Chi lo capisce è bravo!

di _ScRiTtRiCe_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. Inizia la scuola! ***
Capitolo 3: *** 2. Un occasione importante! ***
Capitolo 4: *** 3. Missione compiuta! ***
Capitolo 5: *** 4. E se... Io e lui... ***
Capitolo 6: *** 5. Se è successo... Doveva succedere ***
Capitolo 7: *** 6. E' già la fine ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo



-Non ricordo niente di lui... in prima non parlavamo mai! Non ho mai saputo niente su di lui, non ha mai attirato la mia attenzione in modo particolare...
-Perchè? Ora ti attira, Tomoko?
Arrosii un pochino. Mi attirava? Non lo sapevo. Non sapevo niente sull'amore e sinceramente non mi interessava per niente.
-Assolutamente no! Lo sai cosa penso sull'amore fa solo soffrire e tu lo dovresti saper bene visto che sei innamorata o no?
Nanako ci riflettè un pò su. Poi mi rispose:- Non decidi tu di innamorarti o no. Mi piace pensare che sia il destino a farti innamorare. Se deve succedere, succede. Sii sincera con te stessa! Se Makoto ti interessa...
Non le feci finire la frase che mi alzai subito dal mio banco e uscii dalla classe. Mi chiusi in bagno e intanto pensavo.
"Cosa diavolo mi succede?! Cos'è l'amore? Cos'è tutto questo?"

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Capitolo 2
*** 1. Inizia la scuola! ***


1. Inizia la scuola!


Era il secondo anno di scuola media.
Per niente interessante...
Solo un altro anno di scocciature. A dire la verità è divertente! Solo per gli amici, sia chiaro! 
"Ho un sonno...."
-Tomokoooo!!! Sono le sette!!! 
"Mmm... la cosi per dire dolcissima voce della mamma che ti dice di alzarti... Addio vacanze estive"
-Tomoko sbrigati o farai tardiii!!
"Eccomi arrivo..."
-Buongiorno Moki!
"Como ogni mattina non poteva mancare mio fratello che viene a rompere le scatole"
-Quante volte ti ho detto che non mi piace quando mi chiami cosi!?
Dissi assonnata contro mio fratello, Rumi. 
-Scusa, mia carissima Moki!
-Ci rinuncio. Ho sonno lasciami stare.
Rumi mi afferrò per un braccio e mi alzò dal letto. "Che rompi! Perchè ho un fratello cosi!?"
-Ru... ma tu non ci vai a scuola?
-Entro un'ora dopo.
"E va bene... ora mi devo alzare da questo mio morbidissimo lettuccio... Forza!"
Finalmente trovai le forze e mi alzai. Andai in cucina dove trovai mia madre indaffarata a preparare il pranzo.
-Sono le sette di mattina e già prepari il pranzo?
-No, cara. Sono le otto. Si doveva spostare l'orologio di un'ora avanti.
Mi guardò e mi sorrise. Io avevo un'espressione stralunata. Iniziai a bere di corsa un pò di latte. E mentre mangiavo
dei biscotti preparati dalla mamma dicevo:
-Mia dolcissima madre... PERCHE' NON MI HAI DETTO CHE ERA COSI TARDIIII!
-Moki non sta bene urlare con la bocca piena di prima mattina.
Mi alzai esterreffatta e corsi a preparmi. 
-Tempo record sorellina: ci hai messo esattamente 7 minuti e 10 secondi.
-Sisi, ciao!
Mi sistemai lo zaino sulle spalle, e via di corsa sotto casa di Nana. Era già li ad aspettarmi con la sua solita aria graziosa e diligente. Nanako era
da sempre la mia migliore amica. Solita ragazzina studiosa! Quando mi trovavo in difficoltà mi rivolgevo sempre a lei era davvero un'amica
preziosa, un'amica di prima classe!
-Nanaaaaa!!! Da quanto tempo!!
Mi buttai tra le sue braccia.
-Calma, Tomoko! Avanti, è tardi! Vuoi vedere chi c'è in prima quest'anno si o no?
Mi sorrise. Adoravo quel suo sorriso. Lo mostrava solo a me quel suo dolcissimo e sincero sorriso. Lei non era come me.
Io volevo trasmettere gioia a tutti, e se ero triste seguivo sempre uno dei preziosi consigli di Nanako: "Se sei triste devi mostrarti 
ancora più felice". E cosi facevo! Sono sempre stata una ragazzina solare,gioiosa,sognatrice in poche parole... piena di gioia di vivere! Ho saputo ascoltare
e capire. E ho sempre avuto un aiuto pronto da dare a tutti. 
Nana e io camminavamo silenziosamente per strada, a rompere il nostro silenzio c'era solo il rumore delle auto.
Poco dopo iniziai a intravedere la scuola. Tra me e me pensai "Che bello rivedrò tutti i miei amici!"
-A proposito! Nana?
-Dimmi.
-Sei ancora innamorata di quel ragazzo che ora deve fare la terza media? Come si chiamava? Ah si! Akito.
Non rispose. Era un sì.
Akito aveva esattamente un anno più di me e quasi due più di Nanako. Era il solito ragazzo che tutte avrebbero voluto avere. Il solito
"principe azzurro" Lo chiamavo io. Nana non aveva mai avuto il coraggio di parlargli e cosi io ho dovuto fare amicizia con lui. E' un ragazzo simpatico
ma anche molto timido. Esattamente come Nanako. Sarebbe stato il ragazzo giusto per lei se lui non si fosse fidanzato con una mia compagna di classe, Atashi.
Atashi e Akito erano completamente differenti non avevano niente in comune,si parlavano poco e io e Nana non abbiamo mai capito perchè Akito avesse scelto Atashi
al posto di Nana. Quando Nana doveva piangere veniva sempre da me ma con le vacanze estive si era ripresa completamente. Ora che però riniziava la scuola ero un pò preoccupata. Mi preoccupava il fatto che lei potesse soffrire vedendo Atashi e Akito insieme. Il preside divise i ragazzi nuovi nelle loro sezioni e cosi noi delle seconde entrammo nella nostra classe di quest'anno
-E' un qudrato...
Dissi delusa.
-Siamo ventidue ragazzini come possono pensare di farci entrare in questo... quadrato?!
Avevamo tutti una faccia molto delusa ma prendemmo posti. Naturalmente io mi sedetti vicino Nana.
Vidi un ragazzo che in prima non avevo mai visto seduto vicino a Yutaka. Cosi chiesi a Nanako
-Nana, quel ragazzo al primo banco vicino a Yutaka, chi è?
-Come chi è?! Era con noi in prima è Makoto!
"Makoto... Mai sentito nominare. Con noi in prima? Davvero? Io ho sempre parlato con tutti ma quello chi è?"
-Ma io ho sempre conosciuto tutti in classe!
-Il fatto è che tu... insomma tu... stai antipatica a Makoto. Per questo si è sempre tenuto lontano da te.
"Antipatica!? Neanche mi conosce e mi crede antipatica!?"
Mi alzai di scatto senza pensarci due volte. Il professore non era ancora arrivato, quindi nessun problema.
Andai verso Makoto, mi chinai alla sua altezza.
Sorridendo gli tesi la mano e gli dissi:
-Ciao, Makoto. Io sono Tomoko. L'anno scorso non ci siamo conosciuti vero?
Lui continuava a guardarmi con quell'aria si sufficienza.
-No.
Mi rispose, un semplice e secco no.
Continuando a mantenere la calma gli sorridevo ancora e continuai
-Mi farebbe molto piacere conoscerti.
-Okai.
Un'altra semplice e secca risposta. Ma mi accontatai. Tornai a posto e continuai a fissarlo per tutte e cinque le ore di lezione.
Era un ragazzino un pò più basso di me. Capelli castani e occhi verdi. Da quel che avevo capito dalle due domande che gli avevo fatto,
non era uno che parlava molto con gli "estranei" Perchè con Yutaka parlava molto.
All'uscita della scuola lo presi in disparte e gli chiesi a botta secca
-Ti sto antipatica? 
-Si.
-Non mi conosci neanche!
-Sei una di quelle ragazzine piena di gioia di vivere, che sa sempre ascoltare e dare consigli. Ma dai su i nervi.
E se ne andò di corsa. 
Nana mi si avvicinò. 
-GLI DO SU I NERVIIII!!! Ma come si permette di parlare in questo modo a una ragazzina più grande di lui che neanche conosce!!!!
-Calmati Tomoko. E' fatto cosi. Vedrai che piano piano riuscirai a capirlo e a farlo diventare tuo amico.
-Come primo giorno di scuola è stato uno strazio, una delusione! Stavate tutti zitti ad ascoltare i professori... Non siamo mai stati cosi
tranquilli...
-Il primo giorno è stato sempre cosi, sai... per illudere i professori!
Mi fece l'occhiolino e prese la strada per andare a casa. La inseguii di corsa e mi venne da farle una domanda strana.
-Hei Nana... come hai fatto a capire che ti piaceva Akito?
-Non sei tu che decidi di innamorarti. Mi piace pensare che sia il destino. Se deve succedere, succede. Da un momento all'altro a te potrebbe
piacere Monoko!
Scherzò ridendo.
-Ma che diciii! Lo sai cosa penso dell'amore. Fa solo soffrire! E poi di chi? Di quel moccioso antipatico? Non sia mai!
Con il vento che faceva cadere le foglie ingiallite dagli alberi, io e la mia migliore amica ci divertivamo come due bambine.
Solo qualche giorno dopo mi resi conto che qualcosa stava cambiando. La mia vita da tredicenne sarebbe cambiata.

 

 

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Capitolo 3
*** 2. Un occasione importante! ***


2. Un occasione importante!
 

Caro diario,
è passata una settimana dall'inizio della scuola. Come al solito ogni giorno una nota di classe sul registro.
Mi sorprende il fatto che Makoto non sia un ragazzo silenzioso come credevo. E' un ragazzo come tutti gli altri
quelli della classe, è divertente a me sta simpatico peccato che non sia la stessa cosa per lui.
Vorrei tanto che diventassimo amici ma purtroppo non è cambiato proprio nulla, solo a volte mi chiede "Hei antipatica, che ore sono?"
Oppure "Stupida, mi fai copiare matematica?" Io ovviamente gli rispondo sempre "1 Ho un nome e 2 Te le fai da solo i compiti!"
Ma che modi sono!? Se mi fosse amico gli risponderei bene ma visto che lui non vuole...
Bè ora è tardi.


Sono le 23:23. Sono buttata sul letto a pancia in su. E' tutto buio in camera. Ho un'idea! Dove sarà la foto di classe dell'anno scorso?
Devo stare attenta... se mio fratello mi sente... Vediamo in libreria! Forse dietro questi libri... Dove l'avrà messa mia mamma? Ci sono!!
Mi avvicinai
alla mia piccola TV e la trovai! Eccolaaa!! Vediamo chi sarà lui... Mi ributtai sul letto e accesi la lampada. Ah! Eccolo qui! O mio dio...
Non riesco a trattenere le risate!! Ma che faccia che ha è cambiato tantissimo! Devo smetterla di guardarla o sul serio scoppio a ridere.

Mi alzai dal letto, misi a posto la foto e spensi la lampada. Cavoli è autunno ma io muio di caldo! Devo mettermi a dormire o domani non mi alzerò mai.

Sono le 2.04. Non ho chiuso occhio. Continuo ad avere Makoto nei miei pensieri. Ma che diavolo è?! Avanti Tomoko! Chiudi gli occhi e addormentati.


Driiiiiiiiiiin! 
O no! La sveglia... Cavoli stanotte non ho dormito per niente. Come farò all'interrogazione di storia?
-Tomokoooo!!
-Eccomii!
Brr... che freddo! Avvicinai la mano alla fronte e mi scottai. Dannazione! Sono stata tutta la notte senza coperte!
Andai in cucina e mia madre si accorse subito che stavo male e cosi mi disse:
-Fila a letto Moki! E non ti muovere porto il termometro e una tazza di tè caldo!
-Grazie...
Adoro mia mamma quando fa cosi.
Andai in camera, mi sdraiai sul letto e mi coprii fin sulla testa. Neanche il tempo di chiudere gli occhi che mi addormentai in un sonno
senza sogni.
Mi svegliai tutta confusa ma dopo una bella dormita mi sentivo meglio. Vidi che sulla scrivania c'era un vassoio con un tazza di tè caldo, dei biscotti
e un biglietto della mamma. Lo lessi:
"Moki io devo andare a lavoro, ti lascio un pò di tè e dei biscotti. Sono sicura che dopo una bella dormita starai meglio. Ciao. La mamma."
Presi il vassoio e andai in cucina a mangiare. Mi vestii, presi il cellulare e mi buttai sul divano. Mi coprii per bene e vidi che sul cellulare c'erano
5 sms non letti. 3 di Nana, 1 di un numero sconosciuto e l'altro di Akito. Lessi prima quelli di Nanako:
"Tomoko oggi non vieni?"
"Ti sto aspettando da mezz'ora dove sei? Faremo tardi"
"Hei Moki tua madre mi ha avvertita guarisci presto!"

Passai all'sms di Akito:
"Tomoko! Ho lasciato Atashi. Volevo che lo sapessi. Dillo tu a Nana. E per favore convincila a perdonarmi. Chiedile se qualche
volta le va di uscire con me! Ciao e grazie di tutto amica mia!"
Che ragazzo meraviglioso!
Ora mancava l'sms dal numero sconosciuto. Lo lessi:
"Tomoko, Nanako mi ha detto che oggi non saresti venuta. Ho preso degli appunti di storia per te visto che sono stato 
interrogato al posto tuo. Non considerarlo come un gesto d'amicizia! Makoto."

Rimasi perplessa. Makoto mi ha scritto un sms. Ha preso degli appunti di storia per me!? E' forse impazzito? Appena finiscono le lezioni
lo ringrazio e devo dirlo subito a Nana! Prima però fammi misurare la febbre. Mmm.... 37 e mezzo. Speriamo bene. Per una volta tanto...
Ho una grandissima voglia di tornare a scuola. Questa è l'occasione giusta farò amicizia con Makoto!

13:56. Si, è l'ora giusta. Prima scrivo a Nana:
"Nanako! Non ci crederai mai! Makoto ha preso degli appunti di storia per me e mi ha anche scritto un sms! Questa è l'occasione giusta farò amicizia
con lui! Ah! Dimenticavo di dirti la cosa più importante! Indovina un pò? Akito ha lasciato quella stupida di Atashi mi ha detto di dirti che devi perdonarlo
e vuole uscire con te qualche volta! Non farti scappare l'occasione Nana!"
E ora scrivo a lui:
"Hei Makoto! Grazie per aver preso degli app....
No, non cosi. Vediamo...
"Hei nano! Gr...
No troppo da amici... Facciamo cosi.
"Grazie per gli appunti. Tomoko."
Si cosi si! Invia!


(Makoto)


Sentii il cellulare vibrare nella mia tasca della divisa scolastica. Lo presi e vidi un sms da Tomoko.
"Grazie per gli appunti. Tomoko"
Mi aspettavo qualcosa del tipo:
"Si che lo prendo come un gesto d'amicizia."
Evidentemente non gli interessa più la mia amicizia. Tanto meglio!

(Tomoko)


-Mamma! Mi fai la giustifica per i compiti?
Stammattina mi sono alzata di buon'ora mi sento davvero bene!
-
Moki, io te la faccio ma... sei sicura che vuoi rientrare oggi?
-Sicurissimaaa!! Mai stata meglio te lo giuro!
-D'accordo.
-Io vado mamma! A più tardi!

Scesi correndo le scale e corsi subito da Nana. Incredibile ho fatto prima di lei oggi! Aspettai 5 minuti e Nana scese.
Feci un sorriso a 32 denti. Stavolta ero sicurissima di me. Sarebbe diventato mio amico. A tutti i costi.
-Hei Tomoko! Cosa ci fai già qui?
-Come!? Non hai letto l'sms? Ho la mia occasione e non me la lascio sfuggire.
-Sei sempre la solita. Su andiamo!
-Tu hai intenzione di uscire con Akito?
-Mmm... Forse si forse no.
Risi. 

Arrivammo a scuola prestissimo. Eccolo li. Insieme ai suoi amici. Corro da lui urlando:
-Makotoooo!!!! 
-Non urlare non sono sordo, dannazione!
-Ahahahah! Scusami.
-Sei di ottimo umore oggi eh?
-Mmm... Non sarò di ottimo umore fin quando non sarai mio amico. Mi hai dato un occasione. Non me la lascio sfuggire.
Gli feci l'occhiolino e mi allontai un pò. Poi mi chiamò:
-Moki!
Sorrisi. Mi girai verso di lui.
-Oggi mi fai copiare matematica?
Gli sorrisi ancora e poi me ne andai. Forse ce l'avevo quasi fatta.

(Makoto)

Quando sorride... Scossi la testa per scacciare dalla mente l'immagine di lei che mi sorrideva. Ma che diavolo vado a pensare!
Sento le sue parole nella mia mente da quando le lezioni sono iniziate. "Mi hai dato un occasione. Non me la lascio sfuggire"

 

Ecco il secondo capitolo. Vi prego di recensire è molto importante per me visto che è la prima FF che scrivo. Acetto sia positive che negative!

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Capitolo 4
*** 3. Missione compiuta! ***


3. Missione compiuta!


Caro diario,
da quando Makoto mi ha mandato quell'sms... Ho una grandissima occasione da non perdere!
E poi mi sembra che si stia comportando meglio con me. A volte mi manda degli sms con scritto "Tomoko, 
domani ho l'interrogazione di scienze mi aiuti?" So che non è molto ma è già un inizio!
Mi dico sempre "Avanti Tomoko! Ci sei quasi!" Non perdo mai la speranza! In questi giorni sono ancora più attiva!


-Allora... Basta che sottrai qui e applichi la formula! E' facile! Ti è chiaro?
-Mmm... Com'era la formula?
Feci una faccia disperata. 
-Accidenti Makoto! Ma in classe non ascolti mai?!
Certo che no! Sei impegnato a fare lo spiritoso...
-Verità? No! Insomma perchè non mi fai copiare e basta stupida anti.... 
Si accorse che stavo per chiudere quaderno e libro e allora si fermò a metà parola.
-Cosa stavi dicendo?
-Niente, niente. Per favore ti supplico! 
-Se verrai interrogato e vai male, non mi prendo nessuno responsabilità!
-D'accordo.
Stava per afferrare il mio quaderno ma io lo fermai.
-Oggi vieni a casa mia e ti faccio una ripetizione. Senza discussioni!
-Solo se mi fai copiare e vado male all'interrogazione.
Ci pensai un attimo. 
Sarà un occasione in più.
-Ci sto!

11.16 Ora di matematica. 
-Oggi interroghiamo... Vediamo un pò... E' un pò di settimane che non sento... Makoto!
Il mio cuore fece un balzo. 
Speriamo che vada bene o mi tocca davvero portarmelo a casa.
-Allora Makoto... Spiegami il problema di oggi per casa. Vedo che sul quaderno lo hai svolto
alla perfezione. Complimenti!
Makoto spiegò tutto a meraviglia. Rimasi sorpresa. Era cosi bravo e allora perchè non si impegnava.
Il problema venne dopo. Non appena la professoressa gli assegnò un esercizio un pò più difficile...

Dannazione, si è bloccato!
-Se non ci riesci non fa niente. Allora l'interrogazione del giorno non è andata male ma... devi ripetere la formula.
Oh no!!!! Davvero devo portarmelo a casa!!!!
Si venne a sedere al posto, cioè dietro di me. Si avvicinò un pò e mi disse:
-Hei Moki. Mica devo pagarti?
Feci una faccia perplessa.
 Quindi davvero doveva venire? Va bene che era una bella occasione ma... Chi diavolo
me lo ha fatto fare?!?!

-Certo che no, stupido! In cambio mi darai la tua amicizia.
Mi girai. Lui mi prese una mano e ci mise dentro un bigliettino. Lo lessi:

"Per avere la mia amicizia, non serve che vengo a casa tua."
Dietro il biglietto gli scrissi, fuori di me come se non fosse da parte mia:
"Verrai lo stesso. Perchè se credi che mi basta una semplice amicizia giusto per fare... Hai sbagliato proprio persona"
Glielo diedi e lui appena lo lesse mi fece un sorriso meraviglioso.
Mi girai, il cuore che batteva a mille. Cosa mi prende? E' solo che sono rimasta sorpresa perchè non ha mai sorriso
cosi a nessuno, tutto qui. Sono solo sorpresa.

Finita la scuola mi chiamò:
-Tomoko!! Hei Tomoko perchè non mi aspetti?

Perchè non riesco a girarmi e a dirgli qualcosa? Iniziai a correre con lui che mi seguiva.
-Tomokoo!! Ma che ti prendeee!?
Già. Cosa mi prende. Vorrei proprio saperlo. Mi raggiunse e mi afferrò una mano. Mi girai di scatto con le lacrime agli occhi.
Lui rimase sorpreso. 
-C-Cos'hai?
Mi chiese ansimante. Non riuscivo a farmare le lacrime. Lo abbracciai. Lui mi strinse.
-Sono riuscita ad avere la tua amicizia? Ho avuto la tua fiducia?
-Si.

Si. Che bel si.
-Perchè piangi?
-Non ne ho idea. Saranno lacrime di gioia!
Si staccò ma comunque continuava a tenermi le mani.
-Lacrime... di gioia?
Chiese in tono sarcastico.
-Bè? Mai sentite nominare?
Lui per tutta risposta mi asciugò le lacrime, mi lasciò le mani e mi disse:
-Oggi alle tre. Scusa...
Si allontanò correndo. 
Scusa di cosa?
Vidi Nana che stava salendo a casa accompagnata da Akito. Allora decisi. 
Corsi disperata avevo un dolore lancinante al fianco ma non mi importava. Lo vidi. Era li fermo
ad aspettare l'autobus. Quando mi vide mi corse incontro e mi abbracciò. 
-Ti voglio bene!
Io lo dissi a lui e lui lo disse a me. Ma lui aggiunse una cosa.
-Ti va... di essere la mia migliore amica?
Il mio cuore fece un balzo. 
Dannazione.... Mi ha fregata....
-Si...
Provare un emozione cosi forte quando la persona a cui tieni ti abbraccia e ti chiede di essere
una persona importante... è questo... l'amore?

-Salgo in autobus con te!
-Ma... che dici? Vengo io a piedi con te fino sotto casa tua!
-No! Vengo io!
-No! IO!!!!!
-Ci rinuncio... vieni con me a piedi...

Di nuovo quel sorriso meraviglioso... Quando mi sorride cosi non so più che pensare....
-Makoto io... Non so cos'è l'amore! Tu lo sai?
Rise. Poi mi rispose:
-Mai provato in tutta la mia vita.

E dopo questo mi accompagnò a casa.

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Capitolo 5
*** 4. E se... Io e lui... ***


E se... Io e lui...


-Non riesco a concentrarmi!! Nana... 
-Tomoko, io non so che dirti.
Mi rispose Nana con un'aria spensierata.
Ci credo che non sai che dirmi... Pensi solo ad Akito. Una volta tanto che ho bisogno di aiuto per qualcosa di serio. 
Sbuffai. Nanako si riscosse. 
-Scusami, Tomoko. Ma sai... ieri io ed Akito siamo saliti a casa a piedi insieme tenendoci per mano.
-L'hai detto mille volte. 
Le risposi contro con un'aria imbronciata.
Era la 4 ora di lezione, ed erano milioni se non miliardi le volte in cui Makoto mi sorrideva.
Mi confondeva sempre! Era l'unica persona capace di sconvolgere tutti i miei pensieri, e questo fatto di lui iniziava a darmi davvero sui nervi.
-Nanako. C'è una cosa che non ti ho detto.
Nana non rispose.
-Ed è una cosa seria.
Aggiunsi. Nanako mi guardò e capì. Adesso si che avevo attirato la sua attenzione.
-Ieri... Makoto doveva venire a casa mia per studiare no? Ricordi, la scommessa?
Nana annuì sorridendo.
-All'uscita di scuola lui continuava a chiamarmi ma io non avevo la forza per girarmi e non so il perchè, ma... sono scappata piangendo.
Lui mi ha rincorso e mi ha fermata. Io mi sono girata verso di lui con le lacrime agli occhi e gli ho detto che erano lacrime di gioia, perchè ero riuscita
a farlo diventare mio amico. Abbiamo camminato in silenzio fino alla fermata dell'autobus. Ho visto te ed Akito insieme.Cosi Ho deciso di prendere l'autobus con lui.
Ma Makoto ha insistito per accompagnarmi fin sotto casa. Di nuovo mi è venuto da piangere e l'ho abbracciato. E' stato un gesto molto avventato, ma confortante. Mi ha accompagnata fin sotto 
casa tenendomi per mano. E alle tre è venuto a casa mia per le ripetizioni. Ma ha fatto finta di niente.
Non mi piace interessarmi cosi tanto a lui ma non lo faccio a posta.
Mentre parlavo Nana ascoltava in silenzio. Io non sapevo che dietro di me c'era Makoto che stava ascoltando tutto. Appena finii di parlare lui se ne andò,
ma io non mi accorsi di nulla.
-Perchè sento questa sensazione... di... insomma di... troppa vicinanza a lui? Cos'è, Nana?
Nanako sospirò. 
-Eppure sei una ragazza intelligente, se ti ci metti. Cara Tomoko... Non è che tu...
Capii all'istante quello che Nana stava per dirmi. Mi alzai di scatto.
-Non mi sto innamorando, nien'affatto. 
-Moki... Non spetta a te decidere...
-Non mi interessa. Non ci sono regole e io decido che non mi voglio innamorare di Makoto. Questione chiusa.
Devo trovare una scusa per litigare con Makoto...
All'uscita di scuola Makoto mi raggiunse e mi chiese con un sorriso stampato sul volto:
-Ti accompagno?
Lo guardai negli occhi. Quegli occhi che mi ingannavano. Fissai lo sguardo a terra.
-N... non c'è bisogno!
-Mi guardi per favore? E' maleducazione non guardare una persona quando si parla.
Ti odio. Ti odio. Ti odio.
Alzai lentamente lo sguardo e fissai i miei occhi color nocciola nei suoi color smeraldo. 
-Cosa c'è?
Mi chiese lui. Il sorriso a mano a mano che svaniva.
Non ce la faccio a litigare con lui. Non voglio che il suo sorriso vada via. Non è che io... io... lo amo.
-Nulla, solo un pò di stanchezza. Non c'è bisogno che mi accompagni. Conosco la strada.
Lo salutai con un cenno della mano. Lui me la afferrò e mi fece sedere su un muretto. Continuando a tenermi per mano
mi continuava a guardare. Io non riuscivo a distogliere lo sguardo. Mi stava leggendo dentro. 
-Ti amo.
Gli dissi di impulso. Senza pensarci. Lui mi abbracciò, fortissimo. 
-Non so neanche cos'è l'amore... e mi metto a dirti ti amo... Mi sento patetica.
-Neanche io so cos'è... ma... è una sensazione che ti scalda il cuore e... la provo quando sono con te...
Ha ragione. Scalda il cuore... Ci siamo confessati il nostro amore...
Iniziò a piovere. Ma noi continuavamo a essere lì... sotto la pioggia, ad abbracciarci. Mi prese il viso tra le mani. E mi diede un bacio.
Era cosi dolce. Le sua labbra sulle mie. Anche se a me parve durare un'istante, fu stupendo.

Quello stesso pomeriggio uscimmo insieme. Soli. Io e lui. 
Mi chiedo se... Lui pensa che siamo fidanzati.
Eppure continua a tenermi per mano, a baciarmi... quindi... credo di si...

Andammo sulla spiaggia. C'era un cielo pieno di stelle.
-Se ci fosse un stella cadente... cosa ti piacerebbe desiderare? 
Gli chiesi io. Mi guardò sorridendo. 
-Stare con Moki. Sempre e anche se non so cosa vuol dire e neanche tu... Lo impareremo insieme, te lo giuro.

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Capitolo 6
*** 5. Se è successo... Doveva succedere ***


5. Se è successo... Doveva succedere


E' passata una settimana... Non posso crederci... E' passata una settimana e continuiamo a frequentarci. Andiamo in giro tenendoci per mano. Non ci importa se ci vedano. Devono vederci, devono sapere che finalmente io e lui stiamo conoscendo l'amore, insieme. Ed è una cosa stupenda. Finalmente anche Nana ce l'ha fatta. Io a confronto con lei mi sento ridicola. Lei l'aspettava, l'amore. Io l'ho trovato senza accorgemene. Ho detto "ti amo" ad una persona che prima odiavo. L'ho detto ad una persona che non mi sarei mai aspettata che ricambiasse il mio stesso sentimento. Non posso dire se ricambia il mio amore, nemmeno lui può dirlo perchè NOI insieme lo stiamo cercando... l'amore...

-Tomoko!! Hai da fare oggi? Devo dirti un sacco di cose!! Ti prego, ormai esci con Makoto tutti i giornii!!
Mi chiese Nanako con una faccia supplichevole.
-Em... Riunione del consiglio studentesco alle 3, assegnazione dei compiti per le vacanze alle 5 e dopo... A casa mia alle 7! Ci stai?
-Ci sto! Allora ci vediamo oggi! Grazie.
-Prego.
Mi allontanai da Nana e corsi da Makoto, che stava per andare in cortile a pulire.
-Makoooo!!
Si girò, mi sorrise, mi venne incontro e mi prese in braccio facendomi volare per un pò.
Risi.
-Ma cosa fai!? Mettimi giù. Te lo ordino da rappresentante di classe! 
Gli feci una smorfia e lui mi mise giù.
-Agli ordini! Dimmi, cosa c'è?
-Oggi...
Il viso di Makoto si illuminò. Mi dispiaceva tantissimo dover rovinare le sue aspettative.
-Oggi: Riunione del consiglio studentesco alle 3, assegnazione dei compiti per le vacanze alle 5 e... Alle 7 c'è Nanako a casa mia. E' da un sacco che non parliamo esco ogni giorno con te e Nana deve dirmi un sacco di cose perciò... Oddio non fare quella faccia... E' solo un giorno...
Mi sorrise e mi prese la mano. Mi alzò un dito.
- 1 Non c'è bisogno che mi supplichi.
Un altro dito.
- 2 Nanako è tua amica e quando gli amici hanno bisogno di aiuto, bisogna aiutarli.
- 3 Io ti amo. Ricordalo.
Mi diede un lieve bacio sulla guancia e continuò con un altro dito.
- 4 Sono le 3 meno due minuti. Non avevi una riunione? Ciao, a domani!
E Makoto si allontanò per andare in cortile. Rimasi imbambolata per un pò, poi iniziai la mia corsa verso la sala delle riunioni.
La riunione fu una vera noia. Poi passai alle assegnazioni dei compiti. Durò poco per fortuna. E ci diedero pochi compiti. Erano le 17.32
Era prestissimo. Nana mi avrebbe raggiunta a casa mia alle 7. Cosa potevo fare ora? Avevo deciso. Sarei tornata a casa e avrei chiesto a Nana di venire prima.
Mentre tornavo a casa vidi Makoto uscire da un super-market. Che ci faceva lui qui? Non abitava in città. Makoto abitava in un paesino un più sopra della mia città.
In mano aveva due lattine di coca. Si andò a sedere su una panchina vicino ad una ragazza. Quella ragazza aveva un non so che di familiare. Mi avvicinai di più prestando attenzione. So che non è corretto spiare il proprio ragazzo però... Chi può essere? La misteriosa ragazza piangeva. Si aggrappò a Makoto e lui le accarezzò delicatamente la testa. Intanto la mia gelosia cresceva sempre più. Mi andai a nascondere in un viottolo vicino la panchina. Quei capelli, riconoscibili per i loro riccioli... Atashi.
Cosa voleva lei dal MIO ragazzo? Sapeva benissimo che io e Makoto ci frequentavamo. Makoto fece per andarsene. Ma lei lo fermò afferrandogli la mano, si alzò e avvicinò il suo viso a quello di Makoto. Lo baciò. Lei, lo baciò. Lui rimase stupefatto e dopo due secondi si staccò immediamente. Lei corse via. Makoto si sedette. Aveva ancora gli occhi sbarrati. Perchè? Perchè Atashi si doveva intromettere proprio tra noi? Il nostro era un rapporto ancora fragile, costruito sul dubbio. Uscii dal viottolo. Mi avvicinai a Makoto. Lui mi guardò. Fissai i miei occhi nei suoi, senza dire una parola. Mi sedetti vicino a lui. 
-Perchè?
Chiesi io molto semplicemente.
-Il suo ragazzo la stava menando... io l'ho portata via e poi...
Lui non c'entra niente... Cercavo di convincermi cosi, ma non ci riuscivo. Non ero abbastanza forte, non per superare una cosa del genere.
-Mako... Io...
Iniziai a piangere. Non ora, dannazione!
-Io... Ti prego, Tomoko. Io non c'entro nulla... Non potevo lasciarla li... Sai benissimo com'è fatta Atashi... La conosci meglio di me!
Aveva alzato un pò il tono della voce. Mi aveva preso le mani e aveva cercato di abbracciarmi. Io senza farlo a posta, mi ero alzata e avevo iniziato a correre.
Tomoko... per una stupidaggine come questa...
Makoto non mi correva dietro. Lo ringraziai per questo. Avevo bisogno di stare un pò da sola.

Quando Nana arrivò, io ero chiusa in camera a piangere. La feci entrare e le spiegai tutto. Mi scusai perchè lei era venuta per parlarmi e invece io l'annoiavo con le mie stupide difficoltà. Perchè si, erano stupide. Lei mi tranquilizzò e mi spiegò per filo e per segno cosa dovevo fare. E cosi io ora ero sotto casa di Makoto. Sperai con tutta me stessa che fosse in casa. Dovevo assolutamente risolvere, ora!

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Pubblicità!! Vi consiglio e vi chiedo per favore di leggere la storia Enchanted di Summer__97 è davvero una storia magnifica. Anche se è solo al primo capitolo è scritta molto bene!

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Capitolo 7
*** 6. E' già la fine ***


6. E' già la fine
 

20.36 Mi trovo sotto casa di Makoto. Mi chiedo perchè mi sono comportata cosi prima. Sono stata una stupida. Lo avrò fatto rimanere da schifo... Avanti, devo bussare a questo stramaledetissimo campanello. Stavo per suonare quando una voce mi chiamò da dietro.
-Tomoko. Ancora non lo sai?
Atashi. Non mi girai nemmeno non volevo sentirla. Suonai al campanello, ignorandola. Mi afferrò una mano e mi costrinse a girarmi. Vicino a lei c'era Makoto e la teneva per mano.
-Cosa significa tutto questo?
Chiesi rivolta a Makoto.
-Significa che... io e te non ci capiamo più. E' finita. Tomoko. E' tardi, torna a casa. Non vale la pena stare qui al freddo. Per una persona che se ne è già andata. E che magari non se ne è resa conto ma... Ha sbagliato e non è mai arrivata.
Risi in tono sarcastico.
-Ma cosa dici, sei forse impazzito?
Gli afferrai una mano e me la misi sul cuore. Lui si allontanò. Mandò via Atashi salutandola con un bacio. Un bacio che un tempo sarebbe dovuto appartenere a me. Atashi finalmente andò via e ci lasciò soli. Era un cielo pieno di stelle. Lo stesso cielo sotto cui lui mi giurò che saremo stati insieme per sempre. Ma non esiste l'inifinito e purtroppo me ne sono resa conto troppo tardi.
-Makoto... Tu avevi giurato... Finiscila con questa messa in scena.
-Non è per niente una messa in scena. Il fatto è che noi non avevamo capito niente. La pensiamo in modi completamente diversi. L'amore a questa età non esiste. Tra noi non è mai iniziato niente.
-Allora perchè? Perchè eri cosi triste quando Atashi ti ha baciato li sulla panchina e io ti ho visto, eh? Perchè?
Avevo iniziato a piangere. Lo sapevo. Ormai facevo solo questo: soffrire.
-Basta. Sei ridicola. Io non ci sono per niente rimasto male. Io e lei ci frequentavamo dalla prima non lo sapevi?
-Ora basta tu con queste stupidaggini...
Lui mi passò oltre, entrò nel cancelletto di casa e mi mormorò:
-Ti prego perdonami. Non avevo capito un bel niente.
Entrò in casa e mi lasciò li sola, sotto la neve che iniziava a cadere.
Una storia finita che non è nemmeno cominciata. Era un bugiardo. Ma lo capii troppo tardi, nell'inverno dei miei 13 anni.

Arrivarono le vacanze di Natale. Ero sempre sola. Non avevo più una mano calda intrecciata alla mia mano fredda. Mi faceva male, troppo male vedere Atashi che rideva come una matta a lanciare palle di neve contro Makoto. Stavano davvero bene insieme...
Finite le vacanze di Natale, Atashi mi si avvicinò.
-Mi ha tradita.
Mi disse semplicemente.
-Inganna tutte.
Continuò.
-E' solo un bugiardo.
Le dissi io. Continuai per la strada di casa e allora lo vidi. Lui... con Nana. Si tenevano per mano.
-Non lei, non ingannare lei. Lasciala stare.
Gli dissi, mentre mi avvicinavo. Con i miei scarponi che facevano rumore mentre passavo sulla neve.
Nana si girò verso di me.
-Akito ti ha sempre amata. 
Mi disse. Perchè tutta questa confusione?
-Non mi interessa. Questo non significa che devi stare con il ragazzo che amo. Non è colpa mia se Akito mi ama. Quindi lascia stare il mio...
Mi interruppi. Mi misi una mano sulla bocca e scoppiai a piangere. Non è più mio... 
-
Non sono più tuo. Lasciami libero di fare le mie scelte.
Stava piangendo.
-Come io ho lasciato te... tu lascia me...
Lasciò la mano di Nana e mi abbracciò. Mi stringeva forte come quella prima volta che gli dissi di amarlo.
-Io ti ho lasciata libera di andare perchè con me avresti solo sofferto. Io sono solo un ragazzino tu stai per compiere 14 anni... Io sono solo un ragazzino...
-Tu hai già 14 anni... perchè dici di essere un ragazzino...
-Perchè dentro lo sono...
Mi sciolsi dall'abbraccio. Lui capì. Lo stavo lasciando andare...
E cosi passarono anche gli ultimi mesi di scuola di seconda media. Metà del terzo anno volò via. E io l'amavo ancora. Le ferite c'erano ancora. Non erano ancora delle cicatrici e a volte capitava che si riaprissero. Faceva male ma non più come prima. Con Nana era stato solo quel giorno. Nanako mi spiegò che era stato lui a chiederle di fare quel gesto. Affinchè io capissi e lo lasciassi andare. L'unica cosa che non ho ancora capito è... Perchè lui non è capace di dare il suo affetto agli altri? Con me c'era quasi riuscito ma io... comportandomi da stupida me lo sono lasciato scappare. Ora siamo amici, ora non lo siamo. Litighiamo un giorno si e l'altro pure. Non so perchè. Eppure lui dice di voler essere mio amico e che a me ci tiene. Forse lo fa per non farmi illudere. Riguardo Akito... Non era vero. Lui e Nanako stanno insieme da tempo ormai niente li riesce a dividere.
A scuola mi impegno sempre di più. Voglio riuscire a entrare al liceo Kamoto, lo stesso di Nanako e Akito. Per farlo devo raggiungere la stessa media di Nanako. Akito è già entrato da un anno e ci sta aspettando. Ritornando a Makoto... E' innamorato sul serio da un anno di una ragazza della mia stessa età che frequenta il corso C, Ayaka. E' una mia cara amica. Abbiamo frequentato la classe elementare insieme. Mi pare voglia anche lei venire al liceo Kamoto. Per fortuna è una ragazza intelligente e non da molta corda a Makoto. Ormai tutti hanno capito che genere di ragazzo è. Solo io e Atashi ci siamo cascate come pesci lessi. Ma non importa mi ha insegnato molto l'esperienza con lui. Ora le ferite sono cicatrici. Fanno male solo quando litighiamo. Non ci parlo da circa un mese e mi sento benissimo. L'ho dimenticato. Anche se rimarrà sempre dentro di me, è stato molto importante. Sono certa che al Liceo cambierà tutto. Voglio che cambi tutto. E non commetterò gli stessi sbagli. Ora capisco... Nessuno capirà mai quel ragazzo... Ma chi lo farà... Sarà bravo, molto bravo!


Scrissi questo nell'ultima pagina del diario su cui io e Nana scrivevamo quando avevamo bisogno. Al Liceo cambierà tutto. Perchè sono io che lo voglio.
Era l'ultimo giorno d'estate quando feci questo giuramento a me stessa. Sarei entrata al Liceo Kamoto e avrei cambiato la mia vita. Senza commettere errori. Non mi sarei più appoggiata a Nanako, avrei contato solo sulle mie forze e ce l'avrei fatta. Era questo il mio giuramento. Sotto un cielo stellato buttai in mare l'ultima pagina del diario. Lo ricorderò per sempre. L'ultimo giorno d'estate dei miei 14 anni.

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Pubblicità: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1185445&i=1 In questo ultimo capitolo della mia storia vi consiglio quest'altra ff molto bella e anch'essa scritta molto bene!!

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