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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Sono andati . Siamo andati. stiamo andando. Ce ne siamo andati. *** Capitolo 2: *** ritorno a casa *** Capitolo 3: *** Finalmente saremo liberi,o questo è un miraggio? *** Capitolo 4: *** Perchè sono solo? *** Capitolo 5: *** Il male è duro a morire ..... *** Capitolo 6: *** Anche i sogni possono spezzarsi in un minuto. *** Capitolo 7: *** Terra, stiamo tornando, ovvero.... quando sei di nuovo in fuga! *** Capitolo 8: *** E ritorniamo sulla Terra , anche se nessun ci vuole! *** Capitolo 9: *** Non tutto è senza vie d'uscite ... *** Capitolo 10: *** Alcune persone possono cambiarti la vita. *** Capitolo 11: *** La noia spinge ad atti insensati.. *** Capitolo 12: *** A volte bisogna ascoltare le parole che ti salgoo dal cuore *** Capitolo 13: *** Mi importa di te, devi saperlo! *** Capitolo 14: *** Anche i segreti non rimangono tali a lungo *** Capitolo 15: *** Lo scontro *** Capitolo 16: *** Ogni cosa può avere strani esiti *** Capitolo 17: *** Alleanze *** Capitolo 18: *** Entra in gioco Evith *** Capitolo 19: *** Ritorno al Caffè *** Capitolo 20: *** tuti i conti in sospeso non sono più tali *** Capitolo 21: *** I dubbi di Pie *** Capitolo 22: *** Mezze verità *** Capitolo 23: *** Che senso ha tutto questo? *** Capitolo 24: *** La fuga *** Capitolo 25: *** Di nuovo a casa,ma come prigionieri... *** Capitolo 26: *** Il giudizio *** Capitolo 27: *** La fine di un incubo ***
Capitolo 1 *** Sono andati . Siamo andati. stiamo andando. Ce ne siamo andati. ***
Sono a
ndati. Siamo andati. Sto
andando. Ce ne siamo andati.
La navicella con i tre ragazzi alieni
si allontanava velocemente dal pianeta Terra.
Nessuno di loro voleva ammettere le
proprio paure, preoccupazioni per come avrebbero trovato il loro pianeta di
origine. Nessuno dei tre voleva ammettere che se n'erano andato mal volentieri
, che alla fine si trovavano bene con quelle terrestri. Nessuno ,forse tranne Ghish avrebbe ammesso che uno in particolare era entrata
nel cuore di ciascuno di loro.
Il maggiore, Pie, guidava la navicella
senza dire una parola . Tart ,il più piccolo , si
rigirava tra le mani quell’ unica caramella ricevuta in dono da quella
ragazzina, indeciso se mangiarla o meno.
Ghish se ne stava
nella sua stanza a riflettere sul da farsi e trovare un modo per dimenticare la
ragazza dai capelli rossi che aveva scelto il terrestre a lui. Si arrabbiava
con se stesso, aveva dato la sua vita per lei,sperava che avrebbe capito la
potenza dei suoi sentimenti... invece.... lei aveva preferito dare la sua vita
per il terrestre spezzandogli di nuovo il cuore.
Si alzò dal letto e cominciò a
camminare a larghi passi per la stanza..
“ Non devo abbattermi, alla fine non
la rivedrò mai più . Le nostre razze sono troppo diverse.. Quale futuro avrei
potuto avere con una persona che non mi ha amato? Che mi ha sempre considerato
un diverso e un suo nemico?...” rimuginava l'alieno.
Decise di raggiungere il fratello
maggiore per aiutarlo a pilotare l'astronave. Il tragitto era lungo tanto da
sembrare infinito , e loro volevano rivedere le persone care. Volevano far
rinascere il pianeta , costruire una propria civiltà come i terrestri senza
doversi nascondere nel sottosuolo per proteggersi dal rigido inverno che non
voleva finire.
- Qual è il problema , Ghish?- domandò il maggiore vedendo l'espressione
sofferente del fratello.
- Eh? No, no nessuno solo che....-
- Pensi ancora a Lei. Noi siamo
troppo diversi perchè funzioni. E poi lei non ha mai
mostrato interesse per te. É vero.. siamo stati ingannati e abbiamo agito per
conto di un pazzo assetato di potere. Adesso dobbiamo risolvere il problema del
nostro pianeta ,li troveremo quello che
cerchiamo, non sulla Terra! E poi immaginati quante ragazze ti verranno dietro
solo perché sei stato qui!-
-In effetti hai ragione. Solo che io ci sto ancora male.-
- Dicono i terrestri che il tempo
aiuta a star meglio. Vedrai che nel giro di qualche giorno, senza stare sulla
Terra e senza vederla , le cose andranno meglio … - concluse il maggiore.
Ed intanto si allontanavano dalla
Terra avvicinandosi al loro pianeta.
Finalmente dopo un lungo viaggio in cui Pie e Ghish si erano dati il cambio pilotare ,cominciava a
delinearsi il profilo del pianeta che con i suoi abitanti aspettava
ansioso il ritorno dei tre ragazzi
Il freddo era pungente e praticamente la vita era impossibile.
Neanche le piante riuscivano a
sopravvivere poiché non potevano metter
radici tanto era profondo lo strato di ghiaccio che ricopriva il suolo.
Nonostante
tutto , la voglia di vivere con la speranza di un futuro migliore, agli abitanti aveva dato grande pazienza e
sopportazione. Erano riusciti creare delle città sotterranee in cui regnava un
perenne autunno con continue piogge seguite da un gelido inverno.
La generazione
come quella di Tart era cresciuta ascoltando le storie
di un passato dove c'era calore ,le piante fiorivano con un dolce profumo di
frutti che maturavano.
I campi erano
di tutti i colori grazie tantissimi fiori.
C'era armonia tra tutte le creature , gli animali avevano il dono della parola e
spesso si potevano vedere cuccioli di tigre giocare con i bambini..
I piccoli si addormentavano sognando di trovarsi in
quella realtà invece questa eral'incubo in cui vivevano.
Soltanto gli
adulti sapevano che queste non erano fiabe, ma il loro lontano passato. Il
paradiso perduto non a causa loro..
Nessuno si
sapeva spiegare il perché di quella luce e la catastrofe che la seguì.....
- Ecco ci siamo... si atterra ragazzi!!!!!!!!!!
Però... la situazione è peggiorata rispetto a pochi mesi fa. Non mi ricordavo
tutto questo gelo.. e queste nubi nell'atmosfera-
- Neanche io Pie.. Brrrrrr
sembra freddissimo.. -
-Forza.. Scendiamo! Abbiamo delle persone che
sicuramente saranno in ansia per noi.. Siamo stati assenti per tanto tempo. -disse
Pie.
La navicella scese lentamente nell'atmosfera e i tre
ragazzi poterono constatare la situazione in cui era ridotto il loro pineta. La
neve era molto alta sembrava che avesse nevicato per mesi interi senza sosta e
il continuo calar delle temperature al di sotto dello zero aveva congelato la
neve formando ghiaccio...Anche sotto terra il gelo era arrivato tanto che non
ci fù l'autunno,ma solo un rigido e lungo inverno.
L'inverno aveva portato una grave scarsità di cereali e viveri di prima
necessità. Si ammalavano spesso i bambini e i guaritori non sapevano più come
fare perchè cominciava a scarseggiare le erbe mediche
che potevano curare molte malattie.
Il popolo continuava ad andare avanti sorretto dalla
speranza che Pie ,Tart e Ghish
sarebbero tornati con la buona notizia che potevano tornare di nuovo sulla
Terra.
Non ignoravano l'esistenza dei terrestri, Profondo Blu
gli aveva informati sull'argomento.
Nessuno di loro aveva mai optato per la distruzione di
quella razza inferiore alla loro,si sperava in una pacifica convivenza
nonostante erano profondamente diversi .
Loro avrebbero
aiutato i terrestri e condiviso il loro sapere ,la loro cultura , chiedendo solo di restare sul pianeta da cui
provenivano. Non avrebbero chiesto altro. Non avevano sogni di conquista e lo
avrebbero fatto capire ai terrestri.
Piano - piano la maggior parte della popolazione
cominciò a risalire in superficie, sapendo che era il giorno in cui sarebbe
atterrata la navicella. C'erano donne che si misero il loro vestito fatto
apposta per questo giorno di festa, bambini che temevano la minaccia di
rimanere nel sottosuolo e non vedere l'arrivo dei tre ragazzi.
Intanto, sulla navicella,i diretti interessati , preparavano
tutte le manovre di atterraggio, preoccupati nel vedere il drastico cambiamento
delle condizioni climatiche.
Ognuno di loro era perso nei suoi pensieri
ripercorrendo mentalmente tutta la loro avventura.
Non sapevano
come dire ai loro simili che non potevano tornare sulla Terra e che la loro
unica speranza di salvezza era l'Acqua Mew.
Se la Terra era
tornata normale dopo la battaglia finale e loro in vita doveva per forza funzionare
sul loro pianeta.
Il silenzio fu rotto dalle parole di Pie che comunicò
che l'atterraggio era riuscito perfettamente e che dovevano prepararesi
a scendere.
Appena gli abitanti scorsero la navicella in cielo
cominciarono ad applaudire, i bambini a correre e le donne versarono qualche
lacrima di felicità.
Finalmente le loro sofferenze sarebbero finite,
finalmente avrebbero potuto abbandonare quel pianeta e dovevano ringraziare
solamente i tre che con il loro coraggio , si erano presi la responsabilità di
migliorare la loro vita.
Attimi di attesa ed ansia collettiva si percepiva
nell' aria.
Erano tutti impazienti che il portellone principale si
aprisse....
Sembravano
attimi infiniti ....
Poi...
Piano -piano
questo si apri.
Fu allora che
parti un lungo applauso mentre i tre ragazzi scendevano...
Ringrazio
Scarlett_92 per la sua recensione... non ho mai scritto fan fiction.
Questa è nata per caso,spero di non essere
tanto una pessima scrittrice.. se vi piace recensite!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Capitolo 3 *** Finalmente saremo liberi,o questo è un miraggio? ***
Finalmente saremo
liberi o questo è un miraggio?
“Ci stanno applaudendo? Ma non abbaiamo fatto assolutamente nulla, non
siamo ritornati con la notizia che possiamo ritornare sulla Terra, anzi ,ci
dobbiamo affidare all' Acqua cristallo con gli esiti ignoti.... Applaudiranno
anche dopo aver sentito la nostra storia?” questo era il pensiero collettivo dei tre.
Ciascuno di loro stava provando un
modo convincente per raccontare quello che era successo.
Alla fine , decisero che sarebbe stato Pai a raccontare
tutto quanto.Dall' inizio fino alla
fine. Sperando che in qualche modo , la loro gente avrebbe accettato
l'accaduto.
Scesero lentamente dalla navicella
rabbrividendo per il freddo, tentando di non guardare il paesaggio che nel giro
di pochi mesi era mutato tantissimo.
Tutta quella folla li metteva a
disagio, non era per niente facile raccontare tutto quando c'erano migliaia di
facce ansiose.
Un gruppetto di persone si staccò dalla folla.
Tra loro
c'erano dei ragazzi che odiavano i tre poiché era loro desiderio di scendere
sulla Terra .
Non provavano
solo odio nei confronti di Pie Tart e Ghish, la loro rabbia era alimentata dall' invidia.
Per una volta
volevano essere loro al centro dell' attenzione anziché essere ignorati da
tutti.
Era davvero
stressante sentir parlare di LORO dappertutto,sentire preoccupazioni per la
LORO salute ...
Per come
fossero stati accolti ....
Che cosa avevano di diverso da loro?
Anzi, si
giudicavano più intelligenti, furbi per svolgere quel delicato compito.
Mesi e mesi di
addestramento,esercizi per imparare una tattica diplomatica con i terrestri....
Al solo pensiero di tutte quelle fatiche li faceva
arrabbiare di più ...
E ora dovevano assistere al glorioso ritorno???
A quel lieto fine che avrebbero procurato loro se ne
fosse data la possibilità?
Era davvero
troppo, quindi scendere di sotto era la decisione migliore.
Prima o poi sarebbe arrivata la loro occasione ed
allora avrebbero fatto vedere a tutti di cosa erano capaci...
Mentre il gruppetto scendeva , Pie prese coraggio e cominciò a raccontare la
lunga storia del loro viaggio.
Raccontò di come avevano tentato di distruggere la
razza terrestre per ritornare sul pianeta.
Raccontò di come erano stati ingannati da Profondo Blu
che aveva in mente solo di conquistare il Pianeta per se stesso.
Raccontò di
come avevano sacrificato la propria vita per aiutare le guerriere terrestri e
di come fossero di nuovo vivi grazie all' acqua cristallo.
Descrisse come
il pianeta fosse tornato normale e come cominciarono a fiorire gli alberi una
volta usato il potere ...
Parlava e osservava i cambiamenti di espressione della
loro gente. Si aspettava che da un momento all' altro una violenta reazione e
fu molto sorpreso dal silenzio che lo accolse.
- E allora adesso? Come possiamo risanare il nostro di
pianeta?- fu l'unica domanda fatta da un bambino che sopraggiunse dalla folla.
- Noi abbiamo portato un pezzo di quel cristallo... Vi
prometto che mi metterò alla ricerca di un modo per usarlo e a breve torneremo
come eravamo un tempo -rispose Pie.
Dopo un lungo silenzio alla fine riscoppiò
l'applauso.
In fondo...
Non era tutto perduto.
C'era ancora
questa possibilità...
Forse era
davvero arrivato il giorno della Liberazione.....
chiedo scusa se non ho aggiornato per tanto tempo,ma il lavoro non mi
permetteva di sedermi e scrivere. Ringrazio di nuovo Scarlet_92 che continua a
seguire questa storia ..... a breve aggiungo un altro capitolo
- A quanto pare non sono riusciti a conquistare la
Terra!!!!!!!! E stanno ancora li a
credere a tutte quelle baggianate ... se
eravamo noi..... – borbottava in
continuazioneAlycya.
- Finiscila Alycya! Hai rotto le scatole a tutti.- sbottò lì l’unico
ragazzo del gruppo.
- Brutto idiota antipatico!.- fu la risposta della
ragazza che scomparve.
- Finalmente la cantilena è finita! Mirta!! Andiamo a casa, muoviti!- ordinò il ragazzo.
Scomparvero in una delle tante case abbandonate.
Tutti quanti tornarono sotto la superficie del
pianeta.
L'unico pensiero fisso era quel misterioso cristallo azzurro.
Era
talmente piccolo che si faceva fatica a credere che sprigionasse quel potere
immenso per risanare tutto.
- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!
Ci è andata bene! Non ci hanno linciato
o peggio ... Scacciato!!- buttandosi su un letto esclamò Ghish
.
- è ancora tutto da vedere... io devo scoprire
come funziona questo cristallo.. i terrestri c'è l'hanno dato,ma
non ci hanno spiegato come usarlo.. nessuno
di noi lo ha mai toccato, non sappiamo cosa può farci. Non so...-rispose Pie
accendendo il computer e guardando pensieroso quel minuscolo frammento.
- Eddai smettila di fare
il fratello-scienziato! Vieni a riposarti !! Se ha funzionato sulla terra anche
qui funzionerà! Quanto può essere diverso il nostro pianeta?-
- Tart tu non puoi
capire, se non dovesse funzionare.. Allora
che si fa? Ritorniamo a fare la guerra ai terrestri? O peggio... Quale sarà la
reazione dei nostri simili? Non sto facendo il fratello scienziato.. Uno di noi
deve pensare a queste cose. Tu se troppo piccolo e devi ancora finire la scuola
e Ghish non se ne cura. È il solito menefreghista. Resto solo io per
questo lavoro!-
- Io non me ne curo? Io sono menefreghista? Pensi
che sia stato divertente tutto quello che è successo sulla Terra? Che io mi
stavo divertendo? Forse ho perso la testa per una terrestre, questo è vero.... Tutti i miei attacchi erano pianificati per il
nostro scopo non per divertimento. E ti faccio notare che anche i tuoi piani
sono falliti !!- ribattè stizzito Ghish
tirando un calcio alla sedia ed uscendo dalla stanza.
- S'è l'è presa Pie! Forse non lo dovevi dire..-
- Tranquillo gli passerà.. e ora se non ti
dispiace , voglio cominciare a fare le ricerche! Non mi disturbare ok? Fai
quello che vuoi ,ma ,per favore, fallo
in silenzio o esci... Vedi tu- borbottò un Pie preso dallo schermo del pc.
- Sei antipatico quando fai cosi!!!!! E per tua
informazione, visto che non mi vuoi tra le palle, io esco cosi mi faccio due
passi.. altrimenti divento acido come te!!!!!!! - il piccolo usci facendo una
linguaccia al fratello.
- Taaarrttt! Se sento ancora quelle parole te e suono di
santa ragione!!!!!!!-
Ma lo sfogo di Pie non fu udito da nessuno.
“ E ora dove vado? Raggiungo Ghish
o me ne vado a zonzo da solo?”
Tart decise che era meglio andare a zonzo da solo, non
voleva disturbare Ghish
specialmente se era impegnato con qualche ragazza.Lo avrebbe richiamato moccioso.. Delle volte
lo odiava quando lo prendeva in giro o gli dava del moccioso.
Stava
camminando guardandosi in giro per riconoscere qualche volto conosciuto
attorno.
Gli
mancavano gli amici che aveva qui.
Veniva
circondato da bambini che volevano sapere le sue avventure e la cosa cominciava
ad infastidirlo , tanto che si
teletrasportò seguito da un coro di “ohhhhhhh” in un
altro luogo.
Perchè nessuno dei suoi amici lo veniva a cercare? Aveva
pensato tanto a loro, immaginato come al suo ritorno avrebbero giocato sulle
Terra insieme ..
Avrebbero fatto i compiti insieme ....
Ed invece?
Nella realtà non lo venivano neanche a cercare!
Pensavano che lui li avesse abbandonati?
Aveva
spiegato che non voleva lasciar partire Pie e Ghish
da soli e rimanere qui ad aspettare il ritorno.
Solo loro
erano riamasti della sua famiglia e aveva il terrore che non ritornassero più.
Delle volte non gli prestavano attenzione e quindi per attirare la loro
attenzione finiva di combinare dei disastri. Quante volte per mostrarsi all'
altezza durante la guerra aveva combinato dei chimeri
che poi lo avevano messo nei pasticci ed era stato sgridato dai fratelli? Non
per quello che aveva fatto ai terrestri , ma per il pericolo che aveva corso.
Si sedette su un tetto sospirando senza sapere cosa fare.
Senza
sapere che era osservato da Alycya.
Ma la ragazza non aveva nessuna intenzione di
venire allo scoperto e di consolare il piccolo.
Ghish si incamminò
per la strada allontanandosi dal fratello che lo aveva ferito forse
involontariamente.
Così era lui che non si curava del loro pianeta e dei suoi simili?
Lui aveva tentato di convincerlo che Profondo Blu non era quello che appariva, delle
bugie nascoste dietro a parole senza senso e Pie non lo voleva sentire?
Aveva sopportato tutte le umiliazioni possibili e quindi, erache
lui non si curava del suo popolo?
Aveva fatto una cosa stupida cercare un modo per combattere Profondo Blu,
tanto da essere considerato un traditore dai suoi fratelli e sempre ... era lui che non si curava del suo popolo?
-Hai proprio sbagliato tutto. Io non sono come tu mi
vedi!!!- esclamò a voce alta. Le sue parole furono udite dal vento.
E forse da qualcuno che lo osservava da lontano
meditando vendetta.
Come aveva detto Pie cominciò ad essere seguito dalle
ragazze che si nascondevano o ridacchiavano mentre passava. La cosa dava
qualche soddisfazione all' alieno, impedendogli di pensare alla terrestre e
aumentando la su autostima per se stesso. Stava prendendo in mente la considerazione di
invitare la più carina ad uscire con lui. Ma ci ripensò. Il ricordo di Strawberry era ancora vivo in lui. Gli sembrava di tradirla
e farle del me. E lui non voleva farlo.
“ Non oggi però.. Sono stanco e vorrei riposarmi un
po'. Se sono fortuna trovo Pie impegnato con il computer a studiare il
cristallo e Tart
a gironzolare in giro .. Quindi un po' di santa pace!!!!”.
Rientrò seguito dal gruppetto di ragazze che
diventavano rosse ogni qual volta che l'alieno si girava. Trovò Pie esattamente
come lo aveva immaginato: impegnato a raccogliere i dati sul cristallo.
Prevalse la curiosità sull' offesa,cosa avevano scoperto?
- Ehi, non passarci tutta la notte al computer.- tentò
di scherzare.
- Lasciami in pace Ghish .
Ho tanto lavoro da fare decido io quando andare a dormire. -
- Scorbutico! Cosa hai trovato fin'ora?-
- Ancora non riesco a capire di cosa sia fatto questo
cristallo. E non mi riesco a spiegare perché man mano che passano le ore sembra
appannarsi. O è la mia vista che si appanna dal sonno... o il cristallo si sta
spegnendo! -
- Uhmmm .... no, è la tua
vista che sta reclamando delle ore di sonno! Io lo vedo uguale a prima.. - constatò
Ghish avvicinandosi ed osservando il cristallo.
- Pie – continuò - mica scappa il cristallo!!! Se ti
distruggi così.... non avremmo nessun beneficio. Su una cosa hai ragione che
sei l'unico che può svolgere questo lavoro.. ma su un altra sbagli! Io me NE
CURO del nostro popolo!! -
- Ho sbagliato a dirlo Ghish
... Sono davvero troppo stanco e troppo nervoso. Non dovevo dirlo.. .- senza
staccarsi dal monitor rispose il maggiore.
- Lascia stare! A proposito dov'è il piccoletto? -
- é rientrato poco fa. Dalla faccia che ha deve essere
successo qualcosa! Non era molto felice al rientro. Prima era dispettoso .... -
-ci vado a parlare –
“addio riposo!!!” malidicendosisospirò Ghish.
- Mi raccomando ... non chiamarlo moccioso,lo sai che
non lo sopporta e fai per una volta il fratello senza prenderlo in giro. Ha 11
anni, è ancora un bambino anche se ha combattuto con noi. Quindi.. non partire
con le beffe come sai fare tu!!!-
- Uffa !!! Mi sembri un generale anziché un fratello..
d'accordo non lo chiamo moccioso, te lo prometto... -
Sospirando andò nella camera di Tart
trovandolo pensieroso sul letto. Non aveva un aria molto felice, cosa che era
molto grave. Di solito Tart era sempre allegro e
sorridente, pronto a farti qualche scherzo o prenderti in giro,atteggiarsi da
grande per non essere escluso e solo quando succedeva qualcosa di molto grave
diventava taciturno.
- Allora... che cosa è successo? -domandò Ghish sedendosi sul letto.
- N....niente...assolutamente niente... anzi ... sono
felicissimo!!!-
- Ma dai!!! Credi proprio che io sia talmente stupido
da non capire quando stai male? Non ronzi attorno a nessuno di noi, stai con
una faccia da paura e vuoi dire a me che ti ho cresciuto con Pie che NON è
SUCCESSO NULLA? Sputa il rospo, avanti, non so se la prossima volta sarò cosi
paziente da ascoltare le tue pene!!!-
- Antipatico!!!! Non te lo dico!-
- Bene, non dirmelo, ma io non mi muovo da qui finchè non mi racconti tutto. Posso stare tutta la notte
seduto sul letto . –
“speriamo che non se ne vada per le lunghe che io ho
sonno!”
Tart era indeciso. Parlarne o no con il fratello? Lo avrebbe richiamato un
moccioso sentendo la sua storia? Si sarebbe arrabbiato che lui lo teneva sveglio
per ROBBETTA DA POPPANTI? Era venuto lui di sua spontanea volontà, quindi non
si poteva arrabbiare..
Decise di rischiare.
-Ghish...-
- Uhhh... ti sei deciso dopo
tanto! Ti ascolto!-rispose il fratello.
- Ti ricordi quando siamo partiti e io vi sono venuto dietro?-
- Per paura di rimanere da solo? Si, e allora?-
- Bhe ... ecco....io....
avevo degli amici... Pensavo che sarebbero venuti quando sono tornato ed
invece..non ne ho visto nessuno... nessuno mi ha cercato,e non lo so se faccio
bene ad andare a trovarli per chiedere cosa sia successo.-
- E quanto ci tieni a queste persone?-chiese Ghish.
- Bhe...-
- Tutto sta in quanto ci tieni tu e quanto ci tengono
loro..aspetta un pò, vedi come va la situazione. È
probabile che ti organizzino una festa... -
- E se poi non si fanno vivi per niente? O se fossero gelosi per l'amicizia che ho
stretto con la terrestre???-
- Non possono saperlo, lo sappiamo solo noi.. se sono
degli amici sinceri torneranno, non ti preoccupare... Chi ti vuole ti cerca.
Cosi dicono i terrestri. Ora l'unica cosa che puoi fare è riposarti senza stare
qui a tormentarti. Vedrai che tutto si sistema. E anche se non vengono, quando tutto sarà normale, farai tante amicizie e ti scorderai di loro che
non ti hanno apprezzato. Su... dormi ora! A domani-
Detto questo il ragazzo uscì dalla cameretta di Tart e si avvicinò a Pie.
- Allora di cosa si trattava?-domandò Pie.
- Niente solita idiozia dei mocciosetti,
nulla di grave e che si può risolvere in breve tempo. Non so cosa hai in mente
di fare te io me ne vado a dormire. Sono tanto stanco e domani ho delle cose da
fare... buonanotte!-
Pie rimase da solo con il computer acceso che
proiettava grafici e dati che solo lui poteva capire. Era troppo stanco anche
per continuare semplicemente a leggere i grafici e decise di seguire l'esempio
dei fratelli. Studiò un punto dove poter nascondere il cristallo se fosse
entrato qualche estraneo. Una volta tranquillo mise una password sul lavoro che
andava svolgendo, spense tutto e andò a dormire.
Non era molto tranquillo e il suo stato d'animo si
rifletteva nei sogni.
Correva per prendere qualcosa che sfuggiva dalle mani.
Doveva afferrare quella cosa altrimenti sarebbe successo qualcosa di brutto ai
suoi fratelli. Ad un tratto si ritrovò in una radura con degli strani individui
che non gli permettevano di prendere il cristallo e aveva pochissimo tempo.....
Pie si svegliò di soprassalto rendendosi conto di aver dormito solo per un
quarto d'ora e che tutto quello che aveva vissuto era solo un sogno,un brutto
sogno. Calmatosi si girò dall' altra parte e riprese sonno.
- I ragazzi sono tornati senza aver concluso la
missione e i nostri piani di conquista sono falliti. Ora i terrestri ci
conoscono e senza Profondo Blu non possiamo fare nulla!-
- Questo non è detto Behemot
,ho visto negli animi di tutte le persone di questo pianeta. Ci sono tre adolescenti
che non sono molto contenti del ritorno dei
tre “eroi”. Possiamo facilmente convincerli a fare ciò che vogliamo. Non è
difficile. -
- Credi di poterli convincerli? Da una parte...
vediamo.. lo potresti fare. Tu sei la persona più importante qui. Cosa andresti
a raccontare?- chiese Phobos.
- Dimentichi
chi è stato a creare la nube che blocca i raggi solari? Credono che il
cristallo possa risanare il pianeta. Funziona solo se i raggi solari riscaldano
il terreno. Immaginati per un momento la scena: loro usano il cristallo.. Funziona
in parte e dopo un pò.... Puff!
Tutto ritorna come prima e allora.... -
- Allora sarà sopraggiunto il momento di agire! -
- Si, ma Profondo Blu?Come lo riporteremo indietro? -
- Ho pensato anche a questo. Sarà la Guardiana del Tempo
a riportarlo al suo splendore. Fino ad ora non dobbiamo far trapelare i nostri
reali sentimenti, dobbiamo far finta di non sapere nulla e far ricadere tutta
la colpa su quei tre. Una volta che saranno messi da parte attueremo il nostro
piano ! –
I due si guardarono e scoppiarono a ridere in una
fragorosa ed ilare risata.
Capitolo 6 *** Anche i sogni possono spezzarsi in un minuto. ***
Anche i sogni possono spezzarsi in un minuto.
La stanza era buia illuminata da qualche candela sparsa tanto da lasciare
ombre sinistre sui muri.
Vi regnavano sovrani i ragni, e
al centro, c'era un tavolo con strani
simboli ed un libro vecchissimo.
Le pagine erano talmente
ingiallite e fragili che c'era il rischio che si disintegrassero se girate
con mani inesperte.
Forse sarebbe stato un bene poiché
il libro conteneva i più oscuri segreti della magia nera. Si diceva che fosse
stato dettato dal diavolo in persona e che ogni persona che lo consultava
automaticamente vendeva la sua anima al Maligno.
Ciò, però, non fermava gli uomini
ad utilizzarlo.
Sulla Terra ne parlavano come se
fosse una leggenda. Era sparito da tanti secoli e i più scettici ipotizzavano
che era solo frutto della fantasia, un po' come gli orchi della favole che
venivano raccontate ai bambini per farli tacere e spaventare quando non
volevano dormire facendo i capricci.
Nessuno poteva immaginare che questo libro era custodito gelosamente da
alcuni alieni. E che tutte che sofferenze
di quel popolo erano provocate da un
incantesimo malvagio scagliato secoli prima .
Era stata creato un'entità talmente impressa di male e cattiveria che non
aveva esitato a liberarsi del suo creatore ed avere una coscienza propria.
Fu imprigionato in un mondo fatto di nulla.
Poi,nessuno seppe come , l'essere si era incarnato in un umano prendendo
il nome di Profondo Blu.
Era stato “distrutto”, scacciato da quel corpo ma non annientato
definitivamente .
Da qualche parte l'essere esisteva ancora. Anima? Essenza? Nessuno sapeva
che forma o cosa fosse. L'unica cosa certa è che aveva bisogno di tanta
energia. Tanto potere per ricostruirsi un corpo e portare a termine i suoi
piani di conquista.
Intorno all' esistenza di questa entità malvagia v'era anche la leggenda
di una guardiana guerriera. Nessuno sapeva come era la leggenda originaria.
C'era chi aggiungeva un potere o un altro, ma tutto sommato la storia raccontava di una
guerriera (umana? Aliena?) che aveva racchiuso in sé il potere della luce e
del bene oltre alla capacità di poter leggere nell'animo delle persone e dire
chi era innocente e chi meno .
Poteva cambiare gli eventi. Punire i malvagi e salvare gli innocenti.
Quando l'essere malvagio volle per
puro divertimento distruggere la razza degli alieni (forse il suo creatore
aveva un rancore verso di loro),intervenne e riuscì a limitare i danni.
Fu distrutto il pianeta,ma almeno
poche furono le vittime e la maggior
parte fuggì trasferendosi prima sulla
Terra (che per tanto tempo fu considerato il pianeta natio) e poi sul pianeta
inospitale.
Nella lotta la guerriera aveva
rinunciato alla propria salvezza sacrificando se stessa e rinchiudendo
l'essere nel mondo fatto di nulla.
Tuttavia la sua essenza si racchiuse
in un cristallo che cadde sulla Terra trasformandosi in un ciondolo.
Vuole la leggenda che dopo mille
anni sarebbe apparsa di nuovo la Guardiana ,che, incarnatosi in una giovane
donna, avrebbe condotto la battaglia finale contro l'essere malvagio, con
esito sconosciuto.
Chi avrebbe vinto? Le due entità erano uguali ma una di loro avrebbe
avuto una forza sconosciuta all' altra e questa avrebbe pregiudicato le sorti
della guerra.
Sulla Terra circolava la leggenda di un essere chiamato Ghost Rider che aveva poteri analoghi alla Guardiana del
Tempo.
Si diceva che un giorno un angelo venne catturato dal servitori del
Diavolo. Era stato mandato da Dio per alleviare le sofferenze del genere
umano e punire i colpevoli. L'angelo aveva la facoltà di distinguere l'innocente
dal colpevole e durante lo svolgimento del suo compito fu ingannato ed
condotto nell' inferno.
Costretto a vedere atrocità impazzì.
Il suo spirito fu trasformato in Ghost Rider,
il corridore del diavolo. Ora il diavolo aveva creato tanti figli e tanti
artefatti maligni che ebbe bisogno dell' aiuto umano per non essere
spodestato. Cominciò a creare corridori tra umani in ogni generazione...
finchè...
Non stipulò un contratto: San Venganza .
Il contratto era talmente potente (impegnava più di mille anime) che il
corridore si rifiutò di consegnarlo al maligno diventando così superiore al
diavolo stesso. Scomparve dalla circolazionespinto dall’ avidità senza rendersi conto di ciò che aveva fatto.
Una volta resosi conto del suo errore, nulla poteva
fare: la sua anima era perduta .
Ora questo contratto faceva gola a molti figli del diavolo che volevano
spodestare il padre per comandare nell' inferno. Uno in particolare lo voleva a tutti i costi. Il diavolo dovette
ricorrere ad un nuovo corridore che accetto di esserlo per salvare la vita
del padre. Mai era successo che un essere umano accettasse di impegnare
l'anima per amore del prossimo .L'angelo percepì questa particolarità.
Forse poteva essere di nuovo libero e servire il Bene.
Il nuovo corridore acquisì il
potere di punire il colpevole con lo sguardo della penitenza ritorcendo
contro tutti i misfatti, potere sconosciuto agli altri.
Svolse il compito assegnato aiutato dal corridore precedente che cosi riscattò la sua anima.
Più tardi si rifiutò di liberarsi della malidizione
promettendo al maligno di vendicarsi per ogni singola goccia di sangue
versata e combatterlo. Fu così che l'angelo tornò a servire il bene e si dice
che sia tutt'ora in giro.
Di tutte e due le leggende era a conoscenza Behemot.
Girava per la stanza riflettendo. Era vero che queste erano simili, ma non
poteva essere il Ghost Rider. La leggenda vera era
quella raccontata dal suo popolo.
Per anni non voleva crederci. Pensava che erano sciocche fiabe per
marmocchi.
Poi, da quando aveva in mano il Libro Nero e ogni giorno sentiva la
propria fine avvicinarsi, cominciò a trovare un modo per salvarsi.
La sua ancora di salvezza era il potere del Tempo.Si sarebbe salvato l’anima e avrebbe
rimediato al suo più grande errore.
Per questola Guardiana era
fondamentale.
Un nuovo giorno era appena cominciato.
Ghish si
alzò di buon ora: si era prefissato di uscire con la più carina delle sue
“spasimanti”.
Tart
aveva deciso di rimanere a casa ed aspettare pazientemente che almeno
qualcuno dei suoi amici si rifacesse vivo. Non voleva uscire e trovarsi l'onda
di bambini che lo tormentavano con le loro domande.
Si sarebbe annoiato tantissimo, Pie non era tanto di compagnia. Ma questo
era il piccolo prezzo da pagare.
E cosa stava facendo Pie? Naturalmente era di nuovo chino sul monitor ad
analizzare il cristallo e non voleva essere disturbato.
Era molto deciso a finire il lavoro in giornata e sperimentare la sua
teoria.
Rivedendo i dati raccolti e i filmati dei combattimenti con le terrestri,
aveva capito che poteva usare l'acqua cristallo solo se voleva chiedere aiuto
ed non per scopi egoistici..
Finalmente l’arcano era sciolto. Nessuno di loro lo poteva maneggiare perché
erano tutti spinti da un solo scopo egoistico. Far rinascere Profondo Blu.
La mente tornò da sola a quei momenti e a Lory.
Il viso della ragazza comparve
davanti gli occhi di Pie, che con decisione scacciò il pensiero. Stranamente
sentiva che gli mancava qualcosa.
“Devo lavorare!” si auto convinse.
Digitò qualche dato sovvrapensiero.
“ Adesso io non voglio annientare nessuno, voglio solamente che il nostro
popolo viva come un tempo. Devo essere io ad usarlo. In caso di un
fallimento, Ghish e Tart
non avrebbero nessuna colpa, quindi non correrebbero il rischio di venire
scacciati. È troppo rischioso affidare
a loro questo compito gravoso. Tart… C'è rimasto male perché nessuno dei suoi amici si è
fatto vivo. Ha bisogno di stare qui tra la nostra gente ... Ghishseppur con
modi sgarbati se ne prenderebbe cura ... Hodeciso! Oggi pomeriggio ne parlerò con loro e userò il cristallo ! È
inutile che faccio ricerche, formulo teorie e non ho conferme. O la va o la
spacca!”
si alzò dal computer e si avvicinò a Tart …
- Ehi ti va se ci facciamo un giro insieme? -
- Ahhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!! Cccheccosaaa? Ma il tuo
lavoro? -esclamò stupito Tart.
- Può aspettare! Ha ragione Ghish a chiamarmi
uno scienziato! Dai su, usciamo un po! -
- Va bene.... – ancora poco convinto rispose il piccolo.
“ è strano.. Pie non ha mai chiesto di uscire
con me. Sembra tranquillo ma la cosa non mi piace! Sento che succederà qualcosa
di brutto” riflettèTart
correndo a vestirsi.
Aveva preso l'abitudine di dormire
come i terrestri con un pigiama e di girarci in casa.
La faccenda era troppo strana. Aveva
l’impressione che il fratello si preparasse a fare qualcosa che ancora non
capiva e che lo avrebbe allontanato da loro. Era forse legato al cristallo?
Non sapeva che risposta darsi e non voleva sprecare questa occasione. Quando
sarebbe capitato che Pie si saccasse dal computer
per uscire?
E se vedeva il fratello per l’ultima volta?
Si vestì più in fretta che potè e si incamminò
con il fratello per le strade.
- Andiamo al mercato?-domando Pie guardandosi intorno.
- Siiiiiiii!!!!!!!! Ho tanta voglia di riandare
al mercato e vedere che cosa c'è... facciamo una cosa? Un gioco!!! Chi arriva
per ultimo paga tutto quello che l'altro vuole!!! Lo facciamo? Lo facciamo?-
- Facciamolo! le regole?-chiese entusiastoPie.
- Niente teletrasporto! Si corre!!!! -
-Si corre?????!!!! ................Va bene ci stò ! Ma se vinco io tu
ricomincerai a fare i compiti che sei davvero indietro con la scuola!
Intesi?-
- Uffa! Li odio i compiti Ma se proprio devo..... Allora al mio tre si
parte!!! uno... due ... treeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ,
Perderai! Preparati a comprare tutto il mercato!!!!!!!!!
Partirono correndo tra gli sguardi divertiti della gente. Nonostante
l'addestramento Pie ebbe presto il fiatone , ma non voleva deludere il
fratello. Lo fece vincere di proposito cosi da accontentarlo sperando che non
prendesse tanta roba.
- Ho vinto io! Ho vinto io!!!! Non faccio i compiti!- cantilenava Tart saltellando.
- Sui compiti discuteremo dopo , dai scegli quello che vuoi -fece il
fratello con un tono semi drammatico.
“Sempre se ci sarò, e ci sarà un dopo!”
Girarono per ore tra le bancarelle che esponevano poca roba. Quelle con i
generi alimentari avevano poco e niente.
Già si sentiva la mancanza di cibo,per non parlare dei medicinal: non c’eranomolti ingredienti necessari a curare molte malattie ...
L'unica che andava era quella con dei giocattoli per i bambini dove
inevitabilmente Tart si fermò.
Non sapeva quale scegliere e il
venditore anziano mostrava ogni sorta di trottola dai colori vivaci, ogni
sorta di animale intagliato che il poveretto voleva tutto.
Voleva la trottola e il pappagallo, ma allo stesso tempo far spendere tanti
soldi a Pie.
Il venditore ( che era Behemot
in persona) osservava attentamente Tart riuscendo a
malapena a nascondere il profondo disgusto.
Voleva tanto liberarsi di Tart,era colpa sua se
il loro signore non aveva coronato i suoi sogni di potere.
Ma doveva aspettare... raccolse tutta la sua forza di volontà per
sorridere e dire che regalava tre giocattoli a scelta perchè
era il loro eroe.
Lo sguardo carico di odio non sfuggì a Pie che voleva allontanare il piccolo
dal pericolo senza deluderlo.
- Su.. Tart scegli! Altrimenti faremmo perdere
tempo al signore e dobbiamo ancora preparare il pranzo! -
- Ok! Ma ti prego, non ci avvelenare! Io prendo quel pappagallo lì, di trottole ne ho molte ma di animali pochi!!!
-
- Buona scelta piccino! Te lo incarto?-chiese con voce falsamente buona il venditore.
- No, grazie lo dia a me! Non vorrai che ti cadesse per strada e
rovinarlo... vero Tart? E poi, me la paghi per la
storia dell’ avvelenamento! -
- Ma è la pura verità! Prendilo tu Pie con te è più al sicuro che nelle
mie mani!-
Il venditore consegnò il giocattolo nelle mani di Pie , sorridendo ,esortandoli
a tornare il giorno seguente che avrebbe avuto tante altre cose apposta per
il piccolo.
-Non mancherà l'occasione! Andiamo Tart!-
I due si allontanarono in fretta.
“ Che strano individuo. Ci
guardava con uno sguardo carico di odio. Per fortuna sono riuscito a non far
capire niente e non fargli maneggiare
il pappagallo .. Sono sicuro che avrebbe fatto qualcosa a questo oggetto!
Speriamo che il cristallo funzioni cosi potrò concentrarmi su questa vicenda
e scoprire perchè c'è qualcuno che ci odia!”
- Sei contento adesso? -chiese.
- Si si !!!! Ho deciso di chiamarlo Ara come i
pappagalli colorati della terra!-
Rientrarono a casa dove trovarono Ghish molto
arrabbiato.
-ohhhhhh a qualcuno è andato storto qualcosa?-domando Tart.
-Zitto tu! Non sono cose che si dicono, e poi i mocciosi non possono capire!-
Tart scoppiò a piangere e corse in camera sua stringendo il pappagallo.
- Ghish! Che diamine hai combinato?!!!!Cosa ti
ho detto ieri sera? Piantala di dare rispostacce! E spiegami perchè hai spaccato quasi tutto in casa!-
- Non ti ci mettere pure tu a peggiorare la mia giornata! Ti sarebbero
venute tutte dietro …. Certo, parla
uno che non capisce un cazzo di donne! - sbattendo la porta urlò in risposta
al fratello.
Era riuscito ad invitare la più carina ad uscire con lui. Sembrava che
andasse tutto bene si stavano divertendo quando all' improvviso notò uno
sguardo strano della ragazza. Mirta , cosi si
chiamava,cominciò a fare delle strane domande alle quali non volle
rispondere. Cosi la ragazza lo accusò di essere un bugiardo pieno di sé
minacciandolo di fargliela pagare.
Ghish rimase stupito dal comportamento tanto da non ribattere nulla e
teletrasportarsi a casa dove in preda alla rabbia aveva spaccato tutto quello
che gli capitava a tiro.
“ Che bello! Esci con qualcuno e vieni minacciato! Io!!! Minacciato da
una ragazza !!! Ma che diamine voleva da me ? E per che cosa dovrei pagare?”
- Ghish esci fuori! Dobbiamo parlare!-
- Scordatene! Vai a fare lo scienziato e lasciami in pace!-
- Ghish!!!!!!!!! Non fare il ragazzino! Esci da
quella cavolo di stanza prima che ti faccio nero! Dobbiamo discutere su
l'acqua cristallo! –
Ma Ghish non dava segni di vita. Pie si
spazientì era la solita storia…
- Esci da questa dannata stanza prima che ti caccio da li a calci!-
Sembrò che la minaccia ebbe effetto.
- Ufff.. esco solo perchè
voglio sapere del cristallo... -
- Ok -sospirando disse Pie
- Taaart, vieni che ti devo parlare.-
A differenza di Ghish il poccolo non si fece
pregare.
- Sedetevi a quello che rimane del tavolo.- li invitò Pie-
I due obbedirono in silenzio, facendosi gestacci che Pie finse di
ignorare.
- Allora... ho scoperto che questo cristallo può essere usato solo se le
nostre intenzioni sono pure. Non potevano toccarlo sulla Terra perchè il nostro scopo era di risvegliare Profondo Blu...
Ora secondo i calcoli che ho fatto - mostrò lo schermo con i grafici – Ci sono due possibilità. O il cristallo
funziona al 100 per cento oppure che non funzioni affatto .-
- Quindi???? Qual'è il finale?- chiese Ghish.
- Si dice la morale, idiota! Sarò io ad usarlo oggi. Se dovessi fallire
nessuno di voi si prenderà la colpa . Potrete liberamente vivere tra i nostri
simili . -
- E tu? Dove andrai?.. –
- Aspetta …. Per caso non starai rischiando la vita con quel cristallo? -ribatte
Ghish.
- Non è una possibilità remota .
Non sappiamo cosa potrebbe farci. Le umane erano sempre stremate dopo averlo
usato. -
- No!!!!!!! è per questo che siamo usciti insieme? Non voglio! Abbiamo
fatto sempre le cose in tre e saremo in tre a farlo. Io non riesco a
sopportare che ti addossi tutta la responsabilità. Non ci sto! - gridò
disperato Tart.
- Anche se delle volte mi stai antipatico non ci sto! Sei un rompiscatole
a volte , ammettilo, ma questo non mi va bene. Siamo stati una squadra, siamo
una famiglia e dobbiamo restare uniti. Qualsiasi cosa accada noi saremo con
te -
-Vi rendete conto? Se fallisce...
Non vivremmo più qui! Quale sarà la reazione dei nostri simili? Potrebbero
scacciarci! -
- E sti cazzi! Io non ho paura. Nessuno oltre a
voi si è interessato di me. Neanche i miei amici. Non si sono presentati, non
mi hanno cercato... se sarò scacciato io non ho paura!-
- Ben detto piccoletto! C'è in giro una tizia che vuole farmela
pagare....Si fa tutto in tre , scordatene di fare l'eroe!!!!
-
Pie non poteva più ribattere nulla. Aveva tutt'è i due i fratelli decisi
a non farlo uscire senza di loro. Doveva semplicemente arrendersi.
-Vedo che non ho alternative. Chiamiamo tutti e andiamo in superficie. O
la va o la spacca!-
Fino all’ ultimo sperava che i
fratelli s spaventassero e lo lasciassero da solo. Ma non fu così.
-Andiamo! Io non voglio più rimanere con il dubbio!-
Cominciarono a salire in superficie seguiti da tutti quanti. La voce che
i tre avrebbero usato il cristallo per risanare il pianeta si era sparsa
velocissima. Tra di loro si mescolò anche il gruppetto che era sceso al loro
arrivo. Era giunto finalmente il loro tanto atteso momento ?
Arrivati in superficie Pie guardò il cristallo. Tutti guardarono
attentamente ogni suo gesto.
Sollevò in alto le braccia liberando la gemma dall' involucro che lo
proteggeva.
La folla trattenne il fiato.
Ghish e Tart si avvicinarono al fratello poggiando le mani sulle sue spalle , in modo
da soccorrerlo se si fosse sentito male ed incoraggiarlo. La folla li
osservava incuriosita.
Una volta liberato il cristallo questi brillò accendendosi..
Tutti indietreggiarono spaventati.
-Acqua cristallo! Ti prego aiuta il mio popolo!-
A queste parole il cristallo brillò ancora di più sprigionando un calore
che avvolse tutto.
Al' inizio la neve cominciò a sciogliersi (i tre sperarono che l'incubo
era finito), poi all'improvviso la luce si spense lasciando tutto come era.
Il cristallo si frantumò in tanti minuscoli pezzi.
“Oh cazzo! Adesso siamo fritti!”
Nessuno aveva il coraggio di parlare.
Non aveva funzionato! Il silenzio
si fece pesante....
-Io l'avevo detto! Nessuno mi ha ascoltato! Ecco...
Ecco la prova delle mie parole!
Guardate..
Cosa hanno risolto?
Nulla!
Non solo non hanno portato a termine la missione ora ci hanno condannato!
Tu dai capelli verdi! - un vecchio puntò il dito verso Ghish
-Invece di combattere dopo che i terrestri si erano rifiutati di
aiutarci... correvi dietro ad una di loro! Eri distratto da lei e non pensavi
al tuo popolo! -
La folla cominciò a bisbigliare.
-Mentre tu piccoletto!- continuò il vecchio.
- Pensavi a giocare e stringere amicizia con i terrestri... hai
abbandonato i tuoi amici li hai traditi! Non dovevi andare sulla Terra!-
- Ma cosa stai dicendo??? io non ho tradito nessuno!!!!!!-esclamò Tart
- Pensavo che almeno il maggiore prendesse sul serio la missione... Oh..
Che vergogna per la tua famiglia e per fortuna che non sono in vita i
genitori ... Non avrebbero sopportato uno scandalo del genere! I tre fratelli
scelti dal nostro popolo che si divertono sulla Terra condannandoci! Adesso
ci credete? Credete a ciò che avevo visto nella sfera di cristallo?
Ho sopportato le vostre risate , speravo di sbagliarmi...
Ora ecco la prova! Non è cambiato
assolutamente nulla! Ani, Dea Ani!Le
cose sono peggiorate!-
A quel discorso teatrale i malcapitati non sapevano cosa ribattere.
Come potevano sapere che Ghish si era
innamorato di Strawberry
e Tart stretto amicizia con Puddy?
Era diventato un crimine adesso?
Cosa sarebbe successo ora?
Nessuno li guardava in faccia...
Nessuno voleva difenderli.. Possibile che nel giro di un giorno fosse
cambiato tutto quanto?
-Ragazzi... Adesso siamo nei guai! E molto seri- fu l'unica frase che
pronunciò Ghish.
Allora ….. vediamo … fino a questo momento tutti
acclamavano i nostri amici. Ma il cristallo ha fatto cilecca.
(maledetto
cristallo! Pie lancia un sospirone colossale).
Secondo voi,
adesso cosa accadrà? Spero di non deludervi. A presto!
Capitolo 7 *** Terra, stiamo tornando, ovvero.... quando sei di nuovo in fuga! ***
Terra, noi stiamo tornando. Ovvero … quando sei di nuovo in fuga.
- Che bellezza! Siamo passati nel giro di un giorno
da eroi a sorvegliati speciali, in attesa di una decisione.... Non capisco
proprio come i nostri simili sono riusciti a cambiare idea ed ascoltare quel
vecchio pazzo!- ripeteva Ghish tirando i calci alle
poche cose rimaste integre nella stanza.
- Finiscila! Ricorda che qui ci dobbiamo vivere! E poi,
tanto pazzo il vecchio non era! Sapeva tutto quello che ci era successo.. Hai
provato ad affacciarti alla finestra?- chiese esasperato Pie dopo aver
assistito ad un ennesimo calcio di Ghish alla sedia.
- Sta sempre lì Pie, sorvegliano che non usciamo di
casa e che non parliamo con nessuno. Diamine , fino a quando pensi che durerà questa
storia?-
- Quel pazzo ha parlato di un giudizio.... ti rendi
conto? DEVONO GIUDICARE NOI PER AVER STRETTO LEGAMI CON I TERRESTRI. E TUTTE
QUELLE STORIA CHE AVREMMO INSEGNATO LA NOSTRA CULTURA.. CONVISSUTO IN
PACE?-sbottò Ghish
- Non so voi ,ma dobbiamo andarcene al più presto da
quì!-
- Come dei vigliacchi?- s'intromise Tart.
- Che? Vigliacchi! Io non ci voglio lasciare le
penne solo perché qualcuno ci odia. Vogliamo rischiare la pelle qui e non
scoprire nulla , o cosa? Non ditemi che nessuno di voi si è accorto che ci
pedinavano!
-Anche tu? Io pensavo che era qualcuno che c’è l’aveva con Tart!-
- Ehi, e io che c'entro?????? Che ho fatto???? Pie
rispondimi!-
- Tu non te ne sei accorto preso dai giocattoli, ma
io ho visto l'espressione del venditore carico di odio. Sembrava che si
tratteneva a stento! Detesto ammetterlo, ma in questo caso Ghish ha ragione. Dobbiamo andarcene.. Riuscire a
raggiungere la nostra navicella e rifugiarci sulla Terra. SENZA USARE LA VIOLENZA.- sentenziò il maggiore lanciando un occhiata a Ghish.
- Dovremmo farlo. Mica mi posso avvicinare alle
guardie e dire “ehi ci fate uscire che ce ne andiamo sulla Terra e togliamo
il disturbo visto che ci odiate tutti quanti per colpe che non abbiamo
commesso? Per un fottuto cristallo di merda che ha quasi ucciso mio fratello
e non ha risolto nulla?”- scimiottòGhish.
- Ci serve un piano. Lo scienziato sei tu ed entro
stasera dobbiamo fuggire prima che la situazioni peggiora e sprofondiamo
nella merda!- ribattè l'alieno che si sentiva
montare la rabbia dentro.
- Ghish!!!!!!! Modera il
linguaggio!!!!!! C'è un bambino qui! Ti sembra bello che senta queste
parole?-
- Non mi sembra giusto che veniamo trattati da
criminali.. Ecco cosa non è giusto. Lasciamo perdere... Come arriviamo alla
navicella? Sempre ammesso che stia ancora li dove l'abbiamo lasciata!-
- Vediamo... - cominciò a camminare per la stanza il
fratello.
- Ragazzi io posso fingere di sentirmi male, cosi
possiamo attirare l'attenzione- proproseTart
- Una volta aperta la porta io penserò a metterli
ko,e Pie ci guiderà alla navicella... Votiamo.. Alza la mano chi è per l'idea
del piccolo!! -
Tart la alzò subito. Non poteva crederci...
I “grandi” prendevano in seria considerazione la sua
idea! Senza critiche!!!!
Pie fu l'ultima ad alzare la mano.
-Ok al mio tre... Recita Tart!
Uno..... due..... tre!! -
Tart si avvicino alla porta cominciando a lamentarsi e a
piangere. Per essere più credibile mise le mani sul ventre e si piegò in
avanti. Ghish, indossando la maschera del fratello
preoccupato (mentre in realtà moriva dal ridere per la scenetta comica) ,chiamò
a voce alta le guardie.
- Ehi... Ehi... Il piccolo si sente male!-
- Cavoli vostri traditori!!! Non ci interessa,
andate dai terrestri per farvi curare!-
- Ah si? E cosa direte al vostro capo se uno di noi
ci lascia le penne? Se fossi in voi controllerei... Non vorrei essere nei
vostri panni...- concluse
maliziosamente.
Le guardie si guardarono perplesse. E se davvero il
più giovane stava male e moriva? Non si sarebbero trovati in una buona
situazione....
“Ottimo gli imbecilli ci sono cascati!”
Ghish fece un cenno di intesa a Tart
e Pie che indietreggiarono.
-D'accordo! Allontanatevi dalla porta che diamo uno
sguardo,ma se ci avete mentito allora saranno guai per voi!-
“ Ottimo... venite pure avanti i miei sai muoiono
dalla voglia di essere usati!”
Passarono pochi secondi che sembravano un eternità.
Secondi in cui Ghish evocò
i sai e si mise dietro alla porta in modo da non esser visto aspettando che
venisse aperta per scattare. La porta si aprì lentamente seguita da un
“adesso entriamo” e l'alieno scattò fulmineo colpendo alla testa le
malcapitate guardie.
- Questo è per averci chiamato traditori... Ipocriti
che non siete altro!-esclamò con rabbia.
-Ragazzi abbiamo una sola possibilità! Correte fino
a quel vicolo in modo da esser visti e al mio tre teletrasportatevi alla
navicella! In questo modo daranno l'allarme e penseranno che ci nascondiamo
in quella strada buia e avremmo qualche minuto di vantaggio... intesi?-
-Ok scienziato, mi piace il piano e far un po’ casino!-
- Sei sempre il solito Ghish..
Uno ... Due... e tre! Correte!!-
Appena udite le parole tutte e tre scattarono
urtando di proposito qualche curioso che passante.
Si levò il
grido dei traditori che scappavano e arrivati al vicolo nascosti dall' ombra
i tre si teletrasportarono alla navicella che ancora era al suo posto.
-Ok....Oook...- sedendosi
ai comandi ed ansimando si diceva Pie.
- Ragazzi...
non pensavo che l'avrei mai detto....Fuggiamo.. Prima che capiscano il
trucco... Non finisce qui! Giuro che scoprirò quello che sta accadendo.. E
chi ha ideato questo piano la pagherà! -
Accese in fretta il motore chiudendo il portellone e
la navetta salì nell' atmosfera.
- Oh,no! Ho dimenticato Ara!!!- scoppiando a
piangere disse Tart.
- Ara? E chi sarebbe?- s'interessò Ghish.
- Il suo pappagallo giocattolo- rispose Pie.
- Ehi, smettila di piangere! Sulla Terra ne
ritroveremo uno uguale e anche più bello! Con delle piume e non di legno!- lo
consolò Ghish.
- Lo prometti? - domandò tra le lacrime Tart.
- Certo, ma tu smettila di piangere.. Un ometto
coraggioso che finge bene il mal di pancia non piange per un giocattolo! Siamo
di nuovo in guerra Tart...Questa volta contro i nostri simili -
aggiunse amareggiato.
-SONO RIUSCITI A FUGGIRE! Razza di incapaci che
siete! Possibile che nella vostra testa di legno non è sorto il dubbio che
fosse una finzione? E per di più stanno tornando sulla Terra!-
Behemot era fuori di sé dalla rabbia. Il suo piano, il suo
prezioso piano per cui aveva venduto la sua anima stava per essere distrutto
perché qualche idiota era caduto nel tranello dei tre. Che fare adesso?
Cambiare piano?!
Faceva avanti ed indietro nel salotto di casa sua
imprecando tutte le maledizioni possibili e augurando il peggio ai tre.
All' improvviso ebbe il lampo di genio..
-Chiamatemi Alycya,Mirta e Gabryel.. Trovateli e
fateli venire subito!- ordinò alle guardie mortificate.
Queste scattarono subito per evitare una punizione.
I tre ragazzi non si fecero attendere a lungo. Fasciati nei mantelli neri
stavano in silenzio ad aspettare.
- Come sapete - cominciò a parlare Behemot
- I tre traditori!!! sono fuggiti sulla Terra.
Ora... Io per
vostra fortuna so che vogliono attaccarci per distruggerci. Ho capito che
parlavano di una Guardiana del Tempo... intendono allearsi con questa donna
guerriera malvagia... -
- Embe?-lo interruppe
annoiata Alycya.
-Affido a voi l'incarico di scendere sulla Terra per
catturare i colpevoli e la Guardiana! Ma... Se non siete interessati chiamerò
qualcun'altro!- giocò d'astuzia Behemot.
I tre adolescenti non potevano crederci ...
Finalmente
l'occasione che tanto aspettavano! Scendere sulla Terra e far pagare ai tre
tutto quanto..
-Accettiamo!-risposero in coro.
- Davvero?- si finse stupito Behemot.
- Che sollievo! Ecco! Questi bracciali potenzieranno
i vostri poteri. Quei tre sono in vantaggio.. conoscono la Terra, e sanno chi
è la Guardiana. Ma voi siete più bravi e coraggiosi! Usate il bracciale per
seguire la loro rotta! Conto su di voi, solo voi potete salvarci! La vostra
navicella sarà preparata a breve.. andate a riposare e vincete la
guerra!-concluse in modo lacrimevole il discorso.
Al comando il gruppo si allontanò, soddisfatto e
pieno di orgoglio per la missione affidata.
- Oh, vecchio mio! Sei riuscito a far commuovere
tutti quanti!- riuscì ad articolare tra le risate Phobos.
- La fuga dei tre fratelli ci ha solamente aiutato.
Possiamo raggiungere i nostri scopi e far pagare per il torto che ha subito
il nostro signore!-
- Ho sempre detto che sei genialmente perfido
fratello! Ora devi dare l'annuncio ufficiale. Non sarà molto difficile
convincere la nostra gente delle intenzioni dei tre... Praticamente.... è come se stiamo regnando su di loro e nemmeno
lo sanno!!! Ohhh che ridere! Ah ah ah !! -
- Calma i bollenti spiriti Phobos...
Devi avere un aria afflitta... Dopo tutto... SIAMO SCIOCCATI PER QUELLO CHE
ABBIAMO SENTITO! Su, muoviti, raduna tutti che devo parlare!-
Phobos uscì ancora ridendo....
- Popolo di Gaia! È con grande dolore che devo
annunciarvi.... mi si spezza il cuore al solo pensiero!- Behemot
fece scorrere delle finte lacrime...
-I nostri tre ex eroi ... Ghish...
Pie e Tart si sono alleati con un essere malvagio!
Una donna guerriera cha ha già distrutto molti pianeti e sterminato molte
creature innocenti... Alcuni la
chiamano la Guardiana del Tempo... Non sono più come noi li ricordiamo! Sono
diventati malvagi anche loro e vogliono sterminarci!-
“ Impossibile” fu l'unico grido che si levò dalla
folla.
-Il cristallo
aveva solo lo scopo di distruggerci! Grazie alle mie arti magiche sono
riuscito a contrastare gli effetti... -
Calò il silenzio sulla folla.
-Ora stiamo in guerra! E loro ci salveranno! Popolo
di Gaia.. accogliete i nostri salvatori! Stanno per partire e sconfiggere i
tre con la Guardiana. Solo loro possono salvarci e solo loro sono la nostra
speranza per un futuro migliore.-
A quelle parole Alycya , Gabryel e Mirta si affacciaronosul balcone da cui Behemot
teneva il discorso. Per la prima volta nella loro vita, stavano ascoltando
degli applausi, cosa che gli faceva crescere un’immensa gioia.
Furono queste le parole che convinsero la gente. Nei
loro cuori Ghish,Pie e Tart
furono subito scartati per far entrare Mirta, Alycya e Gabryel. Li
accompagnarono alla navicella osservando il decollo come tanti mesi prima.
Solo che adesso...
Erano ignari di aver mandato dei nemici per
catturare degli innocenti.
“ Assolutamente perfetto. Il mio piano va meglio del
previsto!”
Capitolo 8 *** E ritorniamo sulla Terra , anche se nessun ci vuole! ***
E ritorniamo sulla
Terra, anche se nessuno ci vuole!
Di nuovo in viaggio, verso l'ignoto dal quale
potevano dipendere le loro vite e quelle di tutta la loro razza .
Ghish ancora non riusciva a
crederci che per la prima volta aveva usato i sai contro un suo simile, Pie non
riusciva a mandar giù tutta questa storia e non capiva come mai era considerato
adesso un crimine stringere amicizia con i terrestri.
Tart non chiedeva ogni cinque minuti se erano arrivati o meno , se ne stava nel suo angoletto a ripensare alle
parole di quel vecchio …
Che dicesse la verità sul comportamento di Alycya ?
- Quanto tempo passerà prima che ci mandano una
navicella alle calcagna?-chiese Ghish rompendo il
pesante silenzio calato nell’ abitacolo.
- Dipende da quanto sono veloci a trovare qualcuno
che voglia scendere sulla Terra e seguire il piano di quel vecchio! - rispose
Pie continuando a stringere i bordi del suo sedile con rabbia.
- Sembra proprio che era destino che tornassimo
sulla Terra... credo proprio che ne siamo dentro fino al collo !- continuò Ghish.
In fondo, tornare sulla Terra non era un male. L’avrebbe
rivista e chissà.. forse non stava più insieme a Mark.
- Si Ghish , ne siamo
dentro fino al collo! Io non intendo lasciare le cosa a metà. Voglio capire chi
sono i nostri nemici. Non siamo solo noi ad essere in pericolo.. Anche i
terrestri lo sono!-
- QQQQQQuindi....
rivedremo quelle ragazze?-domandò Tart.
-Uh uh prima domanda del piccolo! Tart bentornato tra noi!-commentò Ghish.
- No, teniamo le ragazze fuori da questa storia.
Credo che non sono loro l'obiettivo e poi.. voi due non vi sapete controllare..
combinerete qualche altro casino come solo voi sapete fare.-
Pie non voleva ammettere che da una parte era
felicissimo di tornare. Lory. MewLory.
Chi delle due amava?
-Guarda che anche tu stavi per cedere... e poi… è Tart, lui è un casinaro! Non io!- punzecchiò il fratello Ghish.
- Non sono solo io il casinaro!!!-
facendo la linguaccia rispose prontamente Tart.
- Voi due!!!!!! Basta con questo casino!!!!!! Litigate
da un altra parte! Non posso guidare se
bisticciate in continuazione! Quando arriveremo sulla Terra , per prima cosa , nasconderemo
l'astronave in modo che nessuno terrestre la può vedere e ci comporteremo e
vivremo come gli umani. Tart andrà alle medie, mentre
tu Ghish alle superiori.. Forse così qualcosa ti
entrerà in quella testa vuota!- dichiarò
con decisione Pie.
- CEEEEEERRRRRTOOOO, COME NO Dimentichi un piccolo
ma insignificante particolare... Le NOSTRE ORECCHIE!- cominciò a sfottere Ghsh non particolarmente contento del piano del fratello.
Superiori? Liceo??? Lui????
-Ho già pensato a questo e credo di aver risolto
il problema. Mentre voi due non facevate
un cazzo dalla mattina alla sera, io ho inventato uno sciroppo che
rimpicciolisce le nostre orecchie. Ne parleremo sulla Terra. Ora lasciatemi da
solo senza rompere troppo le scatole-
Ghish fece la linguaccia a Pie.
-Andiamo, marmocchio a fare qualcosa, prima che
cambio idea!-
Tart seguì Ghish
divertito. Era raro che questi lo chiamasse per fare qualcosa insieme, e di
certo, non si sarebbe fatto sfuggire l’occasione di fare qualche casino.
- Così quei tre sono scappati e ci volevano
distruggere....- ragionavGabryel
pilotando la navicella.
- Gabryel te lo ripeto
non mi importa il motivo per cui noi li stiamo inseguendo. Non mi importa della
nostra missione e neanche della Guardiana. Io voglio solamente dimostrare che
valgo qualcosa e.... perchè no? Se posso far pagare
tutte le umiliazioni che ho subito da Ghish .. sarei
molto contenta!-
- A te non ti è mai passata la cotta per lui Mirta!- tagliò corto alycya che
si guardava le unghie.
- Che cosa
insinui Alycya! Io.... avere una cotta ancora per Ghish?!?!?! MmaaMmaassolutammmmente no!Che cccosaa !!!!!!!!!!!-farfuglio Mirta
diventando rossa.
- Tu piuttosto!!!!!! ti ho vista mentre correvi
dietro a Tart! Ti sei già scordata come hai pianto
quando ha deciso di andare via? O come ti ha liquidato con un “ devo andare via”?-continuò
Mirta.
- Me lo ricordo scema!! Per la cronaca non correvo
per parlargli ,ma per studiare le sue abitudini in modo da sapere come
fargliela pagare dopo!!! e poi tu... pensa ai fatti tuoi! -
- Bando alle cazzate... ora la finite ?- chiese Gabryel esasperato dalle due.
“Ma perché io devo stare con due femmine? Che ho fatto
di male?”
- Loro conoscono la Terra.. noi no...non sappiamo
dove dobbiamo scendere e come trovare questa Guardiana!-
-Behemot ci ha detto che loro
sanno chi è... e che dovevamo seguire la rotta con questi bracciali ridicoli.
Intanto.. divertiamoci un po' con questi terrestri... Cosi pagheranno per
averci mandati via e inquinato il nostro pianeta.-
- Non dovremmo neanche cercarli perchè correranno alla difesa dei.. POVERI TERRESTRI!!!!!!!!-
- Insieme alla Guardiana!-
- Due piccioni in una fava!!!!!!!!!!!!! ottimo Alycya per una volta non spari cazzate!-esclamò Gabryel.
- Ottima pensata sorellona!!!!Adesso tutti sapranno cosa è in grado di fare
il trio della Vendetta!!!!- concluse Mirta.
Gabryel si prese la testa tra le
mani. Il trio della vendetta. Mirta era impazzita.
Sospirò.
“Valle a capire , le donne! Prima si sotterrano a
vicenda e poi sono d accordo su tutto!”
Nella stanza buia, illuminata dalla fioca luce
delle candele , Behemot
camminava soddisfatto per la riuscita della prima parte del suo piano.
Ingannare quei tre ragazzi,ingannare tutto il suo
popolo e farsi eleggere capo...
Facile impresa!
Loro credevano che era malvagia la Guardiana che
voleva distruggere il suo popolo....
E non si
accorgevano dei suoi piani...
La Guardiana con il suo potere avrebbe risvegliato
il loro Signore. Una volta che Profondo
Blu avrebbe ripreso il suo corpo, Behemotavrebbe letto
l’incantesimo per disfarsene in definitiva . Salvando se stesso e rendendosi immortale.
La morte non lo avrebbe mai trovato, perché viaggiando
nel tempo l’avrebbe ingannata,
“sono proprio furbo!!!!” ridendo e compiacendosi si diceva Behemot .
“Ridi finchè puoi, verrà
il mio tempo a breve!”.
Colei a cui appartenevano questi pensieri si
allontanò furtivamente, tornando velocemente sulla Terra.
Hola! Come sempre, io sono in ritardo.
Lo so, avevo promesso di aggiornare presto..
Adesso capisco perché Ghish e Pie
si siano incazzati con me
-Ci hai lasciato a marcire su questa astronave per molti mesi!-
Coro di proteste da tutti.
Ok.. facciamo finta di non aver sentito nulla. Voi avete
sentito qualcosa? NO?
;-)
Ok… questa volta ce la metto tutta per aggiornare in
fretta!!!!!!!!!
Un saluto.
Darklullaby88
P.S. una piccola recensione, piccola piccola
me la lasciate???
Capitolo 9 *** Non tutto è senza vie d'uscite ... ***
Non
tutto è senza vie d’uscite
Le due navicelle sembrava che facessero a gara
contro il tempo per arrivare prime sul Pianeta.
Se in una aleggiava tristezza, rabbia e
disperazione celata in maschere e frasi come: “non ti preoccupare”, “è solo polvere
non sto piangendo” ,“ mammoccio ci sei tu , cretino”;
nell' altra ci si preparava alla guerra, si lucidavano le armi e il clima era vendicativo.....
Finalmente , dopo lunghi giorni , Pie fece atterare la navicella in un bosco su un andolo
sconosciuto del pianeta.
- Siamo arrivati ragazzi!!! –
-Dove siamo? A Tokyo non c’erano boschi cosi! Guardando
dal finestrino disse Tart.
-Non ne ho la più pallida idea!- ammise Pie.
- Forte, non sai qualcosa!-esclamò Tart.
Pie non rispose.
-Ora ho testato su di me lo sciroppo. L’effetto
dure tre mesi!-
Orgoglioso mostrò le sue orecchie da umano ai due ragazz
-Vivremo insieme ai terrestri camuffati alla
perfezione ed ognuno di noi si sceglierà l'ambiente più adatto per tenere gli
occhi aperti per cogliere ogni singola informazione utile... –
Lanciò un
rapido sguardo a Ghish.
-RICORDATEVI CHE NON DOBBIAMO FARCI SCOPRIRE ED
INFLUENZARE GLI UMANI , QUINDI NIENTE SVOLAZZAMENTI O SCEMENZE, INTESI?-ammonì
Pie guardando Ghish dritto negli occhi.
-Uffa che barba!!! Perchè
guardi sempre me?- guardando storto il fratello chiese Ghish.
Pie sospirò, contro Ghish
era una battaglia persa.
-Ok, una volta che ci saremo integrati non andate
mai in giro da soli.. mescolatevi ai terrestri, agite come i terrestri.. i
nostri nemici ci cercheranno e sarà molto difficile trovarci se cambiamo
aspetto e colori dei capelli.-
- Io adesso vado per vedere un' abitazione.. Non
uscite da qui e non fate cazzate o la protezione che ho imposto sulla nave che
la rende invisibile scomparirà. Aspettate il mio ritorno!-
- Si generale!-
Pie mandò giù l’ennesima battuta di Ghish e creò degli abiti terrestri.
Vedere il fratello per la prima volta con una
felpa, i jeans e i capelli neri sciolti sulle spalle fece venire a Ghish un attacco di risate che soffocò a stento con i colpi
di tosse. Tart, invece, lo amirò. Con quel
travestimento Pie sembrava davvero un terrestre e tirò un calcio a Ghish per farlo smettere.
-Me la paghi!- gli soffiò contro questi.
- Dalle risate di Ghish
ammetto di essere ridicolo, ma almenoassomiglio ad un terrestre.. Ci vediamo tra un pò..
Comportatevi bene!-
Il maggiore usci.
Certo lasciare Ghish e Tart da soli dentro l'astronave significava correre il
rischio di non ritrovarla più o fatta a
pezzi.
“Speriamo che quei due abbiano un po' di sale in
zucca da non uscire! Per Tart non ho paura , ma Ghish se si mette in testa qualcosa....”
Raggiunse il centro di una città di cui ignorava
il nome. Chiaramente non era Tokyo.
Era davvero strano che lui andasse in giro
confondendosi bene con i Terrestri. Si guardò a destra e sinistra cercando
qualcosa che gli indicasse un luogo dove poteva trovare delle case.
Un gruppetto di ragazzi sulle moto gli passò
accanto spaventandolo per l'assordante rumore delle marmitte che ferirono
l'udito sviluppato di Pie, un bambino correva facendo i capricci perchè non aveva ricevuto il pacchetto di caramelle dalla
madre.....
“Mamma mia... questi sono i terrestri? Impazzirò!”
Finalmente scorse un insegna dove c'era disegnata
una casa con vendesi o affittasi.
Pie entrò
speranzoso.... e ne uscì.... sconvolto!
Non se lo
sarebbe mai immaginato che i terrestri PAGAVANO per avere una casa... Anzi
PAGAVANO TUTTO ... CIBO ... VESTITI... SCUOLE?????
Si sedette su una panchina....
All' improvviso lampeggiò un piccolo oggetto che
aveva in tasca... Pie lo guardò...
-Teste di cazzo! Io lo sapevo che combinavano un
disastro !!!- esclamò correndo verso la navicella.
La seconda navicella scese a pochi metri di
distanza dalla prima nascondendosi nel bosco.
Se le intenzioni della prima erano pacifiche , appena
si aprì lo sportello principale un pugnale tagliò l'aria andandosi a conficcare
nella corteccia di un albero.
-Idiota!-fu l'unico commento che Gabryel indirizzò ad Alycya.
La ragazza
rise e richiamò il pugnale che tornò nella sua mano e venne nascosto nello
stivale.
I tre osservarono il bosco meravigliandosi del
calore che i raggi del sole sprigionavano creando dei disegni sul terreno
filtrando tra i rami degli alberi.
-Porca paletta!!!!!!!! Sono furbi quei tre! Vivere
in questa meraviglia!- esclamò Mirta . Cominciò a
correre e svolazzare per tutto il boscoperdendosi in tutta quella bellezza ....
-Ti ricordo che abbiamo una missione da compiere..
scendi giù... presto!-comandò Alycya.
Mirta riscese lentamente, sapeva che quando la sorella parlava in quel
tono non doveva discutere ...
Il braccialetto di Alycya
si illuminò di una luce rossa ed istintivamente la ragazza ci passò un dito
sopra.
Apparve
l'ologramma di Behemot.
-Allora... siete arrivati sulla Terra e vedo che è
un posto stupendo! Mentre eravate in viaggio ho potenziato i vostri bracciali.
Potete facilmente individuare qualsiasi incantesimo di protezione fatto dal
nostro popolo nella distanza di pochi chilometri. Ascoltatemi bene! Limitatevi
a tenere sotto pressione i tre ragazzi in modo da far uscire la Guardiana allo
scoperto.. ma non catturateli ancora! La Guardiana deve essere al massimo della
sua potenza!! Ora agite e non fallite!! - l'ologramma scomparve.
- Vecchio rompipalle !-commentò Alycya.
-Su andiamo! Se è vero quello che dice.. possiamo
trovarli e giocare un po!-
-La bambina muore dalla voglia di provare il suo
nuovo pugnale?-la canzonò Gabryel.
-Zi-rispose lei imitando la voce di
una bambina.
Intanto nell’ altra navicella …
-Mi annoio!!!!!!!!!!! Gish
fai qualcosa!!!-
-Non ti sopporto più! Smettila di ronzarmi
attorno!!!-
-Ma io MI ANNOIO!!!!!!!-
-LEGGI QUALCOSA! GIOCA MA FAMMI DORMIRE! BASTA
RONZARMI ATTORNO!!!!!-
-Sei il solito antipatico e cattivo!-
-E tu il mocciosetto!!!!!-
Mentre i due si “divertivano “ a litigare non si
accorsero che il radar si era acceso lampeggiando indicando il pericolo.
Mostrava
tre figure che si avvicinavano a loro furtivamente come se vedessero la loro
navicella.
Tart inciampò nella stoffa dei
nastri dei pantaloncini andando a cadere sulla tastiera azionando dei pulsanti.
Si sentì un rumore strano e ad un tratto la navicella si rese visibile. Ma
ovviamente i loro occupanti non lo
sapevano....
Nel momento stesso che il sistema di protezione
venne disattivato Pie ricevette il segnale di pericolo.
Intuendo che era successo qualcosa o che poteva
succedere qualcosa di grave cominciò a correre malidicendotutto quanto per la sua sedentarietà che lo aveva messo
fuori allenamento.... Sarebbe arrivato
in tempo?
- Ma guarda, guarda, guarda!!!! Un colpo di
fortuna geniale! Quella è la loro navicella!!! Se la distruggiamo loro non
potranno più scappare...-
-Mirta quel vecchio li vuole
vivi... dobbiamo prima scoprire se sono la dentro e farli uscire e poi li
attaccheremo.-
-Uhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh e va bene Gabry!!!!!! però non puoi impedirmi di sferrare l'attacco
alla navicella in modo da costringerli a fargli uscire....-ridacchiò Alycya.
-PIANO!!! O te la farò vedere io dopo!!!-
Nel frattempo Ghish
rialzava Tart sgridandolo e preoccupandosi di quello
che avrebbe detto Pie. All' improvviso la loro navicella oscillò violentemente
colpita da qualcosa che sprigionava un energia molto potente. Il ragazzo capì
subito che poteva essere opera solo dei suoi simili...
“Orasi che sono nella merda!!!! È peggio della
furia di Pie! Come diavolo ci hanno trovato?”
Ghish ordinò Tart di non muoversi e di aggrapparsi a qualsiasi cosa che
fornisse sostegno e restare immobile.
Al primo
attacco ne seguì un altro molto più violento causando un danno irreparabile ai
comandi dai quali cominciò ad uscire del fumo.
Tart cominciò a spaventarsi
per davvero.
Ghish , da bravo fratello, se ne
accorse e prese il ragazzino per un braccio tentando di raggiungere l'uscita , mentre
gli attacchi continuavano con maggiore intensità.
Fuori, ora ,erano
in tre che attaccavano la navicella senza dare un minuto di tregua.
Il metallo cominciava a cedere facendo aprire
delle crepe...
Lo scricchiolio del metallo che cedeva aumentava
pericolosamente di intensità e Ghish capì che ,se
voleva portare il fratello e se stesso in salvo, doveva uscire allo scoperto il più presto
possibile.
Non aveva tempo da perdere per calmare Tart e quindi evocò subito i suoi sai lasciando la presa
sul piccolo.
-Tart! Quando ti dico di
correre... Fila! Fallo senza discutere!
È meglio esser fatti fuori da Pie quando saprà del disastro che da questi
sconosciuti..... Io tenterò di fermarli mentre tu vai a cercare Pie!!! e NON
DISCUTERE!-
Il piccolo annuì con la testa, capendo benissimo che nella situazione in cui
si trovavano non era il caso di discutere.
Ghish aveva un aspetto
minaccioso e era davvero molto
arrabbiato.
Al segnale del fratello, poco prima che un altro colpo spezzasse la
navicella, che si accartocciò su se
stessa (“Pie mi ammazzerà!”) , i due
balzarono fuori.
Tart cominciò a correre
evocando le sue Bolas. Se doveva fuggire lo avrebbe
fatto nel suo stile e Ghish si lanciò sulle due
ragazze.
-Oh... Il nostro Dongiovanni si è fatto vivo
finalmente! Sei nervoso?- disse una ragazza dai lunghi capelli neri ed occhi
viola.
Ghish la osservò. Portava un
vestito viola composto da due parti. La part superiore era una fascia che
copriva il petto, lasciando l’addome snello scoperto. Quella inferiore era composta da buffi
pantaloni retti in vita da nastri color lavanda. Ai piedi aveva graziosi
sandali,che finivano in una curiosa punta…
“Niente male la bimba!”
-Sarei stato più amichevole se non avreste avuto
la bellissima idea di distruggere casa nostra e forse vi avrei invitate a
prendere un the.- rispose sarcastico Ghish.
-Ah ah ah... un traditore che ci invita a prendere
un te....-
L’altra ragazza aveva dei capelli corti e neri,
con gli stessi occhi della sorella. A differenza di questa, che aveva un abbigliamento molto più femminile, indossava una maglietta nera a collo alto che
lasciava le spella scoperte, abbinati a dei pantaloni dal taglio classico.
Anche questi erano retti dai nastri, immancabile
moda del suo popolo. La ragazza calzava degli stivali militari, da cui estrasse
il suo immancabile pugnale.
Ghish parava gli attacchi come
meglio poteva. Anche se erano delle ragazze le loro tecniche di combattimento
erano quasi perfette
Fu messo dopo tanto tempo per la prima volta in
difficoltà.
Non
riusciva ad impegnarsi a fondo, erano delle ragazze della sua razza. Oltretutto una la conosceva benissimo.
Era il suo popolo che lo considerava un traditore,
quindi si doveva scordare una cenetta a lume di candela con lei.
Il piano che aveva progettato fallì , perchèTart fu subito attaccato
da un altro individuo che faceva gruppo con le due ragazze...
il piccolo
faceva del suo meglio per difendersi sferrando gli attacchi con le sue armi,
cercando di concentrarsi per chiedere aiuto alle piante ,ma era in seria difficoltà.
Pie intanto correva come un matto, e quando raggiunse il luogo dove erano
atterrati con la navicella , rimase a bocca aperta.
Della navicella era rimasto un ammasso di rottami
fumanti mentre Ghish era impegnato a contrastare gli
attacchi furiosi delle due ragazze .
Tart stava rischiando di
rimanerci secco se non interveniva al più presto.
Senza
pensarci due volte il fratello maggiore evocò i suoi ventagli scagliando il suo
attacco micidiale su Gabryel che cadde a terra
ferito.
-Ben ti sta pezzo di merda! –esclamò
-Cosi impari a prendertela con i più piccoli razza
di cafone!-
Ghish non poteva credere alle
sue orecchie...
Pie quello che era tanto educato, serio, che non sopportava che lui usasse quelle
parole..... aveva chiamato pezzo di
merda quell' altro alieno?
Perse la concentrazione scoppiando a ridere , abbassando per un secondo le sue armi e Mirta ne approfittò per colpirlo.
Fortunatamente
il colpo non andò a segno deviato prontamente da Pie lasciando soltanto un
leggero taglio sul viso di Ghish.
-Imbecille, concentrati!-
I tre ragazzi si resero subito conto che non
potevano continuare a lungo quel combattimento....
l'unica via di salvezza era di nuovo la fuga...
Ghish aveva capito al volo le
intenzioni del fratello che si preparò con la morte nel cuore a distruggere
quello che rimaneva della navicella.
Così alzò un
polverone garantendouna via di fuga.
Si teletrasportò
afferrando subito Tart per il gilettino.
Con la coda
dell' occhio Pie vide che Ghish aveva preso esempio da lui senza aver mandato un midiciale colpo verso i tre antagonisti.
Alycya, Mirta e Gabryel si accorsero appena in tempo delle intenzione di Ghish e si buttarono i faccia a terra.
La situazione
era davvero critica. Dove potevano fuggire?
-Ehi voi tre! Svelti salite !!! QQualsiasi cosa avete fatto a quelli è
meglio che vincete la paura e salite sulla moto... forza!!!!!- la voce di una ragazza attirò
l'attenzione di Ghish.
Non avevano altre alternative.
I tre balzarono sul sidecar che partì velocemente...
Era meglio avventurarsi con quella ragazza che
essere fatti fuori da tre adolescenti con manie omicide. Alycya
vide salirli sulla moto, voleva inseguirli, ma il bracciale brillò di nuovo di
luce rossa...
“ Che pizza!! che vuole questo adesso?” con
riluttanza passò il dito sul bracciale e come prima apparve l'ologramma di Behemot.
-Perfetto miei eroi! È da lodare il vostro
coraggio! Avete privato i traditori della loro astronave... -
-Ma sono fuggiti!!!!!!-esclamò con rabbia Mirta.
-Lasciateli fuggire! Non mancherà occasione di una
nuova battaglia!!!!!!!!!!!-sorridendo malignamente concluse Behemot.
Capitolo 10 *** Alcune persone possono cambiarti la vita. ***
Alcune persone possono cambiarti la vita …
La ragazza percorse tutta la città ,correndo sulla moto, guardando spesso
nello specchietto per cogliere la reazione di Pie che stava dietro.
Il più piccolo sembrava divertirsi.
L'altro, invece, stava li a guardare torvo il fratello.
Pie si era aggrappato con tutte le forze al giubbino in pelle .
Stava con gli occhi chiusi per non
guardare l'asfalto che correva sotto i piedi.
Dopo un viaggio che sembrò secoli, la moto si fermò dolcemente e la ragazza
invitò i tre a scendere.
Si tolse il casco rivelando una
cascata di lunghi capelli neri fino alla vita spezzati da meches
rosse e occhi azzurri che affascinarono Pie e ... Ghish.
-Allora prima di mandarvi allo sbaraglio..... vi
invito ad entrare in casa. Sarebbe davvero scortese da parte vostra, dopo che vi ho salvato da una situazione
imbarazzante , dirmicazzate o andarvene cosi senza neanche salutare. Aggiungete anche che io sono una persona molto
curiosa ... vorrei sapere chi siete veramente.... .-sorridendo e porgendo la
mano disse la ragazza.
-Io mi chiamo Selena... Voi?-continuò.
Per la prima volta imbarazzato nella sua vita, Pie farfugliò il suo nome.
Gish non ebbe nessun problema a farlo.
Tart era troppo impegnato a ronzare vicino alla moto, a toccarla , e non sentiva niente, non vedeva
nessuno finchèGhish perse la pazienza e lo riportò alla realtà con
uno strillo.
-TI STANNO CHIEDENDO COME TI CHIAMI!!!!!
Imbarazzato Tart disse il
suo nome.
-Bene, ora che so come vi chiamate, seguitemi che
preparo qualcosa da mangiare.. a stomaco pieno è più facile parlare.-
I tre la seguirono in casa.
La casa era immensa, arredata in uno stileessenziale.Le pareti erano decorate con quadri che ritraevano paesaggi.Uno in particolare aveva attratto l’attenzione
di Pie. Vi era rappresentato un tramonto sull’ oeano.
I colori ricordarono al ragazzo i tramonti sul suo pianeta..
Parecchie stanze erano vuote e si vedeva che era da tanto tempo che non ci vivesse nessuno.
In salotto Selena li fece
accomodare dirigendosi in cucina da dove i tre la sentirono di armeggiare con
pentole e padelle.
-che facciamo Pie?- chiese Ghish.
- Hai notato che ti assomiglia tantissimo Pie? Sembri
tu al femminile!-esclamò Tart.
-Il nome anche... solo noi possiamo dare questo nome! –
lo contraddisse Ghish.
- Me ne sono accorto anche io, che credete! Credo che
conosca la nostra razza,non è fuggita, ci ha aiutato.... Raccontiamo quello che
possiamo raccontare...I POI SARETE VOI A RACCONTARE IL CASINO CHE AVETE
COMBINATO.... SIAMO RIMASTI SENZA UNA BASE, SENZA UNA CASA E SOPRATUTTO SENZA
UNA NAVICELLA PER TORNARE INDIETRO!!!MA CHE AVETE IN TESTA AL POSTO DEL
CERVELLO? PAGLIA????-
I due “colpevoli” furono salvati dalla rabbia del
fratello dall’ ingresso della ragazza..
- Intanto che si cuoce un minestrone, mangiamo questi!
Prendete... mica c ho messo il veleno!!!-aggiunse vedendo la faccia esitante di
Pie che non sapeva cosa fare.
-Dovevi stare sulla Terra di più -gli bisbiglio Ghish.
-Su, sono dei tramezzini!-lo incoraggiò Tart.
- Allora.... cosa avete combinato? Mi rendo
chiaramente conto che non siete terrestri! Siete degli alieni?-
Pie emise un profondo sospiro e cominciò a raccontare
tutta la storia. Ci mi se una buona mezz'ora per narrare tutto. Nel frattempo Tart e Ghish si stavano ingozzando
di tramezzini.
-E la vostra astronave?-chiese interessata la ragazza.
-Distrutta....però la storia della suadistruzione
te la raccontano i due mangiatori di tramezzini. neanche io so cosa sia
successo e come ci hanno trovato..... -
Sentendosi chiamati in causa Tart
si fece piccolo piccolo mentre a Ghish
andò di traverso l'ennesimo tramezzino che stava mangiando.
- Ecco... dunque.... io volevo dormire che avevo
sonno, mentre il piccoletto qui in questione mi stava rompendo le scatole che
si annoiava. Io gli ho detto di lasciarmi in pace ed è inciampato sui nastri
che non vuole mai legare...è caduto sui comandi e da li a breve ci hanno
attaccato..-
- Si, io sono inciampato! La prossima volta mi
ricorderò di legare questi nastri...-concluse in fretta Tart.
Calò un imbarazzante silenzio.
- Bhe da quello che ho
capito, siete ricercati, non avete casa e vi dovete rifugiare...
Io vi propongo
una casa, pagherò gli studi di Tart e Ghish e in cambio vi chiedo solo di aiutarmi con le
pulizie.-
-Ma noi non abbiamo soldi di voi terrestri....-obiettò
Pie.
- Come potremo ripagare tutto?-continuò.
- Appunto! Sei
davvero sveglio e hai centrato il problema! I soldi per me non sono un problema
e non ho difficoltà a darveli. Come vedete io vivo da sola,e un po di compagnia sarebbe davvero gradita. Ciascuno di voi
avrebbe una stanza propria. Provvederò a tutte quelle cose che potrebbero
servirvi per vivere da umani. Mentre vedo cosa sta accadendo in cucina voi
pensateci e fatemelo sapere!.
Selena si allontanò lasciando perplessi i tre.
Erano tentati dalla proposta,la loro situazione non
era per niente rosea, ma ciò voleva dire
che anchela ragazza sarebbe stata in pericolo.
- Io accetto! Pie pensaci! Potremmo mescolarci con gli
altri e poi lei ci aiuterà a diventare dei veri terrestri!!!!!.- disse con entusiasmo
Ghish.
-Lo dici perché l’hai puntata!- rispose Pie.
-Se non accettiamo , dove andiamo?- chiese Tart.
- Poichènon mi va di stare sotto un ponte.... Le dico che accettiamo ma VOI DUE.... NON
DOVETE FARE I CASINI O VE LA FACCIO PAGARE!-
Ghish rispose con una linguaccia..
Pie si alzò per comunicare la notizia.
Questo periodo
di convivenza con una terrestre lo metteva a disagio.
Per di più gli
assomigliava moltissimo, sembrava quasi
che fosse lei la sorella che un tempo era scomparsa.
L'età poteva
coincidere, era poco più grande di lui,
ma non ne sapeva il nome.
Lo voleva
scoprire a tutti i costi sperando che la risposta alle sue domande non lo avrebbe
sconvolto tanto...
Possibile che finalmente la sorella scomparsa era tornata da lui?
Capitolo 11 *** La noia spinge ad atti insensati.. ***
La noia spinge ad atti insensati
Selena fu molto
contenta della risposta dei tre.
In fondo ci sperava che sarebbero rimasti.
Le erano simpatici e non si sarebbe più sentita sola con una casa così
grande.
Si era abituata a vivere da sola dopo che da QUEL GIORNO fu mandata via dai
genitori.
Questi per coprire tutto le avevano
regalato la casa e molti soldi a patto che non si facesse più vedere e che
dichiarasse di non conoscerli.
Ai vicini avevano raccontato che la ragazza soffriva di tremende crisi di
nervi e che l'avevano mandata a curarsi in una casa famiglia per malati
psichiatrici. Infine per giustificare la sua perenne assenza disseroche lo
specialista aveva preferito che lei troncasse con loro.
Non si ricordava di quello che era successo, praticamente aveva un vuoto di memoria e tutti
i suoi tentativi di ricordare erano falliti.
Le procurava solo un gran mal di
testa e umore irritabile per tutta la giornata.
Passarono alcune settimane e ogni mattina era la stessa storia.
Eh già la giornata era appena iniziata con l'ennesima
discussione tra Ghish e Pie...
-Tu non te lo farai quell' orecchino! Ti sopporto che
vai vestito strano, che hai deciso di farti i capelli.... viola!!!!!!! ma
questo NO!-gridava Pie.
- Tu non capisci niente. Io ho 18 anni, sono
legalmente maggiorenne per i terrestri, mica vado in giro ridicolo come te!-
-Ridicolo a me??????-
-Si ,ridicolo a te!-
-Ma come ti permetti? Ti faccio una bella lavata di
testa!-con rabbia e facendo comparire il suo ventaglio rispose Pie all’
ennesima provocazione di Ghish .
Ghish richiamò i sai....
-Stanno litigando di nuovo Tart?-chiese
sbadigliando Selena.
-A quanto pare mio fratello vuole mettersi gli
orecchini... credo che lo faccia per far colpo su di te!-
-AH?-
-Credo prorpio di si...
mamma mia!!!!!!!!!! ti distruggeranno il salotto che hanno estratto le armi!-
Tutti i giorni il risveglio era così.
Dire tutti i
giorni sarebbe stato esagerato perchè dopo le liti
furibonde i due non si parlavano per settimane e Pie si inventava sempre
qualcosa per migliorare il suo look definito ridicolo da Ghish.
Cosa c'era di strano in una felpa camicia e i jeans?
Aveva visto che i ragazzi della sua età andavano in
giro cosi e poi all' università tutti erano vestiti cosi e nessuno lo prendeva per
ridicolo.
- Vaffanculo, Ghish! Fai come vuoi
ma non venire da me a lamentarti se ti faranno male le orecchie! Tanto me le farò io le
risate quando torneranno normali e avrai gli orecchini.. mancano
solo tre giorni e l'effetto dello sciroppo svanisce! E io non penso di
perdonarti in così breve tempo!!! -sbottò esasperato Pie.
-Oh hai detto vaffanculo!!!!-lo
imitò Ghish.
-Io vado a scuola...- concluse indifferente.
-Taaaaaaaart!!!!! Su muoviti lumaca o l'autobus lo prendi da solo!! Anzi, non venire che mi rovini la reputazione
con le ragazze!!!!!-
- Lo ODIO quando fa così- bisbigliò all' orecchio di SelenaTart. –
- Si circonda di un gruppetto di diciassettenni per
sentirsi “fico”. In realtà vuole attirare le tua attenzione.... -
-Su.. vai piccolino! Altrimenti ti tocca prendere
l'autobus da solo! Comportati bene in classe ok?-
-Ok! Prometto di non fare i danni!-
-Taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaarttttttttt! E muoviti!!!!!!!!!!!!!!!!!!- un altro urlo da far impallidire quello di
Tarzan richiamò l'attenzione del piccolo che corse subito dal fratello.
Lo osservò un momento... jeans strappati e calati (ci
aveva messo una notte intera a strapparli come gli piacevano armato dei suoi
sai) con le mutande (“teschi????? oh mio dio!”esprimeva la faccia di Pie) in
bella vista, t-shirt con il logo degli AC/DC braccialetto borchiato.... capelli
lunghi e viola!!!!
- Che hai da guardare? Cresci un po' e poi fallo anche
tu! -gli rispose in malo modo.
I due uscirono
per prendere l'autobus seguiti dallo sguardo preoccupato di Pie.
- Uffff... Ghish sta peggiorando! Non mi piace la gente che frequenta.
Ho capito che vuole integrarsi e che per fortuna ancora non ci hanno
scoperto,se continua così finirà nei pasticci!-
- Lascia stare Pie. Vedrai che prima o poi si stuferà
e la smetterà di fare lo scemo!-
- Gli orecchini poi!a cosa gli servono?-
-bhe........... non saprei Sarà la moda del momento, anche se Tart sostiene che lo fa per attirare la mia attenzione!
- è meglio per te che lo ignori. Ghish non è molto
affidabile! Io vado che oggi ho una lezione importante di fisica! I piatti
lasciali là che è il turno di mister-orecchino -che –si- perde –i- pantaloni-
per -strada! Per fortuna che Tart non segue il suo
esempio! A dopo Sel!-
-A dopo!-
Pie usci per prendere l'autobus che lo avrebbe portato
in un altra città, ancora arrabbiato per le parole di Ghish
e scioccato per la rivelazione di Selena.
Possibile che lo stava facendo davvero per attirare la
sua attenzione?
Perchè provava una profonda gelosia per lei? Stava cominciando a provare
qualcosa? E Lory?
'meglio pensare alle teorie che oggi spiegheranno i
terrestri.....' si disse.
Scese alla
fermata dopo un ora di viaggio e si diresse all' aula dove parecchie studenti
aspettavano il professore.
-Ciao Pie!-lo salutò Andrea
- Pronto per una nuova immersione nella quantistica?-
continuò.
Riscosso dai suoi pensieri e tornando bruscamente alla
realtà Pie sorrise e rispose un cortese “ciao vediamo che spiegheranno” e “tu
sei pronto ?” andandosi a sedere al proprio posto.
Sapeva benissimo che non aveva bisogno di tutte quelle
lezioni...
Aveva già concluso gli studi all' università del suo
pianeta. Gli si strinse il cuore all' idea di non sapere nulla del suo
popolo...
Stavano bene?
Come vivevano adesso?
Erano ancora
convinti che lui voleva fare del male?
Iniziò la lezione che scacciò i brutti pensieri nella
mente di Pie.
Su Gaia..
-Che ne dici di assottigliare leggermente la nube
fratello?-propose Phobos a Behemot.
Oramai il sogno di Behemot,
regnare sui suoi simili si era realizzato. Comandava su tutto.
Su cosa si dovesse insegnare nelle scuole quali
medicinali usare..
Persino cosa scrivere..
Si era reso
conto che se non faceva qualcosa per rafforzare la convinzione che lui era il
Prescelto salvatore avrebbe perso il terreno guadagnato.
-L'idea è eccellente... io farei di più.... che ne
dici di toglierla completamente facendo risorgere il nostro pianeta e poi
dichiarare guerra ai terrestri per conquistare anche il loro? Uno solo è troppo
piccolo per una mente geniale come la mia!-
-E come la metiam con la
Guardiana?-
- Oggi la nube sarà meno spessa da consentire un
leggero disgelo e temperature miti!!!! Poi mi inventerò qualcosa per la
Guardiana!-
Sarebbe successo nel pomeriggio, davanti a tutti in
modo da riconfermare e rafforzare la sua autorità.
Behemot si mise in contatto con Alycya.
-Il vecchiaccio chiama di nuovo, e noi non abbiamo
nulla di dirci. Non siamo riusciti a rintracciare i tre e neanche la Guardiana.
È meglio mentirli!- disse Alycya stravaccata sul
divano.
Non avevano fatto assolutamente nulla per due
settimane, presi a scoprire il pianeta e studiare i terrestri.
-Si Alycya fai come meglio
credi!-disse Mirta alzando la testa dai cuscini, per
poi sprofondarvi di nuovo.
Alycyasfiorò il bracciale e apparve
l'ologramma di Behemot.
-Come procede eroi di Gaia?-chiese
-Bene siamo a buon punto. Oggi attaccheremo un centro
commerciale. Di solito si riuniscono molti terrestri. Questa azione potrebbe far
venire allo scoperto la Guardiana!-
-Buon piano. I tre usavano chimeri
con degli animali o umani...voi li potete fare con gli elementi della natura.
Acqua terra fuoco e l'aria e questo metterà in seria difficoltà i nostri
nemici. Datevi da fare. Voglio che torniate vincitori!-
-Sarà fatto! Attaccheremo oggi pomeriggio!-
L'ologramma di Behemot sparì
e Alycya guardò i suoi compagni.
Mirta giocava con un gatto , finalmente qualcosa l’aveva smossa dai cuscini, Gabryel lucidava le armi..
-Perchè noi non sappiamo nulla dei tuoi piani?-chiese questi.
-non c'è n'è bisogno! Uno l’ho inventato adesso di sana pianta, e
due il capo sono io perché paro sempre io con il vecchiaccio!- disse Alycya.
- Si come no! E quando ti avremmo eletto?-
-Smettila di dire stronzate. Oggi ci daremo da fare...
attaccheremo per la prima volta i Terrestri!!!!..
Capitolo 12 *** A volte bisogna ascoltare le parole che ti salgoo dal cuore ***
A
volte si devono ascoltare le parole che salgono dal cuore
“ Dimmi cosa ti serve che oggi pomeriggio vado al
centro commerciale. Tart vuole i quaderni con gli
animali , Ghish gli elastici per capelli, a te cosa
serve?”
Pie ci mise qualche minuto per rispondere ,
impacciato, con i tasti del telefonino troppo piccoli per i suoi gusti.
“Ho tutto quello che mi serve, non ti preoccupare
per me. Ci vai in moto?”
“Certo.... ci vediamo stasera buon proseguimento
delle lezioni. Non credo di tardare”
Finito lo scambio di sms , Selena
indossò il casco e partì per gustarsi un pomeriggio nel centro commerciale.
Le piaceva
molto andare per i negozi , specialmente adesso che aveva degli amici in casa.
Tart amava moltissimo gli
animali e voleva che tutto fosse condisegni di animali. Quaderni.. diari.... persino le penne e le matite.
Ghish aveva sviluppato la
passione per i teschi e le borchie ( di questo forse in parte la colpa era la
sua visto che anche lei andava in giro con le borchie e jeans strappati).
Le venne in
mente il dialogo tra lei e Pie al riguardo.
Pie aveva
detto che a lei andavano bene e che non era volgare.
Aveva il
buon senso di andare vestita normalmente senza far vedere gli indumenti intimi
e non si conciava di colori assurdi in testa....
Ripensò anche a quello che le aveva rivelato Tart “lo fa per attirare la tua attenzione” e alla reazione
di Pie.
Sembrava che mascherava un po’ di gelosia nella
voce...
Parcheggiò la moto nel parcheggio esterno (non
amava tanto quello sotterraneo ) e preparò un piano mentale per il giro.
Avrebbe iniziato cercando i quaderni con gli
animali per Tart, sarebbe passata a quel negozio di
accessori per la moto, spulciato qualche elastico divertente per Ghish e qualche bigiotteria ed abito per sé.
Infine
avrebbe preso quattro pizze ai funghi e sarebbe ripartita.
Il locale era davvero molto affollato,merito dei saldi che inducevano la gente a
comprare di tutto e di più.
Nel reparto cartoleria ci mise quasi un'ora a
scegliere gli articoli migliori. Tart si impegnava
molto a scuola , gli piaceva andarci specialmente da quando aveva conosciuto
dei veri amici che non lo lasciavano mai da solo.
Lo chiamavano al cellulare che Selena
gli aveva regalato e di cui era molto geloso, pianificavano delle uscite
insieme e si divertivano un sacco.
La passione
segreta di Tart era diventata la Playstation,ma si
vergognava ancora di chiederla come regalo di compleanno...
immaginava
la reazione scandalizzata di Pie e la risata beffarda di Ghish,
cose che lo mettevano terribilmente a disagio.
Approfittava delle uscite con gli amici (sempre
dopo aver fatto i compiti) per giocare ore intere davanti alla tv.
Piano
-piano aveva finto di dimenticare i fatti accaduti qualche mese prima, il
dolore per il tradimento dei suoi vecchi amici si era attenuato... ma la voglia
di ritornare al suo pianeta di origine no..
Delle volte
si incupiva all' improvviso tanto da spaventare i suoi nuovi amici che non
riuscivano a capire il motivo.
Uscita dal reparto cartoleria con una grande busta
di quaderni di tutti i colori e con tutte le immagini di animali possibili,la ragazza si diresse verso una vetrina che
esponeva degli abiti molto carini. Non si immaginava minimamente che di li a
breve sarebbe successo il finimondo...
All' esterno dell' edificio si erano
materializzati tre alieni che continuavano a tenere il broncio per il fatto che
Alycya fosse il loro leader.
-Tanti ma tanti tanti
terrestri... sembra così tranquilla la giornata... movimentiamola un po!-propose Alycya.
-Fai come ti pare Alycya!-rispose
in malo modo Gabryel.
-Bene... quel vecchio ci ha detto che possiamo
usare gli elementi per creare i chimeri... vediamo un
po'....aria? No troppo veloce e meno paurosa.... acqua? Scartiamo subito che
non c'è n'è......trovato!!!!! la Terra!!!!!!-
-Terra?- domandò dubbioso Gabryel.
- Si, si immagina che comandiamo alla Terra di far
sprofondare l'edificio... crollerebbe e farebbe fuori tutti quei terrestri
schifosi che sono li dentro...-
-Accorrerebbero i nostri amichetti e ci
divertiremo un po!-
-E se non vengono?-
-Avremmo fatto qualche danno ai terrestri solo per
il gusto di farlo!-
-Sei perfida Alycya!-esclamò
Mirta
-Ohhhh questo non è nulla!!!!!
attacchiamo ragazzi?-
-Attacchiamo! Io prendo una manciata di terra tu
crea un chimeroMirta!-ordinò
Gabriel.
-Che il divertimento inizi!!!!!!-
Selena si stava provando il
vestito celeste quando il pavimento
cominciò a tremare. Pensando che fosse un treno di passaggio non si allarmò.
Continuò con tranquillità ad osservare il proprio riflesso allo specchio per
decidere se comprare l'abito o meno.
Dopo pochi minuti il pavimento tremò di nuovo con
maggior intensità scatenando panico nelle persone presenti.
Era ancora
vivo il ricordo del terribile terremoto che aveva colpito pochi anni prima una
città vicina distruggendo quasi tutto. La gente cominciò ad ammassarsi verso le
uscite presa dal panico e dal terrore che da un momento all’ altro l'edificio
potesse crollare per una nuova scossa. Cosa che si avverò quasi subito.
Un nuova
scossa molto più forte di prima mise in serio pericolo tutta la struttura.
“Perfetto! Ci mancava solo un terremoto e un
branco di persone spaventate.... come cavolo riuscirò ad uscire da qui?”si
chiese Selena.
Pie stava spegnendo il computer dell' aula
informatica quando si accorse che il programma che aveva installato per
rilevare gli attacchi alieni (aveva fatto una copia mentre le MewMew combattevano contro un chimero) cominciò a lampeggiare.
Alla fine quello che temeva di più era successo,
quei tre tizi stavano attaccando i terrestri.
Un ragazzo accese la tv dove in prima pagina si
parlava di una violenta scossa di terremoto che aveva danneggiato seriamente un
centro commerciale facendone crollare la metà. Controllò velocemente il punto
luminoso che lampeggiava sulla mappa con le immagini che vedeva in tv e si rese
conto, con orrore , che non si era
immaginato nulla. Prese il telefono per avvertire gli altri e gli occhi caddero sul messaggio di Selena in cui diceva che andava al centro commerciale.
Bastò solamente un secondo per realizzare che era
lo stesso attaccato dagli alieni. Compose subito il numero di Tart . Questi rispose al volo.
-Fratellone, è la prima volta che mi chiami! È
successo qualcosa?-
-Tart lascia qualsiasi cosa che
stai facendo e teletrasportati subito qui. Siamo in una grande emergenza. Hanno
attaccato il centro commerciale...
-Ma, ma... non è un terremoto????-
- è quello
che pensano i terrestri. C'è qualche chimero ,per di
più Selena è li!-
-Ne sei sicuro Pie?????-
-L'unico centro commerciale che abbiamo è proprio
quello attaccato!!!!-
- Sono subito da te! -
Pie riattaccò. Ora doveva rintracciare Ghish.
Compose il numero..
“L'utente da lei chiamato potrebbe essere spento o
momentaneamente non raggiungibile”
-VaffanculoGhish!
-sbottò.
Tart si teletrasportò nel
momento in cui Pie pronunciava la parolaccia.
-Pie eccomi! Dov'è Ghish?-
-Quel cretino ha il telefono staccato... dobbiamo
agire noi due! Pronto a riprendere le nostre vere sembianze?-
-Io si. Se succede qualcosa a Selena
è colpa mia. L'ho mandata io per i quaderni!-
-Su Tart! Non è colpa
tua ,semmai di quello scemo di tuo fratello! Ricordati che non sono nostri
amici! Hanno attaccato un centro commerciale con persone dentro! Senza nessuna
pietà!! Che cosa centrano i poveri Terestri?-
-Ricevuto il messaggio!-
I due si teletrasportarono sul posto a poca
distanza dai tre che si stavano godendo la scena.
Osservandol si resero contoche conoscevano benissimoi ragazzi.
Tart riconobbe la sua ex amica
e Pie Gabryel.
Non era quello il momento di pensare a vecchi
rancori si disse Pie.
Uscirono allo scoperto attaccando a sorpresa i
tre. L'attacco combinato colse alla sprovvista.
La sorpresa durò poco e il contro attacco non si
fece attendere.
Pie lo schivò agilmente.
-Che vi dicevo? Eccoli! Manca solo Ghish a difendere i terrestri! Dov'è la Guardiana?-chiese Mirta.
-Quale Guardiana? Ma di che cosa parli?-
-Non fare lo stupido Pie! Lo so che con voi c'è
anche la Guardiana! Vi siete alleati per sconfiggerci e sterminarci! Era quello
il vostro piano?-attaccando urlò Alycya.
Era davvero molto rapida e Pie si arrabbiò ancora
di più con Ghish. Se fosse stato li non avrebbe perso
tempo a combattere, avrebbe tirato fuori tutti quegli umani tra cui c'era Selena.
Tart cercava in tutti i modi
di raggiungere l'edificio quando all' improvviso dal suolo si formò un essere
per metà umano e per metà fangoso che cominciò a colpirlo. Non aveva mai visto
un chimero del genere...
Non sapeva cosa fare, tutti i suoi attacchi erano
inutili.
In un momento di distrazione fu colpito e cadde al
suolo.
-Vedi? uno
in meno!-Gabryel prese in giro Pie.
Nel tentativo di soccorereTart anche Pie fu colpito e cadde al suolo lontano
dalla sua arma.
“Adesso come me la sbroglio?????” fu il suo
pensiero prima di perdere i sensi.
Selena riuscì ad uscire dal
camerino. Sembrava che le scosse fossero cessate eppure sentiva una tremenda
angoscia. Doveva fare qualcosa perchè qualcuno era in
pericolo. Non sapeva chi sentiva solo che doveva agire.
“Non aver paura. Devi accettare ciò che sei. Sei
nata per combattere per porre rimedio a questa ingiustizia. Seguimi!
Segui il tuo destino Guerriera!”
La voce?
Da dove proveniva la voce?
Perchè la stava chiamando Guerriera?
Aveva
paura, ma continuava a seguire quella voce. Era rassicurante , ma allo stesso
tempo le faceva paura.
All' improvviso si rese conto di essere circondata
da un vuoto.
Era
scomparso tutto.
Le mura...
le macerie... le persone che erano intrappolate.
Al centro
c'era solo una donna che reggeva un ciondolo. Una donna che le assomigliava
terribilmente vestita con un' armatura di cuoio e una spada in mano.
-Sono felice di rivederti mia erede! Il mio nome è
Akita e sono lo spirito della Guardiana de Tempo. Tu
sei stata scelta per concludere ciò che io non riuscii tanto tempo fa!-
-Io???? ma cosa dici??'
-Hai già combattuto in passato Selena!-
-Ti sbagli! Non ho mai toccato un arma!-
-Ne sei davvero convinta? Non ti è mai capitato di
non ricordare qualcosa seppure ti sforzassi a farlo?-
-Tu come fai a saperlo?-
-Sei stata già attaccata in passato e io ti ho salvato.
Ora è tempo di restituire il favore. Accetta il tuo destino Selena.
Tutto il mondo è in pericolo. I tuoi amici sono in pericolo. Devi solo prendere
ed indossare il ciondolo. Non ti farà del male... è tempo che io e te
ridiventiamo una cosa sola!-
Akita porse il ciondolo a forma
di un cristallo blu.
-Fallo Guerriera e tutto ti sarà chiaro. Ogni
singolo dubbio sparirà dal tuo cuore. Devi solo ascoltare ciò che ti dice!
Avanti- la esortò con dolcezza.
Selena toccò con la punta del
dito il ciondolo e sentì una forza attraversarla fino alla punta dei piedi. Era
famigliare e piacevole.
-Accetti tu il dono del cristallo del Tempo?
Accetti tutti i poteri che ti verranno dati?-
-Accetto, Akita. Sento
che da qualche parte qualcuno sta soffrendo molto. Sento tanto dolore e tanta
malvagità. Non voglio che questa vinca.-
-Allora, mia cara, è tempo che la Guardiana si
risvegli dal suo lungo sonno. Prendilo non temere. -
Selena strinse la mano attorno
al cristallo e si ritrovò nel centro commerciale semi crollato.
Notò che sul dorso della mano destra era comparso
segno. Delle fiamme che brillarono al contatto con il cristallo.
Avvicinò il cristallo e fu avvolta da una luce
blu.
Si rese conto che il suo corpo stava cambiando, si
sentiva forte. Gli elementi le danzavano attorno ciascuno ringraziandola del
suo risveglio e facendole un dono.
Dicevano delle parole che solo lei poteva capire .
Rivide come in un film tutto il suo lontano passato e accettò completamente i
poteri della Guardiana.
Si apri un varco solamente pensando una via
d'uscita giusto in tempo per difendere Pie dall' attacco di Mirta.
-Dovresti prendertela con qualcuno che è in gradi
di difendersi e non attaccare qualcuno che è disarmato!-
-eEtu chi diavolo sei? Non mi
importa ci penserà il mio chimero a farti fuori.
attacca!!!!!!!-ordinò all' ammasso di terra.
L'elemento dentro il chimero
protestava vivamente. Non poteva attaccare qualcuno che in passato li aveva difesi...
Il mostro si fermò a metà strada.
“Ti prego liberami! Io non voglio fare del male..”
Selena era confusa. Non sapeva
cosa dovesse fare.
-I poteri sono inutili se non sai come
usarli!!!-la schermì Mirta facendo una linguaccia.
“Fallo Guerriera. Libera l'elemento con la spada
di fuoco. Non farai a nessuno del male non ferirai nessuno”-
Incoraggiata Selena
allungò la mano.
-Che fai ti metti a danzare?-
Guardò Mirta.
-No cara.... spada di fuoco!!!!-
Apparve la spada modellata dalle fiamme che
danzavano alla sua punta creando rune e disegni antichi e potenti.
Mirta indietreggiò.
Non era per
niente rassicurante quell' arma...
Gabryel scomparve seguito da Alycya. Avevano capito che non potevano competere. Mirta si girò e non vedendo nessuno dei due scomparve anche
lei.
-Per questa volta ci penserà lui!!!io non mi
sporco le mani con dei traditori!-e scomparve.
Selena tirò un sospiro di
sollievo. Non era pronta ad affrontarla. Ringraziò la paura e si girò verso la
creatura.
-Non vorrei farlo ma devo. È l'unico modo per
liberarti! Ti chiedo perdono!-
-Fallo Guerrira .non
voglio ferire le persone.-
La ragazza
fece roteare l’arma dalla quale le fiamme tracciarono l'aria dissolvendo la
creatura..
Selena corse verso i due che
stavano a terra.....
Per fortuna non avevano nulla di grave. Allungò la
mano facendo scaturire una piccola sfera che guarì le loro ferite.
Pie fu il primo ad aprire gli occhi.
-Selena vai via! Sei in pericolo
qui! Ci sono quei tre!-
-Sono andati via, Pie- rispose lei tranquillamente.
-Ho visto una donna che li ha respinti! Io sono
riuscita ad uscire subito mi sono riparata fuori.. -mentì.
“Scusami Pie ma ora non puoi capire. Non ne
capisco ancora io tutto!”
-Su ragazzi andiamocene di qui. I vigili saranno a
breve , penseranno loro agli altri. Voi dovete riposare!
Prese Tart in braccio e
si allontanò.
“C'è qualcosa di strano nel suo sguardo.. mi
sembra che è cambiata!!! chi sarebbe la donna? Chi è la Guardiana? Non ci
capisco nulla!”
-Seeeeeeell andiamo che posso farcela
con il teletrasporto! Eviteremo un sacco di domande. Anzi scusa se lo faccio!-
Capitolo 13 *** Mi importa di te, devi saperlo! ***
Mi importa di te, devi saperlo!
Appena i tre si
materializzarono al sicuro Pie si staccò imbarazzato da Selena.
Era bastato un semplice
contatto ad accelerare i battiti del cuore.
-Vado a mettere a letto
il piccolino. Ha bisogno di riposo e io ho bisogno di una bella tazza di thè. Non è molto piacevole materializzarsi... ho ancora la
nausea!!!!!!-
-Va bene Sel io vado in cucina a preparare il thè.
–
- Tart
ha solo bisogno di riposo. Combattere contro quei tre antipatici deve averlo
stancato. Prepara anche una tazza per lui utilizzando l'infuso di mirtilli..
quando si sveglierà lo aiuterà a stare meglio!-
Selena
portò Tart in camera. Adesso che anche lei faceva
parte della storia si rendeva conto di quanto quei tre rischiavano.
Di certo , quei tre
individui non si sarebbero fermati davanti a nulla. L'incidente del centro
commerciale poteva passare come scossa di terremoto, soltanto loro sapevano
quanta cattiveria e malignità era racchiusa in quel gesto.
Rinchiuse piano -piano
la porta e raggiunse Pie in cucina.
-Come ti senti?-chiese
preoccupato Pie.
-Mah... come dovrei
sentirmi? Normale!-
- Non ho attacchi di
panico né crisi di pianto... Lo spavento è passato , quindi sto bene Pie! Sto
veramente bene!-concluse notando lo sguardo preoccupato dell' amico.
-Non ti devi trovare in
queste situazioni... forse è meglio che noi cerchiamo un altro posto....-
-Per la stupida
questione della mia sicurezza? Te lo proibisco Pie! Non è detto che se ci siete
voi con me io non possa venir attaccata in altri luoghi. Lo abbiamo visto il
loro gesto! Tutti quanti siamo in pericolo fino a quando non capiremo quale è
il problema e cosa cercano. Quindi ... o qui... con voi o senza di voi... il
rischio di essere attaccati è uguale ! –
- Se ti fosse accaduto
qualcosa... -
-Bhe
sarebbe andata come sarebbe andata!. Pie... non ti devi preoccupare di me. Ci
dobbiamo preoccupare di come uscirne da questa storia! Che delle persone
innocenti non soffrano! A proposito ... Ghish
dov'è?-tentando di cambiare discorso buttò lì Selena.
-NON LO SO! L'HO
CHIAMATO TRENTA VOLTE E NON MI HA MAI RISPOSTO!-
Selena
prese le tazze dalle mani di Pie.
- Quando ritornerà
glielo chiederemo! Non serve arrabbiarsi cosi!Non è morto nessuno!-
-Per ora-brontolò
minaccioso Pie.
Bevvero il thè in silenzio non sapendo che cosa dire.
Pie aveva mille domande
in testa.
Chi diamine era la Guardiana e perchè loro la dovevano conoscere? Perchè
lo sguardo di Selena era in qualche modo diverso?
Non riusciva a trovare
nessuna delle risposte alle due domande principali e la cosa lo innervosiva
molto.
- Se non ti dispiace mi
vado a buttare qualche oretta sul letto..mi sento un po' stanca....-
In quel momento entrò Ghish sbattendo allegramente la porta.
-Sono tornaaaaaaaatooooooooo!-
-Questo l'ho VISTO.-
-Qualcuno ha la luna
storta oggi?-domandò Ghish.
-LUNA STORTA??? Noi
siamo stati in pericolo, qui! Hanno
attaccato il centro commerciale e lei si è trovata li durante l'attacco!!!!!!!-
-Atttacccooo????
Perchè? E tu non mi hai chiamato!!!!!!!!-
-Io NON TI HO CHIAMATO?
È SEMPRE SPENTO IL TUO TELEFONO! SEI TROPPO OCCUPATO A FARE CAVOLATE!!!!-
-Spento???com'è
possibile che il mio telefono sia spento?-
-Forse ti si è
scaricata la batteria Ghish! Su ... non è successa
una tragedia! Io sono qui. Tart sta bene... Pie sta
bene... Quindi è meglio lasciare da parte tutti i nostri rancori e rilassarsi
un pò. Non sappiamo quando ci sarà un nuovo
attacco... Tentiamo di vivere senza guerre interne!-smorzò la lite nascente la
ragazza.
I due la guardarono
senza dire niente ammettendo che aveva ragione.
Anche se nessuno dei
due voleva fare pace con l’altro.
-Tu non rompere le
scatole a mee io non le romperò a
te!-disse Ghish rivolto al fratello.
E se ne andò dalla
stanza.
Selena
si sedette sul letto.
Era stato davvero difficile vincere la
tentazione di dire subito a Pie quello che era successo.
Era bastato vedere la
sua preoccupazione dipinta sul viso per frenare il suo desiderio di parlare.
Non ne sapeva molto
neanche lei di cosa fosse diventata. Si sentiva molto più agile e forte, il
resto non sapeva né quali poteri avesse né quali erano i suoi limiti.
“Non preoccuparti guardiana! Devi
solamente avere fiducia in te stessa e scoprirai tutto!” le rispose Akita.
“Io ci sarò quando tu ne avrai bisogno e non
ti abbandonerò mai!questa è una promessa!”
-Vedremo....- disse Selena ad alta voce in risposta ai pensieri di Akita.
Prese il lettore cd e
un disco a caso. Accese e mise la modalità di riproduzione su casuale.
Ascoltando i primi secondi del brano si mise a ridere.
“Neanche a farlo apposta.... the Army inside dei Lacuna Coil...
attuale con la situazione”.
Si mise a canticchiare il brano e piano-piano
si addormentò facendo un sogno strano.
Persone come i
suoi tre amici stavano radunati attorno ad un mago..
Almeno cosi le
sembrava. Nessuno la poteva vedere , ma lei poteva sentire e vedere tutto.
IL mago aveva le
mani alzate al cielo che era ricoperto da spesse nubi. Si guardò attorno e si
rese conto che il terreno era gelato e non cresceva nulla. La gente si copriva
come poteva e gli abiti erano troppo leggeri per quel clima. Regnava un
silenzio che fu rotto dalla vocedi quell’ individuo.
-Ho trovato un
modo per migliorare le nostre condizioni... Ora alzerò le mani al cielo
invocando le forze della natura tentando di dialogare con essa. Dobbiamo capire
perchè questo pianeta ci stà
punendo!-
La folla alzò
gli occhi al cielo. All’ improvviso il mago cominciò a mormorare delle parole
che nessuno poteva capire. A lungo andare divenne una cantilena.
Piano-piano
alcuni nubi scomparvero e finalmente ci fu un debole raggio di sole. Tutti
quanti sorrisero.....
Il mago si allontanò seguito da quello che Selena dedusse fosse l'assistente. Spinta dalla curiosità si
avvicinò. Quel tipo aveva qualcosa di strano.
La scena cambio
come spesso accade nei sogni e vide lo
stesso mago che sfogliava un libro vecchio cercando un incantesimo per
realizzare i suoi sogni.
Sbirciò e vide
che si trattava di magia oscura...
Ma non seppe mai cosa
accadde dopo perché si svegliò di soprassalto trovandosi a pochi centimetri dal
viso Ghish.
-Ghish
che è successo? Mi hai spaventata!-
-Shhhhh
prima che Pie se ne accorga! Volevo accertarmi che stavi bene e scusami per
l'accaduto!-
-Non devi scusati di
nulla, evidentemente avevi da fare! Ricordati solo di controllare che la
batteria del tuo telefono sia sempre carica!-
-Niente è più
importante per me sapere che stai bene. Non mi interessa nessuna delle amiche
che ho. Non mi interessano per niente. Ma in qualche modo.... in qualche modo
devo smettere di pensare sempre a te!-
-A me?-chiese
imbarazzata Selena.
-A te! Non puoi capire
come mi sono sentito appena ho saputo quello che era capitato! Non voglio che
ti succeda qualcosa!-
Ghish
si avvicinò sempre di più a Selena, prese coraggio e
le rubò un bacio. Con sua grande sorpresa l'istante di incertezza fu seguito
dalla riposta al suo bacio.
-Ricordati che mi
importa di te. Posso aspettare tutto il tempo che vuoi. D'ora in poi sarò io a
proteggerti da tutti quanti. Noi possiamo essere molto pericolosi. E tu sei
solamente una terrestre, senza offesa, non puoi difenderti da sola!-
Capitolo 14 *** Anche i segreti non rimangono tali a lungo ***
Anche i segreti non rimangono tali a
lungo.
L'indomani mattina Selena si svegliò molto
confusa.
I sogni e quello che era successo con Ghish le
avevano messo molti pensieri in testa.
Se era vero quello che aveva
sognato , come le suggeriva Akita , allora tutta la
razza aliena era stata ingannata dalla
stessa persona.
Ma quale era il suo piano e cosa
voleva da loro?
Si alzò e andò in cucina.
Pie e Ghish erano già usciti mentre Tart stava davanti alla tv.
“Meglio cosi non mi va di affrontare Ghish adesso!” tirando un respiro di sollievo disse la
ragazza.
-Ehi ometto come ti senti?-
Tart si girò verso Selena.
- Ancora un po' stanco! Quei antipatici mi avevano preso di mira! Per
fortuna che poi mi ha aiutato una guerriera!-
-Una guerriera???- sputando il the che stava bevendo chiese Selena-.
-Penso che sia dei nostri, altrimenti non ci avrebbe aiutato!-rispose Tart.
-E com'era?-cominciò asondare il
terreno la ragazza preoccupandosi per una futura risposta.
-Non ho visto bene , ma sono sicuro che era molto potente!-rispose con
decisione il piccolo.
“Meno male, per ora sono salva”.
Selena si sentì sollevata.
Sarebbe stato davvero un bel guaio se Tart
l'avesse riconosciuta..
-Oggi in vacanza?-chiese per distrarre Tart
dall’ argomento scottante.
-Non ho sentito la sveglia e Ghish non mi hachiamato! Sicuramente aveva qualche ammiratrice che lo
aspettava e non mi voleva tra i piedi! -
-Su, non pensarci. Senti.. è da un po' che volevo darti un regalo per i
voti che hai. Ho pensato che questo ti sarebbe stato gradito... Tutti i
ragazzini l'hanno , mi sembra giusto che l'abbia anche te!-
Andò in camera e prese un pacco.
Tart lo aprì e cominciò a saltellare sul posto.
-Allora? Dalla tua espressione vedo che ti è piaciuto il regalo!-
-Si si!!!!! era da un bel pò che la
volevo!!!!! Grazie, grazie!!!!!!!!!-
- Adesso puoi anche invitare i tuoi amici a casa nostra!
-Pure il gioco è bellissimo!!!!!!!! ci
giocano tutti quanti!!!!!!!!- la interruppe Tart.
-Wow, è andata bene anche questo! Gioca
un po' e fai l'ammalato! Io vado a rimettere a posto qua dentro che sa
diventando un porcile.... specialmente
nella camera di Ghish….Qualsiasi cosa chiamami Tart!-
- Va bene!-rispose il piccolo
collegando la Playstation alla tv.
La mattina passò velocemente tra Tart che giocava con il gioco nuovo e Selena
che rimetteva in ordine la casa.
Fare qualcosa le impediva di pensare.
Al sogno che aveva fatto che tanto sogno non
sembrava.
E alla sua nuova identità. Sarebbe
riuscita a portare avanti il suo compito?
Una volta finito di riordinare e
rendere la casa “vivibile”
( imprecando più volte nella stanza di Ghishtrasformata in
un bordello) , decise che sarebbe andata in biblioteca per trovare qualche
informazione sulla Guardiana del Tempo.
Se le era stato affidato questo compito
non dovevarimanere impreparata.
Si affacciò alla finestra e , come era tipico per quel mese,aveva
iniziato a piovere forte e doveva sbrigarsi per prendere l'autobus. Cominciò a prepararsi,
sperando che la biblioteca fosse aperta nel pomeriggio. Nel frattempo
ritornarono Pie e Ghish che continuavano ad ignorarsi a vicenda.
-Guarda guarda il mocciosetto
gioca alla tv!- usando il tono di sempre disse Ghish.
-Me l'ha regalata Selena
per i miei voti! E moccioso sei tu e non io!!!!!!!!!!!!!-rispose Tart.
-Basta che non passi tutto il tuo tempo
davanti alla tv altrimenti non ti ci faccio giocare!- s’intromise Pie.
-Solito scienziato!-commentò a bassa
voce Ghish, ma Pie lo sentì .
- Oggi Tart
fa il bambino ammalato... lasciatelo in pace!-esclamò Selena.
I due la guardarono.
-E tu dove vai?-chiesero insieme.
- Voglio uscire un po....-
-Da sola non esci! Solo se c'è uno di
noi!-
-Pie...-
-Non voglio sentire nulla! Dobbiamo
proteggerti come tutti i tuoi simili!-
Selena sospirò. Se Pie non la faceva uscire non
poteva andare alla biblioteca. E se non andava alla biblioteca non avrebbe mai
saputo la verità.
-Ti accompagno io,non ho niente da fare
nel pomeriggio!-propose subito Ghish.
“Un impiccio in più. E adesso come
faccio?”
Una volta deciso, Selenasalutò Pie che aveva un' espressione
indecifrabile sul viso.
Uscirono e si diressero alla fermata.
-Non di ci nulla riguardo a ieri sera?-
-Perchè cosa è successo ieri sera, Ghish?-facendo finta
di non ricordare rispose Selena.
Non voleva affrontare adesso il
discorso perchè non sapeva cosa rispondere e quali
erano i reali sentimenti per Ghish.
-Non mi dire che hai la memoria corta!
O fai cosi con tutti quanti?-
- E chi sarebbero questi “tutti
quanti”?-
Il battibecco finì lì ,almeno cosi
sembrava a Selena ignara delle idee che aveva Ghish.
- Dove andiamo di bello?-
-Io dovrei andare in biblioteca, tu puoi
fare quello che ti pare!-
-Non se ne parla proprio... Anzi un
piccolo cambio di programma. Tu vieni con me ...Ora …. E senza protestare..-
II
ragazzo non diede tempo a Selena di ribattere. L
La prese per un braccio e si
teletrasportò alla ex base(che i tre avevano usato anni prima) ignaro della
folla che poteva aver visto tutto.
-Ma come ti permetti? – lo rimproverò Selena.
-Questa era la nostra base qualche anno
fa. Io mi rifugio sempre qui quando ho bisogno di un pò
di privacy.... E mi pare che noi due
dobbiamo parlare di due cose importanti!-
- E quali sono le due cose importanti Ghish?-
- Uhm…. Per
esempio, iniziamo con quella della guerriera misteriosa ... Pie crede che tu
c'entri molto in questa storia. Ci sono cose inspiegabili.... come hai fatto ad
uscire?Non ci credo che ti trovavi già fuori! Inoltre Pie ti ha cercata dappertutto
e non ti ha vista in nessun luogo ! Noi ti vogliamo proteggere , ma tu devi
raccontarci tutto!-
“Merda, merda, merda merda e ora che faccio?”
-Io.... -
-Non puoi nascondermi qualcosa!-
-Io non so come dirtelo.....- messa
alle strette cominciò a dire Selena.
- Fammi indovinare... la guerriera sei
tu! Giusto?-
Selena non rispose.
-C'erano
solo tre persone. Tu .Tart e Pie. Gli umani non li
contiamo per niente.. Oltre a correre non hanno saputo fare nulla.. Quindi... L'unica
che può essere la guerriera sei te!-
-Uhhh-
-Poi ti sei comportata in modo strano
per tutta la serata...Pie se n'è accorto subito che qualcosa non andava.. Non sei molto brava a nascondere le cose!-
-Mi arrendo, hai ragione sono io! Pie
lo sa?-
-Lo sospetta di certo. Come è successo?
Lo sapevi fin dall' inizio che eri tu la guerriera e ci hai aiutato per
questo?-
-Quando vi ho aiutati non sapevo chi
foste in realtà. Non sapevo nulla di questa storia. Poi durante l'attacco dei
nostri nemici ho capito che dovevo fare qualcosa. Mi sono sentita chiamare e ho
fatto quello che dovevo fare. Non sapevo neanche quello che stavo facendo e
come lo stavo facendo. Mi sono lasciata guidare da quello che sentivo dentro!-
-E quindi anche tu adesso sei in questa
storia... credo che la mia promessa di proteggerti diventerà molto impegnativa!
E dimmi ... i tuoi dove sono?-
Selena cambio subito espressione.
- A questa domanda adesso non vorrei
rispondere. Sappi solo che non ci sentiamo da tanto tempo... –
-Non vuoi dirmi il perchè?-
insistette Ghish.
-Non lo so neanche io. Ho fatto
qualcosa che in qualche modo li ha feriti.. Più tento di ricordare.. Più non
ricordo nulla!!!!
- Scusa la domanda!- abbracciandola si
scusò Ghish.
Restarono in silenzio ad ammirare il
cielo con le sue mille sfumature di verde.
- Vuoi ancora andare via?- le chiese Ghish.
-No, restiamo qui..-rispose la ragazza.
-Visto che poi non era una cattiva
idea?-le disse Ghish dandole un leggero bacio.
Dopo qualche ora decisero che era
meglio ritornare a casa. O Pie sarebbe stato capace di mettere a ferro e fuoco
tutta la città.
E in effetti Pie non vedeva l’ora che Selena tornasse a casa.
Appena Selena
apri la porta Tart le si buttò al collo.
-Grazie!!!!!!!!!! Io lo
sapevo!!!!!!!!!! -
Selena all’ inizio non capì quello che il piccolino
diceva.
-Ehi, ancora per la Playstation?-chiese
sperando che il motivo di tanta ilarità fosse quello.
-No no .. Io lo sapevo che eri tu che
ci hai salvato! Che tu sei la guerriera!!!!-
Selena rimase senza parole.
Ghish pietrificato sull
uscio della porta.
E a peggiorare la situazione l'espressione
di Pie non prometteva nulla di buono.
Lo aveva intuito già ieri notte che
c'era qualcosa che non andava.
Aveva avuto la conferma da quello che aveva
visto. Aveva ripreso lo scontro con dei chimeri proprio per capire cosa era successo.
E quello che aveva visto lo aveva lasciato
senza parole.
Non riusciva a capire perchè si sentiva deluso.
Ora sapeva l'identità di chi li aveva salvati,
sapeva che stava dalla loro parte, eppure provava una delusione ed una
tristezza.
Chiaramente Selena
doveva dare delle spiegazioni.
A peggiorare il suo umore era una
gelosia per lei.
Stava dimenticando Lory
e si stava innamorando di Selena?
“Impossibile!” si disse.
Selena seguì Pie chiudendo la porta alle sue
spalle.
La addolorava l espessione
del suo amico.
Non sapeva come iniziare a spiegare le
cose. Calò un silenzio imbarazzante che
fu rotto da Pie.
-E cosi.... Tu sei quella che ci ha
salvato! Perchè non lo hai detto subito?-chiese.
-Non so neanche io cosa sono
diventata!Come te lo potevo dire? Lo avrei detto quando avrei capito come usare
i poteri senza essere di peso! -
Pie si rilassò e si avvicinò a Selena.
-D'ora in avanti voglio che tra di noi
non ci siano più segreti! Io tengo troppo a te,per me non sei una persona
estranea. Tu ci hai accolto quando avevamo bisogno di aiuto, ci hai tirati dai
guai quando stavamo in una situazione critica. Ci hai curato! Come minimo noi
dobbiamo proteggerti. Loro ti stanno cercando. Non so il perché. Adesso sei
doppiamente in pericolo.-
-lo so Pie.-
Selena abbracciò l'amico.
-Da oggi anche io sarò parte del vostro
gruppo. Dovete insegnarmi tutto quello che sapete e farmi capire quali sono i
miei poteri! D'accordo? Pace fatta?-
La risposta di Pie sconvolse Selena.
Adesso tutt'è due i fratelli avevano dichiarato
il loro interesse... Ricevere un altro bacio a distanza di poco tempo avrebbe
sconvolto chiunque.
-scusami Sel...
Non so cosa mi è preso!-
E come aveva fatto poco prima Ghish, si smaterializzò.
“Ma cosa diavolo hanno tutti quanti? Il clima io-sono-una-guerriera non sta dando dei buoni frutti! Tutti
quanti sembrano impazziti!
Si diresse in camera sua intenta a non
guardare in faccia nessuno dei due che discutevano su qualcosa.
Si buttò sul letto.
Stava quasi per addormentarsi, quando Tart entrò di corsa allarmato.
-Che cosa è successo, stano sfasciando
casa?-
-NO no nono! C’è un attacco al parco e…-
Tart non riuscì a finire a frase , che Selenaera balzata
per aria.
Usci in fretta dalla stanza cercando
gli altri due con lo sguardo. Si rese conto che erano rimasti soli.
-Dove sono quei due?-chiese
-Sono andati al parco. Noi dovremmo
rimanere qui- ribattè timidamente Tart.
-A fare cosa? Guardarci in faccia
mentre loro si fanno massacrare dai quei tre idioti?-
La ragazza non sapeva perchè tutta la sua rabbia era saita
per il gesto di quei due. Se la stava prendendo con Tart
che non c'entrava assolutamente nulla con la storia dei due baci.
-Io...Io non c'entro nulla! È Pie e Ghish che ci hanno vietato di andare !-
-E allora perchè
non mi hai lasciato in pace in camera? Se non lo sapevo non stavo in pensiero, cavolo!!!!!!-
Fu sufficiente per far scoppiare a
piangere Tart.
Selena si rese conto del suo errore e lo abbracciò.
-Su... Non piangere e scusami. Sono
solo preoccupata ed arrabbiata con quei due. Anche io sono dentro questa storia
e loro non lo voglio capire. Aspettiamo e se entro mezz'ora non tornano io andò
a vedere la situazione mentre tu rimani
a casa..-
-Perchè io devo rimanere a casa? Solo perchè sono il più piccolo?-
-No... Se non sbaglio hai passato tutta
la giornata da ammalato. Sei esonerato anche da questo scontro!
- Su facciamoci una partita al tuo
gioco e poi penseremo al resto!-
Iniziarono a giocare. Selena spingeva i tasti senza entrare nel vivo del gioco.
Era davvero preoccupata per quei due scemi che
volevano giocare a fare gli eroi per non esporla al pericolo.
Sicuramente si sarebbero fatti massacrare.
Non avevano la più pallida idea di come
affrontare quei chimeri senza il suo aiuto.
-Tart... io vado!-disse infine.
-Tu ,per favore , resta a fare quello
che stai facendo e non mi seguire.. Altrimenti mi arrabbio sul serio!-
-Non ti seguo perchè
non voglio che ti arrabbi con me. Stai attenta!!-
- Spero di riportare illesi quei due
cretini che sono i tuoi fratelli!-
Tart scoppiò in una risata.
Cretini.... quei due! Aveva pienamente ragione.
Selena si concentrò domandandosi come avrebbe fatto
per ritrovarli e come sarebbe diventata la Guardiana di cui tutti parlavano.
Bastò pensarlo che senti che qualcosa
era cambiato. Non si guardò allo specchio non aveva l'umore giusto per scoprire
come era.
Tart non fiatò.
Chiuse gli occhi e si meravigliò di
percepire la forza vitale dei due. Era forse un novo potere che stava
scoprendo?
Si rese conto che uno dei due non se la
stava passando bene... Come se la sua energia vitale stava scomparendo
lentamente.
“Lo sapevo io
!!!!!!!! che cretini! Tutto per non farmi scendere in campo”
Si teletrasportò chiedendosi come ne
era capace fino al luogo dello scontro.
Quello che vide le fece nascere una rabbia mai
provata prima.
Ghish era in ginocchio probabilmente ferito dalla
ragazza dai capelli lunghi corvini.
Una specie di albero lo stava avvolgendo
completamente..
” Qui le cose sono messe davvero male!”
Sentì una profonda antipatia nascere
solo alla sua vista.
Pie stava imbambolato a guardare quello
biondo con i capelli lunghi,l'unico ragazzo del gruppo, mentre quell' altra dai
capelli viola si stava preparando a colpirlo da dietro.
Non avrebbe avuto nessuna possibilità di salvarsi
se non interveniva.
-Mi dispiace interrompere il vostro
giochetto... Perchè non ve la prendete con qualcuno
che vi sappia tenere testa? O siete dei vigliacchi?-cominciò a canzonarli.
-Vigliacchi a noi? Come osi ...
donna!-rispose Gabryel.
- Prendersela con chi non può
difendersi.... Solo i vigliacchi lo fanno!-
-Zitta! Ora te lo faccio vedere io chi
è il vigliacco! Veditela con il nostro chimero!-
Avevano usato la terra di nuovo per creare il mostro.
Non era molto potente. Sarebbe stato facile
liberarsi di quell’ impiccio senza
ferire l'albero e danneggiarlo.
Come la prima volta evocò la spada di
fuoco e con un solo fendente fece scomparire il chimero.
Pie, intanto ,si era ripreso dallo stupore.
Non riusciva a credere ai proprio occhi che
quel chimero fosse scomparso per un solo gesto della
Guardiana.
Un conto era vedere il filmato ripreso,
l’altro era quello di trovarsi faccia a faccia con la Guardiana.
Non si rendeva conto che era Selena e Alycya si accorse del
turbamento precipitandosi ad attaccare.
Il suo attacco non arrivò all' obiettivo
prescelto perchè fu scaraventata violentemente da una
forza invisibile.
-Ma che diavolo succede?-
-Mi
state facendo arrabbiare!-dichiarò la Guerriera.
-Che coincidenza! Anche io sono
arrabbiato per il trattamento offerto a mia sorella!-
Gabryel si lanciò in avanti per vendicare la
sorella.
La guerriera cominciò a combattere con il
ragazzo.
La tecnica era molto elementare. Questa
si limitava a parare e rispondere agli attacchi.
Per un momento sembrò che Gabryel avesse la meglio tanto che Pie ridestatosi dal suo
stato confusionale volle aiutareSelena , ma fu
fermato dall' altra ragazza che aveva ferito il fratello...
Selena non perdeva d'occhio le condizioni di Ghish che stavano peggiorando.
Era ora di chiudere questo combattimento o
l'alieno ci avrebbe rimesso la pelle.
Aveva una gran voglia di prendere a calci i due,
ma di questo se ne sarebbe occupata dopo.
-Ora mi hai davvero stufato ragazzino!-
Schioccò le dita e Gabryel
si ritrovò investito in pieno da qualcosa che sembrava pura energia e decise di
ritirarsi.
Appena scomparve anche le altre due (
di cui una malconcia ) si ritirarono alla base promettendo una vendetta contro
tutti quanti.
-Forza. Prendi Ghish
e dritto a casa! Senza fiatare!-ordinò Selena a Pie.
Questi ubbidì capendo di trovarsi in
una situazione delicata.
Capitolo 16 *** Ogni cosa può avere strani esiti ***
Ogni cosa può avere strani esiti.
Tart giocava senza seguire la storia .
In realtà contava ogni singolo minuto e
secondo da quando Selena era scomparsa dalla stanza
per riportare indietro i suoi fratelli.
Non l'aveva vista mai arrabbiata così e non
era sicuro che era davvero umana.
Chissà perchè aveva
l'impressione di trovarsi di fronte a qualcuno per metà alieno e per metà
umano.
Stava prendendo in considerazione
l'idea di raggiungere il parco per sapere quello che stava succedendo quando si
materializzò Pie insieme alla ragazza.
Capì subito che qualcosa non andava perchèGhish era molto pallido e
Pie lo reggeva tra le braccia.
-Che cosa è successo? Che cosa è
successo?-chiedeva in continuazione ignorato da tutti.
-Dobbiamo vedere quanto è grave la
ferita. Stendilo sul tavolo, al resto ci penso io- disse Selena.
Pie eseguì automaticamente non capendo
quello che la ragazza voleva fare.
La ragazza scoprì il petto dell' alieno
dove c'erano già due cicatrici che lo solcavano all' altezza del cuore come se
lo volessero dividere e frantumare in mille pezzi.
Si chiese quante volte fosse stato
ferito e il perchè.
Non era adesso il tempo di stare a
pensare su come , quando e per chi , Ghish avesse
riportato quelle ferite.
Esaminò con cura il taglio.
Non era molto profondo, ma continuava a
sanguinare senza voler dar segno di fermarsi.
Sicuramente le armi di quei ragazzi
contenevano qualche veleno che rallentavano la coagulazione del sangue.
Si arrabbiò ancora di più per la cocciutaggine
di quei due.
Come la prima volta stese il palmo della
mano facendo comparire una sfera d'argento. Sotto gli occhi increduli di Pie
lentamente Ghish riprese colore e la ferita cominciò
a richiudersi .
Nel momento in cui Ghish
aprì gli occhi Selena si sentì molto stanca come se avesse
perso tanto sangue.
Si sedette sulla sedia ignorando gli
strilli di gioia di Tart e lo sguardo preoccupato di
Pie.
Fece un respiro profondo...
Adesso erano cavoli loro....
Ghish deglutì , Pie sbiancò.
-Razza di deficienti che non siete
altro!-esclamò.
-Che COSA VOLEVATE FARE?NON L’ AVETE
ANCORA CAPITO CHE SENZA DI ME TU - e indicò Ghish-CI STAVI A RIMETTERE LE
PENNE .... E TU-fu il turno di Pie- SEI RIMASTO IMBAMBOLATO CORRENDO IL RISCHIO
DI ESSERE TAGLIUZZATO DA UNA MANIACA DI CORTELLI! MA DOVE AVETE LA TESTA? SE IO NON ARRIVAVO....NON
SOSO IMMGINARE QUELLO CHE SAREBBE POUTO SUCCEDERE! CI
PENSATE ALLE CONSEGUENZE PRIMA DI FARE CAZZATE
BESTIALI?-
-Tu infatti non dovevi sapere nulla! È Tart che non sa tenere la boccaccia chiusa!-rispose Ghish.
-INVECE DI
DARE LA COLPA A TART, RINGRAZIALO CHE
SEI ANCORA VIVO, IMBECILLE!- con rabbia lo fece tacere Selena.
Calò un imbarazzante silenzio.
-Hai ragione. Se non arrivavi eravamo
fritti! Ora calmati, però, altrimenti prende fuoco il divano!- le fece notare
Pie.
Selena , trasportata dalla rabbia, si era scordata di controllare i suoi poteri(
di cui non sapeva ancora tutto) sprigionando delle fiamme dalle punta delle
dita.
Tentò di calmarsi tornando a ragionare.
Fino ad ora era la rabbia che aveva parlato al
suo posto.
Vedere Ghish
steso a terra e Pie incapace di difendersi le aveva fatto salire il sangue alla
testa.
Forse davvero provava qualcosa per Ghish?
Si alzò e si diresse allo specchio.
Si
guardò allo specchio.
Non aveva ancora ripreso le sue normali
sembianze,ed era ora di scoprire com’era la Guardiana.
Le tornò in mente le parole di Gabryel.
“Come osi, donna!”
Ma lei era solamente una ragazza!!
Il riflesso rimandava una donna sui 25
anni.
I lineamenti erano delicati e allo
stesso tempo decisi. Lunghi capelli neri di cui una parte era raccolta in una
treccia in modo che non coprissero il viso scendevano lungo la schiena fino a
metà coscia. Indossava un corsetto nero chiuso sul davanti e quello che poteva
essere una gonna con vari spacchi laterali in modo da non intralciare i
movimenti. Si guardò i piedi e vide che indossava degli stivali con delle lame
all' interno. Le mani erano fasciate da dei guanti neri in pizzo e adornati da vari bracciali d'oro. Al collo
aveva il cristallo azzurro e sulla fronte un diadema.
Si chiese veramente chi diavolo fosse Akita.
La cosa che più la stupì era il visibile
cambiamento di fisionomia. Era quasi identica agli alieni con la carnagione non
molto pallida e gli occhi nei momenti di rabbia assumevano la pupilla felina.
-Io non ho paura di te!-esclamò Tart avvicinandosi e abbracciandola.
-Se per questo neanche noi, tranne quando
sei pronta a scagliarci fiamme addosso.-conclusero
i due.
Selena si girò riprendendo il suo aspetto normale o
quasi. Ogni volta che usava i suoi poteri sentiva che la sua vista, udito ed
agilità venivano potenziati.
-Ti sono cresciuti i capelli!-si
meravigliò il più piccolo.
Altro mistero.
Si sedette.
Aveva di nuovo avvertito quel malessere e non
voleva far preoccupa regi altri.
-Pie che diavolo era successo che te ne
stavi imbambolato a guardare quei tre?- chiese alla fine.
- Mirta, Alycya, e Gabryel. Si
addestravano con noi per la missione, poi ci hanno scelto e loro sono stati
scartati. –
-Spiegherebbe perchè
solo loro non hanno molta simpatia nei vostri confronti, ma non spiega perchè ci danno la caccia... -
- Loro sostengono che tu vuoi
sterminare il nostro popolo.-
-Come no! Mica sono assetata di potere
io. Io direi più il contrario.-
-Cioè?-chiese Pie.
Selena raccontò dei sogni e descrisse nel minimi
particolari Behemot.
- Dalla descrizione che mi fai sembra quel mendicante
dei giocattoli! Che c'entra con noi?- si domandò Pie.
-Sete di potere-rispose senza
rendersene conto Selena.
Qualcosa cominciava ad avere una
logica.
-Tutta intera?- chiese un preoccupato Gabryel ad Alycya che ancora si
massaggiava il fianco.
-Si.... Quel vecchiaccio non ci ha
detto tutto! Per esempio che la Guardiana era molto forte! Come diamine ha
fatto? Non si è neanche mossa di un centimetro!- si lamentò quella.
-Non lo so. Ho visto solamente che
volavi via ...- scoppiando a ridere la canzonò Mirta.
-Smettila scema!-le intimò Gabryel.
Intanto Behemot si
stava godendo il suo momento di gloria.
Essere acclamato per un piccolissimo
cambiamento climatico era davvero molto piacevole per il suo ego.
Si sentiva un grande, almeno fino a quando DeepBlue non decise di
parlargli.
Behemot sentì molto freddo e si rese conto che il
suo “signore” sarebbe arrivato da un momento all' altro.
Si inchinò per evitare di ricevere una
frustata come l'altra volta per non averlo fatto.
“devo stare attento
a quello che penso altrimenti capirà il mio doppio gioco!”.
Assunse una finta aria di adorazione e
lo aspettò.
Questi non si fece attendere a lungo.
Era avvolto da una luce blu dalla quale
proveniva la voce dell’ umano Mark.
-Come procede?-
- I ragazzi abbiano rintracciato la Guardiana.
–
-Benissimo!-
-Non riescono a tenerle testa. È molto
forte anche adesso che non conosce la sua entità dei poteri. Riesce a
distruggere tutti i chimeri che creano in un solo
colpo! Inoltre mi è stato riferito che alcuni dei nostri hanno dei dubbi sulla
Guardiana!
-Mostra il combattimento di oggi
escludendo e fai vedere che è lei che gli attacca! Inventati qualcosa.. il tuo
genio malvagio ne è capace, padre. Dì ai tre di far entrare in gioco Evith. Lei le può
tenere testa e sconfiggerla.! Non deludermi Behemot!-
-Non lo farò mio “signore”!-
DeepBlue scompare come
era apparso lasciando Behemot molto turbato.
Non voleva immischiare Evith, in questo gioco.
Poi, si ricordò di quello che era
successo prima.
“Può tornarmi utile!” si disse alla
fine.
Behemot si alzò e convocò i tre.
-Visto i recenti avvenimenti, dovete
trovare un alleato. Vi farò avere la foto e il nome. Non fallite ragazzi.
Grazie al vostro contributo il clima è migliorato. Siete voi i nostri eroi!-
mostrò le immagini di un leggero disgelo ai tre che sorrisero compiaciuti.
-non ti deluderemo!-
Behemot si buttò sulla poltrona di velluto.
Ora doveva solo far passare a Guardiana per
una guerriera assetata di potere.
Ma
non oggi.
La
festa in suo onore lo aspettava.
Selenaavvertiva sempre di più il malessere e diventava pallida. Cominciava
ad avere difficoltà a respirare.
Che
fosse il rovescio della medaglia per il “potere della guarigione”?
Si
alzò lentamente dalla sedia lottando contro le vertigini e il senso di nausea
sperando di raggiungere la sua camera senza crollare a terra.
Sperava
che Pie non avesse notato nulla e di averla passata liscia , ma le sue speranze
furono deluse.
Nessuna guerra da combattere, nessun potere da
scoprire...
Mancava qualcosa, o
meglio, qualcuno.
Chi era?
Non sapeva rispondere.
Qualcuno le stava facendo qualcosa.
Un prelievo di sangue.
Era forse in ospedale?
Aveva forse fatto un incidente con la moto?
Non ricordava.
Eppure non era in un ospedale..
il letto era troppo
morbido.
Qualcuno le prese la
mano, un bambino piangeva.
Voleva che si
svegliasse , ma ancora non ne aveva le forze.
Voleva accarezzare il
piccolo ma i muscoli non rispondevano. Dormire.
Adesso voleva solo dormire.
Ora basta dormire.
-Uffa!! Era più divertente quando Selena era tra
noi!- si lagnava in continuazione Tart.
In effetti i tre non sapevano cosa fare.
Non tanto non sapevano,
ma quanto non riuscivano a scacciare il pensiero di Selena
che si svegliava e loro non c'erano.
Erano preoccupati; ciascuno di loro si dava la
colpa per quello che era successo.
Tart
per primo per averlo detto, Ghish per essere rimasto
imbambolato e quasi fatto a pezzi dalla
ragazza che gli aveva promesso di fargliela pagare e Pie per la sua disattenzione.
-Sentite, io vado di là che devo controllare alcune cose. Ci sono delle
risposte che sto aspettando!- disse impaziente Pie.
-Va bene, Pie! Se ci sono delle novità o se si sveglia io ti chiamo!-
-Ok, Ghish. Non tormentatela!-
Ghish si diresse verso la stanza di Selena. Si aspettava di trovarla di nuovo addormentata e
quasi cacciò un urlo quando la vide in piedi che si sceglieva un vestito
dall'armadio.
-Ma... tu... non stavi
dormendo?- balbettò per la gioia e lo stupore.
-Uhmm non mi disturbare adesso, ne parliamo dopo. Sai
è davvero difficile scegliere!- senza sentirlo rispose la ragazza.
-Davvero?-
Ghish
non sapeva proprio cosa rispondere e tanto meno cosa dire. Si era preparato
tutto un discorso, analizzando i suoi sentimenti, le sue preoccupazioni e le
sue paure. E se fosse successo di nuovo come con Strawberry?
Se lei lo avesse rifiutato?
Mentre Selena prendeva i vestiti e li gettava sul letto, non
riusciva a smetterla di osservarla. Solo adesso si rendeva conto che
assomigliava terribilmente a Pie...
-Ehi! Vuoi restare imbambolato sulla porta a fissarmi oppure mi concedi un po'
di privacy per vestirmi?- disse infine la ragazza.
-Ah. Si... scusami è che stavo pensando! ora che ci penso, vado ad avvertire
Pie e Tart.-
Scomparve senza
aggiungere altro.
Selena si vestì con calma, cercando di non indugiare
troppo sulla cicatrice che aveva dove prima l'aveva Ghish.
Aveva il sospetto che
il “potere della guarigione”, come lo chiamava, aiutasse chi ne aveva bisogno ,
trasferendo le ferite su chi esercitava il potere.
Non si pentiva assolutamente di averlo usato.
Cominciava a sentire qualcosa per Ghish, mentre per Pie provava solo affetto, come quello che
si può provare per un fratello.
Tart
era quello che più di tutti aveva bisogno di lei. Si era resa conto, quando
stava giocando, che il piccolo veniva spesso ignorato dagli altri due.
Ciò faceva star male Tart.
“Devo ricordarmi più spesso di
giocare con lui!”
Controllò il suo riflesso allo specchio, meravigliandosi di quanto fossero
cambiati i suoi lineamenti. Era diventata pallida, ma conservava un qualcosa di terrestre.
Era anche questo dovuto alla sua condizione di
Guardiana?
Aprì la porta, stupendosi che i tre, nel giro di pochi minuti, avevano
organizzato una festa di bentornato.
“Ma come diavolo hanno fatto, se io ci ho messo cinque minuti a vestirmi?”
Pie la guardava in modo strano e non riusciva a capire il perché.
Sembrava che volesse cercare delle conferme a qualche sua domanda.
Forse aveva trovato la risposta
e non voleva crederci.
Chissà,forse un giorno
si sarebbe aperto con gli altri.
-Uhmm,
a cosa devo questo evento?- chiese.
-Come a cosa? Ci hai fatto stare in ansia per tre giorni e ci chiedi pure
perché festeggiamo? Mi sembra ovvio! Festeggiamo il fatto che tu non ci abbia
rimesso le penne per un mio errore!- rispose Ghish.
-Cosa ti era venuto in mente,
Sel? Lo sapevi a cosa andavi incontro?-
-In effetti, no. Pie, non so ancora niente di ciò che sono... ho provato a fare
qualcosa che già avevo fatto... non credevo di stare così male!-
Pie sorrise. Non voleva rovinare l'allegria di tutti quanti. Avrebbe affrontato
poi con calma ciò che aveva scoperto su Selena.
Ora voleva solo
rilassarsi per buttarsi alle spalle tutta la tensione accumulata durante quei
tre giorni.
-Ah! E da domani si riprende la nostra vita di sempre, fino a nuovi attacchi di
quei tre!-
-Si si – risposero Tart e Ghish.
In quel momento avrebbero risposto di sì a tutto, impegnati com'erano a
bisticciare su quale musica mettere...
-Che hai, Pie? Mi sembri triste!- chiese Selena
avvicinandosi.
-Non vorrei dirtelo adesso, non ora!-
-Ho fatto qualcosa che non dovevo fare?-
-No... no!! E' solo che...- Pie non sapeva davvero come dirlo.
Farlo o non farlo?
Sarebbe solo stata
questione di tempo e lei lo avrebbe saputo lo stesso.
-Selena, tu sei nostra sorella. Io e Tart siamo i tuoi fratelli!- le disse all’ orecchio Pie.
-Lo sospettavo da un bel po' di tempo... la somiglianza fisica... varie
coincidenze e per conferma ho fatto il test del dna. Non volevo crederci quando
l'ho visto! Tu sei mia sorella!-continuò.
-Aspetta... aspetta un
attimo! Se solo Tart è tuo fratello, Ghish allora chi è?- domandò scioccata Selena.
-Ghish lo chiamiamo fratello, ma in realtà ci siamo
conosciuti durante l'addestramento. Lui non aveva più una famiglia ed io e Tart, dopo il fallimento della nostra missione, lo abbiamo
invitato ad unirsi a noi. Tart lo considera come un
fratello e io mi sono abituato a chiamarlo cosi... posso chiederti un favore?-
-Dimmi, Pie!-
-Non dirlo a quei due.-
-Perché?-
-Teniamoci per noi questo piccolo segreto... Sel?
Scusami per quel bacio. Ora capisco che quello che provo per te non è amore
come per una compagna. Mi sono lasciato trasportare, in verità io vorrei tanto
rivedere una persona...- disse finalmente sollevato Pie.
-Non pensarci, Pie! Sapere che tu sei mio fratello è la cosa più bella che mi
sia accaduta. Ora ho una famiglia! Per quanto riguarda
quella persona, fai quello che senti! Nulla di trattiene dal manifestare i tuoi
sentimenti!-
Pie sorrise tristemente.
-Ci sono tante cose che non sai, sorellina. Io ho imparato ad avere un cuore
freddo... non pensarci ora! Anzi, andiamo a divertirci!-
I due si unirono agli altri.
-Uffa, ragazzi, che
palle!- esclamò Mirta.
-Che hai?- chiese svogliatamente Gabryel.
-Io dico... prima cerchiamo la Guardiana e lei ci crocchia! Quel cretino di vecchio
non ci dice nulla! Poi esce fuori che dobbiamo
trovare Evith... cosi ci crocchierà pure lei? Ma che
siamo, gli operai dell'ufficio persone ed oggetti smarriti?-
-Zitta, piccola cretina! Mentre te ne stavi qui a lamentarti io l'ho trovata.
Non sarà molto difficile convincerla a stare dalla
nostra, soprattutto perché conosce la vera identità della Guardiana! Datemi due
ore e lei sarà nostra!-
-Così possiamo vendicarci, Alycya?-
-Direi di si! Ghish e il suo fan-club hanno le ore
contate!-
Tutti e tre scoppiarono a ridere, pregustandosi la loro vendetta.
Sarebbe stato molto divertente
mettere in seria difficoltà quei quattro presuntuosi.
Ogni sera allenavano Selena
nelle tecniche di combattimento.
La cosa divertiva molto Ghish al quale non dispiaceva vedere Selena
nei panni della Guardiana.
Pie gli lanciava delle occhiatacce di
avvertimento che il ragazzo ignorava deliberatamente.
I nemici non attaccavano da quasi tre settimane, tanto che Tart
cominciò a scherzare dicendo che si erano messi paura.
Nei momenti in cui erano tutti liberi Ghish
cominciava ad avvicinarsi sempre di più a Selena .
Aveva ancora paura di fare lo stesso
sbaglio che fece prima,ma l'attrazione per la ragazza era davvero irresistibile……
-Che ne dite se questa sera usciamo a
vedere un film ragazzi?-
-Perchè no? Sono curioso di vedere i cinema!-rispose
Ghish alla proposta di Selena.
- Anche io! È una lacuna nella mia
formazione!- dichiarò Pie e tutti scoppiarono a ridere.
-Fratello-scienziato!- gli urlarono prendendolo in giro.
Dopo un attimo di silenzio anche Pie si
unì alla risata generale.
Uscirono ancora ridendo , tanto che a Tart il gelato che stava mangiando gli uscì dal naso.
-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh mi è uscito il gelato dal naso!!!!!!! –
La situazione era talmente comica che
nessuno riuscì a fare un commento per come erano piegati in due dalle risate.
Quando ripresero fiato si avviarono al cinema più vicino.
Entrarono.
- E questo sarebbe il cinema?-domandò
Pie sedendosi e guardando verso lo schermo.
-Si- rispose Selena.
-Che senso ha pagare se poi vedi il
film su uno schermo come facciamo noi alla tv a casa?.... siete strani voi
terrestri!!!-
Selena li fece la linguaccia, delle volte Pie
faceva dei commenti imbarazzanti...
Sembrava che la serata doveva andare
tranquillamente.
Ghish e Tart si erano
addormentati,(evidentemente avevano preso esempio da quelli che stavano
davanti)..
Un boato scosse i due che stavano
dormendo mentre i presenti furono presi dal panico.
-Perchè quando decidiamo di fare qualcosa di diverso
dalle nostre solite serate.... loro ci attaccano?-chiese Tart.
-Secondo me lo fanno apposta!-
-Su... Ghish
, Tart raggiungiamo i bagni, non possiamo prendere le nostre sembianze
davanti a tutta questa gente!-
I quattro raggiunsero il bagno da
terrestri e ne uscirono con le loro vere sembianze. Si teletrasportarono fuori.
Apparentemente non c’era nessuno e tutto era tranquillo.
La cosa non convinceva Selena.
-Sorvoliamo il cinema. Da qualche parte
devono esserci!- disse.
-Buona idea! Se qualcuno vede qualcosa
ci faccia un segno!-
-Ok.. state attenti ragazzi!-
Dal loro nascondiglio i quattro osservarono l’evolversi
degli eventi.
- Bene... si sono divisi! Attacchiamo?-
chiese impaziente Alycya.
-Non ancora! Dobbiamo aspettare...-
-Uffa! Sempre aspettare!-
-Impara ad avere pazienza Alycya! Ora stai zitta e non farti scoprire!-
-Attaccate! Mi raccomando divertitevi
ma non fateli fuori!-
Selena si staccò dal gruppo per prima.
Aveva scorto uno strano bagliore in
lontananza ed era andata in quella direzione.
Nello stesso momento Pie, Ghish e Tart prendevano direzioni
differenti allontanandosi ciascuno dall' altro.
Ognuno era attratto da un bagliore in
particolare e ciascuno credeva di aver notate dove si nascondevano i tre.
Si resero troppo tardi che erano caduti
nella trappola e che lo scopo principale era quello di dividerli.
Nessuno riusciva a tornare indietro , come
se una forza misteriosa li tratteneva e non voleva che andassero via.
-Maledizione! Sono caduto come uno
scemo in questa trappola!-esclamò con rabbia Pie.
-Il genio del corso si fa ingannare
dall' ultimo della classe! Soddisfacente per davvero!-
Gabryel comparve dal nulla. Scrutava torvo Pie e si
pregustava la famosa rivincita che tanto sognava.
-Come hai capito non puoi andare né
avanti... né indietro . Non puoi sapere cosa succede ai tuoi fratelli, non puoi
muoverti!-
-Oh se per questo me ne sono accorto!-rispose
sarcastico Pie.
- Non credere che io posso cedere senza
lottare!-
Detto questo il maggiore estrasse le
sue armi.
Non aveva altra scelta.
Per andarsene da qui doveva combattere
contro un suo simile per forza.
-Se è questo che vuoi, sappi che io lo
aspettavo da tantissimo tempo!-
Iniziò lo scontro e nessuno sapeva che
sarebbe stato il vincitore.
Tart si allontanò in fretta.
Selena aveva detto che doveva sorvolare il cinema e
chiamare se vedeva qualcosa di strano.
Aveva intravisto una figura che lo
stava osservando e decise di seguirla.
Era ancora troppo piccolo per capire
che stava cadendo nella trappola tesa dalla ragazza.
Si ritrovò in un mondo parallelo dove
tutto quello a cui teneva gli si rivoltava contro.
Non sapeva da quale parte parare, veniva attaccato dalle figure di Ghish, Pie , Tart e Selena.
Le sue paure alimentavano il mondo
parallelo, la situazione gli stava sfuggendo di mano ..........
Ghish individuò subito la ragazza che l'aveva
ferito ed offeso. Accecato dalla voglia di vendetta, la seguì finendo in un mondo dove il suo
passato e il suo presente coesistevano.
-Lo so che tu vuoi lei!-
-Mostrati! Fatti vedere e parlami
faccia a faccia-rispose Ghish.
Ricevette solo una risata per risposta.
-Lo farò solo se tu imparerai la
lezione!-
Ghish fu attaccato contemporaneamente dalla figura
di Mew Berry e Selena.
L'alieno dai capelli verdi non riusciva
a difendersi....
Selena intravide qualcuno seduto sull' albero.
La figura era vagamente familiare, come
se fosse qualcuno che riemergeva dal suo passato.
Si avvicinò all' albero e si girò
indietro.
Con suo stupore notò che non poteva
tornare da dove era venuta.
Una fitta nebbia avvolgeva ogni cosa.
-Salve, sorellina! Vedo che ti sei
dimenticata di me!-
- Io non ho sorelle ! Chi sei?-
-Come... Chi sono? Non ti ricordi di
me? Non ti ricordi della povera Evith, sempre
imperfetta, sempre così sbagliata... ah, già ! Eri te la protagonista! È logico
che non ti puoi ricordare di me!-
Evith comparse e guardò torva la sorella.
Era davvero una bella ragazza.
Stessi occhi di Selena,
tratti regolari da umana e dei folti capelli rosso dorati ricci che le
ricadevano ribelli fino alla vita.
-Davvero io non so chi sei!- rispose Selena.
-Non ti ricordi sorellina quando
scoprimmo chi eri veramente cosa accadde? Eppure sei tu la Guardiana del tempo!
Akita non ti
ha raccontato nulla?-
-Che cosa mi doveva dire Akita?-
-Oh, nulla in particolare, ma basta con
le chiacchiere! Guarda cosa ti mostro!-
Con un gesto fece diradare la nebbia e Selena vide cosa accadeva agli altri.
Tart piangeva mentre delle figure che erano lei e
gli altri fratelli lo tormentavano con frasi “ tu sei la vergogna di tutti noi!
“ “è colpa tua se il nostro popolo soffre”.
Pie combatteva contro Gabryel e per il momento era quello che se la spassava
meglio di tutti, mentre Ghish era intento a
difendersi dal riflesso di se stessa ed una ragazza mascherata da gatto.
-Come vedi i tuoi cari non se la
passano bene! Facciamo un patto!-propose Evith.
-Che genere di patto?-
-Tu mi dai il tuo potere e noi vi
lasciamo liberi...-
-Se non lo faccio?-
-Bhe a quel punto sarebbe colpa tua se
disgraziatamente succedesse qualcosa ai tuoi cari. Gabryel
,Alycya e Mirta hanno
l'ordine di giocarci , ma di non fare del male. Basta solo una mia parola e le
cose si capovolgono. Allora, cosa scegli,Guardiana?-
La situazione era davvero delicata.
Cosa fare?
Rischiare di perdere la sua famiglia o
i poteri?
“Inganniamola! Fai
finta di darle il cristallo con i tuoi poteri e poi sprigiona tutta la loro
forza. In questo modo romperai le barriere, poi prendi i tuoi e fuggite.”
“ Sicura che
funzionerà?”
“Selena fidati di me! Ti
ho già salvata una volta e lo farò anche la seconda!”
-Ok hai vinto tu! Prendi il cristallo!-
-Sapevo che in fondo tu eri una brava
sorellastra! -
Evith allungò la mano per prendere il cristallo.
Nello stesso momento Selena sprigionò
tutto il suo potere.
Evith si ritirò scagliando maledizioni e il suo incantesimo si spezzò.
Pie ritornò nel mondo reale ed afferrò Tart, mentre Selena tirò per la
vita Ghish e tutti e tre si smaterializzarono in casa
.
Si buttarono per terra esausti e poi
cominciarono a ridere. Dovevano scaricare in qualche modo la loro tensione.
- Stavamo per essere fritti!-ridendo
disse Ghish.
-Direi...-rispose Pie.
-Ragazzi dobbiamo scomparire da qui! Vi
viene un posto in mente?-chiese Selena.
-Si! Abbiamo bisogno di aiuto! E
sappiamo chi ci può aiutare!-
-Bene, mi fido di voi! Ciascuno prenda
il necessario e scompariamo prima che ci trovino.-
In fretta e furia i quattro ficcarono
nelle borse tutto quello a cui tenevano e si riunirono in salotto.
Accertati di aver preso tutto , si smaterializzarono nei pressi di un piccolo
Caffè dal buffo colore rosa.
In qual momento gli allarmi installati
da Ryan iniziarono a suonare.
Scese di corsa nei sotterranei, nel
laboratorio segreto, per controllare i computers.
Effettivamente i monitors
indicavano la presenza di quattro alieni vicino al locale.
Come era iniziato, il suono all' improvviso cessò.
“Mah,” pensò il
biondo, “forse dovrei rivedere il programma! Non è possibile che dopo solo due
mesi la storia ricominci!”
Risalì , nervoso in superficie , sperando che le ragazze non si
fossero accorte di nulla.
Era già stato scioccante constatare che
all' improvviso le voglie, che distinguevano le ragazze in combattenti MewMew, erano ritornate con i
poteri.
La cosa preoccupava un po' il biondo,
visto che il suo progetto aveva portato solamente della sofferenza per la leader
del gruppo.
Osservò le ragazze che, chi a modo suo,
lavoravano nel locale e tirò un respiro di sollievo.
Solamente Kyle
si era accorto della sua assenza e si avvicinò al biondo.
-Hanno suonato ancora?-chiese.
- A quanto pare, si!- rispose
preoccupato.
- Forse, sono davvero ritornati! Oppure
il sistema ha un guasto!-concluse il moro.
Ryan non rispose e se ne andò di sopra
nella sua stanza.
- Dobbiamo proprio?-chiese Ghish quando vide il Caffè.
- Non ci resta altra scelta! Abbiamo
bisogno del loro aiuto! Non per noi stessi , ma per Selena!-
- Io non voglio rivedere la rossa!- si
lagnò Ghish.
- La vecchiaccia neanche ci pensa a
te!- s'intromise Tart.
L'affermazione fu sufficiente per
innervosire del tutto Ghish.
- Tu che ne sai che sei solo un
moccioso? Pensa alla tua! La scimmia!- ribatté stizzito.
Sarebbe di sicuro scoppiata una bella
litigata tra i due, se Pie prontamente non gli avesse separati.
Selena osservava divertita la scena.
Non era la prima volta che i due avessero
un battibecco, quindi non aveva dato peso alle parole di Tart.
Pie invece era preoccupato e voleva fare un discorso il
più in fretta possibile con Ghish.
Si era accorto che il fratello provava
qualcosa per la sorella e non voleva che fosse una “cosa alla Ghish” come solo lui sapeva fare.
- Che ne dite? Entriamo?-domandò.
-Io eviterei , ma se proprio devo!-
rispose Ghish ancora imbronciato con Tart.
- Riprendiamo l'aspetto dei terrestri
ed entriamo nel locale. Se siamo fortunati non si accorgeranno subito della
nostra vera identità e potremmo aspettare la chiusura!-
I tre ripresero il loro aspetto
terrestre e tutti insieme entrarono nel locale.
Si scelsero un tavolino che non era ben
in vista e si sistemarono lì.
Il locale era molto affollato e cinque ragazze
andavano e venivano ai tavoli senza sosta. Ovvero ne lavoravano solo quattro ,
mentre la quinta sorseggiava un thè.
La ragazza dai capelli rossi le si
avvicinò esasperata richiamandola al lavoro, ma lei parve non curarsene.
- Loro erano le nostre nemiche due mesi
fà- cominciò a spiegare Pie.
- Perché siamo qui, allora?-domandò Selena.
- Speriamo che ci possono aiutare!
Stiamo senza una casa , con borsoni in mano.... -
-Specialmente non abbiamo soldi! Come
pagheremo quello che prenderemo? Dovremmo pur farlo! Altrimenti sarà sospetto!-
- Hai ragione Sel....
A questo non ci ho pensato!-
Il discorso fu interrotto da una
cameriera con una divisa viola che chiese cosa volevano i nuovi arrivati.
-Ehm... ecco! Come Lei può vedere
eravamo in viaggio e mio fratello si è sentito male!-
Selena tirò un piccolo calcio di nascosto a Tart e questi si piegò in due esclamando un AHI.
- Lo vedo! Vi faccio portare il dolce
specialità della casa e quattro tazze di thè?-chiese la cameriera.
-L'unico problema è che non abbiamo il
portafoglio... Sul treno ci hanno scippato la borsa!- continuò Selena.
- Non ci sono problemi! Offre la casa!-
La cameriera si allontanò per portare
quello che aveva offerto, stranamente i ragazzi le erano familiari.
La storiella , poi, sembrava inventata
di sana pianta.
Doveva avvertire Ryan e fare in modo
che i quattro non andassero via dal locale.
-Cosa ti è venuto in mente? Ci hanno
scippato la borsa sul treno!-
-Bhe , Pie, dopo lo scontro di oggi io avevo
fame! E poi lui è stato al gioco!-divertita rispose Selena.
-Si! A suon di calci sotto il tavolo!-
-Scusa Tart!
Che vi lamentate! Abbiamo una torta e del thè
gratis!-
La cameriera ritornòportando il dolce e la teiera con quattro tazze.
- Come vi chiamate? Io mi chiamo Pam!-
- Piacere , io sono Selena!-
- Pie . Ghish
e Tart!-buttò lì senza pensare il ragazzo dai capelli
viola.
Selena lo voleva scannare. La cameriera li guardò
senza dire una parola e scomparve.
-Ghish! Che ti è venuto in mente! Ci hai fatto
scoprire!-
- Non ci ho pensato! Su mangia un po'
di questa torta deliziosa... prima o poi lo dovevamo dire chi eravamo
veramente! Son curioso , cosa succederà adesso?-
Pie si prese la testa tra le mani
mormorando un “dopo facciamo conti” e prese il pezzo di torta.
Nessuno venne a disturbargli e piano-piano
il locale si svuotò.
Rimasero solamente le MewMew e i quattro che ridevano
e scherzavano tra di loro.
-Piaciuta la torta ragazzi?-
Alla domanda i quattro si voltarono.
Davanti a loro c'era Ryan e Strawberry.
-Uhm... deliziosa!- rispose Selena.
- E ora se non vi dispiace.... Diteci
il reale motivo della vostra visita oppure combattete!-
-Eh?- risposero i quattro in coro.
-Tu sei Ghish!
Ti riconoscerei tra tutti anche se ti camuffi da umano!-
-Molto perspicace, micetta!
Non siamo venuti qui per combattere, abbiamo bisogno di aiuto.-
-Davvero?- chiese la rossa.
-Come possiamo credervi visto che solo
due mesi fa ci attaccavate ed eravamo nemici?-
-Pie... è il tuo turno! Tu sei quello
che riesce a raccontare meglio le cose!-
-D'accordo inventa-scippi!-
-Presuntuoso!-
Ryan si sedette insieme a Strawberry e lentamente tutto il gruppo delle MewMew li raggiunse.
-Non abbiamo nessuna voglia di
combattere! Come vedete siamo fuggiti portandoci lo stretto necessario...-
Piè iniziò a raccontare dall' inizio
tutta la storia e le ragazze la ascoltavano attenta.
-Per questo vi chiedo di darci una
mano!-
-Io... ci sto! Non siete solo voi in
pericolo , ma tutti quanti!- esclamò la rossa.
- Anche io!-fece eco la bambina bionda-
-è
tornato Tart!-concluse
entusiasta.
(Tart si fece
rosso e tentò di nascondersi sotto il tavolo).
-Io seguo Strawberry-
disse dolcemente la ragazza dai capelli verdi.
(Fù il turno
di Pie ad abbassare lo sguardo per non farsi vedere imbarazzato, altrimenti Ghish lo avrebbe preso in giro fino alla morte).
-Senza di noi ci si fa nulla!- disse la
ragazza con i capelli blu indicando quella dai capelli viola.
- D'accordo...... vi aiuteremo! Da
quello che ho capito non avete un alloggio...-iniziò il biondo.
-Esattamente!-fu la risposta di Pie.
- Bene, vivrete e lavorerete qui al
Caffè. Noi vi terremo d'occhio perché ancora non ci fidiamo e voi starete al
sicuro!-
-Solo se stai lontano da mia
sorella!-buttò lì Pie rivolto a Ryan.
-Neanche mi passava per la mente
disturbare la tua sorellina! Non è il mio tipo! Ah , un altra cosa! Non mi
svolazzate per la casa, comportatevi da UMANI!-
Si allontanò lasciando tutti a bocca
aperta.
Fu Strawberry
a rompere il silenzio imbarazzante.
-Non ci far caso, Selena,
vero?-
- Uh?-
- Si comporta sempre da stronzo con
tutti. Con voi ha mostrato il suo lato peggiore... lo sappiamo il perchè!-
- Non ci pensare! Non è il primo né
l'ultimo!- rispose.
Kyle si avvicinò al quartetto .
-Se venite con me vi mostro le vostre
stanze!-
Selena e gli altri si alzarono e seguirono Kyle attraverso il locale.
Ad ognuno fu assegnata una stanza e augurata
la buona notte Kyle li lasciò.
Ognuno si buttò sul letto. Fino ad ora
avevano finto bene che era tutto ok. In realtà ciascuno era turbato da quello
che aveva affrontato nello scontro di poche ore prima.
Tart doveva chiedere a Selena
se per caso era invadente , se davvero erano vere le parole che aveva sentito
dal suo riflesso.
Non riusciva a prendere sonno e si alzò
in pigiama per andare da Selena.
Ghish si rigirava nel letto senza prendere sonno
deciso una volta per tutto di dire i suoi sentimenti nei confronti di Selena.
Aveva capito rivedendo Strawberry che non provava quasi più niente per la ragazza.
Sentiva solo un senso di malinconia per
un amore che non nacque mai.
Da come il biondo e la rossa si guardavano si
capiva bene che c'era qualcosa tra loro.
Era curioso di sapere che fine avesse fatto il
sul ex-rivale.
Quello che aveva affrontato nella sua
battaglia personale gli aveva fatto capire tutti i suoi errori nei confronti
della sua ex- fiamma.
Si era reso conto che quello che
provava per Selena, il desiderio di starle accanto,
di difenderla, il modo in cui riteneva divertente ogni sua battuta lo faceva
stare bene.
Non si doveva rodere l'anima e soffrire
per qualcuno che mai lo avrebbe amato.
Non doveva combattere per stare accanto
alla persona amata.
Si alzò dal letto per andare a
dichiararsi. Voleva davvero costruire qualcosa con quella ragazza.
Pie passeggiava nella stanza. Gli
avvenimenti di qualche ora trascorsa lo avevano sconvolto. Non solo si era
ritrovato diviso dagli altri, aveva anche dovuto sopportare il tono di autorità
del biondo. Si era sentito umiliato più di una volta.
Le ragazze, la sua paura principale,
avevano accettato subito di aiutarli.
Il biondo , invece, non sapendo dove
colpire aveva lanciato una frecciatina velenosa verso Selena.
L'aveva umiliata dicendo che non era all' altezza di loro terrestri.
Non sopportava un comportamento del
genere.
Solamente perché avevano bisogno di
aiuto lasciava correre la cosa.
“Devo vedere come
sta Selena”.
Uscì dalla stanza per andare dalla
sorella.
Godendosi un momento di pace la ragazza
in questione, ignara di essere al centro dei pensieri di tutti, decise di
andarsi a fare una doccia.
Era turbata.
Nella sua mente riemergeva il frammento di
conversazione avuta con Evith.
Lei sosteneva di essere sua sorella.
Non poteva essere! Non era una terrestre, anche se aveva vissuto quasi tutta la
vita su questo pianeta, il suo Dna non mentiva.
Apparteneva chiaramente alla razza di
Pie. Questi lineamenti erano solamente una maschera, esattamente come erano adessol’avevano anche loro.
Non capiva molte cose.
Perché doveva cedere il suo potere a Evith?
Come aveva fatto a creare quella
dimensione parallela?
“Akita, io non ci
capisco più nulla!”
Uscì dalla doccia e si vestì giusto in
tempo che i tre piombarono spingendosi a vicenda in camera sua.
-C'ero prima io!- strillava Tart.
-Vattene che devo parlare di cose serie
!- Ghish tentava di spingere via il fratellino.
-Io sono il maggiore, quindi entro
prima io!- Pie tentava di farsi strada tra i due.
-Ragazzi.... se non state attenti
sfondiamo la porta e il biondino non credo ce ne sarà contento!-
-Ah giusto!-
- Cosa è successo da farvi litigare?-
-Niente... volevamo passare un po' di
tempo insieme!-
-L'idea mi piace! Che facciamo?-
-Perchè non giochiamo tutti quanti al mio gioco?-
propose il minore.
-E sia per il gioco! Portalo qui!-
Tart non se lo fece ripetere due volte e ritornò
con la sua borsa.
Ghish , curioso, sbirciò dentro.
A parte qualche vestito c'erano un sacco di
quaderni , libri e soprattutto la Palystation....
-Su! Scegliete una macchina che
iniziamo!-
Ryan si alzò infastidito e guardò la
sveglia . Erano le due di notte e dalla stanza della ragazza aliena proveniva
risate e schiamazzi.
“Che avranno da
ridere?” si chiese.
Si mise la vestaglia, deciso di dircene
quattro sulle regole di questa casa , si diresse verso la fonte del casino.
Aprì la porta trovando Ghish e Tart che tentavano di strappare
dalle mani di Pie il joystick, mentre Pie li allontanava a calci.
Selena osservava semi addormentata la scena ridendo
di tanto in tanto alle esclamazioni di Pie.
Chi mai lo avrebbe detto che il maggiore aveva
quel lato così divertente?
Notò Ryan sulla porta e tentò di
riportare alla realtà gli altri.
-Ma vi rendete conto che sono le due di
notte e noi terrestri dormiamo a quest'ora?-disse quello.
-Anche Noi ALIENI dormiamo la notte! E
non siamo tanto diversi da VOI TERRESTRI.- sottolineò Selena
scandendo alieni e terrestri.
-E allora perchè
non lo fate?-sbottò infastidito il biondo.
-Non sono affari tuoi!-rispose Ghish.
-Lo sono, invece! Non riesco a chiudere
occhio! O la finite o ve ne andate da qui!-
-Noi la finiamo , ma tu levati dalle
scatole e vattene a dormire! E non ti azzardare a rivenire qui,
biondino!-rispose Ghish.
Il biondo se ne andò sbattendo la
porta.
- Credo che non ci stiamo simpatici!-
-Chi sse ne frega
!Comunque ha ragione! Ce ne andiamo solo perchè tu
crolli dal sonno! Su, Tart! Spegni tutto e a letto!-
“comandò” Pie.
- Grazie, ragazzi! A domani!-
-Ma che grazie a noi! Grazie a te che
per la seconda volta ci hai tirato fuori dai casini! Domani,appena sarai
riposata ci racconti come hai fatto!-
-Che ne so Pie? Bho!-
I tre sorrisero.
-Prima o poi capiremo tutto quanto non
ti preoccupare! Ora Buonanotte davvero!-
Capitolo 20 *** tuti i conti in sospeso non sono più tali ***
Tutti i conti in
sospeso non saranno più tali
L'indomani mattina un Ryan assonnato ed
irritabile scese in cucina.
-Buongiorno, Ryan-lo
salutò Kyle.
Ryan mormorò un buongiorno tra i denti.
-Come mai questa faccia?-si interessò Kyle.
-Quegli alieni hanno dato di matto fino
alle due di notte! Ridevano e facevano casino!-
-Ti ho già detto che noi ALIENI siamo
come voi TERRESTRI! Ficcatelo bene in testa che non voglio ripeterlo di nuovo!-
Ryan si girò verso la voce che aveva
parlato trovandosi i quattro colpevoli in cucina.
- Si inizia a lavorare alle due. Mi
raccomando, siate puntuali.-
-Contaci -rispose Pie.
I quattro si sedettero a fare colazione
il più lontano possibile da Ryan.
L'umore del biondo peggiorò visibilmente
quando Strawberry entrò di corsa al Caffè.
Uscì dalla cucina stizzito. Era davvero
troppo!!!
Strawberry salutò tutti quanti e si avvicinò a Ghish.
-Hai un po' di tempo libero che
dobbiamo parlare?-disse
Al ragazzo andò di traverso il caffè
che stava bevendo.
Come era possibile che Strawberry dopo mesi e mesi che dichiarava di odiarlo all'
improvviso lo cercava?
Che cosa era successo tra lei e il moro?
-Va bene! Alle due , però, dobbiamo
lavorare. Non voglio fare tardi!-
La rossa sorrise.
Ryan rientrò accompagnato da Lory e Paddy.
Più irritato di prima.
-A quanto pare siete tutti quanti
richiesti oggi!-tuonò.
Lory si avvicinò timidamente a Pie proponendoli
una passeggiata al parco che questi accettò subito.
Paddy saltò letteralmente in braccio a Tart.
-Ma che diavolo fai, scimmia???-
-Paddy vuole invitare Tart
ad uscire! Sei mai stato ad un lunapark?-
-Un lunachè?-chiese
imbarazzato Tart.
-Ci sono giostre, spettacoli...
caramelle!!!!-
- Non so, non voglio lasciare mia
sorella da sola! Poi, non ho neanche i soldi!-
-Può venire anche lei!-
Tart si avvicinò a Selena.
-Ti prego!!!!! Vieni anche tu e salvami
da lei!!!!!- mormorò sottoovoce per non farsi
sentire.
Selena sorrise divertita.
-Va bene, piccola! Vengo anche io!-
- Io sto più tranquillo! Così puoi dare
uno sguardo a queste due pesti!- approvando rispose Pie.
Kyle si avvicinò e diede una busta a Selena.
-Questo è un piccolo regalo per aver
accettato di lavorare con noi! Non dovete ridarci nulla! Andate tranquilli!-
-E specialmente per le 13:30 al Caffè.
Non voglio ritardi il primo giorno di lavoro!-concluse Ryan.
- Ragazze... ci date pochi minuti per
vestirci o dobbiamo uscire in pigiama?- chiese Selena.
-Ah... Ok!!!!!!! Scusateci!!!!!!!!!!-
risposero le tre MewMew.
I quattro salirono nelle loro camere.
Selena optò per il suo stile di sempre.
Jeans strappati ed una maglietta dell' hard
rock cafè.
Si mise gli stivali, si diede una
pettinata e stava per uscire quando Tart piombò in
camera.
-Che cosa si mette quando qualcuno ti
invita ad uscire?-chiese preoccupato.
-Mettiti qualsiasi cosa ti piace e ti
fa stare bene!-
-D'accordo! Io pensavo che mi dovevo
mettere elegante!-tirando un sospiro di sollievo disse Tart.
-Per il luna park
non va bene Tart! Lo vedrai da te quando saremo li!-
I due scesero in fretta, trovando Ghish sulle scale.
-Che ci fai qui? La tua ragazza ti
aspetta! -domandò Selena.
-Veramente aspettavo te! Devo parlarti
dopo!-
-Peccato che tu ti sia scordato di me
appena vista la rossa. Adesso non ho tempo, la ragazzina ci aspetta. Forse , la
sera , dopo il lavoro ne potremmo parlare. AH, me lo potevi anche dire prima!-
Concluso il suo discorso la ragazza
lasciò un Ghish sbigottito sulle scale a chiedersi
quale era stato il suo sbaglio nei confronti di Selena.
-Eccovi qui!-
La ragazzina corse verso i due.
-Andiamo, andiamo , andiamo che non
vedo l'ora di passare un po' di tempo con TaruTAru!-
-Non mi chiamare così , scimmia!-
-TaruTAru!-
-Scimmia!-
Sarebbero andati così a lungo....
-Ragazzi se continuate così io non
vengo! Mi state facendo venire il mal di testa!-
I due smisero subito e uscirono.
-Allora , sei pronto Gihsh?-chiese Strawberry.
-Si... arrivo!-
Non aveva più quella voglia di uscire
con la rossa.
Ormai non poteva tirarsi indietro.
Scorse lo sguardo torvo di Ryan e segui Strawberry.
“Oggi faccio
incavolare tutti ad ogni mio passo!” fu l'unico pensiero.
Strawberry lo portò al parco e si sedettero alla
panchina.
-Bhe... io... ti vorrei chiedere una cosa!-
cominciò imbarazzata.
-Se posso ti rispondo!- rispose calmo Ghish.
-Cosa volevi dirmi prima .... prima...
di morire nella battaglia finale?-
Ghish sbiancò.
Tra tutte le domande che la rossa poteva
fargli questa era quella più dolorosa e fastidiosa.
La domanda che riapriva le ferite.
La domanda che gli dava solo disagio.
La domanda che adesso non aveva nessuna
importanza.
Più tempo passava con Strawberry,
Ghish si rendeva conto che non era qui che voleva
strare.
Voleva andare da Selena
e chiarire subito il malinteso.
-Ora non ha importanza! Tu stai con
Mark!-rispose.
-Io stavo con Mark fino a che aveva
l'acqua cristallo in sé. Poi, nel giro di un mese è finito tutto. Io mi sono
resa conto che non era lui la persona che amavo.-
-Mi dispiace!-
-Io credo di amare te Ghish!-buttò tutto di un fiato la rossa.
Il suo sogno si stava avverando?
Quante notti insonni... quante ferite al suo
cuore?
Quante lacrime versate nella solitudine
del silenzio?
Quante finzioni con Pie , Tart che tutto andava bene?
Ora era davvero troppo tardi. Non era lei che
voleva...
-Io credo che sia troppo tardi Strawberry!-
Guardò la ragazza che stava per
piangere.
-Io ti chiedo scusa, non sei tu quella
che voglio al mio fianco. TI avevo dato molte occasioni! Ho dovuto sempre
combattere per avere qualcosa! Per avere la tua amicizia, per avere il tuo
amore! Mi hai sempre respinto in ogni modo possibile. Strawberry, tu sei un’
umana. Io sono un Alieno . Che futuro avresti con me? Io.. non è questo il
posto in cui voglio stare adesso! Scusami davvero ! L'unica cosa che ti posso
offrire è la mia amicizia. Puoi rivolgerti a me come un amico. In quella veste
io ci sarò sempre! Devi guardarti intorno! Non devi rimanere sempre indietro!
Se vuoi ascoltare un mio consiglio... c'è una persona che stravede per te!
Trovala !è più vicina di quanto pensi!-
-Hai ragione Ghish!
Non so nemmeno io perché ti ho portato qui! Perché mi sono dichiarata! Dopo
tutto il male che ti ho fatto... era logico che mi rifiutassi!-
-Asciugati le lacrime Strawberry! Non mi piace vederti in lacrime! Non ti rifiuto
per vendetta nei tuoi confronti. Io amo un' altra che stamattina se ne è andata
ferita, arrabbiata con me! Tu sei una ragazza meravigliosa e troverai qualcuno
che ti apprezzerà!-
L'alieno non sapeva davvero cosa dire
alla ragazza. Voleva solamente andarsene per raggiungere Selena.
Strawberry se ne accorse.
-Vai Ghish!
Il tuo posto non è qui con me! Lei ti aspetta! Non pensare a me io riuscirò a
superare tutto.. basta che mi rimani vicino come amico!-
-Promesso... Grazie Strawberry!-
L'alieno si smaterìalizzò.
Al lunapark Tart
si stava divertendo un sacco.
Selena aveva una buona mira ed aveva vinto due pupazzi di
peluche.
Una scimmietta ed un leone.
Gli aveva dati a Tart
che a sua volta regalò a Puddy la scimmietta.
Quei due ragazzini avevano un profondo
legame che con gli anni si sarebbe evoluto in qualcosa di più di un amicizia..
Erano davvero felici.
Non voleva ammetterlo , ma la ragazza
rossa le aveva dato fastidio quando aveva chiesto a Ghish
di uscire.
E Ghish aveva
accettato.
Si immaginava che si stavano
divertendo...
Una mano le si posò sulla spalla.
-Ho già detto che non ho nessun
interesse di conoscere altre persone- rispose brusca.
-Sei sempre la solita!-
Ghish le si materializzò di fronte e la baciò
sotto gli occhi di Tart e Puddy.
Tart sorrise.
Lo sospettava che Ghish
avesse un debole per Selena.
Puddy voleva fare un suo balletto , ma Tart
la fermò.
-Che ti prende Ghish?
Non pensi ai bambini?-lo rimproverò Selena.
-Oh, che serva da lezione!-ammiccando
verso Tart ,che divenne bordò,rispose.
-E poi non avevi un appuntamento con
lei?-chiese Selena.
-Ancora!! Sei davvero una testona! Non
hai ancora capito che mi interessi solo tu! Non ho nessun interesse per Strawberry! La amavo prima.. prima di conoscere te... non è
niente quel sentimento con quello che provo per te! Ficcatelo bene in testa..
io ti ronzerò attorno per tanto tempo ancora!-
-Ghish..-
-Come cazzo te lo devo dire che io TI
AMO e AMO TE e non lei?-
-Oh, non è questo che ti volevo dire...
stiamo dando spettacolo!-
Una folla cominciò ad applaudire e tra
loro c'erano Tart e Puddy.
-Lo spettacolo è finito, gente! -
esclamò Ghish.
-Voi due andiamo !-si rivolse verso Tart e Puddy.
Selena guardò l'ora.
-Ragazzi cominciamo a ritornare al
Caffè o Ryan ci ammazza!-
Appena varcarono la soglia del Caffè
Ryan si precipitò da Ghish tirandogli un cazzotto in
faccia.
-Ma come ti permetti?-chiese Selena trasformandosi nella Guardiana.
- Così accogli tuoi lavoratori? Te la
faccio abbassare io la cresta!-
Dalle sue dita si sprigionavano delle
fiamme. Ryan cominciò ad indietreggiare.
Tart cercava di calmare Selena.
Non era il caso di distruggere tutto per una
mossa cretina di Ryan.
In quel momento rientrò Pie
sottobraccio a Lory.
-Mio Dio! Non posso uscire che vi
ritrovo uno contro l'altro!! Selena, ti prego
calmati! Tu , biondo , cosa hai fatto per scatenare mia sorella?- sospirando
chiese Pie.
-Chiedi cosa ha fatto Ghish a Strawberry! Sono ore che
piange seduta sul tavolo!- esclamò fuori di sé Ryan.
-Io non ho fatto nulla. Ho solamente
rifiutato la sua proposta di essere il suo ragazzo. Come vedi lei non mi
interessa. E tu,invece di colpire la gente a tradimento, dichiarati! Si vede
lontano un kilometro che tu sei cotto di lei! -rispose indignato Gish.
-Dai.. Sel
calmati! Non c'è bisogno di arrostirlo!-
-Ti terrò d'occhio biondino! Guai a te
se fai piangere Tart o dai fastidio a Pie. Sarà la
volta buona che ti arrostisco!-
Tornò normale.
Ryan si allontanò.
-Grazie,Pie!-
In quel momento tutti si resero conto
che Pie, quello che si mostrava freddo e distaccato... sorrideva sotto braccio
a Lory.
Imbarazzato Pie mormorò un “noi stiamo
insieme” aspettandosi Ghish che lo avrebbe preso in
giro...
-Finalmente! Eri una lagna!- rispose
quello.
Pie sorrise.
-Io, invece, sto da adesso con Selena!- dichiarò a tutti.
-Noi lo avevamo già capito al
lunapark!- esclamò Tart.
-Ghish! Selena è davvero mia sorella! Mi raccomando! Non fare le
tue solite “cose alla Ghish” come sai fare tu. Non
voglio vederla soffrire! Specialmente se c'è Strawberry
in circolazione!-
- Tua sorella?????? quindi Lei è una di
noi???????- chiese stupito L'alieno dai capelli viola.
-SI!-
Strawberry si avvicinò al gruppo attirata dal casino.
Vide Lory per
la prima volta sorridente, Puddy rilassata e Ghish felice.
-Sono contenta per voi!-esclamò.
Poi si avvicinò a Selena.
Aveva finalmente capito a chi si riferiva Ghish.
-Possiamo essere amiche?-chiese
timidamente.
-Certo! E per favore... comincia a
notare Ryan! -
-Ryan????-chiese la rossa.
- Mi ha steso appena rientrato.. se lui
non è innamorato di te mi faccio i capelli arancioni!- rispose Ghish.
-Non ti permettere!- in due esclamarono
Pie e Selena.
Scoppiarono a ridere e andarono a
cambiarsi.
La giornata lavorativa sarebbe iniziata
tra mezz'ora. Il resto si sarebbe affrontato nel momento giusto.
Dopo una buona mezz'ora di risate e prese in giro per il loro aspetto, (Ghish che tentava di
non ridere in faccia a Pie per la sua espressione disperata) finalmente i quattro uscirono dai camerini.
-Era davvero ora!- commentò acido
il biondo.
- Non è colpa nostra se questi vestiti da umani sono ridicoli!-rispose Ghish.
- Ridicoli o no, ora dovete lavorare!-
-Antipatico!-fu l'unica risposta che Ryan ricevette da Selena.
E cosi i ragazzi iniziarono il loro nuovo lavoro.
Mirta si stava godendo il
momento di pace per osservare, senza essere vista, gli alberi dal finestrino
della navicella.
Le piaceva molto il pianeta Terra
e cominciava a sentirsi in colpa per l'attacco al centro commerciale.
Gli umani non avevano fatto nulla alla loro razza.
Non era colpa loro se tutti quanti avevano abbandonato di corsa il
pianeta per trasferirsi su quell' altro inospitale.
Gli aveva osservati a lungo.
Al parco.
Durante le ore di lezione a scuola..
Non aveva molta voglia di combattere.
Cominciava a sospettare che tutta quella storia era una grandissima
farsa.
L'entrata in scena di Evith, i suoi piani, il
modo con cui attaccava i loro “nemici” la lasciava sconcertata.
Era vero che Ghish era insopportabile, pieno
di sé ed arrogante, ma questo non giustificava il perchèdoveva distruggere gli essere umani.
Sospirò e si alzò dal divano.
Se Alycya tornava e la vedeva fissa al
finestrino,l'avrebbe ripresa in giro.
Cominciava a sentirsi raggirata.
Che senso aveva combattere contro qualcuno che non ti poteva ferire?
-Ci sono dei problemi Evith!-
-Il piano sta procedendo senza intoppi, papà!-rispose la ragazza.
-Il piano lo stai portando avanti alla perfezione. Nessuno sospetta che
sei mia figlia e così deve rimanere! Solamente Mirta
mi preoccupa!-
-Lei non rappresenta un pericolo. è inoffensiva!-rispose prontamente Evith.
-Non direi così. Sta manifestando dei dubbi. Non vuole combattere contro
i terrestri!-
-Il nostro obbiettivo ora non
sono i terrestri! Quello verrà dopo!-
-Concordo! Il problema principale è togliere il potere del tempo alla
Guardiana prima che si renda conto di come usarlo!-
-Vuoi dire che non è la sua forma definitiva adesso?-chiese Evith
-Sembrerebbe di si. Sei riuscita a rintracciare i tre?-
-Ancora no. Selena deve aver capito che
l'avrei cercata nella sua casa. É stata abbandonata in fretta...-
- Il tempo stringe e ci rimane meno di un mese per compiere il rito.
Dobbiamo avere quel potere o tutto sarà inutile! Prova a controllare quelle
ragazze che impedirono ai tre di conquistare la terra... è molto probabile che
i quattro abbaiano chiesto aiuto a loro!-
- Farò del mio meglio! Ora è più opportuno che ritorni da quei ragazzi.
Non voglio che Mirta abbia altri sospetti. Dirò ad Alycya di metterla alla prova. Se la supera resterà con
noi, altrimenti non mi farò scrupoli ad eliminarla. Non ci servono i
traditori!-
Evith rientrò nella
navicella.
-Mirta, chiama Gabryel e Alycya! Forse ho capito
dove si trovano i tre alieni!-ordinò.
La ragazza si precipitò a chiamare gli altri.
-Ora che siamo al completo, credo che i quattro si trovano dalle MewMew. Qualche mese fa quelle ragazze hanno combattuto per
difendere la Terra. -
-E quindi ci hai chiamato solo per dirci queste cazzate , Capo?-chiese
sprezzante Alycya.
-Non sono cazzate signorinella! Il nostro compito è quello di osservare
e raccogliere i dati sulle ragazze. Dobbiamo capire i loro punti deboli.
Dobbiamo capire dove colpire! Più sappiamo del nemico , più efficace sarà la
nostra strategia!-
-Ammettiamo che i quattro davvero sono li... -cominciò Gabryel
- Li osserviamo senza farci vedere! Seguiteli !
Memorizzate ogni singolo dettaglio e riferitemelo!-
- Io mi sono rotta di averla sempre attorno!- esclamò Alycya dopo il discorso di Evith.
-Sei solo invidiosa. Prima che lei arrivasse comandavi tu! Ora comanda
lei e non ti va bene!-continuò Mirta
-Tu che ne sai ? Stai sempre a guardare dalla finestra ad osservare il
pianeta! Non contribuisci con nessuna idea!-
-Non sono affari tuoi Alycya!-
Detto questo Mirta se ne andò dalla stanza
uscendo dalla navicella e rifugiandosi su un albero.
-Finalmente abbaiamo finito!-esclamò Strawberry
-Non ce la facevo più a sorridere ed andare avanti ed indietro!
-continuò Selena.
-Io non sopportavo più le persone che mi dicevano “che bambino
carino”-incominciò a lamentarsi Tart.
-Io le ragazzine sospiranti.... se a qualcuno è andato bene, quello è
Pai! Rintanato in cucina perchè troppo scorbutico per
gestire dei rapporti sociali con delle persone... forse tu potrai cambiarlo!-ammiccando a Lory
disse Ghish.
Lory arrossì.
Era già tanto che Pai avesse deciso di stare con lei,sbandierarlo ai
quattro venti come faceva Ghish, con le altre MewMew che volevano sapere tutti
i dettagli la rendevano solamente nervosa.
Il suo nervosismo si vedeva dalla
quantità di piatti e dolci rovesciati che la ragazza aveva distrutto durante il
lavoro.
-Che vogliamo fare stasera?- chiese Gish a Selena.
-Io vorrei solo riposarmi e non fare nulla. Hai qualche programma per
stasera?-chiese.
- Qualsiasi programma avete lo
dovete abbandonare. Stasera passeremo la serata nel laboratorio per capire come
aiutare Selena nelle battaglie. Fin ora ci è andata
bene... l'ultima volta , quando ci hanno separato, abbiamo avuto dei seri
problemi!-Pie finalmente fece la sua comparsa.
-Ufff! Va bene! Solo perchè non mi va di discutere! Andiamo nel tuo regno,
Sire!-rispose il fratello.
-Fai meno il cretino Ghish e prendi la cosa
seriamente come lo sta facendo Tart. Se non sei in
grado di difenderti dagli attacchi sarai solo un peso, ricordatelo!- rispose
prontamente il maggiore.
-Scusate e noi?-chiese Strawberry- Non
dovremmo allenarci?-continuò.
-Per ora no. Stasera prendetevi la serata libera. Dalla prossima
settimana anche voi rimarrete per qualche ora e vi allenerete con noi!- ordinò
Ryan.
-Sempre straordinari! Ci sarà un santo giorno che dormirò tranquilla
senza dover correre qui?-borbotto Strawberry.
Le ragazze salutarono gli altri ed andarono via. Il gruppetto scese in
laboratorio.
-Da quello che sappiamo tu non sei un umana, anche se ne hai ancora le
sembianze-cominciò Ryan
-Sappiamo che hai un potere capace di invertire il corso degli eventi,è
per questo che quei tre ti stanno cercando.-
-Quindi io potrei invertire il corso degli eventi?-chiese meravigliata Selena.
Pie annuì.
-Ogni volta che tu ti trasformi , aumenti la probabilità di attivare il
potere, quindi, in poche parole, trasformarti nella Guardiana è rischioso .-
-Perchè?-domandò Ghish.
-Ogni volta che Sel si trasforma avvengono dei
cambiamenti a livello fisico.... io... –
Pie si fermò per prendere fiato.
-Sospetto in tutta questa storia tu sei la vittima di due raggiri. Non
mi fido di Akita, ci sono troppe cose che non ti ha
spiegato. Doveva dirtelo lei della tua capacità! Invece.. non ha detto nulla! Ho
dovuto farlo io!-
-Forse non è ancora arrivato il momento,Pie! Rilassati, qualsiasi cosa
sia io riuscirò a gestirla!-
-A quale prezzo? Qual'è il prezzo da pagare
per questo? Ti hanno separato da noi dalla nascita. Per anni non ho saputo
nulla di te, non ho detto nulla a Tart per non farlo
soffrire.. ti sembra giusto questo? Sembra giusto che qualcuno decida il tuo
destino senza chiedere nulla al diretto interessato?-
Selena non rispose. Quante
volte si era chiesta le stesse cose che ora stava dicendo Pie?
- Se ci alleniamo, se riusciamo a diventare più forti Selena non avrà bisogno di trasformasi nella Guardiana.
Avremo più tempo per capire come aiutarla e come gestire il potere. Tart , tu che ne dici?-
-Ho solo capito che Selena è in pericolo....
Io voglio diventare più forte. Non voglio perdere mia sorella e Pie ci aiuterà
farlo, vero???-si rivolse speranzoso al fratello.
-Si... Da oggi evita di trasformarti Sel. Ci penseremo
noi e le ragazze a proteggerti. Sono testimoni loro!-
-Da domani tutte le sere voi ragazzi vi allenerete. Tu puoi partecipare
e vedere, ma non devi prenderne parte.
Non voglio ritrovarmi tuo fratello che mi incolpa della tua sicurezza!-
concluse a modo suo Ryan.
-Sei sempre così gentile , biondino! Te l'avranno insegnata l'educazione
, almeno?- obiettò subito Selena.
Pie sopirò. Sarebbero mai andati d’accordo quei due?
-Ora che che ci siamo chiariti.. possiamo
andare a riposare senza fare casino-propose Pie.
I quattro salutarono Kyle e Ryan e salirono
nelle proprie stanze.
La giornata lavorativa era stata pesante, Pie
aveva solamente contribuito a renderla ancora più difficile.
Selena non riusciva proprio a capire perchè
non si fidava di Akita...
A pensarci bene, questa doveva ancora risolvere il mistero di
ciò che successe nella sua infanzia con Evith.
Lei sosteneva che erano “sorelle”.
Possibile?
Selena si addormentò subito.
-So che ci sono delle cose che mi vuoi chiedere.- Akita comparve in un campo coperto di bellissimi fiori.
Selena non voleva rispondere.
Era troppo bello restare solamente seduti e sentire il profumo di quell’
immensa distesa colorata.
-Ci sono delle cose che ti turbano, Pie non si
fida di me.-continuò Akita.
-Prima di affrontare questo discorso voglio sapere
che cosa è successo tra me ed Evith e perchè dice di essermi sorella.-finalmente rispose Selena.
-Vuoi proprio saperlo? Non sono dei ricordi
felici.-
-Devo saperlo Akita.
Credo che sia un tassello importante per capire tutta questa storia.
Specialmente se io ho il peso di due mondi sulle mie spalle.- insistette la
ragazza.
-Come vuoi. Non volevo affrontare adesso il
discorso. Vedo, però, che non ho scelta. Ora il potere del tempo lo utilizzerò
io. Nelle condizioni attuali non saresti in grado di reggere neanche un secondo
senza farti del male.-
-Anche Pie sostiene la stessa cosa. Perchè non mi hai detto tutto fin dall' inizio?-
-Avevo paura che potessi rifiutare. – rispose sinceramente
lo spirito.
-Se lo avrei fatto?-chiese Selena.
-Ti mostrerò anche questo. Da dove vogliamo cominciare?
Passato reale o un probabile futuro?-
-Cominciamo con il passato e poi passeremo al
futuro. Da quello che ho capito nessuno dei due è felice.-
Akita e Selena
si materializzarono nel passato.
-Noi possiamo vedere tutto , per loro siamo
invisibili -comincio a spiegare Akita.
Due bambine
stavano giocando. Avevano dei buffi codini che nascondevano le loro orecchie a
punta. Una aveva i capelli rossi mossi,l'altra dei lunghi capelli neri.
-Sei tu e Evith.-constatò
Akita
Potevano
avere quasi cinque anni ed era strano che a quell'ora le bimbe stavano in casa
e non in una scuola per l'infanzia.
In effetti
per la loro malformazione delle orecchie, i genitori avevano preferito tenerle a casa ed
evitare beffe da parte dei compagni.
Le due
bambine erano molto legate e si chiamavano affettuosamente sorelle.
Almeno la
bambina dai capelli neri era legata alla sorella, l'altra era sempre invidiosa
dell' attenzione ricevuta da parte dei genitori per la sorellina più piccola.
Non che lei
venisse ignorata,ma nel suo cuore voleva essere sempre la prima.
In realtà
erano state trovate tutt'è due lo stesso giorno abbandonate davanti ad un
orfanotrofio. Avevano passato la maggior parte dell' infanzia dalle suore e
nessuno voleva adottarle.
Tutto perchè avevano delle strane orecchie a punta.
Le due
bambine stavano giocando con le rispettive bambole, quando la rossa si avvicinò
e prese la bambola di Selena.
-Voglio la
tua!-
La bambina dai capelli neri diede volentieri la bambola a
Evith , che ora ne aveva due , e andò all' altalena.
Riuscì a
salirci goffamente e cominciò a dondolarsi piano piano.
Fù in quel momento che Evith, senza sapere come, mandò un lampo di luce verso la
sorella.
L'altra non
si era accorta di nulla e continuava a dondolarsi canticchiando una canzoncina.
In quel momento
si materializzò la figura di Akita che deviò il lampo
di luce verso l'abitazione distruggendo buona parte del muro.
La rossa si
spaventò e cominciò a piangere, l'altra bambina scese di corsa dall' altalena
per consolarla.
Evith non voleva l'abbraccio
della sorella.
Non piangeva
dalla paura, ma per il fallimento del suo ennesimo tentativo di liberarsi della
sorella ed avere i genitori tutti per se.
Questi
rientrarono trovando Evith in lacrime che respingeva Selena e
la casa mezzo distrutta.
-è stata
lei!-disse Evith fingendo di aver paura della
sorella.
L'altra
bambina tentò di raccontare la sua versione dei fatti, ma nessuno la ascoltava.
Tutta
l'attenzione era rivolta ad Evith.
Quando cercò
di avvicinarsi alla mamma , la mamma che l'aveva sempre coccolata, questa le
intimò di andare in camera sua e non farsi vedere fino a chè
non avrebbe chiesto scusa alla sorella.
La bambina
salì in camera sua.
A notte
fonda i due adulti erano ancora svegli.
-Non
possiamo più tenerla! Avevano ragione le suore a dire che quella bambina era
strana!-
-Non
possiamo nemmeno abbandonarla! É ancora troppo piccola per vivere da sola!-
-Ma non è
troppo piccola per distruggere mezza casa! Possiamo fare così! Le troveremo una
casa, una balia e verseremo ogni mese qualcosa su un conto per non farle
mancare nulla. Così tu avrai il cuore in pace e non la avremo in casa!-
La madre
annuì. Le dispiaceva per quella bambina , ma non poteva più tenerla in casa.
Passarono i
giorni.
Selena non poteva uscire dalla
cameretta, le era vietato perchè l'altra aveva paura
di lei.
Era
incominciata una vita strana per la piccola, fino al giorno in cui la madre
entrò per fare le valigie.
Non le disse
nulla, non spiegò dove andava, la vestì in silenzio, le fece prendere qualche peluche
e scese in salotto.
-Questa è la
bambina. Noi non vogliamo che per le vacanze ritorni a casa. Quando sarà
maggiorenne le darete la busta. Chiedo solo una cosa. Lei è troppo piccola.
Trattatela bene.-
La donna
prese per mano la bimba e la portò via da casa.
Selena si girò per guardare
disperata la madre e scorse il sorriso soddisfatto di Evith.
Finalmente
la bambina aveva ottenuto quello che voleva.
I genitori
per sé.
-Questo è quello che accadde quando eri una
bambina e io ti ho salvato. Evith non sapeva ancora
quello che faceva, ma già nel suo cuore coltivava il sentimento di odio per te.
Non volevo che ricordassi questo , perciò ho fatto in modo che non potessi
ricordare nulla e ho modificato il tuo aspetto. Ti avevano mandato in un collegio.
Sei cresciuta li fino alla tua maggiore età. Il resto... – la consolò Akita dopo averle mostrato il su passato.
-Non serve dirlo. Ora passiamo ad un probabile
futuro. Cosa sarebbe successo se io non avrei accettato subito di essere ciò
che sono?- la interruppe bruscamente.
-D'accordo! Ora ci spostiamo ad un tuo probabile
futuro. I tuoi veri fratelli li conoscerai come è avvenuto nel presente. -
Le due si spostarono nel futuro.
Era una
giornata calda e i quattro avevano deciso di andare un po' al mare. Dato che
Pie,Tart non avevano mai visto il mare, Selena aveva deciso di portarli sulla spiaggia.
-Sarà
saggio?- chiese Pie.
-Se
rimarrete dei terrestri nessuno potrà riconoscervi! Pie non fare il guastafeste!
Non lo vedi come è entusiasta Tart?-
-Va bene...
andiamo in spiaggia!-sospirando concluse Pie.
-E ti
farebbe bene abbronzarti un po'... il computer ti sta rimbambendo e sei
brutto!-cominciò a canzonarlo Ghish.
-Parla
l'asino di famiglia. I muscoli senza cervello non servono gran chè!-rispose prontamente Pie.
Tart cominciò a ridere. Quei
due avrebbero cominciato una loro discussione fino a chè
non si sarebbero scannati a vicenda.
-Forza! Andiamo
e non voglio sentire storie!-
Selena divise i due che si guardavano con aria omicida.
Arrivati i
spiaggia la ragazza piantò un
ombrellone.
Ghish non perse tempo e corse
al mare per fare un bagno seguito da Tart che
implorava di aspettarlo.
-Ci uniamo
anche noi?- domandò terrorizzato Pie.
-Si! Ho
proprio voglia di fare il bagno. Togliti la maglia e vieni! Non vorrai fare il
bagno vestito!-
-Cosa????????????
Non ci vengo per nessuna ragione!!!!!!!!!! Che fai????????????-
imbarazzatissimo chiese Pie vedendo Selena togliersi il
vestito rimanendo in costume.
-Io ci vado
a fare il bagno e questo è il mio costume. Quindi... o resti qui da solo con i
vestiti, oppure vieni con noi a divertirti! A te la scelta!- lo mise alle
strette la ragazza.
Messo alle
strette Pie si decise a seguire Selena.
-Ecco le
lumache!- fu il saluto che gli accolse appena arrivarono sulla riva.
Pie non rispose
alla provocazione di Ghish e Selena
si tuffò in acqua.
-L'acqua è
calda, vieni Pie!-lo invitò.
-Mica ti
morde! -concluse il fratello.
Quando un
riluttante Pie raggiunse gli altri Ghish gli schizzò
volutamente l'acqua in faccia.
Il poveretto
rimase scioccato.
-Ah, è
così?- riprendendosi dallo spavento mormorò Pie.
-Ora vediamo
come te la cavi!-
I due
iniziarono la loro guerra dell' acqua , coinvolgendo Tart
e Selena. Formarono delle alleanze (Tart con Gish e Pie con Selena) e passarono buona parte della mattinata a
combattersi con l'acqua marina.
Sembrava che
la giornata doveva finire nei migliori dei modi, quando all' improvviso emerse
un chimero dal mare.
Le persone
fuggirono terrorizzate.
-Ci risiamo!
Comincio a pensare che avevo ragione che non dovevamo venire qui!- borbottò
Pie.
Pie , Ghish e Tart uscirono con le loro
vere sembianze dalle cabine dove stavano facendo la doccia ed incominciarono a
combattere contro il mostro.
La creatura
era troppo forte e quasi subito si trovarono in difficoltà.
Selena non sapeva cosa fare.
Voleva aiutarli, non le piaceva vederli in difficoltà.
Apparve Akita che le parlò. La invitò ad essere ciò che era e Selena accettò.
-Possiamo vedere tutti i futuri che vuoi. Il
finale è sempre lo stesso. -constatò Akita.
-Avrei accettato di essere la Guardiana per loro.-
-Si. Lo avresti sempre fatto per loro. Per
aiutarli. Per salvarli. Per il tuo popolo. Potevano passare dei giorni, ma alla
fine saresti ciò che sei adesso!-
Selena sospirò.
-Perchè sto cambiando?-chiese
dopo un lungo silenzio.
-Stai riprendendo il tuo vero aspetto. Presto
avrai bisogno anche tu dell'infuso che bevono i tuoi fratelli per nascondere le
orecchie!- rispose Akita.
-Un altra domanda ancora Akita!-
-Dimmi, e poi basta! Hai bisogno di dormire senza
avere troppe rivelazioni!-
-Il potere del tempo.. perchè
non lo posso usare?-
-Lo hai già usato per guarire i tuoi fratelli. Se
non sbaglio sei stata male, ti sei sentita debole. Non è giunto ancora il
momento! Quando sarà vicino lo capirai e saprai come usarlo. Adesso basta! Riposa
! Domani è un giorno lungo!-
Akitascomparì
lasciando Selena con la sensazione che non avesse
detto qualcosa di importante.
In quel momento non le importava, voleva rimanere
nel campo fiorito e godersi la vista della distesa dei fiori.
Aveva bisogno di quella pace per metabolizzare il
suo passato.
Delle lacrime uscirono e bagnarono il cuscino.
Ghish le asciugò.
Era venuto per vedere se la ragazza stava bene.
“ Forse sta facendo un brutto sogno”.
Decise quindi
di rimanere vicino a lei.
Non aveva intenzione di passare tutta la notte
sdraiato accanto sul letto (doveva rientrare in camera prima che Pie si
accorgesse della sua assenza, almeno questo era il piano),ma si addormentò
abbracciando la ragazza.
Selena si svegliò trovando Ghish che dormiva beatamente
nel suo letto. Sorrise, la mattina era iniziata bene.
Osservò i tratti rilassati del ragazzo ed accarezzò
piano piano i capelli verdi sparsi su tutto il
cuscino e metà viso.
Ghish disse qualcosa nel sonno, Selena riuscì a
sgusciare fuori dal letto senza svegliarlo.
Si diresse nel bagno, fermandosi un secondo per
prendere i vestiti e tutto l'occorrente che le sarebbe servito.
Voleva evitare situazioni imbarazzanti,e, sapendo del
passato di Ghish, dei suoi scherzi maliziosi e della
sua ossessione per Strawberry, non voleva
sperimentare un suo “attacco malizioso”.
Si infilò sotto il getto dell' acqua calda.
Si sentiva triste,si era sempre chiesta il perchè del suo abbandono, ed ora che lo sapeva, la cosa non la rallegrava molto.
Era come se tutt'è due le famiglie l'avessero scartata
perchè ritenuta indegna dell' affetto.
Decise che era meglio parlarne con Pie, forse lui
avrebbe fatto luce su altri punti oscuri.
La sua domanda principale era perchè
i suoi veri genitori la avevano abbandonata dividendola da Pie e Tart?
Uscì dalla doccia si vestì e andò in cucina..
Era sicura che
Pie stava lì.
Da quando aveva iniziato ad aiutare Kyle, aveva scoperto la passione per la cucina.
Solamente Lory riusciva a farlo
uscire preoccupato ogni volta che sentiva un crasch
di piatti infranti.
Ed infatti non si sbagliava.
Pie stava in
cucina con una espressione molto preoccupata.
-Non riesco a trovare Ghish
da nessuna parte!-disse appena vide Selena.
-Dorme in camera mia. Mi sono svegliata e lui era
sulle coperte!-rispose quella tranquillamente.
-Come in camera tua??? Perché? Non ha una sua
camera??-quasi gridando rispose Pie.
-D'accordo.. non voglio sapere nulla di quello che è
successo tra voi due! – sbottò infine.
-Cosa doveva succedere se dormivamo tutt'è due?! A
proposito, ho parlato con Akita-Selena cercò di sviare il discorso dall' argomento “chissà
cosa hai fatto con Ghish”.
-Davvero?- chiese interessato Pie.
-Mi ha mostrato il mio passato. Ora ricordo cosa accadde
tra me ed Evith. Non è una mia sorella di sangue!-
-Questo è poco ma sicuro! Che cosa ti turba?-
-Non il fatto che noi due siamo cresciute per un breve
periodo insieme, mi turba il suo odio verso di me. -
Selena cominciò a raccontare quello che Akita le aveva
mostrato. Pie la ascoltava attentamente.
-Mi dispiace. Non avevo la minima idea che sarebbe
andata così. Quando nostra madre per necessità ti portò sulla Terra, non per
abbandonarti, ma per salvarti, speravamo che tu trovassi una buona famiglia.
Purtoppo... fu scoperta, ricordo chiaramente il giorno in
cui ci nascose e venne portata via dalle guardie insieme a nostro padre. Se non
fosse stato per la nostra vicina, noi non saremmo qui.-
-Perché Pie?Chi sono veramente? Nostra madre è ancora
viva?-
Pie non rispose subito.
Era l'unico a sapere che erano orfani nel momento
stesso in cui i loro genitori furono prelevati.
L'aveva scoperto quando studiava in accademia
militare.
Aveva trovato i registri delle persone condannate e
aveva letto il nome di suoi genitori. Non c'era nessuna motivazione sul perchè.
E non sapeva rispondere alla domanda di Selena.
Chi era veramente?
Fece un profondo respiro.
-Tart non lo sa e non lo deve sapere. I nostri vecchi sono stati eliminati
subito il giorno dopo. Io ero l'unico a saperlo. Quando successe. Tartera davvero un
piccolo fagottino. Non credo che se ne può ricordare. Lui sa che i nostri
morirono in un incendio-
L'umore di Selena peggiorò
visibilmente. Non sapeva perchè , ma dentro di lei si
faceva largo la sensazione che era tutto collegato con la sua nascita e con
quello che realmente era.
Pie la guardò preoccupato.
-Tutto bene Sel?-chiese.
Selena si sforzò a sorridere.
-Si Pie, tutto bene! Non ti preoccupare, è tutto ok!-
Pie la guardò di nuovo.
Era chiaro che non andava bene per niente.
Erano detti troppi “sto bene” per nascondere ciò che
la sorella provava. Era saggio adesso non tormentarla.
Era sicuro che Selena ne avrebbe parlato appena si sarebbe sentita pronta
di riaffrontare l'argomento.
Ghish scese in cucina imbronciato.
-Eccoti qui fuggitiva! Potevi anche svegliarmi!- disse
rivolto a Selena.
-Stavi dormendo così bene.. e poi.. cosa ci facevi in
camera mia? Mi spiavi?-
-Selena ti ha fatto una domanda a cui anche io voglio sentire la risposta!- s’intromise
Pie.
-Se il mio fratellone ha la testa impegnata con la sua
ragazza ,è compito mio andare a controllare che tu stia bene... Fino a prova
contraria , io mi ritengo il suo ragazzo! E ho fatto bene a passare visto che
piangeva nel sonno!- rispose Ghish.
Pie rispose al posto di Selen e lei si allontanò per
prendere una boccata d’aria.
Ghish la raggiunse poco dopo.
-Ti va di uscire un po??-chiese.
-Veramente io…-
-Su, hai bisogno di uscire un poco. Ti sentirai
meglio!-
Selena cedette e alla fin uscironoper
fare una passeggiata al parco.
Mirta stava fluttuando attorno al locale. Aveva passato la notte e maggior parte
della mattina a spiare Ghish e Selena.
Era evidente
che Ghish teneva molto alla ragazza e che lui non le
era indifferente.
Sorrise.
Sapeva come ricattare il suo “nemico “.
Incuriosita
restò anche buona parte della mattinata e sentì quello che Pie e Selena si dicevano.
Questo la sconvolse.
I suoi dubbi sul raggiro cominciavano ad avere dei
sospetti fondati.
La Guardiana, ovvero Selena,
non stava complottando con Pie pianificando piani di conquista.
Stavano parlando del suo passato e di Evith.
Nel suo cuore Mirta era
convinta che anche la ragazza era una vittima di tutta questa storia.
Doveva
assolutamente parlarle senza Ghish che le ronzava
intorno.
Avrebbe detto ad Alycya ed Evith che non aveva scoperto nulla.
Era tempo di rientrare alla base, prima che i sensori installati dal
biondino captassero la su presenza.
Non era ancora moto pratica dell' arte degli
incantesimi.
E quello che aveva fatto stava per dissolversi. Si
smaterializzò in fretta lasciando Pie con la sensazione di essere spiato.
Come il giorno precedente alle 14:00 iniziò la
giornata lavorativa. Le ragazze MewMew arrivarono quasi tutte puntuali tranne Strawberry.
Si ripeté la
scenetta di tutti i giorni con Mina che la rimproverava ordinando di cambiarsi
in fretta per il tantissimo lavoro da fare.
Selena nonostante avesse passato del tempo con Ghish nella loro ex base continuava ad essere
sovrappensiero.
Lory si avvicinò alla ragazza.
-Ehi, tutto ok?-chiese timidamente abbassando subito
lo sguardo.
Selena le sorrise.
Quella ragazza era davvero troppo insicura.
Si scusava per ogni cosa, anche se respirava
rumorosamente mentre gli altri stavano riposando.
-Si, Lory non ti
preoccupare! Senti, stasera voi vi dovete allenare.. visto che per me
l'allenamento è bandito, lasciami il tuo lavoro da fare. Devi essere riposata!-
-No, non ti preoccupare!-arrossendo rispose la ragazza.
- Non è un peso per me!-continuò.
Selena non rispose nulla.
Le avrebbe
fatto comodo un po' di lavoro extra in modo da non pensare.
-Selena?- la voce di Lory la fece tornare nella realtà.
-Dimmi Lory!-
-Bhe... Ecco.. Io.. vorrei fare un regalo a Pie! Cosa gli posso fare? Tra poco
è Natale...-
-Natale?? AH, giusto!!!!!! Me ne ero completamente
scordata!!!!!! Se per te non è un peso.. potremmo andare domani i giro per
negozi e sicuramente troveremo qualcosa per lui!.-
-Davvero faresti una cosa del genere per me?-
-Lory mica sto facendo una cosa strana! E poi, da quello che ho capito... io
sono al tua futura nuora!- Lory avvampò.
Le due ragazze scoppiarono a ridere sorridendosi
complici.
-Allora domani shopping!- concluse la timida ragazza.
-Ad una condizione! Smettila di arrossire ogni volta
che qualcuno ti parla, altrimenti credo che Pie farà un casino in cucina, visto
che sta incollato alla porta ad origliare!-
Scoperto un Pie rosso in faccia corse in cucina giusto in
tempo per togliere la torta dal forno.
La sera arrivò presto, troppo presto per i gusti di Selena.
Mentre le ragazze seguite da Pie Ghish
e Tart scendevano nei sotterranei per allenarsi, Selena uscì per prendere un po' di aria.
Si sedette sotto un albero.
Il cielo era limpido e si potevano vedere le stelle.
All' improvviso accanto le si materializzò una ragazza
incappucciata.
-Non ho intenzione di combattere!- disse questa
vedendo l'espressione allarmata di Selena.
-Io sono Mirta , voglio
solamente chiederti delle cose. Posso sedermi?-
-Ok, Mirta ... é un bel
nome! Se posso vedo di risponderti!-
Mirta si sedette togliendosi il cappuccio. Sospirò.
-Vuoi davvero distruggere il nostro popolo?- chiese.
-Io?? Perchè dovrei farlo? Perchè dovrei distruggere la mia gente?-
-Tu... sei una di noi?-chiese stupita Mirta.
Selena annuì.
Aspettava ancora l risposta della ragazza.
Perchè doveva distruggere la sua gente?
Che storia era questa?
-Behemot sostiene che tu insieme a Ghish,Pie e Tart ci volete distruggere e dare il pianeta ai terrestri.
Ti ho osservata a lungo. Non sei cattiva, e poi i terrestri... secondo me non
hanno nessuna colpa!-
-Behemot... il nome non mi è nuovo... nessuno di noi vuole dominare e distruggere
il pianeta. Da quello che sento.. anche tu sei stata ingannata!-
Le due ragazze stavano sedute in silenzio a guardare
il cielo.
-Mi manca il cielo stellato! Vorrei tanto che tutto si
risolvesse!- sospirando disse Mirta.
-Io non sono come Alycya!
Lei pensa solo a come vendiarsi! Io... prima ero
innamorata di Ghish... Lui non mi ha mai visto, non
mi ha mai notato... volevo vendicarmi per quello che aveva fatto con la ragazza
dai capelli rosa..poi.. quando ho visto che ieri sera è venuto in camera tua e
ti ha asciugato le lacrime... ho capito che sbagliavo tutto! Mi sono lasciata
trasportare della rabbia e ora mi ritrovo qui! Vorrei solamente stare in pace a
sentire gli uccelli e giocare con gli scoiattoli , invece di combattere! Tu che
hai il potere di farlo, ti prego ferma tutto questo! -
Mirta scoppiò in lacrime e Selena la abbracciò. La
ragazza si irrigidì , ma non tentò di liberarsi.
-Non piangere! Ti prometto che ti aiuterò. Quando
tutta questa storia sarà finita credo che io e te diventeremo buone amiche!-
Mirta sorrise.
-Tu sei buona! Guardati da Evith.
Lei vuole tendervi una trappola! Ah, io devo scappare! Se Gabryel
ed Alycya vi attaccheranno io dovrò farlo per forza e
non voglio!Non voglio combattere, ma se non lo faccio loro mi faranno del
male!-
-Non ti preoccupare, Mirta.
Mi hai appena fatto capire che voi non c'entrate nulla. Comportati come devi
fare... e stai attenta. Adesso tu sei in pericolo!-
-Non aver paura per me... vado che sento dei passi.-
La ragazza si smaterializzò.
Selena si alzò.
La situazione
era molto delicata.
E tutto pesava
su di lei.
Si maledisse e maledisse chi aveva
creato tutta questa storia.
Mirta si era smaterializzata,
giusto in tempo all' arrivo di Ryan.
-I tuoi fratelli , specialmente Ghish, ti stanno cercando ovunque. Prima che mi demoliscano
il locale faresti bene a rientrare... La prossima volta , avverti se ti
allontani. Ci stiamo dando da fare per proteggerti....-
-Non serve che me lo dici,Ryan.. Da quando stare
seduta sotto un albero è un crimine?-
Ryan non rispose nulla.
Si chiese se mai un giorno sarebbe andato d'accordo con la
ragazza.
Questa rientrò nel locale trovando tutti quanti in
pensiero.
La situazione la metteva tremendamente a disagio.
Era abituata a fare tutto da sola, questa sua
condizione di “dipendenza” la faceva sentire in gabbia.
-Lo dicevo che stava fuori! Vero, Taru-taru? Non è successo nulla!-la piccola Puddy non la smetteva con la sua cantilena , tentando in
tutti i modi di attirare l'attenzione dell' alieno.
-Pie, Ghish, Tart e anche tu Selena vi va di
venire a casa di Mina per un pigiama party? Dobbiamo festeggiare il nostro
primo allenamento!- Strawberry lanciò un' occhiata
d'intesa a Mina.
Questa voleva rifiutare, ma dallo sguardo di Strawberry farfugliò un “si , ma poi me la sconti lavorando
tre turni doppi”.
-Che ne dici Sel,
accettiamo?-chiese Pie.
-Io non ne avrei tanta voglia... Andateci voi ,
preferisco mettermi a letto a riposare!-rispose.
-Se tu non ci vieni... come formiamo le squadre
per la guerra dei cuscini?- chiese Tart che non
riusciva a nascondere la sua eccitazione per il gioco.
-Su, anche tu hai bisogno di rilassarti un pò! Hai lavorato tantissimo... e poi ci sono anche io....- s'intromise
Ghish.
Selena sospirò.
Non aveva nessuna voglia di stare in compagnia,
specialmente dopo aver sentito le parole di Ryan che le spiegavano con poca
grazia che adesso era lei il problema principale.
Dall' altra parte non voleva deludere Tart e dare dei sospetti a Ghish
e Pie.
-Ok! Prendo l'occorrente e andiamo tutti quanti da
Mina!- esclamò con falsa allegria.
-Non te ne pentirai! - esclamarono in coro Tart e Puddy.
Il gruppo arrivò a casa di Mina.
Questa ,orgogliosa, mostrò ogni singola stanza.
Aprì il suo guardaroba per far vedere alle amiche
gli ultimi arrivi da Parigi.
Mentre le
ragazze della squadra Mew erano impegnate ad ammirare ogni singola vestaglia ed
abito i quattro rimasero in disparte.
-Voi donne! Starete delle ore a guardare dei
vestiti....-constatò Ghish.
-Voi vi mettete la prima cosa che trovate nei
cassetti- rispose Selena.
- EHI, volete restare tutta la festa li impalati o
venite qui?-gridò Strawberry.
Al richiamo della rossa questi si avvicinarono.
-Ecco i ritardatari! Su, cosa aspettate! Andate a
cambiarvi o avete l'intenzione di dormire vestiti?-
Mina indicò il bagno ed uno alla volta Selena e gli altri si cambiarono.
Appena rientrarono nella camera della ragazza,
furono colpiti da cuscini differenti.
Iniziò una lunga battaglia che si concluse con il
massacro dei cuscini e la fuoriuscita di tutte le piume.
Esausti si addormentarono tutti alla meno peggio.
Evith stava sfogliando
distrattamente un libro.
In realtà questa era una scusa per rimanere da
sola.
Suo padre l'aveva contattata dicendole che avevano
un problema urgente da risolvere.
L'unico modo per non destare sospetti, era quello
di fare finta di sfogliare dei libri nella sua stanza.
Aveva detto
ai tre di non distrurbare per nessun motivo , altrimenti
l'avrebbe fatta ricordare al malcapitato.
Questa minaccia bastava per tener lontano i tre.
Avevano il terrore di Evith
e nessuno di loro voleva assaggiare i suoi poteri.
-Salve , padre.-disse Evith
appena scorse il riflesso del genitore nello specchio.
-Abbiamo un grande problema!-disse questi.
-Ti riferisci al popolo? Si sta ribellando contro
di te?-chiese Evith.
-Il popolo mi ADORA. Nessuno ha il pensiero di
ribellarsi e temono tutti quanti la Guardiana. La cosa che mi preoccupa è Mirta.-
-Non ne avevamo già parlato?-domandò Evith.
-Prima di parlare , guarda ciò che ti voglio mostrare.
Osserva ciò che ha fatto la ragazza!-
Le mostrò l'incontro con Selena
e Mirta.
-Ho capito! Farò in modo che scompaia dando la
colpa alla Guardiana. Non è più necessaria per il nostro piano. Presto attaccheremo
la base di quelle ragazze ridicole....-
-Vedo che hai capito subito! Non mi deludere!-
Come era apparso, cosi Behemot
scomparve.
Evith aveva avuto una buona
idea.
Eliminare
la traditrice facendo ricadere la colpa sulla Guardiana...e lui sapeva come
usare tutto ciò per tenere sotto stretto controllo il suo popolo.
L'indomani mattina Selena
e Lory uscirono di corsa dall' abitazione di Mina.
Si erano
vestite in fretta evitando di fare troppo rumore ( cosa che Lory
non riuscì a fare) e corsero a prendere l'autobus.
Erano in ritardo
per il loro programma di shopping e avevano solo due ore per scegliere un
regalo per Pie.
Avevano dato una veloce scusa del tipo “ abbiamo
delle cose importanti da fare, non ti impicciare” al diretto interessato e
contavano sull' appoggio morale di tutte le altre ragazze che erano a conoscenza
del problema di Lory.
Sull' autobus ripresero finalmente fiato.
Si
sedettero agli unici sedili liberi e si misero a chiacchierare tranquillamente
.
Lory raccontava dei suoi hobby,
della sua passione nel creare le bambole e Selena l'ascoltava.
Non si resero conto di non aver timbrato i
biglietti ,cosa che non mancò a far notare il controllore..
-Bhè, come prima esperienza su
un autobus di Tokyo non ci siamo fatte mancare nulla! Abbiamo preso anche una
bella multa!-
Lory farfugliò qualcosa di
incomprensibile arrossendo.
-Su.. le pago io le multe... Poteva anche far
finta di nulla!- si lagnò Selena.
Le ragazze entrarono nel vicolo dove c'era un
enorme mercato e ne uscirono un ora e mezza dopo cariche di pacchetti e
pacchettini.
Oltre a Pie fecero i regali per tutte quante
divertendosi come matte a scegliere tra milioni di bancarelle.
Soddisfatte si diressero alla fermata e tornarono
giusto in tempo per l'apertura del Caffè.
All' ingresso trovarono Ryan e Strawberry
che si stavano abbracciando.
Silenziosamente le due ragazze salirono le scale
ed entrarono nella stanza di Selena, dove nascosero i
pacchetti nell' armadio.
-Finalmente il biondino si è dichiarato! Forse la
smetterà di essere così acido nei nostri confronti!-
Lory sorrise tristemente.
Era contenta per Strawberry,
le cose con Pie andavano bene.
Il ragazzo
la ricopriva di tante attenzioni e la faceva sentire importante, solamente
provava un po' di malinconia nel vedere Ryan abbracciato a Strawberry,
mentre lei non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi.
“Adesso è il mio passato. Io Amo Pie e Ryan
rimarrà sempre un ricordo della mia adolescenza.”
-Hai ragione, sai?- disse infine
-Cambiamoci in fretta ed apriamo il locale... non
credo ancora nel cambiamento di Ryan!-
Le due ragazze si cambiarono in fretta e scesero
al piano terra, accolte da una Strawberry sorridente.
-Avevi ragione Selena!
Oggi io e Ryan ci siamo ufficialmente messi insieme!-
La ragazza irradiava felicità da tutti i pori ed
era impossibile tenere il broncio con lei vicino.
Iniziò una nuova giornata di lavoro.
Passarono diversi giorni, tutti tranne Selena si allenavano duramente la sera.
Spesso Selena sentiva Tart lamentarsi con Ghish per i chimeri tropo forti che creava e si sentiva terribilmente
in colpa.
Tart era solo un bambino piccolo , costretto di nuovo a
combattere.
E questa
volta era per colpa sua.
Akita non si era più
presentata, nonostante Selena la invocasse nel sogno.
Cominciò seriamente a pensare che quella donna
nascondesse qualcosa.
Divenne presto taciturna e in ogni modo cominciò
ad evitare la compagnia di tutti quanti , restringendola solo nello stretto
necessario dell' ambito lavorativo.
Il cambiamento non sfuggì a Ghish
e Pie che continuavano a tormentarsi a vicenda con una sola domanda a cui non
avevano la risposta.
Selena si limitava a sorridere e
non rispondeva altro.
O se rispondeva era sempre un “sto bene, non ti
preoccupare!”.
Finalmente Akita si
decise a ricomparire nei sogni di Selena.
Questa volta si trovavano in un palazzo
abbandonato.
-Dove siamo?-chiese Selena.
Akita non rispose subito.
-Siamo al palazzo reale sul tuo pianeta prima che
tu nascessi. Voglio farti capire una cosa,in modo ce tu possa arrivare preparata
alla battaglia.-rispose questa.
-Perchè il palazzo è
abbandonato?-
-Prima ci viveva la famiglia reale. Morirono tutti
nel tentativo di difendere il popolo da una creatura malvagia creato da un uomo
con pochi scrupoli. Pensa solamente che aveva fatto un patto con il diavolo.
Lui aveva ottenuto il potere nero e il diavolo, allo scadere del tempo, la sua
anima. Il tempo sta per scadere e l'uomo lo sa. Il figlio che aveva creato gli
si è ribellato e ha tentato di conquistare le Terra senza riuscirci qualche
mese fa.-
-DeepBlue?-la
interruppe Selena.
-Esattamente,DeepBlue. A differenza di quanto credono tutti quanti, il suo
spirito non è stato eliminato. DeepBlue sta manovrando quest'uomo per riavere un corpo. Io mi
sono opposta fin dall' inizio a tutto ciò. Se DeepBlueriprende il suo
corpo e tutti i suoi poteri... non ci sarà nessuna speranza per la vita in
generale. Quella creatura è stata forgiata nell' odio più puro, conosce solo il
male , l'inganno... -
Akita cominciò a spostarsi per
il palazzo e Selena la seguì.
-Non ti voglio mostrare lo scontro, tantomeno le
sofferenze del tuo popolo. Ti ho portato qui perchè
voglio dirti un ultima cosa... la più importante!-
-Ti ascolto!-
Akita si tolse il velo dalla
testa lasciando scoperto il volto.
-Questo è l mio vero aspetto!-
Selena non sapeva cosa
rispondere.
Davanti a sé vedeva una sua copia di come sarebbe
stata nel suo futuro.
Akita aveva gli stessi suoi
occhi e stessi capelli neri legati con una treccia che le arrivava fin sotto
alla vita. I suoi tratti erano tipici della sua razza con la carnagione
pallida, i denti affilati e le tipiche orecchie a punta.
Al collo portava il suo cristallo e le braccia
erano decorate da bracciali d'oro.
-Il tuo compito principale è fare in modo che DeepBlue non riprenda mai il suo
corpo e i suoi poteri. Dovrai fermarlo a tutti i costi, ma io non ti posso
garantire che ne uscirai illesa.-
-Cioè?-
Akita sospirò.
Non sapeva davvero come dirlo alla ragazza senza
farle del male.
-Alla fine della storia io non posso garantirti di
riuscire a riportarti viva dai tuoi fratelli. Il potere è troppo forte per te,
me ne sono resa conto solo ora. Qualcosa non è andata come volevo.-
-E me lo dici solo adesso? Solo ora scopro che
dovrò morire per questa storia?-chiese infuriata Selena.
-Mi dispiace, Avresti accettato sapendo come
sarebbe finito?-
Selena non rispose.
-Pensa al tuo popolo, non vorresti liberarlo dalle
catene della sofferenza?-
-Per ora ti dico solo una cosa... VaffanculoAkita! Riportami sulla
Terra e per un po' non farti vedere. Non voglio sentirti. Tu... Sapevi
benissimo cosa sarebbe successo! Lo SAPEVI. E TE NE SEI FREGATA! Per cosa ho vissuto?
Solamente per portare a termine un tuo piano, che tra parentesi, non sappiamo
nemmeno chi vincerà lo scontro? Hai pensato a come si sentirebbe Tart... Pie... Ghish? -
-Ti ripeto, MI
DISPIACE!-
-Ti dispiace... l'unica parola che sai dire
adesso. Ti sei dimenticata una cosa importante... IO SONO UNA PERSONA E PROVO
DEI SENTIMENTI. NON SONO UN SOLDATINO GIOCATTOLO NELLE MANI DI
UN BAMBINO!-
Akita non rispose nulla.
Si era aspettata una reazione peggiore.
Se la stava
cavando con qualche parolaccia ed insulto.
Questo era solamente lo shock della notizia.
La ragazza
avrebbe capito nel momento stesso del bisogno cosa avrebbe dovuto fare.
Fece l'unica cosa che la ragazza le chiedeva.
La riportò
sulla Terra e scomparve.
Selena si svegliò di
soprassalto.
Se quello
che Akita diceva era vero, non aveva alcun senso
rimanere qui. Pie, Tart e tutti gli altri si stavano
impegnando per difenderla..
“Sono tutte forze sprecate” pensò.
L'unica cosa logica che le sembrava in quel
momento era quella di andarsene.
Preferiva
affrontare tutto da sola , anziché mettere in difficoltà le ragazze e la sua
famiglia.
Prese lo zaino, ci mise qualche vestito ed uscì
dal locale.
Aveva lasciato il telefono sul comodino.
Sperava che presto Tart
ci avrebbe fatto l'abitudine alla sua assenza.
Si fece forza e andò alla stazione.
Decise che avrebbe passato la notte lì, poi…
L'indomani mattina al Caffè tutti quanti si
svegliarono agitati.
Pie incolpava Ghish, che
a sua volta incolpava Ryan ,dell' assenza di Selena.
Non
riuscivano proprio a capire il perchè della sua fuga.
Ghish si malediceva per non
essere passato nella sua camera a controllare. Pie lo faceva perchè aveva preferito passare del tempo con Lory e non aveva controllato la sorella.
Ryan accese i computers.
Selena era un' aliena e il
programma che aveva installato la doveva rintracciare,
L'unica speranza era che fosse ancora a Tokyo.
Mentre i due fratelli si accusavano a vicenda ed
avevano sfoderato le armi, Ryan risalì in fretta dai sotterranei.
-Voi due!!!!!-gridò.
Pie si girò verso Ryan.
-è alla
stazione... Sbrigatevi a portarla qui! -
I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte.
Non badarono al loro aspetto e seguiti da Tart si smaterializzarono.
-Questa è l'occasione buona per agire!-disse
trionfante Evith.
-La Guardiana è da sola! Andiamo!-
Nel momento stesso in cui Ghish
. Pie e Tart si materializzarono davanti a Selena comparvero Evith e gli
altri.
-Per fortuna che era da sola-borbottò Alycya.
I tre fratelli si guardarono e senza dire nulla
spinsero Selena contro il muro e Pie creò una
barriera.
La ragazza si ritrovò intrappolata tra il muro e
la barriera che le impediva ciascun movimento.
-PIEEEEEEE! Non dovevi farlo!!!!!-
Pie ignorava quello che la sorella gli diceva.
Nessuno dei tre avrebbe permesso che succedesse qualcosa alla ragazza.
Intanto, Ryan aveva chiamato le MewMew. Spiegò la situazione in
poche parole.
Gli alieni erano nei guai e le ragazze dovevano
intervenire.
-Squadra MewMew, ora tocca a voi!-
Le ragazze non se lo fecero ripetere due volte e
si trasformavano negli Angeli custodi della Terra. Speravano di arrivare in
tempo.
Selena non riusciva a muoversi.
Vedere la sua famiglia combattere contro i loro
“nemici” la stava facendo impazzire.
Mirta non combatteva ,faceva
finta di creare dei chimeri talmente deboli che per Tart era un gioco distruggerli.
Cosa che non sfuggì ad Evith.
Lei se ne stava in disparte ad osservare la scena
lasciando che Alycya e Gabryel
combattessero.
Aspettava il momento giusto per agire.
Da quello
che aveva capito la sorellina non era cambiata nel corso del tempo.
Continuava a lasciarsi trasportare dalle emozioni.
Mirta doveva essere tolta di
mezzo, e con quel gesto sperava di infuriare la Guardiana.
Di certo non avrebbe resistito e si sarebbe
trasformata...
Impugnò la sua spada apparsa dal nulla .
Era giunto il momento in cui né Gabryel e né Alycya stavano
attente a Mirta e l'altro ragazzino alieno si era
fermato a mezz'aria a guadare la ragazza che non lo stava attaccando.
Sorrise e agì.
Selena vide tutto.
La ragazza
si era girata troppo tardi ed era stata colpita.
Questo era
davvero troppo.
Non sapeva dire come ci era riuscita, ma aveva
spezzato la barriera di Pie trasformandosi nella Guardiana.
In quel momento arrivarono le MewMew.
-Come hai potuto colpire come una vigliacca quella
povera ragazza?-chiese Selena ad Evith
Tart aveva preso al volo la
malcapitata appoggiandola a terra. Cominciò a piangere.
Si era spaventato, nella sua mente riemersero i
ricordi di quell' altro scontro.
Mirta aveva fatto ciò che anche lui aveva fatto prima.
Pie tratteneva il respiro.
Si ricordava perfettamente che era stato lui
qualche mese prima a colpire il fratello perchè
lottava per una causa sbagliata.
-Cosa sta succedendo?-chiese Mewberry
alle altre.
Evith non rispose a Selena.
Cominciava ad averne paura.
Non si aspettava quella reazione.
Non credeva che la sorella potesse sprigionare un
potere simile.
-Voi due! Se non volete fare la stessa fine di
quella li,seguitemi!-
E sparì.
Alycya e Gabryel
guardavano scioccati la loro compagna.
-Guardiana, salvala!-fu l'unica supplica di Gabryel prima di scomparire.
Forse , davvero , la loro compagna aveva ragione e
loro l'avevano solo derisa.
-Alycya, stiamo davvero nella
merda!-disse Gabryel..
-Me ne sono accorta...la salverà la Guardiana?-
-Non lo so. Se è davvero come Mirta
ci ha raccontato, forse lo farà. Non l’abbiamo visto … Non l’abbiamo protetta!
Come ha potuto Evith fare una cosa del genere?-
chiese Gabryel tra le lacrime.
-Appena QUELLA si chiuderà in camera io andrò alla
loro base. Gabryel, comincio ad avere paura!-
-Anche io.. -
-è grave Sel? Si può svegliare?- Tart
continuava a ronzare attorno a Selena.
-Dobbiamo portarla da Ryan. Ghish!
-
Il ragazzo si avvicinò.
-Lei non ha nessuna colpa. Poi vi spiego tutto.
Non voglio avere altri morti sulla coscienza. Aiutami a portarla da Ryan.-
L'alieno non capiva nulla. Fece come Selena chiedeva, seguito dalle MewMew che ne avevano capito ben poco anche loro della
situazione.
Ryan si vide arrivare di corsa tutto il gruppo.
Voleva dire quattro a Selena e si trattenne giusto in
tempo vedendo Ghishche portava in braccio una ragazza svenuta.
-Ma cosa diavolo...-
La frase non riuscì a finirla perchè
fu interrotto da Selena.
-Aiutala Ryan!-
Il biondo non disse nulla e fece cenno di scendere
nei sotterranei.
Poggiarono Mirta su un
lettino.
Ryan
cominciò a visitarla.
-Io ti posso aiutare, sono un infermiera e tu sei
un medico!-disse Selena.
-Non ho mai finito gli studi....-
-Rimani sempre un medico.-
Dopo qualche minuto i due si guardarono.
-Ragazzi dovete usciere tutti quanti... abbiamo bisogno
di calma per lavorare!-Annunciò Ryan.
-é grave?- richiese Tart.
-Non molto. Io e Ryan la aiuteremo, tu vai con gli
altri!-disse Selena.
-Va bene. Dopo però ci devi delle spiegazioni!-
Il tono di Pie non ammetteva repliche.
-Dopo saprete tutto!-
Gli altri uscirono e i due ragazzi si misero al
lavoro.
Capitolo 25 *** Di nuovo a casa,ma come prigionieri... ***
Di
nuovo a casa, ma come prigionieri…
Evith sorseggiava soddisfatta
del vino nella sua stanza.
Aveva portato a termine il compito a lei affidato
(la perdita di Mirta non era poi così grave ) e si
preparava per parlare con suo padre.
Era ignara che Alycya si
era appostata alla porta della sua camera e si stava infondendo coraggio per
chiedere il perchè del suo gesto insensato.
Non riusciva a scacciare dagli occhi l'immagine
della sorella che si accasciava e veniva ripresa con delicatezza dal loro
nemico,Tart.
Si era fatta un idea completamente sbagliata del
suo ex- amico.
Si era
lasciata trasportare dalla paura di essere abbandonata da tutti ed era caduta
in questa trappola.
Si stava decidendo a bussare, quando una voce
molto famigliare cominciò il dialogo con Evith.
-Allora figlia mia, come procede?-la voce di Behemot risuonava così chiara che era difficile non
riconoscerla.
-Ho risolto il problema. Mirta
non ci darà più fastidio! L'unica cosa... non sono riuscita a fare in modo che
sembri che sia stata la Guardiana!-
Alycya irrigidì i pugni. Che
cosa significava che doveva sembrare che fosse stata la Guardiana?
-A questo non ci sono problemi. Posso sempre
creare una falsa realtà e confondere il popolo! Se ben ricordi io sono il
salvatore che ha assottigliato la nube gialla!-
Evith scoppiò a ridere.
-Si, tu l'hai creata e tu l' hai assottigliata! E
il bello che quei cretini credono che sia stata la Guardiana!-e riscoppiò in una sonora risata.
Per Alycya fu
sufficiente sentire quelle parole e corse da Gabryel.
Lo trovò che passeggiava avanti ed indietro per la
stanza pensieroso..
-Gabryel!-
-Che c'è Alycya?-
-Ho scoperto qualcosa che non ti piacerà. Usciamo
di qui così te la posso dire!-
Dall' espressione preoccupata dell' aliena ,Gabryel intuì che questa sapeva qualcosa di grave.
Uscirono
dalla navicella e si sistemarono sull' albero che Mirta
adorava.
-Behemoth ci sta usando ed Evith è sua figlia!-
-COSA?????-
-è stato lui a dire di ferire Mirta
e vogliono far ricadere la colpa sulla Guardiana... e... la nube... non l'ha
creata lei, ma Behemoth! Dobbiamo avvertire quella
ragazza!-
-Aspetta.. aspetta.. la nube l'ha creata lui? E perchè?? Perchè vuole ingannare
la nostra gente???-
Alycya non sapeva cosa
rispondere.
-Hai ragione te! Andiamo da quella ragazza così
scopriremo come sta Mirta!-
-Tu credi che la stanno aiutando? Che sia ancora
viva?-
-Lo so per certo! La Guardiana mi ha fatto capire
che si sarebbe occupata di lei. E noi dobbiamo delle scuse a Pie , Tart e Ghish. Voglio vederci
chiaro in questa faccenda!-
I due alieni si teletrasportarono davanti al
Caffè.
Ignorando la scritta “CHIUSO” entrarono.
Nell' esatto momento in cui Ryan e Selena risalivano dal laboratorio.
Appena furono notati, tutti si misero davanti a Selena per proteggerla . La situazione era talmente tesa
che sarebbe bastato un gesto per scatenare un nuovo scontro.
Alycya alzò le mani in segno di
resa seguita da Gabryel.
-Non abbaiamo intenzione di combattere! Non
vogliamo più causare dolore!-
Le ragazze MewMew si rilassarono appena , mentre Pie e Ghish rimanevano tesi.
-Cosa vi porta qui?- chiese alla fine Pie.
-Mirta... é viva?-domandò Gabryel.
-Per fortuna si. Evith
deve aver sbagliato mira.. qualche millimetro un po' più a destra e non credo
che ce l'avrebbe fatta!-rispose calma Selena.
-Possiamo... possiamo vederla?-domandò Gabryel evitando di puntare lo sguardo verso Pie.
-Si, venite qui... -
I due si avvicinarono a Selena
che aveva adagiato Mirta su un tavolo del Caffè.
-Ha bisogno di riposo e tanta pace!-
-Perchè lo hai fatto?-chiese Gabryel.
-Io non sono come vi hanno fatto credere. E poi Mirta è innocente, come lo siete voi.-
Alycya non sapeva cosa dire.
Tutti avevano
il fiato sospeso.. la situazione era davvero molto delicata.
-Sedetevi- li invitò Selena
- Per il vostro bene toglietevi quei bracciali
prima che sia troppo tardi!-
I due ragazzi si guardarono sorpresi e fecero
quello che gli era stato detto.
Poggiarono i bracciali sul tavolo davanti a loro e
sorrisero.
-Io mi sento molto meglio senza quei
cosi!-constatò infine Gabryel.
Ryan si avvicinò e con un tovagliolo avvolse in un
tovagliolo i due ornamnti
e li chiuse in una busta.
-Così sono messi fuori combattimento!-esclamò mettendoli
su un altro tavolo lontano.
Selena si alzò, seguita da Ghish e portò la ragazza ferita in camera sua.
La adagiò delicatamente sul suo letto e la coprì
con le coperte,
-Mmmmmmm credo che stasera
dormirai nel mio letto!-col fare malizioso disse Ghish.
-Ci penseremo dopo, adesso abbiamo dei casini
urgenti da sbrigare.-
-Tutto bene Sel?-chiese Ghish.
-No, non va tutto bene! Dopo che i due se ne sono
andati e le MewMew anche,
dobbiamo parlare solo noi . -
Ghish annuì.
Gabryel si avvicinò a Pie che si
teneva in disparte, mentre Alycya tentava di chiarirsi
con Tart.
Voleva chiedere scusa per tutti i problemi che
aveva causato fin ora.
Pie non
rispose subito. Senti tutto quello che Gabryel aveva
da dire.
-Chi ci garantisce che questo non sia un vostro
ennesimo trucco per spiarci?-chiese infine.
Gabryel rimase un attimo
spiazzato.
-Veramente vi abbiamo già spiato e sappiamo i
vostri punti deboli! -
-Evith lo sa?-chiese Selena che aveva sentito l'ammissione di Gabryel.
-Purtoppo si-rispose Alycya.
-Questo non è un bene!-commentò Selena.
-A quel tempo noi credevamo ancora che tu volessi
conquistare il nostro popolo, credevamo a ciò che Behemot
ci aveva raccontato....Pensavamo che voi collaboravate con lei per
distruggerci!-
-Oggi , invece, ci siamo resi conto che è tutto il
contrario. Alycya ha sentito Evith
parlare con Behemot. Lei comunicava che il piano era
riuscito alla perfezione. L'unica toppa è che non è riuscita a far sembrare che
sei stata tu a ferire Mirta.-
-Io??????- chiese Selena.
-A quanto pare Behemot
vuole creare una falsa realtà per far ricadere la copa
su di te. Così come ha creato la nube gialla che ricopre il nostro pianeta.-
Pie rimase senza parole. Era questo allora il
motivo per cui il suo popolo soffriva?
-Behemoth....... il nome mi ricorda
qualcosa.... Aspettate un attimo! Behemoth... è lui
che creò Profondo Blu mille anni fa! Adesso mi sono chiare le cose!-esclamò Selena.
-Ma quanti anni ha sto tizio,cazzo! Io pensavo che
ne avesse ottanta!-esclamò Alycya.
-Il suo tempo sta per scadere-disse Selena.
Tutti si guardarono senza capire cosa volesse dire
la ragazza.
-Passando alle cose pratiche- s'intromise Pam
- Voi da che parte state?-
-Mi sembra logico che da ora stiamo dalla vostra
parte. -rispose Alycya.
-Io non mi fido ancora di loro. Se tutta questa
storia fosse un ennesima manovra di Behemoth?-domandò
Ghish.
-Impossibile! Non sono più controllati ai
bracciali!-.
- Quali bracciali?-
-Bhemoth vi controllava con i
bracciali. Ora siete liberi dal suo influsso..- sentenziò Ryan.
-Tornate alla vostra base, così potete avvertirci
degli spostamenti di Evith!-propose Selena ai due ragazzi spaesati.
-E forse noi ci fideremo di voi!- concluse Pie.
I ragazzi
si smaterializzarono e tornarono giusto in tempo per sentirsi chiamare da Evith che li voleva incontrare.
Parlò per un buon mezz'ora raccontando di come
dovevano compiere la missione e minacciando che tutti gli oppositori sarebbero
stati eliminati.
Nel frattempo, dopo un cenno di Ryan, le
ragazze MewMew andarono
via, consentendo ai quattro la privacy necessaria per chiarirsi.
-Cosa diamine ti è venuto in mente?-chiese Pie
alla sorella.
-Con la tua bravata... questi due-Ryan
indicò Ghish e Pie -si stavano ammazzando a vicenda e
il più piccolo piangeva!-
-Gli affari di famiglia li risolviamo da
soli,Ryan!- lo fermò Pie.
Il biondo andò via sbuffando.
-Avevo bisogno di stare da sola. Akita mi ha mostrato il mio passato e il mio futuro e. Per
ora non voglio dire nient'altro, devo ancora farmene una ragione Pie!-
-Sei in pericolo?-
-No,Ghish, non sono in
pericolo. Diciamo che mi devo preparare al peggio. Una volta finita questa
storia non so se ritornerò indietro. Akita mi ha
fatto capire chiaramente che verso la fine dovrò usare i miei poteri e che non
sa ancora l'esito.-
-L'esito?-senza capire nulla chiese Ghish.
-Già, la fine di questa storia. Ora se non vi
dispiace vado su da Mirta.-
Selena scappò dai fratelli ,
nascondendosi dietro la scusa di Mirta.
Non voleva
ancora parlare chiaramente.
Se Pie
avesse capito avrebbe reso le cose più facili...
Passarono alcuni giorni, Mirta
si stava riprendendo ed Evith non attaccava.
Pie e Ghish non chiesero
più nulla a Selena, aspettavano che lei si decidesse
a parlare.
Trascorrevano le loro serate insieme,spesso Lory si univa al gruppo seguita da Strawberry
che veniva a trovare Ryan.
Alycya e Gabryel
si affacciavanoquasi tutti i giorni per
sapere le condizioni di Mirta.
Una sera all' improvviso le mura del Caffè
vacillarono.
Erano sotto attacco.
Lory richiamò Strawberry e le altre componenti della squadra .
Pie, Ghish e Tart ripresero le loro
sembianze e si preparavano al combattimento.
Uscirono tutti dal locale dove Evith
li attendeva nel giardino.
Sorrise e guardò verso Selena
e Mirta.
-Oh bene, te la sei cavata!-disse rivolgendosi
verso Mirta.
-Di certo non grazie alle tue cure!-rispose
quella.
-Vuoi combattere contro di me ,o ti è bastato
l'assaggio?-
Mirta non rispose.
Evith richiamò a sé un sfera di energia viola e la scaglio
contro il gruppo.
Questi la evitarono all’ ultimo minuto, balzando
di lato.
L'esplosione che ne scaturì distrusse mezzo
locale.
Le ragazze
e gli alieni non riportarono ferite, ma nessuno di loro si poteva muovere.
Era come se
dei fili invisibili tenevano saldamente legati i loro corpi al suolo.
-Evith! Che cavolo stai
facendo?-le gridò Selena.
-Nulla, mi sto divertendo... Vediamo quanto può
sopportare la Guardiana prima di cedere?-
-Che cosa vuoi?-
-Cosa voglio? Che tu sparisca per sempre e non ci
crei più problemi. Dammi il tuo cristallo e forse rimarrete vivi tutti quanti!-
-Dove sono i miei fratelli?-chiese Mirta.
-Loro? Diciamo che sono in buona compagnia in un
posto sicuro sul nostro pianeta in attesa del giudizio per tradimento.
Credevate di nascondervi togliendo i bracciali?-
-Tu non conosci un briciolo di bontà- le urlò
contro Mirta.
-Sarà... Io della bontà non so cosa farmene!-
Detto questo Evith
cominciò il suo gioco. Sapeva che prima o poi Selena
avrebbe ceduto. La sua sensibilità era il suo punto debole.
Cominciò a passeggiare tra tutti i ragazzi,
giocando con le sue armi.
-Vediamo un po'... Da chi iniziamo? Il ragazzino,
il fratellino... oppure la persona che ami? Chi vuoi vedere morire per colpa
tua e della tua testardaggine?-
Selena non rispose.
Davvero Evith avrebbe
fatto questo?
-Lasciali andare,Evith.
D'accordo io vengo con te, ma loro lasciali stare qui, non c'entrano nulla in
questa storia.-
-Davvero? Sei disposta a sacrificarti per loro...
Commovente ... davvero commovente! Peccato però che anche Pie ,Ghish e Tart devono venire con
noi. Anche quella ragazzina patetica,Mirta! -
Sciolse l'incantesimo e si avvicinò alla sorella.
Le strappò dal collo il ciondolo con poca grazia e delicatezza, e fece apparire dal nulla delle corde che l
legarono i quattro e Mirta.
-Se volete un consiglio, salutate i vostri amici,
credo che è l'ultima volta che li vedete!-
Strawberry evocò la sua arma. Voleva
attaccare, non poteva finire tutto così.
-Non farlo Strawberry!
Ti faresti solo del male.. Lory, non piagere! Ti prometto che rivedrai Pie.-
-Belle parole Selena, peccato
che io ho tutti i tuoi poteri.
Evith si smaterializzò lanciando l'ultimo sorriso di
trionfo alle restanti ragazze.
Gli altri scomparvero insieme a lei lasciando
le MewMew imponenti a
guardare i loro amici svanire.
Poi
l’incantesimo della strega si sciolse e le ragazze crollarono al suolo
piangendo.
Evith si teletrasportò sul suo
pianeta,gettando con malagrazia i suoi prigionieri in una
casa.
Pie e Ghish non tentavano
neanche di ribellarsi.
Tart stava aggrappato a Selena ,
mentre Mirta stava immobile senza spiccicare una
parola.
Il silenzio sembrava che volesse durare in eterno, infine Pie riuscì a slegarsi e
cominciò a slegare gli altri.
-Ci siamo messi in un bel casino!-disse,poi.
Selena annuì e cominciò ad
ispezionare il luogo.
Sembrava una casa lasciata molto velocemente da
qualcuno.
Come se qualcuno fosse fuggito in fretta e furia.
Riuscì ad aprire le persiane e Pie constatò
stupito che erano a casa loro.
Evith gli aveva riportati e
rinchiusi nella loro abitazione.
-Mica mi ricordavo tutto questo casino!-esclamò Ghish.
-Sembra che qualcuno abbia rovistato in casa per
cercare qualcosa!- disse Tart.
Pie annuì pensieroso. Che
cosa volevano da loro?
Che cosa potevano cercare?
Si ricordò dei dati che aveva sul computer e andò nella sua stanza.
Come sospettava il computer era sparito e con essi
tutti i suoi dati, tutti i suoi lavori.
-Siamo stati noi!-ammise vergognandosi Mirta.
Pie sospirò. Ora non aveva proprio voglia di
mettersi a discutere di stupidi dati, quando tutti erano in grave pericolo.
Tart provò ad affacciarsi alla
finestra e subito le guardie si avvicinarono minacciose.
Erano le stesse della loro messa
in scena del mal di pancia pronte
a far pagare quello scherzetto a Ghish e Tart.
Tart rinchiuse subito la
finestra con le persiane e si mise a sedere in un angolo.
-Per quanto tempo dovremo stare qui?-chiese infine
sconsolato.
-Non so, Tart...-rispose
Selena.
Ciascun prigioniero si sistemò come meglio credeva
e si misero a dormire. Era l'unico modo con cui
far passare il tempo.
-Sono fiero di te!-Beemoth
stava lodando la sua figlia preferita.
Aveva la prova che Evith
aveva in pugno la Guardiana, il ciondolo era nelle sue mani.
La cosa
strana era il colore:invece di essere azzurro acceso, questo si stava tingendo
di un blu scuro.
Ma Evithnon ci faceva
caso.
La sua vendetta finalmente poteva essere compiuta.
Non badava neanche a quello che le stava dicendo
il padre.
Behemoth sperava di mettere le
mani sul potere del Tempo per salvare la sua anima.
Sapeva che il suo tempo a disposizione stava per
scadere e aveva meno di dieci giorni per compiere l'incantesimo che avrebbe
cancellato definitivamente Profondo Blu dalla sua vita.
Una volta ottenuto ciò che voleva, poteva
tranquillamente conquistare la Terra ed espandere li il suo potere.
Evith non aveva nessuna
intenzione di cedere il cristallo al padre.
Doveva
vendicarsi per tutti i torti che secondo lei aveva subito nella sua infanzia.
Per tutti quei mesi in cui i genitori non la
lodavano per prima, non la coccolavano per prima...
Poco le importava se suo padre sarebbe stato un
dannato per l'eternità, la sua vendetta era la sua ossessione.
All' ultimo lei avrebbe assorbito il potere del
tempo e poi....
Poi.. Avrebbe regnato sulla terra e su tutte le
Galassie.
Rimaneva ,però, il problema di Profondo Blu.
Come
avrebbe fatto a farlo sparire?
Questa era
l'unica toppa nel suo piano alla quale non riusciva a trovare una soluzione.
“Poco male”pensò.
Ci avrebbe
pensato dopo al momento opportuno.
Cominciarono dei strani giorni per i prigionieri.
Ogni giorno Evith
portava tre caraffe di acqua e qualche vivere in modo che loro non morissero
prima del previsto.
Ogni volta
che entrava nella casa in cui erano rinchiusi, sorvegliati 24 ore su 24, non
mancava occasione per mostrare il cristallo a Selena
e ridere di lei.
Sapeva benissimo che la sorellastra non poteva
fare nulla contro di lei, non aveva nessun potere.
Alle domande di Pie e Ghish
rispondeva ridendo che presto il popolo li avrebbe giudicati.
Dopo,
scompariva soddisfatta.
Nei giorni della prigionia, Ghish
tentava in tutti i modi di tirare su il morale di Selena.
Tentava di scherzare, Selena
rispondeva con un debole sorriso e poi ripiombava nella sua malinconia.
Evith l'aveva ingannata e , Akita, non rispondeva ai suoi richiami.
Si faceva coraggio,dicendosi che il suo destino
era quello di salvare i fratelli.
Akita non le aveva dato una
certezza al 100% che non sarebbe mai tornata indietro, quindi, si diceva la
ragazza, poteva ritornare indietro. Indietro da qualsiasi posto in cui
l'avrebbe portato il potere del Tempo.
I ragazzi stavano quasi tutto il giorno al buio, Tart non aveva più azzardato ad aprire le persiane delle
finestre, il cambiamento di Selena passò quasi inosservato.
Lentamente la ragazza aveva ripreso il suo
aspetto. Ora era davvero una qualsiasi abitante del suo pianeta.
Peccato che
la sua gente credeva che lei voleva sterminarli.
“Tante grazie,Evith!”si
disse.
Finalmente arrivò il giorno in cui Evith arrivò raggiante e sorridente.
-Avanti, fannulloni, alzatevi e mettevi in fila
indiana!-
-Perchè- chiese timidamente Tart.
-Oh, è giunto il momento della giustizia! Il
popolo vi giudicherà, per tutto quello che avete fatto!-
La ragazza sprizzava gioia ad ogni passo.
Tutti si misero come aveva ordinato Evith.
Questa evocò delle corde che legarono i polsi di
tutti tranne quelli di Selena.
Questa fu incatenata, con estrema gioia della sorellastra.
Pie tentò di opporsi a quel trattamento, difendere
in qualche modo la sorella, ma Evith lo colpì
violentemente allo stomaco facendolo piegare in due dal dolore.
Evith cominciò la sua
passeggiata,portando i prigionieri per tutto il paese, trascinandoseli dietro
con malagrazia.
In quel momento era una guerriera con il suo
bottino di guerra.
Raggiunse il palazzo del padre e fece salire tutti
su una pedana in modo che stessero bene
in vista a tutto il popolo.
Si era già radunata una grande folla che gridava
contro i ragazzi ed insultava la Guardiana.
Vicino a Selena stava Mirta che teneva per mano Alycya
ed Gabryel.
Questi venivano direttamente dalla prigione emostravano i segni dell’ amorevole attenzione
delle guardie .
Gridare che la Guardianaera innocente, che tutto questo era solo una
grande messa in scena di Behemoth, non aveva dato
buoni frutti.
Behemoth uscì dal suo palazzo.
Con un gesto fece tacere la folla.
Ed iniziò a parlare.
-Popolo, come sapete abbiamo tra le mani i
traditori e la Guardiana! Ora, dovete decidere voi.. Cosa ne faremo dei
traditori? Il destino della Guardiana già lo sappiamo. Soltanto con la sua
morte la nube gialla svanirà e il nostro pianeta sarà più bello della Terra!
Faremo invidia ai Terrestri!-
Il popolo scoppiò in grida di gioia.
Finalmente la loro maledizione sarebbe finita....
Avrebbero rivisto il Sole, il caldo....
La bellezza
di vedere fiorire un germoglio o la nascita di un fiore..
Poco importava se una vita sarebbe finita.
In fondo la Guardiana era la loro nemica.
-Cosa decidete?-chiese Behemoth.
-Esiliamoli per sempre dal nostro pianeta. Che
tornino a vivere tra i terrestri, noi non vogliamo avere più nessun contatto
con loro! -
-Dovranno portare un simbolo, cosi che ognuno di noi,
vedendolo si scansasse e lo evitasse!-propose qualcun'altro.
-E così sia!-dichiarò Behemoth.
Evith liberò i ragazzi e
,toccandoli all' avambraccio, fece apparire un simbolo.
-Con questo siete ufficialmente scacciati dal
nostro pianeta. Se vi tornerete, non esiteremo a farvi fuori!-disse soddisfatta.
-Per te- e puntòil dito verso Selena.
- Dovremo aspettare ancora un giorno. La notte
della luna piena deciderà il tuo destino! Non credere che la passerai in
compagnia! Le guardie ti porteranno nella prigione! Buona permanenza,Guardiana!-
Al cenno di Evith le
guardie presero la ragazza e la portarono via.
Ghish tentò di ribellarsi
seguito da Gabryel e gli altri,ma le guardie li ignoravano.
Tentò di rivolgersi al popolo.
Anche questi lo guardava indifferente.
Lentamente la folla cominciò ad allontanarsi
e i ragazzi rimasero da soli lottando contro l’indifferenza completa.
Possibile che nessuno voleva credere alla verità
che stava davanti ai loro occhi?
-E adesso come cavolo riusciremo a risolvere tutto
questo casino?-si chiedeva Ghish
passeggiando avanti ed indietro per la stanza.
Si erano rifugiati ella loro casa, per progettare
un piano e liberare la ragazza.
-Non possiamo contattare le ragazze, non sappiamo
se stanno bene... siamo solamente in sei controtutti!-
-Possibile che tutti quanti credono a tutta quella
storia di bugie?-chiese Alycya.
-Magari.... magari.. qualcuno potrebbe aiutaci!-Mirta se ne stava in un angolo insieme a Tart.
Mentre i ragazzi discutevano tra di loro e
preparavano dei piani per salvare la Guardiana, un gruppo
di persone incappucciate si avvicinava alla porta
di casa .
Bussarono e senza attendere la risposta entrarono.
-Voi chi siete?-chiese Pie.
Uno di loro si tolse il cappuccio.
Mirta ed Alycya
balzarono in piedi.
-Papà! Cosa ci fai qui?-chiesero tra le lacrime
vedendo il genitore.
-Allora sei vivo!-esclamò Gabryel.
-Si, figli miei! Sono anni che tentiamo
inutilmente di ostacolare Behemoth e sua figlia. E per proteggere voi e vostra madreho inscenato la mia morte. Non potevo
immaginare che lei poi si sarebbe uccisa.. Potete perdonarmi?-
-E ce lo chiedi?piangendo risposero i ragazzi
interessati.
-Mentre voi eravate “in missione” noi abbiamo
scoperto delle cose molto equivoche. Segretamente ci siamo riuniti e lo
combattiamo.-
-Davvero?- si interessò Ghish.
-Alcuni di noi hanno scoperto che c'è una nebbia
che sta ostacolando i raggi del sole. Non è opera
della Guardiana. Quando Behemoth fece l'incantesimo
per sfoltire la nebbia, ci è parso molto sospetto. Perchè
non lo aveva fatto prima? Come mai l'acqua cristallo di Pie non aveva
funzionato?-
-A questo ti posso rispondere in fretta. Senza
luce solare l'acqua cristallo è inattiva. Per questo quando ho tentato di
usarlo, il suo potere mi si è ritorto contro. –
-Behemoth ha creato la nebbia..-
-E se non ci muoviamo.. Qualcuno che è davvero
innocente ci rimetterà!-concluse il discorso Ghish.
-Quindi... qual'è il
piano?-chiese interessato Tart.
-Abbiamo tempo fino a domani sera. E ci servono le
vostre amiche terrestri.-
-E come facciamo a raggiungerle in meno di 24
ore?-chiese Ghish.
-Nessuna navicella può raggiungere la Terra in
meno di 24 ore... -
-Posso aiutarvi io!-
L'uomo che aveva pronunciato quelle parole si
tolse il cappuccio.
Pie e Ghish sfoderarono
le loro armi.
-Tu? Tu vuoi aiutarci? Andrai dritto dritto a dirlo al tuo caro fratellino!-
Il padre di Alycya si
mise in mezzo ai tre.
-Lui può davvero aiutarci. Sono quasi tre mesi che
è ricercato da Behemoth ed è passato dalla nostra
parte.-
-Spiegaci il perchè- ordinò Pie.
Phobos alzò le mani e cominciò a
parlare.
-Sono stato io a dire a loro della nebbia. Ho
seguito ciecamente Behemoth in tutto ,fino al giorno
in cui ho visto che stava modificando la realtà, per far credere che la vostra
amica abbia ferito Mirta. Da quando ha in mano il
libro nero , non lo riconosco più. Pensa solo al potere, il suo cuore non è più
puro. Ho tentato di rubare il libro, di farlo ragionare ,e ho dovuto
abbandonare in fretta la mia casa. Sotto consiglio di sua figlia ,Behemoth non ha esitato a tentare di farmi fuori.-
-Tu credi che noi ti crederemo a questa
storia?-chiese Ghish.
-Io sono in grado di teletrasportarvi sulla Terra.
Evith non è l'unica a saperlo fare .Poi, quando
questa storia sarà finita, lascerò che sia il popolo a giudicarmi. Mi sono
macchiato di molti delitti, ho molte colpe. Non ce la facevo più a vivere con i
rimorsi.-
Phobos sembrava veramente
sincero.
-Va bene -disse Pie.
-Con questo non vuol dire che ci fidiamo di te, ma
non abbiamo alternative. Quando possiamo andare sulla Terra?-chiese Ghish.
-Subito! Devi solo aggrapparti a me e in un
secondo staremo li. Basta che mi dici dove dobbiamo andare.
-Al Caffè MewMew , o ,almeno, quello che ne resta!-
Ghish si avvicinò a Phobos e i due sparirono per ricomparire al Caffè.
“Credo che questa volta Ryan ci farà fuori per
davvero...”commentò tra sé l'alieno ,vedendo mezzo salone distrutto.
Cominciò a cercare per tutte le stanze Ryan e si
sentì spaesato quando entrò nella stanza di Selena.
Non trovando il ragazzo si precipitò nel
laboratorio, dove, per sua fortuna trovò anche le ragazze.
-Ghish!!!!! Come? Come fai ad
essere qui?-Chiese stupito Ryan.
-Non ho molto tempo per le spiegazioni. Selena è in grave pericolo e ci serve l'aiuto della squadra
al completo! È davvero urgente, Ryan. Per la prima volta non abbiamo il tempo
dalla nostra parte!-
Lory si alzò subito dalla
sedia e si avvicinò a Ghish.
-Lui sta bene?-
-Noi stiamo bene...-
Ryan guardò Ghish e lo
strano simbolo che aveva al braccio. Gettò un rapido sguardo alle ragazze.
Si soffermò a lungo su Strawberry.
L'espressione e le condizioni dell' alieno non
lasciavano dubbi che fosse veramente successo qualcosa di molto grave.
-Ragazze! Dovete agire! Seguite Ghish sul pianeta e STATE ATTENTE! Usate le spille per tenermi
informato!-
Ghish sorrise a Ryan con
gratitudine.
-LO SAI? Non sei tanto antipatico! -disse.
Ryan sorrise.
-I danni li ripagate voi,intesi?-rispose.
Ghish scoppiò a ridere.
Salutò Ryan con un cenno della mano.
-Ragazze... Tornate tutte intere e riportate
indietro loro. -fù l'ultimo saluto che il biondo
lanciò alle ragazze ,che uscirono di corsa dal sotterraneo.
Phobos li stava aspettando e
,appena vide Ghish, invitò le ragazze ad unirsi in
cerchio, e le teletrasportò sul suo pianeta.
Appena le ragazze toccarono piede, Lory si precipitò verso Pie e Puddy
verso Tart.
Constatato che tutt'e due stavano in salute, ma
con uno strano simbolo al braccio,le ragazze si calmarono e si fecero spiegare
l'intera storia.
-Quella ragazza è proprio una serpe!-commentò Puddy.
-Ora che anche loro sono qui... mi spiegate come
possono aiutarci?-
-Con i loro poteri ci aiuteranno a fermare Behemoth ed Evith prima che mettono
le mani sul potere del Tempo!Forse riusciremo anche a sconfiggere l'altro figlio
di Behemoth, visto che le ragazze già ne hanno fatto
conoscenza.-
Strawberry guardò le sue amiche. Da
quello che aveva capito, si dovevano scontrare di nuovo con Profondo Blu.
-Noi stiamo con voi!Selena
è nostra amica!-
-Spero solo che stia bene!-mormorò Pie.
Lory lo abbracciò.
-Vedrai che tutto si risolverà!-
Le guardie avevano portato Selena
nella prigione .
La ragazza li aveva seguiti senza dire nulla.
Senza i suoi poteri era una qualsiasi e non poteva
fare niente per cambiare il corso degli eventi.
Con poca gentilezza, la spinsero in una cella,
lasciandola completamente al buio.
Selena si sedette in un angolo
rassegnata ,quando all' improvviso la porta fu aperta ed una guardia si
avvicinò.
Per prima cosa le tolse le catene dai polsi, poi
le diede una coperta , delle candele e qualche vivere.
-Perchè lo fai?-chiese Selena.
-Così- rispose questi
-Grazie!-
la guardia non disse nulla e velocemente rinchiuse
la porta dietro di sé.
Selena accese la candela e,
sistematosi alla meno peggio, si addormentò.
-Mia cara amica!-Akita
comparve nel suo sogno.
-Akita! Dunque è questo che
tutti si aspettano da me?-chiese Selena.
-Non necessariamente! Perchè
non stai usando i tuoi poteri?-le chiese.
-Non posso. Evith ha il
cristallo!-
-Ma il cristallo non è fondamentale! Il tuo potere
risiede in te. È nel tuo cuore! Non devi aver paura di usarlo! Vedi, quello che
ho voluto farti capire, è che solamente
tu puoi usare il potere del tempo. Mi hai dimostrato, accettando il tuo
destino, che tu sei la mia degna erede. Non ti sei curata di quello che
potrebbe succedere, hai deciso per il bene degli altri. In questo modo hai
scoperto come utilizzare il tuo potere!-
-Non capisco, Akita!-le
rispose la ragazza.
-Vedi, solamente chi ha un cuore puro,chi è umile
e coraggioso come te,può maneggiare senza farsi del male il potere del Tempo. Evith e Behemoth non possono
farlo. Quando tenteranno di usare il Cristallo,scompariranno per sempre. Si
tradiranno a vicenda e l'egoismo li guiderà. Uno voleva il potere e ha venduto
la sua anima al Diavolo. L'altra voleva la vendetta e sarà suo fratello ad
ucciderla...-
-Non c'è modo di salvarli?-chiese Selena.
- No. Con le loro scelte hanno segnato il loro
destino. Ora io chiedo a te. Vuoi tornare dai tuoi fratelli o essere uno
spirito come me?-
-Ho una scelta,Akita?
Una possibilità?-
-Certo che la hai! Il futuro ha molte variazioni,
molte possibilità.
-Se torno tu dove andrai?-
-Io? È tempo che mi riposi... sono davvero
stanca,il mio compito l'ho concluso..
-Quindi se io torno, tu scomparirai?-chiese Selena.
Alita annuì.
-Vedi, se tu non fossi entrata nella vita di quei
tre, Ghish sarebbe ancora infelice per quella
ragazza,Pie non sarebbe in grado di manifestare i suoi sentimenti e Tart resterebbe da solo. Devi tornare, Evith
non esisterò più per farti del male. Non ci sarà bisogno di aspettare la luna
piena. Purtoppo ha il tempo segnato! -
-Tu.. vuoi sacrificarti per me? Perchè?-chiese stupita Selena.
-Due guardiane del tempo non possono esistere.
Adesso sei in grado di controllare il tuo potere, ci sono tante cose a cui si
deve porre un rimedio, tante famiglie a cui ridare il sorriso. Specialmente ,
ci sono tanti innocenti che sono morti per nulla. Usa il tuo potere per
correggere tutto ciò. Fai in modo che la guerra con la terra non sia mai
avvenuta e che i nostri popoli vivano pacificamente. Puoi farlo una volta sola.
Io,ti aiuterò, e credimi, tutto tornerà normale!-
-Ma come faccio a utilizzare il mio potere?-
Selena non era ancora convinta
della possibilità di riprendere il suo aspetto da Guardiana.
-Devi solamente volerlo! Ora dormi, domani finirà
tutto! Ricordati di me qualche volta. E quando il tuo tempo sarà finito, allora
ci rivedremo!-
-Grazie, Akita!-
Lo spirito fece una carezza alla ragazza e si
dissolse.
La decisione era stata presa e l'esito della
guerra era stato deciso.
La notte passò in fretta.
Selena dormì un sonno profondo.
I suoi amici non chiusero occhio , preparando piani
per liberarla.
E l’alba venne…
Evith passeggiava per le stanze
del palazzo architettando un modo per liberarsi del padre.
Questi, ormai, le era inutile.
Aveva il cristallo con sé, non poteva permettersi
di farselo sfuggire dalle mani.
Non provava nessun rimpianto e nessuna vergogna
per ciò che avrebbe fatto.
Fino all' ultimo aveva portato la maschera della
figlia ubbidiente, in realtà odiava profondamente suo padre perchè
stava “regnando” e non le aveva ceduto il posto.
Riteneva che era suo di diritto.
Se eliminava suo padre , contemporaneamente poteva
sbarazzarsi del fratello.
Doveva solo decidere il modo.
Pensierosa passeggiava tra le stanze, finchè all' improvviso non scoppiò in un'allegra risata.
La
soluzione l'aveva nella sua tasca.
Bastava
avvelenare il vino che Behemot amava sorseggiare dopo
la colazione e si sarebbe liberata di un altro ostacolo.
Doveva recitare ancora per poco...
La colpa
sarebbe ricaduta su qualche servitore, che avrebbe fatto passare per traditore.
Era cosi semplice!
Behemoth attendeva con ansia il
plenilunio.
Non provava nessuna compassione per quello che
aveva fatto, per il modo in cui aveva ingannato tutti quanti...
La sua unica paura era che suo figlio scoprisse le
sue intenzioni.
Aveva
preparato il testo dell' incantesimo di nascosto,nel momento in cui Evith si sbarazzava della Guardiana, avrebbe recitato il
testo e anche Profondo Blu sarebbe scomparso.
Allora si sarebbe liberato anche di Evith.
Per lui era
solo un mezzo per raggiungere il suo scopo.
Avrebbe finto di abbracciarla, per poi pugnalarla
alle spalle.
In quel modo avrebbe avuto il pieno potere per
spostarsi nelle diverse epoche e sottomettere tutti i popoli che voleva.
Doveva sopportarla ancora per poco.
A breve avrebbero consumato la colazione. Sarebbe rimasta
viva solo un altro giorno.
Che peso poteva avere un giorno, visto che davanti
a sé aveva tutto il tempo che voleva?
Peccato che tutti i suoi piani si infransero nel
momento in cui Evith gli porgeva il calice con il
vino.
L'anziano genitore avvertì dalle prime gocce il
sapore del veleno a cui non c'era nessun antidoto.
Stregato dallo sguardo di Evith
continuò a bere fino a che il calice non fù vuoto.
-Sapevo le tue intenzioni! Non sei mai stato bravo
a nascondere i tuoi pensieri! Ora posso finalmente ottenere ciò che era mio di
diritto!-
-Oh, cara mia, stai sicura che ci rivedremo all'
inferno!-
Nel momento in cui Behemoth
morì il suo corpo prese fuoco e si dissolse in cenere.
Evith aprì la finestra e lasciò che il vento portasse via
le ceneri del padre.
“Ci sono riuscita !”si disse la ragazza.
Uscì in fretta dalla stanza, trovandosi faccia a
faccia con suo fratello.
-E tu da dove sbuchi fuori?-chiese meravgliata.
Profondo Blu non le rispose .
-Ti ho fatto una domanda!-insistette Evith.
-Stai zitta! Volevi governare tutto da sola? È
così?-
Messa alle strette Evith
indietreggiò.
-Assolutamente no! Noi governeremo insieme!-
-Stai mentendo! Hai avvelenato il vecchio, ma non
ti sei resa conto che in quel modo mi avresti ridato un corpo!-
-Di questo te nesono grato, ma in questo mondo, non c'è posto per due persone con lo
stesso sogno..-
-Che cosa? Non oserai farmi del male?-chiese la
ragazza.
-Non servi più a nulla! Salutami nostro padre!-
Detto questo, Profondo Blu, si sbarazzò dalla
sorella, raccogliendo il ciondolo che cadde dalle mani di Evith.
-E ora a noi due Guardiana!-
Ghish seguito da Tart si intrufolò nella prigione.
Le ragazze erano in attesa del segnale fuori.
Pie con gli altri aveva distratto le guardie
sfruttando il marchio di Evith.
Ghish aveva le armi a portata di mano, e per fortuna,
ancora non le usava.
-La troveremo?-chiese Tart.
Ghish non ebbe tempo per
rispondere che Selena si scontrò con loro.
-Ehi, che diavolo ci fate qui?-chiese.
-Mi sembra ovvio, ti tiriamo fuori di qui! Le ragazze
stanno aspettando un nostro segnale per attaccare il palazzo!-
-Fermatevi!-ordinò Selena.
-Non voglio nessuna guerra!-addolcendo il tono
disse Selena.
-Sei impazzita? Se noi non combattiamo tu morirai!
Behemoth utilizzerà il tuo potere... Evith...-
Selena lo interruppe con un bacio.
-Ghish, fidati di me. Evith e Behemoth non esistono
più. Richiama le ragazze MewMew
,ora è il tempo di scontrarci con un antico nemico!-
-Che cosa stai dicendo?-tentò di ribbellarsiGhsih.
-Tart, porta via questo zuccone
e fate come ho detto!-
Il piccolo annuì dalla paura.
C'era qualcosa che non quadrava in Selena.
-Ehi, ma tu hai le sembianze della
Guardiana!-disse infine.
Selena sorrise.
Ghish rassegnato seguì Tart.
Nessuno ci stava capendo nulla.
Selena sapeva che Profondo Blu
la stava cercando.
-é ora. Mia cara!-le disse Akita.
Uscì dalla prigione e alzò gli occhi al cielo.
La nebbia bloccava ancora i raggi del sole.
Le ragazze MewMew la raggiunsero.
-Stai bene?-le chiese Strawberry.
Selena annuì.
-Sei davvero Selena?-chiese
Puddy.
-Io sono la Guardiana del Tempo. Ascoltatemi bene,
ragazze! Nell' esatto momento in cui userò la mia arma, tu, Strawberry
dovrai colpire Profondo Blu con la tua, dopo che avete unito i vostri poteri!
Solo in questo modo il suo spirito svanirà per sempre e io avrò portato a
termine il mio compito. Ho aspettato secoli per avere il vostro aiuto. Sono
stanca, anche io voglio riposarmi!-
Le ragazze si guardarono annuendo ed
incoraggiandosi a vicenda.
In lontananza Selena
scorse la figura di Profondo Blu.
-Ricordate, al mio segnale!-
Si alzò in volo ed andò incontro al suo nemico.
-Mi stavi cercando?-chiese.
-OH... Akita! Erano
secoli che non ti vedevo! Questa volta... io ho l'arma!-le rispose Profondo
Blu.
-Lo credi davvero?-
-Tu non hai il tuo ciondolo!-le rispose questi.
-Forse non noti un piccolo particolare... Anche
senza ciondolo io ho i miei poteri!-
Profondo Blu non rispose nulla.
Nella sua mente si era reso conto troppo tardi che il suo ritorno era soltanto per poco.
Tuttavia
non lo fece vedere ed impugnò la sua spada.
-Combatti, Guardiana e vedremo chi vincerà!-disse
nascondendo male la paura nella sua voce.
Akita estrasse la sua spada di
fuoco. Il fuoco che avrebbe condannato per sempre Profondo Blu.
-Tu... sei colpevole!-disse.
Quella frase fece infuriare il diretto interessato
che cominciò ad attaccare la Guardiana.
Al primo contatto con l'arma della sua avversaria , la sua spada diventò incandescente, tanto
che dovette buttarla.
-Che cosa mi stai facendo?-chiese impaurito.
-TU devi pagare per tutto il male che hai fatto! -
Ad ogni parola Akita si
avvicinava al suo nemico.
Profondo Blu ora era nel panico.
-Guardami negli occhi e rivivi tutti i tuoi
crimini!-
Profondo Blu non poteva disubbidire .
Una forza misteriosa lo legava ad Akita.
-Ragazze, ora!-
Al comando le MewMew si misero in cerchio e passarono l'energia a Mew Berry. Questa evocò la sua arma e scagliò il suo
attacco che colpì in pieno Akita e Profondo Blu.
-Bella mossa Akita! In
questo modo sei finita anche tu!-le disse Profondo Blu.
-Il mio tempo è finito! Selena,
adesso tocca a te! Usa il potere del Tempo.
Selena riprese possesso del suo
corpo. Nel momento in cui Akita si dissolveva insieme
a Profondo Blu, apparve una scettro.
La ragazza lo impugnò, fermando il tempo.
Non aveva idea di quello che faceva, ma sapeva che
doveva andare nella stanza più buia del palazzo.
Vi entrò , trovando Behemoth
che immobile stava leggendo un libro.
-Allora sei tu la causa di tutta questa storia!-
Prese il libro e lo distrusse.
Profondo Blu non sarebbe mai esistito.
Nel presente la nebbia scomparve all' improvviso.
Il Sole
fece capolino tra le prigioni di nubi.
La luce cominciò a risplendere e riscaldare il
pianeta.
Poi, la ragazza si spostò nel suo passato.
Entrò nella
cella in cui era stata rinchiusa e liberò i suoi genitori.
Pie, Tart ne sarebbero stati contenti.
All'improvviso vicino a Pie apparve la madre e il
padre.
Infine , la ragazza tornò indietro di un giorno e
fece in modo che il Caffè non subisse i danni.
Anche se era antipatico, Ryan non meritava di
andare in bancarotta.
Soddisfatta, la ragazza fece sparire lo scettro e
nell' esatto momento in cui l'incantesimo finiva , cadde in ginocchio sfinita,
mentre il tempo ricominciava a scorrere regolarmente....
EPILOGO
Passarono diversi mesi.
Pie , Tart , Ghish e Selena insieme alla madre e al padre, si erano stabiliti sulla
Terra.
Phobos era stato giudicato e
perdonato.
Ora viveva felice tra la sua gente.
I ragazzi non vollero restare sul loro pianeta.
Il simbolo bruciava ancora sulla loro pelle,
entrando nella loro anima.
Un giorno sarebbero tornati, quando si sarebbe
sbiadito il ricordo.
Più volte avevano chiesto a Selena
di accelerare il tempo, ma la ragazza aveva rifiutato.
Poteva farlo solamente una volta.
Il Pianeta era tornato al suo antico splendore, la
razza terrestre e quella aliena convivevano in armonia.
Non c'era stato bisogno di nessuna guerra, e le MewMew persero i loro poteri
ritornando alla loro vita da normali adolescenti.
Le ragazze continuarono a lavorare al Caffè, che
in quel giorno era chiuso.
Pie e Lory avevano
deciso di sposarsi.
Quel giorno il Caffè era stato decorato per il
loro matrimonio.
I due erano felicissimi.
La paura di perdere la persona amata aveva segnato
Pie, che era diventato più socievole.
I genitori d tutte e due le parti approvarono
entusiasti.
William ed
Helena, i genitori di Tart,Pie e Selena,quando
avevano rivisto i loro figli erano scoppiati in un pianto liberatorio.
La loro
prigionia, ora era solo un brutto incubo.
Tart aveva urlato di gioia che nel suo cuore lo sapeva che
un giorno avrebbe ritrovato la mamma e il papà.
Pie aveva volontariamente omesso che tutto era
dovuto all' intervento di Selena.
Era stato davvero un dono incontrarla quel giorno.
Selena ci mise del tempo per
dimenticarsi di Evith.
Le dispiaceva molto per come era finita la
storia...
Akita le mancava.
Ogni tanto le appariva nei sogni serena e
contenta.
Non aveva perso i suoi poteri,vigilava
costantemente che tutto andasse per il meglio.
Puddy viveva una bellissima
amicizia con Tart.
A breve la loro amicizia si sarebbe trasformata in
una bellissima storia d'amore.
Strawberry, invece, conviveva
felicemente con Ryan.
I due litigavano e si prendevano in giro spesso,
dichiarandosi odio reciproco, ma in fondo si amavano veramente...
-Ed ora la sposa lancerà i suoi fiori!-gridò
entusiasta Puddy.
Le ragazze si misero in posa per prendere il
mazzo.
Lory chiuse gli occhi e tirò i
fiori...
Le ragazze si gettarono per prendere i fiori....
-Oh!- esclamò Ghish
-Credo proprio che a breve celebreremo un altro
matrimonio!-disse Elena.
William annuì.
Selena aveva preso
involontariamente i fiori.
-I nostri bambini sono cresciuti! Ringrazio il
Cielo che abbiamo una nuova possibilità di vederli crescere!-
William abbracciò Elena e l'anziana coppia si unì
ai festeggiamenti.
Siamo giunti alla fine.. gente!!!!!!
Ammetto che mi dispiace....
Ma non vi lascio soli a lungo!
La storia farà parte di una serie sulla Guardiana
del Tempo..
Spero di riuscire a portare a termine il progetto …
Intanto ….
Ringrazio chi mi ha letto pazientemente,
Scarlett_ 92 e Blackmiranda
per le loro costanti recensioni...
è solo grazie a loro che ho finito di scrivere
questa storia. Un abbraccio a tutti!