco,
ci siamo.
Detesto
ammetterlo, ma mi sento un po’ nervosa, un po’ apprensiva ecco.
Ma si,
ammettiamolo!
Me la
sto facendo sotto dalla paura!
E’ che
non sono fatta per roba del genere.
“Ehi,
T, non so tu, ma io io una fifa boia!” mi dice Danielle all’orecchio.
“Anche
io, ma ormai siamo in ballo e dobbiamo ballare...” ammetto a malincuore.
Lei mi
osserva severa
“Tu
NON sai ballare, T.”
Ha
ragione. Ma non staro’ qui a disquisire sul fatto che il mio linguaggio era
figurato. Come chiunque abbia a che fare con i numeri, Danielle a volte non ha
l’elasticita’ mentale di comprendere le metafore.
Cleo
ci fa un cenno di avvicinarsi e di guardare da una piccola fessura che da sulla
stanza di Masu.
“Questa
fessura e’ stata una mia idea...” mi dice “Come responsabile della sicurezza di
Raflesia debbo sapere con chi si intrattiene e se corre pericolo alcuno...”
continua poi con noncuranza.
“Immagino
che debba essere un lavoro difficile fare la guardona...” sento dire a
Danielle, mentre impreco mentalmente. Cleo scrolla le spalle dicendo che fa
parte del suo compito e che lei prende i suoi doveri molto sul serio.
Dalla
fessura non vedo tanto: una parte del letto della Regina ed uno specchio
gigantesco nel quale vedo riflessa l’immagine nuda di una vecchietta
dall’aria un po’ stramba ma dopotutto,
innocua.
Con
sommo stupore, Cleo ci passa un auricolare cosi’ le cimici della stanza ci
permettono di sentire quello che Masu sta dicendo. Danielle ed io ci sentiamo,
invero, un po’ in imbarazzo e facciamo di tutto anche per evitare che il dottor
Zero, spinto da un irrefrenabile interesse scientifico e professionale, si
accosti alla fessura per osservare.
“Ammazza,
vedi che bei seni che c’ho...nemmeno quando avevo vent’anni...che poi e’ stato
solo qualche anno fa....” sentiamo dire.
Danielle
inarca un sopracciglio “Osa chiamare seni quelle appendici piriformi?”
Una
voce maschile, fuori campo, che presumo sia quella del suo prode Gordonius, le
da ragione, decantando la bellezza della sua pelle diafana e della sua
morbidezza.
“Ma se
quella ha le mani callose e rugose di chi lavora!!!” mi commenta di nuovo
Danielle, mentre comincia a fare i calcoli sulla sua Holly.
Annuisco.
Quella
donna sembra essere un tipico caso di dismorfia corporea, in cui si sente molto
ma molto ma molto piu’ bella di come e’.
Un caso unico, direi, perche’ in genere la dismorfia e’ peggiorativa.
“E’
cosi’ da quando ha inalato i fumi del filtro...” ci dice Cleo
“Allora...”
tici tic tic “Se e’ ancora cosi’ , vuol dire che la sostanza e’ ancora nel suo
corpo. Considerando la
Clearance renale ed epatica standard per uan persona di
questa eta’, potremmo avere un residuo della sostanza in questione con un
campione biologico...” dice Danielle, sovrappensiero.
Ha
ragione. “Ma chi va a prelevare il sangue alla vecchietta?”chiedo io.
Danielle
si illumina.
Mi
preoccupo molto quando si illumina cosi’.
In
genere sono guai.
“E chi
ha parlato di sangue? No, non, no...il campione lo otterremo per vie
naturali....”
“Noi
abbiamo scoperto dell’effetto del filtro fatto da Masu per Harlock analizandone
ehm...la cacca...ehm...” dice Cleo, un po’ in imbarazzo.
Vedo
gli occhi verdi di Danielle brillare.
Obeddamatrisantissima!
“Ottima
idea, T! La vecchietta ci dovra’ pure andare in bagno, no?”
Annuisco.
“Perfetto:
non ci resta che prelevare un campione!”
“Si
puo’ fare...posso far guastare lo scarico per il tempo necessario alla signora
Masu di uscire e lamentarsi e per uno di noi prelevare un campione....”
L’idea
e’ buona. Potrebbe anche funzionare.
“Va
bene...ma chi va a prendere il campione?” chiedo io.
I
volti degli astanti si girano verso di me.
“Io vi
ho portati qui...” mi fa Cleo
“Io
sono un uomo e non entrerei mai nel bagno di una signora...” mi dice quel
bell’amico del dottor Zero
“Io ho
avuto l’idea di analizzare il campione biologico....” mi dice Danielle,
sorridendo.
Merda!
Ecco,
ora ci vuole.
Mi sa
che tocca a me.
|
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Capitolo 22 *** rinnoviamo il LUK ***
rinnoviamo il luk!
POV
MIMEH
Presto,
dobbiamo fare presto!
Sento
che Harlock è in pericolo….
Chiuso
in gattabuia, solo con quella megera vestita di nero!!
Lampeggio
ininterrottamente mentre mi dirigo con Yuki e Yattaran verso la cella che Cleo ci ha indicato,
passando attraverso corridoi secondari che le mazoniane usano raramente.
Il più
agitato tra noi è senz’altro Yattaran.
Forse
il termine più appropriato sarebbe “eccitato”…..
Per
entrare nella cella abbiamo messo a punto un piano elaborato in cui lui è la
chiave di tutto.
Compito
suo sarà quello di distrarre le soldatesse di guardia e tenerle impegnate
mentre Yuki ed io entreremo a liberare i prigionieri.
Le
distrarrà adescandole.
Proprio
così.
Sfrutterà
la sua bellezza innata per far loro perdere la testa.
Beh,
non proprio innata….abbiamo dovuto lavorarci un pochino su, ma con il
contributo di tutti abbiamo ottenuto risultati apprezzabili.
Innanzitutto
via quegli occhiali – fondo di bottiglia.
Poi
gli abbiamo rinnovato il look grazie a Yuki che, anche se a malincuore, ha
accettato di sacrificare un pensierino che aveva comprato per Harlock sulla
Serenity: una bella maglietta nera aderente con borchie ai polsi e al colletto.
Uhm….forse
indossata da Harlock avrebbe fatto un altro effetto…ma va bene così.
Il
dottore gli ha prestato il suo ciondolo a forma di spada con tanto di catenella
in caucciù, per dargli un’aria più da
duro ed infine gli abbiamo fatto indossare delle scarpe con zeppa di 15 cm ,acquisto di Yuki per
sé, in modo da elevare di un po’ la sua
statura e i jeans che, sempre Yuki , aveva comprato per il suo tempo libero.
Via la
bandana, una bella scompigliata ai capelli- o forse dovrei dire ai quattro peli
che ha sulla testa - ed il gioco è
fatto!!
Di
sicuro non sarà un Adone ma il travestimento dovrebbe funzionare dato che
quelle sono a secco da mesi. Almeno così ci ha detto Cleo.
Cosa
vorrà mai dire ‘essere a secco’ proprio non lo so.
Boh,
l’importante e che gli altri abbiano capito, io mi sono fidata ciecamente senza
metterci bocca.
Il che
per me è più che naturale.
Siamo
quasi in prossimità della meta.
Ci
acquattiamo dietro l’angolo per osservare e contiamo solo due soldati.
Evidentemente la Rigogliosa
non teme che Raflesia ed Harlock possano fuggire….uhm….
Ci
scambiamo una rapida occhiata e, pronti ed attenti come i tre moschettieri,
entriamo in azione mandando avanti Yattaran all’adescaggio .
Oh
santo cielo! No, non da quella parte!
Povero
caro, senza i suoi occhiali non vede ad un palmo dal suo naso!
Attento,
attento!!
Un
tonfo sordo ed il poveretto ruzzola a terra in maniera goffa e pesante dopo
aver sbattuto il naso contro la parete del corridoio.
I
soldati scattano e si mettono in posizione di attacco sfoderando le loro armi e
puntandole contro al malcapitato.
“uhnf..mmmfh…
scusate…qualcuno può darmi una mano??” farfuglia il tappo tentando
maldestramente di rialzarsi.
“Chi
sei! Fermo o spariamo! Rivela il tuo nome ed il tuo grado!”
La due
soldatesse si avvicinano in maniera guardinga tenendo i fucili puntati in
direzione della testa di Yattaran.
Ma da
vero pirata qual è, il primo ufficiale ha già la risposta pronta.
“Io
sono Adonius! Mi manda sua rigogliosa Maestà!” blatera mentre tenta di
rimettersi in piedi sulle zeppe da 15 centimetri.
“Non
vi conosciamo. Che cosa volete?” intima nuovamente la mazoniana, sollevando la
visiera del casco che indossa. “Non fate scherzi o non esiteremo a far fuoco!”
“Sono
il suo nuovo stilista. Mi ha detto di venire qui a prendervi le misure,
bambine!”
Stilista??
Yattaran
che di moda e di look ne sa meno di tutti??
Alla
parola “stilista” gli occhi delle due piante aliene si illuminano di stelle.
Beh,
in fondo noi donne abbiamo tutte un debole per i vestiti all’ultimo grido.
“Ha
ordinato un rinnovamento delle uniformi e per fare questo ha chiamato me. Non avete
mai sentito parlare del mio ultrafamoso atelier di moda su Plutone? La sua
rigogliosa Maesta’ ha ordinato che il suo esercito abbia delle uniformi come si
deve...un bel colore rosa shocking!” recita il tappo rimettendosi in piedi e
dandosi un contegno.
Si
gonfia come un galletto e comincia a girare intorno alle due stangone prendendo
loro le misure, farfugliando qualcosa su girovita e giro fianchi, lunghezza
della manica e lunghezza al cavallo.
Però,
non sapevo si intendesse di sartoria!!
Quell’uomo
ha mille risorse.
Oppure
se ne sta approfittando finche’ puo’...non saprei.
Le due
mazoniane sembrano molto interessate ai discorsi del nostro Yattaran il quale,
con la scusa di aver bisogno di luminosità per prendere bene le misure, si
allontana e fa allontanare le soldatesse, dirigendosi in fondo al corridoio
dove dice esserci più luce cosi’ puo’ vedere meglio.
Che
genio!
Yuki
ed io scattiamo come pantere e ci avviciniamo alla porta della cella, aprendola
con il codice fornitoci da Cleo.
La
porta si spalanca, finalmente Harlock sarà libero di usci..
Ma..??
Ma
dove sono quei due??
Yuki
mi guarda in faccia con espressione stupita ed io faccio la stessa cosa
guardandola negli occhi.
Sentiamo
una serie di brontolii e di mugugni provenire da dietro la porta che abbiamo
spalancato entrando.
“Ahia!”
si lamenta Harlock
“Ma...che
ci fai dietro alla porta?” chiedo ad Harlock che sembra leggermente imbarazzato
mentre Raflesia ha uno strano colorito roseo alle guance.
“Mi
ero nascosto per prendere il nemico di sorpresa!” mi risponde lui.
Uhm...
Da
come sta tenendo Raflesia, direi che l’ha propria presa...forse non di sorpresa
ma sicuramente l’ha presa...
Sento
la mia pelle diventare incandescente
“Ho
capito...”
“Non
c’e’ molto spazio per nascondersi dietro ad una porta...” mi risponde Harlock
sorridendo.
Praticamente
ha rubato la marmellata, e’ stato trovato con le dita ancora nel vasetto e nega
l’evidenza...
Osservo
il volto trafelato di Raflesia: assieme alla sorpresa c’e’ un misto di
soddisfazione sadica nella sua espressione.
Probabilmente
qui dentro fa troppo caldo…
Però a
giudicare da quello che prova il mio corpo direi che non possono esserci più di
nove o dieci gradi…
Mi
giro verso Yuki che vedo paonazza in volto.
Pure
lei?? Ma che succede?
Sente
caldo anche lei?
Stringe
i pugni lungo i fianchi e serra la mascella digrignando i denti.
“Capitano,
tutto bene?” ringhia tra i denti guardando Harlock.
“Certo,
è tutto a posto!” risponde lui con fare indifferente “Beh..che aspettiamo?
Comincia a fare caldo qui dentro...” aggiunge lui poi.
Loro
sembrano, invero, un po’ un po’ spettinati, soprattutto lei.
Beh….dopo
aver passato giorni in cella non si può pretendere di essere freschi di
parrucchiere!
Il mio
sesto senso però mi dice che c’è dell’altro.
Improvvisamente
lampeggio come una supernova.
Ehi!
Vuoi vedere che quei due per passare il tempo….
“Presto,
dobbiamo uscire di qui e andare nella sala riunioni dove ci sta aspettando
Cleo!” strilla Yuki con voce quasi strozzata dalla gelosia.
Mi sa
che ha avuto anche lei la mia stessa sensazione.
Usciamo
di soppiatto dalla stanza e facciamo giusto in tempo a vedere Yattaran che sta
tentando di trascinare le due soldatesse di guardia dopo averle tramortite.
Forse
con le parole.
L’importante
è che ce ne siamo liberati.
Yuki e
Harlock corrono a dargli una mano mentre Raflesia resta a guardare con
espressione imperscrutabile.
Dopo
averle rinchiuse ci dirigiamo di gran lena verso il luogo dell’appuntamento e
strada facendo raccontiamo loro che il dottor T e Danielle stanno prelevando
dei campioni da analizzare per trovare un antidoto alla pazzia di Masu.
Harlock
tira un sospiro di sollievo, forse perché sa che qualcuno finalmente sarà in
grado di aiutare la nostra povera cuoca.
In
tutto questo, Raflesia rimane in assoluto silenzio.
Figurarsi!
Noi rischiamo la pelle per salvarle le chiappe, e lei nemmeno ci ringrazia.
Con
Harlock si lanciano delle occhiate strane.
Mi sa
che abbiamo interrotto qualcosa...
Magari
quei due stavano cercando di arrivare ad un accordo...cercando di ridurre le
distanze.
HIHIHI
Non
vorrei aver compromesso un trattato di pace....
Harlock
lancia un’occhiata fugace a Yuki che non lo degna di uno sguardo.
Mi
sembra di sentirgli borbottare qualcosa del tipo “Beh, per ora l’ho
scampata…cercherò di tenermi a debita distanza…”
Chissà
a chi si riferisce? Mah, a volte il capitano è un tantino ermetico anche per
me.
“Yattaran,
conciato così potresti lanciare una nuova moda!” scherza Harlock guardando il
suo ufficiale.
L’ometto
sbuffa e se la ride. Beh, nuova moda o no, il suo contributo è stato decisivo.
Harlock
si rabbuia subito dopo.
Lo
sento, è preoccupato per la povera Masu.
Chissà
che starà combinando in questo momento......
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Capitolo 23 *** il prezioso reperto organico ***
il presioso reperto organico
POV Dr Zero.
Un sorriso beffardo si dipinge sul suo volto pallido incorniciato dalla sua
frangetta un po’ sbarazzina: per un attimo vedo scomparire il cipiglio militare
che ha di solito.
“Ho sconnesso l’acqua al bagno di Masu...non ci resta che aspettare...”
La mia collega, il dottor T, non sembra molto entusiasta e se ne sta
imbronciata contro il muro.
“Chissa’ quanto ci vorra’...” commenta Danielle con un po’ di impazienza
“Ehi, T, non pensi che sia il caso di farle avere un lassativo, cosi’ si
sbriga?”
Lo sguardo minaccioso della donna ci fa capire senza mezzi termini di
tenere la boccaccia chiusa.
Uhm.
C’e’ qualcosa che non torna....
Ammesso che Masu produca il campione...come fara’ T a prelevarlo? Mica puo’
andare a bussare alla porta del bagno dicendo che e’ del dipartimento
disinfestazione e derattizzazione, eh?
Accidenti, come vorrei avere con me un po’ del mio brandy...in alternativa,
sarei contento di bere anche un po’ di spirito pur di tirarmi su...eh...
Sospiro.
“Cosa c’e’ dottore?” mi chiede Cleo mentre osserva qualcosa sul suo piccolo
palmare.
“Come preleveremo il campione? Come fara’ T a introdursi nel bagno di
Masu?” chiedo io, un po’ perplesso.
Mi gratto la testa: quando mi prude significano solo due cose: o che ho i
pidocchi o che c’e’ qualcosa che non torna.
E so di non avere i pidocchi perche’ ho controllato prima.
Quindi qualcosa non torna.
Cleo sorride in maniera impercettibile: sono sicuro che se la gode.
“Introdurremo noi il dottor T nel bagno: la sospenderemo dal soffitto dopo
aver spostato il rivestimento: sara’ uno scherzetto...ma dovrete andare voi:
siete piu’...ehm...bassi e non c’e’ molto spazio lassù...” sorride di nuovo.
Eh?
Io dovrei tenere T attaccata alla
corda mentre scende per prelevare il campione?
Ma...ma io sono un uomo anziano, soffro di sciatica, di gotta, di
ipertensione e se faccio fatica mi viene l’asma...
Per non contare che T non e’ proprio un fuscello.
Quasi a percepire le mie preoccupazioni, Cleo mi mette una mano sulla
spalla “Non preoccupatevi, non sarete solo: sono sicura che il dottor Danielle
vi dara’ man forte, non e’ vero?”
Mi giro verso le due donne: hanno entrambe l’aria preoccupata.
Danielle fulmina con lo sguardo Cleo. So che le mie due amiche non sono
donne d’azione, che preferirebbero starsene in laboratorio a fare esperimenti e
a controllare formule, ma questo è un caso d’emergenza.
“No, non posso...e’ da mesi che soffro con la spalla...non posso nemmeno
tenere Holly, figuriamoci T che pesa molto ma molto ma molto di piu’...”
Beh, forse adesso sta esagerando: parliamo di T dopotutto, mica di un
elefante.
Danielle fa la faccia molto preoccupata “Non vorrei danneggiare
ulteriormente la mia spalla...sai tutta la fisioterapia che ho dovuto fare?
Stare carponi sul lettino mentre il terapista mi maciullava? Eh?” si lamenta
con fare accorato “E poi non vorrei perdere la presa e far precipitare T nella
tazza del gabinetto....”
T sospira rassegnata mentre la vedo armeggiare con qualcosa al di sotto del
suo camice bianco.
Improvvisamente Cleo ci ordina di appiattirci contro il muro e stare zitti.
Sembra che la
Rigogliosa Regina Masu si stia lamentando del fatto che le
sue preziose scorie stiano ancora appiccicate al suo prezioso gabinetto.
“Beh, non c’e’ tempo per rifinire il piano, bisogna agire” comanda Cleo,
che ci fa cenno di seguirla.
Ci troviamo in un corridoio di servizio, piccolo. Con fare abile il
Generale stacca la grata del condotto di
aerazione che si trova a due metri da terra e poi, ad uno ad uno, ci aiuta a
salire.
“Non abbiamo una corda!” protesto io
“Non c’e’ tempo...dovrete tenerla per le caviglie!”ribatte Cleo in tono
perentorio che non ammette repliche.
Santo bisturi immacolato!
Ma non potevo fare un altro mestiere?
Ma perché proprio a me?
Accidenti a me ed il giorno in cui ho incontrato Harlock.
Dopo esserci introdotti nel condotto di areazione ed avere silenziosamente
strisciato al suo interno per qualche metro giungiamo alla meta, il soffitto
del regale bagno.
“Eccoci sul posto” dice T con voce rassegnata “Cerchiamo di fare presto”
continua mentre prende un piccolo contenitore dove raccogliere il campione con
l’apposita paletta.
“Fai in fretta” dice Danielle
“Fidati, non ho intenzione di contemplare quel water per piu’ di quanto
necessario...tu cerca di non perdere la presa...vado a prelevare un campione,
non a spalmarmelo sulla faccia!”
Nuovamente fruga sotto il camice che ora non è più bianco ma vira al grigio
polvere. Che abbia qualcosa li sotto che le dà fastidio?? Mah.
Procediamo con la missione ed apriamo il pannello.
Una rapida occhiata all’interno del bagno è sufficiente a constatare che di Masu, per fortuna, non c’e’ traccia.
Nonostante i miei acciacchi, tengo T per le caviglie e la faccio scendere a
testa in giu’ per raccogliere il campione.
Vedo il suo colorito cambiare, e non solo perche’ le va il sangue all
testa.
Penso che sia in apnea.
Danielle accanto a me fa una smorfia di dolore e dice qualcosa in un
linguaggio che non capisco, mentre T, con fare abile, preleva il campione e lo
mette nel contenitore, facendoci cenno di farla risalire.
“Ammazza quanto pesi, T!” si lamenta Danielle
“Sei tu che sei fuori forma...” risponde lei una volta nel condotto, mentre
io rimetto il pannello “E comunque potevi andarci tu a prendere il campione, io
ti avrei tenuta volentieri...certo, poi magari mi venivano i crampi alle dita e
tu saresti finita...” ridacchia lei, in fondo felice di avercela fatta.
Non ho ancora finito di rimettere il panello che Masu rientra in bagno.
Ci appiattiamo contro il pavimento del condotto trattenendo il respiro per
non farci scoprire. Faremmo sicuramente una brutta fine.
Vediamo Masu osservare la tazza del gabinetto
“Guardie! Hanno rubato la mia cacca!”
Oh no, questa non ci voleva.
Merda.
Ma prima ancora che la cuoca termini di parlare e chiami aiuto, vedo T
estrarre qualcosa da sotto il camice e spostare leggermente il pannello del
soffitto per lanciare un oggetto non ben identificato al di sotto.
“Uno…due…tre….fatto!” sussurra il medico con aria sorniona.
Ci guardiamo l’un l’altro non riuscendo a comprendere quello che sta
accadendo.
“Che stai facendo? Cos’hai lanciato in bagno, un deodorante ad azione
rapida?” chiede l’assistente Danielle guardando con aria sbigottita la collega.
“Niente di tutto questo.”
Sbottona il suo indumento da lavoro e ci indica con orgoglio la sua cintura.
“Che significa? Che c’entra quella fibbia?”
Danielle punta la sua torcia sulla cintura del medico.
Opperbacco!!
Guarda che fantastica fibbia con l’effige dei pirati! Un teschio bianco con
tibie incrociate su fondo nero!
“Prima di partire per la
Serenity ho fatto un piccolo acquisto…ehm…modestamente l’ho
fatto modificare in modo che dietro alla fibbia si potesse nascondere del gas
narcotizzante….in caso di pericolo! Bella trovata, vero?” ci confida il dottor
T gongolante.
“Invidia!!!” esclama Danielle osservando l’oggetto come
se fosse un tesoro preziosissimo. “La voglio pure io!!”
“Ottima trovata. Ma ora andiamo, dobbiamo agire prima che
si accorgano dell’assenza della Rigogliosa.” le sollecito io “Già, ma della
bella addormentata che ne facciamo? La lasciamo lì sul pavimento?”
T e D si scambiano uno sguardo d’intesa.
Scendono all’interno del bagno, sollevano sua maestà
protendendola verso di me.
Che dovrei fare?
Trascinarla lungo il condotto di aerazione?? Queste due
sono pazze da legare.
Un forte rumore di passi lungo il corridoio mi convince a
fare presto o saremo scoperti proprio ad un passo dalla meta.
Con sforzo immane le due donne sollevano Masu, si
arrampicano aiutandosi a vicenda e rientrano nel condotto di aerazione
attraverso la botola sul soffitto.
Queste due sarebbero degne di far parte dell’equipaggio
dell’Arcadia!!
Sono abbastanza folli e abili da improvvisare.
“Torniamo dal generale Cleo” sussurra Danielle
indicandomi il percorso.
Annuisco ed eseguo
senza fiatare, trascinando sua maestà per la chioma regale mentre le altre due
la spingono facendo presa sulle sue nobili chiappe.
Eccoci, siamo arrivati.
Credo di aver perso qualche chilo in questa missione.
E pure qualche anno di vita.
Usciamo dal condotto aiutati da Cleo la quale si
sorprende di vedere che Masu è con noi.
“Imprevisti del mestiere. Sta
dormendo beatamente e lo farà ancora per un paio d’ore” ci informa il dottor T.
“Presto allora, andiamo al laboratorio!” conclude il
generale facendoci strada.
Non mi sfugge però la strana espressione guardinga che ha
stampata sul volto. Mentre camminiamo, infatti, osserva a destra e a sinistra,
scruta velocemente all’interno di alcune stanze attigue al corridoio e tiene la
mano sull’impugnatura della sua pistola laser.
Che senta puzza di guai?
Io invece sento tutt’altra puzza….forse T non ha chiuso
bene il contenitore….
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Capitolo 24 *** qualcuno trama nell'ombra ***
chi trama nell'ombra?
POV ….?.....
Muahuahuahuah!!!!
Il mio piano
è andato in porto!!!
Con la nera
signora in gattabuia, il temibile pirata imprigionato e la vecchiapseudo-cuoca
in stato confusionale posso finalmente portare a termine i miei progetti!!!
A mali
estremi, estremi rimedi!
In fondo è
stato un gioco da ragazzi conquistare la fiducia di Raflesia, catturare Harlock e corrompere quel
poveraccio di Gordonius.
Poveraccio mica
tanto, data la cifra che ho dovuto elargirgli quale “compenso” per la sua
prestazione.
Ma la parte
più divertente è stata quella di mischiare il pipillus terribilis tra le spezie
colorate delle cucine. Immaginavo che un’artista della padella come Masu non
avrebbe potuto resistere alla tentazione di sperimentare quell’erba rosea e
profumata!!
Poche abili
ed astute mosse e scacco matto!
Anche meglio
del piano originale: anziche’ confondere la mente della regina, il filtro ha
avuto un effetto insperato: Masu è andata in tilt ed ha spodestato Raflesia con
facilità estrema.
Tutto
calcolato alla perfezione, o quasi, naturalmente.
Ho studiato
il comportamento di quella vecchina decrepita ed ho avuto ragione a vedere in
lei la carta vincente.
Ha
avvelenato con estrema semplicità tutti i soldati, ha ipnotizzato Gordonius. Non
so bene con che metodi, ma preferisco non indagare.
Nemmeno il
suo amato Capitano è riuscito a risvegliarla da quella catalessi di onnipotenza
in cui il pipillus l’ha catapultata.
L’unica che
mi preoccupa è Cleo.
Ho notato
che su di lei il terribilis non ha avuto effetto totalmente: l’ha trasformata
in una specie di fenomeno da baraccone che si esprime a rime.
Toh, fa
quasi anche rima....
Del resto
quella donna ha un fisico eccezionale ed una tempra fortissima o non sarebbe
diventata il braccio destro di sua maestà Raflesia.
E non sarebbe
sopravvissuta alle foreste del pianeta Sauron durante la guerra di conquista.
E non
avrebbe massacrato dieci persone il doppio della sua stazza a mani nude...
E non
avrebbe raggiunto la posizione militare che ha ora...
Oh, ma che
faccio? Ne canto le lodi?
Inoltre
credo che sospetti qualcosa….
Ma ora non
c’è tempo da perdere, devo passare alla seconda fase del mio ambizioso
progetto: portare la gente che mi segue in salvo sul pianeta Proteus ed abbandonare definitivamente la
flotta comandata da Raflesia in questa assurda guerra.
All’inizio
ci credevo anche io, ma ora...
Sono una civile, la vita militare nello spazio
profondo non fa per me.
Quante vite
sprecate!
Harlock ci
ha fatte a brandelli in più di un’occasione e non è giusto che la popolazione
civile ci vada di mezzo.
La mia gente
merita di vivere in pace e serenità, al riparo dall’assurda sete di conquista
della Regina e dei suoi generali.
E poi, fino
a che Raflesia e’ al potere, io non potro’ ottenere il piu’ prestigioso
incarico che io abbia mai ambito: sedermi sul suo trono...eh eh eh ...
Cosi’ me ne
vado e mi creo una stirpe mia.
Ecco.
E poi basta:
abbiamo sopportato fin troppo.
Laura,
Namino, solo per citare alcune delle nostre punte di diamante, sono state
scoperte ed eliminate da Harlock. Anche se lui le avesse graziate, ci avrebbe
pensato Cleo ad eliminarle al fallimento delle loro missioni.
Non sopporto
più questa situazione. E’ giunto il momento di agire.
Bussano alla
porta e poco dopo è Joria ad annunciarmi che le operazioni di imbarco sono
state completate.
All’hangar
secondario dieci navi da trasporto sono pronte a partire con a bordo
cinquecento passeggeri ciascuna.
La
situazione precaria in cui ci troviamo mi ha imposto con dispiacere di fare una
scelta: scenderanno
su Proteus solo i giovani.
Anziani ed
ammalati rimarranno sulla Dokras.
Non posso
permettermi delle palle al piede.
Purtroppo
non potevo agire diversamente ma sono pronta a sopportare questo peso e a
prendermi la responsabilità di questa decisione se voglio aspirare alla nascita
di una nuova colonia, forte e sana.
Congedo
Joria e le dico di imbarcarsi sulla Pallade, la nave ammiraglia al cui comando
ci sarò io.
Controllo sul mio computer la fornitura di generi
alimentari e di medicinali. Abbiamo solo un medico tra i civili ma dovremo
arrangiarci in qualche modo. Presto avremo una nuova generazione e potremo
formare tra di essa medici, scienziati e quant’altro sarà necessario.
Il primo
passo, quello più importante, sarà adattarci al clima rigido che dura per
interi mesi per lasciare successivamente il posto ad uno torrido che dura
altrettanto tempo. Cononizzare dall’inizio non e’ mai facile. Abbiamo scorte,
ma non sono sicura che basteranno.
Ma non
importa, i mazoniani sono forti e ce la faranno.
Dovranno
farcela!
Perche’ qui
si tratta di scegliere tra due cose: o morire sul nostro nuovo pianeta o morire
nello spazio, alla conquista di un pianeta che non avremo mai.
Non finche’
ci sara’ Harlock.
Do un ultimo
sguardo alla mia stanza, spengo le luci incamminandomi lentamente verso
l’hangar secondario della Dokras.
Lungo il
percorso non riesco a non fermarmi un istante davanti alla sala privata di
Raflesia, quella che pochi giorni fa ci vedeva nuotare insieme nella grande
piscina termale.
La mia
Regina e’ preda dei suoi generali, in balia del consiglio delle Anziane, forse
anche la sua e’ una scelta forzata, ma non condivido le sue idee di conquista
della Terra.
Non più.
Sospiro e
ricaccio indietro le lacrime. Mai avrei pensato di compiere un gesto così
importante.
Io, Tessius,
il braccio sinistro di Raflesia, sto per tradirla.
Uhm…forse
l’ho già tradita…ma solo un pochino!!
Una
frazioncina di tradimento...non e’ che l’ho spodestata per predermi il suo
trono...mi sto portando dietro una parte
della popolazione per diventarne regina io...eh? La Dokras e’ troppo piccola
per due regine...anzi, tre....
All’Hangar
sembra tutto a posto. Le navi sono in posizione e al mio segnale partiranno
verso la libertà, verso la salvezza.
Salgo a
bordo della Pallade.
Ordino il
decollo.
Nessun
ripensamento.
Da questo
momento, la mia gente comincerà una nuova vita.
Nessuno fino
ad ora sembra essersi accorto della nostra fuga e la mini carovana imposta la
rotta verso Proteus.
Forse sono
cosi’ presi dalle stramberie della Rigogliosa Masu da non fare caso a dieci
navi civili di piccola stazza che si spostano.
Non
torneremo indietro.
Non da vivi,
almeno.
“Tessius, il
nostro piano ha avuto buon esito. Ora siamo salvi.” Mi sussurra il capitano
della nave, avvicinandosi a me.
Annuisco.
Non so cosa
ne sarà di Raflesia, non so se Masu saprà tenerla a bada o se al contrario la
regina spodestata tirerà fuori l’orgoglio e gli attributi per riprendersi il
trono.
L’importante
è riuscire ad allontanarci da qui il più in fretta possibile.
Lontani
dalla flotta, da Raflesia, da Harlock.
Verso il mio
nuovo destino.
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Capitolo 25 *** fuga scoperta ***
fuga scoperta
POV Raflesia
Mantengo il mio solito atteggiamento altero e distaccato mentre sopprimo
una risata malevola incontrando prima lo sguardo di Harlock, che vorrebe
incenerirmi con il suo occhio nocciola e poi quello di Yuki, che vorrebbe fare
lo stesso, ma solo dopo avermi inferto innominabili sofferenze.
Hihihih.
La gelosia fa brutti scherzi e fa vedere cose che non ci sono. E lei è
indubbiamente gelosa del suo capitano.
Mi domando come mai??
E’ vero...ci avevano sorpresi dietro alla porta, con me contro il muro ed
Harlock che mi metteva le mani addosso...per strozzarmi.
Per questo avevamo i capelli scombinati ed eravamo sudati e trafelati: ce
le stavamo dando di santa ragione...anche se a ripensarci non ricordo nemmeno
il motivo per cui avevamo cominciato a litigare. Non che io abbia bisogno di un
motivo per litigare e fare a botte e a quanto pare, neanche Harlock.
Lui sa benissimo che siamo stati fraintesi e sa benissimo che basterebbe
una sola parola da parte mia per dissipare i dubbi, ma preferisco starmene
zitta e fare la figura di chi e’ stata presa in castagna: e’ troppo divertente
vedere la faccia di Yuki e l’espressione di cane bastonato di Harlock, che
penso abbia perso un po’ della sua aura di eroe senza macchia e senza paura
dopo essere stato sorpreso con me.
Ci stiamo dirigendo a passo veloce
versol’hangar secondario dove ci aspetta una navicella che dovrebbe
portarci via dalla Dokras verso la
Serenity, dove dovremmo metter in atto la seconda parte del
piano, quella che concerne la cattura della Rigogl… di quella vecchia megera
che mi ha spodestata.
Durante il tragitto Il mio sguardo incontra quello di Yuki.
“Se potessi, mi uccideresti, vero?” le chiedo.
Trattengo una risata ironica mentre cerco di fare la mia migliore faccia da
psicopatica.
“No. Non ti ucciderei...prima ti
taglierei tutti i capelli, ti scuoierei viva e ti metterei sotto sale e DOPO ti
ucciderei...” mi ringhia contro la ragazzina.
Che incantevole delizia!
Sorrido, mio malgrado, notando come la sua irritazione cresca ad ogni mia
innocente frecciata.
“Che ci vede in una come te?” mi borbotta a denti stretti.
Uhm, vediamo...sono piu’ alta, piu’ formosa, piu’ matura, piu’ smaliziata
di te...potrei dirle tutto questo ma taccio.
Che me ne frega? Dopotutto, e lo ribadisco per l’ennesima volta, lui non e’
affatto il mio tipo.
“Presto, facciamo presto...por** put***a!” sento dire da dietro di me,
confuso dal rumore di passi concitati in
crescente avvicinamento.
La voce di Cleo, che adesso parla di nuovo nel suo abituale linguaggio
forbito, senza rime è come musica per le mie orecchie. E’ un melodioso linguaggio che non ha peli
sulla lingua...
Cleo infatti sale a bordo della navetta e mi raggiunge.
CI abbracciamo fugacemente scambiandoci un cenno di intesa.
Sono contenta che stia bene.
Le debbo la mia incolumita’, in fondo.
Sento un po’ di concitazione fuori
dalla navetta: due donne in camice bianco assieme ad un vecchietto basso e
pelato stanno trasportando il corpo di una persona esanime all’interno
dell’abitacolo: solo dopo qualche istante di stupore mi accorgo che si tratta
dell’usurpatrice, di colei che mi ha derubato della mia corona e del mio trono.
Maledetta cuoca dei miei stivali!!
Controllo la mia rabbia mentre Cleo mi fa sedere sulla poltrona e mi intima
di aggangiarmi le cinture.
Osservo le due donne in camice bianco: a prima vista, sembra personale
medico anche se non capisco il ruolo di quell’aggeggio che la bionda tiene
sotto il braccio e sul quale sembra ticchettare con fare ossessivo.
“Il dottor T e Danielle sono qui per trovare un antidoto al fumo venefico
che si e’ sprigionato mentre Masu cucinava una pozione per Gordonius....lo
stesso fumo che ha intossicato me ma che su Masu sembra avere avuto un effetto
assai diverso...” mi dice Cleo. Poi, girandosi verso le due donne, fa loro un
cenno “Venite a controllare che la mia regina stia bene...”
Certo che sto bene!
Non voglio che quelle due, dall’aria assai poco affidabile, specialmente
quella con il teschio sulla cintura, si avvicinino a me. Altro che medici!
Quelle due sono pirati, mi ci gioco la testa...la testa di qualcun’altro,
intendo.
“Uhm...vediamo, sara’ alta un metro e ottanta....pesera’ circa 60
kg....uhm...” bofonchia la bionda ticchettando sulla sua
macchinetta. Quegli occhietti verdi non me la raccontano giusta. “Le possiamo
somministrare 10 cc di sonnifero cosi’ sta’ tranquilla...”
Eh?
“No, Danielle, meglio di no...” dice la tipa con la cintura da pirata. Che
brutto ceffo...scommetto che fa parte della ciurma di Harlock! Comunque mi sta
simpatica, se non altro per il fatto di risparmiarmi l’iniezione “10cc di
sonnifero no.....facciamo 15!” dice poi, mentre si avventa velocemente su di me
e quella bionda, veloce come un falco, mi infilza con un ago lunghissimo nella
coscia.
Io vi strozzo entrambe....
Io vi str....
Io...
Zzzzzz
Al mio risveglio mi trovo sdraiata su una barella, con la vecchia megera
accanto.
Sono ancora intontita ma mi accorgo che sta per risvegliarsi anche lei.
Ma si, quasi quasi le metto le mani alla gola....ma si, mi riprendo cio’
che e’ mio...ma no, che sto facendo? Strozzare una vecchietta? Quanto in basso
si puo’ cadere? Beh, ma in fondo che m’importa?
La porta dietro di me si spalanca
“Eureka!” grida la bionda col camice, quella str.... che mi ha infilzato
con l’ago, che ricordo chiamarsi Danielle, mentre stringe una fiala in mano.
La osservo con aria interrogativa. Non è che vuol punzecchiarmi ancora? E’
la volta buona che la strozzo veramente!
“Questo e’ l’antidoto....T ed io ci abbiamo messo cinque ore per
approntarlo....abbiamo anche fatto esperimenti in vivo, sui ratti della
Serenity...sono ancora tutti vivi...quindi di sicuro male non fa!”
Continuo ad osservarla, leggermente insospettita.
“Holly dice che il siero e’ sicuro al 99%!”
“Chi...chi sarebbe Holly?” chiedo alla donna, ormai in stato di esaltazione
scientifica che rasenta la follia.
Lei si ferma, offesa quasi.
“La mia calcolatrice a tasti. La mia consigliera. La mia parte mancante. Il
mio alter ego. La cosa piu’ cara in tutto l’universo....Holly, appunto. E Holly
non sbaglia mai.”
Ah.
Anche questa mi sa che e’ pronta per lo psichiatra, assieme a quella con la
cintura da pirata, tale dottor T.
Ignoro il lamento di Masu che si stiracchia nel dormiveglia.
“Mi dica, dottor Danielle, nel caso dell’1% in cui il siero non e’ sicuro,
che succede?”
“Beh...” mi risponde lei grattandosi il mento “ la pelle diventa
raggrinzita e perde lucentezza, viene l’acne rosacea, la gengivite e l’alitosi
associata a marcato meterorismo flatulento intestinale....Ma tanto, di che si
preoccupa lei, Raflesia? Il siero va dato alla vecchia, tanto peggio di
cosi’....” mi risponde Danielle preparandosi la siringa.
In quel frangente Masu sembra riaquistare conoscenza.
Ecco, adesso ci risiamo con la Rigogliosa regina bla bla bla....
“Argh” grida la vecchia quando mi vede, mentre mi osserva con aria
terrorizzata.
Quasi quasi mi offendo...io le faccio paura? Ma lei si e’ vista allo
specchio?
“Per tutte le pentole dell’universo! Capitanoooooooooo!” comincia a gridare
quando si accorge di Danielle e della sua siringa con ago sfoderato pronto per
l’uso “Capitanoooooooooooooooo!” continua a gracchiare.
“La cornacchia vestita di nero e la sua aguzzina mi vogliono uccidereeee.
...aiuto....Capitanooooo, Gordoniusssss! Chiunque mi senta, aiutooooo!”
Mi viene un vago sospetto.
Masu non sembra affatto comportarsi come la vecchietta arrogante che avevo
conosciuto, piuttosto come una vecchietta qualunque in preda al panico.
“Sembra tornata normale....” mormoro tra di me
“Nooooo’....” sento commentare a Danielle con tono desolato. Mi giro verso
di lei, per vedere un volto corrucciato, come quello di un bambino che fa i
capricci e cui e’ stato negato il giocattolo.
“E’ un bene, no?” chiedo
“Ehhhhhhh” dice lei con ironia, forse delusa di non aver potuto usare il
siero.
La sento sospirare.
“Cinque ore ad estrarre le tossine dalla cacca di quella vegliarda ed
analizzarla nel laboratorio di fortuna, facendomi appestare dagli effluvi
mefitici che ne derivavano, per niente....sob...Ci vorranno giorni per
togliermi il tanfo di dosso....”
Sorrido.
E’ l’ora della mia vendetta.
“Oh no, non ci vorranno giorni......”
le dico io, mettendole una mano sulla spalla “Scommetto che il tanfo non andra’
piu’ via.... Mai piu’.”
Tonf!
Ops...mi sa che ho esagerato.
Questi umani non stano proprio stare allo scherzo!
“Regina Raflesia!!”
Che ha Cleo da sbraitare? Che faccia strana…non è che per caso le hanno
somministrato qualche farmaco frutto dell’invenzione di quelle due mezze
piratesse col camice??
Si avvicina con fare sospettoso e appena mi è in fianco si avvicina e mi
sussurra qualcosa all’orecchio.
“Cooosa??” sbraito a mia volta. Al diavolo il protocollo, altro che gridare
a squarciagola!!! Qui è un disastro!!! Un macello! Una disgrazia per il popolo
di Mazone!!
Harlock e i suoi, che nel frattempo sono accorsi in infermeria richiamati
dalle urla di Masu, mi guardano con aria attonita in attesa che io spieghi loro
quello che sta accadendo.
No, non stavo torcendo il collo alla loro cuoca. Sento le gambe cedermi e
la necessità di sedermi un attimo. Il sudore imperla la mia fronte mentre vengo
assalita dall’angoscia.
“Non Tessius! Non lei!!” mormoro sconvolta.
Harlock domanda spiegazioni.
E’ Cleo a rispondere in mia vece. Io non posso, non ne ho ancora la forza.
“Tessius, il braccio sinistro della Regina, Comandante del reparto civile Mazoniano,
si è allontantata volontariamente dalla nostra flotta con uno squadrone di
dieci navi da trasporto. A bordo devono esserci
approssimativamente cinquemila civili. Stanno facendo rotta per il
pianeta Proteus e a quanto pare sembra che vogliano stabilirvisi
definitivamente.”
“Sono stata tradita da colei che ritenevo essere più di una fedele
assistente….un’amica. Una sostenitrice dei miei piani di conquista della Terra.
Non posso tollerare un simile affronto!!” ringhio al colmo della rabbia e della
delusione.
Cleo mi guarda preoccupata.
Molto preoccupata.
Scommetto che ha già intuito le mie intenzioni.
“No mia Regina….vi prego…..”
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Capitolo 26 *** il compromesso ***
il compromesso
POV CLEO
Raflesia ha lo sguardo affranto.
Posso capirla, ha appena ricevuto una notizia terribile, un colpo in pieno
stomaco.
Tessius ci ha tradite. Ha tradito il suo popolo, la sua Regina!
Lo sapevo io che non c'era da fidarsi di quella tr...tr...traditrice.
Appunto.
Ecco perché ultimamente girava intorno a Raflesia in modo un po' eccessivo.
Stava studiando le mosse ed i tempi giusti per mettere in atto il suo piano.
Mi sono accorta che qualcosa non andava mentre trasportavamo la vecchia all'hangar inferiore della
Dokras.
Ho notato uno strano movimento di casse contenenti generi alimentari. Non
erano previsti approvvigionamenti in questi giorni nè spostamenti tra i
magazzini. Quando gli addetti mi hanno vista hanno cambiato espressione, si sono come irrigiditi.
Era un chiaro rifornimento di cibo e acqua per la fuga di quei civili.
Avrei dovuto fermarmi e chiedere spiegazioni di quello spostamento.
Purtroppo non c'era tempo, la Rincogliosa,
trasportata a spalle a pochi passi da me,
avrebbe potuto riprendersi in qualsiasi istante e mettersi ad urlare
attirando l'attenzione e le guardie. Non potevo permettere che il piano
fallisse, ho dovuto decidere in fretta.
Ma ho avuto abbastanza tempo, mentre Raflesia dormiva sotto anestetico, per
consultare il mio computer olografico e scoprire la tragedia.
Io ho accesso a file riservati, e non ci e’ volute molto per capire cosa
stava succedendo, una volta saputo dove andare a guardare.
Mentre noi lasciavamo la Dokras per raggiungere la Serenity, Tessius e la sua cricca partivano a
loro volta, abbandonando l'ammiraglia e la Regina. Mi sono collegata alle
telecamere satellitari di sorveglianza ed ho visto una piccola squadriglia
navigare a velocità spedita.
Certo, quella put...put...putrida pianta aveva una gran fretta di
andarsene!!
Ma io, che sono più furba, le ho scoperte subito e inoltre ho osservato la
loro direzione calcolando in breve la rotta spaziale della Pallade e...Bingo!!
Anzi : Proteus!
Tessius è diretta verso quel pianeta disabitato da secoli a causa delle
condizioni meteorologiche proibitive.
E' una incosciente! Porterà quei civili alla morte certa: saranno uccisi
dal clima rigido di Proteus: non hanno speranze, e’ un eccidio…la morte se li
prendera’ uno ad uno.
Sempre che Raflesia non la
anticipi.....
La sua espressione è cambiata, è
diventata una sorta di maschera con un ghigno malefico.
Conossco quell’espressione: l’ho vista sul suo volto in diverse occasioni,
come quella volta in cui rase al suolo un villaggio su Sauron.
So cosa sta pensando e prego Madre Eva che non voglia metterlo in pratica.
Uccidere e’ una seconda natura per me.
Ma a morire sono sempre stati “altri”.
Ho paura di quello che sta pensando.
Anche perché toccherebbe proprio a me diventare l'esecutrice materiale di
questo atto di repressione.
Capisco la Regina ma...in fondo capisco anche quella bas...bas...bastian
contraria di Tessius.
I civili sono stanchi della guerra, non ne possono più di vivere in questo
modo. E da anni che viaggiamo nello spazio per tornare nella nostra antica
patria ma quel dannato pirata ci sbarra la strada con tutte le sue forze.
E, dannazione, non riusciamo a
liberarci di lui! E' un perenne testa a testa senza vincitori né vinti.
Harlock ha l'espressione indecifrabile in questo momento.
Vede la nostra Regina soffrire in silenzio e vede la sua cuoca in ottima
forma. Si è risvegliata da sola da quella catalessi in cui era caduta pochi
giorni fa. Il dottor T e Danielle sono ammutolite e se ne stanno in un angolo
confabulando tra di loro. Forse sono deluse perché non hanno potuto contribuire
materialmente alla soluzione del caso.
"Volevi parlare di pace perché
temevi un gesto come quello di Tessius, Generale Cleo?" mi domanda il nero
pirata guardandomi con il suo ardente occhio nocciola.
Mi soffermo a guardarlo un po’. Forse un po’ troppo a lungo.
Oddio....quasi quasi mi vien da
pensare che sia un bel gnoccolone....
Uhm...direi che lo è davvero....e lo diventa ancora di più ogni volta che
lo guardo.
Acc...dann... non facciamoci distrarre! E poi io sono fidanzata!! Un
comportamento di questo genere da parte mia e’ inqualificabile…
Pero’…a guardarlo bene….
No. Meglio di no.
"Non sospettavo nulla di simile. La mia idea iniziale era quella di
farvi parlare con la regina Raflesia sperando che..... tra una parola e
l'altra..... accadesse qualcosa!" confesso candidamente, incurante del
fatto che Raflesia possa anche voler avere la mia testa per questo.
"Coosaa??" sbraita Yuki diventando rossa come un peperone per la
rabbia.
"Il rapimento di Masu era una mia idea. Volevamo che inventasse una
ricetta afrodisiaca, una pozione, un filtro d'amore....qualcosa che vi facesse
'avvicinare' e mettesse fine alla
guerra!"
Harlock impallidisce vistosamente, quasi barcolla.
Yuki diventa ancor più paonazza.Tra poco potrebbe esplodere.
Mimeh è fluorescente fissa, mi sa che potrebbe detonare pure lei.
Raflesia mi osserva allibita.
Ora capisco il fascino di Harlock. Se continuo a guardarlo potrei
incendiarmi di passione come loro.
Ma io ci resterei secca.
Non mi conviene ardere per cui mi controllo e ritorno in me.
"Le cose non sono andate come previsto. Qualcuno ha boicottato le
spezie della cucina sostituendole con il pipillus terribilis e ....un momento!!
Dev'essere stata Tessius!!! Lei sapeva della gara di cucina sulla Serenity ed è
stata lei a far rapire Harlock dalle due donne che stavano in tribuna!"
Yuki e Mimeh si girano all'unisono verso Harlock con sguardo accusatorio.
"Due donne?? E com'erano, Capitano?" sibila la bionda guardandolo
con occhi di fuoco.
"Già, Harlock, com'erano le due donne??" le fa eco Mimeh
contornata da un'aura fulgida come una cometa
"Uhm..beh...non ricordo....ecco...." biascica il pirata
imbarazzato.
"A MORTE!"
L'urlo di Raflesia riecheggia nella saletta dell'infermeria.
I presenti si guardano attoniti l'un l'altro.
"Ma...ma ho dato solo una sbirciatina! Giuro che non ho alzato nemmeno
un dito!" si giustifica Harlock agitando le mani davanti a sé.
Effettivamente la morte mi pare un po’ esagerato in questo caso…
"Cleo! Procurati l'ordigno H725, raggiungi la traditrice su Proteus e
compi quello che va fatto!" ribadisce Raflesia con tono perentorio.
E’ tornata la regina che conosco e che, a volte, temo.
Sento lo stomaco contorcersi come se avessi mangiato quello che cucina
Masu.
Sento un vuoto dentro.
Lo sapevo che l'avrebbe detto! Lo sapevo che l'avrebbe fatto!
"Ma mia Regina..non so se...." tento di oppormi ma mi basta
guardare i suoi occhi fiammeggianti per capire che non ho possibilità alcuna e
che mi conviene stare zitta.
"Laverò quest'offesa nel sangue! Io sono Raflesia, la regina
dell'Onnipotente Mazone e nessuno può permettesi di tradirmi e sperare di farla
franca!".
"Eh no! Qui la Regina sono io, cara mia!" interviene Masu scuotendo
la testa, facendosi largo tra gli astanti.
Ci risiamo.....la Rincogliosa è
tornata!
"...E finché la corona resta sulla mia testa non ci sarà nessuno
spargimento di sangue mazoniano...o di clorofilla....o di qualunque cosa scorra
nelle vostre vene!!" risponde a tono la cuoca, braccia conserte ed
espressione sicura, mettendosi davanti a Raflesia ed osservandola con aria
arcigna
"Come osi?? Tu sei un'usurpatrice! Hai rubato la corona dei miei avi
con l'inganno!"
Raflesia fa un balzo felino e si
avvicina minacciosamente alla cuoca.
La sovrasta di almeno mezzo metro ma la vecchietta non fa nemmeno un passo
indietro, sfidandola con aria agguerrita.
Con gesto repentino estrae da sotto la tunica due affilatissimi bisturi,
che presumo avra’ rubato a quelle due, che fa roteare con leggerezza tra le
dita per poi puntarli contro Raflesia che resta sbigottita.
"Senti un po', cornacchia, fino
a quando io sarò la Regina tu non farai proprio un bel niente!" ripete,
con una sicurezza che lascia a bocca aperta anche la regina stessa.
"Voglio farti un'offerta e se sei davvero una Regina con la R maiuscola,
non potrai non accettarla!"
Masu punta i bisturi verso le chiappe di Raflesia facendole cenno di
tornare a sedersi sulla sedia dove stava prima.
Imprevedibilmente lei accetta e va ad accomodarsi senza fare storie.
Una cosa alquanto strana a vedersi, invero.
O forse, in fondo, Raflesia non aspetta va altro che la possibilita’ di
evitare una strage senza perdere la faccia…
"Bene, vedo che sei
ragionevole!" osseva la cuoca con un mezzo sorriso sulle labbra
raggrinzite "Lascia libera la
traditrice ed io ti restituirò la corona!" sentenzia Masu gonfiandosi come
un pavone.
"Beddamatri!!" esclama il dottor T dal fondo della stanza, coprendosi
subito dopo la bocca con la mano.
Danielle resta in silenzio.
Già, in silenzio contemplativo mentre ammira Harlock. Non gli ha tolto gli
occhi di dosso un solo istante da quando è salita a bordo della navetta. Dubito
persino che si renda conto di quello che sta accadendo intorno a lei.
Scommetto che gli stara’ prendendo tutte le misure.
Ha persino smesso di ticchettare sulla sua macchinetta.
Raflesia stringe i denti serrando la mascella e socchiudendo gli occhi come
un predatore che sta per attaccare.
Le due regine si guardano a lungo, sfidandosi a vicenda.
"E sia." mormora a denti stretti Raflesia.
Sospiro.
Tra tutte le colpe che ho, non dovro’ macchiarmi del fatto di essermi
sporcata le mani con sangue mazoniano.
Faccio un cenno di gratitudine alla mia regina e anche a quell’altra, che
non porta la corona, non e’ bella come Raflesia, ne’ colta, ne’ addestrata alla
vita militare, ma che ha un cuore grande cosi’…
…ed anche, debbo dire, le palle e contropalle.
Ecco, l’ho detto.
Masu ha le palle!
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Capitolo 27 *** un nuovo inizio ***
un nuovo inizio
POV HARLOCK
Veloci come un fulmine ci siamo diretti verso il pianeta Proteus all'inseguimento di Tessius e degli altri fuggitivi.
Raflesia non ha voluto perdere nemmeno un attimo per tentare di
rimediare alla fuga di quei dissidenti, prima che si spargesse la voce
di tradimento o che a qualcun' altro venisse la stessa idea e partisse
per mete non meglio specificate.
Sarebbe la disfatta di Mazone e di Raflesia stessa, che impersonifica l'unita' del suo popolo.
Mi sono offerto, insieme ai miei uomini e alle due dottoresse di
accompagnarla nel caso la cosa le sfuggisse di mano o nel caso, molto
probabile, conoscendola, che venisse colta da un raptus omicida.
Deve esserle costato molto accettare l'offerta di Masu e non credo che
l'abbia fatto solo per riavere la corona. Quella avrebbe potuto
riprendersela in qualunque momento senza problemi: penso che voglia
salvare capra e cavoli senza rimetterci la sua reputazione.
Oppure lo ha fatto per dimostrarmi che, nonostante la guerra ci divida
e ci contrapponga, anche lei ha degli ideali ed ha a cuore il destino
del suo popolo, almeno quanto io ho ha cuore quello della Terra.
"Maestà, ho individuato il punto esatto in cui la Pallade ed il
resto della flotta sono atterrate .La voce di Cleo spezza il silenzio e
le mie riflessioni.
Raflesia si avvicina al pannello di comando ed accende il monitor
centrale sul quale appaiono le immagini delle navette mazoniane. Poco
più in là si distinguono alcuni gruppi di persone che
sembrano attorniare quello che potrebbe essere il loro capo.
Vedo la regina stringere i pugni e chiudere gli occhi, forse per
trattenere la rabbia e la frustrazione che sente crescere dentro.
Mi sorprende che non si stia rimangiando la parola data e che non prema quel pulsante verde che continua a sfiorare con un dito.
"Forza e coraggio, vai là e digliene quattro. Poi spiazzala
dicendole che la lasci libera di decidere del suo destino!! Tanto,
diciamocelo bello e chiaro, bellezza, forse moriranno comunque, ma non
per mano tua..." Suggerisce Masu affiancando Raflesia e roteando i suoi
inseparabili bisturi con i quali punta allo schermo che mostra la mappa
climatica del pianeta.
Raflesia osserva Masu e poi i suoi bisturi: da quando non ha più
i suoi coltellacci, quelli sono diventati la sua nuova ed infallibile
arma di convincimento.
C'e' un istante di tensione tra le due.
Speriamo bene.
Raflesia le lancia una rapida occhiata...uhm...direi "omicida" a
giudicare dal colore che ha assunto la pelle del suo viso. Poi a denti
stretti si lascia andare ad un mezzo sorriso bofonchiando qualcosa
nella sua lingua madre. Si volta verso Cleo e le fa un cenno di assenso
con la testa.
Il Generale scatta sull'attenti e si appresta a scendere su Proteus con manovra abile e repentina.
Devo riconoscerle che ha davvero una gran destrezza come pilota
tant'è che in pochi istanti ci troviamo al suolo senza nemmeno
rendercene conto.
Il portellone d'ingresso scende per permetterci di uscire.
Devo ammettere a me stesso che sono un po' titubante: una parte di me
spera solo che questa non sia un'ennesima trappola ordita da Raflesia
per toglierci di mezzo.
Poi la guardo, e mi rendo conto che se finge, e' davvero un'attrice consumata.
Mi muovo verso le due mazoniane per accompagnarle nella loro missione
ma uno sguardo della Regina mi fa capire che non gradisce troppo la mia
vicinanza.
Eppure in cella, sulla Dokras, non le davo così fastidio...Beh,
forse si, ce le stavamo dando di santa ragione...o forse è
l'unica donna a non essere vittima del mio fascino...modestamente.
O forse più semplicemente non sono il suo tipo.
Beh, poco importa, ho deciso che l'accompagnerò e così farò.
Mi ritrovo subito attorniato dal mio caro equipaggio, pronto a seguirmi
anche in questa occasione....sob...speriamo che non combinino
pasticci.....lo dico perché temo per la loro incolumità,
mica per la mia.... o forse un poco anche per quello.
"Capitano, noi veniamo con te!" dice Yuki con trasporto.
"Dove vai tu verremo anche noi!" aggiunge Mimeh lampeggiando.
"Vi seguiremo fino all'inferno!" asserisce il dottore con enfasi.
"Santa polenta, vorrete mica lasciarmi qui? Verrò anch'io!" conclude Masu.
Che cari, quasi quasi mi commuovo...se non fosse per il fatto che loro
hanno una fifa boia a stare su una navetta mazoniana tutti soli, altro
che dedizione al loro capitano!
"E noi che facciamo? Non penserete per caso di lasciarci qui ad
aspettare, sei d'accordo con me, vero Danielle? " aggiunge il dottor T
slacciandosi il camice per mostrare a tutti l'effige dei pirati che
porta sulla cintura "Ricordatevi che non siamo donne d'azione, ma
sappiamo il fatto nostro!"
"Nemmeno per idea! Sarò la vostra ombra, Capitano!" si affretta
a rispondere l'altra, con entusiasmo, sfoggiando un'espressione che
preannuncia nulla di buono: quella e' dall'inizio delle operazioni che
mi chiede costantemente se sto bene e si offre di visitarmi....in altre
parole, non vede l’ora di mettermi le mani addosso!
E così sia.
Scendiamo tutti in fila ordinatamente, dietro a Cleo che segue Raflesia, in testa alla comitiva.
Il gruppo di traditori si accorge immediatamente del nostro sbarco e si
sparpaglia impaurito, nascondendosi dietro alle navicelle. Tessius
invece non muove un passo ed attende freddamente il nostro arrivo.
Raflesia la raggiunge, camminando molto lentamente. Scommetto che sta
facendo training autogeno per impedirsi di metterle le mani al collo, o
magari recitera' un mantra calmante o semplicemente e' calma davvero.
Le due si trovano ora faccia a faccia.
Due scorpioni in una teca di vetro.
Ahia.
" Raflesia, regina di Mazone, per quale motivo siete venuta di persona
fino a qui?" mormora Tessius senza abbassare lo sguardo. Dal suo
atteggiamento è chiaro che non riconosce più a Raflesia
il suo titolo di sovrana.
"Volevo guardarti negli occhi un'ultima volta prima di...." Raflesia fa
una pausa mentre sul suo volto si dipinge un ghigno diabolico.
"Lasciate prima che vi spieghi le mie motivazioni! Il popolo è
stanco di questa guerra...stanco dell'esodo... Stanco e provato...ed
impaurito all'idea di finire i propri giorni nello spazio..." la
interrompe Tessius.
Improvvisamente Raflesia alza il braccio destro, come se volesse
ammollarle un sonoro ceffone sul viso ma, pochi attimi prima che
colpisca il volto dell'altra, frena la sua corsa ed appoggia la sua
mano alla guancia di Tessius, sfiorandola appena, come fosse una
carezza di una madre alla propria figlia.
Le due si guardano negli occhi ancora qualche istante.
Da quelli di Tessius esce una lacrima.
Da quelli di Raflesia non so, dalla mia posizione non riesco a vedere.
Non la ritengo capace di piangere.
E se piangesse, sarebbero lacrime da coccodrillo, ecco.
"Rispetto la tua scelta. Non la condivido e non era prevista nel mio
piano di conquista della Terra. Ma se questa è la tua decisione
allora per me va bene..." sibila Raflesia un po' a fatica "...Il clima
qui e' rigido...morirete tutti...Ma non sara' per causa mia. Non mi
macchiero' del genocidio della mia gente. Questa e' una responsabilita'
che gravera' sulle tue spalle, Tessius... Addio."
Deve aver compiuto uno sforzo immane per pronunciare una simile frase.
Raflesia torna sui suoi passi senza mai voltarsi indietro una sola volta.
Tessius resta a guardarla, tremante.
Di sicuro non era questo che si aspettava
La regina ora si riavvicina a noi.
Vedo tristezza dipingersi sulla sua solita espressione algida.
Lei sa che su questo pianeta inospitale, anche con i loro viveri, non hanno scampo.
"Non possiamo decidere come nascere, ma di certo possiamo stabilire
come vogliamo morire. E loro hanno scelto cosi'..." mi dice lei,
cercando di non fare trasparire emozione.
Cleo è a dir poco ammutolita, basita, attonita, stordita dalle parole della sua Regina.
.
Risaliamo tutti insieme a bordo della navetta e ripartiamo per la Serenity.
Mi accorgo che la cuoca Masu è un po' accigliata. Chissà che cosa le passa per la testa....
Mi avvicino delicatamente e mi siedo accanto a lei.
Mi guarda e mi sorride malinconica.
"Qualcosa non va, signora Masu?"
"Beh...ecco...io vorrei vedere ancora una volta il mio prode
Gordonius...prima di tornare all'Arcadia..." mi confida sottovoce,
quasi imbarazzata.
"Prima dovete restituirmi la corona!" interviene Raflesia dopo aver udito la richiesta di Masu
"Tiè! acchiappala al volo!" risponde questa, togliendosi
l'aggeggio dal capo e lanciandolo verso la donna che la afferra al volo
e la indossa prontamente.
"Siiii!!! La corona delle mie antenate!" esclama al colmo della
felicità per tornare poco dopo ad indossare la sua solita
maschera altera.
Mi giro verso di Cleo. Non capisco: in fondo e' solo un diadema, un simbolo...e non e' nemmeno in oro: valore economico: zero..
"Quel diadema rappresenta la sua autorita' e l'unita' del nostro
popolo..." mi risponde il generale sottovoce " Ma ha anche un valore
affettivo inestimabile: e' l'unica cosa che le resta di suo madre,
l'unica cosa che fisicamente e' stata trasmessa da madre in figlia per
generazioni...rappresenta la continuita' di una stirpe antichissima"
Per un breve, brevissimo istante vedo Raflesia come una persona con un incarico gravoso da portare a termine.
"Avrete modo di veder il vostro prode Gordonius, Masu, ve lo prometto" le sento dire poi
Osservo la mia cuoca andare in brodo di giuggiole al solo nominare quell'individuo.
"Oh, vi sono tanto grata...vorrei cucinare almeno un'altra volta con
lui, magari preparare un bel dolce per celebrare la fine di tutto
questo casin...ehm...di questo caso disdicevole...."
Raflesia fa un sorriso di circostanza
"Potrei preparare un bel tiramisu' con le uova di fifit...buone le uova
di fifit, un po' allucinogene ma buone..." comincia a spiegare Masu ad
una Raflesia un po' interdetta "..Oppure potrei prepare i miei famosi
gianduiotti, eh, lo sapete che Harlock ne e' golosissimo? Certo, poi si
fa prendere dal panico e teme di ingrassare...." osservo Raflesia
abbozzare un sorriso divertito, forse all'idea che io mi rimpinzi di
cioccolato.(1)
"Oppure le lasagne ritorte, eh? Che ne dite? Delle belle lasagne
ritorte con il sugo al brandy! Oppure un bello stufatino di lumaconi!
Oppure un bel gelato al carciofo! Un bella granita al pipillus
odorosum!" continua la cuoca, ormai in stato di estasi culinaria.
Raflesia ed io ci guardiamo con orrore.
Yuki ammutolisce ed il dottore diventa paonazzo
"Si si, una bella granita di pipillus odorosum...amore per tutti!" continua la cuoca
I nostri sguardi imploranti si posano sulle due donne in camice bianco.
Il dottor T e Danielle si scambiano un'occhiata.
"Tienila ferma, Danielle" dice T mentre aspira un liquido chiaro in una siringa con ago gigantesco
"Si si, pipillus per tutti!" continua Masu "Pipillus ed amore per
tutti! Pace ed amore per tutti, si si....Ehi, biondina, togliemi le tue
zampacce di dosso...ehi, ehi...no, aho', tu con la faccia da
psicopatica...sta' lontana da me con quel coso...no,
no...no...Ahiaaaaaaaaaa!"
Adagiamo Masu su una poltrona.
"Non voglio sentire parlare di pipillus per tutto il resto della mia vita!" dico io.
"Beh...tanto non camperai a lungo...." mi dice Raflesia con un ghigno sul volto.
"Ah si? E scommetto che saresti tu a volermi ammazzare!" le rispondo
io, avvicinandomi cosi' tanto a lei che i nostri nasi si toccano.
"Puoi giurarci, Harlock! Ti ammazzero'...ma non oggi, forse non
domani..." mi spiazza lei "Vi riaccompagniamo alla Serenity e da li' le
nostre strade si dividono...nemici come prima!" mi tende la mano.
Gliela stringo
"Nemici come prima!"
Mentre osservo la navetta di Raflesia ripartire e i due medici
accomiatarsi dal dottor Zero, non posso fare a meno di riflettere su
questa assurda guerra per la quale e' stato versato tanto sangue.
Verra' il giorno della resa dei conti.
Raflesia ed io ci sconteremo di nuovo, un giorno.
Chissa' se manterra' fede alla promessa fatta...chissa' se mi ammazzera' davvero.
Chissa'.....
Ma..ma….un momento?? Dove stanno andando con la navetta?? Quella
è la rotta che ritorna verso Proteus!! Non oso credere che
Raflesia ci abbia ripensato!!
Quella maledetta ci ha fregati!
Mi sento assalire dal panico all’idea di migliaia di civili
massacrati dalle armi mazoniane quando il dottore si avvicina a me.
“Ritornano su Proteus...ma non per quello che temete, capitano.
Il dottor T e Danielle mi hanno pregato di dirvi che vogliono scendere
su quel pianeta per aiutare la colonia Mazoniana di Tessius. Non ci
sono medici tra di loro e dunque le due fanciulle si sono offerte di
offrire la loro assistenza per un po’, almeno fino a che lo
riterranno necessario...Ho motivo di ritenere che la stessa Raflesia
glielo abbia chiesto, anche se loro non lo ammetteranno mai.” Mi
dice il dottor Zero intuendo i miei pensieri.
“A me sono simpatiche, un po’ strambe, ma simpatiche quelle
due e spero che un giorno le incontreremo di nuovo, sei d’accordo
Harlock?”
Mi chiede Mimeh con espressione serena.
“..Uhm…beh… a dire il vero più che medici a
me sembravano….due matte uscite dal manicomio...specialmente la
bionda, che voleva sempre palparmi! Per non parlare di quella
psicopatica con la cintura da pirata! Scommetto che ci tiene le tacche
di quante vite ha stroncato con i suoi modi di fare...” esclamo
istintivamente ad alta voce.“Comunque sia, sono state decisive
alla risoluzione di questo caos, quindi tutto è bene quel che
finisce bene…” aggiungo ridacchiando tra di me.
Beh, cosi' finisce questa strana storia.
Masu ha partecipato alla gara ed ha avuto l’onore di avere il Prode Gordonius al suo fianco…
“Capitano….uhi, ohi, la mia testa, mi gira la
testa…” si lamenta Masu dopo essersi ripresa dal narcotico
“Credo di non sentirmi troppo bene…ho come un senso di
nausea….” dice, toccandosi leggermente il ventre.
Il dottor Zero, cui ho raccontato tutto, impallidisce e comincia a
sudare. Mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite e la bocca
spalancata.
“Se non avessi raggiunto la pace dei sensi da svariati decenni,
mi verrebbe da dire che ho la nausea come una donna che aspetta un
figlio…………”
Per tutti i teschi dell’Arcadia!!!!
Vuoi vedere che il prode Gordonius……?????
Vuoi vedere che il pipillus funziona davvero?
“...mmmh, forse e’ stato lo stufato di cavoli e broccoli
con contorno di aglio cipollato che ho mangiato...” continua Masu.
Sospiro.
Meno male: di Masu ne basta una sola!
*******
E anche questa avventura è terminata. Speriamo che i
protagonisti non ce ne vogliano se ci siamo burlate un po’ di
loro! Ringraziamo tutte le persone che hanno letto , recensito e chi
recensirà successivamente. Speriamo che vi siate divertiti
almeno quanto lo abbiamo fatto noi scrivendo questa storia. Grazie a
tutti.(1) e anche a mamie a cui abbiamo rubato la ricetta dei gianduiotti!!
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