Non solo io...non solo tu di akira90 (/viewuser.php?uid=20476)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Shopping ***
Capitolo 2: *** Agitazione ***
Capitolo 3: *** Ricerca ***
Capitolo 4: *** Tutto questione di aurea ***
Capitolo 5: *** The meeting ***
Capitolo 6: *** Volando ***
Capitolo 7: *** Vegeta contro Frenzis ***
Capitolo 8: *** Dolore, dolore, amore??? ***
Capitolo 9: *** Inizio addestramento ***
Capitolo 10: *** Finalmente Frenzis! ***
Capitolo 1 *** Shopping ***
Questa è la mia seconda fanfiction...spero che vi piaccia come inizio.
L'altra è: Cosa significa essere famosi.
Spero che recensiate in tanti.
Era uno dei tanti giorni in cui Vegeta
si allenava nella
gravity room per diventare un supersaiyan.
Bulma si era già lasciata con Yamcho
ed era innamorata di
Vegeta, anche se non l’aveva ancora capito.
“Ehi, donna, cos’ hai preparato oggi
per pranzo?”
“Un po’ di tutto, Vegeta” rispose lei
gentilmente. Doveva
rufianarlo.
“Cosa intendi per un po’ di tutto?”
chiese Vegeta curioso.
“Pasta, verdure, pizza, e una torta”
rispose lei con una
dolcezza da far invidia ad una zolletta di zucchero.
Vegeta se ne accorse. Bulma non era
solita trattarlo in
quel modo.
“È forse cambiata?” pensò. Doveva
esserci sotto qualcosa.
Decise di stare al suo gioco.
“Ah, okay, va bene” rispose lui con
tono stranamente
gentile. Voleva farle capire di essere vicina ad averlo rufianato.
Aveva capito
cosa Bulma aveva in mente di chiedergli.
“Senti, disse Bulma mentre il Saiyan
stava mangiando, non
è che per caso oggi avresti tempo per accompagnarmi a
fare…ehm…shopping?”
Era quello che Vegeta aveva supposto.
“No, donna, mi devo allenare!”
“Allora scordati che io continui a
prepararti i pasti”
disse lei, utilizzando tutta la sua acidità.
“Tanto c’è tua madre che ci pensa…Oh,
povero Vegeta…quel
bel ragazzo non può rimanere senza cibo!” disse Vegeta, imitando con la
voce la
madre di Bulma.
“Allora ti distruggo la gravity room!”
lo minacciò lei.
A quel punto dovette arrendersi alla
sua volontà. Suo
padre non gliene avrebbe costruita un’altra, sapendo che la figlia
aveva deciso
di distruggergliela.
“Va bene, d’accordo!” si arrese.
Andarono in giro per i negozi di mezza
città, comprando
scarpe, vestiti e anche qualche cosa da mangiare.
Si stavano dirigendo verso il negozio
di profumi, quando
Vegeta si accorse di una ragazza. Aveva la coda.
“Vegeta…ma che hai?” chiese Bulma
preoccupata.
“Io…niente, non ho niente Bulma” disse
il Saiyan
soprappensiero.
“Okay,
sei stanco. Torniamo a casa. Per oggi basta”. |
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Capitolo 2 *** Agitazione ***
Non riusciva a dormire. Non riusciva a
dimenticare. Aveva
gli incubi.
Quella donna…con la coda…era senza dubbio
una saiyan…
Solo che il pianeta Vegeta era stato
distrutto anni prima
da Freezer.
“Ma allora da dove viene quella ragazza?”
pensò Vegeta.
“Come mai non sapevo della sua esistenza?”
A questi interrogativi non aveva nessuna
risposta.
Non aveva la più pallida idea…era confuso.
Non era una cosa normale per un principe
dei Saiyan non
sapere alcunché riguardo ad alcuni dei suoi sudditi.
Decise di alzarsi e di dirigersi verso il
frigorifero.
Fuori era già l’alba. I fiori di primavera
erano già
aperti, suscitando piacevolezza al suo olfatto con il loro profumo.
Lui non lo diceva ma la natura gli piaceva
molto. Lo
rendeva felice una bella giornata con il cielo limpido.
Aprì il frigo. Ne tirò fuori quasi tutto e
cominciò a fare
colazione.
Mangiare era un ottima cosa per dimenticare.
Ma no riusciva a togliersi dalla mente
quella ragazza.
Lo ossessionava e allo stesso tempo il
ricordo di lei lo
infastidiva, riempiendo i suoi pensieri, le sue notti.
Ritornò in camera e si sedette sul letto
con il viso fra
le mani e i gomiti sulle cosce.
“Com’è possibile? Perché non ne sapevo
niente…perché non
aveva avvertito prima la sua aurea da Saiyan?”
Si stava assillando troppo.
Ad un tratto decise.
Prese alcune tute da battaglia e andò verso
la camera di
Bulma.
Lei dormiva profondamente. La osservò
ancora un po’ e poi
si decise a scendere di nuovo in cucina.
Scrisse un biglietto.
Su quel biglietto scrisse: “ Non tornerò
stasera”.
Volò in direzione della città.
Doveva trovarla. Doveva sapere.
Grazie
a tutti quelli che
hanno recensito…anche se non so se la continuerò dato lo scarso
pubblico…(
anche se so che ad alcuni di vi dispiace…)
Comunque
intanto ringrazio le
seguenti persone:
Nihal91:
Il nome Bulma l’ ho
usato volutamente e mi fa piacere che tu te ne sia accorta. In pratica
Vegeta
soprappensiero si dimentica di chiamarla donna. Ciao!!!
Mara:
Spero di poterla
continuare…grazie mille! Ciao tvb!!!
Bra:
Un grazie e un mega
saluto!!!
Francyssj:
Spero che ti piaccia anche questo
capitolo…ciao tvb!!! |
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Capitolo 3 *** Ricerca ***
La città era caotica come al solito. Vegeta
non poteva
sopportare tutti quei terrestri dediti allo shopping sfrenato, spesso
maniacale.
Anche Bulma faceva uno shopping sfrenato ma
di solito
comprava le cose che le servivano veramente. Anche se le più costose,
ovviamente.
Era vicino al negozio di profumi ma della
ragazza con la
coda non c’era traccia.
Cercò di sentire l’aura della Saiyan ma non
la captava.
Gli sembrava strano. Forse non era nei dintorni. Ma riusciva a sentire
quella
di Kaaroth a chilometri di distanza.
La situazione gli sembrava ancora più
strana.
Spiccò il volo e si mise a guardare la
città dall’alto per
poterla avvistare meglio.
Non c’era neanche l’ombra della ragazza.
Iniziò ad agitarsi.
“Ma dove si è cacciata quella stupida donna
Saiyan? Peggio
di quella terrestre con cui convivo!” si ritrovò a pensare Vegeta.
Riprovò a cercare l’aura. Niente da fare.
Poi gli venne in mente che la Saiyan doveva
essere
atterrata sulla Terra con un mezzo. Doveva riuscire a trovarlo. Ma come?
Non esistevano apparecchiature in grado di
sapere dove si
trovava un mezzo. O almeno per quello che ne sapeva lui.
“E dai, dove sei finita?” disse.
“Non puoi essere svanita nel nulla!”
Già, sembrava che la ragazza si fosse
volatilizzata o che
fosse addirittura morta.
Ma era passato così poco tempo…I Saiyan
hanno la pelle
dura…
Decise di fermare per qualche ora le
ricerche.
Magari se si fosse calmato, più tardi gli
sarebbe stato
più facile trovare la ragazza.
Si sedette sotto un albero, con la schiena
appoggiata al
tronco, e si addormentò.
Si svegliò che era quasi il tramonto. Non
aveva avuto
intenzione di dormire così tanto. Ma forse la cosa gli avrebbe giovato.
Tentò di nuovo di trovare l’aurea della
Saiyan. Nessuna
traccia.
Ritornò alla Capsule C. , dove la donna di
nome Bulma lo
accolse con uno dei suoi soliti brontolii.
“Si può sapere dove sei stato? Lasci un
biglietto lì, in
cucina…potevi dirlo di persona, non ti pare?”
“Donna, sono affari miei dove sono stato!”
Bulma non sapeva che replicare. In effetti
Vegeta aveva
ragione. Lei non aveva nessun diritto di sapere quello che lui faceva.
Ma lei era molto curiosa. E soprattutto
molto gelosa.
Grazie per le recensioni…spero che
continuerete a seguire
la mia fanfiction in numero sempre maggiore e che vi piaccia sempre più…
Francyssj:
Grazie
mille…soprattutto per l’incoraggiamento!Ciao tvb!
Videl91:
Questo è quello che è
successo per ora…spero proprio di non farla simile alla tua!Ciao!!!
Softman993:
Grazie…ne sono molto
contenta!Ciao!!!
Vegeta83:
Non ti
preoccupare…spero che anche questo ti piaccia!Ciao tvb!!!
Ely_chan:
Ecco il
continuo…grazie!Ciao!!!
|
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Capitolo 4 *** Tutto questione di aurea ***
Scusate
per il ritardo di
questo capitolo…e anche dell’altra mia fanfiction che ho già aggiornato…
Il sole era appena sorto dietro alle montagne.
Il profumo di primavera impregnava già l’aria,
svegliando
il nostro protagonista.
Aprì gli occhi lentamente.
Si ritrovò a fissare il soffitto incantato.
Sentiva di avere un peso nello stomaco.
E anche il magone all’altezza del cuore. Non ne riusciva
ad identificare il motivo.
Restò per circa dieci minuti a meditare.
Cercò di ricordare cosa aveva fatto il giorno prima.
All’improvviso i ricordi riaffiorarono nella sua mente,
agitandolo e rendendolo nervoso.
Bulma dormiva nella stanza accanto. Ma lui non stava
pensando a lei.
Nella sua mente in quel momento non c’era un benché
minimo
spazio per la ragazza.
Ma era occupata da un’altra ragazza. Sconosciuta e
misteriosa.
Non riusciva a percepirne l’aurea.
“Forse la sta nascondendo” pensò
“Ma per quale motivo?”
Non riusciva a darne una risposta.
C’erano troppi interrogativi che non gli piacevano per
niente.
Continuava a fissare il soffitto. Questo gesto lo faceva
concentrare meglio.
“Devo trovare quella donna, assolutamente!”.
Si alzò dal letto con le lenzuola tutte arrotolate e si
vestì con la tuta che il vecchio padre di Bulma gli ha fatto.
Era veramente comoda e gli dava un senso di sicurezza.
Scese in cucina e mangiucchiò qualcosa dal frigo.
Stranamente non aveva fame. Il suo umore gli impediva di
essere affamato.
Camminò su e giù per la stanza per pensare meglio.
“Dunque…Devo partire dal presupposto che la ragazza ha
la
coda…ne conseguo che è una Sayan. Se è una Sayan, perché sa nascondere
l’aurea?
Perché la nasconde? Perché lui, il Principe dei Sayan non sapeva
dell’esistenza
di un’altra Sayan?”.
Dopo questi interrogativi gli venne un’idea.
Nascose la sua aurea. Volò in direzione della città.
La sua meta era andare vicino al negozio di profumi.
La cercò con gli occhi, dato che cercare l’aurea era
inutile.
Tre ore dopo la vide. Era appoggiata ad un muro di un
negozio con lo sguardo a terra.
Vegeta si avvicinò. Le si parò davanti con le braccia
conserte, la sua tipica espressione di superiorità. O almeno voleva
farle
sembrare di essere superiore a lei.
“Ti stavo aspettando, Vegeta”.
Ringrazio chi ha recensito…Mi
scuso di nuovo per il ritardo…
Nihal91: Grazie
sono contenta
che ti piaccia…ecco il seguito!Ciao!!!
Francyssj:
Grazie mille!
Eccoti il seguito!Ciao tvb!!!
Cicci
12: Grazie mille del tuo consiglio…lo terrò a
mente e credo che mi sarà molto utile…Ciao!!! |
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Capitolo 5 *** The meeting ***
“Come, ti aspettavo Vegeta? Vuol dire che sa
perfettamente
chi sono?” pensò Vegeta immediatamente.
“Come…Mi aspettavi?”
“Sì…Non credevo che ci avresti messo tanto a trovarmi”
rispose la Sayan in tono di sfida.
Il suo tono non piacque molto al Principe dei Sayan.
“Ma come avrei fatto a trovarti se nascondevi l’aura?”
“Non ti credevo così indietro, mio bel Principe…Pensavo
che sapessi leggere con gli occhi della mente!”
“Con gli occhi della mente? Spiegati meglio, Sayan!”
“Da piccola mi hanno insegnato a non cercare le auree ma
le emanazioni delle persone…Questo è ciò che intendo per leggere con
gli occhi
della mente”.
“E come si fa?”
“Devi raffinare il tuo olfatto e soprattutto aprire la
tua
mente…Non è difficile…Anche se per te forse ci vorrà più tempo, visto
che sei
abituato a percepire le auree”.
“Forse non lo sai, ma io sono…”
“Sì, lo so sei il Principe dei Sayan…Fai senza dirmelo!”
“Ma come mai mi stai cercando? Perché hai nascosto
l’aura
se mi stavi aspettando?”
“Alla prima domanda non ti rispondo…Se vorrai averne una
risposta dovrai seguirmi. Alla seconda domanda ti posso dire che io non
ho
affatto nascosto l’aura!”.
“E allora come mai non l’ ho percepita?”
“Perché io non ho un’aura”.
“Sei un cyborg?”
“No, sciocchino…Ho imparato ad eliminare la mia aura
totalmente. Praticamente io non ho più l’aura!”
“E come hai fatto?”.
“È una tecnica che mi hanno insegnato degli abitanti di
un
pianeta lontano” rispose lei con superiorità.
L’atteggiamento di lei non gli piaceva per niente.
Gli ricordava fin troppo Bulma.
Doveva ricondurre la conversazione su un piano a lui
noto.
Ma aveva ancora un’altra domanda che doveva porle.
“Come mai io non sapevo che anche tu eri sopravvissuta
all’esplosione del nostro pianeta?”
“Vedi, io non avendo più l’aura non sono percepibile”.
“Ah, beh, sì è vero!”.
“Allora ti va di seguirmi?”.
“Dove mi porti?”.
“In un posto.
Quando ci saremo lo scoprirai. Allora vieni?”
“Sì”.
Grazie a tutti quelli che
leggono e un ringraziamento speciale a chi recensisce:
Monica: Una
Sayan…di più non
posso dirti…Ciao!!!
Cicci 12: Ecco
l’aggiornamento…spero che ti piaccia!Ciao!!!
Francyssj:
Eccoti il nuovo
capitolo…Ciao tvb!!!
Niahl91: Beh, sì
infatti
adesso segue la Sayan…Ciao!!!
|
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Capitolo 6 *** Volando ***
Stavano volando verso sud.
Vegeta faceva fatica a tenere
testa alla ragazza.
Sembrava superdotata. Non aveva conosciuto mai conosciuto
una donna che sembrasse così potente.
Volando riusciva a vedere le mutandine al di sotto della
gonna corta che la Sayan indossava.
Le si avvicinò.
“Sei stanco, Vegeta?” chiese lei.
“No, per niente…forse sarai tu quella stanca!” ribatté il
Sayan visibilmente contrariato e offeso nell’orgoglio.
Poteva sentire il suo profumo. Sapeva di petali di rose
miste con profumo di arance.
Vegeta trovava questo profumo molto buono ma naturalmente
non lo disse alla ragazza.
“Ah, a proposito il mio nome è Frenzis” disse la ragazza
senza degnarlo di uno sguardo.
“Buono a sapersi, donna!”.
“Eh, come sei altezzoso!”.
“Sono il tuo Principe, donna…lo devo essere per forza!”
“Sai che sei pesante? Non hai più sudditi, o quasi, e stai
ancora lì a pavoneggiarti di essere un Principe?”
“Rimane il fatto che sono pur sempre un gradino più alto
di te, se non di più!”.
“Ah, vogliamo vedere?”.
“Mi credi un codardo?”.
“Non si sa mai”.
“Allora mi credevi un codardo!”.
“Non ho detto questo. Evidentemente non mi ascolti oppure
non mi capisci quando parlo”.
“Ti capisco benissimo…e ti ho anche ascoltata. Sei tu
quella che capisce poco!”.
“Ah, mi stai offendendo?”
“A me pare di sì. Credo di averti reso pan per focaccia!”.
“Sì, come no…Non sapresti vincere una discussione nemmeno
con una lucertola!”
“Taci, donna. Sai solo starnazzare a vanvera come le oche.
Sei uguale a quella donna con cui convivo. ”.
“Non mi puoi paragonare ad una che non conosco!”.
“O, sì che posso. Non sarai mica tu a proibirmelo”.
“L’ ho detto in senso metaforico, Vegeta!” disse la
ragazza ridendo.
“Mi stai dando sui nervi. Spicciati a portarmi nel posto
in cui siamo diretti, perché non ti sopporto più”.
“Ah, ma davvero? Pensavo che ti piacessero le mie
mutandine!”
Vegeta arrossì lievemente. La ragazza se ne accorse. Il
Sayan era in imbarazzo.
“Ma quella ha gli occhi anche dietro?” pensò Vegeta assai
arrabbiato.
“Sì, mi piacciono molto. E con questo?” disse lui
recuperando la sua solita sicurezza e la sua insolenza.
“Oh, beh, niente…Volevo insinuare che non mi trovi poi
tanto male!”
“Credo che tu ti stia facendo troppe fantasie, donna!”
“Può darsi…Comunque prima a poi dovrai darmi la
soddisfazione di battermi con te”.
“Non c’è problema. Quando vorrai sarò a tua disposizione”.
“Va bene, grazie”.
Arrivarono in un punto fra delle montagne dove c’era una
navicella.
“Ecco, ci siamo”.
“Dobbiamo salire su quella navicella?”
“E dove sennò?”.
Scusate, è un
capitolo di
transizione…Spero che vi sia piaciuto e che lo commentiate lo stesso.
Ho
poco tempo per ringraziare chi ha letto e
soprattutto chi ha recensito, perciò metto solo i nomi: Cicci 12 e
Francyssj.
|
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Capitolo 7 *** Vegeta contro Frenzis ***
La donna accese la navicella e partirono.
Era dotata di tutto quello di cui potessero avere
bisogno,
compresa una mini gravity room.
Vegeta la guardò soddisfatto. Poteva arrivare fino ai
1000
gradi di gravità.
Dopo cinque minuti dall’atterraggio Vegeta chiese a
Frenzis: “ Quanto ci vorrà per arrivare nel posto in cui mi stai
portando?”
“Oh, non ti preoccupare…relativamente poco…e poi con me
il
tempo passerà ancora prima!”
“Sì, certo, non ho dubbi!” rispose Vegeta sarcastico.
“Vedrai, ci divertiremo!” disse Frenzis sorridente e con
gli occhi brillanti.
“Credo che tu sarai l’unica a divertirsi!” disse
Vegeta seriamente irritato.
“Dai, su, un po’ più di ottimismo!”
“Pfui”
“Ma sei sempre così?”
“Io sono come sono, donna e non mi rompere…Hai capito?”
“Certo che non la smetti mai di far vedere di essere
superiore…Anche se io personalmente non credo che tu sia superiore a
me!”
Vegeta ormai credeva che a lei piacesse molto
stuzzicarlo
in quel modo.
Ogni secondo che passava si convinceva sempre più che
quella Sayan, Frenzis, assomigli molto alla donna terrestre con cui
conviveva,
non fisicamente ma caratterialmente erano uguali.
Ha lasciato una donna per trovarne una uguale.
I casi della vita.
Comunque non poteva pesare questi dettagli. Lui era il
principe dei Sayan, e in quanto tale doveva essere superiore.
Ma non riusciva a mantenere il controllo.
Doveva ribatterle.
“Io sono il potente principe dei Sayan, nessuno ( a
parte
Kaaroth ) è più forte di me! Quindi non ti permettere mai più di
sfidarmi, è
chiaro? Ti ricordo che sono un gradino o due più in alto di te, hai
capito?”
“Dimostramelo” disse lei calma.
Lui le andò vicino con aria di sfida.
Lei lo fissava fiduciosa.
Cominciò a baciarlo lentamente.
Vegeta si irrigidì e non rispose al bacio.
Lei si staccò e lo guardò maliziosamente.
“Seguimi”
Vegeta, incuriosito dagli spicci modi di fare di lei, la
seguì.
“Dai combattiamo” disse Frenzis non appena fu entrata
nella gravity room.
Vegeta non se lo fece ripetere due volte.
I due cominciarono a combattere.
Vegeta fu sorpreso dalla forza straordinaria di lei.
Il loro livello combattivo sembrava praticamente alla
pari.
Ma con uno scatto felino lei lo colpì da dietro
facendolo
cadere.
Il dolore alla schiena era forte. Non si sarebbe mai
aspettato una mossa simile da lei.
Tramortito, sanguinante e debole rimase a terra.
Non riusciva ad alzarsi.
Nemmeno il suo orgoglio lo poteva aiutare in quel
momento
di vergogna.
Come sempre
ringrazio tutti
quelli che recensiscono e che leggono…anche per questa fanfiction sente
in
molti!
Cicci 12: è una
Sayan, altro
non posso dire…Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo…Ciao!!!
Manu: Grazie
mille!Ciao!!!
Francyssj:
Sicuramente la ragazza è un po’
spudorata!Ciao tvb!!!
|
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Capitolo 8 *** Dolore, dolore, amore??? ***
Le ferite non erano nel corpo. Erano soprattutto
nell’anima.
Ed erano quelle che facevano più male.
Il magone si strinse nel suo petto e lui cercava di
farselo passare ma invano poiché questo tentativo era inutile.
Frenzis lo fissava con i suoi grandi occhi.
Si inginocchiò di fianco a lui.
Vegeta chiuse gli occhi. Non riusciva a trattenere le
lacrime per la sconfitta subita.
“Non posso essere battuto da un’insulsa donna!Sono il
migliore fra i Sayan per di più!” pensò lui con dolore immenso.
Lei gli accarezzò la guancia destra.
Lui ebbe un fremito.
Le stesse mani che prima lo avevano ferito, ora lo
stavano
toccando in viso con una dolcezza impressionante.
Poi cominciò a lavargli via le lacrime con le piccole
mani
nude ricoperte ancora del suo sangue.
Vegeta si vergognava da morire.
Preferiva essere morto piuttosto che trovarsi in quella
situazione imbarazzante.
Per lei quel momento non aveva nulla di particolare.
Era abituata a battere in battaglia uomini che si
ritenevano presuntuosamente più abili nel combattere e più intelligenti
nello
scegliere la propria strategia combattiva.
Dopo molto tempo finalmente Vegeta ebbe il coraggio di
affrontare la realtà e di aprire gli occhi.
Lei stranamente gli sorrise. Il suo non era un sorriso
beffardo ma uno vero, che si rivelava complice delle emozioni di lui.
Vegeta lo notò e ne rimase stupefatto.
Poi lei improvvisamente lo prese in braccio e lo tenne
stretto a sé, fino a che, Vegeta, ancora gemente per il doppio dolore,
si
addormentò pacificamente come un neonato che ha appena soddisfatto le
sue
esigenze primarie.
Poi cominciò a medicarlo togliendogli i brandelli dei
vestiti, lasciandolo nudo sul letto della navicella.
“È così bello!” pensò lei.
Lo fissò ancora a lungo per poi sdraiarsi vicino a lui
nel
vano tentativo di cercare di dormire.
Sentiva il respiro regolare di lui. Ora non soffriva
più.
La sua bocca rivelava un sorriso e un rivolo di saliva gli stava
pendendo.
Intanto lui sognava gli allenamenti nella casa di Bulma.
Presto furono interrotti dalla voce di Bulma che era
appena entrata nella stanza, non prima di aver spento la super gravità.
Lui la vide avvicinarsi.
Lei lo circondò con le braccia stringendolo a sé.
Cominciò a baciarlo con estrema foga.
In quel momento trasse un respiro profondo e continuò a
sognare di lui e lei in una notte magica di passione.
Scusate del ritardo e dei
mancati commenti ai ringraziamenti ma ho molto da fare in questo
periodo.
Vi prego di non farci caso
e di
scusarmi ancora.
Ringrazio
tutti voi che nonostante tutto continuate a
seguire la fanfiction e spero che questo capitolo non vi abbia delusi.
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Capitolo 9 *** Inizio addestramento ***
Dopo sei giorni atterrarono su un pianeta che Frenzis
chiamava Piscland.
Non era molto grande, come estensione sembrava
assomigliare all’Europa e all’Asia messe insieme.
Frenzis scese per prima, seguita da Vegeta che, dopo
l’accaduto, stentava a rivolgerle la parola se non fosse proprio
necessario.
Lei si alzò da terra e volò verso Ovest. Vegeta la seguì
senza chiederle nulla. Poco dopo giunsero in un villaggio di esseri
strani,
simili ai Namecciani, tranne per il fatto che la loro pelle era azzurro
chiaro.
Da una casa di legno uscì uno di loro piuttosto anziano
che, Vegeta intuì, era il capo del villaggio.
“Ciao Frenzis” disse quest’ultimo non appena vide la
ragazza.
Frenzis contraccambiò il saluto cordialmente e
sorridendo.
“Jamm, ti volevo presentare il mio amico Vegeta” disse
Frenzis al capo villaggio.
“Ciao Vegeta, piacere di conoscerti…spero che ti
troverai
bene qui se deciderai di rimanere per un po’ di tempo” disse Jamm in
modo molto
educato.
Vegeta, invece, sbuffò ma poi decise di salutarlo per
evitare una probabile reazione della ragazza.
Frenzis prese la parola:“Jamm, sono venuta a chiederti
un
favore, se ti è possibile”.
“Dimmi cara” le rispose Jamm.
“Riusciresti ad insegnare a Vegeta come togliere la sua
aurea?” chiese Frenzis.
Vegeta sbuffò di nuovo. “Non ne ho mica bisogno, insulsa
Sayan!” disse sgarbatamente Vegeta.
“Vedendo i risultati contro di me credo che tu abbia
bisogno di molti miglioramenti” disse Frenzis calma.
Vegeta stava per perdere la
pazienza ma si costrinse a stare fermo e di non arrabbiarsi per evitare
uno
scontro con lei. Aveva paura di un’altra delusione e di un’altra ferita
nell’orgoglio.
“Oh, se il ragazzo sarà educato,
sarò lieto di insegnargli tutto ciò che è in mio potere insegnargli”
rispose
Jamm infastidito dalla reazione di Vegeta.
Così il Sayan e il capo del
villaggio incominciarono gli addestramenti. Vegeta faceva molta fatica
ad
imparare. Dopo due mesi era riuscito a nascondere solo metà della sua
aurea e
intanto lui e Frenzis mangiavano a sbaffo nel piccolo villaggio senza
fare
nulla per sdebitarsi.
Passati altri
tre mesi Vegeta era finalmente riuscito a nascondere
completamente la sua aurea. Così lui e Frenzis salirono sulla navicella
e
partirono senza neanche ringraziare.
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Capitolo 10 *** Finalmente Frenzis! ***
Altri dodici mesi passarono
così, viaggiando nello spazio e imparando tecniche nuove che Frenzis
sapeva già
ma che per Vegeta erano sconosciute e straordinarie.
Si trovavano a bordo della
navicella ed erano diretti ad un ennesimo pianeta chiamato Saiyagix.
Vegeta si stava riposando sul
letto mentre Frenzis guardava lo spazio pensierosa.
Ad un tratto lei ruppe il
silenzio: “Penso sia ora che tu sappia perché ti ho chiesto di seguirmi
e
perché ti sto facendo imparare tutte queste tecniche.”
“Ebbene, donna! Era ora dopo
tutto questo tempo ti sei decisa!”
“Vedi – riprese lei – quando
sono giunta sulla terra il nostro pianeta era devastato dalla
cattiveria di un
mostro, che sta sterminando tutta la popolazione. Io, che sono ritenuta
una delle
più forti del pianeta, ho tentato di eliminarlo ma alla fine dello
scontro ero
in fin di vita e per fortuna il mostro aveva cominciato a combattere
contro dei
miei compagni e non ha più badato a me.”
“E tu sei venuta da me perché
vuoi che io ti aiuti a sconfiggere quel mostro, giusto?” chiese Vegeta
sorridendo beffardamente.
“Esattamente.”
Lei gli si avvicinò e lo baciò
sulle labbra. Lui corrispose al bacio. Era da tanto che non baciava una
donna.
L’ultima volta era stato qualche
giorno prima di andarsene dalla casa di Bulma. La ragazza dai capelli
turchini
stava sbiadendo dai ricordi della sua memoria, sostituita da quella
specie di
donna Saiyan che sembrava così attratta da lui.
Mentre si stavano baciando,
sentirono la navicella rallentare: si stava preparando alla fase di
atterraggio
sul pianeta.
Ma i due non erano ancora
pronti.
Dovevano prima possedere l’un
l’altro.
Ringrazio
tutti i miei lettori, specialmente: emyc,
Heleamicachipss, giugiu94 e francyssj.
|
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