Peace&Vodka

di Panda90
(/viewuser.php?uid=205508)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** If I lay here, Would you lay with me and just forget the world? ***
Capitolo 2: *** Tell me the truth ***
Capitolo 3: *** You made my heart race ***



Capitolo 1
*** If I lay here, Would you lay with me and just forget the world? ***


Una stella, due stelle, tre stelle..”- Eccomi qui in giardino, stesa sul prato a contare le stelle tra una risata e l'altra, un sorso di vodka e un tiro di sigaretta. Mia madre non è in casa e mio padre, beh lui si è trasferito a Washington dopo il divorzio. Che dire, la mia storia è molto complicata. Mi chiamo Ann, ho 18 anni, incarno alla perfezione la tipica ragazza della spiaggia, abbronzata, con gli occhi azzurri e i capelli castano chiaro lisci. Ho un fratello maggiore di nome Kurt e vivo in una piccola villetta in Malibu,California. Mia madre ama definirmi il fardello della famiglia Montgomery e per mio fratello sono una completa nullità, beh come dargli torto? Non ho un lavoro, mi sono diplomata con il minimo dei voti e da un momento all'altro potrei finire in carcere per guida in stato di ebrezza. Vabbè torniamo alla realtà perchè proprio in quel preciso istante sentii Meg, una delle mie migliori amiche, chiamarmi:”Ann..!!”- Era preoccupata, glielo sentivo nella voce, eppure non è la prima volta che mi vede così, dovrebbe essersi abituata.. Aah Meg, la mia piccola Meg dai capelli ricci,castani e gli occhi color cioccolato, quante delusioni e quanti insulti hai ricevuto da me.. -”Ann.. andiamo.. un'altra volta!!”- “Lo sai che mio padre si è trasferito a Washington perchè non sopportava più quella puttana di mia madre..”-cominciai a ridere.. -”Sai una cosa la sbronza non ti si addice affatto..” replicò Meg sollevandomi e portandomi in casa. Mi fece sedere sul divano, mi diede un secchio per vomitare e si sedette accanto a me tenendomi i capelli con una mano. “Mi hai stufata, sempre la stessa storia.. Non ce la faccio più a vederti così. Chiamo Claire.” Se vi state chiedendo chi è Claire beh lei è la mia seconda migliore amica, Hippie per gli amici, poiché è fissata con questo stile. Bella ragazza dai capelli biondi mossi e gli occhi verdi. Loro due sono le uniche persone di cui mi fido veramente, ci sono sempre state, prima e dopo il mio cambiamento. Le adoro. “No, non chiamare Claire! Non voglio sentire la ramanzina..”-” Troppo tardi, le ho appena mandato un messaggio. Comunque dovresti ringraziarmi perchè non ho chiamato tua madre, ma la prossima volta e spero non ci sarà mai, non la passerai liscia!”Ok era arrabbiata.. come biasimarla? L'avevo combinata grossa per l'ennesima volta. Sentii bussare alla porta: “ Accidenti che lampo!” disse Meg girando la maniglia. “Ciao Meg, mia sorella è.. Ann! Non ci posso credere, sei sempre la solita guasta feste, la mamma andrà su tutte le furie come al solito, hai rovinato la sua cenetta romantica con Steve!!” - “Chi è Steve? E poi non preoccuparti lei non sa niente.. comunque sto bene, grazie per l'interessamento!”- Kurt sbuffò e mi lasciò sola con Meg. Dopo pochi minuti arrivò anche Claire.. Appena oltrepassò la soglia mi puntò il dito contro e disse:” Piccola fannullona che non sei altro.. se ti azzardi di nuovo a conciarti di questa maniera, ti giuro che..”- “..ti ci porto io stessa dalla polizia!!” conclusi la sua frase con una certa soddisfazione. Claire è la sorella che non ho mai avuto, si comporta come tale, cerca di proteggermi e ogni volta mi ripete sempre le stesse parole tanto da essermele imparate a memoria.. “Non scherzare con me signorina..” * ring * il telefono di Claire squillò:” Pronto Mamma, si sto arrivando.. ho detto che sto arrivando non preoccuparti..” Chiuse il telefono e mi guardò intensamente negli occhi:” Noi due abbiamo un conto in sospeso non dimenticarlo mai! Buonanotte e ricorda: Pace e amore”- Con queste parole se ne andò.. Meg cominciò a ridere:” Wow quella ragazza non sta proprio bene!”-”Lo so!” dissi. Cinque minuti dopo Meg mi portò in camera da letto e mi rimboccò le coperte come era solita fare. Mi diede la buonanotte e se ne andò anche lei.. Meg, invece, è come la mamma che ho sempre voluto avere.. Insomma le mie migliori amiche sono la mia vera famiglia e questo non cambierà mai.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Tell me the truth ***


Ann.. Ann, svegliati!”- Mia madre mi stava chiamando ormai da un quarto d'ora eppure io non ne volevo sapere di risponderla: “Tuo fratello mi ha raccontato tutto!”- Pff, pensa davvero che me ne freghi qualcosa di quello che sta dicendo? Si sbaglia.. “Sei in punizione!”-”Che cosa??”Gridai, innervosita dalla presenza di mia fratello che mi guardava come per dire 1 a 0 per me:” Hai sentito bene, sei in punizione per una settimana. Non potrai vedere Marty né tantomeno Caroline perchè da oggi in poi non uscirai più di casa per una settimana”.. “Mamma sono Meg e Claire!” la guardai con un certo disprezzo, non sapeva neanche il nome delle mie uniche ragioni di vita. “.. E io che ho detto?” Sbuffò e uscì dalla camera sbattendo la porta. “Ti odio!” bisbigliai tra me, “..Non ho mai odiato una persona così tanto in vita mia” Ad un certo punto suonò il cellulare. Era Josh, mio padre. “Pronto.. Papà. Papà..? La linea è disturbata”-” Piccola.. tesoro mi senti?”Gridò mio padre, -” si adesso si! Da quanto tempo.. mi manchi tanto!” Una lacrima scese dai miei occhi -”Anche tu mi manchi tanto piccolina mia. Dimmi, come vanno le cose con tua madre?” chiese -” Tutto bene. A parte il fatto che sono stata messa in punizione per una settimana” Risposi scocciata -” Cosa? Che hai combinato Ann?” Ok quando fa così proprio non riesco a nascondere la verità -”Beeh.. Mi sono ubriacata, ho vomitato e ho quasi rovinato il suo appuntamento con Steve. Fortunatamente non è successo altrimenti avrei dovuto scontare più di un mese di punizione” Risposi -”Ann! Perchè fai così? Lo so che detesti tua madre ma credimi non è colpa sua se abbiamo divorziato! Non è colpa di nessuno, è successo punto e basta.” Spiegò mio padre. -” Si certo, come no!” Lui mi voleva bene e diceva quelle cose soltanto perchè io potessi odiare di meno July Parker, meglio conosciuta come mia madre. -” Lo so che pensi di essere grande abbastanza per sapere tutta la verità ma io preferisco continuare a darti questa versione dei fatti!” Rispose un po' pentito di aver parlato.. -” Allora ammetti che c'è qualcosa che io non so! Ti prego se davvero mi vuoi bene dimmi la verità” Risposi con il cuore in gola. -” Piccola ti devo lasciare, il lavoro mi aspetta.. buona giornata ci sentiamo domani, ciao e comportati bene!” -”Aspetta.. Papà?..Papà!” Aveva riattaccato perchè voleva evitare a tutti i costi l'argomento? Poco dopo entrò Kurt -”Non si usa bussare? Comunque grazie per aver fatto la spia come sempre!” Sbuffai innervosita. -”Di niente!” rispose con aria vittoriosa.. -” Preparati, ci sono Claire e Meg di sotto che ti stanno aspettando” detto questo uscì senza chiudere la porta. “Inizia un'altra giornata” pensai tra me. Successivamente corsi in bagno, mi diedi una sciacquata veloce, mi vestii e raggiunsi le mie amiche. “Oh no!” pensai.. Mia madre stava parlando con loro e non sembrava molto contenta. “Hey Ann” mi salutò Claire.. “Mi scusi signora Montgom.. Parker, ma noi dovremmo andare ad un concerto e siamo già in ritardo, ci perdoni! Arrivederci!” Concluse Meg trascinandomi fuori casa seguita da Claire. “ Ok che cosa vi ha detto?” Chiesi preoccupata “Ci ha parlato della tua punizione..”-”Più che meritata” concluse Claire.. “ Non mi dire che ancora ce l' hai con me??” Risposi triste “ Si! E la tua faccia da cucciolo non mi farà cambiare idea.. o forse si??” “Ahahah lo sapevo che avresti ceduto prima o poi” Dissi fiera di me. Claire sbuffò per poi sfoggiare uno dei suoi magnifici sorrisi.. “Allora complimenti per la scusa del concerto! Che cosa facciamo oggi?”- “Non era una scusa Ann. Ti ricordi?? Ieri ti ho parlato del concerto dei One Direction.. Che memoria corta che hai!” disse scocciata “Il concerto di chi?” risposi perplessa.. “ Aspetta non mi dire che non conosci i One Direction?!” Si intromise Claire. “é obbligatorio conoscerli?!” Risposi. “Accidenti si vede che guardi molta TV” sbuffò Meg. “Non preoccuparti..”Rispose Claire “Oggi avrai l'occasione di conoscerli o almeno di vederli cantare” -” Dobbiamo per forza andarci? Non mi va proprio” più che una affermazione sembrava una supplica. “Mi dispiace ma non puoi stare sempre al bar a strafocarti di alcool.. Devi vivere anche un altro tipo di vita.. più serena!” esordì Meg. “Ma..” -” Niente ma! Oggi vieni con noi punto e basta” rispose Claire. Così ci avviammo sulla spiaggia dove si teneva il concerto e aspettammo sei lunghissime ore in attesa dell'arrivo dei cantanti.. “ Ragazze, ragazze!” gridò Claire “Una tizia mi ha appena comunicato che i One Direction faranno autografi e foto dopo il concerto.. aaah sono così emozionata” -”Urrà” risposi sarcastica. Finalmente la musica cominciò a sentirsi in sottofondo fino a diventare sempre più alta e ad un certo punto uscirono cinque ragazzi da dietro il backstage.

 

Siete curiosi di sapere come continua? Fatevi sentire!! 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** You made my heart race ***


Cinque ragazzi, uno biondo, tre castani e uno moro. La loro musica faceva impazzire migliaia di ragazzine che non appena  li videro, si alzarono di colpo cominciando a gridare come pazze. "Come si fa?" Mi chiedevo "Come si fa a perdere la testa per dei ragazzi?" Io avrei preferito cinquantamila volte sedermi al bar e guardare con poca attenzione il concerto tra un sorso di birra e un altro. Dannazione sono solo dei semplici ragazzi. Ero lì immobile, pensierosa e molto scocciata. Meg cantava le loro canzoni e saltellava per la felicità, Claire batteva le mani e cantava alcune parole del ritornello. Io cercav0 di non pensare a dove mi trovavo. Mi venne in mente il primo concerto con mio padre, di Stevie Wonder. Lui è un suo fan sfegatato e io ho cominciato ad apprezzare alcune canzoni come Isn’t she lovely e I wish. Fantastiche.. Mi ricordo ogni minimo particolare di quella serata: le mani di mio padre che mi strinsero forte quando Stevie cominciò a cantare, le sue lacrime durante le canzoni più toccanti, i suoi occhi ancora più lucidi quando realizzò che il concerto era finito. Da quella sera in poi, tutto cambiò. I miei divorziarono, mio padre si trasferì e io cominciai ad affogare il dolore nell’alcol. Sono consapevole che è una cosa sbagliata ma non riesco a farne a meno, soprattutto quando sono triste o nervosa. “Ann.. Ann..” urlò Meg. Quando mi accorsi che mi stava chiamando notai che il concerto era finito. “Finalmente!” Pronunciai ad alta voce. “Eh no, tesoro! Adesso dobbiamo fare la fila per l’autografo e la foto” Disse Claire eccitata. "Che cosa?" Pensai "Autografo e foto?" “Io me ne vado” Dissi ad alta voce. Stavo quasi riuscendo a scappare quando Meg mi tirò per un braccio e mi infilò nella fila delle ragazzine sfegatate. Sbuffai, innervosita dalla loro presenza. La fila era molto lunga, ci sarebbero volute ore ma Meg e Claire non volevano darsi per vinte e mi costrinsero a restare con loro. “Vitalità” Mi disse Claire “Devi scioglierti tesoro..” La guardai con aria minacciosa e subito dopo mi girai pregando che finisse subito questo incubo. Dopo due lunghissime ore finalmente venne il nostro turno. Meg non si reggeva all’in piedi e Claire respirava affannosamente. Io ridevo, non sapevo come altro gestire quella situazione. Improvvisamente sentii qualcosa di gelido bagnarmi completamente i pantaloni. “Accidenti..” dissi ad alta voce. Il ragazzo moro aveva rovesciato il suo bicchiere di coca cola sui miei preziosissimi pantaloni della H&M.”Scusami, mi dispiace tanto!” Disse il moro. “Hai visto cos’hai combinato?” Cominciai ad alzare la voce “Questi sono i miei jeans preferiti e adesso sono da buttare, non riuscirò mai a smacchiarli.. ti ringrazio” Pronunciai quelle parole così velocemente da non accorgermi che il ragazzo era così dispiaciuto da avermi trascinato fuori dalla fila e detto:”Sono davvero dispiaciuto, perciò voglio rimediare. Tieni!” Si sfilò la giacca rossa che indossava e la mise tra le mie mani.. “Cosa ti fa credere che io voglia la tua giacca? L’unica cosa che desidero in questo momento è non vederti più!”  Ero furiosa, tentai di allontanarmi ma lui mi prese per un braccio e mi fece girare di fronte a lui “Mmm.. vedo che non sei una nostra fan..” Disse con un mezzo sorrisetto da spaccone “No! Ho soltanto accompagnato le mie amiche” Risposi, guardandolo negli occhi. Il suo sguardo era intenso e per niente accigliato.. “Dato che non vuoi la mia giacca, permettimi almeno di comprarti un pantalone nuovo..” Detto questo mi fece salire su una gigantesca auto nera e mi portò fino al negozio H&M dove avevo effettivamente comprato il pantalone. Riuscimmo a trovarne uno identico, così dopo aver pagato, lo mise tra le mie mani e disse “Ecco fatto.. Credo di aver rimediato..” Sorrise “Io sono Zayn, Zayn Malik” “Ann Montgomery” Risposi  seccata. “Piacere di conoscerti.. Adesso dobbiamo andare, i ragazzi si chiederanno dove sono finito.. Andiamo!” Mi prese per mano e mi fece salire dolcemente sull’auto. Durante il tragitto nessuno disse una parola. Lui guardava la strada facendo finta di essere preso dalla guida, eppure ogni tanto mi rivolgeva qualche sguardo maizioso. Io non avevo il coraggio di guadarlo. Ero un po’ imbarazzata. L’avevo offeso e nonostante ciò lui aveva voluto lo stesso comprarmi un jeans nuovo. Carino da parte sua. Sorrisi. Eravamo arrivati. In lontananza vidi Claire e Meg cercarmi come pazze. “Devo andare” dissi  “Grazie per il pantalone nuovo” Accennai un piccolo sorriso.. “Di niente” Rispose. Stavo per scendere quando mi prese per un braccio e disse “Promettimi che ci rivedremo” Nei suoi occhi spuntò una scintilla che mi fece fermare il cuore per un attimo.. “Che cosa?” Risposi. Non disse niente, si limitò a lasciarmi un biglietto da visita con il suo numero sopra.. “Chiamami” Disse sorridendo. Scesi dalla macchina pensando a quello che era appena successo.. Intanto Meg e Claire si avvicinarono a me aspettando che dicessi qualcosa ma la mia bocca era completamente secca e la mia mente vagava nei dettagli più intimi di quello che era appena accaduto.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1131678