You're the reason of my happiness

di YayMe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13-Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Sono tornata! Finalmente mi è ritornata l'ispirazione e sono contenta di aver scritto una nuova FF sui due coglioni ^_^
Inizierei con una premessa: in questa storia nessuno è famoso e Miley e Nick non si conoscono.
Dopo aver detto questo, spero che la storia vi piaccia e buona lettura :)
YayMe





1.



Uscì dalla boutique di abiti da sposa soddisfatta della mia scelta.
“Il matrimonio è trovare l’abito perfetto” così diceva mia madre, e io l’avevo trovato quel pomeriggio.
Tra sei mesi mi sposerò con l’uomo della mia vita, il ragazzo con cui voglio svegliarmi tutte le mattine, il ragazzo che è la ragione del mio sorriso ed io non posso esserne più felice.
<<Cosa ti avevo detto tesoro? Il tuo abito l’hai trovato, ora dovrai lasciar fare tutto a me. Tu non devi alzare dito okay?>> roteai gli occhi <<Mamma! Tu ti sei già sposata, questo è il mio matrimonio voglio scegliere io>> mia sorella si mise a ridere <<Sì ma non puoi organizzare tutto te!>> replicò mia madre.
Diedi un bacio sulla guancia a mia sorella <<Ciao!>> dissi e mi diressi verso la mia macchina. Sentivo mia madre che mi urlava <<Sei maleducata! Non mi puoi ignorare così!>> e mia sorella che continuava a ridere.
Salì in macchina, misi in moto e passai davanti a loro salutandole con la mano e facendo un sorriso falso.
Sembrava lo facesse apposta a farmi saltare i nervi, già ero nervosa di mio e ora se si metteva anche lei sarei scoppiata da un momento all’altro.
Sentì squillare il telefono e misi il vivavoce, accorgendomi troppo tardi che forse dovevo guardare il display per evitare di rispondere a quell’incubo di mia madre.
<<Pronto!>> dissi scocciata <<Ehi amore. Tutto okay? Perché mi rispondi così?>> feci un respiro di sollievo <<Ah Liam sei tu! Pensavo fosse mia madre, è una rompiscatole. Non la sopporto più, giuro che la uccido se parla ancora con quella voce da “Faccio tutto io!”>> dissi imitandola, si mise a ridere <<Che ha fatto?>> sbuffai <<Ma niente. La conosci, ha manie ossessive. Vuole organizzare lei il matrimonio ma io le ho detto di no perché il nostro matrimonio lo voglio organizzare con te>> dissi urlando <<Okay ora calmati e fai un bel respiro. Lo organizzeremo noi il nostro matrimonio okay? Ti amo>> sorrisi <<Anch’io ti amo. Ci vediamo dopo>> e chiusi la chiamata.
Purtroppo per schiacciare il tasto rosso sul telefono non prestai molto attenzione alla strada e quando alzai gli occhi riuscì a frenare in tempo, non evitando però un piccolo tamponamento.
Rimasi in macchina ferma vedendo la portiera della macchina davanti a me aprirsi. Uscì dalla mia auto anch’io e l’uomo in guida alla macchina che avevo tamponato mi chiese <<Sta bene?>>
Io alzai gli occhi e incontrai il suo sguardo. Rimasi incantata da quegli occhi marroni e sorrisi vedendo i tuoi capelli ricci, tanto perfetti che parevano finti. Osservai il suo corpo e potevo dire che era perfetto, sembrava un angelo 







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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***





2.



<<Signora, sta bene?>> mi chiese di nuovo avvicinandosi, arrossì per la scena che si era creata <<In realtà dovrei essere io a chiederle se sta bene. Mi dispiace, stavo chiudendo una telefonata e non mi sono accorta di lei. È tutta colpa mia, le pagherò tutti i danni. Comunque sì, sto bene e lei?>> chiesi veramente dispiaciuta sperando che il rossore sulle mie guance fosse sparito <<Anch’io sto bene. Comunque non c’è bisogno, non ci sono danni né sulla mia auto né sulla sua quindi non vedo perché pagare inutilmente. Per fortuna è stata lieve la botta>> disse sorridendo. Automaticamente sorrisi anch’io ritornando di nuovo rossa in viso. Abbassai la testa per l’imbarazzo e l’uomo si mise a ridere <<Che maleducato! Non mi sono ancora presentato: mi chiamo Nick>> disse porgendomi la mano. Allungai la mia e rimasi senza parole durante l’incontro delle nostre mani. Nick mi guardò e mi disse <<E lei si chiama?>> ritirai la mano in imbarazzo per l’ennesima volta <<Miley. Mi chiamo Miley. Mi dia pure del tu>> dissi cercando di nascondere la brutta figura <<Allora anche tu devi darmi del tu>> sorrisi abbassando lo sguardo <<Miley…allora Miley, ti posso offrire qualcosa?>> rialzai lo sguardo e dissi confusa <<Dovrei essere io a offrirti qualcosa. Io ti ho tamponato>> si mise a ridere <<Sì ma sto cercando un modo per abbordarti quindi…>> scoppiai a ridere <<Oh…e cosa ti fa pensare che io accetti dopo questa tua rivelazione?>> dissi, anche se volevo anch’io passare un po’ di tempo con questo uomo misterioso <<Beh, nessuno mi dice di no, sono bello da impazzire e ho notato quante volte sei arrossita in questi cinque minuti che ci conosciamo quindi questo mi fa pensare che anche tu lo voglia>> mi disse sicuro di sé <<Non ti hanno mai detto che sei egocentrico?>> gli chiesi sorridendo <<Me lo dicono tutti i giorni>> e scoppiammo a ridere entrambi.
<<Beh se è così…no>> dissi girandomi e andando verso la mia macchina <<Sei seria?>> mi chiese deluso <<Sì sono seria, perché ora non posso proprio. Ma se vuoi veramente abbordarmi chiama questo numero>> dissi dandogli un bigliettino con scritto il mio numero.
Mi sorrise <<Lo farò>> chiusi la portiera, misi in moto e lo salutai con la mano. Lo guardai dallo specchietto in tutto il suo splendore diventare sempre più piccolo fino a quando non lo vidi più.




 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***





3.



Non sapevo perché avevo dato il mio numero ad un totale sconosciuto, sapevo solo che si chiamava Nick e da come si era comportato poteva essere un maniaco. Ma in dieci minuti che siamo stati insieme ho provato un senso di protezione che con nessuno ho mai provato, neanche con Liam. E pensando a lui mi resi conto che stavo facendo una cosa del tutto sbagliata: io mi stavo per sposare e non dovevo uscire con altri ragazzi. Ma c’era un non so che in Nick di affascinante, mi piaceva. Con Liam non è stato amore a prima vista, per lui sì ma per me no. Diciamo che quando ci siamo conosciuti io non avevo bisogno di un ragazzo e ci provava tanto con me, alla fine decisi di dargli un’occasione, l’occasione divennero occasioni e man mano che uscivo con lui mi innamoravo sempre di più.
Adesso  ho conosciuto Nick e quando i nostri occhi si sono incontrati ho provato qualcosa di forte, di questo ho anche un po’ paura perché non devo pensare a lui. Devo pensare al mio meraviglioso fidanzato che mi aspetta a casa e che tra sei mesi diventerà mio marito. Per la prima volta al pensiero di Liam mio marito mi vennero dei dubbi. Istintivamente mi guardai l’anello al dito.
Okay devo smetterla di fare questi pensieri assurdi. Anche se non riuscivo a togliermi dalla testa gli occhi di Nick.
Aprì il cancello con il telecomando e entrai nel vialetto di casa. Scesi dall’auto andando a vedere se c’erano ammaccature. Per fortuna no, almeno avrei evitato domande.
Entrai in casa ed appoggiai le chiavi sul tavolino dell’ingresso <<Amore sono tornata!>> urlai <<Sono in cucina>> urlò Liam di rimando.
Mi diressi lì e appena entrai rimasi senza parole <<Wow! Chi è morto?>> dissi ridendo. Aveva preparato un cena a lume di candele con le sue mani.
Liam non è un ragazzo romantico, per questo sono sorpresa. Neanche quando mi chiese di sposarlo è stato romantico: eravamo a pranzo con le nostre famiglie ed ad un certo punto si alzò, richiese l’attenzione di tutti e si inginocchiò di fianco a me. Se nel caso io avessi voluto dire di no non avrei potuto farlo davanti a tutte quelle facce orgogliose che mi annuivano.
<<Adesso non posso neanche preparare una cena per la mia fidanzata?>> mi chiese avvicinandosi a me.
Mi allungai per baciarlo e quando chiusi gli occhi mi ritrovai davanti Nick. Mi allontanai di colpo e Liam mi guardò male <<Che hai?>> mi misi una mano sulla fronte <<Niente amore. Ho solo un po’ di mal di testa, vado in bagno e ritorno>> dissi andandomene.
Entrai in bagno e mi chiusi la porta alle spalle. Mi guardai allo specchio stringendo forte con le mani i bordi del lavandino. Aprì tutta l’acqua fredda e me la buttai sul viso ricordandomi troppo tardi del trucco. Rialzai lo sguardo guardandomi allo specchio e mi accorsi che ero un disastro. Presi una salviettina e mi struccai velocemente.
Ritornai in cucina <<Tutto bene?>> mi chiese Liam, io annuì e mi avvicinai di nuovo a lui provando a dargli un altro bacio. Chiusi gli occhi e di nuovo quel viso angelico mi si ritrovò davanti ma stavolta feci finta di niente. Mi misi seduta e aspettai che Liam mettesse la cena sui piatti <<Com’è andata oggi? Escludendo tua madre>> mi stavo quasi dimenticando di ciò che feci oggi prima dell’incontro con Nick <<Ho trovato l’abito giusto!>> dissi con falso entusiasmo, per la prima volta. Se Liam se ne accorse non lo diede a vedere <<Ah sì? E com’è?>> scossi la testa <<Non te lo dico, porta sfiga>> dissi senza guardarlo negli occhi. La cena si concluse in silenzio, mi alzai per sparecchiare la tavola ma Liam mi disse <<Stasera faccio tutto io. Tu vai a rilassarti che poi stasera ho una sorpresa>> e mi fece l’occhiolino.
Gli feci un sorriso falso e andai in salotto per guardare un po’ di tv.
Mi ha fatto capire che stasera vuole fare sesso con me ma io non ho assolutamente voglia, anche perché con questi pensieri su un altro uomo, potrei urlare il nome sbagliato. Pessima idea. Sa che ho il mal di testa, funziona sempre come scusa. E poi sa del litigio con mia madre quindi potrei dirgli che mi ha turbato e che voglio solo andare a dormire.
Poco dopo arrivò anche lui in salotto, si sedette accanto a me e incominciò ad accarezzarmi la coscia. Io la scostai e dissi <<Non ho voglia>> mi guardò male <<Tu hai sempre voglia!>> mi girai e gli risposi scocciata <<Stasera no, okay?>> sbuffò <<Ma che hai oggi eh? Ti preparo la cena, voglio passare un po’ di tempo con te e mi tratti così?>> abbassai gli occhi veramente dispiaciuta <<Sono stanca. Ho litigato con mia madre e ho mal di testa. Ho apprezzato tanto la cena e mi dispiace non avertelo dimostrato. Ti amo, lo sai>> dissi sedendomi sulle sue gambe <<Va bene. Ti amo anch’io amore>> disse baciandomi. E come prima quegli occhi color cioccolato mi vennero in mente.  Gli sorrisi <<Possiamo dormire abbracciati>> gli dissi, lui mi sorrise, si alzò prendendomi in braccio e mi portò in camera da letto. Mi posò dolcemente sul letto e si mise accanto a me. Lo abbracciai.
<<Buonanotte amore. Ti amo più di chiunque altro>> dissi più a me che a lui. 





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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***





4.



Finalmente il grande giorno era arrivato, scesi dalla limousine facendo attenzione al bellissimo abito che scelsi con mia madre e mia sorella.
Mi misi di fianco a mio padre che mi chiese <> io annuì senza pensarci due volte.
La marcia nuziale incominciò e feci il mio ingresso in chiesa.
Guardai tutti gli invitati: c’erano i miei compagni delle elementari, delle medie, del liceo e del college. Tutti i miei parenti, anche quelli che non conoscevo. Poi vidi mia madre in prima fila in lacrime e affianco i miei fratelli. Mi girai verso mio padre che mi diede un bacio sulla guancia e si andò a sedere.
 Io mi avvicinai al mio sposo e gli toccai il braccio.
Si girò verso di me e rimasi piacevolmente stupita quando mi accorsi che non era Liam.
 
Mi svegliai di soprassalto facendo spaventare sia Liam che uno dei miei cani. Accese la luce <<Amore tutto okay?>> scoppiai a piangere e lo abbracciai <<Oh tesoro, calmati amore, era solo un brutto sogno, stai calma ci sono qui io>> amo quando mi culla come se fossi una bambina, come si prende cura di me <<Ne vuoi parlare?>> scossi la testa singhiozzando <<Io ti amo okay? Non dimenticarlo mai. Mai!>> gli dissi, lui si mise a ridere <<Ovvio che non lo dimentico. So che mi ami, come io amo te>>

Per me quelle parole erano come un’ancora di salvezza. Non lo amo più come prima, questo è ovvio, ma lo amo ancora, così come lui. E io gli farò credere che ricambio completamente.
 
Passai la notte con la paura di fare un altro incubo, abbracciata a Liam anche lui sveglio. Questo amo di lui: non mi lascia mai sola, neanche in situazioni del genere, un altro si sarebbe addormentato, lui no. Chissà se anche Nick l’avrebbe fatto?
Stavo preparando la colazione quando Liam arrivò da dietro e mi baciò sul collo. Sorrisi <<Che fa oggi il mio amore?>> mi chiese, mi girai <<Andrò in negozio con mia sorella>> annuì e mi lasciò un piccolo bacio sulle labbra, non evitando però quello che mi succedeva da meno di ventiquattro ore a questa parte.
<<Ti amo>> mi disse prima di andare via <<Anch’io>> gli risposi.
Dopo aver fatto colazione mi diressi nella cabina armadio per scegliere come vestirmi: io e mia sorella un po’ di anni prima avevamo aperto un boutique di abiti firmati, quindi come commessa dovevo vestirmi bene. Scelsi un abito marrone aderente Dolce & Gabbana che avevo “preso in prestito” dal negozio. In teoria prendo in prestito dal negozio la maggior parte del mio guardaroba. Ci abbinai un paio di scarpe Louboutin nere con il tacco, una cintura e la mia borsa Chanel preferita.
Quando arrivai davanti al negozio notai, oltre alla macchina di Brandi, mia sorella, anche quella di mia madre. Mi ero completamente scordata del nostro litigio di ieri, dopo la notte passata in bianco.
Entrai in negozio e tutti si girarono verso di me <<Buongiorno>> salutai <<Signorina dobbiamo parlare>> incominciò mia madre, io annuì posando la borsa sul retro <<Hai ragione: il matrimonio è tuo e io non mi devo ficcare nei vostri affari e nei vostri desideri. Voglio solo essere coinvolta e…>> incominciò a commuoversi <<…sono tanto felice per voi…>> sorrisi alzando gli occhi al cielo <<Mamma…>> la abbracciai <<…voglio dire, siete stati insieme per tutti questi anni: era ora che vi sposavate, tutti aspettavano questo matrimonio e ora che si farà voglio che sia tutto perfetto…>> mi misi a ridere <<E lo sarà e sai perché?>> le chiesi <<Perché sarai tu la nostra wedding planner, solo che saranno mie e di Liam le richieste e i desideri okay?>> lei annuì asciugandosi le lacrime <<Grazie tesoro, grazie>> la riabbracciai <<E di che? Ti voglio bene>> le dissi <<Anch’io ti voglio bene>>
<<Ora basta! Giuro mi sta venendo il vomito a vedervi così!>> come al solito Brandi rovinò tutto <<Ma fottiti>> le dissi ridendo <<Ommioddio è tardissimo! Devo andare ragazze, vi voglio bene ad entrambe. Ciao!>> urlò nostra madre e se ne andò.
Io mi sdraiai sul divanetto nel negozio chiudendo gli occhi, cercando di riposare almeno cinque minuti.
Chiesi troppo perché il campanello avvisò che entrarono nuovi clienti. 







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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***





5.



<<Buongiorno>> dicemmo io e Brandi insieme sorridendo <<Salve>> ci salutò l’uomo appena entrato <<Per fortuna siete donne! Ho intenzione di fare un regalo a mia moglie, volevo regalarle una borsa o un paio di scarpe ma io non me ne intendo quindi chiedo il vostro aiuto!>> sorrisi e mi girai verso Brandi che mi fece segno di occuparmi io del nostro cliente <<Bene. Qui in suo aiuto ci sono io. Che tipo è sua moglie?>> gli chiesi sorridendo <<E’ una principessa>> mi misi a ridere <<Che bello! Io e sua moglie abbiamo molte cose in comune, le faccio vedere diverse paia di scarpe, lei decide e poi ci abbiniamo la borsa>> mi sorrise <<Grazie>>
Andai in magazzino e presi alcune scarpe, nel mentre sentì di nuovo il campanello della porta.
Avevo scelto almeno cinque paia di scarpe e ora dovevo portarle in negozio. Feci una colonna e le presi impedendomi però di vedere la visuale. Entrai di nuovo in negozio e Brandi disse <<Oh aspetta che ti aiuto>>  prese tre scatole e le posò per terra, così come feci io.
Mi rialzai e ciò che mi si presentò sembrava un miracolo <<Oddio>> riuscì solo a dire <<Miley?! Beh due volte in due giorni, questo dev’essere destino>> mi disse Nick sorridendo <<No, è il karma>> dissi sconvolta <<Aspettate, voi due vi conoscete?>> chiese il mio cliente <<L’ho conosciuta ieri e ha rifiutato un invito per conoscerla meglio, magari oggi accetterà>> mi disse guardandomi <<Non posso, sto lavorando>> dissi andando dietro il bancone <<No, vai. Ci sto io qui>> disse Brandi sorridendomi <<Brandi non dire cavolate, sto lavorando e sto servendo un cliente>> le dissi guardandola male <<Mio fratello tornerà un altro giorno>> continuò Nick e il presunto fratello annuì <<Lo posso servire io>> si offrì Brandi <<Vai pure, non dirò niente a nessuno>> disse facendo notare il “nessuno”.
Sbuffai <<Okay, ma solo mezz’ora, va bene?>> dissi dirigendomi nel retro per prendere la borsa <<Anche cinque minuti se sono con te>> mi sentì dire, sorrisi e un po’ per scherzo mi tolsi l’anello di fidanzamento e lo misi nella borsa.
Uscimmo dal negozio e mi diressi verso la sua macchina, Nick mi precedette e mi aprì la portiera <<Prego signorina>> mi disse sorridendo. Liam non mi aveva mai aperto la portiera, neanche al nostro primo appuntamento. Gli sorrisi ed entrai in macchina. Nick si mise al posto del guidatore e partimmo. Il viaggio lo trascorremmo in silenzio e io non facevo altro che guardarmi l’anulare sinistro vuoto. Mi sentivo in colpa, mi stavo sentendo uno schifo, non si comportano così le fidanzate.
Ci fermammo, Nick scese dall’auto e venne ad aprirmi di nuovo la portiera, lo ringraziai ed entrammo nel bar di fronte a noi. Ci sedemmo e Nick mi chiese <<Cosa prendi?>> sorridendo gli risposi <<Un cappuccino>> così si alzò e andò al bancone ad ordinare.
Dovevo ammettere che era proprio un bell’uomo, probabilmente aveva la mia età o al massimo un anno in più di me, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso e ora che me ne sto rendendo conto quando lo guardo ho anche un sorriso ebete sulla faccia. Mi misi le mani sugli occhi e mi dissi mentalmente “Non fare cazzate Miley. Non fare cazzate
<<Rieccomi>> gli sorrisi <<Allora, parlami un po’ di te, non so niente se non che ti chiami Miley e fai la commessa>> scrollai le spalle <<Non so che dirti>> gli dissi imbarazzata <<Quanti anni hai?>> mi chiese <<Ventuno, il mese prossimo ventidue>> si stupì <<Veramente? Io ne ho compiuti ventidue lo scorso mese. Siamo coetanei!>> sorrisi, avevo ragione <<Ora tocca a me. Cosa fai nella vita?>> gli chiesi <<Ora niente. Ma faccio l’attore a New York>> mi disse sorridendo <<Sei di New York? Wow, io e mia sorella volevamo aprire un negozio là. E che ci fai qui?>> gli chiesi interessata <<Ho chiesto una pausa e sono venuto qui a trovare i miei fratelli. E direi che ho fatto bene>> mi disse guardandomi negli occhi. A quel contatto mi sciolsi e abbassai gli occhi imbarazzata <<E c’è qualcuno che ti aspetta lì? Una donna…>> gli chiesi, e in quel momento volessi che fosse così ma lui scosse la testa <<Sono single. Per ora>> mi rispose e io incominciai a ridere imbarazzata così decisi di bere un goccio di cappuccino <<E tu? Single? Stai con qualcuno?  Ti stai per sposare? Sei sposata?>> il cappuccino mi andò di traverso e incominciai a tossire, quando mi fui ripresa dissi <<Ehm…vedi qualche anello? S-sono single>> dissi pentendomene all’istante <<Meglio no?>> disse accarezzandomi la mano che ritirai velocemente <<Ah, ho capito: ti hanno appena spezzato il cuore e tu ora hai paura giusto?>> abbassai il viso.
Dovevo mentire per stare un po’ con lui? Come reagirebbe se sapesse che mi sto per sposare? La smetterebbe di corteggiarmi o rimarrebbe solo mio amico? Meglio mentire che perderlo.
Annuì fingendomi dispiaciuta <<Non devi avere paura di me>> mi misi di nuovo a ridere <<Ci conosciamo da meno di un giorno e tu mi stai chiedendo di fidarmi di te? Chissà a quante ragazze hai fatto questo discorso…>> abbassò la testa e per la prima volta lo vidi imbarazzato <<Hai ragione che ci conosciamo da neanche un giorno ma da quando ti ho conosciuta non faccio altro che pensarti, e io stesso ho paura di questa cosa perché non l’ho mai provata, capisci? Ora non so se è la stessa cosa per te ma per me è così, voglio passare più tempo possibile con te. Sento che potrebbe diventare una cosa forte>> sorrisi riconoscendomi nelle cose che aveva appena detto. Lo guardai negli occhi e dissi <<Per me è esattamente la stessa cosa>> lui mi prese di nuovo la mano sorridendo e intrecciando le nostre dita e per la prima volta mi sentì felice.




 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***





6.



La giornata passò in fretta in compagnia di Nick e mi accorsi di quante fossero le cose in comune che condividevamo. Per ogni cosa facevo paragoni tra lui e Liam, mi accorsi che Nick era un ragazzo completamente romantico, mi era sembrato uno presuntuoso ma invece era così carino e simpatico, con lui stavo veramente bene, con nessuno ho mai provato ciò che con lui ho provato in un giorno.
<<Grazie per la giornata fantastica>> gli dissi sorridendo <<Figurati, grazie a te per avermelo permesso. Ti chiamo va bene?>> gli annuì sorridendo. Si avvicinò, mise la mano dietro la mia schiena e mi avvicinò lasciandomi un bacio sulla guancia. Rimasi impalata sorridendo come un’ebete mentre lo vedevo andare via salutandomi.
Entrai in negozio sempre con il sorriso da ebete e quando vidi mia sorella il mio sorriso si spense <<Chi è quello?>> mi chiese sorridendo <<Un amico>> le risposi sbuffando <<Sì certo, ho visto che faccia avevi quando stamattina l’hai visto, adesso quando ti ha baciata, sulla guancia, quindi sei un caso grave. Dove l’hai conosciuto?>> mi chiese emozionata. A Brandi non era mai piaciuto Liam, secondo lei non mi prendeva seriamente, quando ha saputo che ci saremmo sposati gli ha fatto una scenata del tipo “Tu non hai la mentalità per sposarti, tu non la ami. Devi dimostrarmi che tieni veramente a lei e il matrimonio è una pessima idea” e lui aveva replicato “Io non devo dimostrare niente a te” in poche parole si erano messi a litigare e urlare davanti alle nostre famiglie. In altre poche parole lei lo odia.

<<Ieri l’ho tamponato>> dissi abbassando la testa <<L’hai tamponato? Ho sempre detto che sei una pessima guidatrice…>> spalancai la bocca <<Oh certo, parla quella che ha fatto quattro volte l’esame di guida>> lei scosse la testa <<Comunque sia, voglio sapere tutto!>> disse con un sorriso a trentadue denti <<Si chiama Nick, è di New York, ed è così carino…>> dissi ritornando a fare il mio sorriso da ebete <<Uhh allora è una cosa seria>> roteai gli occhi <<Penso di sì anche perché stanotte l’ho sognato>> spalancò la bocca <<L’hai sognato?>>annuì <<Praticamente mi stavo sposando, solo che sposavo Nick, non Liam>> Brandi scrollò le spalle <<Non lo conosco ma so che è meglio di Liam, mi piace quest’alternativa>> disse ridendo, la spinsi affettuosamente <<Seriamente ora, gli hai detto che sei fidanzata?>> scossi la testa e le mostrai la mano sinistra dove notò che non indossavo il mio anello <<Gli ho detto che sono single e secondo lui mi hanno appena spezzato il cuore>> Brandi roteò gli occhi <<Lo sai di essere una cogliona? Ho una sorella cogliona io! Se quello lo scopre addio tutto e tornerai ad essere infelice con l’altro>> sbuffai <<Io non sono infelice con Liam>> mi guardò male <<Magari fino a ieri no ma ora che hai conosciuto uno con cui è stato amore a prima vista? Se una persona ti è piaciuta dal primo momento che hai incrociato il suo sguardo, fidati, non smetterà mai di piacerti>> la guardai e non commentai. Sapevo che aveva ragione perché nessuno mi è mai piaciuto dall’inizio e ora con Nick è una cosa del tutto diversa, nuova.
 Ma ormai la stavo vivendo e volevo viverlo fino alla fine.
 





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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***





7.



Ogni sera prima che arrivasse Liam a casa chiamavo Nick e stavamo un po’ al telefono e durante il giorno veniva in negozio per passare del tempo con me. Anche Brandi ha notato il cambiamento che ho con lui. Un giorno mi ha fatto anche conoscere i suoi fratelli, Kevin, quello che era venuto in negozio quel giorno, e Joe. Questa storia andava avanti da un mese e io avevo sempre più paura perché il matrimonio si stava avvicinando e lui non sapeva ancora niente. Un giorno Liam mi ha quasi scoperta, mi ero dimenticata di rimettermi l’anello di fidanzamento e lui se n’è accorto, me la sono cavata con un “Mi avevano punto le zanzare sul dito e mi dava fastidio” il problema è che non c’era nessuna puntura di zanzara, ma lui fece finta di niente. Ogni volta che lo baciavo mi tornava in mente Nick, ogni notte facevo sempre lo stesso sogno di me e Nick all’altare ma ormai non mi svegliavo più soprassalto perché non è più un incubo, è un sogno meraviglioso. E ogni secondo che passavo con Nick mi sembrava di innamorarmi sempre di più perché, sì, io mi stavo innamorando di Nick Jonas.
<<Quando usciamo insieme?>> mi chiese un pomeriggio di novembre <<Ma non usciamo insieme ogni mattina?>> gli chiesi sorridendo mentre mettevo apposto alcuni capi d’abbigliamento <<Io intendevo un appuntamento…>> mi disse sottovoce <<Richiedimelo>> gli dissi guardandolo <<Miley, stasera vuoi uscire con me?>> feci  finta di pensarci <<Beh…visto che me lo chiedi così allora sono obbligata ad accettare>> gli dissi ridendo <<Perfetto! Passo da te alle otto>> mi lasciò un bacio sulla guancia e se ne andò.
Gli avevo dato come indirizzo di casa mia la casa di Brandi, per evitare cose strane. Quindi chiesi a mia sorella di coprirmi e lei accettò dopo avermi fatto la solita ramanzina che mi fece da un mese.
Tornai a casa e mi preparai quando sentì Liam arrivare da lavoro <<Sono in camera amore>> gli urlai e sentì i suoi passi che mi raggiungevano <<Ciao amore>> mi disse quando mi vide, io gli sorrisi.
Dopotutto tra poco lo avrei sposato e lo amo ancora.
<<Come sei bella stasera. Dove vai?>> mi chiese mentre mi mettevo un orecchino <<Esco con Brandi>> sbuffò <<Quando usciamo insieme non ti vesti mai così bene>> lo guardai male <<Io mi vesto sempre bene>> gli dissi sorridendo <<Sì ma stasera sei sexy>> mi disse baciandomi il collo <<Quindi tutte le altre sere non sono sexy, vero?>> replicai ridendo <<Non intendevo questo>> mi disse prendendomi in braccio <<Invece sì. Ora lasciami andare altrimenti stanotte dormi sul divano da solo>> mi prese il collo e mi baciò sulle labbra <<Ti amo>> sorrisi <<Anch’io ti amo. Ora vado. Ciao amore>> dissi dandogli un altro bacio <<Ciao amore>> 






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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***





8.



<<Okay sei bellissima>> disse Brandi dopo avermi sistemata <<Grazie tesoro, ti voglio bene>> le dissi abbracciandola. Sentì il campanello suonare <<Oh cazzo!>> esclamai <<Okay calma, manteniamo la calma. Vai ad aprire, che fai ancora qui?>> le sorrisi e mi precipitai alla porta.
Quando aprì il mio cuore fece mille capriole <<Ciao bellissima>> arrossì, con lui non facevo altro <<Ciao>> dissi dandogli un bacio sulla guancia <<Questi sono per te>> mi disse tirando fuori dalla schiena un mazzo di fiori <<Oh grazie, sono bellissimi>> dissi posandoli sul tavolino dentro casa <<Andiamo?>> annuì e presi la mano che mi aveva offerto. Amavo il suo contatto.
La cena fu perfetta, amavo stare in sua compagnia. Con lui ridevo e scherzavo senza essere forzata, era tutto spontaneo, così come i sorrisi. Il cameriere flirtava con me, me n’ero accorta e mi ero accorta anche di come Nick faceva il geloso: mi prendeva la mano quando arrivava da noi, quando ci guardava cercava di farmi ridere. Sono piccole cose, che però Liam non ha mai fatto e questo diverse volte mi ha fatto pensare che cose non gliene importava molto di me.
Uscimmo dal locale mano nella mano <<Vuoi tornare a casa o andiamo da un’altra parte?>> guardai l’ora, era ancora presto <<Andiamo sulla spiaggia?>> lui annuì e mi accompagnò in macchina.
Arrivammo sulla spiaggia, mi tolsi le scarpe e le presi in mano. Il vento mi scompigliava i capelli, amavo quella sensazione <<Sai di essere bellissima?>> mi chiese Nick guardandomi <<Me lo dici spesso>> dissi prendendo la sua mano <<Perché è vero>> replicò incrociando le nostre dita.
Incominciò ad avvicinarsi a me fino a quando i nostri corpi si sfiorarono. Mi accarezzò la guancia <<Sai una cosa?>> mi chiese sottovoce, io scossi la testa godendomi quel contatto <<Credo di essermi innamorato di te>> io sorrisi <<Anch’io>> gli risposi sottovoce <<Che cosa?>> chiese, consapevole della risposta <<Anch’io credo di essermi innamorata di te>> gli dissi alzando un po’ più la voce, sorrise e azzerò la distanza tra le nostre labbra. Era un bacio lento, delicato ma pieno di passione che mi fece capire quanto Nick mi desiderasse. Misi le braccia intorno al suo collo e mi prese in braccio portandomi verso la sua macchina. Aprì lo sportello posteriore e mi posò sul sedile continuando a baciarmi. Si mise sopra di me e chiuse la portiera. Incominciò ad accarezzarmi la gamba partendo dal polpaccio fino a risalire. Quando arrivò a sfiorarmi l’inguine mi ritirai <<No Nick, no. Non possiamo>> dissi chiudendo le gambe rimanendo però bloccata sotto di lui <<Perché?>> mi chiese confuso.
Già, perché? Perché mi sto per sposare e sto tradendo il mio fidanzato. Ma non mi sento nemmeno un po’ in colpa perché amo di più te, è solo che mi fa schifo l’idea di tradire, tutto qui.
<<Sono vergine>> sparai, anche se non era vero, lui spalancò gli occhi e si sposto da sopra di me <<Mi dispiace, non lo sapevo>> disse mettendosi affianco a me. Io scrollai le spalle e mi misi a guardare le stelle dal tettuccio.
<<Vuoi guardare le stelle?>> mi chiese, io annuì. Scendemmo dalla macchina e ci mettemmo sdraiati sul tettuccio abbracciati. Più che guardare le stelle ci facevamo le coccole. Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia, come se niente e nessuno potesse farmi del male. Dopo un po’ decidemmo di tornare a casa e quando arrivammo a casa di Brandi mi disse per la prima volta <<Ti amo>> seguito dal mio primo <<Ti amo anch’io>> sincero in quel periodo. 









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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***





9.



Inutile dire che il tempo che passavo con Nick lo passavo più a baciarlo che a fare altro.
Una settimana prima del mio compleanno mi chiese quando avrei compiuto gli anni e se desiderassi fare qualcosa. Volevo fare qualcosa solo con lui, ovvio. Ma c’era anche la festa con i miei amici e parenti dove ovviamente tutti sapevano che io mi stavo per sposare, quindi non avrei detto niente a Nick.
<<Organizziamo qualcosa solo noi due>> gli dissi nel magazzino del negozio, lui annuì baciandomi <<Sono i tuoi ventidue anni, dobbiamo festeggiare alla grande>> mi misi a ridere <<Perché non vieni a cena a casa mia? Preparo tutto io, una cosa semplice>> annuì senza pensarci due volte <<E poi, se vuoi, puoi fermarti a dormire da me…>> io volevo Nick e lui voleva me, io volevo essere sua per almeno cinque minuti quindi accettai lasciandogli un bacio sulle labbra.
<<Dobbiamo cercare una scusa>> dissi il mattino dopo a Brandi <<L’ennesima>> mi rispose sbuffando <<Io non capisco perché non vuoi lasciare quello là. Fallo ora che sei in tempo, sai ci vuole più tempo per divorziare che per altro. Se lo fai adesso gli dici “Non voglio più sposarti” ti metti a piangere e gli lasci l’anello. Non vedo perché devi complicarti la vita>> la guardai male <<Dormirò da Nick la prossima settimana>> Brandi si mise a ridere <<Diciamo a Liam che vieni a dormire da me>> non ne ero sicura <<E se viene da te? E se vede che non sono da te?>> mi guardò come se la risposta fosse ovvia <<Quello mi odia! Non verrebbe mai a casa mia anche perché sa che non lo farei entrare>> mi tranquillizzai un po’ <<Stai tranquilla va bene? Pensa a divertirti>> mi disse sorridendo.
<<Riguardo alla festa con voi?>> chiesi <<Al Four Season sabato prossimo, alle otto. Puntuale>> mi misi a ridere <<Ovviamente!>>

**

Il giorno del mio compleanno era arrivato: finalmente. Chiunque mi faceva gli auguri e quella sera sarei andata a festeggiare da Nick.
<<Anche stasera esci con tua sorella?>> mi chiese Liam sedendosi sul letto <<Vado a dormire da lei>> gli risposi mentre cercavo un abito <<Miley ultimamente esci troppo con tua sorella, vi vedete tutti i giorni in negozio, cos’altro dovete dirvi?>> per fortuna mi ero preparata a questo tipo di scenata <<Mamma mi ha detto che prima del matrimonio è bene che passi più tempo possibile con i familiari perché poi dopo non avrò più tanto tempo>> sbuffò <<Sì ma anche il giorno del tuo compleanno? Volevo festeggiare con te, se capisci cosa intendo>> mi misi a ridere <<Sabato dopo la festa, te lo prometto>> dissi baciandolo <<Ora  siamo arrivati anche a programmare quando fare sesso? Non siamo ancora sposati!>> presi la borsa e lo baciai <<A domani amore>>
Arrivai a casa sua, suonai il campanello e quando mi venne ad aprire gli saltai addosso baciandolo. Mi era mancato troppo.
<<Che entusiasmo piccola! Calmati>> mi disse ridendo <<Mi sei mancato troppo>> dissi continuando a baciarlo <<Sì ma questo entusiasmo tienilo per dopo okay?>> mi disse baciandomi dietro l’orecchio.
La cena, che aveva preparato lui, era deliziosa. Lo aiutai a sparecchiare e a lavare i piatti scherzando sempre come due tredicenni.
Poi si fece serio <<Okay ora devi aprire il tuo regalo>> andò a prenderlo e io mi misi seduta sul divano quando ritornò teneva tra le mani  un pacchettino blu <<Buon compleanno piccola>> mi disse sorridendo, io presi il mio regalo e lo scartai. C’era un cofanetto e quando lo aprì rimasi senza parole: mi aveva regalato una collana con il ciondolo a forma di N <<Io ce l’ho con la M>> e me la fece vedere. A quel punto sarei scoppiata, dovevo dirglielo <<Nick ti devo dire una cosa…>> incominciai <<No aspetta un secondo, ti conosco da poco ma io ti ho amata dal primo istante, ti amo e ti amerò per sempre, anche se ci si mettesse un altro uomo di mezzo perché nessuno saprà amarti come ti amo io>> a quelle parole scoppiai a piangere e lui mi abbracciò cullandomi tra le sue braccia. Aveva ragione: nessuno, neanche Liam sapeva amarmi come mi ama lui. <<Cosa dovevi dirmi piccola?>> mi chiese quando mi fui calmata <<Io…io ti amo, tanto, troppo, non dimenticarlo mai okay? Qualsiasi cosa succeda ricorda che queste parole sono vere, perché ti amo veramente Nicky, non ho mai amato nessuno come amo te>> dissi di nuovo piangendo.
Sono una vigliacca, non riesco a dire la verità, mi faccio schifo da sola.
<<Non potrei mai dimenticarlo piccola>> disse baciandomi, quando ci staccammo gli dissi <<Fammi tua>> lui sorrise, mi prese in braccio e mi portò in camera da letto, dove passammo tutta la notte assieme. 





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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***





10.



Dopo la notte passata con Nick la presenza di Liam incominciava a darmi sui nervi, ma quella sera avrei finto di stare bene con il mio futuro marito davanti ai miei amici e parenti.
Arrivati al Four Season mi prese per mano e andammo nella sala dove c’era la mia festa. Quando entrai fui travolta dalle mie migliori amiche, incominciammo a ballare, a bere e a ridere.
Il momento della torta era arrivato, la vidi arrivare e mi misi in posa per le foto. Dato che ero un pochino ubriaca, presi Liam e lo baciai appassionatamente sperando che fosse Nick. Tutti urlavano “Evviva i futuri sposi!” e quando ci staccammo vidi ciò che avrei voluto evitare.
Il mio sorriso si spense e quando lo vidi andar via mi sentì in dovere di seguirlo. Quando ormai eravamo lontani dalla festa incominciai a chiamarlo <<Nick! Nick ti prego! Non fare così!>> dissi incominciando a piangere <<Non fare così? Non fare così?! Miley perché hai baciato quello? E perché tutti urlavano “Evviva gli sposi”? Ti devi sposare con quello?>> mi chiese furioso <<Nick ti prego!>> lo supplicai piangendo <<Cazzo rispondimi Miley! Lo devi sposare?>> io mi misi le mani sulla faccia <<Mi dispiace!>> lo sentì ridere <<Perfetto! Sono innamorato di una ragazza che si deve sposare, magari ti sposi anche domani! E quando avevi intenzione di dirmelo eh? Quando saresti diventata una moglie? La moglie di quello là? Oddio mi manda in bestia solo il pensiero che tu diventerai la moglie di qualcun altro che non sono io, perché sì, avevo già pensato a questo con te. Per me era una cosa seria…>> gli presi le mani ma lui le ritirò <<Anche per me è una cosa seria ma non sapevo come dirtelo, io ti amo. Amo più te che lui ma è una cosa complicata, non posso permettermi di deludere tutti. Io sono obbligata a sposarlo>> roteò gli occhi <<Miley è la tua vita! Tu devi decidere con chi passare il resto della tua vita, con chi essere felice, non gli altri>> tentai di asciugarmi le lacrime <<Mi dispiace Nicky, io ti amo>> si mise di nuovo a ridere <<Certo. Se mi amassi te ne saresti fregata di ciò che pensano gli altri. Avresti lottato per stare con me. Avresti lasciato il tuo fidanzato. Invece no, non l’hai fatto>> lo guardai <<Come hai fatto a sapere che festeggiavo qui?>> gli chiesi <<Ho sentito te e tua sorella parlare in negozio. Anche lei sapeva…>> disse mettendosi le mani sul viso, mi misi di nuovo a piangere <<Addio Miley>> disse andandosene verso la sua macchina <<No! Nick no! Ti prego non lasciarmi! Non lasciarmi qui!>> urlai in lacrime, presa dalla disperazione, ma ormai lui se n’era già andato.








 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***





11.



I mesi passavano, il matrimonio si avvicinava e la mia voglia di vivere diminuiva. Mi sarei sposata praticamente tra dodici ore.
Non vedevo Nick dal mio compleanno e mi mancava come l’aria. Avevo provato a cercarlo per poter parlargli ma lui rifiutava ogni mia chiamata e non rispondeva a nessun mio messaggio. Non c’era giorno in cui non pensavo a lui. Chissà se anche lui continua a pensarmi?
Liam sembrava non essersi accorto di niente, quella sera alla mia festa non mi aveva seguita, Brandi mi ha coperta incominciando l’ennesimo litigio con lui.
Anche se probabilmente si era accorto del mio cambiamento, anche un morto se ne sarebbe accorto, ero sempre depressa, non avevo voglia di fare niente. Mia madre mi stava quasi per obbligare ad andare da uno psicologo ma decisi di raccontarle tutta la storia. Sembrava dispiaciuta per cinque minuti poi dopo continuò a trattarmi cose se fosse successo nulla.
E comunque Brandi aveva ragione: se una persona ti è piaciuta dal primo momento che hai incrociato il suo sguardo,  non smetterà mai di piacerti.
In poco tempo si fecero le 7 del mattino. Sentì la porta di casa aprirsi, dei passi che si avvicinarono nella stanza e la porta spalancarsi <<Tesoro. Il grande giorno è arrivato! Ti devi fare bella>> mugugnai qualcosa quando mia madre spalancò le finestre lasciando che tutta la luce entrasse <<Avanti non fare la bambina viziata. Alzati e preparati. Oggi ti sposi>>
Non c’è bisogno che me lo ricordi, lo so già, è tutta la notte che ci penso.
<<Se ti alzi ora siamo perfettamente in orario. Vuoi arrivare in ritardo anche il giorno del tuo matrimonio?>> sbuffai alzandomi <<Dio calmati! Tutte le spose sono sempre in ritardo. Ho i miei tempi e non rompere!>> dissi sbattendo la porta del bagno chiudendomi dentro.
Che l’incubo abbia inizio ufficialmente oggi.
Mi lavai velocemente e quando uscì dal bagno le mie damigelle erano già tutte arrivate.
Ci preparammo, prima capelli, poi trucco e infine indossai il mio abito, l’abito che scelsi il giorno in cui conobbi Nick. Neanche il giorno del mio matrimonio riuscivo a smettere di pensare a lui.
Incominciammo a fare le foto con le ragazze e quando stavamo per entrare nella limousine mia sorella mi prese da parte <<Tesoro, tu non sei felice okay? Sei ancora in tempo per ritornare ad esserlo. Ho sentito i fratelli di Nick e mi hanno detto che tra due ore ha un volo per tornare a New York. Pensaci. Ti voglio bene. E sappi che se la scelta che farai ti renderà felice allora è quella giusta>> mi disse abbracciandomi, ricambiai l’abbraccio e sentì gli occhi venirmi lucidi <<No! Non incominciamo a piangere già adesso! Non vorrai farti vedere con tutto il trucco colato da tuo marito!>>
Perfetto! Ha anche incominciato a chiamarlo marito!
Entrammo nella limousine e prima che me ne rendessi conto eravamo già in chiesa. Quando scesi vidi mio padre, mi avvicinai a lui e mi chiese <<Pronta?>> proprio come nel mio sogno che continuo a fare nonostante tutto.
Partì la marcia nuziale e noi facemmo il nostro ingresso in chiesa. Non ebbi il coraggio di alzare la testa, mi sentivo uno schifo ma Brandi aveva ragione, dovevo tornare per essere felice. Quando arrivammo all’altare alzai lo sguardo e i miei occhi andarono su Liam che mi sorrise orgoglioso. Istintivamente feci un passo indietro però venni bloccata da mio padre che mi tenne ancora a braccetto. Sconsolata guardai Brandi che mi mimò con le labbra <<Sii felice>>
Tornai a guardare Liam, mi staccai da mio padre e mi tolsi l’anello di fidanzamento <<Mi dispiace ma non posso farlo>> incominciai ad indietreggiare mentre il caos si faceva sentire in chiesa <<Amore ma che fai? Non fare cavolate, dai, vieni qui>> mi disse Liam venendomi incontro <<No!>> lo rifiutai <<Non ti sei neanche accorto che non sono più felice? Dio tu dovresti essere la persona che più mi conosce al mondo, stavo per sposarti e tu non te ne sei accorto! Oppure sì, te ne sei accorto, ma hai fatto finta di niente. Sai invece cosa dovrebbe fare una coppia? Una coppia dovrebbe parlare e risolvere insieme il problema. Io da sola non ce l’ho fatta e ora voglio andare a cercare la mia felicità. Mi dispiace ma addio>> e corsi verso l’uscita.
Una volta uscita salì sulla limousine e dissi all’autista <<Mi porti all’aeroporto per favore>> partimmo e mi appoggiai con la schiena allo schienale. Mi guardai, il mio abito si stava rovinando ma non me ne importava. Ora volevo solo andare dall’uomo della mia vita. Il vero uomo della mia vita.
Quando arrivammo scesi di corsa, incominciai i gradini ma mi resi conto delle scarpe che mi stavano impedendo tutto il lavoro. Quando me le tolsi raccolsi con tutte le mie forze il vestito e incominciai a correre.
Corsi ovunque e non riuscivo a trovarlo. Ad un certo punto mi venne in mente l’idea che potrebbe già essere partito. Mi diressi verso un’hostess <<Mi scusi, il volo per New York?>> scosse la testa sconsolata  <<Mi spiace ma è partito dieci minuti fa>> mi misi le mani nei capelli e me ne andai.
Mi sedetti su una poltrona della sala d’attesa a fare niente. Non piangevo più oramai. Il mio sguardo si posò su un uomo che giocava con il suo iPhone, solo quando raggiunsi il suo viso mi accorsi che stavo fissando l’uomo della mia vita senza saperlo.





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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***





12.



<<Nick>> sussurrai avvicinandomi, lui alzò la testa e incontrò i suoi occhi con i miei <<Miley?!...wow>> disse dopo essersi alzato, io sorrisi e feci un giro su me stessa <<E poi non lotto per averti>> lui sorrise squadrandomi dalla testa ai piedi <<Sono scappata dalla chiesa>> dissi avvicinandomi <<Lo vedo>> mi rispose <<E’ che non ce la faccio a vivere senza di te. Questi mesi sono stati un inferno. Sei ossigeno per me>> dissi incominciando a singhiozzare <<Io ti amo Nicky. Non c’è stato momento in cui non pensavo a te, ai tuoi occhi, al tuo sorriso, alle tue labbra sulle mie. Guarda qui>> dissi mostrando la collana che mi aveva regalato al compleanno <<Non l’ho mai tolta. Mai. Ho detto al mio fidanzato…ex, che una mia amica d’infanzia si chiamava Nicole ma comunque non l’ho mai tolta>> sorrise toccandosi il suo ciondolo con la M <<Ti amo troppo>> fece un passo verso di me <<E se ora fossi io ad essere impegnato?>> il mio sorriso si spense e lui ridacchiò <<Sto scherzando. Sono single, per ora>> risi anch’io e mi avvicinai a lui mettendogli le braccia al collo mentre lui azzerava la distanza tra le nostre labbra.
<<Ricominciamo insieme, scappa con me a New York>> mi propose <<Tutto, pur di stare con te>> sorrise e mi baciò un’altra volta <<Ti amo Miley>> gli accarezzai i ricci <<Ti amo Nicky>> 





Ultimo capitolo çwwç
Sabato 21 posterò l'epilogo.
I ringraziameti li metterò nell'epilogo.
Spero che vi sia piaciuta :)
-YayMe




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Capitolo 13
*** Capitolo 13-Epilogo ***





Epilogo.



Mi trovavo a Central Park, seduta sotto lo stesso albero di sempre. Erano le cinque di un pomeriggio degli inizi di giugno. Misi la mano sinistra davanti agli occhi per coprirmi dal sole, guardando istintivamente la fede che da un po’ di anni stava lì.
Sentì un fischio di fianco a me, girai lo sguardo e vidi tre figure familiari.
Sorrisi e le salutai con la mano mentre una di loro mi venne in contro correndo.
<<Ciao Destiny>> le dissi abbracciandola quando mi si buttò letteralmente tra le braccia <<Ciao mamma>> mi disse ancora abbracciata <<Com’è andata oggi a scuola?>> le chiesi <<Oh benissimo: abbiamo disegnato, poi abbiamo colorato, poi abbiamo giocato…>> chiusi gli occhi beandomi della voce della mia bambina.
<<Ciao piccola>> mi salutò mio marito quando mi raggiunse con il passeggino, Destiny finì di raccontare la sua giornata <<Ciao Nicky>> dissi alzandomi e baciandolo sulle labbra <<E tu? E il mio piccolino come sta? Ti mangerei dalla testa ai piedi talmente sei patatoso>> dissi prendendo in braccio il mio secondo bambino Nate. Lui mi sorrise e si limitò a battere le mani.
Io e Nick ci sedemmo sotto il nostro albero a guardare i nostri bambini giocare. Destiny aiutava Nate che a malapena si teneva in piedi.
<<Ti amo>> Nick me lo dice praticamente sempre, io non mi stanco mai di sentirlo e lui non si stanca mai di dirmelo <<Ti amo anch’io>> così come lui non si stanca mai di sentirlo e io non mi stanco mai di dirlo.
Quando siamo arrivati qui a New York ho praticamente dovuto incominciare tutto da capo. La mia famiglia mi aveva voltato le spalle, non si sono scomodati più di tanto per sapere dov’ero finita. Tranne mia sorella che mi aveva aiutato ad aprire un’altra boutique qui.
Qualche mese dopo Nick mi chiese di sposarlo: mi scrisse in petali di rosa “Mi vuoi sposare? “ per poco non stavo per collassare ma risposi di sì, dopo un po’. Invitammo i miei genitori ed ero sicurissima che non sarebbero venuti, ma mi sorpresero e da lì capirono la mia felicità con Nick.
Qualche anno dopo arrivò la piccola Destiny, che ora ha quattro anni. Non potevamo essere più felici, stavamo praticamente incominciando a formare la nostra famiglia. Poi arrivò il piccolo Nate che adesso ha appena compiuto un anno.
Una volta avevo letto “L’uomo è sempre in cerca della sua felicità. Prova ad esserlo ma non ci riesce. Solo quando non la si cerca si trova in cose semplici”
Io l’ho trovata in un uomo capitato nella mia vita nel momento giusto. Ha completamente stravolto la mia vita. Se non l’avrei mai conosciuto probabilmente ora sarei divorziata.
Ogni giorno lo amo più del giorno prima ma meno del giorno dopo e non posso esserne più felice.
<<A che pensi?>> mi chiese, scossi la testa <<A quanto sono felice con te>> lui mi mise un braccio sulle spalle dandomi un bacio sulla testa e io mi appoggiai a lui.
Nick è la mia felicità. Nick è il mio sorriso. Nick è il mio tutto.




Fine.
Onestamente mi dispiace molto lasciare questa storia perchè mi ci ero affezionata, come tutte le altre.
Volevo ringraziare tutte quelle che hanno recensito la storia, chi ha messo tra i preferiti o seguiti o da ricordare e anche solo chi ha letto questa storia.
Spero di ritornare presto. Alla prossima.
-YayMe




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