E' più difficile scegliere

di Julia_Phantomhive
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro di due mondi ***
Capitolo 2: *** Una prova per se stessa ***
Capitolo 3: *** Un lieto fine per tutti. ***



Capitolo 1
*** L'incontro di due mondi ***


E' più difficile scegliere.

Prima Parte: "L'incontro di due mondi"

 

Se la vita ti presentasse delle scelte, quale prenderesti?
Eccomi lì, schiacciata da una lampada di un vagone, a scegliere chi mi deve aiutare, ma soprattuto con chi mi affiancherò per tutta la vita. Non è una scelta facile, Black, il mio compagno di viaggio per tutta la regione di Unima e al quale provo sentimenti d'affetto o N, il mio rivale entrato nella mia vita improvvisamente e scatenando in me sensazioni mai provate?
Niente forse è stato più difficile che scegliere.

Tutto è incominciato quando ho iniziato il mio viaggio appena compiuti i diciassette anni.
Quella mattina mi ero svegliata e come al solito i miei genitori non c'erano, erano al lavoro: organizzatori di spettacolo nella meravigliosa città di Sciroccopoli. I migliori di quel campo ed io avevo il sogno di diventare come loro.
Far divertire i pokémon e donare gioia alla gente.
Dovevo andare dalla professoressa Aralia a scegliere il mio primo pokémon e arrivata al laboratorio, dovevo scegliere tra un Tepig, Oshawott o Snivy. Tutti e tre graziosi m’imploravano con lo sguardo di sceglierli, ma alla fine avevo scelto lo Snivy. Sì, faceva per me e poi il suo colore verde speranza m’ispirava fiducia.
La prof.ssa Aralia mi aveva consegnato anche altre cinque pokéball e il pokédex, le avevo detto che non sarei stata un'allenatrice di pokémon, ma una semplice organizzatrice per spettacoli.
Avrei fatto diventare Snivy in una professionista e mi sembrava che come pokémon sarebbe stata una grande sfida, e di certo non intendevo arrendermi.
- Ciao, sono White, piacere di conoscerti Snivy! -
All'improvviso un rumore di uno che correva a perdi fiato, arrivava tutto sbrigativo un ragazzo della mia stessa età e urlando come un forsennato diceva entusiasta:
- 'Giorno, prof.ssa Aralia! Sono pronto per incominciare il mio viaggio come allenatore di pokémon e prossimo campione della regione di Unima! -
La prof.ssa Aralia si era messa a ridere per il suo arrivo a dir poco vivace e gli aveva presentato i due pokémon rimasti, mentre con in braccio Snivy lo osservavo scegliere, era in panico. Entrambi dolci e teneri, ma soprattuto sembravano resistenti e forti per allenarli e farli diventare dei veri campioni. Sorridevo a quell'espressione buffa che faceva mentre sceglieva con estrema attenzione e alla fine con un grande sorriso aveva puntato il dito su Tepig.
- Prof.ssa ho scelto Tepig! La ringrazio per tutto l'aiuto, ora scappo! Arrivederci! -
Eh? No, aspetta. Io volevo..!
- Prof.ssa... mi scusi, ma chi era quel ragazzo tutto pepe? - avevo chiesto, volevo domandargli un sacco di cose, ma appena scelto il pokémon e ricevuto il pokédex, se ne era andato via come il vento.
- Oh, ma come, siete vicini e non lo hai mai conosciuto? -
Per quanto mi sforzassi di ricordare, quel ragazzo alto con capelli e occhi castani e un sorriso smagliante, non me lo ricordavo affatto. Così, avevo scosso la testa per rispondere di no.
- E' Black, e fortuna vuole che abbia la tua stessa età. Perché sei interessata a lui? - faceva una strana faccia, come se s’illudesse che io provi interesse affettivo nei suoi confronti. Non che non lo trovassi carino, ma non era il mio tipo.
Avevo deciso che il mio ragazzo non doveva essere un allenatore, poteva essere tutto tranne che un allenatore di pokémon! Aveva detto alla prof.ssa che non era il mio tipo e andava contro i miei ideali.
Lei aveva riso con gusto e, aggiungeva: - Sarà, ma vedi come ti catturerà il cuore con il suo spirito travolgente.
- Non dica sciocchezze. Comunque sia, io vado, la ringrazio e arrivederci. Vado a Sciroccopoli per incominciare la mia carriera d’impresario! Sono sicura che questo Snivy abbia un talento eccezionale! -
Sulle mie spalle Snivy si era accoccolata, tanto che dovevo rallentare per non farla sballottolare sotto e sopra, però corsi comunque a casa per prendere le ultime cose per il viaggio, e per raggiungere in fretta Sciroccopoli avevo deciso di farmi accompagnare dal mio amico Komor e Belle con la sua auto nuova di zecca.
Komor era più grande di me di un anno e aveva già la patente, siamo stati amici d'infanzia e mi aveva confessato anche il suo amore, ma non ricambiavo perché anche lui aveva deciso di essere un allenatore di pokémon, infatti, in un anno aveva quasi raggiunto il suo obiettivo di campione, ma Nardo, l'attuale campione di Unima lo batté ad armi pari e vinse su tutti i fronti. Belle, invece, aveva la mia stessa età, un po' svampita e piena di energia, ma almeno lei aveva il ragazzo. Belle e Komor stanno insieme e sono felice di questo, lei lo ammirò da quando eravamo dei mocciosi, mentre lui lo scoprì quando Belle ebbe coraggio di dirglielo.
- Ehi, ragazzi, voi conoscete Black? -
Belle annuiva con un sorriso innocente, mentre Komor concentrato a guidare, diceva:
- Sì, si è trasferito da poche settimane qui da un'altra regione, e da quel che ho sentito l'anno scorso, è riuscito a battere la Lega di Almia, però quest'ultima è detta la "Regione dei Ranger" dove partono tutte quelle persone che aiutano la gente e i pokémon. - Belle si era introdotta e rispondeva:
- Komor, non essere così severo, Black è un bravo ragazzo quanto te, e se ha battuto una Lega significa che è davvero forte, e forse più di te! - insieme a lei, ridevamo - White, invece, io ho saputo che ha rifiutato il titolo di campione, perché era deciso a battere altre leghe e conoscere altri allenatori! E' davvero un tipo scottante!
Sì, sì, è così che lo avevano definito la rivista dei giovani campioni pokémon!
- Ahah, capisco, mi sembra strano che non l'abbia mai incontrato
- Ci credo, tu e Belle eravate sempre insieme a parlare di vestiti sia per voi sia per i pokémon! Non so come tu abbia fatto a convincere Belle, che è un'allenatrice, a far indossare certe cose ai pokémon!
- Ehy Komor abbassa la cresta, che tu non hai per niente stile! - dicevo mentre arrivavamo a Sciroccopoli.
Era uno spettacolo colossale.
I miei amici mi lasciarono davanti all'entrata della città, perché Komor doveva accompagnare Belle a un'altra città per combattere con un altro capopalestra, mentre lui stesso doveva tornare a casa per scegliere con cura i pokémon che avrebbe scelto per la Lega Pokémon di quest'anno. Da oggi, per tutti iniziava un nuovo anno per un duro lavoro!

Per qualche mese avevo avuto una vita bella, spensierata e divertente. Il mio Snivy era diventato splendente e radiante come la capopalestra di Sciroccopoli l'aveva definito, era fantastico, Snivy era uno dei più famosi artisti pokémon della città, e molti degli spettatori di questi spettacoli venivano solo per vederlo!
I miei genitori erano molto felici quando mi avevano visto con Snivy ed erano sicuri che insieme a me sarebbe divenuta una stella e così mi avevano aiutato dandomi una delle loro compagnie, e così ero riuscita a far carriera da sola!
Ogni spettacolo mi portava sempre più vicino a raggiungere il mio sogno.
Quando un giorno, un ragazzo era venuto a sconvolgere tutti i miei piani: aveva distrutto metà degli oggetti di scena e si stava scusando con il mio vice-direttore:
- Presidente! Presidente! - mi chiamava incessantemente ed ero sbalordita del baccano che faceva - Questo ragazzo ha distrutto tutto! Tutto! Che devo fare? Come gliela faccio pagare?
- Su, su signor vice-direttore, si calmi. - povero signore, stava esplodendo come un voltorb - Ehm, ma tu - mi ero rivolta verso il ragazzo - Ti ho già visto ma ricordo dove...
- Mi scusi ancora. Ah, io sono Black piacere di conoscerla! - quando mi aveva dato la mano, si era immobilizzato e aggiungeva - Tu sei... la ragazza al laboratorio della prof.ssa Aralia! Eheh avrei voluto salutarti, sai eri molto carina, ma ero in ritardo a un appuntamento e non avevo ancora preso il mio pokémon, quindi... come ti chiami? -
Non so perché ma il suo "eri molto carina" mi aveva fatto arrossire e così gli avevo dato la mano per stringerla.
- M-mi chiamo White. - ma mi ripresi subito - Ora per il risarcimento, mi dovrai accompagnare in tutte le città di Unima per trovare nuovi talenti!
- C-cosa?! - urlavano Black e il signor vice-direttore.
- Signor vice-direttore lei sarà per questo periodo il mio sostituto, mentre Black dovrai aiutarmi. Io e il mio Snivy siamo del mondo dello spettacolo e non ci siamo mai interessati al combattimento, ragion per cui sarai la nostra scorta personale. Fatto sta, vice-direttore, che abbiamo bisogno di novità! Quindi colgo ora l'occasione, per viaggiare e cercare! Tanto c'è Black a proteggermi, no? -
Il vice-direttore mi aveva acconsentito al viaggio, comunque non poteva discutere perché ero il capo, mentre per Black, era ancora senza parole, ma non poteva farci niente. Ormai avevo fatto la mia scelta.
Dovevo rallegrare un po' la mia vita con un viaggio, no?

Quella sera, prima della partenza, io e Black stavamo parlando e forse è da quel momento che mi sono invaghita di lui. Non è stato semplice capirlo, ma alla fine il cuore mi è apparso battere più velocemente e ho capito che Black era un ragazzo speciale.
Davanti a una bella tazza di caffè, Black iniziava a chiedere spiegazioni:
- White, perché mi vuoi come "scorta personale"? Devo diventare un campione e non posso perdere tempo con certe cose!
- Perché? Perché dovevi ripagarmi metà degli oggetti di scena, e inoltre hai pure detto che sono carina, quindi, non dovrebbe farti piacere? E poi, quando ti avevo visto qualche mese fa, volevo chiederti un sacco di cose, ma sei scappato così da non potermi nemmeno presentare. Così impari! -
Era rimasto di stucco e poi con una faccia sgomentata dallo stupore, rideva a crepapelle, ero tanto imbarazzata per quella spiegazione poco credibile, ma era la verità. Finalmente calmo, Black mi rispondeva ironico:
- Che sei carina, sì è vero, ma sei comunque una tipa simpatica! White, sarò felice di aiutarti, l'importante che non m’intralci con il mio sogno, okay?
- Okay. Il tuo è quello di diventare un Maestro Pokémon, vero?
- Eh? E come lo sai che non ambisco solo a diventare un campione?
- Perché so che hai già vinto una Lega. Ho ragione, no? E comunque non sono una tua rivale o avversario, o come ti pare, il mio unico sogno è divertire i pokémon e far felice la gente, compresi i tipi come te, che sono buffi anche se non lo vogliono!
- Ooh.. così mi ferisci. Comunque è un bellissimo sogno, il tuo. -
Avevo sorriso ed era rivolto verso si me.
- Uhm, grazie. -
Mi ero appoggiata solo un momento sulla sua spalla, ero molto stanca e il giorno dopo sarei partirà con un amico, e che forse sarebbe stato qualcosa di più, ma avevo uno strano presentimento, infatti, in quella notte profonda si scatenava il panico.

La mattina dopo a Sciroccopoli si stava manifestando una specie di parata, ma l'atmosfera era pesante e nessuno aveva il coraggio di parlare, e quei tizi erano vestiti in modo strano. Parlavano di cose impensabili, ma riuscivano a convincere le persone a fare quello che volevano. Era da idioti lasciare liberi i propri migliori amici!
Black ed io non capivamo molto così ci eravamo allontanati, e mentre camminavamo, abbiamo incontrato un tizio che ci fissava e con uno strano sguardo ci ha detto:
- Perché voi non avete liberato i vostri pokémon? Non v’importa nulla della loro felicità?!
- Che cosa vuoi da noi? - Black con un braccio avanti a me tentava di proteggermi ed io dietro di lui mi rifugiavo, che cosa voleva quel tale? - Non importunarci.
- Perché non avete liberato i vostri pokémon? Siete delle persone insensibili -.
Si avvicinava sempre più vicino a noi, e mi aveva notato, così faceva un confronto testa testa con Black. Era poco più alto di lui e avevi degli splendidi capelli verdi e occhi smeraldi, era affascinante, ma quando i nostri occhi si erano incrociati, ho avuto la sensazione di un vuoto incolmabile. Ero paralizzata non avevo mai visto uno sguardo così vuoto.
Appena aveva distolto lo sguardo da Black, subito dopo lo aveva posto su di me e mi prese per il polso e mi tirava verso di lui.
- C-che cosa vuoi da me?
- Tu sei quella che ieri sera aveva espresso un sogno irrealizzabile -
C-CHE COSA?! Il mio sogno è irrealizzabile? E lui che ne sa del mio sogno!
- Dici cose stupide. Chi sei?
- Sono N e sono un principe. Non so perché ti stia rivelando tutto ciò, forse per farti capire che anche se i tuoi desideri sono irraggiungibili, c'è che può aiutarti. Perché non capisci che per far felice un individuo, un altro individuo deve essere triste? Quindi secondo ciò, per far sì che i pokémon siano felici, le persone devono soffrire lasciandoli liberi.
Tu... vuoi essere la mia principessa? -
Mi aveva stretta a sè, una mia mano era incrociata a quella di N, mentre l'altra era saldamente stretta da Black, che aveva provato a portarmi via con lui. N era piuttosto bello, ma le cose che diceva erano insensate.
Più mi dimenavo, per fortuna, più riuscivo a liberarmi. Era un gran sollievo, essermi liberata di lui, alla fine aveva allentato la presa quando aveva capito che non parlavamo la stessa lingua.
A me non interessava di ciò che parlava e quindi avrebbe risparmiato fiato, ma oltre al suo obiettivo ne aveva una meno importante ma comunque voleva insistere così prima di lasciarmi completamente la mano, mi aveva bisbigliato:
- Verrò a riprenderti, aspettami -.
Anche lui aveva un secondo fine in tutto quel che faceva.
Quando ci ha lasciato soli, Black era premuroso con me: - Ti ha fatto qualcosa, pres? Che cosa ti ha detto quel tale? - ero ancora scombussolata per quelle parole "verrò a riprenderti, aspettami", ma anche Black era riuscito a imprimersi nella mia mente: - White, dimmi che stai bene, dimmelo, è importante per me!
- Black sto bene! Non ti preoccupare e... n-non ha detto niente d’importante, tranquillo.
- Stai esitando, cosa ti ha detto presidente?
- Niente, e da quando mi chiami "pres" o "presidente"? C-continua a chiamarmi White. Ok? Ora è meglio avviarci per una qualsiasi città. Qual è la tua prossima palestra? O almeno, qual era dopo Sciroccopoli?
- In realtà... prima devo battere la palestra di Sciroccopoli e poi pensavo di fare un giro al Metrò Lotta, sempre che tu sia d'accordo, pr-- ehm volevo dire White -
La palestra di Sciroccopoli? Oh, è vero anche qui c'è una capopalestra. Ho pensato tanto al lavoro, che non mi sono mai data un momento di svago e realizzare che sono nella città più chiassosa e irreverente di Unima, e anche se ho incontrato solo una volta la capopalestra, era comunque molto bella, infatti era una modella.
- Black, stavo pensando di anticiparti alla Metrò. Sono stata tanto qua, ma non l'ho mai vista. Facciamo così, tu vai dalla capopalestra, mentre io mi schiarisco un po' le idee alla Metrò.
- Sai che la Metrò è detta Metrò Lotta? E che dovrai combattere?
- Tenterò, ci saranno allenatori principianti come me.
- Sta attenta White.
- Vai, ti anticipo.

Prima di partire con Black, volevo provare a lottare con Snivy almeno una volta, sembrava anche lui eccitato di combattere, così l'avrei accontentato.
Ci avviavamo vero questa Metrò lotta e c'erano un sacco di binari, ne avevo scelto una semplice, singolo e lotta semplice; così un capotreno mi spiegava le regole e mi preparavo a fare la mia prima lotta.
C'era davanti a me una ragazza giovane e combattiva, e mi salutava contenta:
- Ehi ciao! Mi chiamo Nadia, sei pronta a combattere? Bene, vai Ducklett! -
Aveva lanciato una pokéball e ne era uscito un pokémon simile ad una anatra color celeste, era un po' buffo, ma non volevo perdere la mia prima battaglia! Dalla mia spalla saltava il mio pokémon:
- Vai Snivy! -
Bene la battaglia incominciava!
Prima che potessimo impartire gli attacchi che la metrò si era fermata di punto e io e Nadia cadiamo a terra, avevo notato che stava per schiantarsi contro la sbarra di ferro per sorreggersi e così la protessi con il mio corpo. La metro si era fermata del tutto, la lampada del vagone si era rotta ed era caduta sopra di me, era sopra il mio petto e pancia.
Nadia stava bene e si avvicinava a me: - Stai bene?! Grazie, grazie per avermi aiutata! A-aspettami qui, vado a chiamare aiuto, ok? Rimani qui ferma, rimani sveglia, ok? Bene, ti lascio il mio Ducklett, sei in buone mani! Duckly, aiuta questa ragazza, puliscila delicatamente con pistolacqua e se le servisse aiutala con rintoccasana, bene! Vado e torno!
- Huh grazie, ehi, Snivy tu stai bene vero? - Snivy annuisce - Sono felice, per favore, va' a chiamare Black! Però... aspetta, se sta combattendo meglio non disturbarlo. Ugh... facciamo così, rimani con me. Sto pensando che da quando stiamo insieme, non ti abbia mai coccolato abbastanza. - Gli allungavo la mano per accarezzarlo, ma aveva rifiutato, così gli dicevo - Capisco sei un tipo duro tu, eh? Invece io ho bisogno un po' di attenzioni, scusami Snivy -.
Snivy e Ducklett mi aiutavano e ne ero felice. Ma ora eccomi qui.
Improvvisamente, sento una voce quasi impercettibile, ma è N e non ci posso credere:
- Sei qui? Mia principessa?
- N! Sono qui! Snivy conducilo da me! - Snivy si avvia verso di lui.
Subito dopo una voce familiare mi chiama in vari nomi in diversi toni:
- Preeeees! Presidente! White! Presidente! Presidente! Whiiite dove sei?! -
Black! Come lo sa? Sarà stata a Nadia, si sarà diretta dalla capopalestra e descrivendomi Black mi abbia riconosciuta, ora però che faccio? L'unica cosa che possa usare: la voce.
- BLAAAAAACK! Blaaaack!
- Ma come mia principessa mi mandi il tuo Snivy e chiami un altro?
- N! N-non è come pensi e che c'è anche Black! Black sono qui!
- Pres!
- Black!
- TU - dicono in coro i due ragazzi - Che ci fai TU qui?! -
Risponde prima N: - Sono qui per salvare la mia principessa!
Poi ribatte Black: - E io per salvare la ragazza di cui mi sono innamorato! -
Non ce la faccio più, io sono schiacciata sotto a una lampada di chissà quanti chili e questi si mettono a discutere dei sentimenti che provano per me, ne sono onorata ma questo non è il momento!
- Ragazzi aiutatemi! -
Ma cosa avrà scatenato questo black out?! Sono infuriata, non ci posso credere e loro mi mettono in condizione di scegliere!
- No, pres, prima dicci a chi tieni di più?!
- Black non è ora! Vuoi che muoia?!
- Mia principessa! Ce lo dica!
- N non ti ci mettere anche tu. Black, N, per favore ve lo dirò, giuro! Ma toglietemi questo coso di dosso! -
I due riescono a decidersi e mi aiutano, sollevando quella maledetta lampada da sopra il mio corpo. Si scusano per il loro comportamento e mi tengono stretta entrambi.
- Siete davvero tutti e due dei veri idioti! P-portatemi fuori di qui. -

Intorno alla metrò lotta c'è un sacco di gente e Nadia e la capopalestra mi aspettavano fuori per sapere come stavo. Black è andato a scusarsi con la capopalestra per aver lasciato la lotta senza preavviso, e lasciandomi con N.
- Allora, mia principessa scappi via con me? -
Faccio un sussulto, allo stesso tempo, torna Black:
- White, continuerai a riprendere la tua decisione, cioè quella di viaggiare con me, vero? -
Siamo appena usciti e già lo vogliono sapere, i maschi sono così impazientì.
- Vorrei andare in infermeria. Lasciatemi and- perdo i sensi per un secondo e mi sorreggono tutte e due prima che cadi a terra, mi amano davvero - Volete proprio saperlo, n-non saprei scegliere. Quindi, ora portatemi subito dalla infermiera Joy! Ora o giuro che vi lascio seduta stante!
- Come vuoi tu, pres. - Black è sempre il primo a cedere.
- E tu, N? Non mi accompagni?
- Hai già fatto la tua scelta, non scegliendo nessuno dei due. Ora devo scappare e non potrò proteggerti se non mi sarai accanto, quindi scusa se ti metto alle strette adesso, ma devi essere sicura della tua scelta. Vuoi essere portata dall'infermeria ed essere mia eterna rivale, o vivere con me come una principessa? Anche al mio castello potrai essere curata. Se ho capito bene il tuo nome è White. Allora, scegli White.
- Smettila! Non vedi che sta male! Vattene, è meglio! E questo non lo dico in nome di White, ma te lo dico io! -

E' l'ultima goccia che fa traboccare il vaso ed io perdo i sensi.
"Scappa con me principessa"
"Segui il tuo sogno e viaggia con me"
I due ragazzi che ritengo più importanti della mia vita vogliono farmi scegliere, ma io non intendo. Non intendo separarmi da nessuno. Tengo troppo a entrambi.
Devo capire i miei sentimenti, perché Black è il primo allenatore che è riuscito a comprendermi, invece, N è il primo ragazzo che incontro che corrisponde ai miei ideali. Un principe, addirittura.
Chi devo scegliere?

Nota d'Autrice

Ciao cari lettori,
sono felice di aver scritto questa fic. Accontentami, quale preferite la Chess o la Ferriswheel? Non in versione Videogioco, ma unicamente Manga. Ci siamo capiti? E poi, diciamocelo, sono un po' OOC ma non vedo come renderli più simili di così. Non ho ripreso quasi nessuno dei fatti del manga, e se devo dirla tutta per la prima volta, ne vado fiera. Spero che vi sia piaciuta.

Bye and Kiss 

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Capitolo 2
*** Una prova per se stessa ***


E' più difficile scegliere.
Seconda Parte: "Una prova per se stessa"
 

Mi sveglio in una camera tutta buia, di sicuro Black e N mi avranno portato qui per riposarmi.
Provo ad alzarmi, ma appena mi metto eretta, vengo colpita da un forte capogiro da farmi buttare nuovamente sul morbido cuscino.
Sospiro senza capire cosa poter fare, se non pensare a quei due idioti.
Black è un caro amico, è stato la prima persona ad aver ascoltato e inteso il mio sogno. Non vuole ostacolarmi pur essendo un allenatore di pokémon, e mi vuole aiutare a realizzarlo.
Così temerario e anche dolce, il giorno in cui ha sconvolto la mia vita tranquilla, mi ha subito detto che ero carina. Nessuno mai me l'aveva detto, neanche Komor, che mi ha confessato il suo amore, mi ha mai fatto un complimento, forse Belle, ma lei non conta perché è mia amica: mi direbbe che sarei carina anche con un vestito da Cottonee!
Black è davvero un tesoro, un ragazzo normale che vorrebbe vivere un'avventura con la sua ragazza amata. Però...
N. N è un principe coi fiocchi: aspetto ribelle, comportamento galante e anima pura. Un ragazzo così non si è mai visto in tutta Unima; non ha molti difetti, se non fosse per i suoi pazzi ideali, ma non può farci niente per colpa del Re dei Pazzi. Lui è il principino e se andassi con lui, potrei salvarlo. Vorrei salvarlo.
Anch'io ho una vita, e quindi la scelta più giusta sarebbe quella di seguire Black e realizzare contemporaneamente i nostri sogni, ma N è indifeso, non sa cosa è giusto e sbagliato ed è da egoisti lasciar compiere il suo destino da idealista invasato.
Bussano alla porta. - Pres, sei sveglia? - E' Black.
- Sì, entra pure -
Apre la porta scricchiolante e accende le luci, mi copro un po' con il braccio, la luce è così accecante. La camera è piccola, composta solo da un letto e una scrivania, la mia borsa era accanto a me e Snivy dormiva sopra le mie gambe, Black si avvicina al mio letto e mi prende una mano, come per compatirmi, e le bacia il dorso.
- Allora, White come stai? - mi chiede con un tono dolce quasi persuasivo.
- Bene, Black. Non servono tutte queste premure - il bacio sulla mano ovviamente mi aveva fatto arrossire non poco. Poi mi salta in mente che manca qualcuno - Senti... N dov'è?
- Sta fuori. Abbiamo deciso di lasciarti riposare, e per stabilire chi andasse a vederti per primo, ci siamo sfidati in una lotta veloce, e come vedi, ho vinto. Ora ci sono io, non ti preoccupare, quel tale non scappa.
I nostri sentimenti sono ugualmente intensi.
L'unica cosa in cui siamo d'accordo è... Tu ci ami allo stesso modo? -
Una domanda alquanto incredibile, mi dici che ora siete d'accordo su una cosa. Questa cosa è se io provi dei sentimenti per voi? Ma siete scemi?!
- Black, prima di viaggiare insieme, vorrei che uscissimo insieme. Ti va?
- Sì, certamente, ma date le tue condizioni penso che dovresti rimanere qui a letto. Facciamo così, ho notato che l'infermiera Joy ha una scacchiera, disputiamo una partita. - si alza e si dirige verso la porta - Intanto che scendo a prenderla, faccio entrare... il tizio -.
Non avevo notato che era tanto scontroso se si parla di N, la prossima volta farò attenzione alle parole che dirò; un secondo dopo che esce dalla porta, entra subito N che salta ad abbracciarmi.
Un comportamento insolito da uno che ti dice "il tuo sogno è irrealizzabile", così infantile e giocoso. Avrà mostrato solo a me questo suo lato? Quando me ne rendo conto che mi sta abbracciando, m’infuoco come un Tepig.
- E-ehi. Teniamo le distanze, per ora. Senti, volevo dirti che ho preso una decisione. - O almeno penso di mantenerla fino a tale - Vorrei inseguire il mio sogno, ti dimostrerò che quello che dici è insensato e non vero! Quindi la risposta alla tua domanda è no. Non scapperò via con te -.
N mi guarda fisso negli occhi, che a proposito, sono di un verde smeraldo intenso. Occhi da cucciolo abbandonato, prima pieni di vita, ora spenti e vuoti. Un vuoto incolmabile.
- Anche se hai risposto di no, esci con me. Almeno questo me lo concedi? -
Un sorriso irresistibile, forse con quello riesce ad affascinare tutte le ragazze e forse anche me:
- Va bene, ma questo pomeriggio. Black è tornato, scusami davvero. Ci vediamo dopo -.
Black stava sulla soglia della porta, non c'eravamo accorti della sua presenza finché non gli era fuggito un piccolo sbuffo per il disappunto; mentre N stava uscendo Black gli da un piccolo strattone e N ricambia.
Stanno per litigare, penso, ma alla fine Black si avvicina al mio letto e dice:
- Prima le signore, e quindi tu avrai le pedine bianche, - sorride - come te la cavi con gli scacchi?
- Diciamo che sono ok, giochiamo! -
Intanto Snivy si era svegliato e Black aveva fatto uscito il suo Tepig, giocando, parlavamo:
- Alla fine com’è andata con Camelia, la capopalestra?
- Ehm, in pratica avevo vinto io, ma la ragazza, che ci aveva avvertito del pericolo, aveva interrotto la premiazione, ma la medaglia l'ho ricevuta quando sono andato a scusarmi. - Dalla sua giacca tira fuori l'astuccio per le medaglie e ne prende una - Guarda! Questa è la medaglia Volt! Non è magnifica?! -
Era a forma di fulmine color giallo e arancione, gli occhi di Black brillano dalla felicità, mi sembra un oggetto molto prezioso e importante per lui, però io, come sempre, non ci capisco un tubo!
Le palestre, le leghe e l'obiettivo di diventare infine un Maestro Pokémon sono cose semplici da assimilare, ma quel che non capisco il perché di tutto ciò. Perché impegnarsi, il sogno di ogni allenatore non dovrebbe essere vivere un'esperienza con il proprio pokémon, e allora perché essere ossessionati dalla potenza?
- Senti Black, oltre che ho fatto Scacco... mi spieghi, qual è il tuo vero obiettivo? Intendo nella vita.
- Argh... sei forte pres! Il mio obiettivo, dici? Prima pensavo a diventare un Maestro Pokémon, ma ora che ci penso, e tu che mi dici nella mia vita in generale, allora è quello di starti accanto, White -.
Perdo un battito, Black non è il genere di ragazzo che esprime così i suoi sentimenti facilmente, anzi lo ritenevo un ingenuo nel campo dell'amore. Non ho mai incontrato un tipo così, davvero, pensavo che fosse come Komor, cocciuto e impaziente di vincere per poi essere vinto.
Black è tutt'altro.
- Black... -.
Mi sorride e questa volta, emana una luce propria, che non potrà mai spegnersi.
Sempre che io stessa non rovini i suoi piani.
Non può essere, se tutto s’infrange, i sogni di una persona saranno rovinati solo per colpa mia.
- Oh Black, - mi appoggio alla sua spalla, avvolgo le mie braccia al suo con il quale si regge, e infine mi scende una calda lacrima - non posso fare questo a te, ma nemmeno a lui. Black, Black, Black!
- White... che cosa c'è che non va?
- Non voglio farvi soffrire, né a te né a N! Eri molto più felice se non ci fossimo incontrati, scusami. La stessa cosa vale per N. Black, ti prego non volermene per questo. Se viaggio, viaggerò da sola!
- White, no. Non te ne vorrò mai, ma vorrei starti accanto, te lo devo. Ricordi ho distrutto un bel po' di cose e vorrei sdebitarmi per averti incontrata -
Non posso, non posso, non posso.
Con la coda dell'occhio guardo com'è la sua espressione: confortante e molto dolce, non resisto.
Un'attrazione irresistibile, infatti, i nostri visi sono sempre più vicini, la distanza tra noi è uguale a un filo, sottile e invisibile. Le sue labbra sono così calde e soffici, Black non posso più mentire a me stessa. E' vero, provo dei sentimenti per Black e ho intenzione di dirglielo, purché capisca che la mia decisione è una sola.
Lo spingo via da me, è stato piacevole e abbastanza lungo, basta così:
- Black, ammetto che mi piaci tanto, forse anche troppo, ma non chiedermi di... di viaggiare con te, perché vedi, io devo salvare N. Tu avrai sempre me, te lo prometto, ma N non ha nessuno.
Voglio bene anche a N, però, so che tu riuscirai a prevalere. Non so come andrà a finire, ma se devo dirti la verità io vi amo tutti e due! - dico con sincerità - Non riuscirò mai a scegliere tra voi due, scusa davvero per la mia indecisione... -
Con una mano mi prende la guancia e mi alza lo sguardo perché guardi i suoi occhi, davvero molto ipnotici, ma la sua bocca lo è ancora di più, i movimenti lenti e le parole che escono mi affascinano:
- Non devi preoccuparti White. Riuscirò senz'altro a farti ri-innamorare di me. Il sottoscritto non si arrende e ti dirò un'ultima cosa, quando sarò Campione di Unima, ti prometto che sarai mia moglie -.
C-cosa? S-s-sua moglie!? Certo che così audace non lo facevo nemmeno!
Arrossisco violentemente e con l'ultima mossa fatta, vinco ed esco velocemente dal letto: - Scacco matto, B-Black! Ho v-vinto, ora scusami devo andare con N in giro per Sciroccopoli! Quando torno, voglio vederti qui, q-quindi non muoverti da lì, eh! -
Prendo il gilè e mentre Black prova a trattenermi, ma me ne vado il più veloce possibile dalla camera e corro verso il centro di Sciroccopoli tutta rossa come un peperone.

Il freddo dell'inverno riesce a calmarmi un po' e anche se il gilè non aiuta molto, il sol vederlo mi rende più calda di un Emboar in fiamme, N è lì ad aspettarmi poco coperto, con una sciarpa color verde sbiadito, ma sembra tenerlo al caldo. Fissa la neve, come un bambino che guarda la prima volta la neve cadere, così affascinato di questo fenomeno naturale e innocente a provare a prenderla con una mano. Ecco che si scioglie la neve soffice nella sua mano, e finalmente si accorge di me e mi accoglie offrendomi la sua mano, dove si era appena appoggiato il fiocco di neve:
- Sei arrivata mia principessa. - mi guarda con un brillio negli occhi - Oh, ma siete uscita così poco coperta, prenderete freddo. Tenga e si copra bene milady -.
Si toglie la sciarpa e la avvolge gentilmente con cura sul mio collo, ovviamente, non rimango indifferente a ciò, ma faccio un piccolo sussulto, facendo intuire a N che vorrei dirgli una cosa, una cosa importante:
- N verrò con te. - un sorriso tenero appare sul suo viso - Aspetta, prima di dire qualcosa, perché vorrei che innanzitutto andassimo in un posto dove potrò seriamente parlarti -.
Mi afferra per mano e mi trascina dolcemente sotto questa neve candida, dicendomi: - Va bene, farei tutto per lei mia principessa -.
Mi accontenta, e con grande sorpresa, la ruota panoramica di Sciroccopoli è aperta e ci fanno salire.

Una strana atmosfera riempie quella piccola cabina, stretta ma confortevole in sua compagnia, non ci avrei mai fatto caso se, in quel momento non avesse tenuto la mano tutto il tempo. Saliamo, saliamo.
Saliamo all'apice della ruota e lui incomincia a parlarmi: - Signorina White, cosa voleva dirmi prima?
- Non darmi del lei, per favore. Chiamami White, punto e basta.
- D'accordo, White. Avevi detto che verrai con me, è la verità? -
Annuisco e gli rivolgo un’espressione come di piena supplica: - Sì, perché io ti voglio bene -.
Mi bacia sulla fronte e sorride come se non fosse nulla, era un po' insopportabile, ma era puro e sentivo i suoi sentimenti per me, non è bello deludere la gente, ma soprattutto quando si ricambia, è difficile dirle di no.
- Non vorrei chiedertelo, ma perché hai preso questa decisione? -
Mi aggrappo al suo braccio e osservo per il poco tempo che rimane il bellissimo panorama, la neve balla sopra quella città piena di luci e divertenti tendoni che rallegrano ogni momento nella città.
Mi accorgo una piazza molto più luminosa e vivace, credo che sia, la mia amata piazza degli artisti!
- Allora, White?
- N! Dopo andiamo in un posto, dove ti mostrerò che il mio sogno è realizzabile, e poi ti dirò tutto quel che vuoi! Mi ero dimenticata di questo evento speciale, dovevo occuparmene io, ma vedi ho incontrato voi due e non ho più pensato al mio lavoro -.
Mi chiede con interrogativo: - Per noi due, intendi io e Black.
- Già, siete entrati nella mia vita e mi avete... oh! Siamo arrivati, dai scendiamo! Corri! -
Prima che questo sogno svanisca, prima che venga con te e superiamo tutte le difficoltà di una vita soppressa e ideali sbagliati, voglio farti capire quali possono essere le felicità di una persona e un pokémon. Ogni essere vivente può essere contento, ma solo se è lui a volerlo!
Esattamente pensare positivo!
N, non sei solo, non sarai solo, quel maledetto vecchiaccio di ieri sicuramente ha una grande influenza su di te, ma vedrai che riuscirò a dimostrarti che tutto può avere un senso!

Arriviamo di corsa, la neve non cenna a fermarsi e tutti i bambini e i pokémon ballano, giocano e creano pupazzi di neve, l'espressione di N è meravigliata di così tanta gioia da non riuscire a esprimere parola.
Lo invito a fare un pupazzo di neve con l'aiuto di Snivy, lo stesso fa lui con il suo Zorua.
- Ma guarda, fai la predica a noi, però anche tu possiedi un pokémon! - dico con arroganza a N che pare incantato dalla bianca neve - N, stai bene? -
Si gira ed emana una luce piena di speranza e di sogni, ma subito come se si fosse reso conto di una cosa, si spegne come un Chandelure esausto: - Oh mia dolce White, questa neve è così bella come te, soffice e tenera. Aggraziata, fa da sfondo il tuo viso e corpo, e come una gentile pioggia d'estate, ti rende più speciale. Sai, mi rende felice averti accanto, nel giorno in cui vedo per la prima volta la neve. Ho sempre letto sui libri cose che volevo sempre vedere, ma non ne ho mai avute di possibilità, vorrei che questo momento non finisse mai. White, io mi sono seriamente innamorato di te. Ti amo! -
Ruota, salta e canta un motivetto allegro e con Zorua danza contento, mi prende per il polso e incominciamo a ballare, non me ne vergogno perché ora N ha capito un po' come va la vita.

E' quasi sera e tutti tornano ai loro alloggi, e torno con N al centro pokémon. Ci teniamo per mano, non voglio lasciarlo, ma appena arriviamo ho il bisogno di chiarire con Black; in quello stesso momento in cui ballavamo N mi aveva proposto di partire domani mattina, così da raggiungere il castello all'ora di cena, l'unica cosa che potevo fare era accettare. Quella era l'ultima sera nella quale potevo chiarire con Black, e N me lo aveva permesso perché dopo aver fatto tutto quello che volevo, poteva concedermi ultimi attimi di completa autonomia e piena libertà dei miei sentimenti. N avrebbe dormito in un hotel e mi avrebbe aspettato la mattina dopo all'entrata ovest di Sciroccopoli.
Entro in camera, dove avevo lasciato Black e dove lì era rimasto:
- Ehi.
- Ehi. - risponde lui - Come stai? Com'è andata la serata con il principino?
- Bene, direi. Black?
- Sì?
- Domani partirò con N. Per favore, dimenticati dei miei sentimenti e concentrati a diventare il Campione. - mi avvicino a lui, seduto sul letto, mi appoggio con le ginocchia a terra e con la testa sulle sue gambe - Dovrai essere in grado di battere tutti, nessuno escluso. Così, potrai sempre riprenderti la tua rivincita -.
Mi toglie il cappello e mi accarezza la testa, e come una bambina mi sussurra: - Te l'avevo già detto. Non ce l'ho con te perché non viaggerai con me, impegnati al tuo nuovo obiettivo, e al tuo sogno ci penseremo in due.
- Black mi mancherai tanto. E scusa ancora, ma sono ancora in conflitto, e non dico che faccio il doppio gioco, non lo devi nemmeno pensare, capisci? Non mi sono mai innamorata, tutti i miei ragazzi ideali sono svaniti e ora non ho altro che voi due. Black, aspetterai la mia decisione?
- Ovviamente White - continuava a spazzolare con la sua mano i miei capelli - Sta' tranquilla, aspetterò.
- Mmmh - è anche comprensivo - E accetterai ogni mia decisione?
- Contesterò se non sarai stata solo e unicamente tu a scegliere. White, non ti obbligherò mai ad amarmi, nemmeno a restare con me, ma posso solo dirti che mi avrebbe fatto solo piacere. La tua positività e i tuoi desideri mi avrebbero incoraggiato, mi hanno incoraggiato. Non voglio che tu smetta di sognare. Sei unica per questo.
- Ti avrei considerato come un fratello, ma ora noto che sei anche qualcosa di più di un amico, grazie. - mi alzo e vado a sdraiarmi sul letto - Rimani qui con me. Domani mattina non ci sarò per salutarti, voglio che anche tu, ti goda il momento. Ti voglio davvero molto bene Black -.

Quando tornerò da Black avrò preso una decisione irremovibile, poiché i miei pensieri andranno a lui, ma con N, il mio futuro mi riserverà molte cose.
Solo il tempo mi è amico.
Forse.

 

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Capitolo 3
*** Un lieto fine per tutti. ***


E' più difficile scegliere
Parte Terza: "Un lieto fine per tutti"

 

Davanti a me c'è un cottage, attorno un bellissimo sfondo verde, il vento soffia e vedo sbucare dei Patrat dai cespugli, corrono felice e dei bambini ci giocano insieme vestendoli con tanti accessori carini. Mi si avvicina un Serperior, era bellissimo. Squame lucide e sguardo tagliente e fiero, assomiglia tanto al mio Snivy.
- Sei tu amico mio? - mi si avvicina e con la testa mi accarezza la guancia - Ti sei evoluto, sono felice! -
Poi una bambina corre verso di me: - Mamma! Mamma! -
Mamma? Ora che vedo meglio, la bambina di più o meno 7 anni, assomiglia a me. Più si avvicina e... è identica!
- Mamma! Vieni vieni! Anche tu Serperior!
- C-certo! Senti, piccola, m-ma-
- Mamma, En-chan e tutti i suoi amici vogliono giocare con Serperior! -
En-chan? Mi tira il braccio e mi porta in mezzo ai suoi amici.
- Piccola, chi è En-chan?
- Ma come mamma?! Sono io En-chan! Mamma sei stanca? - mi mette una mano sulla fronte - La febbre non ce l'hai. Vuoi che En-chan chiama papà? Vuoi tornare a casa? Mamma? -
No, no piano. Mamma, papà, En-chan, casa... aiuto. Non ci capisco più niente.
En-chan mi prende per mano e saluta tutti gli altri, con Serperior andiamo al cottage e bussa la porta, con grande voce chiama il padre e viene ad aprire una persona alta, con lunghi capelli castani.
- Papà! Papà! Mamma sta male, En-chan l'ha portata qui per farla riposare! En-chan è stata brava?
- Brava En-chan, vieni. White, stai bene? Vieni -.
M-ma lui... lui è-

 

La luce chiara dell'alba mi solletica il viso e la sveglia continua a suonare.
Quindi quello che ho visto era solo un sogno.
Ah! Giusto, devo partire con N di prima mattina, mi aspetta giù; mi alzo e accendo la lampada vicina al mio comodino, la luce suffusa mi fa notare che Black stava dormendo con me, che bel calore che mi trasmetteva. Mi vesto velocemente e prendo la mia borsa.
Mi avvicino alla porta e con la mano alla maniglia sto per aprirla, quando mi fermo e mi giro a guardare Black a sonnicchiare; "Che buffo" penso. Vado verso di lui, accarezzo i suoi capelli e gli bacio la guancia.
- Addio, amore mio -.
Scendo le scale e incontro N, che tiene in mano un abito grazioso, con entrambi le mani mi mostra il vestito intero e me lo porge: - Spero che l'accetterai. L'ho fatto confezionare apposta per te, White.
- E' davvero molto bello, grazie di cuore -
Bianco confetto, ornato di pizzo nero, non lungo e apparentemente comodo per un viaggio abbastanza faticoso, ma comunque di gran qualità. Un abito che quasi mi rappresenta.
Vado nel bagno del centro pokémon, non ho il coraggio di ritornare su da Black, e mi cambio. Coordinati con il vestito, due stivaletti a doppi lacci, i miei preferiti color bianco crema. Il vestito è davvero comodo!
Esce fuori Snivy e mi sorride: - Snivy, buongiorno! E' bello, vero? - Annuisce con un po' di diffidenza.
- Mi aiuterai a liberare N? Sai, ho fatto un bel sogno, diventerai un bellissimo Serperior se vuoi! -
Gli prendo le zampine e accarezzo la testolina, e dopo uno sguardo di complicità, prendo la sua pokéball e la faccio rientrare. Esco dal bagno un po' imbarazzata e N mi porge la mano: - Vogliamo andare?
- Sì -.

Un anno dopo, N ed io ci siamo avvicinati. Eravamo riusciti a sconfiggere Gechis e il Team Plasma, rendendosi conto che gli umani e i pokémon possono felicemente convivere. All'inizio è stato difficile convincere il "santo" padre di lasciarmi essere la principessa, poiché ero definita "nemica del popolo", ma N sa essere convincente e Gechis ha una smania del potere, ma molto di più per suo figlio. Pian piano ero riuscita a capire cosa in realtà voleva raggiungere il padre di N, ma il modo per il quale arrivarci era sbagliato, avendo molta influenza su N gliel'avevo spiegato e lui non era una testa dura, per fortuna. Un po' mi ci ero affezionata a quella vita di lussuria, ma N sapeva e anch'io, che in realtà volevo far divertire molta più gente e non solo il castello.
Gechis aveva abbandonato quel suo desiderio di potere, inoltre era divertito a vedere quegli spettacolini che facevo con Servine. Già, il mio Snivy si era evoluto, a forza di combattere con le cameriere che erano gelose di N.
Mi sfidavano di nascosto, ma alla fine, per quante volte vincessi, quelle erano proprie invidiose.
N è un ragazzo d'oro, non mi lasciava mai sola, se non nei momenti in cui glielo chiedevo, così da non tradirlo con il pensiero, cercavo in qualche modo di sapere come stava o cosa faceva Black. Mi mancava davvero, Black.
Ora che tutto è finito, N mi ha proposto di sposarlo.
In un momento mi ha sorpreso e reso felice, ma subito dopo, ho pensato a Black, glielo avevo promesso che sarei tornata da lui appena finito tutto, così rispondo:
- Non sto rifiutando, però vorrei rivedere prima Black. Lo sai che per quanto ti voglia bene, ne voglio anche a lui, lo sai benissimo, N. Me lo permetti?
- Non lo hai mai dimenticato. Questo può significare tante cose, White. D'accordo, domani sarà la tua prima giornata libera dopo tanto tempo, mi scuso anche per averti rinchiusa qui.
- Non hai da scusarti N, voglio bene anche a te, ricordatelo. Avete un telefono o qualcosa di simile? -
Mi prende per mano e mi porta in camera sua, mi indica un oggetto simile a Oshawott e prese la conchiglia.
- Non pensavi mica che era solo per bellezza, vero? - mi chiede ironico.
- Ovvio che no! Però... non ho mai avuto coraggio di toccarlo, quell'Oshawott mi guarda male! - provo a inventare su due piedi, mentre N se la ride - Non fare così...
- White, sei troppo bella e intelligente per farti fuggire con uno come Black, quindi, anche se domani non ci vedremo, vorrei che tu pensi a me come hai pensato a lui, oggi. E... non soffrirò qualsiasi sia la tua scelta -.
Mi arruffa la frangia e mi bacia sulla fronte, mi saluta e se ne va.
No, non potrei mai farti soffrire N, amo anche te.
Dopo una manciata di minuti ho il coraggio di chiamarlo: - Ehy Black, come va?
- W-White? Sei tu? - risponde assonato - Da quanto tempo... ehy come stai?
- Ti ho svegliato? Scusa - mi dispiaceva chiamare così all'improvviso e svegliarlo.
- Non ti preoccupare, okay?
- Okay.
- Pres, che è successo da chiamarmi? Ne sono felice, significa che si è sistemato tutto, e che tornerai giusto? Grazie a te, non ho dovuto pensare al Team Plasma, ma alla fine, la voglia di rivederti almeno una volta con quella tutina dei cattivi - sghigna un po', e mi rende contenta sapere queste cose - Senti, domani è una grande giornata, sfiderò il campione. Ho raggiunto le 8 medaglie, non vedo l'ora di batterlo e venirti a prendere! -
Quanto entusiasmo, che carino: - Black, domani vorrei vederti. Devo... devo dirti tante cose e di persona.
- Tutta questa serietà... e va bene, prima che sfido Nardo, ci vediamo. Sai dove si trova la Lega Pokémon?
- Me la farò dire. Mi accompagna una delle tante guide di Gechis e company. Ci vediamo domani, riposa bene -.

La mattina dopo, come aveva detto, N non si era fatto veramente vedere, forse gli dispiace sul serio che penso a Black quando sto con lui. Mi dispiace, ma ho passato molto tempo con lui, quindi non può biasimarmi; arrivo con una ragazza all'entrata dello stadio dove si svolgono le ultime sfide per decretare lo sfidante contro il campione.
- Ehy - mi chiama la ragazza-guida - Scusi principessa White, ma non vorrei essere impicciona e neanche spiona, ma chi incontrerà oggi?
- No, non ti preoccupare, - rispondo io - N già lo sa. Non chiamarmi principessa, non mi sono ancora sposata con il principe di Harmonia. Chiamami semplicemente White - le porgo la mano per conoscerla.
- Oh - stringe la mano - Mi chiamo Enabeth. Sono sempre stata all'interno del castello, ma amavo studiare l'esterno e quindi mi hanno assunta come guida. Non è proprio una storia interessante, ma comunque è un riassunto veloce -
Mi era simpatica, sembrava che fosse destino: - Diventiamo amiche? -
Sorpresa risponde: - Con molto piacere!
- Posso chiamarti En-chan? - annuisce - Devo vedere una persona importante per me.
- E' più importante del principe?
- Sono nello stesso piano, En-chan. Ma voi tutte siete affascinate da N?
- Per "tutte" intendi noi, sue fedeli servetrici? Perché non è stato re Gechis a sceglierci, ma il principe N che ci ha volute, capite? Quindi ogni volta che lei, signorina White, ha poco rispetto per il principe, ovviamente noi non possiamo sopportarlo -
Ora si capisce tutto.

Vedo una figura da lontano e avverto En-chan di andarsene, così appena non si vedeva più, Black è già vicino. Corro anch'io verso di lui, buttandomi fra le sue braccia: - Black! Mi sei mancato tanto! -
Fra le mie braccia, quell'odore fresco per mascherare il sudore della fatica per essere corso immediatamente, o anche perché ha appena finito di lottare, non importa quale sia la ragione, l'importante è che sia qui con me.
Lo stringo fortemente e lui fa lo stesso, anche se si vuole trattenere, non glielo permetto perché voglio vedere quanto lui tenesse a me, quanto gli fossi mancato. Black ti voglio tanto bene!
- Black! Come stai?
Mi sorride: - Bene, e tu? Oh giusto! - il solito sprovveduto - Ieri sera avevo spiegato male, ora mi tocca sfidare tutti gli allenatori che hanno raggiunto le 8 medaglie e poi potrò combattere contro Nardo, vincerò! - mi guarda con dolcezza - Per te, pres -.
Mi batte forte il cuore, ma mi sembra giusto dirglierlo: - Black, per favore. Non ti arrabbiare, N mi ha chiesto
di sposarlo.

- Che cosa hai risposto? - mi chiede sempre con tenerezza.
- Che deve aspettare perché, amo anche te.
- Anche, mh? Quindi è un triangolo: Io, Te e N - mi bacia - Però, oggi sei tutta per me. Verrai a fare il tifo? -
Annuisco con lacrime di gioia: - Te l'ho promesso -.

Mano nella mano andiamo all'interno dell'enorme stadio, ci sono tanti allenatori, ma molte di più le persone che urlano e invocano il campione Nardo. Un tipo con capelli bicolore, rossi e gialli, fa un'entrata trionfante e saluta tutti con un gran sorriso. Non sono agli asfalti con tutti gli altri, ma dietro l'entrata adebita ai solo allenatori di pokémon, tutto questo grazie a Black. Che cosa stupefacente!
Nascosta tra tante entrate, nessuno poteva vedermi, ma all'improvviso Black mi saluta entusiasto e carico a combattere, una cosa particolare poi mi attira l'attenzione, c'era una parte di folla che incita il nome di Black, era un suo fanclub, non ci potevo credere. Il castano, come se lo ignorasse, mi chiama e mi invita a venirgli accanto, ovviamente scuoto la testa per dire no, ma Black insiste e così esco dalla tana.
- Black, io non c'entro nulla qui.
- Non è vero, tu sei qui per fare il tifo, - mi prende la mano e me la stringe - da molto vicino -.
Il suo tremolio era impercettibile, se non gli stessi così vicino e a contatto. Nardo incomincia a parlare e dà il buona fortuna a tutti i suoi sfidanti; le lotte inziano e il primo girone è molto più lungo di quanto pensassi, ma appena Black inizia a combattere, tutti si divertono. Il primo girone consisteva in una lotta 1 contro 1, ma pian pian che venivano eliminati altri allenatori, le lotte erano sempre più lunghe e con molti altri pokémon; Black riesce a superare le eliminazioni della prima mattinata. E' entrato nelle semifinali senza mai perdere, il suo Tepig si è evoluto in uno splendido Emboar e io e Servine lo guardavamo combattere nella piattaforma dov'era Black.
All'inizio mi chiedevano di scendere perché non ero un'allenatrice e in più solo Black poteva stare, ma lui non mi ha fatto scendere finché non vinceva la battaglia. Mi voleva accanto tutta la giornata.
Usciti dallo stadio, perché finite le eliminazioni, andiamo a prendere un gelato e io non faccio altro che congratularmi con lui perché è stato fortissimo: - Black, sei fortissimo!
- Pres, basta ripeterlo! Ho capito, grazie. Mi sono allenato tanto, questo sì, non mi sono mai arreso, pensa che non ho ancora perso, e non mi arrendo! Ti ho promesso che quando mi sarebbe stato possibile ti avrei liberata e così farò. Poi, dopo che mi hai detto che N ti vuole sposare, ovviamente non mi va giù, quindi devo chiederti un favore, chiedi a N di poter rimanere ancora con me finché la Lega non sarà finita, e digli che lo sfido! Se alla fine di tutto e mi avrà battuto, posso giurare sul mio onore, che gli darò il via libera per sposarti!
- Black! Questa è una mia decisione!
- Sì, ma io amo anche te, non potrei mai dimenticarti! E non puoi giocarti così i miei sentimenti! Black, tu sei molto importante per me, ma anche N. Non voglio sposarmi adesso, e ovviamente prima vorrei fidanzarmi con uno dei due. Sì, sarò la ragazza di uno di voi due, ma sono allo stesso punto di prima, NON SO SCEGLIERE. Non vorrei farvi soffrire, ma proprio no.
Senti, starò con te finché la Lega Pokémon non sarà finita, ma non devi più dire certe cose; siamo d'accordo? -
Fa un piccolo accenno di acconsenso, e mi stringe fra le sue braccia.
Oramai ho deciso, ora tocca a Black. Mi ha atteso per tanto tempo e non voglio lasciarlo solo.

Mi viene a riprendere En-chan e la presento a Black. En-chan è felice di conoscerlo e le chiedo un consiglio d'amica:
- En-chan, Black è allo stesso piano di N per me, e in questo momento sta attraversando un periodo importante, quindi credi che N mi darà la possibilità di andarlo a vedere nei prossimi giorni?
- White, non ne ho idea, perché anche il principe. Il re Gechis è impaziente e vuole lasciare il trono al figlio, ma per farlo deve dimostrare grande maturità e quindi sposarsi. Ecco perché gliel'ha chiesto, signorina White.
E' molto importante la vostra risposta, ma credo - mi prende entrambe le mani, avvinandole al suo petto - Credo che se lei dica la verità, riuscirà a capire cosa è veramente importante, non deve smettere di combattere! -
En-chan è davvero gentile.
Più la guardo, più penso che lei sarebbe stata una regina migliore di me, inoltre aveva una certa somiglianza a me; così con un laccio per capelli glieli lego e sistemo un po' il suo abbigliamento. Black cancella tutti i miei dubbi con questa affermazione: - Pres, è uguale a te! -
En-chan si gira e si rigira e imbarazzata chiede pietà: - No, per favore, non sono bella quanto voi signorina White! C'è una ragione se le altre non la maltrattano come le altre ex del principe, è che lei è talmente importante e bella per il nostro principe che se le facessero del male, il principe N ci rinchiuderebbe in prigione per i nostri giorni!
Anche noi ammettiamo la vostra bellezza, e io non potrei mai essere come lei! -
Mi metto a ridere imbarazzata: - M-ma En-chan cosa dici?! Non sono bella, ho solo carattere!
- Signorina White, non potrei mai essere lei.
- Non credo proprio, sono sicura, che per N sarai una ragazza speciale. Il tuo sogno è quello di visitare il mondo, di esplorarlo in lungo e in largo, un sogno che sono sicura, affascinerà chiunque. E poi, è da un bel po' che mi sono accorta di te, sei un po' come le altre, ma tu sei l'unica tanto timida da non avermi sfidata. En-chan ama il suo principe, vero?
- Non potrei mai, signorina White. Il principe ha scelto lei -
Scuoto la testa, e rispondo: - Abbi fede, che in tutto questo tempo, è vissuto in un suo mondo e non si è mai accorto delle ragazze che ha affascinato oltre a me, devi lottare. Te lo posso lasciare, perché io lo amo, e voglio la sua felicità. Sono un po' triste a sapere che amerà un'altra a me, ma anche felice perché sei tu En-chan.
Fammi questo favore, portami per l'ultima volta al castello e verrà anche Black.
- Ma non posso portare sconosciuti.
- En-chan, questa volta sarà l'unica volta in cui abuserò del mio potere di principessa. La principessa White ti ordina di portare un mio amico al castello, non ammetto repliche. Intesi? -.
Non sono mai stata dura quanto lo sono stata adesso, ma sono stata felice di usare questo potere per un motivo del genere. Black mi prende da dietro e mi avvolge con le sue braccia, bisbigliandomi: - Ti ringrazio -.
Divento un po' rossa, e prendo la mano di En-chan: - Siamo d'accordo allora? Sei uguale a me, non avrà problemi a riconoscere un po' di me in te. Non devi prenderla come un'offesa, ma sono sicura che questo aiuterà molto N -
Mi guarda con espressione smarrita, così la incoraggio:
- Non preoccuparti. Noi saremo sempre amiche, En-chan.
- Sì, signorina White. Lo spero davvero -

Arrivati a corte, in presenza di N e i re Gechis, presento Black. Gechis lo riconosce come un antico rivale, ma N come ostacolo; c'è una tensione insostenibile, ma comunque riesco a parlare:
- Re Gechis. Principe N.
- White, sai che non devi più usare quei prefissi - dice Gechis confidenziale.
Ma io continuo: - Principe, - attiro la sua attenzione e mi guarda con sguardo morbido - declino la tua proposta di matrimonio. Non volermene, ma... non sono pronta a sposarmi, inoltre c'è un'altra cosa che sono decisa a dirvi -.
N un po' deluso, accetta la mia decisione come aveva detto, e risponde: - Dimmi pure White.
- Una mia amica, En-chan, è innamorata di voi principe N. Vi sorprenderà come sia simile a me, ma non in carattere, ma sorattuto è di certo un'ottima candidata, anche per il regno di Harmonia.
Ha un bellissimo sogno tanto quanto il mio, N. Se dessi più possibilità alle persone che ti stanno intorno, vedi come ci siano persone, belle come me. So che tu mi ami, oltre alle mie qualità, ma ho capito che per te, non sono altro che un'esperienza fuori dal comune e per questo speciale.
- Capisco. White, però, c'è un'ultima cosa. - viene verso di me e mi abbraccia con tanta forza e tenerezza - Ti amo davvero. L'amore che provo oramai è grande, ma se sei sicura di questa tua affermazione, allora ti darò ragione, perché mi hai aperto gli occhi e finché non mi separerò da te fino alla fine, crederò in te. Sempre in te.
- Ti ringrazio N. Non soffrirà più nessuno per me, N ho preso la mia decisione e sono sicura, che En-chan sia più perfetta di me -.
Abbandono quell'abbraccio e porto N da En-chan.

Decidiamo di andarcene, perché il giorno dopo ci sarebbero state le semifinali di Black, e quindi non potevamo perdere tante ore di sonno.
- N - lo chiamo per l'ultima volta - Ti ho amato, e tutt'ora ti voglio bene. Non dimenticherò mai tutto quello che hai fatto per me, mai. Grazie, N! - con lacrime calde cerco di dirgli addio.
Black lo spinge a stringergli la mano: - Principe. - con tono di riverenza sincero - Ti ringrazio per esserti preso cura di White, ma anche per aver mantenuto un patto inesistente -.
N confuso chiede: - E quale?
- Quello di non aver usato mezzi scorretti, hai sempre agito con mente lucida. Per questo, White ha potuto decidere liberamente. Lo sai benissimo anche tu.
- Già, ci vediamo bamboccio. Non farla mai soffrire e vinci questa Lega Pokémon facendo felice tutti i tuoi amici. Non deluderli, o posso giurare sul mio amore per White che me la vengo a riprendere!
- D'accordo.
- BLACK! Andiamo, ho sonno! -

Quella sera tutto si era sistemato.
Nelle giornate successive, Black vince la Lega Pokémon e il Campione, ma non accetta comunque quel titolo, poiché non l'avrebbe reso libero, ma era pur sempre considerato il Campione di Unima; N e En-chan ci avevano incitati al loro imminente matrimonio.


Sono passati anni, da quando io e Black ci siamo sposati e abbiamo avuto una bella bambina, che abbiamo chiamato Ennie, abbreviato En-chan, in ricordo della mia amica Enabeth-chan, sposata con un mio vecchio amore, il principe N, con la quale ci sentiamo continuamente con lettere e telefono. Anche loro, avevano avuto delle bambine che chiamarono, White, la prima genita, in mio onore e Greys, una bambina identica al padre.
Black si era fatto crescere i capelli, per assomigliare a N, e anche per non farmi soffrire della scelta fatta.
Il sogno che ho fatto tanto tempo fa, l'ho fatto avverare e mi sembrava anche una realtà non troppo difficile da credere, pensando che il mio desiderio si era avverato e grazie a Black ho avuto la possibilità di girare tutta Unima!

Tutto si è sistemato, anche meglio di quanto potesse mai accadere.

 

 [FINE[Fine]

Bye and Kiss
Julia_Phantomhive

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