Rolling in the deep

di Na_LoveTom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Due anni prima
 - Del non piangere ti prego mi si spezza il cuore a vederti così. Ti prometto che quando uscirai io sarò qui ad aspettarti- mi disse mio fratello asciugandomi una lacrima.
- Mi mancherai fratellone-
- Anche tu Del. Anche tu-
Salve sono Adele Tomlinson.
Il mio cognome può esservi familiare e se ve lo state chiedendo, si sono la sorella di Louis Tomlinson membro degli One Direction.
Per darvi un’idea del mio carattere vi spiegherò in breve la mia vita.
Sono sempre stata una ragazza fuori controllo.
A scuola ero spesso sospesa per la mia condotta indisciplinata.
È un miracolo che io mi sia diplomata.
Sono anche andata in riformatorio e lì ho finito gli ultimi due anni di liceo.
Quella sera c’era gran fermento a casa perché sarebbe ritornato mio fratello con quei suoi quattro amichetti.
Tutti erano impazienti che tornasse tranne me.
Louis ed io eravamo sempre stati molto uniti da piccoli, stavamo sempre insieme e ci scambiavano spesso per gemelli data anche dalla grandissima somiglianza e dalla poca differenza di età.
Poi tutto cambiò.
Il suono del campanello mi distolse dai miei pensieri.
Guardai l’orologio: doveva essere Julie.
Presi il cellulare e la borsa e scesi di corsa le scale.
Sentii un gran vociare nell’atrio.
Scesi l’ultimo gradino e mi affacciai in salone.
Lo vidi e il sangue mi si ghiacciò nelle vene.
- Mamma io esco- dissi senza distogliere lo sguardo da quegli occhi azzurri così simili ai miei.
- Ma tesoro è tornato Louis- disse mia madre.
- Me ne sbatto che è tornato Louis- dissi continuando a fissarlo.
Abbassò per primo lo sguardo e mi sentii vincitrice.
Presi il cappotto dall’attaccapanni e mentre abbassavo la maniglia, qualcuno mi bloccò il polso.
Fui costretta a girarmi e tutto quell’azzurro mi fece girare la testa.
- Del mi dispiace- mi disse.
Risi isterica.
- Credi che con un misero mi dispiace riuscirai a sistemare le cose?- gli chiesi.
- Del ti prego fammi spiegare- disse Louis.
- E non chiamarmi Del- dissi.
- Adele immagino come tu ti sia sentita…- iniziò ma io lo bloccai.
- No Louis tu non lo immagini. E lo sai perché? Perché tu non c’eri. Tu non c’eri quando io sono uscita dal riformatorio. E dov’eri? Eri a uno stupido programma televisivo per coronare il tuo sogno di diventare cantante questo mi ha detto la gente. Cazzo Louis me lo avevi promesso che ci saresti stato quando sarei uscita. Ma non c’eri. Non ci sei stato per due anni interi. Potevi benissimo farmi una telefonata e chiedere di me ma no cosa vado a pensare Louis Tomlinson era troppo occupato a infilare la lingua in bocca alla sua fidanzata per parlare con sua sorella- gli dissi.
Sentii gli occhi di tutti puntati addosso.
Louis lasciò la presa.
- Buona serata- dissi sbattendo la porta.
Sentii vibrare il telefono in tasca.
Mi dispiace ho avuto un contrattempo. Poi ti spiego xoxo Julie

Bene Julie mi aveva dato anche buca.
Meglio così non avrei dovuto spiegarle il perché di tutto quel malumore.
Vagai un po’ per Doncaster incontrando qua e là qualche faccia familiare.
Sta di fatto che tornai a casa verso l’una o giù di lì.
Non c’era nessuna luce accesa. Meglio così non avrei incontrato nessuno con cui dover parlare.
Aprii la porta cercando di fare il minor rumore possibile.
Mi tolsi le scarpe e percorsi il soggiorno.
Gli amici di Louis erano rimasti a dormire qui e si erano divisi i due divaniletto del soggiorno.
Si accese la lampada.
Mi venne quasi un infarto dalla paura.
Un ragazzo moro con la carnagione scura alzò la testa che aveva appoggiata a un cuscino.
Cazzo se era bello.
- Ciao- mi disse.
- Ciao- lo salutai io imbarazzata.
-Credo che ci sia Louis nella tua camera- mi disse.
M’irrigidii sentendo il suo nome.
- Ne vuoi parlare?- mi chiese.
Annuii con la testa e lui si alzò.
Non ne avevo mai parlato prima con nessuno, la mia famiglia lo sapeva il perché del mio odio verso Louis e fuori bè non sapevano neanche che io Louis non potevo vederlo ma quel ragazzo m’ispirava fiducia.
Ci accomodammo in cucina.
Zayn così aveva detto che si chiamava si era offerto di preparare il thè e ora mi stava porgendo una tazza.
- Grazie- dissi.
- Allora Adele racconta un po’- mi disse Zayn.
- Credo che con il mio bel monologo vi abbia un po’ confuso- dissi.
- Bè mi pare più che logico- disse Zayn.
- Allora da dove comincio. Io sono sempre stata una ragazza fuori controllo. A scuola ero spesso sospesa per la mia condotta indisciplinata. E poi sono andata in riformatorio, dove lì ho finito gli ultimi due anni di liceo-, dissi.
- Posso chiederti perché sei finita in riformatorio?-
- Stavo fumando una canna nel bagno della scuola e mi hanno scoperta- dissi.
- Che cosa centra Louis con tutto questo?- mi chiese.
- Louis prima che io entrassi in riformatorio mi aveva detto che quando sarei uscita lui sarebbe stato fuori al cancello per portarmi a casa…- dissi.
-… ma lui quando sei uscita non c’era- finì Zayn al mio posto.
Annuì rigirandomi la tazza tra le mani.
Mi alzai e la posai nel lavandino seguita poi da Zayn.
- Senti se vuoi, puoi dormire anche al mio posto se non ti va di dormire con Louis. Posso dormire anche a terra- mi disse.
- Grazie sarebbe meraviglioso ma posso dormire io a terra non preoccuparti- dissi.
- Che gentiluomo sarei se faccio dormire una così bella ragazza a terra?- disse.
Gli sorrisi grata.
- Grazie- gli dissi quando mi sistemai sul materasso del letto.
- Per cosa?- mi chiese.
- Per tutto. Per avermi ascoltata, per non avermi considerata una squilibrata dopo tutto il racconto della mia vita e soprattutto grazie per non avermi fatto dormire con Louis- gli dissi.
- Non c’è di che- mi disse.
- Buonanotte Zayn-
- Anche a te Adele-

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Sentii dei brusii in lontananza e qualcuno accarezzarmi i capelli.
Aprii piano gli occhi.
Quando mi svegliai quasi del tutto, mi ritrovai davanti un ragazzo castano con degli occhi nocciola stupendi.
- Buongiorno bella addormentata- mi disse.
- Buongiorno- dissi.
Mi guardai attorno non c’era più nessuno.
- Sono in cucina a fare colazione. Louis non c’è-
- Bene- sussurrai.
Mi alzai dal divano mi ricomposi un po’ e andai in cucina.
- Buongiorno- dissi.
- Buongiorno- mi salutarono in coro.
Diedi un bacio a Daysy e Phoebe e presi la tazza di latte che mi porgeva mia madre.
Mi sedetti sul bancone della cucina vicino a Zayn.
- Allora dormito bene?- gli chiesi.
- Si splendidamente. Il pavimento è comodo- disse per poi scoppiare a ridere.
Risi con lui.
- Buongiorno- disse.
Quella voce, quella dannatissima voce fastidiosa.
- Buongiorno tesoro- rispose mia madre.
- Buongiorno- risposero gli altri.
Si avvicinò al bancone per prendere una tazza.
Approfittai di quel momento per uscire da lì.
Stavo scappando. Di nuovo e per di più da mio fratello.
- Va bene io vado a prepararmi- dissi.
- Non hai trovato ancora niente?- mi chiese mia madre.
- Non si trova lavoro neanche a pagare- dissi posando la mia tazza nel lavandino.
- Che cosa vuoi fare?- mi chiese il ragazzo che mi aveva svegliato che poi scoprii si chiamava Liam.
- Giornalista- dissi.
- Bello magari un giorno potresti scrivere un articolo su di noi- mi disse un ragazzo riccio.
- Su di voi? Ma se a stento so come vi chiamate- dissi.
Andai di sopra e mi chiusi la porta alle spalle.
Sentii gli occhi pizzicarmi.
Non potevo piangere. Non in quel momento.
Aprii l’armadio. Scelsi un jeans nero e una felpa bianca della Jack Wills.
Nonostante fosse solo metà settembre, faceva già tanto freddo.
Poggiai anche la felpa sul letto e sentii la porta chiudersi di botto dietro di me.
Sobbalzai e mi portai una mano al cuore per lo spavento.
- Adesso noi chiariamo le cose perché io non ce la faccio più a vivere senza di te- mi disse Louis.
- Che cosa dobbiamo chiarire Louis? La situazione a me è molto chiara- dissi.
- E allora spiegamela perché io non ci capisco più niente-
- Perché? Spiegami solo perché in questi due anni tu non mi hai cercata- gli chiesi.
- Cosa? Io ogni volta che chiamavo chiedevo di te ma mamma trovava sempre una scusa e alla fine ho pensato che non volessi più parlarmi. Per esempio un paio di volte disse che eri andata ad accompagnare le gemelline a danza- mi disse.
- Mamma non mi ha mai detto che mi cercavi- gli dissi.
- Cosa? Non ci capisco niente-
- Io invece ho capito benissimo- gli dissi superandolo e scendendo di corsa le scale arrivando in cucina.
Louis arrivò subito dopo di me.
- Perché lo hai fatto?- dissi a mia madre.
- Fatto cosa Del? Non capisco- disse mia madre.
- Non chiamarmi Del. Solo Louis può farlo- dissi.
- Bene vedo che avete chiarito- disse mia madre.
- SI Johannah abbiamo chiarito tante cose- disse Louis.
- In questi due anni Louis ha chiamato ogni giorno. Vero?- le chiesi.
- Si lo sai già questo- mi disse non capendo dove volevo andare a parare.
- Si questo lo so, e so anche che le gemelline non hanno mai fatto danza- dissi.
- Louis… Adele- disse quella che ormai non consideravo più mia madre.
- Noi due non abbiamo più niente da dirci- dissi.
- Ma spiegaci solo perché lo hai fatto-, continuò Louis.
- Louis tua sorella avrebbe potuto avere un effetto negativo su di te e sulla tua carriera- ci spiegò.
- Bene io ho sentito abbastanza- dissi.
- Mi hai deluso tanto- le disse Louis.
Uscimmo dalla cucina.
- Cazzo quanto mi sei mancato Louis- gli dissi abbracciandolo.
- Anche tu mi sei mancata Del- mi disse stringendomi forte.
- Ragazzi devo parlarvi- aggiunse guardando i suoi compagni di band.
Salimmo tutti in camera.
- Dicci tutto Boo- disse Harry.
 - Boo?- chiesi.
- Si Boo-
- Che soprannome ridicolo- dissi ridendo.
- A Louis piace. Vero Louis?- gli chiese Harry saltandogli addosso.
- Si Harry ma adesso togliti mi schiacci- gli disse mio fratello.
- Allora ragazzi vi ho riuniti tutti qui perché mi serve un favore-, disse Louis.
- E io cosa centro con questo?- gli chiesi indicandomi.
- Tu fai parte di questo favore-
- Non sto capendo niente- disse Niall
- Bene siamo in due- gli dissi.
- Allora vi spiego brevemente la faccenda. In questi due anni che siamo stati fuori, ho telefonato tutti i giorni a casa e tutti i giorni chiedevo di Adele. Ogni volta mia madre trovava qualche scusa così arrivai a pensare che Adele non volesse più parlarmi. Ma tutte quelle scuse mia madre se l’era inventate- disse Louis.
- Cioè fammi capire. Tua madre non vi ha fatto parlare per due anni. Perché?- chiese Liam.
- Perché non voleva intralciare la carriera di Louis. Dice che io ho un effetto negativo su di lui- dissi.
I ragazzi rimasero sconvolti.
- Quindi questo favore?- chiese Zayn.
- Vorrei chiedervi se Adele può venire a vivere con noi- disse Louis.
- Cosa?- dissi.
- Sempre se a lei va. Ti va?- mi chiese Louis.
- Potevi anche dirmelo. Si va bene farei di tutto pur di andarmene da qui. E poi sarà bello vedere la faccia verde d’invidia di Lottie quando glielo dirò-, dissi.
- Chi ti ha detto che diremo di si?- chiese Harry.
- Bè a Niall, Liam e Zayn sto simpatica. Perché vi sto simpatica vero?- gli chiesi.
- Si- risposero in coro.
- Louis è mio fratello quindi dirà di si a prescindere. Quindi la maggioranza vince e anche se dirai di no, non ce ne può fregare di meno- gli dissi.
- Comunque per me va bene. Non capita tutti i giorni la fortuna di poter avere per casa una bella ragazza- disse Harry.
- Hazza tocca mia sorella e ti faccio diventare femmina- gli dissi Louis.
- Bene così ci saranno due belle ragazze in casa- disse Zayn.
Scoppiammo a ridere.
Quella sarebbe diventata sicuramente una bella amicizia.

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