Non tutte le donne sognano di riempire una scarpiera.

di Mar_Alex01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre. ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro. ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque. ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sei. ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sette. ***
Capitolo 8: *** Capitolo Otto. ***
Capitolo 9: *** Capitolo Nove. ***
Capitolo 10: *** Capitolo Dieci. ***
Capitolo 11: *** Capitolo Undici. ***
Capitolo 12: *** Capitolo Dodici. ***
Capitolo 13: *** Capitolo Tredici. ***
Capitolo 14: *** Capitolo Quattordici. ***
Capitolo 15: *** Capitolo Quindici. ***
Capitolo 16: *** Capitolo Sedici. ***
Capitolo 17: *** Capitolo Diciassette. ***
Capitolo 18: *** Capitolo Diciotto. ***
Capitolo 19: *** Capitolo Diciannove. ***
Capitolo 20: *** Capitolo Venti. ***
Capitolo 21: *** Capitolo Ventuno. ***
Capitolo 22: *** Capitolo Ventidue. ***
Capitolo 23: *** Capitolo Ventitrè ***
Capitolo 24: *** Capitolo Ventiquattro. ***
Capitolo 25: *** Capitolo Venticinque. ***
Capitolo 26: *** Capitolo Ventisei. ***
Capitolo 27: *** Capitolo Ventisette. ***
Capitolo 28: *** Capitolo Ventotto. ***
Capitolo 29: *** Capitolo Ventinove. ***
Capitolo 30: *** Capitolo Trenta. ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno. ***


«Lo era...prima che arrivassi tu»


Quella mattina il sole non splendeva per niente,anzi c’erano dei nuvoloni grigi che minacciavano pioggia.
Per fortuna ero riuscita a prendere l’autobus in tempo oppure mi sarei dovuta fare tutto a piedi e già quella mattina ero abbastanza incazzata per il tempo.
Ma infondo cosa ti puoi aspettare da Bradford?
Arrivai a scuola in perfetto orario ed entrai nella classe di chimica,oh chimica per quale diavolo di motivo esisti? Oh giusto per rovinarmi la vita.
Dopo di me entrarono in ordine di stupidità le cinque persone che odiavo con tutta me stessa.
Anche se alla fine non avevo un vero e proprio motivo per odiarli,insomma non mi avevano fatto niente ma a vederli cominciano a girarmi i coglioni immaginari quindi li odiavo.
Il primo,il più stupido,odioso della banda era Zayn Jawaad Malik: il bad-boy della città,che poi per ottenere quel titolo andava in giro con giacche di pelle e sigarette in bocca e ogni volta che poteva si faceva un’ochetta.
Il secondo: Harry Edward Styles,sempre in giro con un sorriso da ebete,che faceva inspiegabilmente cadere ai suoi piedi decine di ragazze.
Poi c’era Liam James Payne,lui diciamo che non aveva qualcosa di speciale per essere così odiato ma in primo superiore mi prendeva sempre in giro a causa del mio taglio di capelli – come se lui non lo cambiasse una volta al mese – e quindi da quel giorno l’ho preso in antipatia.
Al quarto posto abbiamo Louis William Tomlinson,nome complesso e cervello bacato,rideva per ogni cosa,e lui come il suo migliore amico Payne di Stelle trova sempre qualche difetto in me «Ehi,Evans dove le hai prese quelle scarpe? Al mercatino delle pulci?» Odioso.
Il meno stupido della lista era Niall James Horan,lui si differenziava parecchio da quel branco di babbuini,era parecchio intelligente,non lo avevo mai visto con milioni di ragazze insieme e diciamo che tra tutti e cinque era quello con cui avevo mai avuto si e no una conversazione sensata,ma frequentava gli altri quattro idioti,quindi odiavo anche lui.
Le lezioni passarono velocemente,e per fortuna altrimenti avrei volentieri ucciso qualche professore.
Andai in mensa e come al solito la roba da mangiare faceva cagare i piccioni,perciò lasciai il vassoio a marcire sul tavolo e squadrai la mensa come mi era solito fare.
Il mio sguardo si posò sul lato destro della mensa dove incrociai lo sguardo infuocato di Savannah,la “brava ragazza” della scuola,neanche per tutti i libri di questo mondo avrei voluto essere lei,che schifo!
Già,amo leggere,i libri sono la mia vita,ogni volta che leggo mi eclisso dalla realtà e divento uno dei personaggi della storia,mi sento vivere dentro la fantasia di ogni personaggio,e spesso sono capace di finirne anche uno in poche ore se quanto mi piace particolarmente.
Ma torniamo al mio sguardo indagatore sulla mensa: spostai gli occhi poco più a sinistra e vidi i cinque idioti che condividevano chimica con me,poi tutte le altri lezioni erano separati,almeno non mi davano sui nervi tutti insieme,qualcuno lassù mi voleva bene.
Per il resto tutti gli altri tavoli erano occupati da persone normali,persone come me,tra cui avevo anche qualche amica,amicizie superficiali è ero,ma mi bastavano,ero autonoma non mi servivano spalle su cui piangere o migliori amiche a cui confidarsi il mio motto era: “Vivi per te stesso e fidati di nessuno” era così che ero andata avanti per quattro lunghissimi anni.
Uscii dalla mensa e notai che il tempo era cambiato,c’era il sole,e faceva anche caldo.
Presi il libro dallo zaino e mi sedetti su una panchina vuota per godermi quell’ora libera leggendo all’ombra,lessi circa una decina di pagine quando non vidi uno degli idioti avvicinarsi.
Zayn.
Zayn? Malik che si avvicinava a me? Che fine aveva fatto lo Zayn Malik stronzo e in cerca di ragazze da sciupare che conoscevo? Portatelo indietro!
-Ciao Hope- Mi aveva chiamata per nome,doveva essere ubriaco oppure si era drogato,chissà.
-Malik-La mia voce era ferma e gli occhi fissi sul libro.
-Non trovi che sia una bella giornata?-Mi chiese fissando il cielo azzurro
-Lo era..prima che arrivassi tu- Tagliai corto continuando a concentrarmi nella lettura.
-Già,molto divertente,Hope,mi chiedevo se ti va di uscire con me questo pomeriggio- Disse disinvolto,le mani in tasca,cresta chilometrica,atteggiamento da vero figo,peccato che fosse uno stupido.
Chiusi il libro di scatto e mi alzai guardandolo finalmente negli occhi.
-Se fossi una di quelle oche urlanti,probabilmente comincerei a gridare dalla gioia,ti abbraccerei togliendoti tutta l’aria che hai in corpo e forse dopo ti stuprerei ma,se vuoi un consiglio…- Dissi per poi riprendere fiato e continuare
-…Non provarci con una ragazza che legge,Malik-Indicai il libro -È probabile che sappia anche pensare-
Con questo uscii dal suo raggio visivo e mi incamminai di nuovo verso l’edificio che avrei demolito volentieri, passando accanto ai suoi amici che lo fissavano preoccupati.
Un sorriso soddisfatto mi scappò quando mi girai e lo vidi immobile dove lo avevo lasciato.



Buonsalve unicorni a due corna (?)
Ahh ecco un'altr ff,sui 1D,un'alrea su Zayn,e che ci posso fare?
L'ispirazione mi è venuta vedendo due link su feisbuk (?)
LOL.
Spero vi piaccia recensite ;)
-mar

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Capitolo 2
*** Capitolo Due. ***


«Sposatevi e andate in Australia a scopare in mezzo ai canguri!»


Era uno di quei momenti in cui non avrei voluto vedere e sentire nessuno,ero soddisfatta di aver risposto così a “Zayn sono un figo ma stupido Malik”,ma allo stesso tempo sentivo che era meglio stare da sola,così mi incamminai verso la biblioteca della scuola,il posto perfetto per non incontrare né le oche né gli idioti.
Mentre svoltavo il corridoio sentii il fastidiosissimo rumore di qualcuno che cammina dietro a me,rumore di scarpe col tacco,e chi poteva essere se non Savannah?
-Evans-Disse con la sua solita aria di superiorità.
-Brown-.
-Avvicinati di nuovo al mio ragazzo e io…io..io giuro che ti strappo tutti i capelli- Esclamò con la sua odiosa vocetta acuta.
-Di cosa diavolo parli?-Chiesi sconcertata e incazzata.
Ti ho vista fuori a parlare con Zayn,lui è mio,e ciò significa che non ti devi avvicinare a lui-Continuò impettita,sistemandosi i liscissimi capelli biondi.
-Tu sei fuori,e poi tecnicamente il significato di “mio” è diverso ma..-Non mi lasciò il tempo di parlare che ricominciò a traforare i miei poveri timpani.
-Lo so che volevi solo uscire con lui stasera!- Urlò,provocando l’attenzione di due o tre studenti.
-Veramente è lui che con modi abbastanza squallidi mi ha chiesto di uscire,e comunque sia non ho accettato,non mi importa- Le girai le spalle ma si ripresentò di fronte a me in un lampo.
Ci mancava solo quello,la odio,la odio!
-Tipico comportamento di una che vuole uscire con lui-Mi strillò nell’orecchio.
Aveva decisamente superato il limite da un pezzo,così persi tutta la mia pazienza e la buona volontà che avevo per non farle male.
-Ascolta,”Savannah mi faccio un canna”, a me di Zayn non mi importa un fico secco,non mi importa nemmeno di te e della tua troiaggine,okay?
State insieme? Bene! Sposatevi e andate in Australia a scopare in mezzo ai canguri!- Urlai nel bel mezzo del corridoio.
Savannah aveva uno sguardo sconvolto,e lo ero anche io,ero davvero stata capace di pronunciare quelle parole alla ragazza più temuta della scuola?
Si l’avevo fatto, avevo  espressamente detto che il ragazzo più figo della scuola non mi faceva né caldo né freddo,ma cosa più importante ho dato della troia a Savannah Brown,tutti lo pensavano ma nessuno gliel’aveva mai detto in faccia.
Rimase immobile e in silenzio per alcuni secondi,secondi durante i quali scappai dal corridoio a gambe levate,dimenticai la biblioteca e il bisogno di pensare e mentre correvo cercavo di raggiungere l’uscita principale,sotto gli occhi infuriati delle bidelle che imprecavano a bassa voce.
La mia meta era lì,il cortile soleggiato era a pochi metri da me,non sapevo che Savannah mi stesse inseguendo o meno ma avevo paura delle oche della squadra di rugby femminile della scuola.
Savannah non mi avrebbe mai picchiato lo sapevo,le sue unghie sono importanti non poteva rompersele.
Ma delle componenti della squadra avevo paura,erano alte più di un metro e ottanta,e giocavano a rugby… rabbrividivo solo al pensiero.
Uscii e l’aria fresca mi entrò nei polmoni,la mia panchina era ancora vuota,dopo quella corsa mi facevano male le gambe così mi sedetti,sul legno della panchina.
Respirai forte per prendere fiato,poi mi girai per controllare se fosse uscito qualcuno e vidi Zayn,di nuovo.
L’ultima cosa che volevo,era vederlo,tantomeno parlargli.
Era solo,che strano,di solito aveva sempre i suoi quattro amici al seguito.
Cercai di non guardarlo,magari era uscito solo per fumarsi una sigaretta.
Ma evidentemente no dato che si avvicinava alla mia panchina.
Si sedette accanto a me,non lo reggevo già più.
-Dissolviti- Dissi senza lasciarlo aprire bocca,ma lui non si mosse.
-Mi dispiace-Disse piano.
Ecco, ci mancava solo che si metteva a fare la vittima e mi inteneriva così da parlare con lui.
-È colpa mia se Savannah,ti ha detto quello- Continuò.
Io rimasi in silenzio.
-Certo anche tu però potevi essere più delicata- Disse soffocando una risata.
La fiamma di tenero nata in me fu spenta da una secchiata d’acqua gelida,perché doveva essere così odioso tutto il tempo?
-Posso farmi perdonare?- Mi prese il mento costringe domi a guardarlo negli occhi.
Quegli occhi marroni,profondi,magnetici,sensuali,ok basta cosa diamine sto pensando? Lui è l’idiota numero uno!
-Vediamo,come ti faresti perdonare?-Chiesi curiosa.
-Non so,ti invito a prendere una pizza stasera?-Propose.
Dentro di me scoppiai in un’interminabile risata,davvero credeva che fosse così semplice?
-Perché? Che cos’ho io in più di tutte le altre,da poter uscire con te solo per perdonarti?- Chiesi ancora avvicinandomi pericolosamente.
-Tu..non vuoi quello che vogliono loro-Mi sussurrò all’orecchio.
E ci mancherebbe altro!
-Non mi passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello-Stavolta fui io a ridere.
Lui si avvicinò di più -Per questo mi fai impazzire-
Deglutii,poi si allontanò e sorrise,si alzò dalla panchina e rientrò,mancavano dieci minuti all’inizio delle lezioni pomeridiane,cosa avrei dovuto fare? Accettare l’invito o no?
Subito mi vennero in mente le immagini di quella sera,una pizza io e Zayn,poi due passi fuori dal ristorante  e sarei tornata a casa,oh ma che dicevo? Lui è l’idiota numero uno!



Hello!

Oggi i ragazzi compiono due anni *^* abguibguowebuogbou *muore*
*resuscita*
Allora vi piace questo captiolo? Se si (anche se no) recensite :D
Cosa far secondo voi Hope? Accetterà l'invito di Zayn?
Se volete vedere un mio video sui due anni dei ragazzi eccolo :') Clik
-Mar

 

 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo Tre. ***



 «Io non sono come le altre!»


Mi alzai di scatto dalla panchina dov’ero seduta,e d’impulso seguì Zayn per la scuola,avevo letteratura a quell’ora ma non importava,dovevo trovarlo,non poteva permettersi di parlarmi così.
Non poteva permettersi di parlarmi come se fossi una delle tante.
Anche se aveva detto che non volevo quello che volevano loro,non aveva il diritto di farmi sentire così strana per due parole messe in croce,studiate e usate chissà quante altre volte.
Svoltai correndo un corridoio dopo l’altro e finalmente lo trovai.
Camminava con le mani nelle tasche dei pantaloni tirati troppo in basso,raggiungeva il suo armadietto.
Per prendere quali libri?
Andiamo, mezza scuola sapeva che  Zayn e lo studio erano come giorno e notte.
Fuoco e ghiaccio.
In pratica non si potevano vedere.
Il corridoio era semideserto,per forza erano cominciate le lezioni e io stavo saltando la mia.
Ma l’unica cosa che riuscii a pensare in quel momento  fu quella di mandare al diavolo la letteratura,mandare a quel  paese  -mentalmente-  quella vecchia rospa della professoressa ed elaborare un discorso da fare a Malik.
-Tu!-Esclamai indicandolo,anche se era di spalle e non poteva vedermi.
-Malik, sto parlando con te,cervellone- Dissi ancora e lui si girò e strizzò l’occhio.
-Non credere di cavartela con un occhiolino,Malik io sono arrabbiata,infuriata,incazzata con te e non sorridere!-Sbraitai mentre lo raggiungevo.
-Cosa ti ho fatto?- Chiese alzando le spalle e con l’aria da finto santarellino.
Mi hai scombussolato la vita con sole cinque parole.
-Tu lo sai bene,non fare finta di niente- Dissi io.
-Invece credo proprio di non saperlo-Mi sussurrò avvicinandosi. -Me lo spiegheresti?- Chiese innocente.
-Io…non…posso- Dissi a voce più bassa,ancora quella sensazione.
-Peccato- Disse lui sfoderando un sorrido capace di far sciogliere il polo sud.
Chiuse l’armadietto alle sue spalle e andò via ma non volevo che se ne andasse,non potevo.
-Sappi solo che io non sono come le altre!-  Urlai con gli occhi semilucidi,ma lui era lontano,forse mi aveva sentita, forse no,ma non tornò indietro.
Andai in bagno a sistemarmi,io da brava genia usavo un mascara che si scioglieva con l’acqua,quando mi guardai allo specchio era colato in poca parte,lo aggiustai con un fazzoletto ed uscii.
Non andai a letteratura quel giorno,non mi interessavano le opere di Shakespeare,avevo altro per la testa,era l’ultima lezione del pomeriggio quella che saltai così uscii dalla scuola e mi incamminai verso la fermata dello scuolabus per rimanerci fino all’ “ora di punta”.
Mi sedetti sulla panca vuota e iniziai a giocare a Fruit Ninja,odiavo a morte quel gioco perché perdevo sempre,quindi il segno che ci stessi giocando non era una cosa buona,per niente buona.
Arrivarono tutti gli studenti appena usciti da scuola,quella era l’unica volta che aspettavo il bus seduta sulla panca,di solito era sempre piena.
Ma quel giorno il bus non passò,chissà per quale motivo,forse l’autista si era addormentato e non era partito,oppure aveva forato una gomma,trovato un incidente,o magari aveva trovato una giraffa intenta ad attraversare la strada mentre inseguiva una farfalla gialla e blu.
Aspettare ferma sotto il sole creava grandi danni al mio povero cervello,quindi andai via dalla fermata e cominciai ad incamminarmi verso casa.
Mentre camminavo vidi una Mercedes nera passarmi affianco,il finestrino si abbassò e una voce mi chiamò.
-Hope!-Disse il ragazzo dentro la macchina.
-Chi  cavolo s….oh Horan,piacere di vederti,scusa ma sono di fretta-Dissi congedandolo.
-Vuoi uno strappo fino a casa?- Chiese.
-Ti manda il capo della tua banda,Horan?-Chiesi aggrottando le sopracciglia.
-No,Hope non mi manda nessuno-Disse lui sbuffando,mentre io ero sempre più perplessa,che voleva da me adesso Niall?-Allora sali o no?-
-E va bene-Dissi aprendo la portiera e sedendomi al posto del passeggero.
Vidi Niall sorridere e lo sguardo illuminarsi sotto gli occhiali da sole,ingranò la marcia e partì a tutta velocità verso casa mia.
-Quando ho accettato il passaggio non pensavo di dover morire così-Protestai all’ennesimo scatto di velocità.
Lui scoppiò a ridere-Hope lo faccio sempre e come vedi sono sano come un pesce-
-Sarà…-
Guidò per un altro paio di minuti ed entrambi stemmo  in silenzio,finché non vidi casa mia sfrecciare sotto gli occhi.
-Horan fermati,l’hai superata- Dissi.
Lui continuò a guidare
-Hai sorpassato casa mia fermati,Horan- Dissi più forte.
Ma lui non fece segno di fermarsi.
-Niall,cazzo, torna indietro!- Urlai.
-Subito-Disse abbozzando un sorriso compiaciuto.
-Mi prendi per il culo?-Chiesi sbigottita.
-No,voglio solo che la gente mi chiami col mio nome di battesimo-Rispose mentre faceva inversione.
-Cosa ho fatto di male?-Chiesi  a bassa voce con gli occhi rivolti verso il cielo.
Finalmente si fermò ed io aprii la portiera per scendere,ma  lui mi prese per un braccio.
Mi girai stufa di sapere cosa volesse ancora.
-Non mi ringrazi?- Chiese.
-Vuoi un bacino sulla guancia? –Chiesi prendendolo in giro.
-Se proprio vuoi- Disse togliendosi gli occhiali da sole. I suoi occhi erano qualcosa di magnifico,non mi ero mai fermata a fissarli ma quel giorno mi ci perso dentro.
-Facciamo che ti do un pezzo di pizza domani a mensa-Risposi io.
-Va bene,ehi Hope la prossima volta che ti accompagno voglio il bacio sulla guancia - Mi salutò con una mano e ripartì,lasciandomi ferma come un palo della luce,ci mancavano solo i moscerini a girarmi intorno.
Quello era stato il giorno più lungo della mia vita,senza dubbio,ma purtroppo non era finito,eh già,avrei dovuto sorbirmi la predica di mio fratello Daniel,sicuramente l’avevano già avvisato del fatto che avessi saltato letteratura.


All'arrembaggio! Si signor capitano!
Okay,eccoci al terzo capitolo,mi dispaice ma Hope non è uscita con Zayn.
I pomodori me li becco dopo :D
Ora però è entrato in scena Niall.
Bene se pensavate che Hope e Zayn si sarebbero messi insieme dopo due capitoli e niente e nessuno li avrebbe ostacolati...
VI SBAGLIAVATE DI GROSSO.♥
Recensite e spero che vi piaccia ;)
-Mar

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro. ***


 

«Non c'è nessuna Hope qui,l'hanno rapita gli alieni»


Presi le chiavi di casa dallo zaino e mi avviai verso la porta principale,aprii la porta silenziosamente,la tv in salotto era accesa,posai lo zaino senza fare il minimo rumore.
In momenti come quelli avrei dato tutto pur di essere un ninja.
Poi richiusi la porta in silenzio come l’avevo aperta,e mi tolsi le scarpe per poter salire le scale senza essere sentita,in punta di piedi camminai verso le scale,i miei calzini neri contrastavano col legno chiaro del pavimento.
Salii il primo gradino,poi il secondo e il terzo,ce l’avevo apparentemente fatta ma come sempre mi dimenticai del quinto gradino scricchiolante.
Dannazione.
-Dove credi di andare,Hope?-Mi disse mio fratello dal divano.
Non risposi e cercai di continuare a salire le scale.
-Hope vieni qui-Mi disse lui spegnendo il televisore.
Merda,se era il suo programma preferito quello che aveva interrotto ,ero fottuta.
-Hope? Chi è Hope? Non c’è nessuna Hope qui, l’hanno rapita gli alieni io sono solo un suo clone-Dissi assottigliando gli occhi per farli sembrare fessure..come quelli degli alieni.
-Si certo e io sono il principe William-Ribatté lui seccato.
-Oh,buonasera principe,come va con la vostra sposa Kate?-Continuai io.
-Scendi dalle scale,dobbiamo parlare-Disse Daniel,non avevo più alcuna scusa.
Scesi le scale e andai a sedermi sul divano con lui.
-Sai spiegarmi il perché-Iniziò mio fratello allungandosi e prendendo un pezzo di carta dal tavolino -di questa?- continuò.
Odiavo a morte la mia scuola,succede una cosa e mandano già una lettera a casa,non so facevano prima a trasmetterlo al telegiornale:
“Studentessa salta l’ultima ora di scuola,avvisato il fratello ventitreenne”
-Ehm…-
-Hope,è il quarto anno di liceo,l’anno prossimo hai gli esami,ti pare maturo saltare le lezioni?- Ecco era iniziata la predica.
-Daniel,ti giuro non è stata colpa mia- Mi giustificai.
Certo,perché era stata colpa di un idiota chiamato Zayn Malik.
-E di chi del tuo clone,forse?-Continuò lui.
-Chi lo sa..-
-Non giocare Hope,mamma e papà  ti hanno affidato a me prima di partire per New York,non voglio che mia sorella salti le lezioni senza un motivo,certo però se hai una spiegazione valida..- Disse Daniel incrociando le braccia.
-Ecco..- Balbettai io cercando di inventare una bugia.
-Centra il ragazzo che ti ha accompagnato?-Daniel alzò un sopracciglio.
Ecco ci mancava solo che si metteva a fare il fratello geloso.
-Intendi Hora….cioè Niall? Oh no è solo un amico- Dovevo essere davvero in crisi per definire Niall un mio amico.
-Mmh-Mugugnò Daniel,evidentemente non convinto.
Feci un sorriso che si avvicinava alle orecchie e scappai di sopra correndo,mentre lui si dirigeva in cucina per farsi probabilmente un maxipanino.
Per la fretta caddi rovinosamente a terra appena misi piede sull’ultimo gradino,fortunatamente in avanti e non all’indietro.
Maledetti calzini scivolosi!
-Hope,tutto bene?- Gridò mio fratello.
-Benissimo!-Risposi io alzandomi.
Ma non era così.
Avevo un enorme livido su entrambe le ginocchia,non riuscivo a posare il piede destro a terra e mi usciva un po’ di sangue dalla mano,se Daniel mi avesse vista in quelle condizioni sarebbe diventato paranoico e mi avrebbe portata all’ospedale,lo conoscevo ormai da diciassette lunghissimi anni.
Mi alzai e andai velocemente in bagno,zoppicando.
Presi la pomata dal cassetto dei medicinali e la misi sui lividi,poi mi sciacquai le mani e applicai un cerotto sul taglio che si trovava sul palmo della mano sinistra.
Andai in camera e mi tolsi la divisa.
Mi infilai una maglia bucherellata che portavo sempre quando ero a casa,dei pantaloni della tuta e quando stavo per uscire dalla camera squillò il cellulare.
Un numero che non avevo mai visto prima.
-Pronto?-Risposi.
-Ehi,Hope,come va?-Chiese la voce maschile e fastidiosa dalla’altra parte del telefono.
Forse avevo capito chi era.
-Ehm,bene ma..chi sei?-Chiesi nervosa.
-Non hai il mio numero? Comunque sono Zayn-Disse lui.
Oh cielo.
La mia sfortuna non aveva fine.
-Che vuoi?- Chiesi secca.
-Come siamo acide,abbiamo mangiato yogurt scaduto a colazione?-Mi disse lui.
-Come siamo simpatici,abbiamo studiato la notte per queste battute squallide?-
Zayn 0 – Hope 1.
-Mi chiedevo,hai da fare stasera?L’invito è valido,non demordo facilmente- Continuò,sembrava che stesse ridendo.
Pensai alla mia caduta,alla ramanzina di Daniel e al silenzio totale che sarebbe calato su casa mia quella sera a causa di quella maledetta lettera.
Avrei pagato oro pur di uscire da quella casa.
-E va bene,vada per la pizza-  Dissi io alla fine.
Non potevo crederci avevo accettato di uscire con l’idiota! Ma infondo c’è sempre un priva volta,no?
E quella infatti sarebbe stata la prima e l’ultima.
-Passo alle otto,a dopo- Disse visibilmente contento.
Attaccai la telefonata e buttai il telefono sul letto,poi ci sprofondai anche io.
Dopo interminabili minuti nei quali fissai il muro mi alzai.
Di solito non mi facevo quel tipo di domande ma…
Cosa avrei indossato?
Aprii tutti i cassetti,e sportelli della mia camera,finché non trovai l’abbinamento perfetto.
Avrei indossato degli shorts di jeans con delle calze sotto – se solo non fossi caduta,avrei potuto omettere le calze-  poi una canotta bianca con sopra una mini giacca di pelle nera.
“Hope,da quando hai questi abiti?” Pensai.
Mi truccai con un filo di matita e un po’ di mascara,non esageravo mai con il trucco.
Dopo essere uscita dal bagno scesi di sotto,erano le sette e quaranta,venti minuti e sarei entrata nel panico più totale.
-Dove vai?-Chiese Daniel aggrottando le sopracciglia.
-Esco,vado a mangiare una pizza-Sprofondai sul divano e accesi la tv per ingannare il tempo.
-Con?-Continuò mio fratello.
-Che palle! Saranno fatti miei?-Sbraitai.
Silenzio,guardammo entrambi la tv finché non suonò il campanello.
Guardai mio fratello e gli dissi a bassa voce:-Tu non aprirai quella porta-
E poi partì la corsa verso la porta di casa.



Ciaaao a todo el muendo (?)
Non so una ceppa di spagnolo,non so se si era capito :33
Comuuunque biutiful pipol (?)
Vi piace? O vi fa cagare?
Fatemelo sapere con una recensione :D
Baci,ya!
-Mar

 

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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque. ***


«Così mi uccidi le similitudini però!»


Mi alzai di scatto dal divano insieme a Daniel,e corremmo per il corridoio che portava la porta,lo spinsi per farlo andare addosso al muro ma senza successo,poi lui si voltò e mi impedì di passare,mi prese in braccio mentre lo picchiavo con tutte le forze che avevo,ma i miei pugni sulla sua schiena per lui erano carezze.
“Mamma,mi sono iscritto in palestra” Maledetto quel giorno.
Poi mi buttò lanciandomi letteralmente sul divano,mentre correva verso la porta.
Me l’avrebbe pagata cara.
-Salve,sono Zayn,c’è Hope?-Sentivo la voce di Zayn mentre mi alzavo dal divano.
Quel deficiente mi aveva rovinato i capelli.
-Certo,è in salotto,piacere Daniel,suo fratello-  Li vidi stringersi la mano mentre apparivo nel corridoio.
-Dove andrete?-Chiese Daniel guardandoci.
-A mangiare una pizza,te l’ho detto prima!-Dissi arrabbiata.
-Calmina-Mi rispose lui.
-Sono calmissima!-Esclamai.
-Insomma..-Disse Zayn.
Gli lanciai uno sguardo omicida,e Daniel se ne accorse.
-Buona fortuna,amico-Disse a bassa voce,io lo sentii lo stesso.
-Di quella ne avrai bisogno tu-Dissi tagliente.
-Andiamo..-Disse Zayn.
Mi prese per mano e uscimmo da casa mia.
L’aria fuori era fresca,piacevole, ci dirigemmo verso la sua macchina: una Mercedes nera..di nuovo.
-Hai rubato la macchina a Niall?-Chiesi sbalordita.
-Che?-Mi rispose lui.
-Niente,lascia stare-Dissi io,ed entrai in macchina.
Poi entrò anche Zayn e si mise al posto di guida,mise in moto e partimmo.
Passarono dieci minuti e ci trovammo subito nel cuore della città,poi ne passarono altri dieci a girare a vuoto.
-Zayn dove stiamo andando?-Chiesi nervosa.
-A mangiare una pizza-Mi rispose lui con calma.
-Ne abbiamo superate tre di pizzerie-Continuai.
-Non ti sto portando in una pizzeria,ti sto portando nella pizzeria-
Emozionante,davvero emozionante,in che pizzeria mi stava portando?
“Su Hope mantieni la calma,è un pizza no? Un pezzo di pasta rotonda con il pomodoro e la mozzarella sopra,non ti mangerà mica,al massimo sarai tu a mangiare lei.”
Ma perché la mia mente malata pensava queste cose?
Ci fermammo finalmente e scendemmo dalla macchina,Zayn aveva ragione quella era La Pizzeria,da fuori sembrava un locale molto sofisticato,e l’interno non deludeva affatto.
Appena entrammo ci avvolse un dolce tepore,Zayn si avvicinò all’uomo che era alla cassa.
-Un tavolo per due ,prenotato da Malik-Disse gentilmente all’uomo.
Accidenti aveva prenotato anche un tavolo!
Zayn mi fece segno di seguirlo e andammo in una sala a parte da quella principale,c’erano circa cinque o sei tavoli,tutti per due persone e oltre a noi c’erano altre due coppiette.
Un momento. Ma io e Zayn non eravamo una coppietta.
Ci sedemmo,e posai la borsa sulla spalliera della sedia,così come la mia giacchetta,dato che li dentro faceva abbastanza caldo.
Poco dopo arrivò il cameriere: io presi una pizza margherita e lui come al solito,esagerava per tutto.
Si poteva prendere una pizza con,pomodoro,mozzarella,prosciutto,salame,salsiccia,funghi e formaggio?
Si,poteva. Faceva prima ad ordinare mezza cucina.
Sempre dopo alcuni minuti arrivarono le pizze,cavolo,che velocità.
Zayn aveva scelto bene il locale,almeno quello.
Mangiai con estrema lentezza,ma dopo un po’ me ne fregai e cominciai a mangiare come si deve,quasi strozzandomi con la mia stessa pizza.
-Posso dirti una cosa?-Mi chiese lui serio.
-Certo- Risposi ingurgitando un altro pezzo di pizza.
-Con te è diverso-Continuò.
-Cioè?-Chiesi io chiedendomi a cosa si riferisse.
-È come giocare a GTA senza trucchi-Riprese sorridendo un po’.
La poeticità di Zayn  non era il massimo,ma dai,ci aveva provato,me lo sarei segnato a casa.
-Così mi uccidi le similitudini però!- Dissi io scoppiando a ridere come una matta e lui che mi seguì a ruota.
Mentre io avevo finito Zayn era ancora a metà pizza,strafogandosi,l’avevo  detto io che non l’avrebbe finita.
La cosa che mi faceva rabbia era che se io avessi mangiato in quel modo sarei sembrata un ippopotamo che cerca di mangiare l’erba di un  prato inglese,mentre lui era perfetto pure quando si sforzava per fare la cacca.
Non che io l’avessi visto mentre faceva i suoi bisogni,chiariamo.
Finalmente,sotto i miei occhi sconcertati,finì quella benedetta pizza,pagò per entrambi ed uscimmo dalla pizzeria.
-Allora,ti sei divertita?-Chiese appena uscimmo.
-A guardarti mangiare…si-Risposi sorridendo,e scoppiammo entrambi a ridere.
-Sei..sei molto bella stasera-Continuò guardando la strada.
-Si,come la cacca¹- Risposi io ironizzando un po’.
-Dico sul serio-Mi disse lui.
-Allora grazie-
Quante volte lo aveva detto,però a persone che non erano me?
Quante volte aveva usato quelle parole per far colpo su qualcuno?
No,Hope non cadere nella trappola.
Rialzati,non cadere.
Non essere una stupida mosca che cade nella tela del ragno.
Mi riaccompagnò a casa e per tutto il viaggio non fece che raccontarmi barzellette già sentite e risentite,ma io ridevo lo stesso,non riuscivo a non sentirmi così viva in sua compagnia.



1. Citazione della mia migliore amica,Ale ti dovevo dare i diritti d'autore xD

Sciaao beleee (cit- Styles)
Come va? Ecco il quinto capitolo :)
Ditemi cosa ne pensate con una recensione (bella o brutta che sia xD)
Ps: ho fatto un video (l'idea mi è venuta in mente stanotte,lol)
Se lo volete vedere: Caro hater,ti scrivo.

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Capitolo 6
*** Capitolo Sei. ***


«Adesso non hai la pizza e mi devi un bacio»
 

Quella mattina mi alzai felice.
Stanca,nervosa,irritata,ma felice.
Mio fratello era già uscito per andare a lavoro. Meglio.
Non lo avrei perdonato tanto facilmente.
Guardai le converse nere indossate la sera prima.
-Converse?-Mi aveva chiesto mio fratello appena ritornata.
-Si,non ci so camminare su quei cosi da circo progettati per uccidere la gente-Gli avevo risposto io.
Scesi le scale svogliata ancora con il pigiama addosso e feci colazione,poi riandai di sopra e mi vestii.
La solita routine quotidiana,facevo con calma.
Tanto la fermata dello scuolabus distava pochi metri da casa mia.
Appena uscii di casa cominciò a piovere e a tuonare, mi vidi passare davanti il bus e feci una corsa degna di un maratoneta per riprenderlo.
Salii in tempo e mi sedetti in uno dei pochi posti vuoti e aspettai che quel catorcio giallo arrivasse a scuola.
Ci fecero scendere e mi ricordai di non avere un ombrello,bene un’altra corsa per non bagnarsi.
Ma porca troia.
Entrai nell’edificio completamente bagnata,sembravo un Chiwawa  col pelo bagnato che tremava di freddo.
Quando entrai nell’aula di matematica -ora che condividevo con Zayn- tutti si fermarono a guardarmi,no dico che cazzo volevano?
Si, ero già nervosa di mio e la pioggia non mi avrebbe aiutato per niente.
Ero un ammasso di acidume quel giorno,guai a chi mi avesse provocata.
Appena suonò la campanella uscii per dirigermi verso il mio armadietto e posare i libri per andare a mensa ma qualcuno mi bloccò mettendomi una mano sulla spalla,facendomi letteralmente saltare.
-Zayn,mi hai fatto prendere un colpo-Dissi riprendendo fiato.
-Scusa-Rise -Mi chiedevo,vuoi venire a pranzo con me e gli altri?- Mi chiese.
-Per “me e gli altri” intendi…-Cominciai io,ma lui finì la mia frase.
-Io e i ragazzi-Disse riferendosi ai suoi amici.
Zayn non era così male,e nemmeno Niall,gli altri tre non dovevano essere così terribili,no?
Le ultime parole famose.
-E va bene,allora andiamo- Dissi e ci dirigemmo entrambi verso la mensa.
Appena entrammo vedemmo che gli altri erano già seduti al tavolo mentre Savannah mi fulminò.
Com’era quel detto? Se gli sguardi potessero uccidere…
Mi sedetti tra Niall e Zayn,mentre Liam e Louis – appiccicati come al solito - erano andati a prendere da mangiare.
Appena ritornarono Louis mi disse: -Evans ti piace questo? Era quasi tutto finito-
-Si,Louis ma una curiosità,perché continui a chiamarmi Evans?-Chiesi ridendo e fingendomi offesa.
-Boh,il tuo cognome mi piace mi ricorda un qualcosa con Harry Potter..-Cominciò grattandosi il mento.
-Forse ti ricorda Lily Evans?- Domandai io. -Beh,lo ammetto mi sono sentita abbastanza figa quando ho scoperto che la mamma di Harry aveva il mio stesso cognome- Dissi asciugandomi una lacrimuccia immaginaria.
E tutti scoppiarono a ridere.
-Ehi,Hope,portata la pizza?-Mi chiese Niall.
-Non dirmi che l’hai presa sul serio?-Chiesi io guardandolo a occhi spalancati.
-Per tua sfortuna si,adesso non hai la pizza e mi devi un bacio-Disse lui soddisfatto.
-Ohhhhhhh!-Esclamarono tutti gli altri in coro.
-Sulla guancia,cretini!-Li ripresi io.
-Non lo avevo specificato ieri-Continuò Niall sorridendo.
-Niall, non rompere i coglioni e accontenti di questo-Gli dissi io per tutta risposta,non riuscendo a smettere di ridere.
 Poi mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio sulla guancia bianca.
Che strana sensazione.
Bella,ma strana,come se ad un certo punto lo stomaco si fosse chiuso in una cassaforte.
Mi rimisi seduta al mio posto e sentii un fastidiosissimo rumore dietro di me: tacchi.
Come previsto Savannah si stava avvicinando.
Appena arrivò tutti intorno a me si zittirono tranne Zayn che la salutò.
-Ciao Sah-Disse annoiato.
Mi stupiva il suo repentino cambiamento d’umore.
Ma tanto era tutta colpa della drogata.
Savannah,da parte sua lo salutò con una bacio ecco…non proprio casto poi si sedette sulle sua gambe cominciò a farneticare di qualcosa a cui Zayn rispondeva con “Si,No,Forse,Ne parliamo dopo”
Mentre lei giocherella col colletto della  maglietta di Zayn,e sbatteva le ciglia in un modo irritante.
Dopo un po’ lanciai bruscamente le posate sul tavolo e mi alzai in piedi.
-Puoi smettere si scopartelo con gli occhi? Grazie-Dissi tagliente a Savannah che nel frattempo si era alzata.
-Sono la sua ragazza e per tua informazione,non me lo scopo solo con gli occhi-Disse lei,guardandomi negli occhi.
Hope non picchiarla,trattieniti,è una troia,mantieni la calma!
-Che c’è Evans? Sei per caso gelosa? Sei ancora vergine,vero? Ehi gente! Evans è ancora verg…-
La troia non continuò la sua frase perché presi la cosa più vicina a me,ovvero un piatto di spaghetti al sugo,e glielo buttai in faccia.
Savannah aveva spaghetti oleosi tra i capelli,la faccia ricoperta di pomodoro,spaghetti e parmigiano,e la succinta camicetta bianca era sporca di sugo.
La guardai soddisfatta e scappai nel bagno delle ragazze che si trovava in mensa.
Da li riuscii a sentire le urla di Savannah,che sbraitava mentre usciva dalla mensa,non sapevo perché ero andata li,in quel bagno,ma sapevo che non ci veniva mai nessuno,perché tutti e tre i gabinetti erano rotti.
“Bella scuola pensassero ad aggiustare i gabinetti invece di mandare lettere alla cazzo per ogni cosa che succede”
Aprii uno dei tre gabinetti ed entrai nello spazio angusto,poi mi sedetti a terra e inspiegabilmente iniziai a piangere.
Dopo un po’ il chiacchiericcio in mensa ricominciò e sentii dei passi provenire dall’entrata del bagno.
Chi poteva mai essere?


Saaalve :D
Ecco,ci voleva,Savannah mi sta sul cazzo da quando l'ho creata v.v
E quindi niente,Hope ha baciato Niall sulla guancia *^*
E poi spero che vi sia piaciuto,recensite per farmi sapere che ve ne pare ;)
Qualcuno mi hai chiesto la descrizione di Hope,e avete ragione,ma l'avrete nel prossimo capitolo :DD
Ps: la foto sotto *^* vi amo,cazzo ♥

 

 

                                            

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Capitolo 7
*** Capitolo Sette. ***


«Tu non sai di essere bella»

Allora,questo capitolo è dedicato ad un persona♥
Alessia,che al posto della testa ha un blocco di cemento
perchè non capisce che non è bella,di più.
Che è una cretina,deficiente,stupida (♥)
ma bella u.u
quindi,TU NON SAI DI ESSERE BELLA,ma lo sei.
Ficcatelo in testa.

 

Trattenni il fiato per non rivelare la mia presenza,ma chi era entrato li forse già lo sapeva.
-Hope dove sei?-Era la voce di Niall.
-N-Niall che ci fai nel bagno delle ragazze?-Chiesi.
-Lascia perdere e dimmi in quale gabinetto sei- Continuò.
-Quello i-in..mezzo-Dissi singhiozzando silenziosamente.
Vidi la maniglia piegarsi verso il basso e Niall entrò.
-Sarei potuta stare senza mutande e tu entri?-Gli chiesi.
-Andiamo Hope,lo so anche io che questi bagni non funzionano-Disse Niall e poi si inginocchiò a terra di fronte a me.
-Perché piangi Hope? Non sarà per quello che ti ha detto Savannah perché…-Niall cominciò a parlare ma io lo bloccai.
-Non è per…per..mi fa talmente schifo che non voglio nemmeno pronunciare il suo nome- Dissi a bassa voce,vidi gli angoli della bocca di Niall incurvarsi un poco.
-È  che io…odio il fatto di essere così..me- Dissi tutto d’un fiato.
L’espressione di Niall era confusa così ripresi a parlare.
-Insomma ho dei cosi deformi al posto del capelli,degli occhi verde piscio e in quanto al resto,sembro una balena sovrappeso!-Dissi e le lacrime mi ritornarono agli occhi,non l’avevo mai detto a nessuno,e ora lo stavo dicendo a Niall.
-Voglio dire guardami-Mi rannicchiai ancora di più con la testa sulle ginocchia.
-Hope,credimi non è così-Disse Niall.
-Ti guardo,e sai cosa vedo? Vedo una bellissima ragazza con dei lunghi capelli neri come la notte-Disse sorridendo,ma io non diedi cenno di vita.
-E degli occhi verde prato meravigliosi e che brillano ogni volta che ridi-Continuò lui.
Si sbagliava,i suoi occhi erano meglio dei miei.
I suoi occhi erano il mare e il ghiaccio.
I suoi occhi così freddi all’apparenza sapevano scioglierti in pochi secondi.
-E riguardo al resto,hai un fisico bellissimo,sai preferirei mille volte te rispetto ad una tutta pelle ed ossa-Disse facendomi l’occhiolino.
Alzai la testa e lo guardai male ma poi i suoi occhi incontrarono i miei e mi sciolsi in un sorriso.
-Non dire questo solo per tirarmi su-Dissi io.
-Io dico solo la verità,da piccolo mi hanno detto che non devo dire bugie- Disse ridendo.
-E la verità è questa secondo te?-Gli chiesi io.
- La verità è che,tu non sai di essere bella-Detto questo si alzò e mi tese la mano per aiutarmi ad alzarmi dal pavimento freddo.
Afferrai la mano di Niall e mi alzai da terra.
Poi rimanemmo fermi a guardarci per un po’ finché non mi ritrovai abbracciata lui,senza volerlo lasciare.
Mi sentivo protetta.
Mi sentivo compresa.
Mi sentivo finalmente bene,dopo tanto tempo.
Tornammo in mensa,il mio sguardo era ancora abbassato a terra,ma sentivo che Niall sorrideva,fiero e soddisfatto.
Mi sedetti nuovamente al tavolo dov’erano i ragazzi e Niall accanto a me.
-Tutto bene Hope?-Mi chiese Harry.
Vidi Niall muovere il piede sotto al tavolo ed Harry mordersi il labbro,gli aveva forse dato un calcio?
-Si,grazie-Dissi.
Guardai il mio piatto ancora semipieno,le posate ancora al centro del tavolo in seguito al mio lancio,però accanto a me,alla mia destra non c’era Zayn.
-Dove’è andato?- Chiesi indicando il posto vuoto.
Tutti si guardarono tra di loro,Liam ingurgitò una grossa forchettata di spaghetti,Harry fece finta di tossire,Niall fece cadere il coltello sotto al tavolo e Louis prese nervosamente il telefono dalla tasca.
-Allora?-Chiesi nuovamente aggrottando le sopracciglia.
-Beh,ecco…-Iniziò Harry.
-È,come dire,uscito fuori-Disse Liam,rischiando di strozzarsi.
La cosa mi puzzava,ok era fuori ma per fare cosa?
Io scappo in bagno quasi piangendo e lui se ne va?
Mi alzai così di scatto dal tavolo e attraversai la mensa,per uscire nel cortile.
Era li voltato di spalle,di fronte a lui c’era qualcuno,una ragazza,stavano discutendo.
Mi avvicinai e mi nascosi dietro un grande albero per ascoltare meglio.
-No,Zayn tu non puoi lascarmi!-Esclamò la voce che conoscevo ormai troppo bene.
-E invece si Savannah,o dovrei chiamarti Shaun?-Disse lui,ridendo mentre diceva l’ultima parte.
-Non oseresti!-Gli disse lei,
-Perché no? Non è giusto che nessuno sappia il tuo vero nome,Shaun- Continuò lui.
-La triste storia dei coniugi Brown che volevano tanto un maschietto e non si sono dati per vinti nemmeno quando hanno visto che loro figlia era femmina- Disse guardando verso il cielo con aria drammatica.
Per poco io non scoppiavo a ridere da dietro il mio albero.
Davvero Savannah non si chiamava così? Shaun? Un nome da maschio!
Lei era senza parole di fronte a Zayn gli si avvicinò ma lui la respinse bruscamente.
-Ascolta,non ti avvicinare mai più a me e ai miei amici,oppure tutti sapranno del povero Shaun- Continuò lui,sotto gli occhi sconcertati di lei.
-Oppure avvicinati di nuovo a Hope e io…-Disse guardandola negli occhi.
-Che mi fai? Mi picchi? Alzeresti le mani su una ragazza?-Chiese lei.
-Tu non sei una ragazza,sei un mostro-Le disse per poi andarsene verso l’entrata principale.
Sgranai gli occhi e fissai la corteccia davanti a me.
Non avevo tempo per scegliere.
Non avevo tempo per pensare.
“Vai Hope,entra e parlagli”
Corsi verso la porta senza farmi vedere da Shaun,d’ora in poi l’avrei chiamata così,deciso.
-Zayn-Sussurrai poco distante da lui.
Zayn si voltò e mi guardò negli occhi,fece qualche passo avanti,per diminuire la nostra distanza a pochi centimetri.
-Perché hai lasciato Savannah?-Chiesi guardandolo negli occhi marroni.
Lui non parlò per uno o forse due minuti,guardando nei suoi occhi perdevo la cognizione del tempo.
-Per te-Percepii il sussurro delle sue parole dentro di me,e capii che eravamo a quella distanza da cui puoi sfuggire solamente con un bacio.
Il battito del mio cuore aumentava,batteva così forte che sarebbe potuto uscire dal petto da un momento all’altro.
Poi chiusi gli occhi e sentii solo le nostre labbra che si univano.
Misi una mano sul petto di Zayn: il suo cuore batteva come il mio.

Ehilaaa! :D
In questo capitolo c'è di tutto e di più :')
Ma prima,abbiamo sistemato Shaun,LOL
Rido ancora per sta cosa :')
Allora,vi piace? Ditemelo in una recensione :3
Baci ♥
-Mar


 

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Capitolo 8
*** Capitolo Otto. ***


«Pensavo fossi un maniaco entrato di soppiatto mentre mi facevo la doccia»


Passò un mese da quando Niall,che ormai era il mio migliore amico,mi tese la mano per aiutarmi a rimettermi in piedi,quel giorno nel bagno.
Passò un mese da quando baciai Zayn.
Passò un mese da quando non c’era giorno che non passassi con i ragazzi.
E cosa più importante,fra soli sedici giorni sarebbe finita la scuola.
Amen.
-Alzati-Mi disse Niall quella mattina.
-Cinque minuti-Brontolai.
La sera prima dovevamo finire un progetto per chimica,non era esattamente la materia in cui andavo meglio e,povero Niall,è stato fino a tardi a spiegarmi le reazioni chimiche.
Che poi a che servivano?
Così mio fratello,il mio amato fratello,vedendo che erano le undici passate lo ha invitato a rimanere a dormire,ma torniamo al fatto che mi stesse svegliando,la cosa non mi piaceva affatto.
-È tardi,sono le sette e quaranta-Disse ancora.
-Cosa?!?-Urlai alzandomi di scatto dal letto.
Niall era piegato in due sul pavimento a ridere.
Presi la sveglia e capii il perché.
-Sei un grandissimo stronzo!-Dissi e mi buttai sopra di lui armata di un cuscino.
-No,ahia! Scusami,ahia! Era per farti alzare e…- Cercava di dire mentre lo picchiavo col cuscino.
-Smettila cazzo!-Sbraitò.
Io mi allontanai e lo guardai a occhi spalancati.
Anche lui fece lo stesso.
-Scusa-Mormorò.
-No,scusa io,ehm,vado a mangiare-Dissi imbarazzata,non volevo litigare per una cazzata.
-Ci sono i pancakes- Mi disse lui.
Feci una strana espressione e lui mi rispose subito.
-Li ho fatti io-
Sorrisi e corsi ad abbracciarlo,quel ragazzo era qualcosa di meraviglioso.
In seguito scesi in cucina dove il profumo di quel cibo divino,cioè i pancakes,mi entrava nelle narici.
Ne presi due,d’altronde gli ultimi rimasti e li ingurgitai uno dopo l’altro.
Scese anche Niall,e mi guardò mangiare.
-Sai che sembri un ippopotamo che cerca di bere il the?- Mi disse sedendosi di fronte a me.
-Si ne sono consapevole,e ne vado fiera-Risposi rischiando di strozzarmi.
Una volta che ebbi finito di mangiare mi chiusi in bagno e mi feci una doccia dato che era troppo presto rispetto a quello che quel simpaticone di Niall mi aveva detto per farmi alzare.
Sentii un rumore ma probabilmente era Niall che si stava vestendo nell’altra stanza,e poi con lo scroscio dell’acqua non si sentiva molto bene.
Appena finito aprii un po’ la tendina per far entrare un po’ d’aria ma notai una figura davanti al lavandino.
Tolsi il manico della doccia dalla parete e presi asciugamano dall’attaccapanni,me lo misi e uscii,mi avvicinai alla figura che aveva un asciugamano in testa.
Mi avvicinai ancora  e il ragazzo si girò.
-Niall?-Esclamai con la doccia ancora in mano.
-Che ci fai con il manico della doccia in mano?-Mi chiese lui sbalordito.
-Pensavo fossi un maniaco entrato di soppiatto mentre mi facevo la doccia- Risposi.
-Ti stavi facendo la doccia?-Mi chiese lui.
Poi mi squadrò da capo a piedi.
Mi ricordai di avere solo un asciugamano addosso.
E le mie guance avvamparono di calore.
-Beh,puoi uscire?- Chiesi.
-Devo tenere la tinta,babe-Mi rispose.
-Okay,il bagno è tuo-Sbuffai.
Rimisi  la doccia al suo posto e andai in camera mia a vestirmi.
Ok,più che vestirmi presi delle cose a caso dall’armadio perché quel giorno non avevo voglia di uscire di casa.
Niall uscì e si tolse l’asciugamano dalla testa,com’era buffo con quella specie di turbante.
Dopo parecchio tempo eravamo pronti entrambi,il biondino per prepararsi ci mise tantissimo tempo,quasi più di me.
Verso le otto e qualche minuto uscimmo di casa,saremmo andati con la sua macchina quindi non c’era nessun pericolo di perdere l’autobus e arrivare tardi a scuola.
Salimmo sulla sua Mercedes nera,come dimenticare la prima volta che ci salii sopra?
Partì a tutta velocità ed ebbi solo il tempo di allacciare la cintura,un giorno all’altro sarei morta d’infarto dentro quell’automobile,me lo sentivo.
Arrivammo a scuola e con grande sorpresa non vedemmo nessuno degli altri quattro,eppure non era così presto.
In ogni modo,scendemmo dalla macchina,e come ogni volta guardavo tutto il cortile,a destra vicino al campo di basket ,c’erano Savannah/Shaun e le sue amichette in rosa,appresso a loro i componenti della squadra di basket,tutti dei senza-cervello.
Mentre io e Niall ci dirigevamo verso la parte opposta del campo,tutte le persone che ci venivano incontro ci salutavano.
La mia popolarità,da ragazza normale e non considerata da nessuno,era aumentata da quando cominciai  ad uscire con Zayn,poi quando ci mettemmo insieme tutta la scuola parlava di noi.
All’inizio era fastidioso ma venire a scoprire che ne parlavano bene,era stato un sollievo.
Mi fermai a parlare con un gruppetto di ragazze del giornale della scuola,erano molto simpatiche,la mia barriera non mi aveva permesso di conoscerle prima.
-Ciao Hope,ti va di leggere questa bozza per un articolo?-Mi chiese ad un tratto Jennifer.
Jennifer era una ragazza un po’ più alta di me,portava sempre i capelli biondo cenere raccolti in una grande treccia e gli spessi occhiali lasciavano intravedere degli occhi cerulei.
-Certo Jen-Le dissi io,presi il foglio e iniziai a leggere le prime righe,poi qualcosa mi interruppe.
Mi girai e vidi che Zayn si era intromesso tra il gruppetto di ragazze e  aveva messo una mano sulla mia spalla.
-Posso rubarvela un attimo?-Chiese ironico.
Io sorrisi,restituii il foglio a Jennifer e andai da Zayn.
-Giorno-Dissi con un sorrisetto sulle labbra.
-Buongiorno,amore mio-
Lui sorrise,ero abituata ai suoi sorrisi,ma ogni volta mi toglievano il fiato come la prima volta che lo vidi.
Poi come faceva ogni mattina prima di entrare in classe,mi baciò.
Appena le nostre labbra si incontrarono sorrisi,poi ricambiai il bacio,che ogni giorno che passava sentivo sempre più dolce e appassionato allo stesso tempo.
Tutto lentamente svaniva,e lasciava posto ad un’immensa distesa che ospitava solo me e Zayn.
Sentivo però che non eravamo soli in quella distesa creata dall’immaginazione.
Qualcuno nel mio subconscio,e forse anche nella realtà ci stava osservando.
No, non erano i soliti ragazze e ragazzi che passavano di li,e si fermavano a guardarci.
Non era nemmeno Savannah,che moriva d’invidia.
Qualcuno ci stava osservando e sentivo il suo sguardo bruciare su di me.

Holaa! :D
Mi sento molto stronza perchè ho fatto passare un mese senza particolari.
Ma voi mi amate lo stesso,e io amo voi (?) ♥
Poi si viene a scoprire che mi odiate e mi lanciate pomodori çwç ma ok.
Beh,ditemi cosa ne pansate con una recensione! :D
Ora scappo,ecco perchè ve l'ho messo prima oggi il capitolo :')
Adieu e a domani
-Mar

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Capitolo 9
*** Capitolo Nove. ***


«She's the reason for the teardrops on my guitar»


Mi staccai da Zayn,e mi voltai ma chiunque mi stesse guardando era svanito.
-Tutto bene?-Mi chiese  Zayn abbracciandomi.
-S-si,tutto bene-Risposi io,evidentemente poco convincente,dato che Zayn alzò un sopracciglio.
-Entriamo,è suonata la campana-Dissi ,lo presi per mano ed entrammo.
Le prima ore passarono lente,tra il caldo e la strana situazione che mi opprimeva non ero certo di buon umore.
Per lo più alla terza ora,inglese,la vecchia vacca ci riportò i temi.
L’ora la condividevo con Niall perciò ero al banco con lui,quando la professoressa si avvicinò al nostro banco gli presi la mano e quasi gliela stritolai per l’ansia.
Con quel compito avrei potuto vedere se il mio voto in pagella fosse stato un misero sei oppure un bel sette.
Mi diede il foglio,e lo girai.
-Bel lavoro Evans non me lo sarei aspettato-Commentò,ecco cosa odiavo di lei,commentava tutti i compiti in classe.
Girai il foglio.
Otto e mezzo.
Sarei scoppiata a piangere da un momento all’altro,era un evento dovevo festeggiare.
-Horan,credo che il tuo tema sia stato il più bello di tutta la classe,mi sono emozionata-Disse la vecchia quando consegnò il foglio a Niall.
Mi avvicinai a lui per vedere quando avesse preso e vidi un dieci rosso contrastare sul foglio bianco.
-Come cazz.?-Dissi incredula.
-Non ne ho idea-Mi disse lui con la bocca aperta egli occhi spalancati.
Era un tema sul significato dell’amore,mi domandavo da quando Niall fosse così sentimentale,certo era una caramella ricoperta di miele e zucchero ma non me lo sarei mai immaginato così…così dolce,anche se forse non era l’aggettivo giusto per quel tema.
Niall andò in bagno e sapevo di non doverlo fare ma lessi qualche riga del suo tema,forse la professoressa aveva ragione,forse Niall era davvero capace di far emozionare le persone scrivendo.

“Amore. Cos’è questa parola? Cosa rappresenta?
Amore è quando la guardo e tutto svanisce,anche quando so che lei non appartiene a me,quando vedo nei suoi occhi che per lei non sarò mai qualcuno da amare.
Però se amare,vuol dire avere una ragione per alzarsi al mattino e cercare di sognare la notte,allora preferisco amare colei che non sarà mai mia che amare qualcun altro mentre il mio cuore dice un’altra cosa.
Perché amore,è sinonimo di dolore e felicità. Queste due emozioni contrastanti che si alternano nel cuore.
La guardo e vedo solo la bellezza,la purezza la voglia di vivere che abita in lei,anche se agli occhi degli altri appare come una comunissima ragazza,per me è come l’aria.
Non posso vivere senza.
Ma la faccia oscura dell’amore è il fatto che lei non ama me.
O almeno non come l’amo io.
Nel suo nome galleggia l’armonia e la speranza,speranza che so di non poter mai avere.
Ma infondo,amare non è solo essere ricambiati.
Amore è fare di tutto per lei,cercare di farla felice,di essere per lei,un amico,un fratello,un protettore.”

Appena finii di leggere Niall rientrò e riposi il foglio al suo posto.
Ma nella mia mente galleggiavano milioni di idee.
Niall era innamorato. Di chi,non si sapeva.
Niall provava emozioni che io non avrei mai immaginato in lui,che razza di amica ero?
Niall non mi aveva mai detto niente,non si fidava di me?
Chi lo sa? So solo che fino all’ora di pranzo non rivolsi la parola a nessuno,nemmeno a Zayn.
-Hope?-Mi richiamò una voce.
-Hope? Ci sei?-Ripeté Zayn,ma io stavo pensando.
-Hope? Stai bene?-La voce di Liam.
-Sei in trance? Hope ritorna tra noi!-Louis.
-Hope!-  Al suono di quella voce mi svegliai.
-Tutto bene?-Dissero in coro Niall e Zayn,
-Si,io… -Mormorai.
-Sei strana Hope-Mi disse Harry-Sembri malinconica- Continuò.
Lo guardai con aria di sfida,so a cosa voleva arrivare.
-E qual è il modo migliore per far passare la malinconia?-Chiesi.
Infondo lui era Harry Styles,il festaiolo della città per eccellenza.
-Una festa!-Esclamò.
Prevedibile.
-Zayn aiutami a salire sul tavolo- Dissi.
-Ma che…-Disse lui.
-Come credi che attirerò l’attenzione? Mettendomi a ballare in tutù?-
Salii sul tavolo e vidi parecchie persone guardarmi ma altre no,così decisi di parlare.
-Attenzione gente!-Urlai.
-Voi laggiù,silenzio,devo dire una cosa-Continuai.
-Perfetto,stasera festa a casa mia,tutti invitati tranne…Savannah e compagnia-
Scesi dal tavolo e sentii tutti cominciare a parlare,avevo fatto un buon lavoro,mentre Niall e Zayn mi osservavano sconcertati.
-Da quando Hope Evans organizza una festa senza chiedere il permesso a nessuno?- Disse Louis.
-Da oggi-Risposi,inforcai una polpetta e la mangiai.

*

 -Daniel,giuro che ti faccio una statua!-Esclamai stritolando mio fratello.
-Oggi è l’ultimo giorno che puoi fare baldoria,domani ritorneranno mamma è papà,l’ho fatto solo per questo-Mi rispose lui.
-Si,ok,ora vai altrimenti Rebecca ti pianta ancor prima di mettersi con te-Dissi e trascinai mio fratello verso la porta di casa.
-Sicura che non ti ritrovo incinta?-Mi disse alzando un sopracciglio.
-Naah,sarà una cosa tranquilla,ora vai,ciao a domani-E mio fratello finalmente uscì di casa.
Andai in salotto e vidi che era tutto perfetto,era tutto pronto.
Poi suonarono al campanello.
Panico,non aspettavo nessuno per le sette e mezza,la festa sarebbe cominciata alle otto.
Chi cazzo era?
Andai ad aprire la porta e mi ritrovai davanti Harry e Louis,dietro c’erano Liam,Zayn e Niall.
-Come siamo sexy!-Disse Harry.
-Guardare ma non toccare-Dissi io guardando lui e poi Zayn.
-Oltrepassando il discorso “stasera sono sexy” che ci fate voi qui,adesso?- Chiesi.
-Pensavamo che ti servisse una mano-Rispose Liam.
-Grazie ma me la sarei cavata benissimo da sola-Dissi poi inspiegabilmente scoppiai a ridere.
Ero tutta matta.
Dopo mezz’ora arrivarono gli invitati e tutto procedette per il meglio,almeno fino alle undici e qualcosa.
Eh già dopo le undici cominciarono a stappare una o due bottiglie di birra che diventarono improvvisamente sei o sette.
Non ricordavo esattamente quando avevo bevuto ma sicuramente non ero un caso perso come Harry  e Louis.
Forse qualche bicchiere o forse più bicchieri.
Ma riuscivo ancora a pensare come una persona normale.
Più o meno.
Diciamo che se una persona normale pensa giallo e un ubriaco pensa rosso, io pensavo arancione.
-Hope devo parlarti- Mi girai e vidi che Niall era venuto a sedersi accanto a me.-Sei ubriaca?-
-No sto benissimo,dimmi pure-Dissi.
-Preferirei un posto più tranquillo-Disse.
Allora mi alzai e uscimmo dalla porta sul retro per ritrovarci in veranda,il rumore della musica era soffocato e l’aria fresca faceva bene al mio cervello che riacquistava lucidità.
Niall richiuse la porta e venne verso di me.
L’ansia mi stava divorando e quando vidi la faccia seria di Niall mi preoccupai.
-Ascolta Hope,devo dirti una cosa,ma prima devo chiederti: sei cieca per caso?-
Ma che cazz.? Poi ero io quella ubriaca.
-Niall ti senti bene?-Chiesi.
-Si sto benissimo,te lo chiedo perché non riesci a vedere cosa c’è e cosa succede al di sotto del tuo naso-Continuò lui.
Sorrise nervoso e ricominciò.
-Ti ricordi quando tu e..Zayn vi siete messi insieme,che siamo andati in quel ristorante..-
-Si,quel ristorante irlandese,dell’amico di tuo padre!-Esclamai io.
-Esatto,ricordi che mi hai letteralmente costretto a cantare?-Mi chiese ancora.
-Si! In effetti l’ho trovata un po’ strana la tua scelta,insomma Taylor Swift l’ha scritta per un ragazzo e..-Cominciai io.
-Ho cambiato il soggetto. Ho detto “she’s the reason for the teardrops on my guitar” ma,proprio non capisci a chi l’ho dedicata?- Chiese ancora.
Silenzio da parte mia,lui ricominciò a parlare.
-Te lo sei mai chiesto? Ti sei mai chiesta come ho fatto a scrivere tutte quelle cose nel tema,ti sei mai accorta che ogni tanto mi giravo verso di te e poi ricominciavo a scrivere?-
Non sapevo cosa dire,quello che mi voleva dire Niall mi spaventava.
-N-niall,cosa stai cercando di dirmi?- Chiesi balbettando.
Masochista,ecco cos’ero.
-Che…che,che io ti amo Hope,cerca di fartene una fottuta ragione!-Disse poi,quasi gridando.
Rimasi pietrificata dov’era solo dopo pochi minuti riuscii a pronunciare qualche suono.
-Che…c-cosa credi che dovrei fare?-Chiesi a bassa voce.
-Sii sincera con te stessa-
Detto questo sparì nella notte,vidi i fari della sua macchina accendersi,muoversi e sparire nel buio.


Sciaao a tutti :D
Ora avete un'altra informazione su di me,oltre ai 1D ascolto anche il mio pulcino biondo,Taylor *^* jyvadfgia.
Ok,stop.
Su richiesta di Alessia ho messo anche la parte dove Niall dice a Hope che la ama *O*
Sennò aspettavate fino al prossimo capitolo :')
Ya,ditemi se vi piace o no con una recensione.
A domani :')
-mar

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Capitolo 10
*** Capitolo Dieci. ***


«Io non ho un gatto»


Mi avviai verso uno dei divanetti in veranda e mi sedetti,lo sguardo perso nel vuoto.
Fisso nel punto dove lui era sparito.
Niall mi amava,ma io amavo Zayn,o no?
Ero decisamente stupida.
Osservavo il punto in cui i miei occhi non lo videro più,nella speranza di cosa?
Non sarebbe ritornato.
Ma non era certo l’effetto dell’alcool,o della confusione la luce che vidi lampeggiare nel buio.
Era lui? Non lo sapevo ma mi misi a correre verso il marciapiede,quasi inciampando sul prato.
Aprii la bocca per gridare ma la voce rimase in gola quando vidi un taxi al posto della Mercedes nera.
-M-mamma?- Chiesi scioccata.
L’avevo detto ad alta voce,cazzo.
-Hope! Tesoro mio,come sei cresciuta,oh Charles siamo stati via solo sei mesi,guarda la nostra bambina!-Disse stritolandomi.
Neanche fosse partita per otto anni in Siberia in mezzo agli orsi.
Poi mi ricordai che in casa c’era una festa.
E che erano quasi tutti ubriachi.
-Ehm,voi non potete entrare!- Esclamai allontanandomi dai miei genitori.
-Perché mai?-Chiese mio padre.
-Ehm,io e Daniel stiamo ... organizzando una sorpresa per voi,e finché non la finiamo non potete entrare-Dissi tutto d’un fiato.
Una cazzata peggiore non me la potevo inventare.
-Su ce la farete vedere domani,siamo stanchi- Esclamò mia madre,mi sorpassò e ad arrivo a piegare la maniglia della porta.
Ero morta,sotterrata,fottuta,in pratica avrei anche potuto strangolarmi con il mio stesso vestito,sarei morta più felice.
Mia madre aprì la porta ed entrò.
3…2…1.
-HOPE ALISON EVANS!-Gridò mia madre.
Ma porca troia.
-Si?-Dissi indifferente.
-Cos’è questa roba!?-Strillò mia madre traforandomi un orecchio.
-Una festa?-Risposi.
-Chiama Daniel,adesso! E voi andate via la festa è finita!-Esclamò mio padre.
-Ci si vede domani luce dei miei occhi-Disse Zayn barcollando per uscire di casa.
Avevo perso anche lui.
-Luce dei miei occhi? Ma cosa?-Disse mio padre.
Lo ignorai e composi il numero di Daniel.
-Pronto?-
-Ehi Dan,abbiamo due grossi problemi-Gli dissi.
-Torno a casa-
Attaccai e guardai il pavimento finché non sentii Daniel che parcheggiava sul vialetto.
Ma che belle mattonelle che avevamo a casa non ci avevo mai fatto caso.
-Hope ti giuro che se mi hai lasciare Rebecca li da sola per una ca…mamma,papà?- Disse appena entrò in casa.
-Che ci fate qui?-Chiese ancora.
-L’aereo è partito prima del previsto-Disse nostra madre.
-Daniel, come hai potuto di credevo responsabile- Continuò.
-Mamma,ho una vita,sai?-Le disse lui.
-Di sopra a dormire,domani mattina ripulirete tutto questo casino!-Disse mia madre poi sparimmo al piano di sopra.
Guardai mio fratello come per chiedergli scusa ma non mi sembrava così arrabbiato con me,così andai a dormire.
*
La mattina dopo ci alzammo alle sei per ripulire tutto quello che la festa aveva prodotto.
Dopo cinque minuti volevo tornare a dormire ma mia madre si era alzata con noi quindi era sveglia.
Almeno non era rimasta a poltrire mentre noi lavoravamo.
Verso le sette e quaranta suonarono al campanello,ma non me ne curai.
Andò ad aprire mia madre.
-Salve sono Niall-Feci cadere lo scopettone a terra. -Un amico di Hope- A momenti non caddi anche io. -C’è Hope in casa?-  Chiese a mia madre.
-Certo,accomodati-Disse mia madre,Niall entrò ed io ero per terra con lo scopettone in mano e la testa che pesava quintali.
Mia madre se ne andò in cucina da mio padre,una cosa buona la stava facendo.
-Niall io…- Cominciai.
-Non pensavi che sarei venuto a prenderti come ogni mattina?-Continuò lui.
Annuii in silenzio.
-Beh ti sbagliavi,adesso posa questa roba e andiamo-Mi disse.
Lo guardai negli occhi,capaci di gelare e sciogliere il sole allo stesso tempo.
Poi mi alzai e posai lo scopettone e lo straccio in bagno,presi lo zaino ed uscimmo.
Finché non arrivammo a scuola stetti in silenzio.
Al posto suo non sarei venuta a casa mia.
Io al posto suo mi sarei chiusa in casa per giorni interi e non sarei nemmeno andata a scuola.
Ma lui era Niall e io ero Hope,eravamo due persone diverse.
Inspiegabilmente stare con lui ora mi faceva sentire strana,mi faceva sentire a disagio,e odiavo me stessa per essermene accorta.
-Il gatto ti ha mangiato la lingua?-Chiese Niall appena parcheggiò.
-Io non ho una gatto-Risposi trattenendo una risata.
Anche lui sorrise ma ormai non sapevo più se sorridesse per davvero o lo faceva per me.
Mi facevo abbastanza schifo.
Scendemmo e come la solita routine quotidiana voleva Zayn mi venne incontro ma quel giorno quando cercò di baciarmi spostai la testa sulla sua spalla,scansandomi.
Sapevo che Niall ci sarebbe stato male.
E non volevo che soffrisse ancor di più di quanto era costretto a fare.
Perché lo sentivo,ogni volta dentro di me sentivo qualcuno provare dolore.
A chimica la cosa non andò meglio.
Zayn si sedette accanto a me,dietro a noi c’erano Niall e Harry.
L’ora sembrava non finire più,mi sentivo tremendamente in colpa,e per di più un senso di nausea mi attorcigliava lo stomaco.
Bella merda.
Allora mi alzai e decisi di andare in bagno.
Uscii dalla classe e mi diressi quasi correndo verso la porticina bianca,l’aprii ed entrai,aprii l’acqua del rubinetto e mi bagnai la fronte e le braccia.
“Respira Hope”
Sentii dei passi al di fuori del bagno ma non me ne curai finché non vidi Liam entrare nel bagno delle ragazze.
Liam?
-Che ci fai qui? Se ti beccano ti sospendono-Gli dissi.
-Non stai bene Hope-Mi rispose avvicinandosi.
-Io? Io sto benissimo- Dissi,poi mi appoggiai al muro,le gambe cedettero.
Buio.
*
Camminavo in una stradina lastricata di fiori,c’era il sole ma non faceva tanto caldo,ero un vestitino bianco leggero.
Ero morta?
Ad un certo punto però mi imbattei in una galleria,con due entrate,a destra si vedeva già la luce dell’altra parte mentre a sinistra era buio totale.
Allora andai a destra,attraversata la galleria c’era un'altra distesa verde e poi notai Zayn che mi veniva incontro.
Mi abbracciò,ma poi intorno a noi si fece caldo e vidi che il prato stava prendendo fuoco,guardai Zayn ma lui non c’era più,al suo posto c’era Niall.
Allora sentii una fitta allo stomaco,il fuoco che stava bruciando il prato stava divorando anche lui.
-No!-Urlai. -Scusami,torna indietro. NON ANDARTENE!-
Ma tutto svaniva lentamente,il caldo non c’era più,nemmeno le fiamme,vidi solo un soffitto bianco.
Mi alzai a sedere dato ch ero sdraiata e vidi tutti e cinque i ragazzi attorno a me che mi osservavano preoccupati.


Ehi bella gente Mar è qui presente,oh yeah!
Non fateci caso,ho un assiduo bisogno di Colorado ç.ç
Anyway,ecco nuovo capitolo :)
Spero vi piaccia,recensite e ditemi che ne pensate *^*
SONDAGGIO: Preferite la coppia Zayn/Hope  oppure la Niall/Hope?
Perchè io ho una mezza idea in mente ma voglio sentire la vostra!
A domani :3
-Mar

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Capitolo 11
*** Capitolo Undici. ***


«Tranquilla Hope,sai cosa devi fare»


Qualcuno mi abbracciò.
-Hope come ti senti?-Mi chiese Zayn.
-Bene,era sol un incubo- Lo rassicurai io.
Ma rappresentava tremendamente la realtà.
-Per fortuna che il signor Payne l’ha portata qui-Esclamò l’infermiera della scuola.
Ora ricordavo.
Liam era entrato nel bagno e mi aveva detto che non mi sentivo bene e io gli avevo risposto il contrario.
E poi svenni,nemmeno il mio metabolismo andava d’accordo con la mia testa,e che cazzo!
Insomma dire che ero confusa era dire poco.
-Beh fuori ragazzi,ne resta solo uno,la signorina Evans ha bisogno di riposo- Disse l’infermiera.
Poi mi immaginai con i capelli rossi,nell’infermeria di Hogwarts e Zayn e Niall si trasformarono nei vecchi Severus e James.
La scena ci stava tutta.
Ma io ovviamente dopo essere svenuta nel bagno delle ragazze vado a pensare a queste cose.
“Hope sei una cogliona assurda!”
-Vorrei dormire un po’-Dissi stanca.
Stanca però non lo ero per niente,non volevo scegliere uno di loro.
Meglio che se ne andassero tutti.
Allora uscirono e io rimasi sola con l’infermiera che non contava perché non mi rivolse la parola quindi rimasi sola,su un lettino e con i miei maledetti pensieri.
Vendesi cervello sovraccarico di dubbi.
Carina la cosa,avrei potuto fare un salto su e-bay dopo scuola,perché no?
Tornando a me e al mio cervello,credevo che sarei potuta diventare pazza,che mi avrebbero rinchiuso in un manicomio,il che sarebbe stato meglio che dover scegliere.
L’ultima campana suonò e io ero ancora lì.
Ma avevo preso una decisione,dovevo fare una cosa prima che se ne andassero tutti.
Dovevo rimanere sola,in tutti i sensi.
-Posso andare a casa?-Chiesi ad un tratto.
-Deve venirti a prendere un genitore o un tutore,abbiamo già chiamato a casa-Disse l’infermiera.
Perfetto…
Dopo un po’ arrivò la bidella con un foglio da far firmare all’infermiera: mio fratello era arrivato,grazie al cielo.
Allora presi lo zaino ed uscii dall’infermeria,mi girava ancora un po’ la testa,ma avrei dato di tutto pur di uscire da quel posto.
-Ehi tutto bene?-Mi disse mio fratello.
-Si,Dan,ti dispiace? Devo risolvere una faccenda-Gli dissi dandogli lo zaino poi quando vidi Zayn che si era trattenuto fuori a fumare lo raggiunsi.
-Zayn!-Esclamai appena fui vicino a lui.
-Ehi Hope,per fortuna ti sei rimessa-Mi disse,butto la sigaretta appena iniziata per terra e mi abbracciò.
Zayn così mi rendi difficile le cose,però.
-Devo dirti una cosa-Dicemmo insieme.
-Prima tu-Mi disse lui.
-Nono prima tu-Insistetti.
-Ok,volevo chiederti se..beh mia sorella ha dei biglietti per Londra a luglio,ma ha gli esami per l’università e non può andarci in quel periodo,quindi li ha dati a me…-  Disse sfoderando uno dei suoi sorrisi innocenti e dannatamente sexy.
-Vuoi venire a Londra con me?-Mi chiese alla fine.
Io non potevo crederci,tutto quello che volevo dirgli svanì,la mia espressione tramutò in una ampio sorriso e l’abbracciai quasi facendolo cadere.
-Me lo chiedi anche?-Dissi ancora attaccata a lui.
Londra,il mio sogno sin da bambina.
In quel momento ero la ragazza più felice del mondo.
Avrei passato le vacanze a Londra,la città dei sogni con la persona che….
Che avrei dovuto lasciare.
Mentre invece ero con lui,abbracciata a lui,esultando perché  avrei passato le vacanze con lui.
“Hope deciditi, cazzo!” Vocina di merda. Si poteva stare zitta per un po’?
-Zayn sarei felicissima di poter passare le vacanze con te,davvero ma…-Dissi ad un tratto.
-Ma?-Riprese lui.
-Non posso,vedi sono così,mi sento così confusa- Calma e sangue freddo,non dovevo dirgli perché,almeno credevo.
-In che senso? Su cosa sei confusa?-Chiese.
-Su tutto-Dissi piano. -Ora scusami,devo andare- Lo abbracciai di nuovo e andai verso mio fratello che mi aspettava davanti al cancello.
Non fece domande. Non aprì bocca.
A volte era davvero invadente,quando si trattava di uscire oppure quando stavo ore al telefono,ma in quel momento non disse nulla,aspettava che fossi io a parlare.
Amavo mio fratello.
Arrivammo a casa e mamma era già in salotto ad aspettarci.
-Hope! Come ti senti adesso?-Esclamò appena mi vide.
-Una merda-Sibilai.
Non mi curai di aver usato quel linguaggio con mia madre,da piccola mi aveva detto che dovevo dire la verità e io l’ho detta.
Mi sentivo una merda.
Posai lo zaino per terra e andai di sopra,tutto quello che volevo era dormire,dormire e dormire.
Ma dormire senza sognare.
Perché sapevo che se avrei sognato,avrei fatto un altro incubo
E il mio povero cervello non ce la faceva più d’altronde come il mio cuore.
Il pomeriggio lo passai tra la tv e il buio della mia camera,non cenai,e poi finalmente mi buttai sul letto,stanchissima.
Il sonno mi prese quasi subito.

*

Ero di nuovo nella stessa distesa del sogno fatto quella mattina.
Stessa strada,stessi fiori,stesso bivio.
Questa volta però non andai a destra,dove si intravedeva già la luce,ma nella galleria a sinistra,buia e tetra.
No dico,preferivo morire? Chissà che cosa c’era alla fine di quella galleria,sempre se c’era una fine.
Dopo un tempo interminabili vidi uno spiraglio di luce,debole non accecante come quella della galleria gemella.
E uscii nella stessa distesa verde sotto il chiaro di luna.
Poi vidi una persona avvicinarsi,vestito di bianco,biondo,sembrava un angelo,l’angelo dagli occhi azzurri.
Il mio angelo.
-Niall-Sospirai a bassa voce.
-Si Hope sono io-Come aveva fatto a sentirmi?
Oh,giusto,eravamo in un sogno.
-Io…abbracciami-Sapevo che non avrei mai voluto dire quello che avevo detto ma era solo un sogno,no?
Così Niall si avvicinò e mi cinse tra le sue braccia calde.
Mi sentivo bene.
Chiusi gli occhi per un secondo,quando li riaprii non c’era nulla di strano era ancora tutto perfetto.
Poi lentamente tutto cominciò ad offuscarsi a diventare sempre più distante della realtà e anche il Niall del sogno stava scomparendo.
-Tranquilla Hope,sai cosa devi fare-Mi disse prima di essere svegliata dalla luce che qualcuno aveva prontamente acceso in camera mia.
Daniel?
-Hope,hai urlato- Disse mio fratello preoccupato.
Di nuovo.
Ma andava tutto bene,era solo un sogno.
Adesso sapevo cosa fare,avevo preso la mia decisione.

Saaaaaaaaaaaaaaaalve! :D
Oddio l'ultimo capitolo è arrivato a 10 recensioni *^*
Più,tre o quattro commenti brevi :3 non ricordo bene ora xD
IO VI AMO ♥ punto.
Speriamo che anche questo capitolo riscuoterà altrettanto successo :3
Recensite belle ;)
A presto!
PS: Se volete seguirmi su twittah: malikazzi tua?
-Mar

 

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Capitolo 12
*** Capitolo Dodici. ***


«Ho scelto te»


La mattina seguente mi svegliai a causa del rumore della pioggia,verso le cinque di mattina aveva cominciato a piovere e successivamente si era trasformato in un temporale con tanto di lampi e tuoni.
E parliamo del 3 Giugno.
Mentre facevo colazione mi squillò il cellulare allora,ancora con la fetta biscottata in bocca corsi verso il salotto.
-Pronto?-Dissi ingoiando un pezzo fetta biscottata.
-Ehi,sono Niall,senti non mi sento bene quindi oggi non vengo a scuola-Disse.
-Ok-Neanche il tempo di rispondergli,chiedergli cosa aveva che aveva già attaccato. Bah.
Allora finii di prepararmi e cominciai la preparazione spirituale per uscire ed andare ad aspettare l’autobus sotto il temporale.
-Hope vado a lavoro!-Mi strillò mio fratello dalle scale.
-Aspetta,puoi darmi un passaggio a scuola?-Gli chiesi.
-Come vuoi,hai sempre odiato il catorcio-Disse ridendo.
Feci spallucce e presi due ombrelli,uno lo diedi a Daniel poi uscimmo e percorremmo il piccolo spazio tra la porta e il vialetto,e salii sul catorcio.
Appena salii un rumore metallico mi fece quasi prendere un colpo.
Odiavo quella macchina.
Per arrivare a scuola ci mise 20 minuti buoni,ecco perché Daniel usciva così presto la mattina.
Ringraziai mio fratello e scesi,aprii l’ombrello e via alla corsa verso il portone!
Entrai e come sapevo Niall non c’era.
Però vidi i ragazzi appoggiati ad un muro del corridoio e li raggiunsi.
-Ciao ragazzi!-Esclamai appena arrivata.
-Niall?-Mi chiese Liam,sorpreso di vedermi da sola.
-Sta male e oggi non viene-Dissi.
Zayn poi mi prese per mano e ci allontanammo un poco dagli altri.
-Che ti succede,Hope?-Mi chiese.
-Niente! Sto benissimo- Dissi io.
-Andiamo,non sono nato ieri,vedo che c’è qualcosa che non va-Mi disse.
Porca miseria.
-Da quando hai dato quella festa sei così strana-
Grazie al cazzo.
“Hope smettila e digli la verità” Ci si metteva anche la vocina a farmi il terzo grado.
-Zayn,alla festa è successa una cosa…di cui tu probabilmente non te ne sei accorto-Dissi respirando forte.
-Tranquilla Hope,stai calma,cosa è successo?-Mi chiese spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Non potevo dirgli che uno dei suoi migliori amici mi aveva detto che mi amava.
Ma sarebbe stato peggio se lo avesse scoperto da solo.
Che cosa potevo fare?
-Hope?-Mi richiamò ancora.
-Zayn,ascolta io ti voglio bene e non voglio che tu stia male per…-Cominciai.
A quel punto lui cominciò a guardarmi preoccupato.
E poi suonò la campanella.
Santa campanella.
Alzai lo sguardo verso il soffitto e guardai i ragazzi che si dirigevano a chimica,presi Zayn per mano e insieme andammo a lezione.
Per tutta la lezione non fece altro che chiedermi cosa fosse accaduto e io gli rispondevo che glielo avrei detto a mensa,finché la prof di chimica – odiosa quanto la materia che insegnava -  non ci riprese.
-Malik,Evans dite anche a noi di cosa state parlando-Ci disse quella vecchia megera.
Noi guardammo i nostri libri senza proferire parola.
-Beh una  bella punizione non ve la toglie nessuno-Segnò delle cose su un foglio e ce lo consegnò.
Già detto ch odiavo l’ora di chimica?
In ogni caso avrei cercato di evitare la punizione,tanto la scuola era finita.
A mensa quasi saltai dal tavolo per il tuono che sentimmo,doveva essere caduto un fulmine nella vicinanze,bene.
Poi da dove ero seduta io vidi qualcuno muoversi fuori nella pioggia,un altro lampo,la luce gli illuminò il viso.
Niall.
Ma non stava male?
Lasciai perdere quello che mi aveva detto al telefono ore prima e mi alzai dal tavolo.
-Dove vai?-Mi chiese Harry.
Statti zitto,cazzo!
-Ho bisogno di un po’ d’aria-Risposi.
-Sta piovendo-Notò Liam.
-Vado sotto al porticato-
Allora uscii dalla mensa e successivamente dall’edificio.
Lo vidi,stava per andarsene.
Quindi mi misi a correre come non mai per raggiungerlo.
-Niall!-Urlai.
E lui si girò.
Mi guardò sorridendo,con gli occhi e col cuore.
-Che ci fai qui fuori? Ti ammalerai-Mi disse.
-Vale anche per te-Risposi.
Ero già zuppa ma non mi importava.
-Ho preso la mia decisione-Dissi guardandolo negli occhi,le ciglia bagnate dalla pioggia.
Sembrava un angelo sceso in terra,lui era il mio angelo.
-Ho scelto te-
Chiusi gli occhi,in attesa di qualcosa.
Sentii la mano di Niall posarsi sul mio volto.
Avvicinarlo  al suo.
Aprii gli occhi e vidi i suoi,di ghiaccio a pochissimi millimetri dai miei.
Poi la pioggia svanì,e io mi ritrovai abbracciata a lui.
Le nostre labbra danzavano sul ritmo dei battiti dei nostri cuori.
E mi sentii al settimo cielo.
Quando mi morse con estrema delicatezza il labbro inferiore.
Quando mi presi la rivincita e cercai con avidità la sua lingua.
Quando ad un certo punto qualche lacrima sfuggì dai miei occhi.
Lacrime di gioia.
Era stato così dolce mentre mi baciava,così delicato.
-Perché piangi?-Chiese,sentivo il suo respiro entrare dentro di me.
-Siamo sotto la pioggia chi ti dice che stia piangendo?-Risposi guardandolo negli occhi.
-Capisco quando qualcuno piange,anche sotto la pioggia-Mi rispose a bassa voce.
Allora abbracciai stretto a me,e lasciai che i singhiozzi non si fermassero.

Holaaa! :D
Mi dispiace di aver deluso tutti quelli dalla parte "Zayn/Hope"
se volete mi tiro un pomodoro da sola :D
Comuunque io questa cosa ce l'avevo in mente sin da subito ed era così bjkabfabgkba
che non potevo non scriverlo v.v
Quiiindi,ditemi se vi piace o meno con una recensione :3
Ps: il titolo mi sa molto di Pokemon D: LOL
-Mar

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Capitolo 13
*** Capitolo Tredici. ***


«Hope,morirò dentro questa auto se non ti muovi»


Sentivo la pioggia battere violenta su la mia testa,ma non mi imprtava.
Dopo un po’ aprii gli occhi e vidi qualcuno davanti a me,a pochi metri.
Non poteva essere lui.
Poi un lampo gli illuminò il viso e allora lo riconobbi.
Zayn.
Ma magari era solo un rimorso proveniente dalle mia testa.
Ormai non mi stupivo più di niente.
Sciolsi l’abbraccio con Niall e guardai l’asfalto dietro di lui,inerme.
-Che ti succede?-Chiese Niall.
Io non risposi,non ci sarei riuscita,non sarei stata capace nemmeno di muovere un muscolo.
-Complimenti-Esordì Zayn.
Un momento,i rimorsi non parlano,cazzo!
Era veramente lui.
Niall si girò e si ritrovò davanti Zayn.
-Io ti credevo un mio amico-Disse.
-Zayn..-Dissi io,come cazzo avevo trovato il coraggio di parlare?
-No,Hope,mi ero sbagliato anche su di te,sei come le altre,sei solo una troietta che..-Cominciò,ma non finì la frase.
“Hope ti ha dato della troia reagisci” Disse la vocina dentro di me.
Cosa avrei dovuto fare? In parte aveva ragione.
No aspetta ma che cazzo dicevo? Non aveva ragione per niente.
Comunque Zayn non finì la frase perché Niall gli piazzò uno pugno ben assestato sulla faccia.
-Non chiamarla mai più così!-Esclamò,un'altra po’ di rabbia e gli occhi gli sarebbero diventati rossi.
Non lo avevo mai visto così infuriato.
Zayn si toccò il naso,ma non era un tipo da lasciarsi abbattere facilmente così rispose al pugno di Niall con un altro pugno.
Oh no! Quei due si sarebbero ammazzati se non avessi fatto qualcosa.
-Ragazzi smettetela,per favore!-Dissi quasi gridando ma loro mi ignorarono.
Ok,Hope mantieni la calma,devi cercare qualcuno che ti aiuti a dividerli.
Vidi tre persone avvicinarsi nella pioggia,forse avevo capito chi fossero ma quel maledetto temparale non mi faceva vedere niente!
Così corsi verso di loro e capii che erano Harry,Louis e Liam.
-Ragazzi per favore aiutatemi-Gli dissi indicando i due che stavano ancora facendo a botte.
Così io e gli altri corremmo verso i due litiganti,Harry e Louis bloccarono Zayn invece io e Liam cercammo di fermare Niall.
Si erano allontanati l’uno dall’altro il pericolo era finito.
Solo che erano tutti e due conciati abbastanza male.
-Mi gira la testa-Disse Niall sofferente,per poco con cadette per terra,se non ci fossimo stati io e Liam.
-Ti porto a casa-Dissi io.
-No posso farcela da solo-Disse.
-Niall non era una barzelletta divertente,a momenti svieni,ti ci porto io a casa-Dissi convinta.
Allora dopo un odissea arrivammo alla Mercedes nera parcheggiata fuori scuola,al diavolo le lezioni.
Si sedette al posto del passeggero,e io a quello dell’autista.
Ok,da quanto tempo era che non guidavo? Da quando avevo preso la patente,cioè un anno.
Dai ce la potevo fare.
Partii e stavo andando bene,ok anche un ragazzino di dieci anni avrebbe guidato bene a passo d’uomo.
-Hope,morirò dentro questa auto se non ti muovi- Disse Niall
Aveva ragione.
Accellerai e dopo circa venti minuti arrivammo a casa mia dato che non mi ricordavo dove fosse casa di Niall.
A casa mia non c’era nessuno,il che era una cosa buona dato che ero tutta bagnata per la pioggia.
Entrammo e Niall si sdraio sul divano.
Silenzio,l’unico rumore era la pioggia che batteva sul tetto.
Andai in cucina a prendere qualche cosa di ghiacciato dal freezer e poi qualche benda,garza qualsiasi cosa che mi avrebbe aiutato a curare Niall.
-Ok,tieni questo sull’occhio-Gli dissi porgendogli un pacco di pesce congelato.
-Come sono messo?-Chiese mentre di metteva il pesce in faccia,
-Male-Dissi guardandolo.
-Quanto male?-Mi chiese ancora.
-Hai un occhio nero,e il labbro inferiore spaccato,e ti esce un po’ di sangue dal naso-  Dissi mentre tamponavo con la garza sul labbro.
-Grazie-Sussurrò.
Io sorrisi,perché mi ringraziava? L’avrebbe fatto chiunque.
Quando ebbi finito di medicarlo mi sedetti accanto a lui, che ormai si era addormentato,e cominciai ad accarezzargli i capelli bagnati.
Era tutto finito,anche se era solo l’inizio.
Stetti non so quanto tempo a passare le dita tra i suoi capelli biondi,ma fissarlo mentre dormiva era una cosa bellissima.
Lui era bellissimo.
Perfetto anche con il labbro spaccato.
Quanto avrei voluto baciarlo di nuovo.
Dopo un po’ gli squillò il cellulare che era nella sua tasca,provai a svegliarlo prima che smettesse di squillare.
Finalmente aprì un occhio,e afferrò il cellulare per rispondere.
-Pronto?-Disse con la voce ancora impastata di sonno.
-Ehy ciao Bella-Disse e un sorriso gli spuntò sulle labbra.
Chi era adesso questa?
-Domani? Davvero? Sarà bello passare le vacanze con te e gli altri- Disse ancora.
-Ok,ciao a domani-Disse e poi chiuse la telefonata.
Lo guardai con un punto di domanda disegnato sulla faccia e lui mi rispose subito.
-Mia cugina,domani viene dall’Irlanda con mia zia e gli altri miei cugini-
-Fantastico,vuoi che ti porti a casa? Sono quasi le sette- Dissi guardando l’orologio.
-E’ davvero così tardi? Mia madre mi ucciderà-Disse.
-No,non lo farà oggi,forse  quando ti sarai rimesso- Dissi.
Così l’aiutai ad alzarsi e riprendemmo la sua macchina.
Mi dettò la strada,ed arrivammo dopo circa cinque minuti.
Suonai il campanello.
-Salve signora Horan-Dissi sorridendo appena una donna mi aprii la porta.
-Ciao,oh ma Niall cosa ti è successo?-Esclamò preoccupata.
-Nulla,beh è una lunga storia-Disse.
-Vai dentro,e Hope giusto?- Disse poi rivolta a me.
-Ehm si-Risposi imbrazzata.
-Grazie di cuore per esserti presa cura di Niall-Mi disse.
-Si figuri,l’avrebbe fatto chiunque-Dissi.
-Entra prego-Mi invitò la signora Horan.
-Oh,grazie ma è tardi dovrei tornare a casa-Dissi.
Allora scesi le scale e poi mi vanne in mente che non avevo una macchina con cui tornare.
Una bella camminata fino a casa mia,perché no?
Mi squillò il cellulare,lo presi e vidi che era Harry.
Harry?
-Ehy Harry!-Risposi.
-Hope,devi venire a casa mia,ci sono anche Louis e Liam,è urgente!-Disse preoccupato.
-Che cosa..?-Dissi.
-Si tratta di Zayn-Continuò.
-Sono davanti casa di Niall,vienimi a prendere-Gli dissi.
Che cosa aveva combinato Zayn?
 

Buongiorno gente!
Sono di nuovo qui ad aggiornare :3
Spero vi piaccia questo capitolo,l'ho riscritto stamattina perchè ieri Word e l'aveva cencellato tutto ç_ç
Che cosa crudele.
Quindi se fa schifo abbiate pietà di me.
E se volete recensite i pareri sono sempre ben accetti.
PS: IL CAPITOLO DODICI E' ARRIVATO A 13 RECENSIONI
I ♥ U
-mar

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Capitolo 14
*** Capitolo Quattordici. ***


«Mi stai cacciando di casa,Malik?»


Dopo pochi minuti arrivò Harry,non scese nemmeno,mi fece cenno di salire in machcina e io obbedii senza fiatare.
Ero preoccupata.
Anche se Zayn mi aveva dato esplicitamente della troia
Anche se aveva preso a pugni Niall.
Anche se si era comportato da coglione.
Ero preoccupata per lui,perché infondo io gli volevo bene,e ci tenevo a lui.
Arrivammo a casa di Harry dove c’erano tutti gli altri,seduti sul divano bianco.
La sorella di Harry,Gemma,stava parlando animatamente al telefono con qualcuno,anche lei preoccupata,mi saluto con un solo cenno della mano.
La madre di Harry,Anne,non era in casa probabilmente ancora fuori per lavoro.
Gemma riportò il telefono in salotto.
-Safaa dice che non hanno ancora nessuna notizia- Disse sedendosi accanto a suo fratello.
Harry l’abbracciò,cercando di rassicurarla,infondo anche lei era amica del ragazzi,ma più di tutti era la migliore amica della sorella di Zayn.
Dopo neanche un minuto il telefono squillò di nuovo.
-Pronto?- Rispose Gemma.
-Si, non fa niente se la pizza ritarda,arrivederci-Riattaccò,e si accasciò a peso morto sul divano.
-Gemma dammi il telefono-Disse Harry.
Sua sorella prese l’apparecchio dal tavolo e glielo passò.
-Ciao Safaa sono Harry,avete notizie?-Disse serio.
Mise il vivavoce in modo che tutti potessimo sentire.
-Ancora niente-Disse Safaa
-E voi come state?-  Chiese Harry.
-Beh,mamma è in preda ad una crisi di nervi,Doniya cerca di calmarla,Wahaliya sta mangiando patatine a tutto spiano mentre prova  chiamare Zayn,ed io sono la più calma- Disse,ma la sua voce tremava.
-Io non posso restare qui-Dissi ad un tratto.
-Cosa?-Chiese Liam.
-Harry,avverti Safaa che sto arrivando da loro- Presi la borsa e aprii la porta di casa.
-Ma sta piovendo!- Disse Louis.
-Farò una passeggiata sotto la pioggia,tanto è estate-
Uscii e chiusi la porta alle mie spalle.
Diluviava e io stavo camminando sotto la pioggia,verso casa di Zayn,solo per lui.
Una persona normale di mente se ne sarebbe fregata.
Ma io no.
Perché per quanto fosse stronzo,coglione,stupido e assolutamente senza cervello,io gli volevo ancora bene.
Non so se lui provasse ancora lo stesso per me,ma io ci tenevo ancora.
Arrivai e suonai il campanello,mi aprii Safaa ancora col telefono in mano,ancora al telefono con Harry.
-E’ arrivata Hope,santo cielo sei tutta bagnata,aspetta di do un asciugamano- Disse precipitandosi  in bagno.
Mi porse un asciugamano arancione e me lo misi in testa.
-Hai avvertito tua madre?-Mi chiese Wahaliya.
-Si,appena sono arrivata da Harry-Risposi.
-Ciao Hope- Mi salutò Doniya.
-Ciao-Risposi cercando di sorridere,ma senza successo.
Il tempo passava,e passava le lancette segnavano le nove e un quarto,mia madre sapeva che ero li,Daniel mi sarebbe venuto a prendere dopo,quando me ne sarei andata.
Wahaliya accese la tv per passare il tempo,non sembrava tesa ma Safaa mi disse che lo era dato che aveva mangiato due pacchi di patatine e un barattolo di nutella in solo un ora e mezza.
E Wahaliya era fissata con la dieta.
Io sentivo lo stomaco brontolare,ma non ce la facevo a mettere qualcosa sotto i denti.
E se gli fosse successo qualcosa?
E se fosse stato tutto per colpa mia?
Verso le nove e quaranta suonarono al campanello.
Safaa aveva ripreso a parlare con Harry e gli altri mentre Wahaliya spense la tv e si precipitò alla porta.
-Zayn!-Esclamò abbracciandolo,anche se grondante d’acqua.
-Oh eccoti finalmente,Harry dice che sei un coglione,e si chiede come cazzo ti è saltato in testa di fare una cosa del genere,e lunedì a scuola non si tratterrà dall’insultarti- Disse Safaa buttando il telefono da qualche parte e abbracciando anche lei suo fratello.
-Ci hai fatto preoccupare-
Si aggiunse anche Doniya e il quadretto fraterno era perfetto.
-Oh ci sei anche tu-Disse rivolto a me una volta sciolto l’abbraccio con le sue sorelle.
-Si,credi che non mi sia preoccupata per te?- Chiesi fredda.
Mi aspettavo un po’ più di riconoscenza.
-No,non me lo sarei aspettato,credevo che stessi ancora facendo da infermiera a Niall- Disse,col suo solito atteggiamento strafottente.
Non picchiarlo,non picchiarlo, non picchiarlo.
-No,beh se lo vuoi sapere io a te ci tengo ancora e mi preoccupo se fai delle stronzate-Dissi.
-E poi se l’hai fatto per quello che è successo oggi,io…-Iniziai ma Zayn mi interruppe bruscamente.
Mi sorpassò,strattonandomi e si diresse verso le scale.
-Smettila di pensare che l’universo giri intorno a te!-Gridò.
-Non sai niente di me,niente,non sai il perché delle mie azioni!-Continuò infuriato.
-Penso che a casa tua siano preoccupati-Continuò ancora.
-Mi stai cacciando di casa,Malik?-Proprio come ai vecchi tempi.
-Si,Evans-Disse tagliente.
-Bene!-Urlai.
-Bene-
-Bene-L’ultima parola era la mia,sempre.
Aprii la porta e la richiusi violentemente davanti a me,aveva smesso di piovere nel frattempo,chiamai Daniel e gli dissi di venirmi a prendere.
Chi aveva ragione tra me e lui?
Perché mi aveva detto quelle cose?
Ero io la cattiva in questa storia?
Avrei dato tutto pur di svegliarmi e far finta che fosse stato solo un brutto sogno.
Oppure tornare indietro nel tempo e rifiutare quel  maledetto invito di Zayn mesi fa.
Ma purtroppo non potevo.
Era la realtà e non si tornava indietro.

Hola! :D
Sciao bele! :3
Apparte gli scherzi ditemi com'è vi prego ç_ç
Perchè l'ho cambiato 15646mila volte çç
E poi ditemi cosa ne pensate,secondo voi che succederà adesso? v.v
Recensite e fatemelo sapere :3
A domani :D
Riposto il mio twittah! per i nuovi lettori :3  malikazzi tua?

 

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Capitolo 15
*** Capitolo Quindici. ***


«Sei diventata tutta rossa»


Avevo passato la notte piangendo,si anche i più forti lo fanno,che ci posso fare?
Quando mi alzai avevo gli occhi arrossati,allora mi diressi verso il bagno e aprii l’acqua delle doccia per farla scaldare.
Poi mi tolsi il pigiama e la biancheria ed entrai nella doccia.
Il getto d’acqua mi aiutava a far rivivere i pensieri ancora offuscati dal sonno.
Ricordavo ogni particolare della sera precedente.
Purtroppo.
Mi sentivo completamente in colpa anche se lo stronzo era stato lui.
Io ero andata a casa sua,per vederlo ritornare,ma era comunque colpa mia.
Perché deve essere tutto così ingiusto?
Appena uscii mi squillò il telefono.
Cazzo erano le 8 di mattina di sabato,chi si alzava a quell’ora?
A parte me,ovvio.
Infilai l’asciugamano e corsi per rispondere.
-Pronto?-
-Ehi Hope,sono Niall ti ho svegliata?-Chiese.
Una bella notizia,dai la giornata era iniziata bene.
-No ero in un'altra stanza,come stai?-Dissi io.
-Bene,tu?-Mi chiese.
-Non male-Mentii.
-Sono arrivati i miei cugini-Disse -mia cugina Bella vuole vedermi ma io non voglio- Continuò triste.
-Sarà ancor più fiera di te quando scoprirà il perché-Gli dissi io,sapendo che si riferiva al suo occhio.
-Puoi venire?-Chiese ad un tratto.
-Certo-Sorrisi involontariamente ed attaccai.
Mi vestii velocemente e scesi in cucina.
-Come mai di così buonumore?-Chiese mia mamma.
-Vado a trovare Niall- Presi un toast appena uscito dal tostapane e lo addentai.
-Ehi quello era mio-Protestò mio fratello.
-Si,ma io vado di fretta,a dopo!-Dissi ed uscii di casa.
Poi rientrai.
-Daniel mi presti la macchina?-Dissi facendo gli occhi da cucciolo.
-E va bene,ma stasera mi serve-Disse.
-Tranquillo te la riporto-Risposi.
Presi le chiavi dal tavolo ed uscii, chiusi la porta dietro di me e mi avviai verso il catorcio,meglio di niente.
Entrai e misi in moto,ci misi quindici minuti buoni per arrivare a casa di Niall,mentre ce ne volevano circa dieci,stavo migliorando,il giorno prima ce ne avevo messi venti.
Parcheggiai e mi avviai verso la porta di casa,prima che potessi suonare il campanello mi aprii una ragazza con un sorriso a trentadue denti.
-Ciao,sono Bella tu devi essere Hope,Niall aveva ragione sei proprio carina,eh oh prego entra in casa!- Disse senza prendere fiato.
Inquietante.
Però anche lei non scherzava, i capelli castani scuri erano raccolti in un morbida treccia lunga fino alle spalle,aveva degli occhi azzurri come quelli di Niall,pelle abbronzata e sembrava una fotomodella.
Entrai in casa,ma in salotto non vidi Niall.
-Ehm,Niall dov…- Dissi ma Bella mi rispose.
-E’ di sopra in camera sua ma vuole vedermi,sai perché? Fallo ragionare,è un anno che non lo vedo- Disse.
Feci un sorrisetto e salii le scale,in casa c’erano solo lei e altri due bambini,forse la mamma di Niall era a lavoro.
Non sapevo quale fosse la sua camera allora bussai su tutte,finché una voce non mi rispose “Avanti”
-Ciao!-Esclamai.
-Perché sei in pigiama?- Osservai alzando un sopracciglio.
-Perché non mi sono ancora alzato dal letto- Rispose facendo un sorriso sghembo.
Nessuno si sarebbe trattenuto dal saltargli addosso.
“Porca vacca,Hope controlla i tuoi ormoni!” Esclamò la vocina irritante.
Mi avvicinai e lo buttai giù dal letto.
-Ora non ci sei più nel letto,e di conseguenza devi vestirti- Dissi soddisfatta.
-Stronza-Disse ridendo.
-Almeno aiutami ad alzarmi- Mi disse tenendo la mano.
Afferrai la sua mano e feci per tirarlo su ma invece mi trascinò giù sul pavimento assieme a lui.
In un nanosecondo mi ero ritrovata esattamente sopra di lui,sul pavimento della sua camera,i nostri visi erano a pochissimi centimetri.
Ci fissammo per un po’ finché lui non scoppiò a ridere.
Ma che cazz?
-Sei diventata tutta rossa-Disse senza muoversi.
-Che cosa? Io…beh insomma-Dissi.
Poi poggiai le mani sul pavimento per rialzarmi ma lui mi bloccò,mettendo una mano sulla mia schiena,beh più che schiena oserei dire fondoschiena,costringendomi  a rimanere dov’ero.
-Stronzo-Mormorai.
Poi bussarono alla porta allora mi rialzai e lui non mi bloccò.
-Posso entrare? Non è che mi traumatizzate? Ho sentito dei rumori da sotto-Disse Bella fuori dalla porta.
Io scoppiai a ridere come una matta ancora seduta sul pavimento,con la schiena appoggiata al letto di Niall,quella ragazza era un forza.
-No,entra-Disse Niall ridendo anche lui.
Allora la porta si aprì e Bella entrò.
-Niall! Quanto tempo!-Gridò e corse ad abbracciare il cugino.
-Mi sei mancato davvero tant….cosa ha fatto all’occhio?-Chiese portandomi una mano davanti la bocca.
-Nulla,nulla di grave,insomma un rissa tra amici-Disse come se niente fosse.
-E zia non mi ha detto nulla…- Disse Bella.
-Dai Bella non è niente-Disse serio stavolta.
-Se lo dici tu,beh scusate se vi ho interrotti-Fece l’occhiolino -Niall,vestiti- Disse poi rivolta al cugino.
E io soffocai un'altra piccola risata.
-Ha ragione-Dissi io poi uscendo dalla stanza.
Raggiunsi Bella in salotto la cugina di Niall mi stava a dir poco simpaticissima malgrado la conoscessi da pochissimi minuti,volevo conoscerla meglio.
-Allora tu e Niall state insieme?- Disse seria stavolta.
-Oh,ehm noi,ecco io non ho ancora capito bene cosa siamo-Dissi fissando il pavimento.
La vidi sorridere sotto i baffi.
-Appena Niall scende vorrei fare una passeggiata con te al parco qui dietro,se non ti dispiace- Disse prendendo un bicchiere d’acqua.
Oh no,mi mancava solo la cugina gelosa.
Intanto feci la conoscenza degli altri due cugini di Niall.
Julie,una bambina di dieci anni,veramente carina e simpatica.
E poi Mark,aveva cinque anni ed era un cucciolo che mi faceva sorridere ogni volta.
Poi Niall scese con addosso i pantaloni della tuta e una maglietta scolorita.
Beh,non ci aveva messo molto impegno per vestirsi.
-Io e Hope andiamo a fare due passi!- Esclamò Bella prendendomi per mano e trascinandomi fuori di casa.
Salutai tutti con una mano e la seguii.


Ciaaao a tutti! :D
Premetto che i cugini di Niall sono personaggi inventati.

Sto seriamente pensando che questa sotoria inizi  a fare schifo,
nello scorso capitolo ho ricevuto solo 2 recensioni di cui una della mia migliore amica :')
Anyway spero che questo abbia più successo.
Vi prego recensite,bella o brutta che sia una recensione fa sempre piacere :3
A presto!! :D
-mar

 

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Capitolo 16
*** Capitolo Sedici. ***


«Niall sposami!»


Il parchetto era a pochi passi da casa di Niall perciò non ci impiegammo molto a raggiungerlo e a sederci su una panchina.
-Allora Hope,siete innamorati persi-Esordì con occhi sognanti.
-Cosa?-Dissi sorpresa
-Andiamo,lo si vede da un miglio che vi amate alla follia-Mi disse Bella.
-Dal modo in cui vi guardate e tutto il resto-Continuò.
Eravamo davvero così diabetici?
Oh mio Achille.
-Però devo chiederti una cosa-Disse Bella,e stavolta seria.
-Dimmi pure-Dissi io.
-Lui ti amerà con tutto se stesso,anche più di se stesso e quello che ti chiedo è di amarlo esattamente allo stesso modo- Mi disse.
-Vedi io e lui non siamo cugini di sangue,mio padre si è sposato con sua zia dopo che…dopo che mia madre morì….-Disse.
-Mi dispiace,Bella-  Le dissi io,doveva essere stato terribile.
-No,sono passati cinque anni ormai,ma sono cinque anni che passo tutte le estati con Niall e lo conosco bene,lui non merita di soffrire.- Continuò.
Bella voleva veramente bene a Niall.
Ma i suoi occhi celavano tristezza.
Non mi aveva detto tutto quello che era intenzionata a dirmi.
Ma la capivo,infondo per lei ero solo una sconosciuta,una ragazza qualunque.
Abbandonammo l’argomento “Niall” e passammo al conoscerci meglio.
Parlammo così tanto che ad un certo punto sentii il mio stomaco brontolare,doveva essere l’ora di pranzo.
Tornammo a casa e sentimmo un profumo di pollo.
Ma chi stava cucinando?
Entrai in cucina e vidi Niall ai fornelli.
Io me lo sposavo quel ragazzo.
Dove lo trovavo un altro che sapeva cucinare come lui?
-Hai davvero cucinato tu tutta questa roba?- Chiesi stupefatta.
-Si,perché quella faccia?-Mi chiese.
-Non ti facevo un cuoco provetto-Dissi.
-Beh adesso lo sai-Mi rispose  ridendo.
Il suo sorriso,lo amavo,punto.
Amavo ogni cosa di lui,Bella aveva ragione io almeno ero innamorata persa,non mi avrebbero più ripescata.
Aiutai Bella ad apparecchiare e poi Niall portò il pranzo in tavola.
E forse tra dieci,quindici anni la scena sarebbe stata la stessa.
Due bambini ch correvano per il tavolo,Niall che preparava il pranzo…
Forse però la mia mente stavo volando oltre,avevo diciassette anni!
Diamo tempo al tempo.
“Sei troppo giovane per pensare a queste cose” Esordì la vocina.
Certo vocina irritante della mia coscienza,ai tuoi ordini.
-Niall sposami!-Dissi addentando il pollo.
-Non dire così potrebbe prenderlo sul serio-Disse Bella scoppiando a ridere.
Intanto le guance di Niall si erano colorate di rosso mentre rideva anche lui.
Mangiammo il pollo e poi aiutai Bella e Niall a sparecchiare  poi Bella ci lasciò soli in cucina.
-Che ti ha detto mia cugina?-Mi chiese Niall.
-Oh,niente di che-Dissi mentendo.
Ma in realtà non era così.
Dopo aver messo i piatti nel lavandino,Niall si avvicinò a me e mi spostò dietro le orecchie un ciuffo sfuggito alla coda,ogni volta che sentivo il suo tocco su di me sorridevo involontariamente.
Poi mi persi nei suoi occhi color ghiaccio.
Misi una mano tra i suoi capelli biondi e lo attirai a me,lo vidi sorridere poi chiusi gli occhi e senti le nostre labbra unirsi,mi mancava quel contatto,quell’elettricità che nasceva quando le nostre bocche si incontravano,mi sentivo in paradiso e non avrei mai voluto staccarmi da lui ma qualcuno ci interruppe.
-Niall e Hope si sposanooooo!- Gridò Mark appena entrò in cucina.
-Rallenta i motori-Gli disse Niall prendendolo in braccio.
-Ma vi stavate dando un bacino,quando papà e mamma si sono sposati hanno fatto così-Disse Mark.
Non lo avrei chiamato bacino,dato che tra un po’ ci saremmo stuprati a vicenda ma…
Ma era lo zucchero filato in persona quel bambino.
Riandammo in salotto e ci mettemmo seduti,Julie accese la Wii e io cominciai a giocare senza farmelo ripetere due volte,poi giocammo io e Niall e lui al contrario,invece di lasciarmi vincere come fanno i due fidanzatini perfetti nei film,lui mi stracciò tutte le volte che ne aveva l’occasione.
Che bastardo.
Per tutto il tempo Bella non aveva fatto che guardarci,c’era qualcosa che non sapevo.
Me lo sentivo.
Ma se avesse voluto me lo avrebbe detto a tempo debito.
Almeno speravo.
Spegnemmo la Wii e cominciammo a vedere un film,che sinceramente non seguii con interesse dato che dopo circa mezz’ora vedendo Mark essersi addormentato,scelsi di seguire il suo esempio.
Allora mi appoggiai alla spalla di Niall – la cosa più vicina a un cuscino – e mi addormentai tranquillamente.
Era stata un giornata meravigliosa,ma il brutto sarebbe ricominciato con la settimana.
Lunedi si tornava a scuola,l’ultimo lunedi,poi sarebbe finita.
Ma sentivo che per me e Niall c’era in serbo una settimana di puro inferno.

 

Buonciao bellissime persone :D
Questo capitolo è corto,lo so.
Ma onn avevo idee stamani (?) v.v
E poi anche perché sono stata al telefono per tipo un'ora e passa.
(Alessia ne sa qualcosa :')
Anyway,anche se è corto spero che non mi abbandoniate e recensiate.
Anche una recensione piccola piccola,per dirmi se vi piace o meno :)
A domaaaani! ♥
-Mar

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Capitolo 17
*** Capitolo Diciassette. ***


«Si Niall,ti amo»


Domenica mattina.
Ah che bello,l’ultimo giorno in cui sarei potuta stare bene.
Per quei due giorni,da quando io e Zayn eravamo tornati al livello di qualche mese prima – forse anche peggio – non ebbi notizie di lui.
E poco mi interessava.
Ero venuta a casa sua per accertarmi che stesse bene,per vederlo con i miei occhi e non sentirlo da un telefono,e lui mi aveva cacciata di casa.
Bello. Davvero molto gentile da parte sua.
Quella mattina a casa mia c’erano tutti.
E quando dico tutti,dico tutti. Oltre ai miei genitori e mio fratello c’erano anche i miei zii e il mio odioso cuginastro Luke.
Ma porca troia,io volevo andare da Niall e invece mi ritrovavo chiusa in casa con i parenti.
-Hope ma come sei cresciuta,sei diventata proprio bella,ce l’hai il fidanzatino?- Mi disse mia zia appena mi vide,ma porca troia alla seconda.
-Ehm,no zia-Esclamai io.
-Ci credo che non ce l’hai,ti sei guardata allo specchio?-Disse Luke.
Io lo ammazzo.
-Non ce l’ho perché mi sono appena lasciata col mio ex-Continuai guardando in faccia Luke.
Ben gli stava.
-Immagino come poteva essere questo tizio-Mi disse.
“Hope è pur sempre tuo cugino”
Pur sempre mio cugino un cazzo.
Mi squillò il cellulare,Niall.
Mi aveva salvato la vita,lo amavo.
-Niall mi hai slavato la vita- Esclamai appena risposi.
-Perché?-Mi chiese.
-Mio cugino,non lo sopporto più-Dissi ad alta voce in modo che potesse sentire.
Si girò e mi fece la linguaccia,che ragazzo infantile.
-Possiamo uscire se ti va-Disse poi.
Certo,che volevo uscire!
-Certo,pranziamo,parliamo di qualche cazzata e poi esco con una scusa-  Dissi.
Lui scoppiò a ridere,quanto amavo la sua risata.
-Ok,allora a dopo,dimmi quando sei pronta ti passo a prendere- Mi disse.
-Perfetto a dopo-Attaccai e mi diressi verso il salotto.
-Con chi ti lamentavi,con la tua amichetta del cuore-Disse Luke piagnucolando.
-No-Lo fulminai con lo sguardo e gli voltai le spalle.
Mia madre mi chiamò per apparecchiare e mentre ero in cucina le dissi che quel pomeriggio sarei uscita.
-Mamma,tu non immagini quanto vorrei rimanere qui ad ascoltare i successi di zia al club dell’uncinetto ma…- Dissi prendendo i piatti dalla credenza.
-..Oggi pomeriggio esco con Niall,e niente e nessuno me lo impedirà-Continuai con una faccia da angioletto,ma mancava solo l’aureola di cartone in testa,come alle recite che facevamo all’asilo.
Poi uscii alla svelta e misi i piatti in tavola.
-Luke,potresti anche aiutare Hope-Esordì mia zia.
Ma anche no.
-Non importa tanto ho quasi finito-Dissi sorridente.
Lui avrebbe fatto cadere qualche bicchiere e poi avrebbe dato la colpa a me.
Che non lo conoscevo?
Pranzammo,e poi verso le tre e mezza,telefonai a Niall,che mi disse che sarebbe uscito subito di casa e che sarebbe arrivato in cinque minuti.
Ebbene,quei cinque minuti furono i peggiori della mia vita.
-Esci,tu?-Mi disse Luke spalancando gli occhi.
-Si,esco,io- Gli risposi con fare drammatico.
-Con chi?-Disse.
-Non ti riguarda-Gli dissi io.
-Hai ragione,probabilmente uscirai con qualcuna delle tue amiche sfigate-Disse ridendo sotto i baffi.
Puoi suonarono al campanello.
-Oh,è arrivato Niall!- Esclamai nelle orecchie di Luke.
Poi corsi verso la porta ed aprii,salutai tutti ed uscii da quell’inferno.
-Ciao comunque- Disse Niall.
-Ciao-Dissi sospirando.
-Com’è così poco entusiasmo-Mi chiese.
-Me l’ha prosciugato quel deficiente di mio cugino,Luke-Dissi io.
Allora sorrise e prima di entrare in macchina,mi strinse a se e mi baciò.
Non stavamo ancora insieme,ci amavamo e basta.
Strano vero?
Ad ogni modo,dopo quel bacio l’entusiasmo ritornò e la mia mente correva come un treno.
Pensava ad una cosa e dopo un po’ si ritrovava a immaginare una scena lontana milioni di anni luce dal pensiero originario.
Sapevo di essere matta ma fino a questo punto…
-Niall dove stiamo andando?- Chiesi.
-Non lo so-Disse.
Ma che si era fumato?
-Sei serio? Stiamo girando a vuoto?- Chiesi,
-Si,credo proprio di si-Rispose.
-Beh,allora fermati qui,scendiamo e facciamo due passi,meglio che stare in macchina-  Dissi io ridendo.
Allora parcheggiò,e scendemmo.
Come previsto a due passi da li c’era il centro commerciale.
Non facevo mai le cose a caso io.
-Andiamo al centro commerciale magari troviamo qualcosa di carino!- Dissi io prendendolo per mano e cominciando a camminare velocemente verso l’edificio.
Entrammo e l’aria condizionata mi fece stare meglio.
Infondo d’estate io andavo al centro commerciale solo quasi esclusivamente per quello.
Camminammo per un po’,poi lui prese la mia mano,io arrossi lievemente e ricominciammo a camminare normalmente per il grande atrio.
Ci fermammo in qualche negozio ma non comprammo nulla.
Tutto quello di cui avevo bisogno era li accanto a me.
-Hope?- Mi chiese in macchina.
-Mh?- Brontolai dato che mi stavo assopendo.
-Posso chiederti una cosa?-Disse.
Mi stiracchiai ed annuì.
-Io ti amo,anche tu mi ami?- Il suo sguardo era fisso sulla strada,notavo il rossore delle sue guance.
Continuai a guardare il finestrino,si che lo amavo.
Avrei voluto dimostrarglielo.
Ma eravamo in macchina.
E sinceramente  non volevo fare un incidente.
-Accosta-Gli dissi.
-Che cosa?-
-Accosta-Ripetei.
-Ecco fatto,ti senti male?- Mi chiese?
Non gli diedi neanche il tempo di farlo girare verso di me che ero già abbracciata a lui.
Sentivo il battito del suo cuore sotto la maglietta.
Ed era veloce come il mio.
Percepivo le sue mani sui miei capelli,poi alzai il viso e ritrovai il suo.
I suoi occhi mi scrutavano dentro e io lasciavo che lo facessero.
Poi gli stampai un bacio delicato sulle labbra e lo guardai di nuovo.
-Si Niall,ti amo-

*

Tornai a casa verso le sette,e mio cugino Luke era ancora li a rompere.
Ma non m importava.
-Ehi sfigata com’è andata l’uscita?-Mi disse.
Non gli risposi neanche male come mio solito fare,ero troppo felice.
-Nel migliore dei modi-Dissi con occhi sognanti.
Luke alzò un sopraciglio e continuò a leggere il suo fumetto.
L’unica cosa che d’altronde Luke era capace di  leggere dato che aveva un fagiolo al posto del cervello.
Poi squillò il telefono che mi riportò alla realtà.
-Bella,ciao!-Dissi.
-Hope,devo dirti una cosa,ti va di vederci domani?-Mi chiese.
-Certo ma cosa devi dirmi?- Chiesi preoccupata.
-E’ importante,te la dirò quando saremo sole,ora non posso,a domani!-Disse.
Non mi lascò neanche il tempo di rispondere che chiuse la telefonata.
Il giorno dopo avrei saputo tutto.

Hello MAI IUNIC LOVE (?)
Ok,ecco il nuovo capitolo :3
Non ho confermato i vostri dubbi,almeno non ancora!
*lanciano sassate* *schiva facendo un salto mortale all'indietro*
Ritornando seri...
Allora diete SINCERAMENTE cosa ne pensate di questo capitolo.
Una recensione è smepre ben accetta (anche le critiche me ne farò una raigone e.e)
E...RULLO DI TAMBURI A STORIA FIN'ORA  HA 102 RECENSIONI.
ngjkngoednoie.
Ps: Se vi piace Twilight, passate a leggere questa FF della mia BFF (?)
"Non credevo esistesse davvero quel mondo di cui ne parlano i libri"
A domani! ♥
-Mar

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Capitolo 18
*** Capitolo Diciotto. ***


«La fuori c'è quello giusto per te,devi solo aspettare»


Stavo dormendo beatamente quando il trillo della sveglia mi spaccò i timpani.
Non volevo andare a scuola quel giorno.
Sarei stata capace di piangere e strillare dal nervoso facendo i capricci come una bambina piccola.
“Hope,hai quasi diciotto anni!” Disse la vocina.
Beh,ma maggiorenne non lo ero ancora,lo sarei stata il 23 Luglio.
Mancavano quasi due mesi.
E poi avrei avuto una macchina tutta mia. Yuppi.
Ma torniamo ai miei capricci.
Spensi la radio con un pugno,quella stronza non avrebbe più suonato.
E io ne avrei dovuta comprare una nuova.
Mi alzai trascinandomi lentamente verso il bagno.
Almeno non ero in uno stato osceno come tutte le mattine.
Spazzola,un filo di matita,maglietta,un paio di jeans e scesi di sotto a fare colazione.
-Sembri uno zombie-Mi disse mio fratello.
Almeno era stato sincero.
-Lo so,la voglia che ho di andare a scuola è pari a quella che ho di mangiare il pesce che cucina mamma-Dissi,addentando un biscotto.
Daniel fece una faccia schifata e finì di bere il caffè.
I minuti passavano veloci anche troppo,e poi arrivò Niall.
Sul mio volto spuntò il primo ed ultimo sorriso della giornata.
-Buongiorno- Mi disse,poi mi diede un baciò che si avvicinava agli angoli della bocca.
-Giorno- Dissi io ricambiando il piccolo bacio.
Salimmo in macchina ed arrivammo a scuola in poco tempo.
I ragazzi erano tutti li.
Seduti sulle scale,e dalle risate di Harry capii che stavano sparando minchiate come sempre.
-Ciao ragazzi,ce ne avete messo di tempo oggi-Disse Louis.
Sorrisi e poi guardai Zayn,anche lui cercava i miei occhi e poi si incontrarono.
Erano così caldi,sembrava un cucciolo di cerbiatto che mi guardava impaurito.
Ok,forse non proprio ma ci si avvicinava.
La campana suonò ed entrammo,nell’ora che condividevo con Zayn non ce la faci e ci parlai.
-Zayn…- Dissi a bassa voce.
Lui alzò la testa dal quaderno e mi guardò.
-Mi dispiace per sabato- Continuai.
-Semmai sono io quello a cui dispiace- Disse.
-Diciamo che dispiace a tutti e due-
-Si è meglio-
Poi stemmo in silenzio per qualche minuto finché non fui io a ricominciare il discorso.
-Possiamo ricominciare ad essere amici?-Chiesi.
-Credo che sarà difficile per entrambi,ma se vuoi possiamo ricominciare tutto da capo-Mi rispose lui ridendo.
-Ok,piacere,sono Hope Evans,la tua vicina di banco-Dissi soffocando una risata.
-Piacere mio,sono Zayn Malik-Disse,evidentemente divertito anche lui.
Per tutto il tempo non facemmo che chiedere dei nostri passatempi,e hobby come se non ci conoscessimo.
La cosa era un po’ ridicola,ma divertente,infondo era meglio che non rivolgersi la parola.
A mensa,ci ritrovammo tutti la nostro solito tavolo e i ragazzi furono sorpresi di vedere me e Zayn parlarci.
-Beh? Non posso non rivolgergli la parola per sempre- Dissi io.
-Tranquilli adesso siamo Evans e Malik come ai vecchi tempi-Disse lui.
-Ehi che ne dite di fare un giro oggi pomeriggio,tutti e sei insieme?- Disse Louis.
-Bella idea! Dove ci vediamo?- Dissi io.
-Alla pista di pattinaggio!-Disse Harry.
-Hazza,io non so pattinare,ricordi?- Gli disse Louis
-Ma non andremo a pattinare-  Disse Liam.
-E dove?- Chiese Harry con fare drammatico.
Io e Niall stavamo morendo dal ridere,a momenti ci avrebbero dovuto portare in infermeria per quanto ridevamo.
Sembravamo essere stati attaccati da ridarella acuta.
Quando uscimmo da scuola,vidi Bella seduta sul muretto ad aspettarci.
O meglio ad aspettare me,doveva dirmi una cosa importante.
-Hope!-Mi chiamò agitando un braccio.
-Ehi Bella!-La salutai io.
-Vieni devo dirti una cosa-Mi disse lei prendendomi sotto braccio e trascinandomi via dalla folla.
-Ascolta,se ti arrabbierai e non vorrai più parlarmi ti capirò- Cominciò.
Ma cosa diavolo stava dicendo?
Non mi fece parlare e continuò lei.
-Allora,come ti ho detto io e Niall non siamo cugini di sangue e sai perché ti ho detto quelle cose? Perché ti ho chiesto di amarlo come lui ama te?-Disse.
-No,bene perché io..ecco io sono innamorata di lui da quando l’ho visto. Ma come si dice? Se ami qualcuno lascialo andare,se è quello giusto ritornerà- Disse.
Momento,la cugina di Niall era innamorata di lui?
Feci per parlare ma mi bloccò di nuovo.
-Ma voi due siete fatti su misura ed evidentemente non è lui,ma non riesco a dimenticarlo e se non vorrai più vedermi ti capirò infondo è quasi il tuo ragazzo e…- Stavolta non continuò lei,perché l’abbracciai forte.
Doveva avere davvero tantissimo coraggio a dirmi una cosa del genere.
-Invece sono felice che tu me l’abbia detto-
-Davvero? Non mi odi quindi?-Mi chiese lei.
-Perché dovrei odiarti?-  Dissi facendo una faccia strana.
Ed entrambe scoppiammo a ridere.
-La fuori c’è quello giusto per te,devi solo aspettare- Dissi io.
Poi ci incamminammo per raggiungere gli altri.
-Ti oggi di uscire con me e i ragazzi?- Le chiesi.
-Si sarebbe fantastico!-Disse lei.
-Ehi ragazzi oggi viene anche Bella!- Urlai nell’orecchio di qualcuno.
-Che bisogno c’era di spaccarmi i timpani,Hope?-Disse Harry.
Sorrisi imbarazzata e andai con Niall verso la sua macchina.
Quel giorno avrebbe pranzato a casa mia che mamma e Daniel lo volessero o meno.
Mi sentivo molto trasgressiva,tipo Bradford Bad Girl.
Uno psichiatra,per favore!
E poi saremmo usciti per passate un pomeriggio con i ragazzi e Bella.
Quella,a dire la verità era la prima volta che saremmo usciti tutti insieme.

Salveee!
Ieri ero in piscina,mi sono scottata la faccia e ora mi pizzica.
YEEEEE.
Ok,tornando seri spero che l'attessa non vi abbia distrutto
E che continuerete  a seguire la storia,asd.
Anyway,recensite  facendomi sapere cosa ne pensate :3
A domani belle! ♥
-Mar

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Capitolo 19
*** Capitolo Diciannove. ***


«Alza il tuo bel culo e vattelo a prendere»


Tornai a casa con Niall,lui come previsto si fermò a pranzo.
Quando entrai però vidi due valigie sulla porta di casa.
Chi partiva? Forse mamma e papà…di nuovo.
-Hope,noi ripartiamo,urgenze di lavoro-Mi disse mio padre.
Fantastico,come se non girassero abbastanza per il mondo,e l’unica cosa che avevo visto al di fuori di Bradford era la casetta al mare dove andavamo talvolta.
-Staremo via solo poco più di un mese e poi stavolta andiamo a Londra- Disse mia madre.
Portatemi con voi,cazzo.
E’ da quando ho 10 anni che sogno di andare a Londra.
-Uhm,ok- Dissi con poco entusiasmo.
Anche se dentro di me stavo facendo una festa.
Mi dispiaceva che i miei partissero nuovamente ma a volte erano un assoluta palla al piede,peggio di Daniel.
-Daniel ci accompagnerà,Daniel dove sei?-Chiese mia madre girandosi.
-Sto scendendo-Rispose svogliato.
Anche a lui non andava di fare niente quel giorno,ah come lo capivo.
Allora mio fratello e i miei genitori uscirono e io e Niall rimanemmo soli in casa.
Non avevo così fame allora mi misi sul divano e accesi la Tv.
Niall e mi raggiunse e si mise seduto,o meglio sdraiato in un modo non umanamente possibile,accanto a me.
-Sai sederti come tutte le persone normali,Niall?-Gli chiesi.
Lui scoppiò a ridere,che cazzo si rideva?
Però era così bello mentre rideva,gli si illuminavano gli occhi azzurri e poi il suo sorriso mi lasciava senza fiato.
-Vabbè,vado a cucinare qualcosa-Dissi alzandomi però lui mi prese per un braccio e mi fece cadere sul divano assieme a lui.
Era la seconda volta che succedeva,porco mammut.
Però non c’era nessuno in casa.
“Hope! Controlla i tuoi ormoni” Disse la vocina.
-Me lo fai apposta,stronzo-Sibilai.
-Può darsi-  Disse lui con una faccia interrogativa.
-Vado a cucinare,posso alzarmi o vuoi rimanere così?-Chiesi.
-Per quanto mi possa attrarre la seconda ipotesi,sto morendo di fame,quindi ti aiuto a cucinare-  Disse lui.
Oh che simpaticone.
Allora mi alzai e andai in cucina.
Ok,presi un pacco di paste ne versai un po’ sulla bilancia,poi riempii una pentola d’acqua e la misi sul fuoco.
“Hope,tutti sanno cuocere un po’ di pasta” Disse la vocina.
E che cazzo,una cosa che sapevo fare,la mia coscienza me la deve rinfacciare,ma porco babbuino.
-Hope che cucini?-Mi chiese Niall entrando.
-Pasta-Dissi fiera.
-Che piatto complicato-Disse sorpreso.
-Ma ce l’avete tutti con me oggi?-
-Cosa?-
-Niente-Tagliai corto.
Mangiammo la pasta in bianco,dato che le mie capacità culinarie non si spingevano oltre.
Lo so ero una nullafacente e me ne vantavo.
Viva i nullafacenti!
-Manca il parmigiano- Disse Niall alzandosi ancora con la pasta in bocca.
-Alza il tuo bel culo e vattelo a prendere-Dissi io.
Sempre molto fine.
-Grazie-Disse lui ridendo.
Mangiammo e io corsi su a prepararmi,saremmo usciti con i ragazzi dopo pochi minuti.
-Come sto?- Dissi scendendo le scale tipo una modella,sulla passerella.
Uh,la rima.
-Sei splendida-Mi disse lui.
Allora corsi verso di lui e lo stritolai.
Era il mio modo di dimostrare amore.
“Hope l’abbraccia-tutti è in città” Una cosa divertente che la mia vocina aveva detto,evento!
Uscimmo e partimmo verso la pista di pattinaggio,eravamo già abbastanza in ritardo,ma i ragazzi ci avrebbero aspettato.
E fu così che Hope e Niall si ritrovarono soli davanti alla pista con una balla di fieno.
Stavo male.
Arrivammo ed erano tutti li,terzo grado in arrivo.
Niall parcheggiò la bellissima Mercedes nera e scendemmo.
Sulla mia faccia spuntò un sorriso a  360 gradi,tipo per dire “Vi amo tutti,siamo solo arrivati un po’ in ritardo”.
-Sono venti minuti che vi stiamo aspettando- Disse Liam.
-Alla buon ora!-Esordì Louis.
-Abbiamo avuto un contrattempo-Disse Niall
Di pure che siamo stati a poltrire tutto il tempo.
-Ehehe,si,un contrattempo-Sghignazzò Harry.
Che idiota che mi ritrovavo come amico.
Niall lo fulminò con lo sguardo mentre continuava a ridere.
-Si Harry,abbiamo scopato come procioni,va bene?-Dissi io.
Harry cambiò espressione -Davvero?- Chiese stupito.
-No,idiota!-Dissi alla fine.
E tutti scoppiarono a ridere.
Notai che per tutto il tempo,da quando eravamo arrivati io e Niall,Bella e Zayn stavano parlando,incuranti di tutto il resto.
Che strano.
Dalla pista ci incamminammo verso una gelateria,Niall aveva imposto così,e poi non c’era nessun’altro posto interessante.
Entrammo e ci dirigemmo verso i coloratissimi tavoli rosa e verdi,che ogni volta mi facevano venire il mal di testa.
Harry e Louis andarono a prendere i gelati senza neanche chiederci il gusto.
Oh certo,se loro prendevano un gelato alla cacca io avrei dovuto mangiarmelo.
Che poi esiste il gelato alla cacca?
Forse è gelato normale con le palline di Nesquik sopra.
Arrivarono con sette coppette in mano,come facessero a portarle,nessuno lo sa.
Presi una coppetta e assaggiai,vaniglia,il mio gusto preferito.
Quello di Niall invece era alla fragola,avevamo,fortunatamente,perso gusti diversi.
Ad un certo punto Bella si alzò e andò in bagno e io approfittai per avvicinarmi a Zayn.
-Devi dirmi qualcosa?-Chiesi.
-No,perché?-Disse alzando un sopracciglio.
Lui non sapeva mentire a me.
-Oh,no niente- Dissi,per poi rimettermi vicino a Niall.
Bella ritornò dal bagno,e si sedette dov’era prima,accanto a Zayn e i due ricominciarono a parlare.
-Niall,mi accompagni a prendere un altro gelato?-Chiesi con un tono di voce sospetto.
-Ma se non hai neanche finito il tuo!-Mi rispose.
-Si,ma non mi piace,mi accompagni?-Stavolta gli diedi una gomitata.
Allora lui capii e si alzo insieme a me,ci dirigemmo verso il bancone dei gelati.
Una volta che fummo abbastanza lontani dagli altri parlai.
-Non noti niente di strano tra Zayn e Bella?-Gli chiesi.
-No perché?-Mi disse lui.
-Andiamo lui è cotto di lei!-Dissi io.
-Ma che dici? A Bella piace già qualcuno,da tantissimo tempo,ma non me l’ha mai detto,strano vero?-Mi disse lui.
-Già,stranissimo-Dissi nervosa.
-Sai qualcosa?-Mi chiese notando la mia faccia.
-No! Ti pare che non lo dice a te,e lo dice a me che sono la quasi ragazza di suo cugno?-Dissi.
-Quasi ragzza?-Chiese Niall.
-L’ho detto a dalta voce?-
-Si-
-Cazzo- Dissi alla fine.
-Tu non sei quasi la mia ragazza-Disse lui guardando il soffitto.
Niall che arrossisce a ore  dodici.
-Lo sei del tutto-Disse per poi baciarmi a stampo sulle labbra.
Ritornammo al tavolo e appena mi sedetti squillò il cellulare.
-Pronto?-Dissi,vedendo che non era un numero che conoscevo.
-Lei è la signorina Hope Evans,sorella di Daniel Evans?-Mi chiese la voce maschile al di là del telefono.
-Si-  Dissi cambiano la mia espressione.
-Potrebbe raggiungerci all’ospedale?-Mi chiese ancora.
-Cosa? Perché? Cosa è successo a mio fratello?-Chiesi alzandomi di scatto e attirando l’attenzione dei ragazzi.
-Glielo spiegheremo qui,per favore di raggiunga-Disse ancora.
-No,ditemi cosa è successo a  mio fratello!-Dissi arrabbiata,ma l’uomo dietro il telefono aveva già attaccato.
-Hope…-Mormorò Niall.
Io non gli diedi ascolto ed uscii velocemente dalla gelateria,sentendo le lacrime salire agli occhi.

Bonjour mes cheries!
Si scirve cosi?
No perchè è tipo un anno che non faccio francese.
Viva le superiori senza la seconda linguaa! :D
Anyway,questo capitolo sono tipo milleduecento parole e qualcosa (?)
LOL
Quindi lasciate una recensione :3 e RICORDATE CHE VI AMO! ♥

AVVISO: Domani vado la mare con una deficiente :3 quindi non ci sarò,a domenica e.e
-Mar

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Capitolo 20
*** Capitolo Venti. ***


«Adesso sono io quella responsabile in casa»


Presi un taxi al volo,e gli dissi di andare all’ospedale cercando ci controllare la mia voce il più possibile.
Fortunatamente non avevo trovato uno di quei tassisti che ti fanno mille domande,e se ne stette zitto finché non arrivammo.
L’unica volta in cui aprii bocca fu per dirmi l’importo della corsa.
Pagai ed uscii di corsa dall’automobile,l’imponente edificio bianco si trovava proprio davanti a me,entrai e mi recai alla reception.
-Salve,sono Hope Evans,voi mi avete chiamato e io…-Dissi col fiatone,per riprendermi dalla corsa.
-Guardi il medico che l’ha chiamata è laggiù-Disse la segretaria indicando un uomo voltato di spalle,annuii e andai dal dottore.
-Mi scusi-Dissi attirando la sua attenzione.
Lui si girò verso di me e mi quadrò con fare interrogativo.
Certo che ci poteva fare una ragazzina di diciassette anni in un ospedale?
-Sono Hope Evans- Dissi a bassa voce.
-Oh certo, Josh! Vieni qui- Disse il medico richiamando un ragazzo dal fondo del corridoio.
Il ragazzo di nome Josh ci raggiunse e il dottore me lo presentò.
-Hope,lui è Josh,ora ti accompagnerà fuori della sala dove si trova tua fratello- Disse lasciandomi sola con Josh.
-Beh andiamo-Disse sorridendo Josh.
Io non risposi e lo seguii.
-Capisco come ti senti ma nemmeno una parola?-Mi disse di nuovo Josh fuori dalla sala operatoria.
-Sembri giovane per fare l’infermiere- Dissi.
-In effetti ho vent’anni e qui dentro sono una specie di tuttofare- Rispose lui.
-E una delle tue mansioni è fare compagnia alla gente depressa come me?-Chiesi io guardando il pavimento.
-E alle belle ragazze come te-Disse lui ridendo.
-Raffredda i motori Josh,sono fidanzata!- Dissi io ridendo.
-Se è per questo,anche io-Mi rispose lui.
-Come si chiama?- Chiesi.
-Cher-
-Mi piace- Dissi io dopo un po’.
Josh fu chiamato da un suo superiore e dovette andar via,ed io rimasi sola sue quelle stupide,orribili sedie di plastica rosse.
Erano le 17:50 passarono altri venti minuti,e poi altri trenta e poi altri quaranta,erano quasi le  sette e mezza di sera quando Niall mi chiamò al cellulare.
-Ehi-Dissi a bassa voce.
-Notizie?-Mi chiese.
-Niente di niente-Dissi ancora.
-Vengo li e ti faccio compagnia-Mi disse ad un tratto.
-No,non fa niente,chissà per quanto potrei stare qui-Gli dissi io.
-Appunto- Ed attaccò il telefono.
Mi rimisi il telefono in tasca e mi stropicciai gli occhi,cominciavo ad avere sonno,ma non potevo allontanarmi per prendere un caffè,il dottore sarebbe potuto uscire dalla sala operatoria da un momento all’altro.
Mi sentivo strana.
Tipo Mucca senza Pollo.
Come Miley senza Jackson.
Oppure come George senza Fred.
Sentii dei passi provenire dal corridoio ormai era semi deserto e vidi Niall venire verso di me.
-Niall me sarei cavata da sola-Gli dissi.
-Tieni-Mi disse lui dandomi una tazzina di caffè in mano.
Io rimasi in piedi con quel bicchierino di carta che mi stava bruciando le mani,mentre lui si mise seduto su una delle sedie rosse.
Mi girai verso di lui.
-Grazie-
Mi sedetti anche io e sorseggiai il caffè che ormai si era anche freddato un po’.
Niall mi mise un braccio attorno alle spalle e io poggiai la testa sulla sua spalle destra,chiusi gli occhi per un momento ma fui svegliata dallo spalancarsi della porta della sala operatoria.
Allora ci alzammo tutti e due in piedi.
Nessuno parlò,finché il dottore non si tolse la mascherina e ci disse:
-Potete entrare,uno alla volta-
Così buttai il bicchierino di caffè nel secchio,guardai Niall.
Io e lui sapevamo capirci solo con uno sguardo.
I suoi occhi azzurri mi lessero nel cuore,mi prese per mano e mi condusse fino all’entrata della sala.
Poi mi mise una mano sulla spalla.
-Vai-Mi sussurrò avvicinando la bocca al mio orecchio.
Rabbrividii ed annuii,misi una gamba dietro l’altra ed entrai,chiudendo la porta alle mie spalle.
Daniel era li sdraiato sul letto.
Almeno credevo fosse un letto.
Mi avvicinai e vidi che era sveglio.
-Ciao-Mi disse come se non fosse successo niente.
Ciao? Ciao? Mi fa prendere un colpo e appena mi vede dice “Ciao”?
-Tu- Dissi io indicandolo.
-Voglio dire sei un completo idiota! Come ti viene in mente di fare un incidente,sempre se è successo così,mentre mamma e papà non ci sono?- Dissi e per tutta risposta scoppiò a ridere.
-Adesso sono quella responsabile in casa- Continuai.
-Mi sono appena svegliato da un incidente stradale e continui a fare questa battute?-Continuando a ridere.
-Non mi chiamano Hope Evans per niente-
Presi la sedia li vicino e mi sedetti.
-Mi hanno detto che posso uscire tra quattro giorni,cioè venerdì-Disse Daniel.
Oh proprio quando sarebbe finita la scuola.
-Vuol dire che starò da sola in casa per quattro giorni- Dissi tranquilla.
-Appunto-
-Magari qualche volta Niall potrà dormire a casa,così non sarò sola-Dissi io.
Daniel per tutta risposta alzò un sopracciglio e mi guardò tipo per dire:
“Tu non dormirai con un ragazzo”
-Ehi,lui dormirà sul divano-Lo rassicurai io.
Si certo,due volte.
Niall non avrebbe dormito sul divano,ne ero sicura.
O cazzo mi facevo paura.
“Hope sei una pervertita di merda” Disse la vocina. Aveva detto una parolaccia,non si fa!
-Ora devi riposare,tieni il telefono acceso-Gli dissi.
Lui annuì ed io mi alzai dalla sedia per poi uscire dalla sala.
Quando uscii trovai Niall esattamente dove lo avevo lasciato.
-Sta bene,uscirà venerdì-Dissi io.
-Ti accompagno a casa,stai morendo di sonno- Disse Niall mettendomi un braccio intorno alla vita mentre ci incamminavamo verso l’uscita.


Sciaaaaaao beleeee!
Siamo già al capitolo venti *w*
Nella mia testa questa storia sarebbe dovuta durare si e no 15 capitoli,ma ok.
STASERA. *W*
NON VEDO L'ORA.
Vi giuro che se quei telecronisti si azzardano a parlare mentre i ragazzi si esibiscono gli ficco la regina nel culo éwè
Anyway,lasciando perdere la povera regina,ditemi cosa ve ne pare questo capitolo con una recensione,bella o brutta che sia ;)
Al prossimoo :3
-mar

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Capitolo 21
*** Capitolo Ventuno. ***


«Resta qui stanotte»


Niall mi riaccompagnò a casa ed io fissavo un punto sull’asfalto mentre pensavo.
Pensavo a quei quattro giorni senza Daniel in casa.
Senza le sue continue ramanzine,e se avessi fatto qualcosa di sbagliato senza accorgermene ?
Avevo praticamente vissuto la mia adolescenza con lui,i miei erano sempre in giro per lavoro.
Era il mio punto di riferimento da quando avevo tredici anni.
Quando in terza media le mie compagne cominciarono  a prendermi in giro Daniel era li,a casa,mi abbracciò  forte e mi disse che un giorno avrei dimenticato anche i loro orrendi nomi.
Ma lui adesso non c’era.
Non c’era a darmi forza.
-Hope?-Mi richiamò Niall.
-Si?-Chiesi guardandomi attorno.
-Siamo arrivati-Disse.
Allora mi slacciai la cintura ed uscii dalla macchina.
Mi trascinai fino alla porta ed appena l’aprii e vidi il parquet del soggiorno sarei potuta cadere come un cetriolo e dormire li per terra.
Niall entrò e richiuse la porta,andai di sopra,presi il pigiama da sotto i cuscino ed andai in bagno a cambiarmi.
Quando uscii Niall era in piedi in camera mia.
-Sono stanchissima-Gli dissi abbracciandolo.
Mi sarei potuta addormentare in piedi appoggiata alla sua spalla.
-Vai a dormire,su- Mi disse lui.
-Ad una condizione- Dissi io  cercando di tenere le palpebre aperte. -Resta qui stanotte-
Lui mi sorrise e io mi avvicinai al mio letto,tirai giù il lenzuolo,inutile in quel periodo dell’anno,e mi misi sdraiata.
-Rimarrai?-Chiesi.
-Si,chiamo a casa,c’è solo un problema- Dissi sorridendo ancora.
-Cosa?-
-Non posso dormire con i jeans-Disse.
-Dormi senza- Era così facile.
Notai un altro sorriso sul suo volto.
-Vado giù,chiamo e mi preparo il divano-Fece per aprire la porta ma io scattai a sedere sul letto.
-No!-Gridai.
Lui si girò e mi guardò.
-Dormi con me- Dissi -Il telefono è la-  Indicai un punto verso la mia scrivania.
Lui allora richiuse la porta,prese il telefono e chiamò a casa sua,io mi girai di spalle,con il viso rivolto verso il muro,facendo spazio nel mio letto ad una piazza e mezza.
“Hope,sei agitata più di un atleta prima di una gara” Oddio quanto odiavo la vocina della mia coscienza.
Sapevo che ero agitata.
E sapevo anche il perché.
Niall stava niente meno per mettersi  a dormire con me.
“Inspira ed espira”
-Hope ti senti bene?-Disse Niall avvicinandosi.
Porco cactus in calore-Si,benissimo-
Allora Niall si infilò nel letto ed inspiegabilmente la stanza raggiunse la temperatura di 52 gradi centigradi.
-Hai caldo anche tu Niall?-Chiesi vagheggiando un po’.
-No,viene anche un po’ vento dalla finestra-Disse,mi mise un braccio attorno ai fianchi,ancorandomi a se.
Ok,ero io che avevo caldo.
Ma lui non sentiva le stesse cose? Quanto avrei voluto essere nella sua testa.
-Beh,buonanotte Hope-  Disse sbadigliando.
-Notte-Dissi io.
Poi lui affondò la testa sulla mia spalla,e io cercai in tutti modo di dormire.
Una pecorella,due pecorelle,no magari contiamo un’altra cosa.
Una carota,due carote,tre carote…

*

La mattina dopo c’era il sole e faceva caldo.
Mi rigirai nel letto e fui sorpresa di trovarlo vuoto,dov’era Niall?
Tastai il materasso alla mia sinistra e mi alzai a sedere,per la troppa velocità dell’azione mi cominciò a girare la testa,e mi ributtai giù.
-Giorno-Sussurrò qualcuno alla mia destra.
Mi girai di scatto e vidi gli occhi Niall a pochi centimetri dai miei.
-Giorno-Risposi avvicinando il suo viso al mio.
Lui appoggiò le sue labbra sulle mie con estrema delicatezza,e io inizialmente feci lo stesso.
Oh,fanculo la delicatezza.
Cominciai passare le dita tra i suoi soffici capelli un po’ biondi un po’ marroni,poi lui si spostò sopra di me,e un sorriso compiaciuto mi comparve sul viso.
Ci staccammo e lo guardai ancora,i suoi occhi di ghiaccio erano irresistibili,allora ribaltai la situazione e fui io a ritrovarmi su di lui.
Mi avvicinai per dargli una altro bacio ma poi posai le labbra sulla sua fronte,poi mi alzai dal letto,dato che avevo fame e mi diressi in cucina.
Prima di uscire dalla stanza notai che Niall era ancora sul mio letto,fissando il soffitto con aria confusa.
-Mi sto sentendo abbastanza stronza-Dissi mordendomi il labbro.
-Si,lo sei-Disse lui alzandosi e seguendomi in cucina.
Il mio pancino piccolino,si fa per dire,brontolò ma non avevo voglia di cucinare la colazione.
-Niall mi fai i pankackes che cucini tu?- Chiesi facendo gli occhi da cucciolo.
-No,perché sei stata cattiva-Disse lui ridendo.
-Allora cucinerò io e se verrà una cosa merdosa te la dovrai mangiare-Dissi così e mi misi davanti ai fornelli.
Dopo dici minuti passati a decidere cosa fare,mi arresi,presi la scatola di cereali dalla credenza,una ciotola il latte,e feci colazione.
Non andammo a scuola quel giorno,avevamo avvertito già gli altri di quello che era successo e poi non ero affatto dell’umore giusto.
-Zayn non è andato a scuola-Mi disse Niall mentre stavo mangiando.
-E tu che ne sai?-Chiesi con la bocca piena di cereali al cioccolato.
-Me l’ha detto Bella-Disse sorridendo.
Bella?
Ciò voleva dire che lei era con Zayn.
-E Bella che ne sa?- Chiesi ancora,curiosa di confermare la mia teoria.
-E’ al centro commerciale con lui adesso- Mi disse ancora Niall.
Nemmeno a farlo apposta,due secondi dopo mi squillò il cellulare.
Mi alzai di scatto dalla sedia e corsi a rispondere.
Bella,come previsto.
-Ehi,cia…-
-Ahhhhhhhhhhh! TU. NON. PUOI. IMMAGINARE.-Urlò.
-Buongiorno anche a te-Dissi io. -Che succede?-
-Ci dobbiamo vedere oggi pomeriggio,non puoi capire,e non posso dirtelo ora- Disse evidentemente fuori di se.
-Ok,richiamami quando sei più calma,ok? A dopo-Dissi e attaccai buttando il cellulare sul divano.
Finii di mangiare i cereali e guardai l’orologio.
Bello fare colazione alle 12:30,non avrei mangiato fino a cena.
-Tua cugina è fuori-Dissi a Niall.
-Già lo sapevo-Mi rispose.
Mi sedetti sul divano con lui,attenta a non schiacciare il mio telefono,che prontamente mi squillò.
-Zayn-Risposi.
-Hope,devo raccontarti una cosa-Mi disse.
-Dimmi-
-Ora non posso,ci possiamo vedere oggi pomeriggio?- Mi chiese.
Oh cazzo.
-Ehm,certo!-Risposi .
-Perfetto,a dopo!-Disse lui entusiasta.
Bene,avrei passato un pomeriggio nel dividermi tra Bella e Zayn.

Holaaaaaaaa!
Li avete visti ieri? Oddio stavo sclerando come una pazza.
jsiogjwriobgowsrboiboi.
Ritornando seri,questo capitolo io lo amo.
Yo.
E a voi piace? Rcensite,ci tengo :3
E se volete seguirmi su Twittah @MarziaeAlessia
(Ho cambiato nick per la 1564168 volta :o) LOL
Al prossimo capitolo e.e
Ricordate:
I'M WATCHING U.
AVVISO: DOMANI PARTO E VADO IN FERIE PER TRE/QUATTRO GIORNI PERCIÓ CI SI RIVEDE IL 19. -Mar ♥

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Capitolo 22
*** Capitolo Ventidue. ***


«Sarebbe banale dirti che ti amo»


Sentii una mano sulla spalla che dava leggeri colpetti,stavo dormendo così bene…
-Mhp…-Mi lamentai spingendo via la mano che riconobbi all’istante.
-Niall ancora cinque minuti-Dissi ancora girandomi a pancia sotto sul divano.
-Devi uscire tra quindici minuti-Mi disse lui alzandosi da terra.
Vero,dovevo uscire con Zayn e Bella contemporaneamente,ma singolarmente con ognuno di loro.
Povera me.
Allora mia alzai e mi pettinai i capelli,senza legarli ne mettendo un cerchietto oppure un mollettone.
Ma si,che ci frega dei capelli?
-Dici che posso uscire così?- Domandai torturando la mia maglietta per farla cadere bene.
-Niall?- Chiesi ancora girandomi verso di lui stavolta.
Possibile che si stesse ingozzando con un panino? Avevamo mangiato da appena 3 ore.
-Stai beniffimo-Disse facendo ‘ok’ con il pollice.
Mangia come un ippopotamo affamato da giorni  e non ingrassa,maledetto.
-Bene,allora io vado,tu che fai?-Chiesi prendendo la borsa.
-Ti afpetto finché non ritorni-Disse con la bocca piena,salvatelo!
Annuii ed uscii di casa,ho dato appuntamento al parco sia a Bella che a Zayn,quindi presi l’autobus che mi avrebbe fermato esattamente davanti all’entrata del parco.
C’erano diversi posti vuoti ma le fermate erano poche perciò restai in piedi.
Idea non cattiva,orribile perché rischiai quasi di sbilanciarmi e cadere su una signora.
“Hope,limita le figure di merda per una volta” Stai zitta porca formica in calore!
Scesi felicemente da quella macchina infernale comunemente chiamata autobus e mi avviai verso il grande cancello che separava la strada dal prato verde.
Appena varcai la soglia Bella mi venne in contro.
Da quanto si trovava li?
Poco importava.
-Eccoti qui! Devo raccontarti subito!-Mi disse,o meglio mi urlò nell’orecchio trascinandomi verso una panchina vuota.
Ci sedemmo e io la incoraggiai a parlare.
-Oggi sono uscita con Zayn-Disse con gli occhi che le brillavano.
-Vai al sodo-
-Ecco ci siamo quasi baciati-Disse guardando a terra.
-Quasi?- Chiesi sorpresa.
-Si,ecco ne io ne lui eravamo convinti e io ho paura di non piacergli-Disse stavolta il suo tono di voce però era più basso.
-Ma..- Fui interrotta dal cellulare.
-Ciao!-Dissi.
Era Zayn ma non volevo far capire a Bella che stavo parlando con lui.
-Dove sei?- Mi chiese.
-Sono arrivata - Dissi e chiusi la chiamata.
Bella mi guardò tipo per  chiedere “Chi era?” allora le risposi.
-Niall,voleva sapere se ero arrivata qui-Le dissi. -Ti dispiace? Dovrei andare al bagno- Cercai di sfuggire da Bella.
Lei annuì e io mi precipitai verso quelle cabine schifose dove non sarei entrata nemmeno morta,ci girai intorno e vidi Zayn seduto su una panchina dall’altra parte del parco.
Cominciai a correre per raggiungerlo.
-Zayn!-Dissi ad alta voce,lui mi vide e mi salutò con una mano.
-Pensavo che non fossi più venuta- Mi disse.
-Ma ti pare? Allora cosa devi dirmi?-Gli chiesi.
-Allora oggi ho quasi baciato Bella-Mi disse con gli occhi fissi al suolo.
Oh no,sempre la stessa cosa! Infondo avrei dovuto aspettarmelo…
-E?-Chiesi fingendo curiosità.
-Non l’ho fatto perché ho paura di non piacerle!-Mi disse lui.
Oddio erano due complessati cronici!
-Per me le piaci,e lei non ti ha baciato perché ha paura che lei non piaccia a te- Dissi.
Zayn rimase a bocca aperta.
-Perciò vai da lei e baciala-Continuai.
“Bel modo di dare consigli,Hope” Cominciavo ad odiare la mia vocina interiore.
-Ora Zayn,scusami ma devo andare,ci si vede a scuola- Dissi,lo salutai e riandai da Bella.
Correre da una parte all’altra del parco era stancante,non ci avrei più messo piede.
-Eccoti,pensavo che fossi caduta nel cesso- Mi disse Bella appena mi risedetti affianco  a lei.
Scoppiai in una nervosa risata e poi Bella ricominciò con la storia di Zayn.
-Cosa credi che dovrei fare?-Mi chiese.
-Io sono convinta che tugli piaccia,però aspetta che sia lui a fare la prima mossa- Dissi.
-Sicura?-
-Mai stata più sicura in vita mia-Risposi.
Allora sul volto di Bella apparve un largo sorriso mi abbracciò e se ne andò via saltellando come una bambina a cui hanno appena comprato lo zucchero filato.
Ah l’amore.
Tornai a casa anche io,non avevo più niente da fare al parco,ripresi l’autobus e stavolta mi misi seduta,volevo evitare di fare una altra figuraccia.
“Ciao sono Hope e sono la regina delle figure di merda,benvenuto!”
Vocina,ti odio.
Tornai a casa,Niall sarebbe dovuto essere ancora li,appena entrai però avvertii uno strano silenzio.
Possibile che se ne fosse andato senza dirmelo?
Fui presa per un attimo dal panico,quando però entrai in salotto e lo vidi mentre dormiva sul divano,quella sensazione strana svanì.
Sarei potuta rimanere ore a guardarlo dormire,con la bocca leggermente aperta,la mano sotto la testa e l’letra a penzoloni fuori dal divano.
Posai la borsa con cautela poi sentii i cellulare vibrare nella tasca.
-Pronto?-Dissi a bassa voce.
-Sorellina sono io-Era mio fratello.
-Ehi ciao,come va?- Chiesi.
-Bene,mi fa male ancora un po’ la testa,tu? Perché parli a bassa voce?-
-Sto benissimo e Niall sta dormendo-Dissi salendo le scale.
-E’ rimasto li stanotte?-Chiese.
-Ehm,si-Rialzai la voce. -Ma ha dormito in salotto- Dissi prima che Daniel potesse repicare.
Si certo,come no.
-Okay,sei andata a scuola?- Mi chiese.
-No-
-Domani dovrai andarci lo sai?-Mi disse.
-Si ma…-Cercai di protestare.
-Si ma,niente,domani ci vai,punto-Continuò mio fratello.
-E va bene,riposati,a venerdìGli dissi io.
-Ciao Hope!-
Buttai il cellulare sul letto e mi precipitai giù in salotto,sfortunatamente a causa della mia goffaggina scivolai per le scale,non mi feci niente ma creai un rumore assordante.
-Hope?-Chiese Niall.
Corsi verso il salotto.
-Mi dispiace di averti svegliato-Dissi.
-No,non preoccuparti,ti sei fatta male?-Mi chiese alzandosi.
-No-
Mi abbracciò,affondando il naso nei miei capelli.
-Profumi-Mi disse.
-Anche tu-Risposi.
Chiusi gli occhi e mi abbandonai al suo abbraccio,poggiando la testa sulla sua spalla.
Dondolammo sul posto per un po’.
-L’anno prossimo ti porto al ballo di fine anno- Mi disse.
Avrei potuto sciogliermi,nella nostra scuola il ballo è riservato solo agli studenti dell’ultimo anno,se non sei di quella categoria puoi andarci solo se il tuo accompagnatore lo è.
-Dovrò aspettare un anno per ballare con te?- Chiesi.
-Se vuoi possiamo ballare anche adesso- Mi rispose sfiorando il mio orecchio con le labbra.
Il mi cuore si fermò per un attimo,Niall sapeva essere dolce,e incredibilmente attraente nello stesso tempo.
Tolsi la testa dalla sua spalla per ritrovarmi a pochi millimetri da lui.
-Sarebbe banale dirti che ti amo-Dissi.
-Non è banale se lo dici tu- Mi rispose
-Ti amo- Sussurrai.
Allora lui si avvicinò ancora di più e mi baciò inizialmente piano e dolcemente poi entrambi cominciammo a volere di più.
Il resto della giornata passò così,tra risate e baci rubati davanti alla televisione,oppure in cucina.
La sera Niall tornò a casa sua e io decisi di andare a dormire subito,i prossimi quattro giorno sarebbero stati gli ultimi che avrei passato in quella scuola e anche i più stancanti.


I'M BACK!
Ok, gente sono di nuovo qui e come promesso oggi è il 19 e...
ECCO IL CAPITOLO.
spero che non mi abbandoniate e_e
Se lo fate vengo sotto casa vostra e spacco il vetro della finestra con un sasso (?)
LOL.
Paraticamente sono stata 5 giorni di fila al mare o al lago,e sono diventata un peperone abbronzato (?)
M anon vi interessa v.v
Perciò recensite e non pensate ad un peperone.
LOVE YOU ♥
-Mar

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Capitolo 23
*** Capitolo Ventitrè ***


«Il tuo compleanno è il 23 Luglio,manca più di un mese»


Venerdì,ultimo giorno di scuola,ore 6:45.
Mi alzai svogliatamente dal letto,convincendomi che dal giorno dopo in poi mi sarei potuta alzare quando volevo.
Niall non era a casa,ed ero completamente sola,quel pomeriggio mio fratello sarebbe uscito dall’ospedale,e tutta questa solitudine sarebbe finita.
Dopo aver mangiato ed essere andata in bagno andai a vestirmi,presi dei jeans e una maglia bianca con su scritto qualcosa che non avevo mai avuto la voglia di leggere.
Nell’istante in cui stavo per uscire di casa ricordai che i coglioni della scuola avrebbero potuto fare i gavettoni e in questo caso la maglietta bianca non andava bene.
A meno che non volessi sembrare una troia.
Quindi salii di corsa per cambiare maglietta e ne scelsi una rossa.
Zaino in spalla e chiavi in mano, sentii un il clacson suonare.
Niall era li,mi spuntò un sorriso che andava da un orecchio all’altro,chiusi velocemente la porta e mi fiondai ad abbracciarlo.
-Buon ultimo giorno di scuola!-Gridai.
Lui scoppiò a ridere.
Quando salimmo in macchina notai che aveva il suo cappello verde,quello che adoravo tanto.
Così mentre guidava glielo sfilai e me lo misi in testa.
-Ti sta bene-Disse ridendo sotto i baffi.
-Stava meglio a te-Dissi ma non accennai a toglierlo.
Quando arrivammo a scuola vidi le oche,quel giorno invece delle solite camicette rosa ne indossavano bianche..
Chissà perché.
I ragazzi erano seduti sulle scale,allora corsi verso di loro per salutarli.
-Buongiorno!-
-Come mai così di buonumore oggi?-Chiese Zayn.
-E’ l’ultimo giorno di scuola,Daniel esce dall’ospedale e ogni giorno che passa si avvicina il mio compleanno-Dissi elencando tutte le cose sulle dita.
-Il tuo compleanno è il 23 Luglio manca più di un mese-Notò Liam.
-Un mese e mezzo,precisiamo Payne-Lo ripresi.
La campanella suono e ci alzammo per dirigerci verso l’edificio infernale,avvicinai Zayn per chiedergli come fosse andata con Bella.
-Allora,novità?-Chiesi.
-Domani riusciamo-Disse soddisfatto.
-E farai quello che ti ho detto?-Continuai.
-Si ma…-
-Ma niente,tu domani la bacerai chiaro? E se non lo farai lo verrò a sapere!- Dissi fomentandomi.
-Neanche fossi il padre di Malfoy- Continuò.
-Vuoi scherzare? Lucius è sicuramente più attraente di me- Dissi.
-Quanto mi fai incazzare quando dici così-Disse mordendosi il labbro.
-Secondo te sono più bella di Lucius?-Chiesi ridendo,
-Si-
Arrossi un po’ e ci riavvicinammo agli altri ragazzi,io e Zayn siamo solo amici,buon amici,ma non ci amiamo più.
Lui ha Bella e io ho Niall.
Fine.
Le lezioni furono ridotte di tre ore,perciò uscimmo a mezzogiorno,come previsto c’erano i ragazzini di primo che tiravano palloncini pieni d’acqua e Savannah/Shaun che non perdeva occasione per farsi colpire.
Che zoccola.
Io e Niall corremmo verso la macchina per non bagnarci,anche se i professori avevano vietato il lancio di palloncini all’interno del cortile.
In pratica non se li era inculati nessuno.
Invece di andare a casa io e Niall andammo in ospedale,dove trovammo mio fratello a scherzare con l’infermiere tuttofare che mi  aveva tenuto compagnia una settimana prima,Josh.
-Daniel!-Esclamai per il corridoio suscitando gli sguardi omicidi di dottori e infermieri.
-Hope! Che ci fa qui?-Mi chiese abbracciandomi.
-Ti sono venuta a prendere,no?-Risposi
-Potevo guidare anche da solo,ma grazie-Mi disse scompigliandomi i  capelli.
Sorrisi e poi guardai Josh.
-Ehi Josh come va?- Chiesi battendo il pugno.
-Tutto bene,tu?-Mi chiese lui.
-Benissimo-
Mi girai e vidi Niall con uno sguardo del tipo “Mi sono perso qualcosa?” allora lo presi per un braccio e lo presentai  a Josh.
-Lui è il mio ragazzo,Niall. Niall Josh,Josh Niall-I due si strinsero la mano.
-Un giorno ti farò conoscere Cher-  Mi disse Josh facendo l’occhiolino.

*

Finalmente Sabato,il primo giorno di vacanza,ah che bello!
Quel giorno Zayn sarebbe uscito con Bella e io sarei stata tempestata di telefonate da parte loro.
Aiuto.
Era a casa di Niall assieme a tutti quando Bella ebbe un eccezionale idea.
-Che ne dite se verso il 20 Luglio andassimo in campeggio?-Chiese.
In campeggio ci ero stata qualche volta,ma con i miei genitori e Daniel,quando avevo otto anni e lui tredici.
-Ci sto!-Disse all’unisono Harry e Louis.
-Per me va bene-Disse Liam.
-Se vuoi andarci tu,vengo anche io- Disse Zayn a bassa voce,guardando Bella.
Lei arrossii e guardò suo cugino.
-Per me è ok-
E tu Hope? Che ne dici?-Mi chiese.
-Verrò con voi-Esclamai alzandomi dal divano.
I miei genitori sarebbero tornati per il 3 Agosto,come si dice?
Occhio non vede,cuore non duole.
C’era solo un piccolo problema: dovevo convincere Daniel.


Ciao.
Lo so è cortissimo questo capitolo ç_ç
Potete anche lapidarmi,squoiarmi,trafiggermi con un pugnale del quattordicesimo secolo.
Anyway,se è corto non vuol dire che merdoso u.u
Perciò abbiate pietà di un pomodoro abronzato e recensite...
Sono troppo euforica oggi conoscerò un Directioner Boy.
DFBUJKIEWTBUIWETBWUO.
GWBRUIOB.
E' anche carino :')
Love ya ♥
-Mar

 

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Capitolo 24
*** Capitolo Ventiquattro. ***


«Volete abbassare quel cazzo di stereo? Sono le otto e mezza di mattina!»


Mentre andavo a casa pensavo mentalmente al discorso da fare a Daniel.
“Ehi fratellino,lo sai che stai meravigliosamente oggi? Perché non esci a bere qualcosa poi quando torni ti devo dire una cosa importante!”
No,a farlo ubriacare e poi chiedergli il permesso mi sarei sentita in colpa,però non nascondo che sia una buona tattica.
L’avrei usata un giorno.
“Daniel,senti oggi con i ragazzi stavamo parlando e..è saltata fuori l’idea del campeggio,che ne dici se mi aggrego a loro” Magari con un sorriso da ebete in faccia,no.
Quando mi sarei trovata faccia a faccia con lui avrei saputo cosa dirgli,almeno speravo.
-Sono a casa!- Gridai appena richiusi la porta.
-Ciao-
-Che c’è?-Chiesi preoccupata dal suo strano tono di voce.
-Niente,sono solo stanco- Mi rispose.
-Non sei neanche andato a lavorare per quattro giorni-Gli dissi io sedendomi sul divano accanto a lui.
-Non da quel punto di vista-Mi disse lui.
-E allora che c’è?- Chiesi ancora.
-Del ruolo che mi hanno imposto mamma e papà,Hope io ti voglio bene ma sono stanco di fare il baby-sitter- Disse ad un certo punto.
Rimasi a bocca aperta per qualche secondo poi ripresi a parlare.
-Sei tu che decidi di farlo,io potrei cavarmela benissimo da sola- Sbottai,è lui che si fa del male da solo,io non sono una ragazzina.
Daniel non mi rispose ed io andai in camera mia,sbattendo la porta in modo che la sentisse,non ero una bambina piccola,non è colpa mia se deve fare il baby-sitter,è iperprotettivo su tutto,se vuole una vita dovrebbe imparare a lascarmi libera.
Mi buttai sul letto e i presi la testa tra le mani.
Non sarebbe stato facile convincerlo a mandarmi in campeggio ma non importava.
Se avesse detto di no ci sarei andata lo stesso.
Era ora di far uscire fuori la Hope grande e matura,che sa cavarsela da sola e fa quello che vuole.
Accesi il computer malconcio che avevo in camera,tanto per passare il tempo,su face book la home era invasa da troiette con le tette di fuori,dovevo fare una bella pulizia delle amicizie.
Su twitter  ormai avevo anche perso la voglia di entrarci,le persona famose non mi cagavano mai e i miei amici non c’erano.
Era come una specie di paradiso dove potevo essere me stessa.
Non se quello con Daniel era stato un vero litigio,insomma non eravamo arrivati a prenderci a parolacce ma era come se lo fosse.
Presi il cuscino e me lo misi in faccia ma dato che non funzionava presi l’mp3,feci partire Safe & Sound di Taylor Swift e ad un certo punto mi addormentai sulla note di quella meravigliosa canzone.

*

-Hope?-Era la voce di mio fratello.
-E’ pronta la cena-Disse ancora.
-Ok-Mi lamentai togliendomi le cuffie delle orecchie.
Il lato buono è che avevo imparato tutta la canzone a memoria.
“Just close your eyes the sun is going down, you’ll be alright no one can hurt you now, come morning light, you and I’ll be safe and sound”
“Arrenditi,Hope” Vocina del cavolo.
Mi trascinai contro voglia giù per le scale,non avevo fame,e per di più non volevo mangiare con mio fratello.
Mi aveva fatto incazzare.
Di brutto.
Infatti quella sera rimasi col piatto davanti,fissando il muero davanti a me e senza proferire parola.
-Il gatto ti ha mangiato la lingua?-Chiese Daniel.
-Se per te sono un peso puoi anche smettere di fare il fratello iperprotettivo- Dissi ad un certo punto.
-Non sei un peso-Mi rispose.
-Me l’hai fatto capire-Dissi con la voce che tremava.
Silenzio.
Quando lui ebbe finito,prese il mio piatto e lo mise in frigo poi mi alzai per riandare in camera mia.
-Comunque,il 20 Luglio andrò  in campeggio con Bella e i ragazzi,che tu lo voglia o no!-Dissi secca prima di salire le scale.
Beh,il modo per dirglielo almeno l’avevo trovato.
Sentii il cellulare vibrare sulla scrivania.
Era Niall.
-Pronto?-
-Piccola,tutto bene? Ti ho inviato tremila messaggi ma non hai risposto nemmeno ad uno-Disse preoccupato.
Oh,mi aveva chiamato piccola.
-Si,è che avevo il silenzioso in camera,tutto bene-Dissi per rassicurarlo.
-Non mi convinci-
-E va bene,ho litigato con mio fratello- Dissi poi.
-Dai si sistemerà tutto-Mi disse Niall.
Ma io non ne ero convinta affatto.
-Ci sentiamo domani,notte- Dissi io.
-Buonanotte-
Non feci in tempo a riattaccare che ricevetti una altra chiamata,tutti oggi dovevano chiamarmi?
-Qui è Hope,mi dica signor Malik-Dissi ridendo,se pur sforzandomi.
-Andrò al sodo-Disse.
-Vai al sodo- Lo incitai.
-Ok,l’ho baciata- Amen. Quel ragazzo si era deciso.
-E lei?-Chiesi curiosa.
-E lei ha baciato me-Disse come se fosse ovvia la cosa.
-Ma dai? Intendo cosa ha fatto che ha detto?-Chiesi.
-Ha detto che gli piaccio-Mi disse.
-Te l’avevo detto io- Dissi con aria di superiorità.
Parlammo un po’ poi attaccai,sarebbe dovuta arrivare anche la telefonata di Bella,ma il cellulare non squillò.
Verso mezzanotte allora lo spensi e mi misi a dormire.
 
La mattina dopo mi svegliai con la musica a palla che proveniva dai vicini.
Guardai la sveglia: erano le 8:30.
Io li ammazzavo.
Erano nuovi,si erano trasferiti solo ieri,ma forse ancora non conoscono le mie regole.
Aprii la finestra,incurante del fatto che fossi ancora in pigiama e gli gridai contro.
-Volete abbassare quel cazzo di stereo? Sono le otto e mezza di mattina!-
-Mi scusi!-Esclamò una voce femminile,dalla finestra davanti la mia.
Si affacciò una ragazza,sembrava avesse la mia età,capelli castani scuri e ondulati le ricadevano fino alle spalle.
Aveva un look fighissimo.
-Comunque piacere,sono Cher!-Disse la ragazza sorridente.
-Io sono Hope-Le dissi io.
Cher sorrise,sembrava che mi conoscesse già,andò via dalla finestra e abbassò lo stero poi richiuse i vetri.
Che strano.
Mi vestii e scesi di sotto,tanto ormai mi avevano svegliata.
Appena misi in bocca un biscotto suonarono alla porta.
E che cazzo,non potevo nemmeno fare colazione in pace!

BIDIDIBODIBU (?)
Le vostre recensioni mi fanno sciogliere *^*
Ora vi rispondo a quelle del capitolo precedente.
Awww io vi amo ♥
Anyway,ecco il nuovo capitolo.
Qualcuno mi aveva chiesto di Josh e Cher.
Beh,non anticipo altro :3
Lasciate una recensione :)
Alla prossima :DD
-Mar

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Capitolo 25
*** Capitolo Venticinque. ***


«Si,ho solo corso la maratona per rispondere»


Quasi mi strozzai col biscotto mentre mi alzavo ed andavo ad aprire.
Chiunque fosse dietro quella porta non la finiva di suonare il campanello,e mi stava facendo innervosire di brutto.
-Arrivo!-Urlai per farlo smettere.
Inutilmente perché continuò a suonare,che nervi.
Aprii la porta senza nemmeno chiedere “Chi è?” e mi ritrovai davanti la ragazza che avevo visto poco prima,Cher.
-Ciao,sono Cher la tua nuova vicina-Disse sorridente.
Cavolo se era bella.
La conosceva da pochi minuti e aveva già mandato a puttane la mia autostima.
-Ci conosciamo già-Risposi io cercando di incurvare la labbra.
La mia euforia si spingeva oltre ogni limite quella mattina.
-Sono venuta a scusarmi per lo stereo,ti va di venire da noi?-Mi chiese.
Guardai la mia tazza di latte,costretta a freddarsi e accettai,infondo dovevo socializzare col vicinato e lei aveva si e no due anni più di me.
Un momento,noi?
Presi le chiavi e chiusi la porta,non si sa mai,la sicurezza non è mai troppa.
E mi avviai con Cher verso la casetta uguale alla mia a pochi metri di distanza.
La porta era socchiusa quindi c’era qualcun altro in casa?
-Sei già tornata,amore?- Disse una voce maschile dalla cucina.
Un ragazzo,quindi lei viveva li con il suo ragazzo.
-Si,e ho invitato la nostra vicina in casa,Hope giusto?-Mi chiese poi invitandomi a sedere sul divano.
Mi sentivo in imbarazzo non avevo mai visto questi tizi prima d’ora.
Allora il fidanzato di Cher uscì dalla cucina e alla fine non ero poi così sfortunata.
-Josh?- Chiesi sorpresa.
-Hope?-Mi chiese lui a sua volta.
-Vi conoscete già?-Chiese Cher.
-Si-Risposi io.
-Comunque lei è Cher,la mia ragazza,te l’avevo detto che te l’avrei presentata un giorno-Disse Josh mettendole un braccio intorno alla vita.
Non c’è niente da fare,la legge è questa: le persone belle stanno con persone altrettanto belle.
Volevo Niall.
Volevo che fosse accanto a me.
-Vuoi qualcosa? Ho visto che stavi facendo colazione- Mi chiese Cher.
-No,grazie,non preoccuparti-Le dissi io,cercando di sembrare gentile.
-Come va col tuo ragazzo,Niall?- Mi chiese Josh.
Oh si era ricordato.
-Benissimo- Dissi sorridente,che bello parlare di qualcuno che mi rende felice.
-Sicura di non volere nulla?-  Chiese Cher.
-Sicurissima,Cher,grazie-Risposi.
Quella ragazza mi metteva a disagio quando faceva così.
-Scusa ancora per lo stereo-Disse evidentemente imbrazzata.
-Scusami tu per averti attaccato così-
-Nah,l’avrei fatto anch’io-Mi disse lei sorridendo.
Scoppiamo tutti e tre a ridere.
Sentii il telefono di casa squillare dalla finestra,dovevo rispondere.
-Stanno chiamando a casa,vi dispiace?-Chiesi uscendo e fiondandomi verso casa.
Aprii di fretta la porta e corsi verso il telefono. Ma era il mio cellulare quello che squillava.
-Pronto?-Chiesi col respiro affannato.
-Sono Niall tutto bene?-Mi chiese.
-Si ho solo corso la maratona per rispondere-
Uscii di nuovo di casa e mi riavviai da Cher e Josh.
-Hai detto a tuo fratello del campeggio?-Mi chiese.
Cazzo.
-Ehm,si,beh non gliel’ho proprio chiesto ma ci verrò comunque-  Gli risposi.
-Sei trasgressiva-Mi disse lui canzonandomi.
-Troppo-
-Ti va che vengo da te?-Mi chiese.
-Sono dai nuovi vicini,tra un po’ torno a casa-Dissi rientrando in casa di Josh e Cher.
-Va bene,allora arrivo tra venti minuti-Mi disse.
-Perfetto,a dopo- E attaccammo insieme.
Alzai gli occhi e vidi Cher e Josh che mi guardavano curiosi.
-Il mio ragazzo-Gli dissi.
-Cher,i tuoi ti lascino vivere con Josh? Hai solo due anni più di me,infondo- Le chiesi curiosa.
-Come fai a sapere…- Disse,po guardò Josh che fece spallucce e ricominciò a parlare  -E’ stata una lunga battaglia,ma alla fine ho vinto io- Disse contenta.
Restai un po’ con loro finché non senti qualcuno parcheggiare nel mio vialetto,Niall doveva essere arrivato.
-Ragazzi,io devo andare,a presto e non svegliatemi più per favore-Dissi ridendo.
Cher annuì e salutai entrambi.
Uscii di casa e andai incontro a Niall che,come previsto,era appoggiato al cofano della sua macchina.
Le mani erano nelle tasche dei jeans che teneva troppo in basso.
Mi morsi il labbro,un pensiero abbastanza perverso mi attraverso la mente.
“Hope!!!” Mi riprese la vocina.
Cazzo,non era colpa mia se ispirava violenza.
-Ciao,amore- Dissi baciandolo.
Lui ricambiò il bacio cingendomi con le braccia,possessivo come sempre.
-Cos’è tutto questo slancio?-Mi chiese mentre si staccava alzando un sopracciglio.
-Niente-  Dissi con voce acuta.
-Quando menti la tua voce si alza di un’ottava- Mi disse lui carezzandomi la guancia.
-Vuoi la verità?-Chiesi .
Sentii le guance avvampare,probabilmente ero più rossa di un peperone rosso.
Forse ero fucsia.
Lui sorrise ed annuì.
-Ti voglio-Dissi,avvicinandomi al suo orecchio -in tutti i sensi- sussurrai.
-Non adesso e non qui,Hope-
Ma come?!?

Non ho ispirazione. ok? ok.
çwç
Questo capitolo mi fa schifo,apparte la fine,LOL.
Ammettetelo che quando vi siete immaginate Niall appoggiato alla machcina con le mani nella tasche
dei jeans calati avete pensato quello che ho pensato io e.e
I'M WATHCIN' U
Anyway,lasciatemi una recensione e ditemi cosa ne pensate :3
On twittah:  he'll be my romeo ♥
(lo so ho cambiato nick 781894 volte u.u)
A presto çwç
-Mar

 

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Capitolo 26
*** Capitolo Ventisei. ***


«Soprattuto con Louis che ti mette le formiche nel sacco a pelo»


-Che vuoi dire?- Chiesi guardandolo.
Ci ero rimasta male.
-Quello che ho detto,non adesso e non qui-Mi ripeté.
Che palle.
-Ma perché?-Chiesi ancora.
Lui non mi rispose,anzi si avvicinò a me e mi baciò.
No cazzo,dimmi perché porco opossum.
Lo allontanai e lo guardai ancora per chiedergli perché.
-Hope…-
-Hope un cazzo,di solito sono le ragazze quelle non pronte non voi!-  Sbraitai allontanandomi.
Niall però mi riprese per un braccio attirandomi nuovamente a se.
-Voglio che sia speciale- Mi disse a bassa voce,fissandomi negli occhi,leggendomi dentro.
“Hope controlla le tua ginocchia e non cadere per terra come una pera cotta,cazzo!”
-Io…-Sibilai.
-Shh- Sussurrò Niall stringendomi a se.
Dire che lo amavo era come dire che Megan Fox è una cessa.
Era troppo poco.
Quello che provavo per Niall era un sentimento strano.
Lui si prendeva cura di me come un padre,mi amava come un fidanzato,e mi faceva ridere come un amico,mi rassicurava come un fratello,e mi voleva bene come una persona ne vuole ad un'altra.
E io lo apprezzavo per tutto quello che faceva per me.
Era grazie a lui se non ero rimasta a marcire nel bagno delle ragazze qualche mese prima.
Mi aveva risollevato l’autostima di un paio di metri e non era poco.
-Entriamo-Dissi dopo essere stata attaccata a lui per svariati minuti.

*

Mattina,luce,ore 8:30. La sveglia non la smetteva più suonare,la spensi appena poggiai i piedi per terra.
Quel giorno non mi sarei voluta riaddormentare per nulla al mondo.
Quel girono era il famigerato 20 Luglio.
L’argomento ‘sesso’ se così vogliamo chiamarlo,non l’avevo più affrontato con Niall.
Doveva essere speciale,giusto ma ne io ne lui ne avevamo più parlato.
Forse lui aveva in mente qualcosa e se  ce l’aveva non me l’avrebbe detto.
Perché per Niall ‘speciale’ è uno dei tanti sinonimi di ‘è una sorpresa’.
-Hope,alzati sono arrivati i tuoi amici!-Mi disse mio fratello dal piano di sotto.
Io e Daniel  avevamo fatto pace,lui mi aveva finalmente concesso un po’ di libertà,e io non gli sarei stata tra le palle per ben tre giorni.
Cosa vuoi di più dalla vita?
Una cosa ce l’avevo in mente e no,non era un Lucano.
Non risposi,tanto ero già in piedi,così mi avviai verso il bagno,ma prima che potessi aprire la porta di camera mia qualcun altro lo fece al posto mio.
-In piedi speranzosa Hope!-Louis urlò talmente forte che mi svegliò del tutto.
Un momento,speranzosa?
Se Niall aveva fatto parola del nostro discordo con i ragazzi,gli avrei tagliato le palle.
Oh,no aspetta.
-Ero già sveglia,ma grazie Tommo-Dissi,uscendo per andare in bagno.
Louis riscese di sotto e io mi infilai sotto la doccia,fredda ovviamente,perché di fuori faceva caldo,troppo caldo.
Uscita dalla doccia andai in camera – di nuovo – a vestirmi.
Dunque,campeggio,mi misi una maglietta a maniche corte color verde merda,bel colore.
Poi presi dei pantaloncini neri,e infilai  le scarpe da ginnastica,quelle per fare trekking,anche se erano le scarpe più orripilanti che avevo.
Mi feci una coda di cavallo ed ero a posto.
Lo zaino lo avevo preparato la sera prima.
Allora scesi le scale e notai che quelle scarpe – seppur mai messe – erano davvero comodissime.
Ma non le avrei rimesse mai più per quando facevano schifo.
-Sono qui-Mi annunciai entrando in soggiorno.
-Finalmente-Disse Bella correndomi incontro per abbracciarmi.
Andai da Niall ch per salutarmi mi baciò velocemente,a causa dello sguardo indagatore di Daniel.
Dentro di me non protestai per tre giorni non avrebbe visto niente.
Ultimamente mi piaceva molto il proverbio “Occhio non vede cuore non duole”.
-Pronta?-Mi chiese Harry,con un sorriso malizioso sulla faccia.
Oh no! Niall me l’avrebbe pagata cara.
-Si-Dissi con finto entusiasmo.
-Saranno tre giorni divertentissimi!- Cominciò Bella saltando sul posto e battendo le mani.
-Soprattuto con Louis che ti mette le formiche nel sacco a pelo-Disse Liam.
-Cosa?-Feci una faccia disgustata.
-Andiamo,Hope,io non metterei mai le formiche nel tuo sacco a pelo,ma in quello di Zayn si-Disse  Louis guardando prima me e poi Zayn.
Zayn fece una faccia del tipo “provaci e ti ritrovi senza il tuo amichetto”.
-Allora andiamo? Il pullmino non passa quando glielo diciamo noi-Disse Bella avvicinandosi impercettibilmente a Zayn.
Quei due erano peggio delle calamite.
-Andiamo-Dissi io.
Presi il mio zaino e salutai Daniel.
-Stai attenta-Mi disse affettuoso.
-Tranquillo,se cado in un fiume al massimo mi faccio un bagno-Dissi sarcastica.
Lui rise e mi salutò baciandomi la guancia,dopodiché raggiunsi gli altri ed uscimmo di casa.
Già stavo sudando come una fontana ed erano passati solo due minuti sotto il sole ad aspettare il pullmino che ci avrebbe portati in campeggio.
E ne passarono altri due,e poi altri cinque,e altri dieci,e altri quindici.
-Ragazzi cos’è quel coso che si avvicina?-Chiese Harry.
-Spero solo che non sia un altro camion-Esclamò Liam esasperato.
-E’ il pullman,è il pullman- Gridò Bella della felicità.
Il pullman che mi avrebbe salvato da un insolazione si stava avvicinando sempre di più.
“Salvati da questo destino” Implorava la vocina.
Si si,mi stavo per salvare.
Il pullman si fermò e aprii la portiera pricincipale,appena salimmo Niall ringraziò il conducente con un cenno della mano.
Per nostra fortuna era semi-vuoto.
Certo,chi va in campeggio il  20 Luglio,sotto il sole cocente?
Solo dei pazzi come noi.
Il pullmino ripartì allontanandosi da casa mia e da Bradford.
Che la pazza avventura avesse inizio!


NOW LOOK AT ME!
*applausi* grazie grazie *applausi*
Ok ora vorrei parlare :)
Mi sto montando,lalalal.
Anyway,scusate per il ritardo,so che di solito posto all'ora di pranzo ma oggi non mi andava.
O "nun me piava" come si dice a Roma :')
Alors,ditemi se vi piace questo capitolo,un po' un capitolo di passaggio come il 25.
MA DETTAGLI.
Recensite belli/e (?)
E....I'M WATCHIN U.
PS: Zayn è tornato su Twittah! asdfghjkl
-Mar ♥

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Capitolo 27
*** Capitolo Ventisette. ***


«Sai,io nei boschi mi perdo sempre»


Eravamo in viaggio da ben due ore e quella corsa in pullman non accennava a finire,il campeggio lo avremmo fatto tra i sedili se i conducente non avesse accelerato un po’.
Andava lento ma almeno non era uno di quei rompipalle come quelli che alle gite scolastiche «state composti,allacciatevi le cinture»infatti io ero  sdraiata tra ben tre sedili.
La testa sulle ginocchia di Niall,il culo sul mio sedile e le gambe su quello vicino.
Liam e Zayn era un’ora che non la smettevano i cantare,non che la cosa mi desse fastidio,avevano delle voci bellissime,se avessero provato a sfondare magari ci sarebbero riusciti.
Louis si era addormentato addosso ad Harry che poverino era schiacciato contro il finestrino mentre ascoltava il suo iPod,Niall cantava con Liam e Zayn mentre mi accarezzava i capelli,e la cosa mi faceva sorridere con la frequenza di cinque volte al minuto.
Bella forse si era addormentata,non la sentivo parlare da un po’.
-Quanto manca?-Chiesi tra me e me come una ragazzina piccola.
-Spero poco,non ce la faccio più-Mi rispose Niall stropicciandosi gli occhi.
-Hai sonno?-Chiesi.
Capitan ovvio.
-Si,non vedo l’ora di dormire dodici ore filate stanotte-Mi rispose sorridendo.
Stanotte,no! Nonono non deve dormire stanotte.
-Mh-Feci un sorrisetto anche io e chiusi gli occhi.
Non avevo sonno ma ero stanca.
*
Una brusca frenata mi svegliò di soprassalto.
Un incidente? E’ morto qualcuno? Accidenti a me quando ho presto questo pullman!
-Siamo arrivati- Esclamò Bella.
Oh,per fortuna.
Mi alzai tutta indolenzita e a stento riuscii a raggiungere la portiera per uscire.
“Accidenti Hope se sei indolenzita ora” Vocina pervertita del cazzo.
Respirai a pieni polmoni l’aria della natura altro che smog e gas tossici che respiravo ogni giorno a Bradford.
-La nostra postazione è per di qua!-Disse Bella,prendendo per mano Zayn.
Allora ci mettemmo tutti e sette in marcia verso la postazione che non sapevo nemmeno dov’era.
Dopo cinque o dieci minuti di camminata arrivammo in una grande distesa verde,piena di alberi,beh almeno non ci sarebbe stato il problema della mancanza di ombra.
Ad alcuni metri dalla distesa c’era un piccolo torrente da dove usciva acqua fresca e potabile.
-Chi mi aiuta a piantare le tende?-Chiese Liam.
-Io!-Si offrì Zayn.
Facevano alla vecchia maniera.
Speravo solo che non si abbattesse una tromba d’aria.
Ma chi prendevo in giro? Era il 20 di Luglio c’era un temperatura media di 38° e io cerco la tromba d’aria?
-Ne montiamo tre,ok?-Gridò Liam per attirare la nostra attenzione.
Tre?
-Una per Bella e Zayn,una per me,Liam e Louis e una Niall e Hope-Disse Harry,vedendo gli sguardi confusi di tutti.
E così io e Niall non saremmo stati i soli ad avere una tenda tutta per noi.
Cominciavo a pensare che le frecciatine maliziose Harry le avesse lanciate anche a Bella,quindi gettai un sospiro di sollievo al pensiero che Niall non fosse andato a spifferare tutto ai quattro venti.
-Ecco fatto,sono stanchissimo vorrei farci una dormita dentro-Esclamò Zayn buttandosi sul prato.
-Si,una dormita-Disse Harry facendo finta di tossire.
Per fortuna non ero il suo unico bersaglio.
-Dormiremo stanotte,tutti in marcia!-Disse Louis mettendosi lo zaino in spalla.
Lo guardai male.
-Spero che tu stia scherzando-Gli dissi -Solo perché hai fatto una dormita di due ore e mezza ciò non ti autorizza ad ammazzarci- Sbottai.
-Esagerata!-
Lo fulminai.
-Ok,chi vuole camminare un po’ mi segua chi vuole fare altro rimanga qui- Disse poi facendosi scappare un sorrisetto.
-Voglio solo dormire-Disse Niall stendendosi sul terreno.
Povero il mio cucciolo era stanco.
-Ehm,io vado a cercare la legna con Bella!-Esclamai.
Non volevo dormire e non volevo nemmeno stare in mezzo agli altri che dormivano,perciò mi aggregai a Bella ed andammo a cercare la legna nel piccolo boschetto.
-Sai,io nei boschi mi ci perdo sempre-Disse Bella ridendo.
Ok,forse era meglio rimanere a fare da badante ai quattro dormiglioni.
Feci una risatina nervosa e cominciai a raccogliere ogni legnetto che calpestavo.
-Non devo raccogliere i bastoncini o il fuoco non verrà mai-Mi ammonì Bella.
Lasciai ricadere il bastoncino e raccolsi un bastone vicino ad un albero.
-E nemmeno quelli coperti di muschio,sono pieni di umidità-Riprese Bella togliendomi dalle mani il bastone.
Ripeto,era meglio rimanere a controllare i quattro bambinoni.
Allora lei si incamminò più velocemente e per me fu un po’ difficile starle al passo,ci credevo che si perdeva sempre.
-Bella fermati!-Gridai.
Nessuna risposta.-Bella?- Chiesi ancora.
Si era persa ed io con lei.
Porco opossum,quella era la realtà,nessun licantropo figo e muscoloso l’avrebbe portata fuori di li.
Anche perché nessun vampiro altrettanto figo ce l’aveva lasciata dicendole che era l’ultima volta che l’avrebbe visto.
E se fosse successo avrei già mandato via Bella e di fronte ad Edward mi ci sarei messa io.
Ma a cosa diavolo stavo pensando?
E per di più in mezzo al bosco il cellulare non prendeva.
Che deficiente.
Il bello era che per seguirla e starle al passo non avevo idea di dove mi trovassi ne di come tornare indietro.
Cazzo.

Morning! Wazzup today?
*la smette di parlare come Niall*
Non si è capito che mi piace Twilight,tranquilli,non l'ha capito nessuno c':
Anyway,ecco il capitolo,corto,merdoso,ma eccolo :)
Quindi spero che vi piaccia e recensite dicendomi che ne pensate :3
A domani o dopodomani,boh,quando mi viene ispirazione çwç
-Mar

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Capitolo 28
*** Capitolo Ventotto. ***


«Sono armata!Non avvicinarti»


A quel punto decisi di ragionare con la mia testa,se camminavo avevo più possibilità di perdermi nel bosco,se restavo ferma,magari,qualcuno sarebbe venuto a prendermi.
Ma che dicevo? Sarei morta li,abbandonata da tutti e nessuno mi avrebbe salvata.
Allora mi sedetti su un mucchietto di foglie che sembrava la cosa più comoda in quel posto maledetto,e appoggiai la schiena ad un tronco d’albero.
Passarono i minuti,quel maledetto cellulare almeno serviva a qualcosa,a vedere l’ora.
Poi sentii uno strillo in lontananza? Bella!
L’avevano rapita? Un orso la stava sbranando?
Oh un orso,sarebbe potuto arrivare anche dov’ero io quindi!
Calma.
-Hope?-Gridò qualcuno in lontananza.
Mi stavano cercando,si ero salva!
-Sono qui-Gridai in risposta.
-Qui dove?-Mi chiese.
-In mezzo agli alberi-Dissi.
“Hope ci sono tutti alberi qui”Mi disse la vocina.
-Cazzo Hope,siamo in un bosco non puoi essere un po’ più precisa?-Questa volta la voce cambiò : era Bella,come si faceva a non riconoscerla?
Un momento,se Bella mi parlava in lontananza,chi stava camminando vicino a me,in modo che potessi sentire le foglie scricchiolare sotto il suo passo?
Presi un bastone,quello coperto di muschio che Bella aveva lanciato chissà dove.
Vidi qualcuno spostarsi da un albero all’altro,mi stavo cagando sotto.
-Sono armata! Non avvicinarti!-Dissi!
In risposta ebbi una fragorosa risata.
Oh no! Era un maniaco che voleva stuprarmi e sapeva che una diciassettenne  con un bastone in mano non gli avrebbe potuto fare nulla.
Poi la sagoma uscii dagli alberi e vidi Louis ancora piegato in due dal ridere.
-Louis?-Chiesi. -Che ci fai qui?-
-Ero andato a camminare un po’-Mi disse -E per fortuna ti ho trovata- Aggiunse.
Allora chi stava con Bella.
-Mi sono persa Bella per strada,lei mi ha chiamato da lontano e stava anche con un'altra persona noi…-Cominciai a parlare frettolosamente.
-Bella credo che stia bene,andiamo alle tende- Mi prese sottobraccio e ci avviammo verso quella che sembrava l’uscita del bosco,ovvero da dove io e Bella eravamo entrate.
-Dove sono gli altri?-  Chiesi.
-A dormire-Rispose Louis ridendo.
Che figo.
Ritornammo alla postazione dove ci aspettava Bella con un sacco di legna ai suoi piedi.
-Cosa? Come?-Chiesi.
Lei si era persa con me.
-Son uscita dall’altra parte del bosco con un amico che ho ritrovato qui in campeggio e ho fatto il giro-Disse con disinvoltura.
Mi aveva fatto prendere lo spavento più grande della mia vita quella ragazza.
-Okay-Dissi.
Vidi le tre tende e non sapendo quale fosse la mia,l’aprii una per una.
Dentro la prima vidi Harry nel sacco a pelo che stava abbracciato a Liam come un koala,la scena mi fece sorridere e capire che quella non era la mia tenda,feci per aprire la seconda ma dentro c’era qualcuno che russava talmente forte che mi fece capire che neanche quella era la mia,forse c’era Zayn li dentro.
Aprii l’ultima e finalmente vidi il mio Niall dormire tranquillamente,occupando tutto lo spazio della tenda,mi domandai se sarei dovuta a andare a dormire con Harry che si abbraccia tutti durante il sonno.
Cercai uno spazietto vuoto per sedermi poi avvicinai il viso al suo orecchio.
-Buongiorno!-Esclamai.
E lui si alzò di scatto guardandosi attorno come se fosse successo qualcosa di grave,mentre io stavo ridendo come una pazza.
-Ti odio-Ribatté rimettendosi nel sacco a pelo.
-Io ti amo- Dissi io ancora piegata in due dalle risate.
Allora lui si alzò a sedere come me e si stropicciò gli occhi.
-Stavo sognando che…-Cominciò catturando la mia curiosità.
-Che?- Chiesi.
-Che mi lasciavi dormire in pace-Continuò la frase.
Allora presi l’oggetto più vicino a me che assomigliava ad un cuscino e glielo tirai in faccia.
E così partì la lotta di cuscini nella tenda.
-Stanotte ti farò dormire-Dissi.
Com’ero generosa.
-Ma non credere di sfuggirmi domani notte-Continuai guardandolo maliziosa.
-Tu credi?-Mi rispose guardandomi negli occhi.
-Si-
-Staremo a vedere-Rispose.
Dal suo sguardo capii che aveva già un piano in mente mentre io no.
Era in vantaggio.
Ma sarebbe stato mio,presto o tardi che fosse.
*
Stavo dormente tranquillamente quando un rumore fuori dalla tenda mi svegliò.
Mi alzai di scatto e aprii la chiusura lampo per vedere chi ci fosse ma non vedendo nessuno tornai a dormire.
-Mhp-Si lamentò Niall quando mi rimisi giù.
Si girò quattro volte e alla fine mi mise un braccio intorno alla vita.
Sorrisi,era un gesto involontario ma ero contenta,allora mi girai anche io fino a ritrovarmi il suo viso di fronte al mio,sentivo il suo respiro leggero sulla pelle,e chiusi gli occhi e cercai di dormire,ma c’era sempre quel fastidioso rumore fuori dalla tenda.
C’era qualcuno me lo sentivo.
Allora uscii e mi sorpresi di quanta luce ci fosse fuori,eravamo al chiaro di luna.
Mi girai di scatto sentendo ancora quel rumore e una luce in lontananza.
Qualcuno con una torcia stava vendendo verso la nostra postazione.
Ora chiunque fosse  gli avrei dato un calcio in culo talmente forte che lo avrebbero trovato in Irlanda in mezzo a un fiume pieno di piranha.
Che poi in Irlanda ci sono i piranh0a nei fiumi?
Comunque presi uno dei bastoni avanzati dal falò delle sera precedente e iniziai a camminare come un pagliaccio sui trampoli
– dato che avevo messo le scarpe alla cazzo per camminare –
verso quella sagoma che ci spiava tra gli alberi.


UCCIDETEMI.
LAPIDATEMI.
ME LO MERITO çç
sono tipo secoli che non aggiorno,scusate è che non ho tempo ç_ç
L'estate sta per finire io ho 46898 cose da fare (tra cui i compiti)
Scusatemi anche se non vi rispondo alla recensioni.
Le leggo tutte e potrei sciogliermi ♥
Sono DOLCISSIME.
GRAZIE.
Anche a chi legge e non recensisce.
A chi ha messo la storia nelle seguite/ricordate/preferite
E a chi ovviamente è qui a recensire ogni capitolo.
Spero di aggiornare presto :)
La storia è quasi finita credo che al capitolo 30 finirà :3
A PRESTO! ♥
-Mar

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Capitolo 29
*** Capitolo Ventinove. ***


«Il miglior compleanno della mia vita»
 

-Hope sei tu?-Chiese quel tizio.
Oddio,mi conosceva,era giunta la mia ora.
-Chi cazzo sei?-Chiesi terrorizzata.
Non mi rispose.
Brutto stronzo che non era altro,se non usciva da quell’albero di merda e non mi diceva chi era lo avrei ammazzato seduta stante.
No,la finezza no nera il mio forte.
-Ora vedremo chi sei-Dissi sottovoce,alzando il bastone.
-Ferma! Non vorrai mica ammazzarmi!-Disse.
Poi uscì allo scoperto togliendomi il bastone di mano.
Harry?
-Ora voglio ammazzarti più di prima!-Esclamai,mentre realizzavo chi fosse. -Che diavolo stavi facendo?- Chiesi ancora shoccata.
-Una passeggiatina notturna,non si può?-Disse.
-No,a meno che tu non sia un lupo mannaro,mi nascondi qualcosa sulla tua identità,Styles?-Chiesi alzando un sopracciglio.
-Cosa? No- Disse facendo una faccia schifata.
-E allora che ci facevi qui,nel pieno della notte?- Chiesi.
-Te l’ho detto,passeggiavo-Mi rispose incrociando le braccia al petto.
Quel ragazzo non la diceva giusta.
Lo guardai con aria di sfida,avrei scoperto cosa cavolo faceva di soppiatto nel pieno della notte.
Ed ero sicura che non era una passeggiatina notturna.
-Beh me ne torno a dormire,grazie per avermi svegliata!-Dissi ancora per fargli capire il concetto e dopo aver tolto le scarpe rientrai nella tenda.
Mi sdraiai accanto a Niall,come ero messa prima e chiusi gli occhi,i rumori non li sentii più,probabilmente Harry era andato a dormire.
Mi addormentai tra le braccia di Niall che aveva ereditato l’abilità koala da qualcuno dei ragazzi.
*
Un delizioso profumo mi invadeva le narici,mi faceva ricordare quando ero piccola.
Quando mio padre si metteva in giardino a fare il barbecue e io e Daniel giocavamo sul prato,lui sempre un po’ annoiato di me,e la mamma che ci sgridava per aver sporcato i vestiti nuovi,poi mi svegliai.
Il profumo però non l’avevo sognato,qualcuno li fuori stava veramente cuocendo della carne alla brace,il solo pensiero mi mise più fame di quanta non ne avessi già così spalancai gli occhi.
Non fui sorpresa di trovare il sacco a pelo accanto al mio vuoto,Niall non era mattiniero ma evidentemente io mi ero svegliata i tempo per il pranzo.
Allora mi cambiai e infilai le calze e le scarpe,aprii la cerniera della tenda ed uscii.
-Buongiorno- Fu la prima cosa che sentii da una voce fin troppo familiare che quella notte mi aveva quasi trasformato in una serial killer.
Magari stavo esagerando un po’.
-Buongiorno anche a te,Harry-Dissi acida.
-Ehi,che c’è che non va?- Mi chiese Niall.
-Nulla-Risposi io affondando la testa nel suo petto.
Stare così vicina a lui mi faceva sentire bene,protetta,mi faceva sentire come se la tristezza non esistesse o non fosse mai esistita sulla faccia della Terra.
-Sarà un giorno molto lungo-Disse Bella.
-Ti prego,non dirmi di cercare la legna!-Protestai.
-No,niente legna,il mio adorabile cuginetto ha avuto una fantastica idea-Esclamò battendo le mani.
-E sarebbe?-Chiesi guardandolo negli occhi azzurri.
-Lo scoprirai appena quelle salsicce saranno pronte-Mi rispose lui indicando Louis che faceva cuocere la carne.
Menomale perché stavo morendo di fame.
Dopo aver mangiato,Niall prese il mio zaino dalla tenda e me lo porse io lo guardai come per dire “Dove stiamo andando?” e per tutta risposta lui mi prese per mano e ci avventurammo,con gli altri al nostro seguito,oltre il torrente.
E il pomeriggio passò così tra lunghe camminare lungo il fiume e passeggiate per esplorare la natura tant’è che appena tornammo alla postazione cominciava a fare buio,ero affamata e così più brutta,avevo sonno.
Il che era una tragedia perché io non dovevo avere sonno,non dovevo essere stanca,almeno non quella notte.
Dopo aver cenato mi trascinai barcollante verso la tenda,poi fui raggiunta da Niall.
-Hai sonno?-Mi chiese dolcemente.
-Si,e non dovrei averne-Risposi secca.
-Invece si,adesso riposati,e cerca di dormire tanto stanotte,domani è l’ultima notte che passeremo al campeggio,non vorrai certo dormire-Mi sussurrò all’orecchio.
A quella frase persi la voglia che avevo di dormire e giurai a me stessa che gli avrei strappato quella maglietta seduta stante se restava un minuto di più in quella tenda.
-Allora buonanotte-Disse e mi baciò sulla fronte poi uscì.
Ero però troppo stanca per protestare e tenerlo con me perciò mi sdraiai e caddi tra le braccia di Morfeo quasi nell’istante in qui chiusi gli occhi.
 
Un nuovo raggio di sole segnava l’inizio di una nuova giornata dell’ultima giornata che avrei passato li.
Della giornata prima del mio compleanno.
A dire il vero non pensavo molto al mio compleanno ultimamente,ma avevo già in mente uno dei regali.
Fatto sta che mi svegliai con una sola cosa per la testa ma per averla avrei dovuto aspettare il calar della sera  o della notte.
Uscii dalla tenda piano,senza svegliare Niall.
Zayn era già in piedi,stava seduto su tronco di un albero caduto fissando il vuoto.
-Come siamo mattinieri-Dissi sedendomi accanto a lui.
-E’ così tutte le mattine-Mi disse sorridendo.
-Tutto bene? Sembri pensieroso-  Dissi io.
-Niente di che-Mi disse lui.
Mi domandavo perché era sempre così chiuso con me,forse perché sono la sua ex ragazza?
Perché ho baciato uno dei suoi migliori amici davanti ai suoi occhi?
Credo che ormai queste cose siano superate.
Almeno se fossi stata in lui l’avrei superato da un bel pezzo.
Da una delle tre tende uscì anche Liam e mentalmente lo ringraziai ottocento volte per avermi salvata da quel momento imbarazzante.
-Cosa faremo stasera?-Chiesi a Liam tutto ad un tratto,
-Noi staremo svegli tutta la notte intorno ad un falò,poi non so tu e…-Si bloccò perché Niall uscì dalla tenda proprio quando Liam stava per dire il suo nome.
Era così ovvio.
-E chi?-Chiesi Niall stiracchiandosi.
-Nessuno!-Dissi io con una voce troppo stridula.
-Hope,Hope,Hope,la tua voce si alza quando menti,devo ricordartelo?-Mi disse abbracciandomi.
Sorrisi nervosa e feci posto a Niall sul tronco d’albero,quando tutti si svegliarono mangiammo qualche cosa cucinata da Liam,a dire la verità non sapevo cosa fosse ma era buono quindi lo mangiai.
-Niall sai che giorno è domani?-Chiese Bella quando cominciò a calare la sera.
-Certo,è il compleanno di Hope-Rispose.
Sorrisi mentre bevevo dalla mia bottiglia d’acqua,sapevo che Niall si sarebbe ricordato del mio compleanno ma esserne sicura mi rendeva più determinata.
I ragazzi accesero un falò dato che ormai si era fatto buio e feci per entrare nella tenda ma Niall mi prese per mano e mi fece cenno di seguirlo.
Ci stavamo allontanando dal falò e stavamo per andare al di la  del lago,non ci eravamo mai andati e per fortuna c’era un piccolo ponticello – non molto stabile – dove passammo uno per volta.
Niall mi riprese la mano e continuammo a camminare finché per terra invece delle foglie non vidi mischiate a quest’ultime petali di fiori diversi tra loro.
La strada di fiori si fece più chiara quando ai bordi del tappeto soffice non si accesero delle candele,allora distinsi i petali di rosa,viola,margherita,e tulipano,andavano dal rosa chiaro al rosso acceso e creavano un effetto magico,mi chiesi quanto tempo chiunque l’avesse fatto,ci aveva impiegato.
-Cosa c’è li?-Chiesi, e notai che la mia voce era tremante,forse per l’imminente sorpresa.
-Una tenda-Rispose Niall,evidentemente agitato anche lui.
-Beh entriamo?-Chiesi.
Lui sorrise,sollevato dal fatto che gliel’abbia chiesto io di entrare,o non avrebbe trovato le parole per farlo,lo conoscevo.
La tenda era molto più grande di quella che c’era alla postazione,e per terra c’erano diverse coperte.
Ci si sarebbe stati comodamente in quattro ma mi sedetti all’angolino a gambe incrociate.
-Quindi?- Chiesi quando Niall fu entrato.
-Quindi…baciami-Mi rispose lui sorridendo,allora mi allontanai dall’angolino e lo raggiunsi gattonando dopodiché misi le mani nei suoi capelli biondi e lo baciai,lui mi teneva per i fianchi e in pochi istanti mi ritrovai con la schiena schiacciata su una delle tante coperte.
Sorrisi sapendo che quello che volevo stava accadendo,ma poi mi resi conto che avevo paura.
“Paura di che,Hope? Tu ami Niall” Mi riprese la vocina.
Vero, ma se non fossi stata pronta,se poi non fosse magico come entrambi avevamo pensato?
Mandai al diavolo quei pensieri e mi concentrai sulla mia maglietta che inspiegabilmente non c’era più.
E i pantaloni di Niall che erano andati  a fare compagnia alla mia povera magliettina che si sentiva tutta sola.
Ben presto nell’angolino della tenda i vestiti organizzarono una festicciola per quanti fossero,ma non ero  stata invitata in quanto non fossi un indumento perciò io e Niall ci divertimmo alla vecchia maniera.
Sembrava un sogno,il suo fisico magro e ogni volta che rischiavo di far svegliare tutta la foresta con un piccolo urlo – che poi non li definirei piccoli – lui mi baciava tappandomi la bocca e questo rendeva tutto più bello.
Quando tutto si placò,anche noi decidemmo che era giunta l’ora di dormire,non sapevo che ora fosse quando finimmo,sentii solo un bip e dedussi che appartenesse all’orologio di Niall.
-Buon compleanno,amore-Mi disse dandomi un bacio delicato sulle labbra.
-Il miglior compleanno della mia vita-Dissi senza fiato.
-Il meglio deve ancora arrivare,adesso dormiamo-Disse e poggiai la testa sul suo petto e poi chiusi gli occhi,mi fu stranamente facile addormentarmi quella notte.

 

So di essere in un ABNORME ritardo ç__ç
PERDONATEMI VI PREGOO.
Vi ho messo la scena che tutti aspettavate u.u
E non ho descritto porque questa è una FF a RATING GIALLO
E io sono un plava pimpa (?) :D
Anyway,spero che continuiate a cagarmi e a recensire.
Spero di arrivare presto col 30 e ultimo capitolo.
A domani o a lunedi poi si vedrà u.u
Ciaaaaaaaao ♥
Love u all.
-Mar

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Capitolo 30
*** Capitolo Trenta. ***


«Bhe,non tutte le donne sognano di riempire una scarpiera»


Quando mi svegliai dopo quella notte da sogno il sole era già alto nel cielo.
Lo sapevo perché vedevo i raggi filtrare dalla zip aperta.
Niall era già sveglio ed era il giorno del mio compleanno.
Mi rivestii,notando che i vestiti della sera precedente erano accuratamente piegati nello stesso posto dove li avevamo lanciati qualche ora  prima.
Li rimisi ed uscii dalla tenda dove Niall mi stava aspettando.
-Buongiorno-Porse un bacio delicato sulle mie labbra e andò a togliere le coperte dalla tenda,per chiuderla.
-Torniamo già dai ragazzi?-Chiesi.
-Tra poco riparte il pullman-Mi rispose.
Giusto,quel giorno sarei dovuta tornare a casa. E poi era il mio compleanno Daniel e i miei avrebbero dovuto farmi gli auguri.
Così prendemmo la tenda e le coperte e le riportammo alla postazione.
-Salve!- Disse Louis vedendoci. Più che altro lo urlò.
-Ciao e buon risveglio anche a te-Dissi ridendo sotto i baffi.
-Allora Hope,oggi sei una donna-Mi disse Harry.
-Ho solo diciotto anni,non sono poi così grande-Risposi.
Alcuni istanti dopo capii quello che Harry voleva realmente dire.
-Oh,se la vuoi mettere così-Disse Harry ficcando le mani in tasca e iniziando a fischiettare.
-Vuoi che il tuo Edward vada a finire nel lago,forse?- Li chiesi con aria di sfida.
-No! Ci tengo a lui!-Disse con falso scandalo.
-Allora tieni a freno la tua lingua dai doppi sensi-Gli dissi accarezzandogli i ricci.
-E’ nella sua natura-Lo giustificò Louis.
Sapevo che il William di Louis avrebbe potuto fare la stessa fine.
-Siete tutti pronti?-Gridò Bella per attirare la nostra attenzione.
-Si-Risposero tutti in coro.
Tutti tranne me perché io non sapevo nemmeno dove fosse il mio zaino.
-Ma le mie cose?-Chiesi ispezionando con gli occhi la postazione.
-Ha preso tutto Niall ieri sera-Disse Liam.
Oh.
-Oh,ecco il tuo zaino-Disse Niall dandomelo e sorridendo.
Ricambiai il sorrido e misi lo zaino in spalla.
Ci incamminammo verso l’entrata del campeggio dove il pullmann ci avrebbe aspettato fino alle 13:00 poi sarebbe partito lasciandoci li fino alle otto di sera quindi camminavamo abbastanza veloce.
Tutto andava bene finché eravamo sotto gli alberi,poi quando cominciò ad esserci sole ovunque il nostro passo rallentò.
Arrivammo proprio quando l’autista stava per chiudere le portiere entrammo e con nostra grande sfortuna il pullman non era vuoto come lo era stato all’andata.
Ci sistemammo come potemmo e ci preparammo a quelle due ore o forse più,che avremmo dovuto passare seduti.
Io riuscii a mettermi vicino a Bella e approfittai per farmi raccontare qualcosa su Zayn,erano parecchi giorni che lo vedevo…triste.
-Zayn non ti sembra strano?- Chiesi?
-Affatto! E’ sempre così dolce e allegro!- Rispose Bella con entusiasmo.
Così si comportava in quel modo solo con me.
Beh,avrei cercato di farmene una ragione.
Le due ore passarono molto lentamente e dopo una lunga agonia fatta di pisolini durati circa dieci minuti ognuno arrivammo a Bradford.
La mia cara vecchia città.
La mia cara vecchia casa.
Il mio non tanto caro vecchio fratello.
Scendemmo dal pullman esausti,consapevoli di dover arrivare a casa mia,così ci incamminammo e in poco tempo eravamo nel mio vialetto.
Daniel ci sentì arrivare ed uscì chiudendo la porta alle sue spalle,che genio.
-Buon compleanno!-Disse abbracciandomi.
Infondo gli volevo bene.
Ma dovevi proprio scavare!
-Mamma e papà non sono riusciti ad arrivare ma dopo ti chiameranno,intanto ti mostro il loro regalo-Continuò.
Oh già,i miei erano a lavoro.
Mi condusse in garage,dove non andavo mai,lo aprii e vidi una bellissima macchina nuova di zecca,con un simpatico fiocco rosso sopra.
-E’ bellissima-Fu l’unica cosa che riuscii a dire.
Avrei avuto una macchina tutta per me! Era pure ora.
Poi rientrammo in casa,Daniel si era portato le chiavi dietro,per fortuna.
Attaccato alla parete del salotto c’era un enorme “cosa” impacchettata.
L’esaminai da vicino per capire cosa fosse ma non lo capii.
-Sai Daniel,da oggi Hope non è più una bambina!-Disse Louis.
Oh no!
-Cosa?-Chiese Daniel confuso.
-Nel senso che,non ho più paura di dormire nella tenda da sola!-Esclamai. -Ricordi?-
Daniel annuì divertito e io mi avvicinai a Louis.
-William,il calcio nelle palle lo vuoi adesso o dopo?- Gli chiedi trucidandolo con uno sguardo.
-Vai a scartare il tuo regalo-Disse per tutta risposta.
Mi riavvicinai al regalo e strappai un pezzo di carta.
Intravidi dei libri e strappai tutto la carta che ricopriva quella che ormai avevo capito essere una grande libreria.
Rimasi a bocca aperta quando vivi almeno una centinaia di libri davanti ai miei occhi.
Sicuramente erano più di cento,era un libreria piena di libri.
-Beh,avrò da leggere per tutta la vita-Dissi sarcastica,adoravo quel regalo. -Grazie ragazzi!- Dissi e andai ad abbracciarli uno per uno.
-E’ anche merito di tuo fratello,è lui che ci ha aiutato-Mi disse Zayn.
Finalmente mi sorrideva anche lui.                     
Allora corsi ad abbracciare anche Daniel e lo strinsi forte -Grazie-
-Beh,non tutte le donne sognano di riempire una scarpiera- Disse Niall guardandomi con gli occhi pieni di gioia.
Aveva ragione,io – grazie al loro aiuto -  avevo riempito una libreria.

The end.



E' FINITA!
FINISH.
STOP.
Allora non voglio fare un discorso kilometrico ma so che dovrò farlo.
Allurs.
RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE MI HANNO SOPPORTATO CON I MIEI SCLERI LEGGENDO QUESTA FF.
Tutti quelli che mi hanno recensito facendomi sorridere.
Tutti quelli che leggono in silenzio sensa dire nulla,ma che in fondo in fondo so che gli piace la storia.
Tutti quelli che hanno sopportato i miei ritardi abnormi nell'aggiornare e nonostante tutto erano ancora li a recensire
GRAZIE.
Forse inizierò una nuova storia.
Quando non lo so  ♥
-Mar ♥

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