E' come se urlassi. Ma nessuno riuscisse a sentirmi.

di 9thApril
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Portami via. ***
Capitolo 2: *** Supra nere. ***
Capitolo 3: *** Il concerto. ***
Capitolo 4: *** Stanza 12. ***
Capitolo 5: *** Una direzione. ***
Capitolo 6: *** La festa. ***
Capitolo 7: *** Io non sono così. ***
Capitolo 8: *** kiss me, please. ***
Capitolo 9: *** He stole my heart. ***
Capitolo 10: *** You're my hallelujah. ***
Capitolo 11: *** I love you, best friend. ***



Capitolo 1
*** Portami via. ***


-Driiin, driiin.-
d'oh. Il rumore di quella sveglia, l'odiavo. Tutte le mattine devo svegliarmi con questo fastidioso suono. Devo ricordarmi di cambiarla. 
Bene, ero pronta, insomma, almeno oggi ero riuscita ad alzarmi subito. Erano le 6. Precisamente le 6:04. E sarei dovuta partire per il concerto più bello della mia insulsa vita. Comunque sia, lasciate che mi presenti, mi chiamo Selene, frequento il secondo liceo, ho 16 anni, mia madre è morta quando avevo 11 anni, ed ora vivo con mio padre, in una villa, si. Siamo ricchi, anche se la cosa non mi dispiace lui non c'è mai, e se c'è, viene solo per picchiarmi con l'odore di alcool addosso.
 
Comunque, nella mia vita non c'è mai stato niente di interessante, forse questa è la prima volta. L'estate scorsa avevo lavorato duramente per dei biglietti, per i biglietti del mio idolo. Sto parlando di Justin Bieber, quell'angelo canadese, con una voce melodica, avete presente? Quel ragazzo con gli occhi color nocciola ed un sorriso che può far illuminare un'intera città. 
 
-Driin. Driin.-
dio mio, che ansia questa sveglia, non ce la faccio più. Mi alzo, do una bella botta sul bottone per spegnerla, e finalmente, pace assoluta. Entro in bagno e mi guardo allo specchio, oh cavoli, sembro un cadavere. Non mi ritengo molto bella. Labbra carnose, occhi verde scuro, e capelli lunghi e neri che scivolano sulla schiena. Sono bianca in faccia, già. Non ci crederete, ma in piena estate, io sono una mozzarella. Oggi è il 5 agosto. Il giorno in cui Justin deve fare il suo concerto, a Los angeles, non abito proprio la. Diciamo che ci vogliono 2 ore di treno. Bene, mi spoglio ed entro in doccia. Dopo 20 minuti comincia a suonare il telefono, esco fuori e con la mia solita stupidità scivolo sul pavimento, ma per fortuna, non mi faccio male. Mi metto l'accappatoio, prendo l'asciugamano per asciugarmi le mani e rispondo al telefono.
 
-Pronto Sel!-
ah, è la mia migliore amica, ci sono due cose che dovete sapere su di lei. Ama i one direction ed è americana pura, dritta da New York. 
-Dai, ti sto suonando da ore al campanello, perché non ti sbrighi?-
-Scusa, Hope, ora mi sbrigo, è che mi stavo lavando.-
-Okay, ti aspetto eh. Ma datti una mossa, non voglio arrivare tardi al concerto.-
-Va bene, va bene!-
Okay, ah, e dovete sapere anche un altra cosa su di lei.. è un isterica, e su questo è una rompi palle. Ma la amo tantissimo, è l'unica che mi capisce, dopo Justin.
Esco dal bagno e apro l'armadio, mi infilo una canottiera lunga e nera con scritto "Belieber is a promise" mio padre me la fece fare per il mio 15esimo compleanno. Pantaloncini corti, di jeans, fino alla coscia e delle Jeffrey Campbells nere, con le borchie sul tacco. Dovete sapere che da quando mia madre è morta, sono una tipa molto riservata, e non amo vestirmi semplice. Lei era la mia vita. L'unica che potesse rendermi felice soltanto sorridendo. Lei era la mamma più felice, gentile, dolce del mondo. Anche mio padre lo era, eravamo una famiglia felice. Si. Eravamo.
 
Prendo una borsa nera a tracolla, me la metto, vado in bagno e subito mi asciugo i capelli. Calcolate che ci misi soltanto mezz'ora, mentre a volte ci metto almeno 1 ora. Quel giorno era davvero importante per me.
Scendo le scale, vado in cucina e prendo le chiavi di casa, esco e chiudo la porta, sorrido ad Hope e l'abbraccio forte. Saliamo sul motorino e ci dirigiamo verso la stazione. Arriviamo. Hope parcheggia, e corriamo verso i treni. Guardiamo il cartellone, "Los angeles - 7:30." bene, erano le 6:48. Il tempo di fare i biglietti per il treno e prendere un cornetto e un cappuccino. Ci dirigiamo verso la signora facendo i biglietti, dopo 5 minuti andiamo verso il bar, io ordino un cornetto con la nutella, ed Hope una cioccolata calda. Eravamo tutte e due degli stecchini, quindi non avevamo nessun problema ad ingozzarci, ahah.  
 
-Sono le 7:10! Hope sbrighiamoci, il treno partirà fra 20 minuti!-
La guardo con sguardo preoccupato mentre mangia il suo cornetto alla crema. Si ne aveva ordinato uno. E non si era nemmeno degnata di darmene un pezzo. 
-Ecco ecco! Ora mi sbrigo!-
Fa in tempo solamente a mangiare l'ultimo boccone ed ecco l'avviso della partenza del treno.
-Tutti i passeggeri del treno 22 si preparino, partirà fra meno di 20 minuti.-
Hope prende la sua borsa, si pulisce la bocca piena di crema con un fazzoletto e cominciamo a correre al treno 22. Sono le 7:19.
-Hope, è qui! Corri!-
siccome a lei non piaceva molto correre, decise di riprendere fiato e appoggiarsi ad un secchio dell'immondizia. 
-Ma che cazz? Ehi ragazza, non è tempo di riprendere fiato, sbrigati che il treno parte!-
Ero più agitata di lei. Diamine. Si alza e ricominciamo a correre verso il treno. Eccolo, dio, ecco la mia salvezza che mi avrebbe portato dal mio idolo. Mi fermo per un secondo e penso a quanto potrebbe essere bello vederlo dal vivo. Sorrido per due secondi, e vedo Hope agitarsi sulla scaletta. -Sel! Avanti, sali!- 
-Si, eccomi.-
Corro verso di lei. Cerchiamo la nostra cabina e controlliamo i posti. Io ero posto 15 e lei 17. Andiamo verso i posti, diamine. Il 16 è occupato. C'è un ragazzo, molto carino. Lo guardo.
-Scusa, potrebbe mettersi la mia amica lì? Vorremo viaggiare vicine.-
con un sorriso si alza e prende il giornale che stava leggendo insieme alle sue cose.
-Certo, ma in cambio dovete darmi il vostro numero.-
ridiamo tutti e tre. Io e Hope ci guardiamo. Ci mettiamo vicine, sono le 7:29. Dopo 5 minuti ecco il treno che parte. Parliamo un po' con quel ragazzo. Si chiama Liam, non è di qui, è venuto a trovare suo padre ed ora sta ripartendo per andare a casa. Hope la vedo felice quando parla con lui. Sta nascendo qualcosa?
Prendo le mie cuffiette e metto "U smile" di Justin. Mi faceva sempre sorridere quella canzone. Dopo varie canzoni chiusi gli occhi.
 Mi addormentai. 

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Capitolo 2
*** Supra nere. ***


Mi svegliai, wow. Mi ero fatta proprio un bel sonno, chissà se eravamo arrivate.
Apro gli occhi e vedo una folla che prende le valigie e le poggia per terra per poi andarsene. Hope, si stava svegliando, e Liam? Dov'era?
-Sel, ma dov'è Liam?-
mi guarda preoccupata.
-Eccomi ragazze, scusatemi, ero in bagno.-
si intravede un ragazzo, alto, con i capelli color marrone, e degli occhi azzurri, ci sorride in mezzo a tutte quella folla.
-Ah ma eccoti, ti stavamo per cercare.-
-Hope, dobbiamo sbrigarci, il concerto inizia alle 5 e dobbiamo cercare la piantina di Los Angeles per orientarci, poi dobbiamo prima mangiare, cercare un posto, ambientarci e cercare un albergo..e poi..-
Non feci in tempo di finire la frase che Hope mi zittì.
-Ehi, Sel, calmati! C'è tempo! Tanto tempo! Stai tranquilla, il tuo fidanzato mica scappa.-
-Justin non è il mio fidanzato.-
-Ehi, ma cos'hai?-
-Nulla. Lo sai che appena sveglia io sono nervosa, quindi.. Poi ci sta di mezzo anche il fatto che ho paura di far tardi al concerto. Boh.-
Liam sobbalzò. Ed io e Hope lo guardammo stranamente.
-Ragazze, mi sono appena ricordato di avere un biglietto con me, che mi ha dato una mia amica! Mi ha detto che non poteva andare a quel concerto e quindi lo ha dato a me!-
Io lo guardai stranita.
-E non potevi dircelo prima?! e poi dipende di chi sono i biglietti.-
-Mi sono scordato. Ora guardo.-
Liam aprì la borsa, guardò dentro e prese i biglietti, lesse l'artista.
Hope e io urlammo. 
-ALLORA?!-
Ci guardò con un sorriso malizioso e urlò.
-Biebeeeeeeeeeeeer!- 
tutte le persone lo guardarono male, comprese me ed Hope.
Ridemmo. 
-Sel, avanti prendi la borsa.-
Con un gesto furtivo e sbrigativo presi subito la borsa e gliela lanciai addosso senza farle male. Rise e scendemmo tutti e tre dal treno.
Ero emozionata, felice, e non potevo crederci.
Sarei andata al concerto di Justin. Con la mia migliore amica. Sarà il giorno più bello della mia vita.
 
Arrivammo in centro, chiedemmo alle persone di lì se sapevano come arrivare al Forum LA. Una signora, carina, con le buste in mano e i ragazzini vicino, sembrava quella giusta. Andammo da lei e glielo chiedemmo. 
-Scusi signora, sa per caso dov'è il forum LA? Sa dove fanno i concerti qui a Los angeles, eh, lì.-
-Si, guarda, è proprio qui vicino, 20 minuti e sei arrivata, dovete solo oltrepassare la fontana, andare a destra e continuare dritto, poi vedrete i cartelli.-
-Okay! Grazie!-
-Grazie mille, ci ha salvato la vita!-
aggiunsi.
 
Prendemmo un taxi e andammo in giro per la città a trovare qualche albergo. Siccome mi ero portata un bel po' di soldi con me potevamo alloggiare da qualunque parte. Erano le 9:23. Trovammo un albergo, era il più costoso della città. Diamine, era bellissimo. Entrammo e ordinammo 1 camera, con un letto matrimoniale ed un letto normale, dove poteva dormirci Liam.
Salimmo, con le borse in mano, sull'ascensore. Quel posto era davvero, davvero incantevole. Sembrava essere nelle favole. Arrivammo al nostro piano, c'era un corridoio, controllai l'orario, le 9:59. Uh, quasi le 10.
 
-Hope, la stanza 238 è di qui, li ci sono quelle private.-
-Va bene, okay ora vengo, fammi dare solo una controllatina..-
Corsi da lei e le presi il braccio per farla andare nella direzione giusta.
Intravidi nel buco della porta delle supra, supra nere.

E se fosse Justin? E se alloggiasse proprio qui?

Zitta Sel, è impossibile. Fatti meno film mentali. Disse la mia testa. Ma il mio cuore voleva proprio vedere se fosse lui. Però non potevo entrare con l'intento di dire "ehi, ciao! Sto cercando Justin Bieber, è qui?! No perché ho intravisto delle supra!" sarei stata ridicola.
 
Corsi da Hope e Liam senza dire nulla. Aprimmo la porta della 238. Cavolo che vista, si intravedeva la scritta 'Hollywood' sul balcone. Hope e Liam uscirono, non sapevo perché, ma mi buttai sul letto e mi addormentai in un sonno profondo. Mi svegliai con Hope che mi gridò nell'orecchio, che ore erano?!
-Hope ma che ore sono?!-
-Sel, sono le 12:58. Dobbiamo andare a mangiare!-
-Cavolo, scusa, mi sono appisolata un attimo!-
-Un attimo? Ma se hai dormito quasi 3 ore?!-
Liam intervenne.
-Ahahah, ragazze, invece di discutere sul fatto di quanto ha dormito Selene, perché non ci sbrighiamo ad andare a mangiare che il concerto inizia fra poche ore?-
-Diamine, il concerto!- 
Dopo due secondi ritornai pazza, e corsi, mi preparai. Andai in bagno e mi truccai, mi misi dei pantcollant neri che avevo tirato fuori dalla mia borsa, sembravo Mery Poppins, o come si scrive, poi mi misi sempre le mie Jeffrey adorate. Uscimmo, si fecero le 13:32, mangiammo come degli ingordi. Ahahah, ridevamo, scherzavamo e parlavamo. Mentre loro parlavano però..non feci altro che pensare a quelle maledette supra nere. 

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Capitolo 3
*** Il concerto. ***


Avevamo appena finito di mangiare. Hope era emozionantissima, quasi più di me. Bah, ma che dico? Eravamo tutte e due con l'ansia. 
Aspettavamo un taxi. Cavolo, ne passava uno ogni morte di papa. 
-Sel, ma quando cavolo arriva il taxi? Non ce la faccio più, sono le 15:00 e il concerto inizia alle 17:00.-
-Tranquilla Hope, ora arriva. Bisogna avere pazienza.-
E sappiamo tutte e due che quella che aveva pazienza, di sicuro non ero io. Dopo 6 minuti vediamo arrivare una macchina gialla, cavolo era il taxi. Comincio ad agitare la mano mentre mi sporgo un po' sulla strada. Per fortuna ci vede, e si ferma, sorrido, Liam è il primo ad entrare, seguita da me ed Hope.
-Qual'è la vostra direzione ragazzi?-
Ed io agitata, risposi.
-Forum LA, grazie!-
-Forum LA?! Ma è lontanissimo, ci vorrà circa 1 ora e mezza!-
Hope urlò.
-No, la prego ci porti lì, oggi è il giorno più importante della nostra vita!-
Il tassista ci guardò per 10 secondi. Stava pensando.
-D'accordo ragazzi.. Ma ad una condizione, dovete darmi più soldi! Ahahah.-
Scoppiammo in una risata. 
-Scherzo, ovviamente. Dai vi accontenterò. Ci sono passato. Ed ora.. Si parte!-
Io, Liam ed Hope ci guardammo, sorridemmo. 
 
Dopo circa un oretta e 20 minuti, accesi il mio telefono e scrissi su twitter: "Forum LA, stiamo arrivando! xx" 
Ero così felice, che nemmeno Dio poteva immaginarlo. Passati 10 minuti circa, ci troviamo davanti al luogo del concerto. Oh cavolo, non potevamo crederci, soprattutto io ed Hope, eravamo fan di Justin da 4 anni e vederlo dal vivo per la prima volta, era come una specie di liberazione. Dove potevamo vederlo. Dove potevamo piangere, ridere, emozionarci e urlare finché le nostre voci non fossero esaurite.
-Hope, Hope, Hope, Hope, ci siamo! Diamine, siamo al concerto del nostro idolo, ci credi?! Ci credi?! Ci credi?-
-Selene, cavolo calmati, ahah, anche io sono emozionata. Anche io sono agitata con il cuore a mille, ma non fino ad arrivare a questa tua reazione!-
Ridemmo tutti e tre, Liam se le godeva proprio le nostre discussioni.
Il taxi si fermò, scendemmo tutti e tre, avevo già le lacrime agli occhi, strano, eppure da quando era morta la mamma non ero così sensibile. Avevo già sprecato tanti pianti per lei.
Presi per mano Hope e corremmo, Liam ci seguì. C'era una marea di ragazzine e ragazzi urlanti, tutte in fila per guardare una sola persona. Il loro idolo. Justin, Kidrauhl. Quel ragazzo che per 4 fottutissimi anni mi dette delle emozioni meravigliose. 
Dopo circa 30 minuti si erano fatte le 17:10, ed eravamo appena entrate. Non ci capivamo nulla, c'era un signore, che prendeva i biglietti, andammo da lui. Noi avevamo il posto in piedi, ce li strappò, e corremmo subito sotto il concerto, c'era già un po' di gente arrivata prima di noi. 
 
A vederli però, eravamo proprio vicino al palco. Erano circa due file belle piene davanti al palco, ma in fondo lo avremmo visto decisamente bene. Il concerto iniziò e la prima canzone che cantò fù Fall. Amavo da morire quella canzone, la dedicò a Selena, ma era già da un pezzo che si erano lasciati. E la cosa mi dispiaceva da morire, anche perché Selena io la adoro troppo, ed è un mio idolo, come Justin. 
Durante la quarta canzone, Hope si girò da me con le lacrime e mi sorrise dicendomi.
-Sel, era da tempo che sognavo questo momento, te lo giuro. Non posso ancora crederci di vedere il mio idolo dal vivo, con te, la mia migliore amica, che c'è stata fin dai tempi dell'asilo. Ti voglio bene, davvero bene!-
-Hope, non sai quanto mi rendi felice dicendo queste parole. Ti voglio bene anche io, e non ti lascerò mai! Sei tutto!- 
L'abbracciai sulle note della quinta canzone. Era Believe. Believe, la conoscete? Quella canzone meravigliosa che dedicò a noi? La amo. E' la mia salvezza. Come Justin.
Lo salutai, con una mano che era piena zeppa di scritte 'I love you Justin' e stranamente, salutò anche me. Ero pazza? Stavo sognando? No, no. Non stavo sognando.
Urlai, più forte di qualunque urlo che ebbi mai fatto nella mia stupida vita.
Hope pianse insieme a me, ci abbracciammo e Liam sorrise mettendo una mano sulla mia spalla. Non potevo crederci, Justin aveva salutato me. Una ragazza, una ragazza che veniva da una piccola città, che lo amava, ed era pazzamente, segretamente, innamorata di lui. Anche se non lo conosceva dal vivo, non ci aveva mai parlato. Per lei era come se una parte di lei vivesse dentro il suo cuore.
Il concerto finì, ero con il trucco sbavato e le mani sudate che tenevano la mia macchinetta fotografica, piena di foto sfocate, e foto venute bene. Hope si girò da me e durante quella folla ci abbracciamo così forte, come non avevamo mai fatto.
-E' stato il giorno più bello della mia vita, Selene. Te lo giuro.-
-Anche il mio, davvero. Ti amo sorella.-
-E a me niente abbracci?!- 
Liam intervenne.
-Ahahah, vieni qui scimmia!-
Sorridemmo tutti e tre e ci dirigemmo verso i bagni per sistemarci. Mi struccai e misi solo un filo di matita, presi la borsa  e mi diressi fuori mentre Liam ed Hope si sistemavano. 
C'era un pullman. Un pullman grande. Non era di Justin, lo avrei riconosciuto. Ma dietro questo pullman, c'era qualcos'altro. Un vicolo. C'era il backstage? Oppure qualcos'altro? Andai a controllare per curiosità con la speranza di incontrarlo, ma nulla. Non c'era niente. Ritornai vicino il pullman, ma la voglia di ricontrollare era tanta. Mi misi a correre e ricontrollai quella porta e decisi di aprire quella porta, ma qualcuno la aprì prima di me. Delle supra viola. Sto sognando?
-Cerchi qualcosa?-

Mi sorrise, JUSTIN BIEBER, mi sorrise. Non era possibile, ce l'avevo davanti. Avevo la mia vita davanti, il mio idolo, il mio eroe, oh mio dio. 

-Tu.. tu.. sei..-
-Justin!-
rise. Con quel sorriso meraviglioso. Si Bieber mi sorride, Dio mio che cosa stupenda era. Era un angelo, un angelo caduto dal cielo.
Piansi, e lo abbracciai di istinto, lo strinsi forte e lui fece lo stesso, ero più bassa di lui, gli arrivavo al collo, sentì il suo profumo e gli lasciai delle macchie di lacrime sulla sua maglietta sudata e bianca. Lo guardai negli occhi e io feci lo stesso, mi asciugai le lacrime e l'unica cosa che gli dissi, fu..

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Capitolo 4
*** Stanza 12. ***


L'unica cosa che gli dissi fu..
-Justin, tu sei Justin.. Ti adoro, oh dio, ti seguo da 4 anni e da 4 anni sono una belieber, sei il mio eroe, mi hai aiutato in tutto, mi hai aiutata ad essere una persona migliore, tu, kidrauhl, davvero, io ti adoro tantissimo, sei come un fratello per me, ci sei sempre stato e sempre ci sarai.. Sei tutta la mia vita e..-
Non feci in tempo a finire la frase che lui mi zittì e sorrise, guardandomi.



Piangevo, piangevo sempre di più, e non volevo smettere. Lo abbracciai sempre più forte e mi disse.-Sono contento che pensi questo. Io amo le mie fans, ed è grazie a voi che sono qui, vi amo.-Mi strinse.. vorrei che quell'abbraccio non finisse mai. Era un momento splendido, avevo le mani tremolanti e sudate.
Ad un certo punto, ruppe il silenzio e disse..-Ora devo andare, Scooter mi aspetta e dobbiamo tornare in albergo..-Lo abbracciai un altra volta.-Justin, sei importante, ti prego ricordatelo.--Me lo ricorderò, posso sapere come ti chiami?-
-Selene.- -Piacere Selene, ora vado, spero di rivederti.- Sussurrai..
-Io anche.-Non lo lasciai andare via che subito ero di nuovo tra le sue braccia. Ridemmo insieme, dopo 5 secondi chiuse la porta del backstage e mi asciugai le lacrime. Inutile. Stavo piangendo di nuovo.
Mi accasciai per terra, fissando il vuoto.. dopo 5 minuti mi ero asciugata le lacrime. Sentii una voce. Femminile.  -Sel, dove cavolo sei?! Sel?!-  Pensai..
"Oh mio dio, è Hope, non devo dirglielo, non posso.. Non voglio farla rimanere male. Se glielo dicessi, il suo cuore si spezzerebbe e penserebbe male.. Io e lei ci eravamo fatte una promessa. Il nostro idolo dovevamo vederlo insieme. Da vicino. Lo so, è un po' banale come promessa. Ma per noi era importante."

-Hope! Sono qui!-Dopo 10 secondi intravidi un ragazzo e una ragazza che urlavano il mio nome. Erano loro. Corsi da Liam ed Hope, le sorrisi.-Ma che cosa ci facevi qui?--Ero venuta a vedere se trovavo Justin, ahah, ma è stato inutile controllare..-Sorrisi, facendo finta di nulla. Liam mi guardò stranamente, io ricambiai lo sguardo e gli dissi.-Che c'è?-Lo guardai stranita.
-Nulla.. nulla.- Cosa voleva quel ragazzo? E se aveva capito tutto? Dio, Sel, basta farti paranoie. Devo solo mantenere il segreto. In fondo non è così difficile.

ORE 20:34, HOTEL, STANZA 238, DUE SETTIMANE DOPO.
Avevamo alloggiato lì per restare stare un po' insieme, a quanto sapevo anche Justin era restato a Los Angeles, per prendersi una vacanza.-Liam, non dovremmo andare a mangiare?-
Liam, uscì dal bagno, si era appena fatto una doccia, mi sorrise e annuì, poi mi fece cenno di andare in terrazzo.
Hope stava ordinando da mangiare al cameriere che aveva appena fatto salire in camera.
Uscimmo fuori sul balcone.
Di sera quel posto era ancora più maledettamente meraviglioso.
Liam mi prese la mano. Lo guardai stranita, e un po' agitata.
Dai, chi non poteva essere agitata con un ragazzo del genere? Alto, capelli non tanto a spazzola, sorriso perfetto, occhi da cerbiatto, dolci.-Selene, ci conosciamo da poco..-Gli sorrisi e annuì.
Mi prese i fianchi e mi avvicinò a lui.
Fece una piccola risata, lo seguì.-Ma mi stai cominciando a piacere. Sei bella, dolce, simpatica. Bella.. L'ho già detto?-Rise e mi prese l'altra mano.-Hai qualcosa di speciale, i tuoi occhi verdi.. Il tuo modo di dire il mio nome, il tuo modo di guardarmi..--Eh..-Con un dico mi toccò le labbra e si avvicinò piano piano e mi sussurrò.-Tu mi piaci. Tanto. Mi sei mi piaciuta dal primo momento che mi hai guardato per chiedermi se Hope potesse mettersi al mio posto. Amo il tuo sorriso, sono pazzo dei tuoi occhi, sono pazzo di te, Selene.-
-Non pensi che stai esagerando Liam? Non sono così perfetta come pensi, ci conosciamo, oltretutto da solo 2 fottute settimane e tu vieni a dirmi questo? Io apprezzo, quello che mi stai dicendo, sei dolcissimo, bello, ma io non pro..-non feci in tempo a finire che mi ritrovai le sue labbra sulle mie, sgranai gli occhi, dopo un po' li chiusi, e continuammo quel bacio.
Non so perché lo stavo facendo. Era amore, o solo una cotta?
Mi staccai velocemente.-No, no, stiamo sbagliando. Non dovevo baciarti.- -GIA', NON DOVEVI.-Una voce gridò dietro di me, era Hope. No, ditemi che non ci ha visti.. Io lo sapevo che gli piaceva, e l'ho baciato.
Ma quanto stupida potevo essere?!-No, Hope ti prego aspetta!-Lei se ne andò, le corsi appresso e lasciai Liam, da solo.
Entrai nelle stanze private per cercare se era lì, ma nulla, c'erano solo 25 stanze, era lì che avevo visto le supra nere, d'oh.
Ma non importava ora, dovevo trovare Hope, al più presto.

Erano le 21:14. Ad un certo punto sentì una porta aprirsi, ero davanti alla stanza 12. Mi girai di colpo e vidi Alfredo.
Alfredo?! Che cavolo ci fa qui?
Oh Dio, ditemi che non è quello che penso.
Dietro di lui, si nota un ragazzo con un capello viola con sopra scritto 'OBEY', alza gli occhi. E' lui, è Justin? Allora quelle maledettissime supra viola erano le sue? Le sue, dannazione.
Sgrano gli occhi, e lo fà anche lui.-..JUSTIN.--SEL.-COSA?! Si ricordava il mio nome?! Stavo impazzendo, oppure no?
Alfredo ci guardò stranito e disse.-Vi conoscete?!-Justin rispose agitato.-E' una mia fan, ci siamo viste 2 settimane fà, dopo il concerto.-Piansi, un altra volta. Mi abbracciò e mi strinse. Era bellissimo.
Era vestito con una maglietta grigia e dei pantaloni neri calati, con una cintura.
Io mi sono sempre chiesta perché la portasse. Aveva sempre le supra, questa volta di color bianche.
Si tolse il cappello, e mi disse.-Vuoi entrare? Voglio farti sentire una cosa.-Sorrise. Dio mio che sorriso meraviglioso. Lo amavo, tantissimo.-Certo!-Io sorrisi.
Alfredo si girò.-Justin ma non dovevamo andare a mangiare?-
-Ti raggiungo fra poco.-
-Okay.-Lo guardai. Non poteva essere vero. Mi asciugai le lacrime ed entrai. Justin fece cenno ad Alfredo come per sbrigarsi ad andarsene.
Chiuse la porta, e ci si appoggiò. Mi guardò.-Cos'hai?-Gli chiesi.
-Nulla. Hai qualcosa di.. lei.-
-Di chi?-
-Di Selena.-Ti credo, Justin, abbiamo lo stesso nome. Risi nella mia mente. Ma nel frattempo, rimasi seria. Sapevo che stava male,
perché si erano lasciati, e ci stavo male anche io a vederlo così.-Justin mi dispiace. Io sono qui.. anche se ci conosciamo da poco. Io ti voglio bene. Ci sei sempre stato per me.. ed ora è il mio turno.--Sei bellissima..-Sussurrò.-Cosa?-Feci finta di non capire, ma in realtà avevo capito. Ed anche bene. Arrossì un po', e sorrisi.-Nulla nulla! Grazie comunque.. E' strano che siamo stati sempre nello stesso albergo e non ci siamo mai incontrati, vero?-Cambiò discorso e si avvicinò sedendosi sulla sedia.-Già, ahah, davvero strano.. Posso dirti una cosa?-
-Certo..Sel, dimmi.-
-Come mai mi hai fatta venire qua?-
-Devo farti sentire una canzone che sto scrivendo..-
-Di cosa parla?- -Di una ragazza.-Ah, una ragazza. Bene, già ne aveva trovata un'altra?
Mi morsi il labbro, e poi tornai di nuovo a sorridere abbassando la testa.-E chi sarebbe?-
-Lo scoprirai ascoltandola.-E fu così che sfoggiò uno dei suoi più magnifici sorrisi. Dio quanto era bello, i suoi occhi, le sue labbra, quel viso così angelico.
Impazzivo per lui.
Sorrisi, un altra volta, sedendomi sul letto. Lui si alzò e prese la sua chitarra. Iniziò a cantare. Dio che voce meravigliosa.
La canzone parlava del rapporto tra un cantante ed una fan, lui si era perso nei suoi occhi verde smeraldo, l'aveva vista piangere, e il suo cuore si spezzò. Parlava di quanto fosse bella, di quanto fossero belli e lunghi i suoi capelli neri. Di quanto voleva averla tra le sue braccia.

Dopo 3 minuti finì la canzone. Rimasi a bocca aperta, mi scesero due lacrime e me le asciugai subito per non fargli vedere nulla. Mi alzai.. con una mano sulla bocca.
-Sono io?.-
-Si.-

Sorrise. Lo abbracciai. Vorrei tanto che quel momento fosse per sempre. Vorrei che non mi svegliassi più da quel sogno. Lui era il mio sogno. Lui. Solo lui. Dopo il nostro abbraccio, mi accarezzò una guancia e sorrise, si avvicinò..

Sempre di più.

 

 

 

 

Ok ragazzi, so che questo capitolo, è lunghissimo
quindi non siete obbligati a leggerlo.
Se vi piace, bene, se no, okay, ahah.
Ci ho messo l'anima quindi preferirei se mi scriveste qualche recensione.
Grazie mille c:

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Capitolo 5
*** Una direzione. ***


Tutto ad un tratto, poof, mi svegliai.
E' stato tutto un sogno?
Il bacio di Liam, Hope che scappava e Justin che mi dedicava la canzone?
 
Mi guardai attorno. Vicino a me notai un biglietto con scritto:
"Selly, siamo a fare colazione di sotto, ti aspettiamo!"
Quindi Hope non era arrabbiata con me..
Quindi quel bacio di Liam, non era vero..
Quindi quella canzone.. non era vera.
NIENTE ERA VERO.
 
Mi uscirono delle lacrime, ma me le asciugai subito.
Mi vestii. Una camicetta bianca, dei jeans scuri e stretti, insieme alle mie adorate superga color bianche comprate pochi giorni fà.
Mi lavai il viso e i denti. Misi un po' di trucco, non esagerato.
Presi la mia borsa con il mio iPhone e scesi. Notai Liam e Hope che parlavano in un tavolo vicino ad una finestra.
Si accorsero della mia presenza e mi salutarono.
Corsi da loro.
-Sel! Buongiorno, ti sei fatta una bella dormita eh.-
Sussurai.
-Già, proprio bella.-
-Come scusa?-
-Ehm, nulla. Comunque oggi che servono?-
-Bah, c'è poca roba perché quelli delle stanze private si sono finito tutto il cibo.-
Stronzi. Non gli bastavano le camere più belle dell'albergo, no! Dovevano rubarci anche il cibo.
-Va beh, e che è rimasto allora?-
-C'è un mio cornetto qui, non l'ho mangiato perché non mi andava, se vuoi mangialo tu.-
-No, Liam, grazie.. tanto non ho fame.- 
Mi sedetti, e mi guardai attorno con la speranza di vedere di nuovo quelle supra. Sperando che fosse Justin.
Nulla. C'erano solo dei decrepiti vecchietti che bevevano il loro fottuto caffè.
Sbuffai, e Liam ed Hope mi guardano stranamente.
-Ehi, Sel che hai?-
-Nulla Hope. Sono solo stanca.-
Lei abbassò la testa, finendo il suo tè. 
 
Finimmo la colazione e andammo in camera nostra.
Misi un CD nello stereo, precisamente quello di Avril. Mi sono sempre piaciute le sue canzoni.
Ci scatenammo sulle note di 'Smile'.
Finita la canzone dissi ad Hope.
-Senti, ti va oggi di andare a fare compere?-
-Certo! Posso prendermi le tue Jeffrey?-
-Va bene, ahah. Ed io posso mettermi quei jeans corti chiari?-
Hope mi sorrise.
-Ma certo, cucci.-
-Cucci?! Ma questo soprannome ora da dove l'hai tirato fuori?-
Ridemmo insieme.
 
ORE 13:21 ABERCROMBIE & FITCH. 
Amavo quel negozio, insomma, amavo anche i modelli, AHAHAH. 
Liam era andato in giro per la città, mentre noi eravamo a fare shopping per il centro.
Dopo aver comprato varie cose, uscimmo dal negozio e notammo delle ragazzine impazzite che si dirigevano tutte dalla stessa parte.
Ditemi che è Justin. Ditemi che è lui vi prego.
-Hope, ti va di correre?-
-Cosa?! No, ho le Jeff..-
Non le feci finire la frase che subito la stavo trascinando in quella direzione.
Spingemmo e vedemmo dei ragazzi. Precisamente 5.
Aspettate un secondo, oh santi numi ma quelli sono i one direction?!
Hope sgranò gli occhi e si mise a piangere cercando di dirigersi verso di loro.
La seguii, le ragazzine erano da una parte, dato che quello che volevano l'avevano già avuto ora era il nostro turno.
Niall: Ciao, come vi chiamate?
Sorrise. Cazzo che sorriso stupendo.
Non lo avrei mai immaginato che quel ragazzo ne avesse uno così kgtfrewsgfrew, mi capite?
Hope continuò a piangere e a singhiozzare.
-H..Hope.-
-Io sono Selene.-
Sorrisi e guardai Harry. Ci guardammo entrambi.
Dopo un secondo feci la foto ad Hope.
Poi Hope la fece a me.
Lei li abbracciò per una seconda volta e pianse, mentre loro si allontanarono. 
L'abbracciai.
-Amore, stai tranquilla, dai non piangere, li hai incontrati! Dovresti essere felice!-
-Io sono felicissima Sel, non immagini quanto..-
Mi strinse e sorridemmo entrambe.
 
 
ORE 14:06.
Dovevo andare in bagno, era urgentissimo.
-Hope, io dovrei andare in bagno, non ce la faccio più.-
Risi.
-Tu aspettami qui, ti raggiungo subito.-
Aggiunsi.
Dopo un po' cercai il bagno, chissà dove minchia era.
Ah, ecco delle scale che scendono.
Ed ecco gli omini.
Già, avete presente gli omini? Quelli che indicano il bagno, per femmine e per maschi? Ecco quelli.
Entrai nel bagno delle donne e feci quello che dovevo fare.
Uscii e mi sistemai un po' i capelli, presi il telefono e mentre uscivo, mi scontrai con qualcuno, gridai.
-Ma stai più attento quando cammini, diamine!-
Alzai la testa e vidi un ragazzo con un cespuglio in testa.
Era.. Harry Styles, cazzo.
 

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Capitolo 6
*** La festa. ***


Era davvero Harry Styles?
Oh diamine.
S: scusa, oh mio dio, ma tu sei Harry. Scusa, non ti avevo visto!
H: nulla, bella, è tutta colpa mia, tranquilla.
Sorrisi. 
S: no davvero sono una sbadata.
H: ehi, baby ti ho detto di stare tranquilla.
Sorrise con quel sorriso fottutamente perfetto.
S: Bene, ahah. Io mi chiamo Selene.
H: ed io Harry.
Ridemmo insieme.
Rimanemmo un po' a parlare.
Gli raccontai di mio padre e di quello che mi faceva.
 
H: ti picchia? Sel, mi dispiace tanto.
S: non fa nulla, ci sono abituata oramai. 
Senza dire nulla, lo abbracciai.
Ma cosa mi aveva preso quel periodo? 
Abbracciavo chi mi capitava davanti. 
Forse ne avevo bisogno. 
 
S: senti io devo andare la mia migliore amica mi aspetta.
H: voglio rivederti. Dammi il tuo numero.
S: Mh, va bene.
Gli diedi il mio numero, sorrisi e ci guardammo per un ultima volta mentre salii le scale per tornare al negozio.
Andai da Hope. 
Sorrisi come un ebete e mi misi a correre per il negozio dirigendomi da lei ad abbracciarla.
S: INDOVINA DI CHI HO IL NUMERO.
H: DI PEDOBEAR?
S: brutta cretina.
Risi.
S: dai indovina, è famoso, e tu lo ami, la sua iniziale del nome è H.
H: ..HARRY POTTER?!
S: oddio, una formica ha il cervello più grande del tuo, idiota.
H: non insultarmi.
Fece la faccia da cucciola.
S: okay te lo dico. Ho il numero di.. HARRY STYLES.
Rimase con gli occhi spalancati. 
Fino a che non si sentì una fragorosa risata.
Era la sua.
S: che ti ridi?!
H: AHAHAHAH, TU? NUMERO? HARRY STYLES? AHAHAHAH, MA PER FAVORE.
La feci uscire dal negozio.
S: capra, se non ci credi posso fartelo chiamare.
H: okay, vediamo!
Chiamai Harry, squillava, quindi era libero.
Harry: pronto?
Selene: ehi, sono Sel. 
Senti qui c'è la mia migliore amica, nonché vostra fan che non credo che io abbia il tuo numero.
Harry: ahah, okay, passamela!
Selene: si, metto il vivavoce. Fatto, puoi parlare.
Harry: Ehi, ciao, sono Harry.
 
Hope rimase pietrificata. 
Risi e le mossi una spalla. 
S: tesoro, hai Harry Styles al telefono di qualcosa!
Rimanemmo lì per circa 20 minuti al telefono.
Hope parlava, parlava e parlava, fino a che Harry ci salutò e disse di dover andare.
Finì la chiamata e Hope mi abbracciò.
Le spiegai come avessi ottenuto il suo numero e mi riabbracciò per una seconda volta.
 
ORE 16:39, HOTEL.
Oggi dovevamo partire verso le 9 e tornare a casa.
Ero stata davvero bene in quel posto. 
Speravo di vedere di nuovo quelle supra, ma niente.
Dopo 9 minuti mi suonò il telefono, era Harry.
 
Selene: Harryyyyyyyyyyyy! Diamine quanto tempo!
Harry: ehi Sel, come stai?!
Selene: bene e tu? Non ti sei fatto sentire per due giorni, cavolo.
Harry: si scusa, ero impegnato a preparare la festa.
Selene: che festa?
Harry: ti ho chiamata per questo! Vuoi venire? 
L'ho preparata così, giusto per divertirci. E' alle 19:00.
Selene: Harry.. cavolo, il problema è che io oggi parto.
Harry: no, dai Sel, ti prego! Vienici! 
Porta anche Liam ed Hope!
Selene: non vorrei sembrare di troppo.
Harry: non lo sei! I ragazzi sono d'accordo.
Selene: va bene.. 
Harry: e poi ci saranno star famose.
Selene: tipo chi?
Harry: tipo Demi Lovato, Jasmine Villegas, Justin Bieber, Cody Simpson, Selena Gomez e altri.
Selene: RIPETI.IL.PRIMO.IL.SECONDO.IL.TERZO.E.IL.QUINTO.
Harry: DEMI, JASMINE, JUSTIN E SELENA?
Selene: OH MIO DIO, VENIAMO, OVVIAMENTE.
Ridemmo insieme.
Harry: Ahah, okay. 
La festa è alle 19:00, poi ti mando un messaggio con l'indirizzo.
Selene: oddio, va bene! Un bacio a dopo.
Riattaccai e raccontai tutto ad Hope e Liam.
Sfortunatamente Liam non poteva venire, aveva l'influenza.
 
ORE 18:09 HOTEL.
Ci stavamo preparando.
Io indossavo questo vestito:
http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=54568153.
Ed Hope questo:
http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=54569183.
 
ORE 18:59, CASA DEI ONE DIRECTION.
Scesi dal taxi con Hope.
Entrammo in casa.
C'erano un sacco di persone famose, wow.
E poi quella casa, era un paradiso.
Harry corse da me con i ragazzi.
 
Harry: Seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeelene!
Selene: oddio Harry!
Ci abbracciammo e lo strinsi.
Harry: allora come va?
Selene: bene a te? Che casa spettacolare.
Sorrisi.
Harry: grazie, piccola. Allora, Hope prima mi ha chiamato e mi ha detto che adorate Justin.
Selene: si, cavolo, lo amiamo. E' qui?
Harry: purtroppo non è ancora arrivato.
Selene: ah.
Harry: comunque mi ha anche detto che hai certi idoli, come Jasmine Villegas, Demi e Selena.
Sorrise come un ebete. 
Adorava farmi felice.
Selene: si?!
Harry: se vuoi te le presento.
Selene: oh dio mio, grazie sei dolcissimo! Grazie, grazie, grazie!
Harry: di nulla bellissima.
Lo abbracciai e mi diresse prima da Selena.
 
Era vestita con un vestito non tanto corto, bianco e dei tacchi non tanto alti.
Poco trucco e capelli sciolti.
La salutai con un sorriso da ebete.
L'abbracciai e mi disse.
Selena: ehi, ciao, tu sei? 
Sorrise.
Dio, che bella che era!
Selene: io sono S-Selene.
Selena: Selene? Oh abbiamo quasi lo stesso nome!
Selene: già!
Sorrisi e l'abbracciai di nuovo.
Rimasi per 5 minuti a parlare con lei,
era simpaticissima quella ragazza.
Dopo un po' Harry mi portò da Demi.
Facemmo la foto, come con Selena, e ci parlai un po'.
 
Incontrare i miei idoli fu la cosa più bella di tutta la mia vita.
Insieme al concerto di Justin.
 
Poi andammo da Jasmine.
Harry: ehi Jas, questa è una tua fan, potresti fare una foto con lei? Ci tiene molto.
Le sorrisi e lei sorrise a me.
Jasmine: Allora come ti chiami bella?
Selene: Selene, mi chiamo Selene!
Facemmo la foto anche con lei e parlammo un po', per circa 10 minuti.
Scoprimmo un sacco di cose in comune.
Eravamo diventate amiche.
Ci scambiamo il numero, la salutai e tornai da Hope.
La guardai con uno sguardo strano.
Selene: ehi, Hope cos'hai?
Hope: ...
Mi girai nella parte dove stava guardando lei.
Era Justin.
Rimasi con gli occhi spalancati per più di 5 secondi.
Lui si girò verso me.

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Capitolo 7
*** Io non sono così. ***


Ok ragazzi, ho fatto un altro capitolo oggi perché per due settimane non ci sarò, siccome devo andare in Irlanda.
Però farò il possibile per caricarne qualcuna.
 
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Era Justin, davanti i miei e gli occhi della mia migliore amica.
Non riuscivo a respirare.
Non riuscivo a fare nessun tipo di movimento.
Non riuscivo a muovermi.
 
Mi stava guardando, ad un tratto mi sorrise.
Gli sorrisi anch'io.
Si diresse verso i ragazzi e li salutò.
Guardò Selena. 
Ci rimasi un po' male, in realtà.
 
Harry: ehi brò, come va?
Justin: tutto bene a te? Con la musica?
Liam: si tutto bene, stiamo preparando il nostro secondo CD.
Harry: ehi, Justin, dovrei presentarti due tue fan, ti va?
Justin: certo, è sempre un piacere.
 
Harry e Justin si diressero verso di noi.
Mi misi una mano sulla bocca.
Hope rimase pietrificata.
Mi asciugai le lacrime e gli diedi la mano.
 
Selene: piacere.. io sono.. S-Selene.
Justin: bel nome, come la mia ex.
Rise. Ma non tanto forte. Una piccola risatina.
Hope: oh mio dio sei Justin, tu.. tu sei Justin?!
Pianse come che ed io e Hope l'abbracciammo.
Justin: allora vi va di bere qualcosa?
Selene: certo, okay, si va bene..
Hope: si!
 
ORE 19:58, CASA DEI ONE DIRECTION.
Mi tremavano le mani, lo guardavo di continuo.
E se ne accorse.
Rise, e io lo seguii.
Hope era andata in bagno, quindi ero rimasta, da sola, con JUSTIN BIEBER.
Eravamo sul tavolo di un baretto.
Si quella cretina, mi aveva lasciata come un'idiota.
Justin: allora.. di che parliamo?
Parliamo di quanto sei bello, di quanto i tuoi occhi siano ossigeno per me.
Di quanto il tuo sorriso significhi il mondo per me.
Di quanto sei speciale.
Di quanto sei perfetto.
Di quanto ti amo.
Di quanto sono pazza innamorata di te, solo di te.
 
Okay, non gli dissi proprio queste parole, però va beh.
Risi nella mia mente.
Selene: Non lo so, parliamo del tuo concerto di due settimane fa in cui sono andata e ci siamo incontrati?!
Justin: ecco chi sei tu! Adesso mi ricordo!
Ridemmo.
Selene: già, sono la fan impazzita che ti abbracciò mille volte, davanti la porta del backstage.
Justin: impazzita? Sei stata dolcissima. 
Arrossii. 
Amavo la sua voce.
Il suo viso.
Le sue mani che poggiavano sul banco del tavolo del bar.
I suoi occhi che mi guardavano.
Amavo tutto di lui.
Ma non avrei mai avuto il coraggio di dirglielo.
Selene: invece tu? Quanto ti fermi qui a Los Angeles?
Justin: diciamo un altro mese, per preparare una canzone con Usher, e poi ritornarmene in tour.
Selene: ah, quindi fra un mese te ne vai..
Justin: tu? 
Non volevo andarmene. Volevo vederlo anche io.
Siccome avevo quasi 17 anni fra due giorni, 
potevo chiedere a papà se a me ed Hope ci comprava una casa qui a Los Angeles. 
Amavo la città.
E poi volevo rivedere Justin.
Selene: io.. io vivo qui.
Pensai 'già, fra due giorni vivrò qui.'
Perché diamine gli ho detto una cazzata?!
 
Parlammo finché non diventai ubriaca, bevendo di tutto.
Lo sembrava anche lui.
Con una mano mi toccò una coscia.
Sorrisi e presi un altra birra.
Scesi dalla sedia, Hope non c'era.
Chissà dove stava.
Mi misi a ballare sulle note di 'Morning Sun' di Miley.
 
Ballai con Justin strusciandogli addosso con un bicchiere di vodka in mano.
Mi girava la testa, ma non mi importava.
Mi baciò sul collo e poi sulla spalla.
Mi toccò il sedere. Ma gli levai le mani per poi mettergliele sui miei fianchi.
Sorrise malizioso.
Passai ad Harry e gli morsi un labbro.
Ballai come una matta mentre bevevo la mia vodka.
Hope la vedevo, era stesa su un divanetto baciando Niall.
 
Non me ne fregava.
L'unica cosa che volevo era ballare.
Mi tolsi le scarpe e le buttai su un altro divanetto rosso.
Baciai Harry, per poi passare al collo, glielo morsi.
Mi toccò le cosce.
Gli tolsi le mani da lì, e poi passai di nuovo da Justin.
Mi sentivo una prostituta.
Io non ero così.
Baciai Justin. 
Lui mi era davanti, e Harry dietro che mi toccano.
Perché mi ero ubriacata?
Perché facevo tutto questo?
Ad un certo punto mi sentii svenire, presi Harry e lo trascinai sulle scale andando in camera.
Mi buttai sul letto. 
Con la birra in mano e Harry che mi parlava e baciava.
Poi tutto ad un tratto, buio.
 
ORE 10:34 CASA DEI ONE DIRECTION.
Mi svegliai vicino ad Harry che mi abbracciava.
Ero ancora coperta con il vestito.
Vidi 5 birre per terra e dei vestiti sparsi per terra.
Harry era in boxer.
Piansi.
Piansi a dirotto. 
Lui si svegliò, e alzò il busto.
Harry: baby, ehi, cos'hai?!
Gli diedi una spinta sul petto per farlo cadere di nuovo sdraiato.
Selene: dimmi che non l'hai fatto! Dimmi che non mi hai portata a letto, ti prego.
Harry: non ricordo nulla.. ho solo ricordi sfocati.
Selene: dimmeli ti prego.
Harry: tu che mi levavi la maglietta e i pantaloni, e mi baciavi. 
Ma nient'altro.
Non ricordo un cavolo.
Piansi, ed Harry mi abbracciò.
Gli presi una mano e gliela strinsi, mi alzai.
Mi asciugai le lacrime.
Selene: devo andare. Scusa.
 
Mi vestii.
Harry: aspetta.
Si mise i pantaloni e si diresse verso me.
Harry: ..ti ho mentito.
Selene: su cosa?..
Harry: io e te non abbiamo fatto nulla.
Volevo. Ma non l'abbiamo fatto. 
Tu mi piaci, va bene? Mi sei sempre piaciuta.
Scusa se te lo dico adesso.
Selene: sicuro che non abbiamo fatto niente?
Harry: no.. e tu sicura che non sei arrabbiata?
Selene: perché dovrei? 
Almeno hai avuto il coraggio di dirmelo.
 
Mi abbracciò, e gli diedi un lungo bacio sulla guancia.
Lo guardai. Tutto ad un tratto mi prese il viso e mi baciò a stampo.
Selene: ora vado, ciao.
Tutto ad un tratto sentì una mano, sulla mia.
Harry: non andare, per favore.
Mi guardò. Che dovevo fare? 
Restare o andare?
Volevo assolutamente restare, diamine.
E non so il perché.
Selene: va bene, ma dopo pranzo, me ne vado.
Harry: si si si, okay! Grazie piccola.
Mi abbracciò forte e cercò di baciarmi.
Selene: ehi ehi, Harry. Non siamo mica fidanzati.
Mi hai baciata, si, ma questo non vuol dire nulla, okayyy?
Sorrisi e gli diedi due schiaffetti piccoli sulla guancia.
 
Scesi e presi le mie scarpe, buttate vicino al divanetto.
Notai il mio cellulare sul comodino lì vicino, mi stava squillando.
Vidi il nome.
Justin? 
Justin Bieber mi sta chiamando?!
What the fuck, Sel?!

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Capitolo 8
*** kiss me, please. ***


 
Mi stava chiamando Justin.
Come cavolo è possibile?
Mi abbasso e prendo il telefono, premo il tasto 'rispondi'.
 
Selene: pronto?
Justin: Selene..
Selene: Justin? Sei te?
Ansimo, non so perché, forse è l'emozione.
Justin: si, sono io. Possiamo vederci?
Selene: c-certo che possiamo. Dove, e p-perché?
Balbetto come una cretina, non riesco a controllarmi, diamine.
Justin: al parco verso le 15 ti sta bene?
Selene: ma cosa devi dirvi?
Justin: ho bisogno di guardarti negli occhi per dirtelo.
Selene: mi spaventi così.
Justin: scusa.. allora alle 15 lì, okay?
Selene: d'accordo.
Justin: ciao.
Selene: ciao..
 
Riattaccai e raccontai tutto ad Harry. 
Mi prese una mano e mi sorrise, rassicurandomi che tutto andrà per il verso giusto.
Ricambio il sorriso e lo abbraccio.
 
ORE 15:13, PARCO. VERSIONE JUSTIN.
Selene ancora non viene, dove cavolo è.
Ho paura di dirle la verità. Troppa.
Come minchia reggerà il fatto che io e lei siamo stati a letto?
Come? 
Sono un'idiota. Ieri sera dovevo controllarmi meglio.
Appoggio le mani alla testa e mi siedo su una panchina.
Sento dei passi, alzo poco lo sguardo e incrocio due occhi verdi smeraldo.
Pelle bianca, capelli corvino, viso angelico.
E' lei.
Justin: eccoti.
Selene: eccomi.
Sorride. Amo il suo sorriso. 
Selene: allora? Che cosa devi dirmi?
Mi guarda.. con quegli occhi da cerbiatto.
Non ci riesco a dirle la verità. Non posso.
Justin: io..
Selene: tu?
Justin: mi chiedevo se volevi passare un po' di tempo con me.
Dato che ieri non c'è stato il tempo..
Selene: era solo questo che volevi dirmi? Comunque, va bene.
Justin: si..era solo questo. 
Davvero? Io avrei già in mente un posto dove andare.
Justin: si chiama L.A. OLD MALL, 
è un centro commerciale, molto vecchio, 
dove oramai non ci va più nessuno.
Selene: okay, allora andiamo.
Sorridiamo entrambi. E' bellissima.
 
VERSIONE SELENE.
I giorni passarono, ci conoscemmo di più.
Avevo convinto papà a farmi vivere li con Hope.
Justin si era preso una pausa dal suo tour.
Io, Justin, Hope, Liam e Harry diventammo migliori amici.
Eravamo insperabili.
Anche se sapevo che la cotta di Harry che aveva per me non era ancora passata.
 
ORE 23:34 CASA DI SELENE ED HOPE.
Oggi è il compleanno di Hope.
Abbiamo invitato tutti. 
C'è Demi, Selena, Miley,
pio c'è Jasmine.
Dalla festa dei ragazzi siamo diventate amiche strette.
Siamo come sorelle, e ci diciamo tutto.
 
ORE 00:56 TERRAZZO.
Mi siedo su una panchina davanti il terrazzo.
Sto scomoda, e mi rialzo. 
Appoggio le mie mani sulla mia testa.
Sento pizzicarmi il naso.
Sento gli occhi pieni di lacrime.
Una lacrima riga il mio volto.
Perché piango?
Mi manca mamma.
Mi mancano i suoi abbracci.
Mi manca la sua buonanotte.
Tutto.
Ad un tratto sento dietro di me dei passi.
Mi asciugo le lacrime e mi giro.
E' Justin.
Come fa ad essere sempre così bello?
 
Justin: che ci fai qui da sola?
Selene: io nulla, tu che ci fai qua?
Justin: ti ho seguita.
Ride.
Selene: sei uno stalker!
Sorride e si avvicina a me.
Justin: grazie mille, senorita.
Selene: ora sai anche lo spagnolo!
Justin: io studio!
Selene: ahah, si come no.
 
Si avvicina ancora. Il cuore batte ancora più forte.
Mi guarda stranito.
Justin: come mai hai gli occhi lucidi e rossi?
Selene: non lo so.
Justin: invece lo sai, dai avanti dimmelo.
Mi mette una mano su un fianco.
Comincio ad ansimare, non so perché lui mi faccia quest'effetto.
Ogni volta che lo guardo è come se ritornassi la stessa belieber di prima. 
Quella che andava pazza per lui.
Selene: quando avevo 11 anni mi è morta mia madre e..
Justin: perché non me l'hai detto, Selene mi dispiace.
Mi abbraccia e non mi lascia parlare.
Sento il suo profumo e lo stringo.
Senza lasciarlo andare.
Rimaniamo lì, per qualche minuto.
Si, ad abbracciarci. Senza nessuna interruzione. 
Si stacca e abbassa gli occhi.
 
Justin: io.. io devo dirti una cosa, Sel.
Selene: che cosa?
Justin: ti ricordi quando della festa di Harry?
Selene: certo che mi ricordo..allora?
Justin: beh ecco noi quel giorno..
Selene: noi che cosa?..
Justin: siamo stati a letto.
Sgrano gli occhi, mi allontano di pochi centimetri da lui.
Rimane lì, impalato senza dire un cazzo.
Porca paletta, e parla! 
Dimmi qualcosa prima che mi incazzo!
 
Selene: come diamine hai potuto,Justin?!
Justin: te lo volevo dire ma non ci sono riuscito..
Selene: sentitelo tutti! Non ci è riuscito! 
Come cavolo non ci sei riuscito!? Ma sei normale?!
Io.. io non riesco a capire, perché non dirlo prima?!
Sono passati 2 fottuti mesi, e tu.. tu nulla.
Non mi hai detto nulla..
Justin: Selene..
Selene: mi hai tolto la verginità, diamine! 
E non mi hai detto un cavolo! Ti rendi conto?!
Oltretutto eravamo ubriachi!
Justin: Selene...
Selene: cosa pensavi?! Che dirmelo ora era meglio!?
No! Non è meglio! Anzi..
 
Non faccio in tempo a finire che mi ritrovo con le sue labbra sulle mie.
Sento le sue mani calde sul mio viso che lo sfiorano delicatamente.
Sento mordermi il labbro, per poi farmi di nuovo baciare.
Metto le mie mani intorno al suo collo, mentre lui le poggia sui miei fianchi.
Vorrei che questo momento non finisse mai.
 
 
 
 
Eccomi, sono tornata dall'Irlanda!
Scusate se vi ho fatto attendere ma non avevo tempo!
Spero sia stato di vostro gradimento!
Alla prossima! :)
 
 

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Capitolo 9
*** He stole my heart. ***


I giorni passarono dopo quel bacio a casa mia.
Justin ed io stavamo insieme.
I giornali, le riviste, i siti internet parlavano di noi.
I paparazzi ci seguivano ovunque.
Odiavo tutta quella attenzione. 
Per anni non ne avevo avuta, e non ero più abituata.
 
29 NOVEMBRE ORE 17:43, CASA DI HOPE E SELENE.
Avevo lasciato la scuola, per diventare un artista.
Precisamente una cantante.
Già, amavo cantare. Era la mia passione fin da piccola.
La mia mamma era una specie di cantatrice, non era famosa.
Però era bravissima. 
Selene: Justin, quando andremo da L.A. per fargli ascoltare il mio pezzo?
Justin: quando vuoi, anche ora, sempre se è libero.
Selene: davvero?
Sorrisi come un ebete. E lui ricambiò.
Annuii. E lo abbracciai.
Selene: ehi..
Justin: dimmi, amore..?
Selene: ti amo.
Justin: sicura?
Selene: sicura.
Justin: sicurissima?
Selene: AHAHAH, smettila. Sicurissima.
Justin: ti amo anche io.
 
Mi baciò, e ci buttammo sul divano. 
Abbracciati. Senza dirci nulla.
Appoggiai la testa sul suo petto.
Profumava. Profumava di zucchero filato.
Gli morsi il labbro e lo guardai.
Lui mise una mano sotto la mia maglietta, ma lo fermai.
Selene: devi chiamare L.A.
Justin: giusto.
Risi, e lo fece anche lui.
Si alzò, e lo chiamò.
 
VERSIONE JUSTIN:
Justin: ..
L.A: Pronto?
Justin: ehi, L.A. sono Justin.
L.A: Dimmi, Justin?
Justin: Senti.. la mia ragazza vorrebbe farti sentire una sua cover, ti andrebbe?
Ama cantare, l'ho sentita, ed è bravissima.
Oggi hai tempo?
L.A: guarda, mi hai chiamato nel momento giusto.
Fra 2 ore devo fare un colloquio con certe persone.
E proprio ora avevo del tempo libero, quindi sbrigati a venire qua!
Justin: grazie! Grazie veramente, a dopo allora, ti raggiungiamo subito.
L.A: A dopo!
 
VERSIONE SELENE:
Selene: allora?
Justin: ha detto che adesso ha tempo libero, e che dobbiamo sbrigarci ad andare da lui!
Urlai, mi abbracciò ed io gli saltai addosso.
Lo baciai di continuo, facendogli quasi mancare il fiato.
Ci preparammo, stampai il testo della canzone e andammo da L.A.
Eravamo davanti un edificio enorme.
Cazzo, che paura.
Entrai e dissi a Justin di farlo rimanere fuori.
Non amo la gente che mi guarda mentre canto.
Figuratevi L.A. che è un grande produttore della musica.
 
Lo baciai e lui mi disse buona fortuna.
Suonai e mi disse che era al quinto piano.
Entrai in ascensore.
Avevo il mal di pancia.
Ero emozionata.
Eccomi, sono davanti la porta.
Busso.
L.A: Entra!
Entrai, mi misi la mano davanti alla bocca e sorrisi.
Lui ricambiò e chiese il mio nome.
 
Dopo circa mezz'oretta gli cantai una canzone.
Precisamente quella di Demi, give your heart a break.
Avevo note molto alte.
Alla fine della canzone L.A. mi sorrise, non dicendomi nulla.
 
L.A: la sai una cosa?
Selene: ..no, cosa?
Spalancai gli occhi con il cuore a mille.
L.A: tu, hai, l'XFACTOR.
Selene: oh dio!
Lo abbracciai forte e lo ringraziai. 
Dopo vari minuti, scesi.
Apri il portone e vidi Justin.
Non era solo.
Stava baciando Selena.
 
Tutte le cose che avevo in mano caddero.
Gli occhi cominciarono a lacrimare.
E il cuore si fermò per qualche secondo.

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Capitolo 10
*** You're my hallelujah. ***


Avevo gli occhi che mi bruciavano.
In un modo indescrivibile.
Si girò.
Si staccò da Selena cercando di venire da me.
Ero distrutta.
Justin: ..non è come pensi Sel, ti prego non piangere.
Mi prese un braccio.
Selene: non ho da dire nulla..sei uno stronzo, 
come cazzo ho fatto a non accorgermi che sei ancora innamorato di lei?
Sono una stupida, e lo sei anche tu!
Io non voglio vederti più, cazzo, basta! 
Vai via dalla mia vita!
 
Dopo vari pianti davanti a lui, mi aveva accompagnata a casa.
Eravamo davanti la porta.
Justin: posso entrare?
Selene: che devi fare..?
Justin: prendere le mie cose.
Selene: vai.
Entrammo tutti e due.
Chiusi la porta e poggiai le mie spalle lì.
Mentre era di sopra scoppiai in un pianto isterico.
Conoscete il pianto di una bambina che perde il suo orsacchiotto? ecco, quello.
 
Mi accasciai a terra con le mani in faccia, per poi passarle sulla mia pancia.
Mi faceva male, per i troppi singhiozzi.
Justin scese e mi vide a terra.
Corse da me e mi abbracciò.
Appoggiai la testa sul suo petto.
Gli tirai la maglietta, per sfogo.
Piansi, e piansi ancora.
Non volevo crederci.
Justin: amore mio non piangere..
Selene: perché lo hai fatto?! Perché!?
Justin: non sono stato io..è stata lei, te lo giuro.
Selene: giuramelo per favore..
Justin: te lo giuro piccola.
Selene: ...
Justin: smettila di piangere.
Selene: non voglio..
Singhiozzai come una bimba.
Selene: che te ne vai..
Ero ancora abbracciata a lui.
Justin: io non me ne vado.
Mi baciò la fronte per poi baciarmi una guancia.
Fino ad arrivare alle labbra.
Mi asciugò le lacrime con quelle bellissime mani.
Poi mi fece alzare, e mi portò di sopra.
Mi fece allungare sul letto per poi mettersi vicino a me.
Lo guardai.
 
JUSTIN:
Ha gli occhi da cerbiatto.
Così verdi smeraldo.
E quei capelli color corvino.
Glieli accarezzo, poi poggio una mano sul suo viso.
Dopo 5 minuti si addormenta, la guardo.
Non dovevo baciare Selena. Non dovevo.
Era solo per pubblicità.. solo per quello.
Scooter mi aveva detto che se non lo facevo.. tutto sarebbe andato a puttane.
Mi aveva detto di lasciare Selene, oppure di baciare Selena.
Ma non volevo fare nulla delle due.
Anche se in fondo..Selena mi è sempre piaciuta.
Io amo Selene. E non posso farle del male.
La Gomez fa parte solo del passato.
Dopo mezz'oretta si sveglia e mi guarda.
 
Comincia a baciarmi, sul collo e sulla fronte.
Mi toglie la maglietta.
Le lacrime cominciano a scenderle.
Non so perché piange, so solo che non voglio vederla così.
Si leva i pantaloni, si morde il labbro per trattenere i singhiozzi.
Le levo la maglietta e la bacio.
Mi slaccia i pantaloni per poi levarli e buttarli giù dal letto.
Si mette sopra di me.
 
SELENE:
Lo facemmo.
Era la cosa più bella che potesse capitarmi.
Finalmente lo sentivo mio.
Solo mio.
A quella cosa di Selena ci credevo poco..
Ma non mi importava.
Io lo amavo più di qualunque cosa al mondo.
E se lui ricambiava, non me ne fregava un cazzo di nessuno.
Solo di lui.
Avevo bisogno, solo di lui.

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Capitolo 11
*** I love you, best friend. ***


Mi svegliai nuda.
Abbracciata a Justin.
Mi dava sicurezza ogni volta che lo stringevo.
Mi alzo.
Mi metto l'intimo e scendo in cucina.
Preparo il latte.
Lo cuocio e poi lo metto nella tazza.
Sono le 8:32.
Esco per andare a comprare dei cornetti.
Prendo le chiavi della macchina di Justin e mi dirigo fuori la porta.
 
ORE 8:47 BAR.
Sto prendendo dei cornetti, io cioccolato e per Justin crema.
Una ragazza con una sua amica mi riconosce e mi guarda.
Sgrana gli occhi, prende il suo telefono e mi viene in contro.
Fan: c-ciao, possiamo fare una foto?! 
Su youtube ho visto le tue cover e sei bravissima.. poi sei la ragazza di Justin, possiamo farci una foto?
E' carina, proprio simpatica.
Sel: ovvio, vieni qui bella!
Le metto il braccio su una spalla e l'amica ci fa la foto.
E pensare che prima ero io a fare la fan.
Ora sono loro.
Faccio la foto con l'altra ragazza, prendo i miei cornetti e me ne vado.
Sorrido.
Esco dal bar, sto per salire in macchina e vedo Selena che mi chiama.
Che ci fa lei qui?
Non era in tour?
 
Le vado in contro, e la saluto con un bacio sulla guancia.
Selena: ehi, Sel.. senti io dovrei dirti una cosa riguardo il bacio di Justin.
Selene: non farmici pensare, non me ne frega più nulla ormai.
Selena: ah, quindi non ti frega più che lo ha fatto per pubblicità? Questo lo sapevi?
Il cuore comincia a battermi forte.
Selene: n..no. Non lo sapevo questo.
Selena: bene, ora lo sai. Mi dispiace molto, ma Justin aveva due scelte. 
Selene: scusami, quale scelte?
 
Justin non me ne aveva parlato. 
Non mi aveva detto un emerita minchia.
Mi aveva detto solo che era stata Selena a baciarlo.
Bah.
Selena: o sceglieva di lasciarti, o di baciare per me.
Naturalmente è tutto per pubblicità. E se non lo faceva..
Selene: se non lo faceva?
Selena: la sua carriera sarebbe andata a puttane.
Sento la mamma di Selena che la chiama in macchina.
Mandy: Selena, sbrighiamoci, dobbiamo prendere l'aereo.
Selena: allora ci vediamo. 
Spero che tu non ci sia rimasta male per questa cosa.
Lui ti ama Sel.. e io lo so. Per me non prova niente.
Non sembrava così. 
Dato che ha scelto di baciarla invece di perdere la sua carriera.
 
Stranamente ora non ero arrabbiata.
Salutai Selena, entrai in macchina ed arrivai a casa.
Justin non era ancora sveglio.
Poggio i cornetti sul tavolo, e mi preparo la colazione.
Volevo farla insieme a lui, ma non mi andava.
Gli scrivo un biglietto.
"Vado un po' da Harry, ho bisogno di vederlo. Quando sei sveglio fammi uno squillo, ciao."
 
ORE 11:49 CASA DEI ONE DIRECTION.
Sono buttata sul divano che bevo caffè mentre parlo con Harry.
Gli ho raccontato tutto.
Hope non so dove sia, ieri era andata a dormire con Niall qui, ma ora non so proprio dove trovarla.
 
Si avvicina a me e mi guarda con gli occhi, poco lucidi.
Harry: sei bella.
Selene: smettila, dai, lo sai che non potremmo mai stare insieme, tu lo sai chi amo.
Harry: Justin faccioilfigomasonoanchestronzo Bieber. Ecco di chi sei innamorata.
Gli do una pacca sulla spalla e rimaniamo lì, a ridere e a scherzare.
Mi è sempre piaciuto stare con lui.
Stranamente era l'unico di cui parlavo dei miei sentimenti.
A parte Hope.
Papà non mi mancava per niente.
 
Ad un certo punto vedo il ricciolino accarezzarmi una guancia.
Sorrido intimidita.
Sta per baciarmi. Lo abbraccio.
Harry: perché..
Selene: perché sono fidanzata, e io amo Justin.
Harry: faccioilfigomasonoanchestronzo Bieber? 
Selene: si, lui ahahahhaha. E non è stronzo!
Harry: bah.
Mi stringe e mi butta sul divano.
Stiamo un po' così. Abbracciati. Senza dirci nulla.
Mi accarezza la mano, mi giro verso di lui, sta per baciarmi.

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