Non solo io...non solo tu

di akira90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Shopping ***
Capitolo 2: *** Agitazione ***
Capitolo 3: *** Ricerca ***
Capitolo 4: *** Tutto questione di aurea ***
Capitolo 5: *** The meeting ***
Capitolo 6: *** Volando ***
Capitolo 7: *** Vegeta contro Frenzis ***
Capitolo 8: *** Dolore, dolore, amore??? ***
Capitolo 9: *** Inizio addestramento ***
Capitolo 10: *** Finalmente Frenzis! ***



Capitolo 1
*** Shopping ***


Questa è la mia seconda fanfiction...spero che vi piaccia come inizio. L'altra è: Cosa significa essere famosi. Spero che recensiate in tanti.

Era uno dei tanti giorni in cui Vegeta si allenava nella gravity room per diventare un supersaiyan.

Bulma si era già lasciata con Yamcho ed era innamorata di Vegeta, anche se non l’aveva ancora capito.

“Ehi, donna, cos’ hai preparato oggi per pranzo?”

“Un po’ di tutto, Vegeta” rispose lei gentilmente. Doveva rufianarlo.

“Cosa intendi per un po’ di tutto?” chiese Vegeta curioso.

“Pasta, verdure, pizza, e una torta” rispose lei con una dolcezza da far invidia ad una zolletta di zucchero.

Vegeta se ne accorse. Bulma non era solita trattarlo in quel modo.

“È forse cambiata?” pensò. Doveva esserci sotto qualcosa. Decise di stare al suo gioco.

“Ah, okay, va bene” rispose lui con tono stranamente gentile. Voleva farle capire di essere vicina ad averlo rufianato. Aveva capito cosa Bulma aveva in mente di chiedergli.

“Senti, disse Bulma mentre il Saiyan stava mangiando, non è che per caso oggi avresti tempo per accompagnarmi a fare…ehm…shopping?”

Era quello che Vegeta aveva supposto.

“No, donna, mi devo allenare!”

“Allora scordati che io continui a prepararti i pasti” disse lei, utilizzando tutta la sua acidità.

“Tanto c’è tua madre che ci pensa…Oh, povero Vegeta…quel bel ragazzo non può rimanere senza cibo!” disse Vegeta, imitando con la voce la madre di Bulma.

“Allora ti distruggo la gravity room!” lo minacciò lei.

A quel punto dovette arrendersi alla sua volontà. Suo padre non gliene avrebbe costruita un’altra, sapendo che la figlia aveva deciso di distruggergliela.

“Va bene, d’accordo!” si arrese.

Andarono in giro per i negozi di mezza città, comprando scarpe, vestiti e anche qualche cosa da mangiare.

Si stavano dirigendo verso il negozio di profumi, quando Vegeta si accorse di una ragazza. Aveva la coda.

“Vegeta…ma che hai?” chiese Bulma preoccupata.

“Io…niente, non ho niente Bulma” disse il Saiyan soprappensiero.

“Okay, sei stanco. Torniamo a casa. Per oggi basta”.

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Capitolo 2
*** Agitazione ***


Non riusciva a dormire. Non riusciva a dimenticare. Aveva gli incubi.

Quella donna…con la coda…era senza dubbio una saiyan…

Solo che il pianeta Vegeta era stato distrutto anni prima da Freezer.

“Ma allora da dove viene quella ragazza?” pensò Vegeta.

“Come mai non sapevo della sua esistenza?”

A questi interrogativi non aveva nessuna risposta.

Non aveva la più pallida idea…era confuso.

Non era una cosa normale per un principe dei Saiyan non sapere alcunché riguardo ad alcuni dei suoi sudditi.

Decise di alzarsi e di dirigersi verso il frigorifero.

Fuori era già l’alba. I fiori di primavera erano già aperti, suscitando piacevolezza al suo olfatto con il loro profumo.

Lui non lo diceva ma la natura gli piaceva molto. Lo rendeva felice una bella giornata con il cielo limpido.

Aprì il frigo. Ne tirò fuori quasi tutto e cominciò a fare colazione.

Mangiare era un ottima cosa per dimenticare.

Ma no riusciva a togliersi dalla mente quella ragazza.

Lo ossessionava e allo stesso tempo il ricordo di lei lo infastidiva, riempiendo i suoi pensieri, le sue notti.

Ritornò in camera e si sedette sul letto con il viso fra le mani e i gomiti sulle cosce.

“Com’è possibile? Perché non ne sapevo niente…perché non aveva avvertito prima la sua aurea da Saiyan?”

Si stava assillando troppo.

Ad un tratto decise.

Prese alcune tute da battaglia e andò verso la camera di Bulma.

Lei dormiva profondamente. La osservò ancora un po’ e poi si decise a scendere di nuovo in cucina.

Scrisse un biglietto.

Su quel biglietto scrisse: “ Non tornerò stasera”.

Volò in direzione della città.

Doveva trovarla. Doveva sapere.

Grazie a tutti quelli che hanno recensito…anche se non so se la continuerò dato lo scarso pubblico…( anche se so che ad alcuni di vi dispiace…)

Comunque intanto ringrazio le seguenti persone:

Nihal91: Il nome Bulma l’ ho usato volutamente e mi fa piacere che tu te ne sia accorta. In pratica Vegeta soprappensiero si dimentica di chiamarla donna. Ciao!!!

Mara: Spero di poterla continuare…grazie mille! Ciao tvb!!!

Bra: Un grazie e un mega saluto!!!

Francyssj: Spero che ti piaccia anche questo capitolo…ciao tvb!!!

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Capitolo 3
*** Ricerca ***


La città era caotica come al solito. Vegeta non poteva sopportare tutti quei terrestri dediti allo shopping sfrenato, spesso maniacale.

Anche Bulma faceva uno shopping sfrenato ma di solito comprava le cose che le servivano veramente. Anche se le più costose, ovviamente.

Era vicino al negozio di profumi ma della ragazza con la coda non c’era traccia.

Cercò di sentire l’aura della Saiyan ma non la captava. Gli sembrava strano. Forse non era nei dintorni. Ma riusciva a sentire quella di Kaaroth a chilometri di distanza.

La situazione gli sembrava ancora più strana.

Spiccò il volo e si mise a guardare la città dall’alto per poterla avvistare meglio.

Non c’era neanche l’ombra della ragazza.

Iniziò ad agitarsi.

“Ma dove si è cacciata quella stupida donna Saiyan? Peggio di quella terrestre con cui convivo!” si ritrovò a pensare Vegeta.

Riprovò a cercare l’aura. Niente da fare.

Poi gli venne in mente che la Saiyan doveva essere atterrata sulla Terra con un mezzo. Doveva riuscire a trovarlo. Ma come?

Non esistevano apparecchiature in grado di sapere dove si trovava un mezzo. O almeno per quello che ne sapeva lui.

“E dai, dove sei finita?” disse.

“Non puoi essere svanita nel nulla!”

Già, sembrava che la ragazza si fosse volatilizzata o che fosse addirittura morta.

Ma era passato così poco tempo…I Saiyan hanno la pelle dura…

Decise di fermare per qualche ora le ricerche.

Magari se si fosse calmato, più tardi gli sarebbe stato più facile trovare la ragazza.

Si sedette sotto un albero, con la schiena appoggiata al tronco, e si addormentò.

Si svegliò che era quasi il tramonto. Non aveva avuto intenzione di dormire così tanto. Ma forse la cosa gli avrebbe giovato.

Tentò di nuovo di trovare l’aurea della Saiyan. Nessuna traccia.

Ritornò alla Capsule C. , dove la donna di nome Bulma lo accolse con uno dei suoi soliti brontolii.

“Si può sapere dove sei stato? Lasci un biglietto lì, in cucina…potevi dirlo di persona, non ti pare?”

“Donna, sono affari miei dove sono stato!”

Bulma non sapeva che replicare. In effetti Vegeta aveva ragione. Lei non aveva nessun diritto di sapere quello che lui faceva.

Ma lei era molto curiosa. E soprattutto molto gelosa.

Grazie per le recensioni…spero che continuerete a seguire la mia fanfiction in numero sempre maggiore e che vi piaccia sempre più…

Francyssj: Grazie mille…soprattutto per l’incoraggiamento!Ciao tvb!

Videl91: Questo è quello che è successo per ora…spero proprio di non farla simile alla tua!Ciao!!!

Softman993: Grazie…ne sono molto contenta!Ciao!!!

Vegeta83: Non ti preoccupare…spero che anche questo ti piaccia!Ciao tvb!!!

Ely_chan: Ecco il continuo…grazie!Ciao!!!

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Capitolo 4
*** Tutto questione di aurea ***


Scusate per il ritardo di questo capitolo…e anche dell’altra mia fanfiction che ho già aggiornato…

Il sole era appena sorto dietro alle montagne.
Il profumo di primavera impregnava già l’aria, svegliando il nostro protagonista.
Aprì gli occhi lentamente.
Si ritrovò a fissare il soffitto incantato.
Sentiva di avere un peso nello stomaco.
E anche il magone all’altezza del cuore. Non ne riusciva ad identificare il motivo.
Restò per circa dieci minuti a meditare.
Cercò di ricordare cosa aveva fatto il giorno prima.
All’improvviso i ricordi riaffiorarono nella sua mente, agitandolo e rendendolo nervoso.
Bulma dormiva nella stanza accanto. Ma lui non stava pensando a lei.
Nella sua mente in quel momento non c’era un benché minimo spazio per la ragazza.
Ma era occupata da un’altra ragazza. Sconosciuta e misteriosa.
Non riusciva a percepirne l’aurea.
“Forse la sta nascondendo” pensò
“Ma per quale motivo?”
Non riusciva a darne una risposta.
C’erano troppi interrogativi che non gli piacevano per niente.
Continuava a fissare il soffitto. Questo gesto lo faceva concentrare meglio.
“Devo trovare quella donna, assolutamente!”.
Si alzò dal letto con le lenzuola tutte arrotolate e si vestì con la tuta che il vecchio padre di Bulma gli ha fatto.
Era veramente comoda e gli dava un senso di sicurezza.
Scese in cucina e mangiucchiò qualcosa dal frigo.
Stranamente non aveva fame. Il suo umore gli impediva di essere affamato.
Camminò su e giù per la stanza per pensare meglio.
“Dunque…Devo partire dal presupposto che la ragazza ha la coda…ne conseguo che è una Sayan. Se è una Sayan, perché sa nascondere l’aurea? Perché la nasconde? Perché lui, il Principe dei Sayan non sapeva dell’esistenza di un’altra Sayan?”.
Dopo questi interrogativi gli venne un’idea.
Nascose la sua aurea. Volò in direzione della città.
La sua meta era andare vicino al negozio di profumi.
La cercò con gli occhi, dato che cercare l’aurea era inutile.
Tre ore dopo la vide. Era appoggiata ad un muro di un negozio con lo sguardo a terra.
Vegeta si avvicinò. Le si parò davanti con le braccia conserte, la sua tipica espressione di superiorità. O almeno voleva farle sembrare di essere superiore a lei.
“Ti stavo aspettando, Vegeta”.

Ringrazio chi ha recensito…Mi scuso di nuovo per il ritardo…
Nihal91: Grazie sono contenta che ti piaccia…ecco il seguito!Ciao!!!
Francyssj: Grazie mille! Eccoti il seguito!Ciao tvb!!!
Cicci 12: Grazie mille del tuo consiglio…lo terrò a mente e credo che mi sarà molto utile…Ciao!!!

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Capitolo 5
*** The meeting ***


“Come, ti aspettavo Vegeta? Vuol dire che sa perfettamente chi sono?” pensò Vegeta immediatamente.
“Come…Mi aspettavi?”
“Sì…Non credevo che ci avresti messo tanto a trovarmi” rispose la Sayan in tono di sfida.
Il suo tono non piacque molto al Principe dei Sayan.
“Ma come avrei fatto a trovarti se nascondevi l’aura?”
“Non ti credevo così indietro, mio bel Principe…Pensavo che sapessi leggere con gli occhi della mente!”
“Con gli occhi della mente? Spiegati meglio, Sayan!”
“Da piccola mi hanno insegnato a non cercare le auree ma le emanazioni delle persone…Questo è ciò che intendo per leggere con gli occhi della mente”.
“E come si fa?”
“Devi raffinare il tuo olfatto e soprattutto aprire la tua mente…Non è difficile…Anche se per te forse ci vorrà più tempo, visto che sei abituato a percepire le auree”.
“Forse non lo sai, ma io sono…”
“Sì, lo so sei il Principe dei Sayan…Fai senza dirmelo!”
“Ma come mai mi stai cercando? Perché hai nascosto l’aura se mi stavi aspettando?”
“Alla prima domanda non ti rispondo…Se vorrai averne una risposta dovrai seguirmi. Alla seconda domanda ti posso dire che io non ho affatto nascosto l’aura!”.
“E allora come mai non l’ ho percepita?”
“Perché io non ho un’aura”.
“Sei un cyborg?”
“No, sciocchino…Ho imparato ad eliminare la mia aura totalmente. Praticamente io non ho più l’aura!”
“E come hai fatto?”.
“È una tecnica che mi hanno insegnato degli abitanti di un pianeta lontano” rispose lei con superiorità.
L’atteggiamento di lei non gli piaceva per niente.
Gli ricordava fin troppo Bulma.
Doveva ricondurre la conversazione su un piano a lui noto.
Ma aveva ancora un’altra domanda che doveva porle.
“Come mai io non sapevo che anche tu eri sopravvissuta all’esplosione del nostro pianeta?”
“Vedi, io non avendo più l’aura non sono percepibile”.
“Ah, beh, sì è vero!”.
“Allora ti va di seguirmi?”.
“Dove mi porti?”.
“In un posto. Quando ci saremo lo scoprirai. Allora vieni?”
“Sì”.

Grazie a tutti quelli che leggono e un ringraziamento speciale a chi recensisce:
Monica: Una Sayan…di più non posso dirti…Ciao!!!
Cicci 12: Ecco l’aggiornamento…spero che ti piaccia!Ciao!!!
Francyssj: Eccoti il nuovo capitolo…Ciao tvb!!!
Niahl91: Beh, sì infatti adesso segue la Sayan…Ciao!!!

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Capitolo 6
*** Volando ***


Stavano volando verso sud.
Vegeta faceva fatica a tenere testa alla ragazza.
Sembrava superdotata. Non aveva conosciuto mai conosciuto una donna che sembrasse così potente.
Volando riusciva a vedere le mutandine al di sotto della gonna corta che la Sayan indossava.
Le si avvicinò.
“Sei stanco, Vegeta?” chiese lei.
“No, per niente…forse sarai tu quella stanca!” ribatté il Sayan visibilmente contrariato e offeso nell’orgoglio.
Poteva sentire il suo profumo. Sapeva di petali di rose miste con profumo di arance.
Vegeta trovava questo profumo molto buono ma naturalmente non lo disse alla ragazza.
“Ah, a proposito il mio nome è Frenzis” disse la ragazza senza degnarlo di uno sguardo.
“Buono a sapersi, donna!”.
“Eh, come sei altezzoso!”.
“Sono il tuo Principe, donna…lo devo essere per forza!”
“Sai che sei pesante? Non hai più sudditi, o quasi, e stai ancora lì a pavoneggiarti di essere un Principe?”
“Rimane il fatto che sono pur sempre un gradino più alto di te, se non di più!”.
“Ah, vogliamo vedere?”.
“Mi credi un codardo?”.
“Non si sa mai”.
“Allora mi credevi un codardo!”.
“Non ho detto questo. Evidentemente non mi ascolti oppure non mi capisci quando parlo”.
“Ti capisco benissimo…e ti ho anche ascoltata. Sei tu quella che capisce poco!”.
“Ah, mi stai offendendo?”
“A me pare di sì. Credo di averti reso pan per focaccia!”.
“Sì, come no…Non sapresti vincere una discussione nemmeno con una lucertola!”
“Taci, donna. Sai solo starnazzare a vanvera come le oche. Sei uguale a quella donna con cui convivo. ”.
“Non mi puoi paragonare ad una che non conosco!”.
“O, sì che posso. Non sarai mica tu a proibirmelo”.
“L’ ho detto in senso metaforico, Vegeta!” disse la ragazza ridendo.
“Mi stai dando sui nervi. Spicciati a portarmi nel posto in cui siamo diretti, perché non ti sopporto più”.
“Ah, ma davvero? Pensavo che ti piacessero le mie mutandine!”
Vegeta arrossì lievemente. La ragazza se ne accorse. Il Sayan era in imbarazzo.
“Ma quella ha gli occhi anche dietro?” pensò Vegeta assai arrabbiato.
“Sì, mi piacciono molto. E con questo?” disse lui recuperando la sua solita sicurezza e la sua insolenza.
“Oh, beh, niente…Volevo insinuare che non mi trovi poi tanto male!”
“Credo che tu ti stia facendo troppe fantasie, donna!”
“Può darsi…Comunque prima a poi dovrai darmi la soddisfazione di battermi con te”.
“Non c’è problema. Quando vorrai sarò a tua disposizione”.
“Va bene, grazie”.
Arrivarono in un punto fra delle montagne dove c’era una navicella.
“Ecco, ci siamo”.
“Dobbiamo salire su quella navicella?”
“E dove sennò?”.
Scusate, è un capitolo di transizione…Spero che vi sia piaciuto e che lo commentiate lo stesso.
Ho poco tempo per ringraziare chi ha letto e soprattutto chi ha recensito, perciò metto solo i nomi: Cicci 12 e Francyssj.

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Capitolo 7
*** Vegeta contro Frenzis ***


La donna accese la navicella e partirono.
Era dotata di tutto quello di cui potessero avere bisogno, compresa una mini gravity room.
Vegeta la guardò soddisfatto. Poteva arrivare fino ai 1000 gradi di gravità.
Dopo cinque minuti dall’atterraggio Vegeta chiese a Frenzis: “ Quanto ci vorrà per arrivare nel posto in cui mi stai portando?”
“Oh, non ti preoccupare…relativamente poco…e poi con me il tempo passerà ancora prima!”
“Sì, certo, non ho dubbi!” rispose Vegeta sarcastico.
“Vedrai, ci divertiremo!” disse Frenzis sorridente e con gli occhi brillanti.
“Credo che tu sarai l’unica a divertirsi!” disse Vegeta seriamente irritato.
“Dai, su, un po’ più di ottimismo!”
“Pfui”
“Ma sei sempre così?”
“Io sono come sono, donna e non mi rompere…Hai capito?”
“Certo che non la smetti mai di far vedere di essere superiore…Anche se io personalmente non credo che tu sia superiore a me!”
Vegeta ormai credeva che a lei piacesse molto stuzzicarlo in quel modo.
Ogni secondo che passava si convinceva sempre più che quella Sayan, Frenzis, assomigli molto alla donna terrestre con cui conviveva, non fisicamente ma caratterialmente erano uguali.
Ha lasciato una donna per trovarne una uguale.
I casi della vita.
Comunque non poteva pesare questi dettagli. Lui era il principe dei Sayan, e in quanto tale doveva essere superiore.
Ma non riusciva a mantenere il controllo.
Doveva ribatterle.
“Io sono il potente principe dei Sayan, nessuno ( a parte Kaaroth ) è più forte di me! Quindi non ti permettere mai più di sfidarmi, è chiaro? Ti ricordo che sono un gradino o due più in alto di te, hai capito?”
“Dimostramelo” disse lei calma.
Lui le andò vicino con aria di sfida.
Lei lo fissava fiduciosa.
Cominciò a baciarlo lentamente.
Vegeta si irrigidì e non rispose al bacio.
Lei si staccò e lo guardò maliziosamente.
“Seguimi”
Vegeta, incuriosito dagli spicci modi di fare di lei, la seguì.
“Dai combattiamo” disse Frenzis non appena fu entrata nella gravity room.
Vegeta non se lo fece ripetere due volte.
I due cominciarono a combattere.
Vegeta fu sorpreso dalla forza straordinaria di lei.
Il loro livello combattivo sembrava praticamente alla pari.
Ma con uno scatto felino lei lo colpì da dietro facendolo cadere.
Il dolore alla schiena era forte. Non si sarebbe mai aspettato una mossa simile da lei.
Tramortito, sanguinante e debole rimase a terra.
Non riusciva ad alzarsi.
Nemmeno il suo orgoglio lo poteva aiutare in quel momento di vergogna.
Come sempre ringrazio tutti quelli che recensiscono e che leggono…anche per questa fanfiction sente in molti!
Cicci 12: è una Sayan, altro non posso dire…Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo…Ciao!!!
Manu: Grazie mille!Ciao!!!
Francyssj: Sicuramente la ragazza è un po’ spudorata!Ciao tvb!!!

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Capitolo 8
*** Dolore, dolore, amore??? ***


Le ferite non erano nel corpo. Erano soprattutto nell’anima.
Ed erano quelle che facevano più male.
Il magone si strinse nel suo petto e lui cercava di farselo passare ma invano poiché questo tentativo era inutile.
Frenzis lo fissava con i suoi grandi occhi.
Si inginocchiò di fianco a lui.
Vegeta chiuse gli occhi. Non riusciva a trattenere le lacrime per la sconfitta subita.
“Non posso essere battuto da un’insulsa donna!Sono il migliore fra i Sayan per di più!” pensò lui con dolore immenso.
Lei gli accarezzò la guancia destra.
Lui ebbe un fremito.
Le stesse mani che prima lo avevano ferito, ora lo stavano toccando in viso con una dolcezza impressionante.
Poi cominciò a lavargli via le lacrime con le piccole mani nude ricoperte ancora del suo sangue.
Vegeta si vergognava da morire.
Preferiva essere morto piuttosto che trovarsi in quella situazione imbarazzante.
Per lei quel momento non aveva nulla di particolare.
Era abituata a battere in battaglia uomini che si ritenevano presuntuosamente più abili nel combattere e più intelligenti nello scegliere la propria strategia combattiva.
Dopo molto tempo finalmente Vegeta ebbe il coraggio di affrontare la realtà e di aprire gli occhi.
Lei stranamente gli sorrise. Il suo non era un sorriso beffardo ma uno vero, che si rivelava complice delle emozioni di lui.
Vegeta lo notò e ne rimase stupefatto.
Poi lei improvvisamente lo prese in braccio e lo tenne stretto a sé, fino a che, Vegeta, ancora gemente per il doppio dolore, si addormentò pacificamente come un neonato che ha appena soddisfatto le sue esigenze primarie.
Poi cominciò a medicarlo togliendogli i brandelli dei vestiti, lasciandolo nudo sul letto della navicella.
“È così bello!” pensò lei.
Lo fissò ancora a lungo per poi sdraiarsi vicino a lui nel vano tentativo di cercare di dormire.
Sentiva il respiro regolare di lui. Ora non soffriva più. La sua bocca rivelava un sorriso e un rivolo di saliva gli stava pendendo.
Intanto lui sognava gli allenamenti nella casa di Bulma.
Presto furono interrotti dalla voce di Bulma che era appena entrata nella stanza, non prima di aver spento la super gravità.
Lui la vide avvicinarsi.
Lei lo circondò con le braccia stringendolo a sé.
Cominciò a baciarlo con estrema foga.
In quel momento trasse un respiro profondo e continuò a sognare di lui e lei in una notte magica di passione.
Scusate del ritardo e dei mancati commenti ai ringraziamenti ma ho molto da fare in questo periodo.
Vi prego di non farci caso e di scusarmi ancora.
Ringrazio tutti voi che nonostante tutto continuate a seguire la fanfiction e spero che questo capitolo non vi abbia delusi.

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Capitolo 9
*** Inizio addestramento ***


Dopo sei giorni atterrarono su un pianeta che Frenzis chiamava Piscland.
Non era molto grande, come estensione sembrava assomigliare all’Europa e all’Asia messe insieme.
Frenzis scese per prima, seguita da Vegeta che, dopo l’accaduto, stentava a rivolgerle la parola se non fosse proprio necessario.
Lei si alzò da terra e volò verso Ovest. Vegeta la seguì senza chiederle nulla. Poco dopo giunsero in un villaggio di esseri strani, simili ai Namecciani, tranne per il fatto che la loro pelle era azzurro chiaro.
Da una casa di legno uscì uno di loro piuttosto anziano che, Vegeta intuì, era il capo del villaggio.
“Ciao Frenzis” disse quest’ultimo non appena vide la ragazza.
Frenzis contraccambiò il saluto cordialmente e sorridendo.
“Jamm, ti volevo presentare il mio amico Vegeta” disse Frenzis al capo villaggio.
“Ciao Vegeta, piacere di conoscerti…spero che ti troverai bene qui se deciderai di rimanere per un po’ di tempo” disse Jamm in modo molto educato.
Vegeta, invece, sbuffò ma poi decise di salutarlo per evitare una probabile reazione della ragazza.
Frenzis prese la parola:“Jamm, sono venuta a chiederti un favore, se ti è possibile”.
“Dimmi cara” le rispose Jamm.
“Riusciresti ad insegnare a Vegeta come togliere la sua aurea?” chiese Frenzis.
Vegeta sbuffò di nuovo. “Non ne ho mica bisogno, insulsa Sayan!” disse sgarbatamente Vegeta.
“Vedendo i risultati contro di me credo che tu abbia bisogno di molti miglioramenti” disse Frenzis calma.
Vegeta stava per perdere la pazienza ma si costrinse a stare fermo e di non arrabbiarsi per evitare uno scontro con lei. Aveva paura di un’altra delusione e di un’altra ferita nell’orgoglio.
“Oh, se il ragazzo sarà educato, sarò lieto di insegnargli tutto ciò che è in mio potere insegnargli” rispose Jamm infastidito dalla reazione di Vegeta.
Così il Sayan e il capo del villaggio incominciarono gli addestramenti. Vegeta faceva molta fatica ad imparare. Dopo due mesi era riuscito a nascondere solo metà della sua aurea e intanto lui e Frenzis mangiavano a sbaffo nel piccolo villaggio senza fare nulla per sdebitarsi.
Passati altri tre mesi Vegeta era finalmente riuscito a nascondere completamente la sua aurea. Così lui e Frenzis salirono sulla navicella e partirono senza neanche ringraziare.

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Capitolo 10
*** Finalmente Frenzis! ***


Altri dodici mesi passarono così, viaggiando nello spazio e imparando tecniche nuove che Frenzis sapeva già ma che per Vegeta erano sconosciute e straordinarie.
Si trovavano a bordo della navicella ed erano diretti ad un ennesimo pianeta chiamato Saiyagix.
Vegeta si stava riposando sul letto mentre Frenzis guardava lo spazio pensierosa.
Ad un tratto lei ruppe il silenzio: “Penso sia ora che tu sappia perché ti ho chiesto di seguirmi e perché ti sto facendo imparare tutte queste tecniche.”
“Ebbene, donna! Era ora dopo tutto questo tempo ti sei decisa!”
“Vedi – riprese lei – quando sono giunta sulla terra il nostro pianeta era devastato dalla cattiveria di un mostro, che sta sterminando tutta la popolazione. Io, che sono ritenuta una delle più forti del pianeta, ho tentato di eliminarlo ma alla fine dello scontro ero in fin di vita e per fortuna il mostro aveva cominciato a combattere contro dei miei compagni e non ha più badato a me.”
“E tu sei venuta da me perché vuoi che io ti aiuti a sconfiggere quel mostro, giusto?” chiese Vegeta sorridendo beffardamente.
“Esattamente.”
Lei gli si avvicinò e lo baciò sulle labbra. Lui corrispose al bacio. Era da tanto che non baciava una donna.
L’ultima volta era stato qualche giorno prima di andarsene dalla casa di Bulma. La ragazza dai capelli turchini stava sbiadendo dai ricordi della sua memoria, sostituita da quella specie di donna Saiyan che sembrava così attratta da lui.
Mentre si stavano baciando, sentirono la navicella rallentare: si stava preparando alla fase di atterraggio sul pianeta.
Ma i due non erano ancora pronti.
Dovevano prima possedere l’un l’altro.
Ringrazio tutti i miei lettori, specialmente: emyc, Heleamicachipss, giugiu94 e francyssj.

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