La Guardiana del Tempo

di darklullaby88
(/viewuser.php?uid=143261)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sono andati . Siamo andati. stiamo andando. Ce ne siamo andati. ***
Capitolo 2: *** ritorno a casa ***
Capitolo 3: *** Finalmente saremo liberi,o questo è un miraggio? ***
Capitolo 4: *** Perchè sono solo? ***
Capitolo 5: *** Il male è duro a morire ..... ***
Capitolo 6: *** Anche i sogni possono spezzarsi in un minuto. ***
Capitolo 7: *** Terra, stiamo tornando, ovvero.... quando sei di nuovo in fuga! ***
Capitolo 8: *** E ritorniamo sulla Terra , anche se nessun ci vuole! ***
Capitolo 9: *** Non tutto è senza vie d'uscite ... ***
Capitolo 10: *** Alcune persone possono cambiarti la vita. ***
Capitolo 11: *** La noia spinge ad atti insensati.. ***
Capitolo 12: *** A volte bisogna ascoltare le parole che ti salgoo dal cuore ***
Capitolo 13: *** Mi importa di te, devi saperlo! ***
Capitolo 14: *** Anche i segreti non rimangono tali a lungo ***
Capitolo 15: *** Lo scontro ***
Capitolo 16: *** Ogni cosa può avere strani esiti ***
Capitolo 17: *** Alleanze ***
Capitolo 18: *** Entra in gioco Evith ***
Capitolo 19: *** Ritorno al Caffè ***
Capitolo 20: *** tuti i conti in sospeso non sono più tali ***
Capitolo 21: *** I dubbi di Pie ***
Capitolo 22: *** Mezze verità ***
Capitolo 23: *** Che senso ha tutto questo? ***
Capitolo 24: *** La fuga ***
Capitolo 25: *** Di nuovo a casa,ma come prigionieri... ***
Capitolo 26: *** Il giudizio ***
Capitolo 27: *** La fine di un incubo ***



Capitolo 1
*** Sono andati . Siamo andati. stiamo andando. Ce ne siamo andati. ***


  Sono a

ndati. Siamo andati. Sto andando. Ce ne siamo andati.

 

La navicella con i tre ragazzi alieni si allontanava velocemente dal pianeta Terra.

Nessuno di loro voleva ammettere le proprio paure, preoccupazioni per come avrebbero trovato il loro pianeta di origine. Nessuno dei tre voleva ammettere che se n'erano andato mal volentieri , che alla fine si trovavano bene con quelle terrestri. Nessuno ,forse tranne Ghish avrebbe ammesso che uno in particolare era entrata nel cuore di ciascuno di loro.

Il maggiore, Pie, guidava la navicella senza dire una parola . Tart ,il più piccolo , si rigirava tra le mani quell’ unica caramella ricevuta in dono da quella ragazzina, indeciso se mangiarla o meno.

Ghish se ne stava nella sua stanza a riflettere sul da farsi e trovare un modo per dimenticare la ragazza dai capelli rossi che aveva scelto il terrestre a lui. Si arrabbiava con se stesso, aveva dato la sua vita per lei,sperava che avrebbe capito la potenza dei suoi sentimenti... invece.... lei aveva preferito dare la sua vita per il terrestre spezzandogli di nuovo il cuore.

Si alzò dal letto e cominciò a camminare a larghi passi per la stanza..

“ Non devo abbattermi, alla fine non la rivedrò mai più . Le nostre razze sono troppo diverse.. Quale futuro avrei potuto avere con una persona che non mi ha amato? Che mi ha sempre considerato un diverso e un suo nemico?...” rimuginava l'alieno.

Decise di raggiungere il fratello maggiore per aiutarlo a pilotare l'astronave. Il tragitto era lungo tanto da sembrare infinito , e loro volevano rivedere le persone care. Volevano far rinascere il pianeta , costruire una propria civiltà come i terrestri senza doversi nascondere nel sottosuolo per proteggersi dal rigido inverno che non voleva finire.

- Qual è il problema , Ghish?- domandò il maggiore vedendo l'espressione sofferente del fratello.

- Eh? No, no nessuno solo che....-

- Pensi ancora a Lei. Noi siamo troppo diversi perchè funzioni. E poi lei non ha mai mostrato interesse per te. É vero.. siamo stati ingannati e abbiamo agito per conto di un pazzo assetato di potere. Adesso dobbiamo risolvere il problema del nostro pianeta ,  li troveremo quello che cerchiamo, non sulla Terra! E poi immaginati quante ragazze ti verranno dietro solo perché sei stato qui!-

-  In effetti hai ragione. Solo che io ci sto ancora male.-

- Dicono i terrestri che il tempo aiuta a star meglio. Vedrai che nel giro di qualche giorno, senza stare sulla Terra e senza vederla , le cose andranno meglio … - concluse il maggiore.

Ed intanto si allontanavano dalla Terra avvicinandosi al loro pianeta.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** ritorno a casa ***


 Ritorno a casa

 

 

 

Finalmente dopo un lungo viaggio in cui Pie e Ghish si erano dati il cambio pilotare ,cominciava a delinearsi il profilo del pianeta che con i suoi abitanti aspettava ansioso il ritorno dei tre ragazzi

Il freddo era pungente e praticamente la vita era impossibile. Neanche le piante  riuscivano a sopravvivere  poiché non potevano metter radici tanto era profondo lo strato di ghiaccio che ricopriva il suolo.

 Nonostante tutto , la voglia di vivere con la speranza di un futuro migliore, agli  abitanti aveva dato grande pazienza e sopportazione. Erano riusciti creare delle città sotterranee in cui regnava un perenne autunno con continue piogge seguite da un gelido inverno.

 La generazione come quella di Tart era cresciuta ascoltando le storie di un passato dove c'era calore ,le piante fiorivano con un dolce profumo di frutti che maturavano.

 I campi erano di tutti i colori grazie tantissimi fiori.

C'era armonia tra tutte le creature  , gli animali avevano il dono della parola e spesso si potevano vedere cuccioli di tigre giocare con i bambini..

I piccoli si addormentavano sognando di trovarsi in quella realtà invece questa era   l'incubo  in cui vivevano.

 Soltanto gli adulti sapevano che queste non erano fiabe, ma il loro lontano passato. Il paradiso perduto non a causa loro..

 Nessuno si sapeva spiegare il perché di quella luce e la catastrofe che la seguì.....

- Ecco ci siamo... si atterra ragazzi!!!!!!!!!! Però... la situazione è peggiorata rispetto a pochi mesi fa. Non mi ricordavo tutto questo gelo.. e queste nubi nell'atmosfera-

- Neanche io Pie.. Brrrrrr sembra freddissimo.. -

-Forza.. Scendiamo! Abbiamo delle persone che sicuramente saranno in ansia per noi.. Siamo stati assenti per tanto tempo. -disse  Pie.

La navicella scese lentamente nell'atmosfera e i tre ragazzi poterono constatare la situazione in cui era ridotto il loro pineta. La neve era molto alta sembrava che avesse nevicato per mesi interi senza sosta e il continuo calar delle temperature al di sotto dello zero aveva congelato la neve formando ghiaccio...Anche sotto terra il gelo era arrivato tanto che non ci l'autunno,ma solo un rigido e lungo inverno. L'inverno aveva portato una grave scarsità di cereali e viveri di prima necessità. Si ammalavano spesso i bambini e i guaritori non sapevano più come fare perchè cominciava a scarseggiare le erbe mediche che potevano curare molte malattie.

Il popolo continuava ad andare avanti sorretto dalla speranza che Pie ,Tart e Ghish sarebbero tornati con la buona notizia che potevano tornare di nuovo sulla Terra.

Non ignoravano l'esistenza dei terrestri, Profondo Blu gli aveva informati sull'argomento.

Nessuno di loro aveva mai optato per la distruzione di quella razza inferiore alla loro,si sperava in una pacifica convivenza nonostante erano profondamente diversi .

 Loro avrebbero aiutato i terrestri e condiviso il loro sapere ,la loro cultura ,  chiedendo solo di restare sul pianeta da cui provenivano. Non avrebbero chiesto altro. Non avevano sogni di conquista e lo avrebbero fatto capire ai terrestri.

Piano - piano la maggior parte della popolazione cominciò a risalire in superficie, sapendo che era il giorno in cui sarebbe atterrata la navicella. C'erano donne che si misero il loro vestito fatto apposta per questo giorno di festa, bambini che temevano la minaccia di rimanere nel sottosuolo e non vedere l'arrivo dei tre ragazzi.

Intanto, sulla navicella,i diretti interessati , preparavano tutte le manovre di atterraggio, preoccupati nel vedere il drastico cambiamento delle condizioni climatiche.

Ognuno di loro era perso nei suoi pensieri ripercorrendo mentalmente tutta la loro avventura.

 Non sapevano come dire ai loro simili che non potevano tornare sulla Terra e che la loro unica speranza di salvezza era l'Acqua Mew.

 Se la Terra era tornata normale dopo la battaglia finale e loro in vita doveva per forza funzionare sul loro pianeta.

Il silenzio fu rotto dalle parole di Pie che comunicò che l'atterraggio era riuscito perfettamente e che dovevano prepararesi a scendere.

 

Appena gli abitanti scorsero la navicella in cielo cominciarono ad applaudire, i bambini a correre e le donne versarono qualche lacrima di felicità.

Finalmente le loro sofferenze sarebbero finite, finalmente avrebbero potuto abbandonare quel pianeta e dovevano ringraziare solamente i tre che con il loro coraggio , si erano presi la responsabilità di migliorare la loro vita.

Attimi di attesa ed ansia collettiva si percepiva nell' aria.

Erano tutti impazienti che il portellone principale si aprisse....

 Sembravano attimi infiniti ....  

Poi...

 Piano -piano questo si apri.

 Fu allora che parti un lungo applauso mentre i tre ragazzi scendevano...

 

Ringrazio Scarlett_92 per la sua recensione... non ho mai scritto fan fiction.

 Questa è nata per caso,spero di non essere tanto una pessima scrittrice.. se vi piace recensite!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Finalmente saremo liberi,o questo è un miraggio? ***


  Finalmente saremo liberi o questo è un miraggio?

 

“Ci stanno applaudendo? Ma non abbaiamo fatto assolutamente nulla, non siamo ritornati con la notizia che possiamo ritornare sulla Terra, anzi ,ci dobbiamo affidare all' Acqua cristallo con gli esiti ignoti.... Applaudiranno anche dopo aver sentito la nostra storia?”  questo era il pensiero collettivo dei tre.

 

 Ciascuno di loro stava provando un modo convincente per raccontare quello che era successo.

 Alla fine ,  decisero che sarebbe stato Pai a raccontare tutto quanto.  Dall' inizio fino alla fine. Sperando che in qualche modo , la loro gente avrebbe accettato l'accaduto.

 

 Scesero lentamente dalla navicella rabbrividendo per il freddo, tentando di non guardare il paesaggio che nel giro di pochi mesi era mutato tantissimo.

 Tutta quella folla li metteva a disagio, non era per niente facile raccontare tutto quando c'erano migliaia di facce ansiose.

 

 

 

Un gruppetto di persone si staccò dalla folla.

 Tra loro c'erano dei ragazzi che odiavano i tre poiché era loro desiderio di scendere sulla Terra .

 Non provavano solo odio nei confronti di Pie Tart e Ghish, la loro rabbia era alimentata dall' invidia.

 Per una volta volevano essere loro al centro dell' attenzione anziché essere ignorati da tutti.

 Era davvero stressante sentir parlare di LORO dappertutto,sentire preoccupazioni per la LORO salute ...

 Per come fossero stati accolti ....

Che cosa avevano di diverso da loro?

 Anzi, si giudicavano più intelligenti, furbi per svolgere quel delicato compito.

 Mesi e mesi di addestramento,esercizi per imparare una tattica diplomatica con i terrestri....

Al solo pensiero di tutte quelle fatiche li faceva arrabbiare di più ...

E ora dovevano assistere al glorioso ritorno???

A quel lieto fine che avrebbero procurato loro se ne fosse data la possibilità?

 Era davvero troppo, quindi scendere di sotto era la decisione migliore.

Prima o poi sarebbe arrivata la loro occasione ed allora avrebbero fatto vedere a tutti di cosa erano capaci...

 

Mentre il gruppetto scendeva ,  Pie prese coraggio e cominciò a raccontare la lunga storia del loro viaggio.

Raccontò di come avevano tentato di distruggere la razza terrestre per ritornare sul pianeta.

Raccontò di come erano stati ingannati da Profondo Blu che aveva in mente solo di conquistare il Pianeta per se stesso.

 Raccontò di come avevano sacrificato la propria vita per aiutare le guerriere terrestri e di come fossero di nuovo vivi grazie all' acqua cristallo.

 Descrisse come il pianeta fosse tornato normale e come cominciarono a fiorire gli alberi una volta usato il potere ...

Parlava e osservava i cambiamenti di espressione della loro gente. Si aspettava che da un momento all' altro una violenta reazione e fu molto sorpreso dal silenzio che lo accolse.

- E allora adesso? Come possiamo risanare il nostro di pianeta?- fu l'unica domanda fatta da un bambino che sopraggiunse dalla folla.

- Noi abbiamo portato un pezzo di quel cristallo... Vi prometto che mi metterò alla ricerca di un modo per usarlo e a breve torneremo come eravamo un tempo -rispose Pie.

Dopo un lungo silenzio alla fine riscoppiò l'applauso.

In fondo...

Non era tutto perduto.

 C'era ancora questa possibilità...

 Forse era davvero arrivato il giorno della Liberazione.....

 

 

 chiedo scusa se non ho aggiornato per tanto tempo,ma il lavoro non mi permetteva di sedermi e scrivere. Ringrazio di nuovo Scarlet_92 che continua a seguire questa storia ..... a breve aggiungo un altro capitolo

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Perchè sono solo? ***


 Perché sono solo?

- A quanto pare non sono riusciti a conquistare la Terra!!!!!!!!  E stanno ancora li a credere a tutte quelle baggianate ...  se eravamo noi.....  – borbottava in continuazione  Alycya.

- Finiscila Alycya!   Hai rotto le scatole a tutti.- sbottò lì l’unico ragazzo del gruppo.

- Brutto idiota antipatico!.- fu la risposta della ragazza che scomparve.

- Finalmente la cantilena è finita! Mirta!! Andiamo a casa, muoviti!- ordinò il ragazzo.

Scomparvero in una delle tante case abbandonate.

 

 

Tutti quanti tornarono sotto la superficie del pianeta.  

L'unico pensiero fisso  era quel misterioso cristallo azzurro.

 Era talmente piccolo che si faceva fatica a credere che sprigionasse quel potere immenso per risanare tutto.

- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!  Ci è andata bene! Non ci hanno linciato o peggio ... Scacciato!!- buttandosi su un letto esclamò Ghish .

- è ancora tutto da vedere... io devo scoprire come funziona questo cristallo.. i terrestri c'è l'hanno   dato,ma non ci hanno spiegato come usarlo..  nessuno di noi lo ha mai toccato, non sappiamo cosa può farci. Non so...-rispose Pie accendendo il computer e guardando pensieroso quel minuscolo frammento.

- Eddai smettila di fare il fratello-scienziato! Vieni a riposarti !! Se ha funzionato sulla terra anche qui funzionerà! Quanto può essere diverso il nostro pianeta?-

- Tart tu non puoi capire, se non dovesse funzionare..   Allora che si fa? Ritorniamo a fare la guerra ai terrestri? O peggio... Quale sarà la reazione dei nostri simili? Non sto facendo il fratello scienziato.. Uno di noi deve pensare a queste cose. Tu se troppo piccolo e devi ancora finire la scuola e Ghish non se ne cura. È  il solito menefreghista. Resto solo io per questo lavoro!-

- Io non me ne curo? Io sono menefreghista? Pensi che sia stato divertente tutto quello che è successo sulla Terra? Che io mi stavo divertendo? Forse ho perso la testa per una terrestre, questo è vero....  Tutti i miei attacchi erano pianificati per il nostro scopo non per divertimento. E ti faccio notare che anche i tuoi piani sono falliti !!- ribattè stizzito Ghish tirando un calcio alla sedia ed uscendo dalla stanza.

- S'è l'è presa Pie! Forse non lo dovevi dire..-

- Tranquillo gli passerà.. e ora se non ti dispiace , voglio cominciare a fare le ricerche! Non mi disturbare ok? Fai quello che vuoi ,ma ,per favore,  fallo in silenzio o esci... Vedi tu- borbottò un Pie preso dallo schermo del pc.

- Sei antipatico quando fai cosi!!!!! E per tua informazione, visto che non mi vuoi tra le palle, io esco cosi mi faccio due passi.. altrimenti divento acido come te!!!!!!! - il piccolo usci facendo una linguaccia al fratello.

 - Taaarrttt! Se sento ancora quelle parole te e suono di santa ragione!!!!!!!-

Ma lo sfogo di Pie non fu udito da nessuno.

 

“ E ora dove vado? Raggiungo Ghish o me ne vado a zonzo da solo?”

 

 Tart decise che era meglio andare a zonzo da solo, non voleva disturbare  Ghish specialmente se era impegnato con qualche ragazza.   Lo avrebbe richiamato moccioso.. Delle volte lo odiava quando lo prendeva in giro o gli dava del moccioso.

 Stava camminando guardandosi in giro per riconoscere qualche volto conosciuto attorno.

 Gli mancavano gli amici che aveva qui.

 Veniva circondato da bambini che volevano sapere le sue avventure e la cosa cominciava ad infastidirlo ,  tanto che si teletrasportò seguito da un coro di “ohhhhhhh” in un altro luogo.

 Perchè nessuno dei suoi amici lo veniva a cercare? Aveva pensato tanto a loro, immaginato come al suo ritorno avrebbero giocato sulle Terra insieme ..

Avrebbero fatto i compiti insieme ....

 Ed invece?

Nella realtà non lo venivano neanche a cercare!

Pensavano che lui li avesse abbandonati?

 Aveva spiegato che non voleva lasciar partire Pie e Ghish da soli e rimanere qui ad aspettare il ritorno.

 Solo loro erano riamasti della sua famiglia e aveva il terrore che non ritornassero più. Delle volte non gli prestavano attenzione e quindi per attirare la loro attenzione finiva di combinare dei disastri. Quante volte per mostrarsi all' altezza durante la guerra aveva combinato dei chimeri che poi lo avevano messo nei pasticci ed era stato sgridato dai fratelli? Non per quello che aveva fatto ai terrestri , ma per il pericolo che aveva corso.

Si sedette su un tetto  sospirando senza sapere cosa fare.

 Senza sapere che era osservato da Alycya.

Ma la ragazza non aveva nessuna intenzione di venire allo scoperto e di consolare il piccolo.

“Prima o poi, me la pagherai cara!”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il male è duro a morire ..... ***


  Il male è duro a morire

 

 

Ghish si incamminò per la strada allontanandosi dal fratello che lo aveva ferito forse involontariamente.

Così era lui che non si curava del loro pianeta e dei suoi simili?

Lui aveva tentato di convincerlo che  Profondo Blu non era quello che appariva, delle bugie nascoste dietro a parole senza senso e Pie non lo voleva sentire?

Aveva sopportato tutte le umiliazioni possibili e quindi,  era  che lui non si curava del suo popolo?

Aveva fatto una cosa stupida cercare un modo per combattere Profondo Blu, tanto da essere considerato un traditore dai suoi fratelli e sempre ...  era lui che non si curava del suo popolo?

-Hai proprio sbagliato tutto. Io non sono come tu mi vedi!!!- esclamò a voce alta. Le sue parole furono udite dal vento.

E forse da qualcuno che lo osservava da lontano meditando vendetta.

Come aveva detto Pie cominciò ad essere seguito dalle ragazze che si nascondevano o ridacchiavano mentre passava. La cosa dava qualche soddisfazione all' alieno, impedendogli di pensare alla terrestre e aumentando la su autostima per se stesso. Stava  prendendo in mente la considerazione di invitare la più carina ad uscire con lui.  Ma ci ripensò. Il ricordo di Strawberry era ancora vivo in lui. Gli sembrava di tradirla e farle del me. E lui non voleva farlo.

“ Non oggi però.. Sono stanco e vorrei riposarmi un po'. Se sono fortuna trovo Pie impegnato con il computer a studiare il cristallo e  Tart a gironzolare in giro .. Quindi un po' di santa pace!!!!”.

Rientrò seguito dal gruppetto di ragazze che diventavano rosse ogni qual volta che l'alieno si girava. Trovò Pie esattamente come lo aveva immaginato: impegnato a raccogliere i dati sul cristallo. Prevalse la curiosità sull' offesa,cosa avevano scoperto?

- Ehi, non passarci tutta la notte al computer.- tentò di scherzare.

- Lasciami in pace Ghish . Ho tanto lavoro da fare decido io quando andare a dormire. -

- Scorbutico! Cosa hai trovato fin'ora?-

- Ancora non riesco a capire di cosa sia fatto questo cristallo. E non mi riesco a spiegare perché man mano che passano le ore sembra appannarsi. O è la mia vista che si appanna dal sonno... o il cristallo si sta spegnendo! -

- Uhmmm .... no, è la tua vista che sta reclamando delle ore di sonno! Io lo vedo uguale a prima.. - constatò Ghish avvicinandosi ed osservando il cristallo.

- Pie – continuò - mica scappa il cristallo!!! Se ti distruggi così.... non avremmo nessun beneficio. Su una cosa hai ragione che sei l'unico che può svolgere questo lavoro.. ma su un altra sbagli! Io me NE CURO del nostro popolo!! -

- Ho sbagliato a dirlo Ghish ... Sono davvero troppo stanco e troppo nervoso. Non dovevo dirlo.. .- senza staccarsi dal monitor rispose il maggiore.

- Lascia stare! A proposito dov'è il piccoletto? -

- é rientrato poco fa. Dalla faccia che ha deve essere successo qualcosa! Non era molto felice al rientro. Prima era dispettoso .... -

-ci vado a parlare –

“addio riposo!!!” malidicendosi  sospirò Ghish.

- Mi raccomando ... non chiamarlo moccioso,lo sai che non lo sopporta e fai per una volta il fratello senza prenderlo in giro. Ha 11 anni, è ancora un bambino anche se ha combattuto con noi. Quindi.. non partire con le beffe come sai fare tu!!!-

- Uffa !!! Mi sembri un generale anziché un fratello.. d'accordo non lo chiamo moccioso, te lo prometto... -

Sospirando andò nella camera di Tart trovandolo pensieroso sul letto. Non aveva un aria molto felice, cosa che era molto grave. Di solito Tart era sempre allegro e sorridente, pronto a farti qualche scherzo o prenderti in giro,atteggiarsi da grande per non essere escluso e solo quando succedeva qualcosa di molto grave diventava taciturno.

- Allora... che cosa è successo? -domandò Ghish sedendosi sul letto.

- N....niente...assolutamente niente... anzi ... sono felicissimo!!!-

- Ma dai!!! Credi proprio che io sia talmente stupido da non capire quando stai male? Non ronzi attorno a nessuno di noi, stai con una faccia da paura e vuoi dire a me che ti ho cresciuto con Pie che NON è SUCCESSO NULLA? Sputa il rospo, avanti, non so se la prossima volta sarò cosi paziente da ascoltare le tue pene!!!-

- Antipatico!!!! Non te lo dico!-

- Bene, non dirmelo, ma io non mi muovo da qui finchè non mi racconti tutto. Posso stare tutta la notte seduto sul letto . –

“speriamo che non se ne vada per le lunghe che io ho sonno!”

Tart era indeciso. Parlarne o no con il fratello? Lo avrebbe richiamato un moccioso sentendo la sua storia? Si sarebbe arrabbiato che lui lo teneva sveglio per ROBBETTA DA POPPANTI? Era venuto lui di sua spontanea volontà, quindi non si poteva arrabbiare..  

Decise di rischiare.

-Ghish...-

- Uhhh... ti sei deciso dopo tanto! Ti ascolto!-rispose il fratello.

- Ti ricordi quando siamo partiti e io vi sono venuto dietro?-

- Per paura di rimanere da solo? Si, e allora?-

- Bhe ... ecco....io.... avevo degli amici... Pensavo che sarebbero venuti quando sono tornato ed invece..non ne ho visto nessuno... nessuno mi ha cercato,e non lo so se faccio bene ad andare a trovarli per chiedere cosa sia successo.-

- E quanto ci tieni a queste persone?-chiese Ghish.

- Bhe...-

- Tutto sta in quanto ci tieni tu e quanto ci tengono loro..aspetta un , vedi come va la situazione. È probabile che ti organizzino una festa... -

- E se poi non si fanno vivi per niente? O  se fossero gelosi per l'amicizia che ho stretto con la terrestre???-

- Non possono saperlo, lo sappiamo solo noi.. se sono degli amici sinceri torneranno, non ti preoccupare... Chi ti vuole ti cerca. Cosi dicono i terrestri. Ora l'unica cosa che puoi fare è riposarti senza stare qui a tormentarti. Vedrai che tutto si sistema. E anche se non vengono,  quando tutto sarà normale,  farai tante amicizie e ti scorderai di loro che non ti hanno apprezzato. Su... dormi ora! A domani-

Detto questo il ragazzo uscì dalla cameretta di Tart e si avvicinò a Pie.

- Allora di cosa si trattava?-domandò Pie.

- Niente solita idiozia dei mocciosetti, nulla di grave e che si può risolvere in breve tempo. Non so cosa hai in mente di fare te io me ne vado a dormire. Sono tanto stanco e domani ho delle cose da fare... buonanotte!-

 

Pie rimase da solo con il computer acceso che proiettava grafici e dati che solo lui poteva capire. Era troppo stanco anche per continuare semplicemente a leggere i grafici e decise di seguire l'esempio dei fratelli. Studiò un punto dove poter nascondere il cristallo se fosse entrato qualche estraneo. Una volta tranquillo mise una password sul lavoro che andava svolgendo, spense tutto e andò a dormire.

Non era molto tranquillo e il suo stato d'animo si rifletteva nei sogni.

Correva per prendere qualcosa che sfuggiva dalle mani. Doveva afferrare quella cosa altrimenti sarebbe successo qualcosa di brutto ai suoi fratelli. Ad un tratto si ritrovò in una radura con degli strani individui che non gli permettevano di prendere il cristallo e aveva pochissimo tempo..... Pie si svegliò di soprassalto rendendosi conto di aver dormito solo per un quarto d'ora e che tutto quello che aveva vissuto era solo un sogno,un brutto sogno. Calmatosi si girò dall' altra parte e riprese sonno.

 

 

- I ragazzi sono tornati senza aver concluso la missione e i nostri piani di conquista sono falliti. Ora i terrestri ci conoscono e senza Profondo Blu non possiamo fare nulla!-

- Questo non è detto Behemot ,ho visto negli animi di tutte le persone di questo pianeta. Ci sono tre adolescenti   che non sono molto contenti del ritorno dei tre “eroi”. Possiamo facilmente convincerli a fare ciò che vogliamo. Non è difficile.  -

- Credi di poterli convincerli? Da una parte... vediamo.. lo potresti fare. Tu sei la persona più importante qui. Cosa andresti a raccontare?- chiese Phobos.

 - Dimentichi chi è stato a creare la nube che blocca i raggi solari? Credono che il cristallo possa risanare il pianeta. Funziona solo se i raggi solari riscaldano il terreno. Immaginati per un momento la scena: loro usano il cristallo.. Funziona in parte e dopo un .... Puff! Tutto ritorna come prima e allora.... -

- Allora sarà sopraggiunto il momento di agire! -

- Si, ma Profondo Blu?  Come lo riporteremo indietro? -

- Ho pensato anche a questo. Sarà la Guardiana del Tempo a riportarlo al suo splendore. Fino ad ora non dobbiamo far trapelare i nostri reali sentimenti, dobbiamo far finta di non sapere nulla e far ricadere tutta la colpa su quei tre. Una volta che saranno messi da parte attueremo il nostro piano ! –

I due si guardarono e scoppiarono a ridere in una fragorosa ed ilare risata.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Anche i sogni possono spezzarsi in un minuto. ***


 Anche i sogni possono spezzarsi in un minuto.

La stanza era buia illuminata da qualche candela sparsa tanto da lasciare ombre sinistre sui muri.

Vi regnavano sovrani i ragni  , e al centro  , c'era un tavolo con strani simboli ed un libro vecchissimo.

 Le pagine erano talmente ingiallite e fragili che c'era il rischio che si disintegrassero se girate con mani inesperte.

 Forse sarebbe stato un bene poiché il libro conteneva i più oscuri segreti della magia nera. Si diceva che fosse stato dettato dal diavolo in persona e che ogni persona che lo consultava automaticamente vendeva la sua anima al Maligno.

 Ciò, però, non fermava gli uomini ad utilizzarlo.

 Sulla Terra ne parlavano come se fosse una leggenda. Era sparito da tanti secoli e i più scettici ipotizzavano che era solo frutto della fantasia, un po' come gli orchi della favole che venivano raccontate ai bambini per farli tacere e spaventare quando non volevano dormire facendo i capricci.

 

Nessuno poteva immaginare che questo libro era custodito gelosamente da alcuni alieni.  E che tutte che sofferenze di quel popolo  erano provocate da un incantesimo malvagio scagliato secoli prima .

Era stata creato un'entità talmente impressa di male e cattiveria che non aveva esitato a liberarsi del suo creatore ed avere una coscienza propria.

Fu imprigionato in un mondo fatto di nulla.

Poi,nessuno seppe come , l'essere si era incarnato in un umano prendendo il nome di Profondo Blu.

Era stato “distrutto”, scacciato da quel corpo ma non annientato definitivamente .

Da qualche parte l'essere esisteva ancora. Anima? Essenza? Nessuno sapeva che forma o cosa fosse. L'unica cosa certa è che aveva bisogno di tanta energia. Tanto potere per ricostruirsi un corpo e portare a termine i suoi piani di conquista.

 

Intorno all' esistenza di questa entità malvagia v'era anche la leggenda di una guardiana guerriera. Nessuno sapeva come era la leggenda originaria. C'era chi aggiungeva un potere o un altro,  ma tutto sommato la storia raccontava di una guerriera (umana? Aliena?) che aveva racchiuso in sé il potere della luce e del bene oltre alla capacità di poter leggere nell'animo delle persone e dire chi era innocente e chi meno .

Poteva cambiare gli eventi. Punire i malvagi e salvare gli innocenti.

 Quando l'essere malvagio volle per puro divertimento distruggere la razza degli alieni (forse il suo creatore aveva un rancore verso di loro),  intervenne e riuscì a limitare i danni.

Fu distrutto il pianeta,  ma almeno poche  furono le vittime e la maggior parte  fuggì trasferendosi prima sulla Terra (che per tanto tempo fu considerato il pianeta natio) e poi sul pianeta inospitale.

 Nella lotta la guerriera aveva rinunciato alla propria salvezza sacrificando se stessa e rinchiudendo l'essere nel mondo fatto di nulla.

 Tuttavia la sua essenza si racchiuse in un cristallo che cadde sulla Terra trasformandosi in un ciondolo.

 Vuole la leggenda che dopo mille anni sarebbe apparsa di nuovo la Guardiana ,che, incarnatosi in una giovane donna, avrebbe condotto la battaglia finale contro l'essere malvagio, con esito sconosciuto.

Chi avrebbe vinto? Le due entità erano uguali ma una di loro avrebbe avuto una forza sconosciuta all' altra e questa avrebbe pregiudicato le sorti della guerra.

Sulla Terra circolava la leggenda di un essere chiamato Ghost Rider che aveva poteri analoghi alla Guardiana del Tempo.

Si diceva che un giorno un angelo venne catturato dal servitori del Diavolo. Era stato mandato da Dio per alleviare le sofferenze del genere umano e punire i colpevoli. L'angelo aveva la facoltà di distinguere l'innocente dal colpevole e durante lo svolgimento del suo compito fu ingannato ed condotto nell' inferno.

Costretto a vedere atrocità impazzì.

Il suo spirito fu trasformato in Ghost Rider, il corridore del diavolo. Ora il diavolo aveva creato tanti figli e tanti artefatti maligni che ebbe bisogno dell' aiuto umano per non essere spodestato. Cominciò a creare corridori tra umani in ogni generazione...

 finchè...

 Non stipulò un contratto: San Venganza .

Il contratto era talmente potente (impegnava più di mille anime) che il corridore si rifiutò di consegnarlo al maligno diventando così superiore al diavolo stesso. Scomparve dalla circolazione  spinto dall’ avidità senza rendersi conto di ciò che aveva fatto.

 Una volta  resosi conto del suo errore, nulla poteva fare: la sua anima era perduta .

Ora questo contratto faceva gola a molti figli del diavolo che volevano spodestare il padre per comandare nell' inferno. Uno in particolare lo  voleva a tutti i costi. Il diavolo dovette ricorrere ad un nuovo corridore che accetto di esserlo per salvare la vita del padre. Mai era successo che un essere umano accettasse di impegnare l'anima per amore del prossimo .  L'angelo percepì questa particolarità.

Forse poteva essere di nuovo libero e servire il Bene.

 Il nuovo corridore acquisì il potere di punire il colpevole con lo sguardo della penitenza ritorcendo contro tutti i misfatti, potere sconosciuto agli altri.

Svolse il compito assegnato aiutato dal corridore precedente che cosi  riscattò la sua anima.

Più tardi si rifiutò di liberarsi della malidizione promettendo al maligno di vendicarsi per ogni singola goccia di sangue versata e combatterlo. Fu così che l'angelo tornò a servire il bene e si dice che sia tutt'ora in giro.

Di tutte e due le leggende era a conoscenza Behemot. Girava per la stanza riflettendo. Era vero che queste erano simili, ma non poteva essere il Ghost Rider. La leggenda vera era quella raccontata dal suo popolo.

Per anni non voleva crederci. Pensava che erano sciocche fiabe per marmocchi.

Poi, da quando aveva in mano il Libro Nero e ogni giorno sentiva la propria fine avvicinarsi, cominciò a trovare un modo per salvarsi.

La sua ancora di salvezza era il potere del Tempo.  Si sarebbe salvato l’anima e avrebbe rimediato al suo più grande errore.

Per questo  la Guardiana era fondamentale.

 

 

 

Un nuovo giorno era appena cominciato.

 Ghish si alzò di buon ora: si era prefissato di uscire con la più carina delle sue “spasimanti”.

 Tart aveva deciso di rimanere a casa ed aspettare pazientemente che almeno qualcuno dei suoi amici si rifacesse vivo. Non voleva uscire e trovarsi l'onda di bambini che lo tormentavano con le loro domande.

Si sarebbe annoiato tantissimo, Pie non era tanto di compagnia. Ma questo era il piccolo prezzo da pagare.

E cosa stava facendo Pie? Naturalmente era di nuovo chino sul monitor ad analizzare il cristallo e non voleva essere disturbato.

Era molto deciso a finire il lavoro in giornata e sperimentare la sua teoria.

Rivedendo i dati raccolti e i filmati dei combattimenti con le terrestri, aveva capito che poteva usare l'acqua cristallo solo se voleva chiedere aiuto ed non per scopi egoistici..

Finalmente l’arcano era sciolto. Nessuno di loro lo poteva maneggiare perché erano tutti spinti da un solo scopo egoistico. Far rinascere Profondo Blu.

La mente tornò da sola a quei momenti e a Lory.

Il  viso della ragazza comparve davanti gli occhi di Pie, che con decisione scacciò il pensiero. Stranamente sentiva che gli mancava qualcosa.

“Devo lavorare!” si auto convinse.

Digitò qualche dato sovvrapensiero.

“ Adesso io non voglio annientare nessuno, voglio solamente che il nostro popolo viva come un tempo. Devo essere io ad usarlo. In caso di un fallimento, Ghish e Tart non avrebbero nessuna colpa, quindi non correrebbero il rischio di venire scacciati. È  troppo rischioso affidare a loro  questo compito gravoso. Tart… C'è rimasto male perché nessuno dei suoi amici si è fatto vivo. Ha bisogno di stare qui tra la nostra gente ... Ghish  seppur con modi sgarbati se ne prenderebbe cura ... Ho  deciso! Oggi pomeriggio ne parlerò con loro e userò il cristallo ! È inutile che faccio ricerche, formulo teorie e non ho conferme. O la va o la spacca!”

si alzò dal computer e si avvicinò a Tart

- Ehi ti va se ci facciamo un giro insieme? -

- Ahhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!! Ccche ccosaaa? Ma il tuo lavoro? -esclamò stupito Tart.

- Può aspettare! Ha ragione Ghish a chiamarmi uno scienziato! Dai su, usciamo un po! -

- Va bene.... – ancora poco convinto rispose il piccolo.

 è  strano.. Pie non ha mai chiesto di uscire con me. Sembra tranquillo ma la cosa non mi piace! Sento che succederà qualcosa di brutto” riflettè Tart correndo a vestirsi.

 Aveva preso l'abitudine di dormire come i terrestri con un pigiama e di girarci in casa.

La faccenda era troppo strana.  Aveva l’impressione che il fratello si preparasse a fare qualcosa che ancora non capiva e che lo avrebbe allontanato da loro. Era forse legato al cristallo? Non sapeva che risposta darsi e non voleva sprecare questa occasione. Quando sarebbe capitato che Pie si saccasse dal computer per uscire?

 E se  vedeva il fratello per l’ultima volta?

Si vestì più in fretta che potè e si incamminò con il fratello per le strade.

- Andiamo al mercato?-domando Pie guardandosi intorno.

- Siiiiiiii!!!!!!!! Ho tanta voglia di riandare al mercato e vedere che cosa c'è... facciamo una cosa? Un gioco!!! Chi arriva per ultimo paga tutto quello che l'altro vuole!!! Lo facciamo? Lo facciamo?-

- Facciamolo! le regole?-chiese entusiasto  Pie.

- Niente teletrasporto! Si corre!!!! -

-Si corre?????!!!! ................  Va bene ci stò ! Ma se vinco io tu ricomincerai a fare i compiti che sei davvero indietro con la scuola! Intesi?-

- Uffa! Li odio i compiti Ma se proprio devo..... Allora al mio tre si parte!!! uno... due ... treeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee , Perderai! Preparati a comprare tutto il mercato!!!!!!!!!

Partirono correndo tra gli sguardi divertiti della gente. Nonostante l'addestramento Pie ebbe presto il fiatone , ma non voleva deludere il fratello. Lo fece vincere di proposito cosi da accontentarlo sperando che non prendesse tanta roba.

- Ho vinto io! Ho vinto io!!!! Non faccio i compiti!- cantilenava Tart saltellando.

- Sui compiti discuteremo dopo , dai scegli quello che vuoi -fece il fratello con un tono semi drammatico.

“Sempre se ci sarò, e ci sarà un dopo!”

Girarono per ore tra le bancarelle che esponevano poca roba. Quelle con i generi alimentari avevano poco e niente.

Già si sentiva la mancanza di cibo,per non parlare dei medicinal: non c’erano   molti ingredienti necessari a curare molte malattie ...

L'unica che andava era quella con dei giocattoli per i bambini dove inevitabilmente Tart si fermò.

 Non sapeva quale scegliere e il venditore anziano mostrava ogni sorta di trottola dai colori vivaci, ogni sorta di animale intagliato che il poveretto  voleva tutto.

Voleva la trottola e il pappagallo, ma allo stesso tempo far spendere tanti soldi a Pie.

 Il venditore  ( che era Behemot in persona) osservava attentamente Tart riuscendo a malapena a nascondere il profondo disgusto.

Voleva tanto liberarsi di Tart,era colpa sua se il loro signore non aveva coronato i suoi sogni di potere.

Ma doveva aspettare... raccolse tutta la sua forza di volontà per sorridere e dire che regalava tre giocattoli a scelta perchè era il loro eroe.

Lo sguardo carico di odio non sfuggì a Pie che voleva allontanare il piccolo dal pericolo senza deluderlo.

- Su.. Tart scegli! Altrimenti faremmo perdere tempo al signore e dobbiamo ancora preparare il pranzo! -

- Ok! Ma ti prego, non ci avvelenare!  Io prendo quel pappagallo lì,  di trottole ne ho molte ma di animali pochi!!! -

- Buona scelta piccino! Te lo incarto?-chiese  con voce falsamente buona il venditore.

- No, grazie lo dia a me! Non vorrai che ti cadesse per strada e rovinarlo... vero Tart? E poi, me la paghi per la storia dell’ avvelenamento! -

- Ma è la pura verità! Prendilo tu Pie con te è più al sicuro che nelle mie mani!-

Il venditore consegnò il giocattolo nelle mani di Pie , sorridendo ,esortandoli a tornare il giorno seguente che avrebbe avuto tante altre cose apposta per il piccolo.

-Non mancherà l'occasione! Andiamo Tart!-

I  due si allontanarono in fretta.

 “ Che strano individuo. Ci guardava con uno sguardo carico di odio. Per fortuna sono riuscito a non far capire niente e non fargli  maneggiare il pappagallo .. Sono sicuro che avrebbe fatto qualcosa a questo oggetto! Speriamo che il cristallo funzioni cosi potrò concentrarmi su questa vicenda e scoprire perchè c'è qualcuno che ci odia!”

- Sei contento adesso? -chiese.

- Si si !!!! Ho deciso di chiamarlo Ara come i pappagalli colorati della terra!-

Rientrarono a casa dove trovarono Ghish molto arrabbiato.

-ohhhhhh a qualcuno è andato storto qualcosa?-domando Tart.

-Zitto tu! Non sono cose che si dicono, e poi  i mocciosi non possono capire!-

Tart scoppiò a piangere e corse in camera sua stringendo il pappagallo.

- Ghish! Che diamine hai combinato?!!!!Cosa ti ho detto ieri sera? Piantala di dare rispostacce! E spiegami perchè hai spaccato quasi tutto in casa!-

- Non ti ci mettere pure tu a peggiorare la mia giornata! Ti sarebbero venute tutte dietro …. Certo,  parla uno che non capisce un cazzo di donne! - sbattendo la porta urlò in risposta al fratello.

Era riuscito ad invitare la più carina ad uscire con lui. Sembrava che andasse tutto bene si stavano divertendo quando all' improvviso notò uno sguardo strano della ragazza. Mirta , cosi si chiamava,cominciò a fare delle strane domande alle quali non volle rispondere. Cosi la ragazza lo accusò di essere un bugiardo pieno di sé minacciandolo di fargliela pagare.

Ghish rimase stupito dal comportamento tanto da non ribattere nulla e teletrasportarsi a casa dove in preda alla rabbia aveva spaccato tutto quello che gli capitava a tiro.

“ Che bello! Esci con qualcuno e vieni minacciato! Io!!! Minacciato da una ragazza !!! Ma che diamine voleva da me ? E per che cosa dovrei pagare?”

 

- Ghish esci fuori! Dobbiamo parlare!-

- Scordatene! Vai a fare lo scienziato e lasciami in pace!-

- Ghish!!!!!!!!! Non fare il ragazzino! Esci da quella cavolo di stanza prima che ti faccio nero! Dobbiamo discutere su l'acqua cristallo! –

Ma Ghish non dava segni di vita. Pie si spazientì era la solita storia…

- Esci da questa dannata stanza prima che ti caccio da li a calci!-

Sembrò che la minaccia ebbe effetto.

- Ufff.. esco solo perchè voglio sapere del cristallo... -

- Ok -sospirando disse Pie

- Taaart, vieni che ti devo parlare.-

 A differenza di Ghish il poccolo non si fece pregare.

- Sedetevi a quello che rimane del tavolo.- li invitò Pie-

I due obbedirono in silenzio, facendosi gestacci che Pie finse di ignorare.

- Allora... ho scoperto che questo cristallo può essere usato solo se le nostre intenzioni sono pure. Non potevano toccarlo sulla Terra perchè il nostro scopo era di risvegliare Profondo Blu... Ora secondo i calcoli che ho fatto - mostrò lo schermo con i grafici  – Ci sono due possibilità. O il cristallo funziona al 100 per cento oppure che non funzioni affatto .-

- Quindi???? Qual'è il finale?- chiese Ghish.

- Si dice la morale, idiota! Sarò io ad usarlo oggi. Se dovessi fallire nessuno di voi si prenderà la colpa . Potrete liberamente vivere tra i nostri simili . -

- E tu? Dove andrai?..  

- Aspetta …. Per caso  non starai  rischiando la vita con quel cristallo? -ribatte Ghish.

-  Non è una possibilità remota . Non sappiamo cosa potrebbe farci. Le umane erano sempre stremate dopo averlo usato. -

- No!!!!!!! è per questo che siamo usciti insieme? Non voglio! Abbiamo fatto sempre le cose in tre e saremo in tre a farlo. Io non riesco a sopportare che ti addossi tutta la responsabilità. Non ci sto! - gridò disperato Tart.

- Anche se delle volte mi stai antipatico non ci sto! Sei un rompiscatole a volte , ammettilo, ma questo non mi va bene. Siamo stati una squadra, siamo una famiglia e dobbiamo restare uniti. Qualsiasi cosa accada noi saremo con te -

-  Vi rendete conto? Se fallisce... Non vivremmo più qui! Quale sarà la reazione dei nostri simili? Potrebbero scacciarci! -

- E sti cazzi! Io non ho paura. Nessuno oltre a voi si è interessato di me. Neanche i miei amici. Non si sono presentati, non mi hanno cercato... se sarò scacciato io non ho paura!-

- Ben detto piccoletto! C'è in giro una tizia che vuole farmela pagare....  Si fa  tutto in tre , scordatene di fare l'eroe!!!! -

Pie non poteva più ribattere nulla. Aveva tutt'è i due i fratelli decisi a non farlo uscire senza di loro. Doveva semplicemente arrendersi.

-Vedo che non ho alternative. Chiamiamo tutti e andiamo in superficie. O la va o la spacca!-

 Fino all’ ultimo sperava che i fratelli s spaventassero e lo lasciassero da solo. Ma non fu così.

-Andiamo! Io non voglio più rimanere con il dubbio!-

 

Cominciarono a salire in superficie seguiti da tutti quanti. La voce che i tre avrebbero usato il cristallo per risanare il pianeta si era sparsa velocissima. Tra di loro si mescolò anche il gruppetto che era sceso al loro arrivo. Era giunto finalmente il loro tanto atteso momento ?

Arrivati in superficie Pie guardò il cristallo. Tutti guardarono attentamente  ogni suo gesto.

Sollevò in alto le braccia liberando la gemma dall' involucro che lo proteggeva.

La folla trattenne il fiato.

Ghish e Tart si avvicinarono al fratello  poggiando le mani sulle sue spalle , in modo da soccorrerlo se si fosse sentito male ed incoraggiarlo. La folla li osservava incuriosita.

Una volta liberato il cristallo questi brillò accendendosi..

Tutti indietreggiarono spaventati.

-Acqua cristallo! Ti prego aiuta il mio popolo!-

A queste parole il cristallo brillò ancora di più sprigionando un calore che avvolse tutto.

Al' inizio la neve cominciò a sciogliersi (i tre sperarono che l'incubo era finito), poi all'improvviso la luce  si spense lasciando tutto come era.

Il cristallo si frantumò in tanti minuscoli pezzi.

“Oh cazzo! Adesso siamo fritti!”

 

Nessuno aveva il coraggio di parlare.

 Non aveva funzionato! Il silenzio si fece pesante....

-Io l'avevo detto! Nessuno mi ha ascoltato! Ecco...

 Ecco la prova delle mie parole!

Guardate..

Cosa hanno risolto?

Nulla!

Non solo non hanno portato a termine la missione ora ci hanno condannato! Tu dai capelli verdi! - un vecchio puntò il dito verso Ghish

-Invece di combattere dopo che i terrestri si erano rifiutati di aiutarci... correvi dietro ad una di loro! Eri distratto da lei e non pensavi al tuo popolo! -

La folla cominciò a bisbigliare.

-Mentre tu piccoletto!- continuò il vecchio.

- Pensavi a giocare e stringere amicizia con i terrestri... hai abbandonato i tuoi amici li hai traditi! Non dovevi andare sulla Terra!-

- Ma cosa stai dicendo??? io non ho tradito nessuno!!!!!!-esclamò Tart

- Pensavo che almeno il maggiore prendesse sul serio la missione... Oh.. Che vergogna per la tua famiglia e per fortuna che non sono in vita i genitori ... Non avrebbero sopportato uno scandalo del genere! I tre fratelli scelti dal nostro popolo che si divertono sulla Terra condannandoci! Adesso ci credete? Credete a ciò che avevo visto nella sfera di cristallo?

Ho sopportato le vostre risate , speravo di sbagliarmi...

 Ora ecco la prova! Non è cambiato assolutamente nulla! Ani, Dea Ani!  Le cose sono peggiorate!-

A quel discorso teatrale   i malcapitati non sapevano cosa ribattere.

Come potevano sapere che Ghish si era innamorato  di Strawberry e Tart stretto amicizia con Puddy?

Era diventato un crimine adesso?

 Cosa sarebbe successo ora?

Nessuno li guardava in faccia...

Nessuno voleva difenderli.. Possibile che nel giro di un giorno fosse cambiato tutto quanto?

-Ragazzi... Adesso siamo nei guai! E molto seri- fu l'unica frase che pronunciò Ghish.


Allora ….. vediamo … fino a questo momento tutti acclamavano i nostri amici. Ma il cristallo ha fatto cilecca.

(maledetto cristallo! Pie lancia un sospirone colossale).

Secondo voi, adesso cosa accadrà? Spero di non deludervi. A presto!

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Terra, stiamo tornando, ovvero.... quando sei di nuovo in fuga! ***


Terra, noi stiamo tornando. Ovvero … quando  sei di nuovo in fuga.

- Che bellezza! Siamo passati nel giro di un giorno da eroi a sorvegliati speciali, in attesa di una decisione.... Non capisco proprio come i nostri simili sono riusciti a cambiare idea ed ascoltare quel vecchio pazzo!- ripeteva Ghish tirando i calci alle poche cose rimaste integre nella stanza.

- Finiscila! Ricorda che qui ci dobbiamo vivere! E poi, tanto pazzo il vecchio non era! Sapeva tutto quello che ci era successo.. Hai provato ad affacciarti alla finestra?- chiese esasperato Pie dopo aver assistito ad un ennesimo calcio di Ghish alla sedia.

- Sta sempre lì Pie, sorvegliano che non usciamo di casa e che non parliamo con nessuno. Diamine ,  fino a quando pensi che durerà questa storia?-

- Quel pazzo ha parlato di un giudizio.... ti rendi conto? DEVONO GIUDICARE NOI PER AVER STRETTO LEGAMI CON I TERRESTRI. E TUTTE QUELLE STORIA CHE AVREMMO INSEGNATO LA NOSTRA CULTURA.. CONVISSUTO IN PACE?-sbottò Ghish

- Non so voi ,ma dobbiamo andarcene al più presto da quì!-

- Come dei vigliacchi?- s'intromise Tart.

- Che? Vigliacchi! Io non ci voglio lasciare le penne solo perché qualcuno ci odia. Vogliamo rischiare la pelle qui e non scoprire nulla , o cosa? Non ditemi che nessuno di voi si è accorto che ci pedinavano!

-Anche tu? Io pensavo che era qualcuno che  c’è l’aveva con  Tart!-

- Ehi, e io che c'entro?????? Che ho fatto???? Pie rispondimi!-

- Tu non te ne sei accorto preso dai giocattoli, ma io ho visto l'espressione del venditore carico di odio. Sembrava che si tratteneva a stento! Detesto ammetterlo, ma in questo caso Ghish ha ragione. Dobbiamo andarcene.. Riuscire a raggiungere la nostra navicella e rifugiarci sulla Terra. SENZA USARE LA VIOLENZA.- sentenziò il maggiore lanciando un occhiata a Ghish.

- Dovremmo farlo. Mica mi posso avvicinare alle guardie e dire “ehi ci fate uscire che ce ne andiamo sulla Terra e togliamo il disturbo visto che ci odiate tutti quanti per colpe che non abbiamo commesso? Per un fottuto cristallo di merda che ha quasi ucciso mio fratello e non ha risolto nulla?”- scimiottò Ghish.

- Ci serve un piano. Lo scienziato sei tu ed entro stasera dobbiamo fuggire prima che la situazioni peggiora e sprofondiamo nella merda!- ribattè l'alieno che si sentiva montare la rabbia dentro.

- Ghish!!!!!!! Modera il linguaggio!!!!!! C'è un bambino qui! Ti sembra bello che senta queste parole?-

- Non mi sembra giusto che veniamo trattati da criminali.. Ecco cosa non è giusto. Lasciamo perdere... Come arriviamo alla navicella? Sempre ammesso che stia ancora li dove l'abbiamo lasciata!-

- Vediamo... - cominciò a camminare per la stanza il fratello.

- Ragazzi io posso fingere di sentirmi male, cosi possiamo attirare l'attenzione- proprose Tart

- Una volta aperta la porta io penserò a metterli ko,e Pie ci guiderà alla navicella... Votiamo.. Alza la mano chi è per l'idea del piccolo!! -

Tart la alzò subito. Non poteva crederci...

I “grandi” prendevano in seria considerazione la sua idea! Senza critiche!!!!

Pie fu l'ultima ad alzare la mano.

 

 

-Ok al mio tre... Recita Tart! Uno..... due..... tre!! -

Tart si avvicino alla porta cominciando a lamentarsi e a piangere. Per essere più credibile mise le mani sul ventre e si piegò in avanti. Ghish, indossando la maschera del fratello preoccupato (mentre in realtà moriva dal ridere per la scenetta comica) ,chiamò a voce alta le guardie.

- Ehi... Ehi... Il piccolo si sente male!-

- Cavoli vostri traditori!!! Non ci interessa, andate dai terrestri per farvi curare!-

- Ah si? E cosa direte al vostro capo se uno di noi ci lascia le penne? Se fossi in voi controllerei... Non vorrei essere nei vostri panni...-  concluse maliziosamente.

Le guardie si guardarono perplesse. E se davvero il più giovane stava male e moriva? Non si sarebbero trovati in una buona situazione....

“Ottimo gli imbecilli ci sono cascati!”

Ghish fece un cenno di intesa a Tart e Pie che indietreggiarono.

-D'accordo! Allontanatevi dalla porta che diamo uno sguardo,ma se ci avete mentito allora saranno guai per voi!-

“ Ottimo... venite pure avanti i miei sai muoiono dalla voglia di essere usati!”

Passarono pochi secondi che sembravano un eternità.

Secondi in cui Ghish evocò i sai e si mise dietro alla porta in modo da non esser visto aspettando che venisse aperta per scattare. La porta si aprì lentamente seguita da un “adesso entriamo” e l'alieno scattò fulmineo colpendo alla testa le malcapitate guardie.

- Questo è per averci chiamato traditori... Ipocriti che non siete altro!-esclamò con rabbia.

-Ragazzi abbiamo una sola possibilità! Correte fino a quel vicolo in modo da esser visti e al mio tre teletrasportatevi alla navicella! In questo modo daranno l'allarme e penseranno che ci nascondiamo in quella strada buia e avremmo qualche minuto di vantaggio... intesi?-

-Ok scienziato, mi piace il piano e far un po’ casino!-

- Sei sempre il solito Ghish.. Uno ... Due... e tre! Correte!!-

Appena udite le parole tutte e tre scattarono urtando di proposito qualche curioso che passante.

 Si levò il grido dei traditori che scappavano e arrivati al vicolo nascosti dall' ombra i tre si teletrasportarono alla navicella che ancora era al suo posto.

 

-Ok....Oook...- sedendosi ai comandi ed ansimando si diceva Pie.

 - Ragazzi... non pensavo che l'avrei mai detto....Fuggiamo.. Prima che capiscano il trucco... Non finisce qui! Giuro che scoprirò quello che sta accadendo.. E chi ha ideato questo piano la pagherà! -

Accese in fretta il motore chiudendo il portellone e la navetta salì nell' atmosfera.

- Oh,no! Ho dimenticato Ara!!!- scoppiando a piangere disse Tart.

- Ara? E chi sarebbe?- s'interessò Ghish.

- Il suo pappagallo giocattolo- rispose Pie.

- Ehi, smettila di piangere! Sulla Terra ne ritroveremo uno uguale e anche più bello! Con delle piume e non di legno!- lo consolò Ghish.

- Lo prometti? - domandò tra le lacrime Tart.

- Certo, ma tu smettila di piangere.. Un ometto coraggioso che finge bene il mal di pancia non piange per un giocattolo! Siamo di nuovo in guerra Tart...  Questa volta contro i nostri simili - aggiunse amareggiato.

 

 

 

-SONO RIUSCITI A FUGGIRE! Razza di incapaci che siete! Possibile che nella vostra testa di legno non è sorto il dubbio che fosse una finzione? E per di più stanno tornando sulla Terra!-

Behemot era fuori di sé dalla rabbia. Il suo piano, il suo prezioso piano per cui aveva venduto la sua anima stava per essere distrutto perché qualche idiota era caduto nel tranello dei tre. Che fare adesso? Cambiare piano?!

Faceva avanti ed indietro nel salotto di casa sua imprecando tutte le maledizioni possibili e augurando il peggio ai tre.

All' improvviso ebbe il lampo di genio..

-Chiamatemi Alycya,Mirta e Gabryel.. Trovateli e fateli venire subito!- ordinò alle guardie mortificate.

Queste scattarono subito per evitare una punizione. I tre ragazzi non si fecero attendere a lungo. Fasciati nei mantelli neri stavano in silenzio ad aspettare.

 

- Come sapete - cominciò a parlare Behemot

- I tre  traditori!!! sono fuggiti sulla Terra.

 Ora... Io per vostra fortuna so che vogliono attaccarci per distruggerci. Ho capito che parlavano di una Guardiana del Tempo... intendono allearsi con questa donna guerriera malvagia... -

- Embe?-lo interruppe annoiata Alycya.

-Affido a voi l'incarico di scendere sulla Terra per catturare i colpevoli e la Guardiana! Ma... Se non siete interessati chiamerò qualcun'altro!- giocò d'astuzia Behemot.

I tre adolescenti non potevano crederci ...

 Finalmente l'occasione che tanto aspettavano! Scendere sulla Terra e far pagare ai tre tutto quanto..

-Accettiamo!-risposero in coro.

- Davvero?- si finse stupito Behemot.

- Che sollievo! Ecco! Questi bracciali potenzieranno i vostri poteri. Quei tre sono in vantaggio.. conoscono la Terra, e sanno chi è la Guardiana. Ma voi siete più bravi e coraggiosi! Usate il bracciale per seguire la loro rotta! Conto su di voi, solo voi potete salvarci! La vostra navicella sarà preparata a breve.. andate a riposare e vincete la guerra!-concluse in modo lacrimevole il discorso.

 

Al comando il gruppo si allontanò, soddisfatto e pieno di orgoglio per la missione affidata.

- Oh, vecchio mio! Sei riuscito a far commuovere tutti quanti!- riuscì ad articolare tra le risate Phobos.

- La fuga dei tre fratelli ci ha solamente aiutato. Possiamo raggiungere i nostri scopi e far pagare per il torto che ha subito il nostro signore!-

- Ho sempre detto che sei genialmente perfido fratello! Ora devi dare l'annuncio ufficiale. Non sarà molto difficile convincere la nostra gente delle intenzioni dei tre... Praticamente.... è  come se stiamo regnando su di loro e nemmeno lo sanno!!! Ohhh che ridere! Ah ah ah !! -

- Calma i bollenti spiriti Phobos... Devi avere un aria afflitta... Dopo tutto... SIAMO SCIOCCATI PER QUELLO CHE ABBIAMO SENTITO! Su, muoviti, raduna tutti che devo parlare!-

Phobos uscì ancora ridendo....

 

 

- Popolo di Gaia! È con grande dolore che devo annunciarvi.... mi si spezza il cuore al solo pensiero!- Behemot fece scorrere delle finte lacrime...

-I nostri tre ex eroi ... Ghish... Pie e Tart si sono alleati con un essere malvagio! Una donna guerriera cha ha già distrutto molti pianeti e sterminato molte creature innocenti...  Alcuni la chiamano la Guardiana del Tempo... Non sono più come noi li ricordiamo! Sono diventati malvagi anche loro e vogliono sterminarci!-

“ Impossibile” fu l'unico grido che si levò dalla folla.

-     Il cristallo aveva solo lo scopo di distruggerci! Grazie alle mie arti magiche sono riuscito a contrastare gli effetti... -

Calò il silenzio sulla folla.

-Ora stiamo in guerra! E loro ci salveranno! Popolo di Gaia.. accogliete i nostri salvatori! Stanno per partire e sconfiggere i tre con la Guardiana. Solo loro possono salvarci e solo loro sono la nostra speranza per un futuro migliore.-

A quelle parole Alycya , Gabryel e Mirta si affacciarono  sul balcone da cui Behemot teneva il discorso. Per la prima volta nella loro vita, stavano ascoltando degli applausi, cosa che gli faceva crescere un’immensa gioia.

 

Furono queste le parole che convinsero la gente. Nei loro cuori Ghish,Pie e Tart furono subito scartati per far entrare Mirta, Alycya e Gabryel. Li accompagnarono alla navicella osservando il decollo come tanti mesi prima. Solo che adesso...

Erano ignari di aver mandato dei nemici per catturare degli innocenti.

“ Assolutamente perfetto. Il mio piano va meglio del previsto!”




 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** E ritorniamo sulla Terra , anche se nessun ci vuole! ***


  E ritorniamo sulla Terra, anche se nessuno ci vuole!

 

Di nuovo in viaggio, verso l'ignoto dal quale potevano dipendere le loro vite e quelle di tutta la loro razza .

Ghish ancora non riusciva a crederci che per la prima volta aveva usato i sai contro un suo simile, Pie non riusciva a mandar giù tutta questa storia e non capiva come mai era considerato adesso un crimine stringere amicizia con i terrestri.

Tart non chiedeva ogni cinque  minuti se erano arrivati o meno ,  se ne stava nel suo angoletto a ripensare alle parole di quel vecchio …

Che dicesse la verità sul comportamento di Alycya ?

 

- Quanto tempo passerà prima che ci mandano una navicella alle calcagna?-chiese Ghish rompendo il pesante silenzio calato nell’ abitacolo.

- Dipende da quanto sono veloci a trovare qualcuno che voglia scendere sulla Terra e seguire il piano di quel vecchio! - rispose Pie continuando a stringere i bordi del suo sedile con rabbia.

- Sembra proprio che era destino che tornassimo sulla Terra... credo proprio che ne siamo dentro fino al collo !- continuò Ghish.

In fondo, tornare sulla Terra non era un male. L’avrebbe rivista e chissà.. forse non stava più insieme a Mark.

- Si Ghish , ne siamo dentro fino al collo! Io non intendo lasciare le cosa a metà. Voglio capire chi sono i nostri nemici. Non siamo solo noi ad essere in pericolo.. Anche i terrestri lo sono!-

- QQQQQQuindi.... rivedremo quelle ragazze?-domandò Tart.

-Uh uh prima domanda del piccolo! Tart bentornato tra noi!-commentò Ghish.

- No, teniamo le ragazze fuori da questa storia. Credo che non sono loro l'obiettivo e poi.. voi due non vi sapete controllare.. combinerete qualche altro casino come solo voi sapete fare.-

Pie non voleva ammettere che da una parte era felicissimo di tornare. Lory. MewLory. Chi delle due amava?

-Guarda che anche tu stavi per cedere... e poi… è Tart, lui è un casinaro! Non io!- punzecchiò il fratello Ghish.

- Non sono solo io il casinaro!!!- facendo la linguaccia rispose  prontamente Tart.

- Voi due!!!!!! Basta con questo casino!!!!!! Litigate da un altra parte!  Non posso guidare se bisticciate in continuazione! Quando arriveremo sulla Terra , per prima cosa , nasconderemo l'astronave in modo che nessuno terrestre la può vedere e ci comporteremo e vivremo come gli umani. Tart andrà alle medie, mentre tu Ghish alle superiori.. Forse così qualcosa ti entrerà in  quella testa vuota!- dichiarò con decisione Pie.

- CEEEEEERRRRRTOOOO, COME NO Dimentichi un piccolo ma insignificante particolare... Le NOSTRE ORECCHIE!- cominciò a sfottere Ghsh non particolarmente contento del piano del fratello. Superiori? Liceo??? Lui????

-Ho già pensato a questo e credo di aver risolto il problema.  Mentre voi due non facevate un cazzo dalla mattina alla sera, io ho inventato uno sciroppo che rimpicciolisce le nostre orecchie. Ne parleremo sulla Terra. Ora lasciatemi da solo senza rompere troppo le scatole-

Ghish fece la linguaccia a Pie.

-Andiamo, marmocchio a fare qualcosa, prima che cambio idea!-

Tart seguì Ghish divertito. Era raro che questi lo chiamasse per fare qualcosa insieme, e di certo, non si sarebbe fatto sfuggire l’occasione di fare qualche casino.

 

 

 

- Così quei tre sono scappati e ci volevano distruggere....- ragionav Gabryel pilotando la navicella.

- Gabryel te lo ripeto non mi importa il motivo per cui noi li stiamo inseguendo. Non mi importa della nostra missione e neanche della Guardiana. Io voglio solamente dimostrare che valgo qualcosa e.... perchè no? Se posso far pagare tutte le umiliazioni che ho subito da Ghish .. sarei molto contenta!-

- A te non ti è mai passata la cotta per lui Mirta!- tagliò corto alycya che si guardava le unghie.

-  Che cosa insinui Alycya! Io.... avere una cotta ancora per Ghish?!?!?! Mmaa Mma assolutammmmente no!Che cccosaa !!!!!!!!!!!-farfuglio Mirta diventando rossa.

- Tu piuttosto!!!!!! ti ho vista mentre correvi dietro a Tart! Ti sei già scordata come hai pianto quando ha deciso di andare via? O come ti ha liquidato con un “ devo andare via”?-continuò Mirta.

- Me lo ricordo scema!! Per la cronaca non correvo per parlargli ,ma per studiare le sue abitudini in modo da sapere come fargliela pagare dopo!!! e poi tu... pensa ai fatti tuoi! -

- Bando alle cazzate... ora la finite ?- chiese Gabryel esasperato dalle due.

“Ma perché io devo stare con due femmine? Che ho fatto di male?”

- Loro conoscono la Terra.. noi no...non sappiamo dove dobbiamo scendere e come trovare questa Guardiana!-

-Behemot ci ha detto che loro sanno chi è... e che dovevamo seguire la rotta con questi bracciali ridicoli. Intanto.. divertiamoci un po' con questi terrestri... Cosi pagheranno per averci mandati via e inquinato il nostro pianeta.-

- Non dovremmo neanche cercarli perchè correranno alla difesa dei.. POVERI TERRESTRI!!!!!!!!-

- Insieme alla Guardiana!-

- Due piccioni in una fava!!!!!!!!!!!!! ottimo Alycya per una volta non spari cazzate!-esclamò Gabryel.

- Ottima pensata sorellona!!!!  Adesso tutti sapranno cosa è in grado di fare il trio della Vendetta!!!!- concluse Mirta.

Gabryel si prese la testa tra le mani. Il trio della vendetta. Mirta era impazzita.

Sospirò.

“Valle a capire , le donne! Prima si sotterrano a vicenda e poi sono d accordo su tutto!”

 

 

Nella stanza buia, illuminata dalla fioca luce delle candele ,  Behemot camminava soddisfatto per la riuscita della prima parte del suo piano.

Ingannare quei tre ragazzi,ingannare tutto il suo popolo e farsi eleggere capo...

Facile impresa!

Loro credevano che era malvagia la Guardiana che voleva distruggere il suo popolo....

E  non si accorgevano dei suoi piani...

La Guardiana con il suo potere avrebbe risvegliato il loro  Signore. Una volta che Profondo Blu avrebbe ripreso il suo corpo,  Behemot  avrebbe letto l’incantesimo per disfarsene in definitiva . Salvando se stesso  e rendendosi immortale.

La morte non lo avrebbe mai trovato, perché viaggiando nel tempo l’avrebbe ingannata,

“sono proprio furbo!!!!”  ridendo e compiacendosi si diceva Behemot .

“Ridi finchè puoi, verrà il mio tempo a breve!”.

Colei a cui appartenevano questi pensieri si allontanò furtivamente, tornando velocemente sulla Terra.

 

Hola! Come sempre, io sono in ritardo.

Lo so, avevo promesso di aggiornare presto..

Adesso capisco perché Ghish e Pie si siano incazzati con me

-Ci hai lasciato a marcire su questa astronave  per molti mesi!-

Coro di proteste da tutti.

Ok.. facciamo finta di non aver sentito nulla. Voi avete sentito qualcosa? NO?

;-)

Ok… questa volta ce la metto tutta per aggiornare in fretta!!!!!!!!!

Un saluto.

Darklullaby88

P.S. una piccola recensione, piccola piccola me la lasciate???

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Non tutto è senza vie d'uscite ... ***


Non tutto è senza vie d’uscite

 

Le due navicelle sembrava che facessero a gara contro il tempo per arrivare prime sul Pianeta.

Se in una aleggiava tristezza, rabbia e disperazione celata in maschere e frasi come: “non ti preoccupare”, “è solo polvere non sto piangendo” ,“ mammoccio ci sei tu , cretino”; nell' altra ci si preparava alla guerra, si lucidavano le armi e il clima era vendicativo.....

Finalmente , dopo lunghi giorni , Pie fece atterare la navicella in un bosco su un andolo sconosciuto del pianeta.

- Siamo arrivati ragazzi!!! –

-Dove siamo? A Tokyo non c’erano boschi cosi! Guardando dal finestrino disse Tart.

-Non ne ho la più pallida idea!- ammise Pie.

- Forte, non sai qualcosa!-esclamò Tart.

Pie non rispose.

-Ora ho testato su di me lo sciroppo. L’effetto dure tre mesi!-

Orgoglioso mostrò le sue orecchie da umano ai due ragazz

-Vivremo insieme ai terrestri camuffati alla perfezione ed ognuno di noi si sceglierà l'ambiente più adatto per tenere gli occhi aperti per cogliere ogni singola informazione utile...  

 Lanciò un rapido sguardo a Ghish.

-RICORDATEVI CHE NON DOBBIAMO FARCI SCOPRIRE ED INFLUENZARE GLI UMANI , QUINDI NIENTE SVOLAZZAMENTI O SCEMENZE, INTESI?-ammonì Pie guardando Ghish dritto negli occhi.

-Uffa che barba!!! Perchè guardi sempre me?- guardando storto il fratello chiese Ghish.

Pie sospirò, contro Ghish era una battaglia persa.

-Ok, una volta che ci saremo integrati non andate mai in giro da soli.. mescolatevi ai terrestri, agite come i terrestri.. i nostri nemici ci cercheranno e sarà molto difficile trovarci se cambiamo aspetto e colori dei capelli.-

- Io adesso vado per vedere un' abitazione.. Non uscite da qui e non fate cazzate o la protezione che ho imposto sulla nave che la rende invisibile scomparirà. Aspettate il mio ritorno!-

- Si generale!-

Pie mandò giù l’ennesima battuta di Ghish e creò degli abiti terrestri.

Vedere il fratello per la prima volta con una felpa, i jeans e i capelli neri sciolti sulle spalle fece venire a Ghish un attacco di risate che soffocò a stento con i colpi di tosse. Tart, invece,  lo amirò. Con quel travestimento Pie sembrava davvero un terrestre e tirò un calcio a Ghish per farlo smettere.

-Me la paghi!- gli soffiò contro questi.

- Dalle risate di Ghish ammetto di essere ridicolo, ma almeno  assomiglio ad un terrestre.. Ci vediamo tra un ..  Comportatevi bene!-

 

Il maggiore usci.

Certo lasciare Ghish e Tart da soli dentro l'astronave significava correre il rischio di non ritrovarla più o  fatta a pezzi.

“Speriamo che quei due abbiano un po' di sale in zucca da non uscire! Per Tart non ho paura , ma Ghish se si mette in testa qualcosa....”

Raggiunse il centro di una città di cui ignorava il nome.  Chiaramente non era Tokyo.

Era davvero strano che lui andasse in giro confondendosi bene con i Terrestri. Si guardò a destra e sinistra cercando qualcosa che gli indicasse un luogo dove poteva trovare delle case.

Un gruppetto di ragazzi sulle moto gli passò accanto spaventandolo per l'assordante rumore delle marmitte che ferirono l'udito sviluppato di Pie, un bambino correva facendo i capricci perchè non aveva ricevuto il pacchetto di caramelle dalla madre.....

“Mamma mia... questi sono i terrestri? Impazzirò!”

Finalmente scorse un insegna dove c'era disegnata una casa con vendesi o affittasi.

 Pie entrò speranzoso.... e ne uscì.... sconvolto!

 Non se lo sarebbe mai immaginato che i terrestri PAGAVANO per avere una casa... Anzi PAGAVANO TUTTO ... CIBO ... VESTITI... SCUOLE?????

Si sedette su una panchina....

All' improvviso lampeggiò un piccolo oggetto che aveva in tasca... Pie lo guardò...

-Teste di cazzo! Io lo sapevo che combinavano un disastro !!!- esclamò correndo verso la navicella.

La seconda navicella scese a pochi metri di distanza dalla prima nascondendosi nel bosco.

Se le intenzioni della prima erano pacifiche , appena si aprì lo sportello principale un pugnale tagliò l'aria andandosi a conficcare nella corteccia di un albero.

-Idiota!-fu l'unico commento che Gabryel indirizzò ad Alycya.

 La ragazza rise e richiamò il pugnale che tornò nella sua mano e venne nascosto nello stivale.

I tre osservarono il bosco meravigliandosi del calore che i raggi del sole sprigionavano creando dei disegni sul terreno filtrando tra i rami degli alberi.

-Porca paletta!!!!!!!! Sono furbi quei tre! Vivere in questa meraviglia!- esclamò Mirta . Cominciò a correre e svolazzare per tutto il bosco  perdendosi in tutta quella bellezza ....

-Ti ricordo che abbiamo una missione da compiere.. scendi giù... presto!-comandò Alycya.

Mirta riscese lentamente,  sapeva che quando la sorella parlava in quel tono non doveva discutere ...

Il braccialetto di Alycya si illuminò di una luce rossa ed istintivamente la ragazza ci passò un dito sopra.

 Apparve l'ologramma di Behemot.

-Allora... siete arrivati sulla Terra e vedo che è un posto stupendo! Mentre eravate in viaggio ho potenziato i vostri bracciali. Potete facilmente individuare qualsiasi incantesimo di protezione fatto dal nostro popolo nella distanza di pochi chilometri. Ascoltatemi bene! Limitatevi a tenere sotto pressione i tre ragazzi in modo da far uscire la Guardiana allo scoperto.. ma non catturateli ancora! La Guardiana deve essere al massimo della sua potenza!! Ora agite e non fallite!! - l'ologramma scomparve.

- Vecchio rompipalle !-commentò Alycya.

-Su andiamo! Se è vero quello che dice.. possiamo trovarli e giocare un po!-

-La bambina muore dalla voglia di provare il suo nuovo pugnale?-la canzonò Gabryel.

-Zi-rispose lei imitando la voce di una bambina.

 

 

Intanto nell’ altra navicella …

-Mi annoio!!!!!!!!!!! Gish fai qualcosa!!!-

-Non ti sopporto più! Smettila di ronzarmi attorno!!!-

-Ma io MI ANNOIO!!!!!!!-

-LEGGI QUALCOSA! GIOCA MA FAMMI DORMIRE! BASTA RONZARMI ATTORNO!!!!!-

-Sei il solito antipatico e cattivo!-

-E  tu il mocciosetto!!!!!-

Mentre i due si “divertivano “ a litigare non si accorsero che il radar si era acceso lampeggiando indicando il pericolo.

 Mostrava tre figure che si avvicinavano a loro furtivamente come se vedessero la loro navicella.

Tart inciampò nella stoffa dei nastri dei pantaloncini andando a cadere sulla tastiera azionando dei pulsanti. Si sentì un rumore strano e ad un tratto la navicella si rese visibile. Ma ovviamente  i loro occupanti non lo sapevano....

Nel momento stesso che il sistema di protezione venne disattivato Pie ricevette il segnale di pericolo.

Intuendo che era successo qualcosa o che poteva succedere qualcosa di grave cominciò a correre malidicendo  tutto quanto  per la sua sedentarietà che lo aveva messo fuori allenamento....  Sarebbe arrivato in tempo?

- Ma guarda, guarda, guarda!!!! Un colpo di fortuna geniale! Quella è la loro navicella!!! Se la distruggiamo loro non potranno più scappare...-

-Mirta quel vecchio li vuole vivi... dobbiamo prima scoprire se sono la dentro e farli uscire e poi li attaccheremo.-

-Uhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh e va bene Gabry!!!!!! però non puoi impedirmi di sferrare l'attacco alla navicella in modo da costringerli a fargli uscire....-ridacchiò Alycya.

-PIANO!!! O te la farò vedere io dopo!!!-

Nel frattempo Ghish rialzava Tart sgridandolo e preoccupandosi di quello che avrebbe detto Pie. All' improvviso la loro navicella oscillò violentemente colpita da qualcosa che sprigionava un energia molto potente. Il ragazzo capì subito che poteva essere opera solo dei suoi simili...

“Orasi che sono nella merda!!!! È peggio della furia di Pie! Come diavolo ci hanno trovato?”

Ghish ordinò Tart di non muoversi e di aggrapparsi a qualsiasi cosa che fornisse sostegno e restare immobile.

 Al primo attacco ne seguì un altro molto più violento causando un danno irreparabile ai comandi dai quali cominciò ad uscire del fumo.

Tart cominciò a spaventarsi per davvero.

Ghish , da bravo fratello, se ne accorse e prese il ragazzino per un braccio tentando di raggiungere l'uscita , mentre gli attacchi continuavano con maggiore intensità.

 Fuori, ora ,erano in tre che attaccavano la navicella senza dare un minuto di tregua.

Il metallo cominciava a cedere facendo aprire delle crepe...

Lo scricchiolio del metallo che cedeva aumentava pericolosamente di intensità e Ghish capì che ,se voleva portare il fratello e se stesso in salvo,  doveva uscire allo scoperto il più presto possibile.

Non aveva tempo da perdere per calmare Tart e quindi evocò subito i suoi sai lasciando la presa sul piccolo.

-Tart! Quando ti dico di correre...  Fila! Fallo senza discutere! È meglio esser fatti fuori da Pie quando saprà del disastro che da questi sconosciuti..... Io tenterò di fermarli mentre tu vai a cercare Pie!!! e NON DISCUTERE!-

Il piccolo annuì con la testa,  capendo benissimo che nella situazione in cui si trovavano non era il caso di discutere.

Ghish aveva un aspetto minaccioso e  era davvero molto arrabbiato.

Al segnale del fratello,  poco prima che un altro colpo spezzasse la navicella,  che si accartocciò su se stessa (“Pie mi ammazzerà!”) ,  i due balzarono fuori.

Tart cominciò a correre evocando le sue Bolas. Se doveva fuggire lo avrebbe fatto nel suo stile e Ghish si lanciò sulle due ragazze.

-Oh... Il nostro Dongiovanni si è fatto vivo finalmente! Sei nervoso?- disse una ragazza dai lunghi capelli neri ed occhi viola.

Ghish la osservò. Portava un vestito viola composto da due parti. La part superiore era una fascia che copriva il petto, lasciando l’addome snello scoperto.  Quella inferiore era composta da buffi pantaloni retti in vita da nastri color lavanda. Ai piedi aveva graziosi sandali,che finivano in una curiosa punta…

“Niente male la bimba!”

-Sarei stato più amichevole se non avreste avuto la bellissima idea di distruggere casa nostra e forse vi avrei invitate a prendere un the.- rispose sarcastico Ghish.

-Ah ah ah... un traditore che ci invita a prendere un te....-

L’altra ragazza aveva dei capelli corti e neri, con gli stessi occhi della sorella. A differenza di questa, che  aveva un abbigliamento molto più femminile,  indossava una maglietta nera a collo alto che lasciava le spella scoperte, abbinati a dei pantaloni dal taglio classico.

Anche questi erano retti dai nastri, immancabile moda del suo popolo. La ragazza calzava degli stivali militari, da cui estrasse il suo immancabile pugnale.

 

Ghish parava gli attacchi come meglio poteva. Anche se erano delle ragazze le loro tecniche di combattimento erano quasi perfette

Fu messo dopo tanto tempo per la prima volta in difficoltà.

 Non riusciva ad impegnarsi a fondo, erano delle ragazze della sua razza.  Oltretutto una la conosceva benissimo.

Era il suo popolo che lo considerava un traditore, quindi si doveva scordare una cenetta a lume di candela con lei.

Il piano che aveva progettato fallì , perchè Tart fu subito attaccato da un altro individuo che faceva gruppo con le due ragazze...

 il piccolo faceva del suo meglio per difendersi sferrando gli attacchi con le sue armi, cercando di concentrarsi per chiedere aiuto alle piante ,ma era in  seria difficoltà.

 

Pie intanto correva come un matto,  e quando raggiunse il luogo dove erano atterrati con la navicella , rimase a bocca aperta.

Della navicella era rimasto un ammasso di rottami fumanti mentre Ghish era impegnato a contrastare gli attacchi furiosi delle due ragazze .

Tart stava rischiando di rimanerci secco se non interveniva al più presto.

 Senza pensarci due volte il fratello maggiore evocò i suoi ventagli scagliando il suo attacco micidiale su Gabryel che cadde a terra ferito.

-Ben ti sta pezzo di merda! –esclamò

-Cosi impari a prendertela con i più piccoli razza di cafone!-

Ghish non poteva credere alle sue orecchie...

Pie quello che era tanto educato, serio,  che non sopportava che lui usasse quelle parole.....  aveva chiamato pezzo di merda quell' altro alieno?

Perse la concentrazione scoppiando a ridere ,  abbassando per un secondo le sue armi e Mirta ne approfittò per colpirlo.

 Fortunatamente il colpo non andò a segno deviato prontamente da Pie lasciando soltanto un leggero taglio sul viso di Ghish.

-Imbecille, concentrati!-

 

I tre ragazzi si resero subito conto che non potevano continuare a lungo quel combattimento....

l'unica via di salvezza era di nuovo la fuga...

Ghish aveva capito al volo le intenzioni del fratello che si preparò con la morte nel cuore a distruggere quello che rimaneva della navicella.

 Così alzò un polverone garantendo  una via di fuga.

 Si teletrasportò afferrando subito Tart per il gilettino.

 Con la coda dell' occhio Pie vide che Ghish aveva preso  esempio da lui senza aver mandato un midiciale colpo verso i tre antagonisti.

 Alycya, Mirta e Gabryel si accorsero appena in tempo delle intenzione di Ghish e si buttarono i faccia a terra.

 

 La situazione era davvero critica. Dove potevano fuggire?

-Ehi voi tre! Svelti salite !!! QQualsiasi cosa avete fatto a quelli è meglio che vincete la paura e salite sulla moto...  forza!!!!!- la voce di una ragazza attirò l'attenzione di Ghish.

Non avevano altre alternative.  

I tre balzarono sul sidecar che partì velocemente...

Era meglio avventurarsi con quella ragazza che essere fatti fuori da tre adolescenti con manie omicide. Alycya vide salirli sulla moto, voleva inseguirli, ma il bracciale brillò di nuovo di luce rossa...

“ Che pizza!! che vuole questo adesso?” con riluttanza passò il dito sul bracciale e come prima apparve l'ologramma di Behemot.

-Perfetto miei eroi! È da lodare il vostro coraggio! Avete privato i traditori della loro astronave... -

-Ma sono fuggiti!!!!!!-esclamò con rabbia Mirta.

-Lasciateli fuggire! Non mancherà occasione di una nuova battaglia!!!!!!!!!!!-sorridendo malignamente concluse Behemot.



 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Alcune persone possono cambiarti la vita. ***


 Alcune persone possono cambiarti la vita …

La ragazza percorse tutta la città ,correndo sulla moto, guardando spesso nello specchietto per cogliere la reazione di Pie che stava dietro.

 Il più piccolo sembrava divertirsi.

L'altro, invece, stava li a guardare torvo il fratello.

Pie si era aggrappato con tutte le forze al giubbino in pelle .

 Stava con gli occhi chiusi per non guardare l'asfalto che correva sotto i piedi.

 Dopo un viaggio che sembrò secoli,  la moto si fermò dolcemente e la ragazza invitò i tre a scendere.

 Si tolse il casco rivelando una cascata di lunghi capelli neri fino alla vita spezzati da meches rosse e occhi azzurri che affascinarono Pie e ... Ghish.

 

-Allora prima di mandarvi allo sbaraglio..... vi invito ad entrare in casa. Sarebbe davvero scortese da parte vostra,  dopo che vi ho salvato da una situazione imbarazzante , dirmi  cazzate  o andarvene cosi senza neanche salutare.  Aggiungete anche che io sono una persona molto curiosa ... vorrei sapere chi siete veramente.... .-sorridendo e porgendo la mano disse la ragazza.

-Io mi chiamo Selena... Voi?-continuò.

Per la prima volta imbarazzato nella sua vita,  Pie farfugliò il suo nome.

Gish non ebbe nessun problema a farlo.

Tart era troppo impegnato a ronzare vicino alla moto,  a toccarla , e non sentiva niente, non vedeva nessuno  finchè Ghish perse la pazienza e lo riportò alla realtà con uno strillo.

-TI STANNO CHIEDENDO COME TI CHIAMI!!!!!

Imbarazzato Tart disse il suo nome.

-Bene, ora che so come vi chiamate, seguitemi che preparo qualcosa da mangiare.. a stomaco pieno è più facile parlare.-

I tre la seguirono in casa.

La casa era immensa, arredata in uno stile  essenziale.  Le pareti erano decorate con quadri che ritraevano paesaggi.  Uno in particolare aveva attratto l’attenzione di Pie. Vi era rappresentato un tramonto sull’ oeano. I colori ricordarono al ragazzo i tramonti sul suo pianeta..

Parecchie stanze erano vuote e si vedeva che era  da tanto tempo che non ci vivesse nessuno.

In salotto Selena li fece accomodare dirigendosi in cucina da dove i tre la sentirono di armeggiare con pentole e padelle.

-che facciamo Pie?- chiese Ghish.

- Hai notato che ti assomiglia tantissimo Pie? Sembri tu al femminile!-esclamò Tart.

-Il nome anche... solo noi possiamo dare questo nome! – lo contraddisse Ghish.

- Me ne sono accorto anche io, che credete! Credo che conosca la nostra razza,non è fuggita, ci ha aiutato.... Raccontiamo quello che possiamo raccontare...I POI SARETE VOI A RACCONTARE IL CASINO CHE AVETE COMBINATO.... SIAMO RIMASTI SENZA UNA BASE, SENZA UNA CASA E SOPRATUTTO SENZA UNA NAVICELLA PER TORNARE INDIETRO!!!MA CHE AVETE IN TESTA AL POSTO DEL CERVELLO? PAGLIA????-

I due “colpevoli” furono salvati dalla rabbia del fratello dall’ ingresso della ragazza..

- Intanto che si cuoce un minestrone, mangiamo questi! Prendete... mica c ho messo il veleno!!!-aggiunse vedendo la faccia esitante di Pie che non sapeva cosa fare.

-Dovevi stare sulla Terra di più -gli bisbiglio Ghish.

-Su, sono dei tramezzini!-lo incoraggiò Tart.

- Allora.... cosa avete combinato? Mi rendo chiaramente conto che non siete terrestri! Siete degli alieni?-

Pie emise un profondo sospiro e cominciò a raccontare tutta la storia. Ci mi se una buona mezz'ora per narrare tutto. Nel frattempo Tart e Ghish si stavano ingozzando di tramezzini.

-E la vostra astronave?-chiese interessata  la ragazza.

-Distrutta....però la storia della  sua  distruzione te la raccontano i due mangiatori di tramezzini. neanche io so cosa sia successo e come ci hanno trovato..... -

Sentendosi chiamati in causa Tart si fece piccolo piccolo mentre a Ghish andò di traverso l'ennesimo tramezzino che stava mangiando.

- Ecco... dunque.... io volevo dormire che avevo sonno, mentre il piccoletto qui in questione mi stava rompendo le scatole che si annoiava. Io gli ho detto di lasciarmi in pace ed è inciampato sui nastri che non vuole mai legare...è caduto sui comandi e da li a breve ci hanno attaccato..-

- Si, io sono inciampato! La prossima volta mi ricorderò di legare questi nastri...-concluse in fretta Tart.

Calò un imbarazzante silenzio.

- Bhe da quello che ho capito, siete ricercati, non avete casa e vi dovete rifugiare...

 Io vi propongo una casa, pagherò gli studi di Tart e Ghish e in cambio vi chiedo solo di aiutarmi con le pulizie.-

-Ma noi non abbiamo soldi di voi terrestri....-obiettò Pie.

- Come potremo ripagare tutto?-continuò.

- Appunto!  Sei davvero sveglio e hai centrato il problema! I soldi per me non sono un problema e non ho difficoltà a darveli. Come vedete io vivo da sola,e un po di compagnia sarebbe davvero gradita. Ciascuno di voi avrebbe una stanza propria. Provvederò a tutte quelle cose che potrebbero servirvi per vivere da umani. Mentre vedo cosa sta accadendo in cucina voi pensateci e fatemelo sapere!.

Selena si allontanò lasciando perplessi i tre.

Erano tentati dalla proposta,la loro situazione non era per niente rosea,  ma ciò voleva dire che anchela ragazza sarebbe stata in pericolo.

- Io accetto! Pie pensaci! Potremmo mescolarci con gli altri e poi lei ci aiuterà a diventare dei veri terrestri!!!!!.- disse con entusiasmo Ghish.

-Lo dici perché l’hai puntata!- rispose Pie.

-Se non accettiamo , dove andiamo?- chiese Tart.

- Poichè  non mi va di stare sotto un ponte....  Le dico che accettiamo ma VOI DUE.... NON DOVETE FARE I CASINI O VE LA FACCIO PAGARE!-

Ghish rispose con una linguaccia..

Pie si alzò per comunicare la notizia.

 Questo periodo di convivenza con una terrestre lo metteva a disagio.

 Per di più gli assomigliava moltissimo,  sembrava quasi che fosse lei la sorella che un tempo era scomparsa.

L'età  poteva coincidere,  era poco più grande di lui, ma non ne sapeva il nome.

 Lo voleva scoprire a tutti i costi sperando che la risposta alle sue domande non lo avrebbe sconvolto tanto...
Possibile che finalmente la sorella scomparsa era tornata da lui?

Solo il tempo lo avrebbe aiutato a capire.





 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** La noia spinge ad atti insensati.. ***


 

  La noia spinge ad atti insensati

 

Selena fu molto contenta della risposta dei tre.

In fondo ci sperava che sarebbero rimasti.

Le erano simpatici e non si sarebbe più sentita sola con una casa così grande.

Si era abituata a vivere da sola dopo che da QUEL GIORNO fu mandata via dai genitori.

Questi  per coprire tutto le avevano regalato la casa e molti soldi a patto che non si facesse più vedere e che dichiarasse di non conoscerli.

Ai vicini avevano raccontato che la ragazza soffriva di tremende crisi di nervi e che l'avevano mandata a curarsi in una casa famiglia per malati psichiatrici. Infine per giustificare la sua perenne assenza dissero   che lo specialista aveva preferito che lei troncasse con loro.

Non si ricordava di quello che era successo,  praticamente aveva un vuoto di memoria e tutti i suoi tentativi di ricordare erano falliti.

 Le procurava solo un gran mal di testa e umore irritabile per tutta la giornata.

 

Passarono alcune settimane e ogni mattina era la stessa storia.

Eh già la giornata era appena iniziata con l'ennesima discussione tra Ghish e Pie...

-Tu non te lo farai quell' orecchino! Ti sopporto che vai vestito strano, che hai deciso di farti i capelli.... viola!!!!!!! ma questo NO!-gridava Pie.

- Tu non capisci niente. Io ho 18 anni, sono legalmente maggiorenne per i terrestri, mica vado in giro ridicolo come te!-

-Ridicolo a me??????-

-Si ,ridicolo a te!-

-Ma come ti permetti? Ti faccio una bella lavata di testa!-con rabbia e facendo comparire il suo ventaglio rispose Pie all’ ennesima provocazione di Ghish .

Ghish richiamò i sai....

-Stanno litigando di nuovo Tart?-chiese sbadigliando Selena.

-A quanto pare mio fratello vuole mettersi gli orecchini... credo che lo faccia per far colpo su di te!-

-AH?-

-Credo prorpio di si... mamma mia!!!!!!!!!! ti distruggeranno il salotto che hanno estratto le armi!-

Tutti i giorni il risveglio era così.

 Dire tutti i giorni sarebbe stato esagerato perchè dopo le liti furibonde i due non si parlavano per settimane e Pie si inventava sempre qualcosa per migliorare il suo look definito ridicolo da Ghish. Cosa c'era di strano in una felpa camicia e i jeans?

Aveva visto che i ragazzi della sua età andavano in giro cosi e poi all' università tutti erano vestiti cosi e nessuno lo prendeva per ridicolo.

- Vaffanculo,  Ghish! Fai come vuoi ma non venire da me a lamentarti se ti faranno male le orecchie! Tanto me le farò io le risate quando torneranno normali e avrai gli orecchini.. mancano solo tre giorni e l'effetto dello sciroppo svanisce! E io non penso di perdonarti in così breve tempo!!! -sbottò esasperato Pie.

-Oh hai detto vaffanculo!!!!-lo imitò Ghish.

-Io vado a scuola...- concluse indifferente.

-Taaaaaaaart!!!!! Su muoviti lumaca o l'autobus lo prendi da solo!!  Anzi, non venire che mi rovini la reputazione con le ragazze!!!!!-

- Lo ODIO quando fa così- bisbigliò all' orecchio di Selena Tart. –

- Si circonda di un gruppetto di diciassettenni per sentirsi “fico”. In realtà vuole attirare le tua attenzione.... -

-Su.. vai piccolino! Altrimenti ti tocca prendere l'autobus da solo! Comportati bene in classe ok?-

-Ok! Prometto di non fare i danni!-

-Taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaarttttttttt! E muoviti!!!!!!!!!!!!!!!!!!- un altro urlo da far impallidire quello di Tarzan richiamò l'attenzione del piccolo che corse subito dal fratello.

Lo osservò un momento... jeans strappati e calati (ci aveva messo una notte intera a strapparli come gli piacevano armato dei suoi sai) con le mutande (“teschi????? oh mio dio!”esprimeva la faccia di Pie) in bella vista, t-shirt con il logo degli AC/DC braccialetto borchiato.... capelli lunghi e viola!!!!

- Che hai da guardare? Cresci un po' e poi fallo anche tu! -gli rispose in malo modo.

 I due uscirono per prendere l'autobus seguiti dallo sguardo preoccupato di Pie.

- Uffff... Ghish sta peggiorando! Non mi piace la gente che frequenta. Ho capito che vuole integrarsi e che per fortuna ancora non ci hanno scoperto,se continua così finirà nei pasticci!-

- Lascia stare Pie. Vedrai che prima o poi si stuferà e la smetterà di fare lo scemo!-

- Gli orecchini poi!a cosa gli servono?-

-bhe........... non saprei Sarà la moda del momento, anche se Tart sostiene che lo fa per attirare la mia attenzione!

- è meglio per te che lo ignori.  Ghish non è molto affidabile! Io vado che oggi ho una lezione importante di fisica! I piatti lasciali là che è il turno di mister-orecchino -che –si- perde –i- pantaloni- per -strada! Per fortuna che Tart non segue il suo esempio! A dopo Sel!-

-A dopo!-

Pie usci per prendere l'autobus che lo avrebbe portato in un altra città, ancora arrabbiato per le parole di Ghish e scioccato per la rivelazione di Selena.

Possibile che lo stava facendo davvero per attirare la sua attenzione?

Perchè provava una profonda gelosia per lei? Stava cominciando a provare qualcosa?  E Lory?

'meglio pensare alle teorie che oggi spiegheranno i terrestri.....' si disse.

 Scese alla fermata dopo un ora di viaggio e si diresse all' aula dove parecchie studenti aspettavano il professore.

-Ciao Pie!-lo salutò Andrea

- Pronto per una nuova immersione nella quantistica?- continuò.

Riscosso dai suoi pensieri e tornando bruscamente alla realtà Pie sorrise e rispose un cortese “ciao vediamo che spiegheranno” e “tu sei pronto ?” andandosi a sedere al proprio posto.

Sapeva benissimo che non aveva bisogno di tutte quelle lezioni...

Aveva già concluso gli studi all' università del suo pianeta. Gli si strinse il cuore all' idea di non sapere nulla del suo popolo...

 Stavano bene?

Come vivevano adesso?

 Erano ancora convinti che lui voleva fare del male?

Iniziò la lezione che scacciò i brutti pensieri nella mente di Pie.

 Su Gaia..

-Che ne dici di assottigliare leggermente la nube fratello?-propose Phobos a Behemot.

Oramai il sogno di Behemot, regnare sui suoi simili si era realizzato. Comandava su tutto.

Su cosa si dovesse insegnare nelle scuole quali medicinali usare..

Persino cosa scrivere..

 Si era reso conto che se non faceva qualcosa per rafforzare la convinzione che lui era il Prescelto salvatore avrebbe perso il terreno guadagnato.

-L'idea è eccellente... io farei di più.... che ne dici di toglierla completamente facendo risorgere il nostro pianeta e poi dichiarare guerra ai terrestri per conquistare anche il loro? Uno solo è troppo piccolo per una mente geniale come la mia!-

-E come la metiam con la Guardiana?-

- Oggi la nube sarà meno spessa da consentire un leggero disgelo e temperature miti!!!! Poi mi inventerò qualcosa per la Guardiana!-

Sarebbe successo nel pomeriggio, davanti a tutti in modo da riconfermare e rafforzare la sua autorità.

Behemot si mise in contatto con Alycya.

-Il vecchiaccio chiama di nuovo, e noi non abbiamo nulla di dirci. Non siamo riusciti a rintracciare i tre e neanche la Guardiana. È meglio mentirli!- disse Alycya stravaccata sul divano.

Non avevano fatto assolutamente nulla per due settimane, presi a scoprire il pianeta e studiare i terrestri.

-Si Alycya fai come meglio credi!-disse Mirta alzando la testa dai cuscini, per poi sprofondarvi di nuovo.

Alycya  sfiorò il bracciale e apparve l'ologramma di Behemot.

-Come procede eroi di Gaia?-chiese

-Bene siamo a buon punto. Oggi attaccheremo un centro commerciale. Di solito si riuniscono molti terrestri. Questa azione potrebbe far venire allo scoperto la Guardiana!-

-Buon piano. I tre usavano chimeri con degli animali o umani...voi li potete fare con gli elementi della natura. Acqua terra fuoco e l'aria e questo metterà in seria difficoltà i nostri nemici. Datevi da fare. Voglio che torniate vincitori!-

-Sarà fatto! Attaccheremo oggi pomeriggio!-

L'ologramma di Behemot sparì e Alycya guardò i suoi compagni.

Mirta giocava con un gatto , finalmente qualcosa l’aveva smossa dai cuscini, Gabryel lucidava le armi..

-Perchè noi non sappiamo nulla dei tuoi piani?-chiese questi.

-non c'è n'è bisogno!  Uno l’ho inventato adesso di sana pianta, e due il capo sono io perché paro sempre io con il vecchiaccio!- disse Alycya.

- Si come no! E quando ti avremmo eletto?-

-Smettila di dire stronzate. Oggi ci daremo da fare... attaccheremo per la prima volta i Terrestri!!!!..

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** A volte bisogna ascoltare le parole che ti salgoo dal cuore ***


A volte si devono ascoltare le parole che salgono dal cuore

“ Dimmi cosa ti serve che oggi pomeriggio vado al centro commerciale. Tart vuole i quaderni con gli animali , Ghish gli elastici per capelli, a te cosa serve?”

Pie ci mise qualche minuto per rispondere , impacciato, con i tasti del telefonino troppo piccoli per i suoi gusti.

“Ho tutto quello che mi serve, non ti preoccupare per me. Ci vai in moto?”

“Certo.... ci vediamo stasera buon proseguimento delle lezioni. Non credo di tardare”

Finito lo scambio di sms , Selena indossò il casco e partì per gustarsi un pomeriggio nel centro commerciale.

 Le piaceva molto andare per i negozi , specialmente adesso che aveva degli amici in casa.

Tart amava moltissimo gli animali e voleva che tutto fosse con  disegni di animali. Quaderni.. diari.... persino le penne e le matite.

Ghish aveva sviluppato la passione per i teschi e le borchie ( di questo forse in parte la colpa era la sua visto che anche lei andava in giro con le borchie e jeans strappati).

 Le venne in mente il dialogo tra lei e Pie al riguardo.

 Pie aveva detto che a lei andavano bene e che non era volgare.

 Aveva il buon senso di andare vestita normalmente senza far vedere gli indumenti intimi e non si conciava di colori assurdi in testa....

Ripensò anche a quello che le aveva rivelato Tart “lo fa per attirare la tua attenzione” e alla reazione di Pie.

Sembrava che mascherava un po’ di gelosia nella voce...

Parcheggiò la moto nel parcheggio esterno (non amava tanto quello sotterraneo ) e preparò un piano mentale per il giro.

Avrebbe iniziato cercando i quaderni con gli animali per Tart, sarebbe passata a quel negozio di accessori per la moto, spulciato qualche elastico divertente per Ghish e qualche bigiotteria ed abito per sé.

 Infine avrebbe preso quattro pizze ai funghi e sarebbe ripartita.

Il locale era davvero molto affollato,  merito dei saldi che inducevano la gente a comprare di tutto e di più.

Nel reparto cartoleria ci mise quasi un'ora a scegliere gli articoli migliori. Tart si impegnava molto a scuola , gli piaceva andarci specialmente da quando aveva conosciuto dei veri amici che non lo lasciavano mai da solo.

Lo chiamavano al cellulare che Selena gli aveva regalato e di cui era molto geloso, pianificavano delle uscite insieme e si divertivano un sacco.

 La passione segreta di Tart era diventata la Playstation,ma si vergognava ancora di chiederla come regalo di compleanno...

 immaginava la reazione scandalizzata di Pie e la risata beffarda di Ghish, cose che lo mettevano terribilmente a disagio.

Approfittava delle uscite con gli amici (sempre dopo aver fatto i compiti) per giocare ore intere davanti alla tv.

 Piano -piano aveva finto di dimenticare i fatti accaduti qualche mese prima, il dolore per il tradimento dei suoi vecchi amici si era attenuato... ma la voglia di ritornare al suo pianeta di origine no..

 Delle volte si incupiva all' improvviso tanto da spaventare i suoi nuovi amici che non riuscivano a capire il motivo.

Uscita dal reparto cartoleria con una grande busta di quaderni di tutti i colori e con tutte le immagini di animali possibili,  la ragazza si diresse verso una vetrina che esponeva degli abiti molto carini. Non si immaginava minimamente che di li a breve sarebbe successo il finimondo...

 

 

All' esterno dell' edificio si erano materializzati tre alieni che continuavano a tenere il broncio per il fatto che Alycya fosse il loro leader.

-Tanti ma tanti tanti terrestri... sembra così tranquilla la giornata... movimentiamola un po!-propose Alycya.

 

-Fai come ti pare Alycya!-rispose in malo modo Gabryel.

-Bene... quel vecchio ci ha detto che possiamo usare gli elementi per creare i chimeri... vediamo un po'....aria? No troppo veloce e meno paurosa.... acqua? Scartiamo subito che non c'è n'è......trovato!!!!! la Terra!!!!!!-

-Terra?- domandò dubbioso Gabryel.

- Si, si immagina che comandiamo alla Terra di far sprofondare l'edificio... crollerebbe e farebbe fuori tutti quei terrestri schifosi che sono li dentro...-

-Accorrerebbero i nostri amichetti e ci divertiremo un po!-

-E se non vengono?-

-Avremmo fatto qualche danno ai terrestri solo per il gusto di farlo!-

-Sei perfida Alycya!-esclamò Mirta

-Ohhhh questo non è nulla!!!!! attacchiamo ragazzi?-

-Attacchiamo! Io prendo una manciata di terra tu crea un chimero Mirta!-ordinò Gabriel.

-Che il divertimento inizi!!!!!!-

 

Selena si stava provando il vestito celeste  quando il pavimento cominciò a tremare. Pensando che fosse un treno di passaggio non si allarmò. Continuò con tranquillità ad osservare il proprio riflesso allo specchio per decidere se comprare l'abito o meno.

Dopo pochi minuti il pavimento tremò di nuovo con maggior intensità scatenando panico nelle persone presenti.

 Era ancora vivo il ricordo del terribile terremoto che aveva colpito pochi anni prima una città vicina distruggendo quasi tutto. La gente cominciò ad ammassarsi verso le uscite presa dal panico e dal terrore che da un momento all’ altro l'edificio potesse crollare per una nuova scossa. Cosa che si avverò quasi subito.

 Un nuova scossa molto più forte di prima mise in serio pericolo tutta la struttura.

“Perfetto! Ci mancava solo un terremoto e un branco di persone spaventate.... come cavolo riuscirò ad uscire da qui?”si chiese Selena.

Pie stava spegnendo il computer dell' aula informatica quando si accorse che il programma che aveva installato per rilevare gli attacchi alieni (aveva fatto una copia mentre le Mew Mew combattevano contro un chimero) cominciò a lampeggiare.

Alla fine quello che temeva di più era successo, quei tre tizi stavano attaccando i terrestri.

Un ragazzo accese la tv dove in prima pagina si parlava di una violenta scossa di terremoto che aveva danneggiato seriamente un centro commerciale facendone crollare la metà. Controllò velocemente il punto luminoso che lampeggiava sulla mappa con le immagini che vedeva in tv e si rese conto,  con orrore , che non si era immaginato nulla. Prese il telefono per avvertire gli altri  e gli occhi caddero sul messaggio di Selena in cui diceva che andava al centro commerciale.

Bastò solamente un secondo per realizzare che era lo stesso attaccato dagli alieni. Compose subito il numero di Tart . Questi rispose al volo.

-Fratellone, è la prima volta che mi chiami! È successo qualcosa?-

-Tart lascia qualsiasi cosa che stai facendo e teletrasportati subito qui. Siamo in una grande emergenza. Hanno attaccato il centro commerciale...

-Ma, ma... non è un terremoto????-

- è  quello che pensano i terrestri. C'è qualche chimero ,per di più Selena è li!-

-Ne sei sicuro Pie?????-

-L'unico centro commerciale che abbiamo è proprio quello attaccato!!!!-

- Sono subito da te! -

 

Pie riattaccò. Ora doveva rintracciare Ghish.

Compose il numero..

“L'utente da lei chiamato potrebbe essere spento o momentaneamente non raggiungibile”

-Vaffanculo Ghish! -sbottò.

Tart si teletrasportò nel momento in cui Pie pronunciava la parolaccia.

-Pie eccomi! Dov'è Ghish?-

-Quel cretino ha il telefono staccato... dobbiamo agire noi due! Pronto a riprendere le nostre vere sembianze?-

-Io si. Se succede qualcosa a Selena è colpa mia. L'ho mandata io per i quaderni!-

-Su Tart! Non è colpa tua ,semmai di quello scemo di tuo fratello! Ricordati che non sono nostri amici! Hanno attaccato un centro commerciale con persone dentro! Senza nessuna pietà!!  Che cosa centrano i poveri Terestri?-

-Ricevuto il messaggio!-

I due si teletrasportarono sul posto a poca distanza dai tre che si stavano godendo la scena.

Osservandol si resero conto  che conoscevano benissimo  i ragazzi.

Tart riconobbe la sua ex amica e Pie Gabryel.

Non era quello il momento di pensare a vecchi rancori si disse Pie.

Uscirono allo scoperto attaccando a sorpresa i tre. L'attacco combinato colse alla sprovvista.

La sorpresa durò poco e il contro attacco non si fece attendere.

Pie lo schivò agilmente.

-Che vi dicevo? Eccoli! Manca solo Ghish a difendere i terrestri! Dov'è la Guardiana?-chiese Mirta.

-Quale Guardiana? Ma di che cosa parli?-

-Non fare lo stupido Pie! Lo so che con voi c'è anche la Guardiana! Vi siete alleati per sconfiggerci e sterminarci! Era quello il vostro piano?-attaccando urlò Alycya.

Era davvero molto rapida e Pie si arrabbiò ancora di più con Ghish. Se fosse stato li non avrebbe perso tempo a combattere, avrebbe tirato fuori tutti quegli umani tra cui c'era Selena.

Tart cercava in tutti i modi di raggiungere l'edificio quando all' improvviso dal suolo si formò un essere per metà umano e per metà fangoso che cominciò a colpirlo. Non aveva mai visto un chimero del genere...

Non sapeva cosa fare, tutti i suoi attacchi erano inutili.

In un momento di distrazione fu colpito e cadde al suolo.

-Vedi?  uno in meno!-Gabryel prese in giro Pie.

Nel tentativo di soccorere Tart anche Pie fu colpito e cadde al suolo lontano dalla sua arma.

“Adesso come me la sbroglio?????” fu il suo pensiero prima di perdere i sensi.

 

 

Selena riuscì ad uscire dal camerino. Sembrava che le scosse fossero cessate eppure sentiva una tremenda angoscia. Doveva fare qualcosa perchè qualcuno era in pericolo. Non sapeva chi sentiva solo che doveva agire.

“Non aver paura. Devi accettare ciò che sei. Sei nata per combattere per porre rimedio a questa ingiustizia. Seguimi! Segui il tuo destino Guerriera!”

La voce?

Da dove proveniva la voce?

 Perchè la stava chiamando Guerriera?

 Aveva paura, ma continuava a seguire quella voce. Era rassicurante , ma allo stesso tempo le faceva paura.

All' improvviso si rese conto di essere circondata da un vuoto.

 Era scomparso tutto.

 Le mura... le macerie... le persone che erano intrappolate.

 Al centro c'era solo una donna che reggeva un ciondolo. Una donna che le assomigliava terribilmente vestita con un' armatura di cuoio e una spada in mano.

-Sono felice di rivederti mia erede! Il mio nome è Akita e sono lo spirito della Guardiana de Tempo. Tu sei stata scelta per concludere ciò che io non riuscii tanto tempo fa!-

-Io???? ma cosa dici??'

-Hai già combattuto in passato Selena!-

-Ti sbagli! Non ho mai toccato un arma!-

-Ne sei davvero convinta? Non ti è mai capitato di non ricordare qualcosa seppure ti sforzassi a farlo?-

-Tu come fai a saperlo?-

-Sei stata già attaccata in passato e io ti ho salvato. Ora è tempo di restituire il favore. Accetta il tuo destino Selena. Tutto il mondo è in pericolo. I tuoi amici sono in pericolo. Devi solo prendere ed indossare il ciondolo. Non ti farà del male... è tempo che io e te ridiventiamo una cosa sola!-

Akita porse il ciondolo a forma di un cristallo blu.

-Fallo Guerriera e tutto ti sarà chiaro. Ogni singolo dubbio sparirà dal tuo cuore. Devi solo ascoltare ciò che ti dice! Avanti- la esortò con dolcezza.

 

 

Selena toccò con la punta del dito il ciondolo e sentì una forza attraversarla fino alla punta dei piedi. Era famigliare e piacevole.

-Accetti tu il dono del cristallo del Tempo? Accetti tutti i poteri che ti verranno dati?-

-Accetto, Akita. Sento che da qualche parte qualcuno sta soffrendo molto. Sento tanto dolore e tanta malvagità. Non voglio che questa vinca.-

-Allora, mia cara, è tempo che la Guardiana si risvegli dal suo lungo sonno. Prendilo non temere. -

Selena strinse la mano attorno al cristallo e si ritrovò nel centro commerciale semi crollato.

Notò che sul dorso della mano destra era comparso segno. Delle fiamme che brillarono al contatto con il cristallo.

Avvicinò il cristallo e fu avvolta da una luce blu.

Si rese conto che il suo corpo stava cambiando, si sentiva forte. Gli elementi le danzavano attorno ciascuno ringraziandola del suo risveglio e facendole un dono.

Dicevano delle parole che solo lei poteva capire . Rivide come in un film tutto il suo lontano passato e accettò completamente i poteri della Guardiana.

Si apri un varco solamente pensando una via d'uscita giusto in tempo per difendere Pie dall' attacco di Mirta.

-Dovresti prendertela con qualcuno che è in gradi di difendersi e non attaccare qualcuno che è disarmato!-

-eEtu chi diavolo sei? Non mi importa ci penserà il mio chimero a farti fuori. attacca!!!!!!!-ordinò all' ammasso di terra.

L'elemento dentro il chimero protestava vivamente. Non poteva attaccare qualcuno che in passato li aveva difesi...

Il mostro si fermò a metà strada.

“Ti prego liberami! Io non voglio fare del male..”

Selena era confusa. Non sapeva cosa dovesse fare.

-I poteri sono inutili se non sai come usarli!!!-la schermì Mirta facendo una linguaccia.

“Fallo Guerriera. Libera l'elemento con la spada di fuoco. Non farai a nessuno del male non ferirai nessuno”-

Incoraggiata Selena allungò la mano.

-Che fai ti metti a danzare?-

Guardò Mirta.

-No cara.... spada di fuoco!!!!-

Apparve la spada modellata dalle fiamme che danzavano alla sua punta creando rune e disegni antichi e potenti.

Mirta indietreggiò.

 Non era per niente rassicurante quell' arma...

Gabryel scomparve seguito da Alycya. Avevano capito che non potevano competere. Mirta si girò e non vedendo nessuno dei due scomparve anche lei.

-Per questa volta ci penserà lui!!!io non mi sporco le mani con dei traditori!-e scomparve.

Selena tirò un sospiro di sollievo. Non era pronta ad affrontarla. Ringraziò la paura e si girò verso la creatura.

-Non vorrei farlo ma devo. È l'unico modo per liberarti! Ti chiedo perdono!-

-Fallo Guerrira .non voglio ferire le persone.-

 La ragazza fece roteare l’arma dalla quale le fiamme tracciarono l'aria dissolvendo la creatura..

 

 

Selena corse verso i due che stavano a terra.....

Per fortuna non avevano nulla di grave. Allungò la mano facendo scaturire una piccola sfera che guarì le loro ferite.

Pie fu il primo ad aprire gli occhi.

-Selena vai via! Sei in pericolo qui! Ci sono quei tre!-

-Sono andati via, Pie- rispose lei tranquillamente.

-Ho visto una donna che li ha respinti! Io sono riuscita ad uscire subito mi sono riparata fuori.. -mentì.

“Scusami Pie ma ora non puoi capire. Non ne capisco ancora io tutto!”

-Su ragazzi andiamocene di qui. I vigili saranno a breve , penseranno loro agli altri. Voi dovete riposare!

Prese Tart in braccio e si allontanò.

“C'è qualcosa di strano nel suo sguardo.. mi sembra che è cambiata!!! chi sarebbe la donna? Chi è la Guardiana? Non ci capisco nulla!”

-Seeeeeeell andiamo che posso farcela con il teletrasporto! Eviteremo un sacco di domande. Anzi scusa se lo faccio!-

La prese per la vita e si teletrasportò a casa.

Era appena iniziata una nuova guerra.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Mi importa di te, devi saperlo! ***


Mi importa di te, devi saperlo!

Appena i tre si materializzarono al sicuro Pie si staccò imbarazzato da Selena.

Era bastato un semplice contatto ad accelerare i battiti del cuore.

-Vado a mettere a letto il piccolino. Ha bisogno di riposo e io ho bisogno di una bella tazza di thè. Non è molto piacevole materializzarsi... ho ancora la nausea!!!!!!-

-Va bene Sel io vado in cucina a preparare il thè. –

- Tart ha solo bisogno di riposo. Combattere contro quei tre antipatici deve averlo stancato. Prepara anche una tazza per lui utilizzando l'infuso di mirtilli.. quando si sveglierà lo aiuterà a stare meglio!-

 

Selena portò Tart in camera. Adesso che anche lei faceva parte della storia si rendeva conto di quanto quei tre rischiavano.

Di certo , quei tre individui non si sarebbero fermati davanti a nulla. L'incidente del centro commerciale poteva passare come scossa di terremoto, soltanto loro sapevano quanta cattiveria e malignità era racchiusa in quel gesto.

Rinchiuse piano -piano la porta e raggiunse Pie in cucina.

-Come ti senti?-chiese preoccupato Pie.

-Mah... come dovrei sentirmi? Normale!-

- Non ho attacchi di panico né crisi di pianto... Lo spavento è passato , quindi sto bene Pie! Sto veramente bene!-concluse notando lo sguardo preoccupato dell' amico.

-Non ti devi trovare in queste situazioni... forse è meglio che noi cerchiamo un altro posto....-

-Per la stupida questione della mia sicurezza? Te lo proibisco Pie! Non è detto che se ci siete voi con me io non possa venir attaccata in altri luoghi. Lo abbiamo visto il loro gesto! Tutti quanti siamo in pericolo fino a quando non capiremo quale è il problema e cosa cercano. Quindi ... o qui... con voi o senza di voi... il rischio di essere attaccati è uguale ! –

- Se ti fosse accaduto qualcosa... -

-Bhe sarebbe andata come sarebbe andata!. Pie... non ti devi preoccupare di me. Ci dobbiamo preoccupare di come uscirne da questa storia! Che delle persone innocenti non soffrano! A proposito ... Ghish dov'è?-tentando di cambiare discorso buttò lì Selena.

-NON LO SO! L'HO CHIAMATO TRENTA VOLTE E NON MI HA MAI RISPOSTO!-

Selena prese le tazze dalle mani di Pie.

- Quando ritornerà glielo chiederemo! Non serve arrabbiarsi cosi!Non è morto nessuno!-

-Per ora-brontolò minaccioso  Pie.

Bevvero il thè in silenzio non sapendo che cosa dire.

Pie aveva mille domande in testa.

 Chi diamine era la Guardiana e perchè loro la dovevano conoscere? Perchè lo sguardo di Selena era in qualche modo diverso?

Non riusciva a trovare nessuna delle risposte alle due domande principali e la cosa lo innervosiva molto.

- Se non ti dispiace mi vado a buttare qualche oretta sul letto..mi sento un po' stanca....-

 

In quel momento entrò Ghish sbattendo allegramente la porta.

-Sono tornaaaaaaaatooooooooo!-

-Questo l'ho VISTO.-

-Qualcuno ha la luna storta oggi?-domandò Ghish.

-LUNA STORTA??? Noi siamo stati in pericolo,  qui! Hanno attaccato il centro commerciale e lei si è trovata li durante l'attacco!!!!!!!-

-Atttacccooo???? Perchè? E tu non mi hai chiamato!!!!!!!!-

-Io NON TI HO CHIAMATO? È SEMPRE SPENTO IL TUO TELEFONO! SEI TROPPO OCCUPATO A FARE CAVOLATE!!!!-

-Spento???com'è possibile che il mio telefono sia spento?-

-Forse ti si è scaricata la batteria Ghish! Su ... non è successa una tragedia! Io sono qui. Tart sta bene... Pie sta bene... Quindi è meglio lasciare da parte tutti i nostri rancori e rilassarsi un . Non sappiamo quando ci sarà un nuovo attacco... Tentiamo di vivere senza guerre interne!-smorzò la lite nascente la ragazza.

I due la guardarono senza dire niente ammettendo che aveva ragione.

Anche se nessuno dei due voleva fare pace con l’altro.

-Tu non rompere le scatole a me  e io non le romperò a te!-disse Ghish rivolto al fratello.

E se ne andò dalla stanza.

 

 

Selena si sedette sul letto.

 Era stato davvero difficile vincere la tentazione di dire subito a Pie quello che era successo.

Era bastato vedere la sua preoccupazione dipinta sul viso per frenare il suo desiderio di parlare.

Non ne sapeva molto neanche lei di cosa fosse diventata. Si sentiva molto più agile e forte, il resto non sapeva né quali poteri avesse né quali erano i suoi limiti.

 

Non preoccuparti guardiana! Devi solamente avere fiducia in te stessa e scoprirai tutto!” le rispose Akita.

 “Io ci sarò quando tu ne avrai bisogno e non ti abbandonerò mai!questa è una promessa!”

-Vedremo....- disse Selena ad alta voce  in risposta ai pensieri di Akita.

 

Prese il lettore cd e un disco a caso. Accese e mise la modalità di riproduzione su casuale. Ascoltando i primi secondi del brano si mise a ridere.

 “Neanche a farlo apposta.... the Army inside dei Lacuna Coil... attuale con la situazione”.

 Si mise a canticchiare il brano e piano-piano si addormentò facendo un sogno strano.

Persone come i suoi tre amici stavano radunati attorno ad un mago..

Almeno cosi le sembrava. Nessuno la poteva vedere , ma lei poteva sentire e vedere tutto.

IL mago aveva le mani alzate al cielo che era ricoperto da spesse nubi. Si guardò attorno e si rese conto che il terreno era gelato e non cresceva nulla. La gente si copriva come poteva e gli abiti erano troppo leggeri per quel clima. Regnava un silenzio che fu rotto dalla vocedi quell’ individuo.

-Ho trovato un modo per migliorare le nostre condizioni... Ora alzerò le mani al cielo invocando le forze della natura tentando di dialogare con essa. Dobbiamo capire perchè questo pianeta ci stà punendo!-

 

La folla alzò gli occhi al cielo. All’ improvviso il mago cominciò a mormorare delle parole che nessuno poteva capire. A lungo andare divenne una cantilena.

Piano-piano alcuni nubi scomparvero e finalmente ci fu un debole raggio di sole. Tutti quanti sorrisero.....

Il  mago si allontanò seguito da quello che Selena dedusse fosse l'assistente. Spinta dalla curiosità si avvicinò. Quel tipo aveva qualcosa di strano.

 

La scena cambio come spesso accade nei sogni  e vide lo stesso mago che sfogliava un libro vecchio cercando un incantesimo per realizzare i suoi sogni.

Sbirciò e vide che si trattava di magia oscura...

 

 

Ma non seppe mai cosa accadde dopo perché si svegliò di soprassalto trovandosi a pochi centimetri dal viso Ghish.

-Ghish che è successo? Mi hai spaventata!-

-Shhhhh prima che Pie se ne accorga! Volevo accertarmi che stavi bene e scusami per l'accaduto!-

-Non devi scusati di nulla, evidentemente avevi da fare! Ricordati solo di controllare che la batteria del tuo telefono sia sempre carica!-

-Niente è più importante per me sapere che stai bene. Non mi interessa nessuna delle amiche che ho. Non mi interessano per niente. Ma in qualche modo.... in qualche modo devo smettere di pensare sempre a te!-

-A me?-chiese imbarazzata Selena.

-A te! Non puoi capire come mi sono sentito appena ho saputo quello che era capitato! Non voglio che ti succeda qualcosa!-

Ghish si avvicinò sempre di più a Selena, prese coraggio e le rubò un bacio. Con sua grande sorpresa l'istante di incertezza fu seguito dalla riposta al suo bacio.

-Ricordati che mi importa di te. Posso aspettare tutto il tempo che vuoi. D'ora in poi sarò io a proteggerti da tutti quanti. Noi possiamo essere molto pericolosi. E tu sei solamente una terrestre, senza offesa, non puoi difenderti da sola!-

-Ghish .........-

-Non dire nulla ora. Ne riparleremo domattina!-

 E si smaterializzò dalla stanza.




 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Anche i segreti non rimangono tali a lungo ***


 

 Anche i segreti non rimangono tali a lungo.

 

L'indomani mattina Selena si svegliò molto confusa.

I sogni e quello che era successo con Ghish le avevano messo molti pensieri in testa.

 Se era vero quello che aveva sognato , come le suggeriva Akita , allora tutta la razza aliena  era stata ingannata dalla stessa persona.

 Ma quale era il suo piano e cosa voleva da loro?

 Si alzò e andò in cucina.

 

Pie e Ghish erano già usciti mentre Tart stava davanti alla tv.

 

Meglio cosi non mi va di affrontare Ghish adesso!” tirando un respiro di sollievo disse la ragazza.

-Ehi ometto come ti senti?-

Tart si girò verso Selena.

- Ancora un po' stanco! Quei antipatici mi avevano preso di mira! Per fortuna che poi mi ha aiutato una guerriera!-

-Una guerriera???- sputando il the che stava bevendo chiese Selena-.

-Penso che sia dei nostri, altrimenti non ci avrebbe aiutato!-rispose Tart.

-E com'era?-cominciò a  sondare il terreno la ragazza preoccupandosi per una futura risposta.

-Non ho visto bene , ma sono sicuro che era molto potente!-rispose con decisione il piccolo.

Meno male, per ora sono salva”.

Selena si sentì sollevata.

Sarebbe stato davvero un bel guaio se Tart l'avesse  riconosciuta..

-Oggi in vacanza?-chiese per distrarre Tart dall’ argomento scottante.

-Non ho sentito la sveglia e Ghish non mi hachiamato! Sicuramente aveva qualche ammiratrice che lo aspettava e non mi voleva tra i piedi! -

-Su, non pensarci. Senti.. è da un po' che volevo darti un regalo per i voti che hai. Ho pensato che questo ti sarebbe stato gradito... Tutti i ragazzini l'hanno , mi sembra giusto che l'abbia anche te!-

Andò in camera e prese un pacco.

Tart lo aprì e cominciò a saltellare sul posto.

-Allora? Dalla tua espressione vedo che ti è piaciuto il regalo!-

-Si si!!!!! era da un bel che la volevo!!!!! Grazie,  grazie!!!!!!!!!-

- Adesso puoi anche invitare i tuoi amici a casa nostra!

-Pure il gioco è bellissimo!!!!!!!! ci giocano tutti quanti!!!!!!!!- la interruppe Tart.

 

-Wow, è andata bene anche questo! Gioca un po' e fai l'ammalato! Io vado a rimettere a posto qua dentro che sa diventando un porcile....  specialmente nella camera di Ghish….Qualsiasi cosa chiamami Tart!-

- Va bene!-rispose il piccolo collegando la Playstation alla tv.

 

 

La mattina passò velocemente tra Tart che giocava con il gioco nuovo e Selena che rimetteva in ordine la casa.

Fare qualcosa le impediva di pensare.

 Al sogno che aveva fatto che tanto sogno non sembrava.

E alla sua nuova identità. Sarebbe riuscita a portare avanti il suo compito?

Una volta finito di riordinare e rendere la casa “vivibile”

( imprecando più volte nella stanza di Ghish  trasformata in un bordello) , decise che sarebbe andata in biblioteca per trovare qualche informazione sulla Guardiana del Tempo.

 

Se le era stato affidato questo compito non doveva  rimanere impreparata.

Si affacciò alla finestra  e , come era tipico per quel mese,aveva iniziato a piovere forte e doveva sbrigarsi per  prendere l'autobus. Cominciò a prepararsi, sperando che la biblioteca fosse aperta nel pomeriggio. Nel frattempo ritornarono Pie e Ghish che continuavano ad  ignorarsi a vicenda.

 

-Guarda guarda il mocciosetto gioca alla tv!- usando il tono di sempre disse Ghish.

-Me l'ha regalata Selena per i miei voti! E moccioso sei tu e non io!!!!!!!!!!!!!-rispose Tart.

-Basta che non passi tutto il tuo tempo davanti alla tv altrimenti non ti ci faccio giocare!- s’intromise Pie.

-Solito scienziato!-commentò a bassa voce Ghish, ma Pie lo sentì .

- Oggi Tart fa il bambino ammalato... lasciatelo in pace!-esclamò Selena.

I due la guardarono.

-E tu dove vai?-chiesero insieme.

- Voglio uscire un po....-

-Da sola non esci! Solo se c'è uno di noi!-

-Pie...-

-Non voglio sentire nulla! Dobbiamo proteggerti come tutti i tuoi simili!-

Selena sospirò. Se Pie non la faceva uscire non poteva andare alla biblioteca. E se non andava alla biblioteca non avrebbe mai saputo la verità.

-Ti accompagno io,non ho niente da fare nel pomeriggio!-propose subito Ghish.

“Un impiccio in più. E adesso come faccio?”

 

 

 Una volta deciso, Selena  salutò Pie che aveva un' espressione indecifrabile sul viso.

 Uscirono e si diressero alla fermata.

-Non di ci nulla riguardo a ieri sera?-

-Perchè cosa è successo ieri sera,  Ghish?-facendo finta di non ricordare rispose Selena.

Non voleva affrontare adesso il discorso perchè non sapeva cosa rispondere e quali erano i reali sentimenti per Ghish.

-Non mi dire che hai la memoria corta! O fai cosi con tutti quanti?-

- E chi sarebbero questi “tutti quanti”?-

Il battibecco finì lì ,almeno cosi sembrava a Selena ignara delle idee che aveva Ghish.

- Dove andiamo di bello?-

-Io dovrei andare in biblioteca, tu puoi fare quello che ti pare!-

-Non se ne parla proprio... Anzi un piccolo cambio di programma. Tu vieni con me ...Ora …. E  senza protestare..-

 II ragazzo non diede tempo a Selena di ribattere. L

La prese per un braccio e si teletrasportò alla ex base(che i tre avevano usato anni prima) ignaro della folla che poteva aver visto tutto.

-Ma come ti permetti? – lo rimproverò Selena.

-Questa era la nostra base qualche anno fa. Io mi rifugio sempre qui quando ho bisogno di un di privacy.... E mi pare che  noi due dobbiamo parlare di due cose importanti!-

- E quali sono le due cose importanti Ghish?-

- Uhm…. Per esempio, iniziamo con quella della guerriera misteriosa ... Pie crede che tu c'entri molto in questa storia. Ci sono cose inspiegabili.... come hai fatto ad uscire?Non ci credo che ti trovavi già fuori! Inoltre Pie ti ha cercata dappertutto e non ti ha vista in nessun luogo ! Noi ti vogliamo proteggere , ma tu devi raccontarci tutto!-

“Merda, merda, merda merda e ora che faccio?”

-Io.... -

-Non puoi nascondermi qualcosa!-

-Io non so come dirtelo.....- messa alle strette cominciò a dire Selena.

- Fammi indovinare... la guerriera sei tu! Giusto?-

 Selena non rispose.

 -C'erano solo tre persone. Tu .Tart e Pie. Gli umani non li contiamo per niente.. Oltre a correre non hanno saputo fare nulla.. Quindi... L'unica che può essere la guerriera sei te!-

-Uhhh-

-Poi ti sei comportata in modo strano per tutta la serata...Pie se n'è accorto subito che qualcosa non andava..  Non sei molto brava a nascondere le cose!-

-Mi arrendo, hai ragione sono io! Pie lo sa?-

-Lo sospetta di certo. Come è successo? Lo sapevi fin dall' inizio che eri tu la guerriera e ci hai aiutato per questo?-

-Quando vi ho aiutati non sapevo chi foste in realtà. Non sapevo nulla di questa storia. Poi durante l'attacco dei nostri nemici ho capito che dovevo fare qualcosa. Mi sono sentita chiamare e ho fatto quello che dovevo fare. Non sapevo neanche quello che stavo facendo e come lo stavo facendo. Mi sono lasciata guidare da quello che sentivo dentro!-

-E quindi anche tu adesso sei in questa storia... credo che la mia promessa di proteggerti diventerà molto impegnativa! E dimmi ... i tuoi dove sono?-

Selena cambio subito espressione.

- A questa domanda adesso non vorrei rispondere. Sappi solo che non ci sentiamo da tanto tempo... –

-Non vuoi dirmi il perchè?- insistette Ghish.

-Non lo so neanche io. Ho fatto qualcosa che in qualche modo li ha feriti.. Più tento di ricordare.. Più non ricordo nulla!!!!

- Scusa la domanda!- abbracciandola si scusò Ghish.

Restarono in silenzio ad ammirare il cielo con le sue mille sfumature di verde.

- Vuoi ancora andare via?- le chiese Ghish.

-No, restiamo qui..-rispose la ragazza.

-Visto che poi non era una cattiva idea?-le disse Ghish dandole un leggero bacio.

 

Dopo qualche ora decisero che era meglio ritornare a casa. O Pie sarebbe stato capace di mettere a ferro e fuoco tutta la città.

 

E in effetti Pie non vedeva l’ora che Selena tornasse a casa.

Appena Selena apri la porta Tart le si buttò al collo.

-Grazie!!!!!!!!!! Io lo sapevo!!!!!!!!!! -

Selena all’ inizio non capì quello che il piccolino diceva.

-Ehi, ancora per la Playstation?-chiese sperando che il motivo di tanta ilarità fosse quello.

-No no .. Io lo sapevo che eri tu che ci hai salvato! Che tu sei la guerriera!!!!-

Selena rimase senza parole.

Ghish pietrificato sull uscio della porta.

E a peggiorare la situazione l'espressione di Pie non prometteva nulla di buono.

“Oh, cazzo!”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Lo scontro ***


 Lo scontro.

 

Pie si allontanò subito appena Selena rientrò.

Lo aveva intuito già ieri notte che c'era qualcosa che non andava.

 

 Aveva avuto la conferma da quello che aveva visto. Aveva ripreso lo scontro  con dei chimeri proprio per capire cosa era successo.

E quello che aveva visto lo aveva lasciato senza parole.

Non riusciva a capire perchè si sentiva deluso.

 Ora sapeva l'identità di chi li aveva salvati, sapeva che stava dalla loro parte, eppure provava una delusione ed una tristezza.

Chiaramente Selena doveva dare delle spiegazioni.

A peggiorare il suo umore era una gelosia per lei.

Stava dimenticando Lory e si stava innamorando di Selena?

“Impossibile!” si disse.

 

Selena seguì Pie chiudendo la porta alle sue spalle.

 La addolorava l espessione del suo amico.

Non sapeva come iniziare a spiegare le cose. Calò un silenzio  imbarazzante che fu rotto da Pie.

-E cosi.... Tu sei quella che ci ha salvato! Perchè non lo hai detto subito?-chiese.

-Non so neanche io cosa sono diventata!Come te lo potevo dire? Lo avrei detto quando avrei capito come usare i poteri senza essere di peso! -

Pie si rilassò e si avvicinò a Selena.

-D'ora in avanti voglio che tra di noi non ci siano più segreti! Io tengo troppo a te,per me non sei una persona estranea. Tu ci hai accolto quando avevamo bisogno di aiuto, ci hai tirati dai guai quando stavamo in una situazione critica. Ci hai curato! Come minimo noi dobbiamo proteggerti. Loro ti stanno cercando. Non so il perché. Adesso sei doppiamente in pericolo.-

-lo so Pie.-

Selena abbracciò l'amico.

-Da oggi anche io sarò parte del vostro gruppo. Dovete insegnarmi tutto quello che sapete e farmi capire quali sono i miei poteri! D'accordo? Pace fatta?-

La risposta di Pie sconvolse Selena.

Adesso tutt'è due i fratelli avevano dichiarato il loro interesse... Ricevere un altro bacio a distanza di poco tempo avrebbe sconvolto chiunque.

-scusami Sel... Non so cosa mi è preso!-

E come aveva fatto poco prima Ghish, si smaterializzò.

 

 

 Ma cosa diavolo hanno tutti quanti? Il clima io-sono-una-guerriera non sta dando dei buoni frutti! Tutti quanti sembrano impazziti!

Si diresse in camera sua intenta a non guardare in faccia nessuno dei due che discutevano su qualcosa.

Si buttò sul letto.

 Stava quasi per addormentarsi, quando Tart entrò di corsa allarmato.

-Che cosa è successo, stano sfasciando casa?-

-NO no no no! C’è un attacco al parco e…-

Tart non riuscì a finire a frase , che Selena  era balzata per aria.

Usci in fretta dalla stanza cercando gli altri due con lo sguardo. Si rese conto che erano rimasti soli.

-Dove sono quei due?-chiese

-Sono andati al parco. Noi dovremmo rimanere qui- ribattè timidamente Tart.

-A fare cosa? Guardarci in faccia mentre loro si fanno massacrare dai quei tre idioti?-

La ragazza non sapeva perchè tutta la sua rabbia era saita per il gesto di quei due. Se la stava prendendo con Tart che non c'entrava assolutamente nulla con la storia dei due baci.

-Io...Io non c'entro nulla! È Pie e Ghish che ci hanno vietato di andare !-

-E allora perchè non mi hai lasciato in pace in camera? Se non lo sapevo non stavo in pensiero,  cavolo!!!!!!-

Fu sufficiente per far scoppiare a piangere Tart.

 Selena si rese conto del suo errore e lo abbracciò.

-Su... Non piangere e scusami. Sono solo preoccupata ed arrabbiata con quei due. Anche io sono dentro questa storia e loro non lo voglio capire. Aspettiamo e se entro mezz'ora non tornano io andò  a vedere la situazione mentre tu rimani a casa..-

-Perchè io devo rimanere a casa? Solo perchè sono il più piccolo?-

-No... Se non sbaglio hai passato tutta la giornata da ammalato. Sei esonerato anche da questo scontro!

- Su facciamoci una partita al tuo gioco e poi penseremo al resto!-

Iniziarono a giocare. Selena spingeva i tasti senza entrare nel vivo del gioco.

 Era davvero preoccupata per quei due scemi che volevano giocare a fare gli eroi per non esporla al pericolo.

 Sicuramente si sarebbero fatti massacrare.

 Non avevano la più pallida idea di come affrontare quei chimeri senza il suo aiuto.

-Tart... io vado!-disse infine.

-Tu ,per favore , resta a fare quello che stai facendo e non mi seguire.. Altrimenti mi arrabbio sul serio!-

-Non ti seguo perchè non voglio che ti arrabbi con me. Stai attenta!!-

- Spero di riportare illesi quei due cretini che sono i tuoi fratelli!-

 

Tart scoppiò in una risata.

Cretini.... quei due! Aveva pienamente ragione.

 

Selena si concentrò domandandosi come avrebbe fatto per ritrovarli e come sarebbe diventata la Guardiana di cui tutti parlavano.

Bastò pensarlo che senti che qualcosa era cambiato. Non si guardò allo specchio non aveva l'umore giusto per scoprire come era.

Tart non fiatò.

Chiuse gli occhi e si meravigliò di percepire la forza vitale dei due. Era forse un novo potere che stava scoprendo?

Si rese conto che uno dei due non se la stava passando bene... Come se la sua energia vitale stava scomparendo lentamente.

Lo sapevo io !!!!!!!! che cretini! Tutto per non farmi scendere in campo”

 

Si teletrasportò chiedendosi come ne era capace fino al luogo dello scontro.

 Quello che vide le fece nascere una rabbia mai provata prima.

Ghish era in ginocchio probabilmente ferito dalla ragazza dai capelli lunghi corvini.

Una specie di albero lo stava avvolgendo completamente..

” Qui le cose sono messe davvero male!”

 

Sentì una profonda antipatia nascere solo alla sua vista.

Pie stava imbambolato a guardare quello biondo con i capelli lunghi,l'unico ragazzo del gruppo, mentre quell' altra dai capelli viola si stava preparando a colpirlo da dietro.

 Non avrebbe avuto nessuna possibilità di salvarsi se non interveniva.

-Mi dispiace interrompere il vostro giochetto... Perchè non ve la prendete con qualcuno che vi sappia tenere testa? O siete dei vigliacchi?-cominciò a canzonarli.

-Vigliacchi a noi? Come osi ... donna!-rispose Gabryel.

- Prendersela con chi non può difendersi.... Solo i vigliacchi lo fanno!-

-Zitta! Ora te lo faccio vedere io chi è il vigliacco! Veditela con il nostro chimero!-

Avevano usato la terra  di nuovo per creare il mostro.

 Non era molto potente. Sarebbe stato facile liberarsi  di quell’ impiccio senza ferire l'albero e danneggiarlo.

Come la prima volta evocò la spada di fuoco e con un solo fendente fece scomparire il chimero.

 Pie, intanto ,si era ripreso dallo stupore.

 Non riusciva a credere ai proprio occhi che quel chimero fosse scomparso per un solo gesto della Guardiana.

Un conto era vedere il filmato ripreso, l’altro era quello di trovarsi faccia a faccia con la Guardiana.

 Non si rendeva conto che era Selena e Alycya si accorse del turbamento precipitandosi ad attaccare.

 Il suo attacco non arrivò all' obiettivo prescelto perchè fu scaraventata violentemente da una forza invisibile.

-Ma che diavolo succede?-

 -Mi state facendo arrabbiare!-dichiarò la Guerriera.

-Che coincidenza! Anche io sono arrabbiato per il trattamento offerto a mia sorella!-

Gabryel si lanciò in avanti per vendicare la sorella.

La guerriera cominciò a combattere con il ragazzo.

La tecnica era molto elementare. Questa si limitava a parare e rispondere agli attacchi.

Per un momento sembrò che Gabryel avesse la meglio tanto che Pie ridestatosi dal suo stato confusionale volle aiutareSelena , ma fu fermato dall' altra ragazza che aveva ferito il fratello...

Selena non perdeva d'occhio le condizioni di Ghish che stavano peggiorando.

 Era ora di chiudere questo combattimento o l'alieno ci avrebbe rimesso la pelle.

 Aveva una gran voglia di prendere a calci i due, ma di questo se ne sarebbe occupata dopo.

-Ora mi hai davvero stufato ragazzino!-

Schioccò le dita e Gabryel si ritrovò investito in pieno da qualcosa che sembrava pura energia e decise di ritirarsi.

Appena scomparve anche le altre due ( di cui una malconcia ) si ritirarono alla base promettendo una vendetta contro tutti quanti.

-Forza. Prendi Ghish e dritto a casa! Senza fiatare!-ordinò Selena a Pie.

Questi ubbidì capendo di trovarsi in una situazione delicata.

Mi sono cacciato in un bel guaio!”

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Ogni cosa può avere strani esiti ***


 Ogni cosa può avere strani esiti.

Tart giocava senza seguire la storia .

In realtà contava ogni singolo minuto e secondo da quando Selena era scomparsa dalla stanza per riportare indietro i suoi fratelli.

 Non l'aveva vista mai arrabbiata così e non era sicuro che era davvero umana.

 Chissà perchè aveva l'impressione di trovarsi di fronte a qualcuno per metà alieno e per metà umano.

Stava prendendo in considerazione l'idea di raggiungere il parco per sapere quello che stava succedendo quando si materializzò Pie insieme alla ragazza.

Capì subito che qualcosa non andava perchè Ghish era molto pallido e Pie lo reggeva tra le braccia.

-Che cosa è successo? Che cosa è successo?-chiedeva in continuazione ignorato da tutti.

-Dobbiamo vedere quanto è grave la ferita. Stendilo sul tavolo, al resto ci penso io- disse Selena.

Pie eseguì automaticamente non capendo quello che la ragazza voleva fare.

La ragazza scoprì il petto dell' alieno dove c'erano già due cicatrici che lo solcavano all' altezza del cuore come se lo volessero dividere e frantumare in mille pezzi.

Si chiese quante volte fosse stato ferito e il perchè.

Non era adesso il tempo di stare a pensare su come , quando e per chi , Ghish avesse riportato quelle ferite.

Esaminò con cura il taglio.

Non era molto profondo, ma continuava a sanguinare senza voler dar segno di fermarsi.

Sicuramente le armi di quei ragazzi contenevano qualche veleno che rallentavano la coagulazione del sangue.

Si arrabbiò ancora di più per la cocciutaggine di quei due.

Come la prima volta stese il palmo della mano facendo comparire una sfera d'argento. Sotto gli occhi increduli di Pie lentamente Ghish riprese colore e la ferita cominciò a richiudersi .

Nel momento in cui Ghish aprì gli occhi Selena si sentì molto stanca come se avesse perso tanto sangue.

Si sedette sulla sedia ignorando gli strilli di gioia di Tart e lo sguardo preoccupato di Pie.

 Fece un respiro profondo...

Adesso erano cavoli loro....

 Ghish deglutì , Pie sbiancò.

-Razza di deficienti che non siete altro!-esclamò.

-Che COSA VOLEVATE FARE?NON L’ AVETE ANCORA CAPITO CHE SENZA DI ME TU - e indicò Ghish- CI STAVI A RIMETTERE LE PENNE .... E TU-fu il turno di Pie- SEI RIMASTO IMBAMBOLATO CORRENDO IL RISCHIO DI ESSERE TAGLIUZZATO DA UNA MANIACA DI CORTELLI! MA DOVE AVETE LA TESTA? SE IO NON ARRIVAVO....NON SOSO IMMGINARE QUELLO CHE SAREBBE POUTO SUCCEDERE! CI PENSATE ALLE CONSEGUENZE PRIMA DI FARE CAZZATE BESTIALI?-

-Tu infatti non dovevi sapere nulla! È Tart che non sa tenere la boccaccia chiusa!-rispose Ghish.

-INVECE DI DARE LA COLPA A TART,  RINGRAZIALO CHE SEI ANCORA VIVO, IMBECILLE!- con rabbia lo fece tacere Selena.

 

Calò un imbarazzante silenzio.

-Hai ragione. Se non arrivavi eravamo fritti! Ora calmati, però, altrimenti prende fuoco il divano!- le fece notare Pie.

 

Selena , trasportata dalla rabbia,  si era scordata di controllare i suoi poteri( di cui non sapeva ancora tutto) sprigionando delle fiamme dalle punta delle dita.

Tentò di calmarsi tornando a ragionare.

 Fino ad ora era la rabbia che aveva parlato al suo posto.

Vedere Ghish steso a terra e Pie incapace di difendersi le aveva fatto salire il sangue alla testa.

Forse davvero provava qualcosa per Ghish?

Si alzò e si diresse allo specchio.

 Si guardò allo specchio.  

Non aveva ancora ripreso le sue normali sembianze,ed era ora di scoprire com’era la Guardiana.

Le tornò in mente le parole di Gabryel.

“Come osi, donna!”

Ma lei era solamente una ragazza!!

 

Il riflesso rimandava una donna sui 25 anni.

I lineamenti erano delicati e allo stesso tempo decisi. Lunghi capelli neri di cui una parte era raccolta in una treccia in modo che non coprissero il viso scendevano lungo la schiena fino a metà coscia. Indossava un corsetto nero chiuso sul davanti e quello che poteva essere una gonna con vari spacchi laterali in modo da non intralciare i movimenti. Si guardò i piedi e vide che indossava degli stivali con delle lame all' interno. Le mani erano fasciate da dei guanti neri in pizzo e  adornati da vari bracciali d'oro. Al collo aveva il cristallo azzurro e sulla fronte un diadema.

 

 Si chiese veramente chi diavolo fosse Akita.

 La cosa che più la stupì era il visibile cambiamento di fisionomia. Era quasi identica agli alieni con la carnagione non molto pallida e gli occhi nei momenti di rabbia assumevano la pupilla felina.

-Io non ho paura di te!-esclamò Tart avvicinandosi e abbracciandola.

-Se per questo neanche noi, tranne quando sei pronta a scagliarci  fiamme addosso.-conclusero i due.

 

Selena si girò riprendendo il suo aspetto normale o quasi. Ogni volta che usava i suoi poteri sentiva che la sua vista, udito ed agilità venivano potenziati.

-Ti sono cresciuti i capelli!-si meravigliò il più piccolo.

Altro mistero.

Si sedette.

 Aveva di nuovo avvertito quel malessere e non voleva far preoccupa regi altri.

 

-Pie che diavolo era successo che te ne stavi imbambolato a guardare quei tre?- chiese alla fine.

- Mirta, Alycya, e Gabryel. Si addestravano con noi per la missione, poi ci hanno scelto e loro sono stati scartati. –

-Spiegherebbe perchè solo loro non hanno molta simpatia nei vostri confronti, ma non spiega perchè ci danno la caccia... -

- Loro sostengono che tu vuoi sterminare il nostro popolo.-

-Come no! Mica sono assetata di potere io. Io direi più il contrario.-

-Cioè?-chiese Pie.

Selena raccontò dei sogni e descrisse nel minimi particolari Behemot.

-  Dalla descrizione che mi fai sembra quel mendicante dei giocattoli! Che c'entra con noi?- si domandò Pie.

-Sete di potere-rispose senza rendersene conto Selena.

Qualcosa cominciava ad avere una logica.

 

 

-Tutta intera?- chiese un preoccupato Gabryel ad Alycya che ancora si massaggiava il fianco.

-Si.... Quel vecchiaccio non ci ha detto tutto! Per esempio che la Guardiana era molto forte! Come diamine ha fatto? Non si è neanche mossa di un centimetro!- si lamentò quella.

-Non lo so. Ho visto solamente che volavi via ...- scoppiando a ridere la canzonò Mirta.

-Smettila scema!-le intimò Gabryel.

 

 Intanto Behemot si stava godendo il suo momento di gloria.

 Essere acclamato per un piccolissimo cambiamento climatico era davvero molto piacevole per il suo ego.

 Si sentiva un grande, almeno fino a quando Deep Blue non decise di parlargli.

Behemot sentì molto freddo e si rese conto che il suo “signore” sarebbe arrivato da un momento all' altro.

Si inchinò per evitare di ricevere una frustata come l'altra volta per non averlo fatto.

devo stare attento a quello che penso altrimenti capirà il mio doppio gioco!”.

Assunse una finta aria di adorazione e lo aspettò.

Questi non si fece attendere a lungo.

Era avvolto da una luce blu dalla quale proveniva la voce dell’ umano Mark.

-Come procede?-

- I ragazzi abbiano rintracciato la Guardiana. –

-Benissimo!-

-Non riescono a tenerle testa. È molto forte anche adesso che non conosce la sua entità dei poteri. Riesce a distruggere tutti i chimeri che creano in un solo colpo! Inoltre mi è stato riferito che alcuni dei nostri hanno dei dubbi sulla Guardiana!

-Mostra il combattimento di oggi escludendo e fai vedere che è lei che gli attacca! Inventati qualcosa.. il tuo genio malvagio ne è capace, padre. Dì ai tre di far entrare in gioco Evith. Lei  le può tenere testa e sconfiggerla.! Non deludermi Behemot!-

-Non lo farò mio “signore”!-

Deep Blue scompare come era apparso lasciando Behemot molto turbato.

Non voleva immischiare Evith, in questo gioco.

Poi, si ricordò di quello che era successo prima.

“Può tornarmi utile!” si disse alla fine.

Behemot si alzò e convocò i tre.

-Visto i recenti avvenimenti, dovete trovare un alleato. Vi farò avere la foto e il nome. Non fallite ragazzi. Grazie al vostro contributo il clima è migliorato. Siete voi i nostri eroi!- mostrò le immagini di un leggero disgelo ai tre che sorrisero compiaciuti.

-non ti deluderemo!-

Behemot si buttò sulla poltrona di velluto.

 Ora doveva solo far passare a Guardiana per una guerriera assetata di potere.

Ma non oggi.

La festa in suo onore lo aspettava.

 

Selena  avvertiva sempre di più  il malessere e diventava pallida. Cominciava ad avere difficoltà a respirare.

Che fosse il rovescio della medaglia per il “potere della guarigione”?

Si alzò lentamente dalla sedia lottando contro le vertigini e il senso di nausea sperando di raggiungere la sua camera senza crollare a terra.

Sperava che Pie non avesse notato nulla e di averla passata liscia , ma le sue speranze furono deluse.

Pie le andò dietro.

-Stai bene?- le chiese preoccupato.

-SI- menti.

Poi crollò al suolo.

E nessuno sapeva cosa fare.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Alleanze ***


 Alleanze.

Voci che parlavano.

Che diavolo volevano quelle voci da lei?

Perché si doveva svegliare?

 Stava tanto bene.

 Nessuna guerra da combattere, nessun potere da scoprire...

Mancava qualcosa, o meglio, qualcuno.

 Chi era?

Non sapeva rispondere.

 Qualcuno le stava facendo qualcosa.

Un prelievo di sangue.

Era forse in ospedale?

 Aveva forse fatto un incidente con la moto?

Non ricordava.

 Eppure non era in un ospedale..

il letto era troppo morbido.

Qualcuno le prese la mano, un bambino piangeva.

Voleva che si svegliasse , ma ancora non ne aveva le forze.

Voleva accarezzare il piccolo ma i muscoli non rispondevano. Dormire.

 Adesso voleva solo dormire.

Ora basta dormire.

 

 



-Uffa!! Era più divertente quando Selena era tra noi!- si lagnava in continuazione Tart.


In effetti i tre non sapevano cosa fare.

Non tanto non sapevano, ma quanto non riuscivano a scacciare il pensiero di Selena che si svegliava e loro non c'erano.

 Erano preoccupati; ciascuno di loro si dava la colpa per quello che era successo.

Tart per primo per averlo detto, Ghish per essere rimasto imbambolato e quasi fatto a pezzi  dalla ragazza che gli aveva promesso di fargliela pagare e Pie per la sua disattenzione.


-Sentite, io vado di là che devo controllare alcune cose. Ci sono delle risposte che sto aspettando!- disse impaziente Pie.


-Va bene, Pie! Se ci sono delle novità o se si sveglia io ti chiamo!-


-Ok, Ghish. Non tormentatela!-


Ghish si diresse verso la stanza di Selena. Si aspettava di trovarla di nuovo addormentata e quasi cacciò un urlo quando la vide in piedi che si sceglieva un vestito dall'armadio.

-Ma... tu... non stavi dormendo?- balbettò per la gioia e lo stupore.


-Uhmm non mi disturbare adesso, ne parliamo dopo. Sai è davvero difficile scegliere!- senza sentirlo rispose la ragazza.


-Davvero?-

Ghish non sapeva proprio cosa rispondere e tanto meno cosa dire. Si era preparato tutto un discorso, analizzando i suoi sentimenti, le sue preoccupazioni e le sue paure. E se fosse successo di nuovo come con Strawberry? Se lei lo avesse rifiutato?

Mentre Selena prendeva i vestiti e li gettava sul letto, non riusciva a smetterla di osservarla. Solo adesso si rendeva conto che assomigliava terribilmente a Pie...


-Ehi! Vuoi restare imbambolato sulla porta a fissarmi oppure mi concedi un po' di privacy per vestirmi?- disse infine la ragazza.


-Ah. Si... scusami è che stavo pensando! ora che ci penso, vado ad avvertire Pie e Tart.-

Scomparve senza aggiungere altro.


Selena si vestì con calma, cercando di non indugiare troppo sulla cicatrice che aveva dove prima l'aveva Ghish.

Aveva il sospetto che il “potere della guarigione”, come lo chiamava, aiutasse chi ne aveva bisogno , trasferendo le ferite su chi esercitava il potere.

 Non si pentiva assolutamente di averlo usato.

 Cominciava a sentire qualcosa per Ghish, mentre per Pie provava solo affetto, come quello che si può provare per un fratello.

Tart era quello che più di tutti aveva bisogno di lei. Si era resa conto, quando stava giocando, che il piccolo veniva spesso ignorato dagli altri due.

Ciò faceva star male Tart.

Devo ricordarmi più spesso di giocare con lui!”


Controllò il suo riflesso allo specchio, meravigliandosi di quanto fossero cambiati i suoi lineamenti. Era diventata pallida, ma conservava  un qualcosa di terrestre.

 Era anche questo dovuto alla sua condizione di Guardiana?


Aprì la porta, stupendosi che i tre, nel giro di pochi minuti, avevano organizzato una festa di bentornato.


“Ma come diavolo hanno fatto, se io ci ho messo cinque minuti a vestirmi?”


Pie la guardava in modo strano e non riusciva a capire il perché.


Sembrava che volesse cercare delle conferme a qualche sua domanda.

Forse aveva trovato la risposta e non voleva crederci.

Chissà,forse un giorno si sarebbe aperto con gli altri.

 

 

-Uhmm, a cosa devo questo evento?- chiese.
-Come a cosa? Ci hai fatto stare in ansia per tre giorni e ci chiedi pure perché festeggiamo? Mi sembra ovvio! Festeggiamo il fatto che tu non ci abbia rimesso le penne per un mio errore!- rispose Ghish.

-Cosa ti era venuto in mente, Sel? Lo sapevi a cosa andavi incontro?-
-In effetti, no. Pie, non so ancora niente di ciò che sono... ho provato a fare qualcosa che già avevo fatto... non credevo di stare così male!-


Pie sorrise. Non voleva rovinare l'allegria di tutti quanti. Avrebbe affrontato poi con calma ciò che aveva scoperto su Selena.

Ora voleva solo rilassarsi per buttarsi alle spalle tutta la tensione accumulata durante quei tre giorni.


-Ah! E da domani si riprende la nostra vita di sempre, fino a nuovi attacchi di quei tre!-


-Si si – risposero Tart e Ghish.


In quel momento avrebbero risposto di sì a tutto, impegnati com'erano a bisticciare su quale musica mettere...


-Che hai, Pie? Mi sembri triste!- chiese Selena avvicinandosi.


-Non vorrei dirtelo adesso, non ora!-


-Ho fatto qualcosa che non dovevo fare?-


-No... no!! E' solo che...- Pie non sapeva davvero come dirlo.

 Farlo o non farlo?

Sarebbe solo stata questione di tempo e lei lo avrebbe saputo lo stesso.


-Selena, tu sei nostra sorella. Io e Tart siamo i tuoi fratelli!- le disse all’ orecchio Pie.
-Lo sospettavo da un bel po' di tempo... la somiglianza fisica... varie coincidenze e per conferma ho fatto il test del dna. Non volevo crederci quando l'ho visto! Tu sei mia sorella!-continuò.

-Aspetta... aspetta un attimo! Se solo Tart è tuo fratello, Ghish allora chi è?- domandò scioccata Selena.


-Ghish lo chiamiamo fratello, ma in realtà ci siamo conosciuti durante l'addestramento. Lui non aveva più una famiglia ed io e Tart, dopo il fallimento della nostra missione, lo abbiamo invitato ad unirsi a noi. Tart lo considera come un fratello e io mi sono abituato a chiamarlo cosi... posso chiederti un favore?-


-Dimmi, Pie!-


-Non dirlo a quei due.-


-Perché?-


-Teniamoci per noi questo piccolo segreto... Sel? Scusami per quel bacio. Ora capisco che quello che provo per te non è amore come per una compagna. Mi sono lasciato trasportare, in verità io vorrei tanto rivedere una persona...- disse finalmente sollevato Pie.


-Non pensarci, Pie! Sapere che tu sei mio fratello è la cosa più bella che mi sia accaduta. Ora ho una famiglia! Per quanto riguarda
quella persona, fai quello che senti! Nulla di trattiene dal manifestare i tuoi sentimenti!-


Pie sorrise tristemente.


-Ci sono tante cose che non sai, sorellina. Io ho imparato ad avere un cuore freddo... non pensarci ora! Anzi, andiamo a divertirci!-

I due si unirono agli altri.

 

 

-Uffa, ragazzi, che palle!- esclamò Mirta.


-Che hai?- chiese svogliatamente Gabryel.


-Io dico... prima cerchiamo la Guardiana e lei ci crocchia! Quel cretino di vecchio non ci dice nulla! Poi esce fuori che dobbiamo
trovare Evith... cosi ci crocchierà pure lei? Ma che siamo, gli operai dell'ufficio persone ed oggetti smarriti?-


-Zitta, piccola cretina! Mentre te ne stavi qui a lamentarti io l'ho trovata. Non sarà molto difficile convincerla a stare dalla
nostra, soprattutto perché conosce la vera identità della Guardiana! Datemi due ore e lei sarà nostra!-


-Così possiamo vendicarci, Alycya?-


-Direi di si! Ghish e il suo fan-club hanno le ore contate!-


Tutti e tre scoppiarono a ridere, pregustandosi la loro vendetta.

 

Sarebbe stato molto divertente mettere in seria difficoltà quei quattro presuntuosi.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Entra in gioco Evith ***


Entra in gioco Evith ….

 

I quattro ripresero la loro vita di sempre.

 Ogni sera allenavano Selena nelle tecniche di combattimento.

La cosa divertiva molto Ghish al quale non dispiaceva vedere Selena nei panni della Guardiana.

Pie gli lanciava delle occhiatacce di avvertimento che il ragazzo ignorava deliberatamente.


I nemici non attaccavano da quasi tre settimane, tanto che Tart cominciò a scherzare dicendo che si erano messi paura.


Nei momenti in cui erano tutti liberi Ghish cominciava ad avvicinarsi sempre di più a Selena .

Aveva ancora paura di fare lo stesso sbaglio che fece prima,ma l'attrazione per la ragazza era davvero irresistibile……

 

 

-Che ne dite se questa sera usciamo a vedere un film ragazzi?-

-Perchè no? Sono curioso di vedere i cinema!-rispose Ghish alla proposta di Selena.

- Anche io! È una lacuna nella mia formazione!- dichiarò Pie e tutti scoppiarono a ridere.

-Fratello-scienziato!- gli urlarono prendendolo in giro.

Dopo un attimo di silenzio anche Pie si unì alla risata generale.

Uscirono ancora ridendo , tanto che a Tart il gelato che stava mangiando  gli uscì dal naso.

-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh mi è uscito il gelato dal naso!!!!!!! –

 

La situazione era talmente comica che nessuno riuscì a fare un commento per come erano piegati in due dalle risate. Quando ripresero fiato si avviarono al cinema più vicino.

Entrarono.

- E questo sarebbe il cinema?-domandò Pie sedendosi e guardando verso lo schermo.

-Si- rispose Selena.

-Che senso ha pagare se poi vedi il film su uno schermo come facciamo noi alla tv a casa?.... siete strani voi terrestri!!!-

Selena li fece la linguaccia, delle volte Pie faceva dei commenti imbarazzanti...

Sembrava che la serata doveva andare tranquillamente.

 Ghish e Tart si erano addormentati,(evidentemente avevano preso esempio da quelli che stavano davanti)..

 

Un boato scosse i due che stavano dormendo mentre i presenti furono presi dal panico.

-Perchè quando decidiamo di fare qualcosa di diverso dalle nostre solite serate.... loro ci attaccano?-chiese Tart.

-Secondo me lo fanno apposta!-

-Su... Ghish , Tart raggiungiamo i bagni,  non possiamo prendere le nostre sembianze davanti a tutta questa gente!-

I quattro raggiunsero il bagno da terrestri e ne uscirono con le loro vere sembianze. Si teletrasportarono fuori. Apparentemente non c’era nessuno e tutto era tranquillo.

La cosa non convinceva Selena.

-Sorvoliamo il cinema. Da qualche parte devono esserci!- disse.

-Buona idea! Se qualcuno vede qualcosa ci faccia un segno!-

-Ok.. state attenti ragazzi!-

 

Dal loro nascondiglio i quattro osservarono l’evolversi degli eventi. 

- Bene... si sono divisi! Attacchiamo?- chiese impaziente Alycya.

-Non ancora! Dobbiamo aspettare...-

-Uffa! Sempre aspettare!-

-Impara ad avere pazienza Alycya! Ora stai zitta e non farti scoprire!-

 

-Attaccate! Mi raccomando divertitevi ma non fateli fuori!-

 

 

Selena si staccò dal gruppo per prima.

Aveva scorto uno strano bagliore in lontananza ed era andata in quella direzione.

Nello stesso momento Pie, Ghish e Tart prendevano direzioni differenti allontanandosi ciascuno dall' altro.

Ognuno era attratto da un bagliore in particolare e ciascuno credeva di aver notate dove si nascondevano i tre.

Si resero troppo tardi che erano caduti nella trappola e che lo scopo principale era quello di dividerli.

Nessuno riusciva a tornare indietro , come se una forza misteriosa li tratteneva e non voleva che andassero via.

 

 

-Maledizione! Sono caduto come uno scemo in questa trappola!-esclamò con rabbia Pie.

-Il genio del corso si fa ingannare dall' ultimo della classe! Soddisfacente per davvero!-

Gabryel comparve dal nulla. Scrutava torvo Pie e si pregustava la famosa rivincita che tanto sognava.

-Come hai capito non puoi andare né avanti... né indietro . Non puoi sapere cosa succede ai tuoi fratelli, non puoi muoverti!-

-Oh se per questo me ne sono accorto!-rispose sarcastico Pie.

- Non credere che io posso cedere senza lottare!-

Detto questo il maggiore estrasse le sue armi.

Non aveva altra scelta.

Per andarsene da qui doveva combattere contro un suo simile per forza.

-Se è questo che vuoi, sappi che io lo aspettavo da tantissimo tempo!-

Iniziò lo scontro e nessuno sapeva che sarebbe stato il vincitore.

 

Tart si allontanò in fretta.

 Selena aveva detto che doveva sorvolare il cinema e chiamare se vedeva qualcosa di strano.

Aveva intravisto una figura che lo stava osservando e decise di seguirla.

Era ancora troppo piccolo per capire che stava cadendo nella trappola tesa dalla ragazza.

Si ritrovò in un mondo parallelo dove tutto quello a cui teneva gli si rivoltava contro.

Non sapeva da quale parte parare,  veniva attaccato dalle figure di Ghish, Pie , Tart e Selena.

Le sue paure alimentavano il mondo parallelo, la situazione gli stava sfuggendo di mano ..........

 

 

Ghish individuò subito la ragazza che l'aveva ferito ed offeso. Accecato dalla voglia di vendetta,  la seguì finendo in un mondo dove il suo passato e il suo presente coesistevano.

-Lo so che tu vuoi lei!-

-Mostrati! Fatti vedere e parlami faccia a faccia-rispose Ghish.

Ricevette solo una risata per risposta.

-Lo farò solo se tu imparerai la lezione!-

Ghish fu attaccato contemporaneamente dalla figura di Mew Berry e Selena.

L'alieno dai capelli verdi non riusciva a difendersi....

 

Selena intravide qualcuno seduto sull' albero.

La figura era vagamente familiare, come se fosse qualcuno che riemergeva dal suo passato.

Si avvicinò all' albero e si girò indietro.

Con suo stupore notò che non poteva tornare da dove era venuta.

Una fitta nebbia avvolgeva ogni cosa.

-Salve, sorellina! Vedo che ti sei dimenticata di me!-

- Io non ho sorelle ! Chi sei?-

-Come... Chi sono? Non ti ricordi di me? Non ti ricordi della povera Evith, sempre imperfetta, sempre così sbagliata... ah, già ! Eri te la protagonista! È logico che non ti puoi ricordare di me!-

Evith comparse e guardò torva la sorella.

Era davvero una bella ragazza.

Stessi occhi di Selena, tratti regolari da umana e dei folti capelli rosso dorati ricci che le ricadevano ribelli fino alla vita.

-Davvero io non so chi sei!- rispose Selena.

-Non ti ricordi sorellina quando scoprimmo chi eri veramente cosa accadde? Eppure sei tu la Guardiana del tempo!  Akita non ti ha raccontato nulla?-

-Che cosa mi doveva dire Akita?-

-Oh, nulla in particolare, ma basta con le chiacchiere! Guarda cosa ti mostro!-

Con un gesto fece diradare la nebbia e Selena vide cosa accadeva agli altri.

Tart piangeva mentre delle figure che erano lei e gli altri fratelli lo tormentavano con frasi “ tu sei la vergogna di tutti noi! “ “è colpa tua se il nostro popolo soffre”.

Pie combatteva contro Gabryel e per il momento era quello che se la spassava meglio di tutti, mentre Ghish era intento a difendersi dal riflesso di se stessa ed una ragazza mascherata da gatto.

-Come vedi i tuoi cari non se la passano bene! Facciamo un patto!-propose Evith.

-Che genere di patto?-

-Tu mi dai il tuo potere e noi vi lasciamo liberi...-

-Se non lo faccio?-

-Bhe a quel punto sarebbe colpa tua se disgraziatamente succedesse qualcosa ai tuoi cari. Gabryel ,Alycya e Mirta hanno l'ordine di giocarci , ma di non fare del male. Basta solo una mia parola e le cose si capovolgono. Allora, cosa scegli,Guardiana?-

 

La situazione era davvero delicata.  

Cosa fare?

Rischiare di perdere la sua famiglia o i poteri?

Inganniamola! Fai finta di darle il cristallo con i tuoi poteri e poi sprigiona tutta la loro forza. In questo modo romperai le barriere, poi prendi i tuoi e fuggite.”

Sicura che funzionerà?”

Selena fidati di me! Ti ho già salvata una volta e lo farò anche la seconda!”

 

-Ok hai vinto tu! Prendi il cristallo!-

-Sapevo che in fondo tu eri una brava sorellastra! -

Evith allungò la mano per prendere il cristallo.

Nello stesso momento  Selena sprigionò tutto il suo potere.

Evith si ritirò  scagliando maledizioni e  il suo incantesimo si spezzò.

Pie ritornò nel mondo reale ed afferrò Tart, mentre Selena tirò per la vita Ghish e tutti e tre si smaterializzarono in casa .

Si buttarono per terra esausti e poi cominciarono a ridere. Dovevano scaricare in qualche modo la loro tensione.

- Stavamo per essere fritti!-ridendo disse Ghish.

-Direi...-rispose Pie.

-Ragazzi dobbiamo scomparire da qui! Vi viene un posto in mente?-chiese Selena.

-Si! Abbiamo bisogno di aiuto! E sappiamo chi ci può aiutare!-

-Bene, mi fido di voi! Ciascuno prenda il necessario e scompariamo prima che ci trovino.-

In fretta e furia i quattro ficcarono nelle borse tutto quello a cui tenevano e si riunirono in salotto.

Accertati di aver preso tutto ,  si smaterializzarono nei pressi di un piccolo Caffè dal buffo colore rosa.

In qual momento gli allarmi installati da Ryan iniziarono a suonare.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Ritorno al Caffè ***


Ritorno al Caffè …

 

Ryan non voleva credere a quello che sentiva.

Scese di corsa nei sotterranei, nel laboratorio segreto, per controllare i computers.

Effettivamente i monitors indicavano la presenza di quattro alieni vicino al locale.

Come era iniziato,  il suono all' improvviso cessò.

 

Mah,” pensò il biondo, “forse dovrei rivedere il programma! Non è possibile che dopo solo due mesi la storia ricominci!”

Risalì , nervoso  in superficie , sperando che le ragazze non si fossero accorte di nulla.

 

Era già stato scioccante constatare che all' improvviso le voglie, che distinguevano le ragazze in combattenti Mew Mew, erano ritornate con i poteri.

La cosa preoccupava un po' il biondo, visto che il suo progetto aveva portato solamente della sofferenza per la leader del gruppo.

 

Osservò le ragazze che, chi a modo suo, lavoravano nel locale e tirò un respiro di sollievo.

 

Solamente Kyle si era accorto della sua assenza e si avvicinò al biondo.

-Hanno suonato ancora?-chiese.

- A quanto pare, si!- rispose preoccupato.

- Forse, sono davvero ritornati! Oppure il sistema ha un guasto!-concluse il moro.

Ryan non rispose e se ne andò di sopra nella sua stanza.

 

 

- Dobbiamo proprio?-chiese Ghish quando vide il Caffè.

- Non ci resta altra scelta! Abbiamo bisogno del loro aiuto! Non per noi stessi , ma per Selena!-

- Io non voglio rivedere la rossa!- si lagnò Ghish.

- La vecchiaccia neanche ci pensa a te!- s'intromise Tart.

L'affermazione fu sufficiente per innervosire del tutto Ghish.

- Tu che ne sai che sei solo un moccioso? Pensa alla tua! La scimmia!- ribatté  stizzito.

Sarebbe di sicuro scoppiata una bella litigata tra i due, se Pie prontamente non gli avesse separati.

 

Selena osservava divertita la scena.

 

Non era la prima volta che i due avessero un battibecco, quindi non aveva dato peso alle parole di Tart.

Pie invece  era preoccupato e voleva fare un discorso il più in fretta possibile con Ghish.

Si era accorto che il fratello provava qualcosa per la sorella e non voleva che fosse una “cosa alla Ghish” come solo lui sapeva fare.

 

- Che ne dite? Entriamo?-domandò.

-Io eviterei , ma se proprio devo!- rispose Ghish ancora imbronciato con Tart.

- Riprendiamo l'aspetto dei terrestri ed entriamo nel locale. Se siamo fortunati non si accorgeranno subito della nostra vera identità e potremmo aspettare la chiusura!-

I tre ripresero il loro aspetto terrestre e tutti insieme entrarono nel locale.

Si scelsero un tavolino che non era ben in vista e si sistemarono lì.

 

 

Il locale era molto affollato e cinque ragazze andavano e venivano ai tavoli senza sosta. Ovvero ne lavoravano solo quattro , mentre la quinta sorseggiava un thè.

La ragazza dai capelli rossi le si avvicinò esasperata richiamandola al lavoro, ma lei parve non curarsene.

 

- Loro erano le nostre nemiche due mesi fà- cominciò a spiegare Pie.

- Perché siamo qui, allora?-domandò Selena.

- Speriamo che ci possono aiutare! Stiamo senza una casa , con borsoni in mano.... -

-Specialmente non abbiamo soldi! Come pagheremo quello che prenderemo? Dovremmo pur farlo! Altrimenti sarà sospetto!-

- Hai ragione Sel.... A questo non ci ho pensato!-

 

Il discorso fu interrotto da una cameriera con una divisa viola che chiese cosa volevano i nuovi arrivati.

-Ehm... ecco! Come Lei può vedere eravamo in viaggio e mio fratello si è sentito male!-

Selena tirò un piccolo calcio di nascosto a Tart e questi si piegò in due esclamando un AHI.

- Lo vedo! Vi faccio portare il dolce specialità della casa e quattro tazze di thè?-chiese  la cameriera.

-L'unico problema è che non abbiamo il portafoglio... Sul treno ci hanno scippato la borsa!- continuò Selena.

- Non ci sono problemi! Offre la casa!-

La cameriera si allontanò per portare quello che aveva offerto, stranamente i ragazzi le erano familiari.

La storiella , poi, sembrava inventata di sana pianta.

Doveva avvertire Ryan e fare in modo che i quattro non andassero via dal locale.

 

-Cosa ti è venuto in mente? Ci hanno scippato la borsa sul treno!-

-Bhe , Pie, dopo lo scontro di oggi io avevo fame! E poi lui è stato al gioco!-divertita rispose Selena.

-Si! A suon di calci sotto il tavolo!-

-Scusa Tart! Che vi lamentate! Abbiamo una torta e del thè gratis!-

 

La cameriera ritornò  portando  il dolce e la teiera con quattro tazze.

- Come vi chiamate? Io mi chiamo Pam!-

- Piacere , io sono Selena!-

- Pie . Ghish e Tart!-buttò lì senza pensare il ragazzo dai capelli viola.

 

Selena lo voleva scannare. La cameriera li guardò senza dire una parola e scomparve.

 

-Ghish! Che ti è venuto in mente! Ci hai fatto scoprire!-

- Non ci ho pensato! Su mangia un po' di questa torta deliziosa... prima o poi lo dovevamo dire chi eravamo veramente! Son curioso , cosa succederà adesso?-

 

Pie si prese la testa tra le mani mormorando un “dopo facciamo conti” e prese il pezzo di torta.

Nessuno venne a disturbargli e piano-piano il locale si svuotò.

Rimasero solamente le Mew Mew e i quattro che ridevano e scherzavano tra di loro.

 

-Piaciuta la torta ragazzi?-

Alla domanda i quattro si voltarono. Davanti a loro c'era Ryan e Strawberry.

-Uhm... deliziosa!- rispose Selena.

- E ora se non vi dispiace.... Diteci il reale motivo della vostra visita oppure combattete!-

-Eh?- risposero i quattro in coro.

-Tu sei Ghish! Ti riconoscerei tra tutti anche se ti camuffi da umano!-

-Molto perspicace, micetta! Non siamo venuti qui per combattere, abbiamo bisogno di aiuto.-

-Davvero?- chiese la rossa.

-Come possiamo credervi visto che solo due mesi fa ci attaccavate ed eravamo nemici?-

-Pie... è il tuo turno! Tu sei quello che riesce a raccontare meglio le cose!-

-D'accordo inventa-scippi!-

-Presuntuoso!-

 

Ryan si sedette insieme a Strawberry e lentamente tutto il gruppo delle Mew Mew li raggiunse.

-Non abbiamo nessuna voglia di combattere! Come vedete siamo fuggiti portandoci lo stretto necessario...-

Piè iniziò a raccontare dall' inizio tutta la storia e le ragazze la ascoltavano attenta.

-Per questo vi chiedo di darci una mano!-

-Io... ci sto! Non siete solo voi in pericolo , ma tutti quanti!- esclamò la rossa.

- Anche io!-fece eco la bambina bionda-

  tornato Tart!-concluse entusiasta.

(Tart si fece rosso e tentò di nascondersi sotto il tavolo).

-Io seguo Strawberry- disse dolcemente la ragazza dai capelli verdi.

( il turno di Pie ad abbassare lo sguardo per non farsi vedere imbarazzato, altrimenti Ghish lo avrebbe preso in giro fino alla morte).

-Senza di noi ci si fa nulla!- disse la ragazza con i capelli blu indicando quella dai capelli viola.

- D'accordo...... vi aiuteremo! Da quello che ho capito non avete un alloggio...-iniziò il biondo.

-Esattamente!-fu la risposta di Pie.

- Bene, vivrete e lavorerete qui al Caffè. Noi vi terremo d'occhio perché ancora non ci fidiamo e voi starete al sicuro!-

-Solo se stai lontano da mia sorella!-buttò lì Pie rivolto a Ryan.

-Neanche mi passava per la mente disturbare la tua sorellina! Non è il mio tipo! Ah , un altra cosa! Non mi svolazzate per la casa, comportatevi da UMANI!-

Si allontanò lasciando tutti a bocca aperta.

 

Fu Strawberry a rompere il silenzio imbarazzante.

-Non ci far caso, Selena, vero?-

- Uh?-

- Si comporta sempre da stronzo con tutti. Con voi ha mostrato il suo lato peggiore... lo sappiamo il perchè!-

- Non ci pensare! Non è il primo né l'ultimo!- rispose.

Kyle si avvicinò al quartetto .

-Se venite con me vi mostro le vostre stanze!-

Selena e gli altri si alzarono e seguirono Kyle attraverso il locale.

 Ad ognuno fu assegnata una stanza e augurata la buona notte Kyle li lasciò.

 

Ognuno si buttò sul letto. Fino ad ora avevano finto bene che era tutto ok. In realtà ciascuno era turbato da quello che aveva affrontato nello scontro di poche ore prima.

Tart doveva chiedere a Selena se per caso era invadente , se davvero erano vere le parole che aveva sentito dal suo riflesso.

Non riusciva a prendere sonno e si alzò in pigiama per andare da Selena.

 

 

Ghish si rigirava nel letto senza prendere sonno deciso una volta per tutto di dire i suoi sentimenti nei confronti di Selena.

Aveva capito rivedendo Strawberry che non provava quasi più niente per la ragazza.

Sentiva solo un senso di malinconia per un amore che non nacque mai.

 Da come il biondo e la rossa si guardavano si capiva bene che c'era qualcosa tra loro.

 Era curioso di sapere che fine avesse fatto il sul ex-rivale.

 Quello che aveva affrontato nella sua battaglia personale gli aveva fatto capire tutti i suoi errori nei confronti della sua ex- fiamma.

Si era reso conto che quello che provava per Selena, il desiderio di starle accanto, di difenderla, il modo in cui riteneva divertente ogni sua battuta lo faceva stare bene.

Non si doveva rodere l'anima e soffrire per qualcuno che mai lo avrebbe amato.

Non doveva combattere per stare accanto alla persona amata.

Si alzò dal letto per andare a dichiararsi. Voleva davvero costruire qualcosa con quella ragazza.

 

 

Pie passeggiava nella stanza. Gli avvenimenti di qualche ora trascorsa lo avevano sconvolto. Non solo si era ritrovato diviso dagli altri, aveva anche dovuto sopportare il tono di autorità del biondo. Si era sentito umiliato più di una volta.

Le ragazze, la sua paura principale, avevano accettato subito di aiutarli.

Il biondo , invece, non sapendo dove colpire aveva lanciato una frecciatina velenosa verso Selena. L'aveva umiliata dicendo che non era all' altezza di loro terrestri.

Non sopportava un comportamento del genere.

Solamente perché avevano bisogno di aiuto lasciava correre la cosa.

Devo vedere come sta Selena”.

Uscì dalla stanza per andare dalla sorella.

 

 

Godendosi un momento di pace la ragazza in questione, ignara di essere al centro dei pensieri di tutti, decise di andarsi a fare una doccia.

Era turbata.

 Nella sua mente riemergeva il frammento di conversazione avuta con Evith.

Lei sosteneva di essere sua sorella. Non poteva essere! Non era una terrestre, anche se aveva vissuto quasi tutta la vita su questo pianeta, il suo Dna non mentiva.

Apparteneva chiaramente alla razza di Pie. Questi lineamenti erano solamente una maschera, esattamente come erano adessol’avevano anche loro.

Non capiva molte cose.

Perché doveva cedere il suo potere a Evith?

Come aveva fatto a creare quella dimensione parallela?

Akita, io non ci capisco più nulla!”

 

Uscì dalla doccia e si vestì giusto in tempo che i tre piombarono spingendosi a vicenda in camera sua.

-C'ero prima io!- strillava Tart.

-Vattene che devo parlare di cose serie !- Ghish tentava di spingere via il fratellino.

-Io sono il maggiore, quindi entro prima io!- Pie tentava di farsi strada tra i due.

 

-Ragazzi.... se non state attenti sfondiamo la porta e il biondino non credo ce ne sarà contento!-

-Ah giusto!-

- Cosa è successo da farvi litigare?-

-Niente... volevamo passare un po' di tempo insieme!-

-L'idea mi piace! Che facciamo?-

-Perchè non giochiamo tutti quanti al mio gioco?- propose il minore.

-E sia per il gioco! Portalo qui!-

Tart non se lo fece ripetere due volte e ritornò con la sua borsa.

Ghish , curioso, sbirciò dentro.

 A parte qualche vestito c'erano un sacco di quaderni , libri e soprattutto la Palystation....

-Su! Scegliete una macchina che iniziamo!-

 

Ryan si alzò infastidito e guardò la sveglia . Erano le due di notte e dalla stanza della ragazza aliena proveniva risate e schiamazzi.

Che avranno da ridere?” si chiese.

Si mise la vestaglia, deciso di dircene quattro sulle regole di questa casa , si diresse verso la fonte del casino.

Aprì la porta trovando Ghish e Tart che tentavano di strappare dalle mani di Pie il joystick, mentre Pie li allontanava a calci.

Selena osservava semi addormentata la scena ridendo di tanto in tanto alle esclamazioni di Pie.

 Chi mai lo avrebbe detto che il maggiore aveva quel lato così divertente?

Notò Ryan sulla porta e tentò di riportare alla realtà gli altri.

 

 

-Ma vi rendete conto che sono le due di notte e noi terrestri dormiamo a quest'ora?-disse quello.

-Anche Noi ALIENI dormiamo la notte! E non siamo tanto diversi da VOI TERRESTRI.- sottolineò Selena scandendo alieni e terrestri.

-E allora perchè non lo fate?-sbottò infastidito il biondo.

-Non sono affari tuoi!-rispose Ghish.

-Lo sono, invece! Non riesco a chiudere occhio! O la finite o ve ne andate da qui!-

-Noi la finiamo , ma tu levati dalle scatole e vattene a dormire! E non ti azzardare a rivenire qui, biondino!-rispose Ghish.

Il biondo se ne andò sbattendo la porta.

- Credo che non ci stiamo simpatici!-

-Chi sse ne frega !Comunque ha ragione! Ce ne andiamo solo perchè tu crolli dal sonno! Su, Tart! Spegni tutto e a letto!- “comandò” Pie.

- Grazie, ragazzi! A domani!-

-Ma che grazie a noi! Grazie a te che per la seconda volta ci hai tirato fuori dai casini! Domani,appena sarai riposata ci racconti come hai fatto!-

-Che ne so Pie? Bho!-

I tre sorrisero.

-Prima o poi capiremo tutto quanto non ti preoccupare! Ora Buonanotte davvero!-

E uscirono tutti dalla stanza.

Domani sarebbe stata una giornata faticosa.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** tuti i conti in sospeso non sono più tali ***


Tutti i conti in sospeso non saranno più tali

 

L'indomani mattina un Ryan assonnato ed irritabile scese in cucina.

-Buongiorno, Ryan-lo salutò Kyle.

Ryan mormorò un buongiorno tra i denti.

-Come mai questa faccia?-si interessò Kyle.

-Quegli alieni hanno dato di matto fino alle due di notte! Ridevano e facevano casino!-

 

-Ti ho già detto che noi ALIENI siamo come voi TERRESTRI! Ficcatelo bene in testa che non voglio ripeterlo di nuovo!-

Ryan si girò verso la voce che aveva parlato trovandosi i quattro colpevoli in cucina.

- Si inizia a lavorare alle due. Mi raccomando, siate puntuali.-

-Contaci -rispose Pie.

 

I quattro si sedettero a fare colazione il più lontano possibile da Ryan.

 

L'umore del biondo peggiorò visibilmente quando Strawberry entrò di corsa al Caffè.

Uscì dalla cucina stizzito. Era davvero troppo!!!

 

 Strawberry salutò tutti quanti e si avvicinò a Ghish.

-Hai un po' di tempo libero che dobbiamo parlare?-disse

Al ragazzo andò di traverso il caffè che stava bevendo.

Come era possibile che Strawberry dopo mesi e mesi che dichiarava di odiarlo all' improvviso lo cercava?

 Che cosa era successo tra lei e il moro?

-Va bene! Alle due , però, dobbiamo lavorare. Non voglio fare tardi!-

La rossa sorrise.

 

Ryan rientrò accompagnato da Lory e Paddy.

 Più irritato di prima.

-A quanto pare siete tutti quanti richiesti oggi!-tuonò.

 

Lory si avvicinò timidamente a Pie proponendoli una passeggiata al parco che questi accettò subito.

 Paddy saltò letteralmente in braccio a Tart.

-Ma che diavolo fai, scimmia???-

-Paddy vuole invitare Tart ad uscire! Sei mai stato ad un lunapark?-

-Un lunachè?-chiese imbarazzato Tart.

-Ci sono giostre, spettacoli... caramelle!!!!-

- Non so, non voglio lasciare mia sorella da sola! Poi, non ho neanche i soldi!-

-Può venire anche lei!-

Tart si avvicinò a Selena.

-Ti prego!!!!! Vieni anche tu e salvami da lei!!!!!- mormorò sottoovoce per non farsi sentire.

Selena sorrise divertita.

-Va bene, piccola! Vengo anche io!-

- Io sto più tranquillo! Così puoi dare uno sguardo a queste due pesti!- approvando rispose Pie.

 

Kyle si avvicinò e diede una busta a Selena.

-Questo è un piccolo regalo per aver accettato di lavorare con noi! Non dovete ridarci nulla! Andate tranquilli!-

-E specialmente per le 13:30 al Caffè. Non voglio ritardi il primo giorno di lavoro!-concluse Ryan.

 

- Ragazze... ci date pochi minuti per vestirci o dobbiamo uscire in pigiama?- chiese Selena.

-Ah... Ok!!!!!!! Scusateci!!!!!!!!!!- risposero le tre Mew Mew.

I quattro salirono nelle loro camere.

Selena optò per il suo stile di sempre.

 Jeans strappati ed una maglietta dell' hard rock cafè.

Si mise gli stivali, si diede una pettinata e stava per uscire quando Tart piombò in camera.

-Che cosa si mette quando qualcuno ti invita ad uscire?-chiese preoccupato.

-Mettiti qualsiasi cosa ti piace e ti fa stare bene!-

-D'accordo! Io pensavo che mi dovevo mettere elegante!-tirando un sospiro di sollievo disse Tart.

-Per il luna park non va bene Tart! Lo vedrai da te quando saremo li!-

 

I due scesero in fretta, trovando Ghish sulle scale.

-Che ci fai qui? La tua ragazza ti aspetta! -domandò Selena.

-Veramente aspettavo te! Devo parlarti dopo!-

-Peccato che tu ti sia scordato di me appena vista la rossa. Adesso non ho tempo, la ragazzina ci aspetta. Forse , la sera , dopo il lavoro ne potremmo parlare. AH, me lo potevi anche dire prima!-

Concluso il suo discorso la ragazza lasciò un Ghish sbigottito sulle scale a chiedersi quale era stato il suo sbaglio nei confronti di Selena.

 

 

-Eccovi qui!-

La ragazzina corse verso i due.

-Andiamo, andiamo , andiamo che non vedo l'ora di passare un po' di tempo con TaruTAru!-

-Non mi chiamare così , scimmia!-

-TaruTAru!-

-Scimmia!-

Sarebbero andati così a lungo....

-Ragazzi se continuate così io non vengo! Mi state facendo venire il mal di testa!-

I due smisero subito e uscirono.

 

 

-Allora , sei pronto Gihsh?-chiese Strawberry.

-Si... arrivo!-

Non aveva più quella voglia di uscire con la rossa.

Ormai non poteva tirarsi indietro.

 Scorse lo sguardo torvo di Ryan e segui Strawberry.

Oggi faccio incavolare tutti ad ogni mio passo!” fu l'unico pensiero.

Strawberry lo portò al parco e si sedettero alla panchina.

-Bhe... io... ti vorrei chiedere una cosa!- cominciò imbarazzata.

-Se posso ti rispondo!- rispose calmo Ghish.

-Cosa volevi dirmi prima .... prima... di morire nella battaglia finale?-

Ghish sbiancò.

Tra tutte le domande che la rossa poteva fargli questa era quella più dolorosa e fastidiosa.

 La domanda che riapriva le ferite.

La domanda che gli dava solo disagio.

La domanda che adesso non aveva nessuna importanza.

 Più tempo passava con Strawberry, Ghish si rendeva conto che non era qui che voleva strare.

Voleva andare da Selena e chiarire subito il malinteso.

-Ora non ha importanza! Tu stai con Mark!-rispose.

-Io stavo con Mark fino a che aveva l'acqua cristallo in sé. Poi, nel giro di un mese è finito tutto. Io mi sono resa conto che non era lui la persona che amavo.-

-Mi dispiace!-

-Io credo di amare te Ghish!-buttò tutto di un fiato la rossa.

Il suo sogno si stava avverando?

 Quante notti insonni... quante ferite al suo cuore?

Quante lacrime versate nella solitudine del silenzio?

Quante finzioni con Pie , Tart che tutto andava bene?

 Ora era davvero troppo tardi. Non era lei che voleva...

-Io credo che sia troppo tardi Strawberry!-

Guardò la ragazza che stava per piangere.

-Io ti chiedo scusa, non sei tu quella che voglio al mio fianco. TI avevo dato molte occasioni! Ho dovuto sempre combattere per avere qualcosa! Per avere la tua amicizia, per avere il tuo amore! Mi hai sempre respinto in ogni modo possibile.  Strawberry, tu sei un’ umana. Io sono un Alieno . Che futuro avresti con me? Io.. non è questo il posto in cui voglio stare adesso! Scusami davvero ! L'unica cosa che ti posso offrire è la mia amicizia. Puoi rivolgerti a me come un amico. In quella veste io ci sarò sempre! Devi guardarti intorno! Non devi rimanere sempre indietro! Se vuoi ascoltare un mio consiglio... c'è una persona che stravede per te! Trovala !è più vicina di quanto pensi!-

-Hai ragione Ghish! Non so nemmeno io perché ti ho portato qui! Perché mi sono dichiarata! Dopo tutto il male che ti ho fatto... era logico che mi rifiutassi!-

-Asciugati le lacrime Strawberry! Non mi piace vederti in lacrime! Non ti rifiuto per vendetta nei tuoi confronti. Io amo un' altra che stamattina se ne è andata ferita, arrabbiata con me! Tu sei una ragazza meravigliosa e troverai qualcuno che ti apprezzerà!-

 

L'alieno non sapeva davvero cosa dire alla ragazza. Voleva solamente andarsene per raggiungere Selena.

Strawberry se ne accorse.

-Vai Ghish! Il tuo posto non è qui con me! Lei ti aspetta! Non pensare a me io riuscirò a superare tutto.. basta che mi rimani vicino come amico!-

-Promesso... Grazie Strawberry!-

L'alieno si smaterìalizzò.

 

 

 

Al lunapark Tart si stava divertendo un sacco.

 Selena aveva una buona mira ed aveva vinto due pupazzi di peluche.

Una scimmietta ed un leone.

Gli aveva dati a Tart che a sua volta regalò a Puddy la scimmietta.

Quei due ragazzini avevano un profondo legame che con gli anni si sarebbe evoluto in qualcosa di più di un amicizia..

Erano davvero felici.

Non voleva ammetterlo , ma la ragazza rossa le aveva dato fastidio quando aveva chiesto a Ghish di uscire.

E Ghish aveva accettato.

Si immaginava che si stavano divertendo...

Una mano le si posò sulla spalla.

-Ho già detto che non ho nessun interesse di conoscere altre persone- rispose brusca.

-Sei sempre la solita!-

Ghish le si materializzò di fronte e la baciò sotto gli occhi di Tart e Puddy.

Tart sorrise.

 Lo sospettava che Ghish avesse un debole per Selena.

 Puddy voleva fare un suo balletto , ma Tart la fermò.

-Che ti prende Ghish? Non pensi ai bambini?-lo rimproverò Selena.

-Oh, che serva da lezione!-ammiccando verso Tart ,che divenne bordò,rispose.

-E poi non avevi un appuntamento con lei?-chiese Selena.

-Ancora!! Sei davvero una testona! Non hai ancora capito che mi interessi solo tu! Non ho nessun interesse per Strawberry! La amavo prima.. prima di conoscere te... non è niente quel sentimento con quello che provo per te! Ficcatelo bene in testa.. io ti ronzerò attorno per tanto tempo ancora!-

-Ghish..-

-Come cazzo te lo devo dire che io TI AMO e AMO TE e non lei?-

-Oh, non è questo che ti volevo dire... stiamo dando spettacolo!-

Una folla cominciò ad applaudire e tra loro c'erano Tart e Puddy.

-Lo spettacolo è finito, gente! - esclamò Ghish.

-Voi due andiamo !-si rivolse verso Tart e Puddy.

Selena guardò l'ora.

-Ragazzi cominciamo a ritornare al Caffè o Ryan ci ammazza!-

 

 

Appena varcarono la soglia del Caffè Ryan si precipitò da Ghish tirandogli un cazzotto in faccia.

-Ma come ti permetti?-chiese Selena trasformandosi nella Guardiana.

- Così accogli tuoi lavoratori? Te la faccio abbassare io la cresta!-

Dalle sue dita si sprigionavano delle fiamme. Ryan cominciò ad indietreggiare.

Tart cercava di calmare Selena.

 Non era il caso di distruggere tutto per una mossa cretina di Ryan.

In quel momento rientrò Pie sottobraccio a Lory.

-Mio Dio! Non posso uscire che vi ritrovo uno contro l'altro!! Selena, ti prego calmati! Tu , biondo , cosa hai fatto per scatenare mia sorella?- sospirando chiese Pie.

-Chiedi cosa ha fatto Ghish a Strawberry! Sono ore che piange seduta sul tavolo!- esclamò fuori di sé Ryan.

-Io non ho fatto nulla. Ho solamente rifiutato la sua proposta di essere il suo ragazzo. Come vedi lei non mi interessa. E tu,invece di colpire la gente a tradimento, dichiarati! Si vede lontano un kilometro che tu sei cotto di lei! -rispose indignato Gish.

-Dai.. Sel calmati! Non c'è bisogno di arrostirlo!-

-Ti terrò d'occhio biondino! Guai a te se fai piangere Tart o dai fastidio a Pie. Sarà la volta buona che ti arrostisco!-

Tornò normale.

 Ryan si allontanò.

 

-Grazie,Pie!-

In quel momento tutti si resero conto che Pie, quello che si mostrava freddo e distaccato... sorrideva sotto braccio a Lory.

Imbarazzato Pie mormorò un “noi stiamo insieme” aspettandosi Ghish che lo avrebbe preso in giro...

-Finalmente! Eri una lagna!- rispose quello.

Pie sorrise.

-Io, invece, sto da adesso con Selena!- dichiarò a tutti.

-Noi lo avevamo già capito al lunapark!- esclamò Tart.

-Ghish!  Selena è davvero mia sorella! Mi raccomando! Non fare le tue solite “cose alla Ghish” come sai fare tu. Non voglio vederla soffrire! Specialmente se c'è Strawberry in circolazione!-

- Tua sorella?????? quindi Lei è una di noi???????- chiese stupito L'alieno dai capelli viola.

-SI!-

Strawberry si avvicinò al gruppo attirata dal casino.

Vide Lory per la prima volta sorridente, Puddy rilassata e Ghish felice.

-Sono contenta per voi!-esclamò.

Poi si avvicinò a Selena. Aveva finalmente capito a chi si riferiva Ghish.

-Possiamo essere amiche?-chiese timidamente.

-Certo! E per favore... comincia a notare Ryan! -

-Ryan????-chiese la rossa.

- Mi ha steso appena rientrato.. se lui non è innamorato di te mi faccio i capelli arancioni!- rispose Ghish.

-Non ti permettere!- in due esclamarono Pie e Selena.

 

Scoppiarono a ridere e andarono a cambiarsi.

La giornata lavorativa sarebbe iniziata tra mezz'ora. Il resto si sarebbe affrontato nel momento giusto.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** I dubbi di Pie ***


I dubbi di Pie

 

Dopo una buona mezz'ora di risate e prese in giro per il loro aspetto, (Ghish che  tentava di non ridere in faccia a Pie per la sua espressione disperata)  finalmente i quattro uscirono dai camerini.

 

-Era davvero ora!- commentò  acido il biondo.

- Non è colpa nostra se questi vestiti da umani sono ridicoli!-rispose Ghish.

- Ridicoli o no, ora dovete lavorare!-

-Antipatico!-fu l'unica risposta che Ryan ricevette da Selena.

E cosi i ragazzi iniziarono il loro nuovo lavoro.

 

 

Mirta si stava godendo il momento di pace per osservare, senza essere vista, gli alberi dal finestrino della navicella.

Le piaceva  molto il pianeta Terra e cominciava a sentirsi in colpa per l'attacco al centro commerciale.

Gli umani non avevano fatto nulla alla loro razza.

Non era colpa loro se tutti quanti avevano abbandonato di corsa il pianeta per trasferirsi su quell' altro inospitale.

Gli aveva osservati a lungo.

Al parco.

Durante le ore di lezione a scuola..

Non aveva molta voglia di combattere.

Cominciava a sospettare che tutta quella storia era una grandissima farsa.

L'entrata in scena di Evith, i suoi piani, il modo con cui attaccava i loro “nemici” la lasciava sconcertata.

Era vero che Ghish era insopportabile, pieno di sé ed arrogante, ma questo non giustificava il  perchè  doveva distruggere gli essere umani.

Sospirò e si alzò dal divano.

Se Alycya tornava e la vedeva fissa al finestrino,  l'avrebbe ripresa in giro.

Cominciava a sentirsi raggirata.

Che senso aveva combattere contro qualcuno che non ti poteva ferire?

 

 

-Ci sono dei problemi Evith!-

-Il piano sta procedendo senza intoppi, papà!-rispose la ragazza.

-Il piano lo stai portando avanti alla perfezione. Nessuno sospetta che sei mia figlia e così deve rimanere! Solamente Mirta mi preoccupa!-

-Lei non rappresenta un pericolo. è inoffensiva!-rispose prontamente Evith.

-Non direi così. Sta manifestando dei dubbi. Non vuole combattere contro i terrestri!-

-Il nostro obbiettivo ora  non sono i terrestri! Quello verrà dopo!-

-Concordo! Il problema principale è togliere il potere del tempo alla Guardiana prima che si renda conto di come usarlo!-

-Vuoi dire che non è la sua forma definitiva adesso?-chiese Evith

-Sembrerebbe di si. Sei riuscita a rintracciare i tre?-

-Ancora no. Selena deve aver capito che l'avrei cercata nella sua casa. É stata abbandonata in fretta...-

- Il tempo stringe e ci rimane meno di un mese per compiere il rito. Dobbiamo avere quel potere o tutto sarà inutile! Prova a controllare quelle ragazze che impedirono ai tre di conquistare la terra... è molto probabile che i quattro abbaiano chiesto aiuto a loro!-

- Farò del mio meglio! Ora è più opportuno che ritorni da quei ragazzi. Non voglio che Mirta abbia altri sospetti. Dirò ad Alycya di metterla alla prova. Se la supera resterà con noi, altrimenti non mi farò scrupoli ad eliminarla. Non ci servono i traditori!-

 

Evith rientrò nella navicella.

-Mirta, chiama Gabryel e Alycya! Forse ho capito dove si trovano i tre alieni!-ordinò.

La ragazza si precipitò a chiamare gli altri.

-Ora che siamo al completo, credo che i quattro   si trovano  dalle Mew Mew. Qualche mese fa quelle ragazze hanno combattuto per difendere la Terra. -

-E quindi ci hai chiamato solo per dirci queste cazzate , Capo?-chiese sprezzante Alycya.

-Non sono cazzate signorinella! Il nostro compito è quello di osservare e raccogliere i dati sulle ragazze. Dobbiamo capire i loro punti deboli. Dobbiamo capire dove colpire! Più sappiamo del nemico , più efficace sarà la nostra strategia!-

-Ammettiamo che i quattro davvero sono li... -cominciò Gabryel

- Li osserviamo senza farci vedere! Seguiteli ! Memorizzate ogni singolo dettaglio e riferitemelo!-

 

- Io mi sono rotta di averla sempre attorno!- esclamò Alycya dopo il discorso di Evith.

-Sei solo invidiosa. Prima che lei arrivasse comandavi tu! Ora comanda lei e non ti va bene!-continuò Mirta

-Tu che ne sai ? Stai sempre a guardare dalla finestra ad osservare il pianeta! Non contribuisci con nessuna idea!-

-Non sono affari tuoi Alycya!-

Detto questo Mirta se ne andò dalla stanza uscendo dalla navicella e rifugiandosi su un albero.

 

 

-Finalmente abbaiamo finito!-esclamò Strawberry

-Non ce la facevo più a sorridere ed andare avanti ed indietro! -continuò Selena.

-Io non sopportavo più le persone che mi dicevano “che bambino carino”-incominciò a lamentarsi Tart.

-Io le ragazzine sospiranti.... se a qualcuno è andato bene, quello è Pai! Rintanato in cucina perchè troppo scorbutico per gestire dei rapporti sociali con delle persone... forse tu potrai cambiarlo!-  ammiccando a Lory disse Ghish.

 

Lory arrossì.

Era già tanto che Pai avesse deciso di stare con lei,sbandierarlo ai quattro venti come faceva Ghish, con le altre Mew Mew che volevano sapere tutti i dettagli la rendevano solamente nervosa.

 Il suo nervosismo si vedeva dalla quantità di piatti e dolci rovesciati che la ragazza aveva distrutto durante il lavoro.

 

-Che vogliamo fare stasera?- chiese Gish a Selena.

-Io vorrei solo riposarmi e non fare nulla. Hai qualche programma per stasera?-chiese.

- Qualsiasi  programma avete lo dovete abbandonare. Stasera passeremo la serata nel laboratorio per capire come aiutare Selena nelle battaglie. Fin ora ci è andata bene... l'ultima volta , quando ci hanno separato, abbiamo avuto dei seri problemi!-Pie finalmente fece la sua comparsa.

-Ufff! Va bene! Solo perchè non mi va di discutere! Andiamo nel tuo regno, Sire!-rispose il fratello.

-Fai meno il cretino Ghish e prendi la cosa seriamente come lo sta facendo Tart. Se non sei in grado di difenderti dagli attacchi sarai solo un peso, ricordatelo!- rispose prontamente il maggiore.

-Scusate e noi?-chiese Strawberry- Non dovremmo allenarci?-continuò.

-Per ora no. Stasera prendetevi la serata libera. Dalla prossima settimana anche voi rimarrete per qualche ora e vi allenerete con noi!- ordinò Ryan.

-Sempre straordinari! Ci sarà un santo giorno che dormirò tranquilla senza dover correre qui?-borbotto Strawberry.

 

Le ragazze salutarono gli altri ed andarono via. Il gruppetto scese in laboratorio.

-Da quello che sappiamo tu non sei un umana, anche se ne hai ancora le sembianze-cominciò Ryan

-Sappiamo che hai un potere capace di invertire il corso degli eventi,è per questo che quei tre ti stanno cercando.-

-Quindi io potrei invertire il corso degli eventi?-chiese meravigliata Selena.

Pie annuì.

-Ogni volta che tu ti trasformi , aumenti la probabilità di attivare il potere, quindi, in poche parole, trasformarti nella Guardiana è rischioso .-

-Perchè?-domandò Ghish.

-Ogni volta che Sel si trasforma avvengono dei cambiamenti a livello fisico.... io... –

Pie si fermò per prendere fiato.

-Sospetto in tutta questa storia tu sei la vittima di due raggiri. Non mi fido di Akita, ci sono troppe cose che non ti ha spiegato. Doveva dirtelo lei della tua capacità! Invece.. non ha detto nulla! Ho dovuto farlo io!-

-Forse non è ancora arrivato il momento,Pie! Rilassati, qualsiasi cosa sia io riuscirò a gestirla!-

-A quale prezzo? Qual'è il prezzo da pagare per questo? Ti hanno separato da noi dalla nascita. Per anni non ho saputo nulla di te, non ho detto nulla a Tart per non farlo soffrire.. ti sembra giusto questo? Sembra giusto che qualcuno decida il tuo destino senza chiedere nulla al diretto interessato?-

Selena non rispose. Quante volte si era chiesta le stesse cose che ora stava dicendo Pie?

- Se ci alleniamo, se riusciamo a diventare più forti Selena non avrà bisogno di trasformasi nella Guardiana. Avremo più tempo per capire come aiutarla e come gestire il potere. Tart , tu che ne dici?-

-Ho solo capito che Selena è in pericolo.... Io voglio diventare più forte. Non voglio perdere mia sorella e Pie ci aiuterà farlo, vero???-si rivolse speranzoso al fratello.

-Si... Da oggi evita di trasformarti Sel. Ci penseremo noi e le ragazze a proteggerti. Sono testimoni loro!-

-Da domani tutte le sere voi ragazzi vi allenerete. Tu puoi partecipare e vedere, ma  non devi prenderne parte. Non voglio ritrovarmi tuo fratello che mi incolpa della tua sicurezza!- concluse a modo suo Ryan.

-Sei sempre così gentile , biondino! Te l'avranno insegnata l'educazione , almeno?- obiettò subito Selena.

Pie sopirò. Sarebbero mai andati d’accordo quei due?

-Ora che che ci siamo chiariti.. possiamo andare a riposare senza fare casino-propose Pie.

 

I quattro salutarono Kyle e Ryan e salirono nelle proprie stanze.

Selena si sentiva confusa.

 Pie sospettava che Akita stava ingannando tutti.

 Era davvero così?

 Veramente era in pericolo?

Non sapeva che rispondersi...

Si mise a letto e si addormentò profondamente.

La giornata non era stata per nulla semplice.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Mezze verità ***


Mezze verità . . .

 

 

La giornata lavorativa era stata pesante, Pie aveva solamente contribuito a renderla ancora più difficile.

 Selena non riusciva proprio a capire perchè non si fidava di Akita...

A pensarci bene,  questa doveva ancora risolvere il mistero di ciò che successe nella sua infanzia con Evith.

Lei sosteneva che erano “sorelle”.

Possibile?

Selena si addormentò subito.

 

-So che ci sono delle cose che mi vuoi chiedere.- Akita comparve in un campo coperto di bellissimi fiori.

Selena non voleva rispondere. Era troppo bello restare solamente seduti e sentire il profumo di quell’ immensa distesa colorata.

-Ci sono delle cose che ti turbano, Pie non si fida di me.-continuò Akita.

-Prima di affrontare questo discorso voglio sapere che cosa è successo tra me ed Evith e perchè dice di essermi sorella.-finalmente rispose Selena.

-Vuoi proprio saperlo? Non sono dei ricordi felici.-

-Devo saperlo Akita. Credo che sia un tassello importante per capire tutta questa storia. Specialmente se io ho il peso di due mondi sulle mie spalle.- insistette la ragazza.

 

-Come vuoi. Non volevo affrontare adesso il discorso. Vedo, però, che non ho scelta. Ora il potere del tempo lo utilizzerò io. Nelle condizioni attuali non saresti in grado di reggere neanche un secondo senza farti del male.-

-Anche Pie sostiene la stessa cosa. Perchè non mi hai detto tutto fin dall' inizio?-

-Avevo paura che potessi rifiutare. – rispose sinceramente lo spirito.

-Se lo avrei fatto?-chiese Selena.

-Ti mostrerò anche questo. Da dove vogliamo cominciare? Passato reale o un probabile futuro?-

-Cominciamo con il passato e poi passeremo al futuro. Da quello che ho capito nessuno dei due è felice.-

 

Akita e Selena si materializzarono nel passato.

-Noi possiamo vedere tutto , per loro siamo invisibili -comincio a spiegare Akita.

 

Due bambine stavano giocando. Avevano dei buffi codini che nascondevano le loro orecchie a punta. Una aveva i capelli rossi mossi,l'altra dei lunghi capelli neri.

-Sei tu e Evith.-constatò Akita

Potevano avere quasi cinque anni ed era strano che a quell'ora le bimbe stavano in casa e non in una scuola per l'infanzia.

In effetti per la loro malformazione delle orecchie,  i genitori avevano preferito tenerle a casa ed evitare beffe da parte dei compagni.

Le due bambine erano molto legate e si chiamavano affettuosamente sorelle.

Almeno la bambina dai capelli neri era legata alla sorella, l'altra era sempre invidiosa dell' attenzione ricevuta da parte dei genitori per la sorellina più piccola.

Non che lei venisse ignorata,ma nel suo cuore voleva essere sempre la prima.

In realtà erano state trovate tutt'è due lo stesso giorno abbandonate davanti ad un orfanotrofio. Avevano passato la maggior parte dell' infanzia dalle suore e nessuno voleva adottarle.

Tutto perchè avevano delle strane orecchie a punta.

Le due bambine stavano giocando con le rispettive bambole, quando la rossa si avvicinò e prese la bambola di Selena.

-Voglio la tua!-

La bambina  dai capelli neri diede volentieri la bambola a Evith , che ora ne aveva due , e andò all' altalena.

Riuscì a salirci goffamente e cominciò a dondolarsi piano piano.

in quel momento che Evith, senza sapere come, mandò un lampo di luce verso la sorella.

L'altra non si era accorta di nulla e continuava a dondolarsi canticchiando una canzoncina.

In quel momento si materializzò la figura di Akita che deviò il lampo di luce verso l'abitazione distruggendo buona parte del muro.

La rossa si spaventò e cominciò a piangere, l'altra bambina scese di corsa dall' altalena per consolarla.

Evith non voleva l'abbraccio della sorella.

Non piangeva dalla paura, ma per il fallimento del suo ennesimo tentativo di liberarsi della sorella ed avere i genitori tutti per se.

Questi rientrarono trovando Evith in lacrime che  respingeva Selena e la casa mezzo distrutta.

-è stata lei!-disse Evith fingendo di aver paura della sorella.

L'altra bambina tentò di raccontare la sua versione dei fatti, ma nessuno la ascoltava.

Tutta l'attenzione era rivolta ad Evith.

Quando cercò di avvicinarsi alla mamma , la mamma che l'aveva sempre coccolata, questa le intimò di andare in camera sua e non farsi vedere fino a chè non avrebbe chiesto scusa alla sorella.

La bambina salì in camera sua.

 

A notte fonda i due adulti erano ancora svegli.

-Non possiamo più tenerla! Avevano ragione le suore a dire che quella bambina era strana!-

-Non possiamo nemmeno abbandonarla! É ancora troppo piccola per vivere da sola!-

-Ma non è troppo piccola per distruggere mezza casa! Possiamo fare così! Le troveremo una casa, una balia e verseremo ogni mese qualcosa su un conto per non farle mancare nulla. Così tu avrai il cuore in pace e non la avremo in casa!-

La madre annuì. Le dispiaceva per quella bambina , ma non poteva più tenerla in casa.

Passarono i giorni.

Selena non poteva uscire dalla cameretta, le era vietato perchè l'altra aveva paura di lei.

Era incominciata una vita strana per la piccola, fino al giorno in cui la madre entrò per fare le valigie.

Non le disse nulla, non spiegò dove andava, la vestì in silenzio, le fece prendere qualche peluche e scese in salotto.

-Questa è la bambina. Noi non vogliamo che per le vacanze ritorni a casa. Quando sarà maggiorenne le darete la busta. Chiedo solo una cosa. Lei è troppo piccola. Trattatela bene.-

La donna prese per mano la bimba e la portò via da casa.

Selena si girò per guardare disperata la madre e scorse il sorriso soddisfatto di Evith.

Finalmente la bambina aveva ottenuto quello che voleva.

I genitori per sé.

 

 

-Questo è quello che accadde quando eri una bambina e io ti ho salvato. Evith non sapeva ancora quello che faceva, ma già nel suo cuore coltivava il sentimento di odio per te. Non volevo che ricordassi questo , perciò ho fatto in modo che non potessi ricordare nulla e ho modificato il tuo aspetto. Ti avevano mandato in un collegio. Sei cresciuta li fino alla tua maggiore età. Il resto... – la consolò Akita dopo averle mostrato il su passato.

-Non serve dirlo. Ora passiamo ad un probabile futuro. Cosa sarebbe successo se io non avrei accettato subito di essere ciò che sono?- la interruppe bruscamente.

 

-D'accordo! Ora ci spostiamo ad un tuo probabile futuro. I tuoi veri fratelli li conoscerai come è avvenuto nel presente. -

Le due si spostarono nel futuro.

 

Era una giornata calda e i quattro avevano deciso di andare un po' al mare. Dato che Pie,Tart non avevano mai visto il mare, Selena aveva deciso di portarli sulla spiaggia.

-Sarà saggio?- chiese Pie.

-Se rimarrete dei terrestri nessuno potrà riconoscervi! Pie non fare il guastafeste! Non lo vedi come è entusiasta Tart?-

-Va bene... andiamo in spiaggia!-sospirando concluse Pie.

-E ti farebbe bene abbronzarti un po'... il computer ti sta rimbambendo e sei brutto!-cominciò a canzonarlo Ghish.

-Parla l'asino di famiglia. I muscoli senza cervello non servono gran chè!-rispose prontamente Pie.

Tart cominciò a ridere. Quei due avrebbero cominciato una loro discussione fino a chè non si sarebbero scannati a vicenda.

-Forza! Andiamo e non voglio sentire storie!-

Selena divise  i due che si guardavano con aria omicida.

Arrivati i spiaggia  la ragazza piantò un ombrellone.

Ghish non perse tempo e corse al mare per fare un bagno seguito da Tart che implorava di aspettarlo.

-Ci uniamo anche noi?- domandò terrorizzato Pie.

-Si! Ho proprio voglia di fare il bagno. Togliti la maglia e vieni! Non vorrai fare il bagno vestito!-

-Cosa???????????? Non ci vengo per nessuna ragione!!!!!!!!!! Che fai????????????- imbarazzatissimo chiese Pie vedendo Selena togliersi il vestito rimanendo in costume.

-Io ci vado a fare il bagno e questo è il mio costume. Quindi... o resti qui da solo con i vestiti, oppure vieni con noi a divertirti! A te la scelta!- lo mise alle strette la ragazza.

Messo alle strette Pie si decise a seguire Selena.

-Ecco le lumache!- fu il saluto che gli accolse appena arrivarono sulla riva.

Pie non rispose alla provocazione di Ghish e Selena si tuffò in acqua.

-L'acqua è calda, vieni Pie!-lo invitò.

-Mica ti morde! -concluse il fratello.

Quando un riluttante Pie raggiunse gli altri Ghish gli schizzò volutamente l'acqua in faccia.

Il poveretto rimase scioccato.

-Ah, è così?- riprendendosi dallo spavento mormorò Pie.

-Ora vediamo come te la cavi!-

I due iniziarono la loro guerra dell' acqua , coinvolgendo Tart e Selena. Formarono delle alleanze (Tart con Gish e Pie con Selena) e passarono buona parte della mattinata a combattersi con l'acqua marina.

Sembrava che la giornata doveva finire nei migliori dei modi, quando all' improvviso emerse un chimero dal mare.

Le persone fuggirono terrorizzate.

-Ci risiamo! Comincio a pensare che avevo ragione che non dovevamo venire qui!- borbottò Pie.

Pie , Ghish e Tart uscirono con le loro vere sembianze dalle cabine dove stavano facendo la doccia ed incominciarono a combattere contro il mostro.

La creatura era troppo forte e quasi subito si trovarono in difficoltà.

Selena non sapeva cosa fare. Voleva aiutarli, non le piaceva vederli in difficoltà.

Apparve Akita che le parlò. La invitò ad essere ciò che era e Selena accettò.

-Possiamo vedere tutti i futuri che vuoi. Il finale è sempre lo stesso. -constatò Akita.

-Avrei accettato di essere la Guardiana per loro.-

-Si. Lo avresti sempre fatto per loro. Per aiutarli. Per salvarli. Per il tuo popolo. Potevano passare dei giorni, ma alla fine saresti ciò che sei adesso!-

Selena sospirò.

-Perchè sto cambiando?-chiese dopo un lungo silenzio.

-Stai riprendendo il tuo vero aspetto. Presto avrai bisogno anche tu dell'infuso che bevono i tuoi fratelli per nascondere le orecchie!- rispose Akita.

-Un altra domanda ancora Akita!-

-Dimmi, e poi basta! Hai bisogno di dormire senza avere troppe rivelazioni!-

-Il potere del tempo.. perchè non lo posso usare?-

-Lo hai già usato per guarire i tuoi fratelli. Se non sbaglio sei stata male, ti sei sentita debole. Non è giunto ancora il momento! Quando sarà vicino lo capirai e saprai come usarlo. Adesso basta! Riposa ! Domani è un giorno lungo!-

Akita scomparì lasciando Selena con la sensazione che non avesse detto qualcosa di importante.

In quel momento non le importava, voleva rimanere nel campo fiorito e godersi la vista della distesa dei fiori.

Aveva bisogno di quella pace per metabolizzare il suo passato.

 

 

Delle lacrime uscirono e bagnarono il cuscino.

Ghish le asciugò.   

Era venuto per vedere se la ragazza  stava bene.

“ Forse sta facendo un brutto sogno”.

 Decise quindi  di rimanere vicino a lei.

Non aveva intenzione di passare tutta la notte sdraiato accanto sul letto (doveva rientrare in camera prima che Pie si accorgesse della sua assenza, almeno questo era il piano),ma si addormentò abbracciando la ragazza.

Per la prima volta Ghish dormì sereno.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Che senso ha tutto questo? ***


Che senso ha tutto questo?

 

Selena si svegliò trovando Ghish che dormiva beatamente nel suo letto. Sorrise, la mattina era iniziata bene.

Osservò i tratti rilassati del ragazzo ed accarezzò piano piano i capelli verdi sparsi su tutto il cuscino e metà viso.

Ghish disse qualcosa nel sonno, Selena riuscì a sgusciare fuori dal letto senza svegliarlo.

Si diresse nel bagno, fermandosi un secondo per prendere i vestiti e tutto l'occorrente che le sarebbe servito.

Voleva evitare situazioni imbarazzanti,e, sapendo del passato di Ghish, dei suoi scherzi maliziosi e della sua ossessione per Strawberry, non voleva sperimentare un suo “attacco malizioso”.

Si infilò sotto il getto dell' acqua calda.

 

Si sentiva triste,si era sempre chiesta il perchè del suo abbandono, ed ora che lo sapeva,  la cosa non la rallegrava molto.

Era come se tutt'è due le famiglie l'avessero scartata perchè ritenuta indegna dell' affetto.

Decise che era meglio parlarne con Pie, forse lui avrebbe fatto luce su altri punti oscuri.

La sua domanda principale era perchè i suoi veri genitori la avevano abbandonata dividendola da Pie e Tart?

 

Uscì dalla doccia si vestì e andò in cucina..

 Era sicura che Pie stava lì.

Da quando aveva iniziato ad aiutare Kyle, aveva scoperto la passione per la cucina.

Solamente Lory riusciva a farlo uscire preoccupato ogni volta che sentiva un crasch di piatti infranti.

Ed infatti non si sbagliava.

 

 Pie stava in cucina con una espressione molto preoccupata.

-Non riesco a trovare Ghish da nessuna parte!-disse appena vide Selena.

-Dorme in camera mia. Mi sono svegliata e lui era sulle coperte!-rispose quella tranquillamente.

-Come in camera tua??? Perché? Non ha una sua camera??-quasi gridando rispose Pie.

-D'accordo.. non voglio sapere nulla di quello che è successo tra voi due! – sbottò infine.  

-Cosa doveva succedere se dormivamo tutt'è due?! A proposito,  ho parlato con Akita-  Selena cercò di sviare il discorso dall' argomento “chissà cosa hai fatto con Ghish”.

-Davvero?- chiese interessato Pie.

-Mi ha mostrato il mio passato. Ora ricordo cosa accadde tra me ed Evith.  Non è una mia sorella di sangue!-

-Questo è poco ma sicuro! Che cosa ti turba?-

-Non il fatto che noi due siamo cresciute per un breve periodo insieme, mi turba il suo odio verso di me. -

Selena cominciò a raccontare quello che Akita le aveva mostrato. Pie la ascoltava attentamente.

-Mi dispiace. Non avevo la minima idea che sarebbe andata così. Quando nostra madre per necessità ti portò sulla Terra, non per abbandonarti, ma per salvarti, speravamo che tu trovassi una buona famiglia.

 Purtoppo... fu scoperta, ricordo chiaramente il giorno in cui ci nascose e venne portata via dalle guardie insieme a nostro padre. Se non fosse stato per la nostra vicina, noi non saremmo qui.-

-Perché Pie?Chi sono veramente? Nostra madre è ancora viva?-

Pie non rispose subito.

Era l'unico a sapere che erano orfani nel momento stesso in cui i loro genitori furono prelevati.

L'aveva scoperto quando studiava in accademia militare.  

Aveva trovato i registri delle persone condannate e aveva letto il nome di suoi genitori. Non c'era nessuna motivazione sul perchè.

E non sapeva rispondere alla domanda di Selena.

Chi era veramente?

Fece un profondo respiro.

-Tart non lo sa e non lo deve sapere. I nostri vecchi sono stati eliminati subito il giorno dopo. Io ero l'unico a saperlo. Quando successe. Tart  era davvero un piccolo fagottino. Non credo che se ne può ricordare. Lui sa che i nostri morirono in un incendio-

 

L'umore di Selena peggiorò visibilmente. Non sapeva perchè , ma dentro di lei si faceva largo la sensazione che era tutto collegato con la sua nascita e con quello che realmente era.

Pie la guardò preoccupato.

-Tutto bene Sel?-chiese.

Selena si sforzò a sorridere.

-Si Pie, tutto bene! Non ti preoccupare, è tutto ok!-

Pie la guardò di nuovo.

Era chiaro che non andava bene per niente.

Erano detti troppi “sto bene” per nascondere ciò che la sorella provava. Era saggio adesso non tormentarla.

 Era sicuro che Selena ne avrebbe parlato appena si sarebbe sentita pronta di riaffrontare l'argomento.

 

Ghish scese in cucina imbronciato.

-Eccoti qui fuggitiva! Potevi anche svegliarmi!- disse rivolto a Selena.

-Stavi dormendo così bene.. e poi.. cosa ci facevi in camera mia? Mi spiavi?-

-Selena ti ha fatto una domanda a cui anche io voglio sentire la risposta!- s’intromise Pie.

-Se il mio fratellone ha la testa impegnata con la sua ragazza ,è compito mio andare a controllare che tu stia bene... Fino a prova contraria , io mi ritengo il suo ragazzo! E ho fatto bene a passare visto che piangeva nel sonno!- rispose Ghish.

Pie rispose al posto di Selen e lei si allontanò per prendere una boccata d’aria.

Ghish la raggiunse poco dopo.

-Ti va di uscire un po??-chiese.

-Veramente io…-

-Su, hai bisogno di uscire un poco. Ti sentirai meglio!-

Selena cedette e alla fin uscirono  per fare una passeggiata al parco.

 

Mirta stava fluttuando attorno al locale. Aveva passato la notte e maggior parte della mattina a spiare Ghish e Selena.

 Era evidente che Ghish teneva molto alla ragazza e che lui non le era indifferente.

 Sorrise.

Sapeva come ricattare il suo “nemico “.

 Incuriosita restò anche buona parte della mattinata e sentì quello che Pie e Selena si dicevano.

Questo la sconvolse.

I suoi dubbi sul raggiro cominciavano ad avere dei sospetti fondati.

La Guardiana, ovvero Selena, non stava complottando con Pie pianificando piani di conquista.

Stavano parlando del suo passato e di Evith.

Nel suo cuore Mirta era convinta che anche la ragazza era una vittima di tutta questa storia.

 Doveva assolutamente parlarle senza Ghish che le ronzava intorno.

Avrebbe detto ad Alycya ed Evith che non aveva scoperto nulla.

Era tempo di rientrare  alla base, prima che i sensori installati dal biondino captassero la su presenza.

Non era ancora moto pratica dell' arte degli incantesimi.

E quello che aveva fatto stava per dissolversi. Si smaterializzò in fretta lasciando Pie con la sensazione di essere spiato.

 

 

Come il giorno precedente alle 14:00 iniziò la giornata lavorativa. Le ragazze Mew Mew arrivarono quasi tutte puntuali tranne Strawberry.

 Si ripeté la scenetta di tutti i giorni con Mina che la rimproverava ordinando di cambiarsi in fretta per il tantissimo lavoro da fare.

 Selena nonostante avesse passato del tempo con Ghish nella loro ex base continuava ad essere sovrappensiero.

Lory si avvicinò alla ragazza.

-Ehi, tutto ok?-chiese timidamente abbassando subito lo sguardo.

Selena le sorrise.

Quella ragazza era davvero troppo insicura.

Si scusava per ogni cosa, anche se respirava rumorosamente mentre gli altri stavano riposando.

-Si, Lory non ti preoccupare! Senti, stasera voi vi dovete allenare.. visto che per me l'allenamento è bandito, lasciami il tuo lavoro da fare. Devi essere riposata!-

-No, non ti preoccupare!-arrossendo rispose la ragazza.

- Non è un peso per me!-continuò.

Selena non rispose nulla.

 Le avrebbe fatto comodo un po' di lavoro extra in modo da non pensare.

-Selena?- la voce di Lory la fece tornare nella realtà.

-Dimmi Lory!-

-Bhe... Ecco.. Io.. vorrei fare un regalo a Pie! Cosa gli posso fare? Tra poco è Natale...-

-Natale?? AH, giusto!!!!!! Me ne ero completamente scordata!!!!!! Se per te non è un peso.. potremmo andare domani i giro per negozi e sicuramente troveremo qualcosa per lui!.-

-Davvero faresti una cosa del genere per me?-

-Lory mica sto facendo una cosa strana! E poi, da quello che ho capito... io sono al tua futura nuora!- Lory avvampò.

Le due ragazze scoppiarono a ridere sorridendosi complici.

-Allora domani shopping!- concluse la timida ragazza.

-Ad una condizione! Smettila di arrossire ogni volta che qualcuno ti parla, altrimenti credo che Pie farà un casino in cucina, visto che sta incollato alla porta ad origliare!-

Scoperto un Pie  rosso in faccia corse in cucina giusto in tempo per togliere la torta dal forno.

 

La sera arrivò presto, troppo presto per i gusti di Selena.

Mentre le ragazze seguite da Pie Ghish e Tart scendevano nei sotterranei per allenarsi, Selena uscì per prendere un po' di aria.

Si sedette sotto un albero.

Il cielo era limpido e si potevano vedere le stelle.

All' improvviso accanto le si materializzò una ragazza incappucciata.

-Non ho intenzione di combattere!- disse questa vedendo l'espressione allarmata di Selena.

-Io sono Mirta , voglio solamente chiederti delle cose. Posso sedermi?-

-Ok, Mirta ... é un bel nome! Se posso vedo di risponderti!-

Mirta si sedette togliendosi il cappuccio. Sospirò.

-Vuoi davvero distruggere il nostro popolo?- chiese.

-Io?? Perchè dovrei farlo? Perchè dovrei distruggere la mia gente?-

-Tu... sei una di noi?-chiese stupita Mirta.

Selena annuì.

Aspettava ancora l risposta della ragazza.

 Perchè doveva distruggere la sua gente?

Che storia era questa?

-Behemot sostiene che tu insieme a Ghish,Pie e Tart ci volete distruggere e dare il pianeta ai terrestri. Ti ho osservata a lungo. Non sei cattiva, e poi i terrestri... secondo me non hanno nessuna colpa!-

-Behemot... il nome non mi è nuovo... nessuno di noi vuole dominare e distruggere il pianeta. Da quello che sento.. anche tu sei stata ingannata!-

Le due ragazze stavano sedute in silenzio a guardare il cielo.

-Mi manca il cielo stellato! Vorrei tanto che tutto si risolvesse!- sospirando disse Mirta.

-Io non sono come Alycya! Lei pensa solo a come vendiarsi! Io... prima ero innamorata di Ghish... Lui non mi ha mai visto, non mi ha mai notato... volevo vendicarmi per quello che aveva fatto con la ragazza dai capelli rosa..poi.. quando ho visto che ieri sera è venuto in camera tua e ti ha asciugato le lacrime... ho capito che sbagliavo tutto! Mi sono lasciata trasportare della rabbia e ora mi ritrovo qui! Vorrei solamente stare in pace a sentire gli uccelli e giocare con gli scoiattoli , invece di combattere! Tu che hai il potere di farlo, ti prego ferma tutto questo! -

Mirta scoppiò in lacrime e Selena la abbracciò. La ragazza si irrigidì , ma non tentò di liberarsi.

-Non piangere! Ti prometto che ti aiuterò. Quando tutta questa storia sarà finita credo che io e te diventeremo buone amiche!-

Mirta sorrise.

-Tu sei buona! Guardati da Evith. Lei vuole tendervi una trappola! Ah, io devo scappare! Se Gabryel ed Alycya vi attaccheranno io dovrò farlo per forza e non voglio!Non voglio combattere, ma se non lo faccio loro mi faranno del male!-

-Non ti preoccupare, Mirta. Mi hai appena fatto capire che voi non c'entrate nulla. Comportati come devi fare... e stai attenta. Adesso tu sei in pericolo!-

-Non aver paura per me... vado che sento dei passi.-

La ragazza si smaterializzò.

Selena si alzò.

 La situazione era molto delicata.

 E tutto pesava su di lei.

 

Si maledisse e maledisse chi aveva creato tutta questa storia.

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** La fuga ***


La fuga.

 

Selena si alzò da terra appena sentì dei passi.

Mirta si era smaterializzata, giusto in tempo all' arrivo di Ryan.

-I tuoi fratelli , specialmente Ghish, ti stanno cercando ovunque. Prima che mi demoliscano il locale faresti bene a rientrare... La prossima volta , avverti se ti allontani. Ci stiamo dando da fare per proteggerti....-

-Non serve che me lo dici,Ryan.. Da quando stare seduta sotto un albero è un crimine?-

Ryan non rispose nulla.

Si chiese  se mai un giorno sarebbe andato d'accordo con la ragazza.

Questa rientrò nel locale trovando tutti quanti in pensiero.

La situazione la metteva tremendamente a disagio.

Era abituata a fare tutto da sola, questa sua condizione di “dipendenza” la faceva sentire in gabbia.

-Lo dicevo che stava fuori! Vero, Taru-taru? Non è successo nulla!-la piccola Puddy non la smetteva con la sua cantilena , tentando in tutti i modi di attirare l'attenzione dell' alieno.

-Pie, Ghish, Tart e anche tu Selena vi va di venire a casa di Mina per un pigiama party? Dobbiamo festeggiare il nostro primo allenamento!- Strawberry lanciò un' occhiata d'intesa a Mina.

Questa voleva rifiutare, ma dallo sguardo di Strawberry farfugliò un “si , ma poi me la sconti lavorando tre turni doppi”.

-Che ne dici Sel, accettiamo?-chiese Pie.

-Io non ne avrei tanta voglia... Andateci voi , preferisco mettermi a letto a riposare!-rispose.

-Se tu non ci vieni... come formiamo le squadre per la guerra dei cuscini?- chiese Tart che non riusciva a nascondere la sua eccitazione per il gioco.

-Su, anche tu hai bisogno di rilassarti un ! Hai lavorato tantissimo... e poi ci sono anche io....- s'intromise Ghish.

Selena sospirò.

Non aveva nessuna voglia di stare in compagnia, specialmente dopo aver sentito le parole di Ryan che le spiegavano con poca grazia che adesso era lei il problema principale.

Dall' altra parte non voleva deludere Tart e dare dei sospetti a Ghish e Pie.

-Ok! Prendo l'occorrente e andiamo tutti quanti da Mina!- esclamò con falsa allegria.

-Non te ne pentirai! - esclamarono in coro Tart e Puddy.

 

Il gruppo arrivò a casa di Mina.

Questa ,orgogliosa, mostrò ogni singola stanza.

Aprì il suo guardaroba per far vedere alle amiche gli ultimi arrivi da Parigi.

 Mentre le ragazze  della squadra Mew erano impegnate ad ammirare ogni singola vestaglia ed abito i quattro rimasero in disparte.

-Voi donne! Starete delle ore a guardare dei vestiti....-constatò Ghish.

-Voi vi mettete la prima cosa che trovate nei cassetti- rispose Selena.

- EHI, volete restare tutta la festa li impalati o venite qui?-gridò Strawberry.

Al richiamo della rossa questi si avvicinarono.

-Ecco i ritardatari! Su, cosa aspettate! Andate a cambiarvi o avete l'intenzione di dormire vestiti?-

Mina indicò il bagno ed uno alla volta Selena e gli altri si cambiarono.

Appena rientrarono nella camera della ragazza, furono colpiti da cuscini differenti.

Iniziò una lunga battaglia che si concluse con il massacro dei cuscini e la fuoriuscita di tutte le piume.

Esausti si addormentarono tutti alla meno peggio.

 

 

Evith stava sfogliando distrattamente un libro.

In realtà questa era una scusa per rimanere da sola.

Suo padre l'aveva contattata dicendole che avevano un problema urgente da risolvere.

L'unico modo per non destare sospetti, era quello di fare finta di sfogliare dei libri nella sua stanza.

 Aveva detto ai tre di non distrurbare per nessun motivo , altrimenti l'avrebbe fatta ricordare al malcapitato.

Questa minaccia bastava per tener lontano i tre.

Avevano il terrore di Evith e nessuno di loro voleva assaggiare i suoi poteri.

-Salve , padre.-disse Evith appena scorse il riflesso del genitore nello specchio.

-Abbiamo un grande problema!-disse questi.

-Ti riferisci al popolo? Si sta ribellando contro di te?-chiese Evith.

-Il popolo mi ADORA. Nessuno ha il pensiero di ribellarsi e temono tutti quanti la Guardiana. La cosa che mi preoccupa è Mirta.-

-Non ne avevamo già parlato?-domandò Evith.

-Prima di parlare , guarda ciò che ti voglio mostrare. Osserva ciò che ha fatto la ragazza!-

Le mostrò l'incontro con Selena e Mirta.

-Ho capito! Farò in modo che scompaia dando la colpa alla Guardiana. Non è più necessaria per il nostro piano. Presto attaccheremo la base di quelle ragazze ridicole....-

-Vedo che hai capito subito! Non mi deludere!-

 

Come era apparso, cosi Behemot scomparve.

Evith aveva avuto una buona idea.

 Eliminare la traditrice facendo ricadere la colpa sulla Guardiana...e lui sapeva come usare tutto ciò per tenere sotto stretto controllo il suo popolo.

 

 

 

L'indomani mattina Selena e Lory uscirono di corsa dall' abitazione di Mina.

 Si erano vestite in fretta evitando di fare troppo rumore ( cosa che Lory non riuscì a fare) e corsero a prendere l'autobus.

 Erano in ritardo per il loro programma di shopping e avevano solo due ore per scegliere un regalo per Pie.

Avevano dato una veloce scusa del tipo “ abbiamo delle cose importanti da fare, non ti impicciare” al diretto interessato e contavano sull' appoggio morale di tutte le altre ragazze che erano a conoscenza del problema di Lory.

Sull' autobus ripresero finalmente fiato.

 Si sedettero agli unici sedili liberi e si misero a chiacchierare tranquillamente .

Lory raccontava dei suoi hobby, della sua passione nel creare le bambole e Selena l'ascoltava.

Non si resero conto di non aver timbrato i biglietti ,cosa che non mancò a far notare il controllore..

-Bhè, come prima esperienza su un autobus di Tokyo non ci siamo fatte mancare nulla! Abbiamo preso anche una bella multa!-

Lory farfugliò qualcosa di incomprensibile arrossendo.

-Su.. le pago io le multe... Poteva anche far finta di nulla!- si lagnò Selena.

Le ragazze entrarono nel vicolo dove c'era un enorme mercato e ne uscirono un ora e mezza dopo cariche di pacchetti e pacchettini.

Oltre a Pie fecero i regali per tutte quante divertendosi come matte a scegliere tra milioni di bancarelle.

Soddisfatte si diressero alla fermata e tornarono giusto in tempo per l'apertura del Caffè.

All' ingresso trovarono Ryan e Strawberry che si stavano abbracciando.

Silenziosamente le due ragazze salirono le scale ed entrarono nella stanza di Selena, dove nascosero i pacchetti nell' armadio.

-Finalmente il biondino si è dichiarato! Forse la smetterà di essere così acido nei nostri confronti!-

Lory sorrise tristemente.

Era contenta per Strawberry, le cose con Pie andavano bene.

 Il ragazzo la ricopriva di tante attenzioni e la faceva sentire importante, solamente provava un po' di malinconia nel vedere Ryan abbracciato a Strawberry, mentre lei non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi.

“Adesso è il mio passato. Io Amo Pie e Ryan rimarrà sempre un ricordo della mia adolescenza.”

-Hai ragione, sai?- disse infine

-Cambiamoci in fretta ed apriamo il locale... non credo ancora nel cambiamento di Ryan!-

Le due ragazze si cambiarono in fretta e scesero al piano terra, accolte da una Strawberry sorridente.

-Avevi ragione Selena! Oggi io e Ryan ci siamo ufficialmente messi insieme!-

La ragazza irradiava felicità da tutti i pori ed era impossibile tenere il broncio con lei vicino.

Iniziò una nuova giornata di lavoro.

 

 

Passarono diversi giorni, tutti tranne Selena si allenavano duramente la sera.

Spesso Selena sentiva Tart lamentarsi con Ghish per i chimeri tropo forti che creava e si sentiva terribilmente in colpa.

 Tart era solo un bambino piccolo , costretto di nuovo a combattere.

 E questa volta era per colpa sua.

Akita non si era più presentata, nonostante Selena la invocasse nel sogno.

Cominciò seriamente a pensare che quella donna nascondesse qualcosa.

Divenne presto taciturna e in ogni modo cominciò ad evitare la compagnia di tutti quanti , restringendola solo nello stretto necessario dell' ambito lavorativo.

Il cambiamento non sfuggì a Ghish e Pie che continuavano a tormentarsi a vicenda con una sola domanda a cui non avevano la risposta.

Selena si limitava a sorridere e non rispondeva altro.

O se rispondeva era sempre un “sto bene, non ti preoccupare!”.

 

Finalmente Akita si decise a ricomparire nei sogni di Selena.

Questa volta si trovavano in un palazzo abbandonato.

-Dove siamo?-chiese Selena.

Akita non rispose subito.

-Siamo al palazzo reale sul tuo pianeta prima che tu nascessi. Voglio farti capire una cosa,in modo ce tu possa arrivare preparata alla battaglia.-rispose questa.

-Perchè il palazzo è abbandonato?-

-Prima ci viveva la famiglia reale. Morirono tutti nel tentativo di difendere il popolo da una creatura malvagia creato da un uomo con pochi scrupoli. Pensa solamente che aveva fatto un patto con il diavolo. Lui aveva ottenuto il potere nero e il diavolo, allo scadere del tempo, la sua anima. Il tempo sta per scadere e l'uomo lo sa. Il figlio che aveva creato gli si è ribellato e ha tentato di conquistare le Terra senza riuscirci qualche mese fa.-

-Deep Blue?-la interruppe Selena.

-Esattamente,Deep Blue. A differenza di quanto credono tutti quanti, il suo spirito non è stato eliminato. Deep Blue sta manovrando quest'uomo per riavere un corpo. Io mi sono opposta fin dall' inizio a tutto ciò. Se Deep Blue  riprende il suo corpo e tutti i suoi poteri... non ci sarà nessuna speranza per la vita in generale. Quella creatura è stata forgiata nell' odio più puro, conosce solo il male , l'inganno... -

Akita cominciò a spostarsi per il palazzo e Selena la seguì.

-Non ti voglio mostrare lo scontro, tantomeno le sofferenze del tuo popolo. Ti ho portato qui perchè voglio dirti un ultima cosa... la più importante!-

-Ti ascolto!-

Akita si tolse il velo dalla testa lasciando scoperto il volto.

-Questo è l mio vero aspetto!-

Selena non sapeva cosa rispondere.

Davanti a sé vedeva una sua copia di come sarebbe stata nel suo futuro.

Akita aveva gli stessi suoi occhi e stessi capelli neri legati con una treccia che le arrivava fin sotto alla vita. I suoi tratti erano tipici della sua razza con la carnagione pallida, i denti affilati e le tipiche orecchie a punta.

Al collo portava il suo cristallo e le braccia erano decorate da bracciali d'oro.

-Il tuo compito principale è fare in modo che Deep Blue non riprenda mai il suo corpo e i suoi poteri. Dovrai fermarlo a tutti i costi, ma io non ti posso garantire che ne uscirai illesa.-

-Cioè?-

Akita sospirò.

Non sapeva davvero come dirlo alla ragazza senza farle del male.

-Alla fine della storia io non posso garantirti di riuscire a riportarti viva dai tuoi fratelli. Il potere è troppo forte per te, me ne sono resa conto solo ora. Qualcosa non è andata come volevo.-

-E me lo dici solo adesso? Solo ora scopro che dovrò morire per questa storia?-chiese infuriata Selena.

-Mi dispiace, Avresti accettato sapendo come sarebbe finito?-

Selena non rispose.

-Pensa al tuo popolo, non vorresti liberarlo dalle catene della sofferenza?-

-Per ora ti dico solo una cosa... Vaffanculo Akita! Riportami sulla Terra e per un po' non farti vedere. Non voglio sentirti. Tu... Sapevi benissimo cosa sarebbe successo! Lo SAPEVI. E TE NE SEI FREGATA! Per cosa ho vissuto? Solamente per portare a termine un tuo piano, che tra parentesi, non sappiamo nemmeno chi vincerà lo scontro? Hai pensato a come si sentirebbe Tart... Pie... Ghish? -

-Ti ripeto, MI DISPIACE!-

-Ti dispiace... l'unica parola che sai dire adesso. Ti sei dimenticata una cosa importante... IO SONO UNA PERSONA E PROVO DEI SENTIMENTI. NON SONO UN SOLDATINO GIOCATTOLO NELLE MANI DI UN BAMBINO!-

 

Akita non rispose nulla.

Si era aspettata una reazione peggiore.

 Se la stava cavando con qualche parolaccia ed insulto.

Questo era solamente lo shock della notizia.

 La ragazza avrebbe capito nel momento stesso del bisogno cosa avrebbe dovuto fare.

Fece l'unica cosa che la ragazza le chiedeva.

 La riportò sulla Terra e scomparve.

 

Selena si svegliò di soprassalto.

 Se quello che Akita diceva era vero, non aveva alcun senso rimanere qui. Pie, Tart e tutti gli altri si stavano impegnando per difenderla..

“Sono tutte forze sprecate” pensò.

L'unica cosa logica che le sembrava in quel momento era quella di andarsene.

 Preferiva affrontare tutto da sola , anziché mettere in difficoltà le ragazze e la sua famiglia.

Prese lo zaino, ci mise qualche vestito ed uscì dal locale.

Aveva lasciato il telefono sul comodino.

Sperava che presto Tart ci avrebbe fatto l'abitudine alla sua assenza.

Si fece forza e andò alla stazione.

Decise che avrebbe passato la notte lì, poi…

 

L'indomani mattina al Caffè tutti quanti si svegliarono  agitati.

Pie incolpava Ghish, che a sua volta incolpava Ryan ,dell' assenza di Selena.

 Non riuscivano proprio a capire il perchè della sua fuga.

Ghish si malediceva per non essere passato nella sua camera a controllare. Pie lo faceva perchè aveva preferito passare del tempo con Lory e non aveva controllato la sorella.

Ryan accese i computers.

Selena era un' aliena e il programma che aveva installato la doveva rintracciare,

L'unica speranza era  che fosse ancora a Tokyo.

Mentre i due fratelli si accusavano a vicenda ed avevano sfoderato le armi, Ryan risalì in fretta dai sotterranei.

-Voi due!!!!!-gridò.

Pie si girò verso Ryan.

 alla stazione... Sbrigatevi a portarla qui! -

I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte.

Non badarono al loro aspetto e seguiti da Tart si smaterializzarono.

 

 

-Questa è l'occasione buona per agire!-disse trionfante Evith.

-La Guardiana è da sola! Andiamo!-

 

Nel momento stesso in cui Ghish . Pie e Tart si materializzarono davanti a Selena comparvero Evith e gli altri.

-Per fortuna che era da sola-borbottò Alycya.

I tre fratelli si guardarono e senza dire nulla spinsero Selena contro il muro e Pie creò una barriera.

La ragazza si ritrovò intrappolata tra il muro e la barriera che le impediva ciascun movimento.

-PIEEEEEEE! Non dovevi farlo!!!!!-

Pie ignorava quello che la sorella gli diceva. Nessuno dei tre avrebbe permesso che succedesse qualcosa alla ragazza.

Intanto, Ryan aveva chiamato le Mew Mew. Spiegò la situazione in poche parole.

Gli alieni erano nei guai e le ragazze dovevano intervenire.

-Squadra Mew Mew, ora tocca a voi!-

Le ragazze non se lo fecero ripetere due volte e si trasformavano negli Angeli custodi della Terra. Speravano di arrivare in tempo.

 

Selena non riusciva a muoversi.

Vedere la sua famiglia combattere contro i loro “nemici” la stava facendo impazzire.

Mirta non combatteva ,faceva finta di creare dei chimeri talmente deboli che per Tart era un gioco distruggerli.

Cosa che non sfuggì ad Evith.

Lei se ne stava in disparte ad osservare la scena lasciando che Alycya e Gabryel combattessero.

Aspettava il momento giusto per agire.

 Da quello che aveva capito la sorellina non era cambiata nel corso del tempo.

Continuava a lasciarsi trasportare dalle emozioni.

Mirta doveva essere tolta di mezzo, e con quel gesto sperava di infuriare la Guardiana.

Di certo non avrebbe resistito e si sarebbe trasformata...

Impugnò la sua spada apparsa dal nulla .

Era giunto il momento in cui né Gabryel e né Alycya stavano attente a Mirta e l'altro ragazzino alieno si era fermato a mezz'aria a guadare la ragazza che non lo stava attaccando.

Sorrise e agì.

Selena vide tutto.

 La ragazza si era girata troppo tardi ed era stata colpita.

 Questo era davvero troppo.

Non sapeva dire come ci era riuscita, ma aveva spezzato la barriera di Pie trasformandosi nella Guardiana.

In quel momento arrivarono le Mew Mew.

-Come hai potuto colpire come una vigliacca quella povera ragazza?-chiese Selena ad Evith

Tart aveva preso al volo la malcapitata appoggiandola a terra. Cominciò a piangere.

Si era spaventato, nella sua mente riemersero i ricordi di quell' altro scontro.

 Mirta aveva fatto ciò che anche lui aveva fatto prima.

Pie tratteneva il respiro.

Si ricordava perfettamente che era stato lui qualche mese prima a colpire il fratello perchè lottava per una causa sbagliata.

-Cosa sta succedendo?-chiese Mewberry alle altre.

 

Evith non rispose a Selena.

Cominciava ad averne paura.

Non si aspettava quella reazione.

Non credeva che la sorella potesse sprigionare un potere simile.

-Voi due! Se non volete fare la stessa fine di quella li,seguitemi!-

E sparì.

 

Alycya e Gabryel guardavano scioccati la loro compagna.

-Guardiana, salvala!-fu l'unica supplica di Gabryel prima di scomparire.

Forse , davvero , la loro compagna aveva ragione e loro l'avevano solo derisa.

 

 

-Alycya, stiamo davvero nella merda!-disse Gabryel..

-Me ne sono accorta...la salverà la Guardiana?-

-Non lo so. Se è davvero come Mirta ci ha raccontato, forse lo farà. Non l’abbiamo visto … Non l’abbiamo protetta! Come ha potuto Evith fare una cosa del genere?- chiese Gabryel tra le lacrime.

-Appena QUELLA si chiuderà in camera io andrò alla loro base. Gabryel, comincio ad avere paura!-

-Anche io.. -

 

 

 grave Sel? Si può svegliare?- Tart continuava a ronzare attorno a Selena.

-Dobbiamo portarla da Ryan. Ghish! -

Il ragazzo si avvicinò.

-Lei non ha nessuna colpa. Poi vi spiego tutto. Non voglio avere altri morti sulla coscienza. Aiutami a portarla da Ryan.-

L'alieno non capiva nulla. Fece come Selena chiedeva, seguito dalle Mew Mew che ne avevano capito ben poco anche loro della situazione.

 

Ryan si vide arrivare di corsa tutto il gruppo. Voleva dire quattro a Selena e si trattenne giusto in tempo vedendo Ghish  che portava in braccio una ragazza svenuta.

-Ma cosa diavolo...-

La frase non riuscì a finirla perchè fu interrotto da Selena.

-Aiutala Ryan!-

Il biondo non disse nulla e fece cenno di scendere nei sotterranei.

Poggiarono Mirta su un lettino.

 Ryan cominciò a visitarla.

-Io ti posso aiutare, sono un infermiera e tu sei un medico!-disse Selena.

-Non ho mai finito gli studi....-

-Rimani sempre un medico.-

Dopo qualche minuto i due si guardarono.

-Ragazzi dovete usciere tutti quanti... abbiamo bisogno di calma per lavorare!-Annunciò Ryan.

grave?- richiese Tart.

-Non molto. Io e Ryan la aiuteremo, tu vai con gli altri!-disse Selena.

-Va bene. Dopo però ci devi delle spiegazioni!-

Il tono di Pie non ammetteva repliche.

-Dopo saprete tutto!-

Gli altri uscirono e i due ragazzi si misero al lavoro.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Di nuovo a casa,ma come prigionieri... ***


Di nuovo a casa, ma come prigionieri…

 

Evith sorseggiava soddisfatta del vino nella sua stanza.

Aveva portato a termine il compito a lei affidato (la perdita di Mirta non era poi così grave ) e si preparava per parlare con suo padre.

Era ignara che Alycya si era appostata alla porta della sua camera e si stava infondendo coraggio per chiedere il perchè del suo gesto insensato.

Non riusciva a scacciare dagli occhi l'immagine della sorella che si accasciava e veniva ripresa con delicatezza dal loro nemico,Tart.

Si era fatta un idea completamente sbagliata del suo ex- amico.

 Si era lasciata trasportare dalla paura di essere abbandonata da tutti ed era caduta in questa trappola.

Si stava decidendo a bussare, quando una voce molto famigliare cominciò il dialogo con Evith.

 

-Allora figlia mia, come procede?-la voce di Behemot risuonava così chiara che era difficile non riconoscerla.

-Ho risolto il problema. Mirta non ci darà più fastidio! L'unica cosa... non sono riuscita a fare in modo che sembri che sia stata la Guardiana!-

 

Alycya irrigidì i pugni. Che cosa significava che doveva sembrare che fosse stata la Guardiana?

-A questo non ci sono problemi. Posso sempre creare una falsa realtà e confondere il popolo! Se ben ricordi io sono il salvatore che ha assottigliato la nube gialla!-

 

Evith scoppiò a ridere.

-Si, tu l'hai creata e tu l' hai assottigliata! E il bello che quei cretini credono che sia stata la Guardiana!-e riscoppiò in una sonora risata.

 

Per Alycya fu sufficiente sentire quelle parole e corse da Gabryel.

Lo trovò che passeggiava avanti ed indietro per la stanza pensieroso..

-Gabryel!-

-Che c'è Alycya?-

-Ho scoperto qualcosa che non ti piacerà. Usciamo di qui così te la posso dire!-

Dall' espressione preoccupata dell' aliena ,Gabryel intuì che questa sapeva qualcosa di grave.

 Uscirono dalla navicella e si sistemarono sull' albero che Mirta adorava.

 

-Behemoth ci sta usando ed Evith è sua figlia!-

-COSA?????-

-è stato lui a dire di ferire Mirta e vogliono far ricadere la colpa sulla Guardiana... e... la nube... non l'ha creata lei, ma Behemoth! Dobbiamo avvertire quella ragazza!-

-Aspetta.. aspetta.. la nube l'ha creata lui? E perchè?? Perchè vuole ingannare la nostra gente???-

Alycya non sapeva cosa rispondere.

-Hai ragione te! Andiamo da quella ragazza così scopriremo come sta Mirta!-

-Tu credi che la stanno aiutando? Che sia ancora viva?-

-Lo so per certo! La Guardiana mi ha fatto capire che si sarebbe occupata di lei. E noi dobbiamo delle scuse a Pie , Tart e Ghish. Voglio vederci chiaro in questa faccenda!-

 

I due alieni si teletrasportarono davanti al Caffè.

Ignorando la scritta “CHIUSO” entrarono.

Nell' esatto momento in cui Ryan e Selena risalivano dal laboratorio.

Appena furono notati, tutti si misero davanti a Selena per proteggerla . La situazione era talmente tesa che sarebbe bastato un gesto per scatenare un nuovo scontro.

Alycya alzò le mani in segno di resa seguita da Gabryel.

-Non abbaiamo intenzione di combattere! Non vogliamo più causare dolore!-

Le ragazze Mew Mew si rilassarono appena , mentre Pie e Ghish rimanevano tesi.

-Cosa vi porta qui?- chiese alla fine Pie.

-Mirta... é viva?-domandò Gabryel.

-Per fortuna si. Evith deve aver sbagliato mira.. qualche millimetro un po' più a destra e non credo che ce l'avrebbe fatta!-rispose calma Selena.

-Possiamo... possiamo vederla?-domandò Gabryel evitando di puntare lo sguardo verso Pie.

-Si, venite qui... -

I due si avvicinarono a Selena che aveva adagiato Mirta su un tavolo del Caffè.

-Ha bisogno di riposo e tanta pace!-

-Perchè lo hai fatto?-chiese Gabryel.

-Io non sono come vi hanno fatto credere. E poi Mirta è innocente, come lo siete voi.-

Alycya non sapeva cosa dire.

 Tutti avevano il fiato sospeso.. la situazione era davvero molto delicata.

-Sedetevi- li invitò Selena

- Per il vostro bene toglietevi quei bracciali prima che sia troppo tardi!-

I due ragazzi si guardarono sorpresi e fecero quello che gli era stato detto.

Poggiarono i bracciali sul tavolo davanti a loro e sorrisero.

-Io mi sento molto meglio senza quei cosi!-constatò infine Gabryel.

Ryan si avvicinò e con un tovagliolo avvolse in un tovagliolo  i due ornamnti e li chiuse in una busta.

-Così sono messi fuori combattimento!-esclamò mettendoli su un altro tavolo lontano.

Selena si alzò, seguita da Ghish e portò la ragazza ferita in camera sua.

La adagiò delicatamente sul suo letto e la coprì con le coperte,

-Mmmmmmm credo che stasera dormirai nel mio letto!-col fare malizioso disse Ghish.

-Ci penseremo dopo, adesso abbiamo dei casini urgenti da sbrigare.-

-Tutto bene Sel?-chiese Ghish.

-No, non va tutto bene! Dopo che i due se ne sono andati e le Mew Mew anche, dobbiamo parlare solo noi . -

Ghish annuì.

 

Gabryel si avvicinò a Pie che si teneva in disparte, mentre Alycya tentava di chiarirsi con Tart.

Voleva chiedere scusa per tutti i problemi che aveva causato fin ora.

 

 Pie non rispose subito. Senti tutto quello che Gabryel aveva da dire.

-Chi ci garantisce che questo non sia un vostro ennesimo trucco per spiarci?-chiese infine.

Gabryel rimase un attimo spiazzato.

 

-Veramente vi abbiamo già spiato e sappiamo i vostri punti deboli! -

 

-Evith lo sa?-chiese Selena che aveva sentito l'ammissione di Gabryel.

-Purtoppo si-rispose Alycya.

-Questo non è un bene!-commentò Selena.

-A quel tempo noi credevamo ancora che tu volessi conquistare il nostro popolo, credevamo a ciò che Behemot ci aveva raccontato....Pensavamo che voi collaboravate con lei per distruggerci!-

-Oggi , invece, ci siamo resi conto che è tutto il contrario. Alycya ha sentito Evith parlare con Behemot. Lei comunicava che il piano era riuscito alla perfezione. L'unica toppa è che non è riuscita a far sembrare che sei stata tu a ferire Mirta.-

-Io??????- chiese Selena.

-A quanto pare Behemot vuole creare una falsa realtà per far ricadere la copa su di te. Così come ha creato la nube gialla che ricopre il nostro pianeta.-

 

Pie rimase senza parole. Era questo allora il motivo per cui il suo popolo soffriva?

 

-Behemoth....... il nome mi ricorda qualcosa.... Aspettate un attimo! Behemoth... è lui che creò Profondo Blu mille anni fa! Adesso mi sono chiare le cose!-esclamò Selena.

-Ma quanti anni ha sto tizio,cazzo! Io pensavo che ne avesse ottanta!-esclamò Alycya.

-Il suo tempo sta per scadere-disse Selena.

 

Tutti si guardarono senza capire cosa volesse dire la ragazza.

-Passando alle cose pratiche- s'intromise Pam

- Voi da che parte state?-

-Mi sembra logico che da ora stiamo dalla vostra parte. -rispose Alycya.

-Io non mi fido ancora di loro. Se tutta questa storia fosse un ennesima manovra di Behemoth?-domandò Ghish.

-Impossibile! Non sono più controllati ai bracciali!-.

- Quali bracciali?-

-Bhemoth vi controllava con i bracciali. Ora siete liberi dal suo influsso..- sentenziò Ryan.

-Tornate alla vostra base, così potete avvertirci degli spostamenti di Evith!-propose Selena ai due ragazzi spaesati.

-E forse noi ci fideremo di voi!- concluse Pie.

 

 I ragazzi si smaterializzarono e tornarono giusto in tempo per sentirsi chiamare da Evith che li voleva incontrare.

Parlò per un buon mezz'ora raccontando di come dovevano compiere la missione e minacciando che tutti gli oppositori sarebbero stati eliminati.

 

 Nel frattempo, dopo un cenno di Ryan, le ragazze Mew Mew andarono via, consentendo ai quattro la privacy necessaria per chiarirsi.

 

-Cosa diamine ti è venuto in mente?-chiese Pie alla sorella.

-Con la tua bravata... questi due-Ryan indicò Ghish e Pie -si stavano ammazzando a vicenda e il più piccolo piangeva!-

-Gli affari di famiglia li risolviamo da soli,Ryan!- lo fermò Pie.

Il biondo andò via sbuffando.

-Avevo bisogno di stare da sola. Akita mi ha mostrato il mio passato e il mio futuro e. Per ora non voglio dire nient'altro, devo ancora farmene una ragione Pie!-

-Sei in pericolo?-

-No,Ghish, non sono in pericolo. Diciamo che mi devo preparare al peggio. Una volta finita questa storia non so se ritornerò indietro. Akita mi ha fatto capire chiaramente che verso la fine dovrò usare i miei poteri e che non sa ancora l'esito.-

-L'esito?-senza capire nulla chiese Ghish.

-Già, la fine di questa storia. Ora se non vi dispiace vado su da Mirta.-

 

Selena scappò dai fratelli , nascondendosi dietro la scusa di Mirta.

 Non voleva ancora parlare chiaramente.

 Se Pie avesse capito avrebbe reso le cose più facili...

 

 

Passarono alcuni giorni, Mirta si stava riprendendo ed Evith non attaccava.

Pie e Ghish non chiesero più nulla a Selena, aspettavano che lei si decidesse a parlare.

 Trascorrevano le loro serate insieme,spesso Lory si univa al gruppo seguita da Strawberry che veniva a trovare Ryan.

Alycya e Gabryel si affacciavano  quasi tutti i giorni per sapere le condizioni di Mirta.

 

 

Una sera all' improvviso le mura del Caffè vacillarono.

Erano sotto attacco.

Lory richiamò Strawberry e le altre componenti della squadra .

 Pie, Ghish e Tart ripresero le loro sembianze e si preparavano al combattimento.

Uscirono tutti dal locale dove Evith li attendeva nel giardino.

Sorrise e guardò verso Selena e Mirta.

-Oh bene, te la sei cavata!-disse rivolgendosi verso Mirta.

-Di certo non grazie alle tue cure!-rispose quella.

-Vuoi combattere contro di me ,o ti è bastato l'assaggio?-

Mirta non rispose.

 Evith richiamò a sé un sfera di energia viola e la scaglio contro il gruppo.

Questi la evitarono all’ ultimo minuto, balzando di lato.

L'esplosione che ne scaturì distrusse mezzo locale.

 Le ragazze e gli alieni non riportarono ferite, ma nessuno di loro si poteva muovere.

 Era come se dei fili invisibili tenevano saldamente legati i loro corpi al suolo.

-Evith! Che cavolo stai facendo?-le gridò Selena.

-Nulla, mi sto divertendo... Vediamo quanto può sopportare la Guardiana prima di cedere?-

-Che cosa vuoi?-

-Cosa voglio? Che tu sparisca per sempre e non ci crei più problemi. Dammi il tuo cristallo e forse rimarrete vivi tutti quanti!-

-Dove sono i miei fratelli?-chiese Mirta.

-Loro? Diciamo che sono in buona compagnia in un posto sicuro sul nostro pianeta in attesa del giudizio per tradimento. Credevate di nascondervi togliendo i bracciali?-

-Tu non conosci un briciolo di bontà- le urlò contro Mirta.

-Sarà... Io della bontà non so cosa farmene!-

 

Detto questo Evith cominciò il suo gioco. Sapeva che prima o poi Selena avrebbe ceduto. La sua sensibilità era il suo punto debole.

Cominciò a passeggiare tra tutti i ragazzi, giocando con le sue armi.

-Vediamo un po'... Da chi iniziamo? Il ragazzino, il fratellino... oppure la persona che ami? Chi vuoi vedere morire per colpa tua e della tua testardaggine?-

Selena non rispose.

Davvero Evith avrebbe fatto questo?

-Lasciali andare,Evith. D'accordo io vengo con te, ma loro lasciali stare qui, non c'entrano nulla in questa storia.-

-Davvero? Sei disposta a sacrificarti per loro... Commovente ... davvero commovente! Peccato però che anche Pie ,Ghish e Tart devono venire con noi. Anche quella ragazzina patetica,Mirta! -

Sciolse l'incantesimo e si avvicinò alla sorella. Le strappò dal collo il ciondolo con poca grazia e delicatezza,  e fece apparire dal nulla delle corde che l legarono i quattro e Mirta.

-Se volete un consiglio, salutate i vostri amici, credo che è l'ultima volta che li vedete!-

Strawberry evocò la sua arma. Voleva attaccare, non poteva finire tutto così.

-Non farlo Strawberry! Ti faresti solo del male.. Lory, non piagere! Ti prometto che rivedrai Pie.-

-Belle parole Selena, peccato che io ho tutti i tuoi poteri.

Evith si smaterializzò lanciando l'ultimo sorriso di trionfo alle restanti ragazze.

 Gli altri scomparvero insieme a lei lasciando le Mew Mew imponenti a guardare i loro amici svanire.

Poi l’incantesimo della strega si sciolse e le ragazze crollarono al suolo piangendo.

Tutto quell’ allenamento non era servito a nulla.

Selena… TartGhish…. Pie…

Era tutto finito?

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Il giudizio ***


Il Giudizio.

 

Evith si teletrasportò sul suo pianeta,gettando con malagrazia i suoi prigionieri in una casa.

Pie e Ghish non tentavano neanche di ribellarsi.

 Tart stava aggrappato a Selena , mentre Mirta stava immobile senza spiccicare una parola.

Il silenzio sembrava  che volesse durare in  eterno, infine Pie riuscì a slegarsi e cominciò a slegare gli altri.

-Ci siamo messi in un bel casino!-disse,poi.

Selena annuì e cominciò ad ispezionare il luogo.

Sembrava una casa lasciata molto velocemente da qualcuno.

Come se qualcuno fosse fuggito in fretta e furia.

Riuscì ad aprire le persiane e Pie constatò stupito che erano a casa loro.

Evith gli aveva riportati e rinchiusi nella loro abitazione.

-Mica mi ricordavo tutto questo casino!-esclamò Ghish.

-Sembra che qualcuno abbia rovistato in casa per cercare qualcosa!- disse Tart.

Pie annuì pensieroso. Che cosa volevano da loro?

Che cosa potevano cercare?

Si ricordò dei dati che aveva sul computer e  andò nella sua stanza.

Come sospettava il computer era sparito e con essi tutti i suoi dati, tutti i suoi lavori.

-Siamo stati noi!-ammise vergognandosi Mirta.

Pie sospirò. Ora non aveva proprio voglia di mettersi a discutere di stupidi dati, quando tutti erano in grave pericolo.

 

Tart provò ad affacciarsi alla finestra e subito le guardie si avvicinarono minacciose.

Erano le stesse della loro messa in scena del mal di pancia  pronte a far pagare quello scherzetto a  Ghish e Tart.

Tart rinchiuse subito la finestra con le persiane e si mise a sedere in un angolo.

-Per quanto tempo dovremo stare qui?-chiese infine sconsolato.

-Non so, Tart...-rispose Selena.

Ciascun prigioniero si sistemò come meglio credeva e si misero a dormire. Era l'unico modo con cui far passare il tempo.

 

 

 

-Sono fiero di te!-Beemoth stava lodando la sua figlia preferita.

Aveva la prova che Evith aveva in pugno la Guardiana, il ciondolo era nelle sue mani.

 La cosa strana era il colore:invece di essere azzurro acceso, questo si stava tingendo di un blu scuro.

Ma Evithnon ci faceva caso.

La sua vendetta finalmente poteva essere compiuta.

Non badava neanche a quello che le stava dicendo il padre.

 

Behemoth sperava di mettere le mani sul potere del Tempo per salvare la sua anima.

Sapeva che il suo tempo a disposizione stava per scadere e aveva meno di dieci giorni per compiere l'incantesimo che avrebbe cancellato definitivamente Profondo Blu dalla sua vita.

Una volta ottenuto ciò che voleva, poteva tranquillamente conquistare la Terra ed espandere li il suo potere.

 

 

Evith non aveva nessuna intenzione di cedere il cristallo al padre.

 Doveva vendicarsi per tutti i torti che secondo lei aveva subito nella sua infanzia.

Per tutti quei mesi in cui i genitori non la lodavano per prima, non la coccolavano per prima...

Poco le importava se suo padre sarebbe stato un dannato per l'eternità, la sua vendetta era la sua ossessione.

All' ultimo lei avrebbe assorbito il potere del tempo e poi....

Poi.. Avrebbe regnato sulla terra e su tutte le Galassie.

Rimaneva ,però, il problema di Profondo Blu.

 Come avrebbe fatto a farlo sparire?

 Questa era l'unica toppa nel suo piano alla quale non riusciva a trovare una soluzione.

“Poco male”pensò.

 Ci avrebbe pensato dopo al momento opportuno.

 

 

Cominciarono dei strani giorni per i prigionieri.

Ogni giorno Evith portava tre caraffe di acqua e qualche vivere in modo che loro non morissero prima del previsto.

 Ogni volta che entrava nella casa in cui erano rinchiusi, sorvegliati 24 ore su 24, non mancava occasione per mostrare il cristallo a Selena e ridere di lei.

Sapeva benissimo che la sorellastra non poteva fare nulla contro di lei, non aveva nessun potere.

Alle domande di Pie e Ghish rispondeva ridendo che presto il popolo li avrebbe giudicati.

 Dopo, scompariva soddisfatta.

Nei giorni della prigionia, Ghish tentava in tutti i modi di tirare su il morale di Selena.

Tentava di scherzare, Selena rispondeva con un debole sorriso e poi ripiombava nella sua malinconia.

Evith l'aveva ingannata e , Akita, non rispondeva ai suoi richiami.

Si faceva coraggio,dicendosi che il suo destino era quello di salvare i fratelli.

Akita non le aveva dato una certezza al 100% che non sarebbe mai tornata indietro, quindi, si diceva la ragazza, poteva ritornare indietro. Indietro da qualsiasi posto in cui l'avrebbe portato il potere del Tempo.

I ragazzi stavano quasi tutto il giorno al buio, Tart non aveva più azzardato ad aprire le persiane delle finestre, il cambiamento di Selena passò quasi inosservato.

Lentamente la ragazza aveva ripreso il suo aspetto. Ora era davvero una qualsiasi abitante del suo pianeta.

 Peccato che la sua gente credeva che lei voleva sterminarli.

“Tante grazie,Evith!”si disse.

 

Finalmente arrivò il giorno in cui Evith arrivò raggiante e sorridente.

-Avanti, fannulloni, alzatevi e mettevi in fila indiana!-

-Perchè- chiese timidamente Tart.

-Oh, è giunto il momento della giustizia! Il popolo vi giudicherà, per tutto quello che avete fatto!-

La ragazza sprizzava gioia ad ogni passo.

Tutti si misero come aveva ordinato Evith.

Questa evocò delle corde che legarono i polsi di tutti tranne quelli di Selena.

Questa fu incatenata, con estrema gioia della sorellastra.

Pie tentò di opporsi a quel trattamento, difendere in qualche modo la sorella, ma Evith lo colpì violentemente allo stomaco facendolo piegare in due dal dolore.

 

 

Evith cominciò la sua passeggiata,portando i prigionieri per tutto il paese, trascinandoseli dietro con malagrazia.

In quel momento era una guerriera con il suo bottino di guerra.

Raggiunse il palazzo del padre e fece salire tutti su una pedana in modo che stessero  bene in vista a tutto il popolo.

Si era già radunata una grande folla che gridava contro i ragazzi ed insultava la Guardiana.

Vicino a Selena stava Mirta che teneva per mano Alycya ed Gabryel.

Questi venivano direttamente dalla prigione e  mostravano i segni dell’ amorevole attenzione delle guardie .

Gridare che la Guardiana  era innocente, che tutto questo era solo una grande messa in scena di Behemoth, non aveva dato buoni frutti.

 

 

Behemoth uscì dal suo palazzo.

Con un gesto fece tacere la folla.

Ed iniziò a parlare.

-Popolo, come sapete abbiamo tra le mani i traditori e la Guardiana! Ora, dovete decidere voi.. Cosa ne faremo dei traditori? Il destino della Guardiana già lo sappiamo. Soltanto con la sua morte la nube gialla svanirà e il nostro pianeta sarà più bello della Terra! Faremo invidia ai Terrestri!-

Il popolo scoppiò in grida di gioia.

Finalmente la loro maledizione sarebbe finita....

Avrebbero rivisto il Sole,  il caldo....

 La bellezza di vedere fiorire un germoglio o la nascita di un fiore..

Poco importava se una vita sarebbe finita.

In fondo la Guardiana era la loro nemica.

 

-Cosa decidete?-chiese Behemoth.

-Esiliamoli per sempre dal nostro pianeta. Che tornino a vivere tra i terrestri, noi non vogliamo avere più nessun contatto con loro! -

-Dovranno portare un simbolo, cosi che ognuno di noi, vedendolo si scansasse e lo evitasse!-propose qualcun'altro.

-E così sia!-dichiarò Behemoth.

Evith liberò i ragazzi e ,toccandoli all' avambraccio, fece apparire un simbolo.

-Con questo siete ufficialmente scacciati dal nostro pianeta. Se vi tornerete, non esiteremo a farvi fuori!-disse soddisfatta.

 

-Per te- e puntò  il dito verso  Selena.

- Dovremo aspettare ancora un giorno. La notte della luna piena deciderà il tuo destino! Non credere che la passerai in compagnia! Le guardie ti porteranno nella prigione! Buona permanenza,Guardiana!-

Al cenno di Evith le guardie presero la ragazza e la portarono via.

Ghish tentò di ribellarsi seguito da Gabryel e gli altri,  ma le guardie li ignoravano.

Tentò di rivolgersi al popolo.

Anche questi lo guardava indifferente.

 Lentamente la folla cominciò ad allontanarsi e i ragazzi rimasero da soli lottando contro l’indifferenza completa.

Possibile che nessuno voleva credere alla verità che stava davanti ai loro occhi?

 

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** La fine di un incubo ***


La fine di un incubo.

 

-E adesso come cavolo riusciremo a risolvere tutto questo casino?-si chiedeva Ghish passeggiando avanti ed indietro per la stanza.

Si erano rifugiati ella loro casa, per progettare un piano e liberare la ragazza.

-Non possiamo contattare le ragazze, non sappiamo se stanno bene... siamo solamente in sei controtutti!-

-Possibile che tutti quanti credono a tutta quella storia di bugie?-chiese Alycya.

-Magari.... magari.. qualcuno potrebbe aiutaci!-Mirta se ne stava in un angolo insieme a Tart.

Mentre i ragazzi discutevano tra di loro e preparavano dei piani per salvare la Guardiana, un gruppo di persone incappucciate si avvicinava alla porta di casa .

Bussarono e senza attendere la risposta entrarono.

-Voi chi siete?-chiese Pie.

Uno di loro si tolse il cappuccio.

Mirta ed Alycya balzarono in piedi.

-Papà! Cosa ci fai qui?-chiesero tra le lacrime vedendo il genitore.

-Allora sei vivo!-esclamò Gabryel.

-Si, figli miei! Sono anni che tentiamo inutilmente di ostacolare Behemoth e sua figlia.  E per proteggere voi e vostra madre  ho inscenato la mia morte. Non potevo immaginare che lei poi si sarebbe uccisa.. Potete perdonarmi?-

-E ce lo chiedi?piangendo risposero i ragazzi interessati.

-Mentre voi eravate “in missione” noi abbiamo scoperto delle cose molto equivoche. Segretamente ci siamo riuniti e lo combattiamo.-

-Davvero?- si interessò Ghish.

-Alcuni di noi hanno scoperto che c'è una nebbia che sta ostacolando i raggi del sole. Non è opera della Guardiana. Quando Behemoth fece l'incantesimo per sfoltire la nebbia, ci è parso molto sospetto. Perchè non lo aveva fatto prima? Come mai l'acqua cristallo di Pie non aveva funzionato?-

-A questo ti posso rispondere in fretta. Senza luce solare l'acqua cristallo è inattiva. Per questo quando ho tentato di usarlo, il suo potere mi si è ritorto contro. –

-Behemoth ha creato la nebbia..-

-E se non ci muoviamo.. Qualcuno che è davvero innocente ci rimetterà!-concluse il discorso Ghish.

-Quindi... qual'è il piano?-chiese interessato Tart.

-Abbiamo tempo fino a domani sera. E ci servono le vostre amiche terrestri.-

-E come facciamo a raggiungerle in meno di 24 ore?-chiese Ghish.

-Nessuna navicella può raggiungere la Terra in meno di 24 ore... -

-Posso aiutarvi io!-

L'uomo che aveva pronunciato quelle parole si tolse il cappuccio.

Pie e Ghish sfoderarono le loro armi.

-Tu? Tu vuoi aiutarci? Andrai dritto dritto a dirlo al tuo caro fratellino!-

Il padre di Alycya si mise in mezzo ai tre.

-Lui può davvero aiutarci. Sono quasi tre mesi che è ricercato da Behemoth ed è passato dalla nostra parte.-

-Spiegaci il perchè- ordinò Pie.

Phobos alzò le mani e cominciò a parlare.

 

-Sono stato io a dire a loro della nebbia. Ho seguito ciecamente Behemoth in tutto ,fino al giorno in cui ho visto che stava modificando la realtà, per far credere che la vostra amica abbia ferito Mirta. Da quando ha in mano il libro nero , non lo riconosco più. Pensa solo al potere, il suo cuore non è più puro. Ho tentato di rubare il libro, di farlo ragionare ,e ho dovuto abbandonare in fretta la mia casa. Sotto consiglio di sua figlia ,Behemoth non ha esitato a tentare di farmi fuori.-

-Tu credi che noi ti crederemo a questa storia?-chiese Ghish.

-Io sono in grado di teletrasportarvi sulla Terra. Evith non è l'unica a saperlo fare .Poi, quando questa storia sarà finita, lascerò che sia il popolo a giudicarmi. Mi sono macchiato di molti delitti, ho molte colpe. Non ce la facevo più a vivere con i rimorsi.-

Phobos sembrava veramente sincero.

-Va bene -disse Pie.

-Con questo non vuol dire che ci fidiamo di te, ma non abbiamo alternative. Quando possiamo andare sulla Terra?-chiese Ghish.

-Subito! Devi solo aggrapparti a me e in un secondo staremo li. Basta che mi dici dove dobbiamo andare.

-Al Caffè Mew Mew , o ,almeno, quello che ne resta!-

 

 

Ghish si avvicinò a Phobos e i due sparirono per ricomparire al Caffè.

“Credo che questa volta Ryan ci farà fuori per davvero...”commentò tra sé l'alieno ,vedendo mezzo salone distrutto.

Cominciò a cercare per tutte le stanze Ryan e si sentì spaesato quando entrò nella stanza di Selena.

Non trovando il ragazzo si precipitò nel laboratorio, dove, per sua fortuna trovò anche le ragazze.

-Ghish!!!!! Come? Come fai ad essere qui?-Chiese stupito Ryan.

-Non ho molto tempo per le spiegazioni. Selena è in grave pericolo e ci serve l'aiuto della squadra al completo! È davvero urgente, Ryan. Per la prima volta non abbiamo il tempo dalla nostra parte!-

Lory si alzò subito dalla sedia e si avvicinò a Ghish.

-Lui sta bene?-

-Noi stiamo bene...-

Ryan guardò Ghish e lo strano simbolo che aveva al braccio. Gettò un rapido sguardo alle ragazze.

Si soffermò a lungo su Strawberry.

L'espressione e le condizioni dell' alieno non lasciavano dubbi che fosse veramente successo qualcosa di molto grave.

-Ragazze! Dovete agire! Seguite Ghish sul pianeta e STATE ATTENTE! Usate le spille per tenermi informato!-

Ghish sorrise a Ryan con gratitudine.

-LO SAI? Non sei tanto antipatico! -disse.

Ryan sorrise.

-I danni li ripagate voi,intesi?-rispose.

Ghish scoppiò a ridere.

Salutò Ryan con un cenno della mano.

-Ragazze... Tornate tutte intere e riportate indietro loro. -fù l'ultimo saluto che il biondo lanciò alle ragazze ,che uscirono di corsa dal sotterraneo.

Phobos li stava aspettando e ,appena vide Ghish, invitò le ragazze ad unirsi in cerchio, e le teletrasportò sul suo pianeta.

 

Appena le ragazze toccarono piede, Lory si precipitò verso Pie e Puddy verso Tart.

Constatato che tutt'e due stavano in salute, ma con uno strano simbolo al braccio,le ragazze si calmarono e si fecero spiegare l'intera storia.

-Quella ragazza è proprio una serpe!-commentò Puddy.

-Ora che anche loro sono qui... mi spiegate come possono aiutarci?-

-Con i loro poteri ci aiuteranno a fermare Behemoth ed Evith prima che mettono le mani sul potere del Tempo!Forse riusciremo anche a sconfiggere l'altro figlio di Behemoth, visto che le ragazze già ne hanno fatto conoscenza.-

Strawberry guardò le sue amiche. Da quello che aveva capito, si dovevano scontrare di nuovo con Profondo Blu.

-Noi stiamo con voi!Selena è nostra amica!-

-Spero solo che stia bene!-mormorò Pie.

Lory lo abbracciò.

-Vedrai che tutto si risolverà!-

 

 

Le guardie avevano portato Selena nella prigione .

La ragazza li aveva seguiti senza dire nulla.

Senza i suoi poteri era una qualsiasi e non poteva fare niente per cambiare il corso degli eventi.

Con poca gentilezza, la spinsero in una cella, lasciandola completamente al buio.

Selena si sedette in un angolo rassegnata ,quando all' improvviso la porta fu aperta ed una guardia si avvicinò.

Per prima cosa le tolse le catene dai polsi, poi le diede una coperta , delle candele e qualche vivere.

-Perchè lo fai?-chiese Selena.

-Così- rispose questi

-Grazie!-

la guardia non disse nulla e velocemente rinchiuse la porta dietro di sé.

 

 

Selena accese la candela e, sistematosi alla meno peggio, si addormentò.

-Mia cara amica!-Akita comparve nel suo sogno.

-Akita! Dunque è questo che tutti si aspettano da me?-chiese Selena.

-Non necessariamente! Perchè non stai usando i tuoi poteri?-le chiese.

-Non posso. Evith ha il cristallo!-

-Ma il cristallo non è fondamentale! Il tuo potere risiede in te. È nel tuo cuore! Non devi aver paura di usarlo! Vedi, quello che ho voluto farti capire,  è che solamente tu puoi usare il potere del tempo. Mi hai dimostrato, accettando il tuo destino, che tu sei la mia degna erede. Non ti sei curata di quello che potrebbe succedere, hai deciso per il bene degli altri. In questo modo hai scoperto come utilizzare il tuo potere!-

-Non capisco, Akita!-le rispose la ragazza.

-Vedi, solamente chi ha un cuore puro,chi è umile e coraggioso come te,può maneggiare senza farsi del male il potere del Tempo. Evith e Behemoth non possono farlo. Quando tenteranno di usare il Cristallo,scompariranno per sempre. Si tradiranno a vicenda e l'egoismo li guiderà. Uno voleva il potere e ha venduto la sua anima al Diavolo. L'altra voleva la vendetta e sarà suo fratello ad ucciderla...-

-Non c'è modo di salvarli?-chiese Selena.

- No. Con le loro scelte hanno segnato il loro destino. Ora io chiedo a te. Vuoi tornare dai tuoi fratelli o essere uno spirito come me?-

-Ho una scelta,Akita? Una possibilità?-

-Certo che la hai! Il futuro ha molte variazioni, molte possibilità.

-Se torno tu dove andrai?-

-Io? È tempo che mi riposi... sono davvero stanca,il mio compito l'ho concluso..

-Quindi se io torno, tu scomparirai?-chiese Selena.

Alita annuì.

-Vedi, se tu non fossi entrata nella vita di quei tre, Ghish sarebbe ancora infelice per quella ragazza,Pie non sarebbe in grado di manifestare i suoi sentimenti e Tart resterebbe da solo. Devi tornare, Evith non esisterò più per farti del male. Non ci sarà bisogno di aspettare la luna piena. Purtoppo ha il tempo segnato! -

-Tu.. vuoi sacrificarti per me? Perchè?-chiese stupita Selena.

-Due guardiane del tempo non possono esistere. Adesso sei in grado di controllare il tuo potere, ci sono tante cose a cui si deve porre un rimedio, tante famiglie a cui ridare il sorriso. Specialmente , ci sono tanti innocenti che sono morti per nulla. Usa il tuo potere per correggere tutto ciò. Fai in modo che la guerra con la terra non sia mai avvenuta e che i nostri popoli vivano pacificamente. Puoi farlo una volta sola. Io,ti aiuterò, e credimi, tutto tornerà normale!-

-Ma come faccio a utilizzare il mio potere?-

Selena non era ancora convinta della possibilità di riprendere il suo aspetto da Guardiana.

-Devi solamente volerlo! Ora dormi, domani finirà tutto! Ricordati di me qualche volta. E quando il tuo tempo sarà finito, allora ci rivedremo!-

-Grazie, Akita!-

Lo spirito fece una carezza alla ragazza e si dissolse.

La decisione era stata presa e l'esito della guerra era stato deciso.

La notte passò in fretta.

Selena dormì un sonno profondo.

I suoi amici non chiusero occhio , preparando piani per liberarla.

E l’alba venne…

 

 

Evith passeggiava per le stanze del palazzo architettando un modo per liberarsi del padre.

Questi, ormai, le era inutile.

Aveva il cristallo con sé, non poteva permettersi di farselo sfuggire dalle mani.

Non provava nessun rimpianto e nessuna vergogna per ciò che avrebbe fatto.

Fino all' ultimo aveva portato la maschera della figlia ubbidiente, in realtà odiava profondamente suo padre perchè stava “regnando” e non le aveva ceduto il posto.

Riteneva che era suo di diritto.

Se eliminava suo padre , contemporaneamente poteva sbarazzarsi del fratello.

Doveva solo decidere il modo.

Pensierosa passeggiava tra le stanze, finchè all' improvviso non scoppiò in un'allegra risata.

 La soluzione l'aveva nella sua tasca.

 Bastava avvelenare il vino che Behemot amava sorseggiare dopo la colazione e si sarebbe liberata di un altro ostacolo.

Doveva recitare ancora per poco...

 La colpa sarebbe ricaduta su qualche servitore, che avrebbe fatto passare per traditore.

Era cosi semplice!

 

 

Behemoth attendeva con ansia il plenilunio.

Non provava nessuna compassione per quello che aveva fatto, per il modo in cui aveva ingannato tutti quanti...

La sua unica paura era che suo figlio scoprisse le sue intenzioni.

 Aveva preparato il testo dell' incantesimo di nascosto,nel momento in cui Evith si sbarazzava della Guardiana, avrebbe recitato il testo e anche Profondo Blu sarebbe scomparso.

Allora si sarebbe liberato anche di Evith.

 Per lui era solo un mezzo per raggiungere il suo scopo.

Avrebbe finto di abbracciarla, per poi pugnalarla alle spalle.

In quel modo avrebbe avuto il pieno potere per spostarsi nelle diverse epoche e sottomettere tutti i popoli che voleva.

Doveva sopportarla ancora per poco.

A breve avrebbero consumato la colazione. Sarebbe rimasta viva solo un altro giorno.

Che peso poteva avere un giorno, visto che davanti a sé aveva tutto il tempo che voleva?

Peccato che tutti i suoi piani si infransero nel momento in cui Evith gli porgeva il calice con il vino.

L'anziano genitore avvertì dalle prime gocce il sapore del veleno a cui non c'era nessun antidoto.

Stregato dallo sguardo di Evith continuò a bere fino a che il calice non vuoto.

-Sapevo le tue intenzioni! Non sei mai stato bravo a nascondere i tuoi pensieri! Ora posso finalmente ottenere ciò che era mio di diritto!-

-Oh, cara mia, stai sicura che ci rivedremo all' inferno!-

Nel momento in cui Behemoth morì il suo corpo prese fuoco e si dissolse in cenere.

 Evith aprì la finestra e lasciò che il vento portasse via le ceneri del padre.

 

“Ci sono riuscita !”si disse la ragazza.

Uscì in fretta dalla stanza, trovandosi faccia a faccia con suo fratello.

-E tu da dove sbuchi fuori?-chiese meravgliata.

Profondo Blu non le rispose .

-Ti ho fatto una domanda!-insistette Evith.

-Stai zitta! Volevi governare tutto da sola? È così?-

Messa alle strette Evith indietreggiò.

-Assolutamente no! Noi governeremo insieme!-

-Stai mentendo! Hai avvelenato il vecchio, ma non ti sei resa conto che in quel modo mi avresti ridato un corpo!-

-Di questo te ne  sono grato, ma in questo mondo, non c'è posto per due persone con lo stesso sogno..-

-Che cosa? Non oserai farmi del male?-chiese la ragazza.

-Non servi più a nulla! Salutami nostro padre!-

Detto questo, Profondo Blu, si sbarazzò dalla sorella, raccogliendo il ciondolo che cadde dalle mani di Evith.

-E ora a noi due Guardiana!-

 

Ghish seguito da Tart si intrufolò nella prigione.

Le ragazze erano in attesa del segnale fuori.

Pie con gli altri aveva distratto le guardie sfruttando il marchio di Evith.

 Ghish aveva le armi a portata di mano, e per fortuna, ancora non le usava.

-La troveremo?-chiese Tart.

Ghish non ebbe tempo per rispondere che Selena si scontrò con loro.

-Ehi, che diavolo ci fate qui?-chiese.

-Mi sembra ovvio, ti tiriamo fuori di qui! Le ragazze stanno aspettando un nostro segnale per attaccare il palazzo!-

-Fermatevi!-ordinò Selena.

-Non voglio nessuna guerra!-addolcendo il tono disse Selena.

-Sei impazzita? Se noi non combattiamo tu morirai! Behemoth utilizzerà il tuo potere... Evith...-

Selena lo interruppe con un bacio.

-Ghish, fidati di me. Evith e Behemoth non esistono più. Richiama le ragazze Mew Mew ,ora è il tempo di scontrarci con un antico nemico!-

-Che cosa stai dicendo?-tentò di ribbellarsi Ghsih.

-Tart, porta via questo zuccone e fate come ho detto!-

Il piccolo annuì dalla paura.

C'era qualcosa che non quadrava in Selena.

-Ehi, ma tu hai le sembianze della Guardiana!-disse infine.

Selena sorrise.

 Ghish rassegnato seguì Tart.

Nessuno ci stava capendo nulla.

 

Selena sapeva che Profondo Blu la stava cercando.

ora. Mia cara!-le disse Akita.

Uscì dalla prigione e alzò gli occhi al cielo.

La nebbia bloccava ancora i raggi del sole.

Le ragazze Mew Mew la raggiunsero.

-Stai bene?-le chiese Strawberry.

Selena annuì.

-Sei davvero Selena?-chiese Puddy.

-Io sono la Guardiana del Tempo. Ascoltatemi bene, ragazze! Nell' esatto momento in cui userò la mia arma, tu, Strawberry dovrai colpire Profondo Blu con la tua, dopo che avete unito i vostri poteri! Solo in questo modo il suo spirito svanirà per sempre e io avrò portato a termine il mio compito. Ho aspettato secoli per avere il vostro aiuto. Sono stanca, anche io voglio riposarmi!-

Le ragazze si guardarono annuendo ed incoraggiandosi a vicenda.

 

In lontananza Selena scorse la figura di Profondo Blu.

-Ricordate, al mio segnale!-

Si alzò in volo ed andò incontro al suo nemico.

-Mi stavi cercando?-chiese.

-OH... Akita! Erano secoli che non ti vedevo! Questa volta... io ho l'arma!-le rispose Profondo Blu.

-Lo credi davvero?-

-Tu non hai il tuo ciondolo!-le rispose questi.

-Forse non noti un piccolo particolare... Anche senza ciondolo io ho i miei poteri!-

Profondo Blu non rispose nulla.

Nella sua mente si era reso conto troppo tardi  che il suo ritorno era soltanto per poco.

 Tuttavia non lo fece vedere ed impugnò la sua spada.

-Combatti, Guardiana e vedremo chi vincerà!-disse nascondendo male la paura nella sua voce.

Akita estrasse la sua spada di fuoco. Il fuoco che avrebbe condannato per sempre Profondo Blu.

-Tu... sei colpevole!-disse.

Quella frase fece infuriare il diretto interessato che cominciò ad attaccare la Guardiana.

Al primo contatto con l'arma della sua avversaria  , la sua spada diventò incandescente, tanto che dovette buttarla.

-Che cosa mi stai facendo?-chiese impaurito.

-TU devi pagare per tutto il male che hai fatto! -

Ad ogni parola Akita si avvicinava al suo nemico.

Profondo Blu ora era nel panico.

-Guardami negli occhi e rivivi tutti i tuoi crimini!-

Profondo Blu non poteva disubbidire .

Una forza misteriosa lo legava ad Akita.

-Ragazze, ora!-

Al comando le Mew Mew si misero in cerchio e passarono l'energia a Mew Berry. Questa evocò la sua arma e scagliò il suo attacco che colpì in pieno Akita e Profondo Blu.

-Bella mossa Akita! In questo modo sei finita anche tu!-le disse Profondo Blu.

-Il mio tempo è finito! Selena, adesso tocca a te! Usa il potere del Tempo.

 

Selena riprese possesso del suo corpo. Nel momento in cui Akita si dissolveva insieme a Profondo Blu, apparve una scettro.

La ragazza lo impugnò, fermando il tempo.

Non aveva idea di quello che faceva, ma sapeva che doveva andare nella stanza più buia del palazzo.

Vi entrò , trovando Behemoth che immobile stava leggendo un libro.

-Allora sei tu la causa di tutta questa storia!-

Prese il libro e lo distrusse.

Profondo Blu non sarebbe mai esistito.

Nel presente la nebbia scomparve all' improvviso.

 Il Sole fece capolino tra le prigioni di nubi.

La luce cominciò a risplendere e riscaldare il pianeta.

Poi, la ragazza si spostò nel suo passato.

 Entrò nella cella in cui era stata rinchiusa e liberò i suoi genitori.

 Pie, Tart ne sarebbero stati contenti.

All'improvviso vicino a Pie apparve la madre e il padre.

Infine , la ragazza tornò indietro di un giorno e fece in modo che il Caffè non subisse i danni.

Anche se era antipatico, Ryan non meritava di andare in bancarotta.

Soddisfatta, la ragazza fece sparire lo scettro e nell' esatto momento in cui l'incantesimo finiva , cadde in ginocchio sfinita, mentre il tempo ricominciava a scorrere regolarmente....

 

 

 

EPILOGO

 

Passarono diversi mesi.

 Pie , Tart , Ghish e Selena insieme alla madre e al padre, si erano stabiliti sulla Terra.

Phobos era stato giudicato e perdonato.

Ora viveva felice tra la sua gente.

I ragazzi non vollero restare sul loro pianeta.

Il simbolo bruciava ancora sulla loro pelle, entrando nella loro anima.

Un giorno sarebbero tornati, quando si sarebbe sbiadito il ricordo.

Più volte avevano chiesto a Selena di accelerare il tempo, ma la ragazza aveva rifiutato.

Poteva farlo solamente una volta.

 

Il Pianeta era tornato al suo antico splendore, la razza terrestre e quella aliena convivevano in armonia.

Non c'era stato bisogno di nessuna guerra, e le Mew Mew persero i loro poteri ritornando alla loro vita da normali adolescenti.

Le ragazze continuarono a lavorare al Caffè, che in quel giorno era chiuso.

Pie e Lory avevano deciso di sposarsi.

Quel giorno il Caffè era stato decorato per il loro matrimonio.

I due erano felicissimi.

La paura di perdere la persona amata aveva segnato Pie, che era diventato più socievole.

I genitori d tutte e due le parti approvarono entusiasti.

 William ed Helena, i genitori di Tart,Pie  e Selena,quando avevano rivisto i loro figli erano scoppiati in un pianto liberatorio.

 La loro prigionia, ora era solo un brutto incubo.

 Tart aveva urlato di gioia che nel suo cuore lo sapeva che un giorno avrebbe ritrovato la mamma e il papà.

Pie aveva volontariamente omesso che tutto era dovuto all' intervento di Selena.

Era stato davvero un dono incontrarla quel giorno.

 

Selena ci mise del tempo per dimenticarsi di Evith.

Le dispiaceva molto per come era finita la storia...

Akita le mancava.

Ogni tanto le appariva nei sogni serena e contenta.

Non aveva perso i suoi poteri,vigilava costantemente che tutto andasse per il meglio.

 

Puddy viveva una bellissima amicizia con Tart.

A breve la loro amicizia si sarebbe trasformata in una bellissima storia d'amore.

 

Strawberry, invece, conviveva felicemente con Ryan.

I due litigavano e si prendevano in giro spesso, dichiarandosi odio reciproco, ma in fondo si amavano veramente...

 

 

-Ed ora la sposa lancerà i suoi fiori!-gridò entusiasta Puddy.

Le ragazze si misero in posa per prendere il mazzo.

Lory chiuse gli occhi e tirò i fiori...

Le ragazze si gettarono per prendere i fiori....

-Oh!- esclamò Ghish

-Credo proprio che a breve celebreremo un altro matrimonio!-disse Elena.

William annuì.

Selena aveva preso involontariamente i fiori.

-I nostri bambini sono cresciuti! Ringrazio il Cielo che abbiamo una nuova possibilità di vederli crescere!-

William abbracciò Elena e l'anziana coppia si unì ai festeggiamenti.

 

 

 

 

 

Siamo giunti alla fine.. gente!!!!!!

Ammetto che mi dispiace....

Ma non vi lascio soli a lungo!

La storia farà parte di una serie sulla Guardiana del Tempo..

Spero di riuscire a portare a termine il progetto …

Intanto ….

Ringrazio chi mi ha letto pazientemente,

Scarlett_ 92 e Blackmiranda per le loro costanti recensioni...

è solo grazie a loro che ho finito di scrivere questa storia. Un abbraccio a tutti!

A presto!

darklullaby88

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1170867