AmOri , BuGiE , VeRiTà NaScOsTe

di SheilaPhoenix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un passato non troppo lontano ***
Capitolo 2: *** buon Natale e Buon compleanno Alexis ***
Capitolo 3: *** il colore dei suoi occhi ***
Capitolo 4: *** Alan ed Eric ***
Capitolo 5: *** Chiarimenti nella notte ***
Capitolo 6: *** Qual'è stata la tua prima parola ?? ***
Capitolo 7: *** Voglio rivederti , anche solo per un attimo un istante ***
Capitolo 8: *** le scelte di una monetina , sono le mie ***
Capitolo 9: *** La nascita di un nuovo amore ***
Capitolo 10: *** Dominare la notte ***
Capitolo 11: *** Bacio al chiaro di luna sulla spiaggia ***
Capitolo 12: *** Problemi a scuola ***
Capitolo 13: *** piccoli problemi notturni ***
Capitolo 14: *** Tristi ricordi ***
Capitolo 15: *** Piccole scappatelle ***
Capitolo 16: *** Ritorno dal passato ***
Capitolo 17: *** Starò facendo la cosa giusta ? ***
Capitolo 18: *** Con te andrei in capo al mondo ***
Capitolo 19: *** Affrontare le proprie paure ***
Capitolo 20: *** Verità nascoste ***
Capitolo 21: *** INTRODUZIONE ALL'ULTIMO CAPITOLO ***
Capitolo 22: *** La fine dell'inizio ***



Capitolo 1
*** un passato non troppo lontano ***


Avevo quasi quattro anni quando una mattina d’inverno mi sveglia spaventata , sentivo che stava succedendo qualcosa di brutto , ma allora ero solo una bambina , quindi non ci pensai molto , scesi dal mio letto e al contatto dei miei piedini con il pavimento freddo rabbrividii , misi le ciabatte di peluche , erano caldissime , in silenzio uscì dalla mia cameretta andando ad aprire quella di fronte la mia , la camera tutta rosa che mi si presentò d’avanti era di mia sorella maggiore , Taylor aveva due anni più di me , la scossi per un attimo , mia sorella per tutta risposta mi diede le spalle
<< Taylor , Tayyloor >>
La chiamai più volte senza successo , indispettita gonfiai le guance e decisi di levarle le coperte da dosso , finalmente aprì gli occhi
<< Oh , cosa vuoi ? >>
Mi disse innervosita
<< Oggi è il mio compleanno >>
Esclamai entusiasta
<< E allora ? >>
Disse lei puntando i suoi occhi color verde sui miei
<< E non mi fai gli auguri ?? >>
Mia sorella molto probabilmente mi avrebbe voluto uccidere , sbuffò
<< Auguri >>
Disse poco convinta , le sorrisi abbracciandola , lei forse non lo sapeva , ma per me Taylor era molto più di una sorella , era un’amica e all’occorrenza anche una mamma , questo quando la mia si scordava di me , eh si , la mia mamma non era molto presente viaggiava molto con papà , ma non per lavoro , per divertimento , dopo essere uscita dalla camera di mia sorella entrai in quella di Emily , l’altra mia sorella maggiore ,avete presente occhi di gatto ? quel cartone delle tre ladre ? beh anche noi siamo tre sorelle , ma non delle ladre , insomma l’altra mia sorella   aveva dieci anni , Emily come Taylor aveva gli occhi verdi , e i capelli biondi , come me , l’unica cosa che mi rendeva diversa erano i miei occhi azzurri , sorridendo iniziai a scuotere la mia sorellona
<< Cosa ? >>
Disse lei aprendo gli occhi , appena mi vide sorrise
<< Scommetto che è il tuo compleanno vero ? >>
<< Sii >>
Sorrisi , Emily era uguale alla mamma in miniatura
<< Auguri >>
Disse mettendomi una mano fra i capelli , ero felice , ora non restava che andare da mamma e papà , come al solito non si erano ricordati di me , e non erano neanche tornati a casa per la notte , delusa per non averli trovati in camera tornai nella mia stanzetta …
<< Alexis , ehy sorellina sveglia >>
Una voce famigliare mi costrinse ad aprire gli occhi , erano passati dodici anni da quella mattina , ora avevo sedici anni , appena aprìì gli occhi vidi Taylor sorridermi , sostai lo sguardo sulla lancetta dell’orologio
<< Le 6:00 di mattina , ma sei matta ? perché mi hai svegliata a quest’ora ? >>
Dissi innervosita con mia sorella
<< Beh , oggi è il tuo compleanno sorellina , fai sedici anni , ti ricordo che fin da piccola eri tu quella che entrava nelle stanze a prima mattina a dire a tutti è il mio compleanno fatemi gli auguri >>
<< Ero una bambina >>
Dissi mettendomi il cuscino in testa per coprire la voce di mia sorella  nella speranza di tornare a dormire di nuovo
<< Tanti auguri a te , tanti auguri a tee >>
La voce di Emily mi costrinse a togliere il cuscino , tanto ormai non potevo dormire più
<< Insomma neanche a Natale si può dormire ? >>
Chiedo arrabbiata , le mie sorelle ridono , anche io mi lascio sfuggire un sorriso , era da tempo che non ridevo , in genere non amavo festeggiare il mio compleanno , ma loro insistevano per fare feste e regali , in fondo non amavo festeggiarlo da quella notte di circa dodici anni a dietro , quando rimasi orfano assieme alle mie sorelle …
Ricordo come se fosse ieri quella sera , la mattina sia mamma che papà ancora non erano tornati a casa , volevo festeggiare con loro almeno questo compleanno
<< Alexis vedrai che tra poco arrivano >>
Disse mia zia
<< Zia Kayla non verranno lo so >>
Risposi triste , Taylor mi abraccio e sorrise
<< Non si perderanno il giorno del tuo quarto  compleanno >>
Non dissi nulla , mi limitai ad allontanarmi da lei , la guardai e decisi di parlare , presi un bel respiro e con le lacrime agli occhi e un po’ di coraggio urlai
<< Si sono persi tutti i miei compleanni , perché questo deve fare la differenza ? >>
Le mie sorelle mi guardarono tristi
<< Perché ti vogliamo bene >>
La voce di mio padre mi fece sgranare gli occhi , lui era li avanti all’entrata della porta di casa e mi fissava con un grosso pacco regalo , c’era anche la mamma , entrambi avevano i capelli biondi , non ricordo bene i loro occhi  e il loro viso però , sorrisi , mi diedero il regalo era una bici nuova , tutta viola , quella che volevo io
<< Ora dobbiamo andare , abbiamo un viaggio da fare >>
Disse felice la mia mamma
 << Ma … >>

Non dissi nulla , loro erano gia’ spariti , erano usciti da quella porta quasi correndo , ero così poco importante per loro ? piansi tutto il giorno dando dei leggeri pugni alla spalla delle mie sorelle che cercavano di consolarmi e dirmi che sarebbero tornati presto ,   fatta stava che non li vidi mai più aprire quella porta , c’è chi dice che sono morti in seguito ad un incidente , chi invece insiste nel dire che ci hanno abbandonate , io preferisco pensare che alla fine li rivedrò aprire la porta e dire ‘’ Siamo tornati ‘’ ma questo non so se mai capiterà .

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Capitolo 2
*** buon Natale e Buon compleanno Alexis ***


Dopo essere stata buttata giù dal letto , mi dirigo assieme alle mie sorelle in cucina dove vi è posizionato anche un tavolo , per vivere i primi tempi che eravamo rimaste sole mia zia si era presa cura di noi , ma quando Emily aveva raggiunto la maggiore età aveva iniziato a lavorare come commessa , delle volte anche Taylor lavora e quindi riusciamo a mantenere la casa se pur con molti sforzi , nostra zia inoltre si è sposata con il suo terzo marito , quasi da non credere , ha avuto il quinto figlio e quindi ce ne siamo tornate in quello che era il nostro appartamento da bambine , casa nostra è un piano terra accogliente , è capiente , ci sono tre stanze e in più la camera da letto , il soggiorno è piccolo , la tv è posizionata in cucina dove vi è anche il tavolo , ma in fondo è anche tanto che riusciamo a mantenere la casa , per fortuna riusciamo a limitarci in tutto e a spendere poco per le bollette
<< Sorellina , tutta questa colazione è solo per te >>
Dice Taylor posandomi avanti agli occhi , due cornetti alla nutella belli caldi e il cappuccino
<< Ah grazie , pancia mia fatti capanna >>
Dico felice , le mie sorelle hanno sempre cercato di non farmi mancare niente , mi hanno sempre viziata e coccolata , sono felice di avere due sorelle come loro.
Emily mi sorride e inizia a pulire casa , lei a differenza di Taylor però , è sempre stata molto più fredda nei miei confronti e non sono mai riuscita a capire il perché
<< Sorellina , che ne dici di fare due passi ? >>
Mi chiede Taylor annuisco energicamente , una bella boccata d’aria ci vuole proprio
<< Ragazze ? mi lasciate sola ? >>
Replica nostra sorella , ma ormai siamo sparite dal campo visivo di Emily .
Appena metto piede fuori casa posso vedere tutto attorno a me bianco , la neve calata nella notte ha cosparso l’intera città
<< Che bello ! >>
Dico saltando come una cretina
<< Alexis ? >>
<< Si ? >>
Mi giro ridendo , non faccio in tempo a capire cosa stava accadendo che mia sorella mi tira in faccia una palla di neve , ride facendomi innervosire , faccio la finta offesa e urlo alzando i pugni in direzione di mia sorella
<< Oooh insomma ora te la faccio pagare >>
iniziamo una battaglia a palle di neve , era  bello giocare spensierata , i problemi a poco sembravano sparire , il gioco finì quando per un errore mio scivolai a terra , anche Taylor scivolò accanto a me e iniziamo a fare gli angioletti di neve
<< Sorellina ? oggi sono dodici anni che … >>
Non finisco di parlare , in realtà non so neanche perché mi è saltato in testa di dire una cosa del genere
<< Alexis ? >>
<< Mh ? >>
<< Buon Natale >>
Non capisco perché Taylor vuole sempre cambiare discorso quando cerco di parlare di mamma e papà , forse è triste all’idea di nominarli , ma io , ho dimenticato i  loro volti , vorrei tanto ricordarli.
All’improvviso mia sorella si alza da terra , mi prende per mano e in silenzio torniamo in casa
<< Siete tornate ? Me , almeno mi aiutate a pulire casa >>
Dice Emily
<< Non mi va >>
<< Ma come Taylor ? Per caso avete litigato >>
Mi chiede nostra sorella , scuoto la testa
<< No , le ho solo chiesto di mam... >>
Emily mi ferma , mette la mano alzata per non farmi parlare più
<< Capisco , non fare più domande del genere , noi non proviamo piacere a parlare di quei due , li odiamo. >>
Annuisco con le lacrime agli occhi , guardo mia sorella , era triste per colpa mia
<< Però voi ricordate i loro visi , io no , e non è giusto >>
Dico piangendo , corro in camera mia , l’ultima cosa che vedo è Taylor fissarmi dispiaciuta .
Non so da quando tempo sono in camera a piangere , so solo che il cuscino è tutto bagnato delle mie lacrime , mi alzo dal letto e mi siedo a terra sfiorando il pavimento con le dita , vorrei tanto che questa tristezza sparisse per sempre , ma non accadrà mai , io differenza delle mie sorelle non ricordo i volti di mamma e papà , ero troppo piccola , a poco a poco sono sparite anche  le ultime immagini sfocate dei miei ricordi , persa nei miei pensieri non mi accorgo che Taylor era entrata in  camera mia , silenziosa si viene a sedere dietro di me , mi passa le braccia attorno al collo come per abbracciarmi , da subito noto che tiene in mano un album fotografico , è molto malandato , un po’ strappata la copertina
<< Cos’è ? >>
Chiedo come se non sapessi cosa fosse , ma era la prima volta che lo vedevo
<< Sono delle foto .. di mamma e .. papà , ma non dire ad Emy che te le ho fatte vedere , lo tenevo nascosto sotto al mio letto , è giusto fartelo vedere >>
Dice con voce bassa mia sorella , sgrano gli occhi e aspetto che sia lei a fare la prima mossa , lo apre , posso sentire grazie al contatto della mia schiena con il suo corpo che trema , anche il respiro non è molto regolare , di sicuro starà facendo un grande sforzo per aprire quei ricordi da tempo chiusi , e lo stava facendo solo per me
<< Ecco la mamma , assomiglia tanto a Emily ,  vero ?>>
Dice con voce tremante , finalmente vedo i volti di mamma e papà , piango in silenzio , lo sa Taylor ma non dice nulla , anche lei sta piangendo , posso sentire le sue lacrime cadermi sulla spalla , sapere che quelle lacrime le ho provocate io , mi fanno piangere ancora di più .  

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Capitolo 3
*** il colore dei suoi occhi ***


Dopo aver visto quelle foto tolgo dalle mani di mia sorella l’album , lo poggio a terra e mi giro verso di lei , posando la mia fronte su quella di Taylor
<< Grazie >>
Dico solo , lei non mi risponde , si limita a sorridermi , dopo si alza dal pavimento e prende l’album di foto , lo mette tra i miei libri e sorride
<< Te lo regalo , attenta a non farlo vedere a Emily o te lo butta via >>
Annuisco , mi alzo e afferro mia sorella per mano
<< Perché Emily è sempre così fredda con me ? >>
Taylor si gira di scatto verso di me , si appoggia alla mia scrivania giocando con una matita
<< Non lo so , è sempre stata così >>
<< Però prima era più affettuosa >>
Dico , mi dispiace molto per il suo comportamento , io le voglio bene , ma lei credo che mi odi
<< Forse ho fatto qualcosa di sbagliato >>
Dico , mia sorella ride
<< No , non è così di sicuro sta affrontando un periodo no , capita a tutti >>
Annuisco , ma non è un periodo , è quasi da tutta la vita che ho notato un leggero distacco , o forse è per il semplice motivo che Taylor ci tiene a me molto di più di Emily
<< Vado a mangiare qualcosa , vuoi anche tu ? >>
Mi chiede , annuisco e ci dirigiamo insieme in cucina , Emily è seduta a guardare la tv
<< Ragazze , non è giusto che faccio tutto io , è vero che siete giovani , ma anche io voglio divertirmi , per pulire la casa e cucinare o lavare i panni , non esco più da una vita mentre voi vi divertite >>
Nostra sorella sembra arrabbiata , in fondo ha ragione
<< Scusaci >>
Diciamo io e Taylor all’unisono , siamo dispiaciute , vedo Emily alzarsi dal divano e dirigersi in camera sua
<< Forse ultimamente siamo state un po’ egoiste >>
Dice Taylor , annuisco
<< Mi spiace >>
Mi sorride e va  a preparare due panini , mangiamo in silenzio
<< Sai .. >>
Inizio a parlare ma mi blocco subito
<< Cosa ? >>
<< No nulla >>
Mi sorride
<< Ora parli , prima butti la pietra e poi metti indietro la mano ? su sono curiosa >>
Sorrido , prendo coraggio e inizio a parlare
<< Ho un po’ di vergogna a dirtelo , però volevo dirti che per me la mia mamma sei tu ora >>
<< E che vergogna ?? di cosa poi ? >>
Taylor sorride , sembra contenta per quello che le ho detto
<< Vedi da quando ero piccola , tu ti sei sempre presa cura di me , più di Emily che è più grande di noi due , lei è sempre venuta agli incontri con le insegnanti a scuola , ma ogni volta che avevo la febbre o che avevo paura di dormire sola perché c’erano i tuoni , affianco a me c’eri solo tu , io ti volevo solo ringraziare , per i sacrifici che fai per stare con me , quando avevo la febbre e non uscivo di casa tu rinunciavi ad uscire con il tuo ragazzo , per stare al mio fianco , Emily non lo avrebbe mai fatto , ti voglio bene >>
Sorrido , vedo mia sorella ricambiarmi il sorriso
<< Anche io ti voglio bene , e tutti i sacrifici fatti per me sono un piacere se questo ti rende felice , sorellina , ricordo come se fosse ieri quando correvi dietro di me perché non volevi che uscivo con le mie amiche dicevi ‘’ Non mi lasciare sola con Emily voglio giocare con te ‘’ ahaha come dimenticare la caduta che è seguita dopo >>
Ride di gusto , anche io rido
<< Si però mi ero fatta male >>
Dico indicando una piccola cicatrice sul labbro , ero caduta sui vetri
<< Vado a vedere che fa Emily >>
Dice poi alzandosi e passando la mano sulla mia spalla , sorrido , decido di andare in camera mia , ma la mia curiosità è molto forte , così mi appoggio con l’orecchio alla porta e sento cosa si dicono le mie sorelle
<< Taylor , non m’interessa sapere che Alexis crede che io la odio , non è vero è solo che cerco di non viziarla come fai tu >>
<< Che intendi dire ? >>
<< La tratti come una bambina , ormai ha sedici anni , è grande >>
<< Lo so , ma è vero che sei sempre fredda nei suoi confronti >>
Non capisco il loro discorso , ma ero curiosa di sapere come avrebbe risposto Emily
<< Hai notato il colore dei suoi occhi ? >>
Silenzio , forse Taylor avrà annuito in silenzio
<< Ha gli occhi di papà , azzurri come i suoi , l’ho sempre invidiata per questo , lei è l’unica ad averli avuto in dono >>
<< Continuo a non capire >>
<< Scusami , erano pensieri miei , comunque nostra sorella è un peso , per questo avevo pensato di mandarla da nostra zia , ha bisogno di un adulto che è abbastanza capace a prendersi cura di lei , tu hai diciotto anni e io ventidue , non possiamo sacrificare la nostra vita per una ragazzina poco cresciuta ,solo perché tu continui a coccolarla e viziarla , devi smetterla , anche se credo che chiederò a nostra zia di prendersi cura di lei , è difficile anche per me , ma è meglio così >>
Tremo , le gambe sembrano non volersi fermare , non ci posso credere , si vogliono liberare davvero di me ? anche Taylor ? cos’ho fatto di male , ho sempre cercato di fare la brava , non voglio rimanere sola , no , non possono , mi chiudo in camera mia per piangere , sento distrattamente la porta della camera di Emily chiudersi con rabbia , forse Taylor ha sbattuto la porta , forse lei non mi vuole portate dalla zia , faccio finta di dormire quando sento aprire la mia porta , sento dei passi , dal profumo mi accorgo che è Taylor , si siede sul mio letto accanto a me
<< Dormi ? forse eri stanca >>
Non rispondo , meglio far finta di niente , mia sorella mette una mano fra i miei capelli , sento che si alza dal letto , ed esce fuori dalla camera , mi metto seduta e mi scompiglio o capelli , le odio , tutte e due , le odio , ora sono davvero sola .

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Capitolo 4
*** Alan ed Eric ***


Quando smisi di piangere mi diressi in cucina , vidi le mie sorelle sedute al tavolo , non si parlavano
<< Ehy , sorellina , hai fame ? >>
Disse Taylor sorridendomi , scossi il capo e presi il mio capotto
<< Esci ? >>
La voce di Emily non l’avevo mai odiata come oggi
<< Si >>
Rispondo fredda , Taylor si deve ’essere accorta del mio cambiamento
<< C’è qualcosa che non va ? >>
Si , siete voi che non andate , perchè volete mandarmi via ?
<< No , è tutto ok >>
Dico mentendo , esco di casa sbattendo la porta .
La giornata è molto fredda , ma il mio cuore è ancora più congelato , mi vado a sedere su una panchina al parco , da subito vengo colpita da una scena divertente , un bambino di appena cinque anni è scivolato sulla neve , lo vedo piangere perché ha distrutto il suo pupazzo di neve , mi avvicino a lui e lo aiuto ad alzarsi
<< Non piangere , facciamo insieme un altro pupazzo ancora più bello e grandissimo >>
<< Ah , si | >>
Mi sorride , sembra felice
<< Come ti chiami ? >>
<< Alexis , e tu ? >>
<< Eric >>
Gli sorrido , veniamo distratti dai passi di una persona , di sicuro è il suo papà o la sua mamma
<< Eric ? non si parla con gli estranei >>
Dice una voce , mi alzo e punto gli occhi su quel ragazzo , alto poco più di me occhi neri e capelli del medesimo colore 
<< Scusami Alan  , ma questa ragazza è simpatica >>
Il ragazzo mi scruta fino in fondo ,porge la mano verso il fratello e lo tira verso di se
<< Vieni torniamo a casa >>
<< No , Alexis mi ha promesso ad aiutarmi a fare un pupazzo di neve grandissimo >>
Alan sgrana gli occhi e m fissa come se avesse visto un fantasma
<< Come hai detto che si chiama ? >>
<< vedi che io sono ancora qua >>
Dico facendo l’offesa
<< Mi chiamo Alexis , perché ? >>
Scuote debolmente la testa
<< Niente , scusami , e che credo di averti scambiata per un’altra persona >>
Sorride , è carino davvero , ma non devo pensarci sono già fidanzata con Chazz anche se lui ora è in montagna con la famiglia
<< Bene , allora se non hai brutte intenzioni puoi giocare con mio fratello >>
Faccio per ribattere , come se una ragazza potesse far del male a un bambino , ma Eric mi tira per mano
<< Daii giochiamo >>
Sorrido e mi siedo con lui sulla neve , dopo anche Alan si unisce a noi
<< Come mai sei sola ? >>
<< Sono scappata di casa >>
<< Senza nulla con te ? >>
Scuoto la testa
<< Come mai ? hai litigato con i tuoi genitori ? >>
Dice prendendo un grosso pezzo di neve
<< Non ho i genitori >>
Dico , a quella affermazione ferma la sua attività , rimane basito , senza parole
<< Mi spiace , sono morti ? >>
<< No , in verità non so se sono vivi , so solo che sono spariti >>
<< Ah >>
Non dice più nulla , è strano il suo comportamento
<< Vivi con qualche parente ? >>
<< Si , con le mie sorelle >>
Dico , un’altra volta ha un comportamento strano , sembra quasi spaventato , di cosa poi ?
<< Perché ? sei scappata >>
<< Vogliono farmi andare a vivere da mia zia , e non voglio >>
Lo vedo sorridere
<< Allora torna a casa , e di loro che non ti muovi da casa tua , sei abbastanza grande non penso che chiamino il carro attrezzi per farti spostare da casa >>
Mi viene da ridere all’idea , annuisco
<< Ora devo andare .. Vieni Eric >>
Il bambino che era poco distante da noi corre ad abbracciarlo
<< Io ho perso la mamma quando avevo dodici anni , quando ha dato alla luce il mio fratellino , ti assicuro che posso capire il tuo dolore , ma sappi una cosa , amo mio fratello con tutto me stesso non lo farei mai soffrire , se le tue sorelle ti amano come io voglio bene ad Eric , vedrai non ti cacceranno mai di casa , ammesso che non sei un peso enorme >>
Sorride dopo aver preso in braccio il fratello , mi mette una mano sulla spalla e va via , arrossisco e non so il perché , corro a casa , decisa a chiarire in modo definitivo la questione   

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Capitolo 5
*** Chiarimenti nella notte ***


Ma come avevo previsto non ero riuscita a dire nulla alle mie sorelle , a cena non parlammo per niente , fin a quando Emily non si è alzata dal tavolo per mettere i piatti nella lavastoviglie
<< Sorellina , oggi ho parlato con  la zia , e abbiamo deciso che .… >>
<< devo andare a vivere da lei ? >>
Dico senza far finire di parlare lei , annuisce
<< Per caso ci hai sentite questa mattina ? >>
Chiede , era ovvio che sapessi già tutto
<< Ma non ho origliato , è stato per caso >>
Mi sorride  e si avvicina a me
<< Ascoltami , non so cosa hai sentito , ma lo sto facendo per te , voglio darti una figura adulta capace di prendersi cura di te >>
<< Voi , fino ad oggi vi siete prese cura di me , non è mai stato un problema >>
Taylor non dice nulla ,perché non mi difende ? aiutami tu almeno , non so che dire che fare , non voglio andare via
<< Sorellina , è diventato difficile >>
<< Io .. Vi odio >>
Dico a bassa voce , ho paura a farmi sentire , ma ormai l’ho detto
<< che dici ? >>
Questa volta è Taylor ad intervenire , mi afferra per le spalle
<< Voi non mi volete bene , o non mi avreste mai cacciata >>
<< Ma non ti stiamo cacciando >>
<< A no ? perché devo andare a vivere dalla zia allora ?? vi odio , vi odio >>
parte uno schiaffo , ma non da Emily come credevo , da Taylor , mi tocco la guancia sgranando gli occhi , la guardo e sono senza parole , sta piangendo , mi cadono lacrime amare dal viso , corro in camera mia chiudendomi a chiave .
Erano una ventina di minuti che Taylor stava bussando alla mia porta , ma non voglio parlare con nessuno
<< Avanti apri , voglio parlare con te ora >>
<< No vattene >>
Sussurro , perché insiste ? anche lei è d’accordo a cacciarmi
<< Dai , per favore , scusami >>
Dice battendo la mano alla porta , non apro , quando mi accorgo che non si trova più dietro la porta , faccio scattare la serratura per aprire mi guardo intorno e mi faccio scappare una lacrima .
La notte per me era difficile dormire , mi giravo e rigiravo nelle coperte , pensare che le mie sorelle mi volessero abbandonare mi faceva sentire male , forse è colpa mia , anche mamma e papà non mi volevano , per questo sono andati via , mi tocco la guancia mi alzo dal letto ed esco dalla stanza , con timore entro in camera di Taylor , la scuoto un attimo fin a quando apre gli occhi
<< Che cosa fai sveglia ? >>
Mi dice preoccupata , mi mette una mano sulla fronte , ogni volta che avevo la febbre non riuscivo a dormire e andavo da lei , mi sentiva se avevo la febbre e vedeva cosa fare per me
<< Sto bene >>
Dico con voce flebile , ho pianto troppo oggi , non riesco neanche a parlare , faceva male la gola e gli occhi , come potevo chiarirmi in questo stato ?
<< E allora ? hai fatto un  incubo ? E’ da tanto che  non li fai >>
Dice preoccupata , mi appoggio alla sua spalla , senza dire nulla , inizio a singhiozzare , ormai le lacrime scendono sole , è impossibile frenarle , Taylor mi stringe forte come farebbe una mamma , o almeno credo
<< Cosa c’è ? >>
<< Non voglio >>
Dico scuotendo la testa
<< Non voglio andare via , voglio rimanere con voi , voglio che continui a darmi il bacio della buona notte come quando ero piccola , non m’interessa che sono grande , voglio stare con voi >>
Ormai le lacrime hanno preso il liscio , scendono veloci dai miei occhi , anche Taylor sta piangendo , la sento tremare
<< Farò di tutto per farti rimanere con noi , te lo prometto >>
Annuisco
<< posso rimanere a dormire con te ? >>
chiedo ancora con le lacrime agli occhi , annuisce e mi sorride , mi fa spazio nel suo letto , chiudo gli occhi , Taylor mi da un bacio fra i capelli e mi asciuga le lacrime con i pollici ,sotto le carezze di mia sorella mi addormento , immaginando che a tenermi tra le braccia , a proteggermi quella notte fosse mia    madre .

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Capitolo 6
*** Qual'è stata la tua prima parola ?? ***


Al mattino mi sveglio sola nel letto , mi giro su me stessa sentendomi chiusa nelle coperte
<< Aiuto ! soffoco >>
Dissi a me stessa , quando riuscìì a riemergere da quel piumone mi misi a ridere da sola
<< Giorno >>
È Emily ,la saluto con lo sguardo
<< Questa mattina ho avuto un forte dibattito con Taylor E mi ha convinta a non farti andare dalla zia >>
Sorrido come una scema , salto giù dal letto e corro ad abbracciare mia sorella
<< Grazie Emy >>
<< Non è me che evi ringraziare , ma tua sorella >>
Mi stacco da lei e corro in cucina , vedo Taylor preparare la colazione , l’abbraccio da dietro di , rischiando di farla cadere
<< Ma si uscita matta ? >>
<< Grazie , hai convinto Emily >>
<< lo so >>
Dice sorridendo , mi stacco da lei e mi porge la colazione
<< Tra poco esco >>
Dichiaro sorridendo , chissà se Alan è di nuovo al parco , voglio cercarlo
<< Va bene , ma non fare troppo tardi >>
<< Oook >>
Correndo arrivo al parco , non so perché ma spero di trovare Alan , mi siedo alla panchina , lui non c’è ma la vista della neve che rende tutto meraviglioso mi rilassa , all’improvviso sento il cell suonare , è Chazz il mio ragazzo
<< Pronto ? >>
<< Amore , come stai ? >>
<< benone , e tu ? >>
<< Idem , mi manchi molto , volevo sentir la tua voce >>
Sorrido , sto per rispondergli , ma Alan mi appare avanti gli occhi all’improvviso , gli sorrido e lui mi ricambia
<< Alexis ? >>
<< AaaH ? si , si scusami tesoro , anche tu mi manchi , ma ora devo andare Taylor mi ha chiamata , ciao amò >>
<< Ciao piccoli’ , non vedo l’ora di vederti >>
Chiudo il telefono e mi avvicino ad Alan ed Eric
<< Alexis >>
Eric mi viene incontro e mi abbraccia
<< Finiamo il pupazzo di neve ? >>
<< Certo .. Ciao Alan >>
<< Alexis .. ti piace venire qui ? >>
Mi chiede lui
<< Si , si molto , è bello >>
Annuisce , insieme  aiutiamo il piccolo Eric a fare il suo pupazzo , noto una signora , ci guarda mantenendosi la guancia sinistra con la mano
<< Che bella coppia di genitori giovani >>
Dice passandoci avanti , arrossisco come un pomodoro , con la coda nell’occhio vedo Alan ridere
<< Fratellone , perché ridi ? >>
Chiede Eric , ah l’ingenuità dei bambini , ma Alan non risponde , gli sorrido
<< Non mi mandano più a vivere con la zia >>
dico a brucia pelo
<< Ah bene , sono contento >>
Passiamo una giornata bellissima insieme , alla fine Alan decide di accompagnarmi a casa , si mette il fratellino in spalla e ci incamminiamo
<< Sembrate due genitori >>
<< Eric , che dici >>
Lo rimprovera Alan , mi scappa un sorriso
<< Eccoci , questa è casa mia >>
<< E’ molto vicina dal parco >>
Dice , io annuisco
<< Alexis ? chi è questo bel giovane con te ? >>
La voce di Emily mi sorprende , è apparsa dietro di me all’improvviso , con lei c’è anche Taylor ma con il suo ragazzo Ethan , non riesco a capire come mai mi guardano tutti con un sorriso da ebete , avranno frainteso tutti , che espressione da deficente che hanno
<< Mi chiamo Alan >>
Dice lui garbato
<< E io sono Eric >>
Urla il piccolo
<< Che bel quadretto famigliare >>
Dice Ethan , sorrido in imbarazzo
<< Io devo andare , ero venuto solo per accompagnarti , ci sentiamo … Magari ? >>
annuisco , dopo che scompare dalla mia vista mi ricordo che non ci siamo scambiati i numeri de telefono
<< Bene bene , sorellina , è il tuo nuovo ragazzo ? >>
Chiede Taylor , scuoto la testa
<< E’ una persona che ho conosciuto e basta , non so se lo rivedrò mai più , non ci siamo scambiati i numeri di cellulare >>
dico delusa , entro in casa , anche se sento lo sguardo di tutti addosso .
Dopo essere entrata in casa , anche le mie sorelle con Ethan mi raggiungono , sorrido e mi siedo al tavolo , accanto a me si siede Taylor mentre il ragazzo rimane in piedi a fissarci , Emily prepara delle belle cioccolate calde per tutti
<< Sei cresciuta >>
dice Ethan , io sorrido perché so di assomigliare molto a Taylor
<< E già , siete uguali , solo gli occhi vi rendono diverse >>
Continua a dir il ragazzo di mi sorella
<< Alla fine andrai via con qualche bel giovanotto , sono convinto >>
<< Ehy , ti ricordo che lei è soltanto mia sorella , non permetterò a nessuno di portarmela via >>
Taylor mi fa ridere , sa che anche se mi innamoro di qualcuno, nessuno può prendere il posto delle mie sorelline
<< E’ pronta la cioccolata >>
Esclama Emily sorridendo , siamo seduti tutti al tavolo a bere la nostra cioccolata , quando Ethan fa una domanda insolita
<< Alexis , quando eri molto piccola hai perso i genitori , inoltre anche quando erano vivi loro non stavano mai a casa con voi , sei cresciuta con le tue sorelle , ma la tua prima parola qual è stata ? >>
<< e io che ne so , penso mamma , è logico , o papà >>
Emily sorride
<< E invece no >>
<< A no ? >>
Taylor posa la tazza sul tavolo e mi sorride
<< Io non lo ricordo ero piccola anche io , ci portiamo solo due anni di differenza in fondo , ma Emily lo ricorda benissimo , la tua prima parola è stata Tay >>
<< E che vuol dire ? non ha senso >>
Dico , che combinavo da piccola ?
<< Ha molto senso invece >>
<< Non è vero Emily >>
Taylor non smette di ridere
<< Ma come ? non ci arrivi ? hai cercato di dire il mio nome >>
Dice mia sorella fiera
<< Sul serio ? >>
Chiedo sbalordita
<< Si , Taylor stava giocando con te , e ad un certo punto le hai messo le mani in testa e hai detto Tay , Tay , quando mi sono avvicinata  a te ti ho chiesto : Chi è tay ? Taylor ? tu ti sei messa a ridere battendo le manine , abbiamo sempre pensato che la tua prima parola quindi è stata Taylor >>
Sorrido e guardo mia sorella , anche lei sta sorridendo .

 
 

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Capitolo 7
*** Voglio rivederti , anche solo per un attimo un istante ***


 
Il Natale era volato , quasi stentavo a crederci che da domani sarebbe ricominciata la solita e noiosa vita di sempre , mi sarei dovuta svegliare presto e correre a scuola , che noia , le mie sorelle , beate loro avevano già finito gli studi , io dovevo aspettare altri due anni , non sono assai dice Emily ma per me paiono un’eternità .
Quando aprìì gli occhi richiamata dal rumore assordante della mia sveglia maledii quell’arnese , insomma era l’ultimo giorno di pace e quella cosa aveva deciso di andare in tilt , con una mano e con la poca forza dovuta al sonno , spingo la sveglia giù dal comodino , smette di suonare ma di sicuro è rotta
‘’ Cavolo me l’aveva regalata Emily ‘’
Penso sentendomi in colpa , do un occhiata alla sveglia , era bella a forma di Muffin , di colore rosa e bianco panna , faceva venir voglia di fragole con su un po’ di panna , inoltre su di essa c’erano anche i giorni della settimana , a partire dal lunedì e al centro il mese , sgrano gli occhi alzandomi con il busto , mi metto a sedere e afferro la sveglia
<< No , non può essere oggi è già lunedì ? >>
La scuoto un po’ , forse era rotta e il giorno non è esatto , ma io l’avevo impostata per domani , allora oggi è domani ??
<< Aaahh basta con questi complessi assistenziali , se è vero che domani è già oggi vuol dire che… >>
Taylor stava tranquillamente camminando verso la cucina , quando io scendo di corsa le scale , poverina non credeva di doversi battere contro una furia già prima mattina , la sento canticchiare per poi urlare spaventata
<< Aiutoo >>
<< … Sto facendo tardi a scuola >>
Urlo io , Taylor si allontana prima che io possa investirla ma sbuca all’improvviso Emily , conclusione ? si ritrovano  entrambe con il sedere a terra .
Mentre corro verso scuola , un pensiero mi balena in testa
‘’ Alan , non l’ho più rivisto da quella volta ‘’
Mi spiace , in fondo mi era simpatico , cammino sorridendo , la neve era ancora posata a terra , ma quel poco che era rimasto stava per sciogliersi
<< Lexi ? >>
Una voce famigliare mi costringe a rallentare i miei passi fino a fermarmi , è Chazz  il mio ragazzo solo lui mi chiama così , gli sorrido , mi era mancato , appena mi è vicinissimo ci baciamo
<< Che bello che sei tornato , ma non dovevi tornare dopo domani ?? >>
Chiedo prendendogli la mano , Chazz e io ci conosciamo dall’asilo eravamo inseparabili , diciamo che siamo fidanzati da quando io avevo cinque anni e lui sei , per stare con me a scuola si è fatto persino bocciare , così ora frequentiamo la stessa classe , roba da pazzi
<< Si , ma i miei hanno deciso di tornare prima , quindi non mi salto più i primi giorni di scuola , ma in compenso .. >>
Lascia cadere la frase , gli sorrido capendo che si riferiva a me e alla sua gioia nel rivedermi .
Arriviamo a scuola giusto in tempo , la campanella era appena suonata , entriamo in classe e siamo accolti da una confusione mai vista , il prof è in ritardo come al solito ,  tutti sono presi nel parlare tra loro e loro , chi tira per aria il cassino chi urla come una gallina e chi se ne sta in un angolo della classe senza dire nulla e ne avere nessuno attorno , tipo Megan , lei e’ una ragazza taciturna , non parla quasi mai la sua voce la sento solo quand’è interrogata , se ne sta tutta sola , una volta ci ho parlato , e mi disse che amava la solitudine , da allora non mi rivolse più la parola , era timida e si poteva capire , la vidi giocare a palla volo una sera , e capiì che era il capitano della squadra femminile della nostra scuola , spesso andavo a vedere le sue partite , mi piaceva quando era in campo era diversa dalla Megan che è in classe , forse perché quella era la sua passione , non glielo mai chiesto , e poi non andai più a vedere le sue partite poiché misteriosamente aveva smesso di giocare .
<< ehy orfanella , quest’anno mammina e papino sono venuti a trovarti ? >>
E poi in classe non possono mancare le solite troiette di turno che si sento perfette e devono dare fastidio al primo che capita
<< Fatti gli affari tuoi >>
Risponde Chazz per me
<< Zitto , non stavo parlando con te , torna a cantare le tue stupide canzoni e fatti gli affari tuoi >>
<< Ehy , stavi parlando con la mia ragazza , quindi mi intrometto come e quando voglio >>
Scuoto la testa , non mi piaceva rispondere a quelle , non volevo dare nessuna soddisfazione , ma quando ci vuole
<< E tu perché non torni sulla statale ? >>
Mi guarda male , e si avvicina
<< Brutta str… Io ti … >>
<< Tu cosa ?? Vedi che non ho paura di te , non vali nulla , senti non voglio perdere tempo con te , chiaro ? >>
Mi allontano da lei , giusto in tempo di vedere l’aula della classe aprirsi , il prof di italiano entra , un uomo basso con degli occhiali spessi , è buffo e un po’ goffo , tossisce per tirare l’attenzione su di noi
<< Ragazzi silenzio >>
Dice con un tono autoritario , tutti ubbidiamo e vediamo il nostro professore puntare qualcuno fermo sulla porta
<< Lui è Alan , si è trasferito nella nostra scuola visto un cambio di città , perciò siate gentili con lui >>
<< Sii >>
È l’assenso generale della classe , non ci posso credere Alan è qui ? ma allora lui non viveva nella nostra città , devo chiedergli qualcosa in più al riguardo
<< Ehy carino , perché non ti siedi accanto a me ? >>
Chiede Azzurra  , la ragazza che prima mi aveva provocata , lui scuote la testa e mi sorride
<< Ciao >>
<< Ciao .. Alan >>
Chazz ci guarda insospettito e mi mette il braccio attorno al collo con un gesto possessivo che mi fa sorridere
<< Lo conosci ? >>
<< Si , ho giocato con suo fratello un giorno e ci siamo presentati >>
Dico arrossendo , la situazione non mi piace
<< Davis ? vuoi sederti ? >>
Chiede il prof nominando Alan per cognome , che strano , ha lo stesso mio cognome
<< Ma ti è parente ? >>
Chiede poi Chazz
<< No , non lo siamo perché ? >>
Domanda Alan sentendosi parte integrale del discorso
<< Perché vedi … >>
<< Volete fare silenzio la in fondo ? >>
Il professore si alza di scatto e fa cadere la penna , è la prima volta che perde il controllo così , due sono i fatti o ha una doppia personalità , o si è alzato con il piede storto .
A fine lezione ci alziamo tutti dal posto per salutare il nostro prof , anche lui ci saluta con la mano , ma non ha fatto i conti con la porta andando a sbatterci , ride assieme alla classe e poi sparisce dal nostro campo visivo , Alan si avvicina a  me e a Chazz divertito
<< Che buffo … comunque non mi avete detto del perché hai fatto quella domanda >>
si rivolge più al mio ragazzo che a me
<< Vedi Alexis porta il tuo stesso cognome , tutto qui , è una coincidenza bizzarra >>
Alan punta i suoi occhi su di me e sorride
<< Si è una coincidenza … strana >>
Gli sorrido , forse Chazz ci è accorto della strana complicità creata tra me e Alan e decide di intervenire
<< Come mai sei venuto qui ? e dove vivevi prima ? >>
<< Ah , vedi mio padre viveva qui a Londra , un giorno incontrò mia madre e se ne innamorò ,  la mia famiglia è molto ricca e mio nonno voleva far sposare a mio padre una donna ricca come diceva lui , ma papà non voleva per questo  si trasferì assieme alla mamma a Miami , un grande salto , da Londra a Miami , quando la mamma morì dando alla luce mio fratello Eric mio padre cadde nella depressione , ma capì subito dello sbaglio che aveva fatto , in fondo aveva due figli da crescere , così decise che un giorno saremmo tornati qui a Londra >>
Eravamo rimasti in silenzio , poi Alan sorrise e prese dalla tasca una sigaretta
<< Vado fuori a fumare >>
<< Il fumo… Fa male >>
Dissi io , ma Alan non disse nulla .
Alla fine della giornata mentre ero sulla strada del ritorno a casa mi tornò in mente più volte il viso di Alan , per bacco lo avevo pensato proprio questa mattina , ed eccoli li che spunta dalla porta della mia aula , ora che era un mio compagno di classe la situazione si stava facendo strana , Alan fin dal primo momento mi aveva attratta , ma non dovevo pensarci molto , ero fidanzata con Chazz
<< Ehy ? mi ascolti ? >>
La voce del mio ragazzo mi risveglia dai miei pensieri , lo guardo e gli sorrido
<< Scusami >>
<< Ah , fa niente , comunque siamo arrivati >>
Dice indicandomi con il dito casa mia , sorrido , lo bacio semplicemente sulla guancia , sento la porta aprirsi è Taylor che porta fuori il bidone della spazzatura , mi distraggo un attimo per salutarla , quel che bastò a Chazz a chinarsi verso di me per rubarmi un bacio sulla bocca , ma i miei riflessi pronti mi permettono di sgattaiolare da sotto le sue braccia che precedentemente aveva poggiato al muro e scappare in casa facendogli prima la linguaccia , quella era la prima volta che speravo di avere un altro ragazzo di fronte a me anzi che Chazz , ma cosa stava succedendomi ?

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Capitolo 8
*** le scelte di una monetina , sono le mie ***


Dopo essere rientrata in casa , avevo ancora il cuore scombussolato , decisi così di andare a lavarmi il viso , con l’acqua che scorreva dal mio volto , rimasi a fissare il rubinetto , pensavo a Chazz e ad Alan , poi di nuovo ad Alan e a Chazz , entrambi i ragazzi mi erano entrati nel cuore , Chazz era l’amore di una vita , lo conoscevo da quando avevo i pannolini ancora si può dire , lui era così dolce con me e attento , mentre Alan , il ragazzo che ho visto si o no due o tre volte , così misterioso dallo sguardo che ti attira come una calamita , non sapevo più cosa pensare
<< Alexis ? che fai ? stai male ? sono ore che hai aperto il rubinetto dell’acqua >>
La voce di mia sorella Emily mi risveglia dai miei pensieri , velocemente chiudo il rubinetto ed esco dal bagno
<< Sorellona ? sei mai stata innamorata ? >>
Lei mi guarda come se fossi impazzita , era la prima volta che le facevo una domanda del genere
<< Perché mi chiedi una cosa del genere ? >>
Alzo le spalle , non sapevo neanche io il perché
<< Comunque si , avevo più o meno la tua età , mi innamorai di un ragazzo più grande , sembrava che anche lui ricambiasse , per un periodo siamo stati fidanzati , con lui ho avuto la mia prima volta , poi un giorno mi disse che sarebbe partito chiedendomi di seguirlo … >>
Sgrano gli occhi , non sapevo che mia sorella avesse avuto una storia così
<< .. E poi ? continua >>
Le chiedo interessata dal suo racconto , lei mi sorride per poi proseguire a parlare
<< .. Beh , io rimasi in silenzio per un po’ , dovevo prendere una decisione , lasciare voi sole o seguire lui ? la notte non dormìì per niente , vagavo per la casa come un’anima in pena , entrai prima nella stanza di nostra sorella e poi da te , se dovevo partire non vi avrei detto niente , presi la mia decisione e la mattina dopo mi recai all’aereo porto >>
Mi sorrise , questa volta con un velo di tristezza
<< Lo vidi , avevo con me una valigetta , volevo partire con lui , ma il pensiero di voi due sole mi tormentava , mi avvicinai a lui e lo baciai profondamente  e piangendo  , mi sorrise con le lacrime agli occhi e disse : ‘’ Ho capito ‘’ quello sarebbe stato il nostro ultimo bacio ,  poche ore dopo ero ferma a fissare il suo aereo volare via da me , per sempre >>
Terminò così il suo racconto , con un  sospiro di tristezza
<< Mi spiace >>
Dissi con un velo di tristezza per lei , quindi io e Taylor eravamo il motivo per il quale mia sorella aveva perso l’amore della sua vita , mi dispiaceva molto , era difficile prendere le decisioni giuste , mi chiedo se la sua fosse stata quella giusta
<< La mia decisione per quando dura , era stata giusta … >>
Le parole di Emily mi sorprendono  , e’ come se avesse letto nel mio pensiero
<< Non avrei sopportato l’idea di voi due sole , dopo la scomparsa dei nostri genitori feci una promessa a me stessa , sarei stata capace di crescere te e Taylor anche da sola , per questo qualche anno dopo con i soldi decisi di tornare in quella che era la nostra casa da bambine  >>
<< Ora devo andare a fare un po’ di spesa >>
Dice Emily , in quel momento vedo entrare in casa Taylor che sorride
<< Torno subito >>
Entrambe annuiamo , poi in silenzio vado a sedermi al divano , con lo sguardo fisso nel vuoto penso e ripenso ai due ragazzi , non so proprio che fare , all’improvviso vedo tutto nero , mia sorella mi ha messo le mani avanti gli occhi
<< Che hai ? Sei assorta nei tuoi pensieri >>
Dice , lei capisce sempre tutto , capisce ogni mio stato d’animo , non so come fa
<< Io , non capisco , sono confusa >>
Dico , vedo mia sorella fare il giro del divano e venirsi a sedere accanto a me
<< In che senso ? >>
<< Mi piace Chazz , lo amo  , ma nello stesso tempo , sono attratta da Alan , è possibile ? >>
Lei sorride
<< Sei ancora una ragazzina , queste cose non devono complicarti la vita >>
Dice con fare materno , sbuffo e alzo le spalle
<< Che ci vuoi fare ? voglio complicarmi la vita >>
Lei mi sorride affettuosamente
<< Si possono amare due persone ? >>
Chiedo , lei si stupisce della mia domanda
<< Forse , a me non è mai successo >>
Annuisco , poi sorrido
<< Aiutami a capire chi voglio di più nella mia vita >>
<< Ma sorellina , non posso farlo io per te , sono decisioni che aspettano solo a te , fai così , prendi una monetina e lanciala in aria >>
<< Ma sorellina che .. ?? >>
<< Non ti preoccupare , non sarà lei a decidere per te … >>
Con queste parole lascia il discorso così , campato in aria
<< E’ una cosa senza senso >>
Dico io , lei mi sorride e alza le spalle , decido di andare in camera mia , così appena mi chiudo la porta alle spalle , prendo una monetina dalla scrivania , la guardo e penso
‘’ Chissà che voleva dire ? ‘’
La lancio , mi sento una stupida , poi sgrano gli occhi , mentre la monetina era in aria penso a un a persona precisa , allora le parole di mia sorella sono chiare , la monetina cade senza che io l’afferri con le mani , la guardo , è rimasta in bilico tra i due lati , non è caduta piatta sul pavimento , anche lei non sarebbe stata capace a fornirmi delle risposte , però mentre quella monetina stava scendendo mi sono accorte che desideravo una cosa , ovvero che la monetina scegliesse … 

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Capitolo 9
*** La nascita di un nuovo amore ***


Mi richiusi la porta alle spalle , ancora con la testa bassa ripensai alla mia scelta , non aspettavo di scegliere lui , sorridendo mandai un messaggio a Chazz , volevo vederlo subito
<< Ragazze io esco >>
Esclamai correndo in soggiorno , Taylor stava riposando sul divano , mentre Emily probabilmente non era ancora tornata a casa , sorrisi  e aspettai che il mio ragazzo arrivasse da me , quando bussò alla porta, il cuore iniziò a battere , non sapevo come comportarmi ora , andai ad aprire e gli sorrisi , Chazz mi baciò le labbra con delicatezza
<< Andiamo ? >>
<< Si >>
Uscimmo di casa e ci avvicinammo a una bicicletta , era la sua , mi veniva da ridere molte volte mi aveva accompagnata da tutte le parti con la sua bici , mi sedetti al sellino mentre lui si metteva alla punta e iniziava a pedalare per una meta che nessuno dei due sapeva quale fosse
<< Di cosa devi parlarmi ? >>
chiese poi a brucia pelo , mi aggrappai a lui
<< Ora pedala >>
<< Ah , agli ordini >>
Sorrisi , era così bello passare il tempo con lui , ci fermammo alle panchine del parco dove ci siamo baciati per la prima volta , era il nostro posto
<< Chazz , io ti amo … Ma .. >>
<< Ma ?? >>
Mi sorride , mi carezza i capelli
<< I-io penso , che dobbiamo , prenderci una pausa >>
Mi guarda , non capisce , mi tocca i capelli
<< Scema , perché scherzi cos’ ? lo sai che ci sto male >>
Piango sulla sua spalla , ha capito , mi stringe forte
<< Ci sarò sempre per te lo sai ? comunque vada se hai bisogno di un amico io … >>
Annuisco sulla sua spalla , lo stringo forte a me , per l’ultima volta .
Tornata a casa non trovai nessuno ad aspettarmi sveglia , era tardi , io e Chazz abbiamo parlato allungo , non gli ho detto il vero motivo per il quale ci siamo lasciati , ma gli ho promesso che se mai avessi cambiato idea , sarei tornata da lui , sapevo che mi avrebbe aspettata , ma ora dovevo mettere in ordine il caos che si era venuto a creare nel mio cuore .
Corsi in camera mia senza fare rumore , se le mie sorelle si svegliavano mi sarei dovuta assorbire la ramanzina sul perché ho fatto tardi , entrai silenziosa in camera e mi misi il pigiama
<< Alexis ? >>
Sgrano gli occhi e mi giro di scatto , allora qualcuno sveglio c’era
<< T-Taylor ? >>
<< Sei tornata finalmente , dove sei stata ? >>
Mi allontano da mia sorella
<< I-io >>
Si avvicina a me e odora addosso , ma che fa ?
<< Mh , non hai fumato niente >>
<< Eh ? >>
Lei sorride
<< Hai mangiato ? >>
Scuoto la testa , in effetti avevo una fame
<<  Andiamo , ti preparo qualcosa >>
<< Ah , si si >>
La seguo felice , meno male che lei a differenza di Emily me le fa passare liscia tutte , o quasi .
Dopo che ci sediamo al tavolo mia sorella apre il frigo , vede cosa c’è dentro quella grossa scatola gelata , immerge la testa dentro l’armadio frigo e sparisce per un attimo , esce da li sorridendo
<< Ecco , ti preparo un toast >>
Dice fiera di se , sorrido
<< Sorellina , ho lasciato Chazz >>
<< Quindi hai preso la tua decisione ?? >>
Annuisco insicura
<< Ma , non so ancora se ho fatto la scelta giusta >>
<< Spero di si >>
Dice porgendomi il mio cibo , in silenzio inizio a mangiare mentre mia sorella mi osserva , lei poggia i gomiti al tavolo
<< Sei cresciuta , non sei più una bambina , attenta a quello che fai , potresti anche pentirti di certe tue azioni >>>
Annuisco in silenzio , Taylor mi sorride e poi sparisce in camera sua .
Ritorno nella mia stanza e mi lascio cadere sul materasso , mi sento stanca , come se avessi affrontato una giornata dura , non ho fato neanche i compiti ma di certo non mi metto a farli di notte fonda , chiudo gli occhi e un attimo dopo cado tra le braccia di Morfeo.
Al mattino mi sveglio presto , sono felice e mi preparo di tutta fretta , vado a fare colazione e con ancora il mio toast tra le labbra scappo per andare a scuola , Chazz non era venuto a prendermi come faceva di solito , un senso di vuoto ora ha iniziato a farsi strada dentro di me , corro verso scuola , ma vengo fermata dalla voce di Alan
<< Ciao >>
<< Ehy >>
<< Come mai sola ? E il tuo ragazzo ? >>
<< Io .. Ecco noi ci siamo lasciati >>
<< Ah , mi spiace , facevate una bella coppia >>
Sorride verso di me , arrossisco
<< Bene , vedo che è per lui che mi hai lasciato >>
Sento una voce famigliare , è Chazz
<< Ma che dici ? >>
Provo a difendermi io
<< Ma che davvero ?? >>
Chiede Alan
<< No , no >>
<< Invece si >>
Insiste Chazz , ma perché fa così ? ieri non era stato così cattivo con me , forse è il suo orgoglio maschile ??
<< Mi spiace Alexis , ma le ragazza come te non m’interessano >>
Dice Alan , ci rimango male , le lacrime iniziano a scendere calde dal mio volto
<< Addio >>
Dice Chazz
<<  Addio >>
Ripete Alan .
Il buio , nella penombra della mia stanza emerge solo il buio più profondo , allora era un sogno ? penso toccandomi la fronte , sono sudata , ho fatto un incubo , mi giro a guardare la mia sveglia , sono ancora le 6:00 forse è meglio cercare di dormire ancora un po’ .

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Capitolo 10
*** Dominare la notte ***


 Quando aprì gli occhi mi accorsi che erano le 9:00 di mattina , avevo saltato la scuola , mi guardai attorno alla stanza , venni distratta dal rumore della porta che si apriva e chiudeva
<< Alexis , sei sveglia finalmente >>
<< Taylor ? perché non mi avete svegliata ? >>
<< Ci abbiamo provato , ma neanche le cannonate ti svegliano a te >>
Mi guardo i piedi in imbarazzo
<< E’ passato Chazz , ma non ha bussato per te , è venuto solo a lasciare una lettera nella casella della posta , l’ho presa … Ecco tieni >>
Una lettera ? ma perché ? non vuole parlarmi ?
<< Grazie , scommetto che sai il contenuto vero ? >>
Lei sorride , cavolo che impicciona
<< Ah , lo sapevo … Vediamo un po’ che dice … ‘’ Cara Alexis , mi sembra strano che io debba scriverti una lettera , ma in queste poche righe ti dirò tutto quello che ieri non sono riuscito a dirti , io ti amo e ho capito che forse la ragione per la quale mi hai lasciato è Alan , lui ha saputo rubarti il cuore , ma sappi che non ti odio per questo anzi ti aspetto , il mio non è un addio ma un arrivederci , ci sarò sempre per te e se vorrai sarò felice di tornare ad essere il tuo ragazzo .. Tuo per sempre Chazz >>
Quasi mi viene da piangere , quel ragazzo è davvero speciale , non si merita una come me , merita di più .
<< Ah che caro ragazzo , Chazz era proprio l’ideale per te , ovviamente questo Alan Emily ed io vorremo conoscerlo >>
La voce di mia sorella mi risveglia dal trance in cui ero caduta , annuisco , poi abbraccio quella lettera e decido di custodirla come se fosse un tesoro .
Esco di casa per fare due passi , l’incubo di questa notte mi torna alla mente , ma poi penso a quella lettera , Chazz non mi ferirebbe mai
<< Lexi >>
Fermo i miei passi e mi giro versa la persona che mi ha chiamata , sorrido
<< Chazz >>
Pochi minuti dopo ci troviamo seduti a parlare
<< Non avevo voglia di venire a scuola , non sapevo come comportarmi con te , tu invece ? perché non sei andata ? >>
<< Le mie sorelle , non mi hanno svegliata >>
Annuisce e mi sorride , mi fa uno di quei sorrisi che di solito mi facevano tremare il cuore , ma questa volta mi hanno reso felice , si perché sapevo che lui nonostante tutto mi voleva bene .
Mi riaccompagna a casa , dopo i vari saluti se ne va di corsa , sorrido alzando la mano e con le lacrime agli occhi , sapevo che soffriva avvolte le decisioni degli altri, possono influire sulle persone che ci stanno attorno.
Arrivata a casa accendo il mio computer e apro la pagina di face book , vedere la mia situazione sentimentale cambiare da impegnata a singole fa uno strano effetto , ho ancora come foto sul profilo quella di me e Chazz abbracciati , meglio cambiarla , mi accorgo che ho una richiesta d’amicizia , clicco con la freccetta su quel numerino rosso e sorrido
<< Alan ? >>
Accetto in un secondo , non ci potevo credere  sono sorpresa davvero , ora che avevo Alan tra gli amici il cuore mi batteva a mille
<< Sorellina è pronto in tavola >>
Urla Emily
<< Arrivo >>
Mentre mi alzo dalla sedia sono distratta dal rumore della Chat , non penso sia lui ma ugualmente do un occhiata , di scatto mi risiedo come se fossi svenuta e tengo lo sguardo fisso su quel nome , leggo la conversazione
-          Ciao –
-          Ciao , Alan .-
-          Mi fa piacere che hai accettato l’amicizia –
-          si , beh .. siamo amici è ovvio –
-          Già , senti hai impegni per questa sera alle 23:00 ? –
-          Se non con il mio letto , direi di no –
-          Ahaha , tu non esci per quell’ora ? –
-          No , in genere dormo o al massimo parlo al telefono –
-          Capito , io avrei voglia di fare un giro turistico , per conoscere meglio la città –
-          Di notte ? –
-          Si , la notte è magnetica –
        << Alexis , ti vuoi decidere ? >>
-          Senti , io devo andare , l’idea non è male però –
-          Perfetto ! –
Non dice più nulla , ma non capisco la sua affermazione , che voleva  dire con  quel perfetto , scuoto il capo senza capire e spengo velocemente il computer , corro in sala da pranzo dove ricevo un occhiataccia dalle mie sorelle , rido sono così felice che neanche le urla di Emily mi fanno smettere di ridere
<< Ah , che ridi ? sembri un ebete >>
<< Ahhaha , sono contenta >>
<< E’ innamorata >>
Ribatte Taylor , mi fa la linguaccia mentre io arrossisco come un pomodoro .
A fine cena entrai in camera mia , mi distesi sul mio letto ove al suo fianco vi era posizionato un comodino , sopra di esso avevo accuratamente posizionato un libro , un romanzo che mi aveva regalato mia sorella quando avevo solo dieci anni , me ne innamorai di quel romanzo , parlava di una storia d’amore tra un uomo ricco e una donna povera , il loro amore era visto male da tutti e quindi entrambi scapparono da casa , solo dopo due anni entrambe le famiglie decisero di acconsentire al loro amore , così tornarono dalle loro famiglie , ma l’uomo morì per un incidente quando alla donna rimase solo il dono del loro amore che non aveva avuto la fortuna di essere urlato al mondo e un piccolo regalo che a poco stava nascendo dentro di lei.
<< Questo libro lo avrò letto almeno un centinaio di volte >>
Sorrido tra me e me , lo apro per cacciare una foto , era quella di mamma e papà , carezzo i loro volti mi piacerebbe tantissimo averli vicini a me , dopo guardo le due foto che vi sono sul comodino , la prima e una foto con le mie sorelle e la seconda e una con me e Taylor , mi sfugge un sorriso e decido di mettere un po’ di musica .
Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi , mi faccio trasportare dalle dolci melodie della mia canzone preferita , è strano come la musica riesca a smuovere dentro di me un mare di sensazioni , ma è vero che la musica è capace di contare le tue debolezze e le tue gioie come uno psicologo è capace di leggere le tue   paure più profonde  .
Quasi mi assopisco quando sento un rumore alla mia finestra , apro gli occhi di scatto e come un getto d’acqua fredda mi abbia svegliata , mi metto in ginocchio sul letto e apro la finestra , rimango sorpresa quando felice di vedere una persona
<< Alan >>
Dico aprendo la finestrella , ero al piano terra quindi mi trovavo faccia a faccia con lui , divenni rossa
<< Ehy , sono venuto a prenderti >>
Mi sorride , allora capisco le sue parole , quel perfetto ! voleva dire che sarebbe davvero passato a prendermi
<< Su muoviti  , andiamo a dominare la notte >>
Ride , mi pare un bambino , decido allora di chiudere la porta a chiave , nel caso una delle mie sorelle venisse ad aprire per vedere se dormivo , come di solito faceva Taylor , e dopo esco dalla finestra
<< Dove andiamo ? >>
Chiedo io , lui mi fa cenno di salire sulla sua moto rossa fiammeggiante e mi porge un casco nero
<< Non saprei , dimmelo tu >>
Salgo sulla moto e mi aggrappo a lui , non so cosa mi attende questa notte , ma sono certa che sarà ricca di emozioni forti .

 

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Capitolo 11
*** Bacio al chiaro di luna sulla spiaggia ***


 
La moto di Alan sfrecciava tra le macchine , il vento mi spostava i capelli dal volto  stile film , solo che nei film rimangono più ordinati , andavamo velocissimi , di sicuro più veloci della luce , mi strinsi con il corpo ancora più a lui avevo un po’ paura , beh il mio era un grosso salto visto che ero abituata a stare su una bici anziché una moto , sorrisi
<< Hai paura ? >>
La voce di Alan mi risveglia dai miei pensieri , forse si era accorto o forse lo stavo stringendo troppo
<< N-no >>
Mentì subito , non volevo fare la figura della fifona
<< Bene , allora reggiti ora si vola >>
Sgranai gli occhi , non feci in tempo a dire ‘’ EH ? ‘’ che Alan aveva accelerato ancora di più facendo impennare la moto , chi mi vedrebbe ora di sicuro penserà di me che sono un cadavere morto dalla paura .
La moto si fermò su una spiaggia , non ci potevo credere eravamo al mare , sorrisi con una bici non ci si poteva arrivare
<< Bello vero ? >>
Chiese sorridendo , annuì e mi tolsi le scarpe , il contatto con la mia bella sulla spiaggia semi bagnata era fantastico
<< Non vengo molto al mare >>
Dissi io , almeno non avrebbe giudicato la mia faccia da ebete
<< A no ? perché ? >>
<< Le mie sorelle sono troppo impegnate , Emily lavora per portare da mangiare a casa e Taylor di certo non può perdere tempo con me , non sarebbe giusto , ha la sua vita >>
Alan si siede e mi fa cenno di fare lo stesso , ubbidisco
<< Se vuoi , ti ci porto io al mare tutte le volte che vorresti >>
Sorrido
<< Davvero ? >>
<< Ma certo >>
Alza il mignolo verso di me , come segno di promessa , forse non ha ancora capito che non sono Eric e che non faccio più i patti come i bambini
<< Ma che fai ? >>
Dico ridendo , Alan fa lo stesso ma prende le mie mani facendo stringere i nostri mignoli
<< Faccio un patto con te , io ti porto al mare e tu mi offri un gelato ogni volta >>
Rimango sbalordita dal suo doppio fine , lo pesto di pugni scherzosamente , di sicuro avrà sentito il solletico
<< Aaaah allora non lo facevi per me , sei uno stupido ! >>
Ridiamo insieme
<< Ormai hai promesso .. Dai vieni >>
Alan si alza trascinandomi con se , mi prende per mano in un gesto affettuoso , arrossisco sento il cuore battere forte , per un po’ camminiamo verso le rocce e poi vediamo una grotta
<< Questo è il mio posto , ci vengo spesso quando voglio stare solo >>
Confessa con una nota malinconica
<< La prima volta che l’ho scoperto , è stato alla morte di mia madre ero scappato di casa piangendo e sono venuto qui , rimasi per una notte intera , mio padre non era neanche venuto a cercarmi , quella notte fu la prima e l’ultima volta che il mio volto si bagnò di lacrime , da allora non lo feci mai più , non so neanche come si fa a piangere >>
Disse sorridendo , non capivo come faceva a cambiare umore così velocemente , prima è triste poi ride , si vede che è bravo a mascherare i sentimenti , si gira verso di me
<< Se vuoi questo, sarà anche il tuo posto segreto >>
Annuisco e gli butto le braccia al collo , non so come ma è stata come una spinta , stupidamente ho agito seguendo il mio istinto , mi pento subito e cerco di allontanarmi da lui , ma non me lo permette
<< E’ vero che ti sei lasciata con il tuo ragazzo ? >>
Annuisco abbassando gli occhi
<< In classe , si dice che lo hai fatto per me , dicono tutti un sacco di cose brutte su di te >>
<< Ah , ci sono abituata tanto >>
<< Io non le sopporto  quelle oche , preferisco la ragazza semplice … Come te >>
Arrossisco , non so se lo sta facendo apposta ma è l’ennesima volta che divento rossa con lui
<< Mi piace vederti arrossire >>
Ergo , lo fa apposta , abbasso di nuovo gli occhi ma la sua mano mi alza il mento , mi costringe a guardarlo
<< Che vuoi ? per caso vorresti sapere se sono vere le cose che si dicono in giro ? >>
Mi riferisco al fatto del perché ho lasciato Chazz , rimane in silenzio , vuol dire ‘’ Chi tace acconsente ‘’ così senza pensarci premo le mie labbra alle sue , mi stacco da lui sussurrando
<< Ti basta come risposta ? >>
<< SI >>
Dice sorridendo , mi stringe i fianchi e mi solleva
<< Sono sorpreso >>
Dice e sembra felice , ma poi si rabbuia  
<< Credo che un giorno ti pentirai di questa scelta o ti verranno a dire che è uno sbaglio >>
<< No , sono convita di quello che faccio >>
Sorride di nuovo , il suo sorriso è illuminato dalla luna , solo ora mi sono accorta che la luna era alta in cielo ed era l’unica testimone di quel bacio , un bacio al chiaro di luna .
Mi riaccompagna a casa verso le 2:00 , siamo rimasti per tutto il tempo in spiaggia , mi faccio aiutare per salire in camera mia e lo saluto con la mano , sento la sua moto ripartire e spero che questo non abbia svegliato le mie sorelle , mi infilo nel letto e subito cado tra le braccia di Morfeo , stanca della nottata e dalle emozioni forti appena provate .
Al mattino sento bussare la porta è Emily che mi sveglia dicendo che devo andare a scuola , mi butto giù dal letto e mi preparo di mala voglia , volevo ancora dormire
<< E’ la prima volta che ti chiudi dietro con la chiave >>
Dice mia sorella , è vero la notte prima mi ero completamente scordata di far scattare la serratura , annuisco mangiando il mio cornetto
<< Questa mattina ti accompagno io >> d
Dice Taylor sorridendo , bevo il mio caffè e mi alzo dalla sedia ringraziando per la colazione , mi dirigo verso la porta e aspetto mia sorella che prende le chiavi della macchina , appena ci sediamo in auto dopo aver salutato nostra sorella Taylor inizia a ridere
<< Bella la spiaggia di notte ? >>
Io non capisco , come faceva a sapere ?
<< Come scusa ? >>
<< Sai , di solito tu non ti chiudi a chiave , allora o sei sbadata o sei scappata dalla finestra e sapendo che io vengo spesso a controllarti non volevi rischiare di essere scoperta >>
<< Ma , come hai fatto a capire che ero al mare ? Non mi avrai pedinata ? >>
Con  lei parlavo liberamente , e se non lo avesse scoperto, probabilmente, glielo avrei detto io
 << Semplice , quando sono uscita dalla mia camera , hai lasciato la porta aperta , e da subito mi sono accorta della sabbia che ti sei portata dentro , o è venuto una tempesta di sabbia nella notte e non me ne sono accorta >>
Mi viene da ridere , mi faccio scoprire subito
<< Io , non so che dire >>
<< A me nulla , anche io ho fatto molti colpi di testa … E li faccio ancora , ma vedi la spiaggia per arrivare dista molti chilometri da casa , non mi fare preoccupare quando decidi di fare queste cose , specialmente con uno che ha una moto >>
<< Hai sentito anche quello ? >>
<< Impossibile non sentire , sarei sorda , per fortuna Emily ha il sonno pesante , comunque la tua camera l’ho ripulita per bene quando Emily era a preparare la colazione , e ho gia buttato l’immondizia quindi non saprà niente nostra sorella >>
Sorrido felice , mi butto su mia sorella urlando
<< Ah sei la migliore sorella che si possa avere >>
<< Si , si ma staccati sto guidando >>
Dice lei ridendo
<< Si , scusa >>
<< Ehy , voglio sapere tutto di questo mi raccomando , o non ti copro più , intese ? >>
<< Si >>
Rido , arriviamo a scuola e scendo dalla macchina , mia sorella non se ne va , aspetta sempre di vedermi scomparire dalla sua vista , torno indietro ridendo e mi affaccio alla finestra dell’auto , deposito un bacio leggero sulla guancia di mia sorella e scappo in classe , dove mi avrebbe atteso una giornata davvero particolare.

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Capitolo 12
*** Problemi a scuola ***


Appena misi piede in classe, iniziai a sentirmi in difficoltà , oltre al fatto che tutti mi guardavano per aver saputo che avevo lasciato il mio ragazzo storico per Alan come si dice in giro , dovevo confrontarmi con il mio compagno di banco , ovvero Chazz .
<< Buon giorno >>
La voce del m io ormai ex mi fece trasalire , gli sorrisi debolmente ricambiando al saluto , mi sedetti accanto a lui come facevo sempre , forse era meglio non dirgli di me e di Alan
<< Allora ? come va ? >>
Era impressionante come quel ragazzo ci teneva a me , dopo  tutto quello che è successo
<< Bene , a te ? >>
<< Và >>
Fu la sua risposta semi fredda , mi gelò il sangue , tra di noi non c’era mai stato un discorso del genere , parlavamo di tutto e di più ma ora non avrò più il Chazz del passato , mi devo abituare al nuovo .
Dopo svariati minuti vidi entrare Alan , era così bello con quel mezzo sorriso , ci guardammo negli occhi , ma il nostro fu un intreccio di sguardi , Alan fissava me e contemporaneamente Chazz , lo stesso faceva il mio ex compagno , era una situazione pessima , Alan non disse nulla ne fece nulla , andò a sedersi al suo posto , in fondo all’aula vicino la finestra.
Nel mentre che aspettavamo il nostro insegnate , si avvicinarono a me le oche della classe
<< Allora è vero che vi siete lasciati ? e ora tu vai con Alan ? >>
Non le risposi , ma quella  gallina senza piume continuò a punzecchiarmi , voleva mettere alla prova i miei nervi
<< Ma come fa una poveraccia , orfanella come te ad avere ai piedi i ragazzi più belli della classe ? >>
Seguito da un commento degli altri ragazzi ‘’ Grazie eh ? ‘’
 Tiffany , anche il suo nome odiavo a morte
Sorrido beffardamente , ora sarò io a condurre il gioco
<< Mah , forse perché sono più bella di te >>
Lo dico guardandola negli occhi , lei rimane in silenzio il quale è rotto dagli ululati della classe che fanno il tifo per me
<< Come ti permetti brutta … >>
<< Veramente la brutta sei tu , poi non capisco come mai invece di stare chiusa in un recinto ti hanno lasciata correre in giro , sai le oche e le galline non vanno a scuola a studiare , è certamente provato che hanno un quoziente intellettivo minore , come si dice ? Ah ! cervello da gallina >>
Nell’aula si alza una risata generale , sento gli occhi di Alan puntati su di me , non interviene perché ho in mano la situazione , con la coda nell’occhio ho visto che stava per alzarsi ma poi si è ritirato e si è messo a ridere come gli altri  persino le amiche di Tiffany ridono sotto i baffi , forse non hanno capito che con la mia frase mi riferivo a tutte loro , ma lasciamole stare
<< Mph , che ti devo dire ? sei solo una piccola maleducata , in fondo cosa pretendiamo da un orfanella ? vivi in un pianterreno che non so come facciate tu e le tue sorelle a portare aventi , di sicuro lavorano , ma che tipo di lavoro ? io lo so , ahahah ragazzi le sorelle di questa qui di sicuro lavorano sui marciapiedi , e vestono la sorella con degli stracci ahahah >>
Silenzio , nessuno ha riso , la rabbia in me era esplosa , con un fil di voce riesco a sussurrare solo un
<< Sei caduta in basso , ripetilo se hai il coraggio , puttana >>
Solo l’ultima frase è stata afferrata dalla mia rivale , infatti mi ha guardata in cagnesco , ma non ha avuto neanche il tempo di dire nulla che io già ero su di lei a riempirla di schiaffi , nessuno poteva dividerci , la presi per i capelli e la feci cadere a terra dopo mi ritrovai con il volto vicino al suo e dissi con parole fredde tanto da uccidere una persona
<< Tu , osa toccare le mie sorelle ancora e sei morta , non voglio macchiarmi le mani per        un’ inutile immondizia come te , ma se tocchi le persone che per me sono più importanti al mondo, allora fai conto che ti sei scritta il tuo testamento >>
Detto ciò ero pronta a sferrarle un altro schiaffo , ma una mano mi bloccò sul nascere , mi girai di scatto e vidi la professoressa di educazione fisica
<< Non capisco perché tutta questa energia non la usiate a lezione >>
Detto ciò , sia io che Tiffany ci ritrovammo nell’aula del preside ,  ad aspettare .
L’aula del preside , una volta nella mia vita ero entrata , quella volta fu quando mi addormentai in classe e poi mi svegliai di botto urlando , non so cosa ma urlai piangendo , Taylor corse da me , a quell’epoca lei veniva ancora nella mia stessa scuola , iniziò a parlare con quell’uomo basso e un po’ robusto , con pochi capelli in testa , gli disse che non dormivo tanto e che avevo sempre incubi , il dottore disse che era forse un momento della mia vita dove avevo bisogno di mamma e papà e a quei tempi li pensavo molto e avevo nostalgia , per questo succedeva spesso , ma poi nel giro di una settimana la situazione era migliorata fino a sparire .
Rimasi a fissare per tutto il tempo  il pavimento , poi guardai i muri bianchi con qualche macchia dovuta alla muffa per l’umidità , la cattedra del preside era ben ordinata e aveva due cornici di fotografie
<< Allora ragazze mi dite cosa è accaduto ? >>
Io inizia a dire la mia versione , ma all’improvviso si aprì la porta , una donna minuta con gli occhi neri e i capelli rossi molto in carne entrò come una furia , quasi inciampò sul tappeto rosso sistemato a terra , andò vicina la figlia
<< Che cosa hai fatto ?? >>
Le urlò nelle orecchie , forse voleva romperle il timpano e vedo che ci era riuscita
<< Io niente mamma , è stata lei ad alzarmi le mani >>
Urlò Tiffany puntandomi il dito contro
<< Tu , ma sei quell’orfanella ? e dove sono le tue sorelle ? voglio parlare con loro >>
Io abbassai lo sguardo , ancora non si facevano vedere , quella donna mi irritava ora capisco da chi aveva preso la figlia , stavo per dire qualcosa ma il rumore della porta che si apriva e richiudeva mi costrinse a non dire nulla
<< Signorine , questa è una scuola fate silenzio >>
Disse il preside , mi girai e vidi le mie sorelle , sorrisi quando vidi Taylor venirsi a mettersi in ginocchio vicina a me
<< Che cosa è successo ? >>
Chiese poi Emily poggiando la mano sulla mia spalla , la madre di Tiffany parlò
<< Quella piccola mocciosa ingrata di tua sorella … >>
<< Signora , moderi i termini per prima cosa e insegni a sua figlia l'educazione , non si punta il dito è maleducazione >>
Disse Taylor alzandosi , avevo paura che tra poco anche la madre di quella e le mie sorelle abbiano fatto un macello
<< Ah No , ora mi senti prima di parlare >>
Urlò la donna , che isterica che aveva tanto da urlare poi ?
<< Signore siamo in una scu… >>
<< LO SAPPIAMO >>
<< E ALLORA FATELO >>
Urlarono all’unisono mia sorella e la madre di Tiffany , seguite dall’urlo del preside , mi schiaffai la mano in faccia , quando qualcuno mi tocca o dice cose brutte su di me Taylor diventa indomabile , mi protegge sempre nel bene o nel male .
Dopo che fu spiegata la situazione da Tiffany io, ribattei con la mia versione  
<< Noi crediamo in nostra sorella >>
Disse Emily
<< E’ educata , molto di più di vostra figlia , in fine se qualcuno le da particolarmente fastidio scoppia >>
<< Che cosa pretendiamo da un’orfana allevata da tue bambine ? voi che ne sapete cosa vuol dire tirare su i figli ? non sapete i sacrifici e le gioie che si hanno nel vedere il vostro bambino crescere , voi non saprete dare tutto l’affetto che Alexis ha bisogno , per questo cresce come na teppista >>
La voce della madre di Tiffany era pungente e fredda , facevano male quelle parole , mi alzai di scatto
<< Non è vero , loro per me non sono semplici sorelle , per me non è mancata la mamma o il papà , perché avevo loro , a me basta stare con loro per essere felice , tua figlia ha dato delle poche di buone alle mie sorelle , non si deve mai più permettere , loro … Loro hanno fatto di tutto per crescermi e io non tollero simili cose MAI > >
Piangevo , come un fiume in piena , ma non mi interessava
<< Vede , noi sappiamo benissimo cosa si prova ad crescere un bambino , noi rinunceremo volentieri a un pezzo di pane per darlo a nostra sorella , e ora ci scusi ma abbiamo da fare , Alexis ci vediamo a casa , fai la brava , per noi la questione è finita … Con permesso >>
Emily in quel momento si comportò come una vera signora , ma pensai che le avevo deluse , in fine la mamma di Tiffany rimproverò la figlia , non so perché ma ero diventata simpatica a quella signora , forse le parole che ho detto , ma il preside ci diede una sospensione con obbligo di frequenza , ci graziò poteva fare peggio .
All’uscita da scuola vidi con stupore e felicità che le mie sorelle mi attendevano per tornare a casa.. INSIEME , corsi da loro abracciandole sotto la sguardo di tutti.

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Capitolo 13
*** piccoli problemi notturni ***


 
Il mattino a venire per fortuna era domenica , rimasi a dormire per quasi tutta la mattina , quando sentì scuotermi dolcemente , l’odore di caffè e di cornetti appena sfornati mi costrinse ad aprire gli occhi , vidi un viso bello sorridermi era la mia mamma ?
Mi alzai di scatto con il busto buttando le braccia al collo di quella persona
<< Mamma , mamma > >
Ripetevo con le lacrime agli occhi , mia madre mi mise una mano fra i capelli
<<  Sei tornata , per sempre ? >>
<< Si >>
<< Ti prego , dimmi che non è un sogno ma la realtà >>
<< E’ tutto vero angelo mio , sono qui per vederti crescere >>
Sorrisi stringendomi al suo abbraccio , la mia mamma sorrise
<< Andiamo a fare una passeggiata ? >>
Io sorrido , non la smetto più di pianger , ma debolmente annuisco
<< Bene , andiamo al parco ? >>
<< SI >>
Era strano , insomma vedere la mia mamma all’improvviso in camera mia era davvero stranissimo , ma almeno era tornata , corsi in bagno e mi sciacquai il viso , l’acqua mi scendeva lentamente sul mento , sorrisi e mi andai a fare la doccia , non sapevo neanche io cosa fare , uscì dal bagno , pronta per uscire
<< Mamma ? e papà ? >>
<< Con le tue sorelle , a fare delle compre >>
Annuisco , che peccato ci tenevo ad andare con tutti al parco , ma sapevo che un giorno lo avremmo fatto
<< La prossima volta andiamo con loro va bene ? >>
<< Si >>.
 
La voce narrante sarà Taylor :
Mi rigirai nel letto più volte , ero presa da un brutto presentimento , quando sentì la porta di casa chiudersi mi alzai di scatto , corsi a vedere Emily se stava dormendo e lei era girata di spalle , poi andai da Alexis , forse lei aveva sentito qualcosa o io avevo avuto le allucinazioni , aprì piano la porta per non svegliarla , quello che vidi fu solo un accumulo di coperte , corsi allora fuori casa , non curante di essere in vestaglia , sgranai gli occhi , vidi mia sorella sul ciglio della strada che sorrideva a qualcuno , ma affianco a lei non c’era nessuno , decisi di seguirla avevo capito cosa stava accadendo , Alexis da piccola era sonnambula e avvenimenti come questo erano già accaduti , poteva essere pericoloso , il dottore ci disse di non svegliarla per nessun motivo al mondo , solo quando il suo sogno sarà finito sarà lei a tornare a casa sua , erano anni ormai che la mia sorellina non faceva di queste cose , ma non era neanche colpa sua , quando le fui vicina sentì cosa disse
<< Mammina sono contenta >>
Rimasi pietrificata , di nuovo con la storia di mamma e papà , spero solo che le passi subito , arrivammo così al parco , e ci sedemmo a una panchina , faceva freddo ed eravamo senza nulla addosso , vidi Alexis sorridere , era la prima volta che sembrava felice
<< Sai mamma , molte volte mi sono chiesta se tu saresti mai tornata , ora che sei qui non ci riesco quasi a credere mammina >>
Sorride , la vedo che vuole abbracciare qualcuno , mi viene quasi da piangere non credevo che si sentisse così sola ?
<< Mamma io mi sento sola , anche se ci sono le mie sorelle, non volevo che mi odiassero solo perché dovevano prendersi cura di me >>
Sorride ancora
<< Mamma , andiamo a casa ? ho freddo >>
Una cosa sensata , la vedo alzarsi e tornare verso casa , quando eravamo vicine la soglia mia sorella aprì gli occhi
<< Mamma ? te ne sei andata di nuovo >>
Si girò , voleva cercarla ma trovò me
<< Cosa ? >>
<< hai sognato >>
Dico semplicemente , lei annuisce e si lascia cadere , la prendo tra le braccia e svenuta ? o si è addormentata? Non capisco , la porta in camera sua dove l’adagio sul letto , le metto le coperte e ne aggiungo una in più , aveva preso freddo già abbastanza per oggi , mi avvicino una sedia e la posiziono avanti al letto , mi siedo per vegliare su di lei , tanto per quella notte il sonno non mi sarebbe tornato più facilmente .
 
La voce narrante sarà Alexis :
Un raggio di luce , un banale raggio di luce mi costringe ad aprire gli occhi , mi giro e noto che c’è qualcuno accanto a me , rimango sorpresa nel vedere mia sorella seduta alla sedia , sta dormendo ma perché qui ? e così poi ?
<< Sorellina ? >>
La scuoto piano , lei apre gli occhi e mi sorride stanca
<< Oh , ben svegliata >>
<< Come mai ? >>
Non finisco di parlare , le faccio notare che era addormentata su una sedia , sembrava una visita all’ospedale
<< Ah , non ricordi nulla vero ? >>
Scuoto il capo , non l’avrò fatta dormire io ? ma perché ? Taylor mi sorride e si alza
<< Andiamo a fare colazione >>
Annuisco , non indago più sul perché , in fondo dovevo iniziare a prepararmi , mi devo vedere con Alan tra poco .
 << Esco >>
<< Ok , stai attenta e non tornare tardi >>
Dice Emily , annuisco con il capo e saluto le mie sorelle , poi corro al mio appuntamento .
Forse sono un po’ in anticipo , Alan non si vede
<< Ehy bella , tutta sola ? >>
Mi giro , vedo un uomo più grande di me che mi guarda in modo strano
<< Che vuoi >>
<< Ah nulla , volevo solo fare la tua conoscenza >>
Non rispondo alle provocazioni , si vede che non vuole prendere due pasticcini con me , cerco di allontanarmi ma quello fa per seguirmi , ho paura
<< tu , ti conviene lasciarla andare >>
La voce è di Alan , sorrido e mi giro a guardare , è li bello sulla sua moto , arrossisco di botto , il signore si avvicina ad Alan , sono preoccupata
<< Sparisci , chi ti ha chiesto niente ? >>
<< Sparisci tu , quella è la mia ragazza >>
Sono la sua ragazza ? il cuore mi batte a mille , scende lentamente dalla moto e sferra un pugno nello stomaco a quell’estraneo , poi mi tira per il braccio e mi fa sedere sulla moto , senza dire una parola ce ne andiamo , mi volto a vedere solo quell’uomo piegato a terra e con gli occhi sbarrati .
<< facevo pugilato >>
La voce di Alan mi richiamò dai miei pensieri all’improvviso  
<< Ah , capisco >>
Gli sorrido , rimango a guardare la strada , ma un improvviso mal di testa mi costringe a guardare altro , i miei occhi cadono sul corpo di Alan e sulle mie mani strette alla sua vita , arrossisco d nuovo per i pensieri poco casti che mi vengono in mente
<< Dove vogliamo andare ? >>
<< Eh ? ah ? >>
Lui ride
<< Da queste parti , c’è un posto, dove si prende un buon caffè ? >>
<< Si , c’p uno dove andavo sempre  >>
<< Bene , andiamo allora >>
Dice sorridendo , così lo conduco al caffè della palestra al centro , in quella palestra ci sono capitata una volta per andare a prendere mia cugina che faceva ginnastica atletica , li vi erano le varie sale, dove si poteva fare sport ,decisi di girare a vedere com’era e rimasi senza parola quando vidi una ragazza , questa sembrava volasse , era Megan , la mia compagna di classe , da allora ci venni parecchie colte in questa palestra , scoprì anche la sala caffè , era tutto buono al suo interno , oltre i caffè c’erano anche tramezzini e aperitivi
<< Come ? una palestra ? >>
Il commento di Alan mi fa sorridere , è incredulo
<< Si , vieni >>
Lo trascino alla sala , ci sediamo e ordiniamo , appena ci arrivano i caffè il vecchio padrone mi sorride
<< E’ bello rivederti >>
<< Già , mi mancava il vostro caffè signore >>
Thomas era il proprietario , un anziano signore molto simpatico , era dolce con me mi aveva presa in simpatia , mi disse un giorno che assomigliavo alla sua nipotina che ora non c’è più , quell’uomo minuto e magro mi faceva venire tanta tenerezza che iniziai a frequentare spesso il bar , ma quando Megan smise misteriosamente di giocare a palla volo , di conseguenza persi l’abitudine di venire qui
<< Mh , buono >>
Disse Alan svegliandomi dai miei pensieri , sorrisi portando la tazzina alle labbra , sul piattino il vecchietto aveva anche posto due cioccolatini , uno al latte e uno fondente , sia io che Alan li guardammo e all’unisono facemmo la stessa domanda
<< Latte o Fondente ? >>
Scoppiamo in una risata
<< Preferisco fondente >>
Dico io , allora Alan prende il cioccolato al latte , dopo ave dato il conto ci alzammo dalle sedie , e prendemmo la strada per uscire dal locale , mi girai ammirando la stanza , era tipo anni 60 , tutto in legno , persino gli sgabelli , sorridendo salutai Thomas
<< Simpatico il vecchietto >>
<< Mh si , per me è come un nonno >>
Dico sorridendo , poi la mia attenzione cade su un rumore , proveniva dalla palestra dove si faceva palla volo , mi avvicinai quasi correndo , sorrisi
<<  Cosa c’è ? >>
Alan mi raggiunse alle spalle e posò una mano sulla mia spalla , gli sorrisi
<< Megan , è tornata a giocare >>
Sussurrai con voce carica di ammirazione , entrai nella stanza e Megan puntò i suoi occhi su di me , smise di giocare immediatamente , facendo cadere la palla ai miei piedi , la raccolsi e mi avvicinai a lei per porgergliela . 

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Capitolo 14
*** Tristi ricordi ***


Megan mi fissò le mani , non capisco perché guardava la palla in quella maniera … Sembrava rabbia ma di cosa ?
<< La tua palla >>
Dissi io , speravo che mi dicesse qualcosa non ho amiche e parlare con un'altra ragazza era una novità per me , avevo solo le mie sorelle
<< Grazie >>
Disse con voce fredda , prese l’oggetto dalle mie mani  e si incamminò verso l’uscita
<< Aspetta ! >>
Cerco di fermarla allungando il braccio verso di lei
<< Perché non giochi più ? >>
Le faccio quella domanda che da qualche tempo volevo farle , si gira verso di me con occhi tristi
<< Io… NON SONO NAFFARI TUOI >>
Stringe i pugni in un gesto di rabbia , indietreggio un po’
<< Non ti arrabbiare >>
La voce di Alan mi risveglia dai miei pensieri , era dietro di me
<< Ti ha fatto solo una domanda , non c’è bisogno di scaldarsi tanto >>
Dice con voce di superiorità
<< Ma che volete da me ? Da tempo non gioco più , odio la palla volo >>
<< No , non è vero ti ho vista giocare a te piace ! >>
Insisto , lei abbassa gli occhi e si siede a terra
<< Va bene , che vuoi sapere ? >>
Sgrano gli occhi , sembrava una condannata a morte  
<< Perché hai smesso ? >>
Megan trema , forse non vuole raccontarmi la sua storia , mi siedo anche io accanto a lei e la guardo giocherellare con la palla , con solo il dito la fa rotolare come se fosse un gatto che gioca con il suo gomitolo
<< Vedi , io ho una sorella … Cioè avevo , si chiamava  Elisa .. >>
‘’ Avevo ? che vuole dire ? ‘’
Mi fermo a pensare un po’ , ma Megan continua il suo racconto
<<  Un tempo lei amava tanto venire a vedere le mie partite , ma ha sempre avuto una costituzione debole , e si ammalava sempre , un giorno mamma e papà dovevano lavorare e lei aveva la febbre , mi dissero ‘’ Stai attenta a tua sorella , torneremo questa sera ‘’ io risposi che non c’era problema , ma all’improvviso una mia amica mi  chiamò dicendomi che dovevamo giocare una partita , io entusiasta dissi che sarei corsa subito , ma il pensiero di mia sorella mi risvegliò subito , allora dissi che non potevo andare , ma la voce di Elisa anche se era debole disse ‘’ Vai ti prego ‘’ io le sorrisi e dissi che avrei chiamato la nonna , disse che si sentiva bene  e sarebbe venuta con me , mi convinse e la portai a vedere l’ultima partita che avrei giocato nella mia vita … Fine della storia >>
Rimango di sasso , era impossibile che fosse finita la , Megan si alza da terra ma io la fermo
<< No aspetta , non ho capito perché ? >>
<< Io .. Quel giorno abbiamo perso , ma perché insisti tanto con me ? >>
<< No , no è vero , c’ero anche io a quella partita avete vinto >>
Dissi risentita per la bugia
<< Uffa , e va bene … Ascoltate c’è un cimitero venite la , io vado con la mia moto >>
Si mise il pallone in spalla , solo ora mi accorsi che quel pallone era vecchio e consumato
<< Si >>
Non capivo , che voleva fare al cimitero ?
<< Ma perché insisti tanto con quella ragazza ? >>
Alan sembrava stufo di quella situazione , gli sorrisi
<< Perché mi piace vederla giocare a pallavolo , semplice >>
Mi sorrise e mi mise una mano fra i capelli
<< Andiamo sei tutta strana tu >>
Mi diede un bacio veloce , e poi ci avviammo al cimitero , arrivati,  vidi Megan seduta sulla sua vespa rosa , scese da questa e si addentrò in quel luogo triste
<< Ma dove andiamo ? >>
<< A trovare … Mia sorella >>
Disse a bassa voce , mi fermai un po’ prima di seguirla , la piccola tomba mi lasciò senza parole , Elisa aveva dieci anni quando è morta , era una bellissima bambina , con due occhi verdi accesi e i capelli rossi , era uguale a Megan di viso
 << Quel giorno , non era vero che Elisa stava bene , ma lei voleva a tutti i costi che andassi a giocare a quella fottuttissima partita , di conseguenza si ammalò di più , per colpa mia è morta , E’ SOLO COLPA MIA , per questo non gioco più >>
Aveva le lacrime agli occhi , ci rimasi male era colpa mia
<< No , non è colpa tua , lei amava vederti giocare e scommetto che da lassù starà piangendo per la tua decisione , non sei stata tu ad uccidere tua sorella >>
Megan smise di piangere , mi guardò ancora con le lacrime agli occhi
<< Sorellina , mi dispiace >>
Sussurrò lei , prese il pallone in  mano e me lo porse
<< Era un regalo di Elisa >>
Annuì , ecco perché era così malandato , lo avrà consumato a furia di giocarci
<< I miei genitori , mi odiano non mi parlano più , avvolte, vorrei che non ci fossero >>
<< Non ti parlano , beh è sempre meglio che non averli >>
Disse Alan , di sicuro si riferiva a me , abbassai gli occhi
<< Scusa >>
Disse poi , io scossi il capo e sorrisi
<< Megan , mi piacerebbe vederti giocare ancora >>
Lei sgranò gli occhi , e si lasciò andare in un pianto disperato
<< Anche Elisa … Mi disse queste parole l’ultima volta che mi parlò … Disse Megan sorellina mi piacerebbe vederti giocare ancora , ti prego vai a quella partita >>
Non dissi nulla , poi mi sorrise
<< Assomigli un po’ a lei , sei cocciuta .. Alla fine mi hai fatto parlare e cambiare idea >>
Le sorrisi .
Quando Alan mi accompagnò a casa, ripensai a quelle parole ,  se perdessi una delle mie sorelle non saprei come fare , morirei assieme a loro , mi strinsi di più ad Alan , forse aveva capito i miei pensieri , mi strinse la mano carezzandola con il dito , sorrisi , per ora non volevo pensare a niente del genere .
<< Alan ? com’era la tua mamma ? >>
Chiesi all’improvviso
<< Che cosa centra ora ? >>
Mi domandò , poi sorrise
<< Era bella , tanto bella , aveva lunghi capelli castani e gli occhi neri come il carbone , papà diceva più volte che si era innamorato di quelli >>
Sorrise , per lui era una gioia parlare della sua mamma , sarebbe piaciuto anche a me ricordarla
<<  E la tua ? >>
Mi tremò il cuore
<< Non lo ricordo , avevo quattro anni quando è sparita >>
Alan annuì , mi guardò con occhi indagatori
< < Le tue sorelle ? >>
Non capì subito cosa volesse , poi compresi che volesse che gli parlassi di loro , guardai quella che era la mia casa e sorrisi
<< Emily ha ventidue anni , è come la mia mamma dice Taylor , ha gli occhi verdi e i capelli biondi , ma si trascura anche se bella sembra più vecchia della sua età , a causa mia che sono la più piccola e ha dovuto sacrificare la sua vita per me , forse per questo mi tratta con freddezza  mentre Taylor è anche una ragazza bellissima, ha diciotto anni e i capelli biondi e occhi verdi , lei è la migliore è un po’ come me , dicono che siamo identiche io e lei , e mi asseconda su tutto , diciamo che mi vizia un po’ troppo >>
Feci la linguaccia sorridendo
 << Ahaha le vuoi proprio bene eh ? >>
Annuisco , poi lo bacio sulla guancia
<<  Devo andare >>
Dico , Alan annuisce e mi afferra la mano , mi tocca le labbra per poi baciarle .

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Capitolo 15
*** Piccole scappatelle ***


Dopo che ci stacchiamo da quel bacio , sento la necessità delle sue labbra erano così calde , ci sorridiamo ma siamo distratti dal rumore della porta di casa che si apre
<< Alexis ? >>
<< Taylor >>
Le sorrido e mi stacco velocemente da Alan , sono rossa in viso probabilmente un pomodoro e meno rosso di me
<< Lui sarebbe il tuo ragazzo ? >>
Mi chiede mia sorella avvicinandosi , cavolo ! mia sorella sapeva come mettermi in imbarazzo
<< Senti tu .. Sei avvisato se la fai soffrire, te la dovrai vedere con me eh ! >>
Disse lei guardandolo male , Alan sorrise tra i denti
<< Tranquilla , non ho intenzione di farla soffrire in alcun modo >>
Disse serio , Taylor mi fece l’occhiolino , forse a lei piaceva
<< Perché non rimani a pranzo ? >>
<< NO >>
Diciamo entrambi all’ unisono , mia sorella ride e mi fa la linguaccia lo starà facendo apposta
<< Ahaha , va bene ragazzi me ne vado >>
Dice salutando e correndo via , scuoto il capo
<< E’ vero >>
Dice Alan all’improvviso
<< Cosa ? >>
<< E’ identica a te >>
Sorrido
<< Ecco perché è così bella >>
Arrossisco di rabbia
<< Ehy >>
<< Che c’è ? era un complimento >>
Sale sulla sua moto e mi sorride , prende il casco e se lo porta vicino al viso , ma prima di metterlo in testa mi da un leggero bacio
<< Ci vediamo >>
<< Si >>
Sorride e poi punta gli occhi su qualcuno , mia sorella Emily era appena uscita di casa per buttare la spazzatura , si guardano entrambi negli occhi
<< Cosa c’è ? >>
Chiedo fissando prima Alan e poi Emily
<< N-niente , devo andare >>
Dice e parte con la moto , mia sorella Emily si avvicina
<< Sembra di conoscerlo >>
Dice lei , io sorrido
<< Boh , comunque è impossibile sorellina è da poco che si è trasferito qui vieni in classe con me >>
Lei non risponde e torniamo in casa .
La sera scende lenta , Emily ed io siamo rimaste sole in casa , Taylor non era tornata per la notte , stanca della noiosa giornata mi giro e rigiro nel letto , non so che fare , fin a quando sento il mio cell squillare , lo prendo in mano e vedo chi è al telefono , con mia grande felicità è Alan
<< Pronto ? Alan >>
<< Ehy , sono sotto casa tua , sei pronta ad uscire ? >>
Sorrido
<< Ma almeno avvisami la prossima volta >>
Lo sento ridere , è davvero bella la sua risata , in un attimo esco dalla finestra senza fare troppo rumore ,  e dopo poco i miei capelli sono trasportati dal vento
<< Andiamo al nostro posto >>
Dice , io annuisco sorridendo , arrivati così al mare, entriamo nella nostra grotta , ci sediamo a terra su una coperta che Alan ha portato con se
<< Avevi già in mente di venire qui ? >>
Chiedo nervosa , lui annuisce sorridendo
<< Perché sei tesa ? >>
Mi chiede all’improvviso , io tremo dallo stupore della domanda
< N-no non sono tesa , che dici ? >>
Provo a sorridere come se nulla fosse , Alan si fa più vicino a me e bacia le mie labbra
<< Sicura ? >>
Annuisco , forse troppo energicamente perché lo colpisco con la fronte in testa
<< Aaah , scusami >>
Dico dispiaciuta , Alan ride di gusto
<< Non importa >>
Si riavvicina a me , mi abbraccia avvicinando la mia testa al suo petto , sgrano gli occhi per la sua dolcezza e sorrido
<< Belle le stelle >>
Dice sorridendo
<< Ho sempre creduto che la stella più luminosa è la mia mamma >>
<< E’ bello quello che hai detto >>
Dico io , ormai mi sono calmata , Alan mette una gamba inginocchiata e con l’altra si fa leva su se stesso per alzarsi con il busto , con uno scatto veloce mette entrambe le mani sulla spalla , mi sorride e mi alza il viso , si fa vicino a me e bacia le labbra , rimango con gli occhi aperti per due minuti prima di chiuderli come aveva fatto lui in precedenza , la mano di Alan si dispone tra i miei capelli , io invece le poso sul suo petto
<< Mi piaci davvero >>
Dice lui sorridendo e carezzandomi il viso , sembra triste ma non capisco il perché
<< Aspetta , mettiamoci più comodi >>
Dice lui facendomi stendere sulla coperta , passa la mano dietro la mia testa e arrossisco ancora
<< Sei bellissima , ho paura di farti piangere >>
Scuoto il capo
<< No , non è possibile che succeda >>
Dico io abbracciandolo , era la prima volta che facevo un gesto del genere con mia spontanea volontà con lui , Alan si abbassa sul mio collo e mi bacia ancora facendo scivolare la mano sul mio ventre sotto la camicetta , sento che sale più su ma io  metto la mano sulla sua , bloccando così la sua azione sul nascere , ho paura che ci sia rimasto male ma non fa una piega , poi sento il suo fiato sul collo e qualcosa di umido  e caldo , era la sua lingua che aveva lasciato una scia tra il collo e la gola , tremo di piacere , mai con Chazz era successa una cosa del genere , lui mi baciava solo le labbra e al massimo le orecchie mi mordeva , perché voleva rispettarmi diceva , e io lo amavo per questo , mentre Alan è più istintivo , mi lascio baciare ancora , ma quando sento Alan posizionarsi in mezzo le mie gambe  torno in me e lo sposto
<< As-aspetta Alan >>
<< Cosa ? ho fatto qualcosa che non va ? >>
Chiede lui dispiaciuto
<< Io , non ho mai .. >>
Forse a capito , mi guarda dolcemente
<< Non voglio sforzarti >>
Sussurra sulle mie labbra , ho paura che ci sia rimasto malissimo ma ho ancora paura
<< Se non ti va io ti rispetto e non ti tocco più >>
Annuisco triste , Alan mi abbraccia
<< Dai , non fare così scusami non pensavo .. E che sapevo  che tu eri fidanzata da tantissimi anni e credevo che … Mi spiace >>
<< Mh , non fa nulla , perdonami tu .. Ma non ho ancora il coraggio >>
Mi mette il dito sulla bocca e sorride , dopo ci sdraiamo di nuovo ,  abbracciati , rimaniamo a vedere  le stelle , dopo poco mi addormento con lui vicino .
Appena apro gli occhi un raggio di sole mi colpisce , strano di solito in camera mia non  c’è tanta luce , mi alzo in piedi e rimango sorpresa per l’odore di mare che mi entra fin dentro le narici
<< Un momento .. >>
Mi guardo attorno e il panorama che trovo è bellissimo , il mare calmo viene baciato dal tramonto
<< Il mare ? >>
Sgrano gli occhi mettendomi in ginocchio , Alan sta ancora dormendo , con la bocca semi aperta sembra stia sorridendo , lo scuoto chiamandolo ad alta voce
<< Svegliati , su Alan le mie sorelle mi ammazzano se scoprano che non ho dormito a casa >>
Dopo poco riesco a svegliare Alan , prendiamo la moto di corsa e corriamo  a casa mia , ma appena si ferma avanti la porta vedo Emily ferma ad aspettare con le braccia conserte
<< Entra >>
Dice freddamente , entra in casa guardandomi male , io allora scendo dalla moto e do il casco ad Alan , lo saluto e vado incontro al mio destino , appena sono in casa vedo Emily intenda a preparare il caffè , è ancora sola , ma all’improvviso sento aprire la porta d’ingresso con una furia mai sentita , Taylor entra correndo con l’affanno , appena mi vede mi sorride e mi abbraccia
<< Dove sei stata sorellina , Emily ha chiamato ieri notte dicendo che eri sparita , è tutta la notte che ti cerco , mi hai fatto morire di paura >>
L’abbraccio anche io rimanendo in silenzio , questa volta non me la sarei cavata facilmente , l’avevo combinata grossa .

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Capitolo 16
*** Ritorno dal passato ***


Ero seduta sul mio letto in camera , mi abbracciavo le gambe al petto ripensando a prima , mia sorella Emily si è molto arrabbiata con me e ha litigato anche con Taylor .
Inizio Flashback :
Appena entro in cucina Emily si siede con una tazzina di caffè , ne beve un sorso quando fa così vuol dire che è molto agitata , quando beve il caffè prima di iniziare un discorso o sono brutte notizie o è pensierosa
<< Emily … >>
<< Non dire niente , sai ieri notte per puro caso mi sono ritrovata a passare per la tua stanza , sorellina sei stata sciocca ti sei scordata la luce accesa e te ne se andata , per questo ho scoperto tutto , ti ho chiamata più volte ma il cell non prendeva e ho chiamato Taylor … >>
<< Mi spiace davvero , non accadrà più >>
Dico a bassa voce , ovviamente era una scusa per farmi perdonare e non farmi punire
<< E no che non accadrà . tu non metterai più il naso fuori di casa , solo per andare a scuola e ti ci accompagno io >>
<< Cosa ? non puoi fare questo >>
Dico iniziando a infastidirmi
<< Certo che posso , sei solo una bambina , non capisci che è per il tuo bene sai quel ragazzo non mi piace per niente >>
Sgrano gli occhi lasciandomi cadere le mani lungo i fianchi
<< Taylor , aiutami tu >>
Mia sorella mi guarda sorridendo , voleva dire che ci avrebbe pensato lei
<< Senti Emily , tu esageri , in fondo è una ragazzina, sono cose che nella vita si fanno .. >>
<< E’ certo , sei tu che le hai dato una brutta influenza >>
Taylor sgrana gli occhi , non ci potevo credere neanche io , nostra sorella era impazzita , decisi di prendere le difese di Taylor
<< Aspetta , se hai problemi perché non ti diverti .. Allora esci e svagati , cercati un ragazzo che mi sa che è proprio quello che ti manca siccome sei acida come un limone andato al male >>
Ma poi i limoni vanno al male ?
<< Alexis ! >>
Taylor mi rimprovera anche se sa che la stavo difendendo
<< Tu sei cresciuta troppo viziata e coccolata da tua sorella , non capite che per colpa vostra ho rinunciato a tutto ? e questa è la gratitudine che mi date ? specialmente tu Alexis con il tuo comportamento da bambina >>
Quando mi chiamano bambina io perdo le staffe
<< Non sono una bambina , tu sei una strega , sei acida .. io … IO TI ODIO >>
Emily rimase in silenzio , forse avevo esagerato la vidi alzare la mano per schiaffeggiarmi , chiusi gli occhi stringendoli fino a far comparire delle sottili rughe accanto agli occhi , attendevo ma il colpo non mi arrivò , quando riaprì gli occhi Taylor teneva stretta la mano di nostra sorella
<< Non ti azzardare a toccarla chiaro ? >>
La voce risuonava come una minaccia , faceva paura anche a me
<< Stupida , è colpa tua se è sola una bambina , siete due sciocche >>
Dicendo questa nostra sorella maggiore uscì di casa sbattendo la porta .
Fine Flashback : Erano passate due ore e Emily non  ritornava ancora a casa .
<< Sorellina ? >>
Sento la voce di Taylor in camera mia , apro gli occhi e la vedo inginocchiata sul mio letto non so nemmeno da quando tempo è li di fronte a me
<< Cosa ? è tornata ? >>
Chiedo speranzosa in un si , ma non mi arriva la risposta che desideravo , Taylor scuote il capo mantenendo un sorriso
<< Questa volta è arrabbiata >>
<< E’ colpa mia >>
Dico dispiaciuta
<< Na , ma che dici ? >>
<< E’ così >>
Taylor si siede composta sul mio letto , io mi abbasso per poggiare la testa sulle sue gambe
<< Ma non capisco perché prova tanto astio verso di me >>
Dico tristemente
<< Tu che faresti se per me un giorno rinunciassi alla tua felicità ? >>
<< Non capisco >>
Mi faccio leva con il busto tornando a sedermi composta , lei mi sorride
<< Mettiamo il caso che un giorno un bel ragazzo, che ami e con il quale hai perso la tua innocenza ti chiedesse di partire con lui , poi però pensi a me che non voglia lasciarmi sola , perché ti mancherei o cose del genere , dopo qualche anno o mese addirittura non odieresti me perché ti ho rovinato la vita ? >>
Quelle parole mi fecero tornare in mente Emily , quando mi raccontò che per me e Taylor aveva rinunciato all’amore della sua vita , non risposi , e non seppi come ma pochi minuti dopo mi ero addormentata …
La voce narrante sarà Taylor :
Alexis si è addormentata all’improvviso , sorrido carezzandole i capelli , era vero che la coccolavo troppo ma non potevo farci niente ogni volta che la rendevo felice anche con piccole cose , ero felice anche io .
<< Mamma >>
La voce di mia sorella mi fa trasalire , stava sognando di nuovo
<< Usciamo a fare due passi ? >>
Disse lei alzandosi e avviandosi verso la porta , questa era chiusa e per non rischiare che andasse a sbattere le andai dietro
‘’ Ma perché capitano sempre a me ? ‘’
Alexis con mia grande gioia si ferma
<< Mamma ? ho cambiato idea , rimaniamo a casa , però resta con me non te ne andare di nuovo >>
Mi abbraccia , come non aveva mai fatto , sorrido e le sussurro nell’orecchio
<< Tranquilla , la mamma è qui >>
 
La voce narrante sarà Emily :
Camminavo velocemente per le strade della città , avevo un appuntamento strano , con chi ? non lo sapevo ancora , mi era arrivata una lettera che diceva Emily ti aspetto al caffè del centro , non capivo chi potesse essere , eppure non me lo chiedevo molto , la lite avuta con le mie sorelle mi distraeva da quel pensiero , arrivai al bar e mi sedetti , quella persona sarebbe arrivata a momenti ero curiosa , all’improvviso qualcuno mise le braccia attorno al mio collo , quel profumo così buono e famigliare mi fece trasalire
<< Ciao , mi sei mancata Emily >>
<< Derek ? sei tu ? >>
L’abbraccio si fece più intenso , mi girai per trovarmi faccia a faccia con il mio ex ragazzo .
 
La voce narrante sarà Alexis :
Mi sveglio di soprasalto , mi guardo attorno e sono in camera mia , c’e anche Taylor accanto a me che dorme , sorrido e la sveglio
<< Sorellina , pigrona ,  svegliati >>
Mi sorride  e apre gli occhi
<< Pigrona  a me ? sei tu che sei svenuta di colpo >>
Sorrido , è vero non so neanche come ho fatto
<< Ti va di venire con me a fare un giro ? >>
Annuisce , anche se ero in punizione con mia sorella, potevo uscire , appena chiudemmo la porta di casa, ci avviammo al parco , arrivate li ci sedemmo all’altalena
<< Mi spiace per Emily >>
Dico dispiaciuta , mia sorella mi guarda con un mezzo sorriso
<< Dove sei stata questa notte ? >>
<< Eh ? io , in spiaggia .. Scusami avevo promesso di non farti preoccupare e invece >>
<< Ah non fa nulla , mi basta vederti che stai bene >>
Le sorrido , poi abbasso gli occhi
<< Volevo domandarti una cosa , ma è imbarazzante >>
Taylor sorride ancora e si mette in piedi sulla tavoletta di legno del’altalena
<< Dimmi >>
<< Tu , si insomma … Credi che .. c’è no  volevo dire la prima volta per te , quand’è stata ? >>
Taylor mi guarda basita e sgrana gli occhi , io abbasso gli occhi , rossa in volto per la vergogna
<< Lo hai fatto ? >>
Scuoto il capo , anche se ci ero andata vicina
<< Beh , io avevo più o meno la tua età >>
La guardo sorpresa
<< Ma è stato con Ethan ? >>
Sorride e scuote il capo
<< No , era un giovane bello e simpatico , era un bastardo vero e proprio , ma lo amvo , mi ha fatto solo soffrire >>
<< E te ne sei pentita ? >>
Annuisce debolmente
<< Per fortuna ho incontrato Ethan >>
Le sorrido , era felice e questo andava bene
<< E io ? quando sarò pronta ? ti prego aiutami su queste perche non so che fare , sorellina tu mi sei stata vicina quando sono diventata signorina aiutandomi a cambiare e non avere paura del trasformazioni del mio corpo >>
<< Ma questo è differente >>
Dice lei in imbarazzo , tra noi non c’era mai stato un divario così grande , mai nessun imbarazzo del genere 
<< Vieni con me , ti porto in un posto che di sicuro ti piacerà da matti >>
Le dico di prendere la macchina , così la conduco al mare , nella grotta dove avevo passato la notte con Alan
<< E’ qui che sei stata questa notte ? >>
Annuisco e mi siedo a terra
<< Ti piace ? >>
<< Mh , si molto >>
Sorride e si siede accanto a me
<< Lo ami ? >>
<< S- si >>
Mi sorride e mi bacia la fronte
<< Saprai tu a tempo debito quando ti senti pronta di donarti a lui >>
Sorrido
<< Non dire a nessuno di questo posto mi raccomando >>
<< Tranquilla sorellina >>
Ci sorridiamo , era strana avvolte la vita , ho scoperto cose nuove di mia sorella che non mi aspettavo , tra noi non ci sono segreti , come vorrei che Emily fosse così
<< Dai andiamo a giocare con l’acqua >>
Corre verso il mare e io le vado dietro , inizia così una battaglia di gavettoni e rotolamenti sulla spiaggia , non mi ero divertita così tanto in vita mia ..
‘’ In fondo di Taylor c’è ne era una sola ‘’ .

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Capitolo 17
*** Starò facendo la cosa giusta ? ***


  
Il mattino a venire era sicuramente una bella giornata , il sole alto nel cielo baciava il mio viso , mi svegliai quando un raggio mi colpì nell’occhio
<< Uffa avevo sonno ancora >>
Mi lamentai , scesi dal letto infilandomi le ciabatte , appena uscì dalla stanza vidi mia sorella che ancora sbadigliava aprire la porta del bagno
<< Giorno >>
La salutai felice
<< Ehy , oggi non hai scuola , perciò vorresti venire a fare la spesa con me >>
Annuisco un po’ distrattamente e mi siedo al tavolo , Emily ancora non era tornata a casa
<< Mi chiedo, dove sia >>
Sbuffo addentando un cornetto , anche Taylor fa la stessa cosa . era la prima volta che eravamo sole in casa
<< E’ tutto troppo silenzioso , in genere ora Emily dovrebbe sgridarti perché hai rovesciato il latte sul tavolo >>
Annuisco
<< Non capisco perché non lo fa con te ? >>
<< Perché anche io lo rovescio >>
Sorride , dopo colazione andiamo a fare un po’ di spesa assieme , fatte le compre ci andiamo a sedere su una panchina , la scena che mi si para avanti mi gela il sangue , un uomo e una donna che tengono per mano un bambino e lo fanno volare nel cielo , mi sarebbe piaciuto tanto anche a me che i miei genitori mi prendessero per mano facendomi sollevare da terra , sorrido malinconicamente , i due prendono anche un lecca – lecca tutto colorato , provo invidia per quel bambino , vorrei essere al suo posto
<< Vuoi ? >>
Taylor si è alzata dalla panchina e mi porge uno di quei lecca - lecca tutti colorati , ma quando si è alzata poi ? Sorrido , forse avrà capito come mi sento , prendo la grande caramella mangiandola con gusto
<< Sorellina posso andare da Alan ? >>
Chiedo anche se con timore , mi sorride e annuisce , faccio un sorriso a trenta due denti lo sapevo , prima di correre via le lascio il mio dolce in mano
<< Alexis ? e il … >>
<< … Mangialo tu , ciao >>
Corro via , l’ultima cosa che sento e che vedo è mia sorella ridere e sbuffare il mio nome .
Arrivo a sedermi sulla panchina del parco dietro casa , il luogo del nostro primo incontro , arriva dopo dieci minuti con la sua moto fiammeggiante , sorrido e gli corro incontro
<< Mi sei mancata >>
Sussurra sulle mie labbra , sorrido e lo bacio mordendolo
<< Andiamo ? >>
Dice prendendomi la mano , annuisco e salgo sulla sua moto , il vento mi accarezza il viso e sposta via i miei capelli
<< Dove andiamo ? al mare ? >>
Chiedo speranzosa amavo il nostro posto , mi sorride ed io lo prendo per un si .
La spiaggia di mattina era diversa , più luminosa diciamo che la notte era mille volte più …Romantica
<< Resta con me >>
Dice abbracciandomi stretta , annuisco sulla sua spalla .
Al calar della sera rimaniamo a guardare le stelle , ho detto a mia sorella  che non sarei tornata a casa , aveva detto che andava bene tanto Emily ha telefonato dicendo che rimaneva fuori per la sera
<< Mi piace stare qui con te >>
Dico in un fil di voce , ci baciamo di nuovo , una due ma che dico mille volte , ci sorridiamo e strofiniamo il naso come gli eschimesi
<< Mi piaci tu >>
Continua riprendendo il tono dolce di prima
<< Anche tu mi piaci >>
Dico emozionata , Alan mi bacia posando la mano sul fianco , ho paura che possa andare avanti
<< posso ? >>
Chiede mettendo la mano sotto la camicetta , sono sorpresa , non credevo che me l’avesse mai chiesto
<< Ss-si >>
Dico in imbarazzo , non so chi è più rosso tra me e un pomodoro , Alan fa salire la mano al mio seno in una carezza , mi lascio sfuggire un gemito di piacere e mordo le labbra
<< Ti do fastidio ? >>
<< No >>
Ma starò facendo la cosa giusta ?

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Capitolo 18
*** Con te andrei in capo al mondo ***


Baci , carezze sospiri erano gli unici rumori che rompevano il silenzio nella nostra grotta , Alan gentilmente aveva iniziato a carezzare le mie gambe lisce , con un sorriso era risalito fino al petto dove aveva depositato un bacio , nella mia mente vi erano troppi ma e troppi se , la paura di sbagliare era viva dentro di me
<< Mi piaci da impazzire >>
Mi sussurra con voce roca , sorrido , sento la sua mano tormentare i bottoni della mia camicetta , inizio a tremare come un terremoto
<< Non vorrei farti soffrire , per questo amore quasi impossibile >>
Dice allontanando le mani da me , sgrano gli occhi , non capivo perché si ostinava a dire una cosa del genere , mia sorella non era un problema in fondo
<< Ma cos .. >>
Mi posa un dito sulle labbra e mi bacia
<< Scusami >>
Dice e fa per allontanarsi da me , lo fermo prendendogli la mano
<< No aspetta , devi spiegarmi un po’ di cose , perché dici che tra noi non potrà mai funzionare >>
Mi punta gli occhi addosso , non resisto e allontano lo sguardo , mi metto a sedere
<< Pensavo che io ti piacessi >>
<< A me piaci , davvero .. Solo che noi siamo destinati a separarci un giorno che … No niente scusami forse parlavo a vanvera , è la paura che tua sorella ci possa far dividere >>
La voce di Alan era calma , fredda come sempre , non lo capivo proprio se mi lanciava segnali per dirmi qualcosa , sorrido e gli prendi la mano portandomela al viso
<< Mi piaci , e con te verrei in capo al mondo >>
Dico sorridendo , senza farlo rispondere gli bacio le labbra , con la poca forza che ho lo faccio distendere di nuovo su di me  , ora ho più fiducia in quello che faccio , sento che lo amo e questa è la cosa che conta , ho paura che sia un  errore avevo in mente fin da bambina che sarei arrivata al matrimonio ancora con la mia verginità , ma forse facevo un errore a pensare questo , si perché Alan era capace di sfondare ogni minima barriera , sapeva capirmi era freddo e dolce allo stesso tempo .
Con un leggero colore rosso sulle guance continuo a baciarlo sulle labbra mentre gli porto la mano sul seno , piano, lo aiuto a sbottonarmi la camicetta , ora è lui ad arrestarsi
<< Sei sicura ? >>
<< Si , so che non me ne pentirò mai >>
Mi sorridi con rancore forse ? sarà una mia stupida sensazione , finalmente mi levi la camicetta e inizi a giocare con il bordo di pizzo del reggiseno , sussulto quando stai per levare anche quel pezzo di stoffa , con i seni scoperti mi sento un po’ sporca e un po’ eccitata all’idea dei baci che mi stai per dare proprio li , ora ti metti in ginocchio e io per paura, o non so cosa mi metto a sedere alzandomi con il busto , mi copro i seni con le braccia , posso notare il tuo sorriso carico di dolcezza mentre ti sfili la maglia e mi fai ristendere dolcemente a terra , una tua mano scende all’interno dei pantaloni per carezzare la parte più intima e segreta di me , chiudo gli occhi per bearmi di questi attimi di felicità che mi dai .
La voce narrante sarà Taylor :
Erano ore ormai che Alexis era andata via e mi chiedevo, dove fosse finita , non mi aveva detto niente ne dov’era andata né a che ora tornava
<< Inizio a preoccuparmi >>
Sussurro uscendo di casa per vedere che oltre al buio e una strada semi deserta non vi era nessuno
<< Miao >>
Rimango sorpresa nel sentire il miagolare di un gattino , guardo il micino seduto vicino le mie gambe ha un pelo bellissimo sembra rosso , lo prendo in braccio sorridendo
<< Scommetto che hai fame >>
Sussurro , come risposta il gatto mi posa la zampina sul naso , e miagola felice , allora decido di portarlo con me dentro casa .
La voce narrante sarà Emily :
 Non potevo crederci che Derek fosse tornato a casa , quando era partito, credevo che non sarebbe mai più tornato da me , mi sbagliavo , abbiamo fatto l’amore senza parlare di tutti questi anni separati , volevo fargli mille domande ma ogni mia curiosità è vacillata appena sono entrata in casa sua , quella casa dove viveva fin da ragazzo , era come rimasta come allora , le pareti bianche forse indebolite dalla poca pulizia , e dall’umidità si erano fatte un po’ gialline , ecco solo quello era cambiato , poi per il resto , l’armadio di legno con sopra mobili e tv posti su di esso era rimasto come prima , persino il materasso messo in malo modo vicino l’entrata della casa .
Apro piano gli occhi e mi rendo conto di essere sola , distesa su quel letto , mi avvolgo il lenzuolo attorno alla vita e mi guardo attorno , solo ora mi accorgo della presenza di Derek intendo a preparare il caffè
<< Buongiorno >>
Sussurro in imbarazzo , Derek si gira sorridendo , ha la camicia semi aperta e per questa visione arrossisco come una sedicenne alla prima cotta
<< Giorno >>
Con passo felpato si avvicina a me e bacia la punta del naso , sorrido , è tornato tutto come prima .
La voce narrante sarà Taylor :
<< meno male che ci sei tu >>
Sussurro accarezzando il gattino che mangia il suo latte , sembra affamato davvero , è l’unica cosa che posso dargli
<< Uffa , mi sento sola >>
Sento bussare la porta , spero che sia mia sorella , corro ad aprire lasciando la bottiglia del latte a terra , dietro la porta riesco a scorgere la sagoma di Ethan , sorrido
<< Che cosa fai qui ? >>
Chiedo dolcemente , mi fa federe una busta con un segno cinese
<< Ho portato il Sushi , ti và ? >>
Sorrido e mi faccio da parte per farlo entrare , lo vedo fermarsi e osservare il gattino , sorride
<< da quando hai un gatto ? >>
<< Da ora >>
Gli dico , inizio a raccontare come l’ho conosciuto fuori la porta di casa
<< Non ti devi preoccupare per tua sorella , è in gamba >>
Sussurra Ethan prendendo un pezzo di quel buon pesce crudo e immergendolo nella salsa di soia , sorrido
<< Ho fiducia in  lei , ma ho solo paura è normale >>
Ethan si fa più vicino a me e abbraccia la mia vita , gli do un bacio , sorrido sulle sue labbra , sappiamo entrambi di Sushi , gli metto le mani attorno al collo facendolo stendere sul divano
<< Sei pesante >>
Scherza , lo so , gli do un leggero pugno alla spalla , ci ribaciamo ancora e ancora , l’unico ad essere testimone del nostro amore della nostra passione era quel gattino , non so come mi venne  in testa, ma decisi di chiamarlo Eterno , come il mio amore con Ethan .
La voce narrante sarà Alexis :
Io ed Alan eravamo ancora abbracciati stretti , posai la testa sul suo petto nudo guardando le stelle , era stata davvero una bellissima esperienza , mi chiedevo cosa stessero facendo le mie sorelle , se erano preoccupate per me , come se mi avesse letto nel pensiero Alan si alza con il busto e mi sorride
<< Ti accompagno a casa ? >>
Annuisco , dopo esserci baciati , lentamente iniziammo a vestirci e poi di nuovo la sensazione del vento sul mio volto mi accompagna a casa , mentre mi stringo ancora di più al corpo del mio uomo .
Tornata a casa vidi la macchina di Ethan parcheggiata di fianco a quella di mia sorella
<< C’è mio cognato a casa , meglio che busso >>
Dico in imbarazzo , una volta ero entrata in camera di Taylor senza bussare , e Beh la scena che mi si presentò di lei ed Ethan avanti agli occhi non era molto casta
<< Ok , io aspetto che sei in casa >>
Dice Alan dandomi una carezza sulla mano , annuisco e busso alla porta , aspetto una decina di minuti prima che mia sorella mi venga ad aprire , sorrido , la vedo con i capelli arruffati , con la coda nell’occhio vedo Ethan che si aggiusta i pantaloni e mi saluta con un cenno della mano
<< Scusa se vi ho disturbati >>
Dico sorridendo , lei scuote il capo e mi fa entrare , noto con piacere che saluta Alan , appena sono dentro noto un gattino che mi fissa agitando la coda , Taylor lo prende in braccio
<< Hai visto com’è bello ? Si chiamerà Eterno >>
Sorride felice , anche io sorridendo accarezzando il nuovo membro della famiglia
<< Ma poi , Eterno che razza di nome sarebbe ? >>
Taylor sorride con la faccia di una che la sa lunga .

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Capitolo 19
*** Affrontare le proprie paure ***


Mia sorella ed io ci chiedevamo cosa stesse facendo Emily , questo era il terzo giorno passato senza di lei 

<< Mah , forse è scappata con un bel giovane >>

Scherzai io mettendo il gatto sulle mie gambe e facendolo saltare in aria , mi accorsi di mia sorella che lo prese al volo sorridendo

<< Scema , aiutami a pulire casa invece di dare fastidio >>

Disse ridendo , acconsentì alzandomi di mala voglia , aiutai Taylor nella pulizia della stanza , per me era la prima volta che facevo i servizi , infatti si poteva notare come le lenzuola le avevo messe tutte stropicciate al contrario di mia sorella , che continuava a ridere di me

<< Fai una cosa , dai da mangiare e bere al gatto , pensi di riuscire a farlo ? >>

<< Ah – ah , che simpatica , certo che ci riesco >>

Dissi andando in cucina e prendendo il necessario 

<< Come mai questa mattina non sei voluta andare a scuola ? >>

Sento la voce di Taylor sopraggiungermi , le sorrido 

<< Mi annoiavo >>

<< Ah , forse Emily ha ragione , ti vizio troppo >> 

<< No , non è vero >>

<< Ma il tuo Boy ? è andato >>

<< Ma come parli ? certo che è andato >>

Mi sorride , forse ha capito qualcosa , e se si è accorta che ieri l’ho fatto ? impossibile ,ero cambiata dentro mica fuori 

<< Che ne dici di raccontarmi com’è andata ? >>

<< Cos…? >>

Mi sorprende , davvero aveva capito ? 

<< Sorellina ,sei stata fuori per tantissimo tempo , poi dalla faccia sconvolta si notava da lontano , ti conosco fin troppo bene , mi accorgo di tutto >>

Sorrido , ma decido di non dire nulla , questa volta avrei tenuto qualcosa dentro di me , non mi sarei confidata con mia sorella anche se  mi dispiaceva , prima di sparire dalla sua vista sentì la voce un po’ malinconica di mia sorella 

<< Quand’eri piccola era più facile , con te non ci sono mai stati segreti >>

Le sorrido 

<< Lo so , ma ero una bambina >>

<< Tu per me resterai sempre una bambina , sorellina >>

Corro in camera mia senza rispondere , sono felice che non si sia arrabbiata con me  .

Durante la cena il silenzio che era piombato in casa, era tombale , decisi di distruggerlo chiedendo consiglio a Taylor

<< Alan , dice che parleranno male del nostro amore , sembra che nasconda qualcosa e questo mi fa paura >>

<< Hai parlato con lui ? Gli hai chiesto spiegazioni ? >>

chiede mangiando un pezzo di pizza , lo sguardo mi cade sul gattino che beveva il suo latte 

<< Si , ma non dice nulla al riguardo >>

<< Se ti fa soffrire, tu sei consapevole  che lo ammazzo ? >>

Cade di nuovo il silenzio , un sorriso , poi la mia risposta

<< Si >>

Taylor mi sorride di nuovo , poi sentiamo la porta di casa aprirsi , finalmente Emily era tornata a casa , la vedemmo tutta felice e sorridente andare a sedersi sul divano 

<< Di un po’ , ti sei drogata ? >>

Chiede Taylor , nostra sorella ride , è felice come non l’avevo mai vista.

Il mattino dopo tornai a scuola , Alan mio venne a prendere e dopo un veloce bacio salì sulla sua moto , arrivati avanti all’istituto, raccontai di tutto quello che era successo il giorno prima

<< Beh , se ride senza senso o è impazzita o è felice >>

<< Credo che si sia innamorata >>

Dico sorridendo 

<< Ho detto a mia sorella di farmi sapere se scopre qualcosa , sono curiosa >>

Dico eccitata all’idea , se Emily si fidanza io potrò uscire con Alan tutte le volte che mi viene voglia , senza farlo di nascosto o senza chiedere a Taylor di coprirmi , in classe la giornata si presentò monotona più che mai , Megan si venne a sedere accanto a me e mi ringraziò

<< Di cosa ? >>

<< Parlare con te mi ha fatto bene , forse giocherò di nuovo a palla volo >>

<< Sono felice >>

Dissi contenta davvero , Tiffany non mi degnò neanche di uno sguardo per tutto il giorno , mi provocò una volta sola dicendo

<< Le adorate sorelline oggi ti hanno svegliata ? >>

Forse si riferiva al fatto che non ero mai arrivata a scuola in perfetto orario , decisi di mantenere la calma e sorridendo abbracciai Alan 

<< Mi ha accompagnata il mio ragazzo >>

Naturalmente qualcuno aveva sofferto … Chazz 

La giornata quindi proseguì normale , durante l’ora di matematica , mentre la prof ripeteva Seno coseno , tangente e compagnia bella , il mio cellulare iniziò a vibrare , Taylor mi aveva mandato quel tanto desiderato messaggio che aspettavo con ansia 

- La pazza ha confessato , ho scoperto una cosa sensazionale .. E’ tornato il suo ex ragazzo , quello che è partito , non trovi una cosa stupenda ? –

- Si è una notizia fantastica sorellina –

Iniziai a ridere sotto lo sguardo infastidito della prof che iniziò a tossire

<< Signorina ? le fa tanto ridere la mia lezione ? >>

<< Eh ? I-io no >>

Dissi calando il capo e facendo una linguaccia a me stessa 

<< Allora stia in silenzio >>

disse sgarbatamente , odiavo quando i prof abusavano del loro potere su di noi alunni .

 Arrivata a casa salutai in tutta fretta le mie sorelle chiedendo loro se potevo mangiare fuori , Emily non mi rispose , troppo occupata a parlare al telefono e Taylor acconsentì con un cenno del capo 

<< Dove andiamo a mangiare ? >>

Chiesi , Alan non rispose , iniziò a correre di più e la cosa mi fece spaventare ,molto

<< Sono state invitate le tue sorelle >>

Disse all’improvviso

<< Che cosa centrano loro ? >>

Domandai guardando la sua schiena , sorrise appena 

<< Non credevo che questo giorno sarebbe arrivato così presto >>

Non capivo , era strano , mi faceva quasi paura

<< Se è uno scherzo , smettila >>

Dissi aspra , si fermò e disse

<< Scappa , ti prego va via da me >>

<< Eh ? >>

Non avevo intenzione di andare da nessuna parte , lo strinsi più forte e notai con disappunto la delusione nei suoi occhi , piansi in silenzio stringendomi a lui

<< Non odiarmi >>

Disse facendomi tremare il cuore , avevo paura che volesse lasciarmi .

Dopo breve tempo arrivammo in una grande casa 

<< E’ casa mia >>

<< Cosa ? >>

Arrossì , forse voleva farmi conoscere suo padre , ma allora che voleva dire prima con quel ‘’ Non odiarmi ‘’ 

<< Su entra >>

Disse levandosi il casco e prendendomi per mano , camminai dietro di lui con timore , la casa sembrava un po’ quella degli orrori , mi strinsi nelle spalle e vidi il piccolo Erik correre verso di noi 

<< Ciao Alexis >> 

Mi feci abbracciare , aveva un sorriso enorme e questo mi fece stare bene 

<< Va in camera tua >>

Disse Alan freddo , Erik annuì correndo via , arrivammo in una grande stanza  , probabilmente era il soggiorno

<< Ti invidio , hai una casa bellissima >> 

Dissi con una punta di gelosia nella voce 

<< Tra poco non so se lo invidierai ancora >>

La voce che mi giunse alle orecchie mi fece tremare di paura , mi girai e un uomo dal viso cattivo si avvicinò a me , tese la mano per salutarmi

<< Lui è mio padre >>

Disse Alan con sguardo cupo 

<< E loro sono la tua famiglia  >>

Rise con espressione dura quell’uomo puntando con lo sguardo dietro di me , mi girai con gli occhi pietrificati dal terrore , le mie sorelle erano attaccate ad una gabbia di ferro e imbavagliate , assieme a loro due persone , un uomo con la barba lunga e folta e una donna dal viso stanco e poco curato , quelle due persone li riconobbi come i miei genitori .

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Capitolo 20
*** Verità nascoste ***


Non volevo crederci , perché loro erano lì , in quella gabbia , a casa di Alan poi ?
<< Sorpresa eh ? >>
La voce di quell’uomo era orribile , mi allontanai da lui e da … Alan , ero delusa
<< Perché Alan ? >>
<< Io.. >>
<< Era questo , quello che volevi dire ? quando dicevi che avevi paura di farmi soffrire ? e che il nostro amore non era degno d’esistere ? >>
Stavo piangendo , allontanai quelle maledette lacrime con il dorso della mia mano  
<< No , non è vero >>
Dissi allontanandomi
< < Lasciami spiegare per favore >>
<< NO >>
Urlai spingendolo via da me , ma fu inutile Alan iniziò a parlare cercai di tapparmi le orecchie ma quelle parole erano pungenti ed entravano fin dentro la testa
<< Mio padre aveva deciso di uccidere i tuoi … Perché odiava tuo padre , un astio che durava da qualche tempo , tuo padre aveva rubato un progetto al mio , con quello si è arricchito , nonostante gli affari di famiglia fossero ottimi , ha conservato l’odio per quell’uomo e così tanti anni fa rapimmo i tuoi genitori , lasciando voi sole , non sapevamo di voi perché i ponti furono chiusi da quell’avvenimento , sapevamo solo Di Emily per questo fu lasciata al suo destino , ma un giorno scoprimmo anche di te e Taylor grazi a una foto di tua madre , ci venne in mente di fare fuori  voi tre avanti ai loro occhi per farli morire dal dolore … Io ne ero mischiato in quella operazione dovevo solo farvi avvicinare , fidare di me per portarvi qui … Ma non avevo calcolato una cosa … NON AVEVO CALCOLATO CHE MI SAREI INNAMORATO DI TE >>
Le ultime parole mi lasciarono senza fiato , smisi di piangere , Alan si era messo avanti a me
<< Non posso farle del male >>
Disse con le lacrime agli occhi
<< Bene , ucciderò anche te >>
Disse quell’uomo , mi parai avanti a lui
<< Ma come ? sei suo padre >>
Urlai , vidi che le mie sorelle iniziavano ad agitarsi , volevano che mi stessi ferma , e zitta
<< Zitta >>
Urlò l’uomo , uno sparo , un colpo solo , chiusi gli occhi , ero spaventata , ma non mi era successo nulla , Alan si trovava di fronte a me con il braccio teso.
<< ALAN >>
Lentamente il corpo di Alan scivolò a terra , le mie gambe non mi diedero la forza di avvicinarmi a lui , il padre sgranò gli occhi , forse non credeva che avrebbe mai fatto una cosa del genere , s’inginocchiò vicino al corpo del figlio
<< Figlio mio , che cos’hai fatto ? >>
Disse con le lacrime agli occhi , non riuscivo a pensare a niente , quando sentì la voce di Alan smisi di tremare
<< Non ho sparato io papà >>
Disse con quella voce che avevo imparato ad amare , mi asciugai le lacrime e chiamai la polizia , non so neanche io cosa ho detto , ma piangevo era difficile capire la mia voce
<< Si vi preg… Go , veitte subito … acnhe l’ambulanza , è ferito >>
Scossa dalle lacrime e dal mio singhiozzare riuscìì a chiamare aiuto , nel frattempo il discorso tra padre e figlio continuava , era giusto così che rimanevo in disparte
<< No , ti prego , resisti >>
 <>
<< Shh zitto non parlare >>
Disse il padre mettendo la mano fra i capelli di Alan , questi non si mosse , non rispose , il cuore mi faceva male , osservando quella scena , mentre il padre scuoteva forte il corpo inerme di Alan , mi tappai la bocca per non urlare , le lacrime mi annebbiarono gli occhi e svenni nel momento in cui la porta di casa di Alan veniva  distrutta e vi fecero irruzione i poliziotti armati .
Quando aprì gli occhi , notai che ero nella mia stanza , mi sedetti sul materasso di colpo guardandomi attorno , allora era un sogno ? Mi tolsi di dosso le coperte e cercai di camminare verso la cucina , ma la nausea me lo impedì , corsi nel bagno a vomitare un pranzo  che neanche avevo fatto , dopo essermi fatta sfuggire un gemito di disgusto dalle labbra e aver scaricato mi feci forza e mi alzai da terra , venni aiutata da mia sorella
<< Sorellina , mi chiamavi , finalmente sei sveglia >>
<< Taylor ? cosa è accaduto ? >>
lei abbassò lo sguardo
<< Dimmelo >>
Dissi con voce ferma
<< Beh , ecco Alan è …. Lui … >>
<< Dimmi , dov’è Alan >>
<< E’ in un posto migliore adesso >>
scossi il capo sconvolta
<< Quello si dice ai bambini >>
<< Sorellina >>
<< Allora non era uno di quei stupidi incubi ? era tutto vero , lui è … è morto >>
Dissi con le lacrime agli occhi , mi appoggiai forte a mia sorella , scivolammo insieme a terra , rimasi stretta a lei piangendo , forse in quelle lacrime sarò scappata da me persino la mia anima
<< Alexis ? senti non so se è il caso , ma ti ricordi di .. mamma e papà ? >>
Smisi di piangere e guardai mia sorella , annuì poco convinta
<< Loro … Sono qui >>
Disse a bassa voce , sperava di non farmi sentire ma io sentì ‘perfettamente , non capivo solo perché tutto questo stava accadendo a me , andai in cucina e vidi mia sorella appoggiata al  muro e i miei … I miei genitori che mi guardavano sorridendo , non dissi  nulla , mi guardai attorno e sedetti sulla prima sedia che trovai libera , la t.v iniziò a parlare da sola , rompendo finalmente quell’imbarazzante silenzio
‘’ A soli due giorni dalla carcerazione del signor Peter Devis accusato per l’omicidio del figlio e il rapimento per ben dieci anni del fratello maggiore , l’uomo si è tolto la vita in carcere è tutto per or.. ‘’
Emily aveva spento il televisore ed io la guardai stanca
<< Perché hai spento ? >>
<< Non sono cose da sentire a quest’ora >>
<< Sono due giorni che dormivi , ci hai fatto preoccupare >>
Sussurra quello che è il mio papà , non risposi , mi alzai di scatto facendo cadere la sedia a terra e strinsi mia sorella Taylor , anche Emily mi abbracciò  , piansi per tutto il giorno senza sosta , fino a sentirmi male .
Una settimana passata da quel giorno e per la prima volta decisi di uscire di casa , anche se col pigiama
<< Vediamo , la posta >>
Dissi prendendo una lettera gialla e delle bollette
<< Lexi ? >>
Mi girai sorpresa
<< Chazz ? >>
<< Ciao , chiederti come stai è da cretini .. Se ti va , possiamo parlare un giorno >>
Annuisco sorridendo , magari un giorno avrei bisogno di parlare con  qualcuno , ci salutiamo e io mi incuriosisco a leggere quella misteriosa busta
<< Alan >>
Sussurrai sgranando gli occhi , nella busta cera scritto ‘’ Da Alan per Alexis Devis ‘’
Le mani iniziarono a tremare e iniziai ad aprire quella misteriosa lettera , mi cadde dalla mano un ciondolo , era quello che portava sempre al collo Alan , una volta mi aveva detto che quello era un regalo della sua mamma , era un peltro rosso a forma di cuore e con incisa una lettera A che stava ad indicare l’iniziale del nome di Alan , il cuore iniziò a tremarmi
<< Ciao , se stai leggendo questa lettera , allora vuol dire che ci siamo lasciati , o peggio .. Io volevo scusarmi per averti mentita , per non averti detto la verità , ma avevo paura che tu mi odiassi , come non biasimarti del resto , Alexis tu non lo sai e vorrei non dirtelo , ma … Io sono … tuo cugino , mio padre è il fratello del tuo , era  geloso fino al midollo della fama del tuo e così lo rapì , per vendicarsi , ascoltami Alexis , io ti amo , anche se siamo cugini e del nostro amore parleranno male , lo so , però voglio che parti via con me , sono un codardo a chiederlo così , con una stupida lettera ma Alexis spero che questi arrivi in tempo e tu prenda la decisione giusta , in tal caso se scopro che la lettera non è arrivata io ti dovrò portare a mio padre , e se non accetterai dovrei portati con  la forza a casa mia , perciò scappa da me , amore sappi che ti amerò per sempre >>
La lettera finiva così , non capivo molte cose , volevo solo scappare , un camion addosso a me , il clacson che cerca di avvisarmi e poi , il buio .

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Capitolo 21
*** INTRODUZIONE ALL'ULTIMO CAPITOLO ***


Era buio , non vedevo nulla , una luce era l'unica mia compagna in quel momento , voleva che la seguissi e io lo avrei fatto . Questa era la fine del principio , l'amore perso e .... poi ? morire o vivere ? per chi poi ? cosa dovevo scegliere ?

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Capitolo 22
*** La fine dell'inizio ***


Buio , attorno a me vi era tutta una distesa di buio , ne una voce , ne una persona , ero sola nel buio .
 Non capivo perché stava accadendo proprio a me , cosa ho fatto per meritarmi questo ?
Forse qualcuno dall’alto voleva punirmi , si punirmi per aver fatto l’amore con mio cugino .
Il buio mi stava divorando ,intorno a me solo il nulla  come un deserto , ma ben presto tutto ciò sparì facendo largo alla visione della mia figura , cos’ esile quasi in riconoscibile in piedi li di fronte a me , spaventata mi avvicinai con un attimo di esitazione , e con la morte nel cuore chiesi in un fil di voce che quasi non giunse alle mie orecchie
<< Chi sei tu ? >>
<< Io ? sono te >>
Quella voce , la mia stessa voce sembrava rotta dal pianto
<< Perché piangi ? >>
Dissi anche se sapevo la risposta
<< Perché voglio raggiungere Alan , ma so che non posso >>
Le nostre voci si fusero in un'unica risposta , senza accorgimento avevo parlato anche io .
Morire o vivere ? cosa avrei dovuto scegliere
<< Se scegliamo la morte , hai pensato a loro ? >>
La mia voce mi risvegliò dai miei pensieri , come se mi avesse gettato una secchiata d’acqua gelida in faccia
<< Eh ?? >>
Fu l’unico commento che uscì fuori dalla mia bocca , allora l’altra me stessa mi sorrise e mi indicò un varco di luce ,  io vi guardai dentro .
La scena che mi si presentò fu orribile per me , il mio corpo steso in un lettino d’ospedale , attaccato ad un respiratore e a delle flebo , mia sorella Taylor appoggiata con la testa sul mio petto che mi stringeva la mano
<< Non mi lasciare , ti prego non lo fare >>
Sussurrava tra le lacrime , tremava , era in riconoscibile il viso stanco segnato da delle occhiaie , i capelli tutti scombinati
<< La vedi ? >>
La mia voce parlò facendomi sobbalzare
<< Non dorme e non mangia da quando è successo >>
<< Da … quando ? >>
Chiesi con poca voce , mi sentivo la gola secca
<< Tre giorni >>
Disse anche lei con poca voce , all’improvviso venni richiamata dal rumore della porta che si apriva e chiudeva
<< Sorellina >>
<< Emily , non deve morire >>
Emily mi guardò piangendo
<< E dire che aveva appena conosciuto mamma e papà >>
Taylor annuì
<< Dove sono ora ? >>
<< Qua fuori , mamma non smette di piangere e papà di prendersi le colpe >>
Annuì e riprese a piangere
<< Sono contenta che quei due siano morti … Lo avrei fatto io >>
Disse con rabbia
<< Taylor , non auguriamo mai il male a nessuno , poi è stato un incidente … >>
<< Quel bastardo , era pure la cugina , come ha potuto ? >>
Emily capendo che mia sorella era piena d’odio le mise una mano sulla spalla , e in silenzio piansero assieme .
<< Allora ? cosa scegli , di vivere nel buio , o con loro ? >>
non risposi , iniziai a camminare verso il mio destino , mi sentivo troppo male e stanca forse era meglio riposare … Per sempre
<< Vai da Alan allora ? >>
<< SI >>
Fu la mia risposta , l’altra me stessa svanì lasciandomi sola ,  m’incamminai verso quel posto che mi avrebbe portato da lui , ho troppe domande da fargli devo vederlo.
Era quasi arrivata verso la fine , quando si materializzò avanti a me un viso sorridente …
Otto anni dopo :
La mia macchina correva verso una meta che solo io sapevo , il vento mi accarezzava il viso , avevo appena acceso una sigaretta che lentamente si stava consumando nelle mie mani , arrivata al cimitero, scesi dall’auto , sorrisi incamminandomi verso quella lapide , m’inginocchiai e accarezzai il nome su quel marmo gelido come il mio cuore alla vista di quella foto …
Inizio Flashback :
<< NO , non morire , Alexis >>
Taylor continuava  piangere sul corpo freddo della sorella
<< Ti prego >>
Ormai non vi era più nulla da fare , i macchinari del cuore avevano iniziato a non fare più quel rumore che manteneva, vive le speranze , quando d’un tratto il biiiiiip sembrò trasformarsi , come se volesse prenderla in giro , Bip – Bip , Taylor alzò la testa che aveva affondato sul cuscino e guardò la sorellina , Alexis aveva aperto debolmente gli occhi
<< SI E’ SVEGLIATA CORRETE >>
La voce di Taylor sembrò un eco , e tutti i rumori che arrivavano alle orecchie di Alexis sembravano echeggiate nell’aria come se un tappo le chiudesse la via dell’udito .
Fine Flashback :
<< Morte apparente , l’hanno chiamata così o medici >>
Sorrisi sedendomi  accanto alla tua lapide
<< Sono successe tante cose , dopo del mio risveglio … >>
Sorrisi di nuovo
<< Ad esempio …. >>
Inizio Flashback :
Quella mattina era calda e afosa , mia sorella Taylor rientrò in casa tutta eccitata e urlando
<< Ethan , mi ha chiesto di sposarlo >>
Sorrise abbracciandomi sotto lo sguardo felice di mamma e papà , già loro erano tornati promettendo di prendersi cura di noi per sempre
<< Son-sono contenta >>
Dissi con la voce rotta dall’emozione
<< Sorellina , io so che quando mi sposerò andrò via , vorrei che venissi a vivere con noi >>
<< Davvero ? sarebbe bellissimo , ma .. >>
Non volevo essere un peso per loro
<< Se non vuoi , io posso anche non sposarmi >>
La guardai male , perché dovevo privarle di tanta felicità , mi avrebbe odiato , come fece Emily
<< Oh  che dici ? io devo farti da damigella d’onore >>
Le diedi le spalle fingendomi offesa , sentendo le braccia di mia sorella avvolgersi attorno alla mia vita e il suo viso appoggiarsi sul mio capo , mi feci sfuggire una lacrima di commozione e gioia .
Fine Flashback :
<< E si , ora che lei è sposata ,  vive con suo marito , ma io sono più le volte che mi impianto a casa sua , poi … Poi c’è un’altra novità sai ? Tuo fratello Erik è ufficialmente il mio fratellastro … Dopo la morte di tuo padre era stato mandato in orfanotrofio e chiesi a mia madre di prendersi cura di lui , così ora mio cugino è diventato mio fratello , buffo vero ? >>
Guardai la tua foto , sorrisi chinandomi a baciarla
<< Alan , non ti dimenticherò mai >>
Presi dalla tasca della mia gonna una lettera , la misi sulla lapide
<< Ho scritto alcune cose per te , spero che ti arrivino >>
Dissi con le lacrime agli occhi
<< Grazie , quel giorno mi hai fatta vivere >>
Sussurrai mentre i ricordi di otto anni prima tornavano nella mia mente …
Inizio Flashback :
Ero arrivata verso la fine , ora mi aspettava solo la mia nuova vita , ma ecco che mi apparve avanti gli occhi un viso , lo riconobbi subito , così bello e con quel sorriso che mi aveva fatto innamorare
<< Non è giunto il tuo momento >>
Disse Alan avvicinandosi a me e baciandomi delicatamente le labbra
<< Ci rivedremo un giorno , ma non ora >>
Detto ciò mi spinse via , con una forza mai vista in vita mia , quando ho riaperto gli occhi tutto era finito , la puzza dell’ospedale entrò nelle mie narici e mia sorella che urlava ai medici che ero sveglia .
Fine Flashback :
<< Ora devo andare , mio marito Chazz mi aspetta a casa con nostro figlio , l’ho chiamato Bert Thomas Alan , in onore di te , e poi un’ultima cosa nella lettera ho scritto queste parole … ‘’ Alan , amore mio sappi che non provo odio ne rancore per le menzogne , in fondo a modo tuo so che mi hai amata , non dimenticherò i sorrisi e con il dolore in petto , un nodo alla gola e le lacrime che minacciano di uscire da questi occhi che troppo hanno pianto ti saluto , amor mio ti amerò nel profondo del mio cuore per sempre .. >>
Diedi le spalle a quella lapide dove riposavi , m’incamminai verso la mia auto non prima di aver visto con la coda nell’occhio quella lettera poggiata sulla lapide che con una follata di vento misteriosamente comparsa visto che faceva un caldo afoso , volare via verso il cielo e quel sole meraviglioso dove rividi un’ultima volta il tuo sorriso . 

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