L'inarrestabile giustizia

di MrNiam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Lurido Verme ***
Capitolo 3: *** I suoi grandi occhi...... ***
Capitolo 4: *** Il principe di Archen ***
Capitolo 5: *** Quando tutto sembra andare per il meglio.......... ***
Capitolo 6: *** Siamo nelle loro mani................e questo è preoccupante ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Un fioco ma caldo raggio di luce mi sfiorò la guancia svegliandomi, con un balzo saltai giù dal letto,mi affacciai alla finestra notando che quel giorno,a Narnia,il sole era più splendente che mai ,questo mi diede una grande forza interiore così mi recai nella sala da bagno per un bagno freddo e indossai degli abiti maschili poichè avevo voglia di allenarmi con la spada. Mi avvicinai al mio letto guardai il letto della mia adorata cuginetta Lucy che stava dormendo e istintivamente un grande sorriso mi spunto sul viso, poi mi abbassai spostando delicatamente il prezioso lenzuolo di lino e presi la mia PREZIOSA spada che riposava ogni notte lì.. La tolsi dalla sua custodia e la guardai per un momento era "piccola,leggera,maneggevole ma allo stesso tempo molto tagliente e letale, proprio come te" fu quello che babbo natale mi disse prima di cedermela. Senza far rumore usci dalla camera, doveva essere presto poichè nessuno s'era alzato, mentre scendevo le scale incontrai Oreius "Buongiorno principessa , dormito bene?" mi chiese "Splendidamente, ma vorrei allenarmi con la scherma e sarei feliccissima sei vi uniste a me.......e poi chiamatemi col mio nome" "Certo Valerie ne sarei onorato, d’altronde oggi e il vostro compleanno " mi disse con fare gentile "oh! per tutti i nani di Narnia me n'ero completamente dimenticata" esclamai "Come? e da settimane che prepariamo il ballo in vostro onore" 'O signore il ballo m’ero dimenticata anche di quello ma avevo le mie ragioni i balli di corte erano noiosi c'erano nobili che ballavano insistentemente altri che ridevano parlando delle disgrazie altrui e insistenti pretendenti che mi chiedevano in sposa avendo in risposta un semplice no da me e da Eustace il mio fratellone' "Che ne dici se ci avviamo in giardino?" domandai sviando il discorso "D'accordo Valerie" mi rispose con un ghignò divertito , forse per l'espressione che avevo mentre ero impegnata a pensare. Io e Oreius ci giravamo intorno come due serpi pronte a uccidere la preda "Non trattami da debole come fanno i re fa finta che dinanzi a te ci sia un nemico mortale" gli ordinai quasi, continuavamo a lottare ma senza che nessuno sopprimesse in qualche modo l'altro, decisi di fare la mossa conclusiva e con una stoccata mandai a riposo tra l'erba la spada si Oreius e portai la mia verso la sua giugulare "Rimanga fra noi principessa ma a maneggiare la spada,lei, é anche migliore dei re" mi disse procurandomi un risolino " ora però principessa le chiedo il permesso di andarmi a riposare", " già stanco Oreius?" gli chiesi guardandolo infetti era visibilmente stanco e con il fiatone come me "D'accordo puoi andare" gli dissi quasi scocciata "con permesso principessa" disse prima di scomparire nel palazzo. Mi stesi sull'erba assaporando quel momento mi appoggiai sui gomiti alzandomi leggermente lasciando che il vento si infiltrasse tra i miei lunghi capelli , poi feci un grande respiro annusando l'odore di terra che lo stesso stava alzando "Valerie ,Valerie vieni ho bisogno d'aiuto" sentii gridare mi girai e vidi Lucy affacciata dalla finestra della nostra camera piangendo. Il mio cuore cominciò a correre come un pazzo mi alzai e corsi in camera nostra ma appena entrai Lucy corse da me e mi abbracciò piangendo ancora più forte , fu così contenta che non si fosse fatta niente , appena si calmo un pò gli alzai il viso "Cosa e successo?" gli domandai, si scostò da me e mi fece notare che la vestaglia da notte bianca come le nuvole era sporca di sangue come le sue lenzuola "Ho paura" mi disse, sorrisi divertita "Lucy piccola mia sei diventata una donna " "LO so ma ho paura" mi informò " non ti preoccupare ti aiuterò io " gli dissi per poi portarla nella sala da bagno. L'aiutai a lavarsi gli spiegai meglio la faccenda e infine presi i suoi vestiti le lenzuola e le portai furtivamente alla signora castoro per farle lavare "Oh sua maestà Lucy è una donna finalmente" disse felice la signora castoro "Si ma non lo vuole far sapere a anima viva, perciò acqua in bocca" la informai prima di risalire.Mentre risalivo non facevo altro che pensare che se Susan fosse stata lì Lucy avrebbe chiamato lei ma Susan governava insieme a Caspian Telmar ormai da tempo, "la mia piccola Susy" sussurrai, l'avevo vista crescere e sapere che ora era una donna mi fece scendere una lacrima poi un'altra finche non finii a piangere d'avanti a una finstra del lungo corridoio, ripensando al mio passato, alla piccola Lucy e alla mia ormai duratura cotta per mio cugino Edmund "Per chi sono quelle lacrime?" mi soffiò qualcuno nelle orecchie mi girai di scatto e mi ritrovai il viso del Giusto a 2 cm dal mio, ci guardammo negli occhi e mi persi nel loro color nocciola "P-p-per ne-nessuno" riuscì a balbettare "Allora perchè piangi ?" mi domandò, contro la volontà del mio cuore portai lo sguardo di nuovo verso il paesaggio"Niente di importante" gli risposi. "Su Valerie ricordo che da piccoli ci dicevamo tutto e ora non mi consideri più" mi urlò quasi "nOn mi guardi nemmeno più" continuò prendendomi il viso tra le mani , ma questo mi procurò un'eccessivo avanzamento del battito cardiaco in poche parole il cuore quasi mi scoppiava e il pensiero che Edmund non provvava per me quello che io provavo per lui mi fece piangere ancora di più"è una menzogna inaudita" gli risposi , "Allora dimmi perchè piangi?" mi sussurrò vicino alle labbra , mi sentì svenire ma riusci a rimanere abbastanza lucida, dovevo trovare una scusa e il mio cervello mi suggeri la cosa più veloce " Sono lacrime di gioia tua sorella è diventata finalmente una donna" dissi per poi pentirmi "ma....ma non dirlo a nessuno lei non vuole"senti un calore invadermi Edmund mi aveva abbracciata. Quel contatto mi procurò lunghi brividi sulla schiena" sono felice anche io ma non c'è bisogno che piangi.... su e poi oggi è il tuo compleanno a questo proposito vorrei darti il mio regalo in giardino vieni" mi disse afferrandomi la mano,altri brividi. Mi porto sotto ad un'albero e mi diede una piccola scatolina in velluto rosso "Un piccolo pensiero per te" mi disse prima di porgermela, l'aprii e trovai un anellino d'oro con un cuore piazzato sopra " è magnifico" , mi scese una lacrima, "Grazie!"risposi a malapena "Tutto per la mia piccolina" mi disse accarezzandomi una guancia, sussultai sicurissima che sarei diventata rossa come un peperone "che succede?" mi domandò il giusto con un'espressione molto interrogativa "Devo andare da Lucy" disse quasi scappando da quella che sarebbe stata la mia morte. Se l'avesse saputo peter m'avrebbe fatto esiliare all'istante,e Eustace mi avrebbe rimproverato e non sarebbe più riuscito a guardarmi negli occhi. Edmund aveva il mio stesso sangue dentro di lui, era da pazzi pensare minimamente a lui in quel modo ma ormai ero perdutamente innamorata. 'Chissà perchè Valerie ha risposto così ad una mia carezza, fosse provava per me quello che io provo per lei' pensai ' o forse era presa dall'emozione per il regalo ' mi fece notare il mio caro cervellino.Valerie era bellissima: lunghi boccoli dorati scendevano sulle sue spalle fino a toccare il fondoschiena, dei grandi occhi grigi con venature verdi e blu guardavano il mondo cercandone ogni piccolo particolare, delle carnose labbra rosse facevano risaltare quella che era un pelle lattea e delle formose curve degne di una donna facevano girare la testa a molti principi dei regni vicini ma sopratutto a lui, Edmund uno dei Re di Narnia ma in primis suo cugino. MY SPACE Salveee! *salutaesinasconde* questo è l'inizio della mia FF, è la prima quindi pietà. vi chiarisco un pò di idee.Alloraaaaaaaaaaaa.....Valerie è la sorella di Eustace nonchè cugina dei Re e regine di Narnia, lei e suo fratello in questa FF hanno combattuto la guerra contro la strega bianca insieme ai cugini così Aslan ha nomimnato lei e il fratello principessa e principe. Lei è perdutamente innamorata di Ed.In questo capitolo Lucy diventa donna, non ne una cosa bellissima da raccontare ma serve per collegare tutto Ora vado siate caritatevoli e fatemi sapere se vi interessa! Peace and Love

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Capitolo 2
*** Lurido Verme ***


 
 
"Principessa principessa ho  un'ottima notizia da darle" ero appena rientrata e stavo per salire quando la signora Castoro mi fermò "Dite allora" gli dissi

asciugandomi l'ultima lacrima che mi solco il viso "i vestiti sono pronti li ho  portati in camera vostra sono avvolti in un rivestimento di raso per non essere

notati"."grazie signora castoro" gli risposi prima di correre sopra a vederli, ripensai a quando il mese scorso chiesi segretamente alla signora castoro di farmi

confezionare 2 vestiti da sera per il ballo uno per me e uno per Lucy poichè il giorno prima avevo sentito Peter, Edmund e Eustace descrivermi come un maschiaccio e io

arrabbiata escogitai una specie di vendetta.
Aprii la porta e trovai Lucy intenta a leggere "Valerie posso vedere il tuo vestito" mi disse correndo verso di me e chiudendo il grosso libro che aveva in mano, lei

sapeva che ne avevo fatto fare solo uno per me ,volevo fargli una sorpresa"certo" risposi per poi aprire il rivestimento.Davanti a me si presentò uno spettacolo

meraviglioso un vestito bianco puro con un corpetto senza spalline e una gonna pomposa fatta da strati di veli con rifiniture in argento e decorazioni floreali "é

stupendo " affermò Lucy togliendomi le parole di bocca poi guardò sul letto dove era posto un'altro abito rosso con le spalline pompose un corpetto con rifiniture

dorate e una gonna lunga e  fluida che toccava fino a terra " E quello che cos'è? è magnifico" mi domandò Lucy stupefatta "è il tuo vestito" gli dissi fiera di me , in

un batter d'occhio mi ritrovai a terra con Lucy che mi abbracciava stretta,stretta"Grazie grazie grazie" 
 "tutto per la mia piccolina" affermai " non più piccola " mi ricordò Lucy " Tu sarei sempre la mia piccolina........ma ora basta smancerie alziamo e andiamo a

pranzare, ho fame " "Ok, però l'ultima cosa Edmund mi ha detto che oggi pomeriggio gli devi dare lezioni con l'arco" "Grazie per avermelo detto" risposi.
'Lurido!' pensai non poteva farmi  questo lui non sapeva che alla sola sua presenza il mio cervello andava in tilt , non sapeva che nella sua voce sentivo gl'angeli

cantare non sapeva che le sue carezze mandavano il mio cuore a mille e che il suo sguardo mi mozzava le parole, non mi poteva fare questo dovevo cercare di

allontanarmi da lui o l'avrei definitivamente perso .Dopo pranzo Edmund mi venne a chiamare "Sei pronta per la lezioni" mi disse con un sorriso che quasi mi fece

morire !certo" gli risposi.Scendemmo in giardino e appena presi gli archi cominciammo ad allenarci."Sei una schiappa" affermai ridendo "tu dovresti insegnarmi no

offendermi" mi disse con un broncio sulla faccia "D'accordo" sbuffai non rendendomi conto di quello che stavo per fare, mi avvicinai da dietro e lo aiutai a tendere

l'arco "Devi tenderlo portando la mano fino alla bocca" gli sussurai in un'orecchio ,lo sentii sussultare forse perché gli avevo fatto il solletico, "prendi la

mira........fai un respiro buttando fuori tutta l'aria.........e scocca" continuai.La freccia si andò ad incastrare giusto al centro del bersaglio, Edmund si voltò e

incrocia il suo sguardo perdendomi nei suoi occhi "Grazie, sei fantastica" mi sussurrò quasi sulle labbra d'improvviso il mio cuore si fermò, non riuscivo a parlare mi

sentivo stranamente debole "C-c-credo che per oggi b-basti , devo andarmi a preparare" gli dissi per poi dirigermi verso Cair Paravel
La fermai per il polso e la portai a me "Che ti succede?" gli domandai preoccupato era come se non mi volesse vedere mai più "se ti ho fatto qualcosa di ma...." non

finii di parlare che lei mi interruppe "non c'entri tu!" mi urlò quasi, d'istinto l'abbracciai il mio cuore comincio a correre pregai per far si che lei non lo

sentisse " Sai che su di me puoi contare Vero? "gli domandai affondando la testa tra i suoi voluminosi capelli e inebriandomi del suo profumo " certo.....ma ora devo

propio andare a prepararmi fra meno di 1 ora ci sarò il ballo "  mi rispose con un sorriso enorme che partiva da un'orecchio e finiva all'altro, così leggermente meno

preoccupato e con più voglia di averla tra le braccia la lasciai andare.
Entrando in camera mia trovai Lucy intenta a impiacistrarsi il viso con i miei trucchi "Come sto ?" mi domandò "Sembri un tasso " gli risposi trattenendo

una fragorosa risata "vai a lavarti il viso ci penso io a te"poi  continuai.Dopo che Lucy ebbe indossato il suo abito l'ha truccai e gli sistemai i capelli con un piccolo nastro rosso "Ecco a te Lucy la Valorosa! Regina di Narnia" gli dissi facendola specchiare era magnifica: i suoi capelli castano ramato scendevano fluidi sulle spalle e due piccole ciocche erano tirate dietro la nuca mantenute dal nastrino, il trucco leggero la faceva apparire più grande e il vestito  evidenziava le sue leggere curve che col tempo andavano a marcarsi."Grazie  non mi sono mai sentita così bella " mi disse "però ora vai a prepararti anche tu che siamo già in ritardo" continuò spingendomi nella sala da bagno.Mi feci un bagno veloce indossai il vestito che mi stava alla perfezione e,mi truccai leggermente mettendo però in evidenzia le mie labbra con un rossetto rosso sangue e infine lascia ricadere sulle spalle i miei lunghi boccoli naturali. Uscii dal bagno....."Valerie,Sembri un'angelo" mi lusingò Lucy, “Prima di andare però devo fare una cosa” affermai.
 
"Peter, Peter dove sono finite le nostre sorelle gli ospiti cominciano a chiedere di loro" ci informò uno Eustace col fiatone  che si massaggiava il ginocchio evidentemente per la corsa che aveva appena fatto e per la caduta che aveva appena preso, "Non so perché tardino così molto , spero solo che tua sorella non si presenti in abiti maschili come lo scorso ballo in onore dei 14 anni di Lucy” disse ridendo .A quell’esclamazione mi innervosii parecchiò poiché Valerie era bella con qualsiasi abito.Lei era temeraria, dolce, premurosa, gentile,astuta,ambiziosa , sicura di se e INARRESTABILE così Aslan la nominò nel momento dell’incoronazione di lei e Eustace. “Ed ecco a voi Lucy la Valorosa ,regina di Narnia accompagnata dalla principessa Valerie, L’Inarrestabile” sentii  e istintivamente mi girai rimanendo folgorato dallo spettacolo che avevo difronte .Valerie indossava un vestito bianco con un corpetto che metteva in risalto il suo seno prosperoso nascosto dalle camicie negl’anni, i lunghi capelli scendevano naturalmente sulle spalle,  un leggero trucco la rendeva ancora più affascinante mettendo in risalto le sue belle labbra , le mancavano solo le ali per sembrare una angelo e mia sorella sembrava persino più grande di me nel suo meraviglioso abito rosso che le faceva risaltare la pelle.Perso nei miei pensieri non mi accorsi che le due meraviglie era accanto a noi “T-t-tu sei mia sorella?” domandò Eutace “ Certo” rispose Valerie con fare altezzoso “S-sei m-meravigliosa” balbattai ,  “grazie”rispose arrossendo poi tossendo mi indico mia sorella con gl’occhi “ Lucy sei tu?.........sei splendida” gli dissi mia sorella rispose con un risolino poi ritornai all’angelo che mi osservava incuriosita “Posso avere questo ballo?” “Ne sa sarei onorata” mi rispose e offrendogli la mano l’accompagnai nel mezzo della sala da ballo, gli poggiai una mano sul fianco e la sentii tramare “Tutto bene ?” gli domandai preoccupato “Si certo……e che sento un’pò freddo” mi disse poggiando una  mano sulla mia spalle e l’altra tra la mia.Iniziammo a danzare un valzer e ad ogni passo cercavo di stringerla a me volevo sentirla mia …….
Ad ogni passo Edmund mi avvicinava sempre di più a lui e sapendo che il mio cuore era collassato “Al “sei meravigliosa”  non osai pensare a quello che sarebbe successo da lì a pochi minuti ma in mio “Aiuto” (se possiamo chiamarlo così) arrivo il principe azzurro.Un ragazzo biondo dagl’occhi azzurri come il mare e un fisico niente male che non bene si nascondeva sotto i suoi abiti domandò a Ed “Posso rubarle la donzella?”   lui Guardo prima lui e poi me così accennai un si con la testa e se ne andò “Salve,principessa è un piacere conoscerla sono Alexander, Re  del regno di Percus” disse prendendo il posto di Ed “piacere mio ! suppongo che lei già mi conosca essendo venuto qui”  accennò
un si con la testa mentre mi faceva fare una giravolta su me stessa “e se mi permette lei e ancora più bella di quanto dicano”  “qualcuno pensa che io sia bella, pensavo che tutti mi considerassero solo un maschiaccio” pensai ad alta voce “Chiunque lo pensi è un’inetto”  affermò serio “A quanto pare molti “ gli disse indicando col capo la gente che ci guardava e spettegolava “Allora sono tutti degl’inetti” disse ridendo. L’osservai mentre rideva era davvero bello sembrava gentile allora
 cominciai a pensare che forse mi avrebbe aiutato a pensare di meno ad Edmund  ma“Impossibile” mi rispose il mio caro cervello . “ Siamo sotto osservazione qui! Che ne dici di uscire a fare una passeggiata?” mi domandò sorridendo  e offrendomi il braccio “è una meravigliosa idea” gli risposi accettandolo.Arrivammo purtroppo nella parte più desolata del giardino ci sedemmo su una panchina “Sei estremamente bella” affermò avvicinandosi “che stai facendo?” gli chiesi allontanandomi “Su principessa lo vogliamo entrambi” mi disse bloccandomi vicino ad un’albero poiché stavo cercando di scappare “io non voglio proprio niente da v…”  non mi fece finire che mi ritrovai le sue labbra che premevano violentemente contro le mie e il suo busto sempre più incollato al mio con uno spintone lo feci cadere e in fretta e furia recuperai la spada che avevo sistemato sotto il vestito e gliela puntai al collo “Combatti per la tua vita o muori!” gli urlai con le lacrime agl’occhi “Principessa non siate stupida su! e poi io non combatterei  mai con una donna” quell’affermazione mi fece innervosire di più e mi asciugai le lacrime che purtroppo ritornavano copiose.“Non lo ripeterò più combatti o muori!” gli urlai ancora più forte, all’improvviso prese la sua spada e alzandosi comincio a spostare la spada a destra e a sinistra come in preda a un inno di ira , cominciai a rispondere ai suoi colpi “Non siete niente male per essere una donna” continuò facendo innervosire di più “Valerie” sentii dire da una voce familiare “Aslan” sussurai guardandomi attorno ma quest’ultimo gesto fu il mio sbagli più grande perché la spada di quel Lurido mi ferì il braccio procurandomi un taglio lungo e profondo che cominciava a far male ma quello era l’ultimo dei miei problemi poiché ormai ero a terra con la sua spada rivolta verso il mio petto “Ahahhaha credevi di potermi sei sola sciacquetta”  “come osi sono una principessa io” dissi ribellandomi ma si mise a cavalcioni su di me afferrando un’piccola pugnale e portandolo alle mie labbra “ora stai zitta e ferma o avrò la tentazione di ridisegnarti un’po’ il tuo bel visetto “ il pugnale scorreva sulle mie labbra graffiandole e all’improvviso ritrovai di nuovo le sue labbra  che bramavano le mie e succhiavano il sangue  che ne fuoriusciva come se fosse qualcosa di prezioso, le lacrime ormai inondavano il mio viso “ Valerie figlia mia ritrova la tua forza” di nuovo quella voce, la voce di Aslan e in quel momento ricordai quando lui stesso mi incoronò principessa e scelse come aggettivo che mi rispecchiasse INARRESTIBILE , a quel punto recuperai lucidità e mi accorsi che  quel verme aveva lasciato  cadere il pugnale così io lo raccolsi e lo portai alla sua gola allontanandolo da me “Non permerterti  di toccarmi mai più lurido verme” gli dissi rilasciando sul suo viso uno dei miei migliori destri  e lasciandolo lì a marcire.Decisi di entrare dalle cucine e farmi aiutare dalla signora castoro , “Signora Castoro……..avrei bisognò di una mano” gli dissi mentre lei era intenta a riempire dei vassoi con strani stuzzichini lei si girò spalancando gl’occhi “Mia signora chi vi ha ridotto così” mi disse avvicinandosi a controllare la ferita “Un Lurido Verme” affermai ancora in lacrime “Vado subito ad avvisare i Re” disse allontanandosi “No per l’amor di Aslan ! non dite nulla a nessuno creerebbe solo inutili preoccupazioni e noiosi scandali per le pettegole dei regni vicini” “ma…..” mi ripose lei “Niente ma fa come ti dico” finii seria,aspettai che uscisse per prendere qualcosa con cui medicarmi per poi accasciarmi appoggiandomi ad un’antico mobile esausta.
Rassegnato dal dolore a causa della scelta di Valerie e dall’insistenza di quella ragazza cominciai  a baciarla, eravamo nel corridoio e qualcuno avrebbe potuto vederci così aprì una porta li vicino e controllai se c’era qualcuno,nessuno, trascinai quella ragazza dentro e continuai a baciarla,risi,non l’avevo ancora fatto in cucina.Mi sentii osservato mi staccai da lei e mi guardai attorno notai degli occhi magnifici, gli occhi che amavo tanto “Valerie” sussurai.Lei si alzò in una vera piena di lacrime , aveva le labbra  piene di graffi e da una profonda ferita sul braccio sgorgava ancora sangue “Che diamine è successo?” gli domandai avvicinandomi per constatare i danni .
“Q-q-quel i-ignobile essere!” dissi spaventandomi poiché in quei pochi secondi Ed era riuscito a diventare bianco poi verde e infine rosso. “Lurido ,ignobile pazzo verme come ha osato farti questo ,farmi questo, ora saprà cosa vuol dire morire lentamente e dolorosamente” affermò fiondandosi alla porta “fermò” urlai afferrandogli il polso “Ed…..guardami” gli sussurai alzandogli il volto che guardava la mia ferita “calmati cerca di non fare scenate , sei un Re non puoi permertertelo”  “Io devo ucciderlo!” mi urlò contro “Fallo per me” gli soffiai sulle labbra “d’accordo ma devo almeno spaventarlo se no si permetterà di farlo di nuovo” mi disse per poi uscire di fretta dalla cucina
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 my space 
Il capitolo non è una granchè ma spero vi piaccia, fatemi sapere!
Peace & Love

V_
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** I suoi grandi occhi...... ***


Le lacrime mi offuscavano  la vista ,quelle lacrime non erano causate dal bruciore delle ferite ma piuttosto dal fatto di aver visto Edmund farsi quasi quella squaldrina in cucina ‘In cucina poi!? Pensai ‘Tutti avrebberò potuto vedere, che schifo’ ,cercai di asciugarmi gl’occhi e seguii Ed che ormai  appena entrato nella sala principale e avvistata la sua vittima si avvicinò a  passo svelto verso di lui con la mano che stringeva saldamente l’impugnatura della sua spada.Tutti gli sguardi erano puntati su di lui,invece il mio era fisso su Lucy che teneva la mano stretta a quella di un bel ragazzino probabilmente della sua stessa età, intanto Edmund avvicinatosi scaglio la sua spada contro il petto di Alex facendolo arretrare “Tu lurido verme schifoso come hai osato toccare la principessa”gli disse “Di cosa state parlando?” mi stupì aveva anche il coraggio di negarlo “Avete anche il coraggio di negarlo?.........allora chi l’ha ridotta in quello stato’ disse contrariato Ed indicandomi senza nemmeno girarsi, ora tutti gli sguardi erano rivolti su di me mi sentii estremamente sporca e il mio mondo cominciò a crollarmi addosso pezzo dopo pezzo ferendomi in ogni parte di me. “Ignobile, come hai potuto ” ora anche Eustace puntava la spada contro Alex “Veramente è stata tutta colpa sua , ho cercato di approcciarmi , lei mi ha minacciato di morte e ho dovuto combattere per la mia vita” rispose tranquillo “Lurido falsario come osate? Mi avete baciata contro la mia volontà e sbattuta contro un’albero……….ho dovuto difendere il mio onore.Ora ,non vi          sto accusando per le ferite che mi avete procurato poiché io vi ho sfidato ma bensì per quello che avete fatto senza il mio volere!” gli urlai contro trattenendo le lacrime, “ma come? Re Peter ha invitato molti re e principi dei regni vicini compreso me poiché stavate cercando marito!stavo solo cercando di approcciarmi” affermò serio “Si ma non in quel modo!” continuò Eustace.Mi bloccai , tutto si bloccò attorno a me ‘Cosa? Io…..MARITO?Come avevano potuto,senza nemmeno dirmelo.Già ci si metteva la situazione , poi Edmund ed ora ci si mettevano anche loro  facendomi scoprire  che  loro erano la causa di tutto.Non ebbi coraggio di domandare ad Ed se lo sapeva anche lui poiché ne sarei morta.  “Dovrei  chiuderti nelle celle per tutta la vita?” disse Edmund,ero ancora in trans ma riuscivo lo stesso  a capire cosa dicessero “hahahah mi spiace ma sono un re e non potete” “si ma potremmo                                       dichiararl……” non feci finire peter che s’era avvicinato anche lui ad Alex puntando la spada “NO” dissi fermando la sua spada con la mia, rimasero tutti di stucco,sapevo che volesse dichiarare la guerra ad Alex ma non era la cosa giusta da fare soprattutto se loro erano i colpevoli “Nonostante tutto lo perdono……..perchè i veri colpevoli siete voi” continuai mentre le lacrime scendevano “Re Alex lei però non potrà entrare mai più a Cair Peravel………GUARDIE! Accompagnate il signore fuori ,  e preparategli la carrozza prima che qui succeda qualcosa di catastrofico……………………….io torno nella mie stanze, grazie per essere venuti e scusate per l’inconveniente” finii  guardando i presenti e con l’ultimo goccia di forza che mi rimaneva corsì su ignorando tutti e chiusi a chiava la porta.
“ma come? Re Peter ha invitato molti re e principi dei regni vicini compreso me poiché stavate cercando marito!stavo solo cercando di approcciarmi” appena sentita quella frase mi trasformai in una tigre pronta a sbranare la sua preda.Volevo  ucciderlo nel peggiore dei modi,scuoiarlo vivo e fare  della sua pelle il mio zerbino ma purtroppo avevo promesso a Valerie di non farlo ed ora lei era nella sua camera chiusa a chiave mentre io cercavo in tutte le maniere di entrare ormai c’ero solo io gl’altri    erano già andati a dormire “Apri!Per favore, io non sapevo niente.Sono anch’io arrabbiato con Peter e Eustace .Apri! Sono capace di stare tutta la notte qui fuori” urlai arrabbiato pensando a quanto lei in quel momento potesse soffrire ,volevo solo consolarla, stargli vicino, farla sorridere ma lei non me ne dava la possibilità. Mi appoggiai alla porta scivolando fino al pavimento e all’improvviso mi ritrovai di fianco la Signora Castoro “Mi avete spaventato, siete peggio di un fantasma!” “scusate mio signore ma la principessa a bisogno di cure prima che la ferita di infetti potreste sgomberare il passaggio”disse molto preoccupata “ Ma basterà la pozione di Lucy” dissi certo di quello che dicevo “No per amor del Grande Aslan  anche una goccia sarebbe troppo per lei, la ferita è grande si!ma non è così grave  potrebbe rimanere dormiente per giorni” affermò amareggiata  “ah! Comunque è inutile non vi farà entrare” sbuffai esausto “bhè! Ecco perché ho una copia di tutte le chiavi del castello” disse tirando fuori dal nulla un mazzo enorme di chiavi, sorrisi, finalmente potevo entrare.
Stavo quasi per addormentarmi nonostante il dolore ancora forte della ferita ma mi ritrovai la signora castoro davanti “Mia signora mi faccia vedere la ferita” mi girai a pancia in su e vidi Ed che mi guardava con uno sguardo pieno di pietà “ Che cavolo ci fai qui?” gli domandai arrabbiata “Per favore fammi spigare” disse per poi lanciarsi sul letto affianco a me “io non sapevo niente e poi non l’avrei mai permesso, ti prego credimi” continuo quasi con le lacrime agl’occhi “scusate principessa ma dovete bere questo !” ci interuppe la signora castoro.Aveva in mano un bicchiere trasparente con al suo interno un liquido quasi dorato “Che cos’è?” gli domandai  “whisky! Fungerà da anestetico” mi rispose, lo buttai giù e poi continuo “Dovrò mettere dei punti, farà male!” disse con l’ago in mano , girai la testa verso Ed , era triste, il suo sguardo era spento e piano di lacrime non era lo sguardo di cui ero innamorata eppure mi faceva battere il cuore come non mai ma la cosa più brutta di cui mi  accorsi che sul suo volto non c’era più il sorriso che mi mancava tanto “Va bene ti credo ma ti prego sorridi! Il tuo sorriso mi manca tanto” dissi abbassando lo sguardo poi tornai a guardarlo,stava finalmente sorridendo ma non era il suo solito sorriso era come se fosse sforzato, come se avesse capito che nonostante lo credessi non riuscivo a perdonarlo per quello che avevo visto ma cercai di accontentarmi. “dammi la mano” gli sussurai mentre la signora castoro infilava l’ago nella carne, sentii un dolore allucinante, cercai di non darlo a vedere mordendomi le labbra ma feci l’errore più grande poiché erano anche loro lacerate dai graffi  “tutto bene?” domandò preoccupato Ed “No!Ma passerà” risposi con una strana smorfia stampata sulla faccia “Guardami” sospirò, mi voltai e incontrai i suoi grandi occhi nocciola che riuscirono a mandarmi in un brodo di giuggiole “TI PROMETTO CHE FINCHÈ CI SARÒ IO NON TI ACCADRÀ NULLA DI MALE PERCHÈ TI PROTEGGERÒ... TI GUIDERÒ.... SARÒ AL TUO FIANCO... TI TENDERÒ LA MANO SE CADRAI... E GIOIRÒ PER LE TUE VITTORIE.” Quelle dolci parole mi rincuorarono, ora sapevo che avevo qualcuno dalla mia parte , qualcuno che teneva a me, qualcuno che ci sarebbe stato sempre “ Grazie Ed”  gli dissi quasi in lacrime “Ho finito principessa passerò domani mattina per rifare le bendature” ci interruppe  di nuovo la signora castoro “Grazie a domani” risposi guardandola andare via . “Allora io vado” disse Edmund dirigendosi alla porta “ NO! Fermo! Dormi con me?” domandai senza rendermi conto di ciò che stavo dicendo, lui sbarrò occhi e bocca “Voglio dire: vuoi farmi compagnia ?ho bisogno di te”  lui si calmò e tornò a sdraiarsi affianco a me, lo abbracciai appoggiando la testa sul suo petto poi man mano morfeo mi accolse nel suo mondo.
Stavo accarezzando i lunghi capelli di Valerie quando sentii un mugugno “Buongiorno principessa” esclamai “Giorno” mi disse strofinandosi gl’occhi  e alzando la testa che era ancora appoggiata al mio petto.Incontrai i suoi grandi occhi che per via della luce del sole erano di un celeste così chiaro da sembrare  ghiaccio e lì andai in coma, non riuscivo  a pensare a niente che non trattasse di lei. “i graffi sulle labbra si stanno rimarginando” dissi sfiorandole, lei diventò rossa come un peperone “Oh mia principessa non ditemi che suo cugino la fa diventare rossa” affermai con un sorriso beffardo stampato in faccia “No mio Re! Non dite sciocchezze!” rispose lei scostandosi da me “Ah! Allora la mettete così” dissi saltando a cavalcioni su di lei e cominciando a farle il solletico dappertutto  avevo una mano sul materasso per sostenermi e con l’altra la maltrattavo “fermo ti prego Ed, ti prego, ti voglio bene,finiscila”  urlava tra le risate ,la sua risata era la cosa più bella al mondo ,lei era la cosa più bella al mondo. All’improvviso andò a sbattere contro il braccio che mi teneva alzato e mi ritrovai con il mio petto che schiacciava il suo seno, il mio viso a pochi centimetri dal suo,le nostre gote diventarono rosse come pomodori,le sue labbra quasi sfioravano le mie e i miei occhi erano incatenati ai suoi,riuscivo a sentire il mio cuore battere da fuori avevo paura che potesse sentirlo , sentivo la gola secca ma ero sicuro che non avesse bisogno dell’acqua ma avesse bisogno di lei,della sua essenza, cominciai a sentire il bisogno di lei, volevo baciarla, volevo sentirla mia, volevo unirmi a lei in ogni modo possibile e immaginabile ma “Avrei bisogno di un’pò  d’acqua”mi disse risvegliandomi da quella specie di coma,“vado io” dissi per poi dirigermi giù in cucina facendo sbollire un’pò d’eccitazione.
“Si può?” mi sentii domandare, mi voltai vedendo entrare Lucy “certo questa è anche camera tua” risposi sorridente poiché ero molto felice di rivederla, lei si stese affianco a me a pancia sotto  “tutto bene?” mi domandò “Bhè! Sono arrabbiata con quei due, le ferite mi fanno male ma almeno Ed stanotte mi è stato vicino” risposi “è ora ci sono io” mi disse sorridente, in quello stesso istante Ed entrò in camera con l’acqua “ED!” dissi io fiondandomi su di lui e arraffandogli l’acqua dalle mani “ehy!” si lamentò, “Ed puoi uscire ?devo dire una cosa a Valerie” disse Lucy ridendo “ok! Io vado in bagno ma tornò subito, quindi non sparlate di me”rispose uscendo “Montato” urlai quando ormai era uscito.“Dimmi tutto?”  dissi abbracciando la mia cara cuginetta  “è da tanto che l’avevo notato ma solo adesso l'ho confermato” mi rispose quasi fosse una poesia “che cosa?” gli domandai dubbiosa ma divertita “che Edmund è il tuo amato” mi rispose con nonchalance “COSA?” gli dissi scossa “ma che cosa ti salta in testa!” continuai “Su Valerie, a me puoi dirlo….la trovo  una cosa dolcissima, infondo è da piccolini che siete inseparabili e poi io non lo direi mai a nessuno”  mi disse avvicinandosi sempre di più con lo sguardo più accusatore del mondo.In quel momento il mio cervello andò in pappa, non sapevo che fare:se dicevo la verità Lucy mi avrebbe rotto ogni volta che io e Ed eravamo soli ,se dicevo una bugia , lei con il suo sguardo accusatore e con una manciata di “ti prego,ti prego,ti prego” mi avrebbe fatto dire la verità. “e dimmi come l’hai capita questa cosa?” domandai curiosa “Da molti piccoli dettagli” mi disse mettendosi una mano sotto il mento e alzando lo sguardo come se stesse pensando “ecco!...per esempio quando lo vedi ti spunta un  enorme sorriso da ebete sulla faccia , sorriso che ne con me ne con nessun altro spunta..oppure….molte volte ti becco a fissarlo come se fossi incantata………Ah! Ecco ! quasi tutte le notti sento che nel sonno dici il suo nome….mi fermi tu? No, sai perché……potrei continuare all'infinito !” disse convita “D’accordo d’accordo sono innamorata di tuo fratello nonché mio Cugino EDMUND!” affermai esausta “ecco visto! Avevo ragione e comunque anche lui è interessato a te” continuo “ahahah e tu come lo sai?” “vuoi scommettere? Sono riuscita a beccare te!” mi fece notare. “Eccomi! Finiti i pettegolezzi sul ragazzo più sexy di Narnia?” domandò Edmund appena entrato “si !finiti i pettegolezzi su Peter!” risposi intenta a farlo arrabbiare “come sei spiritosa”  mugugnò facendoci scoppiare in una fragorosa risata.
Stavamo ormai parlando da ore e Lucy mi domandò di Pete e Eust “Per la verità, non c’è lo nemmeno  tanto con loro ma non mi spiego il perché non me l’abbiano detto, se l’avrebbero fatto sarei stata ben accetta a trovare l’amore della mia vita e a sposarmi” le risposi mentre giocavo con i capelli di Ed che era comodamente poggiato con la testa sulle mie comodissime gambe “stai bene attenta…..che quello che cerchi potrebbe essere sotto il tuo naso” guardai in basso e incrociai lo sguardo di Ed che giocava con i miei di capelli tanto lunghi da arrivargli in faccia , poi Lucy incominciò a ridere tanto da diventare rossa come un pomodoro “Piccola peste” gli dissi lanciandogli il mio cuscino in pieno volto , la stessa cosa fece Ed dando inizio a una guerra di cuscinate che purtroppo durò poco poiché la signora castoro arrivò per cambiarmi la benda.Appena finito mi andai a fare un bagno “Vado anche io a farmi un bagno , aspettatemi ” mi disse prima di uscire “sei intento a starmi attaccato come una cozza per sempre? E poi come posso uscire da questa stanza senza un supporto, ma non per me, ma per l’incolumità di tuo fratello e tuo cugino” gli dissi tra le risate “Come ho detto sarò sempre al tuo fianco” mi soffiò sul lobo dell’orecchio  facendomi letteralmente impazzire prima di uscire.
Ormai era mezz’ora che ero a mollo nella vasca ma non avevo il coraggio di uscire poiché in quel luogo riuscivo a pensare senza avere distrazioni ‘Edmund’ ma parlai(Pensai)troppo in fretta “Valerie sei ancora in bagno?” mi domandò Ed che probabilmente era ora entrato in camera ‘quel ragazzo non sa aspettare’ pensai.
“Si sono qui!!sto uscendo. C’è la fai ad aspettare qualche minuto?”  “certo! “ mi rispose tranquillo.
“Finalmente………..stavo per addormentarmi” si lamentò vedendomi uscire dal bagno “ehy sono passati si e no 5 minuti” lo  ripresi  “Lucy potresti farmi la cortesia di intrecciarmi i capelli?” le domandai sapendo che a lei piaceva tanto “Non aspettavo altro” affermò correndo verso di me già con la spazzola tra le mani. “che farai a Peter e Eustace?” mi domandò Lucy “Niente! Ma spero che mi chiedano scusa per quello che hanno fatto o non gli parlerò più” ‘sembrò una bambina’ pensai subito dopo “allora non gli parlerò nemmeno io” affermò serio Edmund  che era steso sul mio letto “Cosaaaa?” domandai arrabbiata “questa è una questione tra me,Pete e Eustace quindi fammi il favore di starne fuori.” Urlai “è un piacere averti vicino….una gioia” continuai improvvisamente abbassando il volume della voce “ma ti prego non imitare le mie  idiozie” fini abbassando le ciglia.Edmund si alzò e mi abbracciò forte in quel momento il mio cervello di riavviò amavo quel momento sarei voluta restare così per sempre ma capii che quello era sbagliato se solo avesse scoperto che lo amavo mi avrebbero esiliato in qualche sperduta isola e l’avrei perso per sempre “devo dire una cosa alla signora castoro” dissi staccandomi malinconicamente da Ed e avviandomi alla porta “vengo anch’io “ “no Lucy rimani qui torno subito” finii uscendo.Dovevo allontanarmi per riuscire a pensare, dovevo spegnere il mio cuore, per riuscire  a capire che fare, non dovevo allontanarmi tanto mi bastava staccare per un paio d’ore allora mi venne in mente il mare del est , il mare che affacciava dalla finestra della mia stanza, il mare che amavo tanto.

PETER
Era ormai da ore che cercavamo Valerie con una scusa si era allontanata dal castello. Esausto mi affacciai alla terrezza della sala dei troni, guardai lo sfavillante mare del est e mi accorsi che c’era qualcuno steso sulla sabbia,dai lunghi boccoli biondi mi accorsi che era Valerie così corsi da lei.
 

VALERIE
Mi ero assopita sulla sabbia quando sentii la presenza di qualcuno affianco a me,con grande agilità afferrai la spada, aprii gli occhi e la portai al busto di quella presenza “ehy!ehy! calma sono io! Siamo ore che ti cerchiamo,hai fatto venire un colpo a tutti , soprattutto alla povera Lucy! Che ti salta in mente?..............vabè basta che stai bene!” mi assillò tutto d’un fiato,  girai gli occhi dall’altra parte e non risposi “Ora non mi parli più?” mi domandò,niente non risposi “Guardami” mi disse ‘noo ! non pure tu!” pensai “guardami” ripetete alzandomi e girandomi il viso in modo che combaciasse col  suo “senti c’è una spiegazione per quello che ho fatto”  affermò con le lacrime agli occhi “tu non sai nemmeno quanto io soffri per quello che ti affatto quel immondo essere ma speravo che trovassi l’anima gemella, speravo che trovassi l’amore della tua vita “ continuò , stavo per ribattere ma non ebbi coraggio, “devi sapere che qui a Narnia c’è una legge……….le fanciulle nobili di sangue che al compimento dei diciotto anni di età non sono promesse in spose entrò l’anno avranno un matrimonio di convenienza” concluse “COOOOOOOOOOOOOSSSSSSAAAA?” domandai stupida “dovrei sposare uno sconosciuto solo per convenienza” urlai arrabbiata ‘bhè! Erano le regole e io ero una principessa e dovevo rispettarle…………………………….’ Mi suggerì una vocina nella mia testa ‘si! Ma come ha potuto Aslan creare una regola così’ mi ribellai a quella vocina “Mi dispiace davvero” mi interruppe Peter nel bel mezzo di quella piccola discussione col mio cervello abbracciandomi “dovrò sposare uno sconosciuto” gli sussurai ad un’orecchio “no!....................Se trovi un amore prima della fine dell’anno” cercò di riassicurarmi  senza risultati “Allora sono perdonato?” mi domandò scatenandomi una risata ossessiva “credo proprio di no! L’unico modo per farti perdonare e combattere con me!” affermai convinta “d’accordo!” disse alzandosi e impugnando la spada “Fammi vedere cosa sai fare”  continuò altezzoso. Stoccata al fianco  scansata,con una veloce mossa cercai quasi di decapitare Peter ma sapevo che si sarebbe abbassato, dopo aver incrociato per l’ennesima volta le spade ci ritrovammo tutti e due la spada dell’altro che premeva sulla gola “Sei diventata più forte” mi lusingò “Sembra,vero!?” risposi meravigliandomi di aver quasi battuto Peter.
 
 

 
 
 
 
 
 
 
Nuovo capitolo! Scusate gli errori vado di fretta e non ho tempo di rivederlo !
Come vi sembra? Recensite! E grazie a chi lo fa già!
Peace & Love
V_

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Capitolo 4
*** Il principe di Archen ***


VALERIE
Eravamo appena entrati quando un Edmund arrabbiato e dagli occhi lucidi mi viene incontro e afferrandomi le spalle dice “Cazzo! Valerie, mi hai fatto prendere un colpo.Dov’eri? perché te ne sei andata? Mi è pure balenata in testa l’idea che eri scappata! Potevi avvisare CAZZO! …….scusami….ma sei davvero un idiota…….” stava per continuare quando lo abbracciai per calmarlo ma feci un grande errore perché arrosii in un batter d’occhio,per fortuna che Lucy arrivò staccando da Ed e fiondandosi tra le mie braccia “Dov’eri finita? Mi hai fatto preoccupare” esclamò tra i singhiozzi “scusami volevo un po’ di tempo per pensare” “Tu! Piccola Peste idiota che non sei altro, dove cavolo eri finita? Mi hai fatto preoccupare! Dio mio i giovani d’oggi!” urlò Eustace stritolandomi, risi  “come se tu fossi vecchio...e poi fai piano che così mi uccidi” dissi senza fiato.Raccontai tutto a Ed e a Lucy“io non ne sapevo niente”esclamò sconvolto Ed “nemmeno io” disse Lucy “ma ora che intendi fare ?” continuò “Bhè devo trovare qualcuno da sposare” affermai  amareggiata “A te non mancano i pretendenti” mi ricordò “Si ma non è questo il problema” dissi abbassando  la testa per gli occhi lucidi “il problema è che mi sposerò con qualcuno che non amo” continuai guardandola intensamente cercando di fargli capire quello che volevo dire “NO! Non dire così hai un’anno puoi trovare qualcu…..” non finì che corse da me abbracciandomi , evidentemente aveva capito che avevo in testa solo una persona e che l’amavo con tutta me stessa.“No! Non lo permetterò. Già mi è difficile pensare che ti sposerai, pensa se lo farai con qualcuno che non ami!” sbuffò furioso Ed che era rimasto in silenzio ascoltando “Ed! per favore, per me già  è difficile così non ti ci mettere anche tu……….non ci possiamo fare  niente come ha detto peter ‘è un delle poche regole di Narnia e va rispettata’”sbottai facendomi stritolare da Lucy. “Ma non puoi rinunciare alla tua libertà al primo colpo, sei o non sei l’Inarrestabile? Allora alzati e combatti “  “dovrei combattere contro il volere di Aslan?!” gli domandai spazientita andandogli incontro e fermandomi a 2 cm dal suo viso.Non rispose continuava a fissarmi senza fiatare e incantata da quegli occhioni nemmeno io riuscivo a spiccare parola, quegli occhi che mi fottevano sempre ,non so quanto tempo passò ma so di sicuro che odiai Lucy per averci interrotto “Adesso smettila Ed, purtroppo non si può fare niente e poi Aslan non si fa vedere dalla sconfitta della strega “ urlò afferrandomi e portandomi di sopra.
Edmund
“non ci credo” sbuffai mentre camminavo ininterrottamente avanti e indietro nella sala principale “Fermati o ci ritroveremo un  fossato dentro casa……..calmati” disse irritato Peter “Come faccio a calmarmi o appena saputo che Valerie si dovrà sposare ” urlai “per forza con uno che non ama” continuai per non destare sospètti “tu che cosa ne puoi sapere? E se si innamorasse di qualcuno entro la fine dell’anno?”.MI fermai di sbottò  ‘ e se si innamorasse di qualcuno entro la fine dell’anno?’ ecco  e se si fosse innamorata di qualcuno io….io sarei morto, non avrei speranze.Ora che avevo accettato l’idea di amarla rischiavo di perderla……
 
Valerie
Stavamo abbracciate sul mio letto.Lucy sapeva che avevo voglia solo di sfogarmi ,lei lo sapeva,lei mi capiva  e mi teneva tra le braccia come una mamma “Grazie” gli sussurrai “Però ora basta piangere, non crollo,io sono forte………ho bisogno di distrarmi” affermai   “Che ne dici se andiamo  a fare un gita nei boschi come tanto tempo fa? Solo io e te?”  mi apparse un enorme sorriso ricordando tutte quelle  giornate passate ad esplorare il bosco e a mangiare a sazietà “Ottima idea………andiamo a preparare il cesto per il pranzo poi avvisiamo gli altri e usciamo.Abbiamo anche vestiti comodi quindi non dobbiamo cambiarci” “NO! Ti prego non diciamolo a Peter  e a gli altri,ci faranno seguire dai fauni” mi pregò “Scusa Lucy ma già l’ho fatti preoccupare abbastanza.Su! Poi li semineremo i fauni!” gli dissi afferrandola per il braccio e portala nelle cucine.”Prendi più cibo è possibile, voglio strafare” gli urlai poiché era immersa in quella che era la cantina, sentii un lieve “D’accordo” di risposta.Dopo aver preparato tutto andammo nella sala del trono.Peter era seduto e giocava  una partita a scacchi con Oreius, Eustace mangiava una mela seduto sul suo piccolo trono e Ed……Ed, quel eterno donnaiolo flertava con una delle accompagnatrici di Peter. “Quel coglione” sussurrai “Calma Valerie ora c’è ne andiamo da qui” mi  calmò Lucy. “Peter,io e Valerie , vorremmo andare a fare una gita nel bosco come tanto tempo fa…………..volevamo solo avvisarti….ciao” finì correndo (quasi) verso l’entrata “Aspetta, aspetta, aspetta  con voi verranno anche 2 fauni” “no ti prego i fauni no! Non fanno altro che ballare e cantare” “hai ragione, verremo noi con voi “ rispose sicuro “No..verame…” non finì di parlare che Lucy venne interrotta da Eustace “Vengo anche io aspettatemi prendo il mantello”.Lucy sbuffò.”Ma è soleggiato” lo informò Peter “non si sa mai” finì  Eustace correndo in camera sua . “con noi verranno Neclie e Rosie le mie due dame di compagnie d’accordo? D’accordo” cì informò Peter ‘si risponde anche  alle domande da solo,bene …………..che nervosismo’ pensai arrabbiandomi di più.


“è da due ore che camminiamo ininterrottamente! Ci vogliamo fermare un po’?” domandò Lucy ‘che situazione del cazzo’ pensai (dovete sapere che prima di scoprire Narnia,quando ancora i ragazzi erano a Londra.Alberta e Harold Scrubb dicevano tante ,tante parolacce e Valerie loro figlia quando era nervosa non faceva altro che ripeterle però nella sua piccola testolina) ‘Peter e Eustace  a capo del branco, le accompagnatrici/puttane! a braccetto con Edmund/coglione! e noi poverine dietro a subirci quel orribile spettacolo che era Edmund cascamorto/Mortodifiga (questa era mia scusate, mi immedesimo troppo nella parte)’.Poiché nessuno si decideva a rispondere alla povera Lucy presi l’iniziativa incollandomi letteralmente il sedere a un tronco e protestando per la fame,aprire il cestino.Mangiammo tutto dal pane col burro alla carne che Peter arrostì su un fuoco fatto da lui ,poi ci stendemmo a terra per rilassarci.”Guarda quella nuvola è a forma di cuore” mi fece notare Lucy “Guarda quella è ha forma di cortello” digrignai fra i denti “Ehy calma, dovevamo passare una giornata spensierata” bisbigliò per non farsi sentire “Mi dici come faccio a stare calma e spensierata se quei due si sono appartati chissà dove a fare chissà che cosa?” m’arrabbiai dirigendomi lontano dal gruppo.
“Ma che ha?” domandò Peter “ è arrabbiata per come si comporta Edmund, vedi è già difficile per lei la situazione , in più  ci si mette quel cretino che  si è deciso a non parlarle più  , ma lasciamola sola, almeno si sfogherà ” rispose preoccupata Lucy.
Continuavo a prendere a pugni un albero. Era innaturale soffrire così soprattutto se quello per cui soffri è tuo cugino.Dovevo fare qualcosa, non volevo e non dovevo soffrire più in quel modo, e come se il mio cuore venisse preso a pugnalate  , lo stomaco si chiude,le gambe tremano, da dentro ti cresce una tale rabbia,ma hai voglia solo di piangere, di cercare di capire come si possa soffrire così tanto, come questo dolore sia più forte di tutti gli altri , come possa essere più doloroso di una pugnalata vera.Ormai avevo tutte le mani sanguinanti e piene di schegge , mi fermai e piano piano scivolai con la schiena  contro l’albero sedendomi sul quel bel materasso d’erba che c’era lì sotto e piangendo mi addormentai.
Nonostante il mio stato d’animo feci un sogno davvero strano. Mi trovavo nella terrazza di Cair Paravel e guardavo quella sfavillante distesa di acqua che era il mare del Est,ne ero così affascinata. Sentii dei passi dietro di me ma non erano passi era come se delle grosse zampone battessero leggere sul pavimento.Mi voltai e vidi un leone maestoso che mi guardava con quei occhioni così dolci,come se fosse preoccupato per me ma nonostante ciò incuteva timore “ASLAN!” gridai correndogli incontro e circondandolo con le braccia “Figlia mia, che succede?sento che sei triste?” mi domandò, lo guardai bene negli occhi , dovevo dirglielo, sentivo che mi potevo fidare anche se era un sogno “Vedi Aslan, sono innamorata di Edmund e non so che fare, è mio cugino, ma so che senza di lui non potrei vivere………forse si…….ma non voglio.Inoltre sto diventando estremamente gelosa…………..poi questo dolore insopportabile che mi sta lacerando dentro togliendomi tutte le forze………… infine, non ti arrabbiare, ma quella stupida regola del matrimonio…che dovrei fare ?” fini quasi in lacrime “Figlia mia,  ricorda solo questo   che la vera forza sta nel resistere  quando tutti gli altri si aspettano di vederti cadere a pezzi e che non si sceglie chi amare ma ci si innamora è basta” mi rispose trasformandosi in un’aquila e volando via.





Mi svegliai diverse ore dopo .Continuavo a pensare alle parole di Aslan.Che cosa voleva dirmi con quella frase? Mentre mi scervellavo tornai dagli altri, ma prima di arrivare al mio caro tronco Lucy mi venne incontro afferrandomi “Andiamo a fare una gara con gli archi “mi disse dandomi il mio arco “Veramente ora sono tornata vorrei andare dagli altri” dissi “no per l’amor del grande Aslan, dovunque ma non li” si lasciò scappare per poi coprirsi la bocca con la mano “Cara Lucy questa cosa mi puzza, e non è di certo il fango dove abbiamo i piedi , che cosa non mi vuoi far vedere?....................comunque devo per forza tornare ho una sete incredibile e mi serve la tua  boccetta ” finì dirigendomi dagli altri.Appena arrivai vidi Peter intento a ronfare come un maialotto,Eustace che giocava nel fiume con una delle accompagnatrici ‘che bambinone’ pensai infine  diressi il mio sguardo sotto un albero dove Edmund e la (mmm come la potrei soprannominare…….Strega! ecco!” tornamo a noi…..dove Edmund e la strega stavano abbracciati‘ bene…… già gli abbracci,di questo passo la settimana prossima sforniamo un bel bambino!CAZZO” imprecai mentalmente ma la cosa più brutta da accettare era che “LEI” aveva in mano il mio pugnale e stava incidendo qualcosa sull’albero.”Gradirei riavere il mio pugnale,grazie “ le urlai quasi “certo mia signora ma si calmi stavo sol..” non la lasciai finire che afferrai il pugnale la borsa di Lucy e prima di andarmene lanciai un occhiata di fuoco a Edmund che anche in quel momento mi sembrava un fottutissimo angelo.



Arrivai da Lucy che senza nemmeno guardami mi disse “Te l’avevo detto………però ora non pensarci ”
“la fai facile tu” mi intromisi “Su! Dai! Facciamo che quella mela laggiù è il bersaglio” disse indicandomi una bellissima mela rossa che penzolava da un vecchio melo “D’accordo “sbuffai.Iniziò lei e la sua freccia si andò a conficcare proprio in mezzo alla mela poi venne il mio turno, forse per la forza o forse per chè ero molto arrabbiata tesi troppo l’arco e si ruppe “Dio mio hai rotto l’arco, non la fune ma l’arco…..Di legno .. ed era più spesso del mio braccio………….fai paur…” “Shhhhh” la interuppì “Ma!” “Shhhhhhhhhhhhh……………..sento un rumore di zoccoli” bisbigliai  infatti in men che non si dica non molto distanti da noi apparverò tre uomini a cavallo il primo stava scappando da gli altri due, aveva indosso un mantello nero, era stanco si vedeva da come galoppava infatti un attimo dopo crollo letteralmente da cavallo  mentre i due lo stavano quasi per raggiungere “Lucy tendi l’arco e colpisci quello a sinistra penso io a quello a destra” le dissi tirando fuori il pugnale e con estrema precisione lanciarlo facendolo centrare il cuore dell’inseguitore , come fece d'altronde la freccia di Lucy.Ci avvicinammo al misterioso cavaliere gli togliemmo il mantello , sotto da quel enorme ammasso di stoffa impolverata apparve un ragazzo più o meno dell’età di Lucy  con capelli biondi e la carnagione chiara, pieno di ferite “Presto!Lucy,il cordiale” le dissi, prese il cordiale e lasciò cadere una goccia del liquido al suo interno nella bocca del ragazzo “Mi sembra di averlo già visto” affermò dubbiosa Lucy mentre l’altro apriva lentamente gli occhi, due enormi occhi azzurri, uguali a quelli di Lucy .”OH grazie , mi avete salvato la vita, vi prego  ho sempre desiderato vivere a Narnia  se mi troverete un alloggiò, vi ricompenserò adeguatamente”ci disse senza prendere fiato  “Sai con chi stai parlando?” gli domandai “davanti ai tuoi occhi hai una della regine di Narnia: Lucy , la Valorosa” continuai indicando Lucy , lui la guardò, sembrava affascinato, sembrava incantato ‘sembri tu quando guardi Ed’ mi suggerì una vocina nella testa,la maledissi e tornai alla scena. “si! E alla tua sinistra hai Valerie L’Inarrestabile , principessa di Narnia”  la guardai, era arrossita sembrava un pomodoro “Potevi risparmiartelo” le dissi.”Oh vostre maestà! Sperò che mi possiate scu…”  “Corin, il figlio di Re Luni, sovrano di Archen! Ecco chi sei!” esclamò felice Lucy ricordandosi di lui “voi mi conoscete?” domandò poi quasi scordandosi della domanda appena fatta continuò “vi prego, nascondetemi  a Narnia , vostre maestà.Sono  scappato da mio padre poiché vuole che io governi una delle province di Archen quando c’è già mio fratello a farlo.Io voglio vivere qui a Narnia, mio padre non lo capisce allora ha messo una taglia su di me per farmi ritrovare,vivo naturalmente, ma questi due mi volevano catturare per ricattare mio padre………………………Vi prego vostre maestà nascondetemi” ci supplicò appena rialzato “D’accordo. Per ora starai nel nostro castello, ma vedi di trovarti un rifugiò perché se lo viene a sapere tuo padre si scatenerà una guerra”rispose Lucy tranquilla “Ora però torniamo dagli altri e raccontiamogli tutto” finì io insospettita da quei due che non facevano altro che  fissarsi a vicenda.Tornando Corin ci raccontò del suo viaggio fino a Narnia e a quanti pericoli aveva corso.



Nonostante fosse sporco e con dei vestiti non adatti a un principe , il suo aspetto era regale e maestoso, si percepiva perfettamente che nelle vene gli scorreva sangue blu ma  era anche molto simpatico e gentile.Appena arrivammo forse per l’aspetto che aveva o forse per lo spavento Edmund tirò fuori la spada dal fodero e la scagliò contro Corin che impaurito fece uno scatto felino nascondendosi dietro di me ,Ed segui il suoi movimenti in poche parole  la spada ora  era puntata verso di me “Esci da lì dietro e  abbi il coraggio di combattere “  gli disse “Ehy! Calma , lui è il pricipe Corin Di Archen e non vuole farci del male” gli dissi furiosa forse perché quello che avevo visto prima mi tornò alla mente.Strinsi la lama con la mano tanto forte da ferirmi e la spostai in modo da potermi muovere.Poi strinsi il pugno per non far vedere la ferita.Raccontammo tutto a il resto della combriccola e Peter pur essendo preoccupato per Re Luni fu felice di accogliere Corin a Cair Paravel.”Però dovrai stare attento a non uscire da Cair Paravel se no qualcuno potrebbe vederti e avvisare tuo padre” gli raccomandò“Grazie Peter” fini Corin entusiasta.Mentre tornavamo tutti erano attorno a Corin mentre io e Ed camminavamo dietro di loro, non insieme, io un’po’ più avanti di lui.Il sangue continuava a scorrere dal mio pugno ancora stretto, guardai indietro ,Ed stava guardando il mio pugno poi all'improvviso incateno i miei occhi ai suoi.Era come se mi stesse leggendo l’anima, come se stesse sentendo i miei stessi sentimenti , il mio strazio , la mia rabbia ,il dolore che da dentro mi prosciuga ma anche lo sconfinato amore che provavo per lui e la gelosia.
Si strappò un pezzo della camicia dal braccio con il pugnale, mi venne incontro e mi fasciò la mano.Stavo per parlare quando mi precedette “Solo perché sono arrabbiato con te non vuole dire che ti lascerò sanguinare” ‘peccato che il mio cuore l’hai lasciato sanguinare e come!’ gli avrei voluto dire ma lo pensai soltanto.”Perché?” riuscì a dire “bè…….perchè ti sei sempre dimostrata forte e ora non vuoi combattere per la tua stessa felicità”
 
 
EDMUND
La guardai.”CAZZO” imprecai mentalmente , quegli occhi mi uccidevano sempre.Volevo far credere che ero arrabbiato con lei ma  nemmeno io ci credevo”bhè………perché ti sei sempre dimostrata forte e ora non vuoi combattere per la tua stessa felicità”.M ’abbracciò.Il cuore mi batteva così forte che lo sentivo pulsare nelle orecchie , senti una scarica di energia pura entrarmi dentro, ero felice.Ricambiai l’abbraccio, la tenevo così stretta a me, avevo paura di farle male, ma avevo bisogno di lei era come se volessi farla entrare dentro  di per farle capire cosa provavo  senza doverglielo dire.Ero codardo è lo sapevo. La scansai ma solo un pò per guardarla bene negli occhi , quegli occhi così  chiari da parere ghiaccio.Poi spostai lo sguardo alle labbra, così carnose, era come se mi chiamassero.Le volevo assaporare. “Pace ?” mi sussurrò a fior di labbra ‘come potrei dirle di no……anche se volessi..non ci riuscirei’ pensai. L’abbraccia , anche se avrei desiderato tanto baciarla.”Lo prendo per un sì” mì soffio nell’orecchio.”ora andiamo, gli altri sono già lontani”sputò il lato di me più codardo quello che aveva paura di perderla,così l’allontanava  e si  teneva tutto dentro procurandosi un dolore insopportabile.Le appoggiai un braccio sulle spalle e ci incamminammo verso gli altri.
 

 
 
 
 
Nuovo capitolo! Scusate gli errori! Cerco sempre di migliorare tutto. Per quello che posso naturalmente.
Come vi sembra? Recensite! E grazie a chi lo fa già! Mi aiutate tanto! spero di postare domani non ho niente da fare, allora scriverò a tutta forza!
Peace & Love
V_

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Capitolo 5
*** Quando tutto sembra andare per il meglio.......... ***


Arrivati a Cair Paravel  mostrammo la sua camera a Corin, lo sistemammo nella vecchia camera di Susan.
“Valerie, potresti andare in camera di Edmund e chiedergli  se può prestare degl’abiti puliti a Corin’….credo abbiamo la stessa misura”  “potresti mand……” mi accorsì che nella stanza eravamo solo io e Pete “D’accordo” risposi arresa.Uscì dalla camera di Susan che era a due camera da quella di Ed.Volevo vederlo si, ma  avrei rischiato,avrei rischiato di non resistere a quelle labbra, avrei rischiato di spifferare il mio eterno amore per lui,  e forse avrei rischiato di perderlo ma quella piccola pesta di Lucy quando la vuoi non si fa trovare mai.Perdendomi nei pensieri non mi accorsi di ritrovarmi davanti alla porta della camera di Ed, Com’era bella.Piena di decori e il pomello in oro.L’’accarrezzai poi mi feci coraggio e bussai. “Ed!......ED! ci sei? ………non mi dire che sei ancora arrabbiato con me?.............ED” prima di finire la frase aprii la porta.Fu il mio errore più grande.Quello che vidi mi paralizzò dalla testa ai piedi.Due esseri avvinghiati come piovre, Edmund stava a cavalcioni su di lei sudato e ansimante lei…lei ?..no! “Eveline la mia accompagnatrice, quella che mi aiutava a vestirmi, quella a cui confidavo qualche segreto,quella che molti scambiavano per mia sorella dicendo però che io ero sempre la più bella e quella che a dir suo ,odiava i modi da donnaiolo di Ed……’LURIDA PUTTANA’ pensai .Stava aggrappata alle lenzuola di seta ansimante.Appena entrai si girarono a guardarmi.Mi  si  gelò il sangue nelle vene, i muscoli non rispondevano ai miei comandi e il cuore …il cuore non batteva….provai a calmarmi e pian piano riuscì a sentirlo.Mi accorsi che qualcosa di caldo mi solcava il viso.Stavo piangendo.Chiusi la porta e cominciai a correre sentendo Ed che urlava “NO! VALERIE”.Correvo, correvo più veloce del vento sperando di superare i miei pensieri, ma niente, continuavo a piangere.All’improvviso mi balenò in mente l’idea di andarmi a nascondere nelle celle sotterranee, erano anni che nessuno veniva rinchiuso là sotto e di certo non c’erano guardie.’idea geniale’ pensai.Senza farmi vedere riuscì ad arrivare nelle prigioni.Guardai la prima. Era piccola e con tanta paglia sul fondo.Presi un enorme mazzo di  chiavi che stavano su un chiodo all’entrata e mi chiusi nella cella.
 
 
Mi nascosi dentro la paglia e lasciai che il dolore che provavo mi consumasse.Era un dolore insopportabile ‘meglio la morte’disse una sottile vocina nella mia testa ‘NO! È il mio dolore a parlare non io’ pensai , ed era così.Avrei voluto sparire, era tutta colpa mai se soffrivo così.Che stupida! Mi vado ad innamorare di mio cugino.’Lui è un ragazzo è pienamente normale se vuole soddisfare i suoi piaceri. E tu non ci puoi fare niente. Sei una tale codarda ,mi fai schifo !sei una debole!’ continuò la vocina.Stavo rinnegando me stessa per paura.Paura di perderlo , paura che lui non provasse le stesse cose che provavo io.Ero una codarda.Ero una debole.
 
 
Ormai erano ore che piangevo.Cercavo di far sparire quel dolore tramite il pianto,ma niente, più gocce solcavano il mio viso  e più rabbia e dolore accrescevano in me. Alzai leggermente gli occhi.Un’ombra sul pavimento se ne stava li immobile, alzai di più gli occhi e mi accorsi che c’era Ed che mi guardava, era pentito e si vedeva ma in quello sguardo si celava anche un velo di pena.’Dio sono arrivata a far pena persino  a Ed’ pensai “Vattene” dissi.”nemmeno per sogno…….apri questa cella!” mi urlò “Nemmeno per sogno” “Apri questa cazzo di cella Valerie!” “no” continuai.Quella scena orribile mi tornò alla mente e cominciai a singhiozzare più forte.”Ti prego Valerie…voglio solo abbracciarti e spiegarti tutto” spiegò abbassando il tono della voce.”che c’è da spiegare?....niente……sei un uomo ed è normale che tu soddisfi le tue voglie……….ma ti prego la  prossima volta non farlo con una delle mie accompagnatrici e chiudi la porta a chiave..non sopporterei di vederti di nuovo in quello stato” sputai.Poi aprii la cella e senza nemmeno guardarlo mi diressi fuori ma lui mi fermò per il polso e mi portò a pochi centimetri dal suo viso.’No! adesso non mi faccio fottere più , questa me la paga’pensai ma non facevo altro  che desiderare le sue labbra ‘stupida! Hai dimenticato che ha fatto! Quelle labbra hanno baciato ogni lembo di pelle di quella Puttana ’ “Oddio! Mi fai schifo!” mi lasciai scappare prima liberarmi di lui, quel bel discorso di prima andò letteralmente a puttane “tieni tela la tua puttana io non la voglio più vedere” dissi prima di correre via.
Sali in camera.Non c’era nessuno.Allora uscì nella terrazzina e su un specie di amaca Lucy se ne stava beatamente sdraiata.Appena mi vide si alzò sui gomiti e mi domadò “tutto bene? Che è successo?
“No! Una sciocchezzuola! Poche ora fa quando sono andata a chiedere degli abiti puliti per Corin a tuo fratello.L’ho trovato che si scopava Eveline” dissi con un tono sarcastico “Cosa???? Eveline !Che troia! E che coglione di fratello che mi ritrovo” esclamò correndo ad abbracciarmi “Non ti facevo tipa da parolacce “ affermai meravigliata “Infatti non lo sono..ma quando è troppo,è troppo” risi , mi faceva sempre stare meglio quella piccolina.”Posso farti una domanda…………..Ma dove cazzo stavi quando Pete mi ha chiesto di andare da Ed.Mi sarei risparmiato tutto questo” dissi sarcastica “La verità?” mi chiese , annuii.”Sono scappata qui fuori , perché quando vedo Corin vado nel panico più assoluto” mi disse abbassando la testa “mi sa tanto che mi piace” continuò.La mia bocca si aprì in un enorme sorriso “awww la mia piccola innamorata……..sai una cosa? Credo proprio che Corin non si da meno” affermai “come lo sai?” mi domandò “Bhè perché quando ti guarda ha lo stesso sguardo di quando……………………io guardo Ed” abbassai anche io la testa.”Bhè guardiamo il lato positivo almeno tu hai delle possibilità”affermai disperata.
“ Perché dici così, se ami davvero Ed, e questo è lampante, perché non vai a dirglielo.Tu lo sai che io starò sempre al tuo fianco…. ci sono 2 opzioni o distruggi le tue paura o le tue paure distruggeranno te”
Quello parole mi colpirono tanto “Da quando sei diventata così saggia?................comunque tu la fai facile………facciamo così quando tu andrai da Corin  a confessare tutto,io farò lo stesso con Ed” con questo l’ammutolii definitivamente .Si stendemmo tutte e due sull'amaca e abbracciate c’addormentammo.
 
Ci svegliammo giusto qualche minuto prima dell’alba così potemmo ammirare  il sole sorgere. “Stiamo guardando da ore il mare senza fiatare che ne dici invece di approfittarcene “ disse all'improvviso Lu
“Che magnifica idea” risposi “chi arriva per ultima è una Eveline” continui per poi cominciare a correre come se mi stessero inseguendo.Non mi ero di certo dimenticata della faccenda, e Ed me l’avrebbe pagata.
Uscii dalla camera e immediatamente dopo di me uscì Lu.Un Corin incuriosito ci domandò “dove correte?” “Se vuoi scoprirlo devi prima prendere Lucy” gli risposi ‘si è vero ! è un po’ da stronza……….ma lo faccio per Lu’ mi convinsi .Lu si fermò mi guardò male e poi cominciò a ridere  ‘che cavolo cià da rid..’ fermai i miei pensieri.Guardando dietro non  mi accorsì che difronte a me c’era Ed così caddi  letteralmente fra  le sue braccie “CAZZO” esclamai .Ero a cavalcioni su di lui. Ci guardavamo.Notai che Lucy era ripartita perché Corin la rincorreva e senza dire niente mi alzai e rincorsi tutti e due.
Nonostante forse l’ultima grazie alle mie gambe lunghe arrivai per prima e mentre esultavo  sulla riva dicendo “Non sono un Eveline! Non sono un Eveline” Lu mi spinse in acqua.”Così impari” mi rimproverò con un ghigno divertito sul volto.Mi alzai e con tutta la forza che avevo la presi in braccio e la lanciai in acqua intanto Corin ci dirigeva a passo spedito verso di me, come se fosse stato un toro rovente di rabbia.Proprio quando era a pochi centimetri da me mi scansi permettendogli di cadere su Lu che stava provando ad alzarsi.Li guardai.Sembravano me e Ed pochi minuti prima.Loro però potevano esprimere i loro sentimenti senza molti problemi.Mi sentii osservata, mi voltai e su una delle finestre del secondo piano di Cair paravel c’era qualcuno che ci guardava, ma non me ne curai molto.
 
Dopo ore sotto il sole cocente , ritornammo a Cair Paravel e prima di saliere Peter ci disse che la sera stessa ci sarebbe stato una cena in onore della presenza Corin  a Cair Paravel (una cena tra noi naturalmente).
 
 
”Bene hai l’ occasione di far venire un’infarto a Corin con uno spendido vestito stasera” diss i io entrando in camera “che vuoi dire?” mi domandò sorpresa Lu  che era dietro di me“Che l’armadio bianco finalmente si aprirà” Davvero?” mi domandò ancora più sorpresa e felice,annuii soddisfatta da quella reazione
(Che cos’è L’armadio Bianco  vi domanderete, sono qui per rispondervi………L’Armadio Bianco era l’armadio dove Valerie teneva rinchiusi  tutti i vestiti che Peter e Eustace le avevano fatto confezionare per invogliarla a vestirsi un po’ meglio )
L’armadio aveva una catena e faticammo un pò ad aprirlo ma quando fu aperto Lucy rimase d’incanto davanti a tutti quei vestiti di una moltitudine di colori infinita, sia più corti che arrivavano fino al ginocchio sia Lunghi con uno strascicò lunghissimo.Ne feci provare molti a Lucy ma il 26° era quello giusto per lei. Era celeste acceso , dello stesso colore dei suoi occhi ed era corto fino al ginocchio con una gonna che  le fasciava per benino i fianchi e poi  scendeva fluida, sembrava un angelo sexy.
 
 
”Questo è perfetto!” esclamai felice “Infatti! “ mi disse guardandosi allo specchio “però mi devi promettere che anche tu stasera indosserai un vestito o nemmeno io lo farò”mi minacciò avvicinandosi con  uno sguardo da omicida pazzo, stavo per parlare ma lei mi anticipò “e non provare a dire no!........ecco questo andrà benissimo” disse prendendo dal letto un vestito non molto diverso dal suo ma rosso con i lacci del corpetto neri e una scollatura giusto un po’ più vertiginosa della sua “D’accordo” dissi arrendendomi.Poi Lu ci avvicinò alla finestra e in fretta e furia si tolse il vestito mettendosi i vestiti di prima “Io scendo in giardino sono tutti lì” mi disse sparendo in un attimo “Ok! Io metto a posto questo casino e  vi raggiungo”
 
 Appena arrivai in giardino notai Ed,Pete e il mio bel fratellone che duellavano, Lucy si era addormentata sotto un albero lontano ‘povera ! abbiamo dormito pochissimo su quell'amaca’ pensai .Mi sedetti sotto un’albero a pochi metri da i duellanti, portai le gambe al petto,incrociai le braccia sulle ginocchia e infine appoggiai la testa sulle braccia osservando Ed.Era bellissimo.Aveva una tunica verde acqua e una pantalone nero ,gli stivali marroni e la cintura marrone con il fodero della spada.Era sudato e qualche ciocca di capelli neri come la pece gli s’incollava al viso ,aveva le gote estremamente rosse e il respiro affannato.Tra i pensieri non mi accorsi di essere diventata rossa come un pomodoro e che alla mia destra mi si era affiancato Corin “La vita è così breve, a cosa serve aspettare quando si è convinti di aver trovato l’ altra parte di noi stessi, la nostra mezza mela?” disse offre domi metà della mela che stava mangiando .La rifiutai con un accenno della testa.“cosa?”gli domandai perplessa “Dicevo solo che ……dovresti dirglielo” continuò ‘no! Anche lui no! Come aveva fatto a capire’ “Di che cosa stai parlando?” continuai a fare la finta tonta “Su principessa , si vede anche da lontano che lei è perdutamente innamorata di” non lo feci finire si parlare che gli chiusi la bocca con la mano “Te l’ha detto Lucy?” bisbigliai senza farmi senti farmi sentire dagli altri “NO! Ma questa domanda conferma la mia teoria” “Oh per tutti i nani di Narnia! Mi sono sputtanata da sola” urlai quasi .”Ma come hai fatto a scoprirlo ?” chi chiesi subito dopo “perché quando guardi Ed hai lo stesso sguardo di quando io guardo Lucy” mi  disse felice e contento come se quello che aveva appena detto fosse stata una sciocchezzuola ‘BINGO’ pensai “Tu sei innamorato di Lucy?” domandai non tanto sorpresa “Sì e ho intenzione di dirglielo  stasera” mi lasciai scappare un gridolino di gioia e abbracciai Corin, mi sorprese davvero era un ragazzo pieno di regalità e coraggio…un vero uomo .”approposito di Lucy devo andarla a svegliare “ dissi alzandomi però prima di andarmene mi avvicinai a Corin con uno sguardo assassino e con un tono pacato e tranquillo gli dissi “Corin, io già ti voglio bene come un fratello ma bada bene a non fiatare sulla faccenda si Ed e soprattutto a non far soffrire Lu………..o ti giuro che ti taglio la gola e poi ti do impasto ai minotauri” fini sorridendo e andando nella direzione della mia piccolina.
 
Il pomeriggio passò in fretta ed arrivò il momento di prepararci.Indossammo i vestiti.Lucy era stupenda invece io avevo paura di sembrare troppo volgare per quel era.”Sei magnificamente sexy…….non ti preoccupare ” mi confortò Lucy , qualche volta mi balenava in mente che Lucy riuscisse a leggermi nella mente.”Grazie” gli risposi.Truccai leggermente sia me che lei ma tutte e due mettemmo  il rossetto rosso fuoco che amavo tanto.(Non era proprio un rossetto ma una miscela che ci preparava la signora castoro, ed era al sapore di ciliegia).”mio fratello sbaverà” mi disse Lucy mentre uscivamo dalla nostra camera “Non dire cazzate LU” la rimproverai.
Edmund
“Come sempre quelle due sono in ritardo” sfuffò Peter seduto a tavola.presi un pezzo d i pane e lo misi in bocca poi mi voltai verso l’entrata dove la porta si stava aprendo.Davanti a me comparve Lucy con un vestito a dir poco fantastico ‘ma non per lei ‘ pensai ‘è troppo piccola e quel vestito é estremamente corto
’ stavo per rimproverarla quando le parole accompagnate dal pane mi si bloccarono in gola alla vista di una magnifica Valerie von un vestito come  quello di Lu solo di colore rosso  e con una scollatura più vertiginosa dove si poteva intravedere il seno prosperoso.All’improvviso mi accorsi di non respirare per via del pane bloccato in gola così provai a sputarlo, ma niente, provai a bere e finalmente la mia gola venne liberata e potei continuare a respirare.Intanto Valerie s’era seduta difronte  a me ed era arrossita.
Cominciammo a mangiare solo quando Peter finì il discorso in onore del principe Corin , ma io non riuscivo a mangiare volevo solo guardare Valerie che in quel momento mi sembrava un sogno e avevo paura di svegliarmi.Dopo cena iniziarono le danze e aspettai che Valerie ballasse con tutti prima di chiedergli di ballare.
 

 
Valerie
“Certamente” risposi tranquilla.Di sicuro avevo fatto colpo perché  Ed non smetteva di fissarmi.
Mi strinse a se talmente forte che il suo Petto schiacciava il mio,povero .Felice ,assaporai il momento anche perché la rabbia del giorno prima svanì al contatto delle sue mani.Gli misi le mani sulle spalle e alzai la testa in modo da poter guardare quegli occhi che amavo tanto.Il mio cuore non esisteva più, non capivo se battesse talmente veloce da non sentirlo o ormai non battesse definitivamente più.Il mio sguardo andava da i suoi occhi alla sua bocca, da i suoi occhi alla sua bocca .’Persino un pesce palla avrebbe capito che volevo baciarlo, ma lui no,continuava a sorridermi senza proferire parola, lo sapevo rimarrò delusa da questa cosa’ pensai.”Valerie vorrei parlarti in privato” mi disse afferrandomi la mano e portandomi in camera mia. Rimasi sconvolta (di cosa voleva parlarmi) .Chiuse la porta e si avvicino a me, arretrai fino a sbattere contro il muro.Mise la sua mano proprio accanto alla mia testa e si reggeva al muro.”Avrei tanto voluto dirtelo prima ma… sono stato un vigliacco” cominciò ‘ti prego Aslan! Non farmi sentire che si sposa ! non farmi sentire che si sposa’continuavo a ripetermi in testa “Ma forse mi spiegherò solamente se faccio questo” continuò mettendo l’altra mano tra i miei capelli e afferrandomi la testa mi avvicinò a lui.Inclinò leggermente la sua di testa e si avvicinò a me.Stava per fare quello che io desideravo da sempre.Sapevo che era un sogno e speravo solo di non svegliarmi sul più bello Riuscivo a sentire il suo profumo inebriarmi  e il suo cuore battere quasi quanto il mio .Ormai le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza quando il signor castoro aprì la porta gridando “Re Edmund !suà Maestà re Peter la sta chiamando da molto tempo dice che è questione di vita o di morte”  ‘stronzo di un castoro’ imprecai mentalmente perché verbalmente non ci riuscivo. “D’accordo arrivo……………………………tu rimani qui voglio continuare il discorso” mi disse con un sorriso estremamente delizioso stampato in faccia.Annuii .Non riuscivo proprio a parlare.Appena uscì dalla camera tirai un lungo sospiro, di sicuro fra poco mi sarei svegliata ben riposata nel mio lettone.’io non posso avere tutta questa fortuna’ pensai
 
“Uff! finalmente se ne andato, muoviamoci principessa prima che torni il guastafeste” sentii dire a una voce che proveniva da un angolo delle stanza. “Chi sei ?” chiesi cercando di scorgere qualche particolare di quella ombra che stavo osservando per confermarne l’identità.L’ombra fece un passo avanti e grazie alla luce della luna che entrava dalla finestra potei verificare che si trattava di …………………..  “Principe Alexander?” chiesi,  “Indovinato principessa e io non oserei toccare la spada perché poi questa bella fanciulla ne risentirebbe sulla propia pelle” mi ripose indicandomi un’altra ombra che faceva capolineo dall’altro angolo della camera.Un enorme orco teneva stretta Lucy a sé .Con una mano gli chiudeva la bocca e con l’altra premeva sulla gola della mia piccolina con un pugnale.In quel momento capii che non era un sogno e Ed ora passava in secondo piano “Luxie disarmala” ordinò Alexander e in men che non si dica un brutto nano uscito dall’nulla mi tolse spada e pugnale.”Ora , principessa le chiedo di seguirmi e  ne a voi ne a vostra cugina sarà fatto del male” mi chiese quello stronzo con un ghigno divertito .Mi legarono e ci misero su degli enormi grifoni che aspettavano sulla  terrazzina.”hahaaha e lei ha osato impedirmi di entrare in questo inutile palazzetto”esclamò divertito.Quando tutto sembrava andare per il meglio qualcosa doveva andare per forza storto.
 
 
 
 
Eccolo……..scusatemi se non è bellissimo ma di solito ci metto una settimana a scriverlo.
Pensate che oggi sul mio letto ho fatto la cuccia con snack e acqua a volontà per non dovermi alzare.
Spero che almeno un po’ vi piaccia……c’ho messo me stessa lo giuro.
Smile_  : spero davvero si non averti deluso………….
ORA HO SONNO E ME NE VADO A LETTO!
Grazie a chi recensisce……
Peace & Love
V_

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Capitolo 6
*** Siamo nelle loro mani................e questo è preoccupante ***


 
 
“Che c’è Pete?” risposi scocciato, d'altronde mi aveva interrotto in quel momento cruciale.”Edmund è una cosa seria………………………….siamo venuti a sapere da Andrew una spia infiltrata a Percus che Alexander  sta progettando una attacco a sorpresa  qui,potrebbe  arrivare  da un momento all’altro,potrebbe essere già qui a Narnia.Nascosto nel bosco o chissà dove beffegiandosi di noi.Alexander è conosciuto per essere un infallibile stratega sanguinario.” Pete continuò a parlare ma il mio respirò si bloccò alle parole “Potrebbe già esseri qui” e subito capii che era intendo ad attaccare Cair Paravel solo per Valerie.E io dovevo l’avevo lasciata…..propio sola,soletta in camera sua senza nessuna guardia visto che non eravamo soliti averne di sopra.”V..V.Valerie” riuscì a bonfocchiare prima di cominciare a correre come un pazzo per raggiungerla al più presto.Mentre risalivo le scale sentii dei rumori dietro di me e mi voltai “Perché corri Ed?” Peter,Corin ,Eustce e il caro Briscola mi inseguivano cercando si capire che stessi facendo.Arrivai alla porta della camere di Valerie e l’aprii timoroso.Niente.Non c’era nessuno. “Valerie” urlai “Valerie………………valerie” continuai abbassando il tono della voce vedendo che la porta-finestra della terrazzina era aperta.Corsi fuori speranzoso di trovarla  affacciata al piccolo balcone in marmo , ma nemmeno lì c’è ra.Abbassai lo sguardo , sul pavimento c’era enormi impronte di fango.M’abbassai ad osservarle Erano……erano enormi zampe  da…..”Grifoni, Sire” mi rubò le parole di bocca  Briscola che fissò preoccupato sia me che Pete. “Lucy! Dov’è Lucy?” domandò preoccupato Pete a Corin.”Non so m’ha detto che Voleva venire da Valerie in camera loro” rispose Corin con un tono dispiaciutissimo.Dispiciuttissimo o no, mi alzai in un impeto di furia ,lo scaraventai conto il muro e afferrandogli la tunica gli urlai contro “Come hai potuto lasciarla sola, dovevi proteggerla, io e Pete abbiamo accettato di farti corteggiare Lucy solo perché conoscevamo le storie del valoroso Corin di Archen ma abbiamo constatato che erano solo fandonie.” “Ora basta Ed” mi rimproverò E ustace, d'altronde anche io avevo lasciato Valerie da sola.Ecco.Ecco che il senso di colpa cominciava a corrugare la mia anima.Come ? Come avevo potuta lasciarla sola? Come avevo potuto permettere che questo accadesse ? Mi tornò alla mente la promessa che le avevo fatto “TI PROMETTO CHE FINCHÈ CI SARÒ IO NON TI ACCADRÀ NULLA DI MALE PERCHÈ TI PROTEGGERÒ... TI GUIDERÒ.... SARÒ AL TUO FIANCO... TI TENDERÒ LA MANO SE CADRAI... E GIOIRÒ PER LE TUE VITTORIE.” Dov’ero io? Di certo non al suo fianco e DI CERTO non avevo permesso che niente di male le fosse accaduto.Mi sentivo una merda! Volevo solo che Valerie magicamente comparisse davanti a me e con uni dei suoi splendidi sorrisi  dirmi che tutto andrà per il meglio perché io sono la sua forza. Mi sentivo travolto da un dolore indescrivibile come se avessi lasciato che qualcuno mi portasse via una parte di me.Come….come avevo potuto quello stronzo portarmi via la mia ragione di vita e Lucy la mia cara sorellina che è riuscita  a starmi sempre vicino e a volermi un bene immenso oltre a lei.Me l’avrebbe pagata.Oh si! “Gli farò capire il vero significato della parola soffrire.” ringhiai.  
 
 
Valerie
Ormai ,credo, era circa da un’ora e mezza che stavamo su quei così e avevo una paura infernale di cadere.Il mio unico pensiero era Edmund e quello che,credevo,stesse per fare nella mia camera , ma non era quello il momento delle smancerie ora dovevo riuscire a pensare a come uscire da quella situazione e rimuginandosi sopra riuscì solo a capire che eravano nelle mani di quei zucconi dei miei cugini e di quel testa vuota di mio fratello. Alexander mi teneva stretta a se con un braccio proprio sotto il seno che mi toglieva il respiro e con l’altro si teneva al grifone “Lasciami” gli urlai “Guarda che se ti lascio, cadi, visto che non sei legata”mi disse”meglio cadere!” risposi sfacciatamente.Mi lasciò all'improvviso e  a ad una brutta piegata del grifone stavo per precipitare , il cuore mi salì letteralmente in gola ma lui mi afferrò in tempo “Visto” mi sorrise  beffardo “Stronzo”sbuffai,dirigendo il mio sguardo sull'altro grifone dove quel orrendo orco  stringeva talmente a  se Lucy  che per poco non la soffocava.”Ti prego fai almeno allentare giusto un po’ la presa a quel coso orrendo che tiene Lucy” gli chiesi girandomi e guardandolo in faccia.
 

Alexandar
‘Dio! Alexandar! Riprenditi, non puoi farti abbindolare da due occhi così grandi e grigi che sembrano splendere sotto la luce della luna.’ “d’accordo” riuscì’  a sputare fuori  “Orco fai respirare la ragazza” urlai a quel “Orrendo coso” come  l’aveva chiamato lei. “Come vuole lei Maesta!”mi rispose.’Aveva proprio ragione ero una Maestà e non potevo permettermi di innamorarmi.Io Alexander Re di Percus grande stratega sanguinario.Usavo sole le donne, non me ne innamoravo.Solo che questa volta la donna in questione era talmente bella da rischiare tutto pur di godermela’  cercai di convincermi anche sapendo che quella purtroppo non era la verità.
 
 
Valerie
Era stato facile convincerlo.”Posso farti una domanda?” gli chiesi , mi rispose solo con un cenno della testa “perché a Percus ci sono i Grifoni e i nani , credevo ci fossero solo a Narnia?” “Vedi mia bella cara principessa prima che voi distruggesse la strega bianca alcuni abitanti delle vostre terre cercarono riparo qui.Ma sfortunatamente  non trovarono nulla di ciò perché mio padre sottomise tutte quelle famiglie e da allora i grifoni non parlano nemmeno più” “Dimmi un po’, a te è parso giusto quello che ha fatto tuo padre?” lo interruppi incazzata nera “NO! Sono sempre stato un tipo molto pacifico” a questa affermazione cercai di mordermi le labbra per non ridere “ma poi mio padre mi ha mostrato il piacere di una grande guerra dove tu stesso ne esci glorioso e da allora sono diventato Alexander il sanguinario stratega…………………….ma perché sto raccontando tutta la mia vita a una mia prigioniera….ora cerca di stare zitta o ti faccio precipitare da qui…fra poco saremo arrivati a destinazione.” mi urlò furioso “non ne saresti capace!” replicai.Lui non mi rispose ma mi lanciò uno sguardo quasi assassino come per dire ‘vogliamo scommettere?’ allora decisi di starmene zitta fino a l’arrivo a quel  inferno che chiamavano Percus .
 

 
EDMUND
Era tutta colpa mia.Se non l’avessi portata in quella stanza forse sarebbe qui…………se il mio stupido cuore non avesse cominciato con la sua solita cantilena “diglielo,deglielo,diglielo,deglielo…….”,se non mi fossi innamorato di lei forse……Cazzo era tutta colpa mia! Forse sarebbe stato meglio non incasinargli la vita..forse avrei  fatto meglio a lasciar stare questa cosa dell’ amore, forse senza di me avrebbe potuto vivere una vita senza guai….d'altronde Edmund Pevensie,il traditore, porta solo guai .
“Ed ci sei, dobbiamo  spiegare il piano.Su! Non è ora di abbattersi...sai che mia sorella è in gamba,non lascerà che quel bastardo le tocchi” mi risvegliò Eustace
“Allora…” cominciò Pete .Ormai era notte fonda e anche se assonnato tutto l’esercito sembrava pendere dalle sue labbra “come sapete bene purtroppo la Regina Lucy e la Principessa Valerie sono state fatte prigioniere da Re Alexander di Percus, questa sera.Noi dobbiamo andarle a liberare.’Che genio’ pensai scocciato da quelle parole.”Circa un’ora fa ho mandato il fidato Briscola a Telmar per chiedere aiuto a Re Caspian e alla nostra cara Regina Susan”. “Telmar è vicina.Entro l’alba le truppe  dei Telmarini saranno qui”continuò Eustace  che in quel momento sembrava più Un Re lui di quanto io lo sia stato in questi anni “Entrò mattinata partiremo per Archen , non ci fermeremo fin a quando non saremo arrivati,cioè in serata .” “Lì chiederemo aiuto a mio padre e al tramonto del giorno successivo ripartiremo verso Percus che è molto vicino ad Archen”   s’intromise Corin “quindi entro sera ci accamperemo nel bosco presso il palazzo e all'alba attaccheremo………Andatevi a preparare.Oreius controlla che sia tutto per domani” finì Peter rivolgendosi al grosso centauro.



Scusate il ritardo ma l'ho voluta finire prima che iniziasse la scuola ......Scusate il capitolo di ME**A  ma è un capitolo di *mezzo* che unisce diciamo così.......
Ok ! Grazie tante alle lettrici e a chi recensisce voglio dire che l'adoro con tutta me stessa...............Scusate gli orrori
Peace & Love 
V_

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