It’s a colour thing.

di past_zonk
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Blue set – 1. Whispers in the night. ***
Capitolo 2: *** Blue set – 2. Sake of Love. ***
Capitolo 3: *** Blue set – 3. Once in a blue moon. ***
Capitolo 4: *** Blue set – 4. Overcompensation. ***
Capitolo 5: *** Blue set – 5. Starry nights. ***



Capitolo 1
*** Blue set – 1. Whispers in the night. ***


Image and video hosting by TinyPic ~♥ Salve! eccomi qui con una raccolta di flashfic sui malandrini ispirata da una tabella dei prompt che ho trovato; ho deciso d'iniziare con il blue set, ché mi piaceva assai, e quindi eccomi qui :>
Spero in qualche recensione, giusto per sapere cosa ne pensate, eventuali e ben accette critiche, suggerimenti e chi più ne ha più ne metta! Bene, ora vado a scrivere un altro po', per la mia giuoia di fangirl (oddio, il caldo mi fa proprio male, sob), ciau!
ps. notato il sexy-Oldman qui su? sì, eheheh, ghghgh, lo so. Lo so, lo so. Avete per caso visto Rosencrantz & Guildestern sono morti? Che film (e libro! e Oldman! e Tim Roth!) geniali; naturalmente dopo il divino Amleto, che resta la mia tragedia preferita. Oh beh, basta randommate, leggete suvvia! *offre boccale di birra*
GHGH.
eveyzonk.


Ah, quasi dimenticavo i disclaimer: Harry Potter non m'appartiene, purtroppo, nè la mente geniale della Rowling potrebbe aver spazio nella mia minuscola e buia scatola cranica; inoltre (devo proprio farvelo notare?) se la saga mi fosse appartenuta il wolfstar sarebbe stato canon e molte fangirl sarebbero state felici, e sopratutto non si starebbero dannando per il fatto che il The Shoebox Project non stia continuando.
Pace.






It’s a colour thing.

Blue set – 1. Whispers in the night.



Remus dormiva sempre abbarbicato al cuscino; era leggermente sonnambulo, se gli facevi una domanda mentre era addormentato era capace di risponderti.
D’inverno, quando era sempre raffreddato, dormiva a bocca aperta, un piccolo fischio che fuoriusciva dalle labbra e le mani che si muovevano incoscientemente. Sirius supponeva che, forse, era una conseguenza delle sue sembianze lunari; dopotutto i cani non muovono le zampe se sognano di correre? Chissà, Remus poteva star sognando di scrivere, o forse di carezzare qualcuno…Sirius scuoteva la testa e si dava uno schiaffo sulla fronte, a questi pensieri. C’era forse un bersaglio più facile di lui quando pensava a Rem? No. James glielo faceva notare di continuo.
Quando Rem dormiva non era più impacciato o timido, e non c’era necessità che si guardasse intorno come se non si trovasse nel posto giusto; Sirius si sentiva calmo quando osservava in silenzio, a pochi centimetri dal letto dell’altro, Remus acciambellato al suo cuscino, i muscoli della faccia rilassati e il respiro leggero.
E mentre, una notte, il moro faceva per tornare al suo letto, in punta di piedi, qualcosa giunse al suo orecchio, un soffio, un lamento, un sussurro o un fruscio. Già, un fruscio probabilmente.
Un fruscio che diceva “Sirius”.




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Capitolo 2
*** Blue set – 2. Sake of Love. ***


Image and video hosting by TinyPic~♥ Ma salve! Eheh! Eccomi qui con la seconda flashfic della raccolta :)
Devo ammettere che ci sono andata giù molto romanticamente, oppure forse sono un po' iperbolica, ma volevo dipingere un Remus perso nelle pieghe dei pensieri per Sirius (?), ed ho pensato che dopotutto gli innamorati sono così...persi.
Oh, god. Devo riprendermi da questo pensiero contorto. Faccio un caffè.
Enjoy this! :)
eveyzonk.





It’s a colour thing.

Blue set – 2. Sake of love.

 






Una nota di agrumi mi investe mentre sono ancora nel caldo dei miei pensieri mattutini che mi avvolgono come una lattiginosa pellicola di finta calma. La stessa nota di agrumi che ha definitivamente sottomesso i miei effetti personali; persino i pilucchi del mio maglione noioso ne hanno il profumo.
Certe giornate nascono per abortire, come questa, guarda: gli occhi si sono appena schiusi e già non hanno voglia di restare aperti. Che pena.
Probabilmente hai aperto svagatamene la porta per vedere se ero ancora qui dove  m’hai lasciato l’ultima volta, hai dato un’occhiata veloce con i tuoi vispi occhi grigi e sei scappato senza il tuo giaccone nero rondine. È sulla mia sedia, accartocciato come fosse una foglia, emette ancor di più quell’odore dolciastro, colpendomi alle tempie come un manganello. Tutto questo bianco attorno a me mi irrita terribilmente. Il muro, i libri, le lenzuola. 
Il bianco mi fa paura perché lo fisso con innaturale staticità e la mia mente ci dipinge sopra tutti i miei pensieri, quasi tutta la stanza fosse una tela vergine; fa paura perché la sincerità da opzione diventa una strada senza scelta.
Si saranno mossi, i tuoi capelli disordinati, quando ti sei affacciato. Smossi ma comunque aggrovigliati come rovi, velenosi per chiunque osi avventurarvisi; oh, la mia mano immersa in quel bosco corvino!
Chi sei? Nella mia mente hai gli occhi d’ogni protagonista dei grandi libri, l’indole burbera di Heatcliff, il romanticismo di Leon di Flaubert, la poesia del principe Amleto, l’anticonformismo del giovane Holden. Sei tu che entri fra la carta e sei vivo anche lì, da eroe o malfattore, giocoliere o martire. Che scuro uccidi puttane, vestito d’un loden, nella Londra vittoriana, oppure vendi la tua anima per la giovinezza. Oh, sì, quella sera interpretavi (nella mia testa) Dorian Grey, ed eri perfettamente in tono col ruolo e le parole di Wilde.
Ognuno di noi porta in se stesso il cielo e l'inferno, no? E non è forse quello che hai sempre fatto, con me, con te stesso, con tutto?
La testa mi fa molto male, ora; forse è sinusite, perché per alleviare il dolore, ho dovuto premere leggermente il pollice e il medio gelidi sulla base del naso. Oh. Ecco. Chiaro. Sei entrato a controllare di nuovo, my sweet lord.
Ed ora hai di nuovo accostato la porta, lasciandomi solo con quest’odore ed i miei pensieri.



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Capitolo 3
*** Blue set – 3. Once in a blue moon. ***


Image and video hosting by TinyPic...Salve! Beh, eccomi di nuovo qui. Non posso negarvi d'essere letteralmente SALTATA sul letto quando ho letto le recensioni carinissime che m'avete lasciato, siete delle persone adorabili, davvero. DracoLikesHamsters ~♥ ~♥ ~♥ ~♥ grazie grazie grazie grazie grazie grazie (...) - certo che puoi salvarla sul pc, don't be silly! aw, questa icon è per te! *-* Grazie davvero, l'entusiasmo delle tue recensioni m'ha risollevato la giornata.
TINAX86 Anche a te supersupersuper-grazie! Effettivamente, mentre il primo capitolo era diciamo veloce e ad effetto, il secondo era un po' più lento e riflessivo; ho voluto fosse così anche per rappresentare meglio le indoli dei due personaggi - Sirius veloce iperattivo istintivo; Remus riflessivo romantico malinconico. Grazie ancora per la recensione, sono davvero felice *inchino*
Detto ciò, finisco di mangiare il gelato alla nocciola (c'ho messo la n  utella   dentro ed ho tipo il presentimento che avrò i sensi di colpa fino al prossimo anno) e, mhn, niente, corro a vedere un film horror come mio solito.
Grazie di tutto, sperando di non deludervi, vostra
eveyzonk.


It’s a colour thing.

Blue set – 3. Once in a blue moon.

 

La luna iridisceva della sua aura mistica illuminando due schiene bianche.
Quella di Remus era frastagliata da qualche cicatrice oramai scura e vecchia, quella di Sirius, per la pelle molto delicata, era ricoperta di piccoli puntini rossi, leggeri come lentiggini, come ribes.
"Non è magnifico?"
"Cosa, per l'esattezza? " chiese Sirius.
"Tutto...non ero mai stato al mare... "
"I vantaggi della smaterializzazione"
Il moro si rotolò nella sabbia bianca e scalciò via le ciabatte. Poi si girò a guardare l'altro, perdendosi nei suoi tratti. Remus guardava la luna. Sirius guardava Remus che guardava quel cielo nero.
"È bella, la Spagna"
Le onde s'infrangevano contro la battigia, il rumore ipnotico del riflusso e l'odore di salsedine che faceva pizzicare le narici creavano un'atmosfera surreale.
Remus spostò lo sguardo sul moro, mille pensieri che si rincorrevano e si scontravano nella sua testa; pensieri che contavano tutto e niente. Pensava alle labbra di Sirius, Remus. Pensava all'odore di sigarette che ancora permeava la pelle dell'altro. Pensava a quell'estate che stavano vivendo ovunque e da nessuna parte, insieme, dove pareva ad entrambi. Forse era questo che amava del stare con Sirius, il vivere alla giornata, il sentirsi liberi da ruoli e responsabilità e paure e timori. Forse è proprio per questo che le labbra di Remus ebbero il coraggio di scontrarsi contro quelle dell'altro, senza riserve, senza scuse o spiegazioni, solo carne e lingua e speranze e sigarette e salsedine.

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Capitolo 4
*** Blue set – 4. Overcompensation. ***


Image and video hosting by TinyPic...Salve! Eccomi qui tornata dopo un po' di pausa estiva (gomenasaaaai ç_ç), ma prometto che continuerò con le mie drabble wolfstar - adoro troppo quei due per lasciarli soli a se stessi. Devo ringraziare ancora di cuore DracoLikesHamsters & TINAX86, adoro le vostre recensioni! Mi fanno semplicemente sentire meglio! (cuoricini vari ed eventuali per voi, darlings).
Ohw, detto ciò, vi lascio al nuovo capitoletto! Bye bye!
eveyzonk.



It’s a colour thing.

Blue set – 4. Overcompensation.


 

"Non ho bisogno del tuo aiuto, grazie" disse Remus aggiungendo al suo tono una nota acida.
"Cielo, Remus, prima della luna piena sei peggio di una ragazzina mestruata"
"Uno dei tanti problemi di coppia che non sei riuscito ad ovviare diventando gay, scommetto"
"Volevo solo darti una mano..."
"Non ne ho bisogno"
"L'ultima volta il tuo calderone avrebbe chiesto pietà, se l'avessimo fornito di bocca, corde vocali e il resto"
Remus sbuffò, s'allentò la cravatta dai colori della sua casa, e poi s'alzò dal banco, facendo dietrofront e uscendo senza preavviso dall'aula di pozioni. Lumacorno - bislacco e disadattato come sempre - chiese a Black di "recuperare il nostro amico Lupin". Sirius scalcitò per i corridoi di Hogwarts, srotolando la loro magica mappa e raggiungendo Remus lì dov'era, nell'aula di divinazione.
Il licantropo era sicuro che Sirius l'avrebbe seguito, aveva persino lasciato la botola aperta, dopotutto non voleva davvero litigare col suo ragazzo.
"Remus..."
Black era appena spuntato, stava in piedi a poca distanza dal biondo.
"Sirius, scusami"
"No, scusami tu...sono stato troppo insistente"
"Certe volte tendi a supercompensarmi, Sirius, sai. Prendi pure un po' della mia marmellata, eccoti il mio giaccone, Remus, se non vuoi vedere il Quidditch t'accompagno in biblioteca..."
"...sì, hai reso l'idea"
Remus arrossì, domandandosi da dove attingesse tutta quella confidenza, lui, così timido. Forse era davvero la vicinanza della luna, a rinforzargli anima e corpo.
"Ma io non voglio questo!" disse quasi a se stesso "...cioè, sì, è magnifico, ma...insomma non devi cercare di accontentarmi in ogni momento..." concluse abbassando di un tono la voce e arrossendo leggermente.
Sirius s'avvicinò al ragazzino un po' smunto e pallido, poi lo prese per mano e insieme scesero le scale argentate.
"Sirius...!"
"Hmm?"
"Ho dimenticato i miei libri nell'aula...non è che...?"
"Non ci pensare neanche!" lo interruppe l'altro "prenditeli da solo" disse, con un sorrisetto giocoso.
Fu allora che Remus lo tirò a sè per la cravatta e lo baciò forte, e a lungo, e con tanta lingua...sovracompensandolo.



Prossimo capitolo: Starry nights.

 

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Capitolo 5
*** Blue set – 5. Starry nights. ***


Image and video hosting by TinyPic...Ehy! Eccomi qui tornata, scusate il solito ritardo - oramai mi conoscete - ma sono stata strasupermegaiperimpegnata (*riprende fiato*) e quindi...beh, ecco tutto. Vi aggiorno sulla mia vita dicendovi che sto ascoltando Lana del Rey a livelli inaccettabili, e la cosa non è assolutamente positiva se affiancata al perpetuo rileggere di libri come Lolita oppure robe di Kundera (la smetta, eveyzonk, per Dio!)...ok.
Allùr.
In questo capitolo c'è un flash-forward, un passo in avanti, diciamo che è ambientato anni dopo l'assassinio dei coniugi Potter e Remus è convinto - come il resto del mondo magico, d'altronde! - che sia stato Sirius a tradirli (-_-;) <-----faccina incredula/delusa
Una one-shot un po' amara, ma...insomma, l'ispirazione è tiranna! Nelle prossime oneshot cercherò di rendere partecipi anche gli altri malandrini (non la prossima, che è un'altra roba completamente wolfstar, ma quella dopo molto probabilmente u_u)...
Ringrazio tantissimo tutti i lettori (e chi recensisce, i fedeli, sempre voi - un bacetto) e vi lascio alla lettura! *faccia dolce e innocente*
GUDBAI!
eveyzonk.

 



 

It’s a colour thing.

 

Blue set – 5. Starry nights.




Era durante quelle notti stellate che Remus avrebbe voluto trasformarsi. Abbandonarsi al suo lato animalesco e selvatico, non sentire niente se non il fruscio del vento sulla sua pelliccia e il sapore del suo stesso sangue sulla lingua lupesca e callosa; vedere tutto. Le ombre della notte, con i suoi occhi felini, sembravano nulle, solo diverse sfumature di una luce particolare. Remus non aveva paura del buio, quando si trasformava. Non aveva paura di nient’altro se non di se stesso. E osservava tutto; le foglie, il terreno sdruccioloso dell’Inghilterra, e le stelle. Quelle stelle così luccicanti.
Le stelle erano così lucenti e palesi e…invasive da non poter evitare il suo pensiero.
L’amore, pensò, invecchia con noi.
Remus osservava il cielo da quella stanza impolverata – come lui, come i suoi libri – e pensava al passato in cui pareva incastonato.
E, si diceva, l’amore per Sirius era come una stella. Le stelle che vediamo nel cielo altro non sono che riflessi di iridescenze che viaggiano nello spazio immenso e arrivano a noi dopo molti anni luce. Non vediamo davvero le stelle, vediamo i riflessi di una luce molto più antica.
Così era Sirius, ancora lucente e vivido nella sua memoria – le dita tremanti, come le labbra livide, i capelli color pece, gli occhi sgranati e un po’ della sua saliva sul collo – e con lui tutti i giorni passati insieme fra le lenzuola, fra gli alberi, fra i libri e fra le sue braccia tornite.
Come…come…quel giorno…ricordi Remus? Il giorno del diploma? Quella foto in cui Sirius sorrideva ma non guardava nell’obbiettivo, la cravatta sgualcita stretta poco attorno al suo collo, i capelli arruffati.
E, pensava ancora Remus Lupin, dov’è finito tutto quell’amore? Una volta immolato in un ultimo fragoroso lampo di luce e rabbia – quella sera,un flash, elettricità nell’aria, violenza e lacrime calde, Lily, James –, in un ultimo lampo di ricordo…dov’è finito?
Pensa ad Azkaban, alle stelle che lui, recluso lì, non può vedere, e vomita dal dolore e dal rimorso quando un’erezione gli preme contro la gamba dei pantaloni al ricordo di lui fremente e nudo e bellissimo nella sua luce.
Amare l’ombra di un uomo un tempo lucente – mai, mai aveva dubitato della sua lucentezza passata – e odiarsi.
Perché, nonostante abbia ucciso Jamie e Lìlì, e abbia tradito tutti – abbia tradito te, Remus! Tu non sei tutti, Remus! –, nonostante questo, lui lo ama ancora.
O forse erano solo quelle dannate stelle.
O forse era soltanto paura del buio.





...Prossimo capitolo: Blueberries.




 

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