Cosa significa essere famosi

di akira90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vegeta ***
Capitolo 2: *** Bulma ***
Capitolo 3: *** Piccoli flash ***
Capitolo 4: *** Complicazioni ***
Capitolo 5: *** La ripresa ***
Capitolo 6: *** L'incontro 1 ***
Capitolo 7: *** L'incontro 2 ***
Capitolo 8: *** Provini ***
Capitolo 9: *** Felicità! ***
Capitolo 10: *** In onda! ***
Capitolo 11: *** Festa ***
Capitolo 12: *** La brevità d'amore ***
Capitolo 13: *** Carpe diem ***
Capitolo 14: *** Allenamento o altro? ***
Capitolo 15: *** Parte di cosa significa essere famosi ***
Capitolo 16: *** Sempre più lacrime ***
Capitolo 17: *** In confidenza... ***
Capitolo 18: *** Ti devo dire una cosa ***



Capitolo 1
*** Vegeta ***


Lui splendido calciatore di una squadra italiana. Lei una hostess impacciata.

Lui doveva giocare una partita in trasferta e la cosa non gli piaceva perché non conosceva nessun locale della città.

Il suo nome era Vegeta e il suo ruolo era essere l’unica punta di una squadra molto famosa di serie A.

I suoi compagni di squadra, Ten, Crilin e Yamcho lo soprannominavano il Principe dei goal, perché era il capocannoniere della classifica.

“Ehi, Vegeta, vuoi muovere quelle gambe invece di pavoneggiarti davanti a quelle belle ragazze?” lo rimproverò il suo allenatore, non ancora abituato da questa scena che ormai accadeva ogni volta che si allenavano davanti ad un pubblico.

“Goku, non rompere!” gli ribatté Vegeta sempre più contrariato e odioso nei suoi confronti.

Lo stesso sentimento era condiviso da Goku.

Vegeta cominciò ad allenarsi, pensando a come sarebbe stata la ragazza che avrebbe rimorchiato quella sera.

Sicuramente bella, pensò.

In quel momento la palla gli passò davanti ma lui non la notò nemmeno e quindi divenne facile preda del secondo portiere della squadra.

“Vuoi stare più attento!” gli sbraitò Goku veramente arrabbiato.

“Non vinceremo mai se tu continui ad avere la testa nelle discoteche!”

“Ma fatti gli affaracci tuoi! La mia vita non ti riguarda!” gli urlò dietro Vegeta.

“Invece sì che mi riguarda, visto che ho la possibilità di scegliere se giocherai domani sera al derby”.

“Non lo puoi fare, non vinceremmo neanche se loro si facessero dieci autogol” disse l’attaccante alludendo alla loro difesa colabrodo.

Ten e Crilin si offesero, poiché erano rispettivamente terzino destro e terzino sinistro.

Vedendo le espressioni serie e corrucciate sui loro volti, Goku prese la decisione finale: “Bene, allora, se la pensi così la tribuna è tutta tua… e forse non solo quella”.

A quelle parole Vegeta se ne andò via dal campo in silenzio.

Non riusciva a capire a cosa Goku alludesse.

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Capitolo 2
*** Bulma ***


La sveglia non era suonata. Erano già le quattro del mattino. Doveva ancora fare tutto: vestirsi, lavarsi, fare colazione e recarsi all’aeroporto.

Combinava già abbastanza guai, senza dover aggiungere quello della sveglia non impostata la sera precedente.

I suoi occhi erano ancora semichiusi a causa dell’orario in cui si era svegliata. Ogni giorno era sempre la solita routine che non sopportava.

Soprattutto la infastidivano le lamentele della sua amica e collega Chichi.

Era sicuramente la sua migliore amica ma a volte era un po’ pesante.

Con questi pensieri nella mente, Bulma indossò l’uniforme che metteva in risalto le sue gambe lunghe, che piacevano così tanto ai passeggeri dei voli.

Prese la macchina e arrivò all’aeroporto.

Chichi la stava già aspettando, visibilmente non di buon umore.

“È questa l’ora di arrivare?” le chiese l’amica, facendo finta di scherzare. In realtà le dava fastidio il fatto che Bulma faceva meno di lei al lavoro ma non l’avevano ancora licenziata.

Le due ragazze erano in continua competizione su chi delle due fosse la più carina e la più gentile con i passeggeri.

“Non mi è suonata la sveglia” disse Bulma con imbarazzo, ben consapevole che quello che aveva appena detto era una mezza verità.

Se le avesse detto la verità, l’avrebbe rimproverata tutto il giorno.

Andarono sul primo aereo del giorno. Il volo era diretto a Roma.

Solo quaranta minuti, un tempo talmente ridotto che non aveva il tempo di combinare dei pasticci come suo solito.

Salutarono i passeggeri educatamente.

“Buongiorno signori”

“Buongiorno a voi, belle signorine” disse loro un vecchietto con occhiali da sole.

Spiegarono ai passeggeri le misure di sicurezza e decollarono.

Cominciarono a parlare del più e del meno, poi Bulma decise di andare nella sala comandi per controllare che i piloti non avessero problemi.

Mentre passava per il corridoio fra i sedili, qualcuno le toccò il fondoschiena, alzandole la gonna e facendola balzare sopra un uomo che stava leggendo una rivista.

“Io la denuncio! Non sa neanche fare il suo mestiere! Lo saprebbe fare chiunque ma lei…beh si vede che non è mica a posto!”

“Mi scusi ma vede…”

“E osa anche cercare di trovare scuse? Lei mi vola addosso e io dovrei fare finta di niente? Eh, no carina, è qui che si sbaglia” le urlò l’uomo.

In quel momento arrivò Chichi che lo supplicò: “Non l’ha fatto apposta, la perdoni, la prego”.

“Per questa volta lascio perdere” le rispose l’uomo, colpito dalla sua bellezza.

E Chichi e l’uomo si scambiarono i numeri di cellulare, mentre Bulma se ne stava in un angolo, molto imbarazzata e ben consapevole di aver già fatto la sua solita figuraccia quotidiana.

“Tutte a me devono capitare” pensò. “Non ho neanche un uomo che mi consoli, mentre lei…lei…lei ha sempre la solita fortuna di trasformare i miei disastri in occasioni per lei…non è giusto!”

Quando tutti i passeggeri scesero dall’aereo, Bulma si mise a sedere di fianco al bagno e cominciò a piangere.

Un grazie a chi ha commentato ma anche a chi ha solo letto la fanfic:

Nihal91: Beh, Vegeta non ci pensa a questa cosa. Ciao!!!

Vegeta83: Grazie, spero che ti piaccia anche questo, baci!!!

Majiinannetta: Grazie, spero con questo capitolo di averti accontentata! Ciao!!!

Francyssj: Sono contenta che ti sia piaciuto, e per quanto riguarda Bulma…eccola qua!Ciao ciao sayangirl!!!

D&V: Eccoti l’aggiornamento…grazie! Ciao!!!

Luisa87: Ecco l’aggiornamento…spero poi di aver rimediato con questo capitolo all’idea di Vegeta dongiovanni!!! Ciao!!!

Saretta_: Ed ecco Chichi!!! Forse non è come te l’aspettavi tu ma spero che ti piaccia comunque…Ciao!!!

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Capitolo 3
*** Piccoli flash ***


Erano ormai passati tre giorni. Ci sarebbe stata la trasferta a Madrid.

Contro il Real Madrid. Ma il clima era teso.

Il derby l’avevano perso e, per fortuna, Ten si era svegliato.

L’unica nota positiva degli ultimi giorni.

Vegeta non aveva giocato nel derby, e Goku non era intenzionato a metterlo su neanche contro una delle squadre più importanti al mondo.

Presero l’aereo delle 5:30 del mattino.

Venne anche Vegeta, nel caso in cui l’attaccante ora titolare si facesse male ( con gli scongiuri di Goku naturalmente ndme ).

Giunti all’aeroporto, presero il pullman della loro squadra e si diressero verso il campo dove avrebbero fatto l’allenamento.

Era in orario. Per fortuna.

Un pilota le disse che avrebbe dovuto prendere l’aereo per Madrid delle 9 e 45 ( non potevano mandarla su quello prima? ndvoi… no perché altrimenti la storia forse avrebbe uno svolgimento diverso ndme ).

Quel giorno non era insieme a Chichi, la quale aveva preso un aereo per Lisbona.

Stava distribuendo le vivande sull’aereo, quando vide che il signore a cui stava servendo da bere la stava fissando.

“Desidera qualcos’altro, signore?”

“Sì, signorina, mi piacerebbe sapere se le interessasse…beh, ecco, un lavoro nello spettacolo…”

“Come nello spettacolo? Cioè… in tv?” chiese la ragazza incredula.

“Sì, signorina, ho notato che lei è molto bella e creo che lei sia proprio il tipo di persona che stiamo cercando”.

“Io sarei…il tipo di…no, scusi, ma…che tipo di lavoro dovrei fare?”

“Se mi lascia un recapito telefonico le procuro un provino”.

“Oh, okay…va bene” disse Bulma ancora stupita dall’offerta dell’uomo.

Finalmente era arrivato un giorno fortunato. Il suo giorno fortunato.

Chichi si sarebbe dovuta incontrare quella sera tardi con l’uomo che le aveva chiesto il numero.

Tornata a casa da Lisbona, si preparò per uscire.

Andarono in un ristorante modesto ma accogliente.

“Sai, Chichi, sei la donna più bella che io abbia mai visto”

“Oh, grazie!” disse Chichi arrossendo.

Passò un ragazzo che vendeva rose e l’uomo gliene comprò una, provocando un ulteriore rossore sulle gote della ragazza.

“Vedi…devo dirti una cosa…”

“Cosa?” chiese la ragazza con il batticuore.

“Ti ho chiamata qui per offrirti un’opportunità”.

Chichi rimase colpita da quelle parole. Lui credeva che stare con lui fosse un’occasione, pensò. E in effetti era talmente bello che non si poteva dargli torto.

“Volevo offrirti l’opportunità di fare un provino per un programma televisivo”

Gli occhi della ragazza si allargarono per lo stupore.

Non riusciva a credere a quello che aveva appena udito.

Grazie a tutti quelli che hanno recensito e anche a quelli che leggono e basta…ho visto che siete in molti…

E per rispondere alle recensioni:

Niahl91: L’incontro avverrà presto…Ciao!!!

Heleamicachipss: Grazie mille…Ciao!!!

Francyssj: Eh, dispiace anche a me…soprattutto quando lo scrivo…Ciao saiyangirl!!!

Saretta_: Con questo capitolo ho determinato il suo ruolo nella storia…Ciao!!!

Vegeta83: Grazie mille…sono contenta che ti piaccia…spero di non averti deluso con questo…Tvb ciao!!!

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Capitolo 4
*** Complicazioni ***


La notte era la parte migliore della giornata. Il momento in cui scatenava i suoi istinti, che i suoi amici definivano scimmieschi ( XD ho dovuto scriverlo…non potevo resistere ).

“Ehi, ragazzi, ho trovato un locale per stasera” disse Vegeta ai compagni nello spogliatoio. Il suo viso non lasciava trasparire i suoi sentimenti riguardo al battibecco con Goku.

“Sarebbe?” chiese Yamcho curioso.

“È uno in centro, vicino ad un centro commerciale in via Farini” rispose l’attaccante.

Yamcho aveva voglia di andare a divertirsi quella sera ma doveva farla pagare a Vegeta per aver lasciato capire ai compagni che pensava che Ten e Crilin fossero delle schiappe.

Anche se ci aveva già pensato Goku a punirlo…Non aveva importanza, si disse, doveva punirlo anche lui ugualmente.

Ma non aveva idea di come poterlo fare.

“Ah ok, allora ci troviamo là?” chiese Crilin, che ormai aveva già dimenticato le parole di Vegeta.

“Sì, Crilin, sempre alla solita ora” rispose Vegeta.

In discoteca si divertirono molto, ballando e rimorchiando molte ragazze.

Vegeta si avvicinò ad una ragazza per ballare con lei ( e non solo!!! ).

Verso le tre del mattino erano ubriachi fradici e non capivano più niente.

Meno male che il giorno dopo avrebbero dovuto giocare alla sera.

“Ehi, Ten, dove sei?” chiese Crilin, che ormai non si reggeva più in piedi.

“Teeen”…niente risposta.

Dopo mezz’ora rinunciò a cercarlo.

All’improvviso sentì delle persone che urlavano. Andò da loro e vide che Ten era sdraiato per terra; sembrava svenuto.

Vegeta e Yamcho erano vicino a lui e cercavano di rianimarlo inutilmente.

Arrivò l’ambulanza.

Venne anche Goku all’ospedale, avvisato da Crilin.

Dopo essersi sincerato che le condizioni di Ten non fossero gravi, andò dalla squadra che era riunita nella sala d’attesa.

“Ma dico io, si va la sera prima della partita in discoteca ad ubriacarsi? Non pensate alle conseguenze che potrebbe avere su di voi e sulla partita? Di chi è stata la brillante idea di andarci, eh?” chiese Goku, sapendo già le risposte, specialmente l’ultima.

Tutti gli sguardi si spostarono su Vegeta.

“Bene, ho capito” disse Goku freddo.

“Perché deve sempre dare la colpa a me? Non è colpa mia se si è ubriacato!” si difese Vegeta.

“Non sei degno di risposta, Vegeta”.

Vegeta non seppe che dire. Sostenne il suo sguardo. Ma cominciò ad avere paura. Il posto da titolare se l’era giocato fino alla fine dell’anno, lo sapeva.

Perdonatemi se non li ho ancora fatti incontrare! Spero che comunque vi piaccia lo stesso…e che continuerete a seguirla…

Nihal91: Magari non è il suo tipo di ragazza…sinceramente non mi ero posta il problema…ciao!!!

Majinannetta: Sono contenta che ti piaccia…eccoti l’aggiornamento!Ciao!!!

Kiomi: Scusa se ti ho delusa…forse non solo te… mi dispiace farti aspettare...nei prossimi spero che non rimarrai delusa!!!Ciao!!!

Joey_ms_86 e Saretta_: Un uomo…non posso dirvi di più…Ciao!!!

D&V: Grazie mille!!!Ciao!!!

Francyssj: Grazie mille sayangirl spero che anche questo ti piaccia!!!Ciao tvb!!!

Monica: Ne sono felice…spero che anche questa ti faccia lo stesso effetto!Ciao!!!

Heleamicachipss: Mi dispiace…purtroppo ti devo fare aspettare…grazie…Ciao!!!

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Capitolo 5
*** La ripresa ***


Quella sera pioveva.

“Le squadre sono schierate in campo. La formazione della squadra italiana è (e poi elenca tutti i nomi). C’è grande stupore per la continua assenza del loro migliore giocatore, Vegeta”.

“Eh, infatti mi chiedo come mai Goku lo abbia messo in panchina…Non ha subito infortuni ed è in perfetta forma fisica” disse l’altro telecronista.

Dopo 45 minuti di gioco il Real Madrid stava vincendo per 2 a 0.

“Vogliaaamo Veggie!Vogliaaamo Veggie!” continuavano ad urlare i fans.

“Mandate via Gokuuuuuuu” si sentì urlare in qualche occasione.

Goku, da parte sua, non era benché minimamente intenzionato a far giocare Vegeta. A costo di perdere la partita.

Ma durante l’intervallo si prese gli insulti di quasi tutti i giocatori, tranne quelli di Yamcho.

“Insomma, mister, abbiamo bisogno di Vegeta!” disse Crilin.

“Non è per quello che perdiamo, Crilin…siete voi che dovete metterci più impegno…”

“Mister, se non mette su Vegeta noi non giochiamo” disse C17 furibondo a nome di tutti. Non ebbe nessuna smentita.

Goku si dovette arrendere.

“E va bene, lo metterò su, ma non accetto la sconfitta in questo caso!” li caricò Goku, sperando che Vegeta potesse davvero risolvere la partita che aveva preso una brutta piega.

“Vegeta, Vegeta, solo davanti alla porta, tiro e…goooooaaal!”

Vegeta andò sotto la propria curva ad esultare come un forsennato.

2 a 1. Dieci minuti dopo.

“Vegeta scarta il difensore, ha solo un difensore davanti…brutto tackle…calcio di rigore!”

Vegeta tira il calcio di rigore e segna con gioia contenuta di Goku.

Finì 2 a 2.

Il mattino seguente presero ancora l’aereo delle 9:30.

E come hostess c’era Bulma.

Grazie a tutti voi…forse per 2 o 3 giorni non riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo…spero che mi perdonerete e che mi scusiate.

Heleamicachipss: Grazie mille!Un saluto!

Saretta_:No, il provino non è un bluff…ho una cosa in mente ben precisa!Ciao!

Majinannetta: Non ti preoccupare…mi fa piacere che recensiate le storie…e se non ci riuscite sempre non mi offendo. Nel prossimo sicuramente c’è l’incontro ( e si chiamerà infatti l’incontro ).Ciao!!!

Francyssj: Spero con questo capitolo e quello precedente di averti messo un po’ sulle spine…magari hai capito cosa accadrà poi…Un saluto tvb!

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Capitolo 6
*** L'incontro 1 ***


L’aereo era tutto pieno.

La squadra era disposta nelle prime 5 file.

Vegeta era seduto nel sedile vicino al corridoio. Yamcho non gli aveva lasciato il sedile di fianco al finestrino.

Aveva molta fame. Aspettava con impazienza l’arrivo della hostess.

Specialmente se era carina.

Si addormentò. Sognò di uccidere Goku, che nei suoi sogni soprannominava Kaaroth, perché durante gli allenamenti si vestiva sempre di arancione e sembrava, quindi, una carota.

Non lo aveva minimamente ringraziato per aver aggiustato la partita.

E questo Vegeta se l’era annotato mentalmente.

Goku, in quel momento stava rimuginando sul pasticcio che aveva combinato. D’ora in avanti i tifosi si sarebbero aspettati di vedere Vegeta sempre in campo…e lui voleva lasciarlo in panchina.

D’altro canto, se non lo mettesse in campo, gli arriverebbero molte critiche negative e, quel che peggio, la sua panchina avrebbe rischiato di saltare. Non voleva andare ad allenare una squadra di serie B.

“Desidera, signore?” chiese Bulma a Goku.

“Un’aranciata, grazie!” rispose Goku, interrotto dalla ragazza mentre questi pensieri gli passavano per la testa.

Bulma gli diede il bicchiere con l’aranciata e il vassoio con i tipici cibi che si mangiano sull’aereo.

Bulma arrivò alla fila di Yamcho, Crilin e Vegeta.

“Desiderate, signori?” chiese Bulma a Crilin e a Yamcho, perché Vegeta stava ancora dormendo.

Rimasero stupiti dalla sua bellezza.

“Un bicchiere di vino” rispose Yamcho.

“Un po’ di succo di arancia rossa” rispose Crilin.

Mentre la ragazza li stava servendo, Crilin svegliò Vegeta, poiché sapeva quanto tenesse a mangiare.

Vegeta stava per rimproverare il suo vicino, quando sentì il profumo di cibo e soprattutto quando vide la bellissima ragazza che gli stava di fianco.

La ragazza, quando vide meglio l’uomo che si era svegliato, rimase come pietrificata.

Era bello e l’aria assonnata lo rendeva molto attraente.

I capelli scompigliati gli davano fascino. Il suo sguardo, fiero ed orgoglioso, la fissava, quasi come se stesse leggendole nella mente.

Il succo d’arancia rossa che stava versando nel bicchiere strabordò, andando a finire sui pantaloni di Vegeta.

La ragazza arrossì per l’imbarazzo.

Aveva fatto la solita figuraccia. Ma questa volta con un uomo stupendo.

Grazie a tutti quelli che seguono la mia storia in particolare a:

Heleamicachipss: Grazie mille!Ciao!!!

Francyssj: Eccoti l’aggiornamento…spero che non ti abbia delusa…Ciao!!!

Nihal91: Eccoti l’incontro ( solo la prima parte perché altrimenti diventava troppo lungo )…Ciao!!!

Saretta_: Purtroppo non te lo posso dire…lo vedrai in seguito…Ciao!!!

Mi scuso anticipatamente: se non posto per qualche giorno è perché non ho avuto tempo…spero che mi perdoniate!

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Capitolo 7
*** L'incontro 2 ***


“Ops, scusa, mi dispiace…non volevo…” disse la ragazza sempre più imbarazzata.

“Uffa, mi hai sporcato proprio lì” brontolò Vegeta, indicando il cavallo dei suoi pantaloni.

“Mi dispiace…non l’ ho fatto apposta!” si scusò nuovamente la ragazza.

Anche se la ragazza era davvero molto carina, tuttavia Vegeta non la riteneva una scusa sufficiente per impedire a se stesso di adirarsi con lei.

“Certo che potevi stare un po’ più attenta!” la rimproverò lui.

“Scusa…scusa…non so che dire…veramente…sono molto dispiaciuta…non volevo…”

“Lo spero proprio!”

Ormai tutti i passeggeri li stavano guardando.

“Beh, vuoi qualcosa da bere? Da mangiare?” chiese lei il più gentilmente possibile.

“Voglio 5 vassoi e 10 bicchieri con succo di mela” ordinò Vegeta senza esitazione.

Bulma lo guardò stupita.

“Ehm, sì, faccio subito” disse Bulma esitando.

Prese fuori 5 vassoi e poco alla volta versò il succo di mela nei bicchieri, sotto l’attenzione generale.

Due vassoi li aveva sotto alle gambe mentre gli altri tre era riuscito a tenerli sopra il tavolino. I bicchieri erano sopra ai tavolini di Yamcho e Crilin.

Ormai lo spettacolo era finito, quindi le persone non badavano più a loro due.

“Arrivederci…e mi scusi ancora” disse Bulma al bel calciatore.

“Arrivederla…

…gran bella gnocca!” disse Vegeta piano.

Ma le sue parole furono udite anche da Bulma, la quale arrossì violentemente.

Vegeta si accorse dell’imbarazzo della ragazza ma fece finta di nulla.

Il volo continuò senza problemi.

L’azzurra continuava a pensare all’episodio accaduto con Vegeta.

L’unica consolazione era quella che non l’avrebbe mai più rivisto.

Ma in realtà sperava di rivederlo eccome.

E si rendeva conto che purtroppo non l’avrebbe mai più rivisto.

Volevo ringraziarvi tutti, specialmente quelli che commentano.

Mi fa molto piacere vedere che vi piace…continuate a recensire che la storia continuerà…

Shavanna: Grazie!!! Eh, sì in effetti Vegeta non si comporta bene…il prossimo capitolo narrerà proprio dei lavori offerti a Bulma e a Chichi!Ciao!!!

Francyssj: Ecco l’aggiornamento…spero che non ti abbia deluso…grazie per leggere e commentare sempre!Ciao tvb ssjgirl!!!

Joey_ms_86: Infatti avevo in mente una scenata abbastanza rumoreggiante ma ho poi deciso di non appesantire la litigata per ovvi motivi…Ciao!!!

Nihal91: Eh, infatti speravo che questo particolare piacesse…era la mia idea sin dall’inizio!!!Ciao!!!

Majinannetta: Lo spero…spero anche che la seconda parte dell’incontro sia all’altezza del precedente…Ciao!!!

Monica: No, non l’ha fatto apposta…è stata sbadata di suo…Ciao!!!

Kiomi: Ne sono contenta…ecco l’aggiornamento e scusa se ho tardato!Ciao!!!

Heleamicachipss: Ecco cosa ha detto Vegeta…so che forse te lo aspettavi diverso…spero che comunque ti piaccia…Ciao!!!

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Capitolo 8
*** Provini ***


Le sei e mezza. Il provino era alle sette e un quarto.

Come sempre era in ritardo. Doveva indossare un body simile a quello delle miss.

Sopra indossò un semplice paio di jeans e una camicetta bianca.

Andò a truccarsi ma non troppo. Non voleva sembrare una sgualdrina.

In fin dei conti non sapeva neanche se il provino era vero o tutta una finzione.

Certo, aveva l’indirizzo, ma aveva sempre una vocina nella testa che le diceva: “Non montarti la testa, Bulma!”

Al lavoro le avevano concesso un giorno di ferie e sembrava che le sue colleghe fossero felici di non averla fra i piedi.

Anche lei era felice. Aveva un’opportunità e in più per quel giorno non avrebbe combinato guai.

Si ricordò la figuraccia che aveva fatto tre giorni prima.

Il succo di arancia rossa finito sul cavallo di quell’uomo stupendo.

Non sapeva nemmeno come si chiamasse.

Ma qualcosa le diceva di averlo già visto da una qualche parte.

“Perché ogni volta che vedo un bell’uomo devo sempre fare delle figuracce?” si chiese sconsolata la ragazza.

L’ultima volta che era stata con un ragazzo era un anno prima. Un anno di astinenza. La cosa la faceva stare male.

Cercò di togliersi quei pensieri dalla testa.

Lei era destinata a rimanere zitella, ormai lo sapeva e non poteva farci nulla.

“È proprio vero che la bellezza non conta” si disse.

Era sempre colpa sua se le sue storie d’amore finivano.

E lei finiva sempre per essere lasciata. Sola e infelice. Che brutta vita.

Ma quel giorno poteva essere la svolta della sua vita. Sempre se non combinava guai.

Prese la macchina e si diresse verso il luogo indicato dalla mappa lasciatale dall’uomo che aveva incontrato in aereo.

Trasse un profondo respiro e scese dalla macchina, non prima di essersi guardata allo specchietto.

Voleva essere perfetta.

Suonò il campanello.

Una voce rispose dal citofono: “Sì, lei è?”

“Bulma Brief, signore”.

“Va bene, adesso le apro. Quinto piano, seconda porta sulla destra se viene dalle scale di sinistra”.

“Okay, ho capito” rispose la ragazza, cercando di assimilare quelle contorte spiegazioni.

Entrata, vide due rampe di scale. Allora capì cosa voleva dire l’uomo.

Salì le scale, poiché non c’era traccia di un ascensore, e arrivò al quinto piano con un po’ di fiatone.

“Mamma mia, non potevano trovare un posto più strano per fare un provino” si disse.

“Non è che è tutto un bluff!” pensò.

Arrivò davanti alla porta. Di fianco c’era una targa in ottone e sopra c’era la scritta: Ufficio provini.

Bussò. Le aprirono.

Entrò e si guardò intorno.

Era una sala d’attesa, proprio come quelle che ci sono dal dottore o negli ospedali. Molto illuminata e ben curata, con sedie di plastica e al centro un tavolino di vetro scuro con sopra riviste di moda rovinate.

Si sedette. Davanti a sé aveva una porta da dove provenivano delle voci.

Ad un tratto la porta si aprì.

Ne uscì Chichi. Bulma ne fu sorpresa.

“Ciao Bulma, anche tu qui?” chiese la ragazza con evidente fastidio.

“Sì, non mi aspettavo che anche tu…beh ecco…avessi un provino qui!”

“Anche io non mi aspettavo di vederti…beh…ci vediamo domani al lavoro okay?”

“Sì, sì certo”.

“Ciao”

“Ciao Chichi”.

Un uomo e una ragazza non molto bella fecero entrare Bulma. Le dissero di andare in un camerino e di togliersi i vestiti, tenendosi solo il body.

Poi le dissero di sfilare.

I due rimasero sorpresi dal suo fisico e da come si muoveva.

“Va bene” le disse la ragazza. “Sei presa”.

“Ah, grazie!” disse Bulma che non credeva alle sue orecchie.

“Lavorerai con quella ragazza che è appena uscita”

“E cosa devo fare scusa”

“Vieni domani e te lo diremo”.

Ringrazio chi mi segue…un grazie speciale speciale a chi anche recensisce:

Giulia: Eccoti l’aggiornamento!Ciao!!!

Majinannetta: Grazie dei complimenti…spero che questo sia ancora meglio essendo più lungo…e forse più curioso verso la fine.Ciao!!!

Elfina: Ho provato a seguire il tuo consiglio…spero che ora sia migliore…grazie…Ciao!!!

Nihal91: Sono contenta che quella scena ti sia piaciuta!!!Ciao!!!

Monica: Sì è vero, hai più che ragione!!!Ciao!!!

Heleamicachipss: Sì è stato cattivello…ma d’altronde poi le ha fatto un complimento…(meno male ndme). Ciao!!!

Francyssj: Eh lo so…sono molto felice che ti sia piaciuto così tanto…Ciao tvb!

Shavanna: Grazie, grazie!!!Ciao!!!

Chiara: Grazie Chiara!!!Ciao tvb!!!

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Capitolo 9
*** Felicità! ***


“E cinque, sei, sette eeee otto! E poi giro!” andava ripetendo la loro maestra di ballo.
Le due ragazze non erano molto brave a ballare ma la loro bellezza era proprio quella che stavano cercando.
Ci mettevano tutto l’impegno possibile e immaginabile ma la coordinazione non era il loro forte.
Nessuna delle due aveva mai cercato di imparare a ballare seriamente. Ora invece dovevano farlo eccome.
“Ragazze, non si fa così…Il piede va in avanti non indietro! Dai riproviamo!”
Le due ragazze riprovarono ma Bulma cascò a terra.
“Uffi, non diventerò mai una velina se continuo a cadere!” si lamentò la ragazza.
“Dai, Bulma, non ti arrendere…ce la farai!” la incoraggiò l’amica.
“Eh, è facile per te che lo riesci a fare!” le disse Bulma un po’ contrariata.
“Devi solo concentrarti un po’ di più!” le si rivolse la maestra con fare gentile.
“Riproviamo, dai che andrà meglio!”
“Okay, se lo dici tu!”
Riprovarono il balletto. Non era proprio perfetto ma erano migliorate entrambe.
Dopo circa due ore andarono a casa, poiché erano riuscite a ballarlo senza errori.
Erano definitivamente assunte. La loro felicità era enorme.
Per festeggiare cenarono a casa di Chichi. Mangiarono una pizza e festeggiarono con lo champagne.
Ormai si erano licenziate dal lavoro. Tutti i loro colleghi erano molto perplessi ma dissero loro che sapevano ciò che stavano facendo.
Ma nessuna di loro due sapeva una cosa: cosa significa essere famosi.
Ma lo avrebbero presto imparato.

Continuarono a provare fino al giorno del debutto. In totale avevano imparato cinque balletti.
Le due ragazze erano euforiche. Non vedevano l’ora di danzare sul banco di uno dei programmi televisivi più visti e conosciuti in Italia.
Ciò sicuramente avrebbe comportato loro fama e soldi.
Ma nessuna delle due si era ancora montata la testa totalmente. Il loro contratto prevedeva che avrebbero lavorato per due anni ma, se non avessero dato risultati soddisfacenti le avrebbero mandate a casa. Questa era la sostanza.
Ma lo stipendio sarebbe stato molto buono se le avessero tenute. Una prospettiva allettante, soprattutto per il loro futuro.
E fra meno di due ore sarebbero andate in onda.
“Non sto più nella pelle!” disse Bulma a Chichi mentre delle ragazze le truccavano.
“Anche io…ho un ansia che mi fa star male!” le confidò l’altra.
“E se andrà male?”
“In che senso?”
“Se, per esempio io cascassi? O se facessi una brutta figura?”
“Ma dai, smettila…Ci siamo allenate tanto…E poi piantala di essere sempre così pessimista!”
“Forse hai ragione! Dovrei essere più sicura delle mie capacità!”
“Ecco, così ti voglio cara la mia Bulma!”
“Magari mi troverò anche un ragazzo finalmente…” cominciò a divagare l’azzurra.
“Ma sì dai, sicuramente questa è la volta buona!”
“Volete stare un po’ zitte voi due?” disse una truccatrice.
Le ragazze ammutolirono.
Un ragazzo della troupe disse: “Volete muovervi, fra un’ora si gira!”



Ringrazio tutti quelli che recensiscono…mi scuso per non avere postato per qualche giorno…ho avuto molto da fare. Spero che mi perdoniate.
Nihal91: No, no tranquilla non è una trappola! È tutto vero! Ciao!!!

Shavanna: Perché??? Comunque sotto non c’è nessun trucco, fidati. Spero che si capisca con questo capitolo. Ciao!!!
Monica: Beh, lei la velina dovrebbe farla…Hai intuito che volevo farla velina. Spero che la cosa non ti deluda…Ciao!!!

Francyssj: Ecco per cosa devono lavorare…spero che non ti abbia delusa!Ciao tvb!!!

Heleamicachipss: Ecco cosa deve fare Bulma…Per Vegeta credo che dovrai aspettare…Ciao!!!

Majinannetta: Ecco cosa deve fare Bulma…Spero che ti piaccia!Ciao!!!

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Capitolo 10
*** In onda! ***


“Cinque, quattro, tre, due, uno, in onda!”
Le due ragazze iniziarono a ballare sul bancone il primo fatidico balletto.
Entrambe erano sorridenti e ben truccate. I vestiti erano naturalmente succinti ed evidenziavano il loro bel fisico.
“Ecco le nostre due nuove veline!” disse Ezio Greggio appena finito lo stacchetto.
“Buonaseeeera!” dissero in coro le due veline.
“Adesso ve le presentiamo…questa alla mia destra è Bulma, mentre quella alla mia sinistra è Chichi!”
“Speriamo che ce la diano presto!” dissero bisbigliando i due presentatori.
Le due ragazze diventarono rosse per la vergogna.
Il cameraman fece cenno loro che si dovevano spostare.
“Okay, questa è buona” disse il cameraman stoppando la registrazione della puntata.
“Siete state divine”.
Le due veline gli sorrisero. Non erano ancora abituate ai complimenti e agli ambienti delle star.
Dovettero fare ancora altri due stacchetti e poi si andarono a rimettere i loro vestiti.
Come prima giornata lavorativa non sembrava essere andata male.
L’unica cosa che le preoccupava era il parere del pubblico.
Un’ora più tardi moltissimi italiani le avrebbero viste.
Il momento della verità si avvicinava.
Stavano sperimentando la prima parte dell’essere celebrità.
E le loro emozioni sotto sotto non erano male.
Ansia, preoccupazione, aspettative, felicità e frenesia.

Moltissimi uomini a casa non vedevano l’ora di vedere le donne dei loro sogni per i due anni seguenti.
( E i calciatori che faranno mai? Ndme… Guarderanno il programma o non gliene fregherà niente? Ma naturalmente erano quasi tutti incollati al televisore. )
La maggior parte dei calciatori stava aspettando l’inizio del programma, con la speranza, poi, di poterle conoscere e magari avere una storia con loro.
Ciò avrebbe comportato una prima pagina e un aumento di celebrità.
Anche Vegeta e i suoi compagni di squadra aspettavano con impazienza e trepidazione.
Erano seduti ad un tavolo di un ristorante famoso della città e si apprestavano a cenare dopo l’allenamento quotidiano.
Vegeta era più che altro curioso. Sapeva che se solo lo avesse voluto entrambe le veline sarebbero cascate ai suoi piedi in un istante.
La modestia non era proprio il suo forte.
Ad un tratto videro le due ragazze ballare.
“Ehi, ma quella non è l’ hostess che ti ha rovesciato il succo d’arancia sui pantaloni, Vegeta?” chiese Crilin all’attaccante.
“Sì, hai ragione…I casi della vita. Spero che scopi meglio di quanto sappia servire dei passeggeri!” disse sarcastico Vegeta.
“Oh, beh, senza dubbio! Guarda che fisico che ha!” disse Yamcho con gli occhi ancora incollati alla tv.
“L’altra non è molto carina!” disse Ten non molto interessato alla discussione. Lui ormai era già fidanzato con una ragazza non famosa e stavano molto bene insieme.
“Sì, l’altra sembra una vecchia racchia!” ringhiò Vegeta.
“Ma dai, non dire così…Non è poi così brutta…Ha un suo certo fascino anche lei!”
“Sì, sì certo, come no!” farfugliò l’attaccante mentre stava mangiando il suo piatto di spaghetti con avidità.
“Certo che tu, Vegeta, puoi andare a dire a tutti che la conosci già quella velina!” disse Crilin cercando di essere sarcastico.
“Mah, Crilin, non saprei…Queste veline non mi convincono…una racchia e un’imbranata!”
“Non puoi giudicarle dalle apparenze” gli ribattè Yamcho fissando ancora la tv, sperando di non perdersi lo stacchetto successivo.
“Sì, hai ragione…Quando me le sarò portate a letto poi ti farò un commento!”
“Secondo me non ce la farai…Sono troppo per te!” disse Crilin.
“Io dico che almeno una delle due cascherà ai miei piedi”
“Tsk” disse Ten piano, perché ogni volta che Vegeta diceva così non ci riusciva mai.

Vorrei ringraziare chi legge e soprattutto chi recensisce…Spero che questo capitolo non via abbia annoiato per la lunghezza o per i particolari.
Monica:Grazie e spero che questo capitolo ti abbia un poco stupita!Ciao!!!
Niahl91: Eccoti il mitico Vegeta! Ciao!!!
Francyssj: Infatti eccolo qua!Ciao tvb!!!
Heleamicachipss: Grazie!Ciao!!!

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Capitolo 11
*** Festa ***


La trasmissione era andata molto bene. Lo share era alle stelle.
Il cast televisivo era molto contento di loro.
Erano belle, simpatiche e sapevano cogliere l’ironia dei due presentatori.
Più di così non si poteva chiedere loro.
I giornali di gossip scrivevano di loro, dedicando loro intere pagine, cercando di scoprire i gusti in fatto di uomini delle due nuove celebrità.
Dopo soli tre giorni cominciarono ad essere chiamate alle feste e ai galà.
Entrambe erano felici e cominciavano già a farsi trascinare dall’entusiasmo di essere finalmente qualcuno.

Passarono circa due mesi.
Erano state invitate ad una festa di un compleanno di un calciatore.
Il suo nome era Ten. Infatti Bulma era diventata molto amica della ragazza di lui, che lavorava come truccatrice nel loro studio.
Sembrava un’ottima occasione per conoscere qualcuno.
E per qualcuno intendevano un ragazzo con cui poter stare insieme.
Ormai pensavano solo a quello. Oltre alla fama.
La discoteca era piena ma prima di ballare dovevano mangiare per cena ai tavoli che sarebbero stati tolti dopo le undici e mezza.
Finita la cena le due ragazze andarono a scatenarsi ma non troppo perché la loro condizione di essere famose non glielo permetteva.
“Chichi, guarda là!” disse Bulma all’amica.
“Cosa?” chiese l’altra, non avendo udito bene le parole di Bulma.
“Guarda quel tizio laggiù!”.
“Eh, cos’ ha?”.
“È quel tipo a cui ho versato il succo di arancia sui pantaloni…O, cielo non pensavo che lo avrei incontrato di nuovo!”.
“Bulma, sai chi è quello?”.
“No, perché? È qualcuno che è famoso?”.
“È l’attaccante di una squadra molto importante! Come fai a non saperlo!”.
“Ecco, vedi, io non seguo il calcio!”.
“Dovrai cominciare a seguirlo adesso che sei una velina. Dicono che la coppia velina-calciatore riscuota grande successo in fatto di gossip e opportunità di lavoro”.
“Sì, lo so ma quel mondo non mi è mai piaciuto”.
“Beh, mi sa che da ora in poi dovrai fartelo piacere!”.
“Okay, seguirò il tuo consiglio”.
Continuarono a ballare e vennero ganciate da moltissimi personaggi della tv e non solo.
Molti di quelli ero uomini affascinanti e sexy, spesso con un abbigliamento più che decente.
Ad un certo punto Bulma volle andare al banco per prendere qualcosa da bere.
Mentre stava bevendo il suo drink le si avvicinò un uomo.
“Ehi, ciao, bellezza” disse quest’ultimo così spudoratamente.
“Ciao” disse Bulma non molto abituata ad essere ganciata così spesso e volentieri.
“Ti va di venire a ballare?” le chiese prendendole la mano in modo troppo sdolcinato.
La ragazza acconsentì.
Mentre ballava con questo ragazzo sconosciuto, Bulma vide Chichi avvinghiata ad un uomo con i capelli neri. I due si stavano baciando con foga. In quel momento la invidiava terribilmente.
Il ragazzo che stava con Chichi era terribilmente carino, mentre quello con cui ballava lei non era molto bello. Anzi, a dire la verità non le piaceva affatto ma il suo continuo sussurrarle all’orecchio la faceva eccitare in modo stupefacente.
Il ragazzo le prese il viso fra le mani e la fissò per un istante. Gli occhi neri di lui si specchiavano in quelli azzurri di lei.
Bulma ne rimase elettrizzata.
Poi lui cominciò a baciarla sul collo per poi arrivare alle labbra di lei che ormai fremeva.
Sembrava posseduta.
Dopo molto tempo lui si staccò da lei.
Ormai Bulma era talmente presa da essersi convinta di essere innamorata di lui.
Ma non sapeva ancora il suo nome. Anzi, a dire la verità non sapeva niente di lui.
Mentre lui sicuramente sapeva chi era lei.
“Come ti chiami?” chiese allora lei, prendendo coraggio. Era molto impacciata con gli uomini, al contrario di Chichi.
“Yamcho”.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e quelli che comunque leggono e ho visto che siete in molti…grazie!
Manu: Grazie tante!!!Ciao!!!
Majinanetta: Grazie mille!!!Ciao!!!
Nihal91: Per adesso non c’è riuscito…Ciao!!!
Francyssj: Può darsi che Vegeta abbia ragione, ma per adesso non ha ancora fatto niente per riuscirci…Ciao tvb!!!

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Capitolo 12
*** La brevità d'amore ***


La luce filtrava attraverso le persiane grigie.
I suoi occhi si aprirono lentamente. La sua bocca era ancora impastata di saliva.
Stirò le braccia.
Solo in quel momento si rese conto di essere in un posto sconosciuto.
In un letto sconosciuto, perlopiù era nuda.
Si girò alla sua destra. Aveva di fianco un uomo.
Non sapeva chi era. Non le sembrava di averlo mai visto.
Poi improvvisamente ricordò di averlo già visto.
Non poteva credere di essere andata a letto con un quasi perfetto sconosciuto.
Yamcho. Era il suo nome.
Lei non era una donna facile. Non andava a letto con un uomo già alla prima sera.
Ricordò.
Il sapore delle sue labbra, il tocco dolce delle sue dita delicate la fece rabbrividire.
E anche il resto, ovviamente.
Da tempo non gustava in quel modo un rapporto con uomo.
Questo la sorprese molto.
Dopo mezz’ora circa lei vide che Yamcho si era svegliato.
La stava fissando con desiderio. Finalmente un uomo che la desiderava con quella passione.
Le accarezzò una guancia. Lei ebbe un attimo di esitazione poi lo baciò sulle labbra.
Non si riconosceva più.
Non era la stessa di qualche mese prima.
“Mi piaci da morire” le disse lui mangiandola con gli occhi.
Lei gli sorrise.
Ora finalmente si sentiva bene.
La sua vita stava prendendo una piega positiva dopo tutto quel tempo.

Scusate la brevità del capitolo e il fatto di non commentare le recensioni ma ho un periodo piuttosto impegnato. Grazie a tutti.

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Capitolo 13
*** Carpe diem ***


Non le sembrava vero. I giornali scrivevano della sua relazione con Yamcho. Ormai era ufficiale.
Li fotografavano insieme nelle discoteche e nelle feste dei vip e Bulma cominciava a farci l’abitudine.
Dopo tre mesi di fidanzamento lui le aveva regalato uno stupendo anello con un piccolo diamante incastonato fra due pietre di opale.
Lei era al settimo cielo.
Ma Bulma si rendeva conto che la loro relazione si basava soltanto sull’attrazione fisica e niente di più.
Lei sapeva di non amarlo ma l’euforia che provava per stare finalmente dopo tanto tempo con uomo le faceva dimenticare la falsità di quell’amore.
Comunque lei gli voleva bene e trovava piacevole stare con lui, mano nella mano come due sedicenni impacciati e infantili.
Yamcho, dal canto suo, si godeva la celebrità che riceveva stando insieme con la più bella delle veline. L’altra non la voleva nessuno per il suo carattere un po’ irruento e i suoi atteggiamenti a volte un po’ troppo maschili.
Una sera, però, si ebbe una piccola svolta nella vita della nostra giovane protagonista e che potrebbe segnarla per sempre.
Lei e Yamcho stavano ballando insieme, quando lei ebbe l’urgenza di andare in bagno ( aveva bevuto un po’ troppo…ndme ).
Si avvicinò al lavandino e se si può dire tirò fuori dalla bocca l’anima ( un’espressione più fine per dire che ebbe conati di vomito…ndme ).
Quando ebbe finito mangiò una caramella e si sistemò il trucco che le era colato. Doveva essere perfetta per il suo uomo.
Uscì dal bagno felice per stare di nuovo bene dopo i bicchieri di troppo.
Cominciò a cercare Yamcho. Non era più dove lei lo aveva lasciato.
“Sarà andato a prendere da bere” pensò la ragazza.
Cercandolo con gli occhi, dopo dieci minuti lo rivide e quello che vide non le piacque affatto. Lui, ubriaco fradicio, stava baciando molto energicamente un’altra ragazza.
Ci rimase molto male. Scappò via.
Mentre se ne stava andando dalla discoteca, urtò contro qualcuno e cadde per terra.
“Ha bisogno di una mano?” disse una voce che le era famigliare.
Lei alzò il viso verso l’uomo che le aveva appena rivolto la parola.
“No, no grazie”
Lui parve ignorare la sua risposta e le prese il braccio per aiutarla ad alzarsi.
Bulma non rifiutò ma tenne la testa bassa per non far vedere che stava piangendo.
La mano di lui le prese il mento e le alzò il viso per guardarla negli occhi.
Lei ebbe un fremito. L’uomo che le stava davanti era quello a cui aveva sporcato i pantaloni sull’aereo. Il suo imbarazzo era alle stelle.
Lui fece di nuovo finta di non averlo notato e si chinò per baciarla appassionatamente. Lei corrispose al bacio.
“Se stai piangendo per Yamcho non ne vale la pena” le disse Vegeta.
Ripresero a baciarsi.
Grazie a tutti siete veramente troppo carini a commentare sempre…mi scuso ma ho un periodo veramente impegnato…grazie ancora e spero che anche questo capitolo vi piaccia come gli altri…ciao da Fre.

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Capitolo 14
*** Allenamento o altro? ***


Il giorno dopo Yamcho e Bulma decisero di vedersi. Lei era furibonda. Ma non troppo.
Ricordava quell’uomo, quello con cui aveva fatto una figuraccia e che poi l’aveva baciata in modo sublime. Le aveva acceso di nuovo la passione dentro.
“Ciao Bulma” disse il ragazzo sorridendole.
Lei lo guardò torva senza contraccambiare il saluto.
“Che hai, Bulma?” chiese Yamcho, sospettando quello che poteva essere accaduto.
“Sei un verme…Mi tradisci e poi hai anche il coraggio di chiedermi che cos’ho?” chiese la turchina in lacrime.
In realtà in quel momento non piangeva per Yamcho, dato che la loro storia non era mai stata una storia vera.
Piangeva perché la sera prima, dopo che Vegeta l’aveva baciata, l’aveva portata fuori dal locale ma avevano soltanto parlato di quello che facevano nella loro vita e lui, quando si sono salutati, non le aveva chiesto il numero. Lei, quindi, non sapeva come rintracciarlo anche se era un noto calciatore.
“Bulma, ti posso spiegare tutto…”
“Non voglio le tue scuse…per me ormai non esisti più…non ti voglio più vedere…né sentire…vattene dalla mia vita!”
Detto questo, la ragazza corse via da Yamcho, il quale rimase fermo impalato come se si fosse incantato.
Due giorni dopo l’allenamento iniziò un’ora prima del solito. I calciatori della squadra si chiedevano il motivo ma nessuno sapeva la risposta.
Tutti i giocatori si stavano già allenando, quando comparve il commissario tecnico.
“Ragazzi, fate un po’ di allungamenti e poi vi dividete in due squadre omogenee e fate una partitella” disse loro Goku, non appena fu entrato in campo. Era strano che dicesse così: infatti era solito far fare ai suoi giocatori moltissimi esercizi di riscaldamento prima della partitella finale.
Quando ebbero finito la partita tutti capirono il perché dell’anticipo dell’allenamento e della sua breve durata.
Arrivò infatti, una ragazza mora, con i capelli raccolti a cipolla e poco truccata. Tutti la riconobbero: era la velina mora.
Non appena arrivò, si gettò fra le braccia di Goku e gli diede un grosso bacio sulla guancia che lasciò un piccolo segno di rossetto sul viso del tecnico. Dopo di che, Chichi gliene diede un altro sulla bocca.
I giocatori fischiarono e urlavano:”Ohhh!”
Alla fine del bacio, tutti applaudirono. Non avevano mai visto, dopo cinque anni di allenamento con Goku, una delle sue ragazze, semplicemente per il fatto che lui non ne aveva mai avute in quel periodo.
Goku, notevolmente in imbarazzo, si girò cercando di evitare gli sguardi dei suoi giocatori.
Ma Chichi non aveva capito che il suo amore si sentiva a disagio, quindi gli prese la mano e lo trascinò fuori mentre gli diceva quale sarebbe stato il loro programma del pomeriggio.
I giocatori, anche se curiosi, evitarono di seguirli o di fare altro che potesse dar fastidio al loro allenatore: non volevano irritarlo.
Così i due nuovi innamorati si godettero il pomeriggio per le vie della città e la sera in un piccolo ristorante della città.
Grazie a tutti quelli che hanno letto e soprattutto a chi ha recensito:
Majin – monyveggy – francyssj – annetta chan – majinannetta – emyc – Shavanna – nihal91 – amichetta – Spoiler.

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Capitolo 15
*** Parte di cosa significa essere famosi ***


La fama aveva portato entrambe a conoscere i loro ragazzi. Ma non sapevano cosa questo avrebbe loro comportato.
Dopo un anno furono riconfermate come veline.
Non potevano essere più felici.
Siccome avevano una pausa estiva, andarono in vacanza con Vegeta e Goku. Bulma e Vegeta avevano deciso di andare alle Hawaii mentre gli altri due in un piccolo paesino sulle Alpi.
Tornati dalle loro brevi vacanze gli allenamenti ripresero.
Ma Yamcho non sapeva ancora che la sua ex ragazza si era fidanzata con Vegeta. Quando la vide fra i tifosi venuti ad assistere all’allenamento, si montò la testa, pensando che lei fosse venuta con la sua amica per riappacificarsi con lui e per uscire ancora.
Alla fine degli allenamenti vide Bulma correre incontro a Vegeta e baciarlo. Fu uno choc per lui.
Cominciò a meditare una vendetta ma, a causa della sua scarsa intelligenza, non riuscì a concepirne una.
Così il giorno dopo, sempre durante gli allenamenti, fece un’entrata durissima contro Vegeta.
“Ma dico io, sei impazzito? Guarda cosa mi hai fatto! Verme! Non capisci niente!” disse Vegeta al compagno di squadra.
“Non l’ ho fatto mica apposta!” mentì Yamcho, evitando di scusarsi.
Vegeta, digrignando i denti, decise poi di sputare contro Yamcho.
“Sei solo invidioso, ecco cosa sei! Io sono più bravo di te e poi mi odi anche perché sto con Bulma!” urlò Vegeta in preda alla rabbia.
Fra i due cominciarono a volare parolacce e pugni. I compagni cercarono di dividerli, con il risultato di essere menati a loro volta.
Bulma e Chichi guardavano la scena spaventate. Soprattutto Bulma, perché era lei la causa di quella lite.
Vegeta doveva andare all’ospedale. Aveva una caviglia rotta. Non poteva giocare per due mesi.
Ma la società aveva subito duri attacchi sui giornali per quello che era successo.
Decise quindi di licenziare i due giocatori. Si ritrovavano senza lavoro: uno dei due pure senza ragazza e l’altro in ospedale ad aspettare che il suo piede ritorni come prima.
Tutti ora parlavano di loro: non erano considerati molto bene e le trasmissioni di calcio facevano spesso riferimenti negativi a loro.
Stavano sperimentando una parte di cosa significa essere famosi.
E non era piacevole.
Bulma comunque aveva deciso di non lasciare il suo ragazzo, anzi, rimase con lui i giorni in cui era all’ospedale, poi lo aveva aiutato a rimettersi.
Lei lo amava veramente. Lui era sorpreso di quanto l’amore che lei provava fosse vero.
Una sera, quando lui si era quasi ristabilito del tutto, fecero l’amore a casa di lui. Poco dopo lei si addormentò e Vegeta rimase a fissare il soffitto della camera piangendo. Nonostante fosse felice per avere ancora la sua compagna, non lo era per la figura che aveva fatto davanti a tutto il mondo.
Doveva dimostrare a Bulma di riuscire a farcela: doveva trovare un’altra squadra che fosse disponibile a prenderlo. Il giorno dopo avrebbe chiamato il suo manager.
Grazie a tutti quelli che continuano a seguire la mia storia…mi scuso del ritardo, ho avuto un periodo molto impegnato…un ringraziamento particolare a chi recensisce: annetta chan – emyc – francyssj – monyveggy – majinannetta – amichetta.

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Capitolo 16
*** Sempre più lacrime ***


Chiamò il suo manager quasi verso mezzogiorno.
Così il manager si mise al lavoro per cercargli una squadra abbastanza forte che lo volesse.
Una squadra estera era disponibile ad acquistarlo. Una vera fortuna per Veggie!
Non per Bulma, la quale non era molto felice di avere un fidanzato lontano da lei.
"Il tuo manager non riesce a trovarti una squadra italiana?"
"Dopo quello che è successo penso proprio di no" rispose Vegeta un po' giù di morale. "Se non altro qualcuno ancora mi vuole!"
"Sì ma...ma come faremo a vederci?"
"Prendi un aereo e vieni qui"
"Io non posso spostarmi...lavoro quasi tutti i giorni..."
"Anche io tesoro"
"Che facciamo, allora?"
Vegeta rimase zitto per alcuni minuti. Bulma aspettava una risposta che attardava ad arrivare. Era sempre più perplessa su come sarebbe andata a finire.
"Io ti amo...ma amo anche il mio lavoro" riprese Vegeta dopo la pausa di circa 15 minuti.
Bulma aveva già le lacrime agli occhi. Non aveva mai amato nessuno come quanto avesse amato lui.
Vedendole le lacrime agli occhi, Vegeta la prese fra le braccia e cominciò a cullarla. La vista di lei debole e fragile fece crescere in lui il desiderio di lei.
La baciò, dapprima dolcemente, poi quasi violentemente e poi, dopo una fase di preliminari, lo fecero sopra il letto su cui Vegeta era obbligato a stare da giorni.
"Ehy Bulma, sei pronta per il nuovo stacchetto?" chiese Chichi allegra.
"Sì arrivo..." rispose la ragazza sovrappensiero.
La trasmissione iniziò. Le due fanciulle, una sorridente (anche troppo) e l'altra con un sorriso forzato, iniziarono a ballare. Ad un certo punto dello stacchetto Bulma mise male il tacco e cadde. I due commentatori risero mentre la ragazza rimase seria. Non le importava nulla di quello che era appena successo.
Alla fine della registrazione Chichi le chiese: "Come stai?"
"Bene" mentì Bulma sfoggiando un altro sorriso forzato.
"Ok...allora ti va di venire stasera al locale solito?"
"No...stasera sono stanca...ho bisogno di riposare un pochino".
"Dai su Bulma...non fare la pesante...se non ci divertiamo adesso quando lo faremo?"
"Adesso non ne ho voglia Chichi, non insistere per piacere..."
"Certo che sei insopportabile...(dopo una breve pausa)...Ahhh, te la vuoi spassare con Vegeta vero? Se è così puoi anche dirmelo, fai senza mentirmi!"
"No, no sono stanca".
"Guarda che me lo puoi dire! Non mi offendo mica sai?"
"Lo so...ma non mi va punto e basta...non è una scusa!"
"Va bene, va bene, farò finta di crederci!" disse Chichi con sarcasmo.
"Ma ti ho detto che è la verità!" le ribattè Bulma ormai seccata.
"Beh mi sembra strano allora che tu sia stanca...non ti sei mai persa una festa!"
"C'è sempre una prima volta, no?" le disse Bulma sempre più adirata.
"Mi vuoi dire perchè ti scaldi tanto? Non sei mai stata così arrabbiata! Uno stacchetto fatto male non è la fine del mondo!"
"Dello stacchetto non mi interessa!"
"Sì, sì, infatti non esci proprio perchè ti vergogni".
"Io non mi vergogno di un bal niente. Sono stanca...ora lasciami andare a casa che voglio andare a dormire".
"Tu non vuoi andare a dormire!" la istigò Chichi.
"Tu non sia quello che voglio io! Non sai un bel niente di me! Altrimenti ti saresti accorta da un bel po' che sono giù!" urlò Bulma con le lacrime che le sgorgavano come l'acqua che scende da un ruscello.
"Mi dispiace non me ne ero accorta!"
"Forse perchè sei ottenebrata dal tuo successo?"
"Non è vero...dai Bulma dimmi cos'è successo?" la supplicò la mora.
"Abbiamo rotto" sussurrò l'azzurra con quel poco filo di voce che le era rimasto. "Lui se ne è andato".

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Capitolo 17
*** In confidenza... ***


La stanza d’albergo era semibuia. Un filo di luce penetrava dalla fessura della finestra. Uno schiamazzo di voci lo aveva appena svegliato. Era la sua nuova squadra.
Si alzò dal letto con ancora gli occhi semichiusi e la lingua impastata.
Aveva pianto durante la notte. Naturalmente nessuno lo aveva visto. Non poteva farsi vedere piangere da alcuna persona. Era troppo orgoglioso. E poi aveva scelto la decisione migliore: la carriera è più importante di qualsiasi donna, compresa la più bella che ci possa essere al mondo. E poi ne avrebbe trovata un’altra. La sua bellezza e l’essere famoso gli avrebbero ridato il successo nelle donne che aveva sempre avuto prima di incontrare la bella velina.
Già Bulma, pensò. L’unica ragazza che era stata con lui senza alcun interesse per i suoi soldi e la sua carriera. Non gli aveva mai chiesto niente. Non era una ragazza come le altre. Eppure la sua vita doveva continuare comunque, la perdita di una donna non era la fine del mondo. Ne avrebbe trovata un'altra che non gli avrebbe mai chiesto niente come Bulma.
Indossò la maglietta e i pantaloncini per l’allenamento e poi si infilò le calze, i parastichi e le scarpe da calcio. Aprì la porta e uscì per andare al campetto dove la squadra si doveva allenare in vista della partita in trasferta della sua squadra.
Il suo primo allenamento era stato piuttosto soddisfacente. Aveva segnato due reti al portiere titolare e il mister gli aveva offerto così il posto da titolare.
La partita fu anch’essa un successo: 4 a 1 per la sua squadra: Vegeta era contentissimo perché aveva segnato una tripletta. Tutto sembrava andare per il meglio. La sua vecchia squadra si sarebbe presto pentita di averlo ceduto. E lui ne sarebbe stato felice, anzi ne avrebbe goduto.

Sdraiata sul divano, Bulma aveva comprato la partita della squadra di Vegeta per vederla in tv. Vedendo il suo Veggie felice, sulla sua bocca si disegnò un sorriso amaro. Avrebbe voluto che lui fosse felice lì, accanto a lei. Eppure lui aveva preferito la carriera. Le lacrime le scesero dagli occhi per la centesima volta in due settimane. Doveva smetterla. Doveva rassegnarsi che era tutto finito, che lei era meno importante del suo lavoro, che lei importava così poco. Forse lui non l’aveva mai amata, forse era soltanto stata un mezzo per apparire sui giornali o era stata soltanto l’ennesima bella donna di Vegeta. Smise di piangere e spense il televisore.
Domani sarebbe stato un altro giorno.


“Bulma, ti devo dire una cosa…” disse Chichi a Bulma al telefono.
“Dimmi” disse Bulma poco entusiasta.
“Vedi ecco… Non so come dirtelo”.
“Tu dillo e basta… Non puoi non dirmelo adesso che stavi per dirmelo!” si scaldò leggermente l’azzurra.
“Eh, ecco io… Ho fatto una stupidata…”
“Del tipo?” chiese Bulma curiosa.
“Vedi io…”
Seguì una lunga pausa.
“Me lo vuoi dire sì o no? Altrimenti butto giù” disse Bulma seccata.
“Sono incinta” disse Chichi sottovoce.
“Cosa? Dici sul serio? Goku?” chiese Bulma veramente sorpresa.
“Sì, è stato lui” disse Chichi già più sollevata.
“E adesso che deciderete?” chiese Bulma tutta d’un fiato per la curiosità.
“Non lo so… Non gliel’ho ancora detto. Forse mi dirà di abortire…poi io ho la mia carriera!”
“Se lasci il bambino solo per la tua carriera sei una stupida come Vegeta!” urlò Bulma arrabbiata.
“Non lo so…ne devo parlare con lui”
“Ok parlagliene. Ma non fare sciocchezze troppo avventatamente”.
“Ok te lo prometto”.
“Così va meglio!” disse Bulma sollevata. Non voleva che il bambino fosse una vittima come lo era lei delle carriere famose.

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Capitolo 18
*** Ti devo dire una cosa ***


Una delle solite serate in discoteca. Però senza la sua vecchia squadra. E soprattutto senza di lei.
Vegeta si costringeva a ballare senza pensare a Bulma. Doveva trovare un diversivo. Una bella donna da portare a letto.
Si guardò attorno e ne vide moltissime. Fra tutte queste lo colpì una in particolare: era mora, capelli corti e occhi neri. Così diversa da lei. Lo avrebbe aiutato a dimenticarla.
Le si avvicinò con fare sicuro, forse anche troppo e la salutò.
“Ciao” gli rispose lei. Le brillavano gli occhi. Aveva riconosciuto che era uno dei centravanti di una delle squadre di calcio del suo paese.
“Come ti chiami bellezza?” chiese Vegeta spavaldo.
“Videl” rispose lei arrossendo. Era contenta che lui avesse scelto proprio lei.
“Ti va di bere qualcosa?” le propose il bel calciatore.
“Ma certo!” esclamò la ragazza in risposta.
Andarono al bancone. Lui le offrì cinque cocktail e lei, dopo averli bevuti tutti, era fuori di testa.
Vegeta non avrebbe avuto bisogno di farla ubriacare per portarla a letto ma voleva essere sicuro che lei non avrebbe rifiutato di seguirlo.
Durante la notte lo fecero per ben tre volte. Ma lui non era soddisfatto. Non era come con Bulma.

Chichi aveva puntato la sveglia alle 7. Doveva andare da Goku prima che egli si recasse al campetto dove solitamente la squadra si allenava.

Si lavò, si vestì, si trucco ben bene ed uscì. Fuori c’era ancora un po’ buio. I suoi occhi ancora assonnati erano contenti che la luce del sole non era ancora abbastanza forte da abbagliarli.
Prese l’autobus e scese sette fermate dopo. La casa di Goku era lì vicino. La raggiunse in tre minuti.
Suonò il campanello. Era tutta in trepidazione. Non sapeva come dirglielo.
Goku chiese: “Chi è?”. Era stupito che qualcuno suonasse alla sua porta a quell’ora. Pensava fosse un giornalista.
“Sono Chichi!”esclamò la velina.
“Ti apro”.
Chichi salì le lunghissime rampe di scale. Nonostante fosse una casa del centro, non c’era l’ascensore.
Goku le aprì la porta.
“Ciao!” disse Chichi tutta arrossata.
“Ciao! A cosa devo la tua visita?” chiese Goku. Non era mai venuta a quell’ora.
“Avevo voglia di vederti”.
Si sedettero sul divano.
“Per caso è successo qualcosa?”
“Ehm…no, niente!” mentì Chichi.
“Stai mentendo!”
“E va bene, te lo devo dire tanto. Aspetto un bambino”.
“E da chi?” chiese molto scioccamente Goku.
Dopo una lunga pausa Goku capì che era per forza lui il padre.
“E cosa vorresti fare?” chiese Goku interrompendo la lunga pausa.
“Era quello che volevo chiedere io a te” rispose Chichi con dolcezza.
“Beh, spero che non vorrai mica abortire!” esclamò Goku pensando che fosse la volontà della ragazza.
“Beh, io ecco, no, non vorrei abortire ma non saprei come fare con il lavoro. Non posso fare gli stacchetti incinta!”
“Se vuoi tenere il bambino devi smettere di lavorare” le fece notare Goku.
“Eh, lo so”. La ragazza si buttò fra le braccia di Goku piangendo.

Vorrei ringraziare tutti quelli che finora hanno commentato e soprattutto chi ha seguito la storia nonostante il lungo periodo di pausa dovuto a vari problemini. Mi scuso per non aver aggiornato per così tanto tempo e spero che comunque la storia vi piaccia

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