Fragments of life and pain
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Beginning ***
Capitolo 2: *** Red ***
Capitolo 3: *** Non può piovere per sempre. Oppure si? ***
Capitolo 4: *** Quindici secondi. ***
Capitolo 1
*** 1.Beginning ***
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Beginning
Tony Stark conobbe Pepper Potts per caso, un giorno di novembre, mentre tentava di tornare a casa completamente ubriaco.
Entrò nella metro per evitare di distruggere la sua costosa macchina sportiva. Di nuovo.
Barcollando in quell'ambiente per lui così sconosciuto, si fece strada tra i sediolini, finendo accanto ad una donna dallo sguardo preoccupato e dai bellissimi occhi azzurri.
Le fermate che lo separavano da casa erano solo quattro, ma il tempo e il mal di testa bastarono per farlo addormentare sulla spalla della rossa al suo fianco.
Pepper Potts conobbe Tony Stark un giorno di novembre, mentre prendeva la metro per tornare a casa dopo una giornata particolarmente faticosa.
Sarebbe dovuta scendere dopo sole due fermate. Non lo fece.
Sproloqui dell' "autrice"
Zaaaaaaalve.
Eh, si. Sono nuova nel fandom. 'w' Ahm. Comincio con un esperimento che spero avrà buon fine xD in pratica man mano che pubblico storie mi saranno dati altri prompt da...beh, da chiunque 'w' In genere me li danno su tumblr, ma potete sempre proporre voi! *occhiata eloquente*
E...niente, amo questi due! Ovviamente il prompt di oggi è : Beginning e...boh, credo di non avere più nulla da dire.
Uhm, la ff si chiama così perché in giro c'è gente sadica che di sicuro mi darà prompt devastanti e non perché
Io e Tony andiamo 'w'
Harete imasu
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Capitolo 2
*** Red ***
Red Tutti sanno che il colore preferito di Tony Stark è il rosso. Probabilmente perché sta ad indicare l'energia, l'emozione, l'eccesso. Il rosso è forza, potenza, passione. E' determinazione. Calore. La sua armatura è rossa. O forse perché è un colore che cattura l'attenzione, che monopolizza gli sguardi. Il fuoco è rosso.Il desiderio, l'amore, il coraggio. I rischi, l'avventura, l'emozione. Alcuni credono che lo sia dato che è anche il colore del sangue, di cui le sue mani si sono macchiate troppo spesso. Il rosso lo caratterizza anche per slancio, potenzialità e pericolo. Imprudenza. E' una tonalità eccitante: stimola il sistema nervoso centrale, aumentando il battito caridaco e la pressione. Tutti sanno che il colore preferito di Tony Stark è il rosso. Nessuno sa precisamente per quale motivo. Nessuno conosce la verità nascosta in bella vista. E nessuno ha notato i magnifici capelli rossi di Pepper Potts, né lo sguardo ammaliato con cui il suo capo s'incanta ad osservarli fin troppo spesso. Nda: Ooooouf! E chi si aspettava di fare tanta fatica? Vi giuro, non so perché, ma questo capitolo è stato di una difficoltà immensa. In effetti vi chiedo scusa in anticipo se è scontato e sembra scritto da un bambino di sei anni, ma giuro che mi rifarò col prossimo! Detto questo...beh, che altro? Ovviamente è collocata dalle parti di Iron man 1 Ah, certo recensite comunque u.u Harete imasu |
Capitolo 3
*** Non può piovere per sempre. Oppure si? ***
Rain
«Mi dispiace, Pepper. Mi dispiace tanto. »
Virginia Potts rimane ferma in mezzo alla strada, svuotata di ogni emozione. Taglienti scariche d'acqua trafiggono il cielo, ma non le importa. Le gocce sono penetrate in profondità nei vestiti, nel cuore, facendola tremare. I suoi meravigliosi capelli rossi sono solo un ricordo lontano, paragonati ai fili bagnati che le si appiccicano sul collo. Il rumore prodotto dall'acqua ha un qualcosa di tragico, totalmente in linea con il suo stato d'animo attuale. Cammina, un piede dopo l'altro, ma senza una reale meta. Glielo aveva detto di non farlo. Che questa cosa era troppo pericolosa persino per lui, persino per Iron man. Ma si sa, Tony Stark non ascolta nessuno.
Da qualche parte nel mondo delle persone stanno festeggiando, ignare di quanto sia costata questa ennesima vittoria. Sono bastate poche parole sussurrate con voce roca a farle capire. E adesso è qui, sotto un temporale. Ma per quanto la pioggia sia fredda, non potrà mai eguagliare il gelo che sente dentro e che le rode l'anima, lasciandole un sapore acre sulle labbra.
Guarda il cielo irrequieto come in cerca di una risposta che sa che non giungerà.
Qualcuno le dirà che un giorno potrà tornare a vedere l'alba...eppure, ora come ora, mentre piccole gocce si confondono con le sue lacrime quasi come se il cielo piangesse per lei, Pepper è sicura che non smetterà mai di vivere e vedere soltanto questa devastante tempesta. Questo attimo infinito.
Nda: |
Capitolo 4
*** Quindici secondi. ***
Quindici secondi
Quindici secondi.
Impressionante quante cose si possano fare in così poco tempo.
Virginia "Pepper" Potts, con la sua vita piena di impegni, lo sa bene.
Possono essere brevissimi. Come quando ha uno dei giornalieri battibecchi con il suo odioso capo senza cui, in realtà, non riuscirebbe a cominciare bene la giornata.
Oppure possono durare un'eternità, come quando deve convincere il sopracitato insopportabile miliardario a partecipare alle riunioni per la sua azienda.
Impiega quindici secondi per indossare il suo professionale tailleur per andare a lavoro.
In quindici secondi prepara la sua immancabile tazza di caffè mattutina e in altrettanti percorre la strada dall'ascensore al suo ufficio.
Le basta lo stesso tempo per riscaldare la cena di Tony Stark quando lui si rifiuta di farlo.
In quindici secondi riesce a firmare ben dieci fogli, e questo è un record.
E' anche quanto impiega per far tornare al loro posto le ridicole giornaliste con cui il suo capo va a letto.
Quindici secondi per una veloce domanda al migliore A.I. del mondo e altrettanti per organizzare gli incontri del giorno dopo.
Ci sono voluti quindici secondi, quel giorno, per convincere Tony a partire per l'Afghanistan con il suo aereo privato.
Quindici secondi la sera per sciogliere la perfetta coda di cavallo che si è fatta impiegando lo stesso tempo, alla mattina.
Il telefono squilla quattro volte, quindici secondi, e Pepper risponde con tono professionale, come sempre.
«Potts.» «Pepper, sono Rhody. C'è stato un problema e Tony... »
Quindici secondi di silenzio, quindici secondi per capire, quindici secondi perché il terrore raggiunga il cervello e paralizzi le ossa.
«Mi dispiace.»
Quindici secondi è il tempo che impiega un cuore a spezzarsi.
Quindici secondi, e poi nient'altro.
Nda: Ennesimo capitolo scritto alla cazzo. E' una cosa assurda: se c'è l'ispirazione non c'è la voglia di scrivere; se c'è la voglia di scrivere non c'è l'ispirazione. Come si suppone che faccia a pubblicare in queste condizioni? Questa schifezza è il risultato '-' Bah. Love you all. |