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di My Vanya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The A Team ***
Capitolo 2: *** Drunk ***
Capitolo 3: *** U.N.I ***
Capitolo 4: *** Grade 8 ***
Capitolo 5: *** Wake me Up ***
Capitolo 6: *** Small bump ***



Capitolo 1
*** The A Team ***


The A Team



Ogni sera mi fermo a guardare quella ragazza. È come un magnete. Più la guardo più la guarderei, e solo quando lei mi guarda a sua volta mi scappa un sorriso.

Sembra un angelo con quel viso pallido e le labbra scolorite dal freddo, le labbra che sembrano aver baciato solo altre labbra con l'abitudine di mordere.

Come se avesse raccolto, con quella bocca, solo dolore ed alcool che poi sono quasi la stessa cosa.

Ed io dell'alcool ne so qualcosa, artista di strada con una chitarra che ogni notte dorme con me, che è la mia regina e la mia donna.

Solletico le corde e lei ride e canta. La ragazza mi guarda e noto che ha gli occhi azzurri, stanchi, come se non dormisse da giorni.

Mi guarda, la guardo ed è come se ci raccontassimo le nostre storie.

Se ne sta lì, seduta appoggiata ad un muro con una sciarpa rossa ed i guanti logori quasi quanto i lineamenti dolci.

Ci sono troppi segni sul suo viso per analizzarli tutto. Non solo le occhiaie, ma anche altri graffi del tempo e dell'alcool e di qualcosa di più profondo.

Quando si alza noto le gambe scoperte, mi ero soffermato solo sul suo viso.

Allora capisco, e sorrido e piango impercettibilmente.

“Fa così da quando ha 18 anni, è scappata di casa”

Non so chi dei mille passanti mi stia dicendo quelle cose, ma in un certo senso già le sapevo. Perché io e lei abbiamo lo stesso destino.

Un ragazzo con infiniti soldi immeritati in tasca e qualche grammo di troppo di sostanze in tasca si siede al mio fianco.

Mi stringo sulle spalle questa coperta che tra qualche settimana dovrò buttare ed accarezzo ancora le corde della mia chitarra mentre la guardo entrare nella macchina di un uomo dopo averci parlato un po'.

Fa bene.

È troppo freddo stasera per stare fuori.

Potrebbe spezzarsi le ali, o il cuore.

Gli angeli muoiono stanotte, anche quelli che angeli non sono.

Anche gli angeli che puoi comprare sul marciapiede ad orari inconcepibili mentre qualcuno con la voce troppo impastata dall'alcool e le mani rovinate dalla chitarra fa da unico spettatore.

Tra le labbra di lei, oltre al rossetto esagerato il sapore di acido, ci giurerei.

Le cellule che impazziscono e si autodistruggono regalando estasi a qualcuno di troppo debole per resistervi.

La neve inizia a scendere, sembra quasi una grazia di Dio. Chiudo gli occhi e lascio che un timido fiocco si posi sul mio guanto senza dita e si sciolga.

È buffo come i miei capelli contrastino con il pallore della neve, che ancora mi ricorda quella ragazza.

Chiudo gli occhi, stringendo a me la chitarra ed il fiocco di neve che ormai è acqua nel mio palmo. Chiudo gli occhi e quando li apro, la neve è macchiata del rosso di un angelo con le ali spezzate ed il volto pallido.

Non ci sono altri angeli che raccolgano il suo corpo stanco di volare.

Le cose peggiori ci arrivano gratis, dicono ridendo dall'alto.

E al bianco della neve, e al rosso del sangue, si lega il colore della morte.

Assomiglia a quella polvere lattea che vende il ragazzo qui accanto.

Assomiglia al grido muto degli occhi chiusi di quella ragazza che dorme, aspettando di svegliarsi in un'altra vita.

 

 

 

E scivolano via le ultime note della prima canzone in uno stereo lontano...







Buonsalve. Sono Maylene, ma chiamatemi Gio.
Onestamente non so cosa cavolo mi sono messa a fare ma ho messo su Ed e ho scritto di Getto.
Credo che farò così anche per gli altri capitoli v.v
Le cose più dolciose e quelle meno dolciose sono dedicate alla mia Rossina.
Salutatela tutti v.v
Grazie a chi è arrivato fin qui.
Un bacio,

Maylene.

 

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Capitolo 2
*** Drunk ***


-Drunk-

 

Apro gli occhi come ogni mattina, e come ogni mattina il dolce mal di testa post sbornia mi avvolge, come un vecchio amico.

Mi alzo con lo sguardo ancora appannato maledicendo la birra di troppo, e mi blocco quando mi accorgo di essere in una camera che non è la mia, con una ragazza che non conosco addormentata accanto.

È bellissima. Ti assomiglia.

Ma tu sei più bella.

Sorrido, non so perché, forse è solo la mia medicina di coca-cola e Whiskey che prendo ogni notte e che mi fa ridere tanto.

Mi siedo sul letto e riavvio i capelli di questa ragazza di cui nemmeno so il nome. È bionda come sei bionda tu. La prossima sarà rossa, come sono rosso io, chi lo sa.

Sospiro e vorrei tanto essere sobrio per riuscire a chiamarti, chiederti scusa, cancellare le bugie, parlare.

Non faccio niente questa settimana e fuori piove. Magari ci vediamo. Come amici e come amanti, cosa ne pensi?

Penso che sia una pessima idea.

Non sono morto visto? Nemmeno vedendo il tuo trucco graffiato.

Ed il tuo viso ridente mentre io dentro cado a pezzi.

Ma non sono nemmeno più forte.

Me ne vado di qui, perché io qui non ci faccio niente. Non so nemmeno chi mi sono scopato stanotte, solo solo che ha i tuoi stessi capelli biondi e credevo di essermi innamorato di lei.

Perché da ubriachi è così facile innamorarsi.

Magari troveremo qualcun altro da amare, penso mentre sono in macchina e caracollo verso casa. Non ero poi così lontano.

Ci innamoreremo di nuovo e sarà un'amore più forte.

Magari sarò ubriaco anche quella sera, almeno potrò credere che un amore alcolico duri per sempre.

Mi congelo in questa casa che ha ancora il tuo odore, ed una sciarpa che hai abbandonato sul divano, come una ferita di guerra.

Una sciarpa rossa.

“Mi ricorda tanto te Ed.”

Ridevi e mi stringevi.

Ed io ti stringevo a me e ti scaldavo, e dormivamo insieme e piangevamo insieme e vivevamo insieme.

Congelerò senza il calore del tuo corpo, già lo so.

E non cambierò mai, e tu sarai sempre una parte di me, amore.

Mi ricordo quando mi toglievi le frasi dai respiri. Frasi che non avrei mai detto, e lo sapevi.

Odio dirti la verità, ma non ti racconterò altre bugie.

Perché io ti amo da ubriaco e da sobrio e crollo sapendo che non ti stringerò più come facevo prima.

Sei stata tu ad insegnarmi ad affogare il dolore nella piacevole sensazione di stordimento che da l'ubriachezza, ma non sono più così sicuro che tu mi abbia aiutato quella volta.

Fuori piove ed una band di strada continua a suonare.

Si chiamano Coldplay e mi scappa da sorridere.

L'originalità sta morendo amore, le aprono ferite che nascondono paesaggi.

Un po' come le mie insomma.

E sono qui, per conto mio, come sempre.

Sono qui che gioco con i contorni del mio appartamento e del tuo odore.

Ma non ho paura di rimanere solo ormai.

Magari berrò qualche altra birra e andrò in un locale.

Magari vedrò un'altra ragazza bellissima e anche domani mi sveglierò nel letto di qualcuno che non conosco perché avevo pensato che fossi tu.

Magari ci vediamo.

Magari ci sorridiamo, che dici?

Non preoccuparti, non cambierò mai e non cambierai mai.

Saremo sempre due stupidi che si sono condivisi per un po'.

E brindo a te amore. Stavolta non con la birra ma con lo champagne.

E brindo a noi amore.

Ai tuoi capelli che intrappolano il sole.

Ai miei capelli che giocano col fuoco.











Salve ancora.
Sono tornata con la seconda delle meravigliose canzoni.
Dopo essermi addormentata con Ed che cantava ho avvuto l'illuminazione per sta cosa.
Maledicete Ed allora.
Un bacio,
Maylene

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Capitolo 3
*** U.N.I ***


-U. N. I.-

 

Inciampo, cado.

Mi gira la testa, troppo dentro di me da gestire.

Non so se è più il dolore, la droga o l'alcool che mi destabilizza così.

Forse è solo il tuo ricordo.

Osservo il mio letto, sopra di me, sono stato fortunato a non rompermi l'osso del collo.

Sul materasso c'è ancora uno dei tuoi fermacapelli, e vorrei bruciarlo, romperlo e poi ricostruirlo per tenerlo nella teca di tutti i ricordi più belli.

Mi scappa da piangere mentre mi rigiro quel fermaglio tra le mani, e fingo di non sentire la tua mancanza, ma i miei occhi sono come tsunami, e non si asciugano mai.

Ho anche finito i fazzoletti, o gli asciugamani puliti.

Chiudo gli occhi ed è giù giovedì.

Eppure ieri era solo domenica.

Mi sono forse bevuto il tempo insieme al caffè stamattina?

È notte ed esco, la felpa larga sulle spalle e qualche soldo da spendere nei bar.

Mi bevo il mio anestetico personale.

E ti vedo, lì, seduta al bancone di una discoteca delle tante.

Sei bellissima, ed io mi accorgo di essere vicino a te in questo momento.

Mi tiro su il cappuccio anche se soffoco di caldo, ma tu mi noti, mi saluti, vieni da me.

“Come stai Ed?”

“Bene”

Sorridi ma sai che mento. Sei l'unica che se ne è sempre accorta.

Guardaci, sembriamo due sconosciuti. Come se il concetto di “io e te” si fosse accartocciato su se stesso e fosse diventato un misero “I e T”

Le tue amiche mi salutano da lontano e la luce illumina il mio sorriso falso ma non le mie lacrime reali.

Un cenno è tutto ciò che riesco a riservare loro. Erano quelle che guardandoci dicevano parole come “per sempre”. Ma noi l'abbiamo mandato a puttane, eh, il per sempre.

Torno a casa e a fine serata sono di nuovo sballato.

Mi perdo in un valzer improvvisato con i miei desideri, le mie visioni e le mie risate impastate.

Non sono mai stato un bravo ballerino in effetti.

Il tour bus è troppo piccolo, non c'è spazio nemmeno per pensare.

Ma sono contento ad immaginarti nel tuo bell'appartamento. Grande ed accogliente.

Guardami, io ho milioni di ragazzi e ragazze che darebbero non so cosa per incontrare i miei occhi ma vivo in un autobus e sono sempre più giù.

Tu hai una decina di amici, vivi in una casa e sei sempre più su.

C'è qualcosa di incredibilmente sbagliato nel vivere come una star.

Anzi, c'è qualcosa di incredibilmente sbagliato nel vivere senza di te.

Ti ricordi il nostro ultimo bacio amore? Io sì.

Eravamo nervosi, tesi come corde di violino.

Come se già sapessimo che era l'ultimo e non volessimo nemmeno darcelo, ma dentro eravamo semplicemente felici di congedarci in quel modo.

Io non avevo paura.

Ed ora mi ripeto che nonostante tutto questo dolore, ne sia valsa la pena.

Anche se è stato soltanto un fottuto mese di noi, non mi importa.

Ne è valsa la pena dalla prima all'ultima volta in cui le nostre labbra si sono incontrate. Quando timide e quando irruenti e vogliose. Non c'è stato nessuno sbaglio.

Domani riparto e sarò presto lontano anche se l'unico luogo in cui vorrei essere è al tuo fianco.

Correrei da te se solo me lo chiedessi.

Ti stringerei tra le braccia per tenerti al riparo da tutti gli errori che ho fatto, che faccio e che farò. Non posso impedirli ma posso tenerteli lontani.

Assieme a stringersi come la prima volta.

Ma poi ti vedo con quel ragazzo, nel parco dove passavamo le giornate a scrivere pezzi di canzoni con la tua voce e la mia chitarra.

Lo vedo che ti guarda come se il parco nemmeno esistesse, lo vedo che ti ama meglio di quanto ti amassi io, che credevo non fosse possibile.

“Come stai Ed?”

“Bene”

E sorrido, per davvero stavolta, perché alla fine la tua felicità è l'unica cosa che conta.

























 

Buondalve di nuovo!
Eccoci al terzo capitolo.
Spero vi piaccia come gli altri. Diciamo che è quasi un continuo di Drunk, anche nel testo.
Stavolta non ho parlato dei capelli di Ed, mi sento fiera di me stessa.
Ma torneranno presto all'attacco, non illudetevi.
Grazie per tutte le recenzioni.
Un bacio,
Maylene

 

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Capitolo 4
*** Grade 8 ***


-Grade 8-

 

Ah andiamo, ragazzi, guardatela.

Non è la creatura più bella che abbiate mai visto? Mentre balla sulla pista di questo club scelto a caso tra tutti.

Sembra che esista solo lei in questa stanza piena di corpi caldi.

Ed i miei occhi giocano col suo corpo, rossi, infuocati.

Sto combattendo con la mia mente per non spogliarla con lo sguardo, ma non è facile, per niente.

Si volta a guardarmi ed una ciocca di capelli castani le ricade sul volto, coprendo per un attimo l'immensità di quegli occhi verdi.

Mi alzo dallo scomodo sgabello del bar e vado a ballare anche io.

Il drink che ho bevuto deve aver annichilito i miei neuroni e distrutto il mio fegato.

Non mi importa, finché riesco ancora a camminare ed ondeggiare a tempo.

Lei mi si avvicina a sua volta, Cristo guardatela ancora.

Il corpo snello e sinuoso che si muove giocando col ritmo.

Solo allora la riconosco.

 

Terza media. Troppi compiti, troppo poco tempo libero.

Troppi istanti passati a fantasticare su quegli occhi verdi.

Troppi giorni passati a cercare gli accordi giusti su una chitarra. Gli accordi giusti per lei.

Non esistono.

Non ne esistono di abbastanza belli.

Perché è lei la vera musicista qui, e non sopporto l'idea che non ci vedremo più.

Ma lei scivola con le dita a pizzicare le corde del mio cuore.

Tremo.

Mi sta suonando e non se ne accorge.

 

La stessa scintilla di consapevolezza nel suo sguardo mi rivela che sa chi sono, mi ha riconosciuto.

Meglio così, eviteremo tutti gli stupidi convenevoli.

Muovendosi cerca il contatto, cerca il mio corpo e come negarglielo?

Le mie mani scivolano sui suoi fianchi.

Guardateci, non siamo bellissimi?

Non ho mai seguito la massa e nemmeno lei, me lo ricordo.

Non voglio deluderla, e non lo farò.

Sarà il segreto di due bambini di terza media.

Qui la musica è troppo alta anche solo per dirci ciao.

Ai suoi fianchi viene sostituita la sua mano.

Usciamo e prendiamo aria, la porto in un appartamento che ho affittato.

Non è il massimo lo so, ma guardatemi, resterò qui per una settimana massimo.

Sono solo troppo stanco di dormire in un autobus.

 

Continua a guardarmi, e insieme ridiamo perché tra i suoi capelli scuri ne abbiamo trovato uno rosso come i miei.

Che sia un segno?

No, non lo è.

Andiamo ragazza svegliati, puoi averli tutti. Perché io?

Sono solo Ed. Sono solo quello strano a cui piace strimpellare la chitarra.

Mi abbraccia ed io la tiro su, i suoi piedi non toccano terra e lei ride.

Dio, sembro un ragazzino.

Lo sono.

Allora va bene. Rido con lei.

 

La sua fronte poggia finita sul mio petto, avvolgo il suo corpo con le mie braccia.

Questo corpo che mi fa impazzire ancora dopo anni.

Si stringe a me, fa scontrare ancora le nostre pelli.

Guardateci, due anime che si sono appena donate l'una all'altra.

Non c'era niente del semplice sesso in quello che abbiamo appena condiviso.

C'era la volontà di donarsi l'uno all'altra ancora dopo tanto tempo.

La volontà di non deludersi.

Potrei scriverci mille canzoni, vedete, su questo momento.

Mentre i suoi tendini sono le corde della mia chitarra ed i suoi occhi gli specchi in cui voglio guardarmi per tutta la vita.

Ma sarà un segreto, finirà qui, lo sappiamo entrambi.

Incontra le mie labbra e mi guarda un po' triste.

“Parti con me”

E' un sussurro, ma è abbastanza perché lei mi senta.

“Non posso, lo sai.”

Rimaniamo così, annichiliti.

Ci stringiamo un'ultima volta.

“Tornerò”

“Sarò qui ad aspettarti”

 

Che bello che ti hanno preso Ed”

Sorriso. Sono felice anche io.

Inciderò le mie prime canzoni, alla fine ci siamo rivisti anche dopo la terza media.

Parlano tutte di lei. E lei lo sa.

La sola cosa che mi turba è che so che dovrò iniziare a viaggiare, lontano da qui.

Farà male.

Parti con me”

Non posso Ed, Lo sai.”

Vorrei poter piangere ma dentro sono solo vuoto.

Tornerò.”

Sai che mi troverai qui ad aspettarti.”

Un abbraccio e un arrivederci.

 

Dormiamo abbracciati stanotte.

Mentre la sua mano stringe forte il mio cuore perché non sanguini.

Mentre il mio CD gira a vuoto nello stereo.

“Così mi faccio cullare dalla tua voce e dalle tue braccia” ha detto.

Guardateci, mentre le note di “wake me up” iniziano a farci da cornice.

Non siamo immensi?

A presto, amore mio.









Buonsalve e bentornati.
Diciamo che questo è totalmente per la mia rossina, ma tranquilla amore non ti lascerò mai.
Comunque sia, spero vi sia piaciuta anche questa :3
Le parti in corsivo sono i flashback di Ed.
E... SONO TORNATI I CAPELLI MUAHAHAHAH
Un bacio,
Maylene

 

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Capitolo 5
*** Wake me Up ***


-Wake me up-

 

Un accordo si diffonde nella stanza non appena fai il tuo ingresso.

Non sai se ridere o piangere.

Decidi per un sorriso riservato, ci avrei scommesso.

Un secondo accordo, non sono mai stato bravo al piano, non sperare in niente di troppo speciale.

Siamo a tre, subito accompagnato dalla mia voce, quella che tu ami tanto.

Ho deciso di mettere la frase più importante per prima.

 

I should ink my skin with your name

 

Ti vedo tremare amore, che c'è hai freddo?

No, hai capito la frase, e sai che sono contro i tatuaggi d'amore.

Ma il nostro non è una cosa da poco, dolcezza.

Non è solo amore.

E tu lo sai.

Si, credo che dovrei tatuarmi il tuo nome da qualche parte.

Sul cuore, ad esempio.

 

 And take my passport out again,

and just replace it.

See I could do without a tan o

n my left hand,

 where my fourth finger meets my knuckle.

 And I should run you a hot bath,

fill it up with bubbles.

 

Sorridi, ti ricordi quel bagno con le bolle vero amore?

Le nostre labbra non smettevano un secondo di rincorrersi.

I nostri corpi cercavano di combattere il bisogno fisico di essere troppo vicini.

Ha vinto il desiderio, e le bolle ci incorniciavano.

Siamo quasi affogati nel vapore ricordi?

Ed io stavo collassando perché eri bellissima mentre mi accarezzavi il petto, sorridendo.

I nostri occhi si incontrano e si incontrano.

E anche gli sguardi sanno fare l'amore in un mare di bollicine.

Alcune pigre restano a fior d'acqua, altre prendono il volo.

Io prendo il volo solo quando mi prendi la mano.


'Cause maybe your loveable,

 and maybe your my snowflake,

 and your eyes turn from green to grey,

 in the winter I'll hold you in a cold place.

 

Hai sempre amato la neve, ed ogni volta vuoi uscire quando nevica, congelandoti la punta del naso.

Per questo ti chiamo fiocco di neve.

E sei adorabile con la sciarpa rossa che ti scalda fin troppo, ed i guanti a mezzo dito che invece fanno soltanto freddo.

Quando nevica i tuoi occhi schiariscono sai?

Diventano di un grigio caldo ed accogliente, spaventato a volte.

E dopo aver fatto un angelo della neve ti nascondi tra le mie braccia, ed io ti stringo.

Non lascerò che tu prenda freddo quest'inverno.

Non lascerò che tu prenda freddo questa vita.

 

 And you should never cut your hair, '

cause I love the way you flick it off your shoulder,

 

Ti passi una mano tra i capelli lunghi.

Sto scherzando, se vuoi puoi rasarli anche a zero.

Sono le tue imperfezioni che ti rendono perfetta per me.

Abbiamo entrambi una fissa maniacale per i nostri capelli.

Tu ci passi le notti ad arricciolarti questi ispidi cosi infuocati che ho in testa.

Ed io ci passo la vita a spazzolare i tuoi.

Castani, lunghi, boccoli morbidi.

 

 And you will never know, just how beautiful you are to me,

 but maybe I'm just in love when you wake me up.

 


Arrossisci, sembra che tu debba sprofondare sotto terra.

So che è quello che credi di desiderare, solo ripensando a come ci siamo innamorati.

Quell'immancabile “Svegliati stupido, ti lasciamo qui” sussurrato al mio orecchio dopo una notte passata a dormire sul dolce tappeto di Hide Park.

Londra era ed è casa nostra, anche se i miei occhi a volte necessitano le vallate irlandesi.

Quelle che vedo nei tuoi.

Mi sono innamorato al risveglio, ed eri bellissima.

Più di quando io possa mai spiegarti e più di quanto tu possa mai immaginare.


And Would you ever feel guilty? If you did the same to me.

 Would you make me a cup of tea, to open my eyes in the right way?

 

Ti sei sempre sentita in colpa per quel risveglio che io ancora considero il più dolce di tutti.

Sorrido e rido mentre le dita scivolano sul pianoforte.

Io sono sempre stato un caffeinomane, ma tu mi hai sempre costretto a bere il tè.

Alla fine, anche se non si ama, ci si abitua.

Tu hai gli occhi quasi liquidi, ed io ti stringerei a me fino a soffocare.

Perché ti amo, Dio se ti amo.

E solo vederti quello sguardo mi fa tremare.

 

 And I know you love shrek, '

cause we've watched it twelve times.

 But, maybe you're hoping for a fairy-tale to,

but if your DVD breaks today,

 You should of got a VCR,

because I've never owned a blueray, true say.

 

Stasera guardiamo Shrek, per la tredicesima volta, te lo prometto.

Alla fine il BlueRay l'ho comprato.

Perché quel DVD non ne può davvero più, tanto che lo abbiamo consumato.

Sarai la mia Fiona se permetti a me di essere l'orco innamorato.

Che brutto paragone, ma so che lo ameresti comunque.

Semplicemente perché quel film ti fa sognare non è vero?

Avremo la nostra storia, fattelo promettere da un rosso con una chitarra.

O meglio, un pianoforte.

 And I've always been shit at computer games,

and your brother always beats me,

 And if I lost, i'd go across

and chuck all the controllers at the tv,

 and then you'd laugh at me, and be asking me,

if I'm going to be home next week,

 and then you'd lie with me, until I fall asleep,

 and flutter an eyelash on my cheek, between the sheets.


Ho passato le giornate a tentare di battere quella peste di tuo fratello ed ho spaccato una decina dei miei joystick lanciandoli alla televisione o fuori dalla finestra mentre tu ridevi.

Poi li ricompravo e li rompevo di nuovo.

Non c'è verso, o faccio troppo schifo, o tuo fratello è davvero bravo.

O magari entrambi.

Ridi solo a sentire questi versi, mentre anche a te attraversa la mente quell'istante prima di addormentarci, quando il tuo viso si appoggia sul mio petto, e gli occhi si chiudono come finestre.

Ed il tuo corpo si stringe al mio sotto le lenzuola.

E la tua anima si stringe alla mia, sotto alle lenzuola.

La prossima settimana sono a casa, te lo prometto, così passiamo un po' di tempo insieme.

Il tour può aspettare.

E anche ora, sei bellissima.

 

 And I think you hate the smell of smoke,

 you always try get me to stop,

 You drink as much as me,

and I get drunk alot,

 

Mi rigiro una sigaretta tra le labbra in un trilione di ricordi, ma non ora.

E tu la prendi tra le dita, piegandola su se stessa.

Non so se odi l'odore o odi il fatto che potrebbe uccidermi.

Forse entrambi.

Ma del resto anche l'alcool non fa esattamente bene, ma non lo disdegni.

Ho perso il conto delle notti che abbiamo passato insieme da ubriachi.

Sempre una in meno di quelle che abbiamo passato da sobri.

Che i ti amo sono gli stessi ed entrambi sono sinceri.

 

 So I take you to the beach,

and walk along the sand,

 And I'll make you a heart pendant,

with a pebble held in my hand.

 And I'll carve it like a necklace,

so the heart falls where your chest is,

 And now a piece of me, is a piece of the beach,

and it falls just where it needs to be,

and rests peacefully.

 You just need to breathe,

to feel my heart against yours now,

against yours now.

 

Sfiori il tuo collo con la punta delle dita.

Sei stupita? Mi sembra di si.

Sfiori la tua collana a forma di cuore che ti ho regalato ieri, mentre la musica segretamente cresce.

Hai capito che ho passato la notte sveglio a comporre?

Capisci sempre. Mi capisci sempre.

Quando anche l'ultima nota sfuma mi alzo e corri tra le mie braccia.

I nostri cuori che battono insieme.

I nostri respiri che si rubano a vicenda.

Le nostre vite che si intrecciano.

Domani partiamo per un'avventura comune.

Ti sognerò stanotte, mentre il pianoforte sfuma.

Ti amo.

Ti amo da quando mi hai svegliato













Buonsalve di nuovo,
sono in ritardo D:
E non ci sarò per i prossimo 15 giorni circa.
Vado in vacanza :D
Dai, sono abbastanza a buon punto, ma questa è stata proprio un parto.
Non so perché.
Ma la prossima l'ho già scritta in mente :3
Un bacione a tutti, ed un grazie ad Ed che ci ispira sempre.
Maylene

 

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Capitolo 6
*** Small bump ***


-Small Bump-

 


Mi fa sorridere pensare a te.
Sei un piccolo grumo di geni, organi spezzettati, atomi non formati.
Eppure anche se sei così piccolo so che mi somiglierai, che anche la tua piccola testa rossa brucerà contro il sole facendolo impallidire.
Spero che avrai gli occhi brillanti di tua madre. Lei li ha verdi.
Mi sono innamorato di quegli occhi ogni volta che li ho incontrati, e tuttora ogni volta che li incontro sembra la prima in cui li vedo, e di cui mi invaghisco.
Quegli occhi che risplenderanno sul tuo volto come piccoli frammenti di smeraldo.
Mancano quattro mesi e poi li vedrò, quasi non ci credo.
Quattro mesi di attesa.
Ti stringerò a me piccolo, per ogni secondo della tua vita, lo farò dolcemente, con gentilezza.
Sei piombato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno, non ti aspettavo, non ti aspettavamo.
Sei e sarai il piano che non avevo architettato e l'evenienza che non avevo considerato.
Ma anche una bellissima sorpresa.
Chissà se il tuo corpo entrerà in una sola delle mie mani, come io in quelle di mio padre.
Chissà se tremerai tra le mie braccia come facevo io tra quelle di mio padre.
Sei l'unico essere vivente che terrò sempre con me, lo prometto.
Potrai stringere le tue piccole dita intorno al mio pollice e stringere me di conseguenza, stringermi forte. Tanto da non farmi respirare.
Sarà bellissimo sentirmi mancare il respiro a causa tua.
Sei ancora piccolo, lo so.
Ti nascondi in un ventre caldo ed umido, lo stesso ventre che mille volte ho baciato con cautela.
Mancano quattro mesi e poi i miei occhi incontreranno i tuoi.
Stai crescendo lentamente, ingrandendo la tua pelle, formando qui piccoli tratti che imparerò a riconoscere, con il tempo.
Avrai il sorriso di lei, lo so.
E la fossetta che ti divide il mento, e sarai bellissimo come ogni figlio è bellissimo agli occhi del padre.
Struscerò il tuo nasino contro il mio e riderò alle tue smorfie.
Ti cullerò quando di notte sentirai il dolore della vita e piangerai per le coliche.
E solo il dolce rumore di un cuore che batte riuscirà a farti addormentare.
Fingerò di arrabbiarmi quando tornerai a casa con le ginocchia sbucciate, da grande.
Ti sgriderò nascondendo il sorriso quando scoprirò le tue malefatte.
Ti accompagnerò ai concerti che vorrai vedere, e salterò con te anche quando le mie gambe non reggeranno più e la mia voce sarà arrochita dal tempo.
Riesco quasi a visualizzare le tue manine nelle mie, con quelle unghie che sembreranno piccoli chicchi di riso.
I tuoi occhi chiusi, troppo stanco per osservare il mondo, le lacrime che ti rigano le guance dopo il tuo primo urlo liberatorio.
E' una bella fatica venire al mondo, lo so, e anche viverci non è così facile.
Con il tempo imparerai.
Saprai apprezzare anche le difficoltà, e ti dirai bravo per essere riuscito a superarle.
Le supererai tutte, ne sono più che certo.
Quattro mesi e poi le tue palpebre si alzeranno ed inizieranno a curiosare in giro.
Attento a non tagliarti che la vita è fatta di vetro, e come tutti i vetri taglia.
Ti sussurrerò dolcemente tutte le ninnenanne di questo mondo, e ti guarderò mentre ti abbandoni al sonno.
Non ti dirò mai altro che la verità, non mentirò mai alle tue piccole orecchie ancora da formare.
Ti amerò nonostante i tuoi sbagli e a prescindere dalle tue scelte, qualunque esse siano.
Tutto il mio futuro, lo impacchetterò e lo poserò tra le tue mani, delicatamente.
Anche se non sei dentro di me, avrai un po' di me dentro di te, spero ti curerai di quei frammenti di uomo.
E non lascerai che si frantumino al suolo.
Non vedo l'ora di accarezzarti, steso al mio fianco, con i tuoi piedini che arriveranno giusto a sfiorare il mio petto, ed il tuo sguardo offuscato dal sonno, nel silenzio tipico di chi ha finito le energie.
Resterai lì, addormentato al mio fianco, conscio di poter essere chi vuoi.
Ti terrò sempre al sicuro per quanto mi sarà possibile, lo prometto.
Sarai sempre libero di scegliere, di seguire i tuoi sogni.
E poi guarda me, ero solo un ragazzo che viene da Suffolk, dal niente, ed ora fuori da questo ospedale ci sono almeno una decina di ragazzine che aspettano che io esca, per chiedermi di firmarle un braccio, di scattare una foto.
Quattro mesi e poi ci abbracceremo.
Quattro mesi se tutto va come deve andare, oggi.
Esce un dottore e mi alzo, gli vado incontro, mi guarda e tace.
In quel silenzio un assordante terrore mi esplode dentro.
Ho paura per te, che qualcosa non vada per il verso giusto, io che non ti volevo ora non voglio perderti.
Guarda i miei capelli infuocati, i miei occhi rovinati da un momento di debolezza e di pianto per liberarmi dalla consueta tensione che non so sfogare, le mie mani indurite dalla chitarra.
Abbassa lo sguardo e scuote la testa, mi ghiaccio.


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Anche se non parla so che non ci sei più.
Sarebbero mancati quattro mesi, ma sei stato strappato alla vita.
Magari qualcuno aveva bisogno di te, lassù.
Magari Dio, ammesso e concesso che esista, ha deciso che era presto, che ventun anni non sono abbastanza per me, per amarti appieno.
Forse ha deciso che voleva stringerti tra le braccia ancora un po', e lasciarmi qui ad aspettare qualche altro giorno, qualche altro anno.
Le barriere non esistono più ed una lacrima mi solca il viso.
Non singhiozzo, crollo semplicemente.
Giù, a pezzi, a partire da un braccio che si stacca, poi una gamba che cede, gli occhi che rotolano giù dalle orbite.
Sei morto.
Mi posa una mano sulla spalla e la stringe appena, chissà se è stato scelto dal caso per darmi questa notizia.
Alcuni dottori se la giocano a pari o dispari.
Sta per dirmi che il tuo cuore grande quanto un cantuccio di pane ha smesso di battere.
“Ci dispiace, abbiamo commesso un errore. Non avrà un bambino.”
Alzo lo sguardo portando via la lacrima che mi era sfuggita, voglio guardarlo negli occhi mentre mi dice che non ti stringerò mai, piccolo mio.
“Non avrà un bambino, ma una bambina.”
Rido e lo mando a 'fanculo, battendogli una mano sulla spalla.
Sono morto e rinato in tre minuti..
Quando entro tua madre si accarezza la pancia coperta dal prendisole, umido per il gel dell’ecografia.
La bacio e vi stringo a me.
Vi stringo entrambe come si stringono
le speranze.
Tra quattro mesi, piccola, sarai la mia principessa.
Tra quattro mesi, piccola, sarai la figlia di un re e di una regina con troppi pochi giorni alle spalle.
Tra quattro mesi, piccola, sarai il mio bocciolo di speranza.






Sono tornata! *le lanciano i pomodori*
Okay, so che magari non è un granchè, ma voglio comunque che sappiate che questa è una delle mie canzoni preferite dell'album. Non c'è un motivo preciso, solo, è una di quelle canzoni che mi sento dentro, di quelle che ti sconquassano il cuore.
Detto ciò, voglio ringraziare la mia Rossina per il tempo passato insieme.
E le risate, e le nottate.
Alla prossima belli!
Un bacione a tutti,
Maylene

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