nasci, cresci, t'innamori, sei fottuto.

di rescuemetommo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione. ***
Capitolo 2: *** Taxi neri e piccoli. ***
Capitolo 3: *** Lacrime notturne. ***
Capitolo 4: *** Voglia di mare, voglia di sognare. ***
Capitolo 5: *** Errori. ***
Capitolo 6: *** scuse :c ***



Capitolo 1
*** Introduzione. ***


Vi siete mai chiesti se in un solo momento, la vostra vita cambierebbe?”

Ecco cosa diceva il radiofonista, sul canale ‘102.5’, alle cinque di pomeriggio in Italia.

E’ incredibile quando una sola frase ti riporti alla mente tutto quello che è successo in un istante preciso, momenti in cui sei stata felice o triste, euforico, in crisi isterica.

Per quanto te non ci pensi, quel ricordo in qualche modo, ritorna a tormentarti, come se volesse ucciderti dentro mentre tu lasci marcire tutto dentro, facendoti ricordare che una volta eri felice.

Quei pensieri, quelle immagini, scorrevano nella sua mente come una cascata fa scorrere l’acqua, facendola cadere nel dirupo, che in questo caso sarebbe la mente di Charlie.

Ci pensava, era ovvio.  Lo faceva fino a quando non si ripeteva ‘Rifiutati di perdere. Rifiutati di essere sconfitta. La vita va avanti’ così, usciva da quell’angolino buio, che si era creata nel corso del tempo nella sua mente. E lei continuerà a sorridere, non importa quanto sia ferita o amareggiata.

Stava andando da sua madre, in Italia. Lei era italo-inglese, ma non perché è nata in Inghilterra, sua madre è italiana, mentre suo padre era inglese.

Precisamente, si stava recando a Capri, quell’isoletta piccola, ma tanto bella e meta ambita dai turisti. Non era mai stata sola con sua madre in casa, sempre con entrambi i genitori, in Inghilterra, ma anche in Italia.

Le piaceva tanto come nazione, anche se piccolo e disastrato, era parte di lei, che rimarrà sempre dentro se.

Mentre era in treno, ancora fermo a Milano, navigando su facebook, trovò una frase che la colpì molto ‘Nessuno può tornare indietro e cominciare un nuovo inizio, ma chiunque può iniziare oggi e scrivere un nuovo finale. ‘ Lei doveva provarci, non poteva rimanere per sempre in quello stato, doveva reagire, per lei e per sua madre, che da giorni piangeva interrottamente.

Decise di prendere l’mp3 e di ascoltare MOLTE canzoni. La playlist era piena di canzoni di diverso tipo, fino a quando non arrivò quella che la faceva sentire un lama infilzata nel cuore. S’intitolava ‘Viaggia insieme a me’, gliela aveva dedicata suo padre. In ogni parola di una canzone c'è un pezzo di vita vissuta. Che bello ricordare i momenti felici, e se una lacrima solca il viso, non fa niente, è vita.

Lei era come allergica a quella canzone, ogni parola le ricordava un momento passato con quell’uomo. L’unico uomo che, per ora, ha mai amato.

SPERO VI PIACCIA, PER CHI SEGUISSE LA FF DI PRIMA, NON PREOCCUPATEVI, NON LA LASCERO'. COMUNQUE, DITEMI COME VI SEMBRA, L'IDEA MI E' VENUTA MENTRE TORNAVO A CASA DALLE VACANZE. MI FAREBBE PIACERE UNA VOSTRA RECENSIONE, COSì MI DIRETE COSA NE PENSATE.

UN BACIONE, REWIND. 

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Capitolo 2
*** Taxi neri e piccoli. ***




Dopo quasi 10 ora di viaggio, era arrivata a Capri.
Il viaggio fu molto stancante, 9 ore di treno e un’ora di traghetto.
Quella piccola isoletta, anche se non era illuminata dalla luce del sole, di notte era bellissima.
Nell’aria si sentiva l’odore della brezza marina, e anche un profumo soave di svariati tipi di fiori che incombevano su tutte le porte d’ingresso delle case che erano tutte colorate.
Chiamai un taxi, indicai il luogo in cui mi trovavo e arrivò in meno di 5 minuti.
I taxi italiani erano diverse da quelli inglesi che erano neri, lo stile della macchina era vecchio, l’interno era piccolo e dentro ci entravano poche persone.
X ‘ Dove la porto signorina?’ Quella frase era a mò di Titanic, ma non era in vena di una battuta tipo ‘su una stella’.
Charlie ‘Via delle Rose 55. Non so se ha presente quella villetta rosa davanti la spiaggia..’ 
Mentre parlavo con l’autista non lo guardai, volevo vedere tutta la bellezza di quell’isola, anche se attraverso un finestrino.
Non era la prima volta che andavo a Capri, ma era da tanto che non la vedevo. L’ultima volta fu quando avevo all’incirca 10 anni e ne sono passati 8.
La sua bellezza era tanta, vedevo il mare, le onde calme che si gettavano sulla riva, e il rumore che producevano sembrava fosse creato per far indurre le persone alla calma assoluta.
Sembrava lo facessero apposta. 
La macchina continuava a camminare e io a guardare dal finestrino, fino a quando non passammo davanti a un parco giochi che io conoscevo molto bene.
Quel parco si chiamava ‘giocolandia’ e ci andavo sempre con mio padre quando avevo 7 o 8 anni. 
Tutti i ricordi e le immagini mi vennero in mente. Mi ricordai di quando mi spingeva sull’altalena e io ridevo come una stupida.
Quel momento quando puoi realmente sentire il dolore nel petto nel vedere o sentire qualcosa che ti spezza il cuore.
Una lacrima mi rigò il viso, poi due, poi tre e molte altre.
Non volevo piangere in un taxi, davanti ad uno sconosciuto, che mi stava anche osservando dallo specchietto retro visore.
Presi l’mp3 e comincia ad ascoltare molte canzoni. La musica mi aiuta ad evadere dalla realtà in cui vivo e odio le persone che mi interrompono mentre l’ascolto.
Senza accorgermene, il suono delle onde e della musica mi rilassò così tanto che gli occhi si chiusero automaticamente.
All’improvviso, sentii che la macchina sbandò contro qualcosa, e uno scoppio. Precisamente, la macchina, finì in una buca abbastanza grande, che si trovava proprio al centro della strada.
Charlie ‘Cosa è successo? Cos’era quello scoppio?’ Alzai il viso, e vidi che l’autista era un ragazzo molto giovane, la cui età non superava i 20 anni e che stava controllando le condizioni della gomma bucata.
X ‘dobbiamo cambiarla …
Non posso definire il colore dei suoi capelli, perché nell’oscurità più totale mi sembrava un castano scuro, e i suoi occhi erano chiari, forse azzurri. 
X ‘ Abbiamo una gomma a terra .. ‘ disse mentre prendeva il crick, la gomma di ricambio e molti altri attrezzi, di cui io non conoscevo il nome.
X ‘ mi prendi il cacciavite? ‘ si trovava sotto il taxi.
Charlie ‘ IL CHE?!!?
X ‘ Il coso che si trova vicino la gomma bucata, è azzurro ..’ 
Mi alzai dal sedile, presi il cacciavite e glielo diedi.
Stemmo circa 20 minuti in silenzio, si sentiva solo il rumore del cacciavite e degli altri attrezzi. Sinceramente non mi piaceva, così decisi di attaccare un discorso.
Charlie ‘Ma ti ci vuole ancora molto?’ dissi nervosamente.
X ‘ Se mi aiuteresti ci metterei di meno, ma non faccio lavorare le ragazze’ disse guardandomi e sorridendomi e io ricambiai. Aveva una macchia di olio sulla guancia ahahah
Finalmente mise la ruota di ricambio e ricominciò il mio tragitto per arrivare a casa.
Charlie ‘Hai una macchia di olio sulla guancia’ 
Quando glielo dissi mi guardò dallo specchietto retrovisore, e poi guardò la sua guancia.
X ‘ Grazie ….?’ 
Charlie ‘Charlotte, ma per gli amici Charlie’ 
Allungò la mano all’indietro, per poi aprirla per potermela stringere.
X ‘ Louis, ma per gli amici Lou. Scusa, hai un fazzoletto?’ gli strinsi la mano.
Charlie ‘ Oh .. credo di si ..’ comincia a cercare nella borsa ‘Ecco…’ 
Lou ‘ Senti .. ma perché piangevi? Successo qualcosa?
Charlie ‘ Niente … ero .. ero solo stanca’ 
Gli diedi il fazzolettino e lui mi ringraziò. 
Parlammo del più e del meno fino a quando non arrivai a casa.

#spazioanoi
Ciao a tutteee! come state? Passate buone vancanze? Io si c:
Spero che il continuo di questa FF vi piaccia, perchè a me piace.
Scusate gli errori, ma l'ho scritto tipo 4 volte perchè il computer si bloccava sempre e dovevo riscriverlo .-.
SPERO DAVVERO IN UNA VOSTRA RECENSIONE, *occhi da cucciolo*
ANCHE UN SOLO 'CIAO' MI ANDREBBE BENE AHAHAH

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Capitolo 3
*** Lacrime notturne. ***


Spero che recensiate e che vi piaccia. <3

Finalmente arrivai in quella che sarebbe stata la mia casa per un periodo indeterminato.
Presi le mie due valige con le rotelle e mi avviai verso l’entrata.
Mentre camminavo lungo il giardino, mi ricordai del messaggio che mia madre mi mandò nel pomeriggio in cui c’era scritto che le chiavi si trovavano sotto lo zerbino.
Arrivai allo scalino che precedeva la porta e l’odore delle rose rosse che or
navano la porta, seguendo tutta la linea dei suoi contorni, mi si scagliò addosso.
Presi le chiavi e le misi nella serratura.
La porta si aprì e con molta cautela feci pressione sulla maniglia per non fare rumore, perché mia madre di sicuro dormiva.
Misi le chiavi sul gancetto che si trovava al lato della porta, e le valige vicino al divano sul quali mi stesi. Notai che mia madre aveva arredato tutta la casa, mettendo le foto di famiglia sul caminetto, e in quelle foto c’era anche mio padre e mia sorella.
Dopo un breve riposino andai in cucina per bere un po’ perché avevo la gola secca, e mi preparai velocemente un panino con prosciutto e sottiletta. Mangiai e misi tutto quello che avevo preso in ordine.
Decisi di andare a salutare mia madre che si trovava nella sua stanza, al secondo piano.
Cercando di far piano e di non cadere, dato che mi trovavo nel buoi più totale, inciampai nel tappeto e mi feci male al ginocchio.
Arrivai in camera di mia madre, dove vidi una scena molto triste.
Indossava la maglia preferita di mio padre mentre abbracciava l’enorme pupazzo a forma di cuore che gli aveva regalato per il loro 24 anniversario.
Non volevo piangere, ma come potevo non farlo? Un’immagine come quella ti induce a fare solo quello.
Chiusi la porta, e me lasciai alle spalle. Mi sedetti e appoggiai la schiena sul muro, alzai le ginocchia dove appoggiai la testa.
Misi le mani davanti il mio volto, come se cercassi di non far cadere le lacrime che ormai avevano solcato il mio volto e continuavano a cadere contro la mia volontà. Perché piangevo? Perché non ero forte?
Volevo esserlo, ma non ci riuscivo. Volevo esserlo per mia madre e per me stessa. A cosa serve? E’ uno sfogo dovuto alle forti emozioni che dentro te stesso stanno traboccando, ma è inutile.
Dopo dieci minuti mi alzai, mi legai i capelli, e andai in bagno per sciacquarmi il viso e riprendermi.
Anche se non saremo stati insieme, sono contenta che sia stato parte della mia vita, una davvero importante.
Presi il mio pigiamino rosa, e decisi di andare a letto.
Ero distrutta, amareggiate e triste. Erano le 2.30 di notte ed ero ancora sveglia.
Entrai in camera mia e tolsi le lenzuola dal letto, accesi l’aria condizionata, misi i vestiti del giorno dopo sulla scrivania, e finalmente mi addormentai.
All’improvviso mi risveglia, perché sentivo che qualcuno mi chiamasse, ma non sapevo chi fosse.
Aprii gli occhi e vidi un uomo che era seduto sul mio letto, girato di spalle, che guardava le foto attaccate alle pareti.
Charlie ‘Scusi, ma lei chiè? Cha cavolo ci fa nella mia stanza?’ dissi acidamente.
X ‘ ma come, non mi riconosci?’ disse girandosi verso di me ‘non riconosci il tuo scimmione pelato?’ disse sorridendomi.
Charlie ‘pa..papà? COME FAI AD ESSERE QUA? E’ STATO TUTTO UN SOGNO, VERO? ORA SI SPIEG-‘ non feci in tempo di finire la frase, che mi mise una mano davanti alla bocca.
X ‘No, non è stato un sogno … sono qui per salutarti ..’ disse dolcemente.
Charlie ‘IO NON VOGLIO CHE TU MI SALUTI, SE LO FAI VUOL DIRE DAVVERO CHE TE NE SEI ANDATO, E TU NON TE NE DOVEVI ANDARE, VOGLIO UN PADRE NELLA MIA VITA. MI MANCANO I TUOI ABBRACCI, LE NOSTRE LITIGATE PER LA CAMERA IN DISORDINE …’ dissi con le lacrime agli occhi.
Papà ‘Credi che io non volessi stare con te e vederti diventare un vera donna? Il destino ha voluto diversamente, ma sappi che ti amo, ma ora… svegliati .. svegliati…’ mi stava abbracciando e mi stava accarezzando la schiena.
Aprii gli occhi e sentii mia madre-rompipalle- che si trovava sulla soglia della porta per svegliarmi, mentre mi lanciava un cuscino
Charlie ‘ORA MI SVEGLIO, CHE STRAZIO’ dissi infastidita.
Mamma ‘FINALMENTE, FINO A QUANDO VOLEVI DORMIRE? SONO LE DUE’ disse urlando dal primo piano.
Charlie’ Se non ti ricordi sono tornata alle due, e avrei potuto dormire tutto il giorno’
Mamma ‘ invece di dormire, perché non vai sulla spiaggia? Non puoi stare tutto il giorno in casa’ 
Charlie ‘E’ un crimine farlo?’ dissi freddamente. E sentii un leggero ‘si’ come risposta.
Mi alzai, mi stiracchiai e presi tutto l’occorrente per lavarmi e i vestiti.
Decisi di andare in spiaggia, tanto ormai ero sveglia, non avevo fame, e a casa a piangere ancora non ci stavo.
Andai in bagno, mi lavai velocemente, e mi misi il costume e il copri costume.
Scesi le scale e c’era mia madre che appena mi vide corse ad abbracciarmi.
Mamma ‘Mi sei mancata, ora la famiglia è riunita’ disse con un falso sorrido ‘questa è la borsa con il telo da mare, crema solare, acqua e tutto l’occorrente’
Charlie ‘CHE STREGONERIA E’ QUESTA?! SE UNA VEGGENTE?’ dissi ironicamente e mentre mi mettevo la borsa sulle spalle.
Mentre camminavo lungo il grande viale, mi misi le cuffie nelle orecchie ed entrai nel mio mondo.
All’improvviso, sentii qualcuno urlare il mio nome, quindi mi girai e vidi tre ragazze correre verso di me.
X ‘ciao Charlie, ti ricordi di noi? Io sono Martina, lei è Renata e lei è Giorgia!’ disse sorridendo.
Charlie ‘Dovrei?...’
Martina era altra, slanciata, capelli castano scuro e occhi blu. Renata era più in carne di Martina, bassa, capelli ricci, lunghi, neri e due occhioni marroni. Anche Giorgia era più in carne di Martina, ma era alta, bionda, lunghi, lisci e due occhi azzurri.
Renata ‘Giocavamo insieme quando avevamo circa 10-11 anni sulla spiaggia’ 
Charlie ‘Si, ora mi ricordo .. cavolo, quanto siete cresciute! Siete diventate grandi e anche molto carine!’ 
Giorgia ‘Stai andando sulla spiaggia? Se è così, ci stiamo andando anche noi, si va insieme?’ disse prendendomi sotto braccio.
Charlie ‘Sisi, andiamoooo! Mi sentivo un po’ forever alone senza di voi ahhaha’
Ci fu una risata di gruppo e dopo 10 minuti arrivammo sulla spiaggia.
Stendemmo i teli, e cominciammo a prendere il sole .. fino a quando non mi colpì un pallone.
Charlie ‘Che cazz… chi è stato?’ dissi acidamente.
X ‘ IOOOO! SCUSAMI, E’ STATO UN INCIDENTE’ disse dispiaciuto.
Giorgia ‘NIALL, VAI DAI TUOI AMICI E NON ROMPERE LE SCATOLE!’ disse scherzando e facendo la linguaccia a quel ragazzo.
Charlie ‘ Chi sono quei ragazzi?’ dissi incuriosita.
Martina ‘Sono 5 ragazzi, quello riccio si chiama harry, quello zayn, l’altro liam, quello di prima è Niall e l’altro è Louis’ 
A quel nome mi girai e vidi il ragazzo di ieri, l’automobilista. 
A un certo punto ..

#spazioanoi
Qui è Rewrind che parla (?) 
Come sempre, spero che vi piaccia e che recensiate.
So che non è il massimo come capitolo, non scrivo bene, però stranamente mi piace.
Qui entrano nuovi personaggi .. YEEEAAAH (?)
Lo so che la prima parte è triste, ma un non so che di ... carino? ahaha
ORa vi saluto, ciao babe. <3

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Capitolo 4
*** Voglia di mare, voglia di sognare. ***


A un certo punto Zayn, almeno credo, lanciò di nuovo la palla su di me.
Charlie ‘ Ma per caso credete che io sia un versaglio o un ragazza che sta prendendo il sole con le sue amiche?’ dissi mentre mi massaggiavo il capo.
Non volevo sembrare antipatica, ma era la seconda volta in 5 minuti che la palla mi arrivava addosso, sempre sulla testa. 
Vidi il ragazzo della scorsa notte, Louis, correre verso noi ragazze a mò di Baywatch.
Louis ‘Marti, mi dai l’acqua?’ era appena uscito dall’acqua, era bagnato e pieno di sabbia e con i capelli che si ritrovata, sembrava Tarza.
Marti ‘ dio ha creato le braccia e le gambe, alzati, allunga le mani e prenditi la bottiglia da solo, non è un grande sforzo.’ Disse ironicamente. 
Di sicuro erano amici, non poteva essere altrimenti.
Speravo che non mi riconoscesse, non volevo che chiedesse perché stavo male la sera prima, volevo dimenticare tutto quello che era successo la notte scorsa.
Io lo guardavo, studiavo ogni suo movimento. Volevo capire come era fatto, però non sono una stalker 
Mentre prendeva la bottiglia, i nostri sguardi si incrociarono, e io sobbalzai. 
Che occhi che ha quel ragazzo. Sono azzurri come il mare, fantastici, ti ipnotizzavano e ti mandavano in trans. I miei sono normalmente marroni, molto comuni.
Non so perché, ma diventai rossa, forse quei occhi mi intimidivano e non sapevo mantenere il suo sguardo.
Louis ‘Ma tu …’ stava riflettendo, forse aveva capito che ero io ‘sei la ragazza che ieri era nel taxi? ‘ 
Mi aveva riconosciuta, YEAHH (?) Certo che non ho molta fortuna. Con tutta la sfortuna che ho, potrei aprire un negozio e venderla.
Charlie ‘ Chi, io? Bhe .. si ..’ dissi con un filo di voce.
Louis ‘Ah .. fico. Come mai sei qui?’
Giorgia ‘Ora una nostra amica non può neanche venire in spiaggia? Secondo te che sta facendo? Sta cercando di vendere braccialetti come i ‘vu cumprà?’
A quella frase scoppiai in una risata flagorosa. In effetti, cosa ci fa una ragazza in costume sulla spiaggia? Di certo non fa quello che ha detto Giorgia.
Louis ‘Molto divertente sorellina AH-AH-AH, sto lacrimando’ disse ironicamente.
Sorellina? Erano fratelli, ecco perché si conoscevano. Chissà com’era avere un fratello. Io ho una sorella, la amo, ma il rapporto sorella-fratello deve essere diverso.
Renata ‘Ma perché non vai a rompere le palle ai tuoi amici? Qui stiamo parlando di cose femminili .. trucchi, rossetti, vestiti e a meno che tu non sia gay, non credo ti interessi’ sorrise ironicamente.
Louis ‘Preferirei mangiare broccoli che sentire le vostre stronzate su trucchi e vestiti ! CIAOOO’
Andò di nuovo dai suoi amici, che appena lo videro, gli saltarono tutti addosso.
Charlie ‘Giogia .. quindi Louis è tuo fratello?’
Giorgia ‘Quindi ieri eravate nel taxi insieme eh? Cosa avete fatto sporcaccioni?! ‘
A quella domanda la mia faccia diventò rosso fuoco, però era divertente e risi.
Charlie ‘Niente. .. ho solo preso un taxi! ‘ dissi con un filo di voce e leggermente imbarazzata.
Renata ‘Ma Giorgia, secondo te il mio ragazzo mi tradirebbe? Lo sa che se lo farebbe, io spaco botilia amazo familia ahahhaha’ 
Quindi era fidanzato con Renata, interessante. Non che ci facessi dei pensierini su Louis, ma era carino. Renata e Louis formavano una bella coppia, erano carini e non potevo essere io a rovinare tutto.
Martina ‘ Nono, mio fratello romperebbe le scatole, quindi non ammazzarlo, protesti fargliela pagare amaratamente’ disse ridendo
Charlie ‘Chi è tuo fratello? Somigli molto a … quello li ricciolo!’ indicai quello che credo fosse Harry.
Martina ‘ HARRY?! Se avessi un fratello così mi ammazzerei, è un pervertito ahahah! Mio fratello è quello alto, muscoloto, con i capelli castano chiaro, Liam …’ mi indicò un ragazzo che stava facendo dei palleggi con la palla.
Charlie ‘Oh .. sembra simpatico, ma siete gemelli? Siete uguali, poi avete la stessa età!’ 
Martina ‘ Si, siamo gemelli, lui è il mio scimmioneee! Non si direbbe, ma siamo molto legati e ci vogliamo molto bene’
Giorgia ‘ Però loro dimostrano il loro amore con la lotta, è un rapporto particolare ..’
Charlie ‘Oh, non preoccuparti, io e mia sorella facciamo di peggio ..’
Mentre parlavamo, vidi Martina guardare il riccio .. Harry? Comincia a squadrarlo dalla testa ai piedi … inutile dire che fosse un bel ragazzo, però ogni volta che passavano delle ragazze, gli guardava il culo e sembra gli desse i voti .-. Che perverso.
Charlie ‘A voi … piace qualcuno di loro?’ mentre parlavo, guarvado Martina. La sua reazione non fu strana, guardò in basso e poi Harry.
Renata ‘Certo, io ho il mio Lou, ma prima avevo un debole per Zayn’
Giorgia ‘sono tutti dei bei ragazzi, ma se devo scegliere .. quel biondino, che prima ti ha lanciato la palla’
Martina ‘Nessuno, sono carini, ma nessuno è abbastanza per stare con me’ disse con aria di superiorità, per poi abbassare la testa e guardare Harry ‘e a te? Trovi qualcuno carino?’
Non potevo rispondere Louis, era fidanzato e avrei fatto la figura della stronza che cerca di rubare i fidanzati altrui, e non lo ero.
Charlie ‘Si.. no .. cioè si .. credo quel Zayn’ sinceramente non sapevo chi fosse di quei 5.
Il pomerriggio passò così, fra scherzi, risate, giochi e qualche tuffo e si unirono anche i ragazzi, quella banda di scalmanati che avevo conosciuto e incredibilmente erano simpatici.
Verso le 5, mentre tutti si divertivano dentro quell’acqua stupenda e molto rinfrescante, restai un po’ sotto l’ombra dell’ombrellone, in compagnia di Zayn.
Sinceramente, ero un po’ in imbarazzo. Sono timida, e la cosa mi da fastidio, è solo un ragazzo, parliamo e basta.
Zayn ‘come mai non sei in acqua?’
Charlie ‘Perché? Ti do fastidio? Se vuoi me ne vado’ dissi scherzando e cercando di alzarmi ma lui mi prende il polso.
Zayn ‘Ahahah, nono, ma di solito a quest’ora, che è una fra le più calde, sono poche le persone che non sono in acqua’ disse guardandomi e sorridendo.
Charlie ‘sono semplicemente stanca.. mi piace l’acqua, ma non ne vado pazza’ 
Zayn ‘oooh, ti posso capire! Io non so nuotare, e non vado mai oltre il punto in cui riesco a toccare, solo quando sono in barca!’ 
Charlie ‘Io so nuotare, ma non bene … faccio schifo in realtà! Di solito anche io faccio quello che fai tu. Meglio stare sotto l’ombrellone!’
Rise, anche lui era un bel ragazzo. Tutti lo erano.
Passammo un po’ di tempo a parlare del più e del meno, cercando di conoscerci, e devo dire che quel ragazzo, anche se sembrava molto vanitoso, aveva molte qualità. Era molto divertente, compresinvo, aveva senso dell’umor e poi era molto gentile.
Finalmente i ragazzi vennero anche loro a riposarsi un po’. Erano tutti molto stanchi, e si vedeva, infatti si addormentarono tutti, tranna io e Zayn e Harry.
Harry ‘ Ehi, stasera si va in discoteca? E’ domenica, sai quante fiche ci saranno!’ 
Zayn ‘Certo … Charlie, vuoi venire?’ mi disse sorridendo.
Sinceramente non avevo molta voglia, ma volevo degli amici, poi mi sembrava maleducato dirgli di no, quindi accettai.

#spazioanoi
spero che anche questo eccitante capitolo vi sia piaciuto.
Qui si introduce un neo-coppia Zayn-Charlie, ma non fatevi già seghe mentali, è solo l'inizio.
Spero che recensiate, vi amooo <3.
Rewind.

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Capitolo 5
*** Errori. ***




Tornai a casa e salutai mia madre con un abbraccio e un bacio sulla guancia.
Salii in camera e mi stesi sul letto e cominciai a pensare a tutte le cose successe oggi, al tempo passato in acqua, con Zayn, a Harry che faceva facce buffissime.
Mi ero fatta degli amici e non avrei passato tutti i giorni da sola in camera, incollata al computer come un hacker con l’aria condizionata a palla o su
lla spiaggia.
Le ragazze mi sarebbero venute a prendere alle 9.30 per poi andare direttamente in discoteca, io sicuramente sarei sembrata una balena che è entrata nel mondo degli umani.
Mi rialzai dal letto e andai verso l’armadio per scegliere che vestito indossare, fino a quando non mi squillò il telefono. Era Martina.
Martina ‘ Ciaoooooo! Ti volevo dire che ragazzi e le ragazze vengono a dormire a casa mia, vorrei che ci fossi anche tu, ci sarai? Daii, almeno farai conoscenza!’ 
Rimasi spiazzata a quella domanda perché conoscevo quei ragazzi da solo un giorno, ma … vivi la vita al momento, perché tutto il resto è incerto.
Charlie ‘ ehm .. s-si, Va-vabe … quindi.. devo preparare la borsa?’
Martina ‘ Siii, solo che verremo a prenderti alle 9.00, almeno poi saremo puntuali per l’appuntamento con i ragazzi’
Charlie ‘Come ti vestirai?’
Martina ‘Surpriseeee! Devi sapere che il mio stile è eccentrico, quindi puoi aspettarti di tutto’ mentre parlava sentivo varie urla provenire da casa sua, almeno credo ‘scusa .. ma ora devo andare. A dopo’
Attaccammo e i miei pensieri si concentrarono di nuovo su cosa mettermi, se truccarmi o no e che accongiatura fare.
Avevo molti vestiti, ma non volevo sembrare una … zoccola, così optai per short gialli fosforesenti e una maglia bianca, che lasciava un spalla scoperta, con la scritta YOLO e delle converse bianche.
Andai in bagno per fare un doccia veloce e in meno di 10 minuti era già uscita.
Asciugai i capelli e decisi di liscarli, stavo bene in quel modo, erano lunghissimi, sembravano quasi i capelli di una dea, quelli talmenti lunghi che coprono il seno.
Mi vestii e notai che con quei pantaloni sembravo un evidenziatore vivente, mi sembravo tanto yo ahaha
Riguardo al trucco, misi un filo di matita veloce con un po’ di mascara, non mi piaceva truccarmi tanto, perché c’è gente che sembra avere la faccia di plastica per quanto si truccano.
Secondo me, chi lo faceva era insicuro, non voleva far vedere alle persone quello che era per davvero, così da creare questa maschera.
Erano le 8.25 e visto che finii prima, decisi di prepararmi qualcosa di veloce per cena e optai per un panino.
Non volevo mangiare tanto, perché poi in discoteca avrei potuto star male. Con tutto quel ballare, scrusciarsi, scatenarsi, potresti anche vomitare.
La discoteca non mi è mai piaciuta tanto, tutte quelle luci forti, la musica assordante e poi tutti si scontravano contro tutti. Inoltre c’è un forte traffico di droga in quei tipi di posti, ci sono molti ragazzi che ti mettono qualche pillola o sostanza che ti farà star male, droga o altre sostanze, mentre stai sorseggiando un drink.
Immersa nei miei pensieri, finii la mia ‘cena’ e ripulii tutto quello che avevo sporcato e misi tutto quello che avevo usato al proprio posto.
Fortunatamente mia madre lavora fino a tardi e non mi avrebbe fatto le solite 30000 raccomandazioni.
Nel momento in cui mi sendetti sul divano, suon il campanello.
Andai ad aprire ed erano le ragazze. Quindi, presi la borsa, le chiavi e partimmo.
Quando arrivammo a casa di Martina, che meglio dire era una villa, notai che Liam non c’era, infatti la casa era molto silenziosa.
Charlie ‘Liam non c’è, vero? ‘
Martina ‘Si, è a casa di quel pervertito, Harry. Credo che siano già sulla strada della discotecha, quindi è meglio andareee!’
Chiuse la porta a chiave e cominciammo a camminare, o meglio correre, eravamo in ritardo e mi spiegarono che Liam odiavi chi ritardava e Martina non voleva che gli facesse la ramanzina.
Arrivammo fuori l’entrata del locale e c’erano tantissimi ragazzi, che guardavano me e le ragazze. Ero in imbarazzo, io sono molto timida, invece Martina, Giorgia e Renata sembravano così naturali, spontanee.
Il primo che mi venne a salutare fu Zayn con un bacio sulla guancia, poi lo fecero anche tutti gli altri.
Entrammo e subito quelle luci fortisseme e quella musica che rimbobava nelle mie orecchi, mi assalì.
Vedevo ragazzi che ballavano, che bevevano un drink al bancone, che si baciavano e anche dei ragazzi ubriachi.
I ragazzi andarono da un uomo di colore, molto grosso di stazza. Ci rimasero per circa 5 minuiti e poi ritornatono da noi con delle tessere.
Zayn ‘questi sono dei pass che ci permettono di andare in una stanza in cui le persone possono ‘rilassarsi’ ‘riposarsi’ o semplicemente parlare, perché in mezzo a quella musica non potremmo farlo. E’ una novità’
Martina ‘Fico, ora andiamo a ballareee, all day all night chicaaas’ disse buttandosi fra la folla.
Zayn ‘Martina aspetta! Vengo anche ioo!’ scomparve anche lui fra quell’ammasso di persone.
Louis ‘Re .. stasera sei super sexy … andiamo a ballare?’ disse prendendola per i fianchi e rubandole un bacio. Perdemmo anche loro .
Harry ‘beh … andiamo anche noi?’ disse riferendosi a me.
Charlie ‘Ehm .. s-si … andiamo’
Ci buttammo fra la gente senza nemmeno guardare dove mettevamo i piedi, ballavamo solo seguendo il ritmo della musica. Harry era un bel ragazzo, aveva quei ricci che quasi sembrava ballassero anche loro, gli occhi di un color verde smeraldo e le fossette. Un ragazzo che attira molto l’attenzione, sicuramente. Martina mi diceva che è pervertito, ma tutti lo sono, è normale. Ovviamente fino a un certo limite.
Ballai senza controllo fino a quando Harry si avvicinò e mi mise le mani sui fianchi, e si avvicinava sempre di più. Non sapevo che fare, ma lui non mi piaceva, cioè si, ma non volevo baciarlo, ero sicura che Martina ne era cotta.
Le nostre labbra erano vicine.
Charlie ‘Perché non andiamo e riposarci? Balliamo da tre ore, prendere fiato fa bene, viviamo con quello, no?’ dissi mettendogli la mano sulla bocca per poi scappare.
Pov’s Martina.
Mentre ballavo con Zayn pensavo solo a lui, Harry.
Non ho mai detto a nessuno che mi piaceva, sapevo che era un pervertito e con lui sarebbe solo fare sesso, toccarsi e tutte cose così. Io voglio un rapporto d’amore fondato anche su altre cose, non solo sul sesso.
Dissi a Zayn se mi poteva accompagnare in quella ‘stanza’ perché ero stanca.
Mentre camminavo vidi una scena che mi fece rabbrividire .. Charlie e Harry mentre si stavano per baciare, le loro labbra avevano distanza 3 cm, massimo.
Mi bloccai, e continua a guardarli fino a quando Zayn non mi prese il braccio.
Zayn ‘eh, Harry ci prova subito, non mi piace questa cosa…’
Dissi che ero d’accordo riprendemmo a camminare, ma ormai nella mia mente c’era solo quella scena.
Pov’s Charlie.
Entrai in quella stanza e c’erano tutti seduti a bere e a parlare.
Renata ‘eeeh, guarda chi si vedeee, le due neo-coppieee! Harrie e Maryn! Che avete fatto tutto questo tempo?!’ 
Charlie ‘Niente di tutto quello che stai pensando, puoi starne certa …’ 
Martina mi guardò male, come per dire ‘ma che stai dicendo?’ , se aveva qualche problema, me lo doveva dire.
Sentii un leggero ‘si, certo ..’ provenire da Harry. Io lo fulminai con lo sguardo, per fargli capire che doveva stare zitto.
Harrt ‘Ora non si può nemmeno ballare?’ disse facendo il finto infastidito sedendosi, accanto a me, sul divano.
Zayn ‘Anche noi abbiamo solo ballato. Non fatevi strane idee!’
Passammo il resto della serata a parlare su quei divanetti, fino a quando alle 1.30 non tornammo a casa.
La casa di Martina e Liam era mooolto grande, e non riuscivo a trovare il bagno fino a quando non sentii qualcuno dire ‘E’ accanto a te sulla destra’.
Mi girai, ed era Harry.
Harry ‘Senti .. scusa per il ‘quasi-bacio’ . Non volevo che accadesse .. è stato.. quasi automatico, quando vedo una ragazza carina e che mi piace, non riesco a trattermi ..’
Charlie ‘ ahaha, quindi ti piaccio? Beh, ti devo dire che io non ci vado con i ragazzi che conosco da 10 ore!’
Harry ‘ si, sei carina, ma niente di più, quindi non farti strane idee’
Andai in bagno per cambiarmi e pensaii alle parole di Harry. In un certo senso mi lusingavano. Piacevo a un bel ragazzo, la mia autostima era salita.
Quando uscii erano tutti nei rispettivi sacchi a pelo. Per fortuna, il mio si trovava in mezzo a Martina e Giorgia e la cosa mi diede molto sollievo, non volevo trovarmi Harry di nuovo fra le scatole. Ma non perché mi stesse antipatico, ma quella situazione non mi piaceva.
Mi sveglai alle 4 di notte, anche stare sopra il sacco a pelo mi faceva sudare e vidi che non ero l’unica a essere sveglia, Martina non si trovava accanto a me.
Decisi di andare sulla sedia a dondolo che si trovava in giardino. Quando aprii la porta scorrevole, vidi Martina che stava dondolando nel fresco della notte.
Charlie ‘Che ci fai qui?’ dissi sorridendole.
Martina ‘Riflettevo …’
Charlie ‘Uhm .. su qualcosa in particolare?’
Martina ‘Ti devo dire una cosa .. non l’ho mai detto a nessuno, ma per me è troppo importante’
Charlie ‘Ti piace Harry.’
Martina ‘Mi piac- … eh? Come fai a saperlo?’
Charlie ‘Si vede lontano un miglio! Lo guadi sempre, e non dico che lo guardi come io guardo Liam, lo guardi con gli occhi di una ragazza innamorata’
Martina ‘Tu non glielo dire però! Tanto lui è stupido, e scommetto che non lo capirà mai, anche se glielo scrivi su carta! Ora ti devo dire una cosa … lui è troppo importante per me, mi piace dalla 3 elementare e non voglio che qualcuna me lo porti via. Tu mi stai simpatica, però capiscimi ..’
Charlie ‘ Non ti preoccupare, non avevo intenzione di farlo, lui è tuo.’ 
L’abbracciai e continuammo a parlare di lui fino a quando non ci addormentammo.

#spazioanoi
Scusate gli errori, ma l'ho scritto la notte ed ero mezza addormentata D:
Spero vi piaccia, qui entra la neo-coppia Harry-Martina, ma chissà, magari non staranno mai insieme o forse si.
Ditemi cosa ne pensate, perchè onestamente mi piace questo capitolo c:
Un bacio,
Rewind c:

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Capitolo 6
*** scuse :c ***


scusate se non aggiorno da tipo un mese, ma sono partita, tornata e subito ho iniziato a studiare e appena finiti gli esami ho cominciao a scrivere l'altra FF, però questa mi manca, quindi tra poco aggiornerò sperando che qualcuno caghi il capitolo loool
sul serio, cagatelo sennò mi si spezzerà my heart :'(

 c:

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